cosa può dire la diffrazione di raggi X Isabella Natali...
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Le tecniche di diffrazioneLe tecniche di diffrazione
Le tecniche basate sulla diffrazione di raggi X non sono distruttive e sono ampiamente applicate per la caratterizzazione strutturale e quantitativa di numerosi materiali cristallini.
CRISTALLO SINGOLO
WIDE ANGLE
SMALL ANGLE
RIFLETTOMETRIA
•Struttura cristallina
•Piccole molecole
•Proteine
•Qualitativa
•Quantitativa
•Tensioni residue e defomazioni
•Studi strutturali (Rietveld)
•Film sottili
•Polimeri
•Spessore
•Densità
•Rugosità
ApplicazioniApplicazioni
Chimica High Tech(semiconduttori, superconduttori,…) Metalli e legheMinerali e materiali ceramici (cemento,…)Polimeri e materiali compositi (materiali plastici, pigmenti, prodotti farmaceutici…)
Bragg scattering(radiazione diffusa coerentemente)
Radiazione X incidente
Raggi X fluorescenza
Raggi X diffusi
Fascio trasmesso
Elettroni
Calore
Compton scattering
Interazione con la materiaInterazione con la materia
La diffrazione di radiazione X da parte di un cristallo è il risultato di un processo di diffusione da parte degli elettroni degli atomi senza variazione della lunghezza d’onda.
La geometria della diffrazioneLa geometria della diffrazione
Il processo di diffusione produce un fascio diffrattosolo quando certe condizioni geometriche sono
soddisfatte: LEGGE DI BRAGG:
interferenza costruttiva quando n λ = 2d sinθ
differenza di cammino = 2d sinθ
Informazioni contenute nello Informazioni contenute nello spettro di diffrazionespettro di diffrazione
Posizione del picco (2θ)– Sistema cristallino– Simmetria del gruppo spaziale– Dimensioni della cella unitaria– Identificazione qualitativa delle fasi
Intensità del picco– Contenuto della cella unitaria– Simmetria puntuale– Composizione quantitativa della miscela
Analisi del profilo e dell’ampiezza del picco– Dimensioni del cristallita (2-200 nm)– Difetti estesi (stacking faults, ecc.)– Microstrain
Applicazioni della diffrazione di raggi X da Applicazioni della diffrazione di raggi X da campioni campioni policristallinipolicristallini
Analisi qualitativa– Identificazione delle fasi presenti nel campione
Analisi quantitativa– Determinazione dei parametri di cella cristallina– Composizione quantitativa delle fasi della miscela
Analisi del profilo del picco– Dimensioni dei domini cristallini– Analisi della “tessitura” di fibre organiche, fili metallici,
ecc..– Analisi delle deformazioni reticolari
Misura delle tensioni residue nei metalli
Affinamento strutturale– Metodi Rietveld
Risoluzione della struttura
Analisi Qualitativa: Identificazione delle fasi
spettro di diffrazione di una fase è caratteristico della fase
in una miscela ciascun componente produce il suo
spettro indipendentemente dalle altre fasi
lo spettro XRD indica la combinazione chimica
degli elementi
Identificazione delle fasi:sostanza ostruente conduttura dell’acqua
— Pasta di cemento Portland bianco: CEM II/B-L 42.5R (UNI ENV 197).— Goethite - FeO(OH) - Powder Diffraction File JCPDS n. 81-0462.
banca dati dell’ International Centre for Diffraction Data
Il ruolo della XRD nello sviluppo di un farmacoIl ruolo della XRD nello sviluppo di un farmaco
Test clinici
Controllo di produzione
Sintesi e purificazione
Screening del polimorfismo con XRD
Valutazione del polimorfismo con XRD
Solubilità del polimorfo
La ricerca e la caratterizzazione di polimorfi di una molecola o di solvati consente la scelta della forma solida più adatta allo sviluppo di
un nuovo farmaco e presenta implicazioni rilevanti nel campo brevettuale
d(001)
•Argille modificate artificialmente (organofile) sono in grado di adsorbire composti organici.
•L’adsorbimento provoca l’allontanamento delle lamelle che formano le argille.
•La distanza tra le lamelle può essere misurata con la Diffrazione di Raggi X
22--cloroanilinacloroanilina
d(001)
Relazione tra proprietRelazione tra proprietàà e struttura: e struttura: Immobilizzazione di inquinanti organici in argilleImmobilizzazione di inquinanti organici in argille
“paraffina”
0
1000
2000
3000
4000
5000
6000
2 3 4 5 6 7 8 9 10
2 Θ
coun
ts
OC2+2CA
OC2
b35.9
33.2
0
500
1000
1500
2000
2500
3000
2 3 4 5 6 7 8 9 10
2 Θ
coun
ts
OC3+2CA
OC3
c
30.7
19.0
Le posizioni dei riflessi basali variano a seconda della quantità e del tipo di modificante utilizzato.La maggiore espansione si osserva per l’argilla OC3, in accordo con quanto osservato durante le prove di adsorbimento.
Correlazione adsorbimento - XRD
0
1000
2000
3000
4000
5000
6000
7000
2 4 6 8 10 12
2θ
inte
nsity
(a.
27.7
0
1000
2000
3000
4000
5000
6000
7000
2 4 6 8 10 12
2θ
inte
nsity
(a.
32.6
0
1000
2000
3000
4000
5000
6000
7000
2 4 6 8 10 12
2θ
inte
nsity
(a.
35.7 3
2
10
50
100
150
200
250
300
350
400
0 2000 4000 6000 8000
Cw (ppm)
Cs(
g 2
-CA/K
g a
rg
25
27
29
31
33
35
37
isoterma
d001
d001
1
2
3
L. ZAMPORI, I. NATALI SORA, et al. , Applied ClayScience, (2007).
Affinamento strutturale: Metodi Rietveld
I metodi Rietveld usano un approccio tipo “minimi quadrati” per raffinare uno spettro di diffrazione calcolato (teorico) fino a farlo coincidere con
quello misurato. Viene minimizzata la funzione M che rappresenta la differenza tra il profilo calcolato yi
calc e il profilo misurato yiobs:
M = Σiwi{yiobs – (1/c) yi
calc}2
ove wi = peso statistico, c =fattore di scala
YBa2Cu3O6.9
(Y1-xCax)Ba2Fe3O8+d
I.NATALI SORA et al. , Physical Review B 49, 3465-3472 (1994).
P. KAREN, I. NATALI SORA et al., Journal of Solid State Chemistry 136, 21-33 (1998).
P. KAREN, I. NATALI SORA et al., Journal of Solid State Chemistry, 174(1), 87-95 (2003).
Analisi quantitativa:metodi Rietveld
1090
α-Al2O3wt%
LSGM wt%
818 (s.s.)2252 (s.s.)
MgAl2-xGaxO4LaSrGa3O7LSGALSGM
Miscela iniziale Miscela finale
La0.8Sr0.2Ga0.8Mg0.2O2.8 (LSGM)(LSGM)
La0.8Sr0.2Ga0.8Mg1-xAlxO2.8 (LSGA)(LSGA)
Analisi della forma del picco:dimensioni dei cristalliti e microstrain
La dimensione media dei cristalliti M
M = Kλ/(β·cosθ) eq. di Scherrer
Cr3C2/NiCr 75/25 coatings on steel substrate
I. NATALI SORA et al., “Structural changes in high velocity oxy-fuel sprayed Cr3C2/NiCr
75/25 coatings after annealing treatments”. Materials Science Forum, vols 278-281, pp. 520-525 (1998)
pow
der
as-s
pray
ed
873
K
1073
K
pow
der
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pray
ed
873
K
1073
K
<M>
Åmean square root microstrain
<ε2 >
1/2
x 10
4
average crystallite size