PRIMO SOCCORSO Norme generali di Pronto Soccorso.
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PRIMO SOCCORSO
Norme generali di Pronto Soccorso
INCIDENTEINCIDENTE
Può essere definito come un avvenimento improvviso,
violento, incontrollabile con effetti dannosi alle persone e alle
cose.
QUALE COMPORTAMENTO DOBBIAMO TENERE DI
FRONTE AD UN INCIDENTE?
Alla persona che prima giunge sul posto dell’incidente competono decisioni
rapide e coordinate:
1) SICUREZZA DEL SOCCORRITORE
Dopo aver valutato esattamente il luogo dell’incidente e se, è avvenuto per cause
dipendenti dall’ambiente (nebbia, incendio, folgorazione) o per altri motivi, il
soccorritore deve porsi nella condizione di non incorrere in errori dovuti alla fretta che
potrebbero porlo a sua volte in grave pericolo.
2) SICUREZZA DEL LUOGO
Nell’assumere le necessarie precauzioni per evitare ulteriori danni, il soccorritore deve anche valutare la possibilità del ripetersi
del medesimo evento (frane, incendi, tamponamenti).
Il soccorritore allontani il ferito trasportandolo in un luogo sicuro
3) SICUREZZA DEI BENI
Il soccorritore deve adoperarsi affinché non vengano spostati gli oggetti, i
veicoli coinvolti, e quanto possa servire a vigili, polizia, carabinieri e autorità giudiziaria per la ricostruzione della
dinamica dell’incidente.
4) SOCCORSO
Affinché l’opera di soccorso sia efficace è necessario attuare con rapida
sequenza tre momenti:
1.ALLARME
2.PRIMO ESAME
3.PRIMO SOCCORSO
CATENA DI SOCCORSO
La successione degli interventi del soccorso, in caso di incidenti,
può essere rappresentata da anelli di una catena.
Dalla prima osservazione e dai primi interventi compiuti da chi giunge per
primo sul luogo di un incidente, dipende spesso la vita del ferito.
PRIMO ESAME
Non sarà mai raccomandato a sufficienza di astenersi dal
compiere azioni che possano provocare in qualunque modo ulteriori danni all’infortunato.
In un incidente si possono di solito presentare due
situazioni:
PRESENZA DI UN SOLO FERITO
PRESENZA DI PIU’ FERITI
Il soccorritore deve rapidamente valutare tre condizioni
COSCIENZA
RESPIRO
CIRCOLO SANGUIGNO
CONTROLLO DEL POLSO
Le pulsazioni possono venire controllate in più parti del corpo, ad
esempio al polso, al collo, alla zona inguinale.
Le pulsazioni al polso si avvertono poggiando i polpastrelli delle dita sul braccio del paziente dalla parte del pollice, come è
indicato nella figura.
Inginocchiati accanto al ferito, si posano tre dita a lato del pomo di Adamo del paziente, come è indicato
nella figura: così si avvertono le pulsazioni dell’arteria carotide
comune.
Tastando la gamba nella zona inguinale, come indicato nella figura,
si avvertono le pulsazioni dell’arteria femorale sinistra oppure destra.
PRIMO SOCCORSO
Distinguiamo due condizioni che comportano
l’applicazione di norme diverse:
1) INTERVENTO E SOCCORSO IN CASO DI PERICOLO DI VITA
FERITO INCOSCIENTE:
•Arresto del battito, se non si avvertono pulsazioni al polso ricercarle in altre sedi (arteria carotide o arteria femorale); accertarsi che le vie respiratorie siano libere; eseguire immediatamente il massaggio cardiaco esterno e la respirazione bocca a bocca.
•Polso debole, filiforme, frequente: sicuro stato di shock; sollevare le gambe e tenere il ferito al caldo;
•Arresto della respirazione: liberare le vie respiratorie, praticare la respirazione bocca a bocca, se vi è una ferita toracica perforante tamponarla;
•Emorragia: provvedere all’arresto dell’emorragia (emostasi), mediante compressione con le mani, fasciatura compressiva, laccio emostatico;
•Perdita di coscienza: accertarsi che le vie respiratorie siano sgombre, muovere con precauzione l’infortunato per non aggravare le eventuali lesioni al cranio o alla colonna vertebrale.
FERITO COSCIENTE:
•Rassicurarlo e chiedere se e dove sente dolore;
•Non ritenere che la mancanza di dolore significhi
sempre assenza di lesioni.
SCHEMA PER IL PRONTO SOCCORSO
IL POLSO
Se necessario rilevare le pulsazioni dell’arteria carotide.
Debole shock
assente= =arresto cardiaco
•sollevarele gambe•coprire
•massaggiocardiaco•respirazioneBocca - bocca
LO STATO DI COSCIENZA
Valutareil gradodi coscienza
Rassicurare
coma==assenza di coscienza
accertarela presenzadi dolorio altrisintomi
LE INSUFFICIENZECARDIO/POLMONARI
Emorragie
Respirazione
•emostasimanuale sommaria•fasciaturaocclusiva•impiegareil laccioemostaticosolo senecessario
•liberarele vierespiratorie•respirazioneBocca-bocca•tamponareuna lesioneperforante
2) INTERVENTO E SOCCORSO SENZA PERICOLO DI VITA E PREPARAZIONE
PER IL TRASPORTO IN OSPEDALE
E’ importante in questo caso seguire alcune semplicissime fondamentali norme in
riferimento a tre grandi gruppi di lesioni:
Lesioni e compromissio
ni del Sistema Nervoso Centrale
Fratture Ferite
SOCCORSO SENZA PERICOLO DI VITA DEI COINVOLTI
LESIONI CRANIO-VERTEBRALI
Interrogare il ferito
incoscienza e perdita
della sensibilitào motilità sono segnidi lesione midollarepreparare sostegno
rigido
FRATTURE
interrogarericercare alterazioni
e punti dolorosi
immobilizzare l’artonon fare manovre diricomposizione delle
fratture
FERITE
fasciatura in ogni caso
sventramento: nonrimettere a posto gli
intestiniamputazione: cercare i
segmenti staccati(braccia, gambe, piedi,
dita)
IL FERITO E’ COSCIENTE:
Controllare rapidamente
le zone dolorose
Controllare la sensibilità e la possibilità di movimento spontaneo
Controllare la perdita della
motilità e della lesione vertebrale-
midollare
IL FERITO E’ INCOSCIENTE
Comportarsi come se si trattasse di una lesione
cranio-vertebrale.
PER INDIVIDUARE LE FRATTURE:
Occorre esaminare gli atteggiamenti
anomali degli arti.
Eventuale presenza di sensazioni di
scroscio
Rumore prodotto dai frammenti ossei qualora
vengano rimessi in contatto.
SCROSCIO
E’ NECCESSARIO INTERROGARE
ACCURATAMENTE L’INFORTUNATO
IN CASO DI SOSPETTA LESIONE VERTEBRALE, PRIMA DI MUOVERE IL
MALATO, E’ NECESSARIO
APPRONTARE UN PIANO RIGIDO MOBILE
DOVE ADAGGIARLO
LE FRATTURE VANNO IMMOBILIZZATE
IN CASO DI FUORI USCITA DI MONCONI SCHELETRICI
NON TENTARE ALCUNA MANOVRA, MA COPRIRE
CON TESSUTI PULITI
IN PRESENZA DI FERITE CI SI COMPORTA COME NELLA PRESENZA DI
FRATTURE
IN CASO DI FERITE PERFORANTI TORACICHE:
Eseguire una fasciatura occlusiva onde evitare la
perdita di aria dai polmoni
VALUTAZIONE DELLA SITUAZIONE
E’ necessario richiamarsi ogni volta alla valutazione delle
funzioni vitali
Occorre ricordarsi che le condizioni generali
dei feriti possono aggravarsi con il
trascorrere del tempo
ESAME COMPLETO E MANIPOLAZIONE DI UN
FERITO
Se l’infortunato si trova in una posizione pericolosa, prima di
muoverlo, controllare:
Se l’infortunato si trova in una posizione pericolosa, prima di
muoverlo, controllare:
La presenza del polso e del respiro
Provvedere a liberarlo con delicatezza, senza
fretta
Sistemarlo in un posto possibilmente sicuro e comodo per esaminarlo bene e prestargli le prime
cure
Bisogna ricordare che il corpo va spostato in blocco, limitando al
minimo indispensabile le manovre e cercando di
mantenere testa, collo e tronco sullo stesso asse
ed impedire qualsiasi flessione della colonna
vertebrale
SE IL SOCCORRITORE E’ DA SOLO:
In modo da impedire
movimenti della. testa
Il ferito non deve essere trascinato
per le gambe ma per l’ascelle
MANOVRA DI RAUTEK
Si solleva il ferito per le ascelle senza tuttavia sollevare
eccessivamente le spalle in modo da evitare che la colonna
vertebrale venga piegata di lato o in avanti.
Passare le due mani sotto le ascelle dell’infortunato ed agganciare, dall’alto in
basso, l’avambraccio piegato.
Spostare indietro il peso del proprio corpo e
radrizzarsi sulla schiena. Il sinistrato viene ora a
trovarsi attirato verso le cosce del soccorritore e
ad esse appoggiato. Indietreggiare a ginocchia
alquanto piegate e trascinare, a braccia tese, la vittima in luogo sicuro.
Qualora si possa escludere una
lesione vertebrale, il
ferito può essere trasportato con un braccio dietro la
schiena e uno sotto le gambe.
Se il ferito è in stato di coscienza e gli sia possibile
potrà anche aiutare il
soccorritore aggrappandosi al collo dello stesso.
NEL CASO DI DUE O PIU’ SOCCORRITORI
Il ferito non deve essere sollevato con la presa per le gambe da un lato e dall’altro
sotto le ascelle (come istintivamente fanno la maggior parte dei soccorritori) perché agendo in tal maniera si piega la
colonna vertebrale
I DUE DEVONO PORSI INVECE UNO DA UN LATO E
L’ALTRO DALL’ALTRO DEL FERITO E ALZARLO SOSTENENDOLO
CONTEMPORANEAMENTE SOTTO LA COLONNA LOMBARE E SOTTO IL
BACINO
SE I SOCCORRITORI SONO TRE O QUATTRO DEVONO:
Sollevare il ferito tenendolo
orizzontalmente.
Sostenere il ferito lungo tutto il corpo in
modo che la schiena non si pieghi.
Se è possibile far scorrere sotto il ferito una coperta o un telo e
tirare facendo strisciare il telo sul
terreno
ESAME DEL FERITO
SE IL FERITO E’ COSCIENTE
(risponde alle domande del soccorritore)
Adagiarlo sul dorso, la testa va tenuta in diverse posizioni a seconda dei casi
SE IL FERITO E’
INCOSCIENTE
Metterlo su un fianco con un ginocchio ripiegato, per dargli la stabilità (posizione di sicurezza), con la testa bassa e piegata da un lato per evitare che vomito, sangue, corpi estranei possano penetrare nelle vie
respiratorie e soffocarlo
PER METTERE L’INFORTUNATO INCOSCIENTE IN POSIZIONE DI SICUREZZA OCCORRE:
1.Porsi al suo lato e sollevargli di poco l’anca
2.Sospingere sotto l’anca la mano tesa del braccio omolaterale
Piegare la gamba sul ginocchio, avvicinando il piede alla natica
Afferrare la spalla e l’anca del lato opposto e tirare a sé, con cautela,
l’intero corpo
1.Sorreggere il corpo col proprio ginocchio perché il paziente non abbia a cadere prono
2.Spostare all’indietro, facendo presa sul gomito, l’arto superiore a contatto con il
terreno
SLACCIARE COLLETTI,
CINTURE, VESTITI STRETTI MA NON
SVESTIRE IL FERITO.
RIPARARLO DAL FREDDO E COPRIRLO
PERCHE’ GLI INFORTUNATI, ANCHE SE LA
TEMPERATURA ESTERNA E’ MITE, HANNO FREDDO.
EVITARE ALL’ INFORTUNATO IL CONTATTO
CON IL TERRENO, CHE DI SOLITO E’ FREDDO O
UMIDO.
ISOLARLO DAL TERRENO CON COPERTE OD
ALTRO MATERIALE
IDONEO.
IMPORTANTE:IMPORTANTE:
Non dare subito l’infortunato per morto, abbandonando ogni tentativo di soccorso;
Non trasportarlo subito senza rendersi conto prima del suo reale stato;
Non applicare il laccio emostatico in tutti i casi di emorragia;
Non cercarlo di farlo bere se incosciente o quasi, se ci sono dolori, colpi o ferite al ventre;
Non somministrare bevande alcoliche o tranquillanti.
COSA DOBBIAMO CONTROLLARE
SUBITO
Se il paziente è
cosciente o incosciente Se respira
Se il cuore funziona, sentire il battito delle
arterie del collo che scorrono ai lati del Pomo di Adamo
Se ci sono emorragie o fratture
Osservare il colorito
della pelle e il colore del
corpo
TENERE PRESENTE CHE I CASI IN CUI SI RICHIEDONO CURE URGENTISSIME SONO QUELLE IN CUI SI ACCERTA:
Respirazione assente o insufficiente
Arresto del cuore
Praticare subito la respirazione artificiale bocca a bocca .
Praticare il massaggio cardiaco esterno immediatamente.
Le emorragieEseguire l’emostasi (tamponamento) per
evitare troppa perdita di sangue.
INFORTUNATO COSCIENTEIL FERITO E’ COSCIENTE SE:
Risponde a tutte le domande (occorre rassicurarlo e cercargli di infondere coraggio)
e interrogarlo chiedendogli:
Come è avvenut
o l’inciden
te
In quale atteggiament
o è caduto
Dove ha ricevuto il colpo o i
colpi
Dove avverte dolore
Quali parti del
corpo non
riesce a muovere
SENZA SVESTIRLO PROCEDERE
Palpando delicatamente attraverso i vestiti
Esaminandoil capo,il troncoe gli arti
perapprezzareeventualifratture
Non fermandosi alla prima lesione esaminata ma esaminando tutto
il corpo
Ponendosempregrande
attenzionealla
colonnavertebrale
QUANDO IL FERITO E’ COSCIENTE SI POSSONO PRESENTARE DUE
SITUAZIONI
A) PAZIENTE IN STATO DI SHOCK:
• Agitato
• Viso ed estremità (mani e piedi) fredde e sudate
• Respiro frequente e corto (20-30 atti respiratori al minuti invece dei normali 15-18)
• Polso arterioso debole e molto frequente (120-130 pulsazioni al minuto primo)
• Sonnolenza
• Diminuita sensibilità al dolore
COMPORTAMENTO DA OSSERVARE:
Calmare il paziente
Rimuovere le cause di shock
Tenerlo al caldo con coperte
Non mettere sorgenti di calore direttamente sulla pelle
Testa in basso e gambe in alto, ripiegando la ginocchia e sostenendole
Non somministrare né alcool né altre bevande
Non cercare di far camminare il paziente
Programmare il suo trasporto in ospedale
B) PAZIENTE IN STATO DI SHOCK EMORRAGICO
IL CASO SI VERIFICA QUANDO IL PAZIENTE HA PERSO MOLTO SANGUE E SINTOMI SONO DATI DA:
• Cute pallidissima
• Sete intensa
• Respiro rapido e superficiale
• Polso frequente e sempre debole
POSIZIONE ANTISHOCKDopo aver immobilizzato le fratture e frenato le emorragie
eventualmente presenti, si provvede a far assumere al sinistrato la posizione antishock
Il sinistrato è adagiato al suolo in posizione supina con gli arti inferiori rialzati a squadra (a meno che non siano fratturati) e sostenuti in quella posizione per qualche momento (il sangue rifluisce così verso il cuore)Va adagiato in posizione inclinata, con la testa più in basso del corpo (salvo lesioni al capo)
SE SI SOSPETTA EMORRAGIA INTERNA IL
TRASPORTO ALL’OSPEDALE DEVE AVVENIRE NEL MINOR
TEMPO POSSIBILE
Il ferito è incosciente se non reagisce:
Agli stimoli (come ad esempio tocchi e/o
pizzicotti)
Non risponde alle domande del soccorritore
INFORTUNATO INCOSCIENTE
L’INFORTUNATO PUO’ PRESENTARE DIVERSI SINTOMI E SITUAZIONI
Pelle pallida e sudata
•Testa in basso
•Posizione supina
•Ginocchia piegate
Respiro e polso deboli( ma
che si possono Apprezzare)
Posizione da
assumere
L’INFORTUNATO PUO’ PRESENTARE DIVERSI SINTOMI E SITUAZIONI
Dovuto a coma e spesso a trauma cranico .
Mettere il paziente in posizione di sicurezza e sorvegliare che
respiri bene.
Respiro e polso presenti, ma
stato di incoscienza prolungato
Posizione da
assumere
L’INFORTUNATO PUO’ PRESENTARE DIVERSI SINTOMI E SITUAZIONI
Il cuore batte, ma il paziente
non respira
•Pelle e mucose bluastre
•Arresto della respirazione
•Una ostruzione impedisce all’aria di arrivare ai polmoni (caduta all’indietro della lingua, penetrazione in gola o nella trachea di sangue, di materiale di vomito o di corpi estranei)
•Oppure si tratta di annegamento o di folgorazione o di strangolamento
Iniziativeda
prendere
Sgombrare immediatamente bocca e gola dal materiale
estraneo
IMPORTANTIMPORTANTE:E:
Da quando la respirazione si ferma ci sono 3-4 minuti primi di tempo per salvare
il paziente
L’INFORTUNATO PUO’ PRESENTARE DIVERSI SINTOMI E SITUAZIONI
Il paziente non respira e il
cuore non batte
ARRESTO DEL CUORE O SINCOPE CARDIACA E’ uno stato gravissimo, tipico di chi è stato colpito da una scarica elettrica
Iniziativeda
prendere
Richiede immediato massaggio cardiaco esterno
Sintomi caratteristici
•Le pulsazioni non si apprezzano più nemmeno al collo
•Il paziente diviene prima pallido poi di colore terreo
•Le pupille sono molto larghe (midriasi) e non reagiscono nemmeno a luce intensa (in condizioni normali invece sono più strette e si restringono di più alla luce)
Dal momento in cui il cuore si ferma ci sono circa tre minuti di tempo per evitare la
morte
Occorre praticare il massaggio cardiaco esterno e la respirazione artificiale da
seguire immediatamente e contemporaneamente
IMPORTANTEIMPORTANTE
MASSAGGIO CARDIACO ESTERNO
Perdita di conoscenza
I SEGNI DELL’ARREST
O CARDIACO
SONO:
Assenza del polso
Assenza dei battiti del cuore
Pallore della cute,poi colorito grigio-terreo
Talvolta è inutile
ricercare il battito del polso, può
essere tanto debole da non venir percepito
In questi casi si cerchi subito e
con cura la presenza delle pulsazioni alle arterie carotidi (si avvertono ai lati del pomo di Adamo) o alle
arterie femorali
(situate alle pieghe
dell’inguine)
LA MANOVRA DEL MASSAGGIO CARDIACO
Il paziente viene adagiato supino, con la schiena su un piano rigido.
Si appoggia il palmo della mano sinistra a piatto, con le dita sollevate, al centro dello
sterno nel suo terzo inferiore.
NON SULLE COSTOLE
ATTENZIONEATTENZIONE FRATTURE
Senza staccare le mani dal torace, con la mano destra si preme con forza e
aritmicamente, sopra la mano sinistra schiacciando il torace alla frequenza di
50-60 volte al minuto.
Se il paziente non respira
si deve praticare
contemporaneamente la respirazione
bocca a bocca o
bocca-naso
Se i soccorritori sono due,
uno praticherà
la respirazione
, l’altro il massaggio cardiaco esterno
Se il soccorritore
è solo, pratichi
alternativamente per
dieci secondi il massaggio (cioè 6-10
pressioni al torace) e due
atti di respirazione
artificiale
IL MASSAGGIO CARDIACO ESTERNO VA PRATICATO FINO A QUANDO IL CUORE
DEL PAZIENTE RIPRENDE A BATTERE SPONTANEAMENTE.
Ciò si valuta dalla ripresa delle pulsazioni al collo e agli
inguini
SE IL MASSAGGIO CARDIACO DA ESITI:
Le pupille ,dapprima, si restringono
(meiosi)
poi le pupille cominciano
a reagire alla luce
IN TAL CASO IL MASSAGGIO VA ESEGUITO A LUNGO FINO AD APPREZZARE SENSIBILMENTE IL BATTITO
DELL’ARTERIA CAROTIDE AL COLLO
SE DOPO ALMENO DIECI MINUTI PRIMI LE PUPILLE RIMANGONO DILATATE
(MIDRIASI) E NON RICOMPARE IL POLSOE’ INUTILE CONTINUARE IL MASSAGGIO
CARDIACO.
SE IL PAZIENTE E’ TRASPORTABILE
IN AUTOMBULANZA
Inviarlo al più vicino ospedale continuando nel
frattempo ininterrottamente massaggio e respirazione