C.R.I. COMITATO LOCALE VAL DI FASSA · dell’Associazione della Croce Rossa Italiana quale...
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C.R.I. Comitato Locale Val di Fassa
Nota Integrativa al bilancio al 31/12/2017 Pagina 1
C.R.I. COMITATO LOCALE VAL DI FASSA Sede in Piaz Jan Batista Massar 77, 38039 Vigo di Fassa – C.F. 02361550227
Nota Integrativa al bilancio al 31/12/2017
Premessa
Informazioni generali La Croce Rossa Italiana Comitato Locale Val di Fassa ha assunto la personalità giuridica di diritto privato ai
sensi dell’art. 1-bis, comma 1 del Decreto Legislativo n. 178 del 28 settembre 2012, come da ultimo modificato dall’art. 1 comma 143 della Legge n. 190 del 23 dicembre 2014 (quest’ultima entrata in vigore il
primo gennaio 2015). In data 18 marzo 2015 avanti al notaio Francesca Milardi ha adottato e fatto proprio lo
Statuto redatto in conformità a quanto previsto dalle Ordinanze Presidenziali n. 229/14 e 249/14.
Il Comitato Locale ha sede legale presso il Comune di Vigo di Fassa in Piazza Jan Batista Massar, 77 e risulta iscritto all’Agenzia delle Entrate con codice fiscale 02361550227. Il Comitato Locale è parte integrante
dell’Associazione della Croce Rossa Italiana quale associazione volontaria di soccorso ed assistenza, della
quale rappresenta un’articolazione territoriale operante nella zona di propria competenza. Il Comitato Locale
è soggetto autonomo dotato di autonomia patrimoniale ed è disciplinato dal titolo II del Libro primo del
Codice Civile. Il Comitato Locale non ha scopo di lucro ed è un’associazione di promozione sociale e ONLUS –
Organizzazione non lucrativa di utilità sociale ed ha come obiettivo istituzionale generale quello di prevenire
ed alleviare la sofferenza in maniera imparziale, senza distinzione di nazionalità, razza, sesso, credo
religioso, lingua, classe sociale o opinione politica, contribuendo al mantenimento e alla promozione della dignità umana e di una cultura della non violenza e della pace.
Fatti di rilievo Si precisa che l’esercizio 2017 è il terzo in cui il Comitato ha avuto natura giuridica di Associazione di diritto
privato ed è subentrato in tutti i rapporti attivi e passivi al preesistente Comitato Locale di diritto pubblico secondo quanto disposto dal predetto Decreto Legislativo 28 settembre 2012 n.178.
Il bilancio d’esercizio Data la peculiarità degli enti non profit e delle loro caratteristiche gestionali appare fondamentale garantire la
trasparenza dell’attività svolta al fine di consentire il perseguimento della loro missione. Tale trasparenza, può essere assolta in prima istanza attraverso il documento di bilancio. Tale documento è importante in
ordine alla necessità di rendere trasparenza sia verso l’interno del Comitato sia verso l’esterno al fine di
mantenere vivo nel tempo il rapporto fiduciario con la collettività di riferimento, la quale è destinataria dei
servizi prestati, e da cui provengono i fondi ricevuti e il contributo dei volontari. L’attuale norma civilistica non prevede particolari obblighi contabili in capo agli enti non profit di carattere
privato se non, a norma del dettato dall’art. 20 del Codice civile, un obbligo generico in capo all’organo
assembleare del Comitato di approvare il bilancio al termine di ogni esercizio.
Il regolamento sull’ordinamento finanziario e contabile dell’Associazione della Croce Rossa Italiana, in
conformità a quanto previsto dallo Statuto, prevede l’approvazione entro il 30 giugno del bilancio d’esercizio, riferito all’anno precedente, per tutti i Comitati C.R.I. territoriali.
Il presente bilancio chiuso al 31/12/2017 è redatto in conformità ai regolamenti in materia contabile dalla
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Associazione della Croce Rossa Italiana e per quanto compatibili sono stati adottati i principi e criteri
contabili di cui agli artt. 2423 e seguenti del Codice civile applicati dalle società di natura commerciale. Sono
stati adottati i principi contabili OIC di riferimento del settore non profit in particolare quanto previsto dall’OIC
n. 1 “Quadro sistematico per la preparazione e la presentazione del bilancio degli enti non profit”
congiuntamente alle raccomandazioni di prassi operativa “Documento di presentazione di un sistema rappresentativo dei risultati di sintesi delle aziende non profit” e agli schemi previsti predisposti dal Consiglio
Nazionale dei Dottori Commercialisti, nonché le linee guide adottate con atto di indirizzo emanato dall’ex
“Agenzia per il Terzo settore”, ai sensi dell’art. 3, comma 1, lett. a) del D.P.C.M. 21 marzo 2001 n. 329.
Il bilancio si compone dello Stato Patrimoniale, dal Rendiconto di Gestione e dalla presente Nota Integrativa.
Si precisa che al fine fiscale, ai sensi dell’art. 4 co. 7 lett d) DPR 633/72 e dell’art. 148 co. 8 lett. d) TUIR, il Comitato Locale ha l’obbligo di redigere ed approvare annualmente un rendiconto economico e finanziario
secondo le disposizioni statutarie al fine di godere delle agevolazioni previste per gli enti non commerciali, di
seguito precisate.
Gli schemi di bilancio sono stati redatti in conformità al disposto degli articoli 2427 e 2427-bis e 2435-bis del Codice civile, adattandone il contenuto in base alla specificità dell’attività del Comitato.
In particolare, secondo le disposizioni del D.Lgs. 139/2015:
non sono stati riportati nel nuovo schema di bilancio i conti d’ordine relativi ai beni mobili e immobili
concessi in uso al Comitato e ancora di proprietà di terzi, si rileva tuttavia che il Comitato utilizza la
sede di Vigo di Fassa, di proprietà del Comune, in forza di un contratto di comodato d’uso d’immobile. Sono inoltre utilizzati in comodato alcune autoambulanze, attualmente intestate all’Ente
Strumentale C.R.I. di diritto pubblico;
il Bilancio è stato redatto in forma abbreviata come da disposizione dell’art. 2435-bis del Codice
civile; non è stato necessario rettificare costi di pubblicità e costi di ricerca precedentemente capitalizzati,
in quanto non presenti nel precedente bilancio;
sono state rispettate le disposizioni in materia di debiti e crediti da valutare al costo ammortizzato.
Criteri di formazione
Il presente bilancio è stato redatto secondo le clausole generali dell’esposizione chiara, della veridicità dei
dati, della correttezza e dell’accountability.
Inoltre sono stati seguiti i principi identificati nella comprensibilità, imparzialità, significatività, prudenza, prevalenza della sostanza sulla forma, comparabilità e coerenza, verificabilità dell’informazione.
I valori di bilancio sono rappresentati in unità di Euro mediante arrotondamenti dei relativi importi. Le
eventuali differenze da arrotondamento sono state indicate alla voce “Riserva da arrotondamento Euro”
compresa tra le poste di Patrimonio Netto e “arrotondamenti da Euro” alla voce “proventi ed oneri” del Rendiconto di Gestione.
La rilevazione e la presentazione delle voci di bilancio sono state fatte tenendo conto della sostanza
dell’operazione o del contratto.
Il rinvio alle norme che riguardano la redazione del bilancio per le società commerciali, peraltro novellate in
conformità alla normativa del Codice civile, così come modificata dal D.Lgs. 139/2015, interpretata ed integrata dai principi contabili italiani emanati dall’Organismo Italiano di Contabilità (“OIC”) in vigore dai
bilanci con esercizio avente inizio a partire dal primo gennaio 2016, è possibile solo con riferimento alla
forma ma non alla sostanza posto che le regole riferite alle società commerciali sono caratterizzate dalla
esigenza di tutelare sia gli interessi di garanzia a favore dei terzi creditori, che quelli patrimoniali e reddituali dei singoli soci.
Negli enti quali l’Associazione appare invece opportuno che i principi contabili e le conseguenti rilevazioni
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evidenzino il carattere del Patrimonio Netto come “fondo di scopo”.
Ai sensi dell’articolo 2423, quinto comma, Codice civile, la Nota Integrativa è stata redatta in unità di Euro.
Lo schema di bilancio dell’esercizio 2017 presenterà dati comparativi a fronte di ogni singola posta
dell’esercizio antecedente.
Lo schema di Stato Patrimoniale è stato redatto secondo quanto previsto per le società dall’art. 2424 del Codice civile, con alcune modifiche e aggiustamenti che tengono conto delle peculiarità che
contraddistinguono la struttura del patrimonio della realtà non profit in esame. In particolare, nello schema
proposto si rilevano le seguenti significative differenze rispetto a quello previsto per le imprese commerciali:
sono stati superati tutti i riferimenti alle società controllanti che in forza del carattere di autogoverno
degli enti non profit non possono esistere; sono rimasti, invece, i crediti per quote associative da incassare, con riferimento agli enti associativi;
con riferimento alle poste ideali del patrimonio netto si è ritenuto di evidenziare:
o il patrimonio libero che è costituito dal risultato gestionale dell'esercizio in corso e dalle
riserve statutarie; o il fondo di dotazione che, se previsto statutariamente, può essere sia libero sia vincolato in
funzione delle indicazioni statutarie;
o il patrimonio vincolato che è composto da fondi vincolati per scelte operate da terzi donatori
o dagli organi istituzionali.
Nello schema di Stato Patrimoniale proposto non si è ritenuto di separare il patrimonio dedicato all'attività istituzionale, rispetto a quello dedicato all'attività accessoria.
Il Comitato Locale è tenuto a predisporre il Rendiconto di gestione per competenza previsto per gli enti di
maggiori dimensioni non potendo beneficiare delle semplificazioni previste per gli enti non commerciali minori (Rendiconto degli incassi, pagamenti e situazione patrimoniale), in quanto nel corso del presente
esercizio presenta appunto proventi superiori ad Euro 250.000.
Lo scopo fondamentale del Rendiconto di gestione è quello di rappresentare il risultato gestionale (positivo o
negativo) di periodo ed illustrare, attraverso il confronto tra proventi/ricavi e costi/oneri di competenza
dell’esercizio, come si sia pervenuti al risultato di sintesi. E’ questo un risultato complesso che misura l’andamento economico della gestione ma anche il contributo dei proventi e degli oneri non legati a rapporto
di scambio.
Il rendiconto di gestione presenta classificazione dei proventi in base all’origine e degli oneri per aree
gestionali classificate in base alle attività svolte dall’Ente, identificate come segue:
1. attività tipiche o di istituto intese come attività istituzionali svolte dall’ente non profit in base alle indicazioni delineate nello statuto, il quale ne stabilisce i confini e le finalità di carattere ideale,
sociale e morale;
2. attività promozionali e di raccolta fondi le quali comprendono tutte le attività svolta dall’ente per
l’ottenimento di contributi ed elargizioni finalizzati a garantire la disponibilità di risorse finanziarie volte a realizzare le attività funzionali e strumentali al perseguimento degli scopi istituzionali;
3. attività accessorie, le quali non necessariamente sono presenti, quali attività diverse da quelle
istituzionale, ma complementari alle stesse in quanto in grado di garantire all’azienda non profit le
risorse economiche con cui perseguire le finalità istituzionali espresse dallo statuto. I confini tra le
due tipologie di attività devono essere esplicitati nello statuto; 4. attività di gestione finanziaria e patrimoniale tipologia di attività strumentali all’attività istituzionale;
5. attività di supporto generale quali le attività di direzione e conduzione dell’ente che garantiscono
l’esistenza delle condizioni organizzative di base e che ne determinano la funzionalità nel presente e
nel futuro.
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Criteri di valutazione
La valutazione delle voci di bilancio è stata fatta ispirandosi a criteri generali di prudenza e competenza,
nella prospettiva della continuazione dell'attività.
L'applicazione del principio di prudenza ha comportato la valutazione individuale degli elementi componenti le singole poste o voci delle attività o passività, per evitare compensi tra perdite che dovevano essere
riconosciute e profitti da non riconoscere in quanto non realizzati.
In ottemperanza al principio di competenza, l'effetto delle operazioni e degli altri eventi è stato rilevato
contabilmente ed attribuito all'esercizio al quale tali operazioni ed eventi si riferiscono, e non a quello in cui si
concretizzano i relativi movimenti di numerario (incassi e pagamenti). In applicazione del principio di rilevanza non sono stati rispettati gli obblighi in tema di rilevazione,
valutazione, presentazione e informativa quando la loro osservanza aveva effetti irrilevanti al fine di dare una
rappresentazione veritiera e corretta.
La continuità di applicazione dei criteri di valutazione nel tempo rappresenta elemento necessario ai fini della comparabilità dei bilanci della società nei vari esercizi.
In particolare, i criteri di valutazione adottati nella formazione del bilancio sono stati i seguenti:
Immobilizzazioni Immateriali
Sono iscritte al costo storico di acquisizione ed esposte al netto degli ammortamenti effettuati nel corso degli
esercizi e imputati direttamente alle singole voci.
Gli oneri pluriennali sono stati iscritti nell'attivo e sono ammortizzati in un periodo di 5 esercizi. Qualora, indipendentemente dall’ammortamento già contabilizzato, risulti un disavanzo durevole di valore,
l’immobilizzazione viene corrispondentemente svalutata. Se in esercizi successivi vengono meno i
presupposti della svalutazione viene ripristinato il valore originario rettificato dei soli ammortamenti.
Materiali Sono iscritte al costo di acquisto e rettificate dai corrispondenti fondi di ammortamento.
Nel valore di iscrizione in bilancio si è tenuto conto degli oneri accessori e dei costi sostenuti per l'utilizzo
dell'immobilizzazione, portando a riduzione del costo gli sconti commerciali e gli sconti cassa di ammontare
rilevante.
Relativamente alle immobilizzazioni materiali che beneficiano di contributi in conto impianti sono iscritte
secondo il metodo diretto previsto dall’OIC 16 “Immobilizzazioni materiali”, ossia a riduzione del costo delle
immobilizzazioni cui si riferiscono.
Le quote di ammortamento, imputate a Conto economico, sono state calcolate attesi l'utilizzo, la destinazione e la durata economico-tecnica dei cespiti, sulla base del criterio della residua possibilità di
utilizzazione, criterio che abbiamo ritenuto ben rappresentato dalle seguenti aliquote, ridotte alla metà
nell'esercizio di entrata in funzione del bene:
• macchinari, apparecchi e attrezzature varie: 15,00 %;
• arredamento: 15,00%
• macchine d’ufficio elettromeccaniche ed elettroniche: 20,00 %;
• autovetture, motoveicoli e simili: 25,00%.
Qualora, indipendentemente dall’ammortamento già contabilizzato, risulti un disavanzo durevole di valore,
l’immobilizzazione viene corrispondentemente svalutata. Se in esercizi successivi vengono meno i
presupposti della svalutazione viene ripristinato il valore originario rettificato dei soli ammortamenti.
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Le eventuali immobilizzazioni acquistate a titolo gratuito sono iscritte al presumibile valore di mercato
aumentato dei costi sostenuti o da sostenere per inserire durevolmente e utilmente i cespiti nel processo
produttivo.
Crediti Per i crediti iscritti nell'attivo circolante si è deciso di non applicare il criterio del costo ammortizzato e della
connessa attualizzazione, nel rispetto del nuovo principio generale della rilevanza di cui all’art. 2423, co. 4,
C.C., avendo stimato che gli effetti economici derivanti dall’applicazione di detto criterio sono irrilevanti
rispetto alla valutazione in base al valore di presumibile realizzo, in quanto si tratta di crediti con scadenza
inferiore ai 12 mesi e per i crediti con scadenza superiore ai 12 mesi, i costi di transazione sono di scarso rilievo e con tasso di interesse desumibile dalle condizioni contrattuali non significativamente diverso dal
tasso di interesse di mercato.
Tali crediti sono stati pertanto valutati al valore di presumibile realizzo.
I crediti originariamente incassabili entro l'anno e successivamente trasformati in crediti a lungo termine sono stati evidenziati nello stato patrimoniale tra le immobilizzazioni finanziarie.
I crediti sono cancellati dal bilancio quando i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dal credito si
estinguono oppure nel caso in cui sono stati trasferiti tutti i rischi inerenti al credito oggetto di smobilizzo.
L'adeguamento del valore nominale dei crediti al valore presunto di realizzo è ottenuto mediante apposito
fondo svalutazione crediti, tenendo in considerazione le condizioni economiche generali, di settore e anche il rischio paese.
Debiti Per i debiti si è deciso di non applicare il criterio del costo ammortizzato e della connessa attualizzazione, nel rispetto del nuovo principio generale della rilevanza di cui all’art. 2423, co. 4, C.C., avendo stimato che gli
effetti economici derivanti dall’applicazione di detto criterio sono irrilevanti rispetto alla valutazione in base al
valore nominale, in quanto si tratta di debiti con scadenza inferiore ai 12 mesi e di debiti con scadenza
superiore ai 12 mesi, ma con costi di transazione di scarso rilievo e/o con tasso di interesse desumibile dalle
condizioni contrattuali non significativamente diverso dal tasso di interesse di mercato. Ratei e risconti
Sono stati determinati secondo il criterio dell'effettiva competenza temporale dell'esercizio.
Per i ratei e risconti di durata pluriennale sono state verificate le condizioni che ne hanno determinato
l'iscrizione originaria, adottando, ove necessario, le opportune variazioni.
Rimanenze magazzino
Materie prime, ausiliarie e prodotti finiti sono iscritti al minore tra il costo di acquisto o di fabbricazione e il
valore di realizzo desumibile dall'andamento del mercato, applicando il metodo del costo specifico. Nel costo non sono stati capitalizzati oneri finanziari.
Fondi per rischi, oneri e fondi vincolati
Se presenti, sono stanziati per coprire perdite o debiti di esistenza certa o probabile, dei quali tuttavia alla chiusura dell'esercizio non erano determinabili l'ammontare o la data di sopravvenienza.
Non si è inoltre proceduto alla costituzione di fondi rischi generici privi di giustificazione economica.
Sono stati stanziati fondi vincolati relativi a scelte operate dagli organi istituzionali a supporto dell’attività
generale. Per l’eventuale valutazione di tali fondi si devono rispettare i criteri generali di prudenza e competenza.
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Fondo TFR
Rappresenta l'effettivo debito maturato verso i dipendenti in conformità di legge e dei contratti di lavoro
vigenti, considerando ogni forma di remunerazione avente carattere continuativo.
Il fondo corrisponde al totale delle singole indennità maturate a favore dei dipendenti alla data di chiusura del
bilancio, al netto degli acconti erogati, ed è pari a quanto si sarebbe dovuto corrispondere ai dipendenti nell'ipotesi di cessazione del rapporto di lavoro in tale data.
Il fondo non ricomprende le indennità, destinate a forme pensionistiche complementari ai sensi del D. Lgs. n.
252 del 5 dicembre 2005.
Riconoscimento proventi I proventi derivanti dall’attività istituzionale sono riconosciuti in base alla competenza temporale.
Criteri di rettifica
Qualora, indipendentemente dall’ammortamento già contabilizzato, risulti un disavanzo durevole di valore, l’immobilizzazione viene corrispondentemente svalutata. Se in esercizi successivi vengono meno i
presupposti della svalutazione viene ripristinato il valore originario rettificato dei soli ammortamenti.
Le eventuali immobilizzazioni acquistate a titolo gratuito sono iscritte al presumibile valore di mercato
aumentato dei costi sostenuti o da sostenere per inserire durevolmente e utilmente i cespiti nel processo
produttivo.
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Informazioni fiscali
Imposte sul reddito Per quanto riguarda la disciplina fiscale si fa riferimento alla normativa contenuta nel Capo II TUIR e nello specifico dagli articoli da 143 a 150. Di fondamentale importanza risulta essere la verifica del requisito di ente non commerciale, definizione e
parametri sanciti dall’art.73 e dall’art. 149 del TUIR che definisce le variabili di attività prevalente, qualifica
che ha un riscontro fiscale. Dal punto di vista delle imposte dirette sul reddito infatti, l’ente non commerciale,
ai sensi dell’art. 143 TUIR, beneficia dell’esclusione da imponibilità purché non rientri nell’art. 2195 C.c., le attività siano rese in conformità alle finalità istituzionali dell’ente senza una specifica organizzazione, il
corrispettivo richiesto non deve eccedere i costi di diretta imputazione, con esclusione quindi delle spese
generali in quanto costi indiretti.
L’ente non commerciale determina il reddito complessivo da assoggettare ad imposta sui redditi ai sensi dell’art. 143 DPR 917/86, come sommatoria della natura di reddito scomputandone dallo stesso oneri
deducibili e dall’imposta lorda alcune detrazioni ai sensi dell’art. 147 TUIR.
Preme ricordare che sulla base della normativa attualmente in vigore, le erogazioni liberali sono deducibili ex
art. 100, comma 2, lett. l) TUIR se effettuate da imprese e sono detraibili ex art. 15, comma 2, lett. i-quater
del TUIR, nel caso di persone fisiche.
IRAP La Legge Provinciale 10 febbraio 2005, n. 1 (Pubblicata nel B.U. Trentino-Alto Adige 15 febbraio 2005, n. 7,
suppl. n. 2), dispone in materia di formazione dell'assestamento del bilancio annuale 2005 e pluriennale 2005-2007 della Provincia Autonoma di Trento. Nello specifico l’art. 12 precisa che “a decorrere dal periodo
d'imposta in corso alla data del 1° gennaio 2005 sono esentate dal pagamento dell'IRAP, ai sensi
dell'articolo 21 del decreto legislativo 4 dicembre 1997, n. 460 (Riordino della disciplina tributaria degli enti
non commerciali e delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale), le organizzazioni non lucrative di utilità
sociale (ONLUS)”.
5 per mille La C.R.I. Comitato Locale Val di Fassa risulta essere iscritta negli elenchi dei soggetti beneficiari del 5 per
mille a partire dall’esercizio 2015. Si precisa che nel corso per presente esercizio chiuso al 31/12/2017 l’ente
non ha percepito alcuna somma a tale titolo; non è pertanto necessario procedere a rendicontazione in merito.
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STATO PATRIMONIALE
Attività
A) Crediti verso associati per versamento di quote
Saldo al 31/12/2017 Saldo al 31/12/2016 Variazioni
- - -
Nel bilancio della C.R.I. Comitato Locale Val di Fassa chiuso al 31/12/2017 non sussistono crediti verso
associati per versamento di quote.
B) Immobilizzazioni I. Immobilizzazioni immateriali
Saldo al 31/12/2017 Saldo al 31/12/2016 Variazioni 13.598 304 13.294
Totale movimentazione delle Immobilizzazioni Immate riali
Descrizione costi
Valore 31/12/2016
Incrementi esercizio
Altre variazioni
amm.to esercizio
Altri decrementi d’esercizio
Valore 31/12/2017
Impianto e ampliamento 304 102 202 Sviluppo Diritti brevetti industriali Concessioni, licenze, marchi Avviamento Immobilizzazioni in corso e acconti
Altre 14.579 1.183 13.396 Arrotondamento
304 14.579 1.285 13.598 Il costo storico all'inizio dell'anno è così composto.
Descrizione costi
Costo storico
Fondo amm.to Rivalutazioni Svalutazioni Valore netto
Impianto ampliamento 506 304 202 Sviluppo Diritti brevetti industriali Concessioni, licenze, marchi
Avviamento Immobilizzazioni in corso e acconti
Altre 14.579 1.183 13.396 Arrotondamento
15.085 1.487 13.598
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II. Immobilizzazioni materiali
Saldo al 31/12/2017 Saldo al 31/12/2016 Variazioni
338.137 128.685 209.452 Attrezzature industriali e commerciali (Rif. art. 2427, primo comma, n. 2, C.c.)
Descrizione Importo Costo storico 15.933 Rivalutazione monetaria Rivalutazione economica Ammortamenti esercizi precedenti (2.337) Svalutazione esercizi precedenti Saldo al 31/12/2016 13.596 Acquisizione dell'esercizio 2.871 Rivalutazione monetaria Rivalutazione economica dell'esercizio Svalutazione dell'esercizio Cessioni dell'esercizio Giroconti positivi (riclassificazione) Giroconti negativi (riclassificazione) Interessi capitalizzati nell'esercizio Altre variazioni Ammortamenti dell'esercizio (2.929) Saldo al 31/12/2017 13.538
Altri beni (Rif. art. 2427, primo comma, n. 2, C.c.)
Descrizione Importo Costo storico 117.574 Rivalutazione monetaria Rivalutazione economica Ammortamenti esercizi precedenti (41.525) Svalutazione esercizi precedenti Saldo al 31/12/2016 76.049 Acquisizione dell'esercizio 222.843 Rivalutazione monetaria Rivalutazione economica dell'esercizio Svalutazione dell'esercizio Cessioni dell'esercizio Giroconti positivi (riclassificazione) Giroconti negativi (riclassificazione) Interessi capitalizzati nell'esercizio Altre variazioni (35.486) Ammortamenti dell'esercizio (38.807) Saldo al 31/12/2017 224.599
La variazione dell’esercizio riguarda principalmente l’acquisto di autombulanze, iscritte ad inizio esercizio in immobilizzazioni in corso e acconti, per le quali è stato ricevuto un contributo pari ad Euro 35.486. Immobilizzazioni in corso e acconti (Rif. art. 2427, primo comma, n. 2, C.c.)
Descrizione Importo Saldo al 31/12/2016 39.040 Acquisizione dell'esercizio 224.013
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Cessioni dell'esercizio Giroconti positivi (riclassificazione) Giroconti negativi (riclassificazione) (124.013) Interessi capitalizzati nell'esercizio Altre variazioni (39.040) Saldo al 31/12/2017 100.000
La variazione in diminuzione si riferisce all’acquisto di autombulanze per le quali si riferivano gli acconti del precedente esercizio.
III. Immobilizzazioni finanziarie
Saldo al 31/12/2017 Saldo al 31/12/2016 Variazioni
- - Non sono iscritte immobilizzazioni finanziarie.
C) Attivo circolante
I. Rimanenze
Saldo al 31/12/2017 Saldo al 31/12/2016 Variazioni
8.363 5.274 3.089
Alla chiusura dell’esercizio 2017 sono state rilevate rimanenze per un importo pari ad Euro 8.363 relative a
materiale di consumo.
II. Crediti
Saldo al 31/12/2017 Saldo al 31/12/2016 Variazioni 739.008 279.591 459.417
Il saldo è così suddiviso secondo le scadenze (articolo 2427, primo comma, n. 6, C.c.).
Descrizione Entro
12 mesi Oltre
12 mesi Oltre
5 anni Totale
Verso clienti 116.873 116.873 Per liberalità da ricevere Verso aziende non profit collegate o controllate Verso imprese controllanti o collegate Per crediti tributari 2.325 2.325 Per imposte anticipate Verso altri 619.810 619.810 Arrotondamento 739.008 739.008
I “crediti verso clienti” sono costituiti per l’81% da crediti verso l’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari
della Provincia Autonoma di Trento.
Alla voce “crediti tributari” sono iscritti crediti derivanti dal D. L. n. 66/2014 per Euro 2.324 e per ritenute
subite per Euro 1.
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I “crediti verso altri” si riferiscono per Euro 139.878 a crediti vantati nei confronti di altri comitati, per Euro
1.887 a crediti verso Inail e per Euro 14 a crediti diversi minori.
In tale categoria sono inoltre iscritti crediti nei confronti dell’Ente Strumentale della Croce Rossa Italiana in liquidazione coatta amministrativa per Euro 478.031, importo riaccertato con determinazione dirigenziale n. 10 del 04/10/2017.
Non si è ritenuto opportuno provvedere all’adeguamento del valore nominale dei crediti verso clienti al valore
di presunto realizzo mediante accantonamento ad apposito fondo svalutazione crediti.
III. Attività finanziarie
Saldo al 31/12/2017 Saldo al 31/12/2016 Variazioni
- - -
Non sono iscritte attività finanziarie.
IV. Disponibilità liquide
Saldo al 31/12/2017 Saldo al 31/12/2016 Variazioni
356.095 415.979 (59.884)
Descrizione 31/12/2017 31/12/2016 Depositi bancari e postali 347.039 414.306 Assegni Denaro e altri valori in cassa 9.056 1.673 Arrotondamento 356.095 415.979
Il saldo rappresenta le disponibilità liquide e l'esistenza di numerario e di valori alla data di chiusura dell'esercizio.
Le disponibilità liquide presso depositi bancari si riferiscono ai conti correnti accesi presso la Cassa Rurale
Val di Fassa e la Cassa Rurale Raiffeisen Nova Levante. Si precisa che è stato acceso un conto dedicato
alla gestione del terremoto Centro - Italia.
D) Ratei e risconti
Saldo al 31/12/2017 Saldo al 31/12/2016 Variazioni
1.342 3.151 (1.809) Misurano proventi e oneri la cui competenza è anticipata o posticipata rispetto alla manifestazione numeraria
e/o documentale; essi prescindono dalla data di pagamento o riscossione dei relativi proventi e oneri,
comuni a due o più esercizi e ripartibili in ragione del tempo.
Non sussistono, al 31/12/2017, ratei e risconti aventi durata superiore a cinque anni.
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Passività
A) Patrimonio netto
Saldo al 31/12/2017 Saldo al 31/12/2016 Variazioni
910.070 451.479 458.591
Il patrimonio netto degli enti non profit ha la caratteristica natura di fondo di scopo volto a garantire la
continuità della gestione e a tutelare gli interessi di terzi creditori.
Descrizione 31/12/2016 Altre
destinazioni Incrementi Decrementi 31/12/2017
Fondo di dotazione 375.067 375.067 Patrimonio vincolato
- Riserve vincolate art. 36 Statuto 51.282 21.752 29.530 - Fondo in attesa da C.R.I. in liquidazione 478.031 478.031
Patrimonio libero - Risultato gestionale da esercizi precedenti 25.129 25.129 - Avanzo (disavanzo) dell'esercizio 25.129 (25.129) 2.312 2.312
Differenza da arrotondamento all'unità di euro 1 1 Totale 451.479 (25.129) 505.472 21.752 910.070
Il fondo di dotazione è costituito dalla parte del saldo di conto corrente di spettanza del Comitato Locale di
diritto privato subentrato al preesistente Comitato Locale di diritto pubblico precedenti al 01/01/2015. Nell’esercizio è stato stanziato un apposito fondo per il residuo di attivo, riaccertato con determinazione
dirigenziale n. 10 del 04/10/2017, che la Croce Rossa Italiana Comitato Locale Val di Fassa vanta nei
confronti dell’Ente Strumentale della Croce Rossa Italiana in liquidazione coatta amministrativa.
L’”Avanzo di gestione” è la differenza tra i proventi al netto degli oneri sostenuti dall’Associazione per le proprie attività tipiche istituzionali.
B) Fondi per rischi e oneri e fondi vincolati
Saldo al 31/12/2017 Saldo al 31/12/2016 Variazioni 329.000 216.000 113.000
Descrizione 31/12/2016 Incremento Decremento 31/12/2017
Fondi di trattamento di quiescenza e obblighi simili - - Altri fondi vincolati - Fondo rinnovo dotazioni 216.000 100.000 316.000 - Fondo emergenza 1.500 1.500 - Fondo cooperazione internazionale 1.500 1.500 - Fondo formazione soci 10.000 10.000 216.000 113.000 - 329.000
La voce “Altri fondi vincolati” ricomprende il fondo per il rinnovo delle dotazioni, quali ad esempio automezzi
e attrezzatura, fondo emergenza, fondo cooperazione internazionale e fondo formazione soci, vincolati da
delibera del Consiglio Direttivo.
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C) Trattamento di fine rapporto di lavoro subordina to
(Rif. art. 2427, primo comma, n. 4, C.c.)
Saldo al 31/12/2017 Saldo al 31/12/2016 Variazioni 22.230 16.795 5.435
La variazione è così costituita.
Variazioni 31/12/2016 Incrementi
Decrementi
Altre variazioni 31/12/2017
TFR, movimenti del periodo 16.795 6.784 1.349 22.230 Il fondo accantonato è stato accantonato conformemente a quanto previsto dall’articolo 2120 del Codice civile, tenuto conto delle disposizioni legislative e delle specificità dei contratti di lavoro applicati e rappresenta l'effettivo debito della società al 31/12/2017 verso i dipendenti a tale data, al netto degli anticipi corrisposti e delle quote utilizzate per le cassazioni del rapporto di lavoro intervenute nel corso dell’esercizio.
D) Debiti
(Rif. art. 2427, primo comma, n. 4, C.c.)
Saldo al 31/12/2017 Saldo al 31/12/2016 Variazioni 195.193 148.710 46.483
I debiti sono valutati al loro valore nominale e la scadenza degli stessi è così suddivisa (articolo 2427, primo
comma, n. 6, C.c.):
Descrizione Entro 12 mesi
Oltre 12 mesi
Oltre 5 anni Totale
Titoli di solidarietà ex art. 29, D.Lgs 460/97 Debiti per contributi ancora da erogare Debiti verso banche Debiti verso altri finanziatori Acconti Debiti verso fornitori 112.428 112.428 Debiti tributari 12.663 12.663 Debiti verso istituti di previdenza 16.884 16.884
Debiti per rimborsi spese nei confronti di lavoratori volontari Debiti verso aziende non profit controllate e collegate Altri debiti 53.218 53.218 Arrotondamento 195.193 195.193
I “Debiti verso fornitori” sono iscritti al netto degli sconti commerciali; gli sconti cassa sono invece rilevati al momento del pagamento. Il valore nominale di tali debiti è stato rettificato, in occasione di resi o abbuoni
(rettifiche di fatturazione), nella misura corrispondente all’ammontare definito con la controparte.
La voce “Debiti tributari” si riferisce principalmente a ritenute trattenute su lavoro subordinato e lavoro autonomo.
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I “Debiti verso istituti di previdenza” si riferiscono a debiti verso istituti previdenziali, assistenziali e a fondi di
previdenza complementare.
Gli “Altri debiti” accolgono debiti verso i lavoratori dipendenti per retribuzioni correnti e differite per un importo
pari ad Euro 43.229 e debiti diversi minori.
La ripartizione dei Debiti al 31/12/2017 secondo area geografica non risulta essere significativa.
Non sussistono debiti assistiti da garanzia reale su beni sociali.
E) Ratei e risconti
Saldo al 31/12/2017 Saldo al 31/12/2016 Variazioni
50 - 50
Misurano proventi e oneri la cui competenza è anticipata o posticipata rispetto alla manifestazione numeraria
e/o documentale; essi prescindono dalla data di pagamento o riscossione dei relativi proventi e oneri,
comuni a due o più esercizi e ripartibili in ragione del tempo.
Non sussistono, al 31/12/2017, ratei e risconti aventi durata superiore a cinque anni.
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RENDICONTO DI GESTIONE
Il Rendiconto di Gestione di un ente non profit ha quale scopo di informare i terzi sulla attività svolta dall’ente
al fine di adempiere alla missione istituzionale, e di fornire una rappresentazione delle modalità con cui l’ente ha impiegato e acquisito le risorse nello svolgimento di tale attività.
Come precisato nei “Criteri di formazione” del presente elaborato, la C.R.I. Comitato Locale Val di Fassa è
tenuta a predisporre il Rendiconto di gestione per competenza previsto per gli enti di maggiori dimensioni.
Oneri
Saldo al 31/12/2017 Saldo al 31/12/2016 Variazioni 960.577 966.191 (5.614)
Si riportano in seguito gli oneri suddivisi secondo categoria di attività.
Descrizione 31/12/2017 31/12/2016 Variazioni Oneri da attività tipica 960.577 966.191 (5.614) Oneri promozionali e di raccolta fondi Oneri da attività accessorie Oneri finanziari e patrimoniali Oneri di supporto generale Alti oneri 960.577 966.191 (5.614)
Gli oneri sostenuti dall’ente non profit in esame derivano principalmente dalle attività tipiche ed in misura
irrilevante da quella finanziaria e patrimoniale.
1) Oneri da attività tipiche Si riporta di seguito il dettaglio degli oneri della categoria di attività tipica riclassificati secondo natura.
Descrizione 31/12/2017 31/12/2016 Variazioni
Materie prime, sussidiarie e merci 103.796 101.826 1.970 Servizi 131.847 129.972 1.875 Godimento di beni di terzi 564 (564) Salari e stipendi 453.151 413.304 39.847 Oneri sociali 51.333 46.156 5.177 Trattamento di fine rapporto 28.743 28.304 439 Trattamento quiescenza e simili Altri costi del personale 2.924 (2.924) Ammortamento immobilizzazioni immateriali 1.285 101 1.184 Ammortamento immobilizzazioni materiali 41.736 29.748 11.988 Altre svalutazioni delle immobilizzazioni Svalutazioni crediti attivo circolante Variazione rimanenze materie prime (3.089) 1.175 (4.264) Accantonamento per rischi e fondi vincolati 113.000 136.000 (23.000) Altri accantonamenti Oneri diversi di gestione 38.775 76.117 (37.342) 960.577 966.191 (5.614)
Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci e Costi per servizi
I costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci si riferiscono principalmente a materiale
sanitario, a materiale vario di consumo, a materiale pubblicitario e a carburanti e lubrificanti per i mezzi di
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soccorso.
I costi per servizi ricomprendono, essenzialmente, i costi per utenze, per manutenzioni e riparazioni degli
automezzi e attrezzature utilizzati per il raggiungimento degli scopi istituzionali, per assicurazioni e per altri
oneri e formazione relativi al personale dipendente e volontario.
Costi per il personale
La voce comprende l'intera spesa per il personale dipendente ivi compresi i miglioramenti di merito,
passaggi di categoria, scatti di anzianità, costo delle ferie non godute e accantonamenti di legge e contratti
collettivi.
Ammortamento delle immobilizzazioni materiali
Per quanto concerne gli ammortamenti si specifica che gli stessi sono stati calcolati sulla base della durata
del cespite e del suo sfruttamento nella fase produttiva.
Accantonamento per fondi vincolati
Gli “Accantonamenti per fondi vincolati” ricomprendono gli accantonamenti al fondo rinnovo dotazioni.
Proventi
Saldo al 31/12/2017 Saldo al 31/12/2016 Variazioni 962.889 991.320 (28.431)
I proventi sostenuti dall’ente non profit in esame derivano dallo svolgimento di attività tipiche, di raccolta
fondi, finanziarie e patrimoniali e varie. I proventi realizzati dall’ente non profit sono suddivisi in base all’origine come di seguito indicato.
Descrizione 31/12/2017 31/12/2016 Variazioni Proventi da attività tipica 906.561 884.565 21.996 Proventi da raccolta fondi 56.176 105.579 (49.403) Proventi da attività accessorie - - - Proventi finanziari 152 1.176 (1.024) Proventi di supporto generale - - - Altri proventi - - - 962.889 991.320 (28.431)
1) Proventi da attività tipiche Sono iscritti in bilancio proventi derivanti dall’attività tipica, ossia volta ai fini istituzionali, per un importo pari
ad Euro 906.561. Nello specifico sono principalmente derivanti dalle attività in convenzione con la Provincia
Autonoma di Trento per il servizio “118” per un importo pari ad Euro 639.850, dalle quote associative versate dai soci per Euro 23.570, attività per servizi in favore di altri Comitati, privati e imprese per Euro 243.141, dei
quali Euro 35.583 per manifestazioni derivanti da occasionali raccolte pubbliche di fondi di cui all’art. 2 del
D.Lgs. 460/97.
2) Proventi da raccolta fondi Tale categoria è stata movimentata a seguito di donazioni e contributi pari ad Euro 39.036 ricevute nel corso
dell’esercizio 2017. Si segnalano le donazioni a favore del Terremoto del Centro Italia per Euro 17.140.
3) Proventi da attività accessorie L’ente non svolge gestioni strumentali e collaterali al raggiungimento dei fini istituzionali.
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4) Proventi finanziari e patrimoniali Trattasi di interessi attivi su depositi bancari.
5) Proventi da supporto generale Non sussistono proventi derivanti da tale categoria.
6) Altri proventi
Non sussistono proventi derivanti da tale categoria.
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RENDICONTO FINANZIARIO
Di seguito sono rappresentate le informazioni di natura finanziaria
Descrizione 31/12/2017 31/12/2016
A. Flussi finanziari derivanti dall'attività operat iva
Avanzo (disavanzo) dell'esercizio 2.312 25.129
Imposte sul reddito - -
Interessi passivi (interessi attivi) - 130 - 1.149
(Dividendi)
(Plusvalenze) / minusvalenze derivanti dalla cession e di attività
di cui immobilizzazioni materiali
di cui immobilizzazioni immateriali
di cui immobilizzazioni finanziarie
1. Avanzo (disavanzo) dell’esercizio prima d elle imposte sul reddito, interessi, dividendi e plus/minusvalenze d a cessione nel capitale circolante netto
2.182 23.980
Rettifiche per elementi non monetari che non han no avuto contropartita nel capitale circolante netto
Accantonamenti ai fondi 119.784 141.306
Ammortamenti delle immobilizzazioni 43.021 29.849
Svalutazioni per perdite durevoli di valore
Rettifiche di valore di attività e passività finanziarie di
strumenti finanziari derivati che non comportano
movimentazione monetarie
Altre rettifiche in aumento/(in diminuzione) per elementi non monetari 159.499
Totale rettifiche per elementi non monetari che non hanno contropartita nel capitale circolante netto
322.304 171.155
2. Flusso finanziario prima delle variazioni del capitale circolante netto 324.486 195.135
Variazioni del capitale circolante netto
Decremento/(incremento) delle rimanenze - 3.089
Decremento/(incremento) dei crediti verso clienti 24.343 1.174
Incremento/(decremento) dei debiti verso fornitori 68.858 - 14.839
Decremento/(incremento) dei ratei e risconti attivi 1.809 - 18.134
Incremento/(decremento) dei ratei e risconti passivi 50 - 722
Altri decrementi/(Altri incrementi) del capitale circolante netto - 515.583 - 13.437
Totale variazioni del capitale circolante netto - 423.612 - 45.958
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3. Flusso finanziario dopo le variazioni del capitale circolante netto - 99.126 149.177
Altre rettifiche
Interessi incassati/(pagati) 130 1.149
(Imposte sul reddito pagate)
Dividendi incassati
(Utilizzo dei fondi) - 1.349 - 426
Altri incassi/(pagamenti)
Totale altre rettifiche - 1.219 723
FLUSSO FINANZIARIO DELL'ATTIVITA' OPERATIVA (A) - 100.345 149.900
B. Flussi finanziari derivanti dall'attività di inv estimento
Immobilizzazioni materiali - 410.295 - 56.872
(Investimenti) - 449.335 - 56.872
Disinvestimenti 39.040
Immobilizzazioni immateriali - 14.579 -
(Investimenti) - 14.579
Disinvestimenti
Immobilizzazioni finanziarie -
(Investimenti)
Disinvestimenti
Attività finanziarie non immobilizzate - -
(Investimenti) - -
Disinvestimenti
FLUSSO FINANZIARIO DELL'ATTIVITA' DI INVESTIMENTO (B) - 424.874 - 56.872
C. Flussi finanziari derivanti dall'attività di fin anziamento
Mezzi di terzi
Incremento (Decremento) debiti a breve verso banche
Accensione finanziamenti
(Rimborso finanziamenti)
Mezzi propri
Aumento di fondo di dotazione a pagamento 478.031
(Rimborso di fondo di dotazione) - 21.752 - 35.997
Cessione (acquisto) di azioni proprie
(Dividendi e acconti su dividendi pagati)
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Nota Integrativa al bilancio al 31/12/2017 Pagina 20
FLUSSO FINANZIARIO DELL'ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO ( C ) 456.279 - 35.997
INCREMENTO (DECREMENTO) DELLE DISPONIBILITA' LIQUIDE (A+-B+-C) - 68.940 57.031
Effetto cambi sulle disponibilità liquide
Disponibilità liquide a inizio esercizio
Depositi bancari e postali 414.306 357.669
Assegni - -
Danaro e valori in cassa 1.673 1.279
Totale disponibilità liquide a inizio esercizio 415.979 358.948
Disponibilità liquide a fine esercizio
Depositi bancari e postali 356.095 414.306
Assegni - -
Danaro e valori in cassa 9.056 1.673
Totale disponibilità liquide a fine esercizio 347.039 415.979
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Altre informazioni
Dati sull’occupazione
L'organico medio al 31/12/2017 è pari a numero 13 unità di lavoratori impiegati. Il contratto nazionale di lavoro applicato è quello dell’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze
(ANPAS), in conformità a quanto determinato da Croce Rossa Italiana.
Conclusioni Il presente bilancio, composto da Stato patrimoniale, Rendiconto di Gestione, Rendiconto Finanziario e Nota
Integrativa, rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria nonché il risultato economico dell'esercizio e corrisponde alle risultanze delle scritture contabili.
Signori Soci, alla luce delle considerazioni svolte nei punti precedenti e di quanto esposto nella Nota
Integrativa, vi invitiamo ad approvare il bilancio dell’esercizio chiuso al 31/12/2017 unitamente alla Nota
Integrativa che evidenzia un avanzo di gestione dell’esercizio di Euro 2.312.
Vigo di Fassa, ____ maggio 2018
Per il Consiglio Direttivo Mauro Pederiva, Presidente