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Vademecum del candidato alla laurea Informazioni e consigli per la redazione di una tesi di laurea al CLaSOPD della SUN Utile anche agli studenti in scienze biologiche e mediche A cura di Giorgio Gombos Dottore in Medicina e Chirurgia Docteur ès sciences Professore ordinario di Fisiologia Umana e dell’Apparato Stomatognatico alla SUN Aprile 2005, 3 a edizione rimpiazza le precedenti 1

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Vademecum del candidato alla laureaInformazioni e consigli per la redazione di una tesi di laurea al CLaSOPD della SUN

Utile anche agli studenti in scienze biologiche e mediche

A cura di Giorgio Gombos

Dottore in Medicina e Chirurgia Docteur ès sciences

Professore ordinario di Fisiologia Umana e dell’Apparato Stomatognatico alla SUN

Aprile 2005, 3a edizione rimpiazza le precedenti

Avviso. Questo vademecum sarà posto in una pagina WEB e potrete scaricarlo.Inoltre sarà stampato dal CLaSOPD sotto forma di un libretto. Una stampa tipografica non

autorizzata sarà perseguita a norma di legge (proprietà intellettuale).

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PreamboloCenno storicoDiplomi universitari Requirements per questi diplomiLa laureaLa tesi Diversi tipi di tesi Cosa è oggi una tesi in scienze biologiche e mediche e, in particolare, in odontoiatriaGli attori nella preparazione della tesiI docentiil correlatore il controrelatoreIl candidatoConsigli per la redazione della tesi L'organizzazione della tesi. Copertina, Frontespizio, Ringraziamenti, Riassunto, Summary, Indice, Indice delle illustrazioni , Lista delle Abbreviazioni.

1. Introduzione2. Materiali e Metodi3. Autorizzazioni4. Risultati

Illustrazioni5. Discussione 6. Conclusioni 7. Prospettive e limiti dei risultati

8. La bibliografia8.1 Cos’è 8.2 Ricerca delle fonti8.3 Lista delle referenze (Lista delle fonti ) 8.4 Note

8.4.1 Note di riferimento8.4.2 Sistema autore-data 8.4.3 Note di contenuto

9. Glossario10 Allegati eventuali

Consigli praticiLinguaRegole dattilografiche Databases e programmi

Gli adempimenti formaliConsigli per la presentazione orale (Dissertazione)Il cerimoniale della dissertazione------------------------------------------------------

Appendice I: Disposizioni sulla tesi di laurea in odontoiatria nel regolamento didattico del CLaSOPD della SUN Appendice II: Lista di guide alla stesura della tesi di laurea in materie giuridiche, economiche e politico-sociali fornita in internet dalla Università Carlo Cattaneo (LIUC) di Varese)Appendice III: Diplomi universitari stranieri Appendice IV: É la tesi necessaria come premessa all’abilitazione alla professione medica? Appendice V: Aspetti particolari dello Studium NeapolitanumAppendice VI: Date di fondazione delle più vecchie scuole mediche europee.

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“....Fatti non foste per viver come brutima per seguir virtute e canoscenza.....”Dante Alighieri, La Divina Commedia: Prima Cantica Canto XXVI 119-120

PreamboloEsistono diverse guide alla stesura della tesi di laurea ma, come potete vedete nella

lista in appendice I, sono tutte in materie giuridiche, economiche, politico sociali ed altre

discipline chiacchierologiche. Io non ho trovato una guida di tesi in scienze biologiche e

mediche.

Questo testo è un tentativo di aiutare i candidati ad evitare i più comuni errori e

storture che ho osservato in tesi presentate al CLaSOPD della SUN.

Suggerimenti e critiche pertinenti sono benvenuti. Sono sicuro che siete abbastanza

curiosi per interessarvi ad alcune informazioni collaterali su costumi stranieri e che il vostro

senso dell’umorismo vi aiuterà ad accettare alcuni commenti personali.

Cenno storico

Nel dodicesimo e tredicesimo secolo quando le più vecchie Università degli Studi

(Collettività di docenti e discenti) europee [Oxford (1213), Parigi (1270) e Cambridge

(1243), Salamanca] furono fondate, esse erano essenzialmente delle strutture di studio e

elaborazione di diritto canonico e di teologia. Le Università erano spesso organizzate in

collegi (studia) diretti da religiosi. I monaci-teologi che insegnavano (docere, docentes)

cioè che somministravano un insegnamento (doctrina) erano doctores (dotti), termine che

al XII secolo rimpiazzò il termine Magister (maestro) soprattutto per i dottori in teologia.

Quindi un dottore era quello che oggi chiameremmo un professore. Per diventare dottore

bisognava presentare una “dissertazione” di fronte a un collegio di dottori per difendere

delle tesi personali in dottrina religiosa o in diritto canonico. Questa è l’origine della tesi di

dottorato.

Da notare che solo nel XIX secolo il termine “dottore” senza altra specificazione

diventò sinonimo di medico.

Il più famoso collegio era quello fondato (1253-57) a Parigi dal canonico e teologo Robert de Sorbon (per estensione il collegio diede poi il nome all’Università di Parigi “La Sorbona”)

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Diplomi universitariIn tutti i paesi del mondo il diploma massimo universitario è il “Dottorato”. Tuttavia i

requisiti per ottenere questo titolo variano nei diversi stati e secondo la disciplina.

In genere le Facoltà di Medicina e Chirurgia (umana, non veterinaria) e Odontoiatria

hanno dei curricula diversi da quelli per gli altri dottorati ma,in più, mostrano differenze tra

nazioni.

Rinviamo all’APPENDICE III per una rapida survey dei diplomi esteri

Requirements per questi diplomiComunque sia, in tutti i paesi è richiesta la preparazione e la presentazione di una

tesi per ottenere un dottorato universitario. Fanno eccezione i dottorati in medicina e in

odontoiatria in quanto la tesi per queste discipline è richiesta solo in alcuni paesi

La laureaIl termine “laurea”, per indicare un diploma universitario, è esclusivamente italiano,

all’estero un laureato [incoronato con una corona di alloro (lauro)] è un’artista o poeta

famoso che ha ricevuto un premio (inglese) o é un vincitore di concorso (francese)

All’estero una laurea (5 anni di studio) è considerata equivalente di una maitrise

francese o un master anglosassone (vedi Appendice III).

La tesi Il significato della tesi di laurea

La tesi di laurea costituisce il coronamento degli studi universitari. Lo studente è

chiamato a realizzare un manoscritto nel quale descrive un lavoro critico, completo e

organico da lui eseguito su un argomento scelto da lui stesso, da solo ma più spesso con

l’aiuto del relatore. Nella redazione del manoscritto lo studente deve dare prova di

capacità di iniziativa nella ricerca bibliografica e nella concezione e nell’esecuzione della

ricerca, deve dimostrare che sa utilizzare i metodi e approcci appresi nel corso degli studi

universitari e che è pronto a essere un ricercatore indipendente.

Tutto ciò è chiaramente quello che succede agli studenti di scienze sperimentali

come a quelli di scienze umanistiche ma non è sempre il caso per i futuri medici o

odontoiatri i quali apprendono durante i loro studi a curare malati e non ad analizzare

articoli scientifici e a redigere articoli di ricerca. Questa mancata preparazione alla

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redazione di articoli scientifici può essere sorgente di problemi che noi discuteremo qui in

seguito

Tipi di tesi

Di tesi ne esistono diversi tipi.

Nelle scienze umanistiche, politico-sociali, giuridiche, la tesi è spesso compilativa,

Nella forma più semplice o “tesi di relazione può consistere in una rassegna ragionata

della letteratura su un tema di particolare interesse.senza enfasi sui contenuti originali. Ma

la profondità della ricerca bibliografica, e l’originalità e l’innovatività delle interpretazioni

può variare. Una tesi compilativa con una robusta bibliografia pertinente, dati bibliografici

inediti, analisi critiche e interpretazioni innovative si avvicina molto a una vera tesi

sperimentale che deve possedere queste qualità a un grado massimo; Una buona tesi può

sfociare in uno o più libri.

Dal punto di vita economico tutte queste tesi comportano spese che potrebbero

essere affrontate dal candidato quali aquisti di libri, spostamenti, carte di accesso a

biblioteche, per farsi spedire degli estratti di articoli (separata, reprints, tirès à part).

Le spese sono ancora alla portata dell’individuo anche quando la tesi sperimentale

richiede inchieste di tipo inchieste Doxa (survey o poll) o, per esempio, permanenza in

quartieri diseredati. Le spese aumentano notevolmente se la tesi richiede lavori sul campo

come scavi archeologici in Mesopotamia o un anno con gli Inuit (Eschimesi). In questi

casi, borse di studio e carico delle spese a una istituzione diventano necessari

La tesi compilativa in Medicina (inclusa quella in odontoiatria) somiglia in molti

punti a una tesi in altre materie, per esempio nelle materie umanistiche. In una tesi

compilativa i dati derivati dalla bibliografia sono esposti, mesi insiemi, comparati

criticamente in modo da dare una nuova visione di questi dati. Anche in una tesi

metodologica non basta esporre i metodi ma bisogna compararli criticamente in modo da

potere consigliare gli eventuali utilizzatori futuri. In una tesi su una malattia non basta

riportare dati copiati da un libro di clinica ma bisogna indicare e comparare i più recenti

progressi diagnostici e terapeutici, le più recenti scoperte sulla eziopatogenesi a tutti i

livelli dal molecolare all’organismo intero, e sull’epidemiologia. Tutti i dati nella sezione

“Risultati” devono provenire dai più recenti articoli mentre quelli presi da libri o articoli più

vecchi di cinque anni vanno per lo più nella sezione “Introduzione”. Alternativamente si

può scegliere di discutere a fondo un aspetto altamente specifico e puntuale in una

patologia complessa. Questo aspetto, se scelto come soggetto di tesi non dovrebbe

essere stato analizzato recentemente da altri. Infine la tesi deve essere utile ai lettori e

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non essere uno sterile esercizio di copiatura ma, partendo dagli articoli letti bisogna

comporre uno scenario nuovo e originale.

Quindi bisogna essere critici, innovativi, utili e possibilmente originali

Per redigere una tesi “compilativa” o “di relazione” in Medicina e discipline affini

avete bisogno di non meno di tre mesi di lavoro a tempo pieno (più di un anno se seguite

ancora corsi o tirocinii) a condizione di essere a vostro agio con computer, programmi e

databases e se già avete una buona conoscenza della letteratura.pertinente

Nelle discipline universitarie professionalizzanti (medicina e discipline affini, scienze

in generale) esistono le tesi di ricerca sperimentale. Queste tesi corrispondono a un

progetto vero e proprio di ricerca clinica o sperimentale e seguono tutte le regole, i

procedimenti e il formalismo di questi progetti. Queste tesi implicano una ricerca

bibliografica di tipo particolare (pochi libri, molti articoli in riviste scientifiche) e una buona

conoscenza dell’inglese scritto (oggigiorno almeno 90% degli articoli scientifici di qualche

valore sono in Inglese).

Altri tipi di tesi sperimentale sono le tesi sperimentali di tipo innovativo-progettuali il

cui contenuto va da un progetto edile (architettura e ingegneria) alla descrizione di un

nuovo procedimento chimico (chimica) o da un nuovo apparecchio (ingegneria) alla sintesi

di un nuovo farmaco (chimica, farmacologia, chimica farmaceutica).

In Medicina e nelle arti mediche in generale ci sono due tipi di tesi di ricerca

sperimentale una che si basa su una ricerca clinica e implica uno studio di soggetti umani

(pazienti e soggetti sani) e un’altra che usa altri modelli sperimentali diversi dalle cellule in

cultura (anche di origine umana) ai modelli animali.

La ricerca clinica in queste tesi a volte é epidemiologica, a volte esplora nuove

diagnostiche o nuove terapie, a volta studia nuovi parametri in una malattia conosciuta, a

volte cerca di individuare una nuova entità nosologica cioè risponde agli interrogativi

abituali della ricerca medica.

Dato il numero di pazienti necessari per statistiche significative, questa ricerca è da

farsi quasi sempre in un quadro istituzionale che, inoltre protegga il paziente da rischi ed

eventuali abusi e il ricercatore da ricorsi spesso ingiustificati. Solo un quadro medico

strutturato può dare garanzie per i soggetti e gli attori di questa ricerca

Per quanto riguarda la parte sperimentale la ricerca può essere effettuata solo in

laboratori attrezzati e sotto stretta supervisione

Dal punto di vista economico queste tesi comportano spese che non possono

essere affrontate dal candidato e richiedono l’uso di attrezzature disponibili solo in

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strutture particolari. Come esempio di costo vi do il prezzo di cinquanta microlitri di un

antisiero (contro una proteina trasportatrice del glutammato nelle vescicole sinaptiche)

necessario in una ricerca sui neurotrasmettitori della polpa dentaria implicati nel dolore

polpare. Tale prezzo é di cinquecento tredici euro. Un microscopio moderno con accessori

di fluorescenza, necessario per la stessa ricerca, costa molte migliaia di euro.

.La sperimentazione moderna richiede, mezzi, laboratori e responsabilità che non

possono essere totalmente affidati ai candidati ma possono esseri messi a loro

disposizione sotto stretta supervisione dei ricercatori del laboratorio.

Questo comporta una modificazione del ruolo tradizionale del “relatore”,

modificazione che ha già avuto luogo all’estero e, di fatto, in alcune università Italiane in

diverse discipline

La dimensione di una tesi sperimentale é variabile. Una tesi di PhD o di Docteur ès

sciences deve corrispondere ad almeno due full papers. Una tesi In Medicina e arti

mediche può corrispondere a una short paper. Ma la condizione importante è di

rappresentare una ricerca completa anche se non voluminosa.

Cosa è oggi una tesi in discipline biologiche e mediche e, in particolare, in odontoiatria ?

Molti ritengono che una tesi in Medicina e discipline affini sia un penso inutile e

agiscono di conseguenza. Da quello che io ho visto la situazione mi é sembrata

catastrofica : accanto a qualche tesi eccellente su tutti i piani sono stato testimone (e ne

ho fatto collezione) di tesi scopiazzate da libri spesso neppure recenti, tesi in cui l’analisi

critica é assente, ho viste bibliografie erronee o mal presentate e testi pomposi quanto

ignoranti. A volte i candidati sono generalmente impreparati e a volte francamente ignari

del soggetto stesso della tesi. Certe carenze sono anche dalla parte di qualche docente: si

possono constatare titoli e soggetti di tesi ripetuti più volte nel giro di pochi anni, soggetti di

tesi che possono tutto-al-più avere valore storico. La lettura di qualche tesi indica

chiaramente che il relatore fu latitante durante la preparazione della tesi. Perché tutto ciò?

Io credo che le cause siano molteplici.

In primis gli studenti non sono addestrati a redigere (come lo sono gli studenti

americani che già durante le scuole secondarie scrivono un paper per ogni esame). #Lo

# In Italia, dato il grande numero di studenti e il numero insufficiente di tutors e di assistenti che aiutino nella correzione, i rari docenti che fanno interrogazioni scritte non arrivano a cambiare la situazione.

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stesso vale per la ricerca bibliografica che qualsiasi liceale negli Stati Uniti, in Inghilterra o

nei paesi Scandinavi sa fare. Qui (come in Francia) gli studenti vogliono il libro di testo (da

imparare, semmai a memoria) che funge da catechismo, a volte in funzione anti-docente*.

La complessità della ricerca moderna richiede un vero e proprio addestramento

all’analisi critica delle pubblicazioni scientifiche e non tollera più un dilettantismo

approssimativo. La maggior parte degli studenti di Medicina o di Odontoiatria non è stato

addestrato a leggere criticamente un lavoro scientifico, e, in fondo lo studente vuole fare il

clinico (sia esso medico o dentista) e non vede l’utilità di una dissertazione ai fini della

professione.

A ciò si aggiunge che l’accento attuale dell’insegnamento è sull’apprendimento di

dati e non sulla analisi critica di questi dati.

Inoltre i relatori sono stati studenti nello stesso sistema e spesso hanno lo stesso

scetticismo circa la necessità della tesi i medicina ma seguono la tradizione nazionale di

perpetuare un sistema difettuoso continuando a farlo ...... male, invece di migliorarlo o

sopprimerlo.

Io credo che sia legittimo domandarsi se la tesi sia necessaria come premessa

all’abilitazione alla professione medica e noi discutiamo brevemente questo punto

nell’appendice IV.

Ma, le riforme sono per domani e oggi noi abbiamo ancora una tese da sostenere

quindi cerchiamo di vedere come prepararne una nel migliore dei modi.

Gli attori nella preparazione della tesiI docenti

Il relatore# si presuppone che il candidato al dottorato, dopo matura riflessione, propone un

soggetto di tesi a un docente il quale in un certo senso sponsorizza il progetto e, dopo

aver redatta la tesi, ne fa relazione alla commissione. Una funzione guida o direttiva nella

redazione della tesi e nella ricerca ad essa connessa non si evince dal termine “relatore” e

ciò è causa di infiniti malintesi. In effetti non co-responsabilizza relatore e candidato.

* Tutti questi sono difetti della scuola italiana in generale e non solo dell’Università italiana# che io chiamerei piuttosto il “Mentore”

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Un ruolo di “relatore” come semplice autore di una relazione sulla tesi presuppone

che se il relatore emette un parere negativo sulla tesi (e la commissione è d’accordo) il

dottorato può essere rifiutato durante la seduta di laurea1

La figura di relatore “neutro” é ancora possibile in alcune discipline dove la ricerca é

essenzialmente bibliografica ma non nelle discipline sperimentali. L’investimento di mezzi

e di apparecchi richiesto per una tesi fa si che un relatore responsabile sia

obbligatoriamente implicato nella preparazione della tesi e assuma un ruolo guida2.

In medicina e discipline affini, dati i limiti della preparazione del candidato al lavoro

di ricerca. Il relatore3 ha competenze e responsabilità più estese che in scienze ed ha

quindi un ruolo più attivo

Un buon relatore

-pilota attivamente la scelta del soggetto di tesi che deve essere un buon soggetto,

possibilmente originale e/o innovativo e che stimola il candidato

-consigli quali libri leggere all’inizio e quali lasciare da parte

-ha riunioni periodiche col candidato e col correlatore per discutere i progressi della

tesi.

-Discute i risultati. Stimola la curiosità del candidato. Critica e consiglia e suggerisce

correzioni o altri esperimenti.

-Legge e corregge il manoscritto, e può suggerirne modificazioni

In altri termine il relatore/mentore è corresponsabile. Evidentemente tutto deve

essere fatto non dando ordini ma stimolando la buona reazione nel candidato.

I direttori di tesi all’estero fanno tutto questo di routine.

1 . In Italia questa evenienza non è pratica corrente. Io ho visto due casi del genere per dei dottorati

di ricerca in Francia.

2 In molti paesi il ruolo del relatore e sdoppiato c’è un “direttore di tesi” che dirige la ricerca del candidato e

corregge la tesi.(In Gran Bretagna il relatore si chiama TUTOR). Poi c’è il rapportatore (rapporteur, rewiever)

che fa un rapporto scritto sulla tesi (rapporto che viene messo agli atti) e deve approvare la tesi.

Poi ci sono i rapporti orali di tutti gli altri membri della commissione (NB ogni membro ha ricevuto una copia

della tesi almeno 10 giorni prima). La commissione è generalmente composta di sei membri e deve

obbligatoriamente includere un membro esterno all’Università del candidato, a volte il membro “esterno”

proveniene da una Università straniera.

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Il correlatore # ha un ruolo di coadiutore e di esperto. È necessario quando la tesi é trans

disciplinare o richiede competenze diverse nella direzione della tesi. Per esempio

competenze cliniche o competenze scientifiche in un campo preciso, oppure competenze

in due campi clinici distinti (pediatria e pedodonzia, diabetologia e parodontologia). Il

correlatore dovrebbe essere in grado di seguire il candidato dall’inizio alla fine della tesi

attraverso, riunioni col candidato o, ancor meglio riunioni a tre relatore, correlatore e

candidato.

Il controrelatoreÉ l’equivalente dell’advocatus diaboli nei processi di santificazione. Il suo ruolo è di

illustrare i punti deboli della tesi e di farne una critica spietata. Per quanto riguarda errori

tipografici, grammaticali e sintattici il controrelatore fa bene ad avvertire il candidato in

tempo utile per correggere il testo prima della rilegatura. Relatore e controrelatore non

devono prendere offesa per l’operato del controrelatore che deve essere esercitato con

cortesia e con l’intenzione di essere utile*

Da noi (CLaSOPD della SUN), qualora il docente responsabile ritenga che una tesi

di laurea, compilativa o sperimentale, sia meritevole del punteggio massimo previsto (110

e lode), è tenuto a chiedere alla Commissione di Tesi la nomina di un controrelatore,+un

esperto da scegliere possibilmente tra i docenti ufficiali del corso di laurea o della Facoltà

o, in ogni caso, un docente universitario. In assenza di un controrelatore non è consentito

attribuire la lode. D’altra parte il controrelatore è presente solo quando la media scolastica

del candidato è di almeno 104/110 il che lascia presupporre che il 110 e lode sia

possibile.

Il candidatoIl candidato

- deve costantemente essere cosciente che la tesi è “la sua tesi” e lui è totalmente

responsabile della stessa:

- Deve conoscere ogni angolo, ogni piega del vostro soggetto di tesi e dare

l’impressione di dominarlo totalmente.

# Io direi piuttosto co-direttore o Chirone

*É una pratica corrente del mondo scientifico di ricorrere al giudizio di pari (peer review process) anche se il mondo accademico medico in tutti i paesi mostra una certa resistenza a questa pratica

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- Deve conoscere a menadito il principio, l’applicazione e i limiti dei metodi usati

anche se le analisi sono state fatte da un altro laboratorio. Sarebbe opportuno frequentare

questo laboratorio per vedere l’esecuzione pratica del metodo.

- Se tocca un soggetto non odontoiatrico deve documentarsi bene e prepararsi su

questo soggetto.

- Nella discussione dopo l’esposizione della tesi innanzi alla commissione non deve

precipitarsi a rispondere ai quesiti ma analizzare le domande, riflettete e poi rispondete,

- Soprattutto non deve giustificarsi di fronte alla commissione di esame di laurea

dicendo “è stato il relatore (il controrelatore) che ha detto cosi …che ha voluto cosi….che

non mi ha aiutato……”.. Rispondere cosi é squalificante e immeritevole del dottorato.

Consigli per la redazione della tesiQui sotto elenchiamo dei consigli sulla redazione di una tesi basati sull’esperienza

acquisita come direttore di molteplici tesi di dottorati corti e lunghi all’estero

Copertina: deve mostrare, almeno, le seguenti indicazioni :

Nome e logo dell’Università

corso di laurea (ricordate che le cattedre non esistono più. Ci sono gli insegnamenti)

titolo della tesi,

nome e cognome del laureando,

numero di matricola,

nome e insegnamento del relatore, del correlatore e eventualmente del controrelatore,

anno accademico

data della dissertazione

1ma pagina : Frontespizio o pagina di guardia identica alla copertina

2a pagina: Ringraziamenti (Aknowledgements) o piuttosto una testimonianza,

pubblica e scritta, di riconoscenza a chi ha dato aiuto, consigli, autorizzazioni, facilitazioni,

solidarietà. Ogni ringraziamento è dedicato, secondo il caso, a genitori, parenti, docenti,

maestri, organismi etc etc

3a pagina: Riassunto del contenuto della tesi in lingua italiana in cui vanno esposti

gli obiettivi del lavoro, le relative modalità di svolgimento e i risultati emersi. Data la sua

brevità, bisognerà privilegiare i risultati più innovativi. E' importante che esso sappia

indurre curiosità, catturando così l'attenzione del lettore. Poiché, nell'esprimere il proprio

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parere la commissione di tesi terrà conto anche del riassunto, la sua redazione non va

sottovalutata.

Il riassunto deve essere di circa una pagina e mezza (massimo due pagine), con

margini laterali di 2 centimetri a destra e 3.5 cm a sinistra, superiori/inferiori di 3 centimetri

e lettere di dimensioni 10 o 12 e intervallo di una riga e mezza, in pagine A4 quindi circa

75 righe giustificate con rientro di 0,5 cm nella prima riga di ogni paragrafo. Ricordiamo

che, per convenzione internazionale, nel riassunto non si usano abbreviazioni.

NB Una cinquantina di copie del riassunto devono essere stampate

indipendentemente della tesi per essere distribuite, nei giorni precedenti la presentazione,

ai membri della commissione di laurea, agli altri membri del CCL del CLaSOPD e per

essere disponibile in segreteria del CLaSOPD a chiunque ne sia interessato.

4a pagina: Summary o Abstract Riassunto del contenuto della tesi in lingua inglese

con le stesse caratteristiche tipografiche del riassunto italiano. . L’inglese é la lingua franca

dei nostri tempi come il latino lo era nel passato.* Il Summary è utile se si postula una

borsa all’estero. L’Inglese deve essere perfetto quindi si consiglia di farlo correggere dal

docente di lingua Inglese o da una persona colta di madrelingua inglese. Altrimenti non

fidatevi di chi si dichiara anglofono senza esserne insegnante o senza aver vissuto almeno

cinque anni in un paese anglofono. Ricordiamo che, per convenzione internazionale, nel

summary non si usano abbreviazioni.

5a pagina Indice

La lettura della tesi sarà facilitata se c’è un indice “….L’indice stabilisce già quale

sarà la suddivisione logica della tesi in capitoli paragrafi e sottoparagrafi. Sulle modalità di

questa suddivisione. (Eco U, op.cit, pag 125)…” vedi qui sotto.

Capitoli e sottocapitoli devono essere classificati. Il sistema più elastico é il

seguente:

-1. Capitolo1.-1.1 Capitolo1, Paragrafo1.-1.1.1 Capitolo1, Paragrafo1, Sottoparagrafo1.

-1.1.2 Capitolo1, Paragrafo1, Sottoparagrafo2.

-1.2 Capitolo1, Paragrafo1.-1.2.1 Capitolo1, Paragrafo2. Sottoparagrafo1 etc.

.2 . ... Capitolo2.2.1.. ..Capitolo2,Paragrafo 12.1.1 .. Capitolo2, Paragrafo 1. Sottoparagrafo 1

* A chi considera un summary in inglese come vessatorio, ricordo che fino alla fine del XVIII secolo

in molti stati italici, germanici e nell’impero Asburgico (incluse Ungheria, Boemia e Polonia asburgica) tutta la

tesi era scritta in latino.

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2.1.2 ...Capitolo2, Paragrafo 1, Sottoparagrafo 2

2.1.3. Capitolo2, Paragrafo 1, Sottoparagrafo..3..etc. 3.. . Capitolo 3.....etc.

6a pagina Indice delle illustrazioni (tavole e figure) con il numero di pagina.

7a pagina Lista delle Abbreviazioni. È buona pratica avere questa lista (anche se le

abbreviazioni sono definite almeno una volta nel testo), in quanto la lettura di tutta la tesi

ne é facilitata.

NB Queste prime sette pagine possono essere numerate con un sistema diverso di quello del corpo della tesi. Per esempio si può usare la sequenza A, B, C, D, E, F,G oppure I, II, III, IV,V, VI, VII.

8a pagina e seguenti Testo della tesi

Citiamo da “Guida alla redazione della tesi di laurea” (LIUC:

http://nt-notes.liuc.it/servizi/biblioteca.nsf/pagine/guidatesi, pag 6 capitolo 4 linea 10,La stesura della

tesi di laurea)

…..A tutto vantaggio della chiarezza espositiva, è buona norma evitare i periodi lunghi,

l'eccesso di incisi, il frequente uso del corsivo, del grassetto e delle sottolineature nel

testo. E' altresì sconsigliato l'uso eccessivo di citazioni nel testo. Quando necessarie,

queste andranno inserite nel testo racchiudendole tra virgolette

Tuttavia quando copiate da un testo siate onesti e presentate il testo copiato come

citazione e non come prodotto del vostro cervello

…….Per le citazioni particolarmente ampie (oltre le 5 righe) si deve andare a capo

omettendo le virgolette di apertura e chiusura e inserendo uno stacco di una riga prima e

dopo. L'omissione di tratti del testo originale viene segnalata da una serie di tre punti [ ... ].

Tutte le citazioni comportano l'obbligo dell'indicazione della fonte..........” (ibidem linea 13)

Tutte le citazioni comportano l'obbligo dell'indicazione della fonte nella lista

bibliografica con richiami nel testo.

Oggigiorno, una tesi in una disciplina biologica o medica segue lo stesso schema di

un lavoro scientifico pubblicato in un giornale scientifico cioè (nell’ordine)

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1. Introduzione2. Materiali e Metodi3. Autorizzazioni4. Risultati

Illustrazioni5. Discussione 6. Conclusioni 7. Prospettive e limiti dei risultati8. Lista bibliografica9. Glossario10 Allegati

Esaminiamo ora i varii capitoli

1. Introduzione L'introduzione

-deve contenere gli elementi fondamentali che servono a far comprendere

concisamente il perché e la natura del lavoro, anche a chi non abbia il tempo di leggerlo in

tutte le sue parti. Quesiti posti e scopo della ricerca devono essere chiaramente annunciati

-deve illustrare con chiarezza gli obiettivi. La chiarezza degli obiettivi del lavoro è

fondamentale per poterne controllare la coerenza, il rigore del metodo seguito e l'utilità del

materiale utilizzato. In molti casi, per ottenere una valida formulazione degli obiettivi

occorre definire con precisione le ipotesi dalle quali si muove e cosa si intende dimostrare.

Sebbene le ragioni sottostanti alla scelta degli obiettivi siano spesso evidenti, può essere

utile menzionarle per far capire bene l'origine del lavoro svolto.

-deve anche descrivere la logica dell’approccio e il cammino che si intende seguire

--deve fornire alcuni cenni in merito alla letteratura rilevante, e deve situare il

soggetto della tesi in un campo più ampio. Si deve evitare di scrivere una semplice

rassegna della letteratura o descrivere fatti o dati in gran parte non attinenti al tema

centrale. Capita troppo spesso di imbattersi in tesi che contengono fatti e informazioni non

attinenti. Tale sfoggio di cultura inutile é proscritto!

- l'organizzazione essenziale in parti e in capitoli. Chi legge l'introduzione deve

poter rapidamente controllare l'effettiva utilità di ogni singola parte o capitolo rispetto agli

obiettivi del lavoro.

-Nelle tesi di compilazione il limite tra introduzione (tela di fondo della problematica)

e risultati (trattamento del problema) é molto tenue e necessita grande accortezza.

Nella redazione di tutta la tesi bisogna tener conto che mentre un lavoro scientifico,

è, in genere, indirizzato a degli specialisti, una tesi si indirizza a un pubblico meno

conoscente della problematica specifica e meno avvezzo a una certa terminologia, per cui

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il testo deve essere accessibile a tutti sempre mantenendo il rigore scientifico (vedi anche

il capitolo intitolato “Glossario”).

Bisogna inoltre chiarire se le ipotesi siano corroborate da precedente evidenza

sperimentale empirica e/o da modelli teorici oppure se c’è mancanza di una letteratura

completa sull'argomento,

ECO (op. cit. pag 124) dixit

………. Il fine della buona introduzione definitiva sarà aiutare il lettore

a penetrare nella tesi: ma guai a promettergli quello che poi non gli darete. Il fine di una buona introduzione definitiva è che il lettore si accontenti di questa, capisca tutto, e non legga più il resto. È un paradosso…….

2. Materiali Nelle tesi di compilazione questo capitolo é molto limitato. Programmi speciali di

informatica, se usati, vanno citati qui.

Nelle tesi sperimentali bisogna elencare tutti i prodotti e tutti gli apparecchi utilizzati

con tutti i dettagli inclusi i nomi e indirizzi dei fornitori. Ciò é necessario anche se il

prodotto é un regalo di terzi.

Per gli animali bisogna dare peso medio (indice dell’età) e ceppo (ratti Wistar o

Sprague etc, topi Balb, DBA, C3H etc etc). Per gli umani, età, sesso, eventuali patologie o

assenza di esse. Per le donne spesso bisogna menzionare se in pre o post menarca o

menopausa (naturale o provocata).

I pazienti devono essere designati con sigle, chiare per l’autore, ma che non

permettono che i pazienti siano identificatii dal lettore.

2. MetodiI metodi usati devono essere descritti in modo tale che se qualcuno vuole usarli in

seguito deve poterlo fare solamente sulla base di quanto scritto nella tesi. Ogni

descrizione deve includere una descrizione del principio del metodo stesso e delle

limitazioni.

I metodi statistici che sono stati usati vanno descritti qui.

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3. AutorizzazioniRicordiamo qui che per la sperimentazione animale o umana una serie di regole da

rispettare sono state introdotte dal legislatore.

Per la sperimentazione animale deve esserci un responsabile autorizzato (che può

essere il relatore o persona scelta da lui) che deve richiedere l’autorizzazione a

sperimentare.

Per la sperimentazione umana è richiesta una autorizzazione del comitato etico

dell’Università. Fotocopie di queste autorizzazioni devono essere allegate alla tesi. In casi

eccezionali autocertificazioni possono essere tollerate.

La sperimentazione su materiale autoptico o bioptico raccolto durante normale

pratica medica non dovrebbe richiede speciali autorizzazioni.

Tavole e figure copiate da altri testi. La legge sul copyright richiede che

-Sia scritta in calce alla figura l’origine della figura (autore e referenza completa)

-si ottenga dall’autore autorizzazione a riprodurre la figura.

Evidentemente questi caveats non riguardano le tesi di compi lazione

4. Risultati Nelle tesi sperimentali i risultati personali sono descritti in questo capitolo con

l’aiuto di tavole e figure.

Nelle tesi di compilazione i risultati consistono di un esame comparativo

critico dei dati della letteratura. Anche in questo caso il candidato può illustrare il

suo testo con tavole e figure di fattura propria o copiate da altri testi. Non bisogna

dimenticare di citare l’origine delle illustrazioni.

Illustrazioni

Ogni tavola e figura deve contenere nella legenda tutte le informazioni

necessarie per capirne il contenuto indipendentemente dal testo. Inoltre le

illustrazioni di morfologia devono essere dettagliate con frecce, simboli e

abbreviazioni. Non basta dire Cellula X con nucleo lobato ma bisogna indicare la

cellula e il nucleo.

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5. Discussione dei datiNella discussione, in primis, si verifica, dopo un breve riassunto, la coerenza tra i

diversi dati ottenuti e da questa si traggono le prime interpretazioni.

Se ci sono discrepanze che creano problemi interpretativi bisogna spiegare il

perché di queste discrepanze usando i dati disponibili nella bibliografia: L’ideale però

sarebbe di fare esperimenti per spiegare le discrepanze.

I dati ottenuti devono poi essere comparati con i dati rilevanti già pubblicati. Se tutti i

dati sono in armonia si cerca di dare loro un significato Se non c’è armonia bisogna capire

o supporre perché non c’è.

6. Conclusioni Le conclusioni sono parte integrante della tesi, della quale rappresentano il

coronamento.

Non sono un riassunto bensì, nelle tesi di compilazione,” …costituiscono il

momento di verifica della struttura argomentativa e della metodologia adoperate nella

elaborazione e nella comparazione critica dei dati e delle informazioni. Infatti, se il lavoro è

ben strutturato, cioè se le idee a qualunque livello della tesi rappresentano una sintesi di

quelle ai livelli precedenti, la stesura delle conclusioni sarà agile, perché immediata

conseguenza del lavoro già svolto……...” (LIUC op.cit. Pag 4, Capitolo 3.3, linea 6

Conclusioni)

Nelle tesi sperimentali le conclusioni includono la spiegazione dei risultati e il loro

inserimento nel quadro più largo della ricerca nel soggetto della tesi e soggetti affini.

“…..Le conclusioni devono essere chiare e sintetiche. Affinché siano efficaci, deve

esistere un ordine, un procedimento logico nelle idee ivi esposte. In particolare, occorre

richiamare il metodo di ragionamento seguito nel lavoro, riportando i risultati più importanti

che sono emersi

Le conclusioni vanno armonizzate con l'introduzione; in esse si deve dare

giustificazione e dimostrazione delle prese di posizione iniziali e risposta alle ipotesi di

partenza (LIUC op. cit., Pag 4, Capitolo 3.3, linea 10 Conclusioni)………”

7. Prospettive e limiti dei risultatiIn questa sezione bisogna menzionare i possibili futuri sviluppi della ricerca

effettuata e illustrare le prospettive applicative o investigative dei dati descritti (qui è

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consentito rasentare la fantascienza). In questo capitolo dovete d’altra parte sottolineare i

limiti dei risultati raggiunti e proporre eventuali approcci per superarli.

8. La bibliografiaNihil novi sub sole dicevano i latini. Ciò e in gran parte vero in quanto ogni idea,

anche la più originale, non salta fuori improvvisamente, come Minerva, dalla testa di

Jupiter, ma procede consciamente o inconsciamente da idee preesistenti. Qualsiasi

lavoro, anche il più imprevisto, non nasce dal nulla ma completa o continua lavori

precedenti o li annulla o li contraddice. Ciò é particolarmente vero nelle scienze.

Nel testo noi dobbiamo dar credito a coloro che ci hanno preceduto nello stesso

cammino e a coloro il cui lavoro ci é stato utile e dobbiamo citare coloro con i quali non

siamo d’accordo e coloro con i quali condividiamo idee e risultati. Anche le tecniche

utilizzate nel lavoro di tesi sono per lo più già state utilizzate e provate da altri, e bisogna

non solo citarle ma anche descriverle (ricordate è una tesi non è una pubblicazione). Se

invece noi usiamo metodi originali noi dobbiamo dimostrarne la validità.

Tradizionalmente la maggior parte delle fonti è costituita da libri (in greco βίβλος=

biblos) quindi l’insieme delle fonti e, per estrapolazione la loro lista, si chiama bibliografia

(scrittura nei libri cioè ciò che è scritto nei libri).

La bibliografia è di estrema rilevanza, perché permette di capire a quale livello siano

arrivati gli studi intorno all'argomento prescelto, anche perché fornisce una indicazione del

tipo di lavoro che è stato svolto ed è indispensabile per il lettore interessato ad

approfondire i temi trattati.

In tutti i casi una tesi implica una ricerca bibliografica. L’ analisi critica dei dati

bibliografici raccolti è comune a tutti i tipi di tesi.

8.2 Ricerca delle fontiNella scelta di un libro lo studente dovrà essere in grado di valutare con rapidità se

questo possa essergli utile. In genere lo è perché il testo è stato consigliato dal relatore

“........Nel corso della stesura della tesi verranno consultati molti volumi, sia pure

senza leggerli tutti dalla prima all'ultima riga.......” (LIUC, op.cit. pag 5 capitolo 3.5, linea 6)

Non bisogna dimenticare che oggigiorno, a causa dei progressi rapidi delle scienze

biologiche e mediche, i libri di testo in Medicina e Chirurgia e Scienze Biologiche

contengono tutti informazioni valide che io chiamerei storiche ma i dati raramente sono di

attualità. Scrittura, collezione dei diversi manoscritti, stampa, correzione delle copie di

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stampa e infine stampa definitiva un libro, anche se scritto da diversi autori esperti nel

soggetto di ogni capitolo, richiede almeno tre anni dalla lettura degli articoli, originali e di

rivista, alla stampa del testo definitivo. L’uso di testi su supporto informatico abbrevia

questo periodo di quasi un anno (il periodo di stampa e di correzione delle prove di

stampa). Un libro in italiano spesso non è di prima mano ma è una traduzione di un libro

anglosassone e a volte è una cattiva copia con vari errori di traduzione. La traduzione

prende altri due anni. Le notizie sono in questo caso vecchie di almeno quattro anni.

Questo ritardo è tollerabile per alcuni soggetti di tesi ma non in altri. Per esempio il

panorama dei recettori al dolore è totalmente cambiato negli ultimi quattro anni e ben poco

di questo lo si trova nei libri di testo.

A volte però i libri sono gli atti di simposia focalizzati su un tema. In genere la

pubblicazione di questi libri seguono rapidamente il simposio (circa un anno). In questo

caso però bisogna essere prudenti con nuovi dati se incontrollati.

Un altro tipo di libro estremamente interessante sono le “Annual reviews” (“Annual

review of Neurosciences, Annual review of Medicine, Annual review of Biochermistry,

Annual review of Physiology, etc) si tratta di pubblicazioni annuali contenenet tra 20 e 30

articoli di articoli di review (=rivista) su dei soggetti selezionati (un articolo di review è un

articolo che presenta una vista d’insieme ragionata e organica su un determinato

soggetto dedotta da dati pubblicati in articoli di ricerca originali).

Piuttosto che in libri, le fonti bibliografiche che predominano in Medicina e Chirurgia

e Scienze Biologiche sono gli articoli originali che appaiono in Journals * Gli articoli originali

sono rapporti critici su risultati nuovi ottenuti in ricerca sperimentale su un soggetto

preciso. Gli articoli di Journals sono fonti essenziali soprattutto quando l'argomento è

recente, non esistono ancora libri che lo affrontino in modo completo oppure quando si

vogliono riportare i dati più recenti su di un argomento.

Articoli di review appaiono in molti giornali scientifici, più o meno periodicamente; a

volta su forma di minireview (due o tre pagine) (Cell, Neuron) altre volte il giornale è

specializzato in reviews cioè pubblica periodicamente solo articoli di review (Physiological

Reviews, etc ) a volte dedicati anche a lettori non-specialisti e, a volte con visioni

prospettive (Trends in Pharmacology, Trends in Neurosciences, altri Trends….)

Mi sembra evidente che la ricerca bibliografica deve procedere nel modo seguente,

Dapprima ripassare ciò che si sa o si sapeva dai libri di testo, poi bisogna cercare degli

articoli di review i più recenti e degli articoli di review che facciano la connessione tra il

* , L’inglese usa il termine journal per un giornale scientifico, newspaper per un quotidiano e magazine per un periodico sia esso settimanale (weekly) o mensile (monthly).

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libro di testo e il più recente articolo di review. Bisogna sempre tener presente che si

tratta di informazioni di seconda mano e bisogna sempre verificare nell’articolo originale

citato nella review. Cosi si stabilisce la tela di fondo (introduzione) della tesi.

In seguito si passa all’analisi degli articoli originali di ricerca più recenti.

Prima dell’era informatica gli articoli erano ricercati partendo alla lista bibliografica di

un articolo recente, poi, trovato l’articolo, si continuava a ritroso nel tempo. Ogni articolo

era, se possibile, fotocopiato e una scheda con un riassunto era redatta e classificata.

Questo richiedeva molto tempo al candidato e richiedeva l’esistenza di una biblioteca

accessibile in loco e ben fornita. Oggigiorno tutto è più semplice : si interroga una o

diverse database(s), si ottengono copie degli articoli da biblioteche di tutto il pianeta

attraverso il WEB# e si usano diversi programmi informatici per classificare le

informazioni.

Come si procede oggigiorno per crearsi rapidamente una base bibliografica in

scienze biologiche e mediche è descritto qui in seguto (cfr. infra Databases e

Programmi).

Le fonti usate per la tesi devono essere identificate nella tesi per permetterne

l’accesso rapido e facile al lettore. L’identificazione deve essere semplice e

standardizzata. Tutto questo si concretizzerà in una lista delle varie fonti utilizzate. Questa

lista, che va anch’essa sotto il nome di bibliografia, sarà posta alla fine del vostro testo.

“…….La bibliografia dovrà contenere l'elenco di tutte le opere utilizzate. Non vanno

invece citate le opere che non sono state effettivamente consultate, anche se esse

compaiono nelle bibliografie di altri autori: Tutto il materiale deve essere stato visionato in

prima persona............” (LIUC op.cit. pag 5 capitolo 3.5, linea 7)

Un sistema di richiami nel testo deve permettere di ritrovare rapidamente la voce

bibliografica (referenza bibliografica) che indica la fonte.

8.3 Lista delle referenze (Lista delle fonti ) Ogni referenza nella lista deve essere precisa, facile a leggere e non ambigua.

Quindi deve contenere il cognome dello o degli autori con il nome o le iniziali. Il

nome seguita da et al o e coll. é accettabile nel testo ma non lo é, assolutamente, nella

lista di pubblicazioni. In questa lista devono comparire tutti i cognomi degli autori seguiti

dai nomi o le iniziali.

# di qui la necessità dei corsi di informatica al CLaSOPD

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Altre informazioni necessarie sono : ll titolo del lavoro, il nome della rivista

scientifica in cui il lavoro è apparso o l’abbreviazione corrispondente, l’anno di

pubblicazione, il numero del volume e del fascicolo (se un volume consiste di diversi

fascicoli), la prima e l’ultima pagina del lavoro. Supplementi e numeri speciali devono

essere indicati.

Ci sono più di trenta modi per presentare tutto ciò.

Secondo me lo schema più chiaro e di più facile lettura e quello del British Journal

of Experimental Pathology. Qui sotto si mostra come appaiono le referenze ad articoli

presentate in questo journal in una lista in ordine alfabetico. Evidentemente battere a

macchina secondo questo schema è una fatica improba ma ci sono programmi informatici

che fanno questo automaticamente (cfr. infra, Databases e Programmi)

ARIGGIO M.A., GUIDA L., LAFORGIA A., SANTACROCE R., CURCI E., MONTEMURRO P., FUMARULO R. (2001). Nicotine effects on PMN apoptosis and LPS-induced monocite functions. A possible role in periodontal disease. J Period Res.36: 32-39.

BAUM B.J., SCOTT J., BICKEL M., GOMBOS G., GREENSPAN J.S., GUO W., PARK N.H., PURDELL-LEWIS D., RANNEY R., SCHWARZ E., SEYMOUR G. & UOSHIMA K. (2002) 5.3 Global challenges in research and strategic planning. Eur.J.Dent.Educ. 6 Suppl 3, 179-184.

BEJAR A., ROUJANSKY P., DE BARRY J. & GOMBOS G. (1985) Different effect of methylazoxymethanol on mouse cerebellar development depending on the age of injection. Exp.Brain Res. 57(2), 279-285.

CARINCI F., PEZZETTI F., SCAPOLI L., MARTINELLI M., AVANTAGGIATO A., CARINCI P., PADULA E., BACILIERO U., GOMBOS F., LAINO G., RULLO R., CENZI R., CARLS F. & TOGNON M. (2003). Recent developments in orofacial cleft genetics. J Craniofac Surg.14(2):130-43. .

DE BARRY J., GOMBOS G., KLUPP T. & HAMORI J. (1987) Alteration of mouse cerebellar circuits following methylazoxymethanol treatment during development: immunohistochemistry of GABAergic elements and electron microscopic study. J.Comp Neurol. 261, 253-265. .

FEMIANO F., GOMBOS F., SCULLY C. (2003). Oral erosive/ulcerative lichen planus: preliminary findings in an open trial of sulodexide compared with cyclosporine (ciclosporin) therapy. Int J Dermatol.42(4):308-11. .

GARCIA-LADONA F.J., PALACIOS J.M., GIRARD C. & GOMBOS G. (1991) Autoradiographic characterization of [3H]L-glutamate binding sites in developing mouse cerebellar cortex. Neuroscience 41, 243-255. .

LANGLEY O.K., FOUCAUD B., GHANDOUR M.S., DE BARRY J., SCHLADENHAUFEN Y. & GOMBOS G. (1985) A developmentally modified neurone-specific marker in rodent cerebellum. Neuroscience 14, 147-157

MONZON-MAYOR M., YANES C., GHANDOUR M.S., DE BARRY J. & GOMBOS G. (1990) Glial fibrillary acidic protein and vimentin immunohistochemistry in the developing and adult midbrain of the lizard Gallotia galloti. J.Comp Neurol. 295, 569-579.

SAKURAI-YAMASHITA Y., SASSONE-CORSI P. & GOMBOS G. (1991) Immunohistochemistry of c-fos in Mouse Brain During Postnatal Development: Basal Levels and Changing Response to Metrazol and Kainate Injection. Eur.J.Neurosci. 3 (8), 764-770.

In caso di citazioni di capitoli da un libro con diversi autori bisogna citare gli autori

del capitolo, l’anno di publicazione (possono esserci diverse edizioni in anni diversi), il

titolo del capitolo, il titolo del libro e, se esso fa parte di una serie, citare la

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denominazione della serie, editors (curatori del libro), casa di edizione (publisher),

volume, prima e ultima pagina,

GOMBOS F. & SERPICO R. (1999). Poteri di difesa orale alle infezioni batteriche. In Atlanti di Odontoiatria, Vol. 7, Immunopatologia orale, Ed. Piccin Nuova Libraria, Padova, pp.23-51.

GOMBOS G. & AUNIS D.(1982), Enzymes of neurotransmitter metabolism as neuronal markers in the central nervous system. A review in Scand. J. Immunol. 15 Suppl. 9, pp. 317-338.

GORIDIS C., DEAGOSTINI-BAZIN H., HIRN M., HIRSCH M.R., ROUGON G., SADOUL R., LANGLEY O.K., GOMBOS G. & FINNE J. (1983) Neural surface antigens during nervous system development. Cold Spring Harb.Symp.Quant.Biol. 48 Part 2, Cold Spring Harbor Laboratory.pp 527-537.

GORIDIS C., HIRN M. LANGLEY O.K., GHANDOUR M. S. & GOMBOS G.. (1983) Brain cell surface glycoproteins identified by monoclonal antibodies. In Molecular and Cellular Interactions Underlying Higher Brain Functions "Progress in Brain Research” series , Vol. 58 (J-P. CHANGEUX, J. GLOWINSKI, M. IMBERT & F.E. BLOOM, Eds.) Elsevier Science Publ., Amsterdam, New York, 1983, pp. 201-208.

LANGLEY O.K., GHANDOUR M.S. & GOMBOS. G. (1984) Immunohistochemistry of cell markers in the central nervous system. In Handbook of Neurochemistry, Vol. 7, (A. LAJTHA Ed.) Plenum Pub. Corp., pp. 545-611.

VITIELLO F. & GOMBOS G. (1987) Cerebellar development and nutrition. In Basic and clinical aspects of nutrition and brain development. Vol. 16 (D.K. RASSIN & B. HABER Eds.)  Alan R. Liss Inc., New York, , pp 99-130 

In caso di citazioni di capitoli da un libro con un solo autore bisogna citare il nome

dell’ autore, l’anno di publicazione (possono esserci diverse edizioni in anni diversi, il titolo

del libro, identificare il capitolo e, se necessario pagina e linee. Se il libro fa parte di una

serie, citare la denominazione della serie, casa editrice, volume,

esempio:ECO U., (1994) Come si fa una tesi di laurea. 31 ed., Bompiani publisher, Milano

Citazioni di notizie raccolte in siti internet devono essere fatte con precauzione per due

ragioni pricipali:

- i siti internet possono cambiare col tempo e anche sparire. Quindi bisogna specificare la

data in cui il testo citato é stato letto.

- Ognuno può scrivere qualsiasi fantasia in un sito internet quindi le notizie internet non

sono state controllate da colleghi scienziati. Perciò un testo in un sito internet

dovrebbe essere usato solo per ritrovare sorgenti di informazione controllate. Per

esempio per risalire da un articolo citato in Google a un’articolo citato in Pubmed.

L’articolo citato in Pubmed si trova originalmente in un giornale scientifico dove gli

articoli sono letti, corretti e accettati da 2 o 3 referees (reviewers), un field editor e il

Chief editor*. Tale processo (che va sotto il nome di ”giudizio emesso da pari” cioè

* che costituiscono il cosiddetto comitato di lettura (termine esclusivamente italiano e francese)

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da colleghi degli autori) dovrebbe garantire l’affidabilità del lavoro e la

professionalità degli autori#.

Le referenze nella lista possono essere in ordine alfabetico secondo i cognomi di ogni

primo autore.

Se uno stesso autore ha due pubblicazioni nello stesso anno il cognome del secondo

autore determina la sequenza delle referenze.

Se due autori diversi di due lavori diversi hanno lo stesso cognome l’ordine di citazione

sarà seguendo il nome o le iniziali del nome degli autori.

Se gli stessi autori hanno due o più pubblicazioni nella testata delle quali i nomi degli

autori sono listati nello stesso ordine ma i lavori sono pubblicati in anni diversi,

l’anno più vecchio precede.

Se gli stessi autori hanno due o più pubblicazioni nella testata delle quali i nomi degli

autori sono listati nello stesso ordine e i lavori sono pubblicati nello stesso anno, si

aggiungerà “a” “b” “c” etc alla cifra indicante l’anno, cioè 2004a, 2004b, 2004c.

In un sistema alternativo (che noi sconsigliamo) le referenze possono apparire nell’elenco

in ordine di apparizione nel testo e non in ordine alfabetico In questo caso , le

referenze nella lista portano un numero per potere essere ritrovate senza eccessivi

sforzi

1. FEMIANO F., GOMBOS F., SCULLY C. (2003). Oral erosive/ulcerative lichen planus: preliminary findings in an open trial of sulodexide compared with cyclosporine (ciclosporin) therapy. Int J Dermatol.42(4), 308-11.

2. CARINCI F., PEZZETTI F., SCAPOLI L., MARTINELLI M., AVANTAGGIATO A., CARINCI P., PADULA E., BACILIERO U., GOMBOS F., LAINO G., RULLO R., CENZI R., CARLS F. & TOGNON M. (2003). Recent developments in orofacial cleft genetics. J Craniofac Surg.14(2),130-43.

3. MARIGGIO M.A., GUIDA L., LAFORGIA A., SANTACROCE R., CURCI E., MONTEMURRO P., FUMARULO R. (2001). Nicotine effects on PMN apoptosis and LPS-induced monocite functions. A possible role in periodontal disease. J Period Res.36, 32-39.

4. GOMBOS G. & AUNIS D.(1982), Enzymes of neurotransmitter metabolism as neuronal markers in the central nervous system. A review in Scand. J. Immunol. 15 Suppl. 9, pp. 317-338.

Anche le referenze in ordine alfabetico sono a volte numerate…….

# Da notare che il comitato di lettura di certi giornali (specie quelli sponsorizzati dall’industria o diretti da un grande

barone) é spesso bidone e quindi qualsiasi informazione scientifica può essere inaffidabile. Quindi tutto deve essere

preso cum grano salis cioé tutto deve essere relativizzato. La parola scritta non é automaticamente vera. Ricordate che

Vangeli Canonici e Apocrifi, Corano, Torah e Aprocripha tutti sono scritti e trattano almeno in parte della stesso soggetto

però i fatti sono raccontati o interpretati diversamente. Secondo la religione del lettore, questo o quel testo rappresenta

la verità.

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1. CARINCI F., PEZZETTI F., SCAPOLI L., MARTINELLI M., AVANTAGGIATO A., CARINCI P., PADULA E., BACILIERO U., GOMBOS F., LAINO G., RULLO R., CENZI R., CARLS F. & TOGNON M. (2003). Recent developments in orofacial cleft genetics. J Craniofac Surg.14(2), 130-43.

2. FEMIANO F., GOMBOS F., SCULLY C. (2003). Oral erosive/ulcerative lichen planus: preliminary findings in an open trial of sulodexide compared with cyclosporine (ciclosporin) therapy. Int J Dermatol.42(4) ,308-11.

3. GOMBOS G. & AUNIS D.(1982), Enzymes of neurotransmitter metabolism as neuronal markers in the central nervous system. A review in Scand. J. Immunol. 15 Suppl. 9, pp. 317-338.

4. MARIGGIO M.A., GUIDA L., LAFORGIA A., SANTACROCE R., CURCI E., MONTEMURRO P., FUMARULO R. (2001). Nicotine effects on PMN apoptosis and LPS-induced monocite functions. A possible role in periodontal disease. J Period Res.36, 32-39.

Gli articoli nella lista di pubblicazioni in ordine di citazione alfabetico sono facilmente

reperibili e facilmente controllabili durante la redazione della tesi però la sequenza dei

numeri delle citazioni nel testo è disordinata

Quando la citazione di articoli nella lista di pubblicazioni è per ordine di apparizione

della note di richiamo alla referenza nel testo la sequenza dei numeri delle citazioni nel

testo è ordinatamente sequenziale ma le referenze saranno difficili a trovare e a

controllare

In ogni caso tutte le referenze nella lista di referenze devono corrispondere a una nota di richiamo nel testo. .

Tutto questo si ottiene facendo, per ogni punto, referenza precisa a una

pubblicazione in una lista posta alla fine del testo. Questa lista deve essere redatta in

modo tale che chiunque lo desideri possa ritrovare senza sforzo il lavoro citato e leggerlo

se lo desidera.

8.4 NoteLe referenze bibliografiche sono oggetto della norma ISO 690 (Bibliographical

references. Content, form and structure) che prevede tre diverse modalità, alternative fra

loro. Per la stesura di note di riferimento bibliografico all'interno della tesi di laurea, noi qui

prendiamo in considerazione le prime due modalità:

note di riferimento

sistema autore-data

8.4.1 Note di riferimentonel testo il richiamo alla referenza può essere costituito da

-un numero tra parentesi, per esempio, (1) oppure (1, 4, 7, 8-10).

-un numero in apice, per esempio, 1 oppure 1,4,7, 8-10

8.4.2 Sistema autore-data

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Molti autori convengono nel dire che il sistema di richiamo detto Autore-data é il più

efficiente; è un metodo di riferimento bibliografico che consente di richiamare direttamente

all'interno del testo le opere citate in bibliografia, evitando così l'impiego delle note di

riferimento bibliografico. I rimandi alla bibliografia vengono fatti specificando, di ogni opera,

l'autore e l'anno di pubblicazione.

Esempi

(Caio T., 1990) se c’è un solo autore; se ci sono due autori (Caio T. & Sempronio G,

1990); se ci sono diversi autori (Caio T. et al, 1990 oppure Caio T. e coll., 1990); se ci

sono diversi articoli di Caio et al. nello stesso anno bisogna citare tutti gli autori (Caio

T.,Tizio C. & Sempronio G, 1990) e (Caio T.,Tizio C. & Pinco-Pallino G, 1990); se ci sono

diversi articoli di (Caio T.,Tizio C. & Pinco-Pallino G, 1990) si userà Caio T. et al 1990a,

Caio T. et al 1990b, Caio T. et al 1990c

In mancanza di autori individuali effettivi, devono essere considerati come autori gli

eventuali curatori o gli eventuali enti emittenti degli scritti.

Con iI sistema autore-data si evitano tutte le note di riferimento bibliografico inoltre

si ha il notevole vantaggio che eventuale aggiunte o soppressioni di riferimenti bibliografici

durante la stesura della tesi non comportano la rinumerazione delle note.

Non sono accettabili referenze “libere” * * nella lista di referenze.

Tuttavia se il candidato ha consultato testi interessanti, collegati al soggetto della

tesi, ma non li ha citati nel testo può includerli in una lista separata intitolata, per esempio,

“Letture Utili” oppure “Altre Opere Consultate” o prefeibilmente “Indicazioni bibliografiche per ulteriori approfondimenti.”

8.4.3 Note di contenuto In più delle note di richiamo a una referenza bibliografica note sono anche utilizzate

per fornire ulteriori considerazioni, citazioni e rinvii, che altrimenti appesantirebbero il testo,

rischiando di far perdere il filo a chi legge. Queste “note di contenuto” saranno messe “a

piè di pagina” (foot note) e il richiamo potrebbe essere un numero arabo in apice nel testo.

Infine un asterisco presso un termine astruso o nuovo indicherà che il termine é spiegato

nel Glossario. Referenze come note piè di pagina sono a proscrivere.

E' consigliato di inserire le note nel testo man mano che si redige, onde evitare di

dimenticare col tempo da dove si era tratta l'informazione o dove vogliamo mettere una

nota esplicativa. Durante la redazione note e referenze possono essere lasciate nel testo,

* cioè non citate nel testo.

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tra parentesi. A fine redazione possono essere collocate definitivamente. Ricordiamo che

certi programmi informatici situano referenze e richiami a referenze automaticamente

9. Glossario Una lodevole tendenza moderna é di aggiungere un glossario (detto anche

thesaurus) alla fine di un testo dove sono spiegati, come in una enciclopedia i termini usati

nel testo. Questa pratica rende il testo facilmente accessibile a un pubblico non avvertito

senza appesantire il testo stesso con spiegazioni multiple. Pensate a parole come

stomatodinia, nistagmo, anisocoria, prosopoagnosia, diastemia, palindromico, scialorrea,

xerostomia. Io consiglio vivamente la redazione di un glossario da aggiunger in fine tesi.

La parola spiegata nel glossario potrebbe essere segnalata da un asterisco nel testo*.

10. Allegati eventualiImportanti anche per il voto di laurea e da allegare al manoscritto della tesi sono

certificati di soggiorni di studio in altre università nazionali ed estere, di borse di studio, di

programmi scambio come Erasmus etc

Consigli pratici La forma (lingua, chiarezza, omogeneità del testo) nella stesura della tesi di laurea,

non ha minore importanza dei contenuti. Qui vi diamo una serie di suggerimenti.

LinguaOccorre imporsi il massimo rispetto della grammatica e della sintassi della lingua

italiana. Errori di grammatica e di sintassi della lingua italiani non saranno tollerati e

saranno causa di rifiuto della tesi finché non corretti.

Un professionista deve conoscere la lingua nazionale alla perfezione. Dopotutto voi

non vorreste che leggendo la vostra tesi si possa pensare che siete un incolto.

Regole dattilografiche Dato il diffuso uso dei computers e di programmi di trattamento di testo

commentiamo solo sulla scrittura con questi mezzi. Nessuna persona sana di mente

* Esempio: Prosopoagnosia: (dal greco prosopon = πρόσωπον = viso e agnosia =άγνώσιά = mancata conoscenza) sindrome neurologica comportante il mancato riconoscimento del volto di una persona (per lo più di un familiare).

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scriverebbe oggigiorno una tesi con una macchina da scrivere. Però se voi insistete vi

suggerisco consiglio di seguire i consigli che Umberto Eco diede a suo tempo.(ECO U., op

cit. VI.1 I Criteri grafici pp 202).

Le regole tipografiche internazionali da rispettare: col computer sono date qui:

Spaziatura : Lo spazio viene sempre dopo il segno di interpunzione ( ; . ? !) mai

prima. Solo nel caso dei due punti (:) si può mettere uno spazio prima e uno dopo. Da

notare che Microsoft Word ha una funzione (purtroppo spesso ignorata) che marca gli

spazi tra parole.

La parole straniere, latine [nomi della tassonomia linneana (da Linneo o von

Linnè) di animali o piante], inglesi (nomi di università o dipartimenti) sono perfettamente

accettabili se tra “virgolette” o in corsivo. Da notare che per i nomi linneani solo il primo

nome (del genere) deve cominciare con una lettera maiuscola, mentre quello che si

riferisce alla specie in genere é tutto minuscolo (esempi Capsicum frutescens, per il

peperone, oppure Gadus morhua per il vero merluzzo atlantico o baccalà mentre il nasello

mediterraneo è Merlucius merlucius).

Paragrafi indentati: il testo è più chiaro se la prima linea di ogni paragrafo è

rientrata. Per questo usare le frecce di tabulazione e non la sbarra di spaziatura.

Microsoft WORD ha un correttore automatico di ortografia e grammatica (cliccare

la sequenza strumenti, poi controllo ortografia e grammatica e poi scegliere italiano ) : Da

notare che neologismi e parole straniere risulteranno sbagliate (cioè sottolineate in rosso).

Per il controllo di parole straniere cambiare, nella sequenza succitata, da italiano alla

lingua della parola da controllare

Esiste ancora il malcostume di presentare tesi il cui testo è scritto con lettere di

grandi dimensioni con una interlinea enorme e una frase per pagina. Questo tipo di

presentazione4 é da evitare assolutamente. Si da l’impressione di voler imbrogliare per

aumentare lo spessore della tesi quando si ha troppo poco da dire.

Qui vi diamo alcuni suggerimenti (che diventano obbligatori al CLaSOPD della

SUN).

Formato della pagina : dimensione: A4 (21x29,7 cm); margini laterali di 2 centimetri

a destra e 3.5 a sinistra (per permettere la rilegatura), margini superiori/inferiori di 3

centimetri.

4 che dovrebbe essere completata da miniature per poterlo definire “stile incunabolo”

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Dimensione delle lettere: 12 punti, Arial 12 é il Font più leggibile, senza fronzoli, ed

é consigliato (questo testo é in Arial).

I paragrafi devono essere giustificati (cioè con la fine delle righe di stampa allineati),

con rientro di 0,5 cm nella prima linea, interlinea (intervalli tra righe) massima di 2

interlinee (1.5 è meglio). Con interlinea 1.5 si possono avere di 49-50 righe per pagina A4,

con interlinea 2 le righe diventano da 26 a 30 righe per pagina A4.*

Per le note a piè di pagina il Font consigliato è : Arial 9 punti.

Databases e programmiEsistono data bases di referenze come il ben noto Pubmed Medline della National

Library di NIH accessibile gratuitamente per internet. Nel corso di informatica e in alcuni

ADO vi è stato insegnato come usarle. Per coloro che abbiano dimenticato o che

comunque non sanno usare PubMed vi indichiamo il sito web (verificato in aprile 2005)

http//www/uniroma1.it/vrd-medicina/sommario.htm

dell’Università “La Sapienza ” dove troverete

“Pubmed in Pillole”#

(come imparare a usare Medline in 1 ora o poco più)

Articoli di review e articoli originali di ricerca sono tutti presenti senza distinzione in

Pubmed Medline. Gli articoli di review sono annotati “Review”

La ricerca degli articoli può essere fatta in diversi modi :

se si ha una referenza parziale si può ottenere la referenza completa e l’abstract del

singolo articolo cliccando su “single citation” (nella colonna laterale della home page di

PubMed) e poi riempiendo, parzialmente, la mascherina di dialogo che appare.

Ma più spesso il candidato alla tesi [come ogni persona che desidera conoscere

tutta la letteratura su un soggetto partendo da zero] farà una ricerca a tappeto usando in

genere delle parole chiave (Key words) o, più raramente, il nome di un autore o di una

rivista.

Esistono programmi come Reference Manager che trasferiscono referenze

selezionate da Medline (o altre data bases) a una data base personale. Questa database

include gli abstracts presenti in Medline. In tal modo avete nel computer i lavori che vi

* Non è opportuno ridurre la dimensione delle lettere data la presbiopia dominante nei commissari di laurea.# vi consigliamo di accedere a questo sito attraverso Google.it in quanto é meno complicato dell’accesso via Università di Roma “La Sapienza”. Usate “Pubmed in Pillole” come parole chiave. Sulle stesse pagine troverete altre guide a pubmed quale quella dell’Università di Florida (in italiano).

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interessano con gli abstracts. Ogni anno in maggio teniamo un ADO per spiegare l’uso di

Reference Manager. Se per una ragione o un altra non sapete usare Refence Manager io

sono a vostra disposizione per aiutarvi.

Con due clicks le referenze nella database possono essere trasformate in una lista

biblografica in WORD Microsoft in uno dei tanti formati (a scelta) usati dai giornali

scientifici tra i quali quello del British Journal of Experimental Pathology.

Gli adempimenti formali .per il CLaSOPD della SUN sono descritti in dettaglio nella guida dello studente e sono

riportati qui in Appendice I:

Consigli sulla presentazione oraleIn Italia# la tesi si presenta a una commissione di 11 membri, ognuno disponente di

10 voti per cui il voto massimo é 110 e il minimo é 66. Inoltre diverse tesi sono sostenute;

di fronte alla stessa commissione, sequenzialmente e in un giorno determinato,

Preparazione delle diapositive

- Non dare più di una informazione per diapositiva. Multiple informazioni in

una diapositiva non sono tutte percepite da (e registrate nel cervello di) chi

ascolta. Diapositive con troppe informazioni sono illeggibili quindi non

comunicano niente e irritano chi guarda.

- Verificare prima della presentazione che le diapositive siano leggibili dal

fondo della sala di presentazione. Tale verifica deve essere fatta qualche

giorno prima della presentazione per poter aver il tempo di fare diapositive

sostitutive.

- Sfondi variegati, floreali o panoramici anche se estetici e tentanti devono

essere evitati perché distolgono l’attenzione*.

- Il colore di sfondo deve essere complementare o contrastante a quello

delle lettere (nero su fondo giallo, giallo su sfondo rosso o blu). Lettere

scure su sfondo di colore chiaro sono, però, le più visibili.

# Negli altri paesi mai più di una tesi é sostenuta di fronte alla stessa commissione in un giorno determinato, a meno che non siano 2 o 3 tesi basate su un lavoro collaborativo su diversi aspetti dello stesso soggetto. Lo spirito della dissertazione varia da nazione a nazione, in Francia e diversi stati francofoni la tesi si sostiene (soutenance) di fronte un Jury (giuria). In Svezia, Olanda, Spagna si sottolinea un aspetto conflittuale, selettivo perché la tesi si difende di fronte al tribunale (commissione) per la tesi. * Ancor più distraenti sarebbero sfondi con ragazze in bikini o topless.

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- Il giorno precedente la dissertazione, verificare proiettore, computer,

pointer e microfoni, Il giorno della dissertazione avere con se le pile di

ricambio per i microfoni.

Dissertazione

Ricordarsi di

- parlare lentamente, una presentazione troppo veloce viene percepita come

un garbuglio di suoni

- non fare una presentazione stile Paperino con 60 diapositive al minuto e un

testo quà quà quà se volete evitare di essere considerato un clown.

- Usare una voce audibile se non stentorea. Evitare il monocorde monotono

che induce il sonno. Non dare l’impressione di leggere o di recitare un testo

imparato a memoria anche se questo è il caso per i meno dotati.

- Sopratutto non scusarsi per gli errori, per le figure poco chiare o per altri

difetti della tesi. Avete avuto tutto il tempo per correggere questi punti. Se

non lo avete fatto, date una pessima impressione (é vero) ma tanto peggio.

Se vi scusate, darete l’impressione di essere anche un incapace o un pigro

perché sapevate che qualcosa non andava ma non avete saputo o voluto

correggerla.

Pointer

- Non dimenticarsi di indicare col pointer punti precisi sullo schermo e per un

tempo sufficiente perché il pubblico identifichi ciò che indicate e di non

pennellare lo schermo con una macchia luminosa rossa dando impressioni

di scarso controllo dei propri nervi*.

Microfono

- Il microfono a cravatta o a “pochette” é il più pratico perché richiede un sol

aggiustamento. Se si usa un microfono a cono gelato ricordarsi che se

troppo vicino alla bocca la voce rimbomba, se troppo lontano non si sente

niente. Bisogna esercitarsi

Abbigliamento

- Vestitevi sobriamente ma come per una cerimonia*:

-* Se tremate il tremore si vedrà amplificato sullo schermo.

* Pensate che in Belgio i candidati uomini portano il frac e le donne l’abito da sera lungo mentre i Svezia è di prammatica lo smoking e il vestito con gonna corta è tollerato.

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Il cerimoniale della dissertazioneIl candidato e il pubblico sono nell’aula dove la presentazione della tesi ha luogo.

La prima linea di sedie deve essere libera per permettere alla commissione di sedersi

faccia allo schermo durante l’eventuale presentazione di diapositive.

La commissione, togata (la quale si é riunita e ha indossato le toghe altrove), entra

processionalmente, presidente primo o ultimo, e prende posto.

Il presidente della commissione di laurea in sessione

- Prende la parola per fare le sue raccomandazioni al pubblico e al candidato.

- Poi dà la parola al candidato che presenta il lavoro di tesi [in circa 20 minuti per

una tesi compilativa e 40 minuti per una tesi sperimentale]

- dopo la dissertazione del candidato, dà la parola a Relatore e Correlatore che

presentano il candidato, commentano la tesi e chiedono chiarimenti al

candidato.

- In seguito da la parola al Controrelatore che commenterà pubblicamente il

contenuto della tesi, ne rivelerà i punti deboli e le carenze, ne loderà i punti forti.

- Richiederà dei commenti ai membri della commissione, che possono anche

porre delle domande al candidato.

- Richiederà ai presenti nel pubblico se desiderano intervenire (possono

intervenire solo i possessori di un dottorato o di una laurea lunga)#*

- Farà la sintesi e proclamerà, se ne è il caso, il conferimento del dottorato. In

genere però i candidati sono più di uno quindi la proclamazione sarà fatta per

tutti i candidati in fin di seduta$.

Relatore, Correlatore, Controrelatore e il Presidente di seduta esprimono ognuno per

iscritto, nel registro delle tesi da conservare negli archivi, un breve giudizio sulla tesi*.

L’opinione del controrelatore é vincolante per l’attribuzione della lode.

# Questa è una pratica delle Università francesi*

$ In Belgio, per significare l’entrata del candidato tra i “dottori”, il presidente pone una toga sulle spalle del nuovo dottori Alcuni presidenti sono così abili da far girare in aria la toga che così cade sulle spalle del neodottore.

*questo é l'uso di tutte le Università transalpine e transoceaniche,

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Appendice IDisposizioni sulla tesi di laurea in odontoiatria nel regolamanto didattico del CLaSOPD della SUN (testo copiato dal nuovo regolamento didattico del CLaSOPD della SUN.Dalla guida dello studente 2004-2005)

Capitolo 121. Richieste della tesi di laurea

Le richieste di tesi di laurea devono essere presentate dagli studenti all’inizio del 4°

anno di corso e comunque non oltre il 31 Dicembre al Presidente del Corso di Laurea

specialistica in Odontoiatria e Protesi Dentaria, compilando un modulo a stampa di

richiesta di tesi sul quale vanno indicate, oltre alle notizie di curriculum, 6 discipline

elencate in ordine preferenziale, con la precisazione del nome dei rispettivi docenti e i titoli

di ogni tesi.

Onde favorire l’orientamento degli studenti interessati presso la presidenza del

Consiglio di Corso di Laurea sarà tenuto un elenco aggiornato dei docenti e degli istituti

cui afferiscono.

2. Commissione di assegnazione tesiLe richieste di tesi di Laurea sono esaminate da una commissione (CTL) eletta ogni

biennio accademico dal Consiglio di Corso di Laurea tra i docenti del Corso di Laurea in

Odontoiatria composta da:

1. un docente di discipline biologiche;

2. un docente di discipline mediche;

3. un docente di discipline chirurgiche;

4. due docenti di discipline odontostomatologiche.

3. Registro delle tesi di laureaLa CTL cura l’istituzione e l’aggiornamento di un apposito Registro da tenere a

disposizione dei docenti e degli studenti interessati, dove devono essere annotati, per ogni

docente i nominativi degli studenti che stanno svolgendo la tesi di laurea, l’argomento di

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tesi, nonché il numero di posti di laboratorio di ricerca per tesi sperimentali, occupati o

disponibili.

4. Assegnazione della tesi di laurea

La CTL si riunisce il mese di Gennaio per attribuire le tesi e nominare relatori e

correlatori e decidere in merito all’assegnazione di tesi di laurea. Il relatore ha funzione di

“direttore del progetto di tesi” e di tutore durante le preparazione della tesi e deve quindi

regolarmente incontrare il candidato per guidarlo e consigliarlo. Per una tesi con approccio

misto (clinico e biologico), é d’obbligo il correlatore, questi deve essere un competente

(biologo per le tesi cliniche o clinico per le tesi biologiche) nell’argomento di tesi proposto

dal candidato. Il Correlatore deve coadiuvare il relatore nella guida dello studente.

4.1. Tesi compilative

Lo studente ha la disposizione di 10 crediti (250 ore) finalizzati alla preparazione di

una Tesi di Laurea compilativa

Per le tesi compilative l’assegnazione avverrà secondo l’ordine di preferenza

indicate nella richiesta. In caso di richieste eccedenti la possibilità da parte di singoli

docenti, si eseguirà una graduatoria sulla base del curriculum; elementi di priorità saranno

il numero di esami sostenuti e la valutazione della materia nella quale si richiede la tesi.

L’attribuzione della tesi in una materia diversa da quella indicata nella domanda verrà fatta

solo dopo aver sentito lo studente. L’attribuzione della tesi compilativa sarà in ogni modo

definita entro il 30 Giugno.

Il numero di tesi compilative che ciascun docente è tenuto a curare per ogni anno accademica non sarà superiore a due.

4.2 Tesi sperimentali

Lo studente ha la disposizione di 15 crediti (375 ore) finalizzati alla preparazione di

una Tesi di Laurea sperimentale da effettuare durante un Internato di Laurea

La domanda per l’assegnazione di tesi sperimentale dovrà essere presentata con le

stesse modalità di cui al punto 1. La Commissione decide l’assegnazione alle diverse

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discipline con i criteri indicati al precedente punto 4.1., fino ad esaurimento dei posti

disponibili.

Poiché lo svolgimento di una tesi sperimentale richiede la frequenza in qualità di

allievo interno al Dipartimento Scientifico sarà elemento di priorità nell’assegnamento

anche l’essere già stato accettato come interno.

Ad ogni docente saranno assegnate non più di due tesi sperimentali all’anno.

Saranno prese in considerazione domande di tesi sperimentale in eccedenza sentita la

disponibilità del docente da parte della Commissione.

5. Durata del periodo di tesiLa durata del lavoro di tesi è fissata ad un anno per le tesi compilative e a due anni per

le tesi sperimentali.

Capitolo 13 Esame di Laurea

1.Ammissione

Per essere ammesso a sostenere l’Esame di Laurea, lo Studente deve :

1. aver seguito tutti i Corsi ed avere superato i relativi esami

2. avere ottenuto, complessivamente 300 CFU

2. Date

Gli esami di laurea si svolgono durante l’anno accademico secondo necessità.

Le sedute sono convocate dal Preside della Facoltà di Medicina su proposta del

Presidente del CLaSOPD.

3. Norme per la seduta di laureaL’esame di laurea consta della discussione dell’elaborato della tesi, compilativa o

sperimentale, preparato da candidato;

Il numero di candidati per ogni seduta di laurea è di norma non superiore a 5.

La Commissione di Laurea è nominata dal Preside della Facoltà di Medicina e

Chirurgia ed è composta da un massimo di 11 professori. Essa è presieduta dal

Presidente del CLaSOPD o, in sua assenza, dal professore ordinario più anziano nel

ruolo. Sedute immediatamente successive con cambio parziale della commissione

possono tenersi in caso di necessità.

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La versione finale della tesi, non rilegata, ma completa di illustrazioni e referenze, e

un riassunto in inglese di non più di una pagina e mezza deve esser consegnata, per

correzioni e suggerimenti, ai relatore e correlatore e al presidente del CCL ; quest’ultimo

provvederà a nominare un controrelatore a cui trasmetterà la copia della tesi in visione. La

tesi deve essere consegnata ai diversi relatori almeno 45 giorni prima della data prevista

per la seduta di discussione della tesi. La data può essere ritardata d'ufficio se la tesi

necessita estese correzioni ma non può essere anticipata. Relatore e correlatore devono

imperativamente rivedere e correggere la tesi entro 10 giorni.

Una copia della versione finale della tesi corretta, completa e rilegata deve essere

data a relatore, correlatore, controrelatore e presidente del CLaSOPD sette giorni prima

della seduta di Laurea .

Il resto del paragrafo è parafrasato e dettagliato nel capitolo “Il cerimoniale della dissertazione” di questo vademecum

4. Voto

A determinare il voto di laurea, espresso in centodecimi, contribuiscono i seguenti

parametri:

a) Media dei voti conseguiti negli esami curriculari, espressa in centodecimi.

b) Valutazione di ogni lode ottenuta negli esami di profitto

c) Valutazione nel coinvolgimento in programmi di scambio internazionale o per

internato, soggiorni in altre università nazionali o estere

d) Valutazione della durata degli studi

e) Valore scientifico e modalità di discussione della tesi

Il voto complessivo viene arrotondato per eccesso o per difetto al numero intero più

vicino.

La lode può venire attribuita con parere unanime della Commissione (incluso il

correlatore) ai candidati che conseguano un punteggio finale calcolato > 113.

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Proposta di modifica del regolamento attuale 4. Voto

A determinare il voto di base della laurea, espresso in centodecimi, contribuiscono i

seguenti parametri:

f) Media dei voti conseguiti negli esami curriculari, espressa in centodecimi.

g) Valutazione di ogni lode ottenuta negli esami di profitto (x punti per lode)

h) Valutazione nel coinvolgimento in programmi di scambio internazionale o per

internato, soggiorni in altre università nazionali o estere (y punti).

i) N punti per una tesi sperimentale

j) Valutazione della durata degli studi (un punto dedotto per ogni anno in più dei

5 anni di corso)

Il voto complessivo viene arrotondato per eccesso o per difetto al numero intero più

vicino.

k) Valore scientifico e modalità di discussione della tesi. Il punteggio massimo

attribuibile a questo livello é pari alla differenza tra 110 e il voto complessivo.

Ogni membro della commissione di laurea può attribuire 1/11 di questa

differenza.

La lode può venire attribuita con parere unanime della Commissione (incluso il

correlatore.

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AL PRESIDENTE

CONSIGLIO DI CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA

IN ODONTOIATRIA E PROTESI DENTARIA

FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA

SECONDA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI

Il/la sottoscritto/a ............................................................................................

con n. di matricola .........................................................................................

iscritto/a al ....... anno ..........................................................................................

di corso chiede l’assegnazione della tesi di laurea compilativa/sperimentale* in uno degli insegnamenti qui di seguito indicati in ordine di preferenza:

disciplina 1).............................................................................................................................(relatore Prof. ........................................................................... )(correlatore Prof. ...................................................................... )

Argomento proposto ………………………………………………………………………………. …………..……………………………………………………………………..…………………………………………………………………………………………………………………………………

Dichiarazione di fattibilità del Relatore…………………………………………………………….

disciplina 2).............................................................................................................................(relat. Prof. ...................................................................... )

disciplina 3) ............................................................................................................................(relat. Prof. ...................................................................... )

disciplina 4) ............................................................................................................................(relat. Prof. ...................................................................... )

disciplina 5) ............................................................................................................................(relat. Prof. ...................................................................... )

disciplina 6) ............................................................................................................................(relat. Prof. ...................................................................... )

Indirizzo ..................................................................................................................................Recapito in Napoli ..................................................................................................................Telefono .................................................................................................................................E-mail………………………………………………………………………………………………….

* cancellare con un tratto di penna le voci che non interessano (Es.: compilativa/sperimentale per la compilativa)Allegare certificato storico degli esami sostenuti.E’ indispensabile compilare questo modulo in tutte le sue parti (argomento, relatore, correlatore, firma del relatore etc.)

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Appendice IILista di guide alla stesura della tesi di laurea in materie giuridiche,economiche e politico- sociali fornita in internet dalla Università Carlo Cattaneo (LIUC) di Varese)

LIUC Guida alla redazione delle tesi di laurea http://nt-notes.liuc.it/servizi/biblioteca.nsf/pagine/

guidatesi

BRUSATI, LUCA; RONDO BROVETTO, PAOLO; (1996). Guida alla tesi di laurea in

economia aziendale. Milano, Egea, DI GIROLAMO, COSTANZO; TOSCHI, LUCA;

(1988).La forma del testo. Guida pratica alla stesura di tesi di laurea, relazioni, articoli,

volumi. Bologna, Il mulino,

ECO, UMBERTO; (1994) Come si fa una tesi di laurea. 31. ed. Milano, Bompiani,.

(disponibile presso il prof G.Gombos)

MELOGRANI, PIERO; (1993). Guida alla tesi di laurea. Milano, Rizzoli,

NOBILI, MASSIMO; (1986). Guida alla tesi di laurea in materie giuridiche e politico sociali.

Bologna, Pàtron,

SINATRA, ALESSANDRO; Guida alla tesi di laurea. [p/o Istituto di Economia aziendale]

Università Carlo Cattaneo-LIUC, Varese.

Anche importanti possono essere i seguenti

LESINA, ROBERTO; 1994 Il nuovo manuale di stile. 2. ed. Bologna, Zanichelli,.

É un manuale che suggerisce come impostare, organizzare e impaginare il testo, come

trattare titoli e paragrafi, nomi, numeri e simboli, tabelle, riferimenti e note.

MATRICCIANI, EMILIO; 1992.La scrittura tecnico-scientifica. Un manuale per tesi di

laurea, articoli, relazioni, libri. Milano, Città Studi,

É una guida per imparare gli elementi fondamentali della scrittura tecnico-scientifica.

DA Appendice II a VI in preparazione

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