Costituzione”, già approvato, con modificazioni, in ... · superamento del bicameralismo...
Transcript of Costituzione”, già approvato, con modificazioni, in ... · superamento del bicameralismo...
Disegno di legge n. 1429-B, recante “Disposizioni per il
superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero
dei parlamentari, il contenimento dei costi delle istituzioni, la
soppressione del CNEL e la revisione del Titolo V della
Costituzione”, già approvato, con modificazioni, in seconda lettura,
dal Senato e in prima lettura dalla Camera dei deputati”
SECONDA LETTURA CAMERA _ Trattazione in Commissione
1
Discussione in Commissione
Seconda lettura - Testo licenziato il 24 novembre 2015
Discussione sulle linee generali del disegno di legge costituzionale: C. 2613
Numero seduta e data
Fase procedimento e dibattito Interventi
21 ottobre 2015
Esame e rinvio pag. 61 Interventi
22 ottobre 2015
Seguito dell'esame e rinvio pag. 44
27 ottobre 2015
Seguito dell'esame e rinvio pag. 34
29 ottobre 2015 Seguito dell'esame e rinvio pag. 26
Interventi
3 novembre 2015
Seguito dell'esame e rinvio pag. 16
ALLEGATO (Documentazione depositata
dal Governo) pag. 24
Interventi
4 novembre 2015
Seguito dell'esame e rinvio pag. 34 Interventi
10 novembre 2015 Seguito dell'esame e rinvio pag. 6
ALLEGATO 1 (Proposte emendative) pag.
13
Interventi
11 novembre 2015 Seguito dell'esame e rinvio pag. 31
Interventi
17 novembre 2015 Seguito dell'esame e conclusione pag. 23
Interventi
24 novembre 2015
Comitato dei nove pag. 3
CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 21 ottobre 2015
525.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
COMUNICATO
Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del
numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle
istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del titolo V della parte II della
Costituzione.
C. 2613-B cost., approvato, in prima deliberazione, dal Senato, modificato, in
prima deliberazione, dalla Camera e nuovamente modificato, in prima
deliberazione, dal Senato. (Esame e rinvio).
INDICE
Emanuele FIANO (PD), relatore, ............................................................................................ 2
Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, ............................................................................................ 4
La Commissione inizia l'esame del provvedimento.
Emanuele FIANO (PD), relatore,
fa presente che il passaggio parlamentare che si apre oggi rappresenta un momento
storico per il nostro Paese, poiché offre finalmente a questo Parlamento l'occasione di
portare a compimento anni di dibattito sulla riforma del sistema istituzionale in
connessione con la riforma del sistema regionale. Ritiene che si sia di fronte
all'opportunità di «integrare» il testo della Carta fondamentale di un tassello
considerato «mancante» all'indomani della revisione del 2001. Il Senato diviene
finalmente una Camera rappresentativa delle Regioni, in grado di collocare in
posizione di centralità gli interessi dei territori e di diventare sede per eccellenza della
leale collaborazione tra i livelli di governo.
Ricorda che questo passaggio conclude un lungo esame parlamentare, segnato da una
vivace interlocuzione fra le forze politiche – come sempre accade nella Aule
parlamentari – ma anche da una approfondita valutazione dei singoli profili della
riforma, che si è potuta giovare delle audizioni di molti esperti del settore.
Dopo 18 mesi di lavoro – con un notevole sforzo emendativo da parte di entrambe le
Camere, che ha reso il testo presentato dal Governo, un testo ormai parlamentare –
ritiene che sia giunto per la classe politica il tempo di decidere responsabilmente quale
sarà il futuro istituzionale di questo Paese e di consegnare questa decisione al vaglio
degli elettori, che – come è noto – saranno chiamati a pronunciarsi sulla riforma
costituzionale in sede referendaria.
Evidenzia come il testo che la Commissione è chiamata oggI ad esaminare, in vista
della prima deliberazione prevista dall'articolo 138 della Carta fondamentale (che sarà
chiusa con la prima «doppia conforme»), è quello approvato dal Senato lo scorso 13
ottobre, del quale sarà necessario vagliare le sole disposizioni emendate a Palazzo
Madama, relative alle funzioni del Senato, all'elezione dei senatori, all'elezione della
Corte costituzionale, e al cosiddetto regionalismo differenziato.
Con l'approvazione di questo disegno di legge costituzionale, infatti, il Senato diviene
a tutti gli effetti una Assemblea rappresentativa dei territori, i cui componenti sono
eletti dai Consigli regionali fra i consiglieri regionali e i sindaci delle Regioni sulla
base delle indicazioni espresse dai cittadini. Il Senato così composto non eserciterà più
la funzione di indirizzo politico, non sarà più legato al Governo dal rapporto fiduciario,
ma sarà essenzialmente il luogo di raccordo tra i livelli di governo e la sede di
coordinamento tra il legislatore statale e quelli regionali in funzione di prevenzione dei
possibili di conflitti nell'esercizio delle rispettive competenze. Il Senato svolgerà
dunque un ruolo simile a quello cui sono chiamate le cosiddette «seconde» Camere
negli ordinamenti – regionali o federali – in cui il potere è oggetto di una ripartizione
verticale sul territorio.
Passando all'esame puntuale delle modifiche approvate dal Senato, esse hanno
riguardato in primo luogo la ridefinizione delle funzioni del nuovo Senato.
Dopo avere riconosciuto che il Senato della Repubblica rappresenta le istituzioni
territoriali, il nuovo articolo 55, quinto comma, enumera le seguenti funzioni: il
raccordo tra lo Stato e gli altri enti costitutivi della Repubblica; il concorso all'esercizio
della funzione legislativa nei casi e secondo le modalità stabilite dalla Costituzione; il
concorso all'esercizio di funzioni di raccordo tra lo Stato, gli altri enti costitutivi della
Repubblica e l'Unione europea; la partecipazione alle decisioni dirette alla formazione
e all'attuazione degli atti normativi e delle politiche dell'Unione europea; la valutazione
delle politiche pubbliche e dell'attività delle pubbliche amministrazioni; la verifica
dell'impatto delle politiche dell'Unione europea sui territori; il concorso all'espressione
dei pareri sulle nomine di competenza del Governo nei casi previsti dalla legge; il
concorso alla verifica dell'attuazione delle leggi dello Stato.
Per ciò che attiene all'elezione del Senato, è stata introdotta, nel nuovo articolo 57,
quinto comma, la previsione secondo la quale i senatori sono eletti «in conformità alle
scelte espresse dagli elettori per i candidati consiglieri» in occasione delle elezioni dei
consigli regionali o delle province autonome.
Rimane comunque ferma l'elezione dei senatori, con metodo proporzionale, da parte
dei consigli regionali e delle province autonome tra i propri componenti e, nella misura
di uno per ciascuno, tra i sindaci dei comuni del rispettivo territorio.
Dal riferimento, nel nuovo articolo 57, quinto comma, ai «candidati consiglieri» deriva
che l'indicazione degli elettori sarà obbligatoria esclusivamente con riferimento ai
consiglieri regionali.
L'individuazione delle modalità con cui le scelte degli elettori incideranno sull'elezione
dei senatori da parte dei consiglieri regionali e provinciali è rimessa alla nuova legge
elettorale del Senato, ossia alla legge bicamerale prevista dal sesto comma dell'articolo
57.
Sul termine iniziale per l'approvazione di questa legge incide un'altra modifica
apportata dal Senato alle disposizioni transitorie, in particolare all'articolo 39, comma
11, che specifica che esso decorre dalla data di entrata in vigore della legge di riforma
costituzionale, consentendo così l'approvazione della legge anche nella legislatura in
corso. È stato conseguentemente precisato, al richiamato articolo 39, comma 11, che il
termine per il ricorso alla Corte costituzionale sulla nuova legge elettorale del Senato,
ove promulgata nella legislatura in corso, scade il decimo giorno dall'entrata in vigore
della medesima.
Le Regioni sono inoltre tenute a conformare le rispettive disposizioni legislative e
regolamentari alla nuova legge elettorale del Senato entro novanta giorni dall'entrata in
vigore delle legge elettorale medesima. L'attuazione della disposizione introdotta dal
Senato sulle scelte degli elettori richiederà infatti l'adattamento delle normative
elettorali regionali.
Le modifiche del Senato hanno poi riguardato il nuovo articolo 116, terzo comma,
della Costituzione, ampliando il novero delle materie che possono essere oggetto del
cosiddetto «regionalismo differenziato». In particolare, rispetto al testo approvato dalla
Camera, sono state aggiunte le «disposizioni generali e comuni per le politiche sociali»
ed il «commercio con l'estero».
Il Senato ha modificato anche le modalità di elezione dei giudici della Corte
costituzionale da parte delle Camere, prevedendo, con una novella all'articolo 135 della
Costituzione, che l'elezione dei cinque giudici spetti distintamente ai due rami del
Parlamento, nel numero di tre alla Camera e due al Senato, anziché al Parlamento in
seduta comune. È stata così ripristinata la previsione contenuta nel disegno di legge
originario del Governo e nel testo approvato dal Senato in prima lettura, poi soppressa
nel corso dell'esame alla Camera.
A tal proposito, la disposizione transitoria reintrodotta dal Senato all'articolo 39,
comma 10, stabilisce che, in sede di prima applicazione del nuovo articolo 135, alla
cessazione dalla carica dei giudici della Corte costituzionale nominati dal Parlamento
in seduta comune le nuove nomine sono attribuite alternativamente, nell'ordine, alla
Camera dei deputati e al Senato.
Di conseguenza, inoltre, il nuovo articolo 38, comma 16, modifica 2 del 1967,
riferendolo all'elezione l'articolo 3 della legge costituzionale n. dei giudici
costituzionali da parte di ciascuna Camera, anziché da parte del Parlamento in seduta
comune. Sono mantenute la modalità di votazione a scrutinio segreto ed il quorum
richiesto, pari alla maggioranza dei due terzi dei componenti fino al terzo scrutinio ed
alla maggioranza dei tre quinti dei componenti dal quarto scrutinio.
Il Senato è infine intervenuto sulla norma relativa all'applicazione della riforma
costituzionale alle Regioni a statuto speciale e alle province autonome, recata
dall'articolo 38, comma 13.
Rispetto al testo approvato dalla Camera, il Senato ha sostituito l'espressione
«adeguamento» degli statuti con l'espressione «revisione» per riferirsi al momento dal
quale la nuova disciplina del titolo V risulterà applicabile alle Regioni e statuto
speciale e alle Province autonome.
È stata inoltre introdotta l'applicabilità alle Regioni a statuto speciale e alle province
autonome, a decorrere dalla revisione degli statuti, dell'articolo 116, terzo comma,
della Costituzione, relativo al cosiddetto «regionalismo differenziato», con una
disciplina transitoria per il periodo precedente alla suddetta revisione. In particolare,
fino alla revisione degli statuti si applica l'articolo 116, terzo comma, nel testo vigente
prima della riforma costituzionale, limitatamente alle materie dell'organizzazione della
giustizia di pace, delle norme generali sull'istruzione e della tutela dell'ambiente,
dell'ecosistema e dei beni culturali. A seguito della revisione degli statuti è invece
prevista l'applicazione integrale alle Regioni a statuto speciale e alle Province
autonome delle disposizioni sul cosiddetto «regionalismo differenziato» contenute
nell'articolo 116, terzo comma, della Costituzione nel testo modificato dalla riforma
costituzionale.
Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente,
nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra
seduta.
CAMERA DEI DEPUTATI Giovedì 22 ottobre 2015
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
SEDE REFERENTE Giovedì 22 ottobre 2015. —
Presidenza del presidente Andrea MAZZIOTTI DI CELSO.
Interviene il sottosegretario di Stato per le riforme costituzionali e i rapporti con il
Parlamento, Ivan Scalfarotto.
La seduta comincia alle 15.20.
Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del
numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle
istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del titolo V della parte II della
Costituzione.
C. 2613-B cost., approvato, in prima deliberazione, dal Senato, modificato, in
prima deliberazione, dalla Camera e nuovamente modificato, in prima
deliberazione, dal Senato.
(Seguito dell'esame e rinvio).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 21
ottobre 2015.
Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente,
nessuno chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 15.25.
1
CAMERA DEI DEPUTATI Martedì 27 ottobre 2015
529.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
COMUNICATO
INDAGINE CONOSCITIVA Martedì 27 ottobre 2015. — Presidenza della vicepresidente Roberta AGOSTINI. —
Interviene il sottosegretario di Stato per le riforme costituzionali e i rapporti con il
Parlamento, Ivan Scalfarotto.
La seduta comincia alle 12.20.
Indagine conoscitiva nell'ambito dell'esame del progetto di legge costituzionale C.
2613-B, approvato, in prima deliberazione, dal Senato, modificato, in prima
deliberazione, dalla Camera e nuovamente modificato, in prima deliberazione, dal
Senato, recante disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la
riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di
funzionamento delle istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del Titolo
V della parte II della Costituzione.
(Deliberazione).
Roberta AGOSTINI, presidente,
sulla base di quanto convenuto in sede di ufficio di presidenza, integrato dai
rappresentanti dei gruppi, ed essendo stata acquisita l'intesa con il Presidente della
Camera ai sensi dell'articolo 144, comma 1, del regolamento, propone lo svolgimento
di un'indagine conoscitiva nell'ambito dell'esame del disegno di legge costituzionale C.
2613-B, approvato, in prima deliberazione, dal Senato, modificato, in prima
deliberazione, dalla Camera e nuovamente modificato, in prima deliberazione, dal
Senato, recante disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la
riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento
delle istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del titolo V della parte II
della Costituzione. L'indagine si concluderà entro il 29 ottobre prossimo. Nell'ambito
dell'indagine conoscitiva la Commissione procederà all'audizione di esperti.
La Commissione approva la proposta di deliberazione dell'indagine formulata dalla
presidente.
La seduta termina alle 12.25.
SEDE REFERENTE Martedì 27 ottobre 2015. — Presidenza della vicepresidente Roberta AGOSTINI. —
Interviene il sottosegretario di Stato per le riforme costituzionali e i rapporti con il
Parlamento, Ivan SCALFAROTTO.
La seduta comincia alle 12.25.
2
Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del
numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle
istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del titolo V della parte II della
Costituzione.
C. 2613-B cost., approvato, in prima deliberazione, dal Senato, modificato, in
prima deliberazione, dalla Camera e nuovamente modificato, in prima
deliberazione, dal Senato.
(Seguito dell'esame e rinvio).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta
del 22 ottobre.
Roberta AGOSTINI, presidente,
nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 12.30.
CAMERA DEI DEPUTATI Martedì 27 ottobre 2015
529.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
COMUNICATO
SEDE REFERENTE
Martedì 27 ottobre 2015. — Presidenza della vicepresidente Roberta AGOSTINI. —
Interviene il sottosegretario di Stato per le riforme costituzionali e i rapporti con il
Parlamento, Ivan Scalfarotto.
La seduta comincia alle 12.25.
Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del
numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle
istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del titolo V della parte II della
Costituzione.
C. 2613-B cost., approvato, in prima deliberazione, dal Senato, modificato, in
prima deliberazione, dalla Camera e nuovamente modificato, in prima
deliberazione, dal Senato.
(Seguito dell'esame e rinvio).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta
del 22 ottobre.
Roberta AGOSTINI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito
dell'esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 12.30.
1
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
COMUNICATO
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI
GRUPPI
Giovedì 29 ottobre 2015.
L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 10.25 alle 10.35.
SEDE REFERENTE Giovedì 29 ottobre 2015.
Presidenza del presidente Andrea MAZZIOTTI DI CELSO. — Intervengono i
sottosegretari di Stato per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento, Sesa
Amici e Ivan Scalfarotto.
La seduta comincia alle 10.35.
Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del
numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle
istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del titolo V della parte II della
Costituzione. 2613-B cost., approvato, in C. prima deliberazione, dal Senato,
modificato, in prima deliberazione, dalla Camera e nuovamente modificato, in
prima deliberazione, dal Senato.
(Seguito dell'esame e rinvio).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta
del 27 ottobre 2015.
Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente,
comunica che lo scorso 27 ottobre è pervenuta, ai sensi dell'articolo 79, comma 6, del
Regolamento, una lettera dei deputati del gruppo Movimento 5 Stelle con la quale si
chiede alla Commissione di valutare la possibilità di richiedere al Governo una serie di
elementi informativi riguardanti alcune delle modifiche apportate dal Senato al disegno
di legge in titolo. A seguito delle valutazioni effettuate in merito alla suddetta richiesta
nella riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, del 28
ottobre scorso, propone alla Commissione di chiedere al Governo di fornire, ai sensi
dell'articolo 79, comma 5, del Regolamento, i seguenti elementi informativi: un'analisi
delle modifiche approvate dal Senato riguardo alle funzioni che tale organo sarà
chiamato a svolgere, anche in relazione ai possibili conflitti di competenze che
potrebbero sorgere tra le due Camere; una verifica dello stato di applicazione del
cosiddetto «regionalismo differenziato», ex articolo 116, terzo comma, della
Costituzione, e l'esplicitazione in concreto degli ambiti ricompresi nell'allargamento
delle materie che, in virtù delle modifiche apportate dal Senato al disegno di legge,
rientrano tra quelle oggetto del citato articolo 116, terzo comma, della Costituzione.
La Commissione approva la proposta del presidente.
Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente,
2
fa presente che l'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, ha
stabilito, sentito il Sottosegretario di Stato per le riforme costituzionali e i rapporti con
il Parlamento, Ivan Scalfarotto, che i suddetti elementi di informazione debbano essere
forniti alla Commissione entro la giornata di martedì 3 novembre.
Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 10.40.
INDAGINE CONOSCITIVA Giovedì 29 ottobre 2015. — Presidenza del presidente Andrea MAZZIOTTI DI
CELSO. — Intervengono i sottosegretari di Stato per le riforme costituzionali e i
rapporti con il Parlamento, Sesa Amici e Ivan Scalfarotto.
La seduta comincia alle 10.40.
Indagine conoscitiva nell'ambito dell'esame del progetto di legge costituzionale C.
2613-B cost., approvato, in prima deliberazione, dal Senato, modificato, in prima
deliberazione, dalla Camera e nuovamente modificato, in prima deliberazione, dal
Senato recante disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la
riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di
funzionamento delle istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del titolo
V della parte II della Costituzione.
Audizione di esperti.
(Svolgimento e conclusione).
Sulla pubblicità dei lavori.
Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente,
avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante
la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati. Introduce quindi
l'audizione.
Ines CIOLLI, professore associato di diritto costituzionale presso l'Università degli
Studi «La Sapienza» di Roma, Marilisa D'AMICO, professore ordinario di diritto
costituzionale presso l'Università degli Studi di Milano, Tommaso Edoardo FROSINI,
professore ordinario di diritto pubblico comparato presso l'Università di Napoli «Suor
Orsola Benincasa», Francesco Saverio MARINI, professore ordinario di diritto
costituzionale presso l'Università degli Studi di Roma «Tor Vergata», Simone PAJNO,
professore straordinario di diritto costituzionale presso l'Università degli Studi di
Sassari, e Massimo VILLONE, professore ordinario di diritto costituzionale presso
l'Università degli Studi di Napoli «Federico II», svolgono relazioni sui temi oggetto
dell'indagine conoscitiva.
Intervengono, per porre quesiti e formulare osservazioni, i deputati Stefano
QUARANTA (SEL), Danilo TONINELLI (M5S), Giuseppe LAURICELLA (PD),
Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente e Francesco SANNA (PD).
Massimo VILLONE, professore ordinario di diritto costituzionale presso l'Università
degli Studi di Napoli «Federico II», Simone PAJNO, professore straordinario di
diritto costituzionale presso l'Università degli Studi di Sassari, Francesco Saverio
MARINI, professore ordinario di diritto costituzionale presso l'Università degli Studi
3
di Roma «Tor Vergata», Tommaso Edoardo FROSINI, professore ordinario di diritto
pubblico comparato presso l'Università di Napoli «Suor Orsola Benincasa», Marilisa
D'AMICO, professore ordinario di diritto costituzionale presso l'Università degli
Studi di Milano, e Ines CIOLLI, professore associato di diritto costituzionale presso
l'Università degli Studi «La Sapienza» di Roma rispondono ai quesiti posti e rendono
ulteriori precisazioni.
Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente, ringrazia gli intervenuti per il contributo
fornito e dichiara conclusa l'audizione.
La seduta termina alle 12.55.
N.B.: Il resoconto stenografico dell'audizione è pubblicato in un fascicolo a parte.1
1 Resoconti stenografici delle indagini conoscitive Documento non disponibile (31 agosto 2016)
1
CAMERA DEI DEPUTATI Martedì 3 novembre 2015
533. XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
COMUNICATO
INDICE
Roberta AGOSTINI, presidente, .............................................................................................. 2
Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente, ......................................................................... 3
Maria Elena BOSCHI, - ministra ............................................................................................. 4
Danilo TONINELLI (M5S) ...................................................................................................... 6
Stefano QUARANTA (SEL) .................................................................................................... 6
Francesco SANNA (PD) .......................................................................................................... 7
Andrea CECCONI (M5S) ........................................................................................................ 7
Emanuele FIANO (PD), relatore, ............................................................................................ 8
Danilo TONINELLI (M5S), ..................................................................................................... 8
Emanuele COZZOLINO (M5S) ............................................................................................... 8
Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente, ......................................................................... 9
2
CAMERA DEI DEPUTATI Martedì 3 novembre 2015
533. XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
COMUNICATO
INDAGINE CONOSCITIVA Martedì 3 novembre 2015. — Presidenza della vicepresidente Roberta AGOSTINI, indi
del presidente Andrea MAZZIOTTI DI CELSO. – Interviene il sottosegretario di Stato
per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento, Ivan Scalfarotto.
La seduta comincia alle 10.15.
Indagine conoscitiva sulla gestione associata delle funzioni e dei servizi comunali.
Audizione di rappresentanti dell'Associazione nazionale dei comuni italiani
(ANCI).
(Svolgimento e conclusione).
Sulla pubblicità dei lavori.
Roberta AGOSTINI, presidente,
avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante
la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati. Introduce quindi
l'audizione.
Matteo RICCI, vicepresidente dell'Associazione nazionale dei comuni italiani (ANCI),
svolge una relazione sui temi oggetto dell'indagine conoscitiva.
Intervengono, per porre quesiti e formulare osservazioni, i deputati Daniela Matilde
Maria GASPARINI (PD), Marilena FABBRI (PD) e Danilo TONINELLI (M5S).
Matteo RICCI, vicepresidente dell'Associazione nazionale dei comuni italiani (ANCI),
risponde ai quesiti posti e rende ulteriori precisazioni.
Roberta AGOSTINI, presidente, ringrazia gli intervenuti per il contributo fornito e
dichiara conclusa l'audizione.
Audizione di rappresentanti dell'Istituto geografico militare, della Fondazione
Montagne Italia e della Società geografica italiana.
(Svolgimento e conclusione).
Giuseppe POCCIA, Generale di Brigata Vice comandante dell'Istituto Geografico
Militare di Firenze, Enrico PETRICCIOLI, segretario generale Fondazione Montagne
Italia, Luca LOBIANCO, direttore scientifico Fondazione Montagne Italia, Sergio
CONTI, presidente della Società geografica italiana, svolgono relazioni sui temi
oggetto dell'indagine conoscitiva.
3
Intervengono, per porre quesiti e formulare osservazioni, i deputati Marilena FABBRI
(PD) e Andrea CECCONI (M5S).
Sergio CONTI, presidente della Società geografica italiana, Enrico PETRICCIOLI,
segretario generale Fondazione Montagne Italia, e Luca LOBIANCO, direttore
scientifico Fondazione Montagne Italia, rispondono ai quesiti posti e rendono ulteriori
precisazioni.
Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente, ringrazia gli intervenuti per il contributo
fornito e dichiara conclusa l'audizione.
La seduta termina alle 12.
N.B.: Il resoconto stenografico dell'audizione è pubblicato in un fascicolo a parte.
SEDE REFERENTE
Martedì 3 novembre 2015.
Presidenza del presidente Andrea MAZZIOTTI DI CELSO. – Intervengono la ministra
per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi, e il
sottosegretario di Stato per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento,
Ivan Scalfarotto.
La seduta comincia alle 12.10.
Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del
numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle
istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del titolo V della parte II della
Costituzione. C. 2613-B cost., approvato, in prima deliberazione, dal Senato,
modificato, in prima deliberazione, dalla Camera e nuovamente modificato, in
prima deliberazione, dal Senato.
(Seguito dell'esame e rinvio).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella
seduta del 29 ottobre 2015.
Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente,
ricorda che nella seduta del 29 ottobre la Commissione ha deliberato di chiedere al
Governo di fornire, ai sensi dell'articolo 79, comma 5, del Regolamento, taluni
elementi informativi in ordine al disegno di legge in oggetto. In particolare la
Commissione ha chiesto al Governo di fornire i seguenti elementi: un'analisi delle
modifiche approvate dal Senato riguardo alle funzioni che tale organo sarà chiamato a
svolgere, anche in relazione ai possibili conflitti di competenze che potrebbero sorgere
tra le due Camere; una verifica dello stato di applicazione del cosiddetto «regionalismo
differenziato», ex articolo 116, terzo comma, della Costituzione, e l'esplicitazione in
concreto degli ambiti ricompresi nell'allargamento delle materie che, in virtù delle
modifiche apportate dal Senato al disegno di legge, rientrano tra quelle oggetto del
citato articolo 116, terzo comma, della Costituzione.
Comunica che la Ministra per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento,
Maria Elena Boschi, ha depositato in data odierna una nota scritta (vedi allegato),
relativa al secondo degli elementi informativi richiesti, chiedendo di poter riferire
direttamente alla Commissione sul primo degli elementi medesimi.
4
Maria Elena BOSCHI, - ministra
svolgendo talune considerazioni preliminari in ordine alla richiesta di svolgere
un'analisi delle modifiche approvate dal Senato riguardo alle funzioni che tale organo
sarà chiamato a svolgere, sottolinea che il Governo può contribuire ad una valutazione
delle norme in esame, ma non può fornire interpretazioni autentiche al riguardo, dal
momento che il testo in questione, seppur di iniziativa governativa, è stato largamente
modificato nel corso dell'iter, attraverso l'approvazione di emendamenti – certamente
condivisi dall'Esecutivo – ma di iniziativa parlamentare.
Fa presente che, in tema di funzioni del Senato, il testo esaminato dal Senato e
approvato il 13 ottobre scorso, risulta modificato solo per le funzioni indicate nel
novellato articolo 55 della Costituzione. Non sono state introdotte modificazioni in
tema di funzione legislativa, né in tema di funzione di inchiesta.
Osserva che, in merito alle funzioni indicate nell'articolo 1, il testo su cui si è svolta la
seconda lettura del Senato prevedeva che «Il Senato della Repubblica rappresenta le
istituzioni territoriali. Concorre all'esercizio della funzione legislativa nei casi e
secondo le modalità stabiliti dalla Costituzione, nonché all'esercizio delle funzioni di
raccordo tra lo Stato e gli altri enti costitutivi della Repubblica e tra questi ultimi e
l'Unione europea. Partecipa alle decisioni dirette alla formazione e all'attuazione degli
atti normativi e delle politiche dell'Unione europea. Concorre alla valutazione delle
politiche pubbliche e dell'attività delle pubbliche amministrazioni, alla verifica
dell'attuazione delle leggi dello Stato nonché all'espressione dei pareri sulle nomine di
competenza del Governo nei casi previsti dalla legge». A seguito dell'approvazione
dell'emendamento Cociancich 1.203, il testo è stato modificato come segue: «Il Senato
della Repubblica rappresenta le istituzioni territoriali ed esercita funzioni di raccordo
tra lo Stato e gli altri enti costitutivi della Repubblica. Concorre all'esercizio della
funzione legislativa nei casi e secondo le modalità stabiliti dalla Costituzione, nonché
all'esercizio delle funzioni di raccordo tra lo Stato, gli altri enti costitutivi della
Repubblica e l'Unione europea. Partecipa alle decisioni dirette alla formazione e
all'attuazione degli atti normativi e delle politiche dell'Unione europea. Valuta le
politiche pubbliche e l'attività delle pubbliche amministrazioni e verifica l'impatto delle
politiche dell'Unione europea sui territori. Concorre ad esprimere pareri sulle nomine
di competenza del Governo nei casi previsti dalla legge e a verificare l'attuazione delle
leggi dello Stato».
Sottolinea che le funzioni del nuovo Senato si delineano, peraltro, in stretta e
conseguente connessione con la natura dell'organo, rappresentativo delle istituzioni
territoriali. Nell'esercizio delle proprie funzioni infatti il Senato sarà la Camera della
rappresentanza delle istituzioni territoriali, esercitando un generale ruolo di raccordo
tra Stato e gli enti costitutivi dello stesso, ai sensi del primo periodo del modificato
quinto comma dell'articolo 55, nonché le attribuzioni specifiche ai sensi dei successivi
periodi del medesimo quinto comma. Da un punto di vista di coerenza della sistematica
ordinamentale, la valorizzazione della rappresentanza territoriale al Senato risulta
anche in linea con l'assetto istituzionale 56 del 2014, che già delinea un'architettura
previsto dalla legge n. istituzionale imperniata su Comuni e Regioni, gli organi
esponenziali dei nuovi senatori.
Coerentemente con tale nuovo assetto, la riforma perfeziona il riassetto territoriale
della Repubblica, definendo a livello costituzionale le competenze legislative dopo che
la legge ordinaria ne ha definito l'assetto più squisitamente amministrativo. In tale
direzione va primariamente letto il concorso del Senato alla funzione legislativa. In tal
senso i potenziali conflitti fra Camere nell'esercizio della funzione legislativa, che a
Costituzione vigente si estendono a qualsiasi tipo di materia e competenza, verranno in
5
seguito sottoposti alle regole che disciplinano gli snodi procedimentali della funzione
legislativa. Questa constatazione dimostra empiricamente, a suo avviso, come rispetto
allo status quo, vengano pressoché annullati i casi di blocco della navette parlamentare,
in quanto su gran parte della legislazione il dernier mot è quello della Camera dei
deputati. La riforma, quindi, non costruisce sul vuoto, ma completa un disegno che era
stato solo accennato nel mai attuato articolo 11 della legge 3, che avrebbe permesso
una forma di sia pur costituzionale 18 ottobre 2001, n. minimo coinvolgimento delle
Regioni nell'attività legislativa delle Camere.
In relazione poi al concorso all'esercizio di funzioni di raccordo tra lo Stato, gli altri
enti costitutivi della Repubblica e l'Unione europea – articolo 55, quinto comma –, fa
presente che, al Senato viene riconosciuto espressamente un ruolo di collegamento, di
partecipazione attiva e, si potrebbe anche dire di sintesi tra lo Stato, gli enti territoriali
e l'Unione Europea, in una triangolazione che è, e può essere definita, circolare e
continua. In proposito, osserva, quindi, che, con la modifica intervenuta al Senato, si è
nuovamente espansa la competenza del Senato, includendo anche la funzione di
raccordo tra Stato ed Unione Europea, che va nella direzione del rafforzamento
dell’«Europa delle Regioni» di cui parlava Denis de Rougemont già negli anni ’40 del
Novecento. Tale previsione ha come obiettivo anche quello di colmare il deficit di
partecipazione delle Regioni alle questioni europee e al processo di integrazione
europeo riscontrato nella prassi: pur essendo state previste e disciplinate forme di
coinvolgimento nel processo da parte del legislatore, l'impegno delle Regioni non è
sempre stato coerente con le sfide economiche ed ha prodotto inefficienze e
inadempimenti.
Evidenzia che, in tal senso, si costituzionalizza opportunamente un ruolo di dialogo
politico ed istituzionale 234 del 2012, in correlazione con del Parlamento, già previsto
dalla legge n. l'articolo 117 della Costituzione e in conformità con il Trattato di
Lisbona, soprattutto per quanto riguarda il controllo da parte dei Parlamenti nazionali
del rispetto dei principi di sussidiarietà e proporzionalità – Protocollo n. 1 2 sul ruolo
dei parlamenti nazionali nell'Unione europea e Protocollo n. sull'applicazione dei
principi di sussidiarietà e di proporzionalità.
Sottolinea che, dall'analisi dell'attività del Senato in relazione alle procedure di
collegamento con l'Unione europea e con organismi internazionali, emerge già tale
vocazione del Senato, il cui coinvolgimento è stato crescente riguardo all'esame delle
proposte di legge europee. In particolare, segnala che il Senato italiano, nel 2014 è
risultato, dopo l'Assembleia da República portoghese, il secondo organo parlamentare
europeo, per numero di pareri inviati alla Commissione europea – 63 pareri contro i 15
della Camera. Parallelamente rileva che, in coerenza con la funzione di raccordo e con
la partecipazione alla fase ascendente e discendente del diritto UE, al Senato viene
attribuita la verifica dell'impatto delle politiche dell'UE sui territori. Anche in questo
caso, a suo avviso, vale quanto sopra ricordato sulla costituzionalizzazione di 2,
relativa una norma di derivazione europea, prevista dal citato Protocollo n. alla
valutazione di impatto, in termini di rispetto di sussidiarietà e proporzionalità, nonché
di aspetti finanziari, dei progetti di atti legislativi europei su cui i Parlamenti nazionali
sono chiamati a pronunciarsi.
Ricorda che al Senato è affidata la valutazione delle politiche pubbliche e dell'attività
delle pubbliche amministrazioni. L'esercizio da parte del Senato di tale funzione può
considerarsi indirettamente collegata al rilancio del cosiddetto «regionalismo
differenziato» e alla costituzionalizzazione delle nozioni degli indicatori di costo e di
fabbisogno che promuovono condizioni di efficienza nell'esercizio delle funzioni
pubbliche. Infatti la valutazione e la misurabilità del rendimento delle politiche
pubbliche è il presupposto, a suo avviso, per le scelte operate sia per l'estensione di
6
forme e condizioni particolari di autonomia alle Regioni che per l'esercizio del potere
sostitutivo del Governo nei confronti degli enti territoriali.
Sottolinea che le considerazioni svolte si limitano a costituire un ausilio, pur nella
piena autonomia con cui il Parlamento ha operato, in merito all'individuazione della
ratio che ha guidato il legislatore nella definizione delle funzioni del futuro Senato, ma
non ritiene certo possibile avanzare in questa sede ipotesi sulle modalità operative ed
organizzative concrete con le quali il nuovo Senato interpreterà e valorizzerà le sue
nuove competenze ex articolo 55 della Costituzione, in quanto questa declinazione
appartiene alla sfera dei regolamenti parlamentari e quindi a quella della sovranità
dell'organo.
Danilo TONINELLI (M5S)
prende atto della relazione svolta dalla Ministra per le riforme costituzionali e i
rapporti con il Parlamento che, nel tratteggiare solo gli aspetti positivi del
provvedimento, dimostra ancora una volta come il Governo non intenda fornire alcuna
risposta chiarificatrice ai dubbi sulla validità della riforma messa in campo.
Non ritiene possibile liquidare in poche frasi, che difendono le scelte del Governo e
della maggioranza, la richiesta avanzata dal Movimento 5 Stelle per ottenere una
spiegazione dettagliata delle cause del fallimento della precedente riforma del Titolo V
della Costituzione.
Tutto ciò rende ancora più evidente che l'unico scopo della riforma è quello di sottrarre
al Senato il potere di dare la fiducia al Governo, favorendo l'accentramento del potere
stesso. Infatti, alla Camera dei deputati, l'attuale legge elettorale consentirebbe al
partito di avere la maggioranza assoluta e nessuno potrebbe più ostacolare i piani
dell'Esecutivo.
Numerosi sono, invece, le contraddizioni e i dubbi che attanagliano il provvedimento,
messi in luce anche nel corso delle audizioni svolte dalla Commissione. In particolare,
non si spiega, perché mai si dovrebbe lasciare al Senato una limitata potestà legislativa
in alcuni ambiti che, peraltro, non riguardano nemmeno i settori di più immediato
interesse delle regioni. Perplessità desta anche l'incongruenza tra i termini che sono
stati previsti nelle disposizioni transitorie e che riguardano la possibilità di impugnare
la legge elettorale prima dell'avvio della riforma.
Infine, in considerazione della sostanziale impossibilità di modificare il provvedimento
che si preannuncia blindato, ribadisce che le richieste di chiarimento verranno
puntualmente riproposte nella discussione di tutti gli emendamenti che saranno
presentati dal proprio gruppo.
Stefano QUARANTA (SEL)
si dichiara deluso dall'esito della riforma in oggetto, esprimendo perplessità sulla
composizione del nuovo Senato e sulle funzioni ad esso attribuite. Anzitutto, ritiene
che sia stato incongruo prevederne una composizione eterogenea, rappresentata da
diverse categorie di senatori, rilevando altresì l'irrazionalità di stabilire criteri
proporzionali alla popolazione, atteso che ciò determinerà squilibri territoriali a
seconda del peso demografico della singola Regione. Giudica altresì paradossale che,
sotto alcuni aspetti, se ne svilisca il ruolo – configurandosi una Camera di
rappresentanza delle istituzioni territoriali anomala, visto che è priva di effettivi poteri
di veto nelle materie di competenza delle regioni – mentre sotto altri aspetti, si
conferiscano attribuzioni quasi eccessive – come il potere di intervenire con pari
7
dignità nei processi di revisione costituzionale – considerata la scarsa legittimità
democratica dell'organo, non eletto direttamente dai cittadini. Ritenuto sia stato un
errore tentare di riformare il Titolo V senza aver scommesso prima su un effettivo
rilancio delle regioni, alle quali peraltro vengono sottratte competenze, osserva che
sarebbe stato preferibile intervenire sull'organo di raccordo tra lo Stato e le regioni.
Preannuncia che il suo gruppo svolgerà una battaglia fuori dalle aule parlamentari per
il referendum, attesa la sostanziale impossibilità di modificare il testo, al fine di
scongiurare un progetto riformatore accentratore, che mira a porsi al servizio delle
istituzioni europee. Ritiene, infatti, che la maggioranza, con un atteggiamento di
ossequio nei confronti dei vertici politici della Germania, mira a diventare una parte
esecutrice della governance europea, proprio quella governance sulla quale, a suo
giudizio, andrebbe piuttosto concentrato lo sforzo riformatore.
Francesco SANNA (PD)
ritiene di non dover scendere sullo stesso terreno ostile nel quale si sono avventurati i
colleghi del Movimento 5 Stelle e di SEL che l'hanno preceduto. Infatti, le richieste di
chiarimento alle quali la Ministra Boschi ha fornito una cortese risposta avrebbero
dovuto, a suo avviso, trovare una sede di discussione più appropriata nell'ambito del
dibattito parlamentare tra maggioranza e opposizione. Le ragioni che hanno portato a
non attuare la disciplina della precedente riforma del Titolo V della Costituzione non
possono essere certo chieste al Governo, giacché sono state le stesse regioni che non
hanno voluto applicare quelle norme e, nel frattempo, è intervenuta una legge
«iperfederale» che ha interrotto il procedimento di riforma appena avviato. La riforma
oggi in discussione interviene, invece, positivamente nei rapporti tra Stato e regioni e
tenta di dare una risposta al problema dell'enorme volume di contenzioso esistente tra
gli organi centrali e quelli locali.
Non condivide, infine, la critica sul mancato coinvolgimento del Parlamento in merito
alle scelte che la riforma dovrà operare, sottolineando come il testo del provvedimento
oggi in esame sia il frutto di una ampia e approfondita discussione politica che è stata
svolta prima alla Camera e poi al Senato. Rivendica, pertanto, l'originalità del sistema
delineato dalla riforma che non deve necessariamente uniformarsi alle esperienze
straniere e che, invece, stimolerà la creazione di nuove convenzioni nei rapporti tra gli
organi costituzionali.
Conclude auspicando che si possa guardare alla nuova riforma con un atteggiamento
più fiducioso e aperto, certi dello spirito che ha sempre animato la nostra democrazia.
Andrea CECCONI (M5S)
fa notare che il suo gruppo ha legittimamente richiesto informazioni al Governo nel
tentativo di entrare in una discussione politica dalla quale, al contrario di quanto
dichiarato nel dibattito odierno, è stato tenuto costantemente ai margini. Sottolinea,
infatti, che la riforma in oggetto – peraltro frutto di accordi al ribasso, volti solo a
garantire i fragili equilibri interni alla maggioranza – è stata sostanzialmente elaborata
dal Partito democratico e dal Governo, senza alcun contraddittorio con i gruppi di
opposizione. Si chiede per quale motivo, dunque, il suo gruppo non possa permettersi
di chiedere delucidazioni al Governo, al quale fin dall'inizio è sempre stato ben chiaro
lo scopo riformatore. Ritiene, quindi, che l'Esecutivo non possa attendere i futuri
regolamenti parlamentari per esprimere valutazioni che dovrebbe svolgere ora,
assumendosi la responsabilità delle sue scelte. Ritiene che la riforma in esame
8
contenga errori enormi, ai quali occorre porre rimedio; fa riferimento, ad esempio, alla
scelta di conferire un potere eccessivo al partito di maggioranza che uscirà di volta in
volta vincitore dalle elezioni o a quella di consentire alle regioni di godere di
particolari condizioni di autonomia nella materia delle politiche sociali, finendo per
imporre servizi sociali differenziati nei territori. Rilevando che la Costituzione, per
effetto delle modifiche in esame, sarà peggiorata rispetto a quella vigente, auspica vi
siano margini per sostanziali modifiche.
Emanuele FIANO (PD), relatore,
respinge le critiche formulate dai deputati Quaranta e Cecconi in merito alla mancanza
di democrazia nell’iter del provvedimento. Rammenta, quindi, che le significative
modifiche introdotte sia alla Camera che al Senato sono state frutto di un ampio
dibattito con il coinvolgimento di forze parlamentari non necessariamente appartenenti
alla maggioranza di Governo. Tutto ciò fa supporre che vi sia un certo fastidio per il
principio che in democrazia è la maggioranza che decide ed avverte che sarebbe
pericoloso per il funzionamento di una democrazia se ciò non accadesse.
Non condivide, inoltre, l'idea che vi sia un disegno per addivenire ad un accentramento
del potere ed evidenzia che la riforma intende fornire tutti gli strumenti affinché la
democrazia possa effettivamente decidere, realizzando così il massimo di
democraticità. Rispetta, quindi, le opinioni di tutti, ma avverte che un conto è avere
visioni diverse ed un altro è dire che non è stato reso possibile a tutti partecipare.
Ribadisce, quindi, che non vi è stato un vulnus all’iter parlamentare e ricorda che il
testo del disegno di legge governativo è stato ampiamente modificato.
Danilo TONINELLI (M5S),
giudicato paradossale che ad invocare principi di maggioranza democratica siano
esponenti di una maggioranza formatasi sulla base di una legge dichiarata
incostituzionale, si sofferma su alcuni aspetti della riforma, valutando con
preoccupazione i rischi di accentramento che essa reca con sé. Al riguardo, osserva
che, considerando il panorama istituzionale dell'Unione europea, nei Paesi che
prevedono un regime monocamerale esiste una compensazione determinata da una
legge elettorale proporzionale, mentre l'unico Paese monocamerale che ha una legge
elettorale ipermaggioritaria, come quella introdotta con il cosiddetto Italicum, è
rappresentato dall'Ungheria, che, a suo avviso, non può essere considerato il massimo
esempio di democrazia. Fa notare che il suo gruppo non è contrario ad un superamento
del bicameralismo perfetto, ma si oppone a qualsiasi forma di governo che non preveda
i necessari meccanismi di bilanciamento dei poteri.
Emanuele COZZOLINO (M5S)
ribadisce quanto già detto dai colleghi del proprio gruppo riguardo alla soggezione
della maggioranza rispetto al Governo e sottolinea come le modifiche introdotte siano
state apportate in ragione delle variazioni che si sono verificate nell'ambito delle
maggioranze parlamentari.
Ritiene opportuno che la proposta di riforma possa essere sottoposta al vaglio popolare
in modo più ampio possibile in modo che sia verificata l'effettiva volontà dei cittadini
di approvare l'assetto costituzionale oggetto del disegno di legge.
9
Gian Luigi GIGLI (PI-CD) ritiene anzitutto che l'impianto della riforma abbia una sua
logica razionale che, giunti a questa fase dell’iter, non può essere certo stravolta.
Facendo riferimento ad alcune considerazioni svolte nel dibattito odierno dal deputato
Toninelli, giudica inaccettabile e propagandistico mettere in discussione la legittimità
del Parlamento di operare nel pieno delle sue funzioni, quindi anche di elaborare
riforme costituzionali. Fa notare peraltro che la stessa Corte costituzionale,
pronunciandosi sulla legge elettorale applicata nelle ultime elezioni, pur affermando
l'urgenza di correggere taluni aspetti della normativa, ha ribadito la piena
legittimazione del Parlamento così eletto. Quanto ai possibili rischi di accentramento
del potere ad un unico partito, ritiene che vi siano ancora margini per una discussione
seria, che conduca ad una eventuale modifica del cosiddetto Italicum.
Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente,
osserva come i colleghi del MoVimento 5 Stelle abbiano obiettato che l'atteggiamento
della maggioranza sia stato quello di decidere da sola, ma rileva solo che vi è stata una
diversa visione di come le riforme dovrebbero essere fatte.
Senza dubbio questo provvedimento si è formato con il sostegno di maggioranze
diverse, ma dire che c’è stata una violazione della democrazia è sicuramente eccessivo.
Numerosi sono stati i cambiamenti introdotti nel disegno di legge del Governo.
Peraltro, ritiene che l'originario provvedimento governativo per alcuni versi fosse
addirittura migliore dell'attuale testo, ma si tratta di un'opinione personale. Quindi,
nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
1
CAMERA DEI DEPUTATI Mercoledì 4 novembre 2015
534.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
COMUNICATO
SEDE REFERENTE
Mercoledì 4 novembre 2015.
Presidenza del presidente Andrea MAZZIOTTI DI CELSO. Interviene il
sottosegretario di Stato per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento, Ivan
Scalfarotto.
La seduta comincia alle 16.10.
Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero
dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la
soppressione del CNEL e la revisione del titolo V della parte II della Costituzione.
C. 2613-B cost., approvato, in prima deliberazione, dal Senato, modificato, in prima
deliberazione, dalla Camera e nuovamente modificato, in prima deliberazione, dal
Senato.
(Seguito dell'esame e rinvio).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta
del 3 novembre 2015.
Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente,
nessuno chiedendo di intervenire, dichiara concluso l'esame preliminare. Ricorda che il
termine per la presentazione di emendamenti scade alle ore 17 della giornata odierna.
Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 16.15.
1
CAMERA DEI DEPUTATI Martedì 10 novembre 2015
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
INDICE
Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente, 4
Danilo TONINELLI (M5S) 5
Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente, 5
Danilo TONINELLI (M5S) 5
Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente, 6
Emanuele FIANO (PD), relatore, 6
Ivan SCALFAROTTO - sottosegretario 6
Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente, 6
ALLEGATO 1 7
PROPOSTE EMENDATIVE .............................................................................................................. 7
ART. 1. 7
1. 53. Gelmini, Centemero. .................................................................................................................. 7
1. 1. Gelmini, Centemero. .................................................................................................................... 7
1. 2. Centemero, Gelmini. .................................................................................................................... 7
1. 11. Quaranta, Scotto, Costantino. .................................................................................................... 8
1. 3. Centemero, Gelmini. .................................................................................................................... 8
1. 6. Gelmini, Centemero. .................................................................................................................... 8
1. 4.* Centemero, Gelmini. .................................................................................................................. 8
1. 7.* Cozzolino, Dieni, D'Ambrosio, Dadone, Cecconi, Toninelli, Nuti. .......................................... 8
1. 12.* Quaranta, Costantino, Scotto. .................................................................................................. 8
1. 55. Cozzolino, Dadone, Dieni, Nuti, Toninelli, D'Ambrosio, Cecconi. .......................................... 8
1. 5. Gelmini, Centemero. .................................................................................................................... 9
1. 10. Dieni, Toninelli, Dadone, Nuti, D'Ambrosio, Cozzolino, Cecconi. .......................................... 9
1. 9. Cozzolino, Dadone, Toninelli, Cecconi, D'Ambrosio, Dieni, Nuti. ............................................ 9
1. 8. Dieni, Toninelli, Dadone, Cecconi, Cozzolino, D'Ambrosio, Nuti. ............................................ 9
1. 37. Invernizzi. .................................................................................................................................. 9
1. 43. Invernizzi. .................................................................................................................................. 9
1. 35. Invernizzi. .................................................................................................................................. 9
1. 36. Invernizzi. ................................................................................................................................ 10
1. 38. Invernizzi. ................................................................................................................................ 10
1. 39. Invernizzi. ................................................................................................................................ 10
2
1. 40. Invernizzi. ................................................................................................................................ 10
1. 41. Invernizzi. ................................................................................................................................ 10
1. 42. Invernizzi. ................................................................................................................................ 11
1. 44. Invernizzi. ................................................................................................................................ 11
1. 45. Invernizzi. ................................................................................................................................ 11
1. 34. Invernizzi. ................................................................................................................................ 11
1. 33. Invernizzi. ................................................................................................................................ 11
1. 50. Invernizzi. ................................................................................................................................ 12
1. 32. Invernizzi. ................................................................................................................................ 12
1. 52. Invernizzi. ................................................................................................................................ 12
1. 48. Invernizzi. ................................................................................................................................ 12
1. 31. Invernizzi. ................................................................................................................................ 12
1. 29. Invernizzi. ................................................................................................................................ 13
1. 47. Invernizzi. ................................................................................................................................ 13
1. 46. Invernizzi. ................................................................................................................................ 13
1. 51. Invernizzi. ................................................................................................................................ 13
1. 49. Invernizzi. ................................................................................................................................ 13
1. 30. Invernizzi. ................................................................................................................................ 13
1. 13. Invernizzi. ................................................................................................................................ 13
1. 22. Invernizzi. ................................................................................................................................ 14
1. 21. Invernizzi. ................................................................................................................................ 14
1. 19. Invernizzi. ................................................................................................................................ 14
1. 18. Invernizzi. ................................................................................................................................ 14
1. 17. Invernizzi. ................................................................................................................................ 14
1. 16. Invernizzi. ................................................................................................................................ 14
1. 15. Invernizzi. ................................................................................................................................ 14
1. 14. Invernizzi. ................................................................................................................................ 14
1. 23. Invernizzi. ................................................................................................................................ 15
1. 24. Invernizzi. ................................................................................................................................ 15
1. 25. Invernizzi. ................................................................................................................................ 15
1. 26. Invernizzi. ................................................................................................................................ 15
1. 27. Invernizzi. ................................................................................................................................ 15
ART. 2. 15
2. 1. Gelmini, Centemero. .................................................................................................................. 15
2. 2.* Centemero, Gelmini. ................................................................................................................ 16
2. 3.* Invernizzi. ................................................................................................................................ 16
2. 7. D'Ambrosio, Toninelli, Nuti, Cecconi, Dadone, Cozzolino, Dieni. .......................................... 16
2. 6. Cozzolino, Dieni, D'Ambrosio, Toninelli, Nuti, Cecconi, Dadone. .......................................... 16
2. 8. Dadone, Cozzolino, Dieni, D'Ambrosio, Toninelli, Nuti, Cecconi. .......................................... 16
2. 10. Cozzolino, Dadone, Dieni, Toninelli, Nuti, D'Ambrosio, Cecconi. ........................................ 16
2. 9. Cecconi, Dadone, Cozzolino, Dieni, D'Ambrosio, Toninelli, Nuti. .......................................... 16
2. 11. Cozzolino, Dadone, Dieni, Toninelli, Nuti, D'Ambrosio, Cecconi. ........................................ 16
2. 13. Centemero, Gelmini. ................................................................................................................ 17
2. 14. Centemero, Gelmini. ................................................................................................................ 17
2. 12. Centemero, Gelmini. ................................................................................................................ 17
2. 15. Dadone, D'Ambrosio, Nuti, Cecconi, Cozzolino, Dieni, Toninelli. ........................................ 17
2. 16. Invernizzi. ................................................................................................................................ 17
2. 17. Gelmini, Centemero. ................................................................................................................ 17
2. 18. Centemero, Gelmini. ................................................................................................................ 17
2. 20. Dieni, D'Ambrosio, Toninelli, Nuti, Cecconi, Dadone, Cozzolino. ........................................ 17
3
2. 21. Dieni, D'Ambrosio, Toninelli, Nuti, Cecconi, Dadone, Cozzolino. ........................................ 18
2. 22. Dieni, D'Ambrosio, Toninelli, Nuti, Cecconi, Dadone, Cozzolino. ........................................ 18
2. 23. Toninelli, Nuti, Cecconi, Dadone, Cozzolino, Dieni, D'Ambrosio. ........................................ 18
2. 25. Nuti, Cecconi, Dadone, Cozzolino, Dieni, Toninelli, D'Ambrosio. ........................................ 18
2. 26. Toninelli, Nuti, Cecconi, Dadone, Cozzolino, Dieni, D'Ambrosio. ........................................ 18
ART. 30. 18
30. 1.* Cecconi, Dadone, Nuti, Cozzolino, D'Ambrosio, Dieni, Toninelli. ...................................... 18
30. 2.* Quaranta, Costantino, Scotto. ................................................................................................ 18
30. 3. Invernizzi. ................................................................................................................................ 18
30. 4.* Scotto, Costantino, Quaranta. ................................................................................................ 18
30. 5.* Mucci, Artini, Baldassarre, Barbanti, Bechis, Prodani, Rizzetto, Segoni, Turco. ................. 19
30. 6. Invernizzi. ................................................................................................................................ 19
ART. 37. 19
37. 3. Quaranta, Scotto, Costantino. .................................................................................................. 19
37. 5. Toninelli, Dadone, Nuti, Cecconi, Cozzolino, D'Ambrosio, Dieni. ........................................ 20
37. 6. Toninelli, Cecconi, D'Ambrosio, Nuti, Cozzolino, Dieni, Dadone. ........................................ 20
37. 7. Mucci, Artini, Baldassarre, Barbanti, Bechis, Prodani, Rizzetto, Segoni, Turco. ................... 20
ART. 38. 20
38. 2. Cecconi, Dadone, Cozzolino, Dieni, D'Ambrosio, Toninelli, Nuti. ........................................ 20
ART. 39. 21
39. 3. Toninelli, D'Ambrosio, Dieni, Dadone, Cecconi, Nuti, Cozzolino. ........................................ 21
39. 2. Cozzolino, Dieni, D'Ambrosio, Toninelli, Nuti, Cecconi, Dadone. ........................................ 21
39. 5. Gelmini, Centemero. ................................................................................................................ 21
39. 6. Dieni, D'Ambrosio, Toninelli, Nuti, Cecconi, Dadone, Cozzolino. ........................................ 21
39. 7. Cozzolino, Dieni, D'Ambrosio, Toninelli, Nuti, Cecconi, Dadone. ........................................ 21
39. 8. Dadone, Cozzolino, Dieni, D'Ambrosio, Toninelli, Nuti, Cecconi. ........................................ 21
39. 9. Gelmini, Centemero. ................................................................................................................ 22
SEDE CONSULTIVA 23
Dario GINEFRA (PD), relatore, 23
Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, 24
4
CAMERA DEI DEPUTATI Martedì 10 novembre 2015
537. XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
COMUNICATO
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI
GRUPPI Martedì 10 novembre 2015.
L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14 alle 14.20.
SEDE REFERENTE
Martedì 10 novembre 2015. — Presidenza del presidente Andrea MAZZIOTTI DI
CELSO. — Interviene il sottosegretario di Stato per le riforme costituzionali e i
rapporti con il Parlamento, Ivan Scalfarotto.
La seduta comincia alle 14.20.
Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del
numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle
istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del titolo V della parte II della
Costituzione.
C. 2613-B cost., approvato, in prima deliberazione, dal Senato, modificato, in
prima deliberazione, dalla Camera e nuovamente modificato, in prima
deliberazione, dal Senato.
(Seguito dell'esame e rinvio).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta
del 4 novembre 2015.
Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente,
comunica che entro il termine scaduto mercoledì 4 novembre scorso, alle ore 17, sono
stati presentati gli emendamenti riferiti al provvedimento.
Ricorda preliminarmente che, rispetto ai criteri ordinari di inammissibilità ai sensi
dell'articolo 89 (e lettera circolare del Presidente della Camera del 10 gennaio 1997),
l'articolo 70, comma 2, del Regolamento dispone che, riguardo ai progetti di legge già
approvati dalla Camera e rinviati dal Senato, la Camera delibera soltanto sulle
modificazioni apportate dal Senato e sugli emendamenti ad esse conseguenti. Gli
emendamenti devono cioè essere riferiti alle parti di testo modificate dal Senato ovvero
presentare con esse un nesso di conseguenzialità oggettivo, immediato e diretto, la cui
valutazione è per prassi effettuata con rigore al fine di non compromettere il principio
dell'intangibilità delle parti del testo oggetto di doppia approvazione conforme da parte
delle due Camere.
5
Conseguentemente, non sono ricevibili emendamenti interamente sostituivi o
soppressivi di articoli o commi o porzioni di testo solo parzialmente modificati e che
dunque hanno conseguito, nella parte prevalente, una doppia lettura conforme delle
due Camere, né emendamenti, comunque formulati (anche come aggiuntivi o
sostitutivi) che, anche se riferiti formalmente a parti modificate dal Senato, non siano
conseguenziali rispetto alle modifiche introdotte o incidano su aspetti su cui si è
raggiunta la doppia lettura conforme da parte delle due Camere o che risultino
comunque con essi incompatibili.
Avverte che saranno pubblicati gli emendamenti giudicati ricevibili (vedi allegato 1),
mentre gli emendamenti non conformi ai suddetti criteri, in quanto irricevibili, non
saranno pubblicati.
Per quanto riguarda l'organizzazione dei lavori della Commissione, ricorda che,
secondo quanto stabilito in sede di ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti
dei gruppi, il mandato al relatore sarà conferito entro la giornata di martedì 17
novembre prossimo.
Comunica, infine, che è pervenuto il parere del Comitato per la legislazione.
Danilo TONINELLI (M5S)
si chiede per quale motivo non siano stati pubblicati nel relativo fascicolo gli
emendamenti presentati in materia di vitalizi dei parlamentari, tematica che, a suo
avviso, potrebbe esser affrontata in tale sede, essendo connessa agli argomenti oggetto
della presente riforma costituzionale. Osserva, infatti, che l'individuazione di soluzioni
a livello costituzionale su tale argomento consentirebbe di prevenire eventuali
contenziosi davanti alla Consulta, determinando peraltro un rilevante risparmio di
spesa.
Fa notare, peraltro, che la mancata pubblicazione di tali emendamenti impedisce ai
gruppi persino di opporsi alla valutazione svolta dalla presidenza, ad esempio
attraverso la presentazione di eventuali ricorsi.
Ritiene opportuno che sui suddetti emendamenti si pronuncino tutti i gruppi, affinché,
in presenza di un eventuale accordo unanime, si possa far rientrare nell'ambito della
discussione tale tematica, che riguarda l'eliminazione di un privilegio a favore dei
parlamentari, che viene fatto passare, ingiustamente, per diritto acquisito.
Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente,
fa notare che gli emendamenti citati dal deputato Toninelli sono stati valutati
irricevibili e quindi non possono essere pubblicati, non essendo riferiti alle parti di
testo modificate dal Senato e non presentando con esse un nesso di conseguenzialità
oggettivo, immediato e diretto.
Ribadisce che tale valutazione, che non può in alcun modo essere superata con
l'accordo unanime dei gruppi, è per prassi effettuata con rigore, al fine di non
compromettere il principio dell'intangibilità delle parti del testo oggetto di
approvazione conforme da parte delle due Camere. Fa presente, quindi, che
l'argomento dell'abolizione dei vitalizi dei parlamentari, per il quale egli stesso dichiara
di nutrire un forte interesse, potrà essere affrontato in altra sede, ricordando, in
proposito, che presso la Commissione è pendente l'esame di diversi provvedimenti,
anche di carattere costituzionale, che affrontano tale tematica.
Danilo TONINELLI (M5S)
6
rileva l'urgenza di affrontare la tematica dell'abolizione dei vitalizi dei parlamentari
nell'ambito della presente riforma costituzionale, che, a suo avviso, ha molte più
probabilità di giungere a conclusione rispetto agli altri provvedimenti pendenti in sede
referente presso la I Commissione che riguardano tale materia. Giudica opportuno che
la presidenza modifichi il proprio orientamento sugli emendamenti richiamati, tenuto
conto che in altre occasioni – cita, ad esempio, l'esame della proposta di legge C. 2799
in materia di controllo dei rendiconti dei partiti politici, si sono introdotte nel dibattito
proposte emendative totalmente estranee all'oggetto, solo perché vi era l'interesse della
maggioranza a portarle avanti. Giudica opportuno che i gruppi si pronuncino su tale
aspetto, affinché si possa discutere di un tema così rilevante – che richiama la necessità
di equiparare i parlamentari agli altri cittadini sotto il profilo dell'applicazione del
sistema contributivo previdenziale – prendendo atto, altrimenti, che non vi è la volontà
politica di affrontarlo.
Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente,
ribadisce che alla base della sua valutazione di irricevibilità di tali emendamenti vi è
soltanto l'applicazione di una norma regolamentare, che non è derogabile e va
rispettata.
Invita il relatore ad esprimere il parere sulle proposte emendative riferite all'articolo 1.
Emanuele FIANO (PD), relatore,
esprime parere contrario su tutti gli emendamenti riferiti all'articolo 1.
Ivan SCALFAROTTO - sottosegretario
esprime parere conforme a quello espresso dal relatore.
Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente,
fa presente che, secondo quanto già convenuto nell'ambito dell'ufficio di presidenza,
integrato dai rappresentanti dei gruppi, l'esame degli emendamenti proseguirà nella
seduta già convocata per la giornata di domani.
Rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 14.35.
7
CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 10 novembre 2015
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
ALLEGATO 1
Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero
dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la
soppressione del CNEL e la revisione del titolo V della parte II della Costituzione. C.
2613-B cost., approvato, in prima deliberazione, dal Senato, modificato, in prima
deliberazione, dalla Camera e nuovamente modificato, in prima deliberazione, dal
Senato.
PROPOSTE EMENDATIVE
ART. 1.
Al comma 1, capoverso «ART. 55», quinto comma, primo periodo, sopprimere le
parole: ed esercita le funzioni di raccordo tra lo Stato e gli altri enti costitutivi della
Repubblica.
Conseguentemente, al medesimo comma 1, capoverso «ART. 55»,
quinto comma: al secondo periodo, sostituire le parole: tra lo Stato, con le seguenti: tra
lo Stato e;
al secondo periodo, dopo le parole: gli altri enti costitutivi della Repubblica,
aggiungere le seguenti: e tra questi ultimi;
sostituire il quarto e il quinto periodo con il seguente: concorre alla valutazione delle
politiche pubbliche e dell'attività delle pubbliche amministrazioni, alla verifica
dell'attuazione delle leggi dello Stato nonché all'espressione dei pareri sulle nomine di
competenza del Governo nei casi previsti dalla legge.
1. 53. Gelmini, Centemero.
Al comma 1, capoverso «ART. 55», quinto comma, sopprimere le parole: ed esercita
funzioni di raccordo tra lo Stato e gli altri enti costitutivi della Repubblica.
1. 1. Gelmini, Centemero.
Al comma 1, capoverso «ART. 55», quinto comma, primo periodo, sostituire le parole:
ed esercita con le seguenti: e può esercitare.
1. 2. Centemero, Gelmini.
Al comma 1, capoverso «ART. 55», quinto comma, primo periodo, dopo le parole:
costitutivi della Repubblica aggiungere le seguenti: in sostituzione della Conferenza
8
permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e
Bolzano.
1. 11. Quaranta, Scotto, Costantino.
Al comma 1, capoverso «ART. 55», quinto comma, secondo periodo, dopo le parole:
enti costitutivi della Repubblica aggiungere le seguenti: e tra questi ultimi.
1. 3. Centemero, Gelmini.
Al comma 1, capoverso «ART. 55», quinto comma, sostituire il quarto e il quinto
periodo dal seguente: Concorre alla valutazione delle politiche pubbliche e dell'attività
delle pubbliche amministrazioni, alla verifica dell'attuazione delle leggi dello Stato
nonché all'espressione dei pareri sulle nomine di competenza del Governo nei casi
previsti dalla legge.
1. 6. Gelmini, Centemero.
Al comma 1, capoverso «ART. 55», quinto comma, quarto periodo, sostituire le parole:
Valuta le politiche pubbliche e l'attività con le seguenti: Concorre alla valutazione
delle politiche pubbliche e dell'attività.
1. 4. * Centemero, Gelmini.
Al comma 1, capoverso «ART. 55», quinto comma, quarto periodo, sostituire le parole:
Valuta le politiche pubbliche e l'attività con le seguenti: Concorre alla valutazione
delle politiche pubbliche e dell'attività.
1. 7. * Cozzolino, Dieni, D'Ambrosio, Dadone, Cecconi, Toninelli, Nuti.
Al comma 1, capoverso «ART. 55», quinto comma, quarto periodo, sostituire le parole:
Valuta le politiche pubbliche e l'attività, con le seguenti: Concorre alla valutazione
delle politiche pubbliche e dell'attività.
1. 12. * Quaranta, Costantino, Scotto.
Al comma 1, capoverso «ART. 55», quinto comma, penultimo periodo, sostituire le
parole: Valuta le con le seguenti: Valuta gli effetti economici e sociali delle.
1. 54. Dadone, Dieni, Cozzolino, Cecconi, Nuti, Toninelli, D'Ambrosio.
Al comma 1, capoverso «ART. 55», quinto comma, penultimo periodo, sostituire le
parole: Valuta le con le seguenti: Valuta l'impatto delle.
1. 55. Cozzolino, Dadone, Dieni, Nuti, Toninelli, D'Ambrosio, Cecconi.
Al comma 1, capoverso «ART. 55», quinto comma, quarto periodo, sopprimere le
parole: e verifica l'impatto delle politiche dell'Unione europea sui territori.
9
1. 5. Gelmini, Centemero.
Al comma 1, capoverso «ART. 55», quinto comma, penultimo periodo, dopo le parole:
verifica l'impatto aggiungere le seguenti: in termini economici e sociali.
1. 10. Dieni, Toninelli, Dadone, Nuti, D'Ambrosio, Cozzolino, Cecconi.
Al comma 1, capoverso «ART. 55», quinto comma, penultimo periodo, dopo le parole:
l'impatto aggiungere le seguenti: degli atti normativi e.
1. 9. Cozzolino, Dadone, Toninelli, Cecconi, D'Ambrosio, Dieni, Nuti.
Al comma 1, capoverso «ART. 55», quinto comma, penultimo periodo, dopo le parole:
l'impatto aggiungere le seguenti: della legislazione e.
1. 8. Dieni, Toninelli, Dadone, Cecconi, Cozzolino, D'Ambrosio, Nuti.
Al comma 1, capoverso «ART. 55», quinto comma, quarto periodo, dopo le parole: sui
territori, aggiungere le seguenti: salvo quando concernano la conservazione delle
risorse biologiche del mare; la definizione delle regole di concorrenza; l'attuazione di
deliberazioni del Consiglio europeo; l'organizzazione del mercato interno comunitario;
l'ambiente; la realizzazione di infrastrutture strategiche d'interesse europeo;
l'agricoltura; i trasporti ferroviari; i trasporti marittimi; il mantenimento, la riforma o lo
scioglimento dell'Unione economica e monetaria; i trasporti aerei; le relazioni
internazionali dell'Unione europea; trasferimenti ulteriori di sovranità dagli Stati
membri all'Unione europea.
1. 37. Invernizzi.
Al comma 1, capoverso «ART. 55», quinto comma, quarto periodo, dopo le parole: sui
territori, aggiungere le seguenti: salvo quando concernano i trasporti marittimi; la
politica commerciale; la conservazione delle risorse biologiche del mare; il
mantenimento, la riforma o lo scioglimento dell'Unione economica e monetaria; la
definizione delle regole di concorrenza; l'attuazione di deliberazioni del Consiglio
europeo; l'organizzazione del mercato interno comunitario; la realizzazione di
infrastrutture strategiche d'interesse europeo; la gestione dello spazio unico europeo; le
relazioni internazionali dell'Unione europea; l'agricoltura.
1. 43. Invernizzi.
Al comma 1, capoverso «ART. 55», quinto comma, quarto periodo, dopo le parole: sui
territori, aggiungere le seguenti: salvo quando concernano i trasporti marittimi; la
politica commerciale; la conservazione delle risorse biologiche del mare; la definizione
delle regole di concorrenza; l'attuazione di deliberazioni del Consiglio europeo;
l'organizzazione del mercato interno comunitario; i trasporti aerei; le relazioni
internazionali dell'Unione europea; la protezione dei consumatori; i trasporti ferroviari;
trasferimenti ulteriori di sovranità dagli Stati membri all'Unione europea.
1. 35. Invernizzi.
Al comma 1, capoverso «ART. 55», quinto comma, quarto periodo, dopo le parole: sui
territori, aggiungere le seguenti: salvo quando concernano la conservazione delle
10
risorse biologiche del mare; il mantenimento, la riforma o lo scioglimento dell'Unione
economica e monetaria; la definizione delle regole di concorrenza; l'organizzazione del
mercato interno comunitario; i trasporti aerei; la gestione dello spazio unico europeo;
l'agricoltura; la protezione dei consumatori; i trasporti ferroviari; trasferimenti ulteriori
di sovranità dagli Stati membri all'Unione europea.
1. 36. Invernizzi.
Al comma 1, capoverso «ART. 55», quinto comma, quarto periodo, dopo le parole: sui
territori, aggiungere le seguenti: salvo quando concernano la politica commerciale; il
mantenimento, la riforma o lo scioglimento dell'Unione economica e monetaria; la
definizione delle regole di concorrenza; l'attuazione di deliberazioni del Consiglio
europeo; l'ambiente; le relazioni internazionali dell'Unione europea; la realizzazione di
infrastrutture strategiche d'interesse europeo; la protezione dei consumatori; i trasporti
ferroviari.
1. 38. Invernizzi.
Al comma 1, capoverso «ART. 55», quinto comma, quarto periodo, dopo le parole: sui
territori, aggiungere le seguenti: salvo quando concernano la politica commerciale; la
definizione delle regole di concorrenza; l'attuazione di deliberazioni del Consiglio
europeo; l'organizzazione del mercato interno comunitario; la gestione dello spazio
unico europeo; la realizzazione di infrastrutture strategiche d'interesse europeo; la
protezione dei consumatori; l'agricoltura.
1. 39. Invernizzi.
Al comma 1, capoverso «ART. 55», quinto comma, quarto periodo, dopo le parole: sui
territori, aggiungere le seguenti: salvo quando concernano la conservazione delle
risorse biologiche del mare; la politica commerciale; il mantenimento, la riforma o lo
scioglimento dell'Unione economica e monetaria; la definizione delle regole di
concorrenza; l'ambiente; i trasporti aerei; le relazioni internazionali dell'Unione
europea; la realizzazione di infrastrutture strategiche d'interesse europeo; l'agricoltura.
1. 40. Invernizzi.
Al comma 1, capoverso «ART. 55», quinto comma, quarto periodo, dopo le parole: sui
territori, aggiungere le seguenti: salvo quando concernano i trasporti marittimi; il
mantenimento, la riforma o lo scioglimento dell'Unione economica e monetaria;
l'organizzazione del mercato interno comunitario; i trasporti aerei; la gestione dello
spazio unico europeo; la realizzazione di infrastrutture strategiche d'interesse europeo;
l'agricoltura.
1. 41. Invernizzi.
Al comma 1, capoverso «ART. 55», quinto comma, quarto periodo, dopo le parole: sui
territori, aggiungere le seguenti: salvo quando concernano la definizione delle regole di
concorrenza; l'attuazione di deliberazioni del Consiglio europeo; l'organizzazione del
mercato interno comunitario; l'ambiente; le relazioni internazionali dell'Unione
europea; la gestione dello spazio unico europeo; la protezione dei consumatori;
trasferimenti ulteriori di sovranità dagli Stati membri all'Unione europea.
11
1. 42. Invernizzi.
Al comma 1, capoverso «ART. 55», quinto comma, quarto periodo, dopo le parole: sui
territori, aggiungere le seguenti: salvo quando concernano la conservazione delle
risorse biologiche del mare; l'attuazione di deliberazioni del Consiglio europeo;
l'ambiente; la gestione dello spazio unico europeo; la realizzazione di infrastrutture
strategiche d'interesse europeo; i trasporti ferroviari; trasferimenti ulteriori di sovranità
dagli Stati membri all'Unione europea.
1. 44. Invernizzi.
Al comma 1, capoverso «ART. 55», quinto comma, quarto periodo, dopo le parole: sui
territori, aggiungere le seguenti: salvo quando concernano la politica commerciale; la
conservazione delle risorse biologiche del mare; il mantenimento, la riforma o lo
scioglimento dell'Unione economica e monetaria; la definizione delle regole di
concorrenza; i trasporti aerei; le relazioni internazionali dell'Unione europea; la
realizzazione di infrastrutture strategiche d'interesse europeo; la protezione dei
consumatori; i trasporti ferroviari.
1. 45. Invernizzi.
Al comma 1, capoverso «ART. 55», quinto comma, quarto periodo, dopo le parole: sui
territori, aggiungere le seguenti: salvo quando concernano la conservazione delle
risorse biologiche del mare; la definizione delle regole di concorrenza; l'ambiente;
l'organizzazione del mercato interno comunitario; la realizzazione di infrastrutture
strategiche d'interesse europeo; la gestione dello spazio unico europeo; l'agricoltura; i
trasporti ferroviari; i trasporti marittimi; i trasporti aerei; le relazioni internazionali
dell'Unione europea; la protezione dei consumatori; trasferimenti ulteriori di sovranità
dagli Stati membri all'Unione europea.
1. 34. Invernizzi.
Al comma 1, capoverso «ART. 55», quinto comma, quarto periodo, dopo le parole: sui
territori, aggiungere le seguenti: salvo quando concernano il mantenimento, la riforma
o lo scioglimento dell'Unione economica e monetaria; l'attuazione di deliberazioni del
Consiglio europeo; l'organizzazione del mercato interno comunitario; l'ambiente; le
relazioni internazionali dell'Unione europea; la gestione dello spazio unico europeo; la
realizzazione di infrastrutture strategiche d'interesse europeo; la protezione dei
consumatori; trasferimenti ulteriori di sovranità dagli Stati membri all'Unione europea.
1. 33. Invernizzi.
Al comma 1, capoverso «ART. 55», quinto comma, quarto periodo, dopo le parole: sui
territori, aggiungere le seguenti: salvo quando concernano il mantenimento, la riforma
o lo scioglimento dell'Unione economica e monetaria; la politica commerciale; la
definizione delle regole di concorrenza; l'attuazione di deliberazioni del Consiglio
europeo; l'organizzazione del mercato interno Pag. 17comunitario; l'ambiente; i
trasporti aerei; la realizzazione di infrastrutture strategiche d'interesse europeo; le
relazioni internazionali dell'Unione europea; la gestione dello spazio unico europeo;
l'agricoltura; i trasporti ferroviari.
12
1. 50. Invernizzi.
Al comma 1, capoverso «ART. 55», quinto comma, quarto periodo, dopo le parole: sui
territori, aggiungere le seguenti: salvo quando concernano i trasporti marittimi; la
conservazione delle risorse biologiche del mare; la politica commerciale; il
mantenimento, la riforma o lo scioglimento dell'Unione economica e monetaria; la
definizione delle regole di concorrenza; l'organizzazione del mercato interno
comunitario; l'ambiente; la realizzazione di infrastrutture strategiche d'interesse
europeo; la protezione dei consumatori; trasferimenti ulteriori di sovranità dagli Stati
membri all'Unione europea.
1. 32. Invernizzi.
Al comma 1, capoverso «ART. 55», quinto comma, quarto periodo, dopo le parole: sui
territori, aggiungere le seguenti: salvo quando concernano la politica commerciale; la
conservazione delle risorse biologiche del mare; la definizione delle regole di
concorrenza; l'ambiente; l'organizzazione del mercato interno comunitario; la
realizzazione di infrastrutture strategiche d'interesse europeo; la gestione dello spazio
unico europeo; l'agricoltura; i trasporti ferroviari; i trasporti marittimi; i trasporti aerei;
le relazioni internazionali dell'Unione europea; trasferimenti ulteriori di sovranità dagli
Stati membri all'Unione europea.
1. 52. Invernizzi.
Al comma 1, capoverso «ART. 55», quinto comma, quarto periodo, dopo le parole: sui
territori, aggiungere le seguenti: salvo quando concernano i trasporti marittimi; la
conservazione delle risorse biologiche del mare; la definizione delle regole di
concorrenza; l'attuazione di deliberazioni del Consiglio europeo; l'ambiente; i trasporti
aerei; le relazioni internazionali dell'Unione europea; la gestione dello spazio unico
europeo; la realizzazione di infrastrutture strategiche d'interesse europeo; l'agricoltura.
1. 48. Invernizzi.
Al comma 1, capoverso «ART. 55», quinto comma, quarto periodo, dopo le parole: sui
territori, aggiungere le seguenti: salvo quando concernano i trasporti marittimi; la
politica commerciale; il mantenimento, la riforma o lo scioglimento dell'Unione
economica e monetaria; la definizione delle regole di concorrenza; l'organizzazione del
mercato interno comunitario; l'ambiente; i trasporti aerei; la realizzazione di
infrastrutture strategiche d'interesse europeo; l'agricoltura; la protezione dei
consumatori; i trasporti ferroviari; trasferimenti ulteriori di sovranità dagli Stati
membri all'Unione europea.
1. 31. Invernizzi.
Al comma 1, capoverso «ART. 55», quinto comma, quarto periodo, dopo le parole: sui
territori, aggiungere le seguenti: salvo quando concernano il mantenimento, la riforma
o lo scioglimento dell'Unione economica e monetaria; la definizione delle regole di
concorrenza; la gestione dello spazio unico europeo; le relazioni internazionali
dell'Unione europea; la realizzazione di infrastrutture strategiche d'interesse europeo;
l'agricoltura; la protezione dei consumatori.
13
1. 29. Invernizzi.
Al comma 1, capoverso «ART. 55», quinto comma, quarto periodo, dopo le parole: sui
territori, aggiungere le seguenti: salvo quando concernano i trasporti marittimi; la
politica commerciale; il mantenimento, Pag. 18la riforma o lo scioglimento
dell'Unione economica e monetaria; l'attuazione di deliberazioni del Consiglio
europeo; la gestione dello spazio unico europeo; la protezione dei consumatori;
l'agricoltura.
1. 47. Invernizzi.
Al comma 1, capoverso «ART. 55», quinto comma, quarto periodo, dopo le parole: sui
territori, aggiungere le seguenti: salvo quando concernano la politica commerciale;
l'organizzazione del mercato interno comunitario; i trasporti aerei; le relazioni
internazionali dell'Unione europea; trasferimenti ulteriori di sovranità dagli Stati
membri all'Unione europea.
1. 46. Invernizzi.
Al comma 1, capoverso «ART. 55», quinto comma, quarto periodo, dopo le parole: sui
territori, aggiungere le seguenti: salvo quando concernano la conservazione delle
risorse biologiche del mare; la definizione delle regole di concorrenza; l'attuazione di
deliberazioni del Consiglio europeo; l'ambiente; i trasporti aerei; la gestione dello
spazio unico europeo; le relazioni internazionali dell'Unione europea.
1. 51. Invernizzi.
Al comma 1, capoverso «ART. 55», quinto comma, quarto periodo, dopo le parole: sui
territori, aggiungere le seguenti: salvo quando concernano la definizione delle regole di
concorrenza; l'ambiente; l'organizzazione del mercato interno comunitario; i trasporti
aerei; la gestione dello spazio unico europeo.
1. 49. Invernizzi.
Al comma 1, capoverso «ART. 55», quinto comma, quarto periodo, dopo le parole: sui
territori, aggiungere le seguenti: salvo quando concernano la definizione delle regole di
concorrenza; i trasporti aerei; la gestione dello spazio unico europeo; l'agricoltura; i
trasporti ferroviari.
1. 30. Invernizzi.
Al comma 1, capoverso «ART. 55», quinto comma, quarto periodo, dopo le parole: sui
territori, aggiungere le seguenti: salvo quando concernano il mantenimento, la riforma
o lo scioglimento dell'Unione economica e monetaria.
1. 13. Invernizzi.
Al comma 1, capoverso «ART. 55», quinto comma, quarto periodo, dopo le parole: sui
territori, aggiungere le seguenti: salvo quando concernano i trasporti aerei.
14
1. 22. Invernizzi.
Al comma 1, capoverso «ART. 55», quinto comma, quarto periodo, dopo le parole: sui
territori, aggiungere le seguenti: salvo quando concernano i trasporti marittimi.
1. 21. Invernizzi.
Al comma 1, capoverso «ART. 55», quinto comma, quarto periodo, dopo le parole: sui
territori, aggiungere le seguenti: salvo quando concernano le politiche ambientali.
1. 20. Invernizzi.
Al comma 1, capoverso «ART. 55», quinto comma, quarto periodo, dopo le parole: sui
territori, aggiungere le seguenti: salvo quando concernano la protezione dei
consumatori.
1. 19. Invernizzi.
Al comma 1, capoverso «ART. 55», quinto comma, quarto periodo, dopo le parole: sui
territori, aggiungere le seguenti: salvo quando concernano le politiche agricole.
1. 18. Invernizzi.
Al comma 1, capoverso «ART. 55», quinto comma, quarto periodo, dopo le parole: sui
territori, aggiungere le seguenti: salvo quando concernano la realizzazione di
infrastrutture strategiche d'interesse europeo.
1. 17. Invernizzi.
Al comma 1, capoverso «ART. 55», quinto comma, quarto periodo, dopo le parole: sui
territori, aggiungere le seguenti: salvo quando concernano le relazioni internazionali
dell'Unione europea.
1. 16. Invernizzi.
Al comma 1, capoverso «ART. 55», quinto comma, quarto periodo, dopo le parole: sui
territori, aggiungere le seguenti: salvo quando concernano la gestione dello spazio
unico europeo.
1. 15. Invernizzi.
Al comma 1, capoverso «ART. 55», quinto comma, quarto periodo, dopo le parole: sui
territori, aggiungere le seguenti: salvo quando concernano la definizione delle regole di
concorrenza.
1. 14. Invernizzi.
Al comma 1, capoverso «ART. 55», quinto comma, quarto periodo, dopo le parole: sui
territori, aggiungere le seguenti: salvo quando concernano i trasporti ferroviari.
15
1. 23. Invernizzi.
Al comma 1, capoverso «ART. 55», quinto comma, quarto periodo, dopo le parole: sui
territori, aggiungere le seguenti: salvo quando concernano la conservazione delle
risorse biologiche del mare.
1. 24. Invernizzi.
Al comma 1, capoverso «ART. 55», quinto comma, quarto periodo, dopo le parole: sui
territori, aggiungere le seguenti: salvo quando concernano la politica commerciale.
1. 25. Invernizzi.
Al comma 1, capoverso «ART. 55», quinto comma, quarto periodo, dopo le parole: sui
territori, aggiungere le seguenti: salvo quando concernano l'organizzazione del mercato
interno comunitario.
1. 26. Invernizzi.
Al comma 1, capoverso «ART. 55», quinto comma, quarto periodo, dopo le parole: sui
territori, aggiungere le seguenti: salvo quando concernano i trasferimenti ulteriori di
sovranità dagli Stati membri all'Unione europea.
1. 27. Invernizzi.
Al comma 1, capoverso «ART. 55», quinto comma, quarto periodo, dopo le parole: sui
territori, aggiungere le seguenti: salvo quando concernano l'attuazione di deliberazioni
del Consiglio europeo.
28. Invernizzi.
ART. 2.
Al comma 1, capoverso «ART. 57», quinto comma, sostituire le parole da: in
conformità fino alla fine del comma con le seguenti: su indicazione degli elettori, in
maniera proporzionale, sulla base dei quozienti interi e dei più alti resti, rispetto alla
composizione del Consiglio regionale e in base all'ordine di lista.
2. 1. Gelmini, Centemero.
Al comma 1, capoverso «ART. 57», quinto comma, sostituire le parole da: in
conformità fino alla fine del comma con le seguenti: su indicazione degli elettori, a
suffragio diretto e su base regionale, in base al metodo proporzionale, in concomitanza
con l'elezione dei Consigli regionali.
2. 4. Centemero, Gelmini.
Al comma 1, capoverso «ART. 57», quinto comma, sostituire le parole da: in
conformità fino alla fine del comma con le seguenti: su indicazione degli elettori, a
suffragio diretto e su base regionale, in base al metodo proporzionale, in concomitanza
con l'elezione dei Consigli regionali, mediante la presentazione di due liste separate.
16
2. 2. * Centemero, Gelmini.
Al comma 1, capoverso «ART. 57», quinto comma, sostituire le parole da: in
conformità fino alla fine del comma con le seguenti: su indicazione degli elettori, a
suffragio diretto e su base regionale, in base al metodo proporzionale, in concomitanza
con l'elezione dei Consigli regionali, mediante la presentazione di due liste separate.
2. 3. * Invernizzi.
Al comma 1, capoverso «ART. 57», quinto comma, sostituire le parole: in conformità
alle scelte espresse dagli elettori per i candidati consiglieri in occasione del rinnovo dei
medesimi organi con le seguenti: in conformità alle scelte espresse dagli elettori per i
candidati consiglieri in occasione del rinnovo dei medesimi organi e con la garanzia
del rispetto della rappresentanza delle minoranze linguistiche riconosciute.
2. 7. D'Ambrosio, Toninelli, Nuti, Cecconi, Dadone, Cozzolino, Dieni.
Al comma 1, capoverso «ART. 57», quinto comma, sostituire le parole: in conformità
alle scelte espresse dagli elettori per i candidati consiglieri in occasione del rinnovo dei
medesimi organi con le seguenti: in conformità alle scelte espresse dagli elettori per i
candidati consiglieri in occasione del rinnovo dei medesimi organi e con la garanzia
del rispetto della rappresentanza delle minoranze sulla base dei voti da queste ottenuti.
2. 6. Cozzolino, Dieni, D'Ambrosio, Toninelli, Nuti, Cecconi, Dadone.
Al comma 1, capoverso «ART. 57», quinto comma, sostituire le parole: in conformità
alle scelte espresse dagli elettori per i candidati consiglieri in occasione del rinnovo dei
medesimi organi con le seguenti: in conformità alle scelte espresse dagli elettori per i
candidati consiglieri in occasione del rinnovo dei medesimi organi e con la garanzia
del rispetto della rappresentanza delle minoranze.
2. 8. Dadone, Cozzolino, Dieni, D'Ambrosio, Toninelli, Nuti, Cecconi.
Al comma 1, capoverso «ART. 57», quinto comma, sostituire le parole: in conformità
con le seguenti: in inderogabile totale conformità.
2. 10. Cozzolino, Dadone, Dieni, Toninelli, Nuti, D'Ambrosio, Cecconi.
Al comma 1, capoverso «ART. 57», quinto comma, sostituire le parole: in conformità
con le seguenti: in piena e totale conformità.
2. 9. Cecconi, Dadone, Cozzolino, Dieni, D'Ambrosio, Toninelli, Nuti.
Al comma 1, capoverso «ART. 57», quinto comma, sostituire le parole: in conformità
con le seguenti: in inderogabile conformità.
2. 11. Cozzolino, Dadone, Dieni, Toninelli, Nuti, D'Ambrosio, Cecconi.
17
Al comma 1, capoverso «ART. 57», quinto comma, sostituire le parole: scelte espresse
con le seguenti: scelte separatamente espresse.
2. 13. Centemero, Gelmini.
Al comma 1, capoverso «ART. 57», quinto comma, sostituire le parole: scelte espresse
con le seguenti: scelte appositamente espresse.
2. 14. Centemero, Gelmini.
Al comma 1, capoverso «ART. 57», quinto comma, sostituire le parole: scelte espresse
con le seguenti: scelte specificatamente espresse.
2. 12. Centemero, Gelmini.
Al comma 1, capoverso «ART. 57», quinto comma, sopprimere la parola: consiglieri.
2. 15. Dadone, D'Ambrosio, Nuti, Cecconi, Cozzolino, Dieni, Toninelli.
Al comma 1, capoverso «ART. 57», quinto comma, dopo le parole: candidati
consiglieri, aggiungere le seguenti: salvaguardando le minoranze linguistiche.
2. 16. Invernizzi.
Al comma 1, capoverso «ART. 57», quinto comma, dopo le parole: rinnovo dei
medesimi organi aggiungere le seguenti: attraverso la presentazione di due liste
separate, con specifico riferimento ai candidati al Senato della Repubblica.
2. 17. Gelmini, Centemero.
Al comma 1, capoverso «ART. 57», quinto comma, dopo le parole: rinnovo dei
medesimi organi aggiungere le seguenti: attraverso liste separate,.
2. 18. Centemero, Gelmini.
Al comma 1, capoverso «ART. 57», quinto comma, sostituire le parole: secondo le
modalità stabilite dalla con le seguenti: secondo modalità e criteri idonei ad assicurare
che l'individuazione dei senatori discenda comunque direttamente dalla scelta
elettorale dei cittadini della regione, stabiliti con la.
2. 19. Gelmini, Centemero.
Al comma 1, capoverso «ART. 57», quinto comma, sostituire le parole: secondo le
modalità stabilite dalla legge di cui al sesto comma con le seguenti: secondo le
modalità stabilite con legge approvata a maggioranza assoluta da parte di entrambe le
Camere, a pena dello scioglimento del Consiglio.
2. 20. Dieni, D'Ambrosio, Toninelli, Nuti, Cecconi, Dadone, Cozzolino.
Al comma 1, capoverso «ART. 57», quinto comma, sostituire le parole: secondo le
modalità stabilite dalla legge di cui al sesto comma con le seguenti: secondo le
modalità stabilite con legge approvata a maggioranza dei tre quinti dei propri
componenti da parte di ciascuna Camera.
18
2. 21. Dieni, D'Ambrosio, Toninelli, Nuti, Cecconi, Dadone, Cozzolino.
Al comma 1, capoverso «ART. 57», quinto comma, sostituire le parole: secondo le
modalità stabilite dalla legge di cui al sesto comma con le seguenti: secondo le
modalità stabilite con legge approvata a maggioranza assoluta da parte di entrambe le
Camere.
2. 22. Dieni, D'Ambrosio, Toninelli, Nuti, Cecconi, Dadone, Cozzolino.
Al comma 1, capoverso «ART. 57», quinto comma, aggiungere in fine le seguenti
parole: che stabilisce altresì le relative sanzioni in caso di inottemperanza.
2. 23. Toninelli, Nuti, Cecconi, Dadone, Cozzolino, Dieni, D'Ambrosio.
Al comma 1, capoverso «ART. 57», quinto comma, aggiungere in fine le seguenti
parole:, a pena dello scioglimento immediato del Consiglio.
2. 25. Nuti, Cecconi, Dadone, Cozzolino, Dieni, Toninelli, D'Ambrosio.
Al comma 1, capoverso «ART. 57», quinto comma, aggiungere in fine le seguenti
parole:, a pena dello scioglimento del Consiglio.
2. 26. Toninelli, Nuti, Cecconi, Dadone, Cozzolino, Dieni, D'Ambrosio.
ART. 30.
Al comma 1, capoverso, sopprimere le parole da: m) fino a sociali.
30. 1. * Cecconi, Dadone, Nuti, Cozzolino, D'Ambrosio, Dieni, Toninelli.
Al comma 1, capoverso, sopprimere le parole da: m) fino a sociali.
30. 2. * Quaranta, Costantino, Scotto.
Al comma 1, capoverso, dopo la lettera m), sopprimere le parole: limitatamente alle
disposizioni generali e comuni.
30. 3. Invernizzi.
Al comma 1, capoverso, sopprimere le seguenti parole: q), limitatamente al commercio
estero.
30. 4. * Scotto, Costantino, Quaranta.
Al comma 1, capoverso, sopprimere le seguenti parole: q), limitatamente al commercio
estero.
19
30. 5. * Mucci, Artini, Baldassarre, Barbanti, Bechis, Prodani, Rizzetto, Segoni, Turco.
Al comma 1, capoverso, dopo la lettera q), sopprimere le parole: limitatamente al
commercio con l'estero.
30. 6. Invernizzi.
ART. 37.
Al comma 1, sostituire la lettera a) con la seguente:
a) il primo comma è sostituito dal seguente: «La Corte costituzionale è composta di
quindici giudici, dei quali un terzo nominati dal Presidente della Repubblica, un terzo
dalle supreme magistrature ordinaria ed amministrative, cinque dal Parlamento in
seduta comune, a scrutinio segreto e con la maggioranza dei due terzi dei suoi
componenti. Le candidature devono essere discusse dall'Assemblea in seduta pubblica,
che preceda di non meno di cinque giorni la data dell'elezione. All'elezione partecipano
cento cittadini estratti a sorte dall'elenco degli aventi diritto al voto per l'elezione dei
membri della Camera dei deputati».
Conseguentemente:
1) all'articolo 38 sopprimere il comma 16;
all'articolo 39 sopprimere il comma 10.
37. 1. Toninelli, Cecconi, D'Ambrosio, Nuti, Cozzolino, Dieni, Dadone.
Al comma 1, sostituire la lettera a) con la seguente:
a) il primo comma è sostituito dal seguente: «La Corte costituzionale è composta di
quindici giudici, dei quali un terzo nominati dal Presidente della Repubblica, un terzo
dalle supreme magistrature ordinaria ed amministrative, cinque dal Parlamento in
seduta comune, con la maggioranza dei due terzi dei suoi componenti».
Conseguentemente:
1) all'articolo 38 sopprimere il comma 16;
2) all'articolo 39 sopprimere il comma 10.
37. 2. Cecconi, D'Ambrosio, Nuti, Cozzolino, Dieni, Dadone, Toninelli.
Al comma 1, lettera a), capoverso, sostituire le parole: tre dalla Camera dei deputati e
due dal Senato della Repubblica, con le seguenti: cinque dalla Camera dei deputati;
Conseguentemente:
all'articolo 38, comma 16, sostituire le parole: da ciascuna Camera, con le seguenti:
dalla Camera dei deputati;
al medesimo articolo 38, comma 16, sostituire le parole: di ciascuna Camera, con le
seguenti: della Camera dei deputati.
all'articolo 39, sopprimere il comma 10.
37. 3. Quaranta, Scotto, Costantino.
Al comma 1, lettera a), capoverso, sostituire le parole: tre dalla Camera dei deputati e
due dal Senato della Repubblica, con le seguenti: cinque dal Parlamento in seduta
comune;.
Conseguentemente:
20
1) all'articolo 38, sopprimere il comma 16;
2) all'articolo 39, sopprimere il comma 10.
37. 4. Scotto, Quaranta, Costantino.
Al comma 1, lettera a), capoverso, dopo le parole: dal Senato della Repubblica
aggiungere le seguenti: I giudici nominati dalla Camera dei deputati e dal Senato della
Repubblica vengono eletti previo deposito della propria candidatura a membro della
Corte costituzionale presso la Segreteria generale del rispettivo ramo del Parlamento,
non meno di dieci giorni prima della data in cui le Camere sono convocate per
l'elezione. Fino a tre giorni prima della data di convocazione per l'elezione, i candidati,
devono essere ascoltati in audizione pubblica, in particolare in ordine al possesso dei
titoli richiesti dal comma successivo per la carica.
37. 5. Toninelli, Dadone, Nuti, Cecconi, Cozzolino, D'Ambrosio, Dieni.
Al comma 1, lettera a), capoverso, dopo le parole: dal Senato della Repubblica
aggiungere le seguenti: I giudici di nomina parlamentare sono nominati previa
discussione in seduta pubblica, che preceda di non meno di cinque giorni la data
dell'elezione. All'elezione dei giudici di nomina parlamentare, sia alla Camera dei
deputati che al Senato della Repubblica partecipano cento cittadini estratti a sorte
dall'elenco degli aventi diritto al voto per l'elezione dei membri della Camera dei
deputati.
37. 6. Toninelli, Cecconi, D'Ambrosio, Nuti, Cozzolino, Dieni, Dadone.
Al comma 1, lettera a), capoverso, aggiungere in fine il seguente periodo: In caso di
cessazione della carica anche prima Pag. 24della scadenza naturale, l'elezione del
giudice spetta al ramo del Parlamento che lo ha eletto.
37. 7. Mucci, Artini, Baldassarre, Barbanti, Bechis, Prodani, Rizzetto, Segoni, Turco.
ART. 38.
Sostituire il comma 16 con il seguente:
16. L'articolo 32, e successive modificazioni, è della legge costituzionale 22 novembre
1967, n. sostituito dal seguente:
«ART. 3. – I giudici della Corte costituzionale nominati dal Parlamento sono eletti da
ciascuna Camera a scrutinio segreto e con la maggioranza dei due terzi dei propri
componenti. Per gli scrutini successivi al decimo è sufficiente la maggioranza dei tre
quinti dei componenti».
38. 2. Cecconi, Dadone, Cozzolino, Dieni, D'Ambrosio, Toninelli, Nuti.
Sostituire il comma 16 con il seguente:
21
16. L'articolo 32, e successive modificazioni, è della legge costituzionale 22 novembre
1967, n. sostituito dal seguente:
«ART. 3. – I giudici della Corte costituzionale nominati dal Parlamento sono eletti da
ciascuna Camera a scrutinio segreto e con la maggioranza dei due terzi dei propri
componenti».
38. 1. Toninelli, Nuti, Cecconi, Dadone, Cozzolino, Dieni, D'Ambrosio.
ART. 39.
Al comma 11, primo periodo, sostituire le parole:, o entro dieci giorni dalla data di
entrata in vigore della con le seguenti: o entro dieci giorni dall'entrata in vigore di
qualsiasi nuova legge che disciplini l'elezione dei membri della Camera dei deputati e
del Senato della Repubblica, compresa la.
39. 3. Toninelli, D'Ambrosio, Dieni, Dadone, Cecconi, Nuti, Cozzolino.
Al comma 11, primo periodo, sostituire le parole: o entro dieci giorni dalla data di
entrata in vigore della legge di cui all'articolo 57, sesto comma, della Costituzione,
come modificato dalla presente legge con le seguenti: o, limitatamente alla legge di cui
all'articolo 57, sesto comma, della Costituzione, come modificato dalla presente legge,
entro dieci giorni dalla data di entrata in vigore della stessa.
39. 2. Cozzolino, Dieni, D'Ambrosio, Toninelli, Nuti, Cecconi, Dadone.
Al comma 11, primo periodo, sostituire le parole: della legge di cui all'articolo 57,
sesto comma, della Costituzione, come modificato dalla presente legge costituzionale
con le seguenti: di qualsiasi nuova legge che disciplina l'elezione dei membri della
Camera dei deputati e del Senato della Repubblica.
39. 5. Gelmini, Centemero.
Al comma 11, terzo periodo, sopprimere le parole: Anche ai fini di cui al presente
comma,.
39. 6. Dieni, D'Ambrosio, Toninelli, Nuti, Cecconi, Dadone, Cozzolino.
Al comma 11, terzo periodo, sostituire le parole: Anche ai fini di cui al presente
comma con le seguenti: Fermo restando quanto stabilito dal comma 1.
39. 7. Cozzolino, Dieni, D'Ambrosio, Toninelli, Nuti, Cecconi, Dadone.
Al comma 11, terzo periodo, dopo le parole: Anche ai fini di cui al presente comma
inserire le seguenti: fermo restando quanto stabilito dal comma 1.
39. 8. Dadone, Cozzolino, Dieni, D'Ambrosio, Toninelli, Nuti, Cecconi.
Al comma 13, secondo periodo, sostituire le parole: nel testo vigente fino alla data di
entrata in vigore della presente legge costituzionale e resta ferma la disciplina vigente
22
prevista dai medesimi statuti e dalle relative norme di attuazione ai fini di quanto
previsto dall'articolo 120 della Costituzione; con le seguenti: nel testo vigente fino alla
data di entrata in vigore della presente legge costituzionale, purché le Regioni siano in
condizioni di equilibrio tra le entrate e le spese del proprio bilancia. Resta ferma la
disciplina vigente prevista dai medesimi statuti e dalle relative norme di attuazione ai
fini di quanto previsto dall'articolo 120 della Costituzione.
39. 9. Gelmini, Centemero.
23
CAMERA DEI DEPUTATI Martedì 10 novembre 2015
537.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
COMUNICATO
SEDE CONSULTIVA
Martedì 10 novembre 2015.
Presidenza del presidente Ettore Guglielmo EPIFANI.
La seduta comincia alle 14.05.
Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del
numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle
istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del titolo V della parte II della
Costituzione.
C. 2613-B cost., approvato, in prima deliberazione, dal Senato, modificato, in
prima deliberazione, dalla Camera e nuovamente modificato, in prima
deliberazione, dal Senato.
(Parere alla I Commissione).
(Esame e rinvio).
La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.
Dario GINEFRA (PD), relatore,
illustra il contenuto del provvedimento in titolo. Ricorda che la Commissione ha già
espresso un primo parere sul testo l'11 dicembre 2014. Con riguardo alle modifiche
apportate nel corso dell’iter al Senato, segnala che rispetto al testo approvato dalla
Camera il 12 marzo 2015, le principali novità hanno riguardato in particolare:
la ridefinizione delle funzioni del nuovo Senato;
la previsione in base alla quale l'elezione dei senatori da parte dei consigli regionali
avviene in conformità alle scelte espresse dagli elettori per i candidati consiglieri in
occasione del rinnovo di tali organi;
l'introduzione di due nuove materie («disposizioni generali e comuni sulle politiche
sociali» e «commercio con l'estero») che possono essere attribuite alle regioni
nell'ambito del procedimento di cui all'articolo 116, terzo comma, della Costituzione
(cosiddetto regionalismo differenziato);
il ripristino della previsione (già presente nel testo approvato dal Senato in prima
lettura) in base alla quale i cinque giudici di nomina parlamentare della Corte
Costituzionale sono eletti distintamente dalla Camera (tre) e dal Senato (due);
24
la sostituzione dell'espressione «adeguamento» degli statuti con l'espressione
«revisione» per riferirsi al momento dal quale il titolo V riformato risulterà applicabile
alle Regioni e statuto speciale e alle province autonome;
l'applicabilità alle Regioni a statuto speciale e alle province autonome, a decorrere
dalla revisione dei predetti statuti, dell'articolo 116, terzo comma, della Costituzione,
relativo al cosiddetto «regionalismo differenziato», con una disciplina transitoria per il
periodo precedente;
la possibilità di approvare la nuova legge elettorale del Senato anche nella legislatura
in corso, prevedendo conseguentemente che il termine per il ricorso alla Corte
costituzionale su tale legge elettorale scada il decimo giorno dall'entrata in vigore della
legge medesima;
l'introduzione per le Regioni di un termine per adeguarsi alla nuova legge elettorale del
Senato, fissato in 90 giorni dall'entrata in vigore della legge medesima.
In particolare, ricorda che l'articolo 30 modifica il terzo comma dell'articolo 116 della
Costituzione, che disciplina l'ipotesi di estensione di forme e condizioni particolari di
autonomia alle Regioni a statuto ordinario (cosiddetto «regionalismo differenziato»).
A seguito delle modifiche apportate:
viene ridefinito l'ambito delle materie nelle quali possono essere attribuite particolari
forme di autonomia alle regioni ordinarie facendo riferimento ai seguenti ambiti di
competenza legislativa statale (il vigente articolo 116 Cost. richiamava anche le
materie di competenza concorrente, competenza ora superata dal nuovo articolo 117
Cost.): organizzazione della giustizia di pace; disposizioni generali e comuni per le
politiche sociali; istruzione, ordinamento scolastico, istruzione universitaria;
programmazione strategica della ricerca scientifica e tecnologica; politiche attive del
lavoro e istruzione e formazione professionale; commercio con l'estero; beni culturali e
paesaggistici; ambiente e ecosistema; ordinamento sportivo; attività culturali; turismo;
governo del territorio);
è introdotta una nuova condizione per tale attribuzione, essendo necessario che la
regione sia in condizione di equilibrio tra le entrate e le spese del proprio bilancio;
l'iniziativa della regione interessata non è più presupposto necessario per l'attivazione
del procedimento legislativo aggravato, ma solo condizione eventuale;
l'attribuzione delle forme speciali di autonomia avviene con legge «approvata da
entrambe le Camere», senza però richiedere più la maggioranza assoluta dei
componenti, ferma restando la necessità dell'intesa tra lo Stato e la regione interessata.
Con riferimento agli ambiti di competenza della X Commissione, segnala che le
ulteriori modifiche del Senato hanno riguardato il nuovo articolo 116, terzo comma,
della Costituzione, ampliando il novero delle materie che possono essere oggetto del
cosiddetto «regionalismo differenziato». In particolare, rispetto al testo approvato dalla
Camera, sono state aggiunte le «disposizioni generali e comuni Pag. 144per le politiche
sociali» ed il «commercio con l'estero».
Al riguardo, ricorda che il «commercio con l'estero» è materia attribuita alla
competenza esclusiva statale (in base al nuovo articolo 117, secondo comma, lettera
q)). Nella Costituzione vigente tale materia appartiene agli ambiti di competenza
concorrente.
Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente,
nessun altro chiedendo di parlare, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
1
CAMERA DEI DEPUTATI Mercoledì 11 novembre 2015
538. XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
INDICE
2
Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente, ......................................................................... 4
Danilo TONINELLI (M5S) ...................................................................................................... 4
Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente, ......................................................................... 5
Emanuele FIANO (PD), relatore, ............................................................................................ 5
Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente, ......................................................................... 5
Andrea CECCONI (M5S), ....................................................................................................... 5
Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente, ......................................................................... 5
Danilo TONINELLI (M5S), ..................................................................................................... 5
Emanuele FIANO (PD), relatore, ............................................................................................ 6
Francesco Paolo SISTO (FI-PdL) ............................................................................................. 6
Stefano QUARANTA (SI-SEL) ............................................................................................... 6
Emanuele COZZOLINO (M5S) ............................................................................................... 6
Francesco SANNA (PD) .......................................................................................................... 6
Emanuele FIANO (PD), relatore, ............................................................................................ 6
Danilo TONINELLI (M5S), ..................................................................................................... 6
Mariastella GELMINI (FI-PdL) ............................................................................................... 7
Stefano QUARANTA (SI-SEL) ............................................................................................... 7
Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente, ......................................................................... 7
Emanuele FIANO (PD), relatore, ............................................................................................ 7
Danilo TONINELLI (M5S) ...................................................................................................... 8
Francesco Paolo SISTO (FI-PdL), ............................................................................................ 8
Cristian INVERNIZZI (LNA), ................................................................................................. 8
Stefano QUARANTA (SI-SEL) ............................................................................................... 8
Mariastella GELMINI (FI-PdL), .............................................................................................. 8
Emanuele COZZOLINO (M5S) ............................................................................................... 8
Danilo TONINELLI (M5S) ...................................................................................................... 9
Teresa PICCIONE (PD) ........................................................................................................... 9
Danilo TONINELLI (M5S), ..................................................................................................... 9
3
Federica DIENI (M5S) ............................................................................................................. 9
Danilo TONINELLI (M5S), ..................................................................................................... 9
Emanuele FIANO (PD), relatore, .......................................................................................... 10
Andrea CECCONI (M5S), ..................................................................................................... 10
Emanuele FIANO (PD), relatore, .......................................................................................... 10
Danilo TONINELLI (M5S), ................................................................................................... 10
Francesco SANNA (PD), ....................................................................................................... 10
Stefano QUARANTA (SI-SEL) ............................................................................................. 10
Mara MUCCI (Misto-AL) ...................................................................................................... 11
Emanuele FIANO (PD), ......................................................................................................... 11
Andrea CECCONI (M5S) ...................................................................................................... 11
Emanuele FIANO, relatore, ................................................................................................... 11
Danilo TONINELLI (M5S) .................................................................................................... 11
Enzo LATTUCA (PD)............................................................................................................ 11
Danilo TONINELLI (M5S), ................................................................................................... 12
Francesco Paolo SISTO (FI-PdL) ........................................................................................... 12
Emanuele COZZOLINO (M5S) ............................................................................................. 12
Federica DIENI (M5S) ........................................................................................................... 12
Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente, ....................................................................... 12
Danilo TONINELLI (M5S), ................................................................................................... 12
Stefano QUARANTA (SI-SEL) ............................................................................................. 12
Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente, ....................................................................... 12
4
CAMERA DEI DEPUTATI Mercoledì 11 novembre 2015
538. XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
COMUNICATO
SEDE REFERENTE
Mercoledì 11 novembre 2015 — Presidenza del presidente Andrea MAZZIOTTI DI
CELSO. — Interviene la sottosegretaria di Stato per le riforme costituzionali e i
rapporti con il Parlamento, Sesa Amici.
La seduta comincia alle 14.20.
Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del
numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle
istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del titolo V della parte II della
Costituzione.
C. 2613-B cost., approvato, in prima deliberazione, dal Senato, modificato, in
prima deliberazione, dalla Camera e nuovamente modificato, in prima
deliberazione, dal Senato.
(Seguito dell'esame e rinvio).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta
del 10 novembre 2015.
Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente,
comunica che è pervenuto il parere della Commissione per le questioni regionali.
Ricorda che nella seduta di ieri il relatore e il rappresentante del Governo hanno già
espresso i pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 1.
Constata l'assenza dei presentatori degli emendamenti Gelmini 1.53, 1.1 e Centemero
1.2: s'intende vi abbiano rinunciato.
La Commissione respinge l'emendamento Quaranta 1.11.
Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente,
constata l'assenza dei presentatori degli emendamenti Centemero 1.3, Gelmini 1.6 e
Centemero 1.4: s'intende vi abbiano rinunciato.
Danilo TONINELLI (M5S)
ritira l'emendamento Cozzolino 1.7, di cui è cofirmatario.
La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Quaranta 1.12 e
Dadone 1.54.
Danilo TONINELLI (M5S),
5
illustra l'emendamento Cozzolino 1.55, di cui è cofirmatario, facendo notare che esso
mira a specificare le funzioni del Senato, che appaiono troppo vaghe.
Chiede infine alla presidenza di garantire uno svolgimento ordinato dei lavori, nel
rispetto delle regole e nella correttezza reciproca tra i gruppi, facendo notare che il
deputato Sanna, disturbando il suo intervento, sta tenendo un comportamento
inaccettabile volto a svilire e a ridicolizzare un esponente della minoranza che sta
parlando.
Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente,
invita i deputati a tenere un comportamento consono alle aule parlamentari, nell'ambito
di una dialettica politica basata sul rispetto reciproco.
Emanuele FIANO (PD), relatore,
intervenendo sull'ordine dei lavori, fa notare che il deputato Toninelli ha rivolto frasi
irriguardose e offensive nei confronti del deputato Sanna, al quale dovrebbe rivolgere
le sue scuse.
Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente,
fatto presente di non essere riuscito a cogliere il contenuto dello scambio verbale
svoltosi tra i deputati Sanna e Toninelli, rileva che non sono tollerabili nelle aule
parlamentari comportamenti irriguardosi nei confronti dei propri colleghi,
sottolineando che, qualora fossero state pronunciate espressioni offensive, sarebbe
quantomeno necessario scusarsi.
Andrea CECCONI (M5S),
intervenendo sull'ordine dei lavori, fa notare che può capitare che, durante un acceso
dibattito, un deputato, offeso da un altro, alzi un po’ i toni, nell'ambito di una legittima
polemica politica.
Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente,
ritiene che in un'aula parlamentare ciò non debba mai accadere.
La Commissione respinge l'emendamento Cozzolino 1.55.
Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente,
constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Gelmini 1.5: s'intende vi abbiano
rinunciato.
La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Dieni 1.10,
Cozzolino 1.9, Dieni 1.8, Invernizzi 1.37, 1.43, 1.35, 1.36, 1.38, 1.39, 1.40, 1.41, 1.42,
1.44, 1.45, 1.34, 1.33, 1.50, 1.32, 1.52, 1.48, 1.31, 1.29, 1.47, 1.46, 1.51, 1.49, 1.30,
1.13, 1.22, 1.21, 1.20, 1.19, 1.18, 1.17, 1.16, 1.15, 1.14, 1.23, 1.24, 1.25 e 1.26.
Danilo TONINELLI (M5S),
intervenendo sull'emendamento Invernizzi 1.27, fa notare che l'articolo 55 della
Costituzione, così come modificato dalla presente proposta normativa, al quinto
6
comma, prevedrebbe un'attribuzione contraddittoria di funzioni al Senato, indicando in
alcuni casi la titolarità esclusiva di funzioni, in altri il concorso con altri soggetti
istituzionali, con il rischio di generare conflitti.
Emanuele FIANO (PD), relatore,
non comprende dove sia la contraddizione nell'articolo in esame, atteso che, da un alto,
si delinea il ruolo complessivo del Senato, dall'altro, si specificano in concreto le sue
funzioni in raccordo con gli altri enti costituivi della Repubblica e con l'Unione
europea.
Francesco Paolo SISTO (FI-PdL)
ritiene che il testo in esame non rechi alcuna contraddizione, atteso che al primo
periodo del comma 5 del nuovo articolo 55 della Costituzione si fa riferimento
all'esercizio da parte del Senato delle funzioni di raccordo tra lo Stato e gli altri enti
costitutivi della Repubblica, mentre il secondo periodo del predetto comma stabilisce
che il Senato concorre all'esercizio delle funzioni di raccordo tra lo Stato, gli altri enti
costitutivi della Repubblica e l'Unione europea.
Stefano QUARANTA (SI-SEL)
fa notare che, al di là delle diverse interpretazioni possibili, l'ambiguità del testo
dimostra come vi sia un problema politico evidente che riguarda l'inadeguatezza della
presente riforma ad affrontare temi come quello del ruolo assegnato al Senato. Fa
notare che sarebbe stato preferibile intervenire sugli strumenti di raccordo tra lo Stato e
gli enti locali piuttosto che sul Senato.
Emanuele COZZOLINO (M5S)
giudica grave che in una Carta costituzionale si prevedano disposizioni così oscure e
contraddittorie.
Francesco SANNA (PD)
ritiene che il quinto comma del nuovo articolo 55 della Costituzione delinei in modo
chiaro le funzioni del Senato, non comprendendo il motivo dei dubbi di taluni dei
deputati intervenuti.
La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Invernizzi 1.27 e
1.28.
La Commissione passa all'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 2.
Emanuele FIANO (PD), relatore,
formula un invito al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, su tutte le proposte
emendative riferite all'articolo 2.
La Sottosegretaria Sesa AMICI esprime parere conforme a quello del relatore.
Danilo TONINELLI (M5S),
7
intervenendo sull'emendamento Gelmini 2.1, evidenzia come l'articolo in questione
attiene all'aspetto sostanziale dell'intera proposta di riforma costituzionale e
rappresenta, nella attuale formulazione licenziata dal Senato, il frutto nocivo del
compromesso intervenuto presso l'altro ramo del Parlamento tra la maggioranza e la
minoranza interna del Partito Democratico. Ritiene infatti che l'attuale formulazione
del comma 5 del nuovo articolo 57 della Costituzione, come modificato nel corso
dell'ultimo passaggio al Senato, contenga una ambiguità di fondo, tale da non
consentire di prefigurare con adeguata precisione attraverso quali concrete modalità
attuative verrà declinato il principio della «conformità alle scelte espresse dagli
elettori», ai fini della costituzione del futuro Senato della Repubblica, contenuto nel
predetto comma. Ritiene, pertanto, che nella sua veste attuale l'articolo 2 del
provvedimento è suscettibile di comprimere l'effettiva facoltà di scelta dei futuri
senatori da parte dei cittadini, senza peraltro prevedere alcuna forma sanzionatoria,
quale potrebbe essere, ad esempio, lo scioglimento del consiglio regionale interessato,
nel caso di mancata osservanza da parte della legge di attuazione del suddetto principio
di «conformità alle scelte espresse dagli elettori».
Mariastella GELMINI (FI-PdL)
illustra le finalità dell'emendamento 2.1 a sua prima firma, volto a chiarire e a
rafforzare l'effettività del rapporto diretto tra la volontà elettorale dei cittadini e la
costituzione del prossimo Senato della Repubblica, a tal fine indicando quale possibile
soluzione la valorizzazione dell'elemento rappresentato dall'ordine di lista.
Stefano QUARANTA (SI-SEL)
osserva come il testo dell'articolo 2 del provvedimento, come approvato da ultimo al
Senato, comporta una ulteriore complicazione, a livello nazionale, dell'intero assetto
istituzionale, senza peraltro chiarire in modo univoco le modalità di scelta dei futuri
senatori da parte del corpo elettorale.
Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente,
nel rilevare come l'articolo 2 rappresenti una soluzione di compromesso comunque
accettabile nel più ampio contesto dell'intera riforma costituzionale, evidenzia come
sarà tuttavia compito della successiva legge ordinaria dello Stato dettare le norme
attuative del comma 5 del novellato articolo 57 della Costituzione, al fine di assicurare
il rispetto del principio di «conformità alle scelte espresse dagli elettori» contenuto nel
predetto comma, derivandone che una eventuale inosservanza del medesimo principio
determinerebbe la dichiarazione di incostituzionalità della legge stessa.
Emanuele FIANO (PD), relatore,
contesta il fatto che taluni colleghi delle forze di opposizione presenti in Commissione
tendono a sovrapporre alle legittime critiche sui contenuti di merito del provvedimento
la convinzione circa una presunta mancanza di chiarezza e comprensibilità del testo in
discussione, che a suo giudizio reca invece una formulazione nel complesso
soddisfacente. Ribadisce anch'egli come l'individuazione delle concrete modalità
attuative del principio di «conformità alle scelte espresse dagli elettori» sia comunque
demandata ad una successiva legge ordinaria dello Stato.
8
La Commissione respinge l'emendamento Gelmini 2.1.
Danilo TONINELLI (M5S)
preannunzia il voto favorevole sull'emendamento Centemero 2.4, che analogamente a
successivi emendamenti di analogo tenore, introduce indicazioni di maggior dettaglio
cui la successiva legge ordinaria dello Stato dovrà uniformarsi al fine di assicurare il
rispetto della effettiva partecipazione elettorale dei cittadini alla costituzione del futuro
Senato della Repubblica.
La Commissione respinge l'emendamento Centemero 2.4.
Francesco Paolo SISTO (FI-PdL),
intervenendo sugli identici emendamenti Centemero 2.2 e Invernizzi 2.3, ricorda come
il compromesso raggiunto al Senato sull'articolo 2 del provvedimento ha stabilito in
maniera indubitabile il criterio della partecipazione del corpo elettorale dei cittadini
alla individuazione dei futuri senatori. Ciò posto, dichiara il voto favorevole sulle
predette proposte emendative, in quanto volte a rafforzare ulteriormente tale
previsione.
Cristian INVERNIZZI (LNA),
dissentendo dalle opinioni espresse dal deputato Sisto, rileva come la «conformità alle
scelte espresse dagli elettori» recata dal nuovo comma 5 dell'articolo 57 della
Costituzione lascia in realtà un ampio spazio discrezionale in capo alla successiva
legge attuativa dello Stato, che pertanto potrebbe in ipotesi anche determinare una
compressione della facoltà elettorale dei cittadini.
Stefano QUARANTA (SI-SEL)
condivide le finalità perseguite dagli identici emendamenti Centemero 2.2 e Invernizzi
2.3, i quali recano una precisazione più stringente in merito ai contenuti cui dovrebbe
attenersi la successiva legge attuativa, prevedendo in particolare che l'elezione dei
senatori avvenga su indicazione degli elettori.
Mariastella GELMINI (FI-PdL),
concordando con quanto testé dichiarato dal deputato Quaranta, osserva come sia
necessario porre gli elettori nelle condizioni di individuare in maniera inequivoca i
nominativi dei candidati all'elezione del Senato e quelli dei candidati all'elezione del
consiglio regionale.
La Commissione respinge gli identici emendamenti Centemero 2.2 e Invernizzi
2.3.
Emanuele COZZOLINO (M5S)
illustra le finalità del suo emendamento 2.6, volto a garantire il rispetto della
rappresentanza delle minoranze presso il futuro Senato della Repubblica, che appare
tanto più necessario nell'attuale contesto istituzionale a chiara vocazione maggioritaria.
Danilo TONINELLI (M5S)
ritira l'emendamento D'Ambrosio 2.7, di cui è cofirmatario.
9
La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Cozzolino 2.6,
Dadone 2.8 e Cozzolino 2.10.
Danilo TONINELLI (M5S)
interviene sull'emendamento Cecconi 2.9, di cui è cofirmatario, finalizzato, se non
altro, a potenziare il criterio della «conformità alle scelte espresse dagli elettori».
Teresa PICCIONE (PD)
ritiene che l'aggiunta di ulteriori aggettivazioni alla norma di rango costituzionale di
cui al comma 5 del novellato articolo 57 non sarebbe garanzia di una maggiore
coerenza della previsione ivi contenuta, fermo rimanendo il rinvio ad una successiva
legge dello Stato per la definizione delle concrete modalità attuative.
La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Cecconi 2.9 e
Cozzolino 2.11.
Danilo TONINELLI (M5S),
intervenendo sull'emendamento Centemero 2.13, sul quale preannuncia il suo voto a
favore, fa notare che esso mira a rendere più chiara la scelta espressa dagli elettori ai
fini dell'individuazione dei senatori.
La Commissione respinge gli emendamenti Centemero 2.13, 2.14 e 2.12.
Danilo TONINELLI (M5S),
illustrando l'emendamento Dadone 2.15, di cui è cofirmatario, rileva che esso è volto a
far sì che il principio di conformità alle scelte espresse dagli elettori riguardi anche i
sindaci.
La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Dadone 2.15,
Invernizzi 2.16, Gelmini 2.17, Centemero 2.18 e Gelmini 2.19.
Danilo TONINELLI (M5S)
illustra l'emendamento Dieni 2.20, di cui è cofirmatario, raccomandandone
l'approvazione.
La Commissione respinge l'emendamento Dieni 2.20.
Federica DIENI (M5S)
illustra l'emendamento 2.21, a sua prima firma, di cui raccomanda l'approvazione.
La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Dieni 2.21, 2.22 e
Toninelli 2.23.
Danilo TONINELLI (M5S),
illustrando l'emendamento Nuti 2.25, osserva che esso mira a rendere effettivo il
principio di conformità alle scelte degli elettori.
10
La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Nuti 2.25 e
Toninelli 2.26.
La Commissione passa all'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 30.
Emanuele FIANO (PD), relatore,
invita al ritiro di tutti gli emendamenti riferiti all'articolo 30, precisando che altrimenti
il parere si intenderebbe contrario.
La sottosegretaria Sesa AMICI
esprime parere conforme a quello del relatore.
Andrea CECCONI (M5S),
illustrando il suo emendamento 30.1, rileva la necessità di impedire che il regionalismo
differenziato si applichi alla materia dei servizi sociali, affinché non si determinino
squilibri nell'erogazione delle prestazioni a seconda dei diversi territori.
La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli identici emendamenti Cecconi
30.1 e Quaranta 30.2, l'emendamento Invernizzi 30.3, gli identici emendamenti Scotto
30.4 e Mucci 30.5 e l'emendamento Invernizzi 30.6.
La Commissione passa all'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 37.
Emanuele FIANO (PD), relatore,
invita al ritiro di tutti gli emendamenti riferiti all'articolo 37, precisando che altrimenti
il parere si intenderebbe contrario.
La sottosegretaria Sesa AMICI esprime parere conforme a quello del relatore.
Danilo TONINELLI (M5S),
illustrando il suo emendamento 37.1, evidenzia che esso mira a rendere trasparente e
meritocratica la nomina dei giudici della Corte costituzionale attraverso una selezione
accurata delle candidature.
La Commissione respinge l'emendamento Toninelli 37.1.
Francesco SANNA (PD),
pur riconoscendo di buon senso l'emendamento 37.2, ritiene che il testo attuale del
provvedimento sia il risultato di un lungo e faticoso percorso di approfondimento
svolto presso i due rami del Parlamento, al termine del quale si è giunti ad un
compromesso politico che, allo stato attuale dell’iter, non può essere ulteriormente
rivisto, pena l'impossibilità di giungere ad una conclusione dei lavori.
Stefano QUARANTA (SI-SEL)
fa notare che il testo dell'articolo 37 sia emblematico del carattere contraddittorio del
provvedimento in esame, evidenziando che, nel caso di specie, sarebbe stato più
semplice attribuire ad una sola Camera o al Parlamento in seduta comune il potere di
nomina dei giudici della Corte costituzionale.
11
Svolgendo considerazioni generali sul provvedimento, rileva che esso, da un lato,
limita i poteri del Senato – come nell'ambito nelle materie di competenza regionale –
dall'altro li estende a dismisura – come ad esempio nell'ambito del procedimento di
revisione costituzionale.
La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Cecconi 37.2,
Quaranta 37.3, Scotto 37.4, Toninelli 37.5 e 37.6.
Mara MUCCI (Misto-AL)
illustra il suo emendamento 37.7, volto ad introdurre un maggiore bilanciamento dei
poteri nell'ambito dell'assetto istituzionale.
La Commissione respinge l'emendamento Mucci 37.7.
La Commissione passa all'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 38.
Emanuele FIANO (PD),
relatore, invita al ritiro di tutti gli emendamenti riferiti all'articolo 38, precisando che
altrimenti il parere si intenderebbe contrario.
La sottosegretaria Sesa AMICI esprime parere conforme a quello del relatore.
Andrea CECCONI (M5S)
illustra il suo emendamento 38.2, volto a rendere maggiormente condivisa la nomina
dei giudici della Corte costituzionale.
La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Cecconi 38.2 e
Toninelli 38.1.
La Commissione passa all'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 39.
Emanuele FIANO, relatore,
formula un invito al ritiro di tutti gli emendamenti riferiti all'articolo 39, precisando
che altrimenti il parere si intenderebbe contrario.
La sottosegretaria Sesa AMICI
esprime parere conforme a quello del relatore.
Danilo TONINELLI (M5S)
interviene sull'emendamento 39.3 a sua prima firma, volto a sanare una incongruenza
del testo che, a suo giudizio, si sarebbe determinata nel corso dell'esame presso il
Senato, dal momento che l'attuale formulazione del comma 11 dell'articolo 39, recante
le disposizioni transitorie, limiterebbe di fatto, nella legislatura in corso, al solo
Italicum ed alla legge elettorale per il Senato di prossima approvazione il ricorso alla
Corte costituzionale per il giudizio preventivo di legittimità, precludendo invece
analogo vaglio in ordine ad eventuali leggi elettorali adottate dal Parlamento
successivamente.
Enzo LATTUCA (PD)
rileva come, fermo restando quanto stabilito dall'articolo 41 del testo in esame circa la
decorrenza delle disposizioni di cui alla presente riforma costituzionale, la disciplina
transitoria di cui al citato articolo 39, comma 11, dispiegherà comunque i suoi effetti,
12
anche in relazione alla fattispecie del giudizio preventivo della Corte costituzionale
sulle leggi in materia elettorale, sin dalla legislatura in corso.
Danilo TONINELLI (M5S),
nel confermare le proprie perplessità anche rispetto ai chiarimenti da ultimo forniti dal
deputato Lattuca, preannunzia la ripresentazione in Assemblea dell'emendamento 39.3.
Francesco Paolo SISTO (FI-PdL)
si associa alle perplessità manifestate dal deputato Toninelli, alle quali peraltro risulta
ispirato anche il successivo emendamento Gelmini 39.5, invitando la Commissione a
svolgere un ulteriore approfondimento sulla questione sollevata, anche in vista del
successivo esame in Assemblea del provvedimento.
La Commissione respinge l'emendamento Toninelli 39.3.
Emanuele COZZOLINO (M5S)
illustra le finalità del suo emendamento 39.2, volto ad espungere dal testo licenziato
dal Senato talune ambiguità interpretative.
La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Cozzolino 39.2 e
Gelmini 39.5.
Federica DIENI (M5S)
illustra le finalità del suo emendamento 39.6, volto a perfezionare i contenuti del testo
approvato dal Senato.
La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Dieni 39.6,
Cozzolino 39.7, Dadone 39.8 e Gelmini 39.9.
Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente,
dichiara concluso l'esame delle proposte emendative.
Danilo TONINELLI (M5S),
preannuncia, a nome del proprio gruppo, l'intenzione di presentare una relazione di
minoranza.
Stefano QUARANTA (SI-SEL)
preannuncia, a nome del proprio gruppo, l'intenzione di presentare una relazione di
minoranza.
Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente,
avverte che è testé pervenuto il parere espresso dalla XIV Commissione. Quindi,
nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame alla seduta già
convocata per domani, giovedì 12 novembre.
La seduta termina alle 16.
1
CAMERA DEI DEPUTATI Martedì 17 novembre 2015
542.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
COMUNICATO
SEDE REFERENTE
Martedì 17 novembre 2015.
Presidenza del presidente Andrea MAZZIOTTI DI CELSO. – Interviene il
sottosegretario di Stato per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento, Ivan
Scalfarotto.
La seduta comincia alle 14.
Variazioni nella composizione della Commissione.
Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente,
comunica che, per il gruppo Partito Democratico, la deputata Martina Nardi entra a far
parte della I Commissione.
Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero
dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la
soppressione del CNEL e la revisione del titolo V della parte II della Costituzione.
C. 2613-B cost., approvato, in prima deliberazione, dal Senato, modificato, in prima
deliberazione, dalla Camera e nuovamente modificato, in prima deliberazione, dal
Senato.
(Seguito dell'esame e conclusione).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta
dell'11 novembre 2015.
Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente,
ricorda che sono pervenuti i pareri del Comitato per la legislazione, delle Commissioni
X, XII e XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.
Cristian INVERNIZZI (LNA)
preannuncia la presentazione di una relazione di minoranza.
Celeste COSTANTINO (SI-SEL) e Danilo TONINELLI (M5S),
a nome dei rispettivi gruppi, confermano, come preannunciato nella seduta dell'11
novembre, la presentazione di relazioni di minoranza.
2
La Commissione delibera di conferire al relatore, deputato Emanuele Fiano, il mandato
di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame.
Andrea MAZZIOTTI DI CELSO,
presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle
indicazioni dei gruppi.
La seduta termina alle 14.05.
CAMERA DEI DEPUTATI Martedì 24 novembre 2015
546. XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
COMUNICATO
COMITATO DEI NOVE Martedì 24 novembre 2015.
Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del
numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle
istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del titolo V della parte II della
Costituzione.
Emendamenti C. 2613-B cost., approvato, in prima deliberazione, dal Senato,
modificato, in prima deliberazione, dalla Camera e nuovamente modificato, in
prima deliberazione, dal Senato.
Il Comitato dei nove si è riunito dalle 9.35 alle 9.40.