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Corso di Laurea in CHIMICA Presidente: Prof. Andrea Goti Dipartimento di Chimica Organica Via della Lastruccia 13 50019- Sesto Fiorentino (FI) Telefono 055-4573505 Fax 055-4573531 E-mail: [email protected] http://www.3unifi.it/clchim Il Corso di Laurea in Chimica ha la durata normale di 3 anni ed è strutturato in semestri. L'attività dello studente corrisponde al conseguimento di 60 crediti all'anno. Lo studente che abbia comunque ottenuto 180 crediti, adempiendo a tutto quanto previsto dalla struttura didattica, può conseguire il titolo anche prima della scadenza triennale. Gli obiettivi formativi del Corso di Laurea in Chimica sono rivolti all’ottenimento di una solida formazione di base in area chimica che permetteranno al futuro laureato di accedere ai corsi di Laurea Specialistica nell’area delle Scienze Chimiche. Verranno inoltre forniti sufficienti elementi applicativi volti a coprire esigenze formative utilizzabili in ambito produttivo. I laureati in Chimica, oltre ad una specifica preparazione scientifica e tecnica nell'ambito dei vari settori della Chimica, saranno in possesso di buoni elementi di base di matematica e fisica e di sufficienti conoscenze in campo biochimico. Avranno acquisito la capacita' di risolvere tipici problemi chimici, sia teorici che sperimentali, di comunicare correttamente i risultati sia in italiano che in un'altra lingua della EU, preferibilmente l'inglese, di usare strumenti informatici per il trattamento dei dati e per la comunicazione e gestione delle informazioni. Dimostreranno di aver assimilato un comportamento conforme alle norme di sicurezza di un laboratorio chimico ed essere in grado di svolgere lavoro di gruppo. Le conoscenze di base necessarie per un agevole accesso al Corso sono quelle ottenute con un Diploma di Scuola media superiore con il quale si siano acquisite elementari conoscenze in ambito scientifico. E' richiesta una cultura generale sufficientemente estesa, lo studente deve essere in grado di comunicare correttamente in italiani scritto e parlato,  ed è importante che vi sia un interesse per le scienze e le loro applicazioni. Al fine di evidenziare eventuali lacune (debito formativo) si svolgerà un test di orientamento nei primi quindici giorni di settembre 2007 il cui esito non porrà comunque alcuna limitazione in merito alla iscrizione al corso di laurea in chimica. Per garantire una base minima di nozioni che permetta di seguire con profitto il corso di Matematica I e i corsi di Fisica, verrà organizzato un ciclo di lezioni presso il Dipartimento di Matematica U. Dini, nella seconda settimana di settembre. Le lezioni verteranno su argomenti contenuti usualmente nei programmi delle scuole medie superiori, argomenti che, per quanto riguarda i corsi, saranno considerati acquisiti dallo studente (informazioni presso la portineria del Dipartimento di Matematica oppure sulle pagine web http://www.math.unifi.it/~comparin ,. Poiché chimica risulta fra i corsi di laurea strategici per l’economia del paese ed ha un basso numero di iscritti usufruirà ai sensi dell’art 4 del D.M. 23/10/2003, prot. 198, “Fondo per il 

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Corso di Laurea in CHIMICA

Presidente: Prof. Andrea GotiDipartimento di Chimica Organica

Via della Lastruccia 1350019­ Sesto Fiorentino (FI)

Telefono 055­4573505Fax 055­4573531

E­mail: [email protected]://www.3unifi.it/clchim

Il  Corso  di  Laurea  in  Chimica ha  la  durata  normale  di  3  anni  ed  è   strutturato   in   semestri. L'attività dello studente corrisponde al conseguimento di 60 crediti all'anno. Lo studente che abbia comunque ottenuto 180 crediti,  adempiendo a tutto quanto previsto dalla struttura didattica, può conseguire il titolo anche prima della scadenza triennale. 

Gli obiettivi formativi del Corso di Laurea in Chimica sono rivolti all’ottenimento di una solida formazione di base in area chimica che permetteranno al futuro laureato di accedere ai corsi di Laurea Specialistica nell’area delle Scienze Chimiche. Verranno inoltre forniti sufficienti elementi applicativi volti a coprire esigenze formative utilizzabili in ambito produttivo.

I laureati in Chimica, oltre ad una specifica preparazione scientifica e tecnica nell'ambito dei vari settori della Chimica, saranno in possesso di buoni elementi di base di matematica e fisica e di sufficienti   conoscenze   in   campo  biochimico.   Avranno   acquisito   la   capacita'   di   risolvere   tipici problemi chimici, sia teorici che sperimentali, di comunicare correttamente i risultati sia in italiano che   in  un'altra   lingua  della  EU,  preferibilmente   l'inglese,  di  usare   strumenti   informatici  per   il trattamento dei dati e per la comunicazione e gestione delle informazioni. Dimostreranno di aver assimilato un comportamento conforme alle norme di sicurezza di un laboratorio chimico ed essere in grado di svolgere lavoro di gruppo.

Le conoscenze di base necessarie per un agevole accesso al Corso sono quelle ottenute con un Diploma di Scuola media superiore con il quale si siano acquisite elementari conoscenze in ambito scientifico.  E'   richiesta  una cultura  generale  sufficientemente  estesa,   lo  studente  deve  essere  in grado di  comunicare  correttamente   in   italiani  scritto  e  parlato,     ed  è   importante  che vi  sia  un interesse per le scienze e le loro applicazioni.

Al fine di evidenziare eventuali lacune (debito formativo) si svolgerà un test di orientamento nei primi  quindici  giorni  di  settembre 2007  il  cui  esito non porrà  comunque alcuna  limitazione  in merito alla iscrizione al corso di laurea in chimica.

Per   garantire   una  base   minima  di   nozioni   che  permetta   di   seguire   con   profitto   il   corso  di Matematica I e i corsi di Fisica, verrà  organizzato un ciclo di lezioni presso il  Dipartimento di Matematica  U.  Dini,  nella   seconda settimana di  settembre.  Le  lezioni  verteranno su argomenti contenuti   usualmente   nei   programmi   delle   scuole   medie   superiori,   argomenti   che,   per   quanto riguarda i corsi, saranno considerati acquisiti dallo studente (informazioni presso la portineria del Dipartimento di Matematica oppure sulle pagine web http://www.math.unifi.it/~comparin,.

Poiché chimica risulta fra i corsi di laurea strategici per l’economia del paese ed ha un basso numero  di   iscritti   usufruirà   ai   sensi   dell’art 4   del  D.M.  23/10/2003,   prot.   198,  “Fondo per   il  

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sostegno dei giovani e per favorire la mobilità degli studenti”, di forme di rimborso parziale delle tasse e di contributi a favore degli studenti. 

  

Articolazione del Corso di Laurea in ChimicaLa didattica del Corso di Laurea in Chimica è articolata in semestri per ciascun anno di corso.

Nell’A.A. 2007/2008,   le   lezioni   del   I   semestre   avranno   inizio   il   1  Ottobre  2007  e   avranno termine entro il  25 Gennaio 2008;   le  lezioni  del  II semestre avranno inizio il  3 Marzo 2008 e avranno termine entro il 20 Giugno 2008.

L'organizzazione  del  Corso  di  Laurea   in  Chimica   in   semestri   e   la   suddivisione  dei  Crediti Formativi Universitari per tipologia di attività formativa è riportata nella tabella che segue.

Tabella: Articolazione del Corso di Laurea in Chimica

Laurea in CHIMICA Attività * CFU **

I ANNO

1 semestre

Matematica I a 6

Fisica sperimentale I a 6

Chimica Generale e Inorganica a 6

Laboratorio di Chimica Generale e Inorganica b 6

Abilità informatiche in Chimica f 3

Lingua straniera e 3

Totale 30

2 semestre

Matematica II c 6

Calcolo numerico e programmazione c 6

Chimica Fisica I a 6

Chimica Analitica I a 6

Laboratorio di Chimica Analitica I b 6

Totale 30

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II ANNO

1 semestre

Chimica Organica I a 6

Fisica sperimentale II c 6

Chimica Fisica II b 6

Laboratorio di Chimica Fisica I b 6

Totale 30

2 semestre

Scelta studente d 6

Laboratorio Chimica Organica I b 6

Laboratorio di Chimica Fisica II b 6

Laboratorio di Fisica sperimentale c 6

Chimica Inorganica I b 6

Chimica Industriale b 6

Totale 30

III ANNO

1 semestre

Chimica Organica II b 6

Laboratorio di Chimica Organica II b 6

Chimica Analitica II b 6

Laboratorio di Chimica Inorganica I b 6

Scelta studente d 6

Totale 30

2 semestre

Biochimica c 6

Laboratorio di Chimica Analitica II b 6

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Scelta studente d 3

Scelta studente d 3

Tirocinio f 6

Tesi e 6

Totale 30

Totale generale 180

* 1 CFU (Credito Formativo Universitario) corrisponde a 9 ore di lezione ovvero a 15 ore di esercitazioni e/o laboratorio. ** a), attività formative di base; b) attività formative caratterizzanti; c) attività formative affini o integrative; d) attività formative a scelta dello studente; e) attività formative per la prova finale e lingua straniera; f) attività formative volte ad acquisire ulteriori conoscenze linguistiche, abilità informatiche o altro.

Attività formative a scelta dello studente: attività d) n. 18 CFU. Queste attività offriranno allo studente la possibilità di orientare la sua preparazione in vista del 

proseguimento   degli   studi   per   il   conseguimento   di   una   specifica   laurea   Magistrale   o   per l'approfondimento di   tematiche di  carattere  professionalizzante.  La scelta  dei  corsi  comporta   la presentazione di un Piano di Studio,  secondo modalità   indicate  in un successivo paragrafo,  che dovrà essere valutato dalla struttura didattica (Tabella III). Se la scelta viene fatta totalmente (18 CFU) all'interno della serie di corsi proposti dal Corso di laurea (Tabella III) l'approvazione del piano di studio sarà automatica. 

Prova finale e conoscenza della lingua straniera: attività e) n. 9 CFU n. 3 CFU sono disponibili per acquisire sufficiente conoscenza di una lingua straniera 

importante in ambito scientifico, di norma la lingua inglese. La prova per l'acquisizione dei crediti può essere sostenuta durante tutto il periodo del corso di laurea, ma prima comunque dell'accesso alla prova finale. La prova si svolgerà presso il centro linguistico di ateneo (http://www.cla.unifi.it, prenotazioni on line).

n.   6   CFU   sono   riservati   alle   attività   formative   relative   alla   prova   finale   per   il conseguimento del titolo di Laureato in Chimica. 

Obiettivo  della  prova  finale  è  verificare   la  capacità  del   laureando di  esporre  e  discutere  un argomento di carattere chimico, oralmente e per scritto, con chiarezza e padronanza. 

La prova finale prevede una precedente attività pratica di laboratorio e/o tirocinio sotto la guida di un tutore, che concorda l'argomento di tesi con lo studente laureando. La prova finale consiste nella stesura di un elaborato scritto e in una esposizione orale. La valutazione finale è espressa in centodecimi e comprende una valutazione globale del curriculum del laureando. Agli studenti che raggiungono il  voto di laurea di 110 punti  può essere attribuita la lode con voto unanime della Commissione. 

Per accedere alla prova finale si deve aver acquisito almeno  174 crediti.

Attività   formative volte ad acquisire ulteriori  conoscenze linguistiche,  abilità informatiche o altro: attività f), n. 9 CFU.

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n.   3   CFU  sono   riservati   all'acquisizione  di   abilità   informatiche  per   la   soluzione  di problemi   di   calcolo,   per   l'analisi   di   dati,   la   presentazione   grafica   dei   risultati   e all'apprendimento dei principi che stanno alla base della comunicazione in rete. 

n. 6 CFU sono riservati ad attività di ricerca nei laboratori universitari o ad attività di tirocinio   formativo   presso   industrie,   enti   pubblici   e   privati   convenzionati   con   l' Università i cui nominativi saranno forniti dalla struttura didattica. In alternativa parte dei  crediti   (fino  ad  un  massimo di  3)  può   essere dedicata  ad  approfondimenti  delle attività   formative  caratterizzanti.  Tali  crediti   sono attribuiti  ad  attività   seminariali,  o comunque ad attività di studio guidato e organizzato, intese a esercitare e sviluppare le capacità di lavorare in modo autonomo su progetti individuali o di gruppo, di redigere relazioni e documenti scritti,  anche ipertestuali e multimediali,  di presentare relazioni orali.

Modalità di presentazione dei Piani di studio.La presentazione dei Piani di Studio avviene all'inizio del II anno di corso. Nel Piano di studio 

verranno indicati, oltre ai corsi obbligatori riportati nel Manifesto degli Studi, le attività formative a scelta dello studente e le attività di tirocinio. La presentazione del Piano di studio avviene entro il 31 ottobre. Modifiche al Piano di studio possono comunque essere presentate all'inizio del III anno di corso entro il 31 ottobre.

L'approvazione è  automatica  qualora  il  piano non si  discosti  dalle   indicazioni  del  Manifesto degli Studi. In caso contrario il Piano presentato sarà valutato dalla struttura didattica competente che prenderà  una decisione entro   trenta  giorni  dal   termine di  scadenza per  la  presentazione.   Il Consiglio della struttura didattica o altro organo competente, concorda con lo studente eventuali modifiche.

Propedeuticità degli insegnamentiL'esame   relativo   agli   insegnamenti   integrati   di   "Chimica   Generale   e   Inorganica"   e   di 

"Laboratorio di Chimica Generale e Inorganica" del primo semestre del primo anno deve precedere tutti gli esami relativi a insegnamenti e attività di tipo chimico e biochimico come da regolamento. "Matematica   I"  è   propedeutico   a   "Matematica   II".   "Matematica   II"  è   propedeutico   ai   corsi  di "Metodi matematici avanzati per la chimica" e "Metodi matematici e statistici". L’esame relativo all’insegnamento di Fisica Sperimentale I” è propedeutico agli esami di “Fisica Sperimentale II” e “Laboratorio di Fisica Sperimentale”.

Servizi di tutorato attiviI   componenti   della   Commissione   didattica   (http://www3.chim.unifi.it/clchim)     saranno   a 

disposizione,   in   orari   prefissati   e   secondo   le   proprie   competenze   didattico/scientifiche,   per rispondere a quesiti posti dagli studenti in merito al contenuto dei corsi e per risolvere eventuali problemi connessi all'organizzazione degli studi. Saranno incoraggiate anche forme di tutorato che facciano uso di mezzi telematici: mezzi informatici e ausili per la didattica a distanza.

Criteri generali per il riconoscimento di crediti acquisiti in altra sede Il Consiglio di Corso di Laurea effettua i riconoscimenti applicando i seguenti criteri:

In   caso   di   provenienza   da   corsi   della   stessa   classe,   i   crediti   acquisiti   in   corsi   di denominazione  identica  o analoga,  appartenenti  allo  stesso settore  disciplinare  e  alla stessa   tipologia   di   attività   formativa,   vengono   riconosciuti   fino   a   concorrenza   del 

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numero dei crediti previsti dal corso di destinazione. Per integrare eventuali carenze di crediti il Consiglio del Corso di Laurea individuerà, valutando caso per caso, le attività più opportune;

In   caso  di  provenienza  da  corsi   di   classi  diverse,   il  Consiglio  del  Corso  di  Laurea valuterà la congruità dei settori disciplinari e i contenuti dei corsi in cui lo studente ha maturato i crediti.

Per quanto riguarda il riconoscimento di conoscenze ed abilità professionali o di attività formative   non   corrispondenti   a   insegnamenti,   e   per   le   quali   non   sia   previsto   il riferimento a un settore disciplinare, il Consiglio del Corso di Laurea valuterà caso per caso il contenuto delle attività formative e delle conoscenze ed abilità professionali e la loro coerenza con gli obiettivi del corso.

Riconoscimento di periodi di studio all'estero:

in   conformità   a  quanto   stabilito  nel  Regolamento  Didattico  di  Ateneo,  gli   studenti  possono svolgere parte dei propri studi presso Università estere. 

La condizione ufficiale per il riconoscimento del programma di studi effettuato all'estero è una delibera del Consiglio di Corso di Laurea, formulata sulla base di una documentazione che sia in grado di comprovare le caratteristiche dell'insegnamento proposto (crediti didattici, numero di ore di lezione e di esercitazione, materiale didattico e quant'altro).

Le tipologie del riconoscimento sono:

riconoscimento della frequenza; 

riconoscimento del credito o, comunque, della verifica di profitto;

riconoscimento del periodo di preparazione della prova finale per il conseguimento del titolo di studio;

riconoscimento del tirocinio e delle altre attività formative.

Le conversioni dei voti, secondo il sistema italiano, sono effettuate sulla base di Tabelle proposte dal Consiglio di Corso di Laurea.

Lo studente ammesso a trascorrere un periodo di studio all'estero è tenuto ad indicare nel proprio learning agreement le attività formative che intende frequentare presso Università straniere. Tale documento deve essere approvato dal Consiglio di Corso di Laurea. Al termine del periodo di permanenza all'estero,  sulla base della certificazione esibita,   il  Consiglio di Corso di Laurea delibera   il   riconoscimento   delle   attività   formative   svolte   all'estero,   i   relativi   crediti   e   le valutazioni di profitto riferendole ai settori scientifico­disciplinari del corso di studio. 

Passaggio a corsi di Laurea Specialistica.I  crediti   acquisiti  nel   triennio  della  Laurea   in  Chimica  saranno  integralmente   riconosciuti   e 

sufficienti per l'iscrizione ai corsi della Classe delle lauree magistrali in Scienze Chimiche, n. 62(S) dell'Università degli Studi di Firenze. Si potranno iscrivere alle lauree magistrali gli studenti non 

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ancora laureati che abbiano assolto tutti gli obblighi di frequenza e abbiano conseguito almeno il numero di crediti riportato sul regolamento.

Obblighi di frequenza.La frequenza a tutti i corsi è altamente consigliata per un rapido e proficuo apprendimento delle 

materie insegnate.

Per i corsi di laboratorio e per i corsi di "Calcolo numerico e programmazione" e di “Abilità informatiche   in   chimica”   la   firma   di   frequenza   verrà   conseguita   dagli   studenti   che   avranno frequentato almeno i 3/4 delle ore complessive.

Il   Responsabile   del   corso   effettua   gli   accertamenti   e   comunica   l'elenco   degli   effettivi frequentanti al Presidente del Consiglio di Corso di Laurea. Se lo studente non ottiene l'attestazione di frequenza ad uno o più corsi, ha l'obbligo di frequentare nell'anno successivo i corsi dei quali non ha ottenuto la firma di frequenza. 

L'obbligo di frequenza è richiesto anche per le attività di tipo f) e la frequenza sarà certificata dal responsabile del corso o dal tutore nel caso di attività di tirocinio.

Studenti impegnati in attività lavorative.Il Consiglio di Corso di Laurea potrà prevedere attività di sostegno per gli studenti impegnati in 

attività lavorative e si farà carico della loro organizzazione.

Modalità  di  svolgimento degli  esami e altre  forme di  attribuzione dei  crediti.

Lo studente acquisisce i crediti previsti per ogni corso di insegnamento con il superamento della prova di esame. In alcuni corsi, per ottenere la semplificazione della prova di esame, sono previste verifiche in itinere. 

Ogni esame del Corso di Laurea in Chimica darà luogo ad una valutazione finale in trentesimi e alla  acquisizione dei  relativi  crediti.  Nel caso di  insegnamenti   integrati  (Tabella I),  si  potranno sostenere accertamenti separati per ogni singolo corso acquisendo i CFU corrispondenti. 

Gli esami ed i colloqui vengono effettuati: 

durante la pausa fra  i due semestri (per l'A.A. 2007/2008: dal 27 gennaio 2008 al 1 marzo 2008)

alla fine del II semestre (per l'A.A. 2007/2008: dal 21 giugno al 31 luglio 2008). E’ facoltà del singolo docente estendere la sessione a tutto il mese di agosto

prima dell'inizio dei corsi dell'A.A. successivo (per l'A.A. 2007/2008: dal 1 settembre al 30 settembre 2008).

Sono previste inoltre sessioni straordinarie di esame, nel mese di aprile e di novembre. Lo svolgimento di tali sessioni sarà regolamentato dal Corso di Laurea.

Per   le  attività  di   tirocinio,  Lingua  straniera  e  Abilità   informatiche   in  Chimica viene certificato l'avvenuto superamento della prova con un giudizio di idoneità.

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Sessioni di tesi di Laurea18 giugno 2007; 23 luglio 2007; 17 settembre 2007; 22 ottobre 2007; 10 dicembre 2007; 25 

febbraio 2008; 21 aprile 2008.

Transizione   dagli   ordinamenti   precedenti   all'ordinamento   vigente: riformulazione   in   termini   di   crediti   e   corrispondenze   fra   gli  insegnamenti   (o   insieme  di  questi)  degli  ordinamenti  previgenti  e   le  attività formative dell'ordinamento vigente.

Secondo   quanto   prescritto   dal   Regolamento   Didattico   di   Ateneo,   gli   studenti   iscritti   a   un ordinamento  pre­vigente  possono  optare   per   l'iscrizione  all'ordinamento  vigente.  A   tal   fine  gli studenti presentano domanda di opzione. 

Il  Consiglio del  Corso di Laurea,  attraverso un'apposita Commissione,  vaglia  le domande di opzione e riformula in termini di crediti i curricula degli studenti. La validità dei crediti acquisiti viene   riconosciuta   fino  al   raggiungimento  del  numero di   crediti  dello   stesso  settore   scientifico disciplinare previsti dall'ordinamento didattico vigente.

Nel caso in cui il numero dei crediti acquisiti dallo studente, nell'ordinamento pre­vigente, risulti inferiore   al  numero  dei  crediti   richiesto  dal  Regolamento  Didattico,   la  Commissione   indica   le attività formative necessarie al raggiungimento del numero di CFU richiesti.

Il  Consiglio  di   corso di  Laurea  può  organizzare,   se  necessario,  attività   integrative  per  ogni settore scientifico disciplinare o per gruppi di settori, che potranno essere utilizzate dagli studenti che provengono dai pre­vigenti ordinamenti.  Trattasi di tesine, relazioni,  esercitazioni pratiche o altre attività ritenute idonee e valutate comunque con una verifica finale.

Gli eventuali crediti maturati in esubero, nonché quelli relativi ad insegnamenti per i quali non viene riconosciuta alcuna equipollenza, su richiesta dello studente, verranno considerati a copertura dei crediti attribuiti alle attività formative a scelta dello studente.

Tabella I ­ Esami del Corso di Laurea in Chimica

N. Esame Insegnamenti integrati

Anno CFU

totali

Valutazione

Voto in trentesimi

Giudizio di idoneità

1Chimica Generale e Inorganica e Laboratorio di Chimica generale e inorganica

Chimica Generale ed Inorganica

1 6

Lab. di Chimica Generale e Inorganica

1 6

SI

2 Matematica I 1 6 SI

3 Fisica sperimentale I 1 6 SI

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4 Chimica Organica I e Laboratorio di chimica organica I

Chimica Organica I 2 6

Laboratorio di Chimica Organica I

2 6

SI

5Fisica sperimentale II e Laboratorio di fisica sperimentale

Fisica sperimentale II

2 6

Lab. Fisica sperimentale

2 6

SI

6 Matematica II 1 6 SI

7Calcolo   Numerico   e Programmazione

1 6 SI

8

Chimica Analitica I e Laboratorio di chimica analitica I

Chimica Analitica I 1 6

Laboratorio di Chimica Analitica I

1 6

SI

9

Chimica Fisica I e Lab. Chimica fisica I

Chimica fisica I 1 6

Lab. Chimica fisica I 2 6

SI

10 Chimica Industriale 2 6 SI

11

Chimica Analitica II e Lab. di chimica analitica II

Chimica analitica II 3 6

Lab. Chimica analitica II

3 6

SI

12

Chimica Organica II e Laboratorio di chimica organica II

Chimica Organica II 3 6

Laboratorio di Chimica Organica II

3 6

SI

13

Chimica Fisica II e Lab. Chimica fisica II

Chimica Fisica II 2 6

Lab. Chimica fisica II

2 6

SI

14

Chimica Inorganica I e Lab. di chimica inorganica I

Chimica Inorganica I 2 6

Laboratorio di Chimica Inorganica I

3 6

SI

15 Chimica Biologica 3 6 SI

16 Abilità informatiche in Chimica 1 3 SI

17 Lingua 1 3 SI

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18 Scelta studente 3 3 SI

19 Scelta studente 2 6 SI

20 Scelta studente (Tab. I) 3 3 SI

21 Scelta studente (Tab. I) 3 6 SI

22 Tirocinio 3 6 SI

23 Prova Finale 3 6 NO(*)

(*) valutazione in centodecimi 

Servizi alla didatticaLa didattica del Corso di Laurea in Chimica si svolgerà presso il nuovo Polo Scientifico di Sesto 

Fiorentino dell'Università di Firenze.

Il Polo Scientifico di Sesto è collegato con il centro di Firenze (p.zza S. Marco, Stazione SMN), con le Stazioni di Sesto Fiorentino (Centrale e Zambra), con il centro di Prato. Inoltre sono attivi collegamenti con linee ad elevata frequenza quali 2,18, 28, 29 e 30. Percorsi e orari potranno essere trovati   sulle   pagine   web:  http://www.polosci.unifi.it,  http://www.ataf.net, http://www.capautolinee.it, http://www.trenitalia.it.

Il  Polo Scientifico è  dotato di un servizio mensa (presso il  "Faculty Club) e di un impianto sportivo   (campo   da   basket,   calcio,   calcio   a   cinque,   pallavolo,   tennis,   rugby   e   palestra,   per informazioni http://www.cus.firenze.it).

Il  Centro Linguistico di  Ateneo organizza periodicamente  presso  il  Polo Scientifico  corsi  di lingua inglese di livello elementare e avanzato (per informazioni http://www.cla.unifi.it).

AulePresso il Polo Scientifico di Sesto Fiorentino, via Gilberto Bernardini, 6  (Blocco Aule), via della 

Lastruccia,   3   (Dipartimento   di   Chimica),   via   della   Lastruccia,   13   (Dipartimento   di   Chimica Organica).

Laboratori Presso il Polo Scientifico di Sesto Fiorentino:

Dipartimento di Chimica, via della Lastruccia, 3 

Dipartimento di Fisica, via Sansone, 1.

Biblioteca di ChimicaLa Biblioteca di Chimica si trova in via Gilberto Bernardini 6, presso il Polo Scientifico di Sesto 

Fiorentino. Sono a disposizione degli studenti alcuni terminali per ricerche di tipo bibliografico. 

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DipartimentiLe strutture dei Dipartimenti sono a disposizione degli studenti del CdL in Chimica e sono di 

fondamentale   ausilio   alle   attività   didattiche  del  CdL.  Presso  queste   strutture   i   docenti   sono   a disposizione  degli   studenti   per   gli   orari   di   ricevimento   e   per   dimostrazioni   e   esercitazioni   su apparecchiature di ricerca:

Dipartimento di Chimica, via della Lastruccia, 3; Dipartimento di Chimica Organica, via della Lastruccia 13. 

Aula ComputerIl Corso di Laurea mette a disposizione degli studenti che intendono svolgere attività didattiche 

autonome, ricerche in internet,  posta elettronica, mezzi informatici adeguati in un'aula computer presso il Blocco aule, via Gilberto Bernardini, 6.

L'uso dei computer e' gratuito e sotto la sorveglianza di studenti  incaricati dal responsabile della struttura.

Programmi Erasmus e SocratesGli studenti che intendono trascorrere un periodo di studio all'estero nell'ambito del programma 

Erasmus/Socrates dovranno sottoporre il piano di studi al CdL prima di partire. Il responsabile per la Chimica del programma Erasmus/Socrates è la Prof.ssa Annamaria Papini del Dipartimento di Chimica Organica (tel. 055­4573561; Fax. 055­4573568; e­mail [email protected]).

Spazio studentiNel   nuovo   Polo   Scientifico   di   Sesto   Fiorentino   sono   predisposti   ampi   spazi   di   studio   a 

disposizione degli studenti presso il Blocco aule e il Dipartimento di Chimica.

Il   Collettivo   Studentesco   del   Corso   di   Laurea   in   Chimica   ha   un   suo   sito http://www.studentidisinistra.eu.org e un indizzo e­mail: [email protected].

La   lista   studentesca   Variabile   Indipendente   L.A.   ha   un   suo   sito  http://www.listaperta.it  e   un indirizzo e­mail:  [email protected].

Corsi attivati e docenti

Tabella II. Corsi attivati e docenti 

I ANNO

Corso CFU Sem. Docente

Matematica I 6 I E. Comparini

Fisica sperimentale I 6 I A. Cuccoli

Chimica Generale e Inorganica 6 I I. Bertini

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Laboratorio di Chimica Generale e Inorganica 6 I R. Pierattelli

Abilità informatiche in Chimica 3 I G. Aloisi

Lingua 3 I

Matematica II 6 II A. Colesanti

Chimica Analitica I 6 II L. Lepri

Laboratorio Chimica Analitica I (mod. A) 3 II A. Cincinelli

Laboratorio Chimica Analitica I (mod. B) 3 II M. Del Bubba

Chimica Fisica I 6 II V. Schettino

Calcolo numerico e programmazione 6 II M.G. Gasparo

II ANNO

Corso CFU Sem. Docente

Chimica Organica I 6 I F. De Sarlo

Laboratorio di Chimica Organica I (mod. A) 3 I A.M. Papini

Laboratorio di Chimica Organica I (mod. B) 3 I Cardona F.

Fisica sperimentale II 6 I G. Spina

Chimica Fisica II 6 I P. Baglioni

Laboratorio di Chimica Fisica I (mod. A) 3 I R. Bini

Laboratorio di Chimica Fisica I (mod. B) 3 I M. Muniz-Miranda

Scelta studente 6 II

Laboratorio di Fisica Sperimentale I 6 II R. Torre

Laboratorio di Chimica Fisica II (mod. A) 3 II M.R. Moncelli

Laboratorio di Chimica Fisica II (mod. B) 3 II M. Puggelli

Chimica Inorganica I 6 II A. Bianchi

Chimica Industriale 6 II P. Frediani

III ANNO

Corso CFU Sem. Docente

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Chimica Organica II 6 I A. Brandi

Laboratorio di Chimica Organica II (mod. A) 3 I D. Giomi

Laboratorio di Chimica Organica II (mod. B) 3 I S. Cicchi

Chimica Analitica II 6 I R. Udisti

Laboratorio di Chimica Inorganica I 6 I Andrea Bencini

Scelta studente 6 I

Laboratorio di Chimica Analitica II (mod. A) 3 II M. Innocenti

Laboratorio di Chimica Analitica II (mod. B) 3 II R. Traversi

Biochimica 6 II G. Cappugi

Scelta studente 3 II

Scelta studente 3 II

Tabella III. Corsi a scelta dello studente. (tipologia d)

Corso Sem. CFU Docente

Basi teoriche della chimica I 6 N. Neto

Chemiometria II 6 M. Del Bubba

Chimica analitica clinica II 6 M. Minunni

Chimica analitica inquinanti II 6 I. Palchetti

Chimica analitica strumentale I 6 R. Udisti

Chimica biorganica applicata (mod. A) I 3 E.G. Occhiato

Chimica biorganica applicata (mod. B) I 3 G. Menchi

Chimica dei composti di coordinazione II 6 C. Giorgi

Chimica dei composti eterociclici II 6 S. Marcaccini

Chimica dei composti organometallici I 6 A. Goti

Chimica delle macromolecole II 6 P. Frediani

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Chimica elettroanalitica II 6 G. Pezzatini

Chim. e tecn. degli adesivi e delle sostanze filmogene II 3 A. Salvini

Chimica fisica biologica II 3 M. Romanelli

Chimica fisica dei materiali I 6 U. Bardi

Chimica fisica sistemi dispersi e interfasi I 6 P. Baglioni

Chimica fisica stato solido e superfici II 6 G. Cardini

Chimica fisica organica II 6 L. Angeloni

Chimica supramolecolare I 6 A. Bianchi

Cicli geobiochimici: metodi bioinformatici I 6 A. Rosato

Cinetica chimica dinamica molecolare: fondamenti I 3 E.M. Castellucci

Cinetica chimica dinamica molecolare: metodi avanzati

I 3 G. Pietraperzia

Dinamica chimica: metodi sperimentali I 3 V. Schettino (coord.)

Dinamica chimica: metodi teorico computazionali I 3 V. Schettino (coord.)

Elettrochimica I 6 M.L. Foresti

Genomica strutturale inorganica I 6 L. Banci

I. Felli

Laboratorio di chimica biorganica II 3 A. M. Papini

Laboratorio di sintesi delle sostanze naturali II 3 F. Cardona

Materiali polimerici per l'industria e l'ambiente I 3 M. Frediani

Metodi fisici chimica inorganica II 6 I. Felli

Metodi fisici in chim. org. II 3 S. Chimichi

Metodi fisici in chim. org. (tecniche avanzate) II 3 S. Chimichi

Metodi matematici avanzati per la chimica II 3 E. Comparini

Metodologie di sintesi in chim. org. (mod A) I 3 F. Cordero

Metodologie di sintesi in chim. org. (mod B) I 3 E. G. Occhiato

Mineralogia II 6

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Proteine e metalloproteine come bersagli farmacologici

I 3 L. Banci

Saggi bioanalitici su matrici reali II 3 G. Marrazza

Sensori e biosensori II 3 M. Mascini

Sintesi e reattività dei complessi metallici (mod. A) II 3 B. Valtancoli

Sintesi e reattività dei complessi metallici (mod. B) II 3 Andrea Bencini

Sintesi delle sostanze naturali I 3 S. Chimichi

Scienza dei metalli I 6 S. Ceresara

Spettroscopia molecolare II 6 R. Bini

Stereochimica (organica) II 6 A. Guarna

Strutturistica chimica II 6 C. Bazzicalupi

Termodinamica chimica I 6 G. Cardini

Corsi tipologia b,e c dei corsi di laurea in Chimica delle Molecole Biologiche e in Chimica dell’Ambiente e dei Beni Culturali.

6

Corsi tipologia b,e c dei corsi di laurea in Chimica delle Molecole Biologiche e in Chimica dell’Ambiente e dei Beni Culturali.

3

Argomenti dei corsiBrevi riassunti sulla natura e sui contenuti dei corsi attivati sono riportati di seguito. I programmi 

dettagliati possono essere ottenuti rivolgendosi ai singoli docenti.

Abilità informatiche in chimicaDott. Giovanni Aloisi (Dip. Chimica)

Il  corso  si  basa su  attività  miranti  all'acquisizione  di  abilità   informatiche  che permettano di “essere chimici” con maggiore efficacia. Verranno svolte esercitazioni con  programmi applicativi standard  per   procedere   all'analisi   di   dati   di   natura   chimica   e   per   la   presentazione   grafica   dei risultati;  verranno poi  introdotti,  mediante esercitazioni pratiche,   i  principi  che stanno alla  base della  comunicazione in  rete,  della  pubblicazione di  un sito personale  e della   ricerca on­line su banche dati rilevanti per la chimica. Verranno infine presentati  sistemi operativi diversi con i quali il chimico deve sapere interagire.

Biochimica Prof.Gianni Cappugi (Dip. Scienze Biochimiche) 

Proteine:   struttura   primaria,   secondaria,   supersecondaria,   terziaria   e   quaternaria.   Proteine globulari   e   fibrose.   Struttura   e   funzione   dell’emoglobina.   Enzimi:   classificazione,   cinetica enzimatica,   coenzimi,   inibizione,   meccanismi   di   azione   e   regolazione.   Struttura   dei   lipidi. Membrane biologiche: composizione e struttura; proteine di membrana. Trasporto di membrana: 

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attivo e passivo. Acidi nucleici: struttura del DNA (A,B,Z) e di RNA (t, r, m). Duplicazione del DNA. Trascrizione dei geni. Biosintesi proteica. Ribozomi. Le biotecnologie. Metabolismo: aspetti generali;   bioenergetica;   catabolismo   e   anabolismo;   meccanismi   di   regolazione.   Digestione   e assorbimento dei carboidrati e dei trigliceridi e delle proteine. Glicogenolisi e lipolisi. Glicolisi, via dei pentosi e beta­ossidazione degli acidi grassi. Ciclo di Krebs e catena respiratoria. Eliminazione di N proteico. Biosintesi di glucosio e glicogeno, di acidi grassi e trigliceridi.

Calcolo numerico e programmazioneProf.ssa Maria Grazia Gasparo (Dip. Energetica)

Errori  di  arrotondamento  e  aritmetica  degli  elaboratori  elettronici;   algoritmi  e   linguaggio  di programmazione FORTRAN; principali metodi numerici per risolvere sistemi lineari ed equazioni non   lineari,   problemi   di   autovalori   e   autovettori,   problemi   ai   valori   iniziali   per   equazioni differenziali ordinarie, problemi di interpolazione e fitting di dati sperimentali.

Chimica analitica IProf. Luciano Lepri (Dip.Chimica)

Applicazioni   dell'analisi   gravimetrica.   Acidi   e   basi   in   ambiente   acquoso   e   non   acquoso. Complessazione: costanti di stabilita' condizionali. Indice medio di coordinazione. Mascheramento di ioni. Potenziali standard e formali. Titolazioni di acidi e basi in acqua e solventi non acquosi, titolazioni di precipitazione, titolazioni basate sulla formazione di complessi, titolazioni di ossido­riduzione.   Estrazione   liquido­liquido   di   acidi   e   basi   protonabili,   complessi,   coppie   ioniche. Estrazione in controcorrente e liquido­solido. 

Chimica analitica IIProf. Roberto Udisti (Dip. Chimica)

Applicazioni   analitiche   della   spettroscopia   molecolare   ed   atomica,   in   assorbimento   ed   in emissione.   Metodi   analitici   basati   sulla   misura   della   fluorescenza   molecolare   ed   X,   sulla spettrometria di massa e con radionuclidi. Metodi di cromatografia gassosa e liquida.Metodi continui ed automatici di analisi.

Chimica fisica IProf. Vincenzo Schettino (Dip. Chimica)Le   origini   della   meccanica   quantistica   Dualismo   onda­particella.   I   postulati   della   meccanica quantistica.   Applicazioni   a   sistemi   semplici.   L'atomo   di   idrogeno.Autovalori   ed   autofunzioni. Effetto Zeeman. Lo spin dell' elettrone.Il metodo variazionale e la teoria delle perturbazioni. Atomi polielettronici.  Il metodo di Hartree­Fock. Il modello vettoriale dell'  atomo. Approssimazione di Born­Oppenheimer. La molecola­ione idrogeno. Il metodo dell'orbitale molecolare. Espansione in orbitali atomici (LCAO). Il metodo del legame di valenza. Confronto tra i due metodi. Molecole biatomiche. Orbitali ibridi. Il metodo di Hartree­Fock per molecole poliatomiche. La correlazione elettronica. Simmetria delle molecole. Gruppi di simmetria. Rappresentazioni  irriducibili.Relazioni di   ortogonalità.  Tabelle   dei   caratteri.   Simmetria   delle   autofunzioni   e   degli   orbitali   molecolari. Applicazioni a molecole semplici. Metodi approssimati. Molecole coniugate: il metodo di Huckel.

Chimica fisica IIProf. Piero Baglioni (Dip.Chimica)Richiami di matematica. Proprieta’ dei gas. Potenziali di interazione intermolecolari. Gas di van der Waals. Primo principio della Termodinamica. Entalpia. Termochimica. Secondo principio. Fattore di Boltzmann, probabilità e funzioni di partizione. Gas ideali. Entropia.   Funzioni di stato A e G. Relazioni di Maxwell. Potenziale chimico. Terzo principio. Leggi di Einstein e Debye. Equilibrio chimico  e  meccanico.  Gas   reali.  Equilibrio  chimico   in   fase  gassosa.  Equazione di  Van’t Hoff. Regola delle fasi di Gibbs. Transizioni di fase. Fenomeni critici. Clausius­Clapeyron. Transizioni . Diagrammi di  fase.  Soluzioni:   ideali,   regolari  e  reali.  Equazione di Gibbs­Duhem. Relazioni  di 

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Margulès   e   Van   Laar.   Proprietà   colligative.   Polymeri:   teoria   di   Flory­Huggins.   Equilibrio   in soluzione e multiplo in sistemi auto­aggreganti. Trattazione di Israelachvili­Ninham. Implicazioni per sistemi biologici,  e di rilevanza industriale.  A complemento sono effettuate esercitazioni ed approfondimenti: www.csgi.unifi.it/principale.html.

Chimica generale ed inorganicaProf. Ivano Bertini (Dip. Chimica)Atomo; Nucleo; Elettrone; Mole; Legame; Stati della materia; Acidi e basi; Equilibrio chimico; Equilibrio   eterogeneo;   Reazioni;   Stechiometria;   Chimica   degli   elementi;   Cinetica   chimica; Elettrochimica.

Chimica industrialeProf. Piero Frediani (Dip. di Chimica Organica)Tecniche di separazione e purificazione di materie prime e dei prodotti di reazione utilizzate nell’industria chimica.Processi industriali di chimica inorganica: Produzione di N2 e O2 dall’aria. Produzione di H2. Sintesi dell’NH3 e HNO3. Produzione di H2SO4. Produzione di Na2CO3 e NaOH. Il petrolio. Estrazione, valutazione, raffinazione: carburanti, lubrificanti, olii combustibili. Il petrolio come materia prima per l’industria chimica. Petrolchimica. La produzione di idrocarburi alifatici ed aromatici ed il loro impiego nell’industria chimica.

Chimica inorganica IProf. Antonio Bianchi (Dip. Chimica)Legami covalenti.   Ionizzazione e affinità  elettronica.  Elettronegatività.  Gli  atomi polielettronici. Raggi  covalenti  e lunghezza di  legame.  Raggi  ionici  e di Van der Waals.  VS EPR. Energia di reticolo.   Solidi   ionici.   Chimica   di   coordinazione.   Teoria   del   campo   dei   leganti.   Proprietà magnetiche e stabilità  dei complessi.  Tipi  di   leganti:  mono­  e polidentati.  Complessi  ottaedrici. Complessi tetraedrici. Complessi quadrati e distorsione tetragonale. Campo forte e campo debole. Serie spettrochimica. Stabilizzazione. Elementi di transizione: Scandio, Titanio, Vanadio, Cromo, Manganese, Ferro, Cobalto, Nickel, Rame, Zinco. Lantanoidi e attinoidi.

Chimica organica IProf. Francesco De Sarlo (Dip. Chimica Organica)Struttura   dei   composti  del   carbonio.  Reazioni   organiche:   scissione  omolitica   ed   eterolitica   dei legami.  Nomenclatura.  Acidi e basi     (elettrofili  e nucleofili)    ad un eteroatomo ed al  carbonio: carbanioni   e   carbocationi.   Legami   multipli   polari,   composti   carbonilici   e   derivati   carbossilici: addizione su C=O, equilibri  addizione­eliminazione.  Stereoisomeria:  conformazioni   in  composti aciclici  e ciclici.  Chiralità,  enantiomeria.  Diastereoisomeria.  Legami multipli  carbonio­carbonio: reazioni di addizione. Tautomeria: equilibri cheto­enolici. Sostituzione Nucleofila ed Eliminazione. Omolisi,   reazioni   radicaliche:   riduzioni   e   ossidazioni.  Processi   a   catena.  Ossido­riduzione   agli atomi di C, di N, di S.

Chimica organica IIProf. Alberto Brandi (Dip. Chimica Organica)Il  corso e'  complementare  al  corso del   II  anno per dare agli   studenti   il  quadro completo  delle problematiche  che  interessano   la  Chimica  Organica.  Gli  argomenti  affrontati  sono:  benzene ed aromaticita'; teoria dell'Orbitale Molecolare di Hückel; sintesi e reattivita' di composti aromatici; reazioni   pericicliche;   chimica   dei   carbanioni;   composti   bifunzionali;   lipidi;   carboidrati; amminoacidi e peptidi; composti eterociclici; DNA e RNA.

Fisica sperimentale I

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Prof. Alessandro Cuccoli (Dip. Fisica) http://www.fi.infn.it/cmtg/ac/ Il   metodo   scientifico.   Grandezze   fisiche.   Cinematica   del   punto   materiale.   Leggi   di   Newton. Dinamica  del   punto   materiale.  Quantita'   di   moto.  Momento  di   una   forza.  Momento   angolare. Lavoro. Energia cinetica. Teorema delle forze vive. Conservazione della energia meccanica. Leggi di Keplero e gravitazione universale. Urti.  Dinamica dei sistemi ed equazioni cardinali. Cinematica e   dinamica   dei   sistemi   rigidi.   Statica   e   dinamica   dei   fluidi.   Temperatura.   Calorimetria. Trasformazione di un sistema termodinamico. Gas perfetti. Primo principio della termodinamica. Energia   interna.   Macchine   termiche.   Secondo   principio   della   termodinamica.   Temperatura termodinamica assoluta. Entropia. Potenziali  termodinamici. Terzo principio della termodinamica. 

Fisica sperimentale IIProf. Gabriele Spina (Dip. Fisica)Il   corso   vuole   fornire   una   illustrazione   dei   fenomeni   elettromagnetici   iniziando   da   quelli elettrostatici e magnetostatici per passare poi allo studio dei fenomeni dipendenti dal tempo descritti tramite le equazioni di Maxwell . Il corso termina con la descrizione delle interazioni della materia con   i   campi   elettrici   e  magnetici.   Per   quanto   concerne   l'elettrostatica   gli   argomenti   saranno   : Potenziale elettrostatico, legge di Gauss e sue verifiche sperimentali, dipolo elettrico, metodo delle immagini, concetto di capacità ed energia elettrostatica.Si affronterà quindi la descrizione del moto di portatori di carica introducendo anche semplici modelli microscopici. Circuiti RC. Per quanto riguarda la magnetostatica si introdurrà   il  concetto di campo magnetico ,  di potenziale vettore , momento dipolare magnetico e leggi di induzione . Circuiti RLC. Si passerà quidi a descrivere i fenomeni dipendenti dal tempo descritti attraverso le equazioni di Maxwell per terminare con la scrittura delle leggi di conservazione. Per quanto concerne infine le proprietà dei materiali e le loro interazioni con i campi elettromagnetici verranno introdotte le proprietà dielettriche dei materiali, i fenomeni del diamagnetismo, del paramagnetismo e del ferromagnetismo.

Laboratorio di chimica analitica IDr.ssa Alessandra Cincinelli (Dip. Chimica)Dott. Massimo Del Bubba (Dip. Chimica)Analisi  qualitativa inorganica e organica:  saggi  sulla sostanza per via secca e umida,  soluzione alcalina   degli   anioni,   cromatografia   su   strato   sottile   di   ioni   inorganici.   Analisi   quantitativa: determinazione   argentometrica   dello   ione   cloruro,   determinazione   acidimetrica   dello   ione carbonato, determinazione complessometrica della durezza di un’acqua, determinazione del Cr(VI) con Fe (II) e determinazione di tensioattivi cationici.

Laboratorio di chimica analitica IIDr.ssa Rita Traversi (Dip. Chimica)Dott. Massimo Innocenti (Dip. Chimica)Analisi chimica quantitativa con metodi analitici strumentali di base. Elettroanalisi: applicazione diretta e indiretta dei metodi potenziometrici, voltammetrici, amperometrici, coulombometrici e conduttometrici. Analisi dei risultati con metodi grafici e computerizzati ed espressione corretta dei risultati di un analisi chimica quantitativa. Metodi spettrofotometrici: assorbimento atomico con atomizzatore a fiamma ed a fornetto di grafite; spettrofotometria di assorbimento molecolare UV­visibile. Metodi cromatografici in analisi quantitativa: gascromatografia, cromatografia ionica.

Laboratorio di chimica fisica IProf. Roberto Bini (Dip. Chimica)Dott. Maurizio Muniz­Miranda (Dip. Chimica)Metodi d'indagine della struttura molecolare. Interazione radiazione­materia. I livelli energetici, tipi di transizione, intensità delle righe. Applicazioni delle proprietà di simmetria al calcolo di integrali. Rotatore   rigido   e   principi   di   spettroscopia   rotazionale.   Spettroscopia   vibrazionale:   oscillatore 

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armonico.   Anarmonicità   e   curve   di   potenziale   (Morse).   Regole   di   selezione.   Molecole poliatomiche, modi normali di virazione, frequenze di gruppo. Principi di spettroscopia infrarossa. Spettroscopia   infrarossa   in   trasformata   di   Fourier.   Principi   di   spettroscopia   Raman,   regole   di selezione e relazioni di simmetria. Spettroscopia elettronica: transizioni vibroniche (progressioni e sequenze), principio di Franck­Condon. Spettroscopie di fotoelettroni. Esercitazioni di laboratorio di spettroscopia infrarossa, Raman e di assorbimento UV­VIS.

Laboratorio di Chimica Fisica II Prof.ssa Maria Rosa Moncelli (Dip. Chimica)Prof.ssa Marta Puggelli (Dip. Chimica)Calorimetria:  vari  tipi  di  calorimetri,  analisi   termica differenziale.Cinetica :  equazioni cinetiche. Ordine di reazione e costante cinetica; metodi per la loro determinazione. Meccanismi di reazione. Energia di attivazione.  Reazioni a catena. La teoria degli urti.  La teoria del complesso attivato. Reazioni  unimolecolari.  Cinetica   in  fase eterogenea:  cinetica  enzimatica,  costante di  Michaelis­Menten., inibitori. Reazioni oscillanti (cenni). L'equilibrio elettrochimico e l'equazione di Nernst. Il potenziale elettrochimico ed il suo significato extratermodinamico. Teoria di Debye­Huckel ed i coefficienti di attività. Flusso, migrazioen e diffusione. Elettrodi. Onda polarografica reversibile ed irreversibile.   Applicazioni:   celle   galvaniche   e   pile.Tecniche   sperimentali:   calorimetria, spettrofotometria nel visibile, potenziometria, conduttometria, polarografia, voltammetria ciclica.

Laboratorio di chimica generale ed inorganicaProf.ssa Roberta Pierattelli (Dip. Chimica)Impostazione e bilanciamento di reazioni chimiche; Norme di sicurezza nel laboratorio chimico; Complementi   di   chimica   degli   elementi;   Manipolazione   di   sostanze   chimiche   e   tecniche   di laboratorio;   Esercitazioni   pratiche   in   laboratorio:   preparazione   e   purificazione   di   composti, separazione   di  miscele,   caratterizzazione  di   ioni   in   soluzione,   reattività   di   principali   composti inorganici.

Laboratorio di chimica inorganica IProf. Andrea Bencini (Dip. Chimica)Sintesi   inorganica.  Sintesi  di  complessi  metallici.  Messa  a  punto  di  una   reazione.  Tecniche  di riscaldamento e raffreddamento. Reazioni in ambiente di gas inerte. Manipolazioni in ambiente di gas   inerte   e   sotto   vuoto.  Metodi   di   anidrificazione  di   solventi,   reagenti,   prodotti.  Tecniche  di separazione   e   purificazione.   Caratterizzazione   di   prodotti   inorganici.   Sintesi   metallo­assistite. Effetto templato. Reattività di complessi. Reazioni di addizione di substrati semplici su complessi metallici.  Reazioni indotte da ioni metallici  e trasformazione dei leganti coordinati.  Reazioni di sostituzione  di   leganti.Cambiamenti  di  stereochimica  indotta  dai   leganti.  Stabilizzazione  di   ioni metallici nei bassi stati di ossidazione. 

Laboratorio di chimica organica IProf.ssa Anna Maria Papini  (Dip. Chimica Organica)Dr.ssa Francesca Cardona (Dip. Chimica Organica)La sicurezza nel   laboratorio di chimica organica.  Problematiche connesse con  l'uso di  sostanze infiammabili tossiche, corrosive e allo smaltimento dei prodotti di scarto. Principi e tecniche di base per il lavoro in un laboratorio di chimica organica. Vengono effettuate sintesi di semplici composti utilizzando   le   conoscenze   acquisite   nel   relativo   corso   teorico.   Principi   di   base   delle   tecniche cromatografiche (TLC, CC, FCC e GC) e delle tecniche spettroscopiche (IR e NMR) ai fini della caratterizzazione di una molecola organica".

Laboratorio di chimica organica IIProf.ssa Donatella Giomi (Dip. Chimica Organica)Dott. Stefano Cicchi (Dip. Chimica Organica)

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Norme di sicurezza nel laboratorio di chimica organica. Analisi organica qualitativa. Identificazione di un composto incognito. Criteri di purezza. Determinazione di costanti fisiche. Prove di solubilità. Test di reattività. Ricerca bibliografica. Sintesi di derivati. Separazione e identificazione di miscele binarie di composti incogniti.  Richiami di spettroscopia IR e UV. Spettroscopia  1H e  13C NMR. Spettrometria   di   massa.   Identificazione   di   composti   organici   incogniti   tramite   analisi spettroscopica. Analisi retrosintetica.

Laboratorio di fisica sperimentaleProf. Renato Torre (Dip. Fisica)Teoria degli errori. Analisi di varianza e di regressione lineare. Propagazione dell'errore. Concetto di misura di una grandezza fisica. Circuiti in corrente continua. Resistenza, capacita', induttanza. Circuiti in corrente alternata. Impedenze complesse. Valori efficaci. Ottica geometrica. Indice di rifrazione. Lenti sottili. Ottica ondulatoria. Diffrazione, interferenza. Esercitazioni in aula. Esercitazioni di laboratorio: circuiti, ottica, elaborazione numerica dei dati.

Matematica IProf.ssa Elena Comparini (Dip. Matematica)I numeri:  numeri  razionali,  numeri  reali,  numeri complessi.  Algebra lineare: vettori  nel piano e nello spazio; spazi vettoriali; matrici e trasformazioni lineari, sistemi lineari: autovalori, autovettori. Successioni Funzioni reali di variabile reale: insieme di definizione; limiti e continuità; derivata; grafico;  approssimazione  lineare,   formula di  Taylor.  Calcolo   integrale:  definizione  di   integrale; proprietà;   teorema   fondamentale;   primitive   di   una   funzione;   funzioni   integrabili,   integrali generalizzati; funzioni integrali. Equazioni differenziali: equazioni del primo ordine, problema di Cauchy;  equazioni   lineari  del  primo ordine;  equazioni   lineari  del  secondo ordine  a  coefficienti costanti.

Matematica IIProf. Andrea Colesanti (Dip. Matematica)Funzioni di piu' variabili reali: calcolo differenziale,  ottimizzazione. Integrali multipli: tecniche di integrazione e formule per il cambio di variabili. Curve e integrali curvilinei. Campi vettoriali nel piano; flusso di un campo vettoriale, teorema della divergenza. Cenni al teorema della divergenza nello spazio.

Argomenti dei corsi a scelta dello studente (tipologia d)Brevi riassunti sulla natura e sui contenuti dei corsi proposti dal corso di laurea da inserire a 

scelta dello studente nel piano di studio sono riportati di seguito. I programmi dettagliati possono essere ottenuti rivolgendosi ai singoli docenti.

Basi teoriche della chimicaProf. Natale Neto (Dip. Chimica) Trasformazioni tra sistemi di coordinate rettilinee e curvilinee in uno spazio ad n dimensioni. Matrice associata ad una rotazione di un angolo finito, o infinitesimo, intorno ad un qualsiasi asse.Coordinate rotazionali in dinamica vibrazionale e molecolare, invece di angoli di Eulero o quaternioni.Matrice Jacobiana e matrice metrica, componenti fisiche di un vettore.Spazio diretto e spazio reciproco: dalla cristallografia ai momenti coniugati ai vettori ket e bra di Dirac.Introduzione  all'algebra   tensoriale,   tensori  cartesiani  e  non,  elementi  di  superficie  e volume.Divergenza di un vettore ed equazione di Schrödinger in coordinate generalizzate. Consigliato per il triennio, a partire dal secondo annoDettagli alla pagina http://srv.chim.unifi.it/~neto/

ChemiometriaDott. Massimo Del Bubba (Dip. Chimica)

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  Introduzione  al  corso:   il   ruolo  della   chemiometria  nel  contesto  scientifico.  Breve  richiamo di calcolo matriciale.  L’analisi della varianza. La struttura multivariata dei dati (oggetti  e variabili, categorie) ed il loro pretrattamento. L’analisi delle componenti principali: matrice dei  loadings  e matrice degli scores e loro rappresentazione grafica. Significatività delle componenti. L’analisi dei cluster (metodi gerarchici e non gerarchici). Il concetto di modello e di sua validazione. I metodi di regressione:   i  minimi  quadrati,   i  metodi  step wise,   la   regressione   in  componenti  principali  e   il metodo PLS. Cenni ai descrittori QSAR. Esercitazioni al computer con il software PARVUS delle tecniche chemiometriche spiegate.

Chimica analitica clinicaDr.ssa Maria Minunni (Dip. di Chimica)Analisi dei campioni clinici. Prelievo e conservazione. Deproteinizzazione. Separazione: controllo di qualità; controllo degli strumenti e delle soluzioni. Automazione. Profili biochimici. Analisi dei gas   nel   sangue.   Bilancio   acido­base.   Sensori   a   O2  e   CO2.   Bilancio   Idrico.   Elettrodi   per   ioni. Funzione  gastrica   e  pancreatica:  analisi.  Glucosio  e   zuccheri  nel   sangue.  Glicolisi.  Biosensori. Pancreas artificiale. Funzioni epatiche. Analisi di proteine. Elettroforesi. Metabolismo del pigmento biliare. Funzionalita' renale. Soglia renale. Analisi quantitative. Immunochimica. Anticorpi per la chimica   clinica.   Anticorpi   monoclonali.   Analisi   immuno   chimiche   dirette.   Surface   Plasmon Resonance e sistemi nanogravimetrici. Diagnosi molecolare, reazione polimerasica a catena (PCR), tecniche di ibridazione di acidi nucleici, DNA chip.

Chimica analitica degli inquinantiDr.ssa Ilaria Palchetti (Dip. Chimica)Inquinamento   Ambientale:   generalità   e   definizioni.   Campionamento   e   Pretrattamento   del Campione.  Analisi:  metodi  classici  e strumentali,  analisi   in situ.  Le acque in natura.  Misure di qualità   delle   acque:   Solidi   sospesi,   Conducibilità/Salinità,   Durezza,   Ossigeno   Disciolto,   BOD, COD,   TOC,   pH,   Acidità,   Alcalinità.  Tecniche   per   l'analisi   degli   ioni   comuni.   Analisi dell'Ammoniaca,  dei  Fluoruri,   dei  Solfati,   e  dei  Fosfati.  Tecniche  di   analisi   per  gli   inquinanti organici   ed   inorganici   in   tracce.  Il   suolo   e   la   chimica   del   suolo.   Quartatura   di   campioni, pretrattamento ed estrazione dell'analita.  Determinazione degli  inquinanti   inorganici:  composti  a base di azoto, fosforo e zolfo, metalli pesanti. Determinazione degli inquinanti organici: pesticidi, IPA, PCB.L’atmosfera.  Inquinamento globale e localizzato.  Remote sensing.  Smog fotochimico. Analizzatori per NOX ed NO, O3, SO2, CO. Analisi di idrocarburi. Il particolato: concentrazione del particolato totale; composizione analitica; determinazione della distribuzione granulometrica.

Chimica analitica strumentale  Prof. Roberto Udisti (Dip. Chimica)Assorbimento   Atomico:   assorbimento,   emissione   e   fluorescenza,   fiamma,   fornetto,   idruri. Sensibilita'   e   interferenze.   Voltammetria   di   ridissoluzione:   anodica   e   catodica   su   elettrodo stazionario o ruotante. Sensibilita', speciazione e misura del potere complessante. Analisi in flusso: schemi   di   circuiti,   sensibilita',   applicazione   a   campioni   reali.   Cromatografia   ionica:   colonna, soppressore, rivelatori, risoluzione, selettivita'. Analisi di anioni e di cationi.

Chimica biorganica applicataDott. E. G. Occhiato (Dip Chimica Organica)Dott.ssa Gloria Menchi (Dip Chimica Organica)     Mod   A:   Biotrasformazioni:   impieghi   e   limitazioni.   Selettività   degli   enzimi.   Modelli   di interpretazione.   Classificazione   degli   enzimi.   Enzimi   idrolitici:   meccanismo   e   campi   di applicazione in chimica organica. Ossido­riduttasi: uso di enzimi isolati, uso di microrganismi, e di sistemi  vegetali   in   chimica  organica.  Diossigenasi.  Aldolasi,   formazione  di  nuovi   legami  C­C. Bioriduzioni non convenzionali. Cellule artificiali. Anticorpi catalitici. Impiego di enzimi in liquidi ionici. Esempi di applicazioni alla sintesi organica.

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     Mod   B:   Bioconiugazioni:   modificazione   di   ammino   acidi,   peptidi,   proteine,   zuccheri, polisaccaridi,   acidi   nucleici   e   oligonucleotidi.Reagenti   di   bioconiugazione;   omo­   e   etero­bifunzionalizzazione.   Marcatura   con   agenti   fluorescenti;   agenti   chelanti   e radioimmunoconiugazione;   agenti   di   biotinilazione.   Modificazioni   e   coniugazione   di   anticorpi. Sistemi avidina­biotina.  Alcuni  argomenti  del corso saranno oggetto  di esercitazioni pratiche di laboratorio

Chimica dei composti di coordinazione Dr.ssa Claudia Giorgi (Dip. Chimica)Lantanidi   e   attinidi:   Presenza   in   natura,   proprietà   degli   elementi,   reattività,   chimica   di coordinazione. Uso dei loro complessi metallici  in campo medico come farmaci antitumorali, come traccianti  e come agenti  di  contrasto in tecniche diagnostiche (raggi X, nuclear imaging,  MRI). Fotochimica:   interazione   luce­materia.   Complessi   dei   lantanidi   come   dispositivi   fotochimici; sensori e traccianti luminescenti. Cenni di radiochimica.

Chimica dei composti eterocicliciDott. Stefano Marcaccini (Dip. di Chimica Organica)Nomenclatura degli eterocicli. Eterocicli aromatici e non­aromatici: struttura, reattivitá ed attivitá biologica. Strategie generali di sintesi: processi di ciclizzazione e cicloaddizione. Eterocicli penta­ e esa­atomici: proprietá e applicazioni industriali.  Gli eterocicli nella sintesi organica: funzionalitá latenti e equivalenze sintetiche.

Chimica dei composti organometalliciProf. Andrea Goti (Dip. di Chimica Organica)Generalità   e   tecniche   di   manipolazione   di   composti   organometallici.   Derivati   organometallici polari:   Li,   Mg.   Derivati   del   gruppo   12:   Zn,   Hg.   La   chimica   dei   derivati   organometallici   dei lantanidi. Derivati organometallici degli elementi di transizione: principi generali. Leganti organici. Principali   tipi   di   reazione.   Descrizione   del   legame   M­C.   Utilizzo   come   gruppi   protettori   ed attivanti. Reazioni con formazione di legami C­C. Reazioni di complessi  ­alchilici (Cu, Pd) e di complessi     di alcheni (Pd, Zr, Ti), alchini (Co), allili (Pd, Ni), areni (Cr). Reattività di metallo­carbeni (Cr, Fe, Ti, Ru, Mo). Metallo­carbeni di Fischer e di Schrock. La reazione di metatesi degli alcheni   e   reazioni   correlate.   Catalizzatori   in   fase   omogenea   ed   eterogenea.   Leganti   chirali. Applicazioni in sintesi organica, in sintesi enantioselettive e in     processi industriali.

Chimica delle macromolecoleProf. Piero Frediani (Dip. di Chimica Organica)Introduzione   alla   chimica   delle   macromolecole.   Classificazione   e   caratterizzazione   delle macromolecole.   Metodi   per   la   sintesi   delle   macromolecole.   Degradazione   e   stabilità   delle macromolecole.  Reazione   su  matrici  macromolecolari.  Riciclo  delle  macromolecole.  Metodi  di lavorazione delle macromolecole. Principali macromolecole di interesse industriale: materie prime utilizzate per la sintesi, produzione e impieghi delle macromolecole. Elastomeri naturali e sintetici. Fibre   naturali,   artificiali   e   sintetiche.   Macromolecole   speciali   di   sintesi   utilizzate   nella conservazione del patrimonio culturale.

Chimica elettroanaliticaProf. Giovanni Pezzatini (Dip. di Chimica)Richiami   sui   principi   delle   celle   elettrochimiche   all'equilibrio   e   in   regime   di   corrente. Potenziometria diretta con elettrodi selettivi a membrane di vetro, liquide, solide, gas­permeabili. Titolazioni potenziometriche. Titolatori automatici. Polarografia. Voltammetria con elettrodi solidi ruotanti  o in condizioni  idrodinamiche.  Analisi  di  superfici elettrodiche mediante microscopia a forza atomica.  Voltammetria  a scansione non  lineare.  Voltammetria  di  ridissoluzione anodica e 

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catodica.   Applicazioni   analitiche   della   voltammetria   diretta.   Ultramicroelettrodi   ed   elettrodi modificati.   Titolazioni   mono   e   biamperometriche.   Sensori   amperometrici.   Coulombometria   a potenziale   controllato   e   a   corrente   costante.   Applicazioni   della   coulombometria.   Misure   di conduttività a bassa e alta frequenza. Titolazioni conduttometriche. Elettromicrobilancia a cristallo di quarzo. Rivelatori elettrochimici in cromatografia.

Chimica e tecnologia degli adesivi e delle sostanze filmogeneProf.ssa Antonella SalviniSostanze filmogene e chimica delle macromolecolare. Adesione. Composizione chimica, proprietà chimiche e chimico fisiche degli adesivi. Classificazione degli adesivi. Adesivi per il legno. Adesivi nel restauro. Impatto ambientale nell’uso di adesivi. Emissioni di formaldeide. Sostanze filmogene in pittura: leganti e vernici. Classi di leganti organici. Composizione chimica, proprietà chimiche e chimico fisiche delle vernici. La verniciatura del legno. L'applicazione delle vernici: tecniche ed attrezzature nell’applicazione delle vernici. I prodotti vernicianti, le vernici al solvente, le vernici ad acqua, vernici UV. Impatto ambientale nell’uso di vernici. Aspetti legislativi. Corso a scelta dello studente per le magistrali o nel terzo anno delle lauree triennali

Chimica fisica biologicaProf. M. Romanelli (Dip. di Chimica)1   Richiami   sulle   macromolecole   biologiche:   1.1   Proteine:   amminoacidi,   peptidi,   legame peptidico.  Struttura  primaria,   secondaria,   terziaria  e  quaternaria  1.2  Acidi  nucleici:  basi, nucleosidi, nucleotidi. Accoppiamento di basi e doppia elica. 2 Tecniche spettroscopiche: 2.1 Gli stati: orbitali molecolari, modi di vibrazione, stati di spin 2.2 Transizioni: condizione di risonanza, momento della transizione, regole di selezione 2.3 Assorbimento ed emissione 2.4 Spettroscopia elettronica: UV­Vis, Fluorescenza 2.5 Spettroscopia vibrazionale: IR, Raman 2.6 Spettroscopia di Risonanza Paramagnetica Elettronica (EPR).3 Applicazioni:3.1 UV­Vis: cromofori;   studi   strutturali   di   proteine   ed   acidi   nucleici   3.2   IR   –Raman:   assorbimenti caratteristici; studi su configurazione e legami inter­ ed intra­ molecolari 3.3 EPR: spin­labels e moti nelle membrane; condizioni di moto veloce e moto lento; i parametri d’ordine 3.4 EPR pulsato: l’intorno di centri paramagnetici nelle macromolecole.

Chimica fisica dei materialiProf. Ugo Bardi (Dip. di Chimica)Teoria   dell'elasticita'   dei   solidi.   Proprieta'   meccaniche   e   legame   chimico.   Difetti   reticolari   e dislocazioni. Proprieta' meccaniche ed elastiche di materiali ceramici, polimerici e metallici. Bande elettroniche nei solidi. Proprieta' dei semiconduttori. Giunzioni. Transistor e altri dispositivi a stato solido. Materiali a risposta non lineare o "intelligenti". Leghe a memoria di forma. Materiali a bassa dimensionalita'.   Film   sottili.   Quantum   wells,   quantum   dots   e   quantum   wires.   Dispositivi mesoscopici   per   trattamento   e   stoccaggio   dell'informazione.   Dispositivi   monoelettronici   a tunneling. Gates ad accoppiamento di carica e di spin. Cenni sul computing quantico.

Chimica fisica dei sistemi dispersi e delle interfasiProf. Piero Baglioni (Dip. di Chimica) Relazione tra energia e superficie per un sistema a grande interfase. Determinazione della dimensione e della forma di nanoparticelle. Frattali e dimensionalità frattalica. Metodi sperimentali per la determinazione della dimensione e/o della forma (classici, microscopie, diffusione di luce, neutroni, raggi X). Termodinamica e reologia delle soluzioni. Interazioni in soluzioni colloidali. Colloidi associativi. Micelle. Sistemi a bistrato. Polimeri nei sistemi colloidali. Micro e macro emulsioni. Applicazioni industriali e biotecnologiche. Stabilità di sistemi colloidali. Teoria di DLVO. Fenomeni elettrocinetici, elettro-osmosi. Trattazione unitaria delle forze nella stabilità dei colloidi. Teoria di Niham. Sol colloidali. Nanoparticelle. Quantum dots. Superfici. Termodinamica delle superfici. Tensione superficiale ed angolo di contatto. Bagnabilità e spandimento. Adesione.

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Monostrati di spandimento e di adsorbimento. Pluristrati. Applicazioni industriali: ottica, fotonica, microlitografia.

Chimica fisica dello stato solido e delle superficiProf. Gianni Cardini (Dip. Chimica)Strutturistica. Metalli: proprieta' termodinamiche del gas di elettroni; modello di Bloch, struttura a bande,   superficie   di   Fermi,   massa   effettiva.   Semiconduttori:   numero   di   portatori   all'equilibrio termico, semiconduttori con impurezze, ionizzazione termica delle impurezze. Esempio di effetti dovuti alla superficie. Forze di coesione. Dinamica Reticolare. Scattering di Neutroni. Teoria della Risposta   lineare.   Interazione   elettrone­fotone   e   elettrone­fonone.   Effetti   dovuti   a   imperfezioni reticolari.  Eccitoni.  Introduzione alla teoria del funzionale densita'.  Applicazioni della Dinamica Molecolare allo studio di solidi e sostanze fisiadsorbite.

Chimica fisica organicaDott. Leonardo Angeloni (Dip. Chimica)Livelli elettronici e simmetria delle molecole, caratterizzazione spettroscopica attraverso gli spettri di assorbimento e di fluorescenza. Gli orbitali di frontiera e le reazioni organiche, metodi di calcolo semiempirici per la determinazione delle energie e delle simmetrie degli orbitali elettronici, regola di   Woodward­Hoffmann   e   teoria   delle   perturbazioni,   applicazione   alle   reazioni   pericicliche termicamente   e   fotochimicamente   permesse,   reazioni   fotochimiche   di   isomerizzazione   e   di ciclizzazione.

Chimica supramolecolare Prof. Antonio Bianchi (Dip. Chimica)Molecole ed aggregati supramolecolari. Legame: elettrostatico, a idrogeno, di Van der Waals e di dispersione, interazione di stacking, effetto idrofobo. Molecole macrocicliche ed acicliche recettori di cationi, anioni e molecole neutre. Coordinazione. Termodinamica e cinetica nella coordinazione di cationi,  anioni  e molecole neutre. Struttura delle specie supramolecolari.  Relazioni proprietà­struttura   e   design   molecolare.   Riconoscimento   molecolare.   Reattività   e   catalisi.   Fotochimica supramolecolare.   Elettrochimica   supramolecolare.   Sistemi   modello   bioinorganici   e   bioorganici. Processi   di   auto­replicazione.   Trasporto   attraverso   membrane.   Cristalli   liquidi.   Conduttori, semiconduttori e super conduttori supramolecolari.

Cicli geobiochimici: metodi bioinformaticiProf. Antonio Rosato (Dip. Chimica)Il corso affronta i cicli geobiochimici tramite lo studio dei principali pathway biologici responsabili per la trasformazione di vari elementi (N, S, metalli, etc.). In particolare, saranno studiati i metodi per l’analisi delle caratteristiche strutturali e funzionali delle proteine coinvolte nei pathway, per l’identificazione di nuovi pathway attraverso l’analisi del genoma degli organismi, per la predizione della struttura, dei siti di legame e delle interazioni di proteine.Principali  argomenti:  Microrganismi e pathway enzimatici  nei cicli  geobiochimici.  Analisi  della sequenza delle proteine: allineamenti di sequenze; costruzione di profili. L’omologia fra proteine. I domini   strutturali   e   la   loro   classificazione.   Homology   modelling.   Threading.   Predizione   della funzione sulla base della struttura. Interazione enzima­substrato ed enzima­cofattori. Le interazioni proteina­proteina. Identificazione dei partner funzionali. La struttura di addotti proteina­proteina.

Cinetica chimica e dinamica molecolareProf. Emilio Mario Castellucci (Dip. Chimica)Dott. Giangaetano Pietraperzia (Dip. Chimica)Studio delle reazioni chimiche a livello molecolare. Collisioni tra molecole: dimensioni finite delle molecole, moto di avvicinamento delle molecole. Introduzione alle collisioni molecolari reattive: sezione   d’urto   delle   reazioni   chimiche.   Diffusione   molecolare   come   sonda   di   una   dinamica 

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collisionale. Diffusione classica ed elementi di diffusione quantistica. Introduzione alle dinamiche poliatomiche.   Considerazioni   strutturali   nel   calcolo   delle   velocità   di   reazione.   Chimica fotoselettiva: accesso alla regione dello stato di transizione. Chimica in tempo reale.

Dinamica chimica: metodi sperimentaliProf. Vincenzo Schettino (Dip. Chimica)  Metodi   sperimentali  di   studio  di  processi   chimici   elementari  e  meccanismi  di   reazione   (fasci molecolari, spettroscopie e metodi risolti nel tempo, .....) con esercitazioni pratiche.

Dinamica chimica: metodi teorico computazionaliProf. Vincenzo Schettino (Dip. Chimica)Interpretazione dei meccanismi di reazione e relativa modellistica (superfici di energia potenziale, calcolo di traiettorie, dinamica molecolare) con esercitazioni

ElettrochimicaProf.ssa Maria Luisa Foresti (Dip. Chimica)Equazione di Nernst.  La pila.  Il  potenziale  elettrochimico.  Elettrodi  di  prima e seconda specie. Elettrodo polarizzato ideale. Equazione elettrocapillare. Teoria di Gouy­Chapman. Adsorbimento ionico   specifico.   Strato   compatto.   Diffusione   e   migrazione.   Stadi   elementari   di   un   processo. Cinetica.   Trasferimento   di   carica.   Equazione   di   Butler­Volmer.   Tecniche   elettrochimiche   a potenziale controllato: Impedenza faradica. Corrosione. Elettrochimica ambientale. Conversione ed accumulo di energia. Batterie e pile a combustibile.

Genomica strutturale inorganicaProf. ssa Lucia Banci (Dip. Chimica)Prof.ssa Isabella Caterina Felli (Dip. Chimica)La genomica strutturale inorganica ha come scopo la caratterizzazione strutturale di tutte le proteine codificate nel genoma che interagiscono con i metalli. L’idea della “genomica strutturale” è nata recentemente, in seguito al sequenziamento del genoma. Lo scopo del corso consiste nel descrivere come cambia  la  mentalita’,  le  varie   iniziative   in  corso nel  mondo  in  questo campo,  gli  aspetti innovativi, i metodi usati, i risultati ottenuti fino ad adesso, le difficoltà incontrate, e le prospettive. In  particolare   il   corso   si   articola   in  varie   fasi.   Introduzione:   come  cambia   la   filosofia   (“high­throughput” anziche’ seguendo ipotesi specifiche) e iniziative in corso nel campo della genomica strutturale.  Criteri  di   selezione  delle  proteine  da  caratterizzare.  Metodi  per   la   caratterizzazione strutturale   ­  modeling,  NMR,  Xray,  EXAFS,   come metodo per   la   caratterizzazione  del   sito  di coordinazione del metallo. Metodi per valutare la qualità  di una struttura tridimensionale di una proteina. Tipi di strutture identificate: famiglie di proteine e spazio conformazionale delle strutture di proteine. Distribuzione dei tipi di fold. Cinetica e termodinamica del processo di folding. Forze e interazioni   che   lo   determinano.  Proteine   che   risultano  naturalmente   “unfolded”.   Interazioni   fra proteine  e  con altre  macromolecole  biologiche   (RNA,  DNA).  Problemi  aperti  nel  campo della genomica strutturale.

Laboratorio di chimica biorganicaProf.ssa Anna Maria Papini(Dip. Chimica Organica)  La proteomica è la disciplina scientifica che analizza e caratterizza le proteine, le loro interazioni e le modificazioni a cui vanno incontro in un organismo. E’ evidente che in questo contesto il chimico biorganico   che   si   occupa   della   sintesi,   purificazione   e   caratterizzazione   di   peptidi   e   proteine mediante   metodologie   innovative   potrà   dare   un   contributo   notevole   allo   sviluppo   di   progetti multidisciplinari from the bench to the bedside. Saranno effettuate sintesi e saggi immunologici di molecole biomimetiche sfruttando le strategie in fase solida sviluppate a partire dal lavoro di Bruce Merrifield:  sintesi  di  peptidi  e  sintesi  organica   in   fase  solida,  sintesi  di   librerie  combinatoriali, sintesi mediate da microonde, chemical ligation, approfondendo aspetti riguardanti le strategie di 

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protezioni e deprotezioni selettive di amminoacidi,   le caratteristiche dei supporti  solidi,   l’uso di reagenti  efficienti  per   la   formazione di  vari   legami  in  fase solida,   le  metodologie analitiche di purificazione e monitoraggio di peptidi e proteine (HPLC, LC­MS, elettroforesi ecc.).

Laboratorio di sintesi delle sostanze naturaliDott.ssa. Francesca Cardona (Dip. Chimica Organica)Le sostanze naturali:  isolamento, identificazione strutturale e sintesi.  Aspetti  pratici  nella sintesi delle sostanze naturali. Disconnessioni e strategie sintetiche per l’ottenimento di prodotti naturali di interesse biologico. Le sostanze organiche naturali come potenziali farmaci nella cura di patologie umane.  Nella   parte   pratica   in   cui   verrà   effettuata   una   sintesi   multistep   (4­5  passaggi)   di   una sostanza naturale o di un suo analogo. Il corso è consigliato per le lauree magistrali.

Materiali polimerici per l’industria e l’ambienteDott. Marco Frediani (Dip. Chimica Organica)Il corso si pone come scopo quello di approfondire le problematiche inerenti il ruolo rivestito dai polimeri nella società moderna e le loro applicazioni (packaging, trasporti,  medicina,  ecc.). Con questo scopo si analizzeranno le relazioni tra proprietà e struttura, la stabilità ambientale, i metodi di sintesi/caratterizzazione e di degradazione. Il corso prevede lo svolgimento di tesine intermedie.

Metodi fisici in chimica inorganicaProf.ssa Isabella Caterina Felli (Dip.Chimica)Il  corso si  propone di   fornire agli  studenti  conoscenze di  base delle   tecnologie  che  forniscono informazioni strutturali e dinamiche delle molecole. La tecnica principale è la risonanza magnetica nucleare   (NMR).   Il   corso,   che   prevede   lezioni   in   aula   seguite   da   esercitazioni   pratiche   agli strumenti, si sviluppa in varie fasi: introduzione, formalismo degli operatori prodotto, i “building blocks” con cui sono costruiti gli esperimenti, “tips and tricks” per ottimizzare l’acquisizione degli spettri,  la strumentazione, gli  spin oltre il protone. Introduzione: i momenti  angolari di spin nei campi magnetici, interazioni con radioonde, la frequenza di risonanza e le proprietà di rilassamento, le interazioni fra gli spin. Il formalismo dell’operatore prodotto per capire l’evoluzione dei sistemi di spin   in   seguito   ad   una  perturbazione   ed   il   trasferimento  di   magnetizzazione  o  di   coerenza.   I “building   blocks”   alla   base   degli   esperimenti:   evoluzione   del   chemical   shift,   detezione   in quadratura, cicli di fase, gradienti, soppressione del solvente, trasferimenti di coerenza. “Tips and tricks” per   selezionare   le  varianti   più   appropriate   degli   esperimenti   ed  ottimizzare   i   parametri importanti. La strumentazione: concetti di base e recenti avanzamenti tecnologici per aumentare la sensibilità e la risoluzione degli strumenti (alti campi, probe dedicati, cryoprobe). Gli spin nucleari oltre il protone: 13C, 15N, 31P, 113Cd, 199Hg, 195Pt, 57Fe etc. Il corso e' consigliato agli studenti iscritti al terzo anno della laurea triennale.

Metodi fisici in chimica organicaProf. Stefano Chimichi (Dip. Chimica Organica)Corso mutuato dal corso di “Metodi fisici in chimica organica” (laurea magistrale in Chimica) e  dal corso di “Metodi fisici in chimica organica:tecniche avanzate” Determinazione  strutturale  di  molecole  organiche  mediante   tecniche   spettroscopiche.  Teoria   ed applicazioni della spettroscopia  1H e  13C NMR: i parametri spettrali (chemical shift e costanti di accoppiamento),   il   rilassamento,   spettri   di   primo   ordine   e   di   ordine   superiore,   i   concetti   di equivalenza chimica e magnetica. NMR e stereochimica. La recettività.  Il metodo a impulsi e la trasformata di Fourier.  Il disaccoppiamento di spin nella spettroscopia  13C: determinazione della molteplicità, spettri completamente accoppiati al protone (gated decoupling), inversione selettiva di popolazione e trasferimento di polarizzazione (SPI e SPT). Esperimenti monodimensionali a più impulsi  (APT, DEPT, INEPT).  Le costanti  di  accoppiamento C­H. Teoria ed applicazioni  della spettroscopia NMR bidimensionale: concetti generali. Correlazioni omo­ ed eteronucleari, tecniche 

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1D avanzate e 2D (COSY, DQF­COSY, PS­COSY, TOCSY, HETCOR, COLOC, INADEQUATE, HMBC,   HSQC).   Effetto   nucleare   Overhauser   (NOEDIF,   2DNOESY,   NOESY1D,   ROESY ecc).Esame con prova scritta ed accertamenti intermedi.

Metodi fisici in chimica organica (tecniche avanzate)Prof. Stefano Chimichi (Dip. Chimica Organica)Teoria  ed  applicazioni  della   spettroscopia  NMR bidimensionale:  concetti  generali.  Correlazioni omo­   ed   eteronucleari,   tecniche   1D  avanzate   e   2D   (COSY,  DQF­COSY,   PS­COSY,  TOCSY, HETCOR,  COLOC,   INADEQUATE,  HMBC,  HSQC).  Effetto   nucleare  Overhauser   (NOEDIF, 2DNOESY, NOESY1D, ROESY ecc).Esame con prova scritta ed accertamenti intermedi.

Metodi matematici avanzati per la ChimicaProf.ssa Elena Comparini (Dip. Matematica)Analisi dimensionale Equazioni alle differenze: lineari del primo ordine;  lineari  a coefficienti  costanti.  Equazioni differenziali  ordinarie:  definizione di soluzione; curve soluzioni e campi di direzione; problemi ai valori iniziali; sistemi lineari; stabilità dei   sistemi   del   primo   ordine;   problemi   ai   limiti;problemi   di   Sturm­Liouville   .Equazioni   alle derivate   parziali:   propagazione   delle   onde;   equazione   delle   onde;   propagazione   del   calore; equazione della diffusione; equazione di Laplace.

Metodologie di sintesi in chimica organicaProf.ssa Franca Cordero (Dip. Organica)Dott. Ernesto Occhiato (Dip. Organica)Il corso si propone di fornire agli studenti le conoscenze teoriche e soprattutto pratiche per poter realizzare   la   sintesi   di   composti   organici   polifunzionalizzati.   Verranno   svolte   delle   ricerche bibliografiche   usando   banche   dati   ‘on  line’  e,   in   laboratorio,   verranno   effettuate   delle   sintesi multistadiche che presentano interessanti aspetti di selettività, utilizzando alcuni tra i metodi più recenti per la protezione e la trasformazione di gruppi funzionali, la formazione di nuovi legami C­C ed il controllo della stereochimica dei prodotti.Il corso è consigliato per le lauree magistrali

Mineralogia Introduzione   alla   mineralogia:i   minerali   nella   crosta   terrestre;   ambienti   minerogenetici; classificazione dei minerali; i cristalli simmetria.  Metodi scelti di analisi mineralogica: microscopia ottica;   diffrazione   dei   raggi   X;   fluorescenza   a   raggi   X;   microscopio   elettronico   e   microsonda elettronica.  Mineralogia   applicata:   risorse   minerali;   minerali   metalliferi;minerali   industriali; mineralogia ambientale.Argomenti scelti (ceramiche, vetri, applicazioni ai beni culturali…)

Proteine e metalloproteine come bersagli farmacologiciProfssa Lucia Banci (Dip. Chimica)

L'avvento  delle   sequenze   genomiche  di  molti   organismi   incluso   l'uomo  ha   fornito   un   enorme numero di potenziali nuovi bersagli terapeutici (target). Strumenti bioinformatici sono utilizzati per l'individuazione dei target e la loro prima caratterizzazione. Sono discussi  metodi bioinformatici e sperimentali per il disegno e lo sviluppo di candidati farmaci contro target selezionati,  anche in funzione  della  capacità   del   target  di   legare   ioni  metallici.  Saranno   infine   fornite  nozioni   sulle metodologie   per   la   caratterizzazione   del   target   e   per   lo   screening   delle   interazioni   candidato farmaco­target. Il corso si articolera’ sui seguenti argomenti:Definizione di bersaglio farmacologico e   strategia  per   la   sua   individuazione.  Strumenti  per   l’analisi  delle  banche  dati  genomiche,  per allineamento di sequenze, per  l’individuazione di SNPs e di dati  funzionali.  Metodologie per  il disegno di  candidati   farmaci  con approccio “razionale” e  “irrazionale”.  Strumenti  di  calcolo di 

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docking. Metodologie per lo screening di interazioni target­candidato farmaco sia “ligand­based” che “target­based. Introduzione alle tecniche di calorimetria, fluorescenza.

Saggi bioanalitici su matrici realiProf. Giovanna Marrazza (Dip. Chimica)Problemi delle matrici reali (acque di scarico, fluidi biologici, alimenti, ecc.). Metodi bioanalitici per   il  controllo delle  acque naturali  ed   inquinate.La misura del  BOD. Test  di   tossicità  acuta  e cronica con Daphnia Magna e con batteri luminescenti. Test di mutagenesi. Saggi immunochimici e di affinità.  Sistemi bioanalitici  per il rilevamento di pesticidi e mutageni.  Saggi per la misura dell'attività enzimatica nel sangue. Sistemi bioanalitici per la rivelazione di tossine. Esercitazioni pratiche di laboratorio.

Sensori e biosensoriProf. Marco Mascini (Dip. Chimica)Definizione   di     Sensore   e   Biosensore.   Biosensori   Catalitici   e   di   Affinità.Tecniche   di immobilizzazione di Enzimi, Anticorpi, Oligonucleotidi.Le tecniche elettrochimiche di trasduzione: Amperometria, Potenziometria , Tecniche elettrochimiche veloci.Le tecniche ottiche di trasduzione: Fibre ottiche, Assorbanza, Risonanza Plasmonica di Superfice (SPR).Applicazioni dei Biosensori per la Medicina   (striscette per il controllo della Glicemia, Pancreas artificiale, Rene artificiale, AMI (Acute Myocardial Infarction ) ecc.Applicazione dei Biosensori per   l’Ambiente   (   sensori   di   Tossicità,   Genotossicità,   Neurotossicità,   Pesticidi,   Erbicidi   ecc.) Applicazione dei Biosensori per il settore Alimentare (qualità degli alimenti, freschezza dei pesci, valutazione   della   presenza   di   OGM   (Organismi   Geneticamente   Modificati).   Esperimenti   di laboratorio relativi agli argomenti del Programma.

Sintesi e reattività dei complessi metalliciProf.ssa Barbara Valtancoli (Dip. Chimica)Prof. Andrea Bencini (Dip. Chimica)Sintesi  di  complessi  di   ioni  metallici:  aspetti   termodinamici  e  cinetici.  Sintesi  metallo­assistite. Processi di self­assembling per la formazione di specie complesse organiche e inorganiche e loro uso   per   la   realizzazione   di   nuovi  materiali   polifunzionali.   Self­assembling   in   sistemi   naturali. Sistemi   catalitici   e   autoreplicanti.   Applicazioni   biochimiche   e   biomediche   della   chimica supramolecolare. Complessi di metalli di transizione come recettori per piccole molecole, quali ad esempio  O2 e NO, e loro applicazioni in campo biomedico. I "radicali liberi": formazione, reattività ed  effetti   tossici  di  specie  azotate  o  ossigenate   radicaliche  (ROS,  RNS).   Interazione di  piccole molecole e di complessi con nucleobasi, nucleotidi, DNA e RNA e loro   applicazioni in campo farmacologico.  Complessi  di   ioni  metallici  come agenti   terapeutici.  Complessi  di  platino  come antitumorali. Chemioterapici di prima e seconda generazione. Tossicità di ioni metallici e lesioni del DNA.  Terapia di chelazione.

Sintesi delle sostanze naturaliProf. Stefano Chimichi (Dip. Chimica Organica)Esempi di sintesi di sostanze organiche naturali. Strategie sintetiche. Sintesi di analoghi di sostanze naturali a potenziale attività farmacologica attraverso processi ecocompatibili. Consigliato per gli studenti iscritti alle lauree magistrali.

Scienza dei metalli Prof. Sergio Ceresara (S.M.I.)Richiami di cristallografia. Metodi d'indagine. Struttura delle fasi nelle leghe. Energia libera delle fasi nelle leghe. Trasformazione ordine­disordine. I diagrammi di equilibrio. Trasformazioni di fase di  non equilibrio.  Solidificazione.  Processi  di  colata.  Difetti  puntiformi.  Diffusione  nei  metalli. Precipitazione. Proprieta' elastiche nei metalli. Dislocazioni. Deformazione plastica e incrudimento. 

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Recovery   e   cristallizzazione.   Meccanismi   di   indurimento.   Frattura.   Scorrimento.   Fatica. Lavorazioni plastiche. 

Spettroscopia molecolareProf. Roberto Bini (Dip. Chimica)Il corso affronta i moderni temi della spettroscopia molecolare dal punto di vista sia teorico sia delle tecniche sperimentali e rappresenta una prosecuzione del corso di Laboratorio di Chimica­Fisica I. Teoria del corpo nero. Natura della radiazione elettromagnetica e sua interazione con lamateria.   Teoria   delle   perturbazioni   dipendente   dal   tempo.   Assorbimento   ed   emissione,   regole selezione, regola d'oro di Fermi. Forme di riga. Spettroscopia dipendente dal tempo: funzione di correlazione   temporale,   spettroscopia   FIR   e   Raman   depolarizzato   di   liquidi.   Spettroscopia vibrazionale e rotazionale di molecole diatomiche. Rotazioni di molecole poliatomiche. Vibrazioni di molecole poliatomiche: approccio classico e quantomeccanico.  Spettri  vibrazionali  di cristalli molecolari,   proprietà   di   simmetria   e   diagrammi   di   correlazione.   Spettroscopia   elettronica   di molecole   diatomiche:   struttura   vibrazionale   e   principio   di   Franck­Condon,   emissione, dissociazione.   Spettroscopia   elettronica   di   molecole   poliatomiche,   limite   di   validità dell'approssimazione di Born­Oppenheimer e struttura vibronica. Cromofori. Effetto del solvente. Stati elettronici in spettroscopia ed in fotochimica. La spettroscopia Raman: approccio classico e relazione di Kramers­Heisenberg­Dirac. Raman risonante. Polarizzazione in Raman. Processi ottici non­lineari: assorbimenti a due e più fotoni, Raman stimolato, tecniche Raman coerenti.

Stereochimica Prof. Antonio Guarna  (Dip. Organica)Programma del corso: Chiralità ed elementi di simmetria. Configurazione assoluta e configurazione relativa:  regole di assegnazione e di priorità  di molecole con elementi  stereogenici:  centri,  assi, piani elicità. Polarimetria, dispersione ottica rotatoria, dicroismo circolare. Descrittori stereochimici per sistemi insaturi, ciclici, biciclici fusi o a ponte. Pro­stereogenicità di atomi, gruppi e facce. Analisi conformazionale. Metodi di meccanica molecolare per il calcolo della struttura ed energia di conformeri. Analisi conformazionale di etano, butano. Effetto gauche ed effetto anomerico. Sistemi a rotazione impedita. Analisi conformazionale di aldeidi, chetoni, acidi carbossilici, esteri, ammidi, dieni. Analisi conformazionale di cicloesano e cicloesanone, metilenecicloesano, cicloesene. Studio degli equilibri conformazionali mediante NMR. Conformazioni di sistemi carbociclici saturi a cicli piccoli e medi. Sistemi biciclici fusi con il cicloesano. Analisi conformazionale di eterocicli saturi.Metodi per l’assegnazione della configurazione assoluta e relativa mediante: diffrazione ai raggi X. NMR   di   diasteroisomeri,   dispersione   ottica   rotatoria.   Effetti   conformazionali   sulla   reattività, accelerazione sterica ed effetto sterico.  Il corso è consigliato agli studenti iscritti  al terzo anno della laurea triennale e agli studenti delle lauree magistrali.  

Strutturistica chimicaDott.ssa Carla Bazzicalupi (Dip. Chimica)Scopo primario dell’insegnamento è l’avvicinamento degli studenti alla chimica strutturale, settore delle   scienze   chimiche   fondamentale   nello   studio   della   natura   e   delle   proprietà   dei   composti chimici.   La   comprensione   della   definizione   di   stato   cristallino   e   delle   leggi   che   lo   regolano (Simmetria.  Operazioni  di   simmetria.  Sistemi  cristallini.  Reticoli  Bravaisiani.  Classi   cristalline. Gruppi Spaziali)  da un lato e delle  tecniche sperimentali  che ne consentono lo studio dall’altro (Teoria   geometrica   ed   aspetti   strutturali   della   diffrazione,   apparati   sperimentali   e   tecniche   di raccolta e  trattamento dati  su cristallo singolo   e su polveri,  cenni di diffrazione neutronica ed elettronica) faranno conseguire allo studente le abilità necessarie aal’ottenimento del dato strutturale ed all’estrazione ed alla comprensione dell’informazione chimica a partire dal dato strutturale stesso. Esercitazioni   mirate   sulle   strumentazioni   del     Centro   Interdipartimentale   di   Cristallografia Strutturale e sulle principali banche dati cristallografiche (Cambridge Structural Database, Protein 

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Databank, Powder Diffraction File) impegneranno lo studente in prima persona consentendogli una possibilità di verifica ed approfondimento degli argomenti studiati.

Termodinamica chimicaProf. Gianni Cardini (Dip. Chimica)Importanza  di   collegare   le  grandezze della   termodinamica  classica   alle   grandezze   molecolari usando   appropriati   metodi   statistici.   Fondamenti   della   termodinamica   statistica   classica.  Suoi successi   e   suoi   insuccessi.   Necessario   il   ricorso  ad  alcuni   assiomi  della quantomeccanica anche nel   limite classico (modello semiclassico)  .   Importanza del  fattore  di  scala.   Funzione di partizione e calcolo delle grandezze termodinamiche. Entropia di zero e terzo principio. Sistemi non ideali. Calcolo del secondo coefficiente del viriale di un gas reale. Attivita'.  Presentazione di alcuni modelli  per liquidi monoatomici.  Statistiche quantiche. Regimi di degenerazione  debole e forte. Equazioni di stato di gas bosonici e fermionici. Leggi del corpo nero. Il Corso prevede esercizi di calcolo numerico su particolari argomenti.

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Corsi di Laurea Specialistica in:CHIMICA

CHIMICA DELL'AMBIENTE E DEI BENI CULTURALICHIMICA DELLE MOLECOLE BIOLOGICHE

(Presidente: Prof. Andrea Goti)

I  corsi  di   laurea Specialistica hanno durata  normale di  2 anni  e sono strutturati   in semestri. L'attività dello studente corrisponde al conseguimento di 60 crediti all'anno. Lo studenti che abbia conseguito   120   crediti   (+180   della   laurea   triennale)   adempiendo   a   tutto   quanto   previsto   dalla struttura didattica può conseguire il titolo anche prima della scadenza biennale.

Corso di Laurea in Chimica La Laurea Specialistica in Chimica fornisce un approfondimento della formazione chimica di 

base nei  vari  settori  scientifico  disciplinari  e  competenze  specifiche  attraverso  l'acquisizione  di metodologie utili per la comprensione dei fenomeni a livello molecolare. La Laurea Magistrale in Chimica   si   propone   di   formare   uno   "scienziato   chimico"   in   grado   di   poter   intervenire   su problematiche di alto contenuto scientifico e tecnologico che si presentano sempre più spesso sia nel campo della chimica applicata che nella ricerca di base. Questa laurea Magistrale si propone di fornire al laureato una approfondita conoscenza delle tematiche chimiche più avanzate, in modo tale da potergli permettere di affrontare i più svariati problemi nei vari settori socio­economici, medico sanitari,   ambientali   e   industriali   favorendone   così   l'inserimento   nel   mondo   produttivo   e   della ricerca.

Tabella: Corso di Laurea in Chimica

CORSI FONDAMENTALI DEL I ANNO

1 semestre CFU 2 semestre CFU

Chimica analitica III + laboratorio 6 Chimica bioinorganica 3

Chimica fisica delle superfici + laboratorio

6 Chimica computazionale 6

Chimica inorganica II 6 Chimica organica superiore II 6

Chimica organica superiore I 6 Laboratorio di chimica fisica 3

Metodi matematici per la chimica 3 Metodi fisici in chimica organica 3

Metodi spettr. e risonanza magnetica 6

CORSI FONDAMENTALI DEL II ANNO

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Chimica fisica dei nanosistemi 3

Diritto del lavoro 3

Lo studente dovrà inoltre conseguire altri 60 CFU così suddivisi: 6 CFU a scelta, 18 CFU a scelta da ambito aggregato per crediti di sede (Tabella III), 6 CFU di tirocinio che potranno essere accorpati alla prova finale (30 CFU).

Corso di Laurea in Chimica dell'ambiente e dei beni culturaliLa Laurea Specialistica in Chimica dell'Ambiente e dei Beni Culturali ha l'obbiettivo di creare 

una figura di elevata professionalità nel campo ambientale e della tutela del patrimonio artistico.Il laureato   che   seguirà   questo   percorso   formativo   non   solo   possiederà   la   conoscenza   della strumentazione  al  più   alto   livello  di   innovazione   tecnologica  oggi  disponibile  nel  campo delle analisi   chimiche,   ma   maturerà   anche   l'esperienza   e   la   cultura   necessarie   per   affrontare   le problematiche ambientali nella loro globalità.Questo bagaglio culturale permetterà la comprensione dei complessi processi correlati alla emissione, distribuzione ed effetti sulla salute e sull'ambiente di sostanze   xenobiotiche   e   naturali,   darà   le   conoscenze   per   una   corretta   valutazione   dell'impatto ambientale  di  attività   antropiche e   fornirà   le  necessarie  basi  per  studi  di  modellizzazione delle interazioni   con   gli   ecosistemi   ed   il   clima.   In   tale   ambito,   la   Laurea   Magistrale   in   Chimica dell'Ambiente e dei Beni Culturali offre ampie prospettive di impiego.

Tabella: Corso di Laurea in Chimica dell'ambiente e dei beni culturali

CORSI FONDAMENTALI DEL I ANNO

1 semestre CFU 2 semestre CFU

Chimica analitica ambientale I + laboratorio

6 Chimica dei processi di biodegradazione

6

Chimica inorg. dell'ambiente e dei beni culturali

6 Chimica industriale II + laboratorio 6

Chimica organica 6 Metod. chim. fis per l'ambiente e i beni cult.

6

Chimica per i beni culturali 6 Chimica analitica ambientale II +laboratorio

6

CORSI FONDAMENTALI DEL II ANNO

Chimica dell'ambiente 6 Mineralogia per l'ambiente e i beni culturali

3

Chimica industriale III 3

Complementi di chimica fisica 3

Diritto del lavoro 3

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Lo studente dovrà inoltre conseguire altri 54 CFU così suddivisi: 6 CFU a scelta, 12 CFU a scelta da ambito aggregato per crediti di sede (Tabella III), 6 CFU di tirocinio che potranno essere accorpati alla prova finale (30 CFU).

Corso di Laurea in Chimica delle molecole biologicheLa  Laurea  Specialistica   in   Chimica  delle  Molecole  Biologiche  è   un   corso   che  permette   al 

chimico,   con   le   sue   conoscenze   molecolari,   di   entrare   nel   mondo   della   biologia   e   delle biotecnologie. Le indagini spettroscopiche e strutturali, la bioinformatica chimica, la modellistica, lo   sviluppo   di   farmaci,   la   biotecnologia   ambientale   combinati   con   l'approccio   di   ingegneria genetica, permettono al Laureato Specialistico in Chimica delle Molecole Biologiche di inserirsi nel mondo della ricerca e del lavoro in settori ad alta tecnologia e ad alto valore aggiunto.

Tabella: Corso di Laurea in Chimica delle molecole biologiche

CORSI FONDAMENTALI DEL I ANNO

1 semestre CFU 2 semestre CFU

Bioelettrochimica + laboratorio 6 Biochimica II 6

Biologia molecolare 6 Chimica biorganica 3

Chimica bioinorganica + laboratorio 6 Chimica fisica dei sistemi complessi 3

Chimica organica superiore 6 metodi di indagine di molecole biologiche

6

Propr. di sint.i e biosintesi delle sost. naturali I

3 Propr. di sint. e biosintesi delle sost. naturali II

3

Struttura e dinamica molecolare + laboratorio

6

CORSI FONDAMENTALI DEL II ANNO

Bioanalitica + laboratorio 6 Il metalloma 6

Diritto del lavoro 3

Genetica 3

Lo studente dovrà inoltre conseguire altri 48 CFU così suddivisi: 6 CFU a scelta, 12 CFU a scelta da ambito aggregato per crediti di sede (Tabella III), 6 CFU di tirocinio che potranno essere accorpati alla prova finale (24 CFU).