Costituzione Rito Palladio
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Transcript of Costituzione Rito Palladio
Massoneria Universale
Humanitas, Libertas, Felicitas
SOVRANO SANTUARIO DEL
RITO PALLADIO DI MIZRAIM
Atto Costitutivo
Milano, 11 Gennaio 2015 E.’.V.’.
Tu sì, sei santa, tu sei in ogni tempo salvatrice dell’umana specie, tu, nella tua generosità, porgi sempre aiuto ai
mortali, tu offri ai miseri in travaglio il dolce affetto che può avere una madre.
Né giorno né notte né attimo alcuno, per breve che sia, passa senza che tu lo colmi dei tuoi benefici; tu per mare e
per terra proteggi gli uomini, allontani le tempeste della vita e porgi con la tua destra la salvezza, tu sempre con la
tua mano sciogli le fila che il destino aggroviglia in nodi inestricabili, tu calmi le bufere della fortuna e poni un freno
alle funeste rivoluzioni delle stelle.
Te onorano gli dèi del cielo e rispettano quelli dell’inferno, tu fai ruotare la terra, dai la luce al sole, governi
l’universo, calchi col tuo piede il Tartaro.
A te obbediscono le stelle, per te ritornano le stagioni, di te si rallegrano i numi, a te servono gli elementi. Al tuo
cenno spirano i venti, offrono il nutrimento le nubi, germogliano i semi, crescono i germogli. La tua maestà temono gli
uccelli vaganti pel cielo, le fiere erranti pei monti, i rettili celandosi nel terreno, i mostri nuotanti pel mare.
Povero è il mio ingegno nel cantare le tue lodi; scarso il mio patrimonio nell’offrirti sacrifici, la mia voce non ha
sufficiente ricchezza per esprimere i sentimenti che m’ispira la tua maestà; e non ci riuscirei neppure se avessi mille
bocche e altrettante lingue, neppure se potessi parlare senza stancarmi per tutta l’eternità!
Perciò quel poco che può un tuo fedele ma povero seguace, cercherò di farlo: le tue divine sembianze e la santissima
tua volontà, ora che le ho accolte nell’intimo segreto del mio cuore, le custodirò in eterno e sempre le contemplerò
nell’animo mio.
Questa fu la preghiera che rivolsi all’augusta divinità.
(“Le Metamorfosi” di Apuleio, Libro XI cap. 25)
La Rispettabile, Autonoma e Sovrana Loggia Madre Sirio all’Oriente di Milano è stata fondata come
Triangolo il 24 Aprile 2013 e successivamente venne riconosciuta come Loggia con il numero distintivo
14, dalla Gran Loggia Tradizionale d’Italia il 15 Gennaio dello stesso anno. In seguito alla fuoriuscita
dell’ORUMM a cui alcuni fratelli MM della Loggia Sirio e alla contestuale fondazioni della Gran Loggia
d’Italia dei Riti Confederati di cui la Sirio era Loggia Fondatrice, la stessa revocò l’Obbedienza alla
GLTI e confluì nella GLIRC il 22 luglio del 2014. Il giorno 16 novembre la R:.L:.Sirio n.4 decide di
abbandonare la GLIRC e costituirsi come Loggia Autonoma di San Giovanni di Scozia.
CIO’ PREMESSO
Il giorno 11 gennaio 2015 ev, la R:.L:.A:.S:. Sirio decide di emettere la seguente Tavola Architettonica
“Il Rito Palladio” , condivisa da tutti i FF:.:. al fine di creare una nuova Massoneria fondata sul motto
dell’Imperatore Adriano: Humanitas, Libertas, Felicitas.
SI DECRETA DUNQUE LA COSTITUZIONE DELLA MASSONERIA UNIVERSALE DENOMINATA,
SOVRANO SANTUARIO DEL RITO PALLADIO DI MIZRAIM CON IL SEGUENTE STATUTO E
REGOLAMENTO.
PREMESSA
Schwaller De Lubicz, grande studioso della Tradizione e dell’Egitto considerò due livelli di significato per
l’Egitto stesso:
1. Egitto storico, che si sviluppò in un luogo ed in un tempo;
2. Egitto, come una precisa “Qualità dell’Intelligenza”; un altro modo di esistenza dell’Intelligenza
umana. Questo “Egitto” non ha niente a che vedere con i tempi storici (anche se questa
Intelligenza si espresse e si incarnò nella terra del Nilo in una precisa epoca storica), ma
rappresenta piuttosto un ben preciso Luogo/Stato di coscienza. Per entrare in questo Egitto,
eternamente presente, l’uomo deve imporre a se stesso una disciplina. Egli deve, abbandonando
la coscienza dialettica, risvegliare un rapporto interiore vivente con l’oggetto della propria
ricerca, quella che AOR definiva Intelligenza del Cuore.
E Domenico Lombardi, Benno, sotto lo pseudonimo di Belfegor scrive:
“Il rosso, il fuoco, le ceneri che volano facilmente al vento, l’uccello purpureo, il rogo, la
resurrezione e gli Elisi, sono tutti ingredienti, procedimenti e risultati di operazioni alchemiche,
che si praticano in un recondito CENTRO, ove lo 0 è la Fiamma, lo 0 è l’Orifiamma e lo 0 è la
Sfinge; del quale Centro potrebbe dirsi, come per l’Araba fenice, ‘che vi sia ognun lo dice, ove
sia nessun lo sa.
Cotesto CENTRO ricorre, tuttavia, frequentemente nelle incaute, malconsistenti e fin troppo
riconoscibili ostentazioni di versatissimi millantatori. E viene tirata in ballo perfino l’accertata
sede topografica, variabile su tutti i quarti e mezzi quarti della rosa dei venti, a seconda che alla
nuova coprocrazia dell’occulto piaccia spostare la sua instabile residenza.
La Fenice, invece, ne indica l’ubicazione UNICA E SICURA, ed i suoi decifrabili connotati stanno
a dimostrare che non bisogna rivolgersi al pizzardone stradale per rintracciarla,perché i Numi non
si farebbero tanto facilmente sorprendere a simposio da estranei non muniti del biglietto d’invito.
Nel simbolo della FENICE stanno la chiave e la parola di passo per comunicare con l’OCCULTO
SINEDRIO, la cui Gerarchia NON SI ESTRANIA DAI SUOI DIPENDENTI ED E’ LA SOLA
DOMINANTE.
Pertanto, chi non sia un venditore di fumo, o uno dei tanti ciarlatani che infestano noiosamente
l’approccio ai confini del sacro recinto, ha il dovere di invitare i preparati a non rivolgersi
vanamente all’oriente o all’occaso, ma a stabilire il proprio indistruttibile contatto.
Allora soltanto sapranno se trattisi di un cavo transatlantico o di un filo della tessitrice Aracne,
avranno risposta ai loro molti pensieri che, sotto l’aspetto di iridate farfalle o di notturne falene,
vanno sciamando intorno ai consapevoli, e capiranno pure perché fanno una grandissima pena.”
Giustiniano Lebano scrive inoltre: “ La voce ‘Egitto’ in arcano non era intesa per quel luogo
geografico comunemente conosciuto. La voce Egitto è pimandria di Aig-Ipt-Os. Spiegate le varie
voci con l’ermeneutica s’intendeva ogni Urbe Arcana collegata alla vasta fascia dello zodiaco
urbico dell’universo arcano. Egitto quindi è voce arcana che spiega: il Mondo Arcano. E gli Egizi
furono detti i Subcostituiti.”
Pertanto Urbe Arcana, di cui l’Egitto geografico fu, in una determinata epoca, l’esplicazione e
manifestazione fisica: ecco l’importanza dello studio dei documenti da esso prodotti.
Anche Hahaiah a proposito del Grande Ordine Egizio di Kremmerz scrive: “Affermo che soltanto
una minima dose di quanto sono andato esponendovi da un anno a questa parte l’ho avuta per
diretta istruzione di cui sono il pappagallo.
Ma il resto mi è venuto dalla pratica, come verrà a voi, e ne ho trovato conferma non solo in testi
autorevoli ma nella autorità dei fatti, il che mi lascia supporre che, in determinate condizioni di
vibrazione animica, ci si mette nel rapporto, per omologia, con un centro realmente esistente, quel
centro di incerta topografia a cui allude il Kremmerz, da cui scaturiscono le idee assolute.
In base a questa cognizione, rinnegando la quale penso che si debba rinnegare tutta la teoria magica-
alchimica, io ritengo di smetterla di fare il papasso e di lanciare ciascuno di voi, ormai in possesso di
tutto il necessario, alla propria iniziativa, affinché si sviluppi conformemente alla propria volontà.”
Quindi Rito Palladio di Mizraim come essere vivente, definibile come Eggregore.
Dai lavori delle Accademie Kremmerziane traiamo quanto segue: “Per specificare ancora meglio cosa sia
un Eggregore diciamo che esso è costituito ad immagine dell’uomo e cioè:
a) da un solare: Archè o Idea eterna, che ne è lo spirito;
b) da un mercuriale: legame o veicolo creato dal Pontefice;
c) da un lunare: costituito dall’anima collettiva dei membri, da cui riceve o dà impulsi per mezzo di
un’osmosi psichica;
d) da un saturniano: costituito dalla catena iniziatica.
In questo schema troviamo le due componenti dell’Eggregore: quella trascendente – esterna all’uomo -
consistente in un’influenza superumana e spirituale, da confrontarsi con il concetto di Shekinah o di
Barakah, che discende nel dominio individuale, esercitando la sua azione, mediante la componente
collettiva - inerente all’uomo – nella quale prende il suo punto d’appoggio.
Non bisogna quindi confondere il senso orizzontale da quello verticale dell’Eggregore.
Il collettivo, in tutto ciò che lo costituisce, non è che un’estensione dell’individuale e non ha, in
rapporto a questo, niente di trascendente; la partecipazione ad un collettivo può perciò essere solo una
specie di allargamento dell’individualità.
Non è quindi in quanto semplice collettività che bisogna considerare un’ Organizzazione Iniziatica; essa
svolge la sua funzione, in quanto depositaria di qualcosa che è sopraindividuale e trascendente rispetto
alla collettività: cioè un’influenza spirituale, di cui ha assunto la conservazione e la trasmissione.
Sulla base di quanto detto, possiamo distinguere l’Eggregore iniziatico dalla manifestazione della psiche
collettiva, in quanto quest’ultima è prodotta solo dalla componente inerente all’uomo.
Mediante l’iniziazione l’individuo ottiene un’integrazione virtuale nella Catena; se la saprà rendere
effettiva, questo aggancio consentirà la sua entrata nel circuito eggregorico.”
L’Egitto va inteso come punto di riferimento e di sincretismo della “Tradizione Primordiale”.
Il Rito Palladio di Mizraim, come “Ta-Meri” – Terra Magnete (nome dell’Antico Egitto) – viene
posto sotto l’autorità della Saggezza Egizia.
La Saggezza Egizia rappresenta un insegnamento simbolico perfetto, che giustifica, assieme alla
conoscenza della situazione dell’Egitto sulla Terra “ad immagine del Cielo”, la pretesa di essere il
‘magnete della Luce’.
Dovrà essere previsto lo “studio delle basi simboliche dell’insegnamento dei Saggi, quali si
ritrovano nei loro testi, nelle loro rappresentazioni e nella loro architettura. […] L’Egitto non
costituisce tuttavia lo scopo degli studi […], ma è solo un esempio che permette di dimostrare la
possibilità di affrontare i problemi essenziali secondo un orientamento di pensiero più saggio, e di
prendere in considerazione l’insegnamento delle diverse Tradizioni.
Lo studio sui documenti originali egizi deve consentire di ricostruire il “contesto operativo”; sarà
infatti possibile inserire solo in questo contesto le istruzioni, le ritualità e le tecniche operative,
giunte fino ad oggi attraverso il Grande Oriente Egizio, l’Ordine Osirideo Egizio, la Tradizione
Ebraica e la Cabala, derivate dalla Tradizione Egizia, ed attraverso le altre espressioni della
Tradizione Unica (quali ad esempio Tradizione Tolteca, Taoismo, Tantrismo, Alchimia
Metallurgica e Spagiria), dopo averle esaminate, confrontate con i Testi egizi, filtrate e “ripulite”;
solo così le tecniche non saranno più una semplice lista di ricette inutili e dannose, ma operazioni
vitali ed evolutive.
Si procederà inoltre, con tale finalità, alla riunificazione degli Archivi dispersi della Tradizione, da
cui si evinceranno le pratiche tradizionali tramandate nei secoli.
In questo modo, anche in questa epoca, il Rito Palladio di Mizraim potrà porsi come punto
centrale e anello di congiunzione fra l’oriente e l’occidente e fra l’antichissimo e il meno antico.
Solo allora sarà possibile far rivivere il messaggio puro dell’antica Saggezza Egizia, esprimendolo
in un linguaggio moderno, scientifico e privo di misticismi.
Così potrà essere riportato in Terra ed in manifestazione l’Eterno Grande Ordine Egizio,
scaturigine ed ordinatore del Rito Palladio di Mizraim, sua manifestazione sotto veste massonica,
dell’Ordine Osirideo Egizio, sua manifestazione osiridea, della Catena M::M::, sua manifestazione
isiaca.
A tal proposito i MM oltre il V grado del Rito dovranno confluire nella Catena Martinista.
STATUTI E REGOLAMENTI DEL SOVRANO SANTUARIO DEL RITO PALLADIO DI
MIZRAIM
O SIGNORE,
TU sei l'Assoluto, e nella TUA VITA Una manifesti il TUO Splendore
che per me è il TUO Onnipotere, Onnipotenza e Onniforza,
e in umiltà io TI ringrazio per la TUA Misericordia di concedermi la Luce del TUO Sapere e della TUA Memoria durante il mio
lavoro giornaliero, e così compiere il mio Dovere che è la TUA Volontà.
A TE o Signore dedico ogni azione
In TE o Signore fisso la mia immaginazione
A TE o Signore vengo come l'unico rifugio.
O Signore:
concedimi di accettare con calma le cose che non posso cambiare
concedimi la TUA Grazia, Forza e Intelligenza di cambiare ciò che posso cambiare
concedimi la TUA Luce con il TUO Sapere e la Memoria
per realizzarne la differenza.
Amen.
(Karl von Eckartshausen).
DEL S+S+D+R+P+D+M+
La formula del Sovrano Santuario del Rito Palladio di Mizraim è una esplicazione solare dell'idea
scientifica, religiosa e magica sotto l'apparenza moderna massonica..
La sua manifestazione ierogrammatica e ieroglifica è espressa nel sigillo generale dell'Ordine, l'aquila
bianca e nera rappresentazione del cielo e della terra.
La forma comune alla intestazione delle diverse massonerie ha origine dalla filiazione di queste al Sovrano
Santuario del Rito Palladio che resta fonte del sacro fiume della sapienza universale indipendentemente
da ogni applicazione ai tempi diversi nei pervertimenti e nelle violazioni settarie.
La Scienza Pura Sovrana, Perfetta prescinde dalle sue applicazioni alla vita sociale e ripudia come
temporanee e caduche tutte le funzioni filiali, perché murando i costumi, la società, gli stati e le razze, di
per se' trasformabili, resta al di sopra di tutte le mutabilità della politica e delle religioni, sul più perfetto
cielo della speculazione filosofica.
Quindi nella sua essenza il S+S+D+R+P+D+M+ non si occupa di questioni transitorie della politica, della
religione e di genere, dei popoli, restando come sorgente della sola perpetuazione della verità immutabile
o Scienza Pura.
D'altronde la forma relativamente moderna di ogni massoneria è "templaria", vale a dire che i fratelli
massoni o costruttori non esisterebbero se non avessero un tempio da edificare con pietre e cemento,
templi politici o templi religiosi caduchi perché il cemento e le pietre ritornano polvere alla terra, cui
sono stati sottratti. Mentre il S+S+D+R+P+D+M+ senza elementi terrigeni, senza pietre e senza cementi
materiali mira a mantenere l'Arca Sacra in ogni spirito umano, nella sua mentalità perfettibile non
deperibile e non mutabile, perché di origine divina e non terrena.
Solamente nella forma esteriore le due formule possono rassomigliarsi, ma in grado di esplicazioni
differenti.
Così le denominazioni e le intestazioni graduali sono prese a prestito dalle forme massoniche note
solamente per lasciarsi intendere dai profani, ma appena il profano è ammesso a partecipare alla mensa
simposia della Scienza e della Perfezione, comprende che non esistono Logge ma un Sinedrio e che i
segni esteriori sono semplici parvenze transitorie e mutabile e che l'uomo perfetto resta inalterabile e
superiore a tutte le sette e a tutte le chiese nell'unico tempio assoluto, l'Universo, manifestazione e casa
dell'Ischovah.
La parola Sinedrio (da syn - insieme - ed hedra - sede -) è il solo nome intellegibile che può
rappresentare la comunione dei perfetti.
I tre punti .'. vogliono indicare la sola manifestazione esteriore ed i gradi le sole modalità dello stato
spirituale di ogni adepto della scienza nelle sue manifestazioni visibili.
Il sinedrio è unico e nella forma assoluta scientifica è Ammonia o Solare; nella forma transitoria latina è
Giuliano o solare umano, da Iulos, lanuggine o pelo animale, da cui il nome di Quintilis o mese di luglio
dei latini.
Il Sinedrio ebreo formazione dei 72 nomi cabalistici di Dio unico era la rappresentazione relativa delle
manifestazioni dell'Intelligenza Creatrice. Sinedrii erano anche presso i latini gli dei sedenti alla stessa
mensa e Sinedrio il banchetto dei Numi Vivi e Vivificatori.
Queste le delucidazioni necessarie all'esatto intendimento della costituzione occulta del tempio filosofico
spirituale e mistico, tradizionale ed assoluto. Non settario, perché il convegno dei Numi (Olimpo) non può
essere una setta; non umano e non divino, ma scientifico nel valore più puro della parola, perché scienza
è verità acquisita e posseduta alla sua fonte vera, cioè nel legame che unisce i due mondi, l'umano ed il
divino, legame che nel profano non ha nome e che gli antichi sacerdoti chiamavano logos ed i moderni,
Verbum.
LA LEGGE FONDAMENTALE DEL S+S+D+R+P+D+M+
TRADOTTA IN LINGUA VOLGARE DAI GEROGLIFICI DELLA TAVOLA DI BRONZO COMPRENDE
NOVE UNITA’ ED UN INFINITO
Le nove unità sono:
1.Uno Uno Uno
2.Amore Dolore Pietà
3.Silenzio Solitudine Coraggio
4.Ordine Temperanza Regola
5.Obbedienza Prudenza Pazienza
6.Azione Operazione Moto
7.Secreto Custodia Occultamento
8.Giustizia Equilibrio Consacrazione
9.Mutamento Trasformazione Morte
La chiave dei nove simboli tritari assoluti qui precedentemente segnati è la O o O, che porta tre simboli
completi della triplice scala dei mondi astronomici.
La Fiamma
L’Orifiamma
La Sfinge
Con questa tavola si è perpetuato dall’Epoca della Partenope Antica la Sorgente del Nilo Benefico nel
Mondo dell’ignoranza sacra. Colui che osserva la legge intendendola nella sua essenza, nelle sue unità e
nei suoi multipli, acquisterà la soluzione dell’enigma della sfinge e dominerà coi dominatori del Sacro
Nilo, in Eterno.
Colui che viene meno al patto di osservanza alle Leggi, verrà travolto nella corrente delle acque
benefiche e si perderà nell’Oceano Morto.
REGOLAMENTO INTERNO
ART. I Il S+S+D+R+P+D+M+ è una organizzazione piramidale con al vertice il Serenissimo Gran
Cofto, eletto a vita.
ART. II Il Ser. Gr. Cofto coopta il Gran Depositario ed il Gran Cancelliere. Questi restano in
carica 7 anni rinnovabili una sola volta. A termine del loro mandato il GC e il GD restano nel
Sinedrio, ma senza diritto al voto.
ART. III Il V.’.M.’. delle Logge Azzurre resta in carica tre anni, rinnovabili una sola volta.
ART. IV La gestione del Santuario è affidata unicamente alle tre cariche di cui all’articolo II. Esse
sono le uniche depositarie della tradizione iniziatica del Rito Palladio di Mizraim e operano le
revisioni sui rituali.
ART. V L’ammissione dei profani ad una Loggia Azzurra è di pura pertinenza del collegio dei
Maestri delle stesse. In nessun caso un MM proveniente da una Obbedienza esterna potrà fare
parte del Rito Palladio.
ART. VI L’ammissione alla Scala Filosofica del Rito, suggerita dal VM della Loggia Azzurra, è
oggetto di valutazione da parte delle cariche di cui all’articolo II.
ART. VII Ai lavori delle Logge Azzurre e successivamente del Rito, sono ammessi cittadini italiani o
assimilati, di genere maschile e femminile, di 21 anni compiuti. La norma ha carattere transitorio:
qualora si dovesse creare un numero sufficiente di Sor:. Tale da poter gemmare una Loggia
Femminile, queste saranno messe in grado di lavorare autonomamente e pertanto sia nei gradi
azzurri che in quelli di Rito avremo una Loggia Maschile ed una Femminile.
ART. VIII Scopo unico del S+S+D+R+P+D+M+ è la perpetuazione dell’Insegnamento della Scienza
Arcana e Sacra che la tradizione ci ha fatto conservare intatta; essa comprende il
perfezionamento del cuore umano mediante le pratiche delle morali virtù, lo sviluppo dei poteri
mentali nella determinata meta della scienza arcana; l’adattamento delle occulte forze naturali alla
manigrstazione degli occulti poteri delle forze dell’iniziato.
ART. IX Qualunque dipendente che si fa iscrivere al S+S+D+R+P+D+M+ deve aspirare quanto più
può lontano da ogni profana distrazione di vita politica e di interessi profani, di raggiungere nella
pratica il rinvenimento della voce di Ammone e della chiave di Iside fino al punto di intendere
l’uso del nome di Ihovah, dei 72 nomi divini e tendere alla conquista della Pietra dei Saggi e
dell’Elisir di Vita Perpetua.
ART. X Gli ascritti, a qualunque grado siano arrivati, hanno doveri da compiere verso i profani,
verso i maestri e verso il S+S+D+R+P+D+M+
ART. XI Verso i profani dovranno essere esempio di virtù civili, di rispetto alle leggi dello Stato in
cui vivono; di ottima morale e di ordine.
ART. XII Verso i Maestri hanno il dovere dell’obbedienza e dell’amore.
ART. XIII Verso il S+S+D+R+P+D+M+, come Arca di ogni bene, devono sentirsi legati in comunione
efficace da offrire quanto possono per ampliarlo e custodirlo.
ART. XIV Il presente regolamento è ampliabile e rivedibile in ogni momento, salva comunicazione agli
iscritti, da parte delle cariche di cui all’Art. II; il gran Cofto si riserva il diritto/dovere di
emanare decreti atti all’estensione dello stesso ed in particolare di questo articolo. I decreti del
Gran Cofto sono da ritenersi legge interna del S+S+D+R+P+D+M+, di cui questo Statuto è
Costituzione. Le istruzioni operative per ogni grado verranno date al momento dell’elevazione.
Salvis Iuribus.
NORME TRANSITORIE
Il Ser. Gran Cofto delibera con decreto n. 1/2015 che la R:.L:.A:.S:. Sirio divenga Loggia Madre per i
gradi azzurri del Rito Palladio di Misraim e pertanto prenda il numero 1 sul Libro delle Logge; viene
altresì decretata la rivivificazione della LdP Sopdet n.1 allo Zenith di Milano, valle del Lambro per quanto
concerne i gradi di Perfezione del Rito.
Milano, lì 11 gennaio 2015
Il Ser. Gran Cofto delibera con decreto n. 2/2015, che il Rito Palladio di Mizraim sarà formato da 14
gradi. In particolare:
“Sezione Simbolica”
Comprende i gradi di Loggia Azzurra dal 1° al 3° (che comprende anche il 4° e il 9° del RSAA).
Nella loggia azzurra operano l’Ad’A, il Cd’A e il MM Osirideo:
1° grado – Apprendista d’Arte.
2° grado – Compagno d’Arte.
3° grado – Maestro Osirideo.
“Sezione Filosofica”
Comprende i gradi che vanno dal X al XXIX del RSSA:
4° grado – Maestro Eletto dei IX
5° grado – Sublime Scozzese. ( equivalenza con il 29° grado del RSAA )
“Sezione Alchemica”
Comprende i gradi 51 e 52 del Rito di Misraim e il 19° del RSSA
6° grado – Cavaliere dell’Aquila Rossa. (39 ° grado Misraim)
7 ° grado – Principe R+C - comprendente anche i 7 sigilli - (18° grado RSAA – 46/47° MIsraim)
8° grado – Grande Pontefice – Sublime Cavaliere della Gerusalemme Celeste. (53 Misraim)
“Sezione Napoletana – Arcana Arcanorum”
9 ° grado – Sublime Principe della Massoneria ( 87 ° grado del Mem. Misr.)
10 ° grado – Grande Eletto della Corte sacra (88° grado del Mem. Misr.)
11 ° grado – Patriarca della Città Mistica (89° grado del Mem. Misr.)
12° grado – Sublime Patriarca di Misraim (90° grado del Mem. Misr.)
“Aeropago Mistico”
13° grado – Grande Patriarca eletto Kadosh (30 ° grado RSAA)
“Sovrano Santuario”
14° grado – Gran Cofto e Presidente del Sovrano Santuario.
Il Ser. Gran Cofto delibera altresì, che per proseguire nella scala del Rito oltre il V grado è necessaria
l’affiliazione alla catena Martinista
Milano, lì 11 gennaio 2015