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Anno XII (XXVII) - n° 1 - Gennaio 1994 - Via Trento n° 4 - Tel. 826050 - Montefiascone (VT) - Sped. abbonamento postale gr. 111 - n° 144 - inf. 70% "La Voce" mensile di Montefiascone - Direttore Agostino Ballarotto - Responsabile Angelo Gargiuli - Direzione, redazione, amministrazione: 01027 Montefiascone, Via Trento, 4 - Tel. 826050 - c.c.p. n° 12158010 intestato a Parrocchia S. Margherita - 01027 Montefiascone (VT) - Autorizz. Tribunale di Viterbo n° 272 del 4-12-1982 Tipo-Lito "Silvio Pellico" s.d.f. di Marroni e C. - Via O. Borghesi, 3/c - Montefiascone - Tel. 826297 Nero "Facce nuove" di Ugo Carini Cosa facciamo per la pace? Fu il papa Paolo VI che nel 1968 in- vitò tutti gli uomini e popoli del mondo a dedicare alla pace il primo giorno del- l'anno. L'iniziativa ha preso sempre più consistenza, man mano che, di anno in anno, l'urgenza della pace è cresciuta si- no a diventare irrinunciabile. Quest'an- no, il Papa ha voluto dare a questa inizia- tiva una singolare rilevanza. Innanzi tutto, ha chiesto "ai creden- ti del mondo intero " di dedicare a questo scopo non appena il primo giorno del- l'anno, ma tutto il mese di gennaio. In particolare i cristiani, compresi i non cattolici, siamo invitati a vivere con for- te intensità difede la settimana per l'uni- tà che si celebra dal 18 al 25 gennaio, de- stinandola ad una solidarietà orante con le popolazioni della Bosnia-Erzegovina, duramente provate dai massacri e dalle distruzioni della guerra. Ed a questo stesso scopo il Papa chiede a tutti di unir- ci a Lui in preghiera nella domenica 23 gennaio, facendola precedere da una giornata di digiuno nel venerdì 21 gen- naio, per implorare da Dio quella pace che gli uomini non vogliono o non rie- scono a costruire. Ma c'è un 'altra componente che ca- ratterizza, quest 'anno, la iniziativa per la pace. Il Papa ci chiama a costruirla, a partire dalla famiglia: "dalla famiglia nasce la pace con la famiglia umana". La pace: non sifa con le parole o i bei discorsi. Per realizzarla ci vuole preghie- ra e concretezza. Pregare è indispensabi- le, perché senza Dio si fa solo la guerra. Ma della pace siamo responsabili tutti. A partire da quella che costruiamo nella nostra famiglia ed aiutiamo le famiglie vicine a realizzarla. Cosa facciamo? E' tempo di comin- ciare a fare qualcosa di più. + Fiorino, vescovo Destra o sinistra come davanti ad un bivio. Rosso e Nero come alla roulette. Abbiamo imparato, siamo stati co- stretti a scegliere. Basta con le alchimie elet- torali, con gli imbrogli delle preferenze mul- tiple. Da giugno a dicembre dell'anno che ci lasciamo alle spalle, attraverso le prime ele- zioni con il sistema maggioritario, nell'arco di sei mesi, siamo cresciuti come cittadini e come elettori: dal voto di fede o di scambio, molti anche montefiasconesi sono passati al voto di opinione. Questa è stata la prova ge- nerale. Ora siamo pronti per il grande debut- to, anche se il copione delle prossime politi- che non sarà esattamente lo stesso. Si gioca oggi, in Italia come a Monte- fiascone, una grande partita tra la volontà di cambiare e l'interesse a tenere tutto sotto controllo, tra rinnovamento e ripristino, soli- darietà ed egoismo. Finora abbiamo portato i voti all'ammasso, delegando ad altri il pote- re di decidere per noi. Adesso il gesto di de- porre la scheda nell'urna corrisponde più ef- fettivamente all'esercizio di un diritto, diven- ta una scelta, rappresenta un'assunzione di responsabilità. Ma dalle amministrative alle politiche, il passaggio non sarà certamente né automatico né lineare. L'esperienza maturata a giugno e di- cembre 1993, servirà ad orientarci in una di- rezione più precisa, dopo aver indotto i par- titi ad aggregarsi in schieramenti omogenei e a selezionare i candidati più rappresenta- tivi, per disputarsi la vittoria in ogni collegio elettorale. Con le elezioni politiche alle por- te, tuttavia, non otterremo automaticamen- te due poli, uno moderato ed uno progressi- sta, verosimilmente occorreranno alcune legislature per arrivare all'alternanza tra due schieramenti. Gli elettori di centro mo- derati, saranno i grandi protagonisti e saran- no chiamati a dare un segnale, a puntare co- me alla roulette sul rosso o sul nero, sugli uomini nuovi o sulla vecchia classe dirigen- te. Su Mario Segni preoccupato di non fare il paravento dei vecchi esponenti della par- titocrazia o su Bossi, Berlusconi che sono sì uomini nuovi, ma preferiscono l'interesse individuale e gli egoismi, alla solidarietà. Ma soprattutto si dovrà scegliere tra uomini cre- dibili e affidabili. Un ruolo importante lo rive- stiranno i cattolici, per la prima volta nella storia orfani della DC, liquefatta al sole, af- fondata sotto i colpi della questione morale, dovranno scegliere se puntare sulla capaci- tà di aggregazione in un polo moderato, op- pure puntare sulla protesta estrema. La po- sta in gioco è alta, per questo possiamo sol- tanto augurarci che le scelte dei candidati di centro, taglino di netto con i metodi del pas- sato, privilegiando "facce nuove", cittadini che siano riconoscibili per le loro idee, per la loro autonomia di giudizio, per la loro sem- plicità morale. E questo sarà comunque un succes- so. , f Dominus conservet eos... Fin d'ora porgiamo il nostro augurio fraterno a tutti quei confratelli che quest'anno ce- lebrano il 5CP o il 25° di sacerdozio, con la speranza che fioriscano nuove vocazio- ni perché il popolo di Dio possa continuare ad essere nutrito abbondantemente dal- la Parola e dalla Grazia di Dio. 50° D. Emilio Mons. Marinelli (23 marzo) - D. Antonio Pompei (25 marzo) - D. Ferruc- cio Mons. Galeotti (8 aprile) - D. Biagio Governatori (13 agosto) - D. Antonio Mons. Patrizi (15 agosto) - D. Lino Barzi (28 agosto) - 0. Alfio Battistoni (23 di- cembre). 25° D. Bruno Marini (27 giugno) - D. Roberto Burla (28 giugno) - D. Franco Centini (17 luglio) - D. Luciano Trapè (19 luglio) - D. Elio Forti (27 agosto) - D. Giusep- y^pe Cento (30 dicembre)

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Anno XII (XXVII) - n° 1 - Gennaio 1994 - Via Trento n° 4 - Tel. 826050 - Montefiascone (VT) - Sped. abbonamento postale gr. 111 - n° 144 - inf. 70% "La Voce" mensi le di Montef iascone - Direttore Agost ino Bal larotto - Responsabi le Ange lo Gargiul i - Direzione, redazione, amministrazione: 01027 Montef iascone, V ia Trento, 4 - Tel. 826050 - c.c.p. n° 12158010 intestato a Parrocchia S. Margher i ta - 01027 Montef iascone (VT) - Autor izz. Tr ibunale di Vi terbo n° 272 del 4 -12-1982

Tipo-Lito "Silvio Pellico" s.d.f. di Marroni e C. - Via O. Borghesi, 3/c - Montefiascone - Tel. 826297

N e r o "Facce nuove" di Ugo Carini

Cosa facciamo per la pace? Fu il papa Paolo VI che nel 1968 in-

vitò tutti gli uomini e popoli del mondo a dedicare alla pace il primo giorno del-l'anno. L'iniziativa ha preso sempre più consistenza, man mano che, di anno in anno, l'urgenza della pace è cresciuta si-no a diventare irrinunciabile. Quest'an-no, il Papa ha voluto dare a questa inizia-tiva una singolare rilevanza.

Innanzi tutto, ha chiesto "ai creden-ti del mondo intero " di dedicare a questo scopo non appena il primo giorno del-l'anno, ma tutto il mese di gennaio. In particolare i cristiani, compresi i non cattolici, siamo invitati a vivere con for-te intensità di fede la settimana per l'uni-tà che si celebra dal 18 al 25 gennaio, de-stinandola ad una solidarietà orante con le popolazioni della Bosnia-Erzegovina, duramente provate dai massacri e dalle distruzioni della guerra. Ed a questo stesso scopo il Papa chiede a tutti di unir-ci a Lui in preghiera nella domenica 23 gennaio, facendola precedere da una giornata di digiuno nel venerdì 21 gen-naio, per implorare da Dio quella pace che gli uomini non vogliono o non rie-scono a costruire.

Ma c'è un 'altra componente che ca-ratterizza, quest 'anno, la iniziativa per la pace. Il Papa ci chiama a costruirla, a partire dalla famiglia: "dalla famiglia nasce la pace con la famiglia umana".

La pace: non si fa con le parole o i bei discorsi. Per realizzarla ci vuole preghie-ra e concretezza. Pregare è indispensabi-le, perché senza Dio si fa solo la guerra. Ma della pace siamo responsabili tutti. A partire da quella che costruiamo nella nostra famiglia ed aiutiamo le famiglie vicine a realizzarla.

Cosa facciamo? E' tempo di comin-ciare a fare qualcosa di più.

+ Fiorino, vescovo

Destra o sinistra come davanti ad un bivio. Rosso e Nero come alla roulette.

Abbiamo imparato, siamo stati co-stretti a scegliere. Basta con le alchimie elet-torali, con gli imbrogli delle preferenze mul-tiple. Da giugno a dicembre dell'anno che ci lasciamo alle spalle, attraverso le prime ele-zioni con il sistema maggioritario, nell'arco di sei mesi, siamo cresciuti come cittadini e come elettori: dal voto di fede o di scambio, molti anche montefiasconesi sono passati al voto di opinione. Questa è stata la prova ge-nerale. Ora siamo pronti per il grande debut-to, anche se il copione delle prossime politi-che non sarà esattamente lo stesso.

Si gioca oggi, in Italia come a Monte-fiascone, una grande partita tra la volontà di cambiare e l'interesse a tenere tutto sotto controllo, tra rinnovamento e ripristino, soli-darietà ed egoismo. Finora abbiamo portato i voti all 'ammasso, delegando ad altri il pote-re di decidere per noi. Adesso il gesto di de-porre la scheda nell'urna corrisponde più ef-fettivamente all'esercizio di un diritto, diven-ta una scelta, rappresenta un'assunzione di responsabilità. Ma dalle amministrative alle politiche, il passaggio non sarà certamente né automatico né lineare.

L'esperienza maturata a giugno e di-cembre 1993, servirà ad orientarci in una di-rezione più precisa, dopo aver indotto i par-titi ad aggregarsi in schieramenti omogenei e a selezionare i candidati più rappresenta-

tivi, per disputarsi la vittoria in ogni collegio elettorale. Con le elezioni politiche alle por-te, tuttavia, non otterremo automaticamen-te due poli, uno moderato ed uno progressi-sta, verosimilmente occorreranno alcune legislature per arrivare all'alternanza tra due schieramenti. Gli elettori di centro mo-derati, saranno i grandi protagonisti e saran-no chiamati a dare un segnale, a puntare co-me alla roulette sul rosso o sul nero, sugli uomini nuovi o sulla vecchia classe dirigen-te. Su Mario Segni preoccupato di non fare il paravento dei vecchi esponenti della par-titocrazia o su Bossi, Berlusconi che sono sì uomini nuovi, ma preferiscono l'interesse individuale e gli egoismi, alla solidarietà. Ma soprattutto si dovrà scegliere tra uomini cre-dibili e affidabili. Un ruolo importante lo rive-stiranno i cattolici, per la prima volta nella storia orfani della DC, liquefatta al sole, af-fondata sotto i colpi della questione morale, dovranno scegliere se puntare sulla capaci-tà di aggregazione in un polo moderato, op-pure puntare sulla protesta estrema. La po-sta in gioco è alta, per questo possiamo sol-tanto augurarci che le scelte dei candidati di centro, taglino di netto con i metodi del pas-sato, privilegiando "facce nuove", cittadini che siano riconoscibili per le loro idee, per la loro autonomia di giudizio, per la loro sem-plicità morale.

E questo sarà comunque un succes-so. ,

f Dominus conservet eos... Fin d'ora porgiamo il nostro augurio fraterno a tutti quei confratelli che quest'anno ce-lebrano il 5CP o il 25° di sacerdozio, con la speranza che fioriscano nuove vocazio-ni perché il popolo di Dio possa continuare ad essere nutrito abbondantemente dal-la Parola e dalla Grazia di Dio.

50° D. Emilio Mons. Marinelli (23 marzo) - D. Antonio Pompei (25 marzo) - D. Ferruc-cio Mons. Galeotti (8 aprile) - D. Biagio Governatori (13 agosto) - D. Antonio Mons. Patrizi (15 agosto) - D. Lino Barzi (28 agosto) - 0 . Alfio Battistoni (23 di-cembre).

25°

D. Bruno Marini (27 giugno) - D. Roberto Burla (28 giugno) - D. Franco Centini (17 luglio) - D. Luciano Trapè (19 luglio) - D. Elio Forti (27 agosto) - D. Giusep-

y^pe Cento (30 dicembre)

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pag. 14 LA VOCE - n° 1 - Gennaio 1994

C'era una volta un certo Brachino Giovanni (detto Gigante), agricol-tore, possidente di un vasto terreno. Era nato nel 1865 a Bagnoregio, è morto nel 1950. All'età di una ventina d'anni si era sposato, e dalla sua u-nione ha avuto la bellezza di 12 figli, sei maschi e sei femmine.

Di questi uno si chiamava Genuino (detto Ninetto) nato nell'anno 1889 e morto nell'anno 1979. Nel 1908 si è sposato con la signorina Ani-ta Cordovani, che era la prima di dieci figli. Ebbene Anita e Genuino hanno avuto sei figli, una femmina e cinque maschi: la femmina è Sr. Teresa, Ma-

estra Pia, di anni 83. Il 23 novembre di quest'anno ha festeggiato il 60° di vestizione ed è per l'avvenimento che i fratelli si sono trovati insieme. Per ordine di età sono: Calisto di 80 anni, Alfonso di 79, Rinaldo di 71, Nel-lo di 70, Eliseo di 67 anni.

La sorella ed i fratelli si ritrovarono insieme nel 1958 per le nozze d'o-ro dei genitori.

Questa in poche parole la loro storia che fa loro onore; auguriamo sin-ceramente di vivere ancora a lungo e di stare uniti come sono ora!

La piccola storia di tre generazioni Sollecitati da noi, i fratelli Brachino ci hanno raccontato brevemente la loro storia, simile a quella di tanti altri: famiglie numerose, ricche soprattut-

to di bontà, credenti in Dio e rispettosi della Chiesa. La vita era diversa allora, basata sulla famiglia, il lavoro, la religione. Oggi sembrano fiabe, cose irreali... Era realtà!

Cose che capitano... senza colpa di nessuno!

Carissimo Don Agostino, nell'articolo a firma di Francesco Tangari su

"La Voce" n. 12 del mese di dicembre 1993 - pa-gina 8 - riguardante l'appello per salvare il Cen-tro Iniziative Culturali di Montefiascone, tra le o-pere pubblicate nel tempo dal Centro e indicate, non sono state citate le opere mie, edite anch'es-se dal Centro, e precisamente:

- il libro "Pensieri e Parole"ed. 1984 (Premio Internazionale "Pace nel mondo") del quale è stato recensore e presentatore lo scomparso e caro amico Prof. Pietro Volpini;

- il libro "Pensieri e Parole n. 2"ed. 1986, del quale è stato recensore e presentatore il giorna-lista amico carissimo Giorgio Zerbini.

Le rappresento questo, facendole presente di ricordare che sono natio di questa terra, terra che amo ed alla quale ho dedicato sentimenti e versi - basti leggere l'opuscolo "Montefiascone - Storia, Pensieri e Ricordi" o la poesia "Mia dol-ce terra" per rendersi conto; ebbene, ancora u-na volta sono dimenticato.

Eppure le persone tutte che sono state no-minate nell'articolo e tantissime, dico tantissime altre, del mio paese, mi conoscono bene, Lei compreso Don Agostino.

Comunque sono concorde che il Centro Ini-ziative Culturali di Montefiascone, da me ben no-to e anche frequentato, torni ad essere operan-te in ogni sezione culturale e possa riscuotere il doveroso plauso.

Voglia perdonare questa mia precisazione e Le sarò grato per una gentile pubblicazione.

Nel ringraziarLa ancora voglia gradire i miei fervidissimi auguri di Buon Natale e felice Anno Nuovo.

Aff.mo Cesare Jacoponi

Penso che nessuno abbia volontariamente dimenticato le sue opere; capita spesso così... tra i soci fondatori, anzi la primitiva idea del CIC se non erro è mia, c'ero anch 'io, eppure non figu-

PERSONAGGIO DEL MESE

- pò*-meo NjfQjfo, IL dott. V I N C E N Z O D ' f t H P M O S C

di Z E L I N D O G I A N L O R E N Z O

ro tra le persone nominate... giustamente, però, perché i miei impegni di parroco mi impediscono di partecipare attivamente... Sono solo contento che iniziative del genere vadano avanti e che possano portare un soffio di cultura e di novità nei vari campi della nostra vita cittadina.

Pubblicando la sua è riparata la dimenti-canza.

Ricambio gli auguri.

/Grazie dell'aiuto e tanti auguri\ * Per il Vostro giornale "La Voce" che rice-viamo sempre con gioia. Auguri per Don A-gostino e tutti i parrocchiani ed i paesani.

Tonino e Lina Scarpuila (Chieti). * Carissimo Don Agostino, questo assegno di 100 dollari è a sosteni-mento de "La Voce" che leggo sempre con tanta avidità. A Lei ed alla intera redazione del giornale i miei più vivi auguri per le San-te Feste.

\ Dev.mo Enrico Maiucci/

Buon Anno Il 1994 sarà, per iniziativa dell'ONU, "l'Anno

Internazionale della Famiglia", - cellula fonda-mentale della vita sociale - e voglia il Signore che in ogni famiglia ci sia concordia e,ove vi siano dei figli, che siano educati e seguiti per farli divenire dei buoni cristiani ed ottimi cittadini. Sia un anno di Pace e vengano debellate le guerre ovunque nel mondo, senza mai farle ritornare e far risol-vere l'attuale brutta situazione al più presto, ci sia lavoro e bene per tutti i popoli ed avvenga quel tanto anelato desiderio di "un solo gregge ed un solo Pastore". Con questa speranza augu-ro di tutto cuore ai cari concittadini residenti e lontani un Anno Felice in buona salute, in sere-nità ed ogni bene.

Particolari auguri al nostro giornale "La Vo-ce" che ha raggiunto il suo 27/mo anno di pub-blicazione: prosegua ancora nel suo messaggio cristiano per tanti anni ancora e a darci sempre buone notizie sociali e civili della nostra Monte-fiascone; al suo direttore, ai suoi collaboratori per scrivere articoli interessanti per far sì che nel nostro Paese ci siano delle collaborazioni non in spirito di rivendicazioni personali, né di antago-nismo e di rivalità, bensì di efficacia costruttiva nell'interesse e per il bene comune della collet-tività, per il suo sviluppo turistico e che il nostro bel colle falisco sia di esempio per la fede, l'one-stà, l'operosità e la concordia per farlo ritornare ad essere la "Perla dell'Alto Lazio".

A. Gaddi

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LA VOCE - n° 1 - Gennaio 1994 pag. 13

Vecchie foto - Carnevale 1958 -

Cinema Teatro Moderno Il cantante è Achilie Togliani e l'orchestra «0,9» è composta da: (+) Ceccareili Amerigo (sax al-to), Manzi Raffaele (sax tenore), Bartolozzi Pietro (tromba), (+) Gamberi Edmondo (batte-ria), Conticelli Giovanni (fisarmonica), Lenti Rodolfo Roberto (chitarra elettrica) e il prof. Marchetti (pianoforte).

Il Carnevale di quest'anno durerà un mese: dal 17 gennaio al 16 febbraio, che è il primo giorno di quaresima. Divertirsi è un bene, una gioia, purché si fac-cia nella semplicità ed onestà, e tenendo pre-sente anche la crisi che attanaglia la nostra I-talia.

L'antica viabilità e lo sviluppo urbano di Montefiascone di Giancarlo Breccola

(dal numero precedente) Ma il valore di questa affermazione aumenta se consideriamo che la

presenza di una deviazione sottintende l'esistenza di un precedente trac-ciato, evidentémente riferibile ad epoca non romana e cioè almeno etru-sca, diretto con decisione verso la sommità del colle.

Ciò significa che gli etruschi consideravano il territorio di Montefiasco-ne non soltanto zona di transito, ma anche area di riferimento e convergen-za che, grazie agli ultimi scavi eseguiti dalla Sovrintendenza alle Antichi-tà (1), potremmo definire di tipo religioso. Sono infatti emersi, in occasio-ne delle recenti indagini effettuate nel sottosuolo della Rocca, elementi murari etruschi riferibili ad un edificio sacro ed i resti di un raro vaso voti-vo (2). Quasi certamente sulla vetta del nostro colle esisteva quindi un tem-pio, e questa ipotesi si accorderebbe anche con la strana assenza di trac-ce di acropoli e necropoli in un luogo così favorevolmente disponibile al-le esigenze urbanistiche etrusche.

Non voglio ora prospettare la sentimentale identificazione di questo e-dificio con il mitico Fanum Voltumnae, poiché sarebbe un'ipotesi non sor-retta da prove; voglio invece sottolineare il fatto che molto probabilmente l'odierna Montefiascone sorge su un territorio anticamente considerato sa-cro e che le antiche direttrici di percorrimento si sono confermate valide ge-neratrici urbane dell'attuale centro storico. Inoltre il percorso di fondo val-le, che costituiva la connessione con il territorio esterno al bacino del lago, ha mantenuto la sua validità fino a tempi recenti.

Montefiascone quindi, pur non essendo mai stata una città etrusca, ri-

Disegno n° 1 - Periodo romano

sulta inserita in un ambiente che deve aver coinvolto gli etruschi nel profondo della loro sacralità, ispirandoli a collocarvi un suggestivo segno di riferimento spirituale

Disegno n° 2 - Periodo medievale

1 - percorso della ruga francigena coincidente con la Cassia romana; 2 - strada di accesso a Montefiascone per chi giungeva da sud; 3 - evoluzione e rafforzamento della struttura urbani-stica del più antico nucleo di Montefiascone; 4 - percorso esistente tra la porta di S. Andrea e la sorgente del Castagno; 5 - asse di collegamento tra i due nuclei abitati, coincidente con la li-nea di crinale principale; 6 - percorsi di accesso alla sorgente del Rojano (Rovigliano); 7 - stra-da per Tuscania; 8 - strada per Civita di Bagnoregio ed Orvfeto; M - primo nucleo arroccato di Mons Flasconis, R - sorgente del Rojano; C - sorgente del Castagno; F - Borgo di S. Flaviano

1 - tracciato della strada consolare Cassia che nel punto D abbandona l'antica direttrice etru-sca per transitare più agevolmente nel territorio di Montefiascone; 2 - antico percorso etrusco di fondo valle, dismesso dai romani ma rimasto attivo a livello locale, diretto verso la sommità del colle; 3 - antico percorso di crinale principale che interseca la strada romana proprio nei pres-si della sorgente dì S. Flaviano; D - deviazione all'altezza del bivio della strada Croce; F - sor-gente di S. Flaviano e relativa statio.

NOTE: (1) Purtroppo, a tutt'oggi, la Sovrintendenza non ha ancora pubblicato nessuna relazio-ne ufficiale sugli scavi condotti nel sottosuolo della Rocca, e pertanto dobbiamo accontentar-ci soltanto delle notizie che è stato possibile raccogliere direttamente e delle varie informazio-ni avute in maniera informale dagli stessi sovraintendenti; speriamo che presto questa lacuna venga colmata e che i preziosi documenti ritrovati vengano salvati e restituiti, oltre che agli spe-cialisti, anche ai legittimi eredi e cioè a tutti gli abitanti di Montefiascone. (2) Giancarlo Breccola, Le origini di Montefiascone, su "La Voce", ottobre 1990, pag. 3.

Disegno n° 3 - Periodo tardomedievale moderno (sino al 1744)

1 - percorso ufficiale della strada diretta a Roma per i viaggiatori ed i pellegrini; 2 - strada di se-condaria importanza diretta a S. Flaviano e di collegamento con l'antica consolare Cassia. 3 -tracciato della Cassia romana volutamente dismesso per costringere i viaggiatori a transitare all'interno del paese; 4 - scorciatoia del Castagno utilizzabile per legge soltanto dagli abitanti del paese; 5 - strada di collegamento del borgo di Montefiascone con la sorgente di S. Flaviano o delle Cannelle (venne divisa dal terrapieno valuto dall'Aldovrandi nel 1744); 6 - strada che dal-la stazione di posta, esistente in località Guadiano, permetteva l'accesso alla sorgente del Ro-jano e quindi proseguiva verso il lago; 7 - percorsi utilizzati dagli abitanti del borgo per accede-re alla sorgente del Rojano ed alla valle del lago; M - nucleo originario di Montefiascone; B - se-condo nucleo sviluppatosi inizialmente in relazione a via del borgo Minore (borgonicchio) e quin-di a via del borgo Maggiore (corso Cavour); P - stazione di posta e osteria della Scaletta (og-gi proprietà Scoppola); R - chiesa della Madonna del Riposo edificata nel punto di innesto tra la strada proveniente da Roma ed il percorso insistente sulla linea di crinale principale; C ^bi-vio della strada Croce con muro di sbarramento collocato a fianco della chiesa di S." Nicola.

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pag. 14 LA VOCE - n° 1 - Gennaio 1994

Il Sindaco Minciotti spiega come stanno le cose

Centro INPS, se non ora, quando? Sui problemi connessi all'apertura di un Centro operativo INPS a

Montefiascone, interviene il Sindaco Maurizio Minciotti dando la sua versione di come si sono svolti i fatti che finora hanno potato alla ... non apertura degli uffici. " Tutto è iniziato un paio di anni fa-dice il Sin-daco di Montefiascone - quando l'INPS mi chiese di collaborare al re-perimento di locali idonei di circa 600 mq. Pensai subitcrdi ospitare la sede distaccata dell'INPS dentro il centro storico pei una questio-ne di rivitalizzarlo, ma l'unica possibilità erano i locali dell'ex CARI-VIT in piazza Vittorio Emanuele, ma furono scartati dall'INPS perché di appena 400 mq. Allora ci mettemmo alla ricerca di altri locali fuo-ri le mura", ci furono varie offerte (ex Hotel Vittoria, immobile della Velzna, dell'impresa Morleschi, ecc...) ma il Comitato regionale del-l'INPS cui era demandato il compito di scegliere non si è mai deciso

L'AGENDA DI MALAPENNA a farlo".

Il Sindaco ricorda che vi fu poi un "lungo stallo" fino alla scorsa e-state quando la direzione provinciale dell'Istituto lo ricontattò per trovare una soluzione provvisoria per partire, magari con un ufficio più modesto. "Ho notificato all'INPS la disponibilità di alcuni locali al piano terra del Palazzo Comunale di 96,50 mq. chiedendo un affitto di 965.000 lire mensili - conclude Minciotti - ma finora non ho ricevuto alcuna risposta ufficiale. Sono in contatto con il geom. Pasqua/etti dell'INPS che dovrebbe effettuare un sopralluogo, ma non si è più vi-sto".

Questa la versione del Sindaco Minciotti sulla storia infinita "INPS".

Malapenna

Litigano per l'istituzione del centralino sanitario

Per il 118 chiamare il 113 Si è scatenata una vera guerra di campanile fra i due maggiori centri

dell'Alto viterbese per la localizzazione dell'ormai famoso numero telefo-nico 118 di emergenza sanitaria. Specie gli ambienti sanitari di Montefia-scone ed Acquapendente sono in agitazione perché ognuno vorrebbe che il 118 fosse installato nell'ospedale del proprio Comune. Ma pare che la Regione Lazio abbia già scelto Montefiascone come sede del punto di e-mergenza sanitaria che sarà posto all'interno del locale ospedale, consi-derato struttura di serie "A", mentre quello di Acquapendente dovrebbe es-sere di serie "cadetta". Ma al di là di queste considerazioni di sapore cal-cistico c'è da dire che la Regione ha ritenuto il centro falisco come più ri-spondente alle esigenze previste dalla legge per l'attivazione di questo centralino. Ma i timori che gli acquesiani possano, in qualche modo "ruba-re" all'ultimo momento quello che già sembrerebbe acquisito dai montefiasconesi, ha messo in moto una serie di iniziative di salvaguardia che hanno coinvolto le organizzazioni sindacali CISL e UIL e lo stesso Co-mune. Infatti i due dirigenti sindacali, Bruno Ceccariglia per la CISL e Mas-simo Paolini per la UIL, hanno stilato ed inviato al Consiglio comunale, un documento assai duro contro quelli che sono stati definiti "...interessi campanilistici di tipo infantile e forse interessi di altra natura che al-lo stato delle cose non si è in grado di meglio definire per stravolge-re un piano regionale che finalmente andava a salvaguardare gli in-teressi primari della popolazione presente sul vasto territorio dell'Al-to Lazio, sul quale la nostra città e per essa la struttura ospedaliera hanno sempre rappresentato un punto di riferimento di altissimo li-vello professionale ed organizzativo". L'Amministrazione comunale di Montefiascone, facendo proprio il documento sindacale, ha assunto un a posizione di difesa del "118" con un ordine del giorno sottoscritto da tutti i gruppi consiliari.

Umberto G. Ricci

Crolli e pericoli in via Malatesta e altrove

Il degrado del Centro Storico Vecchie case pericolanti, pezzi di cornicioni e tegole che cadono sul

selciato, automobili in sosta che ostruiscono gli accessi alle abitazioni e ai garage, il tutto condito con la massima indifferenza del Comune ed ecco la situazione in cui versa da lungo tempo il caratteristico ed antico sobbor-go sul versante occidentale del centro storico di Montefiascone. Specie gli abitanti di via Malatesta, una viuzza medievale che attraversa il quartiere e che sbocca su Corso Cavour e via Nazionale, sono arrivati al limite del-

ti Comune non approva il progetto di recupero

Ex-molino Borghesi pericoloso

Il noto imprenditore Franco Governatori, proprietario insieme a Dome-nico Leonardi dell'ex molino Borghesi, l'immobile fatiscente che si trova da tempo abbandonato e pericolante all'incrocio fra la Statale Umbro-Casen-tinese e via della Bastiglia a Montefiascone, ha presentato da tempo un progetto di recupero del fabbricato e della zona circostante al Comune di Montefiascone. "Ma non ho mai ricevuto un cenno di risposta", afferma l'imprenditore in un colloquio che abbiamo avuto a seguito dell'articolo da noi pubblicato in relazione ad una petizione al Sindaco Minciotti di oltre 250 abitanti delle vie Bastiglia, Orvietana e Cannelle. "Ilprogetto di recupero -continua Governatori - che prevede un arretramento dell'immobile rispet-to alla Statale e a via Bastiglia di circa 15 metri è di quanto più razionale si possa immaginare, ma il Comune non lo ha preso in considerazione sen-za, peraltro, formulare alcuna controdeduzione o richieste di chiarimenti". Governatori si dice molto deluso dal comportamento del Sindaco Minciot-ti, dell'Assessore all'Urbanistica e dell'intera Commissione edilizia per quello che ritiene un comportamento ingiustificato. "Gli abitanti di quella zona hanno ragione di preoccuparsi dello stato di pericolo del vecchio mo-lino Borghesi - soggiunge l'imprenditore falisco - ma che posso farci io se la Commissione edilizia non mi autorizza i lavori di recupero?". Come stan-no realmente le cose? Qual'è la risposta dell'Amministrazione Comuna-le alle argomentazioni di Governatori? La gente lo deve sapere!

Umberto G. R.

la sopportazione. Alcune macchine sono state letteralmente sfondate dal pietrame rovinato su di esse da alcune abitazioni fatiscenti i cui proprieta-ri non si decidono a consolidare e alle giuste rimostranze dei danneggia-ti rispondono con... l'assicurazione. Cioè denunciano i danni provocati, l'assicurazione li paga, ma non muovono un dito perché tali incidenti non si ripetano. Ci diceva un abitante del luogo che alle sue proteste, sia per questi gravi pericoli che per gli inconvenienti dovuti alle macchine in sosta (a proposito saranno le stesse rovinate dai crolli?) i Vigili Urbani gli hanno sempre risposto "picche"!

Questa situazione di abbandono interessa un po' tutte le zone "nasco-ste" del centro storico la cui precarietà stride con le opere di sistemazione realizzate dal Comune nel centralissimo corso Cavour e in piazza Vittorio Emanuele su cui si affaccia il Municipio. Il resto è caos. Ma i cittadini che pagano eguali tasse non si possono discriminare soltanto dal luogo dove abitano: anche la loro pazienza ha un limite.

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LA VOCE - n° 1 - Gennaio 1994

NOTE DI AGRICOLTURA

Una visita all'Enoteca Parlare di vino a Montefiascone è naturale e spontaneo, ne parla la storia da mille an-

ni e ne parlano i forestieri che vengono a degustare l'Est! Est!! Est!!!, ammirando contempo-raneamente il panorama e facendosi coinvolgere dalle bellezze, dagli odori e dai sapori del-la natura che ci circonda. Ne parlano anche gli agricoltori che coltivano le vigne ed i commer-cianti che acquistano le uve e commercializzano il vino, di cui purtroppo, non ne parlano con entusiasmo perché non sono rapiti dalla soavità del prodotto, ma sono impelagati nelle diffi-coltà della produzione qualitativa e nelle difficoltà della commercializzazione.

Sarà colpa della crisi che attualmente ci attanaglia, ma forse la causa maggiore è da ri-cercare altrove. A Montefiascone si è sempre prodotto un cannellino squisito, tanto buono da far resuscitare i morti ed il suo nome EST! EST!! EST!!! e la sua bontà erano famosi in tutto il mondo. Poi ci inventarono e ci appiopparono il disciplinare del vino a D.O.C, e fu la rovina.

Vennero ripudiati e scartati i vigneti tradizionali, le viti tradizionali e le esperienze e le col-ture tradizionali. Venne cambiato il nome leggendario Est! Est!! Est!!! col nome commercia-le Est! Est!! Est!!! di Montefiascone, come se fosse sconosciuto il paese d'origine ed inoltre, per ironia della sorte e per dare il colpo di grazia, furono inseriti nel disciplinare tutti i paesi cir-condari del Lago di Bolsena. Il risultato fu che la coltura del cannellino invece di aumentare di-minuì fino quasi a scomparire, esattamente il contrario di ciò che è accaduto per i vini delle con-finanti Toscana e Umbria.

Tuttavia, un appassionato commerciante locale, produttore di vini per tradizione familia-re, ha voluto superare questo handicap aprendo, già da qualche tempo, una enoteca, in via Cassia, di fronte al fotografo Breccola. Sono stato invitato a visitare l'enoteca ed ho parlato vo-lentieri con il proprietario sig. Luigi Trapè, che ha dimostrato di essere un buon conversato-re ed un ottimo esperto in enologia.

- Sig. Luigi, vengono forestieri nella sua enoteca a degustare ed acquistare l'Est! Est!! Est!!!?

- "In questi ultimi tempi c'è stato un caio pauroso di turisti e quindi sono calate anche le vendite. Iforestieri vengono tutto l'anno, ma non espressamente interessati all'Est!Est!!Est!!!, vengono perle bellezze naturali qui esistenti e perla cordialità dei montefiasconesi. Purtrop-po snobbano H vino perché è passato in secondo ordine come qualità e quindi è necessario rilanciarlo nella pienezza delle sue qualità e della sua fama ".

- Come commerciante, ma soprattutto come appassionato del nostro vino, cosa propone?

- "Innanzitutto H vino nasce dalla vigna, per cui anche iiproduttore deve essere investi-to del problema; deve imparare a produrre un prodotto più scelto, la raccolta va diversificata ed usati dei contenitori adeguati che non danneggino l'uva, deve essere effettuata l'analisi del terreno e trattamenti adeguati e mirati. Il vinificatore deve essere in grado di dare una certa im-pronta al proprio prodotto personalizzandolo, con vinificazione più appropriata, con fermen-tazione in bianco oppure su vinaccia a secondo delle esigenze personali e delle idee proprie ".

- E per quanto riguarda la commercializzazione? - *'Con un prodotto migliore aumenterà Hprezzo base dell'uva che sarà più remunerati-

vo, quindi l'agricoltore si troverà avvantaggiato. Il commerciante deve saper ben presentare H vino, deve essere in grado di conoscere le caratteristiche del prodotto ed H disciplinare, per poter proporre H vino a secondo dello scopo della degustazione e del consumo. Infatti se un diente viene a fare l'acquisto per cene impegnate ed importanti, bisogna saper consigliare H vino secondo H menù. Circa H ràpporto prezzo-qualità, poiché, rimanendo in argomento, non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca, Hprezzo deve essere rapportato alla qualità, cosa che motti non tengono in considerazione.

Igiovani invece vengono a fare acquisti ricercando la qualità e non vini dozzinali da po-co prezzo, dimostrando una certa cultura ed interessamento alla conoscenza dei vini, special-mente se ben guidati da me; infatti ritornano frequentemente ".

- Allora non è vero che i giovani rifiutano il vino? - "No, rifiutano solo i vini cattivi, consumano gli analcolici come fatto di moda, ma nelle

occasioni importanti e particolari, sentono la necessità di acquistare ii vino e vengono a com-perare i vini più idonei all'occasione, affidandosi soprattutto alla mia esperienza ".

- Per una cenetta a base di cotechino e lenticchie, in voga di questi tempi, cosa con-siglia?

- "Lo champagne con metodo champenoise". - Ma solo roba francese? - "Per chi può spendere sì, invece per una cenetta più modesta, ottimi champenoise o

prosecco di cantine serie, che sono altrettanto validi". GIMBERTO

pag. 13

Piccola storia della reumatologia Manifestazioni articolari nelle malattie virali

(dal numero precedente) E' d'attualità una forma particolare di artrite denominata "artrite di

Lyme" cosi chiamata per il luogo d'origine, appunto la cittadina di Lyme nel Connecticut, dove nel 1975 una madre portò dal medico un bambi-no affetto da febbre, ingrossamento ghiandolare e reumatismo artico-lare acuto, che interessava le grandi articolazioni come ginocchia, ca-viglie, polsi.

Successivamente si verificarono altri casi simili, sempre nella stes-sa città e sempre nella stessa via.

Una commissione di esperti della Yale University iniziò le ricerche notando che tale forma di artrite era preceduta da eritema (arrossamen-to) cutaneo migrante e seguita da rari ma pericolosi danni al sistema cardiaco e nervoso.

Rilevarono che tale malattia era più diffusa in zone rurali ed infesta-te da un tipo particolare di zecche, le 'ixodes scapularis"; nel corpo di tali parassiti furono trovati dei microorganismi denominati rickettsie, lo stesso tipo furono rinvenute nelle articolazioni degli ammalati.

Quindi l'artrite di Lyme, che può anche diventare cronica, è dovu-ta al morso della zecca che così trasmette il microorganismo similvira-le all'uomo, con lo sviluppo successivo di artrite.

La poli mialgia reumatica In questa nostra breve galoppata nella storia della reumatologia, mi

vorrei ora occupare di una malattia considerata, a torto, rara e che ho avuto, invece, modo di constatare nella pratica quotidiana.

E' la polimialgia reumatica. Tipica dei soggetti anziani, in preferenza maschi, che si presenta-

no dal medico accusando una profonda astenia (debolezza) muscola-re, tanto che a volte può risultare difficile e penoso alzare le braccia o divaricare le gambe, oppure alzarsi da una sedia senza appoggiarsi. Il paziente è uso dire "mi sembra di essere stato bastonato". Vi può es-sere cefalea fastidiosa e un dolore tipico alle arterie della tempia, che all'esame clinico possono apparire calde e indurite.

Gli esami di laboratorio dimostrano un valore alterato in modo ca-ratteristico: la VES, o velocità di eritrosedimentazione, che può raggiun-gere valori molto elevati. Con idonea terapia la malattia, pur avendo un decorso lungo anche di due anni, si risolve generalmente con la gua-rigione completa.

Le prime osservazioni di tale patologia sono merito di un medico scozzese, Bruce, che nel 1888 descrisse cinque casi di uomini anzia-ni, chiamando tale malattia, come era usuale in quel periodo, "gotta reu-matica senile".

Nel 1951, al 2° Congresso Europeo di Reumatologia, Kersley por-tava 13 casi clinici con le caratteristiche sopra delineate, appellandole come "reumatismo degli anziani".

Nel 1953 il medico francese Jacques Forestier intuì di trovarsi di-nanzi ad una nuova malattia che per le sue particolarità intese chiama-re "polimialgia reumatica", termine che ancora oggi meglio si confà a ta-le patologia.

L'altra caratteristica, ma non necessaria per la diagnosi dell'infiam-mazione delle arterie temporali, è stata descritta nel 1932 da Horton e da allora si chiama "aderite di Horton": si presenta come una forte in-fiammazione dei vasi temporali della testa, che si presentano duri e do-lenti, richiedono una pronta ed adeguata terapia.

La polimialgia reumatica è una malattia ritenuta a torto rara, che in-vece merita attenzione, giusta diagnosi ed idonea terapia.

Dott. Busà Angelo Cesare Medico Chirurgo - Reumatologo

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pag. 14 LA VOCE - n° 1 - Gennaio 1994

Taccuino economico e tributario A cura del Dott. Franco Radicati

Il provvedimento collegato alla legge finanziaria per il 1994 è stato approvato definitivamente il 22 di-cembre, in prossimità delle Feste Natalizie. In esso sono contenute numerose disposizioni, che innova-no e modificano il panorama normativo in materia fi-nanziaria e tributaria. Le modifiche più importanti sono forse quelle relative alla pubblica amministra-zione, per la quale si interviene in numerosi compar;

ti (scuola, opere pubbliche, enti locali, ecc.), fissan-do nuovi principi che dovranno essere regolamenta-ti nel 1994. La legge contiene infatti ben 59 deleghe date alla Presidenza della Repubblica o al Governo perla emanazione di decreti con i quali dovranno es-sere definite in dettaglio, sulla base dei principi con-tenuti nella legge, le norme ed i regolamenti relativi alle molte materie interessate dal provvedimento.

Illustriamo brevemente, di seguito, tra le nume-rose novità contenute nella legge in esame, quelle cjie dovrebbero interessare più da vicino le famiglie.

Per quanto riguarda le PENSIONI, si prevede un aumento delle pensioni pari o inferiori ad un mi-lione lordo mensile. L'aumento, che scatterà dal 1° gennaio 94, è però molto contenuto, in quanto sarà calcolato sulla base dell'aumento del tasso di infla-zione, e dovrebbe aggirarsi al massimo intorno alle settemila lire mensili. Un altro aumento è inoltre pre-visto dal 1 ° novembre 1994, ma anche questo solo per adeguamento all'aumento del costo della vita.

Un aggiustamento molto atteso è quello che in materia di FISCO dovrà ridurre drasticamente il nu-mero delle dichiarazioni dei redditi: come da tempo annunciato, è stata infatti prevista l'esclusione dal-la base imponibile dei redditi fondiari sino ad un mi-lione di lire, esonerando inoltre dall'obbligo di pre-

I camaleonti del vento Or che d'Italia il popolo protesta del mal governo, e la setta peggiore tanto che è sopraggiunta la tempesta camorra e mafia e a più di un truffatore.

Da un luridume, e gente disonesta sempre è promesso un governo migliore il lupo il pelo, il serpente la vesta anche cambiando, rimane il fetore.

L'avida voglia, e l'ingordigia ria tangenti e furti che carpito avete e il mal costume cancellato sia.

Tornavi a mente ciò che ben sapete anche la salma non si porta via nudi nasceste, e nudi morirete.

Diodato Piciollo

sentare la dichiarazione tutti coloro che posseggo-no solo la prima casa anche se insieme ai redditi di lavoro dipendente.

Ma il beneficio è compensato sul versante fisca-le da alcuni inasprimenti: a carico delle imprese, con la previsione della impossibilità di rateizzare la tas-sazione delle plusvalenze quando il bene alienato è posseduto da meno di tre anni; a carico dei profes-sionisti, con la previsione della impossibilità di de-durre l'importo della rendita catastale degli immobi-li strumentali dai redditi di lavoro autonomo, e con la riduzione dal 10% al 5% dell'abbattimento forfetta-rio per le collaborazioni coordinate e continuative.

Inasprimento anche della TASSA SULLA SA-LUTE: l'aliquota aumenta dal 5% al 5,6% sui primi 40 milioni di reddito; il 4% si pagherà invece sino a 150 milioni di reddito e non sino a 100 come attual-mente.

Cresceranno probabilmente, per effetto delle nuove disposizioni, anche le TASSE SCOLASTI-CHE di ogni ordine e grado: la nuova legge fissa in-fatti il principio dell'autonomia delle singole scuole, che sono chiamate ad una maggiore responsabilità sulla gestione delle proprie finanze. Non si sa anco-ra quali saranno le nuove misure delle tasse scola-stiche, che dovranno in parte essere annualmente fissate dal Ministero della Pubblica Istruzione di concerto con il Ministero delle Finanze.

Se la legge finanziaria non ha rovinato le feste natalizie agli italiani, come aveva promesso il Mini-stro del Tesoro, ci penserà però il DECRETONE FI-SCALE DI FINE ANNO, che sarà probabilmente re-so noto il giorno di S. Silvestro: mentre scriviamo si può solo prevedere che conterrà un AUMENTO DELL'ALIQUOTA IVA del 12%, che dovrebbe pas-sare al 13%; l'AUMENTO DELLE SIGARETTE E DEGLI ALCOOLICI; l'AUMENTO DELLA BENZI-NA; l'AUMENTO DELLE MARCHE E DEI BOLLI, che però dovrebbe essere non molto elevato. In to-tale la manovra impostata con tali misure dovrebbe consentire all'erario di rastrellare ben 6.700-6.900 miliardi, con i quali rinforzare l'esito della manovra di bilancio per il 1994.

Per godere una felice pensione

Dalla Casa di Riposo sono andati in pen-sione, dopo molti anni di buon servizio, anche Giovanna Pellegrini e Giorgio Trapè. Tanti auguri da parte dei colleghi e degli ospiti che hanno assistito

Fare

chi a rezzaim mi

Sembra che tutti vogliano gravitare verso il centro. Non ha detto male chi ha parlato di tanti centrini che non possono costituire un centro.

Ma perché tutti vogliono gravitare verso il centro? Questo dimostra la man-canza di conoscenza da parte della clas-se politica italiana nel suo complesso, non sapendo che nei sistemi che si pro-ducono con la legge maggioritaria unino-minale secca, si determina una tendenza dei partiti a gravitare verso il centro a di-venire cioè moderati, equilibrati, la sini-stra cioè non è troppo di sinistra, la destra non è troppo di destra e questo perché la maggior parte dell'elettorato è moderato, è equilibrato. Ma questo non deriva da u-na scelta dei partiti. Non sono i partiti che si collocano al centro, se non attraverso i loro programmi e attraverso le scelte de-gli elettori. Non basta che un partito dica io sono al centro, perché lo sia veramen-te. Il PDS per esempio può dichiarare quanto vuole di essere al centro e al cen-tro sinistra dello schieramento politico, ma sarà sempre un partito fortemente di sinistra, per le sue idee e soprattutto per i suoi metodi che continuano ad essere gli stessi.

Poi è anche questione di nomi, tal-volta non sono formalità, non sono eti-chette, determinano in qualche misura le caratteristiche del contenuto di ciò che in-dicano. Perché chiamare progressisti co-loro che dove hanno governato hanno portato soltanto il regresso, la miseria, la fame, l'oppressione, la scandalosa ingiu-stizia del potere autocratico. Questa è storia, non sono valutazioni personali, soggettive o ideologiche. Il nome giusto è sinistri: che allude anche a qualcosa di negativo, di dannoso che c'è nella eredi-tà comunista ben presente negli spiriti dei nostri sinistri.

E perché chiamare destra o conser-vazione o reazione coloro che contro i si-stemi autocratici, trasformistici, falsa-mente populistici, che conoscono soltan-to la tattica per il potere, vogliono lo svi-luppo, le leggi e le garanzie del sistema che proviene dalla rivoluzione francese, dalle idee degli illuministi, dalle esperien-ze della democrazia liberale francese e dalla democrazia liberale anglosassone. E' ora di cominciare a fare chiarezza.

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LA VOCE - n° 1 - Gennaio 1994 pag. 13

Invocazioni natalizie L'uomo cerca la pace, ma trova la guerra: la pace qui in terra soltanto sei Tu. Deh! Vieni, Signore Gesù.

L'uomo cerca la vita, ma trova la morte: chi cambia tal sorte soltanto sei Tu. Deh! Vieni, Signore Gesù.

L'uomo cerca il diritto, ma trova nequizia: la vera giustizia soltanto sei Tu. Deh! Vieni, Signore Gesù.

L'uomo cerca il vero, ma trova menzogne: da tali vergogne ci liberi Tu. Deh! Vieni, Signore Gesù.

L'uomo cerca l'amore, ma trova l'inverno: dal perfido inferno ci liberi Tu. Deh! Vieni, Signore Gesù.

Deh! Vieni, Signore Gesù, salvaci dal freddo egoismo, salvaci dall'odio feroce, salvaci dalla guerra crudele, salvaci dal triste peccato, salvaci dalla vera violenza.

Deh! Vieni, Signore Gesù. Donaci buona volontà, donaci buon cuore per collaborare con Te a costruire la famiglia di Dio, la civiltà dell'amore, Santo auspicio per il nuovo anno!

ti Natale 55

Immense voragini ai piedi malfermi turbano i sogni miei. Il corpo trema all'urlo angosciante del lupo sovrano nel buio e gli occhi appannati non riescono a scorgere il sorriso dell'alba. Solo una cometa infonde speranza e amica mi guida verso la vera luce in quella notte di mistero.

Auguri e Buon Natale dalla Scuola Media "A. Manzoni"

Il giorno 21 dicembre alle ore 20,30 gli alunni della Scuola Media hanno gremito la cattedrale insieme alle loro famiglie e agli invitati, per gli auguri di Buon Natale.

Raramente sotto la nostra cupola si so-no visti tanti ragazzi gioiosi, dimentichi all'i-nizio quasi del luogo sacro che li accoglie-va, pur attenti alle direttive dell'insegnante di religione che li ha guidati nella rappresen-tazione di quadri plastici sulla creazione, il peccato, l'annunciazione, il Natale prima di iniziare il concerto.

Gli insegnanti di educazione musicale hanno raggiunto un buon livello qualitativo se si considera il numero elevato degli alun-ni e che con le classi prime il loro lavoro è a-gli inizi. Particolarmente suggestiva è stata l'esecuzione de L'albero di Natale in lingua italiana, francese, inglese: al buio, nel ma-estoso ambiente i ragazzi delle prime A B C D E dispostisi a forma di albero natalizio su ciascun altare minore, hanno creato giochi di luci mentre cantavano tutti ed hanno commosso i presenti.

Apprezzate le esecuzioni di coro del corso C e della classe III E, che l'anno scor-so ha partecipato anche ad un concorso na-zionale e che il 23 dicembre è andata a por-gere a nome della scuola gli auguri agli a-lunni delle elementari.

1° Premio del concorso "Penna d'argento "

alla Scuola Media "A. Manzoni"

Il 23 dicembre a completare la festa pre-natalizia della Scuola Manzoni l'alunna Mezzetti Laura della classe III B, accompa-gnata dalla Preside Prof.ssa Anna Lozzi e dall'insegnante di Lettere, presso la Scuo-la Media Statale di Marta, sede di Capodi-monte, ha ritirato il 1° premio del concorso "Penna d'Argento" consistente in una pen-na d'argento, L. 400.000 e un diploma.

E' stato premiato con un diploma anche l'alunno Chiodo Paolo della stessa classe. La III B, aveva presentato, oltre al lavoro previsto, temi dal titolo "Il lago è..." anche un piccolo volume di poesie fuori concorso.

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pag. 14 LA VOCE - n° 1 - Gennaio 1994

CARNEVALE 1994 - MONTEFIASCONE Anche se la crisi ecorlomica attanaglia il no-

stro paese, il Presidente ed il Comitato Direttivo sono riusciti ad organizzare - anche quest'anno - un grandioso spettacolo invernale, che porta a Montefiascone quel turismo che durante l'esta-te è attivato dalla "Fiera del Vino". Intendiamo ringraziare tutti gli sponsor, in particolare i due principali: "il Comune" e la "Banca Cattolica".

Il programma, che va dal 23 gennaio al 15 febbraio, è ricco e vario. Sono quattro i carri, con i rispettivi comitati, in più ci sono tre carri mino-ri, 4 bande musicali e circa 1000maschere. Il tut-to termina con il "veglionissimo di addio al carne-vale" martedì 25 febbraio - alle ore 21 alla Roc-ca dei Papi.

9 m d d l R A J t J t A DOMENICA 23 GENNAIO - ore 15,00 sfilata "CARRI ALLEGORICI e GRUPPI MASCHERATI" per le seguenti vie: A. Moro, D. Alighieri, Piaz-zale Roma, via Cassia Nuova; (in caso di pioggia o neve la manifestazione sarà effettuata il 30 gennaio). DOMENICA 6 FEBBRAIO - ore 15,00 sfilata "CARRI ALLEGORICI e GRUPPI MASCHERATI" per le seguenti vie: A. Moro, D. Alighieri, Piaz-zale Roma, Via Cassia Nuova; (in caso di pioggia o neve la manifestazione sarà effettuata il 13 febbraio). GIOVEDÌ' 10 FEBBRAIO - dalle ore 15,00 alle ore 19 FESTA DEI BAMBINI alla discoteca HOLLYWOOD con spettacoli, giochi e tanto di-vertimento. Sorteggio "MASCHERINA D'ORO 1994" tra tutte le maschere. SABATO 12 GENNAIO - ore 21 nei meravigliosi saloni della Rocca dei Papi "VEGLIONISSIMO IL TRESCONE". MARTEDÌ' 15 FEBBRAIO -"NO-STOP" per le vie del centro storico, tutto quanto fa spettacolo, tutto quanto fa carnevale, maschere, mu-sica, giochi, sorprese e allegria. Ore 18 Piazza Vittoria Emanuele "ADDIO AL CARNEVALE" bruciatura di RE CARNEVALE".

\ O r e 21 alla Rocca dei Papi "VEGLIONISSIMO DI ADDIO AL CARNEVALE".

Consiglio Direttivo Ass. AMICI DI MONTEFIASCONE Bellini Gianfranco Presidente Costantini Vincenzo Consigliere Capoccetti Ivan Vice Presidente Cappelloni Nazzareno Consigliere Bracoloni Fernando Vice Presidente Dominici Oreno Consigliere Cecchini Lodovico Segretario Fanali Paolo Consigliere Marinelli Antonio Economo Giraldo Cesare Consigliere Aniceti Fabrizio Consigliere Maiucci Angelo Consigliere Bacchiarri Giovanni Consigliere Marianello Domenico Consigliere Berbeglia Enrico Consigliere Moscetti Dario Consigliere Balestri Marco Consigliere Melani Giorgio Consigliere Bonucci Giovan Battista Consigliere Napoli Mario Consigliere Ciutti Erasmo Consigliere Ricci Ferdinando Consigliere

S a v e l l i R i n o

S i l v e s t r i G i u s e p p e

T o r r i g i a n i G u g l i e l m o

Consigliere Consigliere Consigliere

Organizzatori Comitati di quartiere

Donnino Claudio Presidente Com. GRAZIE Fetoni Evandro Presidente Com. MOSSE L o m b a r d i A n g e l o Presid. Com. ZEPPONAMI M e n g h i n i R o b e r t o Presidente Com. CENTRO S t e f a n o n i Salvatore Presidente Com. COSTE

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LA VOCE - n° 1 - Gennaio 1994 pag. 13

LA VOCE" E' GRATA Al SUOI SOSTENITORI: Manzi Bruna, Crocetti Clemente, Sensi Italo, Scoponi Lucia, Minciotti Armando, Maiucci Enrico, Cricco Antonio, Carelli Giuseppe, Salmistraro Carlo, Tranquilli Antonio, lacoponi Cesare, Manzi Secondiano, Marconi Nazareno e Maria Grazia, Francini Mario, Francesini Mario, Ciucci Elio, Giraldo Vincenzina, Ballarono Renato, Capilo Agostino, De Grossi Eraldo, Castellani Filippo, Pezzato Augusto, Burla Domenico, Biancalana Flaviano, Brachino Elio, Mancini Mario, Castellani Barnaba, Mecali Luigi, Fi-liè Fausto, Scarpulla Antonio, Benatti Mario e Chiara, Farina Re-mo, Tangari Nicola, Commentucci Clara, Giardinelli Maria, Chipa Palmina, Albanesi Domenico, Camicia Angela, Femminella Aldo, Lupino Consiglia, Lozzi Giulio, Camicia Elio, Del Conte Maria, Bra-chino Nello, Demma Donato, Roncella Mario, Magro Guglielmo, Bertuccini Elio, Andolfi Domenica, Clausi Schettini Carlo, Presciut-tini Augusto, Ricci Genuino, Mocini Lodovico, De Simone Franco, Padini Giovanni, Bracoloni Laura, Sensi Carlo, Balestra Goffredo, Piciollo Adalgisa, Camicia Enrico, Crocoli Vera, Fumagalli Anna, Gallone Domenico, Apolloni Vittorio, Mons. Angelo Ercolani, Ra-dicati Franco.

AMICI: Bacchiarri Danilo, Troccaioli Mauro, Bellacima Camillo, Rubbi Ida e Adele, Porroni Mauro, Ceccarelli Enzo e Caterina, Ceccarelli Valerio, Nardini Giuseppe, Trapè Antonio, Marianello Domenico, Pascarella D. Giacinto, Ranucci Tommaso, Giraldo Venanzio, Porroni Ferdinando, Camicia Nando, Castra Antonio, Ugolini Gigliola, Ugolini Samuele, Torrigiani Gina, Carelli Enrico, Menichelli Giovanni, Monanni Elena, Ferri Bruno, Mecali Costan-tino, La Corte Dante, Andreini Luigi, Menghini Giovanni, Codini Rosa Bianca, Buti Vincenza, Belardi D. Igino, Paiolo Enrico, Gad-di Maddalena, Trapè Federico, Paolini Felice, Morano Gino. BENEMERITI: Maurizi Vincenzo, Brachino Callisto, Scarino Fau-sto, Mesca Armando, Bracoloni Nazzareno, Terzoli Remo, Fra Bernardo, Angelotti Giovanni Maria, Orazi Iole, Sciuga Enrico, Menghini Roberto, Guerra Giuseppina, Giraldo Alfredo, Celeste Vincenzo, Cammisa Antonio, At Falisca.

AMICI DELLA CATTEDRALE Sono entrati a far parte degli "Amici della Cattedrale": Spinelli Nor-ma, Spessato Giusti Ada, Porroni Assunta, Ficari Francesca, Si-gnora Scalia, Trapè Domenico, Ferri Pietro, Simoncini Ada e Fran-cesca, Crocetti Assunta, Scoponi Nunziata, Torri Noemi, Bonelli Maria, Trapè Paolo, lacoponi Omelia, Carelli Giuseppe, Rubbi Ida e Adele, Morganti Concetta, Andolfi Ginevra, Manzi Secondiano, Brachino Callisto, Bracoloni Gino e Lisena, Crocetti Angelo e Mar-cella, Francesini Mario, M.M., Mecali Rita Pancianeschi, Lanzi Gianfranco, Ciccarelli Alfredo, Ricci Vincenzo e famiglia, Camicia Elio, Laghi Concetta, Franco De Simone, Gallone Domenico, fami-glia Radicati Franco, Apolloni Vittorio, Della Casa Alberto, Giuffri-da Bemadetta e Agata.

I famigliari in suffragio di: Stamini Leonella, Menghini Annita, As-sunta Castellani, Puri Attilio, lacoponi Mario. Frigo Giusto £. 1.000.000.

ANAGRAFE CITTADINA NATI: Ciucci Luca di Cesare e Brillantino Lucia; Chiodo Marco di Moreno e Scarino Simonetta. MORTI: Camicia Gertrude 1907, Batosta Alessandro 1902, Puri Attilio 1919, Corba Margherita 1917, Venanzi Leonella 1908, Lai Sebastiano 1918, Cappannella Benvenuto 1921, Tamantino Pai-mina 1910, lacoponi Mario 1930, Scoparo Elia 1928, Cicoria Lu-dovina 1915, Macchioni Maria 1910, Scoparo Francesco 1904, Bertuccini Elio 1924, Menghini Annita 1917, Cevolo Guido 1907.

'Gita di fine estate dal 22 al 29 agosto

Ha per meta la Grecia e nel prossimo ^ T u m e r o riporteremo il programma.

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e tante altre idee regalo Ti aspettiamo e Buone Feste!

Prepensionamento in agricoltura e forestazione Per completare il discorso iniziato con il Reg. CEE 1078/92 nel mese di novembre, ritorno sul-le misure di accompagnamento della nuova PAC, cioè il Reg. CEE 2079/92 e 2080/92 rispet-tivamente riguardanti il prepensionamento e la forestazione. Ricordo che le misure di accompagnamento so-no norme che sostengono l'applicazione della nuova PAC al fine di ridurre da un lato la produ-zione agricola e dall'altro di favorire metodi di produzione compatibili con le esigenze ambien-tali e infine di modernizzare l'attività dell'impresa con il prepensionamento della fascia anziana e l'ampliamento di quella giovane. Il regime di aiuti al prepensionamento è un'a-zione che intende procurare un reddito a capi di aziende con più di 55 anni di età che lasciano l'a-zienda per far subentrare agricoltori giovani che migliorino l'efficienza economica dell'azienda stessa. I soggetti interessati a questo regime sono: - i cedenti: devono avere almeno 55 anni di età ed esercitato a titolo principale nei 10 anni pre-cedenti; - i rilevatori: se sono agricoltori, devono aver la-vorato, almeno part-time, nei due anni prece-denti nella stessa azienda e prendere l'impegno di esercitare a titolo principale per almeno 5 an-ni migliorando l'efficienza dell'azienda; se non sono agricoltori, devono destinare le superfici ad uso extra-agricolo, alla silvicoltura o a riserve e-cologiche; - i lavoratori: coadiuvanti familiari o salariati a-gricoli che abbiano più di 55 anni di età ed abbia-no esercitato nella stessa azienda nei 5 anni pre-cedenti.

Gli aiuti possono assumere diverse forme e pos-sono essere combinate fra loro. Per i cedenti sono previsti un premio per la ces-sazione dell'attività (4.000 ECU per azienda), u-na indennità non connessa con la superficie libe-rata, un premio annuo per ettaro resosi disponi-bile e una pensione complementare quando l'importo del regime pensionistico nazionale sia troppo ridotto. Per i lavoratori si hanno un premio per la cessa-zione dell'attività e una indennità annua per 10 anni o fino al normale pensionamento. Il Reg. CEE 2080/92 (aiuti alla forestazione) prevede un regime di aiuti così suddiviso: - un contributo alle spese d'imboschimento che prevede un importo di 2.000 ECU/ha per le resi-nose e di 4.000 ECU/ha per almeno il 75% di la-tifoglie; - un premio annuale per ha a compensazione delle perdite di reddito; - incentivi agli investimenti per il miglioramento delle superfici boschive (frangivento, fasce ta-gliafuoco, punti d'acqua, strade forestali); - un premio annuale per ha d'imboschimento, per la manutenzione dei nuovi impianti, per i pri-mi 5 anni. Anche per queste misure si attendono i pro-grammi di attuazione della Regione Lazio. In o-gni caso è auspicabile che per ogni situazione a-ziendale venga effettuata una valutazione a priori della convenienza e della fattibilità delle singole misure.

Dott. Massimo Angeloni - Agronomo Nuovo studio agronomico per analisi agra-rie, consulenze, progettazione, stime e peri-zie in via Nazionale n° 6 a Montefiascone.

Scuola ed ecologia Due elementi essenziali per il futuro dei giovani. Per questo l'Assessore alla Cultura Mario Trapè ave-

va preso l'iniziativa di proporre alle Scuole Elementari del Capoluogo, con l'adesione e la collaborazione della Diret-trice Didattica Adua Tranquilli, la sorpresa della simpati-ca cerimonia della Festa degli Alberi.

Nella organizzazione si è inserita anche la Lega Am-biente ed il giorno 20 novembre scorso, con la partecipazio-ne di tutte le classi delle scuole elementari di Montefiasco-ne, intomo alla Chiesa di S. Mana di Montedoro, sono sta-te messe a dimora una trentina di giovani piante di querce ed aceri alla presenza dell'Assessore, della Direttrice Di-dattica, del Corpo Insegnante, del Comandante la Stazio-ne Forestale di Montefiascone e del Parroco delle Mosse Don Giuseppe Trapè

Altre pianticelle sono state interrate nel piazzale del Cimitero e nelle aree adiacenti i vari plessi scolastici.

Nel plaudire a tale lodevole iniziativa, di alto contenu-to educativo e formativo dei giovanissimi studenti, ci augu-riamo di vederla ripetere negli anni a venire.

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pag. 14 LA VOCE - n° 1 - Gennaio 1994

E' giunto il momento di sciogliere le vele (2 m. 4,6T) Benvenuto Cappannella

Renato Maiucci Elio Bertuccini

In data 28 ottobre 1993 si è spento, all'età di 41 anni, Renato Maiucci, lasciando nello sconfor-to i genitori, il fratello, la moglie con due figli e tut-ti i famigliari. Renato era emigrato giovanissimo in Germania e, dopo tanti sacritici, era riuscito a sistemarsi. A-veva aperto un ristorante nella cittadina di Wor-ms dove, purtroppo, improvvisamente è venuto a mancare. Vive ora per sempre nella luce di Dio.

Leonella Venanzi ved. Starnini

Nato il 12 luglio 1924 e morto il 19 novembre 1993. Non solo ti ricordano con amore i tuoi ca-ri, ma tutti gli amici e conoscenti e tutti coloro con i quali sei venuto a contatti. Goditi, ora, il premio di Dio.

Mario lacoponi

La Nella, la conosciutissima signora di Alberto Starnini, era nata il 5 maggio 1909 e se ne è an-data in Dio il 29 novembre dell'anno appena tra-scorso. Donna di vera fede, viveva intensamen-te la sua vita cristiana e, finché ha potuto, ha par-tecipato attivamente all'Azione Cattolica. Gli ul-timi anni è stata costretta a casa, circondata sempre dall'affetto dei suoi figli e nipoti. Ogni mese - in casa - riceveva Gesù Eucarestia. Ora gode in cielo, insieme allo sposo Alberto, il pre-mio di Dio.

Caro zio Pietro... ...tu che vivi nella Giona di Dio e vedi ogni gior-no la bontà del Suo volto divino, parlagli di noi. Tu che vivi in quel mondo fatto di tanto e di nien-te, di impenetrabile e puro, dove l'amore fa rima con amore, dove il perdono si sposa col ranco-re, dove la gioia più immensa è l'esserci, dove tutto diventa chiarezza, certezza. Fai che le nostre lacrime diventino di cristallo e, come neve al sole, sciogliersi nell'immenso ab-braccio di noi in te. Ricordati di me.

tua nipote Patrizia T. L'anniversario della scomparsa dello zio ri-corre il 16 gennaio.

Improvvisamente il sig. Mario se ne è andato il giorno 12 dicembre all'età di 63 anni. Da tempo il suo cuore faceva, ogni tanto, tilt; poi, stanco, ha preferito fermarsi definitivamente per battere per sempre nella dimensione dell'eternità. Una S. Messa sarà celebrata in suo suffragio il giorno 28 gennaio, ed alla quale sono invitati, ol-tre alla famiglia, anche i numerosi amici.

Dal padre al figlio Nei ritrovati de la medicina Paolo Picciotti con la puntura del Bio-Pan, i pazienti assicura la guarigione da sera a mattina.

Maestro de la giusta disciplina nelle tisane, con i sali minerali tutte le genti che tu prendi in cura è risanata e guarita cammina.

Tuo padre t'insegnò la terapia contro l'artrite, l'artrosi o altro dolore per sconfiggere questa malattia.

Papa Pacelli e Luigi Boccadoro la tua cura diede loro energia di giovinezza e di nuovo vigore.

S.F. Lo specialista dr. Paolo Picciotti ha lo studio a Viterbo, in piazza del Teatro, dove è presen-te tutti i giovedì dalle ore 16 in poi.

"La calma è la virtù dei forti" dice un proverbio, ed è a questo proverbio che sembra ispirata la tua vita, caro nonno. Sempre sereno, tranquillo, in grado di affrontare con pazienza e coraggio qualsiasi situazione; e soprattutto buono, di una bontà rara ai nostri giorni, di fronte alla quale non si poteva fare a meno di volerti bene. La tua semplicità, che suscitava quasi tenerez-za, ha conquistato tutti, ed io stessa ne ero affa-scinata, tanto che spesso mi soffermavo ad os-servarti e sorridevo, forse con un pizzico d'invi-dia, del tuo modo di fare, della tua calma, del tuo ottimismo, che ti hanno accompagnato fino alla morte. Una morte lampo, ma agonizzante, che ha lasciato a tutti noi un amaro in bocca difficile da mandar via. Oh nonnino! Non meritavi di morire così! Seguendo le brevi e tragiche tappe della tua fine mi sono convinta di una cosa: non è retorico di-re che sono sempre i migliori ad andarsene per prima e soffrendo di più. Ma forse proprio così deve essere; anche Cristo è morto in croce e questa croce forse sono proprio i migliori a do-verla portare. Nonno caro, ti ricorderemo sempre con tanto, tanto affetto, guardando i tuoi campi e gli anima-li che hai allevato con tanto amore e dedizione e che sembrano piangere con noi la tua scompar-sa, ti ricorderemo per i frutti del tuo vivere, la tua famiglia, che porta la tua impronta, e noi, in par-ticolare, non finiremo mai di ringraziarti per il bel-lissimo regalo che ci hai fatto: nostra madre, tuo ritratto esteriore ed interiore; il più bel ricordo che avresti potuto mai lasciarci.

le nipoti Daniela e Simona Benvenuto ha raggiunto la vita di Dio il 9 di-cembre all'età di 72 anni.

Attilio Puri La tua vita è stata "croce"; hai sempre lavorato e quando ormai potevi goder-ti la vecchiaia, un male tremendo è venuto a bussare alla tua porta. Hai sperato fino all'ulti-mo, avendo sempre a fianco la tua spo-sa... poi hai voluto raggiungere la pace di Dio. Avevi solo 74 anni.

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Montefiascone (VT) Strada Cassia Nord km. 93,800

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LA VOCE - n° 1 - Gennaio 1994 pag. 13

P. Carlo Alberto Sansoni O.P.

Era un domenicano, affermato biblista, ricercato conferenziere, predicatore di esercizi spirituali, di-rettore del coro per quasi vent'anni, guidò la liturgia conventuale, sem-pre presente alla preghiera corale.

Di bella intelligenza, era porta-to all'apprendimento delle lingue, oltre al latino, il greco e l'ebraico co-nosceva anche una decina di lin-gue moderne.

Nei primi giorni di ottobre di quest'anno ha tenuto un corso di e-sercizi spirituali alle Monache do-menicane di clausura di Sorrento. Ritornato a Roma, molto stanco, fu ricoverato in clinica il 18 ottobre; un male incurabile stroncava la sua forte fibra il 5 novembre.

Perché ne abbiamo parlato? Perché P. Carlo era nato il 25 otto-bre 1930 da Mario e da Rosa Ma-ria Castellani, signora originaria di Montefiascone e parente dei Ca-stellani di qui. Lui stesso è venuto più d'una volta a Montefiascone ed a celebrare, anche qualche matri-monio.

Il Priore del Convento di S. Ma-ria sopra Minerva così lo ha defini-to: "sacerdote religioso di sincera e soda pietà, di profonda convinzio-ne spirituale, di carattere un po' ti-mido, ma aperto e gioviale, servi-zievole con tutti, e brillante non so-lo nel suo insegnamento, ma anche nelle sue conversazioni".

Auguriamo a Padre Carlo di contemplare quella Parola di Dio che per tutta la vita ha insegnato, predicato e soprattutto vissuto.

Cinque canti di natale, di varie nazionalità. Presentati da un grup-po di ragazzi, una trentina, dall'età variabile tra i sei ed i dodici anni, tutti vestiti da pastori, hanno allieta-to la tarda mattinata, di domenica 19 dicembre, nel centro storico del-la città.

La manifestazione, proposta e ideata dalla gentilissima signora Saskia Menting, e diretta dal ma-estro di musica Roberto Aronne, aveva un titolo che era già tutto un programma: "La pastorella". Una forma di comunicazione poetica, intensa, sentimentale che ha coin-volto tutti i presenti.

I giovani hanno iniziato la loro rappresentazione davanti alla cat-tedrale di S. Margherita per proseguire sino alla chiesa di S. Andrea, per scendere poi in piazza Vittorio Ema-nuele e per l'intero corso Cavour, per terminare le loro esibizioni nel giardino pubblico a ridosso del piazzale Roma. Con loro si muovevano, quasi come un corteo, gli amici e buona parte dei genitori. Hanno eseguito: Santo Natale, Jingle Bells (canto natalizio inglese), Oh albero (tedesco), Nato è (francese), Tu scendi dalle stelle. I loro cori e la loro musica si sono innalzati nel-le piazze, nelle vie, davanti ai negozi con le vetrine ca-riche di oggetti più o meno preziosi presentati in fanta-siosi giochi di colori, proiettando i presenti, centinaia di persone in corsa agli acquisti dei regali, in pieno clima natalizio con qualche giorno di anticipo.

Unica nota stonata la mancata chiusura al traffico del corso Cavour. I responsabili avevano inoltrato la ri-chiesta con oltre un mese di anticipo ma invano. Gli Am-ministratori hanno peccato di scarsa sensibilità.

Questi i giovani che sono riusciti ad allietare una' mattinata d'inverno trasmettendo tanto calore umano: Gabriele Artemi, Jacopo Breccola, Sara Capotosto, Emilia Carelli, Katia Ceccarelli, Federica Ceccarini, Filippo Chiricozzi, Nicoletta Datti, Alessandro e Pa-

«La pastorella»

olo Fabene, Maristella Fetoni, Paolo Franco, Ema-nuele Giraldo, Lorenzo Grande, Federico Lacerna, Paolo Lanzi, Enrica Lanzi, Michele Mari, Mara Ma-rinelli, Giorgio Mecali, Cristina Menichelli, Martina Migliori, Chiara Paradisi, Paolo Pieri, Estella Ricci, Alessandro Sega.

Hanno raccolto tanti applausi e tanti piccoli doni. Quanto hanno ottenuto lo hanno donato a dei bambi-ni molto poveri, appartenenti ad alcune famiglie di emi-grati, decisamente molto meno fortunati di loro. Un ge-sto commovente. Che sia d'esempio per gli adulti in un particolare momento di crisi mondiale dove i valori, i principi e il senso d'umanità sono al crepuscolo.

Grosso merito ai due insegnanti che oltre a dimo-strare ancora una volta la loro professionalità hanno dato un chiaro e trasparente esempio di vita. Hanno re-so, almeno per questi giovani, un santo Natale diver-so, all'insegna dell'impegno, della generosità, della le-altà e dell'amore.

Questo spettacolo, modesto nelle forme, ma ricco di contenuti e di valori, è al secondo anno di vita; spe-riamo che diventi una tradizione.

Marcello Mari

Il bilancio del 1993 e uno sguardo al 1994 La stagione agonistica 1993 è stata di certo una delle più esaltanti nella lunga storia del baseball falisco. L'avvenimento più importante del 1993 è stata la promozione in Sene A2 della squadra che da anni militava in serie B, promozione conquistata nel mese di settembre dopo cinque partite tiratissime con gli avversari del Roselle. Inoltre, dopo molte incertezze la F.I.B.S. ha concesso alla Banca Cattolica Montefiascone Baseball, per la prima volta nella storia del baseball italiano, l'autorizzazione a giocare sul proprio diamante, anche se privo di illuminazione. Tuttavia la stagione agonistica appena conclusa, rimarrà nella stona della Banca Cattolica Montefiascone Base-ball anche per gli ottimi risultati raggiunti dalle squadre giovanili. La squadra dei "ragazzi" ha vinto il proprio campionato, la squadra dei "cadetti", dopo aver conquistato il terzo posto nel proprio campionato, è arrivata in seconda posizione nella "Coppa Lazio", il piccolo Luis Dominici è stato convocato con la Nazionale Italiana della categoria "ragazzi" per il secondo anno consecutivo, Luca Giraldo è stato con-vocato con la rappresentativa regionale della squadra "cadetti", così come Federico Cuccari, Stefano Fanali e Gabriele Salvatori sono sta-ti convocati con la rappresentativa regionale della categoria "ragazzi", il diamante falisco ha ospitato la nazionale cubana, campione del mondo in carica per aver vinto le olimpiadi di Barcellona ed un gran numero di tornei con tante squadre provenienti da tutta Italia. Date tutte queste premesse, il 1994 sarà un anno di grande attività per la Banca Cattolica Montefiascone Baseball che sarà impegnata su molti fronti: la serie A2 con tutti i problemi ad essa connessi, le squadre giovanili, l'attività promozionale tra i giovanissimi, i tornei che tradizionalmente si organizzano sul diamante falisco. Quello che è certo è che il Montefiascone Baseball avrà bisogno della collabora-zione di tutta la cittadinanza falisca per continuare ad "esportare" il nome di Montefiascone in giro per l'Italia, ed in un momento difficile quale l'attuale la società falisca chiede a tutti di sottoscrivere la tessera sociale, dimostrando così in maniera tangibile il loro interesse per una iniziativa tanto importante per la nostra cittadina.

Piergiorgio Zerbini

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pag. 14 LA VOCE - n° 1 - Gennaio 1994

Votazioni del 21 novembre

Dati parziali ma significativi della prima tornata elettorale TRENTINO ALTO ADIGE - ELEZIONI REGIONALI (Risultati di 483 sezioni su 1.391)

LISTA Voti % Prec. Polit. Prec. Amm. LISTA Voti % Prec. Polit. Prec. Amm.

Svp 33,8 31,2 30,4 Sud Tirol 2,5 — —

De 12,9 21,5 27,0 Lega Aut. Trent. 2,0 — . . .

Lega Nord 9,1 8,9 — Solidarietà 1,7 . . . . . .

Patt 8,3 — 4,9 Alleanza Trent. 1,5 — —

La Rete - Mov. Dem. 5,1 5,2 — Ladins 1,5 — —

Msi-Dn 4,1 4,8 6,5 Rif. Comunista 1,1 1,7 —

Lista Auton. 3,9 — — Psdi 0,9 0,8 1 Pds 3,6 5,1 — Alleanza Democratica 0,8 — —

Verdi Alternativi 3,0 — 3,4 Pri 0,6 3,0 2,5

ELEZIONI PROVINCIALI

GENOVA (490 sezioni su 1.502)

LISTA Voti% Pds 22,9 Rifond. Comunista 10,5 Msi-Dn 5,2 Lista Pannella 2,1 Fed. dei Verdi 3,2 Lega Nord 28,3 La Rete - Mov. Dem. 1,5 Alleanza Provincia 6,1 Unione di Centro 1,5 Rin. Socialista 3,4 Popolari Provincia 10,9 Part. Pensionati 1,6 Patto Solidarietà 1,8 Pens. U.V.-Lg. Ligure 1,1

LA SPEZIA (123 sezioni su 392)

LISTA Voti % Pds 24,7 Rifond. Comunista 9,6 Msi-Dn 7,0 Fed. dei Verdi 4,2 Lega Nord 21,8 Alleanza La Spezia 4,0 Lavoro e Sviluppo 8,2 Popolari La Spezia 16,1 Part. Pensionati 4,4

VARESE (468 sezioni su 1.258)

LISTA Voti % De 10,5 Pds 14,9 Rifond. Comunista 5,2 Fed. dei Verdi 4,1 Lega Nord 48,3 Lega Alpina Lumbarda 8,2 La Rete - Mov. Dem. 1,9 Alleanza Democratica 3,6 Patto Italia Nuova 3,3

ELEZIONI COMUNALI NEI CAP. DI REGIONE (i 4 candidati più votati)

ROMA (Dati Doxa ore 13,15) candidato voti % liste

FRANCESCO RUTELLI GIANFRANCO FINI CARMELO CARUSO RENATO NICOLINI

39,5 36,1 10,9

8,5

Sole che ride/Pds/Lista Pannella/AII. per Roma

Msi-DN/Insieme per Roma

Civiltà e Progresso/Dc/Psdi/Unione di Centro

Ritondazione Comunista/Uberare Roma

GENOVA (Dati Doxa ore 13,15) candidato voti% liste

ADRIANO SANSA ENRICO SERRA UGO SIGNORINI GIULIANO M. BOFFARDI

42,0 26,6 14,9

8,1

Pds/Verdi/Ad/Lista Pannella/Rete

Lega Nord

Popolari per Genova/Rinn.Socialista/Un. Centro

Ritondazione Comunista

NAPOLI (Dati Doxa ore 13,15) candidato voti% liste

ANTONIO BASSOLINO ALESSANDRA MUSSOLINI MASSIMO CAPRARA SABATINO SANTANGELO

42,5 31,5 12,5

9,3

Pds/Alt.NapyReteA/erdiNapJRil.Com./Rinn.Soc.

Msi-Dn

Psdi/Pti/Dc/Psi

Alleanza per Napoli

PALERMO (Dati Definitivi) candidato voti% liste

LEOLUCA ORLANDO ELDA PUCCI ALFONSO GIORDANO SALVATORE RANELLI

75.2 16.3 6,1 1,4

Rete/Per ric.Pal./AcliCatt.Dem./N.Mondo/Rit.Co.

Forum/DcPart.Pop./Msi

Unione di Centro

Mov. Dem. Siciliano

TRIESTE (Dati Doxa ore 13,15) candidato voti% liste

RICCARDO ILLY GIULIO STAFFIERI FEDERICA SEGANTI STO JAN SPETIC

39,0 33,0 22,2

3,9

Alleanza per Trieste/Pds/Dc

Mov.Pens./AII.NaziLista per Trieste/Cristiano Pop.

Lega Nord Trieste

Ritondazione Comunista

VENEZIA (Dati Doxa ore 13,15) candidato voti % liste

MASSIMO CACCIARI ALDO MARICONDA GIOVANNI CASTELLANI BRUNO CANELLA

42,1 27,3 22,8

3,0

Rif. CoTVerdi/Pds/Pr.Soc./Ad/AII.Ven-Mestre/Rete

Lega Nord/Lega Veneta

Pr.Aut/LegaAut.Ven./PattoVen-MesAtersoPart.Pop

Msi-Dn

Si cambia registro... Un rivoluzionamento

previsto ma non di queste

dimensioni Il Centro, per ora, non esiste

più, infatti nessuno dei suoi candi-dati è arrivato al ballottaggio nelle città maggiori e pochissimi sono quelli rimasti nelle città minori.

La D.C. dove è andata meglio ha raccolto il 12% dei voti, in molti luoghi è arrivata sì e no al 10%.

Il P.S.I. - dove ancora esiste - è riuscito ad ottenere il 3 o 4%.

Come mai questo terremoto? E' caduto il muro di Berlino, la

"Tangentopoli" ha messo sotto gli occhi di tutti il malgoverno e le rube-rie diventate sistema, i soldi che hanno alimentato tale sistema - ve-di Valtellina, i terremoti campani, i lavori mastodontici della Calabria e della Sicilia, pensioni di falsa inva-lidità - non ci sono più (come pure è venuto il tempo di aprire gli- occhi sull'evasionefiscale), si sono esau-riti i fondi che alimentavano gli ap-palti truccati... e così via.

Il tutto ha portato a quei risulta-ti che sono sotto gli occhi di tutti.

I principi basilari su cui si reg-gevano i partiti di centro - specie la D.C. - e sui quali insistevano tanto anche i nostri Vescovi, erano pas-sati in second'ordine rispetto agli interessi immediati di facile finan-za...

La Lega - sottovalutata fin dal-l'inizio - nel nord ha demolito il cen-tro, mentre nel resto d'Italia ci ha pensato Tangentopoli. E gran par-te dei consensi sono andati alla de-stra, sia per protesta sia per inte-ressi corporativi.

Chi ha guadagnato di più è sta-ta la sinistra - P.D.S. e gli altri par-titi della sinistra - che ha avuto il me-rito di presentarsi compatta, anche se - per la verità - la sua vita in que-sti anni passati penso sia stata toc-cata da tutti quei fenomeni di corru-zione che sopra abbiamo ricorda-to...

E' il sistema che deve cambia-re... Sono i vecchi uomini che devo-no tirarsi da parte e lasciare spazio a uomini nuovi. E la vecchia repub-blica, che ha fatto il suo tempo, de-ve ora riconoscere la nuova... Rici-clarsi non serve, gli italiani sono di-ventati un po' esigenti... e giusta-mente!

Mauro Pelabasto Via S. Maria delle Grazie n° 48 - 01027 MONTEFIASCONE (VT) - Tel. 0761/823400 - Fax 820474

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L A V O C E - n ° 1 - G e n n a i o 1 9 9 4 pag . 13

5 Dicembre 1993

R O M A

F r a n c e s c o

R U T E L L I

3 6 2 9 s e z i o n i s u 3 6 3 7

53,11% N A P O L I

A n t o n i o

B A S S O L I N O

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1 4 0 0 s e z i o n i s u 1 5 8 1

55,80% G E N O V A

A d r i a n o

S A N S A

1051 s e z i o n i s u 1 0 5 2

59,20% V E N E Z I A

M a s s i m o

C A C C I A R I

t u t t e le s e z i o n i

55,40% T R I E S T E

R i c c a r d o

I L L Y

tu t te le s e z i o n i

53,00%

ìultati del ballottaggio nei capoluoghi di provincia Città Candidati Vot i% Liste

Francesco Rutelli 5 3 , 1 Pds, Federazione dei Verdi, Lista Pannella, Alleanza Roma ROMA Gianfranco Fini 4 6 , 9 Msi-Dn, Insieme per Roma

Antonio Bassolino 5 5 , 6 Pds, Alt.Napoli, La Rete, Fed.Verdi, Rif.Com., Rin.Soc. NAPOLI Alessandra Mussol ini 4 4 , 4 Msi-Dn

Adriano Sansa 5 9 , 2 La Rete-Mov. Dem., Pds, AII.Genova, L. Pann., Fed.Verdi, Patto Solid. GENOVA Enrico Serra 4 0 , 8 Lega Nord

TRIESTE Riccardo llly 5 3 , 0 Alleanza per Trieste, Pds, De

TRIESTE Giulio Staffieri 4 7 , 0 Pensionati Un., Ali. Naz., Lista per Trieste, Crist. Popol. Trieste

Massimo Cacciari 5 5 , 4 Rif. Com., Feder. dei Verdi, Pds, Prog. Soc., Ali. Venezia-Mestre, La Rete VENEZIA Aldo Mar iconda 4 4 , 6 Liga Veneta-Lega Nord

F. Giovanna Buzzi Calvo 5 3 , 2 Piemont-Lega Nord ALESSANDRIA Andrea Ferrari 4 6 , 8 Alleanza Alessandria, Pds, Feder. dei Verdi, Rete

BENEVENTO Pasquale Viespoli 7 1 , 5 Lista per Benevento

BENEVENTO Donato Del Mese 2 8 , 5 De, Psdi, Insieme per la Città, Unione Centro Sanniti

Giuseppe Mancuso 5 1 , 7 Ali. R. Caltanissetta (Msi e Pli) CALTANISETTA Michele G. Campione 4 8 , 3 Patto Città, La Rete, Rifond. Comunista

Aldo Bulzoni 7 6 , 0 Alleanza Caserta Nuova CASERTA Renato A. Coppola 2 4 , 0 De

Nicola M. Cuculio 5 7 , 7 Msi-Dn CHIETI Gianfranco Conti 4 2 , 3 Alleanza del Progresso Chieti, Rifond. Comunista

Giacomo Mancini 5 8 , 6 Cosenza Domani, Lista per Cosenza COSENZA Piero Carbone 4 1 , 4 Psdi, Pop. per Cosenza, Liberali e Socialisti Europei, Idea Città

Roberto Lucio Rosaia 5 3 , 6 Pds, Alleanza La Spezia, Feder. dei Verdi LA SPEZIA Giuseppe Ricciardi 4 6 , 4 Popolari La Spezia, Nuova Italia, Lavoro e Sviluppo

Ajmone Finestra 5 7 , 5 Msi-Dn, Gente Nuova, Insieme per la Città LATINA Domenico Di Resta 4 2 , 5 Gruppo Progressista, Alleanza Riformista, Verdi-A.D„ Pds

LODI Alberto Segalini 6 1 , 1 Lega Nord - Lega Lombarda

LODI Valerio Manfrini 3 8 , 9 Alleanza per Lodi, Dc-Partito Popolare

Gian Mario Maulo 5 8 , 9 Rifond. Comunista, Pds, La Rete-Mov.Dem., Città dell'uomo MACERATA Evio Hermas Ercoli 4 1 , 1 Socialisti Macerata, Iniz. Pop. Macerata, De, Unione di Centro

Mario Col levecchio 6 0 , 6 Pds, Rifond. Com., La Rete, Az. Progr. (Verdi), Alleanza per Pescara PESCARA Nicola Girelli 3 9 , 4 Proposta per Pescara, Cost. Laica Riformista

SALERNO Vincenzo De Luca 5 7 , 9 Progr. per Salerno

SALERNO Giuseppe Acocel la 4 2 , 1 Salerno Progresso

Giancarlo Cito 5 2 , 7 Lega d'azione Meridionale TARANTO Gaetano Minervini 4 7 , 3 Pds, Fed. Verdi, La Rete, Rif. Comun., Lista Pannella, Un.Fed. Democr.

I risultati del ballottaggio nelle elezioni provinciali Marta Vincenzi 5 8 , 3 Pds, Verdi, Pannella, Pensionati

GENOVA Giuseppe Dallara 4 1 , 7 Lega Nord

Stefano Sgorbi ni 5 7 , 3 Pds, Verdi, Alleanza per La Spezia LA SPEZIA Andrea Squadroni 4 2 , 7 Lavoro e Sviluppo, Pop. per La Spezia, Pensionati

Massimo Ferrario 6 9 , 3 Lega Nord VARESE Livio Ghiringhell i 3 0 , 6 De, Patto Italia Nuova

L'altruismo Se tremava de freddo 'na mattina,

tutto era coperto dalla brina,

un passero ridotto da fa pena

in mezzo all'erba se moveva appena;

m'avvicinai, cercò de vola via,

avea paura della mano mia,

le forze je mancarono de botto

e cascò giù come fosse morto.

Lo misi dentro al palmo de' la mano,

je 'ntesi il core batte piano piano,

capii che per lui-era finita,

era arrivato al traguardo delia vita;

il freddo me scese fino al core

e lo rimisi in terra con dolore.

Un gatto che smirciava da lontano,

appena capì che me n'annavo,

non se lasciò sfuggì quell'occasione

e se lo magnò con un boccone.

Noialtri spesso al monno se lagnamo

perché nessuno ce voddà 'na mano,

invece ce sta pure ne 'sta vita

chi c'aiuta pe. .. falla finita.

Gheorg

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pag. 14 LA VOCE - n° 1 - Gennaio 1994

Domenica 28 novembre

Sua Ecc. za Mons. A natole Miiadou in visita a Montefiascone La domenica 28 novembre il nostro caro D. Pietro ha avuto la gioia di accogliere il suo Vesco-

vo Mons. Anatole Milandou, che ha celebrato in cattedrale la S. Messa delle ore 11. Al termine del-la cerimonia ha preso la parola, ed anche se il suo italiano non era perfetto, ha letto il seguente di-scorso:

"Carissimi, approfittando della visita ad limina, che noi

vescovi del Congo abbiamo effettuato al Santo Padre, sono venuto fin qui da voi per dire il mio sincero grazie a Sua Eccellenza Monsignor Fio-rino Tagliaferri ed anche a tutta la comunità per aver accolto Don Pietro Zatuli, mio prete.

Vi sono molto grato per la calorosa acco-glienza che mi avete riservato. Vengo dal Con-go che forse non conoscete ancora bene. Subi-to dopo la sua indipendenza, il Congo si è ritro-vato sotto un regime marxista-leninista che per più di ventisette anni ha scoraggiato l'emergere d'una comunità cristiana libera. Le nostre scuo-le sono state nazionalizzate. Era vietato inse-gnare la religione nelle scuole.

Ormai che ne siamo usciti, il compito nostro è molto grande per riprendere faticosamente

Vescovo del la diocesi di Kinkala nel Congo. E' vescovo da dieci anni, è stato per quattro anni vescovo ausil iare dell 'archidiocesi di Brazzavi l le (capitale del la Repubbl ica del Congo), pr ima di diventare, nel d icembre del 1987, pr imo vescovo del la nuova diocesi di Kinkala

La ricostituzione del Centro Iniziative Culturali

Il giorno 11 novembre 1993, nell'ambito del pro-getto di ricostituzione del Centro d'Iniziative Cul-turali, si è svolta, presso i locali del Bar Italia, la prima Assemblea dei Soci. Dopo un breve discorso introduttivo sulle finali-tà e sulla precedente attività del Centro, si è pro-ceduto all'attribuzione delle cariche previste dal regolamento con le seguenti nomine: Presidente Onorario Giorgio Zerbini Consiglio Direttivo: Presidente dott. France-sco Tangari - Vice Presidente Giancarlo Brec-cola - Segretario Leone Mezzetti - Tesoriere don Fabio Fabene

Collegio dei Probiviri: Orazio Manente (presi-dente) - Anna Maria Scoponi - Caterina Zerbini Collegio dei Revisori: Nicola Castellani (pre-sidente) - Patrizio Lombardi - Francesco Mar-zetti Rappresentanti delle Sezioni: Ambiente ar-ch. Paolo Mezzetti - Archeologia Giuseppe Sil-vestri - Arte (musica) maestro Roberto Aronne, (pittura) Germano Bartolozzi Casti, (fotogra-fia) Alessandro Scutumella - Folklore Antonio Ricci - Letteratura prof.ssa Stefania Gatti - Pa-esaggio arch. Enrico Genovesi - Storia Gian-carlo Breccola - Teatro Saskia Menting Si ricorda che il Centro è aperto a tutti ed è dispo-nibile ad offrire la sua collaborazione in eventua-li progetti culturali promossi da enti o da privati. Sono aperte le iscrizioni.

/ annoto die,Me, Muse, Nizza - Al "Gran Prix de La Ville

de Nice 1993" Premio internazionale di pittura -

scultura e grafica, svoltosi presso la Galleria "Hotel Atlantic" dal 15 al 26 ot-tobre scorso, si è parlato dei paesaggi viterbesi, del lago di Bolsena, dei borghi e dei castelli medioevali, degli oliveti, dei vigneti del famoso "Est! Est!! Est!!!"; ma soprattutto di Montefiascone e del pittore Vincenzo Celeste, che si è ag-giudicato il 1 ° premio assoluto per la pit-tura, con segnalazione speciale della giuria.

un'opera da lungo trascurata. Per questo, abbia-mo bisogno di preti e di suore. Spero che questa mia visita sia anche un modo di aprire le porte del nostro paese al carisma delle religiose che lavo-rano in questa diocesi. Abbiamo almeno quattro parrocchie dove mancano le suore, eppure sap-piamo l'importanza della pastorale delle suore

per il nostro popolo e per la nostra Chiesa. Spe-ro solo di poter, un giorno, accogliere in Congo chi vorrà venirci a lavorare.

Carissimi giovani, mi auguro che l'esperienza che state facendo insieme a Don Pietro vi possa servire per un impegno coraggio-so e generoso per la società e la chiesa del futu-ro. Possa il Signore benedire e accompagnare il vostro impegno.

A tutti voi qui presenti rivolgo il mio saluto e il mio Grazie.

La ditta Marenghi si rinnova Rinnovare senza rinnegare: questo sembra essere stato il concetto ispiratore della Ditta Marenghi. Dopo tre generazioni, il negozio si rinnova per adeguarsi alle moderne esigenze del servizio; diremo meglio, cede

alle pressioni del mercato che vuole una struttura all'insegna della estrema razionalità del movimento commerciale, det-tata dalla fretta convulsa del cliente modello 2000.

Abbiamo detto "cede", perché nelle intenzioni dei rinnovatori rimane ferma l'idea di creare sì un moderno negozio, ma senza perdere quella caratteristica di personalizzazione del servizio che fa piacere ai clienti, creando un fiducioso rap-porto tra il venditore e l'acquirente, in modo che le due parti contraenti non si sentano solo aridi elementi di un giro eco-nomico, ma anche due amici.

Insomma, un negozio a misura d'uomo. Aperto nell'anno 1902, il negozio Marenghi ha visto trascorrere un'epoca di avvenimenti che hanno sconvolto il mon-

do: la prima guerra mondiale, la rivoluzione fascista, le guerre d'Africa e di Spagna, la seconda guerra mondiale; tutti ac-cadimenti che hanno portato periodi di crisi politiche e depressione economica, mettendo a dura prova la resistenza de-gli operatori. Evidentemente la Ditta Marenghi appare ormai collaudata sotto questo profilo, visto che ha superato le se-colari alterne vicende del mercato, anzi proiettandosi oggi nel futuro proprio in un momento non troppo favorevole per l'e-conomia. I locali ristrutturati, ricavati dall'unione di vani diversi, sono molto ampi, certamente adeguati al cospicuo movi-mento di merci e avventori, che ha sempre caratterizzato questo negozio.

Tipiche sono le grandi ed antiche arcate in pietra che sorreggono i soffitti; sembrano ponti gettati tra il passato ed il futuro, in un amoroso incontro in cui il futuro, di per sé fragile ed incerto, trova sicurezza ed alimento nella solidità inattac-cabile del passato. Il centro di Montefiascone dunque si rinnova; come cittadini dobbiamo rallegrarci di queste strutture che abbelliscono e modernizzano il paese, facilitando inoltre lo svolgimento di una operazione quasi giornaliera della gen-te; come per ogni nascita, sono doverosi gli auguri per il felice proseguimento dell'attività della Ditta, rinnovata nella ve-ste, e attualmente affidata alla gestione del Marenghi III, il dinamico sig. Ottavio.

Zelindo Gianlorenzo

LWsunttsì&l® goal] IPi?®§®ipiJ(2)

Tra i presepi artistici di Montefiascone, quello delle Benedettine, dai tempi di Mr. Angela, passando per l'inventiva di Sr. Clara, è stato sempre vario ed interes-sante. Quello di quest'anno è frutto ancora di Sr. Clara, ma anche della collaborazione intelligente e fattiva delle alunne, guidate creativamente dalla prof.ssa Capuani. Potete ammirare la folla multicolore dei personaggi in cammino, come avvenne a Betlemme nella verità e poi a Greccio nella prima rappresentazione, al richiamo di S. Francesco. La scenografia è ampia e significativa. Nella capanna tutto sembra partecipante e vivo. L'insieme invita alla riflessione ed alla preghiera che in effetti, sotto la guida discreta della Mr. Priora, sommessamente, risuona al di là delle grate monastiche. (Dei presepi di Montefiascone parleremo nel pros-\s imo numero di febbraio) J

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LA VOCE - n° 1 - Gennaio 1994 pag. 13

Giovanni Paolo II indice, por domenica 23 gennaio, una speciale giornata di preghiera per implorare da Dio la pace nei paesi dell'ex Jugoslavia

Una grande strategia di preghiera Carissimi Fratelli e Sorelle! Nell'imminenza dell'Anno della

Famiglia, mi piace sottolineare che tale compito è affidato, a titolo specialissi-mo, alla "famiglia cristiana". Essa - co-me scrivevo nella Familiaris consortio -"soprattutto oggi, ha una speciale vo-

cazione ad essere testimone dell'alle-anza pasquale di Cristo, mediante la costante irradiazione della gioia dell'a-more e della sicurezza della speranza, della quale deve rendere ragione" (FC, 52).

In certo senso, però, ogni famiglia del mondo è chiamata ad essere "testi-monianza di luce", in forza del disegno di Dio che ne fa il santuario della vita, luogo di accoglienza, di speranza e di solidarietà.

Evocando la sublime missione della famiglia, come non pensare con viva apprensione ai tanti nuclei fami-liari dilaniati dalla guerra nei Paesi della ex Jugoslavia, dove il conflitto ancora imperversa e non sembra purtroppo vicina una giusta ed equa sua composizione ? Mentre scongiuro i responsabili di quei popoli a far tacere finalmente la voce delle armi ed invito le autorità internazionali a fare ogni ulte-riore sforzo possibile di pacifica ed effi-cace mediazione, vorrei chiedere ai credenti del mondo intero di implorare da Dio il dono inestimabile della pace.

Dobbiamo continuare a farlo senza mai cedere allo scorag-giamento.

Anche la Settimana di preghiera per l'unità dei cri-stiani, che si svolgerà dal 18 al 25 del prossimo gennaio, deve costituire per i cattolici ed i fratelli delle altre confessioni cristiane un'importante occa-sione per essere spiritualmen-te vicini alle popolazioni prova-te della Bosnia-Erzegovina. A tal fine ho indetto per Dome-nica 23 gennaio una specia-le giornata di preghiera per implorare da Dio la pace. Ce-lebrerò in quel giorno, quia Ro-ma, la Santa Eucaristia, ed in-vito fin d'ora tutta la Chiesa ad unirsi con me, facendo pre-cedere questo momento di profonda orazione comunitaria da una giorna-ta di digiuno. Estendo questo invito ad ogni altro credente ed a tutte le persone di buona volontà. Il Signore, che ci esor-ta a invocarlo con fede, sostenuta dal-l'impegno di conversione e di comunio-ne fraterna, voglia esaudire i nostri de-sideri e conceda finalmente la pace a quella martoriata regione, come pure ad ogni altro popolo coinvolto nel dram-ma della guerra.

Carissimi Fratelli e Sorelle! Guar-

diamo a Maria, Regina della pace. Con-templiamo le traversie che angustiaro-no la famiglia di Nazareth, incalzata dal-la persecuzione e dalla violenza.

Vergine Santa, tu che hai vissuto nella fede i momenti duri della vita fami-liare, ottieni la pace per le nazioni in guerra ed aiuta le famiglie del mondo a svolgere la loro insostituibile missione di pace.

(Angelus, Terza Domenica di Avvento, 12 dicem-bre 1993)

Corso per fidanzati Sabato 8 gennaio

il matrimonio nella legislazione civile italiana - Aw: Fabio Zerbini

Sabato 15 gennaio Il matrimonio sacramento della fede. I valori fondamentali del matrimonio. II consenso matrimoniale - Don Fabio Fabene

Sabato 22 gennaio L'amore coniugale a servizio della vita - Don Pietro Zatuli

Sabato 29 gennaio Maschio e femmina li creò. La ses-

Dott.ssa sualità nel matrimonio Miriam Ranucci

Sabato 5 febbraio La parrocchia comunità di famiglie -Don Agostino Ballarotto, coniugi Ciccarelli

Sabato 12 febbraio In dialogo con una coppia di sposi: Alfredo e Beatrice Ciccarelli

Sabato 19 febbraio La celebrazione del matrimonio -Don Giuseppe Trapè

Sabato 26 febbraio: Incontro di spiritualità

Il corso si tiene ogni sera alle ore 18 presso la sede delle Maestre Pie con ingresso dal cancello di ferro in piazza S. Margherita. Responsabile del corso è Don Fabio dr. Fabene

XXVII Giornata Mondiale della Pace

- 1° gennaio 1994 -«Dalla famiglia nasce la Pace

della famiglia umana» E' questo il titolo scelto da papa Giovanni Paolo II per ia Giornata Mondiale della Pace di quest'anno. "La famiglia, fondata sull'amore ed aperta al dono della vita, porta in sé il futuro stesso della società. Famiglia, tu hai una missione di primaria impor-tanza: quella di contribuire alla costruzione della pace... Chiedi questa pace, prega per questa pace, lavora per questa pace".

Per comodità dei lettori de "La Voce"

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Pro Defunctis 21 gennaio: Annita Menghini 28 gennaio: Mario lacoponi 29 gennaio: Nella Starnini

4 febbraio: prò defunctis 5 febbraio: prò defunctis

Page 20: Cosa facciamo Facce nuoves429645a52b4acf4f.jimcontent.com/download/version/1406998835/module... · di sei mesi, siamo cresciuti come cittadini e come elettori: ... Sollecitati da

pag. 14 LA VOCE - n° 1 - Gennaio 1994

Tradizionale incontro di fine anno di tutti i redattori e collaboratori de "La Voce" pres-so l'accogliente ristorante "Il Caminetto", ospiti del cav. Cesare Salviani e famiglia.

Presente il Vescovo Mons. Fiorino Tagliaferri, di cui spesso il nostro giornale ospi-ta editoriali che sono sempre degli insuperabili esempi di fede vissuta e di sollecitazioni pa-storali, l'incontro è risultato, come al solito, di particolare gradimento per l'impeccabile ospi-talità della famiglia Salviani, che si concretizza specialmente nella insuperabile bontà del-le... vivande. I locali del ristorante "Il Caminetto", rinnovati ed ampliati, con i na stupenda ter-razza coperta sul lago di Bolsena, hanno reso questo luogo ameno, incastonato fra quer-ce secolari, a picco sulla valle del lago, un'oasi di grande suggestione.

La cucina poi, curata in ogni particolare, cosi come il servizio, sono da sempre una ga-ranzia di successo che fa del ristorante "Il Caminetto" una delle mete più ambite dai buon-gustai. E noi de "La Voce" queste cose le sappiamo così bene apprezzare che aspettiamo con ansia questi convivi annuali che ci ripagano delle "fatiche"... giornalistiche.

Umberto G. Ricci

"La Voce11... intorno al Caminetto

Ecco perché... ... è sempre difficile averlo tra noi per arricchirci della sua esperienza catechisti-

ca ed umana! Fratel Mario Presciuttini, oltre ad essere Direttore del Centro Catechistico Na-

zionale CEI, oltre ad essere docente presso alcuni Istituti di Scienze Religiose e Vice Direttore della Rivista Lasalliana, nel mese di agosto del 1993 è stato eletto dalla Con-ferenza Italiana Visitatori: Regionale d'Italia oltre che Visitatore Ausiliare della pro-vincia romana. Complimenti ed auguri, fratel Mario!

Non dimentichi, però, la terra natia... Girando l'Italia e spesso anche l'estero, si ac-corgerà e sentirà sempre di più la nostalgia di respirare l'aria sempre fresca di Monte-fiascone, dove ancora vive ed è sempre in attesa mamma Rosa!

Glieli facciamo di cuore, perché dopo l'incidente avu-to, è costretto a vivere in casa e sopra una carrozzella, se-guito sempre con amore dalla sposa Nazzarena e dai suoi due figli: Anna Maria, sposata con Pietro Coralloni, che ha regalato ai genitori 3 bei nipoti e Antonio. Il sig. Cosi-mati è nato a Celleno nel 1921 e vive alla Porticella. Bon-tà e serenità sono le caratteristiche del suo volto.

Anticipiamo... Le nozze d'oro del sig. Nicola (più conosciuto col no-

me Dano) Paolini e sposa Felicita Piacentini, sposatisi nella chiesa di S. Giuseppe l'S gennaio 1944. E' solo un an-ticipo, perché ne parleremo più diffusamente nel prossimo numero. Complimenti cari sposi!

Due secoli... in due!

Si tratta delle due signorine Marenghi: Maria, nata il 27 ottobre 1902, e Emidia del 21.11.1903. Con il 1994 è un anno in più, ma per le due signorine il tempo sembra si sia fermato, ci si accorge della loro "fresca giovinezza" quan-do camminano un pochino traballanti. La sig.na Maria per tantissimi anni ha impersonato il negozio Marenghi, oggi rinnovatosi, in Corso Cavour. Quando giungeranno al se-colo, meritano i fuochi d'artificio. Auguroni da parte di tut-ta la cittadinanza.

Per finire... e per ricominciare! Il 29 novembre il piccolo Stefano è venuto a portare

tanta gioia a papà Claudio Lozzi e a mamma Cinzia Pan-tericci, e a far compagnia al fratellino Marco! Si sentono più ricchi anche i nonni Mario e Maria, Ruggero e Luisa. La vita è sempre un grande dono di Dio, per cui lo ringra-ziamo insieme ai genitori del piccolo-grande Stefano

Nozze d'oro Il 23 dicembre 1943 si presentavano, incappottati,

presso la chiesa di S. Giuseppe alle Mosse, per essere u-niti per sempre dall'allora parroco D. Giovanni Firmani, il sig. Guglielmo Magro e la sig.na Elena Simombelli. Il sig. Magro proveniva da Sicli (Ragusa) dove, presso la Madon-na delle Milizie, aiutava - bambino - il sacrestano, intelligen-te e buono, dal quale ha imparato tante cose, mentre la sig.na Elena faceva parte della numerosa famiglia dei Si-mombelli.

Apicoltore ed impiegato lui, mentre lei casalinga, ha imparato - anche se con molta paura - a combattere con le api. Poi la famiglia è andata crescendo.

Il primo figlio è Salvatore, di 49 anni, sposato con Au-relia Agostini, che ha donato ai genitori due nipotini: Ste-fano e Claudia. Il secondo, Lucio di 39 anni, ha imitato il fratello. Sposatosi con Simonetta Ughi, ha due figli: Davi-

de e Marco. La terza, Maria Vittoria di 34 anni è sposata con Carlo Sandri, con il quale ha donato Francesca ai nonni. I nostri sposi, amici del vescovo Mons. D'Ascenzi, sempre sereni anche in mezzo alle bufere della vita, con-tenti soprattutto della gioia dei figli e dei nipotini, ringrazia-no in primo luogo il Signore e poi tutti coloro che li stimano e li circondano del loro affetto.

Carissimi nonni Alberto e L ilia, H buon Dio vi ha concesso il privilegio di celebrare l'aurea ricorrenza dei patto che vi ha uniti per ia vita e ai quale siete rima-sti fedeli con amore, dedizione e coraggio nella buona e cattiva sorte. In questo, che è il vostro giorno, noi tut-ti ci uniamo a voi nella gioia grande con immutabile af-fetto e immensa gratitudine.

Il 27 dicembre 1943, allo scoppiettio delle bombe lan-ciate dal cielo, si sente anche il botto dei cuori di Alberto Maria Della Casa e di Lilia Carmen Basili Luciani, che nella propria casa, in piazza S. Agostino, si giurano amo-re, testimone il sacerdote D. Armando Can. lacoponi. A-more che ha prodotto i suoi frutti: 4 figli e 8 nipoti. Eccoli: il dr. Giancarlo che si è unito con Elena Preazzarotti e ha tre figli: Marco, Beatrice e Alberto; il geometra Mario, u-nitosi con Marisa Caliendi e che hanno due figli: France-sca e Paolo; c'è poi Patrizia sposatasi con Zanarini Mas-

simo, che hanno donato ai nonni la nipotina Laura; infine Giampaolo che, con la sposa Rita Potere, ha donato due nipotini: Alessandro e Andrea.

Cosa dirvi cari sposi? Che possiate giungere alle noz-ze di diamante, circondati sempre dall'affetto, stimae amo-re della numerosa famiglia che vi siete creata intorno.

Altra coppia d'oro (abbiamo anticipato la notizia nel numero di dicembre) è quella di Genuino Ricci e Paolina Donati, sposatasi il 18 dicembre 1943, e presentatasi per ringraziare il Signore e ricevere la sua benedizione dalle mani del sacerdote D. Giuseppe Fucili il 19 dicembre.

Solo che questa volta erano accompagnati: dal figlio Massimo e sposa Rosa con le figlie Paola e Alessandra; dalla figlia Sandra con lo sposo Claudio e i figli Simona e Daniele; dalla figlia Erminia e lo sposo Mino con i figli Ka-tia e Manuela; dalla figlia Anna Maria con il figlio Cesare.

La gioia è stata grande, alimentata da un buon pran-zetto consumato alla Fornacella... Auguroni!