CORSO DI FORMAZIONE SUL PRIMO SOCCORSO - epc.it · Note e istruzioni per il docente Test di...

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CORSO DI FORMAZIONE in salute e sicurezza sul lavoro secondo il D.Lgs. 81/2008 1 Angelo Sacco Matteo Ciavarella Supporti per la formazione CORSO DI FORMAZIONE SUL PRIMO SOCCORSO Secondo il programma del D.M. 388/2003 alla luce del D.Lgs. 81/2008 Nel CD-Rom allegato: 246 diapositive in PowerPoint personalizzabili Note e istruzioni per il docente Test di apprendimento ed attestati di partecipazione

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CORSO DI FORMAZIONE in salute e sicurezza sul lavoro secondo il D.Lgs. 81/2008 1

Angelo Sacco Matteo Ciavarella

Supporti per la formazione

CORSO DI FORMAZIONE SUL PRIMO SOCCORSO

Secondo il programma del D.M. 388/2003 alla luce del D.Lgs. 81/2008

Nel CD-Rom allegato:246 diapositive in PowerPoint personalizzabili

Note e istruzioni per il docenteTest di apprendimento ed attestati di partecipazione

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CORSO DI FORMAZIONE sul primo soccorso 3

INDICE GENERALE

PREMESSA ....................................................................................................................... 7

CAPITOLO 1INTRODUZIONE AI MODULI A, B, C ..............................................................................................9

CAPITOLO 2ELENCO DIAPOSITIVE COMMENTATEMODULO A ...................................................................................................................27

Sezione 1: Allertare il sistema di soccorso......................................................................31Sezione 2: Riconoscere una emergenza sanitaria .........................................................33Sezione 3: Attuare gli interventi di primo soccorso .......................................................56Sezione 4: Conoscere i rischi specifici della attività svolta ............................................98

CAPITOLO 3QUESTIONARIO DI VALUTAZIONE PER IL MODULO A ........................................................................................... 103

CAPITOLO 4ELENCO DIAPOSITIVE COMMENTATEMODULO B ................................................................................................................ 107

Sezione 1: Acquisire conoscenze generali sui traumi in ambiente di lavoro............ 111Sezione 2: Acquisire conoscenze generali sulle patologie specifiche

in ambiente di lavoro................................................................................... 147

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4 CORSO DI FORMAZIONE sul primo soccorso

CAPITOLO 5QUESTIONARIO DI VALUTAZIONE PER IL MODULO B ............................................................................................ 223

CAPITOLO 6ELENCO DIAPOSITIVE COMMENTATEMODULO C ................................................................................................................ 229

Sezione 1: Tecniche di comunicazione con il sistema di emergenza del S.S.N. .... 233Sezione 2: Tecniche di primo soccorso nelle sindromi cerebrali acute ................... 236Sezione 3: Tecniche di rianimazione cardiopolmonare ............................................ 238Sezione 4: Tecniche di primo soccorso nella sindrome di insufficienza

respiratoria acuta ...................................................................................... 256Sezione 5: Tecniche di tamponamento emorragico.................................................. 266Sezione 6: Tecniche di sollevamento, spostamentoe trasporto del traumatizzato ....................................................................................... 280

CAPITOLO 7QUESTIONARIO DI VALUTAZIONE PER IL MODULO C ............................................................................................ 301

CAPITOLO 8SKILL TEST ................................................................................................................. 305

CAPITOLO 9MODULI DI AUTOCONTROLLO ................................................................................. 311

CAPITOLO 10ATTESTATI ............................................................................................................... 317

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CORSO DI FORMAZIONE sul primo soccorso 5

CAPITOLO 11USO E PERSONALIZZAZIONE DELLE DIAPOSITIVE ........................................................................................ 319

Bibliografia ............................................................................................................... 321

Riferimenti normativi (in ordine cronologico) .............................................................................. 323

APPENDICED.M. 15 luglio 2003 n. 388Regolamento recante disposizioni sul pronto soccorso

aziendale, in attuazione dell'articolo 15, comma 3,

del decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626,

e successive modificazioni ........................................................................................ 325

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CORSO DI FORMAZIONE sul primo soccorso 7

PREMESSA

Le innovazioni introdotte dal D.Lgs. 626/94 e poi dal T.U. 81/2008 richiedono un ap-proccio globale al primo soccorso aziendale che privilegi gli aspetti organizzativo-ge-stionali e formativi, anche alla luce della nuova concezione della gestionedell’emergenza sanitaria territoriale. L’obbligo di designare, di formare e di addestrarei lavoratori addetti al primo soccorso, insieme alla attenzione ai rapporti con i servizidi emergenza esterni, rappresentano i punti salienti del dettato di legge i cui elementiattuativi sono contenuti nel Decreto Interministeriale 388 del 2003.Il volume vede la luce completo degli innovativi contenuti in tema di emergenza sani-taria delle linee guida 2005 per la rianimazione cardiopolmonare dell’European Resu-scitation Council (ERC). Le linee guida semplificano le procedure di rianimazionecardiopolmonare di base, enfatizzando gli aspetti che riguardano la sicurezza dei soc-corritori e della vittima e la preminenza delle compressioni toraciche esterne nelmantenimento delle funzioni vitali nel soggetto in arresto cardiorespiratorio.Questo nuovo approccio addestrativo, in considerazione dei tempi assai contenutiprevisti per la formazione dei lavoratori addetti al pronto soccorso aziendale, rappre-senta un indubbio vantaggio poiché permette al formatore di ottenere in un minortempo l’obiettivo formativo del “saper fare”.Il materiale formativo presentato nel volume e nel CD è la rivisitazione opportuna-mente aggiornata con le più recenti linee guida di una precedente opera degli stessiAutori (Sacco e Ciavarella, Corso di formazione multimediale -Il primo soccorso nei luoghidi lavoro, 2003) e nasce dalle conoscenze teoriche e dall’esperienza pratica maturatain anni di formazione sulle tematiche del primo soccorso; esso è destinato ad essereutilizzato dai medici, medici del lavoro e competenti interessati a gestire la formazio-ne nelle aziende, riporta le tematiche più significative in tema di gestione delle primefasi dell’emergenza sanitaria ed è organizzato in modo da ripercorrere il programmaprevisto dal citato Decreto interministeriale.Questo materiale didattico vuole avere un approccio pratico, enfatizzando le proce-dure organizzative per fornire un adeguato primo soccorso ai lavoratori feriti o coltida malessere; descrive inoltre le più semplici manovre che il primo soccorritore, inattesa del personale sanitario, dovrà compiere nelle situazioni di emergenza ed ur-genza.Al termine di ogni modulo verranno presentati una serie di quesiti e di situazioni pra-tiche che hanno l’obiettivo di permettere al discente di ripercorrere sinteticamenteil percorso formativo e di dipanare eventuali dubbi.

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8 CORSO DI FORMAZIONE sul primo soccorso

Oltre al commento, alcune diapositive sono arricchite da indicazioni per gli eventualiapprofondimenti e suggerimenti pratici sulla gestione dell’aula nella formazione sultema illustrato nella diapositiva.Segue, al termine del volume, un’ampia rassegna bibliografica sulle tematiche trattateper gli eventuali approfondimenti.La finalità del corso non è quella di trasformare gli addetti alle squadre aziendali diprimo soccorso in supplenti del personale sanitario preposto a questo compito, ma difornir loro uno strumento pratico per gestire in modo efficace l’assistenza al lavora-tore infortunato o colto da malore.Al termine del corso i partecipanti dovranno dunque essere in grado di riconoscerele situazioni di emergenza e di urgenza, valutare la gravità del caso in relazione allelesioni osservate (ed in particolare allo stato delle funzioni vitali), allertare il sistemadi emergenza sanitaria e fornire un primo soccorso adeguato.

Gli Autori

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CORSO DI FORMAZIONE sul primo soccorso 9

CAPITOLO 1

INTRODUZIONE AI MODULI A, B, C

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CORSO DI FORMAZIONE sul primo soccorso 11

1 Il primo soccorso nei luoghi di lavoroIl D.Lgs. 81/2008 ha integralmente recepito le modifiche già apportate alla norma-tiva vigente in tema di pronto soccorso aziendale dal D.Lgs. 626/94. Tra queste,l’obbligo per il datore di lavoro di designare i lavoratori incaricati di attuare le misuredi pronto soccorso (art. 18, c. 1, lett. b) e di formare i lavoratori designati con istru-zione teorico-pratica per l’attuazione delle misure di primo intervento interno eper l’attivazione degli interventi di primo soccorso (art. 3, c. 1). Gli obiettivi e i con-tenuti della formazione dei lavoratori designati sono specificati nel Decreto mini-steriale 388/03.Il materiale formativo presentato, redatto alla luce del programma ministeriale,vuole avere un approccio pratico, enfatizzando, in particolare: a) le procedure or-ganizzative per fornire un adeguato primo soccorso ai lavoratori colti da malessereo da traumi; b) le più semplici manovre che il primo soccorritore, in attesa del per-sonale sanitario, dovrà compiere nelle situazioni di emergenza ed urgenza.La finalità del corso non è quella di trasformare gli addetti alle squadre aziendali diintervento in supplenti del personale sanitario preposto a questo compito, ma difornir loro un approccio pratico per gestire in modo efficace l’assistenza al lavora-tore infortunato o colto da malore.

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2 Le risorse strategiche del primo soccorsoIn emergenza ed urgenza sanitaria le capacità tecniche dei soccorritori - princi-palmente la preparazione professionale del personale sanitario di pronto soccorsoe il grado di addestramento di questi operatori - influenzano direttamente le pro-babilità di successo d’intervento e favoriscono la successiva stabilizzazione ospeda-liera del soggetto soccorso; purtroppo, l’attivazione di queste risorse ha tempi dirisposta spesso troppo lunghi per la sopravvivenza dei soggetti in situazioni d’emer-genza. La presenza sulla scena dell’evento, quindi, di un primo soccorritore è l’altracondizione che influisce sul buon esito del successivo intervento di pronto soccor-so perché direttamente avvia l’allertamento precoce del sistema d’emergenzanelle situazioni di emergenza ed urgenza, contribuendo alla tempestività del succes-sivo intervento sanitario, indirettamente evita nei casi di non urgenza un uso im-proprio del personale sanitario di pronto soccorso, senza distoglierlo da uncorretto impiego in altre situazioni di vera emergenza.Il corso ha l’obiettivo di porre ciascun operatore nella condizione di intervenire contempestività e in modo adeguato nelle situazioni di emergenza sanitaria, sia nella at-tivazione delle misure di primo intervento interno, sia nella attivazione del sistemadi emergenza sanitaria 118.

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3 Obiettivi formativiAl termine del corso i partecipanti dovranno essere in grado di riconoscere le si-tuazioni di emergenza, valutare la gravità del caso in relazione alle lesioni osservate(ed in particolare alle condizioni delle funzioni vitali), allertare il sistema di emer-genza sanitaria territoriale e fornire un adeguato primo soccorso.

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CAPITOLO 2

ELENCO DIAPOSITIVE COMMENTATEMODULO A

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CORSO DI FORMAZIONE sul primo soccorso 29

1 Modulo 1Il primo modulo del corso (modulo A) è suddiviso in quattro sezioni.Sezione 1: Allertare il sistema di soccorsoCause e circostanze dell’infortunio (luogo dell’infortunio, numero delle personecoinvolte, stato degli infortunati ecc.); comunicare le predette informazioni in ma-niera chiara e precisa ai Servizi di emergenza sanitaria.Sezione 2: Riconoscere una emergenza sanitariaScena dell’infortunio: raccolta delle informazioni; previsione dei pericoli evidenti edi quelli probabili.Accertamento delle condizioni psicofisiche del lavoratore infortunato: funzioni vi-tali (stato di coscienza e respiro); ipotermia ed ipertermia; nozioni elementari dianatomia e fisiologia dell’apparato cardiovascolare e respiratorio; tecniche di autoprotezione del personale addetto al soccorso.Sezione 3: Attuare gli interventi di primo soccorso1) Sostenimento delle funzioni vitali: posizionamento dell’infortunato e manovreper la pervietà delle prime vie aeree; respirazione artificiale; massaggio cardiacoesterno.2) Riconoscimento e limiti d’intervento di primo soccorso: lipotimia, sincope,shock; ictus cerebri; edema polmonare acuto; crisi asmatica; dolore acuto steno-cardico; reazioni allergiche; crisi convulsive.Sezione 4: Conoscere i rischi specifici della attività svolta

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Approfondimenti: il D.M. 388/03 prevede che il primo modulo (detto modulo A),venga illustrato in 6 ore di attività didattica frontale nelle aziende di gruppo A e in 4ore nelle aziende di gruppo B e C. Approfondimenti sulla classificazione delle aziendesono riportati in Sacco e Ciavarella, 2008 (pag. 30 e seguenti).

Suggerimenti: utilizzare il materiale didattico presentato di seguito scegliendo lediapositive sulla base dei bisogni formativi dei discenti e, più in particolare, in relazio-ne ai rischi dell’azienda; per esempio, nelle aziende ad elevato rischio di traumi e dieventi correlati al lavoro (colpo di sole, colpo di calore, morso di vipera ecc.) di gruppoA (es. comparto delle costruzioni) è consigliabile destinare 4 ore al modulo A e 6 oreal modulo B.

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2 Sezione 1: allertare il sistema di soccorsoIn questa sezione verranno trattati i seguenti argomenti:a) cause e circostanze dell’infortunio (luogo dell’infortunio, numero delle personecoinvolte, stato degli infortunati ecc.);b) comunicazione delle informazioni in maniera chiara e precisa ai Servizi di assi-stenza sanitaria di emergenza.

Approfondimenti: Sacco e Ciavarella, 2008 (Capitolo 1).

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3 La chiamata dei soccorsiLa buona riuscita di un intervento di soccorso dipende anche dalla tempestività conla quale i soccorritori specializzati riescono a raggiungere il luogo dell’evento, oltreche dalla loro adeguatezza qualitativa e quantitativa. Non a caso, l’accertamentodello stato di emergenza e la chiamata dei soccorsi rappresenta il primo anello dellacatena della sopravvivenza.Pertanto, la centrale che organizza l’intervento di soccorso deve essere posta nellacondizione di:1) far intervenire un equipaggio che sia in grado di individuare e raggiungere pron-tamente il luogo dell’evento;2) inviare sul posto mezzi e uomini qualitativamente e quantitativamente idonei afronteggiare quel tipo di emergenza sanitaria.Proprio in quanto indispensabile anello di congiunzione tra la vittima e i soccorritoriprofessionisti, il primo soccorritore dovrà fornire in modo chiaro e preciso le se-guenti informazioni:1) cause e circostanze dell’evento (esempio: sto intervenendo sulla scena di un in-cidente stradale) e tipo di evento (precisando se l’evento è stato o meno traumati-co);2) indirizzo del luogo ove è occorso l’infortunio (o il malore);3) numero di infortunati (o di malati);4) condizioni sanitarie dell’infortunato, specificando se il medesimo è o meno co-sciente.

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CAPITOLO 3

Questionario di valutazione per il Modulo A

Le verifiche di apprendimento sono proposte sotto forma di questionari. Il questio-nario propone tre risposte, delle quali una soltanto è corretta. Tali verifiche vannointese come momenti di confronto sulle tematiche trattate in aula e cercano di con-solidare i concetti oggetto delle varie sezioni.

Si ritiene che sia utile attuare un confronto in aula sulla correzione dei questionari,per mettere a punto i concetti precedentemente illustrati.

Indicare una sola risposta

1. L’obiettivo principale del soccorritore laico è:

a) tranquillizzare la vittima, organizzandone l’assistenza b) riconoscere l’emergenza sanitaria e attivare il sistema di emergenza del servizio

sanitario nazionale c) chiamare aiuto

2. Nella chiamata del sistema di emergenza sanitaria (118) è necessario:

a) indicare precisamente il tipo di disturbi del paziente b) comunicare con precisione: luogo dell’evento, numero e stato (di coscienza e del-

la respirazione) delle vittime c) chiedere di arrivare prima possibile

3. Nell’approccio all’infortunato, la prima cosa da fare è:

a) accertarsi che il paziente non abbia fratture del femore oppure lussazioni b) chiamare immediatamente i soccorsi c) valutare i parametri vitali

4. In caso di infortunio sul lavoro è necessario:

a) esaminare la scena dell’incidente, poi l’infortunato e praticare, se necessario, ilprimo intervento sanitario

b) somministrare liquidi a temperatura ambiente c) gridare senza farsi prendere dal panico e allontanare i presenti

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104 CORSO DI FORMAZIONE sul primo soccorso

5. Il cuore è composto da: a) tre cavità (due atri e un ventricolo) b) due cavità (un atrio e un ventricolo) c) quattro cavità (due atri e due ventricoli)

6. Il sangue venoso, rispetto al sangue arterioso, è maggiormente ricco di: a) ossigeno b) azoto c) anidride carbonica

7. I polmoni: a) hanno la funzione di ossigenare il sangue e depurarlo dall’anidride carbonica b) hanno la funzione di depurare il sangue dalle scorie azotate c) hanno la funzione di ossigenare il sangue

8. La gabbia toracica: a) ha la sola funzione di proteggere i polmoni b) insieme con i muscoli intercostali, il diaframma e i muscoli del collo, ha la funzione

di proteggere i polmoni e di garantirne il movimento c) nessuna delle precedenti

9. Nel trattamento di una ferita superficiale bisognerà per prima cosa: a) lavare con acqua la ferita b) indossare i guanti c) esporre la ferita

10. Nell’avvelenamento causato dall’inalazione di sostanze tossiche (la primacosa da fare) è:

a) dopo essersi opportunamente protetti, allontanare il paziente dal pericolo o ilpericolo dal paziente

b) valutare e, se del caso, sostenere le funzioni vitali c) andare alla ricerca della scheda tecnica e di sicurezza per intraprendere le azioni

più opportune

11. Nell’assistenza al soggetto emorragico, ai fini della propria protezione ilprimo soccorritore:

a) dovrà indossare guanti monouso soltanto in caso di assistenza a vittima con so-spetta malattia infettiva (epatite, AIDS)

b) dovrà indossare in ogni caso guanti monouso c) non serve indossare i guanti

12. In un soggetto non cosciente che non respira, la prima cosa da fare è: a) assicurare la pervietà delle vie aeree

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b) verificare se vi sono corpi estranei in bocca c) controllare lo stato delle pupille 13. La posizione laterale di sicurezza si attua quando: a) vi è attività respiratoria con paziente non cosciente b) vi è attività respiratoria con paziente cosciente c) non vi è attività respiratoria 14.Nella respirazione bocca-bocca occorre: a) insufflare l’aria nei polmoni della vittima attraverso il suo naso b) insufflare l’aria nei polmoni della vittima attraverso la bocca c) insufflare l’aria nei polmoni della vittima attraverso il naso e la bocca 15.L’obiettivo principale delle manovre di rianimazione cardio polmonare è: a) valutare e, se necessario, sostenere le funzioni vitali b) ripristinare una funzione cardiaca e polmonare autonoma c) rianimare la vittima 16.La respirazione bocca-naso viene eseguita: a) nei bambini b) quando non è possibile aprire la bocca c) nei soggetti che hanno un’ostruzione delle vie aeree 17. Si deve interrompere un protocollo di rianimazione cardiopolmonare di base: a) ogni 2 minuti, per rivalutare le funzioni vitali della vittima b) quando giunge sul luogo il 118, o se la vittima ha ripreso a respirare c) ogni 5 minuti, per rivalutare le funzioni vitali della vittima 18.Segni principali di ictus: a) improvvisa perdita di feci e di urine b) difficoltà a parlare, confusione mentale sino alla perdita di conoscenza c) difficoltà a muovere il collo 19. In caso di sospetto ictus è necessario: a) tranquillizzare il paziente (se cosciente) e chiamare il medico di famiglia o la guar-

dia medica b) trasportare il prima possibile il paziente nel più vicino ospedale c) chiamare il 118 ed avviare le manovre di RCP (valutazione e, se necessario, azione)

20. In caso di lipotimia o di sincope, il primo soccorritore dovrà: a) far sedere la vittima e incoraggiarla b) somministrare alla vittima bevande (preferibilmente, piccoli quantitativi di bevan-

de alcoliche) c) porre la vittima in posizione anti-shock e liberarlo da cinte ed indumenti stretti

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106 CORSO DI FORMAZIONE sul primo soccorso

21.Cosa fare in caso di dispnea:

a) chiamare il 118 e invitare il paziente a respirare lentamente b) fargli assumere la posizione laterale di sicurezza c) tagliare tutti gli indumenti per favorire, con una buona circolazione d’aria, il refri-

gerio del torace

22.Sintomi e segni iniziali di crisi asmatica sono:

a) insorgenza di dispnea ingravescente con fischi e sibili respiratori b) cianosi c) perdita di conoscenza

23. Il dolore toracico di origine cardiaca:

a) generalmente si manifesta a riposo e dura solo qualche secondo b) spesso si manifesta sotto sforzo e dura alcuni minuti c) viene descritto dal paziente con un prurito localizzato alla cute del torace

24. In un paziente con sintomatologia compatibile per infarto miocardico, perprima cosa bisogna:

a) chiamare immediatamente il 118 b) provvedere immediatamente al trasporto in ospedale con ogni mezzo disponibile c) praticare la posizione laterale di sicurezza e somministrare una aspirina

25.Un paziente diabetico perde conoscenza; il primo soccorritore dovrà:

a) chiamare immediatamente i soccorsi b) praticare la posizione di sicurezza ed attendere che il paziente riprenda cono-

scenza c) chiamare immediatamente il 118 e somministrare zucchero sotto la lingua

26.Un soggetto sviluppa una crisi epilettica; il primo soccorritore dovrà:

a) porre un panno od un pezzo di cuoio tra i denti della vittima per evitare che simorda la lingua

b) allertare il 118 e proteggerlo dai traumi che potrebbero discendere dalla cadutae dalle convulsioni

c) allertare il 118 ed attendere che la crisi si risolva autonomamente; nel frattempo,tentare di tenerlo fermo

Risposte

1: b). 2: b). 3: c). 4: a). 5: c). 6: c). 7: a). 8: b). 9: b). 10: a). 11: b). 12: a). 13: a). 14: b).15: a). 16: b). 17: b). 18: b). 19: c). 20: c). 21: a). 22: a). 23: b). 24: a). 25: c); 26: b).

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CORSO DI FORMAZIONE sul primo soccorso 311

CAPITOLO 9

MODULI DI AUTOCONTROLLO

Si propongono i moduli di controllo della completezza del pacchetto di medicazionee della casetta di pronto soccorso e una scheda con le istruzioni sul modo di utilizzodei presidi ivi contenuti. Si suggerisce di stampare un modulo per ciascun discente edi proporre nell’esercitazione pratica la spunta di ciascun singolo presidio contenutonel pacchetto o nella cassetta utilizzando il modulo di autocontrollo.

Modulo d’autocontrollo del pacchetto di medicazione n. ____

Stato delle dotazioni Data del controlloa

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2 Guanti sterili monouso (in paia)

1 Flacone di soluzione cutanea di iodopovidone al10% di iodio da 125ml

1 Flaconi di soluzione fisiologica (sodio cloruro - 0,9%) da 250 ml

1 Compresse di garza sterile 10 x 10 in buste singole

1 Compresse di garza sterile 18 x 40 in buste singole

1 Pinzette da medicazione sterili monouso

1 Confezione di cotone idrofilo

1 Confezioni di cerotti di varie misure pronti all'uso

1 Rotoli di cerotto alto cm. 2,5

1 Forbici (in paia)

1 Laccio emostatico

1 Confezioni di ghiaccio pronto uso

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312 CORSO DI FORMAZIONE sul primo soccorso

1 Sacchetti monouso per la raccolta di rifiuti sanitari

Istruzioni sul modo di usare i presidi contenuti nelpacchetto

Modalità di compilazione: barrare per ogni voce con una X, per documentare lo statodi normalità o di’anomalia di ciascuna delle dotazioni.In caso d’anomalia, la dotazione deve essere rimossa e rapidamente reintegrata.

Per il reintegro della/e dotazione/i una copia del presente modulo è stata consegnato in data a (Nome Cognome) All’arrivo, il materiale richiesto va consegnare all’APS (Nome Cognome)

Firma leggibile di chi esegue autocontrollob

a. Scrivere nelle caselle sottostanti la data di ciascun controllo precisando giorno, mese ed annob.Con periodicità mensile nella cassetta di pronto soccorso va verificato di ciascuna dotazione pre-senza, integrità, data di scadenza delle dotazioni integre, indicazioni specifiche di conservazione edurata delle dotazioni aperte

Modulo d’autocontrollo del pacchetto di medicazione n. ____

Stato delle dotazioni Data del controlloa

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CORSO DI FORMAZIONE sul primo soccorso 317

CAPITOLO 10

ATTESTATI

Gli attestati di formazione (un cui esempio è riportato in figura) sono prodotti in for-mato .rtf in modo da poter essere agevolmente personalizzati.

L'utente avrà cura di:

● inserire nome e logo della società, il logo della società che ha erogato il corso;

● inserire nome e cognome del discente;

● inserire la data e il luogo del corso;

● indicare il numero di ore delle lezioni;

● indicare i nominativi che firmano l'attestato

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CORSO DI FORMAZIONE sul primo soccorso 319

CAPITOLO 11

USO E PERSONALIZZAZIONE DELLE DIAPOSITIVE

11.1Uso e personalizzazione delle diapositive

Le diapositive possono essere usate mediante un proiettore collegato al PC in moda-lità presentazione.Le animazioni sono state completamente disattivate ma l’utente può scegliere di in-serire quelle che ritiene più confacenti al proprio modo di sviluppare gli argomentitrattati.Le diapositive sono contenute in un file Power Point e sono personalizzabili a cura deldocente. Per una corretta visualizzazione delle diapositive consigliamo di scaricare sul compu-ter dell’utente l’intera cartella “Diapositive” e solo successivamente procedere allapersonalizzazione.Ogni diapositiva ha delle note che aiutano il relatore nell’illustrazione dei temi trattatie suggerisce approndimenti, comportamenti e domande da tenere in aula.La modalità ottimale per questo tipo di lezioni prevede l’uso della presentazione peril relatore con il doppio monitor (presentazione>presentazione relatore). Adottandoquesta modalità le diapositive saranno proiettate mentre nel monitor del relatore ap-pariranno le note, un riepilogo della presentazione e il tempo trascorso.

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