Criteri di valutazione degli alunni · 2021. 1. 19. · Via Sepolcri, 21 - 80058 - Torre...

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1

Criteri di valutazione

degli alunni

Approvati dal Collegio dei docenti

con delibera n. 34 del 20/03/2019




2

I N D I C E

Premessa pag. 3

Normativa di riferimento pag. 4

Valutazione esterna ( INVALSI) pag. 6

Valutazione interna

(iniziale, in itinere, intermedia, finale)

pag. 7

Valutazione iniziale (diagnostica) pag. 8

Valutazione in itinere (formativa) pag. 9

Prove di verifica:tipologia e numero pag. 10

Griglie di valutazione pag. 13

Utilizzo segni + e – e del valore 1/2 pag. 22

Valore dell’impreparato pag. 22

Registrazione on line pag. 22

Valutazione intermedia ( sommativa)

per il I quadrimestre

pag. 23

Valutazione del profitto pag. 23

Criteri per recupero debiti ( valutazione intermedia) pag. 24

Valutazione del comportamento pag. 24

Valutazione finale ( sommativa)

per il II quadrimestre

pag. 29

Validità anno scolastico pag. 30

Obbligo di istruzione e certificazione delle competenze pag. 32

Valutazione alunni diversamente abili pag. 33

Ammissione alla classe successiva pag. 33

Sospensione del giudizio e recupero debiti pag. 34

Crediti scolastici pag. 34

Valutazione per certificazione finale

( Esami di Stato)

pag. 35

Ammissione esami di Stato pag. 35

Crediti formativi pag. 36

Esami preliminari per candidati esterni pag. 37

Alternanza scuola lavoro

(criteri di valutazione)

pag. 38




3

PREMESSA

La valutazione è un processo complesso e continuo, soggettivo e oggettivo,

interno ed esterno, che ha come scopo, non soltanto quello di comprendere il livello

di apprendimento raggiunto dagli studenti, ma soprattutto quello di verificare

l’efficacia dell’intervento didattico-educativo ed, eventualmente, attivare processi di

miglioramento.

La valutazione, dunque, costituisce uno dei processi più rilevanti nella vita della

scuola, al fine di realizzare gli obiettivi istituzionali assegnati, tra i quali rientrano:

l’acquisizione dei contenuti disciplinari (sapere); la capacità di trasformare in azione i contenuti acquisiti (saper fare); la capacità di tradurre le conoscenze e le abilità in comportamenti razionali

(saper essere).

A queste finalità si aggiunge l’attenzione verso

le competenze di base, suddivise in assi culturali;

le competenze chiave di cittadinanza. L’elaborazione e l’adozione dei presenti criteri, pertanto, sottolineano

l’importanza che il Collegio dei Docenti assegna sia alla qualità dei processi di

insegnamento/apprendimento, sia all’adeguamento dell’insegnamento ai bisogni degli

studenti, sia alla regolazione del sistema organizzativo e decisionale.

Il Collegio fa riferimento a tre tipologie di valutazione:

1) valutazione esterna 2) valutazione interna 3) valutazione per la certificazione finale

e definisce, con il presente documento, i criteri per assicurare omogeneità, equità e

trasparenza della valutazione, nel rispetto del principio della libertà di insegnamento.

I Docenti, inoltre, si impegnano ad assicurare alle famiglie una informazione

tempestiva circa il processo di apprendimento e la valutazione degli alunni, effettuata

nei diversi momenti del percorso scolastico.




4

NORMATIVA DI RIFERIMENTO

Testo Unico, di cui al D. Lgs 297/1994, in particolare l’art. 193, comma 1, riguardante gli scrutini finali di promozione;

Legge n. 352/1995 “Disposizioni urgenti per l’abolizione degli esami di riparazione e di seconda sessione e l’attivazione dei relativi interventi di

sostegno e di recupero”;

D.P.R. 275/1999 “Regolamento dell’autonomia scolastica”, art 4, commi 4 e 6 e art. 14, comma 2;

Ordinanza Ministeriale n. 90/2001, in particolare l’art. 13, concernente gli scrutini finali negli istituti di istruzione secondaria superiore;

Decreto Legislativo n. 77/2005 “Definizione delle norme generali relative all'alternanza scuola-lavoro”, art. 6 per la valutazione, certificazione e

riconoscimento dei crediti;

Decreto Ministeriale n. 42/2007, recante modalità di attribuzione del credito scolastico e di recupero dei debiti formativi nei corsi di studio di istruzione

secondaria superiore;

Decreto Ministeriale n. 80/2007, recante norme per il recupero dei debiti formativi entro la conclusione dell’anno scolastico;

Ordinanza Ministeriale n. 92/2007; Decreto Ministeriale n. 139/2007 “ Regolamento recante norme in materia di

adempimento dell’obbligo di istruzione”;

D.P.R. 122/2009 “ Regolamento di coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni”;

Legge n. 170/2010 “Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico”;

Decreto Ministeriale n. 9/2010 “ Certificazione delle competenze”; Circolare MIUR n. 20/2011 “ Validità dell’anno scolastico per la valutazione

degli alunni nella scuola secondaria di primo e secondo grado”;

Legge n. 107/2015 “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”;

Guida operativa- ottobre 2015 per l’attivazione dei percorsi di alternanza scuola-lavoro

Decreto Legislativo n. 61/2017 “Revisione dei percorsi dell'istruzione professionale”;

Decreto Legislativo n. 62/2017 “Norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato”;

Decreto Legislativo n. 66/2017 “Norme per la promozione dell'inclusione scolastica degli studenti con disabilita'”;




5

Decreto MIUR n. 92/2018 “Regolamento recante la disciplina dei profili di uscita degli indirizzi di studio dei percorsi di istruzione professionale”;

Decreto Legge n. 91/2018 ( decreto Milleproroghe), art 6. “Proroga di termini in materia di istruzione e università”;

Circolare MIUR n. 3050/2018 “Esame di Stato conclusivo dei percorsi di istruzione secondaria di secondo grado a.s. 2018/2019”;

Circolare MIUR 2018 “Indicazioni metodologiche e operative per la definizione dei “Quadri di riferimento per la redazione e lo svolgimento delle

seconde prove” e delle “Griglie di valutazione per l’attribuzione dei punteggi”

per gli Esami di Stato del II ciclo”;

Legge di bilancio 2019 del 30/12/2018, n. 145.




6

VALUTAZIONE ESTERNA

Questa tipologia di valutazione è il frutto dell’ analisi dei sistemi europei

dell’istruzione con i quali, nella prospettiva di una politica dell’educazione e

dell’istruzione a livello europeo, è necessario confrontarsi.

Viene effettuata a cura del servizio nazionale (INVALSI) attraverso la

somministrazione agli studenti di una serie di test, che non sostituiscono né integrano

la valutazione singola dell’alunno, ma rivestono una notevole importanza per il

decisore politico, in ordine all’implementazione di correttivi, che permettano al

sistema italiano dell’istruzione di essere al pari con i sistemi presenti nel panorama

europeo.

Le prove INVALSI, pertanto, devono essere collocate all’interno della

valutazione di sistema, che risponde alle finalità di rendere trasparenti e accessibili

all’opinione pubblica informazioni sintetiche (la lettura di dati sintetici è

necessariamente schematica e scevra da elementi valutativi soggettivi), sugli aspetti

più rilevanti del sistema educativo.

I risultati, inoltre, costituiscono la base per l’autovalutazione e il miglioramento di

ogni singola scuola.

Tale attività è:

obbligatoria censuaria, ossia è rivolta a tutti gli allievi delle classi II e V ordinaria di Istituto.

Alle prove sono interessati:

gli studenti delle classi II, per i test di italiano e di matematica; gli studenti delle classi V, per le prove di italiano, matematica e inglese.

Dall’a.s.2017/18 le prove INVALSI :

sono computer based; la loro somministrazione si svolge in orari e giorni diversi, anche non

contigui, nel mese di maggio per le classi II e nel mese di marzo per le classi

V ;

la correzione, totalmente centralizzata, non prevede alcun intervento da parte dei docenti.

Compito dell’INVALSI , al termine del percorso, è quello di restituire i dati alle

singole scuole, al fine della loro lettura ed interpretazione.




7

VALUTAZIONE INTERNA

La valutazione interna è finalizzata a migliorare l’azione didattica, oltre che a

sostenere ed indirizzare l’ apprendimento.

E’, infatti, un processo costante che accompagna, regola e supporta l’operato

degli insegnanti: nel momento in cui un docente esprime una valutazione sull'alunno,

valuta anche la propria attività, così come la valutazione sul rendimento dell'alunno è

anche valutazione dell'attività didattica e organizzativa che la scuola ha realizzato.

Non si tratta, pertanto, di un semplice accertamento del profitto dell’alunno/a, ma:

è funzionale allo sviluppo della didattica e delle attività programmate; permette di ridefinire eventualmente gli obiettivi e di verificare l'idoneità delle

procedure rispetto agli obiettivi medesimi;

di ricercare metodologie didattiche e strategie educative più efficaci e adeguate;

è significativa, se riesce a dare chiarezza a ciò che è importante ed essenziale; è fondata sull’osservazione e comprensione del processo di apprendimento

messo in atto;

deve essere chiara e trasparente, oggettiva e serena; deve essere completa, cioè deve avere per oggetto sia i risultati formativi degli

alunni, sia gli obiettivi perseguiti, i metodi e l’organizzazione scolastica;

è anche orientativa, aiutando gli alunni ad auto-valutarsi, ad acquistare una equilibrata autostima e fiducia in se stessi e a maturare una propria identità e

un proprio giudizio, per sapersi orientare e agire autonomamente nella vita,

compiendo scelte responsabili e costruttive.

Questa tipologia di valutazione, è di competenza dei Docenti, sia nella dimensione

individuale che collegiale, e deve essere coerente con gli obiettivi previsti nella

programmazione.

Si struttura in:

valutazione iniziale (diagnostica) attraverso l’ analisi dei prerequisiti, l’attenzione per le situazioni personali e, di conseguenza, l’individuazione

degli obiettivi;

valutazione in itinere (formativa)

valutazione intermedia (sommativa) per il I quadrimestre

valutazione finale (sommativa) per il II quadrimestre




8

VALUTAZIONE INIZIALE ( diagnostica)

Viene effettuata nel momento in cui il docente e/o il Consiglio di classe si accingono

a programmare le attività ed è finalizzata a misurare, con idonei strumenti, i livelli di

partenza della classe, in modo da definire gli obiettivi, i contenuti e il metodo di

lavoro.

è effettuata dal docente e dal Consiglio di classe;

è costituita da prove e test di ingresso;

le prove si svolgono per classi parallele : individuano il livello di partenza degli alunni, accertano il possesso dei prerequisiti comuni a tutte le discipline

e definiscono le fasce di livello della classe.

Il loro scopo, in sintesi, è quello di acquisire informazioni non solo sul singolo

allievo, ma sull’intera classe, in funzione del recupero delle abilità non

possedute;

possono essere utilizzate : prove non strutturate (interrogazione, riassunto, relazione, articolo,

ecc.)

prove strutturate (quesiti vero/falso, corrispondenze, scelta multipla, completamento)

prove semistrutturate ( saggi brevi, relazioni in base ad una scaletta, attività di ricerca in riferimento a criteri definiti)

prove pratiche di laboratorio (esecuzione di un compito con relazione);

la strutturazione delle prove deve garantire la presenza dei seguenti elementi: precisione (accertare il raggiungimento di obiettivi ben definiti); validità (osservare le abilità da accertare); attendibilità (essere riproducibile);

il processo di verifica/valutazione viene svolto nel periodo settembre/ottobre.

All’inizio dell’anno scolastico è cura del Collegio dei Docenti definire e

predisporre le prove e i test di ingresso, complete di griglie di valutazione.




9

VALUTAZIONE IN ITINERE ( formativa)

E’ un processo attraverso il quale scoprire e capire ciò che è stato appreso, ciò

che ancora rimane in sospeso e come migliorare.

In tale prospettiva, lo studente è considerato protagonista attivo: la valutazione

sostiene l’apprendimento di ogni allievo, permettendogli di individuare chiaramente

cosa sta acquisendo, come sa applicare le sue conoscenze, cosa e come migliorare e

riconoscere i progressi compiuti.

Ha lo scopo, pertanto, di cogliere, in itinere, i livelli di approfondimento dei

singoli, ma anche l'efficacia e la qualità delle procedure seguite, permettendo, di

conseguenza, un'eventuale revisione e correzione del processo stesso, l'attivazione

dei corsi di recupero e/o sostegno, il cambiamento delle metodologie didattiche.

Questa tipologia di valutazione:

è di competenza di ciascun docente;

è inserita nel processo di insegnamento/apprendimento;

è mirata agli obiettivi prefissati;

è condivisa con gli studenti;

è in grado di rilevare gli aspetti critici da migliorare durante il percorso;

possono essere utilizzate : prove non strutturate (interrogazione, riassunto, relazione, articolo,

ecc.)

prove strutturate (quesiti vero/falso, corrispondenze, scelta multipla, completamento)

prove semistrutturate ( saggi brevi, relazioni in base ad una scaletta, attività di ricerca in riferimento a criteri definiti)

prove pratiche (test motori, prove tecnico-grafiche, prove di laboratorio)

la strutturazione delle prove deve garantire la presenza dei seguenti elementi: precisione (accertare il raggiungimento di obiettivi ben definiti); validità (osservare le abilità da accertare); attendibilità (essere riproducibile)

avviene a conclusione delle attività previste nelle Unità di Apprendimento.




10

a) PROVE Relativamente alle verifiche, i docenti intendono utilizzare i vantaggi e contenere gli

svantaggi tipici di ciascuna tipologia di prova:

TIPOLOGIA VANTAGGI SVANTAGGI

prova non strutturata

verifica i livelli più alti di

competenze ( analisi,

sintesi, valutazione);

verifica l’abilità di

produrre testi di vario tipo;

verifica l’abilità di

riorganizzare e riutilizzare

i materiali di studio in

situazioni nuove

condizionamenti rispetto

a valutazioni precedenti,

ad opinioni generalizzate,

a predizioni, a standard

ideali di prestazione

( effetto alone, effetto

pigmalione, ecc..)

prova strutturata

correzione semplice e

veloce;

misurazione oggettiva;

non esiste rischio di

condizionamento;

viene facilitata

l’autovalutazione;

non “sfiducia” gli studenti

le risposte giuste potrebbero essere dovute

al caso

i tempi di costruzione sono più lunghi rispetto

alle prove tradizionali

prova semistrutturata

unisce i vantaggi delle

prove strutturate e di

quelle non strutturate

prove pratiche di

laboratorio

evidenziano le abilità

pratiche nei soggetti che le

posseggono;

consolidano gli

apprendimenti teorici.

evidenziano possibili

carenze di abilità pratiche.




11

b) NUMERO DI PROVE Il Collegio delibera che il numero delle prove rispetti i seguenti parametri, che

risultano vincolanti in riferimento al limite minimo per ciascun quadrimestre, mentre

la scelta della tipologia di prova è lasciata al docente:

Discipline ore

sett.

classi indirizzo I

quadr.

II

quadr.

italiano 4 I-II-III-IV-V 5 5

storia 1 I 2 2

2 II-III-IV-V 2 2

matematica 4 I-II 5 5

3 III-IV-V 4 4

inglese 3 I-II-III-IV-V 4 4

francese

2 I-II 3 3

3 III-IV-V 4 4

spagnolo 2 I-II 3 3

3 III-IV-V 4 4

fisica 2 I 2 2

disc. giuridiche 2 I-II 2 2

geografia 1 I 2 2

meccanica 3 IV pasticceria

pasticceria

3 3

4 V 4 4

chimica 2 II 3 3

3 IV-V pasticceria 4 4

DTA

4 III eno/ sala

eno/ sala

4 4

5 IV-V 5 5

4 III accoglienza

accoglienza

3 3

6 IV-V 5 5


ed. motoria 2 I-II-III-IV-V 2 2

Scienze

integrate

2 II 2 2

tecnica

comunicazioni

2 IV-V accoglienza 2 2

2 I-II 2 2

4 III eno/ sala 5 5




12

scienze

alimentazione

3 IV-V eno/ sala 4 4

4 III accoglienza

accoglienza

4 4

2 IV-V 2 2


laboratorio

CUCINA

4 I-II 3 3

7 III eno

eno

eno

6 6

5 IV 5 5

4 V 5 5

2 IV-V sala 2 2


laboratorio

SALA

4 I-II 3 3

2 IV-V eno 2 2

7 III sala

sala

sala

6 6

5 IV 5 5

4 V 5 5

laboratorio ACCOGLIENZA

2 I-II 2 2

7 III accoglienza 6 6

5 IV accoglienza 5 5

4 V accoglienza 5 5

TIC 2 I 2 2




13

GRIGLIE DI VALUTAZIONE

Per le classi I viene adottata la seguente griglia di valutazione per le unità di

apprendimento:

Intelligenza relazionale, affettiva e motivazionale

DIMENSIONI

DELLA

INTELLIGENZA

CRITERI

FOCUS DELL’OSSERVAZIONE

PUNTEGGIO

Relazionale,

affettiva e

motivazionale

Comunicazione e

socializzazione di

esperienze e

conoscenze

10 L’allievo ha un’ottima comunicazione con i pari,

socializza esperienze e saperi interagendo attraverso

l’ascolto attivo ed arricchendo-riorganizzando le proprie

idee in modo eccellente, personale e completo

9 L’allievo comunica con i pari in modo soddisfacente,

socializza esperienze e saperi esercitando l’ascolto, ha

buone capacità di arricchire- riorganizzare le proprie idee

8 L’allievo comunica con i pari in modo sciolto, socializza

esperienze e saperi esercitando l’ascolto, ha discrete

capacità di arricchire- riorganizzare le proprie idee

7 L’allievo comunica con i pari in modo non sempre sciolto,

esercita l’ascolto, ha più che sufficienti capacità di

arricchire- riorganizzare le proprie idee

6 L’allievo comunica con i pari in modo non sempre sciolto,

alcune volte esercita l’ascolto, ha capacità di arricchire-

riorganizzare le proprie idee pienamente sufficienti

5 L’allievo comunica in modo insicuro con i pari, socializza

con difficoltà esperienze e saperi, non è costante

nell’ascolto, se guidato riorganizza le proprie idee anche

se con qualche difficoltà

4 L’allievo ha molta difficoltà a comunicare e ad

ascoltare i pari, è disponibile saltuariamente a

socializzare le esperienze, anche se guidato non sempre

riesce a riorganizzare le proprie idee

Relazione con i

formatori e le

altre figure adulte

10 L’allievo entra in relazione con gli adulti con uno stile

aperto e costruttivo, rispettoso dei ruoli, delle regole e del

contesto. E’ di esempio per pari

9 L’allievo entra in relazione con gli adulti con uno stile

appropriato, rispettando pienamente i ruoli e le regole

8 L’allievo si relaziona con gli adulti adottando un

comportamento corretto ed essenzialmente dimostra

rispetto dei ruoli e delle regole

7 L’allievo si relaziona con gli adulti adottando un

comportamento essenzialmente corretto, ma a volte non

dimostra rispetto dei ruoli e/o delle regole




14

6 L’allievo presenta qualche lacuna nella cura delle relazioni

con gli adulti e non sempre dimostra un adeguato rispetto

dei ruoli, non è costante nel rispettare le regole, ma

comprende la necessità di farsi carico delle le conseguenze

delle proprie azioni

5 L’allievo presenta diverse lacune nella cura delle relazioni

con gli adulti e non sempre dimostra un adeguato rispetto

dei ruoli, non è costante nel rispettare le regole e nel farsi

carico delle le conseguenze delle proprie azioni

4 L’allievo presenta molte lacune nella cura delle relazioni

con gli adulti e solo poche volte dimostra un adeguato

rispetto dei ruoli, accetta con difficoltà di rispettare le

regole e ancor meno di farsi carico delle le conseguenze

delle proprie azioni

Curiosità 10 Ha una forte motivazione all’ esplorazione e

all’approfondimento del compito. Si lancia alla ricerca di

informazioni, dati ed elementi che caratterizzano il

problema e riesce poi ad utilizzarli per la risoluzione del

compito. Pone nuove domande e segue percorsi logici per

arrivare alle soluzioni.

9 Ha una buona motivazione all’ esplorazione e

all’approfondimento del compito. Si lancia alla ricerca di

informazioni, dati ed elementi che caratterizzano il

problema e riesce poi ad utilizzarli per la risoluzione del

compito. Se spronato, pone nuove domande e segue

percorsi logici per arrivare alle soluzioni.

8 Ha una buona motivazione all’ esplorazione e

all’approfondimento del compito. Ricerca informazioni,

dati ed elementi che caratterizzano il problema e riesce poi

ad utilizzarli per la risoluzione del compito. Se spronato,

pone nuove domande, ma non sempre è in grado di seguire

autonomamente percorsi logici per arrivare alle soluzioni.

7 Ha una discreta motivazione all’ esplorazione del compito,

autonomamente ricerca informazioni, dati ed elementi che

caratterizzano il problema e riesce poi ad utilizzarli per la

risoluzione del compito. Se spronato, solo alcune volte

pone nuove domande.

6 Ha una sufficiente motivazione all’ esplorazione del

compito, ma autonomamente ricerca informazioni, dati ed

elementi che caratterizzano il problema e riesce poi ad

utilizzarli per risoluzione del compito

5 Ha una motivazione minima all’ esplorazione del compito.

Solo se ripetutamente sollecitato ricerca informazioni, dati

ed elementi che caratterizzano il problema; inoltre solo

alcune volte riesce poi ad utilizzarli per risoluzione del

compito

4 Sembra non avere alcuna motivazione all’esplorazione del compito




15

Superamento delle

crisi

10 L’allievo non è in difficoltà di fronte alle crisi, è in grado di

riflettere con calma e lucidità e scegliere tra più strategie

quella più adeguata e stimolante dal punto di vista degli

apprendimenti

9 L’allievo è solo lievemente in difficoltà di fronte alle crisi ed

è in grado di riflettere con lucidità e scegliere tra più

strategie quella più adeguata dal punto di vista degli

apprendimenti

8 L’allievo inizialmente è in difficoltà di fronte alle crisi, ma

poi è in grado di riflettere con lucidità e scegliere tra più

strategie quella più adeguata dal punto di vista degli

apprendimenti

7 L’allievo è in leggera difficoltà di fronte alle crisi; se

guidato, riesce però a riflettere e scegliere tra più strategie

quella più adeguata, concludendo in modo pienamente

autonomo

6 L’allievo è in discreta difficoltà di fronte alle crisi, da solo

non riesce a riflettere, tuttavia riesce a non entrare in

confusione; utilizza una strategia di richiesta di aiuto,

concludendo poi in modo autonomo

5 L’allievo è in grande difficoltà di fronte alle crisi, entra in

confusione; dopo aver ottenuto aiuto, conclude in modo

autonomo anche se con grande sforzo

4 Nei confronti delle crisi l’allievo entra totalmente in

confusione e chiede aiuto agli altri delegando a loro la

risposta

Intelligenza sociale e pratica

CRITERI

DIMENSIONI DELLA INTELLIGENZA

PUNTEG

GIO

Sociale

Rispetto dei tempi

10

L’allievo ha impiegato in modo eccellente il tempo a

disposizione pianificando autonomamente le proprie attività e

distribuendole secondo un ordine di priorità.

9

Il periodo necessario per la realizzazione è conforme a

quanto indicato e l’allievo ha utilizzato il tempo a

disposizione ottimamente, avvalendosi di una pianificazione

di rilievo.

8

L’allievo ha utilizzato il tempo a disposizione in modo

efficace , nel periodo necessario, dimostrando buoni segnali

di pianificazione.

7

L’allievo ha utilizzato il tempo in modo discreto

mostrando continuità operativa nel lavoro pianificato,

realizzando le mansioni nei tempi giusti.

6

L’allievo riesce ad utilizzare il periodo concesso con

sufficienza, superando le difficoltà in modo quasi

autonomo.




16

5

Il periodo necessario per la realizzazione è più ampio

rispetto a quanto indicato e l’allievo ha disperso il tempo a

disposizione, anche a causa di una debole pianificazione.

4

L’allievo dimostra grosse carenze nell’utilizzo e la gestione

del tempo a disposizione e la sua capacità di pianificazione

ed autonomia è insufficiente.

Pratica

Cooperazione e

disponibilità ad

assumersi

incarichi e a

portarli a termine

10

Nel gruppo di lavoro è disponibile alla cooperazione, assume

volentieri incarichi , che porta a termine con eccellente senso

di responsabilità.

9 Nel gruppo di lavoro è ottimale la capacità di cooperazione,

assume incarichi , e li porta a termine con responsabilità.

8 L’alunno interagisce con buona disinvoltura e capacità.

7

L’alunno si muove nel gruppo autonomamente,

mostrandosi disponibile ai vari incarichi che porta a termine

in maniera discreta.

6 Nel gruppo di lavoro si mostra sufficiente nella

partecipazione e porta a termine compiti semplici.

5 Nel gruppo di lavoro coopera solo in compiti limitati, che

porta a termine solo se sollecitato.

4

Nel gruppo di lavoro partecipa in maniera discontinua e

disinteressata. Non riesce a portare a termine semplici

incarichi.

Pratica

Precisione e

destrezza

nell’utilizzo

degli strumenti e

delle tecnologie

10

Usa strumenti e tecnologie con eccellente precisione,

destrezza e efficienza. Trova soluzione ai problemi tecnici,

unendo manualità e spirito pratico a intuizione.

9

L’alunno dimostra ottime capacità nell’utilizzo di strumenti

e tecnologie. E’ intuitivo e mostra elevata capacità

nell’utilizzo degli strumenti.

8 Usa strumenti e tecnologie con buona precisione e destrezza. Trova soluzione ad alcuni problemi tecnici con buona manualità, spirito pratico e intuizione.

7

Usa strumenti e tecnologie con discreta precisione e

destrezza. Trova soluzione ad alcuni problemi tecnici con

manualità, spirito pratico ed intuizione.

6 L’alunno si mostra a conoscenza degli strumenti e delle

tecnologie che utilizza in modo sufficiente.

5 Usa strumenti e tecnologie al minimo delle loro

potenzialità. Mostrando inadeguatezza nella manualità.

4

L’alunno mostra insufficienti capacità nel maneggiare gli

strumenti, non riconoscendone l’utilizzo specifico. Non

conosce la potenzialità delle tecnologie messe a

disposizione.

Funzionalità 10 Il prodotto è superiore agli altri dello stesso genere.

Eccellente dal punto di vista della funzionalità.




17

9 Il prodotto risponde alle esigenze attese in maniera

ottimale.

8 Il prodotto è buono dal punto di vista della funzionalità.

7 Il prodotto è discretamente rispondente alle esigenze attese.

6 Il prodotto presenta una funzionalità minima ma sufficiente.

5 Il prodotto presenta lacune che ne rendono incerta la

funzionalità.

4 Il prodotto è insufficiente e non funzionale.

Intelligenza cognitiva

DIMENSIONI

DELLA

INTELLIGENZA

CRITERI

FOCUS DELL’OSSERVAZIONE

PUNTEGGIO

Cognitiva

Uso del

linguaggio

settoriale-

tecnico-

professionale

10 Comunica con una notevole proprietà di linguaggio,

esprimendosi in modo chiaro ed efficace. Possiede una

ricchezza lessicale settoriale che gli consente di esprimere

con fluidità le diverse esperienze personali e professionali.

Stabilisce eccellenti collegamenti

9 L’uso del linguaggio specifico settoriale è più che

soddisfacente. Comunica con un’ ottima proprietà di

linguaggio anche nei collegamenti interdisciplinari che

risultano ben articolati e scorrevoli .

uperfpadronanlinguistica settoriale. 8

Possiede una proprietà linguistica soddisfacente

nell’ambito tecnico-professionale. Attua collegamenti

pertinenti e corretti

7 Si esprime in modo chiaro e coerente, possiede un

discreto bagaglio lessicale inerente ai settori dei linguaggi

specifici .

6 Si esprime in modo semplice ma corretto, adeguando la

sua comunicazione solo alle situazioni più comuni.

Possiede un lessico settoriale essenziale

5 Si esprime in modo non sempre chiaro e ha un mediocre

bagaglio linguistico settoriale.

4 L’alunno si esprime in modo non efficace e con gravi lacune nell’uso del linguaggio specifico

Completezza,

pertinenza,

organizzazione

10

Il prodotto contiene tutte le parti e le informazioni utili e

pertinenti a sviluppare le consegne, anche quelle ricavabili da

un’ accurata ricerca personale e le collega in forma critica,

organica e armoniosa.




18

9

Il prodotto contiene tutte le parti e le informazioni utili a

sviluppare le consegne, anche quelle ricavabili da una ricerca

personale. I collegamenti sono perfettamente adeguati e

pertinenti.

8 Il prodotto contiene le parti e le informazioni utili e

pertinenti a sviluppare le consegne. I collegamenti sono

soddisfacenti.

7 Il prodotto contiene le parti e le informazioni utili e pertinenti

a sviluppare la consegna. I collegamenti sono coerenti e

adeguati

6 Il prodotto contiene le parti e le informazioni di base

necessarie a sviluppare la consegna. L’ esecuzione è

sufficientemente corretta.

5 Il prodotto presenta lacune nell’esecuzione e i collegamenti

risultano parziali

4 Il prodotto presenta gravi lacune circa la completezza e la

pertinenza, le parti e le informazioni non sono collegate tra di

loro.

Capacità di

trasferire le

conoscenze

acquisite

10

Possiede un’eccellente capacità di trasferire saperi e saper

fare in situazioni nuove, adattandoli e rielaborandoli in

maniera critica e personale ai nuovi contesti . Individua

eccellenti collegamenti

9 Ha un’ ottima capacità di trasferire i saperi e il saper fare in

situazione nuove adattandoli e rielaborandoli ai nuovi

contesti.

Individua e stabilisce ottimi collegamenti

8 Trasferisce sapere e saper fare in situazioni nuove adattandoli

e rielaborandoli appropriatamente al nuovo contesto.

individua appropriati e precisi collegamenti

7 Trasferisce saper e saper fare in situazioni nuove adattandoli e

rielaborandoli in maniera adeguata ai nuovi contesti. Stabilisce

opportuni collegamenti

6 Utilizza il saper e saper fare acquisiti solo nel medesimo

contesto, stabilendo semplici ma corretti collegamenti

5 Utilizza il sapere e il saper fare in limitati contesti e sviluppa

in modo parziale i collegamenti

4 il sapere e il saper fare risultano inadeguati e

i collegamenti inesistenti.

Ricerca e

gestione delle

informazioni

10 Ricerca, raccoglie e organizza in modo eccellente le

informazioni con una accurata attenzione al metodo .

Riesce a reinterpretarle in maniera critica e pertinente con

una personale chiave di lettura




19

9 Ricerca, raccoglie e organizza le informazioni con un’ ottima

attenzione al metodo e le sa ritrovare e riutilizzare al momento

opportuno interpretandole in maniera personale e precisa

8 Ricerca ,raccoglie e organizza le informazioni con un buon

metodo. Ritrova riutilizza le informazioni interpretandole in

modo più che soddisfacente.

7 Ricerca, raccoglie e organizza le informazioni con una

discreta attenzione al metodo. Riesce a ritrovare e a

riutilizzare le informazioni in maniera corretta e adeguata

6 L’allievo ricerca le informazioni di base, raccogliendole e

riorganizzandole in maniera appropriata

5 L’allievo ricerca le informazioni di base, raccogliendole e

organizzandole in maniera non sempre adeguata e corretta

4 L’allievo non riesce a ricercare le informazioni essenziali e

ha un metodo di studio frammentario e discontinuo

Della metacompetenza, del problem solving

Della

metacompetenza

Consapevolezza

riflessiva e

critica

10

L’allievo riflette in modo esaustivo su ciò cha ha imparato e

sul proprio lavoro cogliendo appieno il processo personale

svolto, che affronta in modo particolarmente critico.

9

L’allievo ha una notevole capacità di rielaborazione su ciò

cha ha imparato.

8 L’allievo ha una consapevolezza più che approfondita e una

buona esposizione del lavoro svolto.

7 L’allievo riflette in modo approfondito e usa i linguaggi

appresi in modo appropriato ,possedendo un certo senso

critico.

6 L’alunno riflette in modo pertinente e possiede una

padronanza delle abilità acquisite.

5 L’alunno coglie gli aspetti essenziali degli elementi basilari

delle singole discipline possedendo semplici abilità

espositive.

< 5 Presenta un atteggiamento operativo e indica solo preferenze

emotive (mi piace, non mi piace)

Autovalutazione

10

L’allievo dimostra di possedere ottima consapevolezza del

proprio elaborato, mostrando una costante attenzione

valutativa mirata al suo miglioramento continuativo

9 L’allievo è in grado di valutare correttamente il proprio lavoro

e di intervenire per le necessarie correzioni




20

8 L’allievo possiede una buona capacità di valutazione del

proprio lavoro.

7 L’allievo è in grado di valutare in modo essenziale il proprio

lavoro.

6 L’allievo possiede una sufficiente capacità valutativa del

proprio lavoro.

5 L’allievo svolge in maniera mediocre la valutazione del

proprio lavoro.

< 5 La valutazione del lavoro avviene in modo lacunoso

L’alunno è dotato

di una capacità

distinta nel cogliere

I processi culturali ,

scientifici e

tecnologici del

lavoro svolto.

10 L’alunno è dotato di una eccellente capacità di

cogliere i processi culturali, scientifici e tecnologici

che sottostanno al lavoro svolto.

9 L’alunno è dotato di una capacità articolata nel

cogliere i processi culturali, scientifici e tecnologici

del lavoro svolto.

8 L’ alunno è dotato di una ottima capacità nel cogliere i

processi culturali, scientifici e tecnologici del lavoro

svolto.

7 L’ alunno è dotato di una buona capacità nel cogliere i


svolto.

6 L’ alunno è dotato di una ottima capacità nel cogliere i


svolto.

5 L’ alunno è dotato di una mediocre e frammentaria

capacità di cogliere i processi culturali, scientifici e

tecnologici del lavoro svolto.

4 L’alunno individua in modo lacunoso i processi

sottostanti il lavoro svolto.

PUNTEGGIO

Del problem

solving

Creatività

10 Possiede spiccate doti critiche ed originalità nella proposta

solutiva. Innova, in modo personale, il processo di lavoro,

realizza produzioni originali

9 Elabora nuove connessioni tra pensieri e oggetti, innova in

modo personale il processo di lavoro, realizza produzioni

originali

8 L’allievo propone connessioni talvolta innovative tra

pensieri e oggetti, dà buoni contributi personali e originali al

processo di lavoro e nel prodotto




21

7 L’allievo propone connessioni consuete tra pensieri e

oggetti, dà discreti contributi personali e originali al

processo di lavoro e nel prodotto

6

Trova qualche nuova connessione tra pensieri e oggetti e

apporta sufficiente contributo personale al processo di lavoro e

nella realizzazione

5

L’allievo esprime connessioni consuete tra pensieri e oggetti, ed

ha bisogno spesso di essere stimolato a dare contributi personali

al processo di lavoro e nel prodotto

4 L’allievo non esprime nel processo di lavoro alcun elemento di

creatività

Autonomia

10

Coglie le peculiarità del compito proposto ed è completamente

autonomo nello svolgimento, nella scelta degli strumenti e/o

delle informazioni, anche in situazioni nuove e problematiche.

È di supporto agli altri in tutte le situazioni

9

È autonomo nello svolgere il compito, nella scelta degli

strumenti e/o delle informazioni, anche in situazioni nuove e

problematiche. È di supporto agli altri in tutte le situazioni

8

Ha una buona autonomia nello svolgere il compito, nella scelta

degli strumenti e/o delle informazioni, anche in contesti

problematici relativamente nuovi. È di supporto agli altri in

tutte le situazioni

7

Ha una discreta autonomia nello svolgere il compito, nella

scelta degli strumenti e/o delle informazioni. Dà il suo

contributo in tutte le situazioni

6 E’ sufficientemente autonomo nello svolgere il compito, nella

scelta degli strumenti e/o delle informazioni, in contesti

problematici non nuovi.

5 Ha un’autonomia limitata nello svolgere il compito, individua

parzialmente i dati essenziali e la scelta degli strumenti e/o

delle informazioni ed ha bisogno spesso di spiegazioni

integrative e di guida

4 Non è autonomo nello svolgere il compito, nella scelta degli

strumenti e/o delle informazioni e procede, con fatica, solo se

supportato

Per le classi II-III-IV e V, viene adottata la seguente griglia per ogni disciplina e per

ogni obiettivo disciplinare programmato :

voto descrittore

4 obiettivo completamente non raggiunto

5 obiettivo in parte raggiunto

6 obiettivo raggiunto a livello sufficiente

7 obiettivo raggiunto a livello discreto

8 obiettivo raggiunto a livello buono

9/10 obiettivo raggiunto a livello ottimo




22

d)UTILIZZO DEL SEGNO “+”, DEL SEGNO “-“ E DEL VALORE “ 1/2 “

dopo il voto numerico

Si ricorda che la valutazione è espressione dell’autonomia professionale propria della

funzione docente, nella sua dimensione sia individuale che collegiale.

Di conseguenza, l’utilizzo del “+” e del “-“ e del valore ½ dopo il voto numerico

per la valutazione delle prove, durante l’anno, risponde al principio della libertà di

insegnamento, intesa quale autonomia didattica e libera espressione culturale,

costituzionalmente sancita.

L’ utilizzo, anzi, di frazioni di voto dopo il voto numerico, può, in alcuni casi,

rendere la valutazione più attendibile e precisa.

Per il Collegio, pertanto, è ammissibile. Si concorda nell’attribuire i seguenti

valori numerici alle suddette frazioni:

il segno + equivale a +0,25 il segno – equivale a -0,25 il valore 1/2 equivale a +0,50

fermo restando che, in sede di scrutinio, il docente deve effettuare la proposta di

voto in decimi con voto intero.

c) VALORE DELL’IMPREPARATO Per le prove orali, il docente può assegnare l’”impreparato” , riportando

l’abbreviazione “imp” sul registro elettronico.

E’ necessario, in ragione di ciò, per rendere la valutazione il più possibile equa,

uniforme e trasparente nei confronti degli allievi, che l’assegnazione dell’impreparato

debba essere “spiegata” nel suo valore, cioè deve essere chiaro il suo “peso” nel

processo valutativo dell’allievo/a.

Il Collegio assume il peso numerico “3” per ogni impreparato e si concorda di dare

valore nel calcolo della media disciplinare solo al secondo impreparato che lo

studente farà registrare nel corso di ciascun quadrimestre.

Per le discipline che prevedono esercitazioni pratiche, il non indossare

l’abbigliamento adatto equivale ad essere impreparati.

d) REGISTRAZIONE ON LINE Il nostro Istituto utilizza il registro elettronico AXIOS, che consente anche di

registrare i risultati delle prove di verifica. Al fine di definire criteri temporali

omogenei per tale registrazione, si stabilisce quanto segue:

prove orali registrazione contestuale al termine dell’interrogazione o al

massimo nell’arco delle 24 ore

prove scritte registrazione entro 15 giorni dallo svolgimento della prova

prove pratiche registrazione entro 15 giorni dallo svolgimento della prova




23

VALUTAZIONE INTERMEDIA ( sommativa) per il I quadrimestre

Questa valutazione consente di esprimere un giudizio sulle conoscenze, abilità e

competenze acquisite dall’allievo/a nel primo dei due periodi quadrimestrali adottati

dal Collegio dei Docenti.

Essa:

è diretta ad accertare il raggiungimento degli obiettivi didattici;

coincide con la verifica delle conoscenze , delle abilità e delle competenze

acquisite dagli studenti al termine di un segmento del percorso annuale;

ha per oggetto il profitto ed il comportamento; viene effettuata a febbraio

E’ di competenza del docente, in relazione “ ad un congruo numero di prove di

verifica effettuate” ed alla conseguente proposta di voto disciplinare

E’ di competenza del Consiglio di classe, in quanto organo collegiale e perfetto

(esige la presenza di tutti i suoi componenti per la validità delle deliberazioni da

assumere); in caso di docenti eventualmente assenti o impediti a partecipare allo

scrutinio, si provvede alla sostituzione, tenendo conto del principio di competenza

nell’ambito disciplinare di riferimento e all’esigenza dell’immediata disponibilità.

a) VALUTAZIONE DEL PROFITTO

La valutazione intermedia è attribuita in ciascuna disciplina dal consiglio di

classe, su proposta del docente della materia, nel corso degli scrutini di fine

quadrimestre. Tale valutazione è formulata, in ciascuna disciplina, mediante voto

unico e viene elaborata nel rispetto dei livelli di apprendimento e coerentemente con

gli obiettivi disciplinari minimi. Ciascun docente, nel formulare al consiglio la

propria proposta di voto, ha cura di verificare il proprio giudizio sulla base del

programma effettivamente svolto e sull’accertamento del possesso delle competenze

minime individuate all’interno di ciascuna disciplina.

Gli esiti della valutazione quadrimestrale di ciascuno studente sono riportati

nella scheda di valutazione predisposta dal consiglio di classe e illustrata alle

famiglie nel corso di appositi incontri.

Il Collegio ( delib. n. 29 del 19 ottobre 2016) ha deliberato che, nelle valutazioni di

fine quadrimestre, il livello di profitto totalmente negativo o gravemente insufficiente




24

non può essere espresso con voto inferiore a 4. Vengono, pertanto, indicate nella

seguente tabella le valutazioni in voti numerici corrispondenti ai livelli di

apprendimento:

VOTO LIVELLO DI APPRENDIMENTO

4

TOTALMENTE NEGATIVO O GRAVEMENTE

INSUFFICIENTE: conoscenza nulla o frammentaria e scorretta dei

contenuti; nessuna o insufficiente capacità di compiere operazioni

pertinenti; grave inadeguatezza nella comunicazione scritta e orale;

nulla o scarsa precisione nella classificazione e nella sintesi dei dati;

assenza di competenze critiche sugli argomenti considerati

5

INSUFFICIENTE: conoscenza superficiale dei contenuti;

collegamenti frammentari e lacunosi; scarsa efficacia nelle

operazioni richieste; rilevanti difficoltà nella comunicazione scritta e

orale; errori nelle osservazioni critiche

6

SUFFICIENTE: conoscenza e comprensione dei contenuti

essenziali; capacità di compiere classificazioni e sintesi in maniera

elementare ma corretta; accettabile efficacia operativa; sufficiente

chiarezza nella comunicazione scritta e orale; capacità di elaborare

osservazioni critiche semplici ma pertinenti

7

DISCRETO: conoscenza dei contenuti abbastanza completa ma non

sempre approfondita; capacità di collegamento e di sintesi;

padronanza delle operazioni richieste e della comunicazione scritta e

orale; capacità di elaborare osservazioni critiche autonome

8

BUONO: conoscenza completa e approfondita dei contenuti;

sicurezza nei collegamenti, nelle sintesi, nella comunicazione

linguistica, nelle altre operazioni richieste; osservazioni critiche

autonome e almeno in parte originali

9/10

OTTIMO: conoscenza completa approfondita e organica dei

contenuti e contestuale capacità di applicazione autonoma e corretta

a contesti diversi; capacità di compiere analisi personali e sintesi

corrette e originali; piena autonomia comunicativa e operativa;

notevole capacità di valutazione critica e originale degli argomenti

trattati

L’insegnamento della religione resta disciplinato dall’art. 309 del D.Lgs 297/94 ed è

comunque espressa senza attribuzione di voto numerico.




25

b) CRITERI per il recupero dei DEBITI In caso di valutazioni negative, la famiglia e lo studente vengono adeguatamente

informati sul percorso di recupero da realizzare.

Il Collegio ( delib. n.40 del 16/01/ 2017) ha deciso che le discipline per le quali

attivare i corsi di recupero al termine della valutazione intermedia sono: italiano,

matematica, inglese, economia. Ogni alunno può partecipare solo ad 1 corso di

recupero. Le attività di recupero si svolgono nel periodo febbraio/marzo.

Al termine di ogni corso sarà organizzata una prova di verifica scritta sugli

argomenti trattati. Il Docente del corso, al termine degli incontri, redige un giudizio

sull’alunno (insufficiente, sufficiente, più che sufficiente), tenendo anche conto della

frequenza alle lezioni del corso. Tale giudizio sarà consegnato al docente disciplinare

della classe frequentata dall’allievo.

c) VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO Nella consapevolezza professionale delle difficoltà, dei limiti e della delicatezza a cui

è soggetta tale valutazione, occorre premettere che:

l’azione educativa mira a diffondere la piena consapevolezza dei diritti e dei

doveri degli studenti all’interno della comunità scolastica, promuovendo

comportamenti coerenti con il corretto esercizio dei propri diritti e al tempo

stesso con il rispetto dei propri doveri, che corrispondono sempre al

riconoscimento dei diritti e delle libertà degli altri;

la valutazione del comportamento non è un dispositivo genericamente

punitivo, ma afferisce all’area degli obiettivi formativi ed educativi e, in

particolare, intende contribuire ad accrescere i valori di convivenza civile,

consapevolezza dei valori di cittadinanza e senso di appartenenza alla comunità

scolastica;

la valutazione del comportamento non potrà mai essere strumento di

condizionamento o addirittura repressione della libera espressione di opinioni,

correttamente manifestata, e non lesiva dell’altrui personalità, da parte degli

studenti;

l’azione educativa favorirà il processo di auto-osservazione da parte dei singoli

allievi e del gruppo classe, al fine di accrescere il senso di responsabilità e di

costruire una cultura dell’autovalutazione;

la valutazione espressa in sede di scrutinio intermedio o finale non può

riferirsi ad un singolo episodio, ma deve scaturire da un giudizio complessivo

dello studente, in ordine all’intero anno scolastico. Nello specifico, considerata

la valenza formativa ed educativa cui deve rispondere l’attribuzione del voto




26

sul comportamento, il Consiglio di Classe tiene in debita evidenza e

considerazione progressi e miglioramenti realizzati dallo studente nel corso

dell’anno, in relazione alle finalità di cui sopra.

Le disposizioni normative vigenti forniscono indicazioni per la valutazione degli

allievi, con particolare riguardo alla valutazione del comportamento (voto di

condotta).

Il Regolamento sulla valutazione parla di capacità relazionale e ne fornisce la

seguente definizione: «capacità dello studente di assumere, nell’ambito dell’attività

scolastica, comportamenti corretti e responsabili nel rispetto delle regole, delle

persone e delle cose, nonché di partecipare in modo attivo e costruttivo alla vita

della scuola» (art. 1, c. 2).

Sulla base di tale definizione si individuano i seguenti due indicatori sintetici

della capacità relazionale:

a. correttezza e responsabilità del comportamento;

b. partecipazione alla vita scolastica. Di questo secondo indicatore («partecipazione»)

si ritiene corretta un’interpretazione riferita non agli apprendimenti nelle singole

discipline (di cui si tiene conto nella valutazione del profitto), ma alle situazioni più

generali della vita scolastica (frequenza scolastica, attenzione alle problematiche

della classe e della scuola, disponibilità a svolgere servizi e ad assumere compiti di utilità comune, relativi anche al funzionamento della scuola).

Il comportamento, in tal senso, valutato collegialmente dal Consiglio di Classe

riunito per gli scrutini ( intermedi e finali), concorre alla valutazione complessiva

dello studente

Griglia di valutazione del comportamento

Il Consiglio di Classe , nell’attribuzione del voto di comportamento, tiene conto degli

indicatori e dei descrittori presenti nella seguente griglia di valutazione, che si

riferiscono anche al comportamento degli allievi delle classi III-IV e V nell’attività di

alternanza scuola-lavoro:

INDICATORE DESCRITTORI PUNTI

comportamento

sempre corretto ed educato 6

quasi sempre corretto ed educato 5

a volte scorretto 4

spesso scorretto 3

sempre scorretto 2

segue con attenzione e interesse i vari argomenti

proposti anche con contributi personali e si dimostra

sempre propositivo.

6




27

partecipazione

segue con attenzione e interesse i vari argomenti

proposti anche con contributi personali e si impegna

con costanza.

5

segue con attenzione i vari argomenti proposti,

anche se non sempre con il necessario interesse.

4

presta attenzione solo quando gli argomenti proposti

suscitano il suo interesse. Generalmente non si fa

coinvolgere nelle varie attività.

3

non partecipa all’attività scolastica, rivelando scarsa

attenzione e modesto interesse per gli argomenti

proposti

2

frequenza

e

puntualità*

frequenta con assiduità le lezioni e rispetta gli orari. 6

frequenta con assiduità le lezioni e rispetta quasi

sempre gli orari o si assenta per motivi familiari o

personali gravi.

5

frequenta le lezioni con sufficiente regolarità ma non

sempre rispetta gli orari.

4

la frequenza non è sempre continua ed è

caratterizzata da frequenti ritardi.

3

frequenta in maniera molto discontinua le lezioni e

non rispetta mai gli orari

2

uso e rispetto

del materiale,

delle strutture

e

degli ambienti

scolastici

utilizza e rispetta in modo responsabile i materiali

scolastici messi a sua disposizione e le strutture

della scuola.

6

rispetta i materiali scolastici messi a sua

disposizione e le strutture della scuola, ma non

sempre li utilizza in modo adeguato.

5

utilizza in modo talvolta scorretto il materiale

scolastico messo a sua disposizione (scrive sui

banchi, non si cura dell’ordine dell’aula …) ed è

poco attento nei confronti delle strutture della

scuola.

4

utilizza in modo spesso scorretto il materiale

scolastico messo a sua disposizione (scrive sui

banchi, non si cura dell’ordine dell’aula …) ed è

poco attento nei confronti delle strutture della

scuola.

3

utilizza in maniera irresponsabile il materiale

scolastico messo a sua disposizione (danneggia i

2




28

banchi, non si cura dell’ordine dell’aula, sporca le

pareti …) provoca danni alle strutture ed agli

ambienti della scuola

note disciplinari

non ha a suo carico alcun provvedimento

disciplinare

6

ha subito qualche ammonizione verbale. 5

ha subito diverse ammonizioni verbali e almeno due

note disciplinari scritte nel registro di classe

nell’arco dei periodi di valutazione del C.d.C.

4

Ha subito diverse ammonizioni verbali ed un

numero di note disciplinari scritte nel registro di

classe pari a 3-4 nell’arco di ciascun periodo e/o un

eventuale provvedimento di sospensione fino a 2 gg.

Fa registrare apprezzabili e concreti ravvedimenti

che evidenziano un miglioramento nelle relazioni e

nel senso di responsabilità dopo il percorso

educativo attivato dal C d C.

3

ha subito numerose note disciplinari (> 4) scritte nel

registro di classe e/o uno o più provvedimenti di

sospensione > 2 gg. Si registra assenza di

apprezzabili e concreti ravvedimenti che evidenzino

un miglioramento nelle relazioni e nel senso di

responsabilità, nonostante il percorso educativo

attivato dal C d C .

2

*le assenze per malattia accompagnate da certificato medico e i ritardi giustificati non

devono essere computati nel calcolo dell’indicatore “frequenza e puntualità”

Calcolo del voto

Ad ogni indicatore riportato nella griglia viene assegnato un punteggio, rispettando

quanto indicato nella tabella dei descrittori. Dalla somma dei punteggi deriva che:

PUNTI VOTO

da 30 a 28 10

da 27 a 23 9

da 22 a 18 8

da 17 a 13 7

da 12 a 10 6




29

Si ricorda che il voto di comportamento inferiore a sei decimi, in sede di scrutinio

finale comporta la non ammissione al successivo anno di corso o all’esame

conclusivo del ciclo.

E’ deciso dal Consiglio di Classe nei confronti dell’alunno al quale sia possibile, in

base alla “ sussistenza di elementi concreti e precisi “, attribuire la responsabilità

di:

reati che violano la dignità ed il rispetto della persona umana o vi sia pericolo per l’incolumità delle persone;

casi di recidiva, di atti di violenza grave o comunque connotati da una particolare gravità, tale da ingenerare un elevato allarme sociale

VALUTAZIONE FINALE ( sommativa) per il II quadrimestre

La valutazione sommativa finale definisce i livelli di apprendimento raggiunti e

la loro distribuzione, nonché i progressi conseguiti rispetto al livello di partenza, la

continuità e serietà dell’impegno e la qualità della partecipazione del singolo

studente, oggetti questi di osservazione sistematica da parte di ogni docente.

La valutazione finale scaturisce, pertanto, da più elementi e non si riduce ad

una “media matematica” : si attua e si documenta, invece, concretamente attraverso

prove diversificate, che mettono in gioco operazioni relative ai diversi comportamenti

cognitivi richiesti. Le verifiche sono, quindi, rivolte al controllo dell’efficacia e dei

ritmi di apprendimento individuale e collettivo e coinvolgono direttamente la

relazione tra docente e studente.

La valutazione al termine del II quadrimestre è molto simile, nella sostanza e

nella procedura, a quella intermedia del I quadrimestre. Svolta al termine delle

attività didattiche, costituisce anche una specie di bilancio consuntivo sull’attività

didattica stessa e sugli apprendimenti.

I tempi di tale valutazione sono fissati a giugno.

Il Collegio dei Docenti ha il compito di stabilire i criteri generali da adottare, ai fini

della:

ammissione alla classe successiva o all’Esame di Stato; non ammissione alla classe successiva; sospensione del giudizio.

Ogni docente presenta la propria proposta di voto disciplinare.

Il Consiglio di Classe (nella sua composizione perfetta) ha competenza esclusiva

nella valutazione finale (ammissione, non ammissione, sospensione del giudizio).




30

a) VALIDITA’ DELL’ANNO SCOLASTICO Prima di poter procedere alla fase di valutazione, occorre determinare la

sussistenza della validità dell’anno scolastico, quale condizione indispensabile per

procedere alla valutazione degli alunni.

Il Regolamento sulla valutazione degli alunni (D.P.R.n. 122/2009) pone

l’accento sulla presenza degli studenti alle lezioni: tale impegno degli allievi consente

agli insegnanti di disporre della maggiore quantità possibile di elementi per la

valutazione degli apprendimenti e del comportamento.

Come base di riferimento per la determinazione del limite minimo di presenza ,

il Regolamento prevede il monte ore annuale delle lezioni: esso consiste nell’orario

complessivo di tutte le discipline e non nella quota oraria annuale di ciascuna

disciplina.

Ai fini della validità dell’anno è richiesta la frequenza di almeno tre quarti

dell’orario annuale.

Pertanto:

il monte ore annuale di lezione è pari a 1056 ore ( 32 ore di attività per 33 settimane per tutte le classi);

il monte ore di assenza (25% dell’orario annuale) è pari a 264 ore. Sempre il Regolamento prevede che, per casi eccezionali, possano essere previste

motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite. Tali deroghe sono previste per

assenze documentate e continuative, che non pregiudichino, a giudizio del Consiglio

di classe, comunque la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni

interessati.

Il Collegio dei docenti stabilisce le seguenti motivate deroghe:

assenze giustificate per gravi patologie e/o per ricoveri ospedalieri prolungati e/o frequenti

assenze per malattie contagiose, con allontanamento dalla comunità scolastica sancito dai servizi di medicina di comunità

assenze per terapie e/o cure programmate e certificate

donazioni di sangue

assenze giustificate per gravi motivi di famiglia

assenze per uscite anticipate per attività sportiva debitamente richieste e certificate dall’Associazione Sportiva di appartenenza riconosciuta dal CONI

adesione a confessioni religiose per le quali esistono specifiche intese che considerano il sabato come giorno di riposo (cfr. Legge n. 516/1988 che

recepisce l’intesa con la Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno;

Legge n. 101/1989 sulla regolazione dei rapporti tra lo Stato e l’Unione delle




31

Comunità Ebraiche Italiane, sulla base dell’intesa stipulata il 27 febbraio

1987).

assenze per situazioni di particolare disagio familiare o personale di cui è a conoscenza il consiglio di classe

Sono computate come ore di assenza, secondo il numero delle ore giornaliere

effettive:

entrate posticipate dopo la 1° ora di lezione

uscite anticipate per ore intere

assenze per malattia

assenze per motivi familiari

la non frequenza, in caso di non partecipazione a visite guidate o attività all’interno dell’orario scolastico (es. premiazioni, celebrazioni istituzionali

organizzate dall’Istituto, manifestazioni, etc.)

assenza in caso di assemblea studentesca

assenze collettive Non sono computate come ore di assenza:

la partecipazione ad attività organizzate dalla scuola (per es. campionati studenteschi, progetti didattici inseriti nel PTOF e/o approvati dal consiglio di

classe)

la partecipazione ad attività di orientamento in itinere e in uscita

la partecipazione ad esami di certificazione esterna o concorsi

le entrate posticipate e le uscite anticipate disposte dall’istituzione scolastica per motivi organizzativi

le assenze per chiusure a seguito di atti del Sindaco, del Prefetto, per motivi di forza maggiore.

Il mancato raggiungimento del limite minimo di frequenza ( 75% dell’orario

annuale, pari a n. 792 ore) , comprensivo delle deroghe riconosciute, comporta

l’esclusione dallo scrutinio finale. Di tale situazione si dà atto in apposito verbale del

Consiglio di classe.

b) OBBLIGO DI ISTRUZIONE e

CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

In base alla normativa vigente è obbligatoria l’istruzione impartita per almeno 12

anni e riguarda la fascia di età compresa tra i 6 e i 16 anni.




32

I consigli delle classi seconde delle scuole secondarie di secondo grado hanno

l’obbligo di compilare la Certificazione delle Competenze di base acquisite

nell’assolvimento dell’obbligo di istruzione, sulla base di un modello ministeriale.

Inoltre, è previsto l’obbligo di consegna a tutti gli alunni che hanno assolto

all’obbligo scolastico e che, compiuto il sedicesimo anno di età, vogliano già

immettersi nel mondo del lavoro e iscriversi ai centri per l’impiego di competenza.

Nel caso di prosecuzione degli studi, la certificazione dello studente viene comunque

compilata dal consiglio di classe, conservata nel fascicolo personale dello stesso e

consegnata al compimento del diciottesimo anno di età.

La certificazione delle competenze vuole essere un documento atto a delineare

il profilo formativo dell’allievo, sulla base delle competenze acquisite in vari ambiti e

incanalati nei quattro assi culturali ( asse dei linguaggi, asse matematico, asse

scientifico- tecnologico, asse storico-sociale).

La compilazione deve partire dalle valutazioni riportate dal singolo studente

all’interno delle varie discipline oggetto di studio, che devono essere tradotte nei tre

seguenti livelli:

base: attesta che l’allievo possiede conoscenze ed abilità essenziali, che

possono essere utilizzate eseguendo compiti semplici in contesti noti;

intermedio: si riferisce alle capacità di uno studente che sa svolgere compiti e

risolvere problemi in modo corretto, utilizzando le proprie abilità e conoscenze

in modo autonomo;

avanzato: certifica che lo studente è in grado di compiere compiti complessi

anche in situazioni non note e sa prendere, ove necessario, decisioni

consapevoli ed autonome, padroneggiando le proprie conoscenze ed abilità.

Nel caso in cui il livello base non sia stato raggiunto, il consiglio di classe riporterà

per ciascun asse culturale, la dicitura “livello base non raggiunto”. La relativa

motivazione deve essere riportata nel verbale del consiglio di classe, nel quale sono

anche indicate le misure proposte per sostenere lo studente nel successivo percorso di

apprendimento.

È utile ribadire che la certificazione, spesso considerata un atto di poco conto, è

uno strumento utile per sostenere e orientare gli studenti nel loro percorso di

apprendimento sino al conseguimento di un titolo di studio o, almeno, di una

qualifica professionale di durata triennale entro il diciottesimo anno di età.

c) VALUTAZIONE ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI La valutazione degli alunni diversamente abili (handicap) è riferita al

comportamento e agli apprendimenti conseguiti con riferimento alle indicazioni

fornite dal Piano educativo Individualizzato (PEI).




33

Per gli alunni con DSA (disturbo specifico dell’apprendimento) la valutazione

sarà coerente con le indicazioni fornite dal Piano Didattico Personalizzato (PDP).

La valutazione degli alunni BES seguirà l’iter e i criteri stabiliti dal PDI/PDP,

considerando l’operato effettivo dello studente, dopo che ogni docente avrà applicato

le strategie funzionali e gli strumenti compensativi ,verificati in sede di Consiglio di

Classe. Infatti, applicati gli accorgimenti metodologici differenziati suggeriti dalla

certificazione prodotta dalla famiglia, lo studente dovrebbe essere in condizione di

seguire le attività didattiche alla pari degli altri.

d) AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA Il Collegio dei Docenti, al fine di assicurare omogeneità di comportamenti nelle

decisioni dei singoli Consigli di classe, stabilisce i seguenti criteri generali per

l’ammissione alla classe successiva:

effettiva possibilità dell’alunno di raggiungere gli obiettivi ( conoscenze, abilità e competenze), propri delle discipline interessate nel corso dell’anno scolastico

successivo;

il voto finale di disciplina deve essere espressione di un giudizio che tenga conto, oltre che dell’acquisizione di conoscenze/ abilità /competenze,:

dell’interesse e della partecipazione dei progressi dell’impegno di studio

possibilità di recupero, definita sulla base di:

impegno e partecipazione

interesse

autonomia organizzativa

abilità di studio

risultati della frequenza di eventuali corsi di recupero specificità di singole situazioni e di singoli casi, non riconducibili a tipologie

generali.

In considerazione della “Riforma degli Istituti Professionali”, in vigore dal presente

anno scolastico solo per le classi I e che ne ha modificato l’assetto didattico ed

organizzativo, il Collegio dei Docenti delibera di considerare il primo biennio quale

segmento unitario del ciclo.

I Consigli di classe, tenendo conto del diritto-dovere all'istruzione e dell'obbligo

formativo e che i primi due anni di scuola superiore, oltre ad avere carattere

orientativo per scelte successive più consapevoli di altri indirizzi di studio o della

formazione professionale, e volto al consolidamento delle abilità di base acquisite nei

precedenti cicli di scuola dell'obbligo, valuteranno le conoscenze ed abilità




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conseguite dagli alunni in relazione alle condizioni d'ingresso, anche perché gli

alunni delle classi iniziali necessitano di un tempo più lungo per superare difficoltà e

carenze pregresse.

e) SOSPENSIONE DEL GIUDIZIO e

RECUPERO DEBITI

Le insufficienze vengono definite in base al criterio della gravità in:

non grave = voto 5: situazione in cui è possibile colmare le lacune con uno studio individuale , con una verifica orale da svolgersi

prima dell’inizio del nuovo anno scolastico.

grave = voto 4: situazione caratterizzata da persistente disimpegno e/o evidenza di lacune tali da non lasciare intravedere la

possibilità di recupero in tempi brevi.

La sospensione del giudizio viene decisa per un massimo di 2 insufficienze non

gravi.

Il Consiglio di classe, in sede di scrutinio finale, definisce le modalità di recupero

(studio individuale o corsi organizzati dalla scuola), per il raggiungimento degli

obiettivi previsti.

f) CREDITI SCOLASTICI Per le classi III – IV e V

Il sistema dei crediti prepara, fin dal terzo anno, il punteggio di ammissione agli

esami di Stato: è, infatti, un apposito punteggio che viene attribuito ad ogni studente

nello scrutinio finale, di ciascuno degli ultimi tre anni della scuola secondaria

superiore. Alla determinazione del credito concorrono i voti riportati dall’allievo in

tutte le discipline ( Religione esclusa) e il voto di comportamento. Al termine del

triennio viene considerato anche il percorso di alternanza scuola lavoro.

I valori relativi ai crediti sono contenuti nella seguente tabella (allegata al D. Lgs

62/2017):

media dei voti fasce di credito

III anno

fasce di credito

IV anno

fasce di credito

V anno

M < 6 - - 7 - 8

M = 6 7 - 8 8 -9 9 -10

6 < M ≤ 7 8 - 9 9 - 10 10 - 11




35

7 < M ≤ 8 9 - 10 10 - 11 11 - 12

8 < M ≤ 9 10 - 11 11 - 12 13 - 14

9 < M ≤ 10 11 - 12 12 - 13 14 - 15

I Consigli di classe nella banda di oscillazione assegnano:

il livello più alto se la parte decimale della media è maggiore o uguale a 0,5

il livello più basso se la parte decimale della media è minore di 0,5

Per le classi I e II

I Consigli di classe assegnano 1 voto aggiuntivo per la partecipazione ad

attività della scuola (eventi e manifestazioni), per un impegno di almeno 30 ore,

debitamente documentato.

Tale voto sarà attribuito, con decisione del Consiglio di classe, al voto di

comportamento o al voto della disciplina di riferimento o ad una disciplina il cui voto

risulti inferiore agli altri e non inferiore a 6.

VALUTAZIONE PER CERTIFICAZIONE FINALE

è costituita dall’Esame di Stato, così come normato dal D. Lgs. 62/2017 e successive modifiche;

l'esame di Stato conclusivo dei percorsi di istruzione secondaria di secondo grado verifica i livelli di apprendimento conseguiti da ciascun

candidato in relazione alle conoscenze, abilità e competenze proprie di

ogni indirizzo di studi; tiene conto anche della partecipazione alle

attività di alternanza scuola-lavoro; tiene, altresì, conto delle attività

svolte nell'ambito di «Cittadinanza e Costituzione».

a) REQUISITI DI AMMISSIONE Candidati interni

frequenza per almeno tre quarti del monte ore annuale; votazione non inferiore ai sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di

discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento

vigente e un voto di comportamento non inferiore a sei decimi;

nel caso di votazione inferiore a sei decimi in una disciplina o in un gruppo di discipline, il consiglio di classe può deliberare, con adeguata motivazione,

l'ammissione all'esame conclusivo del secondo ciclo.




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Candidati esterni

compimento del diciannovesimo anno di età entro l'anno solare in cui si svolge l'esame e adempimento dell'obbligo di istruzione;

possesso del diploma di scuola secondaria di primo grado da un numero di anni almeno pari a quello della durata del corso prescelto,

indipendentemente dall' età;

possesso di titolo conseguito al termine di un corso di studio di istruzione secondaria di secondo grado di durata almeno quadriennale del previgente

ordinamento o siano in possesso di diploma professionale di tecnico;

abbiano cessato la frequenza dell'ultimo anno di corso prima del 15 marzo; superamento di un esame preliminare inteso ad accertare la loro

preparazione sulle materie previste dal piano di studi dell'anno o degli anni

per i quali non siano in possesso della promozione o dell'idoneità alla

classe successiva, nonché su quelle previste dal piano di studi dell'ultimo

anno. Sostengono altresì l'esame preliminare, sulle materie previste dal

piano di studi dell'ultimo anno, i candidati in possesso di idoneità o di

promozione all'ultimo anno che non hanno frequentato il predetto anno ovvero

che non hanno comunque titolo per essere scrutinati per l'ammissione

all'esame;

tabella per l’attribuzione dei crediti scolastici (allegato A- D. Lgs 62/2017) si applica anche ai candidati esterni ammessi all'esame a seguito di esame

preliminare e a coloro che hanno sostenuto esami di idoneità.

b) CREDITI FORMATIVI I crediti formativi sono acquisiti grazie ad attività svolte al di fuori della scuola, che :

siano coerenti con le finalità educative della scuola, con l’indirizzo e il livello degli studi;

siano debitamente certificate e definite in quanto all’aspetto quantitativo ( congruo impegno di tempo) e qualitativo (l’attestazione va corredata da

una sintetica valutazione dell’esperienza e del ruolo svolto dall’allievo, ad

opera di enti, imprese o studi professionali, in cui è stata realizzata;

Vengono riconosciuti:

certificazioni linguistiche nazionali ed internazionali di enti legalmente riconosciuti dal MIUR, attestanti il livello di conoscenze e di competenze in

una delle lingue comunitarie;

corsi di lingua straniera certificati, della durata di almeno 20 ore; patente europea di informatica (ECDL, IC3): si attribuisce il credito

formativo in presenza del superamento di almeno 2 moduli;




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esperienze di lavoro coerenti con il percorso di studi; esperienze sportive; esperienze di volontariato sociale, non occasionale; esperienze di volontariato ambientale, non occasionale; ogni altro corso in ambito culturale, di durata almeno annuale.

Alle suddette attività/esperienze ( indipendentemente dal loro numero) si attribuisce

un punto, sempre rimanendo all’interno della banda di oscillazione.

c) ESAMI PRELIMINARI PER CANDIDATI ESTERNI

Il candidato sostiene l’esame preliminare davanti

Criteri di valutazione degli alunni · 2021. 1. 19. · Via Sepolcri, 21 - 80058 - Torre...

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