Crestani - I consorzi di bonifica per i contratti di fiume del Veneto

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CONVEGNO I Contratti di Fiume per la sicurezza idraulica della Toscana ACCADEMIA DEI GEORGOFILI Logge Uffizi Corti Firenze Lunedì 24 novembre 2014 A cura di Andrea Crestani, Direttore Unione Veneta Bonifiche I CONSORZI DI BONIFICA PER I CONTRATTI DI FIUME DEL VENETO

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relazione di Andrea Crestani - direttore dell'Unione Veneta Bonifiche - al convegno del 24 novembre 2014 organizzato da Urbat, in collaborazione con il Tavolo Nazionale Contratti di Fiume e l'Accademia dei Georgofili

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CONVEGNO

I Contratti di Fiume per la

sicurezza idraulica della Toscana

ACCADEMIA DEI

GEORGOFILI

Logge Uffizi Corti

Firenze

Lunedì

24 novembre

2014

A cura di Andrea Crestani, Direttore Unione Veneta Bonifiche

I CONSORZI DI BONIFICA

PER I CONTRATTI DI FIUME

DEL VENETO

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Il Contratto di Fiume si basa sulla

SOTTOSCRIZIONE DI UN ACCORDO

che permette di “adottare un sistema di regole in cui i criteri di utilità

pubblica, rendimento economico, valore sociale, sostenibilità ambientale

intervengono in modo paritario nella ricerca di soluzioni efficaci per la

riqualificazione di un bacino fluviale”. Forum Mondiale dell'Acqua, 2000

Perché i Consorzi di bonifica si

interessano al “ Contratto di

fiume”?

Quali sono i principi che

collegano i Consorzi di bonifica

ai Contratti di fiume?

• Per l ’ approccio integrato di

gestione del territorio e

dell’acqua

• Per il coinvolgimento delle

comunità locali

• Per lo stretto rapporto dei

Consorzi proprio con il territorio e

con le comunità e gli Enti locali

• Per la ricerca di soluzioni

“negoziate” alle problematiche

territoriali locali

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Le problematiche attuali

di gestione del territorio

CONSUMO DI

SUOLO AGRICOLO

ECCESSIVA

URBANIZZAZIONE

CAMBIAMENTI

CLIMATICI

Gli ultimi 50 anni sono stati accompagnati da

una scarsa attenzione al territorio e

dalla corsa all’edificazione

Urbanizzazione non governata

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Le problematiche attuali di

gestione deIla rete idraulica

• Riduzione della capacità di invaso nelle

aree urbane e nelle campagne • Mancanza di pulizia dei fossi e delle scoline

private in aree urbane e nelle campagne

• Corsi d’acqua soffocati dall’urbanizzazione

• Scarsità di finanziamenti

• Non rispetto dell’ invarianza idraulica

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Tali problematiche stanno generando gli eventi drammatici e catastrofici che colpiscono l’Italia intera

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Dalle problematiche attuali alla ricerca

di soluzioni concrete

Maturare responsabilità collettiva sui luoghi in

cui viviamo e sulla risorsa idrica in quanto “beni

comuni” , proprietà di tutti e non soltanto delle

Istituzioni preposte ad occuparsene.

Ripensare una diversa pianificazione urbanistica ed

ambientale: riqualificare le città, ricreare l’invarianza

idraulica dei terreni, proteggere l’ambiente rurale

con adeguate politiche di tutela.

Programmare ed effettuare interventi di

manutenzione dei corsi d’acqua, avere il coraggio di

“delocalizzare” quando il rischio di perdita di vite

umane risulti troppo elevato.

Individuare strumenti operativi, concreti, attraverso

proposte e condividere strategie comuni di azione per la

piena attuazione delle politiche di tutela.

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I Contratti di Fiume come strumenti operativi per l’attuazione delle politiche territoriali

NUOVI VINCOLI

• Definizione obiettivi comuni di recupero, tutela, sicurezza,

• Supporto alla programmazione,

• Condivisione delle conoscenze e delle criticità locali,

• Progettazione condivisa,

• Acquisizione di responsabilità da parte di tutti i soggetti interessati.

Strumento di

facilitazione di processi

ATTRAVERSO:

Perché i

Consorzi di

bonifica?

Stretto rapporto con il territorio e con le comunità locali

Gestori consolidati della rete idrografica minore

Funzioni: difesa del suolo, mitigazione del rischio

idraulico, gestione irrigua, protezione civile, tutela

ambientale della risorsa idrica

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TERRITORIO e COMUNITA’

( CARATTERI, DINAMICHE, USI e IDENTITA’ LOCALE )

LIVELLO ISTITUZIONALE

( POLITICHE PROGRAMMI PIANI e PROGETTI )

cooperazione e coesione

integrazione

TUTELA DEL TERRITORIO

DIFESA DEL SUOLO SICUREZZA IDRAULICA

MITIGAZIONE E PREVENZIONE DEI RISCHI

USO SOSTENIBILE DELLE RISORSE VALORIZZAZIONE AMBIENTALE E PAESAGGISTICA

CULTURA DELL’ACQUA

RIEQUILIBRIO AMBIENTALE

TUTELA DEL PAESAGGIO RURALE, VALLIVO E LAGUNARE

IRRIGAZIONE

PROTEZIONE CIVILE

POLIZIA IDRAULICA

TUTELA DELLA QUALITA’ DELL’ACQUA

GESTIONE DEI

CORPI IDRICI CONSORZI DI BONIFICA

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Art. 16 - Concertazione e partecipazione (L.R.12/2009 Nuove norme per la

bonifica e la tutela del territorio )

1. I consorzi di bonifica svolgono la propria attività conformandosi al metodo

del confronto e della concertazione con gli enti pubblici territoriali e con le

altre amministrazioni preposte alla cura degli interessi pubblici coinvolti.

2. I consorzi di bonifica assicurano, altresì, il confronto con le associazioni

economiche e sociali portatrici di rilevanti interessi sul territorio e di interessi

diffusi nonché con i gestori di servizi pubblici e di uso pubblico, invitandoli a

concorrere alla definizione degli obiettivi e delle scelte strategiche.

3. Per l'esercizio delle proprie funzioni, i consorzi di bonifica possono stipulare

convenzioni e accordi di programma con gli enti locali ricadenti nel

comprensorio consortile ovvero con altri enti locali, ai sensi degli articoli 30 e

34 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 "Testo unico delle leggi

sull'ordinamento degli enti locali".

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• Territorio solcato dai due maggiori

fiumi italiani, Adige e Po, con i

loro estesi sbocchi a mare

• Capillare rete idrografica

• Ampia fascia di risorgiva

compresa tra Pedemontana e

bassa pianura

• Estesa fascia costiera che

affaccia sul mare Adriatico,

comprensiva dei sistemi vallivo-

lagunari e litoranei, soggiacente

al livello del medio mare

• 1/3 del territorio si trova al di

sotto del livello del mare

Pe

cu

lia

rità

de

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en

eto

Esperienza Veneta dei Contratti di Fiume Esperienza Veneta dei Contratti di Fiume

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I Consorzi di bonifica veneti hanno

avviato la prima ed unica esperienza

italiana di contratto relativo a tre diverse

tipologie di gestione della risorsa idrica

(Foce, Falda, Fiume), diventando

“ pionieri ” nella formulazione di tali

strumenti.

Esperienza Veneta dei Contratti di Fiume

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I CONTRATTI DI FIUME PER LA SICUREZZA IDRAULICA DEL VENETO

CONTRATTO DI FOCE DELTA DEL PO

CONTRATTO DI FIUME ADIGE-EUGANEO

Fase PREPARAZIONE

Fase PRELIMINARE

CONTRATTO DI FIUME MARZENEGO Fase PREPARAZIONE

ESPERIENZA PILOTA

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ARTICOLO 20 bis – Contratto di Fiume 1. La Regione promuove la concertazione e l'integrazione delle

politiche a livello di bacino e sottobacino idrografico, con la

partecipazione dei soggetti pubblici e privati interessati, con lo scopo

di perseguire l’obiettivo di integrare la gestione della sicurezza

idraulica con l’assetto e uso del suolo e la tutela e valorizzazione

delle risorse idriche e degli ambienti connessi. Lo strumento di

programmazione negoziata che assume tali finalità è il

“Contratto di Fiume”(CdF), comunque denominato.

Tale strumento è correlato ai processi di

programmazione/pianificazione strategica regionale in

materia di riqualificazione dei bacini fluviali e delle

risorse idriche; esso recepisce le indicazioni contenute

nella pianificazione sovraordinata (di settore e territoriale,

paesaggistica, ambientale) contribuendo allo sviluppo di

sinergie fra le diverse politiche riferite all’acqua,

producendo dove possibile programmi e piani d’azione

multifunzionali.

Deliberazione della Giunta Regionale n. 427 del 10 aprile 2013 è stata pubblicata nel Bollettino

ufficiale n. 39 del 3 maggio 2013.

VARIANTE PARZIALE AL PIANO TERRITORIALE REGIONALE DI COORDINAMENTO della

REGIONE DEL VENETO per l'attribuzione della VALENZA PAESAGGISTICA

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I Consorzi di bonifica hanno promosso presso la Giunta Regionale del Veneto

l’istituzione di un Tavolo Regionale di Coordinamento dei Contratti di Fiume,

proponendo i seguenti obiettivi:

1.individuare azioni di coordinamento e di indirizzo per l’attuazione delle diverse

tipologie di Contratto e fornire il supporto ai diversi strumenti di pianificazione

territoriale ed ambientale vigenti;

2.verificare i requisiti minimi e di qualità dei processi in atto, orientando le nuove

iniziative;

3.fissare gli obiettivi generali che ogni tipologia di strumento dovrà declinare in

obiettivi specifici per il territorio coinvolto;

4.promuovere la comunicazione e diffusione dello strumento a livello regionale;

5.intrattenere i rapporti con le regioni limitrofe per la gestione integrata dei contratti

di scala interregionale.

Esperienza Veneta dei Contratti di Fiume

La Regione del Veneto, con Delibera della Giunta n.

2796 del 30/12/2013, ha istituito il Tavolo

Regionale di Coordinamento dei Contratti di

Fiume, ( REGIONE DEL VENETO, AUTORITA’ DI

BACINO, UNIONE VENETA BONIFICHE e ANCI ) .

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• I Consorzi di bonifica, risultando profondi conoscitori delle dinamiche dei territori,

rappresentano il riferimento più vicino ai cittadini e alle imprese, in

materia di gestione della risorsa idrica.

CONCLUSIONI

• I Consorzi di bonifica insieme agli Enti locali agiscono sul territorio,

spesso con interventi che necessitano di una sinergia comune per la risoluzione

di problematiche non solo di tipo idraulico ma anche paesaggistico-ambientale.

• I Contratti di fiume devono coinvolgere soggetti competenti a livello locale, che

abbiano esperienza e conoscenza capillare dei luoghi, degli ambienti,

che intrattengano rapporti stretti con i Comuni e con la popolazione, affinché tali

strumenti non si trasformino in un “ mero ed inutile esercizio di

concertazione ” che rimane sulla carta e non porta benefico concreto al

territorio.

• Lo stretto rapporto con le comunità locali, con i Comuni ma anche con la Regione,

nel pieno rispetto del principio di sussidiarietà orizzontale e verticale che deve

caratterizzare i processi partecipativi decisionali, porta i Consorzi di bonifica a

candidarsi come promotori e referenti primari dei Contratti di

Fiume.

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Grazie per l’attenzione