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Settimanale d’informazione socio-sanitaria dell’A.N.I.O. anno 10 - n. 08 del 02 Marzo 2015 Sanità L’eliminazione del tessuto necrotico, diventa una vera e propria arte pag.4 www.liberoreporter.it L a cucina moderna si è affidata sempre più a prodotti congelati o surgelati, per cui il sistema più veloce per usare questi cibi è il riscaldamento accelerato. Per affrettare i tempi di scongelamento e di cottura, è stato introdotto l’apparec- chio a microonde, ingiustamente definito forno. Questo strumento presenta non poche limitazioni e pericoli che quest’articolo cercherà di svelarvi, dando alcune rac- comandazioni per un suo coretto utilizzo. Tuttavia, sorge sempre più impellente la ne- cessità di rivedere la nostra alimentazione anche attraverso l’uso di sistemi di cottura veloci che, però, non sono sempre edificanti per la nostra salute. Per il microonde, tra i consigli, è preferibile usarlo lontano dai bambini. In ogni caso, niente sostituirà mai con altrettanta efficacia, il vecchio fuoco a legna! Pillola dell’Anio Arriva la Social Card 2015 per disoccupati, sino a 404 euro al mese pag.6 pag. 2 Salute e Benessere Forno a microonde e i pericoli nascosti. Vero o falso questo è il dilemma pag.3 Salute e Benessere Lo ‘sballo’ alcolico tra i giovanissimi e i cinquantenni distrugge il loro cuore pag.5 www.nellattesa.it Salute e Benessere La Programmazione dell’allenamento posturale, attenzione a come si pratica pag.6

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Settimanale d’informazione socio-sanitaria dell’A.N.I.O. anno 10 - n. 08 del 02 Marzo 2015

SanitàL’eliminazione del tessuto necrotico, diventa una vera e propria artepag.4

www.liberoreporter.it

La cucina moderna si è affidata sempre più a prodotti congelati o surgelati, per cui il sistema più veloce per usare questi cibi è il riscaldamento accelerato. Per affrettare i tempi di scongelamento e di cottura, è stato introdotto l’apparec-chio a microonde, ingiustamente definito forno. Questo strumento presenta non

poche limitazioni e pericoli che quest’articolo cercherà di svelarvi, dando alcune rac-comandazioni per un suo coretto utilizzo. Tuttavia, sorge sempre più impellente la ne-cessità di rivedere la nostra alimentazione anche attraverso l’uso di sistemi di cottura veloci che, però, non sono sempre edificanti per la nostra salute. Per il microonde, tra i consigli, è preferibile usarlo lontano dai bambini. In ogni caso, niente sostituirà mai con altrettanta efficacia, il vecchio fuoco a legna!

Pillola dell’AnioArriva la Social Card 2015 per disoccupati,sino a 404 euro al mesepag.6

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Salute e BenessereForno a microonde e i pericoli nascosti.Vero o falso questo è il dilemmapag.3

Salute e BenessereLo ‘sballo’ alcolico tra i giovanissimi e i cinquantenni distrugge il loro cuorepag.5

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Salute e BenessereLa Programmazione dell’allenamento posturale, attenzione a come si praticapag.6

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SERVIZIO NOTTURNO CONTINUATO

Il microonde, guai a chiamarlo forno

Oggi, parliamo del sem-pre discusso apparec-chio a microonde, or-mai, molto presente

nelle nostre cucine e svelere-mo le bugie ed i falsi miti che orbitano intorno a questo stru-mento di cottura figlio della mania del “cibo veloce” (fast food). Inizialmente, occorre precisare che, come spesso avviene per un’invenzione, la scoperta è stata casuale. Oc-corre sapere che il cuore del microonde è un’apparecchia-tura chiamata magnetron che viene usata dai radar per ge-nerare microonde che vengono trasmesse tramite la parabo-la. Casualmente, nel 1940, un tecnico americano che lavora-va con un radar, si accorse che la tavoletta di cioccolato che teneva in tasca si era squa-gliata! Così nacque l’idea di costruire un apparecchio che poteva riscaldare o addirittu-ra cuocere alimenti in pochis-simo tempo. Parlando, oggi, di radar e della loro pericolosità non si può non pensare al fami-gerato Muos che gli americani stanno montando in Sicilia (il vicino a Niscemi), un sofisti-cato e potentissimo sistema di radar per usi militari che, in fondo, è anche lui un gros-so microonde. Indubbiamente un’elevata dose di microonde danneggia notevolmente la sa-lute, e probabilmente gli ap-parecchi domestici che ci han-no venduto per oltre 50 anni, non erano proprio innocui. Lo dimostra la necessità scientifi-ca e politica di regolamentare la potenza e le caratteristiche delle apparecchiature in ven-dita. La commissione inter-nazionale per la protezione da radiazioni non ionizzanti (come le microonde) ha posto limiti e regole per la costru-zione di questi piccoli elettro-domestici, ed ha aggiornato i certificati di conformità nel novembre 2012. Questi elet-trodomestici, se costruiti a norma, e seguendo le regole,

non dovrebbero causare danni all’esterno dell’apparecchio. Ma com’è costruito un micro-onde? È una gabbietta metal-lica, che scherma le radiazio-ni emesse da un generatore di microonde (il magnetron), munita di apposite guarnizio-ni e di un vetro a rete me-tallica che limitano l’uscita delle onde emesse. Quando è acceso, è prodotta una vio-lenta alternanza di posizione delle molecole di acqua con-tenute nel cibo che genera molto calore. Quindi i cibi si riscaldano dall’interno verso l’esterno, al contrario della cottura classica che riscalda i cibi dall’esterno verso l’in-terno. Il limite della cottura classica è il tempo necessario a cuocere un cibo. Abbreviare questo tempo, aumentando il fuoco, produce solo bruciatu-re esterne e insufficienti cot-ture interne. Tuttavia, da mi-lioni di anni l’uomo ha avuto il tempo per cucinare. Oggi le multinazionali ci bombardano per convincerci che non abbia-mo più tempo e quindi il ap-parecchio a microonde risolve il problema. In passato, alcuni scienziati hanno evidenziato i danni derivanti da un’esposi-zione alle microonde e da una cottura innaturale. Tuttavia, si può ritenere che, oggi, la ri-dotta potenza utilizzata asso-ciata ad una buona schermatu-ra e ad un idoneo vetro e delle guarnizioni tenute pulite, con-sente un prudente utilizzo di tali macchine. I consigli per il suo uso sono di comprate solo apparecchi di qualità e di marca, e di verificare che ci sia sempre lo spegnimen-to automatico ad apertura del vetro poiché è’ pericolo-sissimo aprire un microonde acceso. Occorre controllare sempre che le guarnizioni si-ano ben pulite e lo sportello di vetro si chiuda ermetica-mente. È necessario gettare l’apparecchiatura se vi cade e se si storce e non provate

a raddrizzarla, ci riuscireste solo apparentemente. Non provate a smontarlo mai poi-ché il condensatore mantiene a lungo una corrente elettrica pericolosissima. Nell’uso, è indispensabile tenere lontano il viso dallo schermo, in parti-colare quello dei bambini, che potrebbero essere attratti nel seguire le fasi di cottura per curiosità. Infine, si completa sempre la cottura in maniera classica. Attualmente, i forni a microonde sono spesso asso-ciati ad una graticola classica. Se lo si utilizza per riscaldare o scongelare, è meglio im-piegare potenze basse e per tempi brevi. Un cibo troppo caldo perde gran parte delle caratteristiche, e riscaldando dall’interno, non ve ne rende-te conto. Occorre attenzione a non cucinare cibi con guscio (l’uovo può scoppiare spesso ad apertura dello sportello). Per lo stesso motivo, è neces-

sario bucare con la forchetta patate, pomodori, salsicce, evitando, così, pericolose bol-le caldissime e l’alterazione dei cibi da eccesso di tem-peratura. Non si metta mai il coperchio ad un contenitore dentro il microonde, l’involu-cro può letteralmente esplo-dere. Non si usino mai conte-nitori che non portino la sigla di idoneità all’uso specifico. In alcuni di essi troverete un numero che corrisponde alla potenza massima cui possono essere sottoposti. Non si usi-no mai oggetti non specifici, perché, durante la cottura, possono trasmettere molecole dannose al cibo. Non accende-telo mai quando è vuoto, per un principio fisico si altera o si rompe e, infine, se riuscite a ritagliarvi un po’ di tempo, cucinate in maniera classica!

Dr. Gabriele VianiMedico Radiologo

3Dona il tuo 5 per mille ad ANIO Onlus C.F. 97165330826 SALUTE E BENESSERE

Forno a microonde e i pericoli nascosti

Esiste da dieci anni una prova, che il tribunale svizzero ha soppresso, che dimostra come il

cibo trattato con le microonde possa danneggiare il sangue in modo rilevante. Studi più recenti hanno ag-giunto prove evidenti che il forno a microonde è un rischio per la salute. Nel 1989, un nu-trizionista svizzero, il Dottor Hans-Urich Hertel fece delle scoperte allarmanti sull’u-so del forno a microonde. Ma nonostante ciò per più di die-ci anni ha dovuto lottare per avere il diritto di far sapere al mondo che cosa aveva scoper-to. Il punto che ha cercato in tutti i modi di rendere noto al pubblico è di interesse vitale per i consumatori : tutti i cibi che vengono cucinati o scon-gelati nel microonde possono causare dei cambiamenti del sangue che indicano lo svilup-po di un processo patologico presente anche nel cancro. Nonostante ciò, Hertel per tutto questo tempo, è stato

preso in giro dai fabbricanti di forni a microonde che han-no usato le leggi svizzere sul commercio per tappargli la bocca al punto di minacciare di rovinarlo.Nel Marzo 1993, il Tribunale per il Commercio di Berna, a segui-to di una denunzia della Associazione Svizzera dei Pro-duttori di Apparecchi Elettrici Domestici ed Industriali, ha fatto divieto al Dottor Hertel di dichiarare pubblicamen-te o per scritto, che i forni a micro-onde sono dannosi alla salute. Non ubbidire a questo ordine avrebbe potuto signifi-care una multa di 5000 Fran-chi Svizzeri o addirittura un anno di prigione.La Corte Federale di Losanna ha confermato questo ver-detto nel 1994 giustificandolo sulla base della Legge Svizzera contro la Concorrenza Sleale che proibisce “dichiarazioni discriminanti, false, ingan-nevoli e dannose contro un produttore e i suoi prodotti” (Giornale delle Scienze Na-

turali, 1998;1: 2-7) una legge che prende esclusiva- mente in considerazione la facoltà di impedire il commercio in sé e non l’intento di nuocere.Tale legge imbavaglia anche la stampa svizzera poiché qual-sia-si osservazione che possa essere considerata una critica del forno a microonde può con facilità portare ad un proces-so. Le opinioni svizzere sulle scoperte del dottor Hertel non sono condivise dal resto dei paesi europei.Nell’Agosto del 1998, La Cor-te Europea dei Diritti Umani stabilì che l’ordine del silen-zio emesso dalla corte sviz-zera contro il Dottor Hertel era contrario al diritto di li-bertà di espressione: La Cor-te Europea ordinò anche alla Corte Svizzera di pagare un com-penso di 40.000 franchi svizzeri come risarcimento.I vari studi scientifici, svizze-ri, tedeschi e russi, ecc. han-no portato tutti alle stesse conclusioni. Alimentarsi con-tinuamente con cibi cotti o

comunque trattati nel forno a microonde provoca o può pro-vocare:1. danni cerebrali derivati da-gli impulsi elettrici nel cervel-lo in “corto circuito”,2. la produzione degli ormoni maschili e femminili è inter-rotta e/o alterata,3. i minerali, le vitamine e i nutrienti dei cibi sono ridotti o alterati, in questo modo l’or-ganismo riceve poco o nessun beneficio,4. i minerali nei vegetali sono trasformati in radicali liberi cancerogeni,5. crescita di tumori intestina-li e dello stomaco,6. aumento di cellule cancero-gene nel sangue,7. deficienze immunitarie dovute ad alterazioni delle ghiandole linfatiche e del sie-ro ematico,8. perdita di memoria e di capacità di concentrazione, instabilità emotiva e diminu-zione dell’intelligenza.

Redazione

Vero o falso...? questo è il dilemma

SANITA’ 4www.nellattesa.it

L’eliminazione del tessuto necrotico, diventa una vera e propria arte

Con il termine di necro-sectomia o debride-ment si intende l’eli-minazione chirurgica

di tessuto necrotico da una lesione quasi sempre dermo-epidermica (della pelle). Per necrosi s’intende la morte cellulare in una parte del cor-po per mancanza di irrorazio-ne sanguigna con conseguente indurimento e successiva li-quefazione del tessuto morto. Si distinguono quattro tipi di necrosi che brevemente sono descritte di seguito. Le prime due sono la necrosi secca di colorito grigio scuro, ben de-marcata dai tessuti circostan-ti, e la necrosi in cui può es-servi disfacimento tissutale e in cui manca la demarcazione con il tessuto sano perilesio-nale che appare infiammato. Le altre due necrosi sono la settica dall’odore fetido, con fuoriuscita di pus ed con tes-

suti circostanti molto flogistici e la gialla ove permangono, dopo parziale disfacimen-to della necrosi, attaccati al fondo della ferita, frammenti flaccidi di fibrina. Nei trattamenti locali di tale patologia bisogna sempre ri-muovere chirurgicamente la necrosi, con unica eccezione per il calcagno causa la parti-colarità della sua vascolariz-zazione e del tessuto molto aderente all’osso. Il debride-ment chirurgico o necrosec-tomia chirurgica ha nella sua esecuzione alcune regole in-derogabili, stabilite nei proto-colli internazionali condivisi. Innanzitutto essa deve esser fatta da un chirurgo che ab-bia una buona conoscenza dei piani anatomici e dei decorsi vasculo-nervosi e che pratichi una demolizione essenziale, pur essendo cosciente dello stato generale di sofferenza del paziente e dei lunghi tem-pi di ricostruzione. L’inter-vento, che solitamente viene praticato nel malato a letto, deve prevedere, inoltre, una responsabile preparazione preoperatoria. I preliminari fondamentali in ogni interven-to, specie domiciliare, sono il paziente digiuno, sterilità dell’ambiente e la ricognizio-ne degli strumenti chirurgici. Inoltre, occorre individuare una vena, somministrando una soluzione salina a goccia lenta da riservare per eventuale ino-

culazione di farmaci in emer-genza. Infine, è necessaria una collaborazione infermieri-stica ed, ove necessaria, una sorveglianza anestesiologi-co-rianimatoria. La valutazio-ne dell’emoglobina, dell’ossi-genazione respiratoria e dello stato nutrizionale e proteico del malato sono essenziali per la sicurezza dell’atto chirurgi-co e fattori necessari per una buona fase ricostruttiva. Per il controllo del dolore è consigliabile somministrare un medicinale antalgico un po’ prima dell’intervento, evitan-do inoculazioni di anestetici locali che, spesso, sono inutili

su un tessuto patologico. Questi ultimi infiammano mag-giormente i tessuti circostanti sani che sono gli unici respon-sabili, in verità, del dolore, perché le zone necrotiche non sono più dolenti. Concludendo pazienza, pre-cisione, competenza, sicura e delicata manualità devono essere doti, in generale, del chirurgo e, in particolare, di chi opera le necrosectomie chirurgiche in pazienti immo-bilizzati a letto con ulcere necrotiche da decubito

Dott. Gaetano GiardinaMedico chirurgo

Dott. Gaetano GiardinaMedico Chirurgo

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Lo ‘sballo’ alcolico è molto diffuso tra i gio-vanissimi soprattutto nel weekend, ma questa

pratica non è esente da rischi per il loro cuore. L’abuso di vino, superalcolici e cocktail, infatti, moltiplica il pericolo di aritmie fino ad otto volte, in particolare quando si ingur-gitano grosse quantità di alco-ol in una volta sola. Sono suffi-cienti tre bicchieri di whiskey, cinque drink o una bottiglia di vino per mandare in tilt il cuore, provocando svenimen-ti o cardiopalmo. Secondo i cardiologi, riunitisi di recen-te a Bologna per il meeting internazionale su fibrillazione atriale e infarto, “molti inci-denti del sabato sera sarebbe-ro causati proprio dagli effetti cardiaci del troppo alcol, per-ché le aritmie possono provo-care svenimenti pericolosis-simi se ci si trova alla guida. La probabilità di danni seri cresce esponenzialmente se, come spesso accade, all’alcol si aggiungono sostanze stupe-facenti come cocaina, ecstasy o le nuove droghe sintetiche che vanno per la maggiore fra i giovani. In questi casi il peri-colo di effetti cardiaci anche letali aumenta di tre volte”. Il presidente del congresso e ordinario di Malattie dell’ap-parato cardiovascolare all’U-

niversità Politecnica delle Marche in Ancona, Alessandro Capucci, ha dichiarato a tal proposito: “L’abitudine a bere molto tutto insieme, il cosid-detto ‘binge drinking’ amato dai giovanissimi durante il we-ekend, è molto rischiosa per il cuore. L’ingestione acuta di alcol infatti aumenta la quan-tità di catecolamine in cir-colo. Queste sostanze fanno da ‘innesco’ alla comparsa di aritmie, la più frequente delle quali è la fibrillazione atriale acuta. In un cuore debilitato gli ‘sbalzi’ del ritmo posso-no perfino portare a morte improvvisa, ma anche in un giovane sano hanno effetti pericolosi: oltre al cardiopal-mo, infatti, le aritmie possono provocare una sincope, ov-vero uno svenimento”. Non è necessario faticare molto per arrivare a dosi di alcol danno-se per il cuore, poiché il cor-rispettivo di una bottiglia di alcol da 750 millilitri o di 300 millilitri di superalcolici, si raggiunge con tre bicchieri di whiskey o qualche aperitivo. Tale quantità è più che suffi-ciente per sviluppare il perico-lo di aritmie fino a otto volte, anche se il giovane possiede un cuore sano e robusto. Tali effetti possono essere poten-ziati notevolmente dall’uso di droghe che stimolano il cuore

fino a provocare eventi gravi o fatali. “Molte morti improv-vise di giovanissimi, a prima vista inspiegabili, possono es-sere indotte proprio dal mix alcol-sostanze stupefacenti” osserva Capucci “I ragazzi fanno uso di droghe stimolanti sul sistema nervoso centrale, dalla cocaina all’ecstasy, fino alle tantissime sostanze igno-te utilizzate per confezionare le ‘pillole dello sballo’. Tutti questi composti però sono al-trettanto stimolanti per il si-stema cardiovascolare, posso-no incrementare ad esempio la pressione arteriosa e la fre-quenza cardiaca”. Se lo ‘sbal-lo’ alcolico crea notevoli dan-ni nei giovani, per un uomo a cinquant’anni i rischi sono più che accresciuti, rischiando grosso. A tal proposito, i car-diologi ritengono che il cuore, usurato dal passare del tempo come tutti gli organi, non sia più quello di un giovane, per cui la probabilità di andare incontro a una fibrillazione atriale dopo una grossa be-vuta è molto più elevata che da giovani, grazie anche alla presenza di possibili fattori di rischio quali ipertensione o ipercolesterolemia. “Senza contare - conclude Capucci - che il ‘binge drinking’ può portare negli anni allo svilup-po di un vero e proprio alco-

lismo cronico: in questo caso le conseguenze negative per il cuore sono ancora più gravi, perché si altera la funzionali-tà cardiaca e cresce a dismi-sura la probabilità di morte improvvisa”. Secondo i dati dell’Istat, il 75% degli italiani consuma alcool (l’87% degli uomini e il 63% delle donne) e il primo bicchiere è consu-mato a 11-12 anni che è l’età più bassa dell’intera Unione Europea (media UE 14,5 anni). Inoltre, ci sono oltre 3 milioni di bevitori a rischio ed un mi-lione di alcolisti. A questi dati vanno aggiunti 817.000 giova-ni di età inferiore ai 17 anni che hanno consumato bevan-de alcoliche e altri 400.000 bevono in modo problematico fimo all’alcolismo. Il 7% dei giovani dichiara di ubriacarsi almeno tre volte alla settima-na ed è in costante crescita il numero di adolescenti che consuma alcool fuori dai pa-sti. Gli astemi, come una raz-za in estinzione, rappresenta-no il 25% della popolazione. A questo contesto non certo edificante, va aggiunto che il consumo delle bevande alcoli-che aumenta gli effetti noci-vi provocati dall’esposizione professionale ad agenti chi-mici (solventi in particolare) e neurotossici (piombo, ecc.).

Francesco Sanfilippo

Lo ‘sballo’ alcolico tra i giovanissimi e i cinquantenni distrugge il loro cuore

L’uso di tabacco, a causa dello svilup-po localizzato di alte temperature ed

all’azione diretta della nico-tina, determina ispessimento dello strato più superficia-le della mucosa, alterazioni cellulari e della vascolarizza-zione, riduzione delle difese immunitarie, con conseguente maggior rischio di lesioni po-tenzialmente maligne (pre-cancerose).- I tumori della cavità orale hanno 6 volte più probabilità di insorgere nei fumatori.- Il fumo di tabacco è, dopo l’accumulo di placca batteri-ca, il fattore più importantenell’eziopatogenesi della ma-lattia parodontale. Il fumo riduce la probabilità di guarire dalla parodontite

(anche se trattata corretta-mente) ed è un fattore di ri-schio importante nella perdita degli impianti endoossei (viti di titanio inserite nell’osso ed usate per sostituire i denti mancanti). - Una buona rimozione di plac-ca domiciliare e il controllo degli stili di vita ed inparticolare la cessazione del fumo sono in grado di ridurre drasticamente il rischio di ma-lattia parodontale nella gran-de maggioranza delle persone. Una persona con una buona igiene orale e non fumatrice molto difficilmente si ammala di malattia parodontale.A livello del cavo orale, l’as-sunzione di alcol, determina un’atrofia delle papille gusta-tive della lingua, provocando alterazioni del gusto.

- L’alcol viene degradato dagli enzimi naturalmente presenti nella bocca e si trasforma in una sostanza chiamata acetal-deide che danneggia i tessuti parodontali.- I prodotti alcolici, anche per il loro elevato contenuto di

zuccheri, provocano un’acido-si orale e predispongono allo sviluppo di erosioni e carie dentali. - L’associazione di alcol e fumo determina un aumento esponenziale del rischio dicancro orale.

Effetti del tabacco e dell’alcool sulla salute oraleMinistero della Salute, Indicazioni per la promozione della salute orale nelle scuole secondarieALCOOL & TABACCO

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Domenica 14 e 15 Feb-braio si è svolta a Roma una giornata d’insegna-mento (teaching days)

organizzato da EdiAccademy. Ciò che ha destato il maggiore interesse è stato il workshop “Programmazione dell’allena-mento posturale” Del Dr. Luca Russo Chinesiologo e Docente al Master di Posturologia Cli-nica presso La Sapienza Uni-versità di Roma. Durante il dibattimento, si è concorda-to, a lungo e pubblicamente, il nuovo ed ormai consolidato approccio dell’applicazione delle metodiche posturali rie-ducative. La domanda che ci siamo posti è stata se la po-stura è un processo neurofi-siologico sottoposto alle leggi dell’allenamento. La risposta è decisamente positiva, poi-ché è un processo “allenabi-le” che va gestito seguendo i rigorosi “parametri” delle scienze motorie. Le modalità di somministrazione delle Tec-niche Applicate, che spaziano dal Pilates, al Mezieres, alla Rpg e al Souchard, altro non sono che Processi “Educati-

vi “ e “Rieducativi “ nei casi “Cronicizzati” che dovrebbe-ro essere applicati maggior-mente in chiave preventiva. Essendo esse essenzialmente delle tecniche a base Psico-neuromotoria ed avendo que-sto comune denominatore, presuppongono un processo di apprendimento perfettibile e dunque allenabile. La giusta applicazione delle tecniche specifiche e l’applicazione dei parametri di somministrazione dell’esercizio educativo sono alla base di un buon lavoro. Invece, frequenza, durata, intensità e densità dell’eser-cizio somministrato e sua pia-nificazione ne pregiudicano la buona riuscita se non applicati nel modo corretto. Si parte da una diagnosi clinica di “defi-cit da Sindrome Posturale”, sempre in ambito Specialistico meglio se clinico, per arrivare all’applicazione di protocolli individuali che vanno gestiti, nel rapporto 1 terapeuta \1 paziente, da professionisti del settore. In pratica, deve esse-re un chinesiologo nell’ambito del trattamento delle sindro-

La Programmazione dell’allenamento posturale, attenzione a come si pratica

mi “cronicizzate” e “Stabili “. La corretta diagnosi da deficit posturale presuppone Anam-nesi del paziente, Test obietti-vi in visita, indagini strumen-tali tra le quali citiamo per sintesi le più significative ossia la stabilometria, la baropodo-metria e l’analisi del passo o Gait analisys. Naturalmente, a richiesta degli specialisti, possono essere integrate con-sulenze neurologiche, psicolo-giche o fisiatriche per meglio risalire all’origine del proble-ma. Quanto sopra va inqua-drato in un percorso lungo con delle verifiche intermedie, poiché, come già detto, la ri-educazione posturale può es-sere considerata un processo di allenamento, che presup-pone tempi di “adattamento” ben cadenzati. Prima dell’i-nizio di qualsiasi programma

posturale, è buona norma escludere patologie su base reumatologica o di pertinen-za neurochirurgica. Un serio posturologo saprà indirizzare i pazienti presso gli Specialisti competenti onde evitare inu-tili perdite di tempo. Nessun programma ginnico di gruppo può sostituire consulenza e il trattamento posturale indivi-duale che è l’unica strada per-corribile per l’applicazione di un serio programma allenante e risolutivo. Tutte le tecniche rieducative posturali andrebbero eseguite con un allenatore personale (personal trainer) individuale, e ciò, dal Pilates al Mezieres, è un presupposto imprescindi-bile. Questo va a garanzia di serietà e rigore scientifico.

Massimiliano Squillace

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Non tutti sono anco-ra ben informati su quella che è la Social Card Disoccupati, ov-

vero il nuovo valido aiuto che il Governo tenterà di offrire ai tanti disoccupati italiani a partire dal 2015. Ma vedia-mo di capire di cosa si tratta e chi potrà richiederla. Nello specifico si tratta di una sorta di sussidio economico, ovvero un bonus economico che verrà elargito nei confronti di tutti coloro i quali abbiano perso il lavoro e dunque si trovino in una situazione di inoccupazio-ne. Tale bonus, verrà erogato ogni due mesi a tutte quelle famiglie, al cui interno vi è un componente disoccupato e che ha perso il proprio posto di lavoro.Su tale carta, mensilmente verrà accreditato un importo, che va da un minimo di 231 euro fino ad un massimo di 400

euro, che verrà definito pro-prio sulla base del numero di persone presenti in famiglia.Ecco nello specifico, come verranno suddivisi gli importi, a seconda dei nuclei familiari:– famiglie composte da 2 membri. L’importo sarà di 231 euro– famiglie composte da 3 membri. L’importo sarà di 281 euro.– famiglie composte da 4 membri. L’importo sarà di 331 euro.– famiglie composte da 5 o più membri. L’importo sarà di 404 euro mensili.Il bonus, accreditato potrà essere utilizzato dal disoccu-pato, per effettuare diverse operazioni di routine della vita familiare, come fare la spesa, o pagare le bollette. Sarà, dunque, proprio come avere un bancomat, ed infat-ti verrà rilasciata proprio una

Arriva la Social Card 2015 per disoccupati

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Comitato Scientifico: Dir. Scientifico: Girolamo Calsabianca Segretario Nazionale ANIO Onlus - [email protected]. Dario Bellomo Medico Specialista ASP di AstiProf. Giorgio Maria Calori Prof. Univ. Milano Dir. COR Gaetano Pini (Mi) Prof.ssa Carla Giordano Resp. UOC di Endocrinologia Policlinico (Pa)Dr. Emilio Italiano Andrologo Osp. riuniti Villa Sofia CervelloDr. Tommaso Mannone Risk Manager A. O. Villa Sofia-Cervello (Pa)Dr. Sergio Salomone Pres. Associazione A.S.S.O.Dr. Angelica Provenzano Resp. Centro Officine di Ippocrate A. O. Villa Sofia-Cervello (Pa)Dr. Alessandro Scorsone, Diabetologo, Asp 6 Ospedale Civico di PartinicoDr. Gabriele Viani, Medico Specialista in RadiologiaDr. Benedetto Alabastro, Consulente ANIO per il diabeteA.N.I.O. Numero Verde: 800 688 400 (chiamata gratuita) Siti web: www.anio.it Pagina Ufficiale ANIO Facebook: www.facebook.com/anioinformanell’attesa... Edito da: Phoenix di Simona Lo Biondo Direttore Responsabile: Francesco Sanfilippo - [email protected] Commerciale: Vincenzo Alaimo - [email protected] Grafica: Andrea Ganci - [email protected] Stampa: Pitti Grafica via Pelligra, 6 (Pa)Redazione: Andrea Ganci - e-mail: [email protected] Sito web: www.nellattesa.it Pagina Ufficiale Nell’attesa...: https://www.facebook.com/nellattesaPer abbonarsi al giornale: Inviare una email a: [email protected] la vostra pubblicità: Cell. 3389432410 | [email protected]

settimanale d’informazione socio-sanitaria dell’A.N.I.O.Reg. al Tribunale di Palermo n° 11 del 29/05/2006

SALUTE E BENESSERE

Le informazioni pubblicate da “nell’Attesa…” non sostituiscono in alcun modo i consigli, il parere, la visita, la prescrizione del medico.

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scheda a banda magnetica sul retro dove è presente un mi-cro chip, con un codice segre-to, ovvero un PIN, indispensa-bile per poter effettuare gli acquisti.Come già anticipato, l’im-porto verrà erogato ogni due mesi, ed avrà una validità di 12 mesi.Chi può richiedere la Social Card Disoccupati? Ecco i re-quisiti indispensabili per poter richiedere la Social Card:– essere un cittadino italiano o di uno degli stati membri dell’Unione Europea– essere cittadino extracomu-nitario con regolare permesso di soggiorno CE residente nel comune in cui si presenta la domanda da almeno 1 anno– essere residente in una del-le seguenti regioni: Sardegna, Sicilia, Calabria, Basilicata, Puglia, Abruzzo, Molise e Cam-pania– essere residente in uno di questi comuni:Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Mi-lano, Napoli, Palermo, Roma, Torino, Venezia e Verona– avere un modello Isee pari o inferiori a 3.000 euro– possedere un patrimonio mo-biliare inferiore a 8.000 euro– non avere autoveicoli imma-tricolati nell’ultimo anno– non possedere autoveicoli superiori a 1300 cc di cilindra-ta immatricolato negli ultimi 3 anni– non possedere alcun moto-veicolo superiore a 250 cc im-matricolato negli ultimi 3 anni– nel caso in cui si possegga una casa di proprietà come prima abitazione il suo valore ici/imu deve essere inferiore a

30.000 euro.– all’interno del nucleo fami-liare devono esserci compo-nenti in età attiva, ovvero 15-66 anni, senza lavoro– uno dei componenti del nu-cleo familiare deve aver per-so l’occupazione negli ultimi 3 anni. Come richiedere la Social Card 2015? Se si risulti essere in possesso dei requisiti sopra citati, si potrà richiede-re la Social Card, presentando un Modulo, che dovrà essere precedentemente compilato, presso gli Uffici di Posta Italia-ne Abilitati. Il modulo dovrà essere corre-lato da tutta la documentazio-ne richiesta; l’Ufficio Postale una volta ricevuta la doman-da, inoltrerà il tutto all’INPS, che dopo un’attenta analisi della documentazione presen-tata provvederà ad avvisare direttamente la persona in-teressata per comunicare che e se la sua domanda è stata accolta. La Social Card potrà essere ritirata presso l’Ufficio Postale di riferimento.Il modulo potrà essere scarica-to visitando il sito ufficiale del vostro comune di riferimento. Ecco un esempio, per quanto riguarda il comune di Catania, il modulo potrà essere scarica-to cliccando sul seguente sito.P_S – Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali chia-risce, al riguardo, che allo stato attuale l’estensione della misura nelle Regioni del mezzogiorno è tuttora in via di definizione, pertanto non è possibile presentare doman-de.

Girolamo Calsabianca

PRESIDIO OSPEDALIERO:Cto Ospedali Riuniti Villa Sofia Cervello A.N.I.O. – O.N.L.U.S.Tel. 091.7804219email: [email protected]

PREMESSA. Il Centro Pilota Plurispecia-listico Sperimentale per la Prevenzione delle Disabilità e delle Alterazioni Postura-li è una tessera del grande mosaico che compone il pro-getto core di ANIO per l’anno 2013/2015 denominato OFFICINE D’IPPOCRATE. Il progetto mira a garantire percorsi di prevenzione, dia-gnosi e cura, al fine di ridurre e/o limitare l’insor-gere di complicanze, ortope-diche e posturali, mettendo in campo tutte quelle azioni di prevenzione concreta delle patologie dell’apparato mu-scolo-scheletrico.

DA CHI E A CHI E’ EROGATO IL SERVIZIOIl servizio è erogato dalla Azienda ospedaliera Ospedali Riuniti Villa Sofia Cervello con medici e tecnici struttu-rati in cooperazione con un Team di medici e specialisti messi a disposizione dall’asso-ciazione A.N.I.O. Soggetti in Età Evolutiva (soggetti con patologie dege-nerative dell’apparato muscolo scheletrico – osteoporosi – malati cronici);

Diabetici cronici; Donne over 50; Soggetti Disabili e da tutti coloro che hanno un’indica-zione prescrittiva di uno specialista.

ESAMI STRUMENTALIGli esami strumentali sono effettuati presso l’ambula-torio “Officine d’Ippocrate” sito al 2° piano dell’Azienda Ospedaliere Villa Sofia Cervel-lo Presidio Ospedaliero C.T.O. di Palermo. L’attività degli esami strumentali comprende:

Podoscanner (Podoscopia digitale)Permette di rilevare le infor-mazioni del piede sotto cari-co, analizzare la lunghezza dei due piedi e rilevare le eventuali asimmetrie podali-che.

Baropodometro ElettronicoPiattaforma di rilevazione per lo studio delle pressioni plan-tari da fermo (esame statico), l’analisi del gesto motorio durante la deambulazione (esame dinamico) e la valutazione delle oscillazioni del corpo (esame stabilome-trico), con e senza svincolo.Di seguito le indicazioni mini-steriali per prenotare:PRESTAZIONE: Test Posturografico CODICE MINISTERIALE: 93054 QUANTITA’: 2

PRESTAZIONE: Test Stabilometrico Statico e Dinamico CODICE MINISTERIALE: 93055 Quantità: 2

FormetricConsente di effettuare una rapida ed estesa scansione ot-tica non invasiva del rachide, con possibilità di rappresen-tare graficamente numerose problematiche di natura clini-ca inerenti l’analisi obiettiva e quantitativa della statica corporea e della postura.Di seguito le indicazioni mini-steriali per prenotare:PRESTAZIONE: Test Posturografico CODICE MINISTERIALE: 93054 QUANTITA’: 4

Densitometria DEXAIl sistema consente di calcola-re la densità ossea mediante i seguenti esami:• Lombare• Femorale• Protesica• Dual protesica• Avambraccio• Morfometria• Total body

Di seguito le indicazioni ministeriali per prenotare:PRESTAZIONE: Densitometria Ossea con Tecnica di assorbimento a raggi XCODICE MINISTERIALE: 88992 QUANTITA’: 2

PRESTAZIONE: Densitometria Ossea con Tecnica di assorbimento a raggi X TotalBodyCODICE MINISTERIALE: 88993 QUANTITA’: 1

VISITEOdontoiatrica - Gnatologica Fisiologia, patologia e disfunzioni dell’articolazione temporomandibolare-ATM. (Dott.ssa A. Provenzano)

Fisiatrica PosturaleDiagnosi e cura dei paramor-fismi e dismorfismi del piede, arti inferiori, colonna verte-brale, patologie congenite neonatali. (Dott.ssa B. Schembri)

OrtopedicaDiagnosi e cura dell’osteopo-rosi. (Dott. V. Badagliacca)

DiabetologiaPrevenzione diagnosi e cura del diabete. (Dott. V. Schirò)

PRENOTAZIONI VISITEGli utenti potranno accedere al servizio, muniti di richiesta del medico curante, chiamando il CUP Ospedali Riuniti Villa Sofia Cervello al numero: 800.178.060 o AL numero diretto dell’ANIO:091 7804219, o tramite mail inviandoci la richiesta al seguente indirizzo: [email protected];

A.N.I.O. Onlus, Associazione Nazionale per le Infezioni Osteo-Articolari

L’ ANIO (Associazione Nazionale per le Infezioni Osteo-articolari) volge tutto il suo impe-gno al fine di dare una spalla forte e consapevole a quella fascia di cittadini disagiati da una complicanza ortopedica garantendo la presa in carico globale del pazientee della sua

famiglia, fortificando lo spazio di ascolto, la promozione di un servizio d’informazione, supporto e orientamento ai servizi, assistenza socio-sanitaria (invalidità, legge 104, ricorsi e aggravamenti, contrassegni di circolazione auto ecc...). E’ possibile sostenere le attività di ANIO versando il proprio contributo su c/c 21641931 o iban sul c/c IT57F0760104600000021641931. Oppure destinando il proprio 5 per mille nella dichiarazione dei redditi (730, Unico, Cud) inserendo il codice fiscale 97165330826 nel riquadro “Sostegno del volontariato” e organizzazioni non lucrative di utilità sociale”.

Servizio Ambulanza diurnoDimissioni Ospedaliere - Spostamenti in città o fuori

comune, Visite Mediche, Esami

Per info chiamare:Numero verde gratuito: 800.688.400Emergenze: 3289485124 e-mail: [email protected]

Si ringrazia la

SEDE NAZIONALE:Via Altofonte Malpasso, 453/R90126 PalermoSEDE OPERATIVA:Via Ninni Cassarà, 2 90146 Palermopresso: Cto Ospedali Riuniti Villa Sofia Cervello - Piano TerraNumero Verde: 800.688.400Sito web: www.anio.itemail: [email protected] Fiscale: 97165330826