d fr. Pietro Paolo bellezza - vocazionipadrepio.org · to della Chiesa di San Pio per pregare il...

4
editoriale www.vocazionipadrepio.org editoriale PASTORALE GIOVANILE VOCAZIONALE FRATI MINORI CAPPUCCINI PROVINCIA SANT’ANGELO E PADRE PIO - FOGGIA Web: www.vocazionipadrepio.org E-mail: [email protected] ANNO XVI Dicembre 2014 2 SENTIERO GIOVANE PASTORALE GIOVANILE - VOCAZIONALE - FRATI MINORI CAPPUCCINI - PROVINCIA “SANT’ANGELO E P. PIO”- FOGGIA fr. Pietro Paolo Sarracco Chiamati bellezza d alla Carissimi amici, com’è ormai consuetudine, in occasione del prossimo Santo Natale, torniamo a “bussa- re” alle vostre case per raccontarvi sempli- cemente il cammino che da pochi mesi ab- biamo intrapreso con diversi giovani. La tematica di quest’anno ha come titolo “Chiamati dalla/alla bellezza”, e vuol esse- re un percorso di riflessione sul valore della bellezza, ma in modo particolare sulla bel- lezza della “chiamata”. La scelta di questo tema è dovuta soprattutto dalle parole di Pa- pa Francesco che, nell’esortazione apostolica Evangelii gaudium, ci ricorda che “credere in [Cristo] e seguirlo non è solamente una co- sa vera e giusta, ma anche bella, capace di col- mare la vita di un nuovo splendore e di una gio- ia profonda, anche in mezzo alle prove”(n. 167). Pertanto, bellezza e chiamata sono due binomi im- prescindibili che devono accompagnare la fede in Cristo di ogni cristiano. Ma come si fa a riconoscere la bellezza? E soprattutto, la bellezza della chiamata? Per cercare di comprendere que- sto, dobbiamo fare un bel passo indietro, fino ad arrivare al- le origini della creazione. Nei primi capitoli della Genesi viene raccontato come Dio, nella sua totale libertà, volle creare tutto ciò che oggi è presente. Questa creazione durò, simbolicamente, sette gior- ni e alla fine di ogni giorno Dio vedeva che era “cosa buona”. Lo stesso uomo, che fu creato a sua immagine e somiglianza, lo considerò “cosa molto buona”. Pertanto, l’origine della bellezza è strettamente collegata a un progetto di bontà. Un proget- to che Dio non ci tiene nascosto o “passivi”, ma anzi ci chiama a farne parte attraverso la vita: “Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra” (Gen 1, 28). Quindi l’espressione più sublime della bellezza è la vita e, in modo particolare, il donare la vita. Da qui, il senso stesso della “bellezza della chiamata”: Dio ci dona la vita e in ognuno di noi pone un “disegno”, che noi dobbiamo colorare attraverso il nostro “SI”. Per farne, poi, un “capolavoro” sappiamo bene chi imitare: il “fiat” di Maria, che è l’esempio più sublime che ci sia, in quanto, nella sua umiltà e semplicità, seppe abbandonarsi al progetto divino che, an- cora oggi trasforma la vita di ognuno di noi, ed è la nascita di Gesù, Salvatore dell’umanità. L’augurio che vi vogliamo rivolgere per questo Santo Natale è proprio questo: lasciatevi trasfor- mare dalla bellezza di Dio che torna a splendere nella vita di ognuno di noi!

Transcript of d fr. Pietro Paolo bellezza - vocazionipadrepio.org · to della Chiesa di San Pio per pregare il...

edito

riale

ww

w.v

oca

zio

nip

ad

rep

io.o

rged

itoria

le

PASTORALE GIOVANILE VOCAZIONALE FRATI MINORI CAPPUCCINI PROVINCIA SANT’ANGELO E PADRE PIO - FOGGIA

web: www.vocazionipadrepio.org E-mail: [email protected]

ANN

O X

VID

icem

bre

2014

2

SENTIERO GIOVANEPASTORALE GIOVANILE - VOCAZIONALE - FRATI MINORI CAPPUCCINI - PROVINCIA “SANT’ANGELO E P. PIO”- FOGGIA

fr.

Piet

ro P

aolo

Sar

racc

o Chiamatibellezzadalla

Carissimi amici,com’è ormai consuetudine, in occasione del prossimo Santo Natale, torniamo a “bussa-re” alle vostre case per raccontarvi sempli-cemente il cammino che da pochi mesi ab-biamo intrapreso con diversi giovani. La tematica di quest’anno ha come titolo “Chiamati dalla/alla bellezza”, e vuol esse-re un percorso di riflessione sul valore della bellezza, ma in modo particolare sulla bel-lezza della “chiamata”. La scelta di questo tema è dovuta soprattutto dalle parole di Pa-pa Francesco che, nell’esortazione apostolica Evangelii gaudium, ci ricorda che “credere in [Cristo] e seguirlo non è solamente una co-sa vera e giusta, ma anche bella, capace di col-mare la vita di un nuovo splendore e di una gio-ia profonda, anche in mezzo alle prove”(n. 167). Pertanto, bellezza e chiamata sono due binomi im-prescindibili che devono accompagnare la fede in Cristo di ogni cristiano.Ma come si fa a riconoscere la bellezza? E soprattutto, la bellezza della chiamata? Per cercare di comprendere que-sto, dobbiamo fare un bel passo indietro, fino ad arrivare al-le origini della creazione. Nei primi capitoli della Genesi viene raccontato come Dio, nella sua totale libertà, volle creare tutto ciò che oggi è presente. Questa creazione durò, simbolicamente, sette gior-ni e alla fine di ogni giorno Dio vedeva che era “cosa buona”.Lo stesso uomo, che fu creato a sua immagine e somiglianza, lo considerò “cosa molto buona”.Pertanto, l’origine della bellezza è strettamente collegata a un progetto di bontà. Un proget-to che Dio non ci tiene nascosto o “passivi”, ma anzi ci chiama a farne parte attraverso la vita: “Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra” (Gen 1, 28).Quindi l’espressione più sublime della bellezza è la vita e, in modo particolare, il donare la vita. Da qui, il senso stesso della “bellezza della chiamata”: Dio ci dona la vita e in ognuno di noi pone un “disegno”, che noi dobbiamo colorare attraverso il nostro “SI”. Per farne, poi, un “capolavoro” sappiamo bene chi imitare: il “fiat” di Maria, che è l’esempio più sublime che ci sia, in quanto, nella sua umiltà e semplicità, seppe abbandonarsi al progetto divino che, an-cora oggi trasforma la vita di ognuno di noi, ed è la nascita di Gesù, Salvatore dell’umanità.L’augurio che vi vogliamo rivolgere per questo Santo Natale è proprio questo: lasciatevi trasfor-mare dalla bellezza di Dio che torna a splendere nella vita di ognuno di noi!

edito

riale

SENTIERO GIOVANE

Giuseppe Perrone

Stefano Ricciardi

Il primo weekend vocazionale dell’anno 2014/2015, si è svol-to a “Casa Maria Pyle” a San Giovanni Rotondo (FG) nei giorni 19-20 ottobre. La prima fase, come consuetudine, è

stata dedicata ai saluti e alle presentazioni. Il gruppo costituito da ragazzi in fase di discernimento e ragazzi dell’accoglienza del Convento di San Marco la Catola, ha accolto la testimonianza di fr. Fortunato Grottola, il quale, attraverso delle lettere di San Pio rivolte a giovani impegnati in un cammino vocazionale, ha sot-tolineato l'importanza della ricerca continua e paziente della vo-lontà di Dio nella vita di ogni giorno. Dopo un momento di con-fronto e condivisione con fr. Maurizio Placentino e fr. Giuseppe Buenza, i ragazzi hanno cenato, proseguendo la serata sul sagra-to della Chiesa di San Pio per pregare il Santo Rosario insieme al popolo di Dio. La mattina seguente, il gruppo ha partecipato alla Santa Messa nel Monastero delle Clarisse di San Giovanni Rotondo, dove ha avuto la possibilità di ascoltare una breve te-stimonianza vocazionale di due postulanti Clarisse. Tornando a “Casa Maria Pyle”, i ragazzi hanno pranzato e nel pomerig-gio sono partiti per far ritorno a casa.

LA rIcercADeLL’AmOreIN crIStO

“QuANtO SeI DISPOStOA SPeNDere?”

Il 15 e il 16 novembre presso il convento dei Frati Cap-puccini di Serracapriola si è tenuto il secondo appun-tamento vocazionale. Ci siamo ritrovati nove ragazzi di

cui cinque “weekendisti” e quattro che si trovano nella ca-sa di accoglienza di S. Marco La Catola, insieme a sette frati.Appena finito il momento dell’incontro e della conoscenza della fraternità locale, ci siamo riuniti per iniziare il primo mo-mento del weekend: la catechesi.

Padre Luciano Lotti ci ha guidato in una bella riflessione sulla la Lettera ai Filippesi di S. Paolo Apostolo con alcuni appro-fondimenti legati alla spiritualità di S. Francesco e S. Pio. In particolare, ci ha illustrato come la Lettera ai Filippesi si pos-sa dividere idealmente in due parti: la prima riguarda tutte le attenzioni e le preoccupazioni paterne di S. Paolo nei con-fronti della comunità di Filippi; mentre la seconda è un invito all'adesione piena al vangelo. Padre Luciano ci ha fatto ve-dere nei versetti 5-8 del capitolo 2 le tappe di ogni cammi-no vocazionale: l'esperienza di sentirsi amati da Dio; risco-prirsi chiamati per nome; e di vedere e desiderare la bellez-za che viene da Dio.

edito

riale

Antonio Gabrielli

”GESù, FISSAToLo, lo amò”

Il giorno 29 Novembre, festa dei santi francescani, come di consue-to, è stato celebrato il rito della

consegna del Tau ai postulanti delle Province Religiose del Sud Italia, riuni-te nella collaborazione CIFIS. Il rito si è svolto nella chiesa del convento S. Fe-lice da Cantalice di Cava de’ Tirreni, dove, dal 30 settembre, i 12 postulanti stanno vivendo l’esperienza di vita fra-terna per discernere la volontà del Si-gnore, con l’aiuto del maestro fr. Ange-lo Ruocco e del vicemaestro fr. Rufino Cagnazzo. Ricevendo il Tau, i postulan-ti hanno ufficializzato la loro richiesta di seguire le orme di Gesù Cristo nell’or-dine dei Frati Minori Cappuccini, chie-dendo ai frati di imparare a pregare ed attuare una vera conversione e renden-dosi disponibili ad essere educati a vi-vere in fraternità con pazienza e letizia.La consegna è avvenuta all’interno del-la liturgia dell’ora Sesta, celebrata alle ore 11.00, alla presenza dei Ministri del-le Province di Napoli, fr. Leonardo Fran-zese, e della Puglia, fr. Piergiorgio Tane-burgo, e del Vicario della Provincia di S. Angelo e Padre Pio, fr. Francesco Lan-gi, di altri confratelli delle stesse provin-ce e presieduta da fr. Tanios Rizk, Cu-

stode della Custodia del Vicino orien-te (che da quest’anno collabora con la Cifis), in un clima semplice e familia-re. Dopo la salmodia, cantata anche in arabo ( vista la presenza di 2 postulan-ti provenienti dalla Siria e dal Libano ), momento importante è stata la lettura dell’episodio del Vangelo di Marco (10, 17-21) riguardante la chiamata del gio-vane ricco e dell’episodio della chiama-ta di Francesco dinnanzi al crocifisso di S. Damiano, tratto dalla vita seconda di Tommaso da Celano (FF 573). Queste due letture spiegano l’importanza del Tau nell’esperienza spirituale francesca-na: non solo ricorda la Croce di Cristo ma rappresenta anche il sigillo di appar-tenenza a Lui, in quanto indica la pre-senza dello sguardo amorevole su di noi con il quale Cristo ci custodisce e ci invi-ta a seguirlo. Ricevendolo, i postulanti hanno deciso di aderire alla salvezza di Cristo che passa attraverso la Sua Cro-ce, intraprendendo un cammino di con-versione permanente e di espropriazio-ne della propria volontà, per accoglie-re quella di Dio e per rendersi disponibi-li ai fratelli che Dio stesso pone accanto: portare il Tau significa farsi poveri in spi-rito, come Francesco d’Assisi.

Al termine delle letture, dopo una bre-ve riflessione del presidente, i rispetti-vi Padri Provinciali hanno consegnato ai postulanti il Tau e le fonti francescane, in un momento ricco di emozione, chia-mando per nome i candidati: Elias Alkaii e Ward Looksa dal Vicino oriente; An-tonio Gabrielli, Claudio Ricci, Matteo Lamparella, Antonio Palladino e France-sco Bottalico dalla Provincia di S. Ange-lo e Padre Pio; Paolo Elettrico, Giovanni Cinefra e Pietro De Simini dalle Puglie; Antonio Tirone e Roberto Carfagna dal-la Provincia Religiosa di Napoli. Dopo la consegna, tutti i presenti, pri-ma di ricevere la solenne benedizione, hanno affidato a Maria Santissima la propria vocazione. Al termine della li-turgia tutti i frati e i postulanti hanno condiviso il pranzo in un clima di festa, secondo lo stile francescano, fatto di semplicità e letizia.

Tutto questo cammino, ci ha spiegato Padre Lucia-no, deve diventare vita, scelte concrete. Pertanto, la vera domanda è: “Quanto sei disposto a spende-re?”. Una domanda semplice, ma allo stesso tem-po provocatoria, sulla quale abbiamo potuto riflet-tere nei momenti di silenzio e di tempo personale. Nella seconda parte del pomeriggio, dopo un tem-po di silenzio datoci per poter riflettere sulla bellez-za di quello che il Signore ci dona e vuole affidare ad ognuno di noi, ci siamo ritrovati insieme per un momento di preghiera dinanzi a Gesù Eucaristia. Dopo la preghiera abbiamo avuto la cena, anch’es-sa momento di incontro e di conoscenza secondo la più sincera tradizione cappuccina. La serata, in-fine, è stata trascorsa in fraternità intorno al ca-mino acceso.La domenica è iniziata con la Celebrazione Eucari-stica del mattino che abbiamo avuto la gioia di ce-lebrare con gli abitanti di Serracapriola. Poi, dopo una breve visita al paese, siamo rientrati per vive-re un momento di condivisione, nel quale abbia-mo riflettuto tutti insieme su ciò che il Signore ha consegnato ad ognuno di noi in questa bella e in-tensa esperienza. Con il pranzo e la foto di gruppo finale, il weekend si è concluso con il momento dei saluti e del ritor-no a casa e alla quotidianità, ma con il proposito di portare nel cuore questi bei giorni in modo che, quanto prima, possano portare frutto.

web: www.vocazionipadrepio.org E-mail: [email protected]

Periodico di informazione a cura del Servizio di Pastorale Giovanile - Vocazionale › Frati Minori Cappuccini, Provincia “Sant’Angelo e Padre Pio” - Foggia › Convento Frati Minori Cappuccini, 71013 San Giovanni Rotondo (Fg). Aut. Tribunale di Foggia n. 12/99. Direttore responsabile, direttore editoriale e responsabile del trattamento dei dati personali: Fr. Maurizio Placentino.

Hanno collaborato a questo numero: fr. Pietro Paolo Sarracco, fr. Maurizio Placentino, Antonio Gabrielli, Giuseppe Perrone, Stefano Ricciardi. Stampa: Grafiche GRILLI SRL - FoGGIa

fr. Maurizio Placentino

Preadolescenti 13 - 14 Dicembre 2014

14 - 15 Marzo 2015

Festa dei Ministranti

12 Aprile 2015

anno20142015 ocazionali eek-endVV eek-endVV ocazionali

Giovani 24 - 25 Gennaio 2015

21 - 22 Febbraio 2015

17 - 19 Aprile 2015

30 Maggio - 2 Giugno 2015, Assisi

Adolescenti 22 Dicembre 2014, ritiro di Avvento

25 - 27 Aprile 2015, Assisi

con l'arrivo del prossimo Natale sarà possibile, per i pellegrini che si recano a San Giovanni Rotondo, nei luoghi di

Padre Pio, visitare la mostra vocazionale che sarà installata in maniera permanente nei lo-cali che si trovano nelle vicinanze della nuova cripta del santuario.L’iniziativa nasce dal desiderio dei frati cap-puccini di offrire un luogo e un momento di riflessione soprattutto per i giovani.La mostra, ideata dai responsabili della Pa-storale Giovanile-Vocazionale della provincia di Sant’Angelo e Padre Pio-Foggia dei Frati Minori Cappuccini e dai giovani della casa di Accoglienza Vocazionale, è costituita da do-dici pannelli che vogliono offrire l’occasione di rallentare il passo della visita dei giovani pellegrini e dar loro la possibilità di metter-si in ascolto della storia di Francesco e Chiara d’Assisi, di Pio da Pietrelcina, di diversi santi che hanno offerto a Dio la loro giovane vita, e di prendere visione del percorso vocazio-nale che i Frati Cappuccini offrono ai giovani.I pannelli della mostra sono storie racconta-te con immagini e con parole, cioè con testi che, in maniera molto sintetica, sottolineano

le tappe che hanno segnato il cammino di questi nostri fratelli santi e che sono uno stimolo e un confronto per il cammino di tutti i cristiani, soprattutto dei più giova-ni che spesso si confrontano con doman-de, con situazioni e con percorsi interiori a volte non chiari o che producono la fa-mosa “crisi” che è occasione per cresce-re, se vissuta con i giusti aiuti.Le foto che descrivono la vita dei frati e il percorso vocazionale sono tutte frutto delle macchine fotografiche dei frati, so-no cioè momenti di vita reale, riprendo-no i momenti quotidiani e semplici ma anche gli eventi che segnano la vita e il percorso dei giovani, i giovani per i qua-li voi pregate e che voi accompagnate con il vostro affetto.Chiediamo al Signore la benedizione per questa iniziativa perché possa es-sere suo strumento per raggiungere il cuore di quanti lo cercano. La sua be-nedizione scenda anche su voi bene-fattori e su tutti coloro che hanno con-tribuito alla realizzazione di questo pic-colo segno.

mOStrAVOcAzIONALeNeL SANtuArIO DI P.PIO