COVID-19 COVID-19 | L’anno Agire insieme che verrà contro … · 2020. 3. 31. · L’anno che...

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AMBIENTE | Efficienza degli edifici, i traguardi da raggiungere Le politiche di decarbo- nizzazione per ottenere maggior comfort e benessere abitativo PAG. 10 SMART WORKING | Servizi digitali usati poco Serve un pronto adeguamento del back office della Pubblica Amministrazione per fruire dei servizi in maniera reale. Il problema del Cloud: ecco alcune raccomandazioni dal C3i PAG. 4 LAVORO | Situazione cantieri, quali quelli operativi Come cambia il ruolo del Direttore dei Lavori, del Responsabile Lavori e del Coordinatore della sicurezza? Le misure da adottare PAG. 3 L’esperto N°1 La scelta BIM di chi vuole libertà di collaborazione e vera disponibilità dei dati L’esperto N°1 La scelta BIM di chi vuole libertà di collaborazione e vera disponibilità dei dati ISSN n. 1974-7144 Fondato nel 1952 PERIODICO D’INFORMAZIONE PER GLI ORDINI TERRITORIALI NETWORK GIOVANI DIVENTARE GRANDI INSIEME Mettere a sistema le idee dei giovani ingegneri italiani. L’iscrizione all’Ordine per una maggiore consapevolezza professionale, etica e normativa P. 18 D.P.R. 380/01 UN PO’ DI CHIAREZZA PER I CONTROLLI STRUTTURALI Conversione in legge dello Sblocca Cantieri, si definisce una nuova categoria di Labora- tori per prove su costruzioni esistenti P. 12 N.2/2020 marzo IN CONVENZIONE CON TERRITORIO DAL CNI | Oil & Gas, la stampa 3D che vince il contest dell’Ingegnere Italiano CAM | La certificazione come esperto in ecoprogettazione PALERMO | L’anno che verrà di Gianni Massa “Caro amico ti scrivo…” È il 1979 quando Lucio Dalla scrive una delle canzoni più famose della musica italiana per raccontare, attraverso una lettera immaginaria e poetica, un mondo con tante complessità e la contempora- nea volontà di guardare alla costruzione del futuro. Quelli erano gli Anni di Piombo, gli anni del terro- rismo. Anche oggi, ma per motivi diversi, in una sorta di eterno ritorno come direbbe Nietzsche, “si esce poco la sera compreso quando è festa, e c’è chi ha messo dei sacchi di sabbia vicino alla finestra”. Ora siamo dentro la tempesta. È il momento di stare al fianco dei professionisti della sanità, delle forze dell’ordine, di tutti coloro che, con il loro impegno, stanno tenendo la rotta in questo terribile momento. Penso ai docenti, ai dipendenti pubblici e privati, alle imprese, ai liberi professionisti. Troppo spesso dimenticati da una politica cieca e incapace di saper guardare il futuro. Penso a tutti coloro che non possono lavorare. Finirà la tempesta e la attra- verseremo “non da soli”, come ha detto Papa Francesco nella sua preghiera il 27 marzo... EDITORIALE | CONTINUA A PAG. 8 Agire insieme contro l’emergenza SICUREZZA | Attività portuali, ancora troppe incertezze La gestione della salute e della sicurezza sul lavoro, un tema che in questo caso ha bisogno di ulteriori riflessioni PAG. 16 Semplificare l’attività amministrativa, elaborare un piano di rilancio per le infrastrutture, estendere le tutele per i lavoratori ordinistici: i professionisti tecnici scendono in campo per reagire alla crisi causata dall’epidemia Lettera di Zambrano a Conte: “Lavoratori autonomi rappre- sentano la parte più fragile dell’intero sistema economico italiano”. Cura Italia, cosa prevede? Le azioni di RPT e CUP PAG. 2 “L’ingegneria al servizio della collettività”, intervista al Presidente dell’Ordine Di Dio COSENZA | Un nuovo ventilatore per l’Ospedale civile dell’Annunziata CAGLIARI | Landbox, una “scatola” open data TERNI | Ingegneria e internazionalizzazione INCHIESTA | ORDINI Come essere più attrattivi per i giovani L’iscrizione al sistema ordinistico conviene per tanti motivi. È però necessaria una forte operazione di marketing territoriale PAG. 6 STORIA DELL’INGEGNERIA | Il disincanto della professione EVENTI | I 150 anni dello storico traforo ferroviario del Frejus Il quarto appuntamento completa l’esplorazione dei punti di contatto tra l’identità della professione dell’ ingegnere e la storia italiana contemporanea L’Accademia delle Scienze di Torino, l’Ordine e altri Enti celebrano l’opera, emblema della società moderna PAG. 20 PAG. 21 IN ALLEGATO a questo numero Saper parlare in pubblico La parola e intorno alla parola di Bernardo De Muro tuttoingegnere.it Gli Speciali de Bernardo De Muro LA PAROLA E INTORNO ALLA PAROLA COVID-19 © È vietata qualsiasi utilizzazione, totale o parziale, dei contenuti ivi inclusa la riproduzione, rielaborazione, diffusione o distribuzione dei contenuti stessi mediante qualunque piattaforma tecnologica, supporto o rete telematica, senza previa autorizzazione

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AMBIENTE |

Efficienza degli edifici i traguardi da raggiungereLe politiche di decarbo-nizzazione per ottenere maggior comfort e benessere abitativo

PAG 10

SMART WORKING |

Servizi digitali usati pocoServe un pronto adeguamento del back office della Pubblica Amministrazione per fruire dei servizi in maniera reale Il problema del Cloud ecco alcune raccomandazioni dal C3i

PAG 4

LAVORO |

Situazione cantieri quali quelli operativiCome cambia il ruolo del Direttore dei Lavori del Responsabile Lavori e del Coordinatore della sicurezza Le misure da adottare

PAG 3

Lrsquoesperto Ndeg1

La scelta BIM di chi vuole libertagrave di collaborazione e vera disponibilitagrave dei dati

Lrsquoesperto Ndeg1

La scelta BIM di chi vuole libertagrave di collaborazione e vera disponibilitagrave dei dati

ISSN n 1974-7144

Fondato nel 1952

PERIODICO DrsquoINFORMAZIONE PER GLI ORDINI TERRITORIALI

NETWORK GIOVANI

DIVENTARE GRANDI INSIEME

Mettere a sistema le idee dei giovani ingegneri italiani Lrsquo iscrizione allrsquoOrdine per una maggiore consapevolezza professionale etica e normativa

P 18

DPR 38001

UN POrsquo DI CHIAREZZA PER I CONTROLLI STRUTTURALI

Conversione in legge dello Sblocca Cantieri si definisce una nuova categoria di Labora-tori per prove su costruzioni esistenti P 12

N22020 marzo

IN CONVENZIONE CON

TERRITORIO

DAL CNI |Oil amp Gas la stampa 3D che vince il contest dellrsquoIngegnere Italiano

CAM |La certificazione come esperto in ecoprogettazione

PALERMO |

Lrsquoanno che verragravedi Gianni Massa

ldquoCaro amico ti scrivohelliprdquoEgrave il 1979 quando Lucio Dalla scrive una delle canzoni piugrave famose della musica italiana per raccontare attraverso una lettera immaginaria e poetica un mondo con tante complessitagrave e la contempora-nea volontagrave di guardare alla costruzione del futuroQuelli erano gli Anni di Piombo gli anni del terro-rismo Anche oggi ma per motivi diversi in una sorta di eterno ritorno come direbbe Nietzsche ldquosi esce poco la sera compreso quando egrave festa e crsquoegrave chi ha messo dei sacchi di sabbia vicino alla finestrardquoOra siamo dentro la tempesta Egrave il momento di stare al fianco dei professionisti della sanitagrave delle forze dellrsquoordine di tutti coloro che con il loro impegno stanno tenendo la rotta in questo terribile momento Penso ai docenti ai dipendenti pubblici e privati alle imprese ai liberi professionisti Troppo spesso dimenticati da una politica cieca e incapace di saper guardare il futuro Penso a tutti coloro che non possono lavorare Finiragrave la tempesta e la attra-verseremo ldquonon da solirdquo come ha detto Papa Francesco nella sua preghiera il 27 marzo

EDITORIALE |

CONTINUA A PAG 8

Agire insiemecontro lrsquoemergenza

COVID-19 |

SICUREZZA |

Attivitagrave portuali ancora troppe incertezzeLa gestione della salute e della sicurezza sul lavoro un tema che in questo caso ha bisogno di ulteriori riflessioni

PAG 16

Semplificare lrsquoattivitagrave amministrativa elaborare un piano di rilancio per le infrastrutture estendere le tutele per i lavoratori ordinistici i professionistitecnici scendono in campo per reagire alla crisi causata dallrsquoepidemiaLettera di Zambrano a Conte ldquoLavoratori autonomi rappre-sentano la parte piugrave fragile dellrsquointero sistema economico italianordquo Cura Italia cosa prevede Le azioni di RPT e CUP

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ldquoLrsquo ingegneria al serviziodella collettivitagraverdquo intervista al Presidente dellrsquoOrdine Di Dio

COSENZA |Un nuovo ventilatore per lrsquoOspedale civile dellrsquoAnnunziata

CAGLIARI |Landbox una ldquoscatolardquo open data

TERNI |Ingegneria e internazionalizzazione

INCHIESTA | ORDINI

Come essere piugrave attrattivi per i giovaniLrsquoiscrizione al sistema ordinistico conviene per tanti motivi Egrave perograve necessaria una forte operazione di marketing territoriale

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STORIA DELLrsquoINGEGNERIA |

Il disincanto della professione

EVENTI |

I 150 anni dello storico traforo ferroviariodel Frejus

Il quarto appuntamento completa lrsquoesplorazione dei punti di contatto tra lrsquo identitagrave della professione dellrsquo ingegnere e la storia italiana contemporanea

LrsquoAccademia delle Scienze di Torino lrsquoOrdine e altri Enti celebrano lrsquoopera emblema della societagrave moderna

PAG 20 PAG 21

IN ALLEGATO a questo numero

Saper parlare in pubblico

La parola e intorno alla

parola di

Bernardo De Muro

tuttoingegnereit

Gli Speciali de

Bernardo De Muro

LA PAROLAE INTORNO ALLA PAROLA

COVID-19

copy Egrave vietata qualsiasi utilizzazione totale o parziale dei contenuti ivi inclusa la riproduzione rielaborazione diffusione o distribuzione dei contenuti stessi mediante qualunque piattaforma tecnologica supporto o rete telematica senza previa autorizzazione

Agire insieme contro lrsquoemergenza

Semplificare lrsquoattivitagrave amministrativa elaborare un piano di rilancio per le infrastrutture estendere le tutele per i lavoratori ordinistici i professionisti

tecnici scendono in campo per reagire alla crisi causata dalla pandemia

LLa grave emergenza sanitaria ndash ed economica ndash causata dal Covid-19 ci ricorda quanto egrave necessario agire tutti insieme Prima di tutto un profondo ringraziamento a tutti gli ope-ratori sanitari che da settimane con la loro competenza e con sacrificio stanno aiutando un intero Paese Ed egrave in momenti come questi che bisogna ricordare e ribadire quanto

tutte le professioni siano i pilastri di una nazione grazie alle quali egrave possibile avviare e adot-tare un definitivo cambio di rotta verso un progresso che tenga conto anche della qualitagrave della vita del benessere e della salute delle persone e dellrsquoambiente Per questo sono stati avviati dal Consiglio Nazionale dalla Rete delle Professioni Tecniche e dal Comi-tato Unitario delle Professioni lavori urgenti per presentare al Governo un pacchet-to di norme sulla semplificazione dei procedimenti per la realizzazione delle opere pubbliche e la semplificazione di quelle private Ma non solo Ciograve che preoccupa di piugrave sono i provvedimenti di carattere fiscale a tutela dei professionisti Cosigrave Armando Zambrano nella prima lettera inviata al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte se da una parte conferma che anche gli Ordini territoriali si stanno impegnando nella massima diffusione delle migliori pratiche volte allo smart working e alla sicurezza dei cittadini ndash oltre a dare la propria disponibilitagrave da ingegneri per aiutare il Paese ndash dallrsquoaltra ribadisce che ldquostiamo raccogliendo tutte le preoccupazioni dei nostri iscritti che come noto in quanto lavoratori autonomi rappresentano la parte piugrave fragile dellrsquointero sistema economico italianordquo

COVID-19

CUP E RPT PROPOSTE DI

EMENDAMENTO Molte delle misure finora adottate si rivolgono soprattutto ai lavoratori di-

pendenti e in modo marginale agli autonomi I 21 Ordini professionali italiani aderenti al CUP e allrsquoRPT nella giornata del 28 marzo hanno elaborato un pacchetto

di proposte di emendamento al Decreto Cura Italia Il Decreto infatti necessita secondo il CUP e RPT di sostanziali aggiustamenti che servano anche da ldquostimolordquo come afferma

Zambrano ldquoper modernizzare il Paeserdquo Dunque una fascalitagrave meno opprimente capace di essere al fianco di tutti i lavoratori nessuno escluso come invece accaduto per i professionisti

dei sistemi ordinistici Le modifiche confluiscono nella riesamina di alcuni articoliIn sintesi le proposte chieste al Governo per tutti i liberi professionisti si soffermano su

ndash La possibilitagrave di un uso piugrave prolungato della Cassa Integrazione specie quella in deroga a cui pos-sono accedere anche gli studi professionali di ridotte dimensioni prolungandone il periodo di utilizzo da nove a dodici settimane (artt 19 e 22)ndash Accedere a un fondo di Garanzia mutui per lrsquoacquisto di immobili di categoria catastale A10 utilizzati per lo svolgimento dellrsquoattivitagrave professionale e di poter usufruire per la medesima categoria cata-stale di un credito di imposta in caso di locazione al pari di ciograve che il DL 18 consente a chi ha in locazione una bottega o un negozio (artt 54 56 65) ndash Posticipare ulteriormente le scadenze di pagamento in ambito fiscale e contributivo (art 62 da maggio 2020 a luglio 2020) oltre alla possibilitagrave di rinviare al prossimo anno i pagamenti

dellrsquoacconto IRPEF di novembre 2020 e di prolungare almeno fino a dicembre 2020 (art 103)la possibilitagrave per alcune categorie di contribuenti giagrave individuate dal Cura Italia di non

essere assoggettati a ritenuta drsquoacconto Ciograve garantirebbe seppure in via temporanea la formazione di un ldquopolmonerdquo di liquiditagrave di cui sin da ora gran parte dei profes-

sionisti sentono il bisognondash Coinvolgere in modo piugrave organico proprio il sistema degli Enti previden-

ziali privati nella definizione di misure a sostegno di chi opera nella libera professione liberando risorse finanziarie dallrsquoano-

malo meccanismo della cosiddetta doppia tassa-zione cui cono sottoposte le Casse pre-

videnziali private

23 milioni di professionisti ignoratildquoPer noi ingegneri come per tutti i professionisti lrsquointerruzione delle attivitagrave rappre-senta un momento di crisi certa e impatta in maniera diretta e pesante sulla reale possibilitagrave di far fronte agli obblighi previsti dalla legge con potenziali ricadute sulla vastissima platea dei collaboratori impiegata presso i nostri studirdquo prosegue Zam-brano nella lettera a Conte Infatti tra le misure prese dal Governo con il Decreto Legge 17 marzo n 18 (Cura Italia) non sono stati considerati i provvedimenti pre-cedentemente trasmessi dal CNI Il Decreto Cura Italia ha ignorato i professionisti ordinistici 23 milioni di italiani che svolgono la libera professioneGiagrave nella giornata di giovedigrave 19 marzo si sono riuniti in videoconferenza le profes-sioni ordinistiche (RPT e CUP) per discutere della tutela dei professionisti elaborare proposte ad hoc cosigrave da poter assicurare il prima possibile la ripresa del Paese A tal proposito prossimamente verragrave elaborato il ldquoManifesto delle Professioni per lrsquoemer-genzardquo in cui saranno inserite tutte le proposte di Legge e le normative per accelerare le procedure semplificare lrsquoattivitagrave amministrativa e avviare un coraggioso piano per le infrastrutture e il miglioramento del patrimonio edilizio italiano Nella giornata del 24 marzo poi le professioni Ordinistiche italiane (vedasi box I 21 ordini professionali) hanno inviato unrsquoaltra lettera al Presidente del Consiglio per ribadire lrsquointenzione di voler agire in maniera decisa per aiutare i propri iscritti in questa fase di emergenza Nella lettera le Professioni Ordinistiche propongono due istanze essenziali ldquoessere parte attiva nella definizione di politiche economiche sanitarie e sociali di provve-dimenti e misure per contrastare lrsquoemergenza e la crisi economicardquo e soprattutto di ldquopoter accedere a tutti gli strumenti di tutela del lavoro e della salute dagli ammor-tizzatori sociali ai canali dedicati per lrsquoaccesso alla liquidazione finanziariardquo da cui molti professionisti ordinistici sono stati esclusirdquo Quali sono le norme di immediata fruibilitagrave Prima di tutto la sospensione e il rinvio di una serie di pagamenti in am-bito fiscale e previdenziale nello specifico per i professionisti con compensi che nel 2019 non abbiano superato 2 milioni di euro (nessun limite per i versamenti IVA per i soggetti residenti o domiciliati nelle province di Bergamo Cremona Lodi e Piacenza) come si legge Tabella 1 Ulteriori misure previste dal Decreto Cura Italia potranno essere utilizzate dai professionisti come in Tabella 2

Tabella 1

Versamento dellrsquoIVA annuale Posticipato al 31 maggio 2020 data in cui potragrave essere pagato in unrsquounica soluzione o in 5 rate mensili di pari importo

Versamento mensile IVA Posticipato al 31 maggio 2020 data in cui potragrave essere pagato in unrsquounica soluzione o in 5 rate mensili di pari importo

Versamento delle ritenute a titolo di acconto

Posticipato al 31 maggio 2020 data in cui potragrave essere pagato in unrsquounica soluzione o in 5 rate mensili di pari importo

Attivitagrave di liquidazione di controllo di accertamento di riscossione e di contenzioso da parte degli uffici dellrsquoAgen-zia delle Entrate

Sospese fino al 31 maggio 2020

Possibilitagrave di richiedere la disapplicazione della ritenuta di acconto

Fino al 31 marzo 2020 i professionisti che hanno dichiarato nellrsquoanno precedente compensi inferiori ai 400000 e che non abbiano sostenuto spese nel mese precedente per lavoro di-pendente e assimilato possono richiedere attraverso autocer-tificazione la disapplicazione della ritenuta a titolo di acconto La ritenuta andragrave poi versata il 31 maggio 2020

A cura della Redazione

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SITUAZIONE CANTIERI

Un discorso contiguo merita anche la situazione dei can-tieri operativi Nel Dpcm dellrsquo11 marzo allrsquoart 7 c1 in cui si fa

riferimento alle figure professionali inizialmente non erano stati presi in esame soggetti importanti quali il Direttore dei Lavori il Responsabile

dei Lavori e non ultimo il Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione vista la delicata situazione essi assumono invece un carattere particolare dal

momento che per loro natura alcune attivitagrave svolte in cantiere non possono essere eseguite da remoto Anche in questo caso la RPT ha espresso le proprie preoccupazioni

al Presidente Conte al Ministro De Micheli (MIT) e al capo della Protezione Civile Angelo Borrelli Con il Dpcm del 22 marzo egrave arrivata anche la chiusura definitiva di cantieri non strettamente necessari fatta eccezione per le attivitagrave di manutenzione specialistica del-le opere pubbliche tutto ciograve che riguarda lrsquo ingegneria civile e lrsquo installazione di impianti Questo non arresta i dubbi sulle corrette misure di sicurezza da praticare in cantiere per evitare il contagio e la diffusione da Covid-19 ciograve interessa come detto soprattutto il Coordinatore della Sicurezza il Datore di lavoro i tecnici e anche il Direttore dei Lavori (Tabella 4) Rispetto al Dpcm del 14 marzo 2020 fino al Cura Italia del 17 marzo e al ldquoPro-tocollo condiviso di regolamentazione per il contenimento della diffusione del Covid-19 nei cantieri edilirdquo del 19 marzo non sembra che le restrizioni nel settore dellrsquoedilizia

abbiano avuto un forte impatto anche se dopo un ultimo confronto con i sindacati nella giornata del 25 marzo in base al codice ATECO scelto per la classificazio-

ne delle attivitagrave il Governo ha deciso che resteranno ldquoattivirdquo il Codice 42 (eccetto il 4291 ldquoCostruzione opere idraulicherdquo e il 429909 e 429910

ldquoAltre attivitagrave di costruzione di opere di ingegneria civile NCArdquo) e il Codice 432 ovvero installazione impianti elettrici e idraulici

di riscaldamento e di condizionamento dellrsquoaria e altri lavori di costruzione e installazione

LE RICHIESTE A INARCASSA

Chieste anche misure urgenti a Inarcassa piugrave incisive e importanti a tutela degli iscritti La Cassa ha giagrave postici-

pato i pagamenti e alcuni versamenti dei contributi previden-ziali (Tabella 3) e attivato misure di sostegno Inoltre CUP e RPT

proprio tra proposte di emendamento chiedeva di definire rapida-mente i criteri di accesso al Fondo per il reddito di ultima istanza (art 44 DL 182020) indicando tra i beneficiari in modo esplicito an-che i professionisti iscritti a Casse previdenziali diverse dallrsquoInps oltre a sanare lrsquoesclusione di questi ultimi dallrsquoaccesso al bonus di 600 euro previsto dallrsquoart 27 del Dl 182020 Nella giornata del 30 marzo infat-ti il Governo ha dato ascolto ai professionisti iscritti alle casse pri-vate ingiustamente esclusi I 600 euro potranno essere richiesti

a partire dal 1deg aprile per tutti coloro i quali che nel 2018 non abbiano superato un reddito di 35 mila euro Se il reddito

egrave compreso tra i 35 e i 50 mila euro il professionista deve poter dimostrare di aver ridotto di almeno

il 33 il proprio lavoro nei primi 3 mesi del 2020 (rispetto al 2019)

Tabella 2

Mutuo prima casa per chi egrave in difficoltagrave

Sospensione delle rate del mutuo sulla prima casa per chi egrave in difficoltagrave La sospensione egrave prevista per le partite IVA che come conseguenza della crisi autocertifichino di aver perso in un trimestre successivo al 21 febbraio 2020 oltre il 33 del proprio fatturato ri-spetto allrsquoultimo trimestre 2019 La misura che saragrave in vigore per 9 mesi come estensio-ne di quanto giagrave prevede il Fondo Gasparrini non prevede obbligo di presentare lrsquoIsee

Accesso al Fondo Centrale di Garanzia per le PMI con gratuitagrave dellrsquo intervento per finanziamenti non superiori a euro 3000 in 18 mesi

Puograve essere richiesta una garanzia per eventuali prestiti da chiedere in banca Egrave la banca che si occupa di attivare la procedura presso il Fondo Garanzia PMI

Irrevocabilitagrave delle aperture di credito accordate dagli intermediari finanziari fino al 30 settembre 2020

A chi ha un credito accordato da istituto finanziario lrsquo istituto non puograve chiedere un rien-tro del credito prima del 30 settembre 2020

Prestiti da restituire in unrsquounica soluzioneRinvio del pagamento previa comunicazione (autocertificazione attestante la tempora-nea carenza di liquiditagrave a causa del Covid-19) fino al 30 settembre 2020 dei prestiti non rateali con scadenza prima del 30 settembre 2020

Rimborso di finanziamenti rateali

Rinvio dei pagamenti previa comunicazione (autocertificazione attestante la tempo-ranea carenza di liquiditagrave a causa del Covid-19) fino al 30 settembre 2020 delle rate sui mutui e sui finanziamenti scadenti prima del 30 settembre 2020 I piani di rimborso delle rate sono dilazionati in modo da assicurare lrsquoassenza di nuovi o maggiori oneri per entrambe le parti

Cassa Integrazione per i dipendenti dello studio professionale

I titolari di studi professionali con dipendenti potranno richiedere per i dipendenti stes-si la Cassa Integrazione in deroga per un massimo di 9 settimane

I 21 Ordini professionaliLa lettera egrave stata sottoscritta da Marina Calderone (Presidente CUP e Consulenti Lavoro) e Ar-mando Zambrano (Coordinatore RPT e Presidente Ingegneri) Sa-brina Diamanti (CONAF) Roberto Orlandi (Collegio Nazionale Agro-tecnici ed Agrotecnici Laureati) Giuseppe Cappochin (CNAPPC) Gianmario Gazzi (CNOAS) Giampaolo Crenca (CNA) Nau-sicaa Orlandi (FNCF) Massimo Miani (CNDCEC) Francesco Peduto (CNG) Maurizio Savoncelli (CNGEGL) Carlo Verna (CNOG) Mario Braga (CNPAPAL) Giovanni Esposito (CNPI) David Lazzari (CNOP) Giovanni De Mari (CNSD) Lorenzo Aspesi (OTAN) Barbara Mangiacavalli (FNOPI) Alessan-dro Beux (TSRM) Maria Vicario (FNCO) Gaetano Penocchio (FNOVI)

Tabella 3 INARCASSA

Contributi minimi anno 2020 Nessuna sanzione per pagamenti su 1a e 2a rata effettuati entro il 31 dicembre 2020

Contributi minimi anno 2020 Sospensione rateazione bimestrale SDD (rate 304 e 306) La riscossione saragrave ripresa a partire dal 3182020 Ultima rata 3042021 Nessuna sanzione per ritardi fino al 3042021

Rateizzazione conguaglio 2018 SDD Slittamento 1a rata (313) al 3172020 e ultima rata al 3132021

Pagamenti compresi tra 1deg marzo e il 30 giugno 2020

Sospesi tutti i pagamenti compresi tra il 1deg marzo e il 30 giugno 2020 (rate di piani in corso nuovi addebiti) La riscossione ripren-deragrave a partire dal 3172020 Si potragrave pagare con i bollettini Mav giagrave emessi entro la nuova scadenza senza interessi

Sospensioni delle azioni per il recupero di contributi non versati dagli iscritti

Sono sospese fino al 31 dicembre 2020 le nuove azioni di riscossio-ne coattiva su importi scaduti verso professionisti e societagrave fatte salve le procedure giagrave avviate e affidate allrsquoAgente di Riscossione o al recupero giudiziale su cui Inarcassa non puograve intervenire Sono sospese fino al 31 dicembre 2020 le attivitagrave di accertamento massivo verso professionisti e Societagrave

Certificato di regolaritagrave contribu-tiva anche per chi non egrave in regola con i versamenti presso Inarcassa

Il certificato di regolaritagrave contributiva viene rilasciato anche ai contribuenti (professionistisocietagrave) che presentano debiti affida-ti ad AdER per i quali egrave stato concesso dallrsquoAgente di Riscossione un piano di rateazione regolarmente rispettato

Sussidio una tantum per nucleo familiare agli iscritti e pensionati a seguito di positivitagrave a Covid-19 di uno o piugrave componenti il nucleo (coniuge o figli aventi diritto alla pensione ai superstiti

euro 5000 per decessoeuro 3000 per ricoveroeuro 1500 per positivitagrave senza ricovero

Assistenza sanitaria Copertura da ricovero per Covid-19 Indennitagrave giornaliera di 30 euro fino a un massimo di 30gg per gli iscritti in regola e per i pen-sionati in caso di ricovero per contrazione del coronavirus

Finanziamenti a interessi zero Per gli iscritti di qualunque etagrave Finanziamenti fino a euro 50000 senza interessi da restituire in 5 anni per tutti gli iscritti in regola con gli adempimenti Come per i Prestiti drsquoonore Inarcassa si faragrave carico del 100 della quota interessi

Misure specifiche per i cantieriEgrave chiaro che di fronte a quanto previsto dal Dpcm bisogna adeguare i cantieri alle

misure di sicurezza da adottare a partire dal monitoraggio dei lavoratori ldquofuori sederdquo che necessitano di autocertificazione questione che si complica ulteriormente visto il

divieto di spostamento dal comune di residenza e che inficia sulla riduzione del personale effettivamente presente in cantiere rendendo piugrave ardua la prosecuzione dello stesso Per

la sicurezza dei cantieri ancora aperti inoltre durante lrsquoesecuzione dei lavori egrave obbligatorio mantenere la distanza minima per le persone previste dal Dpcm 832020 art 2 (1m di distan-

za) ogni ditta deve garantire ai propri operai ndash qualora sia difficile mantenere la distanza di sicu-rezza ndash la protezione di mascherine di tipo FFP2 o FFP3 e guanti oltre alla santificazione quotidiana

degli ambienti comuni (spogliatoi mensa uffici) e dei mezzi di cantiere Tuttavia in Lombardia il Governatore Fontana ha imposto unrsquoordinanza (5142020) ancora piugrave rigida che prevede lo stop fino al 15 di aprile

A cura della Redazione

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I servizi digitali delle PA

Semplificazioni in materia ediliziaNel corso della giornata del 25 marzo poi la RPT ha inviato al Ministero del-la PA e del MIT le prime proposte di semplificazione in materia edilizia In particolare cioegrave che emerge egrave lrsquoarretratezza delle PA nellrsquouso delle tecno-logie informatiche Da quasi due anni la Rete delle Professioni Tecniche sta partecipando insieme a tutti gli stakeholder del settore dellrsquoedilizia (ANCE ANCI) a un tavolo presso il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici che la-vora a una sistematica riscrittura del nuovo Testo Unico per le Costruzioni che ndash si auspica ndash possa sostituire il vigente DPR 3802001

Proroga delle scadenze antincendioLe proroghe del Dpcm provocano riflessi anche sulle attivitagrave soggette ai con-trolli da parte dei Vigili del Fuoco secondo il DPR 1512011 e sul lavoro di progettazione consulenza assistenza ai lavori e aggiornamento obbligatorio dei professionisti antincendio (DLgs 1392006) Sempre il 24 marzo pertanto la RPT ha inviato anche una lettera a Fabio Dattilo Capo dei CNVVF per sot-tolineare le attivitagrave di cui saragrave impossibile ottemperare le scadenze a causa dellrsquo inaccessibilitagrave ai luoghi e al blocco delle attivitagrave professionali e per le quali egrave stata richiesta una proroga di 120 giorni ndash e poi approvata il 26 marzo dallo stesso Dattilo ndash dalla ripresa delle attivitagrave dei Comandi territoriali comendash Integrazioni alle richieste di valutazione dei progetti di prevenzione incen-di con termine entro cui trasmettere la documentazione pena la chiusura dellrsquo istruttoria VVF con parere negativo al progetto (art 3 c 3 DPR 151201)ndash Integrazioni alle istanze di deroga di prevenzione incendindash Attestazione di rinnovo periodico della conformitagrave antincendio (cadenza quinquennale - art 5 DPR 1512011) poicheacute i sopralluoghi di verifica di effi-cienza e funzionalitagrave degli impianti di protezione attiva e le relative assevera-zioni non possono essere eseguitindash Termini entro cui ldquoconformare alla normativa antincendio ed ai criteri tec-nici di prevenzione incendirdquo le attivitagrave sottoposte a controlli di prevenzione incendi (art 4 cc 2 e 3 DPR 1512011) presso le quali siano state ldquoaccertate carenze dei requisiti e dei presupposti per lrsquoesercizio delle attivitagraverdquo ndash Ottemperanza alle prescrizioni dei Vigili del Fuoco per violazioni di cui allrsquoart 20 del DLgs 7581994 per le attivitagrave oggetto di accertamento con de-terminazione di una scadenza entro cui realizzare gli adeguamenti di preven-zione e protezione antincendio

Tabella 4 CANTIERI

RUOLI COSA FARE

DATORE DI LAVORO ndash Informare il personale di cantiere circa le disposizioni dellrsquoAutoritagravendash Non aggiornare il Documento di Valutazione dei Rischindash Verificare la corretta sanificazione degli ambienti e degli strumentindash Collaborare con le autoritagrave sanitarie in caso di soggetti positivi al Covid-19 e garantire a tutti i dipendenti adeguati indumenti da lavorondash Puograve proporre al CommittenteRL la sospensione delle attivitagrave di cantiere

RESPONSABILE LAVORICOMMIT-TENTE

ndash Verificare il lavoro del CSE a seguito delle disposizione del Covid-19ndash Nel caso non venissero rispettate le disposizioni di sicurezza puograve disporre la sospensione dei lavori

DIRETTORE LAVORI ndash Modificare il cronoprogramma di concerto con il CSE per cre-are turni di lavoro con un numero di operai sufficientemente adeguato che possa rispettare le direttive del Covid-19ndash Sospendere i lavori nel caso in cui non si rispettino le di-sposizioni di sicurezza eo di soggetto positivo al Covid-19 e avviare sanificazione degli ambienti

COORDINATORE PER LA SICUREZZA (CSE)

ndash Aggiornare il Piano sicurezza e coordinamentondash Acquisire le regolamentazioni in tema di sicurezza del Dpcm per emergenza Covid-19 ndash Aggiornare cronoprogramma dei lavorindash Per quanto riguarda i dispositivi di protezione individuale il CSE deve integrare la stima dei costi per integrare il piano di sicurezza

PROGETTISTA ndash Puograve essere interpellato dal DL e dal CSE per modificare aspetti progettuali solo nel caso in cui sia strettamente necessario

Smart Working e il problema del Cloud

Una delle parole chiave di questo periodo egrave smart working lavoro agile Ter-mine ormai diffuso ma che sembra aver creato non pochi problemi ad alcune aziende dove fino a poco tempo fa non era abituale Una pratica ancora poco comune anche per chi egrave abituato a lavorare in cloud Si fa fatica ad abbandonare certe abitudini oppure non si hanno gli strumenti adatti e una predisposizione lavorativa consona Oggi che il lavoro agile egrave diventato routine le maggiori difficoltagrave ndash come sotto-linea il C3i ndash si riscontrano nella Pubblica Amministrazione non da meno perograve si aggiungono problemi di valenza tecnologica quali il sovraccarico delle reti e dei servizi in cloud Egrave stato riscontrato infatti un sovraccarico della rete e delle applicazioni ldquoQuesti possono subire rallentamenti e interruzioni limitando o impedendo del tutto lrsquoaccesso a portali di condivisione e a comunicazioni in videoconferenza con grave danno alla produttivitagrave di aziende e professionistirdquo

conferma il C3I Anche internet non egrave dunque una risorsa illimitata Qual egrave allora la soluzione ldquoPrevedere un piano di backup locale presso la propria sede o presso un cloud italiano e parallelamente individuare sistemi alternativi di comunicazione che facciano capo direttamente allrsquoecosistema di rete italianordquo

Alcune raccomandazioni Chi egrave in smart working dovrebbe prevedere la possibilitagrave di lavorare anche ldquoin localerdquo ossia copiando i dati sul proprio computer inoltre dovragrave individuare allrsquooccorrenza uno o piugrave provider cloud italiani che offrano servizi di imma-gazzinamento dati condivisione e comunicazione monitorare le prestazioni dei servizi in cloud per rilevare tempestivamente eventuali utilizzi impropri eo modifiche ingiustificate alla disponibilitagrave dei servizi stessi A tal proposito si evidenzia che la gestione delle risorse anche se fisicamen-te allocate sul territorio UE non egrave in molti casi sotto il controllo di organismi nazionali ed europei

Serve un pronto adeguamento del back office della Pubblica Amministrazione per fruire dei servizi in maniera reale

di Massimo Staniscia

IIn questo momento in cui il contagio da Covid-19 egrave molto rapido la tecnologia e la di-gitalizzazione dellrsquoesperienza del consumatoreutente possono rivoluzionare il modo di lavorare la sua organizzazione stessa non-cheacute gli spazi fisici e logicistici delle azien-

de Da settimane il cambiamento egrave evidente il paradigma del ldquodigital workspacerdquo ndash e quindi spazi di lavoro online dove ogni individuo puograve accedere in maniera univoca alle informazioni indipendentemente dal luogo dal momento o dal dispositivo utilizzato ndash ha giagrave preso il posto di quello della postazione fisica di la-voro spostando il focus sul concetto di ldquochi seicosa fairdquo rispetto al ldquoquando entriquan-do escidove seirdquo Lo smart working egrave molto di piugrave egrave un nuovo approccio al tradizionale modo di lavorare e di collaborare allrsquo interno di unrsquoorganizzazione E presuppone significa-tivi cambiamenti Altro aspetto fondamentale sono i servizi digi-tali delle Pubbliche Amministrazioni italiane ancora poco usati percheacute difficili da usare Ciograve egrave dovuto a processi interni (di back offi-ce) ancora legati alla carta non sono stati adeguati allrsquoottica digitale Il vero problema non egrave la disponibilitagrave dei servizi in quanto tale (che egrave in media con la UE) ma che i servizi della PA digitale italiana siano poco usati

come ricorda un recente rapporto della Commissione UE Egrave chiaro che per invertire la rotta serve un adeguamento del back office tale da permettere ai cittadini di fruire dei servizi in maniera reale ed effettiva Ma tutto questo non basteragrave se manca ancora lrsquo ingrediente fondamentale la motivazione delle persone al cambiamento Solo cosigrave il digitale saragrave un

nuovo Rinascimento in grado di restituire democra-zia trasparenza ed efficienza ai cittadini Gli Inge-gneri dellrsquo informazione ricordano alla societagrave alle istituzioni alle imprese che viviamo o meglio do-vremmo vivere in un mondo digitale e per questo egrave indispensabile re-ingegnerizzare i processi della Pubblica Amministrazione o delle aziende Facciamo tesoro dellrsquoesperienza di questo momen-to delicato per spingere sempre piugrave verso lrsquoutilizzo e la diffusione di servizi digitali anche utilizzando sistemi a basso costo che esistono da tempo per essere piugrave smart come un sistema di firma digitale o di Posta Elettronica Certificata Fare ricorso sempre piugrave spesso a piattaforme di video conferenze in modo da evitare di andare in un posto per una riunione che puograve benissimo farsi dal proprio ufficio Questi piccoli accorgimenti sono importanti non solo in questo periodo ma in ge-nerale e soprattutto rendono una societagrave sempre piugrave innovativa smart digitale e permette anche di ridurre i costi di spostamento e di inquinamento

Segretario del Consiglio Operativo del Comitato italiano Ingegneria dellrsquoInformazione - C3i

copy Egrave vietata qualsiasi utilizzazione totale o parziale dei contenuti ivi inclusa la riproduzione rielaborazione diffusione o distribuzione dei contenuti stessi mediante qualunque piattaforma tecnologica supporto o rete telematica senza previa autorizzazione

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Come essere piugrave attrattivi per i giovaniLrsquoiscrizione al sistema ordinistico conviene per tanti motivi Egrave perograve necessaria una forte operazione di marketing territoriale e di comunicazione nei confronti dei giovani studenti di ingegneria

Continua a crescere il numero degli ingegneri iscritti allrsquoalbo i dati di inizio anno indicano 242750 colle-ghi mille in piugrave rispetto dal 2019Egrave quanto emerge dal recente rap-porto del Centro Studi del Consi-

glio Nazionale degli Ingegneri ldquoGli iscritti allrsquoal-bo anno 2020rdquo (vedasi box)Un altro dato da tenere sotto osservazione non certo positivo egrave la quota bassa di laureati che sostengono lrsquoesame di Stato e successivamen-te di quelli che si iscrivono allrsquoalbo una volta

conseguita lrsquoabilitazione professionale Una criticitagrave rimarcata anche dal Presiden-te del CNI Armando Zambrano che proprio nellrsquoultimo congresso di categoria ha parlato di un ldquofenomeno di disaffezione soprattutto da parte delle giovani generazioni nei confronti del sistema ordinisticordquo La distribuzione degli iscritti ai tre settori (al netto degli iscritti al vecchio ordinamento che possono appartenere a tutti i settori) ldquocontinua a essere sbilanciata verso il civile e lrsquoambienterdquo ha aggiunto Zambrano

ldquoMolto bassa risulta la percentuale di ingegneri elettronici informatici delle telecomunicazioni che si iscrivono allrsquoalbordquo A conferma che lrsquo iscri-zione egrave percepita come ldquoun obbligo normativo per lo piugrave limitato ai soli ingegneri civilirdquo Insomma egrave davvero cosigrave ldquoanacronisticardquo lrsquoap-partenenza al sistema ordinistico O meglio quali sono i motivi per cui ha ancora senso vi-vere lrsquoOrdine degli Ingegneri A queste domande rispondono importanti col-leghi in rappresentanza dellrsquoente di riferimento Ecco i loro pareri

C

INCHIESTA ORDINI

Lrsquoiscrizione allrsquoOrdi-ne come garanzia di competenzaPer far crescere il numero degli iscritti allrsquoalbo sono due le strade indicate da Giovanni Cardinale Vice-presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri E se la prima egrave piut-tosto una provocazione (ldquoAumentare le attivitagrave poste sotto la riserva di legge Non credo perograve che al mo-mento sia una strada percorribilerdquo) la seconda invece egrave piuttosto inte-ressante Secondo Cardinale ldquoLrsquoOrdi-ne deve diventare un punto di riferi-mento non solo per la categoria ma per tutto il mercato economico e la societagrave Mi spiego meglio lrsquo iscrizione al sistema ordinistico deve diventare garanzia di competenza affidabilitagrave e rigorositagrave nella propria attivitagrave professionale Una tutela che deriva dai comportamenti etici obbligatori per tutti gli iscritti dalla formazione permanente e costantemente aggior-nata da un codice deontologico che declina attivitagrave e modus operandirdquo Il messaggio alla societagrave egrave chiaro ldquoSe unrsquoazienda deve assumere un BIM manager lo scelga tra gli iscritti a un Ordine territoriale in quanto piugrave affidabilerdquo Un porsquo come succede nei paesi anglosassoni dove anche se non esiste una struttura ordinistica paragonabile alla nostra ldquovi sono associazioni di grande prestigio in grado di certificare le competenze dei colleghi e che si fanno garanti delle loro capacitagrave di fronte alla so-cietagrave Egrave questo lo schema che penso io per i nostri Ordinirdquo conclude Gio-vanni Cardinale

Tutelare tutte le categorieldquoUn Ordine tutto nuo-vo in grado di recepi-re i cambiamenti del mercato e assecondare le professioni emergen-ti in particolare del secondo e del terzo settore dellrsquoalbo Solo cosigrave la categoria potragrave essere ancora appe-tibile per le decine di migliaia di ingegneri che non si riconoscono nel nostro sistemardquo Augusto Allegrini Presidente della Consulta Regionale degli Ordini degli Ingegneri della Lombardia ha le idee chiare su come intervenire per in-tercettare i professionisti ldquorefrattarirdquo a entrare nella grande casa dellrsquo ingegne-ria italiana ldquoDalla biomedicina allrsquo in-formazione sino allrsquoelettronica tanti professionisti del terzo settore sono per il sistema ordinistico dei perfetti sco-nosciutirdquo spiega Allegrini ldquoEgrave chiaro che tutti insieme dobbiamo fare uno sforzo per fare qualcosa di piugrave In tal senso dobbiamo aggiornare gli strumenti a nostra disposizionerdquo A cominciare dal Codice deontologico Lrsquo ingegner Allegrini egrave categorico ldquoIl mercato sta cambiando penso agli in-gegneri biomedici che stanno giagrave pro-gettando macchinari ad alto livello tec-nologico con unrsquoelevata responsabilitagrave Figure nuove come gli esperti di Cyber Security particolarmente richieste e per le quali non egrave richiesta lrsquo iscrizione allrsquoOrdine E peggio ancora non vi egrave traccia nel nostro Codice deontologicordquo Ecco dunque la soluzione ldquoDobbiamo dar vita a iniziative importanti per far sigrave che questi ingegneri il futuro della categoria siano tutelati dagli Ordini Solo cosigrave avranno un vero vantaggio nellrsquo iscrizionerdquo

Coinvolgere i colleghi del secondo e terzo settoreLa disaffezione esiste ed egrave ampia soprattutto nei neolaureati che non rientrano nel ramo civile edile Lrsquoanalisi di Mario Ascari Presidente del Comitato di Ingegneria dellrsquoInfor-mazione del CNI interviene sulla ne-cessitagrave di coinvolgere maggiormente le giovani leve nella vita ordinistica ldquoI giovani a parte quelli obbligati per legge non vedono la necessitagrave di unirsi allrsquoalbo proprio percheacute non colgono alcun vantaggio personale dal miglioramento di carriera sino a una formazione competitiva e in linea con i tempirdquo dice lrsquo ingegner Ascari Che punta il dito in particola-re sulla formazione ldquoI grandi colossi dellrsquoICT offrono una preparazione in linea con le esigenze del mercato Egrave chiaro che i professionisti del settore optano per questo tipo di attivitagrave per rimanere competitivi Noi in tal senso siamo in ritardordquo La soluzione potrebbe essere dietro lrsquoangolo ldquoRiconoscere i crediti formativi anche a chi fa formazione al di fuori della sfera ordinisticardquo Diventa comunque fondamentale intercettare i colleghi del secondo e del terzo settore ldquoEsistono attivitagrave di grande impegno come la realizzazione dei si-stemi informatizzati di ospedali aeroporti e banche che dovrebbero essere svolte unicamente da professionisti preparati e dal cur-riculum esemplare proprio come gli ingegneri Peccato che non preveda-no lrsquoobbligatorietagrave del progetto Se cosigrave fosse allora potremmo iscrivere tutti questi colleghi e lrsquo intero siste-ma ne gioverebberdquo

a cura di Roberto di Sanzo

DIREZIONECONSIGLIO NAZIONALE DEGLI INGEGNERIVia XX Settembre 500187 Roma

DIRETTORE RESPONSABILEArmando ZambranoPresidente Consiglio Nazionale degli Ingegneri

DIRETTORE EDITORIALEGianni MassaVicepresidente Vicario Consiglio Nazionale degli Ingegneri

DIREZIONE SCIENTIFICAEugenio Radice Fossati Davide Luraschi Massimiliano Pittau

PUBLISHERMarco Zani

COORDINAMENTO EDITORIALEAntonio Felici

DIREZIONECONSIGLIO NAZIONALE DEGLI INGEGNERIStefano Calzolari Giovanni Cardinale Ga-etano Fede Michele Lapenna Ania Lopez Massimo Mariani Gianni Massa Antonio Felice Monaco Roberto Orvieto Angelo Do-menico Perrini Luca Scappini Raffaele Solu-stri Angelo Valsecchi Remo Giulio Vaudano Armando Zambrano

COMITATO DI REDAZIONEA Allegrini M Ascari M Baldin L Bertoni S Cat-ta D Cristiano G Cuffaro A DallrsquoAglio A Di Cri-stinzi S Floridia L Gioppo R Iezzi G Iovannitti S La Grotta S Monotti C Penati A Romagnoli

REDAZIONE SEGRETERIA Vanessa MartinaPalazzo MontedoriaVia GB Pergolesi 25 - 20124 Milanotel +39 0276011294 0276003509fax +39 0276022755redazionegiornaleingegnereitFilomena PetroniConsiglio Nazionale degli IngegneriVia XX Settembre 5 - 00187 Romatel 06 69767040rivistacni-onlineitTestata registrata - Tribunale di Milanon 229 - 18052012

HANNO COLLABORATO IN QUESTO NUMEROL Bertoni E Caliano S Ciapparelli R Di Sanzo G Fede G Margiotta P Marulli S Monotti A Pelle-grino R Pinna RL Sassone

COMITATO DrsquoINDIRIZZOIl Comitato drsquoIndirizzo in fase di costituzione saragrave composto dai Presidenti degli Ordini degli Ingegneri drsquoItalia

EDITOREQUINE SrlVia Spadolini 7 - 20141 Milano Tel 02 864105 - Fax 02 72016740Iscrizione ROC n 12191Pubblicitagrave QUINE SrlVia Spadolini 7 - 20141 MilanoRealizzazione graficaFabio CastiglioniProgetto graficoStefano Asili e Francesco DondinaResponsabile di ProduzionePaolo FicicchiaStampa Grafica Veneta Spa (PD)Proprietagrave EditorialeSocietagrave di Servizi del Collegiodegli Ingegneri e Architetti di Milano SrlVia GB Pergolesi 25 - 20124 Milanocopy Collegio degli Ingegnerie Architetti di MilanoGli articoli e le note firmate esprimono lrsquoopi-nione dellrsquoautore non necessariamente quel-la della Direzione del giornale impegnata a garantire la pluralitagrave dellrsquoinformazione se rilevante Essi non impegnano altresigrave la Reda-zione e lrsquoEditore Lrsquoinvio da parte dellrsquoautore di immagini e testi implica la sua responsabi-litagrave di originalitagrave veridicitagrave proprietagrave intellet-tuale e disponibilitagrave verso terzi Esso implica anche la sua autorizzazione alla loro pubbli-cazione a titolo gratuito e non dagrave luogo alla loro restituzione anche in caso di mancata pubblicazione La Redazione si riserva il diritto di ridimensionare gli articoli pervenuti senza alterarne il contenuto e il significato

Assicurati di ricevere con continuitagrave tutti i fascicoliPER ABBONAMENTIabbonamentiquineitTel 0276003509 - Fax 0276022755redazionegiornaleingegnereitwwwquineitPUBBLICITAgravedircomquineit

Giovanni Cardinale Vicepresidente CNI

Augusto Allegrini Presidente CROIL - Consulta Regionale Ordini Ingegneri della Lombardia Presidente Ordine degli Ingegneri di Pavia

Mario Ascari Presidente C3i - Comitato Ingegneria dellrsquoInformazione CNI

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LrsquoANALISI DEL CENTRO STUDI CNI |

GLI ISCRITTI ALLrsquoALBO ANNO 2020Cresce il numero degli iscritti solo grazie alla componente femminileNonostante tutte le criticitagrave emerse nel corso degli ultimi anni continua a crescere il numero di ingegneri iscritti allrsquoalbo i dati di inizio anno indicano 242750 iscritti circa mille in piugrave rispetto al 2019 Lrsquoanalisi dei dati effettuata dal Centro Studi del CNI mostra un quadro stabile rispetto allrsquoan-no appena passato (GRAFICO 1) La novitagrave dellrsquoanalisi dei dati del 2020 rivela che il saldo positivo egrave stato realizzato solo grazie alla crescita costante del numero di donne iscritte allrsquoAlbo 38mila + 1000 rispetto al 2019 (GRAFICO 2) Attualmente le donne ingegnere rappresentano il 157 del numero totale di iscritti (nel 2010 era appena del 108) Questo incremento ha permesso un ricambio generazionale allrsquo interno dellrsquoAlbo Secondo il Centro Studi tra i quasi 33mila ingegneri iscritti con piugrave di 65 anni le donne risultano solo lo 09 mentre costitu-iscono circa un terzo degli under 35 La regione con la piugrave alta quota di donne iscritte allrsquoalbo (234) egrave la Sardegna con il picco massimo registrato a Cagliari (263) Questo ricambio generazionale sta influendo anche sulla distribuzione degli iscritti tra i settori dellrsquoAlbo i laureati del vecchio ordinamento (che possono essere iscritti a tutti e tre i settori) vengono infatti sostituiti da quelli del nuovo ordinamento (che possono invece iscriversi a un solo settore) con il risultato che la quota di iscritti a tutti e tre i settori si riduce progressivamente tanto da scendere sotto la soglia del 60 Oggi tra i quasi 70 mila ingegneri iscritti a un solo settore il numero complessivo di ingegneri del settore industriale e di quello dellrsquo informazione non arriva nemmeno alla metagrave di quello degli iscritti al settore civile e ambientale che costituiscono il 71 degli ingegneri ldquomonosettorialirdquo (GRAFICO 3) Considerando invece tutti gli iscritti la quota che appartiene al settore civile ed ambientale esclusivamente o parallelamente ad altri settori egrave pari allrsquo832 Per quando riguarda la sezione B dellrsquoalbo invece aumentano rispetto ai ldquoquinquennalirdquo le quote di ingegneri iuniores industriali e dellrsquo informazione ndash sebbene quello civile ed ambientale si confermi il piugrave ambito ndash accogliendo quasi 6 ingegneri iuniores su 10 (GRAFICO 4) Sebbene le donne evidenzino unrsquoetagrave media decisamente piugrave bassa di quella degli uomini (oltre 10 anni in meno) subiscono anchrsquoesse questa fase di lento ricambio lrsquoetagrave media nel 2020 egrave infatti per loro pari a 415 anni contro i 41 del 2019 e i 405 del 2018

Una questione economicaDa non sottovalutare la questio-ne economica In un momento di profonda crisi che inevitabilmente investe anche la categoria ingegneri-stica egrave pacifico che svariati colleghi si facciano due conti in tasca e prendano decisioni nette Egrave questo il pensiero di Sebastiano Floridia alla guida dellrsquoOrdine di Siracusa ldquoConosco molti professionisti che pur di non pagare la quota di iscrizione di 180 euro preferiscono rimane-re fuori dal sistema ordinistico Il motivo Puramente economico Gli stipendi non sono piugrave altissimi spe-cialmente allrsquo inizio i giovani colleghi fanno fatica ad arrivare a fine mese molte volte si accettano incarichi per pochi euro pur di entrare nel mondo del lavoro Quindi basta fare due piugrave due se non egrave indispensabile non mi iscrivo allrsquoOrdine e mi tengo in tasca i soldi Semplice nordquo

La giusta comu-nicazione per i giovani studentiPer Alberto Romagnoli Presi-dente dellrsquoOrdine degli Ingegneri di Ancona bisogna focalizzarsi sui colleghi del terzo settore quelli dellrsquo informazione ldquoSono in costante aumento i ragazzi che si iscrivono alle facoltagrave di ingegneria e che scelgono lrsquoambito dellrsquo informazionerdquo spiega Romagnoli ldquoEgrave quindi a loro che si devono riservare i nostri sforzi per far sigrave che lrsquoOrdine diventi appetibile e interessante per i futuri neolaureatirdquo In tal senso proprio lrsquoOrdine di Ancona ha elaborato un documento con una serie di indicazioni che dimostrano quanto sia ldquoconvenienterdquo lrsquo iscrizio-ne al sistema ordinistico percheacute il neolaureato si puograve confrontare con i colleghi nelle commissioni nei gruppi di lavoro e quindi puograve acquisire know how percheacute puograve consultare le norme CEI UNI ISO a costi molto bassi o gra-tuitamente per poter firmare progetti di impianti elettronici come previsto dal DM 372008 per poter svolgere il ruolo di direttore tecnico di societagrave di ingegneria dopo dieci anni di iscri-zione E ancora per avere consulenze gratuite dai commercialisti e avvocati convenzionati con lrsquoOrdine professio-nale per poter acquistare applicativi software e strumentazione tecnica a prezzi agevolati frutto di convenzioni tra lrsquoOrdine e societagrave fornitricildquoQueste sono solo alcune delle motiva-zioni che rendono il mondo dellrsquoordine appetibile anche per tutti gli specia-lizzati nel terzo settore ndash continua il Presidente Romagnoli ndash egrave necessaria dunque una forte operazione di mar-keting territoriale e di comunicazione nei confronti dei giovani studenti di ingegneriardquo

La certificazione delle competenzePer il Presidente dellrsquoOrdine degli Ingegneri di Catanzaro Gerlando Cuffaro va messa in atto una decisa campagna di ldquomarketing profes-sionalerdquo sui territori ldquoA cominciare dal potenziamento dei rapporti con il sistema universitario facendo comprendere ai giovani lrsquo importanza dellrsquo iscrizione allrsquoOrdine di catego-riardquo spiega il dirigente calabrese Ma non solo occorre dare una decisa accelerata alla funzione degli Ordini legata alla certificazione delle com-petenze ldquoVa potenziato lo strumento CERTing istituzionalizzandolo anche grazie a prezzi altamente competiti-vi La qualificazione dellrsquoesperienza e delle competenze deve diventare un lsquomustrsquo delle funzioni ordinisti-cherdquo Infine ecco un ulteriore valore aggiunto per lrsquo iscrizione allrsquoOrdine ldquoValutare la possibilitagrave di dare un punteggio superiore a chi egrave iscritto allrsquoOrdine e partecipa a bandi di concorso pubblici Potrebbe essere una strategia da perseguirerdquo conclu-de lrsquo ingegner Cuffaro

Ingegneri qualificati ma troppa concorrenzaPer Simone Monotti Presidente dellrsquoOrdine degli Ingegneri di Terni egrave necessaria unrsquoazione sinergica per far sigrave che ldquo il sistema ordinistico acquisti maggior prestigio ed au-torevolezzardquo Un percorso non certo semplice che deve passare per forza attraverso ldquolrsquoofferta di tanti servizi in piugrave ai colleghi dalle convenzio-ni alle agevolazioni sanitarie sino alle assicurazioni Sono solo alcuni degli esempi sui quali si potrebbe lavorarerdquo Inoltre ecco una stoccata sullrsquoambito formativo che deve es-sere ldquosempre piugrave qualitativo anche e soprattutto per i settori dellrsquo indu-stria e dellrsquo informaticardquo E qui il discorso si fa serio ldquoCrsquoegrave troppa confusione anche qui nel ternano Molti consulenti informatici e del mondo dellrsquo industria con tanto di laurea in ingegneria subiscono la concorrenza di altre figure professio-nali con un percorso di studi meno qualificato Ecco percheacute credo che valga la pena pensare a un percorso legislativo in grado di far diventare il sistema ordinistico una sorta di garanzia istituzionale anche per tutti gli iscritti al secondo e al terzo settorerdquo

a cura di Roberto di Sanzo

Alberto Romagnoli Presidente Ordine degli Ingegneri di Ancona

Sebastiano Floridia Presidente Ordine degli Ingegneri di Siracusa

Simone Monotti Presidente Ordine degli Ingegneri di Terni

Gerlando Cuffaro Presidente Ordine degli Ingegneri di Catanzaro

3

SintesiNonostante tutte le criticitagrave emerse nel corso degli ultimi anni continua a crescere il nu-mero di ingegneri iscritti allrsquoalbo i dati di inizio anno indicano 242750 iscritti circa millein piugrave rispetto al 2019

Quello che emerge dallrsquoanalisi dei dati effettuata dal Centro studi del Consiglio Nazionaledegli Ingegneri egrave un quadro sostanzialmente stabile rispetto al 2019 il numero di nuoveiscrizioni si mantiene intorno alle 6mila unitagrave a fronte di circa 5mila cancellazioni e continuaa restare bassa la quota di laureati che sostengono lrsquoEsame di Stato e ancor piugrave bassaquella di coloro che si iscrivono allrsquoalbo una volta conseguita lrsquoabilitazione professionale(circa un sesto dei laureati) Ma il dato positivo del 2020 rivela una importante novitagrave dal momento che il saldo positivoegrave stato realizzato solo grazie alla crescita costante del numero di donne iscritte allrsquoAlboche ha superato quota 38mila circa mille in piugrave rispetto al 2019 mentre si egrave leggermenteridotto il numero di uomini iscritti

GLI ISCRITTI ALLALBO ANNO 2020

ISCRITTI ALLrsquoALBO DEGLI INGEGNERISERIE 2007-2020 ndash (VAL ASS)

Iscri totale (sezA +sezB)

198433

242750

190000

200000

210000

220000

230000

240000

250000

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020

Ersquo ancora presto per avere dei riscontri per quanto concerne il processo di rinnovamentoavviato negli ultimi anni dagli Ordini provinciali e dal Consiglio Nazionale degli Ingegnerima lrsquoobiettivo egrave quello di aumentare lrsquoappeal dellrsquoAlbo anche tra gli ingegneri del settoreindustriale e dellrsquoinformazione grazie anche allrsquoattivazione di una serie di servizi offerti agliiscritti relativi a formazione supporto allrsquoattivitagrave lavorativa certificazione delle competenzeassicurazione professionale e altro ancora

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GLI ISCRITTI ALLALBO ANNO 2020

QUOTA DI ISCRITTI ALLrsquoALBO DEGLI INGEGNERI PER SETTOREANNO 2020 (VAL )

nb il totale egrave diverso da 100 poicheacute un ingegnere puograve essere iscrio a piugrave di un seore sono compresi gli ingegneri del nuovo ordinamento e quelli del vecchio che hanno optato per un solo seore

nb il totale egrave diverso da 100 poicheacute un ingegnere puograve essere iscrio a piugrave di un seore

832690

620710

21674

0

50

100

Civile ed ambientale Industriale Informazione

Sezione A

Tu Nuovo ordinamento e ibridi

578

302

104

0

20

40

60

Civile ed ambientale Industriale Informazione

Sezione B

SEZIONE A

SEZIONE B

nb il totale egrave diverso da 100 poicheacute un ingegnere puograve essere iscritto a piugrave di un settoresono compresi gli ingegneri del nuovo ordinamento e quelli del vecchio che hanno optato per un solo settore

nb il totale egrave diverso da 100 poicheacute un ingegnere puograve essere iscritto a piugrave di un settore

Ersquo ancora presto per avere dei riscontri per quanto concerne il processo di rinnovamentoavviato negli ultimi anni dagli Ordini provinciali e dal Consiglio Nazionale degli Ingegnerima lrsquoobiettivo egrave quello di aumentare lrsquoappeal dellrsquoAlbo anche tra gli ingegneri del settoreindustriale e dellrsquoinformazione grazie anche allrsquoattivazione di una serie di servizi offerti agliiscritti relativi a formazione supporto allrsquoattivitagrave lavorativa certificazione delle competenzeassicurazione professionale e altro ancora

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GLI ISCRITTI ALLALBO ANNO 2020

QUOTA DI ISCRITTI ALLrsquoALBO DEGLI INGEGNERI PER SETTOREANNO 2020 (VAL )

nb il totale egrave diverso da 100 poicheacute un ingegnere puograve essere iscrio a piugrave di un seore sono compresi gli ingegneri del nuovo ordinamento e quelli del vecchio che hanno optato per un solo seore

nb il totale egrave diverso da 100 poicheacute un ingegnere puograve essere iscrio a piugrave di un seore

832690

620710

21674

0

50

100

Civile ed ambientale Industriale Informazione

Sezione A

Tu Nuovo ordinamento e ibridi

578

302

104

0

20

40

60

Civile ed ambientale Industriale Informazione

Sezione B

SEZIONE A

SEZIONE B

nb il totale egrave diverso da 100 poicheacute un ingegnere puograve essere iscritto a piugrave di un settoresono compresi gli ingegneri del nuovo ordinamento e quelli del vecchio che hanno optato per un solo settore

nb il totale egrave diverso da 100 poicheacute un ingegnere puograve essere iscritto a piugrave di un settore

Si conferma inoltre il trend crescente del numero di iscritte Attualmente le donne inge-gnere rappresentano il 157 del numero totale di iscritti con un lieve incremento rispettoal 2019 Vale la pena di ricordare che nel 2010 la quota di donne tra gli iscritti allrsquoalbo eradel 108Ma il dato piugrave importante che emerge egrave che il saldo positivo riscontrato tra il 2019 e il 2020egrave determinato proprio dalle donne aumentate di oltre mille unitagrave offrendo cosigrave un contri-buto importante al ricambio generazionale allrsquointerno dellrsquoAlbo basti pensare che tra iquasi 33mila ingegneri iscritti con piugrave di 65 anni le donne risultano solo lo 09 mentrecostituiscono circa un terzo degli under 35

La regione con la piugrave alta quota di donne iscritte allrsquoalbo (234) risulta ancora una voltala Sardegna con il picco massimo registrato a Cagliari che si conferma anche nel 2020lrsquoOrdine provinciale con la quota piugrave elevata di donne (263)

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GLI ISCRITTI ALLALBO ANNO 2020

ORDINE 2019 2020 Var 20192020 Parma 1771 1754 -10 Mantova 1025 1015 -10 Nuoro 814 806 -10 Piacenza 935 923 -13 Lodi 470 462 -17 Aosta 452 443 -20 As 478 468 -21 Vercelli 465 454 -24 Novara 1024 999 -24 Rimini 1095 1066 -26 Savona 1138 1102 -32 Gorizia 397 369 -71

QUOTA DI DONNE ISCRITTE ALLrsquoALBO DEGLI INGEGNERI (SEZIONE A + SEZIONE B) SERIE 2007-2020

9199 104 108

115 120 125 130137 140 145 148 153 157

8

10

12

14

16

18

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020

Sebbene le donne evidenzino unrsquoetagrave media decisamente piugrave bassa di quella degli uomini(oltre 10 anni in meno) e come evidenziato in precedenza risultino in costante aumentosubiscono anchrsquoesse questa fase di lento ricambio lrsquoetagrave media nel 2020 egrave infatti per loropari a 415 anni contro i 41 del 2019 e i 405 del 2018

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GLI ISCRITTI ALLALBO ANNO 2020

ETAgrave MEDIA DEGLI ISCRITTI ALLrsquoALBO DEGLI INGEGNERI PER SEZIONE DI ISCRIZIONE E SESSOCFR2018-2020

514

402

509

406 374 405498

398494

0

20

40

60

SezA SezB Totale

2018

Uomini Donne Totale M+F

519

410

514

411 381 410502

406498

0

20

40

60

SezA SezB Totale

2019

Uomini Donne Totale M+F

523

418

518

415 387 415

506

414502

0

20

40

60

SezA SezB Totale

2020

Uomini Donne Totale M+F

lrsquoetagrave indicata egrave quella che gli ingegneri compiranno nel corso dellrsquoanno di riferimento GRAFICO 4

GRAFICO 3 Sezione A e Sezione B

GRAFICO 2 GRAFICO 1

copy Egrave vietata qualsiasi utilizzazione totale o parziale dei contenuti ivi inclusa la riproduzione rielaborazione diffusione o distribuzione dei contenuti stessi mediante qualunque piattaforma tecnologica supporto o rete telematica senza previa autorizzazione

Un lavoro sostenibile a tutte lrsquoetagrave

Lrsquoinvecchiamento della popo-lazione egrave un processo che sta interessando tutta lrsquoEuropa e in particolar modo lrsquoItalia e tutti i comparti produttivi Il sesto rap-porto della Fondazione Europea riporta che la percentuale di lavo-ratori ultracinquantenni egrave aumen-tata del 10 nel giro di 10 anni Entro il 2030 i lavoratori tra 55 e 64 anni aumenteranno del 16 giagrave oggi la metagrave dei lavoratori anziani abbandona prima dellrsquoetagrave di pen-sionamento obbligatorio In particolar modo lrsquo invecchia-mento della forza lavoro egrave una problematica che riguarda la gestione delle risorse umane in azienda Perciograve occorre costruire un approccio multiplo e siste-matico per una corretta gestione di un problema nellrsquoottica della sicurezza In questi casi dunque il lavoro dellrsquoRSPP assume aspetti quasi manageriali sia per una corretta definizione dei ruoli e dei soggetti ndash con adeguata for-mazione ndash sia per la gestione e il coordinamento dei comporta-menti corretti

IL RUOLO DEGLI INGEGNERILrsquo ingegnere della sicurezza ndash occupandosi della sicurezza del lavoratore della collettivitagrave e dellrsquoambiente circostante ndash rico-pre di fatto un ruolo sociale fonda-mentale che permette ad aziende e lavoratori nel privato come nel pubblico di poter contare su un contributo qualificato capace di coniugare sia aspetti tecnici che gestionali Il tema dellrsquo invecchia-

mento-lavoro egrave un ambito per il quale sono richieste competenze e conoscenze multidisciplinari lrsquo ingegnere nei suoi vari ruoli di imprenditore responsabile di produzione RSPPCSPCSE pro-gettista di macchine consulente esterno e con le sue competenze tecniche noncheacute le conoscenze in varie discipline come lrsquoorga-nizzazione del lavoro lrsquoergono-mia lrsquo innovazione tecnologica le biotecnologie e i nuovi materiali puograve dare un contributo determi-nante per la tutela della salute della sicurezza del lavoratore e per configurare posti di lavoro sostenibili a ogni etagrave Mai come nellrsquoambito della sicurezza del lavoratore non piugrave giovane la pur qualificata multidisciplinarietagrave dellrsquo ingegnere dovragrave essere inte-grata con competenze di medi-cina e psicologia applicata al lavoro cosigrave da fornire un supporto adeguato anche per tenere sotto controllo i progressi scientifici e le conseguenti opportunitagrave di valu-tare dinamicamente lo scenario in cui si muove

UN LAVORO SOSTENIBILE A TUTTE LE ETAgrave In Italia si tende ad applicare una politica contraddittoria che consiste nel ricorrere al ricambio generazionale incentivando lrsquoab-bandono precoce del lavoro da parte dei piugrave anziani per lasciare posto a risorse piugrave giovani ma soprattutto meno costose Le grandi aziende aiutate anche dalle politiche pubbliche cer-cano spesso questa via che perograve non affronta il problema alla

Lrsquo invecchiamento e il lavoro come affrontarlo per la tutela dei dipendenti

RSPP | AZIENDEFOCUS

radice Quello che serve egrave invece un approccio di sistema che renda la professione sostenibile al lavo-ratore che invecchia partendo dal presupposto che una vita lavora-tiva attiva e in buona salute egrave la premessa per una vita pensioni-stica con minori costi sociali sia per lrsquo individuo che per la collet-tivitagrave Infatti in Italia il problema dellrsquo invecchiamento della popo-lazione egrave stato confinato solo alle riforme del sistema pensionistico cercando di trovare formule per il pensionamento anticipato Un lavoro sostenibile eviterebbe conseguenze come lrsquoaumento di infortuni e malattie professionali lrsquoaccumulo di malattie invalidanti che vanno a impattare sui costi del Sistema Sanitario Nazionale e la riduzione della produttivitagrave industriale dovuta dallrsquoaumento dellrsquoassenteismo cronicizzato Dal momento che lrsquo invecchiamento egrave anche un fenomeno prevedibile emergeno dallrsquoanalisi del Centro Studi del CNI alcuni comporta-menti virtuosi di aziende italiane per le misure organizzativo-ge-stionali Prima di tutto egrave stato coinvolto attivamente un RSPP di concerto con il Medico com-petente i sindacati e i lavoratori A ciograve si egrave aggiunto una corretta valutazione dei rischi (vedasi box) e allrsquo individualizzazione di buone prassi di Workplace Health Promo-tion (WHP) E inoltre ndash Il rispetto di protocolli di sorve-glianza sanitaria periodici come visite oculistiche cardiologiche e test per valutare capacitagrave motorie ed elasticitagrave muscolare che con-sentano di individuare ed even-

Il DossierIl GTT (Gruppo Territoriale Temporaneo) della Commissione Sicurezza del CNI ha sviluppato un dossier che affronta il tema della sicurezza sotto lrsquoaspetto dellrsquo invecchiamento allrsquo interno dellrsquoIndustria 40 Tutto questo egrave stato possibile anche grazie alla collaborazione dei diversi Ordini territoriali come lrsquoOrdine degli Ingegneri di Milano insieme al proprio GdL alla Direzione Regionale Lombardia-CONTARP e alla Con-sulta Interassociativa Italiana per la Prevenzione - CIIP e ovviamente insieme ai referenti INAIL Ricordiamo che CNI e INAIL hanno rinnovato e confermato lrsquo impegno ndash lo scorso 26 gennaio ndash verso una solida collaborazione nel campo della sicurezza grazie a un protocollo drsquo intesa che prevede la realizzazione di una serie di attivitagrave congiunte finalizzate alla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori Temi come la prevenzione del rischio sismico la prevenzione nelle scuole il supporto alla Protezione Civile per la definizione dei Piani di Emergenza testimoniano lrsquo impegno su temi di interesse generale e il ruolo sociale dellrsquo ingegnere

SEGUE DA PAG 1

di Gianni Massauno dei momenti e dei simboli piugrave potenti della nostra storia ndash grazie a donne e uomini che nel momento del bisogno non si sono tirati indietro anzi si sono messi incondizionatamente al servizio di chi meritatamente o immeritatamente ndash non egrave questo il momento di discuterne ndash ha il controllo della barcaldquoLa televisione ha detto che il nuovo anno porteragrave una trasfor-mazione e tutti quanti stiamo giagrave aspettandohelliprdquoEgrave giusto interrogarsi su quando torneremo alla normalitagrave (anche se oggi piugrave di ieri appaiono inutili e paradossali le prese di posizione e le divisioni della politica) ma egrave fondamentale la-vorare su noi stessi per capire il come affrontare una quotidiani-tagrave diversa e speriamo miglioreldquohellip saragrave tre volte Natale e festa tutto il giorno [] ogni Cristo scenderagrave dalla croce anche gli uccelli faranno ritornohelliprdquo Le calamitagrave svelano i pregi e soprattutto i difetti dei Paesi ci pongono di fronte a biforcazioni che possono essere catastrofiche oppure viceversa costituire un punto di cambiamento positivoLrsquoanno che verragrave gli anni che verranno non potranno essere affrontati se non sapremo pen-sare un nuovo paradigma del lavoro e della sua rappresen-tanza Paradigma che riprogetti il modello che divide tra dipen-denti e Partite IVA in una miriade di sovrastrutture contrattuali di regole di tutele troppo variabili e differenziate Che non conside-ra la reale potenzialitagrave del ter-mine ldquosussidiarietagraverdquo Lrsquoanno che verragrave gli anni che verranno non potranno essere affrontati con lrsquoattuale sistema normativo e burocratico Penso per esempio alle dichiarazioni del Commis-sario per lrsquoemergenza Covid-19 ldquocon il normale sistema oltre la metagrave dei ventilatori polmonari occorrenti per salvare il maggior numero possibile di vite umane sarebbe stato consegnato alla fine dellrsquoemergenzardquo Penso al Ponte di Genova e ai poteri straordinari conferiti al Commis-sario per la ricostruzione idonei a disapplicare la legislazione nazionale sugli appalti al fine di rispettare tempi e costi Lrsquoanno che verragrave gli anni che verranno potranno essere affrontati se sa-premo ldquori-progettarerdquo la nostra legislazione Occorre rendere tutto ndash realmente ndash semplice veloce e trasparente percheacute non si puograve essere veloci ed efficienti solo nellrsquoemergenza E per farlo egrave necessario ribaltare lrsquoapproccio per il quale tutto egrave norma e nien-te egrave autoregolamentazione per il quale diviene illecito qualunque cosa non sia esplicitamente vietata ldquoCaro amicordquo solo se sapremo guardare con altri occhi e se saremo in grado di farlo insieme e non da soli sicuramente ldquosenza grandi disturbi qualcuno spariragrave saranno forse i troppo furbi e i cretini di ogni etagraverdquo

EDITORIALE |

La valutazione del rischioLa valutazione dei rischi oltre a comprendere la possibilitagrave di sviluppare malattie croni-che compatibili con lrsquoavanzare dellrsquoetagrave deve tenere conto di aspetti connessi piugrave stretta-mente al lavoro svolto come posture incongrue lavoro in ambienti rumorosi o a contat-to con agenti chimici o ancora situazioni lavorative a rischio di caduta inciampo o altri inconvenienti La valutazione fornisce orien-tamenti preventivi per ogni rischio indagato ndash Rischi legati al lavoro fisico derivanti dalla movimenta-zione di carichi sforzi fisici intensi e mantenimento di posture incongrue A questi egrave particolarmente esposto chi lavora nellrsquoambito della distribuzione o chi gestisce macchinari e apparati nellrsquo in-dustria meccanica Questi ultimi sono spesso esposti a movimenti e posizioni stati-che ripetitive e non corrette dal punto di vista posturale A questi si aggiungono i rischi derivanti dallrsquouso di macchine ad esempio spazzatrici da scivolamento o da possibili cadute da attrezzi come scale nel caso del settore del clea-ning o dallrsquoutilizzo di torni e frese nel caso dellrsquoindustria ndash Rischi legati allrsquoambiente di lavoro come le condizioni microclimatiche avverse o lrsquoesposizione a vibrazioni e rumori Tra questi rischi si pone lrsquoattenzione sull esposizione a sostanze tossiche eo irritantindash Fattori che penalizzano lo sviluppo lrsquoutilizzo la trasmis-sione di competenze come la carenza di formazione i metodi di lavoro rigidamente imposti il raggiungimento di picchi di attivitagrave imprevistindash Rischi psico-sociali come la relazione con pubblico o clienti ldquodifficilirdquo o la mancanza di sostegno e di riconoscimento da parte dei superiori o dei colleghiDopo aver valutato i rischi si puograve procedere allrsquoadozione di misure di miglioramento che possono essere organizzative gestionali oppure tecniche

Simone Ciapparelli

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Gli effetti dellrsquoinvecchiamento sul lavoroLa sostenibilitagrave del lavoro dipende perograve non soltanto dallrsquoetagrave anagrafica raggiunta ma anche dal tipo di lavoro svolto questa problematica si aggrava sensibilmente nel passaggio da lavoro cognitivo a lavoro manuale e da lavori piugrave qualificati a lavori meno qualificati A titolo di esempio per effetto delle soglie introdotte dal DLgs 8108 la popolazione lavorativa adibita a sollevamento e trasporto viene qualificata come anziana a par-tire dai 45 anni di etagrave mentre chi utilizza videoterminali (VDT) egrave classificato come anziano a partire dai 50 anni Quando ci si riferisce alle mansioni manuali inoltre il lavoratore percepisce in modo particolare la propria minore capacitagrave produttivitagrave ri-spetto ai colleghi piugrave giovani e la percezione delle ridotte capa-citagrave motorie e della forza fisica lo induce a un maggiore sforzo di attenzione per evitare rischi e infortuni aumentando in realtagrave stress e stanchezza Quasi in un circolo vizioso ciograve comporta una probabilitagrave teorica di infortunio molto maggiore rispetto a un soggetto giovane Questo aspetto egrave perograve parzialmente bilanciato dal fatto che il maggior grado di esperienza professionale au-menta la capacitagrave di prevedere ed evitare il pericolo mitigando il rischio di infortuni Oltre al fattore etagrave la riduzione della capacitagrave lavorativa mostra comunque unrsquoampia variabile individuale determinata soprat-tutto dalla presenza o meno di malattie croniche Le patolo-gie croniche sono infatti un fattore critico per la produttivitagrave delle aziende nel 2018 hanno interessato quasi il 40 della popolazione italiana La prevenzione di queste malattie tramite il raggiungimento di uno stile di vita piugrave salutare consente di fronteggiare anche la riduzione della capacitagrave lavorativa Altre variabile da considerare egrave la differenza di genere le donne hanno unrsquoaspettativa di vita piugrave lunga rispetto allrsquouomo ma trascorsa in peggiori condizioni di salute a causa delle possibili conseguenze provocate da menopausa e osteoporosi Lrsquo invec-chiamento egrave quindi un processo che comporta cambiamenti negativi (calo generale delle capacitagrave funzionali) in parte com-pensati da attributi che si sviluppano e affinano con lrsquoavanzare dellrsquoetagrave

tualmente monitorare le malattie che piugrave risentono del fattore etagravendash lrsquo individuazione di buone prassi tramite corsi di formazione orga-nizzando corsi adatti a tutte le etagrave e senza preclusioni per i lavoratori piugrave anziani ndash la riorganizzazione di tempi e carichi di lavoro e concessione di part time su richiesta nuove modalitagrave di svolgimento del lavoro come ad esempio il lavoro agile sono altre misure utili che rientrano in questa categoria In questo senso lrsquoapproccio ingegneristico egrave fondamentale anche per la riprogettazione degli ambienti e degli spazi tali da ren-derli piugrave sostenibili e adattabili allrsquoetagrave dei lavoratori Tra le misure tecniche rientra la riprogettazione ingegneristica ed ergonomica degli ambienti di lavoro come lrsquoe-liminazione di ostacoli e dislivelli ma piugrave in generale misure atte a rendere lo spazio lavorativo soste-nibile a tutte le etagrave come lrsquoappli-cazione dei principi ergonomici sulle nuove linee (comandi piugrave fruibili piani di lavoro ad altezze regolabili) e la riduzione del rischio su quelle vecchie Si consideri che le patologie muscoloscheletriche sono piugrave diffuse nei soggetti di etagrave tra i 50 e i 55 anni e i disturbi muscolo scheletrici sono la prima causa di malattia professionale emersa costituendo il 75 delle malat-

tie professionali denunciate e si evolvono spesso in patologie invalidanti

IL SETTORE DELLE COSTRUZIONIPurtroppo a oggi manca ancora uno studio approfondito su come lrsquoinvecchiamento influisca sui lavoratori nellrsquoambito professio-nale caratterizzato proprio dalle mansioni manuali piugrave pesanti Nel cantiere edile per esempio la legi-slazione italiana impone la valu-tazione dei rischi in particolare bisogna tener conto dellrsquoaffievolirsi delle capacitagrave sensoriali che rende piugrave difficile per il lavoratore edile individuare ed evitare prontamente i rischi lrsquoindebolimento dellrsquoappa-rato muscolo-scheletrico lo espone a infortuni da caduta e da solleva-mento carichi la minore efficienza del sistema cardio-vascolare e di quello respiratorio diminuiscono la resistenza agli sforzi prolungati e agli agenti atmosferici aumen-tando altresigrave il rischio di sveni-mento infarto e disidratazione Lo stress del lavoratore edile aumenta anche con lrsquoetagrave a causa della con-correnza generazionale la perce-zione delle proprie ridotte capacitagrave fisiche lo induce a mantenere una maggiore sforzo di attenzione per evitare rischi e infortuni Ciograve comporta una probabilitagrave teo-rica di infortunio per un lavoratore anziano maggiore di una percen-

tuale variabile dal 50 al 95 rispetto a un lavoratore giovane che svolga la stessa mansione Tuttavia lrsquoosservazione dei can-tieri ha permesso di scoprire nella pratica anche i vantaggi dellrsquoinvec-chiamento Lrsquoesperienza aumenta la pazienza e la serietagrave professio-nale permettendo di aumentare la capacitagrave di prevedere ed evitare il rischio Drsquoaltro canto il lavoratore anziano necessita di tempi di recupero proporzionalmente piugrave lunghi rispetto a un giovane e in alcuni casi il recupero diventa pressocheacute impossibilePer ridurre il rischio e gli effetti dellrsquoinfortunio lo studio della Sicu-rezza nei Cantieri puogravendash imporre la parziale compensa-zione dellrsquoindebolimento fisico con dispositivi artificiali quali migliore illuminamento segnalazioni visive e uditive suppletive e utilizzo di esoscheletri per il sollevamento dei carichi ndash migliore la soluzione allrsquoin-vecchiamento della forza lavoro con spostamento del lavoratore anziano verso attivitagrave organizzative e di supervisione Non egrave dunque solo il lavoratore a doversi adattare al lavoro ma egrave il lavoro che si deve adattare al lavoratore e non si puograve consentire che tale onere ricada esclusiva-mente sul binomio datore di lavo-ro-lavoratore

Efficienza edifici i traguardi da raggiungere

Tutto il modo di pensare della societagrave deve cambiare in ottica green maggior comfort e benessere abitativo da

ottenere con le politiche di decarbonizzazione

a cura della Redazione

A partire da marzo 2020 ogni Stato Membro dellrsquoUnione Europea ha lrsquoobbligo di recepire e at-

tuare la ldquoDirettiva sul rendimento energetico degli edificirdquo LrsquoEPBD III Energy Performance of Buildings Directive modifica le precedenti Dirtettive 201031UE e 201227UE Lrsquoobiettivo dellrsquoUE egrave quello non solo di migliorare le prestazioni energetiche degli

edifici ma incentivare la ristrut-turazione degli esistenti entro il 2050 (vedasi box Direttiva UE 2018844) Infatti la vera novitagrave della 2018844 UE egrave promuovere la tra-sformazione degli edifici soste-nibili andando oltre la sola ne-cessitagrave di ldquoefficienza energeticardquo Tutta la societagrave partendo anche dagli interventi di qualifica del costruito deve tendere verso la ricerca di un maggior comfort e benessere abitativo

Ne sono un chiaro esempio i pun-ti 13 14 e 15 dellrsquoEPBD III Detto ciograve ogni Stato Membro avragrave poi il compito di definire la propria strategia operativa in base alle proprie necessitagrave

SCHEMA DI DECRETO In Italia infatti lo schema di De-creto per il recepimento della Direttiva approvato del Consiglio dei Ministri lo scorso 29 gen-naio 2020 modificheragrave il DLgs 1922005 per adeguarlo alle indi-

AMBIENTE

cazioni dellrsquoEPBD III Il DLgs 192 aveva giagrave recepito la prima EPBD nel 2002 introducendo in Italia le prescrizioni europee sullrsquoeffi-cienza energetica Lo schema di Decreto del CdM si allinea in so-stanza con quanto previsto nella Direttiva UE e prevede dunque ndash lrsquo introduzione di strumenti per accelerare la ristrutturazione de-gli edifici esistentindash lrsquo integrazione delle stesse stra-tegie di ristrutturazione in unrsquoot-tica a lungo termine per raggiun-gere il traguardo di edifici nZEB (Nearly Zero Energy Buildings ovvero edifici ldquoa energia quasi zerordquo) entro il 2050 ndash ultimo ma non meno importan-te lo schema di Decreto aggiorna i criteri generali per la metodolo-gia di calcolo e dei requisiti della prestazione energetica stimo-lando verso soluzioni di mobilitagrave elettrica interventi di sostituzio-ne degli impianti tecnici etc Successivamente verragrave redatto un apposito DPR per quanto ri-guarda tutti gli aspetti legati alla manutenzione degli impianti ter-mici sia per riscaldamento che raffreddamento e per la produ-zione di acqua calda sanitaria Intanto si stanno avviando nuo-vi investimenti e misure per la ripresa delle opere pubbliche che dunque dovranno essere piugrave sostenibili Infatti la Legge di Bilancio 2020 prevede non solo fi-nanziamenti per la Pubblica Am-ministrazione e tutto quello che concerne per il risparmio ener-getico ndash ma anche per le impre-se ndash tenuto conto delle politiche di decarbonizzazione e riduzione delle emissioni Per la messa in sicurezza degli edifici e per gli interventi di effi-cientemente energetico la mano-vra ha previsto quasi 88 miliardi di euro destinati ai Comuni ndash che ancora non ne avessero fatto ri-chiesta ndash da utilizzare in 15 anni a partire dal 2020 per realizzare tutti gli interventi necessari

COSA CAMBIALe novitagrave si concentrano soprat-tutto sul settore ICT (Tecnologie dellrsquoInformazione e della Comu-nicazione) indispensabile per migliorare le prestazioni energe-tiche e di autonomia dei servizi integrati Ne sono un esempio i BACS (Buil-ding Automation Control System) secondo la UNI EN 152322017 ov-

vero sistemi pensati per la ridu-zione dei consumi energetici che modificano le proprie prestazioni al cambiare delle condizioni cli-matiche esterne Quindi vi egrave una forte spinta allrsquo installazione degli impianti di automazione di ulti-ma generazione per lrsquo implemen-tazione della domotica ma anche della mobilitagrave elettrica attraverso lrsquo installazione di punti di ricarica per i veicoli elettrici in edifici di nuova costruzione residenziale e non Per quanto riguarda invece lrsquo in-tegrazione delle apparecchiature tecniche per il riscaldamento eo raffrescamento degli ambienti egrave noto che ndash anche in base agli obiettivi del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima ndash gli obiettivi fissati dallrsquoUE per il 2030 saranno raggiungibili solo grazie allrsquo installazione di impianti piugrave consapevoli e sistemi alternativi ad alta efficienza quali minus sistemi di produzione di ener-

gia rinnovabile minus cogenerazione minus teleriscaldamento e il teleraf-

frescamento minus pompe di calore minus sistemi ibridi e sistemi di mo-

nitoraggio e controllo dei con-sumi

In questo procedimento espresso dalla Direttiva UE sono interessati tutti gli operatori del settore non solo le industrie ma in particola-re gli installatori termoidraulici e installatori elettrici per i sistemi di distribuzione lrsquoadeguamento degli impianti esistenti eo rifa-re nuove colonne montanti degli edifici Da sottolineare poi che tutti gli incentivi previsti nello schema di Decreto in particolare lrsquoEco-bonus saranno accettati solo se i lavori verranno effettuati da installatori qualificati e certifica-ti come ribadito dallrsquoart 7 del-lo schema di Decreto Modifica allrsquoart 4 e 4-ter del DLgs 192005

NOVITAgrave EPBD IIIStrategia di ristrutturazione a lungo termine si dovragrave tenere conto del proprio complesso im-mobiliare dei costi legati ai lavo-ri di ristrutturazione questrsquoultimi pertinenti alla salubritagrave dellrsquoaria e del comfort domestico quindi ogni Stato Membro dovragrave 1 stabilire delle misure indica-

tive in vista dellrsquoobiettivo di ridurre dellrsquo95 i gas serra en-

Direttiva UE 2018844La nuova Direttiva egrave entrata in vigore il 9 luglio 2018 e si inserisce nel contesto degli ambiziosi obiettivi ambientali che lrsquoUe mira a raggiungere entro il 2050 Per il ridurre le emissioni di CO2 fino al traguardo della ldquoneutralitagrave climaticardquo infatti il settore dellrsquoedilizia residenziale rappresenta un fronte di intervento stra-tegico considerando che a livello mondiale lrsquo industria delle costruzioni egrave responsabile di quasi il 40 di emissioni di anidride carbonica Un dato che sembra destinato a salire nonostante gli sforzi per contenerlo secondo lrsquoedizione 2019 del Global Status Report for Buildings and Construction presentato alla COP25 di Madrid dal 2017 al 2018 le emissioni totali del settore sono aumentate del 2 parallelamente allrsquoaumento della domanda finale di energia degli edifici (+1 nel 2018 rispetto allrsquoanno precedente)

Gli obiettiviIl Quadro 2030 per il clima e lrsquoenergia adottato dal Consiglio europeo nellrsquoottobre 2014 prevede una ridu-zione di almeno il 40 delle emissioni di gas serra rispetto ai livelli del 1990 una quota almeno del 32 di energia rinnovabile un miglioramento almeno del 325 dellrsquoefficienza energetica A livello nazionale il PNIEC (Piano Nazionale Integrato Energia e Clima) ha recepito questi obiettivi rilanciandoli in alcuni casi con target ancora piugrave ambiziosi

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tro il 20502 Favorire meccanismi agevolati

di consulenza3 Trovare tramite consultazione

pubblica le migliori strategie adottate (anche in base agli aspetti di rischio sismico si-curezza incendio e sicurezza idrogeologica) per il raggiun-gimento dellrsquoobiettivo fissato dallrsquoUnione Europea

ndash Art 1 modifica ex art 2 della 201031 UE ampliando la defi-nizione si ldquosistema tecnico per lrsquoediliziardquo (c 3-bis) che include ldquolrsquoautomazione e il controllo la produzione di energia elettrica in loco o una combinazione de-gli stessi compresi i sistemi che sfruttano energie da fonti rinno-vabilirdquo unrsquoautomazione che com-prende pertanto tutti i prodotti hardware e software che aiutano la gestione dei sistemi efficienti ndash Indicatore di predisposizio-ne degli edifici allrsquo intelligenza (Smart Readiness Indicator SRI) cioegrave determinare lrsquoeffettiva capa-citagrave degli edifici di essere degli ldquosmart buildingrdquo Questa valutazione ndash al momen-to facoltativa ndash demandata alla Commissione si baseragrave sulla capacitagrave dellrsquoedificio di essere intelligente sostenibile e tecno-logica di fatto lrsquoautomazione de-gli edifici diventeragrave uno standard per la valutazione prestazionale (anche attraverso la tecnologia ICT) lrsquoSRI pone tuttavia dei dub-bi sulle modalitagrave di applicazione per la valutazione dello stabile e su chi invece si occuperagrave di effet-tuare la valutazione (vedasi box)Proprio per gli Smart Readiness Indicator Remo Giulio Vaudano Consigliere CNI durante lrsquoultima seduta in Senato per quanto ri-guarda le prestazioni energetiche nellrsquoedilizia ha auspicato verso un consapevole utilizzo degLI SRI poicheacute ldquoun edificio smart equi-paggiato di tecnologie innovative di comunicazione automazione controllo e intelligenza egrave in grado di assicurare il benessere per gli occupanti lrsquoefficienza e ottimiz-zazione del funzionamento degli impianti di adattarsi alle esigen-ze dellrsquoutente e della rete non-cheacute di contribuire allrsquo innovazione e alla transizione energetica del sistema elettrico nazionale alla connettivitagrave e ai conseguenti ser-vizi innovativirdquo

SMART READINESS INDICATOR E IL PROGETTO S3 UNICAdi Luca Bertoni Lo Smart Readiness Indicator introdotto e illustrato in Allegato 1 alla Direttiva 2018844 si pone basa su tre funzionalitagrave 1 la capacitagrave di mantenere lrsquoefficienza energetica e il

funzionamento dellrsquoedificio mediante lrsquoadattamento del consumo energetico ad esempio usando energia da fonti rinnovabili

2 la capacitagrave di adattare la propria modalitagrave di funziona-mento in risposta alle esigenze dellrsquooccupante prestando la dovuta attenzione alla facilitagrave drsquouso al mantenimento di condizioni di benessere igrotermico degli ambienti interni e alla capacitagrave di comunicare dati sullrsquouso dellrsquoenergia

3 la flessibilitagrave della domanda di energia elettrica comples-siva di un edificio inclusa la sua capacitagrave di consentire la partecipazione alla gestione attiva e passiva noncheacute la gestione della domanda implicita ed esplicita della do-manda relativamente alla rete ad esempio attraverso la flessibilitagrave e le capacitagrave di trasferimento del carico

La Direttiva precisa inoltre che ldquoLa metodologia non pregiu-dica i regimi nazionali di certificazione della prestazione energetica esistentirdquo Come egrave facile comprendere lo SRI egrave dav-vero innovativo e si basa fondamentalmente su due requisiti bull un sistema di monitoraggio che sia in grado di rilevare

i consumi dellrsquoedificio e soprattutto le condizioni di benessere igrotermico nei diversi ambienti

bull un impianto di climatizzazione che sia in grado di soddi-sfare diverse esigenze di comfort in ambien-ti diversicontemporaneamente

Per lo studio di questo indicatore egrave stato avviato da poco un progetto finanziato dalla Comunitagrave Europea nellrsquoambito di Interreg Europe deno-minato S3 UNICA che ha nella Regione Friuli Venezia Giulia il Lead Partner e come partner le Universitagrave di Trieste e Udine Lrsquoagenzia Locale per lrsquoEnergia ndash ALEA (Romania) Lrsquoagenzia Locale per lrsquoEnergia dellrsquoAndalu-sia e lrsquouniversitagrave di Malaga (Spagna) il Consiglio Regionale della South Karelia e lrsquouniversitagrave di Lappeenranta (Finlandia) e lrsquoAssociazione delle Municipalitagrave polacche (Energie Citeacutesrdquo

(Polonia) Le attivitagrave del progetto S3 UNICA sono sviluppate in tre step Un primo step di ldquoIdentificazione e analisirdquo con lo sviluppo della prima parte dellrsquoassesment tool che consente di conoscere i contesti di tutti i partner e permettere agli stakeholder regionali di identificare i loro punti di forza e di debolezza in tutto il ciclo dellrsquoinnovazione quadro politico prestazioni tecniche e finanziarie Un secondo step di ldquoInter-regional mutual learningrdquo che noto il quadro dei partners

entreragrave piugrave in dettaglio su strategie soluzioni tecniche il quadro politico e lrsquoecosistema della regione ospitante per aumentare il risparmio energetico intelligente la distribuzione e le misure di produzione cosigrave come i metodi e le risorse risultati ed esperienza durante tutto il ciclo dellrsquoinnovazione Il terzo step

di ldquotrasferimento delle conoscenze e piani di azionerdquo in cui grazie alle lezioni giagrave apprese dai PP che hanno partecipato a SMARTCAMPUS e le conoscenze apprese dai nuovi PP si ap-plica un metodo comune per sostenere la crescita dei mercati transnazionali individuando piani di azione

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Un porsquo di chiarezza per i controlli strutturali

di Eduardo Caliano

Con la conversione in legge del DL Sblocca Cantieri legge n 55 del 14 giugno 2019 viene istituita la figura del Laboratorio Autorizzato per le prove sugli edifici esistenti Lrsquoemendamento presentato in Senato allrsquoatto della conversione in legge ha inciso sulla forma preesistente dellrsquoart 59 del DPR 38001 integrando il numero dei laboratori autorizzabili dal Consi-glio Superiore dei Lavori Pubblici Si egrave cosigrave passati dallrsquoavere solo due categorie di laboratori ndash quelli per ldquoprove sui materiali da costru-zionerdquo e quelli per ldquoprove di labo-ratorio su terre e roccerdquo ndash ad avere una terza categoria di laboratori quella per ldquoprove e controlli su materiali da costruzione su strut-ture e costruzioni esistentirdquo

UNA SVOLTA EPOCALEA seguito della riforma normativa il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici egrave stato chiamato a disci-plinare attraverso la Circolare n 633 del Servizio Tecnico Centrale del 3 dicembre 2019 il nuovo set-tore dei Laboratori Si tratta di una svolta epocale nel mondo dei controlli sul costruito esistente e per riflesso nellrsquoam-bito del restauro del recupero e risanamento strutturale In altri termini si fa un porsquo di chiarezza in un contesto che negli ultimi anni aveva visto operare nel mercato dei controlli strutturali soggetti a volte molto diversi tra loro per competenze e capacitagrave La riforma arriva provvidenziale visto che il problema dellrsquoanalisi del degrado delle strutture e delle infrastrut-ture italiane si egrave rivelato di stret-tissima attualitagrave

NTC 2008 E LA DIAGNOSTICAPer comprendere come si egrave arri-vati a questa importante svolta egrave necessario fare un passo indietro e tornare alle NTC 2008 ovvero quando la diagnostica egrave entrata stabilmente negli obblighi norma-tivi Con le NTC 2008 e soprattutto a seguito dei chiarimenti di cui alla Circolare applicativa del 2009 lrsquoesigenza cogente di raggiungere i cosiddetti ldquolivelli di conoscenzardquo ha moltiplicato le richieste del mercato e di conseguenza si sono affacciati al mondo dei controlli nuovi operatori In questo contesto storico si egrave operato difatti uno sposta-mento di baricentro si egrave passato dallrsquoavere pochissimi soggetti altamente specializzati ma di nic-chia a nuovi operatori La mol-tiplicazione della domanda si egrave inevitabilmente tradotta in una

Con la conversione in legge dello Sblocca Cantieri finalmente si definisce una nuova categoria di Laboratori per prove su costruzioni e strutture esistenti

ART 59 DPR 38001 |

NTC

non distruttive nel campo dellrsquo in-gegneria civilerdquo

IL PERSONALE TECNICOQuella della questione della cer-tificazione del personale tecnico operante non egrave una questione secondaria Chi si occupa di test in cantiere sa bene come a influire sul risultato di misura concorrano condizioni al contorno la corretta procedura di prova la disponibi-litagrave delle norme di buona tecnica (che per alcune prove oggi impor-tiamo dal mondo anglosassone o americano) la certificazione e la sicurezza del personale e la tara-tura degli strumenti Eseguire correttamente prove in cantiere quindi significa mettere in piedi una organizzazione com-plessa che lavora in regime di qua-litagrave e che conta sulle competenze maturate da tecnici specializzati

BENEFICILa riforma dei Laboratori ex art 59 DPR 38001 porta con seacute anche altri due benefici effetti che entre-ranno in piena applicazione nei prossimi mesi Uno relativo alla definizione dei ruoli fra gli ese-cutori delle prove e il progetti-stavalidatore della campagna di prova lrsquoaltro relativo a una rior-ganizzazione delle gare di appalto avente a oggetto la vulnerabilitagrave sismica dellrsquoesistente La Circolare n 633 che organizza i laboratori infatti chiarisce come

da parte dei Laboratori sia vie-tata qualsiasi forma di consulenza nellrsquoambito della programmazione di una campagna di indagini dia-gnostiche Ciograve impone nei fatti una separazione dei ruoli fra i tec-nici per lo piugrave ingegneri esperti in prove e quindi esperti nella programmazione gestione e vali-dazione di una attivitagrave di indagine in cantiere e il soggetto esecutore delle prove stesse In tal senso appare molto interessante la pro-posta del CertIng che nellrsquoambito della certificazione delle com-petenze degli ingegneri struttu-risti sta elaborando lo schema dellrsquo ingegnere Responsabile del progetto della gestione e della validazione delle attivitagrave di inda-gine su strutture e infrastrutture Infine nei fatti ci saragrave anche una riorganizzazione del settore delle gare di appalto per le Vulnerabilitagrave sismiche o dei progetti di restauro e risanamento conservativo Finora troppo spesso la Pub-blica amministrazione ha lrsquo in-sana abitudine di porre a carico del progettista lrsquoesecuzione delle indagini Con la riforma il proget-tista si caratterizza per un esperto in indagini e non in un potenziale esecutore delle stesse in quanto lrsquoAutorizzazione a eseguire le inda-gini sulle strutture esistenti egrave una vera e propria concessione mini-steriale e quindi non soggetta a formule quali per esempio quella dellrsquoavvalimento In tal senso le indagini non potranno piugrave essere a carico del progettista ma da questrsquoultimo progettate per un successivo espe-rimento di gara a esclusivo appan-naggio dei soggetti autorizzati Si ricordi infine che sempre nellrsquoam-bito degli appalti pubblici egrave attesa la piena attuazione della riforma dellrsquoart 101 del Codice dei Contratti che definisce il settore delle prove sperimentali quale ambito stretta-mente necessario alla ldquosicurezza del cantiererdquo e quindi come tale non soggetto a ribasso economico La riforma dei Laboratori si pone come unrsquooccasione importante per la categoria Lrsquoesperienza ci insegna che piugrave si approfondi-sce la fase di diagnosi meno gli interventi sono invasivi e costosi Occorre mutare lrsquoapproccio cultu-rale Su questo nei prossimi anni la categoria attraverso gli Ordini egrave chiamata a una nuova frontiera della formazione professionale

Ingegnere e dottore di ricerca tec-nico certificato III livello metodi UNIPdR 5619 presidente Associazione Codis (Associazione per il Controllo la Diagnostica e la Sicurezza di strut-ture infrastrutture e beni culturali)

moltiplicazione dellrsquoofferta a cui non sempre egrave corrisposta la per-sistenza degli auspicati requisiti di formazione ed esperienza che avevano contraddistinto gli ope-ratori storici del settore dei con-trolli strutturali Si egrave posto inoltre il problema di chi fosse preposto a fare i con-trolli strutturali Tutti ne riven-dicavano la facoltagrave e in nome di questo pluralismo troppe volte si egrave visto eseguire prove strutturali da soggetti privi di qualsiasi titolo di studio e privi di qualsiasi cer-tificazione delle competenze Non di rado si sono visti poi i cosid-detti ldquorapporti di provardquo firmati da un qualsiasi sig Mario Rossi

LA RIFORMAIn questo contesto ndash non proprio ortodosso ndash egrave intervenuta la pro-mulgazione delle NTC 2018 dove si egrave tentato di porre rimedio indirizzando le fasi di conoscenza strutturale verso i Laboratori Autorizzati dal CSLP La norma tecnica non avendo a disposizione una categoria di laboratorio adatto allo scopo ha prescritto che lrsquoazione di cam-pionamento su strutture esistenti fosse demandata ai soli laboratori ex art 59 del DPR 38001 Il pro-blema che ne egrave seguito egrave stato il seguente allrsquoatto della promulga-zione delle NTC 2018 i laboratori autorizzabili erano solo di due tipi ovvero quelli sui materiali da

costruzione (nati per il controllo sui controlli in accettazione dei materiali in cantiere) e quelli su rocce e terre (nati per lrsquoanalisi dei suoli) In questo contesto quindi si egrave reso necessario un riordino delle competenze dei laboratori con la nascita della nuova cate-goria opportunamente specializ-zata nei controlli sulle strutture esistenti La riforma del settore dei Labora-tori ex art 59 del DPR 38001 si egrave inoltre tradotta in un vantaggio per la categoria degli ingegneri Come ha chiarito la Circolare n 633 del Servizio Tecnico Centrale infatti il personale del laborato-rio deve essere formato espres-samente da tecnici specializzati attraverso la certificazione delle competenze In particolare si fa riferimento al fatto che il Diret-tore di Laboratorio dovragrave essere necessariamente un ingegnere o architetto iscritto allrsquoOrdine professionale con esperienza decennale nel settore delle prove strutturali In altri termini i Labo-ratori per le prove su strutture esistenti si qualificheranno ndash una volta che la riforma avragrave piena attuazione ndash in centri di eccellenza per la diagnosi delle patologie edilizie e strutturali Il personale sia quello sperimentatore che quello direzionale dovragrave essere certificato ai sensi della UNIPdR 5619 ldquoCertificazione del perso-nale tecnico addetto alle prove

mdash ldquoLa riforma dei Laboratori si pone come unrsquooccasione importante per la categoria Lrsquoesperienza ci insegna che piugrave si approfondisce la fase di diagnosi meno gli inter-venti sono invasivi e costosi Occorre mutare lrsquoapproccio culturalerdquo mdash

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di Giuseppe Margiotta

Non so quando questo articolo andragrave in stampa ma spero che allora la drammatica situazione attuale sia giagrave sotto controllo Ne approfitto per essere solidale con i tanti colleghi che piugrave di altri av-vertono nei propri territori la gra-vitagrave dei riflessi sociali ed econo-mici che il virus sta portando con seacute e che patisco io stesso per i tanti amici e parenti coinvoltiLa mia pericolosa tendenza a un inguaribile donferrantismo mi induce a pensare che con le idi di marzo o le campane della mattina di Pasqua alla maniera di Čajkovskij ci avvieremo a un ritorno graduale alla normalitagrave per quanto prudente e lento Nel dubbio evito di dare adito alla mia vena ironica di diventare inopportuna o sarcasticaIn caso contrario mi sarei abban-donato allrsquo ira funesta che infiniti addusse lutti agli achei che alcu-ni malcapitati hanno avuto modo di incontrare nelle Assemblee dei bei tempi andati E allora avrei fatto oggetto dei miei strali al-cuni tra noi che in questi giorni hanno continuato a ribadire fino alla noia alcuni concetti (riduzio-ne delle quote vanitagrave delle va-nitagrave di ogni discorso su Inarcas-sa inopportunitagrave di un apposito GdL etc) interessanti ndash per ca-ritagrave ndash se diluiti negli anni e nelle italiche terre ma che in questi ultimi mesi appaiono piuttosto alla stregua dello ldquospazio vitalerdquo e del ldquocorridoio di Danzicardquo Lrsquoab-biamo capito non crsquoegrave bisogno di ripetersi Altamente sconveniente e scon-clusionato appare ancora ai miei occhi astigmatici lrsquoesercizio crea-tivo di collegare alcuni di questi temi allrsquoattuale emergenza come ho letto di recente ma su questo egrave saggio e caritatevole non ag-giungere altroPreferisco ritornare sul tema tan-to di moda sulla stampa in questi tempi appestati per santificare la centralitagrave dellrsquoIngegnere qua-lunque sia il suo campo di atti-vitagrave Apprendo da un articolo di Onofrio Bruno sul quotidiano La Gazzetta del Mezzogiorno che lrsquo inventore dellrsquoAmuchina egrave sta-to un ingegnere Oronzio De Nora (1899-1995) nato ad Altamura Laureato in Ingegneria Elettro-tecnica al Politecnico di Milano De Nora egrave stato un vero e proprio antesignano nelle applicazioni della chimica nellrsquo industria Nei primi anni rsquo20 lrsquo ingegnere puglie-se brevettograve in Germania la prima soluzione disinfettante a base di ipoclorito di sodio (utile quindi a igienizzare superfici frutta e ver-dura) per poi battezzarla come ldquoAmuchinardquo e cedere ad altri il brevetto attualmente di pro-prietagrave della Angelini Pharma Oggi esiste e viene prodotta an-che lrsquoAmuchina gel per la pulizia delle mani e della cute che inve-ce egrave a base di alcol etilico

tilizzo degli anodi nellrsquo industria farmaceuticaNel 1969 brevettograve la tecnologia DSA diventata uno standard nellrsquo industria chimica gli anodi metallici sostituiscono quelli in grafite abbassando cosigrave il consu-mo energeticoLe Industrie De Nora esistono ancora oggi e costituiscono una

cosiddetta ldquomultinazionale ta-scabilerdquo di successo nel campo delle tecnologie sostenibili del risparmio energetico e nel trat-tamento delle acque Gestita dai discendenti della famiglia impie-ga circa 1500 dipendenti in nove stabilimenti nel mondo con un fatturato di circa 500 milioni di euro allrsquoannoIl core business dellrsquoazienda re-sta orientato su due grandi li-nee di produzione cloro-soda il processo chimico con cui si ottengono soda caustica e cloro utilizzati nella produzione di pla-stiche detergenti disinfettanti e prodotti farmaceutici e la produ-zione di elettrodi per lrsquo industria

elettronica e galvanicaPrima azienda italiana a entra-re nel mercato giapponese an-novera fra i clienti grandi nomi come Bayer e Solvay fino a di-ventare fornitore ufficiale di Ap-ple per lrsquoelettronicaCome ha scritto La Repubblica nella sua pagina di Economia amp Finanza qualche anno fa la pa-rabola elettrochimica di Industrie De Nora iniziata nel 1923 in una piccola officina vicino alla Stazio-ne Centrale di Milano con lrsquo inven-zione di un potente antibatterico ricomincia oggi nelle vesti di pri-mo produttore al mondo di elet-trodi quei conduttori generati nella produzione di cloro e soda e che servono a diverse finalitagrave industriali compreso lo stam-paggio dei circuiti di smartphone e tablet proseguendo con lo svi-luppo di soluzioni innovative per la salute e lrsquoambienteIl passaggio dalla meccanica al servizio della chimica di base allrsquoelettrochimica per lrsquoHi-Tech non egrave stato breve dallrsquoAmuchina allrsquo iPhone appunto

EFFEMERIDI

Dallrsquoamuchina allrsquoiPhone

Nel 1923 il giovane De Nora fon-dograve a Milano unrsquoazienda dedicata alla produzione di impianti per la depurazione delle acque e vari progetti per lrsquo industria farmaceu-tica Da allora le sue ricerche e scoperte scientifiche hanno spa-ziato dallrsquoutilizzazione dei pro-cessi cloro-soda nei trattamenti di depurazione delle acque allrsquou-36moduli-esecutivo-okpdf 1 091219 0945

Storia non breve di un Ingegnere

Oronzio De Nora e suo figlio Niccolograve (Fonte fondazionedenoraitHistoryhtml)

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TTERRITORIO

di Roberto di Sanzo

ldquoIl mio sigrave alla proposta di entrare a far parte della Giunta comunale nasce dal forte senso di

responsabilitagrave che da sempre ca-ratterizza il nostro impegno come categoria professionale Il Comu-ne si trova a dover superare una difficile situazione e se egrave neces-sario il nostro apporto tecnico noi non ci tiriamo indietrordquoEgrave questo il messaggio che il pro-fessor Vincenzo Di Dio Presidente dellrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Palermo lancia allrsquo in-domani della sua nomina come assessore comunale allrsquoEdilizia privata del Comune siciliano Presidente Di Dio come egrave nata questa opportunitagrave al servizio della Pubblica AmministrazioneldquoNon me lrsquoaspettavo di certo Ho ricevuto una telefonata dal sin-daco di Palermo Leoluca Orlando che mi ha chiesto la disponibi-litagrave ad assumere lrsquo incarico e in pochi giorni ho dovuto decidere dando il mio assenso Unrsquourgenza dettata dalla situazione piutto-sto complicata mettiamola cosigrave nata in seno allrsquoAmministrazione con unrsquo indagine giudiziaria che spero faccia il suo corso nel piugrave breve tempo possibile Come mai la scelta egrave caduta su di me Le rispondo con le parole dello stesso sindaco Orlando Lei egrave un uomo delle istituzioni in grado di lavorare per la collettivitagrave con serietagrave e massima trasparenzardquo

Il ruolo di Presidente dellrsquoOrdine ha giocato secondo lei un ruolo determinante per questa nuova avventuraldquoCredo proprio di sigrave Se il sistema ordinistico egrave in grado di incidere nella vita sociale ed economica del Paese ecco che la connessione con la politica e le scelte decisio-nali egrave assolutamente inevitabile Il mio obiettivo Saper prendere decisioni positive per il bene di Palermo La fiducia mostrata dal sindaco nellrsquoaffidarmi un compito cosigrave delicato egrave anche il riconosci-mento del ruolo che lrsquoOrdine degli Ingegneri ha svolto in questi anni contribuendo con idee riflessioni e proposte al dibattito pubblico su importanti questioni di inte-resse collettivordquo

Quale puograve essere il valore aggiunto di un ingegnere alla guida di un assessorato cosigrave importanteldquoHo accettato unrsquounica delega

ldquoLrsquoingegneria al servizio della collettivitagraverdquo

Vincenzo Di Dio Presidente dellrsquoOrdine degli ingegneri di Palermo egrave il nuovo assessore allrsquoEdilizia Privata del Comune

PALERMO | INTERVISTA

una scelta che ha un valore politico nel senso di governo della polis Il mio in ogni caso egrave un ruolo tecnico slegato dalle logiche partitiche Tutto il mio impegno saragrave rivolto allrsquo inge-gnerizzazione degli uffici e dei comportamenti del personale cercando di efficientare il sistema e rendere sempre piugrave efficaci gli interventi dei tecnici comunali In una parola voglio una lsquonormalitagraversquo che sia anche fattore di rassere-namentordquo In che modo si concretizzeragrave questa liaison tra Pubblica Amministrazione e mondo delle professionildquoI professionisti sono una risorsa per questo assessorato e lo saranno sempre di piugrave con la mia

presenza Ci saranno sempre di piugrave sinergie di carattere squi-sitamente professionale tra gli uffici comunali ingegneri e architetti ognuno per i propri compiti e ruoli con correttezza e professionalitagrave Penso ad esempio a unrsquoattivitagrave formativa congiunta utile per far sigrave che i colleghi sappiano elaborare pratiche corrette Dallrsquoaltro lato i tecnici del Comune siano in grado di elaborale ed evaderle al meglio e nel minor tempo possibilerdquo Insomma tra le parole drsquoordine vi saragrave ldquolotta alla burocraziardquoldquoLa questione non egrave cosigrave sem-plice e banale La veritagrave egrave che negli anni nella Pubblica Amministrazione non vi egrave

stato ricambio generazionale molti dipendenti sono ai limiti della pensione e quindi non piugrave motivati altri invece hanno poca dimestichezza con le innovazioni tecnologiche Ecco serve che il personale sia ben formato oltre che competente in grado quindi di rispondere al meglio alle esigenze dei pro-fessionisti Il problema dunque non egrave la Pubblica Amministra-zione ma la capacitagrave di avere tecnici dipendenti e consu-lenti qualificati Ecco percheacute il mio lavoro dovragrave andare nella direzione di uno snellimento degli iter procedurali e far sigrave che lrsquoapparato pubblico non venga piugrave visto come una lsquogiunglarsquo dalla quale diventa impossibile uscirerdquo

Vincenzo Di Dio

Un nuovo ventilatore per lrsquoOspedale civile dellrsquoAnnunziata

COSENZA | INIZIATIVE

LrsquoOrdine degli ingegneri di Cosenza a supporto della sanitagrave locale per i reparti di terapia intensiva

LrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Cosen-za dona un ventilatore polmonare allrsquoOspedale

civile dellrsquoAnnunziataAbbracciando lrsquo iniziativa solidale promossa dalla Fondazione Lilli Funaro per supportare lrsquoOspe-dale civile dellrsquoAnnunziata con nuove forniture di attrezzature e materiale sanitario Il Consiglio dellrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Cosenza ha delibe-rato allrsquounanimitagrave lrsquoacquisto di un ventilatore polmonare di ultima generazione da donare ai reparti di terapia intensiva e sub-intensiva del Nosocomio cit-tadinoldquoSono sicuro di aver corretta-mente interpretato il desiderio

di tutti i colleghi iscritti al nostro Ordine di essere vicini agli sforzi degli amici medici e di tutto il personale sanitario coinvolti nel fronteggiare lrsquoemergenza epo-cale in corso Abbiamo pensato di farlo attraverso lrsquoacquisto di attrezzature mediche assoluta-mente indispensabili per affron-tare la specifica patologia viralerdquo le parole del Presidente Provin-ciale degli ingegneri Carmelo Gallo ldquoRingrazio poi a nome di tutto il Consiglio dellrsquoOrdine la Fondazione Lilli Funaro che da sempre ha votato la propria atti-vitagrave alla solidarietagrave sociale e alla ricerca scientificardquo Le attrezzature mediche saranno consegnate questao mese presso lrsquoOspedale dellrsquoAnnunziata

Carmelo Gallo Presidente OrdineIngegneri di Cosenza

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Tutte le informazioni repe-ribili online in unrsquounica ldquoscatolardquo Egrave il Landbox ide-ato grazie alle attivitagrave di

studio e analisi del Centro Studi dellrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Cagliari e sviluppato assieme allrsquoazienda Nordai Questa piattaforma utilizza i di-versi open data presenti in rete crea delle mappe tematiche e rende disponibili le informazio-ni in esse contenute in questo modo si crea un ambiente unico e costantemente aggiornato dal quale acquisire dati costante-mente aggiornati e geografica-mente strutturatiQuesto strumento egrave in grado di di minimizzare il numero di ore di lavoro trascorse a cercare i dati tra i diversi siti istituzionali e risponde alle esigenze dei profes-sionisti che intendono consultare e utilizzare dati territoriali riguar-danti i vari processi che interes-sano il territorio regionaleLandbox suddivide i dati in 4 categorie territorio (urbani-stica ambiente e mobilitagrave) strutture e infrastrutture (edili-zia costruzioni e infrastrutture)

TTERRITORIO

Ingegneria e internazionalizzazione

Landbox una ldquoscatolardquo open data

TERNI | EVENTI

CAGLIARI | PROGETTI

tecnologia (impianti energia ed innovazione) Pubblica Ammini-strazione (attivitagrave delle PA) La scala di riferimento generale egrave di tipo comunale anche se possono essere implementate scale piugrave piccole e dettagliate I vari tema-tismi vengono mostrati nel visua-lizzatore utilizzando come scala di riferimento quella comunale quindi tutti i dati presenti saranno inseriti in una base spaziale raf-figurante i limiti amministrativi comunali della SardegnaLa consultazione delle informa-zioni avviene attraverso lrsquoutilizzo di un client-server webgis che per-mette non solo la semplice visua-lizzazione di mappe tematiche ma anche numerose altre funziona-litagrave tra cui ndash consultazione dei dati tabellari presenti allrsquo interno delle mappe ndash creazione ed elaborazione di tabelle e grafici comparativi ndash analisi storiche dinamiche per conoscere lrsquoandamento nel tempo del dato selezionato ndash funzionalitagrave 3D per la rappre-sentazione con poligoni tridi-mensionali del tematismo scelto ndash creazione di grafi stradali per

eseguire analisi spaziali sui tempi di percorrenza (a piedi in bus in treno o in auto) ndash importazione di file esterni sovrapponibili le mappe presenti allrsquo interno di Landbox ndash download dei dati editabili nei vari formati e possibilitagrave di con-divisione in rete e nei principali social media La dinamicitagrave e la semplicitagrave del sito permette anche ai meno esperti di poter fare analisi ed elaborazioni senza dover neces-sariamente conoscere gli aspetti tecnici tipici dei software geo-grafici Landbox quindi egrave uno strumento versatile e poliedrico che permette di poter lavorare raggruppando piugrave banche dati in unrsquounica ldquoscatolardquo consentendo la gestione e manipolazione delle stesse in forma agile e quindi in sintesi ottimizzando il lavoro dei professionisti e degli utenti Attualmente Landbox egrave attivo sul territorio regionale della Sarde-gna ma puograve essere facilmente ampliato anche su altri contesti regionaliPer maggiori info httpsland-boxgeonuecomhome

Le potenzialitagrave e possibilitagrave professionali allrsquoestero unrsquoanalisi del mondo del lavoro oltre confine

Una piattaforma che raccoglie i dati dei diversi siti istituzionali del territorio per creare un ambiente unico e aggiornato di informazioni utili

di Simone Monotti

Giovedigrave 30 gennaio 2020 a Terni lrsquoOrdine degli Inge-gneri ha organizzato un evento sullrsquo internaziona-

lizzazione del mondo del lavoro con particolare riferimento alla figura dellrsquoIngegnere analizzando le possibilitagrave e potenzialitagrave pro-fessionali e lavorative allrsquoesteroIl tema egrave di grande attualitagrave edinteresse sia economico che sociale ed egrave stato affrontato da due diversi punti di vista comple-mentari il lavoro dipendente e la libera professione Egrave stato trattato anche il pro-blema del riconoscimento dei titoli allrsquoestero analizzando perograve piugrave approfonditamente questo aspetto fino alla valorizzazione del professionista per il suo per-corso di crescita post lauream e non sono per una burocratica validazione di titoliLa sessione del lavoro dipendente ha visto la collaborazione diretta di EURES Europa e ARPAL Umbria Sono intervenuti personalmente dirigenti e funzionari di questi due enti sia della compagine umbra sia di Paesi esteri con particolare riferimento ad Austria Germania e Olanda oltre che

dalla sede ministeriale di Roma Lrsquoobiettivo di questa sessione egrave stato illustrare direttamente il mondo del lavoro e le offerte pro-fessionali concrete allrsquoestero e il possibile inserimento di Ingegneri in Europa e piugrave dettagliatamente nei Paesi suddetti Il modulo della libera professione ha invece visto il coinvolgimento diretto del CNI tramite la pre-senza contemporanea di ben tre Consiglieri Nazionali (in foto)Roberto Orvieto ha dettaglia-tamente illustrato il progetto di internazionalizzazione del Con-siglio Nazionale essendo lui il delegato su tale tema A seguire Ania Lopez ha trattato le possibi-litagrave e potenzialitagrave della cosiddetta Agenda 2030 per gli Ingegneri in

Italia e allrsquoestero Stefano Calzo-lari ha affrontato un duplice tema sia lrsquoapproccio al riconoscimento delle competenze allrsquoestero ndash illustrando anche il CertIng ndash sia con piugrave ampio respiro la compe-tenza etica e i progetti innovativi in ottica europea per lrsquoOrdine del futuroVisto lrsquooggetto dellrsquo incontro non poteva mancare una dettagliata presentazione della piattaforma WorkIng e delle potenzialitagrave che la stessa offre anche in termini di lavoro allrsquoestro Di questo aspetto si egrave occupato Emanuele Palumbo del Centro Studi CNI che ha seguito lrsquo intervento di Guido Razzano dello staff CNI con approfondimenti operativi legati allrsquo internazionalizzazione

Chiaramente nessuno ha voluto favorire la cosiddetta ldquofuga dei cervellirdquo al contrario egrave stato sot-tolineato come sia auspicabile che le eccellenze del nostro ter-ritorio restino per valorizzarlo e favorirne la crescita In questa ottica comunque egrave un elemento di aiuto promuovere la tempora-nea espansione e maturazione del business e delle attivitagrave professio-nali oltre i propri confini locali sia come dipendenti che come liberi professionisti proprio in ottica di crescita e confronto con altre realtagrave Interessante egrave stato il con-fronto tra OrdineCNI ed Enti per il lavoro (ARPAL-EURES) per la pos-sibile futura sinergia con la piat-taforma WorkIng Lrsquo incontro ha dimostrato come lrsquoOrdine di Terni sia sempre in azione al fine di favorire gli Iscritti e piugrave in gene-rale la cittadinanza e la societagrave sotto tutti gli aspetti in cui egrave pos-sibile un suo intervento Per lo specifico tema dellrsquo interna-zionalizzazione lrsquoOrdine di Terni ha da tempo attivato una commis-sione interna oltre a seguire atti-vamente le recenti iniziative che il CNI ha attivato e sta sviluppando in tal senso

Presidente Ordine Ing Terni

La piattaforma WokIng in effetti egrave stata giagrave presentata a Terni lo scorso gennaio 2019 da Gianni Massa e Luca Scappini ma in questa occasione il focus egrave stato centrato appunto sullrsquoesteroVa sottolineato il fatto che si egrave trattato di un evento pilota in ambito europeo anche percheacute nel pomeriggio della stessa gior-nata presso la sede dellrsquoOrdine ternano i partecipanti interes-sati hanno potuto incontrare il personale EURES-ARPAL per essere informati direttamente sulle aziende estere in cerca di Ingegneri facendo di fatto pre-colloquio in lingua inglese con i rappresentanti dei Paesi prima citati A dimostrazione dellrsquo interesse per lrsquoevento va segnalato che oltre a CNI EURES e ARPAL hanno concesso il loro patrocinio morale anche la Regione Umbria lrsquoOrdine degli Ingegneri di Peru-gia (con la presenza di vari suoi iscritti) e quello degli Architetti di Terni Alla giornata comun-que hanno preso parte in gene-rale molti tecnici anche di altre categorie o colleghi non ancora iscritti allrsquoOrdine proprio percheacute interessati al tema indipenden-temente dai crediti riconosciuti

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Attivitagrave portuali ancora troppe incertezze

La gestione della salute e della sicurezza sul lavoro durante lo svolgimento delle attivitagrave portuali egrave un tema che necessita di attente riflessioni sia per le numerose peculiaritagrave del settore ma anche per il numero di infortuni e incidenti registrati in rapporto al limitato numero di occupati

La gestione della salute e della sicurezza sul lavoro durante lo svolgimento delle attivitagrave ldquoportualirdquo egrave un tema che necessita di attente riflessioni sia per le numerose peculiaritagrave del settore ma anche per il numero di infortuni e incidenti registrati in rapporto al limitato numero di occupati Infatti i porti sono luoghi in cui vista la molteplicitagrave di attivitagrave svolte si concentrano lavoratori appartenenti a categorie diverse lavoratori portuali autotrasportatori personale degli enti portuali degli enti di controllo tu-risti avventori addetti ai servizi tecnico-nautici ma anche militari che naturalmente costituiscono il presupposto per lrsquoinsorgenza di numerosi rischi diretti e indiretti Le principali attivitagrave svolte allrsquointerno

di porti restano comunque quelle di riparazione manutenzione e trasformazione delle navi a cui vengono associate per esempio il rischio chimico derivante dallrsquoinalazione di sostanze aerodisperse nei lavori di saldatura pitturazione coibentazione il rischio legato alla movimentazione delle attrezzature il rischio rumore e vibrazioni il rischio da radia-zioni elettromagnetiche il rischio di caduta dallrsquoalto o in mare o il rischio derivante dai gravi A questi si aggiungano poi i rischi derivanti dallrsquointerazione terra-mare e quelli derivanti dalle operazioni di carico e scarico delle merci nelle banchine noncheacute quelli associati agli spazi confinati

PORTI E SICUREZZAINAIL ogni anno registra unrsquoincidenza del numero di infortuni che ha ormai raggiunto livelli di crescita esponenziali Volendo analizzare i dati registrati nel periodo 2002-2015 e pubblicati nel 2018 (Figura 1) si evince che tra gli eventi le prime cause di accadimento sono rappresentate dalle cadute a bordo per scivolata a cui seguono quelli associate ad attrezzature di ormeggio attrezzature locali macchina mez-zi di sollevamento o movimentazione dei carichi urti etc Riguardo la natura delle lesioni riportate pre-valgono notevolmente gli annegamenti e le fratture seguiti dalle contusioni cui si accodano lrsquoasfissia le ferite le distorsioni le lesioni da elettricitagrave e le ustioni Infine volendo analizzare le fasi in cui si sono verificati gli eventi infortunistici si evidenzia come il 60 di essi siano avvenuti in fase di navigazione il 24 di ormeggio disormeggio e attracco e il 16 durante la manutenzione a bordo i lavori subacquei etc Dallrsquoanalisi di queste statistiche emerge pertanto la necessitagrave di attenzionare in maniera sempre piugrave approfondita le misure di sicurezza e le procedure di lavoro adottate negli ambiti portuali

IL QUADRO DELLE REGOLELe lavorazioni svolte in ambito portuale soggiacciono allrsquoapplicazione di specifici Decreti a seconda che le attivitagrave vengano svolte sulle aree portuali sulle navi sui peschereccindash DLgs del 27071999 n 271 ldquoAdeguamento della normativa sulla sicurezza e salute dei lavoratori marittimi a bordo delle navi mercantili da pesca nazionali a norma della L 3112 1998 n 485rdquondash DLgs del 27071999 n 272 ldquoAdeguamento della normativa sulla sicurezza e salute dei lavoratori nellrsquoespletamento di operazioni e servizi portuali noncheacute di operazioni di manutenzione riparazione e trasformazione delle navi in ambito portuale a norma della legge 311298 n 485rdquondash DLgs 17081999 n 298 ldquoAttuazione della direttiva 93103CE relativa alle prescrizioni minime di sicurezza e di salute per il lavoro a bordo delle navi da pescardquondash DLgs 9042008 n 81 ldquoAttuazione dellrsquoarticolo 1 della legge 3 agosto 2007 n 123 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavorordquo noto come Testo Unico Sicurezza (TUS)

mdash ldquoOccorre attenzionare in maniera sempre piugrave approfon-dita le misure di sicurezza e le procedure di lavoro adotta-te negli ambiti portualirdquomdash

L

SICUREZZA

a cura di Gaetano Fede e Rocco Luigi Sassone

Lrsquoarmonizzazione e il coordinamento di queste norme perograve egrave il tassello che ancora manca per rendere ancora piugrave efficace lrsquoazione preventiva esigenza peraltro giagrave evidenziata dalla relazione finale della Commissione parlamen-tare di inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro (2013) Il DLgs 272 del 27 luglio 1999 figlio della Legge delega n 485 del 31 dicembre 1998 si poneva come obiettivo finale lrsquoadeguamento della normativa sulla sicurezza e salute dei lavoratori nei luoghi di lavoro in cui venivano effettuate le operazioni eo servizi portuali e includeva ndash e include tuttora ndash anche operazioni piugrave specifi-che come quelle di manutenzione riparazione e trasformazione navale Esso quindi abbraccia due ambiti e contienendash Disposizioni inerenti le operazioni e i servizi portuali mezzi di accesso a bordo non in dotazione della nave scale di accesso alle stive non in dotazio-ne alla nave boccaporti locali chiusi a bordo delle navi (carico scarico tra-sbordo deposito movimentazione merci servizi complementari e accessori)

ndash Disposizioni inerenti le operazioni di manutenzione ri-parazione e trasformazione lavori di manutenzione ripa-razione e trasformazione delle navi eseguiti nei portiIl DLgs 271 nel 1999 non egrave lrsquounica norma applicata al setto-re ma egrave sicuramente la piugrave recente in quanto risente della introduzione normativa del 1994 con la L 84 Infatti nel 1994 fu emanata la legge n 84 di riordino della legislazio-ne in materia portuale che disciplinava lrsquoordinamento e le attivitagrave portuali per adeguarli agli obiettivi del piano ge-nerale dei trasporti dettando contestualmente princigravepi di-rettivi in ordine allrsquoaggiornamento e alla definizione degli strumenti attuativi del piano stesso noncheacute allrsquoadozione e modifica dei piani regionali dei trasporti In particolare e specificatamente alla materia della si-curezza sul lavoro Irsquoart 16 introduceva e definiva le ope-razioni portuali ldquoSono operazioni portuali il carico lo scarico il trasbordo il deposito il movimento in genere delle merci e di ogni altro materiale svolti nellrsquoambito portuale Sono servizi portuali quelli riferiti a prestazioni specialistiche complementari e accessorie al ciclo delle operazioni portualirdquo

Mentre lrsquoart 17 definiva aspetti giuslavoristici ldquoFornitura del lavoro portua-le temporaneo anche in deroga allrsquoarticolo 1 della legge 23 ottobre 1960 n 1369 alle imprese di cui agli articoli 16 e 18 per lrsquoesecuzione delle operazioni portuali e dei servizi portuali autorizzati ai sensi dellrsquoarticolo 16 comma 3rdquo

APPLICAZIONE DEL DLGS N 81 DEL 2008Lrsquointroduzione del Decreto Legislativo n 81 del 09 aprile 2008 ha abrogato il DLgs 62694 ma non il 271 e il 272 del 1999 le cui materie sono in attesa di fu-turi processi di armonizzazione e coordinamento che perograve stentano a essere avviati Ad oggi infatti a distanza di 20 anni i due settori [porti e navi ndr] non sono inseriti nel DLgs 812008 nonostante allrsquoepoca dei lavori prepara-tori del Decreto 81 tali settori erano tra i titoli specifici Ne consegue che sino a quando non vi saranno dei Decreti specifici che svecchino gli ormai datati Decreti del rsquo99 per renderli organici allrsquoimpianto dellrsquo81 non si potragrave parlare di coerenza del sistema giuridico applicabile a porti e naviIl quadro delle regole di riferimento per questi distretti lavorativi segue il principio della norma generale (812008) che per definizione deve essere uni-versale e uniformemente applicata su tutto il territorio nazionale e quindi in via generale anche alle aree portuali e a bordo delle navi italianePeccato che poi ci sono le norme speciali (che naturalmente si intrecciano con le norme generali) che rappresentano gli standard integrativi speciali da rispettare che per le fattispecie normate risultano prevalenti sulla norma di carattere generale I Decreti 271-272-2981999 generano quindi problemi di conflitto interpretativo e difficoltagrave applicativeAnche gli OdV (Regioni e ASL) allrsquoindomani dei Decreti del rsquo99 si sono trovati a dover integrare la domanda di prevenzione introdotta da questi ultimi De-creti con le regole del sistema prevenzionale complessivo Ne egrave scaturito un modello praticato e collaudato da decenni nella generalitagrave degli ambienti di lavoro quello della vigilanza finalizzata alla prevenzione oltre che alla capa-citagrave di mettere in rete le esperienze sviluppate nei vari territori portuali del Porto di Genova aprile 2019

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ARMONIZZARE LA NORMAIl porto egrave un luogo di concentrazione di attivitagrave lavorative diverse e ciograve concorre a definire un forte e com-plesso rischio di interferenze che rappresenta un serio problema da risolvere in ragione della necessitagrave di armonizzare il quadro regolatorio attualmente in stallo Proprio per tale fattispecie se da un lato il TUS sopperisce alla presenza di normative specifiche dallrsquoaltro non sempre trova applicazione alle attivitagrave por-tuali in particolare per quanto concerne il rischio da interferenza o le operazioni portuali che si svolgono in banchina Il TUS ha normato il rischio interferenziale con lrsquoart 26 introducendo i concetti di cooperazione e coordi-namento tra i datori di lavoro ivi compresi i subappaltatori in maniera tale da creare una rete informativa completa circa i rischi interferenziali che sfocia nella redazione del Documento Unico di Valutazione dei Ri-schi La disciplina generale del rischio interferenziale nasce per far fronte quindi alla esigenza di sicurezza in un unico teatro lavorativo di piugrave imprese partecipanti al medesimo ciclo produttivo operanti contempora-neamente Il soggetto destinato a garantire tale cooperazione egrave Datore di Lavoro dellrsquo impresa committente che pertanto egrave obbligato a provvedere al coordina-mento della sicurezza di tutti i lavori e a redigere il DUVRI in relazione alle informazioni acquisite dalle varie imprese e agli accordi di cooperazione sulla sicurezza presi congiuntamente con esse Una vol-ta individuati i rischi derivanti dalle interferenze si potragrave finalmente procedere allrsquoadozione di ulteriori misure di sicurezza noncheacute a differire le lavorazioni incompatibiliLrsquo interpretazione delle attuali normative portano a ritenere che fino allrsquoemanazione del decreto di adattamento delle disposizioni contenute nel DLgs 2721999 al TUS spetta allrsquo impresa capo commessa la predisposizione dellrsquoapposito documento di valu-tazione dei rischi da interferenze che andragrave ad inte-grare il documento di sicurezza di cui agli artt 4 e 38 del DLgs n 2721999rdquo In tale contesto il profilo tipico di interferenza in porto non inquadrabile nel modello definito dal legislatore nellrsquoart 26 egrave quello correlato allrsquoaccesso in aree operative di soggetti esterni al ciclo portuale in senso stretto ndash anche se fortemente coinvolti ndash quali autotrasportatori spe-dizionieri agenti marittimi provveditori di bordo e passeggeri che spesso vengono imbarcati attraver-sando aree operative del terminal Ognuno di essi interviene con modalitagrave e attivitagrave differenti oltre che in fasi operative critiche del lavoro portuale Altra attivitagrave da attenzionare ai fini della discipli-na del rischio interferenziale sono le operazioni portuali che si svolgono su banchine pubbliche da parte di imprese diverse In questo caso il modello classico introdotto dallrsquoarticolo 26 non egrave applicabi-le in quanto vanno a decadere i due elementi fon-damentali dellrsquo istituto ovvero il rapporto di appalto tra le imprese (generalmente non si conoscono) e la disponibilitagrave giuridica dei luoghi (le aree sono ascrivibili alle autoritagrave di sistema portuale) In queste ipotesi non si puograve far altro che predisporre una valutazione congiunta dei rischi da interferenza tra le imprese in interazione lavorativa non ai sensi dellrsquoart26 del DLgs 8108 ma in ottemperanza alllsquoart 4 del DLgs 27299 in combinato disposto con lrsquoart 17 DLgs 8108

Consigliere Nazionale CNI e responsabile GdL SicurezzaComponente GdL Sicurezza Consiglio Nazionale Ingegneri

[Abstract dellrsquointervento ldquoLa gestione della sicurezza nelle aree portuali il quadro delle regolerdquo]

Paese Un ottimo esempio proviene dal lavoro sviluppato dal gruppo interre-gionale sulla sicurezza nelle aree portuali che ha prodotto pregevoli spunti di analisi a cui gli addetti ai lavori fanno correntemente riferimento Uno dei profili piugrave caratterizzanti della complessitagrave portuale e della sua diversitagrave ri-spetto ad altri distretti lavorativi italiani egrave la presenza sul campo di autoritagrave di forte regolazione del territorio (lrsquoAutoritagrave Portuale e lrsquoAutoritagrave Marittima) con compiti e poteri nella materia di salute e sicurezza sul lavoro concorren-ti e sussidiari a quelli dellrsquoOrgano di Vigilanza dellrsquoASL Lrsquoapplicazione del Decreto 2721999 nei Porti ha portato infatti alla collabo-razione tra lrsquoAutoritagrave Portuale soggetto centrale di governo e regolazione del territorio lrsquoASL e lrsquoOrgano di Vigilanza chiamato anche al ruolo di supporto specialistico alle funzioni regolamentari dellrsquoAutoritagrave Portuale noncheacute alla introduzione del Comitato di Igiene e Sicurezza quale organismo di parteci-pazione e consultazione presieduto dallrsquoAutoritagrave Portuale con il forte soste-gno dellrsquoASLLa suddetta norma ha altresigrave indirizzato le imprese portuali nella direzione tracciata dal Decreto 81 verso lrsquoadozione di sistemi di gestione e di qualitagrave il coinvolgimento dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza aziendali e lrsquointroduzione degli RLS di sito portuale Tutto questo egrave avvenuto in un con-testo lavorativo di estrema complessitagrave e rischiositagrave come per esempio nel caso di movimentazione delle merci dalleper le navi e le riparazioni navali

CASI PARTICOLARI Infatti nel caso particolare della movimentazioni di merci in ambito portuale si egrave in presenza di cicli lavorativi non facilmente standardizzabili caratteriz-zati da estrema variabilitagrave di situazioni e fattori estemporanei (es come egrave stata caricata la nave in un porto magari dallrsquoaltra parte del mondo diversitagrave delle navi le diverse merci gli autotrasportatori i marittimi tutti stranieri gli altri innumerevoli soggetti partecipanti al ciclo) Non a caso il fenomeno infortunistico in questo settore ha fatto registrare indici infortunistici per in-cidenza e gravitagrave anche piugrave alti di quelli dellrsquoedilizia con uno stillicidio do-loroso di morti spesso in reiterati scenari tipologici (investimenti da mezzi eo da carichi) In tale fattispecie anche le riparazioni navali assumono il connotato di pesante complessitagrave organizzativa insito peraltro nelle forme di strutturazione delle commesse navali e nelle catene ramificate di appalti che concentrano negli angusti spazi della nave maestranze numerose e multilin-gue oltre che nei ritmi intensi imposti dagli strettissimi ldquotempi naverdquoAnche lrsquoapplicabilitagrave del Decreto 2711999 [Adeguamento della normativa sulla sicurezza e salute dei lavoratori marittimi a bordo delle navi ndr] ri-sulta particolarmente complessa per la presenza di tre Organi di Vigilanza con pari titolo e prerogative Autoritagrave Marittima ndash ASL ndash Ufficio di Sanitagrave Marittima del Ministero della Salute tutti e tre chiamati a coordinarsi con le loro competenze differenziate su una materia che egrave intrinsecamente piugrave articolata Lrsquoambiente nave infatti egrave un contesto particolare che introduce questioni di sicurezza della navigazione di salute e sicurezza del lavoro e di igiene e abitabilitagrave essendo sia un ambiente di lavoro e che un ambien-te di vita dei marittimi Il suddetto decreto prevedeva lrsquoemanazione entro 90 giorni dallrsquointroduzione dello stesso [1999 ndr] del Regolamento per la costruzione e le sistemazioni relative allrsquoambiente di lavoro a bordo al fine di abrogare il vecchio Regolamento 1045 del 1939 (un Regio Decreto firmato da Vittorio Emanuele e Mussolini) che tuttora egrave vigente e quindi costituisce lrsquounico standard tecnico di riferimento per le vecchie Commissioni Locali di visita delle naviLa parte piugrave innovativa e significativa del 271 sono le regole prevenzionali e organizzative incentrate sulla valutazione dei rischi e sul sistema di gestio-ne distribuito tra armatore comandante preposti lavoratori e nuove figure di prevenzione a bordo (il ldquo626 marittimordquo) a fronte del fatto che tutte que-ste disposizioni sono entrate immediatamente in vigore allrsquoemanazione del 271 nel 1999 (e le societagrave armatrici con queste hanno da subito dovuto fare i conti) Altro importante aspetto riguarda lrsquoentrata in vigore della Convenzio-ne del Lavoro Marittimo MLC (ratificata dallrsquoItalia a settembre 2013) e in tale scenario la normativa italiana sugli aspetti di salute e sicurezza del lavoro rischia di non essere adeguata agli avanzati standard della Convenzione internazionale Ne deriva quindi che anche in questo caso come per il 272 egrave urgente lavorare per recuperare i ritardi accumulati e superare le inerzie applicative del 271

IL DLGS 81Si ritiene che lrsquooccasione per rimettere mano e risolvere i nodi applicativi del settore portuale egrave offerta proprio dal processo di evoluzione normativa indicato dal Decreto 81 che con spirito critico deve comunque essere co-ordinato con le previsioni del 271 272 e 298 superando talune inesattezze attualmente presenti ndash una diffusa imprecisione tecnica (specie del 272) nelle parti piugrave pretta-mente tecniche molto distanti dagli standard aggiornati del Decreto 81ndash alcuni aspetti irrisolti primo fra tutti il debole se non assente collega-mento giuridico nave-porto terra-bordo 271-272 la catena della respon-sabilitagrave solidale tra le due organizzazioni che interagiscono nello scambio portuale tra terra (impresa portuale) e bordo (impresa marittima) risulta interrotta sia che la nave sia straniera sia che batta bandiera italianandash la mancanza di azioni mirate sui rischi emergenti nei porti e sulle navi come accade per gli ambienti confinati (cosrsquoegrave una nave se non un ambiente necessariamente confinato)ndash la necessitagrave di attenzionare anche i temi della salute nel lavoro portuale che egrave di lavoro ad alto rischio infortunistico ma ciograve non deve far trascurare i rischi per la salute legati alle merci polverulente e alla movimentazione manuale dei carichindash lrsquoassenza dellrsquoarticolo 26 nellrsquointerfaccia porto-nave uno dei nodi cruciali irrisolti del rischio portuale

Riferimenti e bibliografiaQuaderni editi da INAIL gli infortuni sul lavoro in mare edizione 2018Verbali e documenti del Gruppo interregionale sulla sicurezza nelle aree portuali

Porto di Trieste aprile 2019

FIGURA 1

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NETWORK GIOVANI

Diventare grandi insieme

di Paola Marulli

Durante la giornata del 1deg feb-braio scorso presso la sede del CNI a Roma si egrave tenuta la riunione ufficiale del Network Giovani Inge-gneri (NGI) Il Network Giovani Ingegneri egrave una ldquoCommissione Nazionalerdquo composta dai referenti delle Commissioni Giovani dele-gati dai Consigli degli Ordini degli Ingegneri presenti su territorio nazionale Lo scopo del Network egrave quello di mettere a sistema le idee e i lavori delle Commissioni giovani territoriali presenti sul territorio nazionale per costituire relazioni proposte e progetti utili per gli ingegneri Lrsquo intervento di apertura della riunione egrave stato quello di Gianni Massa Vicepresidente vicario del Consiglio Nazionale degli Inge-gneri Il focus del discorso si egrave con-centrato su due principali aspetti il ruolo dellrsquoOrdine e lrsquo importanza del Network per il confronto con-

tinuo tra professionisti LrsquoOrdine secondo Massa non egrave un sistema di erogazione dei servizi ma di tutela verso la collettivitagrave preser-vando il titolo e la professionalitagrave dellrsquo ingegnere garantisce la qua-litagrave del lavoro svolto Lrsquo ingegnere egrave ldquola figura in grado di mediare tra il contesto in cui opera e le sue regole Lrsquo ingegnere dagrave forma com-piuta alle idee attraverso progetti funzionali e la sua valutazione puograve influenzare in una sola volta la vita di centinaia di personerdquoPertanto lrsquo iscrizione allrsquoOrdine non egrave solo un passaggio burocra-

Mettere a sistema le idee dei giovani ingegneri italiani lrsquo iscrizione allrsquoOrdine per una maggiore consapevolezza professionale etica e normativa

tico ma rappresenta una presa di coscienza delle proprie respon-sabilitagrave Decidere se iscriversi o meno non dovrebbe essere una scelta dettata esclusivamente da motivazioni lavorative ma dovrebbe implicare una mag-giore consapevolezza del proprio lavoro dal punto di vista etico e normativo lrsquo impegno a formarsi e ad aggiornarsi con costanza sulle novitagrave del settore e a crescere professionalmente

IL NETWORK E LE OFFICINEIl Network non egrave un recinto di

a cura del Network Giovani ingegneri cni

Le diverse Officine del NGIOfficina Sostegno alla ProfessioneSi pone come scopo il dialogo con tutte le istituzioni al fine di por-tare avanti le proposte che vanno ad agevolare il giovane profes-sionista La legge fondamentale che costituisce il punto di partenza per discutere nuove proposte egrave la legge 22 maggio 2017 n81 ldquoMisure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire lrsquoarticolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinatordquo

Officina Strumenti allrsquoavvio dellrsquoattivitagrave professionaleLrsquoofficina nasce sotto sollecitazione degli Ordini Provinciali degli Ingegneri della Regione Calabria per approfondire gli aspetti legali e fiscali gli obblighi e le agevolazioni previste noncheacute gli aspetti e i vantaggi legati alla nuova riforma professionaleConsiderata la difficoltagrave dei giovani ingegneri riscontrata in ambito territoriale riguardante la difficoltagrave nellrsquoapproccio allrsquoavvio dellrsquoat-tivitagrave professionale il progetto proposto ha lo scopo di fornire ai giovani elementi utili per lrsquoavvio della professione soprattutto in materia legale fiscale e di aggiornamento delle competenze

Officina RedazioneEgrave la piugrave longeva delle officine esiste ed egrave operativa dal 2015 I contenuti editoriali declinano tematiche di attualitagrave legate alla professione maggiormente sentite dagli ingegneri e raccontano le realtagrave ordinistiche territoriali Lrsquoobiettivo egrave ricercare linguaggi e posizioni condivise plurali e intergenerazionali e diffondere buone prassi attivitagrave e risultati delle officine del network Attualmente la Redazione pubblica i suoi articoli sul Il Giornale dellrsquoIngegnere e su Ingenio dove ha della rubriche dedicate e su uno dei portali tecnici delle professioni piugrave letti Teknoring

Officina We ShareSpin off dellrsquoOfficina Redazione in chiave piugrave moderna Si pone lrsquoobiettivo di ldquodematerializzarerdquo le informazioni per arrivare in modo diretto a chi intende iniziare la sua strada professionale nel mondo dellrsquo ingegneria andando a sostituire documenti cartacei con documenti digitali video e pubblicazioni online Si egrave proposto durante la riunione di raccogliere tutti i video di presentazione del-le Commissioni Giovani degli Ordini provinciali cosigrave da condividerli nella prossima riunione del Network

temi La peculiaritagrave della sua architettura interna egrave riuscire a riunire diversi ambiti della pro-fessione dellrsquoIngegnere Il Network Giovani Ingegneri egrave un componente molto importante del Consiglio Nazionale Inge-gneri anche percheacute ha creato un modello che potrebbe contami-nare parti piugrave ampie del CNI le Officine infatti sono un metodo di lavoro dove si ldquosmontano e rimontanordquo le idee Un grande traguardo egrave stato fatto nella giornata di venerdigrave 31 gennaio il Comitato dellrsquoAssemblea dei Pre-sidenti ha accettato di inserire nel gruppo di lavoro sullo Starter Kit (vedasi ldquoUn aiuto concreto per i neo colleghirdquo Il Giornale dellrsquo in-gegnere n 9 novembre 2019 ndr) un rappresentante del Network allo scopo di dare nuova energia e spunti Inoltre il NGI interverragrave nellrsquoAssemblea dei Presidenti per relazionare sulle Officine attive e sul proprio operato

CONFRONTI CON GLI ALTRI ORDININella giornata dedicata al Network giovani si egrave potuto appurare che non tutti gli organi provinciali hanno nel loro interno una Com-missione Giovani molti delegati erano presenti con lo spirito di raccogliere idee e informazioni per creare una propria Commis-sione che andasse a radunare i giovani professionisti della loro

cittagrave Si egrave inoltre discusso su i vari vantaggi messi a disposizione dalle diverse province ai nuovi iscritti Alcuni Ordini offrono lrsquo i-scrizione durante il primo anno di adesione altri invece mettono a disposizione delle intere gior-nate formative per i laureandi in unrsquoottica di iscrizione futura Fra le proposte piugrave avvincenti crsquoegrave stata quella di espandere il corso da 20 ore per diventare CTU anche ai giovani ingegneri Il Consulente Tecnico drsquoUfficio egrave lrsquoesperto in un determinato set-tore al quale si rivolge il Giudice quando ai fini della decisione necessita del giudizio tecnico di un professionista esperto in una data materia e dotato di partico-lari cognizioni scientifiche I CTU sono iscritti allrsquoAlbo del Tribunale in seguito a una proce-dura di accertamento dellrsquoespe-rienza maturata e della ldquocondotta morale specchiatardquo Si egrave pensato di affiancare nel primo periodo un ingegnere senior con lo scopo di dare una formazione anche pratica della professioneIl Network egrave condivisione I progressi significativi avven-gono spesso non attraverso un approccio diretto ma ponendosi obiettivi piugrave grandi e ambiziosi lrsquo incontro di varie idee e talenti per diventare grandi Insieme

Commissione Giovani Ingegneri Ordine di Bologna

mdash ldquoLrsquoingegnere dagrave forma compiuta alle idee attraverso progetti funzionali e la sua valutazione puograve influenzare in una sola volta la vita di centinaia di personerdquo Gianni Massa mdash

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SPEAKing

Ad metalladi Antonello Pellegrino

La notizia dellrsquo interruzione di uno scavo non lrsquoaveva trovato di buon umore immerso comrsquoera in conti che non tornavano a causa di tabelle di marcia non rispettate Aveva deciso di cambiarsi drsquoabito e vederne personalmente la causa e se necessario proporre le necessarie punizioni Fortuna-tamente lrsquoetagrave ancora giovane unitamente alla pratica ginnica mai abbandonata e a quella della caccia su sentieri impervi gli consentivano di seguire agevolmente il capo squadra nel lungo percorso a piedi fin oltre il limite della parte di galleria giagrave consolidata dove gli operai quotidianamente si inoltravano per scavare laquoVenga ingegnere Egrave quiraquoVide inclinarsi la fiammella della recentissima lampada ad acetilene il che accentuava la leggera sensazione di movimento dellrsquoaria dalle loro spalle verso il fondo dello scavo cui erano diretti I due raggiunsero un pic-colo gruppo di minatori poggiati agli attrezzi i cui occhi bianchi li fissarono dalla penombra con sguardo in cui la mestizia supe-rava la stanchezza Uno di essi

era accovacciato alla base dello scavo che dal fondo della galleria penetrava nel filone di minerale e pareva attenderli per mostrare qualcosa Esordigrave rivolgendosi loro con tono di rimproverolaquoPercheacute avete fermato lo scavo Non dovrebbero esserci rischi di crollo in questo punto e mi pare stiate tutti beneraquo Il caposquadra risposelaquoNessun incidente grazie a Dio Si sono fermati per rispetto Efisio fai vedere allrsquo ingegnere cosrsquohai trovatoraquoIl minatore sollevograve la lampada

nellrsquooscuritagrave avvolgente densa e pesante come un manto di orba-ce Con lrsquoaltra mano puligrave qualcosa sul fondo dello scavo con gesto quasi delicato Nellrsquoavvicinarsi la sensazione di movimento drsquoaria provata dal tecnico aumentograve Guardandosi attorno prima di infilarsi nellrsquoabbozzo di cunicolo annotograve la presenza di unrsquoampia fessura che da sopra le loro te-ste pareva spingersi in verticale Riconobbe le tracce di un crollo che contrariamente al previsto era avvenuto anche se non di recente e che lo scavo della gal-

leria aveva intercettato Abbassograve lo sguardo vide cosa lrsquooperaio stava ripulendo e sbottograve laquoQuindi avete bloccato il lavoro per una radice fossilizzata o i resti di qualche cervo preistorico che lrsquoacqua ha trascinato quaggiugraveraquoPrima di poter aggiungere qual-cosrsquoaltro udigrave le parole sommesse del minatore pronunciate mentre proseguiva nella sua opera Custus funti ossus de cristianu Al che lrsquo ingegnere osservograve con mag-giore attenzione A un osso scuro di maggiore spessore se ne af-fiancava uno piugrave sottile e quando lrsquooperaio smosse e spostograve di lato un pesante frammento dellrsquoantico crollo emerse anche quanto rima-neva di un anello metallico che li racchiudeva corroso e quasi dissolto ma riconoscibile Al che fu tutto chiaro Procedendo allrsquo in-dietro uscigrave dal cunicolo e solo la sua fermezza di uomo laico e moderno lo trattenne dal segnarsi mentre gli altri lo facevano Per un fuggevole istante quasi invidiograve il loro gesto liberatoriolaquoChe ne pensa ingegnereraquolaquoPortate fuori quei resti in una cassetta non crsquoegrave bisogno che vi dica di cercare di recuperare tutti i frammenti Poi chiameremo il prete dal paeseraquoIl caposquadra annuigrave medita-bondo mentre ritornavano nella

parte di galleria giagrave messa in sicurezza Quindi replicogravelaquoPotrebbe essere successo nel crollo dei primi scavi di ricerca del filone ai tempi del babbo di mio nonno Ma mi pare che allora avessero trovato tutti anche quelli che non ce lrsquoavevano fatta a uscireraquolaquoNon credo Antonio Hai visto quellrsquoanello di ferro Egrave roba molto antica Potrebbe essere dellrsquoepoca dei romaniraquolaquoE allora cosa diragrave il prete Magari era un pagano Cosa fac-ciamo se rifiuta di benedirloraquolaquoNon credo che lo faragrave Quel po-veraccio forse era piugrave cristiano di noi mandato qui per punizione come damnatus ad metalla e scivolato a morire nello spro-fondamento del pozzo che stava scavando e che la nostra galleria ha incontratoraquoAttese il caposquadra che dava le indicazioni ai minatori prima di avviarsi con lui nel lungo per-corso verso lrsquouscita Solamente loro pensograve capivano cosa potes-se aver provato quel remoto antecessore che immediatamen-te e a differenza sua avevano riconosciuto come uno di loro Quel giorno imparograve qualcosa che non si trova nei libri o scavando gallerie nella roccia ma da ricer-care nel profondo dellrsquouomo

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di Raimondo Pinna

In questo quarto appuntamento con la Storia dellrsquoIngegneria si termina di esplorare i punti di contatto tra lrsquo identitagrave della profes-sione di ingegnere e la storia ita-liana contemporanea sfruttando lrsquooccasione offerta dalla ricerca promossa dal CNI tesa a chiedere ai propri iscritti di rispondere alla semplice domanda ldquoChe cosrsquoegrave per me lrsquo ingegneriardquo Oggetto dellrsquo in-dagine sono gli effetti dellrsquo integra-zione dellrsquo ingegneria italiana con il sistema europeo

UN LINGUAGGIO COMPLESSOLa prima conseguenza della equi-parazione tra la formazione uni-versitaria italiana e quella europea egrave la complessitagrave del linguaggio e della comunicazione verso chi non appartiene al mondo dellrsquo inge-gneria Egrave un dettaglio di sostanza e non di forma il fatto che la ldquofacoltagraverdquo di ingegneria sia stata abolita insieme a tutte le altre e che lrsquoaccesso allrsquoalbo professionale degli Ingegneri in base al DPR 3282001 sia consentito solo a chi ha conseguito determinati corsi di laurea [1] La seconda conseguenza egrave la con-centrazione di un terzo dei laureati in soli tre atenei italiani il Poli-tecnico di Milano il Politecnico di Torino lrsquoUniversitagrave La Sapienza di Roma [2] Un dato che dimostra quanto siano ormai invasivi gli effetti di polarizzazione del sapere in precisi nodi sul territorio sempre piugrave frammentato in maniera gerar-chica tra centro e periferia nono-stante la narrazione politica e dei mass media si sforzi di affermare il contrario veicolando unrsquoinesi-stente utopistica eguaglianza delle possibilitagrave In realtagrave lrsquoaccesso al sapere egrave sempre piugrave condizionato dal binomio appartenenza a un territoriodisponibilitagrave di risorse patrimonialiLa perdita di centralitagrave dello Sta-to-nazione sembra essere un effetto della storia del Paese Nessun quinquennio particolare segna da anni la vita delle gene-razioni che si succedono tutto sembra avvicendarsi senza scosse senza qualcosa da ricordare I nuovi ingegneri paiono muoversi in un mondo liquido dove vige una competizione tra territori

LA MARGINALITAgrave INSITA NEL CONSEGUIMENTO DEL TITOLO DI INGEGNERELe definizioni di ldquoChe cosrsquoegrave per me lrsquo ingegneriardquo espresse dagli inge-gneri nati negli anni rsquo70 esprimono uno scoramento palpabile da esse emerge una pragmaticitagrave ai limiti dellrsquoaccettabile di chi sente che in qualche modo egrave nato nella decade sbagliata Per Lucia Cattani (Lodi 1975) laurea in ingegneria civile idraulica lrsquo ingegneria egrave ldquolrsquoespres-sione del genio umano declinato nella realtagraverdquo Resta indefinita quale sia e cosa sia questa realtagrave per

Il disincanto della professioneLrsquo ingegneria italiana integrata nel sistema europeo

ficativo per certificare lo stato di malessere di un Paeserdquo [7] CONCLUSIONIAlla fine di queste quattro puntate sulla storia dellrsquo ingegneria si puograve concludere che la ricerca del CNI ha raggiunto lo scopo che si era prefissa dimostrare come lrsquoevo-luzione della professione di inge-gnere soprattutto a partire dal percorso di formazione sia corre-lata alla storia del nostro Paese e sia essa stessa utile per compren-derla meglio Da un lato egrave emersa con chiarezza la traiettoria dellrsquoevoluzione della professione da movimento drsquoeacutelite a disciplina di competenti nume-rosi diffusi e radicati in modo capillare sul territorio con un forte rapporto con la popolazione Dallrsquoaltro egrave emersa con altrettanta chiarezza la trasformazione della disciplina in seguito alle difficoltagrave ma soprattutto alle opportunitagrave offerte dal confronto con il solo sistema paese prima e con la com-plessa multiformitagrave dellrsquoUnione europea poi Si sa che lrsquoesperienza personale e la quotidianitagrave del vivere la pro-fessione puograve portare a non avere soprattutto il tempo per tornare a studiare intendendo lo studio come riflessione del dove va la professione Gli Ordini territoriali con il loro sistema di formazione permanente costituiscono la sede naturale percheacute ciascuno iscritto si ritagli uno spazio per questa rifles-sione nel pieno rispetto delle pro-blematiche di ognuno Per questo il CNI non puograve che essere soddi-sfatto di come il coinvolgimento degli iscritti con una domanda apparentemente semplice quale che cosrsquoegrave per me lrsquo ingegneria ha ottenuto il risultato di smuovere barriere anagrafiche territoriali di competenza settoriale facilitando il compito di interpretazione Egrave legittimo ritenere questo pro-getto di ricerca del CNI come ldquopilotardquo ed egrave auspicabile che a esso ne seguano altri su temi iden-titari per la professione Lrsquo impor-tante egrave che questi futuri progetti perseverino nella proposizione agli iscritti di domande semplici come impatto ma profonde come contenuto in modo da consentire loro di rispondere con la maggiore libertagrave e sentimento possibile

STORIA DELLrsquoINGEGNERIA

quel vasto campionario di inge-gneri per esempio impiegati come docenti e ricercatori non struttu-rati che si sono ritrovati poi espulsi dalle stesse Universitagrave non piugrave in grado di accoglierli nonostante lrsquo innegabile preparazioneLrsquoaggettivo ldquopragmaticordquo egrave utiliz-zato espressamente da Gianluigi Rozza (Lodi 1977) laurea in inge-gneria aerospaziale ldquoLrsquoingegneria egrave una forma mentis creativa innova-tiva e allo stesso tempo razionale e pragmatica che costituisce un punto di incontro tra le scienze di base e applicate per creare innova-zione Lrsquoingegneria trasforma buone idee in realizzazionirdquo Viene perograve da domandarsi che cosa venga prima per importanza se lrsquoidea egrave buona a prescindere o se diventa buona solo se si realizza A tal proposito puograve tornare utile un esempio riportato da Roberto Napoletano Direttore del Sole-24Ore che nel 2014 pubblica il libro Nuovo viaggio in Italia (Riz-zoli) si tratta di un viaggio virtuale che sfrutta gli spunti offerti dalle lettere che i lettori del giornale gli hanno inviato in quanto curatore della rubrica domenicale Memo-randum Alla riflessione offerta dalla lettura di queste missive lrsquoautore accompagna il racconto di diari di trasferta di incontri pun-tuali da lui avuti con esponenti della societagrave civile nelle diverse cittagrave del Paese nel corso della sua attivitagrave giornalistica raggruppati secondo la tradizionale riparti-zione territoriale del Paese ndash Nord Centro Sud ndash aumentata di due altre sezioni ovvero lrsquoItalia altrove e lrsquoItalia da ritrovare In questo esempio Napoletano racconta di un neo ingegnere della provincia di Lecce incontrato a Trento Il Diret-tore sottolinea la sua provenienza da una famiglia non agiata la sua capacitagrave di laurearsi a Bologna in ingegneria biomedica mante-nendosi con i lavori piugrave disparati la costanza nel credere nella sua idea una startup high tech per il turismo online che in un lasso di tempo ragionevole (un anno) attira il finanziamento degli inve-stitori Viene esaltata lrsquoItalia che ha ldquofamerdquo vengono riproposti gli anni Cinquanta il loro spirito di sacri-ficio ldquoforse il dono della povertagrave di D egrave quello che serve oggi

allrsquoItalia per ritrovare nella testa la forza di combattere e comin-ciare a ricostruire il Paese dalle fondamentardquo [3] Questa idea del sacrificio egrave ribadita da Napoletano anche in un altro esempio riferito a giovani della provincia di Ragusa ldquoHanno piugrave fame degli altri e solo Dio sa quanto il Paese ha bisogno di quella fame Per contribuire a rifare lrsquoItalia non a chiacchiererdquo La soluzione nostalgica non egrave quella che hanno in mente inge-gneri come Federico Delfino (Savona 1972) laurea in ingegneria elettrica ldquoLa bottega dellrsquo innova-zione tecnologica e al contempo il teatro dove questa egrave mostrata alla popolazionerdquo Lrsquoorizzonte tem-porale di chi ha fame egrave limitato al qui e ora non puograve coincidere con la consapevolezza la sobrietagrave di Davide Bedogni (Reggio Emilia 1974) laurea in ingegneria edile ldquoTanti anni di studio per scoprire che non si smette mai drsquoimpararerdquo La realtagrave che loro adombrano egrave quella di un paese ricco dove ciograve che serve egrave trovare motivazioni che sostengano il lavoro alla luce del benessere che fornisce la societagrave dei consumi in cui il sacrificio non egrave e non puograve essere il punto neacute di partenza neacute di arrivo

LA QUESTIONE DEL GENEREEcco che la generazione di inge-gneri che si egrave formata nellrsquou-niversitagrave di eacutelite puograve tornare protagonista i loro ricordi sono acqua da bere per gli assetati e la loro saggezza egrave dispensata con tono bonario a piene mani Lo dimostra il modo in cui lrsquo ingegner Amalia Ercoli Finzi classe 1937 la prima donna a laurearsi in inge-gneria aeronautica al Politecnico di Milano collaboratrice in alcune delle piugrave importanti missioni con lrsquoAgenzia Spaziale Italiana ed Euro-pea affronta il conflitto di genere centrale nella cultura occidentale in questo scorcio di nuovo secolo la sua esperienza di pioniera in qualche modo consente di sdo-ganare il perdurare del concetto dellrsquo ingegneria come mondo pre-valentemente maschileDal primo momento dellrsquo istitu-zione della facoltagrave universita-ria in senso moderno negli anni Venti del secolo scorso lo studio dellrsquo ingegneria e quindi la figura

dellrsquo ingegnere si manifesta come destinato in misura pressocheacute totale al solo genere maschile Una resistenza che non ha para-goni anche rispetto alle discipline fisico-matematiche o mediche anchrsquoesse ostative alla partecipa-zione femminile quantomeno in Italia Per questo motivo le ricer-che sulla formazione degli inge-gneri condotte in questo inizio di Ventunesimo secolo sono sempre molto attente a monitorare la variazione del dato della compo-sizione di genere Paragonando la ricerca di Alma Mater del 2005 con quella del CNI del 2014 sembra che nel corso del decennio vi sia unrsquoattenuazione del processo di ldquomaschilizzazionerdquo Per la prima infatti ldquoIn generale perograve si nota un recupero della popolazione maschile nel passaggio dal pre al post riforma il processo di lsquomaschilizzazionersquo che mostra segni di ripresa sul complesso dei laureati riguarda anche quelli di Ingegneriardquo [5] per la seconda invece ldquoContinua ad aumentare il numero di donne laureate tanto che nel 2013 supera quota 16mila arrivando a costituire il 311 dellrsquouniverso dei laureati dei corsi ingegneristicirdquo [6]

LA PAURA DEL FUTUROLa dichiarazione del Presidente del Consiglio degli studenti del Politecnico di Milano Marco Brivio riportata da Napoletano nel libro prima citato egrave perfetta per descrivere il sentimento di paura che pervade le generazioni dei futuri ingegneri ldquoSui nostri pensieri incombono mille paure paura di non riuscire a riscattare tutti i crediti paura di perdere la borsa di studio del contratto a progetto che scade paura di non riuscire a pagare lrsquoaffitto le bollette le tasse paura di non trovare dopo gli studi un lavoro allrsquoaltezza delle nostre aspettative o di trovarne uno del tutto privo di soddisfazioni o di non trovarne affatto [] Questa generazione la mia generazione ha paura del proprio futuro non credo possa trovarsi un indicatore piugrave signi-

Riferimenti[1] L7 ingegneria civile e ambientale L8 ingegneria dellrsquoinformazione L9 ingegneria industriale L17 scienze dellrsquoarchitettura L23 scienze e tecni-che dellrsquoedilizia L31 scienze e tecnologie informatiche LM 4 CU architet-tura e ingegneria edile e architettura La formazione degli Ingegneri in Quaderni del Centro Studi del Consiglio Nazionale Ingegneri 1532015 nota 1 p 12[2] La formazione degli Ingegneri in Quaderni del CNI p 13 Il dato egrave stimato in circa un terzo del totale dei laureati nel 2013[3] R Napoletano Nuovo viaggio in Italia Rizzoli 2014 Milano p 19[4] Ivi p 228 [5] Il Profilo dei laureati in Ingegneria e lrsquoindagine sulla loro condizione occupazionale sono stati presentati da AlmaLaurea al convegno di Siena del 4 novembre 2005 ldquoLa riforma degli studi nella Facoltagrave di Ingegneria risultati problemi e prospettiverdquo promosso dallrsquoAteneo di Siena e dalla Conferenza dei Presidi delle Facoltagrave di Ingegneria [Sito web 082019] httpswwwalmalaureaituniversitaaltroingegneria [6] La formazione degli Ingegneri in Quaderni CNI p 13 [7] R Napoletano op cit p 55

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I 150 anni dello storico Traforo Ferroviario del FrejusLrsquoAccademia delle Scienze di Torino lrsquoOrdine e altri Enti celebrano lrsquoopera emblema della societagrave moderna

INFRASTRUTTURE |

EVENTI

La partnershipLrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Torino egrave lieto di annun-ciare la partnership con lrsquoAccademia delle Scienze di Torino per le celebrazioni dei ldquo150rdquo dello storico Traforo Ferroviario del Frejus Le celebrazioni riguarderanno con piugrave eventi lrsquoanno in corso e il prossimo anno poicheacute il 25 dicembre 1870 veniva abbattuto il dia-framma della galleria tra Italia e Francia e il 17 settembre del 1871 il Traforo veniva inaugurato LrsquoOrdine attraverso la sua Commissione Trasporti Mobilitagrave Infrastrutture e Sistemi parteciperagrave a tutti gli eventi in programma con contributi tecnico-scientifici riguardanti gli ingegneri che contribuirono alla realizzazione del Traforo che lo gestirono e lo gestiscono e relativi alla progettazione dellrsquoopera che negli anni a venire consentiragrave di realizzare la Nuova Linea To-rino Lione ndash NLTL che comprenderagrave il nuovo tunnel ferroviario del Moncenisio e che collegheragrave le reti ad Alta VelocitagraveAlta Capacitagrave italiana e francese Tutto ciograve si unisce e si completa in unrsquoottica sto-rico-contemporanea con i contributi tecnico-scientifici che la Com-missione ha messo in atto con grandi risultati negli ultimi anni

David ColaiacomoConsigliere referente Commissione Trasporti Mobilitagrave Infrastrutture e Sistemi Ordine degli Ingegneri della Provincia di Torino

A cura del Comitato Promo-tore dellrsquoAccademia delle Scienze di Torino per le Cele-brazioni dei 150 anni del Tra-foro Ferroviario del Frejus (1857-1871)

Il 17 settembre 187171 fu inau-gurato a Bardonecchia il Tra-foro Ferroviario del Frejus o del Cenisio o ancora Grande

Galleria delle Alpi non solo data storica ma pietra miliare che ha segnato proprio agli inizi della ldquorivoluzione industrialerdquo un fon-damentale punto di lancio dello sviluppo della civiltagrave mediante il miglioramento delle comunica-zioni terrestri attraverso lrsquoEuropa e la creazione di nuove specifiche tecnologie per la meccanizzazio-ne dei lavori di scavo queste ul-time tecnologie innovative hanno portato al sostanziale potenzia-mento delle condizioni di sicu-rezza allrsquoalleviamento della fatica del lavoro dellrsquouomo al prorom-pente sviluppo della costruzione di nuove gallerie in Italia (Figura 1) attraverso le Alpi e nel mondo alle quali sono strettamente lega-ti i miglioramenti sociale cultu-rale ed economico della societagrave modernaIl Traforo del Frejus fu ldquouna delle pagine piugrave gloriose della storia del Piemonte che da solo si accinse alla titanica impresa di scavare nelle viscere di montagna unrsquoam-pia galleria di ben 12 chilometri di lunghezza [hellip] lrsquo impresa colos-sale che la scienza la costanza la tenacia di proposito dovevano compiererdquo impresa ldquopromossa sostenuta ed iniziata dal pic-colo ed allora povero Piemonte che [hellip] segneragrave nella storia del secolo XIX unrsquoera splendidissima il trionfo della scienza sulla mate-ria che eruppe gloriosamente nel taglio dellrsquoIstmo di Suez e nel tra-foro delle Alpirdquo (Carlo Morando Il monumento commemorativo del Traforo delle Alpi Storia del Traforo Storia del Monumento Torino Tip G Baglione C 1879)La gestazione e la realizzazione del Traforo non furono poi tanto lunghe Precursore dellrsquoopera fu Giuseppe Francesco Medail di Bardonec-chia non uomo di scienza ma agricoltore e cacciatore e quindi profondo conoscitore dei suoi monti e valli e anche imprendi-tore di lavori pubblici e di tra-sporti tra Lione e Milano Giagrave nel 1832 aveva per primo riconosciuto che il punto piugrave stretto delle Alpi Occidentali si trovava tra Bardo-necchia e Modane e che qui ave-vano pressappoco la stessa quota le Valli dellrsquoArc (Valle Moriana) e della Dora Riparia (Valle di Susa) cosiccheacute ideograve un traforo di 5000 metri ma non ebbe successo

Perograve ldquoil buon germe era gettato in terreno non infecondo e nel 1845 il ministro Des Ambrois ordinograve allrsquo ingegnere belga Henri Maus lo studio di costruzione di ferrovia tra Susa e Chambery mediante traforo dei montirdquo il progetto fu completato nel 1849 prevedendo una galleria di 12290 metri ma fu respinto dal Parlamento che era impegnato nelle grandi problema-tiche politiche e belliche di quegli anniUna volta individuato un possi-bile tracciato e grazie agli studi del Professore geologo Angelo Sismonda prevista la situazione geologica restava perograve ancora insoluto il problema di come sca-vare la lunga galleriaFinalmente grazie al Conte Cavour sempre estremo iniziatore e pro-motore di grandi cose nel 1854 i ldquotre ingegneri per un Traforordquo Germano Sommeiller savoino genio della meccanica Severino

Grattoni di Voghera genio orga-nizzatore e Sebastiano Grandis cuneese di Borgo San Dalmazzo genio del calcolo furono chiamati a definire la perforazione mecca-nica dei fori da mina a energizzare le perforatrici con aria compressa industriale e a costruire il TraforoLrsquoavvio dei lavori di costruzione fu dato a Modane dal Re Vitto-rio Emanuele II il 31 agosto 1857 e lrsquo inaugurazione dellrsquoapertura al traffico cadde il 17 settembre 1871 a Bardonecchia sempre alla pre-senza del ReDurante i quarantrsquoanni centrali del XIX secolo sostennero la realizza-zione dellrsquoopera unitamente alla creazione delle nuove originali macchine per la sua costruzione ma anche lrsquo indispensabile crea-zione di una rete ferroviaria estesa allrsquo intero territorio nazionale ben sei illustri membri dellrsquoAccademia delle Scienze di Torino Angelo Sismonda Carlo Ignazio Giulio

Federico Menabrea Quintino Sella Pietro Paleocapa Germano SommeillerLrsquoAccademia delle Scienze di Torino si fa cosigrave promotrice della celebrazione del 150deg anniver-sario dellrsquoapertura del Frejus e ha avviato unitamente a vari altri Enti (tra quali lrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Torino) lo studio delle correlate manifestazioni in tale ambito verragrave anche analizzata la deter-minante e multiforme attivitagrave di Quintino Sella ingegnere parla-mentare e poi Ministro che tra lrsquoaltro ha fondato nel 1859 una scuola per studi superiori molto importante per gli ingegneri la Regia Scuola di Applicazione per gli Ingegneri in Torino dalla quale nel 1906 egrave nato il Politec-nico di TorinoQuestrsquo iniziativa cade in un periodo di grande fervore per il

moderno attraversamento ferro-viario delle Alpi cosigrave da rinsaldare lrsquounitagrave dellrsquoEuropa e collegarla al bacino del Mediterraneo allrsquoAfrica e allrsquoOriente al momento sono tre le gallerie ferroviarie che sono le piugrave lunghe del mondo il San Got-tardo da poco aperto al traffico il Brennero e il Frejus di base che sono in costruzioneAuspichiamo per favorire la rea-lizzazione di questa iniziativa adesioni e contributi di idee da parte di quanti vedono lrsquoapertura attraverso la Alpi fattore deter-minante per il miglioramento della qualitagrave della vita in ambito comunitario per contatti egrave possi-bile inviare unrsquoe-mail allrsquo indirizzoin iz iat iveaccademiadelle-scienzeit

Studiamo la storia ldquopercheacute le imprese degli uomini nel tempo non siano dimenticaterdquo (Erodoto)

Illustrazione tratta da LrsquoUnivers illustreacute Parigi 1869 in cui egrave riprodotta la mac-china perforatrice inventata da Germano Sommeiller per la perforazione del Tunnel del Frejus

Figura 1 Le piugrave antiche e moderne gallerie alpine del Piemonte

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La sostenibilitagrave egrave un fatto-re ormai determinante in tutte le attivitagrave produttive Non fanno eccezione quei

settori che nonostante le conti-nue innovazioni incidono di piugrave sullrsquoemissione nellrsquoatmosfera di gas climalteranti Fra questi il comparto oil amp gas ndash estrazione raffinazione e consumo di risorse fossili ndash oggi rappresenta uno dei principali fattori che incidono sul fenomeno del riscaldamento glo-bale Di conseguenza sono tanti i professionisti che lavorano nei settori di ricerca e sviluppo in cer-ca di soluzioni volte alla riduzione dellrsquo impatto ambientale di un set-tore che rimane imprescindibile per lrsquoeconomia planetariaEgrave in questo ambito che si inseri-sce la tesi di Marcello Prestianni presentata sul numero dellrsquoInge-gnere Italiano dedicato al tema Oil amp Gas (disponibile su httpswwwtuttoingegnereit) che gli ha permesso di vincere il contest lanciato nei mesi scorsi Ai partecipanti ndash studenti di inge-gneria laureati o laureandi ndash egrave stato chiesto di condividere la propria tesi sullrsquoevoluzione di questo comparto con particolare attenzione ai temi della Circular Economy e della decarbonizza-zione A promuovere la competi-zione il Consiglio Nazionale degli Ingegneri PPAN (consulente edi-toriale della rivista quadrime-strale) e NextChem societagrave che ha sponsorizzato il contest e messo a disposizione un tirocinio al migliore talento ldquoAl nostro interno ndash racconta Ilaria Catastini Communication Manager NextChem ndash abbiamo una ricchezza di competenze che vengono dallrsquoesperienza Maire Tecnimont nel settore tradizio-nale dellrsquo ingegneria e costruzioni che andiamo a integrare sempre di piugrave con quelle nuove di giovani che hanno studiato e si sono for-mati in una prospettiva di futuro sostenibile e circolare e che si vogliono cimentare in una sfida complessa quanto affascinanterdquo

LA TESILa trattazione egrave frutto dellrsquoattivitagrave sperimentale realizzata presso i laboratori del dipartimento drsquo in-gegneria Enzo Ferrari dellrsquoUniver-sitagrave degli studi di Modena e Reggio Emilia con i professori Cecilia Mortalograve Marcello Romagnoli e la dottoressa Maria Cannio Oggetto del lavoro sperimen-tale egrave la realizzazione tramite il metodo della stampa 3D di una membrana ceramica a

Oil amp Gas la stampa 3D di membrane ceramiche vince il contest de lrsquoIngegnere ItalianoOltre a un ridotto impatto ambientale la nuova tecnica sperimentale promette risparmi in termini di tempi e costi

idrogeno a temperature superiori ai 600degC Ciononostante il metodo del 3D printing ha permesso di raggiungere valori di permeabilitagrave dellrsquo idrogeno di molto inferiori alle membrane metalliche a base di palladio attualmente diffuse in commercio

Il nuovo contest de lrsquoIngegnere ItalianoIn occasione del lancio del numero dedicato al food dellrsquoIngegnere Italiano lo storico organo ufficiale del Consiglio Nazionale Ingegneri il CNI ha deciso di associare a ogni numero monografico un contest re-lativo allrsquoargomento trattato Lrsquoultima monografia appena uscita egrave dedicata al tema dellrsquoOilampGas Il contest egrave stato riservato a laureandi e laureati che si sono cimentati in una tesi sullrsquoevoluzione dellrsquo ingegneria nel settore specialmente sui temi della Circular Economy e della decarbonizzazione Il contest egrave stato sponsoriz-zato da NextChem societagrave del Grup-po Maire Tecnimont dedicata alla transizione energetica che ha messo a disposizio-ne un tirocinio Il vincitore del contest egrave stato Marcello Prestianni

DAL CNI

base di BaCe065 Zr020 Y015 O3-δ1113088-Ce085 Gd015 O2-δ a con-duzione elettronica (MPEC) per-meabile allrsquo idrogeno Un sistema composito che per via della sua stabilitagrave chimica e meccanica risulta fra i piugrave studiati per la separazione e la purificazione di

mdash ldquoIl contest egrave stato senza dubbio unrsquoopportunitagrave interessante diretta ai neolaureati come me percheacute consente di colmare fin da subito il gap tra mondo universitario e realtagrave aziendalerdquoMarcello Prestianni mdash

LrsquoINNOVAZIONEAl fine di migliorare le perfor-mance quindi una delle strategie piugrave promettenti consiste nellrsquoa-dozione di una configurazione asimmetrica e costituita da film supportati su substrati porosi Sebbene esistano articoli prodotti dalla comunitagrave scientifica rela-tivi alla preparazione di questa tipologia di membrane lrsquoutilizzo della stampa 3D rappresenta una novitagrave assoluta ldquoLrsquo idea ndash spiega Prestianni ndash egrave nata ragionando sul cambio di paradigma della base di partenza del processo di rea-lizzazione di membrane a confi-gurazione asimmetrica Ci siamo detti cosa puograve assicurare note-voli vantaggi in termini di costi e tempi di produzione rispetto ad altre tecniche in uso in questo momento come il co-pressing e il tape casting La risposta egrave stata la stampa 3D E in seguito alle attivitagrave di sperimentazione abbiamo ottenuto ottimi risultati anche sotto il profilo dellrsquo impatto ambientale in quanto abbiamo completato il processo senza impiegare metalli nobili notoria-mente rari e costosirdquo

LA NUOVA TECNICAPer la preparazione degli inchio-stri sono state impiegate polveri di BCZ20Y15 e di GDC15 preventiva-mente miscelate tramite il metodo ball milling attraverso lrsquouso del mulino planetario Queste pol-veri sono poi state amalgamate con altri additivi organici con proprietagrave disperdenti leganti e plastificanti Per la stampa della struttura asimmetrica e den-so-porosa infine egrave stata utiliz-

zata unrsquoattrezzatura homemade a microestrusione Lo step iniziale egrave rappresentato dalla stampa di un supporto poroso caratterizzato da uno spessore di circa 1-15 mm e un diametro di 20 mm Solo suc-cessivamente vi egrave stato deposi-tato lrsquo inchiostro per lrsquoottenimento di un film denso e sottile

I BENEFICI Questo metodo ha dato vita a un prodotto potenzialmente piugrave economico efficiente e dal minor impatto ambientale rispetto alle membrane metalliche a base di palladio e sue leghe Inoltre le membrane sono stabili anche in atmosfere aggressive e per questo motivo non necessitano di processi di desulfurizzazione o di riduzione di CO2 e CO oltre a poter lavorare a temperature fino a 800degC

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La certificazione dellrsquoingegnere esperto in ecoprogettazioneLa soluzione CERTIng al decreto CAM

I Criteri Ambientali Minimi (CAM) sono definiti nellrsquoambi-to del ldquoPiano di azione per la sostenibilitagrave ambientale dei

consumi della Pubblica Ammini-strazionerdquo e la loro applicazione ha come scopo quello di favori-re negli appalti pubblici lrsquouso di tecnologie e prodotti ambiental-mente piugrave sostenibiliIn Italia lrsquoapplicazione dei CAM egrave stata imposta dallrsquoart 18 della L 2212015 e successivamente dallrsquoart 34 del DLgs 502016 ldquoCo-dice degli appaltirdquo (come modifi-cato dal DLgs 562017) recante ldquoCriteri di sostenibilitagrave energe-tica e ambientale negli appalti pubblicirdquo che ne hanno reso ob-bligatoria lrsquoapplicazione da parte di tutte le stazioni appaltantiCon il Decreto CAM dellrsquo11 ottobre 2017 il Ministero dellrsquoAmbiente ha definito i criteri ambientali minimi per lrsquoaffidamento di ser-vizi di progettazione e dei lavori per nuova costruzione ristrut-

fessionista esperto sugli aspet-ti energetici e ambientali degli edifici che sia certificato da un organismo di valutazione della conformitagrave secondo la norma

Tali ingegneri dovranno aver ap-plicato nellrsquoambito della pro-gettazione eo direzione lavori di opere infrastrutturali i Criteri Ambientali Minimi per le scelte progettuali e quelle dei mate-riali eo aver svolto la verifica dellrsquo impatto ambientale delle opere su tutto il ciclo di vita ed eventualmente anche delle loro prestazioni energetiche Dovran-no aver svolto la progettazione di lavori per la costruzione eo riqualificazione di edifici con lrsquoapplicazione di protocolli di sostenibilitagrave ambientale anche volontari di comprovata validitagrave e diffusione sul piano nazionale e internazionale La certificazio-ne CERTing di ingegnere esperto in eco-progettazione in definiti-va soddisfa perfettamente i re-quisiti previsti dal decreto CAM e consente di accedere alle pre-mialitagrave previste nelle procedure di affidamento dei servizi di in-gegneria e architettura per la re-alizzazione o ristrutturazione di edifici pubblici Ad oggi egrave lrsquounico schema nel panorama delle cer-tificazioni del personale che lo consente in maniera trasversale ai diversi protocolli di sosteni-bilitagrave diffusi sul mercato delle costruzioni in Italia e in Europa

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turazione e manutenzione di edifici pubblici stabilendo nello specifico di attribuire un pun-teggio premiante alle proposte progettuali redatte da un pro-

internazionale ISOIEC 17024 e che applichi uno dei protocolli di sostenibilitagrave degli edifici di li-vello nazionale o internazionale (alcuni esempi Breeam Casacli-ma Itaca Leed Well)

LrsquoINGEGNERE ECO-PROGETTISTALrsquoagenzia CERTing accredita-ta secondo lo standard ISOIEC 17024 da ACCREDIA ha definito tra i 21 campi dello schema di Inge-gnere Esperto quello specifico di eco-progettista al quale possono accedere i professionisti che si occupano di progettazione soste-nibile in edilizia Il Consiglio Di-rettivo dellrsquoAgenzia CERTing nella riunione del 21 febbraio 2020 ha approvato una revisione del Re-golamento Tecnico che stabilisce i criteri per la valutazione delle competenze degli ingegneri che richiedono la certificazione come esperto sugli aspetti energetici e ambientali degli edifici

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Page 2: COVID-19 COVID-19 | L’anno Agire insieme che verrà contro … · 2020. 3. 31. · L’anno che verrà di Gianni Massa “Caro amico ti scrivo…” È il 1979 quando Lucio Dalla

Agire insieme contro lrsquoemergenza

Semplificare lrsquoattivitagrave amministrativa elaborare un piano di rilancio per le infrastrutture estendere le tutele per i lavoratori ordinistici i professionisti

tecnici scendono in campo per reagire alla crisi causata dalla pandemia

LLa grave emergenza sanitaria ndash ed economica ndash causata dal Covid-19 ci ricorda quanto egrave necessario agire tutti insieme Prima di tutto un profondo ringraziamento a tutti gli ope-ratori sanitari che da settimane con la loro competenza e con sacrificio stanno aiutando un intero Paese Ed egrave in momenti come questi che bisogna ricordare e ribadire quanto

tutte le professioni siano i pilastri di una nazione grazie alle quali egrave possibile avviare e adot-tare un definitivo cambio di rotta verso un progresso che tenga conto anche della qualitagrave della vita del benessere e della salute delle persone e dellrsquoambiente Per questo sono stati avviati dal Consiglio Nazionale dalla Rete delle Professioni Tecniche e dal Comi-tato Unitario delle Professioni lavori urgenti per presentare al Governo un pacchet-to di norme sulla semplificazione dei procedimenti per la realizzazione delle opere pubbliche e la semplificazione di quelle private Ma non solo Ciograve che preoccupa di piugrave sono i provvedimenti di carattere fiscale a tutela dei professionisti Cosigrave Armando Zambrano nella prima lettera inviata al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte se da una parte conferma che anche gli Ordini territoriali si stanno impegnando nella massima diffusione delle migliori pratiche volte allo smart working e alla sicurezza dei cittadini ndash oltre a dare la propria disponibilitagrave da ingegneri per aiutare il Paese ndash dallrsquoaltra ribadisce che ldquostiamo raccogliendo tutte le preoccupazioni dei nostri iscritti che come noto in quanto lavoratori autonomi rappresentano la parte piugrave fragile dellrsquointero sistema economico italianordquo

COVID-19

CUP E RPT PROPOSTE DI

EMENDAMENTO Molte delle misure finora adottate si rivolgono soprattutto ai lavoratori di-

pendenti e in modo marginale agli autonomi I 21 Ordini professionali italiani aderenti al CUP e allrsquoRPT nella giornata del 28 marzo hanno elaborato un pacchetto

di proposte di emendamento al Decreto Cura Italia Il Decreto infatti necessita secondo il CUP e RPT di sostanziali aggiustamenti che servano anche da ldquostimolordquo come afferma

Zambrano ldquoper modernizzare il Paeserdquo Dunque una fascalitagrave meno opprimente capace di essere al fianco di tutti i lavoratori nessuno escluso come invece accaduto per i professionisti

dei sistemi ordinistici Le modifiche confluiscono nella riesamina di alcuni articoliIn sintesi le proposte chieste al Governo per tutti i liberi professionisti si soffermano su

ndash La possibilitagrave di un uso piugrave prolungato della Cassa Integrazione specie quella in deroga a cui pos-sono accedere anche gli studi professionali di ridotte dimensioni prolungandone il periodo di utilizzo da nove a dodici settimane (artt 19 e 22)ndash Accedere a un fondo di Garanzia mutui per lrsquoacquisto di immobili di categoria catastale A10 utilizzati per lo svolgimento dellrsquoattivitagrave professionale e di poter usufruire per la medesima categoria cata-stale di un credito di imposta in caso di locazione al pari di ciograve che il DL 18 consente a chi ha in locazione una bottega o un negozio (artt 54 56 65) ndash Posticipare ulteriormente le scadenze di pagamento in ambito fiscale e contributivo (art 62 da maggio 2020 a luglio 2020) oltre alla possibilitagrave di rinviare al prossimo anno i pagamenti

dellrsquoacconto IRPEF di novembre 2020 e di prolungare almeno fino a dicembre 2020 (art 103)la possibilitagrave per alcune categorie di contribuenti giagrave individuate dal Cura Italia di non

essere assoggettati a ritenuta drsquoacconto Ciograve garantirebbe seppure in via temporanea la formazione di un ldquopolmonerdquo di liquiditagrave di cui sin da ora gran parte dei profes-

sionisti sentono il bisognondash Coinvolgere in modo piugrave organico proprio il sistema degli Enti previden-

ziali privati nella definizione di misure a sostegno di chi opera nella libera professione liberando risorse finanziarie dallrsquoano-

malo meccanismo della cosiddetta doppia tassa-zione cui cono sottoposte le Casse pre-

videnziali private

23 milioni di professionisti ignoratildquoPer noi ingegneri come per tutti i professionisti lrsquointerruzione delle attivitagrave rappre-senta un momento di crisi certa e impatta in maniera diretta e pesante sulla reale possibilitagrave di far fronte agli obblighi previsti dalla legge con potenziali ricadute sulla vastissima platea dei collaboratori impiegata presso i nostri studirdquo prosegue Zam-brano nella lettera a Conte Infatti tra le misure prese dal Governo con il Decreto Legge 17 marzo n 18 (Cura Italia) non sono stati considerati i provvedimenti pre-cedentemente trasmessi dal CNI Il Decreto Cura Italia ha ignorato i professionisti ordinistici 23 milioni di italiani che svolgono la libera professioneGiagrave nella giornata di giovedigrave 19 marzo si sono riuniti in videoconferenza le profes-sioni ordinistiche (RPT e CUP) per discutere della tutela dei professionisti elaborare proposte ad hoc cosigrave da poter assicurare il prima possibile la ripresa del Paese A tal proposito prossimamente verragrave elaborato il ldquoManifesto delle Professioni per lrsquoemer-genzardquo in cui saranno inserite tutte le proposte di Legge e le normative per accelerare le procedure semplificare lrsquoattivitagrave amministrativa e avviare un coraggioso piano per le infrastrutture e il miglioramento del patrimonio edilizio italiano Nella giornata del 24 marzo poi le professioni Ordinistiche italiane (vedasi box I 21 ordini professionali) hanno inviato unrsquoaltra lettera al Presidente del Consiglio per ribadire lrsquointenzione di voler agire in maniera decisa per aiutare i propri iscritti in questa fase di emergenza Nella lettera le Professioni Ordinistiche propongono due istanze essenziali ldquoessere parte attiva nella definizione di politiche economiche sanitarie e sociali di provve-dimenti e misure per contrastare lrsquoemergenza e la crisi economicardquo e soprattutto di ldquopoter accedere a tutti gli strumenti di tutela del lavoro e della salute dagli ammor-tizzatori sociali ai canali dedicati per lrsquoaccesso alla liquidazione finanziariardquo da cui molti professionisti ordinistici sono stati esclusirdquo Quali sono le norme di immediata fruibilitagrave Prima di tutto la sospensione e il rinvio di una serie di pagamenti in am-bito fiscale e previdenziale nello specifico per i professionisti con compensi che nel 2019 non abbiano superato 2 milioni di euro (nessun limite per i versamenti IVA per i soggetti residenti o domiciliati nelle province di Bergamo Cremona Lodi e Piacenza) come si legge Tabella 1 Ulteriori misure previste dal Decreto Cura Italia potranno essere utilizzate dai professionisti come in Tabella 2

Tabella 1

Versamento dellrsquoIVA annuale Posticipato al 31 maggio 2020 data in cui potragrave essere pagato in unrsquounica soluzione o in 5 rate mensili di pari importo

Versamento mensile IVA Posticipato al 31 maggio 2020 data in cui potragrave essere pagato in unrsquounica soluzione o in 5 rate mensili di pari importo

Versamento delle ritenute a titolo di acconto

Posticipato al 31 maggio 2020 data in cui potragrave essere pagato in unrsquounica soluzione o in 5 rate mensili di pari importo

Attivitagrave di liquidazione di controllo di accertamento di riscossione e di contenzioso da parte degli uffici dellrsquoAgen-zia delle Entrate

Sospese fino al 31 maggio 2020

Possibilitagrave di richiedere la disapplicazione della ritenuta di acconto

Fino al 31 marzo 2020 i professionisti che hanno dichiarato nellrsquoanno precedente compensi inferiori ai 400000 e che non abbiano sostenuto spese nel mese precedente per lavoro di-pendente e assimilato possono richiedere attraverso autocer-tificazione la disapplicazione della ritenuta a titolo di acconto La ritenuta andragrave poi versata il 31 maggio 2020

A cura della Redazione

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3

SITUAZIONE CANTIERI

Un discorso contiguo merita anche la situazione dei can-tieri operativi Nel Dpcm dellrsquo11 marzo allrsquoart 7 c1 in cui si fa

riferimento alle figure professionali inizialmente non erano stati presi in esame soggetti importanti quali il Direttore dei Lavori il Responsabile

dei Lavori e non ultimo il Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione vista la delicata situazione essi assumono invece un carattere particolare dal

momento che per loro natura alcune attivitagrave svolte in cantiere non possono essere eseguite da remoto Anche in questo caso la RPT ha espresso le proprie preoccupazioni

al Presidente Conte al Ministro De Micheli (MIT) e al capo della Protezione Civile Angelo Borrelli Con il Dpcm del 22 marzo egrave arrivata anche la chiusura definitiva di cantieri non strettamente necessari fatta eccezione per le attivitagrave di manutenzione specialistica del-le opere pubbliche tutto ciograve che riguarda lrsquo ingegneria civile e lrsquo installazione di impianti Questo non arresta i dubbi sulle corrette misure di sicurezza da praticare in cantiere per evitare il contagio e la diffusione da Covid-19 ciograve interessa come detto soprattutto il Coordinatore della Sicurezza il Datore di lavoro i tecnici e anche il Direttore dei Lavori (Tabella 4) Rispetto al Dpcm del 14 marzo 2020 fino al Cura Italia del 17 marzo e al ldquoPro-tocollo condiviso di regolamentazione per il contenimento della diffusione del Covid-19 nei cantieri edilirdquo del 19 marzo non sembra che le restrizioni nel settore dellrsquoedilizia

abbiano avuto un forte impatto anche se dopo un ultimo confronto con i sindacati nella giornata del 25 marzo in base al codice ATECO scelto per la classificazio-

ne delle attivitagrave il Governo ha deciso che resteranno ldquoattivirdquo il Codice 42 (eccetto il 4291 ldquoCostruzione opere idraulicherdquo e il 429909 e 429910

ldquoAltre attivitagrave di costruzione di opere di ingegneria civile NCArdquo) e il Codice 432 ovvero installazione impianti elettrici e idraulici

di riscaldamento e di condizionamento dellrsquoaria e altri lavori di costruzione e installazione

LE RICHIESTE A INARCASSA

Chieste anche misure urgenti a Inarcassa piugrave incisive e importanti a tutela degli iscritti La Cassa ha giagrave postici-

pato i pagamenti e alcuni versamenti dei contributi previden-ziali (Tabella 3) e attivato misure di sostegno Inoltre CUP e RPT

proprio tra proposte di emendamento chiedeva di definire rapida-mente i criteri di accesso al Fondo per il reddito di ultima istanza (art 44 DL 182020) indicando tra i beneficiari in modo esplicito an-che i professionisti iscritti a Casse previdenziali diverse dallrsquoInps oltre a sanare lrsquoesclusione di questi ultimi dallrsquoaccesso al bonus di 600 euro previsto dallrsquoart 27 del Dl 182020 Nella giornata del 30 marzo infat-ti il Governo ha dato ascolto ai professionisti iscritti alle casse pri-vate ingiustamente esclusi I 600 euro potranno essere richiesti

a partire dal 1deg aprile per tutti coloro i quali che nel 2018 non abbiano superato un reddito di 35 mila euro Se il reddito

egrave compreso tra i 35 e i 50 mila euro il professionista deve poter dimostrare di aver ridotto di almeno

il 33 il proprio lavoro nei primi 3 mesi del 2020 (rispetto al 2019)

Tabella 2

Mutuo prima casa per chi egrave in difficoltagrave

Sospensione delle rate del mutuo sulla prima casa per chi egrave in difficoltagrave La sospensione egrave prevista per le partite IVA che come conseguenza della crisi autocertifichino di aver perso in un trimestre successivo al 21 febbraio 2020 oltre il 33 del proprio fatturato ri-spetto allrsquoultimo trimestre 2019 La misura che saragrave in vigore per 9 mesi come estensio-ne di quanto giagrave prevede il Fondo Gasparrini non prevede obbligo di presentare lrsquoIsee

Accesso al Fondo Centrale di Garanzia per le PMI con gratuitagrave dellrsquo intervento per finanziamenti non superiori a euro 3000 in 18 mesi

Puograve essere richiesta una garanzia per eventuali prestiti da chiedere in banca Egrave la banca che si occupa di attivare la procedura presso il Fondo Garanzia PMI

Irrevocabilitagrave delle aperture di credito accordate dagli intermediari finanziari fino al 30 settembre 2020

A chi ha un credito accordato da istituto finanziario lrsquo istituto non puograve chiedere un rien-tro del credito prima del 30 settembre 2020

Prestiti da restituire in unrsquounica soluzioneRinvio del pagamento previa comunicazione (autocertificazione attestante la tempora-nea carenza di liquiditagrave a causa del Covid-19) fino al 30 settembre 2020 dei prestiti non rateali con scadenza prima del 30 settembre 2020

Rimborso di finanziamenti rateali

Rinvio dei pagamenti previa comunicazione (autocertificazione attestante la tempo-ranea carenza di liquiditagrave a causa del Covid-19) fino al 30 settembre 2020 delle rate sui mutui e sui finanziamenti scadenti prima del 30 settembre 2020 I piani di rimborso delle rate sono dilazionati in modo da assicurare lrsquoassenza di nuovi o maggiori oneri per entrambe le parti

Cassa Integrazione per i dipendenti dello studio professionale

I titolari di studi professionali con dipendenti potranno richiedere per i dipendenti stes-si la Cassa Integrazione in deroga per un massimo di 9 settimane

I 21 Ordini professionaliLa lettera egrave stata sottoscritta da Marina Calderone (Presidente CUP e Consulenti Lavoro) e Ar-mando Zambrano (Coordinatore RPT e Presidente Ingegneri) Sa-brina Diamanti (CONAF) Roberto Orlandi (Collegio Nazionale Agro-tecnici ed Agrotecnici Laureati) Giuseppe Cappochin (CNAPPC) Gianmario Gazzi (CNOAS) Giampaolo Crenca (CNA) Nau-sicaa Orlandi (FNCF) Massimo Miani (CNDCEC) Francesco Peduto (CNG) Maurizio Savoncelli (CNGEGL) Carlo Verna (CNOG) Mario Braga (CNPAPAL) Giovanni Esposito (CNPI) David Lazzari (CNOP) Giovanni De Mari (CNSD) Lorenzo Aspesi (OTAN) Barbara Mangiacavalli (FNOPI) Alessan-dro Beux (TSRM) Maria Vicario (FNCO) Gaetano Penocchio (FNOVI)

Tabella 3 INARCASSA

Contributi minimi anno 2020 Nessuna sanzione per pagamenti su 1a e 2a rata effettuati entro il 31 dicembre 2020

Contributi minimi anno 2020 Sospensione rateazione bimestrale SDD (rate 304 e 306) La riscossione saragrave ripresa a partire dal 3182020 Ultima rata 3042021 Nessuna sanzione per ritardi fino al 3042021

Rateizzazione conguaglio 2018 SDD Slittamento 1a rata (313) al 3172020 e ultima rata al 3132021

Pagamenti compresi tra 1deg marzo e il 30 giugno 2020

Sospesi tutti i pagamenti compresi tra il 1deg marzo e il 30 giugno 2020 (rate di piani in corso nuovi addebiti) La riscossione ripren-deragrave a partire dal 3172020 Si potragrave pagare con i bollettini Mav giagrave emessi entro la nuova scadenza senza interessi

Sospensioni delle azioni per il recupero di contributi non versati dagli iscritti

Sono sospese fino al 31 dicembre 2020 le nuove azioni di riscossio-ne coattiva su importi scaduti verso professionisti e societagrave fatte salve le procedure giagrave avviate e affidate allrsquoAgente di Riscossione o al recupero giudiziale su cui Inarcassa non puograve intervenire Sono sospese fino al 31 dicembre 2020 le attivitagrave di accertamento massivo verso professionisti e Societagrave

Certificato di regolaritagrave contribu-tiva anche per chi non egrave in regola con i versamenti presso Inarcassa

Il certificato di regolaritagrave contributiva viene rilasciato anche ai contribuenti (professionistisocietagrave) che presentano debiti affida-ti ad AdER per i quali egrave stato concesso dallrsquoAgente di Riscossione un piano di rateazione regolarmente rispettato

Sussidio una tantum per nucleo familiare agli iscritti e pensionati a seguito di positivitagrave a Covid-19 di uno o piugrave componenti il nucleo (coniuge o figli aventi diritto alla pensione ai superstiti

euro 5000 per decessoeuro 3000 per ricoveroeuro 1500 per positivitagrave senza ricovero

Assistenza sanitaria Copertura da ricovero per Covid-19 Indennitagrave giornaliera di 30 euro fino a un massimo di 30gg per gli iscritti in regola e per i pen-sionati in caso di ricovero per contrazione del coronavirus

Finanziamenti a interessi zero Per gli iscritti di qualunque etagrave Finanziamenti fino a euro 50000 senza interessi da restituire in 5 anni per tutti gli iscritti in regola con gli adempimenti Come per i Prestiti drsquoonore Inarcassa si faragrave carico del 100 della quota interessi

Misure specifiche per i cantieriEgrave chiaro che di fronte a quanto previsto dal Dpcm bisogna adeguare i cantieri alle

misure di sicurezza da adottare a partire dal monitoraggio dei lavoratori ldquofuori sederdquo che necessitano di autocertificazione questione che si complica ulteriormente visto il

divieto di spostamento dal comune di residenza e che inficia sulla riduzione del personale effettivamente presente in cantiere rendendo piugrave ardua la prosecuzione dello stesso Per

la sicurezza dei cantieri ancora aperti inoltre durante lrsquoesecuzione dei lavori egrave obbligatorio mantenere la distanza minima per le persone previste dal Dpcm 832020 art 2 (1m di distan-

za) ogni ditta deve garantire ai propri operai ndash qualora sia difficile mantenere la distanza di sicu-rezza ndash la protezione di mascherine di tipo FFP2 o FFP3 e guanti oltre alla santificazione quotidiana

degli ambienti comuni (spogliatoi mensa uffici) e dei mezzi di cantiere Tuttavia in Lombardia il Governatore Fontana ha imposto unrsquoordinanza (5142020) ancora piugrave rigida che prevede lo stop fino al 15 di aprile

A cura della Redazione

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I servizi digitali delle PA

Semplificazioni in materia ediliziaNel corso della giornata del 25 marzo poi la RPT ha inviato al Ministero del-la PA e del MIT le prime proposte di semplificazione in materia edilizia In particolare cioegrave che emerge egrave lrsquoarretratezza delle PA nellrsquouso delle tecno-logie informatiche Da quasi due anni la Rete delle Professioni Tecniche sta partecipando insieme a tutti gli stakeholder del settore dellrsquoedilizia (ANCE ANCI) a un tavolo presso il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici che la-vora a una sistematica riscrittura del nuovo Testo Unico per le Costruzioni che ndash si auspica ndash possa sostituire il vigente DPR 3802001

Proroga delle scadenze antincendioLe proroghe del Dpcm provocano riflessi anche sulle attivitagrave soggette ai con-trolli da parte dei Vigili del Fuoco secondo il DPR 1512011 e sul lavoro di progettazione consulenza assistenza ai lavori e aggiornamento obbligatorio dei professionisti antincendio (DLgs 1392006) Sempre il 24 marzo pertanto la RPT ha inviato anche una lettera a Fabio Dattilo Capo dei CNVVF per sot-tolineare le attivitagrave di cui saragrave impossibile ottemperare le scadenze a causa dellrsquo inaccessibilitagrave ai luoghi e al blocco delle attivitagrave professionali e per le quali egrave stata richiesta una proroga di 120 giorni ndash e poi approvata il 26 marzo dallo stesso Dattilo ndash dalla ripresa delle attivitagrave dei Comandi territoriali comendash Integrazioni alle richieste di valutazione dei progetti di prevenzione incen-di con termine entro cui trasmettere la documentazione pena la chiusura dellrsquo istruttoria VVF con parere negativo al progetto (art 3 c 3 DPR 151201)ndash Integrazioni alle istanze di deroga di prevenzione incendindash Attestazione di rinnovo periodico della conformitagrave antincendio (cadenza quinquennale - art 5 DPR 1512011) poicheacute i sopralluoghi di verifica di effi-cienza e funzionalitagrave degli impianti di protezione attiva e le relative assevera-zioni non possono essere eseguitindash Termini entro cui ldquoconformare alla normativa antincendio ed ai criteri tec-nici di prevenzione incendirdquo le attivitagrave sottoposte a controlli di prevenzione incendi (art 4 cc 2 e 3 DPR 1512011) presso le quali siano state ldquoaccertate carenze dei requisiti e dei presupposti per lrsquoesercizio delle attivitagraverdquo ndash Ottemperanza alle prescrizioni dei Vigili del Fuoco per violazioni di cui allrsquoart 20 del DLgs 7581994 per le attivitagrave oggetto di accertamento con de-terminazione di una scadenza entro cui realizzare gli adeguamenti di preven-zione e protezione antincendio

Tabella 4 CANTIERI

RUOLI COSA FARE

DATORE DI LAVORO ndash Informare il personale di cantiere circa le disposizioni dellrsquoAutoritagravendash Non aggiornare il Documento di Valutazione dei Rischindash Verificare la corretta sanificazione degli ambienti e degli strumentindash Collaborare con le autoritagrave sanitarie in caso di soggetti positivi al Covid-19 e garantire a tutti i dipendenti adeguati indumenti da lavorondash Puograve proporre al CommittenteRL la sospensione delle attivitagrave di cantiere

RESPONSABILE LAVORICOMMIT-TENTE

ndash Verificare il lavoro del CSE a seguito delle disposizione del Covid-19ndash Nel caso non venissero rispettate le disposizioni di sicurezza puograve disporre la sospensione dei lavori

DIRETTORE LAVORI ndash Modificare il cronoprogramma di concerto con il CSE per cre-are turni di lavoro con un numero di operai sufficientemente adeguato che possa rispettare le direttive del Covid-19ndash Sospendere i lavori nel caso in cui non si rispettino le di-sposizioni di sicurezza eo di soggetto positivo al Covid-19 e avviare sanificazione degli ambienti

COORDINATORE PER LA SICUREZZA (CSE)

ndash Aggiornare il Piano sicurezza e coordinamentondash Acquisire le regolamentazioni in tema di sicurezza del Dpcm per emergenza Covid-19 ndash Aggiornare cronoprogramma dei lavorindash Per quanto riguarda i dispositivi di protezione individuale il CSE deve integrare la stima dei costi per integrare il piano di sicurezza

PROGETTISTA ndash Puograve essere interpellato dal DL e dal CSE per modificare aspetti progettuali solo nel caso in cui sia strettamente necessario

Smart Working e il problema del Cloud

Una delle parole chiave di questo periodo egrave smart working lavoro agile Ter-mine ormai diffuso ma che sembra aver creato non pochi problemi ad alcune aziende dove fino a poco tempo fa non era abituale Una pratica ancora poco comune anche per chi egrave abituato a lavorare in cloud Si fa fatica ad abbandonare certe abitudini oppure non si hanno gli strumenti adatti e una predisposizione lavorativa consona Oggi che il lavoro agile egrave diventato routine le maggiori difficoltagrave ndash come sotto-linea il C3i ndash si riscontrano nella Pubblica Amministrazione non da meno perograve si aggiungono problemi di valenza tecnologica quali il sovraccarico delle reti e dei servizi in cloud Egrave stato riscontrato infatti un sovraccarico della rete e delle applicazioni ldquoQuesti possono subire rallentamenti e interruzioni limitando o impedendo del tutto lrsquoaccesso a portali di condivisione e a comunicazioni in videoconferenza con grave danno alla produttivitagrave di aziende e professionistirdquo

conferma il C3I Anche internet non egrave dunque una risorsa illimitata Qual egrave allora la soluzione ldquoPrevedere un piano di backup locale presso la propria sede o presso un cloud italiano e parallelamente individuare sistemi alternativi di comunicazione che facciano capo direttamente allrsquoecosistema di rete italianordquo

Alcune raccomandazioni Chi egrave in smart working dovrebbe prevedere la possibilitagrave di lavorare anche ldquoin localerdquo ossia copiando i dati sul proprio computer inoltre dovragrave individuare allrsquooccorrenza uno o piugrave provider cloud italiani che offrano servizi di imma-gazzinamento dati condivisione e comunicazione monitorare le prestazioni dei servizi in cloud per rilevare tempestivamente eventuali utilizzi impropri eo modifiche ingiustificate alla disponibilitagrave dei servizi stessi A tal proposito si evidenzia che la gestione delle risorse anche se fisicamen-te allocate sul territorio UE non egrave in molti casi sotto il controllo di organismi nazionali ed europei

Serve un pronto adeguamento del back office della Pubblica Amministrazione per fruire dei servizi in maniera reale

di Massimo Staniscia

IIn questo momento in cui il contagio da Covid-19 egrave molto rapido la tecnologia e la di-gitalizzazione dellrsquoesperienza del consumatoreutente possono rivoluzionare il modo di lavorare la sua organizzazione stessa non-cheacute gli spazi fisici e logicistici delle azien-

de Da settimane il cambiamento egrave evidente il paradigma del ldquodigital workspacerdquo ndash e quindi spazi di lavoro online dove ogni individuo puograve accedere in maniera univoca alle informazioni indipendentemente dal luogo dal momento o dal dispositivo utilizzato ndash ha giagrave preso il posto di quello della postazione fisica di la-voro spostando il focus sul concetto di ldquochi seicosa fairdquo rispetto al ldquoquando entriquan-do escidove seirdquo Lo smart working egrave molto di piugrave egrave un nuovo approccio al tradizionale modo di lavorare e di collaborare allrsquo interno di unrsquoorganizzazione E presuppone significa-tivi cambiamenti Altro aspetto fondamentale sono i servizi digi-tali delle Pubbliche Amministrazioni italiane ancora poco usati percheacute difficili da usare Ciograve egrave dovuto a processi interni (di back offi-ce) ancora legati alla carta non sono stati adeguati allrsquoottica digitale Il vero problema non egrave la disponibilitagrave dei servizi in quanto tale (che egrave in media con la UE) ma che i servizi della PA digitale italiana siano poco usati

come ricorda un recente rapporto della Commissione UE Egrave chiaro che per invertire la rotta serve un adeguamento del back office tale da permettere ai cittadini di fruire dei servizi in maniera reale ed effettiva Ma tutto questo non basteragrave se manca ancora lrsquo ingrediente fondamentale la motivazione delle persone al cambiamento Solo cosigrave il digitale saragrave un

nuovo Rinascimento in grado di restituire democra-zia trasparenza ed efficienza ai cittadini Gli Inge-gneri dellrsquo informazione ricordano alla societagrave alle istituzioni alle imprese che viviamo o meglio do-vremmo vivere in un mondo digitale e per questo egrave indispensabile re-ingegnerizzare i processi della Pubblica Amministrazione o delle aziende Facciamo tesoro dellrsquoesperienza di questo momen-to delicato per spingere sempre piugrave verso lrsquoutilizzo e la diffusione di servizi digitali anche utilizzando sistemi a basso costo che esistono da tempo per essere piugrave smart come un sistema di firma digitale o di Posta Elettronica Certificata Fare ricorso sempre piugrave spesso a piattaforme di video conferenze in modo da evitare di andare in un posto per una riunione che puograve benissimo farsi dal proprio ufficio Questi piccoli accorgimenti sono importanti non solo in questo periodo ma in ge-nerale e soprattutto rendono una societagrave sempre piugrave innovativa smart digitale e permette anche di ridurre i costi di spostamento e di inquinamento

Segretario del Consiglio Operativo del Comitato italiano Ingegneria dellrsquoInformazione - C3i

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Come essere piugrave attrattivi per i giovaniLrsquoiscrizione al sistema ordinistico conviene per tanti motivi Egrave perograve necessaria una forte operazione di marketing territoriale e di comunicazione nei confronti dei giovani studenti di ingegneria

Continua a crescere il numero degli ingegneri iscritti allrsquoalbo i dati di inizio anno indicano 242750 colle-ghi mille in piugrave rispetto dal 2019Egrave quanto emerge dal recente rap-porto del Centro Studi del Consi-

glio Nazionale degli Ingegneri ldquoGli iscritti allrsquoal-bo anno 2020rdquo (vedasi box)Un altro dato da tenere sotto osservazione non certo positivo egrave la quota bassa di laureati che sostengono lrsquoesame di Stato e successivamen-te di quelli che si iscrivono allrsquoalbo una volta

conseguita lrsquoabilitazione professionale Una criticitagrave rimarcata anche dal Presiden-te del CNI Armando Zambrano che proprio nellrsquoultimo congresso di categoria ha parlato di un ldquofenomeno di disaffezione soprattutto da parte delle giovani generazioni nei confronti del sistema ordinisticordquo La distribuzione degli iscritti ai tre settori (al netto degli iscritti al vecchio ordinamento che possono appartenere a tutti i settori) ldquocontinua a essere sbilanciata verso il civile e lrsquoambienterdquo ha aggiunto Zambrano

ldquoMolto bassa risulta la percentuale di ingegneri elettronici informatici delle telecomunicazioni che si iscrivono allrsquoalbordquo A conferma che lrsquo iscri-zione egrave percepita come ldquoun obbligo normativo per lo piugrave limitato ai soli ingegneri civilirdquo Insomma egrave davvero cosigrave ldquoanacronisticardquo lrsquoap-partenenza al sistema ordinistico O meglio quali sono i motivi per cui ha ancora senso vi-vere lrsquoOrdine degli Ingegneri A queste domande rispondono importanti col-leghi in rappresentanza dellrsquoente di riferimento Ecco i loro pareri

C

INCHIESTA ORDINI

Lrsquoiscrizione allrsquoOrdi-ne come garanzia di competenzaPer far crescere il numero degli iscritti allrsquoalbo sono due le strade indicate da Giovanni Cardinale Vice-presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri E se la prima egrave piut-tosto una provocazione (ldquoAumentare le attivitagrave poste sotto la riserva di legge Non credo perograve che al mo-mento sia una strada percorribilerdquo) la seconda invece egrave piuttosto inte-ressante Secondo Cardinale ldquoLrsquoOrdi-ne deve diventare un punto di riferi-mento non solo per la categoria ma per tutto il mercato economico e la societagrave Mi spiego meglio lrsquo iscrizione al sistema ordinistico deve diventare garanzia di competenza affidabilitagrave e rigorositagrave nella propria attivitagrave professionale Una tutela che deriva dai comportamenti etici obbligatori per tutti gli iscritti dalla formazione permanente e costantemente aggior-nata da un codice deontologico che declina attivitagrave e modus operandirdquo Il messaggio alla societagrave egrave chiaro ldquoSe unrsquoazienda deve assumere un BIM manager lo scelga tra gli iscritti a un Ordine territoriale in quanto piugrave affidabilerdquo Un porsquo come succede nei paesi anglosassoni dove anche se non esiste una struttura ordinistica paragonabile alla nostra ldquovi sono associazioni di grande prestigio in grado di certificare le competenze dei colleghi e che si fanno garanti delle loro capacitagrave di fronte alla so-cietagrave Egrave questo lo schema che penso io per i nostri Ordinirdquo conclude Gio-vanni Cardinale

Tutelare tutte le categorieldquoUn Ordine tutto nuo-vo in grado di recepi-re i cambiamenti del mercato e assecondare le professioni emergen-ti in particolare del secondo e del terzo settore dellrsquoalbo Solo cosigrave la categoria potragrave essere ancora appe-tibile per le decine di migliaia di ingegneri che non si riconoscono nel nostro sistemardquo Augusto Allegrini Presidente della Consulta Regionale degli Ordini degli Ingegneri della Lombardia ha le idee chiare su come intervenire per in-tercettare i professionisti ldquorefrattarirdquo a entrare nella grande casa dellrsquo ingegne-ria italiana ldquoDalla biomedicina allrsquo in-formazione sino allrsquoelettronica tanti professionisti del terzo settore sono per il sistema ordinistico dei perfetti sco-nosciutirdquo spiega Allegrini ldquoEgrave chiaro che tutti insieme dobbiamo fare uno sforzo per fare qualcosa di piugrave In tal senso dobbiamo aggiornare gli strumenti a nostra disposizionerdquo A cominciare dal Codice deontologico Lrsquo ingegner Allegrini egrave categorico ldquoIl mercato sta cambiando penso agli in-gegneri biomedici che stanno giagrave pro-gettando macchinari ad alto livello tec-nologico con unrsquoelevata responsabilitagrave Figure nuove come gli esperti di Cyber Security particolarmente richieste e per le quali non egrave richiesta lrsquo iscrizione allrsquoOrdine E peggio ancora non vi egrave traccia nel nostro Codice deontologicordquo Ecco dunque la soluzione ldquoDobbiamo dar vita a iniziative importanti per far sigrave che questi ingegneri il futuro della categoria siano tutelati dagli Ordini Solo cosigrave avranno un vero vantaggio nellrsquo iscrizionerdquo

Coinvolgere i colleghi del secondo e terzo settoreLa disaffezione esiste ed egrave ampia soprattutto nei neolaureati che non rientrano nel ramo civile edile Lrsquoanalisi di Mario Ascari Presidente del Comitato di Ingegneria dellrsquoInfor-mazione del CNI interviene sulla ne-cessitagrave di coinvolgere maggiormente le giovani leve nella vita ordinistica ldquoI giovani a parte quelli obbligati per legge non vedono la necessitagrave di unirsi allrsquoalbo proprio percheacute non colgono alcun vantaggio personale dal miglioramento di carriera sino a una formazione competitiva e in linea con i tempirdquo dice lrsquo ingegner Ascari Che punta il dito in particola-re sulla formazione ldquoI grandi colossi dellrsquoICT offrono una preparazione in linea con le esigenze del mercato Egrave chiaro che i professionisti del settore optano per questo tipo di attivitagrave per rimanere competitivi Noi in tal senso siamo in ritardordquo La soluzione potrebbe essere dietro lrsquoangolo ldquoRiconoscere i crediti formativi anche a chi fa formazione al di fuori della sfera ordinisticardquo Diventa comunque fondamentale intercettare i colleghi del secondo e del terzo settore ldquoEsistono attivitagrave di grande impegno come la realizzazione dei si-stemi informatizzati di ospedali aeroporti e banche che dovrebbero essere svolte unicamente da professionisti preparati e dal cur-riculum esemplare proprio come gli ingegneri Peccato che non preveda-no lrsquoobbligatorietagrave del progetto Se cosigrave fosse allora potremmo iscrivere tutti questi colleghi e lrsquo intero siste-ma ne gioverebberdquo

a cura di Roberto di Sanzo

DIREZIONECONSIGLIO NAZIONALE DEGLI INGEGNERIVia XX Settembre 500187 Roma

DIRETTORE RESPONSABILEArmando ZambranoPresidente Consiglio Nazionale degli Ingegneri

DIRETTORE EDITORIALEGianni MassaVicepresidente Vicario Consiglio Nazionale degli Ingegneri

DIREZIONE SCIENTIFICAEugenio Radice Fossati Davide Luraschi Massimiliano Pittau

PUBLISHERMarco Zani

COORDINAMENTO EDITORIALEAntonio Felici

DIREZIONECONSIGLIO NAZIONALE DEGLI INGEGNERIStefano Calzolari Giovanni Cardinale Ga-etano Fede Michele Lapenna Ania Lopez Massimo Mariani Gianni Massa Antonio Felice Monaco Roberto Orvieto Angelo Do-menico Perrini Luca Scappini Raffaele Solu-stri Angelo Valsecchi Remo Giulio Vaudano Armando Zambrano

COMITATO DI REDAZIONEA Allegrini M Ascari M Baldin L Bertoni S Cat-ta D Cristiano G Cuffaro A DallrsquoAglio A Di Cri-stinzi S Floridia L Gioppo R Iezzi G Iovannitti S La Grotta S Monotti C Penati A Romagnoli

REDAZIONE SEGRETERIA Vanessa MartinaPalazzo MontedoriaVia GB Pergolesi 25 - 20124 Milanotel +39 0276011294 0276003509fax +39 0276022755redazionegiornaleingegnereitFilomena PetroniConsiglio Nazionale degli IngegneriVia XX Settembre 5 - 00187 Romatel 06 69767040rivistacni-onlineitTestata registrata - Tribunale di Milanon 229 - 18052012

HANNO COLLABORATO IN QUESTO NUMEROL Bertoni E Caliano S Ciapparelli R Di Sanzo G Fede G Margiotta P Marulli S Monotti A Pelle-grino R Pinna RL Sassone

COMITATO DrsquoINDIRIZZOIl Comitato drsquoIndirizzo in fase di costituzione saragrave composto dai Presidenti degli Ordini degli Ingegneri drsquoItalia

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LrsquoANALISI DEL CENTRO STUDI CNI |

GLI ISCRITTI ALLrsquoALBO ANNO 2020Cresce il numero degli iscritti solo grazie alla componente femminileNonostante tutte le criticitagrave emerse nel corso degli ultimi anni continua a crescere il numero di ingegneri iscritti allrsquoalbo i dati di inizio anno indicano 242750 iscritti circa mille in piugrave rispetto al 2019 Lrsquoanalisi dei dati effettuata dal Centro Studi del CNI mostra un quadro stabile rispetto allrsquoan-no appena passato (GRAFICO 1) La novitagrave dellrsquoanalisi dei dati del 2020 rivela che il saldo positivo egrave stato realizzato solo grazie alla crescita costante del numero di donne iscritte allrsquoAlbo 38mila + 1000 rispetto al 2019 (GRAFICO 2) Attualmente le donne ingegnere rappresentano il 157 del numero totale di iscritti (nel 2010 era appena del 108) Questo incremento ha permesso un ricambio generazionale allrsquo interno dellrsquoAlbo Secondo il Centro Studi tra i quasi 33mila ingegneri iscritti con piugrave di 65 anni le donne risultano solo lo 09 mentre costitu-iscono circa un terzo degli under 35 La regione con la piugrave alta quota di donne iscritte allrsquoalbo (234) egrave la Sardegna con il picco massimo registrato a Cagliari (263) Questo ricambio generazionale sta influendo anche sulla distribuzione degli iscritti tra i settori dellrsquoAlbo i laureati del vecchio ordinamento (che possono essere iscritti a tutti e tre i settori) vengono infatti sostituiti da quelli del nuovo ordinamento (che possono invece iscriversi a un solo settore) con il risultato che la quota di iscritti a tutti e tre i settori si riduce progressivamente tanto da scendere sotto la soglia del 60 Oggi tra i quasi 70 mila ingegneri iscritti a un solo settore il numero complessivo di ingegneri del settore industriale e di quello dellrsquo informazione non arriva nemmeno alla metagrave di quello degli iscritti al settore civile e ambientale che costituiscono il 71 degli ingegneri ldquomonosettorialirdquo (GRAFICO 3) Considerando invece tutti gli iscritti la quota che appartiene al settore civile ed ambientale esclusivamente o parallelamente ad altri settori egrave pari allrsquo832 Per quando riguarda la sezione B dellrsquoalbo invece aumentano rispetto ai ldquoquinquennalirdquo le quote di ingegneri iuniores industriali e dellrsquo informazione ndash sebbene quello civile ed ambientale si confermi il piugrave ambito ndash accogliendo quasi 6 ingegneri iuniores su 10 (GRAFICO 4) Sebbene le donne evidenzino unrsquoetagrave media decisamente piugrave bassa di quella degli uomini (oltre 10 anni in meno) subiscono anchrsquoesse questa fase di lento ricambio lrsquoetagrave media nel 2020 egrave infatti per loro pari a 415 anni contro i 41 del 2019 e i 405 del 2018

Una questione economicaDa non sottovalutare la questio-ne economica In un momento di profonda crisi che inevitabilmente investe anche la categoria ingegneri-stica egrave pacifico che svariati colleghi si facciano due conti in tasca e prendano decisioni nette Egrave questo il pensiero di Sebastiano Floridia alla guida dellrsquoOrdine di Siracusa ldquoConosco molti professionisti che pur di non pagare la quota di iscrizione di 180 euro preferiscono rimane-re fuori dal sistema ordinistico Il motivo Puramente economico Gli stipendi non sono piugrave altissimi spe-cialmente allrsquo inizio i giovani colleghi fanno fatica ad arrivare a fine mese molte volte si accettano incarichi per pochi euro pur di entrare nel mondo del lavoro Quindi basta fare due piugrave due se non egrave indispensabile non mi iscrivo allrsquoOrdine e mi tengo in tasca i soldi Semplice nordquo

La giusta comu-nicazione per i giovani studentiPer Alberto Romagnoli Presi-dente dellrsquoOrdine degli Ingegneri di Ancona bisogna focalizzarsi sui colleghi del terzo settore quelli dellrsquo informazione ldquoSono in costante aumento i ragazzi che si iscrivono alle facoltagrave di ingegneria e che scelgono lrsquoambito dellrsquo informazionerdquo spiega Romagnoli ldquoEgrave quindi a loro che si devono riservare i nostri sforzi per far sigrave che lrsquoOrdine diventi appetibile e interessante per i futuri neolaureatirdquo In tal senso proprio lrsquoOrdine di Ancona ha elaborato un documento con una serie di indicazioni che dimostrano quanto sia ldquoconvenienterdquo lrsquo iscrizio-ne al sistema ordinistico percheacute il neolaureato si puograve confrontare con i colleghi nelle commissioni nei gruppi di lavoro e quindi puograve acquisire know how percheacute puograve consultare le norme CEI UNI ISO a costi molto bassi o gra-tuitamente per poter firmare progetti di impianti elettronici come previsto dal DM 372008 per poter svolgere il ruolo di direttore tecnico di societagrave di ingegneria dopo dieci anni di iscri-zione E ancora per avere consulenze gratuite dai commercialisti e avvocati convenzionati con lrsquoOrdine professio-nale per poter acquistare applicativi software e strumentazione tecnica a prezzi agevolati frutto di convenzioni tra lrsquoOrdine e societagrave fornitricildquoQueste sono solo alcune delle motiva-zioni che rendono il mondo dellrsquoordine appetibile anche per tutti gli specia-lizzati nel terzo settore ndash continua il Presidente Romagnoli ndash egrave necessaria dunque una forte operazione di mar-keting territoriale e di comunicazione nei confronti dei giovani studenti di ingegneriardquo

La certificazione delle competenzePer il Presidente dellrsquoOrdine degli Ingegneri di Catanzaro Gerlando Cuffaro va messa in atto una decisa campagna di ldquomarketing profes-sionalerdquo sui territori ldquoA cominciare dal potenziamento dei rapporti con il sistema universitario facendo comprendere ai giovani lrsquo importanza dellrsquo iscrizione allrsquoOrdine di catego-riardquo spiega il dirigente calabrese Ma non solo occorre dare una decisa accelerata alla funzione degli Ordini legata alla certificazione delle com-petenze ldquoVa potenziato lo strumento CERTing istituzionalizzandolo anche grazie a prezzi altamente competiti-vi La qualificazione dellrsquoesperienza e delle competenze deve diventare un lsquomustrsquo delle funzioni ordinisti-cherdquo Infine ecco un ulteriore valore aggiunto per lrsquo iscrizione allrsquoOrdine ldquoValutare la possibilitagrave di dare un punteggio superiore a chi egrave iscritto allrsquoOrdine e partecipa a bandi di concorso pubblici Potrebbe essere una strategia da perseguirerdquo conclu-de lrsquo ingegner Cuffaro

Ingegneri qualificati ma troppa concorrenzaPer Simone Monotti Presidente dellrsquoOrdine degli Ingegneri di Terni egrave necessaria unrsquoazione sinergica per far sigrave che ldquo il sistema ordinistico acquisti maggior prestigio ed au-torevolezzardquo Un percorso non certo semplice che deve passare per forza attraverso ldquolrsquoofferta di tanti servizi in piugrave ai colleghi dalle convenzio-ni alle agevolazioni sanitarie sino alle assicurazioni Sono solo alcuni degli esempi sui quali si potrebbe lavorarerdquo Inoltre ecco una stoccata sullrsquoambito formativo che deve es-sere ldquosempre piugrave qualitativo anche e soprattutto per i settori dellrsquo indu-stria e dellrsquo informaticardquo E qui il discorso si fa serio ldquoCrsquoegrave troppa confusione anche qui nel ternano Molti consulenti informatici e del mondo dellrsquo industria con tanto di laurea in ingegneria subiscono la concorrenza di altre figure professio-nali con un percorso di studi meno qualificato Ecco percheacute credo che valga la pena pensare a un percorso legislativo in grado di far diventare il sistema ordinistico una sorta di garanzia istituzionale anche per tutti gli iscritti al secondo e al terzo settorerdquo

a cura di Roberto di Sanzo

Alberto Romagnoli Presidente Ordine degli Ingegneri di Ancona

Sebastiano Floridia Presidente Ordine degli Ingegneri di Siracusa

Simone Monotti Presidente Ordine degli Ingegneri di Terni

Gerlando Cuffaro Presidente Ordine degli Ingegneri di Catanzaro

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SintesiNonostante tutte le criticitagrave emerse nel corso degli ultimi anni continua a crescere il nu-mero di ingegneri iscritti allrsquoalbo i dati di inizio anno indicano 242750 iscritti circa millein piugrave rispetto al 2019

Quello che emerge dallrsquoanalisi dei dati effettuata dal Centro studi del Consiglio Nazionaledegli Ingegneri egrave un quadro sostanzialmente stabile rispetto al 2019 il numero di nuoveiscrizioni si mantiene intorno alle 6mila unitagrave a fronte di circa 5mila cancellazioni e continuaa restare bassa la quota di laureati che sostengono lrsquoEsame di Stato e ancor piugrave bassaquella di coloro che si iscrivono allrsquoalbo una volta conseguita lrsquoabilitazione professionale(circa un sesto dei laureati) Ma il dato positivo del 2020 rivela una importante novitagrave dal momento che il saldo positivoegrave stato realizzato solo grazie alla crescita costante del numero di donne iscritte allrsquoAlboche ha superato quota 38mila circa mille in piugrave rispetto al 2019 mentre si egrave leggermenteridotto il numero di uomini iscritti

GLI ISCRITTI ALLALBO ANNO 2020

ISCRITTI ALLrsquoALBO DEGLI INGEGNERISERIE 2007-2020 ndash (VAL ASS)

Iscri totale (sezA +sezB)

198433

242750

190000

200000

210000

220000

230000

240000

250000

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020

Ersquo ancora presto per avere dei riscontri per quanto concerne il processo di rinnovamentoavviato negli ultimi anni dagli Ordini provinciali e dal Consiglio Nazionale degli Ingegnerima lrsquoobiettivo egrave quello di aumentare lrsquoappeal dellrsquoAlbo anche tra gli ingegneri del settoreindustriale e dellrsquoinformazione grazie anche allrsquoattivazione di una serie di servizi offerti agliiscritti relativi a formazione supporto allrsquoattivitagrave lavorativa certificazione delle competenzeassicurazione professionale e altro ancora

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GLI ISCRITTI ALLALBO ANNO 2020

QUOTA DI ISCRITTI ALLrsquoALBO DEGLI INGEGNERI PER SETTOREANNO 2020 (VAL )

nb il totale egrave diverso da 100 poicheacute un ingegnere puograve essere iscrio a piugrave di un seore sono compresi gli ingegneri del nuovo ordinamento e quelli del vecchio che hanno optato per un solo seore

nb il totale egrave diverso da 100 poicheacute un ingegnere puograve essere iscrio a piugrave di un seore

832690

620710

21674

0

50

100

Civile ed ambientale Industriale Informazione

Sezione A

Tu Nuovo ordinamento e ibridi

578

302

104

0

20

40

60

Civile ed ambientale Industriale Informazione

Sezione B

SEZIONE A

SEZIONE B

nb il totale egrave diverso da 100 poicheacute un ingegnere puograve essere iscritto a piugrave di un settoresono compresi gli ingegneri del nuovo ordinamento e quelli del vecchio che hanno optato per un solo settore

nb il totale egrave diverso da 100 poicheacute un ingegnere puograve essere iscritto a piugrave di un settore

Ersquo ancora presto per avere dei riscontri per quanto concerne il processo di rinnovamentoavviato negli ultimi anni dagli Ordini provinciali e dal Consiglio Nazionale degli Ingegnerima lrsquoobiettivo egrave quello di aumentare lrsquoappeal dellrsquoAlbo anche tra gli ingegneri del settoreindustriale e dellrsquoinformazione grazie anche allrsquoattivazione di una serie di servizi offerti agliiscritti relativi a formazione supporto allrsquoattivitagrave lavorativa certificazione delle competenzeassicurazione professionale e altro ancora

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GLI ISCRITTI ALLALBO ANNO 2020

QUOTA DI ISCRITTI ALLrsquoALBO DEGLI INGEGNERI PER SETTOREANNO 2020 (VAL )

nb il totale egrave diverso da 100 poicheacute un ingegnere puograve essere iscrio a piugrave di un seore sono compresi gli ingegneri del nuovo ordinamento e quelli del vecchio che hanno optato per un solo seore

nb il totale egrave diverso da 100 poicheacute un ingegnere puograve essere iscrio a piugrave di un seore

832690

620710

21674

0

50

100

Civile ed ambientale Industriale Informazione

Sezione A

Tu Nuovo ordinamento e ibridi

578

302

104

0

20

40

60

Civile ed ambientale Industriale Informazione

Sezione B

SEZIONE A

SEZIONE B

nb il totale egrave diverso da 100 poicheacute un ingegnere puograve essere iscritto a piugrave di un settoresono compresi gli ingegneri del nuovo ordinamento e quelli del vecchio che hanno optato per un solo settore

nb il totale egrave diverso da 100 poicheacute un ingegnere puograve essere iscritto a piugrave di un settore

Si conferma inoltre il trend crescente del numero di iscritte Attualmente le donne inge-gnere rappresentano il 157 del numero totale di iscritti con un lieve incremento rispettoal 2019 Vale la pena di ricordare che nel 2010 la quota di donne tra gli iscritti allrsquoalbo eradel 108Ma il dato piugrave importante che emerge egrave che il saldo positivo riscontrato tra il 2019 e il 2020egrave determinato proprio dalle donne aumentate di oltre mille unitagrave offrendo cosigrave un contri-buto importante al ricambio generazionale allrsquointerno dellrsquoAlbo basti pensare che tra iquasi 33mila ingegneri iscritti con piugrave di 65 anni le donne risultano solo lo 09 mentrecostituiscono circa un terzo degli under 35

La regione con la piugrave alta quota di donne iscritte allrsquoalbo (234) risulta ancora una voltala Sardegna con il picco massimo registrato a Cagliari che si conferma anche nel 2020lrsquoOrdine provinciale con la quota piugrave elevata di donne (263)

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GLI ISCRITTI ALLALBO ANNO 2020

ORDINE 2019 2020 Var 20192020 Parma 1771 1754 -10 Mantova 1025 1015 -10 Nuoro 814 806 -10 Piacenza 935 923 -13 Lodi 470 462 -17 Aosta 452 443 -20 As 478 468 -21 Vercelli 465 454 -24 Novara 1024 999 -24 Rimini 1095 1066 -26 Savona 1138 1102 -32 Gorizia 397 369 -71

QUOTA DI DONNE ISCRITTE ALLrsquoALBO DEGLI INGEGNERI (SEZIONE A + SEZIONE B) SERIE 2007-2020

9199 104 108

115 120 125 130137 140 145 148 153 157

8

10

12

14

16

18

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020

Sebbene le donne evidenzino unrsquoetagrave media decisamente piugrave bassa di quella degli uomini(oltre 10 anni in meno) e come evidenziato in precedenza risultino in costante aumentosubiscono anchrsquoesse questa fase di lento ricambio lrsquoetagrave media nel 2020 egrave infatti per loropari a 415 anni contro i 41 del 2019 e i 405 del 2018

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GLI ISCRITTI ALLALBO ANNO 2020

ETAgrave MEDIA DEGLI ISCRITTI ALLrsquoALBO DEGLI INGEGNERI PER SEZIONE DI ISCRIZIONE E SESSOCFR2018-2020

514

402

509

406 374 405498

398494

0

20

40

60

SezA SezB Totale

2018

Uomini Donne Totale M+F

519

410

514

411 381 410502

406498

0

20

40

60

SezA SezB Totale

2019

Uomini Donne Totale M+F

523

418

518

415 387 415

506

414502

0

20

40

60

SezA SezB Totale

2020

Uomini Donne Totale M+F

lrsquoetagrave indicata egrave quella che gli ingegneri compiranno nel corso dellrsquoanno di riferimento GRAFICO 4

GRAFICO 3 Sezione A e Sezione B

GRAFICO 2 GRAFICO 1

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Un lavoro sostenibile a tutte lrsquoetagrave

Lrsquoinvecchiamento della popo-lazione egrave un processo che sta interessando tutta lrsquoEuropa e in particolar modo lrsquoItalia e tutti i comparti produttivi Il sesto rap-porto della Fondazione Europea riporta che la percentuale di lavo-ratori ultracinquantenni egrave aumen-tata del 10 nel giro di 10 anni Entro il 2030 i lavoratori tra 55 e 64 anni aumenteranno del 16 giagrave oggi la metagrave dei lavoratori anziani abbandona prima dellrsquoetagrave di pen-sionamento obbligatorio In particolar modo lrsquo invecchia-mento della forza lavoro egrave una problematica che riguarda la gestione delle risorse umane in azienda Perciograve occorre costruire un approccio multiplo e siste-matico per una corretta gestione di un problema nellrsquoottica della sicurezza In questi casi dunque il lavoro dellrsquoRSPP assume aspetti quasi manageriali sia per una corretta definizione dei ruoli e dei soggetti ndash con adeguata for-mazione ndash sia per la gestione e il coordinamento dei comporta-menti corretti

IL RUOLO DEGLI INGEGNERILrsquo ingegnere della sicurezza ndash occupandosi della sicurezza del lavoratore della collettivitagrave e dellrsquoambiente circostante ndash rico-pre di fatto un ruolo sociale fonda-mentale che permette ad aziende e lavoratori nel privato come nel pubblico di poter contare su un contributo qualificato capace di coniugare sia aspetti tecnici che gestionali Il tema dellrsquo invecchia-

mento-lavoro egrave un ambito per il quale sono richieste competenze e conoscenze multidisciplinari lrsquo ingegnere nei suoi vari ruoli di imprenditore responsabile di produzione RSPPCSPCSE pro-gettista di macchine consulente esterno e con le sue competenze tecniche noncheacute le conoscenze in varie discipline come lrsquoorga-nizzazione del lavoro lrsquoergono-mia lrsquo innovazione tecnologica le biotecnologie e i nuovi materiali puograve dare un contributo determi-nante per la tutela della salute della sicurezza del lavoratore e per configurare posti di lavoro sostenibili a ogni etagrave Mai come nellrsquoambito della sicurezza del lavoratore non piugrave giovane la pur qualificata multidisciplinarietagrave dellrsquo ingegnere dovragrave essere inte-grata con competenze di medi-cina e psicologia applicata al lavoro cosigrave da fornire un supporto adeguato anche per tenere sotto controllo i progressi scientifici e le conseguenti opportunitagrave di valu-tare dinamicamente lo scenario in cui si muove

UN LAVORO SOSTENIBILE A TUTTE LE ETAgrave In Italia si tende ad applicare una politica contraddittoria che consiste nel ricorrere al ricambio generazionale incentivando lrsquoab-bandono precoce del lavoro da parte dei piugrave anziani per lasciare posto a risorse piugrave giovani ma soprattutto meno costose Le grandi aziende aiutate anche dalle politiche pubbliche cer-cano spesso questa via che perograve non affronta il problema alla

Lrsquo invecchiamento e il lavoro come affrontarlo per la tutela dei dipendenti

RSPP | AZIENDEFOCUS

radice Quello che serve egrave invece un approccio di sistema che renda la professione sostenibile al lavo-ratore che invecchia partendo dal presupposto che una vita lavora-tiva attiva e in buona salute egrave la premessa per una vita pensioni-stica con minori costi sociali sia per lrsquo individuo che per la collet-tivitagrave Infatti in Italia il problema dellrsquo invecchiamento della popo-lazione egrave stato confinato solo alle riforme del sistema pensionistico cercando di trovare formule per il pensionamento anticipato Un lavoro sostenibile eviterebbe conseguenze come lrsquoaumento di infortuni e malattie professionali lrsquoaccumulo di malattie invalidanti che vanno a impattare sui costi del Sistema Sanitario Nazionale e la riduzione della produttivitagrave industriale dovuta dallrsquoaumento dellrsquoassenteismo cronicizzato Dal momento che lrsquo invecchiamento egrave anche un fenomeno prevedibile emergeno dallrsquoanalisi del Centro Studi del CNI alcuni comporta-menti virtuosi di aziende italiane per le misure organizzativo-ge-stionali Prima di tutto egrave stato coinvolto attivamente un RSPP di concerto con il Medico com-petente i sindacati e i lavoratori A ciograve si egrave aggiunto una corretta valutazione dei rischi (vedasi box) e allrsquo individualizzazione di buone prassi di Workplace Health Promo-tion (WHP) E inoltre ndash Il rispetto di protocolli di sorve-glianza sanitaria periodici come visite oculistiche cardiologiche e test per valutare capacitagrave motorie ed elasticitagrave muscolare che con-sentano di individuare ed even-

Il DossierIl GTT (Gruppo Territoriale Temporaneo) della Commissione Sicurezza del CNI ha sviluppato un dossier che affronta il tema della sicurezza sotto lrsquoaspetto dellrsquo invecchiamento allrsquo interno dellrsquoIndustria 40 Tutto questo egrave stato possibile anche grazie alla collaborazione dei diversi Ordini territoriali come lrsquoOrdine degli Ingegneri di Milano insieme al proprio GdL alla Direzione Regionale Lombardia-CONTARP e alla Con-sulta Interassociativa Italiana per la Prevenzione - CIIP e ovviamente insieme ai referenti INAIL Ricordiamo che CNI e INAIL hanno rinnovato e confermato lrsquo impegno ndash lo scorso 26 gennaio ndash verso una solida collaborazione nel campo della sicurezza grazie a un protocollo drsquo intesa che prevede la realizzazione di una serie di attivitagrave congiunte finalizzate alla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori Temi come la prevenzione del rischio sismico la prevenzione nelle scuole il supporto alla Protezione Civile per la definizione dei Piani di Emergenza testimoniano lrsquo impegno su temi di interesse generale e il ruolo sociale dellrsquo ingegnere

SEGUE DA PAG 1

di Gianni Massauno dei momenti e dei simboli piugrave potenti della nostra storia ndash grazie a donne e uomini che nel momento del bisogno non si sono tirati indietro anzi si sono messi incondizionatamente al servizio di chi meritatamente o immeritatamente ndash non egrave questo il momento di discuterne ndash ha il controllo della barcaldquoLa televisione ha detto che il nuovo anno porteragrave una trasfor-mazione e tutti quanti stiamo giagrave aspettandohelliprdquoEgrave giusto interrogarsi su quando torneremo alla normalitagrave (anche se oggi piugrave di ieri appaiono inutili e paradossali le prese di posizione e le divisioni della politica) ma egrave fondamentale la-vorare su noi stessi per capire il come affrontare una quotidiani-tagrave diversa e speriamo miglioreldquohellip saragrave tre volte Natale e festa tutto il giorno [] ogni Cristo scenderagrave dalla croce anche gli uccelli faranno ritornohelliprdquo Le calamitagrave svelano i pregi e soprattutto i difetti dei Paesi ci pongono di fronte a biforcazioni che possono essere catastrofiche oppure viceversa costituire un punto di cambiamento positivoLrsquoanno che verragrave gli anni che verranno non potranno essere affrontati se non sapremo pen-sare un nuovo paradigma del lavoro e della sua rappresen-tanza Paradigma che riprogetti il modello che divide tra dipen-denti e Partite IVA in una miriade di sovrastrutture contrattuali di regole di tutele troppo variabili e differenziate Che non conside-ra la reale potenzialitagrave del ter-mine ldquosussidiarietagraverdquo Lrsquoanno che verragrave gli anni che verranno non potranno essere affrontati con lrsquoattuale sistema normativo e burocratico Penso per esempio alle dichiarazioni del Commis-sario per lrsquoemergenza Covid-19 ldquocon il normale sistema oltre la metagrave dei ventilatori polmonari occorrenti per salvare il maggior numero possibile di vite umane sarebbe stato consegnato alla fine dellrsquoemergenzardquo Penso al Ponte di Genova e ai poteri straordinari conferiti al Commis-sario per la ricostruzione idonei a disapplicare la legislazione nazionale sugli appalti al fine di rispettare tempi e costi Lrsquoanno che verragrave gli anni che verranno potranno essere affrontati se sa-premo ldquori-progettarerdquo la nostra legislazione Occorre rendere tutto ndash realmente ndash semplice veloce e trasparente percheacute non si puograve essere veloci ed efficienti solo nellrsquoemergenza E per farlo egrave necessario ribaltare lrsquoapproccio per il quale tutto egrave norma e nien-te egrave autoregolamentazione per il quale diviene illecito qualunque cosa non sia esplicitamente vietata ldquoCaro amicordquo solo se sapremo guardare con altri occhi e se saremo in grado di farlo insieme e non da soli sicuramente ldquosenza grandi disturbi qualcuno spariragrave saranno forse i troppo furbi e i cretini di ogni etagraverdquo

EDITORIALE |

La valutazione del rischioLa valutazione dei rischi oltre a comprendere la possibilitagrave di sviluppare malattie croni-che compatibili con lrsquoavanzare dellrsquoetagrave deve tenere conto di aspetti connessi piugrave stretta-mente al lavoro svolto come posture incongrue lavoro in ambienti rumorosi o a contat-to con agenti chimici o ancora situazioni lavorative a rischio di caduta inciampo o altri inconvenienti La valutazione fornisce orien-tamenti preventivi per ogni rischio indagato ndash Rischi legati al lavoro fisico derivanti dalla movimenta-zione di carichi sforzi fisici intensi e mantenimento di posture incongrue A questi egrave particolarmente esposto chi lavora nellrsquoambito della distribuzione o chi gestisce macchinari e apparati nellrsquo in-dustria meccanica Questi ultimi sono spesso esposti a movimenti e posizioni stati-che ripetitive e non corrette dal punto di vista posturale A questi si aggiungono i rischi derivanti dallrsquouso di macchine ad esempio spazzatrici da scivolamento o da possibili cadute da attrezzi come scale nel caso del settore del clea-ning o dallrsquoutilizzo di torni e frese nel caso dellrsquoindustria ndash Rischi legati allrsquoambiente di lavoro come le condizioni microclimatiche avverse o lrsquoesposizione a vibrazioni e rumori Tra questi rischi si pone lrsquoattenzione sull esposizione a sostanze tossiche eo irritantindash Fattori che penalizzano lo sviluppo lrsquoutilizzo la trasmis-sione di competenze come la carenza di formazione i metodi di lavoro rigidamente imposti il raggiungimento di picchi di attivitagrave imprevistindash Rischi psico-sociali come la relazione con pubblico o clienti ldquodifficilirdquo o la mancanza di sostegno e di riconoscimento da parte dei superiori o dei colleghiDopo aver valutato i rischi si puograve procedere allrsquoadozione di misure di miglioramento che possono essere organizzative gestionali oppure tecniche

Simone Ciapparelli

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Gli effetti dellrsquoinvecchiamento sul lavoroLa sostenibilitagrave del lavoro dipende perograve non soltanto dallrsquoetagrave anagrafica raggiunta ma anche dal tipo di lavoro svolto questa problematica si aggrava sensibilmente nel passaggio da lavoro cognitivo a lavoro manuale e da lavori piugrave qualificati a lavori meno qualificati A titolo di esempio per effetto delle soglie introdotte dal DLgs 8108 la popolazione lavorativa adibita a sollevamento e trasporto viene qualificata come anziana a par-tire dai 45 anni di etagrave mentre chi utilizza videoterminali (VDT) egrave classificato come anziano a partire dai 50 anni Quando ci si riferisce alle mansioni manuali inoltre il lavoratore percepisce in modo particolare la propria minore capacitagrave produttivitagrave ri-spetto ai colleghi piugrave giovani e la percezione delle ridotte capa-citagrave motorie e della forza fisica lo induce a un maggiore sforzo di attenzione per evitare rischi e infortuni aumentando in realtagrave stress e stanchezza Quasi in un circolo vizioso ciograve comporta una probabilitagrave teorica di infortunio molto maggiore rispetto a un soggetto giovane Questo aspetto egrave perograve parzialmente bilanciato dal fatto che il maggior grado di esperienza professionale au-menta la capacitagrave di prevedere ed evitare il pericolo mitigando il rischio di infortuni Oltre al fattore etagrave la riduzione della capacitagrave lavorativa mostra comunque unrsquoampia variabile individuale determinata soprat-tutto dalla presenza o meno di malattie croniche Le patolo-gie croniche sono infatti un fattore critico per la produttivitagrave delle aziende nel 2018 hanno interessato quasi il 40 della popolazione italiana La prevenzione di queste malattie tramite il raggiungimento di uno stile di vita piugrave salutare consente di fronteggiare anche la riduzione della capacitagrave lavorativa Altre variabile da considerare egrave la differenza di genere le donne hanno unrsquoaspettativa di vita piugrave lunga rispetto allrsquouomo ma trascorsa in peggiori condizioni di salute a causa delle possibili conseguenze provocate da menopausa e osteoporosi Lrsquo invec-chiamento egrave quindi un processo che comporta cambiamenti negativi (calo generale delle capacitagrave funzionali) in parte com-pensati da attributi che si sviluppano e affinano con lrsquoavanzare dellrsquoetagrave

tualmente monitorare le malattie che piugrave risentono del fattore etagravendash lrsquo individuazione di buone prassi tramite corsi di formazione orga-nizzando corsi adatti a tutte le etagrave e senza preclusioni per i lavoratori piugrave anziani ndash la riorganizzazione di tempi e carichi di lavoro e concessione di part time su richiesta nuove modalitagrave di svolgimento del lavoro come ad esempio il lavoro agile sono altre misure utili che rientrano in questa categoria In questo senso lrsquoapproccio ingegneristico egrave fondamentale anche per la riprogettazione degli ambienti e degli spazi tali da ren-derli piugrave sostenibili e adattabili allrsquoetagrave dei lavoratori Tra le misure tecniche rientra la riprogettazione ingegneristica ed ergonomica degli ambienti di lavoro come lrsquoe-liminazione di ostacoli e dislivelli ma piugrave in generale misure atte a rendere lo spazio lavorativo soste-nibile a tutte le etagrave come lrsquoappli-cazione dei principi ergonomici sulle nuove linee (comandi piugrave fruibili piani di lavoro ad altezze regolabili) e la riduzione del rischio su quelle vecchie Si consideri che le patologie muscoloscheletriche sono piugrave diffuse nei soggetti di etagrave tra i 50 e i 55 anni e i disturbi muscolo scheletrici sono la prima causa di malattia professionale emersa costituendo il 75 delle malat-

tie professionali denunciate e si evolvono spesso in patologie invalidanti

IL SETTORE DELLE COSTRUZIONIPurtroppo a oggi manca ancora uno studio approfondito su come lrsquoinvecchiamento influisca sui lavoratori nellrsquoambito professio-nale caratterizzato proprio dalle mansioni manuali piugrave pesanti Nel cantiere edile per esempio la legi-slazione italiana impone la valu-tazione dei rischi in particolare bisogna tener conto dellrsquoaffievolirsi delle capacitagrave sensoriali che rende piugrave difficile per il lavoratore edile individuare ed evitare prontamente i rischi lrsquoindebolimento dellrsquoappa-rato muscolo-scheletrico lo espone a infortuni da caduta e da solleva-mento carichi la minore efficienza del sistema cardio-vascolare e di quello respiratorio diminuiscono la resistenza agli sforzi prolungati e agli agenti atmosferici aumen-tando altresigrave il rischio di sveni-mento infarto e disidratazione Lo stress del lavoratore edile aumenta anche con lrsquoetagrave a causa della con-correnza generazionale la perce-zione delle proprie ridotte capacitagrave fisiche lo induce a mantenere una maggiore sforzo di attenzione per evitare rischi e infortuni Ciograve comporta una probabilitagrave teo-rica di infortunio per un lavoratore anziano maggiore di una percen-

tuale variabile dal 50 al 95 rispetto a un lavoratore giovane che svolga la stessa mansione Tuttavia lrsquoosservazione dei can-tieri ha permesso di scoprire nella pratica anche i vantaggi dellrsquoinvec-chiamento Lrsquoesperienza aumenta la pazienza e la serietagrave professio-nale permettendo di aumentare la capacitagrave di prevedere ed evitare il rischio Drsquoaltro canto il lavoratore anziano necessita di tempi di recupero proporzionalmente piugrave lunghi rispetto a un giovane e in alcuni casi il recupero diventa pressocheacute impossibilePer ridurre il rischio e gli effetti dellrsquoinfortunio lo studio della Sicu-rezza nei Cantieri puogravendash imporre la parziale compensa-zione dellrsquoindebolimento fisico con dispositivi artificiali quali migliore illuminamento segnalazioni visive e uditive suppletive e utilizzo di esoscheletri per il sollevamento dei carichi ndash migliore la soluzione allrsquoin-vecchiamento della forza lavoro con spostamento del lavoratore anziano verso attivitagrave organizzative e di supervisione Non egrave dunque solo il lavoratore a doversi adattare al lavoro ma egrave il lavoro che si deve adattare al lavoratore e non si puograve consentire che tale onere ricada esclusiva-mente sul binomio datore di lavo-ro-lavoratore

Efficienza edifici i traguardi da raggiungere

Tutto il modo di pensare della societagrave deve cambiare in ottica green maggior comfort e benessere abitativo da

ottenere con le politiche di decarbonizzazione

a cura della Redazione

A partire da marzo 2020 ogni Stato Membro dellrsquoUnione Europea ha lrsquoobbligo di recepire e at-

tuare la ldquoDirettiva sul rendimento energetico degli edificirdquo LrsquoEPBD III Energy Performance of Buildings Directive modifica le precedenti Dirtettive 201031UE e 201227UE Lrsquoobiettivo dellrsquoUE egrave quello non solo di migliorare le prestazioni energetiche degli

edifici ma incentivare la ristrut-turazione degli esistenti entro il 2050 (vedasi box Direttiva UE 2018844) Infatti la vera novitagrave della 2018844 UE egrave promuovere la tra-sformazione degli edifici soste-nibili andando oltre la sola ne-cessitagrave di ldquoefficienza energeticardquo Tutta la societagrave partendo anche dagli interventi di qualifica del costruito deve tendere verso la ricerca di un maggior comfort e benessere abitativo

Ne sono un chiaro esempio i pun-ti 13 14 e 15 dellrsquoEPBD III Detto ciograve ogni Stato Membro avragrave poi il compito di definire la propria strategia operativa in base alle proprie necessitagrave

SCHEMA DI DECRETO In Italia infatti lo schema di De-creto per il recepimento della Direttiva approvato del Consiglio dei Ministri lo scorso 29 gen-naio 2020 modificheragrave il DLgs 1922005 per adeguarlo alle indi-

AMBIENTE

cazioni dellrsquoEPBD III Il DLgs 192 aveva giagrave recepito la prima EPBD nel 2002 introducendo in Italia le prescrizioni europee sullrsquoeffi-cienza energetica Lo schema di Decreto del CdM si allinea in so-stanza con quanto previsto nella Direttiva UE e prevede dunque ndash lrsquo introduzione di strumenti per accelerare la ristrutturazione de-gli edifici esistentindash lrsquo integrazione delle stesse stra-tegie di ristrutturazione in unrsquoot-tica a lungo termine per raggiun-gere il traguardo di edifici nZEB (Nearly Zero Energy Buildings ovvero edifici ldquoa energia quasi zerordquo) entro il 2050 ndash ultimo ma non meno importan-te lo schema di Decreto aggiorna i criteri generali per la metodolo-gia di calcolo e dei requisiti della prestazione energetica stimo-lando verso soluzioni di mobilitagrave elettrica interventi di sostituzio-ne degli impianti tecnici etc Successivamente verragrave redatto un apposito DPR per quanto ri-guarda tutti gli aspetti legati alla manutenzione degli impianti ter-mici sia per riscaldamento che raffreddamento e per la produ-zione di acqua calda sanitaria Intanto si stanno avviando nuo-vi investimenti e misure per la ripresa delle opere pubbliche che dunque dovranno essere piugrave sostenibili Infatti la Legge di Bilancio 2020 prevede non solo fi-nanziamenti per la Pubblica Am-ministrazione e tutto quello che concerne per il risparmio ener-getico ndash ma anche per le impre-se ndash tenuto conto delle politiche di decarbonizzazione e riduzione delle emissioni Per la messa in sicurezza degli edifici e per gli interventi di effi-cientemente energetico la mano-vra ha previsto quasi 88 miliardi di euro destinati ai Comuni ndash che ancora non ne avessero fatto ri-chiesta ndash da utilizzare in 15 anni a partire dal 2020 per realizzare tutti gli interventi necessari

COSA CAMBIALe novitagrave si concentrano soprat-tutto sul settore ICT (Tecnologie dellrsquoInformazione e della Comu-nicazione) indispensabile per migliorare le prestazioni energe-tiche e di autonomia dei servizi integrati Ne sono un esempio i BACS (Buil-ding Automation Control System) secondo la UNI EN 152322017 ov-

vero sistemi pensati per la ridu-zione dei consumi energetici che modificano le proprie prestazioni al cambiare delle condizioni cli-matiche esterne Quindi vi egrave una forte spinta allrsquo installazione degli impianti di automazione di ulti-ma generazione per lrsquo implemen-tazione della domotica ma anche della mobilitagrave elettrica attraverso lrsquo installazione di punti di ricarica per i veicoli elettrici in edifici di nuova costruzione residenziale e non Per quanto riguarda invece lrsquo in-tegrazione delle apparecchiature tecniche per il riscaldamento eo raffrescamento degli ambienti egrave noto che ndash anche in base agli obiettivi del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima ndash gli obiettivi fissati dallrsquoUE per il 2030 saranno raggiungibili solo grazie allrsquo installazione di impianti piugrave consapevoli e sistemi alternativi ad alta efficienza quali minus sistemi di produzione di ener-

gia rinnovabile minus cogenerazione minus teleriscaldamento e il teleraf-

frescamento minus pompe di calore minus sistemi ibridi e sistemi di mo-

nitoraggio e controllo dei con-sumi

In questo procedimento espresso dalla Direttiva UE sono interessati tutti gli operatori del settore non solo le industrie ma in particola-re gli installatori termoidraulici e installatori elettrici per i sistemi di distribuzione lrsquoadeguamento degli impianti esistenti eo rifa-re nuove colonne montanti degli edifici Da sottolineare poi che tutti gli incentivi previsti nello schema di Decreto in particolare lrsquoEco-bonus saranno accettati solo se i lavori verranno effettuati da installatori qualificati e certifica-ti come ribadito dallrsquoart 7 del-lo schema di Decreto Modifica allrsquoart 4 e 4-ter del DLgs 192005

NOVITAgrave EPBD IIIStrategia di ristrutturazione a lungo termine si dovragrave tenere conto del proprio complesso im-mobiliare dei costi legati ai lavo-ri di ristrutturazione questrsquoultimi pertinenti alla salubritagrave dellrsquoaria e del comfort domestico quindi ogni Stato Membro dovragrave 1 stabilire delle misure indica-

tive in vista dellrsquoobiettivo di ridurre dellrsquo95 i gas serra en-

Direttiva UE 2018844La nuova Direttiva egrave entrata in vigore il 9 luglio 2018 e si inserisce nel contesto degli ambiziosi obiettivi ambientali che lrsquoUe mira a raggiungere entro il 2050 Per il ridurre le emissioni di CO2 fino al traguardo della ldquoneutralitagrave climaticardquo infatti il settore dellrsquoedilizia residenziale rappresenta un fronte di intervento stra-tegico considerando che a livello mondiale lrsquo industria delle costruzioni egrave responsabile di quasi il 40 di emissioni di anidride carbonica Un dato che sembra destinato a salire nonostante gli sforzi per contenerlo secondo lrsquoedizione 2019 del Global Status Report for Buildings and Construction presentato alla COP25 di Madrid dal 2017 al 2018 le emissioni totali del settore sono aumentate del 2 parallelamente allrsquoaumento della domanda finale di energia degli edifici (+1 nel 2018 rispetto allrsquoanno precedente)

Gli obiettiviIl Quadro 2030 per il clima e lrsquoenergia adottato dal Consiglio europeo nellrsquoottobre 2014 prevede una ridu-zione di almeno il 40 delle emissioni di gas serra rispetto ai livelli del 1990 una quota almeno del 32 di energia rinnovabile un miglioramento almeno del 325 dellrsquoefficienza energetica A livello nazionale il PNIEC (Piano Nazionale Integrato Energia e Clima) ha recepito questi obiettivi rilanciandoli in alcuni casi con target ancora piugrave ambiziosi

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tro il 20502 Favorire meccanismi agevolati

di consulenza3 Trovare tramite consultazione

pubblica le migliori strategie adottate (anche in base agli aspetti di rischio sismico si-curezza incendio e sicurezza idrogeologica) per il raggiun-gimento dellrsquoobiettivo fissato dallrsquoUnione Europea

ndash Art 1 modifica ex art 2 della 201031 UE ampliando la defi-nizione si ldquosistema tecnico per lrsquoediliziardquo (c 3-bis) che include ldquolrsquoautomazione e il controllo la produzione di energia elettrica in loco o una combinazione de-gli stessi compresi i sistemi che sfruttano energie da fonti rinno-vabilirdquo unrsquoautomazione che com-prende pertanto tutti i prodotti hardware e software che aiutano la gestione dei sistemi efficienti ndash Indicatore di predisposizio-ne degli edifici allrsquo intelligenza (Smart Readiness Indicator SRI) cioegrave determinare lrsquoeffettiva capa-citagrave degli edifici di essere degli ldquosmart buildingrdquo Questa valutazione ndash al momen-to facoltativa ndash demandata alla Commissione si baseragrave sulla capacitagrave dellrsquoedificio di essere intelligente sostenibile e tecno-logica di fatto lrsquoautomazione de-gli edifici diventeragrave uno standard per la valutazione prestazionale (anche attraverso la tecnologia ICT) lrsquoSRI pone tuttavia dei dub-bi sulle modalitagrave di applicazione per la valutazione dello stabile e su chi invece si occuperagrave di effet-tuare la valutazione (vedasi box)Proprio per gli Smart Readiness Indicator Remo Giulio Vaudano Consigliere CNI durante lrsquoultima seduta in Senato per quanto ri-guarda le prestazioni energetiche nellrsquoedilizia ha auspicato verso un consapevole utilizzo degLI SRI poicheacute ldquoun edificio smart equi-paggiato di tecnologie innovative di comunicazione automazione controllo e intelligenza egrave in grado di assicurare il benessere per gli occupanti lrsquoefficienza e ottimiz-zazione del funzionamento degli impianti di adattarsi alle esigen-ze dellrsquoutente e della rete non-cheacute di contribuire allrsquo innovazione e alla transizione energetica del sistema elettrico nazionale alla connettivitagrave e ai conseguenti ser-vizi innovativirdquo

SMART READINESS INDICATOR E IL PROGETTO S3 UNICAdi Luca Bertoni Lo Smart Readiness Indicator introdotto e illustrato in Allegato 1 alla Direttiva 2018844 si pone basa su tre funzionalitagrave 1 la capacitagrave di mantenere lrsquoefficienza energetica e il

funzionamento dellrsquoedificio mediante lrsquoadattamento del consumo energetico ad esempio usando energia da fonti rinnovabili

2 la capacitagrave di adattare la propria modalitagrave di funziona-mento in risposta alle esigenze dellrsquooccupante prestando la dovuta attenzione alla facilitagrave drsquouso al mantenimento di condizioni di benessere igrotermico degli ambienti interni e alla capacitagrave di comunicare dati sullrsquouso dellrsquoenergia

3 la flessibilitagrave della domanda di energia elettrica comples-siva di un edificio inclusa la sua capacitagrave di consentire la partecipazione alla gestione attiva e passiva noncheacute la gestione della domanda implicita ed esplicita della do-manda relativamente alla rete ad esempio attraverso la flessibilitagrave e le capacitagrave di trasferimento del carico

La Direttiva precisa inoltre che ldquoLa metodologia non pregiu-dica i regimi nazionali di certificazione della prestazione energetica esistentirdquo Come egrave facile comprendere lo SRI egrave dav-vero innovativo e si basa fondamentalmente su due requisiti bull un sistema di monitoraggio che sia in grado di rilevare

i consumi dellrsquoedificio e soprattutto le condizioni di benessere igrotermico nei diversi ambienti

bull un impianto di climatizzazione che sia in grado di soddi-sfare diverse esigenze di comfort in ambien-ti diversicontemporaneamente

Per lo studio di questo indicatore egrave stato avviato da poco un progetto finanziato dalla Comunitagrave Europea nellrsquoambito di Interreg Europe deno-minato S3 UNICA che ha nella Regione Friuli Venezia Giulia il Lead Partner e come partner le Universitagrave di Trieste e Udine Lrsquoagenzia Locale per lrsquoEnergia ndash ALEA (Romania) Lrsquoagenzia Locale per lrsquoEnergia dellrsquoAndalu-sia e lrsquouniversitagrave di Malaga (Spagna) il Consiglio Regionale della South Karelia e lrsquouniversitagrave di Lappeenranta (Finlandia) e lrsquoAssociazione delle Municipalitagrave polacche (Energie Citeacutesrdquo

(Polonia) Le attivitagrave del progetto S3 UNICA sono sviluppate in tre step Un primo step di ldquoIdentificazione e analisirdquo con lo sviluppo della prima parte dellrsquoassesment tool che consente di conoscere i contesti di tutti i partner e permettere agli stakeholder regionali di identificare i loro punti di forza e di debolezza in tutto il ciclo dellrsquoinnovazione quadro politico prestazioni tecniche e finanziarie Un secondo step di ldquoInter-regional mutual learningrdquo che noto il quadro dei partners

entreragrave piugrave in dettaglio su strategie soluzioni tecniche il quadro politico e lrsquoecosistema della regione ospitante per aumentare il risparmio energetico intelligente la distribuzione e le misure di produzione cosigrave come i metodi e le risorse risultati ed esperienza durante tutto il ciclo dellrsquoinnovazione Il terzo step

di ldquotrasferimento delle conoscenze e piani di azionerdquo in cui grazie alle lezioni giagrave apprese dai PP che hanno partecipato a SMARTCAMPUS e le conoscenze apprese dai nuovi PP si ap-plica un metodo comune per sostenere la crescita dei mercati transnazionali individuando piani di azione

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Un porsquo di chiarezza per i controlli strutturali

di Eduardo Caliano

Con la conversione in legge del DL Sblocca Cantieri legge n 55 del 14 giugno 2019 viene istituita la figura del Laboratorio Autorizzato per le prove sugli edifici esistenti Lrsquoemendamento presentato in Senato allrsquoatto della conversione in legge ha inciso sulla forma preesistente dellrsquoart 59 del DPR 38001 integrando il numero dei laboratori autorizzabili dal Consi-glio Superiore dei Lavori Pubblici Si egrave cosigrave passati dallrsquoavere solo due categorie di laboratori ndash quelli per ldquoprove sui materiali da costru-zionerdquo e quelli per ldquoprove di labo-ratorio su terre e roccerdquo ndash ad avere una terza categoria di laboratori quella per ldquoprove e controlli su materiali da costruzione su strut-ture e costruzioni esistentirdquo

UNA SVOLTA EPOCALEA seguito della riforma normativa il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici egrave stato chiamato a disci-plinare attraverso la Circolare n 633 del Servizio Tecnico Centrale del 3 dicembre 2019 il nuovo set-tore dei Laboratori Si tratta di una svolta epocale nel mondo dei controlli sul costruito esistente e per riflesso nellrsquoam-bito del restauro del recupero e risanamento strutturale In altri termini si fa un porsquo di chiarezza in un contesto che negli ultimi anni aveva visto operare nel mercato dei controlli strutturali soggetti a volte molto diversi tra loro per competenze e capacitagrave La riforma arriva provvidenziale visto che il problema dellrsquoanalisi del degrado delle strutture e delle infrastrut-ture italiane si egrave rivelato di stret-tissima attualitagrave

NTC 2008 E LA DIAGNOSTICAPer comprendere come si egrave arri-vati a questa importante svolta egrave necessario fare un passo indietro e tornare alle NTC 2008 ovvero quando la diagnostica egrave entrata stabilmente negli obblighi norma-tivi Con le NTC 2008 e soprattutto a seguito dei chiarimenti di cui alla Circolare applicativa del 2009 lrsquoesigenza cogente di raggiungere i cosiddetti ldquolivelli di conoscenzardquo ha moltiplicato le richieste del mercato e di conseguenza si sono affacciati al mondo dei controlli nuovi operatori In questo contesto storico si egrave operato difatti uno sposta-mento di baricentro si egrave passato dallrsquoavere pochissimi soggetti altamente specializzati ma di nic-chia a nuovi operatori La mol-tiplicazione della domanda si egrave inevitabilmente tradotta in una

Con la conversione in legge dello Sblocca Cantieri finalmente si definisce una nuova categoria di Laboratori per prove su costruzioni e strutture esistenti

ART 59 DPR 38001 |

NTC

non distruttive nel campo dellrsquo in-gegneria civilerdquo

IL PERSONALE TECNICOQuella della questione della cer-tificazione del personale tecnico operante non egrave una questione secondaria Chi si occupa di test in cantiere sa bene come a influire sul risultato di misura concorrano condizioni al contorno la corretta procedura di prova la disponibi-litagrave delle norme di buona tecnica (che per alcune prove oggi impor-tiamo dal mondo anglosassone o americano) la certificazione e la sicurezza del personale e la tara-tura degli strumenti Eseguire correttamente prove in cantiere quindi significa mettere in piedi una organizzazione com-plessa che lavora in regime di qua-litagrave e che conta sulle competenze maturate da tecnici specializzati

BENEFICILa riforma dei Laboratori ex art 59 DPR 38001 porta con seacute anche altri due benefici effetti che entre-ranno in piena applicazione nei prossimi mesi Uno relativo alla definizione dei ruoli fra gli ese-cutori delle prove e il progetti-stavalidatore della campagna di prova lrsquoaltro relativo a una rior-ganizzazione delle gare di appalto avente a oggetto la vulnerabilitagrave sismica dellrsquoesistente La Circolare n 633 che organizza i laboratori infatti chiarisce come

da parte dei Laboratori sia vie-tata qualsiasi forma di consulenza nellrsquoambito della programmazione di una campagna di indagini dia-gnostiche Ciograve impone nei fatti una separazione dei ruoli fra i tec-nici per lo piugrave ingegneri esperti in prove e quindi esperti nella programmazione gestione e vali-dazione di una attivitagrave di indagine in cantiere e il soggetto esecutore delle prove stesse In tal senso appare molto interessante la pro-posta del CertIng che nellrsquoambito della certificazione delle com-petenze degli ingegneri struttu-risti sta elaborando lo schema dellrsquo ingegnere Responsabile del progetto della gestione e della validazione delle attivitagrave di inda-gine su strutture e infrastrutture Infine nei fatti ci saragrave anche una riorganizzazione del settore delle gare di appalto per le Vulnerabilitagrave sismiche o dei progetti di restauro e risanamento conservativo Finora troppo spesso la Pub-blica amministrazione ha lrsquo in-sana abitudine di porre a carico del progettista lrsquoesecuzione delle indagini Con la riforma il proget-tista si caratterizza per un esperto in indagini e non in un potenziale esecutore delle stesse in quanto lrsquoAutorizzazione a eseguire le inda-gini sulle strutture esistenti egrave una vera e propria concessione mini-steriale e quindi non soggetta a formule quali per esempio quella dellrsquoavvalimento In tal senso le indagini non potranno piugrave essere a carico del progettista ma da questrsquoultimo progettate per un successivo espe-rimento di gara a esclusivo appan-naggio dei soggetti autorizzati Si ricordi infine che sempre nellrsquoam-bito degli appalti pubblici egrave attesa la piena attuazione della riforma dellrsquoart 101 del Codice dei Contratti che definisce il settore delle prove sperimentali quale ambito stretta-mente necessario alla ldquosicurezza del cantiererdquo e quindi come tale non soggetto a ribasso economico La riforma dei Laboratori si pone come unrsquooccasione importante per la categoria Lrsquoesperienza ci insegna che piugrave si approfondi-sce la fase di diagnosi meno gli interventi sono invasivi e costosi Occorre mutare lrsquoapproccio cultu-rale Su questo nei prossimi anni la categoria attraverso gli Ordini egrave chiamata a una nuova frontiera della formazione professionale

Ingegnere e dottore di ricerca tec-nico certificato III livello metodi UNIPdR 5619 presidente Associazione Codis (Associazione per il Controllo la Diagnostica e la Sicurezza di strut-ture infrastrutture e beni culturali)

moltiplicazione dellrsquoofferta a cui non sempre egrave corrisposta la per-sistenza degli auspicati requisiti di formazione ed esperienza che avevano contraddistinto gli ope-ratori storici del settore dei con-trolli strutturali Si egrave posto inoltre il problema di chi fosse preposto a fare i con-trolli strutturali Tutti ne riven-dicavano la facoltagrave e in nome di questo pluralismo troppe volte si egrave visto eseguire prove strutturali da soggetti privi di qualsiasi titolo di studio e privi di qualsiasi cer-tificazione delle competenze Non di rado si sono visti poi i cosid-detti ldquorapporti di provardquo firmati da un qualsiasi sig Mario Rossi

LA RIFORMAIn questo contesto ndash non proprio ortodosso ndash egrave intervenuta la pro-mulgazione delle NTC 2018 dove si egrave tentato di porre rimedio indirizzando le fasi di conoscenza strutturale verso i Laboratori Autorizzati dal CSLP La norma tecnica non avendo a disposizione una categoria di laboratorio adatto allo scopo ha prescritto che lrsquoazione di cam-pionamento su strutture esistenti fosse demandata ai soli laboratori ex art 59 del DPR 38001 Il pro-blema che ne egrave seguito egrave stato il seguente allrsquoatto della promulga-zione delle NTC 2018 i laboratori autorizzabili erano solo di due tipi ovvero quelli sui materiali da

costruzione (nati per il controllo sui controlli in accettazione dei materiali in cantiere) e quelli su rocce e terre (nati per lrsquoanalisi dei suoli) In questo contesto quindi si egrave reso necessario un riordino delle competenze dei laboratori con la nascita della nuova cate-goria opportunamente specializ-zata nei controlli sulle strutture esistenti La riforma del settore dei Labora-tori ex art 59 del DPR 38001 si egrave inoltre tradotta in un vantaggio per la categoria degli ingegneri Come ha chiarito la Circolare n 633 del Servizio Tecnico Centrale infatti il personale del laborato-rio deve essere formato espres-samente da tecnici specializzati attraverso la certificazione delle competenze In particolare si fa riferimento al fatto che il Diret-tore di Laboratorio dovragrave essere necessariamente un ingegnere o architetto iscritto allrsquoOrdine professionale con esperienza decennale nel settore delle prove strutturali In altri termini i Labo-ratori per le prove su strutture esistenti si qualificheranno ndash una volta che la riforma avragrave piena attuazione ndash in centri di eccellenza per la diagnosi delle patologie edilizie e strutturali Il personale sia quello sperimentatore che quello direzionale dovragrave essere certificato ai sensi della UNIPdR 5619 ldquoCertificazione del perso-nale tecnico addetto alle prove

mdash ldquoLa riforma dei Laboratori si pone come unrsquooccasione importante per la categoria Lrsquoesperienza ci insegna che piugrave si approfondisce la fase di diagnosi meno gli inter-venti sono invasivi e costosi Occorre mutare lrsquoapproccio culturalerdquo mdash

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di Giuseppe Margiotta

Non so quando questo articolo andragrave in stampa ma spero che allora la drammatica situazione attuale sia giagrave sotto controllo Ne approfitto per essere solidale con i tanti colleghi che piugrave di altri av-vertono nei propri territori la gra-vitagrave dei riflessi sociali ed econo-mici che il virus sta portando con seacute e che patisco io stesso per i tanti amici e parenti coinvoltiLa mia pericolosa tendenza a un inguaribile donferrantismo mi induce a pensare che con le idi di marzo o le campane della mattina di Pasqua alla maniera di Čajkovskij ci avvieremo a un ritorno graduale alla normalitagrave per quanto prudente e lento Nel dubbio evito di dare adito alla mia vena ironica di diventare inopportuna o sarcasticaIn caso contrario mi sarei abban-donato allrsquo ira funesta che infiniti addusse lutti agli achei che alcu-ni malcapitati hanno avuto modo di incontrare nelle Assemblee dei bei tempi andati E allora avrei fatto oggetto dei miei strali al-cuni tra noi che in questi giorni hanno continuato a ribadire fino alla noia alcuni concetti (riduzio-ne delle quote vanitagrave delle va-nitagrave di ogni discorso su Inarcas-sa inopportunitagrave di un apposito GdL etc) interessanti ndash per ca-ritagrave ndash se diluiti negli anni e nelle italiche terre ma che in questi ultimi mesi appaiono piuttosto alla stregua dello ldquospazio vitalerdquo e del ldquocorridoio di Danzicardquo Lrsquoab-biamo capito non crsquoegrave bisogno di ripetersi Altamente sconveniente e scon-clusionato appare ancora ai miei occhi astigmatici lrsquoesercizio crea-tivo di collegare alcuni di questi temi allrsquoattuale emergenza come ho letto di recente ma su questo egrave saggio e caritatevole non ag-giungere altroPreferisco ritornare sul tema tan-to di moda sulla stampa in questi tempi appestati per santificare la centralitagrave dellrsquoIngegnere qua-lunque sia il suo campo di atti-vitagrave Apprendo da un articolo di Onofrio Bruno sul quotidiano La Gazzetta del Mezzogiorno che lrsquo inventore dellrsquoAmuchina egrave sta-to un ingegnere Oronzio De Nora (1899-1995) nato ad Altamura Laureato in Ingegneria Elettro-tecnica al Politecnico di Milano De Nora egrave stato un vero e proprio antesignano nelle applicazioni della chimica nellrsquo industria Nei primi anni rsquo20 lrsquo ingegnere puglie-se brevettograve in Germania la prima soluzione disinfettante a base di ipoclorito di sodio (utile quindi a igienizzare superfici frutta e ver-dura) per poi battezzarla come ldquoAmuchinardquo e cedere ad altri il brevetto attualmente di pro-prietagrave della Angelini Pharma Oggi esiste e viene prodotta an-che lrsquoAmuchina gel per la pulizia delle mani e della cute che inve-ce egrave a base di alcol etilico

tilizzo degli anodi nellrsquo industria farmaceuticaNel 1969 brevettograve la tecnologia DSA diventata uno standard nellrsquo industria chimica gli anodi metallici sostituiscono quelli in grafite abbassando cosigrave il consu-mo energeticoLe Industrie De Nora esistono ancora oggi e costituiscono una

cosiddetta ldquomultinazionale ta-scabilerdquo di successo nel campo delle tecnologie sostenibili del risparmio energetico e nel trat-tamento delle acque Gestita dai discendenti della famiglia impie-ga circa 1500 dipendenti in nove stabilimenti nel mondo con un fatturato di circa 500 milioni di euro allrsquoannoIl core business dellrsquoazienda re-sta orientato su due grandi li-nee di produzione cloro-soda il processo chimico con cui si ottengono soda caustica e cloro utilizzati nella produzione di pla-stiche detergenti disinfettanti e prodotti farmaceutici e la produ-zione di elettrodi per lrsquo industria

elettronica e galvanicaPrima azienda italiana a entra-re nel mercato giapponese an-novera fra i clienti grandi nomi come Bayer e Solvay fino a di-ventare fornitore ufficiale di Ap-ple per lrsquoelettronicaCome ha scritto La Repubblica nella sua pagina di Economia amp Finanza qualche anno fa la pa-rabola elettrochimica di Industrie De Nora iniziata nel 1923 in una piccola officina vicino alla Stazio-ne Centrale di Milano con lrsquo inven-zione di un potente antibatterico ricomincia oggi nelle vesti di pri-mo produttore al mondo di elet-trodi quei conduttori generati nella produzione di cloro e soda e che servono a diverse finalitagrave industriali compreso lo stam-paggio dei circuiti di smartphone e tablet proseguendo con lo svi-luppo di soluzioni innovative per la salute e lrsquoambienteIl passaggio dalla meccanica al servizio della chimica di base allrsquoelettrochimica per lrsquoHi-Tech non egrave stato breve dallrsquoAmuchina allrsquo iPhone appunto

EFFEMERIDI

Dallrsquoamuchina allrsquoiPhone

Nel 1923 il giovane De Nora fon-dograve a Milano unrsquoazienda dedicata alla produzione di impianti per la depurazione delle acque e vari progetti per lrsquo industria farmaceu-tica Da allora le sue ricerche e scoperte scientifiche hanno spa-ziato dallrsquoutilizzazione dei pro-cessi cloro-soda nei trattamenti di depurazione delle acque allrsquou-36moduli-esecutivo-okpdf 1 091219 0945

Storia non breve di un Ingegnere

Oronzio De Nora e suo figlio Niccolograve (Fonte fondazionedenoraitHistoryhtml)

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TTERRITORIO

di Roberto di Sanzo

ldquoIl mio sigrave alla proposta di entrare a far parte della Giunta comunale nasce dal forte senso di

responsabilitagrave che da sempre ca-ratterizza il nostro impegno come categoria professionale Il Comu-ne si trova a dover superare una difficile situazione e se egrave neces-sario il nostro apporto tecnico noi non ci tiriamo indietrordquoEgrave questo il messaggio che il pro-fessor Vincenzo Di Dio Presidente dellrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Palermo lancia allrsquo in-domani della sua nomina come assessore comunale allrsquoEdilizia privata del Comune siciliano Presidente Di Dio come egrave nata questa opportunitagrave al servizio della Pubblica AmministrazioneldquoNon me lrsquoaspettavo di certo Ho ricevuto una telefonata dal sin-daco di Palermo Leoluca Orlando che mi ha chiesto la disponibi-litagrave ad assumere lrsquo incarico e in pochi giorni ho dovuto decidere dando il mio assenso Unrsquourgenza dettata dalla situazione piutto-sto complicata mettiamola cosigrave nata in seno allrsquoAmministrazione con unrsquo indagine giudiziaria che spero faccia il suo corso nel piugrave breve tempo possibile Come mai la scelta egrave caduta su di me Le rispondo con le parole dello stesso sindaco Orlando Lei egrave un uomo delle istituzioni in grado di lavorare per la collettivitagrave con serietagrave e massima trasparenzardquo

Il ruolo di Presidente dellrsquoOrdine ha giocato secondo lei un ruolo determinante per questa nuova avventuraldquoCredo proprio di sigrave Se il sistema ordinistico egrave in grado di incidere nella vita sociale ed economica del Paese ecco che la connessione con la politica e le scelte decisio-nali egrave assolutamente inevitabile Il mio obiettivo Saper prendere decisioni positive per il bene di Palermo La fiducia mostrata dal sindaco nellrsquoaffidarmi un compito cosigrave delicato egrave anche il riconosci-mento del ruolo che lrsquoOrdine degli Ingegneri ha svolto in questi anni contribuendo con idee riflessioni e proposte al dibattito pubblico su importanti questioni di inte-resse collettivordquo

Quale puograve essere il valore aggiunto di un ingegnere alla guida di un assessorato cosigrave importanteldquoHo accettato unrsquounica delega

ldquoLrsquoingegneria al servizio della collettivitagraverdquo

Vincenzo Di Dio Presidente dellrsquoOrdine degli ingegneri di Palermo egrave il nuovo assessore allrsquoEdilizia Privata del Comune

PALERMO | INTERVISTA

una scelta che ha un valore politico nel senso di governo della polis Il mio in ogni caso egrave un ruolo tecnico slegato dalle logiche partitiche Tutto il mio impegno saragrave rivolto allrsquo inge-gnerizzazione degli uffici e dei comportamenti del personale cercando di efficientare il sistema e rendere sempre piugrave efficaci gli interventi dei tecnici comunali In una parola voglio una lsquonormalitagraversquo che sia anche fattore di rassere-namentordquo In che modo si concretizzeragrave questa liaison tra Pubblica Amministrazione e mondo delle professionildquoI professionisti sono una risorsa per questo assessorato e lo saranno sempre di piugrave con la mia

presenza Ci saranno sempre di piugrave sinergie di carattere squi-sitamente professionale tra gli uffici comunali ingegneri e architetti ognuno per i propri compiti e ruoli con correttezza e professionalitagrave Penso ad esempio a unrsquoattivitagrave formativa congiunta utile per far sigrave che i colleghi sappiano elaborare pratiche corrette Dallrsquoaltro lato i tecnici del Comune siano in grado di elaborale ed evaderle al meglio e nel minor tempo possibilerdquo Insomma tra le parole drsquoordine vi saragrave ldquolotta alla burocraziardquoldquoLa questione non egrave cosigrave sem-plice e banale La veritagrave egrave che negli anni nella Pubblica Amministrazione non vi egrave

stato ricambio generazionale molti dipendenti sono ai limiti della pensione e quindi non piugrave motivati altri invece hanno poca dimestichezza con le innovazioni tecnologiche Ecco serve che il personale sia ben formato oltre che competente in grado quindi di rispondere al meglio alle esigenze dei pro-fessionisti Il problema dunque non egrave la Pubblica Amministra-zione ma la capacitagrave di avere tecnici dipendenti e consu-lenti qualificati Ecco percheacute il mio lavoro dovragrave andare nella direzione di uno snellimento degli iter procedurali e far sigrave che lrsquoapparato pubblico non venga piugrave visto come una lsquogiunglarsquo dalla quale diventa impossibile uscirerdquo

Vincenzo Di Dio

Un nuovo ventilatore per lrsquoOspedale civile dellrsquoAnnunziata

COSENZA | INIZIATIVE

LrsquoOrdine degli ingegneri di Cosenza a supporto della sanitagrave locale per i reparti di terapia intensiva

LrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Cosen-za dona un ventilatore polmonare allrsquoOspedale

civile dellrsquoAnnunziataAbbracciando lrsquo iniziativa solidale promossa dalla Fondazione Lilli Funaro per supportare lrsquoOspe-dale civile dellrsquoAnnunziata con nuove forniture di attrezzature e materiale sanitario Il Consiglio dellrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Cosenza ha delibe-rato allrsquounanimitagrave lrsquoacquisto di un ventilatore polmonare di ultima generazione da donare ai reparti di terapia intensiva e sub-intensiva del Nosocomio cit-tadinoldquoSono sicuro di aver corretta-mente interpretato il desiderio

di tutti i colleghi iscritti al nostro Ordine di essere vicini agli sforzi degli amici medici e di tutto il personale sanitario coinvolti nel fronteggiare lrsquoemergenza epo-cale in corso Abbiamo pensato di farlo attraverso lrsquoacquisto di attrezzature mediche assoluta-mente indispensabili per affron-tare la specifica patologia viralerdquo le parole del Presidente Provin-ciale degli ingegneri Carmelo Gallo ldquoRingrazio poi a nome di tutto il Consiglio dellrsquoOrdine la Fondazione Lilli Funaro che da sempre ha votato la propria atti-vitagrave alla solidarietagrave sociale e alla ricerca scientificardquo Le attrezzature mediche saranno consegnate questao mese presso lrsquoOspedale dellrsquoAnnunziata

Carmelo Gallo Presidente OrdineIngegneri di Cosenza

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Tutte le informazioni repe-ribili online in unrsquounica ldquoscatolardquo Egrave il Landbox ide-ato grazie alle attivitagrave di

studio e analisi del Centro Studi dellrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Cagliari e sviluppato assieme allrsquoazienda Nordai Questa piattaforma utilizza i di-versi open data presenti in rete crea delle mappe tematiche e rende disponibili le informazio-ni in esse contenute in questo modo si crea un ambiente unico e costantemente aggiornato dal quale acquisire dati costante-mente aggiornati e geografica-mente strutturatiQuesto strumento egrave in grado di di minimizzare il numero di ore di lavoro trascorse a cercare i dati tra i diversi siti istituzionali e risponde alle esigenze dei profes-sionisti che intendono consultare e utilizzare dati territoriali riguar-danti i vari processi che interes-sano il territorio regionaleLandbox suddivide i dati in 4 categorie territorio (urbani-stica ambiente e mobilitagrave) strutture e infrastrutture (edili-zia costruzioni e infrastrutture)

TTERRITORIO

Ingegneria e internazionalizzazione

Landbox una ldquoscatolardquo open data

TERNI | EVENTI

CAGLIARI | PROGETTI

tecnologia (impianti energia ed innovazione) Pubblica Ammini-strazione (attivitagrave delle PA) La scala di riferimento generale egrave di tipo comunale anche se possono essere implementate scale piugrave piccole e dettagliate I vari tema-tismi vengono mostrati nel visua-lizzatore utilizzando come scala di riferimento quella comunale quindi tutti i dati presenti saranno inseriti in una base spaziale raf-figurante i limiti amministrativi comunali della SardegnaLa consultazione delle informa-zioni avviene attraverso lrsquoutilizzo di un client-server webgis che per-mette non solo la semplice visua-lizzazione di mappe tematiche ma anche numerose altre funziona-litagrave tra cui ndash consultazione dei dati tabellari presenti allrsquo interno delle mappe ndash creazione ed elaborazione di tabelle e grafici comparativi ndash analisi storiche dinamiche per conoscere lrsquoandamento nel tempo del dato selezionato ndash funzionalitagrave 3D per la rappre-sentazione con poligoni tridi-mensionali del tematismo scelto ndash creazione di grafi stradali per

eseguire analisi spaziali sui tempi di percorrenza (a piedi in bus in treno o in auto) ndash importazione di file esterni sovrapponibili le mappe presenti allrsquo interno di Landbox ndash download dei dati editabili nei vari formati e possibilitagrave di con-divisione in rete e nei principali social media La dinamicitagrave e la semplicitagrave del sito permette anche ai meno esperti di poter fare analisi ed elaborazioni senza dover neces-sariamente conoscere gli aspetti tecnici tipici dei software geo-grafici Landbox quindi egrave uno strumento versatile e poliedrico che permette di poter lavorare raggruppando piugrave banche dati in unrsquounica ldquoscatolardquo consentendo la gestione e manipolazione delle stesse in forma agile e quindi in sintesi ottimizzando il lavoro dei professionisti e degli utenti Attualmente Landbox egrave attivo sul territorio regionale della Sarde-gna ma puograve essere facilmente ampliato anche su altri contesti regionaliPer maggiori info httpsland-boxgeonuecomhome

Le potenzialitagrave e possibilitagrave professionali allrsquoestero unrsquoanalisi del mondo del lavoro oltre confine

Una piattaforma che raccoglie i dati dei diversi siti istituzionali del territorio per creare un ambiente unico e aggiornato di informazioni utili

di Simone Monotti

Giovedigrave 30 gennaio 2020 a Terni lrsquoOrdine degli Inge-gneri ha organizzato un evento sullrsquo internaziona-

lizzazione del mondo del lavoro con particolare riferimento alla figura dellrsquoIngegnere analizzando le possibilitagrave e potenzialitagrave pro-fessionali e lavorative allrsquoesteroIl tema egrave di grande attualitagrave edinteresse sia economico che sociale ed egrave stato affrontato da due diversi punti di vista comple-mentari il lavoro dipendente e la libera professione Egrave stato trattato anche il pro-blema del riconoscimento dei titoli allrsquoestero analizzando perograve piugrave approfonditamente questo aspetto fino alla valorizzazione del professionista per il suo per-corso di crescita post lauream e non sono per una burocratica validazione di titoliLa sessione del lavoro dipendente ha visto la collaborazione diretta di EURES Europa e ARPAL Umbria Sono intervenuti personalmente dirigenti e funzionari di questi due enti sia della compagine umbra sia di Paesi esteri con particolare riferimento ad Austria Germania e Olanda oltre che

dalla sede ministeriale di Roma Lrsquoobiettivo di questa sessione egrave stato illustrare direttamente il mondo del lavoro e le offerte pro-fessionali concrete allrsquoestero e il possibile inserimento di Ingegneri in Europa e piugrave dettagliatamente nei Paesi suddetti Il modulo della libera professione ha invece visto il coinvolgimento diretto del CNI tramite la pre-senza contemporanea di ben tre Consiglieri Nazionali (in foto)Roberto Orvieto ha dettaglia-tamente illustrato il progetto di internazionalizzazione del Con-siglio Nazionale essendo lui il delegato su tale tema A seguire Ania Lopez ha trattato le possibi-litagrave e potenzialitagrave della cosiddetta Agenda 2030 per gli Ingegneri in

Italia e allrsquoestero Stefano Calzo-lari ha affrontato un duplice tema sia lrsquoapproccio al riconoscimento delle competenze allrsquoestero ndash illustrando anche il CertIng ndash sia con piugrave ampio respiro la compe-tenza etica e i progetti innovativi in ottica europea per lrsquoOrdine del futuroVisto lrsquooggetto dellrsquo incontro non poteva mancare una dettagliata presentazione della piattaforma WorkIng e delle potenzialitagrave che la stessa offre anche in termini di lavoro allrsquoestro Di questo aspetto si egrave occupato Emanuele Palumbo del Centro Studi CNI che ha seguito lrsquo intervento di Guido Razzano dello staff CNI con approfondimenti operativi legati allrsquo internazionalizzazione

Chiaramente nessuno ha voluto favorire la cosiddetta ldquofuga dei cervellirdquo al contrario egrave stato sot-tolineato come sia auspicabile che le eccellenze del nostro ter-ritorio restino per valorizzarlo e favorirne la crescita In questa ottica comunque egrave un elemento di aiuto promuovere la tempora-nea espansione e maturazione del business e delle attivitagrave professio-nali oltre i propri confini locali sia come dipendenti che come liberi professionisti proprio in ottica di crescita e confronto con altre realtagrave Interessante egrave stato il con-fronto tra OrdineCNI ed Enti per il lavoro (ARPAL-EURES) per la pos-sibile futura sinergia con la piat-taforma WorkIng Lrsquo incontro ha dimostrato come lrsquoOrdine di Terni sia sempre in azione al fine di favorire gli Iscritti e piugrave in gene-rale la cittadinanza e la societagrave sotto tutti gli aspetti in cui egrave pos-sibile un suo intervento Per lo specifico tema dellrsquo interna-zionalizzazione lrsquoOrdine di Terni ha da tempo attivato una commis-sione interna oltre a seguire atti-vamente le recenti iniziative che il CNI ha attivato e sta sviluppando in tal senso

Presidente Ordine Ing Terni

La piattaforma WokIng in effetti egrave stata giagrave presentata a Terni lo scorso gennaio 2019 da Gianni Massa e Luca Scappini ma in questa occasione il focus egrave stato centrato appunto sullrsquoesteroVa sottolineato il fatto che si egrave trattato di un evento pilota in ambito europeo anche percheacute nel pomeriggio della stessa gior-nata presso la sede dellrsquoOrdine ternano i partecipanti interes-sati hanno potuto incontrare il personale EURES-ARPAL per essere informati direttamente sulle aziende estere in cerca di Ingegneri facendo di fatto pre-colloquio in lingua inglese con i rappresentanti dei Paesi prima citati A dimostrazione dellrsquo interesse per lrsquoevento va segnalato che oltre a CNI EURES e ARPAL hanno concesso il loro patrocinio morale anche la Regione Umbria lrsquoOrdine degli Ingegneri di Peru-gia (con la presenza di vari suoi iscritti) e quello degli Architetti di Terni Alla giornata comun-que hanno preso parte in gene-rale molti tecnici anche di altre categorie o colleghi non ancora iscritti allrsquoOrdine proprio percheacute interessati al tema indipenden-temente dai crediti riconosciuti

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Attivitagrave portuali ancora troppe incertezze

La gestione della salute e della sicurezza sul lavoro durante lo svolgimento delle attivitagrave portuali egrave un tema che necessita di attente riflessioni sia per le numerose peculiaritagrave del settore ma anche per il numero di infortuni e incidenti registrati in rapporto al limitato numero di occupati

La gestione della salute e della sicurezza sul lavoro durante lo svolgimento delle attivitagrave ldquoportualirdquo egrave un tema che necessita di attente riflessioni sia per le numerose peculiaritagrave del settore ma anche per il numero di infortuni e incidenti registrati in rapporto al limitato numero di occupati Infatti i porti sono luoghi in cui vista la molteplicitagrave di attivitagrave svolte si concentrano lavoratori appartenenti a categorie diverse lavoratori portuali autotrasportatori personale degli enti portuali degli enti di controllo tu-risti avventori addetti ai servizi tecnico-nautici ma anche militari che naturalmente costituiscono il presupposto per lrsquoinsorgenza di numerosi rischi diretti e indiretti Le principali attivitagrave svolte allrsquointerno

di porti restano comunque quelle di riparazione manutenzione e trasformazione delle navi a cui vengono associate per esempio il rischio chimico derivante dallrsquoinalazione di sostanze aerodisperse nei lavori di saldatura pitturazione coibentazione il rischio legato alla movimentazione delle attrezzature il rischio rumore e vibrazioni il rischio da radia-zioni elettromagnetiche il rischio di caduta dallrsquoalto o in mare o il rischio derivante dai gravi A questi si aggiungano poi i rischi derivanti dallrsquointerazione terra-mare e quelli derivanti dalle operazioni di carico e scarico delle merci nelle banchine noncheacute quelli associati agli spazi confinati

PORTI E SICUREZZAINAIL ogni anno registra unrsquoincidenza del numero di infortuni che ha ormai raggiunto livelli di crescita esponenziali Volendo analizzare i dati registrati nel periodo 2002-2015 e pubblicati nel 2018 (Figura 1) si evince che tra gli eventi le prime cause di accadimento sono rappresentate dalle cadute a bordo per scivolata a cui seguono quelli associate ad attrezzature di ormeggio attrezzature locali macchina mez-zi di sollevamento o movimentazione dei carichi urti etc Riguardo la natura delle lesioni riportate pre-valgono notevolmente gli annegamenti e le fratture seguiti dalle contusioni cui si accodano lrsquoasfissia le ferite le distorsioni le lesioni da elettricitagrave e le ustioni Infine volendo analizzare le fasi in cui si sono verificati gli eventi infortunistici si evidenzia come il 60 di essi siano avvenuti in fase di navigazione il 24 di ormeggio disormeggio e attracco e il 16 durante la manutenzione a bordo i lavori subacquei etc Dallrsquoanalisi di queste statistiche emerge pertanto la necessitagrave di attenzionare in maniera sempre piugrave approfondita le misure di sicurezza e le procedure di lavoro adottate negli ambiti portuali

IL QUADRO DELLE REGOLELe lavorazioni svolte in ambito portuale soggiacciono allrsquoapplicazione di specifici Decreti a seconda che le attivitagrave vengano svolte sulle aree portuali sulle navi sui peschereccindash DLgs del 27071999 n 271 ldquoAdeguamento della normativa sulla sicurezza e salute dei lavoratori marittimi a bordo delle navi mercantili da pesca nazionali a norma della L 3112 1998 n 485rdquondash DLgs del 27071999 n 272 ldquoAdeguamento della normativa sulla sicurezza e salute dei lavoratori nellrsquoespletamento di operazioni e servizi portuali noncheacute di operazioni di manutenzione riparazione e trasformazione delle navi in ambito portuale a norma della legge 311298 n 485rdquondash DLgs 17081999 n 298 ldquoAttuazione della direttiva 93103CE relativa alle prescrizioni minime di sicurezza e di salute per il lavoro a bordo delle navi da pescardquondash DLgs 9042008 n 81 ldquoAttuazione dellrsquoarticolo 1 della legge 3 agosto 2007 n 123 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavorordquo noto come Testo Unico Sicurezza (TUS)

mdash ldquoOccorre attenzionare in maniera sempre piugrave approfon-dita le misure di sicurezza e le procedure di lavoro adotta-te negli ambiti portualirdquomdash

L

SICUREZZA

a cura di Gaetano Fede e Rocco Luigi Sassone

Lrsquoarmonizzazione e il coordinamento di queste norme perograve egrave il tassello che ancora manca per rendere ancora piugrave efficace lrsquoazione preventiva esigenza peraltro giagrave evidenziata dalla relazione finale della Commissione parlamen-tare di inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro (2013) Il DLgs 272 del 27 luglio 1999 figlio della Legge delega n 485 del 31 dicembre 1998 si poneva come obiettivo finale lrsquoadeguamento della normativa sulla sicurezza e salute dei lavoratori nei luoghi di lavoro in cui venivano effettuate le operazioni eo servizi portuali e includeva ndash e include tuttora ndash anche operazioni piugrave specifi-che come quelle di manutenzione riparazione e trasformazione navale Esso quindi abbraccia due ambiti e contienendash Disposizioni inerenti le operazioni e i servizi portuali mezzi di accesso a bordo non in dotazione della nave scale di accesso alle stive non in dotazio-ne alla nave boccaporti locali chiusi a bordo delle navi (carico scarico tra-sbordo deposito movimentazione merci servizi complementari e accessori)

ndash Disposizioni inerenti le operazioni di manutenzione ri-parazione e trasformazione lavori di manutenzione ripa-razione e trasformazione delle navi eseguiti nei portiIl DLgs 271 nel 1999 non egrave lrsquounica norma applicata al setto-re ma egrave sicuramente la piugrave recente in quanto risente della introduzione normativa del 1994 con la L 84 Infatti nel 1994 fu emanata la legge n 84 di riordino della legislazio-ne in materia portuale che disciplinava lrsquoordinamento e le attivitagrave portuali per adeguarli agli obiettivi del piano ge-nerale dei trasporti dettando contestualmente princigravepi di-rettivi in ordine allrsquoaggiornamento e alla definizione degli strumenti attuativi del piano stesso noncheacute allrsquoadozione e modifica dei piani regionali dei trasporti In particolare e specificatamente alla materia della si-curezza sul lavoro Irsquoart 16 introduceva e definiva le ope-razioni portuali ldquoSono operazioni portuali il carico lo scarico il trasbordo il deposito il movimento in genere delle merci e di ogni altro materiale svolti nellrsquoambito portuale Sono servizi portuali quelli riferiti a prestazioni specialistiche complementari e accessorie al ciclo delle operazioni portualirdquo

Mentre lrsquoart 17 definiva aspetti giuslavoristici ldquoFornitura del lavoro portua-le temporaneo anche in deroga allrsquoarticolo 1 della legge 23 ottobre 1960 n 1369 alle imprese di cui agli articoli 16 e 18 per lrsquoesecuzione delle operazioni portuali e dei servizi portuali autorizzati ai sensi dellrsquoarticolo 16 comma 3rdquo

APPLICAZIONE DEL DLGS N 81 DEL 2008Lrsquointroduzione del Decreto Legislativo n 81 del 09 aprile 2008 ha abrogato il DLgs 62694 ma non il 271 e il 272 del 1999 le cui materie sono in attesa di fu-turi processi di armonizzazione e coordinamento che perograve stentano a essere avviati Ad oggi infatti a distanza di 20 anni i due settori [porti e navi ndr] non sono inseriti nel DLgs 812008 nonostante allrsquoepoca dei lavori prepara-tori del Decreto 81 tali settori erano tra i titoli specifici Ne consegue che sino a quando non vi saranno dei Decreti specifici che svecchino gli ormai datati Decreti del rsquo99 per renderli organici allrsquoimpianto dellrsquo81 non si potragrave parlare di coerenza del sistema giuridico applicabile a porti e naviIl quadro delle regole di riferimento per questi distretti lavorativi segue il principio della norma generale (812008) che per definizione deve essere uni-versale e uniformemente applicata su tutto il territorio nazionale e quindi in via generale anche alle aree portuali e a bordo delle navi italianePeccato che poi ci sono le norme speciali (che naturalmente si intrecciano con le norme generali) che rappresentano gli standard integrativi speciali da rispettare che per le fattispecie normate risultano prevalenti sulla norma di carattere generale I Decreti 271-272-2981999 generano quindi problemi di conflitto interpretativo e difficoltagrave applicativeAnche gli OdV (Regioni e ASL) allrsquoindomani dei Decreti del rsquo99 si sono trovati a dover integrare la domanda di prevenzione introdotta da questi ultimi De-creti con le regole del sistema prevenzionale complessivo Ne egrave scaturito un modello praticato e collaudato da decenni nella generalitagrave degli ambienti di lavoro quello della vigilanza finalizzata alla prevenzione oltre che alla capa-citagrave di mettere in rete le esperienze sviluppate nei vari territori portuali del Porto di Genova aprile 2019

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ARMONIZZARE LA NORMAIl porto egrave un luogo di concentrazione di attivitagrave lavorative diverse e ciograve concorre a definire un forte e com-plesso rischio di interferenze che rappresenta un serio problema da risolvere in ragione della necessitagrave di armonizzare il quadro regolatorio attualmente in stallo Proprio per tale fattispecie se da un lato il TUS sopperisce alla presenza di normative specifiche dallrsquoaltro non sempre trova applicazione alle attivitagrave por-tuali in particolare per quanto concerne il rischio da interferenza o le operazioni portuali che si svolgono in banchina Il TUS ha normato il rischio interferenziale con lrsquoart 26 introducendo i concetti di cooperazione e coordi-namento tra i datori di lavoro ivi compresi i subappaltatori in maniera tale da creare una rete informativa completa circa i rischi interferenziali che sfocia nella redazione del Documento Unico di Valutazione dei Ri-schi La disciplina generale del rischio interferenziale nasce per far fronte quindi alla esigenza di sicurezza in un unico teatro lavorativo di piugrave imprese partecipanti al medesimo ciclo produttivo operanti contempora-neamente Il soggetto destinato a garantire tale cooperazione egrave Datore di Lavoro dellrsquo impresa committente che pertanto egrave obbligato a provvedere al coordina-mento della sicurezza di tutti i lavori e a redigere il DUVRI in relazione alle informazioni acquisite dalle varie imprese e agli accordi di cooperazione sulla sicurezza presi congiuntamente con esse Una vol-ta individuati i rischi derivanti dalle interferenze si potragrave finalmente procedere allrsquoadozione di ulteriori misure di sicurezza noncheacute a differire le lavorazioni incompatibiliLrsquo interpretazione delle attuali normative portano a ritenere che fino allrsquoemanazione del decreto di adattamento delle disposizioni contenute nel DLgs 2721999 al TUS spetta allrsquo impresa capo commessa la predisposizione dellrsquoapposito documento di valu-tazione dei rischi da interferenze che andragrave ad inte-grare il documento di sicurezza di cui agli artt 4 e 38 del DLgs n 2721999rdquo In tale contesto il profilo tipico di interferenza in porto non inquadrabile nel modello definito dal legislatore nellrsquoart 26 egrave quello correlato allrsquoaccesso in aree operative di soggetti esterni al ciclo portuale in senso stretto ndash anche se fortemente coinvolti ndash quali autotrasportatori spe-dizionieri agenti marittimi provveditori di bordo e passeggeri che spesso vengono imbarcati attraver-sando aree operative del terminal Ognuno di essi interviene con modalitagrave e attivitagrave differenti oltre che in fasi operative critiche del lavoro portuale Altra attivitagrave da attenzionare ai fini della discipli-na del rischio interferenziale sono le operazioni portuali che si svolgono su banchine pubbliche da parte di imprese diverse In questo caso il modello classico introdotto dallrsquoarticolo 26 non egrave applicabi-le in quanto vanno a decadere i due elementi fon-damentali dellrsquo istituto ovvero il rapporto di appalto tra le imprese (generalmente non si conoscono) e la disponibilitagrave giuridica dei luoghi (le aree sono ascrivibili alle autoritagrave di sistema portuale) In queste ipotesi non si puograve far altro che predisporre una valutazione congiunta dei rischi da interferenza tra le imprese in interazione lavorativa non ai sensi dellrsquoart26 del DLgs 8108 ma in ottemperanza alllsquoart 4 del DLgs 27299 in combinato disposto con lrsquoart 17 DLgs 8108

Consigliere Nazionale CNI e responsabile GdL SicurezzaComponente GdL Sicurezza Consiglio Nazionale Ingegneri

[Abstract dellrsquointervento ldquoLa gestione della sicurezza nelle aree portuali il quadro delle regolerdquo]

Paese Un ottimo esempio proviene dal lavoro sviluppato dal gruppo interre-gionale sulla sicurezza nelle aree portuali che ha prodotto pregevoli spunti di analisi a cui gli addetti ai lavori fanno correntemente riferimento Uno dei profili piugrave caratterizzanti della complessitagrave portuale e della sua diversitagrave ri-spetto ad altri distretti lavorativi italiani egrave la presenza sul campo di autoritagrave di forte regolazione del territorio (lrsquoAutoritagrave Portuale e lrsquoAutoritagrave Marittima) con compiti e poteri nella materia di salute e sicurezza sul lavoro concorren-ti e sussidiari a quelli dellrsquoOrgano di Vigilanza dellrsquoASL Lrsquoapplicazione del Decreto 2721999 nei Porti ha portato infatti alla collabo-razione tra lrsquoAutoritagrave Portuale soggetto centrale di governo e regolazione del territorio lrsquoASL e lrsquoOrgano di Vigilanza chiamato anche al ruolo di supporto specialistico alle funzioni regolamentari dellrsquoAutoritagrave Portuale noncheacute alla introduzione del Comitato di Igiene e Sicurezza quale organismo di parteci-pazione e consultazione presieduto dallrsquoAutoritagrave Portuale con il forte soste-gno dellrsquoASLLa suddetta norma ha altresigrave indirizzato le imprese portuali nella direzione tracciata dal Decreto 81 verso lrsquoadozione di sistemi di gestione e di qualitagrave il coinvolgimento dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza aziendali e lrsquointroduzione degli RLS di sito portuale Tutto questo egrave avvenuto in un con-testo lavorativo di estrema complessitagrave e rischiositagrave come per esempio nel caso di movimentazione delle merci dalleper le navi e le riparazioni navali

CASI PARTICOLARI Infatti nel caso particolare della movimentazioni di merci in ambito portuale si egrave in presenza di cicli lavorativi non facilmente standardizzabili caratteriz-zati da estrema variabilitagrave di situazioni e fattori estemporanei (es come egrave stata caricata la nave in un porto magari dallrsquoaltra parte del mondo diversitagrave delle navi le diverse merci gli autotrasportatori i marittimi tutti stranieri gli altri innumerevoli soggetti partecipanti al ciclo) Non a caso il fenomeno infortunistico in questo settore ha fatto registrare indici infortunistici per in-cidenza e gravitagrave anche piugrave alti di quelli dellrsquoedilizia con uno stillicidio do-loroso di morti spesso in reiterati scenari tipologici (investimenti da mezzi eo da carichi) In tale fattispecie anche le riparazioni navali assumono il connotato di pesante complessitagrave organizzativa insito peraltro nelle forme di strutturazione delle commesse navali e nelle catene ramificate di appalti che concentrano negli angusti spazi della nave maestranze numerose e multilin-gue oltre che nei ritmi intensi imposti dagli strettissimi ldquotempi naverdquoAnche lrsquoapplicabilitagrave del Decreto 2711999 [Adeguamento della normativa sulla sicurezza e salute dei lavoratori marittimi a bordo delle navi ndr] ri-sulta particolarmente complessa per la presenza di tre Organi di Vigilanza con pari titolo e prerogative Autoritagrave Marittima ndash ASL ndash Ufficio di Sanitagrave Marittima del Ministero della Salute tutti e tre chiamati a coordinarsi con le loro competenze differenziate su una materia che egrave intrinsecamente piugrave articolata Lrsquoambiente nave infatti egrave un contesto particolare che introduce questioni di sicurezza della navigazione di salute e sicurezza del lavoro e di igiene e abitabilitagrave essendo sia un ambiente di lavoro e che un ambien-te di vita dei marittimi Il suddetto decreto prevedeva lrsquoemanazione entro 90 giorni dallrsquointroduzione dello stesso [1999 ndr] del Regolamento per la costruzione e le sistemazioni relative allrsquoambiente di lavoro a bordo al fine di abrogare il vecchio Regolamento 1045 del 1939 (un Regio Decreto firmato da Vittorio Emanuele e Mussolini) che tuttora egrave vigente e quindi costituisce lrsquounico standard tecnico di riferimento per le vecchie Commissioni Locali di visita delle naviLa parte piugrave innovativa e significativa del 271 sono le regole prevenzionali e organizzative incentrate sulla valutazione dei rischi e sul sistema di gestio-ne distribuito tra armatore comandante preposti lavoratori e nuove figure di prevenzione a bordo (il ldquo626 marittimordquo) a fronte del fatto che tutte que-ste disposizioni sono entrate immediatamente in vigore allrsquoemanazione del 271 nel 1999 (e le societagrave armatrici con queste hanno da subito dovuto fare i conti) Altro importante aspetto riguarda lrsquoentrata in vigore della Convenzio-ne del Lavoro Marittimo MLC (ratificata dallrsquoItalia a settembre 2013) e in tale scenario la normativa italiana sugli aspetti di salute e sicurezza del lavoro rischia di non essere adeguata agli avanzati standard della Convenzione internazionale Ne deriva quindi che anche in questo caso come per il 272 egrave urgente lavorare per recuperare i ritardi accumulati e superare le inerzie applicative del 271

IL DLGS 81Si ritiene che lrsquooccasione per rimettere mano e risolvere i nodi applicativi del settore portuale egrave offerta proprio dal processo di evoluzione normativa indicato dal Decreto 81 che con spirito critico deve comunque essere co-ordinato con le previsioni del 271 272 e 298 superando talune inesattezze attualmente presenti ndash una diffusa imprecisione tecnica (specie del 272) nelle parti piugrave pretta-mente tecniche molto distanti dagli standard aggiornati del Decreto 81ndash alcuni aspetti irrisolti primo fra tutti il debole se non assente collega-mento giuridico nave-porto terra-bordo 271-272 la catena della respon-sabilitagrave solidale tra le due organizzazioni che interagiscono nello scambio portuale tra terra (impresa portuale) e bordo (impresa marittima) risulta interrotta sia che la nave sia straniera sia che batta bandiera italianandash la mancanza di azioni mirate sui rischi emergenti nei porti e sulle navi come accade per gli ambienti confinati (cosrsquoegrave una nave se non un ambiente necessariamente confinato)ndash la necessitagrave di attenzionare anche i temi della salute nel lavoro portuale che egrave di lavoro ad alto rischio infortunistico ma ciograve non deve far trascurare i rischi per la salute legati alle merci polverulente e alla movimentazione manuale dei carichindash lrsquoassenza dellrsquoarticolo 26 nellrsquointerfaccia porto-nave uno dei nodi cruciali irrisolti del rischio portuale

Riferimenti e bibliografiaQuaderni editi da INAIL gli infortuni sul lavoro in mare edizione 2018Verbali e documenti del Gruppo interregionale sulla sicurezza nelle aree portuali

Porto di Trieste aprile 2019

FIGURA 1

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NETWORK GIOVANI

Diventare grandi insieme

di Paola Marulli

Durante la giornata del 1deg feb-braio scorso presso la sede del CNI a Roma si egrave tenuta la riunione ufficiale del Network Giovani Inge-gneri (NGI) Il Network Giovani Ingegneri egrave una ldquoCommissione Nazionalerdquo composta dai referenti delle Commissioni Giovani dele-gati dai Consigli degli Ordini degli Ingegneri presenti su territorio nazionale Lo scopo del Network egrave quello di mettere a sistema le idee e i lavori delle Commissioni giovani territoriali presenti sul territorio nazionale per costituire relazioni proposte e progetti utili per gli ingegneri Lrsquo intervento di apertura della riunione egrave stato quello di Gianni Massa Vicepresidente vicario del Consiglio Nazionale degli Inge-gneri Il focus del discorso si egrave con-centrato su due principali aspetti il ruolo dellrsquoOrdine e lrsquo importanza del Network per il confronto con-

tinuo tra professionisti LrsquoOrdine secondo Massa non egrave un sistema di erogazione dei servizi ma di tutela verso la collettivitagrave preser-vando il titolo e la professionalitagrave dellrsquo ingegnere garantisce la qua-litagrave del lavoro svolto Lrsquo ingegnere egrave ldquola figura in grado di mediare tra il contesto in cui opera e le sue regole Lrsquo ingegnere dagrave forma com-piuta alle idee attraverso progetti funzionali e la sua valutazione puograve influenzare in una sola volta la vita di centinaia di personerdquoPertanto lrsquo iscrizione allrsquoOrdine non egrave solo un passaggio burocra-

Mettere a sistema le idee dei giovani ingegneri italiani lrsquo iscrizione allrsquoOrdine per una maggiore consapevolezza professionale etica e normativa

tico ma rappresenta una presa di coscienza delle proprie respon-sabilitagrave Decidere se iscriversi o meno non dovrebbe essere una scelta dettata esclusivamente da motivazioni lavorative ma dovrebbe implicare una mag-giore consapevolezza del proprio lavoro dal punto di vista etico e normativo lrsquo impegno a formarsi e ad aggiornarsi con costanza sulle novitagrave del settore e a crescere professionalmente

IL NETWORK E LE OFFICINEIl Network non egrave un recinto di

a cura del Network Giovani ingegneri cni

Le diverse Officine del NGIOfficina Sostegno alla ProfessioneSi pone come scopo il dialogo con tutte le istituzioni al fine di por-tare avanti le proposte che vanno ad agevolare il giovane profes-sionista La legge fondamentale che costituisce il punto di partenza per discutere nuove proposte egrave la legge 22 maggio 2017 n81 ldquoMisure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire lrsquoarticolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinatordquo

Officina Strumenti allrsquoavvio dellrsquoattivitagrave professionaleLrsquoofficina nasce sotto sollecitazione degli Ordini Provinciali degli Ingegneri della Regione Calabria per approfondire gli aspetti legali e fiscali gli obblighi e le agevolazioni previste noncheacute gli aspetti e i vantaggi legati alla nuova riforma professionaleConsiderata la difficoltagrave dei giovani ingegneri riscontrata in ambito territoriale riguardante la difficoltagrave nellrsquoapproccio allrsquoavvio dellrsquoat-tivitagrave professionale il progetto proposto ha lo scopo di fornire ai giovani elementi utili per lrsquoavvio della professione soprattutto in materia legale fiscale e di aggiornamento delle competenze

Officina RedazioneEgrave la piugrave longeva delle officine esiste ed egrave operativa dal 2015 I contenuti editoriali declinano tematiche di attualitagrave legate alla professione maggiormente sentite dagli ingegneri e raccontano le realtagrave ordinistiche territoriali Lrsquoobiettivo egrave ricercare linguaggi e posizioni condivise plurali e intergenerazionali e diffondere buone prassi attivitagrave e risultati delle officine del network Attualmente la Redazione pubblica i suoi articoli sul Il Giornale dellrsquoIngegnere e su Ingenio dove ha della rubriche dedicate e su uno dei portali tecnici delle professioni piugrave letti Teknoring

Officina We ShareSpin off dellrsquoOfficina Redazione in chiave piugrave moderna Si pone lrsquoobiettivo di ldquodematerializzarerdquo le informazioni per arrivare in modo diretto a chi intende iniziare la sua strada professionale nel mondo dellrsquo ingegneria andando a sostituire documenti cartacei con documenti digitali video e pubblicazioni online Si egrave proposto durante la riunione di raccogliere tutti i video di presentazione del-le Commissioni Giovani degli Ordini provinciali cosigrave da condividerli nella prossima riunione del Network

temi La peculiaritagrave della sua architettura interna egrave riuscire a riunire diversi ambiti della pro-fessione dellrsquoIngegnere Il Network Giovani Ingegneri egrave un componente molto importante del Consiglio Nazionale Inge-gneri anche percheacute ha creato un modello che potrebbe contami-nare parti piugrave ampie del CNI le Officine infatti sono un metodo di lavoro dove si ldquosmontano e rimontanordquo le idee Un grande traguardo egrave stato fatto nella giornata di venerdigrave 31 gennaio il Comitato dellrsquoAssemblea dei Pre-sidenti ha accettato di inserire nel gruppo di lavoro sullo Starter Kit (vedasi ldquoUn aiuto concreto per i neo colleghirdquo Il Giornale dellrsquo in-gegnere n 9 novembre 2019 ndr) un rappresentante del Network allo scopo di dare nuova energia e spunti Inoltre il NGI interverragrave nellrsquoAssemblea dei Presidenti per relazionare sulle Officine attive e sul proprio operato

CONFRONTI CON GLI ALTRI ORDININella giornata dedicata al Network giovani si egrave potuto appurare che non tutti gli organi provinciali hanno nel loro interno una Com-missione Giovani molti delegati erano presenti con lo spirito di raccogliere idee e informazioni per creare una propria Commis-sione che andasse a radunare i giovani professionisti della loro

cittagrave Si egrave inoltre discusso su i vari vantaggi messi a disposizione dalle diverse province ai nuovi iscritti Alcuni Ordini offrono lrsquo i-scrizione durante il primo anno di adesione altri invece mettono a disposizione delle intere gior-nate formative per i laureandi in unrsquoottica di iscrizione futura Fra le proposte piugrave avvincenti crsquoegrave stata quella di espandere il corso da 20 ore per diventare CTU anche ai giovani ingegneri Il Consulente Tecnico drsquoUfficio egrave lrsquoesperto in un determinato set-tore al quale si rivolge il Giudice quando ai fini della decisione necessita del giudizio tecnico di un professionista esperto in una data materia e dotato di partico-lari cognizioni scientifiche I CTU sono iscritti allrsquoAlbo del Tribunale in seguito a una proce-dura di accertamento dellrsquoespe-rienza maturata e della ldquocondotta morale specchiatardquo Si egrave pensato di affiancare nel primo periodo un ingegnere senior con lo scopo di dare una formazione anche pratica della professioneIl Network egrave condivisione I progressi significativi avven-gono spesso non attraverso un approccio diretto ma ponendosi obiettivi piugrave grandi e ambiziosi lrsquo incontro di varie idee e talenti per diventare grandi Insieme

Commissione Giovani Ingegneri Ordine di Bologna

mdash ldquoLrsquoingegnere dagrave forma compiuta alle idee attraverso progetti funzionali e la sua valutazione puograve influenzare in una sola volta la vita di centinaia di personerdquo Gianni Massa mdash

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SPEAKing

Ad metalladi Antonello Pellegrino

La notizia dellrsquo interruzione di uno scavo non lrsquoaveva trovato di buon umore immerso comrsquoera in conti che non tornavano a causa di tabelle di marcia non rispettate Aveva deciso di cambiarsi drsquoabito e vederne personalmente la causa e se necessario proporre le necessarie punizioni Fortuna-tamente lrsquoetagrave ancora giovane unitamente alla pratica ginnica mai abbandonata e a quella della caccia su sentieri impervi gli consentivano di seguire agevolmente il capo squadra nel lungo percorso a piedi fin oltre il limite della parte di galleria giagrave consolidata dove gli operai quotidianamente si inoltravano per scavare laquoVenga ingegnere Egrave quiraquoVide inclinarsi la fiammella della recentissima lampada ad acetilene il che accentuava la leggera sensazione di movimento dellrsquoaria dalle loro spalle verso il fondo dello scavo cui erano diretti I due raggiunsero un pic-colo gruppo di minatori poggiati agli attrezzi i cui occhi bianchi li fissarono dalla penombra con sguardo in cui la mestizia supe-rava la stanchezza Uno di essi

era accovacciato alla base dello scavo che dal fondo della galleria penetrava nel filone di minerale e pareva attenderli per mostrare qualcosa Esordigrave rivolgendosi loro con tono di rimproverolaquoPercheacute avete fermato lo scavo Non dovrebbero esserci rischi di crollo in questo punto e mi pare stiate tutti beneraquo Il caposquadra risposelaquoNessun incidente grazie a Dio Si sono fermati per rispetto Efisio fai vedere allrsquo ingegnere cosrsquohai trovatoraquoIl minatore sollevograve la lampada

nellrsquooscuritagrave avvolgente densa e pesante come un manto di orba-ce Con lrsquoaltra mano puligrave qualcosa sul fondo dello scavo con gesto quasi delicato Nellrsquoavvicinarsi la sensazione di movimento drsquoaria provata dal tecnico aumentograve Guardandosi attorno prima di infilarsi nellrsquoabbozzo di cunicolo annotograve la presenza di unrsquoampia fessura che da sopra le loro te-ste pareva spingersi in verticale Riconobbe le tracce di un crollo che contrariamente al previsto era avvenuto anche se non di recente e che lo scavo della gal-

leria aveva intercettato Abbassograve lo sguardo vide cosa lrsquooperaio stava ripulendo e sbottograve laquoQuindi avete bloccato il lavoro per una radice fossilizzata o i resti di qualche cervo preistorico che lrsquoacqua ha trascinato quaggiugraveraquoPrima di poter aggiungere qual-cosrsquoaltro udigrave le parole sommesse del minatore pronunciate mentre proseguiva nella sua opera Custus funti ossus de cristianu Al che lrsquo ingegnere osservograve con mag-giore attenzione A un osso scuro di maggiore spessore se ne af-fiancava uno piugrave sottile e quando lrsquooperaio smosse e spostograve di lato un pesante frammento dellrsquoantico crollo emerse anche quanto rima-neva di un anello metallico che li racchiudeva corroso e quasi dissolto ma riconoscibile Al che fu tutto chiaro Procedendo allrsquo in-dietro uscigrave dal cunicolo e solo la sua fermezza di uomo laico e moderno lo trattenne dal segnarsi mentre gli altri lo facevano Per un fuggevole istante quasi invidiograve il loro gesto liberatoriolaquoChe ne pensa ingegnereraquolaquoPortate fuori quei resti in una cassetta non crsquoegrave bisogno che vi dica di cercare di recuperare tutti i frammenti Poi chiameremo il prete dal paeseraquoIl caposquadra annuigrave medita-bondo mentre ritornavano nella

parte di galleria giagrave messa in sicurezza Quindi replicogravelaquoPotrebbe essere successo nel crollo dei primi scavi di ricerca del filone ai tempi del babbo di mio nonno Ma mi pare che allora avessero trovato tutti anche quelli che non ce lrsquoavevano fatta a uscireraquolaquoNon credo Antonio Hai visto quellrsquoanello di ferro Egrave roba molto antica Potrebbe essere dellrsquoepoca dei romaniraquolaquoE allora cosa diragrave il prete Magari era un pagano Cosa fac-ciamo se rifiuta di benedirloraquolaquoNon credo che lo faragrave Quel po-veraccio forse era piugrave cristiano di noi mandato qui per punizione come damnatus ad metalla e scivolato a morire nello spro-fondamento del pozzo che stava scavando e che la nostra galleria ha incontratoraquoAttese il caposquadra che dava le indicazioni ai minatori prima di avviarsi con lui nel lungo per-corso verso lrsquouscita Solamente loro pensograve capivano cosa potes-se aver provato quel remoto antecessore che immediatamen-te e a differenza sua avevano riconosciuto come uno di loro Quel giorno imparograve qualcosa che non si trova nei libri o scavando gallerie nella roccia ma da ricer-care nel profondo dellrsquouomo

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di Raimondo Pinna

In questo quarto appuntamento con la Storia dellrsquoIngegneria si termina di esplorare i punti di contatto tra lrsquo identitagrave della profes-sione di ingegnere e la storia ita-liana contemporanea sfruttando lrsquooccasione offerta dalla ricerca promossa dal CNI tesa a chiedere ai propri iscritti di rispondere alla semplice domanda ldquoChe cosrsquoegrave per me lrsquo ingegneriardquo Oggetto dellrsquo in-dagine sono gli effetti dellrsquo integra-zione dellrsquo ingegneria italiana con il sistema europeo

UN LINGUAGGIO COMPLESSOLa prima conseguenza della equi-parazione tra la formazione uni-versitaria italiana e quella europea egrave la complessitagrave del linguaggio e della comunicazione verso chi non appartiene al mondo dellrsquo inge-gneria Egrave un dettaglio di sostanza e non di forma il fatto che la ldquofacoltagraverdquo di ingegneria sia stata abolita insieme a tutte le altre e che lrsquoaccesso allrsquoalbo professionale degli Ingegneri in base al DPR 3282001 sia consentito solo a chi ha conseguito determinati corsi di laurea [1] La seconda conseguenza egrave la con-centrazione di un terzo dei laureati in soli tre atenei italiani il Poli-tecnico di Milano il Politecnico di Torino lrsquoUniversitagrave La Sapienza di Roma [2] Un dato che dimostra quanto siano ormai invasivi gli effetti di polarizzazione del sapere in precisi nodi sul territorio sempre piugrave frammentato in maniera gerar-chica tra centro e periferia nono-stante la narrazione politica e dei mass media si sforzi di affermare il contrario veicolando unrsquoinesi-stente utopistica eguaglianza delle possibilitagrave In realtagrave lrsquoaccesso al sapere egrave sempre piugrave condizionato dal binomio appartenenza a un territoriodisponibilitagrave di risorse patrimonialiLa perdita di centralitagrave dello Sta-to-nazione sembra essere un effetto della storia del Paese Nessun quinquennio particolare segna da anni la vita delle gene-razioni che si succedono tutto sembra avvicendarsi senza scosse senza qualcosa da ricordare I nuovi ingegneri paiono muoversi in un mondo liquido dove vige una competizione tra territori

LA MARGINALITAgrave INSITA NEL CONSEGUIMENTO DEL TITOLO DI INGEGNERELe definizioni di ldquoChe cosrsquoegrave per me lrsquo ingegneriardquo espresse dagli inge-gneri nati negli anni rsquo70 esprimono uno scoramento palpabile da esse emerge una pragmaticitagrave ai limiti dellrsquoaccettabile di chi sente che in qualche modo egrave nato nella decade sbagliata Per Lucia Cattani (Lodi 1975) laurea in ingegneria civile idraulica lrsquo ingegneria egrave ldquolrsquoespres-sione del genio umano declinato nella realtagraverdquo Resta indefinita quale sia e cosa sia questa realtagrave per

Il disincanto della professioneLrsquo ingegneria italiana integrata nel sistema europeo

ficativo per certificare lo stato di malessere di un Paeserdquo [7] CONCLUSIONIAlla fine di queste quattro puntate sulla storia dellrsquo ingegneria si puograve concludere che la ricerca del CNI ha raggiunto lo scopo che si era prefissa dimostrare come lrsquoevo-luzione della professione di inge-gnere soprattutto a partire dal percorso di formazione sia corre-lata alla storia del nostro Paese e sia essa stessa utile per compren-derla meglio Da un lato egrave emersa con chiarezza la traiettoria dellrsquoevoluzione della professione da movimento drsquoeacutelite a disciplina di competenti nume-rosi diffusi e radicati in modo capillare sul territorio con un forte rapporto con la popolazione Dallrsquoaltro egrave emersa con altrettanta chiarezza la trasformazione della disciplina in seguito alle difficoltagrave ma soprattutto alle opportunitagrave offerte dal confronto con il solo sistema paese prima e con la com-plessa multiformitagrave dellrsquoUnione europea poi Si sa che lrsquoesperienza personale e la quotidianitagrave del vivere la pro-fessione puograve portare a non avere soprattutto il tempo per tornare a studiare intendendo lo studio come riflessione del dove va la professione Gli Ordini territoriali con il loro sistema di formazione permanente costituiscono la sede naturale percheacute ciascuno iscritto si ritagli uno spazio per questa rifles-sione nel pieno rispetto delle pro-blematiche di ognuno Per questo il CNI non puograve che essere soddi-sfatto di come il coinvolgimento degli iscritti con una domanda apparentemente semplice quale che cosrsquoegrave per me lrsquo ingegneria ha ottenuto il risultato di smuovere barriere anagrafiche territoriali di competenza settoriale facilitando il compito di interpretazione Egrave legittimo ritenere questo pro-getto di ricerca del CNI come ldquopilotardquo ed egrave auspicabile che a esso ne seguano altri su temi iden-titari per la professione Lrsquo impor-tante egrave che questi futuri progetti perseverino nella proposizione agli iscritti di domande semplici come impatto ma profonde come contenuto in modo da consentire loro di rispondere con la maggiore libertagrave e sentimento possibile

STORIA DELLrsquoINGEGNERIA

quel vasto campionario di inge-gneri per esempio impiegati come docenti e ricercatori non struttu-rati che si sono ritrovati poi espulsi dalle stesse Universitagrave non piugrave in grado di accoglierli nonostante lrsquo innegabile preparazioneLrsquoaggettivo ldquopragmaticordquo egrave utiliz-zato espressamente da Gianluigi Rozza (Lodi 1977) laurea in inge-gneria aerospaziale ldquoLrsquoingegneria egrave una forma mentis creativa innova-tiva e allo stesso tempo razionale e pragmatica che costituisce un punto di incontro tra le scienze di base e applicate per creare innova-zione Lrsquoingegneria trasforma buone idee in realizzazionirdquo Viene perograve da domandarsi che cosa venga prima per importanza se lrsquoidea egrave buona a prescindere o se diventa buona solo se si realizza A tal proposito puograve tornare utile un esempio riportato da Roberto Napoletano Direttore del Sole-24Ore che nel 2014 pubblica il libro Nuovo viaggio in Italia (Riz-zoli) si tratta di un viaggio virtuale che sfrutta gli spunti offerti dalle lettere che i lettori del giornale gli hanno inviato in quanto curatore della rubrica domenicale Memo-randum Alla riflessione offerta dalla lettura di queste missive lrsquoautore accompagna il racconto di diari di trasferta di incontri pun-tuali da lui avuti con esponenti della societagrave civile nelle diverse cittagrave del Paese nel corso della sua attivitagrave giornalistica raggruppati secondo la tradizionale riparti-zione territoriale del Paese ndash Nord Centro Sud ndash aumentata di due altre sezioni ovvero lrsquoItalia altrove e lrsquoItalia da ritrovare In questo esempio Napoletano racconta di un neo ingegnere della provincia di Lecce incontrato a Trento Il Diret-tore sottolinea la sua provenienza da una famiglia non agiata la sua capacitagrave di laurearsi a Bologna in ingegneria biomedica mante-nendosi con i lavori piugrave disparati la costanza nel credere nella sua idea una startup high tech per il turismo online che in un lasso di tempo ragionevole (un anno) attira il finanziamento degli inve-stitori Viene esaltata lrsquoItalia che ha ldquofamerdquo vengono riproposti gli anni Cinquanta il loro spirito di sacri-ficio ldquoforse il dono della povertagrave di D egrave quello che serve oggi

allrsquoItalia per ritrovare nella testa la forza di combattere e comin-ciare a ricostruire il Paese dalle fondamentardquo [3] Questa idea del sacrificio egrave ribadita da Napoletano anche in un altro esempio riferito a giovani della provincia di Ragusa ldquoHanno piugrave fame degli altri e solo Dio sa quanto il Paese ha bisogno di quella fame Per contribuire a rifare lrsquoItalia non a chiacchiererdquo La soluzione nostalgica non egrave quella che hanno in mente inge-gneri come Federico Delfino (Savona 1972) laurea in ingegneria elettrica ldquoLa bottega dellrsquo innova-zione tecnologica e al contempo il teatro dove questa egrave mostrata alla popolazionerdquo Lrsquoorizzonte tem-porale di chi ha fame egrave limitato al qui e ora non puograve coincidere con la consapevolezza la sobrietagrave di Davide Bedogni (Reggio Emilia 1974) laurea in ingegneria edile ldquoTanti anni di studio per scoprire che non si smette mai drsquoimpararerdquo La realtagrave che loro adombrano egrave quella di un paese ricco dove ciograve che serve egrave trovare motivazioni che sostengano il lavoro alla luce del benessere che fornisce la societagrave dei consumi in cui il sacrificio non egrave e non puograve essere il punto neacute di partenza neacute di arrivo

LA QUESTIONE DEL GENEREEcco che la generazione di inge-gneri che si egrave formata nellrsquou-niversitagrave di eacutelite puograve tornare protagonista i loro ricordi sono acqua da bere per gli assetati e la loro saggezza egrave dispensata con tono bonario a piene mani Lo dimostra il modo in cui lrsquo ingegner Amalia Ercoli Finzi classe 1937 la prima donna a laurearsi in inge-gneria aeronautica al Politecnico di Milano collaboratrice in alcune delle piugrave importanti missioni con lrsquoAgenzia Spaziale Italiana ed Euro-pea affronta il conflitto di genere centrale nella cultura occidentale in questo scorcio di nuovo secolo la sua esperienza di pioniera in qualche modo consente di sdo-ganare il perdurare del concetto dellrsquo ingegneria come mondo pre-valentemente maschileDal primo momento dellrsquo istitu-zione della facoltagrave universita-ria in senso moderno negli anni Venti del secolo scorso lo studio dellrsquo ingegneria e quindi la figura

dellrsquo ingegnere si manifesta come destinato in misura pressocheacute totale al solo genere maschile Una resistenza che non ha para-goni anche rispetto alle discipline fisico-matematiche o mediche anchrsquoesse ostative alla partecipa-zione femminile quantomeno in Italia Per questo motivo le ricer-che sulla formazione degli inge-gneri condotte in questo inizio di Ventunesimo secolo sono sempre molto attente a monitorare la variazione del dato della compo-sizione di genere Paragonando la ricerca di Alma Mater del 2005 con quella del CNI del 2014 sembra che nel corso del decennio vi sia unrsquoattenuazione del processo di ldquomaschilizzazionerdquo Per la prima infatti ldquoIn generale perograve si nota un recupero della popolazione maschile nel passaggio dal pre al post riforma il processo di lsquomaschilizzazionersquo che mostra segni di ripresa sul complesso dei laureati riguarda anche quelli di Ingegneriardquo [5] per la seconda invece ldquoContinua ad aumentare il numero di donne laureate tanto che nel 2013 supera quota 16mila arrivando a costituire il 311 dellrsquouniverso dei laureati dei corsi ingegneristicirdquo [6]

LA PAURA DEL FUTUROLa dichiarazione del Presidente del Consiglio degli studenti del Politecnico di Milano Marco Brivio riportata da Napoletano nel libro prima citato egrave perfetta per descrivere il sentimento di paura che pervade le generazioni dei futuri ingegneri ldquoSui nostri pensieri incombono mille paure paura di non riuscire a riscattare tutti i crediti paura di perdere la borsa di studio del contratto a progetto che scade paura di non riuscire a pagare lrsquoaffitto le bollette le tasse paura di non trovare dopo gli studi un lavoro allrsquoaltezza delle nostre aspettative o di trovarne uno del tutto privo di soddisfazioni o di non trovarne affatto [] Questa generazione la mia generazione ha paura del proprio futuro non credo possa trovarsi un indicatore piugrave signi-

Riferimenti[1] L7 ingegneria civile e ambientale L8 ingegneria dellrsquoinformazione L9 ingegneria industriale L17 scienze dellrsquoarchitettura L23 scienze e tecni-che dellrsquoedilizia L31 scienze e tecnologie informatiche LM 4 CU architet-tura e ingegneria edile e architettura La formazione degli Ingegneri in Quaderni del Centro Studi del Consiglio Nazionale Ingegneri 1532015 nota 1 p 12[2] La formazione degli Ingegneri in Quaderni del CNI p 13 Il dato egrave stimato in circa un terzo del totale dei laureati nel 2013[3] R Napoletano Nuovo viaggio in Italia Rizzoli 2014 Milano p 19[4] Ivi p 228 [5] Il Profilo dei laureati in Ingegneria e lrsquoindagine sulla loro condizione occupazionale sono stati presentati da AlmaLaurea al convegno di Siena del 4 novembre 2005 ldquoLa riforma degli studi nella Facoltagrave di Ingegneria risultati problemi e prospettiverdquo promosso dallrsquoAteneo di Siena e dalla Conferenza dei Presidi delle Facoltagrave di Ingegneria [Sito web 082019] httpswwwalmalaureaituniversitaaltroingegneria [6] La formazione degli Ingegneri in Quaderni CNI p 13 [7] R Napoletano op cit p 55

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I 150 anni dello storico Traforo Ferroviario del FrejusLrsquoAccademia delle Scienze di Torino lrsquoOrdine e altri Enti celebrano lrsquoopera emblema della societagrave moderna

INFRASTRUTTURE |

EVENTI

La partnershipLrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Torino egrave lieto di annun-ciare la partnership con lrsquoAccademia delle Scienze di Torino per le celebrazioni dei ldquo150rdquo dello storico Traforo Ferroviario del Frejus Le celebrazioni riguarderanno con piugrave eventi lrsquoanno in corso e il prossimo anno poicheacute il 25 dicembre 1870 veniva abbattuto il dia-framma della galleria tra Italia e Francia e il 17 settembre del 1871 il Traforo veniva inaugurato LrsquoOrdine attraverso la sua Commissione Trasporti Mobilitagrave Infrastrutture e Sistemi parteciperagrave a tutti gli eventi in programma con contributi tecnico-scientifici riguardanti gli ingegneri che contribuirono alla realizzazione del Traforo che lo gestirono e lo gestiscono e relativi alla progettazione dellrsquoopera che negli anni a venire consentiragrave di realizzare la Nuova Linea To-rino Lione ndash NLTL che comprenderagrave il nuovo tunnel ferroviario del Moncenisio e che collegheragrave le reti ad Alta VelocitagraveAlta Capacitagrave italiana e francese Tutto ciograve si unisce e si completa in unrsquoottica sto-rico-contemporanea con i contributi tecnico-scientifici che la Com-missione ha messo in atto con grandi risultati negli ultimi anni

David ColaiacomoConsigliere referente Commissione Trasporti Mobilitagrave Infrastrutture e Sistemi Ordine degli Ingegneri della Provincia di Torino

A cura del Comitato Promo-tore dellrsquoAccademia delle Scienze di Torino per le Cele-brazioni dei 150 anni del Tra-foro Ferroviario del Frejus (1857-1871)

Il 17 settembre 187171 fu inau-gurato a Bardonecchia il Tra-foro Ferroviario del Frejus o del Cenisio o ancora Grande

Galleria delle Alpi non solo data storica ma pietra miliare che ha segnato proprio agli inizi della ldquorivoluzione industrialerdquo un fon-damentale punto di lancio dello sviluppo della civiltagrave mediante il miglioramento delle comunica-zioni terrestri attraverso lrsquoEuropa e la creazione di nuove specifiche tecnologie per la meccanizzazio-ne dei lavori di scavo queste ul-time tecnologie innovative hanno portato al sostanziale potenzia-mento delle condizioni di sicu-rezza allrsquoalleviamento della fatica del lavoro dellrsquouomo al prorom-pente sviluppo della costruzione di nuove gallerie in Italia (Figura 1) attraverso le Alpi e nel mondo alle quali sono strettamente lega-ti i miglioramenti sociale cultu-rale ed economico della societagrave modernaIl Traforo del Frejus fu ldquouna delle pagine piugrave gloriose della storia del Piemonte che da solo si accinse alla titanica impresa di scavare nelle viscere di montagna unrsquoam-pia galleria di ben 12 chilometri di lunghezza [hellip] lrsquo impresa colos-sale che la scienza la costanza la tenacia di proposito dovevano compiererdquo impresa ldquopromossa sostenuta ed iniziata dal pic-colo ed allora povero Piemonte che [hellip] segneragrave nella storia del secolo XIX unrsquoera splendidissima il trionfo della scienza sulla mate-ria che eruppe gloriosamente nel taglio dellrsquoIstmo di Suez e nel tra-foro delle Alpirdquo (Carlo Morando Il monumento commemorativo del Traforo delle Alpi Storia del Traforo Storia del Monumento Torino Tip G Baglione C 1879)La gestazione e la realizzazione del Traforo non furono poi tanto lunghe Precursore dellrsquoopera fu Giuseppe Francesco Medail di Bardonec-chia non uomo di scienza ma agricoltore e cacciatore e quindi profondo conoscitore dei suoi monti e valli e anche imprendi-tore di lavori pubblici e di tra-sporti tra Lione e Milano Giagrave nel 1832 aveva per primo riconosciuto che il punto piugrave stretto delle Alpi Occidentali si trovava tra Bardo-necchia e Modane e che qui ave-vano pressappoco la stessa quota le Valli dellrsquoArc (Valle Moriana) e della Dora Riparia (Valle di Susa) cosiccheacute ideograve un traforo di 5000 metri ma non ebbe successo

Perograve ldquoil buon germe era gettato in terreno non infecondo e nel 1845 il ministro Des Ambrois ordinograve allrsquo ingegnere belga Henri Maus lo studio di costruzione di ferrovia tra Susa e Chambery mediante traforo dei montirdquo il progetto fu completato nel 1849 prevedendo una galleria di 12290 metri ma fu respinto dal Parlamento che era impegnato nelle grandi problema-tiche politiche e belliche di quegli anniUna volta individuato un possi-bile tracciato e grazie agli studi del Professore geologo Angelo Sismonda prevista la situazione geologica restava perograve ancora insoluto il problema di come sca-vare la lunga galleriaFinalmente grazie al Conte Cavour sempre estremo iniziatore e pro-motore di grandi cose nel 1854 i ldquotre ingegneri per un Traforordquo Germano Sommeiller savoino genio della meccanica Severino

Grattoni di Voghera genio orga-nizzatore e Sebastiano Grandis cuneese di Borgo San Dalmazzo genio del calcolo furono chiamati a definire la perforazione mecca-nica dei fori da mina a energizzare le perforatrici con aria compressa industriale e a costruire il TraforoLrsquoavvio dei lavori di costruzione fu dato a Modane dal Re Vitto-rio Emanuele II il 31 agosto 1857 e lrsquo inaugurazione dellrsquoapertura al traffico cadde il 17 settembre 1871 a Bardonecchia sempre alla pre-senza del ReDurante i quarantrsquoanni centrali del XIX secolo sostennero la realizza-zione dellrsquoopera unitamente alla creazione delle nuove originali macchine per la sua costruzione ma anche lrsquo indispensabile crea-zione di una rete ferroviaria estesa allrsquo intero territorio nazionale ben sei illustri membri dellrsquoAccademia delle Scienze di Torino Angelo Sismonda Carlo Ignazio Giulio

Federico Menabrea Quintino Sella Pietro Paleocapa Germano SommeillerLrsquoAccademia delle Scienze di Torino si fa cosigrave promotrice della celebrazione del 150deg anniver-sario dellrsquoapertura del Frejus e ha avviato unitamente a vari altri Enti (tra quali lrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Torino) lo studio delle correlate manifestazioni in tale ambito verragrave anche analizzata la deter-minante e multiforme attivitagrave di Quintino Sella ingegnere parla-mentare e poi Ministro che tra lrsquoaltro ha fondato nel 1859 una scuola per studi superiori molto importante per gli ingegneri la Regia Scuola di Applicazione per gli Ingegneri in Torino dalla quale nel 1906 egrave nato il Politec-nico di TorinoQuestrsquo iniziativa cade in un periodo di grande fervore per il

moderno attraversamento ferro-viario delle Alpi cosigrave da rinsaldare lrsquounitagrave dellrsquoEuropa e collegarla al bacino del Mediterraneo allrsquoAfrica e allrsquoOriente al momento sono tre le gallerie ferroviarie che sono le piugrave lunghe del mondo il San Got-tardo da poco aperto al traffico il Brennero e il Frejus di base che sono in costruzioneAuspichiamo per favorire la rea-lizzazione di questa iniziativa adesioni e contributi di idee da parte di quanti vedono lrsquoapertura attraverso la Alpi fattore deter-minante per il miglioramento della qualitagrave della vita in ambito comunitario per contatti egrave possi-bile inviare unrsquoe-mail allrsquo indirizzoin iz iat iveaccademiadelle-scienzeit

Studiamo la storia ldquopercheacute le imprese degli uomini nel tempo non siano dimenticaterdquo (Erodoto)

Illustrazione tratta da LrsquoUnivers illustreacute Parigi 1869 in cui egrave riprodotta la mac-china perforatrice inventata da Germano Sommeiller per la perforazione del Tunnel del Frejus

Figura 1 Le piugrave antiche e moderne gallerie alpine del Piemonte

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La sostenibilitagrave egrave un fatto-re ormai determinante in tutte le attivitagrave produttive Non fanno eccezione quei

settori che nonostante le conti-nue innovazioni incidono di piugrave sullrsquoemissione nellrsquoatmosfera di gas climalteranti Fra questi il comparto oil amp gas ndash estrazione raffinazione e consumo di risorse fossili ndash oggi rappresenta uno dei principali fattori che incidono sul fenomeno del riscaldamento glo-bale Di conseguenza sono tanti i professionisti che lavorano nei settori di ricerca e sviluppo in cer-ca di soluzioni volte alla riduzione dellrsquo impatto ambientale di un set-tore che rimane imprescindibile per lrsquoeconomia planetariaEgrave in questo ambito che si inseri-sce la tesi di Marcello Prestianni presentata sul numero dellrsquoInge-gnere Italiano dedicato al tema Oil amp Gas (disponibile su httpswwwtuttoingegnereit) che gli ha permesso di vincere il contest lanciato nei mesi scorsi Ai partecipanti ndash studenti di inge-gneria laureati o laureandi ndash egrave stato chiesto di condividere la propria tesi sullrsquoevoluzione di questo comparto con particolare attenzione ai temi della Circular Economy e della decarbonizza-zione A promuovere la competi-zione il Consiglio Nazionale degli Ingegneri PPAN (consulente edi-toriale della rivista quadrime-strale) e NextChem societagrave che ha sponsorizzato il contest e messo a disposizione un tirocinio al migliore talento ldquoAl nostro interno ndash racconta Ilaria Catastini Communication Manager NextChem ndash abbiamo una ricchezza di competenze che vengono dallrsquoesperienza Maire Tecnimont nel settore tradizio-nale dellrsquo ingegneria e costruzioni che andiamo a integrare sempre di piugrave con quelle nuove di giovani che hanno studiato e si sono for-mati in una prospettiva di futuro sostenibile e circolare e che si vogliono cimentare in una sfida complessa quanto affascinanterdquo

LA TESILa trattazione egrave frutto dellrsquoattivitagrave sperimentale realizzata presso i laboratori del dipartimento drsquo in-gegneria Enzo Ferrari dellrsquoUniver-sitagrave degli studi di Modena e Reggio Emilia con i professori Cecilia Mortalograve Marcello Romagnoli e la dottoressa Maria Cannio Oggetto del lavoro sperimen-tale egrave la realizzazione tramite il metodo della stampa 3D di una membrana ceramica a

Oil amp Gas la stampa 3D di membrane ceramiche vince il contest de lrsquoIngegnere ItalianoOltre a un ridotto impatto ambientale la nuova tecnica sperimentale promette risparmi in termini di tempi e costi

idrogeno a temperature superiori ai 600degC Ciononostante il metodo del 3D printing ha permesso di raggiungere valori di permeabilitagrave dellrsquo idrogeno di molto inferiori alle membrane metalliche a base di palladio attualmente diffuse in commercio

Il nuovo contest de lrsquoIngegnere ItalianoIn occasione del lancio del numero dedicato al food dellrsquoIngegnere Italiano lo storico organo ufficiale del Consiglio Nazionale Ingegneri il CNI ha deciso di associare a ogni numero monografico un contest re-lativo allrsquoargomento trattato Lrsquoultima monografia appena uscita egrave dedicata al tema dellrsquoOilampGas Il contest egrave stato riservato a laureandi e laureati che si sono cimentati in una tesi sullrsquoevoluzione dellrsquo ingegneria nel settore specialmente sui temi della Circular Economy e della decarbonizzazione Il contest egrave stato sponsoriz-zato da NextChem societagrave del Grup-po Maire Tecnimont dedicata alla transizione energetica che ha messo a disposizio-ne un tirocinio Il vincitore del contest egrave stato Marcello Prestianni

DAL CNI

base di BaCe065 Zr020 Y015 O3-δ1113088-Ce085 Gd015 O2-δ a con-duzione elettronica (MPEC) per-meabile allrsquo idrogeno Un sistema composito che per via della sua stabilitagrave chimica e meccanica risulta fra i piugrave studiati per la separazione e la purificazione di

mdash ldquoIl contest egrave stato senza dubbio unrsquoopportunitagrave interessante diretta ai neolaureati come me percheacute consente di colmare fin da subito il gap tra mondo universitario e realtagrave aziendalerdquoMarcello Prestianni mdash

LrsquoINNOVAZIONEAl fine di migliorare le perfor-mance quindi una delle strategie piugrave promettenti consiste nellrsquoa-dozione di una configurazione asimmetrica e costituita da film supportati su substrati porosi Sebbene esistano articoli prodotti dalla comunitagrave scientifica rela-tivi alla preparazione di questa tipologia di membrane lrsquoutilizzo della stampa 3D rappresenta una novitagrave assoluta ldquoLrsquo idea ndash spiega Prestianni ndash egrave nata ragionando sul cambio di paradigma della base di partenza del processo di rea-lizzazione di membrane a confi-gurazione asimmetrica Ci siamo detti cosa puograve assicurare note-voli vantaggi in termini di costi e tempi di produzione rispetto ad altre tecniche in uso in questo momento come il co-pressing e il tape casting La risposta egrave stata la stampa 3D E in seguito alle attivitagrave di sperimentazione abbiamo ottenuto ottimi risultati anche sotto il profilo dellrsquo impatto ambientale in quanto abbiamo completato il processo senza impiegare metalli nobili notoria-mente rari e costosirdquo

LA NUOVA TECNICAPer la preparazione degli inchio-stri sono state impiegate polveri di BCZ20Y15 e di GDC15 preventiva-mente miscelate tramite il metodo ball milling attraverso lrsquouso del mulino planetario Queste pol-veri sono poi state amalgamate con altri additivi organici con proprietagrave disperdenti leganti e plastificanti Per la stampa della struttura asimmetrica e den-so-porosa infine egrave stata utiliz-

zata unrsquoattrezzatura homemade a microestrusione Lo step iniziale egrave rappresentato dalla stampa di un supporto poroso caratterizzato da uno spessore di circa 1-15 mm e un diametro di 20 mm Solo suc-cessivamente vi egrave stato deposi-tato lrsquo inchiostro per lrsquoottenimento di un film denso e sottile

I BENEFICI Questo metodo ha dato vita a un prodotto potenzialmente piugrave economico efficiente e dal minor impatto ambientale rispetto alle membrane metalliche a base di palladio e sue leghe Inoltre le membrane sono stabili anche in atmosfere aggressive e per questo motivo non necessitano di processi di desulfurizzazione o di riduzione di CO2 e CO oltre a poter lavorare a temperature fino a 800degC

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La certificazione dellrsquoingegnere esperto in ecoprogettazioneLa soluzione CERTIng al decreto CAM

I Criteri Ambientali Minimi (CAM) sono definiti nellrsquoambi-to del ldquoPiano di azione per la sostenibilitagrave ambientale dei

consumi della Pubblica Ammini-strazionerdquo e la loro applicazione ha come scopo quello di favori-re negli appalti pubblici lrsquouso di tecnologie e prodotti ambiental-mente piugrave sostenibiliIn Italia lrsquoapplicazione dei CAM egrave stata imposta dallrsquoart 18 della L 2212015 e successivamente dallrsquoart 34 del DLgs 502016 ldquoCo-dice degli appaltirdquo (come modifi-cato dal DLgs 562017) recante ldquoCriteri di sostenibilitagrave energe-tica e ambientale negli appalti pubblicirdquo che ne hanno reso ob-bligatoria lrsquoapplicazione da parte di tutte le stazioni appaltantiCon il Decreto CAM dellrsquo11 ottobre 2017 il Ministero dellrsquoAmbiente ha definito i criteri ambientali minimi per lrsquoaffidamento di ser-vizi di progettazione e dei lavori per nuova costruzione ristrut-

fessionista esperto sugli aspet-ti energetici e ambientali degli edifici che sia certificato da un organismo di valutazione della conformitagrave secondo la norma

Tali ingegneri dovranno aver ap-plicato nellrsquoambito della pro-gettazione eo direzione lavori di opere infrastrutturali i Criteri Ambientali Minimi per le scelte progettuali e quelle dei mate-riali eo aver svolto la verifica dellrsquo impatto ambientale delle opere su tutto il ciclo di vita ed eventualmente anche delle loro prestazioni energetiche Dovran-no aver svolto la progettazione di lavori per la costruzione eo riqualificazione di edifici con lrsquoapplicazione di protocolli di sostenibilitagrave ambientale anche volontari di comprovata validitagrave e diffusione sul piano nazionale e internazionale La certificazio-ne CERTing di ingegnere esperto in eco-progettazione in definiti-va soddisfa perfettamente i re-quisiti previsti dal decreto CAM e consente di accedere alle pre-mialitagrave previste nelle procedure di affidamento dei servizi di in-gegneria e architettura per la re-alizzazione o ristrutturazione di edifici pubblici Ad oggi egrave lrsquounico schema nel panorama delle cer-tificazioni del personale che lo consente in maniera trasversale ai diversi protocolli di sosteni-bilitagrave diffusi sul mercato delle costruzioni in Italia e in Europa

Per approfondimenti e per acce-dere alla certificazione consulta il sito wwwcertingit

turazione e manutenzione di edifici pubblici stabilendo nello specifico di attribuire un pun-teggio premiante alle proposte progettuali redatte da un pro-

internazionale ISOIEC 17024 e che applichi uno dei protocolli di sostenibilitagrave degli edifici di li-vello nazionale o internazionale (alcuni esempi Breeam Casacli-ma Itaca Leed Well)

LrsquoINGEGNERE ECO-PROGETTISTALrsquoagenzia CERTing accredita-ta secondo lo standard ISOIEC 17024 da ACCREDIA ha definito tra i 21 campi dello schema di Inge-gnere Esperto quello specifico di eco-progettista al quale possono accedere i professionisti che si occupano di progettazione soste-nibile in edilizia Il Consiglio Di-rettivo dellrsquoAgenzia CERTing nella riunione del 21 febbraio 2020 ha approvato una revisione del Re-golamento Tecnico che stabilisce i criteri per la valutazione delle competenze degli ingegneri che richiedono la certificazione come esperto sugli aspetti energetici e ambientali degli edifici

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Page 3: COVID-19 COVID-19 | L’anno Agire insieme che verrà contro … · 2020. 3. 31. · L’anno che verrà di Gianni Massa “Caro amico ti scrivo…” È il 1979 quando Lucio Dalla

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SITUAZIONE CANTIERI

Un discorso contiguo merita anche la situazione dei can-tieri operativi Nel Dpcm dellrsquo11 marzo allrsquoart 7 c1 in cui si fa

riferimento alle figure professionali inizialmente non erano stati presi in esame soggetti importanti quali il Direttore dei Lavori il Responsabile

dei Lavori e non ultimo il Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione vista la delicata situazione essi assumono invece un carattere particolare dal

momento che per loro natura alcune attivitagrave svolte in cantiere non possono essere eseguite da remoto Anche in questo caso la RPT ha espresso le proprie preoccupazioni

al Presidente Conte al Ministro De Micheli (MIT) e al capo della Protezione Civile Angelo Borrelli Con il Dpcm del 22 marzo egrave arrivata anche la chiusura definitiva di cantieri non strettamente necessari fatta eccezione per le attivitagrave di manutenzione specialistica del-le opere pubbliche tutto ciograve che riguarda lrsquo ingegneria civile e lrsquo installazione di impianti Questo non arresta i dubbi sulle corrette misure di sicurezza da praticare in cantiere per evitare il contagio e la diffusione da Covid-19 ciograve interessa come detto soprattutto il Coordinatore della Sicurezza il Datore di lavoro i tecnici e anche il Direttore dei Lavori (Tabella 4) Rispetto al Dpcm del 14 marzo 2020 fino al Cura Italia del 17 marzo e al ldquoPro-tocollo condiviso di regolamentazione per il contenimento della diffusione del Covid-19 nei cantieri edilirdquo del 19 marzo non sembra che le restrizioni nel settore dellrsquoedilizia

abbiano avuto un forte impatto anche se dopo un ultimo confronto con i sindacati nella giornata del 25 marzo in base al codice ATECO scelto per la classificazio-

ne delle attivitagrave il Governo ha deciso che resteranno ldquoattivirdquo il Codice 42 (eccetto il 4291 ldquoCostruzione opere idraulicherdquo e il 429909 e 429910

ldquoAltre attivitagrave di costruzione di opere di ingegneria civile NCArdquo) e il Codice 432 ovvero installazione impianti elettrici e idraulici

di riscaldamento e di condizionamento dellrsquoaria e altri lavori di costruzione e installazione

LE RICHIESTE A INARCASSA

Chieste anche misure urgenti a Inarcassa piugrave incisive e importanti a tutela degli iscritti La Cassa ha giagrave postici-

pato i pagamenti e alcuni versamenti dei contributi previden-ziali (Tabella 3) e attivato misure di sostegno Inoltre CUP e RPT

proprio tra proposte di emendamento chiedeva di definire rapida-mente i criteri di accesso al Fondo per il reddito di ultima istanza (art 44 DL 182020) indicando tra i beneficiari in modo esplicito an-che i professionisti iscritti a Casse previdenziali diverse dallrsquoInps oltre a sanare lrsquoesclusione di questi ultimi dallrsquoaccesso al bonus di 600 euro previsto dallrsquoart 27 del Dl 182020 Nella giornata del 30 marzo infat-ti il Governo ha dato ascolto ai professionisti iscritti alle casse pri-vate ingiustamente esclusi I 600 euro potranno essere richiesti

a partire dal 1deg aprile per tutti coloro i quali che nel 2018 non abbiano superato un reddito di 35 mila euro Se il reddito

egrave compreso tra i 35 e i 50 mila euro il professionista deve poter dimostrare di aver ridotto di almeno

il 33 il proprio lavoro nei primi 3 mesi del 2020 (rispetto al 2019)

Tabella 2

Mutuo prima casa per chi egrave in difficoltagrave

Sospensione delle rate del mutuo sulla prima casa per chi egrave in difficoltagrave La sospensione egrave prevista per le partite IVA che come conseguenza della crisi autocertifichino di aver perso in un trimestre successivo al 21 febbraio 2020 oltre il 33 del proprio fatturato ri-spetto allrsquoultimo trimestre 2019 La misura che saragrave in vigore per 9 mesi come estensio-ne di quanto giagrave prevede il Fondo Gasparrini non prevede obbligo di presentare lrsquoIsee

Accesso al Fondo Centrale di Garanzia per le PMI con gratuitagrave dellrsquo intervento per finanziamenti non superiori a euro 3000 in 18 mesi

Puograve essere richiesta una garanzia per eventuali prestiti da chiedere in banca Egrave la banca che si occupa di attivare la procedura presso il Fondo Garanzia PMI

Irrevocabilitagrave delle aperture di credito accordate dagli intermediari finanziari fino al 30 settembre 2020

A chi ha un credito accordato da istituto finanziario lrsquo istituto non puograve chiedere un rien-tro del credito prima del 30 settembre 2020

Prestiti da restituire in unrsquounica soluzioneRinvio del pagamento previa comunicazione (autocertificazione attestante la tempora-nea carenza di liquiditagrave a causa del Covid-19) fino al 30 settembre 2020 dei prestiti non rateali con scadenza prima del 30 settembre 2020

Rimborso di finanziamenti rateali

Rinvio dei pagamenti previa comunicazione (autocertificazione attestante la tempo-ranea carenza di liquiditagrave a causa del Covid-19) fino al 30 settembre 2020 delle rate sui mutui e sui finanziamenti scadenti prima del 30 settembre 2020 I piani di rimborso delle rate sono dilazionati in modo da assicurare lrsquoassenza di nuovi o maggiori oneri per entrambe le parti

Cassa Integrazione per i dipendenti dello studio professionale

I titolari di studi professionali con dipendenti potranno richiedere per i dipendenti stes-si la Cassa Integrazione in deroga per un massimo di 9 settimane

I 21 Ordini professionaliLa lettera egrave stata sottoscritta da Marina Calderone (Presidente CUP e Consulenti Lavoro) e Ar-mando Zambrano (Coordinatore RPT e Presidente Ingegneri) Sa-brina Diamanti (CONAF) Roberto Orlandi (Collegio Nazionale Agro-tecnici ed Agrotecnici Laureati) Giuseppe Cappochin (CNAPPC) Gianmario Gazzi (CNOAS) Giampaolo Crenca (CNA) Nau-sicaa Orlandi (FNCF) Massimo Miani (CNDCEC) Francesco Peduto (CNG) Maurizio Savoncelli (CNGEGL) Carlo Verna (CNOG) Mario Braga (CNPAPAL) Giovanni Esposito (CNPI) David Lazzari (CNOP) Giovanni De Mari (CNSD) Lorenzo Aspesi (OTAN) Barbara Mangiacavalli (FNOPI) Alessan-dro Beux (TSRM) Maria Vicario (FNCO) Gaetano Penocchio (FNOVI)

Tabella 3 INARCASSA

Contributi minimi anno 2020 Nessuna sanzione per pagamenti su 1a e 2a rata effettuati entro il 31 dicembre 2020

Contributi minimi anno 2020 Sospensione rateazione bimestrale SDD (rate 304 e 306) La riscossione saragrave ripresa a partire dal 3182020 Ultima rata 3042021 Nessuna sanzione per ritardi fino al 3042021

Rateizzazione conguaglio 2018 SDD Slittamento 1a rata (313) al 3172020 e ultima rata al 3132021

Pagamenti compresi tra 1deg marzo e il 30 giugno 2020

Sospesi tutti i pagamenti compresi tra il 1deg marzo e il 30 giugno 2020 (rate di piani in corso nuovi addebiti) La riscossione ripren-deragrave a partire dal 3172020 Si potragrave pagare con i bollettini Mav giagrave emessi entro la nuova scadenza senza interessi

Sospensioni delle azioni per il recupero di contributi non versati dagli iscritti

Sono sospese fino al 31 dicembre 2020 le nuove azioni di riscossio-ne coattiva su importi scaduti verso professionisti e societagrave fatte salve le procedure giagrave avviate e affidate allrsquoAgente di Riscossione o al recupero giudiziale su cui Inarcassa non puograve intervenire Sono sospese fino al 31 dicembre 2020 le attivitagrave di accertamento massivo verso professionisti e Societagrave

Certificato di regolaritagrave contribu-tiva anche per chi non egrave in regola con i versamenti presso Inarcassa

Il certificato di regolaritagrave contributiva viene rilasciato anche ai contribuenti (professionistisocietagrave) che presentano debiti affida-ti ad AdER per i quali egrave stato concesso dallrsquoAgente di Riscossione un piano di rateazione regolarmente rispettato

Sussidio una tantum per nucleo familiare agli iscritti e pensionati a seguito di positivitagrave a Covid-19 di uno o piugrave componenti il nucleo (coniuge o figli aventi diritto alla pensione ai superstiti

euro 5000 per decessoeuro 3000 per ricoveroeuro 1500 per positivitagrave senza ricovero

Assistenza sanitaria Copertura da ricovero per Covid-19 Indennitagrave giornaliera di 30 euro fino a un massimo di 30gg per gli iscritti in regola e per i pen-sionati in caso di ricovero per contrazione del coronavirus

Finanziamenti a interessi zero Per gli iscritti di qualunque etagrave Finanziamenti fino a euro 50000 senza interessi da restituire in 5 anni per tutti gli iscritti in regola con gli adempimenti Come per i Prestiti drsquoonore Inarcassa si faragrave carico del 100 della quota interessi

Misure specifiche per i cantieriEgrave chiaro che di fronte a quanto previsto dal Dpcm bisogna adeguare i cantieri alle

misure di sicurezza da adottare a partire dal monitoraggio dei lavoratori ldquofuori sederdquo che necessitano di autocertificazione questione che si complica ulteriormente visto il

divieto di spostamento dal comune di residenza e che inficia sulla riduzione del personale effettivamente presente in cantiere rendendo piugrave ardua la prosecuzione dello stesso Per

la sicurezza dei cantieri ancora aperti inoltre durante lrsquoesecuzione dei lavori egrave obbligatorio mantenere la distanza minima per le persone previste dal Dpcm 832020 art 2 (1m di distan-

za) ogni ditta deve garantire ai propri operai ndash qualora sia difficile mantenere la distanza di sicu-rezza ndash la protezione di mascherine di tipo FFP2 o FFP3 e guanti oltre alla santificazione quotidiana

degli ambienti comuni (spogliatoi mensa uffici) e dei mezzi di cantiere Tuttavia in Lombardia il Governatore Fontana ha imposto unrsquoordinanza (5142020) ancora piugrave rigida che prevede lo stop fino al 15 di aprile

A cura della Redazione

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I servizi digitali delle PA

Semplificazioni in materia ediliziaNel corso della giornata del 25 marzo poi la RPT ha inviato al Ministero del-la PA e del MIT le prime proposte di semplificazione in materia edilizia In particolare cioegrave che emerge egrave lrsquoarretratezza delle PA nellrsquouso delle tecno-logie informatiche Da quasi due anni la Rete delle Professioni Tecniche sta partecipando insieme a tutti gli stakeholder del settore dellrsquoedilizia (ANCE ANCI) a un tavolo presso il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici che la-vora a una sistematica riscrittura del nuovo Testo Unico per le Costruzioni che ndash si auspica ndash possa sostituire il vigente DPR 3802001

Proroga delle scadenze antincendioLe proroghe del Dpcm provocano riflessi anche sulle attivitagrave soggette ai con-trolli da parte dei Vigili del Fuoco secondo il DPR 1512011 e sul lavoro di progettazione consulenza assistenza ai lavori e aggiornamento obbligatorio dei professionisti antincendio (DLgs 1392006) Sempre il 24 marzo pertanto la RPT ha inviato anche una lettera a Fabio Dattilo Capo dei CNVVF per sot-tolineare le attivitagrave di cui saragrave impossibile ottemperare le scadenze a causa dellrsquo inaccessibilitagrave ai luoghi e al blocco delle attivitagrave professionali e per le quali egrave stata richiesta una proroga di 120 giorni ndash e poi approvata il 26 marzo dallo stesso Dattilo ndash dalla ripresa delle attivitagrave dei Comandi territoriali comendash Integrazioni alle richieste di valutazione dei progetti di prevenzione incen-di con termine entro cui trasmettere la documentazione pena la chiusura dellrsquo istruttoria VVF con parere negativo al progetto (art 3 c 3 DPR 151201)ndash Integrazioni alle istanze di deroga di prevenzione incendindash Attestazione di rinnovo periodico della conformitagrave antincendio (cadenza quinquennale - art 5 DPR 1512011) poicheacute i sopralluoghi di verifica di effi-cienza e funzionalitagrave degli impianti di protezione attiva e le relative assevera-zioni non possono essere eseguitindash Termini entro cui ldquoconformare alla normativa antincendio ed ai criteri tec-nici di prevenzione incendirdquo le attivitagrave sottoposte a controlli di prevenzione incendi (art 4 cc 2 e 3 DPR 1512011) presso le quali siano state ldquoaccertate carenze dei requisiti e dei presupposti per lrsquoesercizio delle attivitagraverdquo ndash Ottemperanza alle prescrizioni dei Vigili del Fuoco per violazioni di cui allrsquoart 20 del DLgs 7581994 per le attivitagrave oggetto di accertamento con de-terminazione di una scadenza entro cui realizzare gli adeguamenti di preven-zione e protezione antincendio

Tabella 4 CANTIERI

RUOLI COSA FARE

DATORE DI LAVORO ndash Informare il personale di cantiere circa le disposizioni dellrsquoAutoritagravendash Non aggiornare il Documento di Valutazione dei Rischindash Verificare la corretta sanificazione degli ambienti e degli strumentindash Collaborare con le autoritagrave sanitarie in caso di soggetti positivi al Covid-19 e garantire a tutti i dipendenti adeguati indumenti da lavorondash Puograve proporre al CommittenteRL la sospensione delle attivitagrave di cantiere

RESPONSABILE LAVORICOMMIT-TENTE

ndash Verificare il lavoro del CSE a seguito delle disposizione del Covid-19ndash Nel caso non venissero rispettate le disposizioni di sicurezza puograve disporre la sospensione dei lavori

DIRETTORE LAVORI ndash Modificare il cronoprogramma di concerto con il CSE per cre-are turni di lavoro con un numero di operai sufficientemente adeguato che possa rispettare le direttive del Covid-19ndash Sospendere i lavori nel caso in cui non si rispettino le di-sposizioni di sicurezza eo di soggetto positivo al Covid-19 e avviare sanificazione degli ambienti

COORDINATORE PER LA SICUREZZA (CSE)

ndash Aggiornare il Piano sicurezza e coordinamentondash Acquisire le regolamentazioni in tema di sicurezza del Dpcm per emergenza Covid-19 ndash Aggiornare cronoprogramma dei lavorindash Per quanto riguarda i dispositivi di protezione individuale il CSE deve integrare la stima dei costi per integrare il piano di sicurezza

PROGETTISTA ndash Puograve essere interpellato dal DL e dal CSE per modificare aspetti progettuali solo nel caso in cui sia strettamente necessario

Smart Working e il problema del Cloud

Una delle parole chiave di questo periodo egrave smart working lavoro agile Ter-mine ormai diffuso ma che sembra aver creato non pochi problemi ad alcune aziende dove fino a poco tempo fa non era abituale Una pratica ancora poco comune anche per chi egrave abituato a lavorare in cloud Si fa fatica ad abbandonare certe abitudini oppure non si hanno gli strumenti adatti e una predisposizione lavorativa consona Oggi che il lavoro agile egrave diventato routine le maggiori difficoltagrave ndash come sotto-linea il C3i ndash si riscontrano nella Pubblica Amministrazione non da meno perograve si aggiungono problemi di valenza tecnologica quali il sovraccarico delle reti e dei servizi in cloud Egrave stato riscontrato infatti un sovraccarico della rete e delle applicazioni ldquoQuesti possono subire rallentamenti e interruzioni limitando o impedendo del tutto lrsquoaccesso a portali di condivisione e a comunicazioni in videoconferenza con grave danno alla produttivitagrave di aziende e professionistirdquo

conferma il C3I Anche internet non egrave dunque una risorsa illimitata Qual egrave allora la soluzione ldquoPrevedere un piano di backup locale presso la propria sede o presso un cloud italiano e parallelamente individuare sistemi alternativi di comunicazione che facciano capo direttamente allrsquoecosistema di rete italianordquo

Alcune raccomandazioni Chi egrave in smart working dovrebbe prevedere la possibilitagrave di lavorare anche ldquoin localerdquo ossia copiando i dati sul proprio computer inoltre dovragrave individuare allrsquooccorrenza uno o piugrave provider cloud italiani che offrano servizi di imma-gazzinamento dati condivisione e comunicazione monitorare le prestazioni dei servizi in cloud per rilevare tempestivamente eventuali utilizzi impropri eo modifiche ingiustificate alla disponibilitagrave dei servizi stessi A tal proposito si evidenzia che la gestione delle risorse anche se fisicamen-te allocate sul territorio UE non egrave in molti casi sotto il controllo di organismi nazionali ed europei

Serve un pronto adeguamento del back office della Pubblica Amministrazione per fruire dei servizi in maniera reale

di Massimo Staniscia

IIn questo momento in cui il contagio da Covid-19 egrave molto rapido la tecnologia e la di-gitalizzazione dellrsquoesperienza del consumatoreutente possono rivoluzionare il modo di lavorare la sua organizzazione stessa non-cheacute gli spazi fisici e logicistici delle azien-

de Da settimane il cambiamento egrave evidente il paradigma del ldquodigital workspacerdquo ndash e quindi spazi di lavoro online dove ogni individuo puograve accedere in maniera univoca alle informazioni indipendentemente dal luogo dal momento o dal dispositivo utilizzato ndash ha giagrave preso il posto di quello della postazione fisica di la-voro spostando il focus sul concetto di ldquochi seicosa fairdquo rispetto al ldquoquando entriquan-do escidove seirdquo Lo smart working egrave molto di piugrave egrave un nuovo approccio al tradizionale modo di lavorare e di collaborare allrsquo interno di unrsquoorganizzazione E presuppone significa-tivi cambiamenti Altro aspetto fondamentale sono i servizi digi-tali delle Pubbliche Amministrazioni italiane ancora poco usati percheacute difficili da usare Ciograve egrave dovuto a processi interni (di back offi-ce) ancora legati alla carta non sono stati adeguati allrsquoottica digitale Il vero problema non egrave la disponibilitagrave dei servizi in quanto tale (che egrave in media con la UE) ma che i servizi della PA digitale italiana siano poco usati

come ricorda un recente rapporto della Commissione UE Egrave chiaro che per invertire la rotta serve un adeguamento del back office tale da permettere ai cittadini di fruire dei servizi in maniera reale ed effettiva Ma tutto questo non basteragrave se manca ancora lrsquo ingrediente fondamentale la motivazione delle persone al cambiamento Solo cosigrave il digitale saragrave un

nuovo Rinascimento in grado di restituire democra-zia trasparenza ed efficienza ai cittadini Gli Inge-gneri dellrsquo informazione ricordano alla societagrave alle istituzioni alle imprese che viviamo o meglio do-vremmo vivere in un mondo digitale e per questo egrave indispensabile re-ingegnerizzare i processi della Pubblica Amministrazione o delle aziende Facciamo tesoro dellrsquoesperienza di questo momen-to delicato per spingere sempre piugrave verso lrsquoutilizzo e la diffusione di servizi digitali anche utilizzando sistemi a basso costo che esistono da tempo per essere piugrave smart come un sistema di firma digitale o di Posta Elettronica Certificata Fare ricorso sempre piugrave spesso a piattaforme di video conferenze in modo da evitare di andare in un posto per una riunione che puograve benissimo farsi dal proprio ufficio Questi piccoli accorgimenti sono importanti non solo in questo periodo ma in ge-nerale e soprattutto rendono una societagrave sempre piugrave innovativa smart digitale e permette anche di ridurre i costi di spostamento e di inquinamento

Segretario del Consiglio Operativo del Comitato italiano Ingegneria dellrsquoInformazione - C3i

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Continua a crescere il numero degli ingegneri iscritti allrsquoalbo i dati di inizio anno indicano 242750 colle-ghi mille in piugrave rispetto dal 2019Egrave quanto emerge dal recente rap-porto del Centro Studi del Consi-

glio Nazionale degli Ingegneri ldquoGli iscritti allrsquoal-bo anno 2020rdquo (vedasi box)Un altro dato da tenere sotto osservazione non certo positivo egrave la quota bassa di laureati che sostengono lrsquoesame di Stato e successivamen-te di quelli che si iscrivono allrsquoalbo una volta

conseguita lrsquoabilitazione professionale Una criticitagrave rimarcata anche dal Presiden-te del CNI Armando Zambrano che proprio nellrsquoultimo congresso di categoria ha parlato di un ldquofenomeno di disaffezione soprattutto da parte delle giovani generazioni nei confronti del sistema ordinisticordquo La distribuzione degli iscritti ai tre settori (al netto degli iscritti al vecchio ordinamento che possono appartenere a tutti i settori) ldquocontinua a essere sbilanciata verso il civile e lrsquoambienterdquo ha aggiunto Zambrano

ldquoMolto bassa risulta la percentuale di ingegneri elettronici informatici delle telecomunicazioni che si iscrivono allrsquoalbordquo A conferma che lrsquo iscri-zione egrave percepita come ldquoun obbligo normativo per lo piugrave limitato ai soli ingegneri civilirdquo Insomma egrave davvero cosigrave ldquoanacronisticardquo lrsquoap-partenenza al sistema ordinistico O meglio quali sono i motivi per cui ha ancora senso vi-vere lrsquoOrdine degli Ingegneri A queste domande rispondono importanti col-leghi in rappresentanza dellrsquoente di riferimento Ecco i loro pareri

C

INCHIESTA ORDINI

Lrsquoiscrizione allrsquoOrdi-ne come garanzia di competenzaPer far crescere il numero degli iscritti allrsquoalbo sono due le strade indicate da Giovanni Cardinale Vice-presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri E se la prima egrave piut-tosto una provocazione (ldquoAumentare le attivitagrave poste sotto la riserva di legge Non credo perograve che al mo-mento sia una strada percorribilerdquo) la seconda invece egrave piuttosto inte-ressante Secondo Cardinale ldquoLrsquoOrdi-ne deve diventare un punto di riferi-mento non solo per la categoria ma per tutto il mercato economico e la societagrave Mi spiego meglio lrsquo iscrizione al sistema ordinistico deve diventare garanzia di competenza affidabilitagrave e rigorositagrave nella propria attivitagrave professionale Una tutela che deriva dai comportamenti etici obbligatori per tutti gli iscritti dalla formazione permanente e costantemente aggior-nata da un codice deontologico che declina attivitagrave e modus operandirdquo Il messaggio alla societagrave egrave chiaro ldquoSe unrsquoazienda deve assumere un BIM manager lo scelga tra gli iscritti a un Ordine territoriale in quanto piugrave affidabilerdquo Un porsquo come succede nei paesi anglosassoni dove anche se non esiste una struttura ordinistica paragonabile alla nostra ldquovi sono associazioni di grande prestigio in grado di certificare le competenze dei colleghi e che si fanno garanti delle loro capacitagrave di fronte alla so-cietagrave Egrave questo lo schema che penso io per i nostri Ordinirdquo conclude Gio-vanni Cardinale

Tutelare tutte le categorieldquoUn Ordine tutto nuo-vo in grado di recepi-re i cambiamenti del mercato e assecondare le professioni emergen-ti in particolare del secondo e del terzo settore dellrsquoalbo Solo cosigrave la categoria potragrave essere ancora appe-tibile per le decine di migliaia di ingegneri che non si riconoscono nel nostro sistemardquo Augusto Allegrini Presidente della Consulta Regionale degli Ordini degli Ingegneri della Lombardia ha le idee chiare su come intervenire per in-tercettare i professionisti ldquorefrattarirdquo a entrare nella grande casa dellrsquo ingegne-ria italiana ldquoDalla biomedicina allrsquo in-formazione sino allrsquoelettronica tanti professionisti del terzo settore sono per il sistema ordinistico dei perfetti sco-nosciutirdquo spiega Allegrini ldquoEgrave chiaro che tutti insieme dobbiamo fare uno sforzo per fare qualcosa di piugrave In tal senso dobbiamo aggiornare gli strumenti a nostra disposizionerdquo A cominciare dal Codice deontologico Lrsquo ingegner Allegrini egrave categorico ldquoIl mercato sta cambiando penso agli in-gegneri biomedici che stanno giagrave pro-gettando macchinari ad alto livello tec-nologico con unrsquoelevata responsabilitagrave Figure nuove come gli esperti di Cyber Security particolarmente richieste e per le quali non egrave richiesta lrsquo iscrizione allrsquoOrdine E peggio ancora non vi egrave traccia nel nostro Codice deontologicordquo Ecco dunque la soluzione ldquoDobbiamo dar vita a iniziative importanti per far sigrave che questi ingegneri il futuro della categoria siano tutelati dagli Ordini Solo cosigrave avranno un vero vantaggio nellrsquo iscrizionerdquo

Coinvolgere i colleghi del secondo e terzo settoreLa disaffezione esiste ed egrave ampia soprattutto nei neolaureati che non rientrano nel ramo civile edile Lrsquoanalisi di Mario Ascari Presidente del Comitato di Ingegneria dellrsquoInfor-mazione del CNI interviene sulla ne-cessitagrave di coinvolgere maggiormente le giovani leve nella vita ordinistica ldquoI giovani a parte quelli obbligati per legge non vedono la necessitagrave di unirsi allrsquoalbo proprio percheacute non colgono alcun vantaggio personale dal miglioramento di carriera sino a una formazione competitiva e in linea con i tempirdquo dice lrsquo ingegner Ascari Che punta il dito in particola-re sulla formazione ldquoI grandi colossi dellrsquoICT offrono una preparazione in linea con le esigenze del mercato Egrave chiaro che i professionisti del settore optano per questo tipo di attivitagrave per rimanere competitivi Noi in tal senso siamo in ritardordquo La soluzione potrebbe essere dietro lrsquoangolo ldquoRiconoscere i crediti formativi anche a chi fa formazione al di fuori della sfera ordinisticardquo Diventa comunque fondamentale intercettare i colleghi del secondo e del terzo settore ldquoEsistono attivitagrave di grande impegno come la realizzazione dei si-stemi informatizzati di ospedali aeroporti e banche che dovrebbero essere svolte unicamente da professionisti preparati e dal cur-riculum esemplare proprio come gli ingegneri Peccato che non preveda-no lrsquoobbligatorietagrave del progetto Se cosigrave fosse allora potremmo iscrivere tutti questi colleghi e lrsquo intero siste-ma ne gioverebberdquo

a cura di Roberto di Sanzo

DIREZIONECONSIGLIO NAZIONALE DEGLI INGEGNERIVia XX Settembre 500187 Roma

DIRETTORE RESPONSABILEArmando ZambranoPresidente Consiglio Nazionale degli Ingegneri

DIRETTORE EDITORIALEGianni MassaVicepresidente Vicario Consiglio Nazionale degli Ingegneri

DIREZIONE SCIENTIFICAEugenio Radice Fossati Davide Luraschi Massimiliano Pittau

PUBLISHERMarco Zani

COORDINAMENTO EDITORIALEAntonio Felici

DIREZIONECONSIGLIO NAZIONALE DEGLI INGEGNERIStefano Calzolari Giovanni Cardinale Ga-etano Fede Michele Lapenna Ania Lopez Massimo Mariani Gianni Massa Antonio Felice Monaco Roberto Orvieto Angelo Do-menico Perrini Luca Scappini Raffaele Solu-stri Angelo Valsecchi Remo Giulio Vaudano Armando Zambrano

COMITATO DI REDAZIONEA Allegrini M Ascari M Baldin L Bertoni S Cat-ta D Cristiano G Cuffaro A DallrsquoAglio A Di Cri-stinzi S Floridia L Gioppo R Iezzi G Iovannitti S La Grotta S Monotti C Penati A Romagnoli

REDAZIONE SEGRETERIA Vanessa MartinaPalazzo MontedoriaVia GB Pergolesi 25 - 20124 Milanotel +39 0276011294 0276003509fax +39 0276022755redazionegiornaleingegnereitFilomena PetroniConsiglio Nazionale degli IngegneriVia XX Settembre 5 - 00187 Romatel 06 69767040rivistacni-onlineitTestata registrata - Tribunale di Milanon 229 - 18052012

HANNO COLLABORATO IN QUESTO NUMEROL Bertoni E Caliano S Ciapparelli R Di Sanzo G Fede G Margiotta P Marulli S Monotti A Pelle-grino R Pinna RL Sassone

COMITATO DrsquoINDIRIZZOIl Comitato drsquoIndirizzo in fase di costituzione saragrave composto dai Presidenti degli Ordini degli Ingegneri drsquoItalia

EDITOREQUINE SrlVia Spadolini 7 - 20141 Milano Tel 02 864105 - Fax 02 72016740Iscrizione ROC n 12191Pubblicitagrave QUINE SrlVia Spadolini 7 - 20141 MilanoRealizzazione graficaFabio CastiglioniProgetto graficoStefano Asili e Francesco DondinaResponsabile di ProduzionePaolo FicicchiaStampa Grafica Veneta Spa (PD)Proprietagrave EditorialeSocietagrave di Servizi del Collegiodegli Ingegneri e Architetti di Milano SrlVia GB Pergolesi 25 - 20124 Milanocopy Collegio degli Ingegnerie Architetti di MilanoGli articoli e le note firmate esprimono lrsquoopi-nione dellrsquoautore non necessariamente quel-la della Direzione del giornale impegnata a garantire la pluralitagrave dellrsquoinformazione se rilevante Essi non impegnano altresigrave la Reda-zione e lrsquoEditore Lrsquoinvio da parte dellrsquoautore di immagini e testi implica la sua responsabi-litagrave di originalitagrave veridicitagrave proprietagrave intellet-tuale e disponibilitagrave verso terzi Esso implica anche la sua autorizzazione alla loro pubbli-cazione a titolo gratuito e non dagrave luogo alla loro restituzione anche in caso di mancata pubblicazione La Redazione si riserva il diritto di ridimensionare gli articoli pervenuti senza alterarne il contenuto e il significato

Assicurati di ricevere con continuitagrave tutti i fascicoliPER ABBONAMENTIabbonamentiquineitTel 0276003509 - Fax 0276022755redazionegiornaleingegnereitwwwquineitPUBBLICITAgravedircomquineit

Giovanni Cardinale Vicepresidente CNI

Augusto Allegrini Presidente CROIL - Consulta Regionale Ordini Ingegneri della Lombardia Presidente Ordine degli Ingegneri di Pavia

Mario Ascari Presidente C3i - Comitato Ingegneria dellrsquoInformazione CNI

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LrsquoANALISI DEL CENTRO STUDI CNI |

GLI ISCRITTI ALLrsquoALBO ANNO 2020Cresce il numero degli iscritti solo grazie alla componente femminileNonostante tutte le criticitagrave emerse nel corso degli ultimi anni continua a crescere il numero di ingegneri iscritti allrsquoalbo i dati di inizio anno indicano 242750 iscritti circa mille in piugrave rispetto al 2019 Lrsquoanalisi dei dati effettuata dal Centro Studi del CNI mostra un quadro stabile rispetto allrsquoan-no appena passato (GRAFICO 1) La novitagrave dellrsquoanalisi dei dati del 2020 rivela che il saldo positivo egrave stato realizzato solo grazie alla crescita costante del numero di donne iscritte allrsquoAlbo 38mila + 1000 rispetto al 2019 (GRAFICO 2) Attualmente le donne ingegnere rappresentano il 157 del numero totale di iscritti (nel 2010 era appena del 108) Questo incremento ha permesso un ricambio generazionale allrsquo interno dellrsquoAlbo Secondo il Centro Studi tra i quasi 33mila ingegneri iscritti con piugrave di 65 anni le donne risultano solo lo 09 mentre costitu-iscono circa un terzo degli under 35 La regione con la piugrave alta quota di donne iscritte allrsquoalbo (234) egrave la Sardegna con il picco massimo registrato a Cagliari (263) Questo ricambio generazionale sta influendo anche sulla distribuzione degli iscritti tra i settori dellrsquoAlbo i laureati del vecchio ordinamento (che possono essere iscritti a tutti e tre i settori) vengono infatti sostituiti da quelli del nuovo ordinamento (che possono invece iscriversi a un solo settore) con il risultato che la quota di iscritti a tutti e tre i settori si riduce progressivamente tanto da scendere sotto la soglia del 60 Oggi tra i quasi 70 mila ingegneri iscritti a un solo settore il numero complessivo di ingegneri del settore industriale e di quello dellrsquo informazione non arriva nemmeno alla metagrave di quello degli iscritti al settore civile e ambientale che costituiscono il 71 degli ingegneri ldquomonosettorialirdquo (GRAFICO 3) Considerando invece tutti gli iscritti la quota che appartiene al settore civile ed ambientale esclusivamente o parallelamente ad altri settori egrave pari allrsquo832 Per quando riguarda la sezione B dellrsquoalbo invece aumentano rispetto ai ldquoquinquennalirdquo le quote di ingegneri iuniores industriali e dellrsquo informazione ndash sebbene quello civile ed ambientale si confermi il piugrave ambito ndash accogliendo quasi 6 ingegneri iuniores su 10 (GRAFICO 4) Sebbene le donne evidenzino unrsquoetagrave media decisamente piugrave bassa di quella degli uomini (oltre 10 anni in meno) subiscono anchrsquoesse questa fase di lento ricambio lrsquoetagrave media nel 2020 egrave infatti per loro pari a 415 anni contro i 41 del 2019 e i 405 del 2018

Una questione economicaDa non sottovalutare la questio-ne economica In un momento di profonda crisi che inevitabilmente investe anche la categoria ingegneri-stica egrave pacifico che svariati colleghi si facciano due conti in tasca e prendano decisioni nette Egrave questo il pensiero di Sebastiano Floridia alla guida dellrsquoOrdine di Siracusa ldquoConosco molti professionisti che pur di non pagare la quota di iscrizione di 180 euro preferiscono rimane-re fuori dal sistema ordinistico Il motivo Puramente economico Gli stipendi non sono piugrave altissimi spe-cialmente allrsquo inizio i giovani colleghi fanno fatica ad arrivare a fine mese molte volte si accettano incarichi per pochi euro pur di entrare nel mondo del lavoro Quindi basta fare due piugrave due se non egrave indispensabile non mi iscrivo allrsquoOrdine e mi tengo in tasca i soldi Semplice nordquo

La giusta comu-nicazione per i giovani studentiPer Alberto Romagnoli Presi-dente dellrsquoOrdine degli Ingegneri di Ancona bisogna focalizzarsi sui colleghi del terzo settore quelli dellrsquo informazione ldquoSono in costante aumento i ragazzi che si iscrivono alle facoltagrave di ingegneria e che scelgono lrsquoambito dellrsquo informazionerdquo spiega Romagnoli ldquoEgrave quindi a loro che si devono riservare i nostri sforzi per far sigrave che lrsquoOrdine diventi appetibile e interessante per i futuri neolaureatirdquo In tal senso proprio lrsquoOrdine di Ancona ha elaborato un documento con una serie di indicazioni che dimostrano quanto sia ldquoconvenienterdquo lrsquo iscrizio-ne al sistema ordinistico percheacute il neolaureato si puograve confrontare con i colleghi nelle commissioni nei gruppi di lavoro e quindi puograve acquisire know how percheacute puograve consultare le norme CEI UNI ISO a costi molto bassi o gra-tuitamente per poter firmare progetti di impianti elettronici come previsto dal DM 372008 per poter svolgere il ruolo di direttore tecnico di societagrave di ingegneria dopo dieci anni di iscri-zione E ancora per avere consulenze gratuite dai commercialisti e avvocati convenzionati con lrsquoOrdine professio-nale per poter acquistare applicativi software e strumentazione tecnica a prezzi agevolati frutto di convenzioni tra lrsquoOrdine e societagrave fornitricildquoQueste sono solo alcune delle motiva-zioni che rendono il mondo dellrsquoordine appetibile anche per tutti gli specia-lizzati nel terzo settore ndash continua il Presidente Romagnoli ndash egrave necessaria dunque una forte operazione di mar-keting territoriale e di comunicazione nei confronti dei giovani studenti di ingegneriardquo

La certificazione delle competenzePer il Presidente dellrsquoOrdine degli Ingegneri di Catanzaro Gerlando Cuffaro va messa in atto una decisa campagna di ldquomarketing profes-sionalerdquo sui territori ldquoA cominciare dal potenziamento dei rapporti con il sistema universitario facendo comprendere ai giovani lrsquo importanza dellrsquo iscrizione allrsquoOrdine di catego-riardquo spiega il dirigente calabrese Ma non solo occorre dare una decisa accelerata alla funzione degli Ordini legata alla certificazione delle com-petenze ldquoVa potenziato lo strumento CERTing istituzionalizzandolo anche grazie a prezzi altamente competiti-vi La qualificazione dellrsquoesperienza e delle competenze deve diventare un lsquomustrsquo delle funzioni ordinisti-cherdquo Infine ecco un ulteriore valore aggiunto per lrsquo iscrizione allrsquoOrdine ldquoValutare la possibilitagrave di dare un punteggio superiore a chi egrave iscritto allrsquoOrdine e partecipa a bandi di concorso pubblici Potrebbe essere una strategia da perseguirerdquo conclu-de lrsquo ingegner Cuffaro

Ingegneri qualificati ma troppa concorrenzaPer Simone Monotti Presidente dellrsquoOrdine degli Ingegneri di Terni egrave necessaria unrsquoazione sinergica per far sigrave che ldquo il sistema ordinistico acquisti maggior prestigio ed au-torevolezzardquo Un percorso non certo semplice che deve passare per forza attraverso ldquolrsquoofferta di tanti servizi in piugrave ai colleghi dalle convenzio-ni alle agevolazioni sanitarie sino alle assicurazioni Sono solo alcuni degli esempi sui quali si potrebbe lavorarerdquo Inoltre ecco una stoccata sullrsquoambito formativo che deve es-sere ldquosempre piugrave qualitativo anche e soprattutto per i settori dellrsquo indu-stria e dellrsquo informaticardquo E qui il discorso si fa serio ldquoCrsquoegrave troppa confusione anche qui nel ternano Molti consulenti informatici e del mondo dellrsquo industria con tanto di laurea in ingegneria subiscono la concorrenza di altre figure professio-nali con un percorso di studi meno qualificato Ecco percheacute credo che valga la pena pensare a un percorso legislativo in grado di far diventare il sistema ordinistico una sorta di garanzia istituzionale anche per tutti gli iscritti al secondo e al terzo settorerdquo

a cura di Roberto di Sanzo

Alberto Romagnoli Presidente Ordine degli Ingegneri di Ancona

Sebastiano Floridia Presidente Ordine degli Ingegneri di Siracusa

Simone Monotti Presidente Ordine degli Ingegneri di Terni

Gerlando Cuffaro Presidente Ordine degli Ingegneri di Catanzaro

3

SintesiNonostante tutte le criticitagrave emerse nel corso degli ultimi anni continua a crescere il nu-mero di ingegneri iscritti allrsquoalbo i dati di inizio anno indicano 242750 iscritti circa millein piugrave rispetto al 2019

Quello che emerge dallrsquoanalisi dei dati effettuata dal Centro studi del Consiglio Nazionaledegli Ingegneri egrave un quadro sostanzialmente stabile rispetto al 2019 il numero di nuoveiscrizioni si mantiene intorno alle 6mila unitagrave a fronte di circa 5mila cancellazioni e continuaa restare bassa la quota di laureati che sostengono lrsquoEsame di Stato e ancor piugrave bassaquella di coloro che si iscrivono allrsquoalbo una volta conseguita lrsquoabilitazione professionale(circa un sesto dei laureati) Ma il dato positivo del 2020 rivela una importante novitagrave dal momento che il saldo positivoegrave stato realizzato solo grazie alla crescita costante del numero di donne iscritte allrsquoAlboche ha superato quota 38mila circa mille in piugrave rispetto al 2019 mentre si egrave leggermenteridotto il numero di uomini iscritti

GLI ISCRITTI ALLALBO ANNO 2020

ISCRITTI ALLrsquoALBO DEGLI INGEGNERISERIE 2007-2020 ndash (VAL ASS)

Iscri totale (sezA +sezB)

198433

242750

190000

200000

210000

220000

230000

240000

250000

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020

Ersquo ancora presto per avere dei riscontri per quanto concerne il processo di rinnovamentoavviato negli ultimi anni dagli Ordini provinciali e dal Consiglio Nazionale degli Ingegnerima lrsquoobiettivo egrave quello di aumentare lrsquoappeal dellrsquoAlbo anche tra gli ingegneri del settoreindustriale e dellrsquoinformazione grazie anche allrsquoattivazione di una serie di servizi offerti agliiscritti relativi a formazione supporto allrsquoattivitagrave lavorativa certificazione delle competenzeassicurazione professionale e altro ancora

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GLI ISCRITTI ALLALBO ANNO 2020

QUOTA DI ISCRITTI ALLrsquoALBO DEGLI INGEGNERI PER SETTOREANNO 2020 (VAL )

nb il totale egrave diverso da 100 poicheacute un ingegnere puograve essere iscrio a piugrave di un seore sono compresi gli ingegneri del nuovo ordinamento e quelli del vecchio che hanno optato per un solo seore

nb il totale egrave diverso da 100 poicheacute un ingegnere puograve essere iscrio a piugrave di un seore

832690

620710

21674

0

50

100

Civile ed ambientale Industriale Informazione

Sezione A

Tu Nuovo ordinamento e ibridi

578

302

104

0

20

40

60

Civile ed ambientale Industriale Informazione

Sezione B

SEZIONE A

SEZIONE B

nb il totale egrave diverso da 100 poicheacute un ingegnere puograve essere iscritto a piugrave di un settoresono compresi gli ingegneri del nuovo ordinamento e quelli del vecchio che hanno optato per un solo settore

nb il totale egrave diverso da 100 poicheacute un ingegnere puograve essere iscritto a piugrave di un settore

Ersquo ancora presto per avere dei riscontri per quanto concerne il processo di rinnovamentoavviato negli ultimi anni dagli Ordini provinciali e dal Consiglio Nazionale degli Ingegnerima lrsquoobiettivo egrave quello di aumentare lrsquoappeal dellrsquoAlbo anche tra gli ingegneri del settoreindustriale e dellrsquoinformazione grazie anche allrsquoattivazione di una serie di servizi offerti agliiscritti relativi a formazione supporto allrsquoattivitagrave lavorativa certificazione delle competenzeassicurazione professionale e altro ancora

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GLI ISCRITTI ALLALBO ANNO 2020

QUOTA DI ISCRITTI ALLrsquoALBO DEGLI INGEGNERI PER SETTOREANNO 2020 (VAL )

nb il totale egrave diverso da 100 poicheacute un ingegnere puograve essere iscrio a piugrave di un seore sono compresi gli ingegneri del nuovo ordinamento e quelli del vecchio che hanno optato per un solo seore

nb il totale egrave diverso da 100 poicheacute un ingegnere puograve essere iscrio a piugrave di un seore

832690

620710

21674

0

50

100

Civile ed ambientale Industriale Informazione

Sezione A

Tu Nuovo ordinamento e ibridi

578

302

104

0

20

40

60

Civile ed ambientale Industriale Informazione

Sezione B

SEZIONE A

SEZIONE B

nb il totale egrave diverso da 100 poicheacute un ingegnere puograve essere iscritto a piugrave di un settoresono compresi gli ingegneri del nuovo ordinamento e quelli del vecchio che hanno optato per un solo settore

nb il totale egrave diverso da 100 poicheacute un ingegnere puograve essere iscritto a piugrave di un settore

Si conferma inoltre il trend crescente del numero di iscritte Attualmente le donne inge-gnere rappresentano il 157 del numero totale di iscritti con un lieve incremento rispettoal 2019 Vale la pena di ricordare che nel 2010 la quota di donne tra gli iscritti allrsquoalbo eradel 108Ma il dato piugrave importante che emerge egrave che il saldo positivo riscontrato tra il 2019 e il 2020egrave determinato proprio dalle donne aumentate di oltre mille unitagrave offrendo cosigrave un contri-buto importante al ricambio generazionale allrsquointerno dellrsquoAlbo basti pensare che tra iquasi 33mila ingegneri iscritti con piugrave di 65 anni le donne risultano solo lo 09 mentrecostituiscono circa un terzo degli under 35

La regione con la piugrave alta quota di donne iscritte allrsquoalbo (234) risulta ancora una voltala Sardegna con il picco massimo registrato a Cagliari che si conferma anche nel 2020lrsquoOrdine provinciale con la quota piugrave elevata di donne (263)

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GLI ISCRITTI ALLALBO ANNO 2020

ORDINE 2019 2020 Var 20192020 Parma 1771 1754 -10 Mantova 1025 1015 -10 Nuoro 814 806 -10 Piacenza 935 923 -13 Lodi 470 462 -17 Aosta 452 443 -20 As 478 468 -21 Vercelli 465 454 -24 Novara 1024 999 -24 Rimini 1095 1066 -26 Savona 1138 1102 -32 Gorizia 397 369 -71

QUOTA DI DONNE ISCRITTE ALLrsquoALBO DEGLI INGEGNERI (SEZIONE A + SEZIONE B) SERIE 2007-2020

9199 104 108

115 120 125 130137 140 145 148 153 157

8

10

12

14

16

18

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020

Sebbene le donne evidenzino unrsquoetagrave media decisamente piugrave bassa di quella degli uomini(oltre 10 anni in meno) e come evidenziato in precedenza risultino in costante aumentosubiscono anchrsquoesse questa fase di lento ricambio lrsquoetagrave media nel 2020 egrave infatti per loropari a 415 anni contro i 41 del 2019 e i 405 del 2018

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GLI ISCRITTI ALLALBO ANNO 2020

ETAgrave MEDIA DEGLI ISCRITTI ALLrsquoALBO DEGLI INGEGNERI PER SEZIONE DI ISCRIZIONE E SESSOCFR2018-2020

514

402

509

406 374 405498

398494

0

20

40

60

SezA SezB Totale

2018

Uomini Donne Totale M+F

519

410

514

411 381 410502

406498

0

20

40

60

SezA SezB Totale

2019

Uomini Donne Totale M+F

523

418

518

415 387 415

506

414502

0

20

40

60

SezA SezB Totale

2020

Uomini Donne Totale M+F

lrsquoetagrave indicata egrave quella che gli ingegneri compiranno nel corso dellrsquoanno di riferimento GRAFICO 4

GRAFICO 3 Sezione A e Sezione B

GRAFICO 2 GRAFICO 1

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Un lavoro sostenibile a tutte lrsquoetagrave

Lrsquoinvecchiamento della popo-lazione egrave un processo che sta interessando tutta lrsquoEuropa e in particolar modo lrsquoItalia e tutti i comparti produttivi Il sesto rap-porto della Fondazione Europea riporta che la percentuale di lavo-ratori ultracinquantenni egrave aumen-tata del 10 nel giro di 10 anni Entro il 2030 i lavoratori tra 55 e 64 anni aumenteranno del 16 giagrave oggi la metagrave dei lavoratori anziani abbandona prima dellrsquoetagrave di pen-sionamento obbligatorio In particolar modo lrsquo invecchia-mento della forza lavoro egrave una problematica che riguarda la gestione delle risorse umane in azienda Perciograve occorre costruire un approccio multiplo e siste-matico per una corretta gestione di un problema nellrsquoottica della sicurezza In questi casi dunque il lavoro dellrsquoRSPP assume aspetti quasi manageriali sia per una corretta definizione dei ruoli e dei soggetti ndash con adeguata for-mazione ndash sia per la gestione e il coordinamento dei comporta-menti corretti

IL RUOLO DEGLI INGEGNERILrsquo ingegnere della sicurezza ndash occupandosi della sicurezza del lavoratore della collettivitagrave e dellrsquoambiente circostante ndash rico-pre di fatto un ruolo sociale fonda-mentale che permette ad aziende e lavoratori nel privato come nel pubblico di poter contare su un contributo qualificato capace di coniugare sia aspetti tecnici che gestionali Il tema dellrsquo invecchia-

mento-lavoro egrave un ambito per il quale sono richieste competenze e conoscenze multidisciplinari lrsquo ingegnere nei suoi vari ruoli di imprenditore responsabile di produzione RSPPCSPCSE pro-gettista di macchine consulente esterno e con le sue competenze tecniche noncheacute le conoscenze in varie discipline come lrsquoorga-nizzazione del lavoro lrsquoergono-mia lrsquo innovazione tecnologica le biotecnologie e i nuovi materiali puograve dare un contributo determi-nante per la tutela della salute della sicurezza del lavoratore e per configurare posti di lavoro sostenibili a ogni etagrave Mai come nellrsquoambito della sicurezza del lavoratore non piugrave giovane la pur qualificata multidisciplinarietagrave dellrsquo ingegnere dovragrave essere inte-grata con competenze di medi-cina e psicologia applicata al lavoro cosigrave da fornire un supporto adeguato anche per tenere sotto controllo i progressi scientifici e le conseguenti opportunitagrave di valu-tare dinamicamente lo scenario in cui si muove

UN LAVORO SOSTENIBILE A TUTTE LE ETAgrave In Italia si tende ad applicare una politica contraddittoria che consiste nel ricorrere al ricambio generazionale incentivando lrsquoab-bandono precoce del lavoro da parte dei piugrave anziani per lasciare posto a risorse piugrave giovani ma soprattutto meno costose Le grandi aziende aiutate anche dalle politiche pubbliche cer-cano spesso questa via che perograve non affronta il problema alla

Lrsquo invecchiamento e il lavoro come affrontarlo per la tutela dei dipendenti

RSPP | AZIENDEFOCUS

radice Quello che serve egrave invece un approccio di sistema che renda la professione sostenibile al lavo-ratore che invecchia partendo dal presupposto che una vita lavora-tiva attiva e in buona salute egrave la premessa per una vita pensioni-stica con minori costi sociali sia per lrsquo individuo che per la collet-tivitagrave Infatti in Italia il problema dellrsquo invecchiamento della popo-lazione egrave stato confinato solo alle riforme del sistema pensionistico cercando di trovare formule per il pensionamento anticipato Un lavoro sostenibile eviterebbe conseguenze come lrsquoaumento di infortuni e malattie professionali lrsquoaccumulo di malattie invalidanti che vanno a impattare sui costi del Sistema Sanitario Nazionale e la riduzione della produttivitagrave industriale dovuta dallrsquoaumento dellrsquoassenteismo cronicizzato Dal momento che lrsquo invecchiamento egrave anche un fenomeno prevedibile emergeno dallrsquoanalisi del Centro Studi del CNI alcuni comporta-menti virtuosi di aziende italiane per le misure organizzativo-ge-stionali Prima di tutto egrave stato coinvolto attivamente un RSPP di concerto con il Medico com-petente i sindacati e i lavoratori A ciograve si egrave aggiunto una corretta valutazione dei rischi (vedasi box) e allrsquo individualizzazione di buone prassi di Workplace Health Promo-tion (WHP) E inoltre ndash Il rispetto di protocolli di sorve-glianza sanitaria periodici come visite oculistiche cardiologiche e test per valutare capacitagrave motorie ed elasticitagrave muscolare che con-sentano di individuare ed even-

Il DossierIl GTT (Gruppo Territoriale Temporaneo) della Commissione Sicurezza del CNI ha sviluppato un dossier che affronta il tema della sicurezza sotto lrsquoaspetto dellrsquo invecchiamento allrsquo interno dellrsquoIndustria 40 Tutto questo egrave stato possibile anche grazie alla collaborazione dei diversi Ordini territoriali come lrsquoOrdine degli Ingegneri di Milano insieme al proprio GdL alla Direzione Regionale Lombardia-CONTARP e alla Con-sulta Interassociativa Italiana per la Prevenzione - CIIP e ovviamente insieme ai referenti INAIL Ricordiamo che CNI e INAIL hanno rinnovato e confermato lrsquo impegno ndash lo scorso 26 gennaio ndash verso una solida collaborazione nel campo della sicurezza grazie a un protocollo drsquo intesa che prevede la realizzazione di una serie di attivitagrave congiunte finalizzate alla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori Temi come la prevenzione del rischio sismico la prevenzione nelle scuole il supporto alla Protezione Civile per la definizione dei Piani di Emergenza testimoniano lrsquo impegno su temi di interesse generale e il ruolo sociale dellrsquo ingegnere

SEGUE DA PAG 1

di Gianni Massauno dei momenti e dei simboli piugrave potenti della nostra storia ndash grazie a donne e uomini che nel momento del bisogno non si sono tirati indietro anzi si sono messi incondizionatamente al servizio di chi meritatamente o immeritatamente ndash non egrave questo il momento di discuterne ndash ha il controllo della barcaldquoLa televisione ha detto che il nuovo anno porteragrave una trasfor-mazione e tutti quanti stiamo giagrave aspettandohelliprdquoEgrave giusto interrogarsi su quando torneremo alla normalitagrave (anche se oggi piugrave di ieri appaiono inutili e paradossali le prese di posizione e le divisioni della politica) ma egrave fondamentale la-vorare su noi stessi per capire il come affrontare una quotidiani-tagrave diversa e speriamo miglioreldquohellip saragrave tre volte Natale e festa tutto il giorno [] ogni Cristo scenderagrave dalla croce anche gli uccelli faranno ritornohelliprdquo Le calamitagrave svelano i pregi e soprattutto i difetti dei Paesi ci pongono di fronte a biforcazioni che possono essere catastrofiche oppure viceversa costituire un punto di cambiamento positivoLrsquoanno che verragrave gli anni che verranno non potranno essere affrontati se non sapremo pen-sare un nuovo paradigma del lavoro e della sua rappresen-tanza Paradigma che riprogetti il modello che divide tra dipen-denti e Partite IVA in una miriade di sovrastrutture contrattuali di regole di tutele troppo variabili e differenziate Che non conside-ra la reale potenzialitagrave del ter-mine ldquosussidiarietagraverdquo Lrsquoanno che verragrave gli anni che verranno non potranno essere affrontati con lrsquoattuale sistema normativo e burocratico Penso per esempio alle dichiarazioni del Commis-sario per lrsquoemergenza Covid-19 ldquocon il normale sistema oltre la metagrave dei ventilatori polmonari occorrenti per salvare il maggior numero possibile di vite umane sarebbe stato consegnato alla fine dellrsquoemergenzardquo Penso al Ponte di Genova e ai poteri straordinari conferiti al Commis-sario per la ricostruzione idonei a disapplicare la legislazione nazionale sugli appalti al fine di rispettare tempi e costi Lrsquoanno che verragrave gli anni che verranno potranno essere affrontati se sa-premo ldquori-progettarerdquo la nostra legislazione Occorre rendere tutto ndash realmente ndash semplice veloce e trasparente percheacute non si puograve essere veloci ed efficienti solo nellrsquoemergenza E per farlo egrave necessario ribaltare lrsquoapproccio per il quale tutto egrave norma e nien-te egrave autoregolamentazione per il quale diviene illecito qualunque cosa non sia esplicitamente vietata ldquoCaro amicordquo solo se sapremo guardare con altri occhi e se saremo in grado di farlo insieme e non da soli sicuramente ldquosenza grandi disturbi qualcuno spariragrave saranno forse i troppo furbi e i cretini di ogni etagraverdquo

EDITORIALE |

La valutazione del rischioLa valutazione dei rischi oltre a comprendere la possibilitagrave di sviluppare malattie croni-che compatibili con lrsquoavanzare dellrsquoetagrave deve tenere conto di aspetti connessi piugrave stretta-mente al lavoro svolto come posture incongrue lavoro in ambienti rumorosi o a contat-to con agenti chimici o ancora situazioni lavorative a rischio di caduta inciampo o altri inconvenienti La valutazione fornisce orien-tamenti preventivi per ogni rischio indagato ndash Rischi legati al lavoro fisico derivanti dalla movimenta-zione di carichi sforzi fisici intensi e mantenimento di posture incongrue A questi egrave particolarmente esposto chi lavora nellrsquoambito della distribuzione o chi gestisce macchinari e apparati nellrsquo in-dustria meccanica Questi ultimi sono spesso esposti a movimenti e posizioni stati-che ripetitive e non corrette dal punto di vista posturale A questi si aggiungono i rischi derivanti dallrsquouso di macchine ad esempio spazzatrici da scivolamento o da possibili cadute da attrezzi come scale nel caso del settore del clea-ning o dallrsquoutilizzo di torni e frese nel caso dellrsquoindustria ndash Rischi legati allrsquoambiente di lavoro come le condizioni microclimatiche avverse o lrsquoesposizione a vibrazioni e rumori Tra questi rischi si pone lrsquoattenzione sull esposizione a sostanze tossiche eo irritantindash Fattori che penalizzano lo sviluppo lrsquoutilizzo la trasmis-sione di competenze come la carenza di formazione i metodi di lavoro rigidamente imposti il raggiungimento di picchi di attivitagrave imprevistindash Rischi psico-sociali come la relazione con pubblico o clienti ldquodifficilirdquo o la mancanza di sostegno e di riconoscimento da parte dei superiori o dei colleghiDopo aver valutato i rischi si puograve procedere allrsquoadozione di misure di miglioramento che possono essere organizzative gestionali oppure tecniche

Simone Ciapparelli

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Gli effetti dellrsquoinvecchiamento sul lavoroLa sostenibilitagrave del lavoro dipende perograve non soltanto dallrsquoetagrave anagrafica raggiunta ma anche dal tipo di lavoro svolto questa problematica si aggrava sensibilmente nel passaggio da lavoro cognitivo a lavoro manuale e da lavori piugrave qualificati a lavori meno qualificati A titolo di esempio per effetto delle soglie introdotte dal DLgs 8108 la popolazione lavorativa adibita a sollevamento e trasporto viene qualificata come anziana a par-tire dai 45 anni di etagrave mentre chi utilizza videoterminali (VDT) egrave classificato come anziano a partire dai 50 anni Quando ci si riferisce alle mansioni manuali inoltre il lavoratore percepisce in modo particolare la propria minore capacitagrave produttivitagrave ri-spetto ai colleghi piugrave giovani e la percezione delle ridotte capa-citagrave motorie e della forza fisica lo induce a un maggiore sforzo di attenzione per evitare rischi e infortuni aumentando in realtagrave stress e stanchezza Quasi in un circolo vizioso ciograve comporta una probabilitagrave teorica di infortunio molto maggiore rispetto a un soggetto giovane Questo aspetto egrave perograve parzialmente bilanciato dal fatto che il maggior grado di esperienza professionale au-menta la capacitagrave di prevedere ed evitare il pericolo mitigando il rischio di infortuni Oltre al fattore etagrave la riduzione della capacitagrave lavorativa mostra comunque unrsquoampia variabile individuale determinata soprat-tutto dalla presenza o meno di malattie croniche Le patolo-gie croniche sono infatti un fattore critico per la produttivitagrave delle aziende nel 2018 hanno interessato quasi il 40 della popolazione italiana La prevenzione di queste malattie tramite il raggiungimento di uno stile di vita piugrave salutare consente di fronteggiare anche la riduzione della capacitagrave lavorativa Altre variabile da considerare egrave la differenza di genere le donne hanno unrsquoaspettativa di vita piugrave lunga rispetto allrsquouomo ma trascorsa in peggiori condizioni di salute a causa delle possibili conseguenze provocate da menopausa e osteoporosi Lrsquo invec-chiamento egrave quindi un processo che comporta cambiamenti negativi (calo generale delle capacitagrave funzionali) in parte com-pensati da attributi che si sviluppano e affinano con lrsquoavanzare dellrsquoetagrave

tualmente monitorare le malattie che piugrave risentono del fattore etagravendash lrsquo individuazione di buone prassi tramite corsi di formazione orga-nizzando corsi adatti a tutte le etagrave e senza preclusioni per i lavoratori piugrave anziani ndash la riorganizzazione di tempi e carichi di lavoro e concessione di part time su richiesta nuove modalitagrave di svolgimento del lavoro come ad esempio il lavoro agile sono altre misure utili che rientrano in questa categoria In questo senso lrsquoapproccio ingegneristico egrave fondamentale anche per la riprogettazione degli ambienti e degli spazi tali da ren-derli piugrave sostenibili e adattabili allrsquoetagrave dei lavoratori Tra le misure tecniche rientra la riprogettazione ingegneristica ed ergonomica degli ambienti di lavoro come lrsquoe-liminazione di ostacoli e dislivelli ma piugrave in generale misure atte a rendere lo spazio lavorativo soste-nibile a tutte le etagrave come lrsquoappli-cazione dei principi ergonomici sulle nuove linee (comandi piugrave fruibili piani di lavoro ad altezze regolabili) e la riduzione del rischio su quelle vecchie Si consideri che le patologie muscoloscheletriche sono piugrave diffuse nei soggetti di etagrave tra i 50 e i 55 anni e i disturbi muscolo scheletrici sono la prima causa di malattia professionale emersa costituendo il 75 delle malat-

tie professionali denunciate e si evolvono spesso in patologie invalidanti

IL SETTORE DELLE COSTRUZIONIPurtroppo a oggi manca ancora uno studio approfondito su come lrsquoinvecchiamento influisca sui lavoratori nellrsquoambito professio-nale caratterizzato proprio dalle mansioni manuali piugrave pesanti Nel cantiere edile per esempio la legi-slazione italiana impone la valu-tazione dei rischi in particolare bisogna tener conto dellrsquoaffievolirsi delle capacitagrave sensoriali che rende piugrave difficile per il lavoratore edile individuare ed evitare prontamente i rischi lrsquoindebolimento dellrsquoappa-rato muscolo-scheletrico lo espone a infortuni da caduta e da solleva-mento carichi la minore efficienza del sistema cardio-vascolare e di quello respiratorio diminuiscono la resistenza agli sforzi prolungati e agli agenti atmosferici aumen-tando altresigrave il rischio di sveni-mento infarto e disidratazione Lo stress del lavoratore edile aumenta anche con lrsquoetagrave a causa della con-correnza generazionale la perce-zione delle proprie ridotte capacitagrave fisiche lo induce a mantenere una maggiore sforzo di attenzione per evitare rischi e infortuni Ciograve comporta una probabilitagrave teo-rica di infortunio per un lavoratore anziano maggiore di una percen-

tuale variabile dal 50 al 95 rispetto a un lavoratore giovane che svolga la stessa mansione Tuttavia lrsquoosservazione dei can-tieri ha permesso di scoprire nella pratica anche i vantaggi dellrsquoinvec-chiamento Lrsquoesperienza aumenta la pazienza e la serietagrave professio-nale permettendo di aumentare la capacitagrave di prevedere ed evitare il rischio Drsquoaltro canto il lavoratore anziano necessita di tempi di recupero proporzionalmente piugrave lunghi rispetto a un giovane e in alcuni casi il recupero diventa pressocheacute impossibilePer ridurre il rischio e gli effetti dellrsquoinfortunio lo studio della Sicu-rezza nei Cantieri puogravendash imporre la parziale compensa-zione dellrsquoindebolimento fisico con dispositivi artificiali quali migliore illuminamento segnalazioni visive e uditive suppletive e utilizzo di esoscheletri per il sollevamento dei carichi ndash migliore la soluzione allrsquoin-vecchiamento della forza lavoro con spostamento del lavoratore anziano verso attivitagrave organizzative e di supervisione Non egrave dunque solo il lavoratore a doversi adattare al lavoro ma egrave il lavoro che si deve adattare al lavoratore e non si puograve consentire che tale onere ricada esclusiva-mente sul binomio datore di lavo-ro-lavoratore

Efficienza edifici i traguardi da raggiungere

Tutto il modo di pensare della societagrave deve cambiare in ottica green maggior comfort e benessere abitativo da

ottenere con le politiche di decarbonizzazione

a cura della Redazione

A partire da marzo 2020 ogni Stato Membro dellrsquoUnione Europea ha lrsquoobbligo di recepire e at-

tuare la ldquoDirettiva sul rendimento energetico degli edificirdquo LrsquoEPBD III Energy Performance of Buildings Directive modifica le precedenti Dirtettive 201031UE e 201227UE Lrsquoobiettivo dellrsquoUE egrave quello non solo di migliorare le prestazioni energetiche degli

edifici ma incentivare la ristrut-turazione degli esistenti entro il 2050 (vedasi box Direttiva UE 2018844) Infatti la vera novitagrave della 2018844 UE egrave promuovere la tra-sformazione degli edifici soste-nibili andando oltre la sola ne-cessitagrave di ldquoefficienza energeticardquo Tutta la societagrave partendo anche dagli interventi di qualifica del costruito deve tendere verso la ricerca di un maggior comfort e benessere abitativo

Ne sono un chiaro esempio i pun-ti 13 14 e 15 dellrsquoEPBD III Detto ciograve ogni Stato Membro avragrave poi il compito di definire la propria strategia operativa in base alle proprie necessitagrave

SCHEMA DI DECRETO In Italia infatti lo schema di De-creto per il recepimento della Direttiva approvato del Consiglio dei Ministri lo scorso 29 gen-naio 2020 modificheragrave il DLgs 1922005 per adeguarlo alle indi-

AMBIENTE

cazioni dellrsquoEPBD III Il DLgs 192 aveva giagrave recepito la prima EPBD nel 2002 introducendo in Italia le prescrizioni europee sullrsquoeffi-cienza energetica Lo schema di Decreto del CdM si allinea in so-stanza con quanto previsto nella Direttiva UE e prevede dunque ndash lrsquo introduzione di strumenti per accelerare la ristrutturazione de-gli edifici esistentindash lrsquo integrazione delle stesse stra-tegie di ristrutturazione in unrsquoot-tica a lungo termine per raggiun-gere il traguardo di edifici nZEB (Nearly Zero Energy Buildings ovvero edifici ldquoa energia quasi zerordquo) entro il 2050 ndash ultimo ma non meno importan-te lo schema di Decreto aggiorna i criteri generali per la metodolo-gia di calcolo e dei requisiti della prestazione energetica stimo-lando verso soluzioni di mobilitagrave elettrica interventi di sostituzio-ne degli impianti tecnici etc Successivamente verragrave redatto un apposito DPR per quanto ri-guarda tutti gli aspetti legati alla manutenzione degli impianti ter-mici sia per riscaldamento che raffreddamento e per la produ-zione di acqua calda sanitaria Intanto si stanno avviando nuo-vi investimenti e misure per la ripresa delle opere pubbliche che dunque dovranno essere piugrave sostenibili Infatti la Legge di Bilancio 2020 prevede non solo fi-nanziamenti per la Pubblica Am-ministrazione e tutto quello che concerne per il risparmio ener-getico ndash ma anche per le impre-se ndash tenuto conto delle politiche di decarbonizzazione e riduzione delle emissioni Per la messa in sicurezza degli edifici e per gli interventi di effi-cientemente energetico la mano-vra ha previsto quasi 88 miliardi di euro destinati ai Comuni ndash che ancora non ne avessero fatto ri-chiesta ndash da utilizzare in 15 anni a partire dal 2020 per realizzare tutti gli interventi necessari

COSA CAMBIALe novitagrave si concentrano soprat-tutto sul settore ICT (Tecnologie dellrsquoInformazione e della Comu-nicazione) indispensabile per migliorare le prestazioni energe-tiche e di autonomia dei servizi integrati Ne sono un esempio i BACS (Buil-ding Automation Control System) secondo la UNI EN 152322017 ov-

vero sistemi pensati per la ridu-zione dei consumi energetici che modificano le proprie prestazioni al cambiare delle condizioni cli-matiche esterne Quindi vi egrave una forte spinta allrsquo installazione degli impianti di automazione di ulti-ma generazione per lrsquo implemen-tazione della domotica ma anche della mobilitagrave elettrica attraverso lrsquo installazione di punti di ricarica per i veicoli elettrici in edifici di nuova costruzione residenziale e non Per quanto riguarda invece lrsquo in-tegrazione delle apparecchiature tecniche per il riscaldamento eo raffrescamento degli ambienti egrave noto che ndash anche in base agli obiettivi del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima ndash gli obiettivi fissati dallrsquoUE per il 2030 saranno raggiungibili solo grazie allrsquo installazione di impianti piugrave consapevoli e sistemi alternativi ad alta efficienza quali minus sistemi di produzione di ener-

gia rinnovabile minus cogenerazione minus teleriscaldamento e il teleraf-

frescamento minus pompe di calore minus sistemi ibridi e sistemi di mo-

nitoraggio e controllo dei con-sumi

In questo procedimento espresso dalla Direttiva UE sono interessati tutti gli operatori del settore non solo le industrie ma in particola-re gli installatori termoidraulici e installatori elettrici per i sistemi di distribuzione lrsquoadeguamento degli impianti esistenti eo rifa-re nuove colonne montanti degli edifici Da sottolineare poi che tutti gli incentivi previsti nello schema di Decreto in particolare lrsquoEco-bonus saranno accettati solo se i lavori verranno effettuati da installatori qualificati e certifica-ti come ribadito dallrsquoart 7 del-lo schema di Decreto Modifica allrsquoart 4 e 4-ter del DLgs 192005

NOVITAgrave EPBD IIIStrategia di ristrutturazione a lungo termine si dovragrave tenere conto del proprio complesso im-mobiliare dei costi legati ai lavo-ri di ristrutturazione questrsquoultimi pertinenti alla salubritagrave dellrsquoaria e del comfort domestico quindi ogni Stato Membro dovragrave 1 stabilire delle misure indica-

tive in vista dellrsquoobiettivo di ridurre dellrsquo95 i gas serra en-

Direttiva UE 2018844La nuova Direttiva egrave entrata in vigore il 9 luglio 2018 e si inserisce nel contesto degli ambiziosi obiettivi ambientali che lrsquoUe mira a raggiungere entro il 2050 Per il ridurre le emissioni di CO2 fino al traguardo della ldquoneutralitagrave climaticardquo infatti il settore dellrsquoedilizia residenziale rappresenta un fronte di intervento stra-tegico considerando che a livello mondiale lrsquo industria delle costruzioni egrave responsabile di quasi il 40 di emissioni di anidride carbonica Un dato che sembra destinato a salire nonostante gli sforzi per contenerlo secondo lrsquoedizione 2019 del Global Status Report for Buildings and Construction presentato alla COP25 di Madrid dal 2017 al 2018 le emissioni totali del settore sono aumentate del 2 parallelamente allrsquoaumento della domanda finale di energia degli edifici (+1 nel 2018 rispetto allrsquoanno precedente)

Gli obiettiviIl Quadro 2030 per il clima e lrsquoenergia adottato dal Consiglio europeo nellrsquoottobre 2014 prevede una ridu-zione di almeno il 40 delle emissioni di gas serra rispetto ai livelli del 1990 una quota almeno del 32 di energia rinnovabile un miglioramento almeno del 325 dellrsquoefficienza energetica A livello nazionale il PNIEC (Piano Nazionale Integrato Energia e Clima) ha recepito questi obiettivi rilanciandoli in alcuni casi con target ancora piugrave ambiziosi

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tro il 20502 Favorire meccanismi agevolati

di consulenza3 Trovare tramite consultazione

pubblica le migliori strategie adottate (anche in base agli aspetti di rischio sismico si-curezza incendio e sicurezza idrogeologica) per il raggiun-gimento dellrsquoobiettivo fissato dallrsquoUnione Europea

ndash Art 1 modifica ex art 2 della 201031 UE ampliando la defi-nizione si ldquosistema tecnico per lrsquoediliziardquo (c 3-bis) che include ldquolrsquoautomazione e il controllo la produzione di energia elettrica in loco o una combinazione de-gli stessi compresi i sistemi che sfruttano energie da fonti rinno-vabilirdquo unrsquoautomazione che com-prende pertanto tutti i prodotti hardware e software che aiutano la gestione dei sistemi efficienti ndash Indicatore di predisposizio-ne degli edifici allrsquo intelligenza (Smart Readiness Indicator SRI) cioegrave determinare lrsquoeffettiva capa-citagrave degli edifici di essere degli ldquosmart buildingrdquo Questa valutazione ndash al momen-to facoltativa ndash demandata alla Commissione si baseragrave sulla capacitagrave dellrsquoedificio di essere intelligente sostenibile e tecno-logica di fatto lrsquoautomazione de-gli edifici diventeragrave uno standard per la valutazione prestazionale (anche attraverso la tecnologia ICT) lrsquoSRI pone tuttavia dei dub-bi sulle modalitagrave di applicazione per la valutazione dello stabile e su chi invece si occuperagrave di effet-tuare la valutazione (vedasi box)Proprio per gli Smart Readiness Indicator Remo Giulio Vaudano Consigliere CNI durante lrsquoultima seduta in Senato per quanto ri-guarda le prestazioni energetiche nellrsquoedilizia ha auspicato verso un consapevole utilizzo degLI SRI poicheacute ldquoun edificio smart equi-paggiato di tecnologie innovative di comunicazione automazione controllo e intelligenza egrave in grado di assicurare il benessere per gli occupanti lrsquoefficienza e ottimiz-zazione del funzionamento degli impianti di adattarsi alle esigen-ze dellrsquoutente e della rete non-cheacute di contribuire allrsquo innovazione e alla transizione energetica del sistema elettrico nazionale alla connettivitagrave e ai conseguenti ser-vizi innovativirdquo

SMART READINESS INDICATOR E IL PROGETTO S3 UNICAdi Luca Bertoni Lo Smart Readiness Indicator introdotto e illustrato in Allegato 1 alla Direttiva 2018844 si pone basa su tre funzionalitagrave 1 la capacitagrave di mantenere lrsquoefficienza energetica e il

funzionamento dellrsquoedificio mediante lrsquoadattamento del consumo energetico ad esempio usando energia da fonti rinnovabili

2 la capacitagrave di adattare la propria modalitagrave di funziona-mento in risposta alle esigenze dellrsquooccupante prestando la dovuta attenzione alla facilitagrave drsquouso al mantenimento di condizioni di benessere igrotermico degli ambienti interni e alla capacitagrave di comunicare dati sullrsquouso dellrsquoenergia

3 la flessibilitagrave della domanda di energia elettrica comples-siva di un edificio inclusa la sua capacitagrave di consentire la partecipazione alla gestione attiva e passiva noncheacute la gestione della domanda implicita ed esplicita della do-manda relativamente alla rete ad esempio attraverso la flessibilitagrave e le capacitagrave di trasferimento del carico

La Direttiva precisa inoltre che ldquoLa metodologia non pregiu-dica i regimi nazionali di certificazione della prestazione energetica esistentirdquo Come egrave facile comprendere lo SRI egrave dav-vero innovativo e si basa fondamentalmente su due requisiti bull un sistema di monitoraggio che sia in grado di rilevare

i consumi dellrsquoedificio e soprattutto le condizioni di benessere igrotermico nei diversi ambienti

bull un impianto di climatizzazione che sia in grado di soddi-sfare diverse esigenze di comfort in ambien-ti diversicontemporaneamente

Per lo studio di questo indicatore egrave stato avviato da poco un progetto finanziato dalla Comunitagrave Europea nellrsquoambito di Interreg Europe deno-minato S3 UNICA che ha nella Regione Friuli Venezia Giulia il Lead Partner e come partner le Universitagrave di Trieste e Udine Lrsquoagenzia Locale per lrsquoEnergia ndash ALEA (Romania) Lrsquoagenzia Locale per lrsquoEnergia dellrsquoAndalu-sia e lrsquouniversitagrave di Malaga (Spagna) il Consiglio Regionale della South Karelia e lrsquouniversitagrave di Lappeenranta (Finlandia) e lrsquoAssociazione delle Municipalitagrave polacche (Energie Citeacutesrdquo

(Polonia) Le attivitagrave del progetto S3 UNICA sono sviluppate in tre step Un primo step di ldquoIdentificazione e analisirdquo con lo sviluppo della prima parte dellrsquoassesment tool che consente di conoscere i contesti di tutti i partner e permettere agli stakeholder regionali di identificare i loro punti di forza e di debolezza in tutto il ciclo dellrsquoinnovazione quadro politico prestazioni tecniche e finanziarie Un secondo step di ldquoInter-regional mutual learningrdquo che noto il quadro dei partners

entreragrave piugrave in dettaglio su strategie soluzioni tecniche il quadro politico e lrsquoecosistema della regione ospitante per aumentare il risparmio energetico intelligente la distribuzione e le misure di produzione cosigrave come i metodi e le risorse risultati ed esperienza durante tutto il ciclo dellrsquoinnovazione Il terzo step

di ldquotrasferimento delle conoscenze e piani di azionerdquo in cui grazie alle lezioni giagrave apprese dai PP che hanno partecipato a SMARTCAMPUS e le conoscenze apprese dai nuovi PP si ap-plica un metodo comune per sostenere la crescita dei mercati transnazionali individuando piani di azione

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Un porsquo di chiarezza per i controlli strutturali

di Eduardo Caliano

Con la conversione in legge del DL Sblocca Cantieri legge n 55 del 14 giugno 2019 viene istituita la figura del Laboratorio Autorizzato per le prove sugli edifici esistenti Lrsquoemendamento presentato in Senato allrsquoatto della conversione in legge ha inciso sulla forma preesistente dellrsquoart 59 del DPR 38001 integrando il numero dei laboratori autorizzabili dal Consi-glio Superiore dei Lavori Pubblici Si egrave cosigrave passati dallrsquoavere solo due categorie di laboratori ndash quelli per ldquoprove sui materiali da costru-zionerdquo e quelli per ldquoprove di labo-ratorio su terre e roccerdquo ndash ad avere una terza categoria di laboratori quella per ldquoprove e controlli su materiali da costruzione su strut-ture e costruzioni esistentirdquo

UNA SVOLTA EPOCALEA seguito della riforma normativa il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici egrave stato chiamato a disci-plinare attraverso la Circolare n 633 del Servizio Tecnico Centrale del 3 dicembre 2019 il nuovo set-tore dei Laboratori Si tratta di una svolta epocale nel mondo dei controlli sul costruito esistente e per riflesso nellrsquoam-bito del restauro del recupero e risanamento strutturale In altri termini si fa un porsquo di chiarezza in un contesto che negli ultimi anni aveva visto operare nel mercato dei controlli strutturali soggetti a volte molto diversi tra loro per competenze e capacitagrave La riforma arriva provvidenziale visto che il problema dellrsquoanalisi del degrado delle strutture e delle infrastrut-ture italiane si egrave rivelato di stret-tissima attualitagrave

NTC 2008 E LA DIAGNOSTICAPer comprendere come si egrave arri-vati a questa importante svolta egrave necessario fare un passo indietro e tornare alle NTC 2008 ovvero quando la diagnostica egrave entrata stabilmente negli obblighi norma-tivi Con le NTC 2008 e soprattutto a seguito dei chiarimenti di cui alla Circolare applicativa del 2009 lrsquoesigenza cogente di raggiungere i cosiddetti ldquolivelli di conoscenzardquo ha moltiplicato le richieste del mercato e di conseguenza si sono affacciati al mondo dei controlli nuovi operatori In questo contesto storico si egrave operato difatti uno sposta-mento di baricentro si egrave passato dallrsquoavere pochissimi soggetti altamente specializzati ma di nic-chia a nuovi operatori La mol-tiplicazione della domanda si egrave inevitabilmente tradotta in una

Con la conversione in legge dello Sblocca Cantieri finalmente si definisce una nuova categoria di Laboratori per prove su costruzioni e strutture esistenti

ART 59 DPR 38001 |

NTC

non distruttive nel campo dellrsquo in-gegneria civilerdquo

IL PERSONALE TECNICOQuella della questione della cer-tificazione del personale tecnico operante non egrave una questione secondaria Chi si occupa di test in cantiere sa bene come a influire sul risultato di misura concorrano condizioni al contorno la corretta procedura di prova la disponibi-litagrave delle norme di buona tecnica (che per alcune prove oggi impor-tiamo dal mondo anglosassone o americano) la certificazione e la sicurezza del personale e la tara-tura degli strumenti Eseguire correttamente prove in cantiere quindi significa mettere in piedi una organizzazione com-plessa che lavora in regime di qua-litagrave e che conta sulle competenze maturate da tecnici specializzati

BENEFICILa riforma dei Laboratori ex art 59 DPR 38001 porta con seacute anche altri due benefici effetti che entre-ranno in piena applicazione nei prossimi mesi Uno relativo alla definizione dei ruoli fra gli ese-cutori delle prove e il progetti-stavalidatore della campagna di prova lrsquoaltro relativo a una rior-ganizzazione delle gare di appalto avente a oggetto la vulnerabilitagrave sismica dellrsquoesistente La Circolare n 633 che organizza i laboratori infatti chiarisce come

da parte dei Laboratori sia vie-tata qualsiasi forma di consulenza nellrsquoambito della programmazione di una campagna di indagini dia-gnostiche Ciograve impone nei fatti una separazione dei ruoli fra i tec-nici per lo piugrave ingegneri esperti in prove e quindi esperti nella programmazione gestione e vali-dazione di una attivitagrave di indagine in cantiere e il soggetto esecutore delle prove stesse In tal senso appare molto interessante la pro-posta del CertIng che nellrsquoambito della certificazione delle com-petenze degli ingegneri struttu-risti sta elaborando lo schema dellrsquo ingegnere Responsabile del progetto della gestione e della validazione delle attivitagrave di inda-gine su strutture e infrastrutture Infine nei fatti ci saragrave anche una riorganizzazione del settore delle gare di appalto per le Vulnerabilitagrave sismiche o dei progetti di restauro e risanamento conservativo Finora troppo spesso la Pub-blica amministrazione ha lrsquo in-sana abitudine di porre a carico del progettista lrsquoesecuzione delle indagini Con la riforma il proget-tista si caratterizza per un esperto in indagini e non in un potenziale esecutore delle stesse in quanto lrsquoAutorizzazione a eseguire le inda-gini sulle strutture esistenti egrave una vera e propria concessione mini-steriale e quindi non soggetta a formule quali per esempio quella dellrsquoavvalimento In tal senso le indagini non potranno piugrave essere a carico del progettista ma da questrsquoultimo progettate per un successivo espe-rimento di gara a esclusivo appan-naggio dei soggetti autorizzati Si ricordi infine che sempre nellrsquoam-bito degli appalti pubblici egrave attesa la piena attuazione della riforma dellrsquoart 101 del Codice dei Contratti che definisce il settore delle prove sperimentali quale ambito stretta-mente necessario alla ldquosicurezza del cantiererdquo e quindi come tale non soggetto a ribasso economico La riforma dei Laboratori si pone come unrsquooccasione importante per la categoria Lrsquoesperienza ci insegna che piugrave si approfondi-sce la fase di diagnosi meno gli interventi sono invasivi e costosi Occorre mutare lrsquoapproccio cultu-rale Su questo nei prossimi anni la categoria attraverso gli Ordini egrave chiamata a una nuova frontiera della formazione professionale

Ingegnere e dottore di ricerca tec-nico certificato III livello metodi UNIPdR 5619 presidente Associazione Codis (Associazione per il Controllo la Diagnostica e la Sicurezza di strut-ture infrastrutture e beni culturali)

moltiplicazione dellrsquoofferta a cui non sempre egrave corrisposta la per-sistenza degli auspicati requisiti di formazione ed esperienza che avevano contraddistinto gli ope-ratori storici del settore dei con-trolli strutturali Si egrave posto inoltre il problema di chi fosse preposto a fare i con-trolli strutturali Tutti ne riven-dicavano la facoltagrave e in nome di questo pluralismo troppe volte si egrave visto eseguire prove strutturali da soggetti privi di qualsiasi titolo di studio e privi di qualsiasi cer-tificazione delle competenze Non di rado si sono visti poi i cosid-detti ldquorapporti di provardquo firmati da un qualsiasi sig Mario Rossi

LA RIFORMAIn questo contesto ndash non proprio ortodosso ndash egrave intervenuta la pro-mulgazione delle NTC 2018 dove si egrave tentato di porre rimedio indirizzando le fasi di conoscenza strutturale verso i Laboratori Autorizzati dal CSLP La norma tecnica non avendo a disposizione una categoria di laboratorio adatto allo scopo ha prescritto che lrsquoazione di cam-pionamento su strutture esistenti fosse demandata ai soli laboratori ex art 59 del DPR 38001 Il pro-blema che ne egrave seguito egrave stato il seguente allrsquoatto della promulga-zione delle NTC 2018 i laboratori autorizzabili erano solo di due tipi ovvero quelli sui materiali da

costruzione (nati per il controllo sui controlli in accettazione dei materiali in cantiere) e quelli su rocce e terre (nati per lrsquoanalisi dei suoli) In questo contesto quindi si egrave reso necessario un riordino delle competenze dei laboratori con la nascita della nuova cate-goria opportunamente specializ-zata nei controlli sulle strutture esistenti La riforma del settore dei Labora-tori ex art 59 del DPR 38001 si egrave inoltre tradotta in un vantaggio per la categoria degli ingegneri Come ha chiarito la Circolare n 633 del Servizio Tecnico Centrale infatti il personale del laborato-rio deve essere formato espres-samente da tecnici specializzati attraverso la certificazione delle competenze In particolare si fa riferimento al fatto che il Diret-tore di Laboratorio dovragrave essere necessariamente un ingegnere o architetto iscritto allrsquoOrdine professionale con esperienza decennale nel settore delle prove strutturali In altri termini i Labo-ratori per le prove su strutture esistenti si qualificheranno ndash una volta che la riforma avragrave piena attuazione ndash in centri di eccellenza per la diagnosi delle patologie edilizie e strutturali Il personale sia quello sperimentatore che quello direzionale dovragrave essere certificato ai sensi della UNIPdR 5619 ldquoCertificazione del perso-nale tecnico addetto alle prove

mdash ldquoLa riforma dei Laboratori si pone come unrsquooccasione importante per la categoria Lrsquoesperienza ci insegna che piugrave si approfondisce la fase di diagnosi meno gli inter-venti sono invasivi e costosi Occorre mutare lrsquoapproccio culturalerdquo mdash

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di Giuseppe Margiotta

Non so quando questo articolo andragrave in stampa ma spero che allora la drammatica situazione attuale sia giagrave sotto controllo Ne approfitto per essere solidale con i tanti colleghi che piugrave di altri av-vertono nei propri territori la gra-vitagrave dei riflessi sociali ed econo-mici che il virus sta portando con seacute e che patisco io stesso per i tanti amici e parenti coinvoltiLa mia pericolosa tendenza a un inguaribile donferrantismo mi induce a pensare che con le idi di marzo o le campane della mattina di Pasqua alla maniera di Čajkovskij ci avvieremo a un ritorno graduale alla normalitagrave per quanto prudente e lento Nel dubbio evito di dare adito alla mia vena ironica di diventare inopportuna o sarcasticaIn caso contrario mi sarei abban-donato allrsquo ira funesta che infiniti addusse lutti agli achei che alcu-ni malcapitati hanno avuto modo di incontrare nelle Assemblee dei bei tempi andati E allora avrei fatto oggetto dei miei strali al-cuni tra noi che in questi giorni hanno continuato a ribadire fino alla noia alcuni concetti (riduzio-ne delle quote vanitagrave delle va-nitagrave di ogni discorso su Inarcas-sa inopportunitagrave di un apposito GdL etc) interessanti ndash per ca-ritagrave ndash se diluiti negli anni e nelle italiche terre ma che in questi ultimi mesi appaiono piuttosto alla stregua dello ldquospazio vitalerdquo e del ldquocorridoio di Danzicardquo Lrsquoab-biamo capito non crsquoegrave bisogno di ripetersi Altamente sconveniente e scon-clusionato appare ancora ai miei occhi astigmatici lrsquoesercizio crea-tivo di collegare alcuni di questi temi allrsquoattuale emergenza come ho letto di recente ma su questo egrave saggio e caritatevole non ag-giungere altroPreferisco ritornare sul tema tan-to di moda sulla stampa in questi tempi appestati per santificare la centralitagrave dellrsquoIngegnere qua-lunque sia il suo campo di atti-vitagrave Apprendo da un articolo di Onofrio Bruno sul quotidiano La Gazzetta del Mezzogiorno che lrsquo inventore dellrsquoAmuchina egrave sta-to un ingegnere Oronzio De Nora (1899-1995) nato ad Altamura Laureato in Ingegneria Elettro-tecnica al Politecnico di Milano De Nora egrave stato un vero e proprio antesignano nelle applicazioni della chimica nellrsquo industria Nei primi anni rsquo20 lrsquo ingegnere puglie-se brevettograve in Germania la prima soluzione disinfettante a base di ipoclorito di sodio (utile quindi a igienizzare superfici frutta e ver-dura) per poi battezzarla come ldquoAmuchinardquo e cedere ad altri il brevetto attualmente di pro-prietagrave della Angelini Pharma Oggi esiste e viene prodotta an-che lrsquoAmuchina gel per la pulizia delle mani e della cute che inve-ce egrave a base di alcol etilico

tilizzo degli anodi nellrsquo industria farmaceuticaNel 1969 brevettograve la tecnologia DSA diventata uno standard nellrsquo industria chimica gli anodi metallici sostituiscono quelli in grafite abbassando cosigrave il consu-mo energeticoLe Industrie De Nora esistono ancora oggi e costituiscono una

cosiddetta ldquomultinazionale ta-scabilerdquo di successo nel campo delle tecnologie sostenibili del risparmio energetico e nel trat-tamento delle acque Gestita dai discendenti della famiglia impie-ga circa 1500 dipendenti in nove stabilimenti nel mondo con un fatturato di circa 500 milioni di euro allrsquoannoIl core business dellrsquoazienda re-sta orientato su due grandi li-nee di produzione cloro-soda il processo chimico con cui si ottengono soda caustica e cloro utilizzati nella produzione di pla-stiche detergenti disinfettanti e prodotti farmaceutici e la produ-zione di elettrodi per lrsquo industria

elettronica e galvanicaPrima azienda italiana a entra-re nel mercato giapponese an-novera fra i clienti grandi nomi come Bayer e Solvay fino a di-ventare fornitore ufficiale di Ap-ple per lrsquoelettronicaCome ha scritto La Repubblica nella sua pagina di Economia amp Finanza qualche anno fa la pa-rabola elettrochimica di Industrie De Nora iniziata nel 1923 in una piccola officina vicino alla Stazio-ne Centrale di Milano con lrsquo inven-zione di un potente antibatterico ricomincia oggi nelle vesti di pri-mo produttore al mondo di elet-trodi quei conduttori generati nella produzione di cloro e soda e che servono a diverse finalitagrave industriali compreso lo stam-paggio dei circuiti di smartphone e tablet proseguendo con lo svi-luppo di soluzioni innovative per la salute e lrsquoambienteIl passaggio dalla meccanica al servizio della chimica di base allrsquoelettrochimica per lrsquoHi-Tech non egrave stato breve dallrsquoAmuchina allrsquo iPhone appunto

EFFEMERIDI

Dallrsquoamuchina allrsquoiPhone

Nel 1923 il giovane De Nora fon-dograve a Milano unrsquoazienda dedicata alla produzione di impianti per la depurazione delle acque e vari progetti per lrsquo industria farmaceu-tica Da allora le sue ricerche e scoperte scientifiche hanno spa-ziato dallrsquoutilizzazione dei pro-cessi cloro-soda nei trattamenti di depurazione delle acque allrsquou-36moduli-esecutivo-okpdf 1 091219 0945

Storia non breve di un Ingegnere

Oronzio De Nora e suo figlio Niccolograve (Fonte fondazionedenoraitHistoryhtml)

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TTERRITORIO

di Roberto di Sanzo

ldquoIl mio sigrave alla proposta di entrare a far parte della Giunta comunale nasce dal forte senso di

responsabilitagrave che da sempre ca-ratterizza il nostro impegno come categoria professionale Il Comu-ne si trova a dover superare una difficile situazione e se egrave neces-sario il nostro apporto tecnico noi non ci tiriamo indietrordquoEgrave questo il messaggio che il pro-fessor Vincenzo Di Dio Presidente dellrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Palermo lancia allrsquo in-domani della sua nomina come assessore comunale allrsquoEdilizia privata del Comune siciliano Presidente Di Dio come egrave nata questa opportunitagrave al servizio della Pubblica AmministrazioneldquoNon me lrsquoaspettavo di certo Ho ricevuto una telefonata dal sin-daco di Palermo Leoluca Orlando che mi ha chiesto la disponibi-litagrave ad assumere lrsquo incarico e in pochi giorni ho dovuto decidere dando il mio assenso Unrsquourgenza dettata dalla situazione piutto-sto complicata mettiamola cosigrave nata in seno allrsquoAmministrazione con unrsquo indagine giudiziaria che spero faccia il suo corso nel piugrave breve tempo possibile Come mai la scelta egrave caduta su di me Le rispondo con le parole dello stesso sindaco Orlando Lei egrave un uomo delle istituzioni in grado di lavorare per la collettivitagrave con serietagrave e massima trasparenzardquo

Il ruolo di Presidente dellrsquoOrdine ha giocato secondo lei un ruolo determinante per questa nuova avventuraldquoCredo proprio di sigrave Se il sistema ordinistico egrave in grado di incidere nella vita sociale ed economica del Paese ecco che la connessione con la politica e le scelte decisio-nali egrave assolutamente inevitabile Il mio obiettivo Saper prendere decisioni positive per il bene di Palermo La fiducia mostrata dal sindaco nellrsquoaffidarmi un compito cosigrave delicato egrave anche il riconosci-mento del ruolo che lrsquoOrdine degli Ingegneri ha svolto in questi anni contribuendo con idee riflessioni e proposte al dibattito pubblico su importanti questioni di inte-resse collettivordquo

Quale puograve essere il valore aggiunto di un ingegnere alla guida di un assessorato cosigrave importanteldquoHo accettato unrsquounica delega

ldquoLrsquoingegneria al servizio della collettivitagraverdquo

Vincenzo Di Dio Presidente dellrsquoOrdine degli ingegneri di Palermo egrave il nuovo assessore allrsquoEdilizia Privata del Comune

PALERMO | INTERVISTA

una scelta che ha un valore politico nel senso di governo della polis Il mio in ogni caso egrave un ruolo tecnico slegato dalle logiche partitiche Tutto il mio impegno saragrave rivolto allrsquo inge-gnerizzazione degli uffici e dei comportamenti del personale cercando di efficientare il sistema e rendere sempre piugrave efficaci gli interventi dei tecnici comunali In una parola voglio una lsquonormalitagraversquo che sia anche fattore di rassere-namentordquo In che modo si concretizzeragrave questa liaison tra Pubblica Amministrazione e mondo delle professionildquoI professionisti sono una risorsa per questo assessorato e lo saranno sempre di piugrave con la mia

presenza Ci saranno sempre di piugrave sinergie di carattere squi-sitamente professionale tra gli uffici comunali ingegneri e architetti ognuno per i propri compiti e ruoli con correttezza e professionalitagrave Penso ad esempio a unrsquoattivitagrave formativa congiunta utile per far sigrave che i colleghi sappiano elaborare pratiche corrette Dallrsquoaltro lato i tecnici del Comune siano in grado di elaborale ed evaderle al meglio e nel minor tempo possibilerdquo Insomma tra le parole drsquoordine vi saragrave ldquolotta alla burocraziardquoldquoLa questione non egrave cosigrave sem-plice e banale La veritagrave egrave che negli anni nella Pubblica Amministrazione non vi egrave

stato ricambio generazionale molti dipendenti sono ai limiti della pensione e quindi non piugrave motivati altri invece hanno poca dimestichezza con le innovazioni tecnologiche Ecco serve che il personale sia ben formato oltre che competente in grado quindi di rispondere al meglio alle esigenze dei pro-fessionisti Il problema dunque non egrave la Pubblica Amministra-zione ma la capacitagrave di avere tecnici dipendenti e consu-lenti qualificati Ecco percheacute il mio lavoro dovragrave andare nella direzione di uno snellimento degli iter procedurali e far sigrave che lrsquoapparato pubblico non venga piugrave visto come una lsquogiunglarsquo dalla quale diventa impossibile uscirerdquo

Vincenzo Di Dio

Un nuovo ventilatore per lrsquoOspedale civile dellrsquoAnnunziata

COSENZA | INIZIATIVE

LrsquoOrdine degli ingegneri di Cosenza a supporto della sanitagrave locale per i reparti di terapia intensiva

LrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Cosen-za dona un ventilatore polmonare allrsquoOspedale

civile dellrsquoAnnunziataAbbracciando lrsquo iniziativa solidale promossa dalla Fondazione Lilli Funaro per supportare lrsquoOspe-dale civile dellrsquoAnnunziata con nuove forniture di attrezzature e materiale sanitario Il Consiglio dellrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Cosenza ha delibe-rato allrsquounanimitagrave lrsquoacquisto di un ventilatore polmonare di ultima generazione da donare ai reparti di terapia intensiva e sub-intensiva del Nosocomio cit-tadinoldquoSono sicuro di aver corretta-mente interpretato il desiderio

di tutti i colleghi iscritti al nostro Ordine di essere vicini agli sforzi degli amici medici e di tutto il personale sanitario coinvolti nel fronteggiare lrsquoemergenza epo-cale in corso Abbiamo pensato di farlo attraverso lrsquoacquisto di attrezzature mediche assoluta-mente indispensabili per affron-tare la specifica patologia viralerdquo le parole del Presidente Provin-ciale degli ingegneri Carmelo Gallo ldquoRingrazio poi a nome di tutto il Consiglio dellrsquoOrdine la Fondazione Lilli Funaro che da sempre ha votato la propria atti-vitagrave alla solidarietagrave sociale e alla ricerca scientificardquo Le attrezzature mediche saranno consegnate questao mese presso lrsquoOspedale dellrsquoAnnunziata

Carmelo Gallo Presidente OrdineIngegneri di Cosenza

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Tutte le informazioni repe-ribili online in unrsquounica ldquoscatolardquo Egrave il Landbox ide-ato grazie alle attivitagrave di

studio e analisi del Centro Studi dellrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Cagliari e sviluppato assieme allrsquoazienda Nordai Questa piattaforma utilizza i di-versi open data presenti in rete crea delle mappe tematiche e rende disponibili le informazio-ni in esse contenute in questo modo si crea un ambiente unico e costantemente aggiornato dal quale acquisire dati costante-mente aggiornati e geografica-mente strutturatiQuesto strumento egrave in grado di di minimizzare il numero di ore di lavoro trascorse a cercare i dati tra i diversi siti istituzionali e risponde alle esigenze dei profes-sionisti che intendono consultare e utilizzare dati territoriali riguar-danti i vari processi che interes-sano il territorio regionaleLandbox suddivide i dati in 4 categorie territorio (urbani-stica ambiente e mobilitagrave) strutture e infrastrutture (edili-zia costruzioni e infrastrutture)

TTERRITORIO

Ingegneria e internazionalizzazione

Landbox una ldquoscatolardquo open data

TERNI | EVENTI

CAGLIARI | PROGETTI

tecnologia (impianti energia ed innovazione) Pubblica Ammini-strazione (attivitagrave delle PA) La scala di riferimento generale egrave di tipo comunale anche se possono essere implementate scale piugrave piccole e dettagliate I vari tema-tismi vengono mostrati nel visua-lizzatore utilizzando come scala di riferimento quella comunale quindi tutti i dati presenti saranno inseriti in una base spaziale raf-figurante i limiti amministrativi comunali della SardegnaLa consultazione delle informa-zioni avviene attraverso lrsquoutilizzo di un client-server webgis che per-mette non solo la semplice visua-lizzazione di mappe tematiche ma anche numerose altre funziona-litagrave tra cui ndash consultazione dei dati tabellari presenti allrsquo interno delle mappe ndash creazione ed elaborazione di tabelle e grafici comparativi ndash analisi storiche dinamiche per conoscere lrsquoandamento nel tempo del dato selezionato ndash funzionalitagrave 3D per la rappre-sentazione con poligoni tridi-mensionali del tematismo scelto ndash creazione di grafi stradali per

eseguire analisi spaziali sui tempi di percorrenza (a piedi in bus in treno o in auto) ndash importazione di file esterni sovrapponibili le mappe presenti allrsquo interno di Landbox ndash download dei dati editabili nei vari formati e possibilitagrave di con-divisione in rete e nei principali social media La dinamicitagrave e la semplicitagrave del sito permette anche ai meno esperti di poter fare analisi ed elaborazioni senza dover neces-sariamente conoscere gli aspetti tecnici tipici dei software geo-grafici Landbox quindi egrave uno strumento versatile e poliedrico che permette di poter lavorare raggruppando piugrave banche dati in unrsquounica ldquoscatolardquo consentendo la gestione e manipolazione delle stesse in forma agile e quindi in sintesi ottimizzando il lavoro dei professionisti e degli utenti Attualmente Landbox egrave attivo sul territorio regionale della Sarde-gna ma puograve essere facilmente ampliato anche su altri contesti regionaliPer maggiori info httpsland-boxgeonuecomhome

Le potenzialitagrave e possibilitagrave professionali allrsquoestero unrsquoanalisi del mondo del lavoro oltre confine

Una piattaforma che raccoglie i dati dei diversi siti istituzionali del territorio per creare un ambiente unico e aggiornato di informazioni utili

di Simone Monotti

Giovedigrave 30 gennaio 2020 a Terni lrsquoOrdine degli Inge-gneri ha organizzato un evento sullrsquo internaziona-

lizzazione del mondo del lavoro con particolare riferimento alla figura dellrsquoIngegnere analizzando le possibilitagrave e potenzialitagrave pro-fessionali e lavorative allrsquoesteroIl tema egrave di grande attualitagrave edinteresse sia economico che sociale ed egrave stato affrontato da due diversi punti di vista comple-mentari il lavoro dipendente e la libera professione Egrave stato trattato anche il pro-blema del riconoscimento dei titoli allrsquoestero analizzando perograve piugrave approfonditamente questo aspetto fino alla valorizzazione del professionista per il suo per-corso di crescita post lauream e non sono per una burocratica validazione di titoliLa sessione del lavoro dipendente ha visto la collaborazione diretta di EURES Europa e ARPAL Umbria Sono intervenuti personalmente dirigenti e funzionari di questi due enti sia della compagine umbra sia di Paesi esteri con particolare riferimento ad Austria Germania e Olanda oltre che

dalla sede ministeriale di Roma Lrsquoobiettivo di questa sessione egrave stato illustrare direttamente il mondo del lavoro e le offerte pro-fessionali concrete allrsquoestero e il possibile inserimento di Ingegneri in Europa e piugrave dettagliatamente nei Paesi suddetti Il modulo della libera professione ha invece visto il coinvolgimento diretto del CNI tramite la pre-senza contemporanea di ben tre Consiglieri Nazionali (in foto)Roberto Orvieto ha dettaglia-tamente illustrato il progetto di internazionalizzazione del Con-siglio Nazionale essendo lui il delegato su tale tema A seguire Ania Lopez ha trattato le possibi-litagrave e potenzialitagrave della cosiddetta Agenda 2030 per gli Ingegneri in

Italia e allrsquoestero Stefano Calzo-lari ha affrontato un duplice tema sia lrsquoapproccio al riconoscimento delle competenze allrsquoestero ndash illustrando anche il CertIng ndash sia con piugrave ampio respiro la compe-tenza etica e i progetti innovativi in ottica europea per lrsquoOrdine del futuroVisto lrsquooggetto dellrsquo incontro non poteva mancare una dettagliata presentazione della piattaforma WorkIng e delle potenzialitagrave che la stessa offre anche in termini di lavoro allrsquoestro Di questo aspetto si egrave occupato Emanuele Palumbo del Centro Studi CNI che ha seguito lrsquo intervento di Guido Razzano dello staff CNI con approfondimenti operativi legati allrsquo internazionalizzazione

Chiaramente nessuno ha voluto favorire la cosiddetta ldquofuga dei cervellirdquo al contrario egrave stato sot-tolineato come sia auspicabile che le eccellenze del nostro ter-ritorio restino per valorizzarlo e favorirne la crescita In questa ottica comunque egrave un elemento di aiuto promuovere la tempora-nea espansione e maturazione del business e delle attivitagrave professio-nali oltre i propri confini locali sia come dipendenti che come liberi professionisti proprio in ottica di crescita e confronto con altre realtagrave Interessante egrave stato il con-fronto tra OrdineCNI ed Enti per il lavoro (ARPAL-EURES) per la pos-sibile futura sinergia con la piat-taforma WorkIng Lrsquo incontro ha dimostrato come lrsquoOrdine di Terni sia sempre in azione al fine di favorire gli Iscritti e piugrave in gene-rale la cittadinanza e la societagrave sotto tutti gli aspetti in cui egrave pos-sibile un suo intervento Per lo specifico tema dellrsquo interna-zionalizzazione lrsquoOrdine di Terni ha da tempo attivato una commis-sione interna oltre a seguire atti-vamente le recenti iniziative che il CNI ha attivato e sta sviluppando in tal senso

Presidente Ordine Ing Terni

La piattaforma WokIng in effetti egrave stata giagrave presentata a Terni lo scorso gennaio 2019 da Gianni Massa e Luca Scappini ma in questa occasione il focus egrave stato centrato appunto sullrsquoesteroVa sottolineato il fatto che si egrave trattato di un evento pilota in ambito europeo anche percheacute nel pomeriggio della stessa gior-nata presso la sede dellrsquoOrdine ternano i partecipanti interes-sati hanno potuto incontrare il personale EURES-ARPAL per essere informati direttamente sulle aziende estere in cerca di Ingegneri facendo di fatto pre-colloquio in lingua inglese con i rappresentanti dei Paesi prima citati A dimostrazione dellrsquo interesse per lrsquoevento va segnalato che oltre a CNI EURES e ARPAL hanno concesso il loro patrocinio morale anche la Regione Umbria lrsquoOrdine degli Ingegneri di Peru-gia (con la presenza di vari suoi iscritti) e quello degli Architetti di Terni Alla giornata comun-que hanno preso parte in gene-rale molti tecnici anche di altre categorie o colleghi non ancora iscritti allrsquoOrdine proprio percheacute interessati al tema indipenden-temente dai crediti riconosciuti

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Attivitagrave portuali ancora troppe incertezze

La gestione della salute e della sicurezza sul lavoro durante lo svolgimento delle attivitagrave portuali egrave un tema che necessita di attente riflessioni sia per le numerose peculiaritagrave del settore ma anche per il numero di infortuni e incidenti registrati in rapporto al limitato numero di occupati

La gestione della salute e della sicurezza sul lavoro durante lo svolgimento delle attivitagrave ldquoportualirdquo egrave un tema che necessita di attente riflessioni sia per le numerose peculiaritagrave del settore ma anche per il numero di infortuni e incidenti registrati in rapporto al limitato numero di occupati Infatti i porti sono luoghi in cui vista la molteplicitagrave di attivitagrave svolte si concentrano lavoratori appartenenti a categorie diverse lavoratori portuali autotrasportatori personale degli enti portuali degli enti di controllo tu-risti avventori addetti ai servizi tecnico-nautici ma anche militari che naturalmente costituiscono il presupposto per lrsquoinsorgenza di numerosi rischi diretti e indiretti Le principali attivitagrave svolte allrsquointerno

di porti restano comunque quelle di riparazione manutenzione e trasformazione delle navi a cui vengono associate per esempio il rischio chimico derivante dallrsquoinalazione di sostanze aerodisperse nei lavori di saldatura pitturazione coibentazione il rischio legato alla movimentazione delle attrezzature il rischio rumore e vibrazioni il rischio da radia-zioni elettromagnetiche il rischio di caduta dallrsquoalto o in mare o il rischio derivante dai gravi A questi si aggiungano poi i rischi derivanti dallrsquointerazione terra-mare e quelli derivanti dalle operazioni di carico e scarico delle merci nelle banchine noncheacute quelli associati agli spazi confinati

PORTI E SICUREZZAINAIL ogni anno registra unrsquoincidenza del numero di infortuni che ha ormai raggiunto livelli di crescita esponenziali Volendo analizzare i dati registrati nel periodo 2002-2015 e pubblicati nel 2018 (Figura 1) si evince che tra gli eventi le prime cause di accadimento sono rappresentate dalle cadute a bordo per scivolata a cui seguono quelli associate ad attrezzature di ormeggio attrezzature locali macchina mez-zi di sollevamento o movimentazione dei carichi urti etc Riguardo la natura delle lesioni riportate pre-valgono notevolmente gli annegamenti e le fratture seguiti dalle contusioni cui si accodano lrsquoasfissia le ferite le distorsioni le lesioni da elettricitagrave e le ustioni Infine volendo analizzare le fasi in cui si sono verificati gli eventi infortunistici si evidenzia come il 60 di essi siano avvenuti in fase di navigazione il 24 di ormeggio disormeggio e attracco e il 16 durante la manutenzione a bordo i lavori subacquei etc Dallrsquoanalisi di queste statistiche emerge pertanto la necessitagrave di attenzionare in maniera sempre piugrave approfondita le misure di sicurezza e le procedure di lavoro adottate negli ambiti portuali

IL QUADRO DELLE REGOLELe lavorazioni svolte in ambito portuale soggiacciono allrsquoapplicazione di specifici Decreti a seconda che le attivitagrave vengano svolte sulle aree portuali sulle navi sui peschereccindash DLgs del 27071999 n 271 ldquoAdeguamento della normativa sulla sicurezza e salute dei lavoratori marittimi a bordo delle navi mercantili da pesca nazionali a norma della L 3112 1998 n 485rdquondash DLgs del 27071999 n 272 ldquoAdeguamento della normativa sulla sicurezza e salute dei lavoratori nellrsquoespletamento di operazioni e servizi portuali noncheacute di operazioni di manutenzione riparazione e trasformazione delle navi in ambito portuale a norma della legge 311298 n 485rdquondash DLgs 17081999 n 298 ldquoAttuazione della direttiva 93103CE relativa alle prescrizioni minime di sicurezza e di salute per il lavoro a bordo delle navi da pescardquondash DLgs 9042008 n 81 ldquoAttuazione dellrsquoarticolo 1 della legge 3 agosto 2007 n 123 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavorordquo noto come Testo Unico Sicurezza (TUS)

mdash ldquoOccorre attenzionare in maniera sempre piugrave approfon-dita le misure di sicurezza e le procedure di lavoro adotta-te negli ambiti portualirdquomdash

L

SICUREZZA

a cura di Gaetano Fede e Rocco Luigi Sassone

Lrsquoarmonizzazione e il coordinamento di queste norme perograve egrave il tassello che ancora manca per rendere ancora piugrave efficace lrsquoazione preventiva esigenza peraltro giagrave evidenziata dalla relazione finale della Commissione parlamen-tare di inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro (2013) Il DLgs 272 del 27 luglio 1999 figlio della Legge delega n 485 del 31 dicembre 1998 si poneva come obiettivo finale lrsquoadeguamento della normativa sulla sicurezza e salute dei lavoratori nei luoghi di lavoro in cui venivano effettuate le operazioni eo servizi portuali e includeva ndash e include tuttora ndash anche operazioni piugrave specifi-che come quelle di manutenzione riparazione e trasformazione navale Esso quindi abbraccia due ambiti e contienendash Disposizioni inerenti le operazioni e i servizi portuali mezzi di accesso a bordo non in dotazione della nave scale di accesso alle stive non in dotazio-ne alla nave boccaporti locali chiusi a bordo delle navi (carico scarico tra-sbordo deposito movimentazione merci servizi complementari e accessori)

ndash Disposizioni inerenti le operazioni di manutenzione ri-parazione e trasformazione lavori di manutenzione ripa-razione e trasformazione delle navi eseguiti nei portiIl DLgs 271 nel 1999 non egrave lrsquounica norma applicata al setto-re ma egrave sicuramente la piugrave recente in quanto risente della introduzione normativa del 1994 con la L 84 Infatti nel 1994 fu emanata la legge n 84 di riordino della legislazio-ne in materia portuale che disciplinava lrsquoordinamento e le attivitagrave portuali per adeguarli agli obiettivi del piano ge-nerale dei trasporti dettando contestualmente princigravepi di-rettivi in ordine allrsquoaggiornamento e alla definizione degli strumenti attuativi del piano stesso noncheacute allrsquoadozione e modifica dei piani regionali dei trasporti In particolare e specificatamente alla materia della si-curezza sul lavoro Irsquoart 16 introduceva e definiva le ope-razioni portuali ldquoSono operazioni portuali il carico lo scarico il trasbordo il deposito il movimento in genere delle merci e di ogni altro materiale svolti nellrsquoambito portuale Sono servizi portuali quelli riferiti a prestazioni specialistiche complementari e accessorie al ciclo delle operazioni portualirdquo

Mentre lrsquoart 17 definiva aspetti giuslavoristici ldquoFornitura del lavoro portua-le temporaneo anche in deroga allrsquoarticolo 1 della legge 23 ottobre 1960 n 1369 alle imprese di cui agli articoli 16 e 18 per lrsquoesecuzione delle operazioni portuali e dei servizi portuali autorizzati ai sensi dellrsquoarticolo 16 comma 3rdquo

APPLICAZIONE DEL DLGS N 81 DEL 2008Lrsquointroduzione del Decreto Legislativo n 81 del 09 aprile 2008 ha abrogato il DLgs 62694 ma non il 271 e il 272 del 1999 le cui materie sono in attesa di fu-turi processi di armonizzazione e coordinamento che perograve stentano a essere avviati Ad oggi infatti a distanza di 20 anni i due settori [porti e navi ndr] non sono inseriti nel DLgs 812008 nonostante allrsquoepoca dei lavori prepara-tori del Decreto 81 tali settori erano tra i titoli specifici Ne consegue che sino a quando non vi saranno dei Decreti specifici che svecchino gli ormai datati Decreti del rsquo99 per renderli organici allrsquoimpianto dellrsquo81 non si potragrave parlare di coerenza del sistema giuridico applicabile a porti e naviIl quadro delle regole di riferimento per questi distretti lavorativi segue il principio della norma generale (812008) che per definizione deve essere uni-versale e uniformemente applicata su tutto il territorio nazionale e quindi in via generale anche alle aree portuali e a bordo delle navi italianePeccato che poi ci sono le norme speciali (che naturalmente si intrecciano con le norme generali) che rappresentano gli standard integrativi speciali da rispettare che per le fattispecie normate risultano prevalenti sulla norma di carattere generale I Decreti 271-272-2981999 generano quindi problemi di conflitto interpretativo e difficoltagrave applicativeAnche gli OdV (Regioni e ASL) allrsquoindomani dei Decreti del rsquo99 si sono trovati a dover integrare la domanda di prevenzione introdotta da questi ultimi De-creti con le regole del sistema prevenzionale complessivo Ne egrave scaturito un modello praticato e collaudato da decenni nella generalitagrave degli ambienti di lavoro quello della vigilanza finalizzata alla prevenzione oltre che alla capa-citagrave di mettere in rete le esperienze sviluppate nei vari territori portuali del Porto di Genova aprile 2019

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ARMONIZZARE LA NORMAIl porto egrave un luogo di concentrazione di attivitagrave lavorative diverse e ciograve concorre a definire un forte e com-plesso rischio di interferenze che rappresenta un serio problema da risolvere in ragione della necessitagrave di armonizzare il quadro regolatorio attualmente in stallo Proprio per tale fattispecie se da un lato il TUS sopperisce alla presenza di normative specifiche dallrsquoaltro non sempre trova applicazione alle attivitagrave por-tuali in particolare per quanto concerne il rischio da interferenza o le operazioni portuali che si svolgono in banchina Il TUS ha normato il rischio interferenziale con lrsquoart 26 introducendo i concetti di cooperazione e coordi-namento tra i datori di lavoro ivi compresi i subappaltatori in maniera tale da creare una rete informativa completa circa i rischi interferenziali che sfocia nella redazione del Documento Unico di Valutazione dei Ri-schi La disciplina generale del rischio interferenziale nasce per far fronte quindi alla esigenza di sicurezza in un unico teatro lavorativo di piugrave imprese partecipanti al medesimo ciclo produttivo operanti contempora-neamente Il soggetto destinato a garantire tale cooperazione egrave Datore di Lavoro dellrsquo impresa committente che pertanto egrave obbligato a provvedere al coordina-mento della sicurezza di tutti i lavori e a redigere il DUVRI in relazione alle informazioni acquisite dalle varie imprese e agli accordi di cooperazione sulla sicurezza presi congiuntamente con esse Una vol-ta individuati i rischi derivanti dalle interferenze si potragrave finalmente procedere allrsquoadozione di ulteriori misure di sicurezza noncheacute a differire le lavorazioni incompatibiliLrsquo interpretazione delle attuali normative portano a ritenere che fino allrsquoemanazione del decreto di adattamento delle disposizioni contenute nel DLgs 2721999 al TUS spetta allrsquo impresa capo commessa la predisposizione dellrsquoapposito documento di valu-tazione dei rischi da interferenze che andragrave ad inte-grare il documento di sicurezza di cui agli artt 4 e 38 del DLgs n 2721999rdquo In tale contesto il profilo tipico di interferenza in porto non inquadrabile nel modello definito dal legislatore nellrsquoart 26 egrave quello correlato allrsquoaccesso in aree operative di soggetti esterni al ciclo portuale in senso stretto ndash anche se fortemente coinvolti ndash quali autotrasportatori spe-dizionieri agenti marittimi provveditori di bordo e passeggeri che spesso vengono imbarcati attraver-sando aree operative del terminal Ognuno di essi interviene con modalitagrave e attivitagrave differenti oltre che in fasi operative critiche del lavoro portuale Altra attivitagrave da attenzionare ai fini della discipli-na del rischio interferenziale sono le operazioni portuali che si svolgono su banchine pubbliche da parte di imprese diverse In questo caso il modello classico introdotto dallrsquoarticolo 26 non egrave applicabi-le in quanto vanno a decadere i due elementi fon-damentali dellrsquo istituto ovvero il rapporto di appalto tra le imprese (generalmente non si conoscono) e la disponibilitagrave giuridica dei luoghi (le aree sono ascrivibili alle autoritagrave di sistema portuale) In queste ipotesi non si puograve far altro che predisporre una valutazione congiunta dei rischi da interferenza tra le imprese in interazione lavorativa non ai sensi dellrsquoart26 del DLgs 8108 ma in ottemperanza alllsquoart 4 del DLgs 27299 in combinato disposto con lrsquoart 17 DLgs 8108

Consigliere Nazionale CNI e responsabile GdL SicurezzaComponente GdL Sicurezza Consiglio Nazionale Ingegneri

[Abstract dellrsquointervento ldquoLa gestione della sicurezza nelle aree portuali il quadro delle regolerdquo]

Paese Un ottimo esempio proviene dal lavoro sviluppato dal gruppo interre-gionale sulla sicurezza nelle aree portuali che ha prodotto pregevoli spunti di analisi a cui gli addetti ai lavori fanno correntemente riferimento Uno dei profili piugrave caratterizzanti della complessitagrave portuale e della sua diversitagrave ri-spetto ad altri distretti lavorativi italiani egrave la presenza sul campo di autoritagrave di forte regolazione del territorio (lrsquoAutoritagrave Portuale e lrsquoAutoritagrave Marittima) con compiti e poteri nella materia di salute e sicurezza sul lavoro concorren-ti e sussidiari a quelli dellrsquoOrgano di Vigilanza dellrsquoASL Lrsquoapplicazione del Decreto 2721999 nei Porti ha portato infatti alla collabo-razione tra lrsquoAutoritagrave Portuale soggetto centrale di governo e regolazione del territorio lrsquoASL e lrsquoOrgano di Vigilanza chiamato anche al ruolo di supporto specialistico alle funzioni regolamentari dellrsquoAutoritagrave Portuale noncheacute alla introduzione del Comitato di Igiene e Sicurezza quale organismo di parteci-pazione e consultazione presieduto dallrsquoAutoritagrave Portuale con il forte soste-gno dellrsquoASLLa suddetta norma ha altresigrave indirizzato le imprese portuali nella direzione tracciata dal Decreto 81 verso lrsquoadozione di sistemi di gestione e di qualitagrave il coinvolgimento dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza aziendali e lrsquointroduzione degli RLS di sito portuale Tutto questo egrave avvenuto in un con-testo lavorativo di estrema complessitagrave e rischiositagrave come per esempio nel caso di movimentazione delle merci dalleper le navi e le riparazioni navali

CASI PARTICOLARI Infatti nel caso particolare della movimentazioni di merci in ambito portuale si egrave in presenza di cicli lavorativi non facilmente standardizzabili caratteriz-zati da estrema variabilitagrave di situazioni e fattori estemporanei (es come egrave stata caricata la nave in un porto magari dallrsquoaltra parte del mondo diversitagrave delle navi le diverse merci gli autotrasportatori i marittimi tutti stranieri gli altri innumerevoli soggetti partecipanti al ciclo) Non a caso il fenomeno infortunistico in questo settore ha fatto registrare indici infortunistici per in-cidenza e gravitagrave anche piugrave alti di quelli dellrsquoedilizia con uno stillicidio do-loroso di morti spesso in reiterati scenari tipologici (investimenti da mezzi eo da carichi) In tale fattispecie anche le riparazioni navali assumono il connotato di pesante complessitagrave organizzativa insito peraltro nelle forme di strutturazione delle commesse navali e nelle catene ramificate di appalti che concentrano negli angusti spazi della nave maestranze numerose e multilin-gue oltre che nei ritmi intensi imposti dagli strettissimi ldquotempi naverdquoAnche lrsquoapplicabilitagrave del Decreto 2711999 [Adeguamento della normativa sulla sicurezza e salute dei lavoratori marittimi a bordo delle navi ndr] ri-sulta particolarmente complessa per la presenza di tre Organi di Vigilanza con pari titolo e prerogative Autoritagrave Marittima ndash ASL ndash Ufficio di Sanitagrave Marittima del Ministero della Salute tutti e tre chiamati a coordinarsi con le loro competenze differenziate su una materia che egrave intrinsecamente piugrave articolata Lrsquoambiente nave infatti egrave un contesto particolare che introduce questioni di sicurezza della navigazione di salute e sicurezza del lavoro e di igiene e abitabilitagrave essendo sia un ambiente di lavoro e che un ambien-te di vita dei marittimi Il suddetto decreto prevedeva lrsquoemanazione entro 90 giorni dallrsquointroduzione dello stesso [1999 ndr] del Regolamento per la costruzione e le sistemazioni relative allrsquoambiente di lavoro a bordo al fine di abrogare il vecchio Regolamento 1045 del 1939 (un Regio Decreto firmato da Vittorio Emanuele e Mussolini) che tuttora egrave vigente e quindi costituisce lrsquounico standard tecnico di riferimento per le vecchie Commissioni Locali di visita delle naviLa parte piugrave innovativa e significativa del 271 sono le regole prevenzionali e organizzative incentrate sulla valutazione dei rischi e sul sistema di gestio-ne distribuito tra armatore comandante preposti lavoratori e nuove figure di prevenzione a bordo (il ldquo626 marittimordquo) a fronte del fatto che tutte que-ste disposizioni sono entrate immediatamente in vigore allrsquoemanazione del 271 nel 1999 (e le societagrave armatrici con queste hanno da subito dovuto fare i conti) Altro importante aspetto riguarda lrsquoentrata in vigore della Convenzio-ne del Lavoro Marittimo MLC (ratificata dallrsquoItalia a settembre 2013) e in tale scenario la normativa italiana sugli aspetti di salute e sicurezza del lavoro rischia di non essere adeguata agli avanzati standard della Convenzione internazionale Ne deriva quindi che anche in questo caso come per il 272 egrave urgente lavorare per recuperare i ritardi accumulati e superare le inerzie applicative del 271

IL DLGS 81Si ritiene che lrsquooccasione per rimettere mano e risolvere i nodi applicativi del settore portuale egrave offerta proprio dal processo di evoluzione normativa indicato dal Decreto 81 che con spirito critico deve comunque essere co-ordinato con le previsioni del 271 272 e 298 superando talune inesattezze attualmente presenti ndash una diffusa imprecisione tecnica (specie del 272) nelle parti piugrave pretta-mente tecniche molto distanti dagli standard aggiornati del Decreto 81ndash alcuni aspetti irrisolti primo fra tutti il debole se non assente collega-mento giuridico nave-porto terra-bordo 271-272 la catena della respon-sabilitagrave solidale tra le due organizzazioni che interagiscono nello scambio portuale tra terra (impresa portuale) e bordo (impresa marittima) risulta interrotta sia che la nave sia straniera sia che batta bandiera italianandash la mancanza di azioni mirate sui rischi emergenti nei porti e sulle navi come accade per gli ambienti confinati (cosrsquoegrave una nave se non un ambiente necessariamente confinato)ndash la necessitagrave di attenzionare anche i temi della salute nel lavoro portuale che egrave di lavoro ad alto rischio infortunistico ma ciograve non deve far trascurare i rischi per la salute legati alle merci polverulente e alla movimentazione manuale dei carichindash lrsquoassenza dellrsquoarticolo 26 nellrsquointerfaccia porto-nave uno dei nodi cruciali irrisolti del rischio portuale

Riferimenti e bibliografiaQuaderni editi da INAIL gli infortuni sul lavoro in mare edizione 2018Verbali e documenti del Gruppo interregionale sulla sicurezza nelle aree portuali

Porto di Trieste aprile 2019

FIGURA 1

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NETWORK GIOVANI

Diventare grandi insieme

di Paola Marulli

Durante la giornata del 1deg feb-braio scorso presso la sede del CNI a Roma si egrave tenuta la riunione ufficiale del Network Giovani Inge-gneri (NGI) Il Network Giovani Ingegneri egrave una ldquoCommissione Nazionalerdquo composta dai referenti delle Commissioni Giovani dele-gati dai Consigli degli Ordini degli Ingegneri presenti su territorio nazionale Lo scopo del Network egrave quello di mettere a sistema le idee e i lavori delle Commissioni giovani territoriali presenti sul territorio nazionale per costituire relazioni proposte e progetti utili per gli ingegneri Lrsquo intervento di apertura della riunione egrave stato quello di Gianni Massa Vicepresidente vicario del Consiglio Nazionale degli Inge-gneri Il focus del discorso si egrave con-centrato su due principali aspetti il ruolo dellrsquoOrdine e lrsquo importanza del Network per il confronto con-

tinuo tra professionisti LrsquoOrdine secondo Massa non egrave un sistema di erogazione dei servizi ma di tutela verso la collettivitagrave preser-vando il titolo e la professionalitagrave dellrsquo ingegnere garantisce la qua-litagrave del lavoro svolto Lrsquo ingegnere egrave ldquola figura in grado di mediare tra il contesto in cui opera e le sue regole Lrsquo ingegnere dagrave forma com-piuta alle idee attraverso progetti funzionali e la sua valutazione puograve influenzare in una sola volta la vita di centinaia di personerdquoPertanto lrsquo iscrizione allrsquoOrdine non egrave solo un passaggio burocra-

Mettere a sistema le idee dei giovani ingegneri italiani lrsquo iscrizione allrsquoOrdine per una maggiore consapevolezza professionale etica e normativa

tico ma rappresenta una presa di coscienza delle proprie respon-sabilitagrave Decidere se iscriversi o meno non dovrebbe essere una scelta dettata esclusivamente da motivazioni lavorative ma dovrebbe implicare una mag-giore consapevolezza del proprio lavoro dal punto di vista etico e normativo lrsquo impegno a formarsi e ad aggiornarsi con costanza sulle novitagrave del settore e a crescere professionalmente

IL NETWORK E LE OFFICINEIl Network non egrave un recinto di

a cura del Network Giovani ingegneri cni

Le diverse Officine del NGIOfficina Sostegno alla ProfessioneSi pone come scopo il dialogo con tutte le istituzioni al fine di por-tare avanti le proposte che vanno ad agevolare il giovane profes-sionista La legge fondamentale che costituisce il punto di partenza per discutere nuove proposte egrave la legge 22 maggio 2017 n81 ldquoMisure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire lrsquoarticolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinatordquo

Officina Strumenti allrsquoavvio dellrsquoattivitagrave professionaleLrsquoofficina nasce sotto sollecitazione degli Ordini Provinciali degli Ingegneri della Regione Calabria per approfondire gli aspetti legali e fiscali gli obblighi e le agevolazioni previste noncheacute gli aspetti e i vantaggi legati alla nuova riforma professionaleConsiderata la difficoltagrave dei giovani ingegneri riscontrata in ambito territoriale riguardante la difficoltagrave nellrsquoapproccio allrsquoavvio dellrsquoat-tivitagrave professionale il progetto proposto ha lo scopo di fornire ai giovani elementi utili per lrsquoavvio della professione soprattutto in materia legale fiscale e di aggiornamento delle competenze

Officina RedazioneEgrave la piugrave longeva delle officine esiste ed egrave operativa dal 2015 I contenuti editoriali declinano tematiche di attualitagrave legate alla professione maggiormente sentite dagli ingegneri e raccontano le realtagrave ordinistiche territoriali Lrsquoobiettivo egrave ricercare linguaggi e posizioni condivise plurali e intergenerazionali e diffondere buone prassi attivitagrave e risultati delle officine del network Attualmente la Redazione pubblica i suoi articoli sul Il Giornale dellrsquoIngegnere e su Ingenio dove ha della rubriche dedicate e su uno dei portali tecnici delle professioni piugrave letti Teknoring

Officina We ShareSpin off dellrsquoOfficina Redazione in chiave piugrave moderna Si pone lrsquoobiettivo di ldquodematerializzarerdquo le informazioni per arrivare in modo diretto a chi intende iniziare la sua strada professionale nel mondo dellrsquo ingegneria andando a sostituire documenti cartacei con documenti digitali video e pubblicazioni online Si egrave proposto durante la riunione di raccogliere tutti i video di presentazione del-le Commissioni Giovani degli Ordini provinciali cosigrave da condividerli nella prossima riunione del Network

temi La peculiaritagrave della sua architettura interna egrave riuscire a riunire diversi ambiti della pro-fessione dellrsquoIngegnere Il Network Giovani Ingegneri egrave un componente molto importante del Consiglio Nazionale Inge-gneri anche percheacute ha creato un modello che potrebbe contami-nare parti piugrave ampie del CNI le Officine infatti sono un metodo di lavoro dove si ldquosmontano e rimontanordquo le idee Un grande traguardo egrave stato fatto nella giornata di venerdigrave 31 gennaio il Comitato dellrsquoAssemblea dei Pre-sidenti ha accettato di inserire nel gruppo di lavoro sullo Starter Kit (vedasi ldquoUn aiuto concreto per i neo colleghirdquo Il Giornale dellrsquo in-gegnere n 9 novembre 2019 ndr) un rappresentante del Network allo scopo di dare nuova energia e spunti Inoltre il NGI interverragrave nellrsquoAssemblea dei Presidenti per relazionare sulle Officine attive e sul proprio operato

CONFRONTI CON GLI ALTRI ORDININella giornata dedicata al Network giovani si egrave potuto appurare che non tutti gli organi provinciali hanno nel loro interno una Com-missione Giovani molti delegati erano presenti con lo spirito di raccogliere idee e informazioni per creare una propria Commis-sione che andasse a radunare i giovani professionisti della loro

cittagrave Si egrave inoltre discusso su i vari vantaggi messi a disposizione dalle diverse province ai nuovi iscritti Alcuni Ordini offrono lrsquo i-scrizione durante il primo anno di adesione altri invece mettono a disposizione delle intere gior-nate formative per i laureandi in unrsquoottica di iscrizione futura Fra le proposte piugrave avvincenti crsquoegrave stata quella di espandere il corso da 20 ore per diventare CTU anche ai giovani ingegneri Il Consulente Tecnico drsquoUfficio egrave lrsquoesperto in un determinato set-tore al quale si rivolge il Giudice quando ai fini della decisione necessita del giudizio tecnico di un professionista esperto in una data materia e dotato di partico-lari cognizioni scientifiche I CTU sono iscritti allrsquoAlbo del Tribunale in seguito a una proce-dura di accertamento dellrsquoespe-rienza maturata e della ldquocondotta morale specchiatardquo Si egrave pensato di affiancare nel primo periodo un ingegnere senior con lo scopo di dare una formazione anche pratica della professioneIl Network egrave condivisione I progressi significativi avven-gono spesso non attraverso un approccio diretto ma ponendosi obiettivi piugrave grandi e ambiziosi lrsquo incontro di varie idee e talenti per diventare grandi Insieme

Commissione Giovani Ingegneri Ordine di Bologna

mdash ldquoLrsquoingegnere dagrave forma compiuta alle idee attraverso progetti funzionali e la sua valutazione puograve influenzare in una sola volta la vita di centinaia di personerdquo Gianni Massa mdash

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19

SPEAKing

Ad metalladi Antonello Pellegrino

La notizia dellrsquo interruzione di uno scavo non lrsquoaveva trovato di buon umore immerso comrsquoera in conti che non tornavano a causa di tabelle di marcia non rispettate Aveva deciso di cambiarsi drsquoabito e vederne personalmente la causa e se necessario proporre le necessarie punizioni Fortuna-tamente lrsquoetagrave ancora giovane unitamente alla pratica ginnica mai abbandonata e a quella della caccia su sentieri impervi gli consentivano di seguire agevolmente il capo squadra nel lungo percorso a piedi fin oltre il limite della parte di galleria giagrave consolidata dove gli operai quotidianamente si inoltravano per scavare laquoVenga ingegnere Egrave quiraquoVide inclinarsi la fiammella della recentissima lampada ad acetilene il che accentuava la leggera sensazione di movimento dellrsquoaria dalle loro spalle verso il fondo dello scavo cui erano diretti I due raggiunsero un pic-colo gruppo di minatori poggiati agli attrezzi i cui occhi bianchi li fissarono dalla penombra con sguardo in cui la mestizia supe-rava la stanchezza Uno di essi

era accovacciato alla base dello scavo che dal fondo della galleria penetrava nel filone di minerale e pareva attenderli per mostrare qualcosa Esordigrave rivolgendosi loro con tono di rimproverolaquoPercheacute avete fermato lo scavo Non dovrebbero esserci rischi di crollo in questo punto e mi pare stiate tutti beneraquo Il caposquadra risposelaquoNessun incidente grazie a Dio Si sono fermati per rispetto Efisio fai vedere allrsquo ingegnere cosrsquohai trovatoraquoIl minatore sollevograve la lampada

nellrsquooscuritagrave avvolgente densa e pesante come un manto di orba-ce Con lrsquoaltra mano puligrave qualcosa sul fondo dello scavo con gesto quasi delicato Nellrsquoavvicinarsi la sensazione di movimento drsquoaria provata dal tecnico aumentograve Guardandosi attorno prima di infilarsi nellrsquoabbozzo di cunicolo annotograve la presenza di unrsquoampia fessura che da sopra le loro te-ste pareva spingersi in verticale Riconobbe le tracce di un crollo che contrariamente al previsto era avvenuto anche se non di recente e che lo scavo della gal-

leria aveva intercettato Abbassograve lo sguardo vide cosa lrsquooperaio stava ripulendo e sbottograve laquoQuindi avete bloccato il lavoro per una radice fossilizzata o i resti di qualche cervo preistorico che lrsquoacqua ha trascinato quaggiugraveraquoPrima di poter aggiungere qual-cosrsquoaltro udigrave le parole sommesse del minatore pronunciate mentre proseguiva nella sua opera Custus funti ossus de cristianu Al che lrsquo ingegnere osservograve con mag-giore attenzione A un osso scuro di maggiore spessore se ne af-fiancava uno piugrave sottile e quando lrsquooperaio smosse e spostograve di lato un pesante frammento dellrsquoantico crollo emerse anche quanto rima-neva di un anello metallico che li racchiudeva corroso e quasi dissolto ma riconoscibile Al che fu tutto chiaro Procedendo allrsquo in-dietro uscigrave dal cunicolo e solo la sua fermezza di uomo laico e moderno lo trattenne dal segnarsi mentre gli altri lo facevano Per un fuggevole istante quasi invidiograve il loro gesto liberatoriolaquoChe ne pensa ingegnereraquolaquoPortate fuori quei resti in una cassetta non crsquoegrave bisogno che vi dica di cercare di recuperare tutti i frammenti Poi chiameremo il prete dal paeseraquoIl caposquadra annuigrave medita-bondo mentre ritornavano nella

parte di galleria giagrave messa in sicurezza Quindi replicogravelaquoPotrebbe essere successo nel crollo dei primi scavi di ricerca del filone ai tempi del babbo di mio nonno Ma mi pare che allora avessero trovato tutti anche quelli che non ce lrsquoavevano fatta a uscireraquolaquoNon credo Antonio Hai visto quellrsquoanello di ferro Egrave roba molto antica Potrebbe essere dellrsquoepoca dei romaniraquolaquoE allora cosa diragrave il prete Magari era un pagano Cosa fac-ciamo se rifiuta di benedirloraquolaquoNon credo che lo faragrave Quel po-veraccio forse era piugrave cristiano di noi mandato qui per punizione come damnatus ad metalla e scivolato a morire nello spro-fondamento del pozzo che stava scavando e che la nostra galleria ha incontratoraquoAttese il caposquadra che dava le indicazioni ai minatori prima di avviarsi con lui nel lungo per-corso verso lrsquouscita Solamente loro pensograve capivano cosa potes-se aver provato quel remoto antecessore che immediatamen-te e a differenza sua avevano riconosciuto come uno di loro Quel giorno imparograve qualcosa che non si trova nei libri o scavando gallerie nella roccia ma da ricer-care nel profondo dellrsquouomo

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di Raimondo Pinna

In questo quarto appuntamento con la Storia dellrsquoIngegneria si termina di esplorare i punti di contatto tra lrsquo identitagrave della profes-sione di ingegnere e la storia ita-liana contemporanea sfruttando lrsquooccasione offerta dalla ricerca promossa dal CNI tesa a chiedere ai propri iscritti di rispondere alla semplice domanda ldquoChe cosrsquoegrave per me lrsquo ingegneriardquo Oggetto dellrsquo in-dagine sono gli effetti dellrsquo integra-zione dellrsquo ingegneria italiana con il sistema europeo

UN LINGUAGGIO COMPLESSOLa prima conseguenza della equi-parazione tra la formazione uni-versitaria italiana e quella europea egrave la complessitagrave del linguaggio e della comunicazione verso chi non appartiene al mondo dellrsquo inge-gneria Egrave un dettaglio di sostanza e non di forma il fatto che la ldquofacoltagraverdquo di ingegneria sia stata abolita insieme a tutte le altre e che lrsquoaccesso allrsquoalbo professionale degli Ingegneri in base al DPR 3282001 sia consentito solo a chi ha conseguito determinati corsi di laurea [1] La seconda conseguenza egrave la con-centrazione di un terzo dei laureati in soli tre atenei italiani il Poli-tecnico di Milano il Politecnico di Torino lrsquoUniversitagrave La Sapienza di Roma [2] Un dato che dimostra quanto siano ormai invasivi gli effetti di polarizzazione del sapere in precisi nodi sul territorio sempre piugrave frammentato in maniera gerar-chica tra centro e periferia nono-stante la narrazione politica e dei mass media si sforzi di affermare il contrario veicolando unrsquoinesi-stente utopistica eguaglianza delle possibilitagrave In realtagrave lrsquoaccesso al sapere egrave sempre piugrave condizionato dal binomio appartenenza a un territoriodisponibilitagrave di risorse patrimonialiLa perdita di centralitagrave dello Sta-to-nazione sembra essere un effetto della storia del Paese Nessun quinquennio particolare segna da anni la vita delle gene-razioni che si succedono tutto sembra avvicendarsi senza scosse senza qualcosa da ricordare I nuovi ingegneri paiono muoversi in un mondo liquido dove vige una competizione tra territori

LA MARGINALITAgrave INSITA NEL CONSEGUIMENTO DEL TITOLO DI INGEGNERELe definizioni di ldquoChe cosrsquoegrave per me lrsquo ingegneriardquo espresse dagli inge-gneri nati negli anni rsquo70 esprimono uno scoramento palpabile da esse emerge una pragmaticitagrave ai limiti dellrsquoaccettabile di chi sente che in qualche modo egrave nato nella decade sbagliata Per Lucia Cattani (Lodi 1975) laurea in ingegneria civile idraulica lrsquo ingegneria egrave ldquolrsquoespres-sione del genio umano declinato nella realtagraverdquo Resta indefinita quale sia e cosa sia questa realtagrave per

Il disincanto della professioneLrsquo ingegneria italiana integrata nel sistema europeo

ficativo per certificare lo stato di malessere di un Paeserdquo [7] CONCLUSIONIAlla fine di queste quattro puntate sulla storia dellrsquo ingegneria si puograve concludere che la ricerca del CNI ha raggiunto lo scopo che si era prefissa dimostrare come lrsquoevo-luzione della professione di inge-gnere soprattutto a partire dal percorso di formazione sia corre-lata alla storia del nostro Paese e sia essa stessa utile per compren-derla meglio Da un lato egrave emersa con chiarezza la traiettoria dellrsquoevoluzione della professione da movimento drsquoeacutelite a disciplina di competenti nume-rosi diffusi e radicati in modo capillare sul territorio con un forte rapporto con la popolazione Dallrsquoaltro egrave emersa con altrettanta chiarezza la trasformazione della disciplina in seguito alle difficoltagrave ma soprattutto alle opportunitagrave offerte dal confronto con il solo sistema paese prima e con la com-plessa multiformitagrave dellrsquoUnione europea poi Si sa che lrsquoesperienza personale e la quotidianitagrave del vivere la pro-fessione puograve portare a non avere soprattutto il tempo per tornare a studiare intendendo lo studio come riflessione del dove va la professione Gli Ordini territoriali con il loro sistema di formazione permanente costituiscono la sede naturale percheacute ciascuno iscritto si ritagli uno spazio per questa rifles-sione nel pieno rispetto delle pro-blematiche di ognuno Per questo il CNI non puograve che essere soddi-sfatto di come il coinvolgimento degli iscritti con una domanda apparentemente semplice quale che cosrsquoegrave per me lrsquo ingegneria ha ottenuto il risultato di smuovere barriere anagrafiche territoriali di competenza settoriale facilitando il compito di interpretazione Egrave legittimo ritenere questo pro-getto di ricerca del CNI come ldquopilotardquo ed egrave auspicabile che a esso ne seguano altri su temi iden-titari per la professione Lrsquo impor-tante egrave che questi futuri progetti perseverino nella proposizione agli iscritti di domande semplici come impatto ma profonde come contenuto in modo da consentire loro di rispondere con la maggiore libertagrave e sentimento possibile

STORIA DELLrsquoINGEGNERIA

quel vasto campionario di inge-gneri per esempio impiegati come docenti e ricercatori non struttu-rati che si sono ritrovati poi espulsi dalle stesse Universitagrave non piugrave in grado di accoglierli nonostante lrsquo innegabile preparazioneLrsquoaggettivo ldquopragmaticordquo egrave utiliz-zato espressamente da Gianluigi Rozza (Lodi 1977) laurea in inge-gneria aerospaziale ldquoLrsquoingegneria egrave una forma mentis creativa innova-tiva e allo stesso tempo razionale e pragmatica che costituisce un punto di incontro tra le scienze di base e applicate per creare innova-zione Lrsquoingegneria trasforma buone idee in realizzazionirdquo Viene perograve da domandarsi che cosa venga prima per importanza se lrsquoidea egrave buona a prescindere o se diventa buona solo se si realizza A tal proposito puograve tornare utile un esempio riportato da Roberto Napoletano Direttore del Sole-24Ore che nel 2014 pubblica il libro Nuovo viaggio in Italia (Riz-zoli) si tratta di un viaggio virtuale che sfrutta gli spunti offerti dalle lettere che i lettori del giornale gli hanno inviato in quanto curatore della rubrica domenicale Memo-randum Alla riflessione offerta dalla lettura di queste missive lrsquoautore accompagna il racconto di diari di trasferta di incontri pun-tuali da lui avuti con esponenti della societagrave civile nelle diverse cittagrave del Paese nel corso della sua attivitagrave giornalistica raggruppati secondo la tradizionale riparti-zione territoriale del Paese ndash Nord Centro Sud ndash aumentata di due altre sezioni ovvero lrsquoItalia altrove e lrsquoItalia da ritrovare In questo esempio Napoletano racconta di un neo ingegnere della provincia di Lecce incontrato a Trento Il Diret-tore sottolinea la sua provenienza da una famiglia non agiata la sua capacitagrave di laurearsi a Bologna in ingegneria biomedica mante-nendosi con i lavori piugrave disparati la costanza nel credere nella sua idea una startup high tech per il turismo online che in un lasso di tempo ragionevole (un anno) attira il finanziamento degli inve-stitori Viene esaltata lrsquoItalia che ha ldquofamerdquo vengono riproposti gli anni Cinquanta il loro spirito di sacri-ficio ldquoforse il dono della povertagrave di D egrave quello che serve oggi

allrsquoItalia per ritrovare nella testa la forza di combattere e comin-ciare a ricostruire il Paese dalle fondamentardquo [3] Questa idea del sacrificio egrave ribadita da Napoletano anche in un altro esempio riferito a giovani della provincia di Ragusa ldquoHanno piugrave fame degli altri e solo Dio sa quanto il Paese ha bisogno di quella fame Per contribuire a rifare lrsquoItalia non a chiacchiererdquo La soluzione nostalgica non egrave quella che hanno in mente inge-gneri come Federico Delfino (Savona 1972) laurea in ingegneria elettrica ldquoLa bottega dellrsquo innova-zione tecnologica e al contempo il teatro dove questa egrave mostrata alla popolazionerdquo Lrsquoorizzonte tem-porale di chi ha fame egrave limitato al qui e ora non puograve coincidere con la consapevolezza la sobrietagrave di Davide Bedogni (Reggio Emilia 1974) laurea in ingegneria edile ldquoTanti anni di studio per scoprire che non si smette mai drsquoimpararerdquo La realtagrave che loro adombrano egrave quella di un paese ricco dove ciograve che serve egrave trovare motivazioni che sostengano il lavoro alla luce del benessere che fornisce la societagrave dei consumi in cui il sacrificio non egrave e non puograve essere il punto neacute di partenza neacute di arrivo

LA QUESTIONE DEL GENEREEcco che la generazione di inge-gneri che si egrave formata nellrsquou-niversitagrave di eacutelite puograve tornare protagonista i loro ricordi sono acqua da bere per gli assetati e la loro saggezza egrave dispensata con tono bonario a piene mani Lo dimostra il modo in cui lrsquo ingegner Amalia Ercoli Finzi classe 1937 la prima donna a laurearsi in inge-gneria aeronautica al Politecnico di Milano collaboratrice in alcune delle piugrave importanti missioni con lrsquoAgenzia Spaziale Italiana ed Euro-pea affronta il conflitto di genere centrale nella cultura occidentale in questo scorcio di nuovo secolo la sua esperienza di pioniera in qualche modo consente di sdo-ganare il perdurare del concetto dellrsquo ingegneria come mondo pre-valentemente maschileDal primo momento dellrsquo istitu-zione della facoltagrave universita-ria in senso moderno negli anni Venti del secolo scorso lo studio dellrsquo ingegneria e quindi la figura

dellrsquo ingegnere si manifesta come destinato in misura pressocheacute totale al solo genere maschile Una resistenza che non ha para-goni anche rispetto alle discipline fisico-matematiche o mediche anchrsquoesse ostative alla partecipa-zione femminile quantomeno in Italia Per questo motivo le ricer-che sulla formazione degli inge-gneri condotte in questo inizio di Ventunesimo secolo sono sempre molto attente a monitorare la variazione del dato della compo-sizione di genere Paragonando la ricerca di Alma Mater del 2005 con quella del CNI del 2014 sembra che nel corso del decennio vi sia unrsquoattenuazione del processo di ldquomaschilizzazionerdquo Per la prima infatti ldquoIn generale perograve si nota un recupero della popolazione maschile nel passaggio dal pre al post riforma il processo di lsquomaschilizzazionersquo che mostra segni di ripresa sul complesso dei laureati riguarda anche quelli di Ingegneriardquo [5] per la seconda invece ldquoContinua ad aumentare il numero di donne laureate tanto che nel 2013 supera quota 16mila arrivando a costituire il 311 dellrsquouniverso dei laureati dei corsi ingegneristicirdquo [6]

LA PAURA DEL FUTUROLa dichiarazione del Presidente del Consiglio degli studenti del Politecnico di Milano Marco Brivio riportata da Napoletano nel libro prima citato egrave perfetta per descrivere il sentimento di paura che pervade le generazioni dei futuri ingegneri ldquoSui nostri pensieri incombono mille paure paura di non riuscire a riscattare tutti i crediti paura di perdere la borsa di studio del contratto a progetto che scade paura di non riuscire a pagare lrsquoaffitto le bollette le tasse paura di non trovare dopo gli studi un lavoro allrsquoaltezza delle nostre aspettative o di trovarne uno del tutto privo di soddisfazioni o di non trovarne affatto [] Questa generazione la mia generazione ha paura del proprio futuro non credo possa trovarsi un indicatore piugrave signi-

Riferimenti[1] L7 ingegneria civile e ambientale L8 ingegneria dellrsquoinformazione L9 ingegneria industriale L17 scienze dellrsquoarchitettura L23 scienze e tecni-che dellrsquoedilizia L31 scienze e tecnologie informatiche LM 4 CU architet-tura e ingegneria edile e architettura La formazione degli Ingegneri in Quaderni del Centro Studi del Consiglio Nazionale Ingegneri 1532015 nota 1 p 12[2] La formazione degli Ingegneri in Quaderni del CNI p 13 Il dato egrave stimato in circa un terzo del totale dei laureati nel 2013[3] R Napoletano Nuovo viaggio in Italia Rizzoli 2014 Milano p 19[4] Ivi p 228 [5] Il Profilo dei laureati in Ingegneria e lrsquoindagine sulla loro condizione occupazionale sono stati presentati da AlmaLaurea al convegno di Siena del 4 novembre 2005 ldquoLa riforma degli studi nella Facoltagrave di Ingegneria risultati problemi e prospettiverdquo promosso dallrsquoAteneo di Siena e dalla Conferenza dei Presidi delle Facoltagrave di Ingegneria [Sito web 082019] httpswwwalmalaureaituniversitaaltroingegneria [6] La formazione degli Ingegneri in Quaderni CNI p 13 [7] R Napoletano op cit p 55

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I 150 anni dello storico Traforo Ferroviario del FrejusLrsquoAccademia delle Scienze di Torino lrsquoOrdine e altri Enti celebrano lrsquoopera emblema della societagrave moderna

INFRASTRUTTURE |

EVENTI

La partnershipLrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Torino egrave lieto di annun-ciare la partnership con lrsquoAccademia delle Scienze di Torino per le celebrazioni dei ldquo150rdquo dello storico Traforo Ferroviario del Frejus Le celebrazioni riguarderanno con piugrave eventi lrsquoanno in corso e il prossimo anno poicheacute il 25 dicembre 1870 veniva abbattuto il dia-framma della galleria tra Italia e Francia e il 17 settembre del 1871 il Traforo veniva inaugurato LrsquoOrdine attraverso la sua Commissione Trasporti Mobilitagrave Infrastrutture e Sistemi parteciperagrave a tutti gli eventi in programma con contributi tecnico-scientifici riguardanti gli ingegneri che contribuirono alla realizzazione del Traforo che lo gestirono e lo gestiscono e relativi alla progettazione dellrsquoopera che negli anni a venire consentiragrave di realizzare la Nuova Linea To-rino Lione ndash NLTL che comprenderagrave il nuovo tunnel ferroviario del Moncenisio e che collegheragrave le reti ad Alta VelocitagraveAlta Capacitagrave italiana e francese Tutto ciograve si unisce e si completa in unrsquoottica sto-rico-contemporanea con i contributi tecnico-scientifici che la Com-missione ha messo in atto con grandi risultati negli ultimi anni

David ColaiacomoConsigliere referente Commissione Trasporti Mobilitagrave Infrastrutture e Sistemi Ordine degli Ingegneri della Provincia di Torino

A cura del Comitato Promo-tore dellrsquoAccademia delle Scienze di Torino per le Cele-brazioni dei 150 anni del Tra-foro Ferroviario del Frejus (1857-1871)

Il 17 settembre 187171 fu inau-gurato a Bardonecchia il Tra-foro Ferroviario del Frejus o del Cenisio o ancora Grande

Galleria delle Alpi non solo data storica ma pietra miliare che ha segnato proprio agli inizi della ldquorivoluzione industrialerdquo un fon-damentale punto di lancio dello sviluppo della civiltagrave mediante il miglioramento delle comunica-zioni terrestri attraverso lrsquoEuropa e la creazione di nuove specifiche tecnologie per la meccanizzazio-ne dei lavori di scavo queste ul-time tecnologie innovative hanno portato al sostanziale potenzia-mento delle condizioni di sicu-rezza allrsquoalleviamento della fatica del lavoro dellrsquouomo al prorom-pente sviluppo della costruzione di nuove gallerie in Italia (Figura 1) attraverso le Alpi e nel mondo alle quali sono strettamente lega-ti i miglioramenti sociale cultu-rale ed economico della societagrave modernaIl Traforo del Frejus fu ldquouna delle pagine piugrave gloriose della storia del Piemonte che da solo si accinse alla titanica impresa di scavare nelle viscere di montagna unrsquoam-pia galleria di ben 12 chilometri di lunghezza [hellip] lrsquo impresa colos-sale che la scienza la costanza la tenacia di proposito dovevano compiererdquo impresa ldquopromossa sostenuta ed iniziata dal pic-colo ed allora povero Piemonte che [hellip] segneragrave nella storia del secolo XIX unrsquoera splendidissima il trionfo della scienza sulla mate-ria che eruppe gloriosamente nel taglio dellrsquoIstmo di Suez e nel tra-foro delle Alpirdquo (Carlo Morando Il monumento commemorativo del Traforo delle Alpi Storia del Traforo Storia del Monumento Torino Tip G Baglione C 1879)La gestazione e la realizzazione del Traforo non furono poi tanto lunghe Precursore dellrsquoopera fu Giuseppe Francesco Medail di Bardonec-chia non uomo di scienza ma agricoltore e cacciatore e quindi profondo conoscitore dei suoi monti e valli e anche imprendi-tore di lavori pubblici e di tra-sporti tra Lione e Milano Giagrave nel 1832 aveva per primo riconosciuto che il punto piugrave stretto delle Alpi Occidentali si trovava tra Bardo-necchia e Modane e che qui ave-vano pressappoco la stessa quota le Valli dellrsquoArc (Valle Moriana) e della Dora Riparia (Valle di Susa) cosiccheacute ideograve un traforo di 5000 metri ma non ebbe successo

Perograve ldquoil buon germe era gettato in terreno non infecondo e nel 1845 il ministro Des Ambrois ordinograve allrsquo ingegnere belga Henri Maus lo studio di costruzione di ferrovia tra Susa e Chambery mediante traforo dei montirdquo il progetto fu completato nel 1849 prevedendo una galleria di 12290 metri ma fu respinto dal Parlamento che era impegnato nelle grandi problema-tiche politiche e belliche di quegli anniUna volta individuato un possi-bile tracciato e grazie agli studi del Professore geologo Angelo Sismonda prevista la situazione geologica restava perograve ancora insoluto il problema di come sca-vare la lunga galleriaFinalmente grazie al Conte Cavour sempre estremo iniziatore e pro-motore di grandi cose nel 1854 i ldquotre ingegneri per un Traforordquo Germano Sommeiller savoino genio della meccanica Severino

Grattoni di Voghera genio orga-nizzatore e Sebastiano Grandis cuneese di Borgo San Dalmazzo genio del calcolo furono chiamati a definire la perforazione mecca-nica dei fori da mina a energizzare le perforatrici con aria compressa industriale e a costruire il TraforoLrsquoavvio dei lavori di costruzione fu dato a Modane dal Re Vitto-rio Emanuele II il 31 agosto 1857 e lrsquo inaugurazione dellrsquoapertura al traffico cadde il 17 settembre 1871 a Bardonecchia sempre alla pre-senza del ReDurante i quarantrsquoanni centrali del XIX secolo sostennero la realizza-zione dellrsquoopera unitamente alla creazione delle nuove originali macchine per la sua costruzione ma anche lrsquo indispensabile crea-zione di una rete ferroviaria estesa allrsquo intero territorio nazionale ben sei illustri membri dellrsquoAccademia delle Scienze di Torino Angelo Sismonda Carlo Ignazio Giulio

Federico Menabrea Quintino Sella Pietro Paleocapa Germano SommeillerLrsquoAccademia delle Scienze di Torino si fa cosigrave promotrice della celebrazione del 150deg anniver-sario dellrsquoapertura del Frejus e ha avviato unitamente a vari altri Enti (tra quali lrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Torino) lo studio delle correlate manifestazioni in tale ambito verragrave anche analizzata la deter-minante e multiforme attivitagrave di Quintino Sella ingegnere parla-mentare e poi Ministro che tra lrsquoaltro ha fondato nel 1859 una scuola per studi superiori molto importante per gli ingegneri la Regia Scuola di Applicazione per gli Ingegneri in Torino dalla quale nel 1906 egrave nato il Politec-nico di TorinoQuestrsquo iniziativa cade in un periodo di grande fervore per il

moderno attraversamento ferro-viario delle Alpi cosigrave da rinsaldare lrsquounitagrave dellrsquoEuropa e collegarla al bacino del Mediterraneo allrsquoAfrica e allrsquoOriente al momento sono tre le gallerie ferroviarie che sono le piugrave lunghe del mondo il San Got-tardo da poco aperto al traffico il Brennero e il Frejus di base che sono in costruzioneAuspichiamo per favorire la rea-lizzazione di questa iniziativa adesioni e contributi di idee da parte di quanti vedono lrsquoapertura attraverso la Alpi fattore deter-minante per il miglioramento della qualitagrave della vita in ambito comunitario per contatti egrave possi-bile inviare unrsquoe-mail allrsquo indirizzoin iz iat iveaccademiadelle-scienzeit

Studiamo la storia ldquopercheacute le imprese degli uomini nel tempo non siano dimenticaterdquo (Erodoto)

Illustrazione tratta da LrsquoUnivers illustreacute Parigi 1869 in cui egrave riprodotta la mac-china perforatrice inventata da Germano Sommeiller per la perforazione del Tunnel del Frejus

Figura 1 Le piugrave antiche e moderne gallerie alpine del Piemonte

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La sostenibilitagrave egrave un fatto-re ormai determinante in tutte le attivitagrave produttive Non fanno eccezione quei

settori che nonostante le conti-nue innovazioni incidono di piugrave sullrsquoemissione nellrsquoatmosfera di gas climalteranti Fra questi il comparto oil amp gas ndash estrazione raffinazione e consumo di risorse fossili ndash oggi rappresenta uno dei principali fattori che incidono sul fenomeno del riscaldamento glo-bale Di conseguenza sono tanti i professionisti che lavorano nei settori di ricerca e sviluppo in cer-ca di soluzioni volte alla riduzione dellrsquo impatto ambientale di un set-tore che rimane imprescindibile per lrsquoeconomia planetariaEgrave in questo ambito che si inseri-sce la tesi di Marcello Prestianni presentata sul numero dellrsquoInge-gnere Italiano dedicato al tema Oil amp Gas (disponibile su httpswwwtuttoingegnereit) che gli ha permesso di vincere il contest lanciato nei mesi scorsi Ai partecipanti ndash studenti di inge-gneria laureati o laureandi ndash egrave stato chiesto di condividere la propria tesi sullrsquoevoluzione di questo comparto con particolare attenzione ai temi della Circular Economy e della decarbonizza-zione A promuovere la competi-zione il Consiglio Nazionale degli Ingegneri PPAN (consulente edi-toriale della rivista quadrime-strale) e NextChem societagrave che ha sponsorizzato il contest e messo a disposizione un tirocinio al migliore talento ldquoAl nostro interno ndash racconta Ilaria Catastini Communication Manager NextChem ndash abbiamo una ricchezza di competenze che vengono dallrsquoesperienza Maire Tecnimont nel settore tradizio-nale dellrsquo ingegneria e costruzioni che andiamo a integrare sempre di piugrave con quelle nuove di giovani che hanno studiato e si sono for-mati in una prospettiva di futuro sostenibile e circolare e che si vogliono cimentare in una sfida complessa quanto affascinanterdquo

LA TESILa trattazione egrave frutto dellrsquoattivitagrave sperimentale realizzata presso i laboratori del dipartimento drsquo in-gegneria Enzo Ferrari dellrsquoUniver-sitagrave degli studi di Modena e Reggio Emilia con i professori Cecilia Mortalograve Marcello Romagnoli e la dottoressa Maria Cannio Oggetto del lavoro sperimen-tale egrave la realizzazione tramite il metodo della stampa 3D di una membrana ceramica a

Oil amp Gas la stampa 3D di membrane ceramiche vince il contest de lrsquoIngegnere ItalianoOltre a un ridotto impatto ambientale la nuova tecnica sperimentale promette risparmi in termini di tempi e costi

idrogeno a temperature superiori ai 600degC Ciononostante il metodo del 3D printing ha permesso di raggiungere valori di permeabilitagrave dellrsquo idrogeno di molto inferiori alle membrane metalliche a base di palladio attualmente diffuse in commercio

Il nuovo contest de lrsquoIngegnere ItalianoIn occasione del lancio del numero dedicato al food dellrsquoIngegnere Italiano lo storico organo ufficiale del Consiglio Nazionale Ingegneri il CNI ha deciso di associare a ogni numero monografico un contest re-lativo allrsquoargomento trattato Lrsquoultima monografia appena uscita egrave dedicata al tema dellrsquoOilampGas Il contest egrave stato riservato a laureandi e laureati che si sono cimentati in una tesi sullrsquoevoluzione dellrsquo ingegneria nel settore specialmente sui temi della Circular Economy e della decarbonizzazione Il contest egrave stato sponsoriz-zato da NextChem societagrave del Grup-po Maire Tecnimont dedicata alla transizione energetica che ha messo a disposizio-ne un tirocinio Il vincitore del contest egrave stato Marcello Prestianni

DAL CNI

base di BaCe065 Zr020 Y015 O3-δ1113088-Ce085 Gd015 O2-δ a con-duzione elettronica (MPEC) per-meabile allrsquo idrogeno Un sistema composito che per via della sua stabilitagrave chimica e meccanica risulta fra i piugrave studiati per la separazione e la purificazione di

mdash ldquoIl contest egrave stato senza dubbio unrsquoopportunitagrave interessante diretta ai neolaureati come me percheacute consente di colmare fin da subito il gap tra mondo universitario e realtagrave aziendalerdquoMarcello Prestianni mdash

LrsquoINNOVAZIONEAl fine di migliorare le perfor-mance quindi una delle strategie piugrave promettenti consiste nellrsquoa-dozione di una configurazione asimmetrica e costituita da film supportati su substrati porosi Sebbene esistano articoli prodotti dalla comunitagrave scientifica rela-tivi alla preparazione di questa tipologia di membrane lrsquoutilizzo della stampa 3D rappresenta una novitagrave assoluta ldquoLrsquo idea ndash spiega Prestianni ndash egrave nata ragionando sul cambio di paradigma della base di partenza del processo di rea-lizzazione di membrane a confi-gurazione asimmetrica Ci siamo detti cosa puograve assicurare note-voli vantaggi in termini di costi e tempi di produzione rispetto ad altre tecniche in uso in questo momento come il co-pressing e il tape casting La risposta egrave stata la stampa 3D E in seguito alle attivitagrave di sperimentazione abbiamo ottenuto ottimi risultati anche sotto il profilo dellrsquo impatto ambientale in quanto abbiamo completato il processo senza impiegare metalli nobili notoria-mente rari e costosirdquo

LA NUOVA TECNICAPer la preparazione degli inchio-stri sono state impiegate polveri di BCZ20Y15 e di GDC15 preventiva-mente miscelate tramite il metodo ball milling attraverso lrsquouso del mulino planetario Queste pol-veri sono poi state amalgamate con altri additivi organici con proprietagrave disperdenti leganti e plastificanti Per la stampa della struttura asimmetrica e den-so-porosa infine egrave stata utiliz-

zata unrsquoattrezzatura homemade a microestrusione Lo step iniziale egrave rappresentato dalla stampa di un supporto poroso caratterizzato da uno spessore di circa 1-15 mm e un diametro di 20 mm Solo suc-cessivamente vi egrave stato deposi-tato lrsquo inchiostro per lrsquoottenimento di un film denso e sottile

I BENEFICI Questo metodo ha dato vita a un prodotto potenzialmente piugrave economico efficiente e dal minor impatto ambientale rispetto alle membrane metalliche a base di palladio e sue leghe Inoltre le membrane sono stabili anche in atmosfere aggressive e per questo motivo non necessitano di processi di desulfurizzazione o di riduzione di CO2 e CO oltre a poter lavorare a temperature fino a 800degC

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La certificazione dellrsquoingegnere esperto in ecoprogettazioneLa soluzione CERTIng al decreto CAM

I Criteri Ambientali Minimi (CAM) sono definiti nellrsquoambi-to del ldquoPiano di azione per la sostenibilitagrave ambientale dei

consumi della Pubblica Ammini-strazionerdquo e la loro applicazione ha come scopo quello di favori-re negli appalti pubblici lrsquouso di tecnologie e prodotti ambiental-mente piugrave sostenibiliIn Italia lrsquoapplicazione dei CAM egrave stata imposta dallrsquoart 18 della L 2212015 e successivamente dallrsquoart 34 del DLgs 502016 ldquoCo-dice degli appaltirdquo (come modifi-cato dal DLgs 562017) recante ldquoCriteri di sostenibilitagrave energe-tica e ambientale negli appalti pubblicirdquo che ne hanno reso ob-bligatoria lrsquoapplicazione da parte di tutte le stazioni appaltantiCon il Decreto CAM dellrsquo11 ottobre 2017 il Ministero dellrsquoAmbiente ha definito i criteri ambientali minimi per lrsquoaffidamento di ser-vizi di progettazione e dei lavori per nuova costruzione ristrut-

fessionista esperto sugli aspet-ti energetici e ambientali degli edifici che sia certificato da un organismo di valutazione della conformitagrave secondo la norma

Tali ingegneri dovranno aver ap-plicato nellrsquoambito della pro-gettazione eo direzione lavori di opere infrastrutturali i Criteri Ambientali Minimi per le scelte progettuali e quelle dei mate-riali eo aver svolto la verifica dellrsquo impatto ambientale delle opere su tutto il ciclo di vita ed eventualmente anche delle loro prestazioni energetiche Dovran-no aver svolto la progettazione di lavori per la costruzione eo riqualificazione di edifici con lrsquoapplicazione di protocolli di sostenibilitagrave ambientale anche volontari di comprovata validitagrave e diffusione sul piano nazionale e internazionale La certificazio-ne CERTing di ingegnere esperto in eco-progettazione in definiti-va soddisfa perfettamente i re-quisiti previsti dal decreto CAM e consente di accedere alle pre-mialitagrave previste nelle procedure di affidamento dei servizi di in-gegneria e architettura per la re-alizzazione o ristrutturazione di edifici pubblici Ad oggi egrave lrsquounico schema nel panorama delle cer-tificazioni del personale che lo consente in maniera trasversale ai diversi protocolli di sosteni-bilitagrave diffusi sul mercato delle costruzioni in Italia e in Europa

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turazione e manutenzione di edifici pubblici stabilendo nello specifico di attribuire un pun-teggio premiante alle proposte progettuali redatte da un pro-

internazionale ISOIEC 17024 e che applichi uno dei protocolli di sostenibilitagrave degli edifici di li-vello nazionale o internazionale (alcuni esempi Breeam Casacli-ma Itaca Leed Well)

LrsquoINGEGNERE ECO-PROGETTISTALrsquoagenzia CERTing accredita-ta secondo lo standard ISOIEC 17024 da ACCREDIA ha definito tra i 21 campi dello schema di Inge-gnere Esperto quello specifico di eco-progettista al quale possono accedere i professionisti che si occupano di progettazione soste-nibile in edilizia Il Consiglio Di-rettivo dellrsquoAgenzia CERTing nella riunione del 21 febbraio 2020 ha approvato una revisione del Re-golamento Tecnico che stabilisce i criteri per la valutazione delle competenze degli ingegneri che richiedono la certificazione come esperto sugli aspetti energetici e ambientali degli edifici

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Page 4: COVID-19 COVID-19 | L’anno Agire insieme che verrà contro … · 2020. 3. 31. · L’anno che verrà di Gianni Massa “Caro amico ti scrivo…” È il 1979 quando Lucio Dalla

I servizi digitali delle PA

Semplificazioni in materia ediliziaNel corso della giornata del 25 marzo poi la RPT ha inviato al Ministero del-la PA e del MIT le prime proposte di semplificazione in materia edilizia In particolare cioegrave che emerge egrave lrsquoarretratezza delle PA nellrsquouso delle tecno-logie informatiche Da quasi due anni la Rete delle Professioni Tecniche sta partecipando insieme a tutti gli stakeholder del settore dellrsquoedilizia (ANCE ANCI) a un tavolo presso il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici che la-vora a una sistematica riscrittura del nuovo Testo Unico per le Costruzioni che ndash si auspica ndash possa sostituire il vigente DPR 3802001

Proroga delle scadenze antincendioLe proroghe del Dpcm provocano riflessi anche sulle attivitagrave soggette ai con-trolli da parte dei Vigili del Fuoco secondo il DPR 1512011 e sul lavoro di progettazione consulenza assistenza ai lavori e aggiornamento obbligatorio dei professionisti antincendio (DLgs 1392006) Sempre il 24 marzo pertanto la RPT ha inviato anche una lettera a Fabio Dattilo Capo dei CNVVF per sot-tolineare le attivitagrave di cui saragrave impossibile ottemperare le scadenze a causa dellrsquo inaccessibilitagrave ai luoghi e al blocco delle attivitagrave professionali e per le quali egrave stata richiesta una proroga di 120 giorni ndash e poi approvata il 26 marzo dallo stesso Dattilo ndash dalla ripresa delle attivitagrave dei Comandi territoriali comendash Integrazioni alle richieste di valutazione dei progetti di prevenzione incen-di con termine entro cui trasmettere la documentazione pena la chiusura dellrsquo istruttoria VVF con parere negativo al progetto (art 3 c 3 DPR 151201)ndash Integrazioni alle istanze di deroga di prevenzione incendindash Attestazione di rinnovo periodico della conformitagrave antincendio (cadenza quinquennale - art 5 DPR 1512011) poicheacute i sopralluoghi di verifica di effi-cienza e funzionalitagrave degli impianti di protezione attiva e le relative assevera-zioni non possono essere eseguitindash Termini entro cui ldquoconformare alla normativa antincendio ed ai criteri tec-nici di prevenzione incendirdquo le attivitagrave sottoposte a controlli di prevenzione incendi (art 4 cc 2 e 3 DPR 1512011) presso le quali siano state ldquoaccertate carenze dei requisiti e dei presupposti per lrsquoesercizio delle attivitagraverdquo ndash Ottemperanza alle prescrizioni dei Vigili del Fuoco per violazioni di cui allrsquoart 20 del DLgs 7581994 per le attivitagrave oggetto di accertamento con de-terminazione di una scadenza entro cui realizzare gli adeguamenti di preven-zione e protezione antincendio

Tabella 4 CANTIERI

RUOLI COSA FARE

DATORE DI LAVORO ndash Informare il personale di cantiere circa le disposizioni dellrsquoAutoritagravendash Non aggiornare il Documento di Valutazione dei Rischindash Verificare la corretta sanificazione degli ambienti e degli strumentindash Collaborare con le autoritagrave sanitarie in caso di soggetti positivi al Covid-19 e garantire a tutti i dipendenti adeguati indumenti da lavorondash Puograve proporre al CommittenteRL la sospensione delle attivitagrave di cantiere

RESPONSABILE LAVORICOMMIT-TENTE

ndash Verificare il lavoro del CSE a seguito delle disposizione del Covid-19ndash Nel caso non venissero rispettate le disposizioni di sicurezza puograve disporre la sospensione dei lavori

DIRETTORE LAVORI ndash Modificare il cronoprogramma di concerto con il CSE per cre-are turni di lavoro con un numero di operai sufficientemente adeguato che possa rispettare le direttive del Covid-19ndash Sospendere i lavori nel caso in cui non si rispettino le di-sposizioni di sicurezza eo di soggetto positivo al Covid-19 e avviare sanificazione degli ambienti

COORDINATORE PER LA SICUREZZA (CSE)

ndash Aggiornare il Piano sicurezza e coordinamentondash Acquisire le regolamentazioni in tema di sicurezza del Dpcm per emergenza Covid-19 ndash Aggiornare cronoprogramma dei lavorindash Per quanto riguarda i dispositivi di protezione individuale il CSE deve integrare la stima dei costi per integrare il piano di sicurezza

PROGETTISTA ndash Puograve essere interpellato dal DL e dal CSE per modificare aspetti progettuali solo nel caso in cui sia strettamente necessario

Smart Working e il problema del Cloud

Una delle parole chiave di questo periodo egrave smart working lavoro agile Ter-mine ormai diffuso ma che sembra aver creato non pochi problemi ad alcune aziende dove fino a poco tempo fa non era abituale Una pratica ancora poco comune anche per chi egrave abituato a lavorare in cloud Si fa fatica ad abbandonare certe abitudini oppure non si hanno gli strumenti adatti e una predisposizione lavorativa consona Oggi che il lavoro agile egrave diventato routine le maggiori difficoltagrave ndash come sotto-linea il C3i ndash si riscontrano nella Pubblica Amministrazione non da meno perograve si aggiungono problemi di valenza tecnologica quali il sovraccarico delle reti e dei servizi in cloud Egrave stato riscontrato infatti un sovraccarico della rete e delle applicazioni ldquoQuesti possono subire rallentamenti e interruzioni limitando o impedendo del tutto lrsquoaccesso a portali di condivisione e a comunicazioni in videoconferenza con grave danno alla produttivitagrave di aziende e professionistirdquo

conferma il C3I Anche internet non egrave dunque una risorsa illimitata Qual egrave allora la soluzione ldquoPrevedere un piano di backup locale presso la propria sede o presso un cloud italiano e parallelamente individuare sistemi alternativi di comunicazione che facciano capo direttamente allrsquoecosistema di rete italianordquo

Alcune raccomandazioni Chi egrave in smart working dovrebbe prevedere la possibilitagrave di lavorare anche ldquoin localerdquo ossia copiando i dati sul proprio computer inoltre dovragrave individuare allrsquooccorrenza uno o piugrave provider cloud italiani che offrano servizi di imma-gazzinamento dati condivisione e comunicazione monitorare le prestazioni dei servizi in cloud per rilevare tempestivamente eventuali utilizzi impropri eo modifiche ingiustificate alla disponibilitagrave dei servizi stessi A tal proposito si evidenzia che la gestione delle risorse anche se fisicamen-te allocate sul territorio UE non egrave in molti casi sotto il controllo di organismi nazionali ed europei

Serve un pronto adeguamento del back office della Pubblica Amministrazione per fruire dei servizi in maniera reale

di Massimo Staniscia

IIn questo momento in cui il contagio da Covid-19 egrave molto rapido la tecnologia e la di-gitalizzazione dellrsquoesperienza del consumatoreutente possono rivoluzionare il modo di lavorare la sua organizzazione stessa non-cheacute gli spazi fisici e logicistici delle azien-

de Da settimane il cambiamento egrave evidente il paradigma del ldquodigital workspacerdquo ndash e quindi spazi di lavoro online dove ogni individuo puograve accedere in maniera univoca alle informazioni indipendentemente dal luogo dal momento o dal dispositivo utilizzato ndash ha giagrave preso il posto di quello della postazione fisica di la-voro spostando il focus sul concetto di ldquochi seicosa fairdquo rispetto al ldquoquando entriquan-do escidove seirdquo Lo smart working egrave molto di piugrave egrave un nuovo approccio al tradizionale modo di lavorare e di collaborare allrsquo interno di unrsquoorganizzazione E presuppone significa-tivi cambiamenti Altro aspetto fondamentale sono i servizi digi-tali delle Pubbliche Amministrazioni italiane ancora poco usati percheacute difficili da usare Ciograve egrave dovuto a processi interni (di back offi-ce) ancora legati alla carta non sono stati adeguati allrsquoottica digitale Il vero problema non egrave la disponibilitagrave dei servizi in quanto tale (che egrave in media con la UE) ma che i servizi della PA digitale italiana siano poco usati

come ricorda un recente rapporto della Commissione UE Egrave chiaro che per invertire la rotta serve un adeguamento del back office tale da permettere ai cittadini di fruire dei servizi in maniera reale ed effettiva Ma tutto questo non basteragrave se manca ancora lrsquo ingrediente fondamentale la motivazione delle persone al cambiamento Solo cosigrave il digitale saragrave un

nuovo Rinascimento in grado di restituire democra-zia trasparenza ed efficienza ai cittadini Gli Inge-gneri dellrsquo informazione ricordano alla societagrave alle istituzioni alle imprese che viviamo o meglio do-vremmo vivere in un mondo digitale e per questo egrave indispensabile re-ingegnerizzare i processi della Pubblica Amministrazione o delle aziende Facciamo tesoro dellrsquoesperienza di questo momen-to delicato per spingere sempre piugrave verso lrsquoutilizzo e la diffusione di servizi digitali anche utilizzando sistemi a basso costo che esistono da tempo per essere piugrave smart come un sistema di firma digitale o di Posta Elettronica Certificata Fare ricorso sempre piugrave spesso a piattaforme di video conferenze in modo da evitare di andare in un posto per una riunione che puograve benissimo farsi dal proprio ufficio Questi piccoli accorgimenti sono importanti non solo in questo periodo ma in ge-nerale e soprattutto rendono una societagrave sempre piugrave innovativa smart digitale e permette anche di ridurre i costi di spostamento e di inquinamento

Segretario del Consiglio Operativo del Comitato italiano Ingegneria dellrsquoInformazione - C3i

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Come essere piugrave attrattivi per i giovaniLrsquoiscrizione al sistema ordinistico conviene per tanti motivi Egrave perograve necessaria una forte operazione di marketing territoriale e di comunicazione nei confronti dei giovani studenti di ingegneria

Continua a crescere il numero degli ingegneri iscritti allrsquoalbo i dati di inizio anno indicano 242750 colle-ghi mille in piugrave rispetto dal 2019Egrave quanto emerge dal recente rap-porto del Centro Studi del Consi-

glio Nazionale degli Ingegneri ldquoGli iscritti allrsquoal-bo anno 2020rdquo (vedasi box)Un altro dato da tenere sotto osservazione non certo positivo egrave la quota bassa di laureati che sostengono lrsquoesame di Stato e successivamen-te di quelli che si iscrivono allrsquoalbo una volta

conseguita lrsquoabilitazione professionale Una criticitagrave rimarcata anche dal Presiden-te del CNI Armando Zambrano che proprio nellrsquoultimo congresso di categoria ha parlato di un ldquofenomeno di disaffezione soprattutto da parte delle giovani generazioni nei confronti del sistema ordinisticordquo La distribuzione degli iscritti ai tre settori (al netto degli iscritti al vecchio ordinamento che possono appartenere a tutti i settori) ldquocontinua a essere sbilanciata verso il civile e lrsquoambienterdquo ha aggiunto Zambrano

ldquoMolto bassa risulta la percentuale di ingegneri elettronici informatici delle telecomunicazioni che si iscrivono allrsquoalbordquo A conferma che lrsquo iscri-zione egrave percepita come ldquoun obbligo normativo per lo piugrave limitato ai soli ingegneri civilirdquo Insomma egrave davvero cosigrave ldquoanacronisticardquo lrsquoap-partenenza al sistema ordinistico O meglio quali sono i motivi per cui ha ancora senso vi-vere lrsquoOrdine degli Ingegneri A queste domande rispondono importanti col-leghi in rappresentanza dellrsquoente di riferimento Ecco i loro pareri

C

INCHIESTA ORDINI

Lrsquoiscrizione allrsquoOrdi-ne come garanzia di competenzaPer far crescere il numero degli iscritti allrsquoalbo sono due le strade indicate da Giovanni Cardinale Vice-presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri E se la prima egrave piut-tosto una provocazione (ldquoAumentare le attivitagrave poste sotto la riserva di legge Non credo perograve che al mo-mento sia una strada percorribilerdquo) la seconda invece egrave piuttosto inte-ressante Secondo Cardinale ldquoLrsquoOrdi-ne deve diventare un punto di riferi-mento non solo per la categoria ma per tutto il mercato economico e la societagrave Mi spiego meglio lrsquo iscrizione al sistema ordinistico deve diventare garanzia di competenza affidabilitagrave e rigorositagrave nella propria attivitagrave professionale Una tutela che deriva dai comportamenti etici obbligatori per tutti gli iscritti dalla formazione permanente e costantemente aggior-nata da un codice deontologico che declina attivitagrave e modus operandirdquo Il messaggio alla societagrave egrave chiaro ldquoSe unrsquoazienda deve assumere un BIM manager lo scelga tra gli iscritti a un Ordine territoriale in quanto piugrave affidabilerdquo Un porsquo come succede nei paesi anglosassoni dove anche se non esiste una struttura ordinistica paragonabile alla nostra ldquovi sono associazioni di grande prestigio in grado di certificare le competenze dei colleghi e che si fanno garanti delle loro capacitagrave di fronte alla so-cietagrave Egrave questo lo schema che penso io per i nostri Ordinirdquo conclude Gio-vanni Cardinale

Tutelare tutte le categorieldquoUn Ordine tutto nuo-vo in grado di recepi-re i cambiamenti del mercato e assecondare le professioni emergen-ti in particolare del secondo e del terzo settore dellrsquoalbo Solo cosigrave la categoria potragrave essere ancora appe-tibile per le decine di migliaia di ingegneri che non si riconoscono nel nostro sistemardquo Augusto Allegrini Presidente della Consulta Regionale degli Ordini degli Ingegneri della Lombardia ha le idee chiare su come intervenire per in-tercettare i professionisti ldquorefrattarirdquo a entrare nella grande casa dellrsquo ingegne-ria italiana ldquoDalla biomedicina allrsquo in-formazione sino allrsquoelettronica tanti professionisti del terzo settore sono per il sistema ordinistico dei perfetti sco-nosciutirdquo spiega Allegrini ldquoEgrave chiaro che tutti insieme dobbiamo fare uno sforzo per fare qualcosa di piugrave In tal senso dobbiamo aggiornare gli strumenti a nostra disposizionerdquo A cominciare dal Codice deontologico Lrsquo ingegner Allegrini egrave categorico ldquoIl mercato sta cambiando penso agli in-gegneri biomedici che stanno giagrave pro-gettando macchinari ad alto livello tec-nologico con unrsquoelevata responsabilitagrave Figure nuove come gli esperti di Cyber Security particolarmente richieste e per le quali non egrave richiesta lrsquo iscrizione allrsquoOrdine E peggio ancora non vi egrave traccia nel nostro Codice deontologicordquo Ecco dunque la soluzione ldquoDobbiamo dar vita a iniziative importanti per far sigrave che questi ingegneri il futuro della categoria siano tutelati dagli Ordini Solo cosigrave avranno un vero vantaggio nellrsquo iscrizionerdquo

Coinvolgere i colleghi del secondo e terzo settoreLa disaffezione esiste ed egrave ampia soprattutto nei neolaureati che non rientrano nel ramo civile edile Lrsquoanalisi di Mario Ascari Presidente del Comitato di Ingegneria dellrsquoInfor-mazione del CNI interviene sulla ne-cessitagrave di coinvolgere maggiormente le giovani leve nella vita ordinistica ldquoI giovani a parte quelli obbligati per legge non vedono la necessitagrave di unirsi allrsquoalbo proprio percheacute non colgono alcun vantaggio personale dal miglioramento di carriera sino a una formazione competitiva e in linea con i tempirdquo dice lrsquo ingegner Ascari Che punta il dito in particola-re sulla formazione ldquoI grandi colossi dellrsquoICT offrono una preparazione in linea con le esigenze del mercato Egrave chiaro che i professionisti del settore optano per questo tipo di attivitagrave per rimanere competitivi Noi in tal senso siamo in ritardordquo La soluzione potrebbe essere dietro lrsquoangolo ldquoRiconoscere i crediti formativi anche a chi fa formazione al di fuori della sfera ordinisticardquo Diventa comunque fondamentale intercettare i colleghi del secondo e del terzo settore ldquoEsistono attivitagrave di grande impegno come la realizzazione dei si-stemi informatizzati di ospedali aeroporti e banche che dovrebbero essere svolte unicamente da professionisti preparati e dal cur-riculum esemplare proprio come gli ingegneri Peccato che non preveda-no lrsquoobbligatorietagrave del progetto Se cosigrave fosse allora potremmo iscrivere tutti questi colleghi e lrsquo intero siste-ma ne gioverebberdquo

a cura di Roberto di Sanzo

DIREZIONECONSIGLIO NAZIONALE DEGLI INGEGNERIVia XX Settembre 500187 Roma

DIRETTORE RESPONSABILEArmando ZambranoPresidente Consiglio Nazionale degli Ingegneri

DIRETTORE EDITORIALEGianni MassaVicepresidente Vicario Consiglio Nazionale degli Ingegneri

DIREZIONE SCIENTIFICAEugenio Radice Fossati Davide Luraschi Massimiliano Pittau

PUBLISHERMarco Zani

COORDINAMENTO EDITORIALEAntonio Felici

DIREZIONECONSIGLIO NAZIONALE DEGLI INGEGNERIStefano Calzolari Giovanni Cardinale Ga-etano Fede Michele Lapenna Ania Lopez Massimo Mariani Gianni Massa Antonio Felice Monaco Roberto Orvieto Angelo Do-menico Perrini Luca Scappini Raffaele Solu-stri Angelo Valsecchi Remo Giulio Vaudano Armando Zambrano

COMITATO DI REDAZIONEA Allegrini M Ascari M Baldin L Bertoni S Cat-ta D Cristiano G Cuffaro A DallrsquoAglio A Di Cri-stinzi S Floridia L Gioppo R Iezzi G Iovannitti S La Grotta S Monotti C Penati A Romagnoli

REDAZIONE SEGRETERIA Vanessa MartinaPalazzo MontedoriaVia GB Pergolesi 25 - 20124 Milanotel +39 0276011294 0276003509fax +39 0276022755redazionegiornaleingegnereitFilomena PetroniConsiglio Nazionale degli IngegneriVia XX Settembre 5 - 00187 Romatel 06 69767040rivistacni-onlineitTestata registrata - Tribunale di Milanon 229 - 18052012

HANNO COLLABORATO IN QUESTO NUMEROL Bertoni E Caliano S Ciapparelli R Di Sanzo G Fede G Margiotta P Marulli S Monotti A Pelle-grino R Pinna RL Sassone

COMITATO DrsquoINDIRIZZOIl Comitato drsquoIndirizzo in fase di costituzione saragrave composto dai Presidenti degli Ordini degli Ingegneri drsquoItalia

EDITOREQUINE SrlVia Spadolini 7 - 20141 Milano Tel 02 864105 - Fax 02 72016740Iscrizione ROC n 12191Pubblicitagrave QUINE SrlVia Spadolini 7 - 20141 MilanoRealizzazione graficaFabio CastiglioniProgetto graficoStefano Asili e Francesco DondinaResponsabile di ProduzionePaolo FicicchiaStampa Grafica Veneta Spa (PD)Proprietagrave EditorialeSocietagrave di Servizi del Collegiodegli Ingegneri e Architetti di Milano SrlVia GB Pergolesi 25 - 20124 Milanocopy Collegio degli Ingegnerie Architetti di MilanoGli articoli e le note firmate esprimono lrsquoopi-nione dellrsquoautore non necessariamente quel-la della Direzione del giornale impegnata a garantire la pluralitagrave dellrsquoinformazione se rilevante Essi non impegnano altresigrave la Reda-zione e lrsquoEditore Lrsquoinvio da parte dellrsquoautore di immagini e testi implica la sua responsabi-litagrave di originalitagrave veridicitagrave proprietagrave intellet-tuale e disponibilitagrave verso terzi Esso implica anche la sua autorizzazione alla loro pubbli-cazione a titolo gratuito e non dagrave luogo alla loro restituzione anche in caso di mancata pubblicazione La Redazione si riserva il diritto di ridimensionare gli articoli pervenuti senza alterarne il contenuto e il significato

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Giovanni Cardinale Vicepresidente CNI

Augusto Allegrini Presidente CROIL - Consulta Regionale Ordini Ingegneri della Lombardia Presidente Ordine degli Ingegneri di Pavia

Mario Ascari Presidente C3i - Comitato Ingegneria dellrsquoInformazione CNI

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LrsquoANALISI DEL CENTRO STUDI CNI |

GLI ISCRITTI ALLrsquoALBO ANNO 2020Cresce il numero degli iscritti solo grazie alla componente femminileNonostante tutte le criticitagrave emerse nel corso degli ultimi anni continua a crescere il numero di ingegneri iscritti allrsquoalbo i dati di inizio anno indicano 242750 iscritti circa mille in piugrave rispetto al 2019 Lrsquoanalisi dei dati effettuata dal Centro Studi del CNI mostra un quadro stabile rispetto allrsquoan-no appena passato (GRAFICO 1) La novitagrave dellrsquoanalisi dei dati del 2020 rivela che il saldo positivo egrave stato realizzato solo grazie alla crescita costante del numero di donne iscritte allrsquoAlbo 38mila + 1000 rispetto al 2019 (GRAFICO 2) Attualmente le donne ingegnere rappresentano il 157 del numero totale di iscritti (nel 2010 era appena del 108) Questo incremento ha permesso un ricambio generazionale allrsquo interno dellrsquoAlbo Secondo il Centro Studi tra i quasi 33mila ingegneri iscritti con piugrave di 65 anni le donne risultano solo lo 09 mentre costitu-iscono circa un terzo degli under 35 La regione con la piugrave alta quota di donne iscritte allrsquoalbo (234) egrave la Sardegna con il picco massimo registrato a Cagliari (263) Questo ricambio generazionale sta influendo anche sulla distribuzione degli iscritti tra i settori dellrsquoAlbo i laureati del vecchio ordinamento (che possono essere iscritti a tutti e tre i settori) vengono infatti sostituiti da quelli del nuovo ordinamento (che possono invece iscriversi a un solo settore) con il risultato che la quota di iscritti a tutti e tre i settori si riduce progressivamente tanto da scendere sotto la soglia del 60 Oggi tra i quasi 70 mila ingegneri iscritti a un solo settore il numero complessivo di ingegneri del settore industriale e di quello dellrsquo informazione non arriva nemmeno alla metagrave di quello degli iscritti al settore civile e ambientale che costituiscono il 71 degli ingegneri ldquomonosettorialirdquo (GRAFICO 3) Considerando invece tutti gli iscritti la quota che appartiene al settore civile ed ambientale esclusivamente o parallelamente ad altri settori egrave pari allrsquo832 Per quando riguarda la sezione B dellrsquoalbo invece aumentano rispetto ai ldquoquinquennalirdquo le quote di ingegneri iuniores industriali e dellrsquo informazione ndash sebbene quello civile ed ambientale si confermi il piugrave ambito ndash accogliendo quasi 6 ingegneri iuniores su 10 (GRAFICO 4) Sebbene le donne evidenzino unrsquoetagrave media decisamente piugrave bassa di quella degli uomini (oltre 10 anni in meno) subiscono anchrsquoesse questa fase di lento ricambio lrsquoetagrave media nel 2020 egrave infatti per loro pari a 415 anni contro i 41 del 2019 e i 405 del 2018

Una questione economicaDa non sottovalutare la questio-ne economica In un momento di profonda crisi che inevitabilmente investe anche la categoria ingegneri-stica egrave pacifico che svariati colleghi si facciano due conti in tasca e prendano decisioni nette Egrave questo il pensiero di Sebastiano Floridia alla guida dellrsquoOrdine di Siracusa ldquoConosco molti professionisti che pur di non pagare la quota di iscrizione di 180 euro preferiscono rimane-re fuori dal sistema ordinistico Il motivo Puramente economico Gli stipendi non sono piugrave altissimi spe-cialmente allrsquo inizio i giovani colleghi fanno fatica ad arrivare a fine mese molte volte si accettano incarichi per pochi euro pur di entrare nel mondo del lavoro Quindi basta fare due piugrave due se non egrave indispensabile non mi iscrivo allrsquoOrdine e mi tengo in tasca i soldi Semplice nordquo

La giusta comu-nicazione per i giovani studentiPer Alberto Romagnoli Presi-dente dellrsquoOrdine degli Ingegneri di Ancona bisogna focalizzarsi sui colleghi del terzo settore quelli dellrsquo informazione ldquoSono in costante aumento i ragazzi che si iscrivono alle facoltagrave di ingegneria e che scelgono lrsquoambito dellrsquo informazionerdquo spiega Romagnoli ldquoEgrave quindi a loro che si devono riservare i nostri sforzi per far sigrave che lrsquoOrdine diventi appetibile e interessante per i futuri neolaureatirdquo In tal senso proprio lrsquoOrdine di Ancona ha elaborato un documento con una serie di indicazioni che dimostrano quanto sia ldquoconvenienterdquo lrsquo iscrizio-ne al sistema ordinistico percheacute il neolaureato si puograve confrontare con i colleghi nelle commissioni nei gruppi di lavoro e quindi puograve acquisire know how percheacute puograve consultare le norme CEI UNI ISO a costi molto bassi o gra-tuitamente per poter firmare progetti di impianti elettronici come previsto dal DM 372008 per poter svolgere il ruolo di direttore tecnico di societagrave di ingegneria dopo dieci anni di iscri-zione E ancora per avere consulenze gratuite dai commercialisti e avvocati convenzionati con lrsquoOrdine professio-nale per poter acquistare applicativi software e strumentazione tecnica a prezzi agevolati frutto di convenzioni tra lrsquoOrdine e societagrave fornitricildquoQueste sono solo alcune delle motiva-zioni che rendono il mondo dellrsquoordine appetibile anche per tutti gli specia-lizzati nel terzo settore ndash continua il Presidente Romagnoli ndash egrave necessaria dunque una forte operazione di mar-keting territoriale e di comunicazione nei confronti dei giovani studenti di ingegneriardquo

La certificazione delle competenzePer il Presidente dellrsquoOrdine degli Ingegneri di Catanzaro Gerlando Cuffaro va messa in atto una decisa campagna di ldquomarketing profes-sionalerdquo sui territori ldquoA cominciare dal potenziamento dei rapporti con il sistema universitario facendo comprendere ai giovani lrsquo importanza dellrsquo iscrizione allrsquoOrdine di catego-riardquo spiega il dirigente calabrese Ma non solo occorre dare una decisa accelerata alla funzione degli Ordini legata alla certificazione delle com-petenze ldquoVa potenziato lo strumento CERTing istituzionalizzandolo anche grazie a prezzi altamente competiti-vi La qualificazione dellrsquoesperienza e delle competenze deve diventare un lsquomustrsquo delle funzioni ordinisti-cherdquo Infine ecco un ulteriore valore aggiunto per lrsquo iscrizione allrsquoOrdine ldquoValutare la possibilitagrave di dare un punteggio superiore a chi egrave iscritto allrsquoOrdine e partecipa a bandi di concorso pubblici Potrebbe essere una strategia da perseguirerdquo conclu-de lrsquo ingegner Cuffaro

Ingegneri qualificati ma troppa concorrenzaPer Simone Monotti Presidente dellrsquoOrdine degli Ingegneri di Terni egrave necessaria unrsquoazione sinergica per far sigrave che ldquo il sistema ordinistico acquisti maggior prestigio ed au-torevolezzardquo Un percorso non certo semplice che deve passare per forza attraverso ldquolrsquoofferta di tanti servizi in piugrave ai colleghi dalle convenzio-ni alle agevolazioni sanitarie sino alle assicurazioni Sono solo alcuni degli esempi sui quali si potrebbe lavorarerdquo Inoltre ecco una stoccata sullrsquoambito formativo che deve es-sere ldquosempre piugrave qualitativo anche e soprattutto per i settori dellrsquo indu-stria e dellrsquo informaticardquo E qui il discorso si fa serio ldquoCrsquoegrave troppa confusione anche qui nel ternano Molti consulenti informatici e del mondo dellrsquo industria con tanto di laurea in ingegneria subiscono la concorrenza di altre figure professio-nali con un percorso di studi meno qualificato Ecco percheacute credo che valga la pena pensare a un percorso legislativo in grado di far diventare il sistema ordinistico una sorta di garanzia istituzionale anche per tutti gli iscritti al secondo e al terzo settorerdquo

a cura di Roberto di Sanzo

Alberto Romagnoli Presidente Ordine degli Ingegneri di Ancona

Sebastiano Floridia Presidente Ordine degli Ingegneri di Siracusa

Simone Monotti Presidente Ordine degli Ingegneri di Terni

Gerlando Cuffaro Presidente Ordine degli Ingegneri di Catanzaro

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SintesiNonostante tutte le criticitagrave emerse nel corso degli ultimi anni continua a crescere il nu-mero di ingegneri iscritti allrsquoalbo i dati di inizio anno indicano 242750 iscritti circa millein piugrave rispetto al 2019

Quello che emerge dallrsquoanalisi dei dati effettuata dal Centro studi del Consiglio Nazionaledegli Ingegneri egrave un quadro sostanzialmente stabile rispetto al 2019 il numero di nuoveiscrizioni si mantiene intorno alle 6mila unitagrave a fronte di circa 5mila cancellazioni e continuaa restare bassa la quota di laureati che sostengono lrsquoEsame di Stato e ancor piugrave bassaquella di coloro che si iscrivono allrsquoalbo una volta conseguita lrsquoabilitazione professionale(circa un sesto dei laureati) Ma il dato positivo del 2020 rivela una importante novitagrave dal momento che il saldo positivoegrave stato realizzato solo grazie alla crescita costante del numero di donne iscritte allrsquoAlboche ha superato quota 38mila circa mille in piugrave rispetto al 2019 mentre si egrave leggermenteridotto il numero di uomini iscritti

GLI ISCRITTI ALLALBO ANNO 2020

ISCRITTI ALLrsquoALBO DEGLI INGEGNERISERIE 2007-2020 ndash (VAL ASS)

Iscri totale (sezA +sezB)

198433

242750

190000

200000

210000

220000

230000

240000

250000

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020

Ersquo ancora presto per avere dei riscontri per quanto concerne il processo di rinnovamentoavviato negli ultimi anni dagli Ordini provinciali e dal Consiglio Nazionale degli Ingegnerima lrsquoobiettivo egrave quello di aumentare lrsquoappeal dellrsquoAlbo anche tra gli ingegneri del settoreindustriale e dellrsquoinformazione grazie anche allrsquoattivazione di una serie di servizi offerti agliiscritti relativi a formazione supporto allrsquoattivitagrave lavorativa certificazione delle competenzeassicurazione professionale e altro ancora

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GLI ISCRITTI ALLALBO ANNO 2020

QUOTA DI ISCRITTI ALLrsquoALBO DEGLI INGEGNERI PER SETTOREANNO 2020 (VAL )

nb il totale egrave diverso da 100 poicheacute un ingegnere puograve essere iscrio a piugrave di un seore sono compresi gli ingegneri del nuovo ordinamento e quelli del vecchio che hanno optato per un solo seore

nb il totale egrave diverso da 100 poicheacute un ingegnere puograve essere iscrio a piugrave di un seore

832690

620710

21674

0

50

100

Civile ed ambientale Industriale Informazione

Sezione A

Tu Nuovo ordinamento e ibridi

578

302

104

0

20

40

60

Civile ed ambientale Industriale Informazione

Sezione B

SEZIONE A

SEZIONE B

nb il totale egrave diverso da 100 poicheacute un ingegnere puograve essere iscritto a piugrave di un settoresono compresi gli ingegneri del nuovo ordinamento e quelli del vecchio che hanno optato per un solo settore

nb il totale egrave diverso da 100 poicheacute un ingegnere puograve essere iscritto a piugrave di un settore

Ersquo ancora presto per avere dei riscontri per quanto concerne il processo di rinnovamentoavviato negli ultimi anni dagli Ordini provinciali e dal Consiglio Nazionale degli Ingegnerima lrsquoobiettivo egrave quello di aumentare lrsquoappeal dellrsquoAlbo anche tra gli ingegneri del settoreindustriale e dellrsquoinformazione grazie anche allrsquoattivazione di una serie di servizi offerti agliiscritti relativi a formazione supporto allrsquoattivitagrave lavorativa certificazione delle competenzeassicurazione professionale e altro ancora

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GLI ISCRITTI ALLALBO ANNO 2020

QUOTA DI ISCRITTI ALLrsquoALBO DEGLI INGEGNERI PER SETTOREANNO 2020 (VAL )

nb il totale egrave diverso da 100 poicheacute un ingegnere puograve essere iscrio a piugrave di un seore sono compresi gli ingegneri del nuovo ordinamento e quelli del vecchio che hanno optato per un solo seore

nb il totale egrave diverso da 100 poicheacute un ingegnere puograve essere iscrio a piugrave di un seore

832690

620710

21674

0

50

100

Civile ed ambientale Industriale Informazione

Sezione A

Tu Nuovo ordinamento e ibridi

578

302

104

0

20

40

60

Civile ed ambientale Industriale Informazione

Sezione B

SEZIONE A

SEZIONE B

nb il totale egrave diverso da 100 poicheacute un ingegnere puograve essere iscritto a piugrave di un settoresono compresi gli ingegneri del nuovo ordinamento e quelli del vecchio che hanno optato per un solo settore

nb il totale egrave diverso da 100 poicheacute un ingegnere puograve essere iscritto a piugrave di un settore

Si conferma inoltre il trend crescente del numero di iscritte Attualmente le donne inge-gnere rappresentano il 157 del numero totale di iscritti con un lieve incremento rispettoal 2019 Vale la pena di ricordare che nel 2010 la quota di donne tra gli iscritti allrsquoalbo eradel 108Ma il dato piugrave importante che emerge egrave che il saldo positivo riscontrato tra il 2019 e il 2020egrave determinato proprio dalle donne aumentate di oltre mille unitagrave offrendo cosigrave un contri-buto importante al ricambio generazionale allrsquointerno dellrsquoAlbo basti pensare che tra iquasi 33mila ingegneri iscritti con piugrave di 65 anni le donne risultano solo lo 09 mentrecostituiscono circa un terzo degli under 35

La regione con la piugrave alta quota di donne iscritte allrsquoalbo (234) risulta ancora una voltala Sardegna con il picco massimo registrato a Cagliari che si conferma anche nel 2020lrsquoOrdine provinciale con la quota piugrave elevata di donne (263)

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GLI ISCRITTI ALLALBO ANNO 2020

ORDINE 2019 2020 Var 20192020 Parma 1771 1754 -10 Mantova 1025 1015 -10 Nuoro 814 806 -10 Piacenza 935 923 -13 Lodi 470 462 -17 Aosta 452 443 -20 As 478 468 -21 Vercelli 465 454 -24 Novara 1024 999 -24 Rimini 1095 1066 -26 Savona 1138 1102 -32 Gorizia 397 369 -71

QUOTA DI DONNE ISCRITTE ALLrsquoALBO DEGLI INGEGNERI (SEZIONE A + SEZIONE B) SERIE 2007-2020

9199 104 108

115 120 125 130137 140 145 148 153 157

8

10

12

14

16

18

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020

Sebbene le donne evidenzino unrsquoetagrave media decisamente piugrave bassa di quella degli uomini(oltre 10 anni in meno) e come evidenziato in precedenza risultino in costante aumentosubiscono anchrsquoesse questa fase di lento ricambio lrsquoetagrave media nel 2020 egrave infatti per loropari a 415 anni contro i 41 del 2019 e i 405 del 2018

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GLI ISCRITTI ALLALBO ANNO 2020

ETAgrave MEDIA DEGLI ISCRITTI ALLrsquoALBO DEGLI INGEGNERI PER SEZIONE DI ISCRIZIONE E SESSOCFR2018-2020

514

402

509

406 374 405498

398494

0

20

40

60

SezA SezB Totale

2018

Uomini Donne Totale M+F

519

410

514

411 381 410502

406498

0

20

40

60

SezA SezB Totale

2019

Uomini Donne Totale M+F

523

418

518

415 387 415

506

414502

0

20

40

60

SezA SezB Totale

2020

Uomini Donne Totale M+F

lrsquoetagrave indicata egrave quella che gli ingegneri compiranno nel corso dellrsquoanno di riferimento GRAFICO 4

GRAFICO 3 Sezione A e Sezione B

GRAFICO 2 GRAFICO 1

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Un lavoro sostenibile a tutte lrsquoetagrave

Lrsquoinvecchiamento della popo-lazione egrave un processo che sta interessando tutta lrsquoEuropa e in particolar modo lrsquoItalia e tutti i comparti produttivi Il sesto rap-porto della Fondazione Europea riporta che la percentuale di lavo-ratori ultracinquantenni egrave aumen-tata del 10 nel giro di 10 anni Entro il 2030 i lavoratori tra 55 e 64 anni aumenteranno del 16 giagrave oggi la metagrave dei lavoratori anziani abbandona prima dellrsquoetagrave di pen-sionamento obbligatorio In particolar modo lrsquo invecchia-mento della forza lavoro egrave una problematica che riguarda la gestione delle risorse umane in azienda Perciograve occorre costruire un approccio multiplo e siste-matico per una corretta gestione di un problema nellrsquoottica della sicurezza In questi casi dunque il lavoro dellrsquoRSPP assume aspetti quasi manageriali sia per una corretta definizione dei ruoli e dei soggetti ndash con adeguata for-mazione ndash sia per la gestione e il coordinamento dei comporta-menti corretti

IL RUOLO DEGLI INGEGNERILrsquo ingegnere della sicurezza ndash occupandosi della sicurezza del lavoratore della collettivitagrave e dellrsquoambiente circostante ndash rico-pre di fatto un ruolo sociale fonda-mentale che permette ad aziende e lavoratori nel privato come nel pubblico di poter contare su un contributo qualificato capace di coniugare sia aspetti tecnici che gestionali Il tema dellrsquo invecchia-

mento-lavoro egrave un ambito per il quale sono richieste competenze e conoscenze multidisciplinari lrsquo ingegnere nei suoi vari ruoli di imprenditore responsabile di produzione RSPPCSPCSE pro-gettista di macchine consulente esterno e con le sue competenze tecniche noncheacute le conoscenze in varie discipline come lrsquoorga-nizzazione del lavoro lrsquoergono-mia lrsquo innovazione tecnologica le biotecnologie e i nuovi materiali puograve dare un contributo determi-nante per la tutela della salute della sicurezza del lavoratore e per configurare posti di lavoro sostenibili a ogni etagrave Mai come nellrsquoambito della sicurezza del lavoratore non piugrave giovane la pur qualificata multidisciplinarietagrave dellrsquo ingegnere dovragrave essere inte-grata con competenze di medi-cina e psicologia applicata al lavoro cosigrave da fornire un supporto adeguato anche per tenere sotto controllo i progressi scientifici e le conseguenti opportunitagrave di valu-tare dinamicamente lo scenario in cui si muove

UN LAVORO SOSTENIBILE A TUTTE LE ETAgrave In Italia si tende ad applicare una politica contraddittoria che consiste nel ricorrere al ricambio generazionale incentivando lrsquoab-bandono precoce del lavoro da parte dei piugrave anziani per lasciare posto a risorse piugrave giovani ma soprattutto meno costose Le grandi aziende aiutate anche dalle politiche pubbliche cer-cano spesso questa via che perograve non affronta il problema alla

Lrsquo invecchiamento e il lavoro come affrontarlo per la tutela dei dipendenti

RSPP | AZIENDEFOCUS

radice Quello che serve egrave invece un approccio di sistema che renda la professione sostenibile al lavo-ratore che invecchia partendo dal presupposto che una vita lavora-tiva attiva e in buona salute egrave la premessa per una vita pensioni-stica con minori costi sociali sia per lrsquo individuo che per la collet-tivitagrave Infatti in Italia il problema dellrsquo invecchiamento della popo-lazione egrave stato confinato solo alle riforme del sistema pensionistico cercando di trovare formule per il pensionamento anticipato Un lavoro sostenibile eviterebbe conseguenze come lrsquoaumento di infortuni e malattie professionali lrsquoaccumulo di malattie invalidanti che vanno a impattare sui costi del Sistema Sanitario Nazionale e la riduzione della produttivitagrave industriale dovuta dallrsquoaumento dellrsquoassenteismo cronicizzato Dal momento che lrsquo invecchiamento egrave anche un fenomeno prevedibile emergeno dallrsquoanalisi del Centro Studi del CNI alcuni comporta-menti virtuosi di aziende italiane per le misure organizzativo-ge-stionali Prima di tutto egrave stato coinvolto attivamente un RSPP di concerto con il Medico com-petente i sindacati e i lavoratori A ciograve si egrave aggiunto una corretta valutazione dei rischi (vedasi box) e allrsquo individualizzazione di buone prassi di Workplace Health Promo-tion (WHP) E inoltre ndash Il rispetto di protocolli di sorve-glianza sanitaria periodici come visite oculistiche cardiologiche e test per valutare capacitagrave motorie ed elasticitagrave muscolare che con-sentano di individuare ed even-

Il DossierIl GTT (Gruppo Territoriale Temporaneo) della Commissione Sicurezza del CNI ha sviluppato un dossier che affronta il tema della sicurezza sotto lrsquoaspetto dellrsquo invecchiamento allrsquo interno dellrsquoIndustria 40 Tutto questo egrave stato possibile anche grazie alla collaborazione dei diversi Ordini territoriali come lrsquoOrdine degli Ingegneri di Milano insieme al proprio GdL alla Direzione Regionale Lombardia-CONTARP e alla Con-sulta Interassociativa Italiana per la Prevenzione - CIIP e ovviamente insieme ai referenti INAIL Ricordiamo che CNI e INAIL hanno rinnovato e confermato lrsquo impegno ndash lo scorso 26 gennaio ndash verso una solida collaborazione nel campo della sicurezza grazie a un protocollo drsquo intesa che prevede la realizzazione di una serie di attivitagrave congiunte finalizzate alla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori Temi come la prevenzione del rischio sismico la prevenzione nelle scuole il supporto alla Protezione Civile per la definizione dei Piani di Emergenza testimoniano lrsquo impegno su temi di interesse generale e il ruolo sociale dellrsquo ingegnere

SEGUE DA PAG 1

di Gianni Massauno dei momenti e dei simboli piugrave potenti della nostra storia ndash grazie a donne e uomini che nel momento del bisogno non si sono tirati indietro anzi si sono messi incondizionatamente al servizio di chi meritatamente o immeritatamente ndash non egrave questo il momento di discuterne ndash ha il controllo della barcaldquoLa televisione ha detto che il nuovo anno porteragrave una trasfor-mazione e tutti quanti stiamo giagrave aspettandohelliprdquoEgrave giusto interrogarsi su quando torneremo alla normalitagrave (anche se oggi piugrave di ieri appaiono inutili e paradossali le prese di posizione e le divisioni della politica) ma egrave fondamentale la-vorare su noi stessi per capire il come affrontare una quotidiani-tagrave diversa e speriamo miglioreldquohellip saragrave tre volte Natale e festa tutto il giorno [] ogni Cristo scenderagrave dalla croce anche gli uccelli faranno ritornohelliprdquo Le calamitagrave svelano i pregi e soprattutto i difetti dei Paesi ci pongono di fronte a biforcazioni che possono essere catastrofiche oppure viceversa costituire un punto di cambiamento positivoLrsquoanno che verragrave gli anni che verranno non potranno essere affrontati se non sapremo pen-sare un nuovo paradigma del lavoro e della sua rappresen-tanza Paradigma che riprogetti il modello che divide tra dipen-denti e Partite IVA in una miriade di sovrastrutture contrattuali di regole di tutele troppo variabili e differenziate Che non conside-ra la reale potenzialitagrave del ter-mine ldquosussidiarietagraverdquo Lrsquoanno che verragrave gli anni che verranno non potranno essere affrontati con lrsquoattuale sistema normativo e burocratico Penso per esempio alle dichiarazioni del Commis-sario per lrsquoemergenza Covid-19 ldquocon il normale sistema oltre la metagrave dei ventilatori polmonari occorrenti per salvare il maggior numero possibile di vite umane sarebbe stato consegnato alla fine dellrsquoemergenzardquo Penso al Ponte di Genova e ai poteri straordinari conferiti al Commis-sario per la ricostruzione idonei a disapplicare la legislazione nazionale sugli appalti al fine di rispettare tempi e costi Lrsquoanno che verragrave gli anni che verranno potranno essere affrontati se sa-premo ldquori-progettarerdquo la nostra legislazione Occorre rendere tutto ndash realmente ndash semplice veloce e trasparente percheacute non si puograve essere veloci ed efficienti solo nellrsquoemergenza E per farlo egrave necessario ribaltare lrsquoapproccio per il quale tutto egrave norma e nien-te egrave autoregolamentazione per il quale diviene illecito qualunque cosa non sia esplicitamente vietata ldquoCaro amicordquo solo se sapremo guardare con altri occhi e se saremo in grado di farlo insieme e non da soli sicuramente ldquosenza grandi disturbi qualcuno spariragrave saranno forse i troppo furbi e i cretini di ogni etagraverdquo

EDITORIALE |

La valutazione del rischioLa valutazione dei rischi oltre a comprendere la possibilitagrave di sviluppare malattie croni-che compatibili con lrsquoavanzare dellrsquoetagrave deve tenere conto di aspetti connessi piugrave stretta-mente al lavoro svolto come posture incongrue lavoro in ambienti rumorosi o a contat-to con agenti chimici o ancora situazioni lavorative a rischio di caduta inciampo o altri inconvenienti La valutazione fornisce orien-tamenti preventivi per ogni rischio indagato ndash Rischi legati al lavoro fisico derivanti dalla movimenta-zione di carichi sforzi fisici intensi e mantenimento di posture incongrue A questi egrave particolarmente esposto chi lavora nellrsquoambito della distribuzione o chi gestisce macchinari e apparati nellrsquo in-dustria meccanica Questi ultimi sono spesso esposti a movimenti e posizioni stati-che ripetitive e non corrette dal punto di vista posturale A questi si aggiungono i rischi derivanti dallrsquouso di macchine ad esempio spazzatrici da scivolamento o da possibili cadute da attrezzi come scale nel caso del settore del clea-ning o dallrsquoutilizzo di torni e frese nel caso dellrsquoindustria ndash Rischi legati allrsquoambiente di lavoro come le condizioni microclimatiche avverse o lrsquoesposizione a vibrazioni e rumori Tra questi rischi si pone lrsquoattenzione sull esposizione a sostanze tossiche eo irritantindash Fattori che penalizzano lo sviluppo lrsquoutilizzo la trasmis-sione di competenze come la carenza di formazione i metodi di lavoro rigidamente imposti il raggiungimento di picchi di attivitagrave imprevistindash Rischi psico-sociali come la relazione con pubblico o clienti ldquodifficilirdquo o la mancanza di sostegno e di riconoscimento da parte dei superiori o dei colleghiDopo aver valutato i rischi si puograve procedere allrsquoadozione di misure di miglioramento che possono essere organizzative gestionali oppure tecniche

Simone Ciapparelli

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Gli effetti dellrsquoinvecchiamento sul lavoroLa sostenibilitagrave del lavoro dipende perograve non soltanto dallrsquoetagrave anagrafica raggiunta ma anche dal tipo di lavoro svolto questa problematica si aggrava sensibilmente nel passaggio da lavoro cognitivo a lavoro manuale e da lavori piugrave qualificati a lavori meno qualificati A titolo di esempio per effetto delle soglie introdotte dal DLgs 8108 la popolazione lavorativa adibita a sollevamento e trasporto viene qualificata come anziana a par-tire dai 45 anni di etagrave mentre chi utilizza videoterminali (VDT) egrave classificato come anziano a partire dai 50 anni Quando ci si riferisce alle mansioni manuali inoltre il lavoratore percepisce in modo particolare la propria minore capacitagrave produttivitagrave ri-spetto ai colleghi piugrave giovani e la percezione delle ridotte capa-citagrave motorie e della forza fisica lo induce a un maggiore sforzo di attenzione per evitare rischi e infortuni aumentando in realtagrave stress e stanchezza Quasi in un circolo vizioso ciograve comporta una probabilitagrave teorica di infortunio molto maggiore rispetto a un soggetto giovane Questo aspetto egrave perograve parzialmente bilanciato dal fatto che il maggior grado di esperienza professionale au-menta la capacitagrave di prevedere ed evitare il pericolo mitigando il rischio di infortuni Oltre al fattore etagrave la riduzione della capacitagrave lavorativa mostra comunque unrsquoampia variabile individuale determinata soprat-tutto dalla presenza o meno di malattie croniche Le patolo-gie croniche sono infatti un fattore critico per la produttivitagrave delle aziende nel 2018 hanno interessato quasi il 40 della popolazione italiana La prevenzione di queste malattie tramite il raggiungimento di uno stile di vita piugrave salutare consente di fronteggiare anche la riduzione della capacitagrave lavorativa Altre variabile da considerare egrave la differenza di genere le donne hanno unrsquoaspettativa di vita piugrave lunga rispetto allrsquouomo ma trascorsa in peggiori condizioni di salute a causa delle possibili conseguenze provocate da menopausa e osteoporosi Lrsquo invec-chiamento egrave quindi un processo che comporta cambiamenti negativi (calo generale delle capacitagrave funzionali) in parte com-pensati da attributi che si sviluppano e affinano con lrsquoavanzare dellrsquoetagrave

tualmente monitorare le malattie che piugrave risentono del fattore etagravendash lrsquo individuazione di buone prassi tramite corsi di formazione orga-nizzando corsi adatti a tutte le etagrave e senza preclusioni per i lavoratori piugrave anziani ndash la riorganizzazione di tempi e carichi di lavoro e concessione di part time su richiesta nuove modalitagrave di svolgimento del lavoro come ad esempio il lavoro agile sono altre misure utili che rientrano in questa categoria In questo senso lrsquoapproccio ingegneristico egrave fondamentale anche per la riprogettazione degli ambienti e degli spazi tali da ren-derli piugrave sostenibili e adattabili allrsquoetagrave dei lavoratori Tra le misure tecniche rientra la riprogettazione ingegneristica ed ergonomica degli ambienti di lavoro come lrsquoe-liminazione di ostacoli e dislivelli ma piugrave in generale misure atte a rendere lo spazio lavorativo soste-nibile a tutte le etagrave come lrsquoappli-cazione dei principi ergonomici sulle nuove linee (comandi piugrave fruibili piani di lavoro ad altezze regolabili) e la riduzione del rischio su quelle vecchie Si consideri che le patologie muscoloscheletriche sono piugrave diffuse nei soggetti di etagrave tra i 50 e i 55 anni e i disturbi muscolo scheletrici sono la prima causa di malattia professionale emersa costituendo il 75 delle malat-

tie professionali denunciate e si evolvono spesso in patologie invalidanti

IL SETTORE DELLE COSTRUZIONIPurtroppo a oggi manca ancora uno studio approfondito su come lrsquoinvecchiamento influisca sui lavoratori nellrsquoambito professio-nale caratterizzato proprio dalle mansioni manuali piugrave pesanti Nel cantiere edile per esempio la legi-slazione italiana impone la valu-tazione dei rischi in particolare bisogna tener conto dellrsquoaffievolirsi delle capacitagrave sensoriali che rende piugrave difficile per il lavoratore edile individuare ed evitare prontamente i rischi lrsquoindebolimento dellrsquoappa-rato muscolo-scheletrico lo espone a infortuni da caduta e da solleva-mento carichi la minore efficienza del sistema cardio-vascolare e di quello respiratorio diminuiscono la resistenza agli sforzi prolungati e agli agenti atmosferici aumen-tando altresigrave il rischio di sveni-mento infarto e disidratazione Lo stress del lavoratore edile aumenta anche con lrsquoetagrave a causa della con-correnza generazionale la perce-zione delle proprie ridotte capacitagrave fisiche lo induce a mantenere una maggiore sforzo di attenzione per evitare rischi e infortuni Ciograve comporta una probabilitagrave teo-rica di infortunio per un lavoratore anziano maggiore di una percen-

tuale variabile dal 50 al 95 rispetto a un lavoratore giovane che svolga la stessa mansione Tuttavia lrsquoosservazione dei can-tieri ha permesso di scoprire nella pratica anche i vantaggi dellrsquoinvec-chiamento Lrsquoesperienza aumenta la pazienza e la serietagrave professio-nale permettendo di aumentare la capacitagrave di prevedere ed evitare il rischio Drsquoaltro canto il lavoratore anziano necessita di tempi di recupero proporzionalmente piugrave lunghi rispetto a un giovane e in alcuni casi il recupero diventa pressocheacute impossibilePer ridurre il rischio e gli effetti dellrsquoinfortunio lo studio della Sicu-rezza nei Cantieri puogravendash imporre la parziale compensa-zione dellrsquoindebolimento fisico con dispositivi artificiali quali migliore illuminamento segnalazioni visive e uditive suppletive e utilizzo di esoscheletri per il sollevamento dei carichi ndash migliore la soluzione allrsquoin-vecchiamento della forza lavoro con spostamento del lavoratore anziano verso attivitagrave organizzative e di supervisione Non egrave dunque solo il lavoratore a doversi adattare al lavoro ma egrave il lavoro che si deve adattare al lavoratore e non si puograve consentire che tale onere ricada esclusiva-mente sul binomio datore di lavo-ro-lavoratore

Efficienza edifici i traguardi da raggiungere

Tutto il modo di pensare della societagrave deve cambiare in ottica green maggior comfort e benessere abitativo da

ottenere con le politiche di decarbonizzazione

a cura della Redazione

A partire da marzo 2020 ogni Stato Membro dellrsquoUnione Europea ha lrsquoobbligo di recepire e at-

tuare la ldquoDirettiva sul rendimento energetico degli edificirdquo LrsquoEPBD III Energy Performance of Buildings Directive modifica le precedenti Dirtettive 201031UE e 201227UE Lrsquoobiettivo dellrsquoUE egrave quello non solo di migliorare le prestazioni energetiche degli

edifici ma incentivare la ristrut-turazione degli esistenti entro il 2050 (vedasi box Direttiva UE 2018844) Infatti la vera novitagrave della 2018844 UE egrave promuovere la tra-sformazione degli edifici soste-nibili andando oltre la sola ne-cessitagrave di ldquoefficienza energeticardquo Tutta la societagrave partendo anche dagli interventi di qualifica del costruito deve tendere verso la ricerca di un maggior comfort e benessere abitativo

Ne sono un chiaro esempio i pun-ti 13 14 e 15 dellrsquoEPBD III Detto ciograve ogni Stato Membro avragrave poi il compito di definire la propria strategia operativa in base alle proprie necessitagrave

SCHEMA DI DECRETO In Italia infatti lo schema di De-creto per il recepimento della Direttiva approvato del Consiglio dei Ministri lo scorso 29 gen-naio 2020 modificheragrave il DLgs 1922005 per adeguarlo alle indi-

AMBIENTE

cazioni dellrsquoEPBD III Il DLgs 192 aveva giagrave recepito la prima EPBD nel 2002 introducendo in Italia le prescrizioni europee sullrsquoeffi-cienza energetica Lo schema di Decreto del CdM si allinea in so-stanza con quanto previsto nella Direttiva UE e prevede dunque ndash lrsquo introduzione di strumenti per accelerare la ristrutturazione de-gli edifici esistentindash lrsquo integrazione delle stesse stra-tegie di ristrutturazione in unrsquoot-tica a lungo termine per raggiun-gere il traguardo di edifici nZEB (Nearly Zero Energy Buildings ovvero edifici ldquoa energia quasi zerordquo) entro il 2050 ndash ultimo ma non meno importan-te lo schema di Decreto aggiorna i criteri generali per la metodolo-gia di calcolo e dei requisiti della prestazione energetica stimo-lando verso soluzioni di mobilitagrave elettrica interventi di sostituzio-ne degli impianti tecnici etc Successivamente verragrave redatto un apposito DPR per quanto ri-guarda tutti gli aspetti legati alla manutenzione degli impianti ter-mici sia per riscaldamento che raffreddamento e per la produ-zione di acqua calda sanitaria Intanto si stanno avviando nuo-vi investimenti e misure per la ripresa delle opere pubbliche che dunque dovranno essere piugrave sostenibili Infatti la Legge di Bilancio 2020 prevede non solo fi-nanziamenti per la Pubblica Am-ministrazione e tutto quello che concerne per il risparmio ener-getico ndash ma anche per le impre-se ndash tenuto conto delle politiche di decarbonizzazione e riduzione delle emissioni Per la messa in sicurezza degli edifici e per gli interventi di effi-cientemente energetico la mano-vra ha previsto quasi 88 miliardi di euro destinati ai Comuni ndash che ancora non ne avessero fatto ri-chiesta ndash da utilizzare in 15 anni a partire dal 2020 per realizzare tutti gli interventi necessari

COSA CAMBIALe novitagrave si concentrano soprat-tutto sul settore ICT (Tecnologie dellrsquoInformazione e della Comu-nicazione) indispensabile per migliorare le prestazioni energe-tiche e di autonomia dei servizi integrati Ne sono un esempio i BACS (Buil-ding Automation Control System) secondo la UNI EN 152322017 ov-

vero sistemi pensati per la ridu-zione dei consumi energetici che modificano le proprie prestazioni al cambiare delle condizioni cli-matiche esterne Quindi vi egrave una forte spinta allrsquo installazione degli impianti di automazione di ulti-ma generazione per lrsquo implemen-tazione della domotica ma anche della mobilitagrave elettrica attraverso lrsquo installazione di punti di ricarica per i veicoli elettrici in edifici di nuova costruzione residenziale e non Per quanto riguarda invece lrsquo in-tegrazione delle apparecchiature tecniche per il riscaldamento eo raffrescamento degli ambienti egrave noto che ndash anche in base agli obiettivi del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima ndash gli obiettivi fissati dallrsquoUE per il 2030 saranno raggiungibili solo grazie allrsquo installazione di impianti piugrave consapevoli e sistemi alternativi ad alta efficienza quali minus sistemi di produzione di ener-

gia rinnovabile minus cogenerazione minus teleriscaldamento e il teleraf-

frescamento minus pompe di calore minus sistemi ibridi e sistemi di mo-

nitoraggio e controllo dei con-sumi

In questo procedimento espresso dalla Direttiva UE sono interessati tutti gli operatori del settore non solo le industrie ma in particola-re gli installatori termoidraulici e installatori elettrici per i sistemi di distribuzione lrsquoadeguamento degli impianti esistenti eo rifa-re nuove colonne montanti degli edifici Da sottolineare poi che tutti gli incentivi previsti nello schema di Decreto in particolare lrsquoEco-bonus saranno accettati solo se i lavori verranno effettuati da installatori qualificati e certifica-ti come ribadito dallrsquoart 7 del-lo schema di Decreto Modifica allrsquoart 4 e 4-ter del DLgs 192005

NOVITAgrave EPBD IIIStrategia di ristrutturazione a lungo termine si dovragrave tenere conto del proprio complesso im-mobiliare dei costi legati ai lavo-ri di ristrutturazione questrsquoultimi pertinenti alla salubritagrave dellrsquoaria e del comfort domestico quindi ogni Stato Membro dovragrave 1 stabilire delle misure indica-

tive in vista dellrsquoobiettivo di ridurre dellrsquo95 i gas serra en-

Direttiva UE 2018844La nuova Direttiva egrave entrata in vigore il 9 luglio 2018 e si inserisce nel contesto degli ambiziosi obiettivi ambientali che lrsquoUe mira a raggiungere entro il 2050 Per il ridurre le emissioni di CO2 fino al traguardo della ldquoneutralitagrave climaticardquo infatti il settore dellrsquoedilizia residenziale rappresenta un fronte di intervento stra-tegico considerando che a livello mondiale lrsquo industria delle costruzioni egrave responsabile di quasi il 40 di emissioni di anidride carbonica Un dato che sembra destinato a salire nonostante gli sforzi per contenerlo secondo lrsquoedizione 2019 del Global Status Report for Buildings and Construction presentato alla COP25 di Madrid dal 2017 al 2018 le emissioni totali del settore sono aumentate del 2 parallelamente allrsquoaumento della domanda finale di energia degli edifici (+1 nel 2018 rispetto allrsquoanno precedente)

Gli obiettiviIl Quadro 2030 per il clima e lrsquoenergia adottato dal Consiglio europeo nellrsquoottobre 2014 prevede una ridu-zione di almeno il 40 delle emissioni di gas serra rispetto ai livelli del 1990 una quota almeno del 32 di energia rinnovabile un miglioramento almeno del 325 dellrsquoefficienza energetica A livello nazionale il PNIEC (Piano Nazionale Integrato Energia e Clima) ha recepito questi obiettivi rilanciandoli in alcuni casi con target ancora piugrave ambiziosi

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tro il 20502 Favorire meccanismi agevolati

di consulenza3 Trovare tramite consultazione

pubblica le migliori strategie adottate (anche in base agli aspetti di rischio sismico si-curezza incendio e sicurezza idrogeologica) per il raggiun-gimento dellrsquoobiettivo fissato dallrsquoUnione Europea

ndash Art 1 modifica ex art 2 della 201031 UE ampliando la defi-nizione si ldquosistema tecnico per lrsquoediliziardquo (c 3-bis) che include ldquolrsquoautomazione e il controllo la produzione di energia elettrica in loco o una combinazione de-gli stessi compresi i sistemi che sfruttano energie da fonti rinno-vabilirdquo unrsquoautomazione che com-prende pertanto tutti i prodotti hardware e software che aiutano la gestione dei sistemi efficienti ndash Indicatore di predisposizio-ne degli edifici allrsquo intelligenza (Smart Readiness Indicator SRI) cioegrave determinare lrsquoeffettiva capa-citagrave degli edifici di essere degli ldquosmart buildingrdquo Questa valutazione ndash al momen-to facoltativa ndash demandata alla Commissione si baseragrave sulla capacitagrave dellrsquoedificio di essere intelligente sostenibile e tecno-logica di fatto lrsquoautomazione de-gli edifici diventeragrave uno standard per la valutazione prestazionale (anche attraverso la tecnologia ICT) lrsquoSRI pone tuttavia dei dub-bi sulle modalitagrave di applicazione per la valutazione dello stabile e su chi invece si occuperagrave di effet-tuare la valutazione (vedasi box)Proprio per gli Smart Readiness Indicator Remo Giulio Vaudano Consigliere CNI durante lrsquoultima seduta in Senato per quanto ri-guarda le prestazioni energetiche nellrsquoedilizia ha auspicato verso un consapevole utilizzo degLI SRI poicheacute ldquoun edificio smart equi-paggiato di tecnologie innovative di comunicazione automazione controllo e intelligenza egrave in grado di assicurare il benessere per gli occupanti lrsquoefficienza e ottimiz-zazione del funzionamento degli impianti di adattarsi alle esigen-ze dellrsquoutente e della rete non-cheacute di contribuire allrsquo innovazione e alla transizione energetica del sistema elettrico nazionale alla connettivitagrave e ai conseguenti ser-vizi innovativirdquo

SMART READINESS INDICATOR E IL PROGETTO S3 UNICAdi Luca Bertoni Lo Smart Readiness Indicator introdotto e illustrato in Allegato 1 alla Direttiva 2018844 si pone basa su tre funzionalitagrave 1 la capacitagrave di mantenere lrsquoefficienza energetica e il

funzionamento dellrsquoedificio mediante lrsquoadattamento del consumo energetico ad esempio usando energia da fonti rinnovabili

2 la capacitagrave di adattare la propria modalitagrave di funziona-mento in risposta alle esigenze dellrsquooccupante prestando la dovuta attenzione alla facilitagrave drsquouso al mantenimento di condizioni di benessere igrotermico degli ambienti interni e alla capacitagrave di comunicare dati sullrsquouso dellrsquoenergia

3 la flessibilitagrave della domanda di energia elettrica comples-siva di un edificio inclusa la sua capacitagrave di consentire la partecipazione alla gestione attiva e passiva noncheacute la gestione della domanda implicita ed esplicita della do-manda relativamente alla rete ad esempio attraverso la flessibilitagrave e le capacitagrave di trasferimento del carico

La Direttiva precisa inoltre che ldquoLa metodologia non pregiu-dica i regimi nazionali di certificazione della prestazione energetica esistentirdquo Come egrave facile comprendere lo SRI egrave dav-vero innovativo e si basa fondamentalmente su due requisiti bull un sistema di monitoraggio che sia in grado di rilevare

i consumi dellrsquoedificio e soprattutto le condizioni di benessere igrotermico nei diversi ambienti

bull un impianto di climatizzazione che sia in grado di soddi-sfare diverse esigenze di comfort in ambien-ti diversicontemporaneamente

Per lo studio di questo indicatore egrave stato avviato da poco un progetto finanziato dalla Comunitagrave Europea nellrsquoambito di Interreg Europe deno-minato S3 UNICA che ha nella Regione Friuli Venezia Giulia il Lead Partner e come partner le Universitagrave di Trieste e Udine Lrsquoagenzia Locale per lrsquoEnergia ndash ALEA (Romania) Lrsquoagenzia Locale per lrsquoEnergia dellrsquoAndalu-sia e lrsquouniversitagrave di Malaga (Spagna) il Consiglio Regionale della South Karelia e lrsquouniversitagrave di Lappeenranta (Finlandia) e lrsquoAssociazione delle Municipalitagrave polacche (Energie Citeacutesrdquo

(Polonia) Le attivitagrave del progetto S3 UNICA sono sviluppate in tre step Un primo step di ldquoIdentificazione e analisirdquo con lo sviluppo della prima parte dellrsquoassesment tool che consente di conoscere i contesti di tutti i partner e permettere agli stakeholder regionali di identificare i loro punti di forza e di debolezza in tutto il ciclo dellrsquoinnovazione quadro politico prestazioni tecniche e finanziarie Un secondo step di ldquoInter-regional mutual learningrdquo che noto il quadro dei partners

entreragrave piugrave in dettaglio su strategie soluzioni tecniche il quadro politico e lrsquoecosistema della regione ospitante per aumentare il risparmio energetico intelligente la distribuzione e le misure di produzione cosigrave come i metodi e le risorse risultati ed esperienza durante tutto il ciclo dellrsquoinnovazione Il terzo step

di ldquotrasferimento delle conoscenze e piani di azionerdquo in cui grazie alle lezioni giagrave apprese dai PP che hanno partecipato a SMARTCAMPUS e le conoscenze apprese dai nuovi PP si ap-plica un metodo comune per sostenere la crescita dei mercati transnazionali individuando piani di azione

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Un porsquo di chiarezza per i controlli strutturali

di Eduardo Caliano

Con la conversione in legge del DL Sblocca Cantieri legge n 55 del 14 giugno 2019 viene istituita la figura del Laboratorio Autorizzato per le prove sugli edifici esistenti Lrsquoemendamento presentato in Senato allrsquoatto della conversione in legge ha inciso sulla forma preesistente dellrsquoart 59 del DPR 38001 integrando il numero dei laboratori autorizzabili dal Consi-glio Superiore dei Lavori Pubblici Si egrave cosigrave passati dallrsquoavere solo due categorie di laboratori ndash quelli per ldquoprove sui materiali da costru-zionerdquo e quelli per ldquoprove di labo-ratorio su terre e roccerdquo ndash ad avere una terza categoria di laboratori quella per ldquoprove e controlli su materiali da costruzione su strut-ture e costruzioni esistentirdquo

UNA SVOLTA EPOCALEA seguito della riforma normativa il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici egrave stato chiamato a disci-plinare attraverso la Circolare n 633 del Servizio Tecnico Centrale del 3 dicembre 2019 il nuovo set-tore dei Laboratori Si tratta di una svolta epocale nel mondo dei controlli sul costruito esistente e per riflesso nellrsquoam-bito del restauro del recupero e risanamento strutturale In altri termini si fa un porsquo di chiarezza in un contesto che negli ultimi anni aveva visto operare nel mercato dei controlli strutturali soggetti a volte molto diversi tra loro per competenze e capacitagrave La riforma arriva provvidenziale visto che il problema dellrsquoanalisi del degrado delle strutture e delle infrastrut-ture italiane si egrave rivelato di stret-tissima attualitagrave

NTC 2008 E LA DIAGNOSTICAPer comprendere come si egrave arri-vati a questa importante svolta egrave necessario fare un passo indietro e tornare alle NTC 2008 ovvero quando la diagnostica egrave entrata stabilmente negli obblighi norma-tivi Con le NTC 2008 e soprattutto a seguito dei chiarimenti di cui alla Circolare applicativa del 2009 lrsquoesigenza cogente di raggiungere i cosiddetti ldquolivelli di conoscenzardquo ha moltiplicato le richieste del mercato e di conseguenza si sono affacciati al mondo dei controlli nuovi operatori In questo contesto storico si egrave operato difatti uno sposta-mento di baricentro si egrave passato dallrsquoavere pochissimi soggetti altamente specializzati ma di nic-chia a nuovi operatori La mol-tiplicazione della domanda si egrave inevitabilmente tradotta in una

Con la conversione in legge dello Sblocca Cantieri finalmente si definisce una nuova categoria di Laboratori per prove su costruzioni e strutture esistenti

ART 59 DPR 38001 |

NTC

non distruttive nel campo dellrsquo in-gegneria civilerdquo

IL PERSONALE TECNICOQuella della questione della cer-tificazione del personale tecnico operante non egrave una questione secondaria Chi si occupa di test in cantiere sa bene come a influire sul risultato di misura concorrano condizioni al contorno la corretta procedura di prova la disponibi-litagrave delle norme di buona tecnica (che per alcune prove oggi impor-tiamo dal mondo anglosassone o americano) la certificazione e la sicurezza del personale e la tara-tura degli strumenti Eseguire correttamente prove in cantiere quindi significa mettere in piedi una organizzazione com-plessa che lavora in regime di qua-litagrave e che conta sulle competenze maturate da tecnici specializzati

BENEFICILa riforma dei Laboratori ex art 59 DPR 38001 porta con seacute anche altri due benefici effetti che entre-ranno in piena applicazione nei prossimi mesi Uno relativo alla definizione dei ruoli fra gli ese-cutori delle prove e il progetti-stavalidatore della campagna di prova lrsquoaltro relativo a una rior-ganizzazione delle gare di appalto avente a oggetto la vulnerabilitagrave sismica dellrsquoesistente La Circolare n 633 che organizza i laboratori infatti chiarisce come

da parte dei Laboratori sia vie-tata qualsiasi forma di consulenza nellrsquoambito della programmazione di una campagna di indagini dia-gnostiche Ciograve impone nei fatti una separazione dei ruoli fra i tec-nici per lo piugrave ingegneri esperti in prove e quindi esperti nella programmazione gestione e vali-dazione di una attivitagrave di indagine in cantiere e il soggetto esecutore delle prove stesse In tal senso appare molto interessante la pro-posta del CertIng che nellrsquoambito della certificazione delle com-petenze degli ingegneri struttu-risti sta elaborando lo schema dellrsquo ingegnere Responsabile del progetto della gestione e della validazione delle attivitagrave di inda-gine su strutture e infrastrutture Infine nei fatti ci saragrave anche una riorganizzazione del settore delle gare di appalto per le Vulnerabilitagrave sismiche o dei progetti di restauro e risanamento conservativo Finora troppo spesso la Pub-blica amministrazione ha lrsquo in-sana abitudine di porre a carico del progettista lrsquoesecuzione delle indagini Con la riforma il proget-tista si caratterizza per un esperto in indagini e non in un potenziale esecutore delle stesse in quanto lrsquoAutorizzazione a eseguire le inda-gini sulle strutture esistenti egrave una vera e propria concessione mini-steriale e quindi non soggetta a formule quali per esempio quella dellrsquoavvalimento In tal senso le indagini non potranno piugrave essere a carico del progettista ma da questrsquoultimo progettate per un successivo espe-rimento di gara a esclusivo appan-naggio dei soggetti autorizzati Si ricordi infine che sempre nellrsquoam-bito degli appalti pubblici egrave attesa la piena attuazione della riforma dellrsquoart 101 del Codice dei Contratti che definisce il settore delle prove sperimentali quale ambito stretta-mente necessario alla ldquosicurezza del cantiererdquo e quindi come tale non soggetto a ribasso economico La riforma dei Laboratori si pone come unrsquooccasione importante per la categoria Lrsquoesperienza ci insegna che piugrave si approfondi-sce la fase di diagnosi meno gli interventi sono invasivi e costosi Occorre mutare lrsquoapproccio cultu-rale Su questo nei prossimi anni la categoria attraverso gli Ordini egrave chiamata a una nuova frontiera della formazione professionale

Ingegnere e dottore di ricerca tec-nico certificato III livello metodi UNIPdR 5619 presidente Associazione Codis (Associazione per il Controllo la Diagnostica e la Sicurezza di strut-ture infrastrutture e beni culturali)

moltiplicazione dellrsquoofferta a cui non sempre egrave corrisposta la per-sistenza degli auspicati requisiti di formazione ed esperienza che avevano contraddistinto gli ope-ratori storici del settore dei con-trolli strutturali Si egrave posto inoltre il problema di chi fosse preposto a fare i con-trolli strutturali Tutti ne riven-dicavano la facoltagrave e in nome di questo pluralismo troppe volte si egrave visto eseguire prove strutturali da soggetti privi di qualsiasi titolo di studio e privi di qualsiasi cer-tificazione delle competenze Non di rado si sono visti poi i cosid-detti ldquorapporti di provardquo firmati da un qualsiasi sig Mario Rossi

LA RIFORMAIn questo contesto ndash non proprio ortodosso ndash egrave intervenuta la pro-mulgazione delle NTC 2018 dove si egrave tentato di porre rimedio indirizzando le fasi di conoscenza strutturale verso i Laboratori Autorizzati dal CSLP La norma tecnica non avendo a disposizione una categoria di laboratorio adatto allo scopo ha prescritto che lrsquoazione di cam-pionamento su strutture esistenti fosse demandata ai soli laboratori ex art 59 del DPR 38001 Il pro-blema che ne egrave seguito egrave stato il seguente allrsquoatto della promulga-zione delle NTC 2018 i laboratori autorizzabili erano solo di due tipi ovvero quelli sui materiali da

costruzione (nati per il controllo sui controlli in accettazione dei materiali in cantiere) e quelli su rocce e terre (nati per lrsquoanalisi dei suoli) In questo contesto quindi si egrave reso necessario un riordino delle competenze dei laboratori con la nascita della nuova cate-goria opportunamente specializ-zata nei controlli sulle strutture esistenti La riforma del settore dei Labora-tori ex art 59 del DPR 38001 si egrave inoltre tradotta in un vantaggio per la categoria degli ingegneri Come ha chiarito la Circolare n 633 del Servizio Tecnico Centrale infatti il personale del laborato-rio deve essere formato espres-samente da tecnici specializzati attraverso la certificazione delle competenze In particolare si fa riferimento al fatto che il Diret-tore di Laboratorio dovragrave essere necessariamente un ingegnere o architetto iscritto allrsquoOrdine professionale con esperienza decennale nel settore delle prove strutturali In altri termini i Labo-ratori per le prove su strutture esistenti si qualificheranno ndash una volta che la riforma avragrave piena attuazione ndash in centri di eccellenza per la diagnosi delle patologie edilizie e strutturali Il personale sia quello sperimentatore che quello direzionale dovragrave essere certificato ai sensi della UNIPdR 5619 ldquoCertificazione del perso-nale tecnico addetto alle prove

mdash ldquoLa riforma dei Laboratori si pone come unrsquooccasione importante per la categoria Lrsquoesperienza ci insegna che piugrave si approfondisce la fase di diagnosi meno gli inter-venti sono invasivi e costosi Occorre mutare lrsquoapproccio culturalerdquo mdash

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di Giuseppe Margiotta

Non so quando questo articolo andragrave in stampa ma spero che allora la drammatica situazione attuale sia giagrave sotto controllo Ne approfitto per essere solidale con i tanti colleghi che piugrave di altri av-vertono nei propri territori la gra-vitagrave dei riflessi sociali ed econo-mici che il virus sta portando con seacute e che patisco io stesso per i tanti amici e parenti coinvoltiLa mia pericolosa tendenza a un inguaribile donferrantismo mi induce a pensare che con le idi di marzo o le campane della mattina di Pasqua alla maniera di Čajkovskij ci avvieremo a un ritorno graduale alla normalitagrave per quanto prudente e lento Nel dubbio evito di dare adito alla mia vena ironica di diventare inopportuna o sarcasticaIn caso contrario mi sarei abban-donato allrsquo ira funesta che infiniti addusse lutti agli achei che alcu-ni malcapitati hanno avuto modo di incontrare nelle Assemblee dei bei tempi andati E allora avrei fatto oggetto dei miei strali al-cuni tra noi che in questi giorni hanno continuato a ribadire fino alla noia alcuni concetti (riduzio-ne delle quote vanitagrave delle va-nitagrave di ogni discorso su Inarcas-sa inopportunitagrave di un apposito GdL etc) interessanti ndash per ca-ritagrave ndash se diluiti negli anni e nelle italiche terre ma che in questi ultimi mesi appaiono piuttosto alla stregua dello ldquospazio vitalerdquo e del ldquocorridoio di Danzicardquo Lrsquoab-biamo capito non crsquoegrave bisogno di ripetersi Altamente sconveniente e scon-clusionato appare ancora ai miei occhi astigmatici lrsquoesercizio crea-tivo di collegare alcuni di questi temi allrsquoattuale emergenza come ho letto di recente ma su questo egrave saggio e caritatevole non ag-giungere altroPreferisco ritornare sul tema tan-to di moda sulla stampa in questi tempi appestati per santificare la centralitagrave dellrsquoIngegnere qua-lunque sia il suo campo di atti-vitagrave Apprendo da un articolo di Onofrio Bruno sul quotidiano La Gazzetta del Mezzogiorno che lrsquo inventore dellrsquoAmuchina egrave sta-to un ingegnere Oronzio De Nora (1899-1995) nato ad Altamura Laureato in Ingegneria Elettro-tecnica al Politecnico di Milano De Nora egrave stato un vero e proprio antesignano nelle applicazioni della chimica nellrsquo industria Nei primi anni rsquo20 lrsquo ingegnere puglie-se brevettograve in Germania la prima soluzione disinfettante a base di ipoclorito di sodio (utile quindi a igienizzare superfici frutta e ver-dura) per poi battezzarla come ldquoAmuchinardquo e cedere ad altri il brevetto attualmente di pro-prietagrave della Angelini Pharma Oggi esiste e viene prodotta an-che lrsquoAmuchina gel per la pulizia delle mani e della cute che inve-ce egrave a base di alcol etilico

tilizzo degli anodi nellrsquo industria farmaceuticaNel 1969 brevettograve la tecnologia DSA diventata uno standard nellrsquo industria chimica gli anodi metallici sostituiscono quelli in grafite abbassando cosigrave il consu-mo energeticoLe Industrie De Nora esistono ancora oggi e costituiscono una

cosiddetta ldquomultinazionale ta-scabilerdquo di successo nel campo delle tecnologie sostenibili del risparmio energetico e nel trat-tamento delle acque Gestita dai discendenti della famiglia impie-ga circa 1500 dipendenti in nove stabilimenti nel mondo con un fatturato di circa 500 milioni di euro allrsquoannoIl core business dellrsquoazienda re-sta orientato su due grandi li-nee di produzione cloro-soda il processo chimico con cui si ottengono soda caustica e cloro utilizzati nella produzione di pla-stiche detergenti disinfettanti e prodotti farmaceutici e la produ-zione di elettrodi per lrsquo industria

elettronica e galvanicaPrima azienda italiana a entra-re nel mercato giapponese an-novera fra i clienti grandi nomi come Bayer e Solvay fino a di-ventare fornitore ufficiale di Ap-ple per lrsquoelettronicaCome ha scritto La Repubblica nella sua pagina di Economia amp Finanza qualche anno fa la pa-rabola elettrochimica di Industrie De Nora iniziata nel 1923 in una piccola officina vicino alla Stazio-ne Centrale di Milano con lrsquo inven-zione di un potente antibatterico ricomincia oggi nelle vesti di pri-mo produttore al mondo di elet-trodi quei conduttori generati nella produzione di cloro e soda e che servono a diverse finalitagrave industriali compreso lo stam-paggio dei circuiti di smartphone e tablet proseguendo con lo svi-luppo di soluzioni innovative per la salute e lrsquoambienteIl passaggio dalla meccanica al servizio della chimica di base allrsquoelettrochimica per lrsquoHi-Tech non egrave stato breve dallrsquoAmuchina allrsquo iPhone appunto

EFFEMERIDI

Dallrsquoamuchina allrsquoiPhone

Nel 1923 il giovane De Nora fon-dograve a Milano unrsquoazienda dedicata alla produzione di impianti per la depurazione delle acque e vari progetti per lrsquo industria farmaceu-tica Da allora le sue ricerche e scoperte scientifiche hanno spa-ziato dallrsquoutilizzazione dei pro-cessi cloro-soda nei trattamenti di depurazione delle acque allrsquou-36moduli-esecutivo-okpdf 1 091219 0945

Storia non breve di un Ingegnere

Oronzio De Nora e suo figlio Niccolograve (Fonte fondazionedenoraitHistoryhtml)

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TTERRITORIO

di Roberto di Sanzo

ldquoIl mio sigrave alla proposta di entrare a far parte della Giunta comunale nasce dal forte senso di

responsabilitagrave che da sempre ca-ratterizza il nostro impegno come categoria professionale Il Comu-ne si trova a dover superare una difficile situazione e se egrave neces-sario il nostro apporto tecnico noi non ci tiriamo indietrordquoEgrave questo il messaggio che il pro-fessor Vincenzo Di Dio Presidente dellrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Palermo lancia allrsquo in-domani della sua nomina come assessore comunale allrsquoEdilizia privata del Comune siciliano Presidente Di Dio come egrave nata questa opportunitagrave al servizio della Pubblica AmministrazioneldquoNon me lrsquoaspettavo di certo Ho ricevuto una telefonata dal sin-daco di Palermo Leoluca Orlando che mi ha chiesto la disponibi-litagrave ad assumere lrsquo incarico e in pochi giorni ho dovuto decidere dando il mio assenso Unrsquourgenza dettata dalla situazione piutto-sto complicata mettiamola cosigrave nata in seno allrsquoAmministrazione con unrsquo indagine giudiziaria che spero faccia il suo corso nel piugrave breve tempo possibile Come mai la scelta egrave caduta su di me Le rispondo con le parole dello stesso sindaco Orlando Lei egrave un uomo delle istituzioni in grado di lavorare per la collettivitagrave con serietagrave e massima trasparenzardquo

Il ruolo di Presidente dellrsquoOrdine ha giocato secondo lei un ruolo determinante per questa nuova avventuraldquoCredo proprio di sigrave Se il sistema ordinistico egrave in grado di incidere nella vita sociale ed economica del Paese ecco che la connessione con la politica e le scelte decisio-nali egrave assolutamente inevitabile Il mio obiettivo Saper prendere decisioni positive per il bene di Palermo La fiducia mostrata dal sindaco nellrsquoaffidarmi un compito cosigrave delicato egrave anche il riconosci-mento del ruolo che lrsquoOrdine degli Ingegneri ha svolto in questi anni contribuendo con idee riflessioni e proposte al dibattito pubblico su importanti questioni di inte-resse collettivordquo

Quale puograve essere il valore aggiunto di un ingegnere alla guida di un assessorato cosigrave importanteldquoHo accettato unrsquounica delega

ldquoLrsquoingegneria al servizio della collettivitagraverdquo

Vincenzo Di Dio Presidente dellrsquoOrdine degli ingegneri di Palermo egrave il nuovo assessore allrsquoEdilizia Privata del Comune

PALERMO | INTERVISTA

una scelta che ha un valore politico nel senso di governo della polis Il mio in ogni caso egrave un ruolo tecnico slegato dalle logiche partitiche Tutto il mio impegno saragrave rivolto allrsquo inge-gnerizzazione degli uffici e dei comportamenti del personale cercando di efficientare il sistema e rendere sempre piugrave efficaci gli interventi dei tecnici comunali In una parola voglio una lsquonormalitagraversquo che sia anche fattore di rassere-namentordquo In che modo si concretizzeragrave questa liaison tra Pubblica Amministrazione e mondo delle professionildquoI professionisti sono una risorsa per questo assessorato e lo saranno sempre di piugrave con la mia

presenza Ci saranno sempre di piugrave sinergie di carattere squi-sitamente professionale tra gli uffici comunali ingegneri e architetti ognuno per i propri compiti e ruoli con correttezza e professionalitagrave Penso ad esempio a unrsquoattivitagrave formativa congiunta utile per far sigrave che i colleghi sappiano elaborare pratiche corrette Dallrsquoaltro lato i tecnici del Comune siano in grado di elaborale ed evaderle al meglio e nel minor tempo possibilerdquo Insomma tra le parole drsquoordine vi saragrave ldquolotta alla burocraziardquoldquoLa questione non egrave cosigrave sem-plice e banale La veritagrave egrave che negli anni nella Pubblica Amministrazione non vi egrave

stato ricambio generazionale molti dipendenti sono ai limiti della pensione e quindi non piugrave motivati altri invece hanno poca dimestichezza con le innovazioni tecnologiche Ecco serve che il personale sia ben formato oltre che competente in grado quindi di rispondere al meglio alle esigenze dei pro-fessionisti Il problema dunque non egrave la Pubblica Amministra-zione ma la capacitagrave di avere tecnici dipendenti e consu-lenti qualificati Ecco percheacute il mio lavoro dovragrave andare nella direzione di uno snellimento degli iter procedurali e far sigrave che lrsquoapparato pubblico non venga piugrave visto come una lsquogiunglarsquo dalla quale diventa impossibile uscirerdquo

Vincenzo Di Dio

Un nuovo ventilatore per lrsquoOspedale civile dellrsquoAnnunziata

COSENZA | INIZIATIVE

LrsquoOrdine degli ingegneri di Cosenza a supporto della sanitagrave locale per i reparti di terapia intensiva

LrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Cosen-za dona un ventilatore polmonare allrsquoOspedale

civile dellrsquoAnnunziataAbbracciando lrsquo iniziativa solidale promossa dalla Fondazione Lilli Funaro per supportare lrsquoOspe-dale civile dellrsquoAnnunziata con nuove forniture di attrezzature e materiale sanitario Il Consiglio dellrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Cosenza ha delibe-rato allrsquounanimitagrave lrsquoacquisto di un ventilatore polmonare di ultima generazione da donare ai reparti di terapia intensiva e sub-intensiva del Nosocomio cit-tadinoldquoSono sicuro di aver corretta-mente interpretato il desiderio

di tutti i colleghi iscritti al nostro Ordine di essere vicini agli sforzi degli amici medici e di tutto il personale sanitario coinvolti nel fronteggiare lrsquoemergenza epo-cale in corso Abbiamo pensato di farlo attraverso lrsquoacquisto di attrezzature mediche assoluta-mente indispensabili per affron-tare la specifica patologia viralerdquo le parole del Presidente Provin-ciale degli ingegneri Carmelo Gallo ldquoRingrazio poi a nome di tutto il Consiglio dellrsquoOrdine la Fondazione Lilli Funaro che da sempre ha votato la propria atti-vitagrave alla solidarietagrave sociale e alla ricerca scientificardquo Le attrezzature mediche saranno consegnate questao mese presso lrsquoOspedale dellrsquoAnnunziata

Carmelo Gallo Presidente OrdineIngegneri di Cosenza

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Tutte le informazioni repe-ribili online in unrsquounica ldquoscatolardquo Egrave il Landbox ide-ato grazie alle attivitagrave di

studio e analisi del Centro Studi dellrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Cagliari e sviluppato assieme allrsquoazienda Nordai Questa piattaforma utilizza i di-versi open data presenti in rete crea delle mappe tematiche e rende disponibili le informazio-ni in esse contenute in questo modo si crea un ambiente unico e costantemente aggiornato dal quale acquisire dati costante-mente aggiornati e geografica-mente strutturatiQuesto strumento egrave in grado di di minimizzare il numero di ore di lavoro trascorse a cercare i dati tra i diversi siti istituzionali e risponde alle esigenze dei profes-sionisti che intendono consultare e utilizzare dati territoriali riguar-danti i vari processi che interes-sano il territorio regionaleLandbox suddivide i dati in 4 categorie territorio (urbani-stica ambiente e mobilitagrave) strutture e infrastrutture (edili-zia costruzioni e infrastrutture)

TTERRITORIO

Ingegneria e internazionalizzazione

Landbox una ldquoscatolardquo open data

TERNI | EVENTI

CAGLIARI | PROGETTI

tecnologia (impianti energia ed innovazione) Pubblica Ammini-strazione (attivitagrave delle PA) La scala di riferimento generale egrave di tipo comunale anche se possono essere implementate scale piugrave piccole e dettagliate I vari tema-tismi vengono mostrati nel visua-lizzatore utilizzando come scala di riferimento quella comunale quindi tutti i dati presenti saranno inseriti in una base spaziale raf-figurante i limiti amministrativi comunali della SardegnaLa consultazione delle informa-zioni avviene attraverso lrsquoutilizzo di un client-server webgis che per-mette non solo la semplice visua-lizzazione di mappe tematiche ma anche numerose altre funziona-litagrave tra cui ndash consultazione dei dati tabellari presenti allrsquo interno delle mappe ndash creazione ed elaborazione di tabelle e grafici comparativi ndash analisi storiche dinamiche per conoscere lrsquoandamento nel tempo del dato selezionato ndash funzionalitagrave 3D per la rappre-sentazione con poligoni tridi-mensionali del tematismo scelto ndash creazione di grafi stradali per

eseguire analisi spaziali sui tempi di percorrenza (a piedi in bus in treno o in auto) ndash importazione di file esterni sovrapponibili le mappe presenti allrsquo interno di Landbox ndash download dei dati editabili nei vari formati e possibilitagrave di con-divisione in rete e nei principali social media La dinamicitagrave e la semplicitagrave del sito permette anche ai meno esperti di poter fare analisi ed elaborazioni senza dover neces-sariamente conoscere gli aspetti tecnici tipici dei software geo-grafici Landbox quindi egrave uno strumento versatile e poliedrico che permette di poter lavorare raggruppando piugrave banche dati in unrsquounica ldquoscatolardquo consentendo la gestione e manipolazione delle stesse in forma agile e quindi in sintesi ottimizzando il lavoro dei professionisti e degli utenti Attualmente Landbox egrave attivo sul territorio regionale della Sarde-gna ma puograve essere facilmente ampliato anche su altri contesti regionaliPer maggiori info httpsland-boxgeonuecomhome

Le potenzialitagrave e possibilitagrave professionali allrsquoestero unrsquoanalisi del mondo del lavoro oltre confine

Una piattaforma che raccoglie i dati dei diversi siti istituzionali del territorio per creare un ambiente unico e aggiornato di informazioni utili

di Simone Monotti

Giovedigrave 30 gennaio 2020 a Terni lrsquoOrdine degli Inge-gneri ha organizzato un evento sullrsquo internaziona-

lizzazione del mondo del lavoro con particolare riferimento alla figura dellrsquoIngegnere analizzando le possibilitagrave e potenzialitagrave pro-fessionali e lavorative allrsquoesteroIl tema egrave di grande attualitagrave edinteresse sia economico che sociale ed egrave stato affrontato da due diversi punti di vista comple-mentari il lavoro dipendente e la libera professione Egrave stato trattato anche il pro-blema del riconoscimento dei titoli allrsquoestero analizzando perograve piugrave approfonditamente questo aspetto fino alla valorizzazione del professionista per il suo per-corso di crescita post lauream e non sono per una burocratica validazione di titoliLa sessione del lavoro dipendente ha visto la collaborazione diretta di EURES Europa e ARPAL Umbria Sono intervenuti personalmente dirigenti e funzionari di questi due enti sia della compagine umbra sia di Paesi esteri con particolare riferimento ad Austria Germania e Olanda oltre che

dalla sede ministeriale di Roma Lrsquoobiettivo di questa sessione egrave stato illustrare direttamente il mondo del lavoro e le offerte pro-fessionali concrete allrsquoestero e il possibile inserimento di Ingegneri in Europa e piugrave dettagliatamente nei Paesi suddetti Il modulo della libera professione ha invece visto il coinvolgimento diretto del CNI tramite la pre-senza contemporanea di ben tre Consiglieri Nazionali (in foto)Roberto Orvieto ha dettaglia-tamente illustrato il progetto di internazionalizzazione del Con-siglio Nazionale essendo lui il delegato su tale tema A seguire Ania Lopez ha trattato le possibi-litagrave e potenzialitagrave della cosiddetta Agenda 2030 per gli Ingegneri in

Italia e allrsquoestero Stefano Calzo-lari ha affrontato un duplice tema sia lrsquoapproccio al riconoscimento delle competenze allrsquoestero ndash illustrando anche il CertIng ndash sia con piugrave ampio respiro la compe-tenza etica e i progetti innovativi in ottica europea per lrsquoOrdine del futuroVisto lrsquooggetto dellrsquo incontro non poteva mancare una dettagliata presentazione della piattaforma WorkIng e delle potenzialitagrave che la stessa offre anche in termini di lavoro allrsquoestro Di questo aspetto si egrave occupato Emanuele Palumbo del Centro Studi CNI che ha seguito lrsquo intervento di Guido Razzano dello staff CNI con approfondimenti operativi legati allrsquo internazionalizzazione

Chiaramente nessuno ha voluto favorire la cosiddetta ldquofuga dei cervellirdquo al contrario egrave stato sot-tolineato come sia auspicabile che le eccellenze del nostro ter-ritorio restino per valorizzarlo e favorirne la crescita In questa ottica comunque egrave un elemento di aiuto promuovere la tempora-nea espansione e maturazione del business e delle attivitagrave professio-nali oltre i propri confini locali sia come dipendenti che come liberi professionisti proprio in ottica di crescita e confronto con altre realtagrave Interessante egrave stato il con-fronto tra OrdineCNI ed Enti per il lavoro (ARPAL-EURES) per la pos-sibile futura sinergia con la piat-taforma WorkIng Lrsquo incontro ha dimostrato come lrsquoOrdine di Terni sia sempre in azione al fine di favorire gli Iscritti e piugrave in gene-rale la cittadinanza e la societagrave sotto tutti gli aspetti in cui egrave pos-sibile un suo intervento Per lo specifico tema dellrsquo interna-zionalizzazione lrsquoOrdine di Terni ha da tempo attivato una commis-sione interna oltre a seguire atti-vamente le recenti iniziative che il CNI ha attivato e sta sviluppando in tal senso

Presidente Ordine Ing Terni

La piattaforma WokIng in effetti egrave stata giagrave presentata a Terni lo scorso gennaio 2019 da Gianni Massa e Luca Scappini ma in questa occasione il focus egrave stato centrato appunto sullrsquoesteroVa sottolineato il fatto che si egrave trattato di un evento pilota in ambito europeo anche percheacute nel pomeriggio della stessa gior-nata presso la sede dellrsquoOrdine ternano i partecipanti interes-sati hanno potuto incontrare il personale EURES-ARPAL per essere informati direttamente sulle aziende estere in cerca di Ingegneri facendo di fatto pre-colloquio in lingua inglese con i rappresentanti dei Paesi prima citati A dimostrazione dellrsquo interesse per lrsquoevento va segnalato che oltre a CNI EURES e ARPAL hanno concesso il loro patrocinio morale anche la Regione Umbria lrsquoOrdine degli Ingegneri di Peru-gia (con la presenza di vari suoi iscritti) e quello degli Architetti di Terni Alla giornata comun-que hanno preso parte in gene-rale molti tecnici anche di altre categorie o colleghi non ancora iscritti allrsquoOrdine proprio percheacute interessati al tema indipenden-temente dai crediti riconosciuti

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Attivitagrave portuali ancora troppe incertezze

La gestione della salute e della sicurezza sul lavoro durante lo svolgimento delle attivitagrave portuali egrave un tema che necessita di attente riflessioni sia per le numerose peculiaritagrave del settore ma anche per il numero di infortuni e incidenti registrati in rapporto al limitato numero di occupati

La gestione della salute e della sicurezza sul lavoro durante lo svolgimento delle attivitagrave ldquoportualirdquo egrave un tema che necessita di attente riflessioni sia per le numerose peculiaritagrave del settore ma anche per il numero di infortuni e incidenti registrati in rapporto al limitato numero di occupati Infatti i porti sono luoghi in cui vista la molteplicitagrave di attivitagrave svolte si concentrano lavoratori appartenenti a categorie diverse lavoratori portuali autotrasportatori personale degli enti portuali degli enti di controllo tu-risti avventori addetti ai servizi tecnico-nautici ma anche militari che naturalmente costituiscono il presupposto per lrsquoinsorgenza di numerosi rischi diretti e indiretti Le principali attivitagrave svolte allrsquointerno

di porti restano comunque quelle di riparazione manutenzione e trasformazione delle navi a cui vengono associate per esempio il rischio chimico derivante dallrsquoinalazione di sostanze aerodisperse nei lavori di saldatura pitturazione coibentazione il rischio legato alla movimentazione delle attrezzature il rischio rumore e vibrazioni il rischio da radia-zioni elettromagnetiche il rischio di caduta dallrsquoalto o in mare o il rischio derivante dai gravi A questi si aggiungano poi i rischi derivanti dallrsquointerazione terra-mare e quelli derivanti dalle operazioni di carico e scarico delle merci nelle banchine noncheacute quelli associati agli spazi confinati

PORTI E SICUREZZAINAIL ogni anno registra unrsquoincidenza del numero di infortuni che ha ormai raggiunto livelli di crescita esponenziali Volendo analizzare i dati registrati nel periodo 2002-2015 e pubblicati nel 2018 (Figura 1) si evince che tra gli eventi le prime cause di accadimento sono rappresentate dalle cadute a bordo per scivolata a cui seguono quelli associate ad attrezzature di ormeggio attrezzature locali macchina mez-zi di sollevamento o movimentazione dei carichi urti etc Riguardo la natura delle lesioni riportate pre-valgono notevolmente gli annegamenti e le fratture seguiti dalle contusioni cui si accodano lrsquoasfissia le ferite le distorsioni le lesioni da elettricitagrave e le ustioni Infine volendo analizzare le fasi in cui si sono verificati gli eventi infortunistici si evidenzia come il 60 di essi siano avvenuti in fase di navigazione il 24 di ormeggio disormeggio e attracco e il 16 durante la manutenzione a bordo i lavori subacquei etc Dallrsquoanalisi di queste statistiche emerge pertanto la necessitagrave di attenzionare in maniera sempre piugrave approfondita le misure di sicurezza e le procedure di lavoro adottate negli ambiti portuali

IL QUADRO DELLE REGOLELe lavorazioni svolte in ambito portuale soggiacciono allrsquoapplicazione di specifici Decreti a seconda che le attivitagrave vengano svolte sulle aree portuali sulle navi sui peschereccindash DLgs del 27071999 n 271 ldquoAdeguamento della normativa sulla sicurezza e salute dei lavoratori marittimi a bordo delle navi mercantili da pesca nazionali a norma della L 3112 1998 n 485rdquondash DLgs del 27071999 n 272 ldquoAdeguamento della normativa sulla sicurezza e salute dei lavoratori nellrsquoespletamento di operazioni e servizi portuali noncheacute di operazioni di manutenzione riparazione e trasformazione delle navi in ambito portuale a norma della legge 311298 n 485rdquondash DLgs 17081999 n 298 ldquoAttuazione della direttiva 93103CE relativa alle prescrizioni minime di sicurezza e di salute per il lavoro a bordo delle navi da pescardquondash DLgs 9042008 n 81 ldquoAttuazione dellrsquoarticolo 1 della legge 3 agosto 2007 n 123 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavorordquo noto come Testo Unico Sicurezza (TUS)

mdash ldquoOccorre attenzionare in maniera sempre piugrave approfon-dita le misure di sicurezza e le procedure di lavoro adotta-te negli ambiti portualirdquomdash

L

SICUREZZA

a cura di Gaetano Fede e Rocco Luigi Sassone

Lrsquoarmonizzazione e il coordinamento di queste norme perograve egrave il tassello che ancora manca per rendere ancora piugrave efficace lrsquoazione preventiva esigenza peraltro giagrave evidenziata dalla relazione finale della Commissione parlamen-tare di inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro (2013) Il DLgs 272 del 27 luglio 1999 figlio della Legge delega n 485 del 31 dicembre 1998 si poneva come obiettivo finale lrsquoadeguamento della normativa sulla sicurezza e salute dei lavoratori nei luoghi di lavoro in cui venivano effettuate le operazioni eo servizi portuali e includeva ndash e include tuttora ndash anche operazioni piugrave specifi-che come quelle di manutenzione riparazione e trasformazione navale Esso quindi abbraccia due ambiti e contienendash Disposizioni inerenti le operazioni e i servizi portuali mezzi di accesso a bordo non in dotazione della nave scale di accesso alle stive non in dotazio-ne alla nave boccaporti locali chiusi a bordo delle navi (carico scarico tra-sbordo deposito movimentazione merci servizi complementari e accessori)

ndash Disposizioni inerenti le operazioni di manutenzione ri-parazione e trasformazione lavori di manutenzione ripa-razione e trasformazione delle navi eseguiti nei portiIl DLgs 271 nel 1999 non egrave lrsquounica norma applicata al setto-re ma egrave sicuramente la piugrave recente in quanto risente della introduzione normativa del 1994 con la L 84 Infatti nel 1994 fu emanata la legge n 84 di riordino della legislazio-ne in materia portuale che disciplinava lrsquoordinamento e le attivitagrave portuali per adeguarli agli obiettivi del piano ge-nerale dei trasporti dettando contestualmente princigravepi di-rettivi in ordine allrsquoaggiornamento e alla definizione degli strumenti attuativi del piano stesso noncheacute allrsquoadozione e modifica dei piani regionali dei trasporti In particolare e specificatamente alla materia della si-curezza sul lavoro Irsquoart 16 introduceva e definiva le ope-razioni portuali ldquoSono operazioni portuali il carico lo scarico il trasbordo il deposito il movimento in genere delle merci e di ogni altro materiale svolti nellrsquoambito portuale Sono servizi portuali quelli riferiti a prestazioni specialistiche complementari e accessorie al ciclo delle operazioni portualirdquo

Mentre lrsquoart 17 definiva aspetti giuslavoristici ldquoFornitura del lavoro portua-le temporaneo anche in deroga allrsquoarticolo 1 della legge 23 ottobre 1960 n 1369 alle imprese di cui agli articoli 16 e 18 per lrsquoesecuzione delle operazioni portuali e dei servizi portuali autorizzati ai sensi dellrsquoarticolo 16 comma 3rdquo

APPLICAZIONE DEL DLGS N 81 DEL 2008Lrsquointroduzione del Decreto Legislativo n 81 del 09 aprile 2008 ha abrogato il DLgs 62694 ma non il 271 e il 272 del 1999 le cui materie sono in attesa di fu-turi processi di armonizzazione e coordinamento che perograve stentano a essere avviati Ad oggi infatti a distanza di 20 anni i due settori [porti e navi ndr] non sono inseriti nel DLgs 812008 nonostante allrsquoepoca dei lavori prepara-tori del Decreto 81 tali settori erano tra i titoli specifici Ne consegue che sino a quando non vi saranno dei Decreti specifici che svecchino gli ormai datati Decreti del rsquo99 per renderli organici allrsquoimpianto dellrsquo81 non si potragrave parlare di coerenza del sistema giuridico applicabile a porti e naviIl quadro delle regole di riferimento per questi distretti lavorativi segue il principio della norma generale (812008) che per definizione deve essere uni-versale e uniformemente applicata su tutto il territorio nazionale e quindi in via generale anche alle aree portuali e a bordo delle navi italianePeccato che poi ci sono le norme speciali (che naturalmente si intrecciano con le norme generali) che rappresentano gli standard integrativi speciali da rispettare che per le fattispecie normate risultano prevalenti sulla norma di carattere generale I Decreti 271-272-2981999 generano quindi problemi di conflitto interpretativo e difficoltagrave applicativeAnche gli OdV (Regioni e ASL) allrsquoindomani dei Decreti del rsquo99 si sono trovati a dover integrare la domanda di prevenzione introdotta da questi ultimi De-creti con le regole del sistema prevenzionale complessivo Ne egrave scaturito un modello praticato e collaudato da decenni nella generalitagrave degli ambienti di lavoro quello della vigilanza finalizzata alla prevenzione oltre che alla capa-citagrave di mettere in rete le esperienze sviluppate nei vari territori portuali del Porto di Genova aprile 2019

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ARMONIZZARE LA NORMAIl porto egrave un luogo di concentrazione di attivitagrave lavorative diverse e ciograve concorre a definire un forte e com-plesso rischio di interferenze che rappresenta un serio problema da risolvere in ragione della necessitagrave di armonizzare il quadro regolatorio attualmente in stallo Proprio per tale fattispecie se da un lato il TUS sopperisce alla presenza di normative specifiche dallrsquoaltro non sempre trova applicazione alle attivitagrave por-tuali in particolare per quanto concerne il rischio da interferenza o le operazioni portuali che si svolgono in banchina Il TUS ha normato il rischio interferenziale con lrsquoart 26 introducendo i concetti di cooperazione e coordi-namento tra i datori di lavoro ivi compresi i subappaltatori in maniera tale da creare una rete informativa completa circa i rischi interferenziali che sfocia nella redazione del Documento Unico di Valutazione dei Ri-schi La disciplina generale del rischio interferenziale nasce per far fronte quindi alla esigenza di sicurezza in un unico teatro lavorativo di piugrave imprese partecipanti al medesimo ciclo produttivo operanti contempora-neamente Il soggetto destinato a garantire tale cooperazione egrave Datore di Lavoro dellrsquo impresa committente che pertanto egrave obbligato a provvedere al coordina-mento della sicurezza di tutti i lavori e a redigere il DUVRI in relazione alle informazioni acquisite dalle varie imprese e agli accordi di cooperazione sulla sicurezza presi congiuntamente con esse Una vol-ta individuati i rischi derivanti dalle interferenze si potragrave finalmente procedere allrsquoadozione di ulteriori misure di sicurezza noncheacute a differire le lavorazioni incompatibiliLrsquo interpretazione delle attuali normative portano a ritenere che fino allrsquoemanazione del decreto di adattamento delle disposizioni contenute nel DLgs 2721999 al TUS spetta allrsquo impresa capo commessa la predisposizione dellrsquoapposito documento di valu-tazione dei rischi da interferenze che andragrave ad inte-grare il documento di sicurezza di cui agli artt 4 e 38 del DLgs n 2721999rdquo In tale contesto il profilo tipico di interferenza in porto non inquadrabile nel modello definito dal legislatore nellrsquoart 26 egrave quello correlato allrsquoaccesso in aree operative di soggetti esterni al ciclo portuale in senso stretto ndash anche se fortemente coinvolti ndash quali autotrasportatori spe-dizionieri agenti marittimi provveditori di bordo e passeggeri che spesso vengono imbarcati attraver-sando aree operative del terminal Ognuno di essi interviene con modalitagrave e attivitagrave differenti oltre che in fasi operative critiche del lavoro portuale Altra attivitagrave da attenzionare ai fini della discipli-na del rischio interferenziale sono le operazioni portuali che si svolgono su banchine pubbliche da parte di imprese diverse In questo caso il modello classico introdotto dallrsquoarticolo 26 non egrave applicabi-le in quanto vanno a decadere i due elementi fon-damentali dellrsquo istituto ovvero il rapporto di appalto tra le imprese (generalmente non si conoscono) e la disponibilitagrave giuridica dei luoghi (le aree sono ascrivibili alle autoritagrave di sistema portuale) In queste ipotesi non si puograve far altro che predisporre una valutazione congiunta dei rischi da interferenza tra le imprese in interazione lavorativa non ai sensi dellrsquoart26 del DLgs 8108 ma in ottemperanza alllsquoart 4 del DLgs 27299 in combinato disposto con lrsquoart 17 DLgs 8108

Consigliere Nazionale CNI e responsabile GdL SicurezzaComponente GdL Sicurezza Consiglio Nazionale Ingegneri

[Abstract dellrsquointervento ldquoLa gestione della sicurezza nelle aree portuali il quadro delle regolerdquo]

Paese Un ottimo esempio proviene dal lavoro sviluppato dal gruppo interre-gionale sulla sicurezza nelle aree portuali che ha prodotto pregevoli spunti di analisi a cui gli addetti ai lavori fanno correntemente riferimento Uno dei profili piugrave caratterizzanti della complessitagrave portuale e della sua diversitagrave ri-spetto ad altri distretti lavorativi italiani egrave la presenza sul campo di autoritagrave di forte regolazione del territorio (lrsquoAutoritagrave Portuale e lrsquoAutoritagrave Marittima) con compiti e poteri nella materia di salute e sicurezza sul lavoro concorren-ti e sussidiari a quelli dellrsquoOrgano di Vigilanza dellrsquoASL Lrsquoapplicazione del Decreto 2721999 nei Porti ha portato infatti alla collabo-razione tra lrsquoAutoritagrave Portuale soggetto centrale di governo e regolazione del territorio lrsquoASL e lrsquoOrgano di Vigilanza chiamato anche al ruolo di supporto specialistico alle funzioni regolamentari dellrsquoAutoritagrave Portuale noncheacute alla introduzione del Comitato di Igiene e Sicurezza quale organismo di parteci-pazione e consultazione presieduto dallrsquoAutoritagrave Portuale con il forte soste-gno dellrsquoASLLa suddetta norma ha altresigrave indirizzato le imprese portuali nella direzione tracciata dal Decreto 81 verso lrsquoadozione di sistemi di gestione e di qualitagrave il coinvolgimento dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza aziendali e lrsquointroduzione degli RLS di sito portuale Tutto questo egrave avvenuto in un con-testo lavorativo di estrema complessitagrave e rischiositagrave come per esempio nel caso di movimentazione delle merci dalleper le navi e le riparazioni navali

CASI PARTICOLARI Infatti nel caso particolare della movimentazioni di merci in ambito portuale si egrave in presenza di cicli lavorativi non facilmente standardizzabili caratteriz-zati da estrema variabilitagrave di situazioni e fattori estemporanei (es come egrave stata caricata la nave in un porto magari dallrsquoaltra parte del mondo diversitagrave delle navi le diverse merci gli autotrasportatori i marittimi tutti stranieri gli altri innumerevoli soggetti partecipanti al ciclo) Non a caso il fenomeno infortunistico in questo settore ha fatto registrare indici infortunistici per in-cidenza e gravitagrave anche piugrave alti di quelli dellrsquoedilizia con uno stillicidio do-loroso di morti spesso in reiterati scenari tipologici (investimenti da mezzi eo da carichi) In tale fattispecie anche le riparazioni navali assumono il connotato di pesante complessitagrave organizzativa insito peraltro nelle forme di strutturazione delle commesse navali e nelle catene ramificate di appalti che concentrano negli angusti spazi della nave maestranze numerose e multilin-gue oltre che nei ritmi intensi imposti dagli strettissimi ldquotempi naverdquoAnche lrsquoapplicabilitagrave del Decreto 2711999 [Adeguamento della normativa sulla sicurezza e salute dei lavoratori marittimi a bordo delle navi ndr] ri-sulta particolarmente complessa per la presenza di tre Organi di Vigilanza con pari titolo e prerogative Autoritagrave Marittima ndash ASL ndash Ufficio di Sanitagrave Marittima del Ministero della Salute tutti e tre chiamati a coordinarsi con le loro competenze differenziate su una materia che egrave intrinsecamente piugrave articolata Lrsquoambiente nave infatti egrave un contesto particolare che introduce questioni di sicurezza della navigazione di salute e sicurezza del lavoro e di igiene e abitabilitagrave essendo sia un ambiente di lavoro e che un ambien-te di vita dei marittimi Il suddetto decreto prevedeva lrsquoemanazione entro 90 giorni dallrsquointroduzione dello stesso [1999 ndr] del Regolamento per la costruzione e le sistemazioni relative allrsquoambiente di lavoro a bordo al fine di abrogare il vecchio Regolamento 1045 del 1939 (un Regio Decreto firmato da Vittorio Emanuele e Mussolini) che tuttora egrave vigente e quindi costituisce lrsquounico standard tecnico di riferimento per le vecchie Commissioni Locali di visita delle naviLa parte piugrave innovativa e significativa del 271 sono le regole prevenzionali e organizzative incentrate sulla valutazione dei rischi e sul sistema di gestio-ne distribuito tra armatore comandante preposti lavoratori e nuove figure di prevenzione a bordo (il ldquo626 marittimordquo) a fronte del fatto che tutte que-ste disposizioni sono entrate immediatamente in vigore allrsquoemanazione del 271 nel 1999 (e le societagrave armatrici con queste hanno da subito dovuto fare i conti) Altro importante aspetto riguarda lrsquoentrata in vigore della Convenzio-ne del Lavoro Marittimo MLC (ratificata dallrsquoItalia a settembre 2013) e in tale scenario la normativa italiana sugli aspetti di salute e sicurezza del lavoro rischia di non essere adeguata agli avanzati standard della Convenzione internazionale Ne deriva quindi che anche in questo caso come per il 272 egrave urgente lavorare per recuperare i ritardi accumulati e superare le inerzie applicative del 271

IL DLGS 81Si ritiene che lrsquooccasione per rimettere mano e risolvere i nodi applicativi del settore portuale egrave offerta proprio dal processo di evoluzione normativa indicato dal Decreto 81 che con spirito critico deve comunque essere co-ordinato con le previsioni del 271 272 e 298 superando talune inesattezze attualmente presenti ndash una diffusa imprecisione tecnica (specie del 272) nelle parti piugrave pretta-mente tecniche molto distanti dagli standard aggiornati del Decreto 81ndash alcuni aspetti irrisolti primo fra tutti il debole se non assente collega-mento giuridico nave-porto terra-bordo 271-272 la catena della respon-sabilitagrave solidale tra le due organizzazioni che interagiscono nello scambio portuale tra terra (impresa portuale) e bordo (impresa marittima) risulta interrotta sia che la nave sia straniera sia che batta bandiera italianandash la mancanza di azioni mirate sui rischi emergenti nei porti e sulle navi come accade per gli ambienti confinati (cosrsquoegrave una nave se non un ambiente necessariamente confinato)ndash la necessitagrave di attenzionare anche i temi della salute nel lavoro portuale che egrave di lavoro ad alto rischio infortunistico ma ciograve non deve far trascurare i rischi per la salute legati alle merci polverulente e alla movimentazione manuale dei carichindash lrsquoassenza dellrsquoarticolo 26 nellrsquointerfaccia porto-nave uno dei nodi cruciali irrisolti del rischio portuale

Riferimenti e bibliografiaQuaderni editi da INAIL gli infortuni sul lavoro in mare edizione 2018Verbali e documenti del Gruppo interregionale sulla sicurezza nelle aree portuali

Porto di Trieste aprile 2019

FIGURA 1

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NETWORK GIOVANI

Diventare grandi insieme

di Paola Marulli

Durante la giornata del 1deg feb-braio scorso presso la sede del CNI a Roma si egrave tenuta la riunione ufficiale del Network Giovani Inge-gneri (NGI) Il Network Giovani Ingegneri egrave una ldquoCommissione Nazionalerdquo composta dai referenti delle Commissioni Giovani dele-gati dai Consigli degli Ordini degli Ingegneri presenti su territorio nazionale Lo scopo del Network egrave quello di mettere a sistema le idee e i lavori delle Commissioni giovani territoriali presenti sul territorio nazionale per costituire relazioni proposte e progetti utili per gli ingegneri Lrsquo intervento di apertura della riunione egrave stato quello di Gianni Massa Vicepresidente vicario del Consiglio Nazionale degli Inge-gneri Il focus del discorso si egrave con-centrato su due principali aspetti il ruolo dellrsquoOrdine e lrsquo importanza del Network per il confronto con-

tinuo tra professionisti LrsquoOrdine secondo Massa non egrave un sistema di erogazione dei servizi ma di tutela verso la collettivitagrave preser-vando il titolo e la professionalitagrave dellrsquo ingegnere garantisce la qua-litagrave del lavoro svolto Lrsquo ingegnere egrave ldquola figura in grado di mediare tra il contesto in cui opera e le sue regole Lrsquo ingegnere dagrave forma com-piuta alle idee attraverso progetti funzionali e la sua valutazione puograve influenzare in una sola volta la vita di centinaia di personerdquoPertanto lrsquo iscrizione allrsquoOrdine non egrave solo un passaggio burocra-

Mettere a sistema le idee dei giovani ingegneri italiani lrsquo iscrizione allrsquoOrdine per una maggiore consapevolezza professionale etica e normativa

tico ma rappresenta una presa di coscienza delle proprie respon-sabilitagrave Decidere se iscriversi o meno non dovrebbe essere una scelta dettata esclusivamente da motivazioni lavorative ma dovrebbe implicare una mag-giore consapevolezza del proprio lavoro dal punto di vista etico e normativo lrsquo impegno a formarsi e ad aggiornarsi con costanza sulle novitagrave del settore e a crescere professionalmente

IL NETWORK E LE OFFICINEIl Network non egrave un recinto di

a cura del Network Giovani ingegneri cni

Le diverse Officine del NGIOfficina Sostegno alla ProfessioneSi pone come scopo il dialogo con tutte le istituzioni al fine di por-tare avanti le proposte che vanno ad agevolare il giovane profes-sionista La legge fondamentale che costituisce il punto di partenza per discutere nuove proposte egrave la legge 22 maggio 2017 n81 ldquoMisure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire lrsquoarticolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinatordquo

Officina Strumenti allrsquoavvio dellrsquoattivitagrave professionaleLrsquoofficina nasce sotto sollecitazione degli Ordini Provinciali degli Ingegneri della Regione Calabria per approfondire gli aspetti legali e fiscali gli obblighi e le agevolazioni previste noncheacute gli aspetti e i vantaggi legati alla nuova riforma professionaleConsiderata la difficoltagrave dei giovani ingegneri riscontrata in ambito territoriale riguardante la difficoltagrave nellrsquoapproccio allrsquoavvio dellrsquoat-tivitagrave professionale il progetto proposto ha lo scopo di fornire ai giovani elementi utili per lrsquoavvio della professione soprattutto in materia legale fiscale e di aggiornamento delle competenze

Officina RedazioneEgrave la piugrave longeva delle officine esiste ed egrave operativa dal 2015 I contenuti editoriali declinano tematiche di attualitagrave legate alla professione maggiormente sentite dagli ingegneri e raccontano le realtagrave ordinistiche territoriali Lrsquoobiettivo egrave ricercare linguaggi e posizioni condivise plurali e intergenerazionali e diffondere buone prassi attivitagrave e risultati delle officine del network Attualmente la Redazione pubblica i suoi articoli sul Il Giornale dellrsquoIngegnere e su Ingenio dove ha della rubriche dedicate e su uno dei portali tecnici delle professioni piugrave letti Teknoring

Officina We ShareSpin off dellrsquoOfficina Redazione in chiave piugrave moderna Si pone lrsquoobiettivo di ldquodematerializzarerdquo le informazioni per arrivare in modo diretto a chi intende iniziare la sua strada professionale nel mondo dellrsquo ingegneria andando a sostituire documenti cartacei con documenti digitali video e pubblicazioni online Si egrave proposto durante la riunione di raccogliere tutti i video di presentazione del-le Commissioni Giovani degli Ordini provinciali cosigrave da condividerli nella prossima riunione del Network

temi La peculiaritagrave della sua architettura interna egrave riuscire a riunire diversi ambiti della pro-fessione dellrsquoIngegnere Il Network Giovani Ingegneri egrave un componente molto importante del Consiglio Nazionale Inge-gneri anche percheacute ha creato un modello che potrebbe contami-nare parti piugrave ampie del CNI le Officine infatti sono un metodo di lavoro dove si ldquosmontano e rimontanordquo le idee Un grande traguardo egrave stato fatto nella giornata di venerdigrave 31 gennaio il Comitato dellrsquoAssemblea dei Pre-sidenti ha accettato di inserire nel gruppo di lavoro sullo Starter Kit (vedasi ldquoUn aiuto concreto per i neo colleghirdquo Il Giornale dellrsquo in-gegnere n 9 novembre 2019 ndr) un rappresentante del Network allo scopo di dare nuova energia e spunti Inoltre il NGI interverragrave nellrsquoAssemblea dei Presidenti per relazionare sulle Officine attive e sul proprio operato

CONFRONTI CON GLI ALTRI ORDININella giornata dedicata al Network giovani si egrave potuto appurare che non tutti gli organi provinciali hanno nel loro interno una Com-missione Giovani molti delegati erano presenti con lo spirito di raccogliere idee e informazioni per creare una propria Commis-sione che andasse a radunare i giovani professionisti della loro

cittagrave Si egrave inoltre discusso su i vari vantaggi messi a disposizione dalle diverse province ai nuovi iscritti Alcuni Ordini offrono lrsquo i-scrizione durante il primo anno di adesione altri invece mettono a disposizione delle intere gior-nate formative per i laureandi in unrsquoottica di iscrizione futura Fra le proposte piugrave avvincenti crsquoegrave stata quella di espandere il corso da 20 ore per diventare CTU anche ai giovani ingegneri Il Consulente Tecnico drsquoUfficio egrave lrsquoesperto in un determinato set-tore al quale si rivolge il Giudice quando ai fini della decisione necessita del giudizio tecnico di un professionista esperto in una data materia e dotato di partico-lari cognizioni scientifiche I CTU sono iscritti allrsquoAlbo del Tribunale in seguito a una proce-dura di accertamento dellrsquoespe-rienza maturata e della ldquocondotta morale specchiatardquo Si egrave pensato di affiancare nel primo periodo un ingegnere senior con lo scopo di dare una formazione anche pratica della professioneIl Network egrave condivisione I progressi significativi avven-gono spesso non attraverso un approccio diretto ma ponendosi obiettivi piugrave grandi e ambiziosi lrsquo incontro di varie idee e talenti per diventare grandi Insieme

Commissione Giovani Ingegneri Ordine di Bologna

mdash ldquoLrsquoingegnere dagrave forma compiuta alle idee attraverso progetti funzionali e la sua valutazione puograve influenzare in una sola volta la vita di centinaia di personerdquo Gianni Massa mdash

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19

SPEAKing

Ad metalladi Antonello Pellegrino

La notizia dellrsquo interruzione di uno scavo non lrsquoaveva trovato di buon umore immerso comrsquoera in conti che non tornavano a causa di tabelle di marcia non rispettate Aveva deciso di cambiarsi drsquoabito e vederne personalmente la causa e se necessario proporre le necessarie punizioni Fortuna-tamente lrsquoetagrave ancora giovane unitamente alla pratica ginnica mai abbandonata e a quella della caccia su sentieri impervi gli consentivano di seguire agevolmente il capo squadra nel lungo percorso a piedi fin oltre il limite della parte di galleria giagrave consolidata dove gli operai quotidianamente si inoltravano per scavare laquoVenga ingegnere Egrave quiraquoVide inclinarsi la fiammella della recentissima lampada ad acetilene il che accentuava la leggera sensazione di movimento dellrsquoaria dalle loro spalle verso il fondo dello scavo cui erano diretti I due raggiunsero un pic-colo gruppo di minatori poggiati agli attrezzi i cui occhi bianchi li fissarono dalla penombra con sguardo in cui la mestizia supe-rava la stanchezza Uno di essi

era accovacciato alla base dello scavo che dal fondo della galleria penetrava nel filone di minerale e pareva attenderli per mostrare qualcosa Esordigrave rivolgendosi loro con tono di rimproverolaquoPercheacute avete fermato lo scavo Non dovrebbero esserci rischi di crollo in questo punto e mi pare stiate tutti beneraquo Il caposquadra risposelaquoNessun incidente grazie a Dio Si sono fermati per rispetto Efisio fai vedere allrsquo ingegnere cosrsquohai trovatoraquoIl minatore sollevograve la lampada

nellrsquooscuritagrave avvolgente densa e pesante come un manto di orba-ce Con lrsquoaltra mano puligrave qualcosa sul fondo dello scavo con gesto quasi delicato Nellrsquoavvicinarsi la sensazione di movimento drsquoaria provata dal tecnico aumentograve Guardandosi attorno prima di infilarsi nellrsquoabbozzo di cunicolo annotograve la presenza di unrsquoampia fessura che da sopra le loro te-ste pareva spingersi in verticale Riconobbe le tracce di un crollo che contrariamente al previsto era avvenuto anche se non di recente e che lo scavo della gal-

leria aveva intercettato Abbassograve lo sguardo vide cosa lrsquooperaio stava ripulendo e sbottograve laquoQuindi avete bloccato il lavoro per una radice fossilizzata o i resti di qualche cervo preistorico che lrsquoacqua ha trascinato quaggiugraveraquoPrima di poter aggiungere qual-cosrsquoaltro udigrave le parole sommesse del minatore pronunciate mentre proseguiva nella sua opera Custus funti ossus de cristianu Al che lrsquo ingegnere osservograve con mag-giore attenzione A un osso scuro di maggiore spessore se ne af-fiancava uno piugrave sottile e quando lrsquooperaio smosse e spostograve di lato un pesante frammento dellrsquoantico crollo emerse anche quanto rima-neva di un anello metallico che li racchiudeva corroso e quasi dissolto ma riconoscibile Al che fu tutto chiaro Procedendo allrsquo in-dietro uscigrave dal cunicolo e solo la sua fermezza di uomo laico e moderno lo trattenne dal segnarsi mentre gli altri lo facevano Per un fuggevole istante quasi invidiograve il loro gesto liberatoriolaquoChe ne pensa ingegnereraquolaquoPortate fuori quei resti in una cassetta non crsquoegrave bisogno che vi dica di cercare di recuperare tutti i frammenti Poi chiameremo il prete dal paeseraquoIl caposquadra annuigrave medita-bondo mentre ritornavano nella

parte di galleria giagrave messa in sicurezza Quindi replicogravelaquoPotrebbe essere successo nel crollo dei primi scavi di ricerca del filone ai tempi del babbo di mio nonno Ma mi pare che allora avessero trovato tutti anche quelli che non ce lrsquoavevano fatta a uscireraquolaquoNon credo Antonio Hai visto quellrsquoanello di ferro Egrave roba molto antica Potrebbe essere dellrsquoepoca dei romaniraquolaquoE allora cosa diragrave il prete Magari era un pagano Cosa fac-ciamo se rifiuta di benedirloraquolaquoNon credo che lo faragrave Quel po-veraccio forse era piugrave cristiano di noi mandato qui per punizione come damnatus ad metalla e scivolato a morire nello spro-fondamento del pozzo che stava scavando e che la nostra galleria ha incontratoraquoAttese il caposquadra che dava le indicazioni ai minatori prima di avviarsi con lui nel lungo per-corso verso lrsquouscita Solamente loro pensograve capivano cosa potes-se aver provato quel remoto antecessore che immediatamen-te e a differenza sua avevano riconosciuto come uno di loro Quel giorno imparograve qualcosa che non si trova nei libri o scavando gallerie nella roccia ma da ricer-care nel profondo dellrsquouomo

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di Raimondo Pinna

In questo quarto appuntamento con la Storia dellrsquoIngegneria si termina di esplorare i punti di contatto tra lrsquo identitagrave della profes-sione di ingegnere e la storia ita-liana contemporanea sfruttando lrsquooccasione offerta dalla ricerca promossa dal CNI tesa a chiedere ai propri iscritti di rispondere alla semplice domanda ldquoChe cosrsquoegrave per me lrsquo ingegneriardquo Oggetto dellrsquo in-dagine sono gli effetti dellrsquo integra-zione dellrsquo ingegneria italiana con il sistema europeo

UN LINGUAGGIO COMPLESSOLa prima conseguenza della equi-parazione tra la formazione uni-versitaria italiana e quella europea egrave la complessitagrave del linguaggio e della comunicazione verso chi non appartiene al mondo dellrsquo inge-gneria Egrave un dettaglio di sostanza e non di forma il fatto che la ldquofacoltagraverdquo di ingegneria sia stata abolita insieme a tutte le altre e che lrsquoaccesso allrsquoalbo professionale degli Ingegneri in base al DPR 3282001 sia consentito solo a chi ha conseguito determinati corsi di laurea [1] La seconda conseguenza egrave la con-centrazione di un terzo dei laureati in soli tre atenei italiani il Poli-tecnico di Milano il Politecnico di Torino lrsquoUniversitagrave La Sapienza di Roma [2] Un dato che dimostra quanto siano ormai invasivi gli effetti di polarizzazione del sapere in precisi nodi sul territorio sempre piugrave frammentato in maniera gerar-chica tra centro e periferia nono-stante la narrazione politica e dei mass media si sforzi di affermare il contrario veicolando unrsquoinesi-stente utopistica eguaglianza delle possibilitagrave In realtagrave lrsquoaccesso al sapere egrave sempre piugrave condizionato dal binomio appartenenza a un territoriodisponibilitagrave di risorse patrimonialiLa perdita di centralitagrave dello Sta-to-nazione sembra essere un effetto della storia del Paese Nessun quinquennio particolare segna da anni la vita delle gene-razioni che si succedono tutto sembra avvicendarsi senza scosse senza qualcosa da ricordare I nuovi ingegneri paiono muoversi in un mondo liquido dove vige una competizione tra territori

LA MARGINALITAgrave INSITA NEL CONSEGUIMENTO DEL TITOLO DI INGEGNERELe definizioni di ldquoChe cosrsquoegrave per me lrsquo ingegneriardquo espresse dagli inge-gneri nati negli anni rsquo70 esprimono uno scoramento palpabile da esse emerge una pragmaticitagrave ai limiti dellrsquoaccettabile di chi sente che in qualche modo egrave nato nella decade sbagliata Per Lucia Cattani (Lodi 1975) laurea in ingegneria civile idraulica lrsquo ingegneria egrave ldquolrsquoespres-sione del genio umano declinato nella realtagraverdquo Resta indefinita quale sia e cosa sia questa realtagrave per

Il disincanto della professioneLrsquo ingegneria italiana integrata nel sistema europeo

ficativo per certificare lo stato di malessere di un Paeserdquo [7] CONCLUSIONIAlla fine di queste quattro puntate sulla storia dellrsquo ingegneria si puograve concludere che la ricerca del CNI ha raggiunto lo scopo che si era prefissa dimostrare come lrsquoevo-luzione della professione di inge-gnere soprattutto a partire dal percorso di formazione sia corre-lata alla storia del nostro Paese e sia essa stessa utile per compren-derla meglio Da un lato egrave emersa con chiarezza la traiettoria dellrsquoevoluzione della professione da movimento drsquoeacutelite a disciplina di competenti nume-rosi diffusi e radicati in modo capillare sul territorio con un forte rapporto con la popolazione Dallrsquoaltro egrave emersa con altrettanta chiarezza la trasformazione della disciplina in seguito alle difficoltagrave ma soprattutto alle opportunitagrave offerte dal confronto con il solo sistema paese prima e con la com-plessa multiformitagrave dellrsquoUnione europea poi Si sa che lrsquoesperienza personale e la quotidianitagrave del vivere la pro-fessione puograve portare a non avere soprattutto il tempo per tornare a studiare intendendo lo studio come riflessione del dove va la professione Gli Ordini territoriali con il loro sistema di formazione permanente costituiscono la sede naturale percheacute ciascuno iscritto si ritagli uno spazio per questa rifles-sione nel pieno rispetto delle pro-blematiche di ognuno Per questo il CNI non puograve che essere soddi-sfatto di come il coinvolgimento degli iscritti con una domanda apparentemente semplice quale che cosrsquoegrave per me lrsquo ingegneria ha ottenuto il risultato di smuovere barriere anagrafiche territoriali di competenza settoriale facilitando il compito di interpretazione Egrave legittimo ritenere questo pro-getto di ricerca del CNI come ldquopilotardquo ed egrave auspicabile che a esso ne seguano altri su temi iden-titari per la professione Lrsquo impor-tante egrave che questi futuri progetti perseverino nella proposizione agli iscritti di domande semplici come impatto ma profonde come contenuto in modo da consentire loro di rispondere con la maggiore libertagrave e sentimento possibile

STORIA DELLrsquoINGEGNERIA

quel vasto campionario di inge-gneri per esempio impiegati come docenti e ricercatori non struttu-rati che si sono ritrovati poi espulsi dalle stesse Universitagrave non piugrave in grado di accoglierli nonostante lrsquo innegabile preparazioneLrsquoaggettivo ldquopragmaticordquo egrave utiliz-zato espressamente da Gianluigi Rozza (Lodi 1977) laurea in inge-gneria aerospaziale ldquoLrsquoingegneria egrave una forma mentis creativa innova-tiva e allo stesso tempo razionale e pragmatica che costituisce un punto di incontro tra le scienze di base e applicate per creare innova-zione Lrsquoingegneria trasforma buone idee in realizzazionirdquo Viene perograve da domandarsi che cosa venga prima per importanza se lrsquoidea egrave buona a prescindere o se diventa buona solo se si realizza A tal proposito puograve tornare utile un esempio riportato da Roberto Napoletano Direttore del Sole-24Ore che nel 2014 pubblica il libro Nuovo viaggio in Italia (Riz-zoli) si tratta di un viaggio virtuale che sfrutta gli spunti offerti dalle lettere che i lettori del giornale gli hanno inviato in quanto curatore della rubrica domenicale Memo-randum Alla riflessione offerta dalla lettura di queste missive lrsquoautore accompagna il racconto di diari di trasferta di incontri pun-tuali da lui avuti con esponenti della societagrave civile nelle diverse cittagrave del Paese nel corso della sua attivitagrave giornalistica raggruppati secondo la tradizionale riparti-zione territoriale del Paese ndash Nord Centro Sud ndash aumentata di due altre sezioni ovvero lrsquoItalia altrove e lrsquoItalia da ritrovare In questo esempio Napoletano racconta di un neo ingegnere della provincia di Lecce incontrato a Trento Il Diret-tore sottolinea la sua provenienza da una famiglia non agiata la sua capacitagrave di laurearsi a Bologna in ingegneria biomedica mante-nendosi con i lavori piugrave disparati la costanza nel credere nella sua idea una startup high tech per il turismo online che in un lasso di tempo ragionevole (un anno) attira il finanziamento degli inve-stitori Viene esaltata lrsquoItalia che ha ldquofamerdquo vengono riproposti gli anni Cinquanta il loro spirito di sacri-ficio ldquoforse il dono della povertagrave di D egrave quello che serve oggi

allrsquoItalia per ritrovare nella testa la forza di combattere e comin-ciare a ricostruire il Paese dalle fondamentardquo [3] Questa idea del sacrificio egrave ribadita da Napoletano anche in un altro esempio riferito a giovani della provincia di Ragusa ldquoHanno piugrave fame degli altri e solo Dio sa quanto il Paese ha bisogno di quella fame Per contribuire a rifare lrsquoItalia non a chiacchiererdquo La soluzione nostalgica non egrave quella che hanno in mente inge-gneri come Federico Delfino (Savona 1972) laurea in ingegneria elettrica ldquoLa bottega dellrsquo innova-zione tecnologica e al contempo il teatro dove questa egrave mostrata alla popolazionerdquo Lrsquoorizzonte tem-porale di chi ha fame egrave limitato al qui e ora non puograve coincidere con la consapevolezza la sobrietagrave di Davide Bedogni (Reggio Emilia 1974) laurea in ingegneria edile ldquoTanti anni di studio per scoprire che non si smette mai drsquoimpararerdquo La realtagrave che loro adombrano egrave quella di un paese ricco dove ciograve che serve egrave trovare motivazioni che sostengano il lavoro alla luce del benessere che fornisce la societagrave dei consumi in cui il sacrificio non egrave e non puograve essere il punto neacute di partenza neacute di arrivo

LA QUESTIONE DEL GENEREEcco che la generazione di inge-gneri che si egrave formata nellrsquou-niversitagrave di eacutelite puograve tornare protagonista i loro ricordi sono acqua da bere per gli assetati e la loro saggezza egrave dispensata con tono bonario a piene mani Lo dimostra il modo in cui lrsquo ingegner Amalia Ercoli Finzi classe 1937 la prima donna a laurearsi in inge-gneria aeronautica al Politecnico di Milano collaboratrice in alcune delle piugrave importanti missioni con lrsquoAgenzia Spaziale Italiana ed Euro-pea affronta il conflitto di genere centrale nella cultura occidentale in questo scorcio di nuovo secolo la sua esperienza di pioniera in qualche modo consente di sdo-ganare il perdurare del concetto dellrsquo ingegneria come mondo pre-valentemente maschileDal primo momento dellrsquo istitu-zione della facoltagrave universita-ria in senso moderno negli anni Venti del secolo scorso lo studio dellrsquo ingegneria e quindi la figura

dellrsquo ingegnere si manifesta come destinato in misura pressocheacute totale al solo genere maschile Una resistenza che non ha para-goni anche rispetto alle discipline fisico-matematiche o mediche anchrsquoesse ostative alla partecipa-zione femminile quantomeno in Italia Per questo motivo le ricer-che sulla formazione degli inge-gneri condotte in questo inizio di Ventunesimo secolo sono sempre molto attente a monitorare la variazione del dato della compo-sizione di genere Paragonando la ricerca di Alma Mater del 2005 con quella del CNI del 2014 sembra che nel corso del decennio vi sia unrsquoattenuazione del processo di ldquomaschilizzazionerdquo Per la prima infatti ldquoIn generale perograve si nota un recupero della popolazione maschile nel passaggio dal pre al post riforma il processo di lsquomaschilizzazionersquo che mostra segni di ripresa sul complesso dei laureati riguarda anche quelli di Ingegneriardquo [5] per la seconda invece ldquoContinua ad aumentare il numero di donne laureate tanto che nel 2013 supera quota 16mila arrivando a costituire il 311 dellrsquouniverso dei laureati dei corsi ingegneristicirdquo [6]

LA PAURA DEL FUTUROLa dichiarazione del Presidente del Consiglio degli studenti del Politecnico di Milano Marco Brivio riportata da Napoletano nel libro prima citato egrave perfetta per descrivere il sentimento di paura che pervade le generazioni dei futuri ingegneri ldquoSui nostri pensieri incombono mille paure paura di non riuscire a riscattare tutti i crediti paura di perdere la borsa di studio del contratto a progetto che scade paura di non riuscire a pagare lrsquoaffitto le bollette le tasse paura di non trovare dopo gli studi un lavoro allrsquoaltezza delle nostre aspettative o di trovarne uno del tutto privo di soddisfazioni o di non trovarne affatto [] Questa generazione la mia generazione ha paura del proprio futuro non credo possa trovarsi un indicatore piugrave signi-

Riferimenti[1] L7 ingegneria civile e ambientale L8 ingegneria dellrsquoinformazione L9 ingegneria industriale L17 scienze dellrsquoarchitettura L23 scienze e tecni-che dellrsquoedilizia L31 scienze e tecnologie informatiche LM 4 CU architet-tura e ingegneria edile e architettura La formazione degli Ingegneri in Quaderni del Centro Studi del Consiglio Nazionale Ingegneri 1532015 nota 1 p 12[2] La formazione degli Ingegneri in Quaderni del CNI p 13 Il dato egrave stimato in circa un terzo del totale dei laureati nel 2013[3] R Napoletano Nuovo viaggio in Italia Rizzoli 2014 Milano p 19[4] Ivi p 228 [5] Il Profilo dei laureati in Ingegneria e lrsquoindagine sulla loro condizione occupazionale sono stati presentati da AlmaLaurea al convegno di Siena del 4 novembre 2005 ldquoLa riforma degli studi nella Facoltagrave di Ingegneria risultati problemi e prospettiverdquo promosso dallrsquoAteneo di Siena e dalla Conferenza dei Presidi delle Facoltagrave di Ingegneria [Sito web 082019] httpswwwalmalaureaituniversitaaltroingegneria [6] La formazione degli Ingegneri in Quaderni CNI p 13 [7] R Napoletano op cit p 55

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I 150 anni dello storico Traforo Ferroviario del FrejusLrsquoAccademia delle Scienze di Torino lrsquoOrdine e altri Enti celebrano lrsquoopera emblema della societagrave moderna

INFRASTRUTTURE |

EVENTI

La partnershipLrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Torino egrave lieto di annun-ciare la partnership con lrsquoAccademia delle Scienze di Torino per le celebrazioni dei ldquo150rdquo dello storico Traforo Ferroviario del Frejus Le celebrazioni riguarderanno con piugrave eventi lrsquoanno in corso e il prossimo anno poicheacute il 25 dicembre 1870 veniva abbattuto il dia-framma della galleria tra Italia e Francia e il 17 settembre del 1871 il Traforo veniva inaugurato LrsquoOrdine attraverso la sua Commissione Trasporti Mobilitagrave Infrastrutture e Sistemi parteciperagrave a tutti gli eventi in programma con contributi tecnico-scientifici riguardanti gli ingegneri che contribuirono alla realizzazione del Traforo che lo gestirono e lo gestiscono e relativi alla progettazione dellrsquoopera che negli anni a venire consentiragrave di realizzare la Nuova Linea To-rino Lione ndash NLTL che comprenderagrave il nuovo tunnel ferroviario del Moncenisio e che collegheragrave le reti ad Alta VelocitagraveAlta Capacitagrave italiana e francese Tutto ciograve si unisce e si completa in unrsquoottica sto-rico-contemporanea con i contributi tecnico-scientifici che la Com-missione ha messo in atto con grandi risultati negli ultimi anni

David ColaiacomoConsigliere referente Commissione Trasporti Mobilitagrave Infrastrutture e Sistemi Ordine degli Ingegneri della Provincia di Torino

A cura del Comitato Promo-tore dellrsquoAccademia delle Scienze di Torino per le Cele-brazioni dei 150 anni del Tra-foro Ferroviario del Frejus (1857-1871)

Il 17 settembre 187171 fu inau-gurato a Bardonecchia il Tra-foro Ferroviario del Frejus o del Cenisio o ancora Grande

Galleria delle Alpi non solo data storica ma pietra miliare che ha segnato proprio agli inizi della ldquorivoluzione industrialerdquo un fon-damentale punto di lancio dello sviluppo della civiltagrave mediante il miglioramento delle comunica-zioni terrestri attraverso lrsquoEuropa e la creazione di nuove specifiche tecnologie per la meccanizzazio-ne dei lavori di scavo queste ul-time tecnologie innovative hanno portato al sostanziale potenzia-mento delle condizioni di sicu-rezza allrsquoalleviamento della fatica del lavoro dellrsquouomo al prorom-pente sviluppo della costruzione di nuove gallerie in Italia (Figura 1) attraverso le Alpi e nel mondo alle quali sono strettamente lega-ti i miglioramenti sociale cultu-rale ed economico della societagrave modernaIl Traforo del Frejus fu ldquouna delle pagine piugrave gloriose della storia del Piemonte che da solo si accinse alla titanica impresa di scavare nelle viscere di montagna unrsquoam-pia galleria di ben 12 chilometri di lunghezza [hellip] lrsquo impresa colos-sale che la scienza la costanza la tenacia di proposito dovevano compiererdquo impresa ldquopromossa sostenuta ed iniziata dal pic-colo ed allora povero Piemonte che [hellip] segneragrave nella storia del secolo XIX unrsquoera splendidissima il trionfo della scienza sulla mate-ria che eruppe gloriosamente nel taglio dellrsquoIstmo di Suez e nel tra-foro delle Alpirdquo (Carlo Morando Il monumento commemorativo del Traforo delle Alpi Storia del Traforo Storia del Monumento Torino Tip G Baglione C 1879)La gestazione e la realizzazione del Traforo non furono poi tanto lunghe Precursore dellrsquoopera fu Giuseppe Francesco Medail di Bardonec-chia non uomo di scienza ma agricoltore e cacciatore e quindi profondo conoscitore dei suoi monti e valli e anche imprendi-tore di lavori pubblici e di tra-sporti tra Lione e Milano Giagrave nel 1832 aveva per primo riconosciuto che il punto piugrave stretto delle Alpi Occidentali si trovava tra Bardo-necchia e Modane e che qui ave-vano pressappoco la stessa quota le Valli dellrsquoArc (Valle Moriana) e della Dora Riparia (Valle di Susa) cosiccheacute ideograve un traforo di 5000 metri ma non ebbe successo

Perograve ldquoil buon germe era gettato in terreno non infecondo e nel 1845 il ministro Des Ambrois ordinograve allrsquo ingegnere belga Henri Maus lo studio di costruzione di ferrovia tra Susa e Chambery mediante traforo dei montirdquo il progetto fu completato nel 1849 prevedendo una galleria di 12290 metri ma fu respinto dal Parlamento che era impegnato nelle grandi problema-tiche politiche e belliche di quegli anniUna volta individuato un possi-bile tracciato e grazie agli studi del Professore geologo Angelo Sismonda prevista la situazione geologica restava perograve ancora insoluto il problema di come sca-vare la lunga galleriaFinalmente grazie al Conte Cavour sempre estremo iniziatore e pro-motore di grandi cose nel 1854 i ldquotre ingegneri per un Traforordquo Germano Sommeiller savoino genio della meccanica Severino

Grattoni di Voghera genio orga-nizzatore e Sebastiano Grandis cuneese di Borgo San Dalmazzo genio del calcolo furono chiamati a definire la perforazione mecca-nica dei fori da mina a energizzare le perforatrici con aria compressa industriale e a costruire il TraforoLrsquoavvio dei lavori di costruzione fu dato a Modane dal Re Vitto-rio Emanuele II il 31 agosto 1857 e lrsquo inaugurazione dellrsquoapertura al traffico cadde il 17 settembre 1871 a Bardonecchia sempre alla pre-senza del ReDurante i quarantrsquoanni centrali del XIX secolo sostennero la realizza-zione dellrsquoopera unitamente alla creazione delle nuove originali macchine per la sua costruzione ma anche lrsquo indispensabile crea-zione di una rete ferroviaria estesa allrsquo intero territorio nazionale ben sei illustri membri dellrsquoAccademia delle Scienze di Torino Angelo Sismonda Carlo Ignazio Giulio

Federico Menabrea Quintino Sella Pietro Paleocapa Germano SommeillerLrsquoAccademia delle Scienze di Torino si fa cosigrave promotrice della celebrazione del 150deg anniver-sario dellrsquoapertura del Frejus e ha avviato unitamente a vari altri Enti (tra quali lrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Torino) lo studio delle correlate manifestazioni in tale ambito verragrave anche analizzata la deter-minante e multiforme attivitagrave di Quintino Sella ingegnere parla-mentare e poi Ministro che tra lrsquoaltro ha fondato nel 1859 una scuola per studi superiori molto importante per gli ingegneri la Regia Scuola di Applicazione per gli Ingegneri in Torino dalla quale nel 1906 egrave nato il Politec-nico di TorinoQuestrsquo iniziativa cade in un periodo di grande fervore per il

moderno attraversamento ferro-viario delle Alpi cosigrave da rinsaldare lrsquounitagrave dellrsquoEuropa e collegarla al bacino del Mediterraneo allrsquoAfrica e allrsquoOriente al momento sono tre le gallerie ferroviarie che sono le piugrave lunghe del mondo il San Got-tardo da poco aperto al traffico il Brennero e il Frejus di base che sono in costruzioneAuspichiamo per favorire la rea-lizzazione di questa iniziativa adesioni e contributi di idee da parte di quanti vedono lrsquoapertura attraverso la Alpi fattore deter-minante per il miglioramento della qualitagrave della vita in ambito comunitario per contatti egrave possi-bile inviare unrsquoe-mail allrsquo indirizzoin iz iat iveaccademiadelle-scienzeit

Studiamo la storia ldquopercheacute le imprese degli uomini nel tempo non siano dimenticaterdquo (Erodoto)

Illustrazione tratta da LrsquoUnivers illustreacute Parigi 1869 in cui egrave riprodotta la mac-china perforatrice inventata da Germano Sommeiller per la perforazione del Tunnel del Frejus

Figura 1 Le piugrave antiche e moderne gallerie alpine del Piemonte

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La sostenibilitagrave egrave un fatto-re ormai determinante in tutte le attivitagrave produttive Non fanno eccezione quei

settori che nonostante le conti-nue innovazioni incidono di piugrave sullrsquoemissione nellrsquoatmosfera di gas climalteranti Fra questi il comparto oil amp gas ndash estrazione raffinazione e consumo di risorse fossili ndash oggi rappresenta uno dei principali fattori che incidono sul fenomeno del riscaldamento glo-bale Di conseguenza sono tanti i professionisti che lavorano nei settori di ricerca e sviluppo in cer-ca di soluzioni volte alla riduzione dellrsquo impatto ambientale di un set-tore che rimane imprescindibile per lrsquoeconomia planetariaEgrave in questo ambito che si inseri-sce la tesi di Marcello Prestianni presentata sul numero dellrsquoInge-gnere Italiano dedicato al tema Oil amp Gas (disponibile su httpswwwtuttoingegnereit) che gli ha permesso di vincere il contest lanciato nei mesi scorsi Ai partecipanti ndash studenti di inge-gneria laureati o laureandi ndash egrave stato chiesto di condividere la propria tesi sullrsquoevoluzione di questo comparto con particolare attenzione ai temi della Circular Economy e della decarbonizza-zione A promuovere la competi-zione il Consiglio Nazionale degli Ingegneri PPAN (consulente edi-toriale della rivista quadrime-strale) e NextChem societagrave che ha sponsorizzato il contest e messo a disposizione un tirocinio al migliore talento ldquoAl nostro interno ndash racconta Ilaria Catastini Communication Manager NextChem ndash abbiamo una ricchezza di competenze che vengono dallrsquoesperienza Maire Tecnimont nel settore tradizio-nale dellrsquo ingegneria e costruzioni che andiamo a integrare sempre di piugrave con quelle nuove di giovani che hanno studiato e si sono for-mati in una prospettiva di futuro sostenibile e circolare e che si vogliono cimentare in una sfida complessa quanto affascinanterdquo

LA TESILa trattazione egrave frutto dellrsquoattivitagrave sperimentale realizzata presso i laboratori del dipartimento drsquo in-gegneria Enzo Ferrari dellrsquoUniver-sitagrave degli studi di Modena e Reggio Emilia con i professori Cecilia Mortalograve Marcello Romagnoli e la dottoressa Maria Cannio Oggetto del lavoro sperimen-tale egrave la realizzazione tramite il metodo della stampa 3D di una membrana ceramica a

Oil amp Gas la stampa 3D di membrane ceramiche vince il contest de lrsquoIngegnere ItalianoOltre a un ridotto impatto ambientale la nuova tecnica sperimentale promette risparmi in termini di tempi e costi

idrogeno a temperature superiori ai 600degC Ciononostante il metodo del 3D printing ha permesso di raggiungere valori di permeabilitagrave dellrsquo idrogeno di molto inferiori alle membrane metalliche a base di palladio attualmente diffuse in commercio

Il nuovo contest de lrsquoIngegnere ItalianoIn occasione del lancio del numero dedicato al food dellrsquoIngegnere Italiano lo storico organo ufficiale del Consiglio Nazionale Ingegneri il CNI ha deciso di associare a ogni numero monografico un contest re-lativo allrsquoargomento trattato Lrsquoultima monografia appena uscita egrave dedicata al tema dellrsquoOilampGas Il contest egrave stato riservato a laureandi e laureati che si sono cimentati in una tesi sullrsquoevoluzione dellrsquo ingegneria nel settore specialmente sui temi della Circular Economy e della decarbonizzazione Il contest egrave stato sponsoriz-zato da NextChem societagrave del Grup-po Maire Tecnimont dedicata alla transizione energetica che ha messo a disposizio-ne un tirocinio Il vincitore del contest egrave stato Marcello Prestianni

DAL CNI

base di BaCe065 Zr020 Y015 O3-δ1113088-Ce085 Gd015 O2-δ a con-duzione elettronica (MPEC) per-meabile allrsquo idrogeno Un sistema composito che per via della sua stabilitagrave chimica e meccanica risulta fra i piugrave studiati per la separazione e la purificazione di

mdash ldquoIl contest egrave stato senza dubbio unrsquoopportunitagrave interessante diretta ai neolaureati come me percheacute consente di colmare fin da subito il gap tra mondo universitario e realtagrave aziendalerdquoMarcello Prestianni mdash

LrsquoINNOVAZIONEAl fine di migliorare le perfor-mance quindi una delle strategie piugrave promettenti consiste nellrsquoa-dozione di una configurazione asimmetrica e costituita da film supportati su substrati porosi Sebbene esistano articoli prodotti dalla comunitagrave scientifica rela-tivi alla preparazione di questa tipologia di membrane lrsquoutilizzo della stampa 3D rappresenta una novitagrave assoluta ldquoLrsquo idea ndash spiega Prestianni ndash egrave nata ragionando sul cambio di paradigma della base di partenza del processo di rea-lizzazione di membrane a confi-gurazione asimmetrica Ci siamo detti cosa puograve assicurare note-voli vantaggi in termini di costi e tempi di produzione rispetto ad altre tecniche in uso in questo momento come il co-pressing e il tape casting La risposta egrave stata la stampa 3D E in seguito alle attivitagrave di sperimentazione abbiamo ottenuto ottimi risultati anche sotto il profilo dellrsquo impatto ambientale in quanto abbiamo completato il processo senza impiegare metalli nobili notoria-mente rari e costosirdquo

LA NUOVA TECNICAPer la preparazione degli inchio-stri sono state impiegate polveri di BCZ20Y15 e di GDC15 preventiva-mente miscelate tramite il metodo ball milling attraverso lrsquouso del mulino planetario Queste pol-veri sono poi state amalgamate con altri additivi organici con proprietagrave disperdenti leganti e plastificanti Per la stampa della struttura asimmetrica e den-so-porosa infine egrave stata utiliz-

zata unrsquoattrezzatura homemade a microestrusione Lo step iniziale egrave rappresentato dalla stampa di un supporto poroso caratterizzato da uno spessore di circa 1-15 mm e un diametro di 20 mm Solo suc-cessivamente vi egrave stato deposi-tato lrsquo inchiostro per lrsquoottenimento di un film denso e sottile

I BENEFICI Questo metodo ha dato vita a un prodotto potenzialmente piugrave economico efficiente e dal minor impatto ambientale rispetto alle membrane metalliche a base di palladio e sue leghe Inoltre le membrane sono stabili anche in atmosfere aggressive e per questo motivo non necessitano di processi di desulfurizzazione o di riduzione di CO2 e CO oltre a poter lavorare a temperature fino a 800degC

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La certificazione dellrsquoingegnere esperto in ecoprogettazioneLa soluzione CERTIng al decreto CAM

I Criteri Ambientali Minimi (CAM) sono definiti nellrsquoambi-to del ldquoPiano di azione per la sostenibilitagrave ambientale dei

consumi della Pubblica Ammini-strazionerdquo e la loro applicazione ha come scopo quello di favori-re negli appalti pubblici lrsquouso di tecnologie e prodotti ambiental-mente piugrave sostenibiliIn Italia lrsquoapplicazione dei CAM egrave stata imposta dallrsquoart 18 della L 2212015 e successivamente dallrsquoart 34 del DLgs 502016 ldquoCo-dice degli appaltirdquo (come modifi-cato dal DLgs 562017) recante ldquoCriteri di sostenibilitagrave energe-tica e ambientale negli appalti pubblicirdquo che ne hanno reso ob-bligatoria lrsquoapplicazione da parte di tutte le stazioni appaltantiCon il Decreto CAM dellrsquo11 ottobre 2017 il Ministero dellrsquoAmbiente ha definito i criteri ambientali minimi per lrsquoaffidamento di ser-vizi di progettazione e dei lavori per nuova costruzione ristrut-

fessionista esperto sugli aspet-ti energetici e ambientali degli edifici che sia certificato da un organismo di valutazione della conformitagrave secondo la norma

Tali ingegneri dovranno aver ap-plicato nellrsquoambito della pro-gettazione eo direzione lavori di opere infrastrutturali i Criteri Ambientali Minimi per le scelte progettuali e quelle dei mate-riali eo aver svolto la verifica dellrsquo impatto ambientale delle opere su tutto il ciclo di vita ed eventualmente anche delle loro prestazioni energetiche Dovran-no aver svolto la progettazione di lavori per la costruzione eo riqualificazione di edifici con lrsquoapplicazione di protocolli di sostenibilitagrave ambientale anche volontari di comprovata validitagrave e diffusione sul piano nazionale e internazionale La certificazio-ne CERTing di ingegnere esperto in eco-progettazione in definiti-va soddisfa perfettamente i re-quisiti previsti dal decreto CAM e consente di accedere alle pre-mialitagrave previste nelle procedure di affidamento dei servizi di in-gegneria e architettura per la re-alizzazione o ristrutturazione di edifici pubblici Ad oggi egrave lrsquounico schema nel panorama delle cer-tificazioni del personale che lo consente in maniera trasversale ai diversi protocolli di sosteni-bilitagrave diffusi sul mercato delle costruzioni in Italia e in Europa

Per approfondimenti e per acce-dere alla certificazione consulta il sito wwwcertingit

turazione e manutenzione di edifici pubblici stabilendo nello specifico di attribuire un pun-teggio premiante alle proposte progettuali redatte da un pro-

internazionale ISOIEC 17024 e che applichi uno dei protocolli di sostenibilitagrave degli edifici di li-vello nazionale o internazionale (alcuni esempi Breeam Casacli-ma Itaca Leed Well)

LrsquoINGEGNERE ECO-PROGETTISTALrsquoagenzia CERTing accredita-ta secondo lo standard ISOIEC 17024 da ACCREDIA ha definito tra i 21 campi dello schema di Inge-gnere Esperto quello specifico di eco-progettista al quale possono accedere i professionisti che si occupano di progettazione soste-nibile in edilizia Il Consiglio Di-rettivo dellrsquoAgenzia CERTing nella riunione del 21 febbraio 2020 ha approvato una revisione del Re-golamento Tecnico che stabilisce i criteri per la valutazione delle competenze degli ingegneri che richiedono la certificazione come esperto sugli aspetti energetici e ambientali degli edifici

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Come essere piugrave attrattivi per i giovaniLrsquoiscrizione al sistema ordinistico conviene per tanti motivi Egrave perograve necessaria una forte operazione di marketing territoriale e di comunicazione nei confronti dei giovani studenti di ingegneria

Continua a crescere il numero degli ingegneri iscritti allrsquoalbo i dati di inizio anno indicano 242750 colle-ghi mille in piugrave rispetto dal 2019Egrave quanto emerge dal recente rap-porto del Centro Studi del Consi-

glio Nazionale degli Ingegneri ldquoGli iscritti allrsquoal-bo anno 2020rdquo (vedasi box)Un altro dato da tenere sotto osservazione non certo positivo egrave la quota bassa di laureati che sostengono lrsquoesame di Stato e successivamen-te di quelli che si iscrivono allrsquoalbo una volta

conseguita lrsquoabilitazione professionale Una criticitagrave rimarcata anche dal Presiden-te del CNI Armando Zambrano che proprio nellrsquoultimo congresso di categoria ha parlato di un ldquofenomeno di disaffezione soprattutto da parte delle giovani generazioni nei confronti del sistema ordinisticordquo La distribuzione degli iscritti ai tre settori (al netto degli iscritti al vecchio ordinamento che possono appartenere a tutti i settori) ldquocontinua a essere sbilanciata verso il civile e lrsquoambienterdquo ha aggiunto Zambrano

ldquoMolto bassa risulta la percentuale di ingegneri elettronici informatici delle telecomunicazioni che si iscrivono allrsquoalbordquo A conferma che lrsquo iscri-zione egrave percepita come ldquoun obbligo normativo per lo piugrave limitato ai soli ingegneri civilirdquo Insomma egrave davvero cosigrave ldquoanacronisticardquo lrsquoap-partenenza al sistema ordinistico O meglio quali sono i motivi per cui ha ancora senso vi-vere lrsquoOrdine degli Ingegneri A queste domande rispondono importanti col-leghi in rappresentanza dellrsquoente di riferimento Ecco i loro pareri

C

INCHIESTA ORDINI

Lrsquoiscrizione allrsquoOrdi-ne come garanzia di competenzaPer far crescere il numero degli iscritti allrsquoalbo sono due le strade indicate da Giovanni Cardinale Vice-presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri E se la prima egrave piut-tosto una provocazione (ldquoAumentare le attivitagrave poste sotto la riserva di legge Non credo perograve che al mo-mento sia una strada percorribilerdquo) la seconda invece egrave piuttosto inte-ressante Secondo Cardinale ldquoLrsquoOrdi-ne deve diventare un punto di riferi-mento non solo per la categoria ma per tutto il mercato economico e la societagrave Mi spiego meglio lrsquo iscrizione al sistema ordinistico deve diventare garanzia di competenza affidabilitagrave e rigorositagrave nella propria attivitagrave professionale Una tutela che deriva dai comportamenti etici obbligatori per tutti gli iscritti dalla formazione permanente e costantemente aggior-nata da un codice deontologico che declina attivitagrave e modus operandirdquo Il messaggio alla societagrave egrave chiaro ldquoSe unrsquoazienda deve assumere un BIM manager lo scelga tra gli iscritti a un Ordine territoriale in quanto piugrave affidabilerdquo Un porsquo come succede nei paesi anglosassoni dove anche se non esiste una struttura ordinistica paragonabile alla nostra ldquovi sono associazioni di grande prestigio in grado di certificare le competenze dei colleghi e che si fanno garanti delle loro capacitagrave di fronte alla so-cietagrave Egrave questo lo schema che penso io per i nostri Ordinirdquo conclude Gio-vanni Cardinale

Tutelare tutte le categorieldquoUn Ordine tutto nuo-vo in grado di recepi-re i cambiamenti del mercato e assecondare le professioni emergen-ti in particolare del secondo e del terzo settore dellrsquoalbo Solo cosigrave la categoria potragrave essere ancora appe-tibile per le decine di migliaia di ingegneri che non si riconoscono nel nostro sistemardquo Augusto Allegrini Presidente della Consulta Regionale degli Ordini degli Ingegneri della Lombardia ha le idee chiare su come intervenire per in-tercettare i professionisti ldquorefrattarirdquo a entrare nella grande casa dellrsquo ingegne-ria italiana ldquoDalla biomedicina allrsquo in-formazione sino allrsquoelettronica tanti professionisti del terzo settore sono per il sistema ordinistico dei perfetti sco-nosciutirdquo spiega Allegrini ldquoEgrave chiaro che tutti insieme dobbiamo fare uno sforzo per fare qualcosa di piugrave In tal senso dobbiamo aggiornare gli strumenti a nostra disposizionerdquo A cominciare dal Codice deontologico Lrsquo ingegner Allegrini egrave categorico ldquoIl mercato sta cambiando penso agli in-gegneri biomedici che stanno giagrave pro-gettando macchinari ad alto livello tec-nologico con unrsquoelevata responsabilitagrave Figure nuove come gli esperti di Cyber Security particolarmente richieste e per le quali non egrave richiesta lrsquo iscrizione allrsquoOrdine E peggio ancora non vi egrave traccia nel nostro Codice deontologicordquo Ecco dunque la soluzione ldquoDobbiamo dar vita a iniziative importanti per far sigrave che questi ingegneri il futuro della categoria siano tutelati dagli Ordini Solo cosigrave avranno un vero vantaggio nellrsquo iscrizionerdquo

Coinvolgere i colleghi del secondo e terzo settoreLa disaffezione esiste ed egrave ampia soprattutto nei neolaureati che non rientrano nel ramo civile edile Lrsquoanalisi di Mario Ascari Presidente del Comitato di Ingegneria dellrsquoInfor-mazione del CNI interviene sulla ne-cessitagrave di coinvolgere maggiormente le giovani leve nella vita ordinistica ldquoI giovani a parte quelli obbligati per legge non vedono la necessitagrave di unirsi allrsquoalbo proprio percheacute non colgono alcun vantaggio personale dal miglioramento di carriera sino a una formazione competitiva e in linea con i tempirdquo dice lrsquo ingegner Ascari Che punta il dito in particola-re sulla formazione ldquoI grandi colossi dellrsquoICT offrono una preparazione in linea con le esigenze del mercato Egrave chiaro che i professionisti del settore optano per questo tipo di attivitagrave per rimanere competitivi Noi in tal senso siamo in ritardordquo La soluzione potrebbe essere dietro lrsquoangolo ldquoRiconoscere i crediti formativi anche a chi fa formazione al di fuori della sfera ordinisticardquo Diventa comunque fondamentale intercettare i colleghi del secondo e del terzo settore ldquoEsistono attivitagrave di grande impegno come la realizzazione dei si-stemi informatizzati di ospedali aeroporti e banche che dovrebbero essere svolte unicamente da professionisti preparati e dal cur-riculum esemplare proprio come gli ingegneri Peccato che non preveda-no lrsquoobbligatorietagrave del progetto Se cosigrave fosse allora potremmo iscrivere tutti questi colleghi e lrsquo intero siste-ma ne gioverebberdquo

a cura di Roberto di Sanzo

DIREZIONECONSIGLIO NAZIONALE DEGLI INGEGNERIVia XX Settembre 500187 Roma

DIRETTORE RESPONSABILEArmando ZambranoPresidente Consiglio Nazionale degli Ingegneri

DIRETTORE EDITORIALEGianni MassaVicepresidente Vicario Consiglio Nazionale degli Ingegneri

DIREZIONE SCIENTIFICAEugenio Radice Fossati Davide Luraschi Massimiliano Pittau

PUBLISHERMarco Zani

COORDINAMENTO EDITORIALEAntonio Felici

DIREZIONECONSIGLIO NAZIONALE DEGLI INGEGNERIStefano Calzolari Giovanni Cardinale Ga-etano Fede Michele Lapenna Ania Lopez Massimo Mariani Gianni Massa Antonio Felice Monaco Roberto Orvieto Angelo Do-menico Perrini Luca Scappini Raffaele Solu-stri Angelo Valsecchi Remo Giulio Vaudano Armando Zambrano

COMITATO DI REDAZIONEA Allegrini M Ascari M Baldin L Bertoni S Cat-ta D Cristiano G Cuffaro A DallrsquoAglio A Di Cri-stinzi S Floridia L Gioppo R Iezzi G Iovannitti S La Grotta S Monotti C Penati A Romagnoli

REDAZIONE SEGRETERIA Vanessa MartinaPalazzo MontedoriaVia GB Pergolesi 25 - 20124 Milanotel +39 0276011294 0276003509fax +39 0276022755redazionegiornaleingegnereitFilomena PetroniConsiglio Nazionale degli IngegneriVia XX Settembre 5 - 00187 Romatel 06 69767040rivistacni-onlineitTestata registrata - Tribunale di Milanon 229 - 18052012

HANNO COLLABORATO IN QUESTO NUMEROL Bertoni E Caliano S Ciapparelli R Di Sanzo G Fede G Margiotta P Marulli S Monotti A Pelle-grino R Pinna RL Sassone

COMITATO DrsquoINDIRIZZOIl Comitato drsquoIndirizzo in fase di costituzione saragrave composto dai Presidenti degli Ordini degli Ingegneri drsquoItalia

EDITOREQUINE SrlVia Spadolini 7 - 20141 Milano Tel 02 864105 - Fax 02 72016740Iscrizione ROC n 12191Pubblicitagrave QUINE SrlVia Spadolini 7 - 20141 MilanoRealizzazione graficaFabio CastiglioniProgetto graficoStefano Asili e Francesco DondinaResponsabile di ProduzionePaolo FicicchiaStampa Grafica Veneta Spa (PD)Proprietagrave EditorialeSocietagrave di Servizi del Collegiodegli Ingegneri e Architetti di Milano SrlVia GB Pergolesi 25 - 20124 Milanocopy Collegio degli Ingegnerie Architetti di MilanoGli articoli e le note firmate esprimono lrsquoopi-nione dellrsquoautore non necessariamente quel-la della Direzione del giornale impegnata a garantire la pluralitagrave dellrsquoinformazione se rilevante Essi non impegnano altresigrave la Reda-zione e lrsquoEditore Lrsquoinvio da parte dellrsquoautore di immagini e testi implica la sua responsabi-litagrave di originalitagrave veridicitagrave proprietagrave intellet-tuale e disponibilitagrave verso terzi Esso implica anche la sua autorizzazione alla loro pubbli-cazione a titolo gratuito e non dagrave luogo alla loro restituzione anche in caso di mancata pubblicazione La Redazione si riserva il diritto di ridimensionare gli articoli pervenuti senza alterarne il contenuto e il significato

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Giovanni Cardinale Vicepresidente CNI

Augusto Allegrini Presidente CROIL - Consulta Regionale Ordini Ingegneri della Lombardia Presidente Ordine degli Ingegneri di Pavia

Mario Ascari Presidente C3i - Comitato Ingegneria dellrsquoInformazione CNI

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LrsquoANALISI DEL CENTRO STUDI CNI |

GLI ISCRITTI ALLrsquoALBO ANNO 2020Cresce il numero degli iscritti solo grazie alla componente femminileNonostante tutte le criticitagrave emerse nel corso degli ultimi anni continua a crescere il numero di ingegneri iscritti allrsquoalbo i dati di inizio anno indicano 242750 iscritti circa mille in piugrave rispetto al 2019 Lrsquoanalisi dei dati effettuata dal Centro Studi del CNI mostra un quadro stabile rispetto allrsquoan-no appena passato (GRAFICO 1) La novitagrave dellrsquoanalisi dei dati del 2020 rivela che il saldo positivo egrave stato realizzato solo grazie alla crescita costante del numero di donne iscritte allrsquoAlbo 38mila + 1000 rispetto al 2019 (GRAFICO 2) Attualmente le donne ingegnere rappresentano il 157 del numero totale di iscritti (nel 2010 era appena del 108) Questo incremento ha permesso un ricambio generazionale allrsquo interno dellrsquoAlbo Secondo il Centro Studi tra i quasi 33mila ingegneri iscritti con piugrave di 65 anni le donne risultano solo lo 09 mentre costitu-iscono circa un terzo degli under 35 La regione con la piugrave alta quota di donne iscritte allrsquoalbo (234) egrave la Sardegna con il picco massimo registrato a Cagliari (263) Questo ricambio generazionale sta influendo anche sulla distribuzione degli iscritti tra i settori dellrsquoAlbo i laureati del vecchio ordinamento (che possono essere iscritti a tutti e tre i settori) vengono infatti sostituiti da quelli del nuovo ordinamento (che possono invece iscriversi a un solo settore) con il risultato che la quota di iscritti a tutti e tre i settori si riduce progressivamente tanto da scendere sotto la soglia del 60 Oggi tra i quasi 70 mila ingegneri iscritti a un solo settore il numero complessivo di ingegneri del settore industriale e di quello dellrsquo informazione non arriva nemmeno alla metagrave di quello degli iscritti al settore civile e ambientale che costituiscono il 71 degli ingegneri ldquomonosettorialirdquo (GRAFICO 3) Considerando invece tutti gli iscritti la quota che appartiene al settore civile ed ambientale esclusivamente o parallelamente ad altri settori egrave pari allrsquo832 Per quando riguarda la sezione B dellrsquoalbo invece aumentano rispetto ai ldquoquinquennalirdquo le quote di ingegneri iuniores industriali e dellrsquo informazione ndash sebbene quello civile ed ambientale si confermi il piugrave ambito ndash accogliendo quasi 6 ingegneri iuniores su 10 (GRAFICO 4) Sebbene le donne evidenzino unrsquoetagrave media decisamente piugrave bassa di quella degli uomini (oltre 10 anni in meno) subiscono anchrsquoesse questa fase di lento ricambio lrsquoetagrave media nel 2020 egrave infatti per loro pari a 415 anni contro i 41 del 2019 e i 405 del 2018

Una questione economicaDa non sottovalutare la questio-ne economica In un momento di profonda crisi che inevitabilmente investe anche la categoria ingegneri-stica egrave pacifico che svariati colleghi si facciano due conti in tasca e prendano decisioni nette Egrave questo il pensiero di Sebastiano Floridia alla guida dellrsquoOrdine di Siracusa ldquoConosco molti professionisti che pur di non pagare la quota di iscrizione di 180 euro preferiscono rimane-re fuori dal sistema ordinistico Il motivo Puramente economico Gli stipendi non sono piugrave altissimi spe-cialmente allrsquo inizio i giovani colleghi fanno fatica ad arrivare a fine mese molte volte si accettano incarichi per pochi euro pur di entrare nel mondo del lavoro Quindi basta fare due piugrave due se non egrave indispensabile non mi iscrivo allrsquoOrdine e mi tengo in tasca i soldi Semplice nordquo

La giusta comu-nicazione per i giovani studentiPer Alberto Romagnoli Presi-dente dellrsquoOrdine degli Ingegneri di Ancona bisogna focalizzarsi sui colleghi del terzo settore quelli dellrsquo informazione ldquoSono in costante aumento i ragazzi che si iscrivono alle facoltagrave di ingegneria e che scelgono lrsquoambito dellrsquo informazionerdquo spiega Romagnoli ldquoEgrave quindi a loro che si devono riservare i nostri sforzi per far sigrave che lrsquoOrdine diventi appetibile e interessante per i futuri neolaureatirdquo In tal senso proprio lrsquoOrdine di Ancona ha elaborato un documento con una serie di indicazioni che dimostrano quanto sia ldquoconvenienterdquo lrsquo iscrizio-ne al sistema ordinistico percheacute il neolaureato si puograve confrontare con i colleghi nelle commissioni nei gruppi di lavoro e quindi puograve acquisire know how percheacute puograve consultare le norme CEI UNI ISO a costi molto bassi o gra-tuitamente per poter firmare progetti di impianti elettronici come previsto dal DM 372008 per poter svolgere il ruolo di direttore tecnico di societagrave di ingegneria dopo dieci anni di iscri-zione E ancora per avere consulenze gratuite dai commercialisti e avvocati convenzionati con lrsquoOrdine professio-nale per poter acquistare applicativi software e strumentazione tecnica a prezzi agevolati frutto di convenzioni tra lrsquoOrdine e societagrave fornitricildquoQueste sono solo alcune delle motiva-zioni che rendono il mondo dellrsquoordine appetibile anche per tutti gli specia-lizzati nel terzo settore ndash continua il Presidente Romagnoli ndash egrave necessaria dunque una forte operazione di mar-keting territoriale e di comunicazione nei confronti dei giovani studenti di ingegneriardquo

La certificazione delle competenzePer il Presidente dellrsquoOrdine degli Ingegneri di Catanzaro Gerlando Cuffaro va messa in atto una decisa campagna di ldquomarketing profes-sionalerdquo sui territori ldquoA cominciare dal potenziamento dei rapporti con il sistema universitario facendo comprendere ai giovani lrsquo importanza dellrsquo iscrizione allrsquoOrdine di catego-riardquo spiega il dirigente calabrese Ma non solo occorre dare una decisa accelerata alla funzione degli Ordini legata alla certificazione delle com-petenze ldquoVa potenziato lo strumento CERTing istituzionalizzandolo anche grazie a prezzi altamente competiti-vi La qualificazione dellrsquoesperienza e delle competenze deve diventare un lsquomustrsquo delle funzioni ordinisti-cherdquo Infine ecco un ulteriore valore aggiunto per lrsquo iscrizione allrsquoOrdine ldquoValutare la possibilitagrave di dare un punteggio superiore a chi egrave iscritto allrsquoOrdine e partecipa a bandi di concorso pubblici Potrebbe essere una strategia da perseguirerdquo conclu-de lrsquo ingegner Cuffaro

Ingegneri qualificati ma troppa concorrenzaPer Simone Monotti Presidente dellrsquoOrdine degli Ingegneri di Terni egrave necessaria unrsquoazione sinergica per far sigrave che ldquo il sistema ordinistico acquisti maggior prestigio ed au-torevolezzardquo Un percorso non certo semplice che deve passare per forza attraverso ldquolrsquoofferta di tanti servizi in piugrave ai colleghi dalle convenzio-ni alle agevolazioni sanitarie sino alle assicurazioni Sono solo alcuni degli esempi sui quali si potrebbe lavorarerdquo Inoltre ecco una stoccata sullrsquoambito formativo che deve es-sere ldquosempre piugrave qualitativo anche e soprattutto per i settori dellrsquo indu-stria e dellrsquo informaticardquo E qui il discorso si fa serio ldquoCrsquoegrave troppa confusione anche qui nel ternano Molti consulenti informatici e del mondo dellrsquo industria con tanto di laurea in ingegneria subiscono la concorrenza di altre figure professio-nali con un percorso di studi meno qualificato Ecco percheacute credo che valga la pena pensare a un percorso legislativo in grado di far diventare il sistema ordinistico una sorta di garanzia istituzionale anche per tutti gli iscritti al secondo e al terzo settorerdquo

a cura di Roberto di Sanzo

Alberto Romagnoli Presidente Ordine degli Ingegneri di Ancona

Sebastiano Floridia Presidente Ordine degli Ingegneri di Siracusa

Simone Monotti Presidente Ordine degli Ingegneri di Terni

Gerlando Cuffaro Presidente Ordine degli Ingegneri di Catanzaro

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SintesiNonostante tutte le criticitagrave emerse nel corso degli ultimi anni continua a crescere il nu-mero di ingegneri iscritti allrsquoalbo i dati di inizio anno indicano 242750 iscritti circa millein piugrave rispetto al 2019

Quello che emerge dallrsquoanalisi dei dati effettuata dal Centro studi del Consiglio Nazionaledegli Ingegneri egrave un quadro sostanzialmente stabile rispetto al 2019 il numero di nuoveiscrizioni si mantiene intorno alle 6mila unitagrave a fronte di circa 5mila cancellazioni e continuaa restare bassa la quota di laureati che sostengono lrsquoEsame di Stato e ancor piugrave bassaquella di coloro che si iscrivono allrsquoalbo una volta conseguita lrsquoabilitazione professionale(circa un sesto dei laureati) Ma il dato positivo del 2020 rivela una importante novitagrave dal momento che il saldo positivoegrave stato realizzato solo grazie alla crescita costante del numero di donne iscritte allrsquoAlboche ha superato quota 38mila circa mille in piugrave rispetto al 2019 mentre si egrave leggermenteridotto il numero di uomini iscritti

GLI ISCRITTI ALLALBO ANNO 2020

ISCRITTI ALLrsquoALBO DEGLI INGEGNERISERIE 2007-2020 ndash (VAL ASS)

Iscri totale (sezA +sezB)

198433

242750

190000

200000

210000

220000

230000

240000

250000

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020

Ersquo ancora presto per avere dei riscontri per quanto concerne il processo di rinnovamentoavviato negli ultimi anni dagli Ordini provinciali e dal Consiglio Nazionale degli Ingegnerima lrsquoobiettivo egrave quello di aumentare lrsquoappeal dellrsquoAlbo anche tra gli ingegneri del settoreindustriale e dellrsquoinformazione grazie anche allrsquoattivazione di una serie di servizi offerti agliiscritti relativi a formazione supporto allrsquoattivitagrave lavorativa certificazione delle competenzeassicurazione professionale e altro ancora

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GLI ISCRITTI ALLALBO ANNO 2020

QUOTA DI ISCRITTI ALLrsquoALBO DEGLI INGEGNERI PER SETTOREANNO 2020 (VAL )

nb il totale egrave diverso da 100 poicheacute un ingegnere puograve essere iscrio a piugrave di un seore sono compresi gli ingegneri del nuovo ordinamento e quelli del vecchio che hanno optato per un solo seore

nb il totale egrave diverso da 100 poicheacute un ingegnere puograve essere iscrio a piugrave di un seore

832690

620710

21674

0

50

100

Civile ed ambientale Industriale Informazione

Sezione A

Tu Nuovo ordinamento e ibridi

578

302

104

0

20

40

60

Civile ed ambientale Industriale Informazione

Sezione B

SEZIONE A

SEZIONE B

nb il totale egrave diverso da 100 poicheacute un ingegnere puograve essere iscritto a piugrave di un settoresono compresi gli ingegneri del nuovo ordinamento e quelli del vecchio che hanno optato per un solo settore

nb il totale egrave diverso da 100 poicheacute un ingegnere puograve essere iscritto a piugrave di un settore

Ersquo ancora presto per avere dei riscontri per quanto concerne il processo di rinnovamentoavviato negli ultimi anni dagli Ordini provinciali e dal Consiglio Nazionale degli Ingegnerima lrsquoobiettivo egrave quello di aumentare lrsquoappeal dellrsquoAlbo anche tra gli ingegneri del settoreindustriale e dellrsquoinformazione grazie anche allrsquoattivazione di una serie di servizi offerti agliiscritti relativi a formazione supporto allrsquoattivitagrave lavorativa certificazione delle competenzeassicurazione professionale e altro ancora

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GLI ISCRITTI ALLALBO ANNO 2020

QUOTA DI ISCRITTI ALLrsquoALBO DEGLI INGEGNERI PER SETTOREANNO 2020 (VAL )

nb il totale egrave diverso da 100 poicheacute un ingegnere puograve essere iscrio a piugrave di un seore sono compresi gli ingegneri del nuovo ordinamento e quelli del vecchio che hanno optato per un solo seore

nb il totale egrave diverso da 100 poicheacute un ingegnere puograve essere iscrio a piugrave di un seore

832690

620710

21674

0

50

100

Civile ed ambientale Industriale Informazione

Sezione A

Tu Nuovo ordinamento e ibridi

578

302

104

0

20

40

60

Civile ed ambientale Industriale Informazione

Sezione B

SEZIONE A

SEZIONE B

nb il totale egrave diverso da 100 poicheacute un ingegnere puograve essere iscritto a piugrave di un settoresono compresi gli ingegneri del nuovo ordinamento e quelli del vecchio che hanno optato per un solo settore

nb il totale egrave diverso da 100 poicheacute un ingegnere puograve essere iscritto a piugrave di un settore

Si conferma inoltre il trend crescente del numero di iscritte Attualmente le donne inge-gnere rappresentano il 157 del numero totale di iscritti con un lieve incremento rispettoal 2019 Vale la pena di ricordare che nel 2010 la quota di donne tra gli iscritti allrsquoalbo eradel 108Ma il dato piugrave importante che emerge egrave che il saldo positivo riscontrato tra il 2019 e il 2020egrave determinato proprio dalle donne aumentate di oltre mille unitagrave offrendo cosigrave un contri-buto importante al ricambio generazionale allrsquointerno dellrsquoAlbo basti pensare che tra iquasi 33mila ingegneri iscritti con piugrave di 65 anni le donne risultano solo lo 09 mentrecostituiscono circa un terzo degli under 35

La regione con la piugrave alta quota di donne iscritte allrsquoalbo (234) risulta ancora una voltala Sardegna con il picco massimo registrato a Cagliari che si conferma anche nel 2020lrsquoOrdine provinciale con la quota piugrave elevata di donne (263)

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GLI ISCRITTI ALLALBO ANNO 2020

ORDINE 2019 2020 Var 20192020 Parma 1771 1754 -10 Mantova 1025 1015 -10 Nuoro 814 806 -10 Piacenza 935 923 -13 Lodi 470 462 -17 Aosta 452 443 -20 As 478 468 -21 Vercelli 465 454 -24 Novara 1024 999 -24 Rimini 1095 1066 -26 Savona 1138 1102 -32 Gorizia 397 369 -71

QUOTA DI DONNE ISCRITTE ALLrsquoALBO DEGLI INGEGNERI (SEZIONE A + SEZIONE B) SERIE 2007-2020

9199 104 108

115 120 125 130137 140 145 148 153 157

8

10

12

14

16

18

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020

Sebbene le donne evidenzino unrsquoetagrave media decisamente piugrave bassa di quella degli uomini(oltre 10 anni in meno) e come evidenziato in precedenza risultino in costante aumentosubiscono anchrsquoesse questa fase di lento ricambio lrsquoetagrave media nel 2020 egrave infatti per loropari a 415 anni contro i 41 del 2019 e i 405 del 2018

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GLI ISCRITTI ALLALBO ANNO 2020

ETAgrave MEDIA DEGLI ISCRITTI ALLrsquoALBO DEGLI INGEGNERI PER SEZIONE DI ISCRIZIONE E SESSOCFR2018-2020

514

402

509

406 374 405498

398494

0

20

40

60

SezA SezB Totale

2018

Uomini Donne Totale M+F

519

410

514

411 381 410502

406498

0

20

40

60

SezA SezB Totale

2019

Uomini Donne Totale M+F

523

418

518

415 387 415

506

414502

0

20

40

60

SezA SezB Totale

2020

Uomini Donne Totale M+F

lrsquoetagrave indicata egrave quella che gli ingegneri compiranno nel corso dellrsquoanno di riferimento GRAFICO 4

GRAFICO 3 Sezione A e Sezione B

GRAFICO 2 GRAFICO 1

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Un lavoro sostenibile a tutte lrsquoetagrave

Lrsquoinvecchiamento della popo-lazione egrave un processo che sta interessando tutta lrsquoEuropa e in particolar modo lrsquoItalia e tutti i comparti produttivi Il sesto rap-porto della Fondazione Europea riporta che la percentuale di lavo-ratori ultracinquantenni egrave aumen-tata del 10 nel giro di 10 anni Entro il 2030 i lavoratori tra 55 e 64 anni aumenteranno del 16 giagrave oggi la metagrave dei lavoratori anziani abbandona prima dellrsquoetagrave di pen-sionamento obbligatorio In particolar modo lrsquo invecchia-mento della forza lavoro egrave una problematica che riguarda la gestione delle risorse umane in azienda Perciograve occorre costruire un approccio multiplo e siste-matico per una corretta gestione di un problema nellrsquoottica della sicurezza In questi casi dunque il lavoro dellrsquoRSPP assume aspetti quasi manageriali sia per una corretta definizione dei ruoli e dei soggetti ndash con adeguata for-mazione ndash sia per la gestione e il coordinamento dei comporta-menti corretti

IL RUOLO DEGLI INGEGNERILrsquo ingegnere della sicurezza ndash occupandosi della sicurezza del lavoratore della collettivitagrave e dellrsquoambiente circostante ndash rico-pre di fatto un ruolo sociale fonda-mentale che permette ad aziende e lavoratori nel privato come nel pubblico di poter contare su un contributo qualificato capace di coniugare sia aspetti tecnici che gestionali Il tema dellrsquo invecchia-

mento-lavoro egrave un ambito per il quale sono richieste competenze e conoscenze multidisciplinari lrsquo ingegnere nei suoi vari ruoli di imprenditore responsabile di produzione RSPPCSPCSE pro-gettista di macchine consulente esterno e con le sue competenze tecniche noncheacute le conoscenze in varie discipline come lrsquoorga-nizzazione del lavoro lrsquoergono-mia lrsquo innovazione tecnologica le biotecnologie e i nuovi materiali puograve dare un contributo determi-nante per la tutela della salute della sicurezza del lavoratore e per configurare posti di lavoro sostenibili a ogni etagrave Mai come nellrsquoambito della sicurezza del lavoratore non piugrave giovane la pur qualificata multidisciplinarietagrave dellrsquo ingegnere dovragrave essere inte-grata con competenze di medi-cina e psicologia applicata al lavoro cosigrave da fornire un supporto adeguato anche per tenere sotto controllo i progressi scientifici e le conseguenti opportunitagrave di valu-tare dinamicamente lo scenario in cui si muove

UN LAVORO SOSTENIBILE A TUTTE LE ETAgrave In Italia si tende ad applicare una politica contraddittoria che consiste nel ricorrere al ricambio generazionale incentivando lrsquoab-bandono precoce del lavoro da parte dei piugrave anziani per lasciare posto a risorse piugrave giovani ma soprattutto meno costose Le grandi aziende aiutate anche dalle politiche pubbliche cer-cano spesso questa via che perograve non affronta il problema alla

Lrsquo invecchiamento e il lavoro come affrontarlo per la tutela dei dipendenti

RSPP | AZIENDEFOCUS

radice Quello che serve egrave invece un approccio di sistema che renda la professione sostenibile al lavo-ratore che invecchia partendo dal presupposto che una vita lavora-tiva attiva e in buona salute egrave la premessa per una vita pensioni-stica con minori costi sociali sia per lrsquo individuo che per la collet-tivitagrave Infatti in Italia il problema dellrsquo invecchiamento della popo-lazione egrave stato confinato solo alle riforme del sistema pensionistico cercando di trovare formule per il pensionamento anticipato Un lavoro sostenibile eviterebbe conseguenze come lrsquoaumento di infortuni e malattie professionali lrsquoaccumulo di malattie invalidanti che vanno a impattare sui costi del Sistema Sanitario Nazionale e la riduzione della produttivitagrave industriale dovuta dallrsquoaumento dellrsquoassenteismo cronicizzato Dal momento che lrsquo invecchiamento egrave anche un fenomeno prevedibile emergeno dallrsquoanalisi del Centro Studi del CNI alcuni comporta-menti virtuosi di aziende italiane per le misure organizzativo-ge-stionali Prima di tutto egrave stato coinvolto attivamente un RSPP di concerto con il Medico com-petente i sindacati e i lavoratori A ciograve si egrave aggiunto una corretta valutazione dei rischi (vedasi box) e allrsquo individualizzazione di buone prassi di Workplace Health Promo-tion (WHP) E inoltre ndash Il rispetto di protocolli di sorve-glianza sanitaria periodici come visite oculistiche cardiologiche e test per valutare capacitagrave motorie ed elasticitagrave muscolare che con-sentano di individuare ed even-

Il DossierIl GTT (Gruppo Territoriale Temporaneo) della Commissione Sicurezza del CNI ha sviluppato un dossier che affronta il tema della sicurezza sotto lrsquoaspetto dellrsquo invecchiamento allrsquo interno dellrsquoIndustria 40 Tutto questo egrave stato possibile anche grazie alla collaborazione dei diversi Ordini territoriali come lrsquoOrdine degli Ingegneri di Milano insieme al proprio GdL alla Direzione Regionale Lombardia-CONTARP e alla Con-sulta Interassociativa Italiana per la Prevenzione - CIIP e ovviamente insieme ai referenti INAIL Ricordiamo che CNI e INAIL hanno rinnovato e confermato lrsquo impegno ndash lo scorso 26 gennaio ndash verso una solida collaborazione nel campo della sicurezza grazie a un protocollo drsquo intesa che prevede la realizzazione di una serie di attivitagrave congiunte finalizzate alla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori Temi come la prevenzione del rischio sismico la prevenzione nelle scuole il supporto alla Protezione Civile per la definizione dei Piani di Emergenza testimoniano lrsquo impegno su temi di interesse generale e il ruolo sociale dellrsquo ingegnere

SEGUE DA PAG 1

di Gianni Massauno dei momenti e dei simboli piugrave potenti della nostra storia ndash grazie a donne e uomini che nel momento del bisogno non si sono tirati indietro anzi si sono messi incondizionatamente al servizio di chi meritatamente o immeritatamente ndash non egrave questo il momento di discuterne ndash ha il controllo della barcaldquoLa televisione ha detto che il nuovo anno porteragrave una trasfor-mazione e tutti quanti stiamo giagrave aspettandohelliprdquoEgrave giusto interrogarsi su quando torneremo alla normalitagrave (anche se oggi piugrave di ieri appaiono inutili e paradossali le prese di posizione e le divisioni della politica) ma egrave fondamentale la-vorare su noi stessi per capire il come affrontare una quotidiani-tagrave diversa e speriamo miglioreldquohellip saragrave tre volte Natale e festa tutto il giorno [] ogni Cristo scenderagrave dalla croce anche gli uccelli faranno ritornohelliprdquo Le calamitagrave svelano i pregi e soprattutto i difetti dei Paesi ci pongono di fronte a biforcazioni che possono essere catastrofiche oppure viceversa costituire un punto di cambiamento positivoLrsquoanno che verragrave gli anni che verranno non potranno essere affrontati se non sapremo pen-sare un nuovo paradigma del lavoro e della sua rappresen-tanza Paradigma che riprogetti il modello che divide tra dipen-denti e Partite IVA in una miriade di sovrastrutture contrattuali di regole di tutele troppo variabili e differenziate Che non conside-ra la reale potenzialitagrave del ter-mine ldquosussidiarietagraverdquo Lrsquoanno che verragrave gli anni che verranno non potranno essere affrontati con lrsquoattuale sistema normativo e burocratico Penso per esempio alle dichiarazioni del Commis-sario per lrsquoemergenza Covid-19 ldquocon il normale sistema oltre la metagrave dei ventilatori polmonari occorrenti per salvare il maggior numero possibile di vite umane sarebbe stato consegnato alla fine dellrsquoemergenzardquo Penso al Ponte di Genova e ai poteri straordinari conferiti al Commis-sario per la ricostruzione idonei a disapplicare la legislazione nazionale sugli appalti al fine di rispettare tempi e costi Lrsquoanno che verragrave gli anni che verranno potranno essere affrontati se sa-premo ldquori-progettarerdquo la nostra legislazione Occorre rendere tutto ndash realmente ndash semplice veloce e trasparente percheacute non si puograve essere veloci ed efficienti solo nellrsquoemergenza E per farlo egrave necessario ribaltare lrsquoapproccio per il quale tutto egrave norma e nien-te egrave autoregolamentazione per il quale diviene illecito qualunque cosa non sia esplicitamente vietata ldquoCaro amicordquo solo se sapremo guardare con altri occhi e se saremo in grado di farlo insieme e non da soli sicuramente ldquosenza grandi disturbi qualcuno spariragrave saranno forse i troppo furbi e i cretini di ogni etagraverdquo

EDITORIALE |

La valutazione del rischioLa valutazione dei rischi oltre a comprendere la possibilitagrave di sviluppare malattie croni-che compatibili con lrsquoavanzare dellrsquoetagrave deve tenere conto di aspetti connessi piugrave stretta-mente al lavoro svolto come posture incongrue lavoro in ambienti rumorosi o a contat-to con agenti chimici o ancora situazioni lavorative a rischio di caduta inciampo o altri inconvenienti La valutazione fornisce orien-tamenti preventivi per ogni rischio indagato ndash Rischi legati al lavoro fisico derivanti dalla movimenta-zione di carichi sforzi fisici intensi e mantenimento di posture incongrue A questi egrave particolarmente esposto chi lavora nellrsquoambito della distribuzione o chi gestisce macchinari e apparati nellrsquo in-dustria meccanica Questi ultimi sono spesso esposti a movimenti e posizioni stati-che ripetitive e non corrette dal punto di vista posturale A questi si aggiungono i rischi derivanti dallrsquouso di macchine ad esempio spazzatrici da scivolamento o da possibili cadute da attrezzi come scale nel caso del settore del clea-ning o dallrsquoutilizzo di torni e frese nel caso dellrsquoindustria ndash Rischi legati allrsquoambiente di lavoro come le condizioni microclimatiche avverse o lrsquoesposizione a vibrazioni e rumori Tra questi rischi si pone lrsquoattenzione sull esposizione a sostanze tossiche eo irritantindash Fattori che penalizzano lo sviluppo lrsquoutilizzo la trasmis-sione di competenze come la carenza di formazione i metodi di lavoro rigidamente imposti il raggiungimento di picchi di attivitagrave imprevistindash Rischi psico-sociali come la relazione con pubblico o clienti ldquodifficilirdquo o la mancanza di sostegno e di riconoscimento da parte dei superiori o dei colleghiDopo aver valutato i rischi si puograve procedere allrsquoadozione di misure di miglioramento che possono essere organizzative gestionali oppure tecniche

Simone Ciapparelli

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Gli effetti dellrsquoinvecchiamento sul lavoroLa sostenibilitagrave del lavoro dipende perograve non soltanto dallrsquoetagrave anagrafica raggiunta ma anche dal tipo di lavoro svolto questa problematica si aggrava sensibilmente nel passaggio da lavoro cognitivo a lavoro manuale e da lavori piugrave qualificati a lavori meno qualificati A titolo di esempio per effetto delle soglie introdotte dal DLgs 8108 la popolazione lavorativa adibita a sollevamento e trasporto viene qualificata come anziana a par-tire dai 45 anni di etagrave mentre chi utilizza videoterminali (VDT) egrave classificato come anziano a partire dai 50 anni Quando ci si riferisce alle mansioni manuali inoltre il lavoratore percepisce in modo particolare la propria minore capacitagrave produttivitagrave ri-spetto ai colleghi piugrave giovani e la percezione delle ridotte capa-citagrave motorie e della forza fisica lo induce a un maggiore sforzo di attenzione per evitare rischi e infortuni aumentando in realtagrave stress e stanchezza Quasi in un circolo vizioso ciograve comporta una probabilitagrave teorica di infortunio molto maggiore rispetto a un soggetto giovane Questo aspetto egrave perograve parzialmente bilanciato dal fatto che il maggior grado di esperienza professionale au-menta la capacitagrave di prevedere ed evitare il pericolo mitigando il rischio di infortuni Oltre al fattore etagrave la riduzione della capacitagrave lavorativa mostra comunque unrsquoampia variabile individuale determinata soprat-tutto dalla presenza o meno di malattie croniche Le patolo-gie croniche sono infatti un fattore critico per la produttivitagrave delle aziende nel 2018 hanno interessato quasi il 40 della popolazione italiana La prevenzione di queste malattie tramite il raggiungimento di uno stile di vita piugrave salutare consente di fronteggiare anche la riduzione della capacitagrave lavorativa Altre variabile da considerare egrave la differenza di genere le donne hanno unrsquoaspettativa di vita piugrave lunga rispetto allrsquouomo ma trascorsa in peggiori condizioni di salute a causa delle possibili conseguenze provocate da menopausa e osteoporosi Lrsquo invec-chiamento egrave quindi un processo che comporta cambiamenti negativi (calo generale delle capacitagrave funzionali) in parte com-pensati da attributi che si sviluppano e affinano con lrsquoavanzare dellrsquoetagrave

tualmente monitorare le malattie che piugrave risentono del fattore etagravendash lrsquo individuazione di buone prassi tramite corsi di formazione orga-nizzando corsi adatti a tutte le etagrave e senza preclusioni per i lavoratori piugrave anziani ndash la riorganizzazione di tempi e carichi di lavoro e concessione di part time su richiesta nuove modalitagrave di svolgimento del lavoro come ad esempio il lavoro agile sono altre misure utili che rientrano in questa categoria In questo senso lrsquoapproccio ingegneristico egrave fondamentale anche per la riprogettazione degli ambienti e degli spazi tali da ren-derli piugrave sostenibili e adattabili allrsquoetagrave dei lavoratori Tra le misure tecniche rientra la riprogettazione ingegneristica ed ergonomica degli ambienti di lavoro come lrsquoe-liminazione di ostacoli e dislivelli ma piugrave in generale misure atte a rendere lo spazio lavorativo soste-nibile a tutte le etagrave come lrsquoappli-cazione dei principi ergonomici sulle nuove linee (comandi piugrave fruibili piani di lavoro ad altezze regolabili) e la riduzione del rischio su quelle vecchie Si consideri che le patologie muscoloscheletriche sono piugrave diffuse nei soggetti di etagrave tra i 50 e i 55 anni e i disturbi muscolo scheletrici sono la prima causa di malattia professionale emersa costituendo il 75 delle malat-

tie professionali denunciate e si evolvono spesso in patologie invalidanti

IL SETTORE DELLE COSTRUZIONIPurtroppo a oggi manca ancora uno studio approfondito su come lrsquoinvecchiamento influisca sui lavoratori nellrsquoambito professio-nale caratterizzato proprio dalle mansioni manuali piugrave pesanti Nel cantiere edile per esempio la legi-slazione italiana impone la valu-tazione dei rischi in particolare bisogna tener conto dellrsquoaffievolirsi delle capacitagrave sensoriali che rende piugrave difficile per il lavoratore edile individuare ed evitare prontamente i rischi lrsquoindebolimento dellrsquoappa-rato muscolo-scheletrico lo espone a infortuni da caduta e da solleva-mento carichi la minore efficienza del sistema cardio-vascolare e di quello respiratorio diminuiscono la resistenza agli sforzi prolungati e agli agenti atmosferici aumen-tando altresigrave il rischio di sveni-mento infarto e disidratazione Lo stress del lavoratore edile aumenta anche con lrsquoetagrave a causa della con-correnza generazionale la perce-zione delle proprie ridotte capacitagrave fisiche lo induce a mantenere una maggiore sforzo di attenzione per evitare rischi e infortuni Ciograve comporta una probabilitagrave teo-rica di infortunio per un lavoratore anziano maggiore di una percen-

tuale variabile dal 50 al 95 rispetto a un lavoratore giovane che svolga la stessa mansione Tuttavia lrsquoosservazione dei can-tieri ha permesso di scoprire nella pratica anche i vantaggi dellrsquoinvec-chiamento Lrsquoesperienza aumenta la pazienza e la serietagrave professio-nale permettendo di aumentare la capacitagrave di prevedere ed evitare il rischio Drsquoaltro canto il lavoratore anziano necessita di tempi di recupero proporzionalmente piugrave lunghi rispetto a un giovane e in alcuni casi il recupero diventa pressocheacute impossibilePer ridurre il rischio e gli effetti dellrsquoinfortunio lo studio della Sicu-rezza nei Cantieri puogravendash imporre la parziale compensa-zione dellrsquoindebolimento fisico con dispositivi artificiali quali migliore illuminamento segnalazioni visive e uditive suppletive e utilizzo di esoscheletri per il sollevamento dei carichi ndash migliore la soluzione allrsquoin-vecchiamento della forza lavoro con spostamento del lavoratore anziano verso attivitagrave organizzative e di supervisione Non egrave dunque solo il lavoratore a doversi adattare al lavoro ma egrave il lavoro che si deve adattare al lavoratore e non si puograve consentire che tale onere ricada esclusiva-mente sul binomio datore di lavo-ro-lavoratore

Efficienza edifici i traguardi da raggiungere

Tutto il modo di pensare della societagrave deve cambiare in ottica green maggior comfort e benessere abitativo da

ottenere con le politiche di decarbonizzazione

a cura della Redazione

A partire da marzo 2020 ogni Stato Membro dellrsquoUnione Europea ha lrsquoobbligo di recepire e at-

tuare la ldquoDirettiva sul rendimento energetico degli edificirdquo LrsquoEPBD III Energy Performance of Buildings Directive modifica le precedenti Dirtettive 201031UE e 201227UE Lrsquoobiettivo dellrsquoUE egrave quello non solo di migliorare le prestazioni energetiche degli

edifici ma incentivare la ristrut-turazione degli esistenti entro il 2050 (vedasi box Direttiva UE 2018844) Infatti la vera novitagrave della 2018844 UE egrave promuovere la tra-sformazione degli edifici soste-nibili andando oltre la sola ne-cessitagrave di ldquoefficienza energeticardquo Tutta la societagrave partendo anche dagli interventi di qualifica del costruito deve tendere verso la ricerca di un maggior comfort e benessere abitativo

Ne sono un chiaro esempio i pun-ti 13 14 e 15 dellrsquoEPBD III Detto ciograve ogni Stato Membro avragrave poi il compito di definire la propria strategia operativa in base alle proprie necessitagrave

SCHEMA DI DECRETO In Italia infatti lo schema di De-creto per il recepimento della Direttiva approvato del Consiglio dei Ministri lo scorso 29 gen-naio 2020 modificheragrave il DLgs 1922005 per adeguarlo alle indi-

AMBIENTE

cazioni dellrsquoEPBD III Il DLgs 192 aveva giagrave recepito la prima EPBD nel 2002 introducendo in Italia le prescrizioni europee sullrsquoeffi-cienza energetica Lo schema di Decreto del CdM si allinea in so-stanza con quanto previsto nella Direttiva UE e prevede dunque ndash lrsquo introduzione di strumenti per accelerare la ristrutturazione de-gli edifici esistentindash lrsquo integrazione delle stesse stra-tegie di ristrutturazione in unrsquoot-tica a lungo termine per raggiun-gere il traguardo di edifici nZEB (Nearly Zero Energy Buildings ovvero edifici ldquoa energia quasi zerordquo) entro il 2050 ndash ultimo ma non meno importan-te lo schema di Decreto aggiorna i criteri generali per la metodolo-gia di calcolo e dei requisiti della prestazione energetica stimo-lando verso soluzioni di mobilitagrave elettrica interventi di sostituzio-ne degli impianti tecnici etc Successivamente verragrave redatto un apposito DPR per quanto ri-guarda tutti gli aspetti legati alla manutenzione degli impianti ter-mici sia per riscaldamento che raffreddamento e per la produ-zione di acqua calda sanitaria Intanto si stanno avviando nuo-vi investimenti e misure per la ripresa delle opere pubbliche che dunque dovranno essere piugrave sostenibili Infatti la Legge di Bilancio 2020 prevede non solo fi-nanziamenti per la Pubblica Am-ministrazione e tutto quello che concerne per il risparmio ener-getico ndash ma anche per le impre-se ndash tenuto conto delle politiche di decarbonizzazione e riduzione delle emissioni Per la messa in sicurezza degli edifici e per gli interventi di effi-cientemente energetico la mano-vra ha previsto quasi 88 miliardi di euro destinati ai Comuni ndash che ancora non ne avessero fatto ri-chiesta ndash da utilizzare in 15 anni a partire dal 2020 per realizzare tutti gli interventi necessari

COSA CAMBIALe novitagrave si concentrano soprat-tutto sul settore ICT (Tecnologie dellrsquoInformazione e della Comu-nicazione) indispensabile per migliorare le prestazioni energe-tiche e di autonomia dei servizi integrati Ne sono un esempio i BACS (Buil-ding Automation Control System) secondo la UNI EN 152322017 ov-

vero sistemi pensati per la ridu-zione dei consumi energetici che modificano le proprie prestazioni al cambiare delle condizioni cli-matiche esterne Quindi vi egrave una forte spinta allrsquo installazione degli impianti di automazione di ulti-ma generazione per lrsquo implemen-tazione della domotica ma anche della mobilitagrave elettrica attraverso lrsquo installazione di punti di ricarica per i veicoli elettrici in edifici di nuova costruzione residenziale e non Per quanto riguarda invece lrsquo in-tegrazione delle apparecchiature tecniche per il riscaldamento eo raffrescamento degli ambienti egrave noto che ndash anche in base agli obiettivi del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima ndash gli obiettivi fissati dallrsquoUE per il 2030 saranno raggiungibili solo grazie allrsquo installazione di impianti piugrave consapevoli e sistemi alternativi ad alta efficienza quali minus sistemi di produzione di ener-

gia rinnovabile minus cogenerazione minus teleriscaldamento e il teleraf-

frescamento minus pompe di calore minus sistemi ibridi e sistemi di mo-

nitoraggio e controllo dei con-sumi

In questo procedimento espresso dalla Direttiva UE sono interessati tutti gli operatori del settore non solo le industrie ma in particola-re gli installatori termoidraulici e installatori elettrici per i sistemi di distribuzione lrsquoadeguamento degli impianti esistenti eo rifa-re nuove colonne montanti degli edifici Da sottolineare poi che tutti gli incentivi previsti nello schema di Decreto in particolare lrsquoEco-bonus saranno accettati solo se i lavori verranno effettuati da installatori qualificati e certifica-ti come ribadito dallrsquoart 7 del-lo schema di Decreto Modifica allrsquoart 4 e 4-ter del DLgs 192005

NOVITAgrave EPBD IIIStrategia di ristrutturazione a lungo termine si dovragrave tenere conto del proprio complesso im-mobiliare dei costi legati ai lavo-ri di ristrutturazione questrsquoultimi pertinenti alla salubritagrave dellrsquoaria e del comfort domestico quindi ogni Stato Membro dovragrave 1 stabilire delle misure indica-

tive in vista dellrsquoobiettivo di ridurre dellrsquo95 i gas serra en-

Direttiva UE 2018844La nuova Direttiva egrave entrata in vigore il 9 luglio 2018 e si inserisce nel contesto degli ambiziosi obiettivi ambientali che lrsquoUe mira a raggiungere entro il 2050 Per il ridurre le emissioni di CO2 fino al traguardo della ldquoneutralitagrave climaticardquo infatti il settore dellrsquoedilizia residenziale rappresenta un fronte di intervento stra-tegico considerando che a livello mondiale lrsquo industria delle costruzioni egrave responsabile di quasi il 40 di emissioni di anidride carbonica Un dato che sembra destinato a salire nonostante gli sforzi per contenerlo secondo lrsquoedizione 2019 del Global Status Report for Buildings and Construction presentato alla COP25 di Madrid dal 2017 al 2018 le emissioni totali del settore sono aumentate del 2 parallelamente allrsquoaumento della domanda finale di energia degli edifici (+1 nel 2018 rispetto allrsquoanno precedente)

Gli obiettiviIl Quadro 2030 per il clima e lrsquoenergia adottato dal Consiglio europeo nellrsquoottobre 2014 prevede una ridu-zione di almeno il 40 delle emissioni di gas serra rispetto ai livelli del 1990 una quota almeno del 32 di energia rinnovabile un miglioramento almeno del 325 dellrsquoefficienza energetica A livello nazionale il PNIEC (Piano Nazionale Integrato Energia e Clima) ha recepito questi obiettivi rilanciandoli in alcuni casi con target ancora piugrave ambiziosi

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tro il 20502 Favorire meccanismi agevolati

di consulenza3 Trovare tramite consultazione

pubblica le migliori strategie adottate (anche in base agli aspetti di rischio sismico si-curezza incendio e sicurezza idrogeologica) per il raggiun-gimento dellrsquoobiettivo fissato dallrsquoUnione Europea

ndash Art 1 modifica ex art 2 della 201031 UE ampliando la defi-nizione si ldquosistema tecnico per lrsquoediliziardquo (c 3-bis) che include ldquolrsquoautomazione e il controllo la produzione di energia elettrica in loco o una combinazione de-gli stessi compresi i sistemi che sfruttano energie da fonti rinno-vabilirdquo unrsquoautomazione che com-prende pertanto tutti i prodotti hardware e software che aiutano la gestione dei sistemi efficienti ndash Indicatore di predisposizio-ne degli edifici allrsquo intelligenza (Smart Readiness Indicator SRI) cioegrave determinare lrsquoeffettiva capa-citagrave degli edifici di essere degli ldquosmart buildingrdquo Questa valutazione ndash al momen-to facoltativa ndash demandata alla Commissione si baseragrave sulla capacitagrave dellrsquoedificio di essere intelligente sostenibile e tecno-logica di fatto lrsquoautomazione de-gli edifici diventeragrave uno standard per la valutazione prestazionale (anche attraverso la tecnologia ICT) lrsquoSRI pone tuttavia dei dub-bi sulle modalitagrave di applicazione per la valutazione dello stabile e su chi invece si occuperagrave di effet-tuare la valutazione (vedasi box)Proprio per gli Smart Readiness Indicator Remo Giulio Vaudano Consigliere CNI durante lrsquoultima seduta in Senato per quanto ri-guarda le prestazioni energetiche nellrsquoedilizia ha auspicato verso un consapevole utilizzo degLI SRI poicheacute ldquoun edificio smart equi-paggiato di tecnologie innovative di comunicazione automazione controllo e intelligenza egrave in grado di assicurare il benessere per gli occupanti lrsquoefficienza e ottimiz-zazione del funzionamento degli impianti di adattarsi alle esigen-ze dellrsquoutente e della rete non-cheacute di contribuire allrsquo innovazione e alla transizione energetica del sistema elettrico nazionale alla connettivitagrave e ai conseguenti ser-vizi innovativirdquo

SMART READINESS INDICATOR E IL PROGETTO S3 UNICAdi Luca Bertoni Lo Smart Readiness Indicator introdotto e illustrato in Allegato 1 alla Direttiva 2018844 si pone basa su tre funzionalitagrave 1 la capacitagrave di mantenere lrsquoefficienza energetica e il

funzionamento dellrsquoedificio mediante lrsquoadattamento del consumo energetico ad esempio usando energia da fonti rinnovabili

2 la capacitagrave di adattare la propria modalitagrave di funziona-mento in risposta alle esigenze dellrsquooccupante prestando la dovuta attenzione alla facilitagrave drsquouso al mantenimento di condizioni di benessere igrotermico degli ambienti interni e alla capacitagrave di comunicare dati sullrsquouso dellrsquoenergia

3 la flessibilitagrave della domanda di energia elettrica comples-siva di un edificio inclusa la sua capacitagrave di consentire la partecipazione alla gestione attiva e passiva noncheacute la gestione della domanda implicita ed esplicita della do-manda relativamente alla rete ad esempio attraverso la flessibilitagrave e le capacitagrave di trasferimento del carico

La Direttiva precisa inoltre che ldquoLa metodologia non pregiu-dica i regimi nazionali di certificazione della prestazione energetica esistentirdquo Come egrave facile comprendere lo SRI egrave dav-vero innovativo e si basa fondamentalmente su due requisiti bull un sistema di monitoraggio che sia in grado di rilevare

i consumi dellrsquoedificio e soprattutto le condizioni di benessere igrotermico nei diversi ambienti

bull un impianto di climatizzazione che sia in grado di soddi-sfare diverse esigenze di comfort in ambien-ti diversicontemporaneamente

Per lo studio di questo indicatore egrave stato avviato da poco un progetto finanziato dalla Comunitagrave Europea nellrsquoambito di Interreg Europe deno-minato S3 UNICA che ha nella Regione Friuli Venezia Giulia il Lead Partner e come partner le Universitagrave di Trieste e Udine Lrsquoagenzia Locale per lrsquoEnergia ndash ALEA (Romania) Lrsquoagenzia Locale per lrsquoEnergia dellrsquoAndalu-sia e lrsquouniversitagrave di Malaga (Spagna) il Consiglio Regionale della South Karelia e lrsquouniversitagrave di Lappeenranta (Finlandia) e lrsquoAssociazione delle Municipalitagrave polacche (Energie Citeacutesrdquo

(Polonia) Le attivitagrave del progetto S3 UNICA sono sviluppate in tre step Un primo step di ldquoIdentificazione e analisirdquo con lo sviluppo della prima parte dellrsquoassesment tool che consente di conoscere i contesti di tutti i partner e permettere agli stakeholder regionali di identificare i loro punti di forza e di debolezza in tutto il ciclo dellrsquoinnovazione quadro politico prestazioni tecniche e finanziarie Un secondo step di ldquoInter-regional mutual learningrdquo che noto il quadro dei partners

entreragrave piugrave in dettaglio su strategie soluzioni tecniche il quadro politico e lrsquoecosistema della regione ospitante per aumentare il risparmio energetico intelligente la distribuzione e le misure di produzione cosigrave come i metodi e le risorse risultati ed esperienza durante tutto il ciclo dellrsquoinnovazione Il terzo step

di ldquotrasferimento delle conoscenze e piani di azionerdquo in cui grazie alle lezioni giagrave apprese dai PP che hanno partecipato a SMARTCAMPUS e le conoscenze apprese dai nuovi PP si ap-plica un metodo comune per sostenere la crescita dei mercati transnazionali individuando piani di azione

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Un porsquo di chiarezza per i controlli strutturali

di Eduardo Caliano

Con la conversione in legge del DL Sblocca Cantieri legge n 55 del 14 giugno 2019 viene istituita la figura del Laboratorio Autorizzato per le prove sugli edifici esistenti Lrsquoemendamento presentato in Senato allrsquoatto della conversione in legge ha inciso sulla forma preesistente dellrsquoart 59 del DPR 38001 integrando il numero dei laboratori autorizzabili dal Consi-glio Superiore dei Lavori Pubblici Si egrave cosigrave passati dallrsquoavere solo due categorie di laboratori ndash quelli per ldquoprove sui materiali da costru-zionerdquo e quelli per ldquoprove di labo-ratorio su terre e roccerdquo ndash ad avere una terza categoria di laboratori quella per ldquoprove e controlli su materiali da costruzione su strut-ture e costruzioni esistentirdquo

UNA SVOLTA EPOCALEA seguito della riforma normativa il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici egrave stato chiamato a disci-plinare attraverso la Circolare n 633 del Servizio Tecnico Centrale del 3 dicembre 2019 il nuovo set-tore dei Laboratori Si tratta di una svolta epocale nel mondo dei controlli sul costruito esistente e per riflesso nellrsquoam-bito del restauro del recupero e risanamento strutturale In altri termini si fa un porsquo di chiarezza in un contesto che negli ultimi anni aveva visto operare nel mercato dei controlli strutturali soggetti a volte molto diversi tra loro per competenze e capacitagrave La riforma arriva provvidenziale visto che il problema dellrsquoanalisi del degrado delle strutture e delle infrastrut-ture italiane si egrave rivelato di stret-tissima attualitagrave

NTC 2008 E LA DIAGNOSTICAPer comprendere come si egrave arri-vati a questa importante svolta egrave necessario fare un passo indietro e tornare alle NTC 2008 ovvero quando la diagnostica egrave entrata stabilmente negli obblighi norma-tivi Con le NTC 2008 e soprattutto a seguito dei chiarimenti di cui alla Circolare applicativa del 2009 lrsquoesigenza cogente di raggiungere i cosiddetti ldquolivelli di conoscenzardquo ha moltiplicato le richieste del mercato e di conseguenza si sono affacciati al mondo dei controlli nuovi operatori In questo contesto storico si egrave operato difatti uno sposta-mento di baricentro si egrave passato dallrsquoavere pochissimi soggetti altamente specializzati ma di nic-chia a nuovi operatori La mol-tiplicazione della domanda si egrave inevitabilmente tradotta in una

Con la conversione in legge dello Sblocca Cantieri finalmente si definisce una nuova categoria di Laboratori per prove su costruzioni e strutture esistenti

ART 59 DPR 38001 |

NTC

non distruttive nel campo dellrsquo in-gegneria civilerdquo

IL PERSONALE TECNICOQuella della questione della cer-tificazione del personale tecnico operante non egrave una questione secondaria Chi si occupa di test in cantiere sa bene come a influire sul risultato di misura concorrano condizioni al contorno la corretta procedura di prova la disponibi-litagrave delle norme di buona tecnica (che per alcune prove oggi impor-tiamo dal mondo anglosassone o americano) la certificazione e la sicurezza del personale e la tara-tura degli strumenti Eseguire correttamente prove in cantiere quindi significa mettere in piedi una organizzazione com-plessa che lavora in regime di qua-litagrave e che conta sulle competenze maturate da tecnici specializzati

BENEFICILa riforma dei Laboratori ex art 59 DPR 38001 porta con seacute anche altri due benefici effetti che entre-ranno in piena applicazione nei prossimi mesi Uno relativo alla definizione dei ruoli fra gli ese-cutori delle prove e il progetti-stavalidatore della campagna di prova lrsquoaltro relativo a una rior-ganizzazione delle gare di appalto avente a oggetto la vulnerabilitagrave sismica dellrsquoesistente La Circolare n 633 che organizza i laboratori infatti chiarisce come

da parte dei Laboratori sia vie-tata qualsiasi forma di consulenza nellrsquoambito della programmazione di una campagna di indagini dia-gnostiche Ciograve impone nei fatti una separazione dei ruoli fra i tec-nici per lo piugrave ingegneri esperti in prove e quindi esperti nella programmazione gestione e vali-dazione di una attivitagrave di indagine in cantiere e il soggetto esecutore delle prove stesse In tal senso appare molto interessante la pro-posta del CertIng che nellrsquoambito della certificazione delle com-petenze degli ingegneri struttu-risti sta elaborando lo schema dellrsquo ingegnere Responsabile del progetto della gestione e della validazione delle attivitagrave di inda-gine su strutture e infrastrutture Infine nei fatti ci saragrave anche una riorganizzazione del settore delle gare di appalto per le Vulnerabilitagrave sismiche o dei progetti di restauro e risanamento conservativo Finora troppo spesso la Pub-blica amministrazione ha lrsquo in-sana abitudine di porre a carico del progettista lrsquoesecuzione delle indagini Con la riforma il proget-tista si caratterizza per un esperto in indagini e non in un potenziale esecutore delle stesse in quanto lrsquoAutorizzazione a eseguire le inda-gini sulle strutture esistenti egrave una vera e propria concessione mini-steriale e quindi non soggetta a formule quali per esempio quella dellrsquoavvalimento In tal senso le indagini non potranno piugrave essere a carico del progettista ma da questrsquoultimo progettate per un successivo espe-rimento di gara a esclusivo appan-naggio dei soggetti autorizzati Si ricordi infine che sempre nellrsquoam-bito degli appalti pubblici egrave attesa la piena attuazione della riforma dellrsquoart 101 del Codice dei Contratti che definisce il settore delle prove sperimentali quale ambito stretta-mente necessario alla ldquosicurezza del cantiererdquo e quindi come tale non soggetto a ribasso economico La riforma dei Laboratori si pone come unrsquooccasione importante per la categoria Lrsquoesperienza ci insegna che piugrave si approfondi-sce la fase di diagnosi meno gli interventi sono invasivi e costosi Occorre mutare lrsquoapproccio cultu-rale Su questo nei prossimi anni la categoria attraverso gli Ordini egrave chiamata a una nuova frontiera della formazione professionale

Ingegnere e dottore di ricerca tec-nico certificato III livello metodi UNIPdR 5619 presidente Associazione Codis (Associazione per il Controllo la Diagnostica e la Sicurezza di strut-ture infrastrutture e beni culturali)

moltiplicazione dellrsquoofferta a cui non sempre egrave corrisposta la per-sistenza degli auspicati requisiti di formazione ed esperienza che avevano contraddistinto gli ope-ratori storici del settore dei con-trolli strutturali Si egrave posto inoltre il problema di chi fosse preposto a fare i con-trolli strutturali Tutti ne riven-dicavano la facoltagrave e in nome di questo pluralismo troppe volte si egrave visto eseguire prove strutturali da soggetti privi di qualsiasi titolo di studio e privi di qualsiasi cer-tificazione delle competenze Non di rado si sono visti poi i cosid-detti ldquorapporti di provardquo firmati da un qualsiasi sig Mario Rossi

LA RIFORMAIn questo contesto ndash non proprio ortodosso ndash egrave intervenuta la pro-mulgazione delle NTC 2018 dove si egrave tentato di porre rimedio indirizzando le fasi di conoscenza strutturale verso i Laboratori Autorizzati dal CSLP La norma tecnica non avendo a disposizione una categoria di laboratorio adatto allo scopo ha prescritto che lrsquoazione di cam-pionamento su strutture esistenti fosse demandata ai soli laboratori ex art 59 del DPR 38001 Il pro-blema che ne egrave seguito egrave stato il seguente allrsquoatto della promulga-zione delle NTC 2018 i laboratori autorizzabili erano solo di due tipi ovvero quelli sui materiali da

costruzione (nati per il controllo sui controlli in accettazione dei materiali in cantiere) e quelli su rocce e terre (nati per lrsquoanalisi dei suoli) In questo contesto quindi si egrave reso necessario un riordino delle competenze dei laboratori con la nascita della nuova cate-goria opportunamente specializ-zata nei controlli sulle strutture esistenti La riforma del settore dei Labora-tori ex art 59 del DPR 38001 si egrave inoltre tradotta in un vantaggio per la categoria degli ingegneri Come ha chiarito la Circolare n 633 del Servizio Tecnico Centrale infatti il personale del laborato-rio deve essere formato espres-samente da tecnici specializzati attraverso la certificazione delle competenze In particolare si fa riferimento al fatto che il Diret-tore di Laboratorio dovragrave essere necessariamente un ingegnere o architetto iscritto allrsquoOrdine professionale con esperienza decennale nel settore delle prove strutturali In altri termini i Labo-ratori per le prove su strutture esistenti si qualificheranno ndash una volta che la riforma avragrave piena attuazione ndash in centri di eccellenza per la diagnosi delle patologie edilizie e strutturali Il personale sia quello sperimentatore che quello direzionale dovragrave essere certificato ai sensi della UNIPdR 5619 ldquoCertificazione del perso-nale tecnico addetto alle prove

mdash ldquoLa riforma dei Laboratori si pone come unrsquooccasione importante per la categoria Lrsquoesperienza ci insegna che piugrave si approfondisce la fase di diagnosi meno gli inter-venti sono invasivi e costosi Occorre mutare lrsquoapproccio culturalerdquo mdash

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di Giuseppe Margiotta

Non so quando questo articolo andragrave in stampa ma spero che allora la drammatica situazione attuale sia giagrave sotto controllo Ne approfitto per essere solidale con i tanti colleghi che piugrave di altri av-vertono nei propri territori la gra-vitagrave dei riflessi sociali ed econo-mici che il virus sta portando con seacute e che patisco io stesso per i tanti amici e parenti coinvoltiLa mia pericolosa tendenza a un inguaribile donferrantismo mi induce a pensare che con le idi di marzo o le campane della mattina di Pasqua alla maniera di Čajkovskij ci avvieremo a un ritorno graduale alla normalitagrave per quanto prudente e lento Nel dubbio evito di dare adito alla mia vena ironica di diventare inopportuna o sarcasticaIn caso contrario mi sarei abban-donato allrsquo ira funesta che infiniti addusse lutti agli achei che alcu-ni malcapitati hanno avuto modo di incontrare nelle Assemblee dei bei tempi andati E allora avrei fatto oggetto dei miei strali al-cuni tra noi che in questi giorni hanno continuato a ribadire fino alla noia alcuni concetti (riduzio-ne delle quote vanitagrave delle va-nitagrave di ogni discorso su Inarcas-sa inopportunitagrave di un apposito GdL etc) interessanti ndash per ca-ritagrave ndash se diluiti negli anni e nelle italiche terre ma che in questi ultimi mesi appaiono piuttosto alla stregua dello ldquospazio vitalerdquo e del ldquocorridoio di Danzicardquo Lrsquoab-biamo capito non crsquoegrave bisogno di ripetersi Altamente sconveniente e scon-clusionato appare ancora ai miei occhi astigmatici lrsquoesercizio crea-tivo di collegare alcuni di questi temi allrsquoattuale emergenza come ho letto di recente ma su questo egrave saggio e caritatevole non ag-giungere altroPreferisco ritornare sul tema tan-to di moda sulla stampa in questi tempi appestati per santificare la centralitagrave dellrsquoIngegnere qua-lunque sia il suo campo di atti-vitagrave Apprendo da un articolo di Onofrio Bruno sul quotidiano La Gazzetta del Mezzogiorno che lrsquo inventore dellrsquoAmuchina egrave sta-to un ingegnere Oronzio De Nora (1899-1995) nato ad Altamura Laureato in Ingegneria Elettro-tecnica al Politecnico di Milano De Nora egrave stato un vero e proprio antesignano nelle applicazioni della chimica nellrsquo industria Nei primi anni rsquo20 lrsquo ingegnere puglie-se brevettograve in Germania la prima soluzione disinfettante a base di ipoclorito di sodio (utile quindi a igienizzare superfici frutta e ver-dura) per poi battezzarla come ldquoAmuchinardquo e cedere ad altri il brevetto attualmente di pro-prietagrave della Angelini Pharma Oggi esiste e viene prodotta an-che lrsquoAmuchina gel per la pulizia delle mani e della cute che inve-ce egrave a base di alcol etilico

tilizzo degli anodi nellrsquo industria farmaceuticaNel 1969 brevettograve la tecnologia DSA diventata uno standard nellrsquo industria chimica gli anodi metallici sostituiscono quelli in grafite abbassando cosigrave il consu-mo energeticoLe Industrie De Nora esistono ancora oggi e costituiscono una

cosiddetta ldquomultinazionale ta-scabilerdquo di successo nel campo delle tecnologie sostenibili del risparmio energetico e nel trat-tamento delle acque Gestita dai discendenti della famiglia impie-ga circa 1500 dipendenti in nove stabilimenti nel mondo con un fatturato di circa 500 milioni di euro allrsquoannoIl core business dellrsquoazienda re-sta orientato su due grandi li-nee di produzione cloro-soda il processo chimico con cui si ottengono soda caustica e cloro utilizzati nella produzione di pla-stiche detergenti disinfettanti e prodotti farmaceutici e la produ-zione di elettrodi per lrsquo industria

elettronica e galvanicaPrima azienda italiana a entra-re nel mercato giapponese an-novera fra i clienti grandi nomi come Bayer e Solvay fino a di-ventare fornitore ufficiale di Ap-ple per lrsquoelettronicaCome ha scritto La Repubblica nella sua pagina di Economia amp Finanza qualche anno fa la pa-rabola elettrochimica di Industrie De Nora iniziata nel 1923 in una piccola officina vicino alla Stazio-ne Centrale di Milano con lrsquo inven-zione di un potente antibatterico ricomincia oggi nelle vesti di pri-mo produttore al mondo di elet-trodi quei conduttori generati nella produzione di cloro e soda e che servono a diverse finalitagrave industriali compreso lo stam-paggio dei circuiti di smartphone e tablet proseguendo con lo svi-luppo di soluzioni innovative per la salute e lrsquoambienteIl passaggio dalla meccanica al servizio della chimica di base allrsquoelettrochimica per lrsquoHi-Tech non egrave stato breve dallrsquoAmuchina allrsquo iPhone appunto

EFFEMERIDI

Dallrsquoamuchina allrsquoiPhone

Nel 1923 il giovane De Nora fon-dograve a Milano unrsquoazienda dedicata alla produzione di impianti per la depurazione delle acque e vari progetti per lrsquo industria farmaceu-tica Da allora le sue ricerche e scoperte scientifiche hanno spa-ziato dallrsquoutilizzazione dei pro-cessi cloro-soda nei trattamenti di depurazione delle acque allrsquou-36moduli-esecutivo-okpdf 1 091219 0945

Storia non breve di un Ingegnere

Oronzio De Nora e suo figlio Niccolograve (Fonte fondazionedenoraitHistoryhtml)

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TTERRITORIO

di Roberto di Sanzo

ldquoIl mio sigrave alla proposta di entrare a far parte della Giunta comunale nasce dal forte senso di

responsabilitagrave che da sempre ca-ratterizza il nostro impegno come categoria professionale Il Comu-ne si trova a dover superare una difficile situazione e se egrave neces-sario il nostro apporto tecnico noi non ci tiriamo indietrordquoEgrave questo il messaggio che il pro-fessor Vincenzo Di Dio Presidente dellrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Palermo lancia allrsquo in-domani della sua nomina come assessore comunale allrsquoEdilizia privata del Comune siciliano Presidente Di Dio come egrave nata questa opportunitagrave al servizio della Pubblica AmministrazioneldquoNon me lrsquoaspettavo di certo Ho ricevuto una telefonata dal sin-daco di Palermo Leoluca Orlando che mi ha chiesto la disponibi-litagrave ad assumere lrsquo incarico e in pochi giorni ho dovuto decidere dando il mio assenso Unrsquourgenza dettata dalla situazione piutto-sto complicata mettiamola cosigrave nata in seno allrsquoAmministrazione con unrsquo indagine giudiziaria che spero faccia il suo corso nel piugrave breve tempo possibile Come mai la scelta egrave caduta su di me Le rispondo con le parole dello stesso sindaco Orlando Lei egrave un uomo delle istituzioni in grado di lavorare per la collettivitagrave con serietagrave e massima trasparenzardquo

Il ruolo di Presidente dellrsquoOrdine ha giocato secondo lei un ruolo determinante per questa nuova avventuraldquoCredo proprio di sigrave Se il sistema ordinistico egrave in grado di incidere nella vita sociale ed economica del Paese ecco che la connessione con la politica e le scelte decisio-nali egrave assolutamente inevitabile Il mio obiettivo Saper prendere decisioni positive per il bene di Palermo La fiducia mostrata dal sindaco nellrsquoaffidarmi un compito cosigrave delicato egrave anche il riconosci-mento del ruolo che lrsquoOrdine degli Ingegneri ha svolto in questi anni contribuendo con idee riflessioni e proposte al dibattito pubblico su importanti questioni di inte-resse collettivordquo

Quale puograve essere il valore aggiunto di un ingegnere alla guida di un assessorato cosigrave importanteldquoHo accettato unrsquounica delega

ldquoLrsquoingegneria al servizio della collettivitagraverdquo

Vincenzo Di Dio Presidente dellrsquoOrdine degli ingegneri di Palermo egrave il nuovo assessore allrsquoEdilizia Privata del Comune

PALERMO | INTERVISTA

una scelta che ha un valore politico nel senso di governo della polis Il mio in ogni caso egrave un ruolo tecnico slegato dalle logiche partitiche Tutto il mio impegno saragrave rivolto allrsquo inge-gnerizzazione degli uffici e dei comportamenti del personale cercando di efficientare il sistema e rendere sempre piugrave efficaci gli interventi dei tecnici comunali In una parola voglio una lsquonormalitagraversquo che sia anche fattore di rassere-namentordquo In che modo si concretizzeragrave questa liaison tra Pubblica Amministrazione e mondo delle professionildquoI professionisti sono una risorsa per questo assessorato e lo saranno sempre di piugrave con la mia

presenza Ci saranno sempre di piugrave sinergie di carattere squi-sitamente professionale tra gli uffici comunali ingegneri e architetti ognuno per i propri compiti e ruoli con correttezza e professionalitagrave Penso ad esempio a unrsquoattivitagrave formativa congiunta utile per far sigrave che i colleghi sappiano elaborare pratiche corrette Dallrsquoaltro lato i tecnici del Comune siano in grado di elaborale ed evaderle al meglio e nel minor tempo possibilerdquo Insomma tra le parole drsquoordine vi saragrave ldquolotta alla burocraziardquoldquoLa questione non egrave cosigrave sem-plice e banale La veritagrave egrave che negli anni nella Pubblica Amministrazione non vi egrave

stato ricambio generazionale molti dipendenti sono ai limiti della pensione e quindi non piugrave motivati altri invece hanno poca dimestichezza con le innovazioni tecnologiche Ecco serve che il personale sia ben formato oltre che competente in grado quindi di rispondere al meglio alle esigenze dei pro-fessionisti Il problema dunque non egrave la Pubblica Amministra-zione ma la capacitagrave di avere tecnici dipendenti e consu-lenti qualificati Ecco percheacute il mio lavoro dovragrave andare nella direzione di uno snellimento degli iter procedurali e far sigrave che lrsquoapparato pubblico non venga piugrave visto come una lsquogiunglarsquo dalla quale diventa impossibile uscirerdquo

Vincenzo Di Dio

Un nuovo ventilatore per lrsquoOspedale civile dellrsquoAnnunziata

COSENZA | INIZIATIVE

LrsquoOrdine degli ingegneri di Cosenza a supporto della sanitagrave locale per i reparti di terapia intensiva

LrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Cosen-za dona un ventilatore polmonare allrsquoOspedale

civile dellrsquoAnnunziataAbbracciando lrsquo iniziativa solidale promossa dalla Fondazione Lilli Funaro per supportare lrsquoOspe-dale civile dellrsquoAnnunziata con nuove forniture di attrezzature e materiale sanitario Il Consiglio dellrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Cosenza ha delibe-rato allrsquounanimitagrave lrsquoacquisto di un ventilatore polmonare di ultima generazione da donare ai reparti di terapia intensiva e sub-intensiva del Nosocomio cit-tadinoldquoSono sicuro di aver corretta-mente interpretato il desiderio

di tutti i colleghi iscritti al nostro Ordine di essere vicini agli sforzi degli amici medici e di tutto il personale sanitario coinvolti nel fronteggiare lrsquoemergenza epo-cale in corso Abbiamo pensato di farlo attraverso lrsquoacquisto di attrezzature mediche assoluta-mente indispensabili per affron-tare la specifica patologia viralerdquo le parole del Presidente Provin-ciale degli ingegneri Carmelo Gallo ldquoRingrazio poi a nome di tutto il Consiglio dellrsquoOrdine la Fondazione Lilli Funaro che da sempre ha votato la propria atti-vitagrave alla solidarietagrave sociale e alla ricerca scientificardquo Le attrezzature mediche saranno consegnate questao mese presso lrsquoOspedale dellrsquoAnnunziata

Carmelo Gallo Presidente OrdineIngegneri di Cosenza

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Tutte le informazioni repe-ribili online in unrsquounica ldquoscatolardquo Egrave il Landbox ide-ato grazie alle attivitagrave di

studio e analisi del Centro Studi dellrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Cagliari e sviluppato assieme allrsquoazienda Nordai Questa piattaforma utilizza i di-versi open data presenti in rete crea delle mappe tematiche e rende disponibili le informazio-ni in esse contenute in questo modo si crea un ambiente unico e costantemente aggiornato dal quale acquisire dati costante-mente aggiornati e geografica-mente strutturatiQuesto strumento egrave in grado di di minimizzare il numero di ore di lavoro trascorse a cercare i dati tra i diversi siti istituzionali e risponde alle esigenze dei profes-sionisti che intendono consultare e utilizzare dati territoriali riguar-danti i vari processi che interes-sano il territorio regionaleLandbox suddivide i dati in 4 categorie territorio (urbani-stica ambiente e mobilitagrave) strutture e infrastrutture (edili-zia costruzioni e infrastrutture)

TTERRITORIO

Ingegneria e internazionalizzazione

Landbox una ldquoscatolardquo open data

TERNI | EVENTI

CAGLIARI | PROGETTI

tecnologia (impianti energia ed innovazione) Pubblica Ammini-strazione (attivitagrave delle PA) La scala di riferimento generale egrave di tipo comunale anche se possono essere implementate scale piugrave piccole e dettagliate I vari tema-tismi vengono mostrati nel visua-lizzatore utilizzando come scala di riferimento quella comunale quindi tutti i dati presenti saranno inseriti in una base spaziale raf-figurante i limiti amministrativi comunali della SardegnaLa consultazione delle informa-zioni avviene attraverso lrsquoutilizzo di un client-server webgis che per-mette non solo la semplice visua-lizzazione di mappe tematiche ma anche numerose altre funziona-litagrave tra cui ndash consultazione dei dati tabellari presenti allrsquo interno delle mappe ndash creazione ed elaborazione di tabelle e grafici comparativi ndash analisi storiche dinamiche per conoscere lrsquoandamento nel tempo del dato selezionato ndash funzionalitagrave 3D per la rappre-sentazione con poligoni tridi-mensionali del tematismo scelto ndash creazione di grafi stradali per

eseguire analisi spaziali sui tempi di percorrenza (a piedi in bus in treno o in auto) ndash importazione di file esterni sovrapponibili le mappe presenti allrsquo interno di Landbox ndash download dei dati editabili nei vari formati e possibilitagrave di con-divisione in rete e nei principali social media La dinamicitagrave e la semplicitagrave del sito permette anche ai meno esperti di poter fare analisi ed elaborazioni senza dover neces-sariamente conoscere gli aspetti tecnici tipici dei software geo-grafici Landbox quindi egrave uno strumento versatile e poliedrico che permette di poter lavorare raggruppando piugrave banche dati in unrsquounica ldquoscatolardquo consentendo la gestione e manipolazione delle stesse in forma agile e quindi in sintesi ottimizzando il lavoro dei professionisti e degli utenti Attualmente Landbox egrave attivo sul territorio regionale della Sarde-gna ma puograve essere facilmente ampliato anche su altri contesti regionaliPer maggiori info httpsland-boxgeonuecomhome

Le potenzialitagrave e possibilitagrave professionali allrsquoestero unrsquoanalisi del mondo del lavoro oltre confine

Una piattaforma che raccoglie i dati dei diversi siti istituzionali del territorio per creare un ambiente unico e aggiornato di informazioni utili

di Simone Monotti

Giovedigrave 30 gennaio 2020 a Terni lrsquoOrdine degli Inge-gneri ha organizzato un evento sullrsquo internaziona-

lizzazione del mondo del lavoro con particolare riferimento alla figura dellrsquoIngegnere analizzando le possibilitagrave e potenzialitagrave pro-fessionali e lavorative allrsquoesteroIl tema egrave di grande attualitagrave edinteresse sia economico che sociale ed egrave stato affrontato da due diversi punti di vista comple-mentari il lavoro dipendente e la libera professione Egrave stato trattato anche il pro-blema del riconoscimento dei titoli allrsquoestero analizzando perograve piugrave approfonditamente questo aspetto fino alla valorizzazione del professionista per il suo per-corso di crescita post lauream e non sono per una burocratica validazione di titoliLa sessione del lavoro dipendente ha visto la collaborazione diretta di EURES Europa e ARPAL Umbria Sono intervenuti personalmente dirigenti e funzionari di questi due enti sia della compagine umbra sia di Paesi esteri con particolare riferimento ad Austria Germania e Olanda oltre che

dalla sede ministeriale di Roma Lrsquoobiettivo di questa sessione egrave stato illustrare direttamente il mondo del lavoro e le offerte pro-fessionali concrete allrsquoestero e il possibile inserimento di Ingegneri in Europa e piugrave dettagliatamente nei Paesi suddetti Il modulo della libera professione ha invece visto il coinvolgimento diretto del CNI tramite la pre-senza contemporanea di ben tre Consiglieri Nazionali (in foto)Roberto Orvieto ha dettaglia-tamente illustrato il progetto di internazionalizzazione del Con-siglio Nazionale essendo lui il delegato su tale tema A seguire Ania Lopez ha trattato le possibi-litagrave e potenzialitagrave della cosiddetta Agenda 2030 per gli Ingegneri in

Italia e allrsquoestero Stefano Calzo-lari ha affrontato un duplice tema sia lrsquoapproccio al riconoscimento delle competenze allrsquoestero ndash illustrando anche il CertIng ndash sia con piugrave ampio respiro la compe-tenza etica e i progetti innovativi in ottica europea per lrsquoOrdine del futuroVisto lrsquooggetto dellrsquo incontro non poteva mancare una dettagliata presentazione della piattaforma WorkIng e delle potenzialitagrave che la stessa offre anche in termini di lavoro allrsquoestro Di questo aspetto si egrave occupato Emanuele Palumbo del Centro Studi CNI che ha seguito lrsquo intervento di Guido Razzano dello staff CNI con approfondimenti operativi legati allrsquo internazionalizzazione

Chiaramente nessuno ha voluto favorire la cosiddetta ldquofuga dei cervellirdquo al contrario egrave stato sot-tolineato come sia auspicabile che le eccellenze del nostro ter-ritorio restino per valorizzarlo e favorirne la crescita In questa ottica comunque egrave un elemento di aiuto promuovere la tempora-nea espansione e maturazione del business e delle attivitagrave professio-nali oltre i propri confini locali sia come dipendenti che come liberi professionisti proprio in ottica di crescita e confronto con altre realtagrave Interessante egrave stato il con-fronto tra OrdineCNI ed Enti per il lavoro (ARPAL-EURES) per la pos-sibile futura sinergia con la piat-taforma WorkIng Lrsquo incontro ha dimostrato come lrsquoOrdine di Terni sia sempre in azione al fine di favorire gli Iscritti e piugrave in gene-rale la cittadinanza e la societagrave sotto tutti gli aspetti in cui egrave pos-sibile un suo intervento Per lo specifico tema dellrsquo interna-zionalizzazione lrsquoOrdine di Terni ha da tempo attivato una commis-sione interna oltre a seguire atti-vamente le recenti iniziative che il CNI ha attivato e sta sviluppando in tal senso

Presidente Ordine Ing Terni

La piattaforma WokIng in effetti egrave stata giagrave presentata a Terni lo scorso gennaio 2019 da Gianni Massa e Luca Scappini ma in questa occasione il focus egrave stato centrato appunto sullrsquoesteroVa sottolineato il fatto che si egrave trattato di un evento pilota in ambito europeo anche percheacute nel pomeriggio della stessa gior-nata presso la sede dellrsquoOrdine ternano i partecipanti interes-sati hanno potuto incontrare il personale EURES-ARPAL per essere informati direttamente sulle aziende estere in cerca di Ingegneri facendo di fatto pre-colloquio in lingua inglese con i rappresentanti dei Paesi prima citati A dimostrazione dellrsquo interesse per lrsquoevento va segnalato che oltre a CNI EURES e ARPAL hanno concesso il loro patrocinio morale anche la Regione Umbria lrsquoOrdine degli Ingegneri di Peru-gia (con la presenza di vari suoi iscritti) e quello degli Architetti di Terni Alla giornata comun-que hanno preso parte in gene-rale molti tecnici anche di altre categorie o colleghi non ancora iscritti allrsquoOrdine proprio percheacute interessati al tema indipenden-temente dai crediti riconosciuti

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Attivitagrave portuali ancora troppe incertezze

La gestione della salute e della sicurezza sul lavoro durante lo svolgimento delle attivitagrave portuali egrave un tema che necessita di attente riflessioni sia per le numerose peculiaritagrave del settore ma anche per il numero di infortuni e incidenti registrati in rapporto al limitato numero di occupati

La gestione della salute e della sicurezza sul lavoro durante lo svolgimento delle attivitagrave ldquoportualirdquo egrave un tema che necessita di attente riflessioni sia per le numerose peculiaritagrave del settore ma anche per il numero di infortuni e incidenti registrati in rapporto al limitato numero di occupati Infatti i porti sono luoghi in cui vista la molteplicitagrave di attivitagrave svolte si concentrano lavoratori appartenenti a categorie diverse lavoratori portuali autotrasportatori personale degli enti portuali degli enti di controllo tu-risti avventori addetti ai servizi tecnico-nautici ma anche militari che naturalmente costituiscono il presupposto per lrsquoinsorgenza di numerosi rischi diretti e indiretti Le principali attivitagrave svolte allrsquointerno

di porti restano comunque quelle di riparazione manutenzione e trasformazione delle navi a cui vengono associate per esempio il rischio chimico derivante dallrsquoinalazione di sostanze aerodisperse nei lavori di saldatura pitturazione coibentazione il rischio legato alla movimentazione delle attrezzature il rischio rumore e vibrazioni il rischio da radia-zioni elettromagnetiche il rischio di caduta dallrsquoalto o in mare o il rischio derivante dai gravi A questi si aggiungano poi i rischi derivanti dallrsquointerazione terra-mare e quelli derivanti dalle operazioni di carico e scarico delle merci nelle banchine noncheacute quelli associati agli spazi confinati

PORTI E SICUREZZAINAIL ogni anno registra unrsquoincidenza del numero di infortuni che ha ormai raggiunto livelli di crescita esponenziali Volendo analizzare i dati registrati nel periodo 2002-2015 e pubblicati nel 2018 (Figura 1) si evince che tra gli eventi le prime cause di accadimento sono rappresentate dalle cadute a bordo per scivolata a cui seguono quelli associate ad attrezzature di ormeggio attrezzature locali macchina mez-zi di sollevamento o movimentazione dei carichi urti etc Riguardo la natura delle lesioni riportate pre-valgono notevolmente gli annegamenti e le fratture seguiti dalle contusioni cui si accodano lrsquoasfissia le ferite le distorsioni le lesioni da elettricitagrave e le ustioni Infine volendo analizzare le fasi in cui si sono verificati gli eventi infortunistici si evidenzia come il 60 di essi siano avvenuti in fase di navigazione il 24 di ormeggio disormeggio e attracco e il 16 durante la manutenzione a bordo i lavori subacquei etc Dallrsquoanalisi di queste statistiche emerge pertanto la necessitagrave di attenzionare in maniera sempre piugrave approfondita le misure di sicurezza e le procedure di lavoro adottate negli ambiti portuali

IL QUADRO DELLE REGOLELe lavorazioni svolte in ambito portuale soggiacciono allrsquoapplicazione di specifici Decreti a seconda che le attivitagrave vengano svolte sulle aree portuali sulle navi sui peschereccindash DLgs del 27071999 n 271 ldquoAdeguamento della normativa sulla sicurezza e salute dei lavoratori marittimi a bordo delle navi mercantili da pesca nazionali a norma della L 3112 1998 n 485rdquondash DLgs del 27071999 n 272 ldquoAdeguamento della normativa sulla sicurezza e salute dei lavoratori nellrsquoespletamento di operazioni e servizi portuali noncheacute di operazioni di manutenzione riparazione e trasformazione delle navi in ambito portuale a norma della legge 311298 n 485rdquondash DLgs 17081999 n 298 ldquoAttuazione della direttiva 93103CE relativa alle prescrizioni minime di sicurezza e di salute per il lavoro a bordo delle navi da pescardquondash DLgs 9042008 n 81 ldquoAttuazione dellrsquoarticolo 1 della legge 3 agosto 2007 n 123 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavorordquo noto come Testo Unico Sicurezza (TUS)

mdash ldquoOccorre attenzionare in maniera sempre piugrave approfon-dita le misure di sicurezza e le procedure di lavoro adotta-te negli ambiti portualirdquomdash

L

SICUREZZA

a cura di Gaetano Fede e Rocco Luigi Sassone

Lrsquoarmonizzazione e il coordinamento di queste norme perograve egrave il tassello che ancora manca per rendere ancora piugrave efficace lrsquoazione preventiva esigenza peraltro giagrave evidenziata dalla relazione finale della Commissione parlamen-tare di inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro (2013) Il DLgs 272 del 27 luglio 1999 figlio della Legge delega n 485 del 31 dicembre 1998 si poneva come obiettivo finale lrsquoadeguamento della normativa sulla sicurezza e salute dei lavoratori nei luoghi di lavoro in cui venivano effettuate le operazioni eo servizi portuali e includeva ndash e include tuttora ndash anche operazioni piugrave specifi-che come quelle di manutenzione riparazione e trasformazione navale Esso quindi abbraccia due ambiti e contienendash Disposizioni inerenti le operazioni e i servizi portuali mezzi di accesso a bordo non in dotazione della nave scale di accesso alle stive non in dotazio-ne alla nave boccaporti locali chiusi a bordo delle navi (carico scarico tra-sbordo deposito movimentazione merci servizi complementari e accessori)

ndash Disposizioni inerenti le operazioni di manutenzione ri-parazione e trasformazione lavori di manutenzione ripa-razione e trasformazione delle navi eseguiti nei portiIl DLgs 271 nel 1999 non egrave lrsquounica norma applicata al setto-re ma egrave sicuramente la piugrave recente in quanto risente della introduzione normativa del 1994 con la L 84 Infatti nel 1994 fu emanata la legge n 84 di riordino della legislazio-ne in materia portuale che disciplinava lrsquoordinamento e le attivitagrave portuali per adeguarli agli obiettivi del piano ge-nerale dei trasporti dettando contestualmente princigravepi di-rettivi in ordine allrsquoaggiornamento e alla definizione degli strumenti attuativi del piano stesso noncheacute allrsquoadozione e modifica dei piani regionali dei trasporti In particolare e specificatamente alla materia della si-curezza sul lavoro Irsquoart 16 introduceva e definiva le ope-razioni portuali ldquoSono operazioni portuali il carico lo scarico il trasbordo il deposito il movimento in genere delle merci e di ogni altro materiale svolti nellrsquoambito portuale Sono servizi portuali quelli riferiti a prestazioni specialistiche complementari e accessorie al ciclo delle operazioni portualirdquo

Mentre lrsquoart 17 definiva aspetti giuslavoristici ldquoFornitura del lavoro portua-le temporaneo anche in deroga allrsquoarticolo 1 della legge 23 ottobre 1960 n 1369 alle imprese di cui agli articoli 16 e 18 per lrsquoesecuzione delle operazioni portuali e dei servizi portuali autorizzati ai sensi dellrsquoarticolo 16 comma 3rdquo

APPLICAZIONE DEL DLGS N 81 DEL 2008Lrsquointroduzione del Decreto Legislativo n 81 del 09 aprile 2008 ha abrogato il DLgs 62694 ma non il 271 e il 272 del 1999 le cui materie sono in attesa di fu-turi processi di armonizzazione e coordinamento che perograve stentano a essere avviati Ad oggi infatti a distanza di 20 anni i due settori [porti e navi ndr] non sono inseriti nel DLgs 812008 nonostante allrsquoepoca dei lavori prepara-tori del Decreto 81 tali settori erano tra i titoli specifici Ne consegue che sino a quando non vi saranno dei Decreti specifici che svecchino gli ormai datati Decreti del rsquo99 per renderli organici allrsquoimpianto dellrsquo81 non si potragrave parlare di coerenza del sistema giuridico applicabile a porti e naviIl quadro delle regole di riferimento per questi distretti lavorativi segue il principio della norma generale (812008) che per definizione deve essere uni-versale e uniformemente applicata su tutto il territorio nazionale e quindi in via generale anche alle aree portuali e a bordo delle navi italianePeccato che poi ci sono le norme speciali (che naturalmente si intrecciano con le norme generali) che rappresentano gli standard integrativi speciali da rispettare che per le fattispecie normate risultano prevalenti sulla norma di carattere generale I Decreti 271-272-2981999 generano quindi problemi di conflitto interpretativo e difficoltagrave applicativeAnche gli OdV (Regioni e ASL) allrsquoindomani dei Decreti del rsquo99 si sono trovati a dover integrare la domanda di prevenzione introdotta da questi ultimi De-creti con le regole del sistema prevenzionale complessivo Ne egrave scaturito un modello praticato e collaudato da decenni nella generalitagrave degli ambienti di lavoro quello della vigilanza finalizzata alla prevenzione oltre che alla capa-citagrave di mettere in rete le esperienze sviluppate nei vari territori portuali del Porto di Genova aprile 2019

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ARMONIZZARE LA NORMAIl porto egrave un luogo di concentrazione di attivitagrave lavorative diverse e ciograve concorre a definire un forte e com-plesso rischio di interferenze che rappresenta un serio problema da risolvere in ragione della necessitagrave di armonizzare il quadro regolatorio attualmente in stallo Proprio per tale fattispecie se da un lato il TUS sopperisce alla presenza di normative specifiche dallrsquoaltro non sempre trova applicazione alle attivitagrave por-tuali in particolare per quanto concerne il rischio da interferenza o le operazioni portuali che si svolgono in banchina Il TUS ha normato il rischio interferenziale con lrsquoart 26 introducendo i concetti di cooperazione e coordi-namento tra i datori di lavoro ivi compresi i subappaltatori in maniera tale da creare una rete informativa completa circa i rischi interferenziali che sfocia nella redazione del Documento Unico di Valutazione dei Ri-schi La disciplina generale del rischio interferenziale nasce per far fronte quindi alla esigenza di sicurezza in un unico teatro lavorativo di piugrave imprese partecipanti al medesimo ciclo produttivo operanti contempora-neamente Il soggetto destinato a garantire tale cooperazione egrave Datore di Lavoro dellrsquo impresa committente che pertanto egrave obbligato a provvedere al coordina-mento della sicurezza di tutti i lavori e a redigere il DUVRI in relazione alle informazioni acquisite dalle varie imprese e agli accordi di cooperazione sulla sicurezza presi congiuntamente con esse Una vol-ta individuati i rischi derivanti dalle interferenze si potragrave finalmente procedere allrsquoadozione di ulteriori misure di sicurezza noncheacute a differire le lavorazioni incompatibiliLrsquo interpretazione delle attuali normative portano a ritenere che fino allrsquoemanazione del decreto di adattamento delle disposizioni contenute nel DLgs 2721999 al TUS spetta allrsquo impresa capo commessa la predisposizione dellrsquoapposito documento di valu-tazione dei rischi da interferenze che andragrave ad inte-grare il documento di sicurezza di cui agli artt 4 e 38 del DLgs n 2721999rdquo In tale contesto il profilo tipico di interferenza in porto non inquadrabile nel modello definito dal legislatore nellrsquoart 26 egrave quello correlato allrsquoaccesso in aree operative di soggetti esterni al ciclo portuale in senso stretto ndash anche se fortemente coinvolti ndash quali autotrasportatori spe-dizionieri agenti marittimi provveditori di bordo e passeggeri che spesso vengono imbarcati attraver-sando aree operative del terminal Ognuno di essi interviene con modalitagrave e attivitagrave differenti oltre che in fasi operative critiche del lavoro portuale Altra attivitagrave da attenzionare ai fini della discipli-na del rischio interferenziale sono le operazioni portuali che si svolgono su banchine pubbliche da parte di imprese diverse In questo caso il modello classico introdotto dallrsquoarticolo 26 non egrave applicabi-le in quanto vanno a decadere i due elementi fon-damentali dellrsquo istituto ovvero il rapporto di appalto tra le imprese (generalmente non si conoscono) e la disponibilitagrave giuridica dei luoghi (le aree sono ascrivibili alle autoritagrave di sistema portuale) In queste ipotesi non si puograve far altro che predisporre una valutazione congiunta dei rischi da interferenza tra le imprese in interazione lavorativa non ai sensi dellrsquoart26 del DLgs 8108 ma in ottemperanza alllsquoart 4 del DLgs 27299 in combinato disposto con lrsquoart 17 DLgs 8108

Consigliere Nazionale CNI e responsabile GdL SicurezzaComponente GdL Sicurezza Consiglio Nazionale Ingegneri

[Abstract dellrsquointervento ldquoLa gestione della sicurezza nelle aree portuali il quadro delle regolerdquo]

Paese Un ottimo esempio proviene dal lavoro sviluppato dal gruppo interre-gionale sulla sicurezza nelle aree portuali che ha prodotto pregevoli spunti di analisi a cui gli addetti ai lavori fanno correntemente riferimento Uno dei profili piugrave caratterizzanti della complessitagrave portuale e della sua diversitagrave ri-spetto ad altri distretti lavorativi italiani egrave la presenza sul campo di autoritagrave di forte regolazione del territorio (lrsquoAutoritagrave Portuale e lrsquoAutoritagrave Marittima) con compiti e poteri nella materia di salute e sicurezza sul lavoro concorren-ti e sussidiari a quelli dellrsquoOrgano di Vigilanza dellrsquoASL Lrsquoapplicazione del Decreto 2721999 nei Porti ha portato infatti alla collabo-razione tra lrsquoAutoritagrave Portuale soggetto centrale di governo e regolazione del territorio lrsquoASL e lrsquoOrgano di Vigilanza chiamato anche al ruolo di supporto specialistico alle funzioni regolamentari dellrsquoAutoritagrave Portuale noncheacute alla introduzione del Comitato di Igiene e Sicurezza quale organismo di parteci-pazione e consultazione presieduto dallrsquoAutoritagrave Portuale con il forte soste-gno dellrsquoASLLa suddetta norma ha altresigrave indirizzato le imprese portuali nella direzione tracciata dal Decreto 81 verso lrsquoadozione di sistemi di gestione e di qualitagrave il coinvolgimento dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza aziendali e lrsquointroduzione degli RLS di sito portuale Tutto questo egrave avvenuto in un con-testo lavorativo di estrema complessitagrave e rischiositagrave come per esempio nel caso di movimentazione delle merci dalleper le navi e le riparazioni navali

CASI PARTICOLARI Infatti nel caso particolare della movimentazioni di merci in ambito portuale si egrave in presenza di cicli lavorativi non facilmente standardizzabili caratteriz-zati da estrema variabilitagrave di situazioni e fattori estemporanei (es come egrave stata caricata la nave in un porto magari dallrsquoaltra parte del mondo diversitagrave delle navi le diverse merci gli autotrasportatori i marittimi tutti stranieri gli altri innumerevoli soggetti partecipanti al ciclo) Non a caso il fenomeno infortunistico in questo settore ha fatto registrare indici infortunistici per in-cidenza e gravitagrave anche piugrave alti di quelli dellrsquoedilizia con uno stillicidio do-loroso di morti spesso in reiterati scenari tipologici (investimenti da mezzi eo da carichi) In tale fattispecie anche le riparazioni navali assumono il connotato di pesante complessitagrave organizzativa insito peraltro nelle forme di strutturazione delle commesse navali e nelle catene ramificate di appalti che concentrano negli angusti spazi della nave maestranze numerose e multilin-gue oltre che nei ritmi intensi imposti dagli strettissimi ldquotempi naverdquoAnche lrsquoapplicabilitagrave del Decreto 2711999 [Adeguamento della normativa sulla sicurezza e salute dei lavoratori marittimi a bordo delle navi ndr] ri-sulta particolarmente complessa per la presenza di tre Organi di Vigilanza con pari titolo e prerogative Autoritagrave Marittima ndash ASL ndash Ufficio di Sanitagrave Marittima del Ministero della Salute tutti e tre chiamati a coordinarsi con le loro competenze differenziate su una materia che egrave intrinsecamente piugrave articolata Lrsquoambiente nave infatti egrave un contesto particolare che introduce questioni di sicurezza della navigazione di salute e sicurezza del lavoro e di igiene e abitabilitagrave essendo sia un ambiente di lavoro e che un ambien-te di vita dei marittimi Il suddetto decreto prevedeva lrsquoemanazione entro 90 giorni dallrsquointroduzione dello stesso [1999 ndr] del Regolamento per la costruzione e le sistemazioni relative allrsquoambiente di lavoro a bordo al fine di abrogare il vecchio Regolamento 1045 del 1939 (un Regio Decreto firmato da Vittorio Emanuele e Mussolini) che tuttora egrave vigente e quindi costituisce lrsquounico standard tecnico di riferimento per le vecchie Commissioni Locali di visita delle naviLa parte piugrave innovativa e significativa del 271 sono le regole prevenzionali e organizzative incentrate sulla valutazione dei rischi e sul sistema di gestio-ne distribuito tra armatore comandante preposti lavoratori e nuove figure di prevenzione a bordo (il ldquo626 marittimordquo) a fronte del fatto che tutte que-ste disposizioni sono entrate immediatamente in vigore allrsquoemanazione del 271 nel 1999 (e le societagrave armatrici con queste hanno da subito dovuto fare i conti) Altro importante aspetto riguarda lrsquoentrata in vigore della Convenzio-ne del Lavoro Marittimo MLC (ratificata dallrsquoItalia a settembre 2013) e in tale scenario la normativa italiana sugli aspetti di salute e sicurezza del lavoro rischia di non essere adeguata agli avanzati standard della Convenzione internazionale Ne deriva quindi che anche in questo caso come per il 272 egrave urgente lavorare per recuperare i ritardi accumulati e superare le inerzie applicative del 271

IL DLGS 81Si ritiene che lrsquooccasione per rimettere mano e risolvere i nodi applicativi del settore portuale egrave offerta proprio dal processo di evoluzione normativa indicato dal Decreto 81 che con spirito critico deve comunque essere co-ordinato con le previsioni del 271 272 e 298 superando talune inesattezze attualmente presenti ndash una diffusa imprecisione tecnica (specie del 272) nelle parti piugrave pretta-mente tecniche molto distanti dagli standard aggiornati del Decreto 81ndash alcuni aspetti irrisolti primo fra tutti il debole se non assente collega-mento giuridico nave-porto terra-bordo 271-272 la catena della respon-sabilitagrave solidale tra le due organizzazioni che interagiscono nello scambio portuale tra terra (impresa portuale) e bordo (impresa marittima) risulta interrotta sia che la nave sia straniera sia che batta bandiera italianandash la mancanza di azioni mirate sui rischi emergenti nei porti e sulle navi come accade per gli ambienti confinati (cosrsquoegrave una nave se non un ambiente necessariamente confinato)ndash la necessitagrave di attenzionare anche i temi della salute nel lavoro portuale che egrave di lavoro ad alto rischio infortunistico ma ciograve non deve far trascurare i rischi per la salute legati alle merci polverulente e alla movimentazione manuale dei carichindash lrsquoassenza dellrsquoarticolo 26 nellrsquointerfaccia porto-nave uno dei nodi cruciali irrisolti del rischio portuale

Riferimenti e bibliografiaQuaderni editi da INAIL gli infortuni sul lavoro in mare edizione 2018Verbali e documenti del Gruppo interregionale sulla sicurezza nelle aree portuali

Porto di Trieste aprile 2019

FIGURA 1

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NETWORK GIOVANI

Diventare grandi insieme

di Paola Marulli

Durante la giornata del 1deg feb-braio scorso presso la sede del CNI a Roma si egrave tenuta la riunione ufficiale del Network Giovani Inge-gneri (NGI) Il Network Giovani Ingegneri egrave una ldquoCommissione Nazionalerdquo composta dai referenti delle Commissioni Giovani dele-gati dai Consigli degli Ordini degli Ingegneri presenti su territorio nazionale Lo scopo del Network egrave quello di mettere a sistema le idee e i lavori delle Commissioni giovani territoriali presenti sul territorio nazionale per costituire relazioni proposte e progetti utili per gli ingegneri Lrsquo intervento di apertura della riunione egrave stato quello di Gianni Massa Vicepresidente vicario del Consiglio Nazionale degli Inge-gneri Il focus del discorso si egrave con-centrato su due principali aspetti il ruolo dellrsquoOrdine e lrsquo importanza del Network per il confronto con-

tinuo tra professionisti LrsquoOrdine secondo Massa non egrave un sistema di erogazione dei servizi ma di tutela verso la collettivitagrave preser-vando il titolo e la professionalitagrave dellrsquo ingegnere garantisce la qua-litagrave del lavoro svolto Lrsquo ingegnere egrave ldquola figura in grado di mediare tra il contesto in cui opera e le sue regole Lrsquo ingegnere dagrave forma com-piuta alle idee attraverso progetti funzionali e la sua valutazione puograve influenzare in una sola volta la vita di centinaia di personerdquoPertanto lrsquo iscrizione allrsquoOrdine non egrave solo un passaggio burocra-

Mettere a sistema le idee dei giovani ingegneri italiani lrsquo iscrizione allrsquoOrdine per una maggiore consapevolezza professionale etica e normativa

tico ma rappresenta una presa di coscienza delle proprie respon-sabilitagrave Decidere se iscriversi o meno non dovrebbe essere una scelta dettata esclusivamente da motivazioni lavorative ma dovrebbe implicare una mag-giore consapevolezza del proprio lavoro dal punto di vista etico e normativo lrsquo impegno a formarsi e ad aggiornarsi con costanza sulle novitagrave del settore e a crescere professionalmente

IL NETWORK E LE OFFICINEIl Network non egrave un recinto di

a cura del Network Giovani ingegneri cni

Le diverse Officine del NGIOfficina Sostegno alla ProfessioneSi pone come scopo il dialogo con tutte le istituzioni al fine di por-tare avanti le proposte che vanno ad agevolare il giovane profes-sionista La legge fondamentale che costituisce il punto di partenza per discutere nuove proposte egrave la legge 22 maggio 2017 n81 ldquoMisure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire lrsquoarticolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinatordquo

Officina Strumenti allrsquoavvio dellrsquoattivitagrave professionaleLrsquoofficina nasce sotto sollecitazione degli Ordini Provinciali degli Ingegneri della Regione Calabria per approfondire gli aspetti legali e fiscali gli obblighi e le agevolazioni previste noncheacute gli aspetti e i vantaggi legati alla nuova riforma professionaleConsiderata la difficoltagrave dei giovani ingegneri riscontrata in ambito territoriale riguardante la difficoltagrave nellrsquoapproccio allrsquoavvio dellrsquoat-tivitagrave professionale il progetto proposto ha lo scopo di fornire ai giovani elementi utili per lrsquoavvio della professione soprattutto in materia legale fiscale e di aggiornamento delle competenze

Officina RedazioneEgrave la piugrave longeva delle officine esiste ed egrave operativa dal 2015 I contenuti editoriali declinano tematiche di attualitagrave legate alla professione maggiormente sentite dagli ingegneri e raccontano le realtagrave ordinistiche territoriali Lrsquoobiettivo egrave ricercare linguaggi e posizioni condivise plurali e intergenerazionali e diffondere buone prassi attivitagrave e risultati delle officine del network Attualmente la Redazione pubblica i suoi articoli sul Il Giornale dellrsquoIngegnere e su Ingenio dove ha della rubriche dedicate e su uno dei portali tecnici delle professioni piugrave letti Teknoring

Officina We ShareSpin off dellrsquoOfficina Redazione in chiave piugrave moderna Si pone lrsquoobiettivo di ldquodematerializzarerdquo le informazioni per arrivare in modo diretto a chi intende iniziare la sua strada professionale nel mondo dellrsquo ingegneria andando a sostituire documenti cartacei con documenti digitali video e pubblicazioni online Si egrave proposto durante la riunione di raccogliere tutti i video di presentazione del-le Commissioni Giovani degli Ordini provinciali cosigrave da condividerli nella prossima riunione del Network

temi La peculiaritagrave della sua architettura interna egrave riuscire a riunire diversi ambiti della pro-fessione dellrsquoIngegnere Il Network Giovani Ingegneri egrave un componente molto importante del Consiglio Nazionale Inge-gneri anche percheacute ha creato un modello che potrebbe contami-nare parti piugrave ampie del CNI le Officine infatti sono un metodo di lavoro dove si ldquosmontano e rimontanordquo le idee Un grande traguardo egrave stato fatto nella giornata di venerdigrave 31 gennaio il Comitato dellrsquoAssemblea dei Pre-sidenti ha accettato di inserire nel gruppo di lavoro sullo Starter Kit (vedasi ldquoUn aiuto concreto per i neo colleghirdquo Il Giornale dellrsquo in-gegnere n 9 novembre 2019 ndr) un rappresentante del Network allo scopo di dare nuova energia e spunti Inoltre il NGI interverragrave nellrsquoAssemblea dei Presidenti per relazionare sulle Officine attive e sul proprio operato

CONFRONTI CON GLI ALTRI ORDININella giornata dedicata al Network giovani si egrave potuto appurare che non tutti gli organi provinciali hanno nel loro interno una Com-missione Giovani molti delegati erano presenti con lo spirito di raccogliere idee e informazioni per creare una propria Commis-sione che andasse a radunare i giovani professionisti della loro

cittagrave Si egrave inoltre discusso su i vari vantaggi messi a disposizione dalle diverse province ai nuovi iscritti Alcuni Ordini offrono lrsquo i-scrizione durante il primo anno di adesione altri invece mettono a disposizione delle intere gior-nate formative per i laureandi in unrsquoottica di iscrizione futura Fra le proposte piugrave avvincenti crsquoegrave stata quella di espandere il corso da 20 ore per diventare CTU anche ai giovani ingegneri Il Consulente Tecnico drsquoUfficio egrave lrsquoesperto in un determinato set-tore al quale si rivolge il Giudice quando ai fini della decisione necessita del giudizio tecnico di un professionista esperto in una data materia e dotato di partico-lari cognizioni scientifiche I CTU sono iscritti allrsquoAlbo del Tribunale in seguito a una proce-dura di accertamento dellrsquoespe-rienza maturata e della ldquocondotta morale specchiatardquo Si egrave pensato di affiancare nel primo periodo un ingegnere senior con lo scopo di dare una formazione anche pratica della professioneIl Network egrave condivisione I progressi significativi avven-gono spesso non attraverso un approccio diretto ma ponendosi obiettivi piugrave grandi e ambiziosi lrsquo incontro di varie idee e talenti per diventare grandi Insieme

Commissione Giovani Ingegneri Ordine di Bologna

mdash ldquoLrsquoingegnere dagrave forma compiuta alle idee attraverso progetti funzionali e la sua valutazione puograve influenzare in una sola volta la vita di centinaia di personerdquo Gianni Massa mdash

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SPEAKing

Ad metalladi Antonello Pellegrino

La notizia dellrsquo interruzione di uno scavo non lrsquoaveva trovato di buon umore immerso comrsquoera in conti che non tornavano a causa di tabelle di marcia non rispettate Aveva deciso di cambiarsi drsquoabito e vederne personalmente la causa e se necessario proporre le necessarie punizioni Fortuna-tamente lrsquoetagrave ancora giovane unitamente alla pratica ginnica mai abbandonata e a quella della caccia su sentieri impervi gli consentivano di seguire agevolmente il capo squadra nel lungo percorso a piedi fin oltre il limite della parte di galleria giagrave consolidata dove gli operai quotidianamente si inoltravano per scavare laquoVenga ingegnere Egrave quiraquoVide inclinarsi la fiammella della recentissima lampada ad acetilene il che accentuava la leggera sensazione di movimento dellrsquoaria dalle loro spalle verso il fondo dello scavo cui erano diretti I due raggiunsero un pic-colo gruppo di minatori poggiati agli attrezzi i cui occhi bianchi li fissarono dalla penombra con sguardo in cui la mestizia supe-rava la stanchezza Uno di essi

era accovacciato alla base dello scavo che dal fondo della galleria penetrava nel filone di minerale e pareva attenderli per mostrare qualcosa Esordigrave rivolgendosi loro con tono di rimproverolaquoPercheacute avete fermato lo scavo Non dovrebbero esserci rischi di crollo in questo punto e mi pare stiate tutti beneraquo Il caposquadra risposelaquoNessun incidente grazie a Dio Si sono fermati per rispetto Efisio fai vedere allrsquo ingegnere cosrsquohai trovatoraquoIl minatore sollevograve la lampada

nellrsquooscuritagrave avvolgente densa e pesante come un manto di orba-ce Con lrsquoaltra mano puligrave qualcosa sul fondo dello scavo con gesto quasi delicato Nellrsquoavvicinarsi la sensazione di movimento drsquoaria provata dal tecnico aumentograve Guardandosi attorno prima di infilarsi nellrsquoabbozzo di cunicolo annotograve la presenza di unrsquoampia fessura che da sopra le loro te-ste pareva spingersi in verticale Riconobbe le tracce di un crollo che contrariamente al previsto era avvenuto anche se non di recente e che lo scavo della gal-

leria aveva intercettato Abbassograve lo sguardo vide cosa lrsquooperaio stava ripulendo e sbottograve laquoQuindi avete bloccato il lavoro per una radice fossilizzata o i resti di qualche cervo preistorico che lrsquoacqua ha trascinato quaggiugraveraquoPrima di poter aggiungere qual-cosrsquoaltro udigrave le parole sommesse del minatore pronunciate mentre proseguiva nella sua opera Custus funti ossus de cristianu Al che lrsquo ingegnere osservograve con mag-giore attenzione A un osso scuro di maggiore spessore se ne af-fiancava uno piugrave sottile e quando lrsquooperaio smosse e spostograve di lato un pesante frammento dellrsquoantico crollo emerse anche quanto rima-neva di un anello metallico che li racchiudeva corroso e quasi dissolto ma riconoscibile Al che fu tutto chiaro Procedendo allrsquo in-dietro uscigrave dal cunicolo e solo la sua fermezza di uomo laico e moderno lo trattenne dal segnarsi mentre gli altri lo facevano Per un fuggevole istante quasi invidiograve il loro gesto liberatoriolaquoChe ne pensa ingegnereraquolaquoPortate fuori quei resti in una cassetta non crsquoegrave bisogno che vi dica di cercare di recuperare tutti i frammenti Poi chiameremo il prete dal paeseraquoIl caposquadra annuigrave medita-bondo mentre ritornavano nella

parte di galleria giagrave messa in sicurezza Quindi replicogravelaquoPotrebbe essere successo nel crollo dei primi scavi di ricerca del filone ai tempi del babbo di mio nonno Ma mi pare che allora avessero trovato tutti anche quelli che non ce lrsquoavevano fatta a uscireraquolaquoNon credo Antonio Hai visto quellrsquoanello di ferro Egrave roba molto antica Potrebbe essere dellrsquoepoca dei romaniraquolaquoE allora cosa diragrave il prete Magari era un pagano Cosa fac-ciamo se rifiuta di benedirloraquolaquoNon credo che lo faragrave Quel po-veraccio forse era piugrave cristiano di noi mandato qui per punizione come damnatus ad metalla e scivolato a morire nello spro-fondamento del pozzo che stava scavando e che la nostra galleria ha incontratoraquoAttese il caposquadra che dava le indicazioni ai minatori prima di avviarsi con lui nel lungo per-corso verso lrsquouscita Solamente loro pensograve capivano cosa potes-se aver provato quel remoto antecessore che immediatamen-te e a differenza sua avevano riconosciuto come uno di loro Quel giorno imparograve qualcosa che non si trova nei libri o scavando gallerie nella roccia ma da ricer-care nel profondo dellrsquouomo

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di Raimondo Pinna

In questo quarto appuntamento con la Storia dellrsquoIngegneria si termina di esplorare i punti di contatto tra lrsquo identitagrave della profes-sione di ingegnere e la storia ita-liana contemporanea sfruttando lrsquooccasione offerta dalla ricerca promossa dal CNI tesa a chiedere ai propri iscritti di rispondere alla semplice domanda ldquoChe cosrsquoegrave per me lrsquo ingegneriardquo Oggetto dellrsquo in-dagine sono gli effetti dellrsquo integra-zione dellrsquo ingegneria italiana con il sistema europeo

UN LINGUAGGIO COMPLESSOLa prima conseguenza della equi-parazione tra la formazione uni-versitaria italiana e quella europea egrave la complessitagrave del linguaggio e della comunicazione verso chi non appartiene al mondo dellrsquo inge-gneria Egrave un dettaglio di sostanza e non di forma il fatto che la ldquofacoltagraverdquo di ingegneria sia stata abolita insieme a tutte le altre e che lrsquoaccesso allrsquoalbo professionale degli Ingegneri in base al DPR 3282001 sia consentito solo a chi ha conseguito determinati corsi di laurea [1] La seconda conseguenza egrave la con-centrazione di un terzo dei laureati in soli tre atenei italiani il Poli-tecnico di Milano il Politecnico di Torino lrsquoUniversitagrave La Sapienza di Roma [2] Un dato che dimostra quanto siano ormai invasivi gli effetti di polarizzazione del sapere in precisi nodi sul territorio sempre piugrave frammentato in maniera gerar-chica tra centro e periferia nono-stante la narrazione politica e dei mass media si sforzi di affermare il contrario veicolando unrsquoinesi-stente utopistica eguaglianza delle possibilitagrave In realtagrave lrsquoaccesso al sapere egrave sempre piugrave condizionato dal binomio appartenenza a un territoriodisponibilitagrave di risorse patrimonialiLa perdita di centralitagrave dello Sta-to-nazione sembra essere un effetto della storia del Paese Nessun quinquennio particolare segna da anni la vita delle gene-razioni che si succedono tutto sembra avvicendarsi senza scosse senza qualcosa da ricordare I nuovi ingegneri paiono muoversi in un mondo liquido dove vige una competizione tra territori

LA MARGINALITAgrave INSITA NEL CONSEGUIMENTO DEL TITOLO DI INGEGNERELe definizioni di ldquoChe cosrsquoegrave per me lrsquo ingegneriardquo espresse dagli inge-gneri nati negli anni rsquo70 esprimono uno scoramento palpabile da esse emerge una pragmaticitagrave ai limiti dellrsquoaccettabile di chi sente che in qualche modo egrave nato nella decade sbagliata Per Lucia Cattani (Lodi 1975) laurea in ingegneria civile idraulica lrsquo ingegneria egrave ldquolrsquoespres-sione del genio umano declinato nella realtagraverdquo Resta indefinita quale sia e cosa sia questa realtagrave per

Il disincanto della professioneLrsquo ingegneria italiana integrata nel sistema europeo

ficativo per certificare lo stato di malessere di un Paeserdquo [7] CONCLUSIONIAlla fine di queste quattro puntate sulla storia dellrsquo ingegneria si puograve concludere che la ricerca del CNI ha raggiunto lo scopo che si era prefissa dimostrare come lrsquoevo-luzione della professione di inge-gnere soprattutto a partire dal percorso di formazione sia corre-lata alla storia del nostro Paese e sia essa stessa utile per compren-derla meglio Da un lato egrave emersa con chiarezza la traiettoria dellrsquoevoluzione della professione da movimento drsquoeacutelite a disciplina di competenti nume-rosi diffusi e radicati in modo capillare sul territorio con un forte rapporto con la popolazione Dallrsquoaltro egrave emersa con altrettanta chiarezza la trasformazione della disciplina in seguito alle difficoltagrave ma soprattutto alle opportunitagrave offerte dal confronto con il solo sistema paese prima e con la com-plessa multiformitagrave dellrsquoUnione europea poi Si sa che lrsquoesperienza personale e la quotidianitagrave del vivere la pro-fessione puograve portare a non avere soprattutto il tempo per tornare a studiare intendendo lo studio come riflessione del dove va la professione Gli Ordini territoriali con il loro sistema di formazione permanente costituiscono la sede naturale percheacute ciascuno iscritto si ritagli uno spazio per questa rifles-sione nel pieno rispetto delle pro-blematiche di ognuno Per questo il CNI non puograve che essere soddi-sfatto di come il coinvolgimento degli iscritti con una domanda apparentemente semplice quale che cosrsquoegrave per me lrsquo ingegneria ha ottenuto il risultato di smuovere barriere anagrafiche territoriali di competenza settoriale facilitando il compito di interpretazione Egrave legittimo ritenere questo pro-getto di ricerca del CNI come ldquopilotardquo ed egrave auspicabile che a esso ne seguano altri su temi iden-titari per la professione Lrsquo impor-tante egrave che questi futuri progetti perseverino nella proposizione agli iscritti di domande semplici come impatto ma profonde come contenuto in modo da consentire loro di rispondere con la maggiore libertagrave e sentimento possibile

STORIA DELLrsquoINGEGNERIA

quel vasto campionario di inge-gneri per esempio impiegati come docenti e ricercatori non struttu-rati che si sono ritrovati poi espulsi dalle stesse Universitagrave non piugrave in grado di accoglierli nonostante lrsquo innegabile preparazioneLrsquoaggettivo ldquopragmaticordquo egrave utiliz-zato espressamente da Gianluigi Rozza (Lodi 1977) laurea in inge-gneria aerospaziale ldquoLrsquoingegneria egrave una forma mentis creativa innova-tiva e allo stesso tempo razionale e pragmatica che costituisce un punto di incontro tra le scienze di base e applicate per creare innova-zione Lrsquoingegneria trasforma buone idee in realizzazionirdquo Viene perograve da domandarsi che cosa venga prima per importanza se lrsquoidea egrave buona a prescindere o se diventa buona solo se si realizza A tal proposito puograve tornare utile un esempio riportato da Roberto Napoletano Direttore del Sole-24Ore che nel 2014 pubblica il libro Nuovo viaggio in Italia (Riz-zoli) si tratta di un viaggio virtuale che sfrutta gli spunti offerti dalle lettere che i lettori del giornale gli hanno inviato in quanto curatore della rubrica domenicale Memo-randum Alla riflessione offerta dalla lettura di queste missive lrsquoautore accompagna il racconto di diari di trasferta di incontri pun-tuali da lui avuti con esponenti della societagrave civile nelle diverse cittagrave del Paese nel corso della sua attivitagrave giornalistica raggruppati secondo la tradizionale riparti-zione territoriale del Paese ndash Nord Centro Sud ndash aumentata di due altre sezioni ovvero lrsquoItalia altrove e lrsquoItalia da ritrovare In questo esempio Napoletano racconta di un neo ingegnere della provincia di Lecce incontrato a Trento Il Diret-tore sottolinea la sua provenienza da una famiglia non agiata la sua capacitagrave di laurearsi a Bologna in ingegneria biomedica mante-nendosi con i lavori piugrave disparati la costanza nel credere nella sua idea una startup high tech per il turismo online che in un lasso di tempo ragionevole (un anno) attira il finanziamento degli inve-stitori Viene esaltata lrsquoItalia che ha ldquofamerdquo vengono riproposti gli anni Cinquanta il loro spirito di sacri-ficio ldquoforse il dono della povertagrave di D egrave quello che serve oggi

allrsquoItalia per ritrovare nella testa la forza di combattere e comin-ciare a ricostruire il Paese dalle fondamentardquo [3] Questa idea del sacrificio egrave ribadita da Napoletano anche in un altro esempio riferito a giovani della provincia di Ragusa ldquoHanno piugrave fame degli altri e solo Dio sa quanto il Paese ha bisogno di quella fame Per contribuire a rifare lrsquoItalia non a chiacchiererdquo La soluzione nostalgica non egrave quella che hanno in mente inge-gneri come Federico Delfino (Savona 1972) laurea in ingegneria elettrica ldquoLa bottega dellrsquo innova-zione tecnologica e al contempo il teatro dove questa egrave mostrata alla popolazionerdquo Lrsquoorizzonte tem-porale di chi ha fame egrave limitato al qui e ora non puograve coincidere con la consapevolezza la sobrietagrave di Davide Bedogni (Reggio Emilia 1974) laurea in ingegneria edile ldquoTanti anni di studio per scoprire che non si smette mai drsquoimpararerdquo La realtagrave che loro adombrano egrave quella di un paese ricco dove ciograve che serve egrave trovare motivazioni che sostengano il lavoro alla luce del benessere che fornisce la societagrave dei consumi in cui il sacrificio non egrave e non puograve essere il punto neacute di partenza neacute di arrivo

LA QUESTIONE DEL GENEREEcco che la generazione di inge-gneri che si egrave formata nellrsquou-niversitagrave di eacutelite puograve tornare protagonista i loro ricordi sono acqua da bere per gli assetati e la loro saggezza egrave dispensata con tono bonario a piene mani Lo dimostra il modo in cui lrsquo ingegner Amalia Ercoli Finzi classe 1937 la prima donna a laurearsi in inge-gneria aeronautica al Politecnico di Milano collaboratrice in alcune delle piugrave importanti missioni con lrsquoAgenzia Spaziale Italiana ed Euro-pea affronta il conflitto di genere centrale nella cultura occidentale in questo scorcio di nuovo secolo la sua esperienza di pioniera in qualche modo consente di sdo-ganare il perdurare del concetto dellrsquo ingegneria come mondo pre-valentemente maschileDal primo momento dellrsquo istitu-zione della facoltagrave universita-ria in senso moderno negli anni Venti del secolo scorso lo studio dellrsquo ingegneria e quindi la figura

dellrsquo ingegnere si manifesta come destinato in misura pressocheacute totale al solo genere maschile Una resistenza che non ha para-goni anche rispetto alle discipline fisico-matematiche o mediche anchrsquoesse ostative alla partecipa-zione femminile quantomeno in Italia Per questo motivo le ricer-che sulla formazione degli inge-gneri condotte in questo inizio di Ventunesimo secolo sono sempre molto attente a monitorare la variazione del dato della compo-sizione di genere Paragonando la ricerca di Alma Mater del 2005 con quella del CNI del 2014 sembra che nel corso del decennio vi sia unrsquoattenuazione del processo di ldquomaschilizzazionerdquo Per la prima infatti ldquoIn generale perograve si nota un recupero della popolazione maschile nel passaggio dal pre al post riforma il processo di lsquomaschilizzazionersquo che mostra segni di ripresa sul complesso dei laureati riguarda anche quelli di Ingegneriardquo [5] per la seconda invece ldquoContinua ad aumentare il numero di donne laureate tanto che nel 2013 supera quota 16mila arrivando a costituire il 311 dellrsquouniverso dei laureati dei corsi ingegneristicirdquo [6]

LA PAURA DEL FUTUROLa dichiarazione del Presidente del Consiglio degli studenti del Politecnico di Milano Marco Brivio riportata da Napoletano nel libro prima citato egrave perfetta per descrivere il sentimento di paura che pervade le generazioni dei futuri ingegneri ldquoSui nostri pensieri incombono mille paure paura di non riuscire a riscattare tutti i crediti paura di perdere la borsa di studio del contratto a progetto che scade paura di non riuscire a pagare lrsquoaffitto le bollette le tasse paura di non trovare dopo gli studi un lavoro allrsquoaltezza delle nostre aspettative o di trovarne uno del tutto privo di soddisfazioni o di non trovarne affatto [] Questa generazione la mia generazione ha paura del proprio futuro non credo possa trovarsi un indicatore piugrave signi-

Riferimenti[1] L7 ingegneria civile e ambientale L8 ingegneria dellrsquoinformazione L9 ingegneria industriale L17 scienze dellrsquoarchitettura L23 scienze e tecni-che dellrsquoedilizia L31 scienze e tecnologie informatiche LM 4 CU architet-tura e ingegneria edile e architettura La formazione degli Ingegneri in Quaderni del Centro Studi del Consiglio Nazionale Ingegneri 1532015 nota 1 p 12[2] La formazione degli Ingegneri in Quaderni del CNI p 13 Il dato egrave stimato in circa un terzo del totale dei laureati nel 2013[3] R Napoletano Nuovo viaggio in Italia Rizzoli 2014 Milano p 19[4] Ivi p 228 [5] Il Profilo dei laureati in Ingegneria e lrsquoindagine sulla loro condizione occupazionale sono stati presentati da AlmaLaurea al convegno di Siena del 4 novembre 2005 ldquoLa riforma degli studi nella Facoltagrave di Ingegneria risultati problemi e prospettiverdquo promosso dallrsquoAteneo di Siena e dalla Conferenza dei Presidi delle Facoltagrave di Ingegneria [Sito web 082019] httpswwwalmalaureaituniversitaaltroingegneria [6] La formazione degli Ingegneri in Quaderni CNI p 13 [7] R Napoletano op cit p 55

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I 150 anni dello storico Traforo Ferroviario del FrejusLrsquoAccademia delle Scienze di Torino lrsquoOrdine e altri Enti celebrano lrsquoopera emblema della societagrave moderna

INFRASTRUTTURE |

EVENTI

La partnershipLrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Torino egrave lieto di annun-ciare la partnership con lrsquoAccademia delle Scienze di Torino per le celebrazioni dei ldquo150rdquo dello storico Traforo Ferroviario del Frejus Le celebrazioni riguarderanno con piugrave eventi lrsquoanno in corso e il prossimo anno poicheacute il 25 dicembre 1870 veniva abbattuto il dia-framma della galleria tra Italia e Francia e il 17 settembre del 1871 il Traforo veniva inaugurato LrsquoOrdine attraverso la sua Commissione Trasporti Mobilitagrave Infrastrutture e Sistemi parteciperagrave a tutti gli eventi in programma con contributi tecnico-scientifici riguardanti gli ingegneri che contribuirono alla realizzazione del Traforo che lo gestirono e lo gestiscono e relativi alla progettazione dellrsquoopera che negli anni a venire consentiragrave di realizzare la Nuova Linea To-rino Lione ndash NLTL che comprenderagrave il nuovo tunnel ferroviario del Moncenisio e che collegheragrave le reti ad Alta VelocitagraveAlta Capacitagrave italiana e francese Tutto ciograve si unisce e si completa in unrsquoottica sto-rico-contemporanea con i contributi tecnico-scientifici che la Com-missione ha messo in atto con grandi risultati negli ultimi anni

David ColaiacomoConsigliere referente Commissione Trasporti Mobilitagrave Infrastrutture e Sistemi Ordine degli Ingegneri della Provincia di Torino

A cura del Comitato Promo-tore dellrsquoAccademia delle Scienze di Torino per le Cele-brazioni dei 150 anni del Tra-foro Ferroviario del Frejus (1857-1871)

Il 17 settembre 187171 fu inau-gurato a Bardonecchia il Tra-foro Ferroviario del Frejus o del Cenisio o ancora Grande

Galleria delle Alpi non solo data storica ma pietra miliare che ha segnato proprio agli inizi della ldquorivoluzione industrialerdquo un fon-damentale punto di lancio dello sviluppo della civiltagrave mediante il miglioramento delle comunica-zioni terrestri attraverso lrsquoEuropa e la creazione di nuove specifiche tecnologie per la meccanizzazio-ne dei lavori di scavo queste ul-time tecnologie innovative hanno portato al sostanziale potenzia-mento delle condizioni di sicu-rezza allrsquoalleviamento della fatica del lavoro dellrsquouomo al prorom-pente sviluppo della costruzione di nuove gallerie in Italia (Figura 1) attraverso le Alpi e nel mondo alle quali sono strettamente lega-ti i miglioramenti sociale cultu-rale ed economico della societagrave modernaIl Traforo del Frejus fu ldquouna delle pagine piugrave gloriose della storia del Piemonte che da solo si accinse alla titanica impresa di scavare nelle viscere di montagna unrsquoam-pia galleria di ben 12 chilometri di lunghezza [hellip] lrsquo impresa colos-sale che la scienza la costanza la tenacia di proposito dovevano compiererdquo impresa ldquopromossa sostenuta ed iniziata dal pic-colo ed allora povero Piemonte che [hellip] segneragrave nella storia del secolo XIX unrsquoera splendidissima il trionfo della scienza sulla mate-ria che eruppe gloriosamente nel taglio dellrsquoIstmo di Suez e nel tra-foro delle Alpirdquo (Carlo Morando Il monumento commemorativo del Traforo delle Alpi Storia del Traforo Storia del Monumento Torino Tip G Baglione C 1879)La gestazione e la realizzazione del Traforo non furono poi tanto lunghe Precursore dellrsquoopera fu Giuseppe Francesco Medail di Bardonec-chia non uomo di scienza ma agricoltore e cacciatore e quindi profondo conoscitore dei suoi monti e valli e anche imprendi-tore di lavori pubblici e di tra-sporti tra Lione e Milano Giagrave nel 1832 aveva per primo riconosciuto che il punto piugrave stretto delle Alpi Occidentali si trovava tra Bardo-necchia e Modane e che qui ave-vano pressappoco la stessa quota le Valli dellrsquoArc (Valle Moriana) e della Dora Riparia (Valle di Susa) cosiccheacute ideograve un traforo di 5000 metri ma non ebbe successo

Perograve ldquoil buon germe era gettato in terreno non infecondo e nel 1845 il ministro Des Ambrois ordinograve allrsquo ingegnere belga Henri Maus lo studio di costruzione di ferrovia tra Susa e Chambery mediante traforo dei montirdquo il progetto fu completato nel 1849 prevedendo una galleria di 12290 metri ma fu respinto dal Parlamento che era impegnato nelle grandi problema-tiche politiche e belliche di quegli anniUna volta individuato un possi-bile tracciato e grazie agli studi del Professore geologo Angelo Sismonda prevista la situazione geologica restava perograve ancora insoluto il problema di come sca-vare la lunga galleriaFinalmente grazie al Conte Cavour sempre estremo iniziatore e pro-motore di grandi cose nel 1854 i ldquotre ingegneri per un Traforordquo Germano Sommeiller savoino genio della meccanica Severino

Grattoni di Voghera genio orga-nizzatore e Sebastiano Grandis cuneese di Borgo San Dalmazzo genio del calcolo furono chiamati a definire la perforazione mecca-nica dei fori da mina a energizzare le perforatrici con aria compressa industriale e a costruire il TraforoLrsquoavvio dei lavori di costruzione fu dato a Modane dal Re Vitto-rio Emanuele II il 31 agosto 1857 e lrsquo inaugurazione dellrsquoapertura al traffico cadde il 17 settembre 1871 a Bardonecchia sempre alla pre-senza del ReDurante i quarantrsquoanni centrali del XIX secolo sostennero la realizza-zione dellrsquoopera unitamente alla creazione delle nuove originali macchine per la sua costruzione ma anche lrsquo indispensabile crea-zione di una rete ferroviaria estesa allrsquo intero territorio nazionale ben sei illustri membri dellrsquoAccademia delle Scienze di Torino Angelo Sismonda Carlo Ignazio Giulio

Federico Menabrea Quintino Sella Pietro Paleocapa Germano SommeillerLrsquoAccademia delle Scienze di Torino si fa cosigrave promotrice della celebrazione del 150deg anniver-sario dellrsquoapertura del Frejus e ha avviato unitamente a vari altri Enti (tra quali lrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Torino) lo studio delle correlate manifestazioni in tale ambito verragrave anche analizzata la deter-minante e multiforme attivitagrave di Quintino Sella ingegnere parla-mentare e poi Ministro che tra lrsquoaltro ha fondato nel 1859 una scuola per studi superiori molto importante per gli ingegneri la Regia Scuola di Applicazione per gli Ingegneri in Torino dalla quale nel 1906 egrave nato il Politec-nico di TorinoQuestrsquo iniziativa cade in un periodo di grande fervore per il

moderno attraversamento ferro-viario delle Alpi cosigrave da rinsaldare lrsquounitagrave dellrsquoEuropa e collegarla al bacino del Mediterraneo allrsquoAfrica e allrsquoOriente al momento sono tre le gallerie ferroviarie che sono le piugrave lunghe del mondo il San Got-tardo da poco aperto al traffico il Brennero e il Frejus di base che sono in costruzioneAuspichiamo per favorire la rea-lizzazione di questa iniziativa adesioni e contributi di idee da parte di quanti vedono lrsquoapertura attraverso la Alpi fattore deter-minante per il miglioramento della qualitagrave della vita in ambito comunitario per contatti egrave possi-bile inviare unrsquoe-mail allrsquo indirizzoin iz iat iveaccademiadelle-scienzeit

Studiamo la storia ldquopercheacute le imprese degli uomini nel tempo non siano dimenticaterdquo (Erodoto)

Illustrazione tratta da LrsquoUnivers illustreacute Parigi 1869 in cui egrave riprodotta la mac-china perforatrice inventata da Germano Sommeiller per la perforazione del Tunnel del Frejus

Figura 1 Le piugrave antiche e moderne gallerie alpine del Piemonte

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La sostenibilitagrave egrave un fatto-re ormai determinante in tutte le attivitagrave produttive Non fanno eccezione quei

settori che nonostante le conti-nue innovazioni incidono di piugrave sullrsquoemissione nellrsquoatmosfera di gas climalteranti Fra questi il comparto oil amp gas ndash estrazione raffinazione e consumo di risorse fossili ndash oggi rappresenta uno dei principali fattori che incidono sul fenomeno del riscaldamento glo-bale Di conseguenza sono tanti i professionisti che lavorano nei settori di ricerca e sviluppo in cer-ca di soluzioni volte alla riduzione dellrsquo impatto ambientale di un set-tore che rimane imprescindibile per lrsquoeconomia planetariaEgrave in questo ambito che si inseri-sce la tesi di Marcello Prestianni presentata sul numero dellrsquoInge-gnere Italiano dedicato al tema Oil amp Gas (disponibile su httpswwwtuttoingegnereit) che gli ha permesso di vincere il contest lanciato nei mesi scorsi Ai partecipanti ndash studenti di inge-gneria laureati o laureandi ndash egrave stato chiesto di condividere la propria tesi sullrsquoevoluzione di questo comparto con particolare attenzione ai temi della Circular Economy e della decarbonizza-zione A promuovere la competi-zione il Consiglio Nazionale degli Ingegneri PPAN (consulente edi-toriale della rivista quadrime-strale) e NextChem societagrave che ha sponsorizzato il contest e messo a disposizione un tirocinio al migliore talento ldquoAl nostro interno ndash racconta Ilaria Catastini Communication Manager NextChem ndash abbiamo una ricchezza di competenze che vengono dallrsquoesperienza Maire Tecnimont nel settore tradizio-nale dellrsquo ingegneria e costruzioni che andiamo a integrare sempre di piugrave con quelle nuove di giovani che hanno studiato e si sono for-mati in una prospettiva di futuro sostenibile e circolare e che si vogliono cimentare in una sfida complessa quanto affascinanterdquo

LA TESILa trattazione egrave frutto dellrsquoattivitagrave sperimentale realizzata presso i laboratori del dipartimento drsquo in-gegneria Enzo Ferrari dellrsquoUniver-sitagrave degli studi di Modena e Reggio Emilia con i professori Cecilia Mortalograve Marcello Romagnoli e la dottoressa Maria Cannio Oggetto del lavoro sperimen-tale egrave la realizzazione tramite il metodo della stampa 3D di una membrana ceramica a

Oil amp Gas la stampa 3D di membrane ceramiche vince il contest de lrsquoIngegnere ItalianoOltre a un ridotto impatto ambientale la nuova tecnica sperimentale promette risparmi in termini di tempi e costi

idrogeno a temperature superiori ai 600degC Ciononostante il metodo del 3D printing ha permesso di raggiungere valori di permeabilitagrave dellrsquo idrogeno di molto inferiori alle membrane metalliche a base di palladio attualmente diffuse in commercio

Il nuovo contest de lrsquoIngegnere ItalianoIn occasione del lancio del numero dedicato al food dellrsquoIngegnere Italiano lo storico organo ufficiale del Consiglio Nazionale Ingegneri il CNI ha deciso di associare a ogni numero monografico un contest re-lativo allrsquoargomento trattato Lrsquoultima monografia appena uscita egrave dedicata al tema dellrsquoOilampGas Il contest egrave stato riservato a laureandi e laureati che si sono cimentati in una tesi sullrsquoevoluzione dellrsquo ingegneria nel settore specialmente sui temi della Circular Economy e della decarbonizzazione Il contest egrave stato sponsoriz-zato da NextChem societagrave del Grup-po Maire Tecnimont dedicata alla transizione energetica che ha messo a disposizio-ne un tirocinio Il vincitore del contest egrave stato Marcello Prestianni

DAL CNI

base di BaCe065 Zr020 Y015 O3-δ1113088-Ce085 Gd015 O2-δ a con-duzione elettronica (MPEC) per-meabile allrsquo idrogeno Un sistema composito che per via della sua stabilitagrave chimica e meccanica risulta fra i piugrave studiati per la separazione e la purificazione di

mdash ldquoIl contest egrave stato senza dubbio unrsquoopportunitagrave interessante diretta ai neolaureati come me percheacute consente di colmare fin da subito il gap tra mondo universitario e realtagrave aziendalerdquoMarcello Prestianni mdash

LrsquoINNOVAZIONEAl fine di migliorare le perfor-mance quindi una delle strategie piugrave promettenti consiste nellrsquoa-dozione di una configurazione asimmetrica e costituita da film supportati su substrati porosi Sebbene esistano articoli prodotti dalla comunitagrave scientifica rela-tivi alla preparazione di questa tipologia di membrane lrsquoutilizzo della stampa 3D rappresenta una novitagrave assoluta ldquoLrsquo idea ndash spiega Prestianni ndash egrave nata ragionando sul cambio di paradigma della base di partenza del processo di rea-lizzazione di membrane a confi-gurazione asimmetrica Ci siamo detti cosa puograve assicurare note-voli vantaggi in termini di costi e tempi di produzione rispetto ad altre tecniche in uso in questo momento come il co-pressing e il tape casting La risposta egrave stata la stampa 3D E in seguito alle attivitagrave di sperimentazione abbiamo ottenuto ottimi risultati anche sotto il profilo dellrsquo impatto ambientale in quanto abbiamo completato il processo senza impiegare metalli nobili notoria-mente rari e costosirdquo

LA NUOVA TECNICAPer la preparazione degli inchio-stri sono state impiegate polveri di BCZ20Y15 e di GDC15 preventiva-mente miscelate tramite il metodo ball milling attraverso lrsquouso del mulino planetario Queste pol-veri sono poi state amalgamate con altri additivi organici con proprietagrave disperdenti leganti e plastificanti Per la stampa della struttura asimmetrica e den-so-porosa infine egrave stata utiliz-

zata unrsquoattrezzatura homemade a microestrusione Lo step iniziale egrave rappresentato dalla stampa di un supporto poroso caratterizzato da uno spessore di circa 1-15 mm e un diametro di 20 mm Solo suc-cessivamente vi egrave stato deposi-tato lrsquo inchiostro per lrsquoottenimento di un film denso e sottile

I BENEFICI Questo metodo ha dato vita a un prodotto potenzialmente piugrave economico efficiente e dal minor impatto ambientale rispetto alle membrane metalliche a base di palladio e sue leghe Inoltre le membrane sono stabili anche in atmosfere aggressive e per questo motivo non necessitano di processi di desulfurizzazione o di riduzione di CO2 e CO oltre a poter lavorare a temperature fino a 800degC

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La certificazione dellrsquoingegnere esperto in ecoprogettazioneLa soluzione CERTIng al decreto CAM

I Criteri Ambientali Minimi (CAM) sono definiti nellrsquoambi-to del ldquoPiano di azione per la sostenibilitagrave ambientale dei

consumi della Pubblica Ammini-strazionerdquo e la loro applicazione ha come scopo quello di favori-re negli appalti pubblici lrsquouso di tecnologie e prodotti ambiental-mente piugrave sostenibiliIn Italia lrsquoapplicazione dei CAM egrave stata imposta dallrsquoart 18 della L 2212015 e successivamente dallrsquoart 34 del DLgs 502016 ldquoCo-dice degli appaltirdquo (come modifi-cato dal DLgs 562017) recante ldquoCriteri di sostenibilitagrave energe-tica e ambientale negli appalti pubblicirdquo che ne hanno reso ob-bligatoria lrsquoapplicazione da parte di tutte le stazioni appaltantiCon il Decreto CAM dellrsquo11 ottobre 2017 il Ministero dellrsquoAmbiente ha definito i criteri ambientali minimi per lrsquoaffidamento di ser-vizi di progettazione e dei lavori per nuova costruzione ristrut-

fessionista esperto sugli aspet-ti energetici e ambientali degli edifici che sia certificato da un organismo di valutazione della conformitagrave secondo la norma

Tali ingegneri dovranno aver ap-plicato nellrsquoambito della pro-gettazione eo direzione lavori di opere infrastrutturali i Criteri Ambientali Minimi per le scelte progettuali e quelle dei mate-riali eo aver svolto la verifica dellrsquo impatto ambientale delle opere su tutto il ciclo di vita ed eventualmente anche delle loro prestazioni energetiche Dovran-no aver svolto la progettazione di lavori per la costruzione eo riqualificazione di edifici con lrsquoapplicazione di protocolli di sostenibilitagrave ambientale anche volontari di comprovata validitagrave e diffusione sul piano nazionale e internazionale La certificazio-ne CERTing di ingegnere esperto in eco-progettazione in definiti-va soddisfa perfettamente i re-quisiti previsti dal decreto CAM e consente di accedere alle pre-mialitagrave previste nelle procedure di affidamento dei servizi di in-gegneria e architettura per la re-alizzazione o ristrutturazione di edifici pubblici Ad oggi egrave lrsquounico schema nel panorama delle cer-tificazioni del personale che lo consente in maniera trasversale ai diversi protocolli di sosteni-bilitagrave diffusi sul mercato delle costruzioni in Italia e in Europa

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turazione e manutenzione di edifici pubblici stabilendo nello specifico di attribuire un pun-teggio premiante alle proposte progettuali redatte da un pro-

internazionale ISOIEC 17024 e che applichi uno dei protocolli di sostenibilitagrave degli edifici di li-vello nazionale o internazionale (alcuni esempi Breeam Casacli-ma Itaca Leed Well)

LrsquoINGEGNERE ECO-PROGETTISTALrsquoagenzia CERTing accredita-ta secondo lo standard ISOIEC 17024 da ACCREDIA ha definito tra i 21 campi dello schema di Inge-gnere Esperto quello specifico di eco-progettista al quale possono accedere i professionisti che si occupano di progettazione soste-nibile in edilizia Il Consiglio Di-rettivo dellrsquoAgenzia CERTing nella riunione del 21 febbraio 2020 ha approvato una revisione del Re-golamento Tecnico che stabilisce i criteri per la valutazione delle competenze degli ingegneri che richiedono la certificazione come esperto sugli aspetti energetici e ambientali degli edifici

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Page 6: COVID-19 COVID-19 | L’anno Agire insieme che verrà contro … · 2020. 3. 31. · L’anno che verrà di Gianni Massa “Caro amico ti scrivo…” È il 1979 quando Lucio Dalla

Come essere piugrave attrattivi per i giovaniLrsquoiscrizione al sistema ordinistico conviene per tanti motivi Egrave perograve necessaria una forte operazione di marketing territoriale e di comunicazione nei confronti dei giovani studenti di ingegneria

Continua a crescere il numero degli ingegneri iscritti allrsquoalbo i dati di inizio anno indicano 242750 colle-ghi mille in piugrave rispetto dal 2019Egrave quanto emerge dal recente rap-porto del Centro Studi del Consi-

glio Nazionale degli Ingegneri ldquoGli iscritti allrsquoal-bo anno 2020rdquo (vedasi box)Un altro dato da tenere sotto osservazione non certo positivo egrave la quota bassa di laureati che sostengono lrsquoesame di Stato e successivamen-te di quelli che si iscrivono allrsquoalbo una volta

conseguita lrsquoabilitazione professionale Una criticitagrave rimarcata anche dal Presiden-te del CNI Armando Zambrano che proprio nellrsquoultimo congresso di categoria ha parlato di un ldquofenomeno di disaffezione soprattutto da parte delle giovani generazioni nei confronti del sistema ordinisticordquo La distribuzione degli iscritti ai tre settori (al netto degli iscritti al vecchio ordinamento che possono appartenere a tutti i settori) ldquocontinua a essere sbilanciata verso il civile e lrsquoambienterdquo ha aggiunto Zambrano

ldquoMolto bassa risulta la percentuale di ingegneri elettronici informatici delle telecomunicazioni che si iscrivono allrsquoalbordquo A conferma che lrsquo iscri-zione egrave percepita come ldquoun obbligo normativo per lo piugrave limitato ai soli ingegneri civilirdquo Insomma egrave davvero cosigrave ldquoanacronisticardquo lrsquoap-partenenza al sistema ordinistico O meglio quali sono i motivi per cui ha ancora senso vi-vere lrsquoOrdine degli Ingegneri A queste domande rispondono importanti col-leghi in rappresentanza dellrsquoente di riferimento Ecco i loro pareri

C

INCHIESTA ORDINI

Lrsquoiscrizione allrsquoOrdi-ne come garanzia di competenzaPer far crescere il numero degli iscritti allrsquoalbo sono due le strade indicate da Giovanni Cardinale Vice-presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri E se la prima egrave piut-tosto una provocazione (ldquoAumentare le attivitagrave poste sotto la riserva di legge Non credo perograve che al mo-mento sia una strada percorribilerdquo) la seconda invece egrave piuttosto inte-ressante Secondo Cardinale ldquoLrsquoOrdi-ne deve diventare un punto di riferi-mento non solo per la categoria ma per tutto il mercato economico e la societagrave Mi spiego meglio lrsquo iscrizione al sistema ordinistico deve diventare garanzia di competenza affidabilitagrave e rigorositagrave nella propria attivitagrave professionale Una tutela che deriva dai comportamenti etici obbligatori per tutti gli iscritti dalla formazione permanente e costantemente aggior-nata da un codice deontologico che declina attivitagrave e modus operandirdquo Il messaggio alla societagrave egrave chiaro ldquoSe unrsquoazienda deve assumere un BIM manager lo scelga tra gli iscritti a un Ordine territoriale in quanto piugrave affidabilerdquo Un porsquo come succede nei paesi anglosassoni dove anche se non esiste una struttura ordinistica paragonabile alla nostra ldquovi sono associazioni di grande prestigio in grado di certificare le competenze dei colleghi e che si fanno garanti delle loro capacitagrave di fronte alla so-cietagrave Egrave questo lo schema che penso io per i nostri Ordinirdquo conclude Gio-vanni Cardinale

Tutelare tutte le categorieldquoUn Ordine tutto nuo-vo in grado di recepi-re i cambiamenti del mercato e assecondare le professioni emergen-ti in particolare del secondo e del terzo settore dellrsquoalbo Solo cosigrave la categoria potragrave essere ancora appe-tibile per le decine di migliaia di ingegneri che non si riconoscono nel nostro sistemardquo Augusto Allegrini Presidente della Consulta Regionale degli Ordini degli Ingegneri della Lombardia ha le idee chiare su come intervenire per in-tercettare i professionisti ldquorefrattarirdquo a entrare nella grande casa dellrsquo ingegne-ria italiana ldquoDalla biomedicina allrsquo in-formazione sino allrsquoelettronica tanti professionisti del terzo settore sono per il sistema ordinistico dei perfetti sco-nosciutirdquo spiega Allegrini ldquoEgrave chiaro che tutti insieme dobbiamo fare uno sforzo per fare qualcosa di piugrave In tal senso dobbiamo aggiornare gli strumenti a nostra disposizionerdquo A cominciare dal Codice deontologico Lrsquo ingegner Allegrini egrave categorico ldquoIl mercato sta cambiando penso agli in-gegneri biomedici che stanno giagrave pro-gettando macchinari ad alto livello tec-nologico con unrsquoelevata responsabilitagrave Figure nuove come gli esperti di Cyber Security particolarmente richieste e per le quali non egrave richiesta lrsquo iscrizione allrsquoOrdine E peggio ancora non vi egrave traccia nel nostro Codice deontologicordquo Ecco dunque la soluzione ldquoDobbiamo dar vita a iniziative importanti per far sigrave che questi ingegneri il futuro della categoria siano tutelati dagli Ordini Solo cosigrave avranno un vero vantaggio nellrsquo iscrizionerdquo

Coinvolgere i colleghi del secondo e terzo settoreLa disaffezione esiste ed egrave ampia soprattutto nei neolaureati che non rientrano nel ramo civile edile Lrsquoanalisi di Mario Ascari Presidente del Comitato di Ingegneria dellrsquoInfor-mazione del CNI interviene sulla ne-cessitagrave di coinvolgere maggiormente le giovani leve nella vita ordinistica ldquoI giovani a parte quelli obbligati per legge non vedono la necessitagrave di unirsi allrsquoalbo proprio percheacute non colgono alcun vantaggio personale dal miglioramento di carriera sino a una formazione competitiva e in linea con i tempirdquo dice lrsquo ingegner Ascari Che punta il dito in particola-re sulla formazione ldquoI grandi colossi dellrsquoICT offrono una preparazione in linea con le esigenze del mercato Egrave chiaro che i professionisti del settore optano per questo tipo di attivitagrave per rimanere competitivi Noi in tal senso siamo in ritardordquo La soluzione potrebbe essere dietro lrsquoangolo ldquoRiconoscere i crediti formativi anche a chi fa formazione al di fuori della sfera ordinisticardquo Diventa comunque fondamentale intercettare i colleghi del secondo e del terzo settore ldquoEsistono attivitagrave di grande impegno come la realizzazione dei si-stemi informatizzati di ospedali aeroporti e banche che dovrebbero essere svolte unicamente da professionisti preparati e dal cur-riculum esemplare proprio come gli ingegneri Peccato che non preveda-no lrsquoobbligatorietagrave del progetto Se cosigrave fosse allora potremmo iscrivere tutti questi colleghi e lrsquo intero siste-ma ne gioverebberdquo

a cura di Roberto di Sanzo

DIREZIONECONSIGLIO NAZIONALE DEGLI INGEGNERIVia XX Settembre 500187 Roma

DIRETTORE RESPONSABILEArmando ZambranoPresidente Consiglio Nazionale degli Ingegneri

DIRETTORE EDITORIALEGianni MassaVicepresidente Vicario Consiglio Nazionale degli Ingegneri

DIREZIONE SCIENTIFICAEugenio Radice Fossati Davide Luraschi Massimiliano Pittau

PUBLISHERMarco Zani

COORDINAMENTO EDITORIALEAntonio Felici

DIREZIONECONSIGLIO NAZIONALE DEGLI INGEGNERIStefano Calzolari Giovanni Cardinale Ga-etano Fede Michele Lapenna Ania Lopez Massimo Mariani Gianni Massa Antonio Felice Monaco Roberto Orvieto Angelo Do-menico Perrini Luca Scappini Raffaele Solu-stri Angelo Valsecchi Remo Giulio Vaudano Armando Zambrano

COMITATO DI REDAZIONEA Allegrini M Ascari M Baldin L Bertoni S Cat-ta D Cristiano G Cuffaro A DallrsquoAglio A Di Cri-stinzi S Floridia L Gioppo R Iezzi G Iovannitti S La Grotta S Monotti C Penati A Romagnoli

REDAZIONE SEGRETERIA Vanessa MartinaPalazzo MontedoriaVia GB Pergolesi 25 - 20124 Milanotel +39 0276011294 0276003509fax +39 0276022755redazionegiornaleingegnereitFilomena PetroniConsiglio Nazionale degli IngegneriVia XX Settembre 5 - 00187 Romatel 06 69767040rivistacni-onlineitTestata registrata - Tribunale di Milanon 229 - 18052012

HANNO COLLABORATO IN QUESTO NUMEROL Bertoni E Caliano S Ciapparelli R Di Sanzo G Fede G Margiotta P Marulli S Monotti A Pelle-grino R Pinna RL Sassone

COMITATO DrsquoINDIRIZZOIl Comitato drsquoIndirizzo in fase di costituzione saragrave composto dai Presidenti degli Ordini degli Ingegneri drsquoItalia

EDITOREQUINE SrlVia Spadolini 7 - 20141 Milano Tel 02 864105 - Fax 02 72016740Iscrizione ROC n 12191Pubblicitagrave QUINE SrlVia Spadolini 7 - 20141 MilanoRealizzazione graficaFabio CastiglioniProgetto graficoStefano Asili e Francesco DondinaResponsabile di ProduzionePaolo FicicchiaStampa Grafica Veneta Spa (PD)Proprietagrave EditorialeSocietagrave di Servizi del Collegiodegli Ingegneri e Architetti di Milano SrlVia GB Pergolesi 25 - 20124 Milanocopy Collegio degli Ingegnerie Architetti di MilanoGli articoli e le note firmate esprimono lrsquoopi-nione dellrsquoautore non necessariamente quel-la della Direzione del giornale impegnata a garantire la pluralitagrave dellrsquoinformazione se rilevante Essi non impegnano altresigrave la Reda-zione e lrsquoEditore Lrsquoinvio da parte dellrsquoautore di immagini e testi implica la sua responsabi-litagrave di originalitagrave veridicitagrave proprietagrave intellet-tuale e disponibilitagrave verso terzi Esso implica anche la sua autorizzazione alla loro pubbli-cazione a titolo gratuito e non dagrave luogo alla loro restituzione anche in caso di mancata pubblicazione La Redazione si riserva il diritto di ridimensionare gli articoli pervenuti senza alterarne il contenuto e il significato

Assicurati di ricevere con continuitagrave tutti i fascicoliPER ABBONAMENTIabbonamentiquineitTel 0276003509 - Fax 0276022755redazionegiornaleingegnereitwwwquineitPUBBLICITAgravedircomquineit

Giovanni Cardinale Vicepresidente CNI

Augusto Allegrini Presidente CROIL - Consulta Regionale Ordini Ingegneri della Lombardia Presidente Ordine degli Ingegneri di Pavia

Mario Ascari Presidente C3i - Comitato Ingegneria dellrsquoInformazione CNI

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LrsquoANALISI DEL CENTRO STUDI CNI |

GLI ISCRITTI ALLrsquoALBO ANNO 2020Cresce il numero degli iscritti solo grazie alla componente femminileNonostante tutte le criticitagrave emerse nel corso degli ultimi anni continua a crescere il numero di ingegneri iscritti allrsquoalbo i dati di inizio anno indicano 242750 iscritti circa mille in piugrave rispetto al 2019 Lrsquoanalisi dei dati effettuata dal Centro Studi del CNI mostra un quadro stabile rispetto allrsquoan-no appena passato (GRAFICO 1) La novitagrave dellrsquoanalisi dei dati del 2020 rivela che il saldo positivo egrave stato realizzato solo grazie alla crescita costante del numero di donne iscritte allrsquoAlbo 38mila + 1000 rispetto al 2019 (GRAFICO 2) Attualmente le donne ingegnere rappresentano il 157 del numero totale di iscritti (nel 2010 era appena del 108) Questo incremento ha permesso un ricambio generazionale allrsquo interno dellrsquoAlbo Secondo il Centro Studi tra i quasi 33mila ingegneri iscritti con piugrave di 65 anni le donne risultano solo lo 09 mentre costitu-iscono circa un terzo degli under 35 La regione con la piugrave alta quota di donne iscritte allrsquoalbo (234) egrave la Sardegna con il picco massimo registrato a Cagliari (263) Questo ricambio generazionale sta influendo anche sulla distribuzione degli iscritti tra i settori dellrsquoAlbo i laureati del vecchio ordinamento (che possono essere iscritti a tutti e tre i settori) vengono infatti sostituiti da quelli del nuovo ordinamento (che possono invece iscriversi a un solo settore) con il risultato che la quota di iscritti a tutti e tre i settori si riduce progressivamente tanto da scendere sotto la soglia del 60 Oggi tra i quasi 70 mila ingegneri iscritti a un solo settore il numero complessivo di ingegneri del settore industriale e di quello dellrsquo informazione non arriva nemmeno alla metagrave di quello degli iscritti al settore civile e ambientale che costituiscono il 71 degli ingegneri ldquomonosettorialirdquo (GRAFICO 3) Considerando invece tutti gli iscritti la quota che appartiene al settore civile ed ambientale esclusivamente o parallelamente ad altri settori egrave pari allrsquo832 Per quando riguarda la sezione B dellrsquoalbo invece aumentano rispetto ai ldquoquinquennalirdquo le quote di ingegneri iuniores industriali e dellrsquo informazione ndash sebbene quello civile ed ambientale si confermi il piugrave ambito ndash accogliendo quasi 6 ingegneri iuniores su 10 (GRAFICO 4) Sebbene le donne evidenzino unrsquoetagrave media decisamente piugrave bassa di quella degli uomini (oltre 10 anni in meno) subiscono anchrsquoesse questa fase di lento ricambio lrsquoetagrave media nel 2020 egrave infatti per loro pari a 415 anni contro i 41 del 2019 e i 405 del 2018

Una questione economicaDa non sottovalutare la questio-ne economica In un momento di profonda crisi che inevitabilmente investe anche la categoria ingegneri-stica egrave pacifico che svariati colleghi si facciano due conti in tasca e prendano decisioni nette Egrave questo il pensiero di Sebastiano Floridia alla guida dellrsquoOrdine di Siracusa ldquoConosco molti professionisti che pur di non pagare la quota di iscrizione di 180 euro preferiscono rimane-re fuori dal sistema ordinistico Il motivo Puramente economico Gli stipendi non sono piugrave altissimi spe-cialmente allrsquo inizio i giovani colleghi fanno fatica ad arrivare a fine mese molte volte si accettano incarichi per pochi euro pur di entrare nel mondo del lavoro Quindi basta fare due piugrave due se non egrave indispensabile non mi iscrivo allrsquoOrdine e mi tengo in tasca i soldi Semplice nordquo

La giusta comu-nicazione per i giovani studentiPer Alberto Romagnoli Presi-dente dellrsquoOrdine degli Ingegneri di Ancona bisogna focalizzarsi sui colleghi del terzo settore quelli dellrsquo informazione ldquoSono in costante aumento i ragazzi che si iscrivono alle facoltagrave di ingegneria e che scelgono lrsquoambito dellrsquo informazionerdquo spiega Romagnoli ldquoEgrave quindi a loro che si devono riservare i nostri sforzi per far sigrave che lrsquoOrdine diventi appetibile e interessante per i futuri neolaureatirdquo In tal senso proprio lrsquoOrdine di Ancona ha elaborato un documento con una serie di indicazioni che dimostrano quanto sia ldquoconvenienterdquo lrsquo iscrizio-ne al sistema ordinistico percheacute il neolaureato si puograve confrontare con i colleghi nelle commissioni nei gruppi di lavoro e quindi puograve acquisire know how percheacute puograve consultare le norme CEI UNI ISO a costi molto bassi o gra-tuitamente per poter firmare progetti di impianti elettronici come previsto dal DM 372008 per poter svolgere il ruolo di direttore tecnico di societagrave di ingegneria dopo dieci anni di iscri-zione E ancora per avere consulenze gratuite dai commercialisti e avvocati convenzionati con lrsquoOrdine professio-nale per poter acquistare applicativi software e strumentazione tecnica a prezzi agevolati frutto di convenzioni tra lrsquoOrdine e societagrave fornitricildquoQueste sono solo alcune delle motiva-zioni che rendono il mondo dellrsquoordine appetibile anche per tutti gli specia-lizzati nel terzo settore ndash continua il Presidente Romagnoli ndash egrave necessaria dunque una forte operazione di mar-keting territoriale e di comunicazione nei confronti dei giovani studenti di ingegneriardquo

La certificazione delle competenzePer il Presidente dellrsquoOrdine degli Ingegneri di Catanzaro Gerlando Cuffaro va messa in atto una decisa campagna di ldquomarketing profes-sionalerdquo sui territori ldquoA cominciare dal potenziamento dei rapporti con il sistema universitario facendo comprendere ai giovani lrsquo importanza dellrsquo iscrizione allrsquoOrdine di catego-riardquo spiega il dirigente calabrese Ma non solo occorre dare una decisa accelerata alla funzione degli Ordini legata alla certificazione delle com-petenze ldquoVa potenziato lo strumento CERTing istituzionalizzandolo anche grazie a prezzi altamente competiti-vi La qualificazione dellrsquoesperienza e delle competenze deve diventare un lsquomustrsquo delle funzioni ordinisti-cherdquo Infine ecco un ulteriore valore aggiunto per lrsquo iscrizione allrsquoOrdine ldquoValutare la possibilitagrave di dare un punteggio superiore a chi egrave iscritto allrsquoOrdine e partecipa a bandi di concorso pubblici Potrebbe essere una strategia da perseguirerdquo conclu-de lrsquo ingegner Cuffaro

Ingegneri qualificati ma troppa concorrenzaPer Simone Monotti Presidente dellrsquoOrdine degli Ingegneri di Terni egrave necessaria unrsquoazione sinergica per far sigrave che ldquo il sistema ordinistico acquisti maggior prestigio ed au-torevolezzardquo Un percorso non certo semplice che deve passare per forza attraverso ldquolrsquoofferta di tanti servizi in piugrave ai colleghi dalle convenzio-ni alle agevolazioni sanitarie sino alle assicurazioni Sono solo alcuni degli esempi sui quali si potrebbe lavorarerdquo Inoltre ecco una stoccata sullrsquoambito formativo che deve es-sere ldquosempre piugrave qualitativo anche e soprattutto per i settori dellrsquo indu-stria e dellrsquo informaticardquo E qui il discorso si fa serio ldquoCrsquoegrave troppa confusione anche qui nel ternano Molti consulenti informatici e del mondo dellrsquo industria con tanto di laurea in ingegneria subiscono la concorrenza di altre figure professio-nali con un percorso di studi meno qualificato Ecco percheacute credo che valga la pena pensare a un percorso legislativo in grado di far diventare il sistema ordinistico una sorta di garanzia istituzionale anche per tutti gli iscritti al secondo e al terzo settorerdquo

a cura di Roberto di Sanzo

Alberto Romagnoli Presidente Ordine degli Ingegneri di Ancona

Sebastiano Floridia Presidente Ordine degli Ingegneri di Siracusa

Simone Monotti Presidente Ordine degli Ingegneri di Terni

Gerlando Cuffaro Presidente Ordine degli Ingegneri di Catanzaro

3

SintesiNonostante tutte le criticitagrave emerse nel corso degli ultimi anni continua a crescere il nu-mero di ingegneri iscritti allrsquoalbo i dati di inizio anno indicano 242750 iscritti circa millein piugrave rispetto al 2019

Quello che emerge dallrsquoanalisi dei dati effettuata dal Centro studi del Consiglio Nazionaledegli Ingegneri egrave un quadro sostanzialmente stabile rispetto al 2019 il numero di nuoveiscrizioni si mantiene intorno alle 6mila unitagrave a fronte di circa 5mila cancellazioni e continuaa restare bassa la quota di laureati che sostengono lrsquoEsame di Stato e ancor piugrave bassaquella di coloro che si iscrivono allrsquoalbo una volta conseguita lrsquoabilitazione professionale(circa un sesto dei laureati) Ma il dato positivo del 2020 rivela una importante novitagrave dal momento che il saldo positivoegrave stato realizzato solo grazie alla crescita costante del numero di donne iscritte allrsquoAlboche ha superato quota 38mila circa mille in piugrave rispetto al 2019 mentre si egrave leggermenteridotto il numero di uomini iscritti

GLI ISCRITTI ALLALBO ANNO 2020

ISCRITTI ALLrsquoALBO DEGLI INGEGNERISERIE 2007-2020 ndash (VAL ASS)

Iscri totale (sezA +sezB)

198433

242750

190000

200000

210000

220000

230000

240000

250000

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020

Ersquo ancora presto per avere dei riscontri per quanto concerne il processo di rinnovamentoavviato negli ultimi anni dagli Ordini provinciali e dal Consiglio Nazionale degli Ingegnerima lrsquoobiettivo egrave quello di aumentare lrsquoappeal dellrsquoAlbo anche tra gli ingegneri del settoreindustriale e dellrsquoinformazione grazie anche allrsquoattivazione di una serie di servizi offerti agliiscritti relativi a formazione supporto allrsquoattivitagrave lavorativa certificazione delle competenzeassicurazione professionale e altro ancora

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GLI ISCRITTI ALLALBO ANNO 2020

QUOTA DI ISCRITTI ALLrsquoALBO DEGLI INGEGNERI PER SETTOREANNO 2020 (VAL )

nb il totale egrave diverso da 100 poicheacute un ingegnere puograve essere iscrio a piugrave di un seore sono compresi gli ingegneri del nuovo ordinamento e quelli del vecchio che hanno optato per un solo seore

nb il totale egrave diverso da 100 poicheacute un ingegnere puograve essere iscrio a piugrave di un seore

832690

620710

21674

0

50

100

Civile ed ambientale Industriale Informazione

Sezione A

Tu Nuovo ordinamento e ibridi

578

302

104

0

20

40

60

Civile ed ambientale Industriale Informazione

Sezione B

SEZIONE A

SEZIONE B

nb il totale egrave diverso da 100 poicheacute un ingegnere puograve essere iscritto a piugrave di un settoresono compresi gli ingegneri del nuovo ordinamento e quelli del vecchio che hanno optato per un solo settore

nb il totale egrave diverso da 100 poicheacute un ingegnere puograve essere iscritto a piugrave di un settore

Ersquo ancora presto per avere dei riscontri per quanto concerne il processo di rinnovamentoavviato negli ultimi anni dagli Ordini provinciali e dal Consiglio Nazionale degli Ingegnerima lrsquoobiettivo egrave quello di aumentare lrsquoappeal dellrsquoAlbo anche tra gli ingegneri del settoreindustriale e dellrsquoinformazione grazie anche allrsquoattivazione di una serie di servizi offerti agliiscritti relativi a formazione supporto allrsquoattivitagrave lavorativa certificazione delle competenzeassicurazione professionale e altro ancora

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GLI ISCRITTI ALLALBO ANNO 2020

QUOTA DI ISCRITTI ALLrsquoALBO DEGLI INGEGNERI PER SETTOREANNO 2020 (VAL )

nb il totale egrave diverso da 100 poicheacute un ingegnere puograve essere iscrio a piugrave di un seore sono compresi gli ingegneri del nuovo ordinamento e quelli del vecchio che hanno optato per un solo seore

nb il totale egrave diverso da 100 poicheacute un ingegnere puograve essere iscrio a piugrave di un seore

832690

620710

21674

0

50

100

Civile ed ambientale Industriale Informazione

Sezione A

Tu Nuovo ordinamento e ibridi

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302

104

0

20

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SEZIONE B

nb il totale egrave diverso da 100 poicheacute un ingegnere puograve essere iscritto a piugrave di un settoresono compresi gli ingegneri del nuovo ordinamento e quelli del vecchio che hanno optato per un solo settore

nb il totale egrave diverso da 100 poicheacute un ingegnere puograve essere iscritto a piugrave di un settore

Si conferma inoltre il trend crescente del numero di iscritte Attualmente le donne inge-gnere rappresentano il 157 del numero totale di iscritti con un lieve incremento rispettoal 2019 Vale la pena di ricordare che nel 2010 la quota di donne tra gli iscritti allrsquoalbo eradel 108Ma il dato piugrave importante che emerge egrave che il saldo positivo riscontrato tra il 2019 e il 2020egrave determinato proprio dalle donne aumentate di oltre mille unitagrave offrendo cosigrave un contri-buto importante al ricambio generazionale allrsquointerno dellrsquoAlbo basti pensare che tra iquasi 33mila ingegneri iscritti con piugrave di 65 anni le donne risultano solo lo 09 mentrecostituiscono circa un terzo degli under 35

La regione con la piugrave alta quota di donne iscritte allrsquoalbo (234) risulta ancora una voltala Sardegna con il picco massimo registrato a Cagliari che si conferma anche nel 2020lrsquoOrdine provinciale con la quota piugrave elevata di donne (263)

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GLI ISCRITTI ALLALBO ANNO 2020

ORDINE 2019 2020 Var 20192020 Parma 1771 1754 -10 Mantova 1025 1015 -10 Nuoro 814 806 -10 Piacenza 935 923 -13 Lodi 470 462 -17 Aosta 452 443 -20 As 478 468 -21 Vercelli 465 454 -24 Novara 1024 999 -24 Rimini 1095 1066 -26 Savona 1138 1102 -32 Gorizia 397 369 -71

QUOTA DI DONNE ISCRITTE ALLrsquoALBO DEGLI INGEGNERI (SEZIONE A + SEZIONE B) SERIE 2007-2020

9199 104 108

115 120 125 130137 140 145 148 153 157

8

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16

18

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020

Sebbene le donne evidenzino unrsquoetagrave media decisamente piugrave bassa di quella degli uomini(oltre 10 anni in meno) e come evidenziato in precedenza risultino in costante aumentosubiscono anchrsquoesse questa fase di lento ricambio lrsquoetagrave media nel 2020 egrave infatti per loropari a 415 anni contro i 41 del 2019 e i 405 del 2018

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GLI ISCRITTI ALLALBO ANNO 2020

ETAgrave MEDIA DEGLI ISCRITTI ALLrsquoALBO DEGLI INGEGNERI PER SEZIONE DI ISCRIZIONE E SESSOCFR2018-2020

514

402

509

406 374 405498

398494

0

20

40

60

SezA SezB Totale

2018

Uomini Donne Totale M+F

519

410

514

411 381 410502

406498

0

20

40

60

SezA SezB Totale

2019

Uomini Donne Totale M+F

523

418

518

415 387 415

506

414502

0

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40

60

SezA SezB Totale

2020

Uomini Donne Totale M+F

lrsquoetagrave indicata egrave quella che gli ingegneri compiranno nel corso dellrsquoanno di riferimento GRAFICO 4

GRAFICO 3 Sezione A e Sezione B

GRAFICO 2 GRAFICO 1

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Un lavoro sostenibile a tutte lrsquoetagrave

Lrsquoinvecchiamento della popo-lazione egrave un processo che sta interessando tutta lrsquoEuropa e in particolar modo lrsquoItalia e tutti i comparti produttivi Il sesto rap-porto della Fondazione Europea riporta che la percentuale di lavo-ratori ultracinquantenni egrave aumen-tata del 10 nel giro di 10 anni Entro il 2030 i lavoratori tra 55 e 64 anni aumenteranno del 16 giagrave oggi la metagrave dei lavoratori anziani abbandona prima dellrsquoetagrave di pen-sionamento obbligatorio In particolar modo lrsquo invecchia-mento della forza lavoro egrave una problematica che riguarda la gestione delle risorse umane in azienda Perciograve occorre costruire un approccio multiplo e siste-matico per una corretta gestione di un problema nellrsquoottica della sicurezza In questi casi dunque il lavoro dellrsquoRSPP assume aspetti quasi manageriali sia per una corretta definizione dei ruoli e dei soggetti ndash con adeguata for-mazione ndash sia per la gestione e il coordinamento dei comporta-menti corretti

IL RUOLO DEGLI INGEGNERILrsquo ingegnere della sicurezza ndash occupandosi della sicurezza del lavoratore della collettivitagrave e dellrsquoambiente circostante ndash rico-pre di fatto un ruolo sociale fonda-mentale che permette ad aziende e lavoratori nel privato come nel pubblico di poter contare su un contributo qualificato capace di coniugare sia aspetti tecnici che gestionali Il tema dellrsquo invecchia-

mento-lavoro egrave un ambito per il quale sono richieste competenze e conoscenze multidisciplinari lrsquo ingegnere nei suoi vari ruoli di imprenditore responsabile di produzione RSPPCSPCSE pro-gettista di macchine consulente esterno e con le sue competenze tecniche noncheacute le conoscenze in varie discipline come lrsquoorga-nizzazione del lavoro lrsquoergono-mia lrsquo innovazione tecnologica le biotecnologie e i nuovi materiali puograve dare un contributo determi-nante per la tutela della salute della sicurezza del lavoratore e per configurare posti di lavoro sostenibili a ogni etagrave Mai come nellrsquoambito della sicurezza del lavoratore non piugrave giovane la pur qualificata multidisciplinarietagrave dellrsquo ingegnere dovragrave essere inte-grata con competenze di medi-cina e psicologia applicata al lavoro cosigrave da fornire un supporto adeguato anche per tenere sotto controllo i progressi scientifici e le conseguenti opportunitagrave di valu-tare dinamicamente lo scenario in cui si muove

UN LAVORO SOSTENIBILE A TUTTE LE ETAgrave In Italia si tende ad applicare una politica contraddittoria che consiste nel ricorrere al ricambio generazionale incentivando lrsquoab-bandono precoce del lavoro da parte dei piugrave anziani per lasciare posto a risorse piugrave giovani ma soprattutto meno costose Le grandi aziende aiutate anche dalle politiche pubbliche cer-cano spesso questa via che perograve non affronta il problema alla

Lrsquo invecchiamento e il lavoro come affrontarlo per la tutela dei dipendenti

RSPP | AZIENDEFOCUS

radice Quello che serve egrave invece un approccio di sistema che renda la professione sostenibile al lavo-ratore che invecchia partendo dal presupposto che una vita lavora-tiva attiva e in buona salute egrave la premessa per una vita pensioni-stica con minori costi sociali sia per lrsquo individuo che per la collet-tivitagrave Infatti in Italia il problema dellrsquo invecchiamento della popo-lazione egrave stato confinato solo alle riforme del sistema pensionistico cercando di trovare formule per il pensionamento anticipato Un lavoro sostenibile eviterebbe conseguenze come lrsquoaumento di infortuni e malattie professionali lrsquoaccumulo di malattie invalidanti che vanno a impattare sui costi del Sistema Sanitario Nazionale e la riduzione della produttivitagrave industriale dovuta dallrsquoaumento dellrsquoassenteismo cronicizzato Dal momento che lrsquo invecchiamento egrave anche un fenomeno prevedibile emergeno dallrsquoanalisi del Centro Studi del CNI alcuni comporta-menti virtuosi di aziende italiane per le misure organizzativo-ge-stionali Prima di tutto egrave stato coinvolto attivamente un RSPP di concerto con il Medico com-petente i sindacati e i lavoratori A ciograve si egrave aggiunto una corretta valutazione dei rischi (vedasi box) e allrsquo individualizzazione di buone prassi di Workplace Health Promo-tion (WHP) E inoltre ndash Il rispetto di protocolli di sorve-glianza sanitaria periodici come visite oculistiche cardiologiche e test per valutare capacitagrave motorie ed elasticitagrave muscolare che con-sentano di individuare ed even-

Il DossierIl GTT (Gruppo Territoriale Temporaneo) della Commissione Sicurezza del CNI ha sviluppato un dossier che affronta il tema della sicurezza sotto lrsquoaspetto dellrsquo invecchiamento allrsquo interno dellrsquoIndustria 40 Tutto questo egrave stato possibile anche grazie alla collaborazione dei diversi Ordini territoriali come lrsquoOrdine degli Ingegneri di Milano insieme al proprio GdL alla Direzione Regionale Lombardia-CONTARP e alla Con-sulta Interassociativa Italiana per la Prevenzione - CIIP e ovviamente insieme ai referenti INAIL Ricordiamo che CNI e INAIL hanno rinnovato e confermato lrsquo impegno ndash lo scorso 26 gennaio ndash verso una solida collaborazione nel campo della sicurezza grazie a un protocollo drsquo intesa che prevede la realizzazione di una serie di attivitagrave congiunte finalizzate alla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori Temi come la prevenzione del rischio sismico la prevenzione nelle scuole il supporto alla Protezione Civile per la definizione dei Piani di Emergenza testimoniano lrsquo impegno su temi di interesse generale e il ruolo sociale dellrsquo ingegnere

SEGUE DA PAG 1

di Gianni Massauno dei momenti e dei simboli piugrave potenti della nostra storia ndash grazie a donne e uomini che nel momento del bisogno non si sono tirati indietro anzi si sono messi incondizionatamente al servizio di chi meritatamente o immeritatamente ndash non egrave questo il momento di discuterne ndash ha il controllo della barcaldquoLa televisione ha detto che il nuovo anno porteragrave una trasfor-mazione e tutti quanti stiamo giagrave aspettandohelliprdquoEgrave giusto interrogarsi su quando torneremo alla normalitagrave (anche se oggi piugrave di ieri appaiono inutili e paradossali le prese di posizione e le divisioni della politica) ma egrave fondamentale la-vorare su noi stessi per capire il come affrontare una quotidiani-tagrave diversa e speriamo miglioreldquohellip saragrave tre volte Natale e festa tutto il giorno [] ogni Cristo scenderagrave dalla croce anche gli uccelli faranno ritornohelliprdquo Le calamitagrave svelano i pregi e soprattutto i difetti dei Paesi ci pongono di fronte a biforcazioni che possono essere catastrofiche oppure viceversa costituire un punto di cambiamento positivoLrsquoanno che verragrave gli anni che verranno non potranno essere affrontati se non sapremo pen-sare un nuovo paradigma del lavoro e della sua rappresen-tanza Paradigma che riprogetti il modello che divide tra dipen-denti e Partite IVA in una miriade di sovrastrutture contrattuali di regole di tutele troppo variabili e differenziate Che non conside-ra la reale potenzialitagrave del ter-mine ldquosussidiarietagraverdquo Lrsquoanno che verragrave gli anni che verranno non potranno essere affrontati con lrsquoattuale sistema normativo e burocratico Penso per esempio alle dichiarazioni del Commis-sario per lrsquoemergenza Covid-19 ldquocon il normale sistema oltre la metagrave dei ventilatori polmonari occorrenti per salvare il maggior numero possibile di vite umane sarebbe stato consegnato alla fine dellrsquoemergenzardquo Penso al Ponte di Genova e ai poteri straordinari conferiti al Commis-sario per la ricostruzione idonei a disapplicare la legislazione nazionale sugli appalti al fine di rispettare tempi e costi Lrsquoanno che verragrave gli anni che verranno potranno essere affrontati se sa-premo ldquori-progettarerdquo la nostra legislazione Occorre rendere tutto ndash realmente ndash semplice veloce e trasparente percheacute non si puograve essere veloci ed efficienti solo nellrsquoemergenza E per farlo egrave necessario ribaltare lrsquoapproccio per il quale tutto egrave norma e nien-te egrave autoregolamentazione per il quale diviene illecito qualunque cosa non sia esplicitamente vietata ldquoCaro amicordquo solo se sapremo guardare con altri occhi e se saremo in grado di farlo insieme e non da soli sicuramente ldquosenza grandi disturbi qualcuno spariragrave saranno forse i troppo furbi e i cretini di ogni etagraverdquo

EDITORIALE |

La valutazione del rischioLa valutazione dei rischi oltre a comprendere la possibilitagrave di sviluppare malattie croni-che compatibili con lrsquoavanzare dellrsquoetagrave deve tenere conto di aspetti connessi piugrave stretta-mente al lavoro svolto come posture incongrue lavoro in ambienti rumorosi o a contat-to con agenti chimici o ancora situazioni lavorative a rischio di caduta inciampo o altri inconvenienti La valutazione fornisce orien-tamenti preventivi per ogni rischio indagato ndash Rischi legati al lavoro fisico derivanti dalla movimenta-zione di carichi sforzi fisici intensi e mantenimento di posture incongrue A questi egrave particolarmente esposto chi lavora nellrsquoambito della distribuzione o chi gestisce macchinari e apparati nellrsquo in-dustria meccanica Questi ultimi sono spesso esposti a movimenti e posizioni stati-che ripetitive e non corrette dal punto di vista posturale A questi si aggiungono i rischi derivanti dallrsquouso di macchine ad esempio spazzatrici da scivolamento o da possibili cadute da attrezzi come scale nel caso del settore del clea-ning o dallrsquoutilizzo di torni e frese nel caso dellrsquoindustria ndash Rischi legati allrsquoambiente di lavoro come le condizioni microclimatiche avverse o lrsquoesposizione a vibrazioni e rumori Tra questi rischi si pone lrsquoattenzione sull esposizione a sostanze tossiche eo irritantindash Fattori che penalizzano lo sviluppo lrsquoutilizzo la trasmis-sione di competenze come la carenza di formazione i metodi di lavoro rigidamente imposti il raggiungimento di picchi di attivitagrave imprevistindash Rischi psico-sociali come la relazione con pubblico o clienti ldquodifficilirdquo o la mancanza di sostegno e di riconoscimento da parte dei superiori o dei colleghiDopo aver valutato i rischi si puograve procedere allrsquoadozione di misure di miglioramento che possono essere organizzative gestionali oppure tecniche

Simone Ciapparelli

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sps20_DIGITAL_265X200_5REGISTRATIindd 1 050220 1635

Gli effetti dellrsquoinvecchiamento sul lavoroLa sostenibilitagrave del lavoro dipende perograve non soltanto dallrsquoetagrave anagrafica raggiunta ma anche dal tipo di lavoro svolto questa problematica si aggrava sensibilmente nel passaggio da lavoro cognitivo a lavoro manuale e da lavori piugrave qualificati a lavori meno qualificati A titolo di esempio per effetto delle soglie introdotte dal DLgs 8108 la popolazione lavorativa adibita a sollevamento e trasporto viene qualificata come anziana a par-tire dai 45 anni di etagrave mentre chi utilizza videoterminali (VDT) egrave classificato come anziano a partire dai 50 anni Quando ci si riferisce alle mansioni manuali inoltre il lavoratore percepisce in modo particolare la propria minore capacitagrave produttivitagrave ri-spetto ai colleghi piugrave giovani e la percezione delle ridotte capa-citagrave motorie e della forza fisica lo induce a un maggiore sforzo di attenzione per evitare rischi e infortuni aumentando in realtagrave stress e stanchezza Quasi in un circolo vizioso ciograve comporta una probabilitagrave teorica di infortunio molto maggiore rispetto a un soggetto giovane Questo aspetto egrave perograve parzialmente bilanciato dal fatto che il maggior grado di esperienza professionale au-menta la capacitagrave di prevedere ed evitare il pericolo mitigando il rischio di infortuni Oltre al fattore etagrave la riduzione della capacitagrave lavorativa mostra comunque unrsquoampia variabile individuale determinata soprat-tutto dalla presenza o meno di malattie croniche Le patolo-gie croniche sono infatti un fattore critico per la produttivitagrave delle aziende nel 2018 hanno interessato quasi il 40 della popolazione italiana La prevenzione di queste malattie tramite il raggiungimento di uno stile di vita piugrave salutare consente di fronteggiare anche la riduzione della capacitagrave lavorativa Altre variabile da considerare egrave la differenza di genere le donne hanno unrsquoaspettativa di vita piugrave lunga rispetto allrsquouomo ma trascorsa in peggiori condizioni di salute a causa delle possibili conseguenze provocate da menopausa e osteoporosi Lrsquo invec-chiamento egrave quindi un processo che comporta cambiamenti negativi (calo generale delle capacitagrave funzionali) in parte com-pensati da attributi che si sviluppano e affinano con lrsquoavanzare dellrsquoetagrave

tualmente monitorare le malattie che piugrave risentono del fattore etagravendash lrsquo individuazione di buone prassi tramite corsi di formazione orga-nizzando corsi adatti a tutte le etagrave e senza preclusioni per i lavoratori piugrave anziani ndash la riorganizzazione di tempi e carichi di lavoro e concessione di part time su richiesta nuove modalitagrave di svolgimento del lavoro come ad esempio il lavoro agile sono altre misure utili che rientrano in questa categoria In questo senso lrsquoapproccio ingegneristico egrave fondamentale anche per la riprogettazione degli ambienti e degli spazi tali da ren-derli piugrave sostenibili e adattabili allrsquoetagrave dei lavoratori Tra le misure tecniche rientra la riprogettazione ingegneristica ed ergonomica degli ambienti di lavoro come lrsquoe-liminazione di ostacoli e dislivelli ma piugrave in generale misure atte a rendere lo spazio lavorativo soste-nibile a tutte le etagrave come lrsquoappli-cazione dei principi ergonomici sulle nuove linee (comandi piugrave fruibili piani di lavoro ad altezze regolabili) e la riduzione del rischio su quelle vecchie Si consideri che le patologie muscoloscheletriche sono piugrave diffuse nei soggetti di etagrave tra i 50 e i 55 anni e i disturbi muscolo scheletrici sono la prima causa di malattia professionale emersa costituendo il 75 delle malat-

tie professionali denunciate e si evolvono spesso in patologie invalidanti

IL SETTORE DELLE COSTRUZIONIPurtroppo a oggi manca ancora uno studio approfondito su come lrsquoinvecchiamento influisca sui lavoratori nellrsquoambito professio-nale caratterizzato proprio dalle mansioni manuali piugrave pesanti Nel cantiere edile per esempio la legi-slazione italiana impone la valu-tazione dei rischi in particolare bisogna tener conto dellrsquoaffievolirsi delle capacitagrave sensoriali che rende piugrave difficile per il lavoratore edile individuare ed evitare prontamente i rischi lrsquoindebolimento dellrsquoappa-rato muscolo-scheletrico lo espone a infortuni da caduta e da solleva-mento carichi la minore efficienza del sistema cardio-vascolare e di quello respiratorio diminuiscono la resistenza agli sforzi prolungati e agli agenti atmosferici aumen-tando altresigrave il rischio di sveni-mento infarto e disidratazione Lo stress del lavoratore edile aumenta anche con lrsquoetagrave a causa della con-correnza generazionale la perce-zione delle proprie ridotte capacitagrave fisiche lo induce a mantenere una maggiore sforzo di attenzione per evitare rischi e infortuni Ciograve comporta una probabilitagrave teo-rica di infortunio per un lavoratore anziano maggiore di una percen-

tuale variabile dal 50 al 95 rispetto a un lavoratore giovane che svolga la stessa mansione Tuttavia lrsquoosservazione dei can-tieri ha permesso di scoprire nella pratica anche i vantaggi dellrsquoinvec-chiamento Lrsquoesperienza aumenta la pazienza e la serietagrave professio-nale permettendo di aumentare la capacitagrave di prevedere ed evitare il rischio Drsquoaltro canto il lavoratore anziano necessita di tempi di recupero proporzionalmente piugrave lunghi rispetto a un giovane e in alcuni casi il recupero diventa pressocheacute impossibilePer ridurre il rischio e gli effetti dellrsquoinfortunio lo studio della Sicu-rezza nei Cantieri puogravendash imporre la parziale compensa-zione dellrsquoindebolimento fisico con dispositivi artificiali quali migliore illuminamento segnalazioni visive e uditive suppletive e utilizzo di esoscheletri per il sollevamento dei carichi ndash migliore la soluzione allrsquoin-vecchiamento della forza lavoro con spostamento del lavoratore anziano verso attivitagrave organizzative e di supervisione Non egrave dunque solo il lavoratore a doversi adattare al lavoro ma egrave il lavoro che si deve adattare al lavoratore e non si puograve consentire che tale onere ricada esclusiva-mente sul binomio datore di lavo-ro-lavoratore

Efficienza edifici i traguardi da raggiungere

Tutto il modo di pensare della societagrave deve cambiare in ottica green maggior comfort e benessere abitativo da

ottenere con le politiche di decarbonizzazione

a cura della Redazione

A partire da marzo 2020 ogni Stato Membro dellrsquoUnione Europea ha lrsquoobbligo di recepire e at-

tuare la ldquoDirettiva sul rendimento energetico degli edificirdquo LrsquoEPBD III Energy Performance of Buildings Directive modifica le precedenti Dirtettive 201031UE e 201227UE Lrsquoobiettivo dellrsquoUE egrave quello non solo di migliorare le prestazioni energetiche degli

edifici ma incentivare la ristrut-turazione degli esistenti entro il 2050 (vedasi box Direttiva UE 2018844) Infatti la vera novitagrave della 2018844 UE egrave promuovere la tra-sformazione degli edifici soste-nibili andando oltre la sola ne-cessitagrave di ldquoefficienza energeticardquo Tutta la societagrave partendo anche dagli interventi di qualifica del costruito deve tendere verso la ricerca di un maggior comfort e benessere abitativo

Ne sono un chiaro esempio i pun-ti 13 14 e 15 dellrsquoEPBD III Detto ciograve ogni Stato Membro avragrave poi il compito di definire la propria strategia operativa in base alle proprie necessitagrave

SCHEMA DI DECRETO In Italia infatti lo schema di De-creto per il recepimento della Direttiva approvato del Consiglio dei Ministri lo scorso 29 gen-naio 2020 modificheragrave il DLgs 1922005 per adeguarlo alle indi-

AMBIENTE

cazioni dellrsquoEPBD III Il DLgs 192 aveva giagrave recepito la prima EPBD nel 2002 introducendo in Italia le prescrizioni europee sullrsquoeffi-cienza energetica Lo schema di Decreto del CdM si allinea in so-stanza con quanto previsto nella Direttiva UE e prevede dunque ndash lrsquo introduzione di strumenti per accelerare la ristrutturazione de-gli edifici esistentindash lrsquo integrazione delle stesse stra-tegie di ristrutturazione in unrsquoot-tica a lungo termine per raggiun-gere il traguardo di edifici nZEB (Nearly Zero Energy Buildings ovvero edifici ldquoa energia quasi zerordquo) entro il 2050 ndash ultimo ma non meno importan-te lo schema di Decreto aggiorna i criteri generali per la metodolo-gia di calcolo e dei requisiti della prestazione energetica stimo-lando verso soluzioni di mobilitagrave elettrica interventi di sostituzio-ne degli impianti tecnici etc Successivamente verragrave redatto un apposito DPR per quanto ri-guarda tutti gli aspetti legati alla manutenzione degli impianti ter-mici sia per riscaldamento che raffreddamento e per la produ-zione di acqua calda sanitaria Intanto si stanno avviando nuo-vi investimenti e misure per la ripresa delle opere pubbliche che dunque dovranno essere piugrave sostenibili Infatti la Legge di Bilancio 2020 prevede non solo fi-nanziamenti per la Pubblica Am-ministrazione e tutto quello che concerne per il risparmio ener-getico ndash ma anche per le impre-se ndash tenuto conto delle politiche di decarbonizzazione e riduzione delle emissioni Per la messa in sicurezza degli edifici e per gli interventi di effi-cientemente energetico la mano-vra ha previsto quasi 88 miliardi di euro destinati ai Comuni ndash che ancora non ne avessero fatto ri-chiesta ndash da utilizzare in 15 anni a partire dal 2020 per realizzare tutti gli interventi necessari

COSA CAMBIALe novitagrave si concentrano soprat-tutto sul settore ICT (Tecnologie dellrsquoInformazione e della Comu-nicazione) indispensabile per migliorare le prestazioni energe-tiche e di autonomia dei servizi integrati Ne sono un esempio i BACS (Buil-ding Automation Control System) secondo la UNI EN 152322017 ov-

vero sistemi pensati per la ridu-zione dei consumi energetici che modificano le proprie prestazioni al cambiare delle condizioni cli-matiche esterne Quindi vi egrave una forte spinta allrsquo installazione degli impianti di automazione di ulti-ma generazione per lrsquo implemen-tazione della domotica ma anche della mobilitagrave elettrica attraverso lrsquo installazione di punti di ricarica per i veicoli elettrici in edifici di nuova costruzione residenziale e non Per quanto riguarda invece lrsquo in-tegrazione delle apparecchiature tecniche per il riscaldamento eo raffrescamento degli ambienti egrave noto che ndash anche in base agli obiettivi del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima ndash gli obiettivi fissati dallrsquoUE per il 2030 saranno raggiungibili solo grazie allrsquo installazione di impianti piugrave consapevoli e sistemi alternativi ad alta efficienza quali minus sistemi di produzione di ener-

gia rinnovabile minus cogenerazione minus teleriscaldamento e il teleraf-

frescamento minus pompe di calore minus sistemi ibridi e sistemi di mo-

nitoraggio e controllo dei con-sumi

In questo procedimento espresso dalla Direttiva UE sono interessati tutti gli operatori del settore non solo le industrie ma in particola-re gli installatori termoidraulici e installatori elettrici per i sistemi di distribuzione lrsquoadeguamento degli impianti esistenti eo rifa-re nuove colonne montanti degli edifici Da sottolineare poi che tutti gli incentivi previsti nello schema di Decreto in particolare lrsquoEco-bonus saranno accettati solo se i lavori verranno effettuati da installatori qualificati e certifica-ti come ribadito dallrsquoart 7 del-lo schema di Decreto Modifica allrsquoart 4 e 4-ter del DLgs 192005

NOVITAgrave EPBD IIIStrategia di ristrutturazione a lungo termine si dovragrave tenere conto del proprio complesso im-mobiliare dei costi legati ai lavo-ri di ristrutturazione questrsquoultimi pertinenti alla salubritagrave dellrsquoaria e del comfort domestico quindi ogni Stato Membro dovragrave 1 stabilire delle misure indica-

tive in vista dellrsquoobiettivo di ridurre dellrsquo95 i gas serra en-

Direttiva UE 2018844La nuova Direttiva egrave entrata in vigore il 9 luglio 2018 e si inserisce nel contesto degli ambiziosi obiettivi ambientali che lrsquoUe mira a raggiungere entro il 2050 Per il ridurre le emissioni di CO2 fino al traguardo della ldquoneutralitagrave climaticardquo infatti il settore dellrsquoedilizia residenziale rappresenta un fronte di intervento stra-tegico considerando che a livello mondiale lrsquo industria delle costruzioni egrave responsabile di quasi il 40 di emissioni di anidride carbonica Un dato che sembra destinato a salire nonostante gli sforzi per contenerlo secondo lrsquoedizione 2019 del Global Status Report for Buildings and Construction presentato alla COP25 di Madrid dal 2017 al 2018 le emissioni totali del settore sono aumentate del 2 parallelamente allrsquoaumento della domanda finale di energia degli edifici (+1 nel 2018 rispetto allrsquoanno precedente)

Gli obiettiviIl Quadro 2030 per il clima e lrsquoenergia adottato dal Consiglio europeo nellrsquoottobre 2014 prevede una ridu-zione di almeno il 40 delle emissioni di gas serra rispetto ai livelli del 1990 una quota almeno del 32 di energia rinnovabile un miglioramento almeno del 325 dellrsquoefficienza energetica A livello nazionale il PNIEC (Piano Nazionale Integrato Energia e Clima) ha recepito questi obiettivi rilanciandoli in alcuni casi con target ancora piugrave ambiziosi

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tro il 20502 Favorire meccanismi agevolati

di consulenza3 Trovare tramite consultazione

pubblica le migliori strategie adottate (anche in base agli aspetti di rischio sismico si-curezza incendio e sicurezza idrogeologica) per il raggiun-gimento dellrsquoobiettivo fissato dallrsquoUnione Europea

ndash Art 1 modifica ex art 2 della 201031 UE ampliando la defi-nizione si ldquosistema tecnico per lrsquoediliziardquo (c 3-bis) che include ldquolrsquoautomazione e il controllo la produzione di energia elettrica in loco o una combinazione de-gli stessi compresi i sistemi che sfruttano energie da fonti rinno-vabilirdquo unrsquoautomazione che com-prende pertanto tutti i prodotti hardware e software che aiutano la gestione dei sistemi efficienti ndash Indicatore di predisposizio-ne degli edifici allrsquo intelligenza (Smart Readiness Indicator SRI) cioegrave determinare lrsquoeffettiva capa-citagrave degli edifici di essere degli ldquosmart buildingrdquo Questa valutazione ndash al momen-to facoltativa ndash demandata alla Commissione si baseragrave sulla capacitagrave dellrsquoedificio di essere intelligente sostenibile e tecno-logica di fatto lrsquoautomazione de-gli edifici diventeragrave uno standard per la valutazione prestazionale (anche attraverso la tecnologia ICT) lrsquoSRI pone tuttavia dei dub-bi sulle modalitagrave di applicazione per la valutazione dello stabile e su chi invece si occuperagrave di effet-tuare la valutazione (vedasi box)Proprio per gli Smart Readiness Indicator Remo Giulio Vaudano Consigliere CNI durante lrsquoultima seduta in Senato per quanto ri-guarda le prestazioni energetiche nellrsquoedilizia ha auspicato verso un consapevole utilizzo degLI SRI poicheacute ldquoun edificio smart equi-paggiato di tecnologie innovative di comunicazione automazione controllo e intelligenza egrave in grado di assicurare il benessere per gli occupanti lrsquoefficienza e ottimiz-zazione del funzionamento degli impianti di adattarsi alle esigen-ze dellrsquoutente e della rete non-cheacute di contribuire allrsquo innovazione e alla transizione energetica del sistema elettrico nazionale alla connettivitagrave e ai conseguenti ser-vizi innovativirdquo

SMART READINESS INDICATOR E IL PROGETTO S3 UNICAdi Luca Bertoni Lo Smart Readiness Indicator introdotto e illustrato in Allegato 1 alla Direttiva 2018844 si pone basa su tre funzionalitagrave 1 la capacitagrave di mantenere lrsquoefficienza energetica e il

funzionamento dellrsquoedificio mediante lrsquoadattamento del consumo energetico ad esempio usando energia da fonti rinnovabili

2 la capacitagrave di adattare la propria modalitagrave di funziona-mento in risposta alle esigenze dellrsquooccupante prestando la dovuta attenzione alla facilitagrave drsquouso al mantenimento di condizioni di benessere igrotermico degli ambienti interni e alla capacitagrave di comunicare dati sullrsquouso dellrsquoenergia

3 la flessibilitagrave della domanda di energia elettrica comples-siva di un edificio inclusa la sua capacitagrave di consentire la partecipazione alla gestione attiva e passiva noncheacute la gestione della domanda implicita ed esplicita della do-manda relativamente alla rete ad esempio attraverso la flessibilitagrave e le capacitagrave di trasferimento del carico

La Direttiva precisa inoltre che ldquoLa metodologia non pregiu-dica i regimi nazionali di certificazione della prestazione energetica esistentirdquo Come egrave facile comprendere lo SRI egrave dav-vero innovativo e si basa fondamentalmente su due requisiti bull un sistema di monitoraggio che sia in grado di rilevare

i consumi dellrsquoedificio e soprattutto le condizioni di benessere igrotermico nei diversi ambienti

bull un impianto di climatizzazione che sia in grado di soddi-sfare diverse esigenze di comfort in ambien-ti diversicontemporaneamente

Per lo studio di questo indicatore egrave stato avviato da poco un progetto finanziato dalla Comunitagrave Europea nellrsquoambito di Interreg Europe deno-minato S3 UNICA che ha nella Regione Friuli Venezia Giulia il Lead Partner e come partner le Universitagrave di Trieste e Udine Lrsquoagenzia Locale per lrsquoEnergia ndash ALEA (Romania) Lrsquoagenzia Locale per lrsquoEnergia dellrsquoAndalu-sia e lrsquouniversitagrave di Malaga (Spagna) il Consiglio Regionale della South Karelia e lrsquouniversitagrave di Lappeenranta (Finlandia) e lrsquoAssociazione delle Municipalitagrave polacche (Energie Citeacutesrdquo

(Polonia) Le attivitagrave del progetto S3 UNICA sono sviluppate in tre step Un primo step di ldquoIdentificazione e analisirdquo con lo sviluppo della prima parte dellrsquoassesment tool che consente di conoscere i contesti di tutti i partner e permettere agli stakeholder regionali di identificare i loro punti di forza e di debolezza in tutto il ciclo dellrsquoinnovazione quadro politico prestazioni tecniche e finanziarie Un secondo step di ldquoInter-regional mutual learningrdquo che noto il quadro dei partners

entreragrave piugrave in dettaglio su strategie soluzioni tecniche il quadro politico e lrsquoecosistema della regione ospitante per aumentare il risparmio energetico intelligente la distribuzione e le misure di produzione cosigrave come i metodi e le risorse risultati ed esperienza durante tutto il ciclo dellrsquoinnovazione Il terzo step

di ldquotrasferimento delle conoscenze e piani di azionerdquo in cui grazie alle lezioni giagrave apprese dai PP che hanno partecipato a SMARTCAMPUS e le conoscenze apprese dai nuovi PP si ap-plica un metodo comune per sostenere la crescita dei mercati transnazionali individuando piani di azione

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Un porsquo di chiarezza per i controlli strutturali

di Eduardo Caliano

Con la conversione in legge del DL Sblocca Cantieri legge n 55 del 14 giugno 2019 viene istituita la figura del Laboratorio Autorizzato per le prove sugli edifici esistenti Lrsquoemendamento presentato in Senato allrsquoatto della conversione in legge ha inciso sulla forma preesistente dellrsquoart 59 del DPR 38001 integrando il numero dei laboratori autorizzabili dal Consi-glio Superiore dei Lavori Pubblici Si egrave cosigrave passati dallrsquoavere solo due categorie di laboratori ndash quelli per ldquoprove sui materiali da costru-zionerdquo e quelli per ldquoprove di labo-ratorio su terre e roccerdquo ndash ad avere una terza categoria di laboratori quella per ldquoprove e controlli su materiali da costruzione su strut-ture e costruzioni esistentirdquo

UNA SVOLTA EPOCALEA seguito della riforma normativa il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici egrave stato chiamato a disci-plinare attraverso la Circolare n 633 del Servizio Tecnico Centrale del 3 dicembre 2019 il nuovo set-tore dei Laboratori Si tratta di una svolta epocale nel mondo dei controlli sul costruito esistente e per riflesso nellrsquoam-bito del restauro del recupero e risanamento strutturale In altri termini si fa un porsquo di chiarezza in un contesto che negli ultimi anni aveva visto operare nel mercato dei controlli strutturali soggetti a volte molto diversi tra loro per competenze e capacitagrave La riforma arriva provvidenziale visto che il problema dellrsquoanalisi del degrado delle strutture e delle infrastrut-ture italiane si egrave rivelato di stret-tissima attualitagrave

NTC 2008 E LA DIAGNOSTICAPer comprendere come si egrave arri-vati a questa importante svolta egrave necessario fare un passo indietro e tornare alle NTC 2008 ovvero quando la diagnostica egrave entrata stabilmente negli obblighi norma-tivi Con le NTC 2008 e soprattutto a seguito dei chiarimenti di cui alla Circolare applicativa del 2009 lrsquoesigenza cogente di raggiungere i cosiddetti ldquolivelli di conoscenzardquo ha moltiplicato le richieste del mercato e di conseguenza si sono affacciati al mondo dei controlli nuovi operatori In questo contesto storico si egrave operato difatti uno sposta-mento di baricentro si egrave passato dallrsquoavere pochissimi soggetti altamente specializzati ma di nic-chia a nuovi operatori La mol-tiplicazione della domanda si egrave inevitabilmente tradotta in una

Con la conversione in legge dello Sblocca Cantieri finalmente si definisce una nuova categoria di Laboratori per prove su costruzioni e strutture esistenti

ART 59 DPR 38001 |

NTC

non distruttive nel campo dellrsquo in-gegneria civilerdquo

IL PERSONALE TECNICOQuella della questione della cer-tificazione del personale tecnico operante non egrave una questione secondaria Chi si occupa di test in cantiere sa bene come a influire sul risultato di misura concorrano condizioni al contorno la corretta procedura di prova la disponibi-litagrave delle norme di buona tecnica (che per alcune prove oggi impor-tiamo dal mondo anglosassone o americano) la certificazione e la sicurezza del personale e la tara-tura degli strumenti Eseguire correttamente prove in cantiere quindi significa mettere in piedi una organizzazione com-plessa che lavora in regime di qua-litagrave e che conta sulle competenze maturate da tecnici specializzati

BENEFICILa riforma dei Laboratori ex art 59 DPR 38001 porta con seacute anche altri due benefici effetti che entre-ranno in piena applicazione nei prossimi mesi Uno relativo alla definizione dei ruoli fra gli ese-cutori delle prove e il progetti-stavalidatore della campagna di prova lrsquoaltro relativo a una rior-ganizzazione delle gare di appalto avente a oggetto la vulnerabilitagrave sismica dellrsquoesistente La Circolare n 633 che organizza i laboratori infatti chiarisce come

da parte dei Laboratori sia vie-tata qualsiasi forma di consulenza nellrsquoambito della programmazione di una campagna di indagini dia-gnostiche Ciograve impone nei fatti una separazione dei ruoli fra i tec-nici per lo piugrave ingegneri esperti in prove e quindi esperti nella programmazione gestione e vali-dazione di una attivitagrave di indagine in cantiere e il soggetto esecutore delle prove stesse In tal senso appare molto interessante la pro-posta del CertIng che nellrsquoambito della certificazione delle com-petenze degli ingegneri struttu-risti sta elaborando lo schema dellrsquo ingegnere Responsabile del progetto della gestione e della validazione delle attivitagrave di inda-gine su strutture e infrastrutture Infine nei fatti ci saragrave anche una riorganizzazione del settore delle gare di appalto per le Vulnerabilitagrave sismiche o dei progetti di restauro e risanamento conservativo Finora troppo spesso la Pub-blica amministrazione ha lrsquo in-sana abitudine di porre a carico del progettista lrsquoesecuzione delle indagini Con la riforma il proget-tista si caratterizza per un esperto in indagini e non in un potenziale esecutore delle stesse in quanto lrsquoAutorizzazione a eseguire le inda-gini sulle strutture esistenti egrave una vera e propria concessione mini-steriale e quindi non soggetta a formule quali per esempio quella dellrsquoavvalimento In tal senso le indagini non potranno piugrave essere a carico del progettista ma da questrsquoultimo progettate per un successivo espe-rimento di gara a esclusivo appan-naggio dei soggetti autorizzati Si ricordi infine che sempre nellrsquoam-bito degli appalti pubblici egrave attesa la piena attuazione della riforma dellrsquoart 101 del Codice dei Contratti che definisce il settore delle prove sperimentali quale ambito stretta-mente necessario alla ldquosicurezza del cantiererdquo e quindi come tale non soggetto a ribasso economico La riforma dei Laboratori si pone come unrsquooccasione importante per la categoria Lrsquoesperienza ci insegna che piugrave si approfondi-sce la fase di diagnosi meno gli interventi sono invasivi e costosi Occorre mutare lrsquoapproccio cultu-rale Su questo nei prossimi anni la categoria attraverso gli Ordini egrave chiamata a una nuova frontiera della formazione professionale

Ingegnere e dottore di ricerca tec-nico certificato III livello metodi UNIPdR 5619 presidente Associazione Codis (Associazione per il Controllo la Diagnostica e la Sicurezza di strut-ture infrastrutture e beni culturali)

moltiplicazione dellrsquoofferta a cui non sempre egrave corrisposta la per-sistenza degli auspicati requisiti di formazione ed esperienza che avevano contraddistinto gli ope-ratori storici del settore dei con-trolli strutturali Si egrave posto inoltre il problema di chi fosse preposto a fare i con-trolli strutturali Tutti ne riven-dicavano la facoltagrave e in nome di questo pluralismo troppe volte si egrave visto eseguire prove strutturali da soggetti privi di qualsiasi titolo di studio e privi di qualsiasi cer-tificazione delle competenze Non di rado si sono visti poi i cosid-detti ldquorapporti di provardquo firmati da un qualsiasi sig Mario Rossi

LA RIFORMAIn questo contesto ndash non proprio ortodosso ndash egrave intervenuta la pro-mulgazione delle NTC 2018 dove si egrave tentato di porre rimedio indirizzando le fasi di conoscenza strutturale verso i Laboratori Autorizzati dal CSLP La norma tecnica non avendo a disposizione una categoria di laboratorio adatto allo scopo ha prescritto che lrsquoazione di cam-pionamento su strutture esistenti fosse demandata ai soli laboratori ex art 59 del DPR 38001 Il pro-blema che ne egrave seguito egrave stato il seguente allrsquoatto della promulga-zione delle NTC 2018 i laboratori autorizzabili erano solo di due tipi ovvero quelli sui materiali da

costruzione (nati per il controllo sui controlli in accettazione dei materiali in cantiere) e quelli su rocce e terre (nati per lrsquoanalisi dei suoli) In questo contesto quindi si egrave reso necessario un riordino delle competenze dei laboratori con la nascita della nuova cate-goria opportunamente specializ-zata nei controlli sulle strutture esistenti La riforma del settore dei Labora-tori ex art 59 del DPR 38001 si egrave inoltre tradotta in un vantaggio per la categoria degli ingegneri Come ha chiarito la Circolare n 633 del Servizio Tecnico Centrale infatti il personale del laborato-rio deve essere formato espres-samente da tecnici specializzati attraverso la certificazione delle competenze In particolare si fa riferimento al fatto che il Diret-tore di Laboratorio dovragrave essere necessariamente un ingegnere o architetto iscritto allrsquoOrdine professionale con esperienza decennale nel settore delle prove strutturali In altri termini i Labo-ratori per le prove su strutture esistenti si qualificheranno ndash una volta che la riforma avragrave piena attuazione ndash in centri di eccellenza per la diagnosi delle patologie edilizie e strutturali Il personale sia quello sperimentatore che quello direzionale dovragrave essere certificato ai sensi della UNIPdR 5619 ldquoCertificazione del perso-nale tecnico addetto alle prove

mdash ldquoLa riforma dei Laboratori si pone come unrsquooccasione importante per la categoria Lrsquoesperienza ci insegna che piugrave si approfondisce la fase di diagnosi meno gli inter-venti sono invasivi e costosi Occorre mutare lrsquoapproccio culturalerdquo mdash

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di Giuseppe Margiotta

Non so quando questo articolo andragrave in stampa ma spero che allora la drammatica situazione attuale sia giagrave sotto controllo Ne approfitto per essere solidale con i tanti colleghi che piugrave di altri av-vertono nei propri territori la gra-vitagrave dei riflessi sociali ed econo-mici che il virus sta portando con seacute e che patisco io stesso per i tanti amici e parenti coinvoltiLa mia pericolosa tendenza a un inguaribile donferrantismo mi induce a pensare che con le idi di marzo o le campane della mattina di Pasqua alla maniera di Čajkovskij ci avvieremo a un ritorno graduale alla normalitagrave per quanto prudente e lento Nel dubbio evito di dare adito alla mia vena ironica di diventare inopportuna o sarcasticaIn caso contrario mi sarei abban-donato allrsquo ira funesta che infiniti addusse lutti agli achei che alcu-ni malcapitati hanno avuto modo di incontrare nelle Assemblee dei bei tempi andati E allora avrei fatto oggetto dei miei strali al-cuni tra noi che in questi giorni hanno continuato a ribadire fino alla noia alcuni concetti (riduzio-ne delle quote vanitagrave delle va-nitagrave di ogni discorso su Inarcas-sa inopportunitagrave di un apposito GdL etc) interessanti ndash per ca-ritagrave ndash se diluiti negli anni e nelle italiche terre ma che in questi ultimi mesi appaiono piuttosto alla stregua dello ldquospazio vitalerdquo e del ldquocorridoio di Danzicardquo Lrsquoab-biamo capito non crsquoegrave bisogno di ripetersi Altamente sconveniente e scon-clusionato appare ancora ai miei occhi astigmatici lrsquoesercizio crea-tivo di collegare alcuni di questi temi allrsquoattuale emergenza come ho letto di recente ma su questo egrave saggio e caritatevole non ag-giungere altroPreferisco ritornare sul tema tan-to di moda sulla stampa in questi tempi appestati per santificare la centralitagrave dellrsquoIngegnere qua-lunque sia il suo campo di atti-vitagrave Apprendo da un articolo di Onofrio Bruno sul quotidiano La Gazzetta del Mezzogiorno che lrsquo inventore dellrsquoAmuchina egrave sta-to un ingegnere Oronzio De Nora (1899-1995) nato ad Altamura Laureato in Ingegneria Elettro-tecnica al Politecnico di Milano De Nora egrave stato un vero e proprio antesignano nelle applicazioni della chimica nellrsquo industria Nei primi anni rsquo20 lrsquo ingegnere puglie-se brevettograve in Germania la prima soluzione disinfettante a base di ipoclorito di sodio (utile quindi a igienizzare superfici frutta e ver-dura) per poi battezzarla come ldquoAmuchinardquo e cedere ad altri il brevetto attualmente di pro-prietagrave della Angelini Pharma Oggi esiste e viene prodotta an-che lrsquoAmuchina gel per la pulizia delle mani e della cute che inve-ce egrave a base di alcol etilico

tilizzo degli anodi nellrsquo industria farmaceuticaNel 1969 brevettograve la tecnologia DSA diventata uno standard nellrsquo industria chimica gli anodi metallici sostituiscono quelli in grafite abbassando cosigrave il consu-mo energeticoLe Industrie De Nora esistono ancora oggi e costituiscono una

cosiddetta ldquomultinazionale ta-scabilerdquo di successo nel campo delle tecnologie sostenibili del risparmio energetico e nel trat-tamento delle acque Gestita dai discendenti della famiglia impie-ga circa 1500 dipendenti in nove stabilimenti nel mondo con un fatturato di circa 500 milioni di euro allrsquoannoIl core business dellrsquoazienda re-sta orientato su due grandi li-nee di produzione cloro-soda il processo chimico con cui si ottengono soda caustica e cloro utilizzati nella produzione di pla-stiche detergenti disinfettanti e prodotti farmaceutici e la produ-zione di elettrodi per lrsquo industria

elettronica e galvanicaPrima azienda italiana a entra-re nel mercato giapponese an-novera fra i clienti grandi nomi come Bayer e Solvay fino a di-ventare fornitore ufficiale di Ap-ple per lrsquoelettronicaCome ha scritto La Repubblica nella sua pagina di Economia amp Finanza qualche anno fa la pa-rabola elettrochimica di Industrie De Nora iniziata nel 1923 in una piccola officina vicino alla Stazio-ne Centrale di Milano con lrsquo inven-zione di un potente antibatterico ricomincia oggi nelle vesti di pri-mo produttore al mondo di elet-trodi quei conduttori generati nella produzione di cloro e soda e che servono a diverse finalitagrave industriali compreso lo stam-paggio dei circuiti di smartphone e tablet proseguendo con lo svi-luppo di soluzioni innovative per la salute e lrsquoambienteIl passaggio dalla meccanica al servizio della chimica di base allrsquoelettrochimica per lrsquoHi-Tech non egrave stato breve dallrsquoAmuchina allrsquo iPhone appunto

EFFEMERIDI

Dallrsquoamuchina allrsquoiPhone

Nel 1923 il giovane De Nora fon-dograve a Milano unrsquoazienda dedicata alla produzione di impianti per la depurazione delle acque e vari progetti per lrsquo industria farmaceu-tica Da allora le sue ricerche e scoperte scientifiche hanno spa-ziato dallrsquoutilizzazione dei pro-cessi cloro-soda nei trattamenti di depurazione delle acque allrsquou-36moduli-esecutivo-okpdf 1 091219 0945

Storia non breve di un Ingegnere

Oronzio De Nora e suo figlio Niccolograve (Fonte fondazionedenoraitHistoryhtml)

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TTERRITORIO

di Roberto di Sanzo

ldquoIl mio sigrave alla proposta di entrare a far parte della Giunta comunale nasce dal forte senso di

responsabilitagrave che da sempre ca-ratterizza il nostro impegno come categoria professionale Il Comu-ne si trova a dover superare una difficile situazione e se egrave neces-sario il nostro apporto tecnico noi non ci tiriamo indietrordquoEgrave questo il messaggio che il pro-fessor Vincenzo Di Dio Presidente dellrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Palermo lancia allrsquo in-domani della sua nomina come assessore comunale allrsquoEdilizia privata del Comune siciliano Presidente Di Dio come egrave nata questa opportunitagrave al servizio della Pubblica AmministrazioneldquoNon me lrsquoaspettavo di certo Ho ricevuto una telefonata dal sin-daco di Palermo Leoluca Orlando che mi ha chiesto la disponibi-litagrave ad assumere lrsquo incarico e in pochi giorni ho dovuto decidere dando il mio assenso Unrsquourgenza dettata dalla situazione piutto-sto complicata mettiamola cosigrave nata in seno allrsquoAmministrazione con unrsquo indagine giudiziaria che spero faccia il suo corso nel piugrave breve tempo possibile Come mai la scelta egrave caduta su di me Le rispondo con le parole dello stesso sindaco Orlando Lei egrave un uomo delle istituzioni in grado di lavorare per la collettivitagrave con serietagrave e massima trasparenzardquo

Il ruolo di Presidente dellrsquoOrdine ha giocato secondo lei un ruolo determinante per questa nuova avventuraldquoCredo proprio di sigrave Se il sistema ordinistico egrave in grado di incidere nella vita sociale ed economica del Paese ecco che la connessione con la politica e le scelte decisio-nali egrave assolutamente inevitabile Il mio obiettivo Saper prendere decisioni positive per il bene di Palermo La fiducia mostrata dal sindaco nellrsquoaffidarmi un compito cosigrave delicato egrave anche il riconosci-mento del ruolo che lrsquoOrdine degli Ingegneri ha svolto in questi anni contribuendo con idee riflessioni e proposte al dibattito pubblico su importanti questioni di inte-resse collettivordquo

Quale puograve essere il valore aggiunto di un ingegnere alla guida di un assessorato cosigrave importanteldquoHo accettato unrsquounica delega

ldquoLrsquoingegneria al servizio della collettivitagraverdquo

Vincenzo Di Dio Presidente dellrsquoOrdine degli ingegneri di Palermo egrave il nuovo assessore allrsquoEdilizia Privata del Comune

PALERMO | INTERVISTA

una scelta che ha un valore politico nel senso di governo della polis Il mio in ogni caso egrave un ruolo tecnico slegato dalle logiche partitiche Tutto il mio impegno saragrave rivolto allrsquo inge-gnerizzazione degli uffici e dei comportamenti del personale cercando di efficientare il sistema e rendere sempre piugrave efficaci gli interventi dei tecnici comunali In una parola voglio una lsquonormalitagraversquo che sia anche fattore di rassere-namentordquo In che modo si concretizzeragrave questa liaison tra Pubblica Amministrazione e mondo delle professionildquoI professionisti sono una risorsa per questo assessorato e lo saranno sempre di piugrave con la mia

presenza Ci saranno sempre di piugrave sinergie di carattere squi-sitamente professionale tra gli uffici comunali ingegneri e architetti ognuno per i propri compiti e ruoli con correttezza e professionalitagrave Penso ad esempio a unrsquoattivitagrave formativa congiunta utile per far sigrave che i colleghi sappiano elaborare pratiche corrette Dallrsquoaltro lato i tecnici del Comune siano in grado di elaborale ed evaderle al meglio e nel minor tempo possibilerdquo Insomma tra le parole drsquoordine vi saragrave ldquolotta alla burocraziardquoldquoLa questione non egrave cosigrave sem-plice e banale La veritagrave egrave che negli anni nella Pubblica Amministrazione non vi egrave

stato ricambio generazionale molti dipendenti sono ai limiti della pensione e quindi non piugrave motivati altri invece hanno poca dimestichezza con le innovazioni tecnologiche Ecco serve che il personale sia ben formato oltre che competente in grado quindi di rispondere al meglio alle esigenze dei pro-fessionisti Il problema dunque non egrave la Pubblica Amministra-zione ma la capacitagrave di avere tecnici dipendenti e consu-lenti qualificati Ecco percheacute il mio lavoro dovragrave andare nella direzione di uno snellimento degli iter procedurali e far sigrave che lrsquoapparato pubblico non venga piugrave visto come una lsquogiunglarsquo dalla quale diventa impossibile uscirerdquo

Vincenzo Di Dio

Un nuovo ventilatore per lrsquoOspedale civile dellrsquoAnnunziata

COSENZA | INIZIATIVE

LrsquoOrdine degli ingegneri di Cosenza a supporto della sanitagrave locale per i reparti di terapia intensiva

LrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Cosen-za dona un ventilatore polmonare allrsquoOspedale

civile dellrsquoAnnunziataAbbracciando lrsquo iniziativa solidale promossa dalla Fondazione Lilli Funaro per supportare lrsquoOspe-dale civile dellrsquoAnnunziata con nuove forniture di attrezzature e materiale sanitario Il Consiglio dellrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Cosenza ha delibe-rato allrsquounanimitagrave lrsquoacquisto di un ventilatore polmonare di ultima generazione da donare ai reparti di terapia intensiva e sub-intensiva del Nosocomio cit-tadinoldquoSono sicuro di aver corretta-mente interpretato il desiderio

di tutti i colleghi iscritti al nostro Ordine di essere vicini agli sforzi degli amici medici e di tutto il personale sanitario coinvolti nel fronteggiare lrsquoemergenza epo-cale in corso Abbiamo pensato di farlo attraverso lrsquoacquisto di attrezzature mediche assoluta-mente indispensabili per affron-tare la specifica patologia viralerdquo le parole del Presidente Provin-ciale degli ingegneri Carmelo Gallo ldquoRingrazio poi a nome di tutto il Consiglio dellrsquoOrdine la Fondazione Lilli Funaro che da sempre ha votato la propria atti-vitagrave alla solidarietagrave sociale e alla ricerca scientificardquo Le attrezzature mediche saranno consegnate questao mese presso lrsquoOspedale dellrsquoAnnunziata

Carmelo Gallo Presidente OrdineIngegneri di Cosenza

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Tutte le informazioni repe-ribili online in unrsquounica ldquoscatolardquo Egrave il Landbox ide-ato grazie alle attivitagrave di

studio e analisi del Centro Studi dellrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Cagliari e sviluppato assieme allrsquoazienda Nordai Questa piattaforma utilizza i di-versi open data presenti in rete crea delle mappe tematiche e rende disponibili le informazio-ni in esse contenute in questo modo si crea un ambiente unico e costantemente aggiornato dal quale acquisire dati costante-mente aggiornati e geografica-mente strutturatiQuesto strumento egrave in grado di di minimizzare il numero di ore di lavoro trascorse a cercare i dati tra i diversi siti istituzionali e risponde alle esigenze dei profes-sionisti che intendono consultare e utilizzare dati territoriali riguar-danti i vari processi che interes-sano il territorio regionaleLandbox suddivide i dati in 4 categorie territorio (urbani-stica ambiente e mobilitagrave) strutture e infrastrutture (edili-zia costruzioni e infrastrutture)

TTERRITORIO

Ingegneria e internazionalizzazione

Landbox una ldquoscatolardquo open data

TERNI | EVENTI

CAGLIARI | PROGETTI

tecnologia (impianti energia ed innovazione) Pubblica Ammini-strazione (attivitagrave delle PA) La scala di riferimento generale egrave di tipo comunale anche se possono essere implementate scale piugrave piccole e dettagliate I vari tema-tismi vengono mostrati nel visua-lizzatore utilizzando come scala di riferimento quella comunale quindi tutti i dati presenti saranno inseriti in una base spaziale raf-figurante i limiti amministrativi comunali della SardegnaLa consultazione delle informa-zioni avviene attraverso lrsquoutilizzo di un client-server webgis che per-mette non solo la semplice visua-lizzazione di mappe tematiche ma anche numerose altre funziona-litagrave tra cui ndash consultazione dei dati tabellari presenti allrsquo interno delle mappe ndash creazione ed elaborazione di tabelle e grafici comparativi ndash analisi storiche dinamiche per conoscere lrsquoandamento nel tempo del dato selezionato ndash funzionalitagrave 3D per la rappre-sentazione con poligoni tridi-mensionali del tematismo scelto ndash creazione di grafi stradali per

eseguire analisi spaziali sui tempi di percorrenza (a piedi in bus in treno o in auto) ndash importazione di file esterni sovrapponibili le mappe presenti allrsquo interno di Landbox ndash download dei dati editabili nei vari formati e possibilitagrave di con-divisione in rete e nei principali social media La dinamicitagrave e la semplicitagrave del sito permette anche ai meno esperti di poter fare analisi ed elaborazioni senza dover neces-sariamente conoscere gli aspetti tecnici tipici dei software geo-grafici Landbox quindi egrave uno strumento versatile e poliedrico che permette di poter lavorare raggruppando piugrave banche dati in unrsquounica ldquoscatolardquo consentendo la gestione e manipolazione delle stesse in forma agile e quindi in sintesi ottimizzando il lavoro dei professionisti e degli utenti Attualmente Landbox egrave attivo sul territorio regionale della Sarde-gna ma puograve essere facilmente ampliato anche su altri contesti regionaliPer maggiori info httpsland-boxgeonuecomhome

Le potenzialitagrave e possibilitagrave professionali allrsquoestero unrsquoanalisi del mondo del lavoro oltre confine

Una piattaforma che raccoglie i dati dei diversi siti istituzionali del territorio per creare un ambiente unico e aggiornato di informazioni utili

di Simone Monotti

Giovedigrave 30 gennaio 2020 a Terni lrsquoOrdine degli Inge-gneri ha organizzato un evento sullrsquo internaziona-

lizzazione del mondo del lavoro con particolare riferimento alla figura dellrsquoIngegnere analizzando le possibilitagrave e potenzialitagrave pro-fessionali e lavorative allrsquoesteroIl tema egrave di grande attualitagrave edinteresse sia economico che sociale ed egrave stato affrontato da due diversi punti di vista comple-mentari il lavoro dipendente e la libera professione Egrave stato trattato anche il pro-blema del riconoscimento dei titoli allrsquoestero analizzando perograve piugrave approfonditamente questo aspetto fino alla valorizzazione del professionista per il suo per-corso di crescita post lauream e non sono per una burocratica validazione di titoliLa sessione del lavoro dipendente ha visto la collaborazione diretta di EURES Europa e ARPAL Umbria Sono intervenuti personalmente dirigenti e funzionari di questi due enti sia della compagine umbra sia di Paesi esteri con particolare riferimento ad Austria Germania e Olanda oltre che

dalla sede ministeriale di Roma Lrsquoobiettivo di questa sessione egrave stato illustrare direttamente il mondo del lavoro e le offerte pro-fessionali concrete allrsquoestero e il possibile inserimento di Ingegneri in Europa e piugrave dettagliatamente nei Paesi suddetti Il modulo della libera professione ha invece visto il coinvolgimento diretto del CNI tramite la pre-senza contemporanea di ben tre Consiglieri Nazionali (in foto)Roberto Orvieto ha dettaglia-tamente illustrato il progetto di internazionalizzazione del Con-siglio Nazionale essendo lui il delegato su tale tema A seguire Ania Lopez ha trattato le possibi-litagrave e potenzialitagrave della cosiddetta Agenda 2030 per gli Ingegneri in

Italia e allrsquoestero Stefano Calzo-lari ha affrontato un duplice tema sia lrsquoapproccio al riconoscimento delle competenze allrsquoestero ndash illustrando anche il CertIng ndash sia con piugrave ampio respiro la compe-tenza etica e i progetti innovativi in ottica europea per lrsquoOrdine del futuroVisto lrsquooggetto dellrsquo incontro non poteva mancare una dettagliata presentazione della piattaforma WorkIng e delle potenzialitagrave che la stessa offre anche in termini di lavoro allrsquoestro Di questo aspetto si egrave occupato Emanuele Palumbo del Centro Studi CNI che ha seguito lrsquo intervento di Guido Razzano dello staff CNI con approfondimenti operativi legati allrsquo internazionalizzazione

Chiaramente nessuno ha voluto favorire la cosiddetta ldquofuga dei cervellirdquo al contrario egrave stato sot-tolineato come sia auspicabile che le eccellenze del nostro ter-ritorio restino per valorizzarlo e favorirne la crescita In questa ottica comunque egrave un elemento di aiuto promuovere la tempora-nea espansione e maturazione del business e delle attivitagrave professio-nali oltre i propri confini locali sia come dipendenti che come liberi professionisti proprio in ottica di crescita e confronto con altre realtagrave Interessante egrave stato il con-fronto tra OrdineCNI ed Enti per il lavoro (ARPAL-EURES) per la pos-sibile futura sinergia con la piat-taforma WorkIng Lrsquo incontro ha dimostrato come lrsquoOrdine di Terni sia sempre in azione al fine di favorire gli Iscritti e piugrave in gene-rale la cittadinanza e la societagrave sotto tutti gli aspetti in cui egrave pos-sibile un suo intervento Per lo specifico tema dellrsquo interna-zionalizzazione lrsquoOrdine di Terni ha da tempo attivato una commis-sione interna oltre a seguire atti-vamente le recenti iniziative che il CNI ha attivato e sta sviluppando in tal senso

Presidente Ordine Ing Terni

La piattaforma WokIng in effetti egrave stata giagrave presentata a Terni lo scorso gennaio 2019 da Gianni Massa e Luca Scappini ma in questa occasione il focus egrave stato centrato appunto sullrsquoesteroVa sottolineato il fatto che si egrave trattato di un evento pilota in ambito europeo anche percheacute nel pomeriggio della stessa gior-nata presso la sede dellrsquoOrdine ternano i partecipanti interes-sati hanno potuto incontrare il personale EURES-ARPAL per essere informati direttamente sulle aziende estere in cerca di Ingegneri facendo di fatto pre-colloquio in lingua inglese con i rappresentanti dei Paesi prima citati A dimostrazione dellrsquo interesse per lrsquoevento va segnalato che oltre a CNI EURES e ARPAL hanno concesso il loro patrocinio morale anche la Regione Umbria lrsquoOrdine degli Ingegneri di Peru-gia (con la presenza di vari suoi iscritti) e quello degli Architetti di Terni Alla giornata comun-que hanno preso parte in gene-rale molti tecnici anche di altre categorie o colleghi non ancora iscritti allrsquoOrdine proprio percheacute interessati al tema indipenden-temente dai crediti riconosciuti

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Attivitagrave portuali ancora troppe incertezze

La gestione della salute e della sicurezza sul lavoro durante lo svolgimento delle attivitagrave portuali egrave un tema che necessita di attente riflessioni sia per le numerose peculiaritagrave del settore ma anche per il numero di infortuni e incidenti registrati in rapporto al limitato numero di occupati

La gestione della salute e della sicurezza sul lavoro durante lo svolgimento delle attivitagrave ldquoportualirdquo egrave un tema che necessita di attente riflessioni sia per le numerose peculiaritagrave del settore ma anche per il numero di infortuni e incidenti registrati in rapporto al limitato numero di occupati Infatti i porti sono luoghi in cui vista la molteplicitagrave di attivitagrave svolte si concentrano lavoratori appartenenti a categorie diverse lavoratori portuali autotrasportatori personale degli enti portuali degli enti di controllo tu-risti avventori addetti ai servizi tecnico-nautici ma anche militari che naturalmente costituiscono il presupposto per lrsquoinsorgenza di numerosi rischi diretti e indiretti Le principali attivitagrave svolte allrsquointerno

di porti restano comunque quelle di riparazione manutenzione e trasformazione delle navi a cui vengono associate per esempio il rischio chimico derivante dallrsquoinalazione di sostanze aerodisperse nei lavori di saldatura pitturazione coibentazione il rischio legato alla movimentazione delle attrezzature il rischio rumore e vibrazioni il rischio da radia-zioni elettromagnetiche il rischio di caduta dallrsquoalto o in mare o il rischio derivante dai gravi A questi si aggiungano poi i rischi derivanti dallrsquointerazione terra-mare e quelli derivanti dalle operazioni di carico e scarico delle merci nelle banchine noncheacute quelli associati agli spazi confinati

PORTI E SICUREZZAINAIL ogni anno registra unrsquoincidenza del numero di infortuni che ha ormai raggiunto livelli di crescita esponenziali Volendo analizzare i dati registrati nel periodo 2002-2015 e pubblicati nel 2018 (Figura 1) si evince che tra gli eventi le prime cause di accadimento sono rappresentate dalle cadute a bordo per scivolata a cui seguono quelli associate ad attrezzature di ormeggio attrezzature locali macchina mez-zi di sollevamento o movimentazione dei carichi urti etc Riguardo la natura delle lesioni riportate pre-valgono notevolmente gli annegamenti e le fratture seguiti dalle contusioni cui si accodano lrsquoasfissia le ferite le distorsioni le lesioni da elettricitagrave e le ustioni Infine volendo analizzare le fasi in cui si sono verificati gli eventi infortunistici si evidenzia come il 60 di essi siano avvenuti in fase di navigazione il 24 di ormeggio disormeggio e attracco e il 16 durante la manutenzione a bordo i lavori subacquei etc Dallrsquoanalisi di queste statistiche emerge pertanto la necessitagrave di attenzionare in maniera sempre piugrave approfondita le misure di sicurezza e le procedure di lavoro adottate negli ambiti portuali

IL QUADRO DELLE REGOLELe lavorazioni svolte in ambito portuale soggiacciono allrsquoapplicazione di specifici Decreti a seconda che le attivitagrave vengano svolte sulle aree portuali sulle navi sui peschereccindash DLgs del 27071999 n 271 ldquoAdeguamento della normativa sulla sicurezza e salute dei lavoratori marittimi a bordo delle navi mercantili da pesca nazionali a norma della L 3112 1998 n 485rdquondash DLgs del 27071999 n 272 ldquoAdeguamento della normativa sulla sicurezza e salute dei lavoratori nellrsquoespletamento di operazioni e servizi portuali noncheacute di operazioni di manutenzione riparazione e trasformazione delle navi in ambito portuale a norma della legge 311298 n 485rdquondash DLgs 17081999 n 298 ldquoAttuazione della direttiva 93103CE relativa alle prescrizioni minime di sicurezza e di salute per il lavoro a bordo delle navi da pescardquondash DLgs 9042008 n 81 ldquoAttuazione dellrsquoarticolo 1 della legge 3 agosto 2007 n 123 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavorordquo noto come Testo Unico Sicurezza (TUS)

mdash ldquoOccorre attenzionare in maniera sempre piugrave approfon-dita le misure di sicurezza e le procedure di lavoro adotta-te negli ambiti portualirdquomdash

L

SICUREZZA

a cura di Gaetano Fede e Rocco Luigi Sassone

Lrsquoarmonizzazione e il coordinamento di queste norme perograve egrave il tassello che ancora manca per rendere ancora piugrave efficace lrsquoazione preventiva esigenza peraltro giagrave evidenziata dalla relazione finale della Commissione parlamen-tare di inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro (2013) Il DLgs 272 del 27 luglio 1999 figlio della Legge delega n 485 del 31 dicembre 1998 si poneva come obiettivo finale lrsquoadeguamento della normativa sulla sicurezza e salute dei lavoratori nei luoghi di lavoro in cui venivano effettuate le operazioni eo servizi portuali e includeva ndash e include tuttora ndash anche operazioni piugrave specifi-che come quelle di manutenzione riparazione e trasformazione navale Esso quindi abbraccia due ambiti e contienendash Disposizioni inerenti le operazioni e i servizi portuali mezzi di accesso a bordo non in dotazione della nave scale di accesso alle stive non in dotazio-ne alla nave boccaporti locali chiusi a bordo delle navi (carico scarico tra-sbordo deposito movimentazione merci servizi complementari e accessori)

ndash Disposizioni inerenti le operazioni di manutenzione ri-parazione e trasformazione lavori di manutenzione ripa-razione e trasformazione delle navi eseguiti nei portiIl DLgs 271 nel 1999 non egrave lrsquounica norma applicata al setto-re ma egrave sicuramente la piugrave recente in quanto risente della introduzione normativa del 1994 con la L 84 Infatti nel 1994 fu emanata la legge n 84 di riordino della legislazio-ne in materia portuale che disciplinava lrsquoordinamento e le attivitagrave portuali per adeguarli agli obiettivi del piano ge-nerale dei trasporti dettando contestualmente princigravepi di-rettivi in ordine allrsquoaggiornamento e alla definizione degli strumenti attuativi del piano stesso noncheacute allrsquoadozione e modifica dei piani regionali dei trasporti In particolare e specificatamente alla materia della si-curezza sul lavoro Irsquoart 16 introduceva e definiva le ope-razioni portuali ldquoSono operazioni portuali il carico lo scarico il trasbordo il deposito il movimento in genere delle merci e di ogni altro materiale svolti nellrsquoambito portuale Sono servizi portuali quelli riferiti a prestazioni specialistiche complementari e accessorie al ciclo delle operazioni portualirdquo

Mentre lrsquoart 17 definiva aspetti giuslavoristici ldquoFornitura del lavoro portua-le temporaneo anche in deroga allrsquoarticolo 1 della legge 23 ottobre 1960 n 1369 alle imprese di cui agli articoli 16 e 18 per lrsquoesecuzione delle operazioni portuali e dei servizi portuali autorizzati ai sensi dellrsquoarticolo 16 comma 3rdquo

APPLICAZIONE DEL DLGS N 81 DEL 2008Lrsquointroduzione del Decreto Legislativo n 81 del 09 aprile 2008 ha abrogato il DLgs 62694 ma non il 271 e il 272 del 1999 le cui materie sono in attesa di fu-turi processi di armonizzazione e coordinamento che perograve stentano a essere avviati Ad oggi infatti a distanza di 20 anni i due settori [porti e navi ndr] non sono inseriti nel DLgs 812008 nonostante allrsquoepoca dei lavori prepara-tori del Decreto 81 tali settori erano tra i titoli specifici Ne consegue che sino a quando non vi saranno dei Decreti specifici che svecchino gli ormai datati Decreti del rsquo99 per renderli organici allrsquoimpianto dellrsquo81 non si potragrave parlare di coerenza del sistema giuridico applicabile a porti e naviIl quadro delle regole di riferimento per questi distretti lavorativi segue il principio della norma generale (812008) che per definizione deve essere uni-versale e uniformemente applicata su tutto il territorio nazionale e quindi in via generale anche alle aree portuali e a bordo delle navi italianePeccato che poi ci sono le norme speciali (che naturalmente si intrecciano con le norme generali) che rappresentano gli standard integrativi speciali da rispettare che per le fattispecie normate risultano prevalenti sulla norma di carattere generale I Decreti 271-272-2981999 generano quindi problemi di conflitto interpretativo e difficoltagrave applicativeAnche gli OdV (Regioni e ASL) allrsquoindomani dei Decreti del rsquo99 si sono trovati a dover integrare la domanda di prevenzione introdotta da questi ultimi De-creti con le regole del sistema prevenzionale complessivo Ne egrave scaturito un modello praticato e collaudato da decenni nella generalitagrave degli ambienti di lavoro quello della vigilanza finalizzata alla prevenzione oltre che alla capa-citagrave di mettere in rete le esperienze sviluppate nei vari territori portuali del Porto di Genova aprile 2019

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ARMONIZZARE LA NORMAIl porto egrave un luogo di concentrazione di attivitagrave lavorative diverse e ciograve concorre a definire un forte e com-plesso rischio di interferenze che rappresenta un serio problema da risolvere in ragione della necessitagrave di armonizzare il quadro regolatorio attualmente in stallo Proprio per tale fattispecie se da un lato il TUS sopperisce alla presenza di normative specifiche dallrsquoaltro non sempre trova applicazione alle attivitagrave por-tuali in particolare per quanto concerne il rischio da interferenza o le operazioni portuali che si svolgono in banchina Il TUS ha normato il rischio interferenziale con lrsquoart 26 introducendo i concetti di cooperazione e coordi-namento tra i datori di lavoro ivi compresi i subappaltatori in maniera tale da creare una rete informativa completa circa i rischi interferenziali che sfocia nella redazione del Documento Unico di Valutazione dei Ri-schi La disciplina generale del rischio interferenziale nasce per far fronte quindi alla esigenza di sicurezza in un unico teatro lavorativo di piugrave imprese partecipanti al medesimo ciclo produttivo operanti contempora-neamente Il soggetto destinato a garantire tale cooperazione egrave Datore di Lavoro dellrsquo impresa committente che pertanto egrave obbligato a provvedere al coordina-mento della sicurezza di tutti i lavori e a redigere il DUVRI in relazione alle informazioni acquisite dalle varie imprese e agli accordi di cooperazione sulla sicurezza presi congiuntamente con esse Una vol-ta individuati i rischi derivanti dalle interferenze si potragrave finalmente procedere allrsquoadozione di ulteriori misure di sicurezza noncheacute a differire le lavorazioni incompatibiliLrsquo interpretazione delle attuali normative portano a ritenere che fino allrsquoemanazione del decreto di adattamento delle disposizioni contenute nel DLgs 2721999 al TUS spetta allrsquo impresa capo commessa la predisposizione dellrsquoapposito documento di valu-tazione dei rischi da interferenze che andragrave ad inte-grare il documento di sicurezza di cui agli artt 4 e 38 del DLgs n 2721999rdquo In tale contesto il profilo tipico di interferenza in porto non inquadrabile nel modello definito dal legislatore nellrsquoart 26 egrave quello correlato allrsquoaccesso in aree operative di soggetti esterni al ciclo portuale in senso stretto ndash anche se fortemente coinvolti ndash quali autotrasportatori spe-dizionieri agenti marittimi provveditori di bordo e passeggeri che spesso vengono imbarcati attraver-sando aree operative del terminal Ognuno di essi interviene con modalitagrave e attivitagrave differenti oltre che in fasi operative critiche del lavoro portuale Altra attivitagrave da attenzionare ai fini della discipli-na del rischio interferenziale sono le operazioni portuali che si svolgono su banchine pubbliche da parte di imprese diverse In questo caso il modello classico introdotto dallrsquoarticolo 26 non egrave applicabi-le in quanto vanno a decadere i due elementi fon-damentali dellrsquo istituto ovvero il rapporto di appalto tra le imprese (generalmente non si conoscono) e la disponibilitagrave giuridica dei luoghi (le aree sono ascrivibili alle autoritagrave di sistema portuale) In queste ipotesi non si puograve far altro che predisporre una valutazione congiunta dei rischi da interferenza tra le imprese in interazione lavorativa non ai sensi dellrsquoart26 del DLgs 8108 ma in ottemperanza alllsquoart 4 del DLgs 27299 in combinato disposto con lrsquoart 17 DLgs 8108

Consigliere Nazionale CNI e responsabile GdL SicurezzaComponente GdL Sicurezza Consiglio Nazionale Ingegneri

[Abstract dellrsquointervento ldquoLa gestione della sicurezza nelle aree portuali il quadro delle regolerdquo]

Paese Un ottimo esempio proviene dal lavoro sviluppato dal gruppo interre-gionale sulla sicurezza nelle aree portuali che ha prodotto pregevoli spunti di analisi a cui gli addetti ai lavori fanno correntemente riferimento Uno dei profili piugrave caratterizzanti della complessitagrave portuale e della sua diversitagrave ri-spetto ad altri distretti lavorativi italiani egrave la presenza sul campo di autoritagrave di forte regolazione del territorio (lrsquoAutoritagrave Portuale e lrsquoAutoritagrave Marittima) con compiti e poteri nella materia di salute e sicurezza sul lavoro concorren-ti e sussidiari a quelli dellrsquoOrgano di Vigilanza dellrsquoASL Lrsquoapplicazione del Decreto 2721999 nei Porti ha portato infatti alla collabo-razione tra lrsquoAutoritagrave Portuale soggetto centrale di governo e regolazione del territorio lrsquoASL e lrsquoOrgano di Vigilanza chiamato anche al ruolo di supporto specialistico alle funzioni regolamentari dellrsquoAutoritagrave Portuale noncheacute alla introduzione del Comitato di Igiene e Sicurezza quale organismo di parteci-pazione e consultazione presieduto dallrsquoAutoritagrave Portuale con il forte soste-gno dellrsquoASLLa suddetta norma ha altresigrave indirizzato le imprese portuali nella direzione tracciata dal Decreto 81 verso lrsquoadozione di sistemi di gestione e di qualitagrave il coinvolgimento dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza aziendali e lrsquointroduzione degli RLS di sito portuale Tutto questo egrave avvenuto in un con-testo lavorativo di estrema complessitagrave e rischiositagrave come per esempio nel caso di movimentazione delle merci dalleper le navi e le riparazioni navali

CASI PARTICOLARI Infatti nel caso particolare della movimentazioni di merci in ambito portuale si egrave in presenza di cicli lavorativi non facilmente standardizzabili caratteriz-zati da estrema variabilitagrave di situazioni e fattori estemporanei (es come egrave stata caricata la nave in un porto magari dallrsquoaltra parte del mondo diversitagrave delle navi le diverse merci gli autotrasportatori i marittimi tutti stranieri gli altri innumerevoli soggetti partecipanti al ciclo) Non a caso il fenomeno infortunistico in questo settore ha fatto registrare indici infortunistici per in-cidenza e gravitagrave anche piugrave alti di quelli dellrsquoedilizia con uno stillicidio do-loroso di morti spesso in reiterati scenari tipologici (investimenti da mezzi eo da carichi) In tale fattispecie anche le riparazioni navali assumono il connotato di pesante complessitagrave organizzativa insito peraltro nelle forme di strutturazione delle commesse navali e nelle catene ramificate di appalti che concentrano negli angusti spazi della nave maestranze numerose e multilin-gue oltre che nei ritmi intensi imposti dagli strettissimi ldquotempi naverdquoAnche lrsquoapplicabilitagrave del Decreto 2711999 [Adeguamento della normativa sulla sicurezza e salute dei lavoratori marittimi a bordo delle navi ndr] ri-sulta particolarmente complessa per la presenza di tre Organi di Vigilanza con pari titolo e prerogative Autoritagrave Marittima ndash ASL ndash Ufficio di Sanitagrave Marittima del Ministero della Salute tutti e tre chiamati a coordinarsi con le loro competenze differenziate su una materia che egrave intrinsecamente piugrave articolata Lrsquoambiente nave infatti egrave un contesto particolare che introduce questioni di sicurezza della navigazione di salute e sicurezza del lavoro e di igiene e abitabilitagrave essendo sia un ambiente di lavoro e che un ambien-te di vita dei marittimi Il suddetto decreto prevedeva lrsquoemanazione entro 90 giorni dallrsquointroduzione dello stesso [1999 ndr] del Regolamento per la costruzione e le sistemazioni relative allrsquoambiente di lavoro a bordo al fine di abrogare il vecchio Regolamento 1045 del 1939 (un Regio Decreto firmato da Vittorio Emanuele e Mussolini) che tuttora egrave vigente e quindi costituisce lrsquounico standard tecnico di riferimento per le vecchie Commissioni Locali di visita delle naviLa parte piugrave innovativa e significativa del 271 sono le regole prevenzionali e organizzative incentrate sulla valutazione dei rischi e sul sistema di gestio-ne distribuito tra armatore comandante preposti lavoratori e nuove figure di prevenzione a bordo (il ldquo626 marittimordquo) a fronte del fatto che tutte que-ste disposizioni sono entrate immediatamente in vigore allrsquoemanazione del 271 nel 1999 (e le societagrave armatrici con queste hanno da subito dovuto fare i conti) Altro importante aspetto riguarda lrsquoentrata in vigore della Convenzio-ne del Lavoro Marittimo MLC (ratificata dallrsquoItalia a settembre 2013) e in tale scenario la normativa italiana sugli aspetti di salute e sicurezza del lavoro rischia di non essere adeguata agli avanzati standard della Convenzione internazionale Ne deriva quindi che anche in questo caso come per il 272 egrave urgente lavorare per recuperare i ritardi accumulati e superare le inerzie applicative del 271

IL DLGS 81Si ritiene che lrsquooccasione per rimettere mano e risolvere i nodi applicativi del settore portuale egrave offerta proprio dal processo di evoluzione normativa indicato dal Decreto 81 che con spirito critico deve comunque essere co-ordinato con le previsioni del 271 272 e 298 superando talune inesattezze attualmente presenti ndash una diffusa imprecisione tecnica (specie del 272) nelle parti piugrave pretta-mente tecniche molto distanti dagli standard aggiornati del Decreto 81ndash alcuni aspetti irrisolti primo fra tutti il debole se non assente collega-mento giuridico nave-porto terra-bordo 271-272 la catena della respon-sabilitagrave solidale tra le due organizzazioni che interagiscono nello scambio portuale tra terra (impresa portuale) e bordo (impresa marittima) risulta interrotta sia che la nave sia straniera sia che batta bandiera italianandash la mancanza di azioni mirate sui rischi emergenti nei porti e sulle navi come accade per gli ambienti confinati (cosrsquoegrave una nave se non un ambiente necessariamente confinato)ndash la necessitagrave di attenzionare anche i temi della salute nel lavoro portuale che egrave di lavoro ad alto rischio infortunistico ma ciograve non deve far trascurare i rischi per la salute legati alle merci polverulente e alla movimentazione manuale dei carichindash lrsquoassenza dellrsquoarticolo 26 nellrsquointerfaccia porto-nave uno dei nodi cruciali irrisolti del rischio portuale

Riferimenti e bibliografiaQuaderni editi da INAIL gli infortuni sul lavoro in mare edizione 2018Verbali e documenti del Gruppo interregionale sulla sicurezza nelle aree portuali

Porto di Trieste aprile 2019

FIGURA 1

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NETWORK GIOVANI

Diventare grandi insieme

di Paola Marulli

Durante la giornata del 1deg feb-braio scorso presso la sede del CNI a Roma si egrave tenuta la riunione ufficiale del Network Giovani Inge-gneri (NGI) Il Network Giovani Ingegneri egrave una ldquoCommissione Nazionalerdquo composta dai referenti delle Commissioni Giovani dele-gati dai Consigli degli Ordini degli Ingegneri presenti su territorio nazionale Lo scopo del Network egrave quello di mettere a sistema le idee e i lavori delle Commissioni giovani territoriali presenti sul territorio nazionale per costituire relazioni proposte e progetti utili per gli ingegneri Lrsquo intervento di apertura della riunione egrave stato quello di Gianni Massa Vicepresidente vicario del Consiglio Nazionale degli Inge-gneri Il focus del discorso si egrave con-centrato su due principali aspetti il ruolo dellrsquoOrdine e lrsquo importanza del Network per il confronto con-

tinuo tra professionisti LrsquoOrdine secondo Massa non egrave un sistema di erogazione dei servizi ma di tutela verso la collettivitagrave preser-vando il titolo e la professionalitagrave dellrsquo ingegnere garantisce la qua-litagrave del lavoro svolto Lrsquo ingegnere egrave ldquola figura in grado di mediare tra il contesto in cui opera e le sue regole Lrsquo ingegnere dagrave forma com-piuta alle idee attraverso progetti funzionali e la sua valutazione puograve influenzare in una sola volta la vita di centinaia di personerdquoPertanto lrsquo iscrizione allrsquoOrdine non egrave solo un passaggio burocra-

Mettere a sistema le idee dei giovani ingegneri italiani lrsquo iscrizione allrsquoOrdine per una maggiore consapevolezza professionale etica e normativa

tico ma rappresenta una presa di coscienza delle proprie respon-sabilitagrave Decidere se iscriversi o meno non dovrebbe essere una scelta dettata esclusivamente da motivazioni lavorative ma dovrebbe implicare una mag-giore consapevolezza del proprio lavoro dal punto di vista etico e normativo lrsquo impegno a formarsi e ad aggiornarsi con costanza sulle novitagrave del settore e a crescere professionalmente

IL NETWORK E LE OFFICINEIl Network non egrave un recinto di

a cura del Network Giovani ingegneri cni

Le diverse Officine del NGIOfficina Sostegno alla ProfessioneSi pone come scopo il dialogo con tutte le istituzioni al fine di por-tare avanti le proposte che vanno ad agevolare il giovane profes-sionista La legge fondamentale che costituisce il punto di partenza per discutere nuove proposte egrave la legge 22 maggio 2017 n81 ldquoMisure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire lrsquoarticolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinatordquo

Officina Strumenti allrsquoavvio dellrsquoattivitagrave professionaleLrsquoofficina nasce sotto sollecitazione degli Ordini Provinciali degli Ingegneri della Regione Calabria per approfondire gli aspetti legali e fiscali gli obblighi e le agevolazioni previste noncheacute gli aspetti e i vantaggi legati alla nuova riforma professionaleConsiderata la difficoltagrave dei giovani ingegneri riscontrata in ambito territoriale riguardante la difficoltagrave nellrsquoapproccio allrsquoavvio dellrsquoat-tivitagrave professionale il progetto proposto ha lo scopo di fornire ai giovani elementi utili per lrsquoavvio della professione soprattutto in materia legale fiscale e di aggiornamento delle competenze

Officina RedazioneEgrave la piugrave longeva delle officine esiste ed egrave operativa dal 2015 I contenuti editoriali declinano tematiche di attualitagrave legate alla professione maggiormente sentite dagli ingegneri e raccontano le realtagrave ordinistiche territoriali Lrsquoobiettivo egrave ricercare linguaggi e posizioni condivise plurali e intergenerazionali e diffondere buone prassi attivitagrave e risultati delle officine del network Attualmente la Redazione pubblica i suoi articoli sul Il Giornale dellrsquoIngegnere e su Ingenio dove ha della rubriche dedicate e su uno dei portali tecnici delle professioni piugrave letti Teknoring

Officina We ShareSpin off dellrsquoOfficina Redazione in chiave piugrave moderna Si pone lrsquoobiettivo di ldquodematerializzarerdquo le informazioni per arrivare in modo diretto a chi intende iniziare la sua strada professionale nel mondo dellrsquo ingegneria andando a sostituire documenti cartacei con documenti digitali video e pubblicazioni online Si egrave proposto durante la riunione di raccogliere tutti i video di presentazione del-le Commissioni Giovani degli Ordini provinciali cosigrave da condividerli nella prossima riunione del Network

temi La peculiaritagrave della sua architettura interna egrave riuscire a riunire diversi ambiti della pro-fessione dellrsquoIngegnere Il Network Giovani Ingegneri egrave un componente molto importante del Consiglio Nazionale Inge-gneri anche percheacute ha creato un modello che potrebbe contami-nare parti piugrave ampie del CNI le Officine infatti sono un metodo di lavoro dove si ldquosmontano e rimontanordquo le idee Un grande traguardo egrave stato fatto nella giornata di venerdigrave 31 gennaio il Comitato dellrsquoAssemblea dei Pre-sidenti ha accettato di inserire nel gruppo di lavoro sullo Starter Kit (vedasi ldquoUn aiuto concreto per i neo colleghirdquo Il Giornale dellrsquo in-gegnere n 9 novembre 2019 ndr) un rappresentante del Network allo scopo di dare nuova energia e spunti Inoltre il NGI interverragrave nellrsquoAssemblea dei Presidenti per relazionare sulle Officine attive e sul proprio operato

CONFRONTI CON GLI ALTRI ORDININella giornata dedicata al Network giovani si egrave potuto appurare che non tutti gli organi provinciali hanno nel loro interno una Com-missione Giovani molti delegati erano presenti con lo spirito di raccogliere idee e informazioni per creare una propria Commis-sione che andasse a radunare i giovani professionisti della loro

cittagrave Si egrave inoltre discusso su i vari vantaggi messi a disposizione dalle diverse province ai nuovi iscritti Alcuni Ordini offrono lrsquo i-scrizione durante il primo anno di adesione altri invece mettono a disposizione delle intere gior-nate formative per i laureandi in unrsquoottica di iscrizione futura Fra le proposte piugrave avvincenti crsquoegrave stata quella di espandere il corso da 20 ore per diventare CTU anche ai giovani ingegneri Il Consulente Tecnico drsquoUfficio egrave lrsquoesperto in un determinato set-tore al quale si rivolge il Giudice quando ai fini della decisione necessita del giudizio tecnico di un professionista esperto in una data materia e dotato di partico-lari cognizioni scientifiche I CTU sono iscritti allrsquoAlbo del Tribunale in seguito a una proce-dura di accertamento dellrsquoespe-rienza maturata e della ldquocondotta morale specchiatardquo Si egrave pensato di affiancare nel primo periodo un ingegnere senior con lo scopo di dare una formazione anche pratica della professioneIl Network egrave condivisione I progressi significativi avven-gono spesso non attraverso un approccio diretto ma ponendosi obiettivi piugrave grandi e ambiziosi lrsquo incontro di varie idee e talenti per diventare grandi Insieme

Commissione Giovani Ingegneri Ordine di Bologna

mdash ldquoLrsquoingegnere dagrave forma compiuta alle idee attraverso progetti funzionali e la sua valutazione puograve influenzare in una sola volta la vita di centinaia di personerdquo Gianni Massa mdash

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SPEAKing

Ad metalladi Antonello Pellegrino

La notizia dellrsquo interruzione di uno scavo non lrsquoaveva trovato di buon umore immerso comrsquoera in conti che non tornavano a causa di tabelle di marcia non rispettate Aveva deciso di cambiarsi drsquoabito e vederne personalmente la causa e se necessario proporre le necessarie punizioni Fortuna-tamente lrsquoetagrave ancora giovane unitamente alla pratica ginnica mai abbandonata e a quella della caccia su sentieri impervi gli consentivano di seguire agevolmente il capo squadra nel lungo percorso a piedi fin oltre il limite della parte di galleria giagrave consolidata dove gli operai quotidianamente si inoltravano per scavare laquoVenga ingegnere Egrave quiraquoVide inclinarsi la fiammella della recentissima lampada ad acetilene il che accentuava la leggera sensazione di movimento dellrsquoaria dalle loro spalle verso il fondo dello scavo cui erano diretti I due raggiunsero un pic-colo gruppo di minatori poggiati agli attrezzi i cui occhi bianchi li fissarono dalla penombra con sguardo in cui la mestizia supe-rava la stanchezza Uno di essi

era accovacciato alla base dello scavo che dal fondo della galleria penetrava nel filone di minerale e pareva attenderli per mostrare qualcosa Esordigrave rivolgendosi loro con tono di rimproverolaquoPercheacute avete fermato lo scavo Non dovrebbero esserci rischi di crollo in questo punto e mi pare stiate tutti beneraquo Il caposquadra risposelaquoNessun incidente grazie a Dio Si sono fermati per rispetto Efisio fai vedere allrsquo ingegnere cosrsquohai trovatoraquoIl minatore sollevograve la lampada

nellrsquooscuritagrave avvolgente densa e pesante come un manto di orba-ce Con lrsquoaltra mano puligrave qualcosa sul fondo dello scavo con gesto quasi delicato Nellrsquoavvicinarsi la sensazione di movimento drsquoaria provata dal tecnico aumentograve Guardandosi attorno prima di infilarsi nellrsquoabbozzo di cunicolo annotograve la presenza di unrsquoampia fessura che da sopra le loro te-ste pareva spingersi in verticale Riconobbe le tracce di un crollo che contrariamente al previsto era avvenuto anche se non di recente e che lo scavo della gal-

leria aveva intercettato Abbassograve lo sguardo vide cosa lrsquooperaio stava ripulendo e sbottograve laquoQuindi avete bloccato il lavoro per una radice fossilizzata o i resti di qualche cervo preistorico che lrsquoacqua ha trascinato quaggiugraveraquoPrima di poter aggiungere qual-cosrsquoaltro udigrave le parole sommesse del minatore pronunciate mentre proseguiva nella sua opera Custus funti ossus de cristianu Al che lrsquo ingegnere osservograve con mag-giore attenzione A un osso scuro di maggiore spessore se ne af-fiancava uno piugrave sottile e quando lrsquooperaio smosse e spostograve di lato un pesante frammento dellrsquoantico crollo emerse anche quanto rima-neva di un anello metallico che li racchiudeva corroso e quasi dissolto ma riconoscibile Al che fu tutto chiaro Procedendo allrsquo in-dietro uscigrave dal cunicolo e solo la sua fermezza di uomo laico e moderno lo trattenne dal segnarsi mentre gli altri lo facevano Per un fuggevole istante quasi invidiograve il loro gesto liberatoriolaquoChe ne pensa ingegnereraquolaquoPortate fuori quei resti in una cassetta non crsquoegrave bisogno che vi dica di cercare di recuperare tutti i frammenti Poi chiameremo il prete dal paeseraquoIl caposquadra annuigrave medita-bondo mentre ritornavano nella

parte di galleria giagrave messa in sicurezza Quindi replicogravelaquoPotrebbe essere successo nel crollo dei primi scavi di ricerca del filone ai tempi del babbo di mio nonno Ma mi pare che allora avessero trovato tutti anche quelli che non ce lrsquoavevano fatta a uscireraquolaquoNon credo Antonio Hai visto quellrsquoanello di ferro Egrave roba molto antica Potrebbe essere dellrsquoepoca dei romaniraquolaquoE allora cosa diragrave il prete Magari era un pagano Cosa fac-ciamo se rifiuta di benedirloraquolaquoNon credo che lo faragrave Quel po-veraccio forse era piugrave cristiano di noi mandato qui per punizione come damnatus ad metalla e scivolato a morire nello spro-fondamento del pozzo che stava scavando e che la nostra galleria ha incontratoraquoAttese il caposquadra che dava le indicazioni ai minatori prima di avviarsi con lui nel lungo per-corso verso lrsquouscita Solamente loro pensograve capivano cosa potes-se aver provato quel remoto antecessore che immediatamen-te e a differenza sua avevano riconosciuto come uno di loro Quel giorno imparograve qualcosa che non si trova nei libri o scavando gallerie nella roccia ma da ricer-care nel profondo dellrsquouomo

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di Raimondo Pinna

In questo quarto appuntamento con la Storia dellrsquoIngegneria si termina di esplorare i punti di contatto tra lrsquo identitagrave della profes-sione di ingegnere e la storia ita-liana contemporanea sfruttando lrsquooccasione offerta dalla ricerca promossa dal CNI tesa a chiedere ai propri iscritti di rispondere alla semplice domanda ldquoChe cosrsquoegrave per me lrsquo ingegneriardquo Oggetto dellrsquo in-dagine sono gli effetti dellrsquo integra-zione dellrsquo ingegneria italiana con il sistema europeo

UN LINGUAGGIO COMPLESSOLa prima conseguenza della equi-parazione tra la formazione uni-versitaria italiana e quella europea egrave la complessitagrave del linguaggio e della comunicazione verso chi non appartiene al mondo dellrsquo inge-gneria Egrave un dettaglio di sostanza e non di forma il fatto che la ldquofacoltagraverdquo di ingegneria sia stata abolita insieme a tutte le altre e che lrsquoaccesso allrsquoalbo professionale degli Ingegneri in base al DPR 3282001 sia consentito solo a chi ha conseguito determinati corsi di laurea [1] La seconda conseguenza egrave la con-centrazione di un terzo dei laureati in soli tre atenei italiani il Poli-tecnico di Milano il Politecnico di Torino lrsquoUniversitagrave La Sapienza di Roma [2] Un dato che dimostra quanto siano ormai invasivi gli effetti di polarizzazione del sapere in precisi nodi sul territorio sempre piugrave frammentato in maniera gerar-chica tra centro e periferia nono-stante la narrazione politica e dei mass media si sforzi di affermare il contrario veicolando unrsquoinesi-stente utopistica eguaglianza delle possibilitagrave In realtagrave lrsquoaccesso al sapere egrave sempre piugrave condizionato dal binomio appartenenza a un territoriodisponibilitagrave di risorse patrimonialiLa perdita di centralitagrave dello Sta-to-nazione sembra essere un effetto della storia del Paese Nessun quinquennio particolare segna da anni la vita delle gene-razioni che si succedono tutto sembra avvicendarsi senza scosse senza qualcosa da ricordare I nuovi ingegneri paiono muoversi in un mondo liquido dove vige una competizione tra territori

LA MARGINALITAgrave INSITA NEL CONSEGUIMENTO DEL TITOLO DI INGEGNERELe definizioni di ldquoChe cosrsquoegrave per me lrsquo ingegneriardquo espresse dagli inge-gneri nati negli anni rsquo70 esprimono uno scoramento palpabile da esse emerge una pragmaticitagrave ai limiti dellrsquoaccettabile di chi sente che in qualche modo egrave nato nella decade sbagliata Per Lucia Cattani (Lodi 1975) laurea in ingegneria civile idraulica lrsquo ingegneria egrave ldquolrsquoespres-sione del genio umano declinato nella realtagraverdquo Resta indefinita quale sia e cosa sia questa realtagrave per

Il disincanto della professioneLrsquo ingegneria italiana integrata nel sistema europeo

ficativo per certificare lo stato di malessere di un Paeserdquo [7] CONCLUSIONIAlla fine di queste quattro puntate sulla storia dellrsquo ingegneria si puograve concludere che la ricerca del CNI ha raggiunto lo scopo che si era prefissa dimostrare come lrsquoevo-luzione della professione di inge-gnere soprattutto a partire dal percorso di formazione sia corre-lata alla storia del nostro Paese e sia essa stessa utile per compren-derla meglio Da un lato egrave emersa con chiarezza la traiettoria dellrsquoevoluzione della professione da movimento drsquoeacutelite a disciplina di competenti nume-rosi diffusi e radicati in modo capillare sul territorio con un forte rapporto con la popolazione Dallrsquoaltro egrave emersa con altrettanta chiarezza la trasformazione della disciplina in seguito alle difficoltagrave ma soprattutto alle opportunitagrave offerte dal confronto con il solo sistema paese prima e con la com-plessa multiformitagrave dellrsquoUnione europea poi Si sa che lrsquoesperienza personale e la quotidianitagrave del vivere la pro-fessione puograve portare a non avere soprattutto il tempo per tornare a studiare intendendo lo studio come riflessione del dove va la professione Gli Ordini territoriali con il loro sistema di formazione permanente costituiscono la sede naturale percheacute ciascuno iscritto si ritagli uno spazio per questa rifles-sione nel pieno rispetto delle pro-blematiche di ognuno Per questo il CNI non puograve che essere soddi-sfatto di come il coinvolgimento degli iscritti con una domanda apparentemente semplice quale che cosrsquoegrave per me lrsquo ingegneria ha ottenuto il risultato di smuovere barriere anagrafiche territoriali di competenza settoriale facilitando il compito di interpretazione Egrave legittimo ritenere questo pro-getto di ricerca del CNI come ldquopilotardquo ed egrave auspicabile che a esso ne seguano altri su temi iden-titari per la professione Lrsquo impor-tante egrave che questi futuri progetti perseverino nella proposizione agli iscritti di domande semplici come impatto ma profonde come contenuto in modo da consentire loro di rispondere con la maggiore libertagrave e sentimento possibile

STORIA DELLrsquoINGEGNERIA

quel vasto campionario di inge-gneri per esempio impiegati come docenti e ricercatori non struttu-rati che si sono ritrovati poi espulsi dalle stesse Universitagrave non piugrave in grado di accoglierli nonostante lrsquo innegabile preparazioneLrsquoaggettivo ldquopragmaticordquo egrave utiliz-zato espressamente da Gianluigi Rozza (Lodi 1977) laurea in inge-gneria aerospaziale ldquoLrsquoingegneria egrave una forma mentis creativa innova-tiva e allo stesso tempo razionale e pragmatica che costituisce un punto di incontro tra le scienze di base e applicate per creare innova-zione Lrsquoingegneria trasforma buone idee in realizzazionirdquo Viene perograve da domandarsi che cosa venga prima per importanza se lrsquoidea egrave buona a prescindere o se diventa buona solo se si realizza A tal proposito puograve tornare utile un esempio riportato da Roberto Napoletano Direttore del Sole-24Ore che nel 2014 pubblica il libro Nuovo viaggio in Italia (Riz-zoli) si tratta di un viaggio virtuale che sfrutta gli spunti offerti dalle lettere che i lettori del giornale gli hanno inviato in quanto curatore della rubrica domenicale Memo-randum Alla riflessione offerta dalla lettura di queste missive lrsquoautore accompagna il racconto di diari di trasferta di incontri pun-tuali da lui avuti con esponenti della societagrave civile nelle diverse cittagrave del Paese nel corso della sua attivitagrave giornalistica raggruppati secondo la tradizionale riparti-zione territoriale del Paese ndash Nord Centro Sud ndash aumentata di due altre sezioni ovvero lrsquoItalia altrove e lrsquoItalia da ritrovare In questo esempio Napoletano racconta di un neo ingegnere della provincia di Lecce incontrato a Trento Il Diret-tore sottolinea la sua provenienza da una famiglia non agiata la sua capacitagrave di laurearsi a Bologna in ingegneria biomedica mante-nendosi con i lavori piugrave disparati la costanza nel credere nella sua idea una startup high tech per il turismo online che in un lasso di tempo ragionevole (un anno) attira il finanziamento degli inve-stitori Viene esaltata lrsquoItalia che ha ldquofamerdquo vengono riproposti gli anni Cinquanta il loro spirito di sacri-ficio ldquoforse il dono della povertagrave di D egrave quello che serve oggi

allrsquoItalia per ritrovare nella testa la forza di combattere e comin-ciare a ricostruire il Paese dalle fondamentardquo [3] Questa idea del sacrificio egrave ribadita da Napoletano anche in un altro esempio riferito a giovani della provincia di Ragusa ldquoHanno piugrave fame degli altri e solo Dio sa quanto il Paese ha bisogno di quella fame Per contribuire a rifare lrsquoItalia non a chiacchiererdquo La soluzione nostalgica non egrave quella che hanno in mente inge-gneri come Federico Delfino (Savona 1972) laurea in ingegneria elettrica ldquoLa bottega dellrsquo innova-zione tecnologica e al contempo il teatro dove questa egrave mostrata alla popolazionerdquo Lrsquoorizzonte tem-porale di chi ha fame egrave limitato al qui e ora non puograve coincidere con la consapevolezza la sobrietagrave di Davide Bedogni (Reggio Emilia 1974) laurea in ingegneria edile ldquoTanti anni di studio per scoprire che non si smette mai drsquoimpararerdquo La realtagrave che loro adombrano egrave quella di un paese ricco dove ciograve che serve egrave trovare motivazioni che sostengano il lavoro alla luce del benessere che fornisce la societagrave dei consumi in cui il sacrificio non egrave e non puograve essere il punto neacute di partenza neacute di arrivo

LA QUESTIONE DEL GENEREEcco che la generazione di inge-gneri che si egrave formata nellrsquou-niversitagrave di eacutelite puograve tornare protagonista i loro ricordi sono acqua da bere per gli assetati e la loro saggezza egrave dispensata con tono bonario a piene mani Lo dimostra il modo in cui lrsquo ingegner Amalia Ercoli Finzi classe 1937 la prima donna a laurearsi in inge-gneria aeronautica al Politecnico di Milano collaboratrice in alcune delle piugrave importanti missioni con lrsquoAgenzia Spaziale Italiana ed Euro-pea affronta il conflitto di genere centrale nella cultura occidentale in questo scorcio di nuovo secolo la sua esperienza di pioniera in qualche modo consente di sdo-ganare il perdurare del concetto dellrsquo ingegneria come mondo pre-valentemente maschileDal primo momento dellrsquo istitu-zione della facoltagrave universita-ria in senso moderno negli anni Venti del secolo scorso lo studio dellrsquo ingegneria e quindi la figura

dellrsquo ingegnere si manifesta come destinato in misura pressocheacute totale al solo genere maschile Una resistenza che non ha para-goni anche rispetto alle discipline fisico-matematiche o mediche anchrsquoesse ostative alla partecipa-zione femminile quantomeno in Italia Per questo motivo le ricer-che sulla formazione degli inge-gneri condotte in questo inizio di Ventunesimo secolo sono sempre molto attente a monitorare la variazione del dato della compo-sizione di genere Paragonando la ricerca di Alma Mater del 2005 con quella del CNI del 2014 sembra che nel corso del decennio vi sia unrsquoattenuazione del processo di ldquomaschilizzazionerdquo Per la prima infatti ldquoIn generale perograve si nota un recupero della popolazione maschile nel passaggio dal pre al post riforma il processo di lsquomaschilizzazionersquo che mostra segni di ripresa sul complesso dei laureati riguarda anche quelli di Ingegneriardquo [5] per la seconda invece ldquoContinua ad aumentare il numero di donne laureate tanto che nel 2013 supera quota 16mila arrivando a costituire il 311 dellrsquouniverso dei laureati dei corsi ingegneristicirdquo [6]

LA PAURA DEL FUTUROLa dichiarazione del Presidente del Consiglio degli studenti del Politecnico di Milano Marco Brivio riportata da Napoletano nel libro prima citato egrave perfetta per descrivere il sentimento di paura che pervade le generazioni dei futuri ingegneri ldquoSui nostri pensieri incombono mille paure paura di non riuscire a riscattare tutti i crediti paura di perdere la borsa di studio del contratto a progetto che scade paura di non riuscire a pagare lrsquoaffitto le bollette le tasse paura di non trovare dopo gli studi un lavoro allrsquoaltezza delle nostre aspettative o di trovarne uno del tutto privo di soddisfazioni o di non trovarne affatto [] Questa generazione la mia generazione ha paura del proprio futuro non credo possa trovarsi un indicatore piugrave signi-

Riferimenti[1] L7 ingegneria civile e ambientale L8 ingegneria dellrsquoinformazione L9 ingegneria industriale L17 scienze dellrsquoarchitettura L23 scienze e tecni-che dellrsquoedilizia L31 scienze e tecnologie informatiche LM 4 CU architet-tura e ingegneria edile e architettura La formazione degli Ingegneri in Quaderni del Centro Studi del Consiglio Nazionale Ingegneri 1532015 nota 1 p 12[2] La formazione degli Ingegneri in Quaderni del CNI p 13 Il dato egrave stimato in circa un terzo del totale dei laureati nel 2013[3] R Napoletano Nuovo viaggio in Italia Rizzoli 2014 Milano p 19[4] Ivi p 228 [5] Il Profilo dei laureati in Ingegneria e lrsquoindagine sulla loro condizione occupazionale sono stati presentati da AlmaLaurea al convegno di Siena del 4 novembre 2005 ldquoLa riforma degli studi nella Facoltagrave di Ingegneria risultati problemi e prospettiverdquo promosso dallrsquoAteneo di Siena e dalla Conferenza dei Presidi delle Facoltagrave di Ingegneria [Sito web 082019] httpswwwalmalaureaituniversitaaltroingegneria [6] La formazione degli Ingegneri in Quaderni CNI p 13 [7] R Napoletano op cit p 55

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I 150 anni dello storico Traforo Ferroviario del FrejusLrsquoAccademia delle Scienze di Torino lrsquoOrdine e altri Enti celebrano lrsquoopera emblema della societagrave moderna

INFRASTRUTTURE |

EVENTI

La partnershipLrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Torino egrave lieto di annun-ciare la partnership con lrsquoAccademia delle Scienze di Torino per le celebrazioni dei ldquo150rdquo dello storico Traforo Ferroviario del Frejus Le celebrazioni riguarderanno con piugrave eventi lrsquoanno in corso e il prossimo anno poicheacute il 25 dicembre 1870 veniva abbattuto il dia-framma della galleria tra Italia e Francia e il 17 settembre del 1871 il Traforo veniva inaugurato LrsquoOrdine attraverso la sua Commissione Trasporti Mobilitagrave Infrastrutture e Sistemi parteciperagrave a tutti gli eventi in programma con contributi tecnico-scientifici riguardanti gli ingegneri che contribuirono alla realizzazione del Traforo che lo gestirono e lo gestiscono e relativi alla progettazione dellrsquoopera che negli anni a venire consentiragrave di realizzare la Nuova Linea To-rino Lione ndash NLTL che comprenderagrave il nuovo tunnel ferroviario del Moncenisio e che collegheragrave le reti ad Alta VelocitagraveAlta Capacitagrave italiana e francese Tutto ciograve si unisce e si completa in unrsquoottica sto-rico-contemporanea con i contributi tecnico-scientifici che la Com-missione ha messo in atto con grandi risultati negli ultimi anni

David ColaiacomoConsigliere referente Commissione Trasporti Mobilitagrave Infrastrutture e Sistemi Ordine degli Ingegneri della Provincia di Torino

A cura del Comitato Promo-tore dellrsquoAccademia delle Scienze di Torino per le Cele-brazioni dei 150 anni del Tra-foro Ferroviario del Frejus (1857-1871)

Il 17 settembre 187171 fu inau-gurato a Bardonecchia il Tra-foro Ferroviario del Frejus o del Cenisio o ancora Grande

Galleria delle Alpi non solo data storica ma pietra miliare che ha segnato proprio agli inizi della ldquorivoluzione industrialerdquo un fon-damentale punto di lancio dello sviluppo della civiltagrave mediante il miglioramento delle comunica-zioni terrestri attraverso lrsquoEuropa e la creazione di nuove specifiche tecnologie per la meccanizzazio-ne dei lavori di scavo queste ul-time tecnologie innovative hanno portato al sostanziale potenzia-mento delle condizioni di sicu-rezza allrsquoalleviamento della fatica del lavoro dellrsquouomo al prorom-pente sviluppo della costruzione di nuove gallerie in Italia (Figura 1) attraverso le Alpi e nel mondo alle quali sono strettamente lega-ti i miglioramenti sociale cultu-rale ed economico della societagrave modernaIl Traforo del Frejus fu ldquouna delle pagine piugrave gloriose della storia del Piemonte che da solo si accinse alla titanica impresa di scavare nelle viscere di montagna unrsquoam-pia galleria di ben 12 chilometri di lunghezza [hellip] lrsquo impresa colos-sale che la scienza la costanza la tenacia di proposito dovevano compiererdquo impresa ldquopromossa sostenuta ed iniziata dal pic-colo ed allora povero Piemonte che [hellip] segneragrave nella storia del secolo XIX unrsquoera splendidissima il trionfo della scienza sulla mate-ria che eruppe gloriosamente nel taglio dellrsquoIstmo di Suez e nel tra-foro delle Alpirdquo (Carlo Morando Il monumento commemorativo del Traforo delle Alpi Storia del Traforo Storia del Monumento Torino Tip G Baglione C 1879)La gestazione e la realizzazione del Traforo non furono poi tanto lunghe Precursore dellrsquoopera fu Giuseppe Francesco Medail di Bardonec-chia non uomo di scienza ma agricoltore e cacciatore e quindi profondo conoscitore dei suoi monti e valli e anche imprendi-tore di lavori pubblici e di tra-sporti tra Lione e Milano Giagrave nel 1832 aveva per primo riconosciuto che il punto piugrave stretto delle Alpi Occidentali si trovava tra Bardo-necchia e Modane e che qui ave-vano pressappoco la stessa quota le Valli dellrsquoArc (Valle Moriana) e della Dora Riparia (Valle di Susa) cosiccheacute ideograve un traforo di 5000 metri ma non ebbe successo

Perograve ldquoil buon germe era gettato in terreno non infecondo e nel 1845 il ministro Des Ambrois ordinograve allrsquo ingegnere belga Henri Maus lo studio di costruzione di ferrovia tra Susa e Chambery mediante traforo dei montirdquo il progetto fu completato nel 1849 prevedendo una galleria di 12290 metri ma fu respinto dal Parlamento che era impegnato nelle grandi problema-tiche politiche e belliche di quegli anniUna volta individuato un possi-bile tracciato e grazie agli studi del Professore geologo Angelo Sismonda prevista la situazione geologica restava perograve ancora insoluto il problema di come sca-vare la lunga galleriaFinalmente grazie al Conte Cavour sempre estremo iniziatore e pro-motore di grandi cose nel 1854 i ldquotre ingegneri per un Traforordquo Germano Sommeiller savoino genio della meccanica Severino

Grattoni di Voghera genio orga-nizzatore e Sebastiano Grandis cuneese di Borgo San Dalmazzo genio del calcolo furono chiamati a definire la perforazione mecca-nica dei fori da mina a energizzare le perforatrici con aria compressa industriale e a costruire il TraforoLrsquoavvio dei lavori di costruzione fu dato a Modane dal Re Vitto-rio Emanuele II il 31 agosto 1857 e lrsquo inaugurazione dellrsquoapertura al traffico cadde il 17 settembre 1871 a Bardonecchia sempre alla pre-senza del ReDurante i quarantrsquoanni centrali del XIX secolo sostennero la realizza-zione dellrsquoopera unitamente alla creazione delle nuove originali macchine per la sua costruzione ma anche lrsquo indispensabile crea-zione di una rete ferroviaria estesa allrsquo intero territorio nazionale ben sei illustri membri dellrsquoAccademia delle Scienze di Torino Angelo Sismonda Carlo Ignazio Giulio

Federico Menabrea Quintino Sella Pietro Paleocapa Germano SommeillerLrsquoAccademia delle Scienze di Torino si fa cosigrave promotrice della celebrazione del 150deg anniver-sario dellrsquoapertura del Frejus e ha avviato unitamente a vari altri Enti (tra quali lrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Torino) lo studio delle correlate manifestazioni in tale ambito verragrave anche analizzata la deter-minante e multiforme attivitagrave di Quintino Sella ingegnere parla-mentare e poi Ministro che tra lrsquoaltro ha fondato nel 1859 una scuola per studi superiori molto importante per gli ingegneri la Regia Scuola di Applicazione per gli Ingegneri in Torino dalla quale nel 1906 egrave nato il Politec-nico di TorinoQuestrsquo iniziativa cade in un periodo di grande fervore per il

moderno attraversamento ferro-viario delle Alpi cosigrave da rinsaldare lrsquounitagrave dellrsquoEuropa e collegarla al bacino del Mediterraneo allrsquoAfrica e allrsquoOriente al momento sono tre le gallerie ferroviarie che sono le piugrave lunghe del mondo il San Got-tardo da poco aperto al traffico il Brennero e il Frejus di base che sono in costruzioneAuspichiamo per favorire la rea-lizzazione di questa iniziativa adesioni e contributi di idee da parte di quanti vedono lrsquoapertura attraverso la Alpi fattore deter-minante per il miglioramento della qualitagrave della vita in ambito comunitario per contatti egrave possi-bile inviare unrsquoe-mail allrsquo indirizzoin iz iat iveaccademiadelle-scienzeit

Studiamo la storia ldquopercheacute le imprese degli uomini nel tempo non siano dimenticaterdquo (Erodoto)

Illustrazione tratta da LrsquoUnivers illustreacute Parigi 1869 in cui egrave riprodotta la mac-china perforatrice inventata da Germano Sommeiller per la perforazione del Tunnel del Frejus

Figura 1 Le piugrave antiche e moderne gallerie alpine del Piemonte

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La sostenibilitagrave egrave un fatto-re ormai determinante in tutte le attivitagrave produttive Non fanno eccezione quei

settori che nonostante le conti-nue innovazioni incidono di piugrave sullrsquoemissione nellrsquoatmosfera di gas climalteranti Fra questi il comparto oil amp gas ndash estrazione raffinazione e consumo di risorse fossili ndash oggi rappresenta uno dei principali fattori che incidono sul fenomeno del riscaldamento glo-bale Di conseguenza sono tanti i professionisti che lavorano nei settori di ricerca e sviluppo in cer-ca di soluzioni volte alla riduzione dellrsquo impatto ambientale di un set-tore che rimane imprescindibile per lrsquoeconomia planetariaEgrave in questo ambito che si inseri-sce la tesi di Marcello Prestianni presentata sul numero dellrsquoInge-gnere Italiano dedicato al tema Oil amp Gas (disponibile su httpswwwtuttoingegnereit) che gli ha permesso di vincere il contest lanciato nei mesi scorsi Ai partecipanti ndash studenti di inge-gneria laureati o laureandi ndash egrave stato chiesto di condividere la propria tesi sullrsquoevoluzione di questo comparto con particolare attenzione ai temi della Circular Economy e della decarbonizza-zione A promuovere la competi-zione il Consiglio Nazionale degli Ingegneri PPAN (consulente edi-toriale della rivista quadrime-strale) e NextChem societagrave che ha sponsorizzato il contest e messo a disposizione un tirocinio al migliore talento ldquoAl nostro interno ndash racconta Ilaria Catastini Communication Manager NextChem ndash abbiamo una ricchezza di competenze che vengono dallrsquoesperienza Maire Tecnimont nel settore tradizio-nale dellrsquo ingegneria e costruzioni che andiamo a integrare sempre di piugrave con quelle nuove di giovani che hanno studiato e si sono for-mati in una prospettiva di futuro sostenibile e circolare e che si vogliono cimentare in una sfida complessa quanto affascinanterdquo

LA TESILa trattazione egrave frutto dellrsquoattivitagrave sperimentale realizzata presso i laboratori del dipartimento drsquo in-gegneria Enzo Ferrari dellrsquoUniver-sitagrave degli studi di Modena e Reggio Emilia con i professori Cecilia Mortalograve Marcello Romagnoli e la dottoressa Maria Cannio Oggetto del lavoro sperimen-tale egrave la realizzazione tramite il metodo della stampa 3D di una membrana ceramica a

Oil amp Gas la stampa 3D di membrane ceramiche vince il contest de lrsquoIngegnere ItalianoOltre a un ridotto impatto ambientale la nuova tecnica sperimentale promette risparmi in termini di tempi e costi

idrogeno a temperature superiori ai 600degC Ciononostante il metodo del 3D printing ha permesso di raggiungere valori di permeabilitagrave dellrsquo idrogeno di molto inferiori alle membrane metalliche a base di palladio attualmente diffuse in commercio

Il nuovo contest de lrsquoIngegnere ItalianoIn occasione del lancio del numero dedicato al food dellrsquoIngegnere Italiano lo storico organo ufficiale del Consiglio Nazionale Ingegneri il CNI ha deciso di associare a ogni numero monografico un contest re-lativo allrsquoargomento trattato Lrsquoultima monografia appena uscita egrave dedicata al tema dellrsquoOilampGas Il contest egrave stato riservato a laureandi e laureati che si sono cimentati in una tesi sullrsquoevoluzione dellrsquo ingegneria nel settore specialmente sui temi della Circular Economy e della decarbonizzazione Il contest egrave stato sponsoriz-zato da NextChem societagrave del Grup-po Maire Tecnimont dedicata alla transizione energetica che ha messo a disposizio-ne un tirocinio Il vincitore del contest egrave stato Marcello Prestianni

DAL CNI

base di BaCe065 Zr020 Y015 O3-δ1113088-Ce085 Gd015 O2-δ a con-duzione elettronica (MPEC) per-meabile allrsquo idrogeno Un sistema composito che per via della sua stabilitagrave chimica e meccanica risulta fra i piugrave studiati per la separazione e la purificazione di

mdash ldquoIl contest egrave stato senza dubbio unrsquoopportunitagrave interessante diretta ai neolaureati come me percheacute consente di colmare fin da subito il gap tra mondo universitario e realtagrave aziendalerdquoMarcello Prestianni mdash

LrsquoINNOVAZIONEAl fine di migliorare le perfor-mance quindi una delle strategie piugrave promettenti consiste nellrsquoa-dozione di una configurazione asimmetrica e costituita da film supportati su substrati porosi Sebbene esistano articoli prodotti dalla comunitagrave scientifica rela-tivi alla preparazione di questa tipologia di membrane lrsquoutilizzo della stampa 3D rappresenta una novitagrave assoluta ldquoLrsquo idea ndash spiega Prestianni ndash egrave nata ragionando sul cambio di paradigma della base di partenza del processo di rea-lizzazione di membrane a confi-gurazione asimmetrica Ci siamo detti cosa puograve assicurare note-voli vantaggi in termini di costi e tempi di produzione rispetto ad altre tecniche in uso in questo momento come il co-pressing e il tape casting La risposta egrave stata la stampa 3D E in seguito alle attivitagrave di sperimentazione abbiamo ottenuto ottimi risultati anche sotto il profilo dellrsquo impatto ambientale in quanto abbiamo completato il processo senza impiegare metalli nobili notoria-mente rari e costosirdquo

LA NUOVA TECNICAPer la preparazione degli inchio-stri sono state impiegate polveri di BCZ20Y15 e di GDC15 preventiva-mente miscelate tramite il metodo ball milling attraverso lrsquouso del mulino planetario Queste pol-veri sono poi state amalgamate con altri additivi organici con proprietagrave disperdenti leganti e plastificanti Per la stampa della struttura asimmetrica e den-so-porosa infine egrave stata utiliz-

zata unrsquoattrezzatura homemade a microestrusione Lo step iniziale egrave rappresentato dalla stampa di un supporto poroso caratterizzato da uno spessore di circa 1-15 mm e un diametro di 20 mm Solo suc-cessivamente vi egrave stato deposi-tato lrsquo inchiostro per lrsquoottenimento di un film denso e sottile

I BENEFICI Questo metodo ha dato vita a un prodotto potenzialmente piugrave economico efficiente e dal minor impatto ambientale rispetto alle membrane metalliche a base di palladio e sue leghe Inoltre le membrane sono stabili anche in atmosfere aggressive e per questo motivo non necessitano di processi di desulfurizzazione o di riduzione di CO2 e CO oltre a poter lavorare a temperature fino a 800degC

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La certificazione dellrsquoingegnere esperto in ecoprogettazioneLa soluzione CERTIng al decreto CAM

I Criteri Ambientali Minimi (CAM) sono definiti nellrsquoambi-to del ldquoPiano di azione per la sostenibilitagrave ambientale dei

consumi della Pubblica Ammini-strazionerdquo e la loro applicazione ha come scopo quello di favori-re negli appalti pubblici lrsquouso di tecnologie e prodotti ambiental-mente piugrave sostenibiliIn Italia lrsquoapplicazione dei CAM egrave stata imposta dallrsquoart 18 della L 2212015 e successivamente dallrsquoart 34 del DLgs 502016 ldquoCo-dice degli appaltirdquo (come modifi-cato dal DLgs 562017) recante ldquoCriteri di sostenibilitagrave energe-tica e ambientale negli appalti pubblicirdquo che ne hanno reso ob-bligatoria lrsquoapplicazione da parte di tutte le stazioni appaltantiCon il Decreto CAM dellrsquo11 ottobre 2017 il Ministero dellrsquoAmbiente ha definito i criteri ambientali minimi per lrsquoaffidamento di ser-vizi di progettazione e dei lavori per nuova costruzione ristrut-

fessionista esperto sugli aspet-ti energetici e ambientali degli edifici che sia certificato da un organismo di valutazione della conformitagrave secondo la norma

Tali ingegneri dovranno aver ap-plicato nellrsquoambito della pro-gettazione eo direzione lavori di opere infrastrutturali i Criteri Ambientali Minimi per le scelte progettuali e quelle dei mate-riali eo aver svolto la verifica dellrsquo impatto ambientale delle opere su tutto il ciclo di vita ed eventualmente anche delle loro prestazioni energetiche Dovran-no aver svolto la progettazione di lavori per la costruzione eo riqualificazione di edifici con lrsquoapplicazione di protocolli di sostenibilitagrave ambientale anche volontari di comprovata validitagrave e diffusione sul piano nazionale e internazionale La certificazio-ne CERTing di ingegnere esperto in eco-progettazione in definiti-va soddisfa perfettamente i re-quisiti previsti dal decreto CAM e consente di accedere alle pre-mialitagrave previste nelle procedure di affidamento dei servizi di in-gegneria e architettura per la re-alizzazione o ristrutturazione di edifici pubblici Ad oggi egrave lrsquounico schema nel panorama delle cer-tificazioni del personale che lo consente in maniera trasversale ai diversi protocolli di sosteni-bilitagrave diffusi sul mercato delle costruzioni in Italia e in Europa

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turazione e manutenzione di edifici pubblici stabilendo nello specifico di attribuire un pun-teggio premiante alle proposte progettuali redatte da un pro-

internazionale ISOIEC 17024 e che applichi uno dei protocolli di sostenibilitagrave degli edifici di li-vello nazionale o internazionale (alcuni esempi Breeam Casacli-ma Itaca Leed Well)

LrsquoINGEGNERE ECO-PROGETTISTALrsquoagenzia CERTing accredita-ta secondo lo standard ISOIEC 17024 da ACCREDIA ha definito tra i 21 campi dello schema di Inge-gnere Esperto quello specifico di eco-progettista al quale possono accedere i professionisti che si occupano di progettazione soste-nibile in edilizia Il Consiglio Di-rettivo dellrsquoAgenzia CERTing nella riunione del 21 febbraio 2020 ha approvato una revisione del Re-golamento Tecnico che stabilisce i criteri per la valutazione delle competenze degli ingegneri che richiedono la certificazione come esperto sugli aspetti energetici e ambientali degli edifici

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LrsquoANALISI DEL CENTRO STUDI CNI |

GLI ISCRITTI ALLrsquoALBO ANNO 2020Cresce il numero degli iscritti solo grazie alla componente femminileNonostante tutte le criticitagrave emerse nel corso degli ultimi anni continua a crescere il numero di ingegneri iscritti allrsquoalbo i dati di inizio anno indicano 242750 iscritti circa mille in piugrave rispetto al 2019 Lrsquoanalisi dei dati effettuata dal Centro Studi del CNI mostra un quadro stabile rispetto allrsquoan-no appena passato (GRAFICO 1) La novitagrave dellrsquoanalisi dei dati del 2020 rivela che il saldo positivo egrave stato realizzato solo grazie alla crescita costante del numero di donne iscritte allrsquoAlbo 38mila + 1000 rispetto al 2019 (GRAFICO 2) Attualmente le donne ingegnere rappresentano il 157 del numero totale di iscritti (nel 2010 era appena del 108) Questo incremento ha permesso un ricambio generazionale allrsquo interno dellrsquoAlbo Secondo il Centro Studi tra i quasi 33mila ingegneri iscritti con piugrave di 65 anni le donne risultano solo lo 09 mentre costitu-iscono circa un terzo degli under 35 La regione con la piugrave alta quota di donne iscritte allrsquoalbo (234) egrave la Sardegna con il picco massimo registrato a Cagliari (263) Questo ricambio generazionale sta influendo anche sulla distribuzione degli iscritti tra i settori dellrsquoAlbo i laureati del vecchio ordinamento (che possono essere iscritti a tutti e tre i settori) vengono infatti sostituiti da quelli del nuovo ordinamento (che possono invece iscriversi a un solo settore) con il risultato che la quota di iscritti a tutti e tre i settori si riduce progressivamente tanto da scendere sotto la soglia del 60 Oggi tra i quasi 70 mila ingegneri iscritti a un solo settore il numero complessivo di ingegneri del settore industriale e di quello dellrsquo informazione non arriva nemmeno alla metagrave di quello degli iscritti al settore civile e ambientale che costituiscono il 71 degli ingegneri ldquomonosettorialirdquo (GRAFICO 3) Considerando invece tutti gli iscritti la quota che appartiene al settore civile ed ambientale esclusivamente o parallelamente ad altri settori egrave pari allrsquo832 Per quando riguarda la sezione B dellrsquoalbo invece aumentano rispetto ai ldquoquinquennalirdquo le quote di ingegneri iuniores industriali e dellrsquo informazione ndash sebbene quello civile ed ambientale si confermi il piugrave ambito ndash accogliendo quasi 6 ingegneri iuniores su 10 (GRAFICO 4) Sebbene le donne evidenzino unrsquoetagrave media decisamente piugrave bassa di quella degli uomini (oltre 10 anni in meno) subiscono anchrsquoesse questa fase di lento ricambio lrsquoetagrave media nel 2020 egrave infatti per loro pari a 415 anni contro i 41 del 2019 e i 405 del 2018

Una questione economicaDa non sottovalutare la questio-ne economica In un momento di profonda crisi che inevitabilmente investe anche la categoria ingegneri-stica egrave pacifico che svariati colleghi si facciano due conti in tasca e prendano decisioni nette Egrave questo il pensiero di Sebastiano Floridia alla guida dellrsquoOrdine di Siracusa ldquoConosco molti professionisti che pur di non pagare la quota di iscrizione di 180 euro preferiscono rimane-re fuori dal sistema ordinistico Il motivo Puramente economico Gli stipendi non sono piugrave altissimi spe-cialmente allrsquo inizio i giovani colleghi fanno fatica ad arrivare a fine mese molte volte si accettano incarichi per pochi euro pur di entrare nel mondo del lavoro Quindi basta fare due piugrave due se non egrave indispensabile non mi iscrivo allrsquoOrdine e mi tengo in tasca i soldi Semplice nordquo

La giusta comu-nicazione per i giovani studentiPer Alberto Romagnoli Presi-dente dellrsquoOrdine degli Ingegneri di Ancona bisogna focalizzarsi sui colleghi del terzo settore quelli dellrsquo informazione ldquoSono in costante aumento i ragazzi che si iscrivono alle facoltagrave di ingegneria e che scelgono lrsquoambito dellrsquo informazionerdquo spiega Romagnoli ldquoEgrave quindi a loro che si devono riservare i nostri sforzi per far sigrave che lrsquoOrdine diventi appetibile e interessante per i futuri neolaureatirdquo In tal senso proprio lrsquoOrdine di Ancona ha elaborato un documento con una serie di indicazioni che dimostrano quanto sia ldquoconvenienterdquo lrsquo iscrizio-ne al sistema ordinistico percheacute il neolaureato si puograve confrontare con i colleghi nelle commissioni nei gruppi di lavoro e quindi puograve acquisire know how percheacute puograve consultare le norme CEI UNI ISO a costi molto bassi o gra-tuitamente per poter firmare progetti di impianti elettronici come previsto dal DM 372008 per poter svolgere il ruolo di direttore tecnico di societagrave di ingegneria dopo dieci anni di iscri-zione E ancora per avere consulenze gratuite dai commercialisti e avvocati convenzionati con lrsquoOrdine professio-nale per poter acquistare applicativi software e strumentazione tecnica a prezzi agevolati frutto di convenzioni tra lrsquoOrdine e societagrave fornitricildquoQueste sono solo alcune delle motiva-zioni che rendono il mondo dellrsquoordine appetibile anche per tutti gli specia-lizzati nel terzo settore ndash continua il Presidente Romagnoli ndash egrave necessaria dunque una forte operazione di mar-keting territoriale e di comunicazione nei confronti dei giovani studenti di ingegneriardquo

La certificazione delle competenzePer il Presidente dellrsquoOrdine degli Ingegneri di Catanzaro Gerlando Cuffaro va messa in atto una decisa campagna di ldquomarketing profes-sionalerdquo sui territori ldquoA cominciare dal potenziamento dei rapporti con il sistema universitario facendo comprendere ai giovani lrsquo importanza dellrsquo iscrizione allrsquoOrdine di catego-riardquo spiega il dirigente calabrese Ma non solo occorre dare una decisa accelerata alla funzione degli Ordini legata alla certificazione delle com-petenze ldquoVa potenziato lo strumento CERTing istituzionalizzandolo anche grazie a prezzi altamente competiti-vi La qualificazione dellrsquoesperienza e delle competenze deve diventare un lsquomustrsquo delle funzioni ordinisti-cherdquo Infine ecco un ulteriore valore aggiunto per lrsquo iscrizione allrsquoOrdine ldquoValutare la possibilitagrave di dare un punteggio superiore a chi egrave iscritto allrsquoOrdine e partecipa a bandi di concorso pubblici Potrebbe essere una strategia da perseguirerdquo conclu-de lrsquo ingegner Cuffaro

Ingegneri qualificati ma troppa concorrenzaPer Simone Monotti Presidente dellrsquoOrdine degli Ingegneri di Terni egrave necessaria unrsquoazione sinergica per far sigrave che ldquo il sistema ordinistico acquisti maggior prestigio ed au-torevolezzardquo Un percorso non certo semplice che deve passare per forza attraverso ldquolrsquoofferta di tanti servizi in piugrave ai colleghi dalle convenzio-ni alle agevolazioni sanitarie sino alle assicurazioni Sono solo alcuni degli esempi sui quali si potrebbe lavorarerdquo Inoltre ecco una stoccata sullrsquoambito formativo che deve es-sere ldquosempre piugrave qualitativo anche e soprattutto per i settori dellrsquo indu-stria e dellrsquo informaticardquo E qui il discorso si fa serio ldquoCrsquoegrave troppa confusione anche qui nel ternano Molti consulenti informatici e del mondo dellrsquo industria con tanto di laurea in ingegneria subiscono la concorrenza di altre figure professio-nali con un percorso di studi meno qualificato Ecco percheacute credo che valga la pena pensare a un percorso legislativo in grado di far diventare il sistema ordinistico una sorta di garanzia istituzionale anche per tutti gli iscritti al secondo e al terzo settorerdquo

a cura di Roberto di Sanzo

Alberto Romagnoli Presidente Ordine degli Ingegneri di Ancona

Sebastiano Floridia Presidente Ordine degli Ingegneri di Siracusa

Simone Monotti Presidente Ordine degli Ingegneri di Terni

Gerlando Cuffaro Presidente Ordine degli Ingegneri di Catanzaro

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SintesiNonostante tutte le criticitagrave emerse nel corso degli ultimi anni continua a crescere il nu-mero di ingegneri iscritti allrsquoalbo i dati di inizio anno indicano 242750 iscritti circa millein piugrave rispetto al 2019

Quello che emerge dallrsquoanalisi dei dati effettuata dal Centro studi del Consiglio Nazionaledegli Ingegneri egrave un quadro sostanzialmente stabile rispetto al 2019 il numero di nuoveiscrizioni si mantiene intorno alle 6mila unitagrave a fronte di circa 5mila cancellazioni e continuaa restare bassa la quota di laureati che sostengono lrsquoEsame di Stato e ancor piugrave bassaquella di coloro che si iscrivono allrsquoalbo una volta conseguita lrsquoabilitazione professionale(circa un sesto dei laureati) Ma il dato positivo del 2020 rivela una importante novitagrave dal momento che il saldo positivoegrave stato realizzato solo grazie alla crescita costante del numero di donne iscritte allrsquoAlboche ha superato quota 38mila circa mille in piugrave rispetto al 2019 mentre si egrave leggermenteridotto il numero di uomini iscritti

GLI ISCRITTI ALLALBO ANNO 2020

ISCRITTI ALLrsquoALBO DEGLI INGEGNERISERIE 2007-2020 ndash (VAL ASS)

Iscri totale (sezA +sezB)

198433

242750

190000

200000

210000

220000

230000

240000

250000

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020

Ersquo ancora presto per avere dei riscontri per quanto concerne il processo di rinnovamentoavviato negli ultimi anni dagli Ordini provinciali e dal Consiglio Nazionale degli Ingegnerima lrsquoobiettivo egrave quello di aumentare lrsquoappeal dellrsquoAlbo anche tra gli ingegneri del settoreindustriale e dellrsquoinformazione grazie anche allrsquoattivazione di una serie di servizi offerti agliiscritti relativi a formazione supporto allrsquoattivitagrave lavorativa certificazione delle competenzeassicurazione professionale e altro ancora

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GLI ISCRITTI ALLALBO ANNO 2020

QUOTA DI ISCRITTI ALLrsquoALBO DEGLI INGEGNERI PER SETTOREANNO 2020 (VAL )

nb il totale egrave diverso da 100 poicheacute un ingegnere puograve essere iscrio a piugrave di un seore sono compresi gli ingegneri del nuovo ordinamento e quelli del vecchio che hanno optato per un solo seore

nb il totale egrave diverso da 100 poicheacute un ingegnere puograve essere iscrio a piugrave di un seore

832690

620710

21674

0

50

100

Civile ed ambientale Industriale Informazione

Sezione A

Tu Nuovo ordinamento e ibridi

578

302

104

0

20

40

60

Civile ed ambientale Industriale Informazione

Sezione B

SEZIONE A

SEZIONE B

nb il totale egrave diverso da 100 poicheacute un ingegnere puograve essere iscritto a piugrave di un settoresono compresi gli ingegneri del nuovo ordinamento e quelli del vecchio che hanno optato per un solo settore

nb il totale egrave diverso da 100 poicheacute un ingegnere puograve essere iscritto a piugrave di un settore

Ersquo ancora presto per avere dei riscontri per quanto concerne il processo di rinnovamentoavviato negli ultimi anni dagli Ordini provinciali e dal Consiglio Nazionale degli Ingegnerima lrsquoobiettivo egrave quello di aumentare lrsquoappeal dellrsquoAlbo anche tra gli ingegneri del settoreindustriale e dellrsquoinformazione grazie anche allrsquoattivazione di una serie di servizi offerti agliiscritti relativi a formazione supporto allrsquoattivitagrave lavorativa certificazione delle competenzeassicurazione professionale e altro ancora

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GLI ISCRITTI ALLALBO ANNO 2020

QUOTA DI ISCRITTI ALLrsquoALBO DEGLI INGEGNERI PER SETTOREANNO 2020 (VAL )

nb il totale egrave diverso da 100 poicheacute un ingegnere puograve essere iscrio a piugrave di un seore sono compresi gli ingegneri del nuovo ordinamento e quelli del vecchio che hanno optato per un solo seore

nb il totale egrave diverso da 100 poicheacute un ingegnere puograve essere iscrio a piugrave di un seore

832690

620710

21674

0

50

100

Civile ed ambientale Industriale Informazione

Sezione A

Tu Nuovo ordinamento e ibridi

578

302

104

0

20

40

60

Civile ed ambientale Industriale Informazione

Sezione B

SEZIONE A

SEZIONE B

nb il totale egrave diverso da 100 poicheacute un ingegnere puograve essere iscritto a piugrave di un settoresono compresi gli ingegneri del nuovo ordinamento e quelli del vecchio che hanno optato per un solo settore

nb il totale egrave diverso da 100 poicheacute un ingegnere puograve essere iscritto a piugrave di un settore

Si conferma inoltre il trend crescente del numero di iscritte Attualmente le donne inge-gnere rappresentano il 157 del numero totale di iscritti con un lieve incremento rispettoal 2019 Vale la pena di ricordare che nel 2010 la quota di donne tra gli iscritti allrsquoalbo eradel 108Ma il dato piugrave importante che emerge egrave che il saldo positivo riscontrato tra il 2019 e il 2020egrave determinato proprio dalle donne aumentate di oltre mille unitagrave offrendo cosigrave un contri-buto importante al ricambio generazionale allrsquointerno dellrsquoAlbo basti pensare che tra iquasi 33mila ingegneri iscritti con piugrave di 65 anni le donne risultano solo lo 09 mentrecostituiscono circa un terzo degli under 35

La regione con la piugrave alta quota di donne iscritte allrsquoalbo (234) risulta ancora una voltala Sardegna con il picco massimo registrato a Cagliari che si conferma anche nel 2020lrsquoOrdine provinciale con la quota piugrave elevata di donne (263)

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GLI ISCRITTI ALLALBO ANNO 2020

ORDINE 2019 2020 Var 20192020 Parma 1771 1754 -10 Mantova 1025 1015 -10 Nuoro 814 806 -10 Piacenza 935 923 -13 Lodi 470 462 -17 Aosta 452 443 -20 As 478 468 -21 Vercelli 465 454 -24 Novara 1024 999 -24 Rimini 1095 1066 -26 Savona 1138 1102 -32 Gorizia 397 369 -71

QUOTA DI DONNE ISCRITTE ALLrsquoALBO DEGLI INGEGNERI (SEZIONE A + SEZIONE B) SERIE 2007-2020

9199 104 108

115 120 125 130137 140 145 148 153 157

8

10

12

14

16

18

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020

Sebbene le donne evidenzino unrsquoetagrave media decisamente piugrave bassa di quella degli uomini(oltre 10 anni in meno) e come evidenziato in precedenza risultino in costante aumentosubiscono anchrsquoesse questa fase di lento ricambio lrsquoetagrave media nel 2020 egrave infatti per loropari a 415 anni contro i 41 del 2019 e i 405 del 2018

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GLI ISCRITTI ALLALBO ANNO 2020

ETAgrave MEDIA DEGLI ISCRITTI ALLrsquoALBO DEGLI INGEGNERI PER SEZIONE DI ISCRIZIONE E SESSOCFR2018-2020

514

402

509

406 374 405498

398494

0

20

40

60

SezA SezB Totale

2018

Uomini Donne Totale M+F

519

410

514

411 381 410502

406498

0

20

40

60

SezA SezB Totale

2019

Uomini Donne Totale M+F

523

418

518

415 387 415

506

414502

0

20

40

60

SezA SezB Totale

2020

Uomini Donne Totale M+F

lrsquoetagrave indicata egrave quella che gli ingegneri compiranno nel corso dellrsquoanno di riferimento GRAFICO 4

GRAFICO 3 Sezione A e Sezione B

GRAFICO 2 GRAFICO 1

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Un lavoro sostenibile a tutte lrsquoetagrave

Lrsquoinvecchiamento della popo-lazione egrave un processo che sta interessando tutta lrsquoEuropa e in particolar modo lrsquoItalia e tutti i comparti produttivi Il sesto rap-porto della Fondazione Europea riporta che la percentuale di lavo-ratori ultracinquantenni egrave aumen-tata del 10 nel giro di 10 anni Entro il 2030 i lavoratori tra 55 e 64 anni aumenteranno del 16 giagrave oggi la metagrave dei lavoratori anziani abbandona prima dellrsquoetagrave di pen-sionamento obbligatorio In particolar modo lrsquo invecchia-mento della forza lavoro egrave una problematica che riguarda la gestione delle risorse umane in azienda Perciograve occorre costruire un approccio multiplo e siste-matico per una corretta gestione di un problema nellrsquoottica della sicurezza In questi casi dunque il lavoro dellrsquoRSPP assume aspetti quasi manageriali sia per una corretta definizione dei ruoli e dei soggetti ndash con adeguata for-mazione ndash sia per la gestione e il coordinamento dei comporta-menti corretti

IL RUOLO DEGLI INGEGNERILrsquo ingegnere della sicurezza ndash occupandosi della sicurezza del lavoratore della collettivitagrave e dellrsquoambiente circostante ndash rico-pre di fatto un ruolo sociale fonda-mentale che permette ad aziende e lavoratori nel privato come nel pubblico di poter contare su un contributo qualificato capace di coniugare sia aspetti tecnici che gestionali Il tema dellrsquo invecchia-

mento-lavoro egrave un ambito per il quale sono richieste competenze e conoscenze multidisciplinari lrsquo ingegnere nei suoi vari ruoli di imprenditore responsabile di produzione RSPPCSPCSE pro-gettista di macchine consulente esterno e con le sue competenze tecniche noncheacute le conoscenze in varie discipline come lrsquoorga-nizzazione del lavoro lrsquoergono-mia lrsquo innovazione tecnologica le biotecnologie e i nuovi materiali puograve dare un contributo determi-nante per la tutela della salute della sicurezza del lavoratore e per configurare posti di lavoro sostenibili a ogni etagrave Mai come nellrsquoambito della sicurezza del lavoratore non piugrave giovane la pur qualificata multidisciplinarietagrave dellrsquo ingegnere dovragrave essere inte-grata con competenze di medi-cina e psicologia applicata al lavoro cosigrave da fornire un supporto adeguato anche per tenere sotto controllo i progressi scientifici e le conseguenti opportunitagrave di valu-tare dinamicamente lo scenario in cui si muove

UN LAVORO SOSTENIBILE A TUTTE LE ETAgrave In Italia si tende ad applicare una politica contraddittoria che consiste nel ricorrere al ricambio generazionale incentivando lrsquoab-bandono precoce del lavoro da parte dei piugrave anziani per lasciare posto a risorse piugrave giovani ma soprattutto meno costose Le grandi aziende aiutate anche dalle politiche pubbliche cer-cano spesso questa via che perograve non affronta il problema alla

Lrsquo invecchiamento e il lavoro come affrontarlo per la tutela dei dipendenti

RSPP | AZIENDEFOCUS

radice Quello che serve egrave invece un approccio di sistema che renda la professione sostenibile al lavo-ratore che invecchia partendo dal presupposto che una vita lavora-tiva attiva e in buona salute egrave la premessa per una vita pensioni-stica con minori costi sociali sia per lrsquo individuo che per la collet-tivitagrave Infatti in Italia il problema dellrsquo invecchiamento della popo-lazione egrave stato confinato solo alle riforme del sistema pensionistico cercando di trovare formule per il pensionamento anticipato Un lavoro sostenibile eviterebbe conseguenze come lrsquoaumento di infortuni e malattie professionali lrsquoaccumulo di malattie invalidanti che vanno a impattare sui costi del Sistema Sanitario Nazionale e la riduzione della produttivitagrave industriale dovuta dallrsquoaumento dellrsquoassenteismo cronicizzato Dal momento che lrsquo invecchiamento egrave anche un fenomeno prevedibile emergeno dallrsquoanalisi del Centro Studi del CNI alcuni comporta-menti virtuosi di aziende italiane per le misure organizzativo-ge-stionali Prima di tutto egrave stato coinvolto attivamente un RSPP di concerto con il Medico com-petente i sindacati e i lavoratori A ciograve si egrave aggiunto una corretta valutazione dei rischi (vedasi box) e allrsquo individualizzazione di buone prassi di Workplace Health Promo-tion (WHP) E inoltre ndash Il rispetto di protocolli di sorve-glianza sanitaria periodici come visite oculistiche cardiologiche e test per valutare capacitagrave motorie ed elasticitagrave muscolare che con-sentano di individuare ed even-

Il DossierIl GTT (Gruppo Territoriale Temporaneo) della Commissione Sicurezza del CNI ha sviluppato un dossier che affronta il tema della sicurezza sotto lrsquoaspetto dellrsquo invecchiamento allrsquo interno dellrsquoIndustria 40 Tutto questo egrave stato possibile anche grazie alla collaborazione dei diversi Ordini territoriali come lrsquoOrdine degli Ingegneri di Milano insieme al proprio GdL alla Direzione Regionale Lombardia-CONTARP e alla Con-sulta Interassociativa Italiana per la Prevenzione - CIIP e ovviamente insieme ai referenti INAIL Ricordiamo che CNI e INAIL hanno rinnovato e confermato lrsquo impegno ndash lo scorso 26 gennaio ndash verso una solida collaborazione nel campo della sicurezza grazie a un protocollo drsquo intesa che prevede la realizzazione di una serie di attivitagrave congiunte finalizzate alla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori Temi come la prevenzione del rischio sismico la prevenzione nelle scuole il supporto alla Protezione Civile per la definizione dei Piani di Emergenza testimoniano lrsquo impegno su temi di interesse generale e il ruolo sociale dellrsquo ingegnere

SEGUE DA PAG 1

di Gianni Massauno dei momenti e dei simboli piugrave potenti della nostra storia ndash grazie a donne e uomini che nel momento del bisogno non si sono tirati indietro anzi si sono messi incondizionatamente al servizio di chi meritatamente o immeritatamente ndash non egrave questo il momento di discuterne ndash ha il controllo della barcaldquoLa televisione ha detto che il nuovo anno porteragrave una trasfor-mazione e tutti quanti stiamo giagrave aspettandohelliprdquoEgrave giusto interrogarsi su quando torneremo alla normalitagrave (anche se oggi piugrave di ieri appaiono inutili e paradossali le prese di posizione e le divisioni della politica) ma egrave fondamentale la-vorare su noi stessi per capire il come affrontare una quotidiani-tagrave diversa e speriamo miglioreldquohellip saragrave tre volte Natale e festa tutto il giorno [] ogni Cristo scenderagrave dalla croce anche gli uccelli faranno ritornohelliprdquo Le calamitagrave svelano i pregi e soprattutto i difetti dei Paesi ci pongono di fronte a biforcazioni che possono essere catastrofiche oppure viceversa costituire un punto di cambiamento positivoLrsquoanno che verragrave gli anni che verranno non potranno essere affrontati se non sapremo pen-sare un nuovo paradigma del lavoro e della sua rappresen-tanza Paradigma che riprogetti il modello che divide tra dipen-denti e Partite IVA in una miriade di sovrastrutture contrattuali di regole di tutele troppo variabili e differenziate Che non conside-ra la reale potenzialitagrave del ter-mine ldquosussidiarietagraverdquo Lrsquoanno che verragrave gli anni che verranno non potranno essere affrontati con lrsquoattuale sistema normativo e burocratico Penso per esempio alle dichiarazioni del Commis-sario per lrsquoemergenza Covid-19 ldquocon il normale sistema oltre la metagrave dei ventilatori polmonari occorrenti per salvare il maggior numero possibile di vite umane sarebbe stato consegnato alla fine dellrsquoemergenzardquo Penso al Ponte di Genova e ai poteri straordinari conferiti al Commis-sario per la ricostruzione idonei a disapplicare la legislazione nazionale sugli appalti al fine di rispettare tempi e costi Lrsquoanno che verragrave gli anni che verranno potranno essere affrontati se sa-premo ldquori-progettarerdquo la nostra legislazione Occorre rendere tutto ndash realmente ndash semplice veloce e trasparente percheacute non si puograve essere veloci ed efficienti solo nellrsquoemergenza E per farlo egrave necessario ribaltare lrsquoapproccio per il quale tutto egrave norma e nien-te egrave autoregolamentazione per il quale diviene illecito qualunque cosa non sia esplicitamente vietata ldquoCaro amicordquo solo se sapremo guardare con altri occhi e se saremo in grado di farlo insieme e non da soli sicuramente ldquosenza grandi disturbi qualcuno spariragrave saranno forse i troppo furbi e i cretini di ogni etagraverdquo

EDITORIALE |

La valutazione del rischioLa valutazione dei rischi oltre a comprendere la possibilitagrave di sviluppare malattie croni-che compatibili con lrsquoavanzare dellrsquoetagrave deve tenere conto di aspetti connessi piugrave stretta-mente al lavoro svolto come posture incongrue lavoro in ambienti rumorosi o a contat-to con agenti chimici o ancora situazioni lavorative a rischio di caduta inciampo o altri inconvenienti La valutazione fornisce orien-tamenti preventivi per ogni rischio indagato ndash Rischi legati al lavoro fisico derivanti dalla movimenta-zione di carichi sforzi fisici intensi e mantenimento di posture incongrue A questi egrave particolarmente esposto chi lavora nellrsquoambito della distribuzione o chi gestisce macchinari e apparati nellrsquo in-dustria meccanica Questi ultimi sono spesso esposti a movimenti e posizioni stati-che ripetitive e non corrette dal punto di vista posturale A questi si aggiungono i rischi derivanti dallrsquouso di macchine ad esempio spazzatrici da scivolamento o da possibili cadute da attrezzi come scale nel caso del settore del clea-ning o dallrsquoutilizzo di torni e frese nel caso dellrsquoindustria ndash Rischi legati allrsquoambiente di lavoro come le condizioni microclimatiche avverse o lrsquoesposizione a vibrazioni e rumori Tra questi rischi si pone lrsquoattenzione sull esposizione a sostanze tossiche eo irritantindash Fattori che penalizzano lo sviluppo lrsquoutilizzo la trasmis-sione di competenze come la carenza di formazione i metodi di lavoro rigidamente imposti il raggiungimento di picchi di attivitagrave imprevistindash Rischi psico-sociali come la relazione con pubblico o clienti ldquodifficilirdquo o la mancanza di sostegno e di riconoscimento da parte dei superiori o dei colleghiDopo aver valutato i rischi si puograve procedere allrsquoadozione di misure di miglioramento che possono essere organizzative gestionali oppure tecniche

Simone Ciapparelli

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Gli effetti dellrsquoinvecchiamento sul lavoroLa sostenibilitagrave del lavoro dipende perograve non soltanto dallrsquoetagrave anagrafica raggiunta ma anche dal tipo di lavoro svolto questa problematica si aggrava sensibilmente nel passaggio da lavoro cognitivo a lavoro manuale e da lavori piugrave qualificati a lavori meno qualificati A titolo di esempio per effetto delle soglie introdotte dal DLgs 8108 la popolazione lavorativa adibita a sollevamento e trasporto viene qualificata come anziana a par-tire dai 45 anni di etagrave mentre chi utilizza videoterminali (VDT) egrave classificato come anziano a partire dai 50 anni Quando ci si riferisce alle mansioni manuali inoltre il lavoratore percepisce in modo particolare la propria minore capacitagrave produttivitagrave ri-spetto ai colleghi piugrave giovani e la percezione delle ridotte capa-citagrave motorie e della forza fisica lo induce a un maggiore sforzo di attenzione per evitare rischi e infortuni aumentando in realtagrave stress e stanchezza Quasi in un circolo vizioso ciograve comporta una probabilitagrave teorica di infortunio molto maggiore rispetto a un soggetto giovane Questo aspetto egrave perograve parzialmente bilanciato dal fatto che il maggior grado di esperienza professionale au-menta la capacitagrave di prevedere ed evitare il pericolo mitigando il rischio di infortuni Oltre al fattore etagrave la riduzione della capacitagrave lavorativa mostra comunque unrsquoampia variabile individuale determinata soprat-tutto dalla presenza o meno di malattie croniche Le patolo-gie croniche sono infatti un fattore critico per la produttivitagrave delle aziende nel 2018 hanno interessato quasi il 40 della popolazione italiana La prevenzione di queste malattie tramite il raggiungimento di uno stile di vita piugrave salutare consente di fronteggiare anche la riduzione della capacitagrave lavorativa Altre variabile da considerare egrave la differenza di genere le donne hanno unrsquoaspettativa di vita piugrave lunga rispetto allrsquouomo ma trascorsa in peggiori condizioni di salute a causa delle possibili conseguenze provocate da menopausa e osteoporosi Lrsquo invec-chiamento egrave quindi un processo che comporta cambiamenti negativi (calo generale delle capacitagrave funzionali) in parte com-pensati da attributi che si sviluppano e affinano con lrsquoavanzare dellrsquoetagrave

tualmente monitorare le malattie che piugrave risentono del fattore etagravendash lrsquo individuazione di buone prassi tramite corsi di formazione orga-nizzando corsi adatti a tutte le etagrave e senza preclusioni per i lavoratori piugrave anziani ndash la riorganizzazione di tempi e carichi di lavoro e concessione di part time su richiesta nuove modalitagrave di svolgimento del lavoro come ad esempio il lavoro agile sono altre misure utili che rientrano in questa categoria In questo senso lrsquoapproccio ingegneristico egrave fondamentale anche per la riprogettazione degli ambienti e degli spazi tali da ren-derli piugrave sostenibili e adattabili allrsquoetagrave dei lavoratori Tra le misure tecniche rientra la riprogettazione ingegneristica ed ergonomica degli ambienti di lavoro come lrsquoe-liminazione di ostacoli e dislivelli ma piugrave in generale misure atte a rendere lo spazio lavorativo soste-nibile a tutte le etagrave come lrsquoappli-cazione dei principi ergonomici sulle nuove linee (comandi piugrave fruibili piani di lavoro ad altezze regolabili) e la riduzione del rischio su quelle vecchie Si consideri che le patologie muscoloscheletriche sono piugrave diffuse nei soggetti di etagrave tra i 50 e i 55 anni e i disturbi muscolo scheletrici sono la prima causa di malattia professionale emersa costituendo il 75 delle malat-

tie professionali denunciate e si evolvono spesso in patologie invalidanti

IL SETTORE DELLE COSTRUZIONIPurtroppo a oggi manca ancora uno studio approfondito su come lrsquoinvecchiamento influisca sui lavoratori nellrsquoambito professio-nale caratterizzato proprio dalle mansioni manuali piugrave pesanti Nel cantiere edile per esempio la legi-slazione italiana impone la valu-tazione dei rischi in particolare bisogna tener conto dellrsquoaffievolirsi delle capacitagrave sensoriali che rende piugrave difficile per il lavoratore edile individuare ed evitare prontamente i rischi lrsquoindebolimento dellrsquoappa-rato muscolo-scheletrico lo espone a infortuni da caduta e da solleva-mento carichi la minore efficienza del sistema cardio-vascolare e di quello respiratorio diminuiscono la resistenza agli sforzi prolungati e agli agenti atmosferici aumen-tando altresigrave il rischio di sveni-mento infarto e disidratazione Lo stress del lavoratore edile aumenta anche con lrsquoetagrave a causa della con-correnza generazionale la perce-zione delle proprie ridotte capacitagrave fisiche lo induce a mantenere una maggiore sforzo di attenzione per evitare rischi e infortuni Ciograve comporta una probabilitagrave teo-rica di infortunio per un lavoratore anziano maggiore di una percen-

tuale variabile dal 50 al 95 rispetto a un lavoratore giovane che svolga la stessa mansione Tuttavia lrsquoosservazione dei can-tieri ha permesso di scoprire nella pratica anche i vantaggi dellrsquoinvec-chiamento Lrsquoesperienza aumenta la pazienza e la serietagrave professio-nale permettendo di aumentare la capacitagrave di prevedere ed evitare il rischio Drsquoaltro canto il lavoratore anziano necessita di tempi di recupero proporzionalmente piugrave lunghi rispetto a un giovane e in alcuni casi il recupero diventa pressocheacute impossibilePer ridurre il rischio e gli effetti dellrsquoinfortunio lo studio della Sicu-rezza nei Cantieri puogravendash imporre la parziale compensa-zione dellrsquoindebolimento fisico con dispositivi artificiali quali migliore illuminamento segnalazioni visive e uditive suppletive e utilizzo di esoscheletri per il sollevamento dei carichi ndash migliore la soluzione allrsquoin-vecchiamento della forza lavoro con spostamento del lavoratore anziano verso attivitagrave organizzative e di supervisione Non egrave dunque solo il lavoratore a doversi adattare al lavoro ma egrave il lavoro che si deve adattare al lavoratore e non si puograve consentire che tale onere ricada esclusiva-mente sul binomio datore di lavo-ro-lavoratore

Efficienza edifici i traguardi da raggiungere

Tutto il modo di pensare della societagrave deve cambiare in ottica green maggior comfort e benessere abitativo da

ottenere con le politiche di decarbonizzazione

a cura della Redazione

A partire da marzo 2020 ogni Stato Membro dellrsquoUnione Europea ha lrsquoobbligo di recepire e at-

tuare la ldquoDirettiva sul rendimento energetico degli edificirdquo LrsquoEPBD III Energy Performance of Buildings Directive modifica le precedenti Dirtettive 201031UE e 201227UE Lrsquoobiettivo dellrsquoUE egrave quello non solo di migliorare le prestazioni energetiche degli

edifici ma incentivare la ristrut-turazione degli esistenti entro il 2050 (vedasi box Direttiva UE 2018844) Infatti la vera novitagrave della 2018844 UE egrave promuovere la tra-sformazione degli edifici soste-nibili andando oltre la sola ne-cessitagrave di ldquoefficienza energeticardquo Tutta la societagrave partendo anche dagli interventi di qualifica del costruito deve tendere verso la ricerca di un maggior comfort e benessere abitativo

Ne sono un chiaro esempio i pun-ti 13 14 e 15 dellrsquoEPBD III Detto ciograve ogni Stato Membro avragrave poi il compito di definire la propria strategia operativa in base alle proprie necessitagrave

SCHEMA DI DECRETO In Italia infatti lo schema di De-creto per il recepimento della Direttiva approvato del Consiglio dei Ministri lo scorso 29 gen-naio 2020 modificheragrave il DLgs 1922005 per adeguarlo alle indi-

AMBIENTE

cazioni dellrsquoEPBD III Il DLgs 192 aveva giagrave recepito la prima EPBD nel 2002 introducendo in Italia le prescrizioni europee sullrsquoeffi-cienza energetica Lo schema di Decreto del CdM si allinea in so-stanza con quanto previsto nella Direttiva UE e prevede dunque ndash lrsquo introduzione di strumenti per accelerare la ristrutturazione de-gli edifici esistentindash lrsquo integrazione delle stesse stra-tegie di ristrutturazione in unrsquoot-tica a lungo termine per raggiun-gere il traguardo di edifici nZEB (Nearly Zero Energy Buildings ovvero edifici ldquoa energia quasi zerordquo) entro il 2050 ndash ultimo ma non meno importan-te lo schema di Decreto aggiorna i criteri generali per la metodolo-gia di calcolo e dei requisiti della prestazione energetica stimo-lando verso soluzioni di mobilitagrave elettrica interventi di sostituzio-ne degli impianti tecnici etc Successivamente verragrave redatto un apposito DPR per quanto ri-guarda tutti gli aspetti legati alla manutenzione degli impianti ter-mici sia per riscaldamento che raffreddamento e per la produ-zione di acqua calda sanitaria Intanto si stanno avviando nuo-vi investimenti e misure per la ripresa delle opere pubbliche che dunque dovranno essere piugrave sostenibili Infatti la Legge di Bilancio 2020 prevede non solo fi-nanziamenti per la Pubblica Am-ministrazione e tutto quello che concerne per il risparmio ener-getico ndash ma anche per le impre-se ndash tenuto conto delle politiche di decarbonizzazione e riduzione delle emissioni Per la messa in sicurezza degli edifici e per gli interventi di effi-cientemente energetico la mano-vra ha previsto quasi 88 miliardi di euro destinati ai Comuni ndash che ancora non ne avessero fatto ri-chiesta ndash da utilizzare in 15 anni a partire dal 2020 per realizzare tutti gli interventi necessari

COSA CAMBIALe novitagrave si concentrano soprat-tutto sul settore ICT (Tecnologie dellrsquoInformazione e della Comu-nicazione) indispensabile per migliorare le prestazioni energe-tiche e di autonomia dei servizi integrati Ne sono un esempio i BACS (Buil-ding Automation Control System) secondo la UNI EN 152322017 ov-

vero sistemi pensati per la ridu-zione dei consumi energetici che modificano le proprie prestazioni al cambiare delle condizioni cli-matiche esterne Quindi vi egrave una forte spinta allrsquo installazione degli impianti di automazione di ulti-ma generazione per lrsquo implemen-tazione della domotica ma anche della mobilitagrave elettrica attraverso lrsquo installazione di punti di ricarica per i veicoli elettrici in edifici di nuova costruzione residenziale e non Per quanto riguarda invece lrsquo in-tegrazione delle apparecchiature tecniche per il riscaldamento eo raffrescamento degli ambienti egrave noto che ndash anche in base agli obiettivi del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima ndash gli obiettivi fissati dallrsquoUE per il 2030 saranno raggiungibili solo grazie allrsquo installazione di impianti piugrave consapevoli e sistemi alternativi ad alta efficienza quali minus sistemi di produzione di ener-

gia rinnovabile minus cogenerazione minus teleriscaldamento e il teleraf-

frescamento minus pompe di calore minus sistemi ibridi e sistemi di mo-

nitoraggio e controllo dei con-sumi

In questo procedimento espresso dalla Direttiva UE sono interessati tutti gli operatori del settore non solo le industrie ma in particola-re gli installatori termoidraulici e installatori elettrici per i sistemi di distribuzione lrsquoadeguamento degli impianti esistenti eo rifa-re nuove colonne montanti degli edifici Da sottolineare poi che tutti gli incentivi previsti nello schema di Decreto in particolare lrsquoEco-bonus saranno accettati solo se i lavori verranno effettuati da installatori qualificati e certifica-ti come ribadito dallrsquoart 7 del-lo schema di Decreto Modifica allrsquoart 4 e 4-ter del DLgs 192005

NOVITAgrave EPBD IIIStrategia di ristrutturazione a lungo termine si dovragrave tenere conto del proprio complesso im-mobiliare dei costi legati ai lavo-ri di ristrutturazione questrsquoultimi pertinenti alla salubritagrave dellrsquoaria e del comfort domestico quindi ogni Stato Membro dovragrave 1 stabilire delle misure indica-

tive in vista dellrsquoobiettivo di ridurre dellrsquo95 i gas serra en-

Direttiva UE 2018844La nuova Direttiva egrave entrata in vigore il 9 luglio 2018 e si inserisce nel contesto degli ambiziosi obiettivi ambientali che lrsquoUe mira a raggiungere entro il 2050 Per il ridurre le emissioni di CO2 fino al traguardo della ldquoneutralitagrave climaticardquo infatti il settore dellrsquoedilizia residenziale rappresenta un fronte di intervento stra-tegico considerando che a livello mondiale lrsquo industria delle costruzioni egrave responsabile di quasi il 40 di emissioni di anidride carbonica Un dato che sembra destinato a salire nonostante gli sforzi per contenerlo secondo lrsquoedizione 2019 del Global Status Report for Buildings and Construction presentato alla COP25 di Madrid dal 2017 al 2018 le emissioni totali del settore sono aumentate del 2 parallelamente allrsquoaumento della domanda finale di energia degli edifici (+1 nel 2018 rispetto allrsquoanno precedente)

Gli obiettiviIl Quadro 2030 per il clima e lrsquoenergia adottato dal Consiglio europeo nellrsquoottobre 2014 prevede una ridu-zione di almeno il 40 delle emissioni di gas serra rispetto ai livelli del 1990 una quota almeno del 32 di energia rinnovabile un miglioramento almeno del 325 dellrsquoefficienza energetica A livello nazionale il PNIEC (Piano Nazionale Integrato Energia e Clima) ha recepito questi obiettivi rilanciandoli in alcuni casi con target ancora piugrave ambiziosi

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tro il 20502 Favorire meccanismi agevolati

di consulenza3 Trovare tramite consultazione

pubblica le migliori strategie adottate (anche in base agli aspetti di rischio sismico si-curezza incendio e sicurezza idrogeologica) per il raggiun-gimento dellrsquoobiettivo fissato dallrsquoUnione Europea

ndash Art 1 modifica ex art 2 della 201031 UE ampliando la defi-nizione si ldquosistema tecnico per lrsquoediliziardquo (c 3-bis) che include ldquolrsquoautomazione e il controllo la produzione di energia elettrica in loco o una combinazione de-gli stessi compresi i sistemi che sfruttano energie da fonti rinno-vabilirdquo unrsquoautomazione che com-prende pertanto tutti i prodotti hardware e software che aiutano la gestione dei sistemi efficienti ndash Indicatore di predisposizio-ne degli edifici allrsquo intelligenza (Smart Readiness Indicator SRI) cioegrave determinare lrsquoeffettiva capa-citagrave degli edifici di essere degli ldquosmart buildingrdquo Questa valutazione ndash al momen-to facoltativa ndash demandata alla Commissione si baseragrave sulla capacitagrave dellrsquoedificio di essere intelligente sostenibile e tecno-logica di fatto lrsquoautomazione de-gli edifici diventeragrave uno standard per la valutazione prestazionale (anche attraverso la tecnologia ICT) lrsquoSRI pone tuttavia dei dub-bi sulle modalitagrave di applicazione per la valutazione dello stabile e su chi invece si occuperagrave di effet-tuare la valutazione (vedasi box)Proprio per gli Smart Readiness Indicator Remo Giulio Vaudano Consigliere CNI durante lrsquoultima seduta in Senato per quanto ri-guarda le prestazioni energetiche nellrsquoedilizia ha auspicato verso un consapevole utilizzo degLI SRI poicheacute ldquoun edificio smart equi-paggiato di tecnologie innovative di comunicazione automazione controllo e intelligenza egrave in grado di assicurare il benessere per gli occupanti lrsquoefficienza e ottimiz-zazione del funzionamento degli impianti di adattarsi alle esigen-ze dellrsquoutente e della rete non-cheacute di contribuire allrsquo innovazione e alla transizione energetica del sistema elettrico nazionale alla connettivitagrave e ai conseguenti ser-vizi innovativirdquo

SMART READINESS INDICATOR E IL PROGETTO S3 UNICAdi Luca Bertoni Lo Smart Readiness Indicator introdotto e illustrato in Allegato 1 alla Direttiva 2018844 si pone basa su tre funzionalitagrave 1 la capacitagrave di mantenere lrsquoefficienza energetica e il

funzionamento dellrsquoedificio mediante lrsquoadattamento del consumo energetico ad esempio usando energia da fonti rinnovabili

2 la capacitagrave di adattare la propria modalitagrave di funziona-mento in risposta alle esigenze dellrsquooccupante prestando la dovuta attenzione alla facilitagrave drsquouso al mantenimento di condizioni di benessere igrotermico degli ambienti interni e alla capacitagrave di comunicare dati sullrsquouso dellrsquoenergia

3 la flessibilitagrave della domanda di energia elettrica comples-siva di un edificio inclusa la sua capacitagrave di consentire la partecipazione alla gestione attiva e passiva noncheacute la gestione della domanda implicita ed esplicita della do-manda relativamente alla rete ad esempio attraverso la flessibilitagrave e le capacitagrave di trasferimento del carico

La Direttiva precisa inoltre che ldquoLa metodologia non pregiu-dica i regimi nazionali di certificazione della prestazione energetica esistentirdquo Come egrave facile comprendere lo SRI egrave dav-vero innovativo e si basa fondamentalmente su due requisiti bull un sistema di monitoraggio che sia in grado di rilevare

i consumi dellrsquoedificio e soprattutto le condizioni di benessere igrotermico nei diversi ambienti

bull un impianto di climatizzazione che sia in grado di soddi-sfare diverse esigenze di comfort in ambien-ti diversicontemporaneamente

Per lo studio di questo indicatore egrave stato avviato da poco un progetto finanziato dalla Comunitagrave Europea nellrsquoambito di Interreg Europe deno-minato S3 UNICA che ha nella Regione Friuli Venezia Giulia il Lead Partner e come partner le Universitagrave di Trieste e Udine Lrsquoagenzia Locale per lrsquoEnergia ndash ALEA (Romania) Lrsquoagenzia Locale per lrsquoEnergia dellrsquoAndalu-sia e lrsquouniversitagrave di Malaga (Spagna) il Consiglio Regionale della South Karelia e lrsquouniversitagrave di Lappeenranta (Finlandia) e lrsquoAssociazione delle Municipalitagrave polacche (Energie Citeacutesrdquo

(Polonia) Le attivitagrave del progetto S3 UNICA sono sviluppate in tre step Un primo step di ldquoIdentificazione e analisirdquo con lo sviluppo della prima parte dellrsquoassesment tool che consente di conoscere i contesti di tutti i partner e permettere agli stakeholder regionali di identificare i loro punti di forza e di debolezza in tutto il ciclo dellrsquoinnovazione quadro politico prestazioni tecniche e finanziarie Un secondo step di ldquoInter-regional mutual learningrdquo che noto il quadro dei partners

entreragrave piugrave in dettaglio su strategie soluzioni tecniche il quadro politico e lrsquoecosistema della regione ospitante per aumentare il risparmio energetico intelligente la distribuzione e le misure di produzione cosigrave come i metodi e le risorse risultati ed esperienza durante tutto il ciclo dellrsquoinnovazione Il terzo step

di ldquotrasferimento delle conoscenze e piani di azionerdquo in cui grazie alle lezioni giagrave apprese dai PP che hanno partecipato a SMARTCAMPUS e le conoscenze apprese dai nuovi PP si ap-plica un metodo comune per sostenere la crescita dei mercati transnazionali individuando piani di azione

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Un porsquo di chiarezza per i controlli strutturali

di Eduardo Caliano

Con la conversione in legge del DL Sblocca Cantieri legge n 55 del 14 giugno 2019 viene istituita la figura del Laboratorio Autorizzato per le prove sugli edifici esistenti Lrsquoemendamento presentato in Senato allrsquoatto della conversione in legge ha inciso sulla forma preesistente dellrsquoart 59 del DPR 38001 integrando il numero dei laboratori autorizzabili dal Consi-glio Superiore dei Lavori Pubblici Si egrave cosigrave passati dallrsquoavere solo due categorie di laboratori ndash quelli per ldquoprove sui materiali da costru-zionerdquo e quelli per ldquoprove di labo-ratorio su terre e roccerdquo ndash ad avere una terza categoria di laboratori quella per ldquoprove e controlli su materiali da costruzione su strut-ture e costruzioni esistentirdquo

UNA SVOLTA EPOCALEA seguito della riforma normativa il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici egrave stato chiamato a disci-plinare attraverso la Circolare n 633 del Servizio Tecnico Centrale del 3 dicembre 2019 il nuovo set-tore dei Laboratori Si tratta di una svolta epocale nel mondo dei controlli sul costruito esistente e per riflesso nellrsquoam-bito del restauro del recupero e risanamento strutturale In altri termini si fa un porsquo di chiarezza in un contesto che negli ultimi anni aveva visto operare nel mercato dei controlli strutturali soggetti a volte molto diversi tra loro per competenze e capacitagrave La riforma arriva provvidenziale visto che il problema dellrsquoanalisi del degrado delle strutture e delle infrastrut-ture italiane si egrave rivelato di stret-tissima attualitagrave

NTC 2008 E LA DIAGNOSTICAPer comprendere come si egrave arri-vati a questa importante svolta egrave necessario fare un passo indietro e tornare alle NTC 2008 ovvero quando la diagnostica egrave entrata stabilmente negli obblighi norma-tivi Con le NTC 2008 e soprattutto a seguito dei chiarimenti di cui alla Circolare applicativa del 2009 lrsquoesigenza cogente di raggiungere i cosiddetti ldquolivelli di conoscenzardquo ha moltiplicato le richieste del mercato e di conseguenza si sono affacciati al mondo dei controlli nuovi operatori In questo contesto storico si egrave operato difatti uno sposta-mento di baricentro si egrave passato dallrsquoavere pochissimi soggetti altamente specializzati ma di nic-chia a nuovi operatori La mol-tiplicazione della domanda si egrave inevitabilmente tradotta in una

Con la conversione in legge dello Sblocca Cantieri finalmente si definisce una nuova categoria di Laboratori per prove su costruzioni e strutture esistenti

ART 59 DPR 38001 |

NTC

non distruttive nel campo dellrsquo in-gegneria civilerdquo

IL PERSONALE TECNICOQuella della questione della cer-tificazione del personale tecnico operante non egrave una questione secondaria Chi si occupa di test in cantiere sa bene come a influire sul risultato di misura concorrano condizioni al contorno la corretta procedura di prova la disponibi-litagrave delle norme di buona tecnica (che per alcune prove oggi impor-tiamo dal mondo anglosassone o americano) la certificazione e la sicurezza del personale e la tara-tura degli strumenti Eseguire correttamente prove in cantiere quindi significa mettere in piedi una organizzazione com-plessa che lavora in regime di qua-litagrave e che conta sulle competenze maturate da tecnici specializzati

BENEFICILa riforma dei Laboratori ex art 59 DPR 38001 porta con seacute anche altri due benefici effetti che entre-ranno in piena applicazione nei prossimi mesi Uno relativo alla definizione dei ruoli fra gli ese-cutori delle prove e il progetti-stavalidatore della campagna di prova lrsquoaltro relativo a una rior-ganizzazione delle gare di appalto avente a oggetto la vulnerabilitagrave sismica dellrsquoesistente La Circolare n 633 che organizza i laboratori infatti chiarisce come

da parte dei Laboratori sia vie-tata qualsiasi forma di consulenza nellrsquoambito della programmazione di una campagna di indagini dia-gnostiche Ciograve impone nei fatti una separazione dei ruoli fra i tec-nici per lo piugrave ingegneri esperti in prove e quindi esperti nella programmazione gestione e vali-dazione di una attivitagrave di indagine in cantiere e il soggetto esecutore delle prove stesse In tal senso appare molto interessante la pro-posta del CertIng che nellrsquoambito della certificazione delle com-petenze degli ingegneri struttu-risti sta elaborando lo schema dellrsquo ingegnere Responsabile del progetto della gestione e della validazione delle attivitagrave di inda-gine su strutture e infrastrutture Infine nei fatti ci saragrave anche una riorganizzazione del settore delle gare di appalto per le Vulnerabilitagrave sismiche o dei progetti di restauro e risanamento conservativo Finora troppo spesso la Pub-blica amministrazione ha lrsquo in-sana abitudine di porre a carico del progettista lrsquoesecuzione delle indagini Con la riforma il proget-tista si caratterizza per un esperto in indagini e non in un potenziale esecutore delle stesse in quanto lrsquoAutorizzazione a eseguire le inda-gini sulle strutture esistenti egrave una vera e propria concessione mini-steriale e quindi non soggetta a formule quali per esempio quella dellrsquoavvalimento In tal senso le indagini non potranno piugrave essere a carico del progettista ma da questrsquoultimo progettate per un successivo espe-rimento di gara a esclusivo appan-naggio dei soggetti autorizzati Si ricordi infine che sempre nellrsquoam-bito degli appalti pubblici egrave attesa la piena attuazione della riforma dellrsquoart 101 del Codice dei Contratti che definisce il settore delle prove sperimentali quale ambito stretta-mente necessario alla ldquosicurezza del cantiererdquo e quindi come tale non soggetto a ribasso economico La riforma dei Laboratori si pone come unrsquooccasione importante per la categoria Lrsquoesperienza ci insegna che piugrave si approfondi-sce la fase di diagnosi meno gli interventi sono invasivi e costosi Occorre mutare lrsquoapproccio cultu-rale Su questo nei prossimi anni la categoria attraverso gli Ordini egrave chiamata a una nuova frontiera della formazione professionale

Ingegnere e dottore di ricerca tec-nico certificato III livello metodi UNIPdR 5619 presidente Associazione Codis (Associazione per il Controllo la Diagnostica e la Sicurezza di strut-ture infrastrutture e beni culturali)

moltiplicazione dellrsquoofferta a cui non sempre egrave corrisposta la per-sistenza degli auspicati requisiti di formazione ed esperienza che avevano contraddistinto gli ope-ratori storici del settore dei con-trolli strutturali Si egrave posto inoltre il problema di chi fosse preposto a fare i con-trolli strutturali Tutti ne riven-dicavano la facoltagrave e in nome di questo pluralismo troppe volte si egrave visto eseguire prove strutturali da soggetti privi di qualsiasi titolo di studio e privi di qualsiasi cer-tificazione delle competenze Non di rado si sono visti poi i cosid-detti ldquorapporti di provardquo firmati da un qualsiasi sig Mario Rossi

LA RIFORMAIn questo contesto ndash non proprio ortodosso ndash egrave intervenuta la pro-mulgazione delle NTC 2018 dove si egrave tentato di porre rimedio indirizzando le fasi di conoscenza strutturale verso i Laboratori Autorizzati dal CSLP La norma tecnica non avendo a disposizione una categoria di laboratorio adatto allo scopo ha prescritto che lrsquoazione di cam-pionamento su strutture esistenti fosse demandata ai soli laboratori ex art 59 del DPR 38001 Il pro-blema che ne egrave seguito egrave stato il seguente allrsquoatto della promulga-zione delle NTC 2018 i laboratori autorizzabili erano solo di due tipi ovvero quelli sui materiali da

costruzione (nati per il controllo sui controlli in accettazione dei materiali in cantiere) e quelli su rocce e terre (nati per lrsquoanalisi dei suoli) In questo contesto quindi si egrave reso necessario un riordino delle competenze dei laboratori con la nascita della nuova cate-goria opportunamente specializ-zata nei controlli sulle strutture esistenti La riforma del settore dei Labora-tori ex art 59 del DPR 38001 si egrave inoltre tradotta in un vantaggio per la categoria degli ingegneri Come ha chiarito la Circolare n 633 del Servizio Tecnico Centrale infatti il personale del laborato-rio deve essere formato espres-samente da tecnici specializzati attraverso la certificazione delle competenze In particolare si fa riferimento al fatto che il Diret-tore di Laboratorio dovragrave essere necessariamente un ingegnere o architetto iscritto allrsquoOrdine professionale con esperienza decennale nel settore delle prove strutturali In altri termini i Labo-ratori per le prove su strutture esistenti si qualificheranno ndash una volta che la riforma avragrave piena attuazione ndash in centri di eccellenza per la diagnosi delle patologie edilizie e strutturali Il personale sia quello sperimentatore che quello direzionale dovragrave essere certificato ai sensi della UNIPdR 5619 ldquoCertificazione del perso-nale tecnico addetto alle prove

mdash ldquoLa riforma dei Laboratori si pone come unrsquooccasione importante per la categoria Lrsquoesperienza ci insegna che piugrave si approfondisce la fase di diagnosi meno gli inter-venti sono invasivi e costosi Occorre mutare lrsquoapproccio culturalerdquo mdash

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di Giuseppe Margiotta

Non so quando questo articolo andragrave in stampa ma spero che allora la drammatica situazione attuale sia giagrave sotto controllo Ne approfitto per essere solidale con i tanti colleghi che piugrave di altri av-vertono nei propri territori la gra-vitagrave dei riflessi sociali ed econo-mici che il virus sta portando con seacute e che patisco io stesso per i tanti amici e parenti coinvoltiLa mia pericolosa tendenza a un inguaribile donferrantismo mi induce a pensare che con le idi di marzo o le campane della mattina di Pasqua alla maniera di Čajkovskij ci avvieremo a un ritorno graduale alla normalitagrave per quanto prudente e lento Nel dubbio evito di dare adito alla mia vena ironica di diventare inopportuna o sarcasticaIn caso contrario mi sarei abban-donato allrsquo ira funesta che infiniti addusse lutti agli achei che alcu-ni malcapitati hanno avuto modo di incontrare nelle Assemblee dei bei tempi andati E allora avrei fatto oggetto dei miei strali al-cuni tra noi che in questi giorni hanno continuato a ribadire fino alla noia alcuni concetti (riduzio-ne delle quote vanitagrave delle va-nitagrave di ogni discorso su Inarcas-sa inopportunitagrave di un apposito GdL etc) interessanti ndash per ca-ritagrave ndash se diluiti negli anni e nelle italiche terre ma che in questi ultimi mesi appaiono piuttosto alla stregua dello ldquospazio vitalerdquo e del ldquocorridoio di Danzicardquo Lrsquoab-biamo capito non crsquoegrave bisogno di ripetersi Altamente sconveniente e scon-clusionato appare ancora ai miei occhi astigmatici lrsquoesercizio crea-tivo di collegare alcuni di questi temi allrsquoattuale emergenza come ho letto di recente ma su questo egrave saggio e caritatevole non ag-giungere altroPreferisco ritornare sul tema tan-to di moda sulla stampa in questi tempi appestati per santificare la centralitagrave dellrsquoIngegnere qua-lunque sia il suo campo di atti-vitagrave Apprendo da un articolo di Onofrio Bruno sul quotidiano La Gazzetta del Mezzogiorno che lrsquo inventore dellrsquoAmuchina egrave sta-to un ingegnere Oronzio De Nora (1899-1995) nato ad Altamura Laureato in Ingegneria Elettro-tecnica al Politecnico di Milano De Nora egrave stato un vero e proprio antesignano nelle applicazioni della chimica nellrsquo industria Nei primi anni rsquo20 lrsquo ingegnere puglie-se brevettograve in Germania la prima soluzione disinfettante a base di ipoclorito di sodio (utile quindi a igienizzare superfici frutta e ver-dura) per poi battezzarla come ldquoAmuchinardquo e cedere ad altri il brevetto attualmente di pro-prietagrave della Angelini Pharma Oggi esiste e viene prodotta an-che lrsquoAmuchina gel per la pulizia delle mani e della cute che inve-ce egrave a base di alcol etilico

tilizzo degli anodi nellrsquo industria farmaceuticaNel 1969 brevettograve la tecnologia DSA diventata uno standard nellrsquo industria chimica gli anodi metallici sostituiscono quelli in grafite abbassando cosigrave il consu-mo energeticoLe Industrie De Nora esistono ancora oggi e costituiscono una

cosiddetta ldquomultinazionale ta-scabilerdquo di successo nel campo delle tecnologie sostenibili del risparmio energetico e nel trat-tamento delle acque Gestita dai discendenti della famiglia impie-ga circa 1500 dipendenti in nove stabilimenti nel mondo con un fatturato di circa 500 milioni di euro allrsquoannoIl core business dellrsquoazienda re-sta orientato su due grandi li-nee di produzione cloro-soda il processo chimico con cui si ottengono soda caustica e cloro utilizzati nella produzione di pla-stiche detergenti disinfettanti e prodotti farmaceutici e la produ-zione di elettrodi per lrsquo industria

elettronica e galvanicaPrima azienda italiana a entra-re nel mercato giapponese an-novera fra i clienti grandi nomi come Bayer e Solvay fino a di-ventare fornitore ufficiale di Ap-ple per lrsquoelettronicaCome ha scritto La Repubblica nella sua pagina di Economia amp Finanza qualche anno fa la pa-rabola elettrochimica di Industrie De Nora iniziata nel 1923 in una piccola officina vicino alla Stazio-ne Centrale di Milano con lrsquo inven-zione di un potente antibatterico ricomincia oggi nelle vesti di pri-mo produttore al mondo di elet-trodi quei conduttori generati nella produzione di cloro e soda e che servono a diverse finalitagrave industriali compreso lo stam-paggio dei circuiti di smartphone e tablet proseguendo con lo svi-luppo di soluzioni innovative per la salute e lrsquoambienteIl passaggio dalla meccanica al servizio della chimica di base allrsquoelettrochimica per lrsquoHi-Tech non egrave stato breve dallrsquoAmuchina allrsquo iPhone appunto

EFFEMERIDI

Dallrsquoamuchina allrsquoiPhone

Nel 1923 il giovane De Nora fon-dograve a Milano unrsquoazienda dedicata alla produzione di impianti per la depurazione delle acque e vari progetti per lrsquo industria farmaceu-tica Da allora le sue ricerche e scoperte scientifiche hanno spa-ziato dallrsquoutilizzazione dei pro-cessi cloro-soda nei trattamenti di depurazione delle acque allrsquou-36moduli-esecutivo-okpdf 1 091219 0945

Storia non breve di un Ingegnere

Oronzio De Nora e suo figlio Niccolograve (Fonte fondazionedenoraitHistoryhtml)

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TTERRITORIO

di Roberto di Sanzo

ldquoIl mio sigrave alla proposta di entrare a far parte della Giunta comunale nasce dal forte senso di

responsabilitagrave che da sempre ca-ratterizza il nostro impegno come categoria professionale Il Comu-ne si trova a dover superare una difficile situazione e se egrave neces-sario il nostro apporto tecnico noi non ci tiriamo indietrordquoEgrave questo il messaggio che il pro-fessor Vincenzo Di Dio Presidente dellrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Palermo lancia allrsquo in-domani della sua nomina come assessore comunale allrsquoEdilizia privata del Comune siciliano Presidente Di Dio come egrave nata questa opportunitagrave al servizio della Pubblica AmministrazioneldquoNon me lrsquoaspettavo di certo Ho ricevuto una telefonata dal sin-daco di Palermo Leoluca Orlando che mi ha chiesto la disponibi-litagrave ad assumere lrsquo incarico e in pochi giorni ho dovuto decidere dando il mio assenso Unrsquourgenza dettata dalla situazione piutto-sto complicata mettiamola cosigrave nata in seno allrsquoAmministrazione con unrsquo indagine giudiziaria che spero faccia il suo corso nel piugrave breve tempo possibile Come mai la scelta egrave caduta su di me Le rispondo con le parole dello stesso sindaco Orlando Lei egrave un uomo delle istituzioni in grado di lavorare per la collettivitagrave con serietagrave e massima trasparenzardquo

Il ruolo di Presidente dellrsquoOrdine ha giocato secondo lei un ruolo determinante per questa nuova avventuraldquoCredo proprio di sigrave Se il sistema ordinistico egrave in grado di incidere nella vita sociale ed economica del Paese ecco che la connessione con la politica e le scelte decisio-nali egrave assolutamente inevitabile Il mio obiettivo Saper prendere decisioni positive per il bene di Palermo La fiducia mostrata dal sindaco nellrsquoaffidarmi un compito cosigrave delicato egrave anche il riconosci-mento del ruolo che lrsquoOrdine degli Ingegneri ha svolto in questi anni contribuendo con idee riflessioni e proposte al dibattito pubblico su importanti questioni di inte-resse collettivordquo

Quale puograve essere il valore aggiunto di un ingegnere alla guida di un assessorato cosigrave importanteldquoHo accettato unrsquounica delega

ldquoLrsquoingegneria al servizio della collettivitagraverdquo

Vincenzo Di Dio Presidente dellrsquoOrdine degli ingegneri di Palermo egrave il nuovo assessore allrsquoEdilizia Privata del Comune

PALERMO | INTERVISTA

una scelta che ha un valore politico nel senso di governo della polis Il mio in ogni caso egrave un ruolo tecnico slegato dalle logiche partitiche Tutto il mio impegno saragrave rivolto allrsquo inge-gnerizzazione degli uffici e dei comportamenti del personale cercando di efficientare il sistema e rendere sempre piugrave efficaci gli interventi dei tecnici comunali In una parola voglio una lsquonormalitagraversquo che sia anche fattore di rassere-namentordquo In che modo si concretizzeragrave questa liaison tra Pubblica Amministrazione e mondo delle professionildquoI professionisti sono una risorsa per questo assessorato e lo saranno sempre di piugrave con la mia

presenza Ci saranno sempre di piugrave sinergie di carattere squi-sitamente professionale tra gli uffici comunali ingegneri e architetti ognuno per i propri compiti e ruoli con correttezza e professionalitagrave Penso ad esempio a unrsquoattivitagrave formativa congiunta utile per far sigrave che i colleghi sappiano elaborare pratiche corrette Dallrsquoaltro lato i tecnici del Comune siano in grado di elaborale ed evaderle al meglio e nel minor tempo possibilerdquo Insomma tra le parole drsquoordine vi saragrave ldquolotta alla burocraziardquoldquoLa questione non egrave cosigrave sem-plice e banale La veritagrave egrave che negli anni nella Pubblica Amministrazione non vi egrave

stato ricambio generazionale molti dipendenti sono ai limiti della pensione e quindi non piugrave motivati altri invece hanno poca dimestichezza con le innovazioni tecnologiche Ecco serve che il personale sia ben formato oltre che competente in grado quindi di rispondere al meglio alle esigenze dei pro-fessionisti Il problema dunque non egrave la Pubblica Amministra-zione ma la capacitagrave di avere tecnici dipendenti e consu-lenti qualificati Ecco percheacute il mio lavoro dovragrave andare nella direzione di uno snellimento degli iter procedurali e far sigrave che lrsquoapparato pubblico non venga piugrave visto come una lsquogiunglarsquo dalla quale diventa impossibile uscirerdquo

Vincenzo Di Dio

Un nuovo ventilatore per lrsquoOspedale civile dellrsquoAnnunziata

COSENZA | INIZIATIVE

LrsquoOrdine degli ingegneri di Cosenza a supporto della sanitagrave locale per i reparti di terapia intensiva

LrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Cosen-za dona un ventilatore polmonare allrsquoOspedale

civile dellrsquoAnnunziataAbbracciando lrsquo iniziativa solidale promossa dalla Fondazione Lilli Funaro per supportare lrsquoOspe-dale civile dellrsquoAnnunziata con nuove forniture di attrezzature e materiale sanitario Il Consiglio dellrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Cosenza ha delibe-rato allrsquounanimitagrave lrsquoacquisto di un ventilatore polmonare di ultima generazione da donare ai reparti di terapia intensiva e sub-intensiva del Nosocomio cit-tadinoldquoSono sicuro di aver corretta-mente interpretato il desiderio

di tutti i colleghi iscritti al nostro Ordine di essere vicini agli sforzi degli amici medici e di tutto il personale sanitario coinvolti nel fronteggiare lrsquoemergenza epo-cale in corso Abbiamo pensato di farlo attraverso lrsquoacquisto di attrezzature mediche assoluta-mente indispensabili per affron-tare la specifica patologia viralerdquo le parole del Presidente Provin-ciale degli ingegneri Carmelo Gallo ldquoRingrazio poi a nome di tutto il Consiglio dellrsquoOrdine la Fondazione Lilli Funaro che da sempre ha votato la propria atti-vitagrave alla solidarietagrave sociale e alla ricerca scientificardquo Le attrezzature mediche saranno consegnate questao mese presso lrsquoOspedale dellrsquoAnnunziata

Carmelo Gallo Presidente OrdineIngegneri di Cosenza

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Tutte le informazioni repe-ribili online in unrsquounica ldquoscatolardquo Egrave il Landbox ide-ato grazie alle attivitagrave di

studio e analisi del Centro Studi dellrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Cagliari e sviluppato assieme allrsquoazienda Nordai Questa piattaforma utilizza i di-versi open data presenti in rete crea delle mappe tematiche e rende disponibili le informazio-ni in esse contenute in questo modo si crea un ambiente unico e costantemente aggiornato dal quale acquisire dati costante-mente aggiornati e geografica-mente strutturatiQuesto strumento egrave in grado di di minimizzare il numero di ore di lavoro trascorse a cercare i dati tra i diversi siti istituzionali e risponde alle esigenze dei profes-sionisti che intendono consultare e utilizzare dati territoriali riguar-danti i vari processi che interes-sano il territorio regionaleLandbox suddivide i dati in 4 categorie territorio (urbani-stica ambiente e mobilitagrave) strutture e infrastrutture (edili-zia costruzioni e infrastrutture)

TTERRITORIO

Ingegneria e internazionalizzazione

Landbox una ldquoscatolardquo open data

TERNI | EVENTI

CAGLIARI | PROGETTI

tecnologia (impianti energia ed innovazione) Pubblica Ammini-strazione (attivitagrave delle PA) La scala di riferimento generale egrave di tipo comunale anche se possono essere implementate scale piugrave piccole e dettagliate I vari tema-tismi vengono mostrati nel visua-lizzatore utilizzando come scala di riferimento quella comunale quindi tutti i dati presenti saranno inseriti in una base spaziale raf-figurante i limiti amministrativi comunali della SardegnaLa consultazione delle informa-zioni avviene attraverso lrsquoutilizzo di un client-server webgis che per-mette non solo la semplice visua-lizzazione di mappe tematiche ma anche numerose altre funziona-litagrave tra cui ndash consultazione dei dati tabellari presenti allrsquo interno delle mappe ndash creazione ed elaborazione di tabelle e grafici comparativi ndash analisi storiche dinamiche per conoscere lrsquoandamento nel tempo del dato selezionato ndash funzionalitagrave 3D per la rappre-sentazione con poligoni tridi-mensionali del tematismo scelto ndash creazione di grafi stradali per

eseguire analisi spaziali sui tempi di percorrenza (a piedi in bus in treno o in auto) ndash importazione di file esterni sovrapponibili le mappe presenti allrsquo interno di Landbox ndash download dei dati editabili nei vari formati e possibilitagrave di con-divisione in rete e nei principali social media La dinamicitagrave e la semplicitagrave del sito permette anche ai meno esperti di poter fare analisi ed elaborazioni senza dover neces-sariamente conoscere gli aspetti tecnici tipici dei software geo-grafici Landbox quindi egrave uno strumento versatile e poliedrico che permette di poter lavorare raggruppando piugrave banche dati in unrsquounica ldquoscatolardquo consentendo la gestione e manipolazione delle stesse in forma agile e quindi in sintesi ottimizzando il lavoro dei professionisti e degli utenti Attualmente Landbox egrave attivo sul territorio regionale della Sarde-gna ma puograve essere facilmente ampliato anche su altri contesti regionaliPer maggiori info httpsland-boxgeonuecomhome

Le potenzialitagrave e possibilitagrave professionali allrsquoestero unrsquoanalisi del mondo del lavoro oltre confine

Una piattaforma che raccoglie i dati dei diversi siti istituzionali del territorio per creare un ambiente unico e aggiornato di informazioni utili

di Simone Monotti

Giovedigrave 30 gennaio 2020 a Terni lrsquoOrdine degli Inge-gneri ha organizzato un evento sullrsquo internaziona-

lizzazione del mondo del lavoro con particolare riferimento alla figura dellrsquoIngegnere analizzando le possibilitagrave e potenzialitagrave pro-fessionali e lavorative allrsquoesteroIl tema egrave di grande attualitagrave edinteresse sia economico che sociale ed egrave stato affrontato da due diversi punti di vista comple-mentari il lavoro dipendente e la libera professione Egrave stato trattato anche il pro-blema del riconoscimento dei titoli allrsquoestero analizzando perograve piugrave approfonditamente questo aspetto fino alla valorizzazione del professionista per il suo per-corso di crescita post lauream e non sono per una burocratica validazione di titoliLa sessione del lavoro dipendente ha visto la collaborazione diretta di EURES Europa e ARPAL Umbria Sono intervenuti personalmente dirigenti e funzionari di questi due enti sia della compagine umbra sia di Paesi esteri con particolare riferimento ad Austria Germania e Olanda oltre che

dalla sede ministeriale di Roma Lrsquoobiettivo di questa sessione egrave stato illustrare direttamente il mondo del lavoro e le offerte pro-fessionali concrete allrsquoestero e il possibile inserimento di Ingegneri in Europa e piugrave dettagliatamente nei Paesi suddetti Il modulo della libera professione ha invece visto il coinvolgimento diretto del CNI tramite la pre-senza contemporanea di ben tre Consiglieri Nazionali (in foto)Roberto Orvieto ha dettaglia-tamente illustrato il progetto di internazionalizzazione del Con-siglio Nazionale essendo lui il delegato su tale tema A seguire Ania Lopez ha trattato le possibi-litagrave e potenzialitagrave della cosiddetta Agenda 2030 per gli Ingegneri in

Italia e allrsquoestero Stefano Calzo-lari ha affrontato un duplice tema sia lrsquoapproccio al riconoscimento delle competenze allrsquoestero ndash illustrando anche il CertIng ndash sia con piugrave ampio respiro la compe-tenza etica e i progetti innovativi in ottica europea per lrsquoOrdine del futuroVisto lrsquooggetto dellrsquo incontro non poteva mancare una dettagliata presentazione della piattaforma WorkIng e delle potenzialitagrave che la stessa offre anche in termini di lavoro allrsquoestro Di questo aspetto si egrave occupato Emanuele Palumbo del Centro Studi CNI che ha seguito lrsquo intervento di Guido Razzano dello staff CNI con approfondimenti operativi legati allrsquo internazionalizzazione

Chiaramente nessuno ha voluto favorire la cosiddetta ldquofuga dei cervellirdquo al contrario egrave stato sot-tolineato come sia auspicabile che le eccellenze del nostro ter-ritorio restino per valorizzarlo e favorirne la crescita In questa ottica comunque egrave un elemento di aiuto promuovere la tempora-nea espansione e maturazione del business e delle attivitagrave professio-nali oltre i propri confini locali sia come dipendenti che come liberi professionisti proprio in ottica di crescita e confronto con altre realtagrave Interessante egrave stato il con-fronto tra OrdineCNI ed Enti per il lavoro (ARPAL-EURES) per la pos-sibile futura sinergia con la piat-taforma WorkIng Lrsquo incontro ha dimostrato come lrsquoOrdine di Terni sia sempre in azione al fine di favorire gli Iscritti e piugrave in gene-rale la cittadinanza e la societagrave sotto tutti gli aspetti in cui egrave pos-sibile un suo intervento Per lo specifico tema dellrsquo interna-zionalizzazione lrsquoOrdine di Terni ha da tempo attivato una commis-sione interna oltre a seguire atti-vamente le recenti iniziative che il CNI ha attivato e sta sviluppando in tal senso

Presidente Ordine Ing Terni

La piattaforma WokIng in effetti egrave stata giagrave presentata a Terni lo scorso gennaio 2019 da Gianni Massa e Luca Scappini ma in questa occasione il focus egrave stato centrato appunto sullrsquoesteroVa sottolineato il fatto che si egrave trattato di un evento pilota in ambito europeo anche percheacute nel pomeriggio della stessa gior-nata presso la sede dellrsquoOrdine ternano i partecipanti interes-sati hanno potuto incontrare il personale EURES-ARPAL per essere informati direttamente sulle aziende estere in cerca di Ingegneri facendo di fatto pre-colloquio in lingua inglese con i rappresentanti dei Paesi prima citati A dimostrazione dellrsquo interesse per lrsquoevento va segnalato che oltre a CNI EURES e ARPAL hanno concesso il loro patrocinio morale anche la Regione Umbria lrsquoOrdine degli Ingegneri di Peru-gia (con la presenza di vari suoi iscritti) e quello degli Architetti di Terni Alla giornata comun-que hanno preso parte in gene-rale molti tecnici anche di altre categorie o colleghi non ancora iscritti allrsquoOrdine proprio percheacute interessati al tema indipenden-temente dai crediti riconosciuti

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Attivitagrave portuali ancora troppe incertezze

La gestione della salute e della sicurezza sul lavoro durante lo svolgimento delle attivitagrave portuali egrave un tema che necessita di attente riflessioni sia per le numerose peculiaritagrave del settore ma anche per il numero di infortuni e incidenti registrati in rapporto al limitato numero di occupati

La gestione della salute e della sicurezza sul lavoro durante lo svolgimento delle attivitagrave ldquoportualirdquo egrave un tema che necessita di attente riflessioni sia per le numerose peculiaritagrave del settore ma anche per il numero di infortuni e incidenti registrati in rapporto al limitato numero di occupati Infatti i porti sono luoghi in cui vista la molteplicitagrave di attivitagrave svolte si concentrano lavoratori appartenenti a categorie diverse lavoratori portuali autotrasportatori personale degli enti portuali degli enti di controllo tu-risti avventori addetti ai servizi tecnico-nautici ma anche militari che naturalmente costituiscono il presupposto per lrsquoinsorgenza di numerosi rischi diretti e indiretti Le principali attivitagrave svolte allrsquointerno

di porti restano comunque quelle di riparazione manutenzione e trasformazione delle navi a cui vengono associate per esempio il rischio chimico derivante dallrsquoinalazione di sostanze aerodisperse nei lavori di saldatura pitturazione coibentazione il rischio legato alla movimentazione delle attrezzature il rischio rumore e vibrazioni il rischio da radia-zioni elettromagnetiche il rischio di caduta dallrsquoalto o in mare o il rischio derivante dai gravi A questi si aggiungano poi i rischi derivanti dallrsquointerazione terra-mare e quelli derivanti dalle operazioni di carico e scarico delle merci nelle banchine noncheacute quelli associati agli spazi confinati

PORTI E SICUREZZAINAIL ogni anno registra unrsquoincidenza del numero di infortuni che ha ormai raggiunto livelli di crescita esponenziali Volendo analizzare i dati registrati nel periodo 2002-2015 e pubblicati nel 2018 (Figura 1) si evince che tra gli eventi le prime cause di accadimento sono rappresentate dalle cadute a bordo per scivolata a cui seguono quelli associate ad attrezzature di ormeggio attrezzature locali macchina mez-zi di sollevamento o movimentazione dei carichi urti etc Riguardo la natura delle lesioni riportate pre-valgono notevolmente gli annegamenti e le fratture seguiti dalle contusioni cui si accodano lrsquoasfissia le ferite le distorsioni le lesioni da elettricitagrave e le ustioni Infine volendo analizzare le fasi in cui si sono verificati gli eventi infortunistici si evidenzia come il 60 di essi siano avvenuti in fase di navigazione il 24 di ormeggio disormeggio e attracco e il 16 durante la manutenzione a bordo i lavori subacquei etc Dallrsquoanalisi di queste statistiche emerge pertanto la necessitagrave di attenzionare in maniera sempre piugrave approfondita le misure di sicurezza e le procedure di lavoro adottate negli ambiti portuali

IL QUADRO DELLE REGOLELe lavorazioni svolte in ambito portuale soggiacciono allrsquoapplicazione di specifici Decreti a seconda che le attivitagrave vengano svolte sulle aree portuali sulle navi sui peschereccindash DLgs del 27071999 n 271 ldquoAdeguamento della normativa sulla sicurezza e salute dei lavoratori marittimi a bordo delle navi mercantili da pesca nazionali a norma della L 3112 1998 n 485rdquondash DLgs del 27071999 n 272 ldquoAdeguamento della normativa sulla sicurezza e salute dei lavoratori nellrsquoespletamento di operazioni e servizi portuali noncheacute di operazioni di manutenzione riparazione e trasformazione delle navi in ambito portuale a norma della legge 311298 n 485rdquondash DLgs 17081999 n 298 ldquoAttuazione della direttiva 93103CE relativa alle prescrizioni minime di sicurezza e di salute per il lavoro a bordo delle navi da pescardquondash DLgs 9042008 n 81 ldquoAttuazione dellrsquoarticolo 1 della legge 3 agosto 2007 n 123 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavorordquo noto come Testo Unico Sicurezza (TUS)

mdash ldquoOccorre attenzionare in maniera sempre piugrave approfon-dita le misure di sicurezza e le procedure di lavoro adotta-te negli ambiti portualirdquomdash

L

SICUREZZA

a cura di Gaetano Fede e Rocco Luigi Sassone

Lrsquoarmonizzazione e il coordinamento di queste norme perograve egrave il tassello che ancora manca per rendere ancora piugrave efficace lrsquoazione preventiva esigenza peraltro giagrave evidenziata dalla relazione finale della Commissione parlamen-tare di inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro (2013) Il DLgs 272 del 27 luglio 1999 figlio della Legge delega n 485 del 31 dicembre 1998 si poneva come obiettivo finale lrsquoadeguamento della normativa sulla sicurezza e salute dei lavoratori nei luoghi di lavoro in cui venivano effettuate le operazioni eo servizi portuali e includeva ndash e include tuttora ndash anche operazioni piugrave specifi-che come quelle di manutenzione riparazione e trasformazione navale Esso quindi abbraccia due ambiti e contienendash Disposizioni inerenti le operazioni e i servizi portuali mezzi di accesso a bordo non in dotazione della nave scale di accesso alle stive non in dotazio-ne alla nave boccaporti locali chiusi a bordo delle navi (carico scarico tra-sbordo deposito movimentazione merci servizi complementari e accessori)

ndash Disposizioni inerenti le operazioni di manutenzione ri-parazione e trasformazione lavori di manutenzione ripa-razione e trasformazione delle navi eseguiti nei portiIl DLgs 271 nel 1999 non egrave lrsquounica norma applicata al setto-re ma egrave sicuramente la piugrave recente in quanto risente della introduzione normativa del 1994 con la L 84 Infatti nel 1994 fu emanata la legge n 84 di riordino della legislazio-ne in materia portuale che disciplinava lrsquoordinamento e le attivitagrave portuali per adeguarli agli obiettivi del piano ge-nerale dei trasporti dettando contestualmente princigravepi di-rettivi in ordine allrsquoaggiornamento e alla definizione degli strumenti attuativi del piano stesso noncheacute allrsquoadozione e modifica dei piani regionali dei trasporti In particolare e specificatamente alla materia della si-curezza sul lavoro Irsquoart 16 introduceva e definiva le ope-razioni portuali ldquoSono operazioni portuali il carico lo scarico il trasbordo il deposito il movimento in genere delle merci e di ogni altro materiale svolti nellrsquoambito portuale Sono servizi portuali quelli riferiti a prestazioni specialistiche complementari e accessorie al ciclo delle operazioni portualirdquo

Mentre lrsquoart 17 definiva aspetti giuslavoristici ldquoFornitura del lavoro portua-le temporaneo anche in deroga allrsquoarticolo 1 della legge 23 ottobre 1960 n 1369 alle imprese di cui agli articoli 16 e 18 per lrsquoesecuzione delle operazioni portuali e dei servizi portuali autorizzati ai sensi dellrsquoarticolo 16 comma 3rdquo

APPLICAZIONE DEL DLGS N 81 DEL 2008Lrsquointroduzione del Decreto Legislativo n 81 del 09 aprile 2008 ha abrogato il DLgs 62694 ma non il 271 e il 272 del 1999 le cui materie sono in attesa di fu-turi processi di armonizzazione e coordinamento che perograve stentano a essere avviati Ad oggi infatti a distanza di 20 anni i due settori [porti e navi ndr] non sono inseriti nel DLgs 812008 nonostante allrsquoepoca dei lavori prepara-tori del Decreto 81 tali settori erano tra i titoli specifici Ne consegue che sino a quando non vi saranno dei Decreti specifici che svecchino gli ormai datati Decreti del rsquo99 per renderli organici allrsquoimpianto dellrsquo81 non si potragrave parlare di coerenza del sistema giuridico applicabile a porti e naviIl quadro delle regole di riferimento per questi distretti lavorativi segue il principio della norma generale (812008) che per definizione deve essere uni-versale e uniformemente applicata su tutto il territorio nazionale e quindi in via generale anche alle aree portuali e a bordo delle navi italianePeccato che poi ci sono le norme speciali (che naturalmente si intrecciano con le norme generali) che rappresentano gli standard integrativi speciali da rispettare che per le fattispecie normate risultano prevalenti sulla norma di carattere generale I Decreti 271-272-2981999 generano quindi problemi di conflitto interpretativo e difficoltagrave applicativeAnche gli OdV (Regioni e ASL) allrsquoindomani dei Decreti del rsquo99 si sono trovati a dover integrare la domanda di prevenzione introdotta da questi ultimi De-creti con le regole del sistema prevenzionale complessivo Ne egrave scaturito un modello praticato e collaudato da decenni nella generalitagrave degli ambienti di lavoro quello della vigilanza finalizzata alla prevenzione oltre che alla capa-citagrave di mettere in rete le esperienze sviluppate nei vari territori portuali del Porto di Genova aprile 2019

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ARMONIZZARE LA NORMAIl porto egrave un luogo di concentrazione di attivitagrave lavorative diverse e ciograve concorre a definire un forte e com-plesso rischio di interferenze che rappresenta un serio problema da risolvere in ragione della necessitagrave di armonizzare il quadro regolatorio attualmente in stallo Proprio per tale fattispecie se da un lato il TUS sopperisce alla presenza di normative specifiche dallrsquoaltro non sempre trova applicazione alle attivitagrave por-tuali in particolare per quanto concerne il rischio da interferenza o le operazioni portuali che si svolgono in banchina Il TUS ha normato il rischio interferenziale con lrsquoart 26 introducendo i concetti di cooperazione e coordi-namento tra i datori di lavoro ivi compresi i subappaltatori in maniera tale da creare una rete informativa completa circa i rischi interferenziali che sfocia nella redazione del Documento Unico di Valutazione dei Ri-schi La disciplina generale del rischio interferenziale nasce per far fronte quindi alla esigenza di sicurezza in un unico teatro lavorativo di piugrave imprese partecipanti al medesimo ciclo produttivo operanti contempora-neamente Il soggetto destinato a garantire tale cooperazione egrave Datore di Lavoro dellrsquo impresa committente che pertanto egrave obbligato a provvedere al coordina-mento della sicurezza di tutti i lavori e a redigere il DUVRI in relazione alle informazioni acquisite dalle varie imprese e agli accordi di cooperazione sulla sicurezza presi congiuntamente con esse Una vol-ta individuati i rischi derivanti dalle interferenze si potragrave finalmente procedere allrsquoadozione di ulteriori misure di sicurezza noncheacute a differire le lavorazioni incompatibiliLrsquo interpretazione delle attuali normative portano a ritenere che fino allrsquoemanazione del decreto di adattamento delle disposizioni contenute nel DLgs 2721999 al TUS spetta allrsquo impresa capo commessa la predisposizione dellrsquoapposito documento di valu-tazione dei rischi da interferenze che andragrave ad inte-grare il documento di sicurezza di cui agli artt 4 e 38 del DLgs n 2721999rdquo In tale contesto il profilo tipico di interferenza in porto non inquadrabile nel modello definito dal legislatore nellrsquoart 26 egrave quello correlato allrsquoaccesso in aree operative di soggetti esterni al ciclo portuale in senso stretto ndash anche se fortemente coinvolti ndash quali autotrasportatori spe-dizionieri agenti marittimi provveditori di bordo e passeggeri che spesso vengono imbarcati attraver-sando aree operative del terminal Ognuno di essi interviene con modalitagrave e attivitagrave differenti oltre che in fasi operative critiche del lavoro portuale Altra attivitagrave da attenzionare ai fini della discipli-na del rischio interferenziale sono le operazioni portuali che si svolgono su banchine pubbliche da parte di imprese diverse In questo caso il modello classico introdotto dallrsquoarticolo 26 non egrave applicabi-le in quanto vanno a decadere i due elementi fon-damentali dellrsquo istituto ovvero il rapporto di appalto tra le imprese (generalmente non si conoscono) e la disponibilitagrave giuridica dei luoghi (le aree sono ascrivibili alle autoritagrave di sistema portuale) In queste ipotesi non si puograve far altro che predisporre una valutazione congiunta dei rischi da interferenza tra le imprese in interazione lavorativa non ai sensi dellrsquoart26 del DLgs 8108 ma in ottemperanza alllsquoart 4 del DLgs 27299 in combinato disposto con lrsquoart 17 DLgs 8108

Consigliere Nazionale CNI e responsabile GdL SicurezzaComponente GdL Sicurezza Consiglio Nazionale Ingegneri

[Abstract dellrsquointervento ldquoLa gestione della sicurezza nelle aree portuali il quadro delle regolerdquo]

Paese Un ottimo esempio proviene dal lavoro sviluppato dal gruppo interre-gionale sulla sicurezza nelle aree portuali che ha prodotto pregevoli spunti di analisi a cui gli addetti ai lavori fanno correntemente riferimento Uno dei profili piugrave caratterizzanti della complessitagrave portuale e della sua diversitagrave ri-spetto ad altri distretti lavorativi italiani egrave la presenza sul campo di autoritagrave di forte regolazione del territorio (lrsquoAutoritagrave Portuale e lrsquoAutoritagrave Marittima) con compiti e poteri nella materia di salute e sicurezza sul lavoro concorren-ti e sussidiari a quelli dellrsquoOrgano di Vigilanza dellrsquoASL Lrsquoapplicazione del Decreto 2721999 nei Porti ha portato infatti alla collabo-razione tra lrsquoAutoritagrave Portuale soggetto centrale di governo e regolazione del territorio lrsquoASL e lrsquoOrgano di Vigilanza chiamato anche al ruolo di supporto specialistico alle funzioni regolamentari dellrsquoAutoritagrave Portuale noncheacute alla introduzione del Comitato di Igiene e Sicurezza quale organismo di parteci-pazione e consultazione presieduto dallrsquoAutoritagrave Portuale con il forte soste-gno dellrsquoASLLa suddetta norma ha altresigrave indirizzato le imprese portuali nella direzione tracciata dal Decreto 81 verso lrsquoadozione di sistemi di gestione e di qualitagrave il coinvolgimento dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza aziendali e lrsquointroduzione degli RLS di sito portuale Tutto questo egrave avvenuto in un con-testo lavorativo di estrema complessitagrave e rischiositagrave come per esempio nel caso di movimentazione delle merci dalleper le navi e le riparazioni navali

CASI PARTICOLARI Infatti nel caso particolare della movimentazioni di merci in ambito portuale si egrave in presenza di cicli lavorativi non facilmente standardizzabili caratteriz-zati da estrema variabilitagrave di situazioni e fattori estemporanei (es come egrave stata caricata la nave in un porto magari dallrsquoaltra parte del mondo diversitagrave delle navi le diverse merci gli autotrasportatori i marittimi tutti stranieri gli altri innumerevoli soggetti partecipanti al ciclo) Non a caso il fenomeno infortunistico in questo settore ha fatto registrare indici infortunistici per in-cidenza e gravitagrave anche piugrave alti di quelli dellrsquoedilizia con uno stillicidio do-loroso di morti spesso in reiterati scenari tipologici (investimenti da mezzi eo da carichi) In tale fattispecie anche le riparazioni navali assumono il connotato di pesante complessitagrave organizzativa insito peraltro nelle forme di strutturazione delle commesse navali e nelle catene ramificate di appalti che concentrano negli angusti spazi della nave maestranze numerose e multilin-gue oltre che nei ritmi intensi imposti dagli strettissimi ldquotempi naverdquoAnche lrsquoapplicabilitagrave del Decreto 2711999 [Adeguamento della normativa sulla sicurezza e salute dei lavoratori marittimi a bordo delle navi ndr] ri-sulta particolarmente complessa per la presenza di tre Organi di Vigilanza con pari titolo e prerogative Autoritagrave Marittima ndash ASL ndash Ufficio di Sanitagrave Marittima del Ministero della Salute tutti e tre chiamati a coordinarsi con le loro competenze differenziate su una materia che egrave intrinsecamente piugrave articolata Lrsquoambiente nave infatti egrave un contesto particolare che introduce questioni di sicurezza della navigazione di salute e sicurezza del lavoro e di igiene e abitabilitagrave essendo sia un ambiente di lavoro e che un ambien-te di vita dei marittimi Il suddetto decreto prevedeva lrsquoemanazione entro 90 giorni dallrsquointroduzione dello stesso [1999 ndr] del Regolamento per la costruzione e le sistemazioni relative allrsquoambiente di lavoro a bordo al fine di abrogare il vecchio Regolamento 1045 del 1939 (un Regio Decreto firmato da Vittorio Emanuele e Mussolini) che tuttora egrave vigente e quindi costituisce lrsquounico standard tecnico di riferimento per le vecchie Commissioni Locali di visita delle naviLa parte piugrave innovativa e significativa del 271 sono le regole prevenzionali e organizzative incentrate sulla valutazione dei rischi e sul sistema di gestio-ne distribuito tra armatore comandante preposti lavoratori e nuove figure di prevenzione a bordo (il ldquo626 marittimordquo) a fronte del fatto che tutte que-ste disposizioni sono entrate immediatamente in vigore allrsquoemanazione del 271 nel 1999 (e le societagrave armatrici con queste hanno da subito dovuto fare i conti) Altro importante aspetto riguarda lrsquoentrata in vigore della Convenzio-ne del Lavoro Marittimo MLC (ratificata dallrsquoItalia a settembre 2013) e in tale scenario la normativa italiana sugli aspetti di salute e sicurezza del lavoro rischia di non essere adeguata agli avanzati standard della Convenzione internazionale Ne deriva quindi che anche in questo caso come per il 272 egrave urgente lavorare per recuperare i ritardi accumulati e superare le inerzie applicative del 271

IL DLGS 81Si ritiene che lrsquooccasione per rimettere mano e risolvere i nodi applicativi del settore portuale egrave offerta proprio dal processo di evoluzione normativa indicato dal Decreto 81 che con spirito critico deve comunque essere co-ordinato con le previsioni del 271 272 e 298 superando talune inesattezze attualmente presenti ndash una diffusa imprecisione tecnica (specie del 272) nelle parti piugrave pretta-mente tecniche molto distanti dagli standard aggiornati del Decreto 81ndash alcuni aspetti irrisolti primo fra tutti il debole se non assente collega-mento giuridico nave-porto terra-bordo 271-272 la catena della respon-sabilitagrave solidale tra le due organizzazioni che interagiscono nello scambio portuale tra terra (impresa portuale) e bordo (impresa marittima) risulta interrotta sia che la nave sia straniera sia che batta bandiera italianandash la mancanza di azioni mirate sui rischi emergenti nei porti e sulle navi come accade per gli ambienti confinati (cosrsquoegrave una nave se non un ambiente necessariamente confinato)ndash la necessitagrave di attenzionare anche i temi della salute nel lavoro portuale che egrave di lavoro ad alto rischio infortunistico ma ciograve non deve far trascurare i rischi per la salute legati alle merci polverulente e alla movimentazione manuale dei carichindash lrsquoassenza dellrsquoarticolo 26 nellrsquointerfaccia porto-nave uno dei nodi cruciali irrisolti del rischio portuale

Riferimenti e bibliografiaQuaderni editi da INAIL gli infortuni sul lavoro in mare edizione 2018Verbali e documenti del Gruppo interregionale sulla sicurezza nelle aree portuali

Porto di Trieste aprile 2019

FIGURA 1

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NETWORK GIOVANI

Diventare grandi insieme

di Paola Marulli

Durante la giornata del 1deg feb-braio scorso presso la sede del CNI a Roma si egrave tenuta la riunione ufficiale del Network Giovani Inge-gneri (NGI) Il Network Giovani Ingegneri egrave una ldquoCommissione Nazionalerdquo composta dai referenti delle Commissioni Giovani dele-gati dai Consigli degli Ordini degli Ingegneri presenti su territorio nazionale Lo scopo del Network egrave quello di mettere a sistema le idee e i lavori delle Commissioni giovani territoriali presenti sul territorio nazionale per costituire relazioni proposte e progetti utili per gli ingegneri Lrsquo intervento di apertura della riunione egrave stato quello di Gianni Massa Vicepresidente vicario del Consiglio Nazionale degli Inge-gneri Il focus del discorso si egrave con-centrato su due principali aspetti il ruolo dellrsquoOrdine e lrsquo importanza del Network per il confronto con-

tinuo tra professionisti LrsquoOrdine secondo Massa non egrave un sistema di erogazione dei servizi ma di tutela verso la collettivitagrave preser-vando il titolo e la professionalitagrave dellrsquo ingegnere garantisce la qua-litagrave del lavoro svolto Lrsquo ingegnere egrave ldquola figura in grado di mediare tra il contesto in cui opera e le sue regole Lrsquo ingegnere dagrave forma com-piuta alle idee attraverso progetti funzionali e la sua valutazione puograve influenzare in una sola volta la vita di centinaia di personerdquoPertanto lrsquo iscrizione allrsquoOrdine non egrave solo un passaggio burocra-

Mettere a sistema le idee dei giovani ingegneri italiani lrsquo iscrizione allrsquoOrdine per una maggiore consapevolezza professionale etica e normativa

tico ma rappresenta una presa di coscienza delle proprie respon-sabilitagrave Decidere se iscriversi o meno non dovrebbe essere una scelta dettata esclusivamente da motivazioni lavorative ma dovrebbe implicare una mag-giore consapevolezza del proprio lavoro dal punto di vista etico e normativo lrsquo impegno a formarsi e ad aggiornarsi con costanza sulle novitagrave del settore e a crescere professionalmente

IL NETWORK E LE OFFICINEIl Network non egrave un recinto di

a cura del Network Giovani ingegneri cni

Le diverse Officine del NGIOfficina Sostegno alla ProfessioneSi pone come scopo il dialogo con tutte le istituzioni al fine di por-tare avanti le proposte che vanno ad agevolare il giovane profes-sionista La legge fondamentale che costituisce il punto di partenza per discutere nuove proposte egrave la legge 22 maggio 2017 n81 ldquoMisure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire lrsquoarticolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinatordquo

Officina Strumenti allrsquoavvio dellrsquoattivitagrave professionaleLrsquoofficina nasce sotto sollecitazione degli Ordini Provinciali degli Ingegneri della Regione Calabria per approfondire gli aspetti legali e fiscali gli obblighi e le agevolazioni previste noncheacute gli aspetti e i vantaggi legati alla nuova riforma professionaleConsiderata la difficoltagrave dei giovani ingegneri riscontrata in ambito territoriale riguardante la difficoltagrave nellrsquoapproccio allrsquoavvio dellrsquoat-tivitagrave professionale il progetto proposto ha lo scopo di fornire ai giovani elementi utili per lrsquoavvio della professione soprattutto in materia legale fiscale e di aggiornamento delle competenze

Officina RedazioneEgrave la piugrave longeva delle officine esiste ed egrave operativa dal 2015 I contenuti editoriali declinano tematiche di attualitagrave legate alla professione maggiormente sentite dagli ingegneri e raccontano le realtagrave ordinistiche territoriali Lrsquoobiettivo egrave ricercare linguaggi e posizioni condivise plurali e intergenerazionali e diffondere buone prassi attivitagrave e risultati delle officine del network Attualmente la Redazione pubblica i suoi articoli sul Il Giornale dellrsquoIngegnere e su Ingenio dove ha della rubriche dedicate e su uno dei portali tecnici delle professioni piugrave letti Teknoring

Officina We ShareSpin off dellrsquoOfficina Redazione in chiave piugrave moderna Si pone lrsquoobiettivo di ldquodematerializzarerdquo le informazioni per arrivare in modo diretto a chi intende iniziare la sua strada professionale nel mondo dellrsquo ingegneria andando a sostituire documenti cartacei con documenti digitali video e pubblicazioni online Si egrave proposto durante la riunione di raccogliere tutti i video di presentazione del-le Commissioni Giovani degli Ordini provinciali cosigrave da condividerli nella prossima riunione del Network

temi La peculiaritagrave della sua architettura interna egrave riuscire a riunire diversi ambiti della pro-fessione dellrsquoIngegnere Il Network Giovani Ingegneri egrave un componente molto importante del Consiglio Nazionale Inge-gneri anche percheacute ha creato un modello che potrebbe contami-nare parti piugrave ampie del CNI le Officine infatti sono un metodo di lavoro dove si ldquosmontano e rimontanordquo le idee Un grande traguardo egrave stato fatto nella giornata di venerdigrave 31 gennaio il Comitato dellrsquoAssemblea dei Pre-sidenti ha accettato di inserire nel gruppo di lavoro sullo Starter Kit (vedasi ldquoUn aiuto concreto per i neo colleghirdquo Il Giornale dellrsquo in-gegnere n 9 novembre 2019 ndr) un rappresentante del Network allo scopo di dare nuova energia e spunti Inoltre il NGI interverragrave nellrsquoAssemblea dei Presidenti per relazionare sulle Officine attive e sul proprio operato

CONFRONTI CON GLI ALTRI ORDININella giornata dedicata al Network giovani si egrave potuto appurare che non tutti gli organi provinciali hanno nel loro interno una Com-missione Giovani molti delegati erano presenti con lo spirito di raccogliere idee e informazioni per creare una propria Commis-sione che andasse a radunare i giovani professionisti della loro

cittagrave Si egrave inoltre discusso su i vari vantaggi messi a disposizione dalle diverse province ai nuovi iscritti Alcuni Ordini offrono lrsquo i-scrizione durante il primo anno di adesione altri invece mettono a disposizione delle intere gior-nate formative per i laureandi in unrsquoottica di iscrizione futura Fra le proposte piugrave avvincenti crsquoegrave stata quella di espandere il corso da 20 ore per diventare CTU anche ai giovani ingegneri Il Consulente Tecnico drsquoUfficio egrave lrsquoesperto in un determinato set-tore al quale si rivolge il Giudice quando ai fini della decisione necessita del giudizio tecnico di un professionista esperto in una data materia e dotato di partico-lari cognizioni scientifiche I CTU sono iscritti allrsquoAlbo del Tribunale in seguito a una proce-dura di accertamento dellrsquoespe-rienza maturata e della ldquocondotta morale specchiatardquo Si egrave pensato di affiancare nel primo periodo un ingegnere senior con lo scopo di dare una formazione anche pratica della professioneIl Network egrave condivisione I progressi significativi avven-gono spesso non attraverso un approccio diretto ma ponendosi obiettivi piugrave grandi e ambiziosi lrsquo incontro di varie idee e talenti per diventare grandi Insieme

Commissione Giovani Ingegneri Ordine di Bologna

mdash ldquoLrsquoingegnere dagrave forma compiuta alle idee attraverso progetti funzionali e la sua valutazione puograve influenzare in una sola volta la vita di centinaia di personerdquo Gianni Massa mdash

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SPEAKing

Ad metalladi Antonello Pellegrino

La notizia dellrsquo interruzione di uno scavo non lrsquoaveva trovato di buon umore immerso comrsquoera in conti che non tornavano a causa di tabelle di marcia non rispettate Aveva deciso di cambiarsi drsquoabito e vederne personalmente la causa e se necessario proporre le necessarie punizioni Fortuna-tamente lrsquoetagrave ancora giovane unitamente alla pratica ginnica mai abbandonata e a quella della caccia su sentieri impervi gli consentivano di seguire agevolmente il capo squadra nel lungo percorso a piedi fin oltre il limite della parte di galleria giagrave consolidata dove gli operai quotidianamente si inoltravano per scavare laquoVenga ingegnere Egrave quiraquoVide inclinarsi la fiammella della recentissima lampada ad acetilene il che accentuava la leggera sensazione di movimento dellrsquoaria dalle loro spalle verso il fondo dello scavo cui erano diretti I due raggiunsero un pic-colo gruppo di minatori poggiati agli attrezzi i cui occhi bianchi li fissarono dalla penombra con sguardo in cui la mestizia supe-rava la stanchezza Uno di essi

era accovacciato alla base dello scavo che dal fondo della galleria penetrava nel filone di minerale e pareva attenderli per mostrare qualcosa Esordigrave rivolgendosi loro con tono di rimproverolaquoPercheacute avete fermato lo scavo Non dovrebbero esserci rischi di crollo in questo punto e mi pare stiate tutti beneraquo Il caposquadra risposelaquoNessun incidente grazie a Dio Si sono fermati per rispetto Efisio fai vedere allrsquo ingegnere cosrsquohai trovatoraquoIl minatore sollevograve la lampada

nellrsquooscuritagrave avvolgente densa e pesante come un manto di orba-ce Con lrsquoaltra mano puligrave qualcosa sul fondo dello scavo con gesto quasi delicato Nellrsquoavvicinarsi la sensazione di movimento drsquoaria provata dal tecnico aumentograve Guardandosi attorno prima di infilarsi nellrsquoabbozzo di cunicolo annotograve la presenza di unrsquoampia fessura che da sopra le loro te-ste pareva spingersi in verticale Riconobbe le tracce di un crollo che contrariamente al previsto era avvenuto anche se non di recente e che lo scavo della gal-

leria aveva intercettato Abbassograve lo sguardo vide cosa lrsquooperaio stava ripulendo e sbottograve laquoQuindi avete bloccato il lavoro per una radice fossilizzata o i resti di qualche cervo preistorico che lrsquoacqua ha trascinato quaggiugraveraquoPrima di poter aggiungere qual-cosrsquoaltro udigrave le parole sommesse del minatore pronunciate mentre proseguiva nella sua opera Custus funti ossus de cristianu Al che lrsquo ingegnere osservograve con mag-giore attenzione A un osso scuro di maggiore spessore se ne af-fiancava uno piugrave sottile e quando lrsquooperaio smosse e spostograve di lato un pesante frammento dellrsquoantico crollo emerse anche quanto rima-neva di un anello metallico che li racchiudeva corroso e quasi dissolto ma riconoscibile Al che fu tutto chiaro Procedendo allrsquo in-dietro uscigrave dal cunicolo e solo la sua fermezza di uomo laico e moderno lo trattenne dal segnarsi mentre gli altri lo facevano Per un fuggevole istante quasi invidiograve il loro gesto liberatoriolaquoChe ne pensa ingegnereraquolaquoPortate fuori quei resti in una cassetta non crsquoegrave bisogno che vi dica di cercare di recuperare tutti i frammenti Poi chiameremo il prete dal paeseraquoIl caposquadra annuigrave medita-bondo mentre ritornavano nella

parte di galleria giagrave messa in sicurezza Quindi replicogravelaquoPotrebbe essere successo nel crollo dei primi scavi di ricerca del filone ai tempi del babbo di mio nonno Ma mi pare che allora avessero trovato tutti anche quelli che non ce lrsquoavevano fatta a uscireraquolaquoNon credo Antonio Hai visto quellrsquoanello di ferro Egrave roba molto antica Potrebbe essere dellrsquoepoca dei romaniraquolaquoE allora cosa diragrave il prete Magari era un pagano Cosa fac-ciamo se rifiuta di benedirloraquolaquoNon credo che lo faragrave Quel po-veraccio forse era piugrave cristiano di noi mandato qui per punizione come damnatus ad metalla e scivolato a morire nello spro-fondamento del pozzo che stava scavando e che la nostra galleria ha incontratoraquoAttese il caposquadra che dava le indicazioni ai minatori prima di avviarsi con lui nel lungo per-corso verso lrsquouscita Solamente loro pensograve capivano cosa potes-se aver provato quel remoto antecessore che immediatamen-te e a differenza sua avevano riconosciuto come uno di loro Quel giorno imparograve qualcosa che non si trova nei libri o scavando gallerie nella roccia ma da ricer-care nel profondo dellrsquouomo

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di Raimondo Pinna

In questo quarto appuntamento con la Storia dellrsquoIngegneria si termina di esplorare i punti di contatto tra lrsquo identitagrave della profes-sione di ingegnere e la storia ita-liana contemporanea sfruttando lrsquooccasione offerta dalla ricerca promossa dal CNI tesa a chiedere ai propri iscritti di rispondere alla semplice domanda ldquoChe cosrsquoegrave per me lrsquo ingegneriardquo Oggetto dellrsquo in-dagine sono gli effetti dellrsquo integra-zione dellrsquo ingegneria italiana con il sistema europeo

UN LINGUAGGIO COMPLESSOLa prima conseguenza della equi-parazione tra la formazione uni-versitaria italiana e quella europea egrave la complessitagrave del linguaggio e della comunicazione verso chi non appartiene al mondo dellrsquo inge-gneria Egrave un dettaglio di sostanza e non di forma il fatto che la ldquofacoltagraverdquo di ingegneria sia stata abolita insieme a tutte le altre e che lrsquoaccesso allrsquoalbo professionale degli Ingegneri in base al DPR 3282001 sia consentito solo a chi ha conseguito determinati corsi di laurea [1] La seconda conseguenza egrave la con-centrazione di un terzo dei laureati in soli tre atenei italiani il Poli-tecnico di Milano il Politecnico di Torino lrsquoUniversitagrave La Sapienza di Roma [2] Un dato che dimostra quanto siano ormai invasivi gli effetti di polarizzazione del sapere in precisi nodi sul territorio sempre piugrave frammentato in maniera gerar-chica tra centro e periferia nono-stante la narrazione politica e dei mass media si sforzi di affermare il contrario veicolando unrsquoinesi-stente utopistica eguaglianza delle possibilitagrave In realtagrave lrsquoaccesso al sapere egrave sempre piugrave condizionato dal binomio appartenenza a un territoriodisponibilitagrave di risorse patrimonialiLa perdita di centralitagrave dello Sta-to-nazione sembra essere un effetto della storia del Paese Nessun quinquennio particolare segna da anni la vita delle gene-razioni che si succedono tutto sembra avvicendarsi senza scosse senza qualcosa da ricordare I nuovi ingegneri paiono muoversi in un mondo liquido dove vige una competizione tra territori

LA MARGINALITAgrave INSITA NEL CONSEGUIMENTO DEL TITOLO DI INGEGNERELe definizioni di ldquoChe cosrsquoegrave per me lrsquo ingegneriardquo espresse dagli inge-gneri nati negli anni rsquo70 esprimono uno scoramento palpabile da esse emerge una pragmaticitagrave ai limiti dellrsquoaccettabile di chi sente che in qualche modo egrave nato nella decade sbagliata Per Lucia Cattani (Lodi 1975) laurea in ingegneria civile idraulica lrsquo ingegneria egrave ldquolrsquoespres-sione del genio umano declinato nella realtagraverdquo Resta indefinita quale sia e cosa sia questa realtagrave per

Il disincanto della professioneLrsquo ingegneria italiana integrata nel sistema europeo

ficativo per certificare lo stato di malessere di un Paeserdquo [7] CONCLUSIONIAlla fine di queste quattro puntate sulla storia dellrsquo ingegneria si puograve concludere che la ricerca del CNI ha raggiunto lo scopo che si era prefissa dimostrare come lrsquoevo-luzione della professione di inge-gnere soprattutto a partire dal percorso di formazione sia corre-lata alla storia del nostro Paese e sia essa stessa utile per compren-derla meglio Da un lato egrave emersa con chiarezza la traiettoria dellrsquoevoluzione della professione da movimento drsquoeacutelite a disciplina di competenti nume-rosi diffusi e radicati in modo capillare sul territorio con un forte rapporto con la popolazione Dallrsquoaltro egrave emersa con altrettanta chiarezza la trasformazione della disciplina in seguito alle difficoltagrave ma soprattutto alle opportunitagrave offerte dal confronto con il solo sistema paese prima e con la com-plessa multiformitagrave dellrsquoUnione europea poi Si sa che lrsquoesperienza personale e la quotidianitagrave del vivere la pro-fessione puograve portare a non avere soprattutto il tempo per tornare a studiare intendendo lo studio come riflessione del dove va la professione Gli Ordini territoriali con il loro sistema di formazione permanente costituiscono la sede naturale percheacute ciascuno iscritto si ritagli uno spazio per questa rifles-sione nel pieno rispetto delle pro-blematiche di ognuno Per questo il CNI non puograve che essere soddi-sfatto di come il coinvolgimento degli iscritti con una domanda apparentemente semplice quale che cosrsquoegrave per me lrsquo ingegneria ha ottenuto il risultato di smuovere barriere anagrafiche territoriali di competenza settoriale facilitando il compito di interpretazione Egrave legittimo ritenere questo pro-getto di ricerca del CNI come ldquopilotardquo ed egrave auspicabile che a esso ne seguano altri su temi iden-titari per la professione Lrsquo impor-tante egrave che questi futuri progetti perseverino nella proposizione agli iscritti di domande semplici come impatto ma profonde come contenuto in modo da consentire loro di rispondere con la maggiore libertagrave e sentimento possibile

STORIA DELLrsquoINGEGNERIA

quel vasto campionario di inge-gneri per esempio impiegati come docenti e ricercatori non struttu-rati che si sono ritrovati poi espulsi dalle stesse Universitagrave non piugrave in grado di accoglierli nonostante lrsquo innegabile preparazioneLrsquoaggettivo ldquopragmaticordquo egrave utiliz-zato espressamente da Gianluigi Rozza (Lodi 1977) laurea in inge-gneria aerospaziale ldquoLrsquoingegneria egrave una forma mentis creativa innova-tiva e allo stesso tempo razionale e pragmatica che costituisce un punto di incontro tra le scienze di base e applicate per creare innova-zione Lrsquoingegneria trasforma buone idee in realizzazionirdquo Viene perograve da domandarsi che cosa venga prima per importanza se lrsquoidea egrave buona a prescindere o se diventa buona solo se si realizza A tal proposito puograve tornare utile un esempio riportato da Roberto Napoletano Direttore del Sole-24Ore che nel 2014 pubblica il libro Nuovo viaggio in Italia (Riz-zoli) si tratta di un viaggio virtuale che sfrutta gli spunti offerti dalle lettere che i lettori del giornale gli hanno inviato in quanto curatore della rubrica domenicale Memo-randum Alla riflessione offerta dalla lettura di queste missive lrsquoautore accompagna il racconto di diari di trasferta di incontri pun-tuali da lui avuti con esponenti della societagrave civile nelle diverse cittagrave del Paese nel corso della sua attivitagrave giornalistica raggruppati secondo la tradizionale riparti-zione territoriale del Paese ndash Nord Centro Sud ndash aumentata di due altre sezioni ovvero lrsquoItalia altrove e lrsquoItalia da ritrovare In questo esempio Napoletano racconta di un neo ingegnere della provincia di Lecce incontrato a Trento Il Diret-tore sottolinea la sua provenienza da una famiglia non agiata la sua capacitagrave di laurearsi a Bologna in ingegneria biomedica mante-nendosi con i lavori piugrave disparati la costanza nel credere nella sua idea una startup high tech per il turismo online che in un lasso di tempo ragionevole (un anno) attira il finanziamento degli inve-stitori Viene esaltata lrsquoItalia che ha ldquofamerdquo vengono riproposti gli anni Cinquanta il loro spirito di sacri-ficio ldquoforse il dono della povertagrave di D egrave quello che serve oggi

allrsquoItalia per ritrovare nella testa la forza di combattere e comin-ciare a ricostruire il Paese dalle fondamentardquo [3] Questa idea del sacrificio egrave ribadita da Napoletano anche in un altro esempio riferito a giovani della provincia di Ragusa ldquoHanno piugrave fame degli altri e solo Dio sa quanto il Paese ha bisogno di quella fame Per contribuire a rifare lrsquoItalia non a chiacchiererdquo La soluzione nostalgica non egrave quella che hanno in mente inge-gneri come Federico Delfino (Savona 1972) laurea in ingegneria elettrica ldquoLa bottega dellrsquo innova-zione tecnologica e al contempo il teatro dove questa egrave mostrata alla popolazionerdquo Lrsquoorizzonte tem-porale di chi ha fame egrave limitato al qui e ora non puograve coincidere con la consapevolezza la sobrietagrave di Davide Bedogni (Reggio Emilia 1974) laurea in ingegneria edile ldquoTanti anni di studio per scoprire che non si smette mai drsquoimpararerdquo La realtagrave che loro adombrano egrave quella di un paese ricco dove ciograve che serve egrave trovare motivazioni che sostengano il lavoro alla luce del benessere che fornisce la societagrave dei consumi in cui il sacrificio non egrave e non puograve essere il punto neacute di partenza neacute di arrivo

LA QUESTIONE DEL GENEREEcco che la generazione di inge-gneri che si egrave formata nellrsquou-niversitagrave di eacutelite puograve tornare protagonista i loro ricordi sono acqua da bere per gli assetati e la loro saggezza egrave dispensata con tono bonario a piene mani Lo dimostra il modo in cui lrsquo ingegner Amalia Ercoli Finzi classe 1937 la prima donna a laurearsi in inge-gneria aeronautica al Politecnico di Milano collaboratrice in alcune delle piugrave importanti missioni con lrsquoAgenzia Spaziale Italiana ed Euro-pea affronta il conflitto di genere centrale nella cultura occidentale in questo scorcio di nuovo secolo la sua esperienza di pioniera in qualche modo consente di sdo-ganare il perdurare del concetto dellrsquo ingegneria come mondo pre-valentemente maschileDal primo momento dellrsquo istitu-zione della facoltagrave universita-ria in senso moderno negli anni Venti del secolo scorso lo studio dellrsquo ingegneria e quindi la figura

dellrsquo ingegnere si manifesta come destinato in misura pressocheacute totale al solo genere maschile Una resistenza che non ha para-goni anche rispetto alle discipline fisico-matematiche o mediche anchrsquoesse ostative alla partecipa-zione femminile quantomeno in Italia Per questo motivo le ricer-che sulla formazione degli inge-gneri condotte in questo inizio di Ventunesimo secolo sono sempre molto attente a monitorare la variazione del dato della compo-sizione di genere Paragonando la ricerca di Alma Mater del 2005 con quella del CNI del 2014 sembra che nel corso del decennio vi sia unrsquoattenuazione del processo di ldquomaschilizzazionerdquo Per la prima infatti ldquoIn generale perograve si nota un recupero della popolazione maschile nel passaggio dal pre al post riforma il processo di lsquomaschilizzazionersquo che mostra segni di ripresa sul complesso dei laureati riguarda anche quelli di Ingegneriardquo [5] per la seconda invece ldquoContinua ad aumentare il numero di donne laureate tanto che nel 2013 supera quota 16mila arrivando a costituire il 311 dellrsquouniverso dei laureati dei corsi ingegneristicirdquo [6]

LA PAURA DEL FUTUROLa dichiarazione del Presidente del Consiglio degli studenti del Politecnico di Milano Marco Brivio riportata da Napoletano nel libro prima citato egrave perfetta per descrivere il sentimento di paura che pervade le generazioni dei futuri ingegneri ldquoSui nostri pensieri incombono mille paure paura di non riuscire a riscattare tutti i crediti paura di perdere la borsa di studio del contratto a progetto che scade paura di non riuscire a pagare lrsquoaffitto le bollette le tasse paura di non trovare dopo gli studi un lavoro allrsquoaltezza delle nostre aspettative o di trovarne uno del tutto privo di soddisfazioni o di non trovarne affatto [] Questa generazione la mia generazione ha paura del proprio futuro non credo possa trovarsi un indicatore piugrave signi-

Riferimenti[1] L7 ingegneria civile e ambientale L8 ingegneria dellrsquoinformazione L9 ingegneria industriale L17 scienze dellrsquoarchitettura L23 scienze e tecni-che dellrsquoedilizia L31 scienze e tecnologie informatiche LM 4 CU architet-tura e ingegneria edile e architettura La formazione degli Ingegneri in Quaderni del Centro Studi del Consiglio Nazionale Ingegneri 1532015 nota 1 p 12[2] La formazione degli Ingegneri in Quaderni del CNI p 13 Il dato egrave stimato in circa un terzo del totale dei laureati nel 2013[3] R Napoletano Nuovo viaggio in Italia Rizzoli 2014 Milano p 19[4] Ivi p 228 [5] Il Profilo dei laureati in Ingegneria e lrsquoindagine sulla loro condizione occupazionale sono stati presentati da AlmaLaurea al convegno di Siena del 4 novembre 2005 ldquoLa riforma degli studi nella Facoltagrave di Ingegneria risultati problemi e prospettiverdquo promosso dallrsquoAteneo di Siena e dalla Conferenza dei Presidi delle Facoltagrave di Ingegneria [Sito web 082019] httpswwwalmalaureaituniversitaaltroingegneria [6] La formazione degli Ingegneri in Quaderni CNI p 13 [7] R Napoletano op cit p 55

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I 150 anni dello storico Traforo Ferroviario del FrejusLrsquoAccademia delle Scienze di Torino lrsquoOrdine e altri Enti celebrano lrsquoopera emblema della societagrave moderna

INFRASTRUTTURE |

EVENTI

La partnershipLrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Torino egrave lieto di annun-ciare la partnership con lrsquoAccademia delle Scienze di Torino per le celebrazioni dei ldquo150rdquo dello storico Traforo Ferroviario del Frejus Le celebrazioni riguarderanno con piugrave eventi lrsquoanno in corso e il prossimo anno poicheacute il 25 dicembre 1870 veniva abbattuto il dia-framma della galleria tra Italia e Francia e il 17 settembre del 1871 il Traforo veniva inaugurato LrsquoOrdine attraverso la sua Commissione Trasporti Mobilitagrave Infrastrutture e Sistemi parteciperagrave a tutti gli eventi in programma con contributi tecnico-scientifici riguardanti gli ingegneri che contribuirono alla realizzazione del Traforo che lo gestirono e lo gestiscono e relativi alla progettazione dellrsquoopera che negli anni a venire consentiragrave di realizzare la Nuova Linea To-rino Lione ndash NLTL che comprenderagrave il nuovo tunnel ferroviario del Moncenisio e che collegheragrave le reti ad Alta VelocitagraveAlta Capacitagrave italiana e francese Tutto ciograve si unisce e si completa in unrsquoottica sto-rico-contemporanea con i contributi tecnico-scientifici che la Com-missione ha messo in atto con grandi risultati negli ultimi anni

David ColaiacomoConsigliere referente Commissione Trasporti Mobilitagrave Infrastrutture e Sistemi Ordine degli Ingegneri della Provincia di Torino

A cura del Comitato Promo-tore dellrsquoAccademia delle Scienze di Torino per le Cele-brazioni dei 150 anni del Tra-foro Ferroviario del Frejus (1857-1871)

Il 17 settembre 187171 fu inau-gurato a Bardonecchia il Tra-foro Ferroviario del Frejus o del Cenisio o ancora Grande

Galleria delle Alpi non solo data storica ma pietra miliare che ha segnato proprio agli inizi della ldquorivoluzione industrialerdquo un fon-damentale punto di lancio dello sviluppo della civiltagrave mediante il miglioramento delle comunica-zioni terrestri attraverso lrsquoEuropa e la creazione di nuove specifiche tecnologie per la meccanizzazio-ne dei lavori di scavo queste ul-time tecnologie innovative hanno portato al sostanziale potenzia-mento delle condizioni di sicu-rezza allrsquoalleviamento della fatica del lavoro dellrsquouomo al prorom-pente sviluppo della costruzione di nuove gallerie in Italia (Figura 1) attraverso le Alpi e nel mondo alle quali sono strettamente lega-ti i miglioramenti sociale cultu-rale ed economico della societagrave modernaIl Traforo del Frejus fu ldquouna delle pagine piugrave gloriose della storia del Piemonte che da solo si accinse alla titanica impresa di scavare nelle viscere di montagna unrsquoam-pia galleria di ben 12 chilometri di lunghezza [hellip] lrsquo impresa colos-sale che la scienza la costanza la tenacia di proposito dovevano compiererdquo impresa ldquopromossa sostenuta ed iniziata dal pic-colo ed allora povero Piemonte che [hellip] segneragrave nella storia del secolo XIX unrsquoera splendidissima il trionfo della scienza sulla mate-ria che eruppe gloriosamente nel taglio dellrsquoIstmo di Suez e nel tra-foro delle Alpirdquo (Carlo Morando Il monumento commemorativo del Traforo delle Alpi Storia del Traforo Storia del Monumento Torino Tip G Baglione C 1879)La gestazione e la realizzazione del Traforo non furono poi tanto lunghe Precursore dellrsquoopera fu Giuseppe Francesco Medail di Bardonec-chia non uomo di scienza ma agricoltore e cacciatore e quindi profondo conoscitore dei suoi monti e valli e anche imprendi-tore di lavori pubblici e di tra-sporti tra Lione e Milano Giagrave nel 1832 aveva per primo riconosciuto che il punto piugrave stretto delle Alpi Occidentali si trovava tra Bardo-necchia e Modane e che qui ave-vano pressappoco la stessa quota le Valli dellrsquoArc (Valle Moriana) e della Dora Riparia (Valle di Susa) cosiccheacute ideograve un traforo di 5000 metri ma non ebbe successo

Perograve ldquoil buon germe era gettato in terreno non infecondo e nel 1845 il ministro Des Ambrois ordinograve allrsquo ingegnere belga Henri Maus lo studio di costruzione di ferrovia tra Susa e Chambery mediante traforo dei montirdquo il progetto fu completato nel 1849 prevedendo una galleria di 12290 metri ma fu respinto dal Parlamento che era impegnato nelle grandi problema-tiche politiche e belliche di quegli anniUna volta individuato un possi-bile tracciato e grazie agli studi del Professore geologo Angelo Sismonda prevista la situazione geologica restava perograve ancora insoluto il problema di come sca-vare la lunga galleriaFinalmente grazie al Conte Cavour sempre estremo iniziatore e pro-motore di grandi cose nel 1854 i ldquotre ingegneri per un Traforordquo Germano Sommeiller savoino genio della meccanica Severino

Grattoni di Voghera genio orga-nizzatore e Sebastiano Grandis cuneese di Borgo San Dalmazzo genio del calcolo furono chiamati a definire la perforazione mecca-nica dei fori da mina a energizzare le perforatrici con aria compressa industriale e a costruire il TraforoLrsquoavvio dei lavori di costruzione fu dato a Modane dal Re Vitto-rio Emanuele II il 31 agosto 1857 e lrsquo inaugurazione dellrsquoapertura al traffico cadde il 17 settembre 1871 a Bardonecchia sempre alla pre-senza del ReDurante i quarantrsquoanni centrali del XIX secolo sostennero la realizza-zione dellrsquoopera unitamente alla creazione delle nuove originali macchine per la sua costruzione ma anche lrsquo indispensabile crea-zione di una rete ferroviaria estesa allrsquo intero territorio nazionale ben sei illustri membri dellrsquoAccademia delle Scienze di Torino Angelo Sismonda Carlo Ignazio Giulio

Federico Menabrea Quintino Sella Pietro Paleocapa Germano SommeillerLrsquoAccademia delle Scienze di Torino si fa cosigrave promotrice della celebrazione del 150deg anniver-sario dellrsquoapertura del Frejus e ha avviato unitamente a vari altri Enti (tra quali lrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Torino) lo studio delle correlate manifestazioni in tale ambito verragrave anche analizzata la deter-minante e multiforme attivitagrave di Quintino Sella ingegnere parla-mentare e poi Ministro che tra lrsquoaltro ha fondato nel 1859 una scuola per studi superiori molto importante per gli ingegneri la Regia Scuola di Applicazione per gli Ingegneri in Torino dalla quale nel 1906 egrave nato il Politec-nico di TorinoQuestrsquo iniziativa cade in un periodo di grande fervore per il

moderno attraversamento ferro-viario delle Alpi cosigrave da rinsaldare lrsquounitagrave dellrsquoEuropa e collegarla al bacino del Mediterraneo allrsquoAfrica e allrsquoOriente al momento sono tre le gallerie ferroviarie che sono le piugrave lunghe del mondo il San Got-tardo da poco aperto al traffico il Brennero e il Frejus di base che sono in costruzioneAuspichiamo per favorire la rea-lizzazione di questa iniziativa adesioni e contributi di idee da parte di quanti vedono lrsquoapertura attraverso la Alpi fattore deter-minante per il miglioramento della qualitagrave della vita in ambito comunitario per contatti egrave possi-bile inviare unrsquoe-mail allrsquo indirizzoin iz iat iveaccademiadelle-scienzeit

Studiamo la storia ldquopercheacute le imprese degli uomini nel tempo non siano dimenticaterdquo (Erodoto)

Illustrazione tratta da LrsquoUnivers illustreacute Parigi 1869 in cui egrave riprodotta la mac-china perforatrice inventata da Germano Sommeiller per la perforazione del Tunnel del Frejus

Figura 1 Le piugrave antiche e moderne gallerie alpine del Piemonte

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La sostenibilitagrave egrave un fatto-re ormai determinante in tutte le attivitagrave produttive Non fanno eccezione quei

settori che nonostante le conti-nue innovazioni incidono di piugrave sullrsquoemissione nellrsquoatmosfera di gas climalteranti Fra questi il comparto oil amp gas ndash estrazione raffinazione e consumo di risorse fossili ndash oggi rappresenta uno dei principali fattori che incidono sul fenomeno del riscaldamento glo-bale Di conseguenza sono tanti i professionisti che lavorano nei settori di ricerca e sviluppo in cer-ca di soluzioni volte alla riduzione dellrsquo impatto ambientale di un set-tore che rimane imprescindibile per lrsquoeconomia planetariaEgrave in questo ambito che si inseri-sce la tesi di Marcello Prestianni presentata sul numero dellrsquoInge-gnere Italiano dedicato al tema Oil amp Gas (disponibile su httpswwwtuttoingegnereit) che gli ha permesso di vincere il contest lanciato nei mesi scorsi Ai partecipanti ndash studenti di inge-gneria laureati o laureandi ndash egrave stato chiesto di condividere la propria tesi sullrsquoevoluzione di questo comparto con particolare attenzione ai temi della Circular Economy e della decarbonizza-zione A promuovere la competi-zione il Consiglio Nazionale degli Ingegneri PPAN (consulente edi-toriale della rivista quadrime-strale) e NextChem societagrave che ha sponsorizzato il contest e messo a disposizione un tirocinio al migliore talento ldquoAl nostro interno ndash racconta Ilaria Catastini Communication Manager NextChem ndash abbiamo una ricchezza di competenze che vengono dallrsquoesperienza Maire Tecnimont nel settore tradizio-nale dellrsquo ingegneria e costruzioni che andiamo a integrare sempre di piugrave con quelle nuove di giovani che hanno studiato e si sono for-mati in una prospettiva di futuro sostenibile e circolare e che si vogliono cimentare in una sfida complessa quanto affascinanterdquo

LA TESILa trattazione egrave frutto dellrsquoattivitagrave sperimentale realizzata presso i laboratori del dipartimento drsquo in-gegneria Enzo Ferrari dellrsquoUniver-sitagrave degli studi di Modena e Reggio Emilia con i professori Cecilia Mortalograve Marcello Romagnoli e la dottoressa Maria Cannio Oggetto del lavoro sperimen-tale egrave la realizzazione tramite il metodo della stampa 3D di una membrana ceramica a

Oil amp Gas la stampa 3D di membrane ceramiche vince il contest de lrsquoIngegnere ItalianoOltre a un ridotto impatto ambientale la nuova tecnica sperimentale promette risparmi in termini di tempi e costi

idrogeno a temperature superiori ai 600degC Ciononostante il metodo del 3D printing ha permesso di raggiungere valori di permeabilitagrave dellrsquo idrogeno di molto inferiori alle membrane metalliche a base di palladio attualmente diffuse in commercio

Il nuovo contest de lrsquoIngegnere ItalianoIn occasione del lancio del numero dedicato al food dellrsquoIngegnere Italiano lo storico organo ufficiale del Consiglio Nazionale Ingegneri il CNI ha deciso di associare a ogni numero monografico un contest re-lativo allrsquoargomento trattato Lrsquoultima monografia appena uscita egrave dedicata al tema dellrsquoOilampGas Il contest egrave stato riservato a laureandi e laureati che si sono cimentati in una tesi sullrsquoevoluzione dellrsquo ingegneria nel settore specialmente sui temi della Circular Economy e della decarbonizzazione Il contest egrave stato sponsoriz-zato da NextChem societagrave del Grup-po Maire Tecnimont dedicata alla transizione energetica che ha messo a disposizio-ne un tirocinio Il vincitore del contest egrave stato Marcello Prestianni

DAL CNI

base di BaCe065 Zr020 Y015 O3-δ1113088-Ce085 Gd015 O2-δ a con-duzione elettronica (MPEC) per-meabile allrsquo idrogeno Un sistema composito che per via della sua stabilitagrave chimica e meccanica risulta fra i piugrave studiati per la separazione e la purificazione di

mdash ldquoIl contest egrave stato senza dubbio unrsquoopportunitagrave interessante diretta ai neolaureati come me percheacute consente di colmare fin da subito il gap tra mondo universitario e realtagrave aziendalerdquoMarcello Prestianni mdash

LrsquoINNOVAZIONEAl fine di migliorare le perfor-mance quindi una delle strategie piugrave promettenti consiste nellrsquoa-dozione di una configurazione asimmetrica e costituita da film supportati su substrati porosi Sebbene esistano articoli prodotti dalla comunitagrave scientifica rela-tivi alla preparazione di questa tipologia di membrane lrsquoutilizzo della stampa 3D rappresenta una novitagrave assoluta ldquoLrsquo idea ndash spiega Prestianni ndash egrave nata ragionando sul cambio di paradigma della base di partenza del processo di rea-lizzazione di membrane a confi-gurazione asimmetrica Ci siamo detti cosa puograve assicurare note-voli vantaggi in termini di costi e tempi di produzione rispetto ad altre tecniche in uso in questo momento come il co-pressing e il tape casting La risposta egrave stata la stampa 3D E in seguito alle attivitagrave di sperimentazione abbiamo ottenuto ottimi risultati anche sotto il profilo dellrsquo impatto ambientale in quanto abbiamo completato il processo senza impiegare metalli nobili notoria-mente rari e costosirdquo

LA NUOVA TECNICAPer la preparazione degli inchio-stri sono state impiegate polveri di BCZ20Y15 e di GDC15 preventiva-mente miscelate tramite il metodo ball milling attraverso lrsquouso del mulino planetario Queste pol-veri sono poi state amalgamate con altri additivi organici con proprietagrave disperdenti leganti e plastificanti Per la stampa della struttura asimmetrica e den-so-porosa infine egrave stata utiliz-

zata unrsquoattrezzatura homemade a microestrusione Lo step iniziale egrave rappresentato dalla stampa di un supporto poroso caratterizzato da uno spessore di circa 1-15 mm e un diametro di 20 mm Solo suc-cessivamente vi egrave stato deposi-tato lrsquo inchiostro per lrsquoottenimento di un film denso e sottile

I BENEFICI Questo metodo ha dato vita a un prodotto potenzialmente piugrave economico efficiente e dal minor impatto ambientale rispetto alle membrane metalliche a base di palladio e sue leghe Inoltre le membrane sono stabili anche in atmosfere aggressive e per questo motivo non necessitano di processi di desulfurizzazione o di riduzione di CO2 e CO oltre a poter lavorare a temperature fino a 800degC

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La certificazione dellrsquoingegnere esperto in ecoprogettazioneLa soluzione CERTIng al decreto CAM

I Criteri Ambientali Minimi (CAM) sono definiti nellrsquoambi-to del ldquoPiano di azione per la sostenibilitagrave ambientale dei

consumi della Pubblica Ammini-strazionerdquo e la loro applicazione ha come scopo quello di favori-re negli appalti pubblici lrsquouso di tecnologie e prodotti ambiental-mente piugrave sostenibiliIn Italia lrsquoapplicazione dei CAM egrave stata imposta dallrsquoart 18 della L 2212015 e successivamente dallrsquoart 34 del DLgs 502016 ldquoCo-dice degli appaltirdquo (come modifi-cato dal DLgs 562017) recante ldquoCriteri di sostenibilitagrave energe-tica e ambientale negli appalti pubblicirdquo che ne hanno reso ob-bligatoria lrsquoapplicazione da parte di tutte le stazioni appaltantiCon il Decreto CAM dellrsquo11 ottobre 2017 il Ministero dellrsquoAmbiente ha definito i criteri ambientali minimi per lrsquoaffidamento di ser-vizi di progettazione e dei lavori per nuova costruzione ristrut-

fessionista esperto sugli aspet-ti energetici e ambientali degli edifici che sia certificato da un organismo di valutazione della conformitagrave secondo la norma

Tali ingegneri dovranno aver ap-plicato nellrsquoambito della pro-gettazione eo direzione lavori di opere infrastrutturali i Criteri Ambientali Minimi per le scelte progettuali e quelle dei mate-riali eo aver svolto la verifica dellrsquo impatto ambientale delle opere su tutto il ciclo di vita ed eventualmente anche delle loro prestazioni energetiche Dovran-no aver svolto la progettazione di lavori per la costruzione eo riqualificazione di edifici con lrsquoapplicazione di protocolli di sostenibilitagrave ambientale anche volontari di comprovata validitagrave e diffusione sul piano nazionale e internazionale La certificazio-ne CERTing di ingegnere esperto in eco-progettazione in definiti-va soddisfa perfettamente i re-quisiti previsti dal decreto CAM e consente di accedere alle pre-mialitagrave previste nelle procedure di affidamento dei servizi di in-gegneria e architettura per la re-alizzazione o ristrutturazione di edifici pubblici Ad oggi egrave lrsquounico schema nel panorama delle cer-tificazioni del personale che lo consente in maniera trasversale ai diversi protocolli di sosteni-bilitagrave diffusi sul mercato delle costruzioni in Italia e in Europa

Per approfondimenti e per acce-dere alla certificazione consulta il sito wwwcertingit

turazione e manutenzione di edifici pubblici stabilendo nello specifico di attribuire un pun-teggio premiante alle proposte progettuali redatte da un pro-

internazionale ISOIEC 17024 e che applichi uno dei protocolli di sostenibilitagrave degli edifici di li-vello nazionale o internazionale (alcuni esempi Breeam Casacli-ma Itaca Leed Well)

LrsquoINGEGNERE ECO-PROGETTISTALrsquoagenzia CERTing accredita-ta secondo lo standard ISOIEC 17024 da ACCREDIA ha definito tra i 21 campi dello schema di Inge-gnere Esperto quello specifico di eco-progettista al quale possono accedere i professionisti che si occupano di progettazione soste-nibile in edilizia Il Consiglio Di-rettivo dellrsquoAgenzia CERTing nella riunione del 21 febbraio 2020 ha approvato una revisione del Re-golamento Tecnico che stabilisce i criteri per la valutazione delle competenze degli ingegneri che richiedono la certificazione come esperto sugli aspetti energetici e ambientali degli edifici

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Page 8: COVID-19 COVID-19 | L’anno Agire insieme che verrà contro … · 2020. 3. 31. · L’anno che verrà di Gianni Massa “Caro amico ti scrivo…” È il 1979 quando Lucio Dalla

Un lavoro sostenibile a tutte lrsquoetagrave

Lrsquoinvecchiamento della popo-lazione egrave un processo che sta interessando tutta lrsquoEuropa e in particolar modo lrsquoItalia e tutti i comparti produttivi Il sesto rap-porto della Fondazione Europea riporta che la percentuale di lavo-ratori ultracinquantenni egrave aumen-tata del 10 nel giro di 10 anni Entro il 2030 i lavoratori tra 55 e 64 anni aumenteranno del 16 giagrave oggi la metagrave dei lavoratori anziani abbandona prima dellrsquoetagrave di pen-sionamento obbligatorio In particolar modo lrsquo invecchia-mento della forza lavoro egrave una problematica che riguarda la gestione delle risorse umane in azienda Perciograve occorre costruire un approccio multiplo e siste-matico per una corretta gestione di un problema nellrsquoottica della sicurezza In questi casi dunque il lavoro dellrsquoRSPP assume aspetti quasi manageriali sia per una corretta definizione dei ruoli e dei soggetti ndash con adeguata for-mazione ndash sia per la gestione e il coordinamento dei comporta-menti corretti

IL RUOLO DEGLI INGEGNERILrsquo ingegnere della sicurezza ndash occupandosi della sicurezza del lavoratore della collettivitagrave e dellrsquoambiente circostante ndash rico-pre di fatto un ruolo sociale fonda-mentale che permette ad aziende e lavoratori nel privato come nel pubblico di poter contare su un contributo qualificato capace di coniugare sia aspetti tecnici che gestionali Il tema dellrsquo invecchia-

mento-lavoro egrave un ambito per il quale sono richieste competenze e conoscenze multidisciplinari lrsquo ingegnere nei suoi vari ruoli di imprenditore responsabile di produzione RSPPCSPCSE pro-gettista di macchine consulente esterno e con le sue competenze tecniche noncheacute le conoscenze in varie discipline come lrsquoorga-nizzazione del lavoro lrsquoergono-mia lrsquo innovazione tecnologica le biotecnologie e i nuovi materiali puograve dare un contributo determi-nante per la tutela della salute della sicurezza del lavoratore e per configurare posti di lavoro sostenibili a ogni etagrave Mai come nellrsquoambito della sicurezza del lavoratore non piugrave giovane la pur qualificata multidisciplinarietagrave dellrsquo ingegnere dovragrave essere inte-grata con competenze di medi-cina e psicologia applicata al lavoro cosigrave da fornire un supporto adeguato anche per tenere sotto controllo i progressi scientifici e le conseguenti opportunitagrave di valu-tare dinamicamente lo scenario in cui si muove

UN LAVORO SOSTENIBILE A TUTTE LE ETAgrave In Italia si tende ad applicare una politica contraddittoria che consiste nel ricorrere al ricambio generazionale incentivando lrsquoab-bandono precoce del lavoro da parte dei piugrave anziani per lasciare posto a risorse piugrave giovani ma soprattutto meno costose Le grandi aziende aiutate anche dalle politiche pubbliche cer-cano spesso questa via che perograve non affronta il problema alla

Lrsquo invecchiamento e il lavoro come affrontarlo per la tutela dei dipendenti

RSPP | AZIENDEFOCUS

radice Quello che serve egrave invece un approccio di sistema che renda la professione sostenibile al lavo-ratore che invecchia partendo dal presupposto che una vita lavora-tiva attiva e in buona salute egrave la premessa per una vita pensioni-stica con minori costi sociali sia per lrsquo individuo che per la collet-tivitagrave Infatti in Italia il problema dellrsquo invecchiamento della popo-lazione egrave stato confinato solo alle riforme del sistema pensionistico cercando di trovare formule per il pensionamento anticipato Un lavoro sostenibile eviterebbe conseguenze come lrsquoaumento di infortuni e malattie professionali lrsquoaccumulo di malattie invalidanti che vanno a impattare sui costi del Sistema Sanitario Nazionale e la riduzione della produttivitagrave industriale dovuta dallrsquoaumento dellrsquoassenteismo cronicizzato Dal momento che lrsquo invecchiamento egrave anche un fenomeno prevedibile emergeno dallrsquoanalisi del Centro Studi del CNI alcuni comporta-menti virtuosi di aziende italiane per le misure organizzativo-ge-stionali Prima di tutto egrave stato coinvolto attivamente un RSPP di concerto con il Medico com-petente i sindacati e i lavoratori A ciograve si egrave aggiunto una corretta valutazione dei rischi (vedasi box) e allrsquo individualizzazione di buone prassi di Workplace Health Promo-tion (WHP) E inoltre ndash Il rispetto di protocolli di sorve-glianza sanitaria periodici come visite oculistiche cardiologiche e test per valutare capacitagrave motorie ed elasticitagrave muscolare che con-sentano di individuare ed even-

Il DossierIl GTT (Gruppo Territoriale Temporaneo) della Commissione Sicurezza del CNI ha sviluppato un dossier che affronta il tema della sicurezza sotto lrsquoaspetto dellrsquo invecchiamento allrsquo interno dellrsquoIndustria 40 Tutto questo egrave stato possibile anche grazie alla collaborazione dei diversi Ordini territoriali come lrsquoOrdine degli Ingegneri di Milano insieme al proprio GdL alla Direzione Regionale Lombardia-CONTARP e alla Con-sulta Interassociativa Italiana per la Prevenzione - CIIP e ovviamente insieme ai referenti INAIL Ricordiamo che CNI e INAIL hanno rinnovato e confermato lrsquo impegno ndash lo scorso 26 gennaio ndash verso una solida collaborazione nel campo della sicurezza grazie a un protocollo drsquo intesa che prevede la realizzazione di una serie di attivitagrave congiunte finalizzate alla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori Temi come la prevenzione del rischio sismico la prevenzione nelle scuole il supporto alla Protezione Civile per la definizione dei Piani di Emergenza testimoniano lrsquo impegno su temi di interesse generale e il ruolo sociale dellrsquo ingegnere

SEGUE DA PAG 1

di Gianni Massauno dei momenti e dei simboli piugrave potenti della nostra storia ndash grazie a donne e uomini che nel momento del bisogno non si sono tirati indietro anzi si sono messi incondizionatamente al servizio di chi meritatamente o immeritatamente ndash non egrave questo il momento di discuterne ndash ha il controllo della barcaldquoLa televisione ha detto che il nuovo anno porteragrave una trasfor-mazione e tutti quanti stiamo giagrave aspettandohelliprdquoEgrave giusto interrogarsi su quando torneremo alla normalitagrave (anche se oggi piugrave di ieri appaiono inutili e paradossali le prese di posizione e le divisioni della politica) ma egrave fondamentale la-vorare su noi stessi per capire il come affrontare una quotidiani-tagrave diversa e speriamo miglioreldquohellip saragrave tre volte Natale e festa tutto il giorno [] ogni Cristo scenderagrave dalla croce anche gli uccelli faranno ritornohelliprdquo Le calamitagrave svelano i pregi e soprattutto i difetti dei Paesi ci pongono di fronte a biforcazioni che possono essere catastrofiche oppure viceversa costituire un punto di cambiamento positivoLrsquoanno che verragrave gli anni che verranno non potranno essere affrontati se non sapremo pen-sare un nuovo paradigma del lavoro e della sua rappresen-tanza Paradigma che riprogetti il modello che divide tra dipen-denti e Partite IVA in una miriade di sovrastrutture contrattuali di regole di tutele troppo variabili e differenziate Che non conside-ra la reale potenzialitagrave del ter-mine ldquosussidiarietagraverdquo Lrsquoanno che verragrave gli anni che verranno non potranno essere affrontati con lrsquoattuale sistema normativo e burocratico Penso per esempio alle dichiarazioni del Commis-sario per lrsquoemergenza Covid-19 ldquocon il normale sistema oltre la metagrave dei ventilatori polmonari occorrenti per salvare il maggior numero possibile di vite umane sarebbe stato consegnato alla fine dellrsquoemergenzardquo Penso al Ponte di Genova e ai poteri straordinari conferiti al Commis-sario per la ricostruzione idonei a disapplicare la legislazione nazionale sugli appalti al fine di rispettare tempi e costi Lrsquoanno che verragrave gli anni che verranno potranno essere affrontati se sa-premo ldquori-progettarerdquo la nostra legislazione Occorre rendere tutto ndash realmente ndash semplice veloce e trasparente percheacute non si puograve essere veloci ed efficienti solo nellrsquoemergenza E per farlo egrave necessario ribaltare lrsquoapproccio per il quale tutto egrave norma e nien-te egrave autoregolamentazione per il quale diviene illecito qualunque cosa non sia esplicitamente vietata ldquoCaro amicordquo solo se sapremo guardare con altri occhi e se saremo in grado di farlo insieme e non da soli sicuramente ldquosenza grandi disturbi qualcuno spariragrave saranno forse i troppo furbi e i cretini di ogni etagraverdquo

EDITORIALE |

La valutazione del rischioLa valutazione dei rischi oltre a comprendere la possibilitagrave di sviluppare malattie croni-che compatibili con lrsquoavanzare dellrsquoetagrave deve tenere conto di aspetti connessi piugrave stretta-mente al lavoro svolto come posture incongrue lavoro in ambienti rumorosi o a contat-to con agenti chimici o ancora situazioni lavorative a rischio di caduta inciampo o altri inconvenienti La valutazione fornisce orien-tamenti preventivi per ogni rischio indagato ndash Rischi legati al lavoro fisico derivanti dalla movimenta-zione di carichi sforzi fisici intensi e mantenimento di posture incongrue A questi egrave particolarmente esposto chi lavora nellrsquoambito della distribuzione o chi gestisce macchinari e apparati nellrsquo in-dustria meccanica Questi ultimi sono spesso esposti a movimenti e posizioni stati-che ripetitive e non corrette dal punto di vista posturale A questi si aggiungono i rischi derivanti dallrsquouso di macchine ad esempio spazzatrici da scivolamento o da possibili cadute da attrezzi come scale nel caso del settore del clea-ning o dallrsquoutilizzo di torni e frese nel caso dellrsquoindustria ndash Rischi legati allrsquoambiente di lavoro come le condizioni microclimatiche avverse o lrsquoesposizione a vibrazioni e rumori Tra questi rischi si pone lrsquoattenzione sull esposizione a sostanze tossiche eo irritantindash Fattori che penalizzano lo sviluppo lrsquoutilizzo la trasmis-sione di competenze come la carenza di formazione i metodi di lavoro rigidamente imposti il raggiungimento di picchi di attivitagrave imprevistindash Rischi psico-sociali come la relazione con pubblico o clienti ldquodifficilirdquo o la mancanza di sostegno e di riconoscimento da parte dei superiori o dei colleghiDopo aver valutato i rischi si puograve procedere allrsquoadozione di misure di miglioramento che possono essere organizzative gestionali oppure tecniche

Simone Ciapparelli

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Gli effetti dellrsquoinvecchiamento sul lavoroLa sostenibilitagrave del lavoro dipende perograve non soltanto dallrsquoetagrave anagrafica raggiunta ma anche dal tipo di lavoro svolto questa problematica si aggrava sensibilmente nel passaggio da lavoro cognitivo a lavoro manuale e da lavori piugrave qualificati a lavori meno qualificati A titolo di esempio per effetto delle soglie introdotte dal DLgs 8108 la popolazione lavorativa adibita a sollevamento e trasporto viene qualificata come anziana a par-tire dai 45 anni di etagrave mentre chi utilizza videoterminali (VDT) egrave classificato come anziano a partire dai 50 anni Quando ci si riferisce alle mansioni manuali inoltre il lavoratore percepisce in modo particolare la propria minore capacitagrave produttivitagrave ri-spetto ai colleghi piugrave giovani e la percezione delle ridotte capa-citagrave motorie e della forza fisica lo induce a un maggiore sforzo di attenzione per evitare rischi e infortuni aumentando in realtagrave stress e stanchezza Quasi in un circolo vizioso ciograve comporta una probabilitagrave teorica di infortunio molto maggiore rispetto a un soggetto giovane Questo aspetto egrave perograve parzialmente bilanciato dal fatto che il maggior grado di esperienza professionale au-menta la capacitagrave di prevedere ed evitare il pericolo mitigando il rischio di infortuni Oltre al fattore etagrave la riduzione della capacitagrave lavorativa mostra comunque unrsquoampia variabile individuale determinata soprat-tutto dalla presenza o meno di malattie croniche Le patolo-gie croniche sono infatti un fattore critico per la produttivitagrave delle aziende nel 2018 hanno interessato quasi il 40 della popolazione italiana La prevenzione di queste malattie tramite il raggiungimento di uno stile di vita piugrave salutare consente di fronteggiare anche la riduzione della capacitagrave lavorativa Altre variabile da considerare egrave la differenza di genere le donne hanno unrsquoaspettativa di vita piugrave lunga rispetto allrsquouomo ma trascorsa in peggiori condizioni di salute a causa delle possibili conseguenze provocate da menopausa e osteoporosi Lrsquo invec-chiamento egrave quindi un processo che comporta cambiamenti negativi (calo generale delle capacitagrave funzionali) in parte com-pensati da attributi che si sviluppano e affinano con lrsquoavanzare dellrsquoetagrave

tualmente monitorare le malattie che piugrave risentono del fattore etagravendash lrsquo individuazione di buone prassi tramite corsi di formazione orga-nizzando corsi adatti a tutte le etagrave e senza preclusioni per i lavoratori piugrave anziani ndash la riorganizzazione di tempi e carichi di lavoro e concessione di part time su richiesta nuove modalitagrave di svolgimento del lavoro come ad esempio il lavoro agile sono altre misure utili che rientrano in questa categoria In questo senso lrsquoapproccio ingegneristico egrave fondamentale anche per la riprogettazione degli ambienti e degli spazi tali da ren-derli piugrave sostenibili e adattabili allrsquoetagrave dei lavoratori Tra le misure tecniche rientra la riprogettazione ingegneristica ed ergonomica degli ambienti di lavoro come lrsquoe-liminazione di ostacoli e dislivelli ma piugrave in generale misure atte a rendere lo spazio lavorativo soste-nibile a tutte le etagrave come lrsquoappli-cazione dei principi ergonomici sulle nuove linee (comandi piugrave fruibili piani di lavoro ad altezze regolabili) e la riduzione del rischio su quelle vecchie Si consideri che le patologie muscoloscheletriche sono piugrave diffuse nei soggetti di etagrave tra i 50 e i 55 anni e i disturbi muscolo scheletrici sono la prima causa di malattia professionale emersa costituendo il 75 delle malat-

tie professionali denunciate e si evolvono spesso in patologie invalidanti

IL SETTORE DELLE COSTRUZIONIPurtroppo a oggi manca ancora uno studio approfondito su come lrsquoinvecchiamento influisca sui lavoratori nellrsquoambito professio-nale caratterizzato proprio dalle mansioni manuali piugrave pesanti Nel cantiere edile per esempio la legi-slazione italiana impone la valu-tazione dei rischi in particolare bisogna tener conto dellrsquoaffievolirsi delle capacitagrave sensoriali che rende piugrave difficile per il lavoratore edile individuare ed evitare prontamente i rischi lrsquoindebolimento dellrsquoappa-rato muscolo-scheletrico lo espone a infortuni da caduta e da solleva-mento carichi la minore efficienza del sistema cardio-vascolare e di quello respiratorio diminuiscono la resistenza agli sforzi prolungati e agli agenti atmosferici aumen-tando altresigrave il rischio di sveni-mento infarto e disidratazione Lo stress del lavoratore edile aumenta anche con lrsquoetagrave a causa della con-correnza generazionale la perce-zione delle proprie ridotte capacitagrave fisiche lo induce a mantenere una maggiore sforzo di attenzione per evitare rischi e infortuni Ciograve comporta una probabilitagrave teo-rica di infortunio per un lavoratore anziano maggiore di una percen-

tuale variabile dal 50 al 95 rispetto a un lavoratore giovane che svolga la stessa mansione Tuttavia lrsquoosservazione dei can-tieri ha permesso di scoprire nella pratica anche i vantaggi dellrsquoinvec-chiamento Lrsquoesperienza aumenta la pazienza e la serietagrave professio-nale permettendo di aumentare la capacitagrave di prevedere ed evitare il rischio Drsquoaltro canto il lavoratore anziano necessita di tempi di recupero proporzionalmente piugrave lunghi rispetto a un giovane e in alcuni casi il recupero diventa pressocheacute impossibilePer ridurre il rischio e gli effetti dellrsquoinfortunio lo studio della Sicu-rezza nei Cantieri puogravendash imporre la parziale compensa-zione dellrsquoindebolimento fisico con dispositivi artificiali quali migliore illuminamento segnalazioni visive e uditive suppletive e utilizzo di esoscheletri per il sollevamento dei carichi ndash migliore la soluzione allrsquoin-vecchiamento della forza lavoro con spostamento del lavoratore anziano verso attivitagrave organizzative e di supervisione Non egrave dunque solo il lavoratore a doversi adattare al lavoro ma egrave il lavoro che si deve adattare al lavoratore e non si puograve consentire che tale onere ricada esclusiva-mente sul binomio datore di lavo-ro-lavoratore

Efficienza edifici i traguardi da raggiungere

Tutto il modo di pensare della societagrave deve cambiare in ottica green maggior comfort e benessere abitativo da

ottenere con le politiche di decarbonizzazione

a cura della Redazione

A partire da marzo 2020 ogni Stato Membro dellrsquoUnione Europea ha lrsquoobbligo di recepire e at-

tuare la ldquoDirettiva sul rendimento energetico degli edificirdquo LrsquoEPBD III Energy Performance of Buildings Directive modifica le precedenti Dirtettive 201031UE e 201227UE Lrsquoobiettivo dellrsquoUE egrave quello non solo di migliorare le prestazioni energetiche degli

edifici ma incentivare la ristrut-turazione degli esistenti entro il 2050 (vedasi box Direttiva UE 2018844) Infatti la vera novitagrave della 2018844 UE egrave promuovere la tra-sformazione degli edifici soste-nibili andando oltre la sola ne-cessitagrave di ldquoefficienza energeticardquo Tutta la societagrave partendo anche dagli interventi di qualifica del costruito deve tendere verso la ricerca di un maggior comfort e benessere abitativo

Ne sono un chiaro esempio i pun-ti 13 14 e 15 dellrsquoEPBD III Detto ciograve ogni Stato Membro avragrave poi il compito di definire la propria strategia operativa in base alle proprie necessitagrave

SCHEMA DI DECRETO In Italia infatti lo schema di De-creto per il recepimento della Direttiva approvato del Consiglio dei Ministri lo scorso 29 gen-naio 2020 modificheragrave il DLgs 1922005 per adeguarlo alle indi-

AMBIENTE

cazioni dellrsquoEPBD III Il DLgs 192 aveva giagrave recepito la prima EPBD nel 2002 introducendo in Italia le prescrizioni europee sullrsquoeffi-cienza energetica Lo schema di Decreto del CdM si allinea in so-stanza con quanto previsto nella Direttiva UE e prevede dunque ndash lrsquo introduzione di strumenti per accelerare la ristrutturazione de-gli edifici esistentindash lrsquo integrazione delle stesse stra-tegie di ristrutturazione in unrsquoot-tica a lungo termine per raggiun-gere il traguardo di edifici nZEB (Nearly Zero Energy Buildings ovvero edifici ldquoa energia quasi zerordquo) entro il 2050 ndash ultimo ma non meno importan-te lo schema di Decreto aggiorna i criteri generali per la metodolo-gia di calcolo e dei requisiti della prestazione energetica stimo-lando verso soluzioni di mobilitagrave elettrica interventi di sostituzio-ne degli impianti tecnici etc Successivamente verragrave redatto un apposito DPR per quanto ri-guarda tutti gli aspetti legati alla manutenzione degli impianti ter-mici sia per riscaldamento che raffreddamento e per la produ-zione di acqua calda sanitaria Intanto si stanno avviando nuo-vi investimenti e misure per la ripresa delle opere pubbliche che dunque dovranno essere piugrave sostenibili Infatti la Legge di Bilancio 2020 prevede non solo fi-nanziamenti per la Pubblica Am-ministrazione e tutto quello che concerne per il risparmio ener-getico ndash ma anche per le impre-se ndash tenuto conto delle politiche di decarbonizzazione e riduzione delle emissioni Per la messa in sicurezza degli edifici e per gli interventi di effi-cientemente energetico la mano-vra ha previsto quasi 88 miliardi di euro destinati ai Comuni ndash che ancora non ne avessero fatto ri-chiesta ndash da utilizzare in 15 anni a partire dal 2020 per realizzare tutti gli interventi necessari

COSA CAMBIALe novitagrave si concentrano soprat-tutto sul settore ICT (Tecnologie dellrsquoInformazione e della Comu-nicazione) indispensabile per migliorare le prestazioni energe-tiche e di autonomia dei servizi integrati Ne sono un esempio i BACS (Buil-ding Automation Control System) secondo la UNI EN 152322017 ov-

vero sistemi pensati per la ridu-zione dei consumi energetici che modificano le proprie prestazioni al cambiare delle condizioni cli-matiche esterne Quindi vi egrave una forte spinta allrsquo installazione degli impianti di automazione di ulti-ma generazione per lrsquo implemen-tazione della domotica ma anche della mobilitagrave elettrica attraverso lrsquo installazione di punti di ricarica per i veicoli elettrici in edifici di nuova costruzione residenziale e non Per quanto riguarda invece lrsquo in-tegrazione delle apparecchiature tecniche per il riscaldamento eo raffrescamento degli ambienti egrave noto che ndash anche in base agli obiettivi del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima ndash gli obiettivi fissati dallrsquoUE per il 2030 saranno raggiungibili solo grazie allrsquo installazione di impianti piugrave consapevoli e sistemi alternativi ad alta efficienza quali minus sistemi di produzione di ener-

gia rinnovabile minus cogenerazione minus teleriscaldamento e il teleraf-

frescamento minus pompe di calore minus sistemi ibridi e sistemi di mo-

nitoraggio e controllo dei con-sumi

In questo procedimento espresso dalla Direttiva UE sono interessati tutti gli operatori del settore non solo le industrie ma in particola-re gli installatori termoidraulici e installatori elettrici per i sistemi di distribuzione lrsquoadeguamento degli impianti esistenti eo rifa-re nuove colonne montanti degli edifici Da sottolineare poi che tutti gli incentivi previsti nello schema di Decreto in particolare lrsquoEco-bonus saranno accettati solo se i lavori verranno effettuati da installatori qualificati e certifica-ti come ribadito dallrsquoart 7 del-lo schema di Decreto Modifica allrsquoart 4 e 4-ter del DLgs 192005

NOVITAgrave EPBD IIIStrategia di ristrutturazione a lungo termine si dovragrave tenere conto del proprio complesso im-mobiliare dei costi legati ai lavo-ri di ristrutturazione questrsquoultimi pertinenti alla salubritagrave dellrsquoaria e del comfort domestico quindi ogni Stato Membro dovragrave 1 stabilire delle misure indica-

tive in vista dellrsquoobiettivo di ridurre dellrsquo95 i gas serra en-

Direttiva UE 2018844La nuova Direttiva egrave entrata in vigore il 9 luglio 2018 e si inserisce nel contesto degli ambiziosi obiettivi ambientali che lrsquoUe mira a raggiungere entro il 2050 Per il ridurre le emissioni di CO2 fino al traguardo della ldquoneutralitagrave climaticardquo infatti il settore dellrsquoedilizia residenziale rappresenta un fronte di intervento stra-tegico considerando che a livello mondiale lrsquo industria delle costruzioni egrave responsabile di quasi il 40 di emissioni di anidride carbonica Un dato che sembra destinato a salire nonostante gli sforzi per contenerlo secondo lrsquoedizione 2019 del Global Status Report for Buildings and Construction presentato alla COP25 di Madrid dal 2017 al 2018 le emissioni totali del settore sono aumentate del 2 parallelamente allrsquoaumento della domanda finale di energia degli edifici (+1 nel 2018 rispetto allrsquoanno precedente)

Gli obiettiviIl Quadro 2030 per il clima e lrsquoenergia adottato dal Consiglio europeo nellrsquoottobre 2014 prevede una ridu-zione di almeno il 40 delle emissioni di gas serra rispetto ai livelli del 1990 una quota almeno del 32 di energia rinnovabile un miglioramento almeno del 325 dellrsquoefficienza energetica A livello nazionale il PNIEC (Piano Nazionale Integrato Energia e Clima) ha recepito questi obiettivi rilanciandoli in alcuni casi con target ancora piugrave ambiziosi

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tro il 20502 Favorire meccanismi agevolati

di consulenza3 Trovare tramite consultazione

pubblica le migliori strategie adottate (anche in base agli aspetti di rischio sismico si-curezza incendio e sicurezza idrogeologica) per il raggiun-gimento dellrsquoobiettivo fissato dallrsquoUnione Europea

ndash Art 1 modifica ex art 2 della 201031 UE ampliando la defi-nizione si ldquosistema tecnico per lrsquoediliziardquo (c 3-bis) che include ldquolrsquoautomazione e il controllo la produzione di energia elettrica in loco o una combinazione de-gli stessi compresi i sistemi che sfruttano energie da fonti rinno-vabilirdquo unrsquoautomazione che com-prende pertanto tutti i prodotti hardware e software che aiutano la gestione dei sistemi efficienti ndash Indicatore di predisposizio-ne degli edifici allrsquo intelligenza (Smart Readiness Indicator SRI) cioegrave determinare lrsquoeffettiva capa-citagrave degli edifici di essere degli ldquosmart buildingrdquo Questa valutazione ndash al momen-to facoltativa ndash demandata alla Commissione si baseragrave sulla capacitagrave dellrsquoedificio di essere intelligente sostenibile e tecno-logica di fatto lrsquoautomazione de-gli edifici diventeragrave uno standard per la valutazione prestazionale (anche attraverso la tecnologia ICT) lrsquoSRI pone tuttavia dei dub-bi sulle modalitagrave di applicazione per la valutazione dello stabile e su chi invece si occuperagrave di effet-tuare la valutazione (vedasi box)Proprio per gli Smart Readiness Indicator Remo Giulio Vaudano Consigliere CNI durante lrsquoultima seduta in Senato per quanto ri-guarda le prestazioni energetiche nellrsquoedilizia ha auspicato verso un consapevole utilizzo degLI SRI poicheacute ldquoun edificio smart equi-paggiato di tecnologie innovative di comunicazione automazione controllo e intelligenza egrave in grado di assicurare il benessere per gli occupanti lrsquoefficienza e ottimiz-zazione del funzionamento degli impianti di adattarsi alle esigen-ze dellrsquoutente e della rete non-cheacute di contribuire allrsquo innovazione e alla transizione energetica del sistema elettrico nazionale alla connettivitagrave e ai conseguenti ser-vizi innovativirdquo

SMART READINESS INDICATOR E IL PROGETTO S3 UNICAdi Luca Bertoni Lo Smart Readiness Indicator introdotto e illustrato in Allegato 1 alla Direttiva 2018844 si pone basa su tre funzionalitagrave 1 la capacitagrave di mantenere lrsquoefficienza energetica e il

funzionamento dellrsquoedificio mediante lrsquoadattamento del consumo energetico ad esempio usando energia da fonti rinnovabili

2 la capacitagrave di adattare la propria modalitagrave di funziona-mento in risposta alle esigenze dellrsquooccupante prestando la dovuta attenzione alla facilitagrave drsquouso al mantenimento di condizioni di benessere igrotermico degli ambienti interni e alla capacitagrave di comunicare dati sullrsquouso dellrsquoenergia

3 la flessibilitagrave della domanda di energia elettrica comples-siva di un edificio inclusa la sua capacitagrave di consentire la partecipazione alla gestione attiva e passiva noncheacute la gestione della domanda implicita ed esplicita della do-manda relativamente alla rete ad esempio attraverso la flessibilitagrave e le capacitagrave di trasferimento del carico

La Direttiva precisa inoltre che ldquoLa metodologia non pregiu-dica i regimi nazionali di certificazione della prestazione energetica esistentirdquo Come egrave facile comprendere lo SRI egrave dav-vero innovativo e si basa fondamentalmente su due requisiti bull un sistema di monitoraggio che sia in grado di rilevare

i consumi dellrsquoedificio e soprattutto le condizioni di benessere igrotermico nei diversi ambienti

bull un impianto di climatizzazione che sia in grado di soddi-sfare diverse esigenze di comfort in ambien-ti diversicontemporaneamente

Per lo studio di questo indicatore egrave stato avviato da poco un progetto finanziato dalla Comunitagrave Europea nellrsquoambito di Interreg Europe deno-minato S3 UNICA che ha nella Regione Friuli Venezia Giulia il Lead Partner e come partner le Universitagrave di Trieste e Udine Lrsquoagenzia Locale per lrsquoEnergia ndash ALEA (Romania) Lrsquoagenzia Locale per lrsquoEnergia dellrsquoAndalu-sia e lrsquouniversitagrave di Malaga (Spagna) il Consiglio Regionale della South Karelia e lrsquouniversitagrave di Lappeenranta (Finlandia) e lrsquoAssociazione delle Municipalitagrave polacche (Energie Citeacutesrdquo

(Polonia) Le attivitagrave del progetto S3 UNICA sono sviluppate in tre step Un primo step di ldquoIdentificazione e analisirdquo con lo sviluppo della prima parte dellrsquoassesment tool che consente di conoscere i contesti di tutti i partner e permettere agli stakeholder regionali di identificare i loro punti di forza e di debolezza in tutto il ciclo dellrsquoinnovazione quadro politico prestazioni tecniche e finanziarie Un secondo step di ldquoInter-regional mutual learningrdquo che noto il quadro dei partners

entreragrave piugrave in dettaglio su strategie soluzioni tecniche il quadro politico e lrsquoecosistema della regione ospitante per aumentare il risparmio energetico intelligente la distribuzione e le misure di produzione cosigrave come i metodi e le risorse risultati ed esperienza durante tutto il ciclo dellrsquoinnovazione Il terzo step

di ldquotrasferimento delle conoscenze e piani di azionerdquo in cui grazie alle lezioni giagrave apprese dai PP che hanno partecipato a SMARTCAMPUS e le conoscenze apprese dai nuovi PP si ap-plica un metodo comune per sostenere la crescita dei mercati transnazionali individuando piani di azione

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Un porsquo di chiarezza per i controlli strutturali

di Eduardo Caliano

Con la conversione in legge del DL Sblocca Cantieri legge n 55 del 14 giugno 2019 viene istituita la figura del Laboratorio Autorizzato per le prove sugli edifici esistenti Lrsquoemendamento presentato in Senato allrsquoatto della conversione in legge ha inciso sulla forma preesistente dellrsquoart 59 del DPR 38001 integrando il numero dei laboratori autorizzabili dal Consi-glio Superiore dei Lavori Pubblici Si egrave cosigrave passati dallrsquoavere solo due categorie di laboratori ndash quelli per ldquoprove sui materiali da costru-zionerdquo e quelli per ldquoprove di labo-ratorio su terre e roccerdquo ndash ad avere una terza categoria di laboratori quella per ldquoprove e controlli su materiali da costruzione su strut-ture e costruzioni esistentirdquo

UNA SVOLTA EPOCALEA seguito della riforma normativa il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici egrave stato chiamato a disci-plinare attraverso la Circolare n 633 del Servizio Tecnico Centrale del 3 dicembre 2019 il nuovo set-tore dei Laboratori Si tratta di una svolta epocale nel mondo dei controlli sul costruito esistente e per riflesso nellrsquoam-bito del restauro del recupero e risanamento strutturale In altri termini si fa un porsquo di chiarezza in un contesto che negli ultimi anni aveva visto operare nel mercato dei controlli strutturali soggetti a volte molto diversi tra loro per competenze e capacitagrave La riforma arriva provvidenziale visto che il problema dellrsquoanalisi del degrado delle strutture e delle infrastrut-ture italiane si egrave rivelato di stret-tissima attualitagrave

NTC 2008 E LA DIAGNOSTICAPer comprendere come si egrave arri-vati a questa importante svolta egrave necessario fare un passo indietro e tornare alle NTC 2008 ovvero quando la diagnostica egrave entrata stabilmente negli obblighi norma-tivi Con le NTC 2008 e soprattutto a seguito dei chiarimenti di cui alla Circolare applicativa del 2009 lrsquoesigenza cogente di raggiungere i cosiddetti ldquolivelli di conoscenzardquo ha moltiplicato le richieste del mercato e di conseguenza si sono affacciati al mondo dei controlli nuovi operatori In questo contesto storico si egrave operato difatti uno sposta-mento di baricentro si egrave passato dallrsquoavere pochissimi soggetti altamente specializzati ma di nic-chia a nuovi operatori La mol-tiplicazione della domanda si egrave inevitabilmente tradotta in una

Con la conversione in legge dello Sblocca Cantieri finalmente si definisce una nuova categoria di Laboratori per prove su costruzioni e strutture esistenti

ART 59 DPR 38001 |

NTC

non distruttive nel campo dellrsquo in-gegneria civilerdquo

IL PERSONALE TECNICOQuella della questione della cer-tificazione del personale tecnico operante non egrave una questione secondaria Chi si occupa di test in cantiere sa bene come a influire sul risultato di misura concorrano condizioni al contorno la corretta procedura di prova la disponibi-litagrave delle norme di buona tecnica (che per alcune prove oggi impor-tiamo dal mondo anglosassone o americano) la certificazione e la sicurezza del personale e la tara-tura degli strumenti Eseguire correttamente prove in cantiere quindi significa mettere in piedi una organizzazione com-plessa che lavora in regime di qua-litagrave e che conta sulle competenze maturate da tecnici specializzati

BENEFICILa riforma dei Laboratori ex art 59 DPR 38001 porta con seacute anche altri due benefici effetti che entre-ranno in piena applicazione nei prossimi mesi Uno relativo alla definizione dei ruoli fra gli ese-cutori delle prove e il progetti-stavalidatore della campagna di prova lrsquoaltro relativo a una rior-ganizzazione delle gare di appalto avente a oggetto la vulnerabilitagrave sismica dellrsquoesistente La Circolare n 633 che organizza i laboratori infatti chiarisce come

da parte dei Laboratori sia vie-tata qualsiasi forma di consulenza nellrsquoambito della programmazione di una campagna di indagini dia-gnostiche Ciograve impone nei fatti una separazione dei ruoli fra i tec-nici per lo piugrave ingegneri esperti in prove e quindi esperti nella programmazione gestione e vali-dazione di una attivitagrave di indagine in cantiere e il soggetto esecutore delle prove stesse In tal senso appare molto interessante la pro-posta del CertIng che nellrsquoambito della certificazione delle com-petenze degli ingegneri struttu-risti sta elaborando lo schema dellrsquo ingegnere Responsabile del progetto della gestione e della validazione delle attivitagrave di inda-gine su strutture e infrastrutture Infine nei fatti ci saragrave anche una riorganizzazione del settore delle gare di appalto per le Vulnerabilitagrave sismiche o dei progetti di restauro e risanamento conservativo Finora troppo spesso la Pub-blica amministrazione ha lrsquo in-sana abitudine di porre a carico del progettista lrsquoesecuzione delle indagini Con la riforma il proget-tista si caratterizza per un esperto in indagini e non in un potenziale esecutore delle stesse in quanto lrsquoAutorizzazione a eseguire le inda-gini sulle strutture esistenti egrave una vera e propria concessione mini-steriale e quindi non soggetta a formule quali per esempio quella dellrsquoavvalimento In tal senso le indagini non potranno piugrave essere a carico del progettista ma da questrsquoultimo progettate per un successivo espe-rimento di gara a esclusivo appan-naggio dei soggetti autorizzati Si ricordi infine che sempre nellrsquoam-bito degli appalti pubblici egrave attesa la piena attuazione della riforma dellrsquoart 101 del Codice dei Contratti che definisce il settore delle prove sperimentali quale ambito stretta-mente necessario alla ldquosicurezza del cantiererdquo e quindi come tale non soggetto a ribasso economico La riforma dei Laboratori si pone come unrsquooccasione importante per la categoria Lrsquoesperienza ci insegna che piugrave si approfondi-sce la fase di diagnosi meno gli interventi sono invasivi e costosi Occorre mutare lrsquoapproccio cultu-rale Su questo nei prossimi anni la categoria attraverso gli Ordini egrave chiamata a una nuova frontiera della formazione professionale

Ingegnere e dottore di ricerca tec-nico certificato III livello metodi UNIPdR 5619 presidente Associazione Codis (Associazione per il Controllo la Diagnostica e la Sicurezza di strut-ture infrastrutture e beni culturali)

moltiplicazione dellrsquoofferta a cui non sempre egrave corrisposta la per-sistenza degli auspicati requisiti di formazione ed esperienza che avevano contraddistinto gli ope-ratori storici del settore dei con-trolli strutturali Si egrave posto inoltre il problema di chi fosse preposto a fare i con-trolli strutturali Tutti ne riven-dicavano la facoltagrave e in nome di questo pluralismo troppe volte si egrave visto eseguire prove strutturali da soggetti privi di qualsiasi titolo di studio e privi di qualsiasi cer-tificazione delle competenze Non di rado si sono visti poi i cosid-detti ldquorapporti di provardquo firmati da un qualsiasi sig Mario Rossi

LA RIFORMAIn questo contesto ndash non proprio ortodosso ndash egrave intervenuta la pro-mulgazione delle NTC 2018 dove si egrave tentato di porre rimedio indirizzando le fasi di conoscenza strutturale verso i Laboratori Autorizzati dal CSLP La norma tecnica non avendo a disposizione una categoria di laboratorio adatto allo scopo ha prescritto che lrsquoazione di cam-pionamento su strutture esistenti fosse demandata ai soli laboratori ex art 59 del DPR 38001 Il pro-blema che ne egrave seguito egrave stato il seguente allrsquoatto della promulga-zione delle NTC 2018 i laboratori autorizzabili erano solo di due tipi ovvero quelli sui materiali da

costruzione (nati per il controllo sui controlli in accettazione dei materiali in cantiere) e quelli su rocce e terre (nati per lrsquoanalisi dei suoli) In questo contesto quindi si egrave reso necessario un riordino delle competenze dei laboratori con la nascita della nuova cate-goria opportunamente specializ-zata nei controlli sulle strutture esistenti La riforma del settore dei Labora-tori ex art 59 del DPR 38001 si egrave inoltre tradotta in un vantaggio per la categoria degli ingegneri Come ha chiarito la Circolare n 633 del Servizio Tecnico Centrale infatti il personale del laborato-rio deve essere formato espres-samente da tecnici specializzati attraverso la certificazione delle competenze In particolare si fa riferimento al fatto che il Diret-tore di Laboratorio dovragrave essere necessariamente un ingegnere o architetto iscritto allrsquoOrdine professionale con esperienza decennale nel settore delle prove strutturali In altri termini i Labo-ratori per le prove su strutture esistenti si qualificheranno ndash una volta che la riforma avragrave piena attuazione ndash in centri di eccellenza per la diagnosi delle patologie edilizie e strutturali Il personale sia quello sperimentatore che quello direzionale dovragrave essere certificato ai sensi della UNIPdR 5619 ldquoCertificazione del perso-nale tecnico addetto alle prove

mdash ldquoLa riforma dei Laboratori si pone come unrsquooccasione importante per la categoria Lrsquoesperienza ci insegna che piugrave si approfondisce la fase di diagnosi meno gli inter-venti sono invasivi e costosi Occorre mutare lrsquoapproccio culturalerdquo mdash

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di Giuseppe Margiotta

Non so quando questo articolo andragrave in stampa ma spero che allora la drammatica situazione attuale sia giagrave sotto controllo Ne approfitto per essere solidale con i tanti colleghi che piugrave di altri av-vertono nei propri territori la gra-vitagrave dei riflessi sociali ed econo-mici che il virus sta portando con seacute e che patisco io stesso per i tanti amici e parenti coinvoltiLa mia pericolosa tendenza a un inguaribile donferrantismo mi induce a pensare che con le idi di marzo o le campane della mattina di Pasqua alla maniera di Čajkovskij ci avvieremo a un ritorno graduale alla normalitagrave per quanto prudente e lento Nel dubbio evito di dare adito alla mia vena ironica di diventare inopportuna o sarcasticaIn caso contrario mi sarei abban-donato allrsquo ira funesta che infiniti addusse lutti agli achei che alcu-ni malcapitati hanno avuto modo di incontrare nelle Assemblee dei bei tempi andati E allora avrei fatto oggetto dei miei strali al-cuni tra noi che in questi giorni hanno continuato a ribadire fino alla noia alcuni concetti (riduzio-ne delle quote vanitagrave delle va-nitagrave di ogni discorso su Inarcas-sa inopportunitagrave di un apposito GdL etc) interessanti ndash per ca-ritagrave ndash se diluiti negli anni e nelle italiche terre ma che in questi ultimi mesi appaiono piuttosto alla stregua dello ldquospazio vitalerdquo e del ldquocorridoio di Danzicardquo Lrsquoab-biamo capito non crsquoegrave bisogno di ripetersi Altamente sconveniente e scon-clusionato appare ancora ai miei occhi astigmatici lrsquoesercizio crea-tivo di collegare alcuni di questi temi allrsquoattuale emergenza come ho letto di recente ma su questo egrave saggio e caritatevole non ag-giungere altroPreferisco ritornare sul tema tan-to di moda sulla stampa in questi tempi appestati per santificare la centralitagrave dellrsquoIngegnere qua-lunque sia il suo campo di atti-vitagrave Apprendo da un articolo di Onofrio Bruno sul quotidiano La Gazzetta del Mezzogiorno che lrsquo inventore dellrsquoAmuchina egrave sta-to un ingegnere Oronzio De Nora (1899-1995) nato ad Altamura Laureato in Ingegneria Elettro-tecnica al Politecnico di Milano De Nora egrave stato un vero e proprio antesignano nelle applicazioni della chimica nellrsquo industria Nei primi anni rsquo20 lrsquo ingegnere puglie-se brevettograve in Germania la prima soluzione disinfettante a base di ipoclorito di sodio (utile quindi a igienizzare superfici frutta e ver-dura) per poi battezzarla come ldquoAmuchinardquo e cedere ad altri il brevetto attualmente di pro-prietagrave della Angelini Pharma Oggi esiste e viene prodotta an-che lrsquoAmuchina gel per la pulizia delle mani e della cute che inve-ce egrave a base di alcol etilico

tilizzo degli anodi nellrsquo industria farmaceuticaNel 1969 brevettograve la tecnologia DSA diventata uno standard nellrsquo industria chimica gli anodi metallici sostituiscono quelli in grafite abbassando cosigrave il consu-mo energeticoLe Industrie De Nora esistono ancora oggi e costituiscono una

cosiddetta ldquomultinazionale ta-scabilerdquo di successo nel campo delle tecnologie sostenibili del risparmio energetico e nel trat-tamento delle acque Gestita dai discendenti della famiglia impie-ga circa 1500 dipendenti in nove stabilimenti nel mondo con un fatturato di circa 500 milioni di euro allrsquoannoIl core business dellrsquoazienda re-sta orientato su due grandi li-nee di produzione cloro-soda il processo chimico con cui si ottengono soda caustica e cloro utilizzati nella produzione di pla-stiche detergenti disinfettanti e prodotti farmaceutici e la produ-zione di elettrodi per lrsquo industria

elettronica e galvanicaPrima azienda italiana a entra-re nel mercato giapponese an-novera fra i clienti grandi nomi come Bayer e Solvay fino a di-ventare fornitore ufficiale di Ap-ple per lrsquoelettronicaCome ha scritto La Repubblica nella sua pagina di Economia amp Finanza qualche anno fa la pa-rabola elettrochimica di Industrie De Nora iniziata nel 1923 in una piccola officina vicino alla Stazio-ne Centrale di Milano con lrsquo inven-zione di un potente antibatterico ricomincia oggi nelle vesti di pri-mo produttore al mondo di elet-trodi quei conduttori generati nella produzione di cloro e soda e che servono a diverse finalitagrave industriali compreso lo stam-paggio dei circuiti di smartphone e tablet proseguendo con lo svi-luppo di soluzioni innovative per la salute e lrsquoambienteIl passaggio dalla meccanica al servizio della chimica di base allrsquoelettrochimica per lrsquoHi-Tech non egrave stato breve dallrsquoAmuchina allrsquo iPhone appunto

EFFEMERIDI

Dallrsquoamuchina allrsquoiPhone

Nel 1923 il giovane De Nora fon-dograve a Milano unrsquoazienda dedicata alla produzione di impianti per la depurazione delle acque e vari progetti per lrsquo industria farmaceu-tica Da allora le sue ricerche e scoperte scientifiche hanno spa-ziato dallrsquoutilizzazione dei pro-cessi cloro-soda nei trattamenti di depurazione delle acque allrsquou-36moduli-esecutivo-okpdf 1 091219 0945

Storia non breve di un Ingegnere

Oronzio De Nora e suo figlio Niccolograve (Fonte fondazionedenoraitHistoryhtml)

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TTERRITORIO

di Roberto di Sanzo

ldquoIl mio sigrave alla proposta di entrare a far parte della Giunta comunale nasce dal forte senso di

responsabilitagrave che da sempre ca-ratterizza il nostro impegno come categoria professionale Il Comu-ne si trova a dover superare una difficile situazione e se egrave neces-sario il nostro apporto tecnico noi non ci tiriamo indietrordquoEgrave questo il messaggio che il pro-fessor Vincenzo Di Dio Presidente dellrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Palermo lancia allrsquo in-domani della sua nomina come assessore comunale allrsquoEdilizia privata del Comune siciliano Presidente Di Dio come egrave nata questa opportunitagrave al servizio della Pubblica AmministrazioneldquoNon me lrsquoaspettavo di certo Ho ricevuto una telefonata dal sin-daco di Palermo Leoluca Orlando che mi ha chiesto la disponibi-litagrave ad assumere lrsquo incarico e in pochi giorni ho dovuto decidere dando il mio assenso Unrsquourgenza dettata dalla situazione piutto-sto complicata mettiamola cosigrave nata in seno allrsquoAmministrazione con unrsquo indagine giudiziaria che spero faccia il suo corso nel piugrave breve tempo possibile Come mai la scelta egrave caduta su di me Le rispondo con le parole dello stesso sindaco Orlando Lei egrave un uomo delle istituzioni in grado di lavorare per la collettivitagrave con serietagrave e massima trasparenzardquo

Il ruolo di Presidente dellrsquoOrdine ha giocato secondo lei un ruolo determinante per questa nuova avventuraldquoCredo proprio di sigrave Se il sistema ordinistico egrave in grado di incidere nella vita sociale ed economica del Paese ecco che la connessione con la politica e le scelte decisio-nali egrave assolutamente inevitabile Il mio obiettivo Saper prendere decisioni positive per il bene di Palermo La fiducia mostrata dal sindaco nellrsquoaffidarmi un compito cosigrave delicato egrave anche il riconosci-mento del ruolo che lrsquoOrdine degli Ingegneri ha svolto in questi anni contribuendo con idee riflessioni e proposte al dibattito pubblico su importanti questioni di inte-resse collettivordquo

Quale puograve essere il valore aggiunto di un ingegnere alla guida di un assessorato cosigrave importanteldquoHo accettato unrsquounica delega

ldquoLrsquoingegneria al servizio della collettivitagraverdquo

Vincenzo Di Dio Presidente dellrsquoOrdine degli ingegneri di Palermo egrave il nuovo assessore allrsquoEdilizia Privata del Comune

PALERMO | INTERVISTA

una scelta che ha un valore politico nel senso di governo della polis Il mio in ogni caso egrave un ruolo tecnico slegato dalle logiche partitiche Tutto il mio impegno saragrave rivolto allrsquo inge-gnerizzazione degli uffici e dei comportamenti del personale cercando di efficientare il sistema e rendere sempre piugrave efficaci gli interventi dei tecnici comunali In una parola voglio una lsquonormalitagraversquo che sia anche fattore di rassere-namentordquo In che modo si concretizzeragrave questa liaison tra Pubblica Amministrazione e mondo delle professionildquoI professionisti sono una risorsa per questo assessorato e lo saranno sempre di piugrave con la mia

presenza Ci saranno sempre di piugrave sinergie di carattere squi-sitamente professionale tra gli uffici comunali ingegneri e architetti ognuno per i propri compiti e ruoli con correttezza e professionalitagrave Penso ad esempio a unrsquoattivitagrave formativa congiunta utile per far sigrave che i colleghi sappiano elaborare pratiche corrette Dallrsquoaltro lato i tecnici del Comune siano in grado di elaborale ed evaderle al meglio e nel minor tempo possibilerdquo Insomma tra le parole drsquoordine vi saragrave ldquolotta alla burocraziardquoldquoLa questione non egrave cosigrave sem-plice e banale La veritagrave egrave che negli anni nella Pubblica Amministrazione non vi egrave

stato ricambio generazionale molti dipendenti sono ai limiti della pensione e quindi non piugrave motivati altri invece hanno poca dimestichezza con le innovazioni tecnologiche Ecco serve che il personale sia ben formato oltre che competente in grado quindi di rispondere al meglio alle esigenze dei pro-fessionisti Il problema dunque non egrave la Pubblica Amministra-zione ma la capacitagrave di avere tecnici dipendenti e consu-lenti qualificati Ecco percheacute il mio lavoro dovragrave andare nella direzione di uno snellimento degli iter procedurali e far sigrave che lrsquoapparato pubblico non venga piugrave visto come una lsquogiunglarsquo dalla quale diventa impossibile uscirerdquo

Vincenzo Di Dio

Un nuovo ventilatore per lrsquoOspedale civile dellrsquoAnnunziata

COSENZA | INIZIATIVE

LrsquoOrdine degli ingegneri di Cosenza a supporto della sanitagrave locale per i reparti di terapia intensiva

LrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Cosen-za dona un ventilatore polmonare allrsquoOspedale

civile dellrsquoAnnunziataAbbracciando lrsquo iniziativa solidale promossa dalla Fondazione Lilli Funaro per supportare lrsquoOspe-dale civile dellrsquoAnnunziata con nuove forniture di attrezzature e materiale sanitario Il Consiglio dellrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Cosenza ha delibe-rato allrsquounanimitagrave lrsquoacquisto di un ventilatore polmonare di ultima generazione da donare ai reparti di terapia intensiva e sub-intensiva del Nosocomio cit-tadinoldquoSono sicuro di aver corretta-mente interpretato il desiderio

di tutti i colleghi iscritti al nostro Ordine di essere vicini agli sforzi degli amici medici e di tutto il personale sanitario coinvolti nel fronteggiare lrsquoemergenza epo-cale in corso Abbiamo pensato di farlo attraverso lrsquoacquisto di attrezzature mediche assoluta-mente indispensabili per affron-tare la specifica patologia viralerdquo le parole del Presidente Provin-ciale degli ingegneri Carmelo Gallo ldquoRingrazio poi a nome di tutto il Consiglio dellrsquoOrdine la Fondazione Lilli Funaro che da sempre ha votato la propria atti-vitagrave alla solidarietagrave sociale e alla ricerca scientificardquo Le attrezzature mediche saranno consegnate questao mese presso lrsquoOspedale dellrsquoAnnunziata

Carmelo Gallo Presidente OrdineIngegneri di Cosenza

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Tutte le informazioni repe-ribili online in unrsquounica ldquoscatolardquo Egrave il Landbox ide-ato grazie alle attivitagrave di

studio e analisi del Centro Studi dellrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Cagliari e sviluppato assieme allrsquoazienda Nordai Questa piattaforma utilizza i di-versi open data presenti in rete crea delle mappe tematiche e rende disponibili le informazio-ni in esse contenute in questo modo si crea un ambiente unico e costantemente aggiornato dal quale acquisire dati costante-mente aggiornati e geografica-mente strutturatiQuesto strumento egrave in grado di di minimizzare il numero di ore di lavoro trascorse a cercare i dati tra i diversi siti istituzionali e risponde alle esigenze dei profes-sionisti che intendono consultare e utilizzare dati territoriali riguar-danti i vari processi che interes-sano il territorio regionaleLandbox suddivide i dati in 4 categorie territorio (urbani-stica ambiente e mobilitagrave) strutture e infrastrutture (edili-zia costruzioni e infrastrutture)

TTERRITORIO

Ingegneria e internazionalizzazione

Landbox una ldquoscatolardquo open data

TERNI | EVENTI

CAGLIARI | PROGETTI

tecnologia (impianti energia ed innovazione) Pubblica Ammini-strazione (attivitagrave delle PA) La scala di riferimento generale egrave di tipo comunale anche se possono essere implementate scale piugrave piccole e dettagliate I vari tema-tismi vengono mostrati nel visua-lizzatore utilizzando come scala di riferimento quella comunale quindi tutti i dati presenti saranno inseriti in una base spaziale raf-figurante i limiti amministrativi comunali della SardegnaLa consultazione delle informa-zioni avviene attraverso lrsquoutilizzo di un client-server webgis che per-mette non solo la semplice visua-lizzazione di mappe tematiche ma anche numerose altre funziona-litagrave tra cui ndash consultazione dei dati tabellari presenti allrsquo interno delle mappe ndash creazione ed elaborazione di tabelle e grafici comparativi ndash analisi storiche dinamiche per conoscere lrsquoandamento nel tempo del dato selezionato ndash funzionalitagrave 3D per la rappre-sentazione con poligoni tridi-mensionali del tematismo scelto ndash creazione di grafi stradali per

eseguire analisi spaziali sui tempi di percorrenza (a piedi in bus in treno o in auto) ndash importazione di file esterni sovrapponibili le mappe presenti allrsquo interno di Landbox ndash download dei dati editabili nei vari formati e possibilitagrave di con-divisione in rete e nei principali social media La dinamicitagrave e la semplicitagrave del sito permette anche ai meno esperti di poter fare analisi ed elaborazioni senza dover neces-sariamente conoscere gli aspetti tecnici tipici dei software geo-grafici Landbox quindi egrave uno strumento versatile e poliedrico che permette di poter lavorare raggruppando piugrave banche dati in unrsquounica ldquoscatolardquo consentendo la gestione e manipolazione delle stesse in forma agile e quindi in sintesi ottimizzando il lavoro dei professionisti e degli utenti Attualmente Landbox egrave attivo sul territorio regionale della Sarde-gna ma puograve essere facilmente ampliato anche su altri contesti regionaliPer maggiori info httpsland-boxgeonuecomhome

Le potenzialitagrave e possibilitagrave professionali allrsquoestero unrsquoanalisi del mondo del lavoro oltre confine

Una piattaforma che raccoglie i dati dei diversi siti istituzionali del territorio per creare un ambiente unico e aggiornato di informazioni utili

di Simone Monotti

Giovedigrave 30 gennaio 2020 a Terni lrsquoOrdine degli Inge-gneri ha organizzato un evento sullrsquo internaziona-

lizzazione del mondo del lavoro con particolare riferimento alla figura dellrsquoIngegnere analizzando le possibilitagrave e potenzialitagrave pro-fessionali e lavorative allrsquoesteroIl tema egrave di grande attualitagrave edinteresse sia economico che sociale ed egrave stato affrontato da due diversi punti di vista comple-mentari il lavoro dipendente e la libera professione Egrave stato trattato anche il pro-blema del riconoscimento dei titoli allrsquoestero analizzando perograve piugrave approfonditamente questo aspetto fino alla valorizzazione del professionista per il suo per-corso di crescita post lauream e non sono per una burocratica validazione di titoliLa sessione del lavoro dipendente ha visto la collaborazione diretta di EURES Europa e ARPAL Umbria Sono intervenuti personalmente dirigenti e funzionari di questi due enti sia della compagine umbra sia di Paesi esteri con particolare riferimento ad Austria Germania e Olanda oltre che

dalla sede ministeriale di Roma Lrsquoobiettivo di questa sessione egrave stato illustrare direttamente il mondo del lavoro e le offerte pro-fessionali concrete allrsquoestero e il possibile inserimento di Ingegneri in Europa e piugrave dettagliatamente nei Paesi suddetti Il modulo della libera professione ha invece visto il coinvolgimento diretto del CNI tramite la pre-senza contemporanea di ben tre Consiglieri Nazionali (in foto)Roberto Orvieto ha dettaglia-tamente illustrato il progetto di internazionalizzazione del Con-siglio Nazionale essendo lui il delegato su tale tema A seguire Ania Lopez ha trattato le possibi-litagrave e potenzialitagrave della cosiddetta Agenda 2030 per gli Ingegneri in

Italia e allrsquoestero Stefano Calzo-lari ha affrontato un duplice tema sia lrsquoapproccio al riconoscimento delle competenze allrsquoestero ndash illustrando anche il CertIng ndash sia con piugrave ampio respiro la compe-tenza etica e i progetti innovativi in ottica europea per lrsquoOrdine del futuroVisto lrsquooggetto dellrsquo incontro non poteva mancare una dettagliata presentazione della piattaforma WorkIng e delle potenzialitagrave che la stessa offre anche in termini di lavoro allrsquoestro Di questo aspetto si egrave occupato Emanuele Palumbo del Centro Studi CNI che ha seguito lrsquo intervento di Guido Razzano dello staff CNI con approfondimenti operativi legati allrsquo internazionalizzazione

Chiaramente nessuno ha voluto favorire la cosiddetta ldquofuga dei cervellirdquo al contrario egrave stato sot-tolineato come sia auspicabile che le eccellenze del nostro ter-ritorio restino per valorizzarlo e favorirne la crescita In questa ottica comunque egrave un elemento di aiuto promuovere la tempora-nea espansione e maturazione del business e delle attivitagrave professio-nali oltre i propri confini locali sia come dipendenti che come liberi professionisti proprio in ottica di crescita e confronto con altre realtagrave Interessante egrave stato il con-fronto tra OrdineCNI ed Enti per il lavoro (ARPAL-EURES) per la pos-sibile futura sinergia con la piat-taforma WorkIng Lrsquo incontro ha dimostrato come lrsquoOrdine di Terni sia sempre in azione al fine di favorire gli Iscritti e piugrave in gene-rale la cittadinanza e la societagrave sotto tutti gli aspetti in cui egrave pos-sibile un suo intervento Per lo specifico tema dellrsquo interna-zionalizzazione lrsquoOrdine di Terni ha da tempo attivato una commis-sione interna oltre a seguire atti-vamente le recenti iniziative che il CNI ha attivato e sta sviluppando in tal senso

Presidente Ordine Ing Terni

La piattaforma WokIng in effetti egrave stata giagrave presentata a Terni lo scorso gennaio 2019 da Gianni Massa e Luca Scappini ma in questa occasione il focus egrave stato centrato appunto sullrsquoesteroVa sottolineato il fatto che si egrave trattato di un evento pilota in ambito europeo anche percheacute nel pomeriggio della stessa gior-nata presso la sede dellrsquoOrdine ternano i partecipanti interes-sati hanno potuto incontrare il personale EURES-ARPAL per essere informati direttamente sulle aziende estere in cerca di Ingegneri facendo di fatto pre-colloquio in lingua inglese con i rappresentanti dei Paesi prima citati A dimostrazione dellrsquo interesse per lrsquoevento va segnalato che oltre a CNI EURES e ARPAL hanno concesso il loro patrocinio morale anche la Regione Umbria lrsquoOrdine degli Ingegneri di Peru-gia (con la presenza di vari suoi iscritti) e quello degli Architetti di Terni Alla giornata comun-que hanno preso parte in gene-rale molti tecnici anche di altre categorie o colleghi non ancora iscritti allrsquoOrdine proprio percheacute interessati al tema indipenden-temente dai crediti riconosciuti

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Attivitagrave portuali ancora troppe incertezze

La gestione della salute e della sicurezza sul lavoro durante lo svolgimento delle attivitagrave portuali egrave un tema che necessita di attente riflessioni sia per le numerose peculiaritagrave del settore ma anche per il numero di infortuni e incidenti registrati in rapporto al limitato numero di occupati

La gestione della salute e della sicurezza sul lavoro durante lo svolgimento delle attivitagrave ldquoportualirdquo egrave un tema che necessita di attente riflessioni sia per le numerose peculiaritagrave del settore ma anche per il numero di infortuni e incidenti registrati in rapporto al limitato numero di occupati Infatti i porti sono luoghi in cui vista la molteplicitagrave di attivitagrave svolte si concentrano lavoratori appartenenti a categorie diverse lavoratori portuali autotrasportatori personale degli enti portuali degli enti di controllo tu-risti avventori addetti ai servizi tecnico-nautici ma anche militari che naturalmente costituiscono il presupposto per lrsquoinsorgenza di numerosi rischi diretti e indiretti Le principali attivitagrave svolte allrsquointerno

di porti restano comunque quelle di riparazione manutenzione e trasformazione delle navi a cui vengono associate per esempio il rischio chimico derivante dallrsquoinalazione di sostanze aerodisperse nei lavori di saldatura pitturazione coibentazione il rischio legato alla movimentazione delle attrezzature il rischio rumore e vibrazioni il rischio da radia-zioni elettromagnetiche il rischio di caduta dallrsquoalto o in mare o il rischio derivante dai gravi A questi si aggiungano poi i rischi derivanti dallrsquointerazione terra-mare e quelli derivanti dalle operazioni di carico e scarico delle merci nelle banchine noncheacute quelli associati agli spazi confinati

PORTI E SICUREZZAINAIL ogni anno registra unrsquoincidenza del numero di infortuni che ha ormai raggiunto livelli di crescita esponenziali Volendo analizzare i dati registrati nel periodo 2002-2015 e pubblicati nel 2018 (Figura 1) si evince che tra gli eventi le prime cause di accadimento sono rappresentate dalle cadute a bordo per scivolata a cui seguono quelli associate ad attrezzature di ormeggio attrezzature locali macchina mez-zi di sollevamento o movimentazione dei carichi urti etc Riguardo la natura delle lesioni riportate pre-valgono notevolmente gli annegamenti e le fratture seguiti dalle contusioni cui si accodano lrsquoasfissia le ferite le distorsioni le lesioni da elettricitagrave e le ustioni Infine volendo analizzare le fasi in cui si sono verificati gli eventi infortunistici si evidenzia come il 60 di essi siano avvenuti in fase di navigazione il 24 di ormeggio disormeggio e attracco e il 16 durante la manutenzione a bordo i lavori subacquei etc Dallrsquoanalisi di queste statistiche emerge pertanto la necessitagrave di attenzionare in maniera sempre piugrave approfondita le misure di sicurezza e le procedure di lavoro adottate negli ambiti portuali

IL QUADRO DELLE REGOLELe lavorazioni svolte in ambito portuale soggiacciono allrsquoapplicazione di specifici Decreti a seconda che le attivitagrave vengano svolte sulle aree portuali sulle navi sui peschereccindash DLgs del 27071999 n 271 ldquoAdeguamento della normativa sulla sicurezza e salute dei lavoratori marittimi a bordo delle navi mercantili da pesca nazionali a norma della L 3112 1998 n 485rdquondash DLgs del 27071999 n 272 ldquoAdeguamento della normativa sulla sicurezza e salute dei lavoratori nellrsquoespletamento di operazioni e servizi portuali noncheacute di operazioni di manutenzione riparazione e trasformazione delle navi in ambito portuale a norma della legge 311298 n 485rdquondash DLgs 17081999 n 298 ldquoAttuazione della direttiva 93103CE relativa alle prescrizioni minime di sicurezza e di salute per il lavoro a bordo delle navi da pescardquondash DLgs 9042008 n 81 ldquoAttuazione dellrsquoarticolo 1 della legge 3 agosto 2007 n 123 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavorordquo noto come Testo Unico Sicurezza (TUS)

mdash ldquoOccorre attenzionare in maniera sempre piugrave approfon-dita le misure di sicurezza e le procedure di lavoro adotta-te negli ambiti portualirdquomdash

L

SICUREZZA

a cura di Gaetano Fede e Rocco Luigi Sassone

Lrsquoarmonizzazione e il coordinamento di queste norme perograve egrave il tassello che ancora manca per rendere ancora piugrave efficace lrsquoazione preventiva esigenza peraltro giagrave evidenziata dalla relazione finale della Commissione parlamen-tare di inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro (2013) Il DLgs 272 del 27 luglio 1999 figlio della Legge delega n 485 del 31 dicembre 1998 si poneva come obiettivo finale lrsquoadeguamento della normativa sulla sicurezza e salute dei lavoratori nei luoghi di lavoro in cui venivano effettuate le operazioni eo servizi portuali e includeva ndash e include tuttora ndash anche operazioni piugrave specifi-che come quelle di manutenzione riparazione e trasformazione navale Esso quindi abbraccia due ambiti e contienendash Disposizioni inerenti le operazioni e i servizi portuali mezzi di accesso a bordo non in dotazione della nave scale di accesso alle stive non in dotazio-ne alla nave boccaporti locali chiusi a bordo delle navi (carico scarico tra-sbordo deposito movimentazione merci servizi complementari e accessori)

ndash Disposizioni inerenti le operazioni di manutenzione ri-parazione e trasformazione lavori di manutenzione ripa-razione e trasformazione delle navi eseguiti nei portiIl DLgs 271 nel 1999 non egrave lrsquounica norma applicata al setto-re ma egrave sicuramente la piugrave recente in quanto risente della introduzione normativa del 1994 con la L 84 Infatti nel 1994 fu emanata la legge n 84 di riordino della legislazio-ne in materia portuale che disciplinava lrsquoordinamento e le attivitagrave portuali per adeguarli agli obiettivi del piano ge-nerale dei trasporti dettando contestualmente princigravepi di-rettivi in ordine allrsquoaggiornamento e alla definizione degli strumenti attuativi del piano stesso noncheacute allrsquoadozione e modifica dei piani regionali dei trasporti In particolare e specificatamente alla materia della si-curezza sul lavoro Irsquoart 16 introduceva e definiva le ope-razioni portuali ldquoSono operazioni portuali il carico lo scarico il trasbordo il deposito il movimento in genere delle merci e di ogni altro materiale svolti nellrsquoambito portuale Sono servizi portuali quelli riferiti a prestazioni specialistiche complementari e accessorie al ciclo delle operazioni portualirdquo

Mentre lrsquoart 17 definiva aspetti giuslavoristici ldquoFornitura del lavoro portua-le temporaneo anche in deroga allrsquoarticolo 1 della legge 23 ottobre 1960 n 1369 alle imprese di cui agli articoli 16 e 18 per lrsquoesecuzione delle operazioni portuali e dei servizi portuali autorizzati ai sensi dellrsquoarticolo 16 comma 3rdquo

APPLICAZIONE DEL DLGS N 81 DEL 2008Lrsquointroduzione del Decreto Legislativo n 81 del 09 aprile 2008 ha abrogato il DLgs 62694 ma non il 271 e il 272 del 1999 le cui materie sono in attesa di fu-turi processi di armonizzazione e coordinamento che perograve stentano a essere avviati Ad oggi infatti a distanza di 20 anni i due settori [porti e navi ndr] non sono inseriti nel DLgs 812008 nonostante allrsquoepoca dei lavori prepara-tori del Decreto 81 tali settori erano tra i titoli specifici Ne consegue che sino a quando non vi saranno dei Decreti specifici che svecchino gli ormai datati Decreti del rsquo99 per renderli organici allrsquoimpianto dellrsquo81 non si potragrave parlare di coerenza del sistema giuridico applicabile a porti e naviIl quadro delle regole di riferimento per questi distretti lavorativi segue il principio della norma generale (812008) che per definizione deve essere uni-versale e uniformemente applicata su tutto il territorio nazionale e quindi in via generale anche alle aree portuali e a bordo delle navi italianePeccato che poi ci sono le norme speciali (che naturalmente si intrecciano con le norme generali) che rappresentano gli standard integrativi speciali da rispettare che per le fattispecie normate risultano prevalenti sulla norma di carattere generale I Decreti 271-272-2981999 generano quindi problemi di conflitto interpretativo e difficoltagrave applicativeAnche gli OdV (Regioni e ASL) allrsquoindomani dei Decreti del rsquo99 si sono trovati a dover integrare la domanda di prevenzione introdotta da questi ultimi De-creti con le regole del sistema prevenzionale complessivo Ne egrave scaturito un modello praticato e collaudato da decenni nella generalitagrave degli ambienti di lavoro quello della vigilanza finalizzata alla prevenzione oltre che alla capa-citagrave di mettere in rete le esperienze sviluppate nei vari territori portuali del Porto di Genova aprile 2019

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ARMONIZZARE LA NORMAIl porto egrave un luogo di concentrazione di attivitagrave lavorative diverse e ciograve concorre a definire un forte e com-plesso rischio di interferenze che rappresenta un serio problema da risolvere in ragione della necessitagrave di armonizzare il quadro regolatorio attualmente in stallo Proprio per tale fattispecie se da un lato il TUS sopperisce alla presenza di normative specifiche dallrsquoaltro non sempre trova applicazione alle attivitagrave por-tuali in particolare per quanto concerne il rischio da interferenza o le operazioni portuali che si svolgono in banchina Il TUS ha normato il rischio interferenziale con lrsquoart 26 introducendo i concetti di cooperazione e coordi-namento tra i datori di lavoro ivi compresi i subappaltatori in maniera tale da creare una rete informativa completa circa i rischi interferenziali che sfocia nella redazione del Documento Unico di Valutazione dei Ri-schi La disciplina generale del rischio interferenziale nasce per far fronte quindi alla esigenza di sicurezza in un unico teatro lavorativo di piugrave imprese partecipanti al medesimo ciclo produttivo operanti contempora-neamente Il soggetto destinato a garantire tale cooperazione egrave Datore di Lavoro dellrsquo impresa committente che pertanto egrave obbligato a provvedere al coordina-mento della sicurezza di tutti i lavori e a redigere il DUVRI in relazione alle informazioni acquisite dalle varie imprese e agli accordi di cooperazione sulla sicurezza presi congiuntamente con esse Una vol-ta individuati i rischi derivanti dalle interferenze si potragrave finalmente procedere allrsquoadozione di ulteriori misure di sicurezza noncheacute a differire le lavorazioni incompatibiliLrsquo interpretazione delle attuali normative portano a ritenere che fino allrsquoemanazione del decreto di adattamento delle disposizioni contenute nel DLgs 2721999 al TUS spetta allrsquo impresa capo commessa la predisposizione dellrsquoapposito documento di valu-tazione dei rischi da interferenze che andragrave ad inte-grare il documento di sicurezza di cui agli artt 4 e 38 del DLgs n 2721999rdquo In tale contesto il profilo tipico di interferenza in porto non inquadrabile nel modello definito dal legislatore nellrsquoart 26 egrave quello correlato allrsquoaccesso in aree operative di soggetti esterni al ciclo portuale in senso stretto ndash anche se fortemente coinvolti ndash quali autotrasportatori spe-dizionieri agenti marittimi provveditori di bordo e passeggeri che spesso vengono imbarcati attraver-sando aree operative del terminal Ognuno di essi interviene con modalitagrave e attivitagrave differenti oltre che in fasi operative critiche del lavoro portuale Altra attivitagrave da attenzionare ai fini della discipli-na del rischio interferenziale sono le operazioni portuali che si svolgono su banchine pubbliche da parte di imprese diverse In questo caso il modello classico introdotto dallrsquoarticolo 26 non egrave applicabi-le in quanto vanno a decadere i due elementi fon-damentali dellrsquo istituto ovvero il rapporto di appalto tra le imprese (generalmente non si conoscono) e la disponibilitagrave giuridica dei luoghi (le aree sono ascrivibili alle autoritagrave di sistema portuale) In queste ipotesi non si puograve far altro che predisporre una valutazione congiunta dei rischi da interferenza tra le imprese in interazione lavorativa non ai sensi dellrsquoart26 del DLgs 8108 ma in ottemperanza alllsquoart 4 del DLgs 27299 in combinato disposto con lrsquoart 17 DLgs 8108

Consigliere Nazionale CNI e responsabile GdL SicurezzaComponente GdL Sicurezza Consiglio Nazionale Ingegneri

[Abstract dellrsquointervento ldquoLa gestione della sicurezza nelle aree portuali il quadro delle regolerdquo]

Paese Un ottimo esempio proviene dal lavoro sviluppato dal gruppo interre-gionale sulla sicurezza nelle aree portuali che ha prodotto pregevoli spunti di analisi a cui gli addetti ai lavori fanno correntemente riferimento Uno dei profili piugrave caratterizzanti della complessitagrave portuale e della sua diversitagrave ri-spetto ad altri distretti lavorativi italiani egrave la presenza sul campo di autoritagrave di forte regolazione del territorio (lrsquoAutoritagrave Portuale e lrsquoAutoritagrave Marittima) con compiti e poteri nella materia di salute e sicurezza sul lavoro concorren-ti e sussidiari a quelli dellrsquoOrgano di Vigilanza dellrsquoASL Lrsquoapplicazione del Decreto 2721999 nei Porti ha portato infatti alla collabo-razione tra lrsquoAutoritagrave Portuale soggetto centrale di governo e regolazione del territorio lrsquoASL e lrsquoOrgano di Vigilanza chiamato anche al ruolo di supporto specialistico alle funzioni regolamentari dellrsquoAutoritagrave Portuale noncheacute alla introduzione del Comitato di Igiene e Sicurezza quale organismo di parteci-pazione e consultazione presieduto dallrsquoAutoritagrave Portuale con il forte soste-gno dellrsquoASLLa suddetta norma ha altresigrave indirizzato le imprese portuali nella direzione tracciata dal Decreto 81 verso lrsquoadozione di sistemi di gestione e di qualitagrave il coinvolgimento dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza aziendali e lrsquointroduzione degli RLS di sito portuale Tutto questo egrave avvenuto in un con-testo lavorativo di estrema complessitagrave e rischiositagrave come per esempio nel caso di movimentazione delle merci dalleper le navi e le riparazioni navali

CASI PARTICOLARI Infatti nel caso particolare della movimentazioni di merci in ambito portuale si egrave in presenza di cicli lavorativi non facilmente standardizzabili caratteriz-zati da estrema variabilitagrave di situazioni e fattori estemporanei (es come egrave stata caricata la nave in un porto magari dallrsquoaltra parte del mondo diversitagrave delle navi le diverse merci gli autotrasportatori i marittimi tutti stranieri gli altri innumerevoli soggetti partecipanti al ciclo) Non a caso il fenomeno infortunistico in questo settore ha fatto registrare indici infortunistici per in-cidenza e gravitagrave anche piugrave alti di quelli dellrsquoedilizia con uno stillicidio do-loroso di morti spesso in reiterati scenari tipologici (investimenti da mezzi eo da carichi) In tale fattispecie anche le riparazioni navali assumono il connotato di pesante complessitagrave organizzativa insito peraltro nelle forme di strutturazione delle commesse navali e nelle catene ramificate di appalti che concentrano negli angusti spazi della nave maestranze numerose e multilin-gue oltre che nei ritmi intensi imposti dagli strettissimi ldquotempi naverdquoAnche lrsquoapplicabilitagrave del Decreto 2711999 [Adeguamento della normativa sulla sicurezza e salute dei lavoratori marittimi a bordo delle navi ndr] ri-sulta particolarmente complessa per la presenza di tre Organi di Vigilanza con pari titolo e prerogative Autoritagrave Marittima ndash ASL ndash Ufficio di Sanitagrave Marittima del Ministero della Salute tutti e tre chiamati a coordinarsi con le loro competenze differenziate su una materia che egrave intrinsecamente piugrave articolata Lrsquoambiente nave infatti egrave un contesto particolare che introduce questioni di sicurezza della navigazione di salute e sicurezza del lavoro e di igiene e abitabilitagrave essendo sia un ambiente di lavoro e che un ambien-te di vita dei marittimi Il suddetto decreto prevedeva lrsquoemanazione entro 90 giorni dallrsquointroduzione dello stesso [1999 ndr] del Regolamento per la costruzione e le sistemazioni relative allrsquoambiente di lavoro a bordo al fine di abrogare il vecchio Regolamento 1045 del 1939 (un Regio Decreto firmato da Vittorio Emanuele e Mussolini) che tuttora egrave vigente e quindi costituisce lrsquounico standard tecnico di riferimento per le vecchie Commissioni Locali di visita delle naviLa parte piugrave innovativa e significativa del 271 sono le regole prevenzionali e organizzative incentrate sulla valutazione dei rischi e sul sistema di gestio-ne distribuito tra armatore comandante preposti lavoratori e nuove figure di prevenzione a bordo (il ldquo626 marittimordquo) a fronte del fatto che tutte que-ste disposizioni sono entrate immediatamente in vigore allrsquoemanazione del 271 nel 1999 (e le societagrave armatrici con queste hanno da subito dovuto fare i conti) Altro importante aspetto riguarda lrsquoentrata in vigore della Convenzio-ne del Lavoro Marittimo MLC (ratificata dallrsquoItalia a settembre 2013) e in tale scenario la normativa italiana sugli aspetti di salute e sicurezza del lavoro rischia di non essere adeguata agli avanzati standard della Convenzione internazionale Ne deriva quindi che anche in questo caso come per il 272 egrave urgente lavorare per recuperare i ritardi accumulati e superare le inerzie applicative del 271

IL DLGS 81Si ritiene che lrsquooccasione per rimettere mano e risolvere i nodi applicativi del settore portuale egrave offerta proprio dal processo di evoluzione normativa indicato dal Decreto 81 che con spirito critico deve comunque essere co-ordinato con le previsioni del 271 272 e 298 superando talune inesattezze attualmente presenti ndash una diffusa imprecisione tecnica (specie del 272) nelle parti piugrave pretta-mente tecniche molto distanti dagli standard aggiornati del Decreto 81ndash alcuni aspetti irrisolti primo fra tutti il debole se non assente collega-mento giuridico nave-porto terra-bordo 271-272 la catena della respon-sabilitagrave solidale tra le due organizzazioni che interagiscono nello scambio portuale tra terra (impresa portuale) e bordo (impresa marittima) risulta interrotta sia che la nave sia straniera sia che batta bandiera italianandash la mancanza di azioni mirate sui rischi emergenti nei porti e sulle navi come accade per gli ambienti confinati (cosrsquoegrave una nave se non un ambiente necessariamente confinato)ndash la necessitagrave di attenzionare anche i temi della salute nel lavoro portuale che egrave di lavoro ad alto rischio infortunistico ma ciograve non deve far trascurare i rischi per la salute legati alle merci polverulente e alla movimentazione manuale dei carichindash lrsquoassenza dellrsquoarticolo 26 nellrsquointerfaccia porto-nave uno dei nodi cruciali irrisolti del rischio portuale

Riferimenti e bibliografiaQuaderni editi da INAIL gli infortuni sul lavoro in mare edizione 2018Verbali e documenti del Gruppo interregionale sulla sicurezza nelle aree portuali

Porto di Trieste aprile 2019

FIGURA 1

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NETWORK GIOVANI

Diventare grandi insieme

di Paola Marulli

Durante la giornata del 1deg feb-braio scorso presso la sede del CNI a Roma si egrave tenuta la riunione ufficiale del Network Giovani Inge-gneri (NGI) Il Network Giovani Ingegneri egrave una ldquoCommissione Nazionalerdquo composta dai referenti delle Commissioni Giovani dele-gati dai Consigli degli Ordini degli Ingegneri presenti su territorio nazionale Lo scopo del Network egrave quello di mettere a sistema le idee e i lavori delle Commissioni giovani territoriali presenti sul territorio nazionale per costituire relazioni proposte e progetti utili per gli ingegneri Lrsquo intervento di apertura della riunione egrave stato quello di Gianni Massa Vicepresidente vicario del Consiglio Nazionale degli Inge-gneri Il focus del discorso si egrave con-centrato su due principali aspetti il ruolo dellrsquoOrdine e lrsquo importanza del Network per il confronto con-

tinuo tra professionisti LrsquoOrdine secondo Massa non egrave un sistema di erogazione dei servizi ma di tutela verso la collettivitagrave preser-vando il titolo e la professionalitagrave dellrsquo ingegnere garantisce la qua-litagrave del lavoro svolto Lrsquo ingegnere egrave ldquola figura in grado di mediare tra il contesto in cui opera e le sue regole Lrsquo ingegnere dagrave forma com-piuta alle idee attraverso progetti funzionali e la sua valutazione puograve influenzare in una sola volta la vita di centinaia di personerdquoPertanto lrsquo iscrizione allrsquoOrdine non egrave solo un passaggio burocra-

Mettere a sistema le idee dei giovani ingegneri italiani lrsquo iscrizione allrsquoOrdine per una maggiore consapevolezza professionale etica e normativa

tico ma rappresenta una presa di coscienza delle proprie respon-sabilitagrave Decidere se iscriversi o meno non dovrebbe essere una scelta dettata esclusivamente da motivazioni lavorative ma dovrebbe implicare una mag-giore consapevolezza del proprio lavoro dal punto di vista etico e normativo lrsquo impegno a formarsi e ad aggiornarsi con costanza sulle novitagrave del settore e a crescere professionalmente

IL NETWORK E LE OFFICINEIl Network non egrave un recinto di

a cura del Network Giovani ingegneri cni

Le diverse Officine del NGIOfficina Sostegno alla ProfessioneSi pone come scopo il dialogo con tutte le istituzioni al fine di por-tare avanti le proposte che vanno ad agevolare il giovane profes-sionista La legge fondamentale che costituisce il punto di partenza per discutere nuove proposte egrave la legge 22 maggio 2017 n81 ldquoMisure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire lrsquoarticolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinatordquo

Officina Strumenti allrsquoavvio dellrsquoattivitagrave professionaleLrsquoofficina nasce sotto sollecitazione degli Ordini Provinciali degli Ingegneri della Regione Calabria per approfondire gli aspetti legali e fiscali gli obblighi e le agevolazioni previste noncheacute gli aspetti e i vantaggi legati alla nuova riforma professionaleConsiderata la difficoltagrave dei giovani ingegneri riscontrata in ambito territoriale riguardante la difficoltagrave nellrsquoapproccio allrsquoavvio dellrsquoat-tivitagrave professionale il progetto proposto ha lo scopo di fornire ai giovani elementi utili per lrsquoavvio della professione soprattutto in materia legale fiscale e di aggiornamento delle competenze

Officina RedazioneEgrave la piugrave longeva delle officine esiste ed egrave operativa dal 2015 I contenuti editoriali declinano tematiche di attualitagrave legate alla professione maggiormente sentite dagli ingegneri e raccontano le realtagrave ordinistiche territoriali Lrsquoobiettivo egrave ricercare linguaggi e posizioni condivise plurali e intergenerazionali e diffondere buone prassi attivitagrave e risultati delle officine del network Attualmente la Redazione pubblica i suoi articoli sul Il Giornale dellrsquoIngegnere e su Ingenio dove ha della rubriche dedicate e su uno dei portali tecnici delle professioni piugrave letti Teknoring

Officina We ShareSpin off dellrsquoOfficina Redazione in chiave piugrave moderna Si pone lrsquoobiettivo di ldquodematerializzarerdquo le informazioni per arrivare in modo diretto a chi intende iniziare la sua strada professionale nel mondo dellrsquo ingegneria andando a sostituire documenti cartacei con documenti digitali video e pubblicazioni online Si egrave proposto durante la riunione di raccogliere tutti i video di presentazione del-le Commissioni Giovani degli Ordini provinciali cosigrave da condividerli nella prossima riunione del Network

temi La peculiaritagrave della sua architettura interna egrave riuscire a riunire diversi ambiti della pro-fessione dellrsquoIngegnere Il Network Giovani Ingegneri egrave un componente molto importante del Consiglio Nazionale Inge-gneri anche percheacute ha creato un modello che potrebbe contami-nare parti piugrave ampie del CNI le Officine infatti sono un metodo di lavoro dove si ldquosmontano e rimontanordquo le idee Un grande traguardo egrave stato fatto nella giornata di venerdigrave 31 gennaio il Comitato dellrsquoAssemblea dei Pre-sidenti ha accettato di inserire nel gruppo di lavoro sullo Starter Kit (vedasi ldquoUn aiuto concreto per i neo colleghirdquo Il Giornale dellrsquo in-gegnere n 9 novembre 2019 ndr) un rappresentante del Network allo scopo di dare nuova energia e spunti Inoltre il NGI interverragrave nellrsquoAssemblea dei Presidenti per relazionare sulle Officine attive e sul proprio operato

CONFRONTI CON GLI ALTRI ORDININella giornata dedicata al Network giovani si egrave potuto appurare che non tutti gli organi provinciali hanno nel loro interno una Com-missione Giovani molti delegati erano presenti con lo spirito di raccogliere idee e informazioni per creare una propria Commis-sione che andasse a radunare i giovani professionisti della loro

cittagrave Si egrave inoltre discusso su i vari vantaggi messi a disposizione dalle diverse province ai nuovi iscritti Alcuni Ordini offrono lrsquo i-scrizione durante il primo anno di adesione altri invece mettono a disposizione delle intere gior-nate formative per i laureandi in unrsquoottica di iscrizione futura Fra le proposte piugrave avvincenti crsquoegrave stata quella di espandere il corso da 20 ore per diventare CTU anche ai giovani ingegneri Il Consulente Tecnico drsquoUfficio egrave lrsquoesperto in un determinato set-tore al quale si rivolge il Giudice quando ai fini della decisione necessita del giudizio tecnico di un professionista esperto in una data materia e dotato di partico-lari cognizioni scientifiche I CTU sono iscritti allrsquoAlbo del Tribunale in seguito a una proce-dura di accertamento dellrsquoespe-rienza maturata e della ldquocondotta morale specchiatardquo Si egrave pensato di affiancare nel primo periodo un ingegnere senior con lo scopo di dare una formazione anche pratica della professioneIl Network egrave condivisione I progressi significativi avven-gono spesso non attraverso un approccio diretto ma ponendosi obiettivi piugrave grandi e ambiziosi lrsquo incontro di varie idee e talenti per diventare grandi Insieme

Commissione Giovani Ingegneri Ordine di Bologna

mdash ldquoLrsquoingegnere dagrave forma compiuta alle idee attraverso progetti funzionali e la sua valutazione puograve influenzare in una sola volta la vita di centinaia di personerdquo Gianni Massa mdash

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SPEAKing

Ad metalladi Antonello Pellegrino

La notizia dellrsquo interruzione di uno scavo non lrsquoaveva trovato di buon umore immerso comrsquoera in conti che non tornavano a causa di tabelle di marcia non rispettate Aveva deciso di cambiarsi drsquoabito e vederne personalmente la causa e se necessario proporre le necessarie punizioni Fortuna-tamente lrsquoetagrave ancora giovane unitamente alla pratica ginnica mai abbandonata e a quella della caccia su sentieri impervi gli consentivano di seguire agevolmente il capo squadra nel lungo percorso a piedi fin oltre il limite della parte di galleria giagrave consolidata dove gli operai quotidianamente si inoltravano per scavare laquoVenga ingegnere Egrave quiraquoVide inclinarsi la fiammella della recentissima lampada ad acetilene il che accentuava la leggera sensazione di movimento dellrsquoaria dalle loro spalle verso il fondo dello scavo cui erano diretti I due raggiunsero un pic-colo gruppo di minatori poggiati agli attrezzi i cui occhi bianchi li fissarono dalla penombra con sguardo in cui la mestizia supe-rava la stanchezza Uno di essi

era accovacciato alla base dello scavo che dal fondo della galleria penetrava nel filone di minerale e pareva attenderli per mostrare qualcosa Esordigrave rivolgendosi loro con tono di rimproverolaquoPercheacute avete fermato lo scavo Non dovrebbero esserci rischi di crollo in questo punto e mi pare stiate tutti beneraquo Il caposquadra risposelaquoNessun incidente grazie a Dio Si sono fermati per rispetto Efisio fai vedere allrsquo ingegnere cosrsquohai trovatoraquoIl minatore sollevograve la lampada

nellrsquooscuritagrave avvolgente densa e pesante come un manto di orba-ce Con lrsquoaltra mano puligrave qualcosa sul fondo dello scavo con gesto quasi delicato Nellrsquoavvicinarsi la sensazione di movimento drsquoaria provata dal tecnico aumentograve Guardandosi attorno prima di infilarsi nellrsquoabbozzo di cunicolo annotograve la presenza di unrsquoampia fessura che da sopra le loro te-ste pareva spingersi in verticale Riconobbe le tracce di un crollo che contrariamente al previsto era avvenuto anche se non di recente e che lo scavo della gal-

leria aveva intercettato Abbassograve lo sguardo vide cosa lrsquooperaio stava ripulendo e sbottograve laquoQuindi avete bloccato il lavoro per una radice fossilizzata o i resti di qualche cervo preistorico che lrsquoacqua ha trascinato quaggiugraveraquoPrima di poter aggiungere qual-cosrsquoaltro udigrave le parole sommesse del minatore pronunciate mentre proseguiva nella sua opera Custus funti ossus de cristianu Al che lrsquo ingegnere osservograve con mag-giore attenzione A un osso scuro di maggiore spessore se ne af-fiancava uno piugrave sottile e quando lrsquooperaio smosse e spostograve di lato un pesante frammento dellrsquoantico crollo emerse anche quanto rima-neva di un anello metallico che li racchiudeva corroso e quasi dissolto ma riconoscibile Al che fu tutto chiaro Procedendo allrsquo in-dietro uscigrave dal cunicolo e solo la sua fermezza di uomo laico e moderno lo trattenne dal segnarsi mentre gli altri lo facevano Per un fuggevole istante quasi invidiograve il loro gesto liberatoriolaquoChe ne pensa ingegnereraquolaquoPortate fuori quei resti in una cassetta non crsquoegrave bisogno che vi dica di cercare di recuperare tutti i frammenti Poi chiameremo il prete dal paeseraquoIl caposquadra annuigrave medita-bondo mentre ritornavano nella

parte di galleria giagrave messa in sicurezza Quindi replicogravelaquoPotrebbe essere successo nel crollo dei primi scavi di ricerca del filone ai tempi del babbo di mio nonno Ma mi pare che allora avessero trovato tutti anche quelli che non ce lrsquoavevano fatta a uscireraquolaquoNon credo Antonio Hai visto quellrsquoanello di ferro Egrave roba molto antica Potrebbe essere dellrsquoepoca dei romaniraquolaquoE allora cosa diragrave il prete Magari era un pagano Cosa fac-ciamo se rifiuta di benedirloraquolaquoNon credo che lo faragrave Quel po-veraccio forse era piugrave cristiano di noi mandato qui per punizione come damnatus ad metalla e scivolato a morire nello spro-fondamento del pozzo che stava scavando e che la nostra galleria ha incontratoraquoAttese il caposquadra che dava le indicazioni ai minatori prima di avviarsi con lui nel lungo per-corso verso lrsquouscita Solamente loro pensograve capivano cosa potes-se aver provato quel remoto antecessore che immediatamen-te e a differenza sua avevano riconosciuto come uno di loro Quel giorno imparograve qualcosa che non si trova nei libri o scavando gallerie nella roccia ma da ricer-care nel profondo dellrsquouomo

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di Raimondo Pinna

In questo quarto appuntamento con la Storia dellrsquoIngegneria si termina di esplorare i punti di contatto tra lrsquo identitagrave della profes-sione di ingegnere e la storia ita-liana contemporanea sfruttando lrsquooccasione offerta dalla ricerca promossa dal CNI tesa a chiedere ai propri iscritti di rispondere alla semplice domanda ldquoChe cosrsquoegrave per me lrsquo ingegneriardquo Oggetto dellrsquo in-dagine sono gli effetti dellrsquo integra-zione dellrsquo ingegneria italiana con il sistema europeo

UN LINGUAGGIO COMPLESSOLa prima conseguenza della equi-parazione tra la formazione uni-versitaria italiana e quella europea egrave la complessitagrave del linguaggio e della comunicazione verso chi non appartiene al mondo dellrsquo inge-gneria Egrave un dettaglio di sostanza e non di forma il fatto che la ldquofacoltagraverdquo di ingegneria sia stata abolita insieme a tutte le altre e che lrsquoaccesso allrsquoalbo professionale degli Ingegneri in base al DPR 3282001 sia consentito solo a chi ha conseguito determinati corsi di laurea [1] La seconda conseguenza egrave la con-centrazione di un terzo dei laureati in soli tre atenei italiani il Poli-tecnico di Milano il Politecnico di Torino lrsquoUniversitagrave La Sapienza di Roma [2] Un dato che dimostra quanto siano ormai invasivi gli effetti di polarizzazione del sapere in precisi nodi sul territorio sempre piugrave frammentato in maniera gerar-chica tra centro e periferia nono-stante la narrazione politica e dei mass media si sforzi di affermare il contrario veicolando unrsquoinesi-stente utopistica eguaglianza delle possibilitagrave In realtagrave lrsquoaccesso al sapere egrave sempre piugrave condizionato dal binomio appartenenza a un territoriodisponibilitagrave di risorse patrimonialiLa perdita di centralitagrave dello Sta-to-nazione sembra essere un effetto della storia del Paese Nessun quinquennio particolare segna da anni la vita delle gene-razioni che si succedono tutto sembra avvicendarsi senza scosse senza qualcosa da ricordare I nuovi ingegneri paiono muoversi in un mondo liquido dove vige una competizione tra territori

LA MARGINALITAgrave INSITA NEL CONSEGUIMENTO DEL TITOLO DI INGEGNERELe definizioni di ldquoChe cosrsquoegrave per me lrsquo ingegneriardquo espresse dagli inge-gneri nati negli anni rsquo70 esprimono uno scoramento palpabile da esse emerge una pragmaticitagrave ai limiti dellrsquoaccettabile di chi sente che in qualche modo egrave nato nella decade sbagliata Per Lucia Cattani (Lodi 1975) laurea in ingegneria civile idraulica lrsquo ingegneria egrave ldquolrsquoespres-sione del genio umano declinato nella realtagraverdquo Resta indefinita quale sia e cosa sia questa realtagrave per

Il disincanto della professioneLrsquo ingegneria italiana integrata nel sistema europeo

ficativo per certificare lo stato di malessere di un Paeserdquo [7] CONCLUSIONIAlla fine di queste quattro puntate sulla storia dellrsquo ingegneria si puograve concludere che la ricerca del CNI ha raggiunto lo scopo che si era prefissa dimostrare come lrsquoevo-luzione della professione di inge-gnere soprattutto a partire dal percorso di formazione sia corre-lata alla storia del nostro Paese e sia essa stessa utile per compren-derla meglio Da un lato egrave emersa con chiarezza la traiettoria dellrsquoevoluzione della professione da movimento drsquoeacutelite a disciplina di competenti nume-rosi diffusi e radicati in modo capillare sul territorio con un forte rapporto con la popolazione Dallrsquoaltro egrave emersa con altrettanta chiarezza la trasformazione della disciplina in seguito alle difficoltagrave ma soprattutto alle opportunitagrave offerte dal confronto con il solo sistema paese prima e con la com-plessa multiformitagrave dellrsquoUnione europea poi Si sa che lrsquoesperienza personale e la quotidianitagrave del vivere la pro-fessione puograve portare a non avere soprattutto il tempo per tornare a studiare intendendo lo studio come riflessione del dove va la professione Gli Ordini territoriali con il loro sistema di formazione permanente costituiscono la sede naturale percheacute ciascuno iscritto si ritagli uno spazio per questa rifles-sione nel pieno rispetto delle pro-blematiche di ognuno Per questo il CNI non puograve che essere soddi-sfatto di come il coinvolgimento degli iscritti con una domanda apparentemente semplice quale che cosrsquoegrave per me lrsquo ingegneria ha ottenuto il risultato di smuovere barriere anagrafiche territoriali di competenza settoriale facilitando il compito di interpretazione Egrave legittimo ritenere questo pro-getto di ricerca del CNI come ldquopilotardquo ed egrave auspicabile che a esso ne seguano altri su temi iden-titari per la professione Lrsquo impor-tante egrave che questi futuri progetti perseverino nella proposizione agli iscritti di domande semplici come impatto ma profonde come contenuto in modo da consentire loro di rispondere con la maggiore libertagrave e sentimento possibile

STORIA DELLrsquoINGEGNERIA

quel vasto campionario di inge-gneri per esempio impiegati come docenti e ricercatori non struttu-rati che si sono ritrovati poi espulsi dalle stesse Universitagrave non piugrave in grado di accoglierli nonostante lrsquo innegabile preparazioneLrsquoaggettivo ldquopragmaticordquo egrave utiliz-zato espressamente da Gianluigi Rozza (Lodi 1977) laurea in inge-gneria aerospaziale ldquoLrsquoingegneria egrave una forma mentis creativa innova-tiva e allo stesso tempo razionale e pragmatica che costituisce un punto di incontro tra le scienze di base e applicate per creare innova-zione Lrsquoingegneria trasforma buone idee in realizzazionirdquo Viene perograve da domandarsi che cosa venga prima per importanza se lrsquoidea egrave buona a prescindere o se diventa buona solo se si realizza A tal proposito puograve tornare utile un esempio riportato da Roberto Napoletano Direttore del Sole-24Ore che nel 2014 pubblica il libro Nuovo viaggio in Italia (Riz-zoli) si tratta di un viaggio virtuale che sfrutta gli spunti offerti dalle lettere che i lettori del giornale gli hanno inviato in quanto curatore della rubrica domenicale Memo-randum Alla riflessione offerta dalla lettura di queste missive lrsquoautore accompagna il racconto di diari di trasferta di incontri pun-tuali da lui avuti con esponenti della societagrave civile nelle diverse cittagrave del Paese nel corso della sua attivitagrave giornalistica raggruppati secondo la tradizionale riparti-zione territoriale del Paese ndash Nord Centro Sud ndash aumentata di due altre sezioni ovvero lrsquoItalia altrove e lrsquoItalia da ritrovare In questo esempio Napoletano racconta di un neo ingegnere della provincia di Lecce incontrato a Trento Il Diret-tore sottolinea la sua provenienza da una famiglia non agiata la sua capacitagrave di laurearsi a Bologna in ingegneria biomedica mante-nendosi con i lavori piugrave disparati la costanza nel credere nella sua idea una startup high tech per il turismo online che in un lasso di tempo ragionevole (un anno) attira il finanziamento degli inve-stitori Viene esaltata lrsquoItalia che ha ldquofamerdquo vengono riproposti gli anni Cinquanta il loro spirito di sacri-ficio ldquoforse il dono della povertagrave di D egrave quello che serve oggi

allrsquoItalia per ritrovare nella testa la forza di combattere e comin-ciare a ricostruire il Paese dalle fondamentardquo [3] Questa idea del sacrificio egrave ribadita da Napoletano anche in un altro esempio riferito a giovani della provincia di Ragusa ldquoHanno piugrave fame degli altri e solo Dio sa quanto il Paese ha bisogno di quella fame Per contribuire a rifare lrsquoItalia non a chiacchiererdquo La soluzione nostalgica non egrave quella che hanno in mente inge-gneri come Federico Delfino (Savona 1972) laurea in ingegneria elettrica ldquoLa bottega dellrsquo innova-zione tecnologica e al contempo il teatro dove questa egrave mostrata alla popolazionerdquo Lrsquoorizzonte tem-porale di chi ha fame egrave limitato al qui e ora non puograve coincidere con la consapevolezza la sobrietagrave di Davide Bedogni (Reggio Emilia 1974) laurea in ingegneria edile ldquoTanti anni di studio per scoprire che non si smette mai drsquoimpararerdquo La realtagrave che loro adombrano egrave quella di un paese ricco dove ciograve che serve egrave trovare motivazioni che sostengano il lavoro alla luce del benessere che fornisce la societagrave dei consumi in cui il sacrificio non egrave e non puograve essere il punto neacute di partenza neacute di arrivo

LA QUESTIONE DEL GENEREEcco che la generazione di inge-gneri che si egrave formata nellrsquou-niversitagrave di eacutelite puograve tornare protagonista i loro ricordi sono acqua da bere per gli assetati e la loro saggezza egrave dispensata con tono bonario a piene mani Lo dimostra il modo in cui lrsquo ingegner Amalia Ercoli Finzi classe 1937 la prima donna a laurearsi in inge-gneria aeronautica al Politecnico di Milano collaboratrice in alcune delle piugrave importanti missioni con lrsquoAgenzia Spaziale Italiana ed Euro-pea affronta il conflitto di genere centrale nella cultura occidentale in questo scorcio di nuovo secolo la sua esperienza di pioniera in qualche modo consente di sdo-ganare il perdurare del concetto dellrsquo ingegneria come mondo pre-valentemente maschileDal primo momento dellrsquo istitu-zione della facoltagrave universita-ria in senso moderno negli anni Venti del secolo scorso lo studio dellrsquo ingegneria e quindi la figura

dellrsquo ingegnere si manifesta come destinato in misura pressocheacute totale al solo genere maschile Una resistenza che non ha para-goni anche rispetto alle discipline fisico-matematiche o mediche anchrsquoesse ostative alla partecipa-zione femminile quantomeno in Italia Per questo motivo le ricer-che sulla formazione degli inge-gneri condotte in questo inizio di Ventunesimo secolo sono sempre molto attente a monitorare la variazione del dato della compo-sizione di genere Paragonando la ricerca di Alma Mater del 2005 con quella del CNI del 2014 sembra che nel corso del decennio vi sia unrsquoattenuazione del processo di ldquomaschilizzazionerdquo Per la prima infatti ldquoIn generale perograve si nota un recupero della popolazione maschile nel passaggio dal pre al post riforma il processo di lsquomaschilizzazionersquo che mostra segni di ripresa sul complesso dei laureati riguarda anche quelli di Ingegneriardquo [5] per la seconda invece ldquoContinua ad aumentare il numero di donne laureate tanto che nel 2013 supera quota 16mila arrivando a costituire il 311 dellrsquouniverso dei laureati dei corsi ingegneristicirdquo [6]

LA PAURA DEL FUTUROLa dichiarazione del Presidente del Consiglio degli studenti del Politecnico di Milano Marco Brivio riportata da Napoletano nel libro prima citato egrave perfetta per descrivere il sentimento di paura che pervade le generazioni dei futuri ingegneri ldquoSui nostri pensieri incombono mille paure paura di non riuscire a riscattare tutti i crediti paura di perdere la borsa di studio del contratto a progetto che scade paura di non riuscire a pagare lrsquoaffitto le bollette le tasse paura di non trovare dopo gli studi un lavoro allrsquoaltezza delle nostre aspettative o di trovarne uno del tutto privo di soddisfazioni o di non trovarne affatto [] Questa generazione la mia generazione ha paura del proprio futuro non credo possa trovarsi un indicatore piugrave signi-

Riferimenti[1] L7 ingegneria civile e ambientale L8 ingegneria dellrsquoinformazione L9 ingegneria industriale L17 scienze dellrsquoarchitettura L23 scienze e tecni-che dellrsquoedilizia L31 scienze e tecnologie informatiche LM 4 CU architet-tura e ingegneria edile e architettura La formazione degli Ingegneri in Quaderni del Centro Studi del Consiglio Nazionale Ingegneri 1532015 nota 1 p 12[2] La formazione degli Ingegneri in Quaderni del CNI p 13 Il dato egrave stimato in circa un terzo del totale dei laureati nel 2013[3] R Napoletano Nuovo viaggio in Italia Rizzoli 2014 Milano p 19[4] Ivi p 228 [5] Il Profilo dei laureati in Ingegneria e lrsquoindagine sulla loro condizione occupazionale sono stati presentati da AlmaLaurea al convegno di Siena del 4 novembre 2005 ldquoLa riforma degli studi nella Facoltagrave di Ingegneria risultati problemi e prospettiverdquo promosso dallrsquoAteneo di Siena e dalla Conferenza dei Presidi delle Facoltagrave di Ingegneria [Sito web 082019] httpswwwalmalaureaituniversitaaltroingegneria [6] La formazione degli Ingegneri in Quaderni CNI p 13 [7] R Napoletano op cit p 55

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I 150 anni dello storico Traforo Ferroviario del FrejusLrsquoAccademia delle Scienze di Torino lrsquoOrdine e altri Enti celebrano lrsquoopera emblema della societagrave moderna

INFRASTRUTTURE |

EVENTI

La partnershipLrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Torino egrave lieto di annun-ciare la partnership con lrsquoAccademia delle Scienze di Torino per le celebrazioni dei ldquo150rdquo dello storico Traforo Ferroviario del Frejus Le celebrazioni riguarderanno con piugrave eventi lrsquoanno in corso e il prossimo anno poicheacute il 25 dicembre 1870 veniva abbattuto il dia-framma della galleria tra Italia e Francia e il 17 settembre del 1871 il Traforo veniva inaugurato LrsquoOrdine attraverso la sua Commissione Trasporti Mobilitagrave Infrastrutture e Sistemi parteciperagrave a tutti gli eventi in programma con contributi tecnico-scientifici riguardanti gli ingegneri che contribuirono alla realizzazione del Traforo che lo gestirono e lo gestiscono e relativi alla progettazione dellrsquoopera che negli anni a venire consentiragrave di realizzare la Nuova Linea To-rino Lione ndash NLTL che comprenderagrave il nuovo tunnel ferroviario del Moncenisio e che collegheragrave le reti ad Alta VelocitagraveAlta Capacitagrave italiana e francese Tutto ciograve si unisce e si completa in unrsquoottica sto-rico-contemporanea con i contributi tecnico-scientifici che la Com-missione ha messo in atto con grandi risultati negli ultimi anni

David ColaiacomoConsigliere referente Commissione Trasporti Mobilitagrave Infrastrutture e Sistemi Ordine degli Ingegneri della Provincia di Torino

A cura del Comitato Promo-tore dellrsquoAccademia delle Scienze di Torino per le Cele-brazioni dei 150 anni del Tra-foro Ferroviario del Frejus (1857-1871)

Il 17 settembre 187171 fu inau-gurato a Bardonecchia il Tra-foro Ferroviario del Frejus o del Cenisio o ancora Grande

Galleria delle Alpi non solo data storica ma pietra miliare che ha segnato proprio agli inizi della ldquorivoluzione industrialerdquo un fon-damentale punto di lancio dello sviluppo della civiltagrave mediante il miglioramento delle comunica-zioni terrestri attraverso lrsquoEuropa e la creazione di nuove specifiche tecnologie per la meccanizzazio-ne dei lavori di scavo queste ul-time tecnologie innovative hanno portato al sostanziale potenzia-mento delle condizioni di sicu-rezza allrsquoalleviamento della fatica del lavoro dellrsquouomo al prorom-pente sviluppo della costruzione di nuove gallerie in Italia (Figura 1) attraverso le Alpi e nel mondo alle quali sono strettamente lega-ti i miglioramenti sociale cultu-rale ed economico della societagrave modernaIl Traforo del Frejus fu ldquouna delle pagine piugrave gloriose della storia del Piemonte che da solo si accinse alla titanica impresa di scavare nelle viscere di montagna unrsquoam-pia galleria di ben 12 chilometri di lunghezza [hellip] lrsquo impresa colos-sale che la scienza la costanza la tenacia di proposito dovevano compiererdquo impresa ldquopromossa sostenuta ed iniziata dal pic-colo ed allora povero Piemonte che [hellip] segneragrave nella storia del secolo XIX unrsquoera splendidissima il trionfo della scienza sulla mate-ria che eruppe gloriosamente nel taglio dellrsquoIstmo di Suez e nel tra-foro delle Alpirdquo (Carlo Morando Il monumento commemorativo del Traforo delle Alpi Storia del Traforo Storia del Monumento Torino Tip G Baglione C 1879)La gestazione e la realizzazione del Traforo non furono poi tanto lunghe Precursore dellrsquoopera fu Giuseppe Francesco Medail di Bardonec-chia non uomo di scienza ma agricoltore e cacciatore e quindi profondo conoscitore dei suoi monti e valli e anche imprendi-tore di lavori pubblici e di tra-sporti tra Lione e Milano Giagrave nel 1832 aveva per primo riconosciuto che il punto piugrave stretto delle Alpi Occidentali si trovava tra Bardo-necchia e Modane e che qui ave-vano pressappoco la stessa quota le Valli dellrsquoArc (Valle Moriana) e della Dora Riparia (Valle di Susa) cosiccheacute ideograve un traforo di 5000 metri ma non ebbe successo

Perograve ldquoil buon germe era gettato in terreno non infecondo e nel 1845 il ministro Des Ambrois ordinograve allrsquo ingegnere belga Henri Maus lo studio di costruzione di ferrovia tra Susa e Chambery mediante traforo dei montirdquo il progetto fu completato nel 1849 prevedendo una galleria di 12290 metri ma fu respinto dal Parlamento che era impegnato nelle grandi problema-tiche politiche e belliche di quegli anniUna volta individuato un possi-bile tracciato e grazie agli studi del Professore geologo Angelo Sismonda prevista la situazione geologica restava perograve ancora insoluto il problema di come sca-vare la lunga galleriaFinalmente grazie al Conte Cavour sempre estremo iniziatore e pro-motore di grandi cose nel 1854 i ldquotre ingegneri per un Traforordquo Germano Sommeiller savoino genio della meccanica Severino

Grattoni di Voghera genio orga-nizzatore e Sebastiano Grandis cuneese di Borgo San Dalmazzo genio del calcolo furono chiamati a definire la perforazione mecca-nica dei fori da mina a energizzare le perforatrici con aria compressa industriale e a costruire il TraforoLrsquoavvio dei lavori di costruzione fu dato a Modane dal Re Vitto-rio Emanuele II il 31 agosto 1857 e lrsquo inaugurazione dellrsquoapertura al traffico cadde il 17 settembre 1871 a Bardonecchia sempre alla pre-senza del ReDurante i quarantrsquoanni centrali del XIX secolo sostennero la realizza-zione dellrsquoopera unitamente alla creazione delle nuove originali macchine per la sua costruzione ma anche lrsquo indispensabile crea-zione di una rete ferroviaria estesa allrsquo intero territorio nazionale ben sei illustri membri dellrsquoAccademia delle Scienze di Torino Angelo Sismonda Carlo Ignazio Giulio

Federico Menabrea Quintino Sella Pietro Paleocapa Germano SommeillerLrsquoAccademia delle Scienze di Torino si fa cosigrave promotrice della celebrazione del 150deg anniver-sario dellrsquoapertura del Frejus e ha avviato unitamente a vari altri Enti (tra quali lrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Torino) lo studio delle correlate manifestazioni in tale ambito verragrave anche analizzata la deter-minante e multiforme attivitagrave di Quintino Sella ingegnere parla-mentare e poi Ministro che tra lrsquoaltro ha fondato nel 1859 una scuola per studi superiori molto importante per gli ingegneri la Regia Scuola di Applicazione per gli Ingegneri in Torino dalla quale nel 1906 egrave nato il Politec-nico di TorinoQuestrsquo iniziativa cade in un periodo di grande fervore per il

moderno attraversamento ferro-viario delle Alpi cosigrave da rinsaldare lrsquounitagrave dellrsquoEuropa e collegarla al bacino del Mediterraneo allrsquoAfrica e allrsquoOriente al momento sono tre le gallerie ferroviarie che sono le piugrave lunghe del mondo il San Got-tardo da poco aperto al traffico il Brennero e il Frejus di base che sono in costruzioneAuspichiamo per favorire la rea-lizzazione di questa iniziativa adesioni e contributi di idee da parte di quanti vedono lrsquoapertura attraverso la Alpi fattore deter-minante per il miglioramento della qualitagrave della vita in ambito comunitario per contatti egrave possi-bile inviare unrsquoe-mail allrsquo indirizzoin iz iat iveaccademiadelle-scienzeit

Studiamo la storia ldquopercheacute le imprese degli uomini nel tempo non siano dimenticaterdquo (Erodoto)

Illustrazione tratta da LrsquoUnivers illustreacute Parigi 1869 in cui egrave riprodotta la mac-china perforatrice inventata da Germano Sommeiller per la perforazione del Tunnel del Frejus

Figura 1 Le piugrave antiche e moderne gallerie alpine del Piemonte

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La sostenibilitagrave egrave un fatto-re ormai determinante in tutte le attivitagrave produttive Non fanno eccezione quei

settori che nonostante le conti-nue innovazioni incidono di piugrave sullrsquoemissione nellrsquoatmosfera di gas climalteranti Fra questi il comparto oil amp gas ndash estrazione raffinazione e consumo di risorse fossili ndash oggi rappresenta uno dei principali fattori che incidono sul fenomeno del riscaldamento glo-bale Di conseguenza sono tanti i professionisti che lavorano nei settori di ricerca e sviluppo in cer-ca di soluzioni volte alla riduzione dellrsquo impatto ambientale di un set-tore che rimane imprescindibile per lrsquoeconomia planetariaEgrave in questo ambito che si inseri-sce la tesi di Marcello Prestianni presentata sul numero dellrsquoInge-gnere Italiano dedicato al tema Oil amp Gas (disponibile su httpswwwtuttoingegnereit) che gli ha permesso di vincere il contest lanciato nei mesi scorsi Ai partecipanti ndash studenti di inge-gneria laureati o laureandi ndash egrave stato chiesto di condividere la propria tesi sullrsquoevoluzione di questo comparto con particolare attenzione ai temi della Circular Economy e della decarbonizza-zione A promuovere la competi-zione il Consiglio Nazionale degli Ingegneri PPAN (consulente edi-toriale della rivista quadrime-strale) e NextChem societagrave che ha sponsorizzato il contest e messo a disposizione un tirocinio al migliore talento ldquoAl nostro interno ndash racconta Ilaria Catastini Communication Manager NextChem ndash abbiamo una ricchezza di competenze che vengono dallrsquoesperienza Maire Tecnimont nel settore tradizio-nale dellrsquo ingegneria e costruzioni che andiamo a integrare sempre di piugrave con quelle nuove di giovani che hanno studiato e si sono for-mati in una prospettiva di futuro sostenibile e circolare e che si vogliono cimentare in una sfida complessa quanto affascinanterdquo

LA TESILa trattazione egrave frutto dellrsquoattivitagrave sperimentale realizzata presso i laboratori del dipartimento drsquo in-gegneria Enzo Ferrari dellrsquoUniver-sitagrave degli studi di Modena e Reggio Emilia con i professori Cecilia Mortalograve Marcello Romagnoli e la dottoressa Maria Cannio Oggetto del lavoro sperimen-tale egrave la realizzazione tramite il metodo della stampa 3D di una membrana ceramica a

Oil amp Gas la stampa 3D di membrane ceramiche vince il contest de lrsquoIngegnere ItalianoOltre a un ridotto impatto ambientale la nuova tecnica sperimentale promette risparmi in termini di tempi e costi

idrogeno a temperature superiori ai 600degC Ciononostante il metodo del 3D printing ha permesso di raggiungere valori di permeabilitagrave dellrsquo idrogeno di molto inferiori alle membrane metalliche a base di palladio attualmente diffuse in commercio

Il nuovo contest de lrsquoIngegnere ItalianoIn occasione del lancio del numero dedicato al food dellrsquoIngegnere Italiano lo storico organo ufficiale del Consiglio Nazionale Ingegneri il CNI ha deciso di associare a ogni numero monografico un contest re-lativo allrsquoargomento trattato Lrsquoultima monografia appena uscita egrave dedicata al tema dellrsquoOilampGas Il contest egrave stato riservato a laureandi e laureati che si sono cimentati in una tesi sullrsquoevoluzione dellrsquo ingegneria nel settore specialmente sui temi della Circular Economy e della decarbonizzazione Il contest egrave stato sponsoriz-zato da NextChem societagrave del Grup-po Maire Tecnimont dedicata alla transizione energetica che ha messo a disposizio-ne un tirocinio Il vincitore del contest egrave stato Marcello Prestianni

DAL CNI

base di BaCe065 Zr020 Y015 O3-δ1113088-Ce085 Gd015 O2-δ a con-duzione elettronica (MPEC) per-meabile allrsquo idrogeno Un sistema composito che per via della sua stabilitagrave chimica e meccanica risulta fra i piugrave studiati per la separazione e la purificazione di

mdash ldquoIl contest egrave stato senza dubbio unrsquoopportunitagrave interessante diretta ai neolaureati come me percheacute consente di colmare fin da subito il gap tra mondo universitario e realtagrave aziendalerdquoMarcello Prestianni mdash

LrsquoINNOVAZIONEAl fine di migliorare le perfor-mance quindi una delle strategie piugrave promettenti consiste nellrsquoa-dozione di una configurazione asimmetrica e costituita da film supportati su substrati porosi Sebbene esistano articoli prodotti dalla comunitagrave scientifica rela-tivi alla preparazione di questa tipologia di membrane lrsquoutilizzo della stampa 3D rappresenta una novitagrave assoluta ldquoLrsquo idea ndash spiega Prestianni ndash egrave nata ragionando sul cambio di paradigma della base di partenza del processo di rea-lizzazione di membrane a confi-gurazione asimmetrica Ci siamo detti cosa puograve assicurare note-voli vantaggi in termini di costi e tempi di produzione rispetto ad altre tecniche in uso in questo momento come il co-pressing e il tape casting La risposta egrave stata la stampa 3D E in seguito alle attivitagrave di sperimentazione abbiamo ottenuto ottimi risultati anche sotto il profilo dellrsquo impatto ambientale in quanto abbiamo completato il processo senza impiegare metalli nobili notoria-mente rari e costosirdquo

LA NUOVA TECNICAPer la preparazione degli inchio-stri sono state impiegate polveri di BCZ20Y15 e di GDC15 preventiva-mente miscelate tramite il metodo ball milling attraverso lrsquouso del mulino planetario Queste pol-veri sono poi state amalgamate con altri additivi organici con proprietagrave disperdenti leganti e plastificanti Per la stampa della struttura asimmetrica e den-so-porosa infine egrave stata utiliz-

zata unrsquoattrezzatura homemade a microestrusione Lo step iniziale egrave rappresentato dalla stampa di un supporto poroso caratterizzato da uno spessore di circa 1-15 mm e un diametro di 20 mm Solo suc-cessivamente vi egrave stato deposi-tato lrsquo inchiostro per lrsquoottenimento di un film denso e sottile

I BENEFICI Questo metodo ha dato vita a un prodotto potenzialmente piugrave economico efficiente e dal minor impatto ambientale rispetto alle membrane metalliche a base di palladio e sue leghe Inoltre le membrane sono stabili anche in atmosfere aggressive e per questo motivo non necessitano di processi di desulfurizzazione o di riduzione di CO2 e CO oltre a poter lavorare a temperature fino a 800degC

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La certificazione dellrsquoingegnere esperto in ecoprogettazioneLa soluzione CERTIng al decreto CAM

I Criteri Ambientali Minimi (CAM) sono definiti nellrsquoambi-to del ldquoPiano di azione per la sostenibilitagrave ambientale dei

consumi della Pubblica Ammini-strazionerdquo e la loro applicazione ha come scopo quello di favori-re negli appalti pubblici lrsquouso di tecnologie e prodotti ambiental-mente piugrave sostenibiliIn Italia lrsquoapplicazione dei CAM egrave stata imposta dallrsquoart 18 della L 2212015 e successivamente dallrsquoart 34 del DLgs 502016 ldquoCo-dice degli appaltirdquo (come modifi-cato dal DLgs 562017) recante ldquoCriteri di sostenibilitagrave energe-tica e ambientale negli appalti pubblicirdquo che ne hanno reso ob-bligatoria lrsquoapplicazione da parte di tutte le stazioni appaltantiCon il Decreto CAM dellrsquo11 ottobre 2017 il Ministero dellrsquoAmbiente ha definito i criteri ambientali minimi per lrsquoaffidamento di ser-vizi di progettazione e dei lavori per nuova costruzione ristrut-

fessionista esperto sugli aspet-ti energetici e ambientali degli edifici che sia certificato da un organismo di valutazione della conformitagrave secondo la norma

Tali ingegneri dovranno aver ap-plicato nellrsquoambito della pro-gettazione eo direzione lavori di opere infrastrutturali i Criteri Ambientali Minimi per le scelte progettuali e quelle dei mate-riali eo aver svolto la verifica dellrsquo impatto ambientale delle opere su tutto il ciclo di vita ed eventualmente anche delle loro prestazioni energetiche Dovran-no aver svolto la progettazione di lavori per la costruzione eo riqualificazione di edifici con lrsquoapplicazione di protocolli di sostenibilitagrave ambientale anche volontari di comprovata validitagrave e diffusione sul piano nazionale e internazionale La certificazio-ne CERTing di ingegnere esperto in eco-progettazione in definiti-va soddisfa perfettamente i re-quisiti previsti dal decreto CAM e consente di accedere alle pre-mialitagrave previste nelle procedure di affidamento dei servizi di in-gegneria e architettura per la re-alizzazione o ristrutturazione di edifici pubblici Ad oggi egrave lrsquounico schema nel panorama delle cer-tificazioni del personale che lo consente in maniera trasversale ai diversi protocolli di sosteni-bilitagrave diffusi sul mercato delle costruzioni in Italia e in Europa

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turazione e manutenzione di edifici pubblici stabilendo nello specifico di attribuire un pun-teggio premiante alle proposte progettuali redatte da un pro-

internazionale ISOIEC 17024 e che applichi uno dei protocolli di sostenibilitagrave degli edifici di li-vello nazionale o internazionale (alcuni esempi Breeam Casacli-ma Itaca Leed Well)

LrsquoINGEGNERE ECO-PROGETTISTALrsquoagenzia CERTing accredita-ta secondo lo standard ISOIEC 17024 da ACCREDIA ha definito tra i 21 campi dello schema di Inge-gnere Esperto quello specifico di eco-progettista al quale possono accedere i professionisti che si occupano di progettazione soste-nibile in edilizia Il Consiglio Di-rettivo dellrsquoAgenzia CERTing nella riunione del 21 febbraio 2020 ha approvato una revisione del Re-golamento Tecnico che stabilisce i criteri per la valutazione delle competenze degli ingegneri che richiedono la certificazione come esperto sugli aspetti energetici e ambientali degli edifici

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Gli effetti dellrsquoinvecchiamento sul lavoroLa sostenibilitagrave del lavoro dipende perograve non soltanto dallrsquoetagrave anagrafica raggiunta ma anche dal tipo di lavoro svolto questa problematica si aggrava sensibilmente nel passaggio da lavoro cognitivo a lavoro manuale e da lavori piugrave qualificati a lavori meno qualificati A titolo di esempio per effetto delle soglie introdotte dal DLgs 8108 la popolazione lavorativa adibita a sollevamento e trasporto viene qualificata come anziana a par-tire dai 45 anni di etagrave mentre chi utilizza videoterminali (VDT) egrave classificato come anziano a partire dai 50 anni Quando ci si riferisce alle mansioni manuali inoltre il lavoratore percepisce in modo particolare la propria minore capacitagrave produttivitagrave ri-spetto ai colleghi piugrave giovani e la percezione delle ridotte capa-citagrave motorie e della forza fisica lo induce a un maggiore sforzo di attenzione per evitare rischi e infortuni aumentando in realtagrave stress e stanchezza Quasi in un circolo vizioso ciograve comporta una probabilitagrave teorica di infortunio molto maggiore rispetto a un soggetto giovane Questo aspetto egrave perograve parzialmente bilanciato dal fatto che il maggior grado di esperienza professionale au-menta la capacitagrave di prevedere ed evitare il pericolo mitigando il rischio di infortuni Oltre al fattore etagrave la riduzione della capacitagrave lavorativa mostra comunque unrsquoampia variabile individuale determinata soprat-tutto dalla presenza o meno di malattie croniche Le patolo-gie croniche sono infatti un fattore critico per la produttivitagrave delle aziende nel 2018 hanno interessato quasi il 40 della popolazione italiana La prevenzione di queste malattie tramite il raggiungimento di uno stile di vita piugrave salutare consente di fronteggiare anche la riduzione della capacitagrave lavorativa Altre variabile da considerare egrave la differenza di genere le donne hanno unrsquoaspettativa di vita piugrave lunga rispetto allrsquouomo ma trascorsa in peggiori condizioni di salute a causa delle possibili conseguenze provocate da menopausa e osteoporosi Lrsquo invec-chiamento egrave quindi un processo che comporta cambiamenti negativi (calo generale delle capacitagrave funzionali) in parte com-pensati da attributi che si sviluppano e affinano con lrsquoavanzare dellrsquoetagrave

tualmente monitorare le malattie che piugrave risentono del fattore etagravendash lrsquo individuazione di buone prassi tramite corsi di formazione orga-nizzando corsi adatti a tutte le etagrave e senza preclusioni per i lavoratori piugrave anziani ndash la riorganizzazione di tempi e carichi di lavoro e concessione di part time su richiesta nuove modalitagrave di svolgimento del lavoro come ad esempio il lavoro agile sono altre misure utili che rientrano in questa categoria In questo senso lrsquoapproccio ingegneristico egrave fondamentale anche per la riprogettazione degli ambienti e degli spazi tali da ren-derli piugrave sostenibili e adattabili allrsquoetagrave dei lavoratori Tra le misure tecniche rientra la riprogettazione ingegneristica ed ergonomica degli ambienti di lavoro come lrsquoe-liminazione di ostacoli e dislivelli ma piugrave in generale misure atte a rendere lo spazio lavorativo soste-nibile a tutte le etagrave come lrsquoappli-cazione dei principi ergonomici sulle nuove linee (comandi piugrave fruibili piani di lavoro ad altezze regolabili) e la riduzione del rischio su quelle vecchie Si consideri che le patologie muscoloscheletriche sono piugrave diffuse nei soggetti di etagrave tra i 50 e i 55 anni e i disturbi muscolo scheletrici sono la prima causa di malattia professionale emersa costituendo il 75 delle malat-

tie professionali denunciate e si evolvono spesso in patologie invalidanti

IL SETTORE DELLE COSTRUZIONIPurtroppo a oggi manca ancora uno studio approfondito su come lrsquoinvecchiamento influisca sui lavoratori nellrsquoambito professio-nale caratterizzato proprio dalle mansioni manuali piugrave pesanti Nel cantiere edile per esempio la legi-slazione italiana impone la valu-tazione dei rischi in particolare bisogna tener conto dellrsquoaffievolirsi delle capacitagrave sensoriali che rende piugrave difficile per il lavoratore edile individuare ed evitare prontamente i rischi lrsquoindebolimento dellrsquoappa-rato muscolo-scheletrico lo espone a infortuni da caduta e da solleva-mento carichi la minore efficienza del sistema cardio-vascolare e di quello respiratorio diminuiscono la resistenza agli sforzi prolungati e agli agenti atmosferici aumen-tando altresigrave il rischio di sveni-mento infarto e disidratazione Lo stress del lavoratore edile aumenta anche con lrsquoetagrave a causa della con-correnza generazionale la perce-zione delle proprie ridotte capacitagrave fisiche lo induce a mantenere una maggiore sforzo di attenzione per evitare rischi e infortuni Ciograve comporta una probabilitagrave teo-rica di infortunio per un lavoratore anziano maggiore di una percen-

tuale variabile dal 50 al 95 rispetto a un lavoratore giovane che svolga la stessa mansione Tuttavia lrsquoosservazione dei can-tieri ha permesso di scoprire nella pratica anche i vantaggi dellrsquoinvec-chiamento Lrsquoesperienza aumenta la pazienza e la serietagrave professio-nale permettendo di aumentare la capacitagrave di prevedere ed evitare il rischio Drsquoaltro canto il lavoratore anziano necessita di tempi di recupero proporzionalmente piugrave lunghi rispetto a un giovane e in alcuni casi il recupero diventa pressocheacute impossibilePer ridurre il rischio e gli effetti dellrsquoinfortunio lo studio della Sicu-rezza nei Cantieri puogravendash imporre la parziale compensa-zione dellrsquoindebolimento fisico con dispositivi artificiali quali migliore illuminamento segnalazioni visive e uditive suppletive e utilizzo di esoscheletri per il sollevamento dei carichi ndash migliore la soluzione allrsquoin-vecchiamento della forza lavoro con spostamento del lavoratore anziano verso attivitagrave organizzative e di supervisione Non egrave dunque solo il lavoratore a doversi adattare al lavoro ma egrave il lavoro che si deve adattare al lavoratore e non si puograve consentire che tale onere ricada esclusiva-mente sul binomio datore di lavo-ro-lavoratore

Efficienza edifici i traguardi da raggiungere

Tutto il modo di pensare della societagrave deve cambiare in ottica green maggior comfort e benessere abitativo da

ottenere con le politiche di decarbonizzazione

a cura della Redazione

A partire da marzo 2020 ogni Stato Membro dellrsquoUnione Europea ha lrsquoobbligo di recepire e at-

tuare la ldquoDirettiva sul rendimento energetico degli edificirdquo LrsquoEPBD III Energy Performance of Buildings Directive modifica le precedenti Dirtettive 201031UE e 201227UE Lrsquoobiettivo dellrsquoUE egrave quello non solo di migliorare le prestazioni energetiche degli

edifici ma incentivare la ristrut-turazione degli esistenti entro il 2050 (vedasi box Direttiva UE 2018844) Infatti la vera novitagrave della 2018844 UE egrave promuovere la tra-sformazione degli edifici soste-nibili andando oltre la sola ne-cessitagrave di ldquoefficienza energeticardquo Tutta la societagrave partendo anche dagli interventi di qualifica del costruito deve tendere verso la ricerca di un maggior comfort e benessere abitativo

Ne sono un chiaro esempio i pun-ti 13 14 e 15 dellrsquoEPBD III Detto ciograve ogni Stato Membro avragrave poi il compito di definire la propria strategia operativa in base alle proprie necessitagrave

SCHEMA DI DECRETO In Italia infatti lo schema di De-creto per il recepimento della Direttiva approvato del Consiglio dei Ministri lo scorso 29 gen-naio 2020 modificheragrave il DLgs 1922005 per adeguarlo alle indi-

AMBIENTE

cazioni dellrsquoEPBD III Il DLgs 192 aveva giagrave recepito la prima EPBD nel 2002 introducendo in Italia le prescrizioni europee sullrsquoeffi-cienza energetica Lo schema di Decreto del CdM si allinea in so-stanza con quanto previsto nella Direttiva UE e prevede dunque ndash lrsquo introduzione di strumenti per accelerare la ristrutturazione de-gli edifici esistentindash lrsquo integrazione delle stesse stra-tegie di ristrutturazione in unrsquoot-tica a lungo termine per raggiun-gere il traguardo di edifici nZEB (Nearly Zero Energy Buildings ovvero edifici ldquoa energia quasi zerordquo) entro il 2050 ndash ultimo ma non meno importan-te lo schema di Decreto aggiorna i criteri generali per la metodolo-gia di calcolo e dei requisiti della prestazione energetica stimo-lando verso soluzioni di mobilitagrave elettrica interventi di sostituzio-ne degli impianti tecnici etc Successivamente verragrave redatto un apposito DPR per quanto ri-guarda tutti gli aspetti legati alla manutenzione degli impianti ter-mici sia per riscaldamento che raffreddamento e per la produ-zione di acqua calda sanitaria Intanto si stanno avviando nuo-vi investimenti e misure per la ripresa delle opere pubbliche che dunque dovranno essere piugrave sostenibili Infatti la Legge di Bilancio 2020 prevede non solo fi-nanziamenti per la Pubblica Am-ministrazione e tutto quello che concerne per il risparmio ener-getico ndash ma anche per le impre-se ndash tenuto conto delle politiche di decarbonizzazione e riduzione delle emissioni Per la messa in sicurezza degli edifici e per gli interventi di effi-cientemente energetico la mano-vra ha previsto quasi 88 miliardi di euro destinati ai Comuni ndash che ancora non ne avessero fatto ri-chiesta ndash da utilizzare in 15 anni a partire dal 2020 per realizzare tutti gli interventi necessari

COSA CAMBIALe novitagrave si concentrano soprat-tutto sul settore ICT (Tecnologie dellrsquoInformazione e della Comu-nicazione) indispensabile per migliorare le prestazioni energe-tiche e di autonomia dei servizi integrati Ne sono un esempio i BACS (Buil-ding Automation Control System) secondo la UNI EN 152322017 ov-

vero sistemi pensati per la ridu-zione dei consumi energetici che modificano le proprie prestazioni al cambiare delle condizioni cli-matiche esterne Quindi vi egrave una forte spinta allrsquo installazione degli impianti di automazione di ulti-ma generazione per lrsquo implemen-tazione della domotica ma anche della mobilitagrave elettrica attraverso lrsquo installazione di punti di ricarica per i veicoli elettrici in edifici di nuova costruzione residenziale e non Per quanto riguarda invece lrsquo in-tegrazione delle apparecchiature tecniche per il riscaldamento eo raffrescamento degli ambienti egrave noto che ndash anche in base agli obiettivi del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima ndash gli obiettivi fissati dallrsquoUE per il 2030 saranno raggiungibili solo grazie allrsquo installazione di impianti piugrave consapevoli e sistemi alternativi ad alta efficienza quali minus sistemi di produzione di ener-

gia rinnovabile minus cogenerazione minus teleriscaldamento e il teleraf-

frescamento minus pompe di calore minus sistemi ibridi e sistemi di mo-

nitoraggio e controllo dei con-sumi

In questo procedimento espresso dalla Direttiva UE sono interessati tutti gli operatori del settore non solo le industrie ma in particola-re gli installatori termoidraulici e installatori elettrici per i sistemi di distribuzione lrsquoadeguamento degli impianti esistenti eo rifa-re nuove colonne montanti degli edifici Da sottolineare poi che tutti gli incentivi previsti nello schema di Decreto in particolare lrsquoEco-bonus saranno accettati solo se i lavori verranno effettuati da installatori qualificati e certifica-ti come ribadito dallrsquoart 7 del-lo schema di Decreto Modifica allrsquoart 4 e 4-ter del DLgs 192005

NOVITAgrave EPBD IIIStrategia di ristrutturazione a lungo termine si dovragrave tenere conto del proprio complesso im-mobiliare dei costi legati ai lavo-ri di ristrutturazione questrsquoultimi pertinenti alla salubritagrave dellrsquoaria e del comfort domestico quindi ogni Stato Membro dovragrave 1 stabilire delle misure indica-

tive in vista dellrsquoobiettivo di ridurre dellrsquo95 i gas serra en-

Direttiva UE 2018844La nuova Direttiva egrave entrata in vigore il 9 luglio 2018 e si inserisce nel contesto degli ambiziosi obiettivi ambientali che lrsquoUe mira a raggiungere entro il 2050 Per il ridurre le emissioni di CO2 fino al traguardo della ldquoneutralitagrave climaticardquo infatti il settore dellrsquoedilizia residenziale rappresenta un fronte di intervento stra-tegico considerando che a livello mondiale lrsquo industria delle costruzioni egrave responsabile di quasi il 40 di emissioni di anidride carbonica Un dato che sembra destinato a salire nonostante gli sforzi per contenerlo secondo lrsquoedizione 2019 del Global Status Report for Buildings and Construction presentato alla COP25 di Madrid dal 2017 al 2018 le emissioni totali del settore sono aumentate del 2 parallelamente allrsquoaumento della domanda finale di energia degli edifici (+1 nel 2018 rispetto allrsquoanno precedente)

Gli obiettiviIl Quadro 2030 per il clima e lrsquoenergia adottato dal Consiglio europeo nellrsquoottobre 2014 prevede una ridu-zione di almeno il 40 delle emissioni di gas serra rispetto ai livelli del 1990 una quota almeno del 32 di energia rinnovabile un miglioramento almeno del 325 dellrsquoefficienza energetica A livello nazionale il PNIEC (Piano Nazionale Integrato Energia e Clima) ha recepito questi obiettivi rilanciandoli in alcuni casi con target ancora piugrave ambiziosi

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tro il 20502 Favorire meccanismi agevolati

di consulenza3 Trovare tramite consultazione

pubblica le migliori strategie adottate (anche in base agli aspetti di rischio sismico si-curezza incendio e sicurezza idrogeologica) per il raggiun-gimento dellrsquoobiettivo fissato dallrsquoUnione Europea

ndash Art 1 modifica ex art 2 della 201031 UE ampliando la defi-nizione si ldquosistema tecnico per lrsquoediliziardquo (c 3-bis) che include ldquolrsquoautomazione e il controllo la produzione di energia elettrica in loco o una combinazione de-gli stessi compresi i sistemi che sfruttano energie da fonti rinno-vabilirdquo unrsquoautomazione che com-prende pertanto tutti i prodotti hardware e software che aiutano la gestione dei sistemi efficienti ndash Indicatore di predisposizio-ne degli edifici allrsquo intelligenza (Smart Readiness Indicator SRI) cioegrave determinare lrsquoeffettiva capa-citagrave degli edifici di essere degli ldquosmart buildingrdquo Questa valutazione ndash al momen-to facoltativa ndash demandata alla Commissione si baseragrave sulla capacitagrave dellrsquoedificio di essere intelligente sostenibile e tecno-logica di fatto lrsquoautomazione de-gli edifici diventeragrave uno standard per la valutazione prestazionale (anche attraverso la tecnologia ICT) lrsquoSRI pone tuttavia dei dub-bi sulle modalitagrave di applicazione per la valutazione dello stabile e su chi invece si occuperagrave di effet-tuare la valutazione (vedasi box)Proprio per gli Smart Readiness Indicator Remo Giulio Vaudano Consigliere CNI durante lrsquoultima seduta in Senato per quanto ri-guarda le prestazioni energetiche nellrsquoedilizia ha auspicato verso un consapevole utilizzo degLI SRI poicheacute ldquoun edificio smart equi-paggiato di tecnologie innovative di comunicazione automazione controllo e intelligenza egrave in grado di assicurare il benessere per gli occupanti lrsquoefficienza e ottimiz-zazione del funzionamento degli impianti di adattarsi alle esigen-ze dellrsquoutente e della rete non-cheacute di contribuire allrsquo innovazione e alla transizione energetica del sistema elettrico nazionale alla connettivitagrave e ai conseguenti ser-vizi innovativirdquo

SMART READINESS INDICATOR E IL PROGETTO S3 UNICAdi Luca Bertoni Lo Smart Readiness Indicator introdotto e illustrato in Allegato 1 alla Direttiva 2018844 si pone basa su tre funzionalitagrave 1 la capacitagrave di mantenere lrsquoefficienza energetica e il

funzionamento dellrsquoedificio mediante lrsquoadattamento del consumo energetico ad esempio usando energia da fonti rinnovabili

2 la capacitagrave di adattare la propria modalitagrave di funziona-mento in risposta alle esigenze dellrsquooccupante prestando la dovuta attenzione alla facilitagrave drsquouso al mantenimento di condizioni di benessere igrotermico degli ambienti interni e alla capacitagrave di comunicare dati sullrsquouso dellrsquoenergia

3 la flessibilitagrave della domanda di energia elettrica comples-siva di un edificio inclusa la sua capacitagrave di consentire la partecipazione alla gestione attiva e passiva noncheacute la gestione della domanda implicita ed esplicita della do-manda relativamente alla rete ad esempio attraverso la flessibilitagrave e le capacitagrave di trasferimento del carico

La Direttiva precisa inoltre che ldquoLa metodologia non pregiu-dica i regimi nazionali di certificazione della prestazione energetica esistentirdquo Come egrave facile comprendere lo SRI egrave dav-vero innovativo e si basa fondamentalmente su due requisiti bull un sistema di monitoraggio che sia in grado di rilevare

i consumi dellrsquoedificio e soprattutto le condizioni di benessere igrotermico nei diversi ambienti

bull un impianto di climatizzazione che sia in grado di soddi-sfare diverse esigenze di comfort in ambien-ti diversicontemporaneamente

Per lo studio di questo indicatore egrave stato avviato da poco un progetto finanziato dalla Comunitagrave Europea nellrsquoambito di Interreg Europe deno-minato S3 UNICA che ha nella Regione Friuli Venezia Giulia il Lead Partner e come partner le Universitagrave di Trieste e Udine Lrsquoagenzia Locale per lrsquoEnergia ndash ALEA (Romania) Lrsquoagenzia Locale per lrsquoEnergia dellrsquoAndalu-sia e lrsquouniversitagrave di Malaga (Spagna) il Consiglio Regionale della South Karelia e lrsquouniversitagrave di Lappeenranta (Finlandia) e lrsquoAssociazione delle Municipalitagrave polacche (Energie Citeacutesrdquo

(Polonia) Le attivitagrave del progetto S3 UNICA sono sviluppate in tre step Un primo step di ldquoIdentificazione e analisirdquo con lo sviluppo della prima parte dellrsquoassesment tool che consente di conoscere i contesti di tutti i partner e permettere agli stakeholder regionali di identificare i loro punti di forza e di debolezza in tutto il ciclo dellrsquoinnovazione quadro politico prestazioni tecniche e finanziarie Un secondo step di ldquoInter-regional mutual learningrdquo che noto il quadro dei partners

entreragrave piugrave in dettaglio su strategie soluzioni tecniche il quadro politico e lrsquoecosistema della regione ospitante per aumentare il risparmio energetico intelligente la distribuzione e le misure di produzione cosigrave come i metodi e le risorse risultati ed esperienza durante tutto il ciclo dellrsquoinnovazione Il terzo step

di ldquotrasferimento delle conoscenze e piani di azionerdquo in cui grazie alle lezioni giagrave apprese dai PP che hanno partecipato a SMARTCAMPUS e le conoscenze apprese dai nuovi PP si ap-plica un metodo comune per sostenere la crescita dei mercati transnazionali individuando piani di azione

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Un porsquo di chiarezza per i controlli strutturali

di Eduardo Caliano

Con la conversione in legge del DL Sblocca Cantieri legge n 55 del 14 giugno 2019 viene istituita la figura del Laboratorio Autorizzato per le prove sugli edifici esistenti Lrsquoemendamento presentato in Senato allrsquoatto della conversione in legge ha inciso sulla forma preesistente dellrsquoart 59 del DPR 38001 integrando il numero dei laboratori autorizzabili dal Consi-glio Superiore dei Lavori Pubblici Si egrave cosigrave passati dallrsquoavere solo due categorie di laboratori ndash quelli per ldquoprove sui materiali da costru-zionerdquo e quelli per ldquoprove di labo-ratorio su terre e roccerdquo ndash ad avere una terza categoria di laboratori quella per ldquoprove e controlli su materiali da costruzione su strut-ture e costruzioni esistentirdquo

UNA SVOLTA EPOCALEA seguito della riforma normativa il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici egrave stato chiamato a disci-plinare attraverso la Circolare n 633 del Servizio Tecnico Centrale del 3 dicembre 2019 il nuovo set-tore dei Laboratori Si tratta di una svolta epocale nel mondo dei controlli sul costruito esistente e per riflesso nellrsquoam-bito del restauro del recupero e risanamento strutturale In altri termini si fa un porsquo di chiarezza in un contesto che negli ultimi anni aveva visto operare nel mercato dei controlli strutturali soggetti a volte molto diversi tra loro per competenze e capacitagrave La riforma arriva provvidenziale visto che il problema dellrsquoanalisi del degrado delle strutture e delle infrastrut-ture italiane si egrave rivelato di stret-tissima attualitagrave

NTC 2008 E LA DIAGNOSTICAPer comprendere come si egrave arri-vati a questa importante svolta egrave necessario fare un passo indietro e tornare alle NTC 2008 ovvero quando la diagnostica egrave entrata stabilmente negli obblighi norma-tivi Con le NTC 2008 e soprattutto a seguito dei chiarimenti di cui alla Circolare applicativa del 2009 lrsquoesigenza cogente di raggiungere i cosiddetti ldquolivelli di conoscenzardquo ha moltiplicato le richieste del mercato e di conseguenza si sono affacciati al mondo dei controlli nuovi operatori In questo contesto storico si egrave operato difatti uno sposta-mento di baricentro si egrave passato dallrsquoavere pochissimi soggetti altamente specializzati ma di nic-chia a nuovi operatori La mol-tiplicazione della domanda si egrave inevitabilmente tradotta in una

Con la conversione in legge dello Sblocca Cantieri finalmente si definisce una nuova categoria di Laboratori per prove su costruzioni e strutture esistenti

ART 59 DPR 38001 |

NTC

non distruttive nel campo dellrsquo in-gegneria civilerdquo

IL PERSONALE TECNICOQuella della questione della cer-tificazione del personale tecnico operante non egrave una questione secondaria Chi si occupa di test in cantiere sa bene come a influire sul risultato di misura concorrano condizioni al contorno la corretta procedura di prova la disponibi-litagrave delle norme di buona tecnica (che per alcune prove oggi impor-tiamo dal mondo anglosassone o americano) la certificazione e la sicurezza del personale e la tara-tura degli strumenti Eseguire correttamente prove in cantiere quindi significa mettere in piedi una organizzazione com-plessa che lavora in regime di qua-litagrave e che conta sulle competenze maturate da tecnici specializzati

BENEFICILa riforma dei Laboratori ex art 59 DPR 38001 porta con seacute anche altri due benefici effetti che entre-ranno in piena applicazione nei prossimi mesi Uno relativo alla definizione dei ruoli fra gli ese-cutori delle prove e il progetti-stavalidatore della campagna di prova lrsquoaltro relativo a una rior-ganizzazione delle gare di appalto avente a oggetto la vulnerabilitagrave sismica dellrsquoesistente La Circolare n 633 che organizza i laboratori infatti chiarisce come

da parte dei Laboratori sia vie-tata qualsiasi forma di consulenza nellrsquoambito della programmazione di una campagna di indagini dia-gnostiche Ciograve impone nei fatti una separazione dei ruoli fra i tec-nici per lo piugrave ingegneri esperti in prove e quindi esperti nella programmazione gestione e vali-dazione di una attivitagrave di indagine in cantiere e il soggetto esecutore delle prove stesse In tal senso appare molto interessante la pro-posta del CertIng che nellrsquoambito della certificazione delle com-petenze degli ingegneri struttu-risti sta elaborando lo schema dellrsquo ingegnere Responsabile del progetto della gestione e della validazione delle attivitagrave di inda-gine su strutture e infrastrutture Infine nei fatti ci saragrave anche una riorganizzazione del settore delle gare di appalto per le Vulnerabilitagrave sismiche o dei progetti di restauro e risanamento conservativo Finora troppo spesso la Pub-blica amministrazione ha lrsquo in-sana abitudine di porre a carico del progettista lrsquoesecuzione delle indagini Con la riforma il proget-tista si caratterizza per un esperto in indagini e non in un potenziale esecutore delle stesse in quanto lrsquoAutorizzazione a eseguire le inda-gini sulle strutture esistenti egrave una vera e propria concessione mini-steriale e quindi non soggetta a formule quali per esempio quella dellrsquoavvalimento In tal senso le indagini non potranno piugrave essere a carico del progettista ma da questrsquoultimo progettate per un successivo espe-rimento di gara a esclusivo appan-naggio dei soggetti autorizzati Si ricordi infine che sempre nellrsquoam-bito degli appalti pubblici egrave attesa la piena attuazione della riforma dellrsquoart 101 del Codice dei Contratti che definisce il settore delle prove sperimentali quale ambito stretta-mente necessario alla ldquosicurezza del cantiererdquo e quindi come tale non soggetto a ribasso economico La riforma dei Laboratori si pone come unrsquooccasione importante per la categoria Lrsquoesperienza ci insegna che piugrave si approfondi-sce la fase di diagnosi meno gli interventi sono invasivi e costosi Occorre mutare lrsquoapproccio cultu-rale Su questo nei prossimi anni la categoria attraverso gli Ordini egrave chiamata a una nuova frontiera della formazione professionale

Ingegnere e dottore di ricerca tec-nico certificato III livello metodi UNIPdR 5619 presidente Associazione Codis (Associazione per il Controllo la Diagnostica e la Sicurezza di strut-ture infrastrutture e beni culturali)

moltiplicazione dellrsquoofferta a cui non sempre egrave corrisposta la per-sistenza degli auspicati requisiti di formazione ed esperienza che avevano contraddistinto gli ope-ratori storici del settore dei con-trolli strutturali Si egrave posto inoltre il problema di chi fosse preposto a fare i con-trolli strutturali Tutti ne riven-dicavano la facoltagrave e in nome di questo pluralismo troppe volte si egrave visto eseguire prove strutturali da soggetti privi di qualsiasi titolo di studio e privi di qualsiasi cer-tificazione delle competenze Non di rado si sono visti poi i cosid-detti ldquorapporti di provardquo firmati da un qualsiasi sig Mario Rossi

LA RIFORMAIn questo contesto ndash non proprio ortodosso ndash egrave intervenuta la pro-mulgazione delle NTC 2018 dove si egrave tentato di porre rimedio indirizzando le fasi di conoscenza strutturale verso i Laboratori Autorizzati dal CSLP La norma tecnica non avendo a disposizione una categoria di laboratorio adatto allo scopo ha prescritto che lrsquoazione di cam-pionamento su strutture esistenti fosse demandata ai soli laboratori ex art 59 del DPR 38001 Il pro-blema che ne egrave seguito egrave stato il seguente allrsquoatto della promulga-zione delle NTC 2018 i laboratori autorizzabili erano solo di due tipi ovvero quelli sui materiali da

costruzione (nati per il controllo sui controlli in accettazione dei materiali in cantiere) e quelli su rocce e terre (nati per lrsquoanalisi dei suoli) In questo contesto quindi si egrave reso necessario un riordino delle competenze dei laboratori con la nascita della nuova cate-goria opportunamente specializ-zata nei controlli sulle strutture esistenti La riforma del settore dei Labora-tori ex art 59 del DPR 38001 si egrave inoltre tradotta in un vantaggio per la categoria degli ingegneri Come ha chiarito la Circolare n 633 del Servizio Tecnico Centrale infatti il personale del laborato-rio deve essere formato espres-samente da tecnici specializzati attraverso la certificazione delle competenze In particolare si fa riferimento al fatto che il Diret-tore di Laboratorio dovragrave essere necessariamente un ingegnere o architetto iscritto allrsquoOrdine professionale con esperienza decennale nel settore delle prove strutturali In altri termini i Labo-ratori per le prove su strutture esistenti si qualificheranno ndash una volta che la riforma avragrave piena attuazione ndash in centri di eccellenza per la diagnosi delle patologie edilizie e strutturali Il personale sia quello sperimentatore che quello direzionale dovragrave essere certificato ai sensi della UNIPdR 5619 ldquoCertificazione del perso-nale tecnico addetto alle prove

mdash ldquoLa riforma dei Laboratori si pone come unrsquooccasione importante per la categoria Lrsquoesperienza ci insegna che piugrave si approfondisce la fase di diagnosi meno gli inter-venti sono invasivi e costosi Occorre mutare lrsquoapproccio culturalerdquo mdash

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di Giuseppe Margiotta

Non so quando questo articolo andragrave in stampa ma spero che allora la drammatica situazione attuale sia giagrave sotto controllo Ne approfitto per essere solidale con i tanti colleghi che piugrave di altri av-vertono nei propri territori la gra-vitagrave dei riflessi sociali ed econo-mici che il virus sta portando con seacute e che patisco io stesso per i tanti amici e parenti coinvoltiLa mia pericolosa tendenza a un inguaribile donferrantismo mi induce a pensare che con le idi di marzo o le campane della mattina di Pasqua alla maniera di Čajkovskij ci avvieremo a un ritorno graduale alla normalitagrave per quanto prudente e lento Nel dubbio evito di dare adito alla mia vena ironica di diventare inopportuna o sarcasticaIn caso contrario mi sarei abban-donato allrsquo ira funesta che infiniti addusse lutti agli achei che alcu-ni malcapitati hanno avuto modo di incontrare nelle Assemblee dei bei tempi andati E allora avrei fatto oggetto dei miei strali al-cuni tra noi che in questi giorni hanno continuato a ribadire fino alla noia alcuni concetti (riduzio-ne delle quote vanitagrave delle va-nitagrave di ogni discorso su Inarcas-sa inopportunitagrave di un apposito GdL etc) interessanti ndash per ca-ritagrave ndash se diluiti negli anni e nelle italiche terre ma che in questi ultimi mesi appaiono piuttosto alla stregua dello ldquospazio vitalerdquo e del ldquocorridoio di Danzicardquo Lrsquoab-biamo capito non crsquoegrave bisogno di ripetersi Altamente sconveniente e scon-clusionato appare ancora ai miei occhi astigmatici lrsquoesercizio crea-tivo di collegare alcuni di questi temi allrsquoattuale emergenza come ho letto di recente ma su questo egrave saggio e caritatevole non ag-giungere altroPreferisco ritornare sul tema tan-to di moda sulla stampa in questi tempi appestati per santificare la centralitagrave dellrsquoIngegnere qua-lunque sia il suo campo di atti-vitagrave Apprendo da un articolo di Onofrio Bruno sul quotidiano La Gazzetta del Mezzogiorno che lrsquo inventore dellrsquoAmuchina egrave sta-to un ingegnere Oronzio De Nora (1899-1995) nato ad Altamura Laureato in Ingegneria Elettro-tecnica al Politecnico di Milano De Nora egrave stato un vero e proprio antesignano nelle applicazioni della chimica nellrsquo industria Nei primi anni rsquo20 lrsquo ingegnere puglie-se brevettograve in Germania la prima soluzione disinfettante a base di ipoclorito di sodio (utile quindi a igienizzare superfici frutta e ver-dura) per poi battezzarla come ldquoAmuchinardquo e cedere ad altri il brevetto attualmente di pro-prietagrave della Angelini Pharma Oggi esiste e viene prodotta an-che lrsquoAmuchina gel per la pulizia delle mani e della cute che inve-ce egrave a base di alcol etilico

tilizzo degli anodi nellrsquo industria farmaceuticaNel 1969 brevettograve la tecnologia DSA diventata uno standard nellrsquo industria chimica gli anodi metallici sostituiscono quelli in grafite abbassando cosigrave il consu-mo energeticoLe Industrie De Nora esistono ancora oggi e costituiscono una

cosiddetta ldquomultinazionale ta-scabilerdquo di successo nel campo delle tecnologie sostenibili del risparmio energetico e nel trat-tamento delle acque Gestita dai discendenti della famiglia impie-ga circa 1500 dipendenti in nove stabilimenti nel mondo con un fatturato di circa 500 milioni di euro allrsquoannoIl core business dellrsquoazienda re-sta orientato su due grandi li-nee di produzione cloro-soda il processo chimico con cui si ottengono soda caustica e cloro utilizzati nella produzione di pla-stiche detergenti disinfettanti e prodotti farmaceutici e la produ-zione di elettrodi per lrsquo industria

elettronica e galvanicaPrima azienda italiana a entra-re nel mercato giapponese an-novera fra i clienti grandi nomi come Bayer e Solvay fino a di-ventare fornitore ufficiale di Ap-ple per lrsquoelettronicaCome ha scritto La Repubblica nella sua pagina di Economia amp Finanza qualche anno fa la pa-rabola elettrochimica di Industrie De Nora iniziata nel 1923 in una piccola officina vicino alla Stazio-ne Centrale di Milano con lrsquo inven-zione di un potente antibatterico ricomincia oggi nelle vesti di pri-mo produttore al mondo di elet-trodi quei conduttori generati nella produzione di cloro e soda e che servono a diverse finalitagrave industriali compreso lo stam-paggio dei circuiti di smartphone e tablet proseguendo con lo svi-luppo di soluzioni innovative per la salute e lrsquoambienteIl passaggio dalla meccanica al servizio della chimica di base allrsquoelettrochimica per lrsquoHi-Tech non egrave stato breve dallrsquoAmuchina allrsquo iPhone appunto

EFFEMERIDI

Dallrsquoamuchina allrsquoiPhone

Nel 1923 il giovane De Nora fon-dograve a Milano unrsquoazienda dedicata alla produzione di impianti per la depurazione delle acque e vari progetti per lrsquo industria farmaceu-tica Da allora le sue ricerche e scoperte scientifiche hanno spa-ziato dallrsquoutilizzazione dei pro-cessi cloro-soda nei trattamenti di depurazione delle acque allrsquou-36moduli-esecutivo-okpdf 1 091219 0945

Storia non breve di un Ingegnere

Oronzio De Nora e suo figlio Niccolograve (Fonte fondazionedenoraitHistoryhtml)

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TTERRITORIO

di Roberto di Sanzo

ldquoIl mio sigrave alla proposta di entrare a far parte della Giunta comunale nasce dal forte senso di

responsabilitagrave che da sempre ca-ratterizza il nostro impegno come categoria professionale Il Comu-ne si trova a dover superare una difficile situazione e se egrave neces-sario il nostro apporto tecnico noi non ci tiriamo indietrordquoEgrave questo il messaggio che il pro-fessor Vincenzo Di Dio Presidente dellrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Palermo lancia allrsquo in-domani della sua nomina come assessore comunale allrsquoEdilizia privata del Comune siciliano Presidente Di Dio come egrave nata questa opportunitagrave al servizio della Pubblica AmministrazioneldquoNon me lrsquoaspettavo di certo Ho ricevuto una telefonata dal sin-daco di Palermo Leoluca Orlando che mi ha chiesto la disponibi-litagrave ad assumere lrsquo incarico e in pochi giorni ho dovuto decidere dando il mio assenso Unrsquourgenza dettata dalla situazione piutto-sto complicata mettiamola cosigrave nata in seno allrsquoAmministrazione con unrsquo indagine giudiziaria che spero faccia il suo corso nel piugrave breve tempo possibile Come mai la scelta egrave caduta su di me Le rispondo con le parole dello stesso sindaco Orlando Lei egrave un uomo delle istituzioni in grado di lavorare per la collettivitagrave con serietagrave e massima trasparenzardquo

Il ruolo di Presidente dellrsquoOrdine ha giocato secondo lei un ruolo determinante per questa nuova avventuraldquoCredo proprio di sigrave Se il sistema ordinistico egrave in grado di incidere nella vita sociale ed economica del Paese ecco che la connessione con la politica e le scelte decisio-nali egrave assolutamente inevitabile Il mio obiettivo Saper prendere decisioni positive per il bene di Palermo La fiducia mostrata dal sindaco nellrsquoaffidarmi un compito cosigrave delicato egrave anche il riconosci-mento del ruolo che lrsquoOrdine degli Ingegneri ha svolto in questi anni contribuendo con idee riflessioni e proposte al dibattito pubblico su importanti questioni di inte-resse collettivordquo

Quale puograve essere il valore aggiunto di un ingegnere alla guida di un assessorato cosigrave importanteldquoHo accettato unrsquounica delega

ldquoLrsquoingegneria al servizio della collettivitagraverdquo

Vincenzo Di Dio Presidente dellrsquoOrdine degli ingegneri di Palermo egrave il nuovo assessore allrsquoEdilizia Privata del Comune

PALERMO | INTERVISTA

una scelta che ha un valore politico nel senso di governo della polis Il mio in ogni caso egrave un ruolo tecnico slegato dalle logiche partitiche Tutto il mio impegno saragrave rivolto allrsquo inge-gnerizzazione degli uffici e dei comportamenti del personale cercando di efficientare il sistema e rendere sempre piugrave efficaci gli interventi dei tecnici comunali In una parola voglio una lsquonormalitagraversquo che sia anche fattore di rassere-namentordquo In che modo si concretizzeragrave questa liaison tra Pubblica Amministrazione e mondo delle professionildquoI professionisti sono una risorsa per questo assessorato e lo saranno sempre di piugrave con la mia

presenza Ci saranno sempre di piugrave sinergie di carattere squi-sitamente professionale tra gli uffici comunali ingegneri e architetti ognuno per i propri compiti e ruoli con correttezza e professionalitagrave Penso ad esempio a unrsquoattivitagrave formativa congiunta utile per far sigrave che i colleghi sappiano elaborare pratiche corrette Dallrsquoaltro lato i tecnici del Comune siano in grado di elaborale ed evaderle al meglio e nel minor tempo possibilerdquo Insomma tra le parole drsquoordine vi saragrave ldquolotta alla burocraziardquoldquoLa questione non egrave cosigrave sem-plice e banale La veritagrave egrave che negli anni nella Pubblica Amministrazione non vi egrave

stato ricambio generazionale molti dipendenti sono ai limiti della pensione e quindi non piugrave motivati altri invece hanno poca dimestichezza con le innovazioni tecnologiche Ecco serve che il personale sia ben formato oltre che competente in grado quindi di rispondere al meglio alle esigenze dei pro-fessionisti Il problema dunque non egrave la Pubblica Amministra-zione ma la capacitagrave di avere tecnici dipendenti e consu-lenti qualificati Ecco percheacute il mio lavoro dovragrave andare nella direzione di uno snellimento degli iter procedurali e far sigrave che lrsquoapparato pubblico non venga piugrave visto come una lsquogiunglarsquo dalla quale diventa impossibile uscirerdquo

Vincenzo Di Dio

Un nuovo ventilatore per lrsquoOspedale civile dellrsquoAnnunziata

COSENZA | INIZIATIVE

LrsquoOrdine degli ingegneri di Cosenza a supporto della sanitagrave locale per i reparti di terapia intensiva

LrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Cosen-za dona un ventilatore polmonare allrsquoOspedale

civile dellrsquoAnnunziataAbbracciando lrsquo iniziativa solidale promossa dalla Fondazione Lilli Funaro per supportare lrsquoOspe-dale civile dellrsquoAnnunziata con nuove forniture di attrezzature e materiale sanitario Il Consiglio dellrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Cosenza ha delibe-rato allrsquounanimitagrave lrsquoacquisto di un ventilatore polmonare di ultima generazione da donare ai reparti di terapia intensiva e sub-intensiva del Nosocomio cit-tadinoldquoSono sicuro di aver corretta-mente interpretato il desiderio

di tutti i colleghi iscritti al nostro Ordine di essere vicini agli sforzi degli amici medici e di tutto il personale sanitario coinvolti nel fronteggiare lrsquoemergenza epo-cale in corso Abbiamo pensato di farlo attraverso lrsquoacquisto di attrezzature mediche assoluta-mente indispensabili per affron-tare la specifica patologia viralerdquo le parole del Presidente Provin-ciale degli ingegneri Carmelo Gallo ldquoRingrazio poi a nome di tutto il Consiglio dellrsquoOrdine la Fondazione Lilli Funaro che da sempre ha votato la propria atti-vitagrave alla solidarietagrave sociale e alla ricerca scientificardquo Le attrezzature mediche saranno consegnate questao mese presso lrsquoOspedale dellrsquoAnnunziata

Carmelo Gallo Presidente OrdineIngegneri di Cosenza

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Tutte le informazioni repe-ribili online in unrsquounica ldquoscatolardquo Egrave il Landbox ide-ato grazie alle attivitagrave di

studio e analisi del Centro Studi dellrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Cagliari e sviluppato assieme allrsquoazienda Nordai Questa piattaforma utilizza i di-versi open data presenti in rete crea delle mappe tematiche e rende disponibili le informazio-ni in esse contenute in questo modo si crea un ambiente unico e costantemente aggiornato dal quale acquisire dati costante-mente aggiornati e geografica-mente strutturatiQuesto strumento egrave in grado di di minimizzare il numero di ore di lavoro trascorse a cercare i dati tra i diversi siti istituzionali e risponde alle esigenze dei profes-sionisti che intendono consultare e utilizzare dati territoriali riguar-danti i vari processi che interes-sano il territorio regionaleLandbox suddivide i dati in 4 categorie territorio (urbani-stica ambiente e mobilitagrave) strutture e infrastrutture (edili-zia costruzioni e infrastrutture)

TTERRITORIO

Ingegneria e internazionalizzazione

Landbox una ldquoscatolardquo open data

TERNI | EVENTI

CAGLIARI | PROGETTI

tecnologia (impianti energia ed innovazione) Pubblica Ammini-strazione (attivitagrave delle PA) La scala di riferimento generale egrave di tipo comunale anche se possono essere implementate scale piugrave piccole e dettagliate I vari tema-tismi vengono mostrati nel visua-lizzatore utilizzando come scala di riferimento quella comunale quindi tutti i dati presenti saranno inseriti in una base spaziale raf-figurante i limiti amministrativi comunali della SardegnaLa consultazione delle informa-zioni avviene attraverso lrsquoutilizzo di un client-server webgis che per-mette non solo la semplice visua-lizzazione di mappe tematiche ma anche numerose altre funziona-litagrave tra cui ndash consultazione dei dati tabellari presenti allrsquo interno delle mappe ndash creazione ed elaborazione di tabelle e grafici comparativi ndash analisi storiche dinamiche per conoscere lrsquoandamento nel tempo del dato selezionato ndash funzionalitagrave 3D per la rappre-sentazione con poligoni tridi-mensionali del tematismo scelto ndash creazione di grafi stradali per

eseguire analisi spaziali sui tempi di percorrenza (a piedi in bus in treno o in auto) ndash importazione di file esterni sovrapponibili le mappe presenti allrsquo interno di Landbox ndash download dei dati editabili nei vari formati e possibilitagrave di con-divisione in rete e nei principali social media La dinamicitagrave e la semplicitagrave del sito permette anche ai meno esperti di poter fare analisi ed elaborazioni senza dover neces-sariamente conoscere gli aspetti tecnici tipici dei software geo-grafici Landbox quindi egrave uno strumento versatile e poliedrico che permette di poter lavorare raggruppando piugrave banche dati in unrsquounica ldquoscatolardquo consentendo la gestione e manipolazione delle stesse in forma agile e quindi in sintesi ottimizzando il lavoro dei professionisti e degli utenti Attualmente Landbox egrave attivo sul territorio regionale della Sarde-gna ma puograve essere facilmente ampliato anche su altri contesti regionaliPer maggiori info httpsland-boxgeonuecomhome

Le potenzialitagrave e possibilitagrave professionali allrsquoestero unrsquoanalisi del mondo del lavoro oltre confine

Una piattaforma che raccoglie i dati dei diversi siti istituzionali del territorio per creare un ambiente unico e aggiornato di informazioni utili

di Simone Monotti

Giovedigrave 30 gennaio 2020 a Terni lrsquoOrdine degli Inge-gneri ha organizzato un evento sullrsquo internaziona-

lizzazione del mondo del lavoro con particolare riferimento alla figura dellrsquoIngegnere analizzando le possibilitagrave e potenzialitagrave pro-fessionali e lavorative allrsquoesteroIl tema egrave di grande attualitagrave edinteresse sia economico che sociale ed egrave stato affrontato da due diversi punti di vista comple-mentari il lavoro dipendente e la libera professione Egrave stato trattato anche il pro-blema del riconoscimento dei titoli allrsquoestero analizzando perograve piugrave approfonditamente questo aspetto fino alla valorizzazione del professionista per il suo per-corso di crescita post lauream e non sono per una burocratica validazione di titoliLa sessione del lavoro dipendente ha visto la collaborazione diretta di EURES Europa e ARPAL Umbria Sono intervenuti personalmente dirigenti e funzionari di questi due enti sia della compagine umbra sia di Paesi esteri con particolare riferimento ad Austria Germania e Olanda oltre che

dalla sede ministeriale di Roma Lrsquoobiettivo di questa sessione egrave stato illustrare direttamente il mondo del lavoro e le offerte pro-fessionali concrete allrsquoestero e il possibile inserimento di Ingegneri in Europa e piugrave dettagliatamente nei Paesi suddetti Il modulo della libera professione ha invece visto il coinvolgimento diretto del CNI tramite la pre-senza contemporanea di ben tre Consiglieri Nazionali (in foto)Roberto Orvieto ha dettaglia-tamente illustrato il progetto di internazionalizzazione del Con-siglio Nazionale essendo lui il delegato su tale tema A seguire Ania Lopez ha trattato le possibi-litagrave e potenzialitagrave della cosiddetta Agenda 2030 per gli Ingegneri in

Italia e allrsquoestero Stefano Calzo-lari ha affrontato un duplice tema sia lrsquoapproccio al riconoscimento delle competenze allrsquoestero ndash illustrando anche il CertIng ndash sia con piugrave ampio respiro la compe-tenza etica e i progetti innovativi in ottica europea per lrsquoOrdine del futuroVisto lrsquooggetto dellrsquo incontro non poteva mancare una dettagliata presentazione della piattaforma WorkIng e delle potenzialitagrave che la stessa offre anche in termini di lavoro allrsquoestro Di questo aspetto si egrave occupato Emanuele Palumbo del Centro Studi CNI che ha seguito lrsquo intervento di Guido Razzano dello staff CNI con approfondimenti operativi legati allrsquo internazionalizzazione

Chiaramente nessuno ha voluto favorire la cosiddetta ldquofuga dei cervellirdquo al contrario egrave stato sot-tolineato come sia auspicabile che le eccellenze del nostro ter-ritorio restino per valorizzarlo e favorirne la crescita In questa ottica comunque egrave un elemento di aiuto promuovere la tempora-nea espansione e maturazione del business e delle attivitagrave professio-nali oltre i propri confini locali sia come dipendenti che come liberi professionisti proprio in ottica di crescita e confronto con altre realtagrave Interessante egrave stato il con-fronto tra OrdineCNI ed Enti per il lavoro (ARPAL-EURES) per la pos-sibile futura sinergia con la piat-taforma WorkIng Lrsquo incontro ha dimostrato come lrsquoOrdine di Terni sia sempre in azione al fine di favorire gli Iscritti e piugrave in gene-rale la cittadinanza e la societagrave sotto tutti gli aspetti in cui egrave pos-sibile un suo intervento Per lo specifico tema dellrsquo interna-zionalizzazione lrsquoOrdine di Terni ha da tempo attivato una commis-sione interna oltre a seguire atti-vamente le recenti iniziative che il CNI ha attivato e sta sviluppando in tal senso

Presidente Ordine Ing Terni

La piattaforma WokIng in effetti egrave stata giagrave presentata a Terni lo scorso gennaio 2019 da Gianni Massa e Luca Scappini ma in questa occasione il focus egrave stato centrato appunto sullrsquoesteroVa sottolineato il fatto che si egrave trattato di un evento pilota in ambito europeo anche percheacute nel pomeriggio della stessa gior-nata presso la sede dellrsquoOrdine ternano i partecipanti interes-sati hanno potuto incontrare il personale EURES-ARPAL per essere informati direttamente sulle aziende estere in cerca di Ingegneri facendo di fatto pre-colloquio in lingua inglese con i rappresentanti dei Paesi prima citati A dimostrazione dellrsquo interesse per lrsquoevento va segnalato che oltre a CNI EURES e ARPAL hanno concesso il loro patrocinio morale anche la Regione Umbria lrsquoOrdine degli Ingegneri di Peru-gia (con la presenza di vari suoi iscritti) e quello degli Architetti di Terni Alla giornata comun-que hanno preso parte in gene-rale molti tecnici anche di altre categorie o colleghi non ancora iscritti allrsquoOrdine proprio percheacute interessati al tema indipenden-temente dai crediti riconosciuti

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Attivitagrave portuali ancora troppe incertezze

La gestione della salute e della sicurezza sul lavoro durante lo svolgimento delle attivitagrave portuali egrave un tema che necessita di attente riflessioni sia per le numerose peculiaritagrave del settore ma anche per il numero di infortuni e incidenti registrati in rapporto al limitato numero di occupati

La gestione della salute e della sicurezza sul lavoro durante lo svolgimento delle attivitagrave ldquoportualirdquo egrave un tema che necessita di attente riflessioni sia per le numerose peculiaritagrave del settore ma anche per il numero di infortuni e incidenti registrati in rapporto al limitato numero di occupati Infatti i porti sono luoghi in cui vista la molteplicitagrave di attivitagrave svolte si concentrano lavoratori appartenenti a categorie diverse lavoratori portuali autotrasportatori personale degli enti portuali degli enti di controllo tu-risti avventori addetti ai servizi tecnico-nautici ma anche militari che naturalmente costituiscono il presupposto per lrsquoinsorgenza di numerosi rischi diretti e indiretti Le principali attivitagrave svolte allrsquointerno

di porti restano comunque quelle di riparazione manutenzione e trasformazione delle navi a cui vengono associate per esempio il rischio chimico derivante dallrsquoinalazione di sostanze aerodisperse nei lavori di saldatura pitturazione coibentazione il rischio legato alla movimentazione delle attrezzature il rischio rumore e vibrazioni il rischio da radia-zioni elettromagnetiche il rischio di caduta dallrsquoalto o in mare o il rischio derivante dai gravi A questi si aggiungano poi i rischi derivanti dallrsquointerazione terra-mare e quelli derivanti dalle operazioni di carico e scarico delle merci nelle banchine noncheacute quelli associati agli spazi confinati

PORTI E SICUREZZAINAIL ogni anno registra unrsquoincidenza del numero di infortuni che ha ormai raggiunto livelli di crescita esponenziali Volendo analizzare i dati registrati nel periodo 2002-2015 e pubblicati nel 2018 (Figura 1) si evince che tra gli eventi le prime cause di accadimento sono rappresentate dalle cadute a bordo per scivolata a cui seguono quelli associate ad attrezzature di ormeggio attrezzature locali macchina mez-zi di sollevamento o movimentazione dei carichi urti etc Riguardo la natura delle lesioni riportate pre-valgono notevolmente gli annegamenti e le fratture seguiti dalle contusioni cui si accodano lrsquoasfissia le ferite le distorsioni le lesioni da elettricitagrave e le ustioni Infine volendo analizzare le fasi in cui si sono verificati gli eventi infortunistici si evidenzia come il 60 di essi siano avvenuti in fase di navigazione il 24 di ormeggio disormeggio e attracco e il 16 durante la manutenzione a bordo i lavori subacquei etc Dallrsquoanalisi di queste statistiche emerge pertanto la necessitagrave di attenzionare in maniera sempre piugrave approfondita le misure di sicurezza e le procedure di lavoro adottate negli ambiti portuali

IL QUADRO DELLE REGOLELe lavorazioni svolte in ambito portuale soggiacciono allrsquoapplicazione di specifici Decreti a seconda che le attivitagrave vengano svolte sulle aree portuali sulle navi sui peschereccindash DLgs del 27071999 n 271 ldquoAdeguamento della normativa sulla sicurezza e salute dei lavoratori marittimi a bordo delle navi mercantili da pesca nazionali a norma della L 3112 1998 n 485rdquondash DLgs del 27071999 n 272 ldquoAdeguamento della normativa sulla sicurezza e salute dei lavoratori nellrsquoespletamento di operazioni e servizi portuali noncheacute di operazioni di manutenzione riparazione e trasformazione delle navi in ambito portuale a norma della legge 311298 n 485rdquondash DLgs 17081999 n 298 ldquoAttuazione della direttiva 93103CE relativa alle prescrizioni minime di sicurezza e di salute per il lavoro a bordo delle navi da pescardquondash DLgs 9042008 n 81 ldquoAttuazione dellrsquoarticolo 1 della legge 3 agosto 2007 n 123 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavorordquo noto come Testo Unico Sicurezza (TUS)

mdash ldquoOccorre attenzionare in maniera sempre piugrave approfon-dita le misure di sicurezza e le procedure di lavoro adotta-te negli ambiti portualirdquomdash

L

SICUREZZA

a cura di Gaetano Fede e Rocco Luigi Sassone

Lrsquoarmonizzazione e il coordinamento di queste norme perograve egrave il tassello che ancora manca per rendere ancora piugrave efficace lrsquoazione preventiva esigenza peraltro giagrave evidenziata dalla relazione finale della Commissione parlamen-tare di inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro (2013) Il DLgs 272 del 27 luglio 1999 figlio della Legge delega n 485 del 31 dicembre 1998 si poneva come obiettivo finale lrsquoadeguamento della normativa sulla sicurezza e salute dei lavoratori nei luoghi di lavoro in cui venivano effettuate le operazioni eo servizi portuali e includeva ndash e include tuttora ndash anche operazioni piugrave specifi-che come quelle di manutenzione riparazione e trasformazione navale Esso quindi abbraccia due ambiti e contienendash Disposizioni inerenti le operazioni e i servizi portuali mezzi di accesso a bordo non in dotazione della nave scale di accesso alle stive non in dotazio-ne alla nave boccaporti locali chiusi a bordo delle navi (carico scarico tra-sbordo deposito movimentazione merci servizi complementari e accessori)

ndash Disposizioni inerenti le operazioni di manutenzione ri-parazione e trasformazione lavori di manutenzione ripa-razione e trasformazione delle navi eseguiti nei portiIl DLgs 271 nel 1999 non egrave lrsquounica norma applicata al setto-re ma egrave sicuramente la piugrave recente in quanto risente della introduzione normativa del 1994 con la L 84 Infatti nel 1994 fu emanata la legge n 84 di riordino della legislazio-ne in materia portuale che disciplinava lrsquoordinamento e le attivitagrave portuali per adeguarli agli obiettivi del piano ge-nerale dei trasporti dettando contestualmente princigravepi di-rettivi in ordine allrsquoaggiornamento e alla definizione degli strumenti attuativi del piano stesso noncheacute allrsquoadozione e modifica dei piani regionali dei trasporti In particolare e specificatamente alla materia della si-curezza sul lavoro Irsquoart 16 introduceva e definiva le ope-razioni portuali ldquoSono operazioni portuali il carico lo scarico il trasbordo il deposito il movimento in genere delle merci e di ogni altro materiale svolti nellrsquoambito portuale Sono servizi portuali quelli riferiti a prestazioni specialistiche complementari e accessorie al ciclo delle operazioni portualirdquo

Mentre lrsquoart 17 definiva aspetti giuslavoristici ldquoFornitura del lavoro portua-le temporaneo anche in deroga allrsquoarticolo 1 della legge 23 ottobre 1960 n 1369 alle imprese di cui agli articoli 16 e 18 per lrsquoesecuzione delle operazioni portuali e dei servizi portuali autorizzati ai sensi dellrsquoarticolo 16 comma 3rdquo

APPLICAZIONE DEL DLGS N 81 DEL 2008Lrsquointroduzione del Decreto Legislativo n 81 del 09 aprile 2008 ha abrogato il DLgs 62694 ma non il 271 e il 272 del 1999 le cui materie sono in attesa di fu-turi processi di armonizzazione e coordinamento che perograve stentano a essere avviati Ad oggi infatti a distanza di 20 anni i due settori [porti e navi ndr] non sono inseriti nel DLgs 812008 nonostante allrsquoepoca dei lavori prepara-tori del Decreto 81 tali settori erano tra i titoli specifici Ne consegue che sino a quando non vi saranno dei Decreti specifici che svecchino gli ormai datati Decreti del rsquo99 per renderli organici allrsquoimpianto dellrsquo81 non si potragrave parlare di coerenza del sistema giuridico applicabile a porti e naviIl quadro delle regole di riferimento per questi distretti lavorativi segue il principio della norma generale (812008) che per definizione deve essere uni-versale e uniformemente applicata su tutto il territorio nazionale e quindi in via generale anche alle aree portuali e a bordo delle navi italianePeccato che poi ci sono le norme speciali (che naturalmente si intrecciano con le norme generali) che rappresentano gli standard integrativi speciali da rispettare che per le fattispecie normate risultano prevalenti sulla norma di carattere generale I Decreti 271-272-2981999 generano quindi problemi di conflitto interpretativo e difficoltagrave applicativeAnche gli OdV (Regioni e ASL) allrsquoindomani dei Decreti del rsquo99 si sono trovati a dover integrare la domanda di prevenzione introdotta da questi ultimi De-creti con le regole del sistema prevenzionale complessivo Ne egrave scaturito un modello praticato e collaudato da decenni nella generalitagrave degli ambienti di lavoro quello della vigilanza finalizzata alla prevenzione oltre che alla capa-citagrave di mettere in rete le esperienze sviluppate nei vari territori portuali del Porto di Genova aprile 2019

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ARMONIZZARE LA NORMAIl porto egrave un luogo di concentrazione di attivitagrave lavorative diverse e ciograve concorre a definire un forte e com-plesso rischio di interferenze che rappresenta un serio problema da risolvere in ragione della necessitagrave di armonizzare il quadro regolatorio attualmente in stallo Proprio per tale fattispecie se da un lato il TUS sopperisce alla presenza di normative specifiche dallrsquoaltro non sempre trova applicazione alle attivitagrave por-tuali in particolare per quanto concerne il rischio da interferenza o le operazioni portuali che si svolgono in banchina Il TUS ha normato il rischio interferenziale con lrsquoart 26 introducendo i concetti di cooperazione e coordi-namento tra i datori di lavoro ivi compresi i subappaltatori in maniera tale da creare una rete informativa completa circa i rischi interferenziali che sfocia nella redazione del Documento Unico di Valutazione dei Ri-schi La disciplina generale del rischio interferenziale nasce per far fronte quindi alla esigenza di sicurezza in un unico teatro lavorativo di piugrave imprese partecipanti al medesimo ciclo produttivo operanti contempora-neamente Il soggetto destinato a garantire tale cooperazione egrave Datore di Lavoro dellrsquo impresa committente che pertanto egrave obbligato a provvedere al coordina-mento della sicurezza di tutti i lavori e a redigere il DUVRI in relazione alle informazioni acquisite dalle varie imprese e agli accordi di cooperazione sulla sicurezza presi congiuntamente con esse Una vol-ta individuati i rischi derivanti dalle interferenze si potragrave finalmente procedere allrsquoadozione di ulteriori misure di sicurezza noncheacute a differire le lavorazioni incompatibiliLrsquo interpretazione delle attuali normative portano a ritenere che fino allrsquoemanazione del decreto di adattamento delle disposizioni contenute nel DLgs 2721999 al TUS spetta allrsquo impresa capo commessa la predisposizione dellrsquoapposito documento di valu-tazione dei rischi da interferenze che andragrave ad inte-grare il documento di sicurezza di cui agli artt 4 e 38 del DLgs n 2721999rdquo In tale contesto il profilo tipico di interferenza in porto non inquadrabile nel modello definito dal legislatore nellrsquoart 26 egrave quello correlato allrsquoaccesso in aree operative di soggetti esterni al ciclo portuale in senso stretto ndash anche se fortemente coinvolti ndash quali autotrasportatori spe-dizionieri agenti marittimi provveditori di bordo e passeggeri che spesso vengono imbarcati attraver-sando aree operative del terminal Ognuno di essi interviene con modalitagrave e attivitagrave differenti oltre che in fasi operative critiche del lavoro portuale Altra attivitagrave da attenzionare ai fini della discipli-na del rischio interferenziale sono le operazioni portuali che si svolgono su banchine pubbliche da parte di imprese diverse In questo caso il modello classico introdotto dallrsquoarticolo 26 non egrave applicabi-le in quanto vanno a decadere i due elementi fon-damentali dellrsquo istituto ovvero il rapporto di appalto tra le imprese (generalmente non si conoscono) e la disponibilitagrave giuridica dei luoghi (le aree sono ascrivibili alle autoritagrave di sistema portuale) In queste ipotesi non si puograve far altro che predisporre una valutazione congiunta dei rischi da interferenza tra le imprese in interazione lavorativa non ai sensi dellrsquoart26 del DLgs 8108 ma in ottemperanza alllsquoart 4 del DLgs 27299 in combinato disposto con lrsquoart 17 DLgs 8108

Consigliere Nazionale CNI e responsabile GdL SicurezzaComponente GdL Sicurezza Consiglio Nazionale Ingegneri

[Abstract dellrsquointervento ldquoLa gestione della sicurezza nelle aree portuali il quadro delle regolerdquo]

Paese Un ottimo esempio proviene dal lavoro sviluppato dal gruppo interre-gionale sulla sicurezza nelle aree portuali che ha prodotto pregevoli spunti di analisi a cui gli addetti ai lavori fanno correntemente riferimento Uno dei profili piugrave caratterizzanti della complessitagrave portuale e della sua diversitagrave ri-spetto ad altri distretti lavorativi italiani egrave la presenza sul campo di autoritagrave di forte regolazione del territorio (lrsquoAutoritagrave Portuale e lrsquoAutoritagrave Marittima) con compiti e poteri nella materia di salute e sicurezza sul lavoro concorren-ti e sussidiari a quelli dellrsquoOrgano di Vigilanza dellrsquoASL Lrsquoapplicazione del Decreto 2721999 nei Porti ha portato infatti alla collabo-razione tra lrsquoAutoritagrave Portuale soggetto centrale di governo e regolazione del territorio lrsquoASL e lrsquoOrgano di Vigilanza chiamato anche al ruolo di supporto specialistico alle funzioni regolamentari dellrsquoAutoritagrave Portuale noncheacute alla introduzione del Comitato di Igiene e Sicurezza quale organismo di parteci-pazione e consultazione presieduto dallrsquoAutoritagrave Portuale con il forte soste-gno dellrsquoASLLa suddetta norma ha altresigrave indirizzato le imprese portuali nella direzione tracciata dal Decreto 81 verso lrsquoadozione di sistemi di gestione e di qualitagrave il coinvolgimento dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza aziendali e lrsquointroduzione degli RLS di sito portuale Tutto questo egrave avvenuto in un con-testo lavorativo di estrema complessitagrave e rischiositagrave come per esempio nel caso di movimentazione delle merci dalleper le navi e le riparazioni navali

CASI PARTICOLARI Infatti nel caso particolare della movimentazioni di merci in ambito portuale si egrave in presenza di cicli lavorativi non facilmente standardizzabili caratteriz-zati da estrema variabilitagrave di situazioni e fattori estemporanei (es come egrave stata caricata la nave in un porto magari dallrsquoaltra parte del mondo diversitagrave delle navi le diverse merci gli autotrasportatori i marittimi tutti stranieri gli altri innumerevoli soggetti partecipanti al ciclo) Non a caso il fenomeno infortunistico in questo settore ha fatto registrare indici infortunistici per in-cidenza e gravitagrave anche piugrave alti di quelli dellrsquoedilizia con uno stillicidio do-loroso di morti spesso in reiterati scenari tipologici (investimenti da mezzi eo da carichi) In tale fattispecie anche le riparazioni navali assumono il connotato di pesante complessitagrave organizzativa insito peraltro nelle forme di strutturazione delle commesse navali e nelle catene ramificate di appalti che concentrano negli angusti spazi della nave maestranze numerose e multilin-gue oltre che nei ritmi intensi imposti dagli strettissimi ldquotempi naverdquoAnche lrsquoapplicabilitagrave del Decreto 2711999 [Adeguamento della normativa sulla sicurezza e salute dei lavoratori marittimi a bordo delle navi ndr] ri-sulta particolarmente complessa per la presenza di tre Organi di Vigilanza con pari titolo e prerogative Autoritagrave Marittima ndash ASL ndash Ufficio di Sanitagrave Marittima del Ministero della Salute tutti e tre chiamati a coordinarsi con le loro competenze differenziate su una materia che egrave intrinsecamente piugrave articolata Lrsquoambiente nave infatti egrave un contesto particolare che introduce questioni di sicurezza della navigazione di salute e sicurezza del lavoro e di igiene e abitabilitagrave essendo sia un ambiente di lavoro e che un ambien-te di vita dei marittimi Il suddetto decreto prevedeva lrsquoemanazione entro 90 giorni dallrsquointroduzione dello stesso [1999 ndr] del Regolamento per la costruzione e le sistemazioni relative allrsquoambiente di lavoro a bordo al fine di abrogare il vecchio Regolamento 1045 del 1939 (un Regio Decreto firmato da Vittorio Emanuele e Mussolini) che tuttora egrave vigente e quindi costituisce lrsquounico standard tecnico di riferimento per le vecchie Commissioni Locali di visita delle naviLa parte piugrave innovativa e significativa del 271 sono le regole prevenzionali e organizzative incentrate sulla valutazione dei rischi e sul sistema di gestio-ne distribuito tra armatore comandante preposti lavoratori e nuove figure di prevenzione a bordo (il ldquo626 marittimordquo) a fronte del fatto che tutte que-ste disposizioni sono entrate immediatamente in vigore allrsquoemanazione del 271 nel 1999 (e le societagrave armatrici con queste hanno da subito dovuto fare i conti) Altro importante aspetto riguarda lrsquoentrata in vigore della Convenzio-ne del Lavoro Marittimo MLC (ratificata dallrsquoItalia a settembre 2013) e in tale scenario la normativa italiana sugli aspetti di salute e sicurezza del lavoro rischia di non essere adeguata agli avanzati standard della Convenzione internazionale Ne deriva quindi che anche in questo caso come per il 272 egrave urgente lavorare per recuperare i ritardi accumulati e superare le inerzie applicative del 271

IL DLGS 81Si ritiene che lrsquooccasione per rimettere mano e risolvere i nodi applicativi del settore portuale egrave offerta proprio dal processo di evoluzione normativa indicato dal Decreto 81 che con spirito critico deve comunque essere co-ordinato con le previsioni del 271 272 e 298 superando talune inesattezze attualmente presenti ndash una diffusa imprecisione tecnica (specie del 272) nelle parti piugrave pretta-mente tecniche molto distanti dagli standard aggiornati del Decreto 81ndash alcuni aspetti irrisolti primo fra tutti il debole se non assente collega-mento giuridico nave-porto terra-bordo 271-272 la catena della respon-sabilitagrave solidale tra le due organizzazioni che interagiscono nello scambio portuale tra terra (impresa portuale) e bordo (impresa marittima) risulta interrotta sia che la nave sia straniera sia che batta bandiera italianandash la mancanza di azioni mirate sui rischi emergenti nei porti e sulle navi come accade per gli ambienti confinati (cosrsquoegrave una nave se non un ambiente necessariamente confinato)ndash la necessitagrave di attenzionare anche i temi della salute nel lavoro portuale che egrave di lavoro ad alto rischio infortunistico ma ciograve non deve far trascurare i rischi per la salute legati alle merci polverulente e alla movimentazione manuale dei carichindash lrsquoassenza dellrsquoarticolo 26 nellrsquointerfaccia porto-nave uno dei nodi cruciali irrisolti del rischio portuale

Riferimenti e bibliografiaQuaderni editi da INAIL gli infortuni sul lavoro in mare edizione 2018Verbali e documenti del Gruppo interregionale sulla sicurezza nelle aree portuali

Porto di Trieste aprile 2019

FIGURA 1

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NETWORK GIOVANI

Diventare grandi insieme

di Paola Marulli

Durante la giornata del 1deg feb-braio scorso presso la sede del CNI a Roma si egrave tenuta la riunione ufficiale del Network Giovani Inge-gneri (NGI) Il Network Giovani Ingegneri egrave una ldquoCommissione Nazionalerdquo composta dai referenti delle Commissioni Giovani dele-gati dai Consigli degli Ordini degli Ingegneri presenti su territorio nazionale Lo scopo del Network egrave quello di mettere a sistema le idee e i lavori delle Commissioni giovani territoriali presenti sul territorio nazionale per costituire relazioni proposte e progetti utili per gli ingegneri Lrsquo intervento di apertura della riunione egrave stato quello di Gianni Massa Vicepresidente vicario del Consiglio Nazionale degli Inge-gneri Il focus del discorso si egrave con-centrato su due principali aspetti il ruolo dellrsquoOrdine e lrsquo importanza del Network per il confronto con-

tinuo tra professionisti LrsquoOrdine secondo Massa non egrave un sistema di erogazione dei servizi ma di tutela verso la collettivitagrave preser-vando il titolo e la professionalitagrave dellrsquo ingegnere garantisce la qua-litagrave del lavoro svolto Lrsquo ingegnere egrave ldquola figura in grado di mediare tra il contesto in cui opera e le sue regole Lrsquo ingegnere dagrave forma com-piuta alle idee attraverso progetti funzionali e la sua valutazione puograve influenzare in una sola volta la vita di centinaia di personerdquoPertanto lrsquo iscrizione allrsquoOrdine non egrave solo un passaggio burocra-

Mettere a sistema le idee dei giovani ingegneri italiani lrsquo iscrizione allrsquoOrdine per una maggiore consapevolezza professionale etica e normativa

tico ma rappresenta una presa di coscienza delle proprie respon-sabilitagrave Decidere se iscriversi o meno non dovrebbe essere una scelta dettata esclusivamente da motivazioni lavorative ma dovrebbe implicare una mag-giore consapevolezza del proprio lavoro dal punto di vista etico e normativo lrsquo impegno a formarsi e ad aggiornarsi con costanza sulle novitagrave del settore e a crescere professionalmente

IL NETWORK E LE OFFICINEIl Network non egrave un recinto di

a cura del Network Giovani ingegneri cni

Le diverse Officine del NGIOfficina Sostegno alla ProfessioneSi pone come scopo il dialogo con tutte le istituzioni al fine di por-tare avanti le proposte che vanno ad agevolare il giovane profes-sionista La legge fondamentale che costituisce il punto di partenza per discutere nuove proposte egrave la legge 22 maggio 2017 n81 ldquoMisure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire lrsquoarticolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinatordquo

Officina Strumenti allrsquoavvio dellrsquoattivitagrave professionaleLrsquoofficina nasce sotto sollecitazione degli Ordini Provinciali degli Ingegneri della Regione Calabria per approfondire gli aspetti legali e fiscali gli obblighi e le agevolazioni previste noncheacute gli aspetti e i vantaggi legati alla nuova riforma professionaleConsiderata la difficoltagrave dei giovani ingegneri riscontrata in ambito territoriale riguardante la difficoltagrave nellrsquoapproccio allrsquoavvio dellrsquoat-tivitagrave professionale il progetto proposto ha lo scopo di fornire ai giovani elementi utili per lrsquoavvio della professione soprattutto in materia legale fiscale e di aggiornamento delle competenze

Officina RedazioneEgrave la piugrave longeva delle officine esiste ed egrave operativa dal 2015 I contenuti editoriali declinano tematiche di attualitagrave legate alla professione maggiormente sentite dagli ingegneri e raccontano le realtagrave ordinistiche territoriali Lrsquoobiettivo egrave ricercare linguaggi e posizioni condivise plurali e intergenerazionali e diffondere buone prassi attivitagrave e risultati delle officine del network Attualmente la Redazione pubblica i suoi articoli sul Il Giornale dellrsquoIngegnere e su Ingenio dove ha della rubriche dedicate e su uno dei portali tecnici delle professioni piugrave letti Teknoring

Officina We ShareSpin off dellrsquoOfficina Redazione in chiave piugrave moderna Si pone lrsquoobiettivo di ldquodematerializzarerdquo le informazioni per arrivare in modo diretto a chi intende iniziare la sua strada professionale nel mondo dellrsquo ingegneria andando a sostituire documenti cartacei con documenti digitali video e pubblicazioni online Si egrave proposto durante la riunione di raccogliere tutti i video di presentazione del-le Commissioni Giovani degli Ordini provinciali cosigrave da condividerli nella prossima riunione del Network

temi La peculiaritagrave della sua architettura interna egrave riuscire a riunire diversi ambiti della pro-fessione dellrsquoIngegnere Il Network Giovani Ingegneri egrave un componente molto importante del Consiglio Nazionale Inge-gneri anche percheacute ha creato un modello che potrebbe contami-nare parti piugrave ampie del CNI le Officine infatti sono un metodo di lavoro dove si ldquosmontano e rimontanordquo le idee Un grande traguardo egrave stato fatto nella giornata di venerdigrave 31 gennaio il Comitato dellrsquoAssemblea dei Pre-sidenti ha accettato di inserire nel gruppo di lavoro sullo Starter Kit (vedasi ldquoUn aiuto concreto per i neo colleghirdquo Il Giornale dellrsquo in-gegnere n 9 novembre 2019 ndr) un rappresentante del Network allo scopo di dare nuova energia e spunti Inoltre il NGI interverragrave nellrsquoAssemblea dei Presidenti per relazionare sulle Officine attive e sul proprio operato

CONFRONTI CON GLI ALTRI ORDININella giornata dedicata al Network giovani si egrave potuto appurare che non tutti gli organi provinciali hanno nel loro interno una Com-missione Giovani molti delegati erano presenti con lo spirito di raccogliere idee e informazioni per creare una propria Commis-sione che andasse a radunare i giovani professionisti della loro

cittagrave Si egrave inoltre discusso su i vari vantaggi messi a disposizione dalle diverse province ai nuovi iscritti Alcuni Ordini offrono lrsquo i-scrizione durante il primo anno di adesione altri invece mettono a disposizione delle intere gior-nate formative per i laureandi in unrsquoottica di iscrizione futura Fra le proposte piugrave avvincenti crsquoegrave stata quella di espandere il corso da 20 ore per diventare CTU anche ai giovani ingegneri Il Consulente Tecnico drsquoUfficio egrave lrsquoesperto in un determinato set-tore al quale si rivolge il Giudice quando ai fini della decisione necessita del giudizio tecnico di un professionista esperto in una data materia e dotato di partico-lari cognizioni scientifiche I CTU sono iscritti allrsquoAlbo del Tribunale in seguito a una proce-dura di accertamento dellrsquoespe-rienza maturata e della ldquocondotta morale specchiatardquo Si egrave pensato di affiancare nel primo periodo un ingegnere senior con lo scopo di dare una formazione anche pratica della professioneIl Network egrave condivisione I progressi significativi avven-gono spesso non attraverso un approccio diretto ma ponendosi obiettivi piugrave grandi e ambiziosi lrsquo incontro di varie idee e talenti per diventare grandi Insieme

Commissione Giovani Ingegneri Ordine di Bologna

mdash ldquoLrsquoingegnere dagrave forma compiuta alle idee attraverso progetti funzionali e la sua valutazione puograve influenzare in una sola volta la vita di centinaia di personerdquo Gianni Massa mdash

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SPEAKing

Ad metalladi Antonello Pellegrino

La notizia dellrsquo interruzione di uno scavo non lrsquoaveva trovato di buon umore immerso comrsquoera in conti che non tornavano a causa di tabelle di marcia non rispettate Aveva deciso di cambiarsi drsquoabito e vederne personalmente la causa e se necessario proporre le necessarie punizioni Fortuna-tamente lrsquoetagrave ancora giovane unitamente alla pratica ginnica mai abbandonata e a quella della caccia su sentieri impervi gli consentivano di seguire agevolmente il capo squadra nel lungo percorso a piedi fin oltre il limite della parte di galleria giagrave consolidata dove gli operai quotidianamente si inoltravano per scavare laquoVenga ingegnere Egrave quiraquoVide inclinarsi la fiammella della recentissima lampada ad acetilene il che accentuava la leggera sensazione di movimento dellrsquoaria dalle loro spalle verso il fondo dello scavo cui erano diretti I due raggiunsero un pic-colo gruppo di minatori poggiati agli attrezzi i cui occhi bianchi li fissarono dalla penombra con sguardo in cui la mestizia supe-rava la stanchezza Uno di essi

era accovacciato alla base dello scavo che dal fondo della galleria penetrava nel filone di minerale e pareva attenderli per mostrare qualcosa Esordigrave rivolgendosi loro con tono di rimproverolaquoPercheacute avete fermato lo scavo Non dovrebbero esserci rischi di crollo in questo punto e mi pare stiate tutti beneraquo Il caposquadra risposelaquoNessun incidente grazie a Dio Si sono fermati per rispetto Efisio fai vedere allrsquo ingegnere cosrsquohai trovatoraquoIl minatore sollevograve la lampada

nellrsquooscuritagrave avvolgente densa e pesante come un manto di orba-ce Con lrsquoaltra mano puligrave qualcosa sul fondo dello scavo con gesto quasi delicato Nellrsquoavvicinarsi la sensazione di movimento drsquoaria provata dal tecnico aumentograve Guardandosi attorno prima di infilarsi nellrsquoabbozzo di cunicolo annotograve la presenza di unrsquoampia fessura che da sopra le loro te-ste pareva spingersi in verticale Riconobbe le tracce di un crollo che contrariamente al previsto era avvenuto anche se non di recente e che lo scavo della gal-

leria aveva intercettato Abbassograve lo sguardo vide cosa lrsquooperaio stava ripulendo e sbottograve laquoQuindi avete bloccato il lavoro per una radice fossilizzata o i resti di qualche cervo preistorico che lrsquoacqua ha trascinato quaggiugraveraquoPrima di poter aggiungere qual-cosrsquoaltro udigrave le parole sommesse del minatore pronunciate mentre proseguiva nella sua opera Custus funti ossus de cristianu Al che lrsquo ingegnere osservograve con mag-giore attenzione A un osso scuro di maggiore spessore se ne af-fiancava uno piugrave sottile e quando lrsquooperaio smosse e spostograve di lato un pesante frammento dellrsquoantico crollo emerse anche quanto rima-neva di un anello metallico che li racchiudeva corroso e quasi dissolto ma riconoscibile Al che fu tutto chiaro Procedendo allrsquo in-dietro uscigrave dal cunicolo e solo la sua fermezza di uomo laico e moderno lo trattenne dal segnarsi mentre gli altri lo facevano Per un fuggevole istante quasi invidiograve il loro gesto liberatoriolaquoChe ne pensa ingegnereraquolaquoPortate fuori quei resti in una cassetta non crsquoegrave bisogno che vi dica di cercare di recuperare tutti i frammenti Poi chiameremo il prete dal paeseraquoIl caposquadra annuigrave medita-bondo mentre ritornavano nella

parte di galleria giagrave messa in sicurezza Quindi replicogravelaquoPotrebbe essere successo nel crollo dei primi scavi di ricerca del filone ai tempi del babbo di mio nonno Ma mi pare che allora avessero trovato tutti anche quelli che non ce lrsquoavevano fatta a uscireraquolaquoNon credo Antonio Hai visto quellrsquoanello di ferro Egrave roba molto antica Potrebbe essere dellrsquoepoca dei romaniraquolaquoE allora cosa diragrave il prete Magari era un pagano Cosa fac-ciamo se rifiuta di benedirloraquolaquoNon credo che lo faragrave Quel po-veraccio forse era piugrave cristiano di noi mandato qui per punizione come damnatus ad metalla e scivolato a morire nello spro-fondamento del pozzo che stava scavando e che la nostra galleria ha incontratoraquoAttese il caposquadra che dava le indicazioni ai minatori prima di avviarsi con lui nel lungo per-corso verso lrsquouscita Solamente loro pensograve capivano cosa potes-se aver provato quel remoto antecessore che immediatamen-te e a differenza sua avevano riconosciuto come uno di loro Quel giorno imparograve qualcosa che non si trova nei libri o scavando gallerie nella roccia ma da ricer-care nel profondo dellrsquouomo

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di Raimondo Pinna

In questo quarto appuntamento con la Storia dellrsquoIngegneria si termina di esplorare i punti di contatto tra lrsquo identitagrave della profes-sione di ingegnere e la storia ita-liana contemporanea sfruttando lrsquooccasione offerta dalla ricerca promossa dal CNI tesa a chiedere ai propri iscritti di rispondere alla semplice domanda ldquoChe cosrsquoegrave per me lrsquo ingegneriardquo Oggetto dellrsquo in-dagine sono gli effetti dellrsquo integra-zione dellrsquo ingegneria italiana con il sistema europeo

UN LINGUAGGIO COMPLESSOLa prima conseguenza della equi-parazione tra la formazione uni-versitaria italiana e quella europea egrave la complessitagrave del linguaggio e della comunicazione verso chi non appartiene al mondo dellrsquo inge-gneria Egrave un dettaglio di sostanza e non di forma il fatto che la ldquofacoltagraverdquo di ingegneria sia stata abolita insieme a tutte le altre e che lrsquoaccesso allrsquoalbo professionale degli Ingegneri in base al DPR 3282001 sia consentito solo a chi ha conseguito determinati corsi di laurea [1] La seconda conseguenza egrave la con-centrazione di un terzo dei laureati in soli tre atenei italiani il Poli-tecnico di Milano il Politecnico di Torino lrsquoUniversitagrave La Sapienza di Roma [2] Un dato che dimostra quanto siano ormai invasivi gli effetti di polarizzazione del sapere in precisi nodi sul territorio sempre piugrave frammentato in maniera gerar-chica tra centro e periferia nono-stante la narrazione politica e dei mass media si sforzi di affermare il contrario veicolando unrsquoinesi-stente utopistica eguaglianza delle possibilitagrave In realtagrave lrsquoaccesso al sapere egrave sempre piugrave condizionato dal binomio appartenenza a un territoriodisponibilitagrave di risorse patrimonialiLa perdita di centralitagrave dello Sta-to-nazione sembra essere un effetto della storia del Paese Nessun quinquennio particolare segna da anni la vita delle gene-razioni che si succedono tutto sembra avvicendarsi senza scosse senza qualcosa da ricordare I nuovi ingegneri paiono muoversi in un mondo liquido dove vige una competizione tra territori

LA MARGINALITAgrave INSITA NEL CONSEGUIMENTO DEL TITOLO DI INGEGNERELe definizioni di ldquoChe cosrsquoegrave per me lrsquo ingegneriardquo espresse dagli inge-gneri nati negli anni rsquo70 esprimono uno scoramento palpabile da esse emerge una pragmaticitagrave ai limiti dellrsquoaccettabile di chi sente che in qualche modo egrave nato nella decade sbagliata Per Lucia Cattani (Lodi 1975) laurea in ingegneria civile idraulica lrsquo ingegneria egrave ldquolrsquoespres-sione del genio umano declinato nella realtagraverdquo Resta indefinita quale sia e cosa sia questa realtagrave per

Il disincanto della professioneLrsquo ingegneria italiana integrata nel sistema europeo

ficativo per certificare lo stato di malessere di un Paeserdquo [7] CONCLUSIONIAlla fine di queste quattro puntate sulla storia dellrsquo ingegneria si puograve concludere che la ricerca del CNI ha raggiunto lo scopo che si era prefissa dimostrare come lrsquoevo-luzione della professione di inge-gnere soprattutto a partire dal percorso di formazione sia corre-lata alla storia del nostro Paese e sia essa stessa utile per compren-derla meglio Da un lato egrave emersa con chiarezza la traiettoria dellrsquoevoluzione della professione da movimento drsquoeacutelite a disciplina di competenti nume-rosi diffusi e radicati in modo capillare sul territorio con un forte rapporto con la popolazione Dallrsquoaltro egrave emersa con altrettanta chiarezza la trasformazione della disciplina in seguito alle difficoltagrave ma soprattutto alle opportunitagrave offerte dal confronto con il solo sistema paese prima e con la com-plessa multiformitagrave dellrsquoUnione europea poi Si sa che lrsquoesperienza personale e la quotidianitagrave del vivere la pro-fessione puograve portare a non avere soprattutto il tempo per tornare a studiare intendendo lo studio come riflessione del dove va la professione Gli Ordini territoriali con il loro sistema di formazione permanente costituiscono la sede naturale percheacute ciascuno iscritto si ritagli uno spazio per questa rifles-sione nel pieno rispetto delle pro-blematiche di ognuno Per questo il CNI non puograve che essere soddi-sfatto di come il coinvolgimento degli iscritti con una domanda apparentemente semplice quale che cosrsquoegrave per me lrsquo ingegneria ha ottenuto il risultato di smuovere barriere anagrafiche territoriali di competenza settoriale facilitando il compito di interpretazione Egrave legittimo ritenere questo pro-getto di ricerca del CNI come ldquopilotardquo ed egrave auspicabile che a esso ne seguano altri su temi iden-titari per la professione Lrsquo impor-tante egrave che questi futuri progetti perseverino nella proposizione agli iscritti di domande semplici come impatto ma profonde come contenuto in modo da consentire loro di rispondere con la maggiore libertagrave e sentimento possibile

STORIA DELLrsquoINGEGNERIA

quel vasto campionario di inge-gneri per esempio impiegati come docenti e ricercatori non struttu-rati che si sono ritrovati poi espulsi dalle stesse Universitagrave non piugrave in grado di accoglierli nonostante lrsquo innegabile preparazioneLrsquoaggettivo ldquopragmaticordquo egrave utiliz-zato espressamente da Gianluigi Rozza (Lodi 1977) laurea in inge-gneria aerospaziale ldquoLrsquoingegneria egrave una forma mentis creativa innova-tiva e allo stesso tempo razionale e pragmatica che costituisce un punto di incontro tra le scienze di base e applicate per creare innova-zione Lrsquoingegneria trasforma buone idee in realizzazionirdquo Viene perograve da domandarsi che cosa venga prima per importanza se lrsquoidea egrave buona a prescindere o se diventa buona solo se si realizza A tal proposito puograve tornare utile un esempio riportato da Roberto Napoletano Direttore del Sole-24Ore che nel 2014 pubblica il libro Nuovo viaggio in Italia (Riz-zoli) si tratta di un viaggio virtuale che sfrutta gli spunti offerti dalle lettere che i lettori del giornale gli hanno inviato in quanto curatore della rubrica domenicale Memo-randum Alla riflessione offerta dalla lettura di queste missive lrsquoautore accompagna il racconto di diari di trasferta di incontri pun-tuali da lui avuti con esponenti della societagrave civile nelle diverse cittagrave del Paese nel corso della sua attivitagrave giornalistica raggruppati secondo la tradizionale riparti-zione territoriale del Paese ndash Nord Centro Sud ndash aumentata di due altre sezioni ovvero lrsquoItalia altrove e lrsquoItalia da ritrovare In questo esempio Napoletano racconta di un neo ingegnere della provincia di Lecce incontrato a Trento Il Diret-tore sottolinea la sua provenienza da una famiglia non agiata la sua capacitagrave di laurearsi a Bologna in ingegneria biomedica mante-nendosi con i lavori piugrave disparati la costanza nel credere nella sua idea una startup high tech per il turismo online che in un lasso di tempo ragionevole (un anno) attira il finanziamento degli inve-stitori Viene esaltata lrsquoItalia che ha ldquofamerdquo vengono riproposti gli anni Cinquanta il loro spirito di sacri-ficio ldquoforse il dono della povertagrave di D egrave quello che serve oggi

allrsquoItalia per ritrovare nella testa la forza di combattere e comin-ciare a ricostruire il Paese dalle fondamentardquo [3] Questa idea del sacrificio egrave ribadita da Napoletano anche in un altro esempio riferito a giovani della provincia di Ragusa ldquoHanno piugrave fame degli altri e solo Dio sa quanto il Paese ha bisogno di quella fame Per contribuire a rifare lrsquoItalia non a chiacchiererdquo La soluzione nostalgica non egrave quella che hanno in mente inge-gneri come Federico Delfino (Savona 1972) laurea in ingegneria elettrica ldquoLa bottega dellrsquo innova-zione tecnologica e al contempo il teatro dove questa egrave mostrata alla popolazionerdquo Lrsquoorizzonte tem-porale di chi ha fame egrave limitato al qui e ora non puograve coincidere con la consapevolezza la sobrietagrave di Davide Bedogni (Reggio Emilia 1974) laurea in ingegneria edile ldquoTanti anni di studio per scoprire che non si smette mai drsquoimpararerdquo La realtagrave che loro adombrano egrave quella di un paese ricco dove ciograve che serve egrave trovare motivazioni che sostengano il lavoro alla luce del benessere che fornisce la societagrave dei consumi in cui il sacrificio non egrave e non puograve essere il punto neacute di partenza neacute di arrivo

LA QUESTIONE DEL GENEREEcco che la generazione di inge-gneri che si egrave formata nellrsquou-niversitagrave di eacutelite puograve tornare protagonista i loro ricordi sono acqua da bere per gli assetati e la loro saggezza egrave dispensata con tono bonario a piene mani Lo dimostra il modo in cui lrsquo ingegner Amalia Ercoli Finzi classe 1937 la prima donna a laurearsi in inge-gneria aeronautica al Politecnico di Milano collaboratrice in alcune delle piugrave importanti missioni con lrsquoAgenzia Spaziale Italiana ed Euro-pea affronta il conflitto di genere centrale nella cultura occidentale in questo scorcio di nuovo secolo la sua esperienza di pioniera in qualche modo consente di sdo-ganare il perdurare del concetto dellrsquo ingegneria come mondo pre-valentemente maschileDal primo momento dellrsquo istitu-zione della facoltagrave universita-ria in senso moderno negli anni Venti del secolo scorso lo studio dellrsquo ingegneria e quindi la figura

dellrsquo ingegnere si manifesta come destinato in misura pressocheacute totale al solo genere maschile Una resistenza che non ha para-goni anche rispetto alle discipline fisico-matematiche o mediche anchrsquoesse ostative alla partecipa-zione femminile quantomeno in Italia Per questo motivo le ricer-che sulla formazione degli inge-gneri condotte in questo inizio di Ventunesimo secolo sono sempre molto attente a monitorare la variazione del dato della compo-sizione di genere Paragonando la ricerca di Alma Mater del 2005 con quella del CNI del 2014 sembra che nel corso del decennio vi sia unrsquoattenuazione del processo di ldquomaschilizzazionerdquo Per la prima infatti ldquoIn generale perograve si nota un recupero della popolazione maschile nel passaggio dal pre al post riforma il processo di lsquomaschilizzazionersquo che mostra segni di ripresa sul complesso dei laureati riguarda anche quelli di Ingegneriardquo [5] per la seconda invece ldquoContinua ad aumentare il numero di donne laureate tanto che nel 2013 supera quota 16mila arrivando a costituire il 311 dellrsquouniverso dei laureati dei corsi ingegneristicirdquo [6]

LA PAURA DEL FUTUROLa dichiarazione del Presidente del Consiglio degli studenti del Politecnico di Milano Marco Brivio riportata da Napoletano nel libro prima citato egrave perfetta per descrivere il sentimento di paura che pervade le generazioni dei futuri ingegneri ldquoSui nostri pensieri incombono mille paure paura di non riuscire a riscattare tutti i crediti paura di perdere la borsa di studio del contratto a progetto che scade paura di non riuscire a pagare lrsquoaffitto le bollette le tasse paura di non trovare dopo gli studi un lavoro allrsquoaltezza delle nostre aspettative o di trovarne uno del tutto privo di soddisfazioni o di non trovarne affatto [] Questa generazione la mia generazione ha paura del proprio futuro non credo possa trovarsi un indicatore piugrave signi-

Riferimenti[1] L7 ingegneria civile e ambientale L8 ingegneria dellrsquoinformazione L9 ingegneria industriale L17 scienze dellrsquoarchitettura L23 scienze e tecni-che dellrsquoedilizia L31 scienze e tecnologie informatiche LM 4 CU architet-tura e ingegneria edile e architettura La formazione degli Ingegneri in Quaderni del Centro Studi del Consiglio Nazionale Ingegneri 1532015 nota 1 p 12[2] La formazione degli Ingegneri in Quaderni del CNI p 13 Il dato egrave stimato in circa un terzo del totale dei laureati nel 2013[3] R Napoletano Nuovo viaggio in Italia Rizzoli 2014 Milano p 19[4] Ivi p 228 [5] Il Profilo dei laureati in Ingegneria e lrsquoindagine sulla loro condizione occupazionale sono stati presentati da AlmaLaurea al convegno di Siena del 4 novembre 2005 ldquoLa riforma degli studi nella Facoltagrave di Ingegneria risultati problemi e prospettiverdquo promosso dallrsquoAteneo di Siena e dalla Conferenza dei Presidi delle Facoltagrave di Ingegneria [Sito web 082019] httpswwwalmalaureaituniversitaaltroingegneria [6] La formazione degli Ingegneri in Quaderni CNI p 13 [7] R Napoletano op cit p 55

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I 150 anni dello storico Traforo Ferroviario del FrejusLrsquoAccademia delle Scienze di Torino lrsquoOrdine e altri Enti celebrano lrsquoopera emblema della societagrave moderna

INFRASTRUTTURE |

EVENTI

La partnershipLrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Torino egrave lieto di annun-ciare la partnership con lrsquoAccademia delle Scienze di Torino per le celebrazioni dei ldquo150rdquo dello storico Traforo Ferroviario del Frejus Le celebrazioni riguarderanno con piugrave eventi lrsquoanno in corso e il prossimo anno poicheacute il 25 dicembre 1870 veniva abbattuto il dia-framma della galleria tra Italia e Francia e il 17 settembre del 1871 il Traforo veniva inaugurato LrsquoOrdine attraverso la sua Commissione Trasporti Mobilitagrave Infrastrutture e Sistemi parteciperagrave a tutti gli eventi in programma con contributi tecnico-scientifici riguardanti gli ingegneri che contribuirono alla realizzazione del Traforo che lo gestirono e lo gestiscono e relativi alla progettazione dellrsquoopera che negli anni a venire consentiragrave di realizzare la Nuova Linea To-rino Lione ndash NLTL che comprenderagrave il nuovo tunnel ferroviario del Moncenisio e che collegheragrave le reti ad Alta VelocitagraveAlta Capacitagrave italiana e francese Tutto ciograve si unisce e si completa in unrsquoottica sto-rico-contemporanea con i contributi tecnico-scientifici che la Com-missione ha messo in atto con grandi risultati negli ultimi anni

David ColaiacomoConsigliere referente Commissione Trasporti Mobilitagrave Infrastrutture e Sistemi Ordine degli Ingegneri della Provincia di Torino

A cura del Comitato Promo-tore dellrsquoAccademia delle Scienze di Torino per le Cele-brazioni dei 150 anni del Tra-foro Ferroviario del Frejus (1857-1871)

Il 17 settembre 187171 fu inau-gurato a Bardonecchia il Tra-foro Ferroviario del Frejus o del Cenisio o ancora Grande

Galleria delle Alpi non solo data storica ma pietra miliare che ha segnato proprio agli inizi della ldquorivoluzione industrialerdquo un fon-damentale punto di lancio dello sviluppo della civiltagrave mediante il miglioramento delle comunica-zioni terrestri attraverso lrsquoEuropa e la creazione di nuove specifiche tecnologie per la meccanizzazio-ne dei lavori di scavo queste ul-time tecnologie innovative hanno portato al sostanziale potenzia-mento delle condizioni di sicu-rezza allrsquoalleviamento della fatica del lavoro dellrsquouomo al prorom-pente sviluppo della costruzione di nuove gallerie in Italia (Figura 1) attraverso le Alpi e nel mondo alle quali sono strettamente lega-ti i miglioramenti sociale cultu-rale ed economico della societagrave modernaIl Traforo del Frejus fu ldquouna delle pagine piugrave gloriose della storia del Piemonte che da solo si accinse alla titanica impresa di scavare nelle viscere di montagna unrsquoam-pia galleria di ben 12 chilometri di lunghezza [hellip] lrsquo impresa colos-sale che la scienza la costanza la tenacia di proposito dovevano compiererdquo impresa ldquopromossa sostenuta ed iniziata dal pic-colo ed allora povero Piemonte che [hellip] segneragrave nella storia del secolo XIX unrsquoera splendidissima il trionfo della scienza sulla mate-ria che eruppe gloriosamente nel taglio dellrsquoIstmo di Suez e nel tra-foro delle Alpirdquo (Carlo Morando Il monumento commemorativo del Traforo delle Alpi Storia del Traforo Storia del Monumento Torino Tip G Baglione C 1879)La gestazione e la realizzazione del Traforo non furono poi tanto lunghe Precursore dellrsquoopera fu Giuseppe Francesco Medail di Bardonec-chia non uomo di scienza ma agricoltore e cacciatore e quindi profondo conoscitore dei suoi monti e valli e anche imprendi-tore di lavori pubblici e di tra-sporti tra Lione e Milano Giagrave nel 1832 aveva per primo riconosciuto che il punto piugrave stretto delle Alpi Occidentali si trovava tra Bardo-necchia e Modane e che qui ave-vano pressappoco la stessa quota le Valli dellrsquoArc (Valle Moriana) e della Dora Riparia (Valle di Susa) cosiccheacute ideograve un traforo di 5000 metri ma non ebbe successo

Perograve ldquoil buon germe era gettato in terreno non infecondo e nel 1845 il ministro Des Ambrois ordinograve allrsquo ingegnere belga Henri Maus lo studio di costruzione di ferrovia tra Susa e Chambery mediante traforo dei montirdquo il progetto fu completato nel 1849 prevedendo una galleria di 12290 metri ma fu respinto dal Parlamento che era impegnato nelle grandi problema-tiche politiche e belliche di quegli anniUna volta individuato un possi-bile tracciato e grazie agli studi del Professore geologo Angelo Sismonda prevista la situazione geologica restava perograve ancora insoluto il problema di come sca-vare la lunga galleriaFinalmente grazie al Conte Cavour sempre estremo iniziatore e pro-motore di grandi cose nel 1854 i ldquotre ingegneri per un Traforordquo Germano Sommeiller savoino genio della meccanica Severino

Grattoni di Voghera genio orga-nizzatore e Sebastiano Grandis cuneese di Borgo San Dalmazzo genio del calcolo furono chiamati a definire la perforazione mecca-nica dei fori da mina a energizzare le perforatrici con aria compressa industriale e a costruire il TraforoLrsquoavvio dei lavori di costruzione fu dato a Modane dal Re Vitto-rio Emanuele II il 31 agosto 1857 e lrsquo inaugurazione dellrsquoapertura al traffico cadde il 17 settembre 1871 a Bardonecchia sempre alla pre-senza del ReDurante i quarantrsquoanni centrali del XIX secolo sostennero la realizza-zione dellrsquoopera unitamente alla creazione delle nuove originali macchine per la sua costruzione ma anche lrsquo indispensabile crea-zione di una rete ferroviaria estesa allrsquo intero territorio nazionale ben sei illustri membri dellrsquoAccademia delle Scienze di Torino Angelo Sismonda Carlo Ignazio Giulio

Federico Menabrea Quintino Sella Pietro Paleocapa Germano SommeillerLrsquoAccademia delle Scienze di Torino si fa cosigrave promotrice della celebrazione del 150deg anniver-sario dellrsquoapertura del Frejus e ha avviato unitamente a vari altri Enti (tra quali lrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Torino) lo studio delle correlate manifestazioni in tale ambito verragrave anche analizzata la deter-minante e multiforme attivitagrave di Quintino Sella ingegnere parla-mentare e poi Ministro che tra lrsquoaltro ha fondato nel 1859 una scuola per studi superiori molto importante per gli ingegneri la Regia Scuola di Applicazione per gli Ingegneri in Torino dalla quale nel 1906 egrave nato il Politec-nico di TorinoQuestrsquo iniziativa cade in un periodo di grande fervore per il

moderno attraversamento ferro-viario delle Alpi cosigrave da rinsaldare lrsquounitagrave dellrsquoEuropa e collegarla al bacino del Mediterraneo allrsquoAfrica e allrsquoOriente al momento sono tre le gallerie ferroviarie che sono le piugrave lunghe del mondo il San Got-tardo da poco aperto al traffico il Brennero e il Frejus di base che sono in costruzioneAuspichiamo per favorire la rea-lizzazione di questa iniziativa adesioni e contributi di idee da parte di quanti vedono lrsquoapertura attraverso la Alpi fattore deter-minante per il miglioramento della qualitagrave della vita in ambito comunitario per contatti egrave possi-bile inviare unrsquoe-mail allrsquo indirizzoin iz iat iveaccademiadelle-scienzeit

Studiamo la storia ldquopercheacute le imprese degli uomini nel tempo non siano dimenticaterdquo (Erodoto)

Illustrazione tratta da LrsquoUnivers illustreacute Parigi 1869 in cui egrave riprodotta la mac-china perforatrice inventata da Germano Sommeiller per la perforazione del Tunnel del Frejus

Figura 1 Le piugrave antiche e moderne gallerie alpine del Piemonte

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La sostenibilitagrave egrave un fatto-re ormai determinante in tutte le attivitagrave produttive Non fanno eccezione quei

settori che nonostante le conti-nue innovazioni incidono di piugrave sullrsquoemissione nellrsquoatmosfera di gas climalteranti Fra questi il comparto oil amp gas ndash estrazione raffinazione e consumo di risorse fossili ndash oggi rappresenta uno dei principali fattori che incidono sul fenomeno del riscaldamento glo-bale Di conseguenza sono tanti i professionisti che lavorano nei settori di ricerca e sviluppo in cer-ca di soluzioni volte alla riduzione dellrsquo impatto ambientale di un set-tore che rimane imprescindibile per lrsquoeconomia planetariaEgrave in questo ambito che si inseri-sce la tesi di Marcello Prestianni presentata sul numero dellrsquoInge-gnere Italiano dedicato al tema Oil amp Gas (disponibile su httpswwwtuttoingegnereit) che gli ha permesso di vincere il contest lanciato nei mesi scorsi Ai partecipanti ndash studenti di inge-gneria laureati o laureandi ndash egrave stato chiesto di condividere la propria tesi sullrsquoevoluzione di questo comparto con particolare attenzione ai temi della Circular Economy e della decarbonizza-zione A promuovere la competi-zione il Consiglio Nazionale degli Ingegneri PPAN (consulente edi-toriale della rivista quadrime-strale) e NextChem societagrave che ha sponsorizzato il contest e messo a disposizione un tirocinio al migliore talento ldquoAl nostro interno ndash racconta Ilaria Catastini Communication Manager NextChem ndash abbiamo una ricchezza di competenze che vengono dallrsquoesperienza Maire Tecnimont nel settore tradizio-nale dellrsquo ingegneria e costruzioni che andiamo a integrare sempre di piugrave con quelle nuove di giovani che hanno studiato e si sono for-mati in una prospettiva di futuro sostenibile e circolare e che si vogliono cimentare in una sfida complessa quanto affascinanterdquo

LA TESILa trattazione egrave frutto dellrsquoattivitagrave sperimentale realizzata presso i laboratori del dipartimento drsquo in-gegneria Enzo Ferrari dellrsquoUniver-sitagrave degli studi di Modena e Reggio Emilia con i professori Cecilia Mortalograve Marcello Romagnoli e la dottoressa Maria Cannio Oggetto del lavoro sperimen-tale egrave la realizzazione tramite il metodo della stampa 3D di una membrana ceramica a

Oil amp Gas la stampa 3D di membrane ceramiche vince il contest de lrsquoIngegnere ItalianoOltre a un ridotto impatto ambientale la nuova tecnica sperimentale promette risparmi in termini di tempi e costi

idrogeno a temperature superiori ai 600degC Ciononostante il metodo del 3D printing ha permesso di raggiungere valori di permeabilitagrave dellrsquo idrogeno di molto inferiori alle membrane metalliche a base di palladio attualmente diffuse in commercio

Il nuovo contest de lrsquoIngegnere ItalianoIn occasione del lancio del numero dedicato al food dellrsquoIngegnere Italiano lo storico organo ufficiale del Consiglio Nazionale Ingegneri il CNI ha deciso di associare a ogni numero monografico un contest re-lativo allrsquoargomento trattato Lrsquoultima monografia appena uscita egrave dedicata al tema dellrsquoOilampGas Il contest egrave stato riservato a laureandi e laureati che si sono cimentati in una tesi sullrsquoevoluzione dellrsquo ingegneria nel settore specialmente sui temi della Circular Economy e della decarbonizzazione Il contest egrave stato sponsoriz-zato da NextChem societagrave del Grup-po Maire Tecnimont dedicata alla transizione energetica che ha messo a disposizio-ne un tirocinio Il vincitore del contest egrave stato Marcello Prestianni

DAL CNI

base di BaCe065 Zr020 Y015 O3-δ1113088-Ce085 Gd015 O2-δ a con-duzione elettronica (MPEC) per-meabile allrsquo idrogeno Un sistema composito che per via della sua stabilitagrave chimica e meccanica risulta fra i piugrave studiati per la separazione e la purificazione di

mdash ldquoIl contest egrave stato senza dubbio unrsquoopportunitagrave interessante diretta ai neolaureati come me percheacute consente di colmare fin da subito il gap tra mondo universitario e realtagrave aziendalerdquoMarcello Prestianni mdash

LrsquoINNOVAZIONEAl fine di migliorare le perfor-mance quindi una delle strategie piugrave promettenti consiste nellrsquoa-dozione di una configurazione asimmetrica e costituita da film supportati su substrati porosi Sebbene esistano articoli prodotti dalla comunitagrave scientifica rela-tivi alla preparazione di questa tipologia di membrane lrsquoutilizzo della stampa 3D rappresenta una novitagrave assoluta ldquoLrsquo idea ndash spiega Prestianni ndash egrave nata ragionando sul cambio di paradigma della base di partenza del processo di rea-lizzazione di membrane a confi-gurazione asimmetrica Ci siamo detti cosa puograve assicurare note-voli vantaggi in termini di costi e tempi di produzione rispetto ad altre tecniche in uso in questo momento come il co-pressing e il tape casting La risposta egrave stata la stampa 3D E in seguito alle attivitagrave di sperimentazione abbiamo ottenuto ottimi risultati anche sotto il profilo dellrsquo impatto ambientale in quanto abbiamo completato il processo senza impiegare metalli nobili notoria-mente rari e costosirdquo

LA NUOVA TECNICAPer la preparazione degli inchio-stri sono state impiegate polveri di BCZ20Y15 e di GDC15 preventiva-mente miscelate tramite il metodo ball milling attraverso lrsquouso del mulino planetario Queste pol-veri sono poi state amalgamate con altri additivi organici con proprietagrave disperdenti leganti e plastificanti Per la stampa della struttura asimmetrica e den-so-porosa infine egrave stata utiliz-

zata unrsquoattrezzatura homemade a microestrusione Lo step iniziale egrave rappresentato dalla stampa di un supporto poroso caratterizzato da uno spessore di circa 1-15 mm e un diametro di 20 mm Solo suc-cessivamente vi egrave stato deposi-tato lrsquo inchiostro per lrsquoottenimento di un film denso e sottile

I BENEFICI Questo metodo ha dato vita a un prodotto potenzialmente piugrave economico efficiente e dal minor impatto ambientale rispetto alle membrane metalliche a base di palladio e sue leghe Inoltre le membrane sono stabili anche in atmosfere aggressive e per questo motivo non necessitano di processi di desulfurizzazione o di riduzione di CO2 e CO oltre a poter lavorare a temperature fino a 800degC

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La certificazione dellrsquoingegnere esperto in ecoprogettazioneLa soluzione CERTIng al decreto CAM

I Criteri Ambientali Minimi (CAM) sono definiti nellrsquoambi-to del ldquoPiano di azione per la sostenibilitagrave ambientale dei

consumi della Pubblica Ammini-strazionerdquo e la loro applicazione ha come scopo quello di favori-re negli appalti pubblici lrsquouso di tecnologie e prodotti ambiental-mente piugrave sostenibiliIn Italia lrsquoapplicazione dei CAM egrave stata imposta dallrsquoart 18 della L 2212015 e successivamente dallrsquoart 34 del DLgs 502016 ldquoCo-dice degli appaltirdquo (come modifi-cato dal DLgs 562017) recante ldquoCriteri di sostenibilitagrave energe-tica e ambientale negli appalti pubblicirdquo che ne hanno reso ob-bligatoria lrsquoapplicazione da parte di tutte le stazioni appaltantiCon il Decreto CAM dellrsquo11 ottobre 2017 il Ministero dellrsquoAmbiente ha definito i criteri ambientali minimi per lrsquoaffidamento di ser-vizi di progettazione e dei lavori per nuova costruzione ristrut-

fessionista esperto sugli aspet-ti energetici e ambientali degli edifici che sia certificato da un organismo di valutazione della conformitagrave secondo la norma

Tali ingegneri dovranno aver ap-plicato nellrsquoambito della pro-gettazione eo direzione lavori di opere infrastrutturali i Criteri Ambientali Minimi per le scelte progettuali e quelle dei mate-riali eo aver svolto la verifica dellrsquo impatto ambientale delle opere su tutto il ciclo di vita ed eventualmente anche delle loro prestazioni energetiche Dovran-no aver svolto la progettazione di lavori per la costruzione eo riqualificazione di edifici con lrsquoapplicazione di protocolli di sostenibilitagrave ambientale anche volontari di comprovata validitagrave e diffusione sul piano nazionale e internazionale La certificazio-ne CERTing di ingegnere esperto in eco-progettazione in definiti-va soddisfa perfettamente i re-quisiti previsti dal decreto CAM e consente di accedere alle pre-mialitagrave previste nelle procedure di affidamento dei servizi di in-gegneria e architettura per la re-alizzazione o ristrutturazione di edifici pubblici Ad oggi egrave lrsquounico schema nel panorama delle cer-tificazioni del personale che lo consente in maniera trasversale ai diversi protocolli di sosteni-bilitagrave diffusi sul mercato delle costruzioni in Italia e in Europa

Per approfondimenti e per acce-dere alla certificazione consulta il sito wwwcertingit

turazione e manutenzione di edifici pubblici stabilendo nello specifico di attribuire un pun-teggio premiante alle proposte progettuali redatte da un pro-

internazionale ISOIEC 17024 e che applichi uno dei protocolli di sostenibilitagrave degli edifici di li-vello nazionale o internazionale (alcuni esempi Breeam Casacli-ma Itaca Leed Well)

LrsquoINGEGNERE ECO-PROGETTISTALrsquoagenzia CERTing accredita-ta secondo lo standard ISOIEC 17024 da ACCREDIA ha definito tra i 21 campi dello schema di Inge-gnere Esperto quello specifico di eco-progettista al quale possono accedere i professionisti che si occupano di progettazione soste-nibile in edilizia Il Consiglio Di-rettivo dellrsquoAgenzia CERTing nella riunione del 21 febbraio 2020 ha approvato una revisione del Re-golamento Tecnico che stabilisce i criteri per la valutazione delle competenze degli ingegneri che richiedono la certificazione come esperto sugli aspetti energetici e ambientali degli edifici

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Page 10: COVID-19 COVID-19 | L’anno Agire insieme che verrà contro … · 2020. 3. 31. · L’anno che verrà di Gianni Massa “Caro amico ti scrivo…” È il 1979 quando Lucio Dalla

Efficienza edifici i traguardi da raggiungere

Tutto il modo di pensare della societagrave deve cambiare in ottica green maggior comfort e benessere abitativo da

ottenere con le politiche di decarbonizzazione

a cura della Redazione

A partire da marzo 2020 ogni Stato Membro dellrsquoUnione Europea ha lrsquoobbligo di recepire e at-

tuare la ldquoDirettiva sul rendimento energetico degli edificirdquo LrsquoEPBD III Energy Performance of Buildings Directive modifica le precedenti Dirtettive 201031UE e 201227UE Lrsquoobiettivo dellrsquoUE egrave quello non solo di migliorare le prestazioni energetiche degli

edifici ma incentivare la ristrut-turazione degli esistenti entro il 2050 (vedasi box Direttiva UE 2018844) Infatti la vera novitagrave della 2018844 UE egrave promuovere la tra-sformazione degli edifici soste-nibili andando oltre la sola ne-cessitagrave di ldquoefficienza energeticardquo Tutta la societagrave partendo anche dagli interventi di qualifica del costruito deve tendere verso la ricerca di un maggior comfort e benessere abitativo

Ne sono un chiaro esempio i pun-ti 13 14 e 15 dellrsquoEPBD III Detto ciograve ogni Stato Membro avragrave poi il compito di definire la propria strategia operativa in base alle proprie necessitagrave

SCHEMA DI DECRETO In Italia infatti lo schema di De-creto per il recepimento della Direttiva approvato del Consiglio dei Ministri lo scorso 29 gen-naio 2020 modificheragrave il DLgs 1922005 per adeguarlo alle indi-

AMBIENTE

cazioni dellrsquoEPBD III Il DLgs 192 aveva giagrave recepito la prima EPBD nel 2002 introducendo in Italia le prescrizioni europee sullrsquoeffi-cienza energetica Lo schema di Decreto del CdM si allinea in so-stanza con quanto previsto nella Direttiva UE e prevede dunque ndash lrsquo introduzione di strumenti per accelerare la ristrutturazione de-gli edifici esistentindash lrsquo integrazione delle stesse stra-tegie di ristrutturazione in unrsquoot-tica a lungo termine per raggiun-gere il traguardo di edifici nZEB (Nearly Zero Energy Buildings ovvero edifici ldquoa energia quasi zerordquo) entro il 2050 ndash ultimo ma non meno importan-te lo schema di Decreto aggiorna i criteri generali per la metodolo-gia di calcolo e dei requisiti della prestazione energetica stimo-lando verso soluzioni di mobilitagrave elettrica interventi di sostituzio-ne degli impianti tecnici etc Successivamente verragrave redatto un apposito DPR per quanto ri-guarda tutti gli aspetti legati alla manutenzione degli impianti ter-mici sia per riscaldamento che raffreddamento e per la produ-zione di acqua calda sanitaria Intanto si stanno avviando nuo-vi investimenti e misure per la ripresa delle opere pubbliche che dunque dovranno essere piugrave sostenibili Infatti la Legge di Bilancio 2020 prevede non solo fi-nanziamenti per la Pubblica Am-ministrazione e tutto quello che concerne per il risparmio ener-getico ndash ma anche per le impre-se ndash tenuto conto delle politiche di decarbonizzazione e riduzione delle emissioni Per la messa in sicurezza degli edifici e per gli interventi di effi-cientemente energetico la mano-vra ha previsto quasi 88 miliardi di euro destinati ai Comuni ndash che ancora non ne avessero fatto ri-chiesta ndash da utilizzare in 15 anni a partire dal 2020 per realizzare tutti gli interventi necessari

COSA CAMBIALe novitagrave si concentrano soprat-tutto sul settore ICT (Tecnologie dellrsquoInformazione e della Comu-nicazione) indispensabile per migliorare le prestazioni energe-tiche e di autonomia dei servizi integrati Ne sono un esempio i BACS (Buil-ding Automation Control System) secondo la UNI EN 152322017 ov-

vero sistemi pensati per la ridu-zione dei consumi energetici che modificano le proprie prestazioni al cambiare delle condizioni cli-matiche esterne Quindi vi egrave una forte spinta allrsquo installazione degli impianti di automazione di ulti-ma generazione per lrsquo implemen-tazione della domotica ma anche della mobilitagrave elettrica attraverso lrsquo installazione di punti di ricarica per i veicoli elettrici in edifici di nuova costruzione residenziale e non Per quanto riguarda invece lrsquo in-tegrazione delle apparecchiature tecniche per il riscaldamento eo raffrescamento degli ambienti egrave noto che ndash anche in base agli obiettivi del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima ndash gli obiettivi fissati dallrsquoUE per il 2030 saranno raggiungibili solo grazie allrsquo installazione di impianti piugrave consapevoli e sistemi alternativi ad alta efficienza quali minus sistemi di produzione di ener-

gia rinnovabile minus cogenerazione minus teleriscaldamento e il teleraf-

frescamento minus pompe di calore minus sistemi ibridi e sistemi di mo-

nitoraggio e controllo dei con-sumi

In questo procedimento espresso dalla Direttiva UE sono interessati tutti gli operatori del settore non solo le industrie ma in particola-re gli installatori termoidraulici e installatori elettrici per i sistemi di distribuzione lrsquoadeguamento degli impianti esistenti eo rifa-re nuove colonne montanti degli edifici Da sottolineare poi che tutti gli incentivi previsti nello schema di Decreto in particolare lrsquoEco-bonus saranno accettati solo se i lavori verranno effettuati da installatori qualificati e certifica-ti come ribadito dallrsquoart 7 del-lo schema di Decreto Modifica allrsquoart 4 e 4-ter del DLgs 192005

NOVITAgrave EPBD IIIStrategia di ristrutturazione a lungo termine si dovragrave tenere conto del proprio complesso im-mobiliare dei costi legati ai lavo-ri di ristrutturazione questrsquoultimi pertinenti alla salubritagrave dellrsquoaria e del comfort domestico quindi ogni Stato Membro dovragrave 1 stabilire delle misure indica-

tive in vista dellrsquoobiettivo di ridurre dellrsquo95 i gas serra en-

Direttiva UE 2018844La nuova Direttiva egrave entrata in vigore il 9 luglio 2018 e si inserisce nel contesto degli ambiziosi obiettivi ambientali che lrsquoUe mira a raggiungere entro il 2050 Per il ridurre le emissioni di CO2 fino al traguardo della ldquoneutralitagrave climaticardquo infatti il settore dellrsquoedilizia residenziale rappresenta un fronte di intervento stra-tegico considerando che a livello mondiale lrsquo industria delle costruzioni egrave responsabile di quasi il 40 di emissioni di anidride carbonica Un dato che sembra destinato a salire nonostante gli sforzi per contenerlo secondo lrsquoedizione 2019 del Global Status Report for Buildings and Construction presentato alla COP25 di Madrid dal 2017 al 2018 le emissioni totali del settore sono aumentate del 2 parallelamente allrsquoaumento della domanda finale di energia degli edifici (+1 nel 2018 rispetto allrsquoanno precedente)

Gli obiettiviIl Quadro 2030 per il clima e lrsquoenergia adottato dal Consiglio europeo nellrsquoottobre 2014 prevede una ridu-zione di almeno il 40 delle emissioni di gas serra rispetto ai livelli del 1990 una quota almeno del 32 di energia rinnovabile un miglioramento almeno del 325 dellrsquoefficienza energetica A livello nazionale il PNIEC (Piano Nazionale Integrato Energia e Clima) ha recepito questi obiettivi rilanciandoli in alcuni casi con target ancora piugrave ambiziosi

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tro il 20502 Favorire meccanismi agevolati

di consulenza3 Trovare tramite consultazione

pubblica le migliori strategie adottate (anche in base agli aspetti di rischio sismico si-curezza incendio e sicurezza idrogeologica) per il raggiun-gimento dellrsquoobiettivo fissato dallrsquoUnione Europea

ndash Art 1 modifica ex art 2 della 201031 UE ampliando la defi-nizione si ldquosistema tecnico per lrsquoediliziardquo (c 3-bis) che include ldquolrsquoautomazione e il controllo la produzione di energia elettrica in loco o una combinazione de-gli stessi compresi i sistemi che sfruttano energie da fonti rinno-vabilirdquo unrsquoautomazione che com-prende pertanto tutti i prodotti hardware e software che aiutano la gestione dei sistemi efficienti ndash Indicatore di predisposizio-ne degli edifici allrsquo intelligenza (Smart Readiness Indicator SRI) cioegrave determinare lrsquoeffettiva capa-citagrave degli edifici di essere degli ldquosmart buildingrdquo Questa valutazione ndash al momen-to facoltativa ndash demandata alla Commissione si baseragrave sulla capacitagrave dellrsquoedificio di essere intelligente sostenibile e tecno-logica di fatto lrsquoautomazione de-gli edifici diventeragrave uno standard per la valutazione prestazionale (anche attraverso la tecnologia ICT) lrsquoSRI pone tuttavia dei dub-bi sulle modalitagrave di applicazione per la valutazione dello stabile e su chi invece si occuperagrave di effet-tuare la valutazione (vedasi box)Proprio per gli Smart Readiness Indicator Remo Giulio Vaudano Consigliere CNI durante lrsquoultima seduta in Senato per quanto ri-guarda le prestazioni energetiche nellrsquoedilizia ha auspicato verso un consapevole utilizzo degLI SRI poicheacute ldquoun edificio smart equi-paggiato di tecnologie innovative di comunicazione automazione controllo e intelligenza egrave in grado di assicurare il benessere per gli occupanti lrsquoefficienza e ottimiz-zazione del funzionamento degli impianti di adattarsi alle esigen-ze dellrsquoutente e della rete non-cheacute di contribuire allrsquo innovazione e alla transizione energetica del sistema elettrico nazionale alla connettivitagrave e ai conseguenti ser-vizi innovativirdquo

SMART READINESS INDICATOR E IL PROGETTO S3 UNICAdi Luca Bertoni Lo Smart Readiness Indicator introdotto e illustrato in Allegato 1 alla Direttiva 2018844 si pone basa su tre funzionalitagrave 1 la capacitagrave di mantenere lrsquoefficienza energetica e il

funzionamento dellrsquoedificio mediante lrsquoadattamento del consumo energetico ad esempio usando energia da fonti rinnovabili

2 la capacitagrave di adattare la propria modalitagrave di funziona-mento in risposta alle esigenze dellrsquooccupante prestando la dovuta attenzione alla facilitagrave drsquouso al mantenimento di condizioni di benessere igrotermico degli ambienti interni e alla capacitagrave di comunicare dati sullrsquouso dellrsquoenergia

3 la flessibilitagrave della domanda di energia elettrica comples-siva di un edificio inclusa la sua capacitagrave di consentire la partecipazione alla gestione attiva e passiva noncheacute la gestione della domanda implicita ed esplicita della do-manda relativamente alla rete ad esempio attraverso la flessibilitagrave e le capacitagrave di trasferimento del carico

La Direttiva precisa inoltre che ldquoLa metodologia non pregiu-dica i regimi nazionali di certificazione della prestazione energetica esistentirdquo Come egrave facile comprendere lo SRI egrave dav-vero innovativo e si basa fondamentalmente su due requisiti bull un sistema di monitoraggio che sia in grado di rilevare

i consumi dellrsquoedificio e soprattutto le condizioni di benessere igrotermico nei diversi ambienti

bull un impianto di climatizzazione che sia in grado di soddi-sfare diverse esigenze di comfort in ambien-ti diversicontemporaneamente

Per lo studio di questo indicatore egrave stato avviato da poco un progetto finanziato dalla Comunitagrave Europea nellrsquoambito di Interreg Europe deno-minato S3 UNICA che ha nella Regione Friuli Venezia Giulia il Lead Partner e come partner le Universitagrave di Trieste e Udine Lrsquoagenzia Locale per lrsquoEnergia ndash ALEA (Romania) Lrsquoagenzia Locale per lrsquoEnergia dellrsquoAndalu-sia e lrsquouniversitagrave di Malaga (Spagna) il Consiglio Regionale della South Karelia e lrsquouniversitagrave di Lappeenranta (Finlandia) e lrsquoAssociazione delle Municipalitagrave polacche (Energie Citeacutesrdquo

(Polonia) Le attivitagrave del progetto S3 UNICA sono sviluppate in tre step Un primo step di ldquoIdentificazione e analisirdquo con lo sviluppo della prima parte dellrsquoassesment tool che consente di conoscere i contesti di tutti i partner e permettere agli stakeholder regionali di identificare i loro punti di forza e di debolezza in tutto il ciclo dellrsquoinnovazione quadro politico prestazioni tecniche e finanziarie Un secondo step di ldquoInter-regional mutual learningrdquo che noto il quadro dei partners

entreragrave piugrave in dettaglio su strategie soluzioni tecniche il quadro politico e lrsquoecosistema della regione ospitante per aumentare il risparmio energetico intelligente la distribuzione e le misure di produzione cosigrave come i metodi e le risorse risultati ed esperienza durante tutto il ciclo dellrsquoinnovazione Il terzo step

di ldquotrasferimento delle conoscenze e piani di azionerdquo in cui grazie alle lezioni giagrave apprese dai PP che hanno partecipato a SMARTCAMPUS e le conoscenze apprese dai nuovi PP si ap-plica un metodo comune per sostenere la crescita dei mercati transnazionali individuando piani di azione

12

Un porsquo di chiarezza per i controlli strutturali

di Eduardo Caliano

Con la conversione in legge del DL Sblocca Cantieri legge n 55 del 14 giugno 2019 viene istituita la figura del Laboratorio Autorizzato per le prove sugli edifici esistenti Lrsquoemendamento presentato in Senato allrsquoatto della conversione in legge ha inciso sulla forma preesistente dellrsquoart 59 del DPR 38001 integrando il numero dei laboratori autorizzabili dal Consi-glio Superiore dei Lavori Pubblici Si egrave cosigrave passati dallrsquoavere solo due categorie di laboratori ndash quelli per ldquoprove sui materiali da costru-zionerdquo e quelli per ldquoprove di labo-ratorio su terre e roccerdquo ndash ad avere una terza categoria di laboratori quella per ldquoprove e controlli su materiali da costruzione su strut-ture e costruzioni esistentirdquo

UNA SVOLTA EPOCALEA seguito della riforma normativa il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici egrave stato chiamato a disci-plinare attraverso la Circolare n 633 del Servizio Tecnico Centrale del 3 dicembre 2019 il nuovo set-tore dei Laboratori Si tratta di una svolta epocale nel mondo dei controlli sul costruito esistente e per riflesso nellrsquoam-bito del restauro del recupero e risanamento strutturale In altri termini si fa un porsquo di chiarezza in un contesto che negli ultimi anni aveva visto operare nel mercato dei controlli strutturali soggetti a volte molto diversi tra loro per competenze e capacitagrave La riforma arriva provvidenziale visto che il problema dellrsquoanalisi del degrado delle strutture e delle infrastrut-ture italiane si egrave rivelato di stret-tissima attualitagrave

NTC 2008 E LA DIAGNOSTICAPer comprendere come si egrave arri-vati a questa importante svolta egrave necessario fare un passo indietro e tornare alle NTC 2008 ovvero quando la diagnostica egrave entrata stabilmente negli obblighi norma-tivi Con le NTC 2008 e soprattutto a seguito dei chiarimenti di cui alla Circolare applicativa del 2009 lrsquoesigenza cogente di raggiungere i cosiddetti ldquolivelli di conoscenzardquo ha moltiplicato le richieste del mercato e di conseguenza si sono affacciati al mondo dei controlli nuovi operatori In questo contesto storico si egrave operato difatti uno sposta-mento di baricentro si egrave passato dallrsquoavere pochissimi soggetti altamente specializzati ma di nic-chia a nuovi operatori La mol-tiplicazione della domanda si egrave inevitabilmente tradotta in una

Con la conversione in legge dello Sblocca Cantieri finalmente si definisce una nuova categoria di Laboratori per prove su costruzioni e strutture esistenti

ART 59 DPR 38001 |

NTC

non distruttive nel campo dellrsquo in-gegneria civilerdquo

IL PERSONALE TECNICOQuella della questione della cer-tificazione del personale tecnico operante non egrave una questione secondaria Chi si occupa di test in cantiere sa bene come a influire sul risultato di misura concorrano condizioni al contorno la corretta procedura di prova la disponibi-litagrave delle norme di buona tecnica (che per alcune prove oggi impor-tiamo dal mondo anglosassone o americano) la certificazione e la sicurezza del personale e la tara-tura degli strumenti Eseguire correttamente prove in cantiere quindi significa mettere in piedi una organizzazione com-plessa che lavora in regime di qua-litagrave e che conta sulle competenze maturate da tecnici specializzati

BENEFICILa riforma dei Laboratori ex art 59 DPR 38001 porta con seacute anche altri due benefici effetti che entre-ranno in piena applicazione nei prossimi mesi Uno relativo alla definizione dei ruoli fra gli ese-cutori delle prove e il progetti-stavalidatore della campagna di prova lrsquoaltro relativo a una rior-ganizzazione delle gare di appalto avente a oggetto la vulnerabilitagrave sismica dellrsquoesistente La Circolare n 633 che organizza i laboratori infatti chiarisce come

da parte dei Laboratori sia vie-tata qualsiasi forma di consulenza nellrsquoambito della programmazione di una campagna di indagini dia-gnostiche Ciograve impone nei fatti una separazione dei ruoli fra i tec-nici per lo piugrave ingegneri esperti in prove e quindi esperti nella programmazione gestione e vali-dazione di una attivitagrave di indagine in cantiere e il soggetto esecutore delle prove stesse In tal senso appare molto interessante la pro-posta del CertIng che nellrsquoambito della certificazione delle com-petenze degli ingegneri struttu-risti sta elaborando lo schema dellrsquo ingegnere Responsabile del progetto della gestione e della validazione delle attivitagrave di inda-gine su strutture e infrastrutture Infine nei fatti ci saragrave anche una riorganizzazione del settore delle gare di appalto per le Vulnerabilitagrave sismiche o dei progetti di restauro e risanamento conservativo Finora troppo spesso la Pub-blica amministrazione ha lrsquo in-sana abitudine di porre a carico del progettista lrsquoesecuzione delle indagini Con la riforma il proget-tista si caratterizza per un esperto in indagini e non in un potenziale esecutore delle stesse in quanto lrsquoAutorizzazione a eseguire le inda-gini sulle strutture esistenti egrave una vera e propria concessione mini-steriale e quindi non soggetta a formule quali per esempio quella dellrsquoavvalimento In tal senso le indagini non potranno piugrave essere a carico del progettista ma da questrsquoultimo progettate per un successivo espe-rimento di gara a esclusivo appan-naggio dei soggetti autorizzati Si ricordi infine che sempre nellrsquoam-bito degli appalti pubblici egrave attesa la piena attuazione della riforma dellrsquoart 101 del Codice dei Contratti che definisce il settore delle prove sperimentali quale ambito stretta-mente necessario alla ldquosicurezza del cantiererdquo e quindi come tale non soggetto a ribasso economico La riforma dei Laboratori si pone come unrsquooccasione importante per la categoria Lrsquoesperienza ci insegna che piugrave si approfondi-sce la fase di diagnosi meno gli interventi sono invasivi e costosi Occorre mutare lrsquoapproccio cultu-rale Su questo nei prossimi anni la categoria attraverso gli Ordini egrave chiamata a una nuova frontiera della formazione professionale

Ingegnere e dottore di ricerca tec-nico certificato III livello metodi UNIPdR 5619 presidente Associazione Codis (Associazione per il Controllo la Diagnostica e la Sicurezza di strut-ture infrastrutture e beni culturali)

moltiplicazione dellrsquoofferta a cui non sempre egrave corrisposta la per-sistenza degli auspicati requisiti di formazione ed esperienza che avevano contraddistinto gli ope-ratori storici del settore dei con-trolli strutturali Si egrave posto inoltre il problema di chi fosse preposto a fare i con-trolli strutturali Tutti ne riven-dicavano la facoltagrave e in nome di questo pluralismo troppe volte si egrave visto eseguire prove strutturali da soggetti privi di qualsiasi titolo di studio e privi di qualsiasi cer-tificazione delle competenze Non di rado si sono visti poi i cosid-detti ldquorapporti di provardquo firmati da un qualsiasi sig Mario Rossi

LA RIFORMAIn questo contesto ndash non proprio ortodosso ndash egrave intervenuta la pro-mulgazione delle NTC 2018 dove si egrave tentato di porre rimedio indirizzando le fasi di conoscenza strutturale verso i Laboratori Autorizzati dal CSLP La norma tecnica non avendo a disposizione una categoria di laboratorio adatto allo scopo ha prescritto che lrsquoazione di cam-pionamento su strutture esistenti fosse demandata ai soli laboratori ex art 59 del DPR 38001 Il pro-blema che ne egrave seguito egrave stato il seguente allrsquoatto della promulga-zione delle NTC 2018 i laboratori autorizzabili erano solo di due tipi ovvero quelli sui materiali da

costruzione (nati per il controllo sui controlli in accettazione dei materiali in cantiere) e quelli su rocce e terre (nati per lrsquoanalisi dei suoli) In questo contesto quindi si egrave reso necessario un riordino delle competenze dei laboratori con la nascita della nuova cate-goria opportunamente specializ-zata nei controlli sulle strutture esistenti La riforma del settore dei Labora-tori ex art 59 del DPR 38001 si egrave inoltre tradotta in un vantaggio per la categoria degli ingegneri Come ha chiarito la Circolare n 633 del Servizio Tecnico Centrale infatti il personale del laborato-rio deve essere formato espres-samente da tecnici specializzati attraverso la certificazione delle competenze In particolare si fa riferimento al fatto che il Diret-tore di Laboratorio dovragrave essere necessariamente un ingegnere o architetto iscritto allrsquoOrdine professionale con esperienza decennale nel settore delle prove strutturali In altri termini i Labo-ratori per le prove su strutture esistenti si qualificheranno ndash una volta che la riforma avragrave piena attuazione ndash in centri di eccellenza per la diagnosi delle patologie edilizie e strutturali Il personale sia quello sperimentatore che quello direzionale dovragrave essere certificato ai sensi della UNIPdR 5619 ldquoCertificazione del perso-nale tecnico addetto alle prove

mdash ldquoLa riforma dei Laboratori si pone come unrsquooccasione importante per la categoria Lrsquoesperienza ci insegna che piugrave si approfondisce la fase di diagnosi meno gli inter-venti sono invasivi e costosi Occorre mutare lrsquoapproccio culturalerdquo mdash

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di Giuseppe Margiotta

Non so quando questo articolo andragrave in stampa ma spero che allora la drammatica situazione attuale sia giagrave sotto controllo Ne approfitto per essere solidale con i tanti colleghi che piugrave di altri av-vertono nei propri territori la gra-vitagrave dei riflessi sociali ed econo-mici che il virus sta portando con seacute e che patisco io stesso per i tanti amici e parenti coinvoltiLa mia pericolosa tendenza a un inguaribile donferrantismo mi induce a pensare che con le idi di marzo o le campane della mattina di Pasqua alla maniera di Čajkovskij ci avvieremo a un ritorno graduale alla normalitagrave per quanto prudente e lento Nel dubbio evito di dare adito alla mia vena ironica di diventare inopportuna o sarcasticaIn caso contrario mi sarei abban-donato allrsquo ira funesta che infiniti addusse lutti agli achei che alcu-ni malcapitati hanno avuto modo di incontrare nelle Assemblee dei bei tempi andati E allora avrei fatto oggetto dei miei strali al-cuni tra noi che in questi giorni hanno continuato a ribadire fino alla noia alcuni concetti (riduzio-ne delle quote vanitagrave delle va-nitagrave di ogni discorso su Inarcas-sa inopportunitagrave di un apposito GdL etc) interessanti ndash per ca-ritagrave ndash se diluiti negli anni e nelle italiche terre ma che in questi ultimi mesi appaiono piuttosto alla stregua dello ldquospazio vitalerdquo e del ldquocorridoio di Danzicardquo Lrsquoab-biamo capito non crsquoegrave bisogno di ripetersi Altamente sconveniente e scon-clusionato appare ancora ai miei occhi astigmatici lrsquoesercizio crea-tivo di collegare alcuni di questi temi allrsquoattuale emergenza come ho letto di recente ma su questo egrave saggio e caritatevole non ag-giungere altroPreferisco ritornare sul tema tan-to di moda sulla stampa in questi tempi appestati per santificare la centralitagrave dellrsquoIngegnere qua-lunque sia il suo campo di atti-vitagrave Apprendo da un articolo di Onofrio Bruno sul quotidiano La Gazzetta del Mezzogiorno che lrsquo inventore dellrsquoAmuchina egrave sta-to un ingegnere Oronzio De Nora (1899-1995) nato ad Altamura Laureato in Ingegneria Elettro-tecnica al Politecnico di Milano De Nora egrave stato un vero e proprio antesignano nelle applicazioni della chimica nellrsquo industria Nei primi anni rsquo20 lrsquo ingegnere puglie-se brevettograve in Germania la prima soluzione disinfettante a base di ipoclorito di sodio (utile quindi a igienizzare superfici frutta e ver-dura) per poi battezzarla come ldquoAmuchinardquo e cedere ad altri il brevetto attualmente di pro-prietagrave della Angelini Pharma Oggi esiste e viene prodotta an-che lrsquoAmuchina gel per la pulizia delle mani e della cute che inve-ce egrave a base di alcol etilico

tilizzo degli anodi nellrsquo industria farmaceuticaNel 1969 brevettograve la tecnologia DSA diventata uno standard nellrsquo industria chimica gli anodi metallici sostituiscono quelli in grafite abbassando cosigrave il consu-mo energeticoLe Industrie De Nora esistono ancora oggi e costituiscono una

cosiddetta ldquomultinazionale ta-scabilerdquo di successo nel campo delle tecnologie sostenibili del risparmio energetico e nel trat-tamento delle acque Gestita dai discendenti della famiglia impie-ga circa 1500 dipendenti in nove stabilimenti nel mondo con un fatturato di circa 500 milioni di euro allrsquoannoIl core business dellrsquoazienda re-sta orientato su due grandi li-nee di produzione cloro-soda il processo chimico con cui si ottengono soda caustica e cloro utilizzati nella produzione di pla-stiche detergenti disinfettanti e prodotti farmaceutici e la produ-zione di elettrodi per lrsquo industria

elettronica e galvanicaPrima azienda italiana a entra-re nel mercato giapponese an-novera fra i clienti grandi nomi come Bayer e Solvay fino a di-ventare fornitore ufficiale di Ap-ple per lrsquoelettronicaCome ha scritto La Repubblica nella sua pagina di Economia amp Finanza qualche anno fa la pa-rabola elettrochimica di Industrie De Nora iniziata nel 1923 in una piccola officina vicino alla Stazio-ne Centrale di Milano con lrsquo inven-zione di un potente antibatterico ricomincia oggi nelle vesti di pri-mo produttore al mondo di elet-trodi quei conduttori generati nella produzione di cloro e soda e che servono a diverse finalitagrave industriali compreso lo stam-paggio dei circuiti di smartphone e tablet proseguendo con lo svi-luppo di soluzioni innovative per la salute e lrsquoambienteIl passaggio dalla meccanica al servizio della chimica di base allrsquoelettrochimica per lrsquoHi-Tech non egrave stato breve dallrsquoAmuchina allrsquo iPhone appunto

EFFEMERIDI

Dallrsquoamuchina allrsquoiPhone

Nel 1923 il giovane De Nora fon-dograve a Milano unrsquoazienda dedicata alla produzione di impianti per la depurazione delle acque e vari progetti per lrsquo industria farmaceu-tica Da allora le sue ricerche e scoperte scientifiche hanno spa-ziato dallrsquoutilizzazione dei pro-cessi cloro-soda nei trattamenti di depurazione delle acque allrsquou-36moduli-esecutivo-okpdf 1 091219 0945

Storia non breve di un Ingegnere

Oronzio De Nora e suo figlio Niccolograve (Fonte fondazionedenoraitHistoryhtml)

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TTERRITORIO

di Roberto di Sanzo

ldquoIl mio sigrave alla proposta di entrare a far parte della Giunta comunale nasce dal forte senso di

responsabilitagrave che da sempre ca-ratterizza il nostro impegno come categoria professionale Il Comu-ne si trova a dover superare una difficile situazione e se egrave neces-sario il nostro apporto tecnico noi non ci tiriamo indietrordquoEgrave questo il messaggio che il pro-fessor Vincenzo Di Dio Presidente dellrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Palermo lancia allrsquo in-domani della sua nomina come assessore comunale allrsquoEdilizia privata del Comune siciliano Presidente Di Dio come egrave nata questa opportunitagrave al servizio della Pubblica AmministrazioneldquoNon me lrsquoaspettavo di certo Ho ricevuto una telefonata dal sin-daco di Palermo Leoluca Orlando che mi ha chiesto la disponibi-litagrave ad assumere lrsquo incarico e in pochi giorni ho dovuto decidere dando il mio assenso Unrsquourgenza dettata dalla situazione piutto-sto complicata mettiamola cosigrave nata in seno allrsquoAmministrazione con unrsquo indagine giudiziaria che spero faccia il suo corso nel piugrave breve tempo possibile Come mai la scelta egrave caduta su di me Le rispondo con le parole dello stesso sindaco Orlando Lei egrave un uomo delle istituzioni in grado di lavorare per la collettivitagrave con serietagrave e massima trasparenzardquo

Il ruolo di Presidente dellrsquoOrdine ha giocato secondo lei un ruolo determinante per questa nuova avventuraldquoCredo proprio di sigrave Se il sistema ordinistico egrave in grado di incidere nella vita sociale ed economica del Paese ecco che la connessione con la politica e le scelte decisio-nali egrave assolutamente inevitabile Il mio obiettivo Saper prendere decisioni positive per il bene di Palermo La fiducia mostrata dal sindaco nellrsquoaffidarmi un compito cosigrave delicato egrave anche il riconosci-mento del ruolo che lrsquoOrdine degli Ingegneri ha svolto in questi anni contribuendo con idee riflessioni e proposte al dibattito pubblico su importanti questioni di inte-resse collettivordquo

Quale puograve essere il valore aggiunto di un ingegnere alla guida di un assessorato cosigrave importanteldquoHo accettato unrsquounica delega

ldquoLrsquoingegneria al servizio della collettivitagraverdquo

Vincenzo Di Dio Presidente dellrsquoOrdine degli ingegneri di Palermo egrave il nuovo assessore allrsquoEdilizia Privata del Comune

PALERMO | INTERVISTA

una scelta che ha un valore politico nel senso di governo della polis Il mio in ogni caso egrave un ruolo tecnico slegato dalle logiche partitiche Tutto il mio impegno saragrave rivolto allrsquo inge-gnerizzazione degli uffici e dei comportamenti del personale cercando di efficientare il sistema e rendere sempre piugrave efficaci gli interventi dei tecnici comunali In una parola voglio una lsquonormalitagraversquo che sia anche fattore di rassere-namentordquo In che modo si concretizzeragrave questa liaison tra Pubblica Amministrazione e mondo delle professionildquoI professionisti sono una risorsa per questo assessorato e lo saranno sempre di piugrave con la mia

presenza Ci saranno sempre di piugrave sinergie di carattere squi-sitamente professionale tra gli uffici comunali ingegneri e architetti ognuno per i propri compiti e ruoli con correttezza e professionalitagrave Penso ad esempio a unrsquoattivitagrave formativa congiunta utile per far sigrave che i colleghi sappiano elaborare pratiche corrette Dallrsquoaltro lato i tecnici del Comune siano in grado di elaborale ed evaderle al meglio e nel minor tempo possibilerdquo Insomma tra le parole drsquoordine vi saragrave ldquolotta alla burocraziardquoldquoLa questione non egrave cosigrave sem-plice e banale La veritagrave egrave che negli anni nella Pubblica Amministrazione non vi egrave

stato ricambio generazionale molti dipendenti sono ai limiti della pensione e quindi non piugrave motivati altri invece hanno poca dimestichezza con le innovazioni tecnologiche Ecco serve che il personale sia ben formato oltre che competente in grado quindi di rispondere al meglio alle esigenze dei pro-fessionisti Il problema dunque non egrave la Pubblica Amministra-zione ma la capacitagrave di avere tecnici dipendenti e consu-lenti qualificati Ecco percheacute il mio lavoro dovragrave andare nella direzione di uno snellimento degli iter procedurali e far sigrave che lrsquoapparato pubblico non venga piugrave visto come una lsquogiunglarsquo dalla quale diventa impossibile uscirerdquo

Vincenzo Di Dio

Un nuovo ventilatore per lrsquoOspedale civile dellrsquoAnnunziata

COSENZA | INIZIATIVE

LrsquoOrdine degli ingegneri di Cosenza a supporto della sanitagrave locale per i reparti di terapia intensiva

LrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Cosen-za dona un ventilatore polmonare allrsquoOspedale

civile dellrsquoAnnunziataAbbracciando lrsquo iniziativa solidale promossa dalla Fondazione Lilli Funaro per supportare lrsquoOspe-dale civile dellrsquoAnnunziata con nuove forniture di attrezzature e materiale sanitario Il Consiglio dellrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Cosenza ha delibe-rato allrsquounanimitagrave lrsquoacquisto di un ventilatore polmonare di ultima generazione da donare ai reparti di terapia intensiva e sub-intensiva del Nosocomio cit-tadinoldquoSono sicuro di aver corretta-mente interpretato il desiderio

di tutti i colleghi iscritti al nostro Ordine di essere vicini agli sforzi degli amici medici e di tutto il personale sanitario coinvolti nel fronteggiare lrsquoemergenza epo-cale in corso Abbiamo pensato di farlo attraverso lrsquoacquisto di attrezzature mediche assoluta-mente indispensabili per affron-tare la specifica patologia viralerdquo le parole del Presidente Provin-ciale degli ingegneri Carmelo Gallo ldquoRingrazio poi a nome di tutto il Consiglio dellrsquoOrdine la Fondazione Lilli Funaro che da sempre ha votato la propria atti-vitagrave alla solidarietagrave sociale e alla ricerca scientificardquo Le attrezzature mediche saranno consegnate questao mese presso lrsquoOspedale dellrsquoAnnunziata

Carmelo Gallo Presidente OrdineIngegneri di Cosenza

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Tutte le informazioni repe-ribili online in unrsquounica ldquoscatolardquo Egrave il Landbox ide-ato grazie alle attivitagrave di

studio e analisi del Centro Studi dellrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Cagliari e sviluppato assieme allrsquoazienda Nordai Questa piattaforma utilizza i di-versi open data presenti in rete crea delle mappe tematiche e rende disponibili le informazio-ni in esse contenute in questo modo si crea un ambiente unico e costantemente aggiornato dal quale acquisire dati costante-mente aggiornati e geografica-mente strutturatiQuesto strumento egrave in grado di di minimizzare il numero di ore di lavoro trascorse a cercare i dati tra i diversi siti istituzionali e risponde alle esigenze dei profes-sionisti che intendono consultare e utilizzare dati territoriali riguar-danti i vari processi che interes-sano il territorio regionaleLandbox suddivide i dati in 4 categorie territorio (urbani-stica ambiente e mobilitagrave) strutture e infrastrutture (edili-zia costruzioni e infrastrutture)

TTERRITORIO

Ingegneria e internazionalizzazione

Landbox una ldquoscatolardquo open data

TERNI | EVENTI

CAGLIARI | PROGETTI

tecnologia (impianti energia ed innovazione) Pubblica Ammini-strazione (attivitagrave delle PA) La scala di riferimento generale egrave di tipo comunale anche se possono essere implementate scale piugrave piccole e dettagliate I vari tema-tismi vengono mostrati nel visua-lizzatore utilizzando come scala di riferimento quella comunale quindi tutti i dati presenti saranno inseriti in una base spaziale raf-figurante i limiti amministrativi comunali della SardegnaLa consultazione delle informa-zioni avviene attraverso lrsquoutilizzo di un client-server webgis che per-mette non solo la semplice visua-lizzazione di mappe tematiche ma anche numerose altre funziona-litagrave tra cui ndash consultazione dei dati tabellari presenti allrsquo interno delle mappe ndash creazione ed elaborazione di tabelle e grafici comparativi ndash analisi storiche dinamiche per conoscere lrsquoandamento nel tempo del dato selezionato ndash funzionalitagrave 3D per la rappre-sentazione con poligoni tridi-mensionali del tematismo scelto ndash creazione di grafi stradali per

eseguire analisi spaziali sui tempi di percorrenza (a piedi in bus in treno o in auto) ndash importazione di file esterni sovrapponibili le mappe presenti allrsquo interno di Landbox ndash download dei dati editabili nei vari formati e possibilitagrave di con-divisione in rete e nei principali social media La dinamicitagrave e la semplicitagrave del sito permette anche ai meno esperti di poter fare analisi ed elaborazioni senza dover neces-sariamente conoscere gli aspetti tecnici tipici dei software geo-grafici Landbox quindi egrave uno strumento versatile e poliedrico che permette di poter lavorare raggruppando piugrave banche dati in unrsquounica ldquoscatolardquo consentendo la gestione e manipolazione delle stesse in forma agile e quindi in sintesi ottimizzando il lavoro dei professionisti e degli utenti Attualmente Landbox egrave attivo sul territorio regionale della Sarde-gna ma puograve essere facilmente ampliato anche su altri contesti regionaliPer maggiori info httpsland-boxgeonuecomhome

Le potenzialitagrave e possibilitagrave professionali allrsquoestero unrsquoanalisi del mondo del lavoro oltre confine

Una piattaforma che raccoglie i dati dei diversi siti istituzionali del territorio per creare un ambiente unico e aggiornato di informazioni utili

di Simone Monotti

Giovedigrave 30 gennaio 2020 a Terni lrsquoOrdine degli Inge-gneri ha organizzato un evento sullrsquo internaziona-

lizzazione del mondo del lavoro con particolare riferimento alla figura dellrsquoIngegnere analizzando le possibilitagrave e potenzialitagrave pro-fessionali e lavorative allrsquoesteroIl tema egrave di grande attualitagrave edinteresse sia economico che sociale ed egrave stato affrontato da due diversi punti di vista comple-mentari il lavoro dipendente e la libera professione Egrave stato trattato anche il pro-blema del riconoscimento dei titoli allrsquoestero analizzando perograve piugrave approfonditamente questo aspetto fino alla valorizzazione del professionista per il suo per-corso di crescita post lauream e non sono per una burocratica validazione di titoliLa sessione del lavoro dipendente ha visto la collaborazione diretta di EURES Europa e ARPAL Umbria Sono intervenuti personalmente dirigenti e funzionari di questi due enti sia della compagine umbra sia di Paesi esteri con particolare riferimento ad Austria Germania e Olanda oltre che

dalla sede ministeriale di Roma Lrsquoobiettivo di questa sessione egrave stato illustrare direttamente il mondo del lavoro e le offerte pro-fessionali concrete allrsquoestero e il possibile inserimento di Ingegneri in Europa e piugrave dettagliatamente nei Paesi suddetti Il modulo della libera professione ha invece visto il coinvolgimento diretto del CNI tramite la pre-senza contemporanea di ben tre Consiglieri Nazionali (in foto)Roberto Orvieto ha dettaglia-tamente illustrato il progetto di internazionalizzazione del Con-siglio Nazionale essendo lui il delegato su tale tema A seguire Ania Lopez ha trattato le possibi-litagrave e potenzialitagrave della cosiddetta Agenda 2030 per gli Ingegneri in

Italia e allrsquoestero Stefano Calzo-lari ha affrontato un duplice tema sia lrsquoapproccio al riconoscimento delle competenze allrsquoestero ndash illustrando anche il CertIng ndash sia con piugrave ampio respiro la compe-tenza etica e i progetti innovativi in ottica europea per lrsquoOrdine del futuroVisto lrsquooggetto dellrsquo incontro non poteva mancare una dettagliata presentazione della piattaforma WorkIng e delle potenzialitagrave che la stessa offre anche in termini di lavoro allrsquoestro Di questo aspetto si egrave occupato Emanuele Palumbo del Centro Studi CNI che ha seguito lrsquo intervento di Guido Razzano dello staff CNI con approfondimenti operativi legati allrsquo internazionalizzazione

Chiaramente nessuno ha voluto favorire la cosiddetta ldquofuga dei cervellirdquo al contrario egrave stato sot-tolineato come sia auspicabile che le eccellenze del nostro ter-ritorio restino per valorizzarlo e favorirne la crescita In questa ottica comunque egrave un elemento di aiuto promuovere la tempora-nea espansione e maturazione del business e delle attivitagrave professio-nali oltre i propri confini locali sia come dipendenti che come liberi professionisti proprio in ottica di crescita e confronto con altre realtagrave Interessante egrave stato il con-fronto tra OrdineCNI ed Enti per il lavoro (ARPAL-EURES) per la pos-sibile futura sinergia con la piat-taforma WorkIng Lrsquo incontro ha dimostrato come lrsquoOrdine di Terni sia sempre in azione al fine di favorire gli Iscritti e piugrave in gene-rale la cittadinanza e la societagrave sotto tutti gli aspetti in cui egrave pos-sibile un suo intervento Per lo specifico tema dellrsquo interna-zionalizzazione lrsquoOrdine di Terni ha da tempo attivato una commis-sione interna oltre a seguire atti-vamente le recenti iniziative che il CNI ha attivato e sta sviluppando in tal senso

Presidente Ordine Ing Terni

La piattaforma WokIng in effetti egrave stata giagrave presentata a Terni lo scorso gennaio 2019 da Gianni Massa e Luca Scappini ma in questa occasione il focus egrave stato centrato appunto sullrsquoesteroVa sottolineato il fatto che si egrave trattato di un evento pilota in ambito europeo anche percheacute nel pomeriggio della stessa gior-nata presso la sede dellrsquoOrdine ternano i partecipanti interes-sati hanno potuto incontrare il personale EURES-ARPAL per essere informati direttamente sulle aziende estere in cerca di Ingegneri facendo di fatto pre-colloquio in lingua inglese con i rappresentanti dei Paesi prima citati A dimostrazione dellrsquo interesse per lrsquoevento va segnalato che oltre a CNI EURES e ARPAL hanno concesso il loro patrocinio morale anche la Regione Umbria lrsquoOrdine degli Ingegneri di Peru-gia (con la presenza di vari suoi iscritti) e quello degli Architetti di Terni Alla giornata comun-que hanno preso parte in gene-rale molti tecnici anche di altre categorie o colleghi non ancora iscritti allrsquoOrdine proprio percheacute interessati al tema indipenden-temente dai crediti riconosciuti

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Attivitagrave portuali ancora troppe incertezze

La gestione della salute e della sicurezza sul lavoro durante lo svolgimento delle attivitagrave portuali egrave un tema che necessita di attente riflessioni sia per le numerose peculiaritagrave del settore ma anche per il numero di infortuni e incidenti registrati in rapporto al limitato numero di occupati

La gestione della salute e della sicurezza sul lavoro durante lo svolgimento delle attivitagrave ldquoportualirdquo egrave un tema che necessita di attente riflessioni sia per le numerose peculiaritagrave del settore ma anche per il numero di infortuni e incidenti registrati in rapporto al limitato numero di occupati Infatti i porti sono luoghi in cui vista la molteplicitagrave di attivitagrave svolte si concentrano lavoratori appartenenti a categorie diverse lavoratori portuali autotrasportatori personale degli enti portuali degli enti di controllo tu-risti avventori addetti ai servizi tecnico-nautici ma anche militari che naturalmente costituiscono il presupposto per lrsquoinsorgenza di numerosi rischi diretti e indiretti Le principali attivitagrave svolte allrsquointerno

di porti restano comunque quelle di riparazione manutenzione e trasformazione delle navi a cui vengono associate per esempio il rischio chimico derivante dallrsquoinalazione di sostanze aerodisperse nei lavori di saldatura pitturazione coibentazione il rischio legato alla movimentazione delle attrezzature il rischio rumore e vibrazioni il rischio da radia-zioni elettromagnetiche il rischio di caduta dallrsquoalto o in mare o il rischio derivante dai gravi A questi si aggiungano poi i rischi derivanti dallrsquointerazione terra-mare e quelli derivanti dalle operazioni di carico e scarico delle merci nelle banchine noncheacute quelli associati agli spazi confinati

PORTI E SICUREZZAINAIL ogni anno registra unrsquoincidenza del numero di infortuni che ha ormai raggiunto livelli di crescita esponenziali Volendo analizzare i dati registrati nel periodo 2002-2015 e pubblicati nel 2018 (Figura 1) si evince che tra gli eventi le prime cause di accadimento sono rappresentate dalle cadute a bordo per scivolata a cui seguono quelli associate ad attrezzature di ormeggio attrezzature locali macchina mez-zi di sollevamento o movimentazione dei carichi urti etc Riguardo la natura delle lesioni riportate pre-valgono notevolmente gli annegamenti e le fratture seguiti dalle contusioni cui si accodano lrsquoasfissia le ferite le distorsioni le lesioni da elettricitagrave e le ustioni Infine volendo analizzare le fasi in cui si sono verificati gli eventi infortunistici si evidenzia come il 60 di essi siano avvenuti in fase di navigazione il 24 di ormeggio disormeggio e attracco e il 16 durante la manutenzione a bordo i lavori subacquei etc Dallrsquoanalisi di queste statistiche emerge pertanto la necessitagrave di attenzionare in maniera sempre piugrave approfondita le misure di sicurezza e le procedure di lavoro adottate negli ambiti portuali

IL QUADRO DELLE REGOLELe lavorazioni svolte in ambito portuale soggiacciono allrsquoapplicazione di specifici Decreti a seconda che le attivitagrave vengano svolte sulle aree portuali sulle navi sui peschereccindash DLgs del 27071999 n 271 ldquoAdeguamento della normativa sulla sicurezza e salute dei lavoratori marittimi a bordo delle navi mercantili da pesca nazionali a norma della L 3112 1998 n 485rdquondash DLgs del 27071999 n 272 ldquoAdeguamento della normativa sulla sicurezza e salute dei lavoratori nellrsquoespletamento di operazioni e servizi portuali noncheacute di operazioni di manutenzione riparazione e trasformazione delle navi in ambito portuale a norma della legge 311298 n 485rdquondash DLgs 17081999 n 298 ldquoAttuazione della direttiva 93103CE relativa alle prescrizioni minime di sicurezza e di salute per il lavoro a bordo delle navi da pescardquondash DLgs 9042008 n 81 ldquoAttuazione dellrsquoarticolo 1 della legge 3 agosto 2007 n 123 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavorordquo noto come Testo Unico Sicurezza (TUS)

mdash ldquoOccorre attenzionare in maniera sempre piugrave approfon-dita le misure di sicurezza e le procedure di lavoro adotta-te negli ambiti portualirdquomdash

L

SICUREZZA

a cura di Gaetano Fede e Rocco Luigi Sassone

Lrsquoarmonizzazione e il coordinamento di queste norme perograve egrave il tassello che ancora manca per rendere ancora piugrave efficace lrsquoazione preventiva esigenza peraltro giagrave evidenziata dalla relazione finale della Commissione parlamen-tare di inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro (2013) Il DLgs 272 del 27 luglio 1999 figlio della Legge delega n 485 del 31 dicembre 1998 si poneva come obiettivo finale lrsquoadeguamento della normativa sulla sicurezza e salute dei lavoratori nei luoghi di lavoro in cui venivano effettuate le operazioni eo servizi portuali e includeva ndash e include tuttora ndash anche operazioni piugrave specifi-che come quelle di manutenzione riparazione e trasformazione navale Esso quindi abbraccia due ambiti e contienendash Disposizioni inerenti le operazioni e i servizi portuali mezzi di accesso a bordo non in dotazione della nave scale di accesso alle stive non in dotazio-ne alla nave boccaporti locali chiusi a bordo delle navi (carico scarico tra-sbordo deposito movimentazione merci servizi complementari e accessori)

ndash Disposizioni inerenti le operazioni di manutenzione ri-parazione e trasformazione lavori di manutenzione ripa-razione e trasformazione delle navi eseguiti nei portiIl DLgs 271 nel 1999 non egrave lrsquounica norma applicata al setto-re ma egrave sicuramente la piugrave recente in quanto risente della introduzione normativa del 1994 con la L 84 Infatti nel 1994 fu emanata la legge n 84 di riordino della legislazio-ne in materia portuale che disciplinava lrsquoordinamento e le attivitagrave portuali per adeguarli agli obiettivi del piano ge-nerale dei trasporti dettando contestualmente princigravepi di-rettivi in ordine allrsquoaggiornamento e alla definizione degli strumenti attuativi del piano stesso noncheacute allrsquoadozione e modifica dei piani regionali dei trasporti In particolare e specificatamente alla materia della si-curezza sul lavoro Irsquoart 16 introduceva e definiva le ope-razioni portuali ldquoSono operazioni portuali il carico lo scarico il trasbordo il deposito il movimento in genere delle merci e di ogni altro materiale svolti nellrsquoambito portuale Sono servizi portuali quelli riferiti a prestazioni specialistiche complementari e accessorie al ciclo delle operazioni portualirdquo

Mentre lrsquoart 17 definiva aspetti giuslavoristici ldquoFornitura del lavoro portua-le temporaneo anche in deroga allrsquoarticolo 1 della legge 23 ottobre 1960 n 1369 alle imprese di cui agli articoli 16 e 18 per lrsquoesecuzione delle operazioni portuali e dei servizi portuali autorizzati ai sensi dellrsquoarticolo 16 comma 3rdquo

APPLICAZIONE DEL DLGS N 81 DEL 2008Lrsquointroduzione del Decreto Legislativo n 81 del 09 aprile 2008 ha abrogato il DLgs 62694 ma non il 271 e il 272 del 1999 le cui materie sono in attesa di fu-turi processi di armonizzazione e coordinamento che perograve stentano a essere avviati Ad oggi infatti a distanza di 20 anni i due settori [porti e navi ndr] non sono inseriti nel DLgs 812008 nonostante allrsquoepoca dei lavori prepara-tori del Decreto 81 tali settori erano tra i titoli specifici Ne consegue che sino a quando non vi saranno dei Decreti specifici che svecchino gli ormai datati Decreti del rsquo99 per renderli organici allrsquoimpianto dellrsquo81 non si potragrave parlare di coerenza del sistema giuridico applicabile a porti e naviIl quadro delle regole di riferimento per questi distretti lavorativi segue il principio della norma generale (812008) che per definizione deve essere uni-versale e uniformemente applicata su tutto il territorio nazionale e quindi in via generale anche alle aree portuali e a bordo delle navi italianePeccato che poi ci sono le norme speciali (che naturalmente si intrecciano con le norme generali) che rappresentano gli standard integrativi speciali da rispettare che per le fattispecie normate risultano prevalenti sulla norma di carattere generale I Decreti 271-272-2981999 generano quindi problemi di conflitto interpretativo e difficoltagrave applicativeAnche gli OdV (Regioni e ASL) allrsquoindomani dei Decreti del rsquo99 si sono trovati a dover integrare la domanda di prevenzione introdotta da questi ultimi De-creti con le regole del sistema prevenzionale complessivo Ne egrave scaturito un modello praticato e collaudato da decenni nella generalitagrave degli ambienti di lavoro quello della vigilanza finalizzata alla prevenzione oltre che alla capa-citagrave di mettere in rete le esperienze sviluppate nei vari territori portuali del Porto di Genova aprile 2019

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ARMONIZZARE LA NORMAIl porto egrave un luogo di concentrazione di attivitagrave lavorative diverse e ciograve concorre a definire un forte e com-plesso rischio di interferenze che rappresenta un serio problema da risolvere in ragione della necessitagrave di armonizzare il quadro regolatorio attualmente in stallo Proprio per tale fattispecie se da un lato il TUS sopperisce alla presenza di normative specifiche dallrsquoaltro non sempre trova applicazione alle attivitagrave por-tuali in particolare per quanto concerne il rischio da interferenza o le operazioni portuali che si svolgono in banchina Il TUS ha normato il rischio interferenziale con lrsquoart 26 introducendo i concetti di cooperazione e coordi-namento tra i datori di lavoro ivi compresi i subappaltatori in maniera tale da creare una rete informativa completa circa i rischi interferenziali che sfocia nella redazione del Documento Unico di Valutazione dei Ri-schi La disciplina generale del rischio interferenziale nasce per far fronte quindi alla esigenza di sicurezza in un unico teatro lavorativo di piugrave imprese partecipanti al medesimo ciclo produttivo operanti contempora-neamente Il soggetto destinato a garantire tale cooperazione egrave Datore di Lavoro dellrsquo impresa committente che pertanto egrave obbligato a provvedere al coordina-mento della sicurezza di tutti i lavori e a redigere il DUVRI in relazione alle informazioni acquisite dalle varie imprese e agli accordi di cooperazione sulla sicurezza presi congiuntamente con esse Una vol-ta individuati i rischi derivanti dalle interferenze si potragrave finalmente procedere allrsquoadozione di ulteriori misure di sicurezza noncheacute a differire le lavorazioni incompatibiliLrsquo interpretazione delle attuali normative portano a ritenere che fino allrsquoemanazione del decreto di adattamento delle disposizioni contenute nel DLgs 2721999 al TUS spetta allrsquo impresa capo commessa la predisposizione dellrsquoapposito documento di valu-tazione dei rischi da interferenze che andragrave ad inte-grare il documento di sicurezza di cui agli artt 4 e 38 del DLgs n 2721999rdquo In tale contesto il profilo tipico di interferenza in porto non inquadrabile nel modello definito dal legislatore nellrsquoart 26 egrave quello correlato allrsquoaccesso in aree operative di soggetti esterni al ciclo portuale in senso stretto ndash anche se fortemente coinvolti ndash quali autotrasportatori spe-dizionieri agenti marittimi provveditori di bordo e passeggeri che spesso vengono imbarcati attraver-sando aree operative del terminal Ognuno di essi interviene con modalitagrave e attivitagrave differenti oltre che in fasi operative critiche del lavoro portuale Altra attivitagrave da attenzionare ai fini della discipli-na del rischio interferenziale sono le operazioni portuali che si svolgono su banchine pubbliche da parte di imprese diverse In questo caso il modello classico introdotto dallrsquoarticolo 26 non egrave applicabi-le in quanto vanno a decadere i due elementi fon-damentali dellrsquo istituto ovvero il rapporto di appalto tra le imprese (generalmente non si conoscono) e la disponibilitagrave giuridica dei luoghi (le aree sono ascrivibili alle autoritagrave di sistema portuale) In queste ipotesi non si puograve far altro che predisporre una valutazione congiunta dei rischi da interferenza tra le imprese in interazione lavorativa non ai sensi dellrsquoart26 del DLgs 8108 ma in ottemperanza alllsquoart 4 del DLgs 27299 in combinato disposto con lrsquoart 17 DLgs 8108

Consigliere Nazionale CNI e responsabile GdL SicurezzaComponente GdL Sicurezza Consiglio Nazionale Ingegneri

[Abstract dellrsquointervento ldquoLa gestione della sicurezza nelle aree portuali il quadro delle regolerdquo]

Paese Un ottimo esempio proviene dal lavoro sviluppato dal gruppo interre-gionale sulla sicurezza nelle aree portuali che ha prodotto pregevoli spunti di analisi a cui gli addetti ai lavori fanno correntemente riferimento Uno dei profili piugrave caratterizzanti della complessitagrave portuale e della sua diversitagrave ri-spetto ad altri distretti lavorativi italiani egrave la presenza sul campo di autoritagrave di forte regolazione del territorio (lrsquoAutoritagrave Portuale e lrsquoAutoritagrave Marittima) con compiti e poteri nella materia di salute e sicurezza sul lavoro concorren-ti e sussidiari a quelli dellrsquoOrgano di Vigilanza dellrsquoASL Lrsquoapplicazione del Decreto 2721999 nei Porti ha portato infatti alla collabo-razione tra lrsquoAutoritagrave Portuale soggetto centrale di governo e regolazione del territorio lrsquoASL e lrsquoOrgano di Vigilanza chiamato anche al ruolo di supporto specialistico alle funzioni regolamentari dellrsquoAutoritagrave Portuale noncheacute alla introduzione del Comitato di Igiene e Sicurezza quale organismo di parteci-pazione e consultazione presieduto dallrsquoAutoritagrave Portuale con il forte soste-gno dellrsquoASLLa suddetta norma ha altresigrave indirizzato le imprese portuali nella direzione tracciata dal Decreto 81 verso lrsquoadozione di sistemi di gestione e di qualitagrave il coinvolgimento dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza aziendali e lrsquointroduzione degli RLS di sito portuale Tutto questo egrave avvenuto in un con-testo lavorativo di estrema complessitagrave e rischiositagrave come per esempio nel caso di movimentazione delle merci dalleper le navi e le riparazioni navali

CASI PARTICOLARI Infatti nel caso particolare della movimentazioni di merci in ambito portuale si egrave in presenza di cicli lavorativi non facilmente standardizzabili caratteriz-zati da estrema variabilitagrave di situazioni e fattori estemporanei (es come egrave stata caricata la nave in un porto magari dallrsquoaltra parte del mondo diversitagrave delle navi le diverse merci gli autotrasportatori i marittimi tutti stranieri gli altri innumerevoli soggetti partecipanti al ciclo) Non a caso il fenomeno infortunistico in questo settore ha fatto registrare indici infortunistici per in-cidenza e gravitagrave anche piugrave alti di quelli dellrsquoedilizia con uno stillicidio do-loroso di morti spesso in reiterati scenari tipologici (investimenti da mezzi eo da carichi) In tale fattispecie anche le riparazioni navali assumono il connotato di pesante complessitagrave organizzativa insito peraltro nelle forme di strutturazione delle commesse navali e nelle catene ramificate di appalti che concentrano negli angusti spazi della nave maestranze numerose e multilin-gue oltre che nei ritmi intensi imposti dagli strettissimi ldquotempi naverdquoAnche lrsquoapplicabilitagrave del Decreto 2711999 [Adeguamento della normativa sulla sicurezza e salute dei lavoratori marittimi a bordo delle navi ndr] ri-sulta particolarmente complessa per la presenza di tre Organi di Vigilanza con pari titolo e prerogative Autoritagrave Marittima ndash ASL ndash Ufficio di Sanitagrave Marittima del Ministero della Salute tutti e tre chiamati a coordinarsi con le loro competenze differenziate su una materia che egrave intrinsecamente piugrave articolata Lrsquoambiente nave infatti egrave un contesto particolare che introduce questioni di sicurezza della navigazione di salute e sicurezza del lavoro e di igiene e abitabilitagrave essendo sia un ambiente di lavoro e che un ambien-te di vita dei marittimi Il suddetto decreto prevedeva lrsquoemanazione entro 90 giorni dallrsquointroduzione dello stesso [1999 ndr] del Regolamento per la costruzione e le sistemazioni relative allrsquoambiente di lavoro a bordo al fine di abrogare il vecchio Regolamento 1045 del 1939 (un Regio Decreto firmato da Vittorio Emanuele e Mussolini) che tuttora egrave vigente e quindi costituisce lrsquounico standard tecnico di riferimento per le vecchie Commissioni Locali di visita delle naviLa parte piugrave innovativa e significativa del 271 sono le regole prevenzionali e organizzative incentrate sulla valutazione dei rischi e sul sistema di gestio-ne distribuito tra armatore comandante preposti lavoratori e nuove figure di prevenzione a bordo (il ldquo626 marittimordquo) a fronte del fatto che tutte que-ste disposizioni sono entrate immediatamente in vigore allrsquoemanazione del 271 nel 1999 (e le societagrave armatrici con queste hanno da subito dovuto fare i conti) Altro importante aspetto riguarda lrsquoentrata in vigore della Convenzio-ne del Lavoro Marittimo MLC (ratificata dallrsquoItalia a settembre 2013) e in tale scenario la normativa italiana sugli aspetti di salute e sicurezza del lavoro rischia di non essere adeguata agli avanzati standard della Convenzione internazionale Ne deriva quindi che anche in questo caso come per il 272 egrave urgente lavorare per recuperare i ritardi accumulati e superare le inerzie applicative del 271

IL DLGS 81Si ritiene che lrsquooccasione per rimettere mano e risolvere i nodi applicativi del settore portuale egrave offerta proprio dal processo di evoluzione normativa indicato dal Decreto 81 che con spirito critico deve comunque essere co-ordinato con le previsioni del 271 272 e 298 superando talune inesattezze attualmente presenti ndash una diffusa imprecisione tecnica (specie del 272) nelle parti piugrave pretta-mente tecniche molto distanti dagli standard aggiornati del Decreto 81ndash alcuni aspetti irrisolti primo fra tutti il debole se non assente collega-mento giuridico nave-porto terra-bordo 271-272 la catena della respon-sabilitagrave solidale tra le due organizzazioni che interagiscono nello scambio portuale tra terra (impresa portuale) e bordo (impresa marittima) risulta interrotta sia che la nave sia straniera sia che batta bandiera italianandash la mancanza di azioni mirate sui rischi emergenti nei porti e sulle navi come accade per gli ambienti confinati (cosrsquoegrave una nave se non un ambiente necessariamente confinato)ndash la necessitagrave di attenzionare anche i temi della salute nel lavoro portuale che egrave di lavoro ad alto rischio infortunistico ma ciograve non deve far trascurare i rischi per la salute legati alle merci polverulente e alla movimentazione manuale dei carichindash lrsquoassenza dellrsquoarticolo 26 nellrsquointerfaccia porto-nave uno dei nodi cruciali irrisolti del rischio portuale

Riferimenti e bibliografiaQuaderni editi da INAIL gli infortuni sul lavoro in mare edizione 2018Verbali e documenti del Gruppo interregionale sulla sicurezza nelle aree portuali

Porto di Trieste aprile 2019

FIGURA 1

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NETWORK GIOVANI

Diventare grandi insieme

di Paola Marulli

Durante la giornata del 1deg feb-braio scorso presso la sede del CNI a Roma si egrave tenuta la riunione ufficiale del Network Giovani Inge-gneri (NGI) Il Network Giovani Ingegneri egrave una ldquoCommissione Nazionalerdquo composta dai referenti delle Commissioni Giovani dele-gati dai Consigli degli Ordini degli Ingegneri presenti su territorio nazionale Lo scopo del Network egrave quello di mettere a sistema le idee e i lavori delle Commissioni giovani territoriali presenti sul territorio nazionale per costituire relazioni proposte e progetti utili per gli ingegneri Lrsquo intervento di apertura della riunione egrave stato quello di Gianni Massa Vicepresidente vicario del Consiglio Nazionale degli Inge-gneri Il focus del discorso si egrave con-centrato su due principali aspetti il ruolo dellrsquoOrdine e lrsquo importanza del Network per il confronto con-

tinuo tra professionisti LrsquoOrdine secondo Massa non egrave un sistema di erogazione dei servizi ma di tutela verso la collettivitagrave preser-vando il titolo e la professionalitagrave dellrsquo ingegnere garantisce la qua-litagrave del lavoro svolto Lrsquo ingegnere egrave ldquola figura in grado di mediare tra il contesto in cui opera e le sue regole Lrsquo ingegnere dagrave forma com-piuta alle idee attraverso progetti funzionali e la sua valutazione puograve influenzare in una sola volta la vita di centinaia di personerdquoPertanto lrsquo iscrizione allrsquoOrdine non egrave solo un passaggio burocra-

Mettere a sistema le idee dei giovani ingegneri italiani lrsquo iscrizione allrsquoOrdine per una maggiore consapevolezza professionale etica e normativa

tico ma rappresenta una presa di coscienza delle proprie respon-sabilitagrave Decidere se iscriversi o meno non dovrebbe essere una scelta dettata esclusivamente da motivazioni lavorative ma dovrebbe implicare una mag-giore consapevolezza del proprio lavoro dal punto di vista etico e normativo lrsquo impegno a formarsi e ad aggiornarsi con costanza sulle novitagrave del settore e a crescere professionalmente

IL NETWORK E LE OFFICINEIl Network non egrave un recinto di

a cura del Network Giovani ingegneri cni

Le diverse Officine del NGIOfficina Sostegno alla ProfessioneSi pone come scopo il dialogo con tutte le istituzioni al fine di por-tare avanti le proposte che vanno ad agevolare il giovane profes-sionista La legge fondamentale che costituisce il punto di partenza per discutere nuove proposte egrave la legge 22 maggio 2017 n81 ldquoMisure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire lrsquoarticolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinatordquo

Officina Strumenti allrsquoavvio dellrsquoattivitagrave professionaleLrsquoofficina nasce sotto sollecitazione degli Ordini Provinciali degli Ingegneri della Regione Calabria per approfondire gli aspetti legali e fiscali gli obblighi e le agevolazioni previste noncheacute gli aspetti e i vantaggi legati alla nuova riforma professionaleConsiderata la difficoltagrave dei giovani ingegneri riscontrata in ambito territoriale riguardante la difficoltagrave nellrsquoapproccio allrsquoavvio dellrsquoat-tivitagrave professionale il progetto proposto ha lo scopo di fornire ai giovani elementi utili per lrsquoavvio della professione soprattutto in materia legale fiscale e di aggiornamento delle competenze

Officina RedazioneEgrave la piugrave longeva delle officine esiste ed egrave operativa dal 2015 I contenuti editoriali declinano tematiche di attualitagrave legate alla professione maggiormente sentite dagli ingegneri e raccontano le realtagrave ordinistiche territoriali Lrsquoobiettivo egrave ricercare linguaggi e posizioni condivise plurali e intergenerazionali e diffondere buone prassi attivitagrave e risultati delle officine del network Attualmente la Redazione pubblica i suoi articoli sul Il Giornale dellrsquoIngegnere e su Ingenio dove ha della rubriche dedicate e su uno dei portali tecnici delle professioni piugrave letti Teknoring

Officina We ShareSpin off dellrsquoOfficina Redazione in chiave piugrave moderna Si pone lrsquoobiettivo di ldquodematerializzarerdquo le informazioni per arrivare in modo diretto a chi intende iniziare la sua strada professionale nel mondo dellrsquo ingegneria andando a sostituire documenti cartacei con documenti digitali video e pubblicazioni online Si egrave proposto durante la riunione di raccogliere tutti i video di presentazione del-le Commissioni Giovani degli Ordini provinciali cosigrave da condividerli nella prossima riunione del Network

temi La peculiaritagrave della sua architettura interna egrave riuscire a riunire diversi ambiti della pro-fessione dellrsquoIngegnere Il Network Giovani Ingegneri egrave un componente molto importante del Consiglio Nazionale Inge-gneri anche percheacute ha creato un modello che potrebbe contami-nare parti piugrave ampie del CNI le Officine infatti sono un metodo di lavoro dove si ldquosmontano e rimontanordquo le idee Un grande traguardo egrave stato fatto nella giornata di venerdigrave 31 gennaio il Comitato dellrsquoAssemblea dei Pre-sidenti ha accettato di inserire nel gruppo di lavoro sullo Starter Kit (vedasi ldquoUn aiuto concreto per i neo colleghirdquo Il Giornale dellrsquo in-gegnere n 9 novembre 2019 ndr) un rappresentante del Network allo scopo di dare nuova energia e spunti Inoltre il NGI interverragrave nellrsquoAssemblea dei Presidenti per relazionare sulle Officine attive e sul proprio operato

CONFRONTI CON GLI ALTRI ORDININella giornata dedicata al Network giovani si egrave potuto appurare che non tutti gli organi provinciali hanno nel loro interno una Com-missione Giovani molti delegati erano presenti con lo spirito di raccogliere idee e informazioni per creare una propria Commis-sione che andasse a radunare i giovani professionisti della loro

cittagrave Si egrave inoltre discusso su i vari vantaggi messi a disposizione dalle diverse province ai nuovi iscritti Alcuni Ordini offrono lrsquo i-scrizione durante il primo anno di adesione altri invece mettono a disposizione delle intere gior-nate formative per i laureandi in unrsquoottica di iscrizione futura Fra le proposte piugrave avvincenti crsquoegrave stata quella di espandere il corso da 20 ore per diventare CTU anche ai giovani ingegneri Il Consulente Tecnico drsquoUfficio egrave lrsquoesperto in un determinato set-tore al quale si rivolge il Giudice quando ai fini della decisione necessita del giudizio tecnico di un professionista esperto in una data materia e dotato di partico-lari cognizioni scientifiche I CTU sono iscritti allrsquoAlbo del Tribunale in seguito a una proce-dura di accertamento dellrsquoespe-rienza maturata e della ldquocondotta morale specchiatardquo Si egrave pensato di affiancare nel primo periodo un ingegnere senior con lo scopo di dare una formazione anche pratica della professioneIl Network egrave condivisione I progressi significativi avven-gono spesso non attraverso un approccio diretto ma ponendosi obiettivi piugrave grandi e ambiziosi lrsquo incontro di varie idee e talenti per diventare grandi Insieme

Commissione Giovani Ingegneri Ordine di Bologna

mdash ldquoLrsquoingegnere dagrave forma compiuta alle idee attraverso progetti funzionali e la sua valutazione puograve influenzare in una sola volta la vita di centinaia di personerdquo Gianni Massa mdash

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19

SPEAKing

Ad metalladi Antonello Pellegrino

La notizia dellrsquo interruzione di uno scavo non lrsquoaveva trovato di buon umore immerso comrsquoera in conti che non tornavano a causa di tabelle di marcia non rispettate Aveva deciso di cambiarsi drsquoabito e vederne personalmente la causa e se necessario proporre le necessarie punizioni Fortuna-tamente lrsquoetagrave ancora giovane unitamente alla pratica ginnica mai abbandonata e a quella della caccia su sentieri impervi gli consentivano di seguire agevolmente il capo squadra nel lungo percorso a piedi fin oltre il limite della parte di galleria giagrave consolidata dove gli operai quotidianamente si inoltravano per scavare laquoVenga ingegnere Egrave quiraquoVide inclinarsi la fiammella della recentissima lampada ad acetilene il che accentuava la leggera sensazione di movimento dellrsquoaria dalle loro spalle verso il fondo dello scavo cui erano diretti I due raggiunsero un pic-colo gruppo di minatori poggiati agli attrezzi i cui occhi bianchi li fissarono dalla penombra con sguardo in cui la mestizia supe-rava la stanchezza Uno di essi

era accovacciato alla base dello scavo che dal fondo della galleria penetrava nel filone di minerale e pareva attenderli per mostrare qualcosa Esordigrave rivolgendosi loro con tono di rimproverolaquoPercheacute avete fermato lo scavo Non dovrebbero esserci rischi di crollo in questo punto e mi pare stiate tutti beneraquo Il caposquadra risposelaquoNessun incidente grazie a Dio Si sono fermati per rispetto Efisio fai vedere allrsquo ingegnere cosrsquohai trovatoraquoIl minatore sollevograve la lampada

nellrsquooscuritagrave avvolgente densa e pesante come un manto di orba-ce Con lrsquoaltra mano puligrave qualcosa sul fondo dello scavo con gesto quasi delicato Nellrsquoavvicinarsi la sensazione di movimento drsquoaria provata dal tecnico aumentograve Guardandosi attorno prima di infilarsi nellrsquoabbozzo di cunicolo annotograve la presenza di unrsquoampia fessura che da sopra le loro te-ste pareva spingersi in verticale Riconobbe le tracce di un crollo che contrariamente al previsto era avvenuto anche se non di recente e che lo scavo della gal-

leria aveva intercettato Abbassograve lo sguardo vide cosa lrsquooperaio stava ripulendo e sbottograve laquoQuindi avete bloccato il lavoro per una radice fossilizzata o i resti di qualche cervo preistorico che lrsquoacqua ha trascinato quaggiugraveraquoPrima di poter aggiungere qual-cosrsquoaltro udigrave le parole sommesse del minatore pronunciate mentre proseguiva nella sua opera Custus funti ossus de cristianu Al che lrsquo ingegnere osservograve con mag-giore attenzione A un osso scuro di maggiore spessore se ne af-fiancava uno piugrave sottile e quando lrsquooperaio smosse e spostograve di lato un pesante frammento dellrsquoantico crollo emerse anche quanto rima-neva di un anello metallico che li racchiudeva corroso e quasi dissolto ma riconoscibile Al che fu tutto chiaro Procedendo allrsquo in-dietro uscigrave dal cunicolo e solo la sua fermezza di uomo laico e moderno lo trattenne dal segnarsi mentre gli altri lo facevano Per un fuggevole istante quasi invidiograve il loro gesto liberatoriolaquoChe ne pensa ingegnereraquolaquoPortate fuori quei resti in una cassetta non crsquoegrave bisogno che vi dica di cercare di recuperare tutti i frammenti Poi chiameremo il prete dal paeseraquoIl caposquadra annuigrave medita-bondo mentre ritornavano nella

parte di galleria giagrave messa in sicurezza Quindi replicogravelaquoPotrebbe essere successo nel crollo dei primi scavi di ricerca del filone ai tempi del babbo di mio nonno Ma mi pare che allora avessero trovato tutti anche quelli che non ce lrsquoavevano fatta a uscireraquolaquoNon credo Antonio Hai visto quellrsquoanello di ferro Egrave roba molto antica Potrebbe essere dellrsquoepoca dei romaniraquolaquoE allora cosa diragrave il prete Magari era un pagano Cosa fac-ciamo se rifiuta di benedirloraquolaquoNon credo che lo faragrave Quel po-veraccio forse era piugrave cristiano di noi mandato qui per punizione come damnatus ad metalla e scivolato a morire nello spro-fondamento del pozzo che stava scavando e che la nostra galleria ha incontratoraquoAttese il caposquadra che dava le indicazioni ai minatori prima di avviarsi con lui nel lungo per-corso verso lrsquouscita Solamente loro pensograve capivano cosa potes-se aver provato quel remoto antecessore che immediatamen-te e a differenza sua avevano riconosciuto come uno di loro Quel giorno imparograve qualcosa che non si trova nei libri o scavando gallerie nella roccia ma da ricer-care nel profondo dellrsquouomo

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di Raimondo Pinna

In questo quarto appuntamento con la Storia dellrsquoIngegneria si termina di esplorare i punti di contatto tra lrsquo identitagrave della profes-sione di ingegnere e la storia ita-liana contemporanea sfruttando lrsquooccasione offerta dalla ricerca promossa dal CNI tesa a chiedere ai propri iscritti di rispondere alla semplice domanda ldquoChe cosrsquoegrave per me lrsquo ingegneriardquo Oggetto dellrsquo in-dagine sono gli effetti dellrsquo integra-zione dellrsquo ingegneria italiana con il sistema europeo

UN LINGUAGGIO COMPLESSOLa prima conseguenza della equi-parazione tra la formazione uni-versitaria italiana e quella europea egrave la complessitagrave del linguaggio e della comunicazione verso chi non appartiene al mondo dellrsquo inge-gneria Egrave un dettaglio di sostanza e non di forma il fatto che la ldquofacoltagraverdquo di ingegneria sia stata abolita insieme a tutte le altre e che lrsquoaccesso allrsquoalbo professionale degli Ingegneri in base al DPR 3282001 sia consentito solo a chi ha conseguito determinati corsi di laurea [1] La seconda conseguenza egrave la con-centrazione di un terzo dei laureati in soli tre atenei italiani il Poli-tecnico di Milano il Politecnico di Torino lrsquoUniversitagrave La Sapienza di Roma [2] Un dato che dimostra quanto siano ormai invasivi gli effetti di polarizzazione del sapere in precisi nodi sul territorio sempre piugrave frammentato in maniera gerar-chica tra centro e periferia nono-stante la narrazione politica e dei mass media si sforzi di affermare il contrario veicolando unrsquoinesi-stente utopistica eguaglianza delle possibilitagrave In realtagrave lrsquoaccesso al sapere egrave sempre piugrave condizionato dal binomio appartenenza a un territoriodisponibilitagrave di risorse patrimonialiLa perdita di centralitagrave dello Sta-to-nazione sembra essere un effetto della storia del Paese Nessun quinquennio particolare segna da anni la vita delle gene-razioni che si succedono tutto sembra avvicendarsi senza scosse senza qualcosa da ricordare I nuovi ingegneri paiono muoversi in un mondo liquido dove vige una competizione tra territori

LA MARGINALITAgrave INSITA NEL CONSEGUIMENTO DEL TITOLO DI INGEGNERELe definizioni di ldquoChe cosrsquoegrave per me lrsquo ingegneriardquo espresse dagli inge-gneri nati negli anni rsquo70 esprimono uno scoramento palpabile da esse emerge una pragmaticitagrave ai limiti dellrsquoaccettabile di chi sente che in qualche modo egrave nato nella decade sbagliata Per Lucia Cattani (Lodi 1975) laurea in ingegneria civile idraulica lrsquo ingegneria egrave ldquolrsquoespres-sione del genio umano declinato nella realtagraverdquo Resta indefinita quale sia e cosa sia questa realtagrave per

Il disincanto della professioneLrsquo ingegneria italiana integrata nel sistema europeo

ficativo per certificare lo stato di malessere di un Paeserdquo [7] CONCLUSIONIAlla fine di queste quattro puntate sulla storia dellrsquo ingegneria si puograve concludere che la ricerca del CNI ha raggiunto lo scopo che si era prefissa dimostrare come lrsquoevo-luzione della professione di inge-gnere soprattutto a partire dal percorso di formazione sia corre-lata alla storia del nostro Paese e sia essa stessa utile per compren-derla meglio Da un lato egrave emersa con chiarezza la traiettoria dellrsquoevoluzione della professione da movimento drsquoeacutelite a disciplina di competenti nume-rosi diffusi e radicati in modo capillare sul territorio con un forte rapporto con la popolazione Dallrsquoaltro egrave emersa con altrettanta chiarezza la trasformazione della disciplina in seguito alle difficoltagrave ma soprattutto alle opportunitagrave offerte dal confronto con il solo sistema paese prima e con la com-plessa multiformitagrave dellrsquoUnione europea poi Si sa che lrsquoesperienza personale e la quotidianitagrave del vivere la pro-fessione puograve portare a non avere soprattutto il tempo per tornare a studiare intendendo lo studio come riflessione del dove va la professione Gli Ordini territoriali con il loro sistema di formazione permanente costituiscono la sede naturale percheacute ciascuno iscritto si ritagli uno spazio per questa rifles-sione nel pieno rispetto delle pro-blematiche di ognuno Per questo il CNI non puograve che essere soddi-sfatto di come il coinvolgimento degli iscritti con una domanda apparentemente semplice quale che cosrsquoegrave per me lrsquo ingegneria ha ottenuto il risultato di smuovere barriere anagrafiche territoriali di competenza settoriale facilitando il compito di interpretazione Egrave legittimo ritenere questo pro-getto di ricerca del CNI come ldquopilotardquo ed egrave auspicabile che a esso ne seguano altri su temi iden-titari per la professione Lrsquo impor-tante egrave che questi futuri progetti perseverino nella proposizione agli iscritti di domande semplici come impatto ma profonde come contenuto in modo da consentire loro di rispondere con la maggiore libertagrave e sentimento possibile

STORIA DELLrsquoINGEGNERIA

quel vasto campionario di inge-gneri per esempio impiegati come docenti e ricercatori non struttu-rati che si sono ritrovati poi espulsi dalle stesse Universitagrave non piugrave in grado di accoglierli nonostante lrsquo innegabile preparazioneLrsquoaggettivo ldquopragmaticordquo egrave utiliz-zato espressamente da Gianluigi Rozza (Lodi 1977) laurea in inge-gneria aerospaziale ldquoLrsquoingegneria egrave una forma mentis creativa innova-tiva e allo stesso tempo razionale e pragmatica che costituisce un punto di incontro tra le scienze di base e applicate per creare innova-zione Lrsquoingegneria trasforma buone idee in realizzazionirdquo Viene perograve da domandarsi che cosa venga prima per importanza se lrsquoidea egrave buona a prescindere o se diventa buona solo se si realizza A tal proposito puograve tornare utile un esempio riportato da Roberto Napoletano Direttore del Sole-24Ore che nel 2014 pubblica il libro Nuovo viaggio in Italia (Riz-zoli) si tratta di un viaggio virtuale che sfrutta gli spunti offerti dalle lettere che i lettori del giornale gli hanno inviato in quanto curatore della rubrica domenicale Memo-randum Alla riflessione offerta dalla lettura di queste missive lrsquoautore accompagna il racconto di diari di trasferta di incontri pun-tuali da lui avuti con esponenti della societagrave civile nelle diverse cittagrave del Paese nel corso della sua attivitagrave giornalistica raggruppati secondo la tradizionale riparti-zione territoriale del Paese ndash Nord Centro Sud ndash aumentata di due altre sezioni ovvero lrsquoItalia altrove e lrsquoItalia da ritrovare In questo esempio Napoletano racconta di un neo ingegnere della provincia di Lecce incontrato a Trento Il Diret-tore sottolinea la sua provenienza da una famiglia non agiata la sua capacitagrave di laurearsi a Bologna in ingegneria biomedica mante-nendosi con i lavori piugrave disparati la costanza nel credere nella sua idea una startup high tech per il turismo online che in un lasso di tempo ragionevole (un anno) attira il finanziamento degli inve-stitori Viene esaltata lrsquoItalia che ha ldquofamerdquo vengono riproposti gli anni Cinquanta il loro spirito di sacri-ficio ldquoforse il dono della povertagrave di D egrave quello che serve oggi

allrsquoItalia per ritrovare nella testa la forza di combattere e comin-ciare a ricostruire il Paese dalle fondamentardquo [3] Questa idea del sacrificio egrave ribadita da Napoletano anche in un altro esempio riferito a giovani della provincia di Ragusa ldquoHanno piugrave fame degli altri e solo Dio sa quanto il Paese ha bisogno di quella fame Per contribuire a rifare lrsquoItalia non a chiacchiererdquo La soluzione nostalgica non egrave quella che hanno in mente inge-gneri come Federico Delfino (Savona 1972) laurea in ingegneria elettrica ldquoLa bottega dellrsquo innova-zione tecnologica e al contempo il teatro dove questa egrave mostrata alla popolazionerdquo Lrsquoorizzonte tem-porale di chi ha fame egrave limitato al qui e ora non puograve coincidere con la consapevolezza la sobrietagrave di Davide Bedogni (Reggio Emilia 1974) laurea in ingegneria edile ldquoTanti anni di studio per scoprire che non si smette mai drsquoimpararerdquo La realtagrave che loro adombrano egrave quella di un paese ricco dove ciograve che serve egrave trovare motivazioni che sostengano il lavoro alla luce del benessere che fornisce la societagrave dei consumi in cui il sacrificio non egrave e non puograve essere il punto neacute di partenza neacute di arrivo

LA QUESTIONE DEL GENEREEcco che la generazione di inge-gneri che si egrave formata nellrsquou-niversitagrave di eacutelite puograve tornare protagonista i loro ricordi sono acqua da bere per gli assetati e la loro saggezza egrave dispensata con tono bonario a piene mani Lo dimostra il modo in cui lrsquo ingegner Amalia Ercoli Finzi classe 1937 la prima donna a laurearsi in inge-gneria aeronautica al Politecnico di Milano collaboratrice in alcune delle piugrave importanti missioni con lrsquoAgenzia Spaziale Italiana ed Euro-pea affronta il conflitto di genere centrale nella cultura occidentale in questo scorcio di nuovo secolo la sua esperienza di pioniera in qualche modo consente di sdo-ganare il perdurare del concetto dellrsquo ingegneria come mondo pre-valentemente maschileDal primo momento dellrsquo istitu-zione della facoltagrave universita-ria in senso moderno negli anni Venti del secolo scorso lo studio dellrsquo ingegneria e quindi la figura

dellrsquo ingegnere si manifesta come destinato in misura pressocheacute totale al solo genere maschile Una resistenza che non ha para-goni anche rispetto alle discipline fisico-matematiche o mediche anchrsquoesse ostative alla partecipa-zione femminile quantomeno in Italia Per questo motivo le ricer-che sulla formazione degli inge-gneri condotte in questo inizio di Ventunesimo secolo sono sempre molto attente a monitorare la variazione del dato della compo-sizione di genere Paragonando la ricerca di Alma Mater del 2005 con quella del CNI del 2014 sembra che nel corso del decennio vi sia unrsquoattenuazione del processo di ldquomaschilizzazionerdquo Per la prima infatti ldquoIn generale perograve si nota un recupero della popolazione maschile nel passaggio dal pre al post riforma il processo di lsquomaschilizzazionersquo che mostra segni di ripresa sul complesso dei laureati riguarda anche quelli di Ingegneriardquo [5] per la seconda invece ldquoContinua ad aumentare il numero di donne laureate tanto che nel 2013 supera quota 16mila arrivando a costituire il 311 dellrsquouniverso dei laureati dei corsi ingegneristicirdquo [6]

LA PAURA DEL FUTUROLa dichiarazione del Presidente del Consiglio degli studenti del Politecnico di Milano Marco Brivio riportata da Napoletano nel libro prima citato egrave perfetta per descrivere il sentimento di paura che pervade le generazioni dei futuri ingegneri ldquoSui nostri pensieri incombono mille paure paura di non riuscire a riscattare tutti i crediti paura di perdere la borsa di studio del contratto a progetto che scade paura di non riuscire a pagare lrsquoaffitto le bollette le tasse paura di non trovare dopo gli studi un lavoro allrsquoaltezza delle nostre aspettative o di trovarne uno del tutto privo di soddisfazioni o di non trovarne affatto [] Questa generazione la mia generazione ha paura del proprio futuro non credo possa trovarsi un indicatore piugrave signi-

Riferimenti[1] L7 ingegneria civile e ambientale L8 ingegneria dellrsquoinformazione L9 ingegneria industriale L17 scienze dellrsquoarchitettura L23 scienze e tecni-che dellrsquoedilizia L31 scienze e tecnologie informatiche LM 4 CU architet-tura e ingegneria edile e architettura La formazione degli Ingegneri in Quaderni del Centro Studi del Consiglio Nazionale Ingegneri 1532015 nota 1 p 12[2] La formazione degli Ingegneri in Quaderni del CNI p 13 Il dato egrave stimato in circa un terzo del totale dei laureati nel 2013[3] R Napoletano Nuovo viaggio in Italia Rizzoli 2014 Milano p 19[4] Ivi p 228 [5] Il Profilo dei laureati in Ingegneria e lrsquoindagine sulla loro condizione occupazionale sono stati presentati da AlmaLaurea al convegno di Siena del 4 novembre 2005 ldquoLa riforma degli studi nella Facoltagrave di Ingegneria risultati problemi e prospettiverdquo promosso dallrsquoAteneo di Siena e dalla Conferenza dei Presidi delle Facoltagrave di Ingegneria [Sito web 082019] httpswwwalmalaureaituniversitaaltroingegneria [6] La formazione degli Ingegneri in Quaderni CNI p 13 [7] R Napoletano op cit p 55

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I 150 anni dello storico Traforo Ferroviario del FrejusLrsquoAccademia delle Scienze di Torino lrsquoOrdine e altri Enti celebrano lrsquoopera emblema della societagrave moderna

INFRASTRUTTURE |

EVENTI

La partnershipLrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Torino egrave lieto di annun-ciare la partnership con lrsquoAccademia delle Scienze di Torino per le celebrazioni dei ldquo150rdquo dello storico Traforo Ferroviario del Frejus Le celebrazioni riguarderanno con piugrave eventi lrsquoanno in corso e il prossimo anno poicheacute il 25 dicembre 1870 veniva abbattuto il dia-framma della galleria tra Italia e Francia e il 17 settembre del 1871 il Traforo veniva inaugurato LrsquoOrdine attraverso la sua Commissione Trasporti Mobilitagrave Infrastrutture e Sistemi parteciperagrave a tutti gli eventi in programma con contributi tecnico-scientifici riguardanti gli ingegneri che contribuirono alla realizzazione del Traforo che lo gestirono e lo gestiscono e relativi alla progettazione dellrsquoopera che negli anni a venire consentiragrave di realizzare la Nuova Linea To-rino Lione ndash NLTL che comprenderagrave il nuovo tunnel ferroviario del Moncenisio e che collegheragrave le reti ad Alta VelocitagraveAlta Capacitagrave italiana e francese Tutto ciograve si unisce e si completa in unrsquoottica sto-rico-contemporanea con i contributi tecnico-scientifici che la Com-missione ha messo in atto con grandi risultati negli ultimi anni

David ColaiacomoConsigliere referente Commissione Trasporti Mobilitagrave Infrastrutture e Sistemi Ordine degli Ingegneri della Provincia di Torino

A cura del Comitato Promo-tore dellrsquoAccademia delle Scienze di Torino per le Cele-brazioni dei 150 anni del Tra-foro Ferroviario del Frejus (1857-1871)

Il 17 settembre 187171 fu inau-gurato a Bardonecchia il Tra-foro Ferroviario del Frejus o del Cenisio o ancora Grande

Galleria delle Alpi non solo data storica ma pietra miliare che ha segnato proprio agli inizi della ldquorivoluzione industrialerdquo un fon-damentale punto di lancio dello sviluppo della civiltagrave mediante il miglioramento delle comunica-zioni terrestri attraverso lrsquoEuropa e la creazione di nuove specifiche tecnologie per la meccanizzazio-ne dei lavori di scavo queste ul-time tecnologie innovative hanno portato al sostanziale potenzia-mento delle condizioni di sicu-rezza allrsquoalleviamento della fatica del lavoro dellrsquouomo al prorom-pente sviluppo della costruzione di nuove gallerie in Italia (Figura 1) attraverso le Alpi e nel mondo alle quali sono strettamente lega-ti i miglioramenti sociale cultu-rale ed economico della societagrave modernaIl Traforo del Frejus fu ldquouna delle pagine piugrave gloriose della storia del Piemonte che da solo si accinse alla titanica impresa di scavare nelle viscere di montagna unrsquoam-pia galleria di ben 12 chilometri di lunghezza [hellip] lrsquo impresa colos-sale che la scienza la costanza la tenacia di proposito dovevano compiererdquo impresa ldquopromossa sostenuta ed iniziata dal pic-colo ed allora povero Piemonte che [hellip] segneragrave nella storia del secolo XIX unrsquoera splendidissima il trionfo della scienza sulla mate-ria che eruppe gloriosamente nel taglio dellrsquoIstmo di Suez e nel tra-foro delle Alpirdquo (Carlo Morando Il monumento commemorativo del Traforo delle Alpi Storia del Traforo Storia del Monumento Torino Tip G Baglione C 1879)La gestazione e la realizzazione del Traforo non furono poi tanto lunghe Precursore dellrsquoopera fu Giuseppe Francesco Medail di Bardonec-chia non uomo di scienza ma agricoltore e cacciatore e quindi profondo conoscitore dei suoi monti e valli e anche imprendi-tore di lavori pubblici e di tra-sporti tra Lione e Milano Giagrave nel 1832 aveva per primo riconosciuto che il punto piugrave stretto delle Alpi Occidentali si trovava tra Bardo-necchia e Modane e che qui ave-vano pressappoco la stessa quota le Valli dellrsquoArc (Valle Moriana) e della Dora Riparia (Valle di Susa) cosiccheacute ideograve un traforo di 5000 metri ma non ebbe successo

Perograve ldquoil buon germe era gettato in terreno non infecondo e nel 1845 il ministro Des Ambrois ordinograve allrsquo ingegnere belga Henri Maus lo studio di costruzione di ferrovia tra Susa e Chambery mediante traforo dei montirdquo il progetto fu completato nel 1849 prevedendo una galleria di 12290 metri ma fu respinto dal Parlamento che era impegnato nelle grandi problema-tiche politiche e belliche di quegli anniUna volta individuato un possi-bile tracciato e grazie agli studi del Professore geologo Angelo Sismonda prevista la situazione geologica restava perograve ancora insoluto il problema di come sca-vare la lunga galleriaFinalmente grazie al Conte Cavour sempre estremo iniziatore e pro-motore di grandi cose nel 1854 i ldquotre ingegneri per un Traforordquo Germano Sommeiller savoino genio della meccanica Severino

Grattoni di Voghera genio orga-nizzatore e Sebastiano Grandis cuneese di Borgo San Dalmazzo genio del calcolo furono chiamati a definire la perforazione mecca-nica dei fori da mina a energizzare le perforatrici con aria compressa industriale e a costruire il TraforoLrsquoavvio dei lavori di costruzione fu dato a Modane dal Re Vitto-rio Emanuele II il 31 agosto 1857 e lrsquo inaugurazione dellrsquoapertura al traffico cadde il 17 settembre 1871 a Bardonecchia sempre alla pre-senza del ReDurante i quarantrsquoanni centrali del XIX secolo sostennero la realizza-zione dellrsquoopera unitamente alla creazione delle nuove originali macchine per la sua costruzione ma anche lrsquo indispensabile crea-zione di una rete ferroviaria estesa allrsquo intero territorio nazionale ben sei illustri membri dellrsquoAccademia delle Scienze di Torino Angelo Sismonda Carlo Ignazio Giulio

Federico Menabrea Quintino Sella Pietro Paleocapa Germano SommeillerLrsquoAccademia delle Scienze di Torino si fa cosigrave promotrice della celebrazione del 150deg anniver-sario dellrsquoapertura del Frejus e ha avviato unitamente a vari altri Enti (tra quali lrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Torino) lo studio delle correlate manifestazioni in tale ambito verragrave anche analizzata la deter-minante e multiforme attivitagrave di Quintino Sella ingegnere parla-mentare e poi Ministro che tra lrsquoaltro ha fondato nel 1859 una scuola per studi superiori molto importante per gli ingegneri la Regia Scuola di Applicazione per gli Ingegneri in Torino dalla quale nel 1906 egrave nato il Politec-nico di TorinoQuestrsquo iniziativa cade in un periodo di grande fervore per il

moderno attraversamento ferro-viario delle Alpi cosigrave da rinsaldare lrsquounitagrave dellrsquoEuropa e collegarla al bacino del Mediterraneo allrsquoAfrica e allrsquoOriente al momento sono tre le gallerie ferroviarie che sono le piugrave lunghe del mondo il San Got-tardo da poco aperto al traffico il Brennero e il Frejus di base che sono in costruzioneAuspichiamo per favorire la rea-lizzazione di questa iniziativa adesioni e contributi di idee da parte di quanti vedono lrsquoapertura attraverso la Alpi fattore deter-minante per il miglioramento della qualitagrave della vita in ambito comunitario per contatti egrave possi-bile inviare unrsquoe-mail allrsquo indirizzoin iz iat iveaccademiadelle-scienzeit

Studiamo la storia ldquopercheacute le imprese degli uomini nel tempo non siano dimenticaterdquo (Erodoto)

Illustrazione tratta da LrsquoUnivers illustreacute Parigi 1869 in cui egrave riprodotta la mac-china perforatrice inventata da Germano Sommeiller per la perforazione del Tunnel del Frejus

Figura 1 Le piugrave antiche e moderne gallerie alpine del Piemonte

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La sostenibilitagrave egrave un fatto-re ormai determinante in tutte le attivitagrave produttive Non fanno eccezione quei

settori che nonostante le conti-nue innovazioni incidono di piugrave sullrsquoemissione nellrsquoatmosfera di gas climalteranti Fra questi il comparto oil amp gas ndash estrazione raffinazione e consumo di risorse fossili ndash oggi rappresenta uno dei principali fattori che incidono sul fenomeno del riscaldamento glo-bale Di conseguenza sono tanti i professionisti che lavorano nei settori di ricerca e sviluppo in cer-ca di soluzioni volte alla riduzione dellrsquo impatto ambientale di un set-tore che rimane imprescindibile per lrsquoeconomia planetariaEgrave in questo ambito che si inseri-sce la tesi di Marcello Prestianni presentata sul numero dellrsquoInge-gnere Italiano dedicato al tema Oil amp Gas (disponibile su httpswwwtuttoingegnereit) che gli ha permesso di vincere il contest lanciato nei mesi scorsi Ai partecipanti ndash studenti di inge-gneria laureati o laureandi ndash egrave stato chiesto di condividere la propria tesi sullrsquoevoluzione di questo comparto con particolare attenzione ai temi della Circular Economy e della decarbonizza-zione A promuovere la competi-zione il Consiglio Nazionale degli Ingegneri PPAN (consulente edi-toriale della rivista quadrime-strale) e NextChem societagrave che ha sponsorizzato il contest e messo a disposizione un tirocinio al migliore talento ldquoAl nostro interno ndash racconta Ilaria Catastini Communication Manager NextChem ndash abbiamo una ricchezza di competenze che vengono dallrsquoesperienza Maire Tecnimont nel settore tradizio-nale dellrsquo ingegneria e costruzioni che andiamo a integrare sempre di piugrave con quelle nuove di giovani che hanno studiato e si sono for-mati in una prospettiva di futuro sostenibile e circolare e che si vogliono cimentare in una sfida complessa quanto affascinanterdquo

LA TESILa trattazione egrave frutto dellrsquoattivitagrave sperimentale realizzata presso i laboratori del dipartimento drsquo in-gegneria Enzo Ferrari dellrsquoUniver-sitagrave degli studi di Modena e Reggio Emilia con i professori Cecilia Mortalograve Marcello Romagnoli e la dottoressa Maria Cannio Oggetto del lavoro sperimen-tale egrave la realizzazione tramite il metodo della stampa 3D di una membrana ceramica a

Oil amp Gas la stampa 3D di membrane ceramiche vince il contest de lrsquoIngegnere ItalianoOltre a un ridotto impatto ambientale la nuova tecnica sperimentale promette risparmi in termini di tempi e costi

idrogeno a temperature superiori ai 600degC Ciononostante il metodo del 3D printing ha permesso di raggiungere valori di permeabilitagrave dellrsquo idrogeno di molto inferiori alle membrane metalliche a base di palladio attualmente diffuse in commercio

Il nuovo contest de lrsquoIngegnere ItalianoIn occasione del lancio del numero dedicato al food dellrsquoIngegnere Italiano lo storico organo ufficiale del Consiglio Nazionale Ingegneri il CNI ha deciso di associare a ogni numero monografico un contest re-lativo allrsquoargomento trattato Lrsquoultima monografia appena uscita egrave dedicata al tema dellrsquoOilampGas Il contest egrave stato riservato a laureandi e laureati che si sono cimentati in una tesi sullrsquoevoluzione dellrsquo ingegneria nel settore specialmente sui temi della Circular Economy e della decarbonizzazione Il contest egrave stato sponsoriz-zato da NextChem societagrave del Grup-po Maire Tecnimont dedicata alla transizione energetica che ha messo a disposizio-ne un tirocinio Il vincitore del contest egrave stato Marcello Prestianni

DAL CNI

base di BaCe065 Zr020 Y015 O3-δ1113088-Ce085 Gd015 O2-δ a con-duzione elettronica (MPEC) per-meabile allrsquo idrogeno Un sistema composito che per via della sua stabilitagrave chimica e meccanica risulta fra i piugrave studiati per la separazione e la purificazione di

mdash ldquoIl contest egrave stato senza dubbio unrsquoopportunitagrave interessante diretta ai neolaureati come me percheacute consente di colmare fin da subito il gap tra mondo universitario e realtagrave aziendalerdquoMarcello Prestianni mdash

LrsquoINNOVAZIONEAl fine di migliorare le perfor-mance quindi una delle strategie piugrave promettenti consiste nellrsquoa-dozione di una configurazione asimmetrica e costituita da film supportati su substrati porosi Sebbene esistano articoli prodotti dalla comunitagrave scientifica rela-tivi alla preparazione di questa tipologia di membrane lrsquoutilizzo della stampa 3D rappresenta una novitagrave assoluta ldquoLrsquo idea ndash spiega Prestianni ndash egrave nata ragionando sul cambio di paradigma della base di partenza del processo di rea-lizzazione di membrane a confi-gurazione asimmetrica Ci siamo detti cosa puograve assicurare note-voli vantaggi in termini di costi e tempi di produzione rispetto ad altre tecniche in uso in questo momento come il co-pressing e il tape casting La risposta egrave stata la stampa 3D E in seguito alle attivitagrave di sperimentazione abbiamo ottenuto ottimi risultati anche sotto il profilo dellrsquo impatto ambientale in quanto abbiamo completato il processo senza impiegare metalli nobili notoria-mente rari e costosirdquo

LA NUOVA TECNICAPer la preparazione degli inchio-stri sono state impiegate polveri di BCZ20Y15 e di GDC15 preventiva-mente miscelate tramite il metodo ball milling attraverso lrsquouso del mulino planetario Queste pol-veri sono poi state amalgamate con altri additivi organici con proprietagrave disperdenti leganti e plastificanti Per la stampa della struttura asimmetrica e den-so-porosa infine egrave stata utiliz-

zata unrsquoattrezzatura homemade a microestrusione Lo step iniziale egrave rappresentato dalla stampa di un supporto poroso caratterizzato da uno spessore di circa 1-15 mm e un diametro di 20 mm Solo suc-cessivamente vi egrave stato deposi-tato lrsquo inchiostro per lrsquoottenimento di un film denso e sottile

I BENEFICI Questo metodo ha dato vita a un prodotto potenzialmente piugrave economico efficiente e dal minor impatto ambientale rispetto alle membrane metalliche a base di palladio e sue leghe Inoltre le membrane sono stabili anche in atmosfere aggressive e per questo motivo non necessitano di processi di desulfurizzazione o di riduzione di CO2 e CO oltre a poter lavorare a temperature fino a 800degC

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La certificazione dellrsquoingegnere esperto in ecoprogettazioneLa soluzione CERTIng al decreto CAM

I Criteri Ambientali Minimi (CAM) sono definiti nellrsquoambi-to del ldquoPiano di azione per la sostenibilitagrave ambientale dei

consumi della Pubblica Ammini-strazionerdquo e la loro applicazione ha come scopo quello di favori-re negli appalti pubblici lrsquouso di tecnologie e prodotti ambiental-mente piugrave sostenibiliIn Italia lrsquoapplicazione dei CAM egrave stata imposta dallrsquoart 18 della L 2212015 e successivamente dallrsquoart 34 del DLgs 502016 ldquoCo-dice degli appaltirdquo (come modifi-cato dal DLgs 562017) recante ldquoCriteri di sostenibilitagrave energe-tica e ambientale negli appalti pubblicirdquo che ne hanno reso ob-bligatoria lrsquoapplicazione da parte di tutte le stazioni appaltantiCon il Decreto CAM dellrsquo11 ottobre 2017 il Ministero dellrsquoAmbiente ha definito i criteri ambientali minimi per lrsquoaffidamento di ser-vizi di progettazione e dei lavori per nuova costruzione ristrut-

fessionista esperto sugli aspet-ti energetici e ambientali degli edifici che sia certificato da un organismo di valutazione della conformitagrave secondo la norma

Tali ingegneri dovranno aver ap-plicato nellrsquoambito della pro-gettazione eo direzione lavori di opere infrastrutturali i Criteri Ambientali Minimi per le scelte progettuali e quelle dei mate-riali eo aver svolto la verifica dellrsquo impatto ambientale delle opere su tutto il ciclo di vita ed eventualmente anche delle loro prestazioni energetiche Dovran-no aver svolto la progettazione di lavori per la costruzione eo riqualificazione di edifici con lrsquoapplicazione di protocolli di sostenibilitagrave ambientale anche volontari di comprovata validitagrave e diffusione sul piano nazionale e internazionale La certificazio-ne CERTing di ingegnere esperto in eco-progettazione in definiti-va soddisfa perfettamente i re-quisiti previsti dal decreto CAM e consente di accedere alle pre-mialitagrave previste nelle procedure di affidamento dei servizi di in-gegneria e architettura per la re-alizzazione o ristrutturazione di edifici pubblici Ad oggi egrave lrsquounico schema nel panorama delle cer-tificazioni del personale che lo consente in maniera trasversale ai diversi protocolli di sosteni-bilitagrave diffusi sul mercato delle costruzioni in Italia e in Europa

Per approfondimenti e per acce-dere alla certificazione consulta il sito wwwcertingit

turazione e manutenzione di edifici pubblici stabilendo nello specifico di attribuire un pun-teggio premiante alle proposte progettuali redatte da un pro-

internazionale ISOIEC 17024 e che applichi uno dei protocolli di sostenibilitagrave degli edifici di li-vello nazionale o internazionale (alcuni esempi Breeam Casacli-ma Itaca Leed Well)

LrsquoINGEGNERE ECO-PROGETTISTALrsquoagenzia CERTing accredita-ta secondo lo standard ISOIEC 17024 da ACCREDIA ha definito tra i 21 campi dello schema di Inge-gnere Esperto quello specifico di eco-progettista al quale possono accedere i professionisti che si occupano di progettazione soste-nibile in edilizia Il Consiglio Di-rettivo dellrsquoAgenzia CERTing nella riunione del 21 febbraio 2020 ha approvato una revisione del Re-golamento Tecnico che stabilisce i criteri per la valutazione delle competenze degli ingegneri che richiedono la certificazione come esperto sugli aspetti energetici e ambientali degli edifici

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tro il 20502 Favorire meccanismi agevolati

di consulenza3 Trovare tramite consultazione

pubblica le migliori strategie adottate (anche in base agli aspetti di rischio sismico si-curezza incendio e sicurezza idrogeologica) per il raggiun-gimento dellrsquoobiettivo fissato dallrsquoUnione Europea

ndash Art 1 modifica ex art 2 della 201031 UE ampliando la defi-nizione si ldquosistema tecnico per lrsquoediliziardquo (c 3-bis) che include ldquolrsquoautomazione e il controllo la produzione di energia elettrica in loco o una combinazione de-gli stessi compresi i sistemi che sfruttano energie da fonti rinno-vabilirdquo unrsquoautomazione che com-prende pertanto tutti i prodotti hardware e software che aiutano la gestione dei sistemi efficienti ndash Indicatore di predisposizio-ne degli edifici allrsquo intelligenza (Smart Readiness Indicator SRI) cioegrave determinare lrsquoeffettiva capa-citagrave degli edifici di essere degli ldquosmart buildingrdquo Questa valutazione ndash al momen-to facoltativa ndash demandata alla Commissione si baseragrave sulla capacitagrave dellrsquoedificio di essere intelligente sostenibile e tecno-logica di fatto lrsquoautomazione de-gli edifici diventeragrave uno standard per la valutazione prestazionale (anche attraverso la tecnologia ICT) lrsquoSRI pone tuttavia dei dub-bi sulle modalitagrave di applicazione per la valutazione dello stabile e su chi invece si occuperagrave di effet-tuare la valutazione (vedasi box)Proprio per gli Smart Readiness Indicator Remo Giulio Vaudano Consigliere CNI durante lrsquoultima seduta in Senato per quanto ri-guarda le prestazioni energetiche nellrsquoedilizia ha auspicato verso un consapevole utilizzo degLI SRI poicheacute ldquoun edificio smart equi-paggiato di tecnologie innovative di comunicazione automazione controllo e intelligenza egrave in grado di assicurare il benessere per gli occupanti lrsquoefficienza e ottimiz-zazione del funzionamento degli impianti di adattarsi alle esigen-ze dellrsquoutente e della rete non-cheacute di contribuire allrsquo innovazione e alla transizione energetica del sistema elettrico nazionale alla connettivitagrave e ai conseguenti ser-vizi innovativirdquo

SMART READINESS INDICATOR E IL PROGETTO S3 UNICAdi Luca Bertoni Lo Smart Readiness Indicator introdotto e illustrato in Allegato 1 alla Direttiva 2018844 si pone basa su tre funzionalitagrave 1 la capacitagrave di mantenere lrsquoefficienza energetica e il

funzionamento dellrsquoedificio mediante lrsquoadattamento del consumo energetico ad esempio usando energia da fonti rinnovabili

2 la capacitagrave di adattare la propria modalitagrave di funziona-mento in risposta alle esigenze dellrsquooccupante prestando la dovuta attenzione alla facilitagrave drsquouso al mantenimento di condizioni di benessere igrotermico degli ambienti interni e alla capacitagrave di comunicare dati sullrsquouso dellrsquoenergia

3 la flessibilitagrave della domanda di energia elettrica comples-siva di un edificio inclusa la sua capacitagrave di consentire la partecipazione alla gestione attiva e passiva noncheacute la gestione della domanda implicita ed esplicita della do-manda relativamente alla rete ad esempio attraverso la flessibilitagrave e le capacitagrave di trasferimento del carico

La Direttiva precisa inoltre che ldquoLa metodologia non pregiu-dica i regimi nazionali di certificazione della prestazione energetica esistentirdquo Come egrave facile comprendere lo SRI egrave dav-vero innovativo e si basa fondamentalmente su due requisiti bull un sistema di monitoraggio che sia in grado di rilevare

i consumi dellrsquoedificio e soprattutto le condizioni di benessere igrotermico nei diversi ambienti

bull un impianto di climatizzazione che sia in grado di soddi-sfare diverse esigenze di comfort in ambien-ti diversicontemporaneamente

Per lo studio di questo indicatore egrave stato avviato da poco un progetto finanziato dalla Comunitagrave Europea nellrsquoambito di Interreg Europe deno-minato S3 UNICA che ha nella Regione Friuli Venezia Giulia il Lead Partner e come partner le Universitagrave di Trieste e Udine Lrsquoagenzia Locale per lrsquoEnergia ndash ALEA (Romania) Lrsquoagenzia Locale per lrsquoEnergia dellrsquoAndalu-sia e lrsquouniversitagrave di Malaga (Spagna) il Consiglio Regionale della South Karelia e lrsquouniversitagrave di Lappeenranta (Finlandia) e lrsquoAssociazione delle Municipalitagrave polacche (Energie Citeacutesrdquo

(Polonia) Le attivitagrave del progetto S3 UNICA sono sviluppate in tre step Un primo step di ldquoIdentificazione e analisirdquo con lo sviluppo della prima parte dellrsquoassesment tool che consente di conoscere i contesti di tutti i partner e permettere agli stakeholder regionali di identificare i loro punti di forza e di debolezza in tutto il ciclo dellrsquoinnovazione quadro politico prestazioni tecniche e finanziarie Un secondo step di ldquoInter-regional mutual learningrdquo che noto il quadro dei partners

entreragrave piugrave in dettaglio su strategie soluzioni tecniche il quadro politico e lrsquoecosistema della regione ospitante per aumentare il risparmio energetico intelligente la distribuzione e le misure di produzione cosigrave come i metodi e le risorse risultati ed esperienza durante tutto il ciclo dellrsquoinnovazione Il terzo step

di ldquotrasferimento delle conoscenze e piani di azionerdquo in cui grazie alle lezioni giagrave apprese dai PP che hanno partecipato a SMARTCAMPUS e le conoscenze apprese dai nuovi PP si ap-plica un metodo comune per sostenere la crescita dei mercati transnazionali individuando piani di azione

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Un porsquo di chiarezza per i controlli strutturali

di Eduardo Caliano

Con la conversione in legge del DL Sblocca Cantieri legge n 55 del 14 giugno 2019 viene istituita la figura del Laboratorio Autorizzato per le prove sugli edifici esistenti Lrsquoemendamento presentato in Senato allrsquoatto della conversione in legge ha inciso sulla forma preesistente dellrsquoart 59 del DPR 38001 integrando il numero dei laboratori autorizzabili dal Consi-glio Superiore dei Lavori Pubblici Si egrave cosigrave passati dallrsquoavere solo due categorie di laboratori ndash quelli per ldquoprove sui materiali da costru-zionerdquo e quelli per ldquoprove di labo-ratorio su terre e roccerdquo ndash ad avere una terza categoria di laboratori quella per ldquoprove e controlli su materiali da costruzione su strut-ture e costruzioni esistentirdquo

UNA SVOLTA EPOCALEA seguito della riforma normativa il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici egrave stato chiamato a disci-plinare attraverso la Circolare n 633 del Servizio Tecnico Centrale del 3 dicembre 2019 il nuovo set-tore dei Laboratori Si tratta di una svolta epocale nel mondo dei controlli sul costruito esistente e per riflesso nellrsquoam-bito del restauro del recupero e risanamento strutturale In altri termini si fa un porsquo di chiarezza in un contesto che negli ultimi anni aveva visto operare nel mercato dei controlli strutturali soggetti a volte molto diversi tra loro per competenze e capacitagrave La riforma arriva provvidenziale visto che il problema dellrsquoanalisi del degrado delle strutture e delle infrastrut-ture italiane si egrave rivelato di stret-tissima attualitagrave

NTC 2008 E LA DIAGNOSTICAPer comprendere come si egrave arri-vati a questa importante svolta egrave necessario fare un passo indietro e tornare alle NTC 2008 ovvero quando la diagnostica egrave entrata stabilmente negli obblighi norma-tivi Con le NTC 2008 e soprattutto a seguito dei chiarimenti di cui alla Circolare applicativa del 2009 lrsquoesigenza cogente di raggiungere i cosiddetti ldquolivelli di conoscenzardquo ha moltiplicato le richieste del mercato e di conseguenza si sono affacciati al mondo dei controlli nuovi operatori In questo contesto storico si egrave operato difatti uno sposta-mento di baricentro si egrave passato dallrsquoavere pochissimi soggetti altamente specializzati ma di nic-chia a nuovi operatori La mol-tiplicazione della domanda si egrave inevitabilmente tradotta in una

Con la conversione in legge dello Sblocca Cantieri finalmente si definisce una nuova categoria di Laboratori per prove su costruzioni e strutture esistenti

ART 59 DPR 38001 |

NTC

non distruttive nel campo dellrsquo in-gegneria civilerdquo

IL PERSONALE TECNICOQuella della questione della cer-tificazione del personale tecnico operante non egrave una questione secondaria Chi si occupa di test in cantiere sa bene come a influire sul risultato di misura concorrano condizioni al contorno la corretta procedura di prova la disponibi-litagrave delle norme di buona tecnica (che per alcune prove oggi impor-tiamo dal mondo anglosassone o americano) la certificazione e la sicurezza del personale e la tara-tura degli strumenti Eseguire correttamente prove in cantiere quindi significa mettere in piedi una organizzazione com-plessa che lavora in regime di qua-litagrave e che conta sulle competenze maturate da tecnici specializzati

BENEFICILa riforma dei Laboratori ex art 59 DPR 38001 porta con seacute anche altri due benefici effetti che entre-ranno in piena applicazione nei prossimi mesi Uno relativo alla definizione dei ruoli fra gli ese-cutori delle prove e il progetti-stavalidatore della campagna di prova lrsquoaltro relativo a una rior-ganizzazione delle gare di appalto avente a oggetto la vulnerabilitagrave sismica dellrsquoesistente La Circolare n 633 che organizza i laboratori infatti chiarisce come

da parte dei Laboratori sia vie-tata qualsiasi forma di consulenza nellrsquoambito della programmazione di una campagna di indagini dia-gnostiche Ciograve impone nei fatti una separazione dei ruoli fra i tec-nici per lo piugrave ingegneri esperti in prove e quindi esperti nella programmazione gestione e vali-dazione di una attivitagrave di indagine in cantiere e il soggetto esecutore delle prove stesse In tal senso appare molto interessante la pro-posta del CertIng che nellrsquoambito della certificazione delle com-petenze degli ingegneri struttu-risti sta elaborando lo schema dellrsquo ingegnere Responsabile del progetto della gestione e della validazione delle attivitagrave di inda-gine su strutture e infrastrutture Infine nei fatti ci saragrave anche una riorganizzazione del settore delle gare di appalto per le Vulnerabilitagrave sismiche o dei progetti di restauro e risanamento conservativo Finora troppo spesso la Pub-blica amministrazione ha lrsquo in-sana abitudine di porre a carico del progettista lrsquoesecuzione delle indagini Con la riforma il proget-tista si caratterizza per un esperto in indagini e non in un potenziale esecutore delle stesse in quanto lrsquoAutorizzazione a eseguire le inda-gini sulle strutture esistenti egrave una vera e propria concessione mini-steriale e quindi non soggetta a formule quali per esempio quella dellrsquoavvalimento In tal senso le indagini non potranno piugrave essere a carico del progettista ma da questrsquoultimo progettate per un successivo espe-rimento di gara a esclusivo appan-naggio dei soggetti autorizzati Si ricordi infine che sempre nellrsquoam-bito degli appalti pubblici egrave attesa la piena attuazione della riforma dellrsquoart 101 del Codice dei Contratti che definisce il settore delle prove sperimentali quale ambito stretta-mente necessario alla ldquosicurezza del cantiererdquo e quindi come tale non soggetto a ribasso economico La riforma dei Laboratori si pone come unrsquooccasione importante per la categoria Lrsquoesperienza ci insegna che piugrave si approfondi-sce la fase di diagnosi meno gli interventi sono invasivi e costosi Occorre mutare lrsquoapproccio cultu-rale Su questo nei prossimi anni la categoria attraverso gli Ordini egrave chiamata a una nuova frontiera della formazione professionale

Ingegnere e dottore di ricerca tec-nico certificato III livello metodi UNIPdR 5619 presidente Associazione Codis (Associazione per il Controllo la Diagnostica e la Sicurezza di strut-ture infrastrutture e beni culturali)

moltiplicazione dellrsquoofferta a cui non sempre egrave corrisposta la per-sistenza degli auspicati requisiti di formazione ed esperienza che avevano contraddistinto gli ope-ratori storici del settore dei con-trolli strutturali Si egrave posto inoltre il problema di chi fosse preposto a fare i con-trolli strutturali Tutti ne riven-dicavano la facoltagrave e in nome di questo pluralismo troppe volte si egrave visto eseguire prove strutturali da soggetti privi di qualsiasi titolo di studio e privi di qualsiasi cer-tificazione delle competenze Non di rado si sono visti poi i cosid-detti ldquorapporti di provardquo firmati da un qualsiasi sig Mario Rossi

LA RIFORMAIn questo contesto ndash non proprio ortodosso ndash egrave intervenuta la pro-mulgazione delle NTC 2018 dove si egrave tentato di porre rimedio indirizzando le fasi di conoscenza strutturale verso i Laboratori Autorizzati dal CSLP La norma tecnica non avendo a disposizione una categoria di laboratorio adatto allo scopo ha prescritto che lrsquoazione di cam-pionamento su strutture esistenti fosse demandata ai soli laboratori ex art 59 del DPR 38001 Il pro-blema che ne egrave seguito egrave stato il seguente allrsquoatto della promulga-zione delle NTC 2018 i laboratori autorizzabili erano solo di due tipi ovvero quelli sui materiali da

costruzione (nati per il controllo sui controlli in accettazione dei materiali in cantiere) e quelli su rocce e terre (nati per lrsquoanalisi dei suoli) In questo contesto quindi si egrave reso necessario un riordino delle competenze dei laboratori con la nascita della nuova cate-goria opportunamente specializ-zata nei controlli sulle strutture esistenti La riforma del settore dei Labora-tori ex art 59 del DPR 38001 si egrave inoltre tradotta in un vantaggio per la categoria degli ingegneri Come ha chiarito la Circolare n 633 del Servizio Tecnico Centrale infatti il personale del laborato-rio deve essere formato espres-samente da tecnici specializzati attraverso la certificazione delle competenze In particolare si fa riferimento al fatto che il Diret-tore di Laboratorio dovragrave essere necessariamente un ingegnere o architetto iscritto allrsquoOrdine professionale con esperienza decennale nel settore delle prove strutturali In altri termini i Labo-ratori per le prove su strutture esistenti si qualificheranno ndash una volta che la riforma avragrave piena attuazione ndash in centri di eccellenza per la diagnosi delle patologie edilizie e strutturali Il personale sia quello sperimentatore che quello direzionale dovragrave essere certificato ai sensi della UNIPdR 5619 ldquoCertificazione del perso-nale tecnico addetto alle prove

mdash ldquoLa riforma dei Laboratori si pone come unrsquooccasione importante per la categoria Lrsquoesperienza ci insegna che piugrave si approfondisce la fase di diagnosi meno gli inter-venti sono invasivi e costosi Occorre mutare lrsquoapproccio culturalerdquo mdash

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di Giuseppe Margiotta

Non so quando questo articolo andragrave in stampa ma spero che allora la drammatica situazione attuale sia giagrave sotto controllo Ne approfitto per essere solidale con i tanti colleghi che piugrave di altri av-vertono nei propri territori la gra-vitagrave dei riflessi sociali ed econo-mici che il virus sta portando con seacute e che patisco io stesso per i tanti amici e parenti coinvoltiLa mia pericolosa tendenza a un inguaribile donferrantismo mi induce a pensare che con le idi di marzo o le campane della mattina di Pasqua alla maniera di Čajkovskij ci avvieremo a un ritorno graduale alla normalitagrave per quanto prudente e lento Nel dubbio evito di dare adito alla mia vena ironica di diventare inopportuna o sarcasticaIn caso contrario mi sarei abban-donato allrsquo ira funesta che infiniti addusse lutti agli achei che alcu-ni malcapitati hanno avuto modo di incontrare nelle Assemblee dei bei tempi andati E allora avrei fatto oggetto dei miei strali al-cuni tra noi che in questi giorni hanno continuato a ribadire fino alla noia alcuni concetti (riduzio-ne delle quote vanitagrave delle va-nitagrave di ogni discorso su Inarcas-sa inopportunitagrave di un apposito GdL etc) interessanti ndash per ca-ritagrave ndash se diluiti negli anni e nelle italiche terre ma che in questi ultimi mesi appaiono piuttosto alla stregua dello ldquospazio vitalerdquo e del ldquocorridoio di Danzicardquo Lrsquoab-biamo capito non crsquoegrave bisogno di ripetersi Altamente sconveniente e scon-clusionato appare ancora ai miei occhi astigmatici lrsquoesercizio crea-tivo di collegare alcuni di questi temi allrsquoattuale emergenza come ho letto di recente ma su questo egrave saggio e caritatevole non ag-giungere altroPreferisco ritornare sul tema tan-to di moda sulla stampa in questi tempi appestati per santificare la centralitagrave dellrsquoIngegnere qua-lunque sia il suo campo di atti-vitagrave Apprendo da un articolo di Onofrio Bruno sul quotidiano La Gazzetta del Mezzogiorno che lrsquo inventore dellrsquoAmuchina egrave sta-to un ingegnere Oronzio De Nora (1899-1995) nato ad Altamura Laureato in Ingegneria Elettro-tecnica al Politecnico di Milano De Nora egrave stato un vero e proprio antesignano nelle applicazioni della chimica nellrsquo industria Nei primi anni rsquo20 lrsquo ingegnere puglie-se brevettograve in Germania la prima soluzione disinfettante a base di ipoclorito di sodio (utile quindi a igienizzare superfici frutta e ver-dura) per poi battezzarla come ldquoAmuchinardquo e cedere ad altri il brevetto attualmente di pro-prietagrave della Angelini Pharma Oggi esiste e viene prodotta an-che lrsquoAmuchina gel per la pulizia delle mani e della cute che inve-ce egrave a base di alcol etilico

tilizzo degli anodi nellrsquo industria farmaceuticaNel 1969 brevettograve la tecnologia DSA diventata uno standard nellrsquo industria chimica gli anodi metallici sostituiscono quelli in grafite abbassando cosigrave il consu-mo energeticoLe Industrie De Nora esistono ancora oggi e costituiscono una

cosiddetta ldquomultinazionale ta-scabilerdquo di successo nel campo delle tecnologie sostenibili del risparmio energetico e nel trat-tamento delle acque Gestita dai discendenti della famiglia impie-ga circa 1500 dipendenti in nove stabilimenti nel mondo con un fatturato di circa 500 milioni di euro allrsquoannoIl core business dellrsquoazienda re-sta orientato su due grandi li-nee di produzione cloro-soda il processo chimico con cui si ottengono soda caustica e cloro utilizzati nella produzione di pla-stiche detergenti disinfettanti e prodotti farmaceutici e la produ-zione di elettrodi per lrsquo industria

elettronica e galvanicaPrima azienda italiana a entra-re nel mercato giapponese an-novera fra i clienti grandi nomi come Bayer e Solvay fino a di-ventare fornitore ufficiale di Ap-ple per lrsquoelettronicaCome ha scritto La Repubblica nella sua pagina di Economia amp Finanza qualche anno fa la pa-rabola elettrochimica di Industrie De Nora iniziata nel 1923 in una piccola officina vicino alla Stazio-ne Centrale di Milano con lrsquo inven-zione di un potente antibatterico ricomincia oggi nelle vesti di pri-mo produttore al mondo di elet-trodi quei conduttori generati nella produzione di cloro e soda e che servono a diverse finalitagrave industriali compreso lo stam-paggio dei circuiti di smartphone e tablet proseguendo con lo svi-luppo di soluzioni innovative per la salute e lrsquoambienteIl passaggio dalla meccanica al servizio della chimica di base allrsquoelettrochimica per lrsquoHi-Tech non egrave stato breve dallrsquoAmuchina allrsquo iPhone appunto

EFFEMERIDI

Dallrsquoamuchina allrsquoiPhone

Nel 1923 il giovane De Nora fon-dograve a Milano unrsquoazienda dedicata alla produzione di impianti per la depurazione delle acque e vari progetti per lrsquo industria farmaceu-tica Da allora le sue ricerche e scoperte scientifiche hanno spa-ziato dallrsquoutilizzazione dei pro-cessi cloro-soda nei trattamenti di depurazione delle acque allrsquou-36moduli-esecutivo-okpdf 1 091219 0945

Storia non breve di un Ingegnere

Oronzio De Nora e suo figlio Niccolograve (Fonte fondazionedenoraitHistoryhtml)

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TTERRITORIO

di Roberto di Sanzo

ldquoIl mio sigrave alla proposta di entrare a far parte della Giunta comunale nasce dal forte senso di

responsabilitagrave che da sempre ca-ratterizza il nostro impegno come categoria professionale Il Comu-ne si trova a dover superare una difficile situazione e se egrave neces-sario il nostro apporto tecnico noi non ci tiriamo indietrordquoEgrave questo il messaggio che il pro-fessor Vincenzo Di Dio Presidente dellrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Palermo lancia allrsquo in-domani della sua nomina come assessore comunale allrsquoEdilizia privata del Comune siciliano Presidente Di Dio come egrave nata questa opportunitagrave al servizio della Pubblica AmministrazioneldquoNon me lrsquoaspettavo di certo Ho ricevuto una telefonata dal sin-daco di Palermo Leoluca Orlando che mi ha chiesto la disponibi-litagrave ad assumere lrsquo incarico e in pochi giorni ho dovuto decidere dando il mio assenso Unrsquourgenza dettata dalla situazione piutto-sto complicata mettiamola cosigrave nata in seno allrsquoAmministrazione con unrsquo indagine giudiziaria che spero faccia il suo corso nel piugrave breve tempo possibile Come mai la scelta egrave caduta su di me Le rispondo con le parole dello stesso sindaco Orlando Lei egrave un uomo delle istituzioni in grado di lavorare per la collettivitagrave con serietagrave e massima trasparenzardquo

Il ruolo di Presidente dellrsquoOrdine ha giocato secondo lei un ruolo determinante per questa nuova avventuraldquoCredo proprio di sigrave Se il sistema ordinistico egrave in grado di incidere nella vita sociale ed economica del Paese ecco che la connessione con la politica e le scelte decisio-nali egrave assolutamente inevitabile Il mio obiettivo Saper prendere decisioni positive per il bene di Palermo La fiducia mostrata dal sindaco nellrsquoaffidarmi un compito cosigrave delicato egrave anche il riconosci-mento del ruolo che lrsquoOrdine degli Ingegneri ha svolto in questi anni contribuendo con idee riflessioni e proposte al dibattito pubblico su importanti questioni di inte-resse collettivordquo

Quale puograve essere il valore aggiunto di un ingegnere alla guida di un assessorato cosigrave importanteldquoHo accettato unrsquounica delega

ldquoLrsquoingegneria al servizio della collettivitagraverdquo

Vincenzo Di Dio Presidente dellrsquoOrdine degli ingegneri di Palermo egrave il nuovo assessore allrsquoEdilizia Privata del Comune

PALERMO | INTERVISTA

una scelta che ha un valore politico nel senso di governo della polis Il mio in ogni caso egrave un ruolo tecnico slegato dalle logiche partitiche Tutto il mio impegno saragrave rivolto allrsquo inge-gnerizzazione degli uffici e dei comportamenti del personale cercando di efficientare il sistema e rendere sempre piugrave efficaci gli interventi dei tecnici comunali In una parola voglio una lsquonormalitagraversquo che sia anche fattore di rassere-namentordquo In che modo si concretizzeragrave questa liaison tra Pubblica Amministrazione e mondo delle professionildquoI professionisti sono una risorsa per questo assessorato e lo saranno sempre di piugrave con la mia

presenza Ci saranno sempre di piugrave sinergie di carattere squi-sitamente professionale tra gli uffici comunali ingegneri e architetti ognuno per i propri compiti e ruoli con correttezza e professionalitagrave Penso ad esempio a unrsquoattivitagrave formativa congiunta utile per far sigrave che i colleghi sappiano elaborare pratiche corrette Dallrsquoaltro lato i tecnici del Comune siano in grado di elaborale ed evaderle al meglio e nel minor tempo possibilerdquo Insomma tra le parole drsquoordine vi saragrave ldquolotta alla burocraziardquoldquoLa questione non egrave cosigrave sem-plice e banale La veritagrave egrave che negli anni nella Pubblica Amministrazione non vi egrave

stato ricambio generazionale molti dipendenti sono ai limiti della pensione e quindi non piugrave motivati altri invece hanno poca dimestichezza con le innovazioni tecnologiche Ecco serve che il personale sia ben formato oltre che competente in grado quindi di rispondere al meglio alle esigenze dei pro-fessionisti Il problema dunque non egrave la Pubblica Amministra-zione ma la capacitagrave di avere tecnici dipendenti e consu-lenti qualificati Ecco percheacute il mio lavoro dovragrave andare nella direzione di uno snellimento degli iter procedurali e far sigrave che lrsquoapparato pubblico non venga piugrave visto come una lsquogiunglarsquo dalla quale diventa impossibile uscirerdquo

Vincenzo Di Dio

Un nuovo ventilatore per lrsquoOspedale civile dellrsquoAnnunziata

COSENZA | INIZIATIVE

LrsquoOrdine degli ingegneri di Cosenza a supporto della sanitagrave locale per i reparti di terapia intensiva

LrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Cosen-za dona un ventilatore polmonare allrsquoOspedale

civile dellrsquoAnnunziataAbbracciando lrsquo iniziativa solidale promossa dalla Fondazione Lilli Funaro per supportare lrsquoOspe-dale civile dellrsquoAnnunziata con nuove forniture di attrezzature e materiale sanitario Il Consiglio dellrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Cosenza ha delibe-rato allrsquounanimitagrave lrsquoacquisto di un ventilatore polmonare di ultima generazione da donare ai reparti di terapia intensiva e sub-intensiva del Nosocomio cit-tadinoldquoSono sicuro di aver corretta-mente interpretato il desiderio

di tutti i colleghi iscritti al nostro Ordine di essere vicini agli sforzi degli amici medici e di tutto il personale sanitario coinvolti nel fronteggiare lrsquoemergenza epo-cale in corso Abbiamo pensato di farlo attraverso lrsquoacquisto di attrezzature mediche assoluta-mente indispensabili per affron-tare la specifica patologia viralerdquo le parole del Presidente Provin-ciale degli ingegneri Carmelo Gallo ldquoRingrazio poi a nome di tutto il Consiglio dellrsquoOrdine la Fondazione Lilli Funaro che da sempre ha votato la propria atti-vitagrave alla solidarietagrave sociale e alla ricerca scientificardquo Le attrezzature mediche saranno consegnate questao mese presso lrsquoOspedale dellrsquoAnnunziata

Carmelo Gallo Presidente OrdineIngegneri di Cosenza

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Tutte le informazioni repe-ribili online in unrsquounica ldquoscatolardquo Egrave il Landbox ide-ato grazie alle attivitagrave di

studio e analisi del Centro Studi dellrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Cagliari e sviluppato assieme allrsquoazienda Nordai Questa piattaforma utilizza i di-versi open data presenti in rete crea delle mappe tematiche e rende disponibili le informazio-ni in esse contenute in questo modo si crea un ambiente unico e costantemente aggiornato dal quale acquisire dati costante-mente aggiornati e geografica-mente strutturatiQuesto strumento egrave in grado di di minimizzare il numero di ore di lavoro trascorse a cercare i dati tra i diversi siti istituzionali e risponde alle esigenze dei profes-sionisti che intendono consultare e utilizzare dati territoriali riguar-danti i vari processi che interes-sano il territorio regionaleLandbox suddivide i dati in 4 categorie territorio (urbani-stica ambiente e mobilitagrave) strutture e infrastrutture (edili-zia costruzioni e infrastrutture)

TTERRITORIO

Ingegneria e internazionalizzazione

Landbox una ldquoscatolardquo open data

TERNI | EVENTI

CAGLIARI | PROGETTI

tecnologia (impianti energia ed innovazione) Pubblica Ammini-strazione (attivitagrave delle PA) La scala di riferimento generale egrave di tipo comunale anche se possono essere implementate scale piugrave piccole e dettagliate I vari tema-tismi vengono mostrati nel visua-lizzatore utilizzando come scala di riferimento quella comunale quindi tutti i dati presenti saranno inseriti in una base spaziale raf-figurante i limiti amministrativi comunali della SardegnaLa consultazione delle informa-zioni avviene attraverso lrsquoutilizzo di un client-server webgis che per-mette non solo la semplice visua-lizzazione di mappe tematiche ma anche numerose altre funziona-litagrave tra cui ndash consultazione dei dati tabellari presenti allrsquo interno delle mappe ndash creazione ed elaborazione di tabelle e grafici comparativi ndash analisi storiche dinamiche per conoscere lrsquoandamento nel tempo del dato selezionato ndash funzionalitagrave 3D per la rappre-sentazione con poligoni tridi-mensionali del tematismo scelto ndash creazione di grafi stradali per

eseguire analisi spaziali sui tempi di percorrenza (a piedi in bus in treno o in auto) ndash importazione di file esterni sovrapponibili le mappe presenti allrsquo interno di Landbox ndash download dei dati editabili nei vari formati e possibilitagrave di con-divisione in rete e nei principali social media La dinamicitagrave e la semplicitagrave del sito permette anche ai meno esperti di poter fare analisi ed elaborazioni senza dover neces-sariamente conoscere gli aspetti tecnici tipici dei software geo-grafici Landbox quindi egrave uno strumento versatile e poliedrico che permette di poter lavorare raggruppando piugrave banche dati in unrsquounica ldquoscatolardquo consentendo la gestione e manipolazione delle stesse in forma agile e quindi in sintesi ottimizzando il lavoro dei professionisti e degli utenti Attualmente Landbox egrave attivo sul territorio regionale della Sarde-gna ma puograve essere facilmente ampliato anche su altri contesti regionaliPer maggiori info httpsland-boxgeonuecomhome

Le potenzialitagrave e possibilitagrave professionali allrsquoestero unrsquoanalisi del mondo del lavoro oltre confine

Una piattaforma che raccoglie i dati dei diversi siti istituzionali del territorio per creare un ambiente unico e aggiornato di informazioni utili

di Simone Monotti

Giovedigrave 30 gennaio 2020 a Terni lrsquoOrdine degli Inge-gneri ha organizzato un evento sullrsquo internaziona-

lizzazione del mondo del lavoro con particolare riferimento alla figura dellrsquoIngegnere analizzando le possibilitagrave e potenzialitagrave pro-fessionali e lavorative allrsquoesteroIl tema egrave di grande attualitagrave edinteresse sia economico che sociale ed egrave stato affrontato da due diversi punti di vista comple-mentari il lavoro dipendente e la libera professione Egrave stato trattato anche il pro-blema del riconoscimento dei titoli allrsquoestero analizzando perograve piugrave approfonditamente questo aspetto fino alla valorizzazione del professionista per il suo per-corso di crescita post lauream e non sono per una burocratica validazione di titoliLa sessione del lavoro dipendente ha visto la collaborazione diretta di EURES Europa e ARPAL Umbria Sono intervenuti personalmente dirigenti e funzionari di questi due enti sia della compagine umbra sia di Paesi esteri con particolare riferimento ad Austria Germania e Olanda oltre che

dalla sede ministeriale di Roma Lrsquoobiettivo di questa sessione egrave stato illustrare direttamente il mondo del lavoro e le offerte pro-fessionali concrete allrsquoestero e il possibile inserimento di Ingegneri in Europa e piugrave dettagliatamente nei Paesi suddetti Il modulo della libera professione ha invece visto il coinvolgimento diretto del CNI tramite la pre-senza contemporanea di ben tre Consiglieri Nazionali (in foto)Roberto Orvieto ha dettaglia-tamente illustrato il progetto di internazionalizzazione del Con-siglio Nazionale essendo lui il delegato su tale tema A seguire Ania Lopez ha trattato le possibi-litagrave e potenzialitagrave della cosiddetta Agenda 2030 per gli Ingegneri in

Italia e allrsquoestero Stefano Calzo-lari ha affrontato un duplice tema sia lrsquoapproccio al riconoscimento delle competenze allrsquoestero ndash illustrando anche il CertIng ndash sia con piugrave ampio respiro la compe-tenza etica e i progetti innovativi in ottica europea per lrsquoOrdine del futuroVisto lrsquooggetto dellrsquo incontro non poteva mancare una dettagliata presentazione della piattaforma WorkIng e delle potenzialitagrave che la stessa offre anche in termini di lavoro allrsquoestro Di questo aspetto si egrave occupato Emanuele Palumbo del Centro Studi CNI che ha seguito lrsquo intervento di Guido Razzano dello staff CNI con approfondimenti operativi legati allrsquo internazionalizzazione

Chiaramente nessuno ha voluto favorire la cosiddetta ldquofuga dei cervellirdquo al contrario egrave stato sot-tolineato come sia auspicabile che le eccellenze del nostro ter-ritorio restino per valorizzarlo e favorirne la crescita In questa ottica comunque egrave un elemento di aiuto promuovere la tempora-nea espansione e maturazione del business e delle attivitagrave professio-nali oltre i propri confini locali sia come dipendenti che come liberi professionisti proprio in ottica di crescita e confronto con altre realtagrave Interessante egrave stato il con-fronto tra OrdineCNI ed Enti per il lavoro (ARPAL-EURES) per la pos-sibile futura sinergia con la piat-taforma WorkIng Lrsquo incontro ha dimostrato come lrsquoOrdine di Terni sia sempre in azione al fine di favorire gli Iscritti e piugrave in gene-rale la cittadinanza e la societagrave sotto tutti gli aspetti in cui egrave pos-sibile un suo intervento Per lo specifico tema dellrsquo interna-zionalizzazione lrsquoOrdine di Terni ha da tempo attivato una commis-sione interna oltre a seguire atti-vamente le recenti iniziative che il CNI ha attivato e sta sviluppando in tal senso

Presidente Ordine Ing Terni

La piattaforma WokIng in effetti egrave stata giagrave presentata a Terni lo scorso gennaio 2019 da Gianni Massa e Luca Scappini ma in questa occasione il focus egrave stato centrato appunto sullrsquoesteroVa sottolineato il fatto che si egrave trattato di un evento pilota in ambito europeo anche percheacute nel pomeriggio della stessa gior-nata presso la sede dellrsquoOrdine ternano i partecipanti interes-sati hanno potuto incontrare il personale EURES-ARPAL per essere informati direttamente sulle aziende estere in cerca di Ingegneri facendo di fatto pre-colloquio in lingua inglese con i rappresentanti dei Paesi prima citati A dimostrazione dellrsquo interesse per lrsquoevento va segnalato che oltre a CNI EURES e ARPAL hanno concesso il loro patrocinio morale anche la Regione Umbria lrsquoOrdine degli Ingegneri di Peru-gia (con la presenza di vari suoi iscritti) e quello degli Architetti di Terni Alla giornata comun-que hanno preso parte in gene-rale molti tecnici anche di altre categorie o colleghi non ancora iscritti allrsquoOrdine proprio percheacute interessati al tema indipenden-temente dai crediti riconosciuti

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Attivitagrave portuali ancora troppe incertezze

La gestione della salute e della sicurezza sul lavoro durante lo svolgimento delle attivitagrave portuali egrave un tema che necessita di attente riflessioni sia per le numerose peculiaritagrave del settore ma anche per il numero di infortuni e incidenti registrati in rapporto al limitato numero di occupati

La gestione della salute e della sicurezza sul lavoro durante lo svolgimento delle attivitagrave ldquoportualirdquo egrave un tema che necessita di attente riflessioni sia per le numerose peculiaritagrave del settore ma anche per il numero di infortuni e incidenti registrati in rapporto al limitato numero di occupati Infatti i porti sono luoghi in cui vista la molteplicitagrave di attivitagrave svolte si concentrano lavoratori appartenenti a categorie diverse lavoratori portuali autotrasportatori personale degli enti portuali degli enti di controllo tu-risti avventori addetti ai servizi tecnico-nautici ma anche militari che naturalmente costituiscono il presupposto per lrsquoinsorgenza di numerosi rischi diretti e indiretti Le principali attivitagrave svolte allrsquointerno

di porti restano comunque quelle di riparazione manutenzione e trasformazione delle navi a cui vengono associate per esempio il rischio chimico derivante dallrsquoinalazione di sostanze aerodisperse nei lavori di saldatura pitturazione coibentazione il rischio legato alla movimentazione delle attrezzature il rischio rumore e vibrazioni il rischio da radia-zioni elettromagnetiche il rischio di caduta dallrsquoalto o in mare o il rischio derivante dai gravi A questi si aggiungano poi i rischi derivanti dallrsquointerazione terra-mare e quelli derivanti dalle operazioni di carico e scarico delle merci nelle banchine noncheacute quelli associati agli spazi confinati

PORTI E SICUREZZAINAIL ogni anno registra unrsquoincidenza del numero di infortuni che ha ormai raggiunto livelli di crescita esponenziali Volendo analizzare i dati registrati nel periodo 2002-2015 e pubblicati nel 2018 (Figura 1) si evince che tra gli eventi le prime cause di accadimento sono rappresentate dalle cadute a bordo per scivolata a cui seguono quelli associate ad attrezzature di ormeggio attrezzature locali macchina mez-zi di sollevamento o movimentazione dei carichi urti etc Riguardo la natura delle lesioni riportate pre-valgono notevolmente gli annegamenti e le fratture seguiti dalle contusioni cui si accodano lrsquoasfissia le ferite le distorsioni le lesioni da elettricitagrave e le ustioni Infine volendo analizzare le fasi in cui si sono verificati gli eventi infortunistici si evidenzia come il 60 di essi siano avvenuti in fase di navigazione il 24 di ormeggio disormeggio e attracco e il 16 durante la manutenzione a bordo i lavori subacquei etc Dallrsquoanalisi di queste statistiche emerge pertanto la necessitagrave di attenzionare in maniera sempre piugrave approfondita le misure di sicurezza e le procedure di lavoro adottate negli ambiti portuali

IL QUADRO DELLE REGOLELe lavorazioni svolte in ambito portuale soggiacciono allrsquoapplicazione di specifici Decreti a seconda che le attivitagrave vengano svolte sulle aree portuali sulle navi sui peschereccindash DLgs del 27071999 n 271 ldquoAdeguamento della normativa sulla sicurezza e salute dei lavoratori marittimi a bordo delle navi mercantili da pesca nazionali a norma della L 3112 1998 n 485rdquondash DLgs del 27071999 n 272 ldquoAdeguamento della normativa sulla sicurezza e salute dei lavoratori nellrsquoespletamento di operazioni e servizi portuali noncheacute di operazioni di manutenzione riparazione e trasformazione delle navi in ambito portuale a norma della legge 311298 n 485rdquondash DLgs 17081999 n 298 ldquoAttuazione della direttiva 93103CE relativa alle prescrizioni minime di sicurezza e di salute per il lavoro a bordo delle navi da pescardquondash DLgs 9042008 n 81 ldquoAttuazione dellrsquoarticolo 1 della legge 3 agosto 2007 n 123 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavorordquo noto come Testo Unico Sicurezza (TUS)

mdash ldquoOccorre attenzionare in maniera sempre piugrave approfon-dita le misure di sicurezza e le procedure di lavoro adotta-te negli ambiti portualirdquomdash

L

SICUREZZA

a cura di Gaetano Fede e Rocco Luigi Sassone

Lrsquoarmonizzazione e il coordinamento di queste norme perograve egrave il tassello che ancora manca per rendere ancora piugrave efficace lrsquoazione preventiva esigenza peraltro giagrave evidenziata dalla relazione finale della Commissione parlamen-tare di inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro (2013) Il DLgs 272 del 27 luglio 1999 figlio della Legge delega n 485 del 31 dicembre 1998 si poneva come obiettivo finale lrsquoadeguamento della normativa sulla sicurezza e salute dei lavoratori nei luoghi di lavoro in cui venivano effettuate le operazioni eo servizi portuali e includeva ndash e include tuttora ndash anche operazioni piugrave specifi-che come quelle di manutenzione riparazione e trasformazione navale Esso quindi abbraccia due ambiti e contienendash Disposizioni inerenti le operazioni e i servizi portuali mezzi di accesso a bordo non in dotazione della nave scale di accesso alle stive non in dotazio-ne alla nave boccaporti locali chiusi a bordo delle navi (carico scarico tra-sbordo deposito movimentazione merci servizi complementari e accessori)

ndash Disposizioni inerenti le operazioni di manutenzione ri-parazione e trasformazione lavori di manutenzione ripa-razione e trasformazione delle navi eseguiti nei portiIl DLgs 271 nel 1999 non egrave lrsquounica norma applicata al setto-re ma egrave sicuramente la piugrave recente in quanto risente della introduzione normativa del 1994 con la L 84 Infatti nel 1994 fu emanata la legge n 84 di riordino della legislazio-ne in materia portuale che disciplinava lrsquoordinamento e le attivitagrave portuali per adeguarli agli obiettivi del piano ge-nerale dei trasporti dettando contestualmente princigravepi di-rettivi in ordine allrsquoaggiornamento e alla definizione degli strumenti attuativi del piano stesso noncheacute allrsquoadozione e modifica dei piani regionali dei trasporti In particolare e specificatamente alla materia della si-curezza sul lavoro Irsquoart 16 introduceva e definiva le ope-razioni portuali ldquoSono operazioni portuali il carico lo scarico il trasbordo il deposito il movimento in genere delle merci e di ogni altro materiale svolti nellrsquoambito portuale Sono servizi portuali quelli riferiti a prestazioni specialistiche complementari e accessorie al ciclo delle operazioni portualirdquo

Mentre lrsquoart 17 definiva aspetti giuslavoristici ldquoFornitura del lavoro portua-le temporaneo anche in deroga allrsquoarticolo 1 della legge 23 ottobre 1960 n 1369 alle imprese di cui agli articoli 16 e 18 per lrsquoesecuzione delle operazioni portuali e dei servizi portuali autorizzati ai sensi dellrsquoarticolo 16 comma 3rdquo

APPLICAZIONE DEL DLGS N 81 DEL 2008Lrsquointroduzione del Decreto Legislativo n 81 del 09 aprile 2008 ha abrogato il DLgs 62694 ma non il 271 e il 272 del 1999 le cui materie sono in attesa di fu-turi processi di armonizzazione e coordinamento che perograve stentano a essere avviati Ad oggi infatti a distanza di 20 anni i due settori [porti e navi ndr] non sono inseriti nel DLgs 812008 nonostante allrsquoepoca dei lavori prepara-tori del Decreto 81 tali settori erano tra i titoli specifici Ne consegue che sino a quando non vi saranno dei Decreti specifici che svecchino gli ormai datati Decreti del rsquo99 per renderli organici allrsquoimpianto dellrsquo81 non si potragrave parlare di coerenza del sistema giuridico applicabile a porti e naviIl quadro delle regole di riferimento per questi distretti lavorativi segue il principio della norma generale (812008) che per definizione deve essere uni-versale e uniformemente applicata su tutto il territorio nazionale e quindi in via generale anche alle aree portuali e a bordo delle navi italianePeccato che poi ci sono le norme speciali (che naturalmente si intrecciano con le norme generali) che rappresentano gli standard integrativi speciali da rispettare che per le fattispecie normate risultano prevalenti sulla norma di carattere generale I Decreti 271-272-2981999 generano quindi problemi di conflitto interpretativo e difficoltagrave applicativeAnche gli OdV (Regioni e ASL) allrsquoindomani dei Decreti del rsquo99 si sono trovati a dover integrare la domanda di prevenzione introdotta da questi ultimi De-creti con le regole del sistema prevenzionale complessivo Ne egrave scaturito un modello praticato e collaudato da decenni nella generalitagrave degli ambienti di lavoro quello della vigilanza finalizzata alla prevenzione oltre che alla capa-citagrave di mettere in rete le esperienze sviluppate nei vari territori portuali del Porto di Genova aprile 2019

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ARMONIZZARE LA NORMAIl porto egrave un luogo di concentrazione di attivitagrave lavorative diverse e ciograve concorre a definire un forte e com-plesso rischio di interferenze che rappresenta un serio problema da risolvere in ragione della necessitagrave di armonizzare il quadro regolatorio attualmente in stallo Proprio per tale fattispecie se da un lato il TUS sopperisce alla presenza di normative specifiche dallrsquoaltro non sempre trova applicazione alle attivitagrave por-tuali in particolare per quanto concerne il rischio da interferenza o le operazioni portuali che si svolgono in banchina Il TUS ha normato il rischio interferenziale con lrsquoart 26 introducendo i concetti di cooperazione e coordi-namento tra i datori di lavoro ivi compresi i subappaltatori in maniera tale da creare una rete informativa completa circa i rischi interferenziali che sfocia nella redazione del Documento Unico di Valutazione dei Ri-schi La disciplina generale del rischio interferenziale nasce per far fronte quindi alla esigenza di sicurezza in un unico teatro lavorativo di piugrave imprese partecipanti al medesimo ciclo produttivo operanti contempora-neamente Il soggetto destinato a garantire tale cooperazione egrave Datore di Lavoro dellrsquo impresa committente che pertanto egrave obbligato a provvedere al coordina-mento della sicurezza di tutti i lavori e a redigere il DUVRI in relazione alle informazioni acquisite dalle varie imprese e agli accordi di cooperazione sulla sicurezza presi congiuntamente con esse Una vol-ta individuati i rischi derivanti dalle interferenze si potragrave finalmente procedere allrsquoadozione di ulteriori misure di sicurezza noncheacute a differire le lavorazioni incompatibiliLrsquo interpretazione delle attuali normative portano a ritenere che fino allrsquoemanazione del decreto di adattamento delle disposizioni contenute nel DLgs 2721999 al TUS spetta allrsquo impresa capo commessa la predisposizione dellrsquoapposito documento di valu-tazione dei rischi da interferenze che andragrave ad inte-grare il documento di sicurezza di cui agli artt 4 e 38 del DLgs n 2721999rdquo In tale contesto il profilo tipico di interferenza in porto non inquadrabile nel modello definito dal legislatore nellrsquoart 26 egrave quello correlato allrsquoaccesso in aree operative di soggetti esterni al ciclo portuale in senso stretto ndash anche se fortemente coinvolti ndash quali autotrasportatori spe-dizionieri agenti marittimi provveditori di bordo e passeggeri che spesso vengono imbarcati attraver-sando aree operative del terminal Ognuno di essi interviene con modalitagrave e attivitagrave differenti oltre che in fasi operative critiche del lavoro portuale Altra attivitagrave da attenzionare ai fini della discipli-na del rischio interferenziale sono le operazioni portuali che si svolgono su banchine pubbliche da parte di imprese diverse In questo caso il modello classico introdotto dallrsquoarticolo 26 non egrave applicabi-le in quanto vanno a decadere i due elementi fon-damentali dellrsquo istituto ovvero il rapporto di appalto tra le imprese (generalmente non si conoscono) e la disponibilitagrave giuridica dei luoghi (le aree sono ascrivibili alle autoritagrave di sistema portuale) In queste ipotesi non si puograve far altro che predisporre una valutazione congiunta dei rischi da interferenza tra le imprese in interazione lavorativa non ai sensi dellrsquoart26 del DLgs 8108 ma in ottemperanza alllsquoart 4 del DLgs 27299 in combinato disposto con lrsquoart 17 DLgs 8108

Consigliere Nazionale CNI e responsabile GdL SicurezzaComponente GdL Sicurezza Consiglio Nazionale Ingegneri

[Abstract dellrsquointervento ldquoLa gestione della sicurezza nelle aree portuali il quadro delle regolerdquo]

Paese Un ottimo esempio proviene dal lavoro sviluppato dal gruppo interre-gionale sulla sicurezza nelle aree portuali che ha prodotto pregevoli spunti di analisi a cui gli addetti ai lavori fanno correntemente riferimento Uno dei profili piugrave caratterizzanti della complessitagrave portuale e della sua diversitagrave ri-spetto ad altri distretti lavorativi italiani egrave la presenza sul campo di autoritagrave di forte regolazione del territorio (lrsquoAutoritagrave Portuale e lrsquoAutoritagrave Marittima) con compiti e poteri nella materia di salute e sicurezza sul lavoro concorren-ti e sussidiari a quelli dellrsquoOrgano di Vigilanza dellrsquoASL Lrsquoapplicazione del Decreto 2721999 nei Porti ha portato infatti alla collabo-razione tra lrsquoAutoritagrave Portuale soggetto centrale di governo e regolazione del territorio lrsquoASL e lrsquoOrgano di Vigilanza chiamato anche al ruolo di supporto specialistico alle funzioni regolamentari dellrsquoAutoritagrave Portuale noncheacute alla introduzione del Comitato di Igiene e Sicurezza quale organismo di parteci-pazione e consultazione presieduto dallrsquoAutoritagrave Portuale con il forte soste-gno dellrsquoASLLa suddetta norma ha altresigrave indirizzato le imprese portuali nella direzione tracciata dal Decreto 81 verso lrsquoadozione di sistemi di gestione e di qualitagrave il coinvolgimento dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza aziendali e lrsquointroduzione degli RLS di sito portuale Tutto questo egrave avvenuto in un con-testo lavorativo di estrema complessitagrave e rischiositagrave come per esempio nel caso di movimentazione delle merci dalleper le navi e le riparazioni navali

CASI PARTICOLARI Infatti nel caso particolare della movimentazioni di merci in ambito portuale si egrave in presenza di cicli lavorativi non facilmente standardizzabili caratteriz-zati da estrema variabilitagrave di situazioni e fattori estemporanei (es come egrave stata caricata la nave in un porto magari dallrsquoaltra parte del mondo diversitagrave delle navi le diverse merci gli autotrasportatori i marittimi tutti stranieri gli altri innumerevoli soggetti partecipanti al ciclo) Non a caso il fenomeno infortunistico in questo settore ha fatto registrare indici infortunistici per in-cidenza e gravitagrave anche piugrave alti di quelli dellrsquoedilizia con uno stillicidio do-loroso di morti spesso in reiterati scenari tipologici (investimenti da mezzi eo da carichi) In tale fattispecie anche le riparazioni navali assumono il connotato di pesante complessitagrave organizzativa insito peraltro nelle forme di strutturazione delle commesse navali e nelle catene ramificate di appalti che concentrano negli angusti spazi della nave maestranze numerose e multilin-gue oltre che nei ritmi intensi imposti dagli strettissimi ldquotempi naverdquoAnche lrsquoapplicabilitagrave del Decreto 2711999 [Adeguamento della normativa sulla sicurezza e salute dei lavoratori marittimi a bordo delle navi ndr] ri-sulta particolarmente complessa per la presenza di tre Organi di Vigilanza con pari titolo e prerogative Autoritagrave Marittima ndash ASL ndash Ufficio di Sanitagrave Marittima del Ministero della Salute tutti e tre chiamati a coordinarsi con le loro competenze differenziate su una materia che egrave intrinsecamente piugrave articolata Lrsquoambiente nave infatti egrave un contesto particolare che introduce questioni di sicurezza della navigazione di salute e sicurezza del lavoro e di igiene e abitabilitagrave essendo sia un ambiente di lavoro e che un ambien-te di vita dei marittimi Il suddetto decreto prevedeva lrsquoemanazione entro 90 giorni dallrsquointroduzione dello stesso [1999 ndr] del Regolamento per la costruzione e le sistemazioni relative allrsquoambiente di lavoro a bordo al fine di abrogare il vecchio Regolamento 1045 del 1939 (un Regio Decreto firmato da Vittorio Emanuele e Mussolini) che tuttora egrave vigente e quindi costituisce lrsquounico standard tecnico di riferimento per le vecchie Commissioni Locali di visita delle naviLa parte piugrave innovativa e significativa del 271 sono le regole prevenzionali e organizzative incentrate sulla valutazione dei rischi e sul sistema di gestio-ne distribuito tra armatore comandante preposti lavoratori e nuove figure di prevenzione a bordo (il ldquo626 marittimordquo) a fronte del fatto che tutte que-ste disposizioni sono entrate immediatamente in vigore allrsquoemanazione del 271 nel 1999 (e le societagrave armatrici con queste hanno da subito dovuto fare i conti) Altro importante aspetto riguarda lrsquoentrata in vigore della Convenzio-ne del Lavoro Marittimo MLC (ratificata dallrsquoItalia a settembre 2013) e in tale scenario la normativa italiana sugli aspetti di salute e sicurezza del lavoro rischia di non essere adeguata agli avanzati standard della Convenzione internazionale Ne deriva quindi che anche in questo caso come per il 272 egrave urgente lavorare per recuperare i ritardi accumulati e superare le inerzie applicative del 271

IL DLGS 81Si ritiene che lrsquooccasione per rimettere mano e risolvere i nodi applicativi del settore portuale egrave offerta proprio dal processo di evoluzione normativa indicato dal Decreto 81 che con spirito critico deve comunque essere co-ordinato con le previsioni del 271 272 e 298 superando talune inesattezze attualmente presenti ndash una diffusa imprecisione tecnica (specie del 272) nelle parti piugrave pretta-mente tecniche molto distanti dagli standard aggiornati del Decreto 81ndash alcuni aspetti irrisolti primo fra tutti il debole se non assente collega-mento giuridico nave-porto terra-bordo 271-272 la catena della respon-sabilitagrave solidale tra le due organizzazioni che interagiscono nello scambio portuale tra terra (impresa portuale) e bordo (impresa marittima) risulta interrotta sia che la nave sia straniera sia che batta bandiera italianandash la mancanza di azioni mirate sui rischi emergenti nei porti e sulle navi come accade per gli ambienti confinati (cosrsquoegrave una nave se non un ambiente necessariamente confinato)ndash la necessitagrave di attenzionare anche i temi della salute nel lavoro portuale che egrave di lavoro ad alto rischio infortunistico ma ciograve non deve far trascurare i rischi per la salute legati alle merci polverulente e alla movimentazione manuale dei carichindash lrsquoassenza dellrsquoarticolo 26 nellrsquointerfaccia porto-nave uno dei nodi cruciali irrisolti del rischio portuale

Riferimenti e bibliografiaQuaderni editi da INAIL gli infortuni sul lavoro in mare edizione 2018Verbali e documenti del Gruppo interregionale sulla sicurezza nelle aree portuali

Porto di Trieste aprile 2019

FIGURA 1

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NETWORK GIOVANI

Diventare grandi insieme

di Paola Marulli

Durante la giornata del 1deg feb-braio scorso presso la sede del CNI a Roma si egrave tenuta la riunione ufficiale del Network Giovani Inge-gneri (NGI) Il Network Giovani Ingegneri egrave una ldquoCommissione Nazionalerdquo composta dai referenti delle Commissioni Giovani dele-gati dai Consigli degli Ordini degli Ingegneri presenti su territorio nazionale Lo scopo del Network egrave quello di mettere a sistema le idee e i lavori delle Commissioni giovani territoriali presenti sul territorio nazionale per costituire relazioni proposte e progetti utili per gli ingegneri Lrsquo intervento di apertura della riunione egrave stato quello di Gianni Massa Vicepresidente vicario del Consiglio Nazionale degli Inge-gneri Il focus del discorso si egrave con-centrato su due principali aspetti il ruolo dellrsquoOrdine e lrsquo importanza del Network per il confronto con-

tinuo tra professionisti LrsquoOrdine secondo Massa non egrave un sistema di erogazione dei servizi ma di tutela verso la collettivitagrave preser-vando il titolo e la professionalitagrave dellrsquo ingegnere garantisce la qua-litagrave del lavoro svolto Lrsquo ingegnere egrave ldquola figura in grado di mediare tra il contesto in cui opera e le sue regole Lrsquo ingegnere dagrave forma com-piuta alle idee attraverso progetti funzionali e la sua valutazione puograve influenzare in una sola volta la vita di centinaia di personerdquoPertanto lrsquo iscrizione allrsquoOrdine non egrave solo un passaggio burocra-

Mettere a sistema le idee dei giovani ingegneri italiani lrsquo iscrizione allrsquoOrdine per una maggiore consapevolezza professionale etica e normativa

tico ma rappresenta una presa di coscienza delle proprie respon-sabilitagrave Decidere se iscriversi o meno non dovrebbe essere una scelta dettata esclusivamente da motivazioni lavorative ma dovrebbe implicare una mag-giore consapevolezza del proprio lavoro dal punto di vista etico e normativo lrsquo impegno a formarsi e ad aggiornarsi con costanza sulle novitagrave del settore e a crescere professionalmente

IL NETWORK E LE OFFICINEIl Network non egrave un recinto di

a cura del Network Giovani ingegneri cni

Le diverse Officine del NGIOfficina Sostegno alla ProfessioneSi pone come scopo il dialogo con tutte le istituzioni al fine di por-tare avanti le proposte che vanno ad agevolare il giovane profes-sionista La legge fondamentale che costituisce il punto di partenza per discutere nuove proposte egrave la legge 22 maggio 2017 n81 ldquoMisure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire lrsquoarticolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinatordquo

Officina Strumenti allrsquoavvio dellrsquoattivitagrave professionaleLrsquoofficina nasce sotto sollecitazione degli Ordini Provinciali degli Ingegneri della Regione Calabria per approfondire gli aspetti legali e fiscali gli obblighi e le agevolazioni previste noncheacute gli aspetti e i vantaggi legati alla nuova riforma professionaleConsiderata la difficoltagrave dei giovani ingegneri riscontrata in ambito territoriale riguardante la difficoltagrave nellrsquoapproccio allrsquoavvio dellrsquoat-tivitagrave professionale il progetto proposto ha lo scopo di fornire ai giovani elementi utili per lrsquoavvio della professione soprattutto in materia legale fiscale e di aggiornamento delle competenze

Officina RedazioneEgrave la piugrave longeva delle officine esiste ed egrave operativa dal 2015 I contenuti editoriali declinano tematiche di attualitagrave legate alla professione maggiormente sentite dagli ingegneri e raccontano le realtagrave ordinistiche territoriali Lrsquoobiettivo egrave ricercare linguaggi e posizioni condivise plurali e intergenerazionali e diffondere buone prassi attivitagrave e risultati delle officine del network Attualmente la Redazione pubblica i suoi articoli sul Il Giornale dellrsquoIngegnere e su Ingenio dove ha della rubriche dedicate e su uno dei portali tecnici delle professioni piugrave letti Teknoring

Officina We ShareSpin off dellrsquoOfficina Redazione in chiave piugrave moderna Si pone lrsquoobiettivo di ldquodematerializzarerdquo le informazioni per arrivare in modo diretto a chi intende iniziare la sua strada professionale nel mondo dellrsquo ingegneria andando a sostituire documenti cartacei con documenti digitali video e pubblicazioni online Si egrave proposto durante la riunione di raccogliere tutti i video di presentazione del-le Commissioni Giovani degli Ordini provinciali cosigrave da condividerli nella prossima riunione del Network

temi La peculiaritagrave della sua architettura interna egrave riuscire a riunire diversi ambiti della pro-fessione dellrsquoIngegnere Il Network Giovani Ingegneri egrave un componente molto importante del Consiglio Nazionale Inge-gneri anche percheacute ha creato un modello che potrebbe contami-nare parti piugrave ampie del CNI le Officine infatti sono un metodo di lavoro dove si ldquosmontano e rimontanordquo le idee Un grande traguardo egrave stato fatto nella giornata di venerdigrave 31 gennaio il Comitato dellrsquoAssemblea dei Pre-sidenti ha accettato di inserire nel gruppo di lavoro sullo Starter Kit (vedasi ldquoUn aiuto concreto per i neo colleghirdquo Il Giornale dellrsquo in-gegnere n 9 novembre 2019 ndr) un rappresentante del Network allo scopo di dare nuova energia e spunti Inoltre il NGI interverragrave nellrsquoAssemblea dei Presidenti per relazionare sulle Officine attive e sul proprio operato

CONFRONTI CON GLI ALTRI ORDININella giornata dedicata al Network giovani si egrave potuto appurare che non tutti gli organi provinciali hanno nel loro interno una Com-missione Giovani molti delegati erano presenti con lo spirito di raccogliere idee e informazioni per creare una propria Commis-sione che andasse a radunare i giovani professionisti della loro

cittagrave Si egrave inoltre discusso su i vari vantaggi messi a disposizione dalle diverse province ai nuovi iscritti Alcuni Ordini offrono lrsquo i-scrizione durante il primo anno di adesione altri invece mettono a disposizione delle intere gior-nate formative per i laureandi in unrsquoottica di iscrizione futura Fra le proposte piugrave avvincenti crsquoegrave stata quella di espandere il corso da 20 ore per diventare CTU anche ai giovani ingegneri Il Consulente Tecnico drsquoUfficio egrave lrsquoesperto in un determinato set-tore al quale si rivolge il Giudice quando ai fini della decisione necessita del giudizio tecnico di un professionista esperto in una data materia e dotato di partico-lari cognizioni scientifiche I CTU sono iscritti allrsquoAlbo del Tribunale in seguito a una proce-dura di accertamento dellrsquoespe-rienza maturata e della ldquocondotta morale specchiatardquo Si egrave pensato di affiancare nel primo periodo un ingegnere senior con lo scopo di dare una formazione anche pratica della professioneIl Network egrave condivisione I progressi significativi avven-gono spesso non attraverso un approccio diretto ma ponendosi obiettivi piugrave grandi e ambiziosi lrsquo incontro di varie idee e talenti per diventare grandi Insieme

Commissione Giovani Ingegneri Ordine di Bologna

mdash ldquoLrsquoingegnere dagrave forma compiuta alle idee attraverso progetti funzionali e la sua valutazione puograve influenzare in una sola volta la vita di centinaia di personerdquo Gianni Massa mdash

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19

SPEAKing

Ad metalladi Antonello Pellegrino

La notizia dellrsquo interruzione di uno scavo non lrsquoaveva trovato di buon umore immerso comrsquoera in conti che non tornavano a causa di tabelle di marcia non rispettate Aveva deciso di cambiarsi drsquoabito e vederne personalmente la causa e se necessario proporre le necessarie punizioni Fortuna-tamente lrsquoetagrave ancora giovane unitamente alla pratica ginnica mai abbandonata e a quella della caccia su sentieri impervi gli consentivano di seguire agevolmente il capo squadra nel lungo percorso a piedi fin oltre il limite della parte di galleria giagrave consolidata dove gli operai quotidianamente si inoltravano per scavare laquoVenga ingegnere Egrave quiraquoVide inclinarsi la fiammella della recentissima lampada ad acetilene il che accentuava la leggera sensazione di movimento dellrsquoaria dalle loro spalle verso il fondo dello scavo cui erano diretti I due raggiunsero un pic-colo gruppo di minatori poggiati agli attrezzi i cui occhi bianchi li fissarono dalla penombra con sguardo in cui la mestizia supe-rava la stanchezza Uno di essi

era accovacciato alla base dello scavo che dal fondo della galleria penetrava nel filone di minerale e pareva attenderli per mostrare qualcosa Esordigrave rivolgendosi loro con tono di rimproverolaquoPercheacute avete fermato lo scavo Non dovrebbero esserci rischi di crollo in questo punto e mi pare stiate tutti beneraquo Il caposquadra risposelaquoNessun incidente grazie a Dio Si sono fermati per rispetto Efisio fai vedere allrsquo ingegnere cosrsquohai trovatoraquoIl minatore sollevograve la lampada

nellrsquooscuritagrave avvolgente densa e pesante come un manto di orba-ce Con lrsquoaltra mano puligrave qualcosa sul fondo dello scavo con gesto quasi delicato Nellrsquoavvicinarsi la sensazione di movimento drsquoaria provata dal tecnico aumentograve Guardandosi attorno prima di infilarsi nellrsquoabbozzo di cunicolo annotograve la presenza di unrsquoampia fessura che da sopra le loro te-ste pareva spingersi in verticale Riconobbe le tracce di un crollo che contrariamente al previsto era avvenuto anche se non di recente e che lo scavo della gal-

leria aveva intercettato Abbassograve lo sguardo vide cosa lrsquooperaio stava ripulendo e sbottograve laquoQuindi avete bloccato il lavoro per una radice fossilizzata o i resti di qualche cervo preistorico che lrsquoacqua ha trascinato quaggiugraveraquoPrima di poter aggiungere qual-cosrsquoaltro udigrave le parole sommesse del minatore pronunciate mentre proseguiva nella sua opera Custus funti ossus de cristianu Al che lrsquo ingegnere osservograve con mag-giore attenzione A un osso scuro di maggiore spessore se ne af-fiancava uno piugrave sottile e quando lrsquooperaio smosse e spostograve di lato un pesante frammento dellrsquoantico crollo emerse anche quanto rima-neva di un anello metallico che li racchiudeva corroso e quasi dissolto ma riconoscibile Al che fu tutto chiaro Procedendo allrsquo in-dietro uscigrave dal cunicolo e solo la sua fermezza di uomo laico e moderno lo trattenne dal segnarsi mentre gli altri lo facevano Per un fuggevole istante quasi invidiograve il loro gesto liberatoriolaquoChe ne pensa ingegnereraquolaquoPortate fuori quei resti in una cassetta non crsquoegrave bisogno che vi dica di cercare di recuperare tutti i frammenti Poi chiameremo il prete dal paeseraquoIl caposquadra annuigrave medita-bondo mentre ritornavano nella

parte di galleria giagrave messa in sicurezza Quindi replicogravelaquoPotrebbe essere successo nel crollo dei primi scavi di ricerca del filone ai tempi del babbo di mio nonno Ma mi pare che allora avessero trovato tutti anche quelli che non ce lrsquoavevano fatta a uscireraquolaquoNon credo Antonio Hai visto quellrsquoanello di ferro Egrave roba molto antica Potrebbe essere dellrsquoepoca dei romaniraquolaquoE allora cosa diragrave il prete Magari era un pagano Cosa fac-ciamo se rifiuta di benedirloraquolaquoNon credo che lo faragrave Quel po-veraccio forse era piugrave cristiano di noi mandato qui per punizione come damnatus ad metalla e scivolato a morire nello spro-fondamento del pozzo che stava scavando e che la nostra galleria ha incontratoraquoAttese il caposquadra che dava le indicazioni ai minatori prima di avviarsi con lui nel lungo per-corso verso lrsquouscita Solamente loro pensograve capivano cosa potes-se aver provato quel remoto antecessore che immediatamen-te e a differenza sua avevano riconosciuto come uno di loro Quel giorno imparograve qualcosa che non si trova nei libri o scavando gallerie nella roccia ma da ricer-care nel profondo dellrsquouomo

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di Raimondo Pinna

In questo quarto appuntamento con la Storia dellrsquoIngegneria si termina di esplorare i punti di contatto tra lrsquo identitagrave della profes-sione di ingegnere e la storia ita-liana contemporanea sfruttando lrsquooccasione offerta dalla ricerca promossa dal CNI tesa a chiedere ai propri iscritti di rispondere alla semplice domanda ldquoChe cosrsquoegrave per me lrsquo ingegneriardquo Oggetto dellrsquo in-dagine sono gli effetti dellrsquo integra-zione dellrsquo ingegneria italiana con il sistema europeo

UN LINGUAGGIO COMPLESSOLa prima conseguenza della equi-parazione tra la formazione uni-versitaria italiana e quella europea egrave la complessitagrave del linguaggio e della comunicazione verso chi non appartiene al mondo dellrsquo inge-gneria Egrave un dettaglio di sostanza e non di forma il fatto che la ldquofacoltagraverdquo di ingegneria sia stata abolita insieme a tutte le altre e che lrsquoaccesso allrsquoalbo professionale degli Ingegneri in base al DPR 3282001 sia consentito solo a chi ha conseguito determinati corsi di laurea [1] La seconda conseguenza egrave la con-centrazione di un terzo dei laureati in soli tre atenei italiani il Poli-tecnico di Milano il Politecnico di Torino lrsquoUniversitagrave La Sapienza di Roma [2] Un dato che dimostra quanto siano ormai invasivi gli effetti di polarizzazione del sapere in precisi nodi sul territorio sempre piugrave frammentato in maniera gerar-chica tra centro e periferia nono-stante la narrazione politica e dei mass media si sforzi di affermare il contrario veicolando unrsquoinesi-stente utopistica eguaglianza delle possibilitagrave In realtagrave lrsquoaccesso al sapere egrave sempre piugrave condizionato dal binomio appartenenza a un territoriodisponibilitagrave di risorse patrimonialiLa perdita di centralitagrave dello Sta-to-nazione sembra essere un effetto della storia del Paese Nessun quinquennio particolare segna da anni la vita delle gene-razioni che si succedono tutto sembra avvicendarsi senza scosse senza qualcosa da ricordare I nuovi ingegneri paiono muoversi in un mondo liquido dove vige una competizione tra territori

LA MARGINALITAgrave INSITA NEL CONSEGUIMENTO DEL TITOLO DI INGEGNERELe definizioni di ldquoChe cosrsquoegrave per me lrsquo ingegneriardquo espresse dagli inge-gneri nati negli anni rsquo70 esprimono uno scoramento palpabile da esse emerge una pragmaticitagrave ai limiti dellrsquoaccettabile di chi sente che in qualche modo egrave nato nella decade sbagliata Per Lucia Cattani (Lodi 1975) laurea in ingegneria civile idraulica lrsquo ingegneria egrave ldquolrsquoespres-sione del genio umano declinato nella realtagraverdquo Resta indefinita quale sia e cosa sia questa realtagrave per

Il disincanto della professioneLrsquo ingegneria italiana integrata nel sistema europeo

ficativo per certificare lo stato di malessere di un Paeserdquo [7] CONCLUSIONIAlla fine di queste quattro puntate sulla storia dellrsquo ingegneria si puograve concludere che la ricerca del CNI ha raggiunto lo scopo che si era prefissa dimostrare come lrsquoevo-luzione della professione di inge-gnere soprattutto a partire dal percorso di formazione sia corre-lata alla storia del nostro Paese e sia essa stessa utile per compren-derla meglio Da un lato egrave emersa con chiarezza la traiettoria dellrsquoevoluzione della professione da movimento drsquoeacutelite a disciplina di competenti nume-rosi diffusi e radicati in modo capillare sul territorio con un forte rapporto con la popolazione Dallrsquoaltro egrave emersa con altrettanta chiarezza la trasformazione della disciplina in seguito alle difficoltagrave ma soprattutto alle opportunitagrave offerte dal confronto con il solo sistema paese prima e con la com-plessa multiformitagrave dellrsquoUnione europea poi Si sa che lrsquoesperienza personale e la quotidianitagrave del vivere la pro-fessione puograve portare a non avere soprattutto il tempo per tornare a studiare intendendo lo studio come riflessione del dove va la professione Gli Ordini territoriali con il loro sistema di formazione permanente costituiscono la sede naturale percheacute ciascuno iscritto si ritagli uno spazio per questa rifles-sione nel pieno rispetto delle pro-blematiche di ognuno Per questo il CNI non puograve che essere soddi-sfatto di come il coinvolgimento degli iscritti con una domanda apparentemente semplice quale che cosrsquoegrave per me lrsquo ingegneria ha ottenuto il risultato di smuovere barriere anagrafiche territoriali di competenza settoriale facilitando il compito di interpretazione Egrave legittimo ritenere questo pro-getto di ricerca del CNI come ldquopilotardquo ed egrave auspicabile che a esso ne seguano altri su temi iden-titari per la professione Lrsquo impor-tante egrave che questi futuri progetti perseverino nella proposizione agli iscritti di domande semplici come impatto ma profonde come contenuto in modo da consentire loro di rispondere con la maggiore libertagrave e sentimento possibile

STORIA DELLrsquoINGEGNERIA

quel vasto campionario di inge-gneri per esempio impiegati come docenti e ricercatori non struttu-rati che si sono ritrovati poi espulsi dalle stesse Universitagrave non piugrave in grado di accoglierli nonostante lrsquo innegabile preparazioneLrsquoaggettivo ldquopragmaticordquo egrave utiliz-zato espressamente da Gianluigi Rozza (Lodi 1977) laurea in inge-gneria aerospaziale ldquoLrsquoingegneria egrave una forma mentis creativa innova-tiva e allo stesso tempo razionale e pragmatica che costituisce un punto di incontro tra le scienze di base e applicate per creare innova-zione Lrsquoingegneria trasforma buone idee in realizzazionirdquo Viene perograve da domandarsi che cosa venga prima per importanza se lrsquoidea egrave buona a prescindere o se diventa buona solo se si realizza A tal proposito puograve tornare utile un esempio riportato da Roberto Napoletano Direttore del Sole-24Ore che nel 2014 pubblica il libro Nuovo viaggio in Italia (Riz-zoli) si tratta di un viaggio virtuale che sfrutta gli spunti offerti dalle lettere che i lettori del giornale gli hanno inviato in quanto curatore della rubrica domenicale Memo-randum Alla riflessione offerta dalla lettura di queste missive lrsquoautore accompagna il racconto di diari di trasferta di incontri pun-tuali da lui avuti con esponenti della societagrave civile nelle diverse cittagrave del Paese nel corso della sua attivitagrave giornalistica raggruppati secondo la tradizionale riparti-zione territoriale del Paese ndash Nord Centro Sud ndash aumentata di due altre sezioni ovvero lrsquoItalia altrove e lrsquoItalia da ritrovare In questo esempio Napoletano racconta di un neo ingegnere della provincia di Lecce incontrato a Trento Il Diret-tore sottolinea la sua provenienza da una famiglia non agiata la sua capacitagrave di laurearsi a Bologna in ingegneria biomedica mante-nendosi con i lavori piugrave disparati la costanza nel credere nella sua idea una startup high tech per il turismo online che in un lasso di tempo ragionevole (un anno) attira il finanziamento degli inve-stitori Viene esaltata lrsquoItalia che ha ldquofamerdquo vengono riproposti gli anni Cinquanta il loro spirito di sacri-ficio ldquoforse il dono della povertagrave di D egrave quello che serve oggi

allrsquoItalia per ritrovare nella testa la forza di combattere e comin-ciare a ricostruire il Paese dalle fondamentardquo [3] Questa idea del sacrificio egrave ribadita da Napoletano anche in un altro esempio riferito a giovani della provincia di Ragusa ldquoHanno piugrave fame degli altri e solo Dio sa quanto il Paese ha bisogno di quella fame Per contribuire a rifare lrsquoItalia non a chiacchiererdquo La soluzione nostalgica non egrave quella che hanno in mente inge-gneri come Federico Delfino (Savona 1972) laurea in ingegneria elettrica ldquoLa bottega dellrsquo innova-zione tecnologica e al contempo il teatro dove questa egrave mostrata alla popolazionerdquo Lrsquoorizzonte tem-porale di chi ha fame egrave limitato al qui e ora non puograve coincidere con la consapevolezza la sobrietagrave di Davide Bedogni (Reggio Emilia 1974) laurea in ingegneria edile ldquoTanti anni di studio per scoprire che non si smette mai drsquoimpararerdquo La realtagrave che loro adombrano egrave quella di un paese ricco dove ciograve che serve egrave trovare motivazioni che sostengano il lavoro alla luce del benessere che fornisce la societagrave dei consumi in cui il sacrificio non egrave e non puograve essere il punto neacute di partenza neacute di arrivo

LA QUESTIONE DEL GENEREEcco che la generazione di inge-gneri che si egrave formata nellrsquou-niversitagrave di eacutelite puograve tornare protagonista i loro ricordi sono acqua da bere per gli assetati e la loro saggezza egrave dispensata con tono bonario a piene mani Lo dimostra il modo in cui lrsquo ingegner Amalia Ercoli Finzi classe 1937 la prima donna a laurearsi in inge-gneria aeronautica al Politecnico di Milano collaboratrice in alcune delle piugrave importanti missioni con lrsquoAgenzia Spaziale Italiana ed Euro-pea affronta il conflitto di genere centrale nella cultura occidentale in questo scorcio di nuovo secolo la sua esperienza di pioniera in qualche modo consente di sdo-ganare il perdurare del concetto dellrsquo ingegneria come mondo pre-valentemente maschileDal primo momento dellrsquo istitu-zione della facoltagrave universita-ria in senso moderno negli anni Venti del secolo scorso lo studio dellrsquo ingegneria e quindi la figura

dellrsquo ingegnere si manifesta come destinato in misura pressocheacute totale al solo genere maschile Una resistenza che non ha para-goni anche rispetto alle discipline fisico-matematiche o mediche anchrsquoesse ostative alla partecipa-zione femminile quantomeno in Italia Per questo motivo le ricer-che sulla formazione degli inge-gneri condotte in questo inizio di Ventunesimo secolo sono sempre molto attente a monitorare la variazione del dato della compo-sizione di genere Paragonando la ricerca di Alma Mater del 2005 con quella del CNI del 2014 sembra che nel corso del decennio vi sia unrsquoattenuazione del processo di ldquomaschilizzazionerdquo Per la prima infatti ldquoIn generale perograve si nota un recupero della popolazione maschile nel passaggio dal pre al post riforma il processo di lsquomaschilizzazionersquo che mostra segni di ripresa sul complesso dei laureati riguarda anche quelli di Ingegneriardquo [5] per la seconda invece ldquoContinua ad aumentare il numero di donne laureate tanto che nel 2013 supera quota 16mila arrivando a costituire il 311 dellrsquouniverso dei laureati dei corsi ingegneristicirdquo [6]

LA PAURA DEL FUTUROLa dichiarazione del Presidente del Consiglio degli studenti del Politecnico di Milano Marco Brivio riportata da Napoletano nel libro prima citato egrave perfetta per descrivere il sentimento di paura che pervade le generazioni dei futuri ingegneri ldquoSui nostri pensieri incombono mille paure paura di non riuscire a riscattare tutti i crediti paura di perdere la borsa di studio del contratto a progetto che scade paura di non riuscire a pagare lrsquoaffitto le bollette le tasse paura di non trovare dopo gli studi un lavoro allrsquoaltezza delle nostre aspettative o di trovarne uno del tutto privo di soddisfazioni o di non trovarne affatto [] Questa generazione la mia generazione ha paura del proprio futuro non credo possa trovarsi un indicatore piugrave signi-

Riferimenti[1] L7 ingegneria civile e ambientale L8 ingegneria dellrsquoinformazione L9 ingegneria industriale L17 scienze dellrsquoarchitettura L23 scienze e tecni-che dellrsquoedilizia L31 scienze e tecnologie informatiche LM 4 CU architet-tura e ingegneria edile e architettura La formazione degli Ingegneri in Quaderni del Centro Studi del Consiglio Nazionale Ingegneri 1532015 nota 1 p 12[2] La formazione degli Ingegneri in Quaderni del CNI p 13 Il dato egrave stimato in circa un terzo del totale dei laureati nel 2013[3] R Napoletano Nuovo viaggio in Italia Rizzoli 2014 Milano p 19[4] Ivi p 228 [5] Il Profilo dei laureati in Ingegneria e lrsquoindagine sulla loro condizione occupazionale sono stati presentati da AlmaLaurea al convegno di Siena del 4 novembre 2005 ldquoLa riforma degli studi nella Facoltagrave di Ingegneria risultati problemi e prospettiverdquo promosso dallrsquoAteneo di Siena e dalla Conferenza dei Presidi delle Facoltagrave di Ingegneria [Sito web 082019] httpswwwalmalaureaituniversitaaltroingegneria [6] La formazione degli Ingegneri in Quaderni CNI p 13 [7] R Napoletano op cit p 55

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I 150 anni dello storico Traforo Ferroviario del FrejusLrsquoAccademia delle Scienze di Torino lrsquoOrdine e altri Enti celebrano lrsquoopera emblema della societagrave moderna

INFRASTRUTTURE |

EVENTI

La partnershipLrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Torino egrave lieto di annun-ciare la partnership con lrsquoAccademia delle Scienze di Torino per le celebrazioni dei ldquo150rdquo dello storico Traforo Ferroviario del Frejus Le celebrazioni riguarderanno con piugrave eventi lrsquoanno in corso e il prossimo anno poicheacute il 25 dicembre 1870 veniva abbattuto il dia-framma della galleria tra Italia e Francia e il 17 settembre del 1871 il Traforo veniva inaugurato LrsquoOrdine attraverso la sua Commissione Trasporti Mobilitagrave Infrastrutture e Sistemi parteciperagrave a tutti gli eventi in programma con contributi tecnico-scientifici riguardanti gli ingegneri che contribuirono alla realizzazione del Traforo che lo gestirono e lo gestiscono e relativi alla progettazione dellrsquoopera che negli anni a venire consentiragrave di realizzare la Nuova Linea To-rino Lione ndash NLTL che comprenderagrave il nuovo tunnel ferroviario del Moncenisio e che collegheragrave le reti ad Alta VelocitagraveAlta Capacitagrave italiana e francese Tutto ciograve si unisce e si completa in unrsquoottica sto-rico-contemporanea con i contributi tecnico-scientifici che la Com-missione ha messo in atto con grandi risultati negli ultimi anni

David ColaiacomoConsigliere referente Commissione Trasporti Mobilitagrave Infrastrutture e Sistemi Ordine degli Ingegneri della Provincia di Torino

A cura del Comitato Promo-tore dellrsquoAccademia delle Scienze di Torino per le Cele-brazioni dei 150 anni del Tra-foro Ferroviario del Frejus (1857-1871)

Il 17 settembre 187171 fu inau-gurato a Bardonecchia il Tra-foro Ferroviario del Frejus o del Cenisio o ancora Grande

Galleria delle Alpi non solo data storica ma pietra miliare che ha segnato proprio agli inizi della ldquorivoluzione industrialerdquo un fon-damentale punto di lancio dello sviluppo della civiltagrave mediante il miglioramento delle comunica-zioni terrestri attraverso lrsquoEuropa e la creazione di nuove specifiche tecnologie per la meccanizzazio-ne dei lavori di scavo queste ul-time tecnologie innovative hanno portato al sostanziale potenzia-mento delle condizioni di sicu-rezza allrsquoalleviamento della fatica del lavoro dellrsquouomo al prorom-pente sviluppo della costruzione di nuove gallerie in Italia (Figura 1) attraverso le Alpi e nel mondo alle quali sono strettamente lega-ti i miglioramenti sociale cultu-rale ed economico della societagrave modernaIl Traforo del Frejus fu ldquouna delle pagine piugrave gloriose della storia del Piemonte che da solo si accinse alla titanica impresa di scavare nelle viscere di montagna unrsquoam-pia galleria di ben 12 chilometri di lunghezza [hellip] lrsquo impresa colos-sale che la scienza la costanza la tenacia di proposito dovevano compiererdquo impresa ldquopromossa sostenuta ed iniziata dal pic-colo ed allora povero Piemonte che [hellip] segneragrave nella storia del secolo XIX unrsquoera splendidissima il trionfo della scienza sulla mate-ria che eruppe gloriosamente nel taglio dellrsquoIstmo di Suez e nel tra-foro delle Alpirdquo (Carlo Morando Il monumento commemorativo del Traforo delle Alpi Storia del Traforo Storia del Monumento Torino Tip G Baglione C 1879)La gestazione e la realizzazione del Traforo non furono poi tanto lunghe Precursore dellrsquoopera fu Giuseppe Francesco Medail di Bardonec-chia non uomo di scienza ma agricoltore e cacciatore e quindi profondo conoscitore dei suoi monti e valli e anche imprendi-tore di lavori pubblici e di tra-sporti tra Lione e Milano Giagrave nel 1832 aveva per primo riconosciuto che il punto piugrave stretto delle Alpi Occidentali si trovava tra Bardo-necchia e Modane e che qui ave-vano pressappoco la stessa quota le Valli dellrsquoArc (Valle Moriana) e della Dora Riparia (Valle di Susa) cosiccheacute ideograve un traforo di 5000 metri ma non ebbe successo

Perograve ldquoil buon germe era gettato in terreno non infecondo e nel 1845 il ministro Des Ambrois ordinograve allrsquo ingegnere belga Henri Maus lo studio di costruzione di ferrovia tra Susa e Chambery mediante traforo dei montirdquo il progetto fu completato nel 1849 prevedendo una galleria di 12290 metri ma fu respinto dal Parlamento che era impegnato nelle grandi problema-tiche politiche e belliche di quegli anniUna volta individuato un possi-bile tracciato e grazie agli studi del Professore geologo Angelo Sismonda prevista la situazione geologica restava perograve ancora insoluto il problema di come sca-vare la lunga galleriaFinalmente grazie al Conte Cavour sempre estremo iniziatore e pro-motore di grandi cose nel 1854 i ldquotre ingegneri per un Traforordquo Germano Sommeiller savoino genio della meccanica Severino

Grattoni di Voghera genio orga-nizzatore e Sebastiano Grandis cuneese di Borgo San Dalmazzo genio del calcolo furono chiamati a definire la perforazione mecca-nica dei fori da mina a energizzare le perforatrici con aria compressa industriale e a costruire il TraforoLrsquoavvio dei lavori di costruzione fu dato a Modane dal Re Vitto-rio Emanuele II il 31 agosto 1857 e lrsquo inaugurazione dellrsquoapertura al traffico cadde il 17 settembre 1871 a Bardonecchia sempre alla pre-senza del ReDurante i quarantrsquoanni centrali del XIX secolo sostennero la realizza-zione dellrsquoopera unitamente alla creazione delle nuove originali macchine per la sua costruzione ma anche lrsquo indispensabile crea-zione di una rete ferroviaria estesa allrsquo intero territorio nazionale ben sei illustri membri dellrsquoAccademia delle Scienze di Torino Angelo Sismonda Carlo Ignazio Giulio

Federico Menabrea Quintino Sella Pietro Paleocapa Germano SommeillerLrsquoAccademia delle Scienze di Torino si fa cosigrave promotrice della celebrazione del 150deg anniver-sario dellrsquoapertura del Frejus e ha avviato unitamente a vari altri Enti (tra quali lrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Torino) lo studio delle correlate manifestazioni in tale ambito verragrave anche analizzata la deter-minante e multiforme attivitagrave di Quintino Sella ingegnere parla-mentare e poi Ministro che tra lrsquoaltro ha fondato nel 1859 una scuola per studi superiori molto importante per gli ingegneri la Regia Scuola di Applicazione per gli Ingegneri in Torino dalla quale nel 1906 egrave nato il Politec-nico di TorinoQuestrsquo iniziativa cade in un periodo di grande fervore per il

moderno attraversamento ferro-viario delle Alpi cosigrave da rinsaldare lrsquounitagrave dellrsquoEuropa e collegarla al bacino del Mediterraneo allrsquoAfrica e allrsquoOriente al momento sono tre le gallerie ferroviarie che sono le piugrave lunghe del mondo il San Got-tardo da poco aperto al traffico il Brennero e il Frejus di base che sono in costruzioneAuspichiamo per favorire la rea-lizzazione di questa iniziativa adesioni e contributi di idee da parte di quanti vedono lrsquoapertura attraverso la Alpi fattore deter-minante per il miglioramento della qualitagrave della vita in ambito comunitario per contatti egrave possi-bile inviare unrsquoe-mail allrsquo indirizzoin iz iat iveaccademiadelle-scienzeit

Studiamo la storia ldquopercheacute le imprese degli uomini nel tempo non siano dimenticaterdquo (Erodoto)

Illustrazione tratta da LrsquoUnivers illustreacute Parigi 1869 in cui egrave riprodotta la mac-china perforatrice inventata da Germano Sommeiller per la perforazione del Tunnel del Frejus

Figura 1 Le piugrave antiche e moderne gallerie alpine del Piemonte

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La sostenibilitagrave egrave un fatto-re ormai determinante in tutte le attivitagrave produttive Non fanno eccezione quei

settori che nonostante le conti-nue innovazioni incidono di piugrave sullrsquoemissione nellrsquoatmosfera di gas climalteranti Fra questi il comparto oil amp gas ndash estrazione raffinazione e consumo di risorse fossili ndash oggi rappresenta uno dei principali fattori che incidono sul fenomeno del riscaldamento glo-bale Di conseguenza sono tanti i professionisti che lavorano nei settori di ricerca e sviluppo in cer-ca di soluzioni volte alla riduzione dellrsquo impatto ambientale di un set-tore che rimane imprescindibile per lrsquoeconomia planetariaEgrave in questo ambito che si inseri-sce la tesi di Marcello Prestianni presentata sul numero dellrsquoInge-gnere Italiano dedicato al tema Oil amp Gas (disponibile su httpswwwtuttoingegnereit) che gli ha permesso di vincere il contest lanciato nei mesi scorsi Ai partecipanti ndash studenti di inge-gneria laureati o laureandi ndash egrave stato chiesto di condividere la propria tesi sullrsquoevoluzione di questo comparto con particolare attenzione ai temi della Circular Economy e della decarbonizza-zione A promuovere la competi-zione il Consiglio Nazionale degli Ingegneri PPAN (consulente edi-toriale della rivista quadrime-strale) e NextChem societagrave che ha sponsorizzato il contest e messo a disposizione un tirocinio al migliore talento ldquoAl nostro interno ndash racconta Ilaria Catastini Communication Manager NextChem ndash abbiamo una ricchezza di competenze che vengono dallrsquoesperienza Maire Tecnimont nel settore tradizio-nale dellrsquo ingegneria e costruzioni che andiamo a integrare sempre di piugrave con quelle nuove di giovani che hanno studiato e si sono for-mati in una prospettiva di futuro sostenibile e circolare e che si vogliono cimentare in una sfida complessa quanto affascinanterdquo

LA TESILa trattazione egrave frutto dellrsquoattivitagrave sperimentale realizzata presso i laboratori del dipartimento drsquo in-gegneria Enzo Ferrari dellrsquoUniver-sitagrave degli studi di Modena e Reggio Emilia con i professori Cecilia Mortalograve Marcello Romagnoli e la dottoressa Maria Cannio Oggetto del lavoro sperimen-tale egrave la realizzazione tramite il metodo della stampa 3D di una membrana ceramica a

Oil amp Gas la stampa 3D di membrane ceramiche vince il contest de lrsquoIngegnere ItalianoOltre a un ridotto impatto ambientale la nuova tecnica sperimentale promette risparmi in termini di tempi e costi

idrogeno a temperature superiori ai 600degC Ciononostante il metodo del 3D printing ha permesso di raggiungere valori di permeabilitagrave dellrsquo idrogeno di molto inferiori alle membrane metalliche a base di palladio attualmente diffuse in commercio

Il nuovo contest de lrsquoIngegnere ItalianoIn occasione del lancio del numero dedicato al food dellrsquoIngegnere Italiano lo storico organo ufficiale del Consiglio Nazionale Ingegneri il CNI ha deciso di associare a ogni numero monografico un contest re-lativo allrsquoargomento trattato Lrsquoultima monografia appena uscita egrave dedicata al tema dellrsquoOilampGas Il contest egrave stato riservato a laureandi e laureati che si sono cimentati in una tesi sullrsquoevoluzione dellrsquo ingegneria nel settore specialmente sui temi della Circular Economy e della decarbonizzazione Il contest egrave stato sponsoriz-zato da NextChem societagrave del Grup-po Maire Tecnimont dedicata alla transizione energetica che ha messo a disposizio-ne un tirocinio Il vincitore del contest egrave stato Marcello Prestianni

DAL CNI

base di BaCe065 Zr020 Y015 O3-δ1113088-Ce085 Gd015 O2-δ a con-duzione elettronica (MPEC) per-meabile allrsquo idrogeno Un sistema composito che per via della sua stabilitagrave chimica e meccanica risulta fra i piugrave studiati per la separazione e la purificazione di

mdash ldquoIl contest egrave stato senza dubbio unrsquoopportunitagrave interessante diretta ai neolaureati come me percheacute consente di colmare fin da subito il gap tra mondo universitario e realtagrave aziendalerdquoMarcello Prestianni mdash

LrsquoINNOVAZIONEAl fine di migliorare le perfor-mance quindi una delle strategie piugrave promettenti consiste nellrsquoa-dozione di una configurazione asimmetrica e costituita da film supportati su substrati porosi Sebbene esistano articoli prodotti dalla comunitagrave scientifica rela-tivi alla preparazione di questa tipologia di membrane lrsquoutilizzo della stampa 3D rappresenta una novitagrave assoluta ldquoLrsquo idea ndash spiega Prestianni ndash egrave nata ragionando sul cambio di paradigma della base di partenza del processo di rea-lizzazione di membrane a confi-gurazione asimmetrica Ci siamo detti cosa puograve assicurare note-voli vantaggi in termini di costi e tempi di produzione rispetto ad altre tecniche in uso in questo momento come il co-pressing e il tape casting La risposta egrave stata la stampa 3D E in seguito alle attivitagrave di sperimentazione abbiamo ottenuto ottimi risultati anche sotto il profilo dellrsquo impatto ambientale in quanto abbiamo completato il processo senza impiegare metalli nobili notoria-mente rari e costosirdquo

LA NUOVA TECNICAPer la preparazione degli inchio-stri sono state impiegate polveri di BCZ20Y15 e di GDC15 preventiva-mente miscelate tramite il metodo ball milling attraverso lrsquouso del mulino planetario Queste pol-veri sono poi state amalgamate con altri additivi organici con proprietagrave disperdenti leganti e plastificanti Per la stampa della struttura asimmetrica e den-so-porosa infine egrave stata utiliz-

zata unrsquoattrezzatura homemade a microestrusione Lo step iniziale egrave rappresentato dalla stampa di un supporto poroso caratterizzato da uno spessore di circa 1-15 mm e un diametro di 20 mm Solo suc-cessivamente vi egrave stato deposi-tato lrsquo inchiostro per lrsquoottenimento di un film denso e sottile

I BENEFICI Questo metodo ha dato vita a un prodotto potenzialmente piugrave economico efficiente e dal minor impatto ambientale rispetto alle membrane metalliche a base di palladio e sue leghe Inoltre le membrane sono stabili anche in atmosfere aggressive e per questo motivo non necessitano di processi di desulfurizzazione o di riduzione di CO2 e CO oltre a poter lavorare a temperature fino a 800degC

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La certificazione dellrsquoingegnere esperto in ecoprogettazioneLa soluzione CERTIng al decreto CAM

I Criteri Ambientali Minimi (CAM) sono definiti nellrsquoambi-to del ldquoPiano di azione per la sostenibilitagrave ambientale dei

consumi della Pubblica Ammini-strazionerdquo e la loro applicazione ha come scopo quello di favori-re negli appalti pubblici lrsquouso di tecnologie e prodotti ambiental-mente piugrave sostenibiliIn Italia lrsquoapplicazione dei CAM egrave stata imposta dallrsquoart 18 della L 2212015 e successivamente dallrsquoart 34 del DLgs 502016 ldquoCo-dice degli appaltirdquo (come modifi-cato dal DLgs 562017) recante ldquoCriteri di sostenibilitagrave energe-tica e ambientale negli appalti pubblicirdquo che ne hanno reso ob-bligatoria lrsquoapplicazione da parte di tutte le stazioni appaltantiCon il Decreto CAM dellrsquo11 ottobre 2017 il Ministero dellrsquoAmbiente ha definito i criteri ambientali minimi per lrsquoaffidamento di ser-vizi di progettazione e dei lavori per nuova costruzione ristrut-

fessionista esperto sugli aspet-ti energetici e ambientali degli edifici che sia certificato da un organismo di valutazione della conformitagrave secondo la norma

Tali ingegneri dovranno aver ap-plicato nellrsquoambito della pro-gettazione eo direzione lavori di opere infrastrutturali i Criteri Ambientali Minimi per le scelte progettuali e quelle dei mate-riali eo aver svolto la verifica dellrsquo impatto ambientale delle opere su tutto il ciclo di vita ed eventualmente anche delle loro prestazioni energetiche Dovran-no aver svolto la progettazione di lavori per la costruzione eo riqualificazione di edifici con lrsquoapplicazione di protocolli di sostenibilitagrave ambientale anche volontari di comprovata validitagrave e diffusione sul piano nazionale e internazionale La certificazio-ne CERTing di ingegnere esperto in eco-progettazione in definiti-va soddisfa perfettamente i re-quisiti previsti dal decreto CAM e consente di accedere alle pre-mialitagrave previste nelle procedure di affidamento dei servizi di in-gegneria e architettura per la re-alizzazione o ristrutturazione di edifici pubblici Ad oggi egrave lrsquounico schema nel panorama delle cer-tificazioni del personale che lo consente in maniera trasversale ai diversi protocolli di sosteni-bilitagrave diffusi sul mercato delle costruzioni in Italia e in Europa

Per approfondimenti e per acce-dere alla certificazione consulta il sito wwwcertingit

turazione e manutenzione di edifici pubblici stabilendo nello specifico di attribuire un pun-teggio premiante alle proposte progettuali redatte da un pro-

internazionale ISOIEC 17024 e che applichi uno dei protocolli di sostenibilitagrave degli edifici di li-vello nazionale o internazionale (alcuni esempi Breeam Casacli-ma Itaca Leed Well)

LrsquoINGEGNERE ECO-PROGETTISTALrsquoagenzia CERTing accredita-ta secondo lo standard ISOIEC 17024 da ACCREDIA ha definito tra i 21 campi dello schema di Inge-gnere Esperto quello specifico di eco-progettista al quale possono accedere i professionisti che si occupano di progettazione soste-nibile in edilizia Il Consiglio Di-rettivo dellrsquoAgenzia CERTing nella riunione del 21 febbraio 2020 ha approvato una revisione del Re-golamento Tecnico che stabilisce i criteri per la valutazione delle competenze degli ingegneri che richiedono la certificazione come esperto sugli aspetti energetici e ambientali degli edifici

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Page 12: COVID-19 COVID-19 | L’anno Agire insieme che verrà contro … · 2020. 3. 31. · L’anno che verrà di Gianni Massa “Caro amico ti scrivo…” È il 1979 quando Lucio Dalla

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Un porsquo di chiarezza per i controlli strutturali

di Eduardo Caliano

Con la conversione in legge del DL Sblocca Cantieri legge n 55 del 14 giugno 2019 viene istituita la figura del Laboratorio Autorizzato per le prove sugli edifici esistenti Lrsquoemendamento presentato in Senato allrsquoatto della conversione in legge ha inciso sulla forma preesistente dellrsquoart 59 del DPR 38001 integrando il numero dei laboratori autorizzabili dal Consi-glio Superiore dei Lavori Pubblici Si egrave cosigrave passati dallrsquoavere solo due categorie di laboratori ndash quelli per ldquoprove sui materiali da costru-zionerdquo e quelli per ldquoprove di labo-ratorio su terre e roccerdquo ndash ad avere una terza categoria di laboratori quella per ldquoprove e controlli su materiali da costruzione su strut-ture e costruzioni esistentirdquo

UNA SVOLTA EPOCALEA seguito della riforma normativa il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici egrave stato chiamato a disci-plinare attraverso la Circolare n 633 del Servizio Tecnico Centrale del 3 dicembre 2019 il nuovo set-tore dei Laboratori Si tratta di una svolta epocale nel mondo dei controlli sul costruito esistente e per riflesso nellrsquoam-bito del restauro del recupero e risanamento strutturale In altri termini si fa un porsquo di chiarezza in un contesto che negli ultimi anni aveva visto operare nel mercato dei controlli strutturali soggetti a volte molto diversi tra loro per competenze e capacitagrave La riforma arriva provvidenziale visto che il problema dellrsquoanalisi del degrado delle strutture e delle infrastrut-ture italiane si egrave rivelato di stret-tissima attualitagrave

NTC 2008 E LA DIAGNOSTICAPer comprendere come si egrave arri-vati a questa importante svolta egrave necessario fare un passo indietro e tornare alle NTC 2008 ovvero quando la diagnostica egrave entrata stabilmente negli obblighi norma-tivi Con le NTC 2008 e soprattutto a seguito dei chiarimenti di cui alla Circolare applicativa del 2009 lrsquoesigenza cogente di raggiungere i cosiddetti ldquolivelli di conoscenzardquo ha moltiplicato le richieste del mercato e di conseguenza si sono affacciati al mondo dei controlli nuovi operatori In questo contesto storico si egrave operato difatti uno sposta-mento di baricentro si egrave passato dallrsquoavere pochissimi soggetti altamente specializzati ma di nic-chia a nuovi operatori La mol-tiplicazione della domanda si egrave inevitabilmente tradotta in una

Con la conversione in legge dello Sblocca Cantieri finalmente si definisce una nuova categoria di Laboratori per prove su costruzioni e strutture esistenti

ART 59 DPR 38001 |

NTC

non distruttive nel campo dellrsquo in-gegneria civilerdquo

IL PERSONALE TECNICOQuella della questione della cer-tificazione del personale tecnico operante non egrave una questione secondaria Chi si occupa di test in cantiere sa bene come a influire sul risultato di misura concorrano condizioni al contorno la corretta procedura di prova la disponibi-litagrave delle norme di buona tecnica (che per alcune prove oggi impor-tiamo dal mondo anglosassone o americano) la certificazione e la sicurezza del personale e la tara-tura degli strumenti Eseguire correttamente prove in cantiere quindi significa mettere in piedi una organizzazione com-plessa che lavora in regime di qua-litagrave e che conta sulle competenze maturate da tecnici specializzati

BENEFICILa riforma dei Laboratori ex art 59 DPR 38001 porta con seacute anche altri due benefici effetti che entre-ranno in piena applicazione nei prossimi mesi Uno relativo alla definizione dei ruoli fra gli ese-cutori delle prove e il progetti-stavalidatore della campagna di prova lrsquoaltro relativo a una rior-ganizzazione delle gare di appalto avente a oggetto la vulnerabilitagrave sismica dellrsquoesistente La Circolare n 633 che organizza i laboratori infatti chiarisce come

da parte dei Laboratori sia vie-tata qualsiasi forma di consulenza nellrsquoambito della programmazione di una campagna di indagini dia-gnostiche Ciograve impone nei fatti una separazione dei ruoli fra i tec-nici per lo piugrave ingegneri esperti in prove e quindi esperti nella programmazione gestione e vali-dazione di una attivitagrave di indagine in cantiere e il soggetto esecutore delle prove stesse In tal senso appare molto interessante la pro-posta del CertIng che nellrsquoambito della certificazione delle com-petenze degli ingegneri struttu-risti sta elaborando lo schema dellrsquo ingegnere Responsabile del progetto della gestione e della validazione delle attivitagrave di inda-gine su strutture e infrastrutture Infine nei fatti ci saragrave anche una riorganizzazione del settore delle gare di appalto per le Vulnerabilitagrave sismiche o dei progetti di restauro e risanamento conservativo Finora troppo spesso la Pub-blica amministrazione ha lrsquo in-sana abitudine di porre a carico del progettista lrsquoesecuzione delle indagini Con la riforma il proget-tista si caratterizza per un esperto in indagini e non in un potenziale esecutore delle stesse in quanto lrsquoAutorizzazione a eseguire le inda-gini sulle strutture esistenti egrave una vera e propria concessione mini-steriale e quindi non soggetta a formule quali per esempio quella dellrsquoavvalimento In tal senso le indagini non potranno piugrave essere a carico del progettista ma da questrsquoultimo progettate per un successivo espe-rimento di gara a esclusivo appan-naggio dei soggetti autorizzati Si ricordi infine che sempre nellrsquoam-bito degli appalti pubblici egrave attesa la piena attuazione della riforma dellrsquoart 101 del Codice dei Contratti che definisce il settore delle prove sperimentali quale ambito stretta-mente necessario alla ldquosicurezza del cantiererdquo e quindi come tale non soggetto a ribasso economico La riforma dei Laboratori si pone come unrsquooccasione importante per la categoria Lrsquoesperienza ci insegna che piugrave si approfondi-sce la fase di diagnosi meno gli interventi sono invasivi e costosi Occorre mutare lrsquoapproccio cultu-rale Su questo nei prossimi anni la categoria attraverso gli Ordini egrave chiamata a una nuova frontiera della formazione professionale

Ingegnere e dottore di ricerca tec-nico certificato III livello metodi UNIPdR 5619 presidente Associazione Codis (Associazione per il Controllo la Diagnostica e la Sicurezza di strut-ture infrastrutture e beni culturali)

moltiplicazione dellrsquoofferta a cui non sempre egrave corrisposta la per-sistenza degli auspicati requisiti di formazione ed esperienza che avevano contraddistinto gli ope-ratori storici del settore dei con-trolli strutturali Si egrave posto inoltre il problema di chi fosse preposto a fare i con-trolli strutturali Tutti ne riven-dicavano la facoltagrave e in nome di questo pluralismo troppe volte si egrave visto eseguire prove strutturali da soggetti privi di qualsiasi titolo di studio e privi di qualsiasi cer-tificazione delle competenze Non di rado si sono visti poi i cosid-detti ldquorapporti di provardquo firmati da un qualsiasi sig Mario Rossi

LA RIFORMAIn questo contesto ndash non proprio ortodosso ndash egrave intervenuta la pro-mulgazione delle NTC 2018 dove si egrave tentato di porre rimedio indirizzando le fasi di conoscenza strutturale verso i Laboratori Autorizzati dal CSLP La norma tecnica non avendo a disposizione una categoria di laboratorio adatto allo scopo ha prescritto che lrsquoazione di cam-pionamento su strutture esistenti fosse demandata ai soli laboratori ex art 59 del DPR 38001 Il pro-blema che ne egrave seguito egrave stato il seguente allrsquoatto della promulga-zione delle NTC 2018 i laboratori autorizzabili erano solo di due tipi ovvero quelli sui materiali da

costruzione (nati per il controllo sui controlli in accettazione dei materiali in cantiere) e quelli su rocce e terre (nati per lrsquoanalisi dei suoli) In questo contesto quindi si egrave reso necessario un riordino delle competenze dei laboratori con la nascita della nuova cate-goria opportunamente specializ-zata nei controlli sulle strutture esistenti La riforma del settore dei Labora-tori ex art 59 del DPR 38001 si egrave inoltre tradotta in un vantaggio per la categoria degli ingegneri Come ha chiarito la Circolare n 633 del Servizio Tecnico Centrale infatti il personale del laborato-rio deve essere formato espres-samente da tecnici specializzati attraverso la certificazione delle competenze In particolare si fa riferimento al fatto che il Diret-tore di Laboratorio dovragrave essere necessariamente un ingegnere o architetto iscritto allrsquoOrdine professionale con esperienza decennale nel settore delle prove strutturali In altri termini i Labo-ratori per le prove su strutture esistenti si qualificheranno ndash una volta che la riforma avragrave piena attuazione ndash in centri di eccellenza per la diagnosi delle patologie edilizie e strutturali Il personale sia quello sperimentatore che quello direzionale dovragrave essere certificato ai sensi della UNIPdR 5619 ldquoCertificazione del perso-nale tecnico addetto alle prove

mdash ldquoLa riforma dei Laboratori si pone come unrsquooccasione importante per la categoria Lrsquoesperienza ci insegna che piugrave si approfondisce la fase di diagnosi meno gli inter-venti sono invasivi e costosi Occorre mutare lrsquoapproccio culturalerdquo mdash

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di Giuseppe Margiotta

Non so quando questo articolo andragrave in stampa ma spero che allora la drammatica situazione attuale sia giagrave sotto controllo Ne approfitto per essere solidale con i tanti colleghi che piugrave di altri av-vertono nei propri territori la gra-vitagrave dei riflessi sociali ed econo-mici che il virus sta portando con seacute e che patisco io stesso per i tanti amici e parenti coinvoltiLa mia pericolosa tendenza a un inguaribile donferrantismo mi induce a pensare che con le idi di marzo o le campane della mattina di Pasqua alla maniera di Čajkovskij ci avvieremo a un ritorno graduale alla normalitagrave per quanto prudente e lento Nel dubbio evito di dare adito alla mia vena ironica di diventare inopportuna o sarcasticaIn caso contrario mi sarei abban-donato allrsquo ira funesta che infiniti addusse lutti agli achei che alcu-ni malcapitati hanno avuto modo di incontrare nelle Assemblee dei bei tempi andati E allora avrei fatto oggetto dei miei strali al-cuni tra noi che in questi giorni hanno continuato a ribadire fino alla noia alcuni concetti (riduzio-ne delle quote vanitagrave delle va-nitagrave di ogni discorso su Inarcas-sa inopportunitagrave di un apposito GdL etc) interessanti ndash per ca-ritagrave ndash se diluiti negli anni e nelle italiche terre ma che in questi ultimi mesi appaiono piuttosto alla stregua dello ldquospazio vitalerdquo e del ldquocorridoio di Danzicardquo Lrsquoab-biamo capito non crsquoegrave bisogno di ripetersi Altamente sconveniente e scon-clusionato appare ancora ai miei occhi astigmatici lrsquoesercizio crea-tivo di collegare alcuni di questi temi allrsquoattuale emergenza come ho letto di recente ma su questo egrave saggio e caritatevole non ag-giungere altroPreferisco ritornare sul tema tan-to di moda sulla stampa in questi tempi appestati per santificare la centralitagrave dellrsquoIngegnere qua-lunque sia il suo campo di atti-vitagrave Apprendo da un articolo di Onofrio Bruno sul quotidiano La Gazzetta del Mezzogiorno che lrsquo inventore dellrsquoAmuchina egrave sta-to un ingegnere Oronzio De Nora (1899-1995) nato ad Altamura Laureato in Ingegneria Elettro-tecnica al Politecnico di Milano De Nora egrave stato un vero e proprio antesignano nelle applicazioni della chimica nellrsquo industria Nei primi anni rsquo20 lrsquo ingegnere puglie-se brevettograve in Germania la prima soluzione disinfettante a base di ipoclorito di sodio (utile quindi a igienizzare superfici frutta e ver-dura) per poi battezzarla come ldquoAmuchinardquo e cedere ad altri il brevetto attualmente di pro-prietagrave della Angelini Pharma Oggi esiste e viene prodotta an-che lrsquoAmuchina gel per la pulizia delle mani e della cute che inve-ce egrave a base di alcol etilico

tilizzo degli anodi nellrsquo industria farmaceuticaNel 1969 brevettograve la tecnologia DSA diventata uno standard nellrsquo industria chimica gli anodi metallici sostituiscono quelli in grafite abbassando cosigrave il consu-mo energeticoLe Industrie De Nora esistono ancora oggi e costituiscono una

cosiddetta ldquomultinazionale ta-scabilerdquo di successo nel campo delle tecnologie sostenibili del risparmio energetico e nel trat-tamento delle acque Gestita dai discendenti della famiglia impie-ga circa 1500 dipendenti in nove stabilimenti nel mondo con un fatturato di circa 500 milioni di euro allrsquoannoIl core business dellrsquoazienda re-sta orientato su due grandi li-nee di produzione cloro-soda il processo chimico con cui si ottengono soda caustica e cloro utilizzati nella produzione di pla-stiche detergenti disinfettanti e prodotti farmaceutici e la produ-zione di elettrodi per lrsquo industria

elettronica e galvanicaPrima azienda italiana a entra-re nel mercato giapponese an-novera fra i clienti grandi nomi come Bayer e Solvay fino a di-ventare fornitore ufficiale di Ap-ple per lrsquoelettronicaCome ha scritto La Repubblica nella sua pagina di Economia amp Finanza qualche anno fa la pa-rabola elettrochimica di Industrie De Nora iniziata nel 1923 in una piccola officina vicino alla Stazio-ne Centrale di Milano con lrsquo inven-zione di un potente antibatterico ricomincia oggi nelle vesti di pri-mo produttore al mondo di elet-trodi quei conduttori generati nella produzione di cloro e soda e che servono a diverse finalitagrave industriali compreso lo stam-paggio dei circuiti di smartphone e tablet proseguendo con lo svi-luppo di soluzioni innovative per la salute e lrsquoambienteIl passaggio dalla meccanica al servizio della chimica di base allrsquoelettrochimica per lrsquoHi-Tech non egrave stato breve dallrsquoAmuchina allrsquo iPhone appunto

EFFEMERIDI

Dallrsquoamuchina allrsquoiPhone

Nel 1923 il giovane De Nora fon-dograve a Milano unrsquoazienda dedicata alla produzione di impianti per la depurazione delle acque e vari progetti per lrsquo industria farmaceu-tica Da allora le sue ricerche e scoperte scientifiche hanno spa-ziato dallrsquoutilizzazione dei pro-cessi cloro-soda nei trattamenti di depurazione delle acque allrsquou-36moduli-esecutivo-okpdf 1 091219 0945

Storia non breve di un Ingegnere

Oronzio De Nora e suo figlio Niccolograve (Fonte fondazionedenoraitHistoryhtml)

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TTERRITORIO

di Roberto di Sanzo

ldquoIl mio sigrave alla proposta di entrare a far parte della Giunta comunale nasce dal forte senso di

responsabilitagrave che da sempre ca-ratterizza il nostro impegno come categoria professionale Il Comu-ne si trova a dover superare una difficile situazione e se egrave neces-sario il nostro apporto tecnico noi non ci tiriamo indietrordquoEgrave questo il messaggio che il pro-fessor Vincenzo Di Dio Presidente dellrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Palermo lancia allrsquo in-domani della sua nomina come assessore comunale allrsquoEdilizia privata del Comune siciliano Presidente Di Dio come egrave nata questa opportunitagrave al servizio della Pubblica AmministrazioneldquoNon me lrsquoaspettavo di certo Ho ricevuto una telefonata dal sin-daco di Palermo Leoluca Orlando che mi ha chiesto la disponibi-litagrave ad assumere lrsquo incarico e in pochi giorni ho dovuto decidere dando il mio assenso Unrsquourgenza dettata dalla situazione piutto-sto complicata mettiamola cosigrave nata in seno allrsquoAmministrazione con unrsquo indagine giudiziaria che spero faccia il suo corso nel piugrave breve tempo possibile Come mai la scelta egrave caduta su di me Le rispondo con le parole dello stesso sindaco Orlando Lei egrave un uomo delle istituzioni in grado di lavorare per la collettivitagrave con serietagrave e massima trasparenzardquo

Il ruolo di Presidente dellrsquoOrdine ha giocato secondo lei un ruolo determinante per questa nuova avventuraldquoCredo proprio di sigrave Se il sistema ordinistico egrave in grado di incidere nella vita sociale ed economica del Paese ecco che la connessione con la politica e le scelte decisio-nali egrave assolutamente inevitabile Il mio obiettivo Saper prendere decisioni positive per il bene di Palermo La fiducia mostrata dal sindaco nellrsquoaffidarmi un compito cosigrave delicato egrave anche il riconosci-mento del ruolo che lrsquoOrdine degli Ingegneri ha svolto in questi anni contribuendo con idee riflessioni e proposte al dibattito pubblico su importanti questioni di inte-resse collettivordquo

Quale puograve essere il valore aggiunto di un ingegnere alla guida di un assessorato cosigrave importanteldquoHo accettato unrsquounica delega

ldquoLrsquoingegneria al servizio della collettivitagraverdquo

Vincenzo Di Dio Presidente dellrsquoOrdine degli ingegneri di Palermo egrave il nuovo assessore allrsquoEdilizia Privata del Comune

PALERMO | INTERVISTA

una scelta che ha un valore politico nel senso di governo della polis Il mio in ogni caso egrave un ruolo tecnico slegato dalle logiche partitiche Tutto il mio impegno saragrave rivolto allrsquo inge-gnerizzazione degli uffici e dei comportamenti del personale cercando di efficientare il sistema e rendere sempre piugrave efficaci gli interventi dei tecnici comunali In una parola voglio una lsquonormalitagraversquo che sia anche fattore di rassere-namentordquo In che modo si concretizzeragrave questa liaison tra Pubblica Amministrazione e mondo delle professionildquoI professionisti sono una risorsa per questo assessorato e lo saranno sempre di piugrave con la mia

presenza Ci saranno sempre di piugrave sinergie di carattere squi-sitamente professionale tra gli uffici comunali ingegneri e architetti ognuno per i propri compiti e ruoli con correttezza e professionalitagrave Penso ad esempio a unrsquoattivitagrave formativa congiunta utile per far sigrave che i colleghi sappiano elaborare pratiche corrette Dallrsquoaltro lato i tecnici del Comune siano in grado di elaborale ed evaderle al meglio e nel minor tempo possibilerdquo Insomma tra le parole drsquoordine vi saragrave ldquolotta alla burocraziardquoldquoLa questione non egrave cosigrave sem-plice e banale La veritagrave egrave che negli anni nella Pubblica Amministrazione non vi egrave

stato ricambio generazionale molti dipendenti sono ai limiti della pensione e quindi non piugrave motivati altri invece hanno poca dimestichezza con le innovazioni tecnologiche Ecco serve che il personale sia ben formato oltre che competente in grado quindi di rispondere al meglio alle esigenze dei pro-fessionisti Il problema dunque non egrave la Pubblica Amministra-zione ma la capacitagrave di avere tecnici dipendenti e consu-lenti qualificati Ecco percheacute il mio lavoro dovragrave andare nella direzione di uno snellimento degli iter procedurali e far sigrave che lrsquoapparato pubblico non venga piugrave visto come una lsquogiunglarsquo dalla quale diventa impossibile uscirerdquo

Vincenzo Di Dio

Un nuovo ventilatore per lrsquoOspedale civile dellrsquoAnnunziata

COSENZA | INIZIATIVE

LrsquoOrdine degli ingegneri di Cosenza a supporto della sanitagrave locale per i reparti di terapia intensiva

LrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Cosen-za dona un ventilatore polmonare allrsquoOspedale

civile dellrsquoAnnunziataAbbracciando lrsquo iniziativa solidale promossa dalla Fondazione Lilli Funaro per supportare lrsquoOspe-dale civile dellrsquoAnnunziata con nuove forniture di attrezzature e materiale sanitario Il Consiglio dellrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Cosenza ha delibe-rato allrsquounanimitagrave lrsquoacquisto di un ventilatore polmonare di ultima generazione da donare ai reparti di terapia intensiva e sub-intensiva del Nosocomio cit-tadinoldquoSono sicuro di aver corretta-mente interpretato il desiderio

di tutti i colleghi iscritti al nostro Ordine di essere vicini agli sforzi degli amici medici e di tutto il personale sanitario coinvolti nel fronteggiare lrsquoemergenza epo-cale in corso Abbiamo pensato di farlo attraverso lrsquoacquisto di attrezzature mediche assoluta-mente indispensabili per affron-tare la specifica patologia viralerdquo le parole del Presidente Provin-ciale degli ingegneri Carmelo Gallo ldquoRingrazio poi a nome di tutto il Consiglio dellrsquoOrdine la Fondazione Lilli Funaro che da sempre ha votato la propria atti-vitagrave alla solidarietagrave sociale e alla ricerca scientificardquo Le attrezzature mediche saranno consegnate questao mese presso lrsquoOspedale dellrsquoAnnunziata

Carmelo Gallo Presidente OrdineIngegneri di Cosenza

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Tutte le informazioni repe-ribili online in unrsquounica ldquoscatolardquo Egrave il Landbox ide-ato grazie alle attivitagrave di

studio e analisi del Centro Studi dellrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Cagliari e sviluppato assieme allrsquoazienda Nordai Questa piattaforma utilizza i di-versi open data presenti in rete crea delle mappe tematiche e rende disponibili le informazio-ni in esse contenute in questo modo si crea un ambiente unico e costantemente aggiornato dal quale acquisire dati costante-mente aggiornati e geografica-mente strutturatiQuesto strumento egrave in grado di di minimizzare il numero di ore di lavoro trascorse a cercare i dati tra i diversi siti istituzionali e risponde alle esigenze dei profes-sionisti che intendono consultare e utilizzare dati territoriali riguar-danti i vari processi che interes-sano il territorio regionaleLandbox suddivide i dati in 4 categorie territorio (urbani-stica ambiente e mobilitagrave) strutture e infrastrutture (edili-zia costruzioni e infrastrutture)

TTERRITORIO

Ingegneria e internazionalizzazione

Landbox una ldquoscatolardquo open data

TERNI | EVENTI

CAGLIARI | PROGETTI

tecnologia (impianti energia ed innovazione) Pubblica Ammini-strazione (attivitagrave delle PA) La scala di riferimento generale egrave di tipo comunale anche se possono essere implementate scale piugrave piccole e dettagliate I vari tema-tismi vengono mostrati nel visua-lizzatore utilizzando come scala di riferimento quella comunale quindi tutti i dati presenti saranno inseriti in una base spaziale raf-figurante i limiti amministrativi comunali della SardegnaLa consultazione delle informa-zioni avviene attraverso lrsquoutilizzo di un client-server webgis che per-mette non solo la semplice visua-lizzazione di mappe tematiche ma anche numerose altre funziona-litagrave tra cui ndash consultazione dei dati tabellari presenti allrsquo interno delle mappe ndash creazione ed elaborazione di tabelle e grafici comparativi ndash analisi storiche dinamiche per conoscere lrsquoandamento nel tempo del dato selezionato ndash funzionalitagrave 3D per la rappre-sentazione con poligoni tridi-mensionali del tematismo scelto ndash creazione di grafi stradali per

eseguire analisi spaziali sui tempi di percorrenza (a piedi in bus in treno o in auto) ndash importazione di file esterni sovrapponibili le mappe presenti allrsquo interno di Landbox ndash download dei dati editabili nei vari formati e possibilitagrave di con-divisione in rete e nei principali social media La dinamicitagrave e la semplicitagrave del sito permette anche ai meno esperti di poter fare analisi ed elaborazioni senza dover neces-sariamente conoscere gli aspetti tecnici tipici dei software geo-grafici Landbox quindi egrave uno strumento versatile e poliedrico che permette di poter lavorare raggruppando piugrave banche dati in unrsquounica ldquoscatolardquo consentendo la gestione e manipolazione delle stesse in forma agile e quindi in sintesi ottimizzando il lavoro dei professionisti e degli utenti Attualmente Landbox egrave attivo sul territorio regionale della Sarde-gna ma puograve essere facilmente ampliato anche su altri contesti regionaliPer maggiori info httpsland-boxgeonuecomhome

Le potenzialitagrave e possibilitagrave professionali allrsquoestero unrsquoanalisi del mondo del lavoro oltre confine

Una piattaforma che raccoglie i dati dei diversi siti istituzionali del territorio per creare un ambiente unico e aggiornato di informazioni utili

di Simone Monotti

Giovedigrave 30 gennaio 2020 a Terni lrsquoOrdine degli Inge-gneri ha organizzato un evento sullrsquo internaziona-

lizzazione del mondo del lavoro con particolare riferimento alla figura dellrsquoIngegnere analizzando le possibilitagrave e potenzialitagrave pro-fessionali e lavorative allrsquoesteroIl tema egrave di grande attualitagrave edinteresse sia economico che sociale ed egrave stato affrontato da due diversi punti di vista comple-mentari il lavoro dipendente e la libera professione Egrave stato trattato anche il pro-blema del riconoscimento dei titoli allrsquoestero analizzando perograve piugrave approfonditamente questo aspetto fino alla valorizzazione del professionista per il suo per-corso di crescita post lauream e non sono per una burocratica validazione di titoliLa sessione del lavoro dipendente ha visto la collaborazione diretta di EURES Europa e ARPAL Umbria Sono intervenuti personalmente dirigenti e funzionari di questi due enti sia della compagine umbra sia di Paesi esteri con particolare riferimento ad Austria Germania e Olanda oltre che

dalla sede ministeriale di Roma Lrsquoobiettivo di questa sessione egrave stato illustrare direttamente il mondo del lavoro e le offerte pro-fessionali concrete allrsquoestero e il possibile inserimento di Ingegneri in Europa e piugrave dettagliatamente nei Paesi suddetti Il modulo della libera professione ha invece visto il coinvolgimento diretto del CNI tramite la pre-senza contemporanea di ben tre Consiglieri Nazionali (in foto)Roberto Orvieto ha dettaglia-tamente illustrato il progetto di internazionalizzazione del Con-siglio Nazionale essendo lui il delegato su tale tema A seguire Ania Lopez ha trattato le possibi-litagrave e potenzialitagrave della cosiddetta Agenda 2030 per gli Ingegneri in

Italia e allrsquoestero Stefano Calzo-lari ha affrontato un duplice tema sia lrsquoapproccio al riconoscimento delle competenze allrsquoestero ndash illustrando anche il CertIng ndash sia con piugrave ampio respiro la compe-tenza etica e i progetti innovativi in ottica europea per lrsquoOrdine del futuroVisto lrsquooggetto dellrsquo incontro non poteva mancare una dettagliata presentazione della piattaforma WorkIng e delle potenzialitagrave che la stessa offre anche in termini di lavoro allrsquoestro Di questo aspetto si egrave occupato Emanuele Palumbo del Centro Studi CNI che ha seguito lrsquo intervento di Guido Razzano dello staff CNI con approfondimenti operativi legati allrsquo internazionalizzazione

Chiaramente nessuno ha voluto favorire la cosiddetta ldquofuga dei cervellirdquo al contrario egrave stato sot-tolineato come sia auspicabile che le eccellenze del nostro ter-ritorio restino per valorizzarlo e favorirne la crescita In questa ottica comunque egrave un elemento di aiuto promuovere la tempora-nea espansione e maturazione del business e delle attivitagrave professio-nali oltre i propri confini locali sia come dipendenti che come liberi professionisti proprio in ottica di crescita e confronto con altre realtagrave Interessante egrave stato il con-fronto tra OrdineCNI ed Enti per il lavoro (ARPAL-EURES) per la pos-sibile futura sinergia con la piat-taforma WorkIng Lrsquo incontro ha dimostrato come lrsquoOrdine di Terni sia sempre in azione al fine di favorire gli Iscritti e piugrave in gene-rale la cittadinanza e la societagrave sotto tutti gli aspetti in cui egrave pos-sibile un suo intervento Per lo specifico tema dellrsquo interna-zionalizzazione lrsquoOrdine di Terni ha da tempo attivato una commis-sione interna oltre a seguire atti-vamente le recenti iniziative che il CNI ha attivato e sta sviluppando in tal senso

Presidente Ordine Ing Terni

La piattaforma WokIng in effetti egrave stata giagrave presentata a Terni lo scorso gennaio 2019 da Gianni Massa e Luca Scappini ma in questa occasione il focus egrave stato centrato appunto sullrsquoesteroVa sottolineato il fatto che si egrave trattato di un evento pilota in ambito europeo anche percheacute nel pomeriggio della stessa gior-nata presso la sede dellrsquoOrdine ternano i partecipanti interes-sati hanno potuto incontrare il personale EURES-ARPAL per essere informati direttamente sulle aziende estere in cerca di Ingegneri facendo di fatto pre-colloquio in lingua inglese con i rappresentanti dei Paesi prima citati A dimostrazione dellrsquo interesse per lrsquoevento va segnalato che oltre a CNI EURES e ARPAL hanno concesso il loro patrocinio morale anche la Regione Umbria lrsquoOrdine degli Ingegneri di Peru-gia (con la presenza di vari suoi iscritti) e quello degli Architetti di Terni Alla giornata comun-que hanno preso parte in gene-rale molti tecnici anche di altre categorie o colleghi non ancora iscritti allrsquoOrdine proprio percheacute interessati al tema indipenden-temente dai crediti riconosciuti

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Attivitagrave portuali ancora troppe incertezze

La gestione della salute e della sicurezza sul lavoro durante lo svolgimento delle attivitagrave portuali egrave un tema che necessita di attente riflessioni sia per le numerose peculiaritagrave del settore ma anche per il numero di infortuni e incidenti registrati in rapporto al limitato numero di occupati

La gestione della salute e della sicurezza sul lavoro durante lo svolgimento delle attivitagrave ldquoportualirdquo egrave un tema che necessita di attente riflessioni sia per le numerose peculiaritagrave del settore ma anche per il numero di infortuni e incidenti registrati in rapporto al limitato numero di occupati Infatti i porti sono luoghi in cui vista la molteplicitagrave di attivitagrave svolte si concentrano lavoratori appartenenti a categorie diverse lavoratori portuali autotrasportatori personale degli enti portuali degli enti di controllo tu-risti avventori addetti ai servizi tecnico-nautici ma anche militari che naturalmente costituiscono il presupposto per lrsquoinsorgenza di numerosi rischi diretti e indiretti Le principali attivitagrave svolte allrsquointerno

di porti restano comunque quelle di riparazione manutenzione e trasformazione delle navi a cui vengono associate per esempio il rischio chimico derivante dallrsquoinalazione di sostanze aerodisperse nei lavori di saldatura pitturazione coibentazione il rischio legato alla movimentazione delle attrezzature il rischio rumore e vibrazioni il rischio da radia-zioni elettromagnetiche il rischio di caduta dallrsquoalto o in mare o il rischio derivante dai gravi A questi si aggiungano poi i rischi derivanti dallrsquointerazione terra-mare e quelli derivanti dalle operazioni di carico e scarico delle merci nelle banchine noncheacute quelli associati agli spazi confinati

PORTI E SICUREZZAINAIL ogni anno registra unrsquoincidenza del numero di infortuni che ha ormai raggiunto livelli di crescita esponenziali Volendo analizzare i dati registrati nel periodo 2002-2015 e pubblicati nel 2018 (Figura 1) si evince che tra gli eventi le prime cause di accadimento sono rappresentate dalle cadute a bordo per scivolata a cui seguono quelli associate ad attrezzature di ormeggio attrezzature locali macchina mez-zi di sollevamento o movimentazione dei carichi urti etc Riguardo la natura delle lesioni riportate pre-valgono notevolmente gli annegamenti e le fratture seguiti dalle contusioni cui si accodano lrsquoasfissia le ferite le distorsioni le lesioni da elettricitagrave e le ustioni Infine volendo analizzare le fasi in cui si sono verificati gli eventi infortunistici si evidenzia come il 60 di essi siano avvenuti in fase di navigazione il 24 di ormeggio disormeggio e attracco e il 16 durante la manutenzione a bordo i lavori subacquei etc Dallrsquoanalisi di queste statistiche emerge pertanto la necessitagrave di attenzionare in maniera sempre piugrave approfondita le misure di sicurezza e le procedure di lavoro adottate negli ambiti portuali

IL QUADRO DELLE REGOLELe lavorazioni svolte in ambito portuale soggiacciono allrsquoapplicazione di specifici Decreti a seconda che le attivitagrave vengano svolte sulle aree portuali sulle navi sui peschereccindash DLgs del 27071999 n 271 ldquoAdeguamento della normativa sulla sicurezza e salute dei lavoratori marittimi a bordo delle navi mercantili da pesca nazionali a norma della L 3112 1998 n 485rdquondash DLgs del 27071999 n 272 ldquoAdeguamento della normativa sulla sicurezza e salute dei lavoratori nellrsquoespletamento di operazioni e servizi portuali noncheacute di operazioni di manutenzione riparazione e trasformazione delle navi in ambito portuale a norma della legge 311298 n 485rdquondash DLgs 17081999 n 298 ldquoAttuazione della direttiva 93103CE relativa alle prescrizioni minime di sicurezza e di salute per il lavoro a bordo delle navi da pescardquondash DLgs 9042008 n 81 ldquoAttuazione dellrsquoarticolo 1 della legge 3 agosto 2007 n 123 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavorordquo noto come Testo Unico Sicurezza (TUS)

mdash ldquoOccorre attenzionare in maniera sempre piugrave approfon-dita le misure di sicurezza e le procedure di lavoro adotta-te negli ambiti portualirdquomdash

L

SICUREZZA

a cura di Gaetano Fede e Rocco Luigi Sassone

Lrsquoarmonizzazione e il coordinamento di queste norme perograve egrave il tassello che ancora manca per rendere ancora piugrave efficace lrsquoazione preventiva esigenza peraltro giagrave evidenziata dalla relazione finale della Commissione parlamen-tare di inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro (2013) Il DLgs 272 del 27 luglio 1999 figlio della Legge delega n 485 del 31 dicembre 1998 si poneva come obiettivo finale lrsquoadeguamento della normativa sulla sicurezza e salute dei lavoratori nei luoghi di lavoro in cui venivano effettuate le operazioni eo servizi portuali e includeva ndash e include tuttora ndash anche operazioni piugrave specifi-che come quelle di manutenzione riparazione e trasformazione navale Esso quindi abbraccia due ambiti e contienendash Disposizioni inerenti le operazioni e i servizi portuali mezzi di accesso a bordo non in dotazione della nave scale di accesso alle stive non in dotazio-ne alla nave boccaporti locali chiusi a bordo delle navi (carico scarico tra-sbordo deposito movimentazione merci servizi complementari e accessori)

ndash Disposizioni inerenti le operazioni di manutenzione ri-parazione e trasformazione lavori di manutenzione ripa-razione e trasformazione delle navi eseguiti nei portiIl DLgs 271 nel 1999 non egrave lrsquounica norma applicata al setto-re ma egrave sicuramente la piugrave recente in quanto risente della introduzione normativa del 1994 con la L 84 Infatti nel 1994 fu emanata la legge n 84 di riordino della legislazio-ne in materia portuale che disciplinava lrsquoordinamento e le attivitagrave portuali per adeguarli agli obiettivi del piano ge-nerale dei trasporti dettando contestualmente princigravepi di-rettivi in ordine allrsquoaggiornamento e alla definizione degli strumenti attuativi del piano stesso noncheacute allrsquoadozione e modifica dei piani regionali dei trasporti In particolare e specificatamente alla materia della si-curezza sul lavoro Irsquoart 16 introduceva e definiva le ope-razioni portuali ldquoSono operazioni portuali il carico lo scarico il trasbordo il deposito il movimento in genere delle merci e di ogni altro materiale svolti nellrsquoambito portuale Sono servizi portuali quelli riferiti a prestazioni specialistiche complementari e accessorie al ciclo delle operazioni portualirdquo

Mentre lrsquoart 17 definiva aspetti giuslavoristici ldquoFornitura del lavoro portua-le temporaneo anche in deroga allrsquoarticolo 1 della legge 23 ottobre 1960 n 1369 alle imprese di cui agli articoli 16 e 18 per lrsquoesecuzione delle operazioni portuali e dei servizi portuali autorizzati ai sensi dellrsquoarticolo 16 comma 3rdquo

APPLICAZIONE DEL DLGS N 81 DEL 2008Lrsquointroduzione del Decreto Legislativo n 81 del 09 aprile 2008 ha abrogato il DLgs 62694 ma non il 271 e il 272 del 1999 le cui materie sono in attesa di fu-turi processi di armonizzazione e coordinamento che perograve stentano a essere avviati Ad oggi infatti a distanza di 20 anni i due settori [porti e navi ndr] non sono inseriti nel DLgs 812008 nonostante allrsquoepoca dei lavori prepara-tori del Decreto 81 tali settori erano tra i titoli specifici Ne consegue che sino a quando non vi saranno dei Decreti specifici che svecchino gli ormai datati Decreti del rsquo99 per renderli organici allrsquoimpianto dellrsquo81 non si potragrave parlare di coerenza del sistema giuridico applicabile a porti e naviIl quadro delle regole di riferimento per questi distretti lavorativi segue il principio della norma generale (812008) che per definizione deve essere uni-versale e uniformemente applicata su tutto il territorio nazionale e quindi in via generale anche alle aree portuali e a bordo delle navi italianePeccato che poi ci sono le norme speciali (che naturalmente si intrecciano con le norme generali) che rappresentano gli standard integrativi speciali da rispettare che per le fattispecie normate risultano prevalenti sulla norma di carattere generale I Decreti 271-272-2981999 generano quindi problemi di conflitto interpretativo e difficoltagrave applicativeAnche gli OdV (Regioni e ASL) allrsquoindomani dei Decreti del rsquo99 si sono trovati a dover integrare la domanda di prevenzione introdotta da questi ultimi De-creti con le regole del sistema prevenzionale complessivo Ne egrave scaturito un modello praticato e collaudato da decenni nella generalitagrave degli ambienti di lavoro quello della vigilanza finalizzata alla prevenzione oltre che alla capa-citagrave di mettere in rete le esperienze sviluppate nei vari territori portuali del Porto di Genova aprile 2019

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ARMONIZZARE LA NORMAIl porto egrave un luogo di concentrazione di attivitagrave lavorative diverse e ciograve concorre a definire un forte e com-plesso rischio di interferenze che rappresenta un serio problema da risolvere in ragione della necessitagrave di armonizzare il quadro regolatorio attualmente in stallo Proprio per tale fattispecie se da un lato il TUS sopperisce alla presenza di normative specifiche dallrsquoaltro non sempre trova applicazione alle attivitagrave por-tuali in particolare per quanto concerne il rischio da interferenza o le operazioni portuali che si svolgono in banchina Il TUS ha normato il rischio interferenziale con lrsquoart 26 introducendo i concetti di cooperazione e coordi-namento tra i datori di lavoro ivi compresi i subappaltatori in maniera tale da creare una rete informativa completa circa i rischi interferenziali che sfocia nella redazione del Documento Unico di Valutazione dei Ri-schi La disciplina generale del rischio interferenziale nasce per far fronte quindi alla esigenza di sicurezza in un unico teatro lavorativo di piugrave imprese partecipanti al medesimo ciclo produttivo operanti contempora-neamente Il soggetto destinato a garantire tale cooperazione egrave Datore di Lavoro dellrsquo impresa committente che pertanto egrave obbligato a provvedere al coordina-mento della sicurezza di tutti i lavori e a redigere il DUVRI in relazione alle informazioni acquisite dalle varie imprese e agli accordi di cooperazione sulla sicurezza presi congiuntamente con esse Una vol-ta individuati i rischi derivanti dalle interferenze si potragrave finalmente procedere allrsquoadozione di ulteriori misure di sicurezza noncheacute a differire le lavorazioni incompatibiliLrsquo interpretazione delle attuali normative portano a ritenere che fino allrsquoemanazione del decreto di adattamento delle disposizioni contenute nel DLgs 2721999 al TUS spetta allrsquo impresa capo commessa la predisposizione dellrsquoapposito documento di valu-tazione dei rischi da interferenze che andragrave ad inte-grare il documento di sicurezza di cui agli artt 4 e 38 del DLgs n 2721999rdquo In tale contesto il profilo tipico di interferenza in porto non inquadrabile nel modello definito dal legislatore nellrsquoart 26 egrave quello correlato allrsquoaccesso in aree operative di soggetti esterni al ciclo portuale in senso stretto ndash anche se fortemente coinvolti ndash quali autotrasportatori spe-dizionieri agenti marittimi provveditori di bordo e passeggeri che spesso vengono imbarcati attraver-sando aree operative del terminal Ognuno di essi interviene con modalitagrave e attivitagrave differenti oltre che in fasi operative critiche del lavoro portuale Altra attivitagrave da attenzionare ai fini della discipli-na del rischio interferenziale sono le operazioni portuali che si svolgono su banchine pubbliche da parte di imprese diverse In questo caso il modello classico introdotto dallrsquoarticolo 26 non egrave applicabi-le in quanto vanno a decadere i due elementi fon-damentali dellrsquo istituto ovvero il rapporto di appalto tra le imprese (generalmente non si conoscono) e la disponibilitagrave giuridica dei luoghi (le aree sono ascrivibili alle autoritagrave di sistema portuale) In queste ipotesi non si puograve far altro che predisporre una valutazione congiunta dei rischi da interferenza tra le imprese in interazione lavorativa non ai sensi dellrsquoart26 del DLgs 8108 ma in ottemperanza alllsquoart 4 del DLgs 27299 in combinato disposto con lrsquoart 17 DLgs 8108

Consigliere Nazionale CNI e responsabile GdL SicurezzaComponente GdL Sicurezza Consiglio Nazionale Ingegneri

[Abstract dellrsquointervento ldquoLa gestione della sicurezza nelle aree portuali il quadro delle regolerdquo]

Paese Un ottimo esempio proviene dal lavoro sviluppato dal gruppo interre-gionale sulla sicurezza nelle aree portuali che ha prodotto pregevoli spunti di analisi a cui gli addetti ai lavori fanno correntemente riferimento Uno dei profili piugrave caratterizzanti della complessitagrave portuale e della sua diversitagrave ri-spetto ad altri distretti lavorativi italiani egrave la presenza sul campo di autoritagrave di forte regolazione del territorio (lrsquoAutoritagrave Portuale e lrsquoAutoritagrave Marittima) con compiti e poteri nella materia di salute e sicurezza sul lavoro concorren-ti e sussidiari a quelli dellrsquoOrgano di Vigilanza dellrsquoASL Lrsquoapplicazione del Decreto 2721999 nei Porti ha portato infatti alla collabo-razione tra lrsquoAutoritagrave Portuale soggetto centrale di governo e regolazione del territorio lrsquoASL e lrsquoOrgano di Vigilanza chiamato anche al ruolo di supporto specialistico alle funzioni regolamentari dellrsquoAutoritagrave Portuale noncheacute alla introduzione del Comitato di Igiene e Sicurezza quale organismo di parteci-pazione e consultazione presieduto dallrsquoAutoritagrave Portuale con il forte soste-gno dellrsquoASLLa suddetta norma ha altresigrave indirizzato le imprese portuali nella direzione tracciata dal Decreto 81 verso lrsquoadozione di sistemi di gestione e di qualitagrave il coinvolgimento dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza aziendali e lrsquointroduzione degli RLS di sito portuale Tutto questo egrave avvenuto in un con-testo lavorativo di estrema complessitagrave e rischiositagrave come per esempio nel caso di movimentazione delle merci dalleper le navi e le riparazioni navali

CASI PARTICOLARI Infatti nel caso particolare della movimentazioni di merci in ambito portuale si egrave in presenza di cicli lavorativi non facilmente standardizzabili caratteriz-zati da estrema variabilitagrave di situazioni e fattori estemporanei (es come egrave stata caricata la nave in un porto magari dallrsquoaltra parte del mondo diversitagrave delle navi le diverse merci gli autotrasportatori i marittimi tutti stranieri gli altri innumerevoli soggetti partecipanti al ciclo) Non a caso il fenomeno infortunistico in questo settore ha fatto registrare indici infortunistici per in-cidenza e gravitagrave anche piugrave alti di quelli dellrsquoedilizia con uno stillicidio do-loroso di morti spesso in reiterati scenari tipologici (investimenti da mezzi eo da carichi) In tale fattispecie anche le riparazioni navali assumono il connotato di pesante complessitagrave organizzativa insito peraltro nelle forme di strutturazione delle commesse navali e nelle catene ramificate di appalti che concentrano negli angusti spazi della nave maestranze numerose e multilin-gue oltre che nei ritmi intensi imposti dagli strettissimi ldquotempi naverdquoAnche lrsquoapplicabilitagrave del Decreto 2711999 [Adeguamento della normativa sulla sicurezza e salute dei lavoratori marittimi a bordo delle navi ndr] ri-sulta particolarmente complessa per la presenza di tre Organi di Vigilanza con pari titolo e prerogative Autoritagrave Marittima ndash ASL ndash Ufficio di Sanitagrave Marittima del Ministero della Salute tutti e tre chiamati a coordinarsi con le loro competenze differenziate su una materia che egrave intrinsecamente piugrave articolata Lrsquoambiente nave infatti egrave un contesto particolare che introduce questioni di sicurezza della navigazione di salute e sicurezza del lavoro e di igiene e abitabilitagrave essendo sia un ambiente di lavoro e che un ambien-te di vita dei marittimi Il suddetto decreto prevedeva lrsquoemanazione entro 90 giorni dallrsquointroduzione dello stesso [1999 ndr] del Regolamento per la costruzione e le sistemazioni relative allrsquoambiente di lavoro a bordo al fine di abrogare il vecchio Regolamento 1045 del 1939 (un Regio Decreto firmato da Vittorio Emanuele e Mussolini) che tuttora egrave vigente e quindi costituisce lrsquounico standard tecnico di riferimento per le vecchie Commissioni Locali di visita delle naviLa parte piugrave innovativa e significativa del 271 sono le regole prevenzionali e organizzative incentrate sulla valutazione dei rischi e sul sistema di gestio-ne distribuito tra armatore comandante preposti lavoratori e nuove figure di prevenzione a bordo (il ldquo626 marittimordquo) a fronte del fatto che tutte que-ste disposizioni sono entrate immediatamente in vigore allrsquoemanazione del 271 nel 1999 (e le societagrave armatrici con queste hanno da subito dovuto fare i conti) Altro importante aspetto riguarda lrsquoentrata in vigore della Convenzio-ne del Lavoro Marittimo MLC (ratificata dallrsquoItalia a settembre 2013) e in tale scenario la normativa italiana sugli aspetti di salute e sicurezza del lavoro rischia di non essere adeguata agli avanzati standard della Convenzione internazionale Ne deriva quindi che anche in questo caso come per il 272 egrave urgente lavorare per recuperare i ritardi accumulati e superare le inerzie applicative del 271

IL DLGS 81Si ritiene che lrsquooccasione per rimettere mano e risolvere i nodi applicativi del settore portuale egrave offerta proprio dal processo di evoluzione normativa indicato dal Decreto 81 che con spirito critico deve comunque essere co-ordinato con le previsioni del 271 272 e 298 superando talune inesattezze attualmente presenti ndash una diffusa imprecisione tecnica (specie del 272) nelle parti piugrave pretta-mente tecniche molto distanti dagli standard aggiornati del Decreto 81ndash alcuni aspetti irrisolti primo fra tutti il debole se non assente collega-mento giuridico nave-porto terra-bordo 271-272 la catena della respon-sabilitagrave solidale tra le due organizzazioni che interagiscono nello scambio portuale tra terra (impresa portuale) e bordo (impresa marittima) risulta interrotta sia che la nave sia straniera sia che batta bandiera italianandash la mancanza di azioni mirate sui rischi emergenti nei porti e sulle navi come accade per gli ambienti confinati (cosrsquoegrave una nave se non un ambiente necessariamente confinato)ndash la necessitagrave di attenzionare anche i temi della salute nel lavoro portuale che egrave di lavoro ad alto rischio infortunistico ma ciograve non deve far trascurare i rischi per la salute legati alle merci polverulente e alla movimentazione manuale dei carichindash lrsquoassenza dellrsquoarticolo 26 nellrsquointerfaccia porto-nave uno dei nodi cruciali irrisolti del rischio portuale

Riferimenti e bibliografiaQuaderni editi da INAIL gli infortuni sul lavoro in mare edizione 2018Verbali e documenti del Gruppo interregionale sulla sicurezza nelle aree portuali

Porto di Trieste aprile 2019

FIGURA 1

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NETWORK GIOVANI

Diventare grandi insieme

di Paola Marulli

Durante la giornata del 1deg feb-braio scorso presso la sede del CNI a Roma si egrave tenuta la riunione ufficiale del Network Giovani Inge-gneri (NGI) Il Network Giovani Ingegneri egrave una ldquoCommissione Nazionalerdquo composta dai referenti delle Commissioni Giovani dele-gati dai Consigli degli Ordini degli Ingegneri presenti su territorio nazionale Lo scopo del Network egrave quello di mettere a sistema le idee e i lavori delle Commissioni giovani territoriali presenti sul territorio nazionale per costituire relazioni proposte e progetti utili per gli ingegneri Lrsquo intervento di apertura della riunione egrave stato quello di Gianni Massa Vicepresidente vicario del Consiglio Nazionale degli Inge-gneri Il focus del discorso si egrave con-centrato su due principali aspetti il ruolo dellrsquoOrdine e lrsquo importanza del Network per il confronto con-

tinuo tra professionisti LrsquoOrdine secondo Massa non egrave un sistema di erogazione dei servizi ma di tutela verso la collettivitagrave preser-vando il titolo e la professionalitagrave dellrsquo ingegnere garantisce la qua-litagrave del lavoro svolto Lrsquo ingegnere egrave ldquola figura in grado di mediare tra il contesto in cui opera e le sue regole Lrsquo ingegnere dagrave forma com-piuta alle idee attraverso progetti funzionali e la sua valutazione puograve influenzare in una sola volta la vita di centinaia di personerdquoPertanto lrsquo iscrizione allrsquoOrdine non egrave solo un passaggio burocra-

Mettere a sistema le idee dei giovani ingegneri italiani lrsquo iscrizione allrsquoOrdine per una maggiore consapevolezza professionale etica e normativa

tico ma rappresenta una presa di coscienza delle proprie respon-sabilitagrave Decidere se iscriversi o meno non dovrebbe essere una scelta dettata esclusivamente da motivazioni lavorative ma dovrebbe implicare una mag-giore consapevolezza del proprio lavoro dal punto di vista etico e normativo lrsquo impegno a formarsi e ad aggiornarsi con costanza sulle novitagrave del settore e a crescere professionalmente

IL NETWORK E LE OFFICINEIl Network non egrave un recinto di

a cura del Network Giovani ingegneri cni

Le diverse Officine del NGIOfficina Sostegno alla ProfessioneSi pone come scopo il dialogo con tutte le istituzioni al fine di por-tare avanti le proposte che vanno ad agevolare il giovane profes-sionista La legge fondamentale che costituisce il punto di partenza per discutere nuove proposte egrave la legge 22 maggio 2017 n81 ldquoMisure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire lrsquoarticolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinatordquo

Officina Strumenti allrsquoavvio dellrsquoattivitagrave professionaleLrsquoofficina nasce sotto sollecitazione degli Ordini Provinciali degli Ingegneri della Regione Calabria per approfondire gli aspetti legali e fiscali gli obblighi e le agevolazioni previste noncheacute gli aspetti e i vantaggi legati alla nuova riforma professionaleConsiderata la difficoltagrave dei giovani ingegneri riscontrata in ambito territoriale riguardante la difficoltagrave nellrsquoapproccio allrsquoavvio dellrsquoat-tivitagrave professionale il progetto proposto ha lo scopo di fornire ai giovani elementi utili per lrsquoavvio della professione soprattutto in materia legale fiscale e di aggiornamento delle competenze

Officina RedazioneEgrave la piugrave longeva delle officine esiste ed egrave operativa dal 2015 I contenuti editoriali declinano tematiche di attualitagrave legate alla professione maggiormente sentite dagli ingegneri e raccontano le realtagrave ordinistiche territoriali Lrsquoobiettivo egrave ricercare linguaggi e posizioni condivise plurali e intergenerazionali e diffondere buone prassi attivitagrave e risultati delle officine del network Attualmente la Redazione pubblica i suoi articoli sul Il Giornale dellrsquoIngegnere e su Ingenio dove ha della rubriche dedicate e su uno dei portali tecnici delle professioni piugrave letti Teknoring

Officina We ShareSpin off dellrsquoOfficina Redazione in chiave piugrave moderna Si pone lrsquoobiettivo di ldquodematerializzarerdquo le informazioni per arrivare in modo diretto a chi intende iniziare la sua strada professionale nel mondo dellrsquo ingegneria andando a sostituire documenti cartacei con documenti digitali video e pubblicazioni online Si egrave proposto durante la riunione di raccogliere tutti i video di presentazione del-le Commissioni Giovani degli Ordini provinciali cosigrave da condividerli nella prossima riunione del Network

temi La peculiaritagrave della sua architettura interna egrave riuscire a riunire diversi ambiti della pro-fessione dellrsquoIngegnere Il Network Giovani Ingegneri egrave un componente molto importante del Consiglio Nazionale Inge-gneri anche percheacute ha creato un modello che potrebbe contami-nare parti piugrave ampie del CNI le Officine infatti sono un metodo di lavoro dove si ldquosmontano e rimontanordquo le idee Un grande traguardo egrave stato fatto nella giornata di venerdigrave 31 gennaio il Comitato dellrsquoAssemblea dei Pre-sidenti ha accettato di inserire nel gruppo di lavoro sullo Starter Kit (vedasi ldquoUn aiuto concreto per i neo colleghirdquo Il Giornale dellrsquo in-gegnere n 9 novembre 2019 ndr) un rappresentante del Network allo scopo di dare nuova energia e spunti Inoltre il NGI interverragrave nellrsquoAssemblea dei Presidenti per relazionare sulle Officine attive e sul proprio operato

CONFRONTI CON GLI ALTRI ORDININella giornata dedicata al Network giovani si egrave potuto appurare che non tutti gli organi provinciali hanno nel loro interno una Com-missione Giovani molti delegati erano presenti con lo spirito di raccogliere idee e informazioni per creare una propria Commis-sione che andasse a radunare i giovani professionisti della loro

cittagrave Si egrave inoltre discusso su i vari vantaggi messi a disposizione dalle diverse province ai nuovi iscritti Alcuni Ordini offrono lrsquo i-scrizione durante il primo anno di adesione altri invece mettono a disposizione delle intere gior-nate formative per i laureandi in unrsquoottica di iscrizione futura Fra le proposte piugrave avvincenti crsquoegrave stata quella di espandere il corso da 20 ore per diventare CTU anche ai giovani ingegneri Il Consulente Tecnico drsquoUfficio egrave lrsquoesperto in un determinato set-tore al quale si rivolge il Giudice quando ai fini della decisione necessita del giudizio tecnico di un professionista esperto in una data materia e dotato di partico-lari cognizioni scientifiche I CTU sono iscritti allrsquoAlbo del Tribunale in seguito a una proce-dura di accertamento dellrsquoespe-rienza maturata e della ldquocondotta morale specchiatardquo Si egrave pensato di affiancare nel primo periodo un ingegnere senior con lo scopo di dare una formazione anche pratica della professioneIl Network egrave condivisione I progressi significativi avven-gono spesso non attraverso un approccio diretto ma ponendosi obiettivi piugrave grandi e ambiziosi lrsquo incontro di varie idee e talenti per diventare grandi Insieme

Commissione Giovani Ingegneri Ordine di Bologna

mdash ldquoLrsquoingegnere dagrave forma compiuta alle idee attraverso progetti funzionali e la sua valutazione puograve influenzare in una sola volta la vita di centinaia di personerdquo Gianni Massa mdash

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SPEAKing

Ad metalladi Antonello Pellegrino

La notizia dellrsquo interruzione di uno scavo non lrsquoaveva trovato di buon umore immerso comrsquoera in conti che non tornavano a causa di tabelle di marcia non rispettate Aveva deciso di cambiarsi drsquoabito e vederne personalmente la causa e se necessario proporre le necessarie punizioni Fortuna-tamente lrsquoetagrave ancora giovane unitamente alla pratica ginnica mai abbandonata e a quella della caccia su sentieri impervi gli consentivano di seguire agevolmente il capo squadra nel lungo percorso a piedi fin oltre il limite della parte di galleria giagrave consolidata dove gli operai quotidianamente si inoltravano per scavare laquoVenga ingegnere Egrave quiraquoVide inclinarsi la fiammella della recentissima lampada ad acetilene il che accentuava la leggera sensazione di movimento dellrsquoaria dalle loro spalle verso il fondo dello scavo cui erano diretti I due raggiunsero un pic-colo gruppo di minatori poggiati agli attrezzi i cui occhi bianchi li fissarono dalla penombra con sguardo in cui la mestizia supe-rava la stanchezza Uno di essi

era accovacciato alla base dello scavo che dal fondo della galleria penetrava nel filone di minerale e pareva attenderli per mostrare qualcosa Esordigrave rivolgendosi loro con tono di rimproverolaquoPercheacute avete fermato lo scavo Non dovrebbero esserci rischi di crollo in questo punto e mi pare stiate tutti beneraquo Il caposquadra risposelaquoNessun incidente grazie a Dio Si sono fermati per rispetto Efisio fai vedere allrsquo ingegnere cosrsquohai trovatoraquoIl minatore sollevograve la lampada

nellrsquooscuritagrave avvolgente densa e pesante come un manto di orba-ce Con lrsquoaltra mano puligrave qualcosa sul fondo dello scavo con gesto quasi delicato Nellrsquoavvicinarsi la sensazione di movimento drsquoaria provata dal tecnico aumentograve Guardandosi attorno prima di infilarsi nellrsquoabbozzo di cunicolo annotograve la presenza di unrsquoampia fessura che da sopra le loro te-ste pareva spingersi in verticale Riconobbe le tracce di un crollo che contrariamente al previsto era avvenuto anche se non di recente e che lo scavo della gal-

leria aveva intercettato Abbassograve lo sguardo vide cosa lrsquooperaio stava ripulendo e sbottograve laquoQuindi avete bloccato il lavoro per una radice fossilizzata o i resti di qualche cervo preistorico che lrsquoacqua ha trascinato quaggiugraveraquoPrima di poter aggiungere qual-cosrsquoaltro udigrave le parole sommesse del minatore pronunciate mentre proseguiva nella sua opera Custus funti ossus de cristianu Al che lrsquo ingegnere osservograve con mag-giore attenzione A un osso scuro di maggiore spessore se ne af-fiancava uno piugrave sottile e quando lrsquooperaio smosse e spostograve di lato un pesante frammento dellrsquoantico crollo emerse anche quanto rima-neva di un anello metallico che li racchiudeva corroso e quasi dissolto ma riconoscibile Al che fu tutto chiaro Procedendo allrsquo in-dietro uscigrave dal cunicolo e solo la sua fermezza di uomo laico e moderno lo trattenne dal segnarsi mentre gli altri lo facevano Per un fuggevole istante quasi invidiograve il loro gesto liberatoriolaquoChe ne pensa ingegnereraquolaquoPortate fuori quei resti in una cassetta non crsquoegrave bisogno che vi dica di cercare di recuperare tutti i frammenti Poi chiameremo il prete dal paeseraquoIl caposquadra annuigrave medita-bondo mentre ritornavano nella

parte di galleria giagrave messa in sicurezza Quindi replicogravelaquoPotrebbe essere successo nel crollo dei primi scavi di ricerca del filone ai tempi del babbo di mio nonno Ma mi pare che allora avessero trovato tutti anche quelli che non ce lrsquoavevano fatta a uscireraquolaquoNon credo Antonio Hai visto quellrsquoanello di ferro Egrave roba molto antica Potrebbe essere dellrsquoepoca dei romaniraquolaquoE allora cosa diragrave il prete Magari era un pagano Cosa fac-ciamo se rifiuta di benedirloraquolaquoNon credo che lo faragrave Quel po-veraccio forse era piugrave cristiano di noi mandato qui per punizione come damnatus ad metalla e scivolato a morire nello spro-fondamento del pozzo che stava scavando e che la nostra galleria ha incontratoraquoAttese il caposquadra che dava le indicazioni ai minatori prima di avviarsi con lui nel lungo per-corso verso lrsquouscita Solamente loro pensograve capivano cosa potes-se aver provato quel remoto antecessore che immediatamen-te e a differenza sua avevano riconosciuto come uno di loro Quel giorno imparograve qualcosa che non si trova nei libri o scavando gallerie nella roccia ma da ricer-care nel profondo dellrsquouomo

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di Raimondo Pinna

In questo quarto appuntamento con la Storia dellrsquoIngegneria si termina di esplorare i punti di contatto tra lrsquo identitagrave della profes-sione di ingegnere e la storia ita-liana contemporanea sfruttando lrsquooccasione offerta dalla ricerca promossa dal CNI tesa a chiedere ai propri iscritti di rispondere alla semplice domanda ldquoChe cosrsquoegrave per me lrsquo ingegneriardquo Oggetto dellrsquo in-dagine sono gli effetti dellrsquo integra-zione dellrsquo ingegneria italiana con il sistema europeo

UN LINGUAGGIO COMPLESSOLa prima conseguenza della equi-parazione tra la formazione uni-versitaria italiana e quella europea egrave la complessitagrave del linguaggio e della comunicazione verso chi non appartiene al mondo dellrsquo inge-gneria Egrave un dettaglio di sostanza e non di forma il fatto che la ldquofacoltagraverdquo di ingegneria sia stata abolita insieme a tutte le altre e che lrsquoaccesso allrsquoalbo professionale degli Ingegneri in base al DPR 3282001 sia consentito solo a chi ha conseguito determinati corsi di laurea [1] La seconda conseguenza egrave la con-centrazione di un terzo dei laureati in soli tre atenei italiani il Poli-tecnico di Milano il Politecnico di Torino lrsquoUniversitagrave La Sapienza di Roma [2] Un dato che dimostra quanto siano ormai invasivi gli effetti di polarizzazione del sapere in precisi nodi sul territorio sempre piugrave frammentato in maniera gerar-chica tra centro e periferia nono-stante la narrazione politica e dei mass media si sforzi di affermare il contrario veicolando unrsquoinesi-stente utopistica eguaglianza delle possibilitagrave In realtagrave lrsquoaccesso al sapere egrave sempre piugrave condizionato dal binomio appartenenza a un territoriodisponibilitagrave di risorse patrimonialiLa perdita di centralitagrave dello Sta-to-nazione sembra essere un effetto della storia del Paese Nessun quinquennio particolare segna da anni la vita delle gene-razioni che si succedono tutto sembra avvicendarsi senza scosse senza qualcosa da ricordare I nuovi ingegneri paiono muoversi in un mondo liquido dove vige una competizione tra territori

LA MARGINALITAgrave INSITA NEL CONSEGUIMENTO DEL TITOLO DI INGEGNERELe definizioni di ldquoChe cosrsquoegrave per me lrsquo ingegneriardquo espresse dagli inge-gneri nati negli anni rsquo70 esprimono uno scoramento palpabile da esse emerge una pragmaticitagrave ai limiti dellrsquoaccettabile di chi sente che in qualche modo egrave nato nella decade sbagliata Per Lucia Cattani (Lodi 1975) laurea in ingegneria civile idraulica lrsquo ingegneria egrave ldquolrsquoespres-sione del genio umano declinato nella realtagraverdquo Resta indefinita quale sia e cosa sia questa realtagrave per

Il disincanto della professioneLrsquo ingegneria italiana integrata nel sistema europeo

ficativo per certificare lo stato di malessere di un Paeserdquo [7] CONCLUSIONIAlla fine di queste quattro puntate sulla storia dellrsquo ingegneria si puograve concludere che la ricerca del CNI ha raggiunto lo scopo che si era prefissa dimostrare come lrsquoevo-luzione della professione di inge-gnere soprattutto a partire dal percorso di formazione sia corre-lata alla storia del nostro Paese e sia essa stessa utile per compren-derla meglio Da un lato egrave emersa con chiarezza la traiettoria dellrsquoevoluzione della professione da movimento drsquoeacutelite a disciplina di competenti nume-rosi diffusi e radicati in modo capillare sul territorio con un forte rapporto con la popolazione Dallrsquoaltro egrave emersa con altrettanta chiarezza la trasformazione della disciplina in seguito alle difficoltagrave ma soprattutto alle opportunitagrave offerte dal confronto con il solo sistema paese prima e con la com-plessa multiformitagrave dellrsquoUnione europea poi Si sa che lrsquoesperienza personale e la quotidianitagrave del vivere la pro-fessione puograve portare a non avere soprattutto il tempo per tornare a studiare intendendo lo studio come riflessione del dove va la professione Gli Ordini territoriali con il loro sistema di formazione permanente costituiscono la sede naturale percheacute ciascuno iscritto si ritagli uno spazio per questa rifles-sione nel pieno rispetto delle pro-blematiche di ognuno Per questo il CNI non puograve che essere soddi-sfatto di come il coinvolgimento degli iscritti con una domanda apparentemente semplice quale che cosrsquoegrave per me lrsquo ingegneria ha ottenuto il risultato di smuovere barriere anagrafiche territoriali di competenza settoriale facilitando il compito di interpretazione Egrave legittimo ritenere questo pro-getto di ricerca del CNI come ldquopilotardquo ed egrave auspicabile che a esso ne seguano altri su temi iden-titari per la professione Lrsquo impor-tante egrave che questi futuri progetti perseverino nella proposizione agli iscritti di domande semplici come impatto ma profonde come contenuto in modo da consentire loro di rispondere con la maggiore libertagrave e sentimento possibile

STORIA DELLrsquoINGEGNERIA

quel vasto campionario di inge-gneri per esempio impiegati come docenti e ricercatori non struttu-rati che si sono ritrovati poi espulsi dalle stesse Universitagrave non piugrave in grado di accoglierli nonostante lrsquo innegabile preparazioneLrsquoaggettivo ldquopragmaticordquo egrave utiliz-zato espressamente da Gianluigi Rozza (Lodi 1977) laurea in inge-gneria aerospaziale ldquoLrsquoingegneria egrave una forma mentis creativa innova-tiva e allo stesso tempo razionale e pragmatica che costituisce un punto di incontro tra le scienze di base e applicate per creare innova-zione Lrsquoingegneria trasforma buone idee in realizzazionirdquo Viene perograve da domandarsi che cosa venga prima per importanza se lrsquoidea egrave buona a prescindere o se diventa buona solo se si realizza A tal proposito puograve tornare utile un esempio riportato da Roberto Napoletano Direttore del Sole-24Ore che nel 2014 pubblica il libro Nuovo viaggio in Italia (Riz-zoli) si tratta di un viaggio virtuale che sfrutta gli spunti offerti dalle lettere che i lettori del giornale gli hanno inviato in quanto curatore della rubrica domenicale Memo-randum Alla riflessione offerta dalla lettura di queste missive lrsquoautore accompagna il racconto di diari di trasferta di incontri pun-tuali da lui avuti con esponenti della societagrave civile nelle diverse cittagrave del Paese nel corso della sua attivitagrave giornalistica raggruppati secondo la tradizionale riparti-zione territoriale del Paese ndash Nord Centro Sud ndash aumentata di due altre sezioni ovvero lrsquoItalia altrove e lrsquoItalia da ritrovare In questo esempio Napoletano racconta di un neo ingegnere della provincia di Lecce incontrato a Trento Il Diret-tore sottolinea la sua provenienza da una famiglia non agiata la sua capacitagrave di laurearsi a Bologna in ingegneria biomedica mante-nendosi con i lavori piugrave disparati la costanza nel credere nella sua idea una startup high tech per il turismo online che in un lasso di tempo ragionevole (un anno) attira il finanziamento degli inve-stitori Viene esaltata lrsquoItalia che ha ldquofamerdquo vengono riproposti gli anni Cinquanta il loro spirito di sacri-ficio ldquoforse il dono della povertagrave di D egrave quello che serve oggi

allrsquoItalia per ritrovare nella testa la forza di combattere e comin-ciare a ricostruire il Paese dalle fondamentardquo [3] Questa idea del sacrificio egrave ribadita da Napoletano anche in un altro esempio riferito a giovani della provincia di Ragusa ldquoHanno piugrave fame degli altri e solo Dio sa quanto il Paese ha bisogno di quella fame Per contribuire a rifare lrsquoItalia non a chiacchiererdquo La soluzione nostalgica non egrave quella che hanno in mente inge-gneri come Federico Delfino (Savona 1972) laurea in ingegneria elettrica ldquoLa bottega dellrsquo innova-zione tecnologica e al contempo il teatro dove questa egrave mostrata alla popolazionerdquo Lrsquoorizzonte tem-porale di chi ha fame egrave limitato al qui e ora non puograve coincidere con la consapevolezza la sobrietagrave di Davide Bedogni (Reggio Emilia 1974) laurea in ingegneria edile ldquoTanti anni di studio per scoprire che non si smette mai drsquoimpararerdquo La realtagrave che loro adombrano egrave quella di un paese ricco dove ciograve che serve egrave trovare motivazioni che sostengano il lavoro alla luce del benessere che fornisce la societagrave dei consumi in cui il sacrificio non egrave e non puograve essere il punto neacute di partenza neacute di arrivo

LA QUESTIONE DEL GENEREEcco che la generazione di inge-gneri che si egrave formata nellrsquou-niversitagrave di eacutelite puograve tornare protagonista i loro ricordi sono acqua da bere per gli assetati e la loro saggezza egrave dispensata con tono bonario a piene mani Lo dimostra il modo in cui lrsquo ingegner Amalia Ercoli Finzi classe 1937 la prima donna a laurearsi in inge-gneria aeronautica al Politecnico di Milano collaboratrice in alcune delle piugrave importanti missioni con lrsquoAgenzia Spaziale Italiana ed Euro-pea affronta il conflitto di genere centrale nella cultura occidentale in questo scorcio di nuovo secolo la sua esperienza di pioniera in qualche modo consente di sdo-ganare il perdurare del concetto dellrsquo ingegneria come mondo pre-valentemente maschileDal primo momento dellrsquo istitu-zione della facoltagrave universita-ria in senso moderno negli anni Venti del secolo scorso lo studio dellrsquo ingegneria e quindi la figura

dellrsquo ingegnere si manifesta come destinato in misura pressocheacute totale al solo genere maschile Una resistenza che non ha para-goni anche rispetto alle discipline fisico-matematiche o mediche anchrsquoesse ostative alla partecipa-zione femminile quantomeno in Italia Per questo motivo le ricer-che sulla formazione degli inge-gneri condotte in questo inizio di Ventunesimo secolo sono sempre molto attente a monitorare la variazione del dato della compo-sizione di genere Paragonando la ricerca di Alma Mater del 2005 con quella del CNI del 2014 sembra che nel corso del decennio vi sia unrsquoattenuazione del processo di ldquomaschilizzazionerdquo Per la prima infatti ldquoIn generale perograve si nota un recupero della popolazione maschile nel passaggio dal pre al post riforma il processo di lsquomaschilizzazionersquo che mostra segni di ripresa sul complesso dei laureati riguarda anche quelli di Ingegneriardquo [5] per la seconda invece ldquoContinua ad aumentare il numero di donne laureate tanto che nel 2013 supera quota 16mila arrivando a costituire il 311 dellrsquouniverso dei laureati dei corsi ingegneristicirdquo [6]

LA PAURA DEL FUTUROLa dichiarazione del Presidente del Consiglio degli studenti del Politecnico di Milano Marco Brivio riportata da Napoletano nel libro prima citato egrave perfetta per descrivere il sentimento di paura che pervade le generazioni dei futuri ingegneri ldquoSui nostri pensieri incombono mille paure paura di non riuscire a riscattare tutti i crediti paura di perdere la borsa di studio del contratto a progetto che scade paura di non riuscire a pagare lrsquoaffitto le bollette le tasse paura di non trovare dopo gli studi un lavoro allrsquoaltezza delle nostre aspettative o di trovarne uno del tutto privo di soddisfazioni o di non trovarne affatto [] Questa generazione la mia generazione ha paura del proprio futuro non credo possa trovarsi un indicatore piugrave signi-

Riferimenti[1] L7 ingegneria civile e ambientale L8 ingegneria dellrsquoinformazione L9 ingegneria industriale L17 scienze dellrsquoarchitettura L23 scienze e tecni-che dellrsquoedilizia L31 scienze e tecnologie informatiche LM 4 CU architet-tura e ingegneria edile e architettura La formazione degli Ingegneri in Quaderni del Centro Studi del Consiglio Nazionale Ingegneri 1532015 nota 1 p 12[2] La formazione degli Ingegneri in Quaderni del CNI p 13 Il dato egrave stimato in circa un terzo del totale dei laureati nel 2013[3] R Napoletano Nuovo viaggio in Italia Rizzoli 2014 Milano p 19[4] Ivi p 228 [5] Il Profilo dei laureati in Ingegneria e lrsquoindagine sulla loro condizione occupazionale sono stati presentati da AlmaLaurea al convegno di Siena del 4 novembre 2005 ldquoLa riforma degli studi nella Facoltagrave di Ingegneria risultati problemi e prospettiverdquo promosso dallrsquoAteneo di Siena e dalla Conferenza dei Presidi delle Facoltagrave di Ingegneria [Sito web 082019] httpswwwalmalaureaituniversitaaltroingegneria [6] La formazione degli Ingegneri in Quaderni CNI p 13 [7] R Napoletano op cit p 55

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I 150 anni dello storico Traforo Ferroviario del FrejusLrsquoAccademia delle Scienze di Torino lrsquoOrdine e altri Enti celebrano lrsquoopera emblema della societagrave moderna

INFRASTRUTTURE |

EVENTI

La partnershipLrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Torino egrave lieto di annun-ciare la partnership con lrsquoAccademia delle Scienze di Torino per le celebrazioni dei ldquo150rdquo dello storico Traforo Ferroviario del Frejus Le celebrazioni riguarderanno con piugrave eventi lrsquoanno in corso e il prossimo anno poicheacute il 25 dicembre 1870 veniva abbattuto il dia-framma della galleria tra Italia e Francia e il 17 settembre del 1871 il Traforo veniva inaugurato LrsquoOrdine attraverso la sua Commissione Trasporti Mobilitagrave Infrastrutture e Sistemi parteciperagrave a tutti gli eventi in programma con contributi tecnico-scientifici riguardanti gli ingegneri che contribuirono alla realizzazione del Traforo che lo gestirono e lo gestiscono e relativi alla progettazione dellrsquoopera che negli anni a venire consentiragrave di realizzare la Nuova Linea To-rino Lione ndash NLTL che comprenderagrave il nuovo tunnel ferroviario del Moncenisio e che collegheragrave le reti ad Alta VelocitagraveAlta Capacitagrave italiana e francese Tutto ciograve si unisce e si completa in unrsquoottica sto-rico-contemporanea con i contributi tecnico-scientifici che la Com-missione ha messo in atto con grandi risultati negli ultimi anni

David ColaiacomoConsigliere referente Commissione Trasporti Mobilitagrave Infrastrutture e Sistemi Ordine degli Ingegneri della Provincia di Torino

A cura del Comitato Promo-tore dellrsquoAccademia delle Scienze di Torino per le Cele-brazioni dei 150 anni del Tra-foro Ferroviario del Frejus (1857-1871)

Il 17 settembre 187171 fu inau-gurato a Bardonecchia il Tra-foro Ferroviario del Frejus o del Cenisio o ancora Grande

Galleria delle Alpi non solo data storica ma pietra miliare che ha segnato proprio agli inizi della ldquorivoluzione industrialerdquo un fon-damentale punto di lancio dello sviluppo della civiltagrave mediante il miglioramento delle comunica-zioni terrestri attraverso lrsquoEuropa e la creazione di nuove specifiche tecnologie per la meccanizzazio-ne dei lavori di scavo queste ul-time tecnologie innovative hanno portato al sostanziale potenzia-mento delle condizioni di sicu-rezza allrsquoalleviamento della fatica del lavoro dellrsquouomo al prorom-pente sviluppo della costruzione di nuove gallerie in Italia (Figura 1) attraverso le Alpi e nel mondo alle quali sono strettamente lega-ti i miglioramenti sociale cultu-rale ed economico della societagrave modernaIl Traforo del Frejus fu ldquouna delle pagine piugrave gloriose della storia del Piemonte che da solo si accinse alla titanica impresa di scavare nelle viscere di montagna unrsquoam-pia galleria di ben 12 chilometri di lunghezza [hellip] lrsquo impresa colos-sale che la scienza la costanza la tenacia di proposito dovevano compiererdquo impresa ldquopromossa sostenuta ed iniziata dal pic-colo ed allora povero Piemonte che [hellip] segneragrave nella storia del secolo XIX unrsquoera splendidissima il trionfo della scienza sulla mate-ria che eruppe gloriosamente nel taglio dellrsquoIstmo di Suez e nel tra-foro delle Alpirdquo (Carlo Morando Il monumento commemorativo del Traforo delle Alpi Storia del Traforo Storia del Monumento Torino Tip G Baglione C 1879)La gestazione e la realizzazione del Traforo non furono poi tanto lunghe Precursore dellrsquoopera fu Giuseppe Francesco Medail di Bardonec-chia non uomo di scienza ma agricoltore e cacciatore e quindi profondo conoscitore dei suoi monti e valli e anche imprendi-tore di lavori pubblici e di tra-sporti tra Lione e Milano Giagrave nel 1832 aveva per primo riconosciuto che il punto piugrave stretto delle Alpi Occidentali si trovava tra Bardo-necchia e Modane e che qui ave-vano pressappoco la stessa quota le Valli dellrsquoArc (Valle Moriana) e della Dora Riparia (Valle di Susa) cosiccheacute ideograve un traforo di 5000 metri ma non ebbe successo

Perograve ldquoil buon germe era gettato in terreno non infecondo e nel 1845 il ministro Des Ambrois ordinograve allrsquo ingegnere belga Henri Maus lo studio di costruzione di ferrovia tra Susa e Chambery mediante traforo dei montirdquo il progetto fu completato nel 1849 prevedendo una galleria di 12290 metri ma fu respinto dal Parlamento che era impegnato nelle grandi problema-tiche politiche e belliche di quegli anniUna volta individuato un possi-bile tracciato e grazie agli studi del Professore geologo Angelo Sismonda prevista la situazione geologica restava perograve ancora insoluto il problema di come sca-vare la lunga galleriaFinalmente grazie al Conte Cavour sempre estremo iniziatore e pro-motore di grandi cose nel 1854 i ldquotre ingegneri per un Traforordquo Germano Sommeiller savoino genio della meccanica Severino

Grattoni di Voghera genio orga-nizzatore e Sebastiano Grandis cuneese di Borgo San Dalmazzo genio del calcolo furono chiamati a definire la perforazione mecca-nica dei fori da mina a energizzare le perforatrici con aria compressa industriale e a costruire il TraforoLrsquoavvio dei lavori di costruzione fu dato a Modane dal Re Vitto-rio Emanuele II il 31 agosto 1857 e lrsquo inaugurazione dellrsquoapertura al traffico cadde il 17 settembre 1871 a Bardonecchia sempre alla pre-senza del ReDurante i quarantrsquoanni centrali del XIX secolo sostennero la realizza-zione dellrsquoopera unitamente alla creazione delle nuove originali macchine per la sua costruzione ma anche lrsquo indispensabile crea-zione di una rete ferroviaria estesa allrsquo intero territorio nazionale ben sei illustri membri dellrsquoAccademia delle Scienze di Torino Angelo Sismonda Carlo Ignazio Giulio

Federico Menabrea Quintino Sella Pietro Paleocapa Germano SommeillerLrsquoAccademia delle Scienze di Torino si fa cosigrave promotrice della celebrazione del 150deg anniver-sario dellrsquoapertura del Frejus e ha avviato unitamente a vari altri Enti (tra quali lrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Torino) lo studio delle correlate manifestazioni in tale ambito verragrave anche analizzata la deter-minante e multiforme attivitagrave di Quintino Sella ingegnere parla-mentare e poi Ministro che tra lrsquoaltro ha fondato nel 1859 una scuola per studi superiori molto importante per gli ingegneri la Regia Scuola di Applicazione per gli Ingegneri in Torino dalla quale nel 1906 egrave nato il Politec-nico di TorinoQuestrsquo iniziativa cade in un periodo di grande fervore per il

moderno attraversamento ferro-viario delle Alpi cosigrave da rinsaldare lrsquounitagrave dellrsquoEuropa e collegarla al bacino del Mediterraneo allrsquoAfrica e allrsquoOriente al momento sono tre le gallerie ferroviarie che sono le piugrave lunghe del mondo il San Got-tardo da poco aperto al traffico il Brennero e il Frejus di base che sono in costruzioneAuspichiamo per favorire la rea-lizzazione di questa iniziativa adesioni e contributi di idee da parte di quanti vedono lrsquoapertura attraverso la Alpi fattore deter-minante per il miglioramento della qualitagrave della vita in ambito comunitario per contatti egrave possi-bile inviare unrsquoe-mail allrsquo indirizzoin iz iat iveaccademiadelle-scienzeit

Studiamo la storia ldquopercheacute le imprese degli uomini nel tempo non siano dimenticaterdquo (Erodoto)

Illustrazione tratta da LrsquoUnivers illustreacute Parigi 1869 in cui egrave riprodotta la mac-china perforatrice inventata da Germano Sommeiller per la perforazione del Tunnel del Frejus

Figura 1 Le piugrave antiche e moderne gallerie alpine del Piemonte

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La sostenibilitagrave egrave un fatto-re ormai determinante in tutte le attivitagrave produttive Non fanno eccezione quei

settori che nonostante le conti-nue innovazioni incidono di piugrave sullrsquoemissione nellrsquoatmosfera di gas climalteranti Fra questi il comparto oil amp gas ndash estrazione raffinazione e consumo di risorse fossili ndash oggi rappresenta uno dei principali fattori che incidono sul fenomeno del riscaldamento glo-bale Di conseguenza sono tanti i professionisti che lavorano nei settori di ricerca e sviluppo in cer-ca di soluzioni volte alla riduzione dellrsquo impatto ambientale di un set-tore che rimane imprescindibile per lrsquoeconomia planetariaEgrave in questo ambito che si inseri-sce la tesi di Marcello Prestianni presentata sul numero dellrsquoInge-gnere Italiano dedicato al tema Oil amp Gas (disponibile su httpswwwtuttoingegnereit) che gli ha permesso di vincere il contest lanciato nei mesi scorsi Ai partecipanti ndash studenti di inge-gneria laureati o laureandi ndash egrave stato chiesto di condividere la propria tesi sullrsquoevoluzione di questo comparto con particolare attenzione ai temi della Circular Economy e della decarbonizza-zione A promuovere la competi-zione il Consiglio Nazionale degli Ingegneri PPAN (consulente edi-toriale della rivista quadrime-strale) e NextChem societagrave che ha sponsorizzato il contest e messo a disposizione un tirocinio al migliore talento ldquoAl nostro interno ndash racconta Ilaria Catastini Communication Manager NextChem ndash abbiamo una ricchezza di competenze che vengono dallrsquoesperienza Maire Tecnimont nel settore tradizio-nale dellrsquo ingegneria e costruzioni che andiamo a integrare sempre di piugrave con quelle nuove di giovani che hanno studiato e si sono for-mati in una prospettiva di futuro sostenibile e circolare e che si vogliono cimentare in una sfida complessa quanto affascinanterdquo

LA TESILa trattazione egrave frutto dellrsquoattivitagrave sperimentale realizzata presso i laboratori del dipartimento drsquo in-gegneria Enzo Ferrari dellrsquoUniver-sitagrave degli studi di Modena e Reggio Emilia con i professori Cecilia Mortalograve Marcello Romagnoli e la dottoressa Maria Cannio Oggetto del lavoro sperimen-tale egrave la realizzazione tramite il metodo della stampa 3D di una membrana ceramica a

Oil amp Gas la stampa 3D di membrane ceramiche vince il contest de lrsquoIngegnere ItalianoOltre a un ridotto impatto ambientale la nuova tecnica sperimentale promette risparmi in termini di tempi e costi

idrogeno a temperature superiori ai 600degC Ciononostante il metodo del 3D printing ha permesso di raggiungere valori di permeabilitagrave dellrsquo idrogeno di molto inferiori alle membrane metalliche a base di palladio attualmente diffuse in commercio

Il nuovo contest de lrsquoIngegnere ItalianoIn occasione del lancio del numero dedicato al food dellrsquoIngegnere Italiano lo storico organo ufficiale del Consiglio Nazionale Ingegneri il CNI ha deciso di associare a ogni numero monografico un contest re-lativo allrsquoargomento trattato Lrsquoultima monografia appena uscita egrave dedicata al tema dellrsquoOilampGas Il contest egrave stato riservato a laureandi e laureati che si sono cimentati in una tesi sullrsquoevoluzione dellrsquo ingegneria nel settore specialmente sui temi della Circular Economy e della decarbonizzazione Il contest egrave stato sponsoriz-zato da NextChem societagrave del Grup-po Maire Tecnimont dedicata alla transizione energetica che ha messo a disposizio-ne un tirocinio Il vincitore del contest egrave stato Marcello Prestianni

DAL CNI

base di BaCe065 Zr020 Y015 O3-δ1113088-Ce085 Gd015 O2-δ a con-duzione elettronica (MPEC) per-meabile allrsquo idrogeno Un sistema composito che per via della sua stabilitagrave chimica e meccanica risulta fra i piugrave studiati per la separazione e la purificazione di

mdash ldquoIl contest egrave stato senza dubbio unrsquoopportunitagrave interessante diretta ai neolaureati come me percheacute consente di colmare fin da subito il gap tra mondo universitario e realtagrave aziendalerdquoMarcello Prestianni mdash

LrsquoINNOVAZIONEAl fine di migliorare le perfor-mance quindi una delle strategie piugrave promettenti consiste nellrsquoa-dozione di una configurazione asimmetrica e costituita da film supportati su substrati porosi Sebbene esistano articoli prodotti dalla comunitagrave scientifica rela-tivi alla preparazione di questa tipologia di membrane lrsquoutilizzo della stampa 3D rappresenta una novitagrave assoluta ldquoLrsquo idea ndash spiega Prestianni ndash egrave nata ragionando sul cambio di paradigma della base di partenza del processo di rea-lizzazione di membrane a confi-gurazione asimmetrica Ci siamo detti cosa puograve assicurare note-voli vantaggi in termini di costi e tempi di produzione rispetto ad altre tecniche in uso in questo momento come il co-pressing e il tape casting La risposta egrave stata la stampa 3D E in seguito alle attivitagrave di sperimentazione abbiamo ottenuto ottimi risultati anche sotto il profilo dellrsquo impatto ambientale in quanto abbiamo completato il processo senza impiegare metalli nobili notoria-mente rari e costosirdquo

LA NUOVA TECNICAPer la preparazione degli inchio-stri sono state impiegate polveri di BCZ20Y15 e di GDC15 preventiva-mente miscelate tramite il metodo ball milling attraverso lrsquouso del mulino planetario Queste pol-veri sono poi state amalgamate con altri additivi organici con proprietagrave disperdenti leganti e plastificanti Per la stampa della struttura asimmetrica e den-so-porosa infine egrave stata utiliz-

zata unrsquoattrezzatura homemade a microestrusione Lo step iniziale egrave rappresentato dalla stampa di un supporto poroso caratterizzato da uno spessore di circa 1-15 mm e un diametro di 20 mm Solo suc-cessivamente vi egrave stato deposi-tato lrsquo inchiostro per lrsquoottenimento di un film denso e sottile

I BENEFICI Questo metodo ha dato vita a un prodotto potenzialmente piugrave economico efficiente e dal minor impatto ambientale rispetto alle membrane metalliche a base di palladio e sue leghe Inoltre le membrane sono stabili anche in atmosfere aggressive e per questo motivo non necessitano di processi di desulfurizzazione o di riduzione di CO2 e CO oltre a poter lavorare a temperature fino a 800degC

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La certificazione dellrsquoingegnere esperto in ecoprogettazioneLa soluzione CERTIng al decreto CAM

I Criteri Ambientali Minimi (CAM) sono definiti nellrsquoambi-to del ldquoPiano di azione per la sostenibilitagrave ambientale dei

consumi della Pubblica Ammini-strazionerdquo e la loro applicazione ha come scopo quello di favori-re negli appalti pubblici lrsquouso di tecnologie e prodotti ambiental-mente piugrave sostenibiliIn Italia lrsquoapplicazione dei CAM egrave stata imposta dallrsquoart 18 della L 2212015 e successivamente dallrsquoart 34 del DLgs 502016 ldquoCo-dice degli appaltirdquo (come modifi-cato dal DLgs 562017) recante ldquoCriteri di sostenibilitagrave energe-tica e ambientale negli appalti pubblicirdquo che ne hanno reso ob-bligatoria lrsquoapplicazione da parte di tutte le stazioni appaltantiCon il Decreto CAM dellrsquo11 ottobre 2017 il Ministero dellrsquoAmbiente ha definito i criteri ambientali minimi per lrsquoaffidamento di ser-vizi di progettazione e dei lavori per nuova costruzione ristrut-

fessionista esperto sugli aspet-ti energetici e ambientali degli edifici che sia certificato da un organismo di valutazione della conformitagrave secondo la norma

Tali ingegneri dovranno aver ap-plicato nellrsquoambito della pro-gettazione eo direzione lavori di opere infrastrutturali i Criteri Ambientali Minimi per le scelte progettuali e quelle dei mate-riali eo aver svolto la verifica dellrsquo impatto ambientale delle opere su tutto il ciclo di vita ed eventualmente anche delle loro prestazioni energetiche Dovran-no aver svolto la progettazione di lavori per la costruzione eo riqualificazione di edifici con lrsquoapplicazione di protocolli di sostenibilitagrave ambientale anche volontari di comprovata validitagrave e diffusione sul piano nazionale e internazionale La certificazio-ne CERTing di ingegnere esperto in eco-progettazione in definiti-va soddisfa perfettamente i re-quisiti previsti dal decreto CAM e consente di accedere alle pre-mialitagrave previste nelle procedure di affidamento dei servizi di in-gegneria e architettura per la re-alizzazione o ristrutturazione di edifici pubblici Ad oggi egrave lrsquounico schema nel panorama delle cer-tificazioni del personale che lo consente in maniera trasversale ai diversi protocolli di sosteni-bilitagrave diffusi sul mercato delle costruzioni in Italia e in Europa

Per approfondimenti e per acce-dere alla certificazione consulta il sito wwwcertingit

turazione e manutenzione di edifici pubblici stabilendo nello specifico di attribuire un pun-teggio premiante alle proposte progettuali redatte da un pro-

internazionale ISOIEC 17024 e che applichi uno dei protocolli di sostenibilitagrave degli edifici di li-vello nazionale o internazionale (alcuni esempi Breeam Casacli-ma Itaca Leed Well)

LrsquoINGEGNERE ECO-PROGETTISTALrsquoagenzia CERTing accredita-ta secondo lo standard ISOIEC 17024 da ACCREDIA ha definito tra i 21 campi dello schema di Inge-gnere Esperto quello specifico di eco-progettista al quale possono accedere i professionisti che si occupano di progettazione soste-nibile in edilizia Il Consiglio Di-rettivo dellrsquoAgenzia CERTing nella riunione del 21 febbraio 2020 ha approvato una revisione del Re-golamento Tecnico che stabilisce i criteri per la valutazione delle competenze degli ingegneri che richiedono la certificazione come esperto sugli aspetti energetici e ambientali degli edifici

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Page 13: COVID-19 COVID-19 | L’anno Agire insieme che verrà contro … · 2020. 3. 31. · L’anno che verrà di Gianni Massa “Caro amico ti scrivo…” È il 1979 quando Lucio Dalla

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di Giuseppe Margiotta

Non so quando questo articolo andragrave in stampa ma spero che allora la drammatica situazione attuale sia giagrave sotto controllo Ne approfitto per essere solidale con i tanti colleghi che piugrave di altri av-vertono nei propri territori la gra-vitagrave dei riflessi sociali ed econo-mici che il virus sta portando con seacute e che patisco io stesso per i tanti amici e parenti coinvoltiLa mia pericolosa tendenza a un inguaribile donferrantismo mi induce a pensare che con le idi di marzo o le campane della mattina di Pasqua alla maniera di Čajkovskij ci avvieremo a un ritorno graduale alla normalitagrave per quanto prudente e lento Nel dubbio evito di dare adito alla mia vena ironica di diventare inopportuna o sarcasticaIn caso contrario mi sarei abban-donato allrsquo ira funesta che infiniti addusse lutti agli achei che alcu-ni malcapitati hanno avuto modo di incontrare nelle Assemblee dei bei tempi andati E allora avrei fatto oggetto dei miei strali al-cuni tra noi che in questi giorni hanno continuato a ribadire fino alla noia alcuni concetti (riduzio-ne delle quote vanitagrave delle va-nitagrave di ogni discorso su Inarcas-sa inopportunitagrave di un apposito GdL etc) interessanti ndash per ca-ritagrave ndash se diluiti negli anni e nelle italiche terre ma che in questi ultimi mesi appaiono piuttosto alla stregua dello ldquospazio vitalerdquo e del ldquocorridoio di Danzicardquo Lrsquoab-biamo capito non crsquoegrave bisogno di ripetersi Altamente sconveniente e scon-clusionato appare ancora ai miei occhi astigmatici lrsquoesercizio crea-tivo di collegare alcuni di questi temi allrsquoattuale emergenza come ho letto di recente ma su questo egrave saggio e caritatevole non ag-giungere altroPreferisco ritornare sul tema tan-to di moda sulla stampa in questi tempi appestati per santificare la centralitagrave dellrsquoIngegnere qua-lunque sia il suo campo di atti-vitagrave Apprendo da un articolo di Onofrio Bruno sul quotidiano La Gazzetta del Mezzogiorno che lrsquo inventore dellrsquoAmuchina egrave sta-to un ingegnere Oronzio De Nora (1899-1995) nato ad Altamura Laureato in Ingegneria Elettro-tecnica al Politecnico di Milano De Nora egrave stato un vero e proprio antesignano nelle applicazioni della chimica nellrsquo industria Nei primi anni rsquo20 lrsquo ingegnere puglie-se brevettograve in Germania la prima soluzione disinfettante a base di ipoclorito di sodio (utile quindi a igienizzare superfici frutta e ver-dura) per poi battezzarla come ldquoAmuchinardquo e cedere ad altri il brevetto attualmente di pro-prietagrave della Angelini Pharma Oggi esiste e viene prodotta an-che lrsquoAmuchina gel per la pulizia delle mani e della cute che inve-ce egrave a base di alcol etilico

tilizzo degli anodi nellrsquo industria farmaceuticaNel 1969 brevettograve la tecnologia DSA diventata uno standard nellrsquo industria chimica gli anodi metallici sostituiscono quelli in grafite abbassando cosigrave il consu-mo energeticoLe Industrie De Nora esistono ancora oggi e costituiscono una

cosiddetta ldquomultinazionale ta-scabilerdquo di successo nel campo delle tecnologie sostenibili del risparmio energetico e nel trat-tamento delle acque Gestita dai discendenti della famiglia impie-ga circa 1500 dipendenti in nove stabilimenti nel mondo con un fatturato di circa 500 milioni di euro allrsquoannoIl core business dellrsquoazienda re-sta orientato su due grandi li-nee di produzione cloro-soda il processo chimico con cui si ottengono soda caustica e cloro utilizzati nella produzione di pla-stiche detergenti disinfettanti e prodotti farmaceutici e la produ-zione di elettrodi per lrsquo industria

elettronica e galvanicaPrima azienda italiana a entra-re nel mercato giapponese an-novera fra i clienti grandi nomi come Bayer e Solvay fino a di-ventare fornitore ufficiale di Ap-ple per lrsquoelettronicaCome ha scritto La Repubblica nella sua pagina di Economia amp Finanza qualche anno fa la pa-rabola elettrochimica di Industrie De Nora iniziata nel 1923 in una piccola officina vicino alla Stazio-ne Centrale di Milano con lrsquo inven-zione di un potente antibatterico ricomincia oggi nelle vesti di pri-mo produttore al mondo di elet-trodi quei conduttori generati nella produzione di cloro e soda e che servono a diverse finalitagrave industriali compreso lo stam-paggio dei circuiti di smartphone e tablet proseguendo con lo svi-luppo di soluzioni innovative per la salute e lrsquoambienteIl passaggio dalla meccanica al servizio della chimica di base allrsquoelettrochimica per lrsquoHi-Tech non egrave stato breve dallrsquoAmuchina allrsquo iPhone appunto

EFFEMERIDI

Dallrsquoamuchina allrsquoiPhone

Nel 1923 il giovane De Nora fon-dograve a Milano unrsquoazienda dedicata alla produzione di impianti per la depurazione delle acque e vari progetti per lrsquo industria farmaceu-tica Da allora le sue ricerche e scoperte scientifiche hanno spa-ziato dallrsquoutilizzazione dei pro-cessi cloro-soda nei trattamenti di depurazione delle acque allrsquou-36moduli-esecutivo-okpdf 1 091219 0945

Storia non breve di un Ingegnere

Oronzio De Nora e suo figlio Niccolograve (Fonte fondazionedenoraitHistoryhtml)

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TTERRITORIO

di Roberto di Sanzo

ldquoIl mio sigrave alla proposta di entrare a far parte della Giunta comunale nasce dal forte senso di

responsabilitagrave che da sempre ca-ratterizza il nostro impegno come categoria professionale Il Comu-ne si trova a dover superare una difficile situazione e se egrave neces-sario il nostro apporto tecnico noi non ci tiriamo indietrordquoEgrave questo il messaggio che il pro-fessor Vincenzo Di Dio Presidente dellrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Palermo lancia allrsquo in-domani della sua nomina come assessore comunale allrsquoEdilizia privata del Comune siciliano Presidente Di Dio come egrave nata questa opportunitagrave al servizio della Pubblica AmministrazioneldquoNon me lrsquoaspettavo di certo Ho ricevuto una telefonata dal sin-daco di Palermo Leoluca Orlando che mi ha chiesto la disponibi-litagrave ad assumere lrsquo incarico e in pochi giorni ho dovuto decidere dando il mio assenso Unrsquourgenza dettata dalla situazione piutto-sto complicata mettiamola cosigrave nata in seno allrsquoAmministrazione con unrsquo indagine giudiziaria che spero faccia il suo corso nel piugrave breve tempo possibile Come mai la scelta egrave caduta su di me Le rispondo con le parole dello stesso sindaco Orlando Lei egrave un uomo delle istituzioni in grado di lavorare per la collettivitagrave con serietagrave e massima trasparenzardquo

Il ruolo di Presidente dellrsquoOrdine ha giocato secondo lei un ruolo determinante per questa nuova avventuraldquoCredo proprio di sigrave Se il sistema ordinistico egrave in grado di incidere nella vita sociale ed economica del Paese ecco che la connessione con la politica e le scelte decisio-nali egrave assolutamente inevitabile Il mio obiettivo Saper prendere decisioni positive per il bene di Palermo La fiducia mostrata dal sindaco nellrsquoaffidarmi un compito cosigrave delicato egrave anche il riconosci-mento del ruolo che lrsquoOrdine degli Ingegneri ha svolto in questi anni contribuendo con idee riflessioni e proposte al dibattito pubblico su importanti questioni di inte-resse collettivordquo

Quale puograve essere il valore aggiunto di un ingegnere alla guida di un assessorato cosigrave importanteldquoHo accettato unrsquounica delega

ldquoLrsquoingegneria al servizio della collettivitagraverdquo

Vincenzo Di Dio Presidente dellrsquoOrdine degli ingegneri di Palermo egrave il nuovo assessore allrsquoEdilizia Privata del Comune

PALERMO | INTERVISTA

una scelta che ha un valore politico nel senso di governo della polis Il mio in ogni caso egrave un ruolo tecnico slegato dalle logiche partitiche Tutto il mio impegno saragrave rivolto allrsquo inge-gnerizzazione degli uffici e dei comportamenti del personale cercando di efficientare il sistema e rendere sempre piugrave efficaci gli interventi dei tecnici comunali In una parola voglio una lsquonormalitagraversquo che sia anche fattore di rassere-namentordquo In che modo si concretizzeragrave questa liaison tra Pubblica Amministrazione e mondo delle professionildquoI professionisti sono una risorsa per questo assessorato e lo saranno sempre di piugrave con la mia

presenza Ci saranno sempre di piugrave sinergie di carattere squi-sitamente professionale tra gli uffici comunali ingegneri e architetti ognuno per i propri compiti e ruoli con correttezza e professionalitagrave Penso ad esempio a unrsquoattivitagrave formativa congiunta utile per far sigrave che i colleghi sappiano elaborare pratiche corrette Dallrsquoaltro lato i tecnici del Comune siano in grado di elaborale ed evaderle al meglio e nel minor tempo possibilerdquo Insomma tra le parole drsquoordine vi saragrave ldquolotta alla burocraziardquoldquoLa questione non egrave cosigrave sem-plice e banale La veritagrave egrave che negli anni nella Pubblica Amministrazione non vi egrave

stato ricambio generazionale molti dipendenti sono ai limiti della pensione e quindi non piugrave motivati altri invece hanno poca dimestichezza con le innovazioni tecnologiche Ecco serve che il personale sia ben formato oltre che competente in grado quindi di rispondere al meglio alle esigenze dei pro-fessionisti Il problema dunque non egrave la Pubblica Amministra-zione ma la capacitagrave di avere tecnici dipendenti e consu-lenti qualificati Ecco percheacute il mio lavoro dovragrave andare nella direzione di uno snellimento degli iter procedurali e far sigrave che lrsquoapparato pubblico non venga piugrave visto come una lsquogiunglarsquo dalla quale diventa impossibile uscirerdquo

Vincenzo Di Dio

Un nuovo ventilatore per lrsquoOspedale civile dellrsquoAnnunziata

COSENZA | INIZIATIVE

LrsquoOrdine degli ingegneri di Cosenza a supporto della sanitagrave locale per i reparti di terapia intensiva

LrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Cosen-za dona un ventilatore polmonare allrsquoOspedale

civile dellrsquoAnnunziataAbbracciando lrsquo iniziativa solidale promossa dalla Fondazione Lilli Funaro per supportare lrsquoOspe-dale civile dellrsquoAnnunziata con nuove forniture di attrezzature e materiale sanitario Il Consiglio dellrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Cosenza ha delibe-rato allrsquounanimitagrave lrsquoacquisto di un ventilatore polmonare di ultima generazione da donare ai reparti di terapia intensiva e sub-intensiva del Nosocomio cit-tadinoldquoSono sicuro di aver corretta-mente interpretato il desiderio

di tutti i colleghi iscritti al nostro Ordine di essere vicini agli sforzi degli amici medici e di tutto il personale sanitario coinvolti nel fronteggiare lrsquoemergenza epo-cale in corso Abbiamo pensato di farlo attraverso lrsquoacquisto di attrezzature mediche assoluta-mente indispensabili per affron-tare la specifica patologia viralerdquo le parole del Presidente Provin-ciale degli ingegneri Carmelo Gallo ldquoRingrazio poi a nome di tutto il Consiglio dellrsquoOrdine la Fondazione Lilli Funaro che da sempre ha votato la propria atti-vitagrave alla solidarietagrave sociale e alla ricerca scientificardquo Le attrezzature mediche saranno consegnate questao mese presso lrsquoOspedale dellrsquoAnnunziata

Carmelo Gallo Presidente OrdineIngegneri di Cosenza

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Tutte le informazioni repe-ribili online in unrsquounica ldquoscatolardquo Egrave il Landbox ide-ato grazie alle attivitagrave di

studio e analisi del Centro Studi dellrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Cagliari e sviluppato assieme allrsquoazienda Nordai Questa piattaforma utilizza i di-versi open data presenti in rete crea delle mappe tematiche e rende disponibili le informazio-ni in esse contenute in questo modo si crea un ambiente unico e costantemente aggiornato dal quale acquisire dati costante-mente aggiornati e geografica-mente strutturatiQuesto strumento egrave in grado di di minimizzare il numero di ore di lavoro trascorse a cercare i dati tra i diversi siti istituzionali e risponde alle esigenze dei profes-sionisti che intendono consultare e utilizzare dati territoriali riguar-danti i vari processi che interes-sano il territorio regionaleLandbox suddivide i dati in 4 categorie territorio (urbani-stica ambiente e mobilitagrave) strutture e infrastrutture (edili-zia costruzioni e infrastrutture)

TTERRITORIO

Ingegneria e internazionalizzazione

Landbox una ldquoscatolardquo open data

TERNI | EVENTI

CAGLIARI | PROGETTI

tecnologia (impianti energia ed innovazione) Pubblica Ammini-strazione (attivitagrave delle PA) La scala di riferimento generale egrave di tipo comunale anche se possono essere implementate scale piugrave piccole e dettagliate I vari tema-tismi vengono mostrati nel visua-lizzatore utilizzando come scala di riferimento quella comunale quindi tutti i dati presenti saranno inseriti in una base spaziale raf-figurante i limiti amministrativi comunali della SardegnaLa consultazione delle informa-zioni avviene attraverso lrsquoutilizzo di un client-server webgis che per-mette non solo la semplice visua-lizzazione di mappe tematiche ma anche numerose altre funziona-litagrave tra cui ndash consultazione dei dati tabellari presenti allrsquo interno delle mappe ndash creazione ed elaborazione di tabelle e grafici comparativi ndash analisi storiche dinamiche per conoscere lrsquoandamento nel tempo del dato selezionato ndash funzionalitagrave 3D per la rappre-sentazione con poligoni tridi-mensionali del tematismo scelto ndash creazione di grafi stradali per

eseguire analisi spaziali sui tempi di percorrenza (a piedi in bus in treno o in auto) ndash importazione di file esterni sovrapponibili le mappe presenti allrsquo interno di Landbox ndash download dei dati editabili nei vari formati e possibilitagrave di con-divisione in rete e nei principali social media La dinamicitagrave e la semplicitagrave del sito permette anche ai meno esperti di poter fare analisi ed elaborazioni senza dover neces-sariamente conoscere gli aspetti tecnici tipici dei software geo-grafici Landbox quindi egrave uno strumento versatile e poliedrico che permette di poter lavorare raggruppando piugrave banche dati in unrsquounica ldquoscatolardquo consentendo la gestione e manipolazione delle stesse in forma agile e quindi in sintesi ottimizzando il lavoro dei professionisti e degli utenti Attualmente Landbox egrave attivo sul territorio regionale della Sarde-gna ma puograve essere facilmente ampliato anche su altri contesti regionaliPer maggiori info httpsland-boxgeonuecomhome

Le potenzialitagrave e possibilitagrave professionali allrsquoestero unrsquoanalisi del mondo del lavoro oltre confine

Una piattaforma che raccoglie i dati dei diversi siti istituzionali del territorio per creare un ambiente unico e aggiornato di informazioni utili

di Simone Monotti

Giovedigrave 30 gennaio 2020 a Terni lrsquoOrdine degli Inge-gneri ha organizzato un evento sullrsquo internaziona-

lizzazione del mondo del lavoro con particolare riferimento alla figura dellrsquoIngegnere analizzando le possibilitagrave e potenzialitagrave pro-fessionali e lavorative allrsquoesteroIl tema egrave di grande attualitagrave edinteresse sia economico che sociale ed egrave stato affrontato da due diversi punti di vista comple-mentari il lavoro dipendente e la libera professione Egrave stato trattato anche il pro-blema del riconoscimento dei titoli allrsquoestero analizzando perograve piugrave approfonditamente questo aspetto fino alla valorizzazione del professionista per il suo per-corso di crescita post lauream e non sono per una burocratica validazione di titoliLa sessione del lavoro dipendente ha visto la collaborazione diretta di EURES Europa e ARPAL Umbria Sono intervenuti personalmente dirigenti e funzionari di questi due enti sia della compagine umbra sia di Paesi esteri con particolare riferimento ad Austria Germania e Olanda oltre che

dalla sede ministeriale di Roma Lrsquoobiettivo di questa sessione egrave stato illustrare direttamente il mondo del lavoro e le offerte pro-fessionali concrete allrsquoestero e il possibile inserimento di Ingegneri in Europa e piugrave dettagliatamente nei Paesi suddetti Il modulo della libera professione ha invece visto il coinvolgimento diretto del CNI tramite la pre-senza contemporanea di ben tre Consiglieri Nazionali (in foto)Roberto Orvieto ha dettaglia-tamente illustrato il progetto di internazionalizzazione del Con-siglio Nazionale essendo lui il delegato su tale tema A seguire Ania Lopez ha trattato le possibi-litagrave e potenzialitagrave della cosiddetta Agenda 2030 per gli Ingegneri in

Italia e allrsquoestero Stefano Calzo-lari ha affrontato un duplice tema sia lrsquoapproccio al riconoscimento delle competenze allrsquoestero ndash illustrando anche il CertIng ndash sia con piugrave ampio respiro la compe-tenza etica e i progetti innovativi in ottica europea per lrsquoOrdine del futuroVisto lrsquooggetto dellrsquo incontro non poteva mancare una dettagliata presentazione della piattaforma WorkIng e delle potenzialitagrave che la stessa offre anche in termini di lavoro allrsquoestro Di questo aspetto si egrave occupato Emanuele Palumbo del Centro Studi CNI che ha seguito lrsquo intervento di Guido Razzano dello staff CNI con approfondimenti operativi legati allrsquo internazionalizzazione

Chiaramente nessuno ha voluto favorire la cosiddetta ldquofuga dei cervellirdquo al contrario egrave stato sot-tolineato come sia auspicabile che le eccellenze del nostro ter-ritorio restino per valorizzarlo e favorirne la crescita In questa ottica comunque egrave un elemento di aiuto promuovere la tempora-nea espansione e maturazione del business e delle attivitagrave professio-nali oltre i propri confini locali sia come dipendenti che come liberi professionisti proprio in ottica di crescita e confronto con altre realtagrave Interessante egrave stato il con-fronto tra OrdineCNI ed Enti per il lavoro (ARPAL-EURES) per la pos-sibile futura sinergia con la piat-taforma WorkIng Lrsquo incontro ha dimostrato come lrsquoOrdine di Terni sia sempre in azione al fine di favorire gli Iscritti e piugrave in gene-rale la cittadinanza e la societagrave sotto tutti gli aspetti in cui egrave pos-sibile un suo intervento Per lo specifico tema dellrsquo interna-zionalizzazione lrsquoOrdine di Terni ha da tempo attivato una commis-sione interna oltre a seguire atti-vamente le recenti iniziative che il CNI ha attivato e sta sviluppando in tal senso

Presidente Ordine Ing Terni

La piattaforma WokIng in effetti egrave stata giagrave presentata a Terni lo scorso gennaio 2019 da Gianni Massa e Luca Scappini ma in questa occasione il focus egrave stato centrato appunto sullrsquoesteroVa sottolineato il fatto che si egrave trattato di un evento pilota in ambito europeo anche percheacute nel pomeriggio della stessa gior-nata presso la sede dellrsquoOrdine ternano i partecipanti interes-sati hanno potuto incontrare il personale EURES-ARPAL per essere informati direttamente sulle aziende estere in cerca di Ingegneri facendo di fatto pre-colloquio in lingua inglese con i rappresentanti dei Paesi prima citati A dimostrazione dellrsquo interesse per lrsquoevento va segnalato che oltre a CNI EURES e ARPAL hanno concesso il loro patrocinio morale anche la Regione Umbria lrsquoOrdine degli Ingegneri di Peru-gia (con la presenza di vari suoi iscritti) e quello degli Architetti di Terni Alla giornata comun-que hanno preso parte in gene-rale molti tecnici anche di altre categorie o colleghi non ancora iscritti allrsquoOrdine proprio percheacute interessati al tema indipenden-temente dai crediti riconosciuti

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Attivitagrave portuali ancora troppe incertezze

La gestione della salute e della sicurezza sul lavoro durante lo svolgimento delle attivitagrave portuali egrave un tema che necessita di attente riflessioni sia per le numerose peculiaritagrave del settore ma anche per il numero di infortuni e incidenti registrati in rapporto al limitato numero di occupati

La gestione della salute e della sicurezza sul lavoro durante lo svolgimento delle attivitagrave ldquoportualirdquo egrave un tema che necessita di attente riflessioni sia per le numerose peculiaritagrave del settore ma anche per il numero di infortuni e incidenti registrati in rapporto al limitato numero di occupati Infatti i porti sono luoghi in cui vista la molteplicitagrave di attivitagrave svolte si concentrano lavoratori appartenenti a categorie diverse lavoratori portuali autotrasportatori personale degli enti portuali degli enti di controllo tu-risti avventori addetti ai servizi tecnico-nautici ma anche militari che naturalmente costituiscono il presupposto per lrsquoinsorgenza di numerosi rischi diretti e indiretti Le principali attivitagrave svolte allrsquointerno

di porti restano comunque quelle di riparazione manutenzione e trasformazione delle navi a cui vengono associate per esempio il rischio chimico derivante dallrsquoinalazione di sostanze aerodisperse nei lavori di saldatura pitturazione coibentazione il rischio legato alla movimentazione delle attrezzature il rischio rumore e vibrazioni il rischio da radia-zioni elettromagnetiche il rischio di caduta dallrsquoalto o in mare o il rischio derivante dai gravi A questi si aggiungano poi i rischi derivanti dallrsquointerazione terra-mare e quelli derivanti dalle operazioni di carico e scarico delle merci nelle banchine noncheacute quelli associati agli spazi confinati

PORTI E SICUREZZAINAIL ogni anno registra unrsquoincidenza del numero di infortuni che ha ormai raggiunto livelli di crescita esponenziali Volendo analizzare i dati registrati nel periodo 2002-2015 e pubblicati nel 2018 (Figura 1) si evince che tra gli eventi le prime cause di accadimento sono rappresentate dalle cadute a bordo per scivolata a cui seguono quelli associate ad attrezzature di ormeggio attrezzature locali macchina mez-zi di sollevamento o movimentazione dei carichi urti etc Riguardo la natura delle lesioni riportate pre-valgono notevolmente gli annegamenti e le fratture seguiti dalle contusioni cui si accodano lrsquoasfissia le ferite le distorsioni le lesioni da elettricitagrave e le ustioni Infine volendo analizzare le fasi in cui si sono verificati gli eventi infortunistici si evidenzia come il 60 di essi siano avvenuti in fase di navigazione il 24 di ormeggio disormeggio e attracco e il 16 durante la manutenzione a bordo i lavori subacquei etc Dallrsquoanalisi di queste statistiche emerge pertanto la necessitagrave di attenzionare in maniera sempre piugrave approfondita le misure di sicurezza e le procedure di lavoro adottate negli ambiti portuali

IL QUADRO DELLE REGOLELe lavorazioni svolte in ambito portuale soggiacciono allrsquoapplicazione di specifici Decreti a seconda che le attivitagrave vengano svolte sulle aree portuali sulle navi sui peschereccindash DLgs del 27071999 n 271 ldquoAdeguamento della normativa sulla sicurezza e salute dei lavoratori marittimi a bordo delle navi mercantili da pesca nazionali a norma della L 3112 1998 n 485rdquondash DLgs del 27071999 n 272 ldquoAdeguamento della normativa sulla sicurezza e salute dei lavoratori nellrsquoespletamento di operazioni e servizi portuali noncheacute di operazioni di manutenzione riparazione e trasformazione delle navi in ambito portuale a norma della legge 311298 n 485rdquondash DLgs 17081999 n 298 ldquoAttuazione della direttiva 93103CE relativa alle prescrizioni minime di sicurezza e di salute per il lavoro a bordo delle navi da pescardquondash DLgs 9042008 n 81 ldquoAttuazione dellrsquoarticolo 1 della legge 3 agosto 2007 n 123 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavorordquo noto come Testo Unico Sicurezza (TUS)

mdash ldquoOccorre attenzionare in maniera sempre piugrave approfon-dita le misure di sicurezza e le procedure di lavoro adotta-te negli ambiti portualirdquomdash

L

SICUREZZA

a cura di Gaetano Fede e Rocco Luigi Sassone

Lrsquoarmonizzazione e il coordinamento di queste norme perograve egrave il tassello che ancora manca per rendere ancora piugrave efficace lrsquoazione preventiva esigenza peraltro giagrave evidenziata dalla relazione finale della Commissione parlamen-tare di inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro (2013) Il DLgs 272 del 27 luglio 1999 figlio della Legge delega n 485 del 31 dicembre 1998 si poneva come obiettivo finale lrsquoadeguamento della normativa sulla sicurezza e salute dei lavoratori nei luoghi di lavoro in cui venivano effettuate le operazioni eo servizi portuali e includeva ndash e include tuttora ndash anche operazioni piugrave specifi-che come quelle di manutenzione riparazione e trasformazione navale Esso quindi abbraccia due ambiti e contienendash Disposizioni inerenti le operazioni e i servizi portuali mezzi di accesso a bordo non in dotazione della nave scale di accesso alle stive non in dotazio-ne alla nave boccaporti locali chiusi a bordo delle navi (carico scarico tra-sbordo deposito movimentazione merci servizi complementari e accessori)

ndash Disposizioni inerenti le operazioni di manutenzione ri-parazione e trasformazione lavori di manutenzione ripa-razione e trasformazione delle navi eseguiti nei portiIl DLgs 271 nel 1999 non egrave lrsquounica norma applicata al setto-re ma egrave sicuramente la piugrave recente in quanto risente della introduzione normativa del 1994 con la L 84 Infatti nel 1994 fu emanata la legge n 84 di riordino della legislazio-ne in materia portuale che disciplinava lrsquoordinamento e le attivitagrave portuali per adeguarli agli obiettivi del piano ge-nerale dei trasporti dettando contestualmente princigravepi di-rettivi in ordine allrsquoaggiornamento e alla definizione degli strumenti attuativi del piano stesso noncheacute allrsquoadozione e modifica dei piani regionali dei trasporti In particolare e specificatamente alla materia della si-curezza sul lavoro Irsquoart 16 introduceva e definiva le ope-razioni portuali ldquoSono operazioni portuali il carico lo scarico il trasbordo il deposito il movimento in genere delle merci e di ogni altro materiale svolti nellrsquoambito portuale Sono servizi portuali quelli riferiti a prestazioni specialistiche complementari e accessorie al ciclo delle operazioni portualirdquo

Mentre lrsquoart 17 definiva aspetti giuslavoristici ldquoFornitura del lavoro portua-le temporaneo anche in deroga allrsquoarticolo 1 della legge 23 ottobre 1960 n 1369 alle imprese di cui agli articoli 16 e 18 per lrsquoesecuzione delle operazioni portuali e dei servizi portuali autorizzati ai sensi dellrsquoarticolo 16 comma 3rdquo

APPLICAZIONE DEL DLGS N 81 DEL 2008Lrsquointroduzione del Decreto Legislativo n 81 del 09 aprile 2008 ha abrogato il DLgs 62694 ma non il 271 e il 272 del 1999 le cui materie sono in attesa di fu-turi processi di armonizzazione e coordinamento che perograve stentano a essere avviati Ad oggi infatti a distanza di 20 anni i due settori [porti e navi ndr] non sono inseriti nel DLgs 812008 nonostante allrsquoepoca dei lavori prepara-tori del Decreto 81 tali settori erano tra i titoli specifici Ne consegue che sino a quando non vi saranno dei Decreti specifici che svecchino gli ormai datati Decreti del rsquo99 per renderli organici allrsquoimpianto dellrsquo81 non si potragrave parlare di coerenza del sistema giuridico applicabile a porti e naviIl quadro delle regole di riferimento per questi distretti lavorativi segue il principio della norma generale (812008) che per definizione deve essere uni-versale e uniformemente applicata su tutto il territorio nazionale e quindi in via generale anche alle aree portuali e a bordo delle navi italianePeccato che poi ci sono le norme speciali (che naturalmente si intrecciano con le norme generali) che rappresentano gli standard integrativi speciali da rispettare che per le fattispecie normate risultano prevalenti sulla norma di carattere generale I Decreti 271-272-2981999 generano quindi problemi di conflitto interpretativo e difficoltagrave applicativeAnche gli OdV (Regioni e ASL) allrsquoindomani dei Decreti del rsquo99 si sono trovati a dover integrare la domanda di prevenzione introdotta da questi ultimi De-creti con le regole del sistema prevenzionale complessivo Ne egrave scaturito un modello praticato e collaudato da decenni nella generalitagrave degli ambienti di lavoro quello della vigilanza finalizzata alla prevenzione oltre che alla capa-citagrave di mettere in rete le esperienze sviluppate nei vari territori portuali del Porto di Genova aprile 2019

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ARMONIZZARE LA NORMAIl porto egrave un luogo di concentrazione di attivitagrave lavorative diverse e ciograve concorre a definire un forte e com-plesso rischio di interferenze che rappresenta un serio problema da risolvere in ragione della necessitagrave di armonizzare il quadro regolatorio attualmente in stallo Proprio per tale fattispecie se da un lato il TUS sopperisce alla presenza di normative specifiche dallrsquoaltro non sempre trova applicazione alle attivitagrave por-tuali in particolare per quanto concerne il rischio da interferenza o le operazioni portuali che si svolgono in banchina Il TUS ha normato il rischio interferenziale con lrsquoart 26 introducendo i concetti di cooperazione e coordi-namento tra i datori di lavoro ivi compresi i subappaltatori in maniera tale da creare una rete informativa completa circa i rischi interferenziali che sfocia nella redazione del Documento Unico di Valutazione dei Ri-schi La disciplina generale del rischio interferenziale nasce per far fronte quindi alla esigenza di sicurezza in un unico teatro lavorativo di piugrave imprese partecipanti al medesimo ciclo produttivo operanti contempora-neamente Il soggetto destinato a garantire tale cooperazione egrave Datore di Lavoro dellrsquo impresa committente che pertanto egrave obbligato a provvedere al coordina-mento della sicurezza di tutti i lavori e a redigere il DUVRI in relazione alle informazioni acquisite dalle varie imprese e agli accordi di cooperazione sulla sicurezza presi congiuntamente con esse Una vol-ta individuati i rischi derivanti dalle interferenze si potragrave finalmente procedere allrsquoadozione di ulteriori misure di sicurezza noncheacute a differire le lavorazioni incompatibiliLrsquo interpretazione delle attuali normative portano a ritenere che fino allrsquoemanazione del decreto di adattamento delle disposizioni contenute nel DLgs 2721999 al TUS spetta allrsquo impresa capo commessa la predisposizione dellrsquoapposito documento di valu-tazione dei rischi da interferenze che andragrave ad inte-grare il documento di sicurezza di cui agli artt 4 e 38 del DLgs n 2721999rdquo In tale contesto il profilo tipico di interferenza in porto non inquadrabile nel modello definito dal legislatore nellrsquoart 26 egrave quello correlato allrsquoaccesso in aree operative di soggetti esterni al ciclo portuale in senso stretto ndash anche se fortemente coinvolti ndash quali autotrasportatori spe-dizionieri agenti marittimi provveditori di bordo e passeggeri che spesso vengono imbarcati attraver-sando aree operative del terminal Ognuno di essi interviene con modalitagrave e attivitagrave differenti oltre che in fasi operative critiche del lavoro portuale Altra attivitagrave da attenzionare ai fini della discipli-na del rischio interferenziale sono le operazioni portuali che si svolgono su banchine pubbliche da parte di imprese diverse In questo caso il modello classico introdotto dallrsquoarticolo 26 non egrave applicabi-le in quanto vanno a decadere i due elementi fon-damentali dellrsquo istituto ovvero il rapporto di appalto tra le imprese (generalmente non si conoscono) e la disponibilitagrave giuridica dei luoghi (le aree sono ascrivibili alle autoritagrave di sistema portuale) In queste ipotesi non si puograve far altro che predisporre una valutazione congiunta dei rischi da interferenza tra le imprese in interazione lavorativa non ai sensi dellrsquoart26 del DLgs 8108 ma in ottemperanza alllsquoart 4 del DLgs 27299 in combinato disposto con lrsquoart 17 DLgs 8108

Consigliere Nazionale CNI e responsabile GdL SicurezzaComponente GdL Sicurezza Consiglio Nazionale Ingegneri

[Abstract dellrsquointervento ldquoLa gestione della sicurezza nelle aree portuali il quadro delle regolerdquo]

Paese Un ottimo esempio proviene dal lavoro sviluppato dal gruppo interre-gionale sulla sicurezza nelle aree portuali che ha prodotto pregevoli spunti di analisi a cui gli addetti ai lavori fanno correntemente riferimento Uno dei profili piugrave caratterizzanti della complessitagrave portuale e della sua diversitagrave ri-spetto ad altri distretti lavorativi italiani egrave la presenza sul campo di autoritagrave di forte regolazione del territorio (lrsquoAutoritagrave Portuale e lrsquoAutoritagrave Marittima) con compiti e poteri nella materia di salute e sicurezza sul lavoro concorren-ti e sussidiari a quelli dellrsquoOrgano di Vigilanza dellrsquoASL Lrsquoapplicazione del Decreto 2721999 nei Porti ha portato infatti alla collabo-razione tra lrsquoAutoritagrave Portuale soggetto centrale di governo e regolazione del territorio lrsquoASL e lrsquoOrgano di Vigilanza chiamato anche al ruolo di supporto specialistico alle funzioni regolamentari dellrsquoAutoritagrave Portuale noncheacute alla introduzione del Comitato di Igiene e Sicurezza quale organismo di parteci-pazione e consultazione presieduto dallrsquoAutoritagrave Portuale con il forte soste-gno dellrsquoASLLa suddetta norma ha altresigrave indirizzato le imprese portuali nella direzione tracciata dal Decreto 81 verso lrsquoadozione di sistemi di gestione e di qualitagrave il coinvolgimento dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza aziendali e lrsquointroduzione degli RLS di sito portuale Tutto questo egrave avvenuto in un con-testo lavorativo di estrema complessitagrave e rischiositagrave come per esempio nel caso di movimentazione delle merci dalleper le navi e le riparazioni navali

CASI PARTICOLARI Infatti nel caso particolare della movimentazioni di merci in ambito portuale si egrave in presenza di cicli lavorativi non facilmente standardizzabili caratteriz-zati da estrema variabilitagrave di situazioni e fattori estemporanei (es come egrave stata caricata la nave in un porto magari dallrsquoaltra parte del mondo diversitagrave delle navi le diverse merci gli autotrasportatori i marittimi tutti stranieri gli altri innumerevoli soggetti partecipanti al ciclo) Non a caso il fenomeno infortunistico in questo settore ha fatto registrare indici infortunistici per in-cidenza e gravitagrave anche piugrave alti di quelli dellrsquoedilizia con uno stillicidio do-loroso di morti spesso in reiterati scenari tipologici (investimenti da mezzi eo da carichi) In tale fattispecie anche le riparazioni navali assumono il connotato di pesante complessitagrave organizzativa insito peraltro nelle forme di strutturazione delle commesse navali e nelle catene ramificate di appalti che concentrano negli angusti spazi della nave maestranze numerose e multilin-gue oltre che nei ritmi intensi imposti dagli strettissimi ldquotempi naverdquoAnche lrsquoapplicabilitagrave del Decreto 2711999 [Adeguamento della normativa sulla sicurezza e salute dei lavoratori marittimi a bordo delle navi ndr] ri-sulta particolarmente complessa per la presenza di tre Organi di Vigilanza con pari titolo e prerogative Autoritagrave Marittima ndash ASL ndash Ufficio di Sanitagrave Marittima del Ministero della Salute tutti e tre chiamati a coordinarsi con le loro competenze differenziate su una materia che egrave intrinsecamente piugrave articolata Lrsquoambiente nave infatti egrave un contesto particolare che introduce questioni di sicurezza della navigazione di salute e sicurezza del lavoro e di igiene e abitabilitagrave essendo sia un ambiente di lavoro e che un ambien-te di vita dei marittimi Il suddetto decreto prevedeva lrsquoemanazione entro 90 giorni dallrsquointroduzione dello stesso [1999 ndr] del Regolamento per la costruzione e le sistemazioni relative allrsquoambiente di lavoro a bordo al fine di abrogare il vecchio Regolamento 1045 del 1939 (un Regio Decreto firmato da Vittorio Emanuele e Mussolini) che tuttora egrave vigente e quindi costituisce lrsquounico standard tecnico di riferimento per le vecchie Commissioni Locali di visita delle naviLa parte piugrave innovativa e significativa del 271 sono le regole prevenzionali e organizzative incentrate sulla valutazione dei rischi e sul sistema di gestio-ne distribuito tra armatore comandante preposti lavoratori e nuove figure di prevenzione a bordo (il ldquo626 marittimordquo) a fronte del fatto che tutte que-ste disposizioni sono entrate immediatamente in vigore allrsquoemanazione del 271 nel 1999 (e le societagrave armatrici con queste hanno da subito dovuto fare i conti) Altro importante aspetto riguarda lrsquoentrata in vigore della Convenzio-ne del Lavoro Marittimo MLC (ratificata dallrsquoItalia a settembre 2013) e in tale scenario la normativa italiana sugli aspetti di salute e sicurezza del lavoro rischia di non essere adeguata agli avanzati standard della Convenzione internazionale Ne deriva quindi che anche in questo caso come per il 272 egrave urgente lavorare per recuperare i ritardi accumulati e superare le inerzie applicative del 271

IL DLGS 81Si ritiene che lrsquooccasione per rimettere mano e risolvere i nodi applicativi del settore portuale egrave offerta proprio dal processo di evoluzione normativa indicato dal Decreto 81 che con spirito critico deve comunque essere co-ordinato con le previsioni del 271 272 e 298 superando talune inesattezze attualmente presenti ndash una diffusa imprecisione tecnica (specie del 272) nelle parti piugrave pretta-mente tecniche molto distanti dagli standard aggiornati del Decreto 81ndash alcuni aspetti irrisolti primo fra tutti il debole se non assente collega-mento giuridico nave-porto terra-bordo 271-272 la catena della respon-sabilitagrave solidale tra le due organizzazioni che interagiscono nello scambio portuale tra terra (impresa portuale) e bordo (impresa marittima) risulta interrotta sia che la nave sia straniera sia che batta bandiera italianandash la mancanza di azioni mirate sui rischi emergenti nei porti e sulle navi come accade per gli ambienti confinati (cosrsquoegrave una nave se non un ambiente necessariamente confinato)ndash la necessitagrave di attenzionare anche i temi della salute nel lavoro portuale che egrave di lavoro ad alto rischio infortunistico ma ciograve non deve far trascurare i rischi per la salute legati alle merci polverulente e alla movimentazione manuale dei carichindash lrsquoassenza dellrsquoarticolo 26 nellrsquointerfaccia porto-nave uno dei nodi cruciali irrisolti del rischio portuale

Riferimenti e bibliografiaQuaderni editi da INAIL gli infortuni sul lavoro in mare edizione 2018Verbali e documenti del Gruppo interregionale sulla sicurezza nelle aree portuali

Porto di Trieste aprile 2019

FIGURA 1

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NETWORK GIOVANI

Diventare grandi insieme

di Paola Marulli

Durante la giornata del 1deg feb-braio scorso presso la sede del CNI a Roma si egrave tenuta la riunione ufficiale del Network Giovani Inge-gneri (NGI) Il Network Giovani Ingegneri egrave una ldquoCommissione Nazionalerdquo composta dai referenti delle Commissioni Giovani dele-gati dai Consigli degli Ordini degli Ingegneri presenti su territorio nazionale Lo scopo del Network egrave quello di mettere a sistema le idee e i lavori delle Commissioni giovani territoriali presenti sul territorio nazionale per costituire relazioni proposte e progetti utili per gli ingegneri Lrsquo intervento di apertura della riunione egrave stato quello di Gianni Massa Vicepresidente vicario del Consiglio Nazionale degli Inge-gneri Il focus del discorso si egrave con-centrato su due principali aspetti il ruolo dellrsquoOrdine e lrsquo importanza del Network per il confronto con-

tinuo tra professionisti LrsquoOrdine secondo Massa non egrave un sistema di erogazione dei servizi ma di tutela verso la collettivitagrave preser-vando il titolo e la professionalitagrave dellrsquo ingegnere garantisce la qua-litagrave del lavoro svolto Lrsquo ingegnere egrave ldquola figura in grado di mediare tra il contesto in cui opera e le sue regole Lrsquo ingegnere dagrave forma com-piuta alle idee attraverso progetti funzionali e la sua valutazione puograve influenzare in una sola volta la vita di centinaia di personerdquoPertanto lrsquo iscrizione allrsquoOrdine non egrave solo un passaggio burocra-

Mettere a sistema le idee dei giovani ingegneri italiani lrsquo iscrizione allrsquoOrdine per una maggiore consapevolezza professionale etica e normativa

tico ma rappresenta una presa di coscienza delle proprie respon-sabilitagrave Decidere se iscriversi o meno non dovrebbe essere una scelta dettata esclusivamente da motivazioni lavorative ma dovrebbe implicare una mag-giore consapevolezza del proprio lavoro dal punto di vista etico e normativo lrsquo impegno a formarsi e ad aggiornarsi con costanza sulle novitagrave del settore e a crescere professionalmente

IL NETWORK E LE OFFICINEIl Network non egrave un recinto di

a cura del Network Giovani ingegneri cni

Le diverse Officine del NGIOfficina Sostegno alla ProfessioneSi pone come scopo il dialogo con tutte le istituzioni al fine di por-tare avanti le proposte che vanno ad agevolare il giovane profes-sionista La legge fondamentale che costituisce il punto di partenza per discutere nuove proposte egrave la legge 22 maggio 2017 n81 ldquoMisure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire lrsquoarticolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinatordquo

Officina Strumenti allrsquoavvio dellrsquoattivitagrave professionaleLrsquoofficina nasce sotto sollecitazione degli Ordini Provinciali degli Ingegneri della Regione Calabria per approfondire gli aspetti legali e fiscali gli obblighi e le agevolazioni previste noncheacute gli aspetti e i vantaggi legati alla nuova riforma professionaleConsiderata la difficoltagrave dei giovani ingegneri riscontrata in ambito territoriale riguardante la difficoltagrave nellrsquoapproccio allrsquoavvio dellrsquoat-tivitagrave professionale il progetto proposto ha lo scopo di fornire ai giovani elementi utili per lrsquoavvio della professione soprattutto in materia legale fiscale e di aggiornamento delle competenze

Officina RedazioneEgrave la piugrave longeva delle officine esiste ed egrave operativa dal 2015 I contenuti editoriali declinano tematiche di attualitagrave legate alla professione maggiormente sentite dagli ingegneri e raccontano le realtagrave ordinistiche territoriali Lrsquoobiettivo egrave ricercare linguaggi e posizioni condivise plurali e intergenerazionali e diffondere buone prassi attivitagrave e risultati delle officine del network Attualmente la Redazione pubblica i suoi articoli sul Il Giornale dellrsquoIngegnere e su Ingenio dove ha della rubriche dedicate e su uno dei portali tecnici delle professioni piugrave letti Teknoring

Officina We ShareSpin off dellrsquoOfficina Redazione in chiave piugrave moderna Si pone lrsquoobiettivo di ldquodematerializzarerdquo le informazioni per arrivare in modo diretto a chi intende iniziare la sua strada professionale nel mondo dellrsquo ingegneria andando a sostituire documenti cartacei con documenti digitali video e pubblicazioni online Si egrave proposto durante la riunione di raccogliere tutti i video di presentazione del-le Commissioni Giovani degli Ordini provinciali cosigrave da condividerli nella prossima riunione del Network

temi La peculiaritagrave della sua architettura interna egrave riuscire a riunire diversi ambiti della pro-fessione dellrsquoIngegnere Il Network Giovani Ingegneri egrave un componente molto importante del Consiglio Nazionale Inge-gneri anche percheacute ha creato un modello che potrebbe contami-nare parti piugrave ampie del CNI le Officine infatti sono un metodo di lavoro dove si ldquosmontano e rimontanordquo le idee Un grande traguardo egrave stato fatto nella giornata di venerdigrave 31 gennaio il Comitato dellrsquoAssemblea dei Pre-sidenti ha accettato di inserire nel gruppo di lavoro sullo Starter Kit (vedasi ldquoUn aiuto concreto per i neo colleghirdquo Il Giornale dellrsquo in-gegnere n 9 novembre 2019 ndr) un rappresentante del Network allo scopo di dare nuova energia e spunti Inoltre il NGI interverragrave nellrsquoAssemblea dei Presidenti per relazionare sulle Officine attive e sul proprio operato

CONFRONTI CON GLI ALTRI ORDININella giornata dedicata al Network giovani si egrave potuto appurare che non tutti gli organi provinciali hanno nel loro interno una Com-missione Giovani molti delegati erano presenti con lo spirito di raccogliere idee e informazioni per creare una propria Commis-sione che andasse a radunare i giovani professionisti della loro

cittagrave Si egrave inoltre discusso su i vari vantaggi messi a disposizione dalle diverse province ai nuovi iscritti Alcuni Ordini offrono lrsquo i-scrizione durante il primo anno di adesione altri invece mettono a disposizione delle intere gior-nate formative per i laureandi in unrsquoottica di iscrizione futura Fra le proposte piugrave avvincenti crsquoegrave stata quella di espandere il corso da 20 ore per diventare CTU anche ai giovani ingegneri Il Consulente Tecnico drsquoUfficio egrave lrsquoesperto in un determinato set-tore al quale si rivolge il Giudice quando ai fini della decisione necessita del giudizio tecnico di un professionista esperto in una data materia e dotato di partico-lari cognizioni scientifiche I CTU sono iscritti allrsquoAlbo del Tribunale in seguito a una proce-dura di accertamento dellrsquoespe-rienza maturata e della ldquocondotta morale specchiatardquo Si egrave pensato di affiancare nel primo periodo un ingegnere senior con lo scopo di dare una formazione anche pratica della professioneIl Network egrave condivisione I progressi significativi avven-gono spesso non attraverso un approccio diretto ma ponendosi obiettivi piugrave grandi e ambiziosi lrsquo incontro di varie idee e talenti per diventare grandi Insieme

Commissione Giovani Ingegneri Ordine di Bologna

mdash ldquoLrsquoingegnere dagrave forma compiuta alle idee attraverso progetti funzionali e la sua valutazione puograve influenzare in una sola volta la vita di centinaia di personerdquo Gianni Massa mdash

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SPEAKing

Ad metalladi Antonello Pellegrino

La notizia dellrsquo interruzione di uno scavo non lrsquoaveva trovato di buon umore immerso comrsquoera in conti che non tornavano a causa di tabelle di marcia non rispettate Aveva deciso di cambiarsi drsquoabito e vederne personalmente la causa e se necessario proporre le necessarie punizioni Fortuna-tamente lrsquoetagrave ancora giovane unitamente alla pratica ginnica mai abbandonata e a quella della caccia su sentieri impervi gli consentivano di seguire agevolmente il capo squadra nel lungo percorso a piedi fin oltre il limite della parte di galleria giagrave consolidata dove gli operai quotidianamente si inoltravano per scavare laquoVenga ingegnere Egrave quiraquoVide inclinarsi la fiammella della recentissima lampada ad acetilene il che accentuava la leggera sensazione di movimento dellrsquoaria dalle loro spalle verso il fondo dello scavo cui erano diretti I due raggiunsero un pic-colo gruppo di minatori poggiati agli attrezzi i cui occhi bianchi li fissarono dalla penombra con sguardo in cui la mestizia supe-rava la stanchezza Uno di essi

era accovacciato alla base dello scavo che dal fondo della galleria penetrava nel filone di minerale e pareva attenderli per mostrare qualcosa Esordigrave rivolgendosi loro con tono di rimproverolaquoPercheacute avete fermato lo scavo Non dovrebbero esserci rischi di crollo in questo punto e mi pare stiate tutti beneraquo Il caposquadra risposelaquoNessun incidente grazie a Dio Si sono fermati per rispetto Efisio fai vedere allrsquo ingegnere cosrsquohai trovatoraquoIl minatore sollevograve la lampada

nellrsquooscuritagrave avvolgente densa e pesante come un manto di orba-ce Con lrsquoaltra mano puligrave qualcosa sul fondo dello scavo con gesto quasi delicato Nellrsquoavvicinarsi la sensazione di movimento drsquoaria provata dal tecnico aumentograve Guardandosi attorno prima di infilarsi nellrsquoabbozzo di cunicolo annotograve la presenza di unrsquoampia fessura che da sopra le loro te-ste pareva spingersi in verticale Riconobbe le tracce di un crollo che contrariamente al previsto era avvenuto anche se non di recente e che lo scavo della gal-

leria aveva intercettato Abbassograve lo sguardo vide cosa lrsquooperaio stava ripulendo e sbottograve laquoQuindi avete bloccato il lavoro per una radice fossilizzata o i resti di qualche cervo preistorico che lrsquoacqua ha trascinato quaggiugraveraquoPrima di poter aggiungere qual-cosrsquoaltro udigrave le parole sommesse del minatore pronunciate mentre proseguiva nella sua opera Custus funti ossus de cristianu Al che lrsquo ingegnere osservograve con mag-giore attenzione A un osso scuro di maggiore spessore se ne af-fiancava uno piugrave sottile e quando lrsquooperaio smosse e spostograve di lato un pesante frammento dellrsquoantico crollo emerse anche quanto rima-neva di un anello metallico che li racchiudeva corroso e quasi dissolto ma riconoscibile Al che fu tutto chiaro Procedendo allrsquo in-dietro uscigrave dal cunicolo e solo la sua fermezza di uomo laico e moderno lo trattenne dal segnarsi mentre gli altri lo facevano Per un fuggevole istante quasi invidiograve il loro gesto liberatoriolaquoChe ne pensa ingegnereraquolaquoPortate fuori quei resti in una cassetta non crsquoegrave bisogno che vi dica di cercare di recuperare tutti i frammenti Poi chiameremo il prete dal paeseraquoIl caposquadra annuigrave medita-bondo mentre ritornavano nella

parte di galleria giagrave messa in sicurezza Quindi replicogravelaquoPotrebbe essere successo nel crollo dei primi scavi di ricerca del filone ai tempi del babbo di mio nonno Ma mi pare che allora avessero trovato tutti anche quelli che non ce lrsquoavevano fatta a uscireraquolaquoNon credo Antonio Hai visto quellrsquoanello di ferro Egrave roba molto antica Potrebbe essere dellrsquoepoca dei romaniraquolaquoE allora cosa diragrave il prete Magari era un pagano Cosa fac-ciamo se rifiuta di benedirloraquolaquoNon credo che lo faragrave Quel po-veraccio forse era piugrave cristiano di noi mandato qui per punizione come damnatus ad metalla e scivolato a morire nello spro-fondamento del pozzo che stava scavando e che la nostra galleria ha incontratoraquoAttese il caposquadra che dava le indicazioni ai minatori prima di avviarsi con lui nel lungo per-corso verso lrsquouscita Solamente loro pensograve capivano cosa potes-se aver provato quel remoto antecessore che immediatamen-te e a differenza sua avevano riconosciuto come uno di loro Quel giorno imparograve qualcosa che non si trova nei libri o scavando gallerie nella roccia ma da ricer-care nel profondo dellrsquouomo

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di Raimondo Pinna

In questo quarto appuntamento con la Storia dellrsquoIngegneria si termina di esplorare i punti di contatto tra lrsquo identitagrave della profes-sione di ingegnere e la storia ita-liana contemporanea sfruttando lrsquooccasione offerta dalla ricerca promossa dal CNI tesa a chiedere ai propri iscritti di rispondere alla semplice domanda ldquoChe cosrsquoegrave per me lrsquo ingegneriardquo Oggetto dellrsquo in-dagine sono gli effetti dellrsquo integra-zione dellrsquo ingegneria italiana con il sistema europeo

UN LINGUAGGIO COMPLESSOLa prima conseguenza della equi-parazione tra la formazione uni-versitaria italiana e quella europea egrave la complessitagrave del linguaggio e della comunicazione verso chi non appartiene al mondo dellrsquo inge-gneria Egrave un dettaglio di sostanza e non di forma il fatto che la ldquofacoltagraverdquo di ingegneria sia stata abolita insieme a tutte le altre e che lrsquoaccesso allrsquoalbo professionale degli Ingegneri in base al DPR 3282001 sia consentito solo a chi ha conseguito determinati corsi di laurea [1] La seconda conseguenza egrave la con-centrazione di un terzo dei laureati in soli tre atenei italiani il Poli-tecnico di Milano il Politecnico di Torino lrsquoUniversitagrave La Sapienza di Roma [2] Un dato che dimostra quanto siano ormai invasivi gli effetti di polarizzazione del sapere in precisi nodi sul territorio sempre piugrave frammentato in maniera gerar-chica tra centro e periferia nono-stante la narrazione politica e dei mass media si sforzi di affermare il contrario veicolando unrsquoinesi-stente utopistica eguaglianza delle possibilitagrave In realtagrave lrsquoaccesso al sapere egrave sempre piugrave condizionato dal binomio appartenenza a un territoriodisponibilitagrave di risorse patrimonialiLa perdita di centralitagrave dello Sta-to-nazione sembra essere un effetto della storia del Paese Nessun quinquennio particolare segna da anni la vita delle gene-razioni che si succedono tutto sembra avvicendarsi senza scosse senza qualcosa da ricordare I nuovi ingegneri paiono muoversi in un mondo liquido dove vige una competizione tra territori

LA MARGINALITAgrave INSITA NEL CONSEGUIMENTO DEL TITOLO DI INGEGNERELe definizioni di ldquoChe cosrsquoegrave per me lrsquo ingegneriardquo espresse dagli inge-gneri nati negli anni rsquo70 esprimono uno scoramento palpabile da esse emerge una pragmaticitagrave ai limiti dellrsquoaccettabile di chi sente che in qualche modo egrave nato nella decade sbagliata Per Lucia Cattani (Lodi 1975) laurea in ingegneria civile idraulica lrsquo ingegneria egrave ldquolrsquoespres-sione del genio umano declinato nella realtagraverdquo Resta indefinita quale sia e cosa sia questa realtagrave per

Il disincanto della professioneLrsquo ingegneria italiana integrata nel sistema europeo

ficativo per certificare lo stato di malessere di un Paeserdquo [7] CONCLUSIONIAlla fine di queste quattro puntate sulla storia dellrsquo ingegneria si puograve concludere che la ricerca del CNI ha raggiunto lo scopo che si era prefissa dimostrare come lrsquoevo-luzione della professione di inge-gnere soprattutto a partire dal percorso di formazione sia corre-lata alla storia del nostro Paese e sia essa stessa utile per compren-derla meglio Da un lato egrave emersa con chiarezza la traiettoria dellrsquoevoluzione della professione da movimento drsquoeacutelite a disciplina di competenti nume-rosi diffusi e radicati in modo capillare sul territorio con un forte rapporto con la popolazione Dallrsquoaltro egrave emersa con altrettanta chiarezza la trasformazione della disciplina in seguito alle difficoltagrave ma soprattutto alle opportunitagrave offerte dal confronto con il solo sistema paese prima e con la com-plessa multiformitagrave dellrsquoUnione europea poi Si sa che lrsquoesperienza personale e la quotidianitagrave del vivere la pro-fessione puograve portare a non avere soprattutto il tempo per tornare a studiare intendendo lo studio come riflessione del dove va la professione Gli Ordini territoriali con il loro sistema di formazione permanente costituiscono la sede naturale percheacute ciascuno iscritto si ritagli uno spazio per questa rifles-sione nel pieno rispetto delle pro-blematiche di ognuno Per questo il CNI non puograve che essere soddi-sfatto di come il coinvolgimento degli iscritti con una domanda apparentemente semplice quale che cosrsquoegrave per me lrsquo ingegneria ha ottenuto il risultato di smuovere barriere anagrafiche territoriali di competenza settoriale facilitando il compito di interpretazione Egrave legittimo ritenere questo pro-getto di ricerca del CNI come ldquopilotardquo ed egrave auspicabile che a esso ne seguano altri su temi iden-titari per la professione Lrsquo impor-tante egrave che questi futuri progetti perseverino nella proposizione agli iscritti di domande semplici come impatto ma profonde come contenuto in modo da consentire loro di rispondere con la maggiore libertagrave e sentimento possibile

STORIA DELLrsquoINGEGNERIA

quel vasto campionario di inge-gneri per esempio impiegati come docenti e ricercatori non struttu-rati che si sono ritrovati poi espulsi dalle stesse Universitagrave non piugrave in grado di accoglierli nonostante lrsquo innegabile preparazioneLrsquoaggettivo ldquopragmaticordquo egrave utiliz-zato espressamente da Gianluigi Rozza (Lodi 1977) laurea in inge-gneria aerospaziale ldquoLrsquoingegneria egrave una forma mentis creativa innova-tiva e allo stesso tempo razionale e pragmatica che costituisce un punto di incontro tra le scienze di base e applicate per creare innova-zione Lrsquoingegneria trasforma buone idee in realizzazionirdquo Viene perograve da domandarsi che cosa venga prima per importanza se lrsquoidea egrave buona a prescindere o se diventa buona solo se si realizza A tal proposito puograve tornare utile un esempio riportato da Roberto Napoletano Direttore del Sole-24Ore che nel 2014 pubblica il libro Nuovo viaggio in Italia (Riz-zoli) si tratta di un viaggio virtuale che sfrutta gli spunti offerti dalle lettere che i lettori del giornale gli hanno inviato in quanto curatore della rubrica domenicale Memo-randum Alla riflessione offerta dalla lettura di queste missive lrsquoautore accompagna il racconto di diari di trasferta di incontri pun-tuali da lui avuti con esponenti della societagrave civile nelle diverse cittagrave del Paese nel corso della sua attivitagrave giornalistica raggruppati secondo la tradizionale riparti-zione territoriale del Paese ndash Nord Centro Sud ndash aumentata di due altre sezioni ovvero lrsquoItalia altrove e lrsquoItalia da ritrovare In questo esempio Napoletano racconta di un neo ingegnere della provincia di Lecce incontrato a Trento Il Diret-tore sottolinea la sua provenienza da una famiglia non agiata la sua capacitagrave di laurearsi a Bologna in ingegneria biomedica mante-nendosi con i lavori piugrave disparati la costanza nel credere nella sua idea una startup high tech per il turismo online che in un lasso di tempo ragionevole (un anno) attira il finanziamento degli inve-stitori Viene esaltata lrsquoItalia che ha ldquofamerdquo vengono riproposti gli anni Cinquanta il loro spirito di sacri-ficio ldquoforse il dono della povertagrave di D egrave quello che serve oggi

allrsquoItalia per ritrovare nella testa la forza di combattere e comin-ciare a ricostruire il Paese dalle fondamentardquo [3] Questa idea del sacrificio egrave ribadita da Napoletano anche in un altro esempio riferito a giovani della provincia di Ragusa ldquoHanno piugrave fame degli altri e solo Dio sa quanto il Paese ha bisogno di quella fame Per contribuire a rifare lrsquoItalia non a chiacchiererdquo La soluzione nostalgica non egrave quella che hanno in mente inge-gneri come Federico Delfino (Savona 1972) laurea in ingegneria elettrica ldquoLa bottega dellrsquo innova-zione tecnologica e al contempo il teatro dove questa egrave mostrata alla popolazionerdquo Lrsquoorizzonte tem-porale di chi ha fame egrave limitato al qui e ora non puograve coincidere con la consapevolezza la sobrietagrave di Davide Bedogni (Reggio Emilia 1974) laurea in ingegneria edile ldquoTanti anni di studio per scoprire che non si smette mai drsquoimpararerdquo La realtagrave che loro adombrano egrave quella di un paese ricco dove ciograve che serve egrave trovare motivazioni che sostengano il lavoro alla luce del benessere che fornisce la societagrave dei consumi in cui il sacrificio non egrave e non puograve essere il punto neacute di partenza neacute di arrivo

LA QUESTIONE DEL GENEREEcco che la generazione di inge-gneri che si egrave formata nellrsquou-niversitagrave di eacutelite puograve tornare protagonista i loro ricordi sono acqua da bere per gli assetati e la loro saggezza egrave dispensata con tono bonario a piene mani Lo dimostra il modo in cui lrsquo ingegner Amalia Ercoli Finzi classe 1937 la prima donna a laurearsi in inge-gneria aeronautica al Politecnico di Milano collaboratrice in alcune delle piugrave importanti missioni con lrsquoAgenzia Spaziale Italiana ed Euro-pea affronta il conflitto di genere centrale nella cultura occidentale in questo scorcio di nuovo secolo la sua esperienza di pioniera in qualche modo consente di sdo-ganare il perdurare del concetto dellrsquo ingegneria come mondo pre-valentemente maschileDal primo momento dellrsquo istitu-zione della facoltagrave universita-ria in senso moderno negli anni Venti del secolo scorso lo studio dellrsquo ingegneria e quindi la figura

dellrsquo ingegnere si manifesta come destinato in misura pressocheacute totale al solo genere maschile Una resistenza che non ha para-goni anche rispetto alle discipline fisico-matematiche o mediche anchrsquoesse ostative alla partecipa-zione femminile quantomeno in Italia Per questo motivo le ricer-che sulla formazione degli inge-gneri condotte in questo inizio di Ventunesimo secolo sono sempre molto attente a monitorare la variazione del dato della compo-sizione di genere Paragonando la ricerca di Alma Mater del 2005 con quella del CNI del 2014 sembra che nel corso del decennio vi sia unrsquoattenuazione del processo di ldquomaschilizzazionerdquo Per la prima infatti ldquoIn generale perograve si nota un recupero della popolazione maschile nel passaggio dal pre al post riforma il processo di lsquomaschilizzazionersquo che mostra segni di ripresa sul complesso dei laureati riguarda anche quelli di Ingegneriardquo [5] per la seconda invece ldquoContinua ad aumentare il numero di donne laureate tanto che nel 2013 supera quota 16mila arrivando a costituire il 311 dellrsquouniverso dei laureati dei corsi ingegneristicirdquo [6]

LA PAURA DEL FUTUROLa dichiarazione del Presidente del Consiglio degli studenti del Politecnico di Milano Marco Brivio riportata da Napoletano nel libro prima citato egrave perfetta per descrivere il sentimento di paura che pervade le generazioni dei futuri ingegneri ldquoSui nostri pensieri incombono mille paure paura di non riuscire a riscattare tutti i crediti paura di perdere la borsa di studio del contratto a progetto che scade paura di non riuscire a pagare lrsquoaffitto le bollette le tasse paura di non trovare dopo gli studi un lavoro allrsquoaltezza delle nostre aspettative o di trovarne uno del tutto privo di soddisfazioni o di non trovarne affatto [] Questa generazione la mia generazione ha paura del proprio futuro non credo possa trovarsi un indicatore piugrave signi-

Riferimenti[1] L7 ingegneria civile e ambientale L8 ingegneria dellrsquoinformazione L9 ingegneria industriale L17 scienze dellrsquoarchitettura L23 scienze e tecni-che dellrsquoedilizia L31 scienze e tecnologie informatiche LM 4 CU architet-tura e ingegneria edile e architettura La formazione degli Ingegneri in Quaderni del Centro Studi del Consiglio Nazionale Ingegneri 1532015 nota 1 p 12[2] La formazione degli Ingegneri in Quaderni del CNI p 13 Il dato egrave stimato in circa un terzo del totale dei laureati nel 2013[3] R Napoletano Nuovo viaggio in Italia Rizzoli 2014 Milano p 19[4] Ivi p 228 [5] Il Profilo dei laureati in Ingegneria e lrsquoindagine sulla loro condizione occupazionale sono stati presentati da AlmaLaurea al convegno di Siena del 4 novembre 2005 ldquoLa riforma degli studi nella Facoltagrave di Ingegneria risultati problemi e prospettiverdquo promosso dallrsquoAteneo di Siena e dalla Conferenza dei Presidi delle Facoltagrave di Ingegneria [Sito web 082019] httpswwwalmalaureaituniversitaaltroingegneria [6] La formazione degli Ingegneri in Quaderni CNI p 13 [7] R Napoletano op cit p 55

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I 150 anni dello storico Traforo Ferroviario del FrejusLrsquoAccademia delle Scienze di Torino lrsquoOrdine e altri Enti celebrano lrsquoopera emblema della societagrave moderna

INFRASTRUTTURE |

EVENTI

La partnershipLrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Torino egrave lieto di annun-ciare la partnership con lrsquoAccademia delle Scienze di Torino per le celebrazioni dei ldquo150rdquo dello storico Traforo Ferroviario del Frejus Le celebrazioni riguarderanno con piugrave eventi lrsquoanno in corso e il prossimo anno poicheacute il 25 dicembre 1870 veniva abbattuto il dia-framma della galleria tra Italia e Francia e il 17 settembre del 1871 il Traforo veniva inaugurato LrsquoOrdine attraverso la sua Commissione Trasporti Mobilitagrave Infrastrutture e Sistemi parteciperagrave a tutti gli eventi in programma con contributi tecnico-scientifici riguardanti gli ingegneri che contribuirono alla realizzazione del Traforo che lo gestirono e lo gestiscono e relativi alla progettazione dellrsquoopera che negli anni a venire consentiragrave di realizzare la Nuova Linea To-rino Lione ndash NLTL che comprenderagrave il nuovo tunnel ferroviario del Moncenisio e che collegheragrave le reti ad Alta VelocitagraveAlta Capacitagrave italiana e francese Tutto ciograve si unisce e si completa in unrsquoottica sto-rico-contemporanea con i contributi tecnico-scientifici che la Com-missione ha messo in atto con grandi risultati negli ultimi anni

David ColaiacomoConsigliere referente Commissione Trasporti Mobilitagrave Infrastrutture e Sistemi Ordine degli Ingegneri della Provincia di Torino

A cura del Comitato Promo-tore dellrsquoAccademia delle Scienze di Torino per le Cele-brazioni dei 150 anni del Tra-foro Ferroviario del Frejus (1857-1871)

Il 17 settembre 187171 fu inau-gurato a Bardonecchia il Tra-foro Ferroviario del Frejus o del Cenisio o ancora Grande

Galleria delle Alpi non solo data storica ma pietra miliare che ha segnato proprio agli inizi della ldquorivoluzione industrialerdquo un fon-damentale punto di lancio dello sviluppo della civiltagrave mediante il miglioramento delle comunica-zioni terrestri attraverso lrsquoEuropa e la creazione di nuove specifiche tecnologie per la meccanizzazio-ne dei lavori di scavo queste ul-time tecnologie innovative hanno portato al sostanziale potenzia-mento delle condizioni di sicu-rezza allrsquoalleviamento della fatica del lavoro dellrsquouomo al prorom-pente sviluppo della costruzione di nuove gallerie in Italia (Figura 1) attraverso le Alpi e nel mondo alle quali sono strettamente lega-ti i miglioramenti sociale cultu-rale ed economico della societagrave modernaIl Traforo del Frejus fu ldquouna delle pagine piugrave gloriose della storia del Piemonte che da solo si accinse alla titanica impresa di scavare nelle viscere di montagna unrsquoam-pia galleria di ben 12 chilometri di lunghezza [hellip] lrsquo impresa colos-sale che la scienza la costanza la tenacia di proposito dovevano compiererdquo impresa ldquopromossa sostenuta ed iniziata dal pic-colo ed allora povero Piemonte che [hellip] segneragrave nella storia del secolo XIX unrsquoera splendidissima il trionfo della scienza sulla mate-ria che eruppe gloriosamente nel taglio dellrsquoIstmo di Suez e nel tra-foro delle Alpirdquo (Carlo Morando Il monumento commemorativo del Traforo delle Alpi Storia del Traforo Storia del Monumento Torino Tip G Baglione C 1879)La gestazione e la realizzazione del Traforo non furono poi tanto lunghe Precursore dellrsquoopera fu Giuseppe Francesco Medail di Bardonec-chia non uomo di scienza ma agricoltore e cacciatore e quindi profondo conoscitore dei suoi monti e valli e anche imprendi-tore di lavori pubblici e di tra-sporti tra Lione e Milano Giagrave nel 1832 aveva per primo riconosciuto che il punto piugrave stretto delle Alpi Occidentali si trovava tra Bardo-necchia e Modane e che qui ave-vano pressappoco la stessa quota le Valli dellrsquoArc (Valle Moriana) e della Dora Riparia (Valle di Susa) cosiccheacute ideograve un traforo di 5000 metri ma non ebbe successo

Perograve ldquoil buon germe era gettato in terreno non infecondo e nel 1845 il ministro Des Ambrois ordinograve allrsquo ingegnere belga Henri Maus lo studio di costruzione di ferrovia tra Susa e Chambery mediante traforo dei montirdquo il progetto fu completato nel 1849 prevedendo una galleria di 12290 metri ma fu respinto dal Parlamento che era impegnato nelle grandi problema-tiche politiche e belliche di quegli anniUna volta individuato un possi-bile tracciato e grazie agli studi del Professore geologo Angelo Sismonda prevista la situazione geologica restava perograve ancora insoluto il problema di come sca-vare la lunga galleriaFinalmente grazie al Conte Cavour sempre estremo iniziatore e pro-motore di grandi cose nel 1854 i ldquotre ingegneri per un Traforordquo Germano Sommeiller savoino genio della meccanica Severino

Grattoni di Voghera genio orga-nizzatore e Sebastiano Grandis cuneese di Borgo San Dalmazzo genio del calcolo furono chiamati a definire la perforazione mecca-nica dei fori da mina a energizzare le perforatrici con aria compressa industriale e a costruire il TraforoLrsquoavvio dei lavori di costruzione fu dato a Modane dal Re Vitto-rio Emanuele II il 31 agosto 1857 e lrsquo inaugurazione dellrsquoapertura al traffico cadde il 17 settembre 1871 a Bardonecchia sempre alla pre-senza del ReDurante i quarantrsquoanni centrali del XIX secolo sostennero la realizza-zione dellrsquoopera unitamente alla creazione delle nuove originali macchine per la sua costruzione ma anche lrsquo indispensabile crea-zione di una rete ferroviaria estesa allrsquo intero territorio nazionale ben sei illustri membri dellrsquoAccademia delle Scienze di Torino Angelo Sismonda Carlo Ignazio Giulio

Federico Menabrea Quintino Sella Pietro Paleocapa Germano SommeillerLrsquoAccademia delle Scienze di Torino si fa cosigrave promotrice della celebrazione del 150deg anniver-sario dellrsquoapertura del Frejus e ha avviato unitamente a vari altri Enti (tra quali lrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Torino) lo studio delle correlate manifestazioni in tale ambito verragrave anche analizzata la deter-minante e multiforme attivitagrave di Quintino Sella ingegnere parla-mentare e poi Ministro che tra lrsquoaltro ha fondato nel 1859 una scuola per studi superiori molto importante per gli ingegneri la Regia Scuola di Applicazione per gli Ingegneri in Torino dalla quale nel 1906 egrave nato il Politec-nico di TorinoQuestrsquo iniziativa cade in un periodo di grande fervore per il

moderno attraversamento ferro-viario delle Alpi cosigrave da rinsaldare lrsquounitagrave dellrsquoEuropa e collegarla al bacino del Mediterraneo allrsquoAfrica e allrsquoOriente al momento sono tre le gallerie ferroviarie che sono le piugrave lunghe del mondo il San Got-tardo da poco aperto al traffico il Brennero e il Frejus di base che sono in costruzioneAuspichiamo per favorire la rea-lizzazione di questa iniziativa adesioni e contributi di idee da parte di quanti vedono lrsquoapertura attraverso la Alpi fattore deter-minante per il miglioramento della qualitagrave della vita in ambito comunitario per contatti egrave possi-bile inviare unrsquoe-mail allrsquo indirizzoin iz iat iveaccademiadelle-scienzeit

Studiamo la storia ldquopercheacute le imprese degli uomini nel tempo non siano dimenticaterdquo (Erodoto)

Illustrazione tratta da LrsquoUnivers illustreacute Parigi 1869 in cui egrave riprodotta la mac-china perforatrice inventata da Germano Sommeiller per la perforazione del Tunnel del Frejus

Figura 1 Le piugrave antiche e moderne gallerie alpine del Piemonte

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La sostenibilitagrave egrave un fatto-re ormai determinante in tutte le attivitagrave produttive Non fanno eccezione quei

settori che nonostante le conti-nue innovazioni incidono di piugrave sullrsquoemissione nellrsquoatmosfera di gas climalteranti Fra questi il comparto oil amp gas ndash estrazione raffinazione e consumo di risorse fossili ndash oggi rappresenta uno dei principali fattori che incidono sul fenomeno del riscaldamento glo-bale Di conseguenza sono tanti i professionisti che lavorano nei settori di ricerca e sviluppo in cer-ca di soluzioni volte alla riduzione dellrsquo impatto ambientale di un set-tore che rimane imprescindibile per lrsquoeconomia planetariaEgrave in questo ambito che si inseri-sce la tesi di Marcello Prestianni presentata sul numero dellrsquoInge-gnere Italiano dedicato al tema Oil amp Gas (disponibile su httpswwwtuttoingegnereit) che gli ha permesso di vincere il contest lanciato nei mesi scorsi Ai partecipanti ndash studenti di inge-gneria laureati o laureandi ndash egrave stato chiesto di condividere la propria tesi sullrsquoevoluzione di questo comparto con particolare attenzione ai temi della Circular Economy e della decarbonizza-zione A promuovere la competi-zione il Consiglio Nazionale degli Ingegneri PPAN (consulente edi-toriale della rivista quadrime-strale) e NextChem societagrave che ha sponsorizzato il contest e messo a disposizione un tirocinio al migliore talento ldquoAl nostro interno ndash racconta Ilaria Catastini Communication Manager NextChem ndash abbiamo una ricchezza di competenze che vengono dallrsquoesperienza Maire Tecnimont nel settore tradizio-nale dellrsquo ingegneria e costruzioni che andiamo a integrare sempre di piugrave con quelle nuove di giovani che hanno studiato e si sono for-mati in una prospettiva di futuro sostenibile e circolare e che si vogliono cimentare in una sfida complessa quanto affascinanterdquo

LA TESILa trattazione egrave frutto dellrsquoattivitagrave sperimentale realizzata presso i laboratori del dipartimento drsquo in-gegneria Enzo Ferrari dellrsquoUniver-sitagrave degli studi di Modena e Reggio Emilia con i professori Cecilia Mortalograve Marcello Romagnoli e la dottoressa Maria Cannio Oggetto del lavoro sperimen-tale egrave la realizzazione tramite il metodo della stampa 3D di una membrana ceramica a

Oil amp Gas la stampa 3D di membrane ceramiche vince il contest de lrsquoIngegnere ItalianoOltre a un ridotto impatto ambientale la nuova tecnica sperimentale promette risparmi in termini di tempi e costi

idrogeno a temperature superiori ai 600degC Ciononostante il metodo del 3D printing ha permesso di raggiungere valori di permeabilitagrave dellrsquo idrogeno di molto inferiori alle membrane metalliche a base di palladio attualmente diffuse in commercio

Il nuovo contest de lrsquoIngegnere ItalianoIn occasione del lancio del numero dedicato al food dellrsquoIngegnere Italiano lo storico organo ufficiale del Consiglio Nazionale Ingegneri il CNI ha deciso di associare a ogni numero monografico un contest re-lativo allrsquoargomento trattato Lrsquoultima monografia appena uscita egrave dedicata al tema dellrsquoOilampGas Il contest egrave stato riservato a laureandi e laureati che si sono cimentati in una tesi sullrsquoevoluzione dellrsquo ingegneria nel settore specialmente sui temi della Circular Economy e della decarbonizzazione Il contest egrave stato sponsoriz-zato da NextChem societagrave del Grup-po Maire Tecnimont dedicata alla transizione energetica che ha messo a disposizio-ne un tirocinio Il vincitore del contest egrave stato Marcello Prestianni

DAL CNI

base di BaCe065 Zr020 Y015 O3-δ1113088-Ce085 Gd015 O2-δ a con-duzione elettronica (MPEC) per-meabile allrsquo idrogeno Un sistema composito che per via della sua stabilitagrave chimica e meccanica risulta fra i piugrave studiati per la separazione e la purificazione di

mdash ldquoIl contest egrave stato senza dubbio unrsquoopportunitagrave interessante diretta ai neolaureati come me percheacute consente di colmare fin da subito il gap tra mondo universitario e realtagrave aziendalerdquoMarcello Prestianni mdash

LrsquoINNOVAZIONEAl fine di migliorare le perfor-mance quindi una delle strategie piugrave promettenti consiste nellrsquoa-dozione di una configurazione asimmetrica e costituita da film supportati su substrati porosi Sebbene esistano articoli prodotti dalla comunitagrave scientifica rela-tivi alla preparazione di questa tipologia di membrane lrsquoutilizzo della stampa 3D rappresenta una novitagrave assoluta ldquoLrsquo idea ndash spiega Prestianni ndash egrave nata ragionando sul cambio di paradigma della base di partenza del processo di rea-lizzazione di membrane a confi-gurazione asimmetrica Ci siamo detti cosa puograve assicurare note-voli vantaggi in termini di costi e tempi di produzione rispetto ad altre tecniche in uso in questo momento come il co-pressing e il tape casting La risposta egrave stata la stampa 3D E in seguito alle attivitagrave di sperimentazione abbiamo ottenuto ottimi risultati anche sotto il profilo dellrsquo impatto ambientale in quanto abbiamo completato il processo senza impiegare metalli nobili notoria-mente rari e costosirdquo

LA NUOVA TECNICAPer la preparazione degli inchio-stri sono state impiegate polveri di BCZ20Y15 e di GDC15 preventiva-mente miscelate tramite il metodo ball milling attraverso lrsquouso del mulino planetario Queste pol-veri sono poi state amalgamate con altri additivi organici con proprietagrave disperdenti leganti e plastificanti Per la stampa della struttura asimmetrica e den-so-porosa infine egrave stata utiliz-

zata unrsquoattrezzatura homemade a microestrusione Lo step iniziale egrave rappresentato dalla stampa di un supporto poroso caratterizzato da uno spessore di circa 1-15 mm e un diametro di 20 mm Solo suc-cessivamente vi egrave stato deposi-tato lrsquo inchiostro per lrsquoottenimento di un film denso e sottile

I BENEFICI Questo metodo ha dato vita a un prodotto potenzialmente piugrave economico efficiente e dal minor impatto ambientale rispetto alle membrane metalliche a base di palladio e sue leghe Inoltre le membrane sono stabili anche in atmosfere aggressive e per questo motivo non necessitano di processi di desulfurizzazione o di riduzione di CO2 e CO oltre a poter lavorare a temperature fino a 800degC

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La certificazione dellrsquoingegnere esperto in ecoprogettazioneLa soluzione CERTIng al decreto CAM

I Criteri Ambientali Minimi (CAM) sono definiti nellrsquoambi-to del ldquoPiano di azione per la sostenibilitagrave ambientale dei

consumi della Pubblica Ammini-strazionerdquo e la loro applicazione ha come scopo quello di favori-re negli appalti pubblici lrsquouso di tecnologie e prodotti ambiental-mente piugrave sostenibiliIn Italia lrsquoapplicazione dei CAM egrave stata imposta dallrsquoart 18 della L 2212015 e successivamente dallrsquoart 34 del DLgs 502016 ldquoCo-dice degli appaltirdquo (come modifi-cato dal DLgs 562017) recante ldquoCriteri di sostenibilitagrave energe-tica e ambientale negli appalti pubblicirdquo che ne hanno reso ob-bligatoria lrsquoapplicazione da parte di tutte le stazioni appaltantiCon il Decreto CAM dellrsquo11 ottobre 2017 il Ministero dellrsquoAmbiente ha definito i criteri ambientali minimi per lrsquoaffidamento di ser-vizi di progettazione e dei lavori per nuova costruzione ristrut-

fessionista esperto sugli aspet-ti energetici e ambientali degli edifici che sia certificato da un organismo di valutazione della conformitagrave secondo la norma

Tali ingegneri dovranno aver ap-plicato nellrsquoambito della pro-gettazione eo direzione lavori di opere infrastrutturali i Criteri Ambientali Minimi per le scelte progettuali e quelle dei mate-riali eo aver svolto la verifica dellrsquo impatto ambientale delle opere su tutto il ciclo di vita ed eventualmente anche delle loro prestazioni energetiche Dovran-no aver svolto la progettazione di lavori per la costruzione eo riqualificazione di edifici con lrsquoapplicazione di protocolli di sostenibilitagrave ambientale anche volontari di comprovata validitagrave e diffusione sul piano nazionale e internazionale La certificazio-ne CERTing di ingegnere esperto in eco-progettazione in definiti-va soddisfa perfettamente i re-quisiti previsti dal decreto CAM e consente di accedere alle pre-mialitagrave previste nelle procedure di affidamento dei servizi di in-gegneria e architettura per la re-alizzazione o ristrutturazione di edifici pubblici Ad oggi egrave lrsquounico schema nel panorama delle cer-tificazioni del personale che lo consente in maniera trasversale ai diversi protocolli di sosteni-bilitagrave diffusi sul mercato delle costruzioni in Italia e in Europa

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turazione e manutenzione di edifici pubblici stabilendo nello specifico di attribuire un pun-teggio premiante alle proposte progettuali redatte da un pro-

internazionale ISOIEC 17024 e che applichi uno dei protocolli di sostenibilitagrave degli edifici di li-vello nazionale o internazionale (alcuni esempi Breeam Casacli-ma Itaca Leed Well)

LrsquoINGEGNERE ECO-PROGETTISTALrsquoagenzia CERTing accredita-ta secondo lo standard ISOIEC 17024 da ACCREDIA ha definito tra i 21 campi dello schema di Inge-gnere Esperto quello specifico di eco-progettista al quale possono accedere i professionisti che si occupano di progettazione soste-nibile in edilizia Il Consiglio Di-rettivo dellrsquoAgenzia CERTing nella riunione del 21 febbraio 2020 ha approvato una revisione del Re-golamento Tecnico che stabilisce i criteri per la valutazione delle competenze degli ingegneri che richiedono la certificazione come esperto sugli aspetti energetici e ambientali degli edifici

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TTERRITORIO

di Roberto di Sanzo

ldquoIl mio sigrave alla proposta di entrare a far parte della Giunta comunale nasce dal forte senso di

responsabilitagrave che da sempre ca-ratterizza il nostro impegno come categoria professionale Il Comu-ne si trova a dover superare una difficile situazione e se egrave neces-sario il nostro apporto tecnico noi non ci tiriamo indietrordquoEgrave questo il messaggio che il pro-fessor Vincenzo Di Dio Presidente dellrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Palermo lancia allrsquo in-domani della sua nomina come assessore comunale allrsquoEdilizia privata del Comune siciliano Presidente Di Dio come egrave nata questa opportunitagrave al servizio della Pubblica AmministrazioneldquoNon me lrsquoaspettavo di certo Ho ricevuto una telefonata dal sin-daco di Palermo Leoluca Orlando che mi ha chiesto la disponibi-litagrave ad assumere lrsquo incarico e in pochi giorni ho dovuto decidere dando il mio assenso Unrsquourgenza dettata dalla situazione piutto-sto complicata mettiamola cosigrave nata in seno allrsquoAmministrazione con unrsquo indagine giudiziaria che spero faccia il suo corso nel piugrave breve tempo possibile Come mai la scelta egrave caduta su di me Le rispondo con le parole dello stesso sindaco Orlando Lei egrave un uomo delle istituzioni in grado di lavorare per la collettivitagrave con serietagrave e massima trasparenzardquo

Il ruolo di Presidente dellrsquoOrdine ha giocato secondo lei un ruolo determinante per questa nuova avventuraldquoCredo proprio di sigrave Se il sistema ordinistico egrave in grado di incidere nella vita sociale ed economica del Paese ecco che la connessione con la politica e le scelte decisio-nali egrave assolutamente inevitabile Il mio obiettivo Saper prendere decisioni positive per il bene di Palermo La fiducia mostrata dal sindaco nellrsquoaffidarmi un compito cosigrave delicato egrave anche il riconosci-mento del ruolo che lrsquoOrdine degli Ingegneri ha svolto in questi anni contribuendo con idee riflessioni e proposte al dibattito pubblico su importanti questioni di inte-resse collettivordquo

Quale puograve essere il valore aggiunto di un ingegnere alla guida di un assessorato cosigrave importanteldquoHo accettato unrsquounica delega

ldquoLrsquoingegneria al servizio della collettivitagraverdquo

Vincenzo Di Dio Presidente dellrsquoOrdine degli ingegneri di Palermo egrave il nuovo assessore allrsquoEdilizia Privata del Comune

PALERMO | INTERVISTA

una scelta che ha un valore politico nel senso di governo della polis Il mio in ogni caso egrave un ruolo tecnico slegato dalle logiche partitiche Tutto il mio impegno saragrave rivolto allrsquo inge-gnerizzazione degli uffici e dei comportamenti del personale cercando di efficientare il sistema e rendere sempre piugrave efficaci gli interventi dei tecnici comunali In una parola voglio una lsquonormalitagraversquo che sia anche fattore di rassere-namentordquo In che modo si concretizzeragrave questa liaison tra Pubblica Amministrazione e mondo delle professionildquoI professionisti sono una risorsa per questo assessorato e lo saranno sempre di piugrave con la mia

presenza Ci saranno sempre di piugrave sinergie di carattere squi-sitamente professionale tra gli uffici comunali ingegneri e architetti ognuno per i propri compiti e ruoli con correttezza e professionalitagrave Penso ad esempio a unrsquoattivitagrave formativa congiunta utile per far sigrave che i colleghi sappiano elaborare pratiche corrette Dallrsquoaltro lato i tecnici del Comune siano in grado di elaborale ed evaderle al meglio e nel minor tempo possibilerdquo Insomma tra le parole drsquoordine vi saragrave ldquolotta alla burocraziardquoldquoLa questione non egrave cosigrave sem-plice e banale La veritagrave egrave che negli anni nella Pubblica Amministrazione non vi egrave

stato ricambio generazionale molti dipendenti sono ai limiti della pensione e quindi non piugrave motivati altri invece hanno poca dimestichezza con le innovazioni tecnologiche Ecco serve che il personale sia ben formato oltre che competente in grado quindi di rispondere al meglio alle esigenze dei pro-fessionisti Il problema dunque non egrave la Pubblica Amministra-zione ma la capacitagrave di avere tecnici dipendenti e consu-lenti qualificati Ecco percheacute il mio lavoro dovragrave andare nella direzione di uno snellimento degli iter procedurali e far sigrave che lrsquoapparato pubblico non venga piugrave visto come una lsquogiunglarsquo dalla quale diventa impossibile uscirerdquo

Vincenzo Di Dio

Un nuovo ventilatore per lrsquoOspedale civile dellrsquoAnnunziata

COSENZA | INIZIATIVE

LrsquoOrdine degli ingegneri di Cosenza a supporto della sanitagrave locale per i reparti di terapia intensiva

LrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Cosen-za dona un ventilatore polmonare allrsquoOspedale

civile dellrsquoAnnunziataAbbracciando lrsquo iniziativa solidale promossa dalla Fondazione Lilli Funaro per supportare lrsquoOspe-dale civile dellrsquoAnnunziata con nuove forniture di attrezzature e materiale sanitario Il Consiglio dellrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Cosenza ha delibe-rato allrsquounanimitagrave lrsquoacquisto di un ventilatore polmonare di ultima generazione da donare ai reparti di terapia intensiva e sub-intensiva del Nosocomio cit-tadinoldquoSono sicuro di aver corretta-mente interpretato il desiderio

di tutti i colleghi iscritti al nostro Ordine di essere vicini agli sforzi degli amici medici e di tutto il personale sanitario coinvolti nel fronteggiare lrsquoemergenza epo-cale in corso Abbiamo pensato di farlo attraverso lrsquoacquisto di attrezzature mediche assoluta-mente indispensabili per affron-tare la specifica patologia viralerdquo le parole del Presidente Provin-ciale degli ingegneri Carmelo Gallo ldquoRingrazio poi a nome di tutto il Consiglio dellrsquoOrdine la Fondazione Lilli Funaro che da sempre ha votato la propria atti-vitagrave alla solidarietagrave sociale e alla ricerca scientificardquo Le attrezzature mediche saranno consegnate questao mese presso lrsquoOspedale dellrsquoAnnunziata

Carmelo Gallo Presidente OrdineIngegneri di Cosenza

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Tutte le informazioni repe-ribili online in unrsquounica ldquoscatolardquo Egrave il Landbox ide-ato grazie alle attivitagrave di

studio e analisi del Centro Studi dellrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Cagliari e sviluppato assieme allrsquoazienda Nordai Questa piattaforma utilizza i di-versi open data presenti in rete crea delle mappe tematiche e rende disponibili le informazio-ni in esse contenute in questo modo si crea un ambiente unico e costantemente aggiornato dal quale acquisire dati costante-mente aggiornati e geografica-mente strutturatiQuesto strumento egrave in grado di di minimizzare il numero di ore di lavoro trascorse a cercare i dati tra i diversi siti istituzionali e risponde alle esigenze dei profes-sionisti che intendono consultare e utilizzare dati territoriali riguar-danti i vari processi che interes-sano il territorio regionaleLandbox suddivide i dati in 4 categorie territorio (urbani-stica ambiente e mobilitagrave) strutture e infrastrutture (edili-zia costruzioni e infrastrutture)

TTERRITORIO

Ingegneria e internazionalizzazione

Landbox una ldquoscatolardquo open data

TERNI | EVENTI

CAGLIARI | PROGETTI

tecnologia (impianti energia ed innovazione) Pubblica Ammini-strazione (attivitagrave delle PA) La scala di riferimento generale egrave di tipo comunale anche se possono essere implementate scale piugrave piccole e dettagliate I vari tema-tismi vengono mostrati nel visua-lizzatore utilizzando come scala di riferimento quella comunale quindi tutti i dati presenti saranno inseriti in una base spaziale raf-figurante i limiti amministrativi comunali della SardegnaLa consultazione delle informa-zioni avviene attraverso lrsquoutilizzo di un client-server webgis che per-mette non solo la semplice visua-lizzazione di mappe tematiche ma anche numerose altre funziona-litagrave tra cui ndash consultazione dei dati tabellari presenti allrsquo interno delle mappe ndash creazione ed elaborazione di tabelle e grafici comparativi ndash analisi storiche dinamiche per conoscere lrsquoandamento nel tempo del dato selezionato ndash funzionalitagrave 3D per la rappre-sentazione con poligoni tridi-mensionali del tematismo scelto ndash creazione di grafi stradali per

eseguire analisi spaziali sui tempi di percorrenza (a piedi in bus in treno o in auto) ndash importazione di file esterni sovrapponibili le mappe presenti allrsquo interno di Landbox ndash download dei dati editabili nei vari formati e possibilitagrave di con-divisione in rete e nei principali social media La dinamicitagrave e la semplicitagrave del sito permette anche ai meno esperti di poter fare analisi ed elaborazioni senza dover neces-sariamente conoscere gli aspetti tecnici tipici dei software geo-grafici Landbox quindi egrave uno strumento versatile e poliedrico che permette di poter lavorare raggruppando piugrave banche dati in unrsquounica ldquoscatolardquo consentendo la gestione e manipolazione delle stesse in forma agile e quindi in sintesi ottimizzando il lavoro dei professionisti e degli utenti Attualmente Landbox egrave attivo sul territorio regionale della Sarde-gna ma puograve essere facilmente ampliato anche su altri contesti regionaliPer maggiori info httpsland-boxgeonuecomhome

Le potenzialitagrave e possibilitagrave professionali allrsquoestero unrsquoanalisi del mondo del lavoro oltre confine

Una piattaforma che raccoglie i dati dei diversi siti istituzionali del territorio per creare un ambiente unico e aggiornato di informazioni utili

di Simone Monotti

Giovedigrave 30 gennaio 2020 a Terni lrsquoOrdine degli Inge-gneri ha organizzato un evento sullrsquo internaziona-

lizzazione del mondo del lavoro con particolare riferimento alla figura dellrsquoIngegnere analizzando le possibilitagrave e potenzialitagrave pro-fessionali e lavorative allrsquoesteroIl tema egrave di grande attualitagrave edinteresse sia economico che sociale ed egrave stato affrontato da due diversi punti di vista comple-mentari il lavoro dipendente e la libera professione Egrave stato trattato anche il pro-blema del riconoscimento dei titoli allrsquoestero analizzando perograve piugrave approfonditamente questo aspetto fino alla valorizzazione del professionista per il suo per-corso di crescita post lauream e non sono per una burocratica validazione di titoliLa sessione del lavoro dipendente ha visto la collaborazione diretta di EURES Europa e ARPAL Umbria Sono intervenuti personalmente dirigenti e funzionari di questi due enti sia della compagine umbra sia di Paesi esteri con particolare riferimento ad Austria Germania e Olanda oltre che

dalla sede ministeriale di Roma Lrsquoobiettivo di questa sessione egrave stato illustrare direttamente il mondo del lavoro e le offerte pro-fessionali concrete allrsquoestero e il possibile inserimento di Ingegneri in Europa e piugrave dettagliatamente nei Paesi suddetti Il modulo della libera professione ha invece visto il coinvolgimento diretto del CNI tramite la pre-senza contemporanea di ben tre Consiglieri Nazionali (in foto)Roberto Orvieto ha dettaglia-tamente illustrato il progetto di internazionalizzazione del Con-siglio Nazionale essendo lui il delegato su tale tema A seguire Ania Lopez ha trattato le possibi-litagrave e potenzialitagrave della cosiddetta Agenda 2030 per gli Ingegneri in

Italia e allrsquoestero Stefano Calzo-lari ha affrontato un duplice tema sia lrsquoapproccio al riconoscimento delle competenze allrsquoestero ndash illustrando anche il CertIng ndash sia con piugrave ampio respiro la compe-tenza etica e i progetti innovativi in ottica europea per lrsquoOrdine del futuroVisto lrsquooggetto dellrsquo incontro non poteva mancare una dettagliata presentazione della piattaforma WorkIng e delle potenzialitagrave che la stessa offre anche in termini di lavoro allrsquoestro Di questo aspetto si egrave occupato Emanuele Palumbo del Centro Studi CNI che ha seguito lrsquo intervento di Guido Razzano dello staff CNI con approfondimenti operativi legati allrsquo internazionalizzazione

Chiaramente nessuno ha voluto favorire la cosiddetta ldquofuga dei cervellirdquo al contrario egrave stato sot-tolineato come sia auspicabile che le eccellenze del nostro ter-ritorio restino per valorizzarlo e favorirne la crescita In questa ottica comunque egrave un elemento di aiuto promuovere la tempora-nea espansione e maturazione del business e delle attivitagrave professio-nali oltre i propri confini locali sia come dipendenti che come liberi professionisti proprio in ottica di crescita e confronto con altre realtagrave Interessante egrave stato il con-fronto tra OrdineCNI ed Enti per il lavoro (ARPAL-EURES) per la pos-sibile futura sinergia con la piat-taforma WorkIng Lrsquo incontro ha dimostrato come lrsquoOrdine di Terni sia sempre in azione al fine di favorire gli Iscritti e piugrave in gene-rale la cittadinanza e la societagrave sotto tutti gli aspetti in cui egrave pos-sibile un suo intervento Per lo specifico tema dellrsquo interna-zionalizzazione lrsquoOrdine di Terni ha da tempo attivato una commis-sione interna oltre a seguire atti-vamente le recenti iniziative che il CNI ha attivato e sta sviluppando in tal senso

Presidente Ordine Ing Terni

La piattaforma WokIng in effetti egrave stata giagrave presentata a Terni lo scorso gennaio 2019 da Gianni Massa e Luca Scappini ma in questa occasione il focus egrave stato centrato appunto sullrsquoesteroVa sottolineato il fatto che si egrave trattato di un evento pilota in ambito europeo anche percheacute nel pomeriggio della stessa gior-nata presso la sede dellrsquoOrdine ternano i partecipanti interes-sati hanno potuto incontrare il personale EURES-ARPAL per essere informati direttamente sulle aziende estere in cerca di Ingegneri facendo di fatto pre-colloquio in lingua inglese con i rappresentanti dei Paesi prima citati A dimostrazione dellrsquo interesse per lrsquoevento va segnalato che oltre a CNI EURES e ARPAL hanno concesso il loro patrocinio morale anche la Regione Umbria lrsquoOrdine degli Ingegneri di Peru-gia (con la presenza di vari suoi iscritti) e quello degli Architetti di Terni Alla giornata comun-que hanno preso parte in gene-rale molti tecnici anche di altre categorie o colleghi non ancora iscritti allrsquoOrdine proprio percheacute interessati al tema indipenden-temente dai crediti riconosciuti

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Attivitagrave portuali ancora troppe incertezze

La gestione della salute e della sicurezza sul lavoro durante lo svolgimento delle attivitagrave portuali egrave un tema che necessita di attente riflessioni sia per le numerose peculiaritagrave del settore ma anche per il numero di infortuni e incidenti registrati in rapporto al limitato numero di occupati

La gestione della salute e della sicurezza sul lavoro durante lo svolgimento delle attivitagrave ldquoportualirdquo egrave un tema che necessita di attente riflessioni sia per le numerose peculiaritagrave del settore ma anche per il numero di infortuni e incidenti registrati in rapporto al limitato numero di occupati Infatti i porti sono luoghi in cui vista la molteplicitagrave di attivitagrave svolte si concentrano lavoratori appartenenti a categorie diverse lavoratori portuali autotrasportatori personale degli enti portuali degli enti di controllo tu-risti avventori addetti ai servizi tecnico-nautici ma anche militari che naturalmente costituiscono il presupposto per lrsquoinsorgenza di numerosi rischi diretti e indiretti Le principali attivitagrave svolte allrsquointerno

di porti restano comunque quelle di riparazione manutenzione e trasformazione delle navi a cui vengono associate per esempio il rischio chimico derivante dallrsquoinalazione di sostanze aerodisperse nei lavori di saldatura pitturazione coibentazione il rischio legato alla movimentazione delle attrezzature il rischio rumore e vibrazioni il rischio da radia-zioni elettromagnetiche il rischio di caduta dallrsquoalto o in mare o il rischio derivante dai gravi A questi si aggiungano poi i rischi derivanti dallrsquointerazione terra-mare e quelli derivanti dalle operazioni di carico e scarico delle merci nelle banchine noncheacute quelli associati agli spazi confinati

PORTI E SICUREZZAINAIL ogni anno registra unrsquoincidenza del numero di infortuni che ha ormai raggiunto livelli di crescita esponenziali Volendo analizzare i dati registrati nel periodo 2002-2015 e pubblicati nel 2018 (Figura 1) si evince che tra gli eventi le prime cause di accadimento sono rappresentate dalle cadute a bordo per scivolata a cui seguono quelli associate ad attrezzature di ormeggio attrezzature locali macchina mez-zi di sollevamento o movimentazione dei carichi urti etc Riguardo la natura delle lesioni riportate pre-valgono notevolmente gli annegamenti e le fratture seguiti dalle contusioni cui si accodano lrsquoasfissia le ferite le distorsioni le lesioni da elettricitagrave e le ustioni Infine volendo analizzare le fasi in cui si sono verificati gli eventi infortunistici si evidenzia come il 60 di essi siano avvenuti in fase di navigazione il 24 di ormeggio disormeggio e attracco e il 16 durante la manutenzione a bordo i lavori subacquei etc Dallrsquoanalisi di queste statistiche emerge pertanto la necessitagrave di attenzionare in maniera sempre piugrave approfondita le misure di sicurezza e le procedure di lavoro adottate negli ambiti portuali

IL QUADRO DELLE REGOLELe lavorazioni svolte in ambito portuale soggiacciono allrsquoapplicazione di specifici Decreti a seconda che le attivitagrave vengano svolte sulle aree portuali sulle navi sui peschereccindash DLgs del 27071999 n 271 ldquoAdeguamento della normativa sulla sicurezza e salute dei lavoratori marittimi a bordo delle navi mercantili da pesca nazionali a norma della L 3112 1998 n 485rdquondash DLgs del 27071999 n 272 ldquoAdeguamento della normativa sulla sicurezza e salute dei lavoratori nellrsquoespletamento di operazioni e servizi portuali noncheacute di operazioni di manutenzione riparazione e trasformazione delle navi in ambito portuale a norma della legge 311298 n 485rdquondash DLgs 17081999 n 298 ldquoAttuazione della direttiva 93103CE relativa alle prescrizioni minime di sicurezza e di salute per il lavoro a bordo delle navi da pescardquondash DLgs 9042008 n 81 ldquoAttuazione dellrsquoarticolo 1 della legge 3 agosto 2007 n 123 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavorordquo noto come Testo Unico Sicurezza (TUS)

mdash ldquoOccorre attenzionare in maniera sempre piugrave approfon-dita le misure di sicurezza e le procedure di lavoro adotta-te negli ambiti portualirdquomdash

L

SICUREZZA

a cura di Gaetano Fede e Rocco Luigi Sassone

Lrsquoarmonizzazione e il coordinamento di queste norme perograve egrave il tassello che ancora manca per rendere ancora piugrave efficace lrsquoazione preventiva esigenza peraltro giagrave evidenziata dalla relazione finale della Commissione parlamen-tare di inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro (2013) Il DLgs 272 del 27 luglio 1999 figlio della Legge delega n 485 del 31 dicembre 1998 si poneva come obiettivo finale lrsquoadeguamento della normativa sulla sicurezza e salute dei lavoratori nei luoghi di lavoro in cui venivano effettuate le operazioni eo servizi portuali e includeva ndash e include tuttora ndash anche operazioni piugrave specifi-che come quelle di manutenzione riparazione e trasformazione navale Esso quindi abbraccia due ambiti e contienendash Disposizioni inerenti le operazioni e i servizi portuali mezzi di accesso a bordo non in dotazione della nave scale di accesso alle stive non in dotazio-ne alla nave boccaporti locali chiusi a bordo delle navi (carico scarico tra-sbordo deposito movimentazione merci servizi complementari e accessori)

ndash Disposizioni inerenti le operazioni di manutenzione ri-parazione e trasformazione lavori di manutenzione ripa-razione e trasformazione delle navi eseguiti nei portiIl DLgs 271 nel 1999 non egrave lrsquounica norma applicata al setto-re ma egrave sicuramente la piugrave recente in quanto risente della introduzione normativa del 1994 con la L 84 Infatti nel 1994 fu emanata la legge n 84 di riordino della legislazio-ne in materia portuale che disciplinava lrsquoordinamento e le attivitagrave portuali per adeguarli agli obiettivi del piano ge-nerale dei trasporti dettando contestualmente princigravepi di-rettivi in ordine allrsquoaggiornamento e alla definizione degli strumenti attuativi del piano stesso noncheacute allrsquoadozione e modifica dei piani regionali dei trasporti In particolare e specificatamente alla materia della si-curezza sul lavoro Irsquoart 16 introduceva e definiva le ope-razioni portuali ldquoSono operazioni portuali il carico lo scarico il trasbordo il deposito il movimento in genere delle merci e di ogni altro materiale svolti nellrsquoambito portuale Sono servizi portuali quelli riferiti a prestazioni specialistiche complementari e accessorie al ciclo delle operazioni portualirdquo

Mentre lrsquoart 17 definiva aspetti giuslavoristici ldquoFornitura del lavoro portua-le temporaneo anche in deroga allrsquoarticolo 1 della legge 23 ottobre 1960 n 1369 alle imprese di cui agli articoli 16 e 18 per lrsquoesecuzione delle operazioni portuali e dei servizi portuali autorizzati ai sensi dellrsquoarticolo 16 comma 3rdquo

APPLICAZIONE DEL DLGS N 81 DEL 2008Lrsquointroduzione del Decreto Legislativo n 81 del 09 aprile 2008 ha abrogato il DLgs 62694 ma non il 271 e il 272 del 1999 le cui materie sono in attesa di fu-turi processi di armonizzazione e coordinamento che perograve stentano a essere avviati Ad oggi infatti a distanza di 20 anni i due settori [porti e navi ndr] non sono inseriti nel DLgs 812008 nonostante allrsquoepoca dei lavori prepara-tori del Decreto 81 tali settori erano tra i titoli specifici Ne consegue che sino a quando non vi saranno dei Decreti specifici che svecchino gli ormai datati Decreti del rsquo99 per renderli organici allrsquoimpianto dellrsquo81 non si potragrave parlare di coerenza del sistema giuridico applicabile a porti e naviIl quadro delle regole di riferimento per questi distretti lavorativi segue il principio della norma generale (812008) che per definizione deve essere uni-versale e uniformemente applicata su tutto il territorio nazionale e quindi in via generale anche alle aree portuali e a bordo delle navi italianePeccato che poi ci sono le norme speciali (che naturalmente si intrecciano con le norme generali) che rappresentano gli standard integrativi speciali da rispettare che per le fattispecie normate risultano prevalenti sulla norma di carattere generale I Decreti 271-272-2981999 generano quindi problemi di conflitto interpretativo e difficoltagrave applicativeAnche gli OdV (Regioni e ASL) allrsquoindomani dei Decreti del rsquo99 si sono trovati a dover integrare la domanda di prevenzione introdotta da questi ultimi De-creti con le regole del sistema prevenzionale complessivo Ne egrave scaturito un modello praticato e collaudato da decenni nella generalitagrave degli ambienti di lavoro quello della vigilanza finalizzata alla prevenzione oltre che alla capa-citagrave di mettere in rete le esperienze sviluppate nei vari territori portuali del Porto di Genova aprile 2019

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ARMONIZZARE LA NORMAIl porto egrave un luogo di concentrazione di attivitagrave lavorative diverse e ciograve concorre a definire un forte e com-plesso rischio di interferenze che rappresenta un serio problema da risolvere in ragione della necessitagrave di armonizzare il quadro regolatorio attualmente in stallo Proprio per tale fattispecie se da un lato il TUS sopperisce alla presenza di normative specifiche dallrsquoaltro non sempre trova applicazione alle attivitagrave por-tuali in particolare per quanto concerne il rischio da interferenza o le operazioni portuali che si svolgono in banchina Il TUS ha normato il rischio interferenziale con lrsquoart 26 introducendo i concetti di cooperazione e coordi-namento tra i datori di lavoro ivi compresi i subappaltatori in maniera tale da creare una rete informativa completa circa i rischi interferenziali che sfocia nella redazione del Documento Unico di Valutazione dei Ri-schi La disciplina generale del rischio interferenziale nasce per far fronte quindi alla esigenza di sicurezza in un unico teatro lavorativo di piugrave imprese partecipanti al medesimo ciclo produttivo operanti contempora-neamente Il soggetto destinato a garantire tale cooperazione egrave Datore di Lavoro dellrsquo impresa committente che pertanto egrave obbligato a provvedere al coordina-mento della sicurezza di tutti i lavori e a redigere il DUVRI in relazione alle informazioni acquisite dalle varie imprese e agli accordi di cooperazione sulla sicurezza presi congiuntamente con esse Una vol-ta individuati i rischi derivanti dalle interferenze si potragrave finalmente procedere allrsquoadozione di ulteriori misure di sicurezza noncheacute a differire le lavorazioni incompatibiliLrsquo interpretazione delle attuali normative portano a ritenere che fino allrsquoemanazione del decreto di adattamento delle disposizioni contenute nel DLgs 2721999 al TUS spetta allrsquo impresa capo commessa la predisposizione dellrsquoapposito documento di valu-tazione dei rischi da interferenze che andragrave ad inte-grare il documento di sicurezza di cui agli artt 4 e 38 del DLgs n 2721999rdquo In tale contesto il profilo tipico di interferenza in porto non inquadrabile nel modello definito dal legislatore nellrsquoart 26 egrave quello correlato allrsquoaccesso in aree operative di soggetti esterni al ciclo portuale in senso stretto ndash anche se fortemente coinvolti ndash quali autotrasportatori spe-dizionieri agenti marittimi provveditori di bordo e passeggeri che spesso vengono imbarcati attraver-sando aree operative del terminal Ognuno di essi interviene con modalitagrave e attivitagrave differenti oltre che in fasi operative critiche del lavoro portuale Altra attivitagrave da attenzionare ai fini della discipli-na del rischio interferenziale sono le operazioni portuali che si svolgono su banchine pubbliche da parte di imprese diverse In questo caso il modello classico introdotto dallrsquoarticolo 26 non egrave applicabi-le in quanto vanno a decadere i due elementi fon-damentali dellrsquo istituto ovvero il rapporto di appalto tra le imprese (generalmente non si conoscono) e la disponibilitagrave giuridica dei luoghi (le aree sono ascrivibili alle autoritagrave di sistema portuale) In queste ipotesi non si puograve far altro che predisporre una valutazione congiunta dei rischi da interferenza tra le imprese in interazione lavorativa non ai sensi dellrsquoart26 del DLgs 8108 ma in ottemperanza alllsquoart 4 del DLgs 27299 in combinato disposto con lrsquoart 17 DLgs 8108

Consigliere Nazionale CNI e responsabile GdL SicurezzaComponente GdL Sicurezza Consiglio Nazionale Ingegneri

[Abstract dellrsquointervento ldquoLa gestione della sicurezza nelle aree portuali il quadro delle regolerdquo]

Paese Un ottimo esempio proviene dal lavoro sviluppato dal gruppo interre-gionale sulla sicurezza nelle aree portuali che ha prodotto pregevoli spunti di analisi a cui gli addetti ai lavori fanno correntemente riferimento Uno dei profili piugrave caratterizzanti della complessitagrave portuale e della sua diversitagrave ri-spetto ad altri distretti lavorativi italiani egrave la presenza sul campo di autoritagrave di forte regolazione del territorio (lrsquoAutoritagrave Portuale e lrsquoAutoritagrave Marittima) con compiti e poteri nella materia di salute e sicurezza sul lavoro concorren-ti e sussidiari a quelli dellrsquoOrgano di Vigilanza dellrsquoASL Lrsquoapplicazione del Decreto 2721999 nei Porti ha portato infatti alla collabo-razione tra lrsquoAutoritagrave Portuale soggetto centrale di governo e regolazione del territorio lrsquoASL e lrsquoOrgano di Vigilanza chiamato anche al ruolo di supporto specialistico alle funzioni regolamentari dellrsquoAutoritagrave Portuale noncheacute alla introduzione del Comitato di Igiene e Sicurezza quale organismo di parteci-pazione e consultazione presieduto dallrsquoAutoritagrave Portuale con il forte soste-gno dellrsquoASLLa suddetta norma ha altresigrave indirizzato le imprese portuali nella direzione tracciata dal Decreto 81 verso lrsquoadozione di sistemi di gestione e di qualitagrave il coinvolgimento dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza aziendali e lrsquointroduzione degli RLS di sito portuale Tutto questo egrave avvenuto in un con-testo lavorativo di estrema complessitagrave e rischiositagrave come per esempio nel caso di movimentazione delle merci dalleper le navi e le riparazioni navali

CASI PARTICOLARI Infatti nel caso particolare della movimentazioni di merci in ambito portuale si egrave in presenza di cicli lavorativi non facilmente standardizzabili caratteriz-zati da estrema variabilitagrave di situazioni e fattori estemporanei (es come egrave stata caricata la nave in un porto magari dallrsquoaltra parte del mondo diversitagrave delle navi le diverse merci gli autotrasportatori i marittimi tutti stranieri gli altri innumerevoli soggetti partecipanti al ciclo) Non a caso il fenomeno infortunistico in questo settore ha fatto registrare indici infortunistici per in-cidenza e gravitagrave anche piugrave alti di quelli dellrsquoedilizia con uno stillicidio do-loroso di morti spesso in reiterati scenari tipologici (investimenti da mezzi eo da carichi) In tale fattispecie anche le riparazioni navali assumono il connotato di pesante complessitagrave organizzativa insito peraltro nelle forme di strutturazione delle commesse navali e nelle catene ramificate di appalti che concentrano negli angusti spazi della nave maestranze numerose e multilin-gue oltre che nei ritmi intensi imposti dagli strettissimi ldquotempi naverdquoAnche lrsquoapplicabilitagrave del Decreto 2711999 [Adeguamento della normativa sulla sicurezza e salute dei lavoratori marittimi a bordo delle navi ndr] ri-sulta particolarmente complessa per la presenza di tre Organi di Vigilanza con pari titolo e prerogative Autoritagrave Marittima ndash ASL ndash Ufficio di Sanitagrave Marittima del Ministero della Salute tutti e tre chiamati a coordinarsi con le loro competenze differenziate su una materia che egrave intrinsecamente piugrave articolata Lrsquoambiente nave infatti egrave un contesto particolare che introduce questioni di sicurezza della navigazione di salute e sicurezza del lavoro e di igiene e abitabilitagrave essendo sia un ambiente di lavoro e che un ambien-te di vita dei marittimi Il suddetto decreto prevedeva lrsquoemanazione entro 90 giorni dallrsquointroduzione dello stesso [1999 ndr] del Regolamento per la costruzione e le sistemazioni relative allrsquoambiente di lavoro a bordo al fine di abrogare il vecchio Regolamento 1045 del 1939 (un Regio Decreto firmato da Vittorio Emanuele e Mussolini) che tuttora egrave vigente e quindi costituisce lrsquounico standard tecnico di riferimento per le vecchie Commissioni Locali di visita delle naviLa parte piugrave innovativa e significativa del 271 sono le regole prevenzionali e organizzative incentrate sulla valutazione dei rischi e sul sistema di gestio-ne distribuito tra armatore comandante preposti lavoratori e nuove figure di prevenzione a bordo (il ldquo626 marittimordquo) a fronte del fatto che tutte que-ste disposizioni sono entrate immediatamente in vigore allrsquoemanazione del 271 nel 1999 (e le societagrave armatrici con queste hanno da subito dovuto fare i conti) Altro importante aspetto riguarda lrsquoentrata in vigore della Convenzio-ne del Lavoro Marittimo MLC (ratificata dallrsquoItalia a settembre 2013) e in tale scenario la normativa italiana sugli aspetti di salute e sicurezza del lavoro rischia di non essere adeguata agli avanzati standard della Convenzione internazionale Ne deriva quindi che anche in questo caso come per il 272 egrave urgente lavorare per recuperare i ritardi accumulati e superare le inerzie applicative del 271

IL DLGS 81Si ritiene che lrsquooccasione per rimettere mano e risolvere i nodi applicativi del settore portuale egrave offerta proprio dal processo di evoluzione normativa indicato dal Decreto 81 che con spirito critico deve comunque essere co-ordinato con le previsioni del 271 272 e 298 superando talune inesattezze attualmente presenti ndash una diffusa imprecisione tecnica (specie del 272) nelle parti piugrave pretta-mente tecniche molto distanti dagli standard aggiornati del Decreto 81ndash alcuni aspetti irrisolti primo fra tutti il debole se non assente collega-mento giuridico nave-porto terra-bordo 271-272 la catena della respon-sabilitagrave solidale tra le due organizzazioni che interagiscono nello scambio portuale tra terra (impresa portuale) e bordo (impresa marittima) risulta interrotta sia che la nave sia straniera sia che batta bandiera italianandash la mancanza di azioni mirate sui rischi emergenti nei porti e sulle navi come accade per gli ambienti confinati (cosrsquoegrave una nave se non un ambiente necessariamente confinato)ndash la necessitagrave di attenzionare anche i temi della salute nel lavoro portuale che egrave di lavoro ad alto rischio infortunistico ma ciograve non deve far trascurare i rischi per la salute legati alle merci polverulente e alla movimentazione manuale dei carichindash lrsquoassenza dellrsquoarticolo 26 nellrsquointerfaccia porto-nave uno dei nodi cruciali irrisolti del rischio portuale

Riferimenti e bibliografiaQuaderni editi da INAIL gli infortuni sul lavoro in mare edizione 2018Verbali e documenti del Gruppo interregionale sulla sicurezza nelle aree portuali

Porto di Trieste aprile 2019

FIGURA 1

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NETWORK GIOVANI

Diventare grandi insieme

di Paola Marulli

Durante la giornata del 1deg feb-braio scorso presso la sede del CNI a Roma si egrave tenuta la riunione ufficiale del Network Giovani Inge-gneri (NGI) Il Network Giovani Ingegneri egrave una ldquoCommissione Nazionalerdquo composta dai referenti delle Commissioni Giovani dele-gati dai Consigli degli Ordini degli Ingegneri presenti su territorio nazionale Lo scopo del Network egrave quello di mettere a sistema le idee e i lavori delle Commissioni giovani territoriali presenti sul territorio nazionale per costituire relazioni proposte e progetti utili per gli ingegneri Lrsquo intervento di apertura della riunione egrave stato quello di Gianni Massa Vicepresidente vicario del Consiglio Nazionale degli Inge-gneri Il focus del discorso si egrave con-centrato su due principali aspetti il ruolo dellrsquoOrdine e lrsquo importanza del Network per il confronto con-

tinuo tra professionisti LrsquoOrdine secondo Massa non egrave un sistema di erogazione dei servizi ma di tutela verso la collettivitagrave preser-vando il titolo e la professionalitagrave dellrsquo ingegnere garantisce la qua-litagrave del lavoro svolto Lrsquo ingegnere egrave ldquola figura in grado di mediare tra il contesto in cui opera e le sue regole Lrsquo ingegnere dagrave forma com-piuta alle idee attraverso progetti funzionali e la sua valutazione puograve influenzare in una sola volta la vita di centinaia di personerdquoPertanto lrsquo iscrizione allrsquoOrdine non egrave solo un passaggio burocra-

Mettere a sistema le idee dei giovani ingegneri italiani lrsquo iscrizione allrsquoOrdine per una maggiore consapevolezza professionale etica e normativa

tico ma rappresenta una presa di coscienza delle proprie respon-sabilitagrave Decidere se iscriversi o meno non dovrebbe essere una scelta dettata esclusivamente da motivazioni lavorative ma dovrebbe implicare una mag-giore consapevolezza del proprio lavoro dal punto di vista etico e normativo lrsquo impegno a formarsi e ad aggiornarsi con costanza sulle novitagrave del settore e a crescere professionalmente

IL NETWORK E LE OFFICINEIl Network non egrave un recinto di

a cura del Network Giovani ingegneri cni

Le diverse Officine del NGIOfficina Sostegno alla ProfessioneSi pone come scopo il dialogo con tutte le istituzioni al fine di por-tare avanti le proposte che vanno ad agevolare il giovane profes-sionista La legge fondamentale che costituisce il punto di partenza per discutere nuove proposte egrave la legge 22 maggio 2017 n81 ldquoMisure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire lrsquoarticolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinatordquo

Officina Strumenti allrsquoavvio dellrsquoattivitagrave professionaleLrsquoofficina nasce sotto sollecitazione degli Ordini Provinciali degli Ingegneri della Regione Calabria per approfondire gli aspetti legali e fiscali gli obblighi e le agevolazioni previste noncheacute gli aspetti e i vantaggi legati alla nuova riforma professionaleConsiderata la difficoltagrave dei giovani ingegneri riscontrata in ambito territoriale riguardante la difficoltagrave nellrsquoapproccio allrsquoavvio dellrsquoat-tivitagrave professionale il progetto proposto ha lo scopo di fornire ai giovani elementi utili per lrsquoavvio della professione soprattutto in materia legale fiscale e di aggiornamento delle competenze

Officina RedazioneEgrave la piugrave longeva delle officine esiste ed egrave operativa dal 2015 I contenuti editoriali declinano tematiche di attualitagrave legate alla professione maggiormente sentite dagli ingegneri e raccontano le realtagrave ordinistiche territoriali Lrsquoobiettivo egrave ricercare linguaggi e posizioni condivise plurali e intergenerazionali e diffondere buone prassi attivitagrave e risultati delle officine del network Attualmente la Redazione pubblica i suoi articoli sul Il Giornale dellrsquoIngegnere e su Ingenio dove ha della rubriche dedicate e su uno dei portali tecnici delle professioni piugrave letti Teknoring

Officina We ShareSpin off dellrsquoOfficina Redazione in chiave piugrave moderna Si pone lrsquoobiettivo di ldquodematerializzarerdquo le informazioni per arrivare in modo diretto a chi intende iniziare la sua strada professionale nel mondo dellrsquo ingegneria andando a sostituire documenti cartacei con documenti digitali video e pubblicazioni online Si egrave proposto durante la riunione di raccogliere tutti i video di presentazione del-le Commissioni Giovani degli Ordini provinciali cosigrave da condividerli nella prossima riunione del Network

temi La peculiaritagrave della sua architettura interna egrave riuscire a riunire diversi ambiti della pro-fessione dellrsquoIngegnere Il Network Giovani Ingegneri egrave un componente molto importante del Consiglio Nazionale Inge-gneri anche percheacute ha creato un modello che potrebbe contami-nare parti piugrave ampie del CNI le Officine infatti sono un metodo di lavoro dove si ldquosmontano e rimontanordquo le idee Un grande traguardo egrave stato fatto nella giornata di venerdigrave 31 gennaio il Comitato dellrsquoAssemblea dei Pre-sidenti ha accettato di inserire nel gruppo di lavoro sullo Starter Kit (vedasi ldquoUn aiuto concreto per i neo colleghirdquo Il Giornale dellrsquo in-gegnere n 9 novembre 2019 ndr) un rappresentante del Network allo scopo di dare nuova energia e spunti Inoltre il NGI interverragrave nellrsquoAssemblea dei Presidenti per relazionare sulle Officine attive e sul proprio operato

CONFRONTI CON GLI ALTRI ORDININella giornata dedicata al Network giovani si egrave potuto appurare che non tutti gli organi provinciali hanno nel loro interno una Com-missione Giovani molti delegati erano presenti con lo spirito di raccogliere idee e informazioni per creare una propria Commis-sione che andasse a radunare i giovani professionisti della loro

cittagrave Si egrave inoltre discusso su i vari vantaggi messi a disposizione dalle diverse province ai nuovi iscritti Alcuni Ordini offrono lrsquo i-scrizione durante il primo anno di adesione altri invece mettono a disposizione delle intere gior-nate formative per i laureandi in unrsquoottica di iscrizione futura Fra le proposte piugrave avvincenti crsquoegrave stata quella di espandere il corso da 20 ore per diventare CTU anche ai giovani ingegneri Il Consulente Tecnico drsquoUfficio egrave lrsquoesperto in un determinato set-tore al quale si rivolge il Giudice quando ai fini della decisione necessita del giudizio tecnico di un professionista esperto in una data materia e dotato di partico-lari cognizioni scientifiche I CTU sono iscritti allrsquoAlbo del Tribunale in seguito a una proce-dura di accertamento dellrsquoespe-rienza maturata e della ldquocondotta morale specchiatardquo Si egrave pensato di affiancare nel primo periodo un ingegnere senior con lo scopo di dare una formazione anche pratica della professioneIl Network egrave condivisione I progressi significativi avven-gono spesso non attraverso un approccio diretto ma ponendosi obiettivi piugrave grandi e ambiziosi lrsquo incontro di varie idee e talenti per diventare grandi Insieme

Commissione Giovani Ingegneri Ordine di Bologna

mdash ldquoLrsquoingegnere dagrave forma compiuta alle idee attraverso progetti funzionali e la sua valutazione puograve influenzare in una sola volta la vita di centinaia di personerdquo Gianni Massa mdash

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SPEAKing

Ad metalladi Antonello Pellegrino

La notizia dellrsquo interruzione di uno scavo non lrsquoaveva trovato di buon umore immerso comrsquoera in conti che non tornavano a causa di tabelle di marcia non rispettate Aveva deciso di cambiarsi drsquoabito e vederne personalmente la causa e se necessario proporre le necessarie punizioni Fortuna-tamente lrsquoetagrave ancora giovane unitamente alla pratica ginnica mai abbandonata e a quella della caccia su sentieri impervi gli consentivano di seguire agevolmente il capo squadra nel lungo percorso a piedi fin oltre il limite della parte di galleria giagrave consolidata dove gli operai quotidianamente si inoltravano per scavare laquoVenga ingegnere Egrave quiraquoVide inclinarsi la fiammella della recentissima lampada ad acetilene il che accentuava la leggera sensazione di movimento dellrsquoaria dalle loro spalle verso il fondo dello scavo cui erano diretti I due raggiunsero un pic-colo gruppo di minatori poggiati agli attrezzi i cui occhi bianchi li fissarono dalla penombra con sguardo in cui la mestizia supe-rava la stanchezza Uno di essi

era accovacciato alla base dello scavo che dal fondo della galleria penetrava nel filone di minerale e pareva attenderli per mostrare qualcosa Esordigrave rivolgendosi loro con tono di rimproverolaquoPercheacute avete fermato lo scavo Non dovrebbero esserci rischi di crollo in questo punto e mi pare stiate tutti beneraquo Il caposquadra risposelaquoNessun incidente grazie a Dio Si sono fermati per rispetto Efisio fai vedere allrsquo ingegnere cosrsquohai trovatoraquoIl minatore sollevograve la lampada

nellrsquooscuritagrave avvolgente densa e pesante come un manto di orba-ce Con lrsquoaltra mano puligrave qualcosa sul fondo dello scavo con gesto quasi delicato Nellrsquoavvicinarsi la sensazione di movimento drsquoaria provata dal tecnico aumentograve Guardandosi attorno prima di infilarsi nellrsquoabbozzo di cunicolo annotograve la presenza di unrsquoampia fessura che da sopra le loro te-ste pareva spingersi in verticale Riconobbe le tracce di un crollo che contrariamente al previsto era avvenuto anche se non di recente e che lo scavo della gal-

leria aveva intercettato Abbassograve lo sguardo vide cosa lrsquooperaio stava ripulendo e sbottograve laquoQuindi avete bloccato il lavoro per una radice fossilizzata o i resti di qualche cervo preistorico che lrsquoacqua ha trascinato quaggiugraveraquoPrima di poter aggiungere qual-cosrsquoaltro udigrave le parole sommesse del minatore pronunciate mentre proseguiva nella sua opera Custus funti ossus de cristianu Al che lrsquo ingegnere osservograve con mag-giore attenzione A un osso scuro di maggiore spessore se ne af-fiancava uno piugrave sottile e quando lrsquooperaio smosse e spostograve di lato un pesante frammento dellrsquoantico crollo emerse anche quanto rima-neva di un anello metallico che li racchiudeva corroso e quasi dissolto ma riconoscibile Al che fu tutto chiaro Procedendo allrsquo in-dietro uscigrave dal cunicolo e solo la sua fermezza di uomo laico e moderno lo trattenne dal segnarsi mentre gli altri lo facevano Per un fuggevole istante quasi invidiograve il loro gesto liberatoriolaquoChe ne pensa ingegnereraquolaquoPortate fuori quei resti in una cassetta non crsquoegrave bisogno che vi dica di cercare di recuperare tutti i frammenti Poi chiameremo il prete dal paeseraquoIl caposquadra annuigrave medita-bondo mentre ritornavano nella

parte di galleria giagrave messa in sicurezza Quindi replicogravelaquoPotrebbe essere successo nel crollo dei primi scavi di ricerca del filone ai tempi del babbo di mio nonno Ma mi pare che allora avessero trovato tutti anche quelli che non ce lrsquoavevano fatta a uscireraquolaquoNon credo Antonio Hai visto quellrsquoanello di ferro Egrave roba molto antica Potrebbe essere dellrsquoepoca dei romaniraquolaquoE allora cosa diragrave il prete Magari era un pagano Cosa fac-ciamo se rifiuta di benedirloraquolaquoNon credo che lo faragrave Quel po-veraccio forse era piugrave cristiano di noi mandato qui per punizione come damnatus ad metalla e scivolato a morire nello spro-fondamento del pozzo che stava scavando e che la nostra galleria ha incontratoraquoAttese il caposquadra che dava le indicazioni ai minatori prima di avviarsi con lui nel lungo per-corso verso lrsquouscita Solamente loro pensograve capivano cosa potes-se aver provato quel remoto antecessore che immediatamen-te e a differenza sua avevano riconosciuto come uno di loro Quel giorno imparograve qualcosa che non si trova nei libri o scavando gallerie nella roccia ma da ricer-care nel profondo dellrsquouomo

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di Raimondo Pinna

In questo quarto appuntamento con la Storia dellrsquoIngegneria si termina di esplorare i punti di contatto tra lrsquo identitagrave della profes-sione di ingegnere e la storia ita-liana contemporanea sfruttando lrsquooccasione offerta dalla ricerca promossa dal CNI tesa a chiedere ai propri iscritti di rispondere alla semplice domanda ldquoChe cosrsquoegrave per me lrsquo ingegneriardquo Oggetto dellrsquo in-dagine sono gli effetti dellrsquo integra-zione dellrsquo ingegneria italiana con il sistema europeo

UN LINGUAGGIO COMPLESSOLa prima conseguenza della equi-parazione tra la formazione uni-versitaria italiana e quella europea egrave la complessitagrave del linguaggio e della comunicazione verso chi non appartiene al mondo dellrsquo inge-gneria Egrave un dettaglio di sostanza e non di forma il fatto che la ldquofacoltagraverdquo di ingegneria sia stata abolita insieme a tutte le altre e che lrsquoaccesso allrsquoalbo professionale degli Ingegneri in base al DPR 3282001 sia consentito solo a chi ha conseguito determinati corsi di laurea [1] La seconda conseguenza egrave la con-centrazione di un terzo dei laureati in soli tre atenei italiani il Poli-tecnico di Milano il Politecnico di Torino lrsquoUniversitagrave La Sapienza di Roma [2] Un dato che dimostra quanto siano ormai invasivi gli effetti di polarizzazione del sapere in precisi nodi sul territorio sempre piugrave frammentato in maniera gerar-chica tra centro e periferia nono-stante la narrazione politica e dei mass media si sforzi di affermare il contrario veicolando unrsquoinesi-stente utopistica eguaglianza delle possibilitagrave In realtagrave lrsquoaccesso al sapere egrave sempre piugrave condizionato dal binomio appartenenza a un territoriodisponibilitagrave di risorse patrimonialiLa perdita di centralitagrave dello Sta-to-nazione sembra essere un effetto della storia del Paese Nessun quinquennio particolare segna da anni la vita delle gene-razioni che si succedono tutto sembra avvicendarsi senza scosse senza qualcosa da ricordare I nuovi ingegneri paiono muoversi in un mondo liquido dove vige una competizione tra territori

LA MARGINALITAgrave INSITA NEL CONSEGUIMENTO DEL TITOLO DI INGEGNERELe definizioni di ldquoChe cosrsquoegrave per me lrsquo ingegneriardquo espresse dagli inge-gneri nati negli anni rsquo70 esprimono uno scoramento palpabile da esse emerge una pragmaticitagrave ai limiti dellrsquoaccettabile di chi sente che in qualche modo egrave nato nella decade sbagliata Per Lucia Cattani (Lodi 1975) laurea in ingegneria civile idraulica lrsquo ingegneria egrave ldquolrsquoespres-sione del genio umano declinato nella realtagraverdquo Resta indefinita quale sia e cosa sia questa realtagrave per

Il disincanto della professioneLrsquo ingegneria italiana integrata nel sistema europeo

ficativo per certificare lo stato di malessere di un Paeserdquo [7] CONCLUSIONIAlla fine di queste quattro puntate sulla storia dellrsquo ingegneria si puograve concludere che la ricerca del CNI ha raggiunto lo scopo che si era prefissa dimostrare come lrsquoevo-luzione della professione di inge-gnere soprattutto a partire dal percorso di formazione sia corre-lata alla storia del nostro Paese e sia essa stessa utile per compren-derla meglio Da un lato egrave emersa con chiarezza la traiettoria dellrsquoevoluzione della professione da movimento drsquoeacutelite a disciplina di competenti nume-rosi diffusi e radicati in modo capillare sul territorio con un forte rapporto con la popolazione Dallrsquoaltro egrave emersa con altrettanta chiarezza la trasformazione della disciplina in seguito alle difficoltagrave ma soprattutto alle opportunitagrave offerte dal confronto con il solo sistema paese prima e con la com-plessa multiformitagrave dellrsquoUnione europea poi Si sa che lrsquoesperienza personale e la quotidianitagrave del vivere la pro-fessione puograve portare a non avere soprattutto il tempo per tornare a studiare intendendo lo studio come riflessione del dove va la professione Gli Ordini territoriali con il loro sistema di formazione permanente costituiscono la sede naturale percheacute ciascuno iscritto si ritagli uno spazio per questa rifles-sione nel pieno rispetto delle pro-blematiche di ognuno Per questo il CNI non puograve che essere soddi-sfatto di come il coinvolgimento degli iscritti con una domanda apparentemente semplice quale che cosrsquoegrave per me lrsquo ingegneria ha ottenuto il risultato di smuovere barriere anagrafiche territoriali di competenza settoriale facilitando il compito di interpretazione Egrave legittimo ritenere questo pro-getto di ricerca del CNI come ldquopilotardquo ed egrave auspicabile che a esso ne seguano altri su temi iden-titari per la professione Lrsquo impor-tante egrave che questi futuri progetti perseverino nella proposizione agli iscritti di domande semplici come impatto ma profonde come contenuto in modo da consentire loro di rispondere con la maggiore libertagrave e sentimento possibile

STORIA DELLrsquoINGEGNERIA

quel vasto campionario di inge-gneri per esempio impiegati come docenti e ricercatori non struttu-rati che si sono ritrovati poi espulsi dalle stesse Universitagrave non piugrave in grado di accoglierli nonostante lrsquo innegabile preparazioneLrsquoaggettivo ldquopragmaticordquo egrave utiliz-zato espressamente da Gianluigi Rozza (Lodi 1977) laurea in inge-gneria aerospaziale ldquoLrsquoingegneria egrave una forma mentis creativa innova-tiva e allo stesso tempo razionale e pragmatica che costituisce un punto di incontro tra le scienze di base e applicate per creare innova-zione Lrsquoingegneria trasforma buone idee in realizzazionirdquo Viene perograve da domandarsi che cosa venga prima per importanza se lrsquoidea egrave buona a prescindere o se diventa buona solo se si realizza A tal proposito puograve tornare utile un esempio riportato da Roberto Napoletano Direttore del Sole-24Ore che nel 2014 pubblica il libro Nuovo viaggio in Italia (Riz-zoli) si tratta di un viaggio virtuale che sfrutta gli spunti offerti dalle lettere che i lettori del giornale gli hanno inviato in quanto curatore della rubrica domenicale Memo-randum Alla riflessione offerta dalla lettura di queste missive lrsquoautore accompagna il racconto di diari di trasferta di incontri pun-tuali da lui avuti con esponenti della societagrave civile nelle diverse cittagrave del Paese nel corso della sua attivitagrave giornalistica raggruppati secondo la tradizionale riparti-zione territoriale del Paese ndash Nord Centro Sud ndash aumentata di due altre sezioni ovvero lrsquoItalia altrove e lrsquoItalia da ritrovare In questo esempio Napoletano racconta di un neo ingegnere della provincia di Lecce incontrato a Trento Il Diret-tore sottolinea la sua provenienza da una famiglia non agiata la sua capacitagrave di laurearsi a Bologna in ingegneria biomedica mante-nendosi con i lavori piugrave disparati la costanza nel credere nella sua idea una startup high tech per il turismo online che in un lasso di tempo ragionevole (un anno) attira il finanziamento degli inve-stitori Viene esaltata lrsquoItalia che ha ldquofamerdquo vengono riproposti gli anni Cinquanta il loro spirito di sacri-ficio ldquoforse il dono della povertagrave di D egrave quello che serve oggi

allrsquoItalia per ritrovare nella testa la forza di combattere e comin-ciare a ricostruire il Paese dalle fondamentardquo [3] Questa idea del sacrificio egrave ribadita da Napoletano anche in un altro esempio riferito a giovani della provincia di Ragusa ldquoHanno piugrave fame degli altri e solo Dio sa quanto il Paese ha bisogno di quella fame Per contribuire a rifare lrsquoItalia non a chiacchiererdquo La soluzione nostalgica non egrave quella che hanno in mente inge-gneri come Federico Delfino (Savona 1972) laurea in ingegneria elettrica ldquoLa bottega dellrsquo innova-zione tecnologica e al contempo il teatro dove questa egrave mostrata alla popolazionerdquo Lrsquoorizzonte tem-porale di chi ha fame egrave limitato al qui e ora non puograve coincidere con la consapevolezza la sobrietagrave di Davide Bedogni (Reggio Emilia 1974) laurea in ingegneria edile ldquoTanti anni di studio per scoprire che non si smette mai drsquoimpararerdquo La realtagrave che loro adombrano egrave quella di un paese ricco dove ciograve che serve egrave trovare motivazioni che sostengano il lavoro alla luce del benessere che fornisce la societagrave dei consumi in cui il sacrificio non egrave e non puograve essere il punto neacute di partenza neacute di arrivo

LA QUESTIONE DEL GENEREEcco che la generazione di inge-gneri che si egrave formata nellrsquou-niversitagrave di eacutelite puograve tornare protagonista i loro ricordi sono acqua da bere per gli assetati e la loro saggezza egrave dispensata con tono bonario a piene mani Lo dimostra il modo in cui lrsquo ingegner Amalia Ercoli Finzi classe 1937 la prima donna a laurearsi in inge-gneria aeronautica al Politecnico di Milano collaboratrice in alcune delle piugrave importanti missioni con lrsquoAgenzia Spaziale Italiana ed Euro-pea affronta il conflitto di genere centrale nella cultura occidentale in questo scorcio di nuovo secolo la sua esperienza di pioniera in qualche modo consente di sdo-ganare il perdurare del concetto dellrsquo ingegneria come mondo pre-valentemente maschileDal primo momento dellrsquo istitu-zione della facoltagrave universita-ria in senso moderno negli anni Venti del secolo scorso lo studio dellrsquo ingegneria e quindi la figura

dellrsquo ingegnere si manifesta come destinato in misura pressocheacute totale al solo genere maschile Una resistenza che non ha para-goni anche rispetto alle discipline fisico-matematiche o mediche anchrsquoesse ostative alla partecipa-zione femminile quantomeno in Italia Per questo motivo le ricer-che sulla formazione degli inge-gneri condotte in questo inizio di Ventunesimo secolo sono sempre molto attente a monitorare la variazione del dato della compo-sizione di genere Paragonando la ricerca di Alma Mater del 2005 con quella del CNI del 2014 sembra che nel corso del decennio vi sia unrsquoattenuazione del processo di ldquomaschilizzazionerdquo Per la prima infatti ldquoIn generale perograve si nota un recupero della popolazione maschile nel passaggio dal pre al post riforma il processo di lsquomaschilizzazionersquo che mostra segni di ripresa sul complesso dei laureati riguarda anche quelli di Ingegneriardquo [5] per la seconda invece ldquoContinua ad aumentare il numero di donne laureate tanto che nel 2013 supera quota 16mila arrivando a costituire il 311 dellrsquouniverso dei laureati dei corsi ingegneristicirdquo [6]

LA PAURA DEL FUTUROLa dichiarazione del Presidente del Consiglio degli studenti del Politecnico di Milano Marco Brivio riportata da Napoletano nel libro prima citato egrave perfetta per descrivere il sentimento di paura che pervade le generazioni dei futuri ingegneri ldquoSui nostri pensieri incombono mille paure paura di non riuscire a riscattare tutti i crediti paura di perdere la borsa di studio del contratto a progetto che scade paura di non riuscire a pagare lrsquoaffitto le bollette le tasse paura di non trovare dopo gli studi un lavoro allrsquoaltezza delle nostre aspettative o di trovarne uno del tutto privo di soddisfazioni o di non trovarne affatto [] Questa generazione la mia generazione ha paura del proprio futuro non credo possa trovarsi un indicatore piugrave signi-

Riferimenti[1] L7 ingegneria civile e ambientale L8 ingegneria dellrsquoinformazione L9 ingegneria industriale L17 scienze dellrsquoarchitettura L23 scienze e tecni-che dellrsquoedilizia L31 scienze e tecnologie informatiche LM 4 CU architet-tura e ingegneria edile e architettura La formazione degli Ingegneri in Quaderni del Centro Studi del Consiglio Nazionale Ingegneri 1532015 nota 1 p 12[2] La formazione degli Ingegneri in Quaderni del CNI p 13 Il dato egrave stimato in circa un terzo del totale dei laureati nel 2013[3] R Napoletano Nuovo viaggio in Italia Rizzoli 2014 Milano p 19[4] Ivi p 228 [5] Il Profilo dei laureati in Ingegneria e lrsquoindagine sulla loro condizione occupazionale sono stati presentati da AlmaLaurea al convegno di Siena del 4 novembre 2005 ldquoLa riforma degli studi nella Facoltagrave di Ingegneria risultati problemi e prospettiverdquo promosso dallrsquoAteneo di Siena e dalla Conferenza dei Presidi delle Facoltagrave di Ingegneria [Sito web 082019] httpswwwalmalaureaituniversitaaltroingegneria [6] La formazione degli Ingegneri in Quaderni CNI p 13 [7] R Napoletano op cit p 55

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I 150 anni dello storico Traforo Ferroviario del FrejusLrsquoAccademia delle Scienze di Torino lrsquoOrdine e altri Enti celebrano lrsquoopera emblema della societagrave moderna

INFRASTRUTTURE |

EVENTI

La partnershipLrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Torino egrave lieto di annun-ciare la partnership con lrsquoAccademia delle Scienze di Torino per le celebrazioni dei ldquo150rdquo dello storico Traforo Ferroviario del Frejus Le celebrazioni riguarderanno con piugrave eventi lrsquoanno in corso e il prossimo anno poicheacute il 25 dicembre 1870 veniva abbattuto il dia-framma della galleria tra Italia e Francia e il 17 settembre del 1871 il Traforo veniva inaugurato LrsquoOrdine attraverso la sua Commissione Trasporti Mobilitagrave Infrastrutture e Sistemi parteciperagrave a tutti gli eventi in programma con contributi tecnico-scientifici riguardanti gli ingegneri che contribuirono alla realizzazione del Traforo che lo gestirono e lo gestiscono e relativi alla progettazione dellrsquoopera che negli anni a venire consentiragrave di realizzare la Nuova Linea To-rino Lione ndash NLTL che comprenderagrave il nuovo tunnel ferroviario del Moncenisio e che collegheragrave le reti ad Alta VelocitagraveAlta Capacitagrave italiana e francese Tutto ciograve si unisce e si completa in unrsquoottica sto-rico-contemporanea con i contributi tecnico-scientifici che la Com-missione ha messo in atto con grandi risultati negli ultimi anni

David ColaiacomoConsigliere referente Commissione Trasporti Mobilitagrave Infrastrutture e Sistemi Ordine degli Ingegneri della Provincia di Torino

A cura del Comitato Promo-tore dellrsquoAccademia delle Scienze di Torino per le Cele-brazioni dei 150 anni del Tra-foro Ferroviario del Frejus (1857-1871)

Il 17 settembre 187171 fu inau-gurato a Bardonecchia il Tra-foro Ferroviario del Frejus o del Cenisio o ancora Grande

Galleria delle Alpi non solo data storica ma pietra miliare che ha segnato proprio agli inizi della ldquorivoluzione industrialerdquo un fon-damentale punto di lancio dello sviluppo della civiltagrave mediante il miglioramento delle comunica-zioni terrestri attraverso lrsquoEuropa e la creazione di nuove specifiche tecnologie per la meccanizzazio-ne dei lavori di scavo queste ul-time tecnologie innovative hanno portato al sostanziale potenzia-mento delle condizioni di sicu-rezza allrsquoalleviamento della fatica del lavoro dellrsquouomo al prorom-pente sviluppo della costruzione di nuove gallerie in Italia (Figura 1) attraverso le Alpi e nel mondo alle quali sono strettamente lega-ti i miglioramenti sociale cultu-rale ed economico della societagrave modernaIl Traforo del Frejus fu ldquouna delle pagine piugrave gloriose della storia del Piemonte che da solo si accinse alla titanica impresa di scavare nelle viscere di montagna unrsquoam-pia galleria di ben 12 chilometri di lunghezza [hellip] lrsquo impresa colos-sale che la scienza la costanza la tenacia di proposito dovevano compiererdquo impresa ldquopromossa sostenuta ed iniziata dal pic-colo ed allora povero Piemonte che [hellip] segneragrave nella storia del secolo XIX unrsquoera splendidissima il trionfo della scienza sulla mate-ria che eruppe gloriosamente nel taglio dellrsquoIstmo di Suez e nel tra-foro delle Alpirdquo (Carlo Morando Il monumento commemorativo del Traforo delle Alpi Storia del Traforo Storia del Monumento Torino Tip G Baglione C 1879)La gestazione e la realizzazione del Traforo non furono poi tanto lunghe Precursore dellrsquoopera fu Giuseppe Francesco Medail di Bardonec-chia non uomo di scienza ma agricoltore e cacciatore e quindi profondo conoscitore dei suoi monti e valli e anche imprendi-tore di lavori pubblici e di tra-sporti tra Lione e Milano Giagrave nel 1832 aveva per primo riconosciuto che il punto piugrave stretto delle Alpi Occidentali si trovava tra Bardo-necchia e Modane e che qui ave-vano pressappoco la stessa quota le Valli dellrsquoArc (Valle Moriana) e della Dora Riparia (Valle di Susa) cosiccheacute ideograve un traforo di 5000 metri ma non ebbe successo

Perograve ldquoil buon germe era gettato in terreno non infecondo e nel 1845 il ministro Des Ambrois ordinograve allrsquo ingegnere belga Henri Maus lo studio di costruzione di ferrovia tra Susa e Chambery mediante traforo dei montirdquo il progetto fu completato nel 1849 prevedendo una galleria di 12290 metri ma fu respinto dal Parlamento che era impegnato nelle grandi problema-tiche politiche e belliche di quegli anniUna volta individuato un possi-bile tracciato e grazie agli studi del Professore geologo Angelo Sismonda prevista la situazione geologica restava perograve ancora insoluto il problema di come sca-vare la lunga galleriaFinalmente grazie al Conte Cavour sempre estremo iniziatore e pro-motore di grandi cose nel 1854 i ldquotre ingegneri per un Traforordquo Germano Sommeiller savoino genio della meccanica Severino

Grattoni di Voghera genio orga-nizzatore e Sebastiano Grandis cuneese di Borgo San Dalmazzo genio del calcolo furono chiamati a definire la perforazione mecca-nica dei fori da mina a energizzare le perforatrici con aria compressa industriale e a costruire il TraforoLrsquoavvio dei lavori di costruzione fu dato a Modane dal Re Vitto-rio Emanuele II il 31 agosto 1857 e lrsquo inaugurazione dellrsquoapertura al traffico cadde il 17 settembre 1871 a Bardonecchia sempre alla pre-senza del ReDurante i quarantrsquoanni centrali del XIX secolo sostennero la realizza-zione dellrsquoopera unitamente alla creazione delle nuove originali macchine per la sua costruzione ma anche lrsquo indispensabile crea-zione di una rete ferroviaria estesa allrsquo intero territorio nazionale ben sei illustri membri dellrsquoAccademia delle Scienze di Torino Angelo Sismonda Carlo Ignazio Giulio

Federico Menabrea Quintino Sella Pietro Paleocapa Germano SommeillerLrsquoAccademia delle Scienze di Torino si fa cosigrave promotrice della celebrazione del 150deg anniver-sario dellrsquoapertura del Frejus e ha avviato unitamente a vari altri Enti (tra quali lrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Torino) lo studio delle correlate manifestazioni in tale ambito verragrave anche analizzata la deter-minante e multiforme attivitagrave di Quintino Sella ingegnere parla-mentare e poi Ministro che tra lrsquoaltro ha fondato nel 1859 una scuola per studi superiori molto importante per gli ingegneri la Regia Scuola di Applicazione per gli Ingegneri in Torino dalla quale nel 1906 egrave nato il Politec-nico di TorinoQuestrsquo iniziativa cade in un periodo di grande fervore per il

moderno attraversamento ferro-viario delle Alpi cosigrave da rinsaldare lrsquounitagrave dellrsquoEuropa e collegarla al bacino del Mediterraneo allrsquoAfrica e allrsquoOriente al momento sono tre le gallerie ferroviarie che sono le piugrave lunghe del mondo il San Got-tardo da poco aperto al traffico il Brennero e il Frejus di base che sono in costruzioneAuspichiamo per favorire la rea-lizzazione di questa iniziativa adesioni e contributi di idee da parte di quanti vedono lrsquoapertura attraverso la Alpi fattore deter-minante per il miglioramento della qualitagrave della vita in ambito comunitario per contatti egrave possi-bile inviare unrsquoe-mail allrsquo indirizzoin iz iat iveaccademiadelle-scienzeit

Studiamo la storia ldquopercheacute le imprese degli uomini nel tempo non siano dimenticaterdquo (Erodoto)

Illustrazione tratta da LrsquoUnivers illustreacute Parigi 1869 in cui egrave riprodotta la mac-china perforatrice inventata da Germano Sommeiller per la perforazione del Tunnel del Frejus

Figura 1 Le piugrave antiche e moderne gallerie alpine del Piemonte

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La sostenibilitagrave egrave un fatto-re ormai determinante in tutte le attivitagrave produttive Non fanno eccezione quei

settori che nonostante le conti-nue innovazioni incidono di piugrave sullrsquoemissione nellrsquoatmosfera di gas climalteranti Fra questi il comparto oil amp gas ndash estrazione raffinazione e consumo di risorse fossili ndash oggi rappresenta uno dei principali fattori che incidono sul fenomeno del riscaldamento glo-bale Di conseguenza sono tanti i professionisti che lavorano nei settori di ricerca e sviluppo in cer-ca di soluzioni volte alla riduzione dellrsquo impatto ambientale di un set-tore che rimane imprescindibile per lrsquoeconomia planetariaEgrave in questo ambito che si inseri-sce la tesi di Marcello Prestianni presentata sul numero dellrsquoInge-gnere Italiano dedicato al tema Oil amp Gas (disponibile su httpswwwtuttoingegnereit) che gli ha permesso di vincere il contest lanciato nei mesi scorsi Ai partecipanti ndash studenti di inge-gneria laureati o laureandi ndash egrave stato chiesto di condividere la propria tesi sullrsquoevoluzione di questo comparto con particolare attenzione ai temi della Circular Economy e della decarbonizza-zione A promuovere la competi-zione il Consiglio Nazionale degli Ingegneri PPAN (consulente edi-toriale della rivista quadrime-strale) e NextChem societagrave che ha sponsorizzato il contest e messo a disposizione un tirocinio al migliore talento ldquoAl nostro interno ndash racconta Ilaria Catastini Communication Manager NextChem ndash abbiamo una ricchezza di competenze che vengono dallrsquoesperienza Maire Tecnimont nel settore tradizio-nale dellrsquo ingegneria e costruzioni che andiamo a integrare sempre di piugrave con quelle nuove di giovani che hanno studiato e si sono for-mati in una prospettiva di futuro sostenibile e circolare e che si vogliono cimentare in una sfida complessa quanto affascinanterdquo

LA TESILa trattazione egrave frutto dellrsquoattivitagrave sperimentale realizzata presso i laboratori del dipartimento drsquo in-gegneria Enzo Ferrari dellrsquoUniver-sitagrave degli studi di Modena e Reggio Emilia con i professori Cecilia Mortalograve Marcello Romagnoli e la dottoressa Maria Cannio Oggetto del lavoro sperimen-tale egrave la realizzazione tramite il metodo della stampa 3D di una membrana ceramica a

Oil amp Gas la stampa 3D di membrane ceramiche vince il contest de lrsquoIngegnere ItalianoOltre a un ridotto impatto ambientale la nuova tecnica sperimentale promette risparmi in termini di tempi e costi

idrogeno a temperature superiori ai 600degC Ciononostante il metodo del 3D printing ha permesso di raggiungere valori di permeabilitagrave dellrsquo idrogeno di molto inferiori alle membrane metalliche a base di palladio attualmente diffuse in commercio

Il nuovo contest de lrsquoIngegnere ItalianoIn occasione del lancio del numero dedicato al food dellrsquoIngegnere Italiano lo storico organo ufficiale del Consiglio Nazionale Ingegneri il CNI ha deciso di associare a ogni numero monografico un contest re-lativo allrsquoargomento trattato Lrsquoultima monografia appena uscita egrave dedicata al tema dellrsquoOilampGas Il contest egrave stato riservato a laureandi e laureati che si sono cimentati in una tesi sullrsquoevoluzione dellrsquo ingegneria nel settore specialmente sui temi della Circular Economy e della decarbonizzazione Il contest egrave stato sponsoriz-zato da NextChem societagrave del Grup-po Maire Tecnimont dedicata alla transizione energetica che ha messo a disposizio-ne un tirocinio Il vincitore del contest egrave stato Marcello Prestianni

DAL CNI

base di BaCe065 Zr020 Y015 O3-δ1113088-Ce085 Gd015 O2-δ a con-duzione elettronica (MPEC) per-meabile allrsquo idrogeno Un sistema composito che per via della sua stabilitagrave chimica e meccanica risulta fra i piugrave studiati per la separazione e la purificazione di

mdash ldquoIl contest egrave stato senza dubbio unrsquoopportunitagrave interessante diretta ai neolaureati come me percheacute consente di colmare fin da subito il gap tra mondo universitario e realtagrave aziendalerdquoMarcello Prestianni mdash

LrsquoINNOVAZIONEAl fine di migliorare le perfor-mance quindi una delle strategie piugrave promettenti consiste nellrsquoa-dozione di una configurazione asimmetrica e costituita da film supportati su substrati porosi Sebbene esistano articoli prodotti dalla comunitagrave scientifica rela-tivi alla preparazione di questa tipologia di membrane lrsquoutilizzo della stampa 3D rappresenta una novitagrave assoluta ldquoLrsquo idea ndash spiega Prestianni ndash egrave nata ragionando sul cambio di paradigma della base di partenza del processo di rea-lizzazione di membrane a confi-gurazione asimmetrica Ci siamo detti cosa puograve assicurare note-voli vantaggi in termini di costi e tempi di produzione rispetto ad altre tecniche in uso in questo momento come il co-pressing e il tape casting La risposta egrave stata la stampa 3D E in seguito alle attivitagrave di sperimentazione abbiamo ottenuto ottimi risultati anche sotto il profilo dellrsquo impatto ambientale in quanto abbiamo completato il processo senza impiegare metalli nobili notoria-mente rari e costosirdquo

LA NUOVA TECNICAPer la preparazione degli inchio-stri sono state impiegate polveri di BCZ20Y15 e di GDC15 preventiva-mente miscelate tramite il metodo ball milling attraverso lrsquouso del mulino planetario Queste pol-veri sono poi state amalgamate con altri additivi organici con proprietagrave disperdenti leganti e plastificanti Per la stampa della struttura asimmetrica e den-so-porosa infine egrave stata utiliz-

zata unrsquoattrezzatura homemade a microestrusione Lo step iniziale egrave rappresentato dalla stampa di un supporto poroso caratterizzato da uno spessore di circa 1-15 mm e un diametro di 20 mm Solo suc-cessivamente vi egrave stato deposi-tato lrsquo inchiostro per lrsquoottenimento di un film denso e sottile

I BENEFICI Questo metodo ha dato vita a un prodotto potenzialmente piugrave economico efficiente e dal minor impatto ambientale rispetto alle membrane metalliche a base di palladio e sue leghe Inoltre le membrane sono stabili anche in atmosfere aggressive e per questo motivo non necessitano di processi di desulfurizzazione o di riduzione di CO2 e CO oltre a poter lavorare a temperature fino a 800degC

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La certificazione dellrsquoingegnere esperto in ecoprogettazioneLa soluzione CERTIng al decreto CAM

I Criteri Ambientali Minimi (CAM) sono definiti nellrsquoambi-to del ldquoPiano di azione per la sostenibilitagrave ambientale dei

consumi della Pubblica Ammini-strazionerdquo e la loro applicazione ha come scopo quello di favori-re negli appalti pubblici lrsquouso di tecnologie e prodotti ambiental-mente piugrave sostenibiliIn Italia lrsquoapplicazione dei CAM egrave stata imposta dallrsquoart 18 della L 2212015 e successivamente dallrsquoart 34 del DLgs 502016 ldquoCo-dice degli appaltirdquo (come modifi-cato dal DLgs 562017) recante ldquoCriteri di sostenibilitagrave energe-tica e ambientale negli appalti pubblicirdquo che ne hanno reso ob-bligatoria lrsquoapplicazione da parte di tutte le stazioni appaltantiCon il Decreto CAM dellrsquo11 ottobre 2017 il Ministero dellrsquoAmbiente ha definito i criteri ambientali minimi per lrsquoaffidamento di ser-vizi di progettazione e dei lavori per nuova costruzione ristrut-

fessionista esperto sugli aspet-ti energetici e ambientali degli edifici che sia certificato da un organismo di valutazione della conformitagrave secondo la norma

Tali ingegneri dovranno aver ap-plicato nellrsquoambito della pro-gettazione eo direzione lavori di opere infrastrutturali i Criteri Ambientali Minimi per le scelte progettuali e quelle dei mate-riali eo aver svolto la verifica dellrsquo impatto ambientale delle opere su tutto il ciclo di vita ed eventualmente anche delle loro prestazioni energetiche Dovran-no aver svolto la progettazione di lavori per la costruzione eo riqualificazione di edifici con lrsquoapplicazione di protocolli di sostenibilitagrave ambientale anche volontari di comprovata validitagrave e diffusione sul piano nazionale e internazionale La certificazio-ne CERTing di ingegnere esperto in eco-progettazione in definiti-va soddisfa perfettamente i re-quisiti previsti dal decreto CAM e consente di accedere alle pre-mialitagrave previste nelle procedure di affidamento dei servizi di in-gegneria e architettura per la re-alizzazione o ristrutturazione di edifici pubblici Ad oggi egrave lrsquounico schema nel panorama delle cer-tificazioni del personale che lo consente in maniera trasversale ai diversi protocolli di sosteni-bilitagrave diffusi sul mercato delle costruzioni in Italia e in Europa

Per approfondimenti e per acce-dere alla certificazione consulta il sito wwwcertingit

turazione e manutenzione di edifici pubblici stabilendo nello specifico di attribuire un pun-teggio premiante alle proposte progettuali redatte da un pro-

internazionale ISOIEC 17024 e che applichi uno dei protocolli di sostenibilitagrave degli edifici di li-vello nazionale o internazionale (alcuni esempi Breeam Casacli-ma Itaca Leed Well)

LrsquoINGEGNERE ECO-PROGETTISTALrsquoagenzia CERTing accredita-ta secondo lo standard ISOIEC 17024 da ACCREDIA ha definito tra i 21 campi dello schema di Inge-gnere Esperto quello specifico di eco-progettista al quale possono accedere i professionisti che si occupano di progettazione soste-nibile in edilizia Il Consiglio Di-rettivo dellrsquoAgenzia CERTing nella riunione del 21 febbraio 2020 ha approvato una revisione del Re-golamento Tecnico che stabilisce i criteri per la valutazione delle competenze degli ingegneri che richiedono la certificazione come esperto sugli aspetti energetici e ambientali degli edifici

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Page 15: COVID-19 COVID-19 | L’anno Agire insieme che verrà contro … · 2020. 3. 31. · L’anno che verrà di Gianni Massa “Caro amico ti scrivo…” È il 1979 quando Lucio Dalla

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Tutte le informazioni repe-ribili online in unrsquounica ldquoscatolardquo Egrave il Landbox ide-ato grazie alle attivitagrave di

studio e analisi del Centro Studi dellrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Cagliari e sviluppato assieme allrsquoazienda Nordai Questa piattaforma utilizza i di-versi open data presenti in rete crea delle mappe tematiche e rende disponibili le informazio-ni in esse contenute in questo modo si crea un ambiente unico e costantemente aggiornato dal quale acquisire dati costante-mente aggiornati e geografica-mente strutturatiQuesto strumento egrave in grado di di minimizzare il numero di ore di lavoro trascorse a cercare i dati tra i diversi siti istituzionali e risponde alle esigenze dei profes-sionisti che intendono consultare e utilizzare dati territoriali riguar-danti i vari processi che interes-sano il territorio regionaleLandbox suddivide i dati in 4 categorie territorio (urbani-stica ambiente e mobilitagrave) strutture e infrastrutture (edili-zia costruzioni e infrastrutture)

TTERRITORIO

Ingegneria e internazionalizzazione

Landbox una ldquoscatolardquo open data

TERNI | EVENTI

CAGLIARI | PROGETTI

tecnologia (impianti energia ed innovazione) Pubblica Ammini-strazione (attivitagrave delle PA) La scala di riferimento generale egrave di tipo comunale anche se possono essere implementate scale piugrave piccole e dettagliate I vari tema-tismi vengono mostrati nel visua-lizzatore utilizzando come scala di riferimento quella comunale quindi tutti i dati presenti saranno inseriti in una base spaziale raf-figurante i limiti amministrativi comunali della SardegnaLa consultazione delle informa-zioni avviene attraverso lrsquoutilizzo di un client-server webgis che per-mette non solo la semplice visua-lizzazione di mappe tematiche ma anche numerose altre funziona-litagrave tra cui ndash consultazione dei dati tabellari presenti allrsquo interno delle mappe ndash creazione ed elaborazione di tabelle e grafici comparativi ndash analisi storiche dinamiche per conoscere lrsquoandamento nel tempo del dato selezionato ndash funzionalitagrave 3D per la rappre-sentazione con poligoni tridi-mensionali del tematismo scelto ndash creazione di grafi stradali per

eseguire analisi spaziali sui tempi di percorrenza (a piedi in bus in treno o in auto) ndash importazione di file esterni sovrapponibili le mappe presenti allrsquo interno di Landbox ndash download dei dati editabili nei vari formati e possibilitagrave di con-divisione in rete e nei principali social media La dinamicitagrave e la semplicitagrave del sito permette anche ai meno esperti di poter fare analisi ed elaborazioni senza dover neces-sariamente conoscere gli aspetti tecnici tipici dei software geo-grafici Landbox quindi egrave uno strumento versatile e poliedrico che permette di poter lavorare raggruppando piugrave banche dati in unrsquounica ldquoscatolardquo consentendo la gestione e manipolazione delle stesse in forma agile e quindi in sintesi ottimizzando il lavoro dei professionisti e degli utenti Attualmente Landbox egrave attivo sul territorio regionale della Sarde-gna ma puograve essere facilmente ampliato anche su altri contesti regionaliPer maggiori info httpsland-boxgeonuecomhome

Le potenzialitagrave e possibilitagrave professionali allrsquoestero unrsquoanalisi del mondo del lavoro oltre confine

Una piattaforma che raccoglie i dati dei diversi siti istituzionali del territorio per creare un ambiente unico e aggiornato di informazioni utili

di Simone Monotti

Giovedigrave 30 gennaio 2020 a Terni lrsquoOrdine degli Inge-gneri ha organizzato un evento sullrsquo internaziona-

lizzazione del mondo del lavoro con particolare riferimento alla figura dellrsquoIngegnere analizzando le possibilitagrave e potenzialitagrave pro-fessionali e lavorative allrsquoesteroIl tema egrave di grande attualitagrave edinteresse sia economico che sociale ed egrave stato affrontato da due diversi punti di vista comple-mentari il lavoro dipendente e la libera professione Egrave stato trattato anche il pro-blema del riconoscimento dei titoli allrsquoestero analizzando perograve piugrave approfonditamente questo aspetto fino alla valorizzazione del professionista per il suo per-corso di crescita post lauream e non sono per una burocratica validazione di titoliLa sessione del lavoro dipendente ha visto la collaborazione diretta di EURES Europa e ARPAL Umbria Sono intervenuti personalmente dirigenti e funzionari di questi due enti sia della compagine umbra sia di Paesi esteri con particolare riferimento ad Austria Germania e Olanda oltre che

dalla sede ministeriale di Roma Lrsquoobiettivo di questa sessione egrave stato illustrare direttamente il mondo del lavoro e le offerte pro-fessionali concrete allrsquoestero e il possibile inserimento di Ingegneri in Europa e piugrave dettagliatamente nei Paesi suddetti Il modulo della libera professione ha invece visto il coinvolgimento diretto del CNI tramite la pre-senza contemporanea di ben tre Consiglieri Nazionali (in foto)Roberto Orvieto ha dettaglia-tamente illustrato il progetto di internazionalizzazione del Con-siglio Nazionale essendo lui il delegato su tale tema A seguire Ania Lopez ha trattato le possibi-litagrave e potenzialitagrave della cosiddetta Agenda 2030 per gli Ingegneri in

Italia e allrsquoestero Stefano Calzo-lari ha affrontato un duplice tema sia lrsquoapproccio al riconoscimento delle competenze allrsquoestero ndash illustrando anche il CertIng ndash sia con piugrave ampio respiro la compe-tenza etica e i progetti innovativi in ottica europea per lrsquoOrdine del futuroVisto lrsquooggetto dellrsquo incontro non poteva mancare una dettagliata presentazione della piattaforma WorkIng e delle potenzialitagrave che la stessa offre anche in termini di lavoro allrsquoestro Di questo aspetto si egrave occupato Emanuele Palumbo del Centro Studi CNI che ha seguito lrsquo intervento di Guido Razzano dello staff CNI con approfondimenti operativi legati allrsquo internazionalizzazione

Chiaramente nessuno ha voluto favorire la cosiddetta ldquofuga dei cervellirdquo al contrario egrave stato sot-tolineato come sia auspicabile che le eccellenze del nostro ter-ritorio restino per valorizzarlo e favorirne la crescita In questa ottica comunque egrave un elemento di aiuto promuovere la tempora-nea espansione e maturazione del business e delle attivitagrave professio-nali oltre i propri confini locali sia come dipendenti che come liberi professionisti proprio in ottica di crescita e confronto con altre realtagrave Interessante egrave stato il con-fronto tra OrdineCNI ed Enti per il lavoro (ARPAL-EURES) per la pos-sibile futura sinergia con la piat-taforma WorkIng Lrsquo incontro ha dimostrato come lrsquoOrdine di Terni sia sempre in azione al fine di favorire gli Iscritti e piugrave in gene-rale la cittadinanza e la societagrave sotto tutti gli aspetti in cui egrave pos-sibile un suo intervento Per lo specifico tema dellrsquo interna-zionalizzazione lrsquoOrdine di Terni ha da tempo attivato una commis-sione interna oltre a seguire atti-vamente le recenti iniziative che il CNI ha attivato e sta sviluppando in tal senso

Presidente Ordine Ing Terni

La piattaforma WokIng in effetti egrave stata giagrave presentata a Terni lo scorso gennaio 2019 da Gianni Massa e Luca Scappini ma in questa occasione il focus egrave stato centrato appunto sullrsquoesteroVa sottolineato il fatto che si egrave trattato di un evento pilota in ambito europeo anche percheacute nel pomeriggio della stessa gior-nata presso la sede dellrsquoOrdine ternano i partecipanti interes-sati hanno potuto incontrare il personale EURES-ARPAL per essere informati direttamente sulle aziende estere in cerca di Ingegneri facendo di fatto pre-colloquio in lingua inglese con i rappresentanti dei Paesi prima citati A dimostrazione dellrsquo interesse per lrsquoevento va segnalato che oltre a CNI EURES e ARPAL hanno concesso il loro patrocinio morale anche la Regione Umbria lrsquoOrdine degli Ingegneri di Peru-gia (con la presenza di vari suoi iscritti) e quello degli Architetti di Terni Alla giornata comun-que hanno preso parte in gene-rale molti tecnici anche di altre categorie o colleghi non ancora iscritti allrsquoOrdine proprio percheacute interessati al tema indipenden-temente dai crediti riconosciuti

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Attivitagrave portuali ancora troppe incertezze

La gestione della salute e della sicurezza sul lavoro durante lo svolgimento delle attivitagrave portuali egrave un tema che necessita di attente riflessioni sia per le numerose peculiaritagrave del settore ma anche per il numero di infortuni e incidenti registrati in rapporto al limitato numero di occupati

La gestione della salute e della sicurezza sul lavoro durante lo svolgimento delle attivitagrave ldquoportualirdquo egrave un tema che necessita di attente riflessioni sia per le numerose peculiaritagrave del settore ma anche per il numero di infortuni e incidenti registrati in rapporto al limitato numero di occupati Infatti i porti sono luoghi in cui vista la molteplicitagrave di attivitagrave svolte si concentrano lavoratori appartenenti a categorie diverse lavoratori portuali autotrasportatori personale degli enti portuali degli enti di controllo tu-risti avventori addetti ai servizi tecnico-nautici ma anche militari che naturalmente costituiscono il presupposto per lrsquoinsorgenza di numerosi rischi diretti e indiretti Le principali attivitagrave svolte allrsquointerno

di porti restano comunque quelle di riparazione manutenzione e trasformazione delle navi a cui vengono associate per esempio il rischio chimico derivante dallrsquoinalazione di sostanze aerodisperse nei lavori di saldatura pitturazione coibentazione il rischio legato alla movimentazione delle attrezzature il rischio rumore e vibrazioni il rischio da radia-zioni elettromagnetiche il rischio di caduta dallrsquoalto o in mare o il rischio derivante dai gravi A questi si aggiungano poi i rischi derivanti dallrsquointerazione terra-mare e quelli derivanti dalle operazioni di carico e scarico delle merci nelle banchine noncheacute quelli associati agli spazi confinati

PORTI E SICUREZZAINAIL ogni anno registra unrsquoincidenza del numero di infortuni che ha ormai raggiunto livelli di crescita esponenziali Volendo analizzare i dati registrati nel periodo 2002-2015 e pubblicati nel 2018 (Figura 1) si evince che tra gli eventi le prime cause di accadimento sono rappresentate dalle cadute a bordo per scivolata a cui seguono quelli associate ad attrezzature di ormeggio attrezzature locali macchina mez-zi di sollevamento o movimentazione dei carichi urti etc Riguardo la natura delle lesioni riportate pre-valgono notevolmente gli annegamenti e le fratture seguiti dalle contusioni cui si accodano lrsquoasfissia le ferite le distorsioni le lesioni da elettricitagrave e le ustioni Infine volendo analizzare le fasi in cui si sono verificati gli eventi infortunistici si evidenzia come il 60 di essi siano avvenuti in fase di navigazione il 24 di ormeggio disormeggio e attracco e il 16 durante la manutenzione a bordo i lavori subacquei etc Dallrsquoanalisi di queste statistiche emerge pertanto la necessitagrave di attenzionare in maniera sempre piugrave approfondita le misure di sicurezza e le procedure di lavoro adottate negli ambiti portuali

IL QUADRO DELLE REGOLELe lavorazioni svolte in ambito portuale soggiacciono allrsquoapplicazione di specifici Decreti a seconda che le attivitagrave vengano svolte sulle aree portuali sulle navi sui peschereccindash DLgs del 27071999 n 271 ldquoAdeguamento della normativa sulla sicurezza e salute dei lavoratori marittimi a bordo delle navi mercantili da pesca nazionali a norma della L 3112 1998 n 485rdquondash DLgs del 27071999 n 272 ldquoAdeguamento della normativa sulla sicurezza e salute dei lavoratori nellrsquoespletamento di operazioni e servizi portuali noncheacute di operazioni di manutenzione riparazione e trasformazione delle navi in ambito portuale a norma della legge 311298 n 485rdquondash DLgs 17081999 n 298 ldquoAttuazione della direttiva 93103CE relativa alle prescrizioni minime di sicurezza e di salute per il lavoro a bordo delle navi da pescardquondash DLgs 9042008 n 81 ldquoAttuazione dellrsquoarticolo 1 della legge 3 agosto 2007 n 123 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavorordquo noto come Testo Unico Sicurezza (TUS)

mdash ldquoOccorre attenzionare in maniera sempre piugrave approfon-dita le misure di sicurezza e le procedure di lavoro adotta-te negli ambiti portualirdquomdash

L

SICUREZZA

a cura di Gaetano Fede e Rocco Luigi Sassone

Lrsquoarmonizzazione e il coordinamento di queste norme perograve egrave il tassello che ancora manca per rendere ancora piugrave efficace lrsquoazione preventiva esigenza peraltro giagrave evidenziata dalla relazione finale della Commissione parlamen-tare di inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro (2013) Il DLgs 272 del 27 luglio 1999 figlio della Legge delega n 485 del 31 dicembre 1998 si poneva come obiettivo finale lrsquoadeguamento della normativa sulla sicurezza e salute dei lavoratori nei luoghi di lavoro in cui venivano effettuate le operazioni eo servizi portuali e includeva ndash e include tuttora ndash anche operazioni piugrave specifi-che come quelle di manutenzione riparazione e trasformazione navale Esso quindi abbraccia due ambiti e contienendash Disposizioni inerenti le operazioni e i servizi portuali mezzi di accesso a bordo non in dotazione della nave scale di accesso alle stive non in dotazio-ne alla nave boccaporti locali chiusi a bordo delle navi (carico scarico tra-sbordo deposito movimentazione merci servizi complementari e accessori)

ndash Disposizioni inerenti le operazioni di manutenzione ri-parazione e trasformazione lavori di manutenzione ripa-razione e trasformazione delle navi eseguiti nei portiIl DLgs 271 nel 1999 non egrave lrsquounica norma applicata al setto-re ma egrave sicuramente la piugrave recente in quanto risente della introduzione normativa del 1994 con la L 84 Infatti nel 1994 fu emanata la legge n 84 di riordino della legislazio-ne in materia portuale che disciplinava lrsquoordinamento e le attivitagrave portuali per adeguarli agli obiettivi del piano ge-nerale dei trasporti dettando contestualmente princigravepi di-rettivi in ordine allrsquoaggiornamento e alla definizione degli strumenti attuativi del piano stesso noncheacute allrsquoadozione e modifica dei piani regionali dei trasporti In particolare e specificatamente alla materia della si-curezza sul lavoro Irsquoart 16 introduceva e definiva le ope-razioni portuali ldquoSono operazioni portuali il carico lo scarico il trasbordo il deposito il movimento in genere delle merci e di ogni altro materiale svolti nellrsquoambito portuale Sono servizi portuali quelli riferiti a prestazioni specialistiche complementari e accessorie al ciclo delle operazioni portualirdquo

Mentre lrsquoart 17 definiva aspetti giuslavoristici ldquoFornitura del lavoro portua-le temporaneo anche in deroga allrsquoarticolo 1 della legge 23 ottobre 1960 n 1369 alle imprese di cui agli articoli 16 e 18 per lrsquoesecuzione delle operazioni portuali e dei servizi portuali autorizzati ai sensi dellrsquoarticolo 16 comma 3rdquo

APPLICAZIONE DEL DLGS N 81 DEL 2008Lrsquointroduzione del Decreto Legislativo n 81 del 09 aprile 2008 ha abrogato il DLgs 62694 ma non il 271 e il 272 del 1999 le cui materie sono in attesa di fu-turi processi di armonizzazione e coordinamento che perograve stentano a essere avviati Ad oggi infatti a distanza di 20 anni i due settori [porti e navi ndr] non sono inseriti nel DLgs 812008 nonostante allrsquoepoca dei lavori prepara-tori del Decreto 81 tali settori erano tra i titoli specifici Ne consegue che sino a quando non vi saranno dei Decreti specifici che svecchino gli ormai datati Decreti del rsquo99 per renderli organici allrsquoimpianto dellrsquo81 non si potragrave parlare di coerenza del sistema giuridico applicabile a porti e naviIl quadro delle regole di riferimento per questi distretti lavorativi segue il principio della norma generale (812008) che per definizione deve essere uni-versale e uniformemente applicata su tutto il territorio nazionale e quindi in via generale anche alle aree portuali e a bordo delle navi italianePeccato che poi ci sono le norme speciali (che naturalmente si intrecciano con le norme generali) che rappresentano gli standard integrativi speciali da rispettare che per le fattispecie normate risultano prevalenti sulla norma di carattere generale I Decreti 271-272-2981999 generano quindi problemi di conflitto interpretativo e difficoltagrave applicativeAnche gli OdV (Regioni e ASL) allrsquoindomani dei Decreti del rsquo99 si sono trovati a dover integrare la domanda di prevenzione introdotta da questi ultimi De-creti con le regole del sistema prevenzionale complessivo Ne egrave scaturito un modello praticato e collaudato da decenni nella generalitagrave degli ambienti di lavoro quello della vigilanza finalizzata alla prevenzione oltre che alla capa-citagrave di mettere in rete le esperienze sviluppate nei vari territori portuali del Porto di Genova aprile 2019

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ARMONIZZARE LA NORMAIl porto egrave un luogo di concentrazione di attivitagrave lavorative diverse e ciograve concorre a definire un forte e com-plesso rischio di interferenze che rappresenta un serio problema da risolvere in ragione della necessitagrave di armonizzare il quadro regolatorio attualmente in stallo Proprio per tale fattispecie se da un lato il TUS sopperisce alla presenza di normative specifiche dallrsquoaltro non sempre trova applicazione alle attivitagrave por-tuali in particolare per quanto concerne il rischio da interferenza o le operazioni portuali che si svolgono in banchina Il TUS ha normato il rischio interferenziale con lrsquoart 26 introducendo i concetti di cooperazione e coordi-namento tra i datori di lavoro ivi compresi i subappaltatori in maniera tale da creare una rete informativa completa circa i rischi interferenziali che sfocia nella redazione del Documento Unico di Valutazione dei Ri-schi La disciplina generale del rischio interferenziale nasce per far fronte quindi alla esigenza di sicurezza in un unico teatro lavorativo di piugrave imprese partecipanti al medesimo ciclo produttivo operanti contempora-neamente Il soggetto destinato a garantire tale cooperazione egrave Datore di Lavoro dellrsquo impresa committente che pertanto egrave obbligato a provvedere al coordina-mento della sicurezza di tutti i lavori e a redigere il DUVRI in relazione alle informazioni acquisite dalle varie imprese e agli accordi di cooperazione sulla sicurezza presi congiuntamente con esse Una vol-ta individuati i rischi derivanti dalle interferenze si potragrave finalmente procedere allrsquoadozione di ulteriori misure di sicurezza noncheacute a differire le lavorazioni incompatibiliLrsquo interpretazione delle attuali normative portano a ritenere che fino allrsquoemanazione del decreto di adattamento delle disposizioni contenute nel DLgs 2721999 al TUS spetta allrsquo impresa capo commessa la predisposizione dellrsquoapposito documento di valu-tazione dei rischi da interferenze che andragrave ad inte-grare il documento di sicurezza di cui agli artt 4 e 38 del DLgs n 2721999rdquo In tale contesto il profilo tipico di interferenza in porto non inquadrabile nel modello definito dal legislatore nellrsquoart 26 egrave quello correlato allrsquoaccesso in aree operative di soggetti esterni al ciclo portuale in senso stretto ndash anche se fortemente coinvolti ndash quali autotrasportatori spe-dizionieri agenti marittimi provveditori di bordo e passeggeri che spesso vengono imbarcati attraver-sando aree operative del terminal Ognuno di essi interviene con modalitagrave e attivitagrave differenti oltre che in fasi operative critiche del lavoro portuale Altra attivitagrave da attenzionare ai fini della discipli-na del rischio interferenziale sono le operazioni portuali che si svolgono su banchine pubbliche da parte di imprese diverse In questo caso il modello classico introdotto dallrsquoarticolo 26 non egrave applicabi-le in quanto vanno a decadere i due elementi fon-damentali dellrsquo istituto ovvero il rapporto di appalto tra le imprese (generalmente non si conoscono) e la disponibilitagrave giuridica dei luoghi (le aree sono ascrivibili alle autoritagrave di sistema portuale) In queste ipotesi non si puograve far altro che predisporre una valutazione congiunta dei rischi da interferenza tra le imprese in interazione lavorativa non ai sensi dellrsquoart26 del DLgs 8108 ma in ottemperanza alllsquoart 4 del DLgs 27299 in combinato disposto con lrsquoart 17 DLgs 8108

Consigliere Nazionale CNI e responsabile GdL SicurezzaComponente GdL Sicurezza Consiglio Nazionale Ingegneri

[Abstract dellrsquointervento ldquoLa gestione della sicurezza nelle aree portuali il quadro delle regolerdquo]

Paese Un ottimo esempio proviene dal lavoro sviluppato dal gruppo interre-gionale sulla sicurezza nelle aree portuali che ha prodotto pregevoli spunti di analisi a cui gli addetti ai lavori fanno correntemente riferimento Uno dei profili piugrave caratterizzanti della complessitagrave portuale e della sua diversitagrave ri-spetto ad altri distretti lavorativi italiani egrave la presenza sul campo di autoritagrave di forte regolazione del territorio (lrsquoAutoritagrave Portuale e lrsquoAutoritagrave Marittima) con compiti e poteri nella materia di salute e sicurezza sul lavoro concorren-ti e sussidiari a quelli dellrsquoOrgano di Vigilanza dellrsquoASL Lrsquoapplicazione del Decreto 2721999 nei Porti ha portato infatti alla collabo-razione tra lrsquoAutoritagrave Portuale soggetto centrale di governo e regolazione del territorio lrsquoASL e lrsquoOrgano di Vigilanza chiamato anche al ruolo di supporto specialistico alle funzioni regolamentari dellrsquoAutoritagrave Portuale noncheacute alla introduzione del Comitato di Igiene e Sicurezza quale organismo di parteci-pazione e consultazione presieduto dallrsquoAutoritagrave Portuale con il forte soste-gno dellrsquoASLLa suddetta norma ha altresigrave indirizzato le imprese portuali nella direzione tracciata dal Decreto 81 verso lrsquoadozione di sistemi di gestione e di qualitagrave il coinvolgimento dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza aziendali e lrsquointroduzione degli RLS di sito portuale Tutto questo egrave avvenuto in un con-testo lavorativo di estrema complessitagrave e rischiositagrave come per esempio nel caso di movimentazione delle merci dalleper le navi e le riparazioni navali

CASI PARTICOLARI Infatti nel caso particolare della movimentazioni di merci in ambito portuale si egrave in presenza di cicli lavorativi non facilmente standardizzabili caratteriz-zati da estrema variabilitagrave di situazioni e fattori estemporanei (es come egrave stata caricata la nave in un porto magari dallrsquoaltra parte del mondo diversitagrave delle navi le diverse merci gli autotrasportatori i marittimi tutti stranieri gli altri innumerevoli soggetti partecipanti al ciclo) Non a caso il fenomeno infortunistico in questo settore ha fatto registrare indici infortunistici per in-cidenza e gravitagrave anche piugrave alti di quelli dellrsquoedilizia con uno stillicidio do-loroso di morti spesso in reiterati scenari tipologici (investimenti da mezzi eo da carichi) In tale fattispecie anche le riparazioni navali assumono il connotato di pesante complessitagrave organizzativa insito peraltro nelle forme di strutturazione delle commesse navali e nelle catene ramificate di appalti che concentrano negli angusti spazi della nave maestranze numerose e multilin-gue oltre che nei ritmi intensi imposti dagli strettissimi ldquotempi naverdquoAnche lrsquoapplicabilitagrave del Decreto 2711999 [Adeguamento della normativa sulla sicurezza e salute dei lavoratori marittimi a bordo delle navi ndr] ri-sulta particolarmente complessa per la presenza di tre Organi di Vigilanza con pari titolo e prerogative Autoritagrave Marittima ndash ASL ndash Ufficio di Sanitagrave Marittima del Ministero della Salute tutti e tre chiamati a coordinarsi con le loro competenze differenziate su una materia che egrave intrinsecamente piugrave articolata Lrsquoambiente nave infatti egrave un contesto particolare che introduce questioni di sicurezza della navigazione di salute e sicurezza del lavoro e di igiene e abitabilitagrave essendo sia un ambiente di lavoro e che un ambien-te di vita dei marittimi Il suddetto decreto prevedeva lrsquoemanazione entro 90 giorni dallrsquointroduzione dello stesso [1999 ndr] del Regolamento per la costruzione e le sistemazioni relative allrsquoambiente di lavoro a bordo al fine di abrogare il vecchio Regolamento 1045 del 1939 (un Regio Decreto firmato da Vittorio Emanuele e Mussolini) che tuttora egrave vigente e quindi costituisce lrsquounico standard tecnico di riferimento per le vecchie Commissioni Locali di visita delle naviLa parte piugrave innovativa e significativa del 271 sono le regole prevenzionali e organizzative incentrate sulla valutazione dei rischi e sul sistema di gestio-ne distribuito tra armatore comandante preposti lavoratori e nuove figure di prevenzione a bordo (il ldquo626 marittimordquo) a fronte del fatto che tutte que-ste disposizioni sono entrate immediatamente in vigore allrsquoemanazione del 271 nel 1999 (e le societagrave armatrici con queste hanno da subito dovuto fare i conti) Altro importante aspetto riguarda lrsquoentrata in vigore della Convenzio-ne del Lavoro Marittimo MLC (ratificata dallrsquoItalia a settembre 2013) e in tale scenario la normativa italiana sugli aspetti di salute e sicurezza del lavoro rischia di non essere adeguata agli avanzati standard della Convenzione internazionale Ne deriva quindi che anche in questo caso come per il 272 egrave urgente lavorare per recuperare i ritardi accumulati e superare le inerzie applicative del 271

IL DLGS 81Si ritiene che lrsquooccasione per rimettere mano e risolvere i nodi applicativi del settore portuale egrave offerta proprio dal processo di evoluzione normativa indicato dal Decreto 81 che con spirito critico deve comunque essere co-ordinato con le previsioni del 271 272 e 298 superando talune inesattezze attualmente presenti ndash una diffusa imprecisione tecnica (specie del 272) nelle parti piugrave pretta-mente tecniche molto distanti dagli standard aggiornati del Decreto 81ndash alcuni aspetti irrisolti primo fra tutti il debole se non assente collega-mento giuridico nave-porto terra-bordo 271-272 la catena della respon-sabilitagrave solidale tra le due organizzazioni che interagiscono nello scambio portuale tra terra (impresa portuale) e bordo (impresa marittima) risulta interrotta sia che la nave sia straniera sia che batta bandiera italianandash la mancanza di azioni mirate sui rischi emergenti nei porti e sulle navi come accade per gli ambienti confinati (cosrsquoegrave una nave se non un ambiente necessariamente confinato)ndash la necessitagrave di attenzionare anche i temi della salute nel lavoro portuale che egrave di lavoro ad alto rischio infortunistico ma ciograve non deve far trascurare i rischi per la salute legati alle merci polverulente e alla movimentazione manuale dei carichindash lrsquoassenza dellrsquoarticolo 26 nellrsquointerfaccia porto-nave uno dei nodi cruciali irrisolti del rischio portuale

Riferimenti e bibliografiaQuaderni editi da INAIL gli infortuni sul lavoro in mare edizione 2018Verbali e documenti del Gruppo interregionale sulla sicurezza nelle aree portuali

Porto di Trieste aprile 2019

FIGURA 1

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NETWORK GIOVANI

Diventare grandi insieme

di Paola Marulli

Durante la giornata del 1deg feb-braio scorso presso la sede del CNI a Roma si egrave tenuta la riunione ufficiale del Network Giovani Inge-gneri (NGI) Il Network Giovani Ingegneri egrave una ldquoCommissione Nazionalerdquo composta dai referenti delle Commissioni Giovani dele-gati dai Consigli degli Ordini degli Ingegneri presenti su territorio nazionale Lo scopo del Network egrave quello di mettere a sistema le idee e i lavori delle Commissioni giovani territoriali presenti sul territorio nazionale per costituire relazioni proposte e progetti utili per gli ingegneri Lrsquo intervento di apertura della riunione egrave stato quello di Gianni Massa Vicepresidente vicario del Consiglio Nazionale degli Inge-gneri Il focus del discorso si egrave con-centrato su due principali aspetti il ruolo dellrsquoOrdine e lrsquo importanza del Network per il confronto con-

tinuo tra professionisti LrsquoOrdine secondo Massa non egrave un sistema di erogazione dei servizi ma di tutela verso la collettivitagrave preser-vando il titolo e la professionalitagrave dellrsquo ingegnere garantisce la qua-litagrave del lavoro svolto Lrsquo ingegnere egrave ldquola figura in grado di mediare tra il contesto in cui opera e le sue regole Lrsquo ingegnere dagrave forma com-piuta alle idee attraverso progetti funzionali e la sua valutazione puograve influenzare in una sola volta la vita di centinaia di personerdquoPertanto lrsquo iscrizione allrsquoOrdine non egrave solo un passaggio burocra-

Mettere a sistema le idee dei giovani ingegneri italiani lrsquo iscrizione allrsquoOrdine per una maggiore consapevolezza professionale etica e normativa

tico ma rappresenta una presa di coscienza delle proprie respon-sabilitagrave Decidere se iscriversi o meno non dovrebbe essere una scelta dettata esclusivamente da motivazioni lavorative ma dovrebbe implicare una mag-giore consapevolezza del proprio lavoro dal punto di vista etico e normativo lrsquo impegno a formarsi e ad aggiornarsi con costanza sulle novitagrave del settore e a crescere professionalmente

IL NETWORK E LE OFFICINEIl Network non egrave un recinto di

a cura del Network Giovani ingegneri cni

Le diverse Officine del NGIOfficina Sostegno alla ProfessioneSi pone come scopo il dialogo con tutte le istituzioni al fine di por-tare avanti le proposte che vanno ad agevolare il giovane profes-sionista La legge fondamentale che costituisce il punto di partenza per discutere nuove proposte egrave la legge 22 maggio 2017 n81 ldquoMisure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire lrsquoarticolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinatordquo

Officina Strumenti allrsquoavvio dellrsquoattivitagrave professionaleLrsquoofficina nasce sotto sollecitazione degli Ordini Provinciali degli Ingegneri della Regione Calabria per approfondire gli aspetti legali e fiscali gli obblighi e le agevolazioni previste noncheacute gli aspetti e i vantaggi legati alla nuova riforma professionaleConsiderata la difficoltagrave dei giovani ingegneri riscontrata in ambito territoriale riguardante la difficoltagrave nellrsquoapproccio allrsquoavvio dellrsquoat-tivitagrave professionale il progetto proposto ha lo scopo di fornire ai giovani elementi utili per lrsquoavvio della professione soprattutto in materia legale fiscale e di aggiornamento delle competenze

Officina RedazioneEgrave la piugrave longeva delle officine esiste ed egrave operativa dal 2015 I contenuti editoriali declinano tematiche di attualitagrave legate alla professione maggiormente sentite dagli ingegneri e raccontano le realtagrave ordinistiche territoriali Lrsquoobiettivo egrave ricercare linguaggi e posizioni condivise plurali e intergenerazionali e diffondere buone prassi attivitagrave e risultati delle officine del network Attualmente la Redazione pubblica i suoi articoli sul Il Giornale dellrsquoIngegnere e su Ingenio dove ha della rubriche dedicate e su uno dei portali tecnici delle professioni piugrave letti Teknoring

Officina We ShareSpin off dellrsquoOfficina Redazione in chiave piugrave moderna Si pone lrsquoobiettivo di ldquodematerializzarerdquo le informazioni per arrivare in modo diretto a chi intende iniziare la sua strada professionale nel mondo dellrsquo ingegneria andando a sostituire documenti cartacei con documenti digitali video e pubblicazioni online Si egrave proposto durante la riunione di raccogliere tutti i video di presentazione del-le Commissioni Giovani degli Ordini provinciali cosigrave da condividerli nella prossima riunione del Network

temi La peculiaritagrave della sua architettura interna egrave riuscire a riunire diversi ambiti della pro-fessione dellrsquoIngegnere Il Network Giovani Ingegneri egrave un componente molto importante del Consiglio Nazionale Inge-gneri anche percheacute ha creato un modello che potrebbe contami-nare parti piugrave ampie del CNI le Officine infatti sono un metodo di lavoro dove si ldquosmontano e rimontanordquo le idee Un grande traguardo egrave stato fatto nella giornata di venerdigrave 31 gennaio il Comitato dellrsquoAssemblea dei Pre-sidenti ha accettato di inserire nel gruppo di lavoro sullo Starter Kit (vedasi ldquoUn aiuto concreto per i neo colleghirdquo Il Giornale dellrsquo in-gegnere n 9 novembre 2019 ndr) un rappresentante del Network allo scopo di dare nuova energia e spunti Inoltre il NGI interverragrave nellrsquoAssemblea dei Presidenti per relazionare sulle Officine attive e sul proprio operato

CONFRONTI CON GLI ALTRI ORDININella giornata dedicata al Network giovani si egrave potuto appurare che non tutti gli organi provinciali hanno nel loro interno una Com-missione Giovani molti delegati erano presenti con lo spirito di raccogliere idee e informazioni per creare una propria Commis-sione che andasse a radunare i giovani professionisti della loro

cittagrave Si egrave inoltre discusso su i vari vantaggi messi a disposizione dalle diverse province ai nuovi iscritti Alcuni Ordini offrono lrsquo i-scrizione durante il primo anno di adesione altri invece mettono a disposizione delle intere gior-nate formative per i laureandi in unrsquoottica di iscrizione futura Fra le proposte piugrave avvincenti crsquoegrave stata quella di espandere il corso da 20 ore per diventare CTU anche ai giovani ingegneri Il Consulente Tecnico drsquoUfficio egrave lrsquoesperto in un determinato set-tore al quale si rivolge il Giudice quando ai fini della decisione necessita del giudizio tecnico di un professionista esperto in una data materia e dotato di partico-lari cognizioni scientifiche I CTU sono iscritti allrsquoAlbo del Tribunale in seguito a una proce-dura di accertamento dellrsquoespe-rienza maturata e della ldquocondotta morale specchiatardquo Si egrave pensato di affiancare nel primo periodo un ingegnere senior con lo scopo di dare una formazione anche pratica della professioneIl Network egrave condivisione I progressi significativi avven-gono spesso non attraverso un approccio diretto ma ponendosi obiettivi piugrave grandi e ambiziosi lrsquo incontro di varie idee e talenti per diventare grandi Insieme

Commissione Giovani Ingegneri Ordine di Bologna

mdash ldquoLrsquoingegnere dagrave forma compiuta alle idee attraverso progetti funzionali e la sua valutazione puograve influenzare in una sola volta la vita di centinaia di personerdquo Gianni Massa mdash

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SPEAKing

Ad metalladi Antonello Pellegrino

La notizia dellrsquo interruzione di uno scavo non lrsquoaveva trovato di buon umore immerso comrsquoera in conti che non tornavano a causa di tabelle di marcia non rispettate Aveva deciso di cambiarsi drsquoabito e vederne personalmente la causa e se necessario proporre le necessarie punizioni Fortuna-tamente lrsquoetagrave ancora giovane unitamente alla pratica ginnica mai abbandonata e a quella della caccia su sentieri impervi gli consentivano di seguire agevolmente il capo squadra nel lungo percorso a piedi fin oltre il limite della parte di galleria giagrave consolidata dove gli operai quotidianamente si inoltravano per scavare laquoVenga ingegnere Egrave quiraquoVide inclinarsi la fiammella della recentissima lampada ad acetilene il che accentuava la leggera sensazione di movimento dellrsquoaria dalle loro spalle verso il fondo dello scavo cui erano diretti I due raggiunsero un pic-colo gruppo di minatori poggiati agli attrezzi i cui occhi bianchi li fissarono dalla penombra con sguardo in cui la mestizia supe-rava la stanchezza Uno di essi

era accovacciato alla base dello scavo che dal fondo della galleria penetrava nel filone di minerale e pareva attenderli per mostrare qualcosa Esordigrave rivolgendosi loro con tono di rimproverolaquoPercheacute avete fermato lo scavo Non dovrebbero esserci rischi di crollo in questo punto e mi pare stiate tutti beneraquo Il caposquadra risposelaquoNessun incidente grazie a Dio Si sono fermati per rispetto Efisio fai vedere allrsquo ingegnere cosrsquohai trovatoraquoIl minatore sollevograve la lampada

nellrsquooscuritagrave avvolgente densa e pesante come un manto di orba-ce Con lrsquoaltra mano puligrave qualcosa sul fondo dello scavo con gesto quasi delicato Nellrsquoavvicinarsi la sensazione di movimento drsquoaria provata dal tecnico aumentograve Guardandosi attorno prima di infilarsi nellrsquoabbozzo di cunicolo annotograve la presenza di unrsquoampia fessura che da sopra le loro te-ste pareva spingersi in verticale Riconobbe le tracce di un crollo che contrariamente al previsto era avvenuto anche se non di recente e che lo scavo della gal-

leria aveva intercettato Abbassograve lo sguardo vide cosa lrsquooperaio stava ripulendo e sbottograve laquoQuindi avete bloccato il lavoro per una radice fossilizzata o i resti di qualche cervo preistorico che lrsquoacqua ha trascinato quaggiugraveraquoPrima di poter aggiungere qual-cosrsquoaltro udigrave le parole sommesse del minatore pronunciate mentre proseguiva nella sua opera Custus funti ossus de cristianu Al che lrsquo ingegnere osservograve con mag-giore attenzione A un osso scuro di maggiore spessore se ne af-fiancava uno piugrave sottile e quando lrsquooperaio smosse e spostograve di lato un pesante frammento dellrsquoantico crollo emerse anche quanto rima-neva di un anello metallico che li racchiudeva corroso e quasi dissolto ma riconoscibile Al che fu tutto chiaro Procedendo allrsquo in-dietro uscigrave dal cunicolo e solo la sua fermezza di uomo laico e moderno lo trattenne dal segnarsi mentre gli altri lo facevano Per un fuggevole istante quasi invidiograve il loro gesto liberatoriolaquoChe ne pensa ingegnereraquolaquoPortate fuori quei resti in una cassetta non crsquoegrave bisogno che vi dica di cercare di recuperare tutti i frammenti Poi chiameremo il prete dal paeseraquoIl caposquadra annuigrave medita-bondo mentre ritornavano nella

parte di galleria giagrave messa in sicurezza Quindi replicogravelaquoPotrebbe essere successo nel crollo dei primi scavi di ricerca del filone ai tempi del babbo di mio nonno Ma mi pare che allora avessero trovato tutti anche quelli che non ce lrsquoavevano fatta a uscireraquolaquoNon credo Antonio Hai visto quellrsquoanello di ferro Egrave roba molto antica Potrebbe essere dellrsquoepoca dei romaniraquolaquoE allora cosa diragrave il prete Magari era un pagano Cosa fac-ciamo se rifiuta di benedirloraquolaquoNon credo che lo faragrave Quel po-veraccio forse era piugrave cristiano di noi mandato qui per punizione come damnatus ad metalla e scivolato a morire nello spro-fondamento del pozzo che stava scavando e che la nostra galleria ha incontratoraquoAttese il caposquadra che dava le indicazioni ai minatori prima di avviarsi con lui nel lungo per-corso verso lrsquouscita Solamente loro pensograve capivano cosa potes-se aver provato quel remoto antecessore che immediatamen-te e a differenza sua avevano riconosciuto come uno di loro Quel giorno imparograve qualcosa che non si trova nei libri o scavando gallerie nella roccia ma da ricer-care nel profondo dellrsquouomo

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di Raimondo Pinna

In questo quarto appuntamento con la Storia dellrsquoIngegneria si termina di esplorare i punti di contatto tra lrsquo identitagrave della profes-sione di ingegnere e la storia ita-liana contemporanea sfruttando lrsquooccasione offerta dalla ricerca promossa dal CNI tesa a chiedere ai propri iscritti di rispondere alla semplice domanda ldquoChe cosrsquoegrave per me lrsquo ingegneriardquo Oggetto dellrsquo in-dagine sono gli effetti dellrsquo integra-zione dellrsquo ingegneria italiana con il sistema europeo

UN LINGUAGGIO COMPLESSOLa prima conseguenza della equi-parazione tra la formazione uni-versitaria italiana e quella europea egrave la complessitagrave del linguaggio e della comunicazione verso chi non appartiene al mondo dellrsquo inge-gneria Egrave un dettaglio di sostanza e non di forma il fatto che la ldquofacoltagraverdquo di ingegneria sia stata abolita insieme a tutte le altre e che lrsquoaccesso allrsquoalbo professionale degli Ingegneri in base al DPR 3282001 sia consentito solo a chi ha conseguito determinati corsi di laurea [1] La seconda conseguenza egrave la con-centrazione di un terzo dei laureati in soli tre atenei italiani il Poli-tecnico di Milano il Politecnico di Torino lrsquoUniversitagrave La Sapienza di Roma [2] Un dato che dimostra quanto siano ormai invasivi gli effetti di polarizzazione del sapere in precisi nodi sul territorio sempre piugrave frammentato in maniera gerar-chica tra centro e periferia nono-stante la narrazione politica e dei mass media si sforzi di affermare il contrario veicolando unrsquoinesi-stente utopistica eguaglianza delle possibilitagrave In realtagrave lrsquoaccesso al sapere egrave sempre piugrave condizionato dal binomio appartenenza a un territoriodisponibilitagrave di risorse patrimonialiLa perdita di centralitagrave dello Sta-to-nazione sembra essere un effetto della storia del Paese Nessun quinquennio particolare segna da anni la vita delle gene-razioni che si succedono tutto sembra avvicendarsi senza scosse senza qualcosa da ricordare I nuovi ingegneri paiono muoversi in un mondo liquido dove vige una competizione tra territori

LA MARGINALITAgrave INSITA NEL CONSEGUIMENTO DEL TITOLO DI INGEGNERELe definizioni di ldquoChe cosrsquoegrave per me lrsquo ingegneriardquo espresse dagli inge-gneri nati negli anni rsquo70 esprimono uno scoramento palpabile da esse emerge una pragmaticitagrave ai limiti dellrsquoaccettabile di chi sente che in qualche modo egrave nato nella decade sbagliata Per Lucia Cattani (Lodi 1975) laurea in ingegneria civile idraulica lrsquo ingegneria egrave ldquolrsquoespres-sione del genio umano declinato nella realtagraverdquo Resta indefinita quale sia e cosa sia questa realtagrave per

Il disincanto della professioneLrsquo ingegneria italiana integrata nel sistema europeo

ficativo per certificare lo stato di malessere di un Paeserdquo [7] CONCLUSIONIAlla fine di queste quattro puntate sulla storia dellrsquo ingegneria si puograve concludere che la ricerca del CNI ha raggiunto lo scopo che si era prefissa dimostrare come lrsquoevo-luzione della professione di inge-gnere soprattutto a partire dal percorso di formazione sia corre-lata alla storia del nostro Paese e sia essa stessa utile per compren-derla meglio Da un lato egrave emersa con chiarezza la traiettoria dellrsquoevoluzione della professione da movimento drsquoeacutelite a disciplina di competenti nume-rosi diffusi e radicati in modo capillare sul territorio con un forte rapporto con la popolazione Dallrsquoaltro egrave emersa con altrettanta chiarezza la trasformazione della disciplina in seguito alle difficoltagrave ma soprattutto alle opportunitagrave offerte dal confronto con il solo sistema paese prima e con la com-plessa multiformitagrave dellrsquoUnione europea poi Si sa che lrsquoesperienza personale e la quotidianitagrave del vivere la pro-fessione puograve portare a non avere soprattutto il tempo per tornare a studiare intendendo lo studio come riflessione del dove va la professione Gli Ordini territoriali con il loro sistema di formazione permanente costituiscono la sede naturale percheacute ciascuno iscritto si ritagli uno spazio per questa rifles-sione nel pieno rispetto delle pro-blematiche di ognuno Per questo il CNI non puograve che essere soddi-sfatto di come il coinvolgimento degli iscritti con una domanda apparentemente semplice quale che cosrsquoegrave per me lrsquo ingegneria ha ottenuto il risultato di smuovere barriere anagrafiche territoriali di competenza settoriale facilitando il compito di interpretazione Egrave legittimo ritenere questo pro-getto di ricerca del CNI come ldquopilotardquo ed egrave auspicabile che a esso ne seguano altri su temi iden-titari per la professione Lrsquo impor-tante egrave che questi futuri progetti perseverino nella proposizione agli iscritti di domande semplici come impatto ma profonde come contenuto in modo da consentire loro di rispondere con la maggiore libertagrave e sentimento possibile

STORIA DELLrsquoINGEGNERIA

quel vasto campionario di inge-gneri per esempio impiegati come docenti e ricercatori non struttu-rati che si sono ritrovati poi espulsi dalle stesse Universitagrave non piugrave in grado di accoglierli nonostante lrsquo innegabile preparazioneLrsquoaggettivo ldquopragmaticordquo egrave utiliz-zato espressamente da Gianluigi Rozza (Lodi 1977) laurea in inge-gneria aerospaziale ldquoLrsquoingegneria egrave una forma mentis creativa innova-tiva e allo stesso tempo razionale e pragmatica che costituisce un punto di incontro tra le scienze di base e applicate per creare innova-zione Lrsquoingegneria trasforma buone idee in realizzazionirdquo Viene perograve da domandarsi che cosa venga prima per importanza se lrsquoidea egrave buona a prescindere o se diventa buona solo se si realizza A tal proposito puograve tornare utile un esempio riportato da Roberto Napoletano Direttore del Sole-24Ore che nel 2014 pubblica il libro Nuovo viaggio in Italia (Riz-zoli) si tratta di un viaggio virtuale che sfrutta gli spunti offerti dalle lettere che i lettori del giornale gli hanno inviato in quanto curatore della rubrica domenicale Memo-randum Alla riflessione offerta dalla lettura di queste missive lrsquoautore accompagna il racconto di diari di trasferta di incontri pun-tuali da lui avuti con esponenti della societagrave civile nelle diverse cittagrave del Paese nel corso della sua attivitagrave giornalistica raggruppati secondo la tradizionale riparti-zione territoriale del Paese ndash Nord Centro Sud ndash aumentata di due altre sezioni ovvero lrsquoItalia altrove e lrsquoItalia da ritrovare In questo esempio Napoletano racconta di un neo ingegnere della provincia di Lecce incontrato a Trento Il Diret-tore sottolinea la sua provenienza da una famiglia non agiata la sua capacitagrave di laurearsi a Bologna in ingegneria biomedica mante-nendosi con i lavori piugrave disparati la costanza nel credere nella sua idea una startup high tech per il turismo online che in un lasso di tempo ragionevole (un anno) attira il finanziamento degli inve-stitori Viene esaltata lrsquoItalia che ha ldquofamerdquo vengono riproposti gli anni Cinquanta il loro spirito di sacri-ficio ldquoforse il dono della povertagrave di D egrave quello che serve oggi

allrsquoItalia per ritrovare nella testa la forza di combattere e comin-ciare a ricostruire il Paese dalle fondamentardquo [3] Questa idea del sacrificio egrave ribadita da Napoletano anche in un altro esempio riferito a giovani della provincia di Ragusa ldquoHanno piugrave fame degli altri e solo Dio sa quanto il Paese ha bisogno di quella fame Per contribuire a rifare lrsquoItalia non a chiacchiererdquo La soluzione nostalgica non egrave quella che hanno in mente inge-gneri come Federico Delfino (Savona 1972) laurea in ingegneria elettrica ldquoLa bottega dellrsquo innova-zione tecnologica e al contempo il teatro dove questa egrave mostrata alla popolazionerdquo Lrsquoorizzonte tem-porale di chi ha fame egrave limitato al qui e ora non puograve coincidere con la consapevolezza la sobrietagrave di Davide Bedogni (Reggio Emilia 1974) laurea in ingegneria edile ldquoTanti anni di studio per scoprire che non si smette mai drsquoimpararerdquo La realtagrave che loro adombrano egrave quella di un paese ricco dove ciograve che serve egrave trovare motivazioni che sostengano il lavoro alla luce del benessere che fornisce la societagrave dei consumi in cui il sacrificio non egrave e non puograve essere il punto neacute di partenza neacute di arrivo

LA QUESTIONE DEL GENEREEcco che la generazione di inge-gneri che si egrave formata nellrsquou-niversitagrave di eacutelite puograve tornare protagonista i loro ricordi sono acqua da bere per gli assetati e la loro saggezza egrave dispensata con tono bonario a piene mani Lo dimostra il modo in cui lrsquo ingegner Amalia Ercoli Finzi classe 1937 la prima donna a laurearsi in inge-gneria aeronautica al Politecnico di Milano collaboratrice in alcune delle piugrave importanti missioni con lrsquoAgenzia Spaziale Italiana ed Euro-pea affronta il conflitto di genere centrale nella cultura occidentale in questo scorcio di nuovo secolo la sua esperienza di pioniera in qualche modo consente di sdo-ganare il perdurare del concetto dellrsquo ingegneria come mondo pre-valentemente maschileDal primo momento dellrsquo istitu-zione della facoltagrave universita-ria in senso moderno negli anni Venti del secolo scorso lo studio dellrsquo ingegneria e quindi la figura

dellrsquo ingegnere si manifesta come destinato in misura pressocheacute totale al solo genere maschile Una resistenza che non ha para-goni anche rispetto alle discipline fisico-matematiche o mediche anchrsquoesse ostative alla partecipa-zione femminile quantomeno in Italia Per questo motivo le ricer-che sulla formazione degli inge-gneri condotte in questo inizio di Ventunesimo secolo sono sempre molto attente a monitorare la variazione del dato della compo-sizione di genere Paragonando la ricerca di Alma Mater del 2005 con quella del CNI del 2014 sembra che nel corso del decennio vi sia unrsquoattenuazione del processo di ldquomaschilizzazionerdquo Per la prima infatti ldquoIn generale perograve si nota un recupero della popolazione maschile nel passaggio dal pre al post riforma il processo di lsquomaschilizzazionersquo che mostra segni di ripresa sul complesso dei laureati riguarda anche quelli di Ingegneriardquo [5] per la seconda invece ldquoContinua ad aumentare il numero di donne laureate tanto che nel 2013 supera quota 16mila arrivando a costituire il 311 dellrsquouniverso dei laureati dei corsi ingegneristicirdquo [6]

LA PAURA DEL FUTUROLa dichiarazione del Presidente del Consiglio degli studenti del Politecnico di Milano Marco Brivio riportata da Napoletano nel libro prima citato egrave perfetta per descrivere il sentimento di paura che pervade le generazioni dei futuri ingegneri ldquoSui nostri pensieri incombono mille paure paura di non riuscire a riscattare tutti i crediti paura di perdere la borsa di studio del contratto a progetto che scade paura di non riuscire a pagare lrsquoaffitto le bollette le tasse paura di non trovare dopo gli studi un lavoro allrsquoaltezza delle nostre aspettative o di trovarne uno del tutto privo di soddisfazioni o di non trovarne affatto [] Questa generazione la mia generazione ha paura del proprio futuro non credo possa trovarsi un indicatore piugrave signi-

Riferimenti[1] L7 ingegneria civile e ambientale L8 ingegneria dellrsquoinformazione L9 ingegneria industriale L17 scienze dellrsquoarchitettura L23 scienze e tecni-che dellrsquoedilizia L31 scienze e tecnologie informatiche LM 4 CU architet-tura e ingegneria edile e architettura La formazione degli Ingegneri in Quaderni del Centro Studi del Consiglio Nazionale Ingegneri 1532015 nota 1 p 12[2] La formazione degli Ingegneri in Quaderni del CNI p 13 Il dato egrave stimato in circa un terzo del totale dei laureati nel 2013[3] R Napoletano Nuovo viaggio in Italia Rizzoli 2014 Milano p 19[4] Ivi p 228 [5] Il Profilo dei laureati in Ingegneria e lrsquoindagine sulla loro condizione occupazionale sono stati presentati da AlmaLaurea al convegno di Siena del 4 novembre 2005 ldquoLa riforma degli studi nella Facoltagrave di Ingegneria risultati problemi e prospettiverdquo promosso dallrsquoAteneo di Siena e dalla Conferenza dei Presidi delle Facoltagrave di Ingegneria [Sito web 082019] httpswwwalmalaureaituniversitaaltroingegneria [6] La formazione degli Ingegneri in Quaderni CNI p 13 [7] R Napoletano op cit p 55

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I 150 anni dello storico Traforo Ferroviario del FrejusLrsquoAccademia delle Scienze di Torino lrsquoOrdine e altri Enti celebrano lrsquoopera emblema della societagrave moderna

INFRASTRUTTURE |

EVENTI

La partnershipLrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Torino egrave lieto di annun-ciare la partnership con lrsquoAccademia delle Scienze di Torino per le celebrazioni dei ldquo150rdquo dello storico Traforo Ferroviario del Frejus Le celebrazioni riguarderanno con piugrave eventi lrsquoanno in corso e il prossimo anno poicheacute il 25 dicembre 1870 veniva abbattuto il dia-framma della galleria tra Italia e Francia e il 17 settembre del 1871 il Traforo veniva inaugurato LrsquoOrdine attraverso la sua Commissione Trasporti Mobilitagrave Infrastrutture e Sistemi parteciperagrave a tutti gli eventi in programma con contributi tecnico-scientifici riguardanti gli ingegneri che contribuirono alla realizzazione del Traforo che lo gestirono e lo gestiscono e relativi alla progettazione dellrsquoopera che negli anni a venire consentiragrave di realizzare la Nuova Linea To-rino Lione ndash NLTL che comprenderagrave il nuovo tunnel ferroviario del Moncenisio e che collegheragrave le reti ad Alta VelocitagraveAlta Capacitagrave italiana e francese Tutto ciograve si unisce e si completa in unrsquoottica sto-rico-contemporanea con i contributi tecnico-scientifici che la Com-missione ha messo in atto con grandi risultati negli ultimi anni

David ColaiacomoConsigliere referente Commissione Trasporti Mobilitagrave Infrastrutture e Sistemi Ordine degli Ingegneri della Provincia di Torino

A cura del Comitato Promo-tore dellrsquoAccademia delle Scienze di Torino per le Cele-brazioni dei 150 anni del Tra-foro Ferroviario del Frejus (1857-1871)

Il 17 settembre 187171 fu inau-gurato a Bardonecchia il Tra-foro Ferroviario del Frejus o del Cenisio o ancora Grande

Galleria delle Alpi non solo data storica ma pietra miliare che ha segnato proprio agli inizi della ldquorivoluzione industrialerdquo un fon-damentale punto di lancio dello sviluppo della civiltagrave mediante il miglioramento delle comunica-zioni terrestri attraverso lrsquoEuropa e la creazione di nuove specifiche tecnologie per la meccanizzazio-ne dei lavori di scavo queste ul-time tecnologie innovative hanno portato al sostanziale potenzia-mento delle condizioni di sicu-rezza allrsquoalleviamento della fatica del lavoro dellrsquouomo al prorom-pente sviluppo della costruzione di nuove gallerie in Italia (Figura 1) attraverso le Alpi e nel mondo alle quali sono strettamente lega-ti i miglioramenti sociale cultu-rale ed economico della societagrave modernaIl Traforo del Frejus fu ldquouna delle pagine piugrave gloriose della storia del Piemonte che da solo si accinse alla titanica impresa di scavare nelle viscere di montagna unrsquoam-pia galleria di ben 12 chilometri di lunghezza [hellip] lrsquo impresa colos-sale che la scienza la costanza la tenacia di proposito dovevano compiererdquo impresa ldquopromossa sostenuta ed iniziata dal pic-colo ed allora povero Piemonte che [hellip] segneragrave nella storia del secolo XIX unrsquoera splendidissima il trionfo della scienza sulla mate-ria che eruppe gloriosamente nel taglio dellrsquoIstmo di Suez e nel tra-foro delle Alpirdquo (Carlo Morando Il monumento commemorativo del Traforo delle Alpi Storia del Traforo Storia del Monumento Torino Tip G Baglione C 1879)La gestazione e la realizzazione del Traforo non furono poi tanto lunghe Precursore dellrsquoopera fu Giuseppe Francesco Medail di Bardonec-chia non uomo di scienza ma agricoltore e cacciatore e quindi profondo conoscitore dei suoi monti e valli e anche imprendi-tore di lavori pubblici e di tra-sporti tra Lione e Milano Giagrave nel 1832 aveva per primo riconosciuto che il punto piugrave stretto delle Alpi Occidentali si trovava tra Bardo-necchia e Modane e che qui ave-vano pressappoco la stessa quota le Valli dellrsquoArc (Valle Moriana) e della Dora Riparia (Valle di Susa) cosiccheacute ideograve un traforo di 5000 metri ma non ebbe successo

Perograve ldquoil buon germe era gettato in terreno non infecondo e nel 1845 il ministro Des Ambrois ordinograve allrsquo ingegnere belga Henri Maus lo studio di costruzione di ferrovia tra Susa e Chambery mediante traforo dei montirdquo il progetto fu completato nel 1849 prevedendo una galleria di 12290 metri ma fu respinto dal Parlamento che era impegnato nelle grandi problema-tiche politiche e belliche di quegli anniUna volta individuato un possi-bile tracciato e grazie agli studi del Professore geologo Angelo Sismonda prevista la situazione geologica restava perograve ancora insoluto il problema di come sca-vare la lunga galleriaFinalmente grazie al Conte Cavour sempre estremo iniziatore e pro-motore di grandi cose nel 1854 i ldquotre ingegneri per un Traforordquo Germano Sommeiller savoino genio della meccanica Severino

Grattoni di Voghera genio orga-nizzatore e Sebastiano Grandis cuneese di Borgo San Dalmazzo genio del calcolo furono chiamati a definire la perforazione mecca-nica dei fori da mina a energizzare le perforatrici con aria compressa industriale e a costruire il TraforoLrsquoavvio dei lavori di costruzione fu dato a Modane dal Re Vitto-rio Emanuele II il 31 agosto 1857 e lrsquo inaugurazione dellrsquoapertura al traffico cadde il 17 settembre 1871 a Bardonecchia sempre alla pre-senza del ReDurante i quarantrsquoanni centrali del XIX secolo sostennero la realizza-zione dellrsquoopera unitamente alla creazione delle nuove originali macchine per la sua costruzione ma anche lrsquo indispensabile crea-zione di una rete ferroviaria estesa allrsquo intero territorio nazionale ben sei illustri membri dellrsquoAccademia delle Scienze di Torino Angelo Sismonda Carlo Ignazio Giulio

Federico Menabrea Quintino Sella Pietro Paleocapa Germano SommeillerLrsquoAccademia delle Scienze di Torino si fa cosigrave promotrice della celebrazione del 150deg anniver-sario dellrsquoapertura del Frejus e ha avviato unitamente a vari altri Enti (tra quali lrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Torino) lo studio delle correlate manifestazioni in tale ambito verragrave anche analizzata la deter-minante e multiforme attivitagrave di Quintino Sella ingegnere parla-mentare e poi Ministro che tra lrsquoaltro ha fondato nel 1859 una scuola per studi superiori molto importante per gli ingegneri la Regia Scuola di Applicazione per gli Ingegneri in Torino dalla quale nel 1906 egrave nato il Politec-nico di TorinoQuestrsquo iniziativa cade in un periodo di grande fervore per il

moderno attraversamento ferro-viario delle Alpi cosigrave da rinsaldare lrsquounitagrave dellrsquoEuropa e collegarla al bacino del Mediterraneo allrsquoAfrica e allrsquoOriente al momento sono tre le gallerie ferroviarie che sono le piugrave lunghe del mondo il San Got-tardo da poco aperto al traffico il Brennero e il Frejus di base che sono in costruzioneAuspichiamo per favorire la rea-lizzazione di questa iniziativa adesioni e contributi di idee da parte di quanti vedono lrsquoapertura attraverso la Alpi fattore deter-minante per il miglioramento della qualitagrave della vita in ambito comunitario per contatti egrave possi-bile inviare unrsquoe-mail allrsquo indirizzoin iz iat iveaccademiadelle-scienzeit

Studiamo la storia ldquopercheacute le imprese degli uomini nel tempo non siano dimenticaterdquo (Erodoto)

Illustrazione tratta da LrsquoUnivers illustreacute Parigi 1869 in cui egrave riprodotta la mac-china perforatrice inventata da Germano Sommeiller per la perforazione del Tunnel del Frejus

Figura 1 Le piugrave antiche e moderne gallerie alpine del Piemonte

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La sostenibilitagrave egrave un fatto-re ormai determinante in tutte le attivitagrave produttive Non fanno eccezione quei

settori che nonostante le conti-nue innovazioni incidono di piugrave sullrsquoemissione nellrsquoatmosfera di gas climalteranti Fra questi il comparto oil amp gas ndash estrazione raffinazione e consumo di risorse fossili ndash oggi rappresenta uno dei principali fattori che incidono sul fenomeno del riscaldamento glo-bale Di conseguenza sono tanti i professionisti che lavorano nei settori di ricerca e sviluppo in cer-ca di soluzioni volte alla riduzione dellrsquo impatto ambientale di un set-tore che rimane imprescindibile per lrsquoeconomia planetariaEgrave in questo ambito che si inseri-sce la tesi di Marcello Prestianni presentata sul numero dellrsquoInge-gnere Italiano dedicato al tema Oil amp Gas (disponibile su httpswwwtuttoingegnereit) che gli ha permesso di vincere il contest lanciato nei mesi scorsi Ai partecipanti ndash studenti di inge-gneria laureati o laureandi ndash egrave stato chiesto di condividere la propria tesi sullrsquoevoluzione di questo comparto con particolare attenzione ai temi della Circular Economy e della decarbonizza-zione A promuovere la competi-zione il Consiglio Nazionale degli Ingegneri PPAN (consulente edi-toriale della rivista quadrime-strale) e NextChem societagrave che ha sponsorizzato il contest e messo a disposizione un tirocinio al migliore talento ldquoAl nostro interno ndash racconta Ilaria Catastini Communication Manager NextChem ndash abbiamo una ricchezza di competenze che vengono dallrsquoesperienza Maire Tecnimont nel settore tradizio-nale dellrsquo ingegneria e costruzioni che andiamo a integrare sempre di piugrave con quelle nuove di giovani che hanno studiato e si sono for-mati in una prospettiva di futuro sostenibile e circolare e che si vogliono cimentare in una sfida complessa quanto affascinanterdquo

LA TESILa trattazione egrave frutto dellrsquoattivitagrave sperimentale realizzata presso i laboratori del dipartimento drsquo in-gegneria Enzo Ferrari dellrsquoUniver-sitagrave degli studi di Modena e Reggio Emilia con i professori Cecilia Mortalograve Marcello Romagnoli e la dottoressa Maria Cannio Oggetto del lavoro sperimen-tale egrave la realizzazione tramite il metodo della stampa 3D di una membrana ceramica a

Oil amp Gas la stampa 3D di membrane ceramiche vince il contest de lrsquoIngegnere ItalianoOltre a un ridotto impatto ambientale la nuova tecnica sperimentale promette risparmi in termini di tempi e costi

idrogeno a temperature superiori ai 600degC Ciononostante il metodo del 3D printing ha permesso di raggiungere valori di permeabilitagrave dellrsquo idrogeno di molto inferiori alle membrane metalliche a base di palladio attualmente diffuse in commercio

Il nuovo contest de lrsquoIngegnere ItalianoIn occasione del lancio del numero dedicato al food dellrsquoIngegnere Italiano lo storico organo ufficiale del Consiglio Nazionale Ingegneri il CNI ha deciso di associare a ogni numero monografico un contest re-lativo allrsquoargomento trattato Lrsquoultima monografia appena uscita egrave dedicata al tema dellrsquoOilampGas Il contest egrave stato riservato a laureandi e laureati che si sono cimentati in una tesi sullrsquoevoluzione dellrsquo ingegneria nel settore specialmente sui temi della Circular Economy e della decarbonizzazione Il contest egrave stato sponsoriz-zato da NextChem societagrave del Grup-po Maire Tecnimont dedicata alla transizione energetica che ha messo a disposizio-ne un tirocinio Il vincitore del contest egrave stato Marcello Prestianni

DAL CNI

base di BaCe065 Zr020 Y015 O3-δ1113088-Ce085 Gd015 O2-δ a con-duzione elettronica (MPEC) per-meabile allrsquo idrogeno Un sistema composito che per via della sua stabilitagrave chimica e meccanica risulta fra i piugrave studiati per la separazione e la purificazione di

mdash ldquoIl contest egrave stato senza dubbio unrsquoopportunitagrave interessante diretta ai neolaureati come me percheacute consente di colmare fin da subito il gap tra mondo universitario e realtagrave aziendalerdquoMarcello Prestianni mdash

LrsquoINNOVAZIONEAl fine di migliorare le perfor-mance quindi una delle strategie piugrave promettenti consiste nellrsquoa-dozione di una configurazione asimmetrica e costituita da film supportati su substrati porosi Sebbene esistano articoli prodotti dalla comunitagrave scientifica rela-tivi alla preparazione di questa tipologia di membrane lrsquoutilizzo della stampa 3D rappresenta una novitagrave assoluta ldquoLrsquo idea ndash spiega Prestianni ndash egrave nata ragionando sul cambio di paradigma della base di partenza del processo di rea-lizzazione di membrane a confi-gurazione asimmetrica Ci siamo detti cosa puograve assicurare note-voli vantaggi in termini di costi e tempi di produzione rispetto ad altre tecniche in uso in questo momento come il co-pressing e il tape casting La risposta egrave stata la stampa 3D E in seguito alle attivitagrave di sperimentazione abbiamo ottenuto ottimi risultati anche sotto il profilo dellrsquo impatto ambientale in quanto abbiamo completato il processo senza impiegare metalli nobili notoria-mente rari e costosirdquo

LA NUOVA TECNICAPer la preparazione degli inchio-stri sono state impiegate polveri di BCZ20Y15 e di GDC15 preventiva-mente miscelate tramite il metodo ball milling attraverso lrsquouso del mulino planetario Queste pol-veri sono poi state amalgamate con altri additivi organici con proprietagrave disperdenti leganti e plastificanti Per la stampa della struttura asimmetrica e den-so-porosa infine egrave stata utiliz-

zata unrsquoattrezzatura homemade a microestrusione Lo step iniziale egrave rappresentato dalla stampa di un supporto poroso caratterizzato da uno spessore di circa 1-15 mm e un diametro di 20 mm Solo suc-cessivamente vi egrave stato deposi-tato lrsquo inchiostro per lrsquoottenimento di un film denso e sottile

I BENEFICI Questo metodo ha dato vita a un prodotto potenzialmente piugrave economico efficiente e dal minor impatto ambientale rispetto alle membrane metalliche a base di palladio e sue leghe Inoltre le membrane sono stabili anche in atmosfere aggressive e per questo motivo non necessitano di processi di desulfurizzazione o di riduzione di CO2 e CO oltre a poter lavorare a temperature fino a 800degC

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La certificazione dellrsquoingegnere esperto in ecoprogettazioneLa soluzione CERTIng al decreto CAM

I Criteri Ambientali Minimi (CAM) sono definiti nellrsquoambi-to del ldquoPiano di azione per la sostenibilitagrave ambientale dei

consumi della Pubblica Ammini-strazionerdquo e la loro applicazione ha come scopo quello di favori-re negli appalti pubblici lrsquouso di tecnologie e prodotti ambiental-mente piugrave sostenibiliIn Italia lrsquoapplicazione dei CAM egrave stata imposta dallrsquoart 18 della L 2212015 e successivamente dallrsquoart 34 del DLgs 502016 ldquoCo-dice degli appaltirdquo (come modifi-cato dal DLgs 562017) recante ldquoCriteri di sostenibilitagrave energe-tica e ambientale negli appalti pubblicirdquo che ne hanno reso ob-bligatoria lrsquoapplicazione da parte di tutte le stazioni appaltantiCon il Decreto CAM dellrsquo11 ottobre 2017 il Ministero dellrsquoAmbiente ha definito i criteri ambientali minimi per lrsquoaffidamento di ser-vizi di progettazione e dei lavori per nuova costruzione ristrut-

fessionista esperto sugli aspet-ti energetici e ambientali degli edifici che sia certificato da un organismo di valutazione della conformitagrave secondo la norma

Tali ingegneri dovranno aver ap-plicato nellrsquoambito della pro-gettazione eo direzione lavori di opere infrastrutturali i Criteri Ambientali Minimi per le scelte progettuali e quelle dei mate-riali eo aver svolto la verifica dellrsquo impatto ambientale delle opere su tutto il ciclo di vita ed eventualmente anche delle loro prestazioni energetiche Dovran-no aver svolto la progettazione di lavori per la costruzione eo riqualificazione di edifici con lrsquoapplicazione di protocolli di sostenibilitagrave ambientale anche volontari di comprovata validitagrave e diffusione sul piano nazionale e internazionale La certificazio-ne CERTing di ingegnere esperto in eco-progettazione in definiti-va soddisfa perfettamente i re-quisiti previsti dal decreto CAM e consente di accedere alle pre-mialitagrave previste nelle procedure di affidamento dei servizi di in-gegneria e architettura per la re-alizzazione o ristrutturazione di edifici pubblici Ad oggi egrave lrsquounico schema nel panorama delle cer-tificazioni del personale che lo consente in maniera trasversale ai diversi protocolli di sosteni-bilitagrave diffusi sul mercato delle costruzioni in Italia e in Europa

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turazione e manutenzione di edifici pubblici stabilendo nello specifico di attribuire un pun-teggio premiante alle proposte progettuali redatte da un pro-

internazionale ISOIEC 17024 e che applichi uno dei protocolli di sostenibilitagrave degli edifici di li-vello nazionale o internazionale (alcuni esempi Breeam Casacli-ma Itaca Leed Well)

LrsquoINGEGNERE ECO-PROGETTISTALrsquoagenzia CERTing accredita-ta secondo lo standard ISOIEC 17024 da ACCREDIA ha definito tra i 21 campi dello schema di Inge-gnere Esperto quello specifico di eco-progettista al quale possono accedere i professionisti che si occupano di progettazione soste-nibile in edilizia Il Consiglio Di-rettivo dellrsquoAgenzia CERTing nella riunione del 21 febbraio 2020 ha approvato una revisione del Re-golamento Tecnico che stabilisce i criteri per la valutazione delle competenze degli ingegneri che richiedono la certificazione come esperto sugli aspetti energetici e ambientali degli edifici

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Page 16: COVID-19 COVID-19 | L’anno Agire insieme che verrà contro … · 2020. 3. 31. · L’anno che verrà di Gianni Massa “Caro amico ti scrivo…” È il 1979 quando Lucio Dalla

Attivitagrave portuali ancora troppe incertezze

La gestione della salute e della sicurezza sul lavoro durante lo svolgimento delle attivitagrave portuali egrave un tema che necessita di attente riflessioni sia per le numerose peculiaritagrave del settore ma anche per il numero di infortuni e incidenti registrati in rapporto al limitato numero di occupati

La gestione della salute e della sicurezza sul lavoro durante lo svolgimento delle attivitagrave ldquoportualirdquo egrave un tema che necessita di attente riflessioni sia per le numerose peculiaritagrave del settore ma anche per il numero di infortuni e incidenti registrati in rapporto al limitato numero di occupati Infatti i porti sono luoghi in cui vista la molteplicitagrave di attivitagrave svolte si concentrano lavoratori appartenenti a categorie diverse lavoratori portuali autotrasportatori personale degli enti portuali degli enti di controllo tu-risti avventori addetti ai servizi tecnico-nautici ma anche militari che naturalmente costituiscono il presupposto per lrsquoinsorgenza di numerosi rischi diretti e indiretti Le principali attivitagrave svolte allrsquointerno

di porti restano comunque quelle di riparazione manutenzione e trasformazione delle navi a cui vengono associate per esempio il rischio chimico derivante dallrsquoinalazione di sostanze aerodisperse nei lavori di saldatura pitturazione coibentazione il rischio legato alla movimentazione delle attrezzature il rischio rumore e vibrazioni il rischio da radia-zioni elettromagnetiche il rischio di caduta dallrsquoalto o in mare o il rischio derivante dai gravi A questi si aggiungano poi i rischi derivanti dallrsquointerazione terra-mare e quelli derivanti dalle operazioni di carico e scarico delle merci nelle banchine noncheacute quelli associati agli spazi confinati

PORTI E SICUREZZAINAIL ogni anno registra unrsquoincidenza del numero di infortuni che ha ormai raggiunto livelli di crescita esponenziali Volendo analizzare i dati registrati nel periodo 2002-2015 e pubblicati nel 2018 (Figura 1) si evince che tra gli eventi le prime cause di accadimento sono rappresentate dalle cadute a bordo per scivolata a cui seguono quelli associate ad attrezzature di ormeggio attrezzature locali macchina mez-zi di sollevamento o movimentazione dei carichi urti etc Riguardo la natura delle lesioni riportate pre-valgono notevolmente gli annegamenti e le fratture seguiti dalle contusioni cui si accodano lrsquoasfissia le ferite le distorsioni le lesioni da elettricitagrave e le ustioni Infine volendo analizzare le fasi in cui si sono verificati gli eventi infortunistici si evidenzia come il 60 di essi siano avvenuti in fase di navigazione il 24 di ormeggio disormeggio e attracco e il 16 durante la manutenzione a bordo i lavori subacquei etc Dallrsquoanalisi di queste statistiche emerge pertanto la necessitagrave di attenzionare in maniera sempre piugrave approfondita le misure di sicurezza e le procedure di lavoro adottate negli ambiti portuali

IL QUADRO DELLE REGOLELe lavorazioni svolte in ambito portuale soggiacciono allrsquoapplicazione di specifici Decreti a seconda che le attivitagrave vengano svolte sulle aree portuali sulle navi sui peschereccindash DLgs del 27071999 n 271 ldquoAdeguamento della normativa sulla sicurezza e salute dei lavoratori marittimi a bordo delle navi mercantili da pesca nazionali a norma della L 3112 1998 n 485rdquondash DLgs del 27071999 n 272 ldquoAdeguamento della normativa sulla sicurezza e salute dei lavoratori nellrsquoespletamento di operazioni e servizi portuali noncheacute di operazioni di manutenzione riparazione e trasformazione delle navi in ambito portuale a norma della legge 311298 n 485rdquondash DLgs 17081999 n 298 ldquoAttuazione della direttiva 93103CE relativa alle prescrizioni minime di sicurezza e di salute per il lavoro a bordo delle navi da pescardquondash DLgs 9042008 n 81 ldquoAttuazione dellrsquoarticolo 1 della legge 3 agosto 2007 n 123 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavorordquo noto come Testo Unico Sicurezza (TUS)

mdash ldquoOccorre attenzionare in maniera sempre piugrave approfon-dita le misure di sicurezza e le procedure di lavoro adotta-te negli ambiti portualirdquomdash

L

SICUREZZA

a cura di Gaetano Fede e Rocco Luigi Sassone

Lrsquoarmonizzazione e il coordinamento di queste norme perograve egrave il tassello che ancora manca per rendere ancora piugrave efficace lrsquoazione preventiva esigenza peraltro giagrave evidenziata dalla relazione finale della Commissione parlamen-tare di inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro (2013) Il DLgs 272 del 27 luglio 1999 figlio della Legge delega n 485 del 31 dicembre 1998 si poneva come obiettivo finale lrsquoadeguamento della normativa sulla sicurezza e salute dei lavoratori nei luoghi di lavoro in cui venivano effettuate le operazioni eo servizi portuali e includeva ndash e include tuttora ndash anche operazioni piugrave specifi-che come quelle di manutenzione riparazione e trasformazione navale Esso quindi abbraccia due ambiti e contienendash Disposizioni inerenti le operazioni e i servizi portuali mezzi di accesso a bordo non in dotazione della nave scale di accesso alle stive non in dotazio-ne alla nave boccaporti locali chiusi a bordo delle navi (carico scarico tra-sbordo deposito movimentazione merci servizi complementari e accessori)

ndash Disposizioni inerenti le operazioni di manutenzione ri-parazione e trasformazione lavori di manutenzione ripa-razione e trasformazione delle navi eseguiti nei portiIl DLgs 271 nel 1999 non egrave lrsquounica norma applicata al setto-re ma egrave sicuramente la piugrave recente in quanto risente della introduzione normativa del 1994 con la L 84 Infatti nel 1994 fu emanata la legge n 84 di riordino della legislazio-ne in materia portuale che disciplinava lrsquoordinamento e le attivitagrave portuali per adeguarli agli obiettivi del piano ge-nerale dei trasporti dettando contestualmente princigravepi di-rettivi in ordine allrsquoaggiornamento e alla definizione degli strumenti attuativi del piano stesso noncheacute allrsquoadozione e modifica dei piani regionali dei trasporti In particolare e specificatamente alla materia della si-curezza sul lavoro Irsquoart 16 introduceva e definiva le ope-razioni portuali ldquoSono operazioni portuali il carico lo scarico il trasbordo il deposito il movimento in genere delle merci e di ogni altro materiale svolti nellrsquoambito portuale Sono servizi portuali quelli riferiti a prestazioni specialistiche complementari e accessorie al ciclo delle operazioni portualirdquo

Mentre lrsquoart 17 definiva aspetti giuslavoristici ldquoFornitura del lavoro portua-le temporaneo anche in deroga allrsquoarticolo 1 della legge 23 ottobre 1960 n 1369 alle imprese di cui agli articoli 16 e 18 per lrsquoesecuzione delle operazioni portuali e dei servizi portuali autorizzati ai sensi dellrsquoarticolo 16 comma 3rdquo

APPLICAZIONE DEL DLGS N 81 DEL 2008Lrsquointroduzione del Decreto Legislativo n 81 del 09 aprile 2008 ha abrogato il DLgs 62694 ma non il 271 e il 272 del 1999 le cui materie sono in attesa di fu-turi processi di armonizzazione e coordinamento che perograve stentano a essere avviati Ad oggi infatti a distanza di 20 anni i due settori [porti e navi ndr] non sono inseriti nel DLgs 812008 nonostante allrsquoepoca dei lavori prepara-tori del Decreto 81 tali settori erano tra i titoli specifici Ne consegue che sino a quando non vi saranno dei Decreti specifici che svecchino gli ormai datati Decreti del rsquo99 per renderli organici allrsquoimpianto dellrsquo81 non si potragrave parlare di coerenza del sistema giuridico applicabile a porti e naviIl quadro delle regole di riferimento per questi distretti lavorativi segue il principio della norma generale (812008) che per definizione deve essere uni-versale e uniformemente applicata su tutto il territorio nazionale e quindi in via generale anche alle aree portuali e a bordo delle navi italianePeccato che poi ci sono le norme speciali (che naturalmente si intrecciano con le norme generali) che rappresentano gli standard integrativi speciali da rispettare che per le fattispecie normate risultano prevalenti sulla norma di carattere generale I Decreti 271-272-2981999 generano quindi problemi di conflitto interpretativo e difficoltagrave applicativeAnche gli OdV (Regioni e ASL) allrsquoindomani dei Decreti del rsquo99 si sono trovati a dover integrare la domanda di prevenzione introdotta da questi ultimi De-creti con le regole del sistema prevenzionale complessivo Ne egrave scaturito un modello praticato e collaudato da decenni nella generalitagrave degli ambienti di lavoro quello della vigilanza finalizzata alla prevenzione oltre che alla capa-citagrave di mettere in rete le esperienze sviluppate nei vari territori portuali del Porto di Genova aprile 2019

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ARMONIZZARE LA NORMAIl porto egrave un luogo di concentrazione di attivitagrave lavorative diverse e ciograve concorre a definire un forte e com-plesso rischio di interferenze che rappresenta un serio problema da risolvere in ragione della necessitagrave di armonizzare il quadro regolatorio attualmente in stallo Proprio per tale fattispecie se da un lato il TUS sopperisce alla presenza di normative specifiche dallrsquoaltro non sempre trova applicazione alle attivitagrave por-tuali in particolare per quanto concerne il rischio da interferenza o le operazioni portuali che si svolgono in banchina Il TUS ha normato il rischio interferenziale con lrsquoart 26 introducendo i concetti di cooperazione e coordi-namento tra i datori di lavoro ivi compresi i subappaltatori in maniera tale da creare una rete informativa completa circa i rischi interferenziali che sfocia nella redazione del Documento Unico di Valutazione dei Ri-schi La disciplina generale del rischio interferenziale nasce per far fronte quindi alla esigenza di sicurezza in un unico teatro lavorativo di piugrave imprese partecipanti al medesimo ciclo produttivo operanti contempora-neamente Il soggetto destinato a garantire tale cooperazione egrave Datore di Lavoro dellrsquo impresa committente che pertanto egrave obbligato a provvedere al coordina-mento della sicurezza di tutti i lavori e a redigere il DUVRI in relazione alle informazioni acquisite dalle varie imprese e agli accordi di cooperazione sulla sicurezza presi congiuntamente con esse Una vol-ta individuati i rischi derivanti dalle interferenze si potragrave finalmente procedere allrsquoadozione di ulteriori misure di sicurezza noncheacute a differire le lavorazioni incompatibiliLrsquo interpretazione delle attuali normative portano a ritenere che fino allrsquoemanazione del decreto di adattamento delle disposizioni contenute nel DLgs 2721999 al TUS spetta allrsquo impresa capo commessa la predisposizione dellrsquoapposito documento di valu-tazione dei rischi da interferenze che andragrave ad inte-grare il documento di sicurezza di cui agli artt 4 e 38 del DLgs n 2721999rdquo In tale contesto il profilo tipico di interferenza in porto non inquadrabile nel modello definito dal legislatore nellrsquoart 26 egrave quello correlato allrsquoaccesso in aree operative di soggetti esterni al ciclo portuale in senso stretto ndash anche se fortemente coinvolti ndash quali autotrasportatori spe-dizionieri agenti marittimi provveditori di bordo e passeggeri che spesso vengono imbarcati attraver-sando aree operative del terminal Ognuno di essi interviene con modalitagrave e attivitagrave differenti oltre che in fasi operative critiche del lavoro portuale Altra attivitagrave da attenzionare ai fini della discipli-na del rischio interferenziale sono le operazioni portuali che si svolgono su banchine pubbliche da parte di imprese diverse In questo caso il modello classico introdotto dallrsquoarticolo 26 non egrave applicabi-le in quanto vanno a decadere i due elementi fon-damentali dellrsquo istituto ovvero il rapporto di appalto tra le imprese (generalmente non si conoscono) e la disponibilitagrave giuridica dei luoghi (le aree sono ascrivibili alle autoritagrave di sistema portuale) In queste ipotesi non si puograve far altro che predisporre una valutazione congiunta dei rischi da interferenza tra le imprese in interazione lavorativa non ai sensi dellrsquoart26 del DLgs 8108 ma in ottemperanza alllsquoart 4 del DLgs 27299 in combinato disposto con lrsquoart 17 DLgs 8108

Consigliere Nazionale CNI e responsabile GdL SicurezzaComponente GdL Sicurezza Consiglio Nazionale Ingegneri

[Abstract dellrsquointervento ldquoLa gestione della sicurezza nelle aree portuali il quadro delle regolerdquo]

Paese Un ottimo esempio proviene dal lavoro sviluppato dal gruppo interre-gionale sulla sicurezza nelle aree portuali che ha prodotto pregevoli spunti di analisi a cui gli addetti ai lavori fanno correntemente riferimento Uno dei profili piugrave caratterizzanti della complessitagrave portuale e della sua diversitagrave ri-spetto ad altri distretti lavorativi italiani egrave la presenza sul campo di autoritagrave di forte regolazione del territorio (lrsquoAutoritagrave Portuale e lrsquoAutoritagrave Marittima) con compiti e poteri nella materia di salute e sicurezza sul lavoro concorren-ti e sussidiari a quelli dellrsquoOrgano di Vigilanza dellrsquoASL Lrsquoapplicazione del Decreto 2721999 nei Porti ha portato infatti alla collabo-razione tra lrsquoAutoritagrave Portuale soggetto centrale di governo e regolazione del territorio lrsquoASL e lrsquoOrgano di Vigilanza chiamato anche al ruolo di supporto specialistico alle funzioni regolamentari dellrsquoAutoritagrave Portuale noncheacute alla introduzione del Comitato di Igiene e Sicurezza quale organismo di parteci-pazione e consultazione presieduto dallrsquoAutoritagrave Portuale con il forte soste-gno dellrsquoASLLa suddetta norma ha altresigrave indirizzato le imprese portuali nella direzione tracciata dal Decreto 81 verso lrsquoadozione di sistemi di gestione e di qualitagrave il coinvolgimento dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza aziendali e lrsquointroduzione degli RLS di sito portuale Tutto questo egrave avvenuto in un con-testo lavorativo di estrema complessitagrave e rischiositagrave come per esempio nel caso di movimentazione delle merci dalleper le navi e le riparazioni navali

CASI PARTICOLARI Infatti nel caso particolare della movimentazioni di merci in ambito portuale si egrave in presenza di cicli lavorativi non facilmente standardizzabili caratteriz-zati da estrema variabilitagrave di situazioni e fattori estemporanei (es come egrave stata caricata la nave in un porto magari dallrsquoaltra parte del mondo diversitagrave delle navi le diverse merci gli autotrasportatori i marittimi tutti stranieri gli altri innumerevoli soggetti partecipanti al ciclo) Non a caso il fenomeno infortunistico in questo settore ha fatto registrare indici infortunistici per in-cidenza e gravitagrave anche piugrave alti di quelli dellrsquoedilizia con uno stillicidio do-loroso di morti spesso in reiterati scenari tipologici (investimenti da mezzi eo da carichi) In tale fattispecie anche le riparazioni navali assumono il connotato di pesante complessitagrave organizzativa insito peraltro nelle forme di strutturazione delle commesse navali e nelle catene ramificate di appalti che concentrano negli angusti spazi della nave maestranze numerose e multilin-gue oltre che nei ritmi intensi imposti dagli strettissimi ldquotempi naverdquoAnche lrsquoapplicabilitagrave del Decreto 2711999 [Adeguamento della normativa sulla sicurezza e salute dei lavoratori marittimi a bordo delle navi ndr] ri-sulta particolarmente complessa per la presenza di tre Organi di Vigilanza con pari titolo e prerogative Autoritagrave Marittima ndash ASL ndash Ufficio di Sanitagrave Marittima del Ministero della Salute tutti e tre chiamati a coordinarsi con le loro competenze differenziate su una materia che egrave intrinsecamente piugrave articolata Lrsquoambiente nave infatti egrave un contesto particolare che introduce questioni di sicurezza della navigazione di salute e sicurezza del lavoro e di igiene e abitabilitagrave essendo sia un ambiente di lavoro e che un ambien-te di vita dei marittimi Il suddetto decreto prevedeva lrsquoemanazione entro 90 giorni dallrsquointroduzione dello stesso [1999 ndr] del Regolamento per la costruzione e le sistemazioni relative allrsquoambiente di lavoro a bordo al fine di abrogare il vecchio Regolamento 1045 del 1939 (un Regio Decreto firmato da Vittorio Emanuele e Mussolini) che tuttora egrave vigente e quindi costituisce lrsquounico standard tecnico di riferimento per le vecchie Commissioni Locali di visita delle naviLa parte piugrave innovativa e significativa del 271 sono le regole prevenzionali e organizzative incentrate sulla valutazione dei rischi e sul sistema di gestio-ne distribuito tra armatore comandante preposti lavoratori e nuove figure di prevenzione a bordo (il ldquo626 marittimordquo) a fronte del fatto che tutte que-ste disposizioni sono entrate immediatamente in vigore allrsquoemanazione del 271 nel 1999 (e le societagrave armatrici con queste hanno da subito dovuto fare i conti) Altro importante aspetto riguarda lrsquoentrata in vigore della Convenzio-ne del Lavoro Marittimo MLC (ratificata dallrsquoItalia a settembre 2013) e in tale scenario la normativa italiana sugli aspetti di salute e sicurezza del lavoro rischia di non essere adeguata agli avanzati standard della Convenzione internazionale Ne deriva quindi che anche in questo caso come per il 272 egrave urgente lavorare per recuperare i ritardi accumulati e superare le inerzie applicative del 271

IL DLGS 81Si ritiene che lrsquooccasione per rimettere mano e risolvere i nodi applicativi del settore portuale egrave offerta proprio dal processo di evoluzione normativa indicato dal Decreto 81 che con spirito critico deve comunque essere co-ordinato con le previsioni del 271 272 e 298 superando talune inesattezze attualmente presenti ndash una diffusa imprecisione tecnica (specie del 272) nelle parti piugrave pretta-mente tecniche molto distanti dagli standard aggiornati del Decreto 81ndash alcuni aspetti irrisolti primo fra tutti il debole se non assente collega-mento giuridico nave-porto terra-bordo 271-272 la catena della respon-sabilitagrave solidale tra le due organizzazioni che interagiscono nello scambio portuale tra terra (impresa portuale) e bordo (impresa marittima) risulta interrotta sia che la nave sia straniera sia che batta bandiera italianandash la mancanza di azioni mirate sui rischi emergenti nei porti e sulle navi come accade per gli ambienti confinati (cosrsquoegrave una nave se non un ambiente necessariamente confinato)ndash la necessitagrave di attenzionare anche i temi della salute nel lavoro portuale che egrave di lavoro ad alto rischio infortunistico ma ciograve non deve far trascurare i rischi per la salute legati alle merci polverulente e alla movimentazione manuale dei carichindash lrsquoassenza dellrsquoarticolo 26 nellrsquointerfaccia porto-nave uno dei nodi cruciali irrisolti del rischio portuale

Riferimenti e bibliografiaQuaderni editi da INAIL gli infortuni sul lavoro in mare edizione 2018Verbali e documenti del Gruppo interregionale sulla sicurezza nelle aree portuali

Porto di Trieste aprile 2019

FIGURA 1

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NETWORK GIOVANI

Diventare grandi insieme

di Paola Marulli

Durante la giornata del 1deg feb-braio scorso presso la sede del CNI a Roma si egrave tenuta la riunione ufficiale del Network Giovani Inge-gneri (NGI) Il Network Giovani Ingegneri egrave una ldquoCommissione Nazionalerdquo composta dai referenti delle Commissioni Giovani dele-gati dai Consigli degli Ordini degli Ingegneri presenti su territorio nazionale Lo scopo del Network egrave quello di mettere a sistema le idee e i lavori delle Commissioni giovani territoriali presenti sul territorio nazionale per costituire relazioni proposte e progetti utili per gli ingegneri Lrsquo intervento di apertura della riunione egrave stato quello di Gianni Massa Vicepresidente vicario del Consiglio Nazionale degli Inge-gneri Il focus del discorso si egrave con-centrato su due principali aspetti il ruolo dellrsquoOrdine e lrsquo importanza del Network per il confronto con-

tinuo tra professionisti LrsquoOrdine secondo Massa non egrave un sistema di erogazione dei servizi ma di tutela verso la collettivitagrave preser-vando il titolo e la professionalitagrave dellrsquo ingegnere garantisce la qua-litagrave del lavoro svolto Lrsquo ingegnere egrave ldquola figura in grado di mediare tra il contesto in cui opera e le sue regole Lrsquo ingegnere dagrave forma com-piuta alle idee attraverso progetti funzionali e la sua valutazione puograve influenzare in una sola volta la vita di centinaia di personerdquoPertanto lrsquo iscrizione allrsquoOrdine non egrave solo un passaggio burocra-

Mettere a sistema le idee dei giovani ingegneri italiani lrsquo iscrizione allrsquoOrdine per una maggiore consapevolezza professionale etica e normativa

tico ma rappresenta una presa di coscienza delle proprie respon-sabilitagrave Decidere se iscriversi o meno non dovrebbe essere una scelta dettata esclusivamente da motivazioni lavorative ma dovrebbe implicare una mag-giore consapevolezza del proprio lavoro dal punto di vista etico e normativo lrsquo impegno a formarsi e ad aggiornarsi con costanza sulle novitagrave del settore e a crescere professionalmente

IL NETWORK E LE OFFICINEIl Network non egrave un recinto di

a cura del Network Giovani ingegneri cni

Le diverse Officine del NGIOfficina Sostegno alla ProfessioneSi pone come scopo il dialogo con tutte le istituzioni al fine di por-tare avanti le proposte che vanno ad agevolare il giovane profes-sionista La legge fondamentale che costituisce il punto di partenza per discutere nuove proposte egrave la legge 22 maggio 2017 n81 ldquoMisure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire lrsquoarticolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinatordquo

Officina Strumenti allrsquoavvio dellrsquoattivitagrave professionaleLrsquoofficina nasce sotto sollecitazione degli Ordini Provinciali degli Ingegneri della Regione Calabria per approfondire gli aspetti legali e fiscali gli obblighi e le agevolazioni previste noncheacute gli aspetti e i vantaggi legati alla nuova riforma professionaleConsiderata la difficoltagrave dei giovani ingegneri riscontrata in ambito territoriale riguardante la difficoltagrave nellrsquoapproccio allrsquoavvio dellrsquoat-tivitagrave professionale il progetto proposto ha lo scopo di fornire ai giovani elementi utili per lrsquoavvio della professione soprattutto in materia legale fiscale e di aggiornamento delle competenze

Officina RedazioneEgrave la piugrave longeva delle officine esiste ed egrave operativa dal 2015 I contenuti editoriali declinano tematiche di attualitagrave legate alla professione maggiormente sentite dagli ingegneri e raccontano le realtagrave ordinistiche territoriali Lrsquoobiettivo egrave ricercare linguaggi e posizioni condivise plurali e intergenerazionali e diffondere buone prassi attivitagrave e risultati delle officine del network Attualmente la Redazione pubblica i suoi articoli sul Il Giornale dellrsquoIngegnere e su Ingenio dove ha della rubriche dedicate e su uno dei portali tecnici delle professioni piugrave letti Teknoring

Officina We ShareSpin off dellrsquoOfficina Redazione in chiave piugrave moderna Si pone lrsquoobiettivo di ldquodematerializzarerdquo le informazioni per arrivare in modo diretto a chi intende iniziare la sua strada professionale nel mondo dellrsquo ingegneria andando a sostituire documenti cartacei con documenti digitali video e pubblicazioni online Si egrave proposto durante la riunione di raccogliere tutti i video di presentazione del-le Commissioni Giovani degli Ordini provinciali cosigrave da condividerli nella prossima riunione del Network

temi La peculiaritagrave della sua architettura interna egrave riuscire a riunire diversi ambiti della pro-fessione dellrsquoIngegnere Il Network Giovani Ingegneri egrave un componente molto importante del Consiglio Nazionale Inge-gneri anche percheacute ha creato un modello che potrebbe contami-nare parti piugrave ampie del CNI le Officine infatti sono un metodo di lavoro dove si ldquosmontano e rimontanordquo le idee Un grande traguardo egrave stato fatto nella giornata di venerdigrave 31 gennaio il Comitato dellrsquoAssemblea dei Pre-sidenti ha accettato di inserire nel gruppo di lavoro sullo Starter Kit (vedasi ldquoUn aiuto concreto per i neo colleghirdquo Il Giornale dellrsquo in-gegnere n 9 novembre 2019 ndr) un rappresentante del Network allo scopo di dare nuova energia e spunti Inoltre il NGI interverragrave nellrsquoAssemblea dei Presidenti per relazionare sulle Officine attive e sul proprio operato

CONFRONTI CON GLI ALTRI ORDININella giornata dedicata al Network giovani si egrave potuto appurare che non tutti gli organi provinciali hanno nel loro interno una Com-missione Giovani molti delegati erano presenti con lo spirito di raccogliere idee e informazioni per creare una propria Commis-sione che andasse a radunare i giovani professionisti della loro

cittagrave Si egrave inoltre discusso su i vari vantaggi messi a disposizione dalle diverse province ai nuovi iscritti Alcuni Ordini offrono lrsquo i-scrizione durante il primo anno di adesione altri invece mettono a disposizione delle intere gior-nate formative per i laureandi in unrsquoottica di iscrizione futura Fra le proposte piugrave avvincenti crsquoegrave stata quella di espandere il corso da 20 ore per diventare CTU anche ai giovani ingegneri Il Consulente Tecnico drsquoUfficio egrave lrsquoesperto in un determinato set-tore al quale si rivolge il Giudice quando ai fini della decisione necessita del giudizio tecnico di un professionista esperto in una data materia e dotato di partico-lari cognizioni scientifiche I CTU sono iscritti allrsquoAlbo del Tribunale in seguito a una proce-dura di accertamento dellrsquoespe-rienza maturata e della ldquocondotta morale specchiatardquo Si egrave pensato di affiancare nel primo periodo un ingegnere senior con lo scopo di dare una formazione anche pratica della professioneIl Network egrave condivisione I progressi significativi avven-gono spesso non attraverso un approccio diretto ma ponendosi obiettivi piugrave grandi e ambiziosi lrsquo incontro di varie idee e talenti per diventare grandi Insieme

Commissione Giovani Ingegneri Ordine di Bologna

mdash ldquoLrsquoingegnere dagrave forma compiuta alle idee attraverso progetti funzionali e la sua valutazione puograve influenzare in una sola volta la vita di centinaia di personerdquo Gianni Massa mdash

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SPEAKing

Ad metalladi Antonello Pellegrino

La notizia dellrsquo interruzione di uno scavo non lrsquoaveva trovato di buon umore immerso comrsquoera in conti che non tornavano a causa di tabelle di marcia non rispettate Aveva deciso di cambiarsi drsquoabito e vederne personalmente la causa e se necessario proporre le necessarie punizioni Fortuna-tamente lrsquoetagrave ancora giovane unitamente alla pratica ginnica mai abbandonata e a quella della caccia su sentieri impervi gli consentivano di seguire agevolmente il capo squadra nel lungo percorso a piedi fin oltre il limite della parte di galleria giagrave consolidata dove gli operai quotidianamente si inoltravano per scavare laquoVenga ingegnere Egrave quiraquoVide inclinarsi la fiammella della recentissima lampada ad acetilene il che accentuava la leggera sensazione di movimento dellrsquoaria dalle loro spalle verso il fondo dello scavo cui erano diretti I due raggiunsero un pic-colo gruppo di minatori poggiati agli attrezzi i cui occhi bianchi li fissarono dalla penombra con sguardo in cui la mestizia supe-rava la stanchezza Uno di essi

era accovacciato alla base dello scavo che dal fondo della galleria penetrava nel filone di minerale e pareva attenderli per mostrare qualcosa Esordigrave rivolgendosi loro con tono di rimproverolaquoPercheacute avete fermato lo scavo Non dovrebbero esserci rischi di crollo in questo punto e mi pare stiate tutti beneraquo Il caposquadra risposelaquoNessun incidente grazie a Dio Si sono fermati per rispetto Efisio fai vedere allrsquo ingegnere cosrsquohai trovatoraquoIl minatore sollevograve la lampada

nellrsquooscuritagrave avvolgente densa e pesante come un manto di orba-ce Con lrsquoaltra mano puligrave qualcosa sul fondo dello scavo con gesto quasi delicato Nellrsquoavvicinarsi la sensazione di movimento drsquoaria provata dal tecnico aumentograve Guardandosi attorno prima di infilarsi nellrsquoabbozzo di cunicolo annotograve la presenza di unrsquoampia fessura che da sopra le loro te-ste pareva spingersi in verticale Riconobbe le tracce di un crollo che contrariamente al previsto era avvenuto anche se non di recente e che lo scavo della gal-

leria aveva intercettato Abbassograve lo sguardo vide cosa lrsquooperaio stava ripulendo e sbottograve laquoQuindi avete bloccato il lavoro per una radice fossilizzata o i resti di qualche cervo preistorico che lrsquoacqua ha trascinato quaggiugraveraquoPrima di poter aggiungere qual-cosrsquoaltro udigrave le parole sommesse del minatore pronunciate mentre proseguiva nella sua opera Custus funti ossus de cristianu Al che lrsquo ingegnere osservograve con mag-giore attenzione A un osso scuro di maggiore spessore se ne af-fiancava uno piugrave sottile e quando lrsquooperaio smosse e spostograve di lato un pesante frammento dellrsquoantico crollo emerse anche quanto rima-neva di un anello metallico che li racchiudeva corroso e quasi dissolto ma riconoscibile Al che fu tutto chiaro Procedendo allrsquo in-dietro uscigrave dal cunicolo e solo la sua fermezza di uomo laico e moderno lo trattenne dal segnarsi mentre gli altri lo facevano Per un fuggevole istante quasi invidiograve il loro gesto liberatoriolaquoChe ne pensa ingegnereraquolaquoPortate fuori quei resti in una cassetta non crsquoegrave bisogno che vi dica di cercare di recuperare tutti i frammenti Poi chiameremo il prete dal paeseraquoIl caposquadra annuigrave medita-bondo mentre ritornavano nella

parte di galleria giagrave messa in sicurezza Quindi replicogravelaquoPotrebbe essere successo nel crollo dei primi scavi di ricerca del filone ai tempi del babbo di mio nonno Ma mi pare che allora avessero trovato tutti anche quelli che non ce lrsquoavevano fatta a uscireraquolaquoNon credo Antonio Hai visto quellrsquoanello di ferro Egrave roba molto antica Potrebbe essere dellrsquoepoca dei romaniraquolaquoE allora cosa diragrave il prete Magari era un pagano Cosa fac-ciamo se rifiuta di benedirloraquolaquoNon credo che lo faragrave Quel po-veraccio forse era piugrave cristiano di noi mandato qui per punizione come damnatus ad metalla e scivolato a morire nello spro-fondamento del pozzo che stava scavando e che la nostra galleria ha incontratoraquoAttese il caposquadra che dava le indicazioni ai minatori prima di avviarsi con lui nel lungo per-corso verso lrsquouscita Solamente loro pensograve capivano cosa potes-se aver provato quel remoto antecessore che immediatamen-te e a differenza sua avevano riconosciuto come uno di loro Quel giorno imparograve qualcosa che non si trova nei libri o scavando gallerie nella roccia ma da ricer-care nel profondo dellrsquouomo

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di Raimondo Pinna

In questo quarto appuntamento con la Storia dellrsquoIngegneria si termina di esplorare i punti di contatto tra lrsquo identitagrave della profes-sione di ingegnere e la storia ita-liana contemporanea sfruttando lrsquooccasione offerta dalla ricerca promossa dal CNI tesa a chiedere ai propri iscritti di rispondere alla semplice domanda ldquoChe cosrsquoegrave per me lrsquo ingegneriardquo Oggetto dellrsquo in-dagine sono gli effetti dellrsquo integra-zione dellrsquo ingegneria italiana con il sistema europeo

UN LINGUAGGIO COMPLESSOLa prima conseguenza della equi-parazione tra la formazione uni-versitaria italiana e quella europea egrave la complessitagrave del linguaggio e della comunicazione verso chi non appartiene al mondo dellrsquo inge-gneria Egrave un dettaglio di sostanza e non di forma il fatto che la ldquofacoltagraverdquo di ingegneria sia stata abolita insieme a tutte le altre e che lrsquoaccesso allrsquoalbo professionale degli Ingegneri in base al DPR 3282001 sia consentito solo a chi ha conseguito determinati corsi di laurea [1] La seconda conseguenza egrave la con-centrazione di un terzo dei laureati in soli tre atenei italiani il Poli-tecnico di Milano il Politecnico di Torino lrsquoUniversitagrave La Sapienza di Roma [2] Un dato che dimostra quanto siano ormai invasivi gli effetti di polarizzazione del sapere in precisi nodi sul territorio sempre piugrave frammentato in maniera gerar-chica tra centro e periferia nono-stante la narrazione politica e dei mass media si sforzi di affermare il contrario veicolando unrsquoinesi-stente utopistica eguaglianza delle possibilitagrave In realtagrave lrsquoaccesso al sapere egrave sempre piugrave condizionato dal binomio appartenenza a un territoriodisponibilitagrave di risorse patrimonialiLa perdita di centralitagrave dello Sta-to-nazione sembra essere un effetto della storia del Paese Nessun quinquennio particolare segna da anni la vita delle gene-razioni che si succedono tutto sembra avvicendarsi senza scosse senza qualcosa da ricordare I nuovi ingegneri paiono muoversi in un mondo liquido dove vige una competizione tra territori

LA MARGINALITAgrave INSITA NEL CONSEGUIMENTO DEL TITOLO DI INGEGNERELe definizioni di ldquoChe cosrsquoegrave per me lrsquo ingegneriardquo espresse dagli inge-gneri nati negli anni rsquo70 esprimono uno scoramento palpabile da esse emerge una pragmaticitagrave ai limiti dellrsquoaccettabile di chi sente che in qualche modo egrave nato nella decade sbagliata Per Lucia Cattani (Lodi 1975) laurea in ingegneria civile idraulica lrsquo ingegneria egrave ldquolrsquoespres-sione del genio umano declinato nella realtagraverdquo Resta indefinita quale sia e cosa sia questa realtagrave per

Il disincanto della professioneLrsquo ingegneria italiana integrata nel sistema europeo

ficativo per certificare lo stato di malessere di un Paeserdquo [7] CONCLUSIONIAlla fine di queste quattro puntate sulla storia dellrsquo ingegneria si puograve concludere che la ricerca del CNI ha raggiunto lo scopo che si era prefissa dimostrare come lrsquoevo-luzione della professione di inge-gnere soprattutto a partire dal percorso di formazione sia corre-lata alla storia del nostro Paese e sia essa stessa utile per compren-derla meglio Da un lato egrave emersa con chiarezza la traiettoria dellrsquoevoluzione della professione da movimento drsquoeacutelite a disciplina di competenti nume-rosi diffusi e radicati in modo capillare sul territorio con un forte rapporto con la popolazione Dallrsquoaltro egrave emersa con altrettanta chiarezza la trasformazione della disciplina in seguito alle difficoltagrave ma soprattutto alle opportunitagrave offerte dal confronto con il solo sistema paese prima e con la com-plessa multiformitagrave dellrsquoUnione europea poi Si sa che lrsquoesperienza personale e la quotidianitagrave del vivere la pro-fessione puograve portare a non avere soprattutto il tempo per tornare a studiare intendendo lo studio come riflessione del dove va la professione Gli Ordini territoriali con il loro sistema di formazione permanente costituiscono la sede naturale percheacute ciascuno iscritto si ritagli uno spazio per questa rifles-sione nel pieno rispetto delle pro-blematiche di ognuno Per questo il CNI non puograve che essere soddi-sfatto di come il coinvolgimento degli iscritti con una domanda apparentemente semplice quale che cosrsquoegrave per me lrsquo ingegneria ha ottenuto il risultato di smuovere barriere anagrafiche territoriali di competenza settoriale facilitando il compito di interpretazione Egrave legittimo ritenere questo pro-getto di ricerca del CNI come ldquopilotardquo ed egrave auspicabile che a esso ne seguano altri su temi iden-titari per la professione Lrsquo impor-tante egrave che questi futuri progetti perseverino nella proposizione agli iscritti di domande semplici come impatto ma profonde come contenuto in modo da consentire loro di rispondere con la maggiore libertagrave e sentimento possibile

STORIA DELLrsquoINGEGNERIA

quel vasto campionario di inge-gneri per esempio impiegati come docenti e ricercatori non struttu-rati che si sono ritrovati poi espulsi dalle stesse Universitagrave non piugrave in grado di accoglierli nonostante lrsquo innegabile preparazioneLrsquoaggettivo ldquopragmaticordquo egrave utiliz-zato espressamente da Gianluigi Rozza (Lodi 1977) laurea in inge-gneria aerospaziale ldquoLrsquoingegneria egrave una forma mentis creativa innova-tiva e allo stesso tempo razionale e pragmatica che costituisce un punto di incontro tra le scienze di base e applicate per creare innova-zione Lrsquoingegneria trasforma buone idee in realizzazionirdquo Viene perograve da domandarsi che cosa venga prima per importanza se lrsquoidea egrave buona a prescindere o se diventa buona solo se si realizza A tal proposito puograve tornare utile un esempio riportato da Roberto Napoletano Direttore del Sole-24Ore che nel 2014 pubblica il libro Nuovo viaggio in Italia (Riz-zoli) si tratta di un viaggio virtuale che sfrutta gli spunti offerti dalle lettere che i lettori del giornale gli hanno inviato in quanto curatore della rubrica domenicale Memo-randum Alla riflessione offerta dalla lettura di queste missive lrsquoautore accompagna il racconto di diari di trasferta di incontri pun-tuali da lui avuti con esponenti della societagrave civile nelle diverse cittagrave del Paese nel corso della sua attivitagrave giornalistica raggruppati secondo la tradizionale riparti-zione territoriale del Paese ndash Nord Centro Sud ndash aumentata di due altre sezioni ovvero lrsquoItalia altrove e lrsquoItalia da ritrovare In questo esempio Napoletano racconta di un neo ingegnere della provincia di Lecce incontrato a Trento Il Diret-tore sottolinea la sua provenienza da una famiglia non agiata la sua capacitagrave di laurearsi a Bologna in ingegneria biomedica mante-nendosi con i lavori piugrave disparati la costanza nel credere nella sua idea una startup high tech per il turismo online che in un lasso di tempo ragionevole (un anno) attira il finanziamento degli inve-stitori Viene esaltata lrsquoItalia che ha ldquofamerdquo vengono riproposti gli anni Cinquanta il loro spirito di sacri-ficio ldquoforse il dono della povertagrave di D egrave quello che serve oggi

allrsquoItalia per ritrovare nella testa la forza di combattere e comin-ciare a ricostruire il Paese dalle fondamentardquo [3] Questa idea del sacrificio egrave ribadita da Napoletano anche in un altro esempio riferito a giovani della provincia di Ragusa ldquoHanno piugrave fame degli altri e solo Dio sa quanto il Paese ha bisogno di quella fame Per contribuire a rifare lrsquoItalia non a chiacchiererdquo La soluzione nostalgica non egrave quella che hanno in mente inge-gneri come Federico Delfino (Savona 1972) laurea in ingegneria elettrica ldquoLa bottega dellrsquo innova-zione tecnologica e al contempo il teatro dove questa egrave mostrata alla popolazionerdquo Lrsquoorizzonte tem-porale di chi ha fame egrave limitato al qui e ora non puograve coincidere con la consapevolezza la sobrietagrave di Davide Bedogni (Reggio Emilia 1974) laurea in ingegneria edile ldquoTanti anni di studio per scoprire che non si smette mai drsquoimpararerdquo La realtagrave che loro adombrano egrave quella di un paese ricco dove ciograve che serve egrave trovare motivazioni che sostengano il lavoro alla luce del benessere che fornisce la societagrave dei consumi in cui il sacrificio non egrave e non puograve essere il punto neacute di partenza neacute di arrivo

LA QUESTIONE DEL GENEREEcco che la generazione di inge-gneri che si egrave formata nellrsquou-niversitagrave di eacutelite puograve tornare protagonista i loro ricordi sono acqua da bere per gli assetati e la loro saggezza egrave dispensata con tono bonario a piene mani Lo dimostra il modo in cui lrsquo ingegner Amalia Ercoli Finzi classe 1937 la prima donna a laurearsi in inge-gneria aeronautica al Politecnico di Milano collaboratrice in alcune delle piugrave importanti missioni con lrsquoAgenzia Spaziale Italiana ed Euro-pea affronta il conflitto di genere centrale nella cultura occidentale in questo scorcio di nuovo secolo la sua esperienza di pioniera in qualche modo consente di sdo-ganare il perdurare del concetto dellrsquo ingegneria come mondo pre-valentemente maschileDal primo momento dellrsquo istitu-zione della facoltagrave universita-ria in senso moderno negli anni Venti del secolo scorso lo studio dellrsquo ingegneria e quindi la figura

dellrsquo ingegnere si manifesta come destinato in misura pressocheacute totale al solo genere maschile Una resistenza che non ha para-goni anche rispetto alle discipline fisico-matematiche o mediche anchrsquoesse ostative alla partecipa-zione femminile quantomeno in Italia Per questo motivo le ricer-che sulla formazione degli inge-gneri condotte in questo inizio di Ventunesimo secolo sono sempre molto attente a monitorare la variazione del dato della compo-sizione di genere Paragonando la ricerca di Alma Mater del 2005 con quella del CNI del 2014 sembra che nel corso del decennio vi sia unrsquoattenuazione del processo di ldquomaschilizzazionerdquo Per la prima infatti ldquoIn generale perograve si nota un recupero della popolazione maschile nel passaggio dal pre al post riforma il processo di lsquomaschilizzazionersquo che mostra segni di ripresa sul complesso dei laureati riguarda anche quelli di Ingegneriardquo [5] per la seconda invece ldquoContinua ad aumentare il numero di donne laureate tanto che nel 2013 supera quota 16mila arrivando a costituire il 311 dellrsquouniverso dei laureati dei corsi ingegneristicirdquo [6]

LA PAURA DEL FUTUROLa dichiarazione del Presidente del Consiglio degli studenti del Politecnico di Milano Marco Brivio riportata da Napoletano nel libro prima citato egrave perfetta per descrivere il sentimento di paura che pervade le generazioni dei futuri ingegneri ldquoSui nostri pensieri incombono mille paure paura di non riuscire a riscattare tutti i crediti paura di perdere la borsa di studio del contratto a progetto che scade paura di non riuscire a pagare lrsquoaffitto le bollette le tasse paura di non trovare dopo gli studi un lavoro allrsquoaltezza delle nostre aspettative o di trovarne uno del tutto privo di soddisfazioni o di non trovarne affatto [] Questa generazione la mia generazione ha paura del proprio futuro non credo possa trovarsi un indicatore piugrave signi-

Riferimenti[1] L7 ingegneria civile e ambientale L8 ingegneria dellrsquoinformazione L9 ingegneria industriale L17 scienze dellrsquoarchitettura L23 scienze e tecni-che dellrsquoedilizia L31 scienze e tecnologie informatiche LM 4 CU architet-tura e ingegneria edile e architettura La formazione degli Ingegneri in Quaderni del Centro Studi del Consiglio Nazionale Ingegneri 1532015 nota 1 p 12[2] La formazione degli Ingegneri in Quaderni del CNI p 13 Il dato egrave stimato in circa un terzo del totale dei laureati nel 2013[3] R Napoletano Nuovo viaggio in Italia Rizzoli 2014 Milano p 19[4] Ivi p 228 [5] Il Profilo dei laureati in Ingegneria e lrsquoindagine sulla loro condizione occupazionale sono stati presentati da AlmaLaurea al convegno di Siena del 4 novembre 2005 ldquoLa riforma degli studi nella Facoltagrave di Ingegneria risultati problemi e prospettiverdquo promosso dallrsquoAteneo di Siena e dalla Conferenza dei Presidi delle Facoltagrave di Ingegneria [Sito web 082019] httpswwwalmalaureaituniversitaaltroingegneria [6] La formazione degli Ingegneri in Quaderni CNI p 13 [7] R Napoletano op cit p 55

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I 150 anni dello storico Traforo Ferroviario del FrejusLrsquoAccademia delle Scienze di Torino lrsquoOrdine e altri Enti celebrano lrsquoopera emblema della societagrave moderna

INFRASTRUTTURE |

EVENTI

La partnershipLrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Torino egrave lieto di annun-ciare la partnership con lrsquoAccademia delle Scienze di Torino per le celebrazioni dei ldquo150rdquo dello storico Traforo Ferroviario del Frejus Le celebrazioni riguarderanno con piugrave eventi lrsquoanno in corso e il prossimo anno poicheacute il 25 dicembre 1870 veniva abbattuto il dia-framma della galleria tra Italia e Francia e il 17 settembre del 1871 il Traforo veniva inaugurato LrsquoOrdine attraverso la sua Commissione Trasporti Mobilitagrave Infrastrutture e Sistemi parteciperagrave a tutti gli eventi in programma con contributi tecnico-scientifici riguardanti gli ingegneri che contribuirono alla realizzazione del Traforo che lo gestirono e lo gestiscono e relativi alla progettazione dellrsquoopera che negli anni a venire consentiragrave di realizzare la Nuova Linea To-rino Lione ndash NLTL che comprenderagrave il nuovo tunnel ferroviario del Moncenisio e che collegheragrave le reti ad Alta VelocitagraveAlta Capacitagrave italiana e francese Tutto ciograve si unisce e si completa in unrsquoottica sto-rico-contemporanea con i contributi tecnico-scientifici che la Com-missione ha messo in atto con grandi risultati negli ultimi anni

David ColaiacomoConsigliere referente Commissione Trasporti Mobilitagrave Infrastrutture e Sistemi Ordine degli Ingegneri della Provincia di Torino

A cura del Comitato Promo-tore dellrsquoAccademia delle Scienze di Torino per le Cele-brazioni dei 150 anni del Tra-foro Ferroviario del Frejus (1857-1871)

Il 17 settembre 187171 fu inau-gurato a Bardonecchia il Tra-foro Ferroviario del Frejus o del Cenisio o ancora Grande

Galleria delle Alpi non solo data storica ma pietra miliare che ha segnato proprio agli inizi della ldquorivoluzione industrialerdquo un fon-damentale punto di lancio dello sviluppo della civiltagrave mediante il miglioramento delle comunica-zioni terrestri attraverso lrsquoEuropa e la creazione di nuove specifiche tecnologie per la meccanizzazio-ne dei lavori di scavo queste ul-time tecnologie innovative hanno portato al sostanziale potenzia-mento delle condizioni di sicu-rezza allrsquoalleviamento della fatica del lavoro dellrsquouomo al prorom-pente sviluppo della costruzione di nuove gallerie in Italia (Figura 1) attraverso le Alpi e nel mondo alle quali sono strettamente lega-ti i miglioramenti sociale cultu-rale ed economico della societagrave modernaIl Traforo del Frejus fu ldquouna delle pagine piugrave gloriose della storia del Piemonte che da solo si accinse alla titanica impresa di scavare nelle viscere di montagna unrsquoam-pia galleria di ben 12 chilometri di lunghezza [hellip] lrsquo impresa colos-sale che la scienza la costanza la tenacia di proposito dovevano compiererdquo impresa ldquopromossa sostenuta ed iniziata dal pic-colo ed allora povero Piemonte che [hellip] segneragrave nella storia del secolo XIX unrsquoera splendidissima il trionfo della scienza sulla mate-ria che eruppe gloriosamente nel taglio dellrsquoIstmo di Suez e nel tra-foro delle Alpirdquo (Carlo Morando Il monumento commemorativo del Traforo delle Alpi Storia del Traforo Storia del Monumento Torino Tip G Baglione C 1879)La gestazione e la realizzazione del Traforo non furono poi tanto lunghe Precursore dellrsquoopera fu Giuseppe Francesco Medail di Bardonec-chia non uomo di scienza ma agricoltore e cacciatore e quindi profondo conoscitore dei suoi monti e valli e anche imprendi-tore di lavori pubblici e di tra-sporti tra Lione e Milano Giagrave nel 1832 aveva per primo riconosciuto che il punto piugrave stretto delle Alpi Occidentali si trovava tra Bardo-necchia e Modane e che qui ave-vano pressappoco la stessa quota le Valli dellrsquoArc (Valle Moriana) e della Dora Riparia (Valle di Susa) cosiccheacute ideograve un traforo di 5000 metri ma non ebbe successo

Perograve ldquoil buon germe era gettato in terreno non infecondo e nel 1845 il ministro Des Ambrois ordinograve allrsquo ingegnere belga Henri Maus lo studio di costruzione di ferrovia tra Susa e Chambery mediante traforo dei montirdquo il progetto fu completato nel 1849 prevedendo una galleria di 12290 metri ma fu respinto dal Parlamento che era impegnato nelle grandi problema-tiche politiche e belliche di quegli anniUna volta individuato un possi-bile tracciato e grazie agli studi del Professore geologo Angelo Sismonda prevista la situazione geologica restava perograve ancora insoluto il problema di come sca-vare la lunga galleriaFinalmente grazie al Conte Cavour sempre estremo iniziatore e pro-motore di grandi cose nel 1854 i ldquotre ingegneri per un Traforordquo Germano Sommeiller savoino genio della meccanica Severino

Grattoni di Voghera genio orga-nizzatore e Sebastiano Grandis cuneese di Borgo San Dalmazzo genio del calcolo furono chiamati a definire la perforazione mecca-nica dei fori da mina a energizzare le perforatrici con aria compressa industriale e a costruire il TraforoLrsquoavvio dei lavori di costruzione fu dato a Modane dal Re Vitto-rio Emanuele II il 31 agosto 1857 e lrsquo inaugurazione dellrsquoapertura al traffico cadde il 17 settembre 1871 a Bardonecchia sempre alla pre-senza del ReDurante i quarantrsquoanni centrali del XIX secolo sostennero la realizza-zione dellrsquoopera unitamente alla creazione delle nuove originali macchine per la sua costruzione ma anche lrsquo indispensabile crea-zione di una rete ferroviaria estesa allrsquo intero territorio nazionale ben sei illustri membri dellrsquoAccademia delle Scienze di Torino Angelo Sismonda Carlo Ignazio Giulio

Federico Menabrea Quintino Sella Pietro Paleocapa Germano SommeillerLrsquoAccademia delle Scienze di Torino si fa cosigrave promotrice della celebrazione del 150deg anniver-sario dellrsquoapertura del Frejus e ha avviato unitamente a vari altri Enti (tra quali lrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Torino) lo studio delle correlate manifestazioni in tale ambito verragrave anche analizzata la deter-minante e multiforme attivitagrave di Quintino Sella ingegnere parla-mentare e poi Ministro che tra lrsquoaltro ha fondato nel 1859 una scuola per studi superiori molto importante per gli ingegneri la Regia Scuola di Applicazione per gli Ingegneri in Torino dalla quale nel 1906 egrave nato il Politec-nico di TorinoQuestrsquo iniziativa cade in un periodo di grande fervore per il

moderno attraversamento ferro-viario delle Alpi cosigrave da rinsaldare lrsquounitagrave dellrsquoEuropa e collegarla al bacino del Mediterraneo allrsquoAfrica e allrsquoOriente al momento sono tre le gallerie ferroviarie che sono le piugrave lunghe del mondo il San Got-tardo da poco aperto al traffico il Brennero e il Frejus di base che sono in costruzioneAuspichiamo per favorire la rea-lizzazione di questa iniziativa adesioni e contributi di idee da parte di quanti vedono lrsquoapertura attraverso la Alpi fattore deter-minante per il miglioramento della qualitagrave della vita in ambito comunitario per contatti egrave possi-bile inviare unrsquoe-mail allrsquo indirizzoin iz iat iveaccademiadelle-scienzeit

Studiamo la storia ldquopercheacute le imprese degli uomini nel tempo non siano dimenticaterdquo (Erodoto)

Illustrazione tratta da LrsquoUnivers illustreacute Parigi 1869 in cui egrave riprodotta la mac-china perforatrice inventata da Germano Sommeiller per la perforazione del Tunnel del Frejus

Figura 1 Le piugrave antiche e moderne gallerie alpine del Piemonte

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La sostenibilitagrave egrave un fatto-re ormai determinante in tutte le attivitagrave produttive Non fanno eccezione quei

settori che nonostante le conti-nue innovazioni incidono di piugrave sullrsquoemissione nellrsquoatmosfera di gas climalteranti Fra questi il comparto oil amp gas ndash estrazione raffinazione e consumo di risorse fossili ndash oggi rappresenta uno dei principali fattori che incidono sul fenomeno del riscaldamento glo-bale Di conseguenza sono tanti i professionisti che lavorano nei settori di ricerca e sviluppo in cer-ca di soluzioni volte alla riduzione dellrsquo impatto ambientale di un set-tore che rimane imprescindibile per lrsquoeconomia planetariaEgrave in questo ambito che si inseri-sce la tesi di Marcello Prestianni presentata sul numero dellrsquoInge-gnere Italiano dedicato al tema Oil amp Gas (disponibile su httpswwwtuttoingegnereit) che gli ha permesso di vincere il contest lanciato nei mesi scorsi Ai partecipanti ndash studenti di inge-gneria laureati o laureandi ndash egrave stato chiesto di condividere la propria tesi sullrsquoevoluzione di questo comparto con particolare attenzione ai temi della Circular Economy e della decarbonizza-zione A promuovere la competi-zione il Consiglio Nazionale degli Ingegneri PPAN (consulente edi-toriale della rivista quadrime-strale) e NextChem societagrave che ha sponsorizzato il contest e messo a disposizione un tirocinio al migliore talento ldquoAl nostro interno ndash racconta Ilaria Catastini Communication Manager NextChem ndash abbiamo una ricchezza di competenze che vengono dallrsquoesperienza Maire Tecnimont nel settore tradizio-nale dellrsquo ingegneria e costruzioni che andiamo a integrare sempre di piugrave con quelle nuove di giovani che hanno studiato e si sono for-mati in una prospettiva di futuro sostenibile e circolare e che si vogliono cimentare in una sfida complessa quanto affascinanterdquo

LA TESILa trattazione egrave frutto dellrsquoattivitagrave sperimentale realizzata presso i laboratori del dipartimento drsquo in-gegneria Enzo Ferrari dellrsquoUniver-sitagrave degli studi di Modena e Reggio Emilia con i professori Cecilia Mortalograve Marcello Romagnoli e la dottoressa Maria Cannio Oggetto del lavoro sperimen-tale egrave la realizzazione tramite il metodo della stampa 3D di una membrana ceramica a

Oil amp Gas la stampa 3D di membrane ceramiche vince il contest de lrsquoIngegnere ItalianoOltre a un ridotto impatto ambientale la nuova tecnica sperimentale promette risparmi in termini di tempi e costi

idrogeno a temperature superiori ai 600degC Ciononostante il metodo del 3D printing ha permesso di raggiungere valori di permeabilitagrave dellrsquo idrogeno di molto inferiori alle membrane metalliche a base di palladio attualmente diffuse in commercio

Il nuovo contest de lrsquoIngegnere ItalianoIn occasione del lancio del numero dedicato al food dellrsquoIngegnere Italiano lo storico organo ufficiale del Consiglio Nazionale Ingegneri il CNI ha deciso di associare a ogni numero monografico un contest re-lativo allrsquoargomento trattato Lrsquoultima monografia appena uscita egrave dedicata al tema dellrsquoOilampGas Il contest egrave stato riservato a laureandi e laureati che si sono cimentati in una tesi sullrsquoevoluzione dellrsquo ingegneria nel settore specialmente sui temi della Circular Economy e della decarbonizzazione Il contest egrave stato sponsoriz-zato da NextChem societagrave del Grup-po Maire Tecnimont dedicata alla transizione energetica che ha messo a disposizio-ne un tirocinio Il vincitore del contest egrave stato Marcello Prestianni

DAL CNI

base di BaCe065 Zr020 Y015 O3-δ1113088-Ce085 Gd015 O2-δ a con-duzione elettronica (MPEC) per-meabile allrsquo idrogeno Un sistema composito che per via della sua stabilitagrave chimica e meccanica risulta fra i piugrave studiati per la separazione e la purificazione di

mdash ldquoIl contest egrave stato senza dubbio unrsquoopportunitagrave interessante diretta ai neolaureati come me percheacute consente di colmare fin da subito il gap tra mondo universitario e realtagrave aziendalerdquoMarcello Prestianni mdash

LrsquoINNOVAZIONEAl fine di migliorare le perfor-mance quindi una delle strategie piugrave promettenti consiste nellrsquoa-dozione di una configurazione asimmetrica e costituita da film supportati su substrati porosi Sebbene esistano articoli prodotti dalla comunitagrave scientifica rela-tivi alla preparazione di questa tipologia di membrane lrsquoutilizzo della stampa 3D rappresenta una novitagrave assoluta ldquoLrsquo idea ndash spiega Prestianni ndash egrave nata ragionando sul cambio di paradigma della base di partenza del processo di rea-lizzazione di membrane a confi-gurazione asimmetrica Ci siamo detti cosa puograve assicurare note-voli vantaggi in termini di costi e tempi di produzione rispetto ad altre tecniche in uso in questo momento come il co-pressing e il tape casting La risposta egrave stata la stampa 3D E in seguito alle attivitagrave di sperimentazione abbiamo ottenuto ottimi risultati anche sotto il profilo dellrsquo impatto ambientale in quanto abbiamo completato il processo senza impiegare metalli nobili notoria-mente rari e costosirdquo

LA NUOVA TECNICAPer la preparazione degli inchio-stri sono state impiegate polveri di BCZ20Y15 e di GDC15 preventiva-mente miscelate tramite il metodo ball milling attraverso lrsquouso del mulino planetario Queste pol-veri sono poi state amalgamate con altri additivi organici con proprietagrave disperdenti leganti e plastificanti Per la stampa della struttura asimmetrica e den-so-porosa infine egrave stata utiliz-

zata unrsquoattrezzatura homemade a microestrusione Lo step iniziale egrave rappresentato dalla stampa di un supporto poroso caratterizzato da uno spessore di circa 1-15 mm e un diametro di 20 mm Solo suc-cessivamente vi egrave stato deposi-tato lrsquo inchiostro per lrsquoottenimento di un film denso e sottile

I BENEFICI Questo metodo ha dato vita a un prodotto potenzialmente piugrave economico efficiente e dal minor impatto ambientale rispetto alle membrane metalliche a base di palladio e sue leghe Inoltre le membrane sono stabili anche in atmosfere aggressive e per questo motivo non necessitano di processi di desulfurizzazione o di riduzione di CO2 e CO oltre a poter lavorare a temperature fino a 800degC

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La certificazione dellrsquoingegnere esperto in ecoprogettazioneLa soluzione CERTIng al decreto CAM

I Criteri Ambientali Minimi (CAM) sono definiti nellrsquoambi-to del ldquoPiano di azione per la sostenibilitagrave ambientale dei

consumi della Pubblica Ammini-strazionerdquo e la loro applicazione ha come scopo quello di favori-re negli appalti pubblici lrsquouso di tecnologie e prodotti ambiental-mente piugrave sostenibiliIn Italia lrsquoapplicazione dei CAM egrave stata imposta dallrsquoart 18 della L 2212015 e successivamente dallrsquoart 34 del DLgs 502016 ldquoCo-dice degli appaltirdquo (come modifi-cato dal DLgs 562017) recante ldquoCriteri di sostenibilitagrave energe-tica e ambientale negli appalti pubblicirdquo che ne hanno reso ob-bligatoria lrsquoapplicazione da parte di tutte le stazioni appaltantiCon il Decreto CAM dellrsquo11 ottobre 2017 il Ministero dellrsquoAmbiente ha definito i criteri ambientali minimi per lrsquoaffidamento di ser-vizi di progettazione e dei lavori per nuova costruzione ristrut-

fessionista esperto sugli aspet-ti energetici e ambientali degli edifici che sia certificato da un organismo di valutazione della conformitagrave secondo la norma

Tali ingegneri dovranno aver ap-plicato nellrsquoambito della pro-gettazione eo direzione lavori di opere infrastrutturali i Criteri Ambientali Minimi per le scelte progettuali e quelle dei mate-riali eo aver svolto la verifica dellrsquo impatto ambientale delle opere su tutto il ciclo di vita ed eventualmente anche delle loro prestazioni energetiche Dovran-no aver svolto la progettazione di lavori per la costruzione eo riqualificazione di edifici con lrsquoapplicazione di protocolli di sostenibilitagrave ambientale anche volontari di comprovata validitagrave e diffusione sul piano nazionale e internazionale La certificazio-ne CERTing di ingegnere esperto in eco-progettazione in definiti-va soddisfa perfettamente i re-quisiti previsti dal decreto CAM e consente di accedere alle pre-mialitagrave previste nelle procedure di affidamento dei servizi di in-gegneria e architettura per la re-alizzazione o ristrutturazione di edifici pubblici Ad oggi egrave lrsquounico schema nel panorama delle cer-tificazioni del personale che lo consente in maniera trasversale ai diversi protocolli di sosteni-bilitagrave diffusi sul mercato delle costruzioni in Italia e in Europa

Per approfondimenti e per acce-dere alla certificazione consulta il sito wwwcertingit

turazione e manutenzione di edifici pubblici stabilendo nello specifico di attribuire un pun-teggio premiante alle proposte progettuali redatte da un pro-

internazionale ISOIEC 17024 e che applichi uno dei protocolli di sostenibilitagrave degli edifici di li-vello nazionale o internazionale (alcuni esempi Breeam Casacli-ma Itaca Leed Well)

LrsquoINGEGNERE ECO-PROGETTISTALrsquoagenzia CERTing accredita-ta secondo lo standard ISOIEC 17024 da ACCREDIA ha definito tra i 21 campi dello schema di Inge-gnere Esperto quello specifico di eco-progettista al quale possono accedere i professionisti che si occupano di progettazione soste-nibile in edilizia Il Consiglio Di-rettivo dellrsquoAgenzia CERTing nella riunione del 21 febbraio 2020 ha approvato una revisione del Re-golamento Tecnico che stabilisce i criteri per la valutazione delle competenze degli ingegneri che richiedono la certificazione come esperto sugli aspetti energetici e ambientali degli edifici

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Page 17: COVID-19 COVID-19 | L’anno Agire insieme che verrà contro … · 2020. 3. 31. · L’anno che verrà di Gianni Massa “Caro amico ti scrivo…” È il 1979 quando Lucio Dalla

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ARMONIZZARE LA NORMAIl porto egrave un luogo di concentrazione di attivitagrave lavorative diverse e ciograve concorre a definire un forte e com-plesso rischio di interferenze che rappresenta un serio problema da risolvere in ragione della necessitagrave di armonizzare il quadro regolatorio attualmente in stallo Proprio per tale fattispecie se da un lato il TUS sopperisce alla presenza di normative specifiche dallrsquoaltro non sempre trova applicazione alle attivitagrave por-tuali in particolare per quanto concerne il rischio da interferenza o le operazioni portuali che si svolgono in banchina Il TUS ha normato il rischio interferenziale con lrsquoart 26 introducendo i concetti di cooperazione e coordi-namento tra i datori di lavoro ivi compresi i subappaltatori in maniera tale da creare una rete informativa completa circa i rischi interferenziali che sfocia nella redazione del Documento Unico di Valutazione dei Ri-schi La disciplina generale del rischio interferenziale nasce per far fronte quindi alla esigenza di sicurezza in un unico teatro lavorativo di piugrave imprese partecipanti al medesimo ciclo produttivo operanti contempora-neamente Il soggetto destinato a garantire tale cooperazione egrave Datore di Lavoro dellrsquo impresa committente che pertanto egrave obbligato a provvedere al coordina-mento della sicurezza di tutti i lavori e a redigere il DUVRI in relazione alle informazioni acquisite dalle varie imprese e agli accordi di cooperazione sulla sicurezza presi congiuntamente con esse Una vol-ta individuati i rischi derivanti dalle interferenze si potragrave finalmente procedere allrsquoadozione di ulteriori misure di sicurezza noncheacute a differire le lavorazioni incompatibiliLrsquo interpretazione delle attuali normative portano a ritenere che fino allrsquoemanazione del decreto di adattamento delle disposizioni contenute nel DLgs 2721999 al TUS spetta allrsquo impresa capo commessa la predisposizione dellrsquoapposito documento di valu-tazione dei rischi da interferenze che andragrave ad inte-grare il documento di sicurezza di cui agli artt 4 e 38 del DLgs n 2721999rdquo In tale contesto il profilo tipico di interferenza in porto non inquadrabile nel modello definito dal legislatore nellrsquoart 26 egrave quello correlato allrsquoaccesso in aree operative di soggetti esterni al ciclo portuale in senso stretto ndash anche se fortemente coinvolti ndash quali autotrasportatori spe-dizionieri agenti marittimi provveditori di bordo e passeggeri che spesso vengono imbarcati attraver-sando aree operative del terminal Ognuno di essi interviene con modalitagrave e attivitagrave differenti oltre che in fasi operative critiche del lavoro portuale Altra attivitagrave da attenzionare ai fini della discipli-na del rischio interferenziale sono le operazioni portuali che si svolgono su banchine pubbliche da parte di imprese diverse In questo caso il modello classico introdotto dallrsquoarticolo 26 non egrave applicabi-le in quanto vanno a decadere i due elementi fon-damentali dellrsquo istituto ovvero il rapporto di appalto tra le imprese (generalmente non si conoscono) e la disponibilitagrave giuridica dei luoghi (le aree sono ascrivibili alle autoritagrave di sistema portuale) In queste ipotesi non si puograve far altro che predisporre una valutazione congiunta dei rischi da interferenza tra le imprese in interazione lavorativa non ai sensi dellrsquoart26 del DLgs 8108 ma in ottemperanza alllsquoart 4 del DLgs 27299 in combinato disposto con lrsquoart 17 DLgs 8108

Consigliere Nazionale CNI e responsabile GdL SicurezzaComponente GdL Sicurezza Consiglio Nazionale Ingegneri

[Abstract dellrsquointervento ldquoLa gestione della sicurezza nelle aree portuali il quadro delle regolerdquo]

Paese Un ottimo esempio proviene dal lavoro sviluppato dal gruppo interre-gionale sulla sicurezza nelle aree portuali che ha prodotto pregevoli spunti di analisi a cui gli addetti ai lavori fanno correntemente riferimento Uno dei profili piugrave caratterizzanti della complessitagrave portuale e della sua diversitagrave ri-spetto ad altri distretti lavorativi italiani egrave la presenza sul campo di autoritagrave di forte regolazione del territorio (lrsquoAutoritagrave Portuale e lrsquoAutoritagrave Marittima) con compiti e poteri nella materia di salute e sicurezza sul lavoro concorren-ti e sussidiari a quelli dellrsquoOrgano di Vigilanza dellrsquoASL Lrsquoapplicazione del Decreto 2721999 nei Porti ha portato infatti alla collabo-razione tra lrsquoAutoritagrave Portuale soggetto centrale di governo e regolazione del territorio lrsquoASL e lrsquoOrgano di Vigilanza chiamato anche al ruolo di supporto specialistico alle funzioni regolamentari dellrsquoAutoritagrave Portuale noncheacute alla introduzione del Comitato di Igiene e Sicurezza quale organismo di parteci-pazione e consultazione presieduto dallrsquoAutoritagrave Portuale con il forte soste-gno dellrsquoASLLa suddetta norma ha altresigrave indirizzato le imprese portuali nella direzione tracciata dal Decreto 81 verso lrsquoadozione di sistemi di gestione e di qualitagrave il coinvolgimento dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza aziendali e lrsquointroduzione degli RLS di sito portuale Tutto questo egrave avvenuto in un con-testo lavorativo di estrema complessitagrave e rischiositagrave come per esempio nel caso di movimentazione delle merci dalleper le navi e le riparazioni navali

CASI PARTICOLARI Infatti nel caso particolare della movimentazioni di merci in ambito portuale si egrave in presenza di cicli lavorativi non facilmente standardizzabili caratteriz-zati da estrema variabilitagrave di situazioni e fattori estemporanei (es come egrave stata caricata la nave in un porto magari dallrsquoaltra parte del mondo diversitagrave delle navi le diverse merci gli autotrasportatori i marittimi tutti stranieri gli altri innumerevoli soggetti partecipanti al ciclo) Non a caso il fenomeno infortunistico in questo settore ha fatto registrare indici infortunistici per in-cidenza e gravitagrave anche piugrave alti di quelli dellrsquoedilizia con uno stillicidio do-loroso di morti spesso in reiterati scenari tipologici (investimenti da mezzi eo da carichi) In tale fattispecie anche le riparazioni navali assumono il connotato di pesante complessitagrave organizzativa insito peraltro nelle forme di strutturazione delle commesse navali e nelle catene ramificate di appalti che concentrano negli angusti spazi della nave maestranze numerose e multilin-gue oltre che nei ritmi intensi imposti dagli strettissimi ldquotempi naverdquoAnche lrsquoapplicabilitagrave del Decreto 2711999 [Adeguamento della normativa sulla sicurezza e salute dei lavoratori marittimi a bordo delle navi ndr] ri-sulta particolarmente complessa per la presenza di tre Organi di Vigilanza con pari titolo e prerogative Autoritagrave Marittima ndash ASL ndash Ufficio di Sanitagrave Marittima del Ministero della Salute tutti e tre chiamati a coordinarsi con le loro competenze differenziate su una materia che egrave intrinsecamente piugrave articolata Lrsquoambiente nave infatti egrave un contesto particolare che introduce questioni di sicurezza della navigazione di salute e sicurezza del lavoro e di igiene e abitabilitagrave essendo sia un ambiente di lavoro e che un ambien-te di vita dei marittimi Il suddetto decreto prevedeva lrsquoemanazione entro 90 giorni dallrsquointroduzione dello stesso [1999 ndr] del Regolamento per la costruzione e le sistemazioni relative allrsquoambiente di lavoro a bordo al fine di abrogare il vecchio Regolamento 1045 del 1939 (un Regio Decreto firmato da Vittorio Emanuele e Mussolini) che tuttora egrave vigente e quindi costituisce lrsquounico standard tecnico di riferimento per le vecchie Commissioni Locali di visita delle naviLa parte piugrave innovativa e significativa del 271 sono le regole prevenzionali e organizzative incentrate sulla valutazione dei rischi e sul sistema di gestio-ne distribuito tra armatore comandante preposti lavoratori e nuove figure di prevenzione a bordo (il ldquo626 marittimordquo) a fronte del fatto che tutte que-ste disposizioni sono entrate immediatamente in vigore allrsquoemanazione del 271 nel 1999 (e le societagrave armatrici con queste hanno da subito dovuto fare i conti) Altro importante aspetto riguarda lrsquoentrata in vigore della Convenzio-ne del Lavoro Marittimo MLC (ratificata dallrsquoItalia a settembre 2013) e in tale scenario la normativa italiana sugli aspetti di salute e sicurezza del lavoro rischia di non essere adeguata agli avanzati standard della Convenzione internazionale Ne deriva quindi che anche in questo caso come per il 272 egrave urgente lavorare per recuperare i ritardi accumulati e superare le inerzie applicative del 271

IL DLGS 81Si ritiene che lrsquooccasione per rimettere mano e risolvere i nodi applicativi del settore portuale egrave offerta proprio dal processo di evoluzione normativa indicato dal Decreto 81 che con spirito critico deve comunque essere co-ordinato con le previsioni del 271 272 e 298 superando talune inesattezze attualmente presenti ndash una diffusa imprecisione tecnica (specie del 272) nelle parti piugrave pretta-mente tecniche molto distanti dagli standard aggiornati del Decreto 81ndash alcuni aspetti irrisolti primo fra tutti il debole se non assente collega-mento giuridico nave-porto terra-bordo 271-272 la catena della respon-sabilitagrave solidale tra le due organizzazioni che interagiscono nello scambio portuale tra terra (impresa portuale) e bordo (impresa marittima) risulta interrotta sia che la nave sia straniera sia che batta bandiera italianandash la mancanza di azioni mirate sui rischi emergenti nei porti e sulle navi come accade per gli ambienti confinati (cosrsquoegrave una nave se non un ambiente necessariamente confinato)ndash la necessitagrave di attenzionare anche i temi della salute nel lavoro portuale che egrave di lavoro ad alto rischio infortunistico ma ciograve non deve far trascurare i rischi per la salute legati alle merci polverulente e alla movimentazione manuale dei carichindash lrsquoassenza dellrsquoarticolo 26 nellrsquointerfaccia porto-nave uno dei nodi cruciali irrisolti del rischio portuale

Riferimenti e bibliografiaQuaderni editi da INAIL gli infortuni sul lavoro in mare edizione 2018Verbali e documenti del Gruppo interregionale sulla sicurezza nelle aree portuali

Porto di Trieste aprile 2019

FIGURA 1

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NETWORK GIOVANI

Diventare grandi insieme

di Paola Marulli

Durante la giornata del 1deg feb-braio scorso presso la sede del CNI a Roma si egrave tenuta la riunione ufficiale del Network Giovani Inge-gneri (NGI) Il Network Giovani Ingegneri egrave una ldquoCommissione Nazionalerdquo composta dai referenti delle Commissioni Giovani dele-gati dai Consigli degli Ordini degli Ingegneri presenti su territorio nazionale Lo scopo del Network egrave quello di mettere a sistema le idee e i lavori delle Commissioni giovani territoriali presenti sul territorio nazionale per costituire relazioni proposte e progetti utili per gli ingegneri Lrsquo intervento di apertura della riunione egrave stato quello di Gianni Massa Vicepresidente vicario del Consiglio Nazionale degli Inge-gneri Il focus del discorso si egrave con-centrato su due principali aspetti il ruolo dellrsquoOrdine e lrsquo importanza del Network per il confronto con-

tinuo tra professionisti LrsquoOrdine secondo Massa non egrave un sistema di erogazione dei servizi ma di tutela verso la collettivitagrave preser-vando il titolo e la professionalitagrave dellrsquo ingegnere garantisce la qua-litagrave del lavoro svolto Lrsquo ingegnere egrave ldquola figura in grado di mediare tra il contesto in cui opera e le sue regole Lrsquo ingegnere dagrave forma com-piuta alle idee attraverso progetti funzionali e la sua valutazione puograve influenzare in una sola volta la vita di centinaia di personerdquoPertanto lrsquo iscrizione allrsquoOrdine non egrave solo un passaggio burocra-

Mettere a sistema le idee dei giovani ingegneri italiani lrsquo iscrizione allrsquoOrdine per una maggiore consapevolezza professionale etica e normativa

tico ma rappresenta una presa di coscienza delle proprie respon-sabilitagrave Decidere se iscriversi o meno non dovrebbe essere una scelta dettata esclusivamente da motivazioni lavorative ma dovrebbe implicare una mag-giore consapevolezza del proprio lavoro dal punto di vista etico e normativo lrsquo impegno a formarsi e ad aggiornarsi con costanza sulle novitagrave del settore e a crescere professionalmente

IL NETWORK E LE OFFICINEIl Network non egrave un recinto di

a cura del Network Giovani ingegneri cni

Le diverse Officine del NGIOfficina Sostegno alla ProfessioneSi pone come scopo il dialogo con tutte le istituzioni al fine di por-tare avanti le proposte che vanno ad agevolare il giovane profes-sionista La legge fondamentale che costituisce il punto di partenza per discutere nuove proposte egrave la legge 22 maggio 2017 n81 ldquoMisure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire lrsquoarticolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinatordquo

Officina Strumenti allrsquoavvio dellrsquoattivitagrave professionaleLrsquoofficina nasce sotto sollecitazione degli Ordini Provinciali degli Ingegneri della Regione Calabria per approfondire gli aspetti legali e fiscali gli obblighi e le agevolazioni previste noncheacute gli aspetti e i vantaggi legati alla nuova riforma professionaleConsiderata la difficoltagrave dei giovani ingegneri riscontrata in ambito territoriale riguardante la difficoltagrave nellrsquoapproccio allrsquoavvio dellrsquoat-tivitagrave professionale il progetto proposto ha lo scopo di fornire ai giovani elementi utili per lrsquoavvio della professione soprattutto in materia legale fiscale e di aggiornamento delle competenze

Officina RedazioneEgrave la piugrave longeva delle officine esiste ed egrave operativa dal 2015 I contenuti editoriali declinano tematiche di attualitagrave legate alla professione maggiormente sentite dagli ingegneri e raccontano le realtagrave ordinistiche territoriali Lrsquoobiettivo egrave ricercare linguaggi e posizioni condivise plurali e intergenerazionali e diffondere buone prassi attivitagrave e risultati delle officine del network Attualmente la Redazione pubblica i suoi articoli sul Il Giornale dellrsquoIngegnere e su Ingenio dove ha della rubriche dedicate e su uno dei portali tecnici delle professioni piugrave letti Teknoring

Officina We ShareSpin off dellrsquoOfficina Redazione in chiave piugrave moderna Si pone lrsquoobiettivo di ldquodematerializzarerdquo le informazioni per arrivare in modo diretto a chi intende iniziare la sua strada professionale nel mondo dellrsquo ingegneria andando a sostituire documenti cartacei con documenti digitali video e pubblicazioni online Si egrave proposto durante la riunione di raccogliere tutti i video di presentazione del-le Commissioni Giovani degli Ordini provinciali cosigrave da condividerli nella prossima riunione del Network

temi La peculiaritagrave della sua architettura interna egrave riuscire a riunire diversi ambiti della pro-fessione dellrsquoIngegnere Il Network Giovani Ingegneri egrave un componente molto importante del Consiglio Nazionale Inge-gneri anche percheacute ha creato un modello che potrebbe contami-nare parti piugrave ampie del CNI le Officine infatti sono un metodo di lavoro dove si ldquosmontano e rimontanordquo le idee Un grande traguardo egrave stato fatto nella giornata di venerdigrave 31 gennaio il Comitato dellrsquoAssemblea dei Pre-sidenti ha accettato di inserire nel gruppo di lavoro sullo Starter Kit (vedasi ldquoUn aiuto concreto per i neo colleghirdquo Il Giornale dellrsquo in-gegnere n 9 novembre 2019 ndr) un rappresentante del Network allo scopo di dare nuova energia e spunti Inoltre il NGI interverragrave nellrsquoAssemblea dei Presidenti per relazionare sulle Officine attive e sul proprio operato

CONFRONTI CON GLI ALTRI ORDININella giornata dedicata al Network giovani si egrave potuto appurare che non tutti gli organi provinciali hanno nel loro interno una Com-missione Giovani molti delegati erano presenti con lo spirito di raccogliere idee e informazioni per creare una propria Commis-sione che andasse a radunare i giovani professionisti della loro

cittagrave Si egrave inoltre discusso su i vari vantaggi messi a disposizione dalle diverse province ai nuovi iscritti Alcuni Ordini offrono lrsquo i-scrizione durante il primo anno di adesione altri invece mettono a disposizione delle intere gior-nate formative per i laureandi in unrsquoottica di iscrizione futura Fra le proposte piugrave avvincenti crsquoegrave stata quella di espandere il corso da 20 ore per diventare CTU anche ai giovani ingegneri Il Consulente Tecnico drsquoUfficio egrave lrsquoesperto in un determinato set-tore al quale si rivolge il Giudice quando ai fini della decisione necessita del giudizio tecnico di un professionista esperto in una data materia e dotato di partico-lari cognizioni scientifiche I CTU sono iscritti allrsquoAlbo del Tribunale in seguito a una proce-dura di accertamento dellrsquoespe-rienza maturata e della ldquocondotta morale specchiatardquo Si egrave pensato di affiancare nel primo periodo un ingegnere senior con lo scopo di dare una formazione anche pratica della professioneIl Network egrave condivisione I progressi significativi avven-gono spesso non attraverso un approccio diretto ma ponendosi obiettivi piugrave grandi e ambiziosi lrsquo incontro di varie idee e talenti per diventare grandi Insieme

Commissione Giovani Ingegneri Ordine di Bologna

mdash ldquoLrsquoingegnere dagrave forma compiuta alle idee attraverso progetti funzionali e la sua valutazione puograve influenzare in una sola volta la vita di centinaia di personerdquo Gianni Massa mdash

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SPEAKing

Ad metalladi Antonello Pellegrino

La notizia dellrsquo interruzione di uno scavo non lrsquoaveva trovato di buon umore immerso comrsquoera in conti che non tornavano a causa di tabelle di marcia non rispettate Aveva deciso di cambiarsi drsquoabito e vederne personalmente la causa e se necessario proporre le necessarie punizioni Fortuna-tamente lrsquoetagrave ancora giovane unitamente alla pratica ginnica mai abbandonata e a quella della caccia su sentieri impervi gli consentivano di seguire agevolmente il capo squadra nel lungo percorso a piedi fin oltre il limite della parte di galleria giagrave consolidata dove gli operai quotidianamente si inoltravano per scavare laquoVenga ingegnere Egrave quiraquoVide inclinarsi la fiammella della recentissima lampada ad acetilene il che accentuava la leggera sensazione di movimento dellrsquoaria dalle loro spalle verso il fondo dello scavo cui erano diretti I due raggiunsero un pic-colo gruppo di minatori poggiati agli attrezzi i cui occhi bianchi li fissarono dalla penombra con sguardo in cui la mestizia supe-rava la stanchezza Uno di essi

era accovacciato alla base dello scavo che dal fondo della galleria penetrava nel filone di minerale e pareva attenderli per mostrare qualcosa Esordigrave rivolgendosi loro con tono di rimproverolaquoPercheacute avete fermato lo scavo Non dovrebbero esserci rischi di crollo in questo punto e mi pare stiate tutti beneraquo Il caposquadra risposelaquoNessun incidente grazie a Dio Si sono fermati per rispetto Efisio fai vedere allrsquo ingegnere cosrsquohai trovatoraquoIl minatore sollevograve la lampada

nellrsquooscuritagrave avvolgente densa e pesante come un manto di orba-ce Con lrsquoaltra mano puligrave qualcosa sul fondo dello scavo con gesto quasi delicato Nellrsquoavvicinarsi la sensazione di movimento drsquoaria provata dal tecnico aumentograve Guardandosi attorno prima di infilarsi nellrsquoabbozzo di cunicolo annotograve la presenza di unrsquoampia fessura che da sopra le loro te-ste pareva spingersi in verticale Riconobbe le tracce di un crollo che contrariamente al previsto era avvenuto anche se non di recente e che lo scavo della gal-

leria aveva intercettato Abbassograve lo sguardo vide cosa lrsquooperaio stava ripulendo e sbottograve laquoQuindi avete bloccato il lavoro per una radice fossilizzata o i resti di qualche cervo preistorico che lrsquoacqua ha trascinato quaggiugraveraquoPrima di poter aggiungere qual-cosrsquoaltro udigrave le parole sommesse del minatore pronunciate mentre proseguiva nella sua opera Custus funti ossus de cristianu Al che lrsquo ingegnere osservograve con mag-giore attenzione A un osso scuro di maggiore spessore se ne af-fiancava uno piugrave sottile e quando lrsquooperaio smosse e spostograve di lato un pesante frammento dellrsquoantico crollo emerse anche quanto rima-neva di un anello metallico che li racchiudeva corroso e quasi dissolto ma riconoscibile Al che fu tutto chiaro Procedendo allrsquo in-dietro uscigrave dal cunicolo e solo la sua fermezza di uomo laico e moderno lo trattenne dal segnarsi mentre gli altri lo facevano Per un fuggevole istante quasi invidiograve il loro gesto liberatoriolaquoChe ne pensa ingegnereraquolaquoPortate fuori quei resti in una cassetta non crsquoegrave bisogno che vi dica di cercare di recuperare tutti i frammenti Poi chiameremo il prete dal paeseraquoIl caposquadra annuigrave medita-bondo mentre ritornavano nella

parte di galleria giagrave messa in sicurezza Quindi replicogravelaquoPotrebbe essere successo nel crollo dei primi scavi di ricerca del filone ai tempi del babbo di mio nonno Ma mi pare che allora avessero trovato tutti anche quelli che non ce lrsquoavevano fatta a uscireraquolaquoNon credo Antonio Hai visto quellrsquoanello di ferro Egrave roba molto antica Potrebbe essere dellrsquoepoca dei romaniraquolaquoE allora cosa diragrave il prete Magari era un pagano Cosa fac-ciamo se rifiuta di benedirloraquolaquoNon credo che lo faragrave Quel po-veraccio forse era piugrave cristiano di noi mandato qui per punizione come damnatus ad metalla e scivolato a morire nello spro-fondamento del pozzo che stava scavando e che la nostra galleria ha incontratoraquoAttese il caposquadra che dava le indicazioni ai minatori prima di avviarsi con lui nel lungo per-corso verso lrsquouscita Solamente loro pensograve capivano cosa potes-se aver provato quel remoto antecessore che immediatamen-te e a differenza sua avevano riconosciuto come uno di loro Quel giorno imparograve qualcosa che non si trova nei libri o scavando gallerie nella roccia ma da ricer-care nel profondo dellrsquouomo

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di Raimondo Pinna

In questo quarto appuntamento con la Storia dellrsquoIngegneria si termina di esplorare i punti di contatto tra lrsquo identitagrave della profes-sione di ingegnere e la storia ita-liana contemporanea sfruttando lrsquooccasione offerta dalla ricerca promossa dal CNI tesa a chiedere ai propri iscritti di rispondere alla semplice domanda ldquoChe cosrsquoegrave per me lrsquo ingegneriardquo Oggetto dellrsquo in-dagine sono gli effetti dellrsquo integra-zione dellrsquo ingegneria italiana con il sistema europeo

UN LINGUAGGIO COMPLESSOLa prima conseguenza della equi-parazione tra la formazione uni-versitaria italiana e quella europea egrave la complessitagrave del linguaggio e della comunicazione verso chi non appartiene al mondo dellrsquo inge-gneria Egrave un dettaglio di sostanza e non di forma il fatto che la ldquofacoltagraverdquo di ingegneria sia stata abolita insieme a tutte le altre e che lrsquoaccesso allrsquoalbo professionale degli Ingegneri in base al DPR 3282001 sia consentito solo a chi ha conseguito determinati corsi di laurea [1] La seconda conseguenza egrave la con-centrazione di un terzo dei laureati in soli tre atenei italiani il Poli-tecnico di Milano il Politecnico di Torino lrsquoUniversitagrave La Sapienza di Roma [2] Un dato che dimostra quanto siano ormai invasivi gli effetti di polarizzazione del sapere in precisi nodi sul territorio sempre piugrave frammentato in maniera gerar-chica tra centro e periferia nono-stante la narrazione politica e dei mass media si sforzi di affermare il contrario veicolando unrsquoinesi-stente utopistica eguaglianza delle possibilitagrave In realtagrave lrsquoaccesso al sapere egrave sempre piugrave condizionato dal binomio appartenenza a un territoriodisponibilitagrave di risorse patrimonialiLa perdita di centralitagrave dello Sta-to-nazione sembra essere un effetto della storia del Paese Nessun quinquennio particolare segna da anni la vita delle gene-razioni che si succedono tutto sembra avvicendarsi senza scosse senza qualcosa da ricordare I nuovi ingegneri paiono muoversi in un mondo liquido dove vige una competizione tra territori

LA MARGINALITAgrave INSITA NEL CONSEGUIMENTO DEL TITOLO DI INGEGNERELe definizioni di ldquoChe cosrsquoegrave per me lrsquo ingegneriardquo espresse dagli inge-gneri nati negli anni rsquo70 esprimono uno scoramento palpabile da esse emerge una pragmaticitagrave ai limiti dellrsquoaccettabile di chi sente che in qualche modo egrave nato nella decade sbagliata Per Lucia Cattani (Lodi 1975) laurea in ingegneria civile idraulica lrsquo ingegneria egrave ldquolrsquoespres-sione del genio umano declinato nella realtagraverdquo Resta indefinita quale sia e cosa sia questa realtagrave per

Il disincanto della professioneLrsquo ingegneria italiana integrata nel sistema europeo

ficativo per certificare lo stato di malessere di un Paeserdquo [7] CONCLUSIONIAlla fine di queste quattro puntate sulla storia dellrsquo ingegneria si puograve concludere che la ricerca del CNI ha raggiunto lo scopo che si era prefissa dimostrare come lrsquoevo-luzione della professione di inge-gnere soprattutto a partire dal percorso di formazione sia corre-lata alla storia del nostro Paese e sia essa stessa utile per compren-derla meglio Da un lato egrave emersa con chiarezza la traiettoria dellrsquoevoluzione della professione da movimento drsquoeacutelite a disciplina di competenti nume-rosi diffusi e radicati in modo capillare sul territorio con un forte rapporto con la popolazione Dallrsquoaltro egrave emersa con altrettanta chiarezza la trasformazione della disciplina in seguito alle difficoltagrave ma soprattutto alle opportunitagrave offerte dal confronto con il solo sistema paese prima e con la com-plessa multiformitagrave dellrsquoUnione europea poi Si sa che lrsquoesperienza personale e la quotidianitagrave del vivere la pro-fessione puograve portare a non avere soprattutto il tempo per tornare a studiare intendendo lo studio come riflessione del dove va la professione Gli Ordini territoriali con il loro sistema di formazione permanente costituiscono la sede naturale percheacute ciascuno iscritto si ritagli uno spazio per questa rifles-sione nel pieno rispetto delle pro-blematiche di ognuno Per questo il CNI non puograve che essere soddi-sfatto di come il coinvolgimento degli iscritti con una domanda apparentemente semplice quale che cosrsquoegrave per me lrsquo ingegneria ha ottenuto il risultato di smuovere barriere anagrafiche territoriali di competenza settoriale facilitando il compito di interpretazione Egrave legittimo ritenere questo pro-getto di ricerca del CNI come ldquopilotardquo ed egrave auspicabile che a esso ne seguano altri su temi iden-titari per la professione Lrsquo impor-tante egrave che questi futuri progetti perseverino nella proposizione agli iscritti di domande semplici come impatto ma profonde come contenuto in modo da consentire loro di rispondere con la maggiore libertagrave e sentimento possibile

STORIA DELLrsquoINGEGNERIA

quel vasto campionario di inge-gneri per esempio impiegati come docenti e ricercatori non struttu-rati che si sono ritrovati poi espulsi dalle stesse Universitagrave non piugrave in grado di accoglierli nonostante lrsquo innegabile preparazioneLrsquoaggettivo ldquopragmaticordquo egrave utiliz-zato espressamente da Gianluigi Rozza (Lodi 1977) laurea in inge-gneria aerospaziale ldquoLrsquoingegneria egrave una forma mentis creativa innova-tiva e allo stesso tempo razionale e pragmatica che costituisce un punto di incontro tra le scienze di base e applicate per creare innova-zione Lrsquoingegneria trasforma buone idee in realizzazionirdquo Viene perograve da domandarsi che cosa venga prima per importanza se lrsquoidea egrave buona a prescindere o se diventa buona solo se si realizza A tal proposito puograve tornare utile un esempio riportato da Roberto Napoletano Direttore del Sole-24Ore che nel 2014 pubblica il libro Nuovo viaggio in Italia (Riz-zoli) si tratta di un viaggio virtuale che sfrutta gli spunti offerti dalle lettere che i lettori del giornale gli hanno inviato in quanto curatore della rubrica domenicale Memo-randum Alla riflessione offerta dalla lettura di queste missive lrsquoautore accompagna il racconto di diari di trasferta di incontri pun-tuali da lui avuti con esponenti della societagrave civile nelle diverse cittagrave del Paese nel corso della sua attivitagrave giornalistica raggruppati secondo la tradizionale riparti-zione territoriale del Paese ndash Nord Centro Sud ndash aumentata di due altre sezioni ovvero lrsquoItalia altrove e lrsquoItalia da ritrovare In questo esempio Napoletano racconta di un neo ingegnere della provincia di Lecce incontrato a Trento Il Diret-tore sottolinea la sua provenienza da una famiglia non agiata la sua capacitagrave di laurearsi a Bologna in ingegneria biomedica mante-nendosi con i lavori piugrave disparati la costanza nel credere nella sua idea una startup high tech per il turismo online che in un lasso di tempo ragionevole (un anno) attira il finanziamento degli inve-stitori Viene esaltata lrsquoItalia che ha ldquofamerdquo vengono riproposti gli anni Cinquanta il loro spirito di sacri-ficio ldquoforse il dono della povertagrave di D egrave quello che serve oggi

allrsquoItalia per ritrovare nella testa la forza di combattere e comin-ciare a ricostruire il Paese dalle fondamentardquo [3] Questa idea del sacrificio egrave ribadita da Napoletano anche in un altro esempio riferito a giovani della provincia di Ragusa ldquoHanno piugrave fame degli altri e solo Dio sa quanto il Paese ha bisogno di quella fame Per contribuire a rifare lrsquoItalia non a chiacchiererdquo La soluzione nostalgica non egrave quella che hanno in mente inge-gneri come Federico Delfino (Savona 1972) laurea in ingegneria elettrica ldquoLa bottega dellrsquo innova-zione tecnologica e al contempo il teatro dove questa egrave mostrata alla popolazionerdquo Lrsquoorizzonte tem-porale di chi ha fame egrave limitato al qui e ora non puograve coincidere con la consapevolezza la sobrietagrave di Davide Bedogni (Reggio Emilia 1974) laurea in ingegneria edile ldquoTanti anni di studio per scoprire che non si smette mai drsquoimpararerdquo La realtagrave che loro adombrano egrave quella di un paese ricco dove ciograve che serve egrave trovare motivazioni che sostengano il lavoro alla luce del benessere che fornisce la societagrave dei consumi in cui il sacrificio non egrave e non puograve essere il punto neacute di partenza neacute di arrivo

LA QUESTIONE DEL GENEREEcco che la generazione di inge-gneri che si egrave formata nellrsquou-niversitagrave di eacutelite puograve tornare protagonista i loro ricordi sono acqua da bere per gli assetati e la loro saggezza egrave dispensata con tono bonario a piene mani Lo dimostra il modo in cui lrsquo ingegner Amalia Ercoli Finzi classe 1937 la prima donna a laurearsi in inge-gneria aeronautica al Politecnico di Milano collaboratrice in alcune delle piugrave importanti missioni con lrsquoAgenzia Spaziale Italiana ed Euro-pea affronta il conflitto di genere centrale nella cultura occidentale in questo scorcio di nuovo secolo la sua esperienza di pioniera in qualche modo consente di sdo-ganare il perdurare del concetto dellrsquo ingegneria come mondo pre-valentemente maschileDal primo momento dellrsquo istitu-zione della facoltagrave universita-ria in senso moderno negli anni Venti del secolo scorso lo studio dellrsquo ingegneria e quindi la figura

dellrsquo ingegnere si manifesta come destinato in misura pressocheacute totale al solo genere maschile Una resistenza che non ha para-goni anche rispetto alle discipline fisico-matematiche o mediche anchrsquoesse ostative alla partecipa-zione femminile quantomeno in Italia Per questo motivo le ricer-che sulla formazione degli inge-gneri condotte in questo inizio di Ventunesimo secolo sono sempre molto attente a monitorare la variazione del dato della compo-sizione di genere Paragonando la ricerca di Alma Mater del 2005 con quella del CNI del 2014 sembra che nel corso del decennio vi sia unrsquoattenuazione del processo di ldquomaschilizzazionerdquo Per la prima infatti ldquoIn generale perograve si nota un recupero della popolazione maschile nel passaggio dal pre al post riforma il processo di lsquomaschilizzazionersquo che mostra segni di ripresa sul complesso dei laureati riguarda anche quelli di Ingegneriardquo [5] per la seconda invece ldquoContinua ad aumentare il numero di donne laureate tanto che nel 2013 supera quota 16mila arrivando a costituire il 311 dellrsquouniverso dei laureati dei corsi ingegneristicirdquo [6]

LA PAURA DEL FUTUROLa dichiarazione del Presidente del Consiglio degli studenti del Politecnico di Milano Marco Brivio riportata da Napoletano nel libro prima citato egrave perfetta per descrivere il sentimento di paura che pervade le generazioni dei futuri ingegneri ldquoSui nostri pensieri incombono mille paure paura di non riuscire a riscattare tutti i crediti paura di perdere la borsa di studio del contratto a progetto che scade paura di non riuscire a pagare lrsquoaffitto le bollette le tasse paura di non trovare dopo gli studi un lavoro allrsquoaltezza delle nostre aspettative o di trovarne uno del tutto privo di soddisfazioni o di non trovarne affatto [] Questa generazione la mia generazione ha paura del proprio futuro non credo possa trovarsi un indicatore piugrave signi-

Riferimenti[1] L7 ingegneria civile e ambientale L8 ingegneria dellrsquoinformazione L9 ingegneria industriale L17 scienze dellrsquoarchitettura L23 scienze e tecni-che dellrsquoedilizia L31 scienze e tecnologie informatiche LM 4 CU architet-tura e ingegneria edile e architettura La formazione degli Ingegneri in Quaderni del Centro Studi del Consiglio Nazionale Ingegneri 1532015 nota 1 p 12[2] La formazione degli Ingegneri in Quaderni del CNI p 13 Il dato egrave stimato in circa un terzo del totale dei laureati nel 2013[3] R Napoletano Nuovo viaggio in Italia Rizzoli 2014 Milano p 19[4] Ivi p 228 [5] Il Profilo dei laureati in Ingegneria e lrsquoindagine sulla loro condizione occupazionale sono stati presentati da AlmaLaurea al convegno di Siena del 4 novembre 2005 ldquoLa riforma degli studi nella Facoltagrave di Ingegneria risultati problemi e prospettiverdquo promosso dallrsquoAteneo di Siena e dalla Conferenza dei Presidi delle Facoltagrave di Ingegneria [Sito web 082019] httpswwwalmalaureaituniversitaaltroingegneria [6] La formazione degli Ingegneri in Quaderni CNI p 13 [7] R Napoletano op cit p 55

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I 150 anni dello storico Traforo Ferroviario del FrejusLrsquoAccademia delle Scienze di Torino lrsquoOrdine e altri Enti celebrano lrsquoopera emblema della societagrave moderna

INFRASTRUTTURE |

EVENTI

La partnershipLrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Torino egrave lieto di annun-ciare la partnership con lrsquoAccademia delle Scienze di Torino per le celebrazioni dei ldquo150rdquo dello storico Traforo Ferroviario del Frejus Le celebrazioni riguarderanno con piugrave eventi lrsquoanno in corso e il prossimo anno poicheacute il 25 dicembre 1870 veniva abbattuto il dia-framma della galleria tra Italia e Francia e il 17 settembre del 1871 il Traforo veniva inaugurato LrsquoOrdine attraverso la sua Commissione Trasporti Mobilitagrave Infrastrutture e Sistemi parteciperagrave a tutti gli eventi in programma con contributi tecnico-scientifici riguardanti gli ingegneri che contribuirono alla realizzazione del Traforo che lo gestirono e lo gestiscono e relativi alla progettazione dellrsquoopera che negli anni a venire consentiragrave di realizzare la Nuova Linea To-rino Lione ndash NLTL che comprenderagrave il nuovo tunnel ferroviario del Moncenisio e che collegheragrave le reti ad Alta VelocitagraveAlta Capacitagrave italiana e francese Tutto ciograve si unisce e si completa in unrsquoottica sto-rico-contemporanea con i contributi tecnico-scientifici che la Com-missione ha messo in atto con grandi risultati negli ultimi anni

David ColaiacomoConsigliere referente Commissione Trasporti Mobilitagrave Infrastrutture e Sistemi Ordine degli Ingegneri della Provincia di Torino

A cura del Comitato Promo-tore dellrsquoAccademia delle Scienze di Torino per le Cele-brazioni dei 150 anni del Tra-foro Ferroviario del Frejus (1857-1871)

Il 17 settembre 187171 fu inau-gurato a Bardonecchia il Tra-foro Ferroviario del Frejus o del Cenisio o ancora Grande

Galleria delle Alpi non solo data storica ma pietra miliare che ha segnato proprio agli inizi della ldquorivoluzione industrialerdquo un fon-damentale punto di lancio dello sviluppo della civiltagrave mediante il miglioramento delle comunica-zioni terrestri attraverso lrsquoEuropa e la creazione di nuove specifiche tecnologie per la meccanizzazio-ne dei lavori di scavo queste ul-time tecnologie innovative hanno portato al sostanziale potenzia-mento delle condizioni di sicu-rezza allrsquoalleviamento della fatica del lavoro dellrsquouomo al prorom-pente sviluppo della costruzione di nuove gallerie in Italia (Figura 1) attraverso le Alpi e nel mondo alle quali sono strettamente lega-ti i miglioramenti sociale cultu-rale ed economico della societagrave modernaIl Traforo del Frejus fu ldquouna delle pagine piugrave gloriose della storia del Piemonte che da solo si accinse alla titanica impresa di scavare nelle viscere di montagna unrsquoam-pia galleria di ben 12 chilometri di lunghezza [hellip] lrsquo impresa colos-sale che la scienza la costanza la tenacia di proposito dovevano compiererdquo impresa ldquopromossa sostenuta ed iniziata dal pic-colo ed allora povero Piemonte che [hellip] segneragrave nella storia del secolo XIX unrsquoera splendidissima il trionfo della scienza sulla mate-ria che eruppe gloriosamente nel taglio dellrsquoIstmo di Suez e nel tra-foro delle Alpirdquo (Carlo Morando Il monumento commemorativo del Traforo delle Alpi Storia del Traforo Storia del Monumento Torino Tip G Baglione C 1879)La gestazione e la realizzazione del Traforo non furono poi tanto lunghe Precursore dellrsquoopera fu Giuseppe Francesco Medail di Bardonec-chia non uomo di scienza ma agricoltore e cacciatore e quindi profondo conoscitore dei suoi monti e valli e anche imprendi-tore di lavori pubblici e di tra-sporti tra Lione e Milano Giagrave nel 1832 aveva per primo riconosciuto che il punto piugrave stretto delle Alpi Occidentali si trovava tra Bardo-necchia e Modane e che qui ave-vano pressappoco la stessa quota le Valli dellrsquoArc (Valle Moriana) e della Dora Riparia (Valle di Susa) cosiccheacute ideograve un traforo di 5000 metri ma non ebbe successo

Perograve ldquoil buon germe era gettato in terreno non infecondo e nel 1845 il ministro Des Ambrois ordinograve allrsquo ingegnere belga Henri Maus lo studio di costruzione di ferrovia tra Susa e Chambery mediante traforo dei montirdquo il progetto fu completato nel 1849 prevedendo una galleria di 12290 metri ma fu respinto dal Parlamento che era impegnato nelle grandi problema-tiche politiche e belliche di quegli anniUna volta individuato un possi-bile tracciato e grazie agli studi del Professore geologo Angelo Sismonda prevista la situazione geologica restava perograve ancora insoluto il problema di come sca-vare la lunga galleriaFinalmente grazie al Conte Cavour sempre estremo iniziatore e pro-motore di grandi cose nel 1854 i ldquotre ingegneri per un Traforordquo Germano Sommeiller savoino genio della meccanica Severino

Grattoni di Voghera genio orga-nizzatore e Sebastiano Grandis cuneese di Borgo San Dalmazzo genio del calcolo furono chiamati a definire la perforazione mecca-nica dei fori da mina a energizzare le perforatrici con aria compressa industriale e a costruire il TraforoLrsquoavvio dei lavori di costruzione fu dato a Modane dal Re Vitto-rio Emanuele II il 31 agosto 1857 e lrsquo inaugurazione dellrsquoapertura al traffico cadde il 17 settembre 1871 a Bardonecchia sempre alla pre-senza del ReDurante i quarantrsquoanni centrali del XIX secolo sostennero la realizza-zione dellrsquoopera unitamente alla creazione delle nuove originali macchine per la sua costruzione ma anche lrsquo indispensabile crea-zione di una rete ferroviaria estesa allrsquo intero territorio nazionale ben sei illustri membri dellrsquoAccademia delle Scienze di Torino Angelo Sismonda Carlo Ignazio Giulio

Federico Menabrea Quintino Sella Pietro Paleocapa Germano SommeillerLrsquoAccademia delle Scienze di Torino si fa cosigrave promotrice della celebrazione del 150deg anniver-sario dellrsquoapertura del Frejus e ha avviato unitamente a vari altri Enti (tra quali lrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Torino) lo studio delle correlate manifestazioni in tale ambito verragrave anche analizzata la deter-minante e multiforme attivitagrave di Quintino Sella ingegnere parla-mentare e poi Ministro che tra lrsquoaltro ha fondato nel 1859 una scuola per studi superiori molto importante per gli ingegneri la Regia Scuola di Applicazione per gli Ingegneri in Torino dalla quale nel 1906 egrave nato il Politec-nico di TorinoQuestrsquo iniziativa cade in un periodo di grande fervore per il

moderno attraversamento ferro-viario delle Alpi cosigrave da rinsaldare lrsquounitagrave dellrsquoEuropa e collegarla al bacino del Mediterraneo allrsquoAfrica e allrsquoOriente al momento sono tre le gallerie ferroviarie che sono le piugrave lunghe del mondo il San Got-tardo da poco aperto al traffico il Brennero e il Frejus di base che sono in costruzioneAuspichiamo per favorire la rea-lizzazione di questa iniziativa adesioni e contributi di idee da parte di quanti vedono lrsquoapertura attraverso la Alpi fattore deter-minante per il miglioramento della qualitagrave della vita in ambito comunitario per contatti egrave possi-bile inviare unrsquoe-mail allrsquo indirizzoin iz iat iveaccademiadelle-scienzeit

Studiamo la storia ldquopercheacute le imprese degli uomini nel tempo non siano dimenticaterdquo (Erodoto)

Illustrazione tratta da LrsquoUnivers illustreacute Parigi 1869 in cui egrave riprodotta la mac-china perforatrice inventata da Germano Sommeiller per la perforazione del Tunnel del Frejus

Figura 1 Le piugrave antiche e moderne gallerie alpine del Piemonte

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La sostenibilitagrave egrave un fatto-re ormai determinante in tutte le attivitagrave produttive Non fanno eccezione quei

settori che nonostante le conti-nue innovazioni incidono di piugrave sullrsquoemissione nellrsquoatmosfera di gas climalteranti Fra questi il comparto oil amp gas ndash estrazione raffinazione e consumo di risorse fossili ndash oggi rappresenta uno dei principali fattori che incidono sul fenomeno del riscaldamento glo-bale Di conseguenza sono tanti i professionisti che lavorano nei settori di ricerca e sviluppo in cer-ca di soluzioni volte alla riduzione dellrsquo impatto ambientale di un set-tore che rimane imprescindibile per lrsquoeconomia planetariaEgrave in questo ambito che si inseri-sce la tesi di Marcello Prestianni presentata sul numero dellrsquoInge-gnere Italiano dedicato al tema Oil amp Gas (disponibile su httpswwwtuttoingegnereit) che gli ha permesso di vincere il contest lanciato nei mesi scorsi Ai partecipanti ndash studenti di inge-gneria laureati o laureandi ndash egrave stato chiesto di condividere la propria tesi sullrsquoevoluzione di questo comparto con particolare attenzione ai temi della Circular Economy e della decarbonizza-zione A promuovere la competi-zione il Consiglio Nazionale degli Ingegneri PPAN (consulente edi-toriale della rivista quadrime-strale) e NextChem societagrave che ha sponsorizzato il contest e messo a disposizione un tirocinio al migliore talento ldquoAl nostro interno ndash racconta Ilaria Catastini Communication Manager NextChem ndash abbiamo una ricchezza di competenze che vengono dallrsquoesperienza Maire Tecnimont nel settore tradizio-nale dellrsquo ingegneria e costruzioni che andiamo a integrare sempre di piugrave con quelle nuove di giovani che hanno studiato e si sono for-mati in una prospettiva di futuro sostenibile e circolare e che si vogliono cimentare in una sfida complessa quanto affascinanterdquo

LA TESILa trattazione egrave frutto dellrsquoattivitagrave sperimentale realizzata presso i laboratori del dipartimento drsquo in-gegneria Enzo Ferrari dellrsquoUniver-sitagrave degli studi di Modena e Reggio Emilia con i professori Cecilia Mortalograve Marcello Romagnoli e la dottoressa Maria Cannio Oggetto del lavoro sperimen-tale egrave la realizzazione tramite il metodo della stampa 3D di una membrana ceramica a

Oil amp Gas la stampa 3D di membrane ceramiche vince il contest de lrsquoIngegnere ItalianoOltre a un ridotto impatto ambientale la nuova tecnica sperimentale promette risparmi in termini di tempi e costi

idrogeno a temperature superiori ai 600degC Ciononostante il metodo del 3D printing ha permesso di raggiungere valori di permeabilitagrave dellrsquo idrogeno di molto inferiori alle membrane metalliche a base di palladio attualmente diffuse in commercio

Il nuovo contest de lrsquoIngegnere ItalianoIn occasione del lancio del numero dedicato al food dellrsquoIngegnere Italiano lo storico organo ufficiale del Consiglio Nazionale Ingegneri il CNI ha deciso di associare a ogni numero monografico un contest re-lativo allrsquoargomento trattato Lrsquoultima monografia appena uscita egrave dedicata al tema dellrsquoOilampGas Il contest egrave stato riservato a laureandi e laureati che si sono cimentati in una tesi sullrsquoevoluzione dellrsquo ingegneria nel settore specialmente sui temi della Circular Economy e della decarbonizzazione Il contest egrave stato sponsoriz-zato da NextChem societagrave del Grup-po Maire Tecnimont dedicata alla transizione energetica che ha messo a disposizio-ne un tirocinio Il vincitore del contest egrave stato Marcello Prestianni

DAL CNI

base di BaCe065 Zr020 Y015 O3-δ1113088-Ce085 Gd015 O2-δ a con-duzione elettronica (MPEC) per-meabile allrsquo idrogeno Un sistema composito che per via della sua stabilitagrave chimica e meccanica risulta fra i piugrave studiati per la separazione e la purificazione di

mdash ldquoIl contest egrave stato senza dubbio unrsquoopportunitagrave interessante diretta ai neolaureati come me percheacute consente di colmare fin da subito il gap tra mondo universitario e realtagrave aziendalerdquoMarcello Prestianni mdash

LrsquoINNOVAZIONEAl fine di migliorare le perfor-mance quindi una delle strategie piugrave promettenti consiste nellrsquoa-dozione di una configurazione asimmetrica e costituita da film supportati su substrati porosi Sebbene esistano articoli prodotti dalla comunitagrave scientifica rela-tivi alla preparazione di questa tipologia di membrane lrsquoutilizzo della stampa 3D rappresenta una novitagrave assoluta ldquoLrsquo idea ndash spiega Prestianni ndash egrave nata ragionando sul cambio di paradigma della base di partenza del processo di rea-lizzazione di membrane a confi-gurazione asimmetrica Ci siamo detti cosa puograve assicurare note-voli vantaggi in termini di costi e tempi di produzione rispetto ad altre tecniche in uso in questo momento come il co-pressing e il tape casting La risposta egrave stata la stampa 3D E in seguito alle attivitagrave di sperimentazione abbiamo ottenuto ottimi risultati anche sotto il profilo dellrsquo impatto ambientale in quanto abbiamo completato il processo senza impiegare metalli nobili notoria-mente rari e costosirdquo

LA NUOVA TECNICAPer la preparazione degli inchio-stri sono state impiegate polveri di BCZ20Y15 e di GDC15 preventiva-mente miscelate tramite il metodo ball milling attraverso lrsquouso del mulino planetario Queste pol-veri sono poi state amalgamate con altri additivi organici con proprietagrave disperdenti leganti e plastificanti Per la stampa della struttura asimmetrica e den-so-porosa infine egrave stata utiliz-

zata unrsquoattrezzatura homemade a microestrusione Lo step iniziale egrave rappresentato dalla stampa di un supporto poroso caratterizzato da uno spessore di circa 1-15 mm e un diametro di 20 mm Solo suc-cessivamente vi egrave stato deposi-tato lrsquo inchiostro per lrsquoottenimento di un film denso e sottile

I BENEFICI Questo metodo ha dato vita a un prodotto potenzialmente piugrave economico efficiente e dal minor impatto ambientale rispetto alle membrane metalliche a base di palladio e sue leghe Inoltre le membrane sono stabili anche in atmosfere aggressive e per questo motivo non necessitano di processi di desulfurizzazione o di riduzione di CO2 e CO oltre a poter lavorare a temperature fino a 800degC

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La certificazione dellrsquoingegnere esperto in ecoprogettazioneLa soluzione CERTIng al decreto CAM

I Criteri Ambientali Minimi (CAM) sono definiti nellrsquoambi-to del ldquoPiano di azione per la sostenibilitagrave ambientale dei

consumi della Pubblica Ammini-strazionerdquo e la loro applicazione ha come scopo quello di favori-re negli appalti pubblici lrsquouso di tecnologie e prodotti ambiental-mente piugrave sostenibiliIn Italia lrsquoapplicazione dei CAM egrave stata imposta dallrsquoart 18 della L 2212015 e successivamente dallrsquoart 34 del DLgs 502016 ldquoCo-dice degli appaltirdquo (come modifi-cato dal DLgs 562017) recante ldquoCriteri di sostenibilitagrave energe-tica e ambientale negli appalti pubblicirdquo che ne hanno reso ob-bligatoria lrsquoapplicazione da parte di tutte le stazioni appaltantiCon il Decreto CAM dellrsquo11 ottobre 2017 il Ministero dellrsquoAmbiente ha definito i criteri ambientali minimi per lrsquoaffidamento di ser-vizi di progettazione e dei lavori per nuova costruzione ristrut-

fessionista esperto sugli aspet-ti energetici e ambientali degli edifici che sia certificato da un organismo di valutazione della conformitagrave secondo la norma

Tali ingegneri dovranno aver ap-plicato nellrsquoambito della pro-gettazione eo direzione lavori di opere infrastrutturali i Criteri Ambientali Minimi per le scelte progettuali e quelle dei mate-riali eo aver svolto la verifica dellrsquo impatto ambientale delle opere su tutto il ciclo di vita ed eventualmente anche delle loro prestazioni energetiche Dovran-no aver svolto la progettazione di lavori per la costruzione eo riqualificazione di edifici con lrsquoapplicazione di protocolli di sostenibilitagrave ambientale anche volontari di comprovata validitagrave e diffusione sul piano nazionale e internazionale La certificazio-ne CERTing di ingegnere esperto in eco-progettazione in definiti-va soddisfa perfettamente i re-quisiti previsti dal decreto CAM e consente di accedere alle pre-mialitagrave previste nelle procedure di affidamento dei servizi di in-gegneria e architettura per la re-alizzazione o ristrutturazione di edifici pubblici Ad oggi egrave lrsquounico schema nel panorama delle cer-tificazioni del personale che lo consente in maniera trasversale ai diversi protocolli di sosteni-bilitagrave diffusi sul mercato delle costruzioni in Italia e in Europa

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turazione e manutenzione di edifici pubblici stabilendo nello specifico di attribuire un pun-teggio premiante alle proposte progettuali redatte da un pro-

internazionale ISOIEC 17024 e che applichi uno dei protocolli di sostenibilitagrave degli edifici di li-vello nazionale o internazionale (alcuni esempi Breeam Casacli-ma Itaca Leed Well)

LrsquoINGEGNERE ECO-PROGETTISTALrsquoagenzia CERTing accredita-ta secondo lo standard ISOIEC 17024 da ACCREDIA ha definito tra i 21 campi dello schema di Inge-gnere Esperto quello specifico di eco-progettista al quale possono accedere i professionisti che si occupano di progettazione soste-nibile in edilizia Il Consiglio Di-rettivo dellrsquoAgenzia CERTing nella riunione del 21 febbraio 2020 ha approvato una revisione del Re-golamento Tecnico che stabilisce i criteri per la valutazione delle competenze degli ingegneri che richiedono la certificazione come esperto sugli aspetti energetici e ambientali degli edifici

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Page 18: COVID-19 COVID-19 | L’anno Agire insieme che verrà contro … · 2020. 3. 31. · L’anno che verrà di Gianni Massa “Caro amico ti scrivo…” È il 1979 quando Lucio Dalla

NETWORK GIOVANI

Diventare grandi insieme

di Paola Marulli

Durante la giornata del 1deg feb-braio scorso presso la sede del CNI a Roma si egrave tenuta la riunione ufficiale del Network Giovani Inge-gneri (NGI) Il Network Giovani Ingegneri egrave una ldquoCommissione Nazionalerdquo composta dai referenti delle Commissioni Giovani dele-gati dai Consigli degli Ordini degli Ingegneri presenti su territorio nazionale Lo scopo del Network egrave quello di mettere a sistema le idee e i lavori delle Commissioni giovani territoriali presenti sul territorio nazionale per costituire relazioni proposte e progetti utili per gli ingegneri Lrsquo intervento di apertura della riunione egrave stato quello di Gianni Massa Vicepresidente vicario del Consiglio Nazionale degli Inge-gneri Il focus del discorso si egrave con-centrato su due principali aspetti il ruolo dellrsquoOrdine e lrsquo importanza del Network per il confronto con-

tinuo tra professionisti LrsquoOrdine secondo Massa non egrave un sistema di erogazione dei servizi ma di tutela verso la collettivitagrave preser-vando il titolo e la professionalitagrave dellrsquo ingegnere garantisce la qua-litagrave del lavoro svolto Lrsquo ingegnere egrave ldquola figura in grado di mediare tra il contesto in cui opera e le sue regole Lrsquo ingegnere dagrave forma com-piuta alle idee attraverso progetti funzionali e la sua valutazione puograve influenzare in una sola volta la vita di centinaia di personerdquoPertanto lrsquo iscrizione allrsquoOrdine non egrave solo un passaggio burocra-

Mettere a sistema le idee dei giovani ingegneri italiani lrsquo iscrizione allrsquoOrdine per una maggiore consapevolezza professionale etica e normativa

tico ma rappresenta una presa di coscienza delle proprie respon-sabilitagrave Decidere se iscriversi o meno non dovrebbe essere una scelta dettata esclusivamente da motivazioni lavorative ma dovrebbe implicare una mag-giore consapevolezza del proprio lavoro dal punto di vista etico e normativo lrsquo impegno a formarsi e ad aggiornarsi con costanza sulle novitagrave del settore e a crescere professionalmente

IL NETWORK E LE OFFICINEIl Network non egrave un recinto di

a cura del Network Giovani ingegneri cni

Le diverse Officine del NGIOfficina Sostegno alla ProfessioneSi pone come scopo il dialogo con tutte le istituzioni al fine di por-tare avanti le proposte che vanno ad agevolare il giovane profes-sionista La legge fondamentale che costituisce il punto di partenza per discutere nuove proposte egrave la legge 22 maggio 2017 n81 ldquoMisure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire lrsquoarticolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinatordquo

Officina Strumenti allrsquoavvio dellrsquoattivitagrave professionaleLrsquoofficina nasce sotto sollecitazione degli Ordini Provinciali degli Ingegneri della Regione Calabria per approfondire gli aspetti legali e fiscali gli obblighi e le agevolazioni previste noncheacute gli aspetti e i vantaggi legati alla nuova riforma professionaleConsiderata la difficoltagrave dei giovani ingegneri riscontrata in ambito territoriale riguardante la difficoltagrave nellrsquoapproccio allrsquoavvio dellrsquoat-tivitagrave professionale il progetto proposto ha lo scopo di fornire ai giovani elementi utili per lrsquoavvio della professione soprattutto in materia legale fiscale e di aggiornamento delle competenze

Officina RedazioneEgrave la piugrave longeva delle officine esiste ed egrave operativa dal 2015 I contenuti editoriali declinano tematiche di attualitagrave legate alla professione maggiormente sentite dagli ingegneri e raccontano le realtagrave ordinistiche territoriali Lrsquoobiettivo egrave ricercare linguaggi e posizioni condivise plurali e intergenerazionali e diffondere buone prassi attivitagrave e risultati delle officine del network Attualmente la Redazione pubblica i suoi articoli sul Il Giornale dellrsquoIngegnere e su Ingenio dove ha della rubriche dedicate e su uno dei portali tecnici delle professioni piugrave letti Teknoring

Officina We ShareSpin off dellrsquoOfficina Redazione in chiave piugrave moderna Si pone lrsquoobiettivo di ldquodematerializzarerdquo le informazioni per arrivare in modo diretto a chi intende iniziare la sua strada professionale nel mondo dellrsquo ingegneria andando a sostituire documenti cartacei con documenti digitali video e pubblicazioni online Si egrave proposto durante la riunione di raccogliere tutti i video di presentazione del-le Commissioni Giovani degli Ordini provinciali cosigrave da condividerli nella prossima riunione del Network

temi La peculiaritagrave della sua architettura interna egrave riuscire a riunire diversi ambiti della pro-fessione dellrsquoIngegnere Il Network Giovani Ingegneri egrave un componente molto importante del Consiglio Nazionale Inge-gneri anche percheacute ha creato un modello che potrebbe contami-nare parti piugrave ampie del CNI le Officine infatti sono un metodo di lavoro dove si ldquosmontano e rimontanordquo le idee Un grande traguardo egrave stato fatto nella giornata di venerdigrave 31 gennaio il Comitato dellrsquoAssemblea dei Pre-sidenti ha accettato di inserire nel gruppo di lavoro sullo Starter Kit (vedasi ldquoUn aiuto concreto per i neo colleghirdquo Il Giornale dellrsquo in-gegnere n 9 novembre 2019 ndr) un rappresentante del Network allo scopo di dare nuova energia e spunti Inoltre il NGI interverragrave nellrsquoAssemblea dei Presidenti per relazionare sulle Officine attive e sul proprio operato

CONFRONTI CON GLI ALTRI ORDININella giornata dedicata al Network giovani si egrave potuto appurare che non tutti gli organi provinciali hanno nel loro interno una Com-missione Giovani molti delegati erano presenti con lo spirito di raccogliere idee e informazioni per creare una propria Commis-sione che andasse a radunare i giovani professionisti della loro

cittagrave Si egrave inoltre discusso su i vari vantaggi messi a disposizione dalle diverse province ai nuovi iscritti Alcuni Ordini offrono lrsquo i-scrizione durante il primo anno di adesione altri invece mettono a disposizione delle intere gior-nate formative per i laureandi in unrsquoottica di iscrizione futura Fra le proposte piugrave avvincenti crsquoegrave stata quella di espandere il corso da 20 ore per diventare CTU anche ai giovani ingegneri Il Consulente Tecnico drsquoUfficio egrave lrsquoesperto in un determinato set-tore al quale si rivolge il Giudice quando ai fini della decisione necessita del giudizio tecnico di un professionista esperto in una data materia e dotato di partico-lari cognizioni scientifiche I CTU sono iscritti allrsquoAlbo del Tribunale in seguito a una proce-dura di accertamento dellrsquoespe-rienza maturata e della ldquocondotta morale specchiatardquo Si egrave pensato di affiancare nel primo periodo un ingegnere senior con lo scopo di dare una formazione anche pratica della professioneIl Network egrave condivisione I progressi significativi avven-gono spesso non attraverso un approccio diretto ma ponendosi obiettivi piugrave grandi e ambiziosi lrsquo incontro di varie idee e talenti per diventare grandi Insieme

Commissione Giovani Ingegneri Ordine di Bologna

mdash ldquoLrsquoingegnere dagrave forma compiuta alle idee attraverso progetti funzionali e la sua valutazione puograve influenzare in una sola volta la vita di centinaia di personerdquo Gianni Massa mdash

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SPEAKing

Ad metalladi Antonello Pellegrino

La notizia dellrsquo interruzione di uno scavo non lrsquoaveva trovato di buon umore immerso comrsquoera in conti che non tornavano a causa di tabelle di marcia non rispettate Aveva deciso di cambiarsi drsquoabito e vederne personalmente la causa e se necessario proporre le necessarie punizioni Fortuna-tamente lrsquoetagrave ancora giovane unitamente alla pratica ginnica mai abbandonata e a quella della caccia su sentieri impervi gli consentivano di seguire agevolmente il capo squadra nel lungo percorso a piedi fin oltre il limite della parte di galleria giagrave consolidata dove gli operai quotidianamente si inoltravano per scavare laquoVenga ingegnere Egrave quiraquoVide inclinarsi la fiammella della recentissima lampada ad acetilene il che accentuava la leggera sensazione di movimento dellrsquoaria dalle loro spalle verso il fondo dello scavo cui erano diretti I due raggiunsero un pic-colo gruppo di minatori poggiati agli attrezzi i cui occhi bianchi li fissarono dalla penombra con sguardo in cui la mestizia supe-rava la stanchezza Uno di essi

era accovacciato alla base dello scavo che dal fondo della galleria penetrava nel filone di minerale e pareva attenderli per mostrare qualcosa Esordigrave rivolgendosi loro con tono di rimproverolaquoPercheacute avete fermato lo scavo Non dovrebbero esserci rischi di crollo in questo punto e mi pare stiate tutti beneraquo Il caposquadra risposelaquoNessun incidente grazie a Dio Si sono fermati per rispetto Efisio fai vedere allrsquo ingegnere cosrsquohai trovatoraquoIl minatore sollevograve la lampada

nellrsquooscuritagrave avvolgente densa e pesante come un manto di orba-ce Con lrsquoaltra mano puligrave qualcosa sul fondo dello scavo con gesto quasi delicato Nellrsquoavvicinarsi la sensazione di movimento drsquoaria provata dal tecnico aumentograve Guardandosi attorno prima di infilarsi nellrsquoabbozzo di cunicolo annotograve la presenza di unrsquoampia fessura che da sopra le loro te-ste pareva spingersi in verticale Riconobbe le tracce di un crollo che contrariamente al previsto era avvenuto anche se non di recente e che lo scavo della gal-

leria aveva intercettato Abbassograve lo sguardo vide cosa lrsquooperaio stava ripulendo e sbottograve laquoQuindi avete bloccato il lavoro per una radice fossilizzata o i resti di qualche cervo preistorico che lrsquoacqua ha trascinato quaggiugraveraquoPrima di poter aggiungere qual-cosrsquoaltro udigrave le parole sommesse del minatore pronunciate mentre proseguiva nella sua opera Custus funti ossus de cristianu Al che lrsquo ingegnere osservograve con mag-giore attenzione A un osso scuro di maggiore spessore se ne af-fiancava uno piugrave sottile e quando lrsquooperaio smosse e spostograve di lato un pesante frammento dellrsquoantico crollo emerse anche quanto rima-neva di un anello metallico che li racchiudeva corroso e quasi dissolto ma riconoscibile Al che fu tutto chiaro Procedendo allrsquo in-dietro uscigrave dal cunicolo e solo la sua fermezza di uomo laico e moderno lo trattenne dal segnarsi mentre gli altri lo facevano Per un fuggevole istante quasi invidiograve il loro gesto liberatoriolaquoChe ne pensa ingegnereraquolaquoPortate fuori quei resti in una cassetta non crsquoegrave bisogno che vi dica di cercare di recuperare tutti i frammenti Poi chiameremo il prete dal paeseraquoIl caposquadra annuigrave medita-bondo mentre ritornavano nella

parte di galleria giagrave messa in sicurezza Quindi replicogravelaquoPotrebbe essere successo nel crollo dei primi scavi di ricerca del filone ai tempi del babbo di mio nonno Ma mi pare che allora avessero trovato tutti anche quelli che non ce lrsquoavevano fatta a uscireraquolaquoNon credo Antonio Hai visto quellrsquoanello di ferro Egrave roba molto antica Potrebbe essere dellrsquoepoca dei romaniraquolaquoE allora cosa diragrave il prete Magari era un pagano Cosa fac-ciamo se rifiuta di benedirloraquolaquoNon credo che lo faragrave Quel po-veraccio forse era piugrave cristiano di noi mandato qui per punizione come damnatus ad metalla e scivolato a morire nello spro-fondamento del pozzo che stava scavando e che la nostra galleria ha incontratoraquoAttese il caposquadra che dava le indicazioni ai minatori prima di avviarsi con lui nel lungo per-corso verso lrsquouscita Solamente loro pensograve capivano cosa potes-se aver provato quel remoto antecessore che immediatamen-te e a differenza sua avevano riconosciuto come uno di loro Quel giorno imparograve qualcosa che non si trova nei libri o scavando gallerie nella roccia ma da ricer-care nel profondo dellrsquouomo

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di Raimondo Pinna

In questo quarto appuntamento con la Storia dellrsquoIngegneria si termina di esplorare i punti di contatto tra lrsquo identitagrave della profes-sione di ingegnere e la storia ita-liana contemporanea sfruttando lrsquooccasione offerta dalla ricerca promossa dal CNI tesa a chiedere ai propri iscritti di rispondere alla semplice domanda ldquoChe cosrsquoegrave per me lrsquo ingegneriardquo Oggetto dellrsquo in-dagine sono gli effetti dellrsquo integra-zione dellrsquo ingegneria italiana con il sistema europeo

UN LINGUAGGIO COMPLESSOLa prima conseguenza della equi-parazione tra la formazione uni-versitaria italiana e quella europea egrave la complessitagrave del linguaggio e della comunicazione verso chi non appartiene al mondo dellrsquo inge-gneria Egrave un dettaglio di sostanza e non di forma il fatto che la ldquofacoltagraverdquo di ingegneria sia stata abolita insieme a tutte le altre e che lrsquoaccesso allrsquoalbo professionale degli Ingegneri in base al DPR 3282001 sia consentito solo a chi ha conseguito determinati corsi di laurea [1] La seconda conseguenza egrave la con-centrazione di un terzo dei laureati in soli tre atenei italiani il Poli-tecnico di Milano il Politecnico di Torino lrsquoUniversitagrave La Sapienza di Roma [2] Un dato che dimostra quanto siano ormai invasivi gli effetti di polarizzazione del sapere in precisi nodi sul territorio sempre piugrave frammentato in maniera gerar-chica tra centro e periferia nono-stante la narrazione politica e dei mass media si sforzi di affermare il contrario veicolando unrsquoinesi-stente utopistica eguaglianza delle possibilitagrave In realtagrave lrsquoaccesso al sapere egrave sempre piugrave condizionato dal binomio appartenenza a un territoriodisponibilitagrave di risorse patrimonialiLa perdita di centralitagrave dello Sta-to-nazione sembra essere un effetto della storia del Paese Nessun quinquennio particolare segna da anni la vita delle gene-razioni che si succedono tutto sembra avvicendarsi senza scosse senza qualcosa da ricordare I nuovi ingegneri paiono muoversi in un mondo liquido dove vige una competizione tra territori

LA MARGINALITAgrave INSITA NEL CONSEGUIMENTO DEL TITOLO DI INGEGNERELe definizioni di ldquoChe cosrsquoegrave per me lrsquo ingegneriardquo espresse dagli inge-gneri nati negli anni rsquo70 esprimono uno scoramento palpabile da esse emerge una pragmaticitagrave ai limiti dellrsquoaccettabile di chi sente che in qualche modo egrave nato nella decade sbagliata Per Lucia Cattani (Lodi 1975) laurea in ingegneria civile idraulica lrsquo ingegneria egrave ldquolrsquoespres-sione del genio umano declinato nella realtagraverdquo Resta indefinita quale sia e cosa sia questa realtagrave per

Il disincanto della professioneLrsquo ingegneria italiana integrata nel sistema europeo

ficativo per certificare lo stato di malessere di un Paeserdquo [7] CONCLUSIONIAlla fine di queste quattro puntate sulla storia dellrsquo ingegneria si puograve concludere che la ricerca del CNI ha raggiunto lo scopo che si era prefissa dimostrare come lrsquoevo-luzione della professione di inge-gnere soprattutto a partire dal percorso di formazione sia corre-lata alla storia del nostro Paese e sia essa stessa utile per compren-derla meglio Da un lato egrave emersa con chiarezza la traiettoria dellrsquoevoluzione della professione da movimento drsquoeacutelite a disciplina di competenti nume-rosi diffusi e radicati in modo capillare sul territorio con un forte rapporto con la popolazione Dallrsquoaltro egrave emersa con altrettanta chiarezza la trasformazione della disciplina in seguito alle difficoltagrave ma soprattutto alle opportunitagrave offerte dal confronto con il solo sistema paese prima e con la com-plessa multiformitagrave dellrsquoUnione europea poi Si sa che lrsquoesperienza personale e la quotidianitagrave del vivere la pro-fessione puograve portare a non avere soprattutto il tempo per tornare a studiare intendendo lo studio come riflessione del dove va la professione Gli Ordini territoriali con il loro sistema di formazione permanente costituiscono la sede naturale percheacute ciascuno iscritto si ritagli uno spazio per questa rifles-sione nel pieno rispetto delle pro-blematiche di ognuno Per questo il CNI non puograve che essere soddi-sfatto di come il coinvolgimento degli iscritti con una domanda apparentemente semplice quale che cosrsquoegrave per me lrsquo ingegneria ha ottenuto il risultato di smuovere barriere anagrafiche territoriali di competenza settoriale facilitando il compito di interpretazione Egrave legittimo ritenere questo pro-getto di ricerca del CNI come ldquopilotardquo ed egrave auspicabile che a esso ne seguano altri su temi iden-titari per la professione Lrsquo impor-tante egrave che questi futuri progetti perseverino nella proposizione agli iscritti di domande semplici come impatto ma profonde come contenuto in modo da consentire loro di rispondere con la maggiore libertagrave e sentimento possibile

STORIA DELLrsquoINGEGNERIA

quel vasto campionario di inge-gneri per esempio impiegati come docenti e ricercatori non struttu-rati che si sono ritrovati poi espulsi dalle stesse Universitagrave non piugrave in grado di accoglierli nonostante lrsquo innegabile preparazioneLrsquoaggettivo ldquopragmaticordquo egrave utiliz-zato espressamente da Gianluigi Rozza (Lodi 1977) laurea in inge-gneria aerospaziale ldquoLrsquoingegneria egrave una forma mentis creativa innova-tiva e allo stesso tempo razionale e pragmatica che costituisce un punto di incontro tra le scienze di base e applicate per creare innova-zione Lrsquoingegneria trasforma buone idee in realizzazionirdquo Viene perograve da domandarsi che cosa venga prima per importanza se lrsquoidea egrave buona a prescindere o se diventa buona solo se si realizza A tal proposito puograve tornare utile un esempio riportato da Roberto Napoletano Direttore del Sole-24Ore che nel 2014 pubblica il libro Nuovo viaggio in Italia (Riz-zoli) si tratta di un viaggio virtuale che sfrutta gli spunti offerti dalle lettere che i lettori del giornale gli hanno inviato in quanto curatore della rubrica domenicale Memo-randum Alla riflessione offerta dalla lettura di queste missive lrsquoautore accompagna il racconto di diari di trasferta di incontri pun-tuali da lui avuti con esponenti della societagrave civile nelle diverse cittagrave del Paese nel corso della sua attivitagrave giornalistica raggruppati secondo la tradizionale riparti-zione territoriale del Paese ndash Nord Centro Sud ndash aumentata di due altre sezioni ovvero lrsquoItalia altrove e lrsquoItalia da ritrovare In questo esempio Napoletano racconta di un neo ingegnere della provincia di Lecce incontrato a Trento Il Diret-tore sottolinea la sua provenienza da una famiglia non agiata la sua capacitagrave di laurearsi a Bologna in ingegneria biomedica mante-nendosi con i lavori piugrave disparati la costanza nel credere nella sua idea una startup high tech per il turismo online che in un lasso di tempo ragionevole (un anno) attira il finanziamento degli inve-stitori Viene esaltata lrsquoItalia che ha ldquofamerdquo vengono riproposti gli anni Cinquanta il loro spirito di sacri-ficio ldquoforse il dono della povertagrave di D egrave quello che serve oggi

allrsquoItalia per ritrovare nella testa la forza di combattere e comin-ciare a ricostruire il Paese dalle fondamentardquo [3] Questa idea del sacrificio egrave ribadita da Napoletano anche in un altro esempio riferito a giovani della provincia di Ragusa ldquoHanno piugrave fame degli altri e solo Dio sa quanto il Paese ha bisogno di quella fame Per contribuire a rifare lrsquoItalia non a chiacchiererdquo La soluzione nostalgica non egrave quella che hanno in mente inge-gneri come Federico Delfino (Savona 1972) laurea in ingegneria elettrica ldquoLa bottega dellrsquo innova-zione tecnologica e al contempo il teatro dove questa egrave mostrata alla popolazionerdquo Lrsquoorizzonte tem-porale di chi ha fame egrave limitato al qui e ora non puograve coincidere con la consapevolezza la sobrietagrave di Davide Bedogni (Reggio Emilia 1974) laurea in ingegneria edile ldquoTanti anni di studio per scoprire che non si smette mai drsquoimpararerdquo La realtagrave che loro adombrano egrave quella di un paese ricco dove ciograve che serve egrave trovare motivazioni che sostengano il lavoro alla luce del benessere che fornisce la societagrave dei consumi in cui il sacrificio non egrave e non puograve essere il punto neacute di partenza neacute di arrivo

LA QUESTIONE DEL GENEREEcco che la generazione di inge-gneri che si egrave formata nellrsquou-niversitagrave di eacutelite puograve tornare protagonista i loro ricordi sono acqua da bere per gli assetati e la loro saggezza egrave dispensata con tono bonario a piene mani Lo dimostra il modo in cui lrsquo ingegner Amalia Ercoli Finzi classe 1937 la prima donna a laurearsi in inge-gneria aeronautica al Politecnico di Milano collaboratrice in alcune delle piugrave importanti missioni con lrsquoAgenzia Spaziale Italiana ed Euro-pea affronta il conflitto di genere centrale nella cultura occidentale in questo scorcio di nuovo secolo la sua esperienza di pioniera in qualche modo consente di sdo-ganare il perdurare del concetto dellrsquo ingegneria come mondo pre-valentemente maschileDal primo momento dellrsquo istitu-zione della facoltagrave universita-ria in senso moderno negli anni Venti del secolo scorso lo studio dellrsquo ingegneria e quindi la figura

dellrsquo ingegnere si manifesta come destinato in misura pressocheacute totale al solo genere maschile Una resistenza che non ha para-goni anche rispetto alle discipline fisico-matematiche o mediche anchrsquoesse ostative alla partecipa-zione femminile quantomeno in Italia Per questo motivo le ricer-che sulla formazione degli inge-gneri condotte in questo inizio di Ventunesimo secolo sono sempre molto attente a monitorare la variazione del dato della compo-sizione di genere Paragonando la ricerca di Alma Mater del 2005 con quella del CNI del 2014 sembra che nel corso del decennio vi sia unrsquoattenuazione del processo di ldquomaschilizzazionerdquo Per la prima infatti ldquoIn generale perograve si nota un recupero della popolazione maschile nel passaggio dal pre al post riforma il processo di lsquomaschilizzazionersquo che mostra segni di ripresa sul complesso dei laureati riguarda anche quelli di Ingegneriardquo [5] per la seconda invece ldquoContinua ad aumentare il numero di donne laureate tanto che nel 2013 supera quota 16mila arrivando a costituire il 311 dellrsquouniverso dei laureati dei corsi ingegneristicirdquo [6]

LA PAURA DEL FUTUROLa dichiarazione del Presidente del Consiglio degli studenti del Politecnico di Milano Marco Brivio riportata da Napoletano nel libro prima citato egrave perfetta per descrivere il sentimento di paura che pervade le generazioni dei futuri ingegneri ldquoSui nostri pensieri incombono mille paure paura di non riuscire a riscattare tutti i crediti paura di perdere la borsa di studio del contratto a progetto che scade paura di non riuscire a pagare lrsquoaffitto le bollette le tasse paura di non trovare dopo gli studi un lavoro allrsquoaltezza delle nostre aspettative o di trovarne uno del tutto privo di soddisfazioni o di non trovarne affatto [] Questa generazione la mia generazione ha paura del proprio futuro non credo possa trovarsi un indicatore piugrave signi-

Riferimenti[1] L7 ingegneria civile e ambientale L8 ingegneria dellrsquoinformazione L9 ingegneria industriale L17 scienze dellrsquoarchitettura L23 scienze e tecni-che dellrsquoedilizia L31 scienze e tecnologie informatiche LM 4 CU architet-tura e ingegneria edile e architettura La formazione degli Ingegneri in Quaderni del Centro Studi del Consiglio Nazionale Ingegneri 1532015 nota 1 p 12[2] La formazione degli Ingegneri in Quaderni del CNI p 13 Il dato egrave stimato in circa un terzo del totale dei laureati nel 2013[3] R Napoletano Nuovo viaggio in Italia Rizzoli 2014 Milano p 19[4] Ivi p 228 [5] Il Profilo dei laureati in Ingegneria e lrsquoindagine sulla loro condizione occupazionale sono stati presentati da AlmaLaurea al convegno di Siena del 4 novembre 2005 ldquoLa riforma degli studi nella Facoltagrave di Ingegneria risultati problemi e prospettiverdquo promosso dallrsquoAteneo di Siena e dalla Conferenza dei Presidi delle Facoltagrave di Ingegneria [Sito web 082019] httpswwwalmalaureaituniversitaaltroingegneria [6] La formazione degli Ingegneri in Quaderni CNI p 13 [7] R Napoletano op cit p 55

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I 150 anni dello storico Traforo Ferroviario del FrejusLrsquoAccademia delle Scienze di Torino lrsquoOrdine e altri Enti celebrano lrsquoopera emblema della societagrave moderna

INFRASTRUTTURE |

EVENTI

La partnershipLrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Torino egrave lieto di annun-ciare la partnership con lrsquoAccademia delle Scienze di Torino per le celebrazioni dei ldquo150rdquo dello storico Traforo Ferroviario del Frejus Le celebrazioni riguarderanno con piugrave eventi lrsquoanno in corso e il prossimo anno poicheacute il 25 dicembre 1870 veniva abbattuto il dia-framma della galleria tra Italia e Francia e il 17 settembre del 1871 il Traforo veniva inaugurato LrsquoOrdine attraverso la sua Commissione Trasporti Mobilitagrave Infrastrutture e Sistemi parteciperagrave a tutti gli eventi in programma con contributi tecnico-scientifici riguardanti gli ingegneri che contribuirono alla realizzazione del Traforo che lo gestirono e lo gestiscono e relativi alla progettazione dellrsquoopera che negli anni a venire consentiragrave di realizzare la Nuova Linea To-rino Lione ndash NLTL che comprenderagrave il nuovo tunnel ferroviario del Moncenisio e che collegheragrave le reti ad Alta VelocitagraveAlta Capacitagrave italiana e francese Tutto ciograve si unisce e si completa in unrsquoottica sto-rico-contemporanea con i contributi tecnico-scientifici che la Com-missione ha messo in atto con grandi risultati negli ultimi anni

David ColaiacomoConsigliere referente Commissione Trasporti Mobilitagrave Infrastrutture e Sistemi Ordine degli Ingegneri della Provincia di Torino

A cura del Comitato Promo-tore dellrsquoAccademia delle Scienze di Torino per le Cele-brazioni dei 150 anni del Tra-foro Ferroviario del Frejus (1857-1871)

Il 17 settembre 187171 fu inau-gurato a Bardonecchia il Tra-foro Ferroviario del Frejus o del Cenisio o ancora Grande

Galleria delle Alpi non solo data storica ma pietra miliare che ha segnato proprio agli inizi della ldquorivoluzione industrialerdquo un fon-damentale punto di lancio dello sviluppo della civiltagrave mediante il miglioramento delle comunica-zioni terrestri attraverso lrsquoEuropa e la creazione di nuove specifiche tecnologie per la meccanizzazio-ne dei lavori di scavo queste ul-time tecnologie innovative hanno portato al sostanziale potenzia-mento delle condizioni di sicu-rezza allrsquoalleviamento della fatica del lavoro dellrsquouomo al prorom-pente sviluppo della costruzione di nuove gallerie in Italia (Figura 1) attraverso le Alpi e nel mondo alle quali sono strettamente lega-ti i miglioramenti sociale cultu-rale ed economico della societagrave modernaIl Traforo del Frejus fu ldquouna delle pagine piugrave gloriose della storia del Piemonte che da solo si accinse alla titanica impresa di scavare nelle viscere di montagna unrsquoam-pia galleria di ben 12 chilometri di lunghezza [hellip] lrsquo impresa colos-sale che la scienza la costanza la tenacia di proposito dovevano compiererdquo impresa ldquopromossa sostenuta ed iniziata dal pic-colo ed allora povero Piemonte che [hellip] segneragrave nella storia del secolo XIX unrsquoera splendidissima il trionfo della scienza sulla mate-ria che eruppe gloriosamente nel taglio dellrsquoIstmo di Suez e nel tra-foro delle Alpirdquo (Carlo Morando Il monumento commemorativo del Traforo delle Alpi Storia del Traforo Storia del Monumento Torino Tip G Baglione C 1879)La gestazione e la realizzazione del Traforo non furono poi tanto lunghe Precursore dellrsquoopera fu Giuseppe Francesco Medail di Bardonec-chia non uomo di scienza ma agricoltore e cacciatore e quindi profondo conoscitore dei suoi monti e valli e anche imprendi-tore di lavori pubblici e di tra-sporti tra Lione e Milano Giagrave nel 1832 aveva per primo riconosciuto che il punto piugrave stretto delle Alpi Occidentali si trovava tra Bardo-necchia e Modane e che qui ave-vano pressappoco la stessa quota le Valli dellrsquoArc (Valle Moriana) e della Dora Riparia (Valle di Susa) cosiccheacute ideograve un traforo di 5000 metri ma non ebbe successo

Perograve ldquoil buon germe era gettato in terreno non infecondo e nel 1845 il ministro Des Ambrois ordinograve allrsquo ingegnere belga Henri Maus lo studio di costruzione di ferrovia tra Susa e Chambery mediante traforo dei montirdquo il progetto fu completato nel 1849 prevedendo una galleria di 12290 metri ma fu respinto dal Parlamento che era impegnato nelle grandi problema-tiche politiche e belliche di quegli anniUna volta individuato un possi-bile tracciato e grazie agli studi del Professore geologo Angelo Sismonda prevista la situazione geologica restava perograve ancora insoluto il problema di come sca-vare la lunga galleriaFinalmente grazie al Conte Cavour sempre estremo iniziatore e pro-motore di grandi cose nel 1854 i ldquotre ingegneri per un Traforordquo Germano Sommeiller savoino genio della meccanica Severino

Grattoni di Voghera genio orga-nizzatore e Sebastiano Grandis cuneese di Borgo San Dalmazzo genio del calcolo furono chiamati a definire la perforazione mecca-nica dei fori da mina a energizzare le perforatrici con aria compressa industriale e a costruire il TraforoLrsquoavvio dei lavori di costruzione fu dato a Modane dal Re Vitto-rio Emanuele II il 31 agosto 1857 e lrsquo inaugurazione dellrsquoapertura al traffico cadde il 17 settembre 1871 a Bardonecchia sempre alla pre-senza del ReDurante i quarantrsquoanni centrali del XIX secolo sostennero la realizza-zione dellrsquoopera unitamente alla creazione delle nuove originali macchine per la sua costruzione ma anche lrsquo indispensabile crea-zione di una rete ferroviaria estesa allrsquo intero territorio nazionale ben sei illustri membri dellrsquoAccademia delle Scienze di Torino Angelo Sismonda Carlo Ignazio Giulio

Federico Menabrea Quintino Sella Pietro Paleocapa Germano SommeillerLrsquoAccademia delle Scienze di Torino si fa cosigrave promotrice della celebrazione del 150deg anniver-sario dellrsquoapertura del Frejus e ha avviato unitamente a vari altri Enti (tra quali lrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Torino) lo studio delle correlate manifestazioni in tale ambito verragrave anche analizzata la deter-minante e multiforme attivitagrave di Quintino Sella ingegnere parla-mentare e poi Ministro che tra lrsquoaltro ha fondato nel 1859 una scuola per studi superiori molto importante per gli ingegneri la Regia Scuola di Applicazione per gli Ingegneri in Torino dalla quale nel 1906 egrave nato il Politec-nico di TorinoQuestrsquo iniziativa cade in un periodo di grande fervore per il

moderno attraversamento ferro-viario delle Alpi cosigrave da rinsaldare lrsquounitagrave dellrsquoEuropa e collegarla al bacino del Mediterraneo allrsquoAfrica e allrsquoOriente al momento sono tre le gallerie ferroviarie che sono le piugrave lunghe del mondo il San Got-tardo da poco aperto al traffico il Brennero e il Frejus di base che sono in costruzioneAuspichiamo per favorire la rea-lizzazione di questa iniziativa adesioni e contributi di idee da parte di quanti vedono lrsquoapertura attraverso la Alpi fattore deter-minante per il miglioramento della qualitagrave della vita in ambito comunitario per contatti egrave possi-bile inviare unrsquoe-mail allrsquo indirizzoin iz iat iveaccademiadelle-scienzeit

Studiamo la storia ldquopercheacute le imprese degli uomini nel tempo non siano dimenticaterdquo (Erodoto)

Illustrazione tratta da LrsquoUnivers illustreacute Parigi 1869 in cui egrave riprodotta la mac-china perforatrice inventata da Germano Sommeiller per la perforazione del Tunnel del Frejus

Figura 1 Le piugrave antiche e moderne gallerie alpine del Piemonte

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La sostenibilitagrave egrave un fatto-re ormai determinante in tutte le attivitagrave produttive Non fanno eccezione quei

settori che nonostante le conti-nue innovazioni incidono di piugrave sullrsquoemissione nellrsquoatmosfera di gas climalteranti Fra questi il comparto oil amp gas ndash estrazione raffinazione e consumo di risorse fossili ndash oggi rappresenta uno dei principali fattori che incidono sul fenomeno del riscaldamento glo-bale Di conseguenza sono tanti i professionisti che lavorano nei settori di ricerca e sviluppo in cer-ca di soluzioni volte alla riduzione dellrsquo impatto ambientale di un set-tore che rimane imprescindibile per lrsquoeconomia planetariaEgrave in questo ambito che si inseri-sce la tesi di Marcello Prestianni presentata sul numero dellrsquoInge-gnere Italiano dedicato al tema Oil amp Gas (disponibile su httpswwwtuttoingegnereit) che gli ha permesso di vincere il contest lanciato nei mesi scorsi Ai partecipanti ndash studenti di inge-gneria laureati o laureandi ndash egrave stato chiesto di condividere la propria tesi sullrsquoevoluzione di questo comparto con particolare attenzione ai temi della Circular Economy e della decarbonizza-zione A promuovere la competi-zione il Consiglio Nazionale degli Ingegneri PPAN (consulente edi-toriale della rivista quadrime-strale) e NextChem societagrave che ha sponsorizzato il contest e messo a disposizione un tirocinio al migliore talento ldquoAl nostro interno ndash racconta Ilaria Catastini Communication Manager NextChem ndash abbiamo una ricchezza di competenze che vengono dallrsquoesperienza Maire Tecnimont nel settore tradizio-nale dellrsquo ingegneria e costruzioni che andiamo a integrare sempre di piugrave con quelle nuove di giovani che hanno studiato e si sono for-mati in una prospettiva di futuro sostenibile e circolare e che si vogliono cimentare in una sfida complessa quanto affascinanterdquo

LA TESILa trattazione egrave frutto dellrsquoattivitagrave sperimentale realizzata presso i laboratori del dipartimento drsquo in-gegneria Enzo Ferrari dellrsquoUniver-sitagrave degli studi di Modena e Reggio Emilia con i professori Cecilia Mortalograve Marcello Romagnoli e la dottoressa Maria Cannio Oggetto del lavoro sperimen-tale egrave la realizzazione tramite il metodo della stampa 3D di una membrana ceramica a

Oil amp Gas la stampa 3D di membrane ceramiche vince il contest de lrsquoIngegnere ItalianoOltre a un ridotto impatto ambientale la nuova tecnica sperimentale promette risparmi in termini di tempi e costi

idrogeno a temperature superiori ai 600degC Ciononostante il metodo del 3D printing ha permesso di raggiungere valori di permeabilitagrave dellrsquo idrogeno di molto inferiori alle membrane metalliche a base di palladio attualmente diffuse in commercio

Il nuovo contest de lrsquoIngegnere ItalianoIn occasione del lancio del numero dedicato al food dellrsquoIngegnere Italiano lo storico organo ufficiale del Consiglio Nazionale Ingegneri il CNI ha deciso di associare a ogni numero monografico un contest re-lativo allrsquoargomento trattato Lrsquoultima monografia appena uscita egrave dedicata al tema dellrsquoOilampGas Il contest egrave stato riservato a laureandi e laureati che si sono cimentati in una tesi sullrsquoevoluzione dellrsquo ingegneria nel settore specialmente sui temi della Circular Economy e della decarbonizzazione Il contest egrave stato sponsoriz-zato da NextChem societagrave del Grup-po Maire Tecnimont dedicata alla transizione energetica che ha messo a disposizio-ne un tirocinio Il vincitore del contest egrave stato Marcello Prestianni

DAL CNI

base di BaCe065 Zr020 Y015 O3-δ1113088-Ce085 Gd015 O2-δ a con-duzione elettronica (MPEC) per-meabile allrsquo idrogeno Un sistema composito che per via della sua stabilitagrave chimica e meccanica risulta fra i piugrave studiati per la separazione e la purificazione di

mdash ldquoIl contest egrave stato senza dubbio unrsquoopportunitagrave interessante diretta ai neolaureati come me percheacute consente di colmare fin da subito il gap tra mondo universitario e realtagrave aziendalerdquoMarcello Prestianni mdash

LrsquoINNOVAZIONEAl fine di migliorare le perfor-mance quindi una delle strategie piugrave promettenti consiste nellrsquoa-dozione di una configurazione asimmetrica e costituita da film supportati su substrati porosi Sebbene esistano articoli prodotti dalla comunitagrave scientifica rela-tivi alla preparazione di questa tipologia di membrane lrsquoutilizzo della stampa 3D rappresenta una novitagrave assoluta ldquoLrsquo idea ndash spiega Prestianni ndash egrave nata ragionando sul cambio di paradigma della base di partenza del processo di rea-lizzazione di membrane a confi-gurazione asimmetrica Ci siamo detti cosa puograve assicurare note-voli vantaggi in termini di costi e tempi di produzione rispetto ad altre tecniche in uso in questo momento come il co-pressing e il tape casting La risposta egrave stata la stampa 3D E in seguito alle attivitagrave di sperimentazione abbiamo ottenuto ottimi risultati anche sotto il profilo dellrsquo impatto ambientale in quanto abbiamo completato il processo senza impiegare metalli nobili notoria-mente rari e costosirdquo

LA NUOVA TECNICAPer la preparazione degli inchio-stri sono state impiegate polveri di BCZ20Y15 e di GDC15 preventiva-mente miscelate tramite il metodo ball milling attraverso lrsquouso del mulino planetario Queste pol-veri sono poi state amalgamate con altri additivi organici con proprietagrave disperdenti leganti e plastificanti Per la stampa della struttura asimmetrica e den-so-porosa infine egrave stata utiliz-

zata unrsquoattrezzatura homemade a microestrusione Lo step iniziale egrave rappresentato dalla stampa di un supporto poroso caratterizzato da uno spessore di circa 1-15 mm e un diametro di 20 mm Solo suc-cessivamente vi egrave stato deposi-tato lrsquo inchiostro per lrsquoottenimento di un film denso e sottile

I BENEFICI Questo metodo ha dato vita a un prodotto potenzialmente piugrave economico efficiente e dal minor impatto ambientale rispetto alle membrane metalliche a base di palladio e sue leghe Inoltre le membrane sono stabili anche in atmosfere aggressive e per questo motivo non necessitano di processi di desulfurizzazione o di riduzione di CO2 e CO oltre a poter lavorare a temperature fino a 800degC

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La certificazione dellrsquoingegnere esperto in ecoprogettazioneLa soluzione CERTIng al decreto CAM

I Criteri Ambientali Minimi (CAM) sono definiti nellrsquoambi-to del ldquoPiano di azione per la sostenibilitagrave ambientale dei

consumi della Pubblica Ammini-strazionerdquo e la loro applicazione ha come scopo quello di favori-re negli appalti pubblici lrsquouso di tecnologie e prodotti ambiental-mente piugrave sostenibiliIn Italia lrsquoapplicazione dei CAM egrave stata imposta dallrsquoart 18 della L 2212015 e successivamente dallrsquoart 34 del DLgs 502016 ldquoCo-dice degli appaltirdquo (come modifi-cato dal DLgs 562017) recante ldquoCriteri di sostenibilitagrave energe-tica e ambientale negli appalti pubblicirdquo che ne hanno reso ob-bligatoria lrsquoapplicazione da parte di tutte le stazioni appaltantiCon il Decreto CAM dellrsquo11 ottobre 2017 il Ministero dellrsquoAmbiente ha definito i criteri ambientali minimi per lrsquoaffidamento di ser-vizi di progettazione e dei lavori per nuova costruzione ristrut-

fessionista esperto sugli aspet-ti energetici e ambientali degli edifici che sia certificato da un organismo di valutazione della conformitagrave secondo la norma

Tali ingegneri dovranno aver ap-plicato nellrsquoambito della pro-gettazione eo direzione lavori di opere infrastrutturali i Criteri Ambientali Minimi per le scelte progettuali e quelle dei mate-riali eo aver svolto la verifica dellrsquo impatto ambientale delle opere su tutto il ciclo di vita ed eventualmente anche delle loro prestazioni energetiche Dovran-no aver svolto la progettazione di lavori per la costruzione eo riqualificazione di edifici con lrsquoapplicazione di protocolli di sostenibilitagrave ambientale anche volontari di comprovata validitagrave e diffusione sul piano nazionale e internazionale La certificazio-ne CERTing di ingegnere esperto in eco-progettazione in definiti-va soddisfa perfettamente i re-quisiti previsti dal decreto CAM e consente di accedere alle pre-mialitagrave previste nelle procedure di affidamento dei servizi di in-gegneria e architettura per la re-alizzazione o ristrutturazione di edifici pubblici Ad oggi egrave lrsquounico schema nel panorama delle cer-tificazioni del personale che lo consente in maniera trasversale ai diversi protocolli di sosteni-bilitagrave diffusi sul mercato delle costruzioni in Italia e in Europa

Per approfondimenti e per acce-dere alla certificazione consulta il sito wwwcertingit

turazione e manutenzione di edifici pubblici stabilendo nello specifico di attribuire un pun-teggio premiante alle proposte progettuali redatte da un pro-

internazionale ISOIEC 17024 e che applichi uno dei protocolli di sostenibilitagrave degli edifici di li-vello nazionale o internazionale (alcuni esempi Breeam Casacli-ma Itaca Leed Well)

LrsquoINGEGNERE ECO-PROGETTISTALrsquoagenzia CERTing accredita-ta secondo lo standard ISOIEC 17024 da ACCREDIA ha definito tra i 21 campi dello schema di Inge-gnere Esperto quello specifico di eco-progettista al quale possono accedere i professionisti che si occupano di progettazione soste-nibile in edilizia Il Consiglio Di-rettivo dellrsquoAgenzia CERTing nella riunione del 21 febbraio 2020 ha approvato una revisione del Re-golamento Tecnico che stabilisce i criteri per la valutazione delle competenze degli ingegneri che richiedono la certificazione come esperto sugli aspetti energetici e ambientali degli edifici

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SPEAKing

Ad metalladi Antonello Pellegrino

La notizia dellrsquo interruzione di uno scavo non lrsquoaveva trovato di buon umore immerso comrsquoera in conti che non tornavano a causa di tabelle di marcia non rispettate Aveva deciso di cambiarsi drsquoabito e vederne personalmente la causa e se necessario proporre le necessarie punizioni Fortuna-tamente lrsquoetagrave ancora giovane unitamente alla pratica ginnica mai abbandonata e a quella della caccia su sentieri impervi gli consentivano di seguire agevolmente il capo squadra nel lungo percorso a piedi fin oltre il limite della parte di galleria giagrave consolidata dove gli operai quotidianamente si inoltravano per scavare laquoVenga ingegnere Egrave quiraquoVide inclinarsi la fiammella della recentissima lampada ad acetilene il che accentuava la leggera sensazione di movimento dellrsquoaria dalle loro spalle verso il fondo dello scavo cui erano diretti I due raggiunsero un pic-colo gruppo di minatori poggiati agli attrezzi i cui occhi bianchi li fissarono dalla penombra con sguardo in cui la mestizia supe-rava la stanchezza Uno di essi

era accovacciato alla base dello scavo che dal fondo della galleria penetrava nel filone di minerale e pareva attenderli per mostrare qualcosa Esordigrave rivolgendosi loro con tono di rimproverolaquoPercheacute avete fermato lo scavo Non dovrebbero esserci rischi di crollo in questo punto e mi pare stiate tutti beneraquo Il caposquadra risposelaquoNessun incidente grazie a Dio Si sono fermati per rispetto Efisio fai vedere allrsquo ingegnere cosrsquohai trovatoraquoIl minatore sollevograve la lampada

nellrsquooscuritagrave avvolgente densa e pesante come un manto di orba-ce Con lrsquoaltra mano puligrave qualcosa sul fondo dello scavo con gesto quasi delicato Nellrsquoavvicinarsi la sensazione di movimento drsquoaria provata dal tecnico aumentograve Guardandosi attorno prima di infilarsi nellrsquoabbozzo di cunicolo annotograve la presenza di unrsquoampia fessura che da sopra le loro te-ste pareva spingersi in verticale Riconobbe le tracce di un crollo che contrariamente al previsto era avvenuto anche se non di recente e che lo scavo della gal-

leria aveva intercettato Abbassograve lo sguardo vide cosa lrsquooperaio stava ripulendo e sbottograve laquoQuindi avete bloccato il lavoro per una radice fossilizzata o i resti di qualche cervo preistorico che lrsquoacqua ha trascinato quaggiugraveraquoPrima di poter aggiungere qual-cosrsquoaltro udigrave le parole sommesse del minatore pronunciate mentre proseguiva nella sua opera Custus funti ossus de cristianu Al che lrsquo ingegnere osservograve con mag-giore attenzione A un osso scuro di maggiore spessore se ne af-fiancava uno piugrave sottile e quando lrsquooperaio smosse e spostograve di lato un pesante frammento dellrsquoantico crollo emerse anche quanto rima-neva di un anello metallico che li racchiudeva corroso e quasi dissolto ma riconoscibile Al che fu tutto chiaro Procedendo allrsquo in-dietro uscigrave dal cunicolo e solo la sua fermezza di uomo laico e moderno lo trattenne dal segnarsi mentre gli altri lo facevano Per un fuggevole istante quasi invidiograve il loro gesto liberatoriolaquoChe ne pensa ingegnereraquolaquoPortate fuori quei resti in una cassetta non crsquoegrave bisogno che vi dica di cercare di recuperare tutti i frammenti Poi chiameremo il prete dal paeseraquoIl caposquadra annuigrave medita-bondo mentre ritornavano nella

parte di galleria giagrave messa in sicurezza Quindi replicogravelaquoPotrebbe essere successo nel crollo dei primi scavi di ricerca del filone ai tempi del babbo di mio nonno Ma mi pare che allora avessero trovato tutti anche quelli che non ce lrsquoavevano fatta a uscireraquolaquoNon credo Antonio Hai visto quellrsquoanello di ferro Egrave roba molto antica Potrebbe essere dellrsquoepoca dei romaniraquolaquoE allora cosa diragrave il prete Magari era un pagano Cosa fac-ciamo se rifiuta di benedirloraquolaquoNon credo che lo faragrave Quel po-veraccio forse era piugrave cristiano di noi mandato qui per punizione come damnatus ad metalla e scivolato a morire nello spro-fondamento del pozzo che stava scavando e che la nostra galleria ha incontratoraquoAttese il caposquadra che dava le indicazioni ai minatori prima di avviarsi con lui nel lungo per-corso verso lrsquouscita Solamente loro pensograve capivano cosa potes-se aver provato quel remoto antecessore che immediatamen-te e a differenza sua avevano riconosciuto come uno di loro Quel giorno imparograve qualcosa che non si trova nei libri o scavando gallerie nella roccia ma da ricer-care nel profondo dellrsquouomo

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di Raimondo Pinna

In questo quarto appuntamento con la Storia dellrsquoIngegneria si termina di esplorare i punti di contatto tra lrsquo identitagrave della profes-sione di ingegnere e la storia ita-liana contemporanea sfruttando lrsquooccasione offerta dalla ricerca promossa dal CNI tesa a chiedere ai propri iscritti di rispondere alla semplice domanda ldquoChe cosrsquoegrave per me lrsquo ingegneriardquo Oggetto dellrsquo in-dagine sono gli effetti dellrsquo integra-zione dellrsquo ingegneria italiana con il sistema europeo

UN LINGUAGGIO COMPLESSOLa prima conseguenza della equi-parazione tra la formazione uni-versitaria italiana e quella europea egrave la complessitagrave del linguaggio e della comunicazione verso chi non appartiene al mondo dellrsquo inge-gneria Egrave un dettaglio di sostanza e non di forma il fatto che la ldquofacoltagraverdquo di ingegneria sia stata abolita insieme a tutte le altre e che lrsquoaccesso allrsquoalbo professionale degli Ingegneri in base al DPR 3282001 sia consentito solo a chi ha conseguito determinati corsi di laurea [1] La seconda conseguenza egrave la con-centrazione di un terzo dei laureati in soli tre atenei italiani il Poli-tecnico di Milano il Politecnico di Torino lrsquoUniversitagrave La Sapienza di Roma [2] Un dato che dimostra quanto siano ormai invasivi gli effetti di polarizzazione del sapere in precisi nodi sul territorio sempre piugrave frammentato in maniera gerar-chica tra centro e periferia nono-stante la narrazione politica e dei mass media si sforzi di affermare il contrario veicolando unrsquoinesi-stente utopistica eguaglianza delle possibilitagrave In realtagrave lrsquoaccesso al sapere egrave sempre piugrave condizionato dal binomio appartenenza a un territoriodisponibilitagrave di risorse patrimonialiLa perdita di centralitagrave dello Sta-to-nazione sembra essere un effetto della storia del Paese Nessun quinquennio particolare segna da anni la vita delle gene-razioni che si succedono tutto sembra avvicendarsi senza scosse senza qualcosa da ricordare I nuovi ingegneri paiono muoversi in un mondo liquido dove vige una competizione tra territori

LA MARGINALITAgrave INSITA NEL CONSEGUIMENTO DEL TITOLO DI INGEGNERELe definizioni di ldquoChe cosrsquoegrave per me lrsquo ingegneriardquo espresse dagli inge-gneri nati negli anni rsquo70 esprimono uno scoramento palpabile da esse emerge una pragmaticitagrave ai limiti dellrsquoaccettabile di chi sente che in qualche modo egrave nato nella decade sbagliata Per Lucia Cattani (Lodi 1975) laurea in ingegneria civile idraulica lrsquo ingegneria egrave ldquolrsquoespres-sione del genio umano declinato nella realtagraverdquo Resta indefinita quale sia e cosa sia questa realtagrave per

Il disincanto della professioneLrsquo ingegneria italiana integrata nel sistema europeo

ficativo per certificare lo stato di malessere di un Paeserdquo [7] CONCLUSIONIAlla fine di queste quattro puntate sulla storia dellrsquo ingegneria si puograve concludere che la ricerca del CNI ha raggiunto lo scopo che si era prefissa dimostrare come lrsquoevo-luzione della professione di inge-gnere soprattutto a partire dal percorso di formazione sia corre-lata alla storia del nostro Paese e sia essa stessa utile per compren-derla meglio Da un lato egrave emersa con chiarezza la traiettoria dellrsquoevoluzione della professione da movimento drsquoeacutelite a disciplina di competenti nume-rosi diffusi e radicati in modo capillare sul territorio con un forte rapporto con la popolazione Dallrsquoaltro egrave emersa con altrettanta chiarezza la trasformazione della disciplina in seguito alle difficoltagrave ma soprattutto alle opportunitagrave offerte dal confronto con il solo sistema paese prima e con la com-plessa multiformitagrave dellrsquoUnione europea poi Si sa che lrsquoesperienza personale e la quotidianitagrave del vivere la pro-fessione puograve portare a non avere soprattutto il tempo per tornare a studiare intendendo lo studio come riflessione del dove va la professione Gli Ordini territoriali con il loro sistema di formazione permanente costituiscono la sede naturale percheacute ciascuno iscritto si ritagli uno spazio per questa rifles-sione nel pieno rispetto delle pro-blematiche di ognuno Per questo il CNI non puograve che essere soddi-sfatto di come il coinvolgimento degli iscritti con una domanda apparentemente semplice quale che cosrsquoegrave per me lrsquo ingegneria ha ottenuto il risultato di smuovere barriere anagrafiche territoriali di competenza settoriale facilitando il compito di interpretazione Egrave legittimo ritenere questo pro-getto di ricerca del CNI come ldquopilotardquo ed egrave auspicabile che a esso ne seguano altri su temi iden-titari per la professione Lrsquo impor-tante egrave che questi futuri progetti perseverino nella proposizione agli iscritti di domande semplici come impatto ma profonde come contenuto in modo da consentire loro di rispondere con la maggiore libertagrave e sentimento possibile

STORIA DELLrsquoINGEGNERIA

quel vasto campionario di inge-gneri per esempio impiegati come docenti e ricercatori non struttu-rati che si sono ritrovati poi espulsi dalle stesse Universitagrave non piugrave in grado di accoglierli nonostante lrsquo innegabile preparazioneLrsquoaggettivo ldquopragmaticordquo egrave utiliz-zato espressamente da Gianluigi Rozza (Lodi 1977) laurea in inge-gneria aerospaziale ldquoLrsquoingegneria egrave una forma mentis creativa innova-tiva e allo stesso tempo razionale e pragmatica che costituisce un punto di incontro tra le scienze di base e applicate per creare innova-zione Lrsquoingegneria trasforma buone idee in realizzazionirdquo Viene perograve da domandarsi che cosa venga prima per importanza se lrsquoidea egrave buona a prescindere o se diventa buona solo se si realizza A tal proposito puograve tornare utile un esempio riportato da Roberto Napoletano Direttore del Sole-24Ore che nel 2014 pubblica il libro Nuovo viaggio in Italia (Riz-zoli) si tratta di un viaggio virtuale che sfrutta gli spunti offerti dalle lettere che i lettori del giornale gli hanno inviato in quanto curatore della rubrica domenicale Memo-randum Alla riflessione offerta dalla lettura di queste missive lrsquoautore accompagna il racconto di diari di trasferta di incontri pun-tuali da lui avuti con esponenti della societagrave civile nelle diverse cittagrave del Paese nel corso della sua attivitagrave giornalistica raggruppati secondo la tradizionale riparti-zione territoriale del Paese ndash Nord Centro Sud ndash aumentata di due altre sezioni ovvero lrsquoItalia altrove e lrsquoItalia da ritrovare In questo esempio Napoletano racconta di un neo ingegnere della provincia di Lecce incontrato a Trento Il Diret-tore sottolinea la sua provenienza da una famiglia non agiata la sua capacitagrave di laurearsi a Bologna in ingegneria biomedica mante-nendosi con i lavori piugrave disparati la costanza nel credere nella sua idea una startup high tech per il turismo online che in un lasso di tempo ragionevole (un anno) attira il finanziamento degli inve-stitori Viene esaltata lrsquoItalia che ha ldquofamerdquo vengono riproposti gli anni Cinquanta il loro spirito di sacri-ficio ldquoforse il dono della povertagrave di D egrave quello che serve oggi

allrsquoItalia per ritrovare nella testa la forza di combattere e comin-ciare a ricostruire il Paese dalle fondamentardquo [3] Questa idea del sacrificio egrave ribadita da Napoletano anche in un altro esempio riferito a giovani della provincia di Ragusa ldquoHanno piugrave fame degli altri e solo Dio sa quanto il Paese ha bisogno di quella fame Per contribuire a rifare lrsquoItalia non a chiacchiererdquo La soluzione nostalgica non egrave quella che hanno in mente inge-gneri come Federico Delfino (Savona 1972) laurea in ingegneria elettrica ldquoLa bottega dellrsquo innova-zione tecnologica e al contempo il teatro dove questa egrave mostrata alla popolazionerdquo Lrsquoorizzonte tem-porale di chi ha fame egrave limitato al qui e ora non puograve coincidere con la consapevolezza la sobrietagrave di Davide Bedogni (Reggio Emilia 1974) laurea in ingegneria edile ldquoTanti anni di studio per scoprire che non si smette mai drsquoimpararerdquo La realtagrave che loro adombrano egrave quella di un paese ricco dove ciograve che serve egrave trovare motivazioni che sostengano il lavoro alla luce del benessere che fornisce la societagrave dei consumi in cui il sacrificio non egrave e non puograve essere il punto neacute di partenza neacute di arrivo

LA QUESTIONE DEL GENEREEcco che la generazione di inge-gneri che si egrave formata nellrsquou-niversitagrave di eacutelite puograve tornare protagonista i loro ricordi sono acqua da bere per gli assetati e la loro saggezza egrave dispensata con tono bonario a piene mani Lo dimostra il modo in cui lrsquo ingegner Amalia Ercoli Finzi classe 1937 la prima donna a laurearsi in inge-gneria aeronautica al Politecnico di Milano collaboratrice in alcune delle piugrave importanti missioni con lrsquoAgenzia Spaziale Italiana ed Euro-pea affronta il conflitto di genere centrale nella cultura occidentale in questo scorcio di nuovo secolo la sua esperienza di pioniera in qualche modo consente di sdo-ganare il perdurare del concetto dellrsquo ingegneria come mondo pre-valentemente maschileDal primo momento dellrsquo istitu-zione della facoltagrave universita-ria in senso moderno negli anni Venti del secolo scorso lo studio dellrsquo ingegneria e quindi la figura

dellrsquo ingegnere si manifesta come destinato in misura pressocheacute totale al solo genere maschile Una resistenza che non ha para-goni anche rispetto alle discipline fisico-matematiche o mediche anchrsquoesse ostative alla partecipa-zione femminile quantomeno in Italia Per questo motivo le ricer-che sulla formazione degli inge-gneri condotte in questo inizio di Ventunesimo secolo sono sempre molto attente a monitorare la variazione del dato della compo-sizione di genere Paragonando la ricerca di Alma Mater del 2005 con quella del CNI del 2014 sembra che nel corso del decennio vi sia unrsquoattenuazione del processo di ldquomaschilizzazionerdquo Per la prima infatti ldquoIn generale perograve si nota un recupero della popolazione maschile nel passaggio dal pre al post riforma il processo di lsquomaschilizzazionersquo che mostra segni di ripresa sul complesso dei laureati riguarda anche quelli di Ingegneriardquo [5] per la seconda invece ldquoContinua ad aumentare il numero di donne laureate tanto che nel 2013 supera quota 16mila arrivando a costituire il 311 dellrsquouniverso dei laureati dei corsi ingegneristicirdquo [6]

LA PAURA DEL FUTUROLa dichiarazione del Presidente del Consiglio degli studenti del Politecnico di Milano Marco Brivio riportata da Napoletano nel libro prima citato egrave perfetta per descrivere il sentimento di paura che pervade le generazioni dei futuri ingegneri ldquoSui nostri pensieri incombono mille paure paura di non riuscire a riscattare tutti i crediti paura di perdere la borsa di studio del contratto a progetto che scade paura di non riuscire a pagare lrsquoaffitto le bollette le tasse paura di non trovare dopo gli studi un lavoro allrsquoaltezza delle nostre aspettative o di trovarne uno del tutto privo di soddisfazioni o di non trovarne affatto [] Questa generazione la mia generazione ha paura del proprio futuro non credo possa trovarsi un indicatore piugrave signi-

Riferimenti[1] L7 ingegneria civile e ambientale L8 ingegneria dellrsquoinformazione L9 ingegneria industriale L17 scienze dellrsquoarchitettura L23 scienze e tecni-che dellrsquoedilizia L31 scienze e tecnologie informatiche LM 4 CU architet-tura e ingegneria edile e architettura La formazione degli Ingegneri in Quaderni del Centro Studi del Consiglio Nazionale Ingegneri 1532015 nota 1 p 12[2] La formazione degli Ingegneri in Quaderni del CNI p 13 Il dato egrave stimato in circa un terzo del totale dei laureati nel 2013[3] R Napoletano Nuovo viaggio in Italia Rizzoli 2014 Milano p 19[4] Ivi p 228 [5] Il Profilo dei laureati in Ingegneria e lrsquoindagine sulla loro condizione occupazionale sono stati presentati da AlmaLaurea al convegno di Siena del 4 novembre 2005 ldquoLa riforma degli studi nella Facoltagrave di Ingegneria risultati problemi e prospettiverdquo promosso dallrsquoAteneo di Siena e dalla Conferenza dei Presidi delle Facoltagrave di Ingegneria [Sito web 082019] httpswwwalmalaureaituniversitaaltroingegneria [6] La formazione degli Ingegneri in Quaderni CNI p 13 [7] R Napoletano op cit p 55

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I 150 anni dello storico Traforo Ferroviario del FrejusLrsquoAccademia delle Scienze di Torino lrsquoOrdine e altri Enti celebrano lrsquoopera emblema della societagrave moderna

INFRASTRUTTURE |

EVENTI

La partnershipLrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Torino egrave lieto di annun-ciare la partnership con lrsquoAccademia delle Scienze di Torino per le celebrazioni dei ldquo150rdquo dello storico Traforo Ferroviario del Frejus Le celebrazioni riguarderanno con piugrave eventi lrsquoanno in corso e il prossimo anno poicheacute il 25 dicembre 1870 veniva abbattuto il dia-framma della galleria tra Italia e Francia e il 17 settembre del 1871 il Traforo veniva inaugurato LrsquoOrdine attraverso la sua Commissione Trasporti Mobilitagrave Infrastrutture e Sistemi parteciperagrave a tutti gli eventi in programma con contributi tecnico-scientifici riguardanti gli ingegneri che contribuirono alla realizzazione del Traforo che lo gestirono e lo gestiscono e relativi alla progettazione dellrsquoopera che negli anni a venire consentiragrave di realizzare la Nuova Linea To-rino Lione ndash NLTL che comprenderagrave il nuovo tunnel ferroviario del Moncenisio e che collegheragrave le reti ad Alta VelocitagraveAlta Capacitagrave italiana e francese Tutto ciograve si unisce e si completa in unrsquoottica sto-rico-contemporanea con i contributi tecnico-scientifici che la Com-missione ha messo in atto con grandi risultati negli ultimi anni

David ColaiacomoConsigliere referente Commissione Trasporti Mobilitagrave Infrastrutture e Sistemi Ordine degli Ingegneri della Provincia di Torino

A cura del Comitato Promo-tore dellrsquoAccademia delle Scienze di Torino per le Cele-brazioni dei 150 anni del Tra-foro Ferroviario del Frejus (1857-1871)

Il 17 settembre 187171 fu inau-gurato a Bardonecchia il Tra-foro Ferroviario del Frejus o del Cenisio o ancora Grande

Galleria delle Alpi non solo data storica ma pietra miliare che ha segnato proprio agli inizi della ldquorivoluzione industrialerdquo un fon-damentale punto di lancio dello sviluppo della civiltagrave mediante il miglioramento delle comunica-zioni terrestri attraverso lrsquoEuropa e la creazione di nuove specifiche tecnologie per la meccanizzazio-ne dei lavori di scavo queste ul-time tecnologie innovative hanno portato al sostanziale potenzia-mento delle condizioni di sicu-rezza allrsquoalleviamento della fatica del lavoro dellrsquouomo al prorom-pente sviluppo della costruzione di nuove gallerie in Italia (Figura 1) attraverso le Alpi e nel mondo alle quali sono strettamente lega-ti i miglioramenti sociale cultu-rale ed economico della societagrave modernaIl Traforo del Frejus fu ldquouna delle pagine piugrave gloriose della storia del Piemonte che da solo si accinse alla titanica impresa di scavare nelle viscere di montagna unrsquoam-pia galleria di ben 12 chilometri di lunghezza [hellip] lrsquo impresa colos-sale che la scienza la costanza la tenacia di proposito dovevano compiererdquo impresa ldquopromossa sostenuta ed iniziata dal pic-colo ed allora povero Piemonte che [hellip] segneragrave nella storia del secolo XIX unrsquoera splendidissima il trionfo della scienza sulla mate-ria che eruppe gloriosamente nel taglio dellrsquoIstmo di Suez e nel tra-foro delle Alpirdquo (Carlo Morando Il monumento commemorativo del Traforo delle Alpi Storia del Traforo Storia del Monumento Torino Tip G Baglione C 1879)La gestazione e la realizzazione del Traforo non furono poi tanto lunghe Precursore dellrsquoopera fu Giuseppe Francesco Medail di Bardonec-chia non uomo di scienza ma agricoltore e cacciatore e quindi profondo conoscitore dei suoi monti e valli e anche imprendi-tore di lavori pubblici e di tra-sporti tra Lione e Milano Giagrave nel 1832 aveva per primo riconosciuto che il punto piugrave stretto delle Alpi Occidentali si trovava tra Bardo-necchia e Modane e che qui ave-vano pressappoco la stessa quota le Valli dellrsquoArc (Valle Moriana) e della Dora Riparia (Valle di Susa) cosiccheacute ideograve un traforo di 5000 metri ma non ebbe successo

Perograve ldquoil buon germe era gettato in terreno non infecondo e nel 1845 il ministro Des Ambrois ordinograve allrsquo ingegnere belga Henri Maus lo studio di costruzione di ferrovia tra Susa e Chambery mediante traforo dei montirdquo il progetto fu completato nel 1849 prevedendo una galleria di 12290 metri ma fu respinto dal Parlamento che era impegnato nelle grandi problema-tiche politiche e belliche di quegli anniUna volta individuato un possi-bile tracciato e grazie agli studi del Professore geologo Angelo Sismonda prevista la situazione geologica restava perograve ancora insoluto il problema di come sca-vare la lunga galleriaFinalmente grazie al Conte Cavour sempre estremo iniziatore e pro-motore di grandi cose nel 1854 i ldquotre ingegneri per un Traforordquo Germano Sommeiller savoino genio della meccanica Severino

Grattoni di Voghera genio orga-nizzatore e Sebastiano Grandis cuneese di Borgo San Dalmazzo genio del calcolo furono chiamati a definire la perforazione mecca-nica dei fori da mina a energizzare le perforatrici con aria compressa industriale e a costruire il TraforoLrsquoavvio dei lavori di costruzione fu dato a Modane dal Re Vitto-rio Emanuele II il 31 agosto 1857 e lrsquo inaugurazione dellrsquoapertura al traffico cadde il 17 settembre 1871 a Bardonecchia sempre alla pre-senza del ReDurante i quarantrsquoanni centrali del XIX secolo sostennero la realizza-zione dellrsquoopera unitamente alla creazione delle nuove originali macchine per la sua costruzione ma anche lrsquo indispensabile crea-zione di una rete ferroviaria estesa allrsquo intero territorio nazionale ben sei illustri membri dellrsquoAccademia delle Scienze di Torino Angelo Sismonda Carlo Ignazio Giulio

Federico Menabrea Quintino Sella Pietro Paleocapa Germano SommeillerLrsquoAccademia delle Scienze di Torino si fa cosigrave promotrice della celebrazione del 150deg anniver-sario dellrsquoapertura del Frejus e ha avviato unitamente a vari altri Enti (tra quali lrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Torino) lo studio delle correlate manifestazioni in tale ambito verragrave anche analizzata la deter-minante e multiforme attivitagrave di Quintino Sella ingegnere parla-mentare e poi Ministro che tra lrsquoaltro ha fondato nel 1859 una scuola per studi superiori molto importante per gli ingegneri la Regia Scuola di Applicazione per gli Ingegneri in Torino dalla quale nel 1906 egrave nato il Politec-nico di TorinoQuestrsquo iniziativa cade in un periodo di grande fervore per il

moderno attraversamento ferro-viario delle Alpi cosigrave da rinsaldare lrsquounitagrave dellrsquoEuropa e collegarla al bacino del Mediterraneo allrsquoAfrica e allrsquoOriente al momento sono tre le gallerie ferroviarie che sono le piugrave lunghe del mondo il San Got-tardo da poco aperto al traffico il Brennero e il Frejus di base che sono in costruzioneAuspichiamo per favorire la rea-lizzazione di questa iniziativa adesioni e contributi di idee da parte di quanti vedono lrsquoapertura attraverso la Alpi fattore deter-minante per il miglioramento della qualitagrave della vita in ambito comunitario per contatti egrave possi-bile inviare unrsquoe-mail allrsquo indirizzoin iz iat iveaccademiadelle-scienzeit

Studiamo la storia ldquopercheacute le imprese degli uomini nel tempo non siano dimenticaterdquo (Erodoto)

Illustrazione tratta da LrsquoUnivers illustreacute Parigi 1869 in cui egrave riprodotta la mac-china perforatrice inventata da Germano Sommeiller per la perforazione del Tunnel del Frejus

Figura 1 Le piugrave antiche e moderne gallerie alpine del Piemonte

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La sostenibilitagrave egrave un fatto-re ormai determinante in tutte le attivitagrave produttive Non fanno eccezione quei

settori che nonostante le conti-nue innovazioni incidono di piugrave sullrsquoemissione nellrsquoatmosfera di gas climalteranti Fra questi il comparto oil amp gas ndash estrazione raffinazione e consumo di risorse fossili ndash oggi rappresenta uno dei principali fattori che incidono sul fenomeno del riscaldamento glo-bale Di conseguenza sono tanti i professionisti che lavorano nei settori di ricerca e sviluppo in cer-ca di soluzioni volte alla riduzione dellrsquo impatto ambientale di un set-tore che rimane imprescindibile per lrsquoeconomia planetariaEgrave in questo ambito che si inseri-sce la tesi di Marcello Prestianni presentata sul numero dellrsquoInge-gnere Italiano dedicato al tema Oil amp Gas (disponibile su httpswwwtuttoingegnereit) che gli ha permesso di vincere il contest lanciato nei mesi scorsi Ai partecipanti ndash studenti di inge-gneria laureati o laureandi ndash egrave stato chiesto di condividere la propria tesi sullrsquoevoluzione di questo comparto con particolare attenzione ai temi della Circular Economy e della decarbonizza-zione A promuovere la competi-zione il Consiglio Nazionale degli Ingegneri PPAN (consulente edi-toriale della rivista quadrime-strale) e NextChem societagrave che ha sponsorizzato il contest e messo a disposizione un tirocinio al migliore talento ldquoAl nostro interno ndash racconta Ilaria Catastini Communication Manager NextChem ndash abbiamo una ricchezza di competenze che vengono dallrsquoesperienza Maire Tecnimont nel settore tradizio-nale dellrsquo ingegneria e costruzioni che andiamo a integrare sempre di piugrave con quelle nuove di giovani che hanno studiato e si sono for-mati in una prospettiva di futuro sostenibile e circolare e che si vogliono cimentare in una sfida complessa quanto affascinanterdquo

LA TESILa trattazione egrave frutto dellrsquoattivitagrave sperimentale realizzata presso i laboratori del dipartimento drsquo in-gegneria Enzo Ferrari dellrsquoUniver-sitagrave degli studi di Modena e Reggio Emilia con i professori Cecilia Mortalograve Marcello Romagnoli e la dottoressa Maria Cannio Oggetto del lavoro sperimen-tale egrave la realizzazione tramite il metodo della stampa 3D di una membrana ceramica a

Oil amp Gas la stampa 3D di membrane ceramiche vince il contest de lrsquoIngegnere ItalianoOltre a un ridotto impatto ambientale la nuova tecnica sperimentale promette risparmi in termini di tempi e costi

idrogeno a temperature superiori ai 600degC Ciononostante il metodo del 3D printing ha permesso di raggiungere valori di permeabilitagrave dellrsquo idrogeno di molto inferiori alle membrane metalliche a base di palladio attualmente diffuse in commercio

Il nuovo contest de lrsquoIngegnere ItalianoIn occasione del lancio del numero dedicato al food dellrsquoIngegnere Italiano lo storico organo ufficiale del Consiglio Nazionale Ingegneri il CNI ha deciso di associare a ogni numero monografico un contest re-lativo allrsquoargomento trattato Lrsquoultima monografia appena uscita egrave dedicata al tema dellrsquoOilampGas Il contest egrave stato riservato a laureandi e laureati che si sono cimentati in una tesi sullrsquoevoluzione dellrsquo ingegneria nel settore specialmente sui temi della Circular Economy e della decarbonizzazione Il contest egrave stato sponsoriz-zato da NextChem societagrave del Grup-po Maire Tecnimont dedicata alla transizione energetica che ha messo a disposizio-ne un tirocinio Il vincitore del contest egrave stato Marcello Prestianni

DAL CNI

base di BaCe065 Zr020 Y015 O3-δ1113088-Ce085 Gd015 O2-δ a con-duzione elettronica (MPEC) per-meabile allrsquo idrogeno Un sistema composito che per via della sua stabilitagrave chimica e meccanica risulta fra i piugrave studiati per la separazione e la purificazione di

mdash ldquoIl contest egrave stato senza dubbio unrsquoopportunitagrave interessante diretta ai neolaureati come me percheacute consente di colmare fin da subito il gap tra mondo universitario e realtagrave aziendalerdquoMarcello Prestianni mdash

LrsquoINNOVAZIONEAl fine di migliorare le perfor-mance quindi una delle strategie piugrave promettenti consiste nellrsquoa-dozione di una configurazione asimmetrica e costituita da film supportati su substrati porosi Sebbene esistano articoli prodotti dalla comunitagrave scientifica rela-tivi alla preparazione di questa tipologia di membrane lrsquoutilizzo della stampa 3D rappresenta una novitagrave assoluta ldquoLrsquo idea ndash spiega Prestianni ndash egrave nata ragionando sul cambio di paradigma della base di partenza del processo di rea-lizzazione di membrane a confi-gurazione asimmetrica Ci siamo detti cosa puograve assicurare note-voli vantaggi in termini di costi e tempi di produzione rispetto ad altre tecniche in uso in questo momento come il co-pressing e il tape casting La risposta egrave stata la stampa 3D E in seguito alle attivitagrave di sperimentazione abbiamo ottenuto ottimi risultati anche sotto il profilo dellrsquo impatto ambientale in quanto abbiamo completato il processo senza impiegare metalli nobili notoria-mente rari e costosirdquo

LA NUOVA TECNICAPer la preparazione degli inchio-stri sono state impiegate polveri di BCZ20Y15 e di GDC15 preventiva-mente miscelate tramite il metodo ball milling attraverso lrsquouso del mulino planetario Queste pol-veri sono poi state amalgamate con altri additivi organici con proprietagrave disperdenti leganti e plastificanti Per la stampa della struttura asimmetrica e den-so-porosa infine egrave stata utiliz-

zata unrsquoattrezzatura homemade a microestrusione Lo step iniziale egrave rappresentato dalla stampa di un supporto poroso caratterizzato da uno spessore di circa 1-15 mm e un diametro di 20 mm Solo suc-cessivamente vi egrave stato deposi-tato lrsquo inchiostro per lrsquoottenimento di un film denso e sottile

I BENEFICI Questo metodo ha dato vita a un prodotto potenzialmente piugrave economico efficiente e dal minor impatto ambientale rispetto alle membrane metalliche a base di palladio e sue leghe Inoltre le membrane sono stabili anche in atmosfere aggressive e per questo motivo non necessitano di processi di desulfurizzazione o di riduzione di CO2 e CO oltre a poter lavorare a temperature fino a 800degC

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La certificazione dellrsquoingegnere esperto in ecoprogettazioneLa soluzione CERTIng al decreto CAM

I Criteri Ambientali Minimi (CAM) sono definiti nellrsquoambi-to del ldquoPiano di azione per la sostenibilitagrave ambientale dei

consumi della Pubblica Ammini-strazionerdquo e la loro applicazione ha come scopo quello di favori-re negli appalti pubblici lrsquouso di tecnologie e prodotti ambiental-mente piugrave sostenibiliIn Italia lrsquoapplicazione dei CAM egrave stata imposta dallrsquoart 18 della L 2212015 e successivamente dallrsquoart 34 del DLgs 502016 ldquoCo-dice degli appaltirdquo (come modifi-cato dal DLgs 562017) recante ldquoCriteri di sostenibilitagrave energe-tica e ambientale negli appalti pubblicirdquo che ne hanno reso ob-bligatoria lrsquoapplicazione da parte di tutte le stazioni appaltantiCon il Decreto CAM dellrsquo11 ottobre 2017 il Ministero dellrsquoAmbiente ha definito i criteri ambientali minimi per lrsquoaffidamento di ser-vizi di progettazione e dei lavori per nuova costruzione ristrut-

fessionista esperto sugli aspet-ti energetici e ambientali degli edifici che sia certificato da un organismo di valutazione della conformitagrave secondo la norma

Tali ingegneri dovranno aver ap-plicato nellrsquoambito della pro-gettazione eo direzione lavori di opere infrastrutturali i Criteri Ambientali Minimi per le scelte progettuali e quelle dei mate-riali eo aver svolto la verifica dellrsquo impatto ambientale delle opere su tutto il ciclo di vita ed eventualmente anche delle loro prestazioni energetiche Dovran-no aver svolto la progettazione di lavori per la costruzione eo riqualificazione di edifici con lrsquoapplicazione di protocolli di sostenibilitagrave ambientale anche volontari di comprovata validitagrave e diffusione sul piano nazionale e internazionale La certificazio-ne CERTing di ingegnere esperto in eco-progettazione in definiti-va soddisfa perfettamente i re-quisiti previsti dal decreto CAM e consente di accedere alle pre-mialitagrave previste nelle procedure di affidamento dei servizi di in-gegneria e architettura per la re-alizzazione o ristrutturazione di edifici pubblici Ad oggi egrave lrsquounico schema nel panorama delle cer-tificazioni del personale che lo consente in maniera trasversale ai diversi protocolli di sosteni-bilitagrave diffusi sul mercato delle costruzioni in Italia e in Europa

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turazione e manutenzione di edifici pubblici stabilendo nello specifico di attribuire un pun-teggio premiante alle proposte progettuali redatte da un pro-

internazionale ISOIEC 17024 e che applichi uno dei protocolli di sostenibilitagrave degli edifici di li-vello nazionale o internazionale (alcuni esempi Breeam Casacli-ma Itaca Leed Well)

LrsquoINGEGNERE ECO-PROGETTISTALrsquoagenzia CERTing accredita-ta secondo lo standard ISOIEC 17024 da ACCREDIA ha definito tra i 21 campi dello schema di Inge-gnere Esperto quello specifico di eco-progettista al quale possono accedere i professionisti che si occupano di progettazione soste-nibile in edilizia Il Consiglio Di-rettivo dellrsquoAgenzia CERTing nella riunione del 21 febbraio 2020 ha approvato una revisione del Re-golamento Tecnico che stabilisce i criteri per la valutazione delle competenze degli ingegneri che richiedono la certificazione come esperto sugli aspetti energetici e ambientali degli edifici

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Page 20: COVID-19 COVID-19 | L’anno Agire insieme che verrà contro … · 2020. 3. 31. · L’anno che verrà di Gianni Massa “Caro amico ti scrivo…” È il 1979 quando Lucio Dalla

di Raimondo Pinna

In questo quarto appuntamento con la Storia dellrsquoIngegneria si termina di esplorare i punti di contatto tra lrsquo identitagrave della profes-sione di ingegnere e la storia ita-liana contemporanea sfruttando lrsquooccasione offerta dalla ricerca promossa dal CNI tesa a chiedere ai propri iscritti di rispondere alla semplice domanda ldquoChe cosrsquoegrave per me lrsquo ingegneriardquo Oggetto dellrsquo in-dagine sono gli effetti dellrsquo integra-zione dellrsquo ingegneria italiana con il sistema europeo

UN LINGUAGGIO COMPLESSOLa prima conseguenza della equi-parazione tra la formazione uni-versitaria italiana e quella europea egrave la complessitagrave del linguaggio e della comunicazione verso chi non appartiene al mondo dellrsquo inge-gneria Egrave un dettaglio di sostanza e non di forma il fatto che la ldquofacoltagraverdquo di ingegneria sia stata abolita insieme a tutte le altre e che lrsquoaccesso allrsquoalbo professionale degli Ingegneri in base al DPR 3282001 sia consentito solo a chi ha conseguito determinati corsi di laurea [1] La seconda conseguenza egrave la con-centrazione di un terzo dei laureati in soli tre atenei italiani il Poli-tecnico di Milano il Politecnico di Torino lrsquoUniversitagrave La Sapienza di Roma [2] Un dato che dimostra quanto siano ormai invasivi gli effetti di polarizzazione del sapere in precisi nodi sul territorio sempre piugrave frammentato in maniera gerar-chica tra centro e periferia nono-stante la narrazione politica e dei mass media si sforzi di affermare il contrario veicolando unrsquoinesi-stente utopistica eguaglianza delle possibilitagrave In realtagrave lrsquoaccesso al sapere egrave sempre piugrave condizionato dal binomio appartenenza a un territoriodisponibilitagrave di risorse patrimonialiLa perdita di centralitagrave dello Sta-to-nazione sembra essere un effetto della storia del Paese Nessun quinquennio particolare segna da anni la vita delle gene-razioni che si succedono tutto sembra avvicendarsi senza scosse senza qualcosa da ricordare I nuovi ingegneri paiono muoversi in un mondo liquido dove vige una competizione tra territori

LA MARGINALITAgrave INSITA NEL CONSEGUIMENTO DEL TITOLO DI INGEGNERELe definizioni di ldquoChe cosrsquoegrave per me lrsquo ingegneriardquo espresse dagli inge-gneri nati negli anni rsquo70 esprimono uno scoramento palpabile da esse emerge una pragmaticitagrave ai limiti dellrsquoaccettabile di chi sente che in qualche modo egrave nato nella decade sbagliata Per Lucia Cattani (Lodi 1975) laurea in ingegneria civile idraulica lrsquo ingegneria egrave ldquolrsquoespres-sione del genio umano declinato nella realtagraverdquo Resta indefinita quale sia e cosa sia questa realtagrave per

Il disincanto della professioneLrsquo ingegneria italiana integrata nel sistema europeo

ficativo per certificare lo stato di malessere di un Paeserdquo [7] CONCLUSIONIAlla fine di queste quattro puntate sulla storia dellrsquo ingegneria si puograve concludere che la ricerca del CNI ha raggiunto lo scopo che si era prefissa dimostrare come lrsquoevo-luzione della professione di inge-gnere soprattutto a partire dal percorso di formazione sia corre-lata alla storia del nostro Paese e sia essa stessa utile per compren-derla meglio Da un lato egrave emersa con chiarezza la traiettoria dellrsquoevoluzione della professione da movimento drsquoeacutelite a disciplina di competenti nume-rosi diffusi e radicati in modo capillare sul territorio con un forte rapporto con la popolazione Dallrsquoaltro egrave emersa con altrettanta chiarezza la trasformazione della disciplina in seguito alle difficoltagrave ma soprattutto alle opportunitagrave offerte dal confronto con il solo sistema paese prima e con la com-plessa multiformitagrave dellrsquoUnione europea poi Si sa che lrsquoesperienza personale e la quotidianitagrave del vivere la pro-fessione puograve portare a non avere soprattutto il tempo per tornare a studiare intendendo lo studio come riflessione del dove va la professione Gli Ordini territoriali con il loro sistema di formazione permanente costituiscono la sede naturale percheacute ciascuno iscritto si ritagli uno spazio per questa rifles-sione nel pieno rispetto delle pro-blematiche di ognuno Per questo il CNI non puograve che essere soddi-sfatto di come il coinvolgimento degli iscritti con una domanda apparentemente semplice quale che cosrsquoegrave per me lrsquo ingegneria ha ottenuto il risultato di smuovere barriere anagrafiche territoriali di competenza settoriale facilitando il compito di interpretazione Egrave legittimo ritenere questo pro-getto di ricerca del CNI come ldquopilotardquo ed egrave auspicabile che a esso ne seguano altri su temi iden-titari per la professione Lrsquo impor-tante egrave che questi futuri progetti perseverino nella proposizione agli iscritti di domande semplici come impatto ma profonde come contenuto in modo da consentire loro di rispondere con la maggiore libertagrave e sentimento possibile

STORIA DELLrsquoINGEGNERIA

quel vasto campionario di inge-gneri per esempio impiegati come docenti e ricercatori non struttu-rati che si sono ritrovati poi espulsi dalle stesse Universitagrave non piugrave in grado di accoglierli nonostante lrsquo innegabile preparazioneLrsquoaggettivo ldquopragmaticordquo egrave utiliz-zato espressamente da Gianluigi Rozza (Lodi 1977) laurea in inge-gneria aerospaziale ldquoLrsquoingegneria egrave una forma mentis creativa innova-tiva e allo stesso tempo razionale e pragmatica che costituisce un punto di incontro tra le scienze di base e applicate per creare innova-zione Lrsquoingegneria trasforma buone idee in realizzazionirdquo Viene perograve da domandarsi che cosa venga prima per importanza se lrsquoidea egrave buona a prescindere o se diventa buona solo se si realizza A tal proposito puograve tornare utile un esempio riportato da Roberto Napoletano Direttore del Sole-24Ore che nel 2014 pubblica il libro Nuovo viaggio in Italia (Riz-zoli) si tratta di un viaggio virtuale che sfrutta gli spunti offerti dalle lettere che i lettori del giornale gli hanno inviato in quanto curatore della rubrica domenicale Memo-randum Alla riflessione offerta dalla lettura di queste missive lrsquoautore accompagna il racconto di diari di trasferta di incontri pun-tuali da lui avuti con esponenti della societagrave civile nelle diverse cittagrave del Paese nel corso della sua attivitagrave giornalistica raggruppati secondo la tradizionale riparti-zione territoriale del Paese ndash Nord Centro Sud ndash aumentata di due altre sezioni ovvero lrsquoItalia altrove e lrsquoItalia da ritrovare In questo esempio Napoletano racconta di un neo ingegnere della provincia di Lecce incontrato a Trento Il Diret-tore sottolinea la sua provenienza da una famiglia non agiata la sua capacitagrave di laurearsi a Bologna in ingegneria biomedica mante-nendosi con i lavori piugrave disparati la costanza nel credere nella sua idea una startup high tech per il turismo online che in un lasso di tempo ragionevole (un anno) attira il finanziamento degli inve-stitori Viene esaltata lrsquoItalia che ha ldquofamerdquo vengono riproposti gli anni Cinquanta il loro spirito di sacri-ficio ldquoforse il dono della povertagrave di D egrave quello che serve oggi

allrsquoItalia per ritrovare nella testa la forza di combattere e comin-ciare a ricostruire il Paese dalle fondamentardquo [3] Questa idea del sacrificio egrave ribadita da Napoletano anche in un altro esempio riferito a giovani della provincia di Ragusa ldquoHanno piugrave fame degli altri e solo Dio sa quanto il Paese ha bisogno di quella fame Per contribuire a rifare lrsquoItalia non a chiacchiererdquo La soluzione nostalgica non egrave quella che hanno in mente inge-gneri come Federico Delfino (Savona 1972) laurea in ingegneria elettrica ldquoLa bottega dellrsquo innova-zione tecnologica e al contempo il teatro dove questa egrave mostrata alla popolazionerdquo Lrsquoorizzonte tem-porale di chi ha fame egrave limitato al qui e ora non puograve coincidere con la consapevolezza la sobrietagrave di Davide Bedogni (Reggio Emilia 1974) laurea in ingegneria edile ldquoTanti anni di studio per scoprire che non si smette mai drsquoimpararerdquo La realtagrave che loro adombrano egrave quella di un paese ricco dove ciograve che serve egrave trovare motivazioni che sostengano il lavoro alla luce del benessere che fornisce la societagrave dei consumi in cui il sacrificio non egrave e non puograve essere il punto neacute di partenza neacute di arrivo

LA QUESTIONE DEL GENEREEcco che la generazione di inge-gneri che si egrave formata nellrsquou-niversitagrave di eacutelite puograve tornare protagonista i loro ricordi sono acqua da bere per gli assetati e la loro saggezza egrave dispensata con tono bonario a piene mani Lo dimostra il modo in cui lrsquo ingegner Amalia Ercoli Finzi classe 1937 la prima donna a laurearsi in inge-gneria aeronautica al Politecnico di Milano collaboratrice in alcune delle piugrave importanti missioni con lrsquoAgenzia Spaziale Italiana ed Euro-pea affronta il conflitto di genere centrale nella cultura occidentale in questo scorcio di nuovo secolo la sua esperienza di pioniera in qualche modo consente di sdo-ganare il perdurare del concetto dellrsquo ingegneria come mondo pre-valentemente maschileDal primo momento dellrsquo istitu-zione della facoltagrave universita-ria in senso moderno negli anni Venti del secolo scorso lo studio dellrsquo ingegneria e quindi la figura

dellrsquo ingegnere si manifesta come destinato in misura pressocheacute totale al solo genere maschile Una resistenza che non ha para-goni anche rispetto alle discipline fisico-matematiche o mediche anchrsquoesse ostative alla partecipa-zione femminile quantomeno in Italia Per questo motivo le ricer-che sulla formazione degli inge-gneri condotte in questo inizio di Ventunesimo secolo sono sempre molto attente a monitorare la variazione del dato della compo-sizione di genere Paragonando la ricerca di Alma Mater del 2005 con quella del CNI del 2014 sembra che nel corso del decennio vi sia unrsquoattenuazione del processo di ldquomaschilizzazionerdquo Per la prima infatti ldquoIn generale perograve si nota un recupero della popolazione maschile nel passaggio dal pre al post riforma il processo di lsquomaschilizzazionersquo che mostra segni di ripresa sul complesso dei laureati riguarda anche quelli di Ingegneriardquo [5] per la seconda invece ldquoContinua ad aumentare il numero di donne laureate tanto che nel 2013 supera quota 16mila arrivando a costituire il 311 dellrsquouniverso dei laureati dei corsi ingegneristicirdquo [6]

LA PAURA DEL FUTUROLa dichiarazione del Presidente del Consiglio degli studenti del Politecnico di Milano Marco Brivio riportata da Napoletano nel libro prima citato egrave perfetta per descrivere il sentimento di paura che pervade le generazioni dei futuri ingegneri ldquoSui nostri pensieri incombono mille paure paura di non riuscire a riscattare tutti i crediti paura di perdere la borsa di studio del contratto a progetto che scade paura di non riuscire a pagare lrsquoaffitto le bollette le tasse paura di non trovare dopo gli studi un lavoro allrsquoaltezza delle nostre aspettative o di trovarne uno del tutto privo di soddisfazioni o di non trovarne affatto [] Questa generazione la mia generazione ha paura del proprio futuro non credo possa trovarsi un indicatore piugrave signi-

Riferimenti[1] L7 ingegneria civile e ambientale L8 ingegneria dellrsquoinformazione L9 ingegneria industriale L17 scienze dellrsquoarchitettura L23 scienze e tecni-che dellrsquoedilizia L31 scienze e tecnologie informatiche LM 4 CU architet-tura e ingegneria edile e architettura La formazione degli Ingegneri in Quaderni del Centro Studi del Consiglio Nazionale Ingegneri 1532015 nota 1 p 12[2] La formazione degli Ingegneri in Quaderni del CNI p 13 Il dato egrave stimato in circa un terzo del totale dei laureati nel 2013[3] R Napoletano Nuovo viaggio in Italia Rizzoli 2014 Milano p 19[4] Ivi p 228 [5] Il Profilo dei laureati in Ingegneria e lrsquoindagine sulla loro condizione occupazionale sono stati presentati da AlmaLaurea al convegno di Siena del 4 novembre 2005 ldquoLa riforma degli studi nella Facoltagrave di Ingegneria risultati problemi e prospettiverdquo promosso dallrsquoAteneo di Siena e dalla Conferenza dei Presidi delle Facoltagrave di Ingegneria [Sito web 082019] httpswwwalmalaureaituniversitaaltroingegneria [6] La formazione degli Ingegneri in Quaderni CNI p 13 [7] R Napoletano op cit p 55

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I 150 anni dello storico Traforo Ferroviario del FrejusLrsquoAccademia delle Scienze di Torino lrsquoOrdine e altri Enti celebrano lrsquoopera emblema della societagrave moderna

INFRASTRUTTURE |

EVENTI

La partnershipLrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Torino egrave lieto di annun-ciare la partnership con lrsquoAccademia delle Scienze di Torino per le celebrazioni dei ldquo150rdquo dello storico Traforo Ferroviario del Frejus Le celebrazioni riguarderanno con piugrave eventi lrsquoanno in corso e il prossimo anno poicheacute il 25 dicembre 1870 veniva abbattuto il dia-framma della galleria tra Italia e Francia e il 17 settembre del 1871 il Traforo veniva inaugurato LrsquoOrdine attraverso la sua Commissione Trasporti Mobilitagrave Infrastrutture e Sistemi parteciperagrave a tutti gli eventi in programma con contributi tecnico-scientifici riguardanti gli ingegneri che contribuirono alla realizzazione del Traforo che lo gestirono e lo gestiscono e relativi alla progettazione dellrsquoopera che negli anni a venire consentiragrave di realizzare la Nuova Linea To-rino Lione ndash NLTL che comprenderagrave il nuovo tunnel ferroviario del Moncenisio e che collegheragrave le reti ad Alta VelocitagraveAlta Capacitagrave italiana e francese Tutto ciograve si unisce e si completa in unrsquoottica sto-rico-contemporanea con i contributi tecnico-scientifici che la Com-missione ha messo in atto con grandi risultati negli ultimi anni

David ColaiacomoConsigliere referente Commissione Trasporti Mobilitagrave Infrastrutture e Sistemi Ordine degli Ingegneri della Provincia di Torino

A cura del Comitato Promo-tore dellrsquoAccademia delle Scienze di Torino per le Cele-brazioni dei 150 anni del Tra-foro Ferroviario del Frejus (1857-1871)

Il 17 settembre 187171 fu inau-gurato a Bardonecchia il Tra-foro Ferroviario del Frejus o del Cenisio o ancora Grande

Galleria delle Alpi non solo data storica ma pietra miliare che ha segnato proprio agli inizi della ldquorivoluzione industrialerdquo un fon-damentale punto di lancio dello sviluppo della civiltagrave mediante il miglioramento delle comunica-zioni terrestri attraverso lrsquoEuropa e la creazione di nuove specifiche tecnologie per la meccanizzazio-ne dei lavori di scavo queste ul-time tecnologie innovative hanno portato al sostanziale potenzia-mento delle condizioni di sicu-rezza allrsquoalleviamento della fatica del lavoro dellrsquouomo al prorom-pente sviluppo della costruzione di nuove gallerie in Italia (Figura 1) attraverso le Alpi e nel mondo alle quali sono strettamente lega-ti i miglioramenti sociale cultu-rale ed economico della societagrave modernaIl Traforo del Frejus fu ldquouna delle pagine piugrave gloriose della storia del Piemonte che da solo si accinse alla titanica impresa di scavare nelle viscere di montagna unrsquoam-pia galleria di ben 12 chilometri di lunghezza [hellip] lrsquo impresa colos-sale che la scienza la costanza la tenacia di proposito dovevano compiererdquo impresa ldquopromossa sostenuta ed iniziata dal pic-colo ed allora povero Piemonte che [hellip] segneragrave nella storia del secolo XIX unrsquoera splendidissima il trionfo della scienza sulla mate-ria che eruppe gloriosamente nel taglio dellrsquoIstmo di Suez e nel tra-foro delle Alpirdquo (Carlo Morando Il monumento commemorativo del Traforo delle Alpi Storia del Traforo Storia del Monumento Torino Tip G Baglione C 1879)La gestazione e la realizzazione del Traforo non furono poi tanto lunghe Precursore dellrsquoopera fu Giuseppe Francesco Medail di Bardonec-chia non uomo di scienza ma agricoltore e cacciatore e quindi profondo conoscitore dei suoi monti e valli e anche imprendi-tore di lavori pubblici e di tra-sporti tra Lione e Milano Giagrave nel 1832 aveva per primo riconosciuto che il punto piugrave stretto delle Alpi Occidentali si trovava tra Bardo-necchia e Modane e che qui ave-vano pressappoco la stessa quota le Valli dellrsquoArc (Valle Moriana) e della Dora Riparia (Valle di Susa) cosiccheacute ideograve un traforo di 5000 metri ma non ebbe successo

Perograve ldquoil buon germe era gettato in terreno non infecondo e nel 1845 il ministro Des Ambrois ordinograve allrsquo ingegnere belga Henri Maus lo studio di costruzione di ferrovia tra Susa e Chambery mediante traforo dei montirdquo il progetto fu completato nel 1849 prevedendo una galleria di 12290 metri ma fu respinto dal Parlamento che era impegnato nelle grandi problema-tiche politiche e belliche di quegli anniUna volta individuato un possi-bile tracciato e grazie agli studi del Professore geologo Angelo Sismonda prevista la situazione geologica restava perograve ancora insoluto il problema di come sca-vare la lunga galleriaFinalmente grazie al Conte Cavour sempre estremo iniziatore e pro-motore di grandi cose nel 1854 i ldquotre ingegneri per un Traforordquo Germano Sommeiller savoino genio della meccanica Severino

Grattoni di Voghera genio orga-nizzatore e Sebastiano Grandis cuneese di Borgo San Dalmazzo genio del calcolo furono chiamati a definire la perforazione mecca-nica dei fori da mina a energizzare le perforatrici con aria compressa industriale e a costruire il TraforoLrsquoavvio dei lavori di costruzione fu dato a Modane dal Re Vitto-rio Emanuele II il 31 agosto 1857 e lrsquo inaugurazione dellrsquoapertura al traffico cadde il 17 settembre 1871 a Bardonecchia sempre alla pre-senza del ReDurante i quarantrsquoanni centrali del XIX secolo sostennero la realizza-zione dellrsquoopera unitamente alla creazione delle nuove originali macchine per la sua costruzione ma anche lrsquo indispensabile crea-zione di una rete ferroviaria estesa allrsquo intero territorio nazionale ben sei illustri membri dellrsquoAccademia delle Scienze di Torino Angelo Sismonda Carlo Ignazio Giulio

Federico Menabrea Quintino Sella Pietro Paleocapa Germano SommeillerLrsquoAccademia delle Scienze di Torino si fa cosigrave promotrice della celebrazione del 150deg anniver-sario dellrsquoapertura del Frejus e ha avviato unitamente a vari altri Enti (tra quali lrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Torino) lo studio delle correlate manifestazioni in tale ambito verragrave anche analizzata la deter-minante e multiforme attivitagrave di Quintino Sella ingegnere parla-mentare e poi Ministro che tra lrsquoaltro ha fondato nel 1859 una scuola per studi superiori molto importante per gli ingegneri la Regia Scuola di Applicazione per gli Ingegneri in Torino dalla quale nel 1906 egrave nato il Politec-nico di TorinoQuestrsquo iniziativa cade in un periodo di grande fervore per il

moderno attraversamento ferro-viario delle Alpi cosigrave da rinsaldare lrsquounitagrave dellrsquoEuropa e collegarla al bacino del Mediterraneo allrsquoAfrica e allrsquoOriente al momento sono tre le gallerie ferroviarie che sono le piugrave lunghe del mondo il San Got-tardo da poco aperto al traffico il Brennero e il Frejus di base che sono in costruzioneAuspichiamo per favorire la rea-lizzazione di questa iniziativa adesioni e contributi di idee da parte di quanti vedono lrsquoapertura attraverso la Alpi fattore deter-minante per il miglioramento della qualitagrave della vita in ambito comunitario per contatti egrave possi-bile inviare unrsquoe-mail allrsquo indirizzoin iz iat iveaccademiadelle-scienzeit

Studiamo la storia ldquopercheacute le imprese degli uomini nel tempo non siano dimenticaterdquo (Erodoto)

Illustrazione tratta da LrsquoUnivers illustreacute Parigi 1869 in cui egrave riprodotta la mac-china perforatrice inventata da Germano Sommeiller per la perforazione del Tunnel del Frejus

Figura 1 Le piugrave antiche e moderne gallerie alpine del Piemonte

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La sostenibilitagrave egrave un fatto-re ormai determinante in tutte le attivitagrave produttive Non fanno eccezione quei

settori che nonostante le conti-nue innovazioni incidono di piugrave sullrsquoemissione nellrsquoatmosfera di gas climalteranti Fra questi il comparto oil amp gas ndash estrazione raffinazione e consumo di risorse fossili ndash oggi rappresenta uno dei principali fattori che incidono sul fenomeno del riscaldamento glo-bale Di conseguenza sono tanti i professionisti che lavorano nei settori di ricerca e sviluppo in cer-ca di soluzioni volte alla riduzione dellrsquo impatto ambientale di un set-tore che rimane imprescindibile per lrsquoeconomia planetariaEgrave in questo ambito che si inseri-sce la tesi di Marcello Prestianni presentata sul numero dellrsquoInge-gnere Italiano dedicato al tema Oil amp Gas (disponibile su httpswwwtuttoingegnereit) che gli ha permesso di vincere il contest lanciato nei mesi scorsi Ai partecipanti ndash studenti di inge-gneria laureati o laureandi ndash egrave stato chiesto di condividere la propria tesi sullrsquoevoluzione di questo comparto con particolare attenzione ai temi della Circular Economy e della decarbonizza-zione A promuovere la competi-zione il Consiglio Nazionale degli Ingegneri PPAN (consulente edi-toriale della rivista quadrime-strale) e NextChem societagrave che ha sponsorizzato il contest e messo a disposizione un tirocinio al migliore talento ldquoAl nostro interno ndash racconta Ilaria Catastini Communication Manager NextChem ndash abbiamo una ricchezza di competenze che vengono dallrsquoesperienza Maire Tecnimont nel settore tradizio-nale dellrsquo ingegneria e costruzioni che andiamo a integrare sempre di piugrave con quelle nuove di giovani che hanno studiato e si sono for-mati in una prospettiva di futuro sostenibile e circolare e che si vogliono cimentare in una sfida complessa quanto affascinanterdquo

LA TESILa trattazione egrave frutto dellrsquoattivitagrave sperimentale realizzata presso i laboratori del dipartimento drsquo in-gegneria Enzo Ferrari dellrsquoUniver-sitagrave degli studi di Modena e Reggio Emilia con i professori Cecilia Mortalograve Marcello Romagnoli e la dottoressa Maria Cannio Oggetto del lavoro sperimen-tale egrave la realizzazione tramite il metodo della stampa 3D di una membrana ceramica a

Oil amp Gas la stampa 3D di membrane ceramiche vince il contest de lrsquoIngegnere ItalianoOltre a un ridotto impatto ambientale la nuova tecnica sperimentale promette risparmi in termini di tempi e costi

idrogeno a temperature superiori ai 600degC Ciononostante il metodo del 3D printing ha permesso di raggiungere valori di permeabilitagrave dellrsquo idrogeno di molto inferiori alle membrane metalliche a base di palladio attualmente diffuse in commercio

Il nuovo contest de lrsquoIngegnere ItalianoIn occasione del lancio del numero dedicato al food dellrsquoIngegnere Italiano lo storico organo ufficiale del Consiglio Nazionale Ingegneri il CNI ha deciso di associare a ogni numero monografico un contest re-lativo allrsquoargomento trattato Lrsquoultima monografia appena uscita egrave dedicata al tema dellrsquoOilampGas Il contest egrave stato riservato a laureandi e laureati che si sono cimentati in una tesi sullrsquoevoluzione dellrsquo ingegneria nel settore specialmente sui temi della Circular Economy e della decarbonizzazione Il contest egrave stato sponsoriz-zato da NextChem societagrave del Grup-po Maire Tecnimont dedicata alla transizione energetica che ha messo a disposizio-ne un tirocinio Il vincitore del contest egrave stato Marcello Prestianni

DAL CNI

base di BaCe065 Zr020 Y015 O3-δ1113088-Ce085 Gd015 O2-δ a con-duzione elettronica (MPEC) per-meabile allrsquo idrogeno Un sistema composito che per via della sua stabilitagrave chimica e meccanica risulta fra i piugrave studiati per la separazione e la purificazione di

mdash ldquoIl contest egrave stato senza dubbio unrsquoopportunitagrave interessante diretta ai neolaureati come me percheacute consente di colmare fin da subito il gap tra mondo universitario e realtagrave aziendalerdquoMarcello Prestianni mdash

LrsquoINNOVAZIONEAl fine di migliorare le perfor-mance quindi una delle strategie piugrave promettenti consiste nellrsquoa-dozione di una configurazione asimmetrica e costituita da film supportati su substrati porosi Sebbene esistano articoli prodotti dalla comunitagrave scientifica rela-tivi alla preparazione di questa tipologia di membrane lrsquoutilizzo della stampa 3D rappresenta una novitagrave assoluta ldquoLrsquo idea ndash spiega Prestianni ndash egrave nata ragionando sul cambio di paradigma della base di partenza del processo di rea-lizzazione di membrane a confi-gurazione asimmetrica Ci siamo detti cosa puograve assicurare note-voli vantaggi in termini di costi e tempi di produzione rispetto ad altre tecniche in uso in questo momento come il co-pressing e il tape casting La risposta egrave stata la stampa 3D E in seguito alle attivitagrave di sperimentazione abbiamo ottenuto ottimi risultati anche sotto il profilo dellrsquo impatto ambientale in quanto abbiamo completato il processo senza impiegare metalli nobili notoria-mente rari e costosirdquo

LA NUOVA TECNICAPer la preparazione degli inchio-stri sono state impiegate polveri di BCZ20Y15 e di GDC15 preventiva-mente miscelate tramite il metodo ball milling attraverso lrsquouso del mulino planetario Queste pol-veri sono poi state amalgamate con altri additivi organici con proprietagrave disperdenti leganti e plastificanti Per la stampa della struttura asimmetrica e den-so-porosa infine egrave stata utiliz-

zata unrsquoattrezzatura homemade a microestrusione Lo step iniziale egrave rappresentato dalla stampa di un supporto poroso caratterizzato da uno spessore di circa 1-15 mm e un diametro di 20 mm Solo suc-cessivamente vi egrave stato deposi-tato lrsquo inchiostro per lrsquoottenimento di un film denso e sottile

I BENEFICI Questo metodo ha dato vita a un prodotto potenzialmente piugrave economico efficiente e dal minor impatto ambientale rispetto alle membrane metalliche a base di palladio e sue leghe Inoltre le membrane sono stabili anche in atmosfere aggressive e per questo motivo non necessitano di processi di desulfurizzazione o di riduzione di CO2 e CO oltre a poter lavorare a temperature fino a 800degC

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La certificazione dellrsquoingegnere esperto in ecoprogettazioneLa soluzione CERTIng al decreto CAM

I Criteri Ambientali Minimi (CAM) sono definiti nellrsquoambi-to del ldquoPiano di azione per la sostenibilitagrave ambientale dei

consumi della Pubblica Ammini-strazionerdquo e la loro applicazione ha come scopo quello di favori-re negli appalti pubblici lrsquouso di tecnologie e prodotti ambiental-mente piugrave sostenibiliIn Italia lrsquoapplicazione dei CAM egrave stata imposta dallrsquoart 18 della L 2212015 e successivamente dallrsquoart 34 del DLgs 502016 ldquoCo-dice degli appaltirdquo (come modifi-cato dal DLgs 562017) recante ldquoCriteri di sostenibilitagrave energe-tica e ambientale negli appalti pubblicirdquo che ne hanno reso ob-bligatoria lrsquoapplicazione da parte di tutte le stazioni appaltantiCon il Decreto CAM dellrsquo11 ottobre 2017 il Ministero dellrsquoAmbiente ha definito i criteri ambientali minimi per lrsquoaffidamento di ser-vizi di progettazione e dei lavori per nuova costruzione ristrut-

fessionista esperto sugli aspet-ti energetici e ambientali degli edifici che sia certificato da un organismo di valutazione della conformitagrave secondo la norma

Tali ingegneri dovranno aver ap-plicato nellrsquoambito della pro-gettazione eo direzione lavori di opere infrastrutturali i Criteri Ambientali Minimi per le scelte progettuali e quelle dei mate-riali eo aver svolto la verifica dellrsquo impatto ambientale delle opere su tutto il ciclo di vita ed eventualmente anche delle loro prestazioni energetiche Dovran-no aver svolto la progettazione di lavori per la costruzione eo riqualificazione di edifici con lrsquoapplicazione di protocolli di sostenibilitagrave ambientale anche volontari di comprovata validitagrave e diffusione sul piano nazionale e internazionale La certificazio-ne CERTing di ingegnere esperto in eco-progettazione in definiti-va soddisfa perfettamente i re-quisiti previsti dal decreto CAM e consente di accedere alle pre-mialitagrave previste nelle procedure di affidamento dei servizi di in-gegneria e architettura per la re-alizzazione o ristrutturazione di edifici pubblici Ad oggi egrave lrsquounico schema nel panorama delle cer-tificazioni del personale che lo consente in maniera trasversale ai diversi protocolli di sosteni-bilitagrave diffusi sul mercato delle costruzioni in Italia e in Europa

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turazione e manutenzione di edifici pubblici stabilendo nello specifico di attribuire un pun-teggio premiante alle proposte progettuali redatte da un pro-

internazionale ISOIEC 17024 e che applichi uno dei protocolli di sostenibilitagrave degli edifici di li-vello nazionale o internazionale (alcuni esempi Breeam Casacli-ma Itaca Leed Well)

LrsquoINGEGNERE ECO-PROGETTISTALrsquoagenzia CERTing accredita-ta secondo lo standard ISOIEC 17024 da ACCREDIA ha definito tra i 21 campi dello schema di Inge-gnere Esperto quello specifico di eco-progettista al quale possono accedere i professionisti che si occupano di progettazione soste-nibile in edilizia Il Consiglio Di-rettivo dellrsquoAgenzia CERTing nella riunione del 21 febbraio 2020 ha approvato una revisione del Re-golamento Tecnico che stabilisce i criteri per la valutazione delle competenze degli ingegneri che richiedono la certificazione come esperto sugli aspetti energetici e ambientali degli edifici

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I 150 anni dello storico Traforo Ferroviario del FrejusLrsquoAccademia delle Scienze di Torino lrsquoOrdine e altri Enti celebrano lrsquoopera emblema della societagrave moderna

INFRASTRUTTURE |

EVENTI

La partnershipLrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Torino egrave lieto di annun-ciare la partnership con lrsquoAccademia delle Scienze di Torino per le celebrazioni dei ldquo150rdquo dello storico Traforo Ferroviario del Frejus Le celebrazioni riguarderanno con piugrave eventi lrsquoanno in corso e il prossimo anno poicheacute il 25 dicembre 1870 veniva abbattuto il dia-framma della galleria tra Italia e Francia e il 17 settembre del 1871 il Traforo veniva inaugurato LrsquoOrdine attraverso la sua Commissione Trasporti Mobilitagrave Infrastrutture e Sistemi parteciperagrave a tutti gli eventi in programma con contributi tecnico-scientifici riguardanti gli ingegneri che contribuirono alla realizzazione del Traforo che lo gestirono e lo gestiscono e relativi alla progettazione dellrsquoopera che negli anni a venire consentiragrave di realizzare la Nuova Linea To-rino Lione ndash NLTL che comprenderagrave il nuovo tunnel ferroviario del Moncenisio e che collegheragrave le reti ad Alta VelocitagraveAlta Capacitagrave italiana e francese Tutto ciograve si unisce e si completa in unrsquoottica sto-rico-contemporanea con i contributi tecnico-scientifici che la Com-missione ha messo in atto con grandi risultati negli ultimi anni

David ColaiacomoConsigliere referente Commissione Trasporti Mobilitagrave Infrastrutture e Sistemi Ordine degli Ingegneri della Provincia di Torino

A cura del Comitato Promo-tore dellrsquoAccademia delle Scienze di Torino per le Cele-brazioni dei 150 anni del Tra-foro Ferroviario del Frejus (1857-1871)

Il 17 settembre 187171 fu inau-gurato a Bardonecchia il Tra-foro Ferroviario del Frejus o del Cenisio o ancora Grande

Galleria delle Alpi non solo data storica ma pietra miliare che ha segnato proprio agli inizi della ldquorivoluzione industrialerdquo un fon-damentale punto di lancio dello sviluppo della civiltagrave mediante il miglioramento delle comunica-zioni terrestri attraverso lrsquoEuropa e la creazione di nuove specifiche tecnologie per la meccanizzazio-ne dei lavori di scavo queste ul-time tecnologie innovative hanno portato al sostanziale potenzia-mento delle condizioni di sicu-rezza allrsquoalleviamento della fatica del lavoro dellrsquouomo al prorom-pente sviluppo della costruzione di nuove gallerie in Italia (Figura 1) attraverso le Alpi e nel mondo alle quali sono strettamente lega-ti i miglioramenti sociale cultu-rale ed economico della societagrave modernaIl Traforo del Frejus fu ldquouna delle pagine piugrave gloriose della storia del Piemonte che da solo si accinse alla titanica impresa di scavare nelle viscere di montagna unrsquoam-pia galleria di ben 12 chilometri di lunghezza [hellip] lrsquo impresa colos-sale che la scienza la costanza la tenacia di proposito dovevano compiererdquo impresa ldquopromossa sostenuta ed iniziata dal pic-colo ed allora povero Piemonte che [hellip] segneragrave nella storia del secolo XIX unrsquoera splendidissima il trionfo della scienza sulla mate-ria che eruppe gloriosamente nel taglio dellrsquoIstmo di Suez e nel tra-foro delle Alpirdquo (Carlo Morando Il monumento commemorativo del Traforo delle Alpi Storia del Traforo Storia del Monumento Torino Tip G Baglione C 1879)La gestazione e la realizzazione del Traforo non furono poi tanto lunghe Precursore dellrsquoopera fu Giuseppe Francesco Medail di Bardonec-chia non uomo di scienza ma agricoltore e cacciatore e quindi profondo conoscitore dei suoi monti e valli e anche imprendi-tore di lavori pubblici e di tra-sporti tra Lione e Milano Giagrave nel 1832 aveva per primo riconosciuto che il punto piugrave stretto delle Alpi Occidentali si trovava tra Bardo-necchia e Modane e che qui ave-vano pressappoco la stessa quota le Valli dellrsquoArc (Valle Moriana) e della Dora Riparia (Valle di Susa) cosiccheacute ideograve un traforo di 5000 metri ma non ebbe successo

Perograve ldquoil buon germe era gettato in terreno non infecondo e nel 1845 il ministro Des Ambrois ordinograve allrsquo ingegnere belga Henri Maus lo studio di costruzione di ferrovia tra Susa e Chambery mediante traforo dei montirdquo il progetto fu completato nel 1849 prevedendo una galleria di 12290 metri ma fu respinto dal Parlamento che era impegnato nelle grandi problema-tiche politiche e belliche di quegli anniUna volta individuato un possi-bile tracciato e grazie agli studi del Professore geologo Angelo Sismonda prevista la situazione geologica restava perograve ancora insoluto il problema di come sca-vare la lunga galleriaFinalmente grazie al Conte Cavour sempre estremo iniziatore e pro-motore di grandi cose nel 1854 i ldquotre ingegneri per un Traforordquo Germano Sommeiller savoino genio della meccanica Severino

Grattoni di Voghera genio orga-nizzatore e Sebastiano Grandis cuneese di Borgo San Dalmazzo genio del calcolo furono chiamati a definire la perforazione mecca-nica dei fori da mina a energizzare le perforatrici con aria compressa industriale e a costruire il TraforoLrsquoavvio dei lavori di costruzione fu dato a Modane dal Re Vitto-rio Emanuele II il 31 agosto 1857 e lrsquo inaugurazione dellrsquoapertura al traffico cadde il 17 settembre 1871 a Bardonecchia sempre alla pre-senza del ReDurante i quarantrsquoanni centrali del XIX secolo sostennero la realizza-zione dellrsquoopera unitamente alla creazione delle nuove originali macchine per la sua costruzione ma anche lrsquo indispensabile crea-zione di una rete ferroviaria estesa allrsquo intero territorio nazionale ben sei illustri membri dellrsquoAccademia delle Scienze di Torino Angelo Sismonda Carlo Ignazio Giulio

Federico Menabrea Quintino Sella Pietro Paleocapa Germano SommeillerLrsquoAccademia delle Scienze di Torino si fa cosigrave promotrice della celebrazione del 150deg anniver-sario dellrsquoapertura del Frejus e ha avviato unitamente a vari altri Enti (tra quali lrsquoOrdine degli Ingegneri della Provincia di Torino) lo studio delle correlate manifestazioni in tale ambito verragrave anche analizzata la deter-minante e multiforme attivitagrave di Quintino Sella ingegnere parla-mentare e poi Ministro che tra lrsquoaltro ha fondato nel 1859 una scuola per studi superiori molto importante per gli ingegneri la Regia Scuola di Applicazione per gli Ingegneri in Torino dalla quale nel 1906 egrave nato il Politec-nico di TorinoQuestrsquo iniziativa cade in un periodo di grande fervore per il

moderno attraversamento ferro-viario delle Alpi cosigrave da rinsaldare lrsquounitagrave dellrsquoEuropa e collegarla al bacino del Mediterraneo allrsquoAfrica e allrsquoOriente al momento sono tre le gallerie ferroviarie che sono le piugrave lunghe del mondo il San Got-tardo da poco aperto al traffico il Brennero e il Frejus di base che sono in costruzioneAuspichiamo per favorire la rea-lizzazione di questa iniziativa adesioni e contributi di idee da parte di quanti vedono lrsquoapertura attraverso la Alpi fattore deter-minante per il miglioramento della qualitagrave della vita in ambito comunitario per contatti egrave possi-bile inviare unrsquoe-mail allrsquo indirizzoin iz iat iveaccademiadelle-scienzeit

Studiamo la storia ldquopercheacute le imprese degli uomini nel tempo non siano dimenticaterdquo (Erodoto)

Illustrazione tratta da LrsquoUnivers illustreacute Parigi 1869 in cui egrave riprodotta la mac-china perforatrice inventata da Germano Sommeiller per la perforazione del Tunnel del Frejus

Figura 1 Le piugrave antiche e moderne gallerie alpine del Piemonte

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La sostenibilitagrave egrave un fatto-re ormai determinante in tutte le attivitagrave produttive Non fanno eccezione quei

settori che nonostante le conti-nue innovazioni incidono di piugrave sullrsquoemissione nellrsquoatmosfera di gas climalteranti Fra questi il comparto oil amp gas ndash estrazione raffinazione e consumo di risorse fossili ndash oggi rappresenta uno dei principali fattori che incidono sul fenomeno del riscaldamento glo-bale Di conseguenza sono tanti i professionisti che lavorano nei settori di ricerca e sviluppo in cer-ca di soluzioni volte alla riduzione dellrsquo impatto ambientale di un set-tore che rimane imprescindibile per lrsquoeconomia planetariaEgrave in questo ambito che si inseri-sce la tesi di Marcello Prestianni presentata sul numero dellrsquoInge-gnere Italiano dedicato al tema Oil amp Gas (disponibile su httpswwwtuttoingegnereit) che gli ha permesso di vincere il contest lanciato nei mesi scorsi Ai partecipanti ndash studenti di inge-gneria laureati o laureandi ndash egrave stato chiesto di condividere la propria tesi sullrsquoevoluzione di questo comparto con particolare attenzione ai temi della Circular Economy e della decarbonizza-zione A promuovere la competi-zione il Consiglio Nazionale degli Ingegneri PPAN (consulente edi-toriale della rivista quadrime-strale) e NextChem societagrave che ha sponsorizzato il contest e messo a disposizione un tirocinio al migliore talento ldquoAl nostro interno ndash racconta Ilaria Catastini Communication Manager NextChem ndash abbiamo una ricchezza di competenze che vengono dallrsquoesperienza Maire Tecnimont nel settore tradizio-nale dellrsquo ingegneria e costruzioni che andiamo a integrare sempre di piugrave con quelle nuove di giovani che hanno studiato e si sono for-mati in una prospettiva di futuro sostenibile e circolare e che si vogliono cimentare in una sfida complessa quanto affascinanterdquo

LA TESILa trattazione egrave frutto dellrsquoattivitagrave sperimentale realizzata presso i laboratori del dipartimento drsquo in-gegneria Enzo Ferrari dellrsquoUniver-sitagrave degli studi di Modena e Reggio Emilia con i professori Cecilia Mortalograve Marcello Romagnoli e la dottoressa Maria Cannio Oggetto del lavoro sperimen-tale egrave la realizzazione tramite il metodo della stampa 3D di una membrana ceramica a

Oil amp Gas la stampa 3D di membrane ceramiche vince il contest de lrsquoIngegnere ItalianoOltre a un ridotto impatto ambientale la nuova tecnica sperimentale promette risparmi in termini di tempi e costi

idrogeno a temperature superiori ai 600degC Ciononostante il metodo del 3D printing ha permesso di raggiungere valori di permeabilitagrave dellrsquo idrogeno di molto inferiori alle membrane metalliche a base di palladio attualmente diffuse in commercio

Il nuovo contest de lrsquoIngegnere ItalianoIn occasione del lancio del numero dedicato al food dellrsquoIngegnere Italiano lo storico organo ufficiale del Consiglio Nazionale Ingegneri il CNI ha deciso di associare a ogni numero monografico un contest re-lativo allrsquoargomento trattato Lrsquoultima monografia appena uscita egrave dedicata al tema dellrsquoOilampGas Il contest egrave stato riservato a laureandi e laureati che si sono cimentati in una tesi sullrsquoevoluzione dellrsquo ingegneria nel settore specialmente sui temi della Circular Economy e della decarbonizzazione Il contest egrave stato sponsoriz-zato da NextChem societagrave del Grup-po Maire Tecnimont dedicata alla transizione energetica che ha messo a disposizio-ne un tirocinio Il vincitore del contest egrave stato Marcello Prestianni

DAL CNI

base di BaCe065 Zr020 Y015 O3-δ1113088-Ce085 Gd015 O2-δ a con-duzione elettronica (MPEC) per-meabile allrsquo idrogeno Un sistema composito che per via della sua stabilitagrave chimica e meccanica risulta fra i piugrave studiati per la separazione e la purificazione di

mdash ldquoIl contest egrave stato senza dubbio unrsquoopportunitagrave interessante diretta ai neolaureati come me percheacute consente di colmare fin da subito il gap tra mondo universitario e realtagrave aziendalerdquoMarcello Prestianni mdash

LrsquoINNOVAZIONEAl fine di migliorare le perfor-mance quindi una delle strategie piugrave promettenti consiste nellrsquoa-dozione di una configurazione asimmetrica e costituita da film supportati su substrati porosi Sebbene esistano articoli prodotti dalla comunitagrave scientifica rela-tivi alla preparazione di questa tipologia di membrane lrsquoutilizzo della stampa 3D rappresenta una novitagrave assoluta ldquoLrsquo idea ndash spiega Prestianni ndash egrave nata ragionando sul cambio di paradigma della base di partenza del processo di rea-lizzazione di membrane a confi-gurazione asimmetrica Ci siamo detti cosa puograve assicurare note-voli vantaggi in termini di costi e tempi di produzione rispetto ad altre tecniche in uso in questo momento come il co-pressing e il tape casting La risposta egrave stata la stampa 3D E in seguito alle attivitagrave di sperimentazione abbiamo ottenuto ottimi risultati anche sotto il profilo dellrsquo impatto ambientale in quanto abbiamo completato il processo senza impiegare metalli nobili notoria-mente rari e costosirdquo

LA NUOVA TECNICAPer la preparazione degli inchio-stri sono state impiegate polveri di BCZ20Y15 e di GDC15 preventiva-mente miscelate tramite il metodo ball milling attraverso lrsquouso del mulino planetario Queste pol-veri sono poi state amalgamate con altri additivi organici con proprietagrave disperdenti leganti e plastificanti Per la stampa della struttura asimmetrica e den-so-porosa infine egrave stata utiliz-

zata unrsquoattrezzatura homemade a microestrusione Lo step iniziale egrave rappresentato dalla stampa di un supporto poroso caratterizzato da uno spessore di circa 1-15 mm e un diametro di 20 mm Solo suc-cessivamente vi egrave stato deposi-tato lrsquo inchiostro per lrsquoottenimento di un film denso e sottile

I BENEFICI Questo metodo ha dato vita a un prodotto potenzialmente piugrave economico efficiente e dal minor impatto ambientale rispetto alle membrane metalliche a base di palladio e sue leghe Inoltre le membrane sono stabili anche in atmosfere aggressive e per questo motivo non necessitano di processi di desulfurizzazione o di riduzione di CO2 e CO oltre a poter lavorare a temperature fino a 800degC

copy Egrave vietata qualsiasi utilizzazione totale o parziale dei contenuti ivi inclusa la riproduzione rielaborazione diffusione o distribuzione dei contenuti stessi mediante qualunque piattaforma tecnologica supporto o rete telematica senza previa autorizzazione

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La certificazione dellrsquoingegnere esperto in ecoprogettazioneLa soluzione CERTIng al decreto CAM

I Criteri Ambientali Minimi (CAM) sono definiti nellrsquoambi-to del ldquoPiano di azione per la sostenibilitagrave ambientale dei

consumi della Pubblica Ammini-strazionerdquo e la loro applicazione ha come scopo quello di favori-re negli appalti pubblici lrsquouso di tecnologie e prodotti ambiental-mente piugrave sostenibiliIn Italia lrsquoapplicazione dei CAM egrave stata imposta dallrsquoart 18 della L 2212015 e successivamente dallrsquoart 34 del DLgs 502016 ldquoCo-dice degli appaltirdquo (come modifi-cato dal DLgs 562017) recante ldquoCriteri di sostenibilitagrave energe-tica e ambientale negli appalti pubblicirdquo che ne hanno reso ob-bligatoria lrsquoapplicazione da parte di tutte le stazioni appaltantiCon il Decreto CAM dellrsquo11 ottobre 2017 il Ministero dellrsquoAmbiente ha definito i criteri ambientali minimi per lrsquoaffidamento di ser-vizi di progettazione e dei lavori per nuova costruzione ristrut-

fessionista esperto sugli aspet-ti energetici e ambientali degli edifici che sia certificato da un organismo di valutazione della conformitagrave secondo la norma

Tali ingegneri dovranno aver ap-plicato nellrsquoambito della pro-gettazione eo direzione lavori di opere infrastrutturali i Criteri Ambientali Minimi per le scelte progettuali e quelle dei mate-riali eo aver svolto la verifica dellrsquo impatto ambientale delle opere su tutto il ciclo di vita ed eventualmente anche delle loro prestazioni energetiche Dovran-no aver svolto la progettazione di lavori per la costruzione eo riqualificazione di edifici con lrsquoapplicazione di protocolli di sostenibilitagrave ambientale anche volontari di comprovata validitagrave e diffusione sul piano nazionale e internazionale La certificazio-ne CERTing di ingegnere esperto in eco-progettazione in definiti-va soddisfa perfettamente i re-quisiti previsti dal decreto CAM e consente di accedere alle pre-mialitagrave previste nelle procedure di affidamento dei servizi di in-gegneria e architettura per la re-alizzazione o ristrutturazione di edifici pubblici Ad oggi egrave lrsquounico schema nel panorama delle cer-tificazioni del personale che lo consente in maniera trasversale ai diversi protocolli di sosteni-bilitagrave diffusi sul mercato delle costruzioni in Italia e in Europa

Per approfondimenti e per acce-dere alla certificazione consulta il sito wwwcertingit

turazione e manutenzione di edifici pubblici stabilendo nello specifico di attribuire un pun-teggio premiante alle proposte progettuali redatte da un pro-

internazionale ISOIEC 17024 e che applichi uno dei protocolli di sostenibilitagrave degli edifici di li-vello nazionale o internazionale (alcuni esempi Breeam Casacli-ma Itaca Leed Well)

LrsquoINGEGNERE ECO-PROGETTISTALrsquoagenzia CERTing accredita-ta secondo lo standard ISOIEC 17024 da ACCREDIA ha definito tra i 21 campi dello schema di Inge-gnere Esperto quello specifico di eco-progettista al quale possono accedere i professionisti che si occupano di progettazione soste-nibile in edilizia Il Consiglio Di-rettivo dellrsquoAgenzia CERTing nella riunione del 21 febbraio 2020 ha approvato una revisione del Re-golamento Tecnico che stabilisce i criteri per la valutazione delle competenze degli ingegneri che richiedono la certificazione come esperto sugli aspetti energetici e ambientali degli edifici

CERTIFICATI SUBITO

DAL CNI

EFFICIENZA ENERGETICAA+++ raffrescamento A+++ riscaldamento

COMFORTDiffusione omogenea

senza getti drsquoaria diretti

INTELLIGENZA ARTIFICIALEIl clima si adatta alle tue abitudini

CONTROLLO VOCALEGestisci il clima tramite

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Samsung presenta la seconda generazione di WindFree cambia il design con linee ancora piugrave morbide e armoniose aumenta lrsquointerazione con lrsquoutente

grazie al controllo vocale alla funzione Artificial Intelligence e al sensore di movimento WindFree garantisce il comfort ideale in ogni contesto in ufficio e a casa inclusi gli ambienti piugrave delicati

come la camera da letto grazie anche ai suoi 16 decibel che ne assicurano la massima silenziositagrave

Lrsquounico con 21000 microforie nessun getto drsquoaria diretto

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wwwsamsungitwindfreePer maggiori informazioni sulle specifiche tecniche dei prodotti presenti in questo materiale e poter consultare la documentazione tecnica Samsung Climate Solutions fare riferimento al responsabile Samsung della propria zona

Page 22: COVID-19 COVID-19 | L’anno Agire insieme che verrà contro … · 2020. 3. 31. · L’anno che verrà di Gianni Massa “Caro amico ti scrivo…” È il 1979 quando Lucio Dalla

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LA TESILa trattazione egrave frutto dellrsquoattivitagrave sperimentale realizzata presso i laboratori del dipartimento drsquo in-gegneria Enzo Ferrari dellrsquoUniver-sitagrave degli studi di Modena e Reggio Emilia con i professori Cecilia Mortalograve Marcello Romagnoli e la dottoressa Maria Cannio Oggetto del lavoro sperimen-tale egrave la realizzazione tramite il metodo della stampa 3D di una membrana ceramica a

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Il nuovo contest de lrsquoIngegnere ItalianoIn occasione del lancio del numero dedicato al food dellrsquoIngegnere Italiano lo storico organo ufficiale del Consiglio Nazionale Ingegneri il CNI ha deciso di associare a ogni numero monografico un contest re-lativo allrsquoargomento trattato Lrsquoultima monografia appena uscita egrave dedicata al tema dellrsquoOilampGas Il contest egrave stato riservato a laureandi e laureati che si sono cimentati in una tesi sullrsquoevoluzione dellrsquo ingegneria nel settore specialmente sui temi della Circular Economy e della decarbonizzazione Il contest egrave stato sponsoriz-zato da NextChem societagrave del Grup-po Maire Tecnimont dedicata alla transizione energetica che ha messo a disposizio-ne un tirocinio Il vincitore del contest egrave stato Marcello Prestianni

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LrsquoINNOVAZIONEAl fine di migliorare le perfor-mance quindi una delle strategie piugrave promettenti consiste nellrsquoa-dozione di una configurazione asimmetrica e costituita da film supportati su substrati porosi Sebbene esistano articoli prodotti dalla comunitagrave scientifica rela-tivi alla preparazione di questa tipologia di membrane lrsquoutilizzo della stampa 3D rappresenta una novitagrave assoluta ldquoLrsquo idea ndash spiega Prestianni ndash egrave nata ragionando sul cambio di paradigma della base di partenza del processo di rea-lizzazione di membrane a confi-gurazione asimmetrica Ci siamo detti cosa puograve assicurare note-voli vantaggi in termini di costi e tempi di produzione rispetto ad altre tecniche in uso in questo momento come il co-pressing e il tape casting La risposta egrave stata la stampa 3D E in seguito alle attivitagrave di sperimentazione abbiamo ottenuto ottimi risultati anche sotto il profilo dellrsquo impatto ambientale in quanto abbiamo completato il processo senza impiegare metalli nobili notoria-mente rari e costosirdquo

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I BENEFICI Questo metodo ha dato vita a un prodotto potenzialmente piugrave economico efficiente e dal minor impatto ambientale rispetto alle membrane metalliche a base di palladio e sue leghe Inoltre le membrane sono stabili anche in atmosfere aggressive e per questo motivo non necessitano di processi di desulfurizzazione o di riduzione di CO2 e CO oltre a poter lavorare a temperature fino a 800degC

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LrsquoINGEGNERE ECO-PROGETTISTALrsquoagenzia CERTing accredita-ta secondo lo standard ISOIEC 17024 da ACCREDIA ha definito tra i 21 campi dello schema di Inge-gnere Esperto quello specifico di eco-progettista al quale possono accedere i professionisti che si occupano di progettazione soste-nibile in edilizia Il Consiglio Di-rettivo dellrsquoAgenzia CERTing nella riunione del 21 febbraio 2020 ha approvato una revisione del Re-golamento Tecnico che stabilisce i criteri per la valutazione delle competenze degli ingegneri che richiedono la certificazione come esperto sugli aspetti energetici e ambientali degli edifici

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fessionista esperto sugli aspet-ti energetici e ambientali degli edifici che sia certificato da un organismo di valutazione della conformitagrave secondo la norma

Tali ingegneri dovranno aver ap-plicato nellrsquoambito della pro-gettazione eo direzione lavori di opere infrastrutturali i Criteri Ambientali Minimi per le scelte progettuali e quelle dei mate-riali eo aver svolto la verifica dellrsquo impatto ambientale delle opere su tutto il ciclo di vita ed eventualmente anche delle loro prestazioni energetiche Dovran-no aver svolto la progettazione di lavori per la costruzione eo riqualificazione di edifici con lrsquoapplicazione di protocolli di sostenibilitagrave ambientale anche volontari di comprovata validitagrave e diffusione sul piano nazionale e internazionale La certificazio-ne CERTing di ingegnere esperto in eco-progettazione in definiti-va soddisfa perfettamente i re-quisiti previsti dal decreto CAM e consente di accedere alle pre-mialitagrave previste nelle procedure di affidamento dei servizi di in-gegneria e architettura per la re-alizzazione o ristrutturazione di edifici pubblici Ad oggi egrave lrsquounico schema nel panorama delle cer-tificazioni del personale che lo consente in maniera trasversale ai diversi protocolli di sosteni-bilitagrave diffusi sul mercato delle costruzioni in Italia e in Europa

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