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5 OTTOBRE 2020 - NUMERO 2631 - ANNO 23 - Direttore responsabile: RAFFAELE TOMELLERI - Aut. Trib. di Verona n° 41356 del 20/01/1997 - Le Cronache srl - Via Frattini 12/c - 37121 Verona - Telefono 0459612761 - E-mail: [email protected] - Stampa in proprio - Tutti i diritti RISERVATI Quotidiano on-line di Belluno, Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona, Vicenza Cronaca del Veneto .com GUARDA IL SITO CRONACADELVENETO.COM E SEGUICI SU Il prossimo anno lo scalo rischia un ritor- no al 2005. Resta la cassa integrazione fino al 2022 come paracadute. Dipendenti in assemblea e proiezioni pessimistiche Giampietro Trabuio Aeroporto Canova Il direttore del circuito Venetex soddisfatto del modello che è stato creato. La comuni- tà dell’economia reale ora avvia le sue atti- vità anche in Friuli, Toscana e Lazio. KO OK “In un'atmosfera surreale di attesa, come tutti i veneziani, abbiamo tirato un sospiro di sollievo: la città è rimasta all'asciutto. Il Mose ha funzio- nato” sono naturalmente piene di soddisfazione le parole con cui la Presidente della Commissione Ambiente della Camera, Alessia Rotta, e il deputato veneziano Nicola Pellicani, salutano i risultati positivi del primo esperimento di funzionamento del Mose. “E' una buona notizia per Venezia e il mondo intero - spiegano i due deputati Pd - . Il primo vero test in condizioni atmosferiche avverse è anda- to bene ed è un'ottima notizia. Le paratoie del Mose si sono sollevate tutte e il flusso di marea verso la laguna si è interrotto. A Punta della Salute la marea si è fermata a 70 cm, mentre il picco è stato di 129. Durante tutta la matti- nata si è creato un dislivello di 65/70 cm tra il mare e la lagu- na” “Questo è il risultato dell'attivi- tà del Parlamento e del Governo- - ci tengono a ricor- dare Rotta e Pellicani - , che hanno dato nuovo impulso ai lavori, che si erano di fatto bloccati dopo lo scandalo del Mose che ha così tanto ferito e umiliato Venezia e l'intero Paese. Infatti sono stati la maggioranza e il Governo di centrosinistra a rifinanziare dopo lungo tempo la Legge Speciale in tutti i suoi aspetti, e creato le condizioni per riav- viare i lavori, che saranno conclusi entro la fine del 2021”. Per la Presidente della Commissione Ambiente e per Pellicani però c'è da continua- re su questa strada: “ora biso- gnerà concludere i lavori e fare in modo che le dighe mobili siano in grado di fun- zionare in tutte le condizioni- spiegano -. Perché se da una parte il test di oggi dimostra però che il Mose può già essere utilizzato e può con- sentire alla città di guardare con fiducia al futuro; dall'altra resta ancora tanto lavoro da fare per gettarsi finalmente alle spalle giornate tragiche come quella del 12 novembre scorso”. Ma oggi le condizioni sono più promettenti rispetto al passa- to perché “sempre grazie all'attività della maggioranza di centrosinistra in Parlamento e del Governo – dicono Rotta e Pellicani - in questi giorni l'Autorità per la laguna sarà finalmente istitui- ta per legge. Quanto ai prossimi passaggi parlamentari Rotta e Pellicani spiegano che adesso “diventa quanto mai urgente riprende- re in Commissione Ambiente della Camera l'indagine cono- scitiva su tutti gli interventi in atto per la salvaguardia di Venezia, bruscamente inter- rotta per l'emergenza Covid”. Alessia Rotta e Nicola Pellicani BENE IL TEST DELLE PARATOIE A VENEZIA In commissione Ambiente si attende la ripartenza dell’indagine sugli interventi per la salvaguardia definitiva della laguna. Dopo la brusca interruzione per il coronavirus Con il Mose un sospiro di sollievo

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5 OTTOBRE 2020 - NUMERO 2631 - ANNO 23 - Direttore responsabile: RAFFAELE TOMELLERI - Aut. Trib. di Verona n° 41356 del 20/01/1997 - Le Cronache srl - Via Frattini 12/c - 37121 Verona - Telefono 0459612761 - E-mail: [email protected] - Stampa in proprio - Tutti i diritti RISERVATI

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Il prossimo anno lo scalo rischia un ritor-no al 2005. Resta la cassa integrazione fino al 2022 come paracadute. Dipendenti in assemblea e proiezioni pessimistiche

Giampietro Trabuio Aeroporto CanovaIl direttore del circuito Venetex soddisfatto del modello che è stato creato. La comuni-tà dell’economia reale ora avvia le sue atti-vità anche in Friuli, Toscana e Lazio.

KOOK

“In un'atmosfera surreale di attesa, come tutti i veneziani, abbiamo tirato un sospiro di sollievo: la città è rimasta all'asciutto. Il Mose ha funzio-nato” sono naturalmente piene di soddisfazione le parole con cui la Presidente della Commissione Ambiente della Camera, Alessia Rotta, e il deputato veneziano Nicola Pellicani, salutano i risultati positivi del primo esperimento di funzionamento del Mose. “E' una buona notizia per Venezia e il mondo intero - spiegano i due deputati Pd - . Il primo vero test in condizioni atmosferiche avverse è anda-to bene ed è un'ottima notizia. Le paratoie del Mose si sono sollevate tutte e il flusso di marea verso la laguna si è interrotto. A Punta della Salute la marea si è fermata a 70 cm, mentre il picco è stato di 129. Durante tutta la matti-nata si è creato un dislivello di 65/70 cm tra il mare e la lagu-na” “Questo è il risultato dell'attivi-

tà del Parlamento e del Governo- - ci tengono a ricor-dare Rotta e Pellicani - , che hanno dato nuovo impulso ai lavori, che si erano di fatto bloccati dopo lo scandalo del Mose che ha così tanto ferito e umiliato Venezia e l'intero Paese. Infatti sono stati la maggioranza e il Governo di centrosinistra a rifinanziare dopo lungo tempo la Legge Speciale in tutti i suoi aspetti,

e creato le condizioni per riav-viare i lavori, che saranno conclusi entro la fine del 2021”. Per la Presidente della Commissione Ambiente e per Pellicani però c'è da continua-re su questa strada: “ora biso-gnerà concludere i lavori e fare in modo che le dighe mobili siano in grado di fun-zionare in tutte le condizioni-

spiegano -. Perché se da una parte il test di oggi dimostra però che il Mose può già essere utilizzato e può con-sentire alla città di guardare con fiducia al futuro; dall'altra resta ancora tanto lavoro da fare per gettarsi finalmente alle spalle giornate tragiche come quella del 12 novembre scorso”. Ma oggi le condizioni sono più promettenti rispetto al passa-to perché “sempre grazie all'attività della maggioranza di centrosinistra in Parlamento e del Governo – dicono Rotta e Pellicani - in questi giorni l'Autorità per la laguna sarà finalmente istitui-ta per legge. Quanto ai prossimi passaggi parlamentari Rotta e Pellicani spiegano che adesso “diventa quanto mai urgente riprende-re in Commissione Ambiente della Camera l'indagine cono-scitiva su tutti gli interventi in atto per la salvaguardia di Venezia, bruscamente inter-rotta per l'emergenza Covid”.

Alessia Rotta e Nicola Pellicani

BENE IL TEST DELLE PARATOIE A VENEZIA

In commissione Ambiente si attende la ripartenza dell’indagine sugli interventi per la salvaguardia definitiva della laguna. Dopo la brusca interruzione per il coronavirus

Con il Mose un sospiro di sollievo

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LA REGIONE VENETO STA SPERIMENTANDO UN NUOVO TIPO DI TAMPONE

La novità presentata dal primario di microbiologia di Treviso Roberto RigoliPrima in Italia, la Regione Veneto sta sperimentando con successo, un nuovo tipo di tampone rapido antigeni-co dotato di procedure estre-mamente semplici, di pres-sochè nulla invasività, di altissima attendibilità, in gra-do di dare l’esito in dieci minuti, senza dover proces-sare il tutto in laboratorio, ma operando con un tampone e un piccolo apparato in qual-siasi ambiente, ivi compre-so, in prospettiva, anche l’utilizzo in autosomministra-zione. La novità, che potrà rivolu-zionare le attuali modalità di esecuzione dell’esame, è stata presentata dal primario di microbiologia di Treviso e coordinatore delle microbio-logie del Veneto, dottor Roberto Rigoli, nel corso del punto stampa del Presidente della Regione Luca Zaia (che si è sottoposto al tam-pone in autosomministrazio-ne) in cui è stato fatto il punto sulla situazione del Covid-19 in Veneto. La procedura è stata illustra-ta dal dottor Rigoli. Si utilizza un tamponcino di piccole dimensioni, che vie-ne inserito semplicemente nella fossa nasale (un po’ come “mettersi le dita sul naso”, nulla più) e roteato brevemente all’interno di entrambe le narici. Una volta estratto, il tampone viene inserito in una provetta dove si scioglie l’antigene e il con-tenuto viene analizzato da un apparecchio del costo di circa mille euro, che proces-sa il tampone e ne dà l’esito

in dieci minuti. Con il prece-dente tampone molecolare rinofaringeo si doveva entra-re anche di dieci, dodici cen-timetri nella cavità nasale. “Questo ci consentirà – ha detto Zaia – di non restare aggrappati all’attività di labo-ratorio e di portare la diagno-stica fuori dall’ospedale, pra-ticamente ovunque, con la stessa garanzia di attendibi-lità del risultato. Non è poco – ha concluso – anzi è una rivoluzione”. Il test e gli strumenti per ese-guirlo sono già stati validati dalla massima autorità scientifica americana. Si tratta a tutti gli effetti di un test rapido antigenico, modalità già validata anche dal Ministero della Salute ita-liano, motivo per cui gli esperti della Regione riten-gono non sia necessaria una ulteriore valutazione a livello ministeriale.

Zaia si sottpone al test rapido

Covid, via al test rapido in 10 minuti

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LA SOMMA RACCOLTA GRAZIE AI DUE VINI DEL PROGETTO VO’

All’Università di Padova 50 mila euro per sostenere l’equipe del professor CrisantiDalla vocazione vinicola dei Colli Euganei arriva un aiuto concreto alla ricerca scientifi-ca contro il Covid-19. Cantina Colli Euganei ha consegnato all’Università degli Studi di Padova i primi 50mila euro raccolti grazie al progetto VO’ per la ricerca: due vini solidali nati per raccogliere fondi da destinare al Dipartimento di Microbiologia e Microbiologia Clinica guidato dal Professor Andrea Crisanti. Le bottiglie, il Serprino Spu-mante DOC Colli Euganei e il Rosso DOC Colli Euganei che ben rappresentano la tradizio-ne vitivinicola dell’area, sono state presentate nel mese di giugno e messe in commercio al prezzo di 4,95 euro grazie alla collaborazione di super-mercati e punti vendita ade-renti al progetto, dove saranno acquistabili fino a fine anno. Per ogni vino venduto, 1 euro viene donato all’Università di Padova – 50 centesimi dalla cantina e 50 centesimi dalle grandi insegne della distribu-zione organizzata coinvolte – e 10 centesimi al Comune di Vo’, con l’obiettivo di finanzia-re la ripresa economica del Paese e il rilancio del territo-rio. “Grazie al progetto VO’ per la ricerca – dichiara Lorenzo Bertin, Presidente di Cantina Colli Euganei – possiamo sostenere attivamente gli stu-di scientifici contro il Corona-virus attraverso quello che sappiamo fare meglio: il vino. La somma consegnata oggi è solo la prima parte della rac-colta, che continuerà fino alla fine dell’anno e che siamo sicuri ci potrà dare ulteriori grandi soddisfazioni. Le attivi-

tà della nostra cittadina sono state le prime in Italia, assieme a quelle di Codogno, a soffrire per l’emergenza sanitaria, ma grazie a questa iniziativa stan-no diventando un modello di rinascita per tutto il Paese.” “Un contributo alla lotta contro la pandemia che scalda il cuo-

re, perchè arriva dal territorio di Vo’, paese che ha pianto la prima vittima causata dal Coronavirus in Occidente – spiega Rosario Rizzuto, Ret-tore dell’Università degli Studi di Padova – Un luogo dove l’ateneo è ormai di casa, per via degli studi epidemiologici

che abbiamo portato a termine grazie anche alla straordinaria collaborazione della popola-zione. Un legame forte che ora viene ancor più rinsaldato dal-la scelta dei promotori del pro-getto: credere nella ricerca scientifica, unica chiave per sconfiggere la pandemia, è essenziale. Il sistema sanita-rio Veneto, al quale abbiamo dato il nostro contributo appassionato, attraverso l’im-pegno di migliaia di persone, si è dimostrato efficace nel tutelare la salute di cittadine e cittadini di fronte ad un perico-lo grave e sconosciuto che ha stravolto la quotidianità di tutti noi: grazie alla scienza potre-mo continuare il lavoro straor-dinario che stiamo realizzan-do”. Partner del progetto: Despar, Eurospar, Interspar, Alì, Famila, A&O, Mega, Cadoro, Iperlando, Maxi, Spak, SuperW, Eurospesa, Crai, Autogrill.

Da sx Martini, , Bertin Rizzuo, Crisanti Scuttari

Cantina Colli Euganei per la ricerca

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AUMENTANO I REATI, MA ANCHE LE CAMPAGNE DIVULGATIVE

In Veneto registrato un 4,8% in più e in provincia di Verona addirittura il 12%

Nel 2018 (ultimo dato disponi-bile dal Ministero dell’Interno) “boom” delle denunce di reati di truffa, rapina e furto ai danni degli over 65 in provincia di Verona (+12,2%) e in Veneto (+4,8%). Il 22,2% della popolazione veronese ha almeno 65 anni; si tratta quindi di un valore più basso rispetto al dato regiona-le (206.744 persone in termini assoluti). Nel 2018 sono state 3.456 le denunce di furti, rapi-ne e truffe (incluse le frodi informatiche) a danno di anziani, registrando quindi una crescita di +12,2% rispet-to all’anno precedente. I furti sono aumentati da 2.831 a 3.130, mentre le truffe e frodi informatiche sono aumentate da 203 a 279. In aumento anche il numero di rapine (47 contro le 45 del 2017). Sempre nel 2018, in provincia di Verona si sono registrate 371 vittime di furti, rapine e truffe (incluse le frodi informa-tiche) a danno di over 65 ogni 100.000 abitanti. Sono queste le evidenze che emergono dal nuovo “Rappor-

to sull’esposizione degli anziani a furti, rapine e truffe” realizzato dall’ufficio studi del-la Confartigianato Imprese Veneto su dati Istat e Ministero dell’Interno. “Truffatori e malintenzionati non sono andati in quarantena e neanche in vacanza: non si fanno scrupoli infatti e vanno sempre a caccia di qualcuno da raggirare e, le persone anziane, sono purtroppo le vit-

time ideali”, commenta Gianni Peruzzi, Presidente di Anap Verona, l’Associazione Nazio-nale Anziani Pensionati di Confartigianato Imprese Verona, che da anni promuo-ve sul territorio provinciale le iniziative della campagna “Più Sicuri Insieme”. “Nel periodo del lockdown – continua – sono stati rilevati raggiri attuati mediante uso di false divise o tesserini da operatori sanitari che a domicilio millantavano di eseguire, gratuitamente, il tampone per l’accertamento della positività al Covid-19 e, una volta entrati nelle abitazio-ni, distraendo l’anziano, face-vano razzia di denaro e pre-ziosi”. Nell’intera regione sono state 17.680 le denunce registrate, 807 in più rispetto al 2017 (era-no state 16.873). Una impen-nata che interrompe un trien-nio di decrescita. Nel dettaglio i furti sono stati 15.917, le rapi-ne 159 e le truffe 1.604. Nel Paese questi reati hanno inte-ressato 242.024 persone di 65 anni e oltre. Dato in calo del -3,7% rispetto allo scorso

anno. L’incidenza ogni 100mila abitanti resta in regio-ne comunque più bassa con 360 vittime rispetto alla media nazionale pari a 402. In Veneto, l’aumento delle denunce ha riguardato unica-mente gli over 65enni (+4,8%), mentre relativamen-te alla classe degli under 64 si è registrato un calo (-2,0%). Sempre in regione, i furti sono diminuiti solo per coloro che hanno meno di 65 anni (-5,2%), mentre sono aumenta-te di +2,2% le denunce da par-te degli anziani. Le rapine han-no segnato un incremento tra coloro che hanno meno di 65 anni (da 897 a 948 rapine) mentre per coloro che hanno 65 anni e oltre la situazione è rimasta invariata rispetto all’anno precedente. Le truffe e frodi informatiche sono risul-tate in aumento di +19,9% per le classi più giovani e di un marcato +40,7% per gli over 65 anni. Le denunce di furti, rapine e truffe (incluso le frodi informatiche) sono risultate in aumento in quattro province su sette.

Le vittime con oltre 65 anni di furti. Sotto Peruzzi

Furti, rapine e truffe agli over 65

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LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE HA DECISO IL PASSAGGIO ALLO SPID

NELLA SEDE VENEZIANA DELLA CAMERA DI COMMERCIO

L’attivazione è complicata e rischia di aumentare il divario digitale degli anzianiDal 1° ottobre l'Inps non rila-scia più nuovi Pin per accede-re ai suoi servizi, per utilizzare definitivamente entro il prossi-mo anno Spid. È la prima grande Pubblica amministra-zione che ha deciso questo passaggio, tutte le altre dovranno farlo per decreto entro il 28 febbraio 2021, «ma non è stata prestata sufficiente attenzione agli anziani che più utilizzano i servizi dell'Istituto. Qualunque si scelga fra i nove provider, la procedura di atti-vazione è così complicata e con passaggi talvolta pure a pagamento, che si aumenta il divario digitale. Una soluzione è che l'Inps stesso diventi un provider per rilasciare lo Spid. Meglio ancora, che diventi "il" provider per i pensionati», pro-pone Vanna Giantin, segreta-ria generale Fnp Veneto, la sigla dei pensionati Cisl. Il Covid-19 ha prodotto un aumento esponenziale delle attivazioni di identità Spid, anche perché molti provvedi-menti presi dal Governo a beneficio dei cittadini lo richie-

devano, e di Pin proprietari di molte PA. Ma questo fenome-no ha lasciato comunque ai margini anziani e pensionati. Per quanto riguarda Inps, infatti, a oggi su 27 milioni di Pin Inps totali solo 4 milioni sono di pensionati, e i pensio-nati in Italia sono 16 milioni. Un po' meglio in Veneto dove poco meno della metà degli over 65enni ha già l'accesso digitale all'Istituto: su 1.134.485 anziani (i pensiona-

ti veneti sono 1.266.279) 588.567 hanno il Pin Inps. Nel dettaglio: fra i 65 e i 74 anni 325.690 sono i titolari di Pin Inps, fra i 75 e gli 84 anni 181.645, fra gli 85 e i 94 anni 73.476 e 7.756 fra gli over 94 anni. Questi saranno i primi a passare a Spid, ma gli altri? In una recente conferenza stampa, il presidente Inps Pasquale Tridico ha affermato che nel periodo di transizione, che durerà un anno, l'Istituto

farà una massiccia campagna di informazione e comunica-zione rivolta ad anziani, pen-sionati, disoccupati e persone con fragilità, i più interessati dal digital divide. Nella stessa sede la ministra per l'Innova-zione tecnologica e la Digita-lizzazione Paola Pisano ha annunciato che intende lavo-rare con i provider per sempli-ficare le procedure. «È tutto giusto, ma insufficiente», con-sidera Giantin, «Qui si dimen-tica che l'emergenza sanitaria ha tolto agli anziani i riferimenti fisici per poter acceder ai ser-vizi di cui hanno bisogno, tuf-fandoli in una realtà virtuale fatta di mail, call center, mes-saggini etc in cui non tutti rie-scono a nuotare. Vanno accompagnati in questa rivo-luzione digitale, che è utile e necessaria. E questo passa attraverso interlocutori certi. Per questo rinnovo la propo-sta: che l'Inps diventi il provi-der per pensionati e le perso-ne con fragilità. Ha già i dati di tutti, sarebbe anche semplice ed economico».

Vanna Giantin

“L’Inps faccia il provider dei pensionati”

La Camera di Commercio di Venezia Rovigo, in collabora-zione con l’associazione Curia Mercatorum, mette a disposi-zione delle imprese e dei con-sumatori i servizi di mediazio-ne e arbitrato nella nuova sede operativa di Venezia, Sestiere Castello, in Calle degli Albanesi n. 4264, per la

risoluzione di controversie in materia civile o commerciale insorte tra imprese, tra impre-se e consumatori o tra privati, senza ricorrere alle aule di giu-stizia. Con l’apertura della sede di Venezia, si completa la pre-senza del servizio di Media-zione e Arbitrato in collabora-

zione con Curia Mercatorum, in tutte le sedi della Camera di Commercio Venezia Rovigo. Sono, infatti, pienamente ope-rativi da tempo gli uffici di Mar-ghera, Banchina Molini, 8 e di Rovigo, Piazza Garibaldi 6. La promozione dell’utilizzo degli strumenti stragiudiziali ADR (Alternative Dispute

Resolution¸ metodi di Risolu-zione Alternativa delle Contro-versie) fa parte delle attività di regolazione del mercato.

La Camera di Commercio di Venezia

Per mediazione e arbitrato attivato un nuovo servizio

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UN PROGETTO IN FORTE CRESCITA

Venetex, modello economico sempre più da esportazioneAvvia la sua attività in Friuli Venezia Giulia, Toscana e Lazio

Fare rete, accedere veloce-mente al credito e senza inte-ressi, risparmiare preziosa liquidità euro e trovare nuovi clienti e fornitori. Questo garantisce il Circuito Sardex a migliaia di imprese aderenti in tutta Italia. E la ricetta car-dine della moneta comple-mentare più diffusa del Pae-se, ora è pronta a rafforzarsi per sviluppare rapidamente le proprie community di imprese e professionisti in tutto il territorio del Friuli Venezia Giulia della Toscana e del Lazio mettendo a dispo-sizione i propri strumenti e le proprie risorse. I nuovi iscritti potranno acce-dere al Circuito gratuitamente iniziando da subito a scam-biare beni e servizi nella rete e a godere di una linea di cre-dito senza interessi, versan-do la quota di partecipazione con dilazioni agevolate. Potranno, in forma del tutto gratuita, iscrivere alla rete i propri dipendenti, estenden-do anche a loro i vantaggi del-la moneta complementare, e infine, potranno scegliere di attivare la linea di credito aggiuntiva di Sardex, Effi-cio+, con tempi di rientro a tre mesi dall’attivazione: a fronte di una richiesta di crediti, i nuovi iscritti, così come le imprese già aderenti, inizie-ranno a pagare le rate, senza interessi, dopo 90 giorni dal-l’attivazione. Vicino al Friuli, in Veneto è già attivo dal 2016 il Circuito

Venetex, affiliato a Sardex, che ha da poco superato un transato di 13.000.000 € con un +40% nel periodo di lock-down rispetto allo stesso periodo nel 2019. "Ogni gior-no di più vedo che il progetto che nel 2016 grazie soprat-tutto alla lungimiranza di Venetwork avevamo solo intuito oggi si sta realizzan-do.” Questo dice Giampietro Trabuio, direttore generale del Circuito. “Il merito va sicu-ramente condiviso con tutta la squadra che ogni giorno si spende per il Circuito, sono la vera forza di questa azienda". “Siamo da sempre dalla parte delle piccole e medie imprese - ha dichiarato Marco De Guz-zis, Amministratore Delegato di Sardex - e abbiamo già generato oltre 600 milioni di business aggiuntivo per le 10mila aziende nella nostra

rete, con più di 1 milione e 600 mila operazioni in crediti sar-dex negli ultimi dieci anni. Con lo sviluppo in Friuli Vene-zia Giulia, Toscana e Lazio vogliamo consentire alle imprese di questo territorio di accedere a linee di credito e ricavi aggiuntivi che possano dare un contributo positivo nell’affrontare la difficile situa-zione attuale.” Sardex oggi è presente in tut-ta Italia e oltre al territorio sar-do, il network è in forte cre-scita e in consolidamento oltre che in Veneto, anche in Emilia-Romagna e Piemonte (tramite i brand Liberex e Pie-mex) con un numero di nuove adesioni mensili più che dop-pio rispetto allo scorso anno, ed è sviluppato da circuiti par-tners anche in Lombardia, Valle d’Aosta, Umbria, Abruz-zo, Campania e Molise.

La tempesta perfetta

in Veneto

Stasera alle 21.20 su Rai 3, PresaDiretta con LA TEMPE-STA PERFETTA, una puntata di PresaDiretta dedicata alla crisi economica esplosa con la pandemia, che ha numeri sen-za precedenti nella storia del Paese. Ce la farà l’Italia a ripar-tire o stiamo andando incontro alla tempesta perfetta? Ha attraversato il Veneto, una delle Regioni più ricche d’Italia con una fortissima vocazione all’export: 17 distretti industriali con migliaia di aziende che esportavano tutto quello che producevano. Oggi si ritrovano con la merce nei magazzini e gli ordini dei clienti cancellati. PresaDiretta è andata nel sud del Paese per raccontare come in questi mesi le orga-nizzazioni criminali si siano spesso sostituite allo Stato, assicurando sostegno econo-mico alle famiglie e alle impre-se in crisi di liquidità. La gestione dell’emergenza economica, le scelte fatte e quelle da fare, come ripartire e come usare al meglio i soldi del Recovery Fund, i temi della puntata di PresaDiretta dedi-cata alla crisi economica. Ospiti di Riccardo Iacona: Pao-lo Gentiloni, Commissario europeo per l’Economia e Dario Nardella sindaco di Firenze.

TOmmaso Iacona

PRESADIRETTA

Trabuio e De Guzzis

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CONCLUSO IL PROGETTO DI SPERIMENTAZIONE DELLA FONDAZIONE EDMUND MACH

Danni nell’area dell’Alto Garda e a macchia di leopardo nella valle dell’AdigeDroni in campo contro la mosca mediterranea della frutta, un insetto che crea dan-ni in Trentino soprattutto su pesche e melo. La Fondazio-ne Edmund Mach sta speri-mentando la tecnica del maschio sterile, rilasciando gli insetti sterili importati dalla Spagna attraverso l’uso dei droni. Un sistema che riduce le popolazioni di questo insetto consentendo a sua volta la riduzione dell'uso di insetticidi, come ad esempio in Spagna dove questo metodo è ampia-mente utilizzato. Il progetto FEM ha evidenziato che que-sta tecnica è applicabile anche nel territorio trentino. La mosca mediterranea della frutta Ceratitis capitata Wiede-mann (Diptera: Tephritidae) è un parassita originario del-l'Africa orientale, diffuso attualmente in tutte aree frut-ticole della costa mediterra-nea, che attacca più di 300 diversi ospiti. C. capitata è sto-ricamente presente nelle regioni meridionali e centrali italiane ma recentemente, a causa dei cambiamenti clima-tici, ha causato danni alla frut-ta anche nelle regioni setten-trionali. In Trentino, fu segna-lata per la prima volta nel 1990 ma questo primo ritrovamento è stato seguito da altri che testimoniano una diffusione lenta e costante nella regione. Diffusione e danni provocati. Allo stato attuale, la mosca mediterranea della frutta è stabilita nell’area dell’Alto Garda e a macchia di leopardo nella Valle dell'Adige, dove provoca danni soprattutto su mela. Per mantenere il danno al di sotto della soglia econo-

mica, in alcuni anni sono necessari specifici trattamenti con insetticidi ovo-larvicidi. C. capitata attacca le mele matu-re poco prima della raccolta, momento in cui non è possibi-le effettuare trattamenti inset-ticidi che causano l’aumento dei residui di prodotti fitosani-tari sui frutti. Difesa e sperimentazione: la tecnica del maschio sterile. Attualmente le ricerche sono concentrate sullo sviluppo di approcci ecologici per la gestione della mosca, tra cui la tecnica del maschio sterile

(Sterile insect technique - SIT), tecnica che prevede il rilascio nei frutteti di maschi sterili della stessa specie da combattere. Il successo di questa misura di controllo alternativa dipende dalla den-sità e dalla distribuzione spa-ziale dell'organismo nocivo bersaglio. Poiché il livello di popolazione di C. capitata in Trentino è ancora basso ed il parassita è diffuso in un'area delimitata da vegetazione non ospite, la regione sembra essere adatta per saggiare la tecnica dell’insetto sterile. Fondamentale è anche la

competitività dei maschi sterili rilasciati, che può essere influenzata da: ceppo, metodo di allevamento, effetto della sterilizzazione con radiazioni, marcatura, stress durante la conservazione, spedizione al sito di rilascio e procedura di rilascio. Il progetto FEM. Il progetto SIT (FAS - PSR 2014-2020), svi-luppato negli anni 2018-2020, ha avuto come obiettivo lo sta-bilire la fattibilità dell’applica-zione della tecnica del maschio sterile per il controllo di C. capitata (Mosca mediter-ranea della frutta) in Trentino.

Droni in azione contro la mosca della frutta

Droni contro la mosca della frutta

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Page 11: Cronaca del Veneto€¦ · della Camera, Alessia Rotta, e il deputato veneziano Nicola Pellicani, salutano i risultati positivi del primo esperimento di funzionamento del Mose. “E'

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3 OTTOBRE 2020 - NUMERO 2754 - ANNO 23 - Direttore responsabile: RAFFAELE TOMELLERI - Aut. Trib. di Verona n° 41356 del 20/01/1997 - Le Cronache srl - Via Frattini 12/c - 37121 Verona - Telefono 0459612761 - E-mail: [email protected] - Stampa in proprio - Tutti i diritti RISERVATI

Elisa De BertiL’assessore regionale ai trasporti ha inaugurato l’avvio dei lavori della gal-leria di Lonato per l’alta velocità sulla tratta ferroviaria Brescia est - Verona. Non c’è più tempo da perdere.

Caos banchiChi nulla e chi troppo. Accade in alcune scuole della provincia dove è arrivata una doppia fornitura, a causa di una doppia richiesta al ministero e all’ente locale. Ora dovranno tenerseli.

KOOK

Dopo un mese dalla ripresa del le le zioni, le scuole di Vo' Euganeo vincono, per ora, la battaglia contro il virus. Il pri-mo comune d'Italia ad aver avuto un morto per pandemia, traccia un bilancio positivo dei gior ni in aula, iniziati il 7 set-tembre e scanditi, una setti-mana dopo, dalla presenza del pre sidente della Repub -blica Sergio Mattarella. Su 650 alunni tra scuola dell'in-

fanzia, elementari e medie sono i 50 gli studenti che han-no dovuto a sottoporsi a tam-

pone nell'ultimo mese: tra questi non risulta alcun conta-gio da Covid. Nes suna classe è stata isolata. Sennonché, oltre a quella sanitaria, Vo' vuole superare a pieni voti anche la gara della solidarie-tà. Il dirigente Al fonso d'Am -brosio ha preso contatti con al cune scuole del Sud, in par-ticolare della Cam pania, per re galare banchi dismessi ma ancora utilizzabili.

I banchi in più spediti in

Campania

VO’: SCUOLE

SENZA CONTAGI

SOLO IL 50% SI VACCINERÀ CONTRO L’INFLUENZA

Secondo il sondaggio condotto dall’istituto Doxa, un italiano su due rinuncerà al siero contro il male di stagione, nonostante in tempi di pandemia sia stato altamente consigliato da tutti gli esperti. Soltanto il 22% si è detto certo di sottoporsi all’iniezione. Altro dato clamoroso: la popolazione è spaccata a metà anche sull’antidoto contro il Covid. Gli over 50 più convinti

La strana diffidenza

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