Da Caporetto a Vittorio Veneto - seieditrice.com · L’offensiva austro-tedesca Luigi Cadorna, al...
Transcript of Da Caporetto a Vittorio Veneto - seieditrice.com · L’offensiva austro-tedesca Luigi Cadorna, al...
L’Italia nella guerra globale
Fanti austriaci in prima linea,
pronti per l'assalto
Crollo impero russo modifica i rapporti di forza
Le truppe austro-ungariche possono concentrarsi sul fronte
italiano
I tedeschi appoggiano l’alleato austriaco nell’offensiva sull’Isonzo
Agosto 1916: l’Italia dichiara guerra alla Germania
La caduta del governo Salandra spinge l’Italia alla guerra con la
Germania
Gli assalti voluti da Cadorna continuano a mietere morti e feriti
Governo italiano accusato di opportunismo
Approfitta di un conflitto generalizzato per portare avanti una
guerra privata
In caso di vittoria tedesca avrebbe ridotto al minimo i danni
Maggio 1915: rapporto ambiguo con l’impero tedesco
Italia dichiara guerra solo all’Austria-Ungheria
Con la Germania ci si limita alla rottura delle relazioni diplomatiche
L’offensiva austro-tedesca
Luigi Cadorna, al centro, appoggiato al bastone
e, alla sua sinistra, Pietro Badoglio, sul fronte
della 2° armata, a Caporetto
Successo austro-tedesco superiore alle aspettative
Italiani: 11.000 morti, 30.000 feriti, 300.000 prigionieri
Ritirata di 140 km. Nuova linea difensiva sul Piave
Esercito italiano colto alla sprovvista
Badoglio: non in grado di opporre adeguato
sbarramento all’avanzata
Cadorna: ritardo nel diramare direttive
Massiccia offensiva austro-tedesca a Caporetto
24 ottobre 1917: attacco basato su tattica alternativa
allo scontro frontale
Buone possibilità di successo contro gli italiani vista la
scarsa presenza di riserve
Entità e cause della disfatta
Fronte italiano: dopo Caporetto le truppe
italiane ripiegano verso il Piave, 1917
Fallimento della strategia della “spallata”
I casi di rivolta furono in realtà pochissimi: il crollo delle truppe è da imputare alla strategia di Cadorna
Cadorna scarica la colpa sulle truppe
Presenta la sconfitta come conseguenza di una specie di sciopero militare simile a quello che aveva dissolto l’esercito russo
Durezza della dominazione austriaca
Occupazione di 20.000 km2 di territorio nazionale. 600.000
profughi
Sistematico processo di spoliazione: 30.000 civili morti di
denutrizione; donne vittime di violenze sessuali
Il dibattito politico dopo Caporetto
Il generale Armando Diaz in amichevole colloquio
con due soldati feriti. Il nuovo comandante
dell'esercito, succeduto a Luigi Cadorna dopo la
disfatta di Caporetto, si preoccupò di ricostruire il
morale delle truppe evitando l'autoritarismo che
aveva caratterizzato il suo predecessore.
Posizioni politiche dopo Caporetto
SOCIALISTI: rifiutano di uscire dal loro
isolamento
INTERVENTISTI: comune diffidenza verso
il Parlamento
Cambio politico: Vittorio Emanuele Orlando
Dal 30 ottobre 1917 nuovo Presidente del
Consiglio
Invito alla cittadinanza a resistere
Cambio militare: Armando Diaz
Sostituisce Cadorna, esonerato da
comandante in capo
Atteggiamento tattico puramente difensivo
L’ultimo anno di guerra
Lunghe colonne di prigionieri austriaci in marcia verso
i campi di raccolta dopo la risolutiva battaglia di
Vittorio Veneto
Fine della guerra
Attacco decisivo a Vittorio Veneto (26 ottobre 1918)
4 novembre 1918: cessazione delle ostilità
Diaz
Si limita a respingere gli attacchi austriaci sul Piave
Consapevole che l’esercito austriaco è vicino al collasso
Orlando
Rafforza il fronte interno per evitare che il malcontento tra le
masse sfoci in aperta rivolta
Ottiene dagli Alleati rifornimenti alimentari e ingenti crediti per rilanciare l’economia di guerra
L’Italia esce dal conflitto ancor più divisa
I "Quattro Grandi" in occasione del Trattato di Versailles che
pose ufficialmente fine alla prima guerra mondiale,
28 giugno 1919 a Versailles
Da sinistra: Lloyd George, Orlando, Clemenceau e Wilson
Clima di scontro politico e sociale dopo Conferenza di
pace
INTERVENTISTI: “vittoria mutilata”
NEUTRALISTI: l’Italia non
doveva entrare in guerra
L’alto costo della guerra
680.000 morti
500.000 mutilati o invalidi
1,5 ml di feriti