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CRV – FIR

CRITERI METODOLOGICI E CONTENUTI DELLA PRIMA FORMAZIONE

Padova 14 novembre 2013

Giorgio Sbrocco

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Obiettivo strategico: Insegnare a giocare a rugby

Variabile culturale: pratica sportiva assente dalle scuole, mono disciplinarietà diffusa, rugby poco conosciuto

ATTENZIONE: modalità di insegnamento/trasmissione che funzionano in XY NON è detto che siano adatte alla ns situazione (NZ/Italia; Città/campagna…)

Variabili oggettive Corredo motorio di base (stili di vita) Conoscenza indiretta del gioco (immagine) Qualità motoria media dei soggetti che accedono alla fase di

prima formazione rugby

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RIFERIMENTI RIFERIMENTO PRIMARIO NELLA FASE DI AVVIO DEGLI

APPRENDIMENTI (dopo aver imparato come si segna la meta)

Rapporto 1 c 1 (progetto individuale) Aspetti da enfatizzare (key points) Il contatto è vantaggioso per chi difende/non ha la palla La palla a terra è un possesso più facilmente contendibile La prima abilità tecnica da sviluppare è la corsa Il primo gesto tecnico da “insegnare/imporre” è la palla

portata a due mani

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COMPORTAMENTII principi discendono dal giocoAvanzo perché voglio portare la palla verso la metaAvanzo perché voglio “portare” la palla lontano dalla mia metaSostengo perché voglio contribuire a portare la palla verso la metaSostengo perché voglio contribuire a portare la palla lontano dalla metaLo faccio a un’intensità superiore a quella del mio avversarioLo faccio per un tempo il più possibile lungo e non spezzato

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Il PRINCIPIO DI UTILITA’ DI INTERVENTO…discende dalla prima elementare comprensione del gioco

FASE 1Vado dove è la palla per prenderla e giocare secondo i principi (palla come centro di interesse prevalente)Acquisisco in maniera grezza il concetto di fronte/fuori gioco/linea del vantaggio

FASE 2Vado dove non è la palla per problemi di tipo affettivoVado dove non è la palla per perché ritengo di poter essere più efficace/utile lontano da essa

FASE 3Vado dove è la palla o lontano da essa in base alle scelte operate dai miei compagni, alla mia posizione rispetto al pallone e al comportamento probabile degli avversari…

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RIFERIMENTI COMUNI DALLA FASE 3 SI GENERA LA TEORIA/PRASSI DEI

RIFERIMENTI COMUNI Il procedimento di scoperta/comprensione del gioco avviene

secondo la procedura OSSERVARE – REGISTRARE – COMPARARE –

ANALIZZARE – ELABORARE UNA RISPOSTA – RISPONDERE

@@@@@@@@@@ COMPARARE: mettere in relazione quanto osservato con

quanto già visto/vissuto

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IMPORTANZA DEL «VISSUTO» CONCETTO DI VISSUTO SPORTIVO: l’insieme delle

sollecitazioni motorie, delle esperienze procedurali e delle situazioni in cui si è stati coinvolti nel tempo.

IL VISSUTO E’ PRIMA DI TUTTO: QUANTITA’ (delle sollecitazioni subite, delle esperienze viste, osservata e vissute)

Più vasto sarà il VISSUTO INDIVIDUALE più è probabile che le risposte siano efficaci

NOTA BENE: La collaborazione è un punto d’arrivo, NON di partenza

 

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Abilita tecniche individuali (ati) QUANDO INSERIRE LAVORI PER L’APPRENDIMENTO DI

SPECIFICHE PROCEDURE MOTORIE (ati – abilità tecniche individuali)?

QUANDO LA MANCANZA DI TALI SPECIFICHE COMPETENZE E’ (per certo!) LA PRINCIPALE REGIONE DELL’INEFFICACIA DEL COMPORTAMENTO OSSERVATO

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IL FORMATORE ADDETTI ALLA PRIMA FORMAZIONE: inducono

competenze (saper fare) attraverso la messa in atto di meccanismi di partecipazione diretta all’elaborazione dei comportamenti adottati (perché hai fatto?…)

@@@@@@@@@@@ Teoria della NOVITA’ ACQUISIBILE Incontrare problemi e provare a risolverli Mai soluzioni prima dei quesiti

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LA SEDUTA DI ALLENAMENTO Durata – 60’ Ritmo elevato

Prevalenza di situazioni Riproduttive (spazio/numero=4)

Situazioni Riconoscibili (spazio/numero diverso da 4)

Situazioni Replicabili (gioco a ranghi completi)

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TIPOLOGIA DEI CONTENUTI Rapporto ritmo gara (RG)/ ritmo istruente (RIS) sempre > 1 Nella prima formazione > 3 RG = 3 RIS Rapporto ritmo gara (RG)/fase verbale (FV) sempre > 6 Nella prima formazione > 10 RG = 10 FV

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PER MIGLIORARE… FAVORIRE LA MULTIDISCILINARIETA’Ginnastica artistica, pallamano, pallacanestro, lanci, salti

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