Cs grig 10 feb '15 i persecutori delle volpi di selvazzano sono a caccia di guai

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COMUNICATO STAMPA GRUPPO DI INTERVENTO GIURIDICO VENETO 10 FEB. ‘15 I PERSECUTORI DELLE VOLPI DI SELVAZZANO SONO A CACCIA DI GUAI Non c’è pace per la famiglia di Volpi che ha trovato casa presso l’ex discarica di via Bressan a Selvazzano Dentro (PD). L'area del canile sanitario dell'Ulss 16 di via Bressan è di proprietà del Comune di Selvazzano ed è ceduta in diritto di superficie all'Ulss. Il Comune mantiene la proprietà esclusiva dell'area a nord (ex discarica) individuata dai mappali catastali 261-263. Nel corso del tempo l’ex discarica, forse attiva fina a una cinquantina d’anni fa, grazie alla capacità di rinnovamento e rigenerazione della Natura, è stata colonizzata da molte piante e progressivamente ricoperta da vegetazione. Paradossalmente, proprio grazie all’intricata copertura vegetat iva costituita da grandi alberi, arbusti e piante suffruticose, l’ex discarica è divenuta un luogo più ospitale per le specie animali di quanto non lo sia la campagna veneta circostante, continuamente manomessa, coltivata intensivamente, spianata, privata negli anni di ogni siepe campestre, fascia tampone boscata o frangivento, fino a creare condizioni di invivibilità per gli animali. Proprio nell’area dell’ex discarica di Selvazzano si è rifugiata una famigliola di Volpi. Nel febbraio 2014 un gruppo di bracconieri, tuttora rimasti pubblicamente innominati e impuniti, venuto a conoscenza della Volpi ha fatto irruzione nella piccola oasi di pace massacrando tutte le Volpi, o quasi. Una coppia di animali superstiti ha provato nel tempo a ricostituire un piccolo nucleo. Pochi giorni fa, ad inizio febbraio 2015, alcuni attivisti del GrIG e del CPP hanno notato e documentato la creazione di ampi camminamenti tra Rovi e arbusti, nell’area dell’ex discarica, operati con uno sminuzzature collegato ad un trattore, nel tentativo di stanare nuovamente le Volpi con la sanguinosa e violenta pratica della “caccia in tana” che comporta anche l’impiego di cani per scovare e dilaniare le volpi. Il GrIG prende atto malvolentieri che con DGP n. 70 del 20-05-2013 la Provincia di Padova ha approvato Piano di Controllo numerico della volpe nelle zone di ripopolamento e cattura per il triennio 2013-2016 per il quale l’ISPRA con nota del 13-03-2013 prot. 11810 ha espresso parere favorevole.

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Non c’è pace per la famiglia di Volpi che ha trovato casa presso l’ex discarica di via Bressan a Selvazzano Dentro (PD). Nel febbraio 2014 un gruppo di bracconieri, tuttora rimasti pubblicamente innominati e impuniti, venuto a conoscenza della Volpi ha fatto irruzione nella piccola oasi di pace massacrando le Volpi.

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COMUNICATO STAMPA GRUPPO DI INTERVENTO GIURIDICO – VENETO 10 FEB. ‘15

I PERSECUTORI DELLE VOLPI DI SELVAZZANO

SONO A CACCIA DI GUAI

Non c’è pace per la famiglia di Volpi che ha trovato casa presso l’ex discarica di via Bressan a Selvazzano

Dentro (PD).

L'area del canile sanitario dell'Ulss 16 di via Bressan è di proprietà del Comune di Selvazzano ed è ceduta in

diritto di superficie all'Ulss. Il Comune mantiene la proprietà esclusiva dell'area a nord (ex discarica)

individuata dai mappali catastali 261-263.

Nel corso del tempo l’ex discarica, forse attiva fina a una cinquantina d’anni fa, grazie alla capacità di

rinnovamento e rigenerazione della Natura, è stata colonizzata da molte piante e progressivamente

ricoperta da vegetazione.

Paradossalmente, proprio grazie all’intricata copertura vegetativa costituita da grandi alberi, arbusti e piante

suffruticose, l’ex discarica è divenuta un luogo più ospitale per le specie animali di quanto non lo sia la

campagna veneta circostante, continuamente manomessa, coltivata intensivamente, spianata, privata

negli anni di ogni siepe campestre, fascia tampone boscata o frangivento, fino a creare condizioni di

invivibilità per gli animali.

Proprio nell’area dell’ex discarica di Selvazzano si è rifugiata una famigliola di Volpi.

Nel febbraio 2014 un gruppo di bracconieri, tuttora rimasti pubblicamente innominati e impuniti, venuto a

conoscenza della Volpi ha fatto irruzione nella piccola oasi di pace massacrando tutte le Volpi, o quasi.

Una coppia di animali superstiti ha provato nel tempo a ricostituire un piccolo nucleo.

Pochi giorni fa, ad inizio febbraio 2015, alcuni attivisti del GrIG e del CPP hanno notato e documentato la

creazione di ampi camminamenti tra Rovi e arbusti, nell’area dell’ex discarica, operati con uno

sminuzzature collegato ad un trattore, nel tentativo di stanare nuovamente le Volpi con la sanguinosa e

violenta pratica della “caccia in tana” che comporta anche l’impiego di cani per scovare e dilaniare le volpi.

Il GrIG prende atto malvolentieri che con DGP n. 70 del 20-05-2013 la Provincia di Padova ha approvato

Piano di Controllo numerico della volpe nelle zone di ripopolamento e cattura per il triennio 2013-2016 per il

quale l’ISPRA con nota del 13-03-2013 prot. 11810 ha espresso parere favorevole.

Tuttavia l’uccisione delle volpi al di fuori della stagione venatoria (terminata il 31 gennaio 2015) e al di fuori

delle ZRC (zone di ripopolamento e cattura) è consentita a breve distanza dal confine delle stesse, entro una

distanza massima di 500 metri, e solo in via eccezionale.

L’ex discarica di Selvazzano non presenta queste caratteristiche in quanto non è prossima ad una

ZRC.

Il 13 ottobre 2014 è stato proclamato il nuovo Presidente della Provincia di Padova, Enoch Soranzo, che

guarda caso è anche sindaco di Selvazzano Dentro.

E’ molto sgradito prendere atto che, al di là delle turnazioni elettorali, c’è una totale continuità nel

dare sempre sollecitamente corso a riti crudeli quanto inutili (Decreto del Presidente della Provincia di

Padova N° 108/2015 del 20/01/2015), come la caccia in tana alla volpe e gli abbattimenti con fucile a canna

liscia e perfino rigata, tanto più che la letteratura scientifica più aggiornata (vds. Colombi D., Roppa F.,

Multinelli F., Zanetti M., La Volpe. Aspetti ecologici, biologici, e gestionali in Friuli Venezia Giulia, Udine,

2009) ritiene controproducente per gli equilibri ecologici una simile caccia.

Scrive Annamaria Manzoni, psicologa e psicoterapeuta, sulla copertina del libro “Sulla cattiva strada”:

“Non si confonda ciò che è lecito con ciò che è giusto, perché l’ingiustizia resta tale anche se regolata da

tutte le leggi di questo pianeta.”

Chiunque torni a perseguitare le volpi dell’ex discarica di Selvazzano troverà gli attivisti del GrIG e del CPP

ad attenderlo.

Chiunque sia a conoscenza di fatti ed elementi utili per risalire ai nomi dei bracconieri e ricostruire la

dinamica del massacro delle volpi di Selvazzano può contattare il GrIG e il CPP agli indirizzi mail

[email protected] e [email protected] o telefonare al numero 349/3146642 (no mitomani

e no perditempo).

Gruppo di Intervento Giuridico – Veneto

Foto delle volpi massacrate nel febbraio 2014 dai bracconieri

La pianura desolata e desolante e i pochi alberi e arbusti superstiti della ex discarica

I tentativi di stanare le volpi rifugiatesi nella ex discarica di Selvazzano

I passaggi delle volpi tra le piante della ex discarica

I mappali catastali 261-263 individuano l’area della ex discarica di Selvazzano