Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding

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pubblicata il 7 gennaio 2016 Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding Tutti gli elementi teorici più importanti e lo studio di una campagna riuscita: ValigiaBlu (2015)

Transcript of Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding

pubblicata il 7 gennaio 2016

Cosa c’è da sapere primadi iniziare una campagnadi crowdfundingTutti gli elementi teorici più importantie lo studio di una campagna riuscita:ValigiaBlu (2015)

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Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding

chi sono

Mi chiamo Dino [email protected]@proformaweb.it

Sono socio, comunicatore politico e pianificatore strategico di Proforma

Collaboro con le testate locali del Gruppo Espresso, con La Repubblica – Bari e Valigia Blu. Faccio parte dello staffdel Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia

Tutte le mie presentazioni sono disponibili gratuitamente(sia consultazione sia download) agli indirizzi www.slideshare.net/doonie (personale)e www.slideshare.net/proformaweb (aziendale)

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Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding

1. Come si costruisce una campagna di crowdfunding

• elementi costitutivi • modalità di raccolta • piattaforme di raccolta • la strategia di comunicazione

2. Case study: la campagna di crowdfunding di Valigia Blu (2015)

• il questionario • la piattaforma • le ricompense • la strategia di comunicazione • il gruppo di lavoro • il video di lancio • gli aggiornamenti intermedi • i risultati finali

sommario

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Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding

I riferimenti teorici

Crowdfunding. La via collaborativa all’imprenditorialitàdi Ivana Pais, Paola Peretti e Chiara Spinelli, 2014

Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding

1. Come si costruisce una campagna di crowdfunding

progettazione startup company investitori

profitto microcredito piattaforma web

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Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding

1. Raccolta fondi

2. Il pubblico

3. Internet

I tre ingredienti del crowdfunding

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Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding

I fattori costitutivi del crowdfunding

Apertura: chiunque può iniziare una campagna

Progettualità a termine: la campagna ha durata limitata nel tempo

Partecipazione attiva: il contributo degli utenti è fondamentale per la riuscita

Azione connettiva: il successo dipende dalla capacità di comunicare con gli utenti

Relazione digitale: i proponenti molto seguiti online hanno più possibilità di successo

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Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding

Reputazione: i primi donatori conoscono bene il proponente e donano anche per la stima che hanno nei suoi confronti

Coda lunga: nicchie di pubblico possono finanziare, da sole, intere campagne

Ricompense: chi partecipa riceve in cambio “qualcosa”

Trasparenza: i dati su donazioni, donatori e stato di avanzamento della campagna sono sempre pubblici

I fattori costitutivi del crowdfunding

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Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding

Raccolta fondi: le modalità

Donation-based: un utente fa una donazione senza aspettarsi nulla in cambio, se non un ringraziamento simbolico (modalità tipica delle campagne promosse da organizzazioni no-profit)

Reward-based: un utente fa una donazione ricevendo in cambio ricompense differenziate sulla base del contributo offerto

Equity-based: un utente fa una donazione ricevendo in cambio quote o azioni dell’organizzazione sostenuta

Social lending: un utente fa un prestito a un progetto di suo gradimento (in questo caso non si può parlare di donazione)

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Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding

Kickstarter www.kickstarter.com

• La campagna richiede una pre-approvazione da parte del sito

• La piattaforma trattiene il 5% delle somme donate

• Modalità All or Nothing: se non si raggiunge la somma prevista, i soldi sono restituiti ai finanziatori

• Comunità molto grande

• Focus su progetti di creatività

Piattaforme di raccolta fondi: i modelli più conosciuti

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Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding

Indiegogo www.indiegogo.com

• La campagna non richiede una pre-approvazione da parte del sito

• Due modalità di raccolta: - Fixed funding (se raggiungi l’obiettivo prendi i soldi) - Flexible funding (prendi i soldi anche se non raggiungi il goal) - La piattaforma trattiene un 5% più le spese del sistema

di pagamento scelto

• Comunità molto grande

• Contenitore generalista (ospita progetti di tutti i tipi)

Piattaforme di raccolta fondi: i modelli più conosciuti

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Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding

Produzioni dal Basso www.produzionidalbasso.com

• Nessuna pre-approvazione del progetto

• Differenti tipologie di raccolta con diverse fee trattenute dalla piattaforma

• Una comunità “storica” del crowdfunding

• Focus su progetti sociali e culturali, anche molto piccoli

Piattaforme di raccolta fondi italiane

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Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding

Starteed www.starteed.com

• Adatto per chi vuole il do it yourself: piattaforme a pagamento da personalizzare

• Adatto per progetti grandi o per progettisti che non vogliono utilizzare una piattaforma generalista

Piattaforme di raccolta fondi italiane

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Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding

Musicraiser www.musicraiser.com

• Specializzata in progetti musicali

• Offre sia il modello All or Nothing sia la possibilità di realizzare meccanismi di prevendita (pre-sale) per dischi ed eventi

• Presenza di tutor che aiutano i progettisti nello sviluppo della campagna

Piattaforme di raccolta fondi italiane

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Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding

Piattaforme autonome

È possibile anche sviluppare una propria piattaforma per la raccolta fondi, senza appoggiarsi su alcun servizio esterno (come quelli citati nelle slide precedenti)

Pro:• Personalizzazione totale

• Nessuna fee da garantire agli amministratori di piattaforme specializzate in crowdfunding (quindi si raccoglie il 100% di ciò che è donato)

Contro:• Necessarie competenze interne

per sviluppare la piattaforma in autonomia

• Nessuna community esterna al progetto a cui poter fare riferimento per la raccolta fondi (a differenza delle grandi piattaforme generaliste, che danno spazio e visibilità a molti progetti)

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Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding

La campagna di crowdfunding

Aspetti critici da scegliere prima di iniziare una campagna di crowdfunding:

Strategia generale di comunicazione e marketing

Definizione di un piano operativo di lavoro a sostegno della strategia

Scelta degli strumenti da utilizzare

Preparazione dei contenuti multimediali Definizione del team di lavoro

Mancare anche solo uno di questi approfondimenti può compromettere la riuscita di una campagna.

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Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding

Strategia digitale

Domande a cui rispondere

Quali canali di comunicazione utilizzare? (solo online, sia online sia offline; solo web, sia web sia social media, solo social media)

Quali azioni di promozione utilizzare? (pubblicità solo online, sia online sia offline; email marketing, pubbliche relazioni digitali, comunicazione non promozionale sui social media del proponente, altro)

Quale obiettivo economico si intende raggiungere, e in quanto tempo?

Quali sono i contenuti forti della mia proposta?

Le risposte a queste domande devono confluire in un documento strategico (il piano di marketing) scritto e condiviso dall’intero gruppo di lavoro.

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Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding

Consigli per la definizione della strategia digitale

Descrivere il progetto per cui si chiede il finanziamento raccontando la storia dei proponenti, le motivazioni della campagna (a cosa servono i soldi raccolti) e i suoi obiettivi (cosa succede se la campagna avrà successo)

Studiare la propria presenza online per valutare quali strumenti utilizzare con più intensità (esempio: se un’organizzazione ha molti like su Facebook e pochi follower su Twitter, conviene valorizzare Facebook)

Valutare se inserire o meno le ricompense. Le ricompense velocizzano la raccolta ma comportano costi maggiori

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Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding

Scegliere la piattaforma di crowdfunding su cui operare

Definire il timing della campagna, con un piano delle attività da svolgere giorno dopo giorno

Definire i contenuti da produrre nel corso della campagna e farlo prima che la campagna abbia inizio

Definizione delle risorse umane ed economiche a disposizione

Consigli per la definizione della strategia digitale

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Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding

Specific → Specifici

Measurable → Misurabili (al donatore deve essere comprensibile l’effetto diretto della donazione)

Attainable → Semplici da spiegare

Realistic → Realistici (meglio raggiungere un obiettivo medio-piccolo che fallirne uno medio-grande)

Timely → Raggiungibili in un arco di tempo definito (e non troppo lungo)

Definizione degli obiettivi: il modello SMART

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Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding

I momenti più rilevanti per il successo di una campagna di crowdfunding sono all’inizio e alla fine del percorso.

All’inizio: investire risorse in un contenuto (meglio se video) che spieghi in modo chiaro la call to action e in parallelo spiegare in modo chiaro e completo le ragioni della campagna

Nella fase intermedia: puntare su aggiornamenti costanti sullo stato di avanzamento e sul coinvolgimento di chi ha già donato o intende farlo

Alla fine: investire risorse su nuovi contenuti (meglio se video) che insistano nuovamente sulla call to action e allo stesso tempo prefigurino il possibile e imminente raggiungimento dell’obiettivo

La curva delle donazioni

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Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding

Se un proponente ha 10 amici su Facebook +9% di possibilità di riuscita; se ha 20 amici +20%; se ha 1000 amici +40% (Ethan Mollick, ricerca del 2013 su Kickstarter)

Una campagna con i video raccoglie il 115% in più rispetto alle campagne senza video

I progettisti che aggiornano costantemente la comunità sugli avanzamenti della campagna hanno il 239% di possibilità in più di raccogliere maggiori risorse

Il 25-30% delle donazioni arriva dalle reti sociali dei progettisti (Danae Ringelmann, Indiegogo)

Dati da sapere prima di iniziare

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Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding

La fase di preparazione di una campagna richiede una quantità di tempo tripla rispetto alla durata della campagna (Altocollective.com)

Le campagne che raggiungono il 30% della somma totale entro la prima settimana hanno il 90% di possibilità in più di riuscita

Dopo il raggiungimento del 70% della somma totale, aumenta la quantità di donatori che contribuiscono per velocizzare il raggiungimento dell’obiettivo (Pais – Peretti – Spinelli)

Dati da sapere prima di iniziare

Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding

2. Valigia Blu: una campagna di crowdfunding riuscita

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Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding

Cos’è Valigia Blu

“Valigia Blu è un blog collettivo e il cuore delle sue attività è direttamente sui social (Facebook e Twitter). È nato nel 2010 in seguito alla mobilitazione digitale (200mila firme raccolte in 5 giorni) per ottenere una rettifica dal Tg1 (Prescrizione non è Assoluzione). Giornalismo e attivismo sono stati da allora la cifra del nostro impegno civico. Analisi sulla verità di dichiarazioni pubbliche (fact-checking), svelamento di bufale (debunking), analisi critiche di media e politica, approfondimenti tematici, studi sulla cultura digitale sono al centro del nostro lavoro.”

(testo pubblicato all’interno della descrizione del progetto di crowdfunding)

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Il questionario estivo

Valigia Blu ha deciso di iniziare la campagna di crowdfunding dopo un questionario realizzato con SurveyMonkey, comunicato attraverso i propri canali social e il sito Internet di riferimento.

Le domande erano dunque rivolte principalmente a utenti che già conoscevano bene il progetto (qui tutti i risultati del questionario).

Dal questionario è emersa la disponibilità di due lettori su tre a partecipare a una campagna di crowdfunding per un progetto giornalistico di qualità.

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Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding

Il questionario estivo

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Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding

Valigia Blu ha deciso di realizzare la campagna di crowdfunding direttamente sul proprio sito Internet e non su piattaforme esterne.

Per realizzare la piattaforma interna è stato utilizzato uno specifico strumento che può essere installato in un sito in Wordpress, dal nome IgnitionDeck.

La scelta della piattaforma

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Le ricompense

Le ricompense sono state offerte da Amazon, Twitter e Google, partner del progetto.

Il sistema di ricompense era il seguente:

Gold Donor (donazione di 500€) → Nome/brand/logo presenti sul sito di Valigia Blu

Amazon Kindle Fire HD7 + Amazon Kindle Paperwhite Donor (donazione di 300€)

Amazon Kindle Touch 6 Donor (donazione di 150€)

Google Chromecast Donor (donazione di 70€)

Twitter Donor (donazione di 50€, in cambio si riceveva una tazza personalizzata di Twitter e Valigia Blu)

Sotto i 50€: donazione libera

La spedizione delle ricompense è stata a carico di Valigia Blu.

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Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding

La strategia di comunicazione

Obiettivo di comunicazione: diecimila euro. Né troppo piccolo, né eccessivamente ambizioso

Abbiamo iniziato questa campagna di crowdfunding per rendere più stabile il lavoro di chi ogni giorno si dedica a Valigia Blu tra social media e produzione di contenuti. Più soldi raccogliamo, più persone potranno dedicarsi a tempo pieno, più potremo retribuire chi ci porterà contenuti frutto di collaborazioni esterne (che non implicano solo la produzione ma anche la capacità e la voglia di confrontarsi con i lettori dopo la pubblicazione sui social e sul sito). Vi chiediamo un aiuto per fare ciò che già stiamo facendo, per farlo meglio e per fare ancora di più.

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Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding

La strategia di comunicazione

Vogliamo migliorare i contenuti del sito seguendo il percorso che abbiamo già intrapreso con il data-journalism, il fact checking, le infografiche. Vogliamo anche esplorare nuovi formati che non siamo stati in grado di realizzare per mancanza di risorse, in particolare ci impegniamo nella creazione di video “esplicativi” ottimizzati per il mobile, brevi ma completi, su singole tematiche, così da dare la possibilità a chi ci segue di farsi un’idea autonoma e definita su questioni – spesso complesse – legate all’attualità o di particolare interesse per il dibattito pubblico del momento.

(testo completo del progetto qui)

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Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding

Durata: 45 giorni, dal 7 novembre al 22 dicembre 2015

Cosa fare in caso di insuccesso: Valigia Blu avrebbe conservato i soldi raccolti, anche se l’obiettivo dei 10mila euro non fosse stato raggiunto

Modalità di pagamento: sia elettronico sia attraverso bonifico bancario

Contenuti iniziali da produrre:

1. un appello scritto con: - spiegazione del progetto - modello di giornalismo promosso da Valigia Blu - obiettivo economico e modalità di utilizzo delle donazioni

2. un video di lancio della campagna

La strategia di comunicazione

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Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding

Aggiornamenti nel corso della campagna: webcard di ringraziamento in occasione del raggiungimento di ogni obiettivo intermedio (esempi: 5000€, 100 donatori) più ringraziamento dei singoli donatori, via Twitter, dall’account di Valigia Blu

Costi per la promozione (advertising): zero euro

La strategia di comunicazione

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La strategia di comunicazione

Contenuto forte della proposta: un modello di giornalismo di qualità, da costruire anche grazie alle donazioni degli utenti

Ognuno di noi, in questi anni di “volontariato” civico e digitale, ha provato a contribuire nel suo piccolo a diffondere informazione corretta e attendibile. Dopo qualche anno di esperienza siamo ora in grado di condividere un modello di lavoro che oggi riusciamo a codificare. Siamo pezzienti ma liberi, indipendenti, non siamo costretti a inseguire un modello di business. Non è il profitto che ci interessa. Non abbiamo editori, non puntiamo ad avere inserzionisti né pubblicità. Questo ci rende più liberi sia sui contenuti che trattiamo che sui tempi di lavoro: gli approfondimenti richiedono infatti studio, competenze, letture, tempo.

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Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding

Seguiamo il motto di Jeff Jarvis: “Cover what you do best and link the rest”. Per noi le altre testate italiane e internazionali non sono competitor ma “alleati”. La nostra pagina Facebook è la nostra casa: qui trovate tutto e tutti. Postiamo direttamente articoli, post, progetti, contenuti altrui selezionati in base a criteri di qualità, interesse, affidabilità e credibilità.

Il nostro lavoro si concentra su due livelli:

a) gestione dei social media: filtriamo, selezioniamo i migliori post del giorno da segnalare a chi ci segue, moderiamo i commenti, partecipiamo alla conversazione con gli utenti.

La strategia di comunicazione

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Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding

b) produzione diretta di contenuti a firma Valigia Blu. In un contesto di overload informativo, scegliamo di curare l’informazione che circola e di “accenderci” solo quando pensiamo possa servire. L’obiettivo è creare senso dove c’è rumore. Le nostre fonti sono molteplici: tutti contribuiscono a raccontare storie. Dalle singole persone sui social alle testate mainstream.

Questo ci permette di dedicarci con tempo ed energie che richiedono ai progetti di approfondimento.

(testo completo del progetto qui)

La strategia di comunicazione

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Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding

Il gruppo di lavoro

Risorse stabilmente impiegate sul progetto:• un webmaster

• due persone per il coordinamento generale (i progettisti)

• una persona per la strategia generale

• una persona per gli elementi grafici

• un videomaker (e il suo gruppo di lavoro) per il video di lancio

+ contributi di tutta la redazione di Valigia Blu per:

• redazione testi

• creatività

• monitoraggio risultati

• gestione account social (Facebook e Twitter) nel corso della campagna

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Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding

Il video di lancio

#ioscrollo (35mila visualizzazioni sulla pagina Facebook di Valigiablu)

Scritto e diretto da: Giacomo Cannelli e Alessandro Grespan

Camera & Special FX: Stefano De Marco

guarda il video sul tuo browser

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Gli aggiornamenti intermedi

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Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding

12.004 € raccolti e 323 donatori nei primi 14 giorni di campagna14759 € raccolti e 435 donatori alla fine della campagna

I risultati

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Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding

Qui il post di ringraziamento sul sito di Valigia Blu, con una promessa rivolta ai donatori:

Ogni anno rilanceremo una campagna di raccolta fondi, chiedendo ai nostri “lettori” di sostenerci ancora. Ogni anno realizzeremo un questionario di gradimento del nostro lavoro. Attraverso il crowdfunding i nostri sostenitori, e chi ci segue, potranno giudicarci nel modo più diretto e trasparente che ci sia: rinnovando (o meno) la fiducia.

I risultati

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Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding

Alcune scelte strategiche nel corso della campagna

Almeno un post al giorno sullo stato di avanzamento della campagna, per ringraziare chi aveva già donato e per invitare altri utenti a farlo

Questa regola è stata sospesa nelle 72 ore successive agli attentati di Parigi del 13 novembre 2015: in quei tre giorni non c’è stato nessun post sul crowdfunding, per rispetto nei confronti delle vittime. Valigia Blu ha aggiornato costantemente i propri social media durante le ore successive agli attentati per informare gli utenti su quanto fosse accaduto

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Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding

Si finisce il venerdì alle 23:59

Dopo il raggiungimento dell’obiettivo dei diecimila euro, la campagna di crowdfunding è rimasta disponibile sulla piattaforma interna al sito di Valigia Blu, ma non è più stata rilanciata sui canali social per far fede all’obiettivo iniziale (in circa un mese di ‘non campagna’ sono stati comunque donati più di 3700€)

Valigia Blu ha continuato a pubblicare contenuti e approfondimenti giornalistici con la stessa intensità precedente e successiva alla campagna di crowdfunding nel convincimento che il giornalismo di qualità rappresentasse il vero incentivo alla donazione

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Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding

Perché la campagna ha funzionato?

Solida reputazione di Valigia Blu e dei suoi componenti all’interno del gruppo dei lettori abituali del sito (senza questo bagaglio costruito nel tempo sarebbe stato tutto molto più difficile)

Forte componente di incentivo attraverso le ricompense per raggiungere un alto livello di partecipazione alla campagna già nelle prime 48 ore

Video di lancio virale, efficace e ironico

Aggiornamenti costanti sugli avanzamenti, con gratificazione dei partecipanti alla campagna

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Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding

Trasparenza sugli obiettivi e sulle modalità di utilizzo dei fondi

Garanzia di un follow-up nel lungo termine (questionario di soddisfazione degli utenti a un anno dalla donazione)

Lavoro preparatorio di oltre tre mesi (questionario + preparazione della strategia + produzione del video)

Solidità ed eterogeneità del gruppo di lavoro con competenze diversificate

Si finisce il venerdì alle 23:59

Cosa c’è da sapere prima di iniziare una campagna di crowdfunding

Grazie.

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