Cos'è il microcredito

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BNL-PerMicro La nostra vista sul Microcredito Roma, 21 Giugno 2011

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Microcredito: un concetto ampio ed eterogeneo

Il Microcredito ha attraversato varie fasi storiche lungo le quali è mutato e si è arricchito. Partendo dal concetto generale di inclusione finanziariainclusione finanziaria, la definizione arriva a comprendere dal social lending a fini assistenziali al finanziamento di imprese piccole ma con struttura economica ordinaria.

La definizione comunitaria si incentra sui POE e limita il campo con indicatori quali:Importo massimo delle operazioni: 25.000€Destinazione del finanziamento: generazione di reddito o di impiegoDimensione massima dell’impresa: 10 dipendentiFatturato massimo del beneficiario: 2 milioni di EuroSecondo questa definizione rientrerebbero nel target il 91,5% delle imprese europee

“Bancabilità”

impo

rto

Social lendingSocial lending

Piccole impresePiccole imprese25k€

10 dipendenti2ml€ fatturato

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Cosa intendiamo qui per Microcredito

All’interno della definizione comunitaria ci concentriamo sul concetto originario di Microcredito, quello istituzionalizzato da Muhammad Yunus e la sua Grameen Bank:Concedere prestiti di piccola entitàpiccola entità a persone esclusepersone escluse dall’ordinario circuito bancario per finanziare progettiprogetti di autoimpiegoautoimpiego

I fattori identificativi sono pertanto:L’importo massimo, limitato a 25.000€ ma orientato ad importi di 5-10.000€La destinazione a persone fisiche/Ditte Individuali che per motivi contingenti o strutturali non siano al momento finanziabili

La presenza di un progetto, da trasporre in un business planLa capacità di generare reddito e di avviare un circuito virtuoso per l’autoimpiego

“bancabilità”

pres

tito

Social lendingSocial lending

Piccole impresePiccole imprese25k€

10 dipendenti2ml€ fatturato

Credito ordinario

Responsabilità Sociale

d’Impresa

Microcredito

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Le dimensioni del Microcredito nel mondo

Il Microcredito serve oggi oltre 150 milioni di clienti. I paesi evidenziati sono quelli dove il microcredito ha un ruolo centrale nello sviluppo

In particolare si distinguono: BANGLADESH:Grameen Bank c.a. 7 mln di clienti serviti; 2.500 filiali, tasso di restituzione 98,6%INDONESIA:BRIBRI 3,5 mln di clienti MESSICO:CompartamosCompartamos 1mln di clienti

EUROPA:I primi 3 operatori coprono il 70% del mercato. Nell’ordine: AdieAdie (Francia)FinveraFinvera (Svezia), Fundsz MikroFundsz Mikro (Polonia)

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Cosa fa BNP Paribas nel Microcredito

BNPP ha una struttura dedicata alla Microfinanza - micro-micro- Group Microfinance che coinvolge un centinaio di persone coordinate da una piccola struttura centraleLavora principalmente nel wholesale con accordi di partnership con 22 operatori del microcredito in 12 paesi Opera in collaborazione con CIB-IRS-AMSHa come obiettivo il massimo impatto sociale rimanendo in equilibrio finanziarioHa raggiunto oltre 400.000 clientiMembra del EMN - European Microfinance NetworkFortemente legata all’Adie, con cui collabora dal 1993 ed in cui ricopre cariche sociali

Nel 2005, è stato lanciato il Projet Banlieue coordinato dalla Fondazione BNP Paribas, per il supporto alla creazione di posti di lavoro attraverso il microcredito in partenariato con l'Adie:

650 000 euro/anno di sovvenzioni per 3 anni, aiuto alla creazione di 6 nuove “antenne” (centri specializzati) in zone urbane sensibili accompagnamento di 700 microimprenditori.

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FinanzeFinanze:Maggiore mercatoPiù introiti fiscali

Meno spesa pubblica

EconomiaEconomia:Meno squilibriMaggiore potenziale

CollettivitàCollettività:Meno patologiePiù Integrazione

Più legalità

Un potente strumento di sviluppo

Per le sue caratteristiche intrinseche, il microcredito è uno straordinario strumento di sviluppo e crescita non solo in termini economici ma anche sociali e culturali. Trade non AidTrade non Aid è la filosofia che anima il microcredito, stimolando, tramite strutture in equilibrio economico-finanziario, l’autoimpiego, la libera iniziativa e la dignità individuale.

EsclusiEsclusi:Autoimpiego

DignitàInclusione

Il costo di avviamento imprenditoriale tramite microcredito è circa 5.000€ (fonte Commissione Europea)

Il costo di gestione, tutoraggio ed accompagnamento è circa 2.000€ (fonte Adie)

Il tasso di sopravvivenza a 2 anni delle attività finanziate supera il 60% (fonte Commissione Europea)

Il costo massimo pertanto, tra pubblico e privato, è compreso tra 8.000 e 12.000€

Il costo per la collettività di un disoccupato supera i 20.000€!Il microcredito è un economico strumento di lotta Il microcredito è un economico strumento di lotta

alla disoccupazionealla disoccupazione

Circolo virtuoso

Fonte Adie

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Esportabilità del microcredito nel contesto occidentale: limiti materiali

I paesi del SUD del mondo usufruiscono di alcuni fattori che sviluppano il microcredito. Gli stessi fattori ne limitano la diffusione nei paesi occidentali.

Quadro normativo

Contesto amministrativo

Costi di avviamento

Valuta

“SUD” “NORD” le MFI possono operare agilmente. Non ci sono generalmente vincoli ostativi di tasso e caratteristiche dei soggetti prestatori.

Gli operatori sono vigilati e devono rispondere a requisiti economici e patrimoniali. I tassi sono limitati. Non c’è uno specifico riconoscimento per le MFI.

avviare un’attività è semplice, la burocrazia non è ostativa né vi sono particolari carichi fiscali (da parte del circuito legale)

Il carico burocratico ed amministrativo è pesante. L’avviamento anche minimo è normato e soggetto ad imposizione che rapportata alle “dimensioni d’impresa”

Le microattività non richiedono generalmente alto assorbimento di capitale. I prestiti sono nell’ordine delle centinaia di €

Non tanto micro. Una iniziativa minima richiede comunque un capitale rilevante. I prestiti sono mediamente tra 8-10.000€

La valuta debole consente al flusso delle donazioni e degli investimenti delle ISR (Investitori Socialmente Responsabili) di moltiplicare l’effetto positivo

Coincidenza tra paese donatore/investitore e soggetto beneficiario

Nei paesi sviluppati il Microcredito richiede forti investimenti e tutoraggio

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Esportabilità del microcredito nel contesto occidentale: limiti immateriali

Oltre agli elementi oggettivi penalizzano lo sviluppo del microcredito fattori sociali e culturali rendendo necessario un forte lavoro di supporto “immateriale”

Predisposizione al lavoro autonomo

Legami sociali

Assistenza pubblica

SUD NORD Il lavoro autonono è l’attività ordinaria, condizionata però al mancato possesso dei mezzi di produzione che lo traduce quindi in attività subordinata

Le aspirazioni e gli strumenti sociali sono mirati al lavoro dipendente. Non esiste concettualmente una soglia intermedia tra il salariato e l’imprenditore datore di lavoro

Specialmente al di fuori delle aree urbane è ancora forte il legame sociale che consente l’approccio per gruppi di solidarietà ripartendo rischi e responsabilità

Al di fuori del contesto familiare le relazioni sociali sono labili e rendono difficile la condivisione di rischi e responsabilità

Non vi sono generalmente programmi di sostegno individuale di tipo assistenziale né quindi attese di salario di sussistenza

Meccanismi di salario minimo garantito o sostegno di disoccupazione disincentivano alla ricerca di lavoro autonomo che potrebbe in molti casi far perdere il sussidio

Nei paesi sviluppati il problema non è solo di offerta ma anche di domanda

Reti di tutoraggio Vi sono grandi organizzazioni strutturate e, specie nei contesti rurali, è il gruppo a sostenersi reciprocamente rendendo necessario solo un tutoraggio finanziario

Al di fuori dall’area cattolica non vi sono reti di grandi dimensioni ma un universo locale e settoriale che rende necessario interfacciarsi con molteplici controparti

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Non esiste quantità senza qualitàQualità senza quantità non sopravvive

El salvador

Ecuador

JordanSud America

Francia

Romania UKArgentina Italia Italia

-

5.000

10.000

15.000

20.000

25.000

30.000

35.000

40.000

45.000

0 2 4 6 8 10 12 14 16 18

Clie

nti

PAR30

Analizzando il rapporto tra numero di clienti serviti e portafoglio a rischio è evidente:

che sotto una soglia dimensionale difficilmente si riesce a gestire la qualità

che i modelli di eccellenza qualitativa sono nei Sud del mondo

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Il pilastri del credito tradizionale

redditostoria asset

Mi vorrà pagare? Mi potrà pagare? Se non paga?

Il credito tradizionale poggia da sempre sulle stesse 3 domande.

Mi vorrà pagare? Rischi operativi

Mi potrà pagare? Rischio di credito

E se non paga? Probabilità di recupero

Nel tempo è solo cambiato il modo di acquisire le risposte e soprattutto di interpretarle.

Nel credito ordinario scattiamo “una foto” e da quella desumiamo se sia finanziabile o meno. Dopodiché eroghiamo ed attendiamo gli incassi

Nel microcredito non resta in piedi uno solo dei pilastri fondamentali del credito

Nel microcredito dobbiamo, insieme ad un regista, “provinare” il nostro attore, studiare la sceneggiatura, costruire il set ed iniziare a girare fino a che la storia non è compiuta.

… dalla foto al film

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Il pilastri del credito microcredito “occidentale”

Fuori dai “Sud” del mondo il microcredito poggia, con lodevoli eccezioni, su tre pilastri.

Valutazione soggettiva

Fiducia nei partner di tutoraggio

Fondi di garanzia

VolontariVolontari

ProfessionistiProfessionisti

“merce” rara

“merce” costosa

Un mercato basato su merce rara e costosa sarà sempre un mercato di nicchia

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Per “industrializzare il processo” e puntare alla sostenibilità dobbiamo inserire nuovi pilastri

RedditoStoria Asset

Con l’aiuto del Tutor l’impresa avrà successo?

Dobbiamo inserire nuovi strumenti mutuando esperienza da mercati più consolidati:

Scoring di social lendingScoring di social lending

B.PlanTutor Fondi

dal Credito al Consumo impariamo che

Lo stesso Cliente ha comportamenti di credito diversi in funzione del tipo di finanziamento

Rating del TutorRating del Tutor

Lo stesso profilo di Cliente ha qualità di credito diversa in funzione del proponente

Business Plan e tutoraggioBusiness Plan e tutoraggio

Dal Credito Industriale impariamo che

Il finanziamento deve essere coerente con l’impresa prima che con l’imprenditore

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Il Microcredito come nuova forma tecnica

Scoring di social lendingScoring di social lending

Lo stesso Cliente ha comportamenti di credito diversi in funzione del tipo di finanziamento

Rating del TutorRating del Tutor

Lo stesso profilo di Cliente ha qualità di credito diversa in funzione del proponente

Business Plan e tutoraggioBusiness Plan e tutoraggio

Il finanziamento deve essere coerente con l’impresa prima che con l’imprenditore

La “vista” per forma tecnica specifica consente lo sviluppo di modelli sociologici differenzianti su una base dati numerosa e condivisa

La contribuzione al Credito Bureau è un passaggio fondamentale per la costruzione di modelli con robuste basi quantitative

Contribuendo ai SIC i dati sul Tutor è possibile la selezione qualitativa dei partner correlando la qualità del tutoraggio al successo dell’iniziativa ed al rischio

Un business plan certificato sostituisce pienamente i dati reddituali

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Sistema integrato di valutazione: SIC-Modelli-Tutor-Business Plan

SCORINGSCORINGIl tradizionale scoring, arricchito

con modelli di social lending dal lato sociologico e contribuendo ad apposita sezione del SIC per il

comportamentale entra come una delle dimensioni della valutazione

FONDI DI GARANZIAFONDI DI GARANZIAValutazione del tipo di garanzia

BUSINESS PLANBUSINESS PLANI dati economici prevalenti

sono quelli del B.P. (reddituali probabilmente minimi)

TUTORAGGIOTUTORAGGIOIl SIC fa emergere il diverso

valore dei tutor in base alla storia pregressa

Vantaggi lato Erogatore:Vantaggi lato Erogatore:Supporto decisionale condivisoDati oggettivi quantitativiDati oggettivi qualitativiCostruzione di storia su cui sviluppare modelli

Vantaggi lato Cliente:Vantaggi lato Cliente:Valutazione meno soggettiva

Maggiore accesso con i migliori Tutor (competizione virtuosa)

Il primo accesso crea storiaLa storia crea futuro credito