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Avventure nel mondo 1 | 2017 - 39 RACCONTI DI VIAGGIO | Portogallo Azzorre 01-08 Palermo – Roma Purtroppo il viaggio per Lisbona parte la mattina presto, per cui siamo costretti a partire il giorno prima. Dopo un rapido consiglio di guerra del gruppo panormita (siamo ben 6) decidiamo di restare a dormire in aeroporto. Grazie ai miei frequenti viaggi conosco abbastanza bene l’aeroporto, per cui guido il gruppo alla zona relax dove fortunatamente troviamo le sdraio libere. Io Nancy Marcello e Gabriella decidiamo di restare a dormire mentre Antonella e Luigi decidono di fare un giro a Roma. Se ne pentiranno, non troveranno dove lasciare i bagagli e saranno costretti a rimanere in aeroporto. La notte trascorre tranquilla, nei limiti del possibile siamo pur sempre in aeroporto. 02-08 Roma – Lisbona Ci svegliamo abbastanza presto e usciamo per incontrare il resto del gruppo e fare il check-in per Lisbona. Conosciamo Alessandro e Silvia e ci imbarchiamo tutti insieme. Arrivati a Lisbona ci ricongiungiamo con il resto del gruppo che viene da Milano. In tutto siamo 15 con la capa. Prendiamo la metro e raggiungiamo il centro della città per prendere possesso delle nostre stanze nel confortevole ostello. il tempo di posare i bagagli e siamo pronti per uscire. Raggiungiamo il centro comodamente a piedi e ci fermiamo a fare foto sulle sponde del Tiago. Il programma odierno è di raggiungere il monastero de los Jeronimos. Laura e Massimiliano subdorano l’inghippo e si perdono subito. Noi iniziamo a camminare sul lungo fiume verso la nostra meta. Dopo un poco anche Luigi e Antonella si “perdono” mentre noi continuiamo imperterriti a seguire la nostra capa. La camminata è piacevole anche se un poco lunga, scopriremo dopo che era una selezione architettata dalla nostra chefa per capire di che pasta siamo fatti. Ci fermiamo all’ombra di un bell’albero a consumare un pasto servito da un piccolo baracchino locale. Buono ma le porzioni lasciano a desiderare, scopro così con soddisfazione di essere capitato in un gruppo di buone forchette. Dopo la pausa ci rechiamo a visitare il bellissimo monastero e il monumento agli scopritori. Ci rechiamo poi alla torre di Belem che purtroppo possiamo ammirare solo dall’esterno. E dopo tanta cultura tutto il gruppo si fionda nell’omonima pasticceria per fare incetta di pasticcini da consumare sul prato al caldo sole lisbonese. Finito il ristoro ci apprestiamo al rientro, la capa prova a suggerire di tornare a piedi, ma il gruppo istigato da Marco (il vecchio compagno di viaggio trasformatosi in sobillatore) opta per tornare in tram. Passiamo velocemente dall’ostello per ricongiungerci ai quattro furbi dispersi e qui il Falcinelli si propone di guidarci in un bellissimo locale per la cena dove lui era stato in un precedente viaggio. Dopo un giro notturno per i vicoli dell’alfama, finalmente i ricordi di Alessandro si concretizzano e troviamo il ristorantino. Ovviamente visto l’orario è chiuso, ma la proprietaria vedendo il consistente gruppo decide fulmineamente di riaprire, richiama un aiuto, manda il figlio a comprare il pane e apparecchia velocemente una lunga tavolata, metà sul marciapiede e metà sulla strada. (speriamo che sia pedonale). Testo di Francesco Patricolo Foto di Nunzia Carava A spasso nelle isole dell’ OCEANO ATLANTICO Da Isole Azzorre gruppo Carava

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Avventure nel mondo 1 | 2017 - 39

RACCONTI DI VIAGGIO | Portogallo Azzorre

01-08 Palermo – RomaPurtroppo il viaggio per Lisbona parte la mattina presto, per cui siamo costretti a partire il giorno prima. Dopo un rapido consiglio di guerra del gruppo panormita (siamo ben 6) decidiamo di restare a dormire in aeroporto. Grazie ai miei frequenti viaggi conosco abbastanza bene l’aeroporto, per cui guido il gruppo alla zona relax dove fortunatamente troviamo le sdraio libere. Io Nancy Marcello e Gabriella decidiamo di restare a dormire mentre Antonella e Luigi decidono di fare un giro a Roma. Se ne pentiranno, non troveranno dove lasciare i bagagli e saranno costretti a rimanere in aeroporto.La notte trascorre tranquilla, nei limiti del possibile siamo pur sempre in aeroporto.

02-08 Roma – Lisbona Ci svegliamo abbastanza presto e usciamo per incontrare il resto del gruppo e fare il check-in per Lisbona. Conosciamo Alessandro e Silvia e ci imbarchiamo tutti insieme. Arrivati a Lisbona ci ricongiungiamo con il resto del gruppo che viene da Milano. In tutto siamo 15 con la capa. Prendiamo la metro e raggiungiamo il centro della città per prendere possesso delle nostre stanze nel confortevole ostello. il tempo di posare i bagagli e siamo pronti per uscire. Raggiungiamo il centro comodamente a piedi e ci fermiamo a fare foto sulle sponde del Tiago. Il programma odierno è di raggiungere il monastero de los Jeronimos. Laura e Massimiliano subdorano l’inghippo e si perdono subito. Noi iniziamo a camminare sul lungo fiume verso la nostra meta. Dopo

un poco anche Luigi e Antonella si “perdono” mentre noi continuiamo imperterriti a seguire la nostra capa. La camminata è piacevole anche se un poco lunga, scopriremo dopo che era una selezione architettata dalla nostra chefa per capire di che pasta siamo fatti. Ci fermiamo all’ombra di un bell’albero a consumare un pasto servito da un piccolo baracchino locale. Buono ma le porzioni lasciano a desiderare, scopro così con soddisfazione di essere capitato in un gruppo di buone forchette. Dopo la pausa ci rechiamo a visitare il bellissimo monastero e il monumento agli scopritori. Ci rechiamo poi alla torre di Belem che purtroppo possiamo ammirare solo dall’esterno. E dopo tanta cultura tutto il gruppo si fionda nell’omonima pasticceria per fare incetta di pasticcini da consumare sul prato al caldo sole lisbonese. Finito il ristoro ci apprestiamo al rientro, la capa prova a suggerire di tornare a piedi, ma il gruppo istigato da Marco (il vecchio compagno di viaggio trasformatosi in sobillatore) opta per tornare in tram. Passiamo velocemente dall’ostello per ricongiungerci ai quattro furbi dispersi e qui il Falcinelli si propone di guidarci in un bellissimo locale per la cena dove lui era stato in un precedente viaggio. Dopo un giro notturno per i vicoli dell’alfama, finalmente i ricordi di Alessandro si concretizzano e troviamo il ristorantino. Ovviamente visto l’orario è chiuso, ma la proprietaria vedendo il consistente gruppo decide fulmineamente di riaprire, richiama un aiuto, manda il figlio a comprare il pane e apparecchia velocemente una lunga tavolata, metà sul marciapiede e metà sulla strada. (speriamo che sia pedonale).

Testo di Francesco Patricolo Foto di Nunzia Carava

A spasso nelle isole

dell’ OCEANOATLANTICODa Isole Azzorre gruppo Carava

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Mangiamo veramente bene spendendo poco Alessandro sorride a trentadue denti per la bella figura fatta. Rientriamo satolli all’ostello.

03-08 LisbonaCi svegliamo presto e facciamo colazione alla spicciolata nelle pasticcerie vicino l’ostello. Ci ritroviamo poi insieme per girare la città solo la giovane coppia panormita preferisce girare da sola e non si aggrega. Noi saliamo sul mitico tram 28 che ci porta al belvedere. Da qui proseguiamo a piedi per le strette stradine del centro e tra una pasticceria e un’altra raggiungiamo il castello che visitiamo in gruppetti separati. Ci ritroviamo nella parte ristrutturata in chiave moderna, dove la coppia di architetti (non ci facciamo mancare nulla) tiene una dotta spiegazione. Lasciato il castello ci dividiamo, gli architetti vogliono visitare la parte dell’expo e si separano dal gruppo. Noi andiamo a visitare la chiesa di San Antonio, che a quanto pare ha parecchi fedeli nel gruppo. all’uscita della chiesa Silvia e Marcello compiono un blitz e guidano il gruppo in un grazioso localino per la pausa pranzo. Mangiamo discretamente accompagnando il tutto con del buon vino. Satolli i due ribelli restituiscono il comando alla capa che subito si rimette in marcia e ci fa riprendere il nostro giro cittadino. Ci rechiamo a visitare il barrio alto, da qui passiamo a visitare la chiesa dell’Estrella. durante il cammino il gruppo si va via via assottigliando. Dall’Estrela passiamo a visitare il parlamento dove assistiamo a un piccolo cambio della guardia. Rientriamo in centro passando per il giardino di fronte al parlamento, e poi ci rechiamo al belvedere posto dietro il museo della farmacia. Passiamo dalla ripida stradina percorsa dalla cremagliera con i pochi rimasti ci fermiamo in un piccola pasticceria. Rientrati in ostello ci ricongiungiamo al gruppo, stasera è il turno di Massimiliano di condirci in un ristorantino. Ci guida sino alla riva del fiume dove alla stazione fluviale prendiamo un traghetto che ci conduce sull’altra sponda. Questa parte di Lisbona sembra un piccolo paesino di pescatori con tanti localini dove si mangia a base di pesce. Seguendo Massimiliano ci

rechiamo in localino con una “location” formidabile il Ponto Final. Si chiama così perché è proprio in riva la fiume nel punto finale della banchina. Mangiamo discretamente, anche se secondo me, la vista vale molto più del cibo. Durante la cena scopriamo le doti beverine di Luigi e Silvia. Dopo cena con una bella passeggiata raggiungiamo l’imbarcadero e poi a piedi, per digerire dice la chefa, rientriamo in ostello.

04-08 Lisbona – Terceira (Angra de Heroismo)Oggi mattinata liber.. Ci rechiamo a visitare la parte nuova (e ricca) della città con i bei parchi, fontane e piazze, Anche oggi la giornata è splendida e ce la godiamo a camminare. Sulla via del ritorno io riesco finalmente a trovare una “pastelaria” locale non turistica dove mi sbafo una serie di fritti veramente notevole. Ricongiunti al gruppo ci rechiamo con il comodo tram all’aeroporto e ci imbarchiamo per la nostra prima isola : Terceira.Volo tranquillo, arrivati veniamo accolti da due jeep che ci accompagnano sino al nostro hotel ad Angra de Heroismo. Sistemazione molto bella, come al solito, ormai la chefa è diventata una specialista nel trovare le sistemazioni. Lasciati i bagagli esco insieme alla capa per cercare un ristorantino per la sera. Ne approfittiamo per fare un bel giro del paese, mentre il resto del gruppo sotto l’influenza di Luigi si concede una bella pausa aperitivo. Dopo aver visionato una serie di locali io convinco la capa a recarci in una trattoria poco fuori dal centro con i tavolini all’aperto che mi ispira parecchio. Decidiamo di concederci anche noi un aperitivo e prenotiamo qui. La cena è come me la aspettavo, cucina casalinga di piatti tipici, molto buona. Alla fine della cena partano i festeggiamenti per Massimiliano, Laura esce le candeline che vengono conficcate nel pasticcino più grande e spente da un sorridente festeggiato. Alla fine un bel giro di porto e poi una bella camminata per le strade del paesino. Troviamo un baretto aperto sino a tardi e con un biliardino di cui ci impadroniamo subito. Tra una partita e l’altra si è fatto tardi e rientriamo quindi al nostro hotel.

05-08 Terceira (Angra de Heroismo)Mentre la capa e gli autisti si recano a ritirare le macchine, noi approfittiamo per un giro nella quiete mattutina del paesino, visitiamo la chiesa locale e il mercato dove vengono sfoggiati una serie variegata di pesci. Ci si ritrova in hotel con tre skoda Fabia rombanti che ci attendono. Formiamo velocemente gli equipaggi e partiamo alla volta della nostra prima destinazione : La Serreta.Trattasi di facile trek in un parco naturalistico dell’isola tra lussureggiante vegetazioni e colorate ortensie, questa la descrizione fornite dalla nostra capa. In effetti questa volta la descrizione corrisponde. La partenza è facile per un breve aclivio su facile sentiero che si immerge presto in una bellissima foresta di alberi altissimi. Ortensie, purtroppo, ve ne sono poche. Continuando a salire usciamo dal bosco per arrivare a godere di una vista mozzafiato dell’isola. Raggiungiamo la cima della caldera dove si è formato un piccolo laghetto sulle sponde del quale iniziamo a fare fotografie in buffe posizioni. Dalla cima si intravedono in lontananza interi costoni colorati dalle famose ortensie, pur essendo fuori periodo ve ne sono sempre tantissime. Il nostro percorso ci porterà proprio in mezzo a tutte quelle ortensie dove le ragazze del gruppo, e non solo loro, inizieranno a fare il servizio fotografico “Fiori tra i fiori”. Scendiamo sino alle macchine e poi ci dirigiamo alle piscine naturali di “Biscoitos”. Appena arrivati il gruppo si sfalda dando l’assalto ai venditori di pannocchie e gelati. Devo dire che le pannocchie meritavano veramente. Le piscine sono delle vasche di origine vulcanica che limitano l’entrata dell’oceano, anche se in alcuni punti sono state rinforzate dalla mano dell’uomo. L’acqua è splendida e ne approfittiamo tutti per un bel bagno ristoratore nelle acque chete della piscina con le impetuose onde dell’oceano che si frangono contro la sottile parete lavica. I fotografi del gruppo (e sono tanti) si sbizzarriscono alla ricerca dello scatto perfetto. Dopo la pausa marina ci rechiamo al vicino paese di Quattro Reibeiras per assistere alla corrida locale la “touradas à corda”. Troviamo un posto bellissimo in prima fila e nell’attesa dell’inizio

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Avventure nel mondo 1 | 2017 - 41

iniziamo a consumare casse di birra seguendo l’esempio degli autoctoni. La corrida consiste nel liberare un toro per le strade e farsi inseguire da esso. Ma non è esattamente come Pamplona, primo perché il toro ha le corna coperte e secondo perché è frenato da una corda al collo tenuta da una dozzina di persone. Comunque il suo grado di pericolosità lo ha anch’essa. I giovani del villaggio sfidano il toro con ombrelli e canne e si fanno inseguire da loro. Qualcuno nella foga dell’inseguimento si fa qualche ruzzolone ma senza conseguenze grazie ai toreri che frenano la carica del toro. Non è certo una lotta ad armi pari, ma d’altronde quale corrida lo è? Lo spettacolo si ripete con tre tori diversi sino alle 18.30 circa. Dopo di che i tori vengono caricati dentro dei container e portati via. Anche noi veniamo caricati nelle nostre Skoda e riportati ad Angra dove per la sera abbiamo prenotato il locale “in” sul molo principale della città.Il locale è bello e moderno, ma io per i miei gusti preferisco il locale verace in cui abbiamo cenato la sera prima. Si mangia comunque discretamente, anche se Alessandro ha qualche problema con le ordinazioni.Dopo cena bissiamo la sera prima con il biliardino e la passeggiata serale.

06-08 Terceira Oggi altra giornata di facili camminate, come da programma recita la capa tra le smorfie di Marco Roberta e Cesare che si contrappongono all’esultanza di Alessandro Massimiliano e Gabry e alla rassegnazione di Laura Luigi e Silvia. La meta di oggi è la Baias Da Agualva, trattasi di facile trekking costiero con lieve dislivello. Il percorso è bello, purtroppo la giornata non è delle migliori. Dopo aver attraversato dei campi con delle strane piante dalle foglie enormi, raggiungiamo la spiaggia con delle bellissime formazioni basaltiche che ricordano un poco l’islanda (sempre isole vulcaniche sono). Marco, che si lamentava delle camminate, prende il comando nel gruppo e ci guida nella salita del promontorio. Arrivati in cima lo spettacolo è bellissimo, Nancy inizia la classica spiegazione geologica raccogliendo intorno a se un pubblico folto e interessato mentre alle nostre spalle un gruppo di pescatori tira su dal mare un pesce dopo l’altro. Ritorniamo alle nostre macchine e ci dirigiamo a visitare una grotta che si trova poco distante. Si tratta in effetti di un complesso di grotte all’interno del parco. La prima grotta è la “Gruta do Natal” dove veniamo attrezzati con dei caschetti di sicurezza ma senza illuminazione in quanto la grotta è illuminata artificialmente. Si tratta di una classica grotta vulcanica, dove nelle pareti è possibile ammirare il percorso della lava. La grotta è ovviamente facile e turistica ma ha sicuramente il suo fascino. L’ultima camera è raggiungibile solo attraverso una piccola strettoia che bisogna attraversare quasi strisciando, solo i più intrepidi vi si recano. Riguadagnata la superfice raggiungiamo l’ingresso della seconda

grotta “Gruta Algar do Carvao” a cui si accede con lo stesso biglietto della prima. La grotta è più grande e spettacolare della “Gruta do Natal” con tantissime concrezioni dovute all’abbondanza di acqua. Nel fondo della grotta, che si raggiunge facilmente grazie ad una lunga scalinata, vi sono due belle stanze ad anfiteatro con le pareti coloratissime e piene di concrezioni. Luogo ideale per un rinforzino di geologia ad opera della nostra amata capa.Usciti dalle grotte facciamo una breve camminata e poi ci rechiamo a visitare il paesino di Praia de Vitoria. Anch’esso è bello ma ha una spiaggia più grande rispetto a quella di Angra ed inoltre sembra avere più “vita” rispetto al nostro paesino. Il tempo purtroppo è brutto per cui non possiamo godere della spiaggia, facciamo una bella passeggiata mangiando delle pannocchie mentre una parte del gruppo capitanata da Luigi dà inizio all’ “aperitivo moment” che sarà il leitmotiv di questa vacanza. Rientriamo per la cena ad Angra.

07-08 Terceira Oggi, purtroppo, dobbiamo restituire la flotta di skoda, per fortuna la capa ha trovato un alternativa contattando una compagnia locale che ci mette a disposizione due jeep con autisti. Il trek odierno si svolge nella zona acquitrinosa di Misterios Negros. Gli autisti ci lasciano all’inizio del sentiero e noi ci avviamo fiduciosi alle spalle della nostra capa e di Marco che sembra aver recuperato lo smalto dei tempi migliori. Il sentiero è bello ma, a mio parere, non entusiasmante. Dopo un giro di un paio di ore torniamo alle macchine e ci rechiamo a visitare delle altre piscine naturali. Da qui ci spostiamo per un altro breve trek al “Parque das Frechas”. Più che di un trek si tratta di una piacevole passeggiata. Poiché i nostri autisti colgono il nostro spirito avventuroso, ci propongono di fare un poco di percorsi “oof-road”. Ovviamente accettiamo con entusiasmo, così ci ritroviamo a sobbalzare per sentieri impervi persi nella boscaglia. Divertentissimo, Luigi si cimenta anche lui in un piccolo tratto fuori strada imitato dal buon Alessandro (noi per precauzione siamo scesi dalla jeep….).Non siamo ancora stanchi per cui la capa esce dalla sua “bibbia” organizzativa un altro trek e ci conduce alle Roce de Ciambra. Gli autisti cercano di dissuaderci dicendo che a causa delle piogge il terreno è poco sicuro e ci propongono alternative più rilassanti. Ovviamente restano inascoltati. Arrivati all’inizio del sentiero Marco con un veloce scatto di reni si piazza nel sedile accanto all’autista e vi si lega per non venire con noi e ci guarda sorridendo mentre noi iniziamo la salita. Anche Luigi e Antonella restano indietro a fare compagnia a Marco. Dopo un breve tratto abbiamo la dimostrazione di quanto affermato dagli autisti, incrociamo una squadra di “Bombeiros” che sta rientrando da un salvataggio

di un turista infortunatosi durante il trek. Ma la visione del gruppo invece di scoraggiare galvanizza Massimo e Massimiliano che aumentano il passo. Il percorso è un poco scivoloso ma assolutamente privo di rischi elevati, solo un poco di fango nella parte in ombra. In compenso arrivati sulla cresta il paesaggio è meraviglioso. Ciò che colpisce non è solo il bel panorama, ma anche il fatto che il percorso si snoda attraverso vere e proprie muraglie di bellissime ortensie. Veramente molto bello, assolutamente da fare. Scendendo attraversiamo una fitta boscaglia dove il fotografo Massimo insieme

alla modella Gabriella realizzano lo scatto dell’anno. Usciti dal bosco ci ricongiungiamo con le Jeep e con i dissidenti che, ovviamente, nell’attesa hanno consumato un aperitivo. Ma come fa Luigi a organizzare aperitivi ovunque? Tutti insieme ci rechiamo in una fazenda all’interno dell’isola dove consumeremo un’ottima cena

accompagnata dal pregiato vino locale.

08-08 Terceira - FloresOggi mattinata libera a scelta tra mare o montagna. Gli irriducibili del trek (io, pimpa, Marcello e Gabriella, Paolo Massimo e Marco) decidiamo di salire sul monte do Brasil e poi andare in spiaggia. Si aggregano per un breve tratto anche Laura e Massimiliano. Camminata facile e piacevole per i sentieri del vecchio forte. Sfogate le nostre voglie trekker è finalmente giunta l’ora della… Spiaggia !!!La giornata è bella e l’acqua invitante per cui ci rilassiamo e sguazziamo nella calma baia di Hangra. Il tempo vola ed è già ora di prendere il piccolo aereo che ci farà atterrare nell’aeroporto cittadino di Flores. Quando si dice cittadino è proprio perché sorge in mezzo alle case delle piccola cittadina di Santa Cruz. Ci siamo dovuti separare da Massimo Paolo e Luigi che, essendosi prenotati tardi, non erano riusciti a trovare posto sul piccolo aereo, per loro si prevedono notti folli a Terceira.Veniamo accolti dalla signora delle Hospedaria che utilizza il figlio piccolo come interprete. Il ragazzo parla benissimo l’inglese e ci spiega che lo ha imparato grazie ai videogiochi…… La nostra sistemazione è una palazzina nel centro cittadino tutta a nostra disposizione. Sistemati i bagagli andiamo in giro per organizzare la spesa della colazione e prendere le varie informazioni necessarie. Al porto scopriamo che è in corso una sagra locale e prenotiamo un tavolo nello stand del pesce per la sera, organizzato il tutto raggiungiamo gli altri alle piscine naturali per il classico aperitivo. La cena alla sagra ha opinioni discordanti, io ho saputo scegliere per cui a me è andata bene e non mi lamento. Restiamo a girare tra la folla e poi rientriamo a casa dopo essere passati a bere un buon bicchiere di porto.

09-08 FloresCi svegliamo di buon ora e complice la splendida

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42 - Avventure nel mondo 1 | 2017

giornata optiamo subito per un bel trek. Abbiamo contattato un driver locale che suscita subito la simpatia di Silvia che lo paragona ad Alberto Sordi nel ruolo dell’americanaccio che risolve tutto lui “no problem” è il suo motto. Prima di lasciarci all’inizio del sentiero ci porta a vedere le due lagune sulla cima del cratere. Il trek è lungo (circa 14 Km) ma bello, oltre a lagune e boschi passiamo anche per dei piccoli paesini sperduti. Per il pranzo ci fermiamo nella piazza di Fajazinha, dove decidiamo di andare all’isola di Corvo l’ultimo giorno utile del nostro soggiorno, nel frattempo Alessandro ribadisce il desiderio di conoscere l’autrice di un libro sulle Azzorre che vive proprio sull’isola di Flores ma non si ricorda esattamente in quale paesino (è dal primo giorno che ci siamo conosciuti che ne parla). Dopo la pausa riprendiamo il trek e giungiamo sino a Faja Grande dopo essere passati a visitare un mulino ancora attivo gestito da una simpatica signora. Arrivati al paesino ci rilassiamo con un bel bagno nelle sue piscine naturali. Qui veniamo raggiunti dal nostro autista che ci riporta a Santa Cruz dove ci ricongiungiamo con i tre ritardatari e tutti insieme andiamo alle locali piscine naturali per poi passare all’aperitivo con vista sull’isola di Corvo. Per la cena abbiamo scovato una trattoria a conduzione familiare, la moglie cucina il pesce che il marito pesca la mattina. Spartana ma buona. Dopo cena stop per un bicchiere di porto e poi noi nottambuli del gruppo veniamo “animati” a giochi di gruppo dall’insospettabile e seria cancelliera Silvia. Tiriamo tardi tra porto e risate e le lamentele di Ale che vuole dormire.

10-08 FloresFacciamo colazione presto e ci rechiamo subito all’agenzia dei traghetti per Corvo la Riac. Qui ci confermano che il traghetto ha al massimo 12 posti disponibili, si tratta in effetti di un piccolo rimorchiatore più che di traghetto. Per cui come pensato oggi trekking e domani Corvo tramite speedy-boat privata. Ritorniamo dal gruppo e tutti insieme ci prepariamo per affrontare uno dei trek più belli delle Azzorre. Ponta Delgada – Faja Grande. Si parte dall’alto e attraversando dei bei prati e canaloni si inizia a scendere verso la scogliera. Il percorso è bellissimo, costellato di ortensie e con scorci mozzafiato sulle scogliere e l’oceano. Merita la fama che lo accompagna. Siamo tutti entusiasti anche gli animi meno trekker tra di noi. Arrivati a Faja Grande ci dividiamo i più vanno subito alle piscine naturali mentre io la capa Massimiliano e Massimo decidiamo di fare un piccolo rinforzino di trek per arrivare alle cascate. arriviamo alla prima cascata dopo un percorso non proprio semplice tra alberi caduti e fango. Lo spettacolo è bello e Massimo non resiste si spoglia e si fa una doccia fredda, le sue urla arrivano sino Santa Cruz. La seconda cascata è più agevole da raggiungere, il salto di acqua è inferiore ma la pozza d’acqua alla sua base è invitante.

Questa volta è il turno mio e di Massimiliano di urlare sotto l’acqua gelida. L’ultima cascata è la più bella e turistica, ovviamente facile da raggiungere. Qui tutti noi facciamo il bagno nell’acqua gelida con Cesare e Paolo (che erano già li) a fare le foto a noi e alle bagnanti……Dopo l’acqua gelida del fiume ci attende l’acqua gelida dell’oceano dove ci aspetta il resto del gruppo. Abbiamo giusto il tempo di un rapido bagno che veniamo raggiunti dall’autista. Mentre Alessandro continua a esprimere il desiderio di incontrare la scrittrice, i tre ritardatari vorrebbero andare a vedere la Lagoa Negra che noi abbiamo visto ieri. L’autista è gentile e acconsente alla deviazione. La laguna questa volta è avvolta dalla nebbia, ma resta sempre un bello spettacolo. Per la sera fotocopia della sera prima, trattoria familiare, giro di porto e chiacchere e lazzi sino a tardi.

11-08 FloresOggi è il giorno in cui dobbiamo andare a Corvo, purtroppo il tempo è decisamente peggiorato. Forte vento e mare grosso. Solo pochi di noi restano fermi nell’idea di andare nella piccola isola, gli altri preferiscono, saggiamente, rinunciare. Ci rechiamo al porto ma qui ci rendiamo conto che non è possibile raggiungere l’isola con il mare di oggi, anche perché la nostra barca, visto il tempo, non si è neanche presentata alla banchina ed ha inviato un messaggio di disdetta alla capa. Quest’ultima dalle mille risorse e dai mille trek, organizza subito un’alternativa pedestre alla giornata. Parte del gruppo preferisce lo stesso rimanere a bighellonare nel paese per paura di prendere tanta pioggia. Solo gli irriducibili si aggregano al trek e saranno premiati. Dall’altra parte dell’isola il tempo migliora e la camminata è molto bella si attraversano tante caldere ricoperte dalle ortensie e da folta vegetazione. Dall’alto si vedono tutti gli antichi muretti di pietra e gli scorci marini sull’oceano. Siamo pure accompagnati da un bel sole caldo. Raggiungiamo le famose cascate sorelle le cui foto tappezzano, meritatamente, gli uffici turistici delle Azzorre. Noi sette intrepidi del trek siamo stati premiati con le sette cascate….Durante il ritorno il nostro autista, che non è quello dei giorni precedenti, ci porta a visitare tutta una serie di lagune e caldere facilmente raggiungibili con la macchina. Dopo di che ci propone di cenare al fratello e ci porta a visitare il ristorante. Posto bello e prezzo interessante per cui accettiamo. Mangeremo bene ma la signora verace dei giorni scorsi per me resta la scelta migliore. Certo almeno qui ci siamo rifatti con decine di bottiglie di vino la soglia alcolica del gruppo si alza ogni giorno di più. Oggi è l’ultimo giorno a Flores e abbiamo due rimpianti, noi quello di non aver visto Corvo e Alessandro di non aver visto la sua scrittrice. Ha finalmente ricordato dove stava, ovvero alle piscine naturali dove abbiamo passato gran parte dei pomeriggi, solo che lo ha scoperto troppo tardi.

12-08 Flores – Faial (Horta)La proprietaria della casa si è gentilmente offerta di portare in aeroporto i nostri bagagli più ingombranti mentre tutti noi ci rechiamo all’aeroporto a piedi. Saliamo puntualmente sul piccolo aereo che ci sbarca nell’isola di Faial. Usciti dall’aerostazione fatichiamo un poco a trovare un taxi per raggiungere la nostra sistemazione, ma alla fine vi riusciamo anche se siamo costretti a fare due viaggi.C’è una camera in meno, per fortuna ormai il gruppo è in sintonia per cui formiamo una camera quadrupla di emergenza senza problemi. Sistemate le stanze ci rechiamo alla famosa spiaggia di Pim, considerata non a torto una delle più belle delle isole. Spiaggia lunga in una bella insenatura con mare cristallino e calmo. Pranziamo in uno dei tanti baretti a bordo spiaggia e poi mentre i più vanno a stendersi in spiaggia, io e la capa andiamo in giro per organizzare il soggiorno e i trasferimenti. Ci uniamo tardi al gruppo giusto per un bagno veloce e poi decidiamo di salire sul vicino promontorio da cui si gode una magnifica vista. Scendiamo a visitare il famoso caffè dei naviganti dove chi parte per la traversata oceanica lascia un ricordo. Iperaffollato e iperturistico ma vale la pena visitarlo. Ovviamente impossibile prenotare per una cena. Ma tanto la nostra capa ha sempre pronta un alternativa. Ceniamo allegramente e poi dopo una passeggiata notturna rientriamo in stanza.

13-08 Faial (Horta)Facciamo colazione con i viveri acquistati la sera prima al supermercato e poi saliamo sul bus che abbiamo prenotato per la giornata. Rapida pausa al belvedere per una giapponese foto di Faial e poi ci rechiamo all’attacco del sentiero che ci porterà a circumnavigare la Caldera. Marco e la capa cercano in tutti i modi di sbagliare sentiero per farci camminare di più, ma noi ormai li conosciamo ed evitiamo il peggio.La parte bella di questo trek è il giro in alto della caldera, il resto della camminata si potrebbe sostituire con un bel bagno….Raggiunto il bus ci rechiamo al “Capelinhos”

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posto bellissimo e incantevole con il suo splendido paesaggio lavico lunare. Qui il gruppo si sfalda ed ognuno si gode il posto come meglio crede. Al rientro lungo bagno ristoratore nella baia di Pim. Io e Nancy andiamo ad informarci per il trasporto del giorno dopo, praticamente il costo dei mezzi pubblici è quasi uguale all’affitto di un mini-van, per cui optiamo per questa soluzione. Al ritorno veloce visita di Horta e poi mega grigliata al ristorante Atletico con tutto il famelico (e alcolista) gruppo.

14-08 Faial - PicoCi svegliamo presto per andare a prendere il traghetto che ci porterà all’isola di Pico. Navigazione tranquilla con splendida vista sugli isolotti. Sbarcati a Pico ci rechiamo subito a Lajes dove si trova il nostro alloggio. Il paesino è molto bello e caratteristico e la nostra sistemazione non è da meno. Tutti contenti inoltre il nostro albergatore ci propone un “Whale Watching” in speedy boat a prezzi scontati. Accettiamo tutti entusiasti. Mattinata libera per il riposo che noi spendiamo in giro per il paese e ne approfittiamo per degustare i vini locali. Dopo il pranzo appuntamento per le Balene. La nostra imbarcazione è un lungo gommone con due grossi motori fuoribordo e al centro tre lunghe file imbottite in cui veniamo sistemati a “cavalcioni”. Appena usciti dal porto il gommone inizia ad accelerare e la nostra capa inizi a stare male.Non ci sono soluzioni e dobbiamo tornare indietro. La lasciamo a riprendere fiato sulla banchina con il personale di terra e il gommone riprende la via del mare. Tra uno sbalzo e uno spruzzo di acqua raggiungiamo il mare aperto dove avvistiamo subito delle grandi tartarughe marine. Ci spostiamo lentamente e finalmente avvistiamo una balena con il suo piccolo. Le guardiamo galleggiare a pelo d’acqua per poi vederle uscire e immergersi in profondità. Che spettacolo, ovviamente immortalato da centinaia di scatti. Massimo è in preda ad un delirio fotografico ma il resto del gruppo non è da meno. Anche Paolo e Cesare si lasciano trasportare dall’emozione. Il gommone riparte alla ricerca di altre emozioni. avvisteremo parecchi capidogli e tartarughe, mancherà solo la navigazione

con i delfini. Rientriamo dopo circa tre ore e ci ricongiungiamo con la capa che si è completamente ripresa. A piccoli gruppi andiamo poi alle piscine naturali per un poco di relax in attesa della scalata del Pico. Durante la cena vengono presentate le prime giustificazioni per non salire l’indomani sulla vetta. Alessandro ha un ginocchio fuori uso, Roberta non vuole condizionare il gruppo, Marco si ricorda improvvisamente di avere un età, Silvia ha già preso dei non ben precisati impegni. Luigi e Antonella sono impegnati a finire una bottiglia di bianco lasciando intendere che …… Alla fine siamo solo in dieci ma la notte porterà consiglio…..

15-08 PicoSorpresa!! Massimiliano che (apparentemente) era uno degli entusiasti della salita, è riuscito, non si sa bene come, a farsi venire la febbre. Con finta contrizione ci comunica che non ce la ad essere dei nostri, Laura con vera felicità ci comunica che non se la sente di lasciarlo solo per cui anche lei non sarà dei nostri. Insieme agli altri 6 saliamo sul nostro bus mentre il resto del gruppo ancora se la dorme.Arrivati all’ingresso del parco ci vengono date le istruzioni per la salita e anche un gps/radio da utilizzare in caso di problemi. Ci avviamo per la ripida salita e dopo un poco si formano i naturali gruppi, davanti io la capa e Paolo. La salita non è così impegnativa come ci avevano prospettato, certo un poco di allenamento è necessario. Fortunatamente la giornata è splendida e non corriamo il rischio di smarrirci nella nebbia, ogni 20 metri circa sono piazzati dei paletti proprio per una simile eventualità. Raggiungiamo la vetta dopo un paio di ore circa. Alcuni si stendono subito al sole mentre io Paolo e la capa saliamo sopra al piccolo pico. Spettacolo meraviglioso, da un punto sommitale ci si rende conto, dalla fuoruscita di gas, che il vulcano è sempre attivo. Scendiamo come delle caprette a raggiungere il gruppo e con sorpresa vediamo giungere Roberta e Marco, il quale con passo lento ma costante è riuscito a raggiungere la vetta. Il vecchio leone non si smentisce. Dopo un breve riposo iniziamo la discesa. Questa volta io resto in coda per dare una piccola mano a Roberta. Tutto andrà bene a parte due piccole cadute una mia e una di Cesare che creano più spavento che danno. Raggiunto il centro visitatori incontriamo il resto del gruppo che ha deciso di raggiungerci dopo avere passato una giornata relax guidati da Luigi.Il tempo di rinfrescarci un poco e poi tutti a fare un tuffo alle piscine naturali. Passiamo a trovare il malato Massimiliano il quale, stile Rambo, si è auto-operato alla gola per guarire meglio facendo svenire Laura durante l’intervento. In perfetto Luigi’s Style prendiamo un aperitivo e poi tutti a cena.

16-08 Pico – Sao JorgeOggi il tempo non è clemente, piove. Proviamo

a salire a visitare le lagune, ma la troppa nebbia ci fa desistere. Optiamo per un trek sulla costa. Scendiamo visitare l’antica fabbrica di lavorazione delle balene, ora trasformata in museo, e poi ci rechiamo a visitare i famosi vigneti patrimonio dell’Unesco. Fortunatamente il tempo migliora e noi possiamo fare una bellissima camminata sulla costa attraversando le vigne. Arrivati al paese di Lajido ci fermiamo per il pranzo e per l’immancabile degustazione dei vini.Proseguiamo il nostro trek costiero e Silvia ci da lezioni di “Ciocie” Trek, ovvero trekking con le infradito.Visitiamo la scogliera e poi ci rituffiamo nei vigneti per raggiungere poi il paese di Madalena da dove ci dobbiamo imbarcare. Nell’attesa della barca ci dividiamo, chi per aperitivi chi per gelati e chi per giri culturali. La barca è puntuale e la navigazione tranquilla, ci godiamo anche un bellissimo tramonto con il quale l’isola di Pico ci saluta. Arriviamo a Sao Jorge al crepuscolo, la nostra sistemazione è vicino al porto.Sull’isola non c’è molta vita e non abbiamo larga scelta di locali, alla fine il gruppo opta per un buffet. Dopo cena una passeggiata accompagnata dagli strani versi degli uccelli locali.

17-08 Sao JorgeCon il mezzo ci rechiamo alla sommità della Serra do Topo da dove iniziamo la discesa verso la costa. Tempo bello e paesaggi bellissimi. Bei scorci di mare e tante ortensie. Raggiungiamo la costa dove Silvia riprende il suo “Ciocie” Trek. Camminiamo chiaccherando, ormai tutto il gruppo è temprato ai Trek. Alessandro ne approfitta per migliorare il suo stile in vista della futura stagione di camminate che lo attende.Anche il sentiero costiero è molto bello, attraversiamo piccoli villaggi con le tipiche costruzioni locali. Raggiungiamo le piscine naturali dove ci concediamo un breve bagno nella fredda acqua dell’oceano.Dopo le piscine risaliamo sui nostri mezzi e ci rechiamo a visitare il parco Sete Fontes. Bello e ben tenuto. Dal parco ci rechiamo poi, sempre con i mezzi, ad ammirare lo splendido panorama dal faro di Ponta dos Rosais con annesso tramonto. Rientriamo per la cena e poi ci rechiamo ad assistere ad uno spettacolo di Fado.

18-08 Sao Jorge – Sao MiguelMattinata di relax nella cittadina, con breve giro del paese e poi sosta alle piscine naturali per una mezza giornata di mare. Nel pomeriggio ci trasferiamo nella capitale delle Azzorre Sao Miguel. L’isola è molto più grande delle altre e si perde un poco la dimensione isolana. Il paese principale, in stile coloniale e con le strade acciottolate, ne è l’espressione. Ormai sembra di essere rientrati in una normale località balneare europea. Tanti locali, negozi, bar etc etc. Abbiamo qualche piccolo

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44 - Avventure nel mondo 1 | 2017

problema nella sistemazione nelle stanze, siamo alloggiati in una vecchia casa coloniale, ma ormai il gruppo è affiatato e quindi con un po’ di spirito di adattamento riusciamo a risolvere. Ci dividiamo per girare autonomamente la cittadina e per cercare un posto per la cena. Ci ritroviamo verso le 19 al porto per l’ormai immancabile appuntamento alcolico accompagnato dai Lupini. Cena e passeggiata per il lungo molo. Arrivati nella parte dei locali alcuni di noi si lasciano trasportare dalla vibrante vita notturna a base di bowling e biliardi. 19-08 Sao MiguelOggi ci attende il trek delle Sete Cidades, che ci porterà a visitare uno dei posti più belli del Portogallo.Con il mezzo noleggiato raggiungiamo la cima della caldera e iniziamo il cammino. Subito si accende una discussione tra la capa e Marco il “finto pensionato” sulla strada da prendere. Alla fine ovviamente facciamo il percorso più lungo e faticoso. Giriamo sulle pendici del cratere godendo della bella vista e poi scendiamo all’interno verso i due grandi laghi al suo interno. Percorso molto bello e panoramico giornata splendida, arrivati in riva al lago ci stendiamo tutti a prendere il sole. Dopo una lunga pausa pranzo riprendiamo le attività recandoci alle piscine naturali di Feteiras per il classico bagno nell’oceano. Qui la forza dell’oceano è talmente forte che all’interno delle piscine vi sono delle corde a cui aggrapparsi quando arriva il ritorno dell’onda che trascina verso l’aperto. Molto particolare. Rientriamo a Ponta Delgada per assumere i nostri ritmi isolani, ovvero doccia e poi aperitivo seguito da cena. Durante la cena Alessandro crea un piccolo fuoriprogramma rimanendo chiuso nel bagno del locale. Paolo nel tentativo di aiutarlo stringe amicizia con un cameriere locale. alla fine verrà scardinata la porta per permettere l’uscita del nostro Ale. Stasera niente gratutità per il capogruppo……Dopo cena chiacchere a go-go e passeggiata digestiva.

20-08 Sao MiguelSveglia comoda e partenza per la camminata odierna, la Lagoa do Fogo ci attende. Il trek è molto bello si svolge seguendo il percorso di una imponente opera idraulica di canalizzazione delle acque a cielo aperto. Arrivati al centro del vecchio cratere ci fermiamo per un tuffo nel lago e poi risaliamo per andare al miradouro da cui si ha una vista mozzafiato sulla caldera e sul lago in cui ci eravamo tuffati. Decidiamo di spendere il pomeriggio per visitare Ribeira Grande, la seconda città dell’isola. Molto bella anch’essa con belle case in pietra lavica e architetture tipiche. Ci lasciamo andare a comprare prodotti locali in un famoso negozio che produce un liquore locale. Visitiamo i principali monumenti cittadini e poi rientriamo per l’ormai consolidato rito serale che riunisce piacevolmente tutto il gruppo.

21-08 Sao MiguelSi parte per la valle di Furnas, il luogo dove sono presenti le maggiori manifestazioni dell’attività vulcanica, con le fumarole attive e i bagni termali. Qui si usa ancora prepara il “cocido”, una specie di arrosto cotto dentro una pentola seppellita vicino le fumarole. Infatti nel parco geotermico vediamo tanti cumuli con sopra i nomi dei vari ristoranti per identificare l’appartenenza dell’arrosto. Ovviamente non possiamo mancare una simile specialità e prenotiamo per il pranzo. Una parte del gruppo si cimenta nella facile salita del Pico de Ferro (544m) e poi tutti insieme andiamo ai bagni di acque calde. Spettacolari bellissimi rilassanti semplicemente imperdibili. Ci crogioliamo nelle varie vasche sino all’ora di pranzo e poi a malincuore (si fa per dire) andiamo a gustare il famoso “cocido”. Satolli ci mettiamo a galleggiare nelle acque calde e ferruginose dell’hotel “Terra Nostra” veniamo anche colti da una leggera pioggia, ma dentro l’acqua si sta benissimo. Visitiamo il giardino botanico e poi rientriamo a Pinta delgada, dove solo alcuni di noi si concederanno la cena. La maggior parte del gruppo è ancora sazia del grande pranzo. Ci si riunisce dopo cena per un bicchierino digestivo, ormai la cassa alcolici ha abbondantemente superato la cassa comune.

22-08 Sao MiguelOggi ammutinamento, abbiamo deciso di passare una giornata al mare nell’isolotto sprofondato di Villa Franca. Partiamo presto e ci mettiamo in fila per riuscire ad accedere all’isola che è a numero chiuso di visitatori. Fortunatamente c’è gente ma non tantissima e riusciamo a salire sul secondo traghetto. Il posto è sicuramente molto bello e suggestivo, si tratta di una caldera semi sprofondata nel mare. E’ possibile tuffarsi sia all’interno che all’esterno delle pareti laviche. Passiamo qui tutta la mattina. Nel primo pomeriggio rientro con giro panoramico. Aperitivo e riti serali.

23-08 Sao Miguel – Lisbona – ItaliaOggi purtroppo si conclude la vacanza. Ci svegliamo presto per andare in aeroporto, il nostro aereo però è in ritardo e a causa di ciò quelli tra noi che andavano a Milano perderanno la coincidenza e si fermeranno una notte in più a Lisbona. Non sembrano molto dispiaciuti. Per quelli di noi che, invece, rientravano su Roma il viaggio è proprio terminato.

E’ stato un viaggio molto bello, merito dei posti ma soprattutto dello splendido gruppo e dell’atmosfera che si è creata. Connubio che ha permesso di godere appieno dei posti e che ha permesso alla nostra capogruppo di trasformare le sfavorevoli condizioni meteo in bellissimi trek, apprezzatissimi anche dai più pigri tra noi.

Ciao e buoni viaggi a tutti.

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