Corso di Storia della Critica d’Arte Laurea Magistrale...Corso di Storia della Critica d’Arte...
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Corso di Storia della Critica d’Arte
Laurea Magistrale a.a.2014-15
prof. Claudia Cieri Via
Aby Warburg e la sua
sopravvivenza nel dibattito teorico-
critico contemporaneo
18° Lezione 14 maggio 2015
Aby Warburg, L’entrata dello stile ideale
anticheggiante, 1914
• “La Battaglia di Costantino di Piero della Francesca ad
Arezzo che per l’intima commozione umana aveva
scoperto una nuova grandezza di forma espressiva
antiretorica, fu per così dire calpestata sotto gli zoccoli
dell’onda selvaggia che con il pretesto della vittoria di
Costantino poté irrompere al galoppo sulle pareti delle
Stanze.”
•
Giorgio Vasari, Le Vite “…una baruffa bellissima”
Aby Warburg, L’entrata dello stile ideale
anticheggiante, 1914
• “L’attenzione nei confronti del problema dell’influsso dell’antico ci permetterà di dimostrare in questa sede che lo stesso Domenico Ghirlandaio non potè sottrarsi alle esigenze di una simile capacità espressiva idealmente accentuata. Tant’è che anche lui cominciò ad utilizzare motivi tratti dalla scultura antica per giungere ad una trasformazione stilistica che fosse in grado di intensificare il movimento delle sue figure.
Aby Warburg, L’entrata dello stile ideale
anticheggiante, 1914
•
• Nell’affresco Ghirlandaio fece un uso ancora più drastico delle formule di pathos dell’arco di trionfo romano.... Di fronte ad un arco di trionfo avviene la mischia furibonda tra le madri e i soldati carnefici. Il pittore rivela qui un temperamento tipico di altri artisti, istillando ad uomini e madri il pathos dell’arco trionfale.
•
Giorgio Vasari, Le Vite “…una baruffa bellissima”
Aby Warburg, L’entrata dello stile ideale
anticheggiante, 1914
• Tutto ciò viene riprodotto stranamente non in base ai
rilievi fittizi dell’arco di trionfo che si trovano sullo
sfondo dell’affresco, ma seguendo la vittoria di Traiano
sui barbari, cioè l’altro rilievo posto sul lato interno
dell’arco di Costantino. Così l’uomo barbuto avvinghiato
al collo del suo cavallo è ripreso perfettamente da questo
rilievo, mentre la posizione dei soldati che lottano con le
madri è ricavata dal gruppo del cavaliere loricato che
vuole decapitare il barbaro visto da tergo.
Aby Warburg, L’entrata dello stile ideale
anticheggiante, 1914
• Le due donne in primo piano, di cui una afferra il soldato
per i capelli, l’altra si allontana in fretta con il bambino
potrebbero essere debitrici per la loro gestualità ad un
sarcofago con la leggenda di Medea. Anche a questo
proposito non si tratta però di determinare un singolo
debito archeologico: l’aspetto essenziale è che qui il
primitivo Quattrocento che apprezziamo così tanto per la
sua ingenua quiete precipita riguardo al linguaggio
gestuale nel più esteriore stile barocco e ciò sotto esplicita
responsabilità dell’arte pagana dei progenitori, si
potrebbe dire “con la licenza degli anteriori
“il florilegio di quell’enfatico stile barocco che si esaurisce nella
più crassa elaborazione di violenze e stati di eccitazione umani”
Giorgio Vasari, Le Vite “…una baruffa bellissima”
Giovan Battista Marino
La strage degli innocenti
•
• “Ecco un altro crudel, che al primo figlio
• che il sen le sugge un dardo avventa e scocca
• E passa oltre le labbra, onde la poppa,
• già di latte,hor di sangue è fatta coppa.
Aby Warburg, L’entrata dello stile ideale
anticheggiante, 1914
• “L’esplorazione delle religioni dell’Antichità’ greco-romana ci insegna sempre più a guardare l’antico quasi come il simbolo di un’erma bifronte con Apollo da un lato e Dioniso dall’altro. L’ethos apollineo cresce assieme al pathos dionisiaco quasi come un duplice ramo di un medesimo tronco radicato a fondo nei misteriosi abissi della terramare greca…. Gli artisti del primo Rinascimento veneravano l’Antichità’ risorta tanto per la sua bella regolarità tanto per la maestria con cui conferiva espressione al temperamento patetico. Ai superlativi della mimica fino allora messi al bando, si poteva dunque ricorrere come alla risorsa più adatta in un’età che lottava per un’espressione più libera in senso proprio e in senso figurato.”
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• :
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• Noi dobbiamo riconoscere Burckhardt e Nietzsche quali captatori dell’onda mnemonica e vedere come la loro coscienza del mondo afferra l’uno e l’altro in maniera affatto diversa […] così vediamo insieme l’influsso del mondo antico in ambedue le correnti; quella cosidetta apollinea e la dionisiaca […]. Da una parte Agostino di Duccio e Nietzsche, dall’altra Burckhardt e gli architetti, tettonica contro linea.”
• ”
Aby Warburg, L’entrata dello stile ideale
anticheggiante, 1914
• “:
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• Noi dobbiamo riconoscere Burckhardt e Nietzsche quali captatori dell’onda mnemonica e vedere come la loro coscienza del mondo afferra l’uno e l’altro in maniera affatto diversa […] così vediamo insieme l’influsso del mondo antico in ambedue le correnti; quella cosidetta apollinea e la dionisiaca […]. Da una parte Agostino di Duccio e Nietzsche, dall’altra Burckhardt e gli architetti, tettonica contro linea.”
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Agostino di Duccio (1418-81
Oratorio di S.Bernardino,
Perugia, 1457-61)
Tempio Malatestiano,
Rimini, 1450-55)
Griff nach dem Kopf
“Ci decidiamo ora un poco alla volta a considerare questa irrequietezza
classica una qualità essenziale dell’arte e della civiltà antica.”
(A.Warburg, 1914)
F.Saxl, I gesti espressivi nell’arte figurativa
Congresso di psicologia12-16 aprile 1931
Mostra di una serie di immagini storico-artistiche sulla contrapposizione
dei gesti dell’antico nel Medioevo e nel Rinascimento
• Sogno e meditazione
• Ninfa e satiro
• Lamento/conclamatio
• Afferrare la testa
• Gesto di difesa dell’abbattuto
• Inseguimento e fuga
• Danza in tondo e danza di Salomé
Andrea del Castagno,
David,1450 Washington,
1459
Gesti transitori nel tempo e nello
spazio
Donatello, , Guarigione del malato, Padova, Basilica del Santo, 14500
Typus: Carattere storico artistico 0 psicologia dell’espressione
“Il dinamogramma dell’antichita’ si tramanda in uno stato di tensione
massima, ma priva di polarizzazione a seconda dell’energia passiva o attiva di
chi lo recepisce, reitera, ricorda. E’ solo il contatto con l’epoca a provocare
una polarizzazione che puo’ causare il radicale rovesciamento/ inversione del
significato che aveva nell-antichita”.
Giulio Panconcelli Calzia, Georg Thilenius, Volksheim Museum,
Amburgo
Aristide Sartorio, Sacile, 1917-18
Corso di Storia della Critica d’Arte
Laurea Magistrale a.a.2014-15
prof. Claudia Cieri Via
Aby Warburg e la sua
sopravvivenza nel dibattito teorico-
critico contemporaneo
19° Lezione 19 maggio 2015
Aby Warburg, Divinazione antica pagana in
testi e immagini dell’età di Lutero 1919
• “: Le immagini analizzate in questa occasione rientrano veramente in senso più ampio nel campo della storia dell’arte – giacchè questa comprende ogni creazione figurativa - esse provengono dagli ambienti dell’arte grafica ossia dell’arte della stampa. Prive del relativo testo – ammesso che vi sia o meno – tali immagini sono un oggetto così poco attinente alla considerazione puramente formale dell’odierna storia dell’arte, in quanto dipendono dal contenuto. Inoltre esse sono esteticamente poco attraenti […]. Eppure fa parte dei compiti veri e propri della storia dell’arte includere in una considerazione storica approfondita tali creazioni provenienti dalla regione semioscura della letteratura di propaganda ideologica .”
Aby Warburg, L’entrata dello stile ideale
anticheggiante, 1914
• “: In tal modo nella concezione dell’antico finirono per fronteggiarsi
in Italia e in Germania due visioni: la primitiva pratica religiosa e
quella nuova estetico-artistica. Mentre quest’ultima sembrò in un
primo momento prevalere in Italia , trovando dei seguaci perfino in
Germania, l’Antichità astrologica ebbe una ripresa in Germania
proprio perchè l’epoca, così sommamente eccitata sia in senso
chiesastico che sociale, saturò le rappresentazioni primitive del
reggimento dei pianeti con una nuova immediata vita demoniaca .
•
Filippo Melantone (1496-1560)
Johann Lichtenberger,
Die Weissagunge,Wittenberg1527
Johan Wolf, Asino-papa
Lectiones memorabiles, 1608
Aby Warburg, L’entrata dello stile ideale
anticheggiante, 1914
• “: Nell’astrologia si sono alleate di fatto in modo incontestabile, due
potenze spirituali, del tutto eterogenee […]: la matematica, lo
strumento più sottile della forza di riflessione astratta e la paura dei
demoni, la forma più primitiva della casualità religiosa» . «Siamo
nell’età di Faust, nella quale lo scienziato moderno, oscillando fra
pratica magica e matematica cosmologica, cerca di conquistare al
proprio pensiero lo spazio fra se stesso e l’oggetto per una
contemplazione spassionata. Occorre sempre di nuovo salvare Atene
da Alessandria
Aby Warburg, L’entrata dello stile ideale
anticheggiante, 1914
• “: «L’atto più propriamente creativo che fa della
Melancholia I di Dürer il foglio di conforto umanistico
contro il timore di Saturno può essere capito soltanto
riconoscendo come quella mitologia magica sia il vero e
proprio materiale che nella trasformazione artistica è
spiritualizzato. Da quel demone planetario accigliato,
divoratore di fanciulli […] nasce in Dürer, in virtù di una
metamorfosi umanizzata, l’incarnazione plastica dell’uomo
lavoratore che pensa»
Aby Warburg, La Divinazione nell’età di
Lutero, 1919
• “: «Da questo punto di vista le immagini e i testi
qui esaminati sono da considerarsi come documenti
della storia tragica della libertà di pensiero
dell’uomo europeo moderno; allo stesso tempo
doveva essere mostrato…come si possa perfezionare
il metodo della storia della civiltà collegando la
storia dell’arte con la scienza delle religioni.
Aby Warburg, La Divinazione nell’età di
Lutero, 1919
• “: Fra la storia dell’arte con la scienza delle religioni si
stende ancora un terreno incolto : che menti chiare e dotte
possano trovarsi insieme a un tavolo comune d lavoro
nell’officina di una storia delle arti figurative svolta come
parte di una scienza della civiltà..
“N“Nel destino dell´anima di Burckhardt, quale si dispiega nel corso
e”Nel destino dell´anima di Burckhardt, quale si dispiega nel
corso esteriore della sua attività di storico, si vede come attraverso
un vetro, a mio avviso, la tipica tragicità dello stato di scissione del
pensatore europeo occidentale, il quale oscilla fra da una parte una
resa al mondo dell’espressione, dimentica di se stesso, piena di
nostalgia e con tutti i suoi alti e bassi, e dall’altra parte la volontà di
formulazione ideale, esemplare, in una forma sublime di coniazione .
Jacob Burckhardt apparteneva al territorio degli optanti fra il nord
e il sud, la Svizzera. Nella sua gioventù, essendo un passionale
compagno di strada del desiderio tedesco, mai soddisfatto, di
liberazione interiore, egli diventa ipersuscettibile ed impressionabile
ipersensibile contro la gesticolazione gallica teatrale della rivoluzione
francese e cerca e trova nella lotta contro il caos la forma definita nella
cultura italiana”.