CORSO NEO-ASSUNTI - Scuola di Arzachena · CORSO NEO-ASSUNTI 04-08 APRILE 2016 Gabriella Demuro...
Transcript of CORSO NEO-ASSUNTI - Scuola di Arzachena · CORSO NEO-ASSUNTI 04-08 APRILE 2016 Gabriella Demuro...
CORSO NEO-ASSUNTI 04-08 APRILE 2016
Gabriella DemuroMaddalena A. Careddu
Programma incontro Inclusione1° ora - Lezione frontale Fornire un quadro di riferimento delle diverse tipologie dei BES per predisporre, anche in assenza o in attesa di diagnosi eventuali PDP.
2°- 3° ora: GRUPPI DI LAVORO (5-6 docenti per ogni sottogruppo) L'obiettivo è mettere gli insegnanti di fronte a casi reali di alunni di diversa età e grado di scolarità che presentano difficoltà nei differenti ambiti di apprendimento.
4° ora: RESTITUZIONE IN PLENARIA Discussione di quanto emerso per ciascun caso: dalle diverse prove valutate.
Legislazione e norme
INTEGRAZIONE • L. 517/77 • L. 104/92
INCLUSIONE• L. 170 del 8 ott. 2010 • DM n. 5669 12 lug. 2011 • Linee guida allegate al DM n. 5669 • DIRETTIVA – 27 dic. 2012 • CIRCOLARE MINISTERIALE n. 8 - 6 marzo 2013 • Direttiva del 27/12/2012
INTEGRAZIONE E INCLUSIONE
L’inclusione, comprende e supera il concetto di integrazione, che presuppone una visione della
disabilità come deficit, come mancanza da colmare. Mentre, invece, l’idea di inclusione definisce risorsa e
ricchezza ogni diversità.
L’inclusione è un diritto fondamentale ed è in relazione al
concetto di appartenenza. Un’educazione inclusiva permette alla scuola e di divenire di qualità.
Ciascuno è benvenuto, può imparare con i propri tempi e soprattutto può partecipare.
Tutte le persone, con o senza disagi, devono essere messe in
condizione di poter agire e interagire alla pari.
LA NORMATIVA SULL’INCLUSIONE SCOLASTICA E’ LA RISPOSTA
DELLA SCUOLA AI BES
Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 “Strumenti d’intervento per alunni con
bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per
l’inclusione scolastica”.
BESLa direttiva ministeriale del 12 dicembre 2012, recante strumenti
d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione
territoriale per l’inclusione scolastica, delinea e precisa la strategia
inclusiva della scuola italiana al fine di realizzare appieno il diritto
all’apprendimento per tutti gli alunni e gli studenti in situazione di
difficoltà.
Bisogni Educativi Speciali
DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI
DISABILITA’:Fisiche
SensorialiMentali
psichiche…
SVANTAGGIO:socio-economico
linguisticoculturale
comprendono
DSA:dislessiadisgrafiadiscalculiadisortografia
Deficit:-del linguaggio-delle abilità non verbali-della coordin. motoria
ADHD
FIL
L.104/92
L.170/10
NOTA DEL MIUR SEL 22/11/13 SUI BES
INDIVIDUALIZZAREPERSONALIZZARE LA DIDATTICA
CONS.CLASSETEAM
???valutaredecidere
Certific.L.104/92
DiagnosiDSA
L.170/10
DiagnosiADHD
Comport.problema
Difficoltà di
apprend.
PEI
PDP
PDP
PERSONALIZZAZIONENON FORMALIZZATA IN
UN DOCUMENTO
Individuazione BES su base ICFIl modello ICF è una delle classificazioni internazionali sviluppate dall’OMS per codificare le informazioni relative alla salute degli individui e prevede l’uso di un linguaggio standardizzato, che facilita la comunicazione tra tutti coloro che si occupano della cura e dell’assistenza sanitaria.Con l’ICF sono descritte la natura e la gravità delle limitazioni del funzionamento della persona e i fattori ambientali che influiscono su tale funzionamento. Il modello ICF rappresenta un approccio innovativo al tema dell’inclusione scolastica, soprattutto per la profonda attenzione che esso riserva all’ambiente socio-culturale in cui la persona vive. Non si trovano più i termini «disabilità» e «handicap», che sono stati sostituiti da «attività» e «partecipazione sociale».
“La scuola deve diventare l’osservatorio per eccellenza, dove è possibile individuare precocemente le difficoltà
specifiche di apprendimento. Ciò significa che gli insegnanti devono osservare e
segnalare tempestivamente i problemi”.
RUOLO DELLA SCUOLA
… si può stabilire un rapporto positivo tra bambino ed adulto che ascolta, accoglie, sostiene e propone. In
una scuola dove la collaborazione, la sinergia, la condivisione degli stili educativi tra le insegnanti, , tra queste e la famiglia ed a volte con i servizi territoriali funzionano, è più facile andare incontro al bisogno
educativo del bambino.In una scuola che vive nell’ottica dell’inclusione, il
lavoro si svolge in un clima sereno, caldo ed accogliente, con modalità differenziate. ….
DIDATTICA INCLUSIVA
La didattica inclusiva mette al centro la persona, le risorse e le potenzialità che ogni alunno possiede …
valorizzandole in un contesto collettivo.
Prevede un’accoglienza positiva delle persone al fine di conoscerle dal punto di vista cognitivo, socio-affettivo e per mezzo
delle loro competenze generali.
Inoltre, le scelte didattiche e i cambiamenti metodologici
che si devono fare per aiutare un alunno con DSA
si rivelano utili a tutti gli allievi..
INCLUDERE = esaltare la diversitàINCLUDERE = esaltare la diversità
Le classi sono sempre state complesse perché complesso è l'uomo.
Il desiderio è di uniformare tutti, mentre “includere” significa esaltare la diversità
È importante identificare precocemente le possibili difficoltà di apprendimento e riconoscere i segnali di rischio già nella
scuola dell’infanzia. Il bambino che confonde suoni, non completa le frasi, utilizza
parole non adeguate … omette suoni o parti di parole, sostituisce suoni, lettere ( p/b) e ha un’espressione linguistica inadeguata, va supportato con attività personalizzate all’interno del gruppo.
Questi bambini vanno riconosciuti e supportati
adeguatamente....
BUON LAVORO