Corso Federazione Ginnastica

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Corso Federazione Ginnastica Genova settembre 2009 Cristina Caprile. Istruttore allenatore insegnante educatore maestro. - PowerPoint PPT Presentation

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Corso Federazione Ginnastica

Genova settembre 2009 Cristina Caprile

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Istruttore

allenatore

insegnante

educatore

maestro

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Istruttore figura che riveste un ruolo professionale?!?!

• Figura di riferimento per l’attività di insegnamento e trasmissione di conoscenze, competenze e potenziamento di capacità

• è sicuramente un insegnante e da ciò deriva che gli occorrono competenze ed abilità relative

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Abilità prerequisitecaratterizzano l’istruttore come persona

• Saper comunicare in maniera ottimale• saper risolvere problemi e prendere decisioni• Saper costruire una relazione• saper gestire situazioni di stress• essere consapevole di avere un modello di

riferimento per definire se stesso e gli altri

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Abilità tecniche generaliche qualificano l’istruttore come portatore di

cultura sportiva e tecnica

• Saper progettare e programmare (insegnamento/allenamento)

• saper comunicare in situazioni di apprendimento di abilità motorie e potenziamento di capacità

• saper motivare• saper osservare

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Abilità tecnico professionaliche qualificano l’istruttore come

tecnico competente in ambito motorio sportivo

• Saper insegnare abilità motorie generali e specifiche

• conoscere la propria disciplina sportiva• saper trasferire le abilità e capacità

prerequisite generali in abilità e capacità specifiche e speciali

• Saper gestire situazioni di crisi

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I Tecnici Sportivi

Debbono inevitabilmente rivestire ruoli molteplici

essi sono:

• Tecnici della pratica sportiva,

• Educatori del movimento e con il movimento.

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Se fa solo il tecnico

Cerca di lavorare per realizzare un risultato sportivo; se insegue tale riscontro con i giovani deve affrettare la specializzazione.

Si occupa prevalentemente di insegnare abilità tecniche.

Cerca di selezionare un gruppo di giovani e spesso cerca modalità autoritarie di gestione.

E’ vincolato al rispetto di regolamenti codificati e quindi necessità di impianti ed attrezzi specifici.

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Le conseguenze pedagogiche

Quando, obiettivo primario sia l’acquisizione di abilità tecniche il cui riferimento è la prestazione sportiva (intesa come risultato):

• l’azione pedagogica diviene funzionale alla realizzazione del percorso più breve al fine di ottenere dei risultati;

• non si riesce ad adattare la pratica sportiva alle esigenze del soggetto ma avviene, probabilmente, il contrario.

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Se il tecnico è un educatore (l’obiettivo è l’apprendimento)

Cerca di lavorare con il gruppo senza escludere alcun allievo, anzi cercando di dedicare maggiori attenzioni ai meno abili.

Si propone di motivare gli allievi alla pratica motoria e sportiva, utilizzando la conoscenza delle regole, quale strumento per divertirsi maggiormente.

Cerca di formare gruppi di lavoro eterogenei anche per favorire lo scambio nella comunicazione.

Sollecita apprendimenti anche specifici non come traguardo ma come strumento.

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L’Educazione motoria e sportiva

Si caratterizza per un intervento che consenta al soggetto di impadronirsi di abilità e gli permetta di adattarsi, quindi risolvere situazioni semplici in forma globale e poi altre sempre più complesse e specifiche.

Dovrebbe condurre alla creazione di un articolato patrimonio motorio, funzionale alla successiva acquisizione di abilità sportive.

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Principi dell’attività motoria

• polivalenza educazione attraverso il movimento

è riferito agli aspetti metodologici dell’insegnamento, agli esiti programmati e prevedibili : globali nei confronti di

tutte le aree della persona, specifici in quelli dell’area motoria

• multilateralità educazione del movimentoè riferito agli aspetti didattici dell’insegnamento

agli esiti programmati e prevedibili: si riferisce alla sollecitazione di tutte e di ciascuna delle componenti del

movimento

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Definizioni di “Multilateralità”

Multilateralità estensiva: adatta alle prime fasce di

età in quanto rivolta all’acquisizione del più ampio patrimonio possibile di strutture motorie ed esaltazione delle capacità motorie.

Multilateralità intensiva:

adatta alle fasce di età che si affacciano all’agonismo, ove l’utilizzo della gamma più specifica dei mezzi e dei metodi di allenamento si struttura progressivamente e gradualmente verso il modello di prestazione della disciplina specifica per formare l’atleta di alto livello.

(Beraldo)

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prestazione

• Espressione dell’insieme delle capacità individuali

• unità tra esecuzione e risultato di un’azione motoria o di una serie di azioni motorie sportive che si esprime in un risultato misurabile (cambiamento/apprendimento)

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Impostazione per la programmazione di un allenamento giovanile

bisogni del giovane esigenze dello sport

• formazione preparazione a lungo

termine

• educazione formazione dei presupposti

di una prestazione specifica

di alto livello

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• capacità che un soggetto ha di variare il proprio comportamento attraverso l’ESPERIENZA

• è dato da tutto ciò che l’individuo acquisisce come effetto dell’ESPERIENZA conseguente all’adattamento all’ambiente e alla sua trasformazione

• è dato dalle OPPORTUNITA’ offerte dall’ambiente e favorisce la MATURAZIONE

APPRENDIMENTO MOTORIOAPPRENDIMENTO MOTORIO

APPRENDIMENTOAPPRENDIMENTO

Può essere definito come un cambiamento relativamente permanente nella prestazione e nelle potenzialità di comportamento perseguibile attraverso l’esperienza diretta o l’osservazione di altri (L.Bortoli, C.Robazza)

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Allenamento e apprendimento• Il problema fondamentale dell’attività sportiva

giovanile è rappresentato dalla difficoltà dicostruire un modello di tecnica e, dove necessaria,di tattica variabile nel tempo. Capace di adeguarsialle modificazioni morfologiche e funzionali indotte,sia dallo sviluppo corporeo che dall’allenamento.Tali modificazioni trasformano in modo significativoi parametri funzionali e strutturali dell’individuo.

• La tecnica dovrebbe essere appresa in forma plastica ed adattabile aicambiamenti , ed accompagnare, modificandosi l’evoluzionedell’allievo.

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Differenziazione dell’allenamento  Allenamento di formazioneDai 4/5 anni(probabile inizio dell’attività) all’età

prepuberale. Sviluppo di una base multilaterale dove l’accento è posto

sulle capacità coordinative, la rapidità e lo sviluppo della resistenza generale.

  Allenamento di costruzioneDall’età prepuberale all’adolescenza. specializzazione in una disciplina sportiva con sviluppo sia

di una condizione, sia di un repertorio tecnico tattico specifico

  Allenamento di prestazioneDopo l’adolescenza.Ottimizzazione dell’allenamento per ottenere la massima

forma sportiva.  Allenamento di alto livello

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• Ogni conoscenza comporta in sé il rischio dell’errore e dell’illusione

• Tutte le percezioni sono nel contempo traduzioni e ricostruzioni cerebrali a partire da stimoli o segni

captati e codificati attraverso i sensi

• La conoscenza….comporta l’interpretazione che introduce il rischio dell’errore all’interno della

soggettività di chi conosce, della sua visione del mondo, dei suoi principi di conoscenza

• La proiezione dei nostri desideri o delle nostre paure, le perturbazioni mentali provocate dalle nostre emozioni

moltiplicano i rischi di erroriE. Morin

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bibliografia

IEI CONI Corpo , movimento, prestazione Roma 1984

A. Madella, A. Cei: Le tecniche della comunicazione didattica – Scuola dello Sport - Roma 1992

Madella, A. Cei, M. Londoni, N. Aquili: Metodologia dell’insegnamento sportivo – C.O.N.I – SdS – Roma 1994.

L. Bortoli, C. Robazza: Apprendimento motorio concetti e applicazioni - Ed. L.Pozzi - Roma 1990.

INDIRE : Progetto Mo.T.O. Moduli trasversali orientati MIUR - Firenze 2001.

R.A. Schmidt, C. A. Wrisberg : Apprendimento motorio e prestazione - Società Stampa Sportiva - Roma 2000.

A.Cei, S.Dini, Coaching alle nuove sfide, GueriniI e Associati, 2004.

Manuale Gioco-Sport Divisione attività promozionali- Roma 2007