CORSO BASE DI PROTEZIONE CIVILE 2009 N.O.T.- NUCLEO OPERATIVO TEATE CHIETI.

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CORSO BASE DI

PROTEZIONE CIVILE

2009

N.O.T.- NUCLEO OPERATIVO TEATE

CHIETI

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CHE COS’E’ LA PROTEZIONE CIVILE

CON “PROTEZIONE CIVILE” SI INTENDE IL COMPLESSO

DI ATTIVITA’ MESSE IN CAMPO PER TUTELARE L’INTEGRITÀ

DELLA VITA, I BENI, GLI INSEDIAMENTI E L’AMBIENTE DAI

DANNI O DAL PERICOLO DI DANNI DERIVATI DA CALAMITÀ

NATURALI, DA CATASTROFI E DA ALTRI EVENTI CALAMITOSI

(art.1, L. n.225 del 24 febbraio 1992).

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ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO NAZIONALE DI PROTEZIONE CIVILE

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Dipartimento della Protezione Civile

UFFICIO TERRITORIALEDEL GOVERNO

REGIONI

PROVINCE

COMUNITA’ MONTANE

COMUNI

AMMINISTRAZIONE STATALE CENTRALE

AMMINISTRAZIONE STATALE PERIFERICA

AMMINISTRAZIONETERRITORIALE

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STRUTTURE OPERATIVE DEL SERVIZIO DI PROTEZIONE CIVILE

• Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco

• Forze Armate

• Forze di Polizia

• Corpo Forestale dello Stato

• Servizi Tecnici Nazionali

• Gruppi Nazionali di Ricerca Scientifica

• Croce Rossa Italiana

• Strutture del Servizio Sanitario Nazionale

• Organizzazioni di Volontariato

• Corpo Nazionale del Soccorso Alpino

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ATTIVITA’ E COMPITI DI PROTEZIONE CIVILE

1. PREVISIONE: consiste nelle attività dirette allo studio e alla determinazione delle cause dei fenomeni calamitosi, alla identificazione dei rischi e alla individuazione delle zone del territorio soggette ai rischi stessi.

2. PREVENZIONE: consiste nelle attività volte ad evitare o ridurre al minimo la possibilità che si verifichino danni conseguenti agli eventi calamitosi sulla base delle conoscenze acquisite per effetto delle attività di previsione.

3. SOCCORSO: consiste nell’attuazione degli interventi diretti ad assicurare alle popolazioni colpite dagli eventi calamitosi ogni forma di prima assistenza.

4. SUPERAMENTO DELL’EMERGENZA: consiste unicamente nell’attuazione, coordinata con gli organi istituzionali competenti,delle iniziative necessarie volte a rimuovere gli ostacoli alla ripresa delle normali condizioni di vita.

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I RISCHI

RISCHI

Il rischio è la probabilità che un evento pericoloso minacci un territorio e provochi danni alla popolazione

NATURALIsono quelli di natura

sismica, vulcanica e idrogeologica

ANTROPICIsono quelli dipendenti da attività

umane e di natura chimica, nucleare, industriale e da trasporto di sostanze

pericolose

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TERREMOTI

• Il terremoto è un movimento violento e brusco del suolo dovuto alle fratture che si producono nelle rocce della crosta terrestre.

• In profondità il pianeta è composto da minerali e rocce diversi tra loro.

Questa diversità porta enormi piattaforme rocciose a sfregare l’una contro l’altra, liberando energia che si propaga in ogni direzione sotto forma di onde sismiche e provocando quei movimenti di terreno che sono i terremoti.

• Le onde sismiche possono essere:

a) onde P: di compressione, sono più veloci e arrivano prima in superficie. Muovono le particelle del terreno nella stessa direzione di propagazione dell’onda e viaggiano sia attraverso la roccia che nei liquidi;

b) onde S: di taglio o trasversali, trasmettono un movimento perpendicolare alla loro direzione. Sono più lente e arrivano dopo le onde P.

• La MAGNITUDOMAGNITUDO è la quantità di energia sprigionata da un terremoto. E’ misurata con la scala Richter.

• L’INTENSITA’INTENSITA’ valuta i danni materiali provocati dal sisma sull’uomo e sulle cose. E’ misurata con la scala Mercalli.

• L’EPICENTROEPICENTRO è il luogo della superficie terrestre dove il sisma è più forte e da cui si propaga il movimento sismico.

• L’IPOCENTROIPOCENTRO è la zona posta sotto la superficie terrestre in cui si originano le onde sismiche.

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COME COMPORTARSI IN CASO DI TERREMOTO

All’interno di un edificio:• Mantieni la calma• Non rimanere sulle scale• Non andare sui balconi• Non usare l’ascensore• Rimani lontano da finestre, vetri o

specchi• Fermati sotto l’architrave di una porta

o sotto gli angoli o riparati sotto un muro portante, sotto un tavolo robusto o sotto il letto

All’aperto:• Allontanati dagli edifici e cerca uno

spazio libero• Non fermarti vicino a lampioni, alberi,

linee elettriche o telefoniche• Mantieniti lontano dalle spiagge e dalla

costa

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FRANE

All’interno di un edificio:• Cerca di uscire e di allontanarti prima

che arrivi la frana• Non usare l’ascensore• Non precipitarti fuori quando arriva la

frana• Riparati sotto un tavolo, l’architrave o i

muri portanti• Allontanati da finestre, porte con vetri

e armadi

All’aperto:• Se avvisti una frana per primo, avvisa

le autorità e chiama il 115 o il 1515• Segnala il pericolo a chi sopraggiunge• Allontanati da edifici, alberi, lampioni,

linee elettriche e telefoniche• Non percorrere una strada dove è

appena caduta una frana• Non entrare nelle abitazioni coinvolte

prima della valutazione degli esperti

• Le frane consistono in uno slittamento verso valle di masse di terra, causato dalle infiltrazioni nel terreno di acque che tendono a farlo scivolare lungo il versante, oppure dai movimenti provocati dai terremoti.

• Le cause non naturali delle frane sono: disboscamento di grandi superfici, costruzioni che appesantiscono il terreno, tagli di grosse fette di terreno.

COME COMPORTARSI

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ALLUVIONI

All’interno di un edificio:• Se puoi abbandonare la casa, chiudi il

gas e stacca la corrente• Se non puoi abbandonare la casa,

sali ai piani superiori o sul tetto dell’edificio fino all’arrivo dei soccorsi

• Porta con te documenti personali, medicinali abituali, viveri, pile, coperte, fischietto e una radiolina

All’aperto:• Non sostare su ponti o in prossimità

di fiumi• Segui la segnaletica stradale e ogni

informazione che le autorità hanno predisposto

• Se sei in auto evita di intasare le strade

• Non percorrere strade inondate e sottopassaggi

• L’alluvione è l’allagamento prodotto dallo straripamento di un corso d’acqua dai suoi argini naturali o artificiali a seguito di abbondanti precipitazioni o piogge torrenziali con possibili rischi di frane e smottamenti del terreno.

• Le cause naturali possono essere dovute anche a fattori umani, come l’abbandono delle aree di montagna, il disboscamento, lo scavo incontrollato di materiali dal letto dei fiumi, ecc.

COME COMPORTARSI

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INCENDI BOSCHIVI

• Le cause di un incendio possono essere: 1) naturalinaturali (es. i fulmini) 2) di origine antropicadi origine antropica, cioè imputabili ad attività umane: - accidentali (es. corto circuito); - colpose (comportamenti irresponsabili nelle aree turistiche, lancio incauto

di materiale acceso come fiammiferi e sigarette); - dolose (quando il fuoco è appiccato volontariamente dall’uomo al fine di

provocare danni).

• Un incendio boschivo può essere: a) sotterraneo: brucia lentamente le sostanze vegetali sotto il livello del suolo

(muschio, torba, humus indecomposto); b) di superficie: brucia la vegetazione a livello del suolo (lettiera, erba, foglie,

rami); c) di chioma: è l’incendio più pericoloso perché le fiamme si estendono alle

chiome degli alberi.

COMBUSTIBILECOMBUSTIBILE

(erba secca, foglie, legno)

CALORECALORE

COMBURENTECOMBURENTE

(ossigeno)

• Perché un incendio si sviluppi sono necessari i tre elementi che costituiscono il cosiddetto “TRIANGOLO DEL FUOCO”:

• Un incendio boschivo è “un fuoco che tende ad espandersi su aree boscate, cespugliate oppure su terreni coltivati o incolti e pascoli limitrofi a dette aree”.

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COME COMPORTARSI IN CASO DI INCENDIO BOSCHIVO

Per evitare un incendio:• Non gettare mozziconi di sigaretta o

fiammiferi ancora accesi• Non accendere il fuoco nel bosco (se

non in aree appositamente attrezzate)• Quando parcheggi l’auto accertati che

la marmitta non sia a contatto con l’erba secca

• Non abbandonare rifiuti nei boschi e nelle discariche abusive

• Non bruciare, senza dovute misure di sicurezza, stoppie, paglia e residui agricoli

Quando l’incendio è in corso:• Telefona al 1515 o al 115• Cerca una via di fuga sicura opposta al

vento• Stenditi a terra per evitare il fumo• Non sostare per le strade: l’incendio

non è uno spettacolo

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GRAZIE!