(D2) Lezione 29 - Processi Inorganici 3 (27!5!2014 - Acido Solforico)
-
Upload
msaenzparra -
Category
Documents
-
view
29 -
download
4
Transcript of (D2) Lezione 29 - Processi Inorganici 3 (27!5!2014 - Acido Solforico)
1
Produzione di Acido solforico
2
Acido Solforico
o Liquido viscoso incolore e inodore
cristallizza fra 3 e 10 °C in funzione del contenuto acquoso
H2O presente fino all’8 %
o A 20 °C ha densità di 1.835 g/l
o Acido molto forte
totalmente miscibile in H2O si dissocia in ioni solfato e H+
o Dissoluzione/dissociazione in H2O fortemente esotermica
violenta reazione per acqua aggiunta all’acido
o Forte ossidante acido
può causare anche esplosioni in contatto con molti materiali
3
Acido Solforico
o Acido di maggior importanza per il suo utilizzo non solo relativo
all’industria chimica
o Maggior sfruttamento nell’industria dei fertilizzanti per produzione
di concimi fosfatici e solfato d’ammonio
o Altre importanti applicazioni industriali
raffinazione petrolio
(isomerizz., alchilazione)
estrazione metalli non ferrosi
(es. Li, Zn, Cu, ….)
produz. plastiche e fibre
(rayon viscosa)
produzione detergenti
(agente solfonante)
produz. esplosivi produzione pigmenti
decapaggio acciaio industria farmaceutica
……………………
4
Acido Solforico: utilizzi
5
Acido Solforico
o Principali materie prime per sintesi di H2SO4
1) Zolfo elementare liquido
(da giacimenti e reflui raffinerie – 70% produzione)
2) Gas di recupero trattamento metalli non ferrosi (20%)
3) Pirite (FeS2 – dominante fino agli anni 70’)
4) H2S o altri gas contenenti S
5) Acido spento (refluo industriale contaminato e diluito)
o Prodotto finale del processo
H2SO4 liquido dal 93 al 98% (7-2% di H2O)
6
Acido Solforico: materie prime
1) Zolfo liquido
o Prodotto per desolforazione del gas naturale e del greggio con il
processo Claus (raffineria)
o Altra via è la fusione di zolfo naturale da giacimenti con il processo
Frash (non in Italia)
Sistema meno utilizzato per la difficoltà di allontanamento di
contaminanti
Processo Frash - estrazione minerale di S da strati profondi per
iniezione di vapore e aria compressa nel sottosuolo (necessità di
molta acqua e combustibile)
o Zolfo mantenuto liquido ad una T tra 125 e 145°C
300 °C
Al2O3
2 H2S + SO2 3 S + 2 H2O H2S + 1/2 O2 SO2 + H2O 1000 °C
7
Acido Solforico: materie prime
o Provenienza zolfo liquido (dati 2013 e previsione fino al 2016)
8
Acido Solforico: materie prime
2) Gas di recupero trattamento metalli non ferrosi
o Circa l’85% del Cu prodotto da minerali di zolfo
S sottoprodotto in numerosi processi di produzione del rame
o Minerali di Cu - spesso piriti e calcopiriti (CuFeS2)
Tipica composizione di minerale trattato per flottazione
26-30% Cu, 27-29% Fe e 28-32% S
o Minerale concentrato quindi sottoposto a trattamento
pirometallurgico (arrostimento ad alta T)
2CuFeS2(s) + 3O2(g) → 2FeO(s) + 2CuS(s) + 2SO2(g)
2CuS(s) + 2O2(g) → 2CuO(s) + SO2(g)
CuS(s) + 2CuO(s)→ 3Cu(s) + SO2(g)
materiale polverizzato in soluzione acquosa con agente
schiumogeno le cui bollicine avvolgono il minerale
portandolo in superficie
9
Acido Solforico: materie prime
3) Pirite (arrostimento)
o Minerale ottenuto da arricchimento per flottazione
fondamentalmente solfuro di ferro FeS2
o In realtà composizione più complessa (e variabile)
10
Acido Solforico: materie prime
4) H2S o altri gas contenenti S
o Gas di scarico contenenti H2S e CS2 formati nella produzione di
fibre tessili
o Altri gas di scarico possono contenere H2S o SO2 funzione del
processo utilizzato per syngas da olio combustibile
11
Acido Solforico: materie prime
5) Acido spento
o Principalmente da produzioni della chimica organica
H2SO4 soprattutto come ctz sostituito con prodotto fresco se
troppo diluito o saturo di organici nel tempo
o Diversi i processi che generano grandi quantità di acido spento
Alchilazione olefine leggere (in raffineria)
Nitrazione
es. produzione nitrobenzene per nitrazione benzene con ione
nitronio NO2+, ottenuto da acido nitrico con H2SO4
Solfonazione
es. produzione alchilsolfoni per detergenza Nitrobenzene
12
Acido Solforico: produzione
o Acido maggiormente prodotto al mondo
o Come per molte altre sintesi industriali (es. NH3) produzione
trasferita maggiormente verso i paesi emergenti
o Produzioni mondiali 2000 (dati OCSE) - 160 Mton
o 2012 con produzione mondiale attorno ai 240 Mton
(e previsioni in crescita)
Asia (Giappone, Sud Korea) maggiore produzione
Cina primo consumatore mondiale
13
Acido Solforico: produzione
o Previsione di continua crescita …. soprattutto in Asia
da lavorazione minerali di Cu
14
Acido Solforico: produzione
o Produzione H2SO4 per materia prima e utilizzo
15
Acido Solforico: produzione
o Maggiori produttori (esportatori) 2012
16
Acido Solforico: produzione
o Maggiori consumatori (importatori) 2012
17
Acido Solforico: processo industriale
o Una volta (da metà 700’!) utilizzato il processo delle camere a
piombo
Ossidazione di SO2 catalizzata da NO2 in camere di Pb
Per quasi due secoli processo più diffuso nella produzione di
acido solforico
Cu2S + O2→2Cu + SO2
NO2+ SO2→NO + SO3 (veloce)
NO + ½O2→NO2 (veloce)
SO3+ H2O →H2SO4 (acido al 35-40%)
18
Acido Solforico: processo industriale
o Processo attuale (fine 800’!) a contatto partendo dalla produzione
di SO2
Da allora poche variazioni in funzione delle diverse fonti di zolfo
e del processo di assorbimento SO3 (anni 60’)
19
Acido Solforico: processo industriale
Primo stadio processo
produzione corrente gassosa di SO2
o Reazioni per preparare la corrente funzione delle materie prime
utilizzate
da Zolfo S + O2 → SO2
da Pirite FeS2 + O2
→ SO2 (+ Fe2O3, Fe3O4)
da Ac. spento e H2S H2S + O2 → S + H2O
o H2SO4 prodotto poi per ossidazione SO2 a SO3 (secondo stadio) e
successivo assorbimento in H2SO4 concentrato (terzo stadio)
SO2 + ½ O2 → SO3
SO3 + H2O → H2SO4
20
Acido Solforico:
primo stadio processo industriale
Produzione SO2 da zolfo
S(s) + O2(g) → SO2(g)
o Reazione molto esotermica (DH° = - 247 kJ/mole)
o Si usano forni orizzontali rivestiti di refrattario con aria secca
(lavata con H2SO4) e zolfo fuso atomizzato
Fondamentale il grado di atomizzazione
S fuso agli atomizzatori a 135 - 155°C (minima viscosità)
Combustione S a P moderata (1.5 bar) e T vicine a 1000°C
Prodotto gas con ca. 10 - 13 % SO2 e 8 - 13% O2
21
Acido Solforico:
primo stadio processo industriale
o Forni orizzontali per ossidazione S
Sono i più diffusi
Camera combustione portata
a 400°C per ottenere auto
ignizione dello S
(T ignizione = 260°C)
Ossidazione raggiunge così
i 1000 °C
22
Acido Solforico:
primo stadio processo industriale
Produzione SO2 da Pirite (arrostimento FeS2)
o Fonte di zolfo utilizzata molto fino agli anni 80-90’ (Italia) ma ora
molto meno diffusa e ancora presente in alcuni paesi
Sudafrica, Cina, Kazakistan, Spagna, Russia, e Ucraina
o Richiede un importante sforzo iniziale per ottenere SO2 da
ossidare a SO3 (per forte purificazione gas da arrostimento)
o Processo arrostimento pirite con molte possibili reazioni
23
Acido Solforico:
primo stadio processo industriale
o Reazioni arrostimento Pirite
7 FeS2 + 6 O2 → Fe7S8 + 6 SO2 (1)
Fe7S8 + O2 → 7 FeS + SO2 (2)
3 FeS + 5 O2 → Fe3O4 + 3 SO2 (3)
12 FeS + 21 O2 → 12 SO2 + 6 Fe2O3 (3b)
4 FeS2 + 11 O2 → 8 SO2 + 2 Fe2O3 ΔHr° = - 1660 kJ/mol
o Possibili diverse condizioni di lavoro in funzione di eccesso di aria
e T
24
Acido Solforico:
primo stadio processo industriale
o Condizioni arrostimento piriti (35 - 42% di S)
Aria teoricaa T [°C] %SO2 nei gasb Ceneri
100 900 12-15 Fe3O4 + FeS non ossidato
100-105 900 12-14 Fe3O4 con pochissimo
S residuo
150 677 Esenti da S
115 704 Esenti da S
Condizioni più vantaggiose
105-115 870-900
a) Assunta pari a 100 aria necessaria alla reazione 3
b) Combustione totale FeS2 e Fe7S8 a Fe3O4 e SO2 darebbe un gas con 16.5 e 14.4% SO2
25
Acido Solforico:
primo stadio processo industriale
Forni di arrostimento piriti
o Forni Herreshoff (storici)
torre metallica rivestita di materiale refrattario con piani in
refrattario
bracci rotanti fissati all’albero, dotati di palette e inclinati
alternativamente verso interno ed esterno
velocità di rotazione dell’albero ridotta (1/2 giro/minuto)
Acido Solforico:
primo stadio processo industriale
26
o Forni rotativi (come S )
o Forni a letto trascinato
Pirite (a) polverizzata fine
(mulino b) e mescolata con aria
Combustione nella camera (e)
Calore gas prodotti (1000°C)
recuperato per produrre
vapore in caldaia (g)
Gas a 400°C e poi alla
depurazione (i)
Residuo pirite combusta
scaricata su nastro
trasportatore (f)
a
b c
d
e
f
g
h
i
Acido Solforico:
primo stadio processo industriale
27
o Forni a letto fluido
Forno BASF
Acido Solforico:
primo stadio processo industriale
28
Forno Fluo-Solid DORR-OLIVER
Acido Solforico:
primo stadio processo industriale
29
Abbattimento polveri da gas prodotto (da arrostimento pirite)
Necessario eliminare la presenza di polveri nel gas prodotto da
arrostimento pirite (con ≈ 12% di SO2)
Vari sistemi applicati
(spesso in serie e funzione dimensioni particelle da separare)
Camere di deposito per gravità
Separatori a setti
Cicloni
Separatori centrifughi meccanici
Filtri (a letto pressato e a maniche)
Separatori ad umido
Precipitatori elettrostatici
Sistemi abbattimento polveri
30
Acido Solforico:
primo stadio processo industriale
31
o Camere di deposito per gravità
Polveri depositate per diminuzione velocità del gas per
allargamento sezione di passaggio ( < 45 μm)
o Separatori a setti
Lastre forate con fori sfasati rispetto
al percorso del gas ( > 10-20 μm)
o Cicloni
Gas entra tangenzialmente ed
esce da un tubo centrale coassiale
Per forza centrifuga polvere contro
parete poi raccolta per gravità nel
fondo conico ed estratta ( > 10 μm)
Acido Solforico:
primo stadio processo industriale
32
o Filtri a letto pressato
Possono processare gas caldi contenenti polveri ( > 1 μm)
Abbattono anche nebbie
Pomice
Silice magmatica con ossidi
metallici disciolti (Al, Fe, Ti..)
Acido Solforico:
primo stadio processo industriale
33
o Separatori ad umido (scrubber)
Gas lavato con acqua
Acido Solforico:
primo stadio processo industriale
34
o Precipitatori elettrostatici
Polveri caricate (elettricamente) sotto l’azione di un campo
elettrico (> 0.1 μm)
35
Acido Solforico:
primo stadio processo industriale
Produzione SO2 da acido spento e H2S
o Bruciatori simili a quelli utilizzati per ossidazione di S
o Per combustione H2S utilizzo di aria ambiente non essiccata
o Combustione H2S molto esotermica
disegno bruciatore particolarmente critico
o Ac. spento di norma concentrato per evaporazione e poi
sottoposto a piroscissione
Costi crescono per concentrazioni di acido spento < 75%
Per decomporre acido spento richieste T elevate (1000 –
1200°C) e tempi di contatto ragionevoli in presenza di O2
H2S + O2 → S + H2O
H2SO4 → SO2 + H2O + 1/2O2
36
Secondo stadio processo
ossidazione corrente gassosa di SO2 a SO3
SO2 + ½O2 SO3
o Reazione catalizzata, esotermica, favorita alle basse T
(ma tempi impossibili senza ctz)
ΔH° (298 K) = - 99 kJ/mol
ΔG° = - 96.95 + 0.092 T (K) kJ/mol (600<T<1500 K)
ΔG° = 0 a T= 780 °C
o Reazione di equilibrio con una certa velocità di conversione
Acido Solforico:
secondo stadio processo industriale
inSO
outSOinSOeconversion
2
22
Acido Solforico:
secondo stadio processo industriale
37
o Per massimizzare la conversione di SO2 a SO3
Rimozione di calore (processo esotermico) e di SO3
Aumento concentrazione O2, P di sistema e tempo di reazione
Selezione ctz adatto a lavorare a minima T
o Condizioni ottimali di lavoro (come sempre) con bilancio fra
cinetica (vel reazione) e termodinamica (equilibrio)
Dipendono anche da concentrazione SO2 nei gas reagenti
Ogni processo più o meno specifico in funzione della sorgente di
SO2
o Per conversione quasi completa di SO2 si opera di solito a T in
uscita reattore di 400-430 °C, anche a P atmosferica
38
Acido Solforico:
secondo stadio processo industriale
39
Acido Solforico:
secondo stadio processo industriale
Acido Solforico:
secondo stadio processo industriale
40
CTZ e cinetica
o Ossidazione SO2 solo con composti di V, Pt e ossidi di Fe
o Attualmente utilizzato esclusivamente il pentossido di vanadio
suportato su SiO2 ad alta area superficiale
Ctz commerciali con 4 - 9 % peso di V2O5 (componente attivo)
con solfati alcalini (K2SO4) quali promotori
o Alle condizioni di lavoro sistema catalitico forma un fuso liquido
all’interno dei pori in cui avviene la reazione
Provato quale promotore anche solfato di cesio
(abbassa la T di fusione per cui il ctz lavora a T inferiori)
Acido Solforico:
secondo stadio processo industriale
41
o Componenti catalitici mescolati a formare una pasta ed estrusi in
pellets cilindrici o anelli poi portati ad alta T
Attualmente più utilizzati gli anelli (star-ring) per minori perdite di
carico e sensibilità alle polveri
o Come detto utilizzo ctz convenzionali con T fra 400-430°C
per ctz “cesio dopati” T fra 380-390°C
o T massime raggiunte nell’ossidazione dell’ordine di 600-650°C
Oltre questi valori perdita attività ctz per riduzione di superficie
interna
o Ciclo di vita medio di un ctz di circa 10 anni
Limite vita dovuto al consumo di ctz durante la sua necessaria e
periodica pulizia da polveri
42
Acido Solforico:
secondo stadio processo industriale
Tipologie di pellets di V2O5 per ossidazione SO2 a SO3
(foto Haldor Topsøe A/S – diametro maggiore pari a 20 mm)
Acido Solforico:
secondo stadio processo industriale
43
o Reazione catalitica con meccanismo redox
V2O5 + SO2 → V2O4 + SO3
V2O4 + 1/2 O2 → V2O5
o Reazione in reattore a strati adiabatici con raffreddamenti
intermedi
permette il profilo ottimale di T per massima velocità di reazione
con geometria semplice
letti ctz con spessori inferiori al metro e diametro di 10 m
come detto ctz fuso all’interno del supporto SiO2
o Raffreddamento tra strati catalitici preriscaldando gas di reazione
in alimentazione o producendo vapore
44
Acido Solforico:
schema reattori di ossidazione SO2
Ingresso SO2
Uscita SO3
Ingresso aria
di raffreddamento
Uscita aria
di raffreddamento
Gas caldi
allo
scambiato
re Gas di
ritorno
dallo
scambiatore
Catalizzat
ore
Catalizzat
ore
Catalizzat
ore
Ingresso SO2
Uscita SO3
Ingresso aria
di raffreddamento
Uscita aria
di raffreddamento
Catalizzato
re
Catalizzato
re
Catalizzato
re
Uscita aria
di raffreddamento
Ingresso aria
di raffreddamento
Ingresso SO2
Uscita SO3
Aria fredda
Catalizzato
re
Catalizzator
e
Catalizzato
re
Gas caldi allo scambiatore
Gas di ritorno
dallo scambiatore
45
Acido Solforico:
esempio reattori di ossidazione SO2
o Schemi a 3 letti ormai superati
impianti moderni con torri
a 4 letti catalitici
Acido Solforico:
terzo stadio processo industriale
46
Terzo stadio processo
assorbimento corrente SO3 in oleum
o Corrente gassosa SO3 raffreddata ed inviata alle torri di
assorbimento
o Impianto di assorbimento spesso costituito da due torri con fasi
liquide, rispettivamente, di oleum (miscela SO3-H2SO4) ed acido
solforico concentrato
Assorbimento SO3(g) in fase liquida, che dovrebbe usare H2O,
sfrutta in realtà oleum e H2SO4 già concentrato
Correnti liquide in controcorrente col gas mantenute ad una T di
70 - 80°C per raffreddamenti esterni
Acido Solforico:
terzo stadio processo industriale
47
o Ma perché non direttamente acqua?
1) Reazione diretta (SO3 + H2O → H2SO4) non consigliabile
(molto esotermica con forte produzione di nebbie)
2) Condizioni ottimali di assorbimento SO3 in oleum
Assorbimento favorito (più rapido e completo > 99.9%) se più
basse sia la tensione di vapore della fase gas sia la T
Importante la concentrazione dell’acido e la T di lavoro
(H2SO4 mantenuto attorno ai 70°C)
Pressioni parziali di SO3, H2SO4 e H2O minime per
concentrazioni di H2SO4 del 98.5% (azeotropo con H2O)
A conc più elevate tensione di vapore più alta per “colpa” di SO3
A conc più basse tensione di vapore più alta per “colpa” di H2O
48
Acido Solforico:
tensione di vapore H2SO4 con T
Acido Solforico:
processo industriale a contatto
49
o Processo a contatto inalterato da fine 800’ agli anni 60’
single absorption process
o Per minori emissioni SO2 in atmosfera introdotto quindi il nuovo
processo a contatto (processo moderno)
double absorption process
o In ogni impianto industriale (e per qualsiasi fonte di S) primo passo
è ottenere una corrente gassosa di SO2 e O2
correnti gassose quasi sempre deidrate per evitare nebbie e
produzioni “involontarie” di acido diluito
(oltre a salvaguardare il ctz di ossidazione seguente)
o Quindi corrente SO2 prodotta inviata alla reazione catalitica di
ossidazione a SO3
Acido Solforico:
processo industriale a contatto
50
o Ossidazione catalitica SO2 a SO3 molto esotermica ed equilibrio
sfavorito sopra 410-430°C
(ma T minima di funzionamento per il ctz V2O5)
convertitori progettati come unità multistadio adiabatiche con
raffreddamenti intermedi fra stadi
o Corrente gassosa SO2 alimentata dal 4 al 14 % in volume
o Primi convertitori a 2-3 stadi
conversione SO2 del 95 - 96%
o Attualmente 4 stadi e conversioni di poco superiori al 98%
Per impianti a fonte S fuso ciò comporta una presenza al camino
di SO2 pari a 1500 - 2000 ppm
Acido Solforico:
processo industriale a contatto
51
o SO3 prodotta assorbita infine in una corrente circolante di H2SO4
(98 - 99%) mantenuta a 70 - 80°C
H2O o acido diluito spesso aggiunti per mantenere la
concentrazione voluta
Concentrazione mantenuta attorno al 98.5% per sistema a
minore tensione di vapore
(somma contributi pressioni parziali di SO3, H2O e H2SO4)
Acido Solforico:
Single Absorption process
52
o Single absorption processo standard per molti anni
o Utilizza(va) sia correnti non troppo concentrate di SO2 (8% vol) sia
correnti più concentrate (10% vol) ma con diluizione di aria
diluizione con aria secca permetteva il raffreddamento negli
ultimi 2 stadi del convertitore a SO3 evitando l’utilizzo di
scambiatori di calore (risparmio economico)
o In figura schema di processo da S fuso
corrente gassosa prodotta con SO2 al 7 - 9%
convertitore a 4 stadi senza diluizione con aria
Acido Solforico:
Single Absorption process
53
o Tipiche condizioni di lavoro del convertitore “single”
o T nel convertitore dal valore di 600°C (uscita primo stadio) portata
a 430-450°C con primo boiler
o Dopo il primo stadio T uscita di ogni letto limitata dalla
termodinamica (a circa 500°C)
All’uscita di ogni stadio corrente gassosa riportata alla T di
reazione (circa 430°C) con scambiatori di calore o soffi di aria
secca (non in questo schema)
T [°C] convertitore singolo 1 2 3 4
entrata 410-445 430-450 430-435 425-430
uscita 595 500 450 430-435
DT 150-185 50-70 15-20 5
Acido Solforico:
Single Absorption process
54
o In ogni stadio (letto ctz) aumento T proporzionale alla SO2
convertita
Andamento T-conversione SO2 (carica 8% volume di SO2) e
profilo termico reattore per 4 raffreddamenti intermedi
Acido Solforico:
Single Absorption process
55
o Gas uscente dal convertitore raffreddato a 180 - 250°C in uno
scambiatore "economizer "
Si ottiene un recupero energetico migliorando il successivo
rendimento nell’assorbimento di SO3
Non si raffredda a T inferiori per evitare la possibile condensa
corrosiva di H2SO4 per tracce di vapore nel gas
o Gas alla torre impaccata di assorbimento SO3
H2SO4 (98.5%) circola nella torre - gas quindi ad una T vicina a
quella di alimentazione dello stesso acido (70 - 80°C)
Acido in uscita torre a 100 -125°C - raffreddato in scambiatore di
calore prima di essere ricircolato o stoccato
Nello schema due torri assorbimento - una per produzione
oleum (35% peso SO3) ed una per H2SO4 (98.5%)
56
900°C
410-445 °C
435 °C
180-250 °C 100-125 °C
Acido Solforico:
Single Absorption process
Acido Solforico:
Double Absorption process
57
o Nel single absorption aumento di concentrazione di SO2 in ogni
stadio limitato dalla curva di equilibrio
(senza mai poterla oltrepassare)
Questo limita la conversione in SO3 ad
un valore poco al di sopra del 98%
con ctz convenzionale
o Il processo double absorption toglie questa limitazione rimuovendo
SO3 dalla corrente gassosa a un certo stadio (terzo) alterando in
questo modo la curva di equilibrio
Ciò permette un aumento nella conversione di SO2 a SO3 ed un
gas al camino meno ricco di SO2 (limitazioni di legge)
In USA limite di 2 kg SO2/ton H2SO4 (100%) ottenibile per
conversioni di SO2 del 99.7%
Acido Solforico:
Double Absorption process
58
o Impianto tipico con assorbimenti intermedi di SO3 prodotta al
convertitore dopo il secondo o, più spesso, il terzo stadio
(configurazione 3 1)
dalla metà degli anni 90’ nuovi impianti double absorption
contengono 4 letti catalitici con configurazione 3 1
o Esempio di impianto double con fonte di S fuso
o Tipiche condizioni di lavoro del convertitore “double”
T [°C] ] convertitore doppio 1 2 3 4
entrata 415-420 430-445 430-445 425-430
uscita 600-610 530 470 450
DT 185 90 30 20
Acido Solforico:
Double Absorption process
59
o 90-95% SO3 assorbita nella “interpass absorption tower”
solo SO3 prodotta nell’ultimo stadio va quindi alla torre di
assorbimento finale
o Torre “Interpass”, cioè inter-stadi, con condizioni simili alla torre di
assorbimento “single”
T uscita acido pari a 100 -125°C
o Gas in uscita da torre di assorbimento inter-stadio a 80°C
re-inviati al convertitore (quarto stadio)
riscaldati a 425°C in scambiatore gas-gas utilizzando parte del
calore svolto nello stesso convertitore
o T uscita torre di assorbimento finale invece pari a 105°C (minore
SO3 assorbita)
100-125 °C 105 °C
415-420 °C
80 °C
425 °C
60
Acido Solforico:
Double Absorption process
61
Acido Solforico:
altro schema Double Absorption
Acido Solforico: schema semplificato impianto da pirite
1
2
Pirite arrostita in un letto fluido (A)
(T controllata con boiler B)
Gas raffreddati in caldaia C e
produzione vapore (900 kg/kg acido)
Gas nei cicloni (D) ed elettrofiltri (E)
Ceneri su nastro trasportatore (F)
Colonne G1 e H: lavaggio con acqua
acidificata per eliminazione ultime
polveri (ossidi di As) e SO3 presente
(produzione H2SO4 diluito)
Gas umido da H : abbattimento
nebbie in elettrofiltri (I)
Colonna G2: essicazione gas con
H2SO4 conc
Gas preriscaldato in (K, L, M, N)
Convertitore (O) a 4 stadi
Colonna assorbimento (P) con H2SO4
B