COSTA RICA · attento riesce a distinguere un bradipo su un ramo o gli occhi di un caimano a pelo...

14
COSTA RICA Un angolo di Paradiso Una full immersion nella flora e nella fauna di un vero gioiello della natura 13 giorni in hotel e resort Il Costa Rica è famoso in particolare per le bellezze naturali, il patrimonio floreale e faunistico e l'illuminato programma di tutela ambientale. I parchi nazionali regalano un superbo scorcio sulla foresta pluviale tropicale che brulica di vita, mentre i vulcani attivi e le foreste nebulari offrono panorami mozzafiato. La varietà di fauna ha dell’incredibile: i tucani dal grande becco occhieggiano dalle cime degli alberi e le are scarlatte svolazzano chiassose; il viaggiatore attento riesce a distinguere un bradipo su un ramo o gli occhi di un caimano a pelo d’acqua in una palude di mangrovie, o anche a cogliere il fruscio delle foglie che segnala la presenza di un gruppo di cebi cappuccini o l’ammaliante richiamo di una scimmia urlatrice; le farfalle variopinte volteggiano tra gli alberi inghirlandati di orchidee, mentre colorati pesci tropicali popolano le acque del mare. In Costa Rica tutti i sentieri sembrano condurre a cascate, laghi vulcanici immersi nella nebbia o spiagge deserte al limitare della giungla. E poi c’è la gente… i costaricensi, o ticos come amano definirsi, orgogliosi del loro angolo di paradiso, che invitano gli ospiti a immergersi nei ritmi rilassati della “pura vida”, uno slogan suadente ma anche un autentico modo di essere.

Transcript of COSTA RICA · attento riesce a distinguere un bradipo su un ramo o gli occhi di un caimano a pelo...

COSTA RICA Un angolo di Paradiso

Una full immersion nella flora e nella fauna di un vero gioiello della natura

13 giorni – in hotel e resort

Il Costa Rica è famoso in particolare per le bellezze naturali, il patrimonio

floreale e faunistico e l'illuminato programma di tutela ambientale. I parchi

nazionali regalano un superbo scorcio sulla foresta pluviale tropicale che brulica

di vita, mentre i vulcani attivi e le foreste nebulari offrono panorami mozzafiato.

La varietà di fauna ha dell’incredibile: i tucani dal grande becco occhieggiano

dalle cime degli alberi e le are scarlatte svolazzano chiassose; il viaggiatore

attento riesce a distinguere un bradipo su un ramo o gli occhi di un caimano a

pelo d’acqua in una palude di mangrovie, o anche a cogliere il fruscio delle foglie

che segnala la presenza di un gruppo di cebi cappuccini o l’ammaliante richiamo

di una scimmia urlatrice; le farfalle variopinte volteggiano tra gli alberi

inghirlandati di orchidee, mentre colorati pesci tropicali popolano le acque del

mare. In Costa Rica tutti i sentieri sembrano condurre a cascate, laghi vulcanici

immersi nella nebbia o spiagge deserte al limitare della giungla. E poi c’è la

gente… i costaricensi, o ticos come amano definirsi, orgogliosi del loro angolo di

paradiso, che invitano gli ospiti a immergersi nei ritmi rilassati della “pura

vida”, uno slogan suadente ma anche un autentico modo di essere.

PROGRAMMA DI VIAGGIO – Partenze 2019

1° giorno / Italia – San Josè

Partenza al mattino con volo di linea via scalo europeo o statunitense. Arrivo a

San Josè nel tardo pomeriggio disbrigo delle formalità d’ingresso, accoglienza e

trasferimento in hotel. Pernottamento in hotel.

Pasti: esclusi.

San Josè

Per gran parte del periodo coloniale San Josè (1.170 m), fondata nel 1737, svolse

un ruolo di secondo piano rispetto a Cartago, una città più grande e di maggiore

importanza fondata nel 1563 e capoluogo provinciale. Isolata per decenni, la città

iniziò a svilupparsi alla fine del XVIII secolo come punto di sosta lungo la rotta

commerciale del tabacco. Dopo l’indipendenza del Costa Rica, ottenuta nel 1821,

Cartago e San Josè tentarono ciascuna di affermare la propria supremazia. Le

rivalità ebbero termine nel 1823, quando le due città si fronteggiarono nella

battaglia di Ochomongo, vinta da San Josè, che si autoproclamò capitale del

paese. Nonostante il nuovo status, la città rimase un tranquillo centro agricolo fino

ai primi decenni del XX secolo. Nella seconda metà del XX secolo la città si

sviluppò senza sosta trasformandosi in un vasto e disordinato agglomerato urbano.

Negli anni ’40 San Josè contava appena 70.000 abitanti, mentre attualmente la

popolazione dell’area metropolitana è di quasi 1.600.000 persone.

2° giorno / San Josè (visita della città)

Visita della città. La prima tappa sarà il Museo de Oro Precolombiano y

Numismatica con una straordinaria collezione di oggetti d'oro che riflettono la

visione del mondo, la struttura sociale e le tecniche di lavorazione dell'oro del

popolo precolombiano del Costa Rica. La mostra illustra il modo di lavorare e

vivere in perfetta sintonia con la natura, di quell’epoca. La collezione comprende

1600 pezzi d'oro precolombiano datati dal 500 d.C al 1500 d.C. Si visita poi il

Teatro Nacional che è forse l’edificio più noto e visitato del paese. Fu progettato

nel 1890 dopo che la primadonna Adelina Patti, in tournee in Sudamerica, non

potè esibirsi in Costa Rica per la mancanza di una struttura teatrale adeguata. I

grandi magnati del caffè decisero pertanto di finanziare l’opera, applicando una

tassa straordinaria sull’esportazione del caffè. L’opera fu completata nel 1897 e fu

poi inaugurata con la rappresentazione del Fausto di Gounod. Il Teatro Nacional è

stato dichiarato Monumento Nazionale nel 1965. La trasformazione del vecchio

aeroporto nel parco cittadino La Sabana, è stata un’idea ben realizzata e

apprezzata dalla città stessa: la torre di controllo e le sale arrivi e partenze vennero

trasformate in quello che oggi è il Museo di Arte Moderna; gli hangar vennero

abbattuti e gli spazi liberi sono oggi lo Stadio Nazionale. All’interno del parco ci

sono piste di pattinaggio, una pista di atletica, viale pedonali e un laghetto,

insomma il posto ideale per i costaricensi per trascorrere la domenica pomeriggio.

Passeggiata per il Barrio Amòn, un bel quartiere storico costituito da residenze di

coltivatori di caffè costruite tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, dove

edifici in cemento armato in stile art-decò si alternano a quelli in stile vittoriano

tropicale tinteggiati a colori vivaci, in vari stadi di conservazione. Pernottamento

in hotel.

Pasti: colazione in hotel, pranzo e cena esclusi.

(N.B. Il Parco Nazionale Vulcano Poàs è momentaneamente chiuso per ragioni

di sicurezza in quanto negli ultimi tempi il vulcano ha presentato una notevole e

costante attività. Alla sua riapertura, sostituiremo la visita della città di San

Josè con quella del Parco Nazionale del vulcano)

(N.B. L’hotel è localizzato in centro e pertanto per cena o dopo cena si può

raggiungere a piedi il pittoresco quartiere del Barrio Amòn).

3° giorno / San Josè – Guàpiles – La Pavona – Parco Nazionale Tortuguero (il

“luogo delle tartarughe”) (circa 120 km) Partenza verso nord-est lungo la Ruta 32 che attraversa le colline ammantate di

alberi del Parco Nazionale Braulio Carrillo. Si transita per la cittadina rurale di

Guàpiles, centro dei trasporti per la regione del Rìo Frìo, nota per la coltivazione

delle banane. Proseguendo verso nord-est si lasciano le colline pedemontane

settentrionali della Cordillera Central per fare ingresso nei bassopiani

lussureggianti e umidi del versante caraibico. Raggiunta la località di La Pavona

si procede in barca a motore lungo i Canales de Tortuguero, una rete di canali

artificiali, creata nel 1974, che collega una serie di lagune e fiumi serpeggianti,

con lo scopo di consentire la navigazione interna tra i villaggi costieri. Arrivo nel

Parco Nazionale Tortuguero e sistemazione in lodge.

Nel pomeriggio visita del piccolo e animato villaggio di Tortuguero, il “luogo

delle tartarughe”, che si caratterizza per le tradizioni caraibiche e per il Sea Turtle

Conservancy, l’ente istituito per la salvaguardia delle tartarughe, che gestisce una

stazione di ricerca, un centro visitatori e un museo. Pernottamento in lodge.

Pasti: colazione in hotel, pranzo e cena al lodge.

Parco Nazionale del Tortuguero

Creato per proteggere il più importante sito di nidificazione della tartaruga verde

nell’emisfero occidentale, il Parco Nazionale Tortuguero si estende lungo 22 km

di litorale e copre una superficie di circa 300 kmq, con 11 zone distinte che vanno

dalla foresta di palme di rafia alle paludi erbacee. L’area protetta si estende

anche nel Mar dei Caraibi, comprendendo circa 5.000 kmq di habitat marino.

Con una media annua di precipitazioni che può raggiungere i 5.000 mm, è uno

dei luoghi più umidi e piovosi del Costa Rica. La tartaruga verde (Chelonia

mydas) vive nelle calde acque costiere degli oceani Atlantico, Pacifico e Indiano.

Si nutre principalmente di piante marine e può pesare fino a 180 kg. Il suo

carapace, a forma di cuore, ha quattro placche ed è di colore bruno scuro e verde

oliva. I maschi possono arrivare a 1,6 m di lunghezza e trascorrono tutta la vita

in mare aperto, mentre le femmine, un po’ più piccole, ogni due-quattro anni

tornano a riva, sulla spiaggia dove sono nate, per nidificare e deporre tra le 80 e

le 120 uova. La tartaruga femmina scava con le zampe un buco perfettamente cilindrico sulla spiaggia, vi depone le uova e lo copre accuratamente di sabbia. In alcuni casi la tartaruga crea un falso nido nelle vicinanze per confondere i predatori. Poi abbandona il nido a se stesso e ritorna a mare. La stagione di

nidificazione va da Marzo a Ottobre, con un picco in Luglio e Agosto. Il periodo

di incubazione va da 45 a 70 giorni, dopo di che i piccoli, non più grandi del

palmo di una mano, rompono il guscio con la caruncola (un dente temporaneo) e

raggiungono l’oceano in piccoli gruppi, muovendosi il più rapidamente possibile

per evitare la disidratazione e i predatori. Una volta in acqua devono nuotare

almeno 24 ore per raggiungere fondali più profondi ed essere al riparo dalle

insidie della terraferma.

4° giorno / Parco Nazionale Tortuguero (non solo tartarughe marine)

Intera giornata dedicata al Parco Nazionale Tortuguero. Con molta probabilità

tra Marzo e Ottobre si ha l’opportunità di assistere alla deposizione delle uova. A

causa della fragilità dell’habitat e dell’effettivo rischio di estinzione della specie,

le escursioni per l’avvistamento delle tartarughe sono severamente regolamentate

e gestite esclusivamente dai lodge del parco. Ma nel tortughero non ci sono

soltanto tartarughe marine, tra l’altro presenti in ben quattro specie: tartaruga

verde, tartaruga liuto, tartaruga embricata e tartaruga caretta. Nel parco sono state

registrate oltre 300 specie di uccelli, sia stanziali che migratori: 14 specie di

aironi, martin pescatori, jacane, tucani, aninghe americane o “uccelli serpente”,

are di Buffon, cracidi hocco (tacchini della foresta) ...

Alcune specie di mammiferi sono particolarmente diffuse nel Tortuguero, in

particolare le scimmie urlatrici dal mantello, le scimmie ragno dell’America

Centrale e i cebi cappuccini. Disponendo di un buon binocolo si riescono ad

avvistare anche i bradipi didattili e tridattili. Le lontre di fiume, di solito assai

diffidenti, sono abbastanza abituate alla presenza delle imbarcazioni, mentre i

timidi manati (lamantini) delle Indie Occidentali sono molto difficli da avvistare.

Il parco è popolato anche da grandi felini come i giaguari e gli ocelot, ma questi

animali hanno abitudini notturne e quindi è quasi impossibile vederli. Nel

pomeriggio escursione in barca tra il labirinto di canali, spesso ricoperti di ninfee,

che offrono buone opportunità per l’avvistamento degli animali. Per i più atletici è

possibile ascendere il Cerro Tortuguero (120 m), l’unico rilievo del parco.

Pernottamento in lodge.

Pasti: colazione, pranzo e cena al lodge.

5° giorno / Parco Nazionale Tortuguero – Guapiles – La Fortuna (l’elegante

complesso termale) (circa 190 km)

Partenza verso sud-ovest per la cittadina di Guapiles e poi per la La Fortuna. Si

attraversa la regione delle umide pianure settentrionali che si estendono dal

confine con il Nicaragua fino alla Cordillera de Tilaràn. Disseminata di giungla

tropicale e di fattorie, “fincas”, coltivate a banane, canna da zucchero e ananas,

dove il commercio agricolo e la tutela dell’ambiente convergono per dar vita a

un’unica grande “anima verde”. Arrivo nella cittadina di La Fortuna, il principale

punto di accesso al Vulcano Arenal. Nel pomeriggio o in serata è possibile

partecipare a un’escursione opzionale (da pagare in loco) all’elegante complesso

termale Eco Termales Fortuna, dove tutto, dal sistema di circolazione naturale

dell’acqua nelle piscine all’illuminazione soffusa, è di tono minimalista ma

lussuoso (N.B. L’escursione va prenotata in anticipo perché sono ammessi solo

100 visitatori per ogni turno di quattro ore, nel nostro caso dalle 18.00 alle

22.00: US$ 90 per persona inclusa la cena). Pernottamento in hotel.

Pasti: colazione al lodge, pranzo e cena liberi.

6° giorno / La Fortuna – Parco Nazionale Vulcano Arenal – La Fortuna

(l’imponente vulcano quiescente) (circa 40 km)

Partenza per il Parco Nazionale Vulcano Arenal istituito nel 1995 e facente parte

della più vasta Area de Conservaciòn Arenal, che tutela gran parte della Cordillera

de Tilaràn. Camminata lungo il sentiero di Las Coladas (2 Km) che si sviluppa

attraverso la foresta pluviale tropicale ai piedi del vulcano che si sta ancora

rigenerando dopo essere stata bruciata dalle ultime eruzioni. Il sentiero porta ad

una colata di lava fredda, creata quando il vulcano eruttò nel 1992. Dall'alto,

avrete una vista superlativa sulla foresta circostante, sull'imponente vulcano e sul

vasto Lago Arenal. Nel pomeriggio camminata per raggiungere la Catarata de la

Fortuna, uno scintillante nastro d’acqua che, con un salto di 70 m tra le scoscese

pareti di un canyon di nera roccia vulcanica ricoperta di felci e bromeliacee,

precipita nella giungla al fondo della gola. Tuffarsi proprio sotto il tonante getto

d’acqua è pericoloso, ma ci si può bagnare in una delle circostanti piscine naturali

color acquamarina da cui si gode una vista straordinaria. Rientro a La Fortuna.

Pernottamento in hotel.

Pasti: prima colazione in hotel, pranzo e cena liberi.

Parco Nazionale Vulcano Arenal

Un territorio vario e selvaggio con un alto grado di biodiversità. L’Arenal è

rimasto in stato di quiescenza fino al 29 luglio 1968, quando una serie di violente

esplosioni provocò la fuoriuscita di fiumi di lava che distrussero tre villaggi.

Nonostante occasionali periodi di quiete che duravano alcune settimane o anche

mesi, dal 1968 in poi l’Arenal continuò a produrre quasi quotidianamente

minacciose colonne di cenere, forti esplosioni e infuocate colate laviche, ma

questi fenomeni si interruppero improvvisamente nel 2010. Anche se lo spettacolo

notturno delle incandescenti colate laviche è terminato, almeno per il momento

(nessuno può dire che cosa bolle in pentola), questo imponente vulcano merita

che gli si dedichi del tempo.

7° giorno / La Fortuna – Santa Elena (la laguna de Arenal) (circa 110 km)

Partenza verso ovest lungo la strada lastricata che costeggia la sponda nord della

Laguna de Arenal, il lago artificiale più grande del paese, la cui diga provvede

all’approvvigionamento idrico della provincia di Guanacate e alla fornitura

idroelettrica della zona. Quando non tira vento il paesaggio è mozzafiato: la

lucente superfice delle calme acque del lago riflette la sagoma del Vulcano Arenal

e delle montagne circostanti, ammantate di foreste.

Raggiunto l’estremo nord-ovest della laguna si prosegue verso sud per il villaggio

di Santa Elena, dove uno stretto corridoio urbanizzato, comprendente il villaggio

e l’insediamento quacchero di Monteverde, è racchiuso tra due straordinarie

foreste nebulari protette. Pernottamento in hotel.

Pasti: prima colazione in hotel, pranzo e cena liberi.

L’insediamento di Monteverde e la Riserva Biologica Foresta Nebulare di

Monteverde

Nel 1949 alcune famiglie quacchere dell’Alabama, pacifiste in ossequio alla loro

religione, lasciarono gli Stati Uniti, in segno di protesta contro la guerra di

Corea, e scelsero di vivere a Monteverde. Alcuni anni prima, infatti, il governo

costaricense aveva abolito l’esercito e inoltre il clima fresco delle montagne era

perfetto per allevare il bestiame. Nel loro tranquillo rifugio, i quaccheri

adottarono uno stile di vita semplice e spartano dedicandosi all’allevamento e

alla produzione di latticini. Ammaliati dall’incantevole paesaggio, i quaccheri

decisero di destinare un terzo delle loro proprietà alla protezione dell’habitat

naturale. Nel 1975 la comunità locale, con l’aiuto di organizzazioni

ambientaliste, riuscì ad acquistare più di 300 ettari di terreno adiacenti alla zona

inizialmente protetta. Nacque così la Riserva Biologica Foresta Nebulare di

Monteverde, amministrata dal Centro Scientifico Tropicale, che oggi si estende su

una superficie complessiva di più di 100 kmq. Con oltre 400 specie catalogate di

uccelli, Monteverde è un vero e proprio paradiso per il birdwatching. Il quetzal

splendente, simbolo della riserva, si riesce ad avvistare soprattutto in Marzo e

Aprile, durante la stagione della nidificazione, ma con un pizzico di fortuna può

capitare di vederlo in qualsiasi periodo dell’anno. La visibilità limitata della

foresta nebulare rende piuttosto difficile gli avvistamenti dei mammiferi; tra le

specie avvistate più frequentemente figurano i coati, le scimmie urlatrici, i cebi

cappuccini, i bradipi, gli aguti e gli scoiattoli.

8° giorno / Santa Elena – Riserva Biologica Foresta Nebulare Monteverde –

Santa Elena (il Quetzal Splendente)

Giornata dedicata alla visita della Riserva Biologica Foresta Nebulare

Monteverde. La riserva è costituita da una foresta vergine avvolta dalla foschia,

con rampicanti coperti di muschio, dove prosperano felci e bromeliacee, i torrenti

scorrono impetuosi e la vita è in pieno rigoglio.

Nella riserva ci sono 13 km di sentieri segnalati e ben tenuti. I nove sentieri più

frequentati, adatti alle escursioni in giornata, delimitano un’area grosso modo

triangolare, “El Triangulo”. Da tenere presente che alcuni sentieri sono molto

fangosi, si cammina essenzialmente in mezzo a una nuvola, quindi sono necessari

degli indumenti impermeabili e scarpe adatte. Pernottamento in hotel.

Pasti: prima colazione in hotel, pranzo e cena liberi.

9° giorno / Santa Elena – Quepos – Punta Quepos (la costa del Pacifico) (circa

190 km)

Partenza verso sud-est per la cittadina di Quepos, sulla costa dell’Oceano

Pacifico, porta d’accesso al Parco Nazionale Manuel Antonio. Si prosegue per la

vicina Punta Quepos, una piccola penisola, ammantata di foresta tropicale, che si

protende nel Pacifico in prosimità del Parco Nazionale Manuel Antonio.

Sistemazione in resort. Resto del pomeriggio dedicato al relax. Pernottamento in

resort.

Pasti: prima colazione in hotel, pranzo e cena liberi.

La cittadina di Quepos

Il nome della cittadina deriva dai nativi quepoa, stanziati nell’area ai tempi della

conquista spagnola. Come molte altre popolazioni native di tutta la regione, i

quepoa furono decimati in breve tempo dalle malattie introdotte dagli europei e

fino ad allora sconosciute. Sul finire del XIX secolo non esisteva più alcun quepoa

di lignaggio puro, e le terre iniziarono aessere colonizzate da agricoltori

provenienti dalle zone dell’entroterra. Agli inizi del XX secolo Quepos acquisì

una certa notorietà come porto per l’esportazione delle banane, ma verso la metà

del secolo questa attività subì un brusco declino a causa delle malattie che si

diffusero nelle piantagioni. Quindi subentrò la coltivazione delle palme da olio

africane, che tutt’oggi si estendono a perdita d’occhio intorno a Qurepos.

10°-11° giorno / Parco Nazionale Manuel Antonio (le scimmie-scoiattolo)

Due intere giornate libere da dedicare al relax sulla spiaggia e alla visita del Parco

Nazionale Manuel Antonio (N.B. L’ingresso al parco e le eventuali attività di

queste giornate non sono incluse nel programma e pertanto vanno pagate in

loco). Il Parco Nazionale Manuel Antonio, con le palme ondeggianti al vento, le

scimmie giocherellone, le scintillanti acque azzurre, i chiassosi uccelli tropicali...

è la tipica, seducente immagine da cartolina del Costa Rica. Una rete di sentieri

chiaramente tracciati conduce a spiagge tropicali dalla sabbia bianca (Playa

Espadilla Sur, Playa Manuel Antonio, Playa Puerto Escondido) e promontori

rocciosi, circondati dalla foresta pluviale, che offrono un indimenticabie vista

della baia e delle incontaminate isolette al largo della costa. A tutta questa

bellezza paesaggistica va aggiunta l’onnipresente popolazione di iguana, scimmie

urlatrici, cebi cappuccini, bradipi e saimiri. I movimenti delle vere star del parco

nonchè i primati più rari dell’America Centrale, ossia i samiri o scimmie-

scoiattolo, sono poco prevedibili. Queste adorabili scimmiette sono molto più

schive dei cebi cappuccini e, sebbene a volte si facciano vedere nei pressi

dell’ingresso del parco, soprattutto al mattino presto, in genere tendono a

rintanarsi nella foresta molto prima dell’orario di apertura. Con un po’ di fortuna,

però, può capitare di avvistarne un branco nel corso di una passeggiata mattutina,

e spesso ricompaiono anche al calare della sera sugli alberi lungo le spiagge. Pasti

liberi pernottamenti in resort.

12° giorno / Parco Nazionale Manuel Antonio – San Josè – partenza (circa

150 km) Presto al mattino partenza verso nord per l’aeroporto di San Josè. Imbarco sul

volo internazionale di linea per l’Italia via scalo europeo o statunitense e

prosecuzione in coincidenza. Pernottamento a bordo.

Pasti: colazione in hotel, pranzo e cena liberi.

13° giorno / Arrivo in Italia Arrivo in mattinata.

Sistemazioni previste:

San Josè: Hotel Presidente, 4* o similare (2 notti)

Parco Nazionale Tortuguero: Pachira Lodge o similare (2 notti)

La Fortuna (Arenal): Arenal Springs Resort, 4* o similare (2 notti)

Santa Elena (Monteverde): Hotel Monteverde Country Lodge, 4* o similare (2

notti)

Punta Quepos: Parador Resort o similare, 4* sup (3 notti)

Itinerario previsto:

Altre informazioni:

Organizzazione e trasporti – Si utilizzano automezzi di differente modello e

dimensione a seconda del numero dei partecipanti. I trasporti in barca a motore La

Pavona - Tortuguero - La Pavona - Guapiles, così come le escursioni in barca nel

Tortuguero, sono in condivisione con altri passeggeri. Guide locali di lingua

inglese/spagnola. Nostro accompagnatore dall’Italia da 12 partecipanti.

Pernottamenti e pasti – Sistemazioni in hotel di livello 4* (vedi la specifica

sopra). I pasti inclusi (3 pranzi e 2 cene) sono previsti in ristoranti locali e nei

ristoranti degli hotel.

Clima – Il Costa Rica ha un clima caldo tutto l’anno in pianura e lungo le coste, e

mite nelle città situate sugli altipiani e in montagna (nelle cosiddette Tierras

templadas). Le coste del Pacifico e l’altopiano interno hanno una stagione secca

(da Dicembre ad Aprile) e una stagione delle piogge (da Maggio a Novembre). Le

differenze di temperatura tra un mese e l’altro sono contenute, perché il Costa

Rica è vicino all’equatore. La capitale San José si trova nella parte centrale del

paese, a 1.100 metri di altitudine, ed ha perciò una temperatura piacevole tutto

l’anno, con notti fresche e giornate piacevolmente calde (tra Aprile e Ottobre le

temperature medie notturne si attestano intorno ai 16°/17°C e quelle medie diurne

intorno ai 25°/26°C). A San José piove poco da Dicembre a Marzo. La stagione

delle piogge va da Aprile a Novembre, e i mesi più piovosi sono Settembre e

Ottobre con circa 300 millimetri al mese. Sulla costa del Pacifico l’andamento

delle piogge è analogo a quello di San José e dell’altopiano, anche se

naturalmente le temperature sono più elevate (le temperature medie diurne si

attestano intorno ai 30°/32°C gradi nel periodo meno caldo, Ottobre-Novembre, e

possono raggiungere i 34°/35°C a Marzo e Aprile, prima della stagione delle

piogge). Il periodo migliore per visitare il Costa Rica va da Gennaio a metà Aprile quando quasi ovunque fa caldo, c'è il sole e piove poco. Tuttavia questo viaggio si

può tranquillamente effettuare anche durante il periodo delle piogge.

Disposizioni sanitarie – Non è richiesta alcuna vaccinazione.

Formalità burocratiche – Per il Costa Rica non è richiesto alcun visto.

Necessario il passaporto con validità di almeno 6 mesi.

N.B. Nel caso in cui i voli aerei intercontinentali vengano operati con una

compagnia americana con scalo intermedio negli USA è richiesto il passaporto

a lettura ottica o il passaporto dotato di foto digitale (se emesso dal 26 Ottobre

2005 al 25 Ottobre 2006) o il passaporto elettronico (se emesso dal 26 Ottobre

2006). E’ inoltre necessaria l’ESTA (Electronic System for Travel

Authorization) l’autorizzazione al viaggio negli Stati Uniti. L’ESTA deve essere

richiesto via internet (https://esta.cbp.dhs.gov/) con la compilazione di una

domanda (il modulo è disponibile anche in italiano) e il pagamento di

un’imposta amministrativa (US$ 14 da pagare solo con una delle seguenti carte

di credito: MasterCard, VISA, American Express o Discover) almeno una

settimana prima della partenza.

Facciamo presente che se nel passaporto compaiono i visti dell’ Iran, dell’Iraq,

del Sudan o della Siria emessi dopo l’1 marzo 2011, non è possibili entrare o

transitare negli USA con la sola autorizzazione ESTA ma è obbligatorio

ottenere il visto consolare presso l’ambasciata o il consolato statunitense in

Italia.

Caratteristiche del viaggio e grado di difficoltà – Viaggio di grande interesse

naturalistico e paesaggistico. Itinerario che richiede un certo dinamismo per le

frequenti camminate necessarie per visitare i siti naturalistici. Alimentazione

buona e genuina a base di tipici prodotti locali.

QUOTAZIONI PER PERSONA per i soli servizi in loco:

Partenze individuali e di gruppo con guida di lingua inglese/spagnolo:

€ 2.350 base 6 partecipanti

€ 2.660 base 4 partecipanti

€ 3.650 base 2 partecipanti

Partenze di gruppo con accompagnatore italiano:

€ 2.580 base 12-14 partecipanti

Quotazione dei voli aerei da Milano/Roma:

in funzione del periodo del viaggio e delle classi di prenotazione disponibili:

a partire da € 980 tasse incluse

Da aggiungere

- supplemento singola € 860 / (a) € 875

- supplemento alta stagione locale (a)

(dal 1 Luglio al 31 Agosto e dal 1 Novembre al 15 Dicembre) € 90

- supplemento altissima stagione

(dal 15 al 31 Dicembre 2019) su richiesta

- copertura assicurativa di viaggio vedi tabella sotto

- costo individuale gestione pratica € 80

--- Partenze individuali possibili tutti i giorni ---

(quote valide dal 1 Maggio al 15 Dicembre 2019)

Date di partenza di gruppo:

1) da martedì 4 a domenica 16 Giugno 2019

2) (a) da martedì 9 a domenica 21 Luglio 2019 (alta stagione locale)

3) (a) da martedì 6 a domenica 18 Agosto 2019 (alta stagione locale)

Promozione “Prenota Prima”

Prenotate il vostro viaggio con un anticipo di almeno 90 giorni dalla partenza e

otterrete uno sconto del 50% sul costo della copertura assicurativa “all inclusive”.

Le quotazioni includono:

I trasferimenti aeroporto/hotel, i pernottamenti in hotel, lodge e resort in camere a

due letti, 5 pasti (come specificato nel programma), trasporto con automezzi di

diverso modello a seconda del numero di partecipanti, imbarcazioni in condivisione

con altri passeggeri per i trasferimenti La Pavona - Tortuguero - La Pavona –

Guapiles e per le escursioni nel Tortuguero, guide locali di lingua inglese/spagnola,

nostro accompagnatore da 12 partecipanti, tutte le escursioni previste e i relativi

ingressi, assicurazione come specificato, dossier informativo/culturale o guida.

Le quotazioni non includono:

I voli aerei, la maggior parte dei pasti (8 pranzi e 9 cene), le bevande ai pasti,

l’ingresso al Parco Nazionale Manuel Antonio e le attività del 10° e dell’11° giorno,

le tasse locali per i voli domestici e/o internazionali (circa US$ 29), gli extra

personali, le mance, tutto quanto non espressamente specificato.

La nostra nuova ed esclusiva copertura assicurativa “all inclusive”

- Annullamento del viaggio prima della partenza

- Assistenza sanitaria tramite centrale operativa h24

- Spese mediche in viaggio fino a € 20.000 (di cui € 5.000 fino a 45 gg dal rientro)

- Bagaglio fino a € 750

- Viaggi Rischio Zero per eventi fortuiti e casi di forza maggiore in corso di

viaggio

- Indennizzo fino a € 150.000 per infortunio che causi decesso o invalidità

permanente

Il costo a passeggero del pacchetto assicurativo è da aggiungere alle spese

accessorie e da versare al momento dell’iscrizione al viaggio. Il calcolo

dell’importo si evince dalla tabella che segue:

Quota totale fino a: Costo a passeggero*

€ 1.000,00 € 45

€ 2.000,00 € 80

€ 3.000,00 € 115

€ 4.000,00 € 150

€ 5.000,00 € 185

€ 7.000,00 € 255

€ 10.000,00 € 360

NB: il conteggio del totale assicurabile non deve includere visto e spese

gestione pratica.

*comprensivo di imposte di assicurazione e diritti di agenzia.

Copertura Integrativa

E’ possibile estendere la copertura delle spese mediche in viaggio fino a €

120.000 stipulando una polizza facoltativa con premio lordo per passeggero di €

55,00, da specificare espressamente all’operatore.

Le condizioni dettagliate delle coperture assicurative sono consultabili sul nostro

sito www.viaggilevi.com.

NOTE IMPORTANTI

La quotazione è calcolata col valore del rapporto di cambio USD/Euro = 0,88

in vigore nel mese di Dicembre 2018. In caso di oscillazioni del cambio di +/-3% a

20 giorni dalla data di partenza sarà effettuato un adeguamento valutario.

Per ragioni tecnico-organizzative in fase di prenotazione o in corso di viaggio

l’itinerario potrebbe subire delle modifiche, mantenendo invariate quanto più

possibile le visite e le escursioni programmate.

Le tariffe aeree prevedono classi di prenotazione dedicate, soggette a

disponibilità limitata di posti. Al momento della prenotazione, in caso di non

confermabilità della tariffa utilizzata per la costruzione del prezzo del viaggio,

comunicheremo il supplemento.

Molte compagnie aeree prevedono l’emissione immediata del biglietto. In tal

caso vi informeremo all'atto della vostra conferma e procederemo alla emissione.

L'acconto dovrà includere anche l'importo intero del biglietto, che non

sarà rimborsabile, e le penali del viaggio in questione derogheranno dalle nostre

pubblicate.

L’importo delle tasse aeree dipende dal rapporto di cambio del USD e del costo

del petrolio, stabilito dalle compagnie aeree. Il valore esatto viene definito all’atto

dell’emissione dei biglietti aerei.

Milano, 21.12.2018

Organizzazione tecnica:

I Viaggi di Maurizio Levi Via Londonio, 4 – 20154 Milano (Italy)

Tel 0039 02 34934528 – Fax 0039 02 34934595

E-Mail: [email protected] – Web site: www.viaggilevi.com