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Corso di Reti di
Telecomunicazione
Progetto del sistema di trasmissione ottico
Progetto del sistema di trasmissione ottico
Progetto del sistema di trasmissione ottico Modello del sistema
Penalità di potenza
Trasmettitore e ricevitore
Amplificatori ottici
Crosstalk
Dispersione
Non linearità
Progetto complessivo del sistema
2
Progetto del sistema di trasmissione ottico
Progetto del livello fisico ottico
Effetti che degradano le prestazioni
Margini di sicurezza
Riduzione degli effetti dannosi
Compromesso tra diverse esigenze di progetto
3
Progetto del sistema di trasmissione ottico
Progetto del sistema di trasmissione ottico Modello del sistema
Penalità di potenza
Trasmettitore e ricevitore
Amplificatori ottici
Crosstalk
Dispersione
Non linearità
Progetto complessivo del sistema
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Modello del sistema WDM (1)
Componenti del sistema unidirezionale
Trasmettitori, multiplexer, amplificatori, DCU, demultiplexer, ricevitori
5
Modello del sistema WDM (2)
Trasmettitori Set di laser DFB con o senza modulatore esterno
Multiplexer Combinazione dei singoli canali in fibra
Amplificatore di potenza Aumenta potenza di segnale prima della trasmissione
Amplificatori di linea Amplificano il segnale dopo una distanza fissata
Possono comprendere DCU
Preamplificatore Amplificazione prima della ricezione
Demultiplexer Separa i canali in ricezione
Ricevitori Un fotodiodo per ogni canale
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Modello del sistema WDM (3)
Sistemi digitali (ma in generale analogici)
Modulazione NRZ
Compiti del livello fisico
Trasporto affidabile di bit dalla sorgente al destinatario
Inizializzazione del link
Protezione degli utenti dagli effetti dannosi dei laser
Misura della qualità del livello fisico
BER (da 10-9 a 10-15)
Margine di potenza aggiuntivo introdotto
7
Progetto del sistema di trasmissione ottico
Progetto del sistema di trasmissione ottico Modello del sistema
Penalità di potenza
Trasmettitore e ricevitore
Amplificatori ottici
Crosstalk
Dispersione
Non linearità
Progetto complessivo del sistema
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Penalità di potenza (1)
Ogni effetto dannoso risulta in penalità di potenza
Possibili due diverse definizioni
Incremento della potenza in dB al ricevitore necessaria per mantenere lo stesso BER in presenza dell’effetto
Riduzione del valore di γ, argomento della funzione Q(·),
dovuto all’effetto dannoso
La seconda definizione è più usata
Simboli equiprobabili, soglia ottima
Aggiungiamo un effetto dannoso (es. dispersione)
Q
PPRQBER
01
01
''
0
'
1
'
0
'
1
QPPR
QBER
9
Penalità di potenza (2)
Definiamo la penalità di potenza come
In decibel
Due casi di interesse
Rumore non dipendente dal segnale
Rilevamento diretto con PIN
Rumore termico
Rumore dipendente dal segnale
Ricevitore preamplificato
Rumore segnale-ASE
Ricevitore con APD
Rumore shot
P0 << P1,
PP '
01
01
'
0
'
1
'
0
'
1
'
log10log10
PPR
PPR
PP
01
'
0
'
1log10PP
PPPP indsig
1
'
1log5P
PPP dipsig
11 P
10
Penalità di potenza (3)
Importante considerare la polarizzazione
SOP varia casualmente
PP in teoria variano nel tempo
Consideriamo il worst case
Segnali con stesso SOP, massima penalità
Progetto del sistema
Si determina il valore ideale di γ
Es. BER 10-12 richede γ circa 7 (17 dB)
Si aggiungono al valore ideale i PP
Un termine per ogni effetto dannoso
Ogni termine si considera indipendente dagli altri
Il valore finale è quello da ottenere considerando il sistema ideale e calcolando γ come visto nel capitolo precedente
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Penalità di potenza (4)
Esempio
BER 10-12, γ ideale 17 dB
PP per non idealità associate a trasmettitore, crosstalk, dispersione cromatica, non linearità, PDL, invecchiamento componenti, margine di sicurezza
Alla fine si richiede γ = 31 dB
Il progetto prosegue come nel caso ideale
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Progetto del sistema di trasmissione ottico
Progetto del sistema di trasmissione ottico Modello del sistema
Penalità di potenza
Trasmettitore e ricevitore
Amplificatori ottici
Crosstalk
Dispersione
Non linearità
Progetto complessivo del sistema
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Trasmettitore (1)
Parametri di progetto
Potenza di uscita
Laser DFB
Da 1 mW (0 dBm) a 10 mW (10 dBm)
Con amplificatore di potenza fino a 50 mW (17 dBm)
Limitazione dovuta a non linearità e sicurezza
Extinction ratio r (r=P1/P0)
Rapporto tra P1 e P0
Fissata la potenza media P si vorrebbe
P1 = 2P, P0 = 0, r infinito
In pratica, r compreso tra 10 e 20
1
20
r
PP
1
21
r
rPP
14
Trasmettitore (2)
r finito implica l’introduzione di una penalità
PP per rumore indipendente dal segnale
Riduzione di γ rispetto a sistema con r infinito a
potenza media P costante
Riduzione di γ rispetto a sistema con r infinito a
potenza di picco P1 costante
Limiti dipendono dall’applicazione
Laser e effetti non lineari: potenza di picco
Sicurezza occhi: potenza media
PP per rumore dipendente dal segnale
PP superiore dovuta al rumore sullo 0
1
1log10
r
rPP indsig
r
rPP indsig
1log10
15
Trasmettitore (3)
RIN (intensità di rumore relativa)
Rumore dipendente dal segnale
Fluttuazioni intensità del laser a causa di riflessioni da giunti e connettori
Tipo di modulazione
Diretta
Basso costo, banda più larga a causa del chirp
Riduzione del chirp riducendo l’extinction ratio
Penalità per dispersione e filtraggio non ideale
Esterna
Stabilità e accuratezza della lunghezza d’onda
Tempo di salita/discesa
Side-mode suppression ratio
16
Ricevitore
Parametri di progetto
Sensibilità (sensibilità minima)
Potenza media minima necessaria per un BER desiderato ad un bitrate fissato
Misurata in genere per BER 10-12 con sequenze pseudo casuali di 223 – 1 bit
Parametro di overload (sensibilità massima)
Massima potenza in ingresso al ricevitore
APD ampiamente usati oltre i 2.5 Gbps
pinFET + preamplificatore ottico ha sensibilità simile all’APD
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Esempio
2040 km provocano una penalità complessiva di
quasi 3 dB
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Progetto del sistema di trasmissione ottico
Progetto del sistema di trasmissione ottico Modello del sistema
Penalità di potenza
Trasmettitore e ricevitore
Amplificatori ottici
Crosstalk
Dispersione
Non linearità
Progetto complessivo del sistema
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Amplificatori ottici (1)
Compensazione delle perdite
EDFA in banda C e in banda L, amplificatori Raman
In sistemi long-haul
EDFA (C + L): amplificazione concentrata
Raman: amplificazione distribuita
Caratteristiche degli EDFA
Banda di guadagno larga 35 nm a 1550 nm
Amplificazione della trama WDM in blocco
Tutti i nuovi sistemi installati usano EDFA (C + L)
3 differenti configurazioni
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Amplificatori ottici (2)
Preamplificatore
Migliora la sensibilità del ricevitore
Alto guadagno e basso rumore
Amplificatore di potenza
Incrementa la potenza trasmessa
Massima potenza di uscita possibile
Amplificatore di linea
Compensa le perdite del collegamento
Alto guadagno, basso rumore, alta potenza di uscita
EDFA non è un dispositivo perfetto…
Rumore ASE
Guadagno dipende dalla potenza di ingresso
Guadagno dipende dalla lunghezza d’onda
21
Saturazione del guadagno (1)
Potenza di uscita limitata Al crescere della potenza di ingresso, il guadagno ad
un certo punto scende
Modello approssimato
Gmax guadagno non saturato
Psat potenza di saturazione interna
Pin potenza di ingresso
A bassa potenza Pin, G = Gmax
Ad alta potenza G tende a 1, Pout tende a Pin
potenza di uscita per cui G scende di 3 dB
Funzione di potenza di pompa e parametri EDFA
Valori nell’ordine di 10 – 100 mW (10 – 20 dBm)
G
G
P
PG
in
sat
maxln1
sat
outP
2lnsat
sat
out PP 22
Saturazione del guadagno (2)
Gli EDFA possono lavorare anche in saturazione
Ricordando che il guadagno è ridotto
Amplificatori di potenza tipicamente lavorano in saturazione
Es. saturazione del guadagno in EDFA
Gmax = 30 dB, Psat = 10 dBm
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Equalizzazione del guadagno (1)
Necessità di banda di guadagno piatta
Problema critico per WDM con cascata di EDFA
Piccole differenze di guadagno diventano grandi differenze di potenze di uscita
Elevate differenze tra OSNR dei vari canali
Es. 1 dB max differenza per EDFA, cascata di 10 EDFA, squilibrio della catena 10 dB
Si cercano EDFA con guadagno piatto
Tra 1545 – 1560 nm si ottengono facilmente
Tra 1530 – 1545 nm no
L-EDFA hanno banda piatta tra 1565 e 1625 nm24
Equalizzazione del guadagno (2)
Preequalizzazione
Si varia opportunamente la potenza trasmessa (b)
Bassa dove il guadagno è alto
Più alta dove il guadagno è basso
Si cerca di ottenere stesso OSNR per tutti i canali
E si riportano tutti i segnali nel range dinamico
Non si può variare molto la potenza di ingresso
Difficile da realizzare in reti
Tecniche per ottenere il guadagno piatto:
25
Equalizzazione del guadagno (3)
Equalizzazione
Canali equalizzati ad ogni stadio EDFA (c)
Demux, attenuazione selettiva, mux
Impraticabile, non efficiente
Uso di filtri multicanale
Tecniche per ottenere il guadagno piatto:
26
Equalizzazione del guadagno (4)
Filtri equalizzatori
AOTF (“Acousto-Optic Tunable Filter”)
Una frequenza RF per ogni canale
Attenuazione ad hoc per ogni canale
Potenza RF elevata (ordine del watt)
Equalizzazione di massimo 2 – 4 canali
Elevate perdite di inserzione, crosstalk
Soluzione ottima
Filtro integrato nell’EDFA con risposta in frequenza opportuna
Filtri a film sottile dielettrico
Cascate di LPG (“Long Period Grating”)
Elemento di perdita con risposta in frequenza facilmente tunabile
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Cascate di amplificatori (1)
Sistema di lunghezza L, con EDFA a distanza l
Perdita di ogni span di fibra e-αl
Ogni EDFA introduce rumore ASE
OSNR degrada progressivamente lungo la catena
Il guadagno deve compensare le perdite dello span
Altrimenti l’OSNR degrada velocemente lungo il link
Ip. di partenza Gmax > e-αl
Nei primi stadi la potenza di ingresso (ASE + segnale) cresce…
Fino a che si supera la potenza di saturazione degli EDFA
Condizione stazionaria spaziale
Guadagno e potenza di uscita costanti a ogni stadio
outon
l
out PGBPGeP 12
l
P segnale
ASE
OSNR=
-70
-60
-50
-40
-30
-20
-10
0
15251530153515401545155015551560156515701575
OSNR
Wavelength (nm)
5 amplificatori in cascata
PASE
PS
28
Cascate di amplificatori (2)
Equazione precedente a sistema con quella relativa al guadagno vs. potenza
Osservazione:
Effetto dell’ASE: il guadagno dello stato stazionario è inferiore alle perdite dello span
Nel progetto di cascate di EDFA si deve scegliere G il più possibile vicino alle perdite dello span
Modello semplificato della cascata di EDFA
Perfetta compensazione
Numero di EDFA nel sistema L/l
G
G
eP
PG
l
out
sat
maxln1
1 leG
leG
lLeBPlLGBPP l
onon
noise
tot /12/12
29
Cascate di amplificatori (3)
Dato l’OSNR desiderato, si ricava la potenza trasmessa P
lLeBPOSNRPOSNRP l
on
noise
tot /12
OSNR = 50
nsp = 2
Bo = 20 GHz
Attenuazione 0.22 dB/km
L = 1000 km
Si cerca di massimizzare l…
Ma aumenta la potenza trasmessa!!30
Penalità per spaziatura tra EDFA (1)
Idealmente ogni EDFA deve compensare la perdita dello span
Es. l = 80 km, α = 0.25 dB/km, G = 20 dB
Se G disponibile minore, ridurre lo span
Effetto della lunghezza dello span sul rumore
Caso ideale: minimo effetto dell’ASE per G = 1 e numero infinito di EDFA (guadagno distribuito)
Penalità dovuta a guadagno concentrato
G = 20 dB, PP = 13.3 dB
G = 10 dB, PP = 5.9 dB
ASE totale ridotto di 7 dB riducendo la spaziatura da 80 a 40 km
leG GGBLPP on
noise
tot ln/12
G
GPPlumped
ln
1
31
Penalità per spaziatura tra EDFA (2)
Riduzione dell’ASE riducendo la spaziatura… - 7 dB da 80 a 40 km
Ma aumentano i costi Raddoppia il numero degli EDFA necessari
Amplificazione distribuita può ridurre l’ASE senza aumento dei costi! Amplificatori Raman
Progettisti non vedono l’aumento dell’ASE in amplificatori concentrati come penalità…
Piuttosto a parità di guadagno si dice che quello distribuito ha minore figura di rumore equivalente
Può essere addirittura negativa!
Es. G = 20 dB, PP = 13.3 dB caso concentrato
Caso distribuito Fn = 3.3 dB, Fn effettiva -10 dB
ASE accumulato è lo stesso di una catena concentrata con Fn = -10 dB
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Controllo automatico del guadagno (1)
In reti WDM con cascate di EDFA Problema dei transitori di potenza
Variazione del guadagno in funzione della potenza nell’EDFA
Se alcuni canali si guastano, aumenta G
Worst case: W canali, W – 1 sono guasti: il sopravvissuto vede G molto più elevato!
Variazione del guadagno in funzione dei canali presenti
Attivazione e/o disattivazione di canali provoca variazioni nel guadagno
Necessità di controllo del guadagno degli EDFAAGC (Automatic Gain Control)
Potenza di uscita per canale costante33
Controllo automatico del guadagno (2)
1 solo EDFA: transitorio di potenza causato da guasti piuttosto lungo (circa 100 μs)
Cascate di EDFA: transitorio veloce (pochi μs)
Rischio di malfunzionamento temporaneo dei canali
Necessità di sistemi AGC molto veloci
Tipologie di AGC
Semplice AGC
Monitoraggio della potenza di uscita
Variazione opportuna della potenza di pompa
Tempo di risposta inadeguato
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Controllo automatico del guadagno (3)
AGC retroazionato
Prelievo, filtraggio e retroazione all’ingresso di una parte della potenza di uscita
Controllo del guadagno del loop attraverso un attenuatore variabile
Il feedback fa laserare il loop alla frequenza del filtro
Di conseguenza il guadagno dei canali viene tagliato ad un valore indipendente dalla potenza in ingresso
In una cascata si posiziona l’AGC sul primo stadio
Basta a compensare l’intera cascata
Leggero aumento della figura di rumore e leggero decremento della potenza di uscita
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Controllo automatico del guadagno (4)
Lunghezza d’onda di compensazione
Canale non informativo introdotto in ingresso al link e prelevato all’uscita
Si varia la sua potenza per compensare variazioni della potenza di ingresso dei canali
Necessità di laser addizionale, pochi canali compensati, non efficiente dal punto di vista dei costi
AGC introduce volutamente dei loop… In generale, sono da evitare loop di fibra
Guadagno del loop paragonabile alle perdite
Il loop rischia di laserare!!
Estrazione della potenza dai canali informativi
Problema critico in reti ad anello con OADM
Basta l’ASE per innescare l’oscillazione
Soluzioni: scegliere il guadagno leggermente minore delle perdite, aprire gli anelli in punti determinati…
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Progetto del sistema di trasmissione ottico
Progetto del sistema di trasmissione ottico Modello del sistema
Penalità di potenza
Trasmettitore e ricevitore
Amplificatori ottici
Crosstalk
Dispersione
Non linearità
Progetto complessivo del sistema
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Crosstalk
In generale
Sovrapposizione di “altri” segnali con il segnale desiderato
Tutti i componenti inducono crosstalk
Opportune penalità di potenza
Tipologie di crosstalk
Crosstalk intercanale
Frequenze abbastanza diverse in modo che la differenza sia fuori banda (elettronica)
Non linearità, modulazione del guadagno…
Crosstalk intracanale
Frequenze uguali o vicine in modo che la loro differenza sia in banda (elettronica)
Crosstalk coerente, è il più dannoso
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Crosstalk intracanale (1)
Principali cause
Riflessione
Si tiene facilmente sotto controllo
Cascata di dispositivi mux, demux, switch
Molto dannoso nelle reti
Es. mux-demux: soppressione non perfetta
All’uscita due copie sfasate dello stesso canale
Es. switch: isolamento non perfetto
All’uscita sovrapposizione di canali diversi
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Crosstalk intracanale (2)
Worst case
Segnali interferenti con stessa polarizzazione e sfasati di π
In realtà fase e SOP variano casualmente
Calcolo del crosstalk intracanale
P potenza media ricevuta, εP potenza media di crosstalk, identica lunghezza d’onda
Campo elettrico al ricevitore
ds, dx = [0, 1], P potenza media
Tutti i canali hanno extinction ratio infinito
)(2cos)(2)(2cos)(2)( ttftdPttftdPtE xcxscS
40
Crosstalk intracanale (3)
Potenza ricevuta in banda dal ricevitore
Ip. ε << 1 (basso crosstalk)
Termine proporzionale a ε trascurabile
Worst case: sfasamento di π, cos(*) = -1
Potenze ricevute per i bit 1 e 0
Ricevitore con rumore indipendente dal segnale
Ricevitore con rumore dipendente dal segnale
N canali interferenti
)()(cos)()(2)()( tttdtPdtPdtPdP xsxsxsr
(0)rP P 21)1( PPr
21log10 indsigPP
10log 1 2sig dipPP
N
i
i
1
41
Crosstalk intracanale (4)
Es. PP limitati da rumore termico per crosstalk in funzione del livello di crosstalk (10log(ε)) intracanale e intercanale
PP = 1 dB richiede crosstalk intracanale -20 dB
42
Crosstalk intercanale (1)
Principali cause
Filtro o demultiplexer ottico che seleziona un canale senza perfetta soppressione degli altri
Switch con isolamento non perfetto tra le porte
Stime di PP
Differenza tra le frequenze fuori banda elettronica
)()( tPdtPdP xsr
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Crosstalk intercanale (2)
Worst case
PP per rumore indipendente dal segnale
PP per rumore dipendente dal segnale
N canali interferenti
Sistema WDM non amplificato con filtro centrato sul canale da ricevere
Crosstalk dominante tra canali adiacenti
PP=0.5 dB richiede crosstalk intercanale -13 dB
PPr )1( PPr )0(
1log10indsigPP
10log 1sig dipPP
N
i
i
1
44
Crosstalk in reti ottiche
Crosstalk problema critico in reti
Segnale si propaga attraverso molti nodi
Accumula crosstalk a mux, demux e switch
N sorgenti di crosstalk, con livello εs fisso
In genere, si è in presenza di cascate di EDFA
Rumore dominante dipendente dal segnale
PP calcolate dalle formule precedenti
Es. N = 10, crosstalk intracanale
PP = 1 dB richiede un livello di crosstalk di -35 dB per ogni elemento
45
Sistemi bidirezionali (1)
Trasmissione in entrambe le direzioni lungo la stessa fibra
Effetti di crosstalk addizionali
In principio, si può usare la stessa lunghezza d’onda nelle due direzioni, ma…
In pratica le riflessioni inducono crosstalk
Molto difficile controllare le riflessioni in fibra
Tipicamente sistemi bidirezionali usano lunghezze d’onda diverse nelle due direzioni
Separazione dei canali con mux/demux o circolatori
Oppure in reti di accesso TDM alternando le direzioni
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Sistemi bidirezionali (2)
Mux/demux
Crosstalk dovuto a riflessione di segnale trasmesso in porta di ricezione
Progetto ad hoc per minimizzare il crosstalk
Circolatore
Crosstalk dovuto a imperfetto isolamento
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Riduzione del crosstalk (1)
Metodo più semplice ed usato
Riduzione del crosstalk a livello di dispositivo
Problema trasferito al progettista dei dispositivi
Il progettista della rete calcola le specifiche ed il crosstalk massimo per ogni elemento
In base al numero di elementi e alla massima penalità ammessa
Topologie che riducono il crosstalk
Scelte architetturali, in particolare per gli switch
Dilatazione spaziale
Dilatazione delle lunghezza d’onda
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Riduzione del crosstalk (2)
Dilatazione spaziale
Architettura con porte inutilizzate
Tipicamente si raddoppiano le porte
Livello di crosstalk da ε a ε2
Svantaggio: costo elevato legato alla ridondanza
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Riduzione del crosstalk (3)
Dilatazione delle lunghezze d’onda
Riduzione del crosstalk intracanale usando più switch
Utile ad esempio per gli AOTF
2 switch invece di 1, uno per i canali pari e uno per i dispari
Raddoppio del channel spacing
Raddoppio del costo
Per le architetture mux/demux
Filtro tra i due stadi che aumenta l’isolamento
50
Filtri in cascata (1)
In reti ottiche è molto comune avere cascate di filtri o mux/demux
Banda passante della cascata ridotta rispetto al singolo elemento
Stabilità ed accuratezza delle lunghezze d’onda
Requisito sempre più stringente man mano che si riduce la banda passante dei filtri
Tuning in temperatura
51
Filtri in cascata (2)
Caso particolare: cascate di mux/demux
Se le lunghezze d’onda non sono centrate…
Perdite addizionali e crosstalk
Penalità di potenza dovute al crosstalk
Tuning in temperatura (difficoltoso)
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