Relazioni di Giunta riguardianti: Ater, Consorzi Bonifica, Enti Parco, Consorzi sviluppo industriale

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IL SEGRETARIO DELLA GIUNTA f,.-,:'t S È /-i tl "l,.1- 3. Enti parco - enti gestori delle aree naturali protette regionale 6 ottobre 1997 n.29 (norme in materia di aree 4. Consorzi per lo sviluppo industriale, disciplinati dalla (consorzi per le aree ed i nuclei di sviluppo industriale). Al Segretario Generale del Consiglio Regionale del Lazio Alla Segreteria del Direttore del Servizio Giuridico, Istituzionale del Consiglio Regionale del Lazio Alla I Commissione Consiliare Permanente "Affari Costituzionali e Statutari, Affari Istituzionali, Enti Locali e Risorse Umane, Federalismo Fiscale, Sicurezza, lntegrazione Sociale e Lotta alla Criminalità" Alla IV Commissione Consiliare Permanente "Bilancio, Partecipazione, Demanio e Patrimonio, Programmazione Economico-Finanziaria" 0 i i. 2il14 regionali, istituiti ai sensi della legge naturali protette regionali); legge regionale 29 maggio 1997 n. 13 q e, p.c.: LORO SEDE Trasmissione mediante Posta Elettronica Certificata. Oggetto : Trasmissione di n. 4 relazioni ai sensi dell'articol o 22, comma 4, della legge regionale n. 4/2013, concernente: <<disposizioni urgenti di adeguamento all'articolo 2 det decreto legge l0 ottobre 2012, n. 174, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 dicembre 2012, n. 213, relativo alla riduzione dei costi detla politica, nonché misure in materia di razionalizzazione, controlli e trasparenza dell'organizzazione degti ffici e dei servizi della Regione». D'incarico della Giunta regionale, si trasmettono in allegato alla presente, n. 4 relazioni, ai sensi dell'art. 22, comma 4 della legge regionale 412013, esaminate favorevolmente dalla Giunta nella seduta del 30 settembre 2014, concernenti il riordino degli Enti sottoelencati: 1. Ater - aziende territoriali per I'edilizia residenziale pubblica, istituite ai sensi della legge regionale 3 settembre 2002, n. 30 (ordinamento degli enti regionali operanti in materia di edilizia residenziale pubblica); 2. Consorzi di bonifica (legge regione Lazio 21 gennaio 1984, n. 4,recante "norme in materia di bonifica e di consorzi di bonifica"); Via Cristoforo Colombo, 212 00147 Roma Tel. +3906 51683910 FAX +3906 5t686809 4uM

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Relazione della Giunta Regionale riguardanti le prossime PDL su Enti Parco, Consorzi di bonifica, Ater, Consorzi Sviluppo Indutriale

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IL SEGRETARIO DELLA GIUNTA

f,.-,:'t S È /-i tl "l,.1-

3. Enti parco - enti gestori delle aree naturali protetteregionale 6 ottobre 1997 n.29 (norme in materia di aree

4. Consorzi per lo sviluppo industriale, disciplinati dalla(consorzi per le aree ed i nuclei di sviluppo industriale).

Al Segretario Generaledel Consiglio Regionale del Lazio

Alla Segreteria del Direttore delServizio Giuridico, Istituzionale delConsiglio Regionale del Lazio

Alla I Commissione Consiliare Permanente"Affari Costituzionali e Statutari,Affari Istituzionali, Enti Locali eRisorse Umane, Federalismo Fiscale,Sicurezza, lntegrazione Sociale eLotta alla Criminalità"

Alla IV Commissione Consiliare Permanente"Bilancio, Partecipazione,Demanio e Patrimonio,Programmazione Economico-Finanziaria"

0 i i. 2il14

regionali, istituiti ai sensi della legge

naturali protette regionali);legge regionale 29 maggio 1997 n. 13

q

e, p.c.:

LORO SEDE

Trasmissione mediante Posta Elettronica Certificata.

Oggetto : Trasmissione di n. 4 relazioni ai sensi dell'articol o 22, comma 4, della legge regionale n.4/2013, concernente: <<disposizioni urgenti di adeguamento all'articolo 2 det decretolegge l0 ottobre 2012, n. 174, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 dicembre2012, n. 213, relativo alla riduzione dei costi detla politica, nonché misure in materia dirazionalizzazione, controlli e trasparenza dell'organizzazione degti ffici e dei servizidella Regione».

D'incarico della Giunta regionale, si trasmettono in allegato alla presente, n. 4 relazioni, ai sensidell'art. 22, comma 4 della legge regionale 412013, esaminate favorevolmente dalla Giunta nellaseduta del 30 settembre 2014, concernenti il riordino degli Enti sottoelencati:1. Ater - aziende territoriali per I'edilizia residenziale pubblica, istituite ai sensi della legge

regionale 3 settembre 2002, n. 30 (ordinamento degli enti regionali operanti in materia di ediliziaresidenziale pubblica);

2. Consorzi di bonifica (legge regione Lazio 21 gennaio 1984, n. 4,recante "norme in materia dibonifica e di consorzi di bonifica");

Via Cristoforo Colombo, 21200147 Roma

Tel. +3906 51683910FAX +3906 5t686809

4uM

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J

RELAZIONE AI SENSI DELL'ARTICOLO 22, COMMA 4, DELLA LEGGE REGIONALE 28 GIUGNO 2013, N.

4, CONCERNENTE: DISPOSIZIONI URGENTI DI ADEGUAMENTO ALL,ARTICOLO 2 DEL DECRETO

LEGGE 10 OTTOBRE 2072, N. 1.74, CONVERTITO, CON MODIFICAZIONL DALLA LEGGE 7 DICEMBRE2072, N. 27J, REUTIVO ALU RIDIJZIONE DEI COSTI DELU POLITICA, NONCHÉ MISIJRE IN MATERIADI RAZIONALIZZAZIONE, CONTROLLI E TRASPARENZA DELL'ORGANIZZAZIONE DEGLI UFFICI E DEISERVIZI DELLA REGIONE.

OGGETTO: ATER - Aziende Territoriali per I'Edilizia Residenziale Pubblica, istituite ai

sensi della legge regionale 3 settembre 2002, n. 30 (Ordinamento degli Enti regionali operanti

in materia di Edilizia residenziale pubblica).

1. Premesse

La legge regionale 28 giugno 2073, n. 4, all'articolo 22, ha previsto che la Giunta regionale, sulla

base di una dettagliata ricognizione degli enti, delle aziende, delle agenzie e degli organismi di

competenza regionale, comunque denominati e di qualsiasi natura, intervenga, con una o piu

proposte di legge, a razionalizzame I'assetto ai fini del contenimento della spesa pubblica e della

semplifi cazione e innovazione amministrativa.

In una situazione di perdurante restrizione di finanza pubblica nazionale e regionale, si intende

ampliare il suddetto intervento di riordinol, attraverso la riduzione degli enti e delle aziende

regionali aventi finalità omologhe o complementari, prevedendo anche la riduzione del numero

complessivo dei componenti degli organi di indirizzo, amministrazione, controllo e vigilanza dei

medesimi.

1 Si riportano di seguito gli interventi normativi attuati:Riordino Agenzia regionale per gli inyestimenti e lo svituppo del Lazio - Sviluppo Lazio S.p.A. (L.R. 13dicembre 2013,n.10 - Disposizioni in materia di riordino delle società regionali operanti nel settore dello sviluppoeconomico e imprenditoriale);Revisori dei conti unici degli enti pubblici dipendenti dalla Regione (art. l, L.R. 14 luglio 2014, n. 7 - Misurefrnalizzate al miglioramento della funzionalita della Regione: disposizioni di razionalizzazione e di semplificazionedell'ordinamento regionale nonché interventi per lo sviluppo e la competitività dei territori e a sostegno dellefamiglie);Soppressione dell'Agenzia regionale per i beni confiscati alle organiruazioni criminali nel Lazio - ABECOL.kazionalizzazione delle funzioni (L.R. 14 luglio 2014, n.7, art.2, commi da34 a37);Riordino societa dei trasporti (in itinere, vedasi DGR n. 596 del 16 seffembre2Ol4 - Proposta di legge regionaleconcernente: "Disposizioni in materia di riordino di enti dipendenti e società regionali operanti nel settore dellamobilità e dei trasporti").

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A tale scopo si ritiene necessario un riordino del sistema della Aziende Territoriali per l'Edilizia

Residenziale Pubblica (di seguito "ATER"), da realizzarsi mediante l'accorpamento delle stesse in

un unico soggetto in luogo delle attuali sette aziende, così come attualmente previste dalla legge

regionale 3 settembre 2002, n. 30, che ha trasformato gli istituti autonomi case popolari (IACP)

disciplinati dalla legge regionale 24 marzo 1986, n. l4 e successive modifiche.

2. Situazione attuale

Le ATER operanti nella regioneLazio sono le seguenti:

- Azienda territoriale per l'edilizia residenziale pubblica del Comune di Roma;

- Azienda territoriale per I'edilizia residenziale pubblica della Provincia di Roma;

- Azienda territoriale per l'edilizia residenziale pubblica della Provincia di Frosinone;

- Azienda territoriale per I'edilizia residenziale pubblica della Provincia di Latina;

- Azienda territoriale per l'edilizia residenziale pubblica della Provincia di Rieti;

- Azienda territoriale per I'edilizia residenziale pubblica della Provincia di Viterbo;

- Azienda territoriale per l'edilizia residenziale pubblica del comprensorio di Civitavecchia.

Per ciascuna ATER sono attualmente previsti i seguenti organi statutari:

- Consiglio di Amministrazione (composto da 7 membri incluso il Presidente)

- Collegio dei revisori dei conti (costituito da 3 membri effettivi e 2 supplenti)

- Comitato Tecnico (organo consultivo composto da 6 membri)

Con deliberazione n. 167 del 3 luglio 2013 la Giunta regionale ha deliberato di procedere al

commissariamento straordinario di tutte le ATER nelle more della riforma della disciplina regionale

prevista nella legge regionale 3 settembre 2002, n. 30. Con decreti del Presidente del 30 luglio

2013 sono stati nominati i commissari straordinari di tutte le ATER.

Le ATER sono enti pubblici di natura economica, strumentali della Regione, dotati di personalità

giuridica, di autonomia imprenditoriale, patrimoniale, finanziaria e contabile.

Le ATER svolgono le seguenti funzioni:

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a) supporto alla Regione, agli enti locali ed ai privati per la progettazione e I'attuazione di interventi

di edilizia residenziale inseriti in programmi di recupero o riqualificazione edilizia ed urbanistica

previsti dalla normativa vigente, nonché per la realizzazione di interventi di edilizia convenzionata

agevolata o auto frnanziata;

b) supporto alla Regione, agli enti locali ed ai privati per la progettazione e I'attuazione di opere

pubbliche connesse all'edilizia residenziale pubblica e non rientranti nei programmi di cui alla

lettera a);

c) gestione del patrimonio edilizio eventualmente affidato da soggetti pubblici, ivi compresi quelli

previdenziali, non riservato alle finalità dell'edilizia residenziale pubblica nonché quello affrdato da

soggetti privati destinato all'edilizia agevolata;

d) ricerca, recupero, sperimentazione e realizzazione di modelli di architettura tradizionale con

riferimento a nuovi insediamenti a bassa densità abitativa anche con ipotesi di sostituzione edilizia

ai fini della riqualificazione sociale ed ambientale dei quartieri, nel rispetto del principio di

sostenibilità e valorizzazione delle tecniche innovative in materia di fonti energetiche rinnovabili,

recuperabili o alternative, anche in collaborazione con università, istituti culturali e di ricerca

pubblici e privati e con gli ordini professionali;

e) studio, progettazione e realizzazione urbanistico-edilizia, manutentivo-gestionale e di assetto

territoriale su incarico di enti pubblici e di privati.

3. Lo scenario futuro

Si ritiene opportuna una proposta di legge di riforma, le cui finalità vadano a definire un impianto

omogeneo sul territorio laziale, consentendo di raggiungere gli obiettivi sanciti da principi di

semplificazione organizzativa e di riduzione della spesa pubblica di cui all'articolo 22 della L.R. 28

giugno 2013, n. 4, nonché di soddisfare pienamente le misure in materia di razionalizzazione,

controlli e trasparenza dell'organizzazione dei servizi della Regione. Tale riordino trova

rispondenza nei principi suesposti in quanto va a ridurre i centri decisionali con conseguente

omogeneizzazione degli atti, dei procedimenti e delle attività istituzionali.

Tale riorganizzazione, inoltre, è mirata ad una migliore pianificazione e gestione del patrimonio

residenziale pubblico e consentirà una notevole riduzione della spesa pubblica, un miglioramento

delle politiche abitative rivolte alle famiglie con disagio sociale ed una maggiore attenzione sia alla

razionalizzazione nel consumo del suolo sia all'utilizzo di tecnologie innovative in campo edilizio,

in accordo alle direttive comunitarie e leggi nazionali in materia di efficienza energetica,

sostenibilit à e sicrx ezza.

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La proposta di legge dovrebbe individuare un unico soggetto di livello regionale che dovrà garantire

la tutela del diritto fondamentale all'abitazione, assicurando l'uniformità degli strumenti di

attuazione delle politiche abitative regionali e accorpando le funzioni omogenee e le attività

specialistiche secondo il seguente schema.

Avranno sede in Roma i seguenti organi:

- Il Consiglio di Amministrazione (composto da 5 membri incluso il Presidente)

- Collegio dei revisori (costituito da 3 membri effettivi e 1 supplente)

L'organizzazione territoriale sarà cosi articolata :

- I Direzione Generale con sede in Roma;

- 5 Uffici territoriali corrispondenti ai capoluoghi di provincia.

La Direzione generale sarà costituita dalle tre seguenti figure apicali: 1 Direttore Generale, 1

Direttore Tecnico, I Direttore Amministrativo.

Gli uffici territoriali avranno un dirigente ed il modello organizzativo assicurerà l'assegnazione

delle risorse umane, strumentali e finanziarie delle soppresse ATER.

Si prevede che il nuovo soggetto svolga le funzioni amministrative regionali e locali in materia di

edilizia residenziale pubblica, incluse le seguenti attività:

a) gestione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica e sociale regionale;

b) supporto alla Regione, agli enti locali e ai privati per la promozione, la progettazione e

I'attuazione di interventi di edilizia residenziale pubblica e sociale inseriti in programmi di

recupero o riqualificazione edilizia e urbanistica previsti dalla normativa vigente nonché per la

realizzazione di interventi di edilizia convenzionata agevolata o auto finanziata;

c) supporto alla Regione, agli enti locali e ai privati per la progettazione e I'attuazione di

opere pubbliche connesse all'edilizia residenziale pubblica e sociale e non rientranti nei programmi

di cui alla lettera b);

d) realizzazione di interventi di edilizia residenziale pubblica e sociale, eventualmente

assistiti da contributi o agevolazioni pubbliche, mediante il recupero, I'acquisto o la nuova

costruzione di immobili;

e) gestione del patrimonio edilizio eventualmente affidato da soggetti pubblici, ivi compresi

quelli previdenziali, non riservato alle finalità dell'edilizia residenziale pubblica nonché quello

affidato da soggetti privati destinato all'edilizia agevolata e sociale;

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f) ricerca, recupero, sperimentazione e realizzazione di modelli di architettura tradizionale

con riferimento a nuovi insediamenti a bassa densità abitativa anche con ipotesi di sostituzione

edilizia ai fini della riqualificazione sociale ed ambientale dei quartieri, nel rispetto del principio di

sostenibilità e valorizzazione delle tecniche innovative in materia di fonti energetiche rinnovabili,

recuperabili o alternative, anche in collaborazione con università, istituti culturali e di ricerca

pubblici e privati e con gli ordini professionali;

g) studio, progettazione e realizzazione

assetto territoriale su incarico di enti pubblici e di

e di recupero del patrimonio edilizio esistente nei

edilizia residenziale pubblica e sociale;

urbanistico -edilizia, manutentivo-gestionale e di

privati; promozione di interventi di manutenzione

centri storici dei comuni da destinare a finalità di

h) promozione e partecipazione a iniziative nel settore dell'edilizia residenziale sociale volte

all'abbattimento del disagio abitativo di individui e nuclei familiari svantaggiati mediante ilrecupero, I'acquisto o Ia nuova costruzione di alloggi sociali destinati alla locazione permanente o

temporanea, per un periodo non inferiore a sette anni, con un canone determinato ai sensi

dell'articolo 2, comma2, del decreto del Ministro delle Infrastrutture 22 aprile 2008 (Definizione di

alloggio sociale ai fini dell'esenzione dall'obbligo di notifica degli aiuti di Stato, ai sensi degli

articoli 87 e 88 del Trattato istitutivo della Comunità europea), anche attraverso la costituzione o la

partecipazione a fondi immobiliari di housing sociale;

i) funzione di agenzia sociale per la casa, consistente prevalentemente nel reperimento di

alloggi, anche tramite la locazione o attività di mediazione e di garanzia economica ai fini della

stessa locazione di immobili di proprietà privata e nelle attività di sostegno e di mediazione sociale

svolte in favore delle medesime fasce deboli;

l) acquisizione di nuovo patrimonio o dismissione di parte del patrimonio di edilizia

residenziale pubblica, ai sensi delle leggi di settore e dei piani di cessione approvati dalla Giunta

regionale.

4. Risparmi stimati

Allo stato attuale, i risparmi quantificabili sono quelli afferenti agli organi di amministrazione e

controllo e consultivi delle ATER.

Al riguardo, sulla scorta dei documenti contabili a disposizione (bilanci di previsione e bilanci

d'esercizio), una stima dei costi sostenuti dalle ATER per le indennità complessive spettanti ai

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suddetti organi istituzionali, fa emergere che le suddette aziende erogano complessivamente circa

1.400.000 euro annui.

Pertanto, si ritiene verosimile affermare che la previsione di un soggetto unico, in sostituzione delle

sette ATER attualmente esistenti, può comportare un risparmio di spesa sicuramente non inferiore

ad euro 1.000.000,00 annui, derivante dalla soppressione di circa 75 posti di componente degli

organi istituzionali.

A ciò va ad aggiungersi un risparmio di circa euro 1.000.000,00 annui derivante dalle riduzioni dei

costi dovuti dall'ottenimento di economie di scala a seguito dall'accentramento in un unico soggetto

di determinate funzioni, ivi comprese le funzioni dirigenziali apicali.

Infine, non si può sottacere sulla soppressione dei comitati tecnici di cui all'articolo 9 della L.R. n.

3012002 (composti da quattro componenti esterni e due intemi alle ATER), le cui funzioni verranno

intemalizzale e svolte presso la Direzione competente in materia, con la conseguente abolizione

dell'indennità attualmente prevista per i componenti del comitato medesimo.

Si riporta, infine, una tabella sinottica riepilogativa.

Ex aato ExipostRiduzione

componentiNo ATER esistenti I

+

5

Ufficiterritoriali

con

attività digestione

No componenti dei consigli di amministrazione 49

(attualmente le

ATER sono

commissariate)

5 -44

No componenti dei collegi dei revisori 2tEffettivi

t4Supplenti

3

Effettivi

ISupplente

-18

-13

No componenti dei comitati tecnici 42 0 -42TOTALE -tt7

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5. Conclusioni

La valutazione dell'attuale assetto evidenzia sia una situazione di inefficienza nell'utilizzo del

capitale umano sia una parcellizzazione delle strategie in materia di edilizia residenziale pubblica.

L'assenza di un coordinamento efficiente rende difficile la diffusione e la valonzzazione delle Aesr

practices esistenti, le quali a volte sono utilizzate dai singoli soggetti per giustificare «culture

antagoniste» che allontanano I'integrazione funzionale.

GIi indirizzi strategici della Regione Lazio devono essere recepiti rapidamente, secondo una logica

unitaria e integrata, e veicolati in interventi a sostegno alle politiche abitative, massimizzando la

capacità di interagire con gli altri soggetti istituzionali presenti sul territorio e individuando azioni e

progetti comuni.

Ci si pone come obiettivo quello di valutare in modo congiunto l'impatto e i risultati delle iniziative

per la salvaguardia del settore e garantire, tempo per tempo, una efficiente allocazione di tutte le

risorse frnarziarie disponibili, assicurando una gestione integrata che crei sinergie con gli enti locali

del territorio regionale.

Per le ragioni su esposte si ritiene opportuno procedere ad una riforma della disciplina regionale in

materia di edilizia residenziale pubblica, realizzando I'accorpamento in un unico soggetto, dotato di

personalità giuridica e di autonomia gestionale e frnaruiaria, delle sette ATER attualmente presenti

sul territorio regionale.

Tale riordino trova piena rispondenza nei principi ispiratori della legge regionale 28 giugno 2013, n.

4, consentendo di ridurre i centri decisionali, omogeneizzare i procedimenti in materia di edilizia

residenziale e semplificare le attività istituzionali.

L'Assessore I Bilancio, Demanio e Patrimonio

Sartore

L'Assessore alle Infrastrutture, Politiche Abitative e Ambientei

--i -.{abro Retngen

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4l

RELAZIONE AI SENSI DELL'ARTICOLO 22, COMMA 4, DELLA LEGGE REGIONALE 28 GIUGNO 2013, N.

4, CONCERNENTE: DISPOSIZIONI URGENTI DI ADEGUAMENTO ALL,ARTICOLO 2 DEL DECRETO

LEGGE 10 OTTOBRE 2012, N. 774, CONVERTITO, CON MODIFICAZIONI, DALLA LEGGE 7 DICEMBRE201-2, N. 21-3, RELATIVO ALLA RIDUZIONE DEI COSTI DELLA POLITICA, NONCHÉ MISIJRE IN MATERIADI RAZIONALIZZAZIONE, CONTROLLI E TRASPARENZA DELL'ORGANIZZAZIONE DEGLI UFFICI E DEI

SERVIZI DELU REGIONE.

OGGETTO: Consorzi di bonifica (legge regione Lazio 21 gennaio 1984, n.4, recante "Norme

in materia di bonifica e di consorzi di bonifica").

1. Premesse

La legge regionale 28 giugno 2013, n. 4, all'articolo 22, ha previsto che la Giunta regionale, sulla

base di una dettagliata ricognizione degli enti, delle aziende, delle agenzie e degli organismi di

competenza regionale, comunque denominati e di qualsiasi natura, intervenga, con una o più

proposte di legge, a razionalizzame l'assetto ai fini del contenimento della spesa pubblica e della

semplifi cazione e innovazione amministrativa.

In una situazione di perdurante restrizione di frnanza pubblica nazionale e regionale, si intende

ampliare il suddetto intervento di riordinol, attraverso la riduzione degli enti e delle aziende

regionali aventi hnalità omologhe o complementari, prevedendo anche la riduzione del numero

complessivo dei componenti degli organi di indirizzo, amministrazione, controllo e vigilanza dei

medesimi.

I Si riportano di seguito gli interventi normativi attuati:Riordino Agenzia regionale per gli investimenti e lo sviluppo del Lazio - Sviluppo Lazio S.p.A. (L.R. 13dicembre 2013, n. l0 - Disposizioni in materia di riordino delle società regionali operanti nel settore dello sviluppoeconomico e imprenditoriale);Revisori dei conti unici degli enti pubblici dipendenti dalla Regione (art. l, L.R. 14 luglio 2014, n. 7 - Misurefinalizzate al miglioramento della funzionalità della Regione: disposizioni di razionalizzazione e di semplificazionedell'ordinamento regionale nonché interventi per lo sviluppo e la competitività dei territori e a sostegno dellefamiglie);Soppressione dell'Agenzia regionale per i beni confiscati alle organtzzazioni criminali nel Lazio - ABECOL.Razionalizzazione delle funzioni (L.R. l4 luglio 2014, n.7, art.2, commi da34 a37);Riordino società dei trasporti (in itinere, vedasi DGR n. 596 del 16 settembre2014 - Proposta di legge regionaleconcernente: "Disposizioni in materia di riordino di enti dipendenti e società regionali operanti nel settore dellamobilità e dei trasporti").

7

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A tale scopo, al fine di superare la frammentazione delle competenze, garantire l'omogeneità e

l'uniformità nell'esercizio delle funzioni, nonché favorire azioni organiche sia per la difesa del

suolo che per la prowista e la gestione delle acque, riducendone i costi, si ritiene necessario

disporre di nuove norne in materia di bonifica integrale, quale attività di t'rlevanza pubblica

frnalizzata alla salvaguardia ed alla valorizzazione dell'ambiente, alla sicurezza territoriale e

alimentare e stabilire, in particolare, il riordino territoriale dei comprensori di bonifica e laridefinizione delle funzioni dei consorzi medesimi.

2. Situazione attuale

I consorzi di bonifica attualmente operanti nella regioneLazio sono i seguenti:

1. Consorzio di bonifica Val di Paglia Superiore;

2. Consorzio di bonifica Maremma Etrusca;

3. Consorzio di bonifica Tevere e Agro Romano;

4. Consorzio della bonifica Reatina;

5. Consorzio di bonifica Pratica di Mare;

6. Consorzio di bonifica Agro Pontino;

7. Consorzio di bonifica Sud Pontino;

8. Consorzio di bonifica Sud di Anagni;

9. Consorzio di bonifica Conca di Sora;

10. Consorzio di bonifica Valle del Liri.

Sono organi del consorzio:

a) l'assemblea del consorzio;

b) il consiglio di amministrazione (composto da 1l membri, incluso il Presidente);

c) il comitato esecutivo (composto da 5 membri del consiglio di amministrazione);

e) il revisore dei conti unico (introdotto dall'articolo 2, comma 11, lettera a), della L.R. 14 luglio

2014, n.7).

I consorzi di bonifica integrale sono costituiti tra i proprietari degli immobili rientranti nei singoli

comprensori di bonifica.

Essi sono persone giuridiche pubbliche e svolgono la propria attività entro i limiti consentiti dalle

leggi e dagli statuti; sono, altresì, strumenti di partecipazione degli interessati all'azione

programmatoria ed amministrativa della Regione e dell'ente delegato in materia di bonifica.

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I consorzi di bonifica oltre ad esercitare le funzioni e Ie attività previste dalle norme vigenti, in

particolare per cio che riguarda la progettazione,la esecuzione, I'esercizio e la manutenzione delle

opere e degli impianti di irrigazione, prowedono alle attività concernenti le proposte in ordine al

piano regionale per I'esecuzione delle opere di bonifica.

3. Lo scenario futuro

In attuazione dell'articolo 44 Cost. e del Titolo V Cost., nel rispetto della normativa europea,

nonché nel rispetto dei principi fondamentali delle leggi statali in materia, si ritiene opportuna una

proposta di legge di riforma mirata al superamento della frammentazione delle competenze, a

garantire l'omogeneita e I'uniformità nell'esercizio delle funzioni, nonché a favorire azioni

organiche sia per la difesa del suolo sia per la prowista e la gestione delle acque, riducendone i

costi.

La proposta di legge di riordino deve prowedere, altresì:

- ad adeguare il regime di intervento dei consorzi di bonifica alle nuove esigenze operative e

normative, disciplinandone l'attività;

- a disciplinare le modalità di intervento pubblico nel quadro dei piani di sviluppo rurale

dell'Unione Europea, dei programmi nazionali interessanti lo specifico settore e della

programmtvione regionale;

- ad adeguare la normativa del settore ai principi contenuti nella parte III §orme in materia di

difesa del suolo e lotta alla desertificazione, di tutela delle acque dall'inquinamento e di

gestione delle risorse idriche) - sezioni II (Tutela delle acque dall'inquinamento) e III (Gestione

delle risorse idriche) del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 §orme in materia

ambientale).

La proposta di legge in ipotesi, al fine di pervenire all'organico esercizio delle funzioni di bonifica

ed all'unitarietà degli interventi, prevede I'istituzione di due consorzi (uno per il Lazio nord e

l'altro per il Lazio sud) in sostituzione dei dieci consorzi di bonifica esistenti, svolgendone le

funzioni, i compiti e succedendone in tutti i rapporti giuridici attivi.

Per i due nuovi consorzi si prevedono i seguenti organi consortili:

- l'Assemblea dei consorziati (composta da tutti i soggetti iscritti al catasto consortile di

riferimento);

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un Consiglio di Amministrazione composto da 1l membri, incluso ilPresidente;

un Comitato Esecutivo, composto dal Presidente, dal Vice Presidente

Consiglio di Amministrazione;

un revisore dei conti unico.

Presidente e il Vice

e da tre membri del

I nuovi consorzi di bonifica, su concessione della Regione, eserciteranno nei comprensori di

rispettiva competenza, entro i limiti consentiti dalle leggi e dagli statuti, nel rispetto dei principi di

efficacia, effrcienza, economicità e trasparenza, fatte salve le competenze previste dall'articolo 34

della L.R. n. 53/1998, in particolare, le seguenti funzioni e compiti:

a) progettazione, realizzazione, manutenzione, esercizio, tutela e vigilanza delle opere pubbliche di

bonifica e degli altri impianti, compresi in sistemi promiscui, funzionali ai sistemi civili e inigui di

bonifica;

b) progettazione, esecuzione e gestione delle opere di bonifica di competenzaprivata. su delega dei

privati;

c) progettazione, realizzazione e gestione delle infrastrutture civili strettamente connesse con le

opere pubbliche di bonifica;

d) utilizzazione delle acque fluenti nei canali e nei cavi consortili per usi che comportino la

restituzione delle acque e siano compatibili con le successive utilizzazioni, ivi compresi la

produzione di energia idroelettrica e l'approwigionamento di imprese produttive, con il ricorso alle

procedure di cui all'articolo 166 del decreto legislativo n.15212006;

e) reahzzazione di azioni di salvaguardia ambientale e di risanamento delle acque, al fine della loro

utrlizzazione irrigua, della rinaturalizzazione dei corsi d'acqua e della fitodepurazione ai sensi

dell'articolo 75 (Competenze), comma 9, del decreto legislativo n. 15212006. A tal fine la Regione,

con oneri a proprio carico, può affidare ai consorzi il compito di contribuire all'azione pubblica per

la tutela dello spazio rurale, del paesaggio agrario e dell'ecosistema agricolo e forestale nonché del

monitoraggio delle acque destinate all'irrigazione e di quelle defluenti nelle reti di bonifica;

f) attuazione di studi, ricerche e sperimentazioni di interesse comprensoriale e regionale per la

bonifica, l'irrigazione e la tutela del territorio rurale;

g) promozione di iniziative e realizzazione di interventi per la informazione e la formazione degli

utenti, nonché per la valorizzazione e la diffusione della conoscenza dell'attività di bonifica e di

irrigazione e delle risorse acqua e suolo e della qualità dell'ambiente;

h) elaborazione e attuazione dei piani di riordino irriguo;

Page 13: Relazioni di Giunta riguardianti: Ater, Consorzi Bonifica, Enti Parco, Consorzi sviluppo industriale

i) progettazione, realizzazione e gestione di opere volte a ottenere produzione di energia da fonti

rinnovabili per l'assolvimento dei compiti dei consorzi.

4. Risparmi stimati

Allo stato attuale, i risparmi quantificabili sono quelli afferenti agli organi di amministrazione e

controllo dei consorzi di bonifica.

Al riguardo, sulla scorta dei dati forniti dalle strutture competenti, una stima dei costi sostenuti dai

consorzi di bonihca per le indennità complessivamente spettanti ai suddetti organi istituzionali fa

emergere una spesa complessiva di circa 1 .100.000 euro annui.

Pertanto, si ritiene verosimile affermare che la previsione di due soli soggetti, in sostituzione dei

dieci attualmente esistenti, può comportare un risparmio di spesa sicuramente non inferiore ad euro

1.000.000,00 annui, derivante dalla soppressione di circa 130 posti di componente degli organi

istituzionali, nonché dalle riduzioni dei costi dovuti dall'ottenimento di economie di scala a seguito

dall'accentramento in un unico soggetto di determinate funzioni.

A cio vanno ad aggiungersi ulteriori risparmi derivanti dalle riduzioni dei costi dovuti

dall'ottenimento di economie di scala a seguito dall'accentramento in un unico soggetto di

determinate funzioni.

Si riporta, infine, una tabella sinottica riepilogativa.

ExtnteRiduzione

componentiNo consorzi di bonifica esistenti 10 2

No componenti dei consigli di amministrazione 110 22 -88

No componenti del comitato esecutivo(nel computo sono esclusi il Presidente e ilVicepresidente conteggiati nel Consiglio diamministrazione)

30 6 -24

No revisori dei conti 10

Effettivi

10

Supplenti

IEffettivi

1

Supplenti

-9

-9

TOTALE -130

"/-{i ;, :,', :.: | ìZtW;Y,ffiffi#{/-l-:.::fÌ7-11:WWWAEWÀ,1it/tM

Page 14: Relazioni di Giunta riguardianti: Ater, Consorzi Bonifica, Enti Parco, Consorzi sviluppo industriale

5. Conclusioni

Gli indirizzi della Regione Lazio devono essere recepiti secondo una logica unitaria e integrata e

veicolati in interventi volti alla salvaguardia dell'ambiente e alla valorizzazione del territorio in

relazione agli obiettivi regionali di sviluppo agricolo, massimizzando la capacità di interagire con

gli altri soggetti istituzionali presenti sul territorio e individuando azioni e progetti comuni da

realizzarsi su unità idrografiche omogenee.

L'assenza di un coordinamento efficiente rende difficile la diffusione e la valoizzazione delle Aesr

practices esistenti, crea asimmetrie informative e rallenta la formazione di economie di scala in

relazione alla attività che competono ai consorzi.

Ci si pone come obbiettivo quello di valutare in modo congiunto I'impatto e i risultati delle

iniziative per la salvaguardia del settore e garantire, tempo per tempo, una efficiente allocazione di

tutte le risorse ftnarziane disponibili, assicurando una gestione integrata che crei sinergie con i

soggetti locali del territorio regionale.

Per le ragioni su esposte si ritiene opportuno procedere ad una riforma della disciplina regionale che

riguarda il completamento, I'ammodernamento e la funzionalità dei sistemi di bonifica idraulica e la

sistemazione idrogeologica e forestale delle aree idrograficamente connesse.

Tale riforma consente sia di adeguare il regime di intervento dei consorzi di bonifica alle nuove

esigenze operative e normative sia di realizzare I'accorpamento in due soggetti, dotati di personalità

giuridica e di autonomia gestionale e finar:ziaria dei dieci consorzi attualmente presenti sul

territorio regionale.

Tale riordino trova piena rispondenza nei principi ispiratori della legge regionale 28 giugno 2013,n.

4, consentendo di ridurre i centri decisionali, omogeneizzare i procedimenti e semplificare le attività

istituzionali.

L'Assessore al Bilancio, Demanio e Patrimonio

Infrastrutture, Politiche Abitative eL'Assessore alle Ambiente

Page 15: Relazioni di Giunta riguardianti: Ater, Consorzi Bonifica, Enti Parco, Consorzi sviluppo industriale

RELAZIONE AI SENSI DELL'ARTICOLO 22, COMMA 4, DELLA LEGGE REGIONALE 28GIUGNO 2013, N. 4, CONCERNENTE: DISPOSZIONI URGENTI DI ADEGUAMENTOALL'ARTICOLO 2 DEL DECRETO LEGGE ]O OTTOBRE 2012, N. 174, CONVERTITO, CONMODIFICAZIONI, DALLA LEGGE 7 DICEMBRE 2O]2, N. 213, RELATIVO ALLA RIDUZIONEDEI COSTI DELLA POLITICA, NONCHE MISURE IN MATERIA DI RAZIONALIZZAZIONE,CONTROLLI E TRASPARENZA DELL'ORGANIZZAZIONE DEGLI UFFICI E DEI SERVIZIDELLA REGIONE.

OGGETTO: Enti Parco - Enti gestori delle Aree naturali protette regionali, istituiti ai sensidella legge regionale 6 ottobre 1997 n. 29 (Norme in materia di aree naturali protetteregionali)

1. Premesse

La legge regionale 28 giugno 2013, n. 4, all'articolo 22, ha previsto che la Giunta regionale, sulla

base di una dettagliata ricognizione degli enti, delle aziende, delle agenzie e degli organismi di

competenza regionale, comunque denominati e di qualsiasi natura, intervenga, con una o più

proposte di legge, a razionalizzame I'assetto ai fini del contenimento della spesa pubblica e della

semplificazione e innovazione amministrativa.

In una situazione di perdurante restrizione di finanza pubblica nazionale e regionale, si intende

ampliare il suddetto intervento di riordinol, attraverso la riduzione degli enti e delle aziende

regionali aventi finalità omologhe o complementari, prevedendo anche la riduzione del numero

complessivo dei componenti degli organi di indirizzo, amministrazione, controllo e vigilanza dei

medesimi.

1 Si riportano di seguito gli interventi normativi attuati:Riordino Agenzia regionale per gli investimenti e lo sviluppo del Lazio - Sviluppo Lazio S.p.A. (L.R. 13

dicembre 2013, n. l0 - Disposizioni in materia di riordino delle società regionali operanti nel settore dello sviluppoeconomico e imprenditoriale);Revisori dei conti unici degli enti pubblici dipendenti dalla Regione (art. l, L.R. 14 luglio 2014, n. 7 - Misurefrnalizzate al miglioramento della funzionalità della Regione: disposizioni di razionalizzazione e di semplificazionedell'ordinamento regionale nonche interventi per lo sviluppo e la competitività dei territori e a sostegno dellefamiglie);Soppressione dell'Agenzia regionale per i beni confiscati alle organizzazioni criminali nel Lazio - ABECOL.Razionalizzazione delle funzioni (L.R. I 4 luglio 20 I 4, n. 7 , art.2, commi da 34 a 37);Riordino societa dei traspoÉi (in itinere, vedasi DGR n. 596 del l6 settembre2014 - Proposta di legge regionaleconcernente: "Disposizioni in materia di riordino di enti dipendenti e società regionali operanti nel settore dellamobilità e dei trasporti").

7

Page 16: Relazioni di Giunta riguardianti: Ater, Consorzi Bonifica, Enti Parco, Consorzi sviluppo industriale

A tale scopo si ritiene necessario intervenire sllla governance del sistema degli enti parco attraverso

la riduzione del numero dei componenti degli organi dell'ente di gestione dell'area naturale protetta,

con un maggiore coinvolgimento delle comunità locali disciplinandone il livello di partecipazione

alle scelte dell'ente parco.

2. Situazione attuale

Gli enti regionali di diritto pubblico preposti alla gestione di aree naturali protette regionali sono i

seguenti:

1) Ente "Parco naturale regionale dei Monti Simbruini";

2)Ente "Parco naturale regionale dei Monti Lucretili";

3) Ente "Parco regionale dei Castelli Romani";

4) Ente "Parco regionale dell'AppiaAntica";

5) Ente "Riserva naturale Monte Navegna e Monte Cervia";

6) Ente "Parco Regionale Riviera di Ulisse";

7) Ente Regionale Roma Natura;

8) Ente "Parco naturale di Veio";

9) Ente "Parco naturale dei Monti Aurunci";

10) Ente "Riserva naturale regionale Nazzano-Tevere Farfa";

11) Ente "Parco naturale regionale di Bracciano-Martignano";

12) Ente ooParco naturale regionale dei Monti Ausoni e Lago di Fondi";

l3) Ente "Monti Cimini - riserva naturale Lago di Vico";

Per ciascuna Ente Parco erano previsti originariamente i seguenti organi statutari:

- Il Consiglio direttivo (composto da 7 membri incluso il Presidente)

- Il Collegio dei revisori (costituito da 3 membri)

- La Comunità (organo propositivo e consultivo dell'ente di gestione composto dai presidenti delle

province, i sindaci dei comuni e i presidenti delle comunità montane nei cui territori sono

ricomprese le aree naturali protette, ciascuno con responsabilità pari alla quota di partecip azione

territoriale definita dalla relativa legge regionale istitutiva).

La recente regionale 14 luglio 20t4, n.7, all'articolo 2, comma 15, lettera b), ha sostituito ilCollegio dei revisori degli Enti parco con un revisore unico modificando I'articolo 15 della legge

regionale 6 ottobre 1997 n.29 §orme in materia di aree naturali protette regionali).

Page 17: Relazioni di Giunta riguardianti: Ater, Consorzi Bonifica, Enti Parco, Consorzi sviluppo industriale

Con deliberazione n. 383 del 7 agosto 2010 la Giunta regionale ha deliberato di procedere al

commissariamento straordinario di tutti gli Enti parco, nelle more della nomina dei relativi organi

istituzionali.

Con deliberuzione n. 164 del 3 luglio 2013 la Giunta regionale ha deliberato di confermare ilcommissariamento degli Enti Parco nell'attesa dell'insediamento dei nuovi organi di

amministrazione. Con successivi decreti del Presidente sono stati nominati i nuovi commissari

straordinari degli Enti parco.

Gli Enti parco sono enti di diritto pubblico, dotati di autonomia amministrativa, istituiti ai sensi

dell'articolo 53 dello Statuto regionale.

Gli Enti parco, ai sensi della citata legge regionale 2911997, con la loro attività perseguono i

seguenti obiettivi:

a) la tutela, il recupero e il restauro degli habitat naturali e dei paesaggi, nonché la loro

valorizzazione;

b) la conservazione di specie animali e vegetali, di singolarità geologiche, di formazioni

paleontologiche e di ambienti naturali che abbiano rilevante valore naturalistico ed ambientale;

c) I'applicazione di metodi di gestione e di restauro ambientale allo scopo di favorire I'integrazione

tra uomo ed ambiente anche mediante il recupero e la valorizzazione delle testimonianze

antropologiche, archeologiche, storiche e architettoniche e delle attività agro-silvo-pastorali

tradizionah;

d) la promozione di attività di educazione, formazione e ricerca scientifica, anche interdisciplinare,

nonché di attività ricreative compatibili;

e) la difesa degli equilibri idraulici ed idrogeologici;

f) la valorizzazione delle risorse umane attraverso misure integrate che sviluppino la valenza

economica, educativa delle aree protette;

g) la promozione del turismo sostenibile e delle attività ad esso connesse.

3. Lo scenario futuro

Si ritiene opportuna una proposta di legge di riforma, le cui finalità vadano a definire un impianto

unitario sul territorio laziale, consentendo di raggiungere gli obiettivi sanciti da principi di

semplificazione organizzativa e di riduzione della spesa pubblica di cui all'articolo 22 della L.R. 28

giugno 2013, n. 4, nonché di soddisfare pienamente le misure in materia di razionalizzazione,

controlli e trasparenza dell'organizzazione dei servizi della Regione anche mediante una diversa

riorgarizzazione del personale. Tale riordino trova rispondenza nei principi suesposti in quanto va a

Page 18: Relazioni di Giunta riguardianti: Ater, Consorzi Bonifica, Enti Parco, Consorzi sviluppo industriale

ridurre i centri decisionali con conseguente omogeneizzazione degli atti , dei procedimenti e delle

attività istituzionali.

Tale riorganizzazione, inoltre, è mirata ad una migliore pianificazione e gestione del sistema delle

aree naturali protette della regione Lazio e consentirà una riduzione della spesa pubblica, un

miglioramento delle politiche di valonzzazione del patrimonio naturale, una più effrcace gestione

integrata delle aree naturali protette di interesse regionale.

La proposta di legge di modifica del sistema degli enti parco con riferimento agli organi di gestione

mira a consentire, mediante la riduzione dei componenti del consiglio direttivo che da un numero di

7 viene ridotto a 3, fermo restando il numero degli enti parco, il conseguimento di una diminuzione

dei costi di gestione degli enti con l'eliminazione di 52 membri dei relativi consigli direttivi.

I componenti del consiglio direttivo sono indicati dalla comunità dell'ente parco e dalla Regione

sentite le comunità locali. Il presidente dell'Ente di gestione viene nominato sentita la comunità del

parco. Il direttore viene nominato dal Presidente della Giunta regionale.

Le ulteriori azioni perseguibili con la presente riforma sono dirette anche alle seguenti finalità:

a) unificazione del sistema con l'integrazione, ove possibile, delle riserve, dei monumenti

naturali e dei siti di Natura 2000 agli enti parco limitrofi od omogenei dal punto di vista

naturalistico. Tale accorpamento comporta un effrcientamento anche con riferimento ai

centri di costo preposti alla loro gestione, senza la perdita d'identità dei territori dell'ente

parco a cui possono essere aggregati con I'implementazione viceversa dei processi

partecipativi;

b) istituzione a titolo gratuito della "Consulta del parco" composta con modalità per le quali

siano rappresentate le istanze delle organizzazioni professionali agricole e degli operatori

turistici legalmente riconosciuti e le associazioni ambientaliste a livello regionale ricognite

ai sensi dell'articolo 13, della legge n. 349 del1986, e successive modifiche e integrazioni.

In tal modo le realtà economiche e culturali che svolgono le loro attività nel territorio del

parco si potranno confrontare con modalità istituzionalizzate sui temi dello sviluppo, della

valorizzazione e della conservazione del patrimonio;

c) prevedere e semplificare, per gli operatori agricoli nei parchi, la possibilità di

programmzlzione degli interventi di sviluppo, in coerenza con la legge n. 394 del 1991;

d) soppressione dell'Ageruia nazionale dei parchi (la gestione di eventuali attività residue

dell'Agenzia nazionale dei parchi sarà attribuita alla competente Direzione Regionale

Infrastrutture, Ambiente e Politiche Abitative)

Page 19: Relazioni di Giunta riguardianti: Ater, Consorzi Bonifica, Enti Parco, Consorzi sviluppo industriale

4. Stima dei risparmi

Per quanto concerne i risparmi derivanti dall'ipotizzata legge di riforma, si può ben ritenere

verosimile una stima di risparmi pari a circa 870.000 euro in ragione d'anno, determinati così come

segue.

In relazione agli enti parco, tenuto conto degli oneri sostenuti prima del commissariamento, la

spesa media annua per ciascun Consiglio Direttivo composto da n. 7 membri è pari ad euro 80.000,

di cui circa euro 53.000 per il Presidente, mentre la spesa media annua per il collegio dei revisori

dei conti è pari ad euro 24.000, di cui circa euro 9.000 per il Presidente. La spesa complessiva per

gli organi statutari degli enti parco ante riforma può quindi essere complessivamente stimata in

circa euro 1.350.000, mentre il risparmio che si otterrebbe dopo il riordino è individuabile in un

importo annuo non inferiore ad euro 530.000.

Nella tabella che segue si evidenzia la prevista riduzione dei componenti degli organi degli Enti.

La stima dei risparmi derivanti dalla soppressione dell'Agenzia regionale dei parchi (ARP)

ammonta a regime ad euro 340.000 annui, se si tiene conto delle spese annue stanziate che

riguardano spese di rappresentanza e pubblicità, di formazione e addestramento e altre spese

correnti.

5. Conclusioni

Gli indirizzi strategici della Regione Lazio devono essere recepiti secondo una logica unitaria e

integrata e veicolati in interventi a sostegno alle politiche ambientali, massimizzando la capacità di

interagire con gli altri soggetti istituzionali presenti sul territorio e individuando azioni e progetti

comuni.

rBx nmto ;,1&x gstli.

Riduzione

componenti

No componenti dei consigli direttivi 91 39 -52

No componenti dei collegi dei revisori 39 13 -26

TOTALE -78

Page 20: Relazioni di Giunta riguardianti: Ater, Consorzi Bonifica, Enti Parco, Consorzi sviluppo industriale

La vahttazione dell'attuale assetto evidenzia sia una situazione di ineffrcienza nell'utilizzo del

capitale umano sia una parcellizzazione delle strategie in materia di valonzzazione del patrimonio

naturale. L'assenza di un coordinamento effrciente rende diffrcile la diffusione e la valorizzazione

delle best practices esistenti, crea asimmetrie informative e rallenta la formazione di economie di

scala.

Ci si pone come obbiettivo quello di valutare in modo congiunto I'impatto e i risultati delle

iniziative per la salvaguardia del settore e garantire, tempo per tempo, una efftciente allocazione di

tutte le risorse finanziarie disponibili, assicurando una gestione integrata che crei sinergie con gli

enti locali del territorio regionale.

Per le ragioni su esposte si ritiene opportuno procedere ad una riforma della disciplina regionale in

materia di aree naturali protette con le modalità e nei termini descritti nei paragrah precedenti.

Tale riordino trova piena rispondenza nei principi ispiratori della legge regionale 28 giugno 2013, n.

4, consentendo una riduzione del numero complessivo dei componenti degli organi di indirizzo,

amministrazione, controllo e semplificando le attività istituzionali.

L'Assessore al Bilancio, Demanio e Patrimonio

alle Infrastrutture, Politiche Abitative e Ambiente

abio Refrigeri

Sartore

,l,r-

6

Page 21: Relazioni di Giunta riguardianti: Ater, Consorzi Bonifica, Enti Parco, Consorzi sviluppo industriale

RELAZIONE AI SENSI DELL'ARTICOLO 22, COMMA 4, DELLA LEGGE REGIONALE 28GIUGNO 2013, N. 4, CONCERNENTE: DISPOSZIONI URGENTI DI ADEGUAMENTOALL'ARTICOLO 2 DEL DECRETO LEGGE 1O OTTOBRE 2O]2, N. ]74, CONVERTITO, CONMODIFICAZIONI, DALLA LEGGE 7 DICEMBRE 2O]2, N, 213, RELATIVO ALLA RIDUZIONEDEI COSTI DELLA POLITICA, NONCHÉ MISURE IN MATERIA DI RAZIONALIZZAZIONE,CONTROLLI E TRASPARENZA DELL'ORGANIZZAZIONE DEGLI UFFICI E DEI SERVIZIDELLA REGIONE.

OGGETTO: Consorzi per lo sviluppo industriale, disciplinati dalla legge regionale 29 maggio

1997 n.13 (Consorzi per le aree ed i nuclei di sviluppo industriale).

1. Premesse

La legge regionale 28 giugno 2013, n. 4, all'articolo 22, ha previsto che la Giunta regionale, sulla

base di una dettagliata ricognuione degli enti, delle aziende, delle agenzie e degli organismi di

competenza regionale, comunque denominati e di qualsiasi natura, intervenga, con una o più

proposte di legge, a razionalizzame l'assetto ai fini del contenimento della spesa pubblica e della

semplificazione e innovazione amministrativa.

In una situazione di perdurante restrizione di finanza pubblica nazionale e regionale, si intende

ampliare il suddetto intervento di riordinol, attraverso la riduzione degli enti e delle aziende

regionali aventi finalità omologhe o complementari, prevedendo anche la riduzione del numero

complessivo dei componenti degli organi di indirizzo, amministrazione, controllo e vigilanza dei

medesimi.

I ^. .' Si riportano di seguito gli interventi normativi attuati:Riordino Agenzia regionale per gli investimenti e lo sviluppo del Lazio - Sviluppo Lazio S.p.A. (L.R. 13

dicembre 2013,n. l0 - Disposizioni in materia di riordino delle società regionali operanti nel settore dello sviluppoeconomico e imprenditoriale);Revisori dei conti unici degli enti pubblici dipendenti dalla Regione (art. l, L.R. 14 luglio 2014, n. 7 - Misurefrnalizzate al miglioramento della funzionalità della Regione: disposizioni di razionalizzazione e di semplificazionedell'ordinamento regionale nonché interventi per lo sviluppo e la competitività dei territori e a sostegno dellefamiglie);Soppressione dell'Agenzia regionale per i beni confiscati alle organizzazioni criminali nel Lazio - ABECOL.Raziotalizzazione delle funzioni (L.R. 14 luglio 20 14, n. 7 , art.2, commi da 34 a 37);Riordino società dei trasporti (in itinere, vedasi DGR n. 596 del 16 settembre 2014 - Proposta di legge regionaleconcernente: "Disposizioni in materia di riordino di enti dipendenti e società regionali operanti nel settore dellamobilità e dei trasporti").

7

Page 22: Relazioni di Giunta riguardianti: Ater, Consorzi Bonifica, Enti Parco, Consorzi sviluppo industriale

A tale scopo, al fine di superare la frammentazione delle competenze, garantire l'omogeneitàr e

l'uniformità nell'esercizio delle funzioni, nonché favorire azioni organiche volte alla promozione

delf industrializzazione e dell'insediamento delle attività produttive nelle aree comprese nel

territorio di competenza, si ritiene necessario un riordino del settore con una riduzione del numero

dei consorzi esistenti.

2. Situazione attuale

I consorzi per 1o sviluppo industriale attualmente operanti nella region e Lazio sono i seguenti:

l. Consorzio per lo sviluppo industriale della Provincia di Rieti;

Z. Consorzio per lo Sviluppo lndustriale di Roma e Latina;

3. Consorzio per lo sviluppo industriale del Sud Pontino;

4. Consorzio per lo Sviluppo lndustriale del Lazio Meridionale (COSILAM);

5. Consorzio per l'Area di Sviluppo Industriale della Provincia di Frosinone;

Sono organi del consorzio:

a) 1'assemblea generale del consorzio, i cui mernbri sono designati dagli enti partecipanti;

b) il consiglio di amministrazione (composto da un minino di cinque ad un massimo di sette

componenti, incluso il Presidente);

c) il collegio sindacale (composto da tre componenti)

Con deliberazione n. 601 del 16 settembre 2Ol4la Giunta regionale ha deliberato di procedere al

commissariamento del Consorzio per lo Sviluppo industriale Roma-Latina, nelle more della riforrna

statutaria del consorzio e della successiva nomina dei nuovi organi statutari.

Con decreto del presidente della regione del 19 settembre 2Ol4 è stato nominato il Collegio di

gestione commissariale del Consorzio per lo Sviluppo Industriale di Roma e Latina, composto da

tre dirigenti della Regione, con incarico a titolo gratuito sino alla nomina dei nuovi organi.

Ai consorzi possono partecipare i comuni, le province, le comunità montane, le camere di

commercio, industria, artigianato e agricoltura, gli istituti di credito, le università, le associazioni,

gli enti ed istituti pubblici o economici, i consorzi di imprese e le organizzazioni delle categorie

produttive operanti nel territorio provinciale o interprovinciale.

I consorzi sono enti pubblici economici, hanno piena autonornia amministrativa, organizzativa ed

economico -fnanziariae sono disciplinati dallo statuto e dai regolamenti consortili-

Page 23: Relazioni di Giunta riguardianti: Ater, Consorzi Bonifica, Enti Parco, Consorzi sviluppo industriale

I consorzi promuovono, nell'ambito delle aree degli agglomerati industriali, le condizioni necessarie

per la creazione e lo sviluppo di attività produttive e, a tali fini, prowedono:

a) alla redazione, in conformità alle indicazioni del piano regionale di sviluppo, dei piani regolatori

delle aree e dei nuclei di sviluppo industriale;

b) ad assegnare le aree nei propri piani regolatori territoriali ad imprese che esercitano attività

produttive industriali, artigianali e di commercio all'ingrosso;

c) a gestire le aree produttive individuate dagli strumenti urbanistici;

d) ad acquisire le aree ed attrezzarle con le opere diurbanizzazione necessarie;

e) a gestire, nelle forme previste dalle leggi vigenti, i servizi consortili ponendone il pagamento a

carico dei beneficiari;

f1 a curare la promozione dei patti territoriali;

g) a realizzare e gestire direttamente o mediante la costituzione di società miste, anche con la

partecipazione degli enti locali interessati, attività strumentali all'insediamento di attività produttive,

ed in particolare:

l) realizzare e gestire infrastrutture per I'industria, porti, rustici industriali, centri intemodali,

anche attraverso I'acquisto di aree a ciò destinate;

2) organizzare servizi reali alle imprese ed in particolare iniziative per I'orientamento e la

formazione professionale dei lavoratori, dei quadri intermedi, dei giovani imprenditori;

3) rcalizzare e gestire attività di servizio quali la gestione di centrali di cogenerazione per

produzione di energia e teleriscaldamento, impianti di selezione e cernita dei rifiuti civili ed

industriali prodotti negli agglomerati, impianti per il recupero di materiali riutilizzablli e per

lo smaltimento di rifiuti speciali, piattaforme polifunzionali per l'inertizzazione o per la

termodistruzione,laboratori attrezzati per il controllo della qualità dei prodotti e per I'analisi

di acque, aria, rifiuti, rumore.

I consorzi svolgono le proprie funzioni istituzionali sulla base di programmi triennali di attività e di

organizzazione, che si conformano agli indirizzi definiti dalla Regione nei propri piani generali e

settoriali di sviluppo economico e che sono elaborati sulla base di criteri che tengano conto della

sussistenza di processi di ristrutturazione e di conversione industriale già in stato di avanzamento e

della presenza di gravi fenomeni di degrado ambientale, economico e sociale.

Page 24: Relazioni di Giunta riguardianti: Ater, Consorzi Bonifica, Enti Parco, Consorzi sviluppo industriale

3. Lo scenario futuro

Si ritiene opportuna una proposta di legge di riforma, le cui finalità. vadano a definire un impianto

semplificato sul territorio laziale, consentendo di raggiungere gli obiettivi sanciti da principi di

semplificazione organizzativa e di riduzione della spesa di cui all'articolo 22 della L.R. 28 giugno

2013, n. 4, nonché di soddisfare pienamente le misure in materia di razionalizzazione, controlli e

trasparenza dell'organizzazione dei servizi della Regione. Tale riordino trova rispondenza nei

principi suesposti in quanto va a ridurre i centri decisionali con conseguente omogeneizzazione

degli atti, dei procedimenti e delle attività istituzionali.

La riorganizzazione, inoltre, è mirata ad una migliore promozione dell'insediamento delle attività

produttive sul territorio regionale, consentendo una riduzione della spesa pubblica, un

miglioramento delle politiche industriali, una più effrcace gestione integrata delle aree produttive di

interesse regionale.

La proposta di legge ipotizzata disciplinerà i consorzi di sviluppo industriale, quali enti pubblici

economici costituiti per la promozione dell'industrializzazione e delf insediamento di attività

produttive nelle aree comprese nel territorio di riferimento, aventi piena autonomia amministrativa,

or ganizzativa ed econornico- fi nanziaria.

In base alla nuova legge, sul territorio regionale potrà essere costituito un solo consorzio per

provincia o, in altemativa, un solo consorzio interprovinciale. In caso di presenza di più consorzi sul

medesimo territorio provinciale, l'amministrazione regionale entro novanta giorni dalla data di

entrata in vigore della presente legge, con apposito decreto, ne disporrà la fusione stabilendone le

relative modalità e garantendo la rappresentanza dell'area su cui ricade il consorzio medesimo, così

da lasciare inalterati i servizi alle imprese.

Il nuovo ente presenterà seguenti organi statutari:

a) l'assemblea generale del consorzio,i cui componenti sono designati dagli enti partecipanti;

b) il consiglio di amministrazione (la cui composizione potrebbe variare da un minimo di tre ad un

massimo di cinque componenti);

c) il collegio sindacale (composto da tre componenti)

Si ipotizza che a seguito del riordino disciplinato dalla nuova legge saranno individuati tre consorzi

in luogo dei cinque attualmente esistenti.

4. Risparmi stimati

Allo stato attuale, i risparmi quantificabili sono quelli afferenti agli organi di amministrazione e

controllo dei consorzi industriali.

Page 25: Relazioni di Giunta riguardianti: Ater, Consorzi Bonifica, Enti Parco, Consorzi sviluppo industriale

A1 riguardo, sulla scorta dei documenti contabili a disposizione (bilanci di previsione e bilanci

d'esercizio), una stima dei costi sostenuti dai consorzi industriali per le indennità complessive

spettanti ai suddetti organi istituzionali, fa emergere che i suddetti consorzi erogano

complessivamente circa 8 3 0. 000,00 euro annui.

Pertanto, si ritiene verosimile affermare che la previsione di tre soggetti, in sostituzione dei cinque

attualmente esistenti, può. comportare un risparrnio di spesa sicuramente non inferiore ad euro

500.000,00 annui, derivante dalla soppressione di 30/36 posti di componente degli organi

istituzionali, se si considera che attualmente i consigli di amministrazione effettivi sono composti da

7 componenti, mentre in futuro potranno essere composti da un minimo di 3 ad un massimo di 5

componenti.

A ciò, possono aggiungersi ulteriori risparmi annui derivanti dalle riduzioni dei costi doruti

dall'ottenimento di economie di scala a seguito dell'accentramento in un unico soggetto di

determinate funzioni.

Si riporta, infine, una tabella sinottica riepilogativa'

5. Conclusioni

Gli indirizzi regionali in materia di insediamento e sviluppo dell'industria e delle attività produttive

in genere devono essere recepiti secondo una logica unitaria e integrata e veicolati in interventi volti

alla valori zzaz\ore del territorio in relazione agli obiettivi regionali di sviluppo economico,

massimizzando la capacità di interagire con gli altri soggetti istituzionali presenti e individuando

azioni e progetti comuni darealtzzate su aree omogenee.

L,obiettivo prevalente è quello di valutare in modo unitario f impatto e i risultati delle iniziative per

la salvaguardia del settore e garantire, tempo per tempo, una efficiente allocazione di tutte le risorse

5

Ex ante Ex po§tRiduzione

componenti

No consorzi industriali esistenti 5 3 #tri,Wwi.ffil,

No componenti dei consigli di amministrazione 35

(attualmente

risultano 34

componenti)

9ll5 -261-20

No componenti dei collegi sindacali 15

Effettivi

10

Supplenti

9

Effettivi

6

Supplenti

-6

-4

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Page 26: Relazioni di Giunta riguardianti: Ater, Consorzi Bonifica, Enti Parco, Consorzi sviluppo industriale

finanziarie disponibili, assicurando una gestione integrata che crei sinergie con gli operatori e gli

altri enti locali.

per le ragioni su esposte si ritiene opportuno procedere ad una riordino detla disciplina regionale

che riguarda i Consorzi di Sviluppo Industriale, sernplificando il sistema ed eliminando inutili

sovrapposizioni. La riforma descritta nei paragrafi precedenti consentirà di semplificare il settore e

di ridurre il nurnero di soggetti esistenti, assicurando una riduzione dei costi complessivi.

Tale riordino trova piena rispondenza nei principi ispiratori della legge regionale 28 giugno 2013, n'

4, comportando quindi la riduzione dei centri decisionali e la semplificazione delle attività

istituzionali.

L'Assessore al Bilancio, Demanio e Patrimonio

L'Assessore allo sviluppo economico e Attività produttive

I

Alessandra Sartore