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www.iscomar.it email: [email protected] A.S. 2018-2019 MANUALE DELLE PROCEDURE PER IL FUNZIONAMENTO DIDATTICO E ORGANIZZATIVO DEL PLESSO DI: Scuola dell'Infanzia “GOTTI PORCINARI”, Valtriano FAUGLIA (PI) Contatti: Indirizzo Via Valtriano, 36 – Valtriano, Fauglia (PI) Telefono 050-643993 Email [email protected] Coordinatore organizzativo Fabiana Ragnoli – Ilaria Galletti Pagina 1 di 32 Corso della Repubblica, 125 Fauglia – tel. 050 – 650440

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www.iscomar.it email: [email protected]

A.S. 2018-2019MANUALE DELLE PROCEDURE

PER IL FUNZIONAMENTO DIDATTICO E ORGANIZZATIVO

DEL PLESSO DI:Scuola dell'Infanzia “GOTTI PORCINARI”, Valtriano

FAUGLIA (PI)

Contatti:

Indirizzo Via Valtriano, 36 – Valtriano, Fauglia (PI)

Telefono 050-643993

Email [email protected]

Coordinatore organizzativo Fabiana Ragnoli – Ilaria Galletti

Coordinatore didattico Luisa Maceroni – Valentina Cagna

INDICE GENERALE

PRIMA SEZIONE

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Corso della Repubblica, 125 Fauglia – tel. 050 – 650440

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1. CHI SIAMO

2. DOVE LAVORIAMO

2.1 DISPOSIZIONE DEGLI SPAZI SCOLASTICI

2.2 ORARIO SCOLASTICO

3. COME LAVORIAMO

3.1 STRUMENTI PER LA GESTIONE E LA PROGETTAZIONE

3.2 ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA' DELLA SCUOLA

3.3 METODOLOGIA

4. COSA PROGETTIAMO

4.1 LA MAPPA GENERATRICE DELLA SCUOLA

4.2 IL PLANNING DELLE ATTIVITA’

SECONDA SEZIONE

1. ORARIO SCOLASTICO ANNUALE

2. BACHECA/ANGOLO DEI GENITORI

3. L’INFORMATUTTO

4. INGRESSO E USCITA DEGLI ALUNNI

5. GIUSTIFICAZIONE DELLE ASSENZE

6. COMUNICAZIONI SCUOLA/FAMIGLIA

7. PERMANENZA NELLE AULE E INTERVALLO

8. MENSA

9. USO DEL GREMBIULE O ALTRO

10. SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI

11. COORDINATORI E PERSONALE ATA

12. QUOTA ASSICURATIVA E CONTRIBUTO SCOLASTICO

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13. MODULISTICA

4 ALLEGATI (comuni a tutte le scuole)

• Carta dei valori (all. 1)

• Progetto culturale “Fuori dal Guscio” (consultabile sul sito dell’Istituto)

• PTOF (consultabile sul sito dell’Istituto)

• Diritti e Doveri degli Alunni dell'I.C. Mariti (Regolamento Generale) (all. 2)

• Procedure permanenti per la definizione del Piano Annuale delle attività Scolastiche

dell'Istituto e dei singoli plessi secondo le norme del CCNL dei docenti. (all. 3)

• Regolamento per la gestione del CRA (all. 4)

• Modelli vari per la progettazione e la rendicontazione: Modello CC1 (programmazione

iniziale), Modello RFE – RFC (relazioni finali), Modello PDP per BES, Modello PDP per DSA,

Modello VOC per i verbali dei Consigli, Modello per i verbali del CRA (all. 5 a- b- c- d- e- f-)

• Procedure per la compilazione del “Viaggio Scolastico” (all. 6)

• Griglie di sintesi per le procedure di Ospitalità/Accoglienza dei docenti, degli alunni e dei

genitori (all. 7 a- b- c)

• Varie:

Manifesto “Decalogo per genitori e docenti a sostegno del successo formativo degli alunni”

Manifesto “Leggere con piacere. Decalogo per genitori e docenti”

IC Mariti per Scuola Amica_UNICEF-MIUR

• Organigramma corrente anno scolastico (all.7)

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PRIMA SEZIONE

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In premessa a questa sezione riportiamo, quale parte integrante, la “Lettera di accoglienza per i

docenti dell'I.C. Mariti” a cura della Dirigente Scolastica dott.ssa Daniela Pampaloni.

“Gentile Insegnante,

nel ringraziarLa per aver scelto una Scuola di questo Istituto Comprensivo colgo l’occasione per

informarla di alcune particolarità delle nostre scuole che lei deve conoscere da subito per poter

lavorare con i ragazzi con consapevolezza e tranquillità.

Questa lettera sarà quindi un piccolo decalogo di informazioni/procedure di lavoro che avrà poi

occasioni di discutere con la sottoscritta e/o con i colleghi della sua scuola.

1. Il collegio dei docenti ha da molti anni adottato la “carta dei valori e dei comportamenti”

(ALL.1) che le sarà consegnata. Questo documento è una guida per capire quali

atteggiamenti e comportamenti dovrà tenere all’interno di questa Istituzione scolastica che

pone al centro il lavoro didattico con i bambini/ragazzi ma che impegna tante energie

anche nelle relazioni con i genitori e fra i colleghi. L’obiettivo della realizzazione di una

comunità di pratiche educative è in questo istituto perseguito con attenzione ed in molte

situazioni pienamente realizzato. Questo è un compito che lei deve fare proprio ascoltando

e dialogando con i coordinatori didattici della sua scuola che saranno suoi tutor di

riferimento.

2. Le sarà consegnato anche il progetto culturale dell’Istituto “Fuori dal guscio” (e qualche

altro documento cartaceo da noi pubblicato) che dovrà leggere con attenzione –potrà poi

approfondire alcuni temi consultando l’intero PTOF sul sito dell’istituto – perché

contengono l’idea di scuola e di bambino/ragazzo che abbiamo realizzato negli anni e

vogliamo continuare a farlo. La libertà del suo insegnamento sta dentro ad una cornice di

finalità che l’istituto si è dato che ne costituiscono la sua Carta d’Identità. Nel mese di

settembre lei sarà chiamato/a ad alcuni incontri di formazione per approfondire il progetto

culturale di cui sopra.

3. Niente premi, né punizioni, nessun rapporto sul registro, né note punitive inviate alle

famiglie senza aver aperto un dialogo costruttivo con i ragazzi rispetto al loro

comportamento verso lo studio individuale e verso le relazioni con i compagni. Il Focus è

centrato sulla autovalutazione dei ragazzi e sulle regole condivise in quella classe e/o in

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quella scuola. Su questi temi, non facili, dovrà chiedere informazioni ed istruzioni ai vari

coordinatori (classe, plesso) e conoscere il regolamento degli studenti in uso in questo

Istituto (ALL. 2). Eventuali rapporti e conseguenti punizioni saranno sempre oggetto di

discussione nei consigli di classe, in casi specifici anche in presenza della sottoscritta. Il

coordinatore di classe sarà punto di riferimento per qualsiasi chiarimento in merito.

4. Le riunioni collegiali di classe/sezione, plesso, commissioni, collegi sono organizzati

(calendario e modalità) per favorire la presenza di tutti i docenti (ALL. 3 ). Ogni assenza

dovrà essere opportunamente motivata al coordinatore di plesso che è tenuto, qualora le

assenze fossero numerose, a comunicarlo alla sottoscritta. Tutto questo non per controllo

burocratico ma per rispetto nei confronti dei colleghi della Scuola e dei doveri che ogni

singolo docente ha nei confronti dell’istituzione scuola al pari dei diritti acquisiti e qui

rispettati.

5. Questo Istituto adotta il Modello di Scuola Senza zaino in ogni ordine di scuola anche se con

modalità, ovviamente diverse. Le architravi del Modello sono “L’ospitalità, la

Responsabilità e la Comunità” ed investono in eguale misura i ragazzi e gli adulti. Come

nuovo docente non è tenuto a conoscere tale modello nel suo primo giorno di servizio ma

poiché è tenuto a praticarlo dal primo giorno di scuola dei ragazzi è necessario che “legga,

studi, si informi, chieda consigli, si rapporti ai colleghi del suo team” per stare dentro al

lavoro di queste scuole faticando il meno possibile.

6. Il Consiglio dei ragazzi(CRA) è un organo elettivo presente nell’Istituto da diversi anni nella

scuola primaria e secondaria. Ha un proprio regolamento di funzionamento ( ALL. 4 ) ed è

coordinato dal docente coordinatore didattico di ogni scuola. Le assemblee di classe, che

hanno uno scadenziario mensile obbligatorio si tengono generalmente durante l’ora di

italiano e sono quindi “vigilate” dal docente presente in quell’ora. Motivazioni e

regolamento attuativo devono essere conosciute da ogni docente di questo Istituto

compreso quelli della scuola dell’infanzia.

7. CC1, VOC, RFE ecc. sono sole alcune sigle di prototipi di documenti (ALL. 5) che servono per

fare la progettazione di classe, i verbali ecc. Chiedete al coordinatore di scuola di fornirveli

oppure cercateli nel computer del plesso dove dovrebbero essere presenti in una cartella ad

hoc. Tutte le comunicazioni interne all’istituto avvengono on-line, spesso anche nella vostra

posta individuale o nel registro informatico. Di conseguenza quindi controllata la vostra

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posta elettronica.

8. Ai docenti impegnati nelle classi 1° della scuola primaria e secondaria viene consegnata la

documentazione cartacea di ogni singolo bambino preparata dai docenti degli anni

precedenti (Il viaggio scolastico ALL. 6). Per continuità del lavoro didattico e per maggiori

informazioni sulle attività realizzate vengono, a questo stesso docente, consegnate le

relazioni finali delle singole classi finali dell’anno precedente. Ogni docente di vecchia e

nuova nomina è tenuto a leggere tutti questi materiali. I Docenti assegnati a classi diverse

dalla prima devono leggere le relazioni prodotte dai docenti nell’anno precedente (di

disciplina e di classe) facendone esplicita richiesta e i materiali saranno inviati on-line.

9. Tutti i docenti sono tenuti a conoscere le “indicazioni nazionali per il curricolo della scuola

dell’infanzia e del primo ciclo dell’istruzione”, documento di indirizzo per la scuola italiana,

e a formarsi come attività obbligatoria per almeno 20 ore articolata secondo le indicazioni

espresse dal Collegio dei Docenti.

10. Ed infine per concludere la lettera/decalogo vi invito a consultare l’organigramma

dell’Ufficio di direzione e organizzazione dello staff, delle funzioni strumentali, dei Referenti

dei progetti, per richiedere tutte le informazioni che riterrete necessarie, facendo

riferimento ai contatti indicati e/o attraverso i corretti canali (ALL.7?).

Buon lavoro in questo istituto.”

1. CHI SIAMO

La nostra scuola aderisce a un modello di scuola ‘pensata’, sperimentata, revisionata, consolidata:

la SCUOLA SENZA ZAINO PER UNA SCUOLA COMUNITA' che, oltre ad abolire lo zaino

sostituendolo nella scuola primaria con una cartellina leggera per i compiti a casa, oltre ad

attrezzare le aule e gli ambienti con arredi e strumenti didattici “pensati” e nel contempo innovare

le metodologie, lavora su tre architravi culturali/valoriali: la responsabilità, la comunità e

l’ospitalità, architravi che implicano scelte pedagogiche e pratiche didattiche che mettono al

centro il bambino/ragazzo che costruisce il proprio apprendimento.

Con la parola-concetto “responsabilità” degli adulti e dei ragazzi intendiamo sottolineare il

coinvolgimento dell’intera comunità partendo dalla responsabilità assunta dai singoli adulti

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all’interno della struttura organizzativa fino ad arrivare alla responsabilità di tutti i docenti verso la

formazione di ogni ragazzo ed a quella dei ragazzi rispetto al loro percorso di apprendimento.

D’altra parte anche il concetto di comunità, oltre a identificare il gruppo di studenti di una data

classe, fa riferimento agli insegnanti. Questi ultimi sono invitati a realizzare una comunità

professionale di scambio di pratiche, per cui l’andamento della didattica in aula è condiviso come è

condivisa la gestione della scuola e dell'Istituto. Il tema dell’ospitalità, in quanto valore che apre

tanto alla dimensione del render belli e funzionali gli ambienti quanto alla realizzazione di un

insegnamento differenziato che consideri le particolarità dei singoli studenti – superando la

standardizzazione didattica –, mette insieme sia la cura degli spazi scolastici che l’accoglienza e la

cura delle persone. Una scuola ospitale coniuga le relazioni cooperative degli adulti con il lavoro di

gruppo degli alunni; mette insieme la cura degli spazi con il tutoring dei più grandi verso i più

piccoli; la scuola ospitale si preoccupa di dare informazioni dettagliate e precise ai genitori affinché

partecipino con consapevolezza alle esperienze scolastiche dei propri figli. E non si sviluppa la

comunità degli alunni se non è attiva la responsabilità degli adulti. Le buone esperienze didattiche

degli adulti sono conosciute dentro ogni scuola dell’Istituto, lo scambio delle esperienze di

formazione dei docenti diventano pratiche di lavoro sistematiche e soprattutto è evidenziata l’idea

di scuola e di bambino che ogni insegnante si porta dietro per alimentare la condivisione delle

scelte dell’intero Istituto.

La nostra scuola d'infanzia “Gotti Porcinari” di Valtriano è composta dal seguente corpo docente:

La Spina Emilia, Galletti Ilaria, Cagna Valentina, Maceroni Luisa (referente informatico), Ragnoli

Fabiana, Meucci Beatrice, Basile Mariagiuseppina, Barsotti Cristiana (insegnanti di sostegno),

Sannino Antonella Mariarita (insegnante di religione). La nostra scuola è caratterizzata da un

colore diverso per ogni aula/sezione: aula verde, aula azzurra, aula viola.

2 DOVE LAVORIAMO

L’organizzazione precisa e curata degli spazi scolastici sollecita e facilita un apprendimento

efficace che si basa su un curricolo fondato sull’autonomia degli alunni che genera competenze,

sul problem solving che alimenta la costruzione del sapere, sulla diversificazione

dell’insegnamento che alimenta la comunità di pratiche. L’ambiente dove lo studente apprende,

vive, fa esperienze ed entra in relazione con le persone (quell’ambiente costituito da spazi

informali e/o individuali, aule, laboratori, corridoi, arredi, colori, luci, ecc.) gioca un ruolo decisivo

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nel determinare la qualità degli apprendimenti. La nostra idea di scuola che mette al centro lo

studente e punta a sviluppare un apprendimento basato sull’interrelazione dei saperi, prevede

uno stretto collegamento tra spazi e didattica, creando ambienti di apprendimento flessibili e

modulari. Lo spazio pensato, progettato e curato è uno dei cardini per rendere la scuola ospitale;

esso è considerato ‘bene comune’ e mira a promuovere il valore dell’appartenenza a quel luogo.

2.1 DISPOSIZIONE DEGLI SPAZI SCOLASTICI

La nostra scuola è suddivisa in tre sezioni che accolgono bambini di età eterogenea (tre, quattro,

cinque anni ed eventuali anticipi). La scuola ha a disposizione un grande giardino con una parte

dedicata all’orto, un salone con angolo lettura biblioteca e una parte dedicata agli strumenti

musicali, che nel pomeriggio si trasforma in dormitorio per i più piccoli, un refettorio con cucina,

bagni e un ufficio. Le aule della nostra scuola sono molto spaziose, funzionali e colorate,

caratterizzate ciascuna per un particolare allestimento, legato ad un linguaggio di apprendimento:

nell’aula verde è allestito un ambiente del gioco simbolico; nell’aula azzurra ci sono i materiali per

esplorazioni scientifiche e matematiche; l’aula viola ha un ampio spazio dedicato al laboratorio del

colore.

2.2 ORARIO SCOLASTICO

LA GIORNATA SCOLASTICA

(Esempio di scansione di una giornata-tipo)

8.00-9.15: accoglienza dei bambini nell’agorà e nelle sezioni, i bambini scelgono l’angolo

attrezzato in cui giocare.

9.15-10.30 si svolgono attività relative alla routine: presenze, calendario, assegnazione

incarichi, colazione.

10.30-11.45 attività programmate per gruppi omogenei e/o eterogenei, in piccolo gruppo, a

coppie, individuali, nelle sezioni o nei laboratori.

11.45-12.00: preparazione al pranzo.

12.00: uscita prima del pranzo.

12.00-13.00: pranzo.

13.00 uscita bambini dopo pranzo.

13.00-13.30: gioco libero in sezione o in giardino.

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13.30 -15.00: riposo per i bambini di tre anni.

13.30-15.00: attività differenziate nelle sezioni per i bambini di 4 e 5 anni.

15.00: uscita dei bambini che usufruiscono dello scuolabus.

15.50-16.00: uscita dei bambini che non usufruiscono dello scuolabus.

3. COME LAVORIAMO

Nelle nostre scuole i ragazzi e gli adulti che stanno al loro fianco devono ‘star bene’, poiché

trascorrono molte ore della loro vita e siamo tutti consapevoli che le regole fondamentali di

convivenza si imparano nei/dai luoghi che abitiamo. La scuola qui è davvero un ambiente

formativo idoneo a promuovere apprendimenti significativi, nonché un vero luogo di vita vissuta.

Ogni docente è chiamato a impegnarsi, ideare e costruire nuove pratiche e materiali didattici, a

rinnovare e innovare, a condividere e confrontarsi con i colleghi, a scrivere e documentare le

attività più significative del lavoro. Ogni bambino ha la possibilità di crescere in una comunità che

ne favorisce lo sviluppo efficace sul piano sociale, affettivo e intellettivo.

Lavoriamo attraverso un'attenta progettazione di plesso (mappa concettuale generatrice del

sapere con progetti di linea comune, caratterizzati da un'attenta progettazione di sezione). Le

nostre linee di intervento, seguono le indicazione del progetto di istituto Senza Zaino, con

allestimento mirato degli spazi, condivisione del materiale, prediligendo il lavoro in piccolo gruppo

per un apprendimento facilitato e cooperativo delle diverse aeree di conoscenza: scientifico,

linguistico, artistico manipolativo matematico, alterniamo attività laboratoriale settimanale per

fasce di età. Ci preme ricordare inoltre l’importanza di un altro progetto d’istituto: il Progetto

Galileo prevede l’importanza dell’instaurarsi di una relazione positiva tra docenti e alunni e ci offre

uno strumento valido e completo di accompagnamento attraverso la compilazione del portfolio

dell’alunno.

3.1 STRUMENTI PER LA PROGETTAZIONE E LA GESTIONE

• Mappa generatrice: è lo strumento per progettare le attività didattiche partendo da un

tema generatore, riferito ad un'esperienza significativa e capace di connettere le varie

materie di studio. Il tema della Mappa generatrice viene deciso a inizio anno durante una

Riunione di Plesso. Una volta stabilito il tema conduttore, ogni team docente si

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preoccuperà di realizzare attività o approfondimenti partendo sempre da esperienze

significative in un'ottica trasversale dove, più che le singole discipline, contano le

competenze da raggiungere (dalla Mappa di plesso a quella di Classe).

• Manuale della classe: è l'insieme delle procedure per il funzionamento della classe raccolte

in un libro-quaderno, con pagine chiare e ben scritte, illustrate e colorate, opportunamente

collocato per la facile consultazione. Il MdC viene realizzato tenendo conto della procedura

delle 4R per cui è Riflettuto e progettato, Redatto, Realizzato e Revisionato (e Rispettato da

ogni membro della comunità classe/sezione: gli alunni e i docenti).

• Modello PDP: Il Piano Didattico Personalizzato per gli alunni DSA viene compilato e/o

aggiornato (ottobre/giugno) dal coordinatore di classe e, qualora si tratti di una prima

classe, prevede la necessità di studiare attentamente il materiale fornito dalla scuola

precedentemente frequentata (consultare il “viaggio scolastico” individuale), La stesura del

PDP nasce dalla consegna delle certificazioni da parte dei genitori e va discussa nel

Consiglio di classe per definire insieme le strategie di coinvolgimento e valutazione di

questi ragazzi. Una riflessione collegiale è indispensabile anche per l'individuazione degli

alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES) dove è prevista la stesura di un pdp semplificato

(meglio se scheda SAR). Tale strumento è comunque un documento interno di uso dei

docenti per la progettazione delle attività di recupero; non va fatto firmare ai genitori con i

quali invece viene definito il patto educativo in tutte le situazioni in cui i ragazzi hanno

bisogno di attenzione educativa e supporto didattico. Il Modello di scuola che noi facciamo

prevede soprattutto un lavoro di attenzione al singolo ed al piccolo gruppo in maniera

costante che allontana il bisogno di etichettare i ragazzi che richiedono maggiore

attenzione e supporto degli adulti.

• Quaderno del tutoraggio. In uso solo nella scuola secondaria è uno strumento di lavoro

per i ragazzi ed il loro tutor. Esso contiene anche la possibilità di sottoscrivere il patto

educativo con la famiglia che risulta ovviamente personalizzato. Se necessario a fine anno

può contenere anche il Patto estivo.

• Modello CC1: La Progettazione del Consiglio di Classe non è da considerarsi solo un atto

burocratico, ma uno strumento per descrivere in modo dettagliato il gruppo classe, per

indicare in modo preciso eventuali interventi didattici ed educativi e individuare

metodologie idonee al conseguimento degli obiettivi. Il modello infatti presenta nella parte

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iniziale una sezione riservata all'analisi della situazione di partenza della classe, nella quale

è possibile inserire il piano di inclusione degli alunni. Segue una parte destinata

all'indicazione del piano di lavoro anche con le attività didattiche aggiuntive (coro, progetti

vari...). Nel medesimo documento si ritrovano tutte le informazioni concernenti: metodi

utilizzati dal consiglio di classe per interventi di recupero, sostegno e potenziamento di un

alunno, tempi e modalità di verifica, organizzazione degli incontri con le famiglie. Al

Modello CC1 va allegata la mappa generatrice. Il modello va compilato in ogni sua parte

con riferimenti espliciti ai bisogni di quella classe entro il 30 ottobre di ogni anno.

• Modello RFC: La Relazione finale costituisce l'atto conclusivo che, oltre a documentare i

percorsi svolti, anche in relazione alla Mappa Generatrice del Sapere e agli Itinerari didattici

della classe, contiene tutti gli elementi utili a fornire il quadro completo ed esaustivo del

periodo scolastico trascorso, dai processi di insegnamento/apprendimento alle

competenze raggiunte, analizzando tutte le problematiche inerenti le acquisizioni

disciplinari, la gestione della classe e le soluzioni attuate per il raggiungimento degli

obiettivi previsti, in un'ottica di continuità e valorizzazione dell'impegno innovativo nella

ricerca azione di strategie volte al miglioramento dei risultati dei ragazzi.

• Certificazione delle competenze: è il documento finale che certifica le competenze di ogni

singolo alunno in uscita dalla primaria e dalla secondaria di primo grado. Viene consegnato

alle famiglie ed alla scuola successiva. Poiché il nostro istituto ha aderito alla

sperimentazione ministeriale sulla certificazione delle competenze, noi adoperiamo uno

strumento di lavoro ancora in work in progress che va compilato dall’intero team o

consiglio di classe riunito. In questo documento non sono presenti i voti. I curricoli di

istituto e le valutazioni devono essere in linea con la certificazione delle competenze

usando, quindi, uno stesso lessico.

3.2 ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA' DELLA SCUOLA

Il nostro modello di scuola prevede che gli alunni siano i veri protagonisti della vita scolastica. A tal

fine è necessario adottare delle procedure condivise che rafforzino il loro senso di responsabilità e

che incrementino il loro livello di partecipazione attiva all'interno della comunità educativa.

L'organizzazione delle attività della scuola vengono stilate sui progetti annuali pensati dalle

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insegnanti e costruiti con i bambini e le bambine; ci sono dei pilastri che restano le nostre radici

sempre come la condivisione e la cura del materiale da parte dei bambini come propone il

progetto Senza Zaino, la possibilità di avere uno spazio personale come le buchette contrassegnate

dalla propria foto da gestire in autonomia durante la giornata scolastica, la bacheca per i genitori

dove sono esposte le mappe generatrici e le comunicazioni. Le insegnanti comunicano ai genitori

gli avvisi di carattere organizzativo attraverso e-mail. Qualora si tratti di comunicazioni che

necessitano la firma del genitore per presa visione, dopo l’invio della mail in cui viene specificata la

richiesta della firma, è disponibile all’ingresso della scuola per qualche giorno un’unica copia

cartacea dell’avviso che ciascuno può visionare e firmare all’entrata o all’uscita del proprio figlio o

della propria figlia.

3.3 METODOLOGIE

Nelle scuole dell'IC Mariti (scuola capofila in Avanguardie Educative di INDIRE per

l'implementazione dell'idea: Apprendimento Differenziato) si adotta una metodologia didattica

attiva che mira a superare il concetto di lezione frontale, mettendo gli studenti al centro dei

processi di apprendimento. Viene sviluppato e rafforzato l’apprendimento autonomo, i talenti

individuali, il valore del vivere e dell’apprendere in gruppo per fare della scuola un luogo di

elaborazione culturale, ma anche di partecipazione civica e sociale, di cittadinanza attiva.

A fine di favorire l’integrarsi di differenti modi di apprendere e studiare, ma soprattutto per

valorizzare i punti forti riducendo le difficoltà degli studenti, si utilizzano alcune strategie, scelte in

base al contenuto e ai bisogni concreti degli studenti in un dato momento, qui di seguito elencate:

• Raggruppamenti flessibili: gli insegnanti possono ridurre l’utilizzo della lezione frontale,

organizzando la classe su compiti individuali combinati con compiti da svolgersi in piccoli

gruppi.

• Materiali differenziati: si possono differenziare i materiali per quanto concerne

complessità, astrazione, limiti e strumenti.

• Postazioni tematiche: vale a dire luoghi fisici presenti nella classe, dove gli studenti

lavorano, simultaneamente, in piccoli gruppi su contenuti o compiti differenziati.

• Gruppi di livello: prima della realizzazione di un’unità i docenti eseguono una valutazione

preliminare dei livelli di prontezza posseduti in quel dato momento dagli studenti con il fine

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di diversificare gli stimoli didattici.

• Agenda personale: ossia una lista personale di compiti, da completare entro uno specifico

limite di tempo.

• Istruzione complessa: l’obiettivo primario di questa strategia è quello di promuovere un

apprendimento concettuale nel contesto di compiti intellettivamente sfidanti da svolgere in

piccoli gruppi.

• Studi individuali: su uno specifico tema o ricerche autonome che si focalizzano su

contenuti di tipo concettuale e possono protrarsi nel tempo.

• Apprendimento basato su problemi: gli studenti cercano informazioni, definiscono il

problema, individuano risorse valide, pensano la soluzione, comunicano la soluzione e

valutano l’efficacia della soluzione trovata.

• Vie di accesso: gli studenti possono esplorare uno stesso contenuto attraverso vie diverse

come, ad esempio, materiali e compiti narrativi, logico-quantitativi, concettuali, estetici,

esperienziali.

• Preferenze di apprendimento: vi sono quattro principali preferenze: ricordare bene i

contenuti, coinvolgersi personalmente, comprendere e attribuire senso e, infine, fare

sintesi

Si ricorda l’uso degli strumenti di apprendimento di cui è possibile trovare alcuni prototipi

nella sede della “fabbrica degli strumenti” di Fauglia.

Nella nostra scuola, come in tutte le scuole dell’infanzia dell’istituto, il lavoro è guidato da stimoli

culturali di qualità, scaturiti dalla quotidianità e da una attenta ricerca d’ambiente e proposti dalle

insegnanti seguendo il percorso della ricerca-azione. Questo approccio è lo stesso definito dalla

pedagogista Idana Pescioli.

Nella nostra scuola è attivo il progetto “biblioteca” che vede il prestito settimanale di libri una

volta alla settimana che i bambini potranno leggere a casa con i genitori.

Un'usanza consolidata nel nostro istituto e quindi nel nostro plesso è la somministrazione della

frutta a colazione e la coltivazione in grandi vasche di legno costruite dai genitori di un orto

stagionale curato dai bambini.

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4. COSA PROGETTIAMO

(qui ANNUALMENTE ogni scuola inserisce la propria mappa e la progettazione generale –

PLANNING)

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SECONDA SEZIONE

Questa seconda sezione delle linee guida nasce dall’esigenza di chiarezza e trasparenza nelle

comunicazioni tra scuola e famiglia, per facilitare il lavoro degli insegnanti e l’organizzazione delle

famiglie, e soprattutto per poter meglio gestire e soddisfare le esigenze formative degli alunni.

Ospitalità/accoglienza dei genitori

PROCEDURE DI LAVORO CONCORDATE E CONDIVISE

Ogni numero di questo documento fa riferimento alla griglia di sintesi delle procedure

“ospitalità/accoglienza dei genitori” in uso da molti anni nell’istituto e dall’anno 2014/2015 rivista

e aggiornata. (all. 7-c)

1) Ogni scuola o classe definisce l’uso del “quadernino informatutto” che ogni studente adopera

sia nella scuola primaria che secondaria.

Il quaderno informatutto sostituisce anche il libretto delle giustificazioni delle assenza e deve

essere presente ogni giorno nella cartella di ogni ragazzino.

Per la cura del quaderno informatutto è necessario far leva sulla responsabilità del ragazzo.

Le scuole dell’infanzia useranno strategie e mezzi particolari per la comunicazione scuola/famiglia.

Il registro on-line è un ulteriore strumento di comunicazione con le famiglie. Va usato con

estrema attenzione perché la comunicazione deve contenere messaggi sostanzialmente positivi.

Ogni comunicazione che annuncia alle famiglie difficoltà dei ragazzi (di apprendimento, di

comportamento e di relazione affettiva) deve essere fatta invitando i genitori a colloqui

personalizzati. L’invito a questi incontri individuali può essere fatto usando la bacheca del registro

elettronico al posto della lettera tradizionale a casa.

Nell’ingresso di ogni scuola è presente la Bacheca genitori che può essere usata e gestita in

duplice modo: dai docenti per informazioni generalizzate (una specie di albo aggiornato per i

genitori che frequentano ogni giorno la scuola) e dai genitori stessi (coordinatore di plesso, di

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classe, comitati vari).

Essa deve trovare spazio in luogo visibile e di facile accesso e deve essere evidente il nome e

cognome di colui che la gestisce (controlla le informazioni, le aggiorna ecc.). Il gestore può essere

anche il genitore rappresentante ma un coordinatore della scuola ne fa un ulteriore controllo.

Nella bacheca genitori deve trovare posto l’organigramma della scuola, (nome, cognome dei

docenti/classi, del personale ATA, dei rappresentanti genitori eletti, del Dirigente Scolastico con

numero di telefono Ufficio di direzione, infine nome, cognome dei coordinatori della scuola,

l’orario della scuola, i riferimenti telefonici dei responsabili Ente Locale. L’organigramma viene

preparato dal coordinatore organizzativo della scuola.

Nella bacheca possono stare depliant e volantini vari che propagandano attività a pagamento, solo

se riportanti la firma di autorizzazione della Dirigente scolastica o del Vicario con il timbro della

Direzione.

Possono invece trovare spazio informazioni, in linea con il Progetto culturale dell’Istituto che sono

autorizzate dai coordinatori della scuola.

2) I colloqui individuali fra genitori e docenti sono previsti in forma sistemica solo per la scuola

secondaria che deve pianificarli annualmente.

Per la scuola dell’infanzia ed almeno fino a tutta la classe quarta della primaria i colloqui individuali

possono essere previsti solo su richiesta dei docenti e di singole famiglie. È chiaro che questa

scelta va ampiamente motivata ai genitori ai quali va invece richiesta una presenza costante alle

assemblee della classe. Non fare colloqui in forma rituale e scandita dal planning annuale può

essere un utile alleggerimento dell’orario dei docenti, ma soprattutto un diverso modo di pensare

e organizzare la scuola come comunità di crescita.

Naturalmente nessuna chiusura per genitori che chiedono di parlare con i docenti che avranno il

compito di rendersi disponibili su orari definiti dal consiglio di classe (ad esempio il primo e il terzo

martedì di ogni mese dalle ore 16,00 alle ore 17,00).

Per le classi quinte va ipotizzato almeno il colloquio di fine ciclo scolastico.

3) Le riunioni con i genitori assumono per ogni ordine di scuola il valore

dell’incontro/scambio/conoscenza/riflessione su atti e fatti, pensieri ed azioni, valori e pratiche,

concetti e comportamenti fra babbi e mamme e docenti di ogni classe.

Ogni riunione deve prevedere un timetable contenente tempi e temi di discussione. Va

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consegnato come ordine del giorno almeno una settimana prima ad ogni genitore, anche via

email, e messo in bacheca genitori.

In ogni timetable va prevista una informativa sulla classe a partire sempre dai punti di ricchezza di

quella classe e uno spazio “libero” per i genitori per lo scambio di comunicazioni.

Temi di discussione specifici potrebbero essere scelti dal consiglio di plesso dei docenti e discussi

in ogni classe.

Ad ogni riunione deve seguire un Verbale redatto da un genitore (anche a turno) da consegnare

alle famiglie via e-mail e alla direzione.

4) L’istituto provvede alla formazione dei genitori eletti.

5) Da anni viene data la possibilità a tutti i genitori di partecipare alle riunioni dei consigli di classe

dei propri figli. Naturalmente gli interlocutori “istituzionali” sono i genitori eletti come

rappresentanti.

Rispetto alle modalità di conduzione delle riunioni è utile partire sempre facendo parlare i genitori

ed i ragazzi, ascoltare le loro parole/opinioni sulla classe (comportamento, attività, risultati di

apprendimento) e successivamente interloquire partendo dai punti di forza –quindi positivi – della

classe. Raccontare atti e fatti, non esprimere giudizi, riportare i dialoghi ai valori educativi delle

nostre scuole sono compiti di tutti i docenti dei consigli di classe, interclasse, intersezione.

6) Ai genitori rappresentanti può essere lasciato l’uso di un computer con collegamento internet

che non contenga dati sensibili della scuola. Possono anche usare i laboratori informatici (nelle

scuole dove sono ancora presenti) per attività formative riservate agli addetti.

Presente in ogni scuola in spazi visibili e accessibili deve essere la “biblioteca genitori” cioè libri,

riviste, articoli di riviste e quotidiani fotocopiati a disposizione (scaffale, mensola, angolo

ecc.) dei genitori. La biblioteca, seppur piccola, va aggiornata e implementata spesso; può essere

affidata anche ad un genitore volontario.

7) Esemplificazioni per rendere chiaro il significato dei “nostri laboratori” del pensare e del fare

con e per i genitori suddividendo in tre categorie il nostro impegno.

8) Per la sottoscrizione del Patto di corresponsabilità educativa generale viene usato ogni anno il

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Manifesto per Genitori e Docenti a sostegno del percorso formativo.

Tale manifesto deve trovare spazio permanente in ogni ingresso di scuola e nel formato

depliant in ogni bacheca di classe/sezione. Ogni scuola sceglierà nella prima riunione di classe/ o di

interclasse-plesso uno o due punti del Decalogo da curare in particolar modo per tutto l’intero

anno scolastico verificando poi alla fine dell’anno se l’impegno scelto è stato mantenuto da

entrambe le parti (esempio: orientare il genitore a scegliere i punti 7 e 10 che sono collegati perché

è possibile verificate l’impegno della famiglia attraverso i comportamenti dei ragazzi. Per la parte

docenti suggerire i punti 2 e 3 perché favoriscono relazioni autentiche con le famiglie).

Ci sono poi i Patti di corresponsabilità educativi individualizzati che si sottoscrivono solo quando il

team docenti della scuola primaria e il consiglio di classe della secondaria ne ravvisano la

necessità.

In questo specifico patto costruito sul singolo ragazzo vanno condivise poche azioni formative

(due, tre al massimo, quelle che i docenti ritengono le più importanti per quel ragazzino in quel

particolare momento della sua vita). Naturalmente va verificato puntualmente e non solo alla fine

dell’anno se le azioni formative da parte dei genitori, del ragazzo stesso e dei docenti sono state

effettuate. Se la risposta è no bisogna insistere con il ragazzo documentando il percorso di

affiancamento / tutoraggio svolto.

Tutto ciò vale anche per il Patto di corresponsabilità educativo estivo che va fatto sottoscrivere ai

ragazzi che hanno debiti formativi da recuperare nel periodo estivo. Anche qui due/tre azioni

accompagnate da materiale didattico per svolgere i compiti estivi che puntualmente al rientro

vanno corretti.

Informazione

• Giornate a “porte aperte” non solo nel periodo delle nuove iscrizioni, ma anche durante l’anno.

• È previsto a inizio maggio ogni anno il “senza zaino day”.

• Visita alle classi, mostre del lavoro dei ragazzi (non solo a fine anno).

• Consegna del regolamento della scuola.

• Depliant illustrativi, giornalini, new nel sito della scuola (almeno 1 al mese per classe).

• E mail di aggiornamento ai genitori usando il registro on line.

• Incontri in cui i docenti spiegano i loro metodi di insegnamento, i loro obiettivi culturali, i criteri

di valutazione, i criteri di assegnazione dei compiti.

• Informazione sui progetti in corso.

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• Periodici resoconti del lavoro svolto in classe.

Formazione

• Come aiutare i figli ad imparare e a darsi un metodo di studio.

• Formazione dei genitori alla lettura con i figli (l’iniziativa “Ad ottobre piovono libri” può essere

una occasione nella quale discutere anche di questo tema).

• Stage di formazione alla genitorialità (“scuole per genitori”).

• Conferenze-dibattiti tenuti da esperti esterni alla scuola su tematiche proposte di genitori.

Socializzazione

• Feste, spettacoli, pranzi, gite ed altre attività a carattere ricreativo hanno la funzione di far

incontrare genitori, insegnanti e ragazzi in contesti gradevoli.

• E’ da sollecitare, incentivare, favorire la partecipazione dei genitori ai laboratori del fare in ogni

scuola per la costruzione di oggetti didattici per il gioco e l’apprendimento dei bambini e dei

ragazzi.

• “Un coro di adulti e ragazzi” in ogni comune (escludendo Orciano i cui genitori devono orientarsi

verso Santa Luce) è un obiettivo da raggiungere.

1. ORARIO SCOLASTICO ANNUALE

La scuola funziona dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 16.00.

2. BACHECA/ANGOLO DEI GENITORI

È uno spazio all’interno della scuola dove vengono affisse delle informazioni che promuovono la

continuità educativo-didattica e la comunicazione scuola-famiglia.

3. L’INFORMATUTTO

È uno strumento che le insegnanti utilizzano per lo scambio di informazioni riguardanti i bambini:

avvisi, riunioni. Esso è uno strumento telematico: le insegnanti comunicano ai genitori gli avvisi di

carattere organizzativo attraverso e-mail. Qualora si tratti di comunicazioni che necessitano la

firma del genitore per presa visione, dopo l’invio della mail in cui viene specificata la richiesta della

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firma, è disponibile all’ingresso della scuola per qualche giorno un’unica copia cartacea dell’avviso

che ciascuno può visionare e firmare all’entrata o all’uscita del proprio figlio o della propria figlia.

4. INGRESSO E USCITA DEGLI ALUNNI

L’accoglienza dei bambini è dalle ore 8.00 alle ore 9.15. Le uscite sono: alle 12.00 per i bambini che

non usufruiscono della mensa; alle 13.00 per i bambini che usufruiscono del turno antimeridiano;

alle 15.15 per i bambini che usufruiscono dello scuolabus; dalle 15.50 alle 16.00 per tutti gli altri

bambini.

5. GIUSTIFICAZIONE DELLE ASSENZE

Per assenze di malattia superiori ai 5 giorni, la riammissione del bambino è subordinata al

certificato medico. Quando il bambino si assenta per motivi familiari, il genitore lo comunica

anticipatamente alle insegnanti con una breve dichiarazione.

6. COMUNICAZIONI SCUOLA/FAMIGLIA

Per problemi urgenti la famiglia può contattare, anche telefonicamente le insegnanti di

riferimento dalle ore 12.00 alle ore 13.00. Per questioni educative che riguardano il proprio figlio si

possono concordare momenti di incontro con le insegnanti di riferimento. Brevi comunicazioni

possono essere fatte per iscritto e consegnate all’accompagnatore dello scuolabus o alla custode.

Chi avesse necessità una tantum di ritirare il proprio figlio in orari diversi rispetto a quelli

comunicati all’inizio dell’anno scolastico, dovrà avvisare in tempi utili (usando l’apposito modulo)

le insegnanti. Chi necessita di anticipare l'uscita del proprio figlio continuativamente rispetto

all’orario scolastico deve presentare apposita richiesta e allegare specifica documentazione.

7. MENSA

Tutti i bambini usufruiscono della mensa interna dalle ore 12.00 alle ore 12.45. Il menu si alterna

su quattro settimane in relazione alla stagionalità, invernale e estivo. I bambini che necessitano di

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particolari diete devono presentare il certificato medico.

8. USO DEL GREMBIULE O ALTRO

È uno strumento di lavoro: modello e colore sono a discrezione del genitore.

9. SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI

I genitori dei bambini che necessitano di farmaco salvavita inoltrano richiesta al Dirigente

scolastico, il quale autorizza le insegnanti alla somministrazione.

10. COORDINATORI E PERSONALE ATA

I coordinatori, organizzativo e didattico, vengono nominati ad inizio anno scolastico dal Dirigente.

Il coordinatore organizzativo è delegato allo svolgimento di attività relative all’organizzazione

generale finalizzate ad assicurare il regolare funzionamento della scuola. Il coordinatore didattico,

invece, è preposto alla gestione delle attività strettamente legate all’organizzazione della didattica.

Insieme curano l’accoglienza dei nuovi docenti mettendo a disposizione ogni materiale in uso

nell’Istituto (dal Progetto Culturale al Piano di Miglioramento). Entrambi curano, insieme al

referente informatico, tutta la documentazione della scuola sul sito.

Il collaboratore scolastico è addetto ai servizi generali della scuola con compiti di:

Accoglienza e sorveglianza nei confronti degli alunni nei periodi antecedenti e

successivi all’orario delle attività didattiche;

Accoglienza e sorveglianza nei confronti dei genitori;

Vigilanza sugli alunni compresa l’assistenza necessaria durante il pasto;

Custodia e sorveglianza dei locali scolastici;

Pulizia dei locali e degli arredi;

Collaborazione con i docenti;

Presta ausilio materiale agli alunni portatori di handicap.

11. QUOTA ASSICURATIVA E CONTRIBUTO SCOLASTICO

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La quota assicurativa prevista per ogni bambino è di 20 euro. Per il secondo figlio iscritto

nell’Istituto la quota scende a 15 euro.

12. MODULISTICA

Durante la prima assemblea, ai genitori viene consegnato un plico che contiene la scheda

conoscitiva del bambino, deleghe per il ritiro da scuola dei bambini e delle bambine, numeri utili

etc. che i genitori, dopo la compilazione, restituiscono alle insegnanti.

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