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CORSI ACCADEMICI L’offerta formativa dell’Istituto prevede quattro curricula accademici:
A. Filologico‐musicologico (Discipline della musica sacra); B. Tecnico‐musicale (Ingegneria e manifattura organaria); C. Musicale‐esecutivo (Canto ambrosiano e gregoriano; Tecnica e didattica del canto liturgi‐
co; Direzione corale; Organo principale); D. Musicale‐compositivo (Composizione sacra).
Nelle tavole che seguono, le caselle colorate indicano la durata (in anni accademici e in seme‐stri) di ogni singolo insegnamento; il colore segnala inoltre la tipologia a cui ciascuna disciplina appartiene:
▪ Discipline obbligatorie ‐ Principali (di base)
▪ Discipline obbligatorie ‐ Ausiliarie (Caratterizzanti)
▪ Discipline opzionali ‐ Complementari (Integrative)
▪ Discipline libere ‐ Complementari (Elettive)
▪ Lingue
Il trattino orizzontale — segnala invece l’assenza dell’insegnamento corrispondente.
L’attribuzione dei corsi al I o al II semestre è puramente indicativa, e potrà subire variazioni in relazione ad esigenze didattiche o logistiche.
Tutti gli insegnamenti sono erogati in forma collettiva, ad eccezione di quelli contraddistinti con l’asterisco (*), che vengono erogati in forma individuale.
Nel caso delle Discipline libere – Complementari (Elettive), in ogni ciclo lo studente può scegliere di sostituire fino a due degli insegnamenti proposti con altri, appartenenti a qualsiasi curriculum dell’Offerta formativa purché di pari durata, individuati fra quelli attivati nell’anno di interesse.
– 1 –
A. Curriculum filologico-musicologico (Discipline della musica sacra) CA15A01
Introduce gli studenti alla conoscenza del patrimonio della musica sacra cristiana, specialmente quella di tradizione cattolica, con approccio storico‐sistematico e con metodologia interdisciplina‐re, fornendo gli strumenti critici fondamentali per comprenderne i processi storici e stilistici e per valutarne e valorizzarne la ricchezza.
Particolare attenzione è rivolta agli aspetti teorici, teologico‐liturgici ed estetico‐filosofici, storici, filologici e critici, nonché a quelli relativi alla notazione e alla paleografia musicale, agli aspetti specifici del linguaggio musicale di ambito religioso, sacro e liturgico, agli strumenti musicali e alla loro destinazione cultuale, ai rapporti fra la produzione musicale e gli altri settori delle arti.
Uno specifico ambito di considerazione è inoltre costituito dalla conoscenza scientifica delle te‐stimonianze liturgico‐musicali del rito ambrosiano, affrontata in ottica interdisciplinare, con spe‐cifiche attenzioni alla dimensione rituale, storico‐istituzionale, filologica e musicologica.
Accesso
Al corso si accede tramite esame di idoneità o test attitudinale finalizzati a determinare il livello di competenza nella Lettura della musica posseduto dal candidato. Ai fini dell’accesso saranno inoltre valutate le eventuali certificazioni precedentemente conseguite dal candidato. Il com‐pimento del ciclo di I livello (Base) dei Corsi preaccademici (Strumenti a tastiera, Vocalità) o, in subordine, dei Corsi strutturati (Canto ambrosiano e gregoriano, Organo, Vocalità) garantisce il livello necessario richiesto.
Obiettivi formativi
I ciclo (Baccellierato)
Il primo ciclo ha durata triennale. Al termine del ciclo, gli studenti devono: – possedere una buona formazione di base e un adeguato spettro di conoscenze e di compe‐
tenze nei vari settori della musica sacra (teologico‐liturgico, filosofico, filologico, storico‐istituzionale e storico‐liturgico, paleografico e codicologico, musicologico e tecnico‐musicale);
– possedere strumenti metodologici e critici adeguati all'acquisizione di competenze nei lin‐guaggi espressivi, nelle tecniche e nei contesti delle specifiche applicazioni rituali ed extra‐cultuali della musica;
– possedere adeguate competenze riguardanti la valorizzazione del thesaurus musicae sacrae in ambito extra‐liturgico e in generale nel settore dei beni culturali;
– possedere conoscenze e saper utilizzare i principali strumenti informatici di gestione dei da‐ti, della comunicazione telematica e della gestione delle informazioni negli ambiti specifici di competenza;
– essere in grado di utilizzare efficacemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre l'italiano, nell'ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali.
– 2 –
II ciclo (Licenza)
Il secondo ciclo ha durata biennale. Al termine del ciclo, gli studenti devono: – possedere un'approfondita conoscenza storica, teorica e pratico‐operativa della musica per
la liturgia (musica sacra), dei suoi linguaggi, degli utilizzi in ambito liturgico ed extra‐liturgico e dei modi di diffusione;
– possedere competenze di livello superiore nelle discipline liturgiche, filosofiche, storiche e letterarie, paleografiche, musicologiche ed esecutive e saperle applicare criticamente, an‐che in funzione progettuale e creativa;
– utilizzare i principali strumenti informatici scientifici e di comunicazione negli ambiti specifi‐ci di competenza;
– utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea, ol‐tre l'italiano, con riferimento anche ai lessici specialistici e disciplinari.
Sbocchi professionali
– Attività didattica presso le Scuole diocesane o regionali di musica sacra, oltre che presso le scuole con curricula ad indirizzo musicale o i cui curricula prevedono insegnamenti di area musicale;
– accesso all’insegnamento specialistico e alla ricerca scientifica in ambito accademico, in par‐ticolare circa l’analisi e l’indagine storico‐critica sulla musica liturgica e sacra;
– collaborazione con enti ecclesiastici e civili ai fini di un adeguato impiego del repertorio mu‐sicale per la liturgia nel contesto celebrativo‐rituale;
– collaborazione con enti ecclesiastici e civili per la promozione e la valorizzazione del thesau‐rus musicae sacrae in ambito sacro extra‐liturgico, anche mediante l’organizzazione di ras‐segne ed eventi dedicati alla prassi del canto liturgico cristiano;
– esercizio di funzioni ad elevata responsabilità sia presso istituzioni culturali ecclesiali e civili sia presso istituti di conservazione pubblici e privati, specialmente per quanto attiene alla ca‐talogazione e all’archiviazione delle fonti liturgico‐musicali;
– collaborazione specializzata con istituzioni e imprese operanti nell’ambito della conserva‐zione e/o del restauro del patrimonio musicale, della produzione artistico‐musicale e dell’industria della musica;
– attività di livello superiore nel campo della comunicazione della divulgazione culturale e dell’intrattenimento, o nel quadro di attività editoriali tradizionali e multimediali (trascrizio‐ne, editing);
– sbocchi professionali nell’ambito delle applicazioni informatiche alla musicologia e ai beni culturali in generale.
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B. Curriculum tecnico-musicale (Ingegneria e manifattura organaria) CA15B01
Si prefigge di formare, con approccio teorico‐pratico, figure dotate di una conoscenza integrale dell'organo a canne – «strumento musicale tradizionale, il cui suono è in grado di aggiungere un notevole splendore alle cerimonie della Chiesa e di elevare potentemente gli animi a Dio e alle co‐se celesti» (Sacrosanctum concilium, n. 120) – da un punto di vista storico, tecnico‐scientifico e organologico, oltre che artistico e musicale.
Questo approccio permette di collocare l'organo a canne e gli strumenti affini nel proprio contesto storico e musicale, indagandone la morfologia, i criteri costruttivi e gli aspetti acustici, conside‐randone l’inscindibile legame con la trattatistica musicale e con la prassi esecutiva dell'epoca.
A fini di studio, catalogazione e conservazione, ma anche di programmazione e di progettazione, accosta gli organi a canne in quanto veicoli di musica e in quanto oggetti d’arte, integrando un duplice tipo di apporto: – da un lato, l'esposizione dei criteri fondamentali per una adeguata pianificazione, gestione e
valutazione; – dall'altro, la presentazione del corretto quadro di riferimento metodologico, normativo e pro‐
cedurale ai fini delle operazioni di descrizione e documentazione degli strumenti, come pure ai fini di attività (anche peritali, di certificazione e di consulenza tecnico‐scientifica) inerenti alla progettazione, alla costruzione, alla manutenzione e al restauro.
Accesso
Al corso si accede tramite esame di idoneità o test attitudinale finalizzati a determinare il livello di competenza nella Lettura della musica posseduto dal candidato. Ai fini dell’accesso saranno inoltre valutate le eventuali certificazioni precedentemente conseguite dal candidato. Il com‐pimento del ciclo di I livello (Base) dei Corsi preaccademici (Strumenti a tastiera, Vocalità) o, in subordine, dei Corsi strutturati (Canto ambrosiano e gregoriano, Organo, Vocalità) garantisce il livello necessario richiesto.
Obiettivi formativi
I ciclo (Baccellierato)
Il primo ciclo ha durata triennale. Al termine del ciclo, gli studenti devono: – possedere un'adeguata conoscenza propedeutica nei settori della matematica, fisica, infor‐
matica, chimica e biologia orientate agli aspetti descrittivi, applicativi e interpretativi; – possedere le conoscenze di base ed essere capaci di utilizzare tecniche e strumenti per il di‐
segno e la progettazione di organi a canne e dei loro singoli componenti, sapendo valutare l'impatto architettonico e ambientale dello strumento;
– conoscere le caratteristiche e le proprietà dei materiali organici e inorganici che compongo‐no lo strumento;
– avere una buona conoscenza degli aspetti metodologico‐operativi generali e specifici delle tecnologie di lavorazione e di trattamento dei materiali che compongono lo strumento,
– 8 –
nonché una buona capacità manuale di realizzare singoli elementi tecnici; – possedere una buona padronanza dei metodi, delle tecniche di indagine e d'interpretazione
dei dati per lo studio finalizzato alla conoscenza, recupero e conservazione degli strumenti; – saper individuare e descrivere con adeguata precisione le caratteristiche morfologico‐
strutturali dello strumento; – conoscere le possibili tecnologie d'intervento per il restauro e la conservazione e possedere
competenze per definire gli interventi miranti a contrastare i processi di degrado dello stru‐mento;
– possedere gli elementi di cultura giuridica ed economica nel campo dei beni culturali; – avere maturato una adeguata capacità di lavoro in gruppo, al fine di operare con definiti gradi
di autonomia e di inserirsi negli ambienti di lavoro anche con responsabilità decisionali; – conoscere i principi e le normative che regolamentano la sicurezza in ambito lavorativo; – verificare e saper applicare i presidi individuali e collettivi negli ambienti più comuni (ufficio,
laboratorio) e nelle aree di cantiere ove si svolge l’attività organaria; – possedere conoscenze e saper utilizzare i principali strumenti informatici per la progettazio‐
ne, la gestione dei dati, la catalogazione e la comunicazione telematica negli ambiti specifici di competenza;
– essere in grado di utilizzare efficacemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano.
II ciclo (Licenza)
Il secondo ciclo ha durata biennale. Al termine del ciclo, gli studenti devono: – avere un'approfondita conoscenza degli aspetti metodologico‐operativi generali e specifici
delle tecnologie di lavorazione dei materiali che compongono lo strumento e una buona ca‐pacità di realizzare singoli elementi tecnici;
– possedere avanzate conoscenze delle caratteristiche e delle proprietà dei materiali che compongono lo strumento, anche per intervenire sul bene e garantirne la conservazione;
– possedere elevate competenze nel campo delle tecniche di conservazione; – possedere una adeguata conoscenza delle tecniche peritali; – possedere capacità di organizzare le interazioni di diverse conoscenze disciplinari al fine di
affrontare i problemi scientifici relativi alla costruzione, alla manutenzione e alla conserva‐zione preventiva degli strumenti;
– saper gestire risorse tecnico‐scientifiche, umane ed economiche, con ampia autonomia ed elevato grado di responsabilità, collaborando con altre figure professionali;
– essere capaci di esaminare e risolvere problemi di pianificazione e progettazione, nonché di coordinare e gestire interventi di manutenzione e di conservazione del bene;
– utilizzare i principali strumenti informatici scientifici e di comunicazione negli ambiti specifi‐ci di competenza;
– utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea, ol‐tre l'italiano, con riferimento anche ai lessici specialistici e disciplinari.
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Sbocchi professionali
– Attività didattica presso tutte le scuole i cui curricula prevedono insegnamenti di area orga‐nologica;
– accesso all’insegnamento specialistico e alla ricerca scientifica in ambito accademico, in par‐ticolare circa l’indagine storico‐critica sugli strumenti musicale della classe aerofoni e sulle tecnologie organologiche;
– collaborazione specializzata con istituzioni e imprese operanti nell’ambito della conserva‐zione e/o del restauro degli strumenti musicali;
– attività di assistenza e coordinamento di professionisti e specialisti nel quadro della proget‐tazione, costruzione e restauro di aerofoni, come anche nel quadro delle attività di proget‐tazione, costruzione e restauro di luoghi destinati ad ospitare organi e canne e affini;
– esercizio di funzioni ad elevata responsabilità sia presso istituzioni culturali ecclesiali e civili sia presso istituti di conservazione pubblici e privati, in particolare per quanto riguarda l’attività di documentazione e di catalogazione del patrimonio organologico;
– realizzazione di consulenze tecniche a favore sia di soggetti privati o pubblici proprietari o patrocinatori della realizzazione di organi a canne sia di uffici diocesani, statali e/o di enti lo‐cali preposti ad attività di vigilanza o coordinamento;
– collaborazione con enti ecclesiastici e civili ai fini di un adeguato impiego del patrimonio or‐ganario nel contesto celebrativo‐rituale nonché per la promozione e la valorizzazione dell’organo a canne in ambito sacro extra‐liturgico;
– impieghi presso aziende specializzate nella costruzione e nella riparazione di strumenti mu‐sicali;
– attività libero‐professionale artigiana, sia a conduzione individuale sia in associazione con terzi, nell’ambito della costruzione di organi e strumenti affini.
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C. Curriculum musicale-esecutivo (Discipline interpretative della musica sacra)
La grande attenzione che la Chiesa ha costantemente riservato al canto e alla musica durante le celebrazioni liturgiche richiede una specifica formazione di tutti coloro che svolgono tale ser‐vizio, in considerazione del fatto che esso comporta naturalmente una dimensione liturgica e pastorale, oltre che artistica e antropologica. La formazione del «musicista di chiesa» (cantore, direttore di coro, organista) richiede pertanto una preparazione mirata, che integri la dimen‐sione propriamente tecnica e culturale (interpretativa e musicologica) con una peculiare atten‐zione riservata all'area biblico liturgica e umanistica.
1. Indirizzo Canto ambrosiano e gregoriano CA15C01 A partire dal thesaurus musicae sacrae accumulatosi nei secoli sul fondamento dell'antico canto liturgico monodico, il piano formativo mira a dar vita a figure di «musicisti di chiesa» dotati di una preparazione globale a livello musicale, culturale e liturgico, in grado non solo di svolgere l'attività professionale e artistica, ma anche di affrontare correttamente l'attività liturgico‐musicale.
Attraverso lo studio dei testi, dei manoscritti, della trattatistica, delle forme musicali, delle strut‐ture modali e delle tecniche compositive, nonché delle varie possibilità di interpretazione, gli stu‐denti apprendono pertanto una puntuale conoscenza del canto proprio della liturgia romana e ambrosiana e le nozioni fondamentali per eseguire, dirigere e insegnare il canto monodico cristia‐no latino (romano e non romano) e la polifonia medievale, con particolare attenzione agli aspetti rituali, semiologici ed esecutivi.
Nel contempo gli studenti sono introdotti alla conoscenza scientifica del linguaggio musicale svi‐luppatosi a partire dall’alto Medioevo fino al sorgere della polifonia in senso stretto e della sua ri‐levanza dal punto di vista storico, culturale e liturgico, sviluppando non solo competenze analiti‐che e capacità di ricerca musicologica, di trascrizione, di elaborazione e di produzione musicale, ma anche abilità di ordine applicativo, tanto nel processo creativo musicale quanto nel quadro dell'odierna liturgia e di altri contesti extra‐liturgici.
Accesso
Al corso si accede tramite esame di idoneità o test attitudinale finalizzati a determinare il livello di competenza nella Lettura della musica, nella Vocalità e nello Strumento (Pianoforte/Organo) posseduto dal candidato. Ai fini dell’accesso saranno inoltre valutate le eventuali certificazioni precedentemente conseguite dal candidato. Il compimento del ciclo di II livello (Inferiore) dei Corsi preaccademici (Strumenti a tastiera, Vocalità) o, in subordine, dei Corsi strutturati (Canto ambrosiano e gregoriano, Organo, Vocalità) garantisce il livello necessario richiesto.
Obiettivi formativi
I ciclo
Il primo ciclo ha durata triennale. Al termine del ciclo, gli studenti devono:
– 15 –
– aver acquisito le abilità di base circa la comprensione, la trascrizione e l'analisi delle fonti manoscritte relative al canto ambrosiano e gregoriano;
– conoscere il repertorio più rappresentativo del canto monodico cristiano latino (romano e non romano);
– possedere le tecniche e le competenze specifiche necessarie per eseguire correttamente il canto monodico cristiano;
– avere sviluppato la capacità percettiva dell’udito e di memorizzazione e possedere adeguate tecniche di controllo posturale ed emozionale;
– aver acquisito una buona conoscenza degli aspetti storici, culturali e rituali relativi al canto liturgico e sacro;
– conoscere e saper utilizzare i principali strumenti nell'ambito dell'informatica musicale e del‐la comunicazione telematica;
– essere in grado di utilizzare efficacemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre l'italiano, nell'ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali.
II ciclo (Licenza)
Il secondo ciclo ha durata biennale. Al termine del ciclo, gli studenti devono: – aver acquisito specifiche e approfondite abilità di comprensione, di trascrizione e di analisi
delle fonti manoscritte relative al canto ambrosiano e gregoriano; – conoscere in profondità il repertorio del canto monodico cristiano latino (romano e non ro‐
mano) e saperlo utilizzare sia nel quadro dell’attività liturgico‐musicale di basiliche, catte‐drali, santuari e chiese parrocchiali sia all'interno di eventi di cultura musicale d’ambito sacro extraliturgico;
– possedere le tecniche e le competenze specifiche necessarie per eseguire correttamente il canto monodico cristiano, sia come solista sia all’interno di formazioni musicali (cori);
– sapere applicare criticamente la conoscenza del canto liturgico e sacro sotto il profilo musi‐cologico e celebrativo;
– conoscere e saper utilizzare i principali strumenti informatici nell'ambito della ricerca scienti‐fica di area musicologica e liturgica, nonché della gestione dell'informazione e della comuni‐cazione;
– utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea, ol‐tre l'italiano, con riferimento anche ai lessici specialistici e disciplinari.
Sbocchi professionali
– Attività concertistica solistica o attività musicale all’interno di cappelle o di altri ensembles corali monodici e polifonici;
– direzione di gruppi corali professionali e amatoriali specializzati nella prepolifonia e nei re‐pertori medievali antichi;
– collaborazione con enti ecclesiastici e civili ai fini di un adeguato impiego del repertorio mu‐sicale per la liturgia nel contesto celebrativo‐rituale e ai fini di un corretto sostegno delle as‐semblee celebranti;
– attività didattica presso le Scuole diocesane o regionali di musica sacra, oltre che presso
– 16 –
scuole con curricula ad indirizzo musicale o i cui curricula prevedono insegnamenti afferenti la prepolifonia, il canto ambrosiano e gregoriano e gli altri repertori contermini;
– accesso all’insegnamento specialistico e alla ricerca scientifica in ambito accademico, in par‐ticolare circa l’analisi e l’indagine storico‐critica sulla musica liturgica e sacra di età tardo‐antica e medievale;
– collaborazione con enti ecclesiastici e civili per la promozione e la valorizzazione del thesau‐rus musicae sacrae in ambito sacro extra‐liturgico, anche mediante l’organizzazione di ras‐segne ed eventi dedicati alla prassi del canto liturgico cristiano;
– esercizio di funzioni ad elevata responsabilità sia presso istituzioni culturali ecclesiali e civili sia presso istituti di conservazione pubblici e privati, specialmente per quanto attiene alla ca‐talogazione e all’archiviazione delle fonti musicali antiche;
– collaborazione specializzata con istituzioni e imprese operanti nell’ambito della produzione artistico‐musicale e dell’industria della musica;
– attività di livello superiore nel campo della comunicazione della divulgazione culturale e dell’intrattenimento, o nel quadro di attività editoriali tradizionali e multimediali (trascrizio‐ne, editing).
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2. Indirizzo Tecnica e didattica del canto liturgico CA15C02
Poiché «Nell’ars celebrandi un posto di rilievo viene occupato dal canto liturgico», «la Chiesa, nella sua bimillenaria storia, ha creato, e continua a creare, musica e canti che costituiscono un patrimonio di fede e di amore che non deve andare perduto». Inoltre, «in quanto elemento liturgi‐co, il canto deve integrarsi nella forma propria della celebrazione. Di conseguenza tutto – nel te‐sto, nella melodia, nell'esecuzione – deve corrispondere al senso del mistero celebrato, alle parti del rito e ai tempi liturgici» (Benedetto XVI, Sacramentum caritatis, n. 42).
Il presente indirizzo di studi si propone pertanto di dar vita a figure di esecutori e didatti del reper‐torio sacro vocale cattolico e cristiano, esperti sotto il profilo specificamente tecnico‐musicale, come anche ai fini del servizio liturgico e della promozione culturale, promuovendo la formazione di soggetti idonei sia in ambito artistico‐professionale sia in quello liturgico‐musicale, sia ancora in quello didattico‐formativo.
L’itinerario formativo, in cui convergono insegnamenti di area teologica, musicale, letteraria, stori‐ca, musicologica e linguistica, fa sì che gli studenti affrontino con approccio globale il repertorio più rappresentativo della produzione musicale di interesse liturgico e sacro tradizionale e contempo‐raneo cattolico ed evangelico – incluso quello d’insieme e polifonico, senza trascurare la produzio‐ne operistica e cameristica –, affrontando nel contempo le connesse prassi esecutive, i differenti stili espressivi e i linguaggi musicali dalle origini agli sviluppi del post‐concilio Vaticano II.
Ai fini della completezza della figura professionale, considerevole spazio è inoltre dedicato ai dif‐ferenti approcci alla tecnica del canto, come pure alla capacità di interagire all'interno di gruppi musicali, alle tecniche di direzione di piccoli ensembles professionali e/o amatoriali nonché dell’assemblea celebrante.
Accesso
Al corso si accede tramite esame di idoneità o test attitudinale finalizzati a determinare il livello di competenza nella Lettura della musica, nella Vocalità e nello Strumento (Pianoforte/Organo) posseduto dal candidato. Ai fini dell’accesso saranno inoltre valutate le eventuali certificazioni precedentemente conseguite dal candidato. Il compimento del ciclo di II livello (Inferiore) dei Corsi preaccademici (Strumenti a tastiera, Vocalità) o, in subordine, dei Corsi strutturati (Canto ambrosiano e gregoriano, Organo, Vocalità) garantisce il livello necessario richiesto.
Obiettivi formativi
I ciclo
Il primo ciclo ha durata triennale. Al termine del ciclo, gli studenti devono: – aver acquisito le specifiche conoscenze di base delle tecniche del canto e le competenze
musicali, storico‐musicologiche e liturgiche specifiche per la materia; – possedere le tecniche e le competenze specifiche necessarie per eseguire correttamente il
canto liturgico;
– 22 –
– conoscere il repertorio più rappresentativo del canto liturgico cristiano occidentale, sia in lingua latina sia in volgare;
– avere sviluppato la capacità percettiva dell’udito e di memorizzazione e possedere adeguate tecniche di controllo posturale ed emozionale;
– aver acquisito una buona conoscenza degli aspetti storici, culturali e rituali relativi al canto liturgico e sacro;
– conoscere e saper utilizzare i principali strumenti nell'ambito dell'informatica musicale e del‐la comunicazione telematica;
– essere in grado di utilizzare efficacemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre l'italiano, nell'ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali.
II ciclo
Il secondo ciclo ha durata biennale. Al termine del ciclo, gli studenti devono: – avere acquisito specifiche conoscenze relative ai modelli organizzativi, compositivi ed anali‐
tici della musica, alla loro evoluzione storica e alla loro interazione, nonché allo sviluppo sto‐rico della liturgia e alle relazioni fra musica e liturgia;
– conoscere in modo approfondito gli aspetti stilistici, storico‐estetici generali relativi al pro‐prio specifico indirizzo;
– possedere le tecniche e le competenze specifiche necessarie per eseguire correttamente il canto liturgico cristiano, sia come solista che all’interno di formazioni musicali (cori);
– conoscere adeguatamente la tecnica della direzione di piccoli ensembles e dell’assemblea li‐turgica nella sua pratica e nei riferimenti storici;
– sapere applicare criticamente la conoscenza del canto liturgico e sacro sotto il profilo musi‐cologico e celebrativo;
– conoscere in profondità il repertorio del canto liturgico cristiano occidentale e saperlo utiliz‐zare sia nel quadro dell’attività liturgico‐musicale di basiliche, cattedrali, santuari e chiese parrocchiali sia all'interno di eventi di cultura musicale d’ambito sacro extraliturgico;
– conoscere e saper utilizzare i principali strumenti informatici nell'ambito della ricerca scienti‐fica di area musicologica e liturgica, nonché della gestione dell'informazione e della comuni‐cazione;
– utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea, ol‐tre l'italiano, con riferimento anche ai lessici specialistici e disciplinari.
Sbocchi professionali
– Attività concertistica solistica o attività musicale all’interno di cappelle o di altri ensembles corali polifonici;
– collaborazione con enti ecclesiastici e civili ai fini di un adeguato impiego del repertorio mu‐sicale per la liturgia nel contesto celebrativo‐rituale e ai fini di un corretto sostegno delle as‐semblee celebranti;
– attività didattica presso le Scuole diocesane o regionali di musica sacra, oltre che presso scuole con curricula ad indirizzo musicale o i cui curricula prevedono insegnamenti afferenti le tecniche del canto, anche di tipo non tradizionale;
– 23 –
– accesso all’insegnamento specialistico e alla ricerca scientifica in ambito accademico, in par‐ticolare circa l’analisi e l’indagine storico‐critica sulla produzione vocale nell’ambito della musica liturgica e sacra;
– collaborazione con enti ecclesiastici e civili per la promozione e la valorizzazione del thesau‐rus musicae sacrae in ambito sacro extra‐liturgico, anche mediante l’organizzazione di ras‐segne ed eventi dedicati alla prassi del canto liturgico cristiano;
– esercizio di funzioni ad elevata responsabilità sia presso istituzioni culturali ecclesiali e civili sia presso istituti di conservazione pubblici e privati, specialmente per quanto attiene alla ca‐talogazione e all’archiviazione delle fonti musicali antiche e moderne;
– collaborazione specializzata con istituzioni e imprese operanti nell’ambito della produzione artistico‐musicale e dell’industria della musica;
– attività di livello superiore nel campo della comunicazione della divulgazione culturale e dell’intrattenimento, o nel quadro di attività editoriali tradizionali e multimediali (trascrizio‐ne, editing).
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3. Indirizzo Direzione di coro e Composizione corale CA15C03
Intende formare «musicisti di chiesa» che padroneggino adeguatamente la letteratura musicale vocale per coro e siano in possesso di una corretta comprensione del proprio servizio liturgico, per una ottimale presenza della musica e del canto nel contesto celebrativo.
Pertanto, nel quadro degli studi relativi al repertorio musicale liturgico e sacro, con particolare ri‐ferimento a quello della tradizione cattolica, gli allievi acquisiscono le competenze necessarie per la qualificazione delle compagini vocali, per la concertazione e la direzione di cori e scholae can‐torum – dal piccolo ensemble alla grande formazione –, per l’interpretazione della musica vocale corale e per la realizzazione di opere originali.
Sullo sfondo dell'essenziale contestualizzazione biblico‐liturgica, particolare attenzione è riserva‐ta all’approfondimento delle metodologie di educazione della voce, delle principali tecniche e dei linguaggi compositivi di epoche storiche differenti, della teoria e dell’analisi della musica vocale corale nonché delle tecniche direttoriali e delle prassi di concertazione e direzione del coro, senza trascurare gli strumenti analitici necessari per la conoscenza complessiva del thesaurus musicae sacrae, dei differenti linguaggi musicali e degli stili vocali.
Accesso
Al corso si accede tramite esame di idoneità o test attitudinale finalizzati a determinare il livello di competenza nella Lettura della musica e nello Strumento (Pianoforte/Organo) posseduto dal candidato. Ai fini dell’accesso saranno inoltre valutate le eventuali certificazioni precedente‐mente conseguite dal candidato. Il compimento del ciclo di II livello (Inferiore) dei Corsi preac‐cademici (Strumenti a tastiera, Vocalità) o, in subordine, dei Corsi strutturati (Canto ambrosiano e gregoriano, Organo, Vocalità) garantisce il livello necessario richiesto. Obiettivi formativi
I ciclo (Baccellierato)
Il primo ciclo ha durata quadriennale. Al termine del ciclo, gli studenti devono: – avere acquisito le necessarie competenze tecniche e culturali specifiche per interpretare ed
eseguire correttamente la musica vocale corale, in particolare quella appartenente al reper‐torio musicale liturgico e sacro;
– conoscere le principali tecniche e i linguaggi compositivi più rappresentativi di epoche stori‐che differenti e possedere adeguate competenze nell’ambito della composizione riferita allo specifico della vocalità corale;
– conoscere la tecnica direttoriale nella sua pratica e nei riferimenti storici e avere una cono‐scenza approfondita degli aspetti stilistici, storici ed estetici relativi alla direzione di coro;
– avere sviluppato la capacità percettiva dell’udito e di memorizzazione e possedere adeguate tecniche di controllo posturale ed emozionale;
– possedere specifiche conoscenze relative ai modelli organizzativi, compositivi ed analitici della musica, alla loro evoluzione storica e alla loro interazione, nonché allo sviluppo storico
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della liturgia e alle relazioni fra musica e liturgia; – avere una conoscenza approfondita degli aspetti stilistici, storici, estetici della musica in ge‐
nerale e del canto liturgico e sacro in particolare; – conoscere e saper utilizzare i principali strumenti nell'ambito dell'informatica musicale e del‐
la comunicazione telematica; – essere in grado di utilizzare efficacemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua
dell'Unione Europea, oltre l'italiano, nell'ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali.
II ciclo (Licenza)
Il secondo ciclo ha durata biennale. Al termine del ciclo, gli studenti devono: – avere acquisito a livello avanzato, anche di tipo filologico, le competenze per analizzare, in‐
terpretare ed eseguire correttamente la musica vocale corale di qualsiasi epoca, soprattutto quella di ambito liturgico e sacro;
– avere una conoscenza esaustiva dello sviluppo delle tecniche e dei linguaggi compositivi di tutte le epoche storiche, in particolare circa il repertorio per coro;
– praticare adeguatamente la tecnica superiore della direzione, per saper gestire e dirigere co‐ri specializzati in musica sacra e liturgica, oltre che cori sinfonico‐operistici e gruppi vocali o cori da camera;
– conoscere e saper utilizzare i principali strumenti informatici nell'ambito della ricerca scientifica di area musicologica e liturgica, nonché della gestione dell'informazione e della comunicazione;
– utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea, ol‐tre l'italiano, con riferimento anche ai lessici specialistici e disciplinari.
Sbocchi professionali
– Attività concertistica solistica o attività musicale all’interno di cappelle o di altri ensembles corali monodici e polifonici;
– direzione di cappelle musicali afferenti a cattedrali, basiliche e santuari, con funzioni di Kapellmeister, oppure direzione di altri ensembles corali polifonici ecclesiastici o civili;
– direzione di gruppi corali professionali e amatoriali, nonché di gruppi vocali da camera, an‐che ai fini di un adeguato impiego del repertorio musicale vocale‐corale per la liturgia nel contesto celebrativo‐rituale;
– attività didattica presso le Scuole diocesane o regionali di musica sacra, oltre che presso scuole con curricula ad indirizzo musicale o i cui curricula prevedono insegnamenti afferenti il canto corale e la composizione per compagini vocali;
– accesso all’insegnamento specialistico e alla ricerca scientifica in ambito accademico, in par‐ticolare circa l’analisi e l’indagine storico‐critica sulla musica vocale per coro, monodica e po‐lifonica, e da camera;
– collaborazione con enti ecclesiastici e civili per la promozione e la valorizzazione del thesau‐rus musicae sacrae in ambito sacro extra‐liturgico, anche mediante l’organizzazione di ras‐segne ed eventi dedicati alla prassi del canto liturgico cristiano;
– esercizio di funzioni ad elevata responsabilità sia presso istituzioni culturali ecclesiali e civili sia presso istituti di conservazione pubblici e privati, specialmente per quanto attiene alla ca‐
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talogazione e all’archiviazione della musica vocale‐corale; – collaborazione specializzata con istituzioni e imprese operanti nell’ambito della produzione
artistico‐musicale e dell’industria della musica; – attività di livello superiore nel campo della comunicazione della divulgazione culturale e
dell’intrattenimento, o nel quadro di attività editoriali tradizionali e multimediali (trascrizio‐ne, editing).
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4. Indirizzo Organo principale CA15C04 Mira a formare figure di esecutori e di docenti esperti sotto il profilo tecnico, liturgico e culturale, in possesso non solo di tutte le abilità tecniche e del bagaglio culturale indispensabili per l'attività professionale, didattica, scientifica e artistica (concertistica solistica, d’insieme e con orchestra), ma in grado anche di inserirsi con proprietà e consapevolezza nell'attività liturgica, in vista di un pertinente utilizzo celebrativo dello strumento.
L'iter formativo comporta pertanto l’acquisizione delle competenze interpretative, musicologi‐che, culturali e liturgiche relative al repertorio per organo a canne e per gli strumenti affini, neces‐sarie per affrontare con approccio rigoroso i diversi repertori, di origine cattolica ed evangelica, dall'antichità fino ai nostri giorni.
Al fine di una completa formazione dello strumentista, particolare attenzione è inoltre riservata al canto cristiano medievale e ai linguaggi modali, all'organologia in prospettiva storica e tecno‐logica e alla didattica dello strumento, nonché all’improvvisazione, alle tecniche di lettura estemporanea e alla realizzazione di opere originali.
Accesso
Al corso si accede tramite esame di idoneità o test attitudinale finalizzati a determinare il livello di competenza nella Lettura della musica e nello Strumento (Pianoforte/Organo) posseduto dal candidato. Ai fini dell’accesso saranno inoltre valutate le eventuali certificazioni precedente‐mente conseguite dal candidato. Il compimento del ciclo di II livello (Inferiore) dei Corsi preac‐cademici (Strumenti a tastiera, Vocalità) o, in subordine, dei Corsi strutturati (Canto ambrosiano e gregoriano, Organo, Vocalità) garantisce il livello necessario richiesto.
Obiettivi formativi
I ciclo (Baccellierato)
Il primo ciclo ha durata sessennale. Al termine del ciclo, gli studenti devono: – avere acquisito le necessarie competenze tecniche e culturali specifiche per interpretare ed
eseguire correttamente la letteratura organistica; – conoscere il repertorio più rappresentativo dello strumento – incluso quello d’insieme – e le
relative prassi esecutive; – avere sviluppato la capacità di interagire all’interno di gruppi musicali; – avere sviluppato la capacità percettiva dell’udito e di memorizzazione e possedere adeguate
tecniche di controllo posturale ed emozionale; – possedere specifiche conoscenze relative ai modelli organizzativi, compositivi ed analitici
della musica, alla loro evoluzione storica e alla loro interazione, nonché allo sviluppo storico della liturgia e alle relazioni fra musica e liturgia;
– avere una conoscenza approfondita degli aspetti stilistici, storici, estetici della musica in ge‐nerale e della letteratura organistica in particolare;
– possedere adeguate competenze riferite all’ambito dell’improvvisazione e della composi‐zione;
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– conoscere le tappe fondamentali dell'evoluzione storico‐geografica dell'organo e degli strumenti da esso derivati, in Europa e nel mondo;
– possedere le nozioni tecniche fondamentali di organaria, indispensabili al mantenimento quotidiano dello strumento, necessarie alla corretta valorizzazione musicale di ciascuna ti‐pologia di organo e fondamentali nella stima delle sue necessità manutentive;
– conoscere e saper utilizzare i principali strumenti nell'ambito dell'informatica musicale e del‐la comunicazione telematica;
– essere in grado di utilizzare efficacemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre l'italiano, nell'ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali.
II ciclo (Licenza)
Il secondo ciclo ha durata biennale. Al termine del ciclo, gli studenti devono: – avere acquisito a livello avanzato le competenze, anche di tipo filologico, per analizzare, in‐
terpretare ed eseguire correttamente la letteratura organistica di qualsiasi epoca, conside‐rando il rapporto esistente tra gli autori, le prassi esecutive e gli strumenti;
– avere una conoscenza esaustiva dello sviluppo delle tecniche e dei linguaggi compositivi di tutte le epoche storiche, in particolare circa il repertorio per organo;
– avere acquisito una appropriata capacità d’ascolto e di relazione con altri strumenti e con le voci (solisti e coro);
– praticare adeguatamente la tecnica dell’improvvisazione e della composizione strumentale, vocale e della direzione di coro, soprattutto in vista della pratica musicale liturgica;
– conoscere e saper utilizzare i principali strumenti informatici nell'ambito della ricerca scienti‐fica di area musicologica, organologica e liturgica, nonché della gestione dell'informazione e della comunicazione;
– utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea, ol‐tre l'italiano, con riferimento anche ai lessici specialistici e disciplinari.
Sbocchi professionali
– Funzioni di organista presso basiliche, cattedrali, santuari o parrocchie; – attività concertistica solistica o attività musicale in collaborazione con cappelle o altre for‐
mazioni corali, anche da camera o sinfoniche; – ruolo di strumentista in formazioni da camera, sinfoniche o per il teatro musicale; – collaborazione con enti ecclesiastici e civili ai fini di un adeguato impiego del repertorio mu‐
sicale per la liturgia nel contesto celebrativo‐rituale e ai fini di un corretto sostegno delle as‐semblee celebranti;
– attività didattica presso le Scuole diocesane o regionali di musica sacra, oltre che presso scuole con curricula ad indirizzo musicale o i cui curricula prevedono insegnamenti afferenti la pratica dell’organo, del pianoforte e delle tastiere storiche;
– accesso all’insegnamento specialistico e alla ricerca scientifica in ambito accademico, in par‐ticolare circa l’analisi e l’indagine storico‐critica sulla produzione organistica, specie nell’ambito della produzione musicale liturgica e sacra;
– collaborazione con enti ecclesiastici e civili per la promozione e la valorizzazione del thesau‐
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rus musicae sacrae in ambito sacro extra‐liturgico, anche mediante l’organizzazione di ras‐segne ed eventi dedicati alla prassi del canto liturgico cristiano;
– esercizio di funzioni ad elevata responsabilità sia presso istituzioni culturali ecclesiali e civili sia presso istituti di conservazione pubblici e privati, specialmente per quanto attiene alla ca‐talogazione e all’archiviazione della musica organistica e per altri strumenti a tastiera;
– collaborazione specializzata con istituzioni e imprese operanti nell’ambito della produzione artistico‐musicale e dell’industria della musica;
– attività di livello superiore nel campo della comunicazione della divulgazione culturale e dell’intrattenimento, o nel quadro di attività editoriali tradizionali e multimediali (trascrizio‐ne, editing).
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D. Curriculum musicale-compositivo (Composizione sacra) CA15D01
Intende formare musicisti che padroneggino le tecniche compositive e i linguaggi musicali e siano in possesso di una corretta comprensione del proprio ruolo a servizio della liturgia, per una com‐petente espressione della fede celebrata e un efficace inserimento del linguaggio musicale stru‐mentale e vocale nel contesto celebrativo.
Mediante l'accostamento della tradizione musicale in tutte le sue espressioni antiche e moderne, l'analisi e l'apprendimento delle tecniche compositive storiche, e l’esercizio compositivo, gli allievi vengono guidati ad assimilare i differenti linguaggi musicali e a sviluppare le competenze storico‐stilistiche e linguistiche in campo melodico, ritmico, armonico, contrappuntistico, timbrico, non‐ché le competenze tecnico‐espressive relative all’uso della voce (solisti e ensembles corali) e di ogni organico strumentale in funzione di una piena padronanza degli stili compositivi e una perti‐nenza del loro uso.
Gli aspetti compositivi affrontati, che includono sia la realizzazione di opere originali, sia l’elaborazione, la trascrizione, l’arrangiamento e l’improvvisazione, sono affiancati dallo studio delle tecniche della comunicazione musicale in ambito liturgico ed extra‐liturgico e dalla cono‐scenza delle tecniche per la direzione di cori e di ensembles strumentali.
Accesso
Al corso si accede tramite esame di idoneità o test attitudinale finalizzati a determinare il livello di competenza nella Lettura della musica e nello Strumento (Pianoforte/Organo) posseduto dal candidato. Ai fini dell’accesso saranno inoltre valutate le eventuali certificazioni precedente‐mente conseguite dal candidato. Il compimento del ciclo di II livello (Inferiore) dei Corsi preac‐cademici (Strumenti a tastiera, Vocalità) o, in subordine, dei Corsi strutturati (Canto ambrosiano e gregoriano, Organo, Vocalità) garantisce il livello necessario richiesto.
Obiettivi formativi
I ciclo (Baccellierato)
Il primo ciclo ha durata sessennale. Al termine del ciclo, gli studenti devono: – avere acquisito competenze tecniche e culturali specifiche tali da consentire loro di realizza‐
re concretamente la propria idea artistica nel rispetto del contesto liturgico; – conoscere le principali tecniche e i linguaggi compositivi più rappresentativi di epoche stori‐
che differenti; – avere acquisito specifiche competenze nell’ambito della strumentazione, dell’orchestra‐
zione, della composizione, della trascrizione e dell’arrangiamento nonché della direzione di coro o di ensemble strumentale;
– avere sviluppato la capacità percettiva dell’udito e di memorizzazione e possedere adeguate tecniche di controllo posturale ed emozionale;
– 42 –
– possedere specifiche conoscenze relative ai modelli organizzativi, compositivi ed analitici della musica, alla loro evoluzione storica e alla loro interazione, nonché allo sviluppo storico della liturgia e alle relazioni fra musica e liturgia;
– avere una conoscenza approfondita degli aspetti stilistici, storici, estetici della musica in ge‐nerale e della musica sacra e liturgica in particolare, con speciale riferimento all'ambito compositivo.
– possedere adeguate competenze riferite all’ambito dell’improvvisazione. – conoscere e saper utilizzare i principali strumenti nell'ambito dell'informatica musicale e del‐
la comunicazione telematica; – essere in grado di utilizzare efficacemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua
dell'Unione Europea, oltre l'italiano, nell'ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali.
II ciclo (Licenza)
Il secondo ciclo ha durata quadriennale. Al termine del ciclo, gli studenti devono: – avere acquisito competenze specialistiche nell'analisi musicale e nella composizione in gra‐
do di potenziare la funzione creativa; – possedere strumenti culturali e metodologie appropriate per l’indagine e la ricerca
nell’ambito della teoria musicale e in generale dei fenomeni collegati al divenire della mate‐ria sonora;
– avere acquisito competenze specifiche nella trascrizione, elaborazione ed arrangiamento, oltre che dell'orchestrazione e della strumentazione moderna e contemporanea in funzione della produzione di area liturgica o sacra;
– possedere una conoscenza esaustiva dello sviluppo delle tecniche e dei linguaggi compositi‐vi di tutte le epoche storiche;
– possedere capacità di utilizzo delle nuove tecnologie di sintesi e di produzione del suono; – conoscere e saper utilizzare i principali strumenti informatici nell'ambito della ricerca scienti‐
fica di area musicologica e liturgica, nonché della gestione dell'informazione e della comuni‐cazione;
– utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea, ol‐tre l'italiano, con riferimento anche ai lessici specialistici e disciplinari.
Sbocchi professionali
– Attività autonoma di composizione musicale nell’ambito della produzione di ambito liturgi‐co e sacro;
– direzione di cappelle musicali afferenti a cattedrali, basiliche e santuari, con funzioni di Kapellmeister, oppure direzione di altri gruppi vocali ecclesiastici o civili, anche da camera o sinfonici;
– attività di organista presso basiliche, cattedrali, santuari o parrocchie; – attività di strumentista in formazioni da camera, sinfoniche o per il teatro musicale; – collaborazione specializzata (orchestratore, trascrittore, strumentatore) con istituzioni e
imprese operanti nell’ambito della produzione artistico‐musicale e dell’industria della musi‐ca;
– 43 –
– attività professionale di livello superiore (autore, consulente, direttore artistico) nel campo della comunicazione dell’informazione, della divulgazione culturale e dell’intrattenimento;
– contributi specializzati nel quadro di attività editoriali tradizionali e multimediali; – collaborazione con enti ecclesiastici e civili ai fini della promozione e dello sviluppo del re‐
pertorio musicale per la liturgia nel contesto celebrativo‐rituale; – collaborazione con enti ecclesiastici e civili per la promozione e la valorizzazione del thesau‐
rus musicae sacrae in ambito sacro extra‐liturgico, anche mediante l’organizzazione di ras‐segne ed eventi dedicati alla prassi del canto liturgico cristiano;
– attività didattica presso le Scuole diocesane o regionali di musica sacra, oltre che presso scuole con curricula ad indirizzo musicale o i cui curricula prevedono insegnamenti afferenti la composizione musicale;
– accesso all’insegnamento specialistico e alla ricerca scientifica in ambito accademico, in par‐ticolare circa l’analisi e l’indagine storico‐critica sulla composizione musicale;
– esercizio di funzioni ad elevata responsabilità sia presso istituzioni culturali ecclesiali e civili sia presso istituti di conservazione pubblici e privati, specialmente per quanto attiene alla ca‐talogazione e all’archiviazione dei materiali musicali.
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IMMATRICOLAZIONE
Per l'immatricolazione in qualità di studenti ordinari o straordinari è richiesta la presentazione di: a) domanda scritta al Preside di immatricolazione; b) certificati anagrafici di nascita, residenza, cittadinanza, stato di famiglia (per gli studenti
stranieri anche il permesso di soggiorno); c) certificato di battesimo, per gli studenti cattolici; d) lettera commendatizia del proprio ordinario (per gli ecclesiastici), del proprio superiore
(per i religiosi) o di un ecclesiastico (per i laici); e) originale del diploma di superamento dell'esame di Stato conclusivo dei corsi di studio di
scuola secondaria superiore (per gli studenti stranieri: originale del titolo finale degli studi secondari che nel paese d'origine consenta l'ammissione all'università. Il titolo dovrà essere presentato unitamente alla traduzione ufficiale in lingua italiana legalizzata dalla Rappre‐sentanza italiana competente per territorio e della dichiarazione consolare di valore in loco);
f) originali delle certificazioni relative alla formazione musicale di livello pre‐superiore (Teoria musicale, Solfeggio e dettato musicale, Vocalità e/o Strumento) rilasciate da istitu‐zione ufficiale del Paese di provenienza, se necessarie, ovvero le attestazioni relative ad altri requisiti previ richieste dai singoli curricula;
g) modello ISEE (per gli studenti stranieri: documentazione della situazione economica e patrimoniale del nucleo familiare certificata alle competenti autorità del Paese in cui i redditi sono stati prodotti tradotta in lingua italiana dalle rappresentanze diplomatiche italiane competenti per territorio);
h) ricevuta del versamento della prima rata delle tasse accademiche.
La valutazione del dossier di immatricolazione è riservata al Preside, che lo esamina perso‐nalmente o per mezzo di un’apposita commissione per verificare la sussistenza dei requisiti curricolari, disponendo, se necessario, eventuali prove di valutazione o modifiche del piano di studi.
Gli studenti straordinari non sono tenuti a presentare la documentazione prevista al punto e).
Per l'iscrizione al secondo anno e ai successivi agli studenti è richiesta la presentazione di: a) domanda scritta al Preside; b) certificati anagrafici di nascita, residenza, cittadinanza, stato di famiglia (per gli studenti
stranieri anche il permesso di soggiorno); c) modello ISEE (per gli studenti stranieri: documentazione certificata della situazione eco‐
nomica e patrimoniale del nucleo familiare); d) ricevuta del versamento della prima rata delle tasse accademiche.
L'iscrizione a cicli di studio successivi al primo richiede il possesso del titolo finale previsto per il ciclo precedente, ovvero un titolo equipollente.
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GRADI ACCADEMICI
L'Istituto conferisce i seguenti gradi accademici: a) il Baccalaureato, b) la Licenza, c) il Dottorato.
Il grado accademico di Baccalaureato si conferisce al termine del I ciclo di studi, e almeno dopo il III anno di studio.
Consegue il Baccalaureato lo studente che abbia superato con esito positivo tutti gli esami del I ciclo di studi.
Il grado accademico di Licenza si conferisce al termine del II ciclo di studi, e almeno dopo il V anno di studio (II dopo il conseguimento del Baccalaureato);
Consegue la Licenza lo studente che: – abbia precedentemente conseguito il Baccalaureato o un titolo equipollente; – abbia superato con esito positivo tutti gli esami del II ciclo; – presenti una dissertazione scritta pertinente all’indirizzo di studi prescelto, redatta in modo
originale sotto la guida di un relatore e ne sostenga la pubblica difesa.
Il grado accademico di Dottorato si conferisce al termine del III ciclo di studi, e almeno dopo il VII anno di studio (II dopo il conseguimento della Licenza).
Consegue il Dottorato lo studente che: – abbia precedentemente conseguito la Licenza o un titolo equipollente; – abbia superato con esito positivo tutti gli esami del III ciclo; – presenti una dissertazione scritta pertinente all’indirizzo di studi prescelto che realmente
conduca ad un progresso della scienza, elaborata sotto la guida di un docente e ne sostenga la pubblica difesa.
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INQUADRAMENTO DELLE CERTIFICAZIONI DI STUDIO
1 2 3 4 5 6 7 8
Formazione ministeriale FormaMi FLIP LOL
SALM
Alta formazione I II
Accademico I II III
Strutturato I II III
Preaccademico I II
Propedeutico I
4/5 6/8 Dipl. — LRSM FRSM
1/3 5 8 ACTL LCTL FCTL
1/3 4/5 6/8 ALCM LLCM FLCM
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RICONOSCIMENTO DEI TITOLI DI STUDIO Il Pontificio Istituto Ambrosiano di Musica Sacra (PIAMS), fondato nel 1931 dal card. Schuster e canonicamente eretto dalla S. Sede il 12 marzo 1940, è una istituzione universitaria mono‐disciplinare (ad instar facultatis), specializzata nell'ambito del canto ambrosiano, della musica sacra e della liturgia, abilitata al rilascio di gradi accademici con valore canonico e civile rico‐nosciuti in tutti i paesi con i quali la Sede Apostolica intrattiene relazioni diplomatiche. Il 30 settembre 2014, mediante decreto del Ministro dell’Interno, la Repubblica Italiana ne ha inoltre riconosciuto la personalità giuridica civile entro l’ordinamento nazionale italiano e, il 12 novembre 2014, è stato iscritto all’Anagrafe Nazionale delle Ricerche costituita presso il Ministero dell’Istruzione, dell'Università e della Ricerca.
In quanto istituzione ufficiale del sistema di istruzione superiore della Santa Sede – appar‐tenente allo Spazio europeo dell’istruzione superiore (EHEA) – in base all’art. 10 § 1 della legge 121/1985 il PIAMS opera liberamente in Italia rilasciando tutte le certificazioni di studio previste dall'ordinamento canonico. Per l’Italia, ai fini dell’accesso all’Istruzione superiore, al proseguimento degli studi universitari e del conseguimento di titoli universitari italiani i gradi accademici conseguiti presso il PIAMS sono riconosciuti con le modalità previste dalla legge 148/2002. Ai fini dell’accesso a posti di lavoro e dell’iscrizione ai Centri per l’impiego, della partecipazione a pubblici concorsi e provvedimenti connessi (attribuzioni di punteggio, progressioni in carriera, ecc.), dell’accesso al praticantato o al tirocinio post lauream, della partecipazione a selezioni per l’assegnazione di borse di studio o altre provvidenze pubbliche il riconoscimento è disciplinato dal decreto legislativo 165/2001, dalla legge 148/2002 e dal decreto del Presidente della Re‐pubblica 189/2009. Anche i diplomi, gli attestati e i certificati relativi ad attività formative non accademiche (corsi, stages, tirocini) frequentate presso il PIAMS sono conformi al Quadro europeo delle qualifiche (EQF) e sono riconosciuti in Italia secondo le modalità di legge (per il riconosci‐mento dei crediti CFU e la convalida degli esami: decreti ministeriali MIUR 509/1999 e 270/2004). Negli altri Paesi il riconoscimento avviene in base alla legislazione nazionale, secondo le Convenzioni internazionali e in conformità con i Concordati, i trattati o gli accordi tra la Santa Sede e singoli Stati/Governi nonché in base alle convenzioni stipulate dal PIAMS con le singole Istituzioni. In base alla direttiva ministeriale MIUR 90/2003, il PIAMS è soggetto qualificato per la forma‐zione del personale della scuola. Tutti i corsi e le attività appartenenti all'offerta formativa PIAMS rientrano pertanto nelle iniziative di formazione e aggiornamento dei docenti realiz‐zate da università e automaticamente riconosciute dall'amministrazione scolastica ai sensi del Contratto collettivo nazionale integrativo del comparto Scuola. La partecipazione a dette iniziative dà luogo ai relativi effetti contrattuali, giuridici ed economici per gli insegnanti di ogni ordine e grado.
Questo opuscolo ha carattere informativo e non ha valore contrattuale. Il PIAMS si riserva il diritto di introdurre modifiche sia sotto il profilo didattico sia amministrativo, anche ad anno accademico iniziato.
Aggiornamento: 11 giugno 2015 Tutti i diritti riservati.
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