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Sezione di Studio Gestione Risorse in Radiologia 1 COVID-19 -FASE 2- RIPARTIAMO INSIEME ISTRUZIONI PER L’USO A cura di Bruno Accarino, Paolo Sartori, Vittorio Miele, Roberto Grassi PARTE PRIMA INTRODUZIONE, SCOPO e DESTINATARI Lo scenario epidemiologico determinato dalla pandemia da SARS CoV-2, (di seguito COVID- 19) ha reso necessario un imponente trasformazione dei processi di erogazione delle prestazioni sanitarie da parte delle strutture pubbliche e private, accreditate e non, sia nel caso di ricovero ordinario che nell’attività ambulatoriale. Questo scenario nasce con la delibera del CDM 31.01.2020 (GU 26 del 01.02.2020) (1), con cui veniva dichiarato “Lo stato di emergenza in conseguenza del rischio sanitario conseguente all’insorgenza di patologie derivati da agenti virali” almeno fino al prossimo 31 luglio 2020, seguito poi dal DL 23 febbraio 2020 n. 6. (GU 45 del 23.02.2020) (2) “Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.”, dall’Ordinanza MinSalute del 25/02/2020 (3)Richiamo in ordine a indicazioni fornite con la circolare del 22 febbraio 2020.” e dal DPCM 25 febbraio 2020 (4) (GU 47 del 25.02.2020) “Ulteriori disposizioni attuative del decreto- legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19”: questi sono stati recepiti dalle diverse Regioni del Paese che con propri atti hanno progressivamente interrotto le attività ordinarie, comprese quelle di ricovero. Con il DPCM 26 aprile (5) (GU 108 del 27-04-2020), Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale” viene dato inizio a quella che è stata definita la Fase 2”, in base al mutato scenario epidemiologico con la necessità di riavviare a partire dal 4 maggio 2020 le attività sospese con gli atti precedenti, si rende necessario la predisposizione di linee di indirizzo atte a contenere il rischio di ripresa dei focolai epidemici da Covid-19, mediante misure di prevenzione e protezione di tutti i soggetti che afferiscono alle strutture sanitarie, sia per motivi di salute che di lavoro. Per questo motivo, ferme restando le disposizioni previste dal DPCM 11 marzo 2020 (6) (GU Serie Generale n.64 del 11-03-2020) “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza

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Sezione di Studio Gestione Risorse in Radiologia

1

COVID-19 -FASE 2-

RIPARTIAMO INSIEME

ISTRUZIONI PER L’USO A cura di

Bruno Accarino, Paolo Sartori, Vittorio Miele, Roberto Grassi

PARTE PRIMA

INTRODUZIONE, SCOPO e DESTINATARI

Lo scenario epidemiologico determinato dalla pandemia da SARS CoV-2, (di seguito COVID-19) ha reso necessario un imponente trasformazione dei processi di erogazione delle prestazioni sanitarie da parte delle strutture pubbliche e private, accreditate e non, sia nel caso di ricovero ordinario che nell’attività ambulatoriale.

Questo scenario nasce con la delibera del CDM 31.01.2020 (GU 26 del 01.02.2020) (1), con cui veniva dichiarato “Lo stato di emergenza in conseguenza del rischio sanitario conseguente all’insorgenza di patologie derivati da agenti virali” almeno fino al prossimo 31 luglio 2020, seguito poi dal DL 23 febbraio 2020 n. 6. (GU 45 del 23.02.2020) (2) “Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.”, dall’Ordinanza MinSalute del 25/02/2020 (3)“Richiamo in ordine a indicazioni fornite con la circolare del 22 febbraio 2020.” e dal DPCM 25 febbraio 2020 (4) (GU 47 del 25.02.2020) “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19”: questi sono stati recepiti dalle diverse Regioni del Paese che con propri atti hanno progressivamente interrotto le attività ordinarie, comprese quelle di ricovero.

Con il DPCM 26 aprile (5) (GU 108 del 27-04-2020), “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale” viene dato inizio a quella che è stata definita la “Fase 2”, in base al mutato scenario epidemiologico con la necessità di riavviare a partire dal 4 maggio 2020 le attività sospese con gli atti precedenti, si rende necessario la predisposizione di linee di indirizzo atte a contenere il rischio di ripresa dei focolai epidemici da Covid-19, mediante misure di prevenzione e protezione di tutti i soggetti che afferiscono alle strutture sanitarie, sia per motivi di salute che di lavoro.

Per questo motivo, ferme restando le disposizioni previste dal DPCM 11 marzo 2020 (6) (GU Serie Generale n.64 del 11-03-2020) “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza

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epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale”, integrate dal “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro sottoscritto tra Governo e Parti Sociali” del 24 aprile 2020 (7) e dalla circolare MinSalute 0014915 del 29/04/2020 (8) “Indicazioni operative relative alle attività del medico competente nel contesto delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus SARS-CoV-2 negli ambienti di lavoro e nella collettività”, appare necessario la definizione di misure adeguate ed omogenee in tutte le strutture sanitarie che erogano prestazioni di Diagnostica per Immagini tali da orientare i comportamenti di tutti i soggetti interessati nel processo di erogazione delle prestazioni, utenti, operatoti sanitari, fornitori.

Tali misure comprendono anche una adeguata formazione di tutto il personale coinvolto cui potrà essere offerta anche la partecipazione alle numerose FAD rese disponibili da diversi organismi istituzionali, come la Società Italiana di Radiologia Medica ed Interventistica –SIRM- (14, 25, 26, 27, 28, 36, 45, 46)

Questo documento rappresenta una prima versione utile a gestire sia la ripresa delle attività di Diagnostica per Immagini nell’attuale scenario epidemiologico e fornire linee di indirizzo utili anche a quelle attività mai interrotte.

Destinatari del documento -COVID-19 -FASE 2-RIPARTIAMO INSIEME- ISTRUZIONI PER L’USO- sono sia le strutture di ricovero che ambulatoriali pubbliche e private, accreditate e non accreditate, che erogano prestazioni di Diagnostica per Immagini fornendo opportune linee di indirizzo operative a:

• utenti/assistiti che vi afferiscono • personale sanitario, tecnico ed ammnistrativo • personale di ditte esterne che afferiscono alla struttura per servizio (addetti alle pulizie,

dipendenti di cooperative di servizio, addetti controllo estintori o altro) • operatori nei servizi di utilità interni ed esterni alla struttura • fornitori • altre figure coinvolte (accompagnatori, volontari)

Scopo del documento -COVID-19 -FASE 2-RIPARTIAMO INSIEME- ISTRUZIONI PER L’USO- è quello di fornire linee di indirizzo atte a:

• contenere il rischio di trasmissione del virus, al fine di limitare la morbosità e la mortalità conseguenti al rischio di ripresa di focali epidemici;

• minimizzare il rischio di contagio sia per gli utenti/assistiti, che per operatori tutti delle strutture che erogano prestazioni di Diagnostica per Immagini

L’obbiettivo specifico del documento -COVID-19 -FASE 2-RIPARTIAMO INSIEME- ISTRUZIONI PER L’USO- è quello di indicare linee di indirizzo da applicare nelle diverse articolazioni delle strutture sanitarie e studi professionali: ingressi, sale di attesa, sale di diagnostica, spazi comuni, etc.

Poiché le manifestazioni dell’infezione da Covid-19 è talvolta subdola, in quanto comprende un’ ampia gamma di sintomi e segni che vanno dalla completa assenza di sintomi, alla presenza di sintomi lievi, fino alla presenza di evidenti sintomi, che tuttavia non sono tipici solo di questa

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malattia, è particolarmente importante identificare ed intercettare quei soggetti che possono potenzialmente veicolare l’infezione per evitare che possano entrare in contatto con coloro che possono contrarla come gli operatori della sanità.

Nella redazione sono stati utilizzati documenti e contributi provenienti dall’esperienza maturata sul campo da strutture Italiane e straniere o provenienti da strutture istituzionali (ministeri, ISS, WHO) ed altre Società Scientifiche (9,10, 12, 16, 17, 20, 28, 29, 51, 52,53, 54,55,56,57,58).

Va considerato che il “Documento tecnico sulla possibile rimodulazione delle misure di contenimento del contagio da SARS-CoV-2 nei luoghi di lavoro e strategie di prevenzione” Aprile 2020 (9) dell’INAIL, classifica le attività sanitarie per esposizione di livello 4 = probabilità alta, e per classe di aggregazione sociale di livello 3, con classe di rischio alta

Definizione di caso di COVID-19 per la segnalazione (10)

La definizione di caso si basa sulle attuali evidenze scientifiche e potrà essere rivista in base all’evoluzione della situazione epidemiologica e delle ulteriori conoscenze scientifiche che si renderanno disponibili.

Caso sospetto

Persona con infezione respiratoria acuta (insorgenza improvvisa di almeno uno dei seguenti sintomi: febbre, tosse, dispnea) che ha richiesto o meno il ricovero in ospedale E che nei 14 giorni precedenti l’insorgenza della sintomatologia, ha soddisfatto almeno una delle seguenti condizioni:

• storia di viaggi o residenza in Cina • OPPURE contatto stretto con un caso probabile confermato di infezione da SARS-CoV-2 • OPPURE ha lavorato o ha frequentato una struttura sanitaria dove sono stati ricoverati

pazienti con infezione da SARS-CoV-2.

Caso probabile

• Un caso sospetto il cui risultato del test per SARS-CoV-2 è dubbio o inconcludente utilizzando protocolli specifici di Real Time PCR per SARS-CoV-2 presso i Laboratori di Riferimento Regionali individuati o è positivo utilizzando un test pan-coronavirus.

Caso confermato

• Un caso con una conferma di laboratorio effettuata presso il laboratorio di riferimento dell’Istituto Superiore di Sanità per infezione da SARS-CoV-2, indipendentemente dai segni e dai sintomi clinici.

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Definizione di "Contatto stretto"

• Operatore sanitario o altra persona impiegata nell’assistenza di un caso sospetto o confermato di COVID-19, o personale di laboratorio addetto al trattamento di campioni di SARS-CoV-2.

• Essere stato a stretto contatto (faccia a faccia o nello stesso ambiente chiuso con un caso sospetto o confermato di COVID-19.

• Vivere nella stessa casa di un caso sospetto o confermato di COVID-19. • Aver viaggiato in aereo nella stessa fila o nelle due file antecedenti o successive di un

caso sospetto o confermato di COVID-19, compagni di viaggio o persone addette all’assistenza, e membri dell’equipaggio addetti alla sezione dell’aereo dove il caso indice era seduto (qualora il caso indice abbia una sintomatologia grave od abbia effettuato spostamenti all’interno dell’aereo indicando una maggiore esposizione dei passeggeri, considerare come contatti stretti tutti i passeggeri seduti nella stessa sezione dell’aereo o in tutto l’aereo).

Il collegamento epidemiologico può essere avvenuto entro un periodo di 14 giorni prima o dopo la manifestazione della malattia nel caso in esame.

PARTE PRIMA

PROBLEMATICHE GENERALI COMUNI

STRUTTURE AMBULATORIALI

ORGANIZZAZIONE DEGLI SPAZI

Tutti gli ambienti devono essere dotati di adeguata aereazione; nel caso di impianti di climatizzazione questi devono essere predisposti con ricambi di aria di almeno 6 volumi/ora; la manutenzione, compresa la pulizia/sostituzione periodica dei filtri, deve essere documentata come da disposizioni vigenti (11) (Dlgs 9 aprile 2008 n° 81e smi –testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro; norma UNI-EN 10339/95): le sale di diagnostica devono essere preferibilmente dotate di luce diretta e di aperture che consentano di arieggiare gli ambienti.

E’ possibile fare uso di ozonizzatori da utilizzare in assenza di persone (operatori sanitari e pazienti) nei periodi di pausa lavorativa e per periodi non superiori ai 30 minuti e far arieggiare successivamente i locali prima di farvi accedere sanitari e pazienti: tuttavia non ci sono attualmente evidenze che l’ozono svolga una funzione sterilizzante nei confronti del nuovo coronavirus e che conseguentemente metta al riparo dal contrarre l’infezione.

ACCESSO ALLE STRUTTURE AMBULATORIALI Al fine di evitare assembramenti e prevenire possibilità di contagio è preferibile dilatare gli

orari di apertura delle strutture anziché concentrare gli accessi

Operatori

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Le regole per l’accesso ai luoghi di lavoro degli operatori è regolamentato “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro” sottoscritto il 24 aprile 2020 tra Governo Italiano e Parti Sociali (7).

• Rispettare la distanza interpersonale di almeno 1 metro • Mettere a disposizione idonei mezzi e detergenti per le mani • Fornire adeguati dispositivi di protezione individuale (DPI) secondo il Rapporto ISS COVID-19

n° 2/2020 rev. Ed 28 marzo 2020 (12) e smi • Consentire l’ingresso negli spogliatoi ad un solo operatore per volta • Posizionare appositi schermi protettivi “parafiato” laddove sprovvisti • Attuare costanti procedure di pulizia (standard) e di igienizzazione-sanificazione con

frequenza plurigiornaliera per le superfici di maggiore utilizzo maniglie, scrivanie, monitor, pc, tastiere e mouse, telefoni, lettini bagni, attrezzature di lavoro con prodotti idonei disinfettanti contenenti alcol -etanolo- al 75% o a base di cloro all’1% -candeggina- o comunque comuni disinfettanti di uso ospedaliero, quali ipoclorito di sodio (0.1% - 0.5%), etanolo (62-71%) o perossido di idrogeno (0.5%), per un tempo di contatto adeguato.

• Attuare costanti procedure di pulizia (standard) e di igienizzazione-sanificazione con frequenza plurigiornaliera per le singole attrezzature mediche come appresso specificato

• Effettuare il triage all’ingresso per personale sanitario, e persone “esterne” afferenti per qualsiasi motivazione (manutentori, pulizie ect) (58)

• Effettuare il controllo con termometro ad infrarossi a tutti i personale sanitario, e persone “esterne” afferenti per qualsiasi motivazione (manutentori, pulizie ect) in ingresso ed eventualmente saturazione di ossigeno mediante un pulsossimetro/ossimetro da dito.

• In particolare, se la temperatura dovesse risultare superiore ai 37,5°C, occorrerà che l’interessato venga momentaneamente isolato e fornito di una mascherina protettiva chirurgica (o equivalente), rispettando le distanze di sicurezza, non recandosi al Pronto Soccorso, ma contattando nel più breve tempo possibile il proprio medico curante e seguendo quindi le sue indicazioni*

• L’accesso alla struttura sarà inibito a chiunque abbia una diagnosi sospetta o confermata di COVID-19, e a chi presenti febbre, tosse secca e sintomi simil-influenzali (temperatura corporea superiore a 37,5° C, stanchezza, raffreddore, mal di gola, congiuntiviti, anosmia, augesia etc ...)

• Dopo la misurazione della temperatura ed eventualmente della saturazione di ossigeno, ogni addetto procederà alla messa del camice e dei DPI forniti.

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Utenti/Pazienti

Le strutture ambulatoriali che insistono in presidi di ricovero (Ospedali, Case di Cura) dovranno avere accessi e percorsi separati per la degenza e per gli ambulatori; gli orari di lavoro andranno accuratamente differenziati tra le due diverse funzioni, ricoveri ordinari e accessi ambulatoriali, per non sovrapporre le funzioni ed evitare commistioni e possibilità di incroci tra gli utenti (13)

• Si premette che i pazienti covid-positivi non potranno accedere alle prestazioni ambulatoriali, in accordo con le attuali disposizioni vigenti in materia di prevenzione della diffusione del contagio, in quanto necessitano di specifico percorso dedicato.

• Ai fini della rimodulazione delle agende si dovrà tenere necessariamente conto dei tempi necessari per effettuare

o il triage propedeutico cui tutti i pazienti che dovranno essere sottoposti prima di accedere all’ esame richiesto (58);

o procedure di pulizia/igienizzazione necessari ambienti ed attrezzature tra un paziente e l’altro.

Tali tempi, da concordare con l’Amministrazione su indicazione del Responsabile del Servizio Protezione e Prevenzione, non influenzano quelli necessari all’esecuzione delle prestazioni richieste, andranno obbligatoriamente aggiunti a quelli necessari per l’esecuzione degli esami e già indicati per ogni singola prestazione nel documento SIRM “Appropriatezza prestazionale quali-quantitativa in Diagnostica per Immagini (REM)” (14), a cui si rimanda per eventuali chiarimenti

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• Esporre nelle sale d’attesa e presso i desk di accettazione/segreteria la cartellonistica informativa del Ministero della Salute e quella relativa alle misure di sicurezza adottate nella struttura (vedi allegati 56 57)

• Predisporre le sedute delle sale d’attesa tali da consentire il distanziamento fisico/interpersonale ad almeno 1 metro di distanza l’uno dall’altro

• Regolazione oraria degli ingressi per impedire l’affollamento degli spazi e delle sale d’attesa • Divieto di permanenza nelle sale d’attesa degli accompagnatori dei pazienti, fatte salve

specifiche indicazioni a favore dei minori, dei disabili e non autosufficienti • Eliminare eventuali giornali, brochure, suppellettili e giochi nelle sale d’attesa • All’entrata, nelle sale d’attesa e presso i desk accettazione/segreteria mettere a disposizione

l’igienizzante per le mani • All’entrata mettere a disposizione mascherine monouso chirurgiche per quei clienti

sprovvisti delle proprie • Organizzare il desk accettazione/segreteria in modo tale che il paziente rispetti la distanza

almeno di metri 1 ed utilizzare il pannello “parafiato” nei desk sprovvisti • Predisporre adeguata segnaletica orizzontale/verticale per individuare i percorsi di

entrata/uscita, distanza da rispettare nelle varie postazioni • attuare costanti procedure di pulizia (standard) e di igienizzazione (con prodotti disinfettanti

contenenti alcol -etanolo- al 75% o a base di cloro all’1% -candeggina- e con frequenza quotidiana per le superfici di maggiore utilizzo maniglie, scrivanie, monitor, pc, tastiere e mouse, telefoni, cellulari, sala d’attesa, desk, lettini, bagni, attrezzature di lavoro etc..) disinfettanti contenenti alcol -etanolo- al 75% o a base di cloro all’1% -candeggina- o comunque comuni disinfettanti di uso ospedaliero, quali ipoclorito di sodio (0.1% - 0.5%), etanolo (62-71%) o perossido di idrogeno (0.5%), per un tempo di contatto adeguato.

• Effettuare il triage telefonico prima della presa dell’appuntamento (58) e ripeterlo durante il contatto per la conferma di ogni appuntamento; informarsi se nelle ultime 2 settimane pazienti e accompagnatori abbiano manifestato sintomi riconducibili al Covid-19 o abbiano avuto contatti con persone in questa condizione

• Effettuare il triage all’ingresso per tutti i Pazienti e per tutte le Persone esterne afferenti alla struttura per qualsiasi motivo, quindi anche alle aree di Imaging Diagnostico, con firma di modulo autocertificativo che attesti assenza di sintomatologia, con una linea privilegiata per disabili e Pazienti “fragili” (58)

• Attuare costanti procedure di pulizia (standard) e di igienizzazione-sanificazione con frequenza plurigiornaliera per le singole attrezzature mediche come appresso specificato

• Effettuare il controllo con termometro ad infrarossi ed eventualmente della saturazione di ossigeno mediante un pulsossimetro/ossimetro da dito, che andrà disinfettato ad ogni misurazione con apposito materiale.

• In particolare, se la temperatura dovesse risultare superiore ai 37,5°C, occorrerà che l’interessato venga momentaneamente isolato e fornito di una mascherina protettiva chirurgica (o equivalente), rispettando le distanze di sicurezza, contattando nel più breve tempo possibile il proprio medico curante e seguendo quindi le sue indicazioni

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• L’accesso alla struttura sarà inibito a chiunque abbia una diagnosi sospetta o confermata di COVID-19, e a chi presenti febbre, tosse secca e sintomi simil-influenzali (temperatura corporea superiore a 37,5° C, stanchezza, raffreddore, mal di gola, congiuntiviti, anosmia, augesia etc ...)

• Obbligo di ingresso con mascherina chirurgica e guanti per accedere alla struttura come da Disposizioni Nazionali e Locali

• Divieto di ingresso per gli accompagnatori dei Pazienti/Utenti, fatte salve specifiche indicazioni a favore dei Pazienti/Utenti fragili

• Dopo aver completato il triage come sopra indicato il paziente verrà ammesso alle prestazioni richieste.

• E’ necessario far sostare in minor numero possibile di persone in sala d’attesa (considerandone la dimensione) indipendentemente dal distanziamento di 1mt ed evitare ogni tipo di assembramento; far uscire dalla struttura gli accompagnatori non indispensabili

o Prevedere laddove possibile un box di accettazione esclusivo per i Pazienti/Utenti che necessitano di esami radiografici e/o TAC del torace

o Prevedere laddove possibile una sala di attesa esclusiva per i Pazienti/Utenti che necessitano di esami radiografici e/o TAC del torace

• Accesso alla struttura consentito ai Pazienti afferenti alle sale non prima di 15’ precedenti la/le prestazione/i rese ad un singolo paziente

• Richiesta ai Pazienti in appuntamento di presentarsi alla struttura non prima di 15’ dall’orario concordato per evitare assembramenti all’esterno

o Rispettare e far rispettare con precisione gli orari degli appuntamenti, che dovranno prevedere non meno di 10 min. di tempo tra la fine delle prestazioni rese ad un singolo paziente e l’inizio del successivo

• Emissione di Procedura Operativa per il Personale Sanitario* in caso di contatto con Pazienti potenzialmente infetti nelle Sale Diagnostiche

Misure igieniche e di sanificazione degli ambienti

Nell’attuale situazione di emergenza pandemica da SARS-CoV-2, ciascun individuo è chiamato ad applicare le misure di prevenzione raccomandate al fine di limitare la diffusione dell’infezione. Tali misure, già descritte nei documenti prodotti dal Ministero della Salute e dall’ISS, si concretizzano nei comportamenti da seguire per l’intera popolazione.

Pertanto, in più punti dell’azienda devono essere affissi poster/locandine/brochure che pubblicizzano le suddette misure ed in particolare l’azienda metterà a disposizione idonei mezzi detergenti per una raccomandata frequente pulizia delle mani.

Sarebbe opportuno, soprattutto nelle aree geografiche a maggiore endemia o nelle aziende in cui si sono registrati casi sospetti di COVID-19, prevedere, alla riapertura, una sanificazione degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni. In ogni caso va garantita la pulizia giornaliera dei locali, degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni nonché la sanificazione periodica (9, 16).

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Le pulizie quotidiane* degli ambienti/aree*, devono riguardare le superfici toccate più di frequente (es. porte, maniglie delle porte, finestre, tavoli, interruttori della luce, servizi igienici, rubinetti, lavandini, scrivanie, sedie, telefoni cellulari, tastiera, telecomandi e stampanti).

Utilizzare panni, diversi per ciascun tipo di oggetto/superficie, in microfibra inumiditi con acqua e sapone oppure con una soluzione di alcool etilico con una percentuale minima del 70% v/v e successivamente con una soluzione di ipoclorito di sodio diluita allo 0,5% di cloro attivo per i servizi igienici e le altre superfici (es. come la candeggina che in commercio si trova al 5% o al 10% di contenuto di cloro), e allo 0,1% di cloro attivo per tutti le altre superfici, tenendo in considerazione il tipo di materiale, l’uso e l’ambiente o altri detergenti professionali equivalenti come campo d’azione (sanificazione: detergenza e disinfezione), facendo attenzione al corretto utilizzo per ogni superficie da pulire

I detergenti a base di cloro non sono utilizzabili su tutti i materiali; di seguito i materiali compatibili con il loro uso: polivinilcloruro (PVC), polietilene (PE), polipropilene (PP), poliacetale, poliossimetilene (POM), Buna-Gomma di nitrile, poliestere bisfenolico, fibra di vetro, politetrafluoroetilene (teflon®), silicone (SI), Acrilonitrile Butadiene Stirene (ABS), policarbonato (PC), polisulfone, acciaio inossidabile (o inox), titanio, mentre acciaio basso-legato, poliuretano, ferro e metalli in genere non sono compatibili. In tutti i casi:

• Eseguire le pulizie con guanti. • Evitare di creare schizzi e spruzzi durante la pulizia. • Quando i materiali o gli arredi non possono essere lavati, utilizzare per la pulizia elettrodomestici a

vapore. • Arieggiare le stanze/ambienti sia durante che dopo l’uso dei prodotti per la pulizia, soprattutto se si

utilizzano intensamente prodotti disinfettanti/detergenti che presentino sull’etichetta simboli di pericolo.

• Assicurarsi che tutti i prodotti di pulizia siano conservarti in un luogo sicuro. • Appare anche utile ricordare che è opportuno evitare o limitare l’utilizzo di bastoncini d’incenso, olii

essenziali, diffusori e profumatori di ambienti, in quanto emettono sostanze chimiche inquinanti (COV e materiale particellare PM10 e PM2,5). Infatti, nonostante la profumazione, aggiunge inutilmente sostanze inquinanti e degrada la qualità dell’aria indoor (17).

* 17 ________________________________________________________________________________ * Per pulizie quotidiane/sanificazione si intende: il complesso di procedimenti e operazioni atti a rendere salubre un determinato ambiente mediante le attività di pulizia, di detergenza e/o la successiva disinfezione. Riferimento UNI 10585: 1993. Pulizia/sanificazione e disinfezione possono essere svolte separatamente o essere condotte con un unico processo utilizzando prodotti che hanno duplice azione; è importante rimuovere lo sporco o i residui di sporco che possono contribuire a rendere inefficace l’intero processo. Decreto n. 254 del 7 luglio 1997 Regolamento di attuazione degli articoli 1 e 4 della legge 25 gennaio 1994, n. 82, per la disciplina delle attività di pulizia, di disinfezione, di disinfestazione, di derattizzazione e di sanificazione. GESTIONE DELLE SALE e DELLE PROCEDURE DIAGNOSTICHE AMBULATORIALI:

In base alle differenti tipologie di prestazioni di Diagnostica per Immagini, le disposizioni possono variare in rapporto alla maggiore o minore possibilità di contatto fra Operatore e Paziente. In linea generale sono:

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• Obbligo per l’Operatore di Indossare dispositivi di protezione individuale (DPI) secondo il Rapporto ISS COVID-19 n° 2/2020 rev. Ed 28 marzo 2020 (20) e smi oltre occhiali o visiera protettiva e di far mantenere al Paziente la mascherina monouso chirurgica di protezione

• Divieto di ingresso nelle sale ad accompagnatori o altre Persone, salvo specifiche indicazioni per Pazienti fragili

• Indicazione agli Operatori di mantenere, ove possibile, la distanza di almeno 1mt dal Paziente durante le fasi della prestazione diagnostica (accoglienza, raccolta dell’anamnesi, visione della documentazione clinica, etc.…)

• Obbligo per l’Operatore del lavaggio delle mani con acqua e sapone e/o di usare il gel igienizzante prima di iniziare a interagire con il Paziente e subito dopo la fine della prestazione

• Obbligo per l’Operatore di indossare i guanti monouso, eventualmente il camice monouso (sopra la divisa o il camice) e gli occhiali di protezione o visiera protettiva in base al tipo di prestazione o alla modalità diagnostica da effettuare in base alla Procedura Aziendale laddove esistente *

• Obbligo per l’Operatore provvedere allo smaltimento dei materiali monouso differenziandoli adeguatamente e ove previsto come rifiuti speciali in Alipack

• Indicazione di operare nelle diagnostiche RM, TAC, CT-PET con la presenza costante di Tecnico e/o di Infermiere Professionale

• postazioni di refertazione : pulizia delle maniglie, scrivanie, monitor, pc, tastiere e mouse, telefoni, cellulari, lettini, bagni, attrezzature di lavoro ed igienizzazione le superfici con prodotti disinfettanti mediante un panno.

Radiologia Tradizionale (10, 36)

Fermo restante quanto già sopra indicato, il TSRM provvederà a proteggere le parti dello stativo porta cassetta a contatto con il paziente con un rivestimento in materiale plastico, in modo stabile, che sarà smaltito in appositi contenitori, avendo cura di introdurre la cassetta nello stativo e verificare l’asse di centraggio prima dell’arrivo del paziente.

La stessa procedura andrà effettuata per tutte le superfici cui il/la paziente potrà venire a contatto in caso di DR (36)

All’arrivo del paziente:

• il TSRM, che indossa i DPI necessari o accoglie il paziente o verifica che sia dotato di mascherina e guanti e lo posiziona o procede all’elaborazione dell’erogazione delle radiazioni o terminata l’esposizione rientra, fa sedere il paziente, apre il cassetto e con un paio di

guanti puliti estrae la cassetta dallo stativo e provvede all’elaborazione in consolle. o provvede a sostituire il rivestimento in materiale plastico ed ad igienizzazione le

superfici le superfici con prodotti disinfettanti contenenti alcol -etanolo- al 75% o a

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base di cloro all’1% utilizzando un panno morbido o garza e guanti protettivi usa e getta per prevenire le infezioni

o sostituisce il lenzuolino di carta sul lettino portapaziente. o evitare l’uso di lance o pistole per idropulitrici dirette sulle apparecchiature

• Nel caso di esami MOC DXA si applica la medesima procedura compresa quella di igienizzazione

• Nel caso di esami di mammografia si applica la medesima procedura compresa quella di igienizzazione del piano sensibile in caso di DR.

• Nel caso di esami di ortopantomografia si applica la medesima procedura compresa quella di igienizzazione dei piani poggia-mento e poggia-fronte dell’apparecchio; si ricorda di sostituire sempre il morso monouso.

• Nel caso di esami cefalometrici si applica la medesima procedura compresa quella di igienizzazione alle olive del craniostato

Tomografia Computerizzata (10, 36)

Prima dell’esame TC

Il lettino della TC deve essere protetto con un rivestimento in materiale plastico a cui si potrà sovrapporre un lenzuolino di carta per il confort del paziente.

Far lavare al paziente le mani con frizione idroalcolica al suo arrivo in radiologia.

• il TSRM, che indossa i DPI necessari o accoglie il paziente o verifica che sia dotato di mascherina e guanti e lo posiziona o procede all’elaborazione del protocollo ed all’erogazione delle radiazioni o terminata l’esposizione rientra, fa sedere il paziente, provvede all’elaborazione in

consolle. o provvede a sostituire il lenzuolino di carta sul tavolo portapaziente. o a sostituire il rivestimento in materiale plastico ed ad igienizzare le superfici con

prodotti disinfettanti contenenti alcol -etanolo- al 75% o a base di cloro all’1% mediante un panno morbido o garza e guanti protettivi usa e getta per prevenire le infezioni

In caso di esami con mezzo di contrasto il personale infermieristico deve (36)

1. Togliere ogni monile e oggetto personale. 2. Praticare l’igiene delle mani con acqua e sapone o soluzione alcolica 3. Controllare l’integrità dei dispositivi; non utilizzare dispositivi non integri 4. Indossare sopra la divisa il camice monouso o la tuta 5. Indossare i guanti a coprire il polsino del camice/tuta 6. Indossare una mascherina chirurgica (o FFP2 qualora il paziente sia assistito da un punto di

vista ventilatorio*) 7. Indossare gli occhiali/visiera di protezione facciale con protezione laterale

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Procedura di svestizione dopo aver eseguito l’esame

• Evitare qualsiasi contatto tra i DPI potenzialmente contaminati e il viso, le mucose o la cute.

• I DPI monouso vanno smaltiti nell’apposito contenitore nell’area di svestizione. • Decontaminare i DPI riutilizzabili.

Rispettare la sequenza indicata

1. Rimuovere il camice monouso unitamente ai guanti e smaltirli nel contenitore 2. Procedere all’igiene delle mani con soluzioni alcolica e con acqua e sapone. 3. Rimuovere gli occhiali/ visiera facciale e posizionarli in un idoneo contenitore (ROT

piccolo). 4. Rimuovere la mascherina chirurgica/FFP2 maneggiandola dagli elastici posteriori e smaltirla

nel contenitore

Pulizia e disinfezione delle apparecchiature radiologiche (TC compresa) La contaminazione dell’apparecchiatura e della sala di diagnostica (TC compresa) è condizionata da diversi parametri quali il tipo di superficie, l’umidità, la temperatura, la quantità di liquido biologico e la concentrazione virale (21). La stabilità di altri coronavirus (SARS-CoV-1, MERS-CoV, TGEV, MHV) è già stata testata sperimentalmente su superfici diverse. I primi risultati dimostrerebbero che il virus persiste sulle superfici per un tempo compreso tra 2 ore e 6 giorni, a seconda della temperatura dell’ambiente. La presenza di ceppi vitali di coronavirus potrebbe essere rilevato fino a 5 giorni su acciaio inossidabile, vetro o ceramica, 2-6 i giorni su plastica, alcune ore su lattice ed alluminio (16, 21). Un altro studio condotto su particelle virali di SARS-CoV-1 e -2 del diametro esterno di 5 µm, alla temperatura di 21-23 °C e 40% di umidità relativa, documenta una persistenza di 72 ore su plastica, 48 ore su acciaio inossidabile e 24 ore sul cartone (22).

Tutte le TC non sono progettate per consentire la disinfezione o sterilizzazione dell'intero sistema.

Tuttavia, e possibile disinfettare le parti esterne Per pulire e disinfettare l’apparecchiatura TC e utile seguire le seguenti istruzioni.

• Non spegnere la scheda di distribuzione; se e necessario spegnere il pannello di distribuzione per l'ispezione, attendere almeno 1 ora. In caso contrario, la durata totale della vita del tubo a raggi X può essere ridotta.

• Possono essere disinfettate o Coperture Gantry o Superficie del lettino porta pazienti o Copertura del lettino porta pazienti o Accessori del lettino porta- paziente ((poggiatesta, reggi-braccia, coperture)

Oggetti necessari per la disinfezione

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• Panno morbido o garza per pulire il sistema. Evitare l’uso di lance o pistole per idropulitrici ad alta pressione rivolte verso il gantry.

• Guanti protettivi usa e getta per prevenire le infezioni

Procedure di pulizia e disinfezione

• Indossare una tenuta di protezione adatta alla realizzazione della disinfezione delle superfici (almeno camice, guanti) (23,24)

• Detergere-disinfettare le superfici con un prodotto detergente-disinfettante virucida da diluire (grandi superfici) o spray pronto all’uso (piccole superfici) al momento della disinfezione quotidiana;

• Inumidire un panno morbido o una garza con il disinfettante scelto diluito alla concentrazione specificata, e pulire le superfici su cui è applicabile.

• Rispettare i tempi di contatto per attendere i tempi di efficacia (5-10 minuti a seconda del prodotto utilizzato) e che la quantità di detersivo sia tale da non gocciolare.

• Dopo la disinfezione, pulire nuovamente la superficie con un panno asciutto pulito o lasciare che la superficie si asciughi. Dopo la pulizia e la disinfezione, ventilare sufficientemente la stanza prima di riaccendere l’alimentazione.

• Rispettare la filiera lavaggio-lavanderia della struttura in caso di strofinacci riutilizzabili o eliminare gli strofinacci monouso utilizzati per la disinfezione nella filiera dei rifiuti sanitari a rischio infettivo.

Disinfettanti specificati e loro concentrazioni (25)

Disinfettante Concentrazione

Alcool isopropilico 50- 70%

Etanolo da disinfezione 60- 90% vol

benzalconio cloruro 0,05- 0,2%

• In caso di utilizzo di altri disinfettanti, tipo perossido di idrogeno nebulizzato al 12%, seguire attentamente le istruzioni per l’uso, comprendere appieno le sue caratteristiche ed impiegare le precauzione necessarie per l’uso. In mancanza, detergere con un prodotto detergente abituale e poi disinfettare, dopo risciacquo ed asciugatura, con candeggina diluita allo 0,5% con cloro attivo (1 Litro di candeggina a 2,6% + 4 litri di acqua fredda).

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Tutte le accortezze sopra specificate si applicano a tutte le apparecchiature di radiodiagnostica

Risonanza Magnetica

Prima dell’esame RM

Il lettino della RM deve essere protetto con un rivestimento in materiale plastico a cui si potrà sovrapporre un lenzuolino di carta per il confort del paziente.

Far lavare al paziente le mani con frizione idroalcolica al suo arrivo in radiologia.

• il TSRM, che indossa i DPI necessari o accoglie il paziente o verifica che sia dotato di mascherina e guanti e lo posiziona o procede all’esecuzione dell’esame. o terminata l’acquisizione rientra, fa sedere il paziente, provvede all’elaborazione in

consolle. o provvede a sostituire il lenzuolino di carta sul tavolo portapaziente. o a sostituire il rivestimento in materiale plastico ed ad igienizzare le superfici con

prodotti disinfettanti contenenti alcol -etanolo- al 75% o a base di cloro all’1% mediante un panno morbido o garza e guanti protettivi usa e getta per prevenire le infezioni

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In caso di esami con mezzo di contrasto il personale infermieristico deve (36)

1. Togliere ogni monile e oggetto personale. 2. Praticare l’igiene elle mani con acqua e sapone o soluzione alcolica 3. Controllare l’integrità dei dispositivi; non utilizzare dispositivi non integri 4. Indossare sopra la divisa il camice monouso o la tuta 5. Indossare i guanti a coprire il polsino del camice/tuta 6. Indossare una mascherina chirurgica (o FFP2 qualora il paziente sia assistito da un punto di

vista ventilatorio*) 7. Indossare gli occhiali/visiera di protezione facciale con protezione laterale

Procedura di svestizione dopo aver eseguito l’esame

• Evitare qualsiasi contatto tra i DPI potenzialmente contaminati e il viso, le mucose o la cute.

• I DPI monouso vanno smaltiti nell’apposito contenitore nell’area di svestizione. • Decontaminare i DPI riutilizzabili.

Rispettare la sequenza indicata

1. Rimuovere il camice monouso unitamente ai guanti e smaltirli nel contenitore 2. Procedere all’ Igiene delle mani con soluzioni alcolica e con acqua e sapone. 3. Rimuovere gli occhiali/ visiera facciale e posizionarli in un idoneo contenitore (ROT

piccolo). 4. Rimuovere la mascherina chirurgica/FFP2 maneggiandola dagli elastici posteriori e smaltirla

nel contenitore

Sanificazione delle apparecchiature RM

Tutte le RM non sono progettate per consentire la disinfezione o sterilizzazione dell'intero sistema: tuttavia, e possibile disinfettare le parti esterne

La procedura di sanificazione/disinfezione segue le normali regole previste per un isolamento da contatto e sono del tutto identiche a quelle della TC (23,24)

Al termine dell’esame, uscito il paziente dalla sala, solo se il paziente era in ventilazione assistita, sarà necessario attendere, a porta chiusa, per consentire il ricambio dell’aria come abitualmente previsto per gli isolamenti respiratori.

Oggetti necessari per la disinfezione

• Panno morbido o garza per pulire il sistema. Evitare l’uso di lance o pistole per idropulitrici ad alta pressione

• Guanti protettivi usa e getta per prevenire le infezioni

Procedure di pulizia e sanificazione

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• Indossare una tenuta di protezione adatta alla realizzazione della disinfezione delle superfici (almeno camice, guanti) (23,24)

• Detergere-disinfettare le superfici con un prodotto detergente-disinfettante virucida da diluire (grandi superfici) o spray pronto all’uso (piccole superfici)

• Inumidire un panno morbido o una garza con il disinfettante scelto diluito alla concentrazione specificata, e pulire le superfici su cui è applicabile.

• Rispettare i tempi di contatto per attendere i tempi di efficacia (5-10 minuti a seconda del prodotto utilizzato) e che la quantità di detersivo sia tale da non gocciolare.

• Dopo la disinfezione, pulire nuovamente la superficie con un panno asciutto pulito o lasciare che la superficie si asciughi. Dopo la pulizia e la disinfezione, ventilare sufficientemente la stanza prima di riaccendere l’alimentazione.

• Rispettare la filiera lavaggio-lavanderia della struttura in caso di strofinacci riutilizzabili o eliminare gli strofinacci monouso utilizzati per la disinfezione nella filiera dei rifiuti sanitari a rischio infettivo.

• In caso di utilizzo di altri disinfettanti, tipo perossido di idrogeno nebulizzato al 12%, seguire attentamente le istruzioni per l’uso, comprendere appieno le sue caratteristiche ed impiegare le precauzione necessarie per l’uso. In mancanza, detergere con un prodotto detergente abituale e poi disinfettare, dopo risciacquo ed asciugatura, con candeggina diluita allo 0,5% con cloro attivo (1 Litro di candeggina a 2,6% + 4 litri di acqua fredda).

Pulizia e Sanificazione delle antenne

Pulizia

Una volta deconnessa l’antenna dal sistema dal sistema:

1) Utilizzare un panno morbido inumidito con sapone detergente (consigliato usare sapone liquido invece del disinfettante) pulire la superficie d finché non viene rimossa la contaminazione visibile sulla superficie

2) Utilizzare un panno morbido inumidito in acqua pulita per rimuovere i residui 3) Utilizzare un panno morbido asciutto per asciugare 4) Per le cinghie di posizionamento è consigliato utilizzare un sapone neutro o detergente (possono

andare in lavatrice a 40° o temperatura inferiore ed usarlo dopo averle asciugate. 5) Pulendo la spina della bobina digitale usa alcool, panno morbido e i tamponi di cotone forniti dal

fornitore del sistema 6) I materiali di pulizia usati devono essere smaltiti secondo le norme sullo smaltimento dei rifiuti

speciali 7) se tappetini, sacchi di sabbia o cuscinetti in spugna per auricolari vengono danneggiati, sostituirli

immediatamente e non continuare a utilizzarli 8) se si riscontrano crepe o danni su ganci o cavi non continuare a utilizzare l’apparecchio e far

intervenire l’assistenza

Sanificazione

E’ consigliabile consultare il fornitore del sistema, in quanto ogni azienda ha le proprie procedure di disinfection program

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Le accortezze da osservare nella somministrazione di mezzi di contrasto e.v. restano quelle indicate nei documenti di riferimento SIRM (26)

Particolare attenzione invece va posta nella pulizia e sanificazione degli iniettori, per i quali si rimanda alle disposizioni generali già sopra indicate che andranno integrate con le indicazioni specifiche fornite dal produttore

L’ecografia è, fra le tecniche di Imaging, quella che comporta la maggiore interazione fra medico e paziente: da sempre questo è stato uno dei punti di forza e di maggiore impatto sulla diagnostica permettendo una continua interazione ed un proficuo scambio di informazioni fra medico e paziente e per tale motivo richiede una trattazione differente e specifica.

Purtroppo, in questo momento di emergenza per il diffondersi della infezione da COVID-19, quello che da sempre è l’elemento positivo dell’ecografia diventa un importante elemento potenzialmente negativo determinando, se eseguito non in sicurezza, un aumentato rischio di contagio fra medico e paziente.

Questo è tanto più pericoloso quanto più avviene all'interno delle strutture ospedaliere, nelle aree di emergenza, dove il paziente non è ancora completamente inquadrato e pertanto si determinano condizioni favorenti la diffusione.

Anche per le sale di ecografia valgono le stesse indicazioni progettuali che riguardano tutte le sale di diagnostica circa la possibilità di aerazione diretta e numero di ricambi d’aria per unità di tempo già precedentemente descritte (36,42, 45)

In realtà, pur non esistendo un censimento preciso delle sale ecografiche e delle loro caratteristiche in base ai ricambi d’ara previsti, probabilmente gran parte di esse non consentono un numero così elevato di ricambi d’aria per ora, mentre altre sale ecografiche sono del tutto sprovviste di un sistema ricambio d’aria: in tali situazioni, per la disinfezione dell’aria, può essere suggerita l’aereazione per un’ora. E’ possibile fare uso di ozonizzatori da utilizzare in assenza di persone (operatori sanitari e pazienti) per periodi non superiori ai 30 minuti e far arieggiare successivamente i locali prima di farvi accedere sanitari e pazienti: tuttavia non ci sono attualmente evidenze che l’ozono svolga una funzione sterilizzante nei confronti del nuovo coronavirus e che conseguentemente metta al riparo dal contrarre l’infezione.

Al termine, va effettuata sanificazione ulteriore dell’apparecchiatura ecografica.

Tutti i pazienti devono essere considerati a rischio di trasmissione di COVID-19.

Sebbene, infatti, l’ecografia comporti una interazione prolungata fra medico e paziente, con conseguente aumentato rischio di diffusione e di contagio dell’infezione COVID-19, se eseguita non

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in sicurezza, le indagini ecografiche sono assicurate, anche in corso di pandemia-COVID-19, dai medici se rigorosamente giustificate e in grado di modificare il comportamento terapeutico successivo Il paziente indossa mascherina chirurgica.

• Il medico che esegue l’ecografia indossa mascherina FFP2 senza filtro, occhiali o visiera protettiva, camice impermeabile monouso, cuffia monouso, guanti monouso.

• Va attuata la copertura con copritastiera lavabile o film plastico dell’ecografo e della sonda. • il trasduttore sia preventivamente pulito e disinfettato prima di ogni esame, con spray o

soluzioni a base di disinfettanti, di diverso livello (basso o intermedio, a seconda dell’integrità o meno della cute) e comunque compatibili con il tipo di sonda, in base ad opportuni elenchi predisposti a tal fine dalle varie ditte produttrici

• utilizzare gel sterile • il trasduttore va coperto con film plastico o opportuni coprisonda monouso • questo, terminato l’esame, andrà pulito e disinfettato, con le modalità in precedenza

descritte • il medico che esegue l’ecografia proceda alla svestizione, per essere pronto a vestizione

successiva. (27,28, 36, 38,40) • La copertura della sonda va cambiata per ogni paziente per impedire la trasmissione del

contagio. • Va effettuata sanificazione ulteriore della sonda e dell’ecografo dopo svestizione a fine

procedura per essere pronti a vestizione successiva.

Per quanto riguarda disinfezione delle sonde, sanificazione ambientale e dell’apparecchiatura ecografica, si rinvia a quanto esposto nella Procedura per esecuzione di esami ecografici all’interno dell’unità di Radiologia o ecografia, per cui si rimanda agli specifici documenti appositamente approntati da FISM. SIUMB. e SIRM. (28,29)

In generale

1. Usare occhiali protettivi e guanti in ogni momento durante la pulizia, disinfezione o sterilizzazione dell’apparecchio.

2. Spegnere sempre il sistema, scollegando il cavo di alimentazione principale dalla presa a muro e attendere almeno 30 secondi prima di iniziare la pulizia o disinfettare il sistema.

3. Per la pulizia del pannello di controllo del sistema, schermi monitor, touchscreen e tastiera, evitare di spargere soluzioni all'interno dell'alloggiamento.

4. Non versare o spruzzare liquidi sul pannello di controllo, nel sistema armadio o nel trasduttore. 5. Evitare l’uso di lance o pistole per idropulitrici ad alta pressione

Pulizia

1. È possibile utilizzare soluzioni di sapone delicato per pulire le superfici del sistema ad ultrasuoni. Assicurati che le soluzioni non contengano ingredienti aggressivi o irritanti per la pelle. Le soluzioni dovrebbero anche essere senza profumi, oli e alcool composti. I disinfettanti per le mani non sono adeguati per l'uso.

2. Possono essere usati detergenti progettati per LCD o OLED per pulire i monitor e touchscreen.

Disinfezione

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E’ consigliabile consultare il fornitore del sistema, in quanto ogni azienda ha le proprie procedure di disinfection program

PAZIENTI PEDIATRICI

Particolare attenzione va posta nella gestione dei pazienti in età pediatrica, per cui si rimanda allo specifico documento appositamente approntato dalla Sezione di Studio di Radiologia Pediatrica della SIRM (29 36 45 46)

RITIRO DEI REFERTI

Il ritiro dei referti, qualora non immediatamente possibile, verrà concordato con l’interessato pervio apposito appuntamento.

Le modalità di accesso per il ritiro restano quelle già sopra descritte per le altre prestazioni, preferibilmente in orari differenti da quelli di ricevimento dei pazienti.

La postazione/desk dedicata dovrà essere preferibilmente in sede diversa dall’accettazione laddove possibile.

Potrà inoltre essere attivato (consigliabile) e qualora non accessibili online un servizio di consegna postale su espressa richiesta dell’interessato da richiedersi al momento dell’accettazione nonché di trasmissione telematica dei referti con firma digitale tramite il Fascicolo Sanitario Elettronico seguendo le modalità previste dalla vigente normativa in merito alla trasmissione dei dati sanitari ed al Regolamento generale sulla protezione dei dati personali previa adeguata autorizzazione (47, 48, 49 50 )

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DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (51,52 ,53)

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SMALTIMENTO RIFIUTI

Deve essere garantita una idonea gestione dei rifiuti, inclusi i rifiuti sanitari, con utilizzo di un contenitore a comando non manuale.

I DPI monouso, potenzialmente contaminati e tutto il materiale utilizzato nell’assistenza al paziente vengono considerati come materiale potenzialmente infetto e smaltito come materiale biologico contaminato in appositi contenitori per rifiuti sanitari infetti di categoria B (UN32991), dotato all’interno di sacco impermeabile munito di laccetto di chiusura irreversibile di sicurezza, a tale scopo predisposti con indicazione “COVID-19”.

I contenitori per rifiuti sanitari saranno stoccati nel punto raccolta situato nella struttura sanitaria.

MODALITA’ DI ACCESSO DEI /FORNITORI/TERZI

- Divieto di accesso a chi presenta sintomi simil-influenzali e temperatura corporea superiore a 37,5°

- Nei pressi dell’ingresso sarà presente un dispenser con gel igienizzante; ogni persona prima di accedere alla struttura dovrà igienizzare le mani. Tale procedura sarà ripetuta anche prima di uscire dalla struttura

- Per il materiale da scaricare o proveniente da corrieri viene predisposta una zona di scambio, dove il fornitore consegna il materiale. Tale zona è da intendersi davanti l’ingresso (zona reception)( o altra indicata dalla direzione aziendale) ad una distanza minima di metri 1 dalla scrivania. In tale zona verranno lasciate anche le bolle, documenti cartacei, posta raccomandata per poi allontanarsi (per eventuali raccomandate da firmare l’operatore postale in tale zona appoggia il pad e si allontana cosicché l’addetto si avvicina ad apporre la firma; in tale modo non si ha un avvicinamento di entrambi i soggetti. Tali materiali non dovranno mai essere consegnati a mano, ma riposti sulla postazione indicata e prelevati dal personale addetto solo quando il fornitore si sarà adeguatamente allontanato (ad una distanza maggiore di almeno 1 metro). Tale attività sarà svolta, oltre che a debita distanza, anche con l’obbligo di utilizzo di guanti monouso. Dopo averli tolti provvedere all’immediato lavaggio delle mani con acqua e sapone o con disinfettante gel messo a disposizione. Ritirata la ricevuta, il fornitore, sempre nel rispetto della distanza minima, si allontana dalla struttura senza fare soste.

- Per effettuare il controllo estintori, il personale esterno farà ingresso nei locali aziendali, dopo aver misurato la temperatura corporea, fornito di mascherina e guanti monouso e solo e mantenendo una distanza interpersonale di almeno metri 1 provvederà alla verifica degli estintori e cassette di primo soccorso presenti nei locali della struttura.

- Coloro che inderogabilmente devono accedere ai locali aziendali (impresa di pulizia ed eventuali manutenzioni/ riparazioni) devono attenersi alle disposizioni impartite dalla direzione aziendale.

- In particolare l’impresa di pulizie dovrà svolgere la sua attività al di fuori dell’orario di lavoro.

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Cosa fare in caso di riscontro di personale positivo

I contatti di casi confermati devono essere gestiti secondo la flow-chart di seguito riportata (54)

A coloro che NON rientrano nella definizione di contatto stretto deve essere raccomandato di auto-monitorare la comparsa di febbre o sintomi respiratori per 14 giorni dall’ultima esposizione.

Tutti coloro che rientrano nella definizione di contatto stretto devono essere posti in quarantena con sorveglianza attiva per 14 giorni dall’ultimo contatto con il caso.

L’isolamento domiciliare con sorveglianza attiva prevede il contatto da parte dei Servizi Igiene e Sanita Pubblica dei Dipartimenti di Prevenzione, per conoscere lo stato di salute ed avere conferma del mantenimento dello stato di isolamento. Le persone in isolamento devono essere invitate a misurare la temperatura corporea due volte al giorno e a riferire prontamente l'eventuale comparsa di febbre o altri sintomi. Si raccomanda di evitare l’assunzione di farmaci sintomatici che possano mascherare la febbre.

Alla prima comparsa dei sintomi il soggetto dev’essere sottoposto a test per SARS-CoV-2 previa segnalazione al proprio Medico Curante ed alla Azienda Sanitaria Locale territorialmente competente i cui numeri sono disponibili sui relativi siti aziendali (17, 54, 55)

Devono essere inoltre attivate le procedure per la ricerca dei contatti stretti non noti, anche con attivazione delle Regioni eventualmente interessate dal transito del paziente positivo.

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Flow-chart per la gestione dei contatti asintomatici di caso (54)

Nel caso in cui una persona presente in azienda sviluppi febbre e sintomi di infezione

respiratoria quali tosse, lo deve dichiarare immediatamente al proprio Responsabile e quindi all’ufficio del personale; si deve effettuare il suo isolamento, in base alle disposizioni dell’Autorità sanitaria. L’azienda avvisa immediatamente l’autorità sanitaria competente ed i numeri di emergenza del COVID-19 forniti dalla propria Regione (56,57).

L’azienda collabora con le autorità competenti per la definizione di eventuali “contatti stretti” di una persona presente in azienda che sia stata riscontrata positiva al tampone.

Datore di Lavoro, Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, Medico Competente e Rappresentate dei Lavoratori per la Sicurezza restano in costante collegamento a distanza per garantire la gestione di eventuali emergenze. Il Datore di Lavoro e l’RLS vigilano sulla corretta applicazione della procedura di sicurezza.

In caso di contatto stretto bisognerà seguire quanto di seguito indicato nella tabella seguente (55)

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Riammissione in servizio del personale dopo la quarantena

Dopo l’obbligatorio periodo di quarantena e la ripetizione di due tamponi negativi il lavoratore, dichiarato guarito, potrà essere riammesso al lavoro previo nulla osta del medico competente.

Cosa fare in caso di esame ambulatoriali positivi

Nel caso che si abbia riscontro positivo di sospetto paziente Covid durante l’esecuzione degli esami richiesti od all’ esito degli stessi, bisognerà contattare immediatenmete il MMG del paziente e comunicare quanto rilevato affichè questi possa attivare tutta la procedura per la presa in carico

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da parte della Azienda Sanitaria di competenza effettuando la segnalazione al Dipartimento di Prevenzione delle A.S.L. territorialmente competente (17, 54, 55, 56)

In nessun caso il paziente dovrà essere inviato direttamente in PS, ma verrà invitato a ritornare alla proprio domicilio in attesa che il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica, nell’ambito del Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Sanitaria territorialmente competente, in collaborazione con il Medico di Medicina Generale, il Pediatra di Libera scelta, il Servizio di Continuità Assistenziale, nei casi che non richiedono immediato ricovero, individuino il percorso più appropriato al caso considerato e attivino il Team preposto all’effettuazione del tampone presso il domicilio del paziente con trasporto del tampone stesso presso il Laboratorio Regionale di riferimento. Ai Medici del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica, competenti per territorio, è, altresì, affidato il compito di comunicare ai Sindaci dei rispettivi Comuni i casi posti in regime di sorveglianza attiva e di comunicarne gli esiti al completamento dei percorsi volta per volta individuati (54,55, 56, 57).

GESTIONE DI CASO SOSPETTO DA INFEZIONE DA COVID-19 (17) (Esempio da Regione Basilicata)

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Sarà obbligatorio procedere alla sanificazione ambientake attraverso ditte e personale specializzato ed anche delle attrezzature utilizzate, tendendo conto di quanto appresso specificato

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Persistenza di coronavirus su differenti tipologie di superfici inanimate (16)

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Inattivazione dei coronavirus da parte di diversi tipi di agenti biocidi nei carrier test (16)

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Ogni Regione ed ogni Azienda Sanitaria Locale ha attivato un proprio specifico numero dedicato

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FORMAT (58)

CONTENIMENTO RISCHIO CONTAGIO COVID-19 SCHEDA TRIAGE PAZIENTI

Operatore Data DATI PAZIENTE Cognome Nome Data di nascita Luogo di nascita Comune di residenza Via Tel. Numero conviventi Tipo documento Numero documento

VALUTAZIONE EPIDEMIOLOGICA Soggiorno in Paese/località a rischio □ SI □ NO Località ________________ Data di partenza _______________ Ha avuto negli ultimi 14 giorni: A) Esposizione a casi accertati di infezione da coronavirus COVID-19) □ SI □ NO B) Contatti con familiari di casi accertati o persone sottoposte a quarantena □ SI □ NO C) Contatti con persone rientrate da paese/località a rischio □ SI □ NO Ha effettuato 1° tampone rinofaringeo per COVID-19 □ SI □ NO quando _______________ Esito tampone rinofaringeo per COVID-19 □ POSITIVO □ NEGATIVO quando _______________ Ha effettuato 2° tampone rinofaringeo per COVID-19 □ SI □ NO quando _______________ Esito tampone rinofaringeo per COVID-19 □ POSITIVO □ NEGATIVO quando _______________ Ha effettuato 3° tampone rinofaringeo per COVID-19 □ SI □ NO quando _______________ Esito tampone rinofaringeo per COVID-19 □ POSITIVO □ NEGATIVO quando _______________ E' stato sottoposto a misura di quarantena □ SI dal ________________ □ NO

Presenta anche solo uno dei seguenti sintomi? □ febbre - tosse secca -diarrea □ congiuntivite □ respiro affannoso/difficoltà respiratorie □ perdita del senso del gusto (ageusia) □ dolori muscolari diffusi - mal di testa □ perdita del senso dell'olfatto (anosmia) □ raffreddore (naso chiuso e/o che cola) - mal di gola □ coscienza alterata Note_________________________________________________________________________________

VALUTAZIONE STATO VACCINALE DEL PAZIENTE □ Vaccinazione antinfluenzale □ Vaccinazione anti-pneumococcica □ Nessuna delle precedenti

Temperatura ________________ Ossigenazione ________________

Dichiaro di essere consapevole delle responsabilità penali, nel caso di dichiarazioni mendaci di cui all'art 46,47 e 76 del D.P.R. 28 dicembre 2000 n.445

Data____________________________ Firma ________________________

Autorizzo il trattamento dei dati personali in base all'art. 13 del D.Lgs. 196/2003 e all'art 13 del regolamento UE 20167679 - D.Lgs. 101/2018, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali

Data____________________________ Firma ________________________

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4. DPCM 25 febbraio 2020 (GU 47 del 25.02.2020) “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19”:

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6. DPCM 11 marzo 2020 (GU Serie Generale n.64 del 11-03-2020) “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale”,

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11. Dlgs 9 aprile 2008 n° 81e smi –testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro; norma UNI-EN 10339/95;):

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20. Rapporto ISS COVID-19 n° 2/2020 rev. Ed 28 marzo 2020 e smi oltre occhiali o visiera protettiva e di far mantenere al Paziente la mascherina monouso chirurgica di protezione

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