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Da rifiuto a risorsa: l’economia circolare nella gestione dei rifiuti urbani in Italia
“Il ruolo del settore pubblico”(affidamento del servizio, garanzia di corretta
gestione)
Ing. Massimo VETTORETTIDirigente del Servizio Pianificazione Rifiuti, Bonifiche, Sostenibilità Ambientale
Torino, 4 ottobre 2018
Sommario
• Cosa è l’economia circolare?• Quale è il contributo che la PA può dare
allo sviluppo di un nuovo modello di economia?
• Autorizzazioni del servizio• Garanzie di corretta gestione del servizio• Tutela ambientale
Cosa è l’economia circolare?
Economica LINEARE:
Economia CIRCOLARE:
produzione consumo rifiuto
produzione consumo rifiuto riciclo
smaltimento
Cosa è l’economia circolare?
La PA per l’economia circolare
PA
PA
PAPA
PA
PA
La PA per l’economia circolare
PROGETTAZIONE:
Problema: uno dei grossi ostacoli all’economia circolare è il fatto che i prodotti immessi al consumo non sono progettati per essere riparati/riusati/riciclati; spesso sono progettati per durare “poco”.
Azione: La PA può - definire linee guida, incentivi e norme per l’ecodesign. - incentivare gli acquisti pubblici “ecologici”.
Risultato:Dopo l’utilizzo di un prodotto è possibile la sua re-immissione nel ciclo.L’aumento della richiesta di prodotti “circolari” li rende più diffusi e più competitivi, stimolando la produzione.
PA
La PA per l’economia circolare
Risultato:Produrre in maniera circolare diviene conveniente prima ancora che obbligatorio.
PRODUZIONE:
Problema: molti attuali sistemi produttivi non sono adeguati al nuovo paradigma e non “riescono” a produrre in maniera circolare.
Azione: La PA può definire incentivi e norme per la riconversione produttiva.
PA
La PA per l’economia circolare
PA
DISTRIBUZIONE:
Problema: gran parte dei rifiuti prodotti annualmente sono costituiti da imballaggi per il trasporto e la distribuzione dei beni. Non sempre sono necessari, molto spesso non sono riciclabili.
Azione: La PA può definire linee guida incentivi e norme per la progettazione di imballaggi riciclabili (ponendo anche obiettivi minimi di riciclo). Incentivo sul vuoto a rendere. Incentivi sulla limitazione degli imballaggi non strettamente necessari (es. borse riutilizzabili per ortofrutta, ….)
Risultato:Riduzione imballaggi, riduzione rifiuti, aumento riciclo.
La PA per l’economia circolareRIUTILIZZO/RIPARAZIONE:
Problema: obsolescenza programmata, desiderio di possesso, desiderio di beni sempre nuovi e più performanti. Diffusione dell’usa e getta.
Azione: La PA può definire linee guida incentivi e norme per l’incentivo del riuso/riutilizzo. Autorizzazione di centri di riuso, autorizzazione di impianti per il riutilizzo. Comunicazione ed educazione al consumo sostenibile.Risultato:
Allungamento della vita utile dei beni. Modifica del paradigma: dal possesso dei beni all’acquisto di servizi (es. auto di proprietà, car/moto/bike-sharing+intermodalità). Modifica del paradigma: dalla sostituzione di un bene alla verifica di necessità del bene.
PA
La PA per l’economia circolare
RACCOLTA:Problema: la gestione del rifiuto non sempre risponde ai criteri dell’economia circolare, primo fra tutti la massimizzazione del riciclo. E’ pur vero che, a differenza di ciò che spesso siamo indotti a pensare, la gestione del rifiuto non è il primo elemento, né il fondamentale, tassello di una economia circolare.
Azione: La PA deve definire un servizio di raccolta rifiuti efficace, efficiente, economico, trasparente e soprattutto finalizzato al riciclo. Affidare il servizio e soprattutto controllare che l’erogazione risponda alle richieste/aspettative.Risultato:
Massimizzazione del riciclo.Limitazione degli impatti ambientali e dei costi del servizio.
PA
La PA per l’economia circolare
PA
RICICLAGGIO:Problema: la carenza di impianti, la limitata estensione di sistemi efficaci di raccolta differenziate, la scarsa qualità della raccolta differenziata, la limitata richiesta associata talvolta ai costi elevati dei prodotti riciclati sono i maggior problemi. Il problema fondamentale rimane anche in questo caso la scarsa attenzione nella fase di progettazione.
Azione: sensibilizzazione sulla corretta raccolta differenziata.
Risultato:Massimizzazione del riciclo. Materie prime seconde da poter reimpiegare nel processo produttivo.
La PA per l’economia circolareLa situazione nella CMTO (317 comuni – 2,3 mln ab)
Sistemi di raccolta rifiuti: 230 comuni con sistemi domiciliari
Produzione tot 2016: 1.044.755 ton
Raccolta differenziata :532.123 ton
Raccolta differenziata CMTO: 51,7%Pino T.se 83,2% - Ribordone 24,5%
Rifiuto residuo a TMV e altrismaltimenti: 490,779 ton
Il ruolo dei cittadini/consumatori
CITTADINI/CONSUMATORI
Al centro dell’economia circolare c’è il cittadino/consumatore,che attraverso il suo modello di consumo (acquisto, uso,dismissione) può valorizzare o al contrario affossare le purnecessarie politiche pubbliche.
Autorizzazioni
Cos’è un rifiuto
PA
La definizione normativa di RIFIUTOin Italia è data dall’art. 183 del decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152, cosiddetto TESTO UNICO AMBIENTALE (TUA): “Qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore si disfi o abbia l’intenzione o abbia l’obbligo di disfarsi”, dove per detentore si intende il soggetto che ce l’ha in carico e decida di disfarsene, quindi lo avvii ad operazioni di smaltimento o recupero.
Autorizzazioni
Quando un rifiuto cessa di essere rifiuto
PA
L’art. 184 comma 1 del TUA: un rifiuto cessa di essere tale, quando è stato sottoposto a un'operazione di recupero, incluso il riciclaggio e la preparazione per il riutilizzo, e soddisfi i criteri specifici, da adottare nel rispetto delle seguenti condizioni: a) la sostanza o l'oggetto è comunemente utilizzato per scopi specifici; b) esiste un mercato o una domanda per tale sostanza od oggetto; c) la sostanza o l'oggetto soddisfa i requisiti tecnici per gli scopi specifici e rispetta la normativa e gli standard esistenti applicabili ai prodotti; d) l'utilizzo della sostanza o dell'oggetto non porterà a impatti complessivi negativi sull'ambiente o sulla salute umana.
Autorizzazioni
PreistoriaDalla preistoria dei rifiuti recuperabili elencati nei mercuriali delle Camere di Commercio (primi anni ‘80) al D.M 5/02/98 norma tecnica per il recupero dei rifiuti non pericolosi e D.M. 161/2002 per il recupero dei pericolosi.
L’esigenza c’è la risposta del legislatore un po’ meno…
PA
AutorizzazioniProcedure semplificate, ordinarie, AIALa Città Metropolitana di Torino gestisce per competenza direttamente attribuita dallo Stato e non su delega regionale le attività di recupero dei rifiuti che per legge possono usufruire della cosiddetta procedura SEMPLIFICATA (art. 216 TUA), un binario più veloce e semplice ai fini di ottenere il titolo per l’avvio dell’attività di recupero rifiuti. Tale procedura è infatti riconducibile al meccanismo del tacito assenso.
Esiste un’altra procedura identificata come ORDINARIA (art. 208 TUA) che consente una maggiore flessibilità nell’autorizzare una modalità di recupero che esce dagli standard della norma del 1998.
L’iter delle AIA (autorizzazioni integrate ambientali) è previsto per i casi ad alta complessità tecnico-amministrativa.
PA
Autorizzazioni
Nel territorio della Città Metropolitana sono attualmente in esercizio in ambito semplificato circa 400 aziende.
In ambito ordinario sono circa 100.
Le AIA sono 12.
Procedure semplificate, ordinarie, AIA
PA
Autorizzazioni
Distribuzione delle autorizzazioni semplificate in CMTo
Autorizzazioni
Procedure ordinarieIn attesa che le norme si adeguassero in risposta a una sempre maggiore esigenza di sperimentare nuove strade di recupero, la CMTo ha comunque perseguito la possibilità di derogare dalla norma per autorizzare realtà virtuose in tale ambito, utilizzando una diversa procedura, la cosiddetta ordinaria, che pone una serie di paletti ed incombenze certamente più onerose per l’azienda.
PA
AutorizzazioniProcedure ordinarie: esempi
Astelav di Vinovo : ricondiziona elettrodomestici per riavviarli nel mercato dell’usato.Cavit srl di La Loggia: utilizza diversi mix di rifiuti inerti per produrre conglomerati cementizi di diverse carattersitiche.Bechis Osiride srl di Torino: materiali fono assorbenti e isolanti con ceneri leggere di carbone.Cumiama Gomme srl a Settimo T.se: produce polverino di gomma da reimpegare nella produzione di manufatti.
Lecce Pen srl a Settimo T.se: riutilizzo del tetrapack per produrre EcoAllene® (ora chiusa)Turin Carta di San Maurizio C.se: produzione di autobloccanti per esterni dalla guaina di gomma.Nesocell srl a Balangero recupero di fanghi da cartiera, per la realizzazione di isolante termo-acustico in fiocchi da impiegarsi nell’edilizia.
PA
AutorizzazioniProcedure ordinarie
Gli uffici collaborano con diverse realtà che intendono promuovere il riciclo: MAC, star up del Politecnico, professionisti che intendono utilizzare il rifiuto per opere di design … dall’utilizzo di copertoni per produrre bigiotteria al caffè per produrre oggetti di design….. al fine di analizzare la transizione alla luce della normativa del Testo Unico gestione rifiuti. PA
AutorizzazioniEoW?
Battuta d’arresto per questo sistema virtuoso è rappresentato dalla recente Sentenza del Consiglio di Stato n. 1229/2018 che sancisce come la possibilità di derogare dalla norma sui rifiuti ai fini della cessazione dalla qualifica di rifiuto spetta unicamente allo Stato e non alle Regione o alla Province.
PA
Garanzia di corretta gestioneOrganizzazione, competenza, garanzie
Gli uffici sono composti da persone altamente qualificate che agiscono in modo coordinato per l’applicazione norme.
L’alta qualità del servizio è una garanzia di controllo sul corretto svolgimento delle attività autorizzate.
Sono determinanti il rispetto dei tempi istruttori, l’efficienza nella comunicazione (PA-utenza: sviluppo informatizzazione), la disponibilità verso l’utenza, la trasparenza e accessibilità delle informazioni (controllo del cittadino).
Fidejussioni, escussione, potere sostitutivo del Comune...
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Garanzia di corretta gestione Tutela ambientale: sistemi di controllo e
verifica sulla regolarità dell’esercizio
Ufficio tutela ambientale: funzionari con qualifica di UPG eseguono sopralluoghi nelle aziende.
ARPA: supporta per la parte tecnica i sopralluoghi disposti dalla CMTo, ovvero ne svolge autonomamente.
Diffide amministrative: richiesta di ripristino delle condizioni autorizzatorie entro un tempo certo e congruo.
Contestazioni di illecito amministrativo con richiesta pagamento ammenda.
Notizie di reato con verbale di prescrizione.
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