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1CRUSNOTIZIE 2020

iao a tutti! Con questo mioprimo intervento desiderofarvi un breve riassunto del

difficile anno trascorso. Partiamo dalla metà di agosto2020, quando, in tutta sicurezza econ le adeguate misure anti Covid,siamo riusciti a organizzare l’assem-blea elettiva dei soci. In tale occa-sione, Mario ha dovuto lasciare lacarica di presidente a causa degliimpegni lavorativi che non gli per-mettono più di seguire tutte le atti-vità e la burocrazia della società.Tale importante carica è stata asse-gnata a me per i prossimi tre anni.Ne sono molto onorato! Come prima cosa desidero ringra-ziare Mario per questi cinque annialla guida del Crus. Con Mario etutto lo staff del Lagarina CrusTeam siamo riusciti a far crescere lasocietà, mettendo in piedi nuoveiniziative, come il Trail, Datemiqualcosa da lanciare, Arge Alp, ecc.Insieme abbiamo affrontato e su-perato diverse difficoltà; lavorarecon Mario, oltre che un piacere, èmolto costruttivo e formativo,quindi, Grazie ancora, Mario! Ulti-ma cosa su Mario: fortunatamentenon ci lascia ma rimane con noi co-me membro del Direttivo. Ed eccoci al nuovo Direttivo, che

vede conferme di figure storiche,che hanno dato e tuttora dannotanto alla società (Claudio Pedri,Giovanna Sguaizer, Fabio Regaiol-li, Elisa Parisi, Federica Scrinzi,Claudio Scrinzi, Fulvio Viesi, MarioIgnazzito e Marco Mazzalai), e an-che delle new entry (Mauro Dalla-costa, Giovanni Gasperi e GiorgioSartori). In queste nuova avventura sarò an-che affiancato da una “quota rosa”,che in questi anni ha dato moltodel suo tempo e delle sue energieal Lagarina Crus Team: Sonia Pom-permaier, nuova vice presidenteche, come il sottoscritto, ha iniziatola sua collaborazione con la societàa partire dal vecchio “Gruppo geni-tori”.Passiamo a parlare dell’attività. Asettembre sono iniziati – sempre insicurezza e con le dovute misureanti Covid – i GiocaSport per i piùpiccoli, e i vari corsi per i più gran-dicelli, con un’ottima partecipazio-ne di bambini e ragazzi, grazie an-che a un ottimo team di allenatori,(Stefania, Andrea, Michele, Valen-tina, Elena e Francesca), coordinatida una super-capitana: la nostragrande Silvia Pedri.Con la pandemia in corso non èstato facile organizzare l’attività, mai nostri allenatori si sono dati da fa-re per mantenere i nostri atleti informa e pronti per le future com-petizioni, nonché “legati” alla no-stra società.Con un grande sforzo collettivosiamo riusciti a organizzare gli alle-namenti all’aperto per i vari gruppi,e quelli in palestra per i più piccoli;questo fino all’ultimo lockdown.Poi i nostri allenatori hanno conti-nuato con la modalità online, cheha riscosso un grande successo eha visto la partecipazione di moltigiovani atleti, nonché graditi com-plimenti da parte dei genitori. Per il settore mezzofondo, invece,Claudio e Michele hanno allenato econtinuano ad allenare gli atletinella penombra del piazzale dellascuola.Un numero considerevole di ragaz-

zi e ragazze di diverse età si allenainvece in autonomia, con indicazio-ni personalizzate da parte dei loroallenatori. Il gruppo allenato da Tiziana, dopola chiusura delle palestre, è passatoad allenarsi presso lo Stadio Quer-cia, nonostante il freddo invernale. Per quanto riguarda il settore velo-cità gli allenamenti sono continuatiin sicurezza, con la supervisione diSilvano. Anche nel settore Master (gruppoMasterinsieme) gli allenamenti so-no continuati, coordinati da Clau-dio. Causa pandemia il settore lanci si èdovuto fermato, ma speriamo che abreve ci sia la ripresa, con lo spiritocombattivo che ha sempre contrad-distinto questo forte gruppo.Quanto descritto finora è statopossibile anche grazie all’impegnodel Direttivo, che ha pensato di au-mentare il numero di allenatori neivari gruppi, per offrire un aiuto inpiù, vista la situazione attuale e delprossimo futuro. Con l’aiuto di tuttiabbiamo trovato persone giovanicon voglia di fare, e persone pro-fessionalmente preparate e conesperienza di allenamento in diver-se discipline sportive. La varietà diallenatori ed esperienze ha portatovalore aggiunto al Lagarina CrusTeam che si dimostra, ancora unavolta, una società aperta.Per concludere, porgo a tutti i mieipiù sentiti auguri, con la speranzache il 2021 ci permetta la libertà chelo sport merita.

Andrea PerghemPresidente Lagarina Crus Team

Vi lascio con una frase che mi haparticolarmente colpito, tratta daRun, like never before:

Pioggia, freddo, vento, neve.Il fango, le salite,il buio della sera,

lo slalom sui marciapiedi.Un runner non si ferma mai

ci mette l’anima,e continua a correre.

Andrea Perghem

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nno 2020: un anno da di-menticare? No, non do-vrà essere un anno da di-

menticare, ma da tenere bene amente per le tante vittime, per lesofferenze di tanta gente e perle difficoltà che tutti hanno vis-suto. Quanto trascorso in que-sto difficile periodo ci deve al-meno insegnare che le condi-zioni di vita non sono tutte nel-le nostre mani, anzi.Buon 2021 ai giovanissimi. So-no accorsi in moltissimi a par-tecipare ai corsi che ogni annovengono organizzati nel polo scolastico di VillaLagarina. Non è ancora possibile svolgere un’at-tività regolare come negli anni passati, ma ap-pena ci saranno le condizioni i nostri istruttorisaranno pronti a tornare sui campi di allena-mento. Speriamo sia presto!Buon 2021 ai giovani atleti, che nonostante lecondizioni di difficoltà continuano a partecipa-re agli allenamenti come è consentito: un pocoin piccoli gruppi e un poco in solitaria. Questa èla testimonianza della volontà di prepararsi edesprimersi al meglio, appena l’attività agonisti-ca sarà consentita. Intanto lavorano su fisico ecarattere che, al momento opportuno, tirerannofuori nelle gare e nella vita.Buon 2021 agli atleti esperti, che da mesi pos-sono solo allenarsi, senza avere certezze agoni-stiche. Corse in solitaria, o quasi, esercizi e pro-ve tecniche all’aperto e in condizioni meteo dif-ficili, senza neppure poter fruire del momentoaggregativo del dopo allenamento... del “terzotempo”.Buon 2021 agli atleti Master. Il difficile 2020 èstato per loro molto penalizzante; il 98% dellemanifestazioni a loro dedicate non si è potutosvolgere. È nostra grande speranza che il 2021sia più proficuo e ricco di vita serena e di atti-

ANNUARIO LAGARINA CRUS TEAM

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vità agonistica svolta il più vicino possibile almodo tradizionale.Buon 2021 ad allenatori e tecnici. Nel loro ruo-lo la passione li guida a fare del loro meglio pereducare sportivamente, e non solo, la fase dicrescita più importante della vita dei giovani. Amaggior ragione oggi, che sono obbligati a farconvivere le regole sanitarie con la preparazio-ne sportiva.Buona 2021 ai dirigenti, che dalle retrovie (manon troppo) sono chiamati a organizzare l’atti-vità, nella speranza che possa essere svolta re-golarmente. Loro che devono sempre farsi tro-vare pronti, preparando manifestazioni senza lacertezza che possano avere luogo.Buon 2021 al presidente, che in questo mo-mento difficile, si è assunto la grande responsa-bile di guidare il Lagarina Crus Team, squadraricca di attività ed entusiasmo.Buon 2021 a tutti: collaboratori, simpatizzanti,genitori, nonni e tutti noi.Come sarà l’anno che verrà? Nessuno lo sa; ilcompito di tutti è quello di creare le condizioniper facilitare il ritorno alla normalità.

Claudio Pedri

Redazione: Andrea Perghem, Claudio Pedri, Silvano Pedri, Silvia Pe-dri, Lisa Bottanelli, Tobia Dallago, Matilde Franceschi, Marco Mazza-lai, Daniel Rocca, Valentina Perghem, Tiziana Piconese, Anna e Giu-lia, Maria e Sofia, Carlotta Uber, Elisa Parisi (classifiche).

Coordinatore e responsabile: Andrea Perghem

ASD LAGARINA CRUS TEAMVia Solari 10, Villa LagarinaC.F. e P.Iva: [email protected]

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razie, Ful-vio! Haiterminato

il tuo quadriennioda presidente FidalTrentino; hai lavora-to per quattro annia favore dell’atleticadi tutti, di tutte lesocietà, più o menoblasonate, con par-ticolare attenzione aquelle decentrate.Già da subito, haicercato di cono-scerle più da vicino,tramite i contatti di-retti con atleti e ap-passionati, sul cam-po e in ogni tipo dimanifestazione. Haicercato di conosce-re ogni problema emetterti a disposi-zione per ogni cosae in qualsiasi mo-mento.Hai fatto sentire la tua vicinanzaconcreta, mettendo la tua personaa disposizione per incarichi sia sem-plici sia complicati, ma soprattuttohai messo a disposizione la tua co-noscenza e le tue capacità di dialo-go con le figure istituzionali per ri-solvere i vari problemi.A tale proposito hai lavorato instan-cabilmente per la rigenerazione de-gli impianti, trovando il tempo perincontri con Amministratori e tecni-ci e scomodando le Istituzioni pertrovare le risorse. Ti sei rimboccatole maniche e, a suon di permessi eferie, ti sei ritagliato il tempo per in-contri e sopraluoghi, arrivando aterminare la realizzazione di alcunepiste, e non solo.La tua passione ha saputo coinvol-gere le Amministrazioni locali, tantoda portare le premiazioni della “Fe-sta dell’atletica trentina” in posti di-versi da Trento, come Ala e Mori, esoprattutto nel magnifico TeatroZandonai di Rovereto. Quest’ultimo

ha rappresentato un valore aggiun-to per tutti gli atleti intervenuti suun palco, calcato da blasonati pro-tagonisti del teatro mondiale. Determinante è stato il tuo inter-vento per il finanziamento dei pros-simi Campionati italiani di corsa inmontagna.Gli atleti per te sono sempre stati iprimi attori dell’atletica, tanto dasentirti in obbligo di effettuare del-le premiazioni extra, recandoti nellesedi degli sponsor Fidal Trentino ecoinvolgendoli direttamente (Dolo-miti Energia, GPI informatica eGTAuto).Gli atleti, ma anche le persone al lo-ro servizio, hanno beneficiato dellatua attenzione in particolare i giudi-ci di gara, per i quali hai avuto lagiusta attenzione, e hai provvedutoa dotare di quanto a loro serve persvolgere al meglio l’importante ser-vizio che offrono gratuitamente.Hai anche incontrato difficoltà – pe-raltro attese – che hai affrontatocon determinazione, ma anche con

molta amarezza. Il “primo” settoretecnico non si può dire che fosse insintonia con il Comitato, tanto dadover prendere atto della situazio-ne (purtroppo degenerata), e volta-re pagina con un nuovo gruppo ditecnici più in linea con il tuo modod’intendere l’atletica.Ma la cosa più importante è stata latua vicinanza a tutti; un presidentevicino all’atleta, a fianco di chi prati-ca l’attività in prima persona, di chiorganizza. A ogni settore dell’atletica tu haidato il tuo contributo, a ogni orga-nizzatore ti sei proposto come col-laboratore e, quando non si aveva ilcoraggio di fare per timore del Co-vid, delle ordinanze e delle respon-sabilità, ci hai messo faccia e opera-tività. Ti sembra poco quello che haifatto? Chi dice il contrario si facciaavanti.Noi del Lagarina Crus Team sia-mo orgogliosi di avere un diri-gente come te al nostro fianco!

Lagarina Crus Team

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giungere il minimo per i Campiona-ti nazionali in tutte e tre le gare.Miglioramenti anche per Lisa Bot-tanelli, che ha stracciato tutti i re-cord personali, togliendo di volta involta qualcosa sia nei 400 che negli800 metri, dove si è migliorata finoa portare il suo tempo a 2’25”89 (aRovereto), avvicinandosi al minimoper i Campionati italiani di catego-ria. Sui 400 metri invece ha fermatoil cronometro a 1’03”77 in quel diBressanone.Quest’anno ci siamo dilettati in unnuovo tipo di gara, la verticalsprint, che consiste in 300 metri disalita super-ripida, nella quale LisaBottanelli, grazie alla sua “passione”per le salite, ha dominato vincendonettamente e battendo avversarie

anno 2020 è stato un annomolto particolare. Iniziato alsolito con le corse campestri,

a marzo è diventato molto diverso,dato che tutti siamo rimasti chiusi incasa per la pandemia, che ha co-stretto noi atleti a fare allenamentotra le mura domestiche. Tra varie vicissitudini non abbiamomai mollato e abbiamo continuatoa lottare con lo stesso spirito digruppo e sempre uniti.Tornando alle corse campestri diinizio anno, possiamo dire che han-no portato ottimi risultati, come laqualificazione ai CDS italiani dellasquadra Assoluta maschile (DavideParisi, Christian Modena, MarcoMazzalai, Mattia Graziola, IvanBattisti, Silvano Adami, Marco Pe-drotti), con il terzo punteggio. Pur-troppo le finali CDS sono state an-nullate per la pandemia. Come tutti gli inverni, oltre alle cor-se campestri, sono state affrontatele gare indoor, con esiti alti e bassi.Daniel Rocca si è, ancora una voltadistinto partecipando ai Campiona-ti Italiani sulle distanze degli 800 e1500 metri, ottenendo una meda-glia d’argento nei 1500 e un bronzonegli 800.A metà marzo è arrivata, come giàdetto, la pandemia e con essa an-che la sospensione di tutti gli alle-namenti. Qui è entrato in azione ilnostro mitico coach, Claudio Pedri,che si è impegnato nel creare tabel-le di esercizi ad hoc, per cercare disopperire in qualche modo allamancanza della corsa e degli alle-namenti in generale. Da parte no-stra c’è stato l’impegno a ottempe-rare ai compiti, con il coach che citeneva sotto controllo anche se era-vamo distanti.Dopo il lockdown siamo tornati adallenarci in gruppo, in vista delle ga-re in pista, in totale sicurezza, a di-stanza l’uno dall’altro e rispettandole normative per quanto difficili.Nonostante le poche possibilità digareggiare, ci siamo tolti moltesoddisfazioni e ci siamo molto mi-

gliorati. Sono stati vari i personaliinaspettati, dato l’anno che non ciha permesso di allenarci in modoottimale. Ora stiamo continuando apercorrere questa strada che spe-riamo ci porti a nuovi orizzonti. Tra gli spunti più interessanti met-tiamo, una volta di più, Daniel Roc-ca che ha avvicinato il minimo per iCampionati italiani Assoluti e iCampionati mondiali di categoria,con un ottimo 3’51”32 (a Rovereto),imponendosi con uno dei miglioririsultati dell’anno di categoria. Da-niel si è migliorato anche sugli 800metri con il tempo di 1’55”05. Net-tamente migliorato anche il temposui 3000 metri, dove si è imposto aChiari con il tempo di 8’39”99, riu-scendo così nell’impresa di rag-

Carlotta UberDaniel Rocca

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di categoria superiore; anche Matilde France-schi si è districata molto positivamente, arri-vando a guadagnarsi la finale e portando a ca-sa tanta soddisfazione. Finale raggiunta ancheper i due ragazzi, Daniel Rocca e Marco Maz-zalai. La società ha così raggiunto il maggiornumero di atleti in finale. Matilde, al primo anno di categoria Allieve, hacorso per la sua prima volta sulla distanza de-gli 800 metri.Miglioramenti anche nel settore maschile conTobia Dallago, che si migliora nei 1500 metristabilendo il suo record personale di 4’47”30,dilettandosi a correre tra una parete di roccia eun’arrampicata in palestra.Per la prima volta dopo molto tempo ancheMarco Mazzalai è riuscito a migliorarsi in tuttele gare a cui ha partecipato; i risultati più di ri-lievo sono quelli sugli 800 metri, dove ha se-gnato un tempo di 1’59”41, e sui 400 metri di53”28.Notevoli miglioramenti anche per EmanueleOsti che abbassa i suoi tempi sui 400 metri,portandosi a un ottimo 55”73, e negli 800 me-tri portandosi a 2’09”32.Tra gli altri atleti ricordiamo Davide Ferrandi,grande protagonista delle corse in montagna,dove trova i migliori risultati, e Michela Zando-nai che si diletta negli indoor e nelle corse supista. Ritorno alle gare anche per Federica Scrinzi,che partecipa alle corse campestri di inizio in-verno. Menzione speciale ovviamente per Car-lotta Uber, che arriva a vestire la maglia azzur-ra nelle corse in montagna, vincendo anche irelativi Campionati italiani di categoria; pecca-to non abbia potuto partecipare ai Campiona-ti mondiali rinviati a causa del Covid.Nel settore dei più giovani notiamo una no-vità, Luca Peretti, che si impone come uno deimigliori Cadetti in regione, piazzandosi al se-condo posto nei Campionati regionali nelladistanza dei 2000 metri, con il gran tempo di6’19”35. Luca si migliora anche nei 1000 metri,dove realizza il tempo di 2’52”52, inoltre si di-mostra una grande promessa anche della cor-sa in montagna, dove si colloca al terzo postonei Campionati regionali a Roncone, guada-gnandosi una maglia per la Rappresentativatrentina.Altre novità sono rappresentate dai nuovi atle-ti “acquistati” dal settore del mezzofondo,Surya Chand, Camilla Manzana e Aurora Ze-natti che, siamo sicuri, porteranno una ventatadi aria nuova al gruppo.Infine, speriamo che quest’anno sia presto unlontano ricordo, e che torneremo a correre egareggiare con la normalità a cui tutti voglia-mo tornare.

Lisa Bottanelli, Tobia Dallago, Matilde Franceschi, Marco Mazzalai, Daniel Rocca

Michela Zandonai, Matilde Francesch, Lisa Bottanelli

Lisa Bottanelli

Marco Mazzalai Luca Peretti

Tobia Dallago ed Emanuele Osti

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ifficile poter parlare della sta-gione 2020 senza accennare alfattore predominante che ha

condizionato per l’intero anno tutta l’atti-vità di preparazione tecnica e agonistica,oltre ovviamente a tutte le nostre abitu-dini di vita, lavorative e affettive consoli-date ormai nel tempo. Ci siamo dovuti reinventare, nel vero sen-so della parola, proiettati in una dimen-sione completamente nuova… di puntoin bianco il nostro “mondo” diventa lanostra casa, il posto dove viviamo, maanche dove studiamo, lavoriamo, ci alle-niamo e vediamo i nostri amici... ma solocon le videochiamate. Ed è in questo mo-mento che ci scatta qualcosa in testa... inostri affetti più cari... non possiamo piùtoccarli, abbracciarli, confortarli... chiusi inun mondo sempre più virtuale che ci falentamente sentire sempre più soli e im-potenti di fronte a questo nemico spieta-to e invisibile.Ho chiesto ai ragazzi cosa abbia insegna-to loro tutto ciò, e le risposte sono statepraticamente unisone: l’importanza dellefamiglie che li hanno sostenuti e incorag-giati negli allenamenti in “solitaria”, af-fiancandosi spesso ai loro e procurandoattrezzature di ogni genere, e soprattut-to la gioia nel ritrovarsi negli allenamentiin gruppo, molto più fruttuosi e stimo-lanti.Ma c’è un altro aspetto che non è statotoccato: credo che l’insegnamento prin-cipale di questa pandemia sia stato di“imparare ad aspettare”, sì, perché inquesto nostro mondo dove tutto si fa dicorsa e dove tutte le tappe vengono bru-ciate in un attimo, come cosa dovuta, iltempo diventa una variabile inversa...Non bisogna avere tutto subito, fare tut-to subito, bisogna apprezzare ogni pic-colo passo in avanti, con pazienza e sa-crificio, nella scuola, nello sport e soprat-tutto nella vita, ben consapevoli che an-che la nostra crescita interiore ha biso-gno di tempo.E chi ha avuto la forza di aspettare, di nondemordere, ha trovato le proprie soddi-sfazioni, sempre supportate dal tifo deicompagni di allenamento che, nel conte-sto di un gruppo particolarmente vivace,hanno saputo creare stimoli ed empatia.

Aurora Sannicolò

Aurora Sannicolò, Tristano Ghezzi, Sofia Galvagnini

Marco Nicola Sartori

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In generale i ragazzi sono riusciti aconquistare, nonostante le mille in-certezze del momento e il ristrettonumero di competizioni, le proprieprestazioni personali avvicinandosi oraggiungendo gli obiettivi che si era-no proposti. E così nella stagione sono stati bru-ciati diversi record sociali nelle cate-gorie giovanili, qualcuno si è sorpre-so, credendoci fino in fondo, qualcu-no ha sorpreso, e non poco e, comedirebbero i ragazzi con orgoglio: “ipiccoli nani crescono”.Lo hanno dimostrato Marco, che haportato il suo primato nell’asta a3.50, Virginia, nel suo amato salto inalto dove ha sfiorato il minimo per lapartecipazione ai Campionati Italianidi categoria, e i tre Cadetti che han-no centrato l’obiettivo nella compli-cata fase di qualificazione alle finalinazionali, obiettivo quest’anno resoancora più selettivo causa Covid.Sono proprio questi ultimi a ottene-re il bottino più cospicuo a livello diprestazioni: Aurora con il personalenel triplo proprio durante lo svolgi-mento dei Campionati di Forlì arrivaa sfiorare i 10 metri, Tristano cheapre la stagione con il record socialeCadetti nel salto con l’asta e lo ritoc-ca ancora a fine stagione portando-lo a mt. 3.20, e infine Sofia che iniziala stagione in sordina per concluder-la alla grande: nel giro di un mesedecide di riscrivere i record socialiCadette in ben quattro discipline:asta (metri 2.80), salto in alto (metri1.55) salto in lungo (metri 5.26) eprove multiple (punti 3.691), discipli-na quest’ultima che la vede a fineanno tra le prime posizioni nelle gra-duatorie nazionali.È proprio sui più giovani che vorreisoffermarmi un attimo di più, colpitadal vortice di emozioni che hannoprovato nella seconda metà dellastagione: incredulità, paura, gioia,rabbia, determinazione, ma anchetanta concentrazione e voglia diemergere. Tutti questi sentimenti li accompa-gneranno nel mondo dei giovani“adulti”, dove li aspettano i compa-gni di allenamento, impareranno concalma a controllare le emozioni, im-pareranno tutti insieme a crescere,come atleti e soprattutto come indi-vidui.

Tiziana Piconese

Tristato Ghezzi Virginia Ciech

Sofia Galvagnini

Virginia Ciech, Tiziana Piconese, Sofia Galvagnini

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el dicembre 1984, in occa-sione di una riunionecomprensoriale del CSI

Vallagarina, viene annunciata la na-scita del Crus Pedersano sezioneAtletica leggera. La squadra, guida-ta dall’allora presidente Fulvio Pe-trolli, provvede in breve tempo altesseramento al Centro SportivoItaliano Comitato Trentino. I primi allenamenti di gruppo si ten-gono in un’aula delle Scuole Ele-mentari di Pedersano, per passarepiù avanti in una sala delle ScuoleMedie di Villa Lagarina e, solo con iltempo, entrare a pieno titolo nellapalestra delle Scuole Medie di VillaLagarina, dove l’attività riesce aespandersi.Nelle stagioni 1985-86 al gruppo digiovani si aggiungono alcuni atleti,o aspiranti tali, appassionati di cor-sa. Approfittando dell’istituzione incorso della sezione Amatori-Masterin ambito Fidal Nazionale, il CrusPedersano si affilia alla Fidal Trenti-no nei settori Giovanile e Amatori-Master. Sarà una delle prime societàa formare una squadra Fidal Ama-tori-Master. Una squadra in attività vuole anchedire prime preoccupazioni per tro-vare risorse per allestire la divisa so-ciale, per le iscrizioni alle gare, ecc.Ecco dunque che entra in scena il

primo “completino gara” (pantalon-cini e canotta color azzurro scurocon delle righe gialle verticali), con ilprimo logo-sponsor: “SandrinelliCalzature”. Non passa molto tempoche un altro personaggio entra nel“giro” Crus: è Carlo Guerra. Carlo ètitolare dell’omonimo negozio diottica-optometria, nel cuore di Ro-vereto, ed è subito feeling con il Di-rettivo e con gli atleti. Tutti lo ven-gono a conoscere e apprezzare perla passione sportiva e per il contri-buto, anche economico, che con-corre a far crescere l’attività.È il 1986 quando il Crus, formatoancora da un piccolo gruppo diamici, organizza la prima manife-stazione ufficiale, regolarmente in-serita nel calendario Fidal: il “Girodei Masi”. Negli anni questa gara di-venterà un appuntamento fissodella corsa in montagna. Tre anni dopo è la volta della primaorganizzazione di cross, una corsacomprensoriale CSI che si svolgenelle campagne sopra l’abitato diPedersano e che vede impegnatiragazzi e atleti di tutte le età. Sta già prendendo forma la filosofiadella società, “promuovere l’atleti-ca a qualsiasi età”.Verso la fine del 1987 viene stam-pato il primo annuario, che illustral’attività svolta nella stagione appe-

na trascorsa. Si tratta di una serie difogli scritti a macchina e ciclostilatiin più copie. La distribuzione del-l’annuario coincide con la prima“Festa di premiazione” e con il pri-mo titolo di “atleta dell’anno”, tradi-zione che continua tuttora. Un lustro di storia alle spalle e già lasocietà ha ben chiara la sua filoso-fia: far felici i ragazzini con gare epiccole trasferte, motivare gli atleticon l’allenamento e la passione, evalorizzare l’impegno degli allena-tori. I dirigenti si danno da fare equalche sponsor arriva: l’Ammini-strazione comunale comincia aconsiderare questa nuova realtàsportiva, quanto basta per le ancorminime esigenze.Il 1990 segna un altro passo impor-tante per l’attività: il lancio della pri-ma edizione de “La Lagarina Mara-tonina della Pace”. Una scelta orga-nizzativa che ha dato soddisfazionea quello che oramai è un vero mo-vimento sportivo e che, con il tem-po, risulta determinante per la pro-mozione di tutta la società. Nei suoiventicinque anni di storia “La Laga-rina” ha visto al via molti atleti damaglia azzurra e olimpionici, assie-me a runner di mezza Italia, voglio-si di misurarsi nello splendido sce-nario della Vallagarina. Sin dagli albori la società è semprecresciuta, con progressi a volte mi-nimi a volte più evidenti, grazie an-che al lavoro dei tecnici sociali chenegli anni si sono evoluti e specia-lizzati, qualificando la loro espe-rienza. Di pari passo atleti di buonequalità si sono messi in evidenzafacendo lievitare le nostre “quota-zioni”. Proprio alla fine degli anni Novantasi segnano tappe di crescita impor-tanti. Arrivano il primo podio nazio-nale e il primo Campionato di so-cietà Assoluto su pista. È il 1995 eda quell’anno i “Crussini” riusciran-no sempre e senza interruzione aclassificare la squadra maschile frale migliori squadre trentine nei CDSAssoluti, seguita da quella femmini-

Gruppo fuori dalla “vecchia” sede ENAL di Pedersano

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le dopo gli anni 2000. Quella ma-schile riuscirà in alcune occasioni aclassificarsi per la serie “A2” e “B”. Il 2001 è l’anno della vittoria al Tro-feo nazionale di cross delle Regioni,ed è anche l’anno del ritorno dellagara San Giacomo-Altissimo, la cuiorganizzazione è affidata al Crus daparte del Comune di Brentonico. Lamanifestazione entra in pianta sta-bile nel programma organizzativo,parallelamente al neonato circuitodi corsa in montagna “Dal Baldo alBrenta”. Quest’ultimo diventa a suavolta un appuntamento fisso inTrentino, (oggi con il nome di cir-cuito “Montagne trentine”), dimo-strandosi un valido mezzo per lapromozione della corsa in monta-gna. La vera opportunità offerta dalcircuito è la possibilità di coinvolge-re più società trentine nel proporrealtre gare da inserire nel circuitostesso, con una classifica e una pre-miazione finale unitaria. Per la vita ela crescita del circuito i nostri diri-genti hanno sempre avuto un ruoloimportante: lo testimonia il fattoche dalle quattro gare iniziali si è ar-rivati alle dieci del 2019. Con il passare del tempo cresce ilnumero di presenze di atleti alle ga-re e aumenta la loro esigenza di“uscire” fuori regione e aprirsi aesperienze diverse. Proprio in que-sto periodo entrano tra i “mainpartners” alcune aziende che tutto-ra sono al nostro fianco: GPI Infor-matica, SAV Cantina Sociale, Marza-dro distilleria e Bauer Alimentari.Non sono gli unici, ma tuttora sonoancora legati e attenti alle esigenzedella società.Col tempo il Crus ha fatto esperien-ze ed è cresciuto; è tempo di orga-nizzare qualcosa d’importante, co-me il Campionato italiano Assolutidi corsa in montagna, in occasionedell’edizione 2006 della San Giaco-mo-Altissimo. Si tratta di un’espe-rienza unica, un impegno impor-tante e un risultato soddisfacente,che ha fatto crescere moltissimo idirigenti e alzare di molto le ambi-zioni della società, sempre ponde-rate e ben valutate. Quattro anni dopo l’esperienza deiCampionati nazionali, il Crus si ripe-te, questa volta nelle categorie Ma-ster. Si tratta però di tutta un’altra si-tuazione. La costruzione del percor-

so e dei servizi, la gestione dei mol-tissimi partecipanti e il gran caldomettono sotto pressione tutto lostaff. Anche in quest’occasione tuttofinisce bene, tanto che nel 2013 laFidal nazionale chiede alla societàdi mettersi ancora a disposizioneper organizzare un’edizione diversa(su circuito) degli Assoluti, validaper le convocazioni europee di cor-sa in montagna. Il Crus risponde“presente”. Ormai lo staff organiz-zativo è ben affiatato e collaudato,il lato più positivo è che questi ap-puntamenti uniscono le magliegiallo-blu per quello che è sempreun risultato di tutti.Le organizzazioni diventano nume-rose e assorbono tante energie, male energie più importanti sono inve-stite nell’attività tecnica, di Gioca-Sport, giovanile, agonistica e Ma-ster.Eh sì, perché non ha senso organiz-zare i corsi di promo-atletica, senon si può continuare con l’inse-gnamento delle diverse specialità, e

permettere ai giovani di esprimerele proprie qualità nell’attività agoni-stica. Se un’associazione sportivanon ha come obiettivo l’accoglieree l’aiutare le persone a fare sport(magari agonistico), senza la frene-sia dell’eccesso, può dirsi associa-zione sportiva? Lo spirito di tecnici edirigenti del Crus è questo: pro-muovere, insegnare, stimolare eaiutare. Un compito difficile, maquesti sono gli obiettivi e, come gliatleti che a volte riescono e a volteno, si lavora con impegno per leproprie convinzioni. È bello gioireper i risultati di ragazzi che cresco-no, anche senza cogliere medaglie,e che godono di piccole personalivittorie. Ed è qui che il Crus vincesenza la luce dei riflettori; se poi ar-rivano le medaglie importanti, an-cora meglio. E le medaglie pesanti arrivano (ec-come!) anche nel Crus, e quandoqualcuno rivela doti e volontà peremergere, grazie al lavoro di grup-po, si inizia a raccogliere qualche ti-

Besenello 1990

Partenza San Giacomo-Altissimo 2010

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tolo italiano, medaglie e podi aiCampionati nazionali e talvolta con-vocazioni in maglia azzurra. È la te-stimonianza di un Crus che si con-solida e prende vigore, acquista unrispetto diverso, non più solo per lospirito positivo, ma anche per laqualità dei risultati. Lanciatori, velo-cisti, ostacolisti, saltatori e mez-zofondisti: in tutti i campi si raccol-gono risultati tecnici che servono dastimolo ai piccoli atleti per impararea diventare grandi. È già da un po’ di anni che al Crusarrivano ragazzi da altri Comuni eda altre valli. Il nome “Crus OtticaGuerra Pedersano” non fotografapiù la realtà e quindi si comincia avalutare una nuova ragione sociale.Il 1° gennaio del 2011 si battezzanola nuova maglia e il nuovo logo cheidentificheranno il Lagarina CrusTeam su tutti i campi dove l’atleticaviene vissuta.Il nuovo nome sembra dare nuovacarica, ma nessuno poteva immagi-

nare che quest’ultimo decennioavrebbe permesso una tale evolu-zione. Gli atleti raccolgono soddi-sfazioni importanti, le squadre ot-tengono risultati insperati e soprat-tutto i numeri lievitano. Gli sportiviche svolgono attività grazie al Cruspassano ormai le trecento unità, eper organizzare tutte le attività ser-vono tante energie di tutti i tipi. C’èanche uno storico cambio dellaguardia al vertice della società, il“vecchio” presidente, Claudio, con-segna il testimone a Mario, e non etutto: il nostro tesserato, Fulvio, vie-ne eletto presidente di Fidal Trenti-no.In mezzo a tanti impegni anche ilDipartimento Scuola Educazione ciincarica di provvedere alla gestionetecnica e logistica dei Giochi sporti-vi studenteschi di corsa campestre.L’arena naturale in località Giardini èla location ideale per il cross, e re-gala un bel colpo d’occhio nel vede-re quel migliaio di giovani rincorrer-

si su è giù per i vigneti.E poi c’è la pista. In passato si eraevitato di organizzare questo tipodi manifestazioni, ora non è piùpossibile sottrarsi all’impegno perdare l’opportunità ai “pistaioli” delCrus di mettersi in gioco. Dopo un paio di prove in meetingregionali (Lagarina Meeting), nel2015 un impegno importante as-sorbe tutte le energie in un fine sta-gione piuttosto impegnativo. Orga-nizzare la “Finale B” Nazionale deiCSD Assoluti su pista non è propriocosa di poco conto. In questa occa-sione il Crus è stato organizzatore,ma anche protagonista e classifica-to in ottima posizione con le forma-zioni maschili e femminili. Due anni dopo, lo staff si fa carico diorganizzare anche il prestigiosomeeting internazionale “ArgeAlp” equesto rappresenta una gran bellasoddisfazione.Successivamente tocca alla singola-re manifestazione dedicata ai lanci,“Datemi un martello”, a dare conti-nuità in questo settore. Anche la pi-sta è entrata di diritto in un pro-gramma organizzativo che non la-scia respiro.Sempre nel 2015 il Lagarina CrusTeam riceve ufficialmente la certifi-cazione “Family in Trentino”, che ri-conosce l’operato della società a fa-vore delle famiglie.Siamo all’inizio del 2019, ci fermia-mo per uno sguardo al recente pas-sato, alla strada fatta dal LagarinaCrus Team, con tanta carne al fuocoe non poche difficoltà: la gestionedegli allenamenti negli spazi dispo-nibili, le palestre per il lavoro inver-nale (ci sono ma costose e con mol-ta burocrazia), e poi le trasferte,sempre più impegnative e altret-tanto costose. L’allenamento dei lanci, ad esempio,è sempre stato un problema chesembra in via di soluzione, tantoche nel “dismesso” campo di Noga-redo viene individuata una soluzio-ne ideale. È sufficiente il cambio diAmministrazione per cambiare lecarte in tavola e ritornare a una so-luzione che permette appena l’alle-namento, neppure tanto specifico.Si riprova ancora a proporre una se-rie di incartamenti e progetti perrinnovare “Zona Giardini” come fuin quel di Nogaredo. Alla fine nien-

Gruppo in palestra 1993

Partenza “La Lagarina Maratonina della Pace”

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te di fatto, la soluzione è ancoraquella provvisoria. Questi problemi,che comunque assorbono tempoed energie, non impediscono a tec-nici e atleti di ottenere molti risulta-ti sul campo. E arrivano medaglie dicategoria e partecipazione a finalinazionali Assolute, in ogni specialitàe con diversi atleti. Il settore lanci è formato da ungruppo di atleti che ottiene ottimirisultati (con medaglie e record re-gionali) e progressi nelle prestazio-ni. I salti propongono alcune indivi-dualità di caratura nazionale. Il mez-zofondo esprime buone individua-lità (e diverse medaglie) nelle siepi,nel cross-strada e in pista. Nella ve-locità e ostacoli si raggiungono li-velli di ottima caratura. Negli osta-coli arrivano i record regionali Asso-luti dei 110h e 400h maschili e del-la staffetta 4x100. Nella velocitàbuoni progressi nei 400, e ottiminella velocità pura. Dopo alcuni anni di ottime presta-zioni e alcuni podi nazionali arrivaanche il doppio titolo italiano conl’apoteosi del titolo europeo dei 100piani Juniores. Questo momento èl’apice del lavoro di gruppo che ne-gli ultimi anni ha espresso anche ot-time cose ed epiche “battaglie ago-nistiche” in entrambe le staffette. Quando inizia l’anno 2020, sembraun anno qualunque: tecnici e alle-natori motivati, gruppi di ragazziche vogliono crescere (sportiva-mente s’intende), entusiasmo allestelle... Dopo le prime soddisfazioni(2 medaglie indoor) tutto si affievo-lisce fino a spegnere i migliori pro-positi. Arriva a marzo la chiusura to-tale: tutti a casa e pure gli allena-menti. Il Covid irrompe e comanda icomportamenti di tutti noi.A maggio si riprende un minimo diattività: prima gli atleti più esperti epoi, solo a tardo giugno, qualchegiovane ritorna sui campi d’allena-mento. Per le gare si arriva a luglio.L’attività ridotta si trascina fino a ot-tobre con poche gare regionali eCampionati italiani ridotti al mini-mo. Ma il Crus c’è e onora con benotto medaglie i Campionati italiani,fra cui un titolo italiano Junior fem-minile e un record. A settembre, con tutti i timori e nonpoche difficoltà, si riescono a pro-grammare i corsi GiocaSport e di

avviamento. L’affluenza è inaspetta-ta e mette alla prova l’organizzazio-ne. Ma ci siamo! Almeno fino a no-vembre, quando iniziano a inasprir-si le misure di restrizione. Si so-spendono di nuovo i corsi giovanili.Non senza difficoltà qualche setto-re prosegue ma non si può dire nelmigliore dei modi.

Il rinnovo del Direttivo avviene a fi-ne estate e segna il cambio ai verti-ci del Crus e l’ingresso in consigliodi persone nuove e motivate. È An-drea a guidare l’attività fin qui diret-ta con scrupolo da Mario, che lasciala presidenza per troppi impegni dilavoro.E la storia continua...

Gruppo giovani 2011

Giovani volontari al Concerto dei Nomadi

Premiazioni 1995

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È inevitabile dire che durante il primo lock-down abbiamo incontrato molte difficoltà,tra cui l’imparare a organizzarsi e a essereresponsabili, ma soprattutto l’obbligo di nonpoter avere rapporti con gli altri.Non era possibile svolgere i nostri allena-menti all’aperto e nemmeno trovarsi con icompagni di squadra, perché le norme nonpermettevano di uscire e nemmeno di ave-re contatti con altri, se non in caso di strettanecessità.Allenarsi da soli non è lo stesso, mancano lostimolo e lo spirito agonistico. E per di più,con il passare del tempo, diventa anche fati-coso a livello psicologico.Questa pandemia ha stravolto tutto: nonabbiamo potuto metterci in gioco, a causadi tutte le gare saltate, e non ci è stato per-messo riunirci per il nostro tanto atteso riti-ro estivo. La situazione ha avuto numerose conse-guenze, una di queste è sicuramente la fati-ca nel riprendere gli allenamenti dopo lachiusura. Avevamo perso il ritmo. Tuttora ci troviamo in una situazione similea quella passata ma fortunatamente più or-ganizzata. Riusciamo infatti a vederci conl’aiuto della tecnologia. Speriamo di tornarepresto alla normalità e riallacciare i rapportipersi.

Anna e Giulia

IL PRIMO LOCKDOWN

Un giorno all’improvviso ti chiedono se vuoi allenareatletica! E tu, presa dall’entusiasmo, accetti e ti immergi inquesto mondo a te più o meno sconosciuto. In questa stagione mi sono immersa nella realtà Crus,una realtà in cui si percepiscono subito l’idea di famigliae la voglia di fare. Grazie all’aiuto prezioso di Silvia e deivari allenatori del settore giovanile, anche in questo pe-riodo di pandemia siamo riusciti a organizzare su unapiattaforma online quello che facevamo all’esterno, congrande partecipazione ed entusiasmo dei ragazzi! Allenare non vuol dire solo sudore e disciplina, ma anchedivertimento e gruppo!

Valentina Perghem

UNA NUOVA SFIDA

Velociste alle Indoor 2020

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Distanziamento, mascherine, vi-deo-allenamenti sono ormai al-l’ordine del giorno anche nell’a-tletica, in questo strano 2020. Da quando è cominciata questapandemia anche per noi atleti lecose sono cambiate: si sono alter-nati periodi di allenamento più omeno normali in cui potevamotrovarci insieme, a periodi in cuipotevamo farlo solo in piccoligruppi con la mascherina, o addi-rittura soli da casa, attraverso ipuntuali allenamenti che inviava-no gli allenatori, o i simpatici in-contri via meet durante i quali se-guivamo gli allenamenti di forzatre volte a settimana.Anche le gare, che gli anni scorsiscandivano l’anno, (i primi cross epoi le gare su pista) sono cambia-te: alcune sono saltate, altre sonostate proposte con modalità di-

verse, con orari ristretti, con limi-tazioni.I nostri allenatori e gli organizza-tori si sono dati davvero da fareper stare al passo con le normati-ve e, nello stesso tempo, conti-nuare a permettere di allenarciperché non perdessimo la vogliae l’entusiasmo che abbiamo sem-pre avuto nei confronti di questosport. E ci sono davvero riusciti!Ma com’era l’atletica prima delCoronavirus? Era la fatica degli al-lenamenti condivisa con gli altri eil divertimento di stare insieme(anche dopo l’allenamento!); eral’emozione (ansia soprattutto...)delle gare; era il divertimento del-le trasferte (più sono lontane piùsiamo contenti!); era la soddisfa-zione dei miglioramenti e dei ri-sultati; era l’occasione per cono-

scere nuovi amici; erano le simpa-tiche urla di Silvia che ci incitava(cos’è un allenamento senza lesue divertenti correzioni?)E così, quest’anno abbiamo co-munque imparato tanto. Grazie ai nostri allenatori, che cimandavano gli allenamenti, tramessaggi e fotografie, semprepronti a darci un riscontro sui no-stri esercizi, abbiamo cercato dinon mollare davanti alle diffi-coltà e alle tante scuse. Soprat-tutto abbiamo imparato che, no-nostante la distanza, nonostanteil motore dello sport sia il trovar-si insieme, nonostante la faticacondivisa sia molto meno fatico-sa (o almeno cosi ci sembra!), an-che se distanti siamo comunqueuniti in un gruppo… e questograzie al Crus!

Maria e Sofia

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L’ATLETICA IN QUESTO STRANO ANNO...

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ATLETA DELL’ANNO Daniel Rocca

MEMORIAL CAPELLIAurora Zenatti

CAMPIONE SOCIALE Sofia Galvagnini

ALLIEVO DELL’ANNOEmanuele OstiALLIEVA DELL’ANNOVirginia CiechCADETTI DELL’ANNO

Demetrio DallagoTristano GhezziCADETTE DELL’ANNO

Aurora SannicolòGiulia MatassoniRAGAZZO DELL’ANNORiccardo MonteRAGAZZA DELL’ANNOMaria Andreolli

Vicecampione Campionati italiani Allievi 1500 mVicecampione Campionati italiani Allievi CSI Cross e Strada

Personal best | 400 m 53”17 | 800 m 1’55”02 | | 1500 m 3’51”02 | 3000 m 8’39”99 |

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PREMI SPECIALIAlberto Chiusole • Eric BattanMarco Sartori • Marco Mazzalai

MEDAGLIE NAZIONALI

Daniel RoccaMedaglia d’Argento 1500 m Campionati italiani Allievi

Medaglia d’Argento Camp. italiani Allievi CSI Cross e Strada

Christian ModenaMedaglia di Bronzo

Campionati italiani Trail lungo

Carlotta UberMedaglia d’Oro

Campionato italiano Juniores Corsa in montagna

Mario D’AntonioMedaglia d’Argento

Campionato italiani Getto del peso SM45

Medaglia di Bronzo Campionati italiani PentataLanci iSM45

Medaglia di Bronzo Campionati italiani Lancio del disco SM45

TECNICI SOCIALILAGARINA CRUS TEAMSilvia Pedri direttore tecnico, allenatore

Luigi Cavalieri spec. salti, velocità, ostacoliClaudio Pedri specialista mezzofondoSilvano Pedri spec. velocità, ostacoliGiampaolo Chiusole specialista lanciAldo Righi specialista salti

Tiziana Piconese allenatoreNadia Giordani allenatoreFrancesca Borzi allenatoreStefania Briccio allenatore

Michele Bais istruttoreAndrea Monte istruttoreMirko Pezzini istruttoreValentina Perghem istruttore

Eric Battan

Marco Mazzalai

Alberto Chiusole

Marco Sartori

A Lorenzo Paissan la Fidal Trentino, nella premiazione della stagione 2020,ha assegnato il premio alla Memoria di Edo Benedetti, che viene conferito an-nualmente allo studente-atleta riconosciuto meritevole. Lorenzo è da oltre unanno negli Stati Uniti dove frequenta l’università in Nebraska grazie a una bor-sa di studio conquistata con l’impegno nell’atletica e nello studio. Si sta alle-nando con profitto e noi del Crus gli facciamo un grande “in bocca al lupo”!

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ai cambiato la vita di tuttinoi, stravolto piani, annul-lato viaggi e festeggia-

menti, fermato la scuola, il lavoro epure lo sport... Non solo, ci hai im-pedito per settimane di fare ciò cheamiamo di più, e sei riuscito anchea cancellare eventi importantissimicome Mondiali e Olimpiadi. Sportivamente parlando, però (amalincuore ma devo ammetterlo),sei stato l’anno più emozionantedella mia vita, l’anno in cui sono riu-scita a raccogliere i frutti dei chilo-metri macinati nei miei ultimi quat-tordici anni di vita, prima sugli scistretti e, da due anni ormai, nei bo-schi di casa e sulle ciclabili della Val-lagarina con le scarpette da corsa aipiedi.In questi anni le batoste che ho pre-so sono state talmente tante che hosmesso di contarle tempo fa, per-ché erano troppe... per errori miei, oper sfortuna, o un po’ tutte e due;non ero mai riuscita a ottenere ciòper cui ogni giorno dedicavo ore eore di impegno. Quest’anno, però,ho vissuto una stagione sportivache, seppur breve, mi ha regalatodelle emozioni indescrivibili. Sono rientrata alle gare a fine gen-naio dopo due lunghi (lunghissimi!)mesi ferma ai box per infortunio e,nemmeno il tempo di ricominciarea correre sul serio, che ci siamo ri-trovati chiusi in casa dalla sera allamattina, per colpa di un oggetto

biologico di nome SARS-Cov2. Lavoglia di allenarmi non mi ha lascia-to stare ferma (e per fortuna direi!),e quindi ho continuato a correre emacinare chilometri nella mia cam-pagna, che dista ben 62 metri dalcancello di casa... ho corso ognigiorno, mi sono annoiata, ho fattofatica ma non ho mai pensato dimollare. A maggio ho ripreso ascorrazzare libera per le mie monta-gne, ma ero mentalmente così im-pegnata per la maturità, che nonseguivo nessun criterio logico nel-l’allenamento; mettevo le scarpe epartivo senza mèta e senza obietti-vo, ma stavo talmente bene fisica-mente che finivo per correre 15-17chilometri al giorno su e giù per isentieri. La svolta è arrivata a luglio,quando ho scoperto di essere stataselezionata per partecipare al ritirodella Hoka, dove sarebbero statiscelti i quattro ragazzi che sarebbe-ro ufficialmente entrati nel team.Ero sorpresa, emozionata, quasinon ci credevo... ma allo stessotempo ero straconvinta che l’espe-rienza sarebbe finita lì, perché era-no mesi che non mi allenavo concriterio. E invece alle selezioni, com-plice la gara perfettamente affinealle mie caratteristiche, sono arriva-ta seconda e sono entrata ufficial-mente nel Team Hoka. Da lì la mo-tivazione è salita alle stelle e ho ri-cominciato a seguire una tabella diallenamento che, nel giro di un me-se, mi ha fatto migliorare tantissi-mo... l’autore di tutto ciò è DavideParisi, che ha accettato di aiutareuna testona come me e mi ha fattoe sta tuttora facendo crescere tan-tissimo. Grazie all’aiuto di Davidesono arrivata ai Campionati provin-ciali super in forma e ho vinto, ma lamia testa era già concentrata sullagara clou della stagione: i Campio-nati italiani di corsa in montagna.Sono salita a Susa il 20 agosto,obiettivo: quarto posto, per ag-guantare la maglia azzurra per imondiali a Lanzarote di novembre.Considerando che l’anno prima ero

arrivata quattordicesima, per mesarebbe stato un traguardo strepi-toso. Dopo due settimane di ansia eparanoie (sono sempre così a ridos-so delle gare importanti e chi mi stavicino lo può confermare ah-ah) so-no arrivata a Susa agitatissima, mapronta a dare il tutto per tutto... e,non so come, quell’afoso sabatopomeriggio di agosto si è trasfor-mato nel giorno più speciale di tut-ta la mia vita. Ho corso pensandosolo a me, alle mie gambe, al miorespiro, all’amore che provo per lacorsa in salita... e mi sono ritrovata abraccia alzate a tagliare la mia pri-ma striscia tricolore. Titolo tricoloree maglia azzurra in un solo colpo,quasi non ci credevo... avevo appe-na realizzato il sogno di una vita!Purtroppo, neanche il tempo di fe-steggiare, che i Mondiali sono statiannullati a causa della pandemiaancora in corso, ma grazie alle fan-tastiche persone che dirigono lacorsa in montagna italiana, il 4 otto-bre 2020 ho avuto la possibilità divestire la maglia della nazionale alTrofeo Nasego International Under20 Mountain Running Match 2020.Purtroppo, non sono arrivata allagara al top della mia condizione acausa di qualche guaio fisico, mavestire quella maglia è un emozio-ne che non si può descrivere... l’e-sperienza più speciale della mia vi-ta! Spero proprio di farne altre in fu-turo!Ora vi saluto, che ho chiacchieratoanche troppo... Prima di concludere,però, desidero ringraziare di cuoretutti coloro che mi supportano ognigiorno nella mia attività: la mia fa-miglia, il mitico Davide, i miei spon-sor e il Lagarina Crus Team, che èuna società fatta di persone con uncuore grande e di cui sono vera-mente felice e orgogliosa di far par-te... Grazie al Crus e al suo presiden-te, e grazie anche a tutti voi che sie-te l’anima di questa società specia-le! Un saluto a tutti e... arrivedercisui campi di gara!

Carlotta

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chi lo ha detto che vince solouno? Il mondo può esserepieno di campioni; tuttavia in

trent’anni di sport ho conosciutopiù genitori e allenatori di campio-ni, che campioni… e ho conosciutoanche più campioni con poco ta-lento e molta testa, che viceversa…Che cosa significa? A mio modestoparere la differenza tra essere vin-centi o perdenti sta più nel viaggioche nel traguardo. Non tutti siamonati per diventare campioni sportivi– per fortuna, permettetemi di ag-giungere –, non tutti siamo nati perdiventare grandi allenatori e spessociò viene confuso con la nomea de-gli atleti che alleniamo o i loro risul-tati; tutto ciò nella stessa esatta mi-sura in cui non tutti siamo nati peressere astronauti o musicisti o por-talettere o qualsiasi altra cosa… Ogni ragazzo porta con sé dei ta-lenti, o magari anche soltanto uno,e tocca anche a noi aiutarlo a cerca-re dentro di sé, a fare amicizia conquello che trova e a scegliere lapropria vita in un armonico convi-vere con tutto ciò che siamo e tuttociò che non siamo. Fargli capire chenon può essere tutto né essere bra-vo in tutto, e non può neanche es-sere amato da tutti ma può amare

la vita e quello che gli ha donato,può lavorare sui propri punti debo-li e rinsaldare le doti, può cadere edecidere che è il genere di personache si rialza o rimanere in attesa chequalcuno lo raccolga. Che cosac’entra questo con lo sport? Molto.Moltissimo. C’entra con lo sport,con la scuola, con la musica, contutto ciò che circonda i nostri ra-gazzi e li mette nelle condizioni dicrescere. C’entra con tutti gli “esem-pi di persone” che i ragazzi hannol’opportunità di avere intorno.Gli atteggiamenti compongono ilcarattere e, come ben sappiamo, iragazzi si lasciano attraversare piùda quello che noi siamo che daquello che raccontiamo loro o ten-tiamo di insegnare. Quello che fan-no e faranno di fronte alle difficoltàdella vita sarà lo specchio di ciò chefaranno anche nella quotidianitàsportiva; il saper prendersi degli im-pegni, rispettare la parola data, rea-gire a una sconfitta, accettare unproprio limite, scoprire quello che siè in grado di fare e non si sapeva,mettere alla prova se stessi, costrui-re rapporti di amicizie e affetti cheandranno oltre i momenti di sport…Tanti esempi, tanti ostacoli e un so-lo modo per arrivare: le emozioni

che riusciremo a suscitare in loro, lesfide che riusciremo a far loro rac-cogliere al di là di qualsiasi esito,senza paura e con sempre maggio-re consapevolezza di sé e degli altri.Cosa ci manca di più oggi? I rap-porti umani… Nello sport e fuori cistiamo accorgendo di quanto sianoimportanti le relazioni, i dialoghi, glisguardi, le risate, gli schiamazzi, gliamici, le figuracce, le persone…Questa è l’occasione che abbiamo:amare di più ciò che oggi più cimanca, e che anche lo sport e lagrande famiglia del Crus ci offro-no… Non c’è un come, un dove, unquando… le occasioni per diventarepersone migliori ci sono sempre eovunque, anche in un tempo pienodi frustrazioni e limitazioni comequesto... non so se lo sport possaaiutare, ma sicuramente invita aprendere ciò che accade e a ren-derlo, non tanto facile o comodo,quanto più occasione per dimostra-re a noi stessi che ce la possiamofare, ed è questo che vorrei tantoper i giovani di oggi: la consapevo-lezza che per farcela ciò che più ser-ve è dentro di loro e non fuori.

Silvia Pedri

4x100 Cadette

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a stagione appena chiusa èstata contagiata da un viruscattivo e implacabile che ha

condizionato l’attività di tutti glisport, e i Master, assieme ai giovani,sono coloro che più ne hanno ri-sentito. Proprio i Master hanno vis-suto il periodo “nero” in condizionicontrastanti: chi avrebbe attaccato ilnumero gara a tutti i costi e chi in-vece era combattuto fra timore eincertezza, quasi paura.Per la prima volta quel calendariofin troppo folto di gare su terreni edistanze di tutti tipi, viene mutilatodi questa o quella corsa, di questo oquel campionato, tanto che sfo-gliando la lista quel che si legge è:annullata, sospesa, rimandata al2021. Dopo i due mesi iniziali dell’anno,passati a pieno ritmo, arriva lo stopsuccessivo, inevitabile e lungo quat-tro mesi, nei quali pochi hanno po-tuto mantenere un minimo di for-ma, un po’ per paura di trasgredirele nuove regole, un po’ per carenzadi stimoli. Solo a giugno-luglioqualcosa si muove almeno per gliallenamenti tornati quotidiani; perle gare, un po’ di pista e montagna,mentre la strada è letteralmentesparita. Nella tarda estate arriva la

stentata ripresa, ma l’attività regola-re è un sogno. L’attività nelle pale-stre dopo un avvio sofferto, è subi-to richiusa per il ritorno dell’emer-genza ancora peggiore della prece-dente. Ancora oggi è tutto in standby eche ne sarà nel 2021? Chissà!Comunque sia una certa relazionedella stagione va fatta, se non altroper dare merito a chi si è impegna-to per cercare nello sport un tenta-tivo di normalità.La novità della stagione è sicura-mente l’attività Master Crus al fem-minile, che vede il vertice della clas-sifica del nostro Grand Prix tingersidi rosa, grazie alla perseveranza diLicia Facchini. Per la prima volta, congrande costanza, Licia conquista ilvertice Grand Prix Master Crus 2020.Ma è tutto il mondo “Master rosa” acrescere, anche grazie al ritorno“competitivo” di Monica Giordaniche, nella seconda parte di stagione,ha alternato presenze su tutti i terre-ni contribuendo ai positivi risultati disquadra delle classifiche dedicateagli Assoluti. Le “Master rosa” cre-scono anche grazie all’importanteimpegno, agonistico e non, delgruppo di Besenello. Ed è Lucia Po-stinghel, immancabile traino del

gruppo, a salire sul terzo gradino delpodio della classifica dedicata all’a-tletica rosa del Crus, che nel com-plesso ha fatto progressi di numeririspetto alle stagioni passate.Tra i maschi è Christian Modena atotalizzare un numero di punti irrag-giungibile, merito delle molte pre-senze nella classifiche di gara perAssoluti, soprattutto in gare di squa-dra, e questo è senz’altro un merito.Al secondo posto si classifica l’unicoatleta che pratica con regolarità l’at-tività nelle pedane degli stadi: Ma-rione D’Antonio, che si porta a casaben tre medaglie di Campionatonazionale nel settore lanci; Mario ciricorda che l’attività su pista potreb-be essere un ottimo “campo” su cuiraccogliere soddisfazioni, purtroppopoco frequentato dai “nostri”. Il ter-zo posto è per il “veterano” cheviaggia attorno ai cinquant’anni diattività, Roberto Comai, che lasciadietro di pochi punti, un terzetto dialtrettanto veterani, Mauro, Gino eDanilo (non serve il cognome), i cuianni di attività testimoniano che losport, se fatto regolarmente e congiudizio, altro non è che un elisir dilunga e sana vita. C’è bisogno di ri-badirlo ancora?È necessario ricordare a tutto il

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FEMMINILE1 FACCHINI LICIA 13 1832 Giordani Monica 9 1663 Postinghel Lucia 6 1504 Debiasi Marlene 9 1235 Pedri Silvia 3 946 Ferrari Nicoletta 3 737 Dossi Monica 4 738 Ondertoller Elena 3 709 Feller Manola 3 5010 Zamboni Laura 2 4011 Chiesa Michela 2 4012 Soini Lorenza 1 30

MASCHILE1 MODENA CHRISTIAN 6 1662 D’Antonio Mario 7 1463 Comai Roberto 8 1404 Dallacosta Mauro 9 1395 Stedile Gino 7 1396 Robol Danilo 5 1327 Mattei Paolo 6 1308 Pedrinolli Lorenzo 8 1139 Catalano Domenico 6 11010 Broz Alessandro 5 10011 Zandonai Moreno 4 10012 Gasperi Giovanni 6 10013 Uber Andrea 5 9314 Bort Paolo 5 8515 Adami Enrico 3 8016 Folgarait Efrem 5 80

17 Morandi Denis 4 8018 Campostrini Marco 5 8019 Scottini Mirko 3 7020 Baù Roberto 4 6021 Lionetti Mario 3 6022 Capelli Luca 2 5023 Carlin Davide 5 5024 Peretti Giorgio 3 5025 Roman Franco 2 5026 Folgarait Ezio 2 4027 Rizzi Nicola 2 4028 Sartori Giorgio 2 4029 Bianchi Matteo 1 3030 Fatturini Germano 1 3031 Galvagni Lorenzo 1 3032 Tamanini Roberto 1 3033 Zenatti Emmanuele 1 3034 Vicentini Gabriele 1 2035 Mittempergher Renzo 1 1036 Nardon Aldo 1 1037 Pedrinolla Davide 1 10

Grand Prix Reale Mutua Master Crus 2020PUNTIGARE GARE PUNTI

gruppo Master quanto è importan-te la partecipazione all’attività an-che al di fuori di quello che è l’ago-nismo e il piazzamento nelle variecompetizioni. Il Master è “maestro”e come tale sarebbe molto utile atutto il movimento sportivo. Come?Come presenza nella progettazionedelle attività e delle organizzazioni,come collaboratore operativo e/ocome “portatore” e valutatore diidee e novità. Assieme alla parteci-pazione, ognuno di noi deve far ar-rivare al gruppo dirigente uno sti-molo in più. Esserci a piantare unpaletto, dare un’idea sulla selezionedi un percorso, controllare lo svolgi-mento di una manifestazione ècompito dei componenti della so-cietà organizzatrice. Quando il Crusorganizza, a organizzare siamo tuttinoi, è il nostro insieme che costrui-

sce l’affidabilità e l’efficienza, e chimeglio di un “maestro” può dare uncontributo efficace? C’è l’esperien-za diretta, c’è l’età anagrafica esportiva, c’è conoscenza anche divita che possono rivelarsi determi-nanti per il successo del program-ma. Cerchiamo di essere utili a tut-ti... che vuole anche dire essere utilia se stessi.A stagione inoltrata si è provvedutoa rinnovare il direttivo della societàe le novità sono state tante. Il cam-bio di presidente era ormai cosascontata, al pari del ritiro di alcuniconsiglieri che, per diversi motivi,non potevano essere presenti co-me conviene. La situazione ha per-messo l’inserimento in Consiglio dialcuni atleti, che permetteranno dicoordinare meglio l’attività, anchedei Master. Grazie alla disponibilità

di Mauro, Giovanni e Giorgio alcu-ni progetti sono in fase di valutazio-ne, in primis l’attività di gruppo, co-me i ritrovi periodici per allenamen-ti comuni e i ritrovi per attività di-verse, come la palestra, purtroppoquest’anno stoppata sul nascere. Un grazie va a Mario Ignazzito, chein questi cinque anni di guida, haimpegnato tante energie e ha per-messo alla società di mantenere illivello e la credibilità raggiunti intanti anni di lavoro. Ad Andrea va l’augurio più forte, af-finché quanto è stato costruito pos-sa essere perfezionato, ottimizzan-do al meglio tutte le componentidella società. A noi tutti va un sincero augurio diforte ripresa delle normali condizio-ni di vita.

Claudio Pedri

Licia Facchini

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R ECORD SOC I A L I MASCH I L I A L 3 1 / 1 2 / 2 0 2 0

CORSESM 50 i Battan Eric 1995 6.08 i 9-feb-19 ParmaJM 60 i Paissan Lorenzo 2000 6.75 i 2-feb-19 AnconaCM 80 Cavagna Marsel 1992 9.52 16-set-07 BorgoCM 80 Mazzola Matteo 1995 9.52 10-apr-10 TrentoJM 100 Paissan Lorenzo 2000 10.38 30-giu-19 La Chaux de Fond (CH)JM 150 Paissan Lorenzo 2000 15.93 15-apr-18 RoveretoJM 200 Paissan Lorenzo 2000 21.33 6-mag-18 BolzanoPM 300 Gorla Alessio 1993 34.26 9-set-14 TrentoSM 400 Gorla Alessio 1993 48.32 30-apr-16 TrentoSM 600 Graziola Mattia 1987 1:21.58 24-apr-10 RoveretoSM 800 Lazzeri Nicola 1988 1:53.55 1-mag-13 TrentoJM 1000 Del Sorbo Jari 1978 2:35.7 _/_/96 ______CM 1200 Cristofori Alessandro 1984 3:21.2 3-ago-99 TrentoJM 1500 Rocca Daniel 2002 3:51.32 5-ago-20 RoveretoSM 2000 Matuzzi Mirco 1974 5:35.4 17-apr-99 RoveretoPM 3000 Matuzzi Mirco 1974 8:26.1 24-ago-95 BolognaSM 5000 Postinghel Fabrizio 1979 14:48.24 31-lug-07 TrentoSM 10000 Guarnati Luigi 1974 31:01.9 20-apr-02 Pergine

OSTACOLI E SIEPIEM 40 hs (0.30) Perzolli Stefano 1990 7.7 21-apr-01 ArcoEM 40 hs (0.50) Ghezzi Tristano 2005 7.04 31-mag-16 RoveretoEM 50 hs (0.50) i Ghezzi Tristano 2005 8.98 i 5-mar-16 Pergine ValsuganaRM 60 hs (0.50) Mazzola Matteo 1995 9.1 4-apr-08 Arco zonaliRM 60 hs (0.60) 7.0m Perghem Daniel 1999 10.62m 9-mag-11 Trento GSSRM 60 hs (0.60) 7.5m Mazzola Matteo 1995 9.18 26-ott-08 TrentoCM 60 hs (0.84) i Mazzola Matteo 1995 8.41 i 14-mar-10 ModenaAM 60 hs (0.91) i Bais Simone 1994 8.20 i 12-feb-11 AnconaJM 60 hs (1.00) i Bais Simone 1994 8.11 i 23-feb-13 AnconaSM 60 hs (1.06) i Cristelotti Cristian 1983 8.02 i 5-feb-06 PergineCM 80 hs (0.60) 8.0m Bonomi Davide 1995 12.1 12-mag-09 Trento GSSCM 80 hs (0.76) 8.0m Pezzini Luca 1998 13.23m 10-mag-12 Pergine GSSCM 100 hs (0.84) 8.5m Mazzola Matteo 1995 13.65 13-giu-10 FidenzaSM50 100 hs (0.91) 8.5m Pizzini Mariano 1961 20.11 28-mag-11 Bastia UmbraAM 110 hs (0.84) 9.14m Bais Simone 1994 14.40 22-mag-11 Roma GSSAM 110 hs (0.91) Bais Simone 1994 14.26 21-set-11 TrentoJM 110 hs (1.00) Bais Simone 1994 14.25 15-giu-13 RietiPM 110 hs (1.06) Cristelotti Cristian 1983 14.11 27-giu-04 PergineJM 200 hs (0.76) Mazzola Matteo 1995 25.21 12-apr-14 RoveretoAM 200 hs (0.84) Caracristi Pietro 1990 27.5 9-apr-06 RoveretoPM 200 hs (0.91) Cristelotti Cristian 1983 25.1 17-apr-05 RoveretoCM 300 hs (0.76) Mazzola Matteo 1995 39.11 9-ott-10 ClesAM 300 hs (0.84) Mazzola Matteo 1995 39.76 20-giu-11 Bydgoszcz (Polonia)AM 400 hs (0.84) Graziola Mattia 1987 54.14 26-set-04 CesenaticoPM 400 hs (0.91) Mazzola Matteo 1995 52.58 12-giu-16 BressanoneCM 1200 st (0.76) S.R. Rocca Daniel 2002 3:46.50 6-mag-17 MezzolombardoJM 2000 st (0.91) Pedri Silvano 1982 6:05.07 1-mag-01 PadovaPM 3000 st (0.91) Mazzola Luca 1993 9:12.47 20-lug-14 Rovereto

SALTIJM alto Criscenti Marco 1982 1.98 18-giu-00 TrentoJM asta i Pezzini Luca 1998 4.10 i 28-feb-16 ModenaJM asta i Pezzini Mirko 1995 4.10 i 18-gen-14 PadovaSM asta Dedic Admir 1986 4.10 7-giu-09 TrentoPM lungo Festi Mattia 1985 7.20 30-giu-06 RoveretoPM triplo Festi Mattia 1985 14.90 20-mag-06 Trento

LANCIRM peso kg.2 Anzelini Paolo 1988 14.34 12-mag-01 PergineRM peso kg.3 Adami Michele 1981 9.55 25-set-94 LanaCM peso kg.4 Anzelini Paolo 1988 14.95 _/_/2003 OrvietoAM peso kg.5 Nabacino Andrea 2000 15.57 1-mag-16 Trento

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21CRUSNOTIZIE 2020

JM peso kg.6 Nabacino Andrea 2000 15.81 18-mag-19 BolzanoPM peso kg.7,260 Bona Giacomo 1997 14.27 18-mag-19 BolzanoSM65 disco kg.1 Cavalieri Luigi 1945 29.87 29-giu-11 RoveretoAM disco kg.1,5 Bona Giacomo 1997 51.36 4-ott-14 TrentoJM disco kg.1,75 Chiusole Alberto 1995 49.88 24-set-13 TrentoSM disco kg.2 Trafficante Daniele 1985 49.18 13-lug-08 DonnasCM martello kg.4 Nabacino Andrea 2000 37.97 19-lug-15 PergineAM martello kg.5 Chiusole Lorenzo 1997 41.66 5-ott-14 TrentoJM martello kg.6 Barozzi Andrea 1995 53.11 26-apr-14 ChiariSM martello kg.7,260 Barozzi Andrea 1995 52.24 6-mag-18 BolzanoSM35 martello m.c. kg.15,88 D'Antonio Mario 1973 12.78 19-giu-10 NovaraRM giavellottino Graziola Mattia 1987 23.76 4-set-99 ArcoSM80 giavellotto gr.400 Piconese Antonio 1935 17.82 17-giu-15 MeranoSM75 giavellotto gr.500 Piconese Antonio 1935 18.30 12-giu-13 MeranoCM giavellotto gr.600 Nabacino Andrea 2000 48.74 17-ott-15 RoveretoAM giavellotto gr.700 Nabacino Andrea 2000 50.37 30-set-17 BressanonePM giavellotto gr.800 Gubert Samuele 1980 53.54 22-set-01 Tenero (CH)RM p.m.d. kg.2 Bonfanti Fabrizio 1996 11.72 6-giu-09 TrentoCM vortex Rosselli Samuele 1998 61.02 10-mag-12 Pergine GSSRM palla gr.150 Rocca Thomas 2007 42.46 27-set-20 Arco

MARCIARM marcia 800 m Mazzalai Marco 1998 5:06.77 9-apr-11 TrentoRM marcia 1,2 km Pezzini Luca 1998 7:56.94 3-set-11 TrentoRM marcia 2 km Anzelini Alessandro 1981 11:44.7 19-giu-94 Mogliano VenetoSM50 marcia 3 km Ignazzito Mario 1963 15:34.95 8-set-13 Reggio EmiliaCM marcia 4 km Anzelini Alessandro 1981 19:35.72 12-ott-96 CaorleAM marcia 5 km Anzelini Alessandro 1981 23:56.7 26-set-98 CaorleAM marcia 10 km Anzelini Alessandro 1981 51:13.55 26-set-98 Caldaro

STAFFETTERM 3x100 Festi G - Malossini A - Rizzi M 44.65 25-apr-15 TioneRM 3x800 Mazzalai M - Pezzini L - Perghem D 8:42.88 22-giu-11 ClesRM 4x50 Bonfanti F - Zeni A - Giordani N - Zandonai E 30.24 6-giu-09 TrentoSM 4x100 Battan E - Paissan L - Nabacino M - Gorla A 41.01 6-mag-18 BolzanoSM 4x200 Mazzola M - Nabacino M - Bais S - Gorla A 1:29.59 19-apr-15 JesoloSM 4x400 Mazzola M-Buratti T-Bais M-Nabacino M 3:17.18 20-lug-14 RoveretoSM 4x1.500 Casal D - Cumer D - Postinghel F - Pedri S 17:26.1 _/_2001 ArcoSM 100+200+300+400 Buratti T - Nabacino M - Gorla A - Mazzola M 1:56.91 16-set-15 MilanoSM 200+400+600+800 Cristelotti - Pizzini - Casal - Capelli 5:05.6 _/_1998 _______

PROVE MULTIPLERM biathlon Ghezzi Tristano 2005 1411 pt. 5-mag-18 MezzolombardoRM triathlon Graziola Mattia 1987 2234 pt. 17-set-00 PergineRM tetrathlon Mazzola Matteo 1995 2782 pt. 26-ott-08 TrentoCM pentathlon Graziola Mattia 1987 3495 pt. 28-set-02 FormiaSM45 pentalanci D’Antonio Mario 1973 2790 pt. 6-ott-19 CataniaPM easy pentathlon Ganassini Bryan Kevin 1994 2706 pt. 19-ott-14 S.Giovanni LupatotoCM esathlon Sartori Marco Nicola 2004 2670 pt. 14-set-19 ClesJM eptathlon i Pezzini Mirko 1995 4443 i pt. 25-26/01/2014 PadovaJM decathlon Pezzini Mirko 1995 6114 pt. 31.05/01.06/14 LanaSM50 icosathlon MM50 Pizzini Mariano 1961 10188 pt. 30/6-1/7/12 Turnhout (Belgio)

Le graduatorie 2020 sono pubblicate sul nostro sito!Grazie ad Elisa e Andrea sono sempre aggiornatissime!

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22 CRUSNOTIZIE 2020

R ECORD SOC I A L I F EMM IN I L I A L 3 1 / 1 2 / 2 0 2 0

CORSEEF 50 Pellicano Caterina 2008 6.91 2-giu-19 Mezzolombardo CSIJF 60 i Decarli Gisella 1988 7.97 i 25-feb-07 GenovaCF 80 Decarli Gisella 1988 10.35 15-mag-03 BorgoAF 100 Zenatti Matilde 2000 12.51 4-giu-17 BressanoneAF 150 Decarli Gisella 1988 18.9 17-apr-05 RoveretoAF 200 Zenatti Matilde 2000 25.59 24-mag-17 BolzanoCF 300 Canali Roberta 1982 42.6 30-giu-96 FidenzaJF 400 Canali Lorenza 1984 58.71 22-giu-02 RoveretoJF 600 Canali Lorenza 1984 1:37.8 13-apr-03 RoveretoSF 800 Scrinzi Federica 1991 2:12.45 4-giu-17 Gavardo (BS)SF 1000 Chiusole Veronica 1972 3:04.3 _/_/1996 ____CF 1200 Tava Stefania 1985 4:01.2 4-giu-00 TrentoSF 1500 Scrinzi Federica 1990 4:31.87 1-giu-17 Ponzano Veneto (TV)AF 2000 Tava Barbara 1982 6:40.0 17-apr-99 RoveretoPF 3000 Tava Barbara 1982 9:57.5 5-ago-03 TrentoPF 5000 Scrinzi Federica 1990 17:41.83 31-lug-12 TrentoSF 10000 Pedri Silvia 1978 39.29.54 10-mag-09 Rubiera - RE

OSTACOLI ESIEPIEF 50 hs (0.50) Zenatti Aurora 2003 10.11 22-giu-13 ClesRF 60 hs (0.50) Giordani Alessia 1995 10.3 4-apr-08 Arco zonaliRF 60 hs (0.60) 7.5m Zenatti Matilde 2000 8.8 9-giu-13 Borgoricco (PD)CF 60 hs (0.76) 8.0m i Barbiero Alessia 1998 9.39 i 10-mar-13 ModenaAF 60 hs (0.76) 8.5m i Barbiero Alessia 1998 9.33 i 16-feb-14 AnconaJF 60 hs (0.84) 8.5m i Balter Marika 1993 10.02 i 21-gen-12 PergineRF 80 hs (0.60) 7.5m Giordani Alessia 1995 14.1 6-mag-08 Trento GSSCF 80 hs (0.76) 7.5m Barbiero Alessia 1998 13.00 29-mag-12 Roma GSSCF 80 hs (0.76) 8.0m Barbiero Alessia 1998 12.28 20-ott-12 RoveretoAF 100 hs (0.76) 8.0m Nobili Sheena 1991 17.6 22-mag-08 Trento GSSAF 100 hs (0.76) 8.5m Barbiero Alessia 1998 15.35 22-giu-14 RietiAF 100 hs (0.84) 8.5m Barbiero Alessia 1998 15.85 27-giu-14 RoveretoRF 200 hs (0.60) Galvagnini Sofia 2005 34.17 21-apr-18 TrentoAF 200 hs (0.76) 18.29m Barbiero Alessia 1998 31.75 12-apr-14 RoveretoCF 300 hs (0.76) Canali Roberta 1982 46.7 24-mag-97 TrentoSF 400 hs (0.76) Chiusole Veronica 1972 1:07.06 1-set-96 RoveretoCF 1200 st (0.76) S.R. Bottanelli Lisa 2003 4:21.80 23-set-18 Borgo ValsuganaSF 2000 st Scrinzi Federica 1990 7:06.01 24-ago-17 ClesSF 3000 st Scrinzi Federica 1990 10:48.12 20-lug-14 Rovereto

SALTIAF alto Avancini Daniela 1983 1.65 3-set-00 TrentoJF alto Dallaporta Lara 1999 1.65 22-apr-17 RoveretoSF asta Sanchez Ferrer Maryoris 1985 3.30 29-giu-12 RoveretoSF lungo Sanchez Ferrer Maryoris 1985 5.50 10-mag-15 Borgo ValsuganaSF triplo Sanchez Ferrer Maryoris 1985 13.20 26-giu-16 Rieti

LANCIRF peso kg.2 Chiusole Laura 2002 10.81 17-mag-15 TrentoAF peso kg.3 Ganassini Karoline 1998 11.38 2-ago-14 UdineJF peso kg.4 Pellegrino Roberta 1990 12.13 5-set-09 Chiuro (So)JF disco kg.1 Pizzini Noemi 1991 34.07 26-mag-10 Trento GSSAF martello kg.3 Ignazzito Chiara 1998 52.68 2-ago-14 UdinePF martello kg.4 Nave Giorgia 1990 51.31 25-feb-12 Lucca

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23CRUSNOTIZIE 2020

Fulvio ViesiReferente rapporti istituzionali e media

STAFF MEDICOdott. Luigi Azzolini

RF giavellotto gr.300 Osele Giorgia 1986 17.32 30-mag-99 PergineCF giavellotto gr.400 Pellegrino Roberta 1990 36.73 7-ott-05 Bisceglie (BA)AF giavellotto gr.500 Raoss Viola 1999 26.46 12-apr-15 RoveretoSF giavellotto gr.600 Pellegrino Roberta 1990 46.07 5-lug-13 RoveretoRF p.m.d. kg.2 Ignazzito Chiara 1998 10.36 17-apr-11 ArcoRF vortex Eccheli Irene 1995 48.40 4-mag-08 ClesRF palla gr.150 Gasperotti Angela 1985 40.28 17-mag-98 Borgo

MARCIARF marcia 800 m Massaro Francesca 1998 4:29.60 9-apr-11 TrentoCF marcia 1 km Massaro Marika 1998 5:26.9 19-lug-13 Mezzolombardo CSIRF marcia 1,2 km Vescovi Emma 1998 7:11.83 3-set-11 TrentoCF marcia 2 km Massaro Marika 1998 11:07.94 9-giu-13 FidenzaCF marcia 3 km Massaro Marika 1998 17:30.20 12-ott-13 IesoloAF marcia 4 km Emanuelli Elisa 1981 26:02.77 20-set-97 BolzanoAF marcia 5 km Massaro Marika 1998 30:37.18 27-giu-14 Rovereto

STAFFETTARF 3x100 Cofler A-Peterlini G-Zenatti M 41.91 5-mag-12 ClesRF 3x800 Stengel-Cortese-Delaiti 8:48.4 20-apr-02 PergineSF 4x100 Dallaporta L-Marangoni M-Barbiero A-Zenatti M 49.94 22-apr-17 RoveretoCF 4x200 i Franceschi M-Zandonai M-Bottanelli L-Zenatti A 1:57.92 i 24-feb-18 PadovaSF 4x400 Canali R.-Canali L.-Monsorno-Chiusole 4:06.31 25-giu-00 PergineAF 100+200+300+400 Zanivan-Parisi G.-Decarli-Graiff 2:28.50 20-giu-04 S.GiorgioAF 200+400+600+800 Del Sorbo-Grigoletto-Canali-Tava 5:52.6 _/_/1997 ____

PROVE MULTIPLERF biathlon Galvagnini Sofia 2005 1382 pt. 21-apr-18 TrentoCF triathlon Galvagnini Sofia 2005 2025 pt. 20-ott-19 RoveretoRF tetrathlon Zenatti Matilde 2000 2572 pt. 13-ott-13 RoveretoCF pentathlon Galvagnini Sofia 2005 3691 pt. 20-set-20 Borgo ValsuganaAF eptathlon Cofler Alice 1999 3549 pt. 23-24-apr-16 Gorizia

PRESIDENTEAndrea Perghem

VICEPRESIDENTESonia PompermaierSegreteria e aiuto contabilità

CONSIGLIERIClaudio PedriPresidente onorario

Giovanna SguaizerSegreteria, tesoreria, contabilità

Claudio ScrinziRevisore dei contiAiuto contabilità

Elisa ParisiResponsabile premiazioni, classifiche e sito

Federica ScrinziResponsabile premiazioni, aiuto segreteria e tesseramentiReferente Polisportiva

Fabio RegaiolliResponsabile percorsi gara Referente Montagne Trentine

Marco Mazzalai Referente settori Giovanile e Assoluti

Mauro DallacostaReferenti settore Master

Mario Ignazzito Aiuto contabilità

Giovanni GasperiCoordinatore gruppo organizzazione gare

DIRETTIVO ASD LAGARINA CRUS TEAM

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