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L’ITALIANO DA L2 A LINGUA DI CONTATTOStrategie di educazione linguistica per una scuola inclusiva

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L’ITALIANO DA L2 A “LINGUA DI

CONTATTO”

Strategie di educazione linguistica per una scuola

inclusiva

EDUCAZIONE LINGUISTICA:

PRESUPPOSTI SCIENTIFICO-

PEDAGOGICI E CAMPI D’AZIONE

Educazione

interculturale

Pedagogia sociale

Neurolinguistica

Didattica interculturale

Glottodidattica

EDUCAZIONE LINGUISTICA: UNA

DEFINIZIONE

L’educazione linguistica

è quella parte

dell’educazione generale

che include

l’insegnamento

dell’italiano come lingua

nazionale, delle lingue

materne diverse

dall’italiano (dai dialetti

alle lingue minoritarie),

delle lingue straniere e

di quelle classiche»

(Balboni 2009)

EDUCAZIONE LINGUISTICA:

UNA RAPIDA STORIA Riflessione sui processi

di acquisizione-apprendimento della lingua in contesti complessi

La scuola di Barbiana e la denuncia di Don Milani: lo svantaggio linguistico diventa svantaggio sociale

Le dieci tesi per l’educazione linguistica democratica (GISCEL)

L’EDUCAZIONE LINGUISTICA NELLE

RIFLESSIONI DEL GISCEL

Educazione

trasversale

Importanza della LM

e del sostrato

culturale del discente

Attenzione al

fenomeno del

bilinguismo

ELEMENTI DI GLOTTODIDATTICA:

IL CONCETTO DI APPROCCIO

Approccio: “Filosofia di fondo di ogni proposta glottodidattica (…) Un approccio genera uno o più metodi” (Balboni, 1999)

1. Approccio induttivo

2. Approccio umanistico-affettivo

IL TRAMONTO DELL’APPROCCIO

DEDUTTIVO: DALLA GRAMMATICA

ALLE GRAMMATICHE

Grammatica normativa

Grammatica descrittiva

Grammatica generativo-trasformazionale: LAD (Chomskj) e LASS (Bruner)

Qual è il posto della grammatica nell’insegnamento della lingua?

Le competenze metalinguistiche nelle unità glottodidattiche

APPROCCIO INDUTTIVO E

NEUROLINGUISTICA Bimodalità: l’acquisizione

della lingua coinvolge entrambi gli emisferi cerebrali

1. Emisfero destro: percezione globale e simultanea

2. Emisfero sinistro: percezione analitica

Direzionalità: nel processo di acquisizione naturale della lingua il cervello procede dall’emisfero destro al sinistro

Il processo di acquisizione di una L2 deve ricalcare l’ordine naturale per essere efficace

NATURAL APPROACH (TERREL-KRASHEN)

Acquisizione della L2: riproduzione dei processi

naturali di acquisizione della L1

Acquisizione vs apprendimento

Filtro affettivo: barriera interiore alzata dall’apprendente in situazioni ansiogene

COSTRUIRE UN PERCORSO DI

EDUCAZIONE LINGUISTICA

1. Partire dal discente: rilevare/osservare competenze, abilità, bisogni, componenti psico-affettive e motivazionali

2. Definire un percorso distinto in fasi diverse con obiettivi a breve termine

3. Predisporre un contesto inclusivo, con materiali e strumenti funzionali all’acquisizione linguistica e alla valorizzazione del bilinguismo

UNA MAPPA DEI BISOGNI

Bisogni linguistico-comunicativi: l’italiano come obiettivo

Bisogni formativi: l’italiano come strumento per acquisire competenze e abilità complesse

Bisogni di natura affettiva, psicologica, socio-relazionale → processi di costruzione e di ricostruzione dell’identità personale

LA MIGRAZIONE: CAMBIAMENTO E

DISORIENTAMENTO NELLA PERCEZIONE DI

modificazione dello spazio geografico (riadattamento a oggetti, ambienti, luoghi differenti)

modificazione dello spazio del corpo e della percezione di sé

cambiamento della percezione già elaborata del livello socio-economico della famiglia e del prestigio del capofamiglia

modificazione dello spazio linguistico: language-shock

Sdoppiamento: biculturalismo

LA SITUAZIONE LINGUISTICA DI

BAMBINI E ADOLESCENTI

MIGRANTI

Solo bilinguismo (L1-L2)?

Una situazione complessa

(LM, L1, L2, LS…)

Il “bilinguismo

sottrattivo” o

“semilinguismo”

L’educazione

interculturale bilingue:

un modello ideale

L’italiano da L2 a “lingua

di contatto”

“OBIETTIVO ITALIANO”: UNA DISTINZIONE

IMPORTANTE (CUMMINS 1989)

Ogni enunciato contiene una sola

informazione

Nella struttura prevale la

paratassi

Il soggetto spesso consiste in un

pronome personale deittico

Le negazioni sono semplici

Il sistema verbale si esprime

attraverso il presente, il passato

prossimo e l’imperfetto

Il discorso è di tipo narrativo,

anche se lo scopo è esplicativo, ed

è contestualizzato

Ogni enunciato contiene più

informazioni

Nella struttura prevale la

subordinazione

Il soggetto è spesso un termine

astratto

Le negazioni sono complesse

Il lessico è astratto e specifico

Il messaggio è di tipo descrittivo

ed esplicativo, più raramente

narrativo, e fortemente

decontestualizzato

L’italiano per comunicare: BICS (Basic interpersonal communication skills)

L’italiano per studiare: CALP (Cognitive academic language proficiency)

“OBIETTIVO ITALIANO”: UN CAMMINO IN

TRE TAPPE

Alcune variabili: strategie sociali, strategie cognitive, fase del silenzio

Linguistica acquisizionale: interlingua, nuovo concetto di “errore”

1. Fase iniziale: livelli A1-A2 del Qcerl, mediazione didattica per i contenuti, coinvolgimento dell’intero Consiglio di Classe

2. Fase ponte di accesso all’italiano per studiare: lingua scritta, differenze testuali, pianificazione di esposizioni orali, glossari plurilingue, testi semplificati, percorsi di sviluppo delle abilità di scrittura/comprensione di testi narrativi

3. Ultima fase: non escludere la semplificazione dei contenuti, potenziare la prospettiva interculturale e la capacità metalinguistica

ALCUNE ATTIVITÀ PER ACCOMPAGNARE IL

PASSAGGIO VERSO LA LINGUA DELLO STUDIO

Tu mi detti, io scrivo…

Dall’intervista all’analisi

Uno stesso fatto raccontato ai compagni e scritto

nella “cronaca di classe”

Il gioco delle definizioni

DIECI SUGGERIMENTI PER FACILITARE GLI

APPRENDIMENTI

1. Creare un contesto inclusivo e “facilitante”

organizzando lo spazio e il tempo

2. Partire dall’esperienza

3. Imparare facendo

4. Chiarire i messaggi attraverso la ridondanza e la

ripresa dei concetti

5. Usare canali comunicativi diversi

6. Usare glossari in L1 o glossari plurilingue

7. Semplificare il linguaggio delle lezioni

8. Usare testi ad alta comprensibilità

9. Valorizzare conoscenze e competenze pregresse il L1

10. Dare un approccio interculturale ai contenuti

STRUMENTI: UNA BIBLIOGRAFIA

ESSENZIALE

P. E. Balboni, Le sfide di Babele. Insegnare le

lingue nelle società complesse, UTET 2002

G. Favaro, A scuola nessuno è straniero, Giunti

Scuola 2011

A. Nanni, S. Abbruciati, Per capire

l’interculturalità. Parole chiave, EMI 1999