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Milano, Via Solferino 28 - Tel. 02 62821 Servizio Clienti - Tel 02 63797510 Roma, Piazza Venezia 5 Tel. 06 688281 Fondato nel 1876 www.corriere.it MARTEDÌ 15 OTTOBRE 2013 ANNO 138 - N. 244 In Italia EURO 1,30 9 771120 498008 31 0 1 5> Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano Con il Corriere Vignaioli e vini d’Italia Da venerdì a 12,90 euro più il prezzo del quotidiano REGIONI E SPRECHI INSOSTENIBILI DIMAGRIRE SENZA PROTESTE di SERGIO RIZZO A lla sua prima leg- ge di Stabilità il ministro del- l’Economia Fa- brizio Saccomanni ha im- parato quanto sia compli- cato nel nostro Paese usa- re le forbici. Ma al tempo stesso come si possa aggi- rare il problema inventan- do nuove tasse, nazionali e locali: che suscitano proteste decisamente me- no rumorose e ingom- branti rispetto a quelle che si scatenano quando qualunque governo fa ba- lenare l’ipotesi di un giro di vite alle spese. Le Re- gioni sono arrivate a mi- nacciare la rivolta di fron- te alla prospettiva di tagli alla Sanità che il loro rap- presentante Vasco Errani ha giudicato senza timori come «insostenibili». Fa- re di tutta l’erba un fascio è sempre sbagliato. E certi tagli sconsiderati possono creare danni superiori al risparmio mettendo a re- pentaglio servizi essenzia- li. Ma con altrettanta chia- rezza va detto che se c’è una cosa davvero non più «sostenibile» per chi paga le tasse è il livello raggiun- to dalla spesa pubblica in rapporto alla qualità spes- so scadentissima dei ser- vizi stessi. Molte Regioni, da questo punto di vista, sono un autentico buco nero. Dal 2000 al 2010 la spe- sa pubblica regionale ha superato di slancio i 200 miliardi di euro. La cresci- ta è stata di 89 miliardi, che corrisponde a un in- cremento del 75 per cento monetario e del 45,4 per cento oltre l’inflazione. Questo aumento abnor- me sarebbe giustificato dal trasferimento di com- petenze dallo Stato cen- trale alle Regioni determi- nato dalla riforma del tito- lo V della Costituzione. Una scelta politica che se- condo logica avrebbe do- vuto causare una corri- spondente riduzione del bilancio statale: più spese in periferia, dunque meno spese al centro. È accadu- to invece il contrario. All’esplosione delle spese periferiche ha corri- sposto anzi un ulteriore aumento di quelle centra- li. Mentre le uscite regio- nali aumentavano del 45,4 per cento, la parte restan- te della spesa pubblica se- gnava una crescita reale del 17,7 per cento, con una progressione sconosciuta in Europa. Ovvio che per alimentare una macchina impazzita, capace di ingo- iare nel 2010 ben 245 mi- liardi in più rispetto a die- ci anni prima, la pressione fiscale sia andata letteral- mente in orbita. Il doppio fallimento del centrosinistra che volle imporre a maggioranza la riforma del titolo V alla vi- gilia della disfatta eletto- rale del 2001, e del centro- destra che ha poi governa- to per la stragrande mag- gioranza del tempo lo Stato centrale e molte Re- gioni, è tutto in questi nu- meri. E veniamo alla Sanità. La crescita della spesa re- gionale in un decennio è per circa 50 miliardi attri- buibile al servizio sanita- rio. Che purtroppo, alme- no in un bel pezzo d’Italia, non si può dire sia miglio- rato in proporzione. Tut- t’altro. L’ultimo rapporto della commissione parla- mentare d’inchiesta con- ferma l’esistenza di un di- vario territoriale inaccet- tabile, con un rischio per la salute triplo al Sud nei confronti del Nord e spre- chi inimmaginabili. Per- ché il problema non è sol- tanto quanti soldi vengo- no spesi, ma come. Quan- do si protesta contro i tagli bisognerebbe anche ricordare questo princi- pio elementare. Soprat- tutto se per limitare le sforbiciatine arrivano nuove tasse. © RIPRODUZIONE RISERVATA La bozza della legge di Stabilità: cambia l’imposta sulla casa, prelievo sulle rendite finanziarie al 22% Tagli alla Sanità e nuove tasse Spesa ridotta di oltre 4 miliardi. Il governo: voci infondate Giannelli In primo piano Guida alle misure: stretta sugli statali e ipotesi ticket F. BASSO, M. DE BAC, G. PAGLIUCA ALLE PAGINE 2 E 3 Le accuse inglesi sul caso Alitalia: sono aiuti di Stato ANTONELLA BACCARO A PAGINA 6 La manovra di bilancio approda oggi in Consiglio dei ministri. Nella bozza si prevedono: nuova tassa sulla casa, più soldi in busta paga per effetto delle mi- nori tasse sul lavoro, rendite finanziarie tassate al 22%, tagli alla Sanità per più di 4 miliardi. Il governo: voci infondate. DA PAGINA 2 A PAGINA 5 R. Bagnoli, Caizzi Galluzzo, L. Salvia, Sensini Imprese e politica IL ROTTAMATORE E IL L EGHISTA NEL FREDDO DEL NORD EST di DARIO DI VICO L a Confindustria veronese e il suo nuovo presidente Giulio Pedrollo avevano fatto le cose in grande e per la loro assemblea annuale avevano previsto nel cartellone anche due star della nuova politica italiana, il sindaco della città scaligera Flavio Tosi e il collega fiorentino Matteo Renzi. Destra e sinistra messe a confronto sui drammatici problemi di quell’imprenditoria veneta che spera ardentemente nella ripresa dell’economia ma che per ora non riesce a intravederla neanche con il binocolo. CONTINUA ALLE PAGINE 10 E 11 Premiati Fama, Hansen e Shiller LacontraddizionedelNobelperl’Economia di FRANCESCO DAVERI U n Nobel per tre. Dedicato all’area dell’economia che si cimenta con le previsioni sull’andamento dei prezzi sui mercati. I premiati hanno tesi diverse. Eugene Fama è un sostenitore dei mercati sempre efficienti. Robert Shiller ha invece sottolineato l’irrazionalità nei comportamenti economici degli investitori. Lars Peter Hansen (foto) ha creato strumenti statistici per chi avversa i rischi che evidentemente sulle piazze finanziarie ci sono. A PAGINA 44 Democrazia bloccata nell’America ostaggio dei Tea Party Lo scandalo L’email-chiave della vicenda era conosciuta da sei funzionari Mps, il documento (poco) segreto Editoria Si scioglie il patto tra i soci Rcs di SERGIO BOCCONI I grandi soci di Rcs Mediagroup, il gruppo che pubblica il Corriere della Sera, hanno deciso che il patto di sindacato non verrà rinnovato e sarà sciolto in modo anticipato entro la fine di ottobre. Non è previsto che l’attuale accordo venga sostituito da un altro, anche solo di consultazione. A PAGINA 37 Gli Stati Uniti e la demo- crazia inceppata. Ovvero: quando lo scontro istituzio- nale minaccia la tenuta del- l’economia. Si va verso l’ac- cordo tra Democratici e Re- pubblicani che consentirà di evitare lo shutdown, ma il sistema conferma di avere un urgente bisogno di rifor- me. Prende forza intanto, da Sarah Palin, candidata alla vicepresidenza nel 2008, ai fratelli Koch, il ruolo dei Tea Party, il movimento della destra antitasse che ha pre- so in ostaggio il Congresso. E forse più importante, nel- la galassia del Tea Party, è «Americans for Prosperi- ty», l’organizzazione fonda- ta dai fratelli ultraconserva- tori David e Charles Koch. ALLE PAGINE 18 E 19 Gaggi, Taino, Valentino Le stragi dei migranti Navi, aerei, droni contro gli scafisti Parte la missione Mare Nostrum di FIORENZA SARZANINI ALLE PAGINE 20 E 21 Fasano, Piccolillo A PAGINA 44 il commento di Goffredo Buccini T rentadue righe racchiuse in un’email. Il documento chiave dell’indagine sul Monte dei Paschi di Siena relativa al contratto segreto con la banca giapponese Nomura, il mandate agreement, fu spedito alle 12.32 del 30 ottobre 2012 da Valen- tino Fanti, segretario del consiglio Mps, a Fabrizio Leandri, responsa- bile dei controlli interni. L’email fa- rebbe risalire al 20 settembre 2012 la scoperta del testo del contratto nascosto nella cassaforte dell’ex di- rettore generale Antonio Vigni. A PAGINA 35 di FABRIZIO MASSARO GETTY IMAGES / AFP / SCOTT OLSON ANSA / EPA / ETTORE FERRARI Mondi Gli Usa e la sfida del default L’appello dei teatri «Un decreto statalista» Scala e Piccolo si ribellano Atletica e doping Giamaicani nel mirino Usain Bolt ora trema Gaia Piccardi a pagina 51 LA F ANTASIA F ISCALE CHE PUNISCE I CITTADINI di MASSIMO FRACARO e NICOLA SALDUTTI L a fantasia, in caso di tasse, è davvero al potere. Mentre, quando si deve decidere dove tagliare la spesa, la mente del governo, di qualsiasi governo, sembra per qualche strana ragione rattrappirsi. A PAGINA 44 Pierluigi Panza a pagina 29 Giangiacomo Schiavi a pagina 44

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Milano, Via Solferino 28 - Tel. 02 62821Servizio Clienti - Tel 02 63797510

Roma, Piazza Venezia 5Tel. 06 688281Fondato nel 1876 www.corriere.it

MARTEDÌ 15 OTTOBRE 2013 ANNO 138 - N. 244 In ItaliaEURO1,309

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Con il CorriereVignaiolie vini d’ItaliaDa venerdì a 12,90 europiù il prezzo del quotidiano

REGIONIESPRECHIINSOSTENIBILI

DIMAGRIRESENZA PROTESTEdi SERGIO RIZZO

A lla sua prima leg-ge di Stabilità ilm i n i s t ro d e l -l’Economia Fa-

brizio Saccomanni ha im-parato quanto sia compli-cato nel nostro Paese usa-re le forbici. Ma al tempostesso come si possa aggi-rare il problema inventan-do nuove tasse, nazionalie locali: che suscitanoproteste decisamente me-no rumorose e ingom-branti rispetto a quelleche si scatenano quandoqualunque governo fa ba-lenare l’ipotesi di un girodi vite alle spese. Le Re-gioni sono arrivate a mi-nacciare la rivolta di fron-te alla prospettiva di taglialla Sanità che il loro rap-presentante Vasco Erraniha giudicato senza timoricome «insostenibili». Fa-re di tutta l’erba un fascioè sempre sbagliato. E certitagli sconsiderati possonocreare danni superiori alrisparmio mettendo a re-pentaglio servizi essenzia-li. Ma con altrettanta chia-rezza va detto che se c’èuna cosa davvero non più«sostenibile» per chi pagale tasse è il livello raggiun-to dalla spesa pubblica inrapporto alla qualità spes-so scadentissima dei ser-vizi stessi. Molte Regioni,da questo punto di vista,sono un autentico buconero.

Dal 2000 al 2010 la spe-sa pubblica regionale hasuperato di slancio i 200miliardi di euro. La cresci-ta è stata di 89 miliardi,che corrisponde a un in-cremento del 75 per centomonetario e del 45,4 percento oltre l’inflazione.

Questo aumento abnor-me sarebbe giustificatodal trasferimento di com-petenze dallo Stato cen-trale alle Regioni determi-nato dalla riforma del tito-lo V della Costituzione.Una scelta politica che se-condo logica avrebbe do-vuto causare una corri-spondente riduzione del

bilancio statale: più spesein periferia, dunque menospese al centro. È accadu-to invece il contrario.

All’esplosione dellespese periferiche ha corri-sposto anzi un ulterioreaumento di quelle centra-li. Mentre le uscite regio-nali aumentavano del 45,4per cento, la parte restan-te della spesa pubblica se-gnava una crescita realedel 17,7 per cento, con unaprogressione sconosciutain Europa. Ovvio che peralimentare una macchinaimpazzita, capace di ingo-iare nel 2010 ben 245 mi-liardi in più rispetto a die-ci anni prima, la pressionefiscale sia andata letteral-mente in orbita.

Il doppio fallimento delcentrosinistra che volleimporre a maggioranza lariforma del titolo V alla vi-gilia della disfatta eletto-rale del 2001, e del centro-destra che ha poi governa-to per la stragrande mag-gioranza del tempo loStato centrale e molte Re-gioni, è tutto in questi nu-meri.

E veniamo alla Sanità.La crescita della spesa re-gionale in un decennio èper circa 50 miliardi attri-buibile al servizio sanita-rio. Che purtroppo, alme-no in un bel pezzo d’Italia,non si può dire sia miglio-rato in proporzione. Tut-t’altro. L’ultimo rapportodella commissione parla-mentare d’inchiesta con-ferma l’esistenza di un di-vario territoriale inaccet-tabile, con un rischio perla salute triplo al Sud neiconfronti del Nord e spre-chi inimmaginabili. Per-ché il problema non è sol-tanto quanti soldi vengo-no spesi, ma come. Quan-do si protesta contro itagli bisognerebbe anchericordare questo princi-pio elementare. Soprat-tutto se per limitare lesforbiciatine arrivanonuove tasse.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

La bozza della legge di Stabilità: cambia l’imposta sulla casa, prelievo sulle rendite finanziarie al 22%

Tagli alla Sanità e nuove tasseSpesa ridotta di oltre 4 miliardi. Il governo: voci infondate

Giannelli In primo piano

Guida alle misure:stretta sugli statalie ipotesi ticketF. BASSO, M. DE BAC, G. PAGLIUCA

ALLE PAGINE 2 E 3

Le accuse inglesisul caso Alitalia:sono aiuti di StatoANTONELLA BACCARO

A PAGINA 6

La manovra di bilancio approda oggiin Consiglio dei ministri. Nella bozza siprevedono: nuova tassa sulla casa, piùsoldi in busta paga per effetto delle mi-nori tasse sul lavoro, rendite finanziarietassate al 22%, tagli alla Sanità per piùdi 4 miliardi. Il governo: voci infondate.

DA PAGINA 2 A PAGINA 5 R. Bagnoli, CaizziGalluzzo, L. Salvia, Sensini

Imprese e politica

IL ROTTAMATOREE IL LEGHISTANEL FREDDODEL NORD EST

diDARIO DI VICO

L a Confindustriaveronese e il suo nuovo

presidente Giulio Pedrolloavevano fatto le cose ingrande e per la loroassemblea annualeavevano previsto nelcartellone anche due stardella nuova politicaitaliana, il sindaco dellacittà scaligera Flavio Tosi eil collega fiorentino MatteoRenzi. Destra e sinistramesse a confronto suidrammatici problemi diquell’imprenditoria venetache spera ardentementenella ripresa dell’economiama che per ora non riescea intravederla neanche conil binocolo.

CONTINUA ALLE PAGINE 10 E 11

Premiati Fama, Hansen e Shiller

LacontraddizionedelNobelperl’Economiadi FRANCESCO DAVERI

U n Nobel per tre. Dedicato all’area dell’economia che si cimenta con le previsioni sull’andamento dei prezzi suimercati. I premiati hanno tesi diverse. Eugene Fama è un sostenitore dei mercati sempre efficienti. Robert

Shiller ha invece sottolineato l’irrazionalità nei comportamenti economici degli investitori. Lars Peter Hansen (foto)ha creato strumenti statistici per chi avversa i rischi che evidentemente sulle piazze finanziarie ci sono. A PAGINA 44

Democrazia bloccatanell’Americaostaggio dei Tea Party

Lo scandalo L’email-chiave della vicenda era conosciuta da sei funzionari

Mps, il documento (poco) segreto

Editoria

Si scioglieil pattotra i soci Rcsdi SERGIO BOCCONI

I grandi soci di RcsMediagroup, il gruppo

che pubblica il Corrieredella Sera, hanno decisoche il patto di sindacatonon verrà rinnovato e saràsciolto in modo anticipatoentro la fine di ottobre.Non è previsto che l’attualeaccordo venga sostituitoda un altro, anche solo diconsultazione.

A PAGINA 37

Gli Stati Uniti e la demo-crazia inceppata. Ovvero:quando lo scontro istituzio-nale minaccia la tenuta del-l’economia. Si va verso l’ac-cordo tra Democratici e Re-pubblicani che consentiràdi evitare lo shutdown, mail sistema conferma di avereun urgente bisogno di rifor-me. Prende forza intanto, daSarah Palin, candidata allavicepresidenza nel 2008, aifratelli Koch, il ruolo dei TeaParty, il movimento delladestra antitasse che ha pre-so in ostaggio il Congresso.E forse più importante, nel-la galassia del Tea Party, è«Americans for Prosperi-ty», l’organizzazione fonda-ta dai fratelli ultraconserva-tori David e Charles Koch.

ALLE PAGINE 18 E 19Gaggi, Taino, Valentino

Le stragi dei migranti

Navi, aerei, dronicontro gli scafistiParte la missioneMare Nostrumdi FIORENZA SARZANINI

ALLE PAGINE 20 E 21 Fasano, PiccolilloA PAGINA 44 il commento di Goffredo Buccini

T rentadue righe racchiuse inun’email. Il documento chiave

dell’indagine sul Monte dei Paschidi Siena relativa al contratto segretocon la banca giapponese Nomura, ilmandate agreement, fu spedito alle12.32 del 30 ottobre 2012 da Valen-tino Fanti, segretario del consiglioMps, a Fabrizio Leandri, responsa-bile dei controlli interni. L’email fa-rebbe risalire al 20 settembre 2012la scoperta del testo del contrattonascosto nella cassaforte dell’ex di-rettore generale Antonio Vigni.

A PAGINA 35

di FABRIZIO MASSARO

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Mondi Gli Usa e la sfida del default

L’appello dei teatri«Un decreto statalista»Scala e Piccolo si ribellano

Atletica e dopingGiamaicani nel mirinoUsain Bolt ora tremaGaia Piccardia pagina 51

LA FANTASIA FISCALECHE PUNISCE I CITTADINIdiMASSIMO FRACAROeNICOLA SALDUTTI

L a fantasia, in caso di tasse, è davveroal potere. Mentre, quando si deve

decidere dove tagliare la spesa, la mentedel governo, di qualsiasi governo, sembraper qualche strana ragione rattrappirsi.

A PAGINA 44

Pierluigi Panza a pagina 29Giangiacomo Schiavi a pagina 44

2 Primo Piano Martedì 15 Ottobre 2013 Corriere della Sera

ROMA — Ottantasette pagine per lalegge di Stabilità, una quindicina per ildecreto che l’accompagna. La manovradi bilancio per il 2014 approda oggi inConsiglio dei Ministri e la discussione,almeno dalla reazione suscitata dallebozze in circolazione, non si annunciasemplicissima.

Il bonus sul lavoroIl piatto forte della manovra di finan-

za pubblica del 2014 è la riduzione delcuneo fiscale, cioè della differenza tra ilcosto del lavoro a carico delle imprese equanto percepito dai lavoratori al nettodelle tasse. Lo sgravio riguarderà en-trambi, le imprese con una deduzionespecifica per i nuovi assunti, ed i lavora-tori dipendenti, con un aumento delledetrazioni Irpef. E dovrebbe essere soloun primo passo perché l’impatto con-creto dell’operazione, almeno sulle bu-ste paga dei lavoratori, non sarà certoenorme.

Nella bozza ci sono due ipotesi di in-tervento alternative, ma in ogni caso losgravio sarebbe decrescente e si annul-lerebbe per chi guadagna oltre 60 milaeuro annui lordi. Per chi dichiara 12 mi-la euro lordi, cioè 10.023 euro netti, ilbeneficio varierebbe da 46 euro nellaprima ipotesi a 94 euro l’anno nella se-conda, mentre per chi guadagna 30 milaeuro lordi lo sgravio potrebbe oscillaretra 37 e 118 euro. I maggiori vantaggi liavrebbe chi percepisce 17 mila euro lor-di, con minori tasse che tra 108 e 220euro.

Deduzioni per i nuovi assuntiPer le imprese l’abbattimento del ca-

rico fiscale avverrà con la deducibilitàdall’Ires di 15 mila euro per ogni nuovoassunto a tempo indeterminato, manella legge di bilancio ci sono altri inter-venti fiscali a loro favore. A cominciaredal rafforzamento dell’Ace, il meccani-smo fiscale che premia la capitalizzazio-ne delle imprese, la cui aliquota, oggi al

3%, passerà al 4,5% nel 2014 e al 6% nel2015. A favore del mondo produttivo(ma anche dello Stato che ne ricaverà unmaggior gettito) c’è anche la rivaluta-zione dei beni di impresa e delle parte-cipazioni, mentre per le banche scatta latanto attesa deducibilità (quinquenna-le) delle svalutazioni per le perdite suicrediti. Anche la riforma dell’Imu portain dote alle imprese uno sgravio: la de-ducibilità del 50% dell’imposta dall’Ires.

Niente Imu prima casaDal 2014 l’abolizione dell’Imu sulla

prima casa diventa definitiva. Il minorgettito sarà compensato, in parte, dal-l’arrivo della Trise, la tassa sui servizicomunali. L’Imu si pagherà in ogni casosu ville, castelli e appartamenti di lusso(censiti come A1, A8 e A9), e sugli im-mobili a disposizione. Con qualche ec-cezione. I comuni, ad esempio, potran-no decidere di esentare dall’imposta an-che gli anziani residenti nelle case di cu-ra, gli immobili dati in comodato ai figli(purché abbiano una rendita catastalemolto bassa) e quelli posseduti dalle co-operative sociali.

Accanto all’Imu sopravvissuta ci saràla Trise, composta da due elementi: laTari, che è la vecchia tassa sui rifiuti, e laTasi, la nuova imposta sui servizi comu-nali. La base imponibile sarà quella del-l’Imu, ma le aliquote non sono ancora

determinate (la Tasi, però, potrebbe es-sere equivalente a un euro al metro qua-dro). In compenso aumentano le tassesulle rendite finanziarie, con l’aliquotadella cedolare che salirà dal 20 al 22%,ed un aumento dell’imposta di bollo sulconto titoli .

Statali, straordinari meno 10%È dal settore del pubblico impiego

che la legge di Stabilità pesca buonaparte delle risorse. Taglio del 10% deglistraordinari rispetto ai livelli del 2013,misura ridotta al 5% per militari, poliziae vigili del fuoco. Blocco della contratta-zione fino alla fine del 2014 e un tetto al-la cosiddetta indennità di vacanza con-trattuale, che dovrebbe compensare

proprio il mancato rinnovo del contrat-to con un effetto che a partire dal 2014dovrebbe far risparmiare allo Stato 440milioni di euro l’anno. Nuova stretta sulturn over, la possibilità di rimpiazzarechi va in pensione, con un taglio di 10punti percentuali rispetto alle quote fis-sate già adesso.

Viene poi cancellato il divieto dellareformatio in peius dei trattamenti eco-nomici, principio adottato nel lontano1957. Cosa vuol dire? In caso di passag-gio da un ufficio ad un altro o da un’am-ministrazione ad un’altra il dipendentepubblico non conserverà più in auto-matico lo stipendio di origine se per lanuova qualifica è prevista una busta pa-ga più leggera. Il tetto dei 300 mila euro

lordi l’anno viene poi esteso a «chiun-que riceva a carico delle finanze pubbli-che retribuzioni o emolumenti comun-que denominati». Anche se si tratta solodi una norma di principio, e sarà diffici-le controllarne l’attuazione, si stabiliscepoi che quando la pubblica ammini-strazione deve affittare un immobileper i suoi uffici ha «l’obbligo di sceglie-re soluzioni più vantaggiose per l’erario(...) valutando anche la possibilità didelocalizzare gli uffici rispetto al centroabitato storico».

Pensioni bloccate oltre i 3 mila euroLe quote di pensione oltre sei volte il

trattamento minimo Inps, ossia 3.000euro lordi al mese, non verranno rivalu-tate nei prossimi tre anni. Anche quelleinferiori, a partire dai 1.500 euro lordi,avranno una rivalutazione automaticainferiore rispetto a quanto previsto og-gi. Nella bozza della legge di Stabilità, silegge infatti che verranno rivalutate del100% quelle fino a 1.500 euro; del 90%quelle fino a 2.000 euro; del 75% quellefino a 2.500. Per quelle tra i 2.500 e i3.000 euro la rivalutazione sarà del 50%,oltre tale soglia verranno bloccate.

Ritorna poi il contributo di solidarie-tà, il prelievo a carico delle pensioni ol-tre i 100 mila euro. La sovrattassa saràdel 5% per la parte eccedente i 100 milaeuro fino 150 mila, del 10% oltre i 150

Leggedi StabilitàLe misure

I tagli a pensioni e stataliConti e bond, prelievo al 22%Più tasse sulle seconde caseAddio Imu sulla prima abitazione, arrivano Tari e TriseNiente indennità di accompagnamento sopra i 40 mila euro

Via l’Imu, arriva TriseLa legge di Stabilità abolisce l’Imusulla prima casa ma introduce unanuova tassa sugli immobili. Sichiamerà Trise e assorbirà sia l’Imusia la Tares e avrà duecomponenti: la Tari, a coperturadel servizio di raccolta dei rifiutiurbani, e la Tasi che servirà afinanziare i servizi indivisibili comel’illuminazione e la manutenzionedelle strade. L’aliquota di basedella Tasi potrebbe essere pariall’uno per mille

12-15miliardi L’ammontare dellamanovra finanziaria che oggisarà presentata in Consigliodei ministri. In primo piano iltaglio del cuneo fiscale, che sicolloca tra i 4 e i 5 miliardi, conuno sconto Irpef per i lavora-tori a reddito basso

ROMA — La riduzione delle tasse per i lavoratori dipendenti con redditimedio-bassi e per le imprese che assumono in pianta stabile, l’eliminazionedell’Imu sulla prima casa, che sarà però in parte compensata dalla nuova tassasui servizi municipali, l’aumento dell’imposizione sulle rendite finanziarie, unanuova stretta sul pubblico impiego, sulle spese della pubblica amministrazione,sulle pensioni d’oro e le invalidità. È questo, in estrema sintesi, il contenutodella legge di Stabilità 2014 che arriva oggi sul tavolo del Consiglio dei ministriaccompagnata da un decreto con il quale, oltre a destinare altri 300 milioni allacassa integrazione in deroga per quest’anno, si dà via libera all’aumento del-l’addizionale comunale Irpef a Roma dallo 0,9 all’1,2%, per coprire il buco dibilancio. L’asse portante della legge di bilancio è lo spostamento della tassazio-ne dal lavoro e dall’impresa verso il capitale improduttivo. L’aliquota secca sullerendite finanziarie passa dal 20 al 22% ed aumentano le imposte di bollo sul

conto titoli. L’Imu sulla prima casa sparisce, ma la riforma complessiva, conl’introduzione della Trise, non dovrebbe modificare di molto il peso delle tassesulla casa. Dall’altra parte c’è la riduzione delle imposte per imprese e lavoratoridipendenti, una manovra che dovrebbe valere tra 5 e 6 miliardi, con l’aumentodelle detrazioni Irpef per i lavoratori e una deduzione per le imprese di 15 milaeuro per ogni nuovo assunto a tempo indeterminato.

Nel pacchetto ci sono interventi pesanti sul pubblico impiego e le pensioni.Per i dipendenti pubblici c’è la conferma del blocco contrattuale, con una nuovastretta sugli straordinari, l’accentuazione del turn over e delle misure per rego-lare la liquidazione. Per le pensioni scatta la deindicizzazione progressiva: pergli assegni fino a 3 volte il minimo non ci saranno conseguenze, ma per le quotedi pensione oltre 6 volte il minimo l’assegno non sarà aggiornato. E, a carico diquelle più generose, scatta il contributo i solidarietà, che può arrivare al 20%.

Il glossario del Fisco

‘‘È la nuova tassa suirifiuti e sui servizi

essenziali. Sarà istituita intutti i comuni del territorionazionale e si tratta di untributo sui servizi comunali.Dalle prime indicazioni dibozza delle legge di Stabilità,potrebbe articolarsi in duecomponenti: la Tari e la Tasi

Trise

‘‘La tassa coprirà icosti relativi al servizio di

gestione dei rifiuti urbani e deirifiuti assimilati avviati allosmaltimento. È dovuta dachiunque possieda, occupi odetenga a qualsiasi titolo localio aree scoperte, a qualsiasi usoadibiti, suscettibili di produrrerifiuti urbani

Tari

‘‘È dovuta da chiunquepossieda, occupi o

detenga a qualsiasi titolounità immobiliari, fabbricati earee scoperte ed edificabili.Servirà a finanziare i servizicome l’illuminazione e lamanutenzione delle strade.L’aliquota di base è pariall’1 per mille

Tasi

Contributi e perequazioneRitorna il contributo di solidarietàper le pensioni oltre i 100.000 euro.Il contributo sarà del 5% per laparte eccedente i 100 mila euro fino150 mila, del 10% oltre i 150 mila edel 15% oltre i 200 mila. Non ci saràperequazione per le pensioni pari a3.000 euro. Verranno rivalutate del100% quelle fino a 1.500 euro, del90% quelle fino a 2.000 euro, del75% quelle fino a 5 volte. Per quelletra i 2.500 e i 3.000 euro larivalutazione sarà del 50%

Prelievo pensioni Le tasse sulla casa

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Andre Agassi

Elegance is an attitude

Conquest Classic Info

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Corriere della Sera Martedì 15 Ottobre 2013 Primo Piano 3

Taglio degli straordinariPer le amministrazioni pubbliche,dal 2014, la spesa per le prestazionidi lavoro straordinario sarà ridottadel 10%. Cambieranno anche leregole per la buonuscita di chi andràin pensione: attualmente, vieneversato in un unico importo annualese l’ammontare complessivo(al lordo) è pari o inferiore a90 mila euro.Dal 2014 il limite viene abbassato a50 mila e il Tfr, dopo quest’importo,verrà corrisposto in due tranche

Pubblica amministrazione

Soglia di 40.000 euroNiente pensione diaccompagnamento per chi guadagnapiù di 40.000 euro l’anno.Dal 2014 e con riferimento alle nuoveconcessioni, l’indennità diaccompagnamento per i soggettiultrasessantacinquenni non spetteràa coloro che possiedono redditipersonali di importo annualesuperiore a 40.000 euro. Il limite valeanche se il reddito cumulatocon quelli del coniuge sia di importosuperiore a 70.000 euro

Pensioni accompagnamento

Stanziati 600 milioniMentre il governo non ha ancoravarato il decreto che copre ilfabbisogno residuo per quest’annodella cassa integrazione in deroga,la legge di Stabilitàdovrebbe mettere a disposizione600 milioni di euro per il 2014.Per il 2013 il decreto collegatoalle legge stanzia invece 330milioni. Secondo la Cisl i lavoratoriin Cig sono oltre 500.000,ma il numero effettivo potrebbeessere superiore

Cassa integrazione

Imprese, deduzioni IrapAlle imprese che incrementano ilnumero di lavoratori dipendentiassunti con contratto a tempoindeterminato verrà riconosciutauna deducibilità del costo delpersonale per un importo annualenon superiore a 15.000 euro perogni nuovo dipendente assunto.Sarà restituita la contribuzioneaggiuntiva dell’1,4% pagata daldatore di lavoro nel caso trasformiun contratto a termine inun’assunzione

Incentivi assunzioni

Detrazioni per i dipendentiAumentano le detrazioni Irpef sullavoro dipendente. La bozzadella legge di Stabilità contienedue ipotesi di sgravio, una piùintensa dell’altra, ma in ogni caso ibenefici (decrescenti con il reddito)si annullerebbero soprai 60 mila euro di reddito annuo.Lo sgravio maggiore (tra 110 e 225euro a seconda delle ipotesi) siavrebbe per chi percepisceun reddito lordo annuodi 17 mila euro

Cuneo fiscale

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mila e del 15% oltre i 200 mila euro. C’èuna differenza rispetto ai vecchi contri-buti di solidarietà, bocciati dalla Cortecostituzionale che li aveva consideratidiscriminatori perché relativi solo allacategoria dei pensionati: il gettito nonfinirà in maniera indistinta nelle cassedello Stato ma andrà a «favore delle ge-stione previdenziali obbligatorie di ap-partenenza, con la finalità di concorrereal mantenimento dell’equilibrio del si-stema pensionistico». Resta da vederese questo correttivo basterà a superarele obiezioni di incostituzionalità.

Arriva la stretta, parziale, anche suifuturi assegni di accompagnamento.Dal 2014 gli invalidi che hanno oltre 65anni, ma redditi sufficienti, dovrannorinunciare all’indennità di accompa-gnamento. Non spetterà a coloro chepossiedono redditi personali di impor-to annuale superiore a 40 mila euro lor-di, o 70 mila se cumulati con l’eventualeconiuge. Le indennità vigenti superioriai citati redditi non verranno adeguateall’inflazione.

Un miliardo ai comuniViene allentato di un miliardo per il

2014 il patto di stabilità, il sacrificiochiesto a Comuni e Province per aiutarelo Stato a rispettare il limite del deficit.Le risorse aggiuntive potranno essere

utilizzate solo per investimenti e nonper coprire la spesa corrente. Altri 500milioni di euro vengono scorporati dalpatto per pagare i debiti della pubblicaamministrazione. E qui viene aggiuntauna norma severa per le amministra-zioni che non si dovessero attivare conuna «sanzione pecuniaria pari a duemensilità» per il dirigente che «senzagiustificato motivo» non «abbia richie-

sto gli spazi finanziari» oppure «nonabbia effettuato entro il 2014 pagamentiper almeno il 90% degli spazi concessi».

Stretta, invece, sulla spesa delle Re-gioni, con un risparmio di 700 milioninel 2014 e di 800 l’anno dal 2015 in poi.Nessuna Regione e nessun ente localepotrà più ricorrere ai derivati. Finora ilblocco sulla finanza derivata era tempo-raneo, in attesa di un regolamento.

La manovra prevede interventi anchesul fronte della spesa sanitaria, con il ta-glio di un miliardo nel 2014 (in parte acarico delle farmacie e delle struttureconvenzionate). I tagli ammontano a ol-tre quattro miliardi nel triennio 2014-2016.

Meno pesante del previsto la mano-vra sulle ex municipalizzate, le aziendecontrollate dai Comuni. A partire dal

2015 le società che hanno un bilancio inperdita subiranno nell’anno successivoun taglio delle spese possibili pari al de-ficit, il blocco totale delle assunzioni e iltaglio del 30% degli stipendi dei vertici.In caso di bilancio in rosso per due anni,non scatterà l’obbligo di vendita dellequote possedute dal Comune come erastato ipotizzato. Ma ci sarà comunque larevoca dei vertici dell’azienda.

Fondi per la cassa integrazioneCon il decreto legge collegato alla

legge di Stabilità viene previsto un nuo-vo stanziamento da 330 milioni per lacassa integrazione in deroga nel 2013(600 milioni sono invece previsti per il2014 nella ddl).

Per coprire il buco di bilancio del Co-mune di Roma viene poi consentito al-l’amministrazione della Capitale di al-zare dallo 0,9% all’1,2% l’addizionale co-munale Irpef. C’è poi una clausola disalvaguardia al contrario per le accisesui tabacchi. Visti gli ultimi e ripetutiaumenti si stabilisce che nel caso di uncalo delle vendite per «assicurare la te-nuta delle correlate entrate finanziarie»si possono modificare le aliquote entroil limite dello 0,7%.

Confermato il fondo di indennizzoper le imprese coinvolte nel progettoTav, con un tetto massimo di 5 milionil’anno. Ci sono poi una serie di contri-buiti specifici: 80 milioni per i policlini-ci universitari, 10 milioni per la conven-zione con il Centro di produzione spa,società editrice di Radio radicale, 6 mi-lioni per la collaborazione in campo te-levisivo con la Repubblica di San Mari-no, 3 per la Fiera di Verona.

Lorenzo SalviaMario Sensini

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Un miliardo nel 2014, altri 1.550 milioni l’anno successivo, 1.600milioni nel 2016. Totale, 4.150. È pesantissimo il sacrificio della sanitàprevisto nella bozza del decreto sulla Stabilità in discussione oggi.Ipotesi che il ministro della Salute Beatrice Lorenzin fino a ieri sera habollato come «non percorribile», appoggiando la rivolta delle Regioniin allarme. E sulla tabellina preparata dai tecnici di Saccomanni aleg-gia, non scritta, la minaccia di ulteriori due miliardi di nuovi ticket sufarmaci e specialistica che dovrebbero essere applicati a partire dalprossimo anno in base alla Finanziaria varata dal governo Berlusconi.Un rischio sempre paventato dai governatori e mai dissipato con evi-denze certe malgrado le affermazioni della Lorenzin.

Se i timori della vigilia verranno confermati, nel 2014 il Fondo sani-tario nazionale (oggi fermo sui 107 miliardi) si ridurrà di 500 milioni.Poi bisogna aggiungere gli effetti della rideterminazione dei tetti della

spesa farmaceutica territoriale e ospedalieracioè del budget a disposizione delle singoleAsl: meno 220 milioni. L’accetta cala anchesulle strutture accreditate, cliniche, labora-tori, ambulatori: altri 280 milioni in meno. Ilgoverno frena: «Alla fine si troverà una so-luzione», rassicura Saccomanni ma questonon basta a gettare un’ombra oscura sulfuturo dei nostri servizi pubblici già al limi-te della sopravvivenza soprattutto nelleRegioni sottoposte ai piani di rientro, cioè aprogrammi concordati con lo Stato per re-

cuperare il deficit. Spesso i tagli non sono stati accompagnati da ade-guati interventi di riorganizzazione e i cittadini ne stanno soffrendoenormemente. Un’ulteriore riduzione del Fondo significa colpire an-cora la qualità.

«È seriamente in discussione il diritto alla Salute», denuncia il pre-sidente della Campania, Stefano Caldoro, interpretando il pensierodelle Regioni. Secondo Massimo Scaccabarozzi, presidente di Farmin-dustria, molte aziende dovrebbero «andare in esilio all’estero». Ga-briele Pelissero, leader di Aiop, l’associazione dei privati, denuncia lanon sostenibilità dei tagli: «Usciremo dall’Unione Europea della Sani-tà, siamo già ai minimi termini». Dal punto di vista del cittadino lospauracchio maggiore sono quei 2 miliardi di ticket che già oggi inmolti casi sono equiparabili al costo delle stesse prestazioni nel priva-to. La sanità pubblica perderebbe competitività.

Margherita De Bac© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna l’ipotesi di nuovi ticketsu esami e specialistica

280 milioniL’accetta cala anchesulle struttureaccreditate, cliniche,laboratori, ambulatori:tagli in cantiere peraltri 280 milioni

C’è l’abolizione quasi integrale dell’Imu sulla prima casa, ma a finanziarlasaranno i proprietari di altri immobili. Un appartamento della rendita di 1.000euro potrà dal 2014 pagare al massimo 168 euro per finanziare i servizi indivisi-bili offerti dal Comune, una seconda casa con la stessa rendita potrà pagarnefino a 1.949, più la tassa rifiuti e più altri 200-300 euro per l’Irpef fondiaria rein-trodotta a sorpresa. Sono le prime conclusioni assolutamente provvisorie cui sipuò giungere da una lettura della bozza delle legge di Stabilità che sarà discussadal Consiglio dei Ministri di oggi. Come si perviene alle cifre che abbiamo cal-colato? La bozza di legge prevede l’introduzione di una nuova tassa battezzataTrise (tributo sui servizi comunali), denominazione un po’ meno esotica rispet-to all’originaria «service tax». Le altre anticipazioni dei mesi scorsi però sonoconfermate: il Trise si articolerà in due distinti tributi, la Tari, tassa sui rifiuti,incentrata sul principio «chi più inquina più paga». I Comuni avranno l’obbligodi coprire con gli introiti della Tari il costo della raccolta dei rifiuti, potranno

scegliere se commisurare l’entità della tariffa airigidi criteri previsti dalla legge Ronchi con coeffi-cienti che tengono conto della superficie, del nu-mero degli occupanti e dell’attività svolta all’inter-no degli immobili non residenziali o piuttostosulla base di statistiche municipali sulla produzio-ne dei rifiuti e potranno ridurre il costo per i sin-gle, per i residenti all’estero e per le abitazionioccupate saltuariamente. Il secondo tributo è ilTasi (tributo sui servizi indivisibili) che potràessere al massimo dell’1 per mille (o a scelta delComune di 1 euro per metro quadrato) e che pergli immobili non esenti da Imu si aggiungerà al

vecchio tributo. In caso di immobile locato la Tasi dovrà essere pagata dall’in-quilino per una quota tra il 10 e il 30% (la scelta la farà il Comune). Torna comeabbiamo accennato l’Irpef fondiaria al 50% per gli immobili diversi dall’abita-zione principale: l’imposta si paga dividendo in due la rendita catastale origina-ria e aggiungendo il 5% al risultato, se la casa è disposizione di un congiunto; alrisultato così ottenuto ai aggiunge un altro 33,3% se la casa invece è a disposi-zione. La norma serve a finanziarie la deducibilità al 50% dell’Imu per gli immo-bili strumentali ai fini Ires. L’Imu rimane anche per le abitazioni principali dicategoria A/1, A/8 e A/9. Per questi immobili l’aliquota massima applicabile(Imu + Tasi) è del 7 per mille, con deduzione di 200 euro per immobile più altri50 per ogni figlio di età inferiore ai 26 anni convivente. Una buona notizia infineper chi dà la casa in uso un figlio o a un genitore: se l’immobile ha rendita cata-stale inferiore a 500 euro o se l’occupante ha un reddito Isee inferiore a 15 milaeuro l’immobile può essere assimilato al comune all’abitazione principale.

Gino Pagliuca© R PRODUZIONE R SERVATA

Arriva il tributo sui servizie si rivede l’Irpef fondiaria

1 per milleLa Tasi (tributo suiservizi indivisibili) potràessere al massimodell’1 per mille (o ascelta del Comune di 1euro per metro quadro)

MILANO — Dal primo gennaio 2014 l’aliquota per la tassazione dellerendite finanziarie passerà dal 20 al 22%. Lo prevede l’ultima bozza dellalegge di Stabilità. L’aumento non riguarda i titoli che già godevano dellatassazione di favore al 12,5%: i titoli di Stato italiani ed esteri, i buoni frutti-feri postali, i fondi comuni mobiliari e le polizze vita (per la parte investitain titoli di Stato). Solo due anni fa il governo Monti aveva messo mano al-l’imposizione: a partire dal primo gennaio 2012 l’aliquota era passata dal12,5% al 20% per la quasi totalità delle rendite finanziarie (fondi, pronticontro termine, obbligazioni private con scadenza oltre i 18 mesi, Etf, poliz-ze vita esclusa la parte investita in titoli di Stato). Mentre la tassazione suconti correnti, conti deposito e libretti di risparmio, certificati di deposito eobbligazioni fino a 18 mesi era scesa dal 27% al 20%. Ora l’aumento. Tutta-via il ritocco, sottolinea Angelo Contrino, professore di Diritto tributarioall’Università Bocconi, mantiene la tassazione delle rendite finanziarie

prossima al livello minimo di imposizione deiredditi derivanti dagli investimenti immobiliari(l’aliquota della cedolare secca è del 21%), maanche all’aliquota base di tassazione Irpef deiredditi di ogni tipo, che è del 23%. Quanto alconfronto con l’Europa, Contrino spiega che il22% «mantiene l’Italia in una posizione inter-media, posto che il range europeo di tassazionedelle rendite finanziarie va, in linea di massima,dal 18 al 30%». L’impatto, invece, sarà sullaredditività: «Bisogna tenere conto che il previ-sto aumento — prosegue Contrino — va a som-marsi agli altri prelievi che sono stati introdotti

in quest’ultimo anno e mezzo sui risparmi investiti in valori mobiliari, co-me l’imposta di bollo e la Tobin tax sulle compravendite di titoli quotati, eche già incidono, riducendola, sulla redditività». Il rischio è «un possibileeffetto disincentivante per i flussi di capitale provenienti dall’estero». Con-trino evidenzia anche che «così come concepito, il ritocco dell’aliquota nondiscrimina in relazione alla capacità contributiva e va a colpire anche i ri-sparmi investiti da persone con redditi bassi». A ben guardare, sottolineaValentino Amendola, responsabile fiscale di Deutsche Bank in Italia, «unaparte del rendimento è solo recupero di inflazione, e dunque senza depu-rarlo si tassa anche quella». Per Contrino «sarebbe stato opportuno associa-re all’aumento dell’aliquota una franchigia di esenzione, non eccessiva-mente elevata, in grado di mantenere indenni da prelievo i redditi finanzia-ri derivanti dagli investimenti dei piccoli risparmi, con l’effetto di aumenta-re la liquidità a disposizione di molte famiglie per le spese correnti».

Francesca Basso© RIPRODUZIONE RISERVATA

Ecco come cambianole imposte sugli interessi

18%-30%Il range europeodi tassazione dellerendite finanziarie.Una tassazione al22% porrebbe l’Italiain posizione media

Cuneo fiscale, che cosa cambia per i dipendenti

CORRIERE DELLA SERAFonte: Elaborazione a cura della Fondazione Studi Consulenti del lavoro

L'aumento delle detrazioni sul reddito da lavoro (cifre in euro)

IPOTESI 1 (più «prudenziale») IPOTESI 2 (più «generosa»)Reddito annuolordo (€)

Nettoattuale Netto Netto Delta

9.000

15.000

17.000

22.000

29.000

31.000

40.000

50.000

61.000

8.120,73

11.925,41

13.192,88

16.355,57

20.823,32

22.031,78

26.825,59

32.152,05

38.012,52

8.123,50

12.015,36

13.303,65

16.453,63

20.863,59

22.106,95

26.877,89

32.178,92

38.012,52

8.126,36

12.108,48

13.418,34

16.555,15

20.946,69

22.184,79

26.932,03

32.206,73

38.012,52

Delta

2,77

89,94

110,77

98,06

40,26

52,29

26,87

0,00

75,18

5,63

183,07

225,46

199,59

123,36

106,43

54,68

0,00

153,01

3 4 5 6 7

La Sanità Il risparmio La casa

4 Martedì 15 Ottobre 2013 Corriere della Sera

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Corriere della Sera Martedì 15 Ottobre 2013 Primo Piano 5

Leggedi StabilitàLa maggioranza L’ipotesidi intervento

milioni,il valore dei tagli sul sistemasanitario secondo le indiscrezioni di ieri4.150

Tagli alla sanità, partiti in allarmeLorenzin: sistema a rischio. Il governo smentisce. Letta: dalla legge tre anni di certezze

ROMA — È un Letta ottimi-sta, sereno e che guarda lonta-no. La legge di Stabilità, cheoggi pomeriggio vedrà la luce,«sarà una legge pluriennaleper dare certezze nell’arco ditre anni a imprese e lavorato-ri». Il presidente del Consi-glio, al termine dell’incontrocon il premier finlandese JyrkiKatainen, precisa che oggi «cisono le condizioni per fare po-litiche di lungo periodo» espera in un occhio di riguardoda parte dei mercati e di Bru-xelles perché «l’Italia ha i con-ti in ordine, il debito pubblicoe il deficit scendono e dunqueil nostro Paese è credibile perchiedere provvedimenti de-stinati alla crescita».

Poco prima Enrico Letta, in-sieme al ministro dell’Econo-mia Fabrizio Saccomanni, erasalito al Colle per illustrare alcapo dello Stato Giorgio Na-politano i punti più importan-

ti della manovra con la qualegoverno e Parlamento deline-ano il perimetro delle scelte dipolitica economica fino al2016.

Ma la serenità del premier èdurata poco. Nel pomeriggiocominciano a girare bozzedella legge di stabilità nellequali, tra gli altri interventi,vengono anticipati tagli pe-santi nella sanità pari a 4,15miliardi di euro in tre anni. Inparticolare 2,6 sul finanzia-mento alla spesa sanitaria, 660come tetto ai farmaci, 840 sul-la spesa ospedaliera. Il mini-stro delle Riforme Dario Fran-ceschini e il ministero del Te-soro si affrettano a precisareche le bozze «sono infondate eche non corrispondono al te-sto sul quale sta lavorando ilgoverno». Si tratterebbe solodi «resoconti preventivi» de-stinati a essere modificati pro-fondamente. Ma l’allarme bi-

partisan è scattato con il mini-stro della Sanità Beatrice Lo-renzin delusa anche perché lostesso Saccomanni, che avevaincontrato l’altro giorno, leaveva garantito «che non cisarebbero state riduzioni». «Ilsistema sanitario — spiega ilministro — non può reggeretagli di questo tipo, al massi-mo si può fare una riprogram-mazione della spesa sanitariasui prossimi tre anni e unanuova spending review inter-na».

A fianco della Lorenzin so-no scesi praticamente tutti ipartiti. Dal Pd alla Lega, da

Scelta civica a Sel. Anche PierFerdinando Casini, leader del-l’Udc, critica la sforbiciata allasanità «perché questi tagli fi-niscono per ripercuotersi su-gli ammalati e sulle famiglie».Così il governatore leghistadella Lombardia Roberto Ma-roni arriva a «rabbrividire difronte all’idea che la sanitàvenga tagliata perché siamogià ridotti all’osso e qualun-que taglio rischia di ridurre iservizi». Così il candidato allasegreteria del Pd Gianni Cu-perlo si dice «molto preoccu-pato, in questi anni sono statitagliati molti miliardi e in set-tori primari è stato attaccato ildiritto alla salute».

Il governo scende in campoanche per buttare acqua sulfuoco di queste tensioni con ilministro per gli Affari regio-nali Graziano Delrio che assi-cura che l’esecutivo «sta lavo-rando per evitare ulteriori sa-

crifici alla gente». Certo il pro-blema è complesso, ancheperché due dei quattro miliar-di di euro previsti dalla scuredel governo per rimaneredentro la soglia del 3% sonoda addebitare all’eliminazioneannunciata dei nuovi ticketsanitari, introdotti a partiredal 2014 negli ultimi mesi delgoverno di Berlusconi.

Il capogruppo del Pdl allaCamera Renato Brunetta, perun giorno, non commenta lalegge di stabilità sostenendodi «brancolare nel buio, dinon averla vista». Mentre illeader di Scelta civica MarioMonti propone al premier disiglare un« patto di coalizionee di legislatura, perché le lar-ghe intese sono l’unica formadi governo che può consentireai partiti di condividere il co-sto politico dei cambiamenti».

Roberto Bagnoli© RIPRODUZIONE RISERVATA

Retroscena L’idea di completare la manovra con l’accordo nella maggioranza. E c’è l’apprezzamento del Quirinale

Entro mezzanotte la mail a BruxellesMa alcuni capitoli resteranno «aperti»Il premier: mi gioco tutto. E scommette sull’intesa in Parlamento

La parola

La riunioneOggi alle cinquesi riunisce ilConsiglio deiministri, chedovrà approvarela legge diStabilità. Conquestamanovra, cheieri Letta eSaccomannihanno illustratoal capo delloStato, sidelineerà lapoliticaeconomica delPaese fino al2016. Alcunebozze circolateieri parlavano ditagli alla sanità

La scadenzaOggi, entro lamezzanotte, lalegge diStabilità dovràessere inviataallaCommissioneeuropea, comeprevisto daltrattato TwoPack (per cuiBruxelles puòpronunciarsi suibilancinazionali).L’Italia dovràrimanere entrola soglia del 3%nel rapporto tradeficit eProdottointerno lordo,come previstodagli accordi distabilità europei

L’incontroIl premier finlan-dese Jyrki Katai-nen, 42 anni, e il

presidente delConsiglio Enrico

Letta, 47 anni, ieriin conferenza

stampa al terminedel loro incontro a

Palazzo Chigi.Katainen è leader

del partito dellaCoalizione

nazionale, di cen-trodestra

(Ansa)

ROMA — Quando oggi pome-riggio alle cinque i ministri si riu-niranno il conto alla rovescia saràquasi arrivato alla fine. Entro lamezzanotte, da Palazzo Chigi, do-vrà partire una mail diretta allaCommissione europea, contenentela legge di Stabilità, già approvatadal governo, come da previsionedel nuovo trattato Two Pack .

Nel merito e nei numeri sonoperò ancora troppi i capitoli apertiperché la manovra trasmessa alleautorità comunitarie, per una va-lutazione preventiva, possa dirsichiusa e blindata. Quando il fun-zionario di turno farà clic, domanisera, il testo che arriverà nel Palaz-zo della Commissione a Bruxellessarà stato concepito in base a undoppio step: quello che oggi ap-proverà l’esecutivo e quello che sa-rà deliberatamente lasciato al va-glio di un accordo parlamentaresuccessivo.

Letta è consapevole che il prov-vedimento di oggi sarà uno snodocruciale per l’economia, per la sta-bilità del governo e per la sua per-

sonale esperienza politica. «Migioco tutto», è una sintesi non lon-tana dallo stato d’animo del presi-dente del Consiglio. E la decisionedi lasciare aperti alcuni capitoli fa ilpaio anche con questa consapevo-lezza.

Si sono persi almeno due mesidi tempo per uscire dalla fibrilla-

zione legata alla vicenda giudizia-rie del Cavaliere, tempo prezioso esoprattutto lungo, troppo perchéoggi si arrivasse ad una manovrachiusa in tutti i suoi dettagli, con-tabili e di taglio politico-economi-co.

Letta però ritiene che lasciare al-cuni capitoli «aperti» sia la miglio-re delle soluzioni possibili: «Lamaggioranza è ormai sufficiente-mente solida per trovare un accor-do parlamentare successivo». Nonci sono del resto materie e temiparticolarmente divisivi, sui taglialla spesa pubblica sono tutti d’ac-cordo: il metodo è condiviso da Pde Pdl, ha ricevuto ieri mattina l’ap-prezzamento del capo dello Stato, aPalazzo Chigi sono dunque con-vinti che nelle prossime settimane,in sede di approvazione, la mano-vra verrà arricchita e completata daalcune sintesi politiche interne allamaggioranza.

Subito dopo inizierà quella«pianura» del ciclo economico dicui il premier parlò qualche setti-mana fa: anche dagli effetti di que-

sta manovra dipenderà la capacitàdel Paese di riprendersi, smetteredi decrescere, porre le basi per unacrescita («la discesa del ciclista»,nella metafora di Letta) più robu-sta e pluriennale. Compito neces-sario e che il prossimo anno co-mincerà ad essere valutato con gliocchi della verifica: se il Pil rispet-terà le stime, o andrà oltre, saràmerito di Letta e del governo di lar-ga coalizione; viceversa le conse-guenze politiche potrebbero esseremolto veloci.

Anche per questo alcune scelteverranno deliberatamente delega-te a Camera e Senato: forte di una«costruzione» anche parlamentaresarà tutta la coalizione ad assu-mersi la responsabilità di una ma-novra che vede il governo impe-gnato nel decidere quali tagli dispesa pubblica sono percorribili,ma anche come destinare, con ilmaggiore equilibrio possibile, lerisorse che via via, nei prossimimesi, si libereranno, se il ciclo eco-nomico manterrà le previsioni.

Di certo sarà una manovra am-biziosa, se davvero, come rivelatoieri dal premier finlandese all’usci-ta da Palazzo Chigi, porterà il rap-porto fra il deficit e il Pil al 2,5%.Una delle sorprese che Letta volevacomunicare in prima persona, maKatainen ieri ha fatto il giornalista.

Marco [email protected]

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Il presidente di Confindustria

Squinzi: priorità alla crescitaLa stabilità politica è importante, ma deve tradursi in un’azione chepermetta di ritrovare la crescita. Lo ha sottolineato il presidente diConfindustria Giorgio Squinzi nel suo intervento all’assemblea diConfindustria Verona. «Se il Governo fosse caduto avremmo perso unpunto percentuale di Pil», ha detto Squinzi. Ma la stabilità deve«tradursi in capacità di governare e assicurare quei provvedimenti checi faranno ritrovare la crescita». La strada è in salita. «Siamo il quartoPaese come dimensioni del debito, non cresciamo da una decina dianni, dal 2007 abbiamo perso il 9% del Pil, abbiamo distruttoletteralmente il 15% della nostra capacità, chiudendo stabilimenti elinee produttive», ha insistito Squinzi, evidenziando che l’Italia devecrescere «di almeno il 2%». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Lo snodoIl capo del governo sa chegli interventi sono unosnodo cruciale per la tenutadel governo e per se stesso

All’Eurogruppo

Saccomanni:si troveràuna soluzioneequa per tuttiDAL NOSTRO INVIATO

LUSSEMBURGO — In vista delConsiglio dei ministri di oggi sullalegge di Stabilità, l’Europa preme per ilrispetto degli impegni di risanamentofinanziario, mentre in Italia dilagano letensioni e le indiscrezioni. Il ministrodell’Economia, Fabrizio Saccomanni,ha così usato l’Eurogruppo dei ministrifinanziari per rassicurare i colleghieuropei in modo informale e perrilasciare dichiarazioni dirette versoRoma. Entrando nella riunione nelpalazzo del Consiglio a Lussemburgo,Saccomanni ha chiarito che«l’obiettivo» dell’intervento di politicaeconomica del governo «è chiaramentequello di rilanciare la crescita, diridurre gli oneri fiscali sul lavoro esulle imprese e di rilanciare gliinvestimenti». In sostanza il governoLetta starebbe cercando di attuare «unainversione di tendenza della spesa» inmodo da «ridurre la spesa corrente erilanciare la spesa per investimenti». Ilministro dell’Economia ha sottolineatol’importanza proprio di alcune misurein grado di rilanciare la crescita. Inparticolare ha risposto allepreoccupazioni di moltiamministratori locali anticipando che«ci sarà un allentamento del patto distabilità con i Comuni e, quindi,potranno dare più risorse agliinvestimenti, soprattutto ai progetti dinatura idrogeologica, all’ediliziascolastica, progetti che possono essereattivati rapidamente». Dovrebberoattirare capitali anche gli investimentidi «natura infrastrutturale» comequelli per «ferrovie e Anas».Richiesto dai giornalisti di replicarealle preoccupazioni in relazione apossibili tagli miliardari della spesasanitaria, in un sistema già spesso indifficoltà nel rispondereadeguatamente alle esigenze deicittadini, Saccomanni ha detto diessere in contatto con le Regioni e che«alla fine si troverà una soluzione equaper tutti». L’intervento del ministerodell’Economia punterebbe aconcentrarsi su dove alcuneprestazioni costano molto di piùrispetto ad altre parti d’Italia.Le rassicurazioni sul rispetto degliimpegni europei sono state diffuseinformalmente perché ufficialmentenon era «previsto» di parlare dellalegge di Stabilità italiana, nénell’Eurogruppo di ieri sera, dove inagenda c’era principalmentel’avanzamento del progetto di Unionebancaria, sia oggi nell’Ecofin con tutti i28 ministri finanziari dell’Ue. LaCommissione europea dovrebbericevere l’intervento di politicaeconomica del governo entro lamezzanotte di oggi, quindi al terminedel Consiglio dei ministri. Saccomanniha detto che oggi a Roma verrannodefiniti «i dettagli». Informalmente hafatto sapere che quanto trapelato dalleprime bozze è stato in gran partecorretto nei documenti di lavoro di ieried è soggetto a ulteriori modifichesostanziali nella riunione del governo.

Ivo Caizzi© RIPRODUZIONE RISERVATA

Giorno decisivoIl premier al Colle perspiegare la bozza. Oggipomeriggio il varodel provvedimento

6 Primo Piano Martedì 15 Ottobre 2013 Corriere della Sera

La compagnia I soci

Il salvataggio Alitalia nel mirino dell’EuropaBritish Airways accusa: aiuti di Stato. Assemblea fiume per l’aumento di capitale

La vicenda

RipartenzaOttobre 2008:nasce Alitalia CaiNel gennaio 2009 Air France-Klm acquista il 25% della nuovanata Alitalia Cai (Compagniaaerea italiana). I principaliazionisti italiani sono il gruppoRiva (10,62%), Benetton(8,85%), Intesa Sanpaolo(8,85% ), Roberto Colaninno(7,08%). Una bad company siaccolla 3 miliardi di debiti.

Allarme contiOttobre 2013:rischio fallimentoLa settimana scorsa il monitodel presidente dell’Enac, VitoRiggio: «Indispensabile eurgente unaricapitalizzazione». Nellostesso tempol’amministratore delegatodell’Eni, Paolo Scaroni,minaccia di chiudere irubinetti del carburante.

Nuove risorseL’interventodi Poste italianePoste è pronta a entrare inAlitalia Cai con uninvestimento da 75 milioni.Per non diluire la propriaquota (oggi del 25%) AirFrance-Klm deve sottoscrivereun aumento di capitale da 75milioni. Nel 2008 lacompagnia era entrata con uninvestimento di 322 milioni

ROMA — British Airwayschiede la verifica della Com-missione europea sull’inter-vento di Poste nel capitale diAlitalia, ipotizzando che sitratti di un «aiuto di Stato». «Ciaspettiamo che la Commissio-ne intervenga per sospenderequesto aiuto manifestamenteillegale — ha detto ieri un por-tavoce —. È protezionismo,mina la competizione e favori-sce quelle compagnie aeree infallimento che non sono alpasso con la realtà economi-ca».

«Il governo non dà aiuti diStato. Abbiamo solo favoritol’incontro tra privati» ha subi-to replicato il ministro dei Tra-sporti, Maurizio Lupi. La Com-missione europea, investitaanche da un esposto dell’asso-ciazione dei consumatori Co-dacons, sempre su un suppo-sto «aiuto di Stato», ha fattosapere che esaminerà il pianodi salvataggio di Alitalia nonappena lo riceverà.

Ma che l’operazione vengabocciata non è scontato: qual-cuno a Palazzo Chigi fa notareche il governo è stato molto at-tento a fare in modo che il sog-getto scelto, Poste, fosse traquelli che raccoglie mezzi sulmercato. E il fatto che l’ex com-missario europeo, ex premier,oggi leader di Scelta civica,Mario Monti, attacchi l’inter-vento di Poste solo sul pianopolitico, definendolo «curio-so» e frutto di un «colbertismode noantri», sembra confer-mare questa impressione.

Ieri, intanto, è proseguita fi-no a tarda notte l’assembleastraordinaria di Alitalia, cheaveva all’ordine del giornol’operazione da 500 milionimessa a punto dal premier conLupi e il ministro dello Svilup-po, Flavio Zanonato: 300 mi-lioni di aumento di capitale e200 di nuovi fidi. Un passag-gio, quello dell’assemblea, cheavrebbe dovuto essere forma-le, non essendo necessaria-mente destinato a rivelare leposizioni dei «giocatori» incampo. Air France-Klm nelconsiglio di amministrazionedi venerdì scorso aveva appro-

vato l’operazione e teorica-mente tutti gli azionisti hannotempo un mese dall’assembleaper decidere se partecipare al-l’aumento di capitale.

Ma il prolungarsi dell’as-semblea ha fornito l’impres-sione che ieri tra i soci di Alita-lia si stesse approdando aun’approvazione, salvo sor-prese dei prossimi giorni. Neicorridoi del palazzone cheospita il «quartier generale»della compagnia ieri notte siaggiravano consulenti, legali,finanziari, oltre che i numerosisoci. Molto tempo è stato dedi-cato a puntellare con contrattile garanzie richieste dalle ban-che per il loro apporto.

Del resto la continuitàaziendale di Alitalia per oranon è più in discussione,

avendo trovato forza nelle as-sicurazioni date dal governoche l’operazione da 500 milio-ni non è un bluff e si farà co-munque: con o senza Air Fran-ce-Klm, magari con un altrovettore. Non per niente ci sonoPoste e banche pronte, le pri-me a sottoscrivere fino a 75milioni, le seconde fino a 100.Dunque per il successo del-l’operazione basterebbe che i«patrioti» e/o i francesi parte-cipassero per 125 milioni.

«Cercheremo un altro part-ner se i francesi non ci saran-no» ha più volte ripetuto il mi-nistro dei Trasporti, MaurizioLupi. Ma proprio ieri alcuniimportanti vettori hanno volu-to chiarire che non saranno lo-ro il prossimo alleato di Alita-lia. Lufthansa, ad esempio, piùvolte chiamata in causa negliscorsi giorni, si è sottratta allatattica di chi voleva lanciarla inpista in concorrenza con AirFrance-Klm. «Lufthansa nonprevede attualmente investi-menti in altre compagnie — hachiarito un portavoce del lea-der del gruppo Star Alliance—. E questo comprende ancheAlitalia». Il motivo? «Al mo-mento ci stiamo concentrandosui nostri compiti interni, nel-l’integrazione delle attuali

compagnie e nel completa-mento di un programma chemigliori l’efficienza di Luf-thansa».

Quanto a British Airways,altro capofila europeo, «non cisono né acquisizioni né fusio-ni che in questo momento ri-sultino attrattive in Europa» èstata la dichiarazione. In ulti-mo è intervenuta anche la rus-sa Aeroflot: «Al momento —ha detto la portavoce — nonstiamo studiando alcun possi-bile acquisto di quote aziona-rie di Alitalia». Un distinguomeno marcato degli altri, chelascia aperto uno spiraglio,non prima però che il diritto diprelazione dei francesi sia sca-duto.

Antonella Baccaro© RIPRODUZIONE RISERVATA

I viaggiatoriEsposto del CodaconsL’Europa pronta adesaminare al più presto ildossier sulla compagnia

L'analisi

PROTEZIONISMOL’ACCUSA(RESPINTA)DI LONDRA(a.bac.) Piovono critichesull’operazione Poste-Alitalia dai quotidianiinternazionali, custodi delliberismo. «Ilprotezionismo è tornato dimoda in Italia e non è unbel vedere» attaccava ieriun editoriale del giornalebritannico FinancialTimes, intitolato «Letta’sfaux pas», cioè «passofalso». L’Italia, scrive ilquotidiano della City,riferendosi anche ai casiFinmeccanica e Telecom,«ha bisogno diinvestimenti esteri peruscire dalla sua profondacrisi economica ma ipolitici sono troppo presidall’ammantarsi con labandiera per renderseneconto». Così Letta «staripetendo lo stesso errore»di cinque anni fa, quandoBerlusconi mise insiemeuna cordata «senzanessuna esperienza diaviazione» per bloccareAir France-Klm. «Ilrisorgere del nazionalismonell’ambito degli affarigetta un’ombra sullasincerità del presidentedel Consiglio — continuail quotidiano finanziario— che ha più volteripetuto di voler attrarregli investimenti esteri e ha

varato anche l’operazione“Destinazione Italia”». Insintesi: «La strategia diRoma su Alitalia invia unmessaggiocontraddittorio».Da fonti di Palazzo Chigi sireplica che «non èprotezionismo, ma l’esattocontrario» quello che haspinto il governo aintervenire sullacompagnia. Il sensodell’operazione è«accompagnare al meglioAlitalia versol’integrazione con unpartner straniero. E quindiè l’esatto contrario delprotezionismo».Peccato che anchel’americano Wall StreetJournal punti il ditocontro «generazioni dipolitici» che «hannocercato di proteggere»Alitalia, il cui «ritornoall’insolvenza incarna ilfallimento della politicaindustriale in Italia».Come dire: «Letta ne stiafuori».

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Azionisti e nuove risorse

D’ARCO

Tutti i soci di Alitalia

Da dove arriveranno i 500 milioni I conti della compagnia dopo il Piano FeniceDati in milioni di euro

Al 14 ottobre 2013

Fondiaria(gruppo Unipol)4,42%

Equinocse(S. Mancuso)3,8%

Ottobre 2008(Intesa Sanpaolo)1,15%Capital Portfolio(V. Manes)0,88%

GruppoMarcegaglia0,88%

Loris Fontana0,88%

G & C (Carbonelli D’Angelo)3,09%

Solido Holding(A. D’Avanzo)2,7%

Acquamarcia 1,77%

Finanziariadi partecipazione(primo azionista:Comune dell’Aquila)1,77%PirelliPirelli1,77%GFMC (Orsero)1,77%Macca(Maccagnani)1,41%

Vitrocistet 1,32%

Aura Holding(M. Traglio)1,32%

di cui:

75 milioniPoste Italiane

200 milionii prestiti tra nuove

linee di creditoe aumento

delle esistenti

150 gli altri azionisti

75 milioni Air Francenell’ipotesi in cui la compagniafrancese mantenga un pacchettoazionario del 25%

In caso parte dell’aumento risultasse inoptato,fino a 100 milioni saranno garantiti da un consorzio di banche

2009 2010 2011 2012 2013* 2010 2011 2012 2013*

Risultato netto Debiti netti

-327

-167-69

-280 -294

-656

-854-1.020 -946

*primo semestre Fonte: bilanci

Prestiti Aumento capitale300 milioni

Imsi (R. Colaninno)7,08%

Toto Holding(Carlo Toto)5,31%

T.H.S.A(fondo lussemburghese)5,31%

Air France - Klm25,0%

IntesaSanpaolo8,85%

Fire (Riva)10,6%

Atlantia(Benetton)Atlantia(Benetton)8,85%

Retroscena Sul tavolo il piano industriale e i contratti di trasporto merci internazionale

Sarmi vola in missione da de JuniacDeve convincere Air France a non uscire

ROMA — Massimo Sarmi, l’ammi-nistratore delegato di Poste italiane,volerà oggi a Parigi dove alle 15.30 siincontrerà con il numero uno di AirFrance, Alexandre de Juniac. Oggettodel colloquio sarà il nuovo piano in-dustriale e le sinergie possibili tra Ali-talia e la compagnia francese dopol’ingresso nel gruppo in crisi della so-cietà controllata al 100% dal ministerodel Tesoro.

Con questa mossa, al di là delle cri-tiche della British Airways su possibiliaiuti di Stato per salvare Alitalia, Sarmiintende ritagliarsi un ruolo importan-te se non decisivo nella trattativa incorso. La partecipazione di Poste nelcapitale di Alitalia, con un esborso di75 milioni di euro, era infatti legata auna serie di caveat che Sarmi stessoaveva posto al Tesoro nell’accettare iltentativo di salvataggio. Tra questi, ol-tre a un impegno personale nel consi-glio di amministrazione e all’inseri-mento di propri manager in puntichiave, la stipula ex ante di contratti ditrasporto internazionali con la stessaAir France-Klm per merci, derivanti

dal forte sviluppo in corso del com-mercio elettronico in casa Poste. Tragli obiettivi del manager, non sonoesclusi accordi «politici» di più altocontenuto visto che Sarmi, in questafase, agisce anche con un delicato«passaporto diplomatico» di cerniera

tra gli interessi nazionali e quelli dellacompagnia francese.

L’incontro probabilmente è statofissato in corsa nella mattinata di ieri ecomunque prima dell’assemblea diAlitalia. Alle dieci infatti veniva an-nunciata per questa mattina a Monte-

citorio un’audizione di Sarmi alla Ca-mera sul futuro delle Poste, che è stataperò annullata dopo le 13. In quelle treore è verosimilmente maturata nel-l’entourage governativo l’idea di in-viare un messaggero di peso per con-vincere de Juniac a non mollare la par-

tecipazione in Alitalia.Ieri uno studio di Credit Suisse de-

dicato al gruppo franco-olandese hariacceso le speranze. «Air France-Klmè pronta a investire ancora in Alitalia»ne era il titolo e vi si leggeva che l’in-vestimento di AF-Klm «deve essereimprontato alla redditività», ed è con-siderato «essenziale che l’aumento dicapitale sia il precursore di un riasset-to che si concluda con successo». Il ve-ro problema di Alitalia è la generazio-ne di ricavi piuttosto che l’efficienzadei costi, sottolineano gli esperti delCs, riprendendo una tesi di Air France.Pertanto, limitarsi a tagliare rotte inperdita «non è un cammino sicuro peril ritorno alla redditività, consideran-do che Easyjet e Ryanair sono pronte ainserirsi». Un’altra questione riguardail ruolo del governo: l’incoraggiamen-to dato alle Poste affinché investano inAlitalia e il via libera ad Emirates per ilvolo Malpensa-New York «suggeri-scono che la priorità politica è quelladi proteggere l’occupazione piuttostoche la redditività».

Compito di Sarmi sarà convincere ifranco-olandesi che non è così, maper farlo l’unica leva davvero sicura èla ristrutturazione del debito.

Roberto Bagnoli© RIPRODUZIONE RISERVATA

I protagonisti

Alexandre de Juniac Perinvestire ancora in Alitalia il ceoAir France-Klm chiede uno stopallo sviluppo di voliintercontinentali dall’Italia

Massimo Sarmi Il ceo diPoste italiane in prima lineanella trattativa con Air France.Oggi a Parigi incontreràil vertice della compagnia

Federico Ghizzoni Il ceoUnicredit potrebbe partecipareinsieme con altre bancheall’acquisto delle quote inoptatedell’aumento di capitale

Corriere della Sera Martedì 15 Ottobre 2013 7

8 Primo Piano Martedì 15 Ottobre 2013 Corriere della Sera

LamaggioranzaLe scelte

Amnistia, una crepa nel governoDuello Quagliariello-CancellieriSulla decadenza sì finale in Giunta, il Pdl vota contro. Ora tocca all’Aula

Sondaggio ISPO Ricerche S r.l. per Corriere della Sera. Campione rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne. Estensione territoriale: nazionale. Metodo: CATI (tel. fisso + mobile). Casi: 1.000.Margine di errore: 3% Data di rilevazione: 10-11 ottobre 2013. La documentazione completaè disponibile sul sito www.sondaggipoliticoelettorali.it

27%2%

71%

62%3%

35%

Tra tutti

Tra tutti

È d’accordo sull’ipotesi di amnistia o indulto?

D’ARCO

D’accordo

D’accordo

In disaccordo

In disaccordo

Non sa

Non sa

Grado di accordo con l’emendamento chedepenalizza il reato di immigrazione clandestina

D’accordo In disaccordo Non sa

D’accordo In disaccordo Non sa

M5S Astenuti/indecisi

PDLPD

Tra l’elettorato di…

M5S Astenuti/indecisi

PDLPD

Tra l’elettorato di…

71%

1%

28% 50%

50%

78%

1%

21%

58%

5%

37%

32%

1%

67%

35%

2%

63%

24%

1%

75%

21%

4%

75%

Il sondaggio Ispo

Contrari alla clemenzasette italiani su diecie il 63% degli elettori pdl

MILANO — Che non fossero provvedimenti su cui cre-are consenso elettorale era già stato messo in conto, a de-stra e a sinistra. Pure chi si è schierato a favore di amnistiae indulto, per far fronte all’emergenza di carceri affollateoltre il limite, non ha nascosto di sostenere una scelta«impopolare». I dati della rilevazione condotta da Ispoper il Corriere della Sera lo confermano. E ne danno an-che la misura: il 71% degli intervistati è contrario ad am-nistia e indulto. Favorevole a questi provvedimenti di cle-menza, invece, è il 27%. Una percentuale minima, appenail 2%, non sa: su certi temi le opinioni tendono a polariz-zarsi.

A sondare l’elettorato dei diversi partiti, poi, a variare èsolo la misura della contrarietà, che rimane comunquemaggioritaria. Sarà perché «la legalità è di sinistra», co-me vuole Matteo Renzi, o per le polemiche politiche che

riguardano la sorte giudiziaria diSilvio Berlusconi, ma tra chi votaPartito democratico è la maggio-ranza a essere contraria alla cle-menza: il 67% (contro il 32%).Come nell’elettorato del Popolodella libertà, dove, mentre sicontinua a discutere sul futurodel Cavaliere, è comunque lamaggioranza a dire di non volere

amnistia e indulto: il 63% degli elettori (contro il 35%). Ilpicco è tra gli elettori del Movimento 5 Stelle: contrari aquesti provvedimenti 3 elettori su 4.

È visto invece con favore dalla maggioranza degli inter-vistati l’altro tema che anima il dibattito politico: la depe-nalizzazione del reato di clandestinità. Il 62% vorrebbeche non fosse più reato, contro il 35%. E secondo i datiIspo a volerlo sono, più di tutti, gli elettori del Movimento5 Stelle, che pure su questo tema si è diviso. Se Grillo eCasaleggio hanno richiamato i parlamentari che, a Palaz-zo Madama, hanno presentato l’emendamento per aboli-re il reato di clandestinità, a essere d’accordo con i sena-tori cinquestelle è il 78% degli elettori del Movimento in-tervistati, praticamente quattro su cinque, contro il 21%.Più che nel Pd (71% i favorevoli, 28% i contrari). L’eletto-rato del Pdl, che pur difende l’impianto della Bossi-Fini, èdiviso a metà: il 50% vorrebbe che il reato di clandestinitàfosse depenalizzato.

Renato Benedetto© RIPRODUZIONE RISERVATA

ImmigrazioneLa maggioranza ècontraria al reatodi clandestinità.Anche tra i 5 Stelle

Il retroscena L’esecutivo deciso a tenersi fuori in attesa delle mosse del Parlamento

Indulto, per l’ex premierl’ipotesi di uno sconto a metàIn passato beneficio ridotto a chi ne aveva già usufruito

ROMA — Sandro Bondi, se-natore del Pdl attento agli statid’animo di Silvio Berlusconi,esterna un pensiero che molticondividono nella maggioran-za: «Tutti sanno che in questalegislatura non vi sono le condi-zioni per approvare con i dueterzi del Parlamento un provve-dimento di amnistia». E questaconvinzione è destinata ad au-mentare nel centrodestra dopoil voto (scontato) della giuntadelle Elezioni del Senato che ierisera ha approvato (con il votocontrario del Pdl) la relazionedel presidente Dario Stefàno concui si propone all’aula (già a fineottobre? con voto segreto o pale-se?) la decadenza di Silvio Ber-lusconi.

Ma amnistia e indulto oraaprono una profonda crepa an-che all’interno del governo: ilministro Gaetano Quagliariello(Pdl) rompe un tabù: «L’amni-stia valga per tutti come ci chie-de l’Europa... non è pensabileche valga per tutti tranne cheper uno perché la legge è ugualeper tutti». E, dunque, anche perSilvio Berlusconi condannato a4 anni per frode fiscale. Contra-ria la Guardasigilli AnnamariaCancellieri: «I reati finanziarinon sono mai stati presi in con-siderazione nei provvedimentidi amnistia e indulto». Anche sela Cancellieri non vuole certomettere in crisi il governo: «Ilministro Quagliariello ha fattoun discorso di grande correttez-za: non possiamo pensare aprovvedimenti pro o contro».

Oggi, poi, il segretario del PdGuglielmo Epifani riunisce i se-natori e i deputati delle com-missioni Giustizia per stabilire(al netto dei sondaggi che se-gnalano una forte richiesta di le-galità che sale dalla base) quale

sarà la linea del partito su indul-to e amnistia: ovvero sui «rime-di straordinari» contro le carcerisovraffollate citati dal capo delloStato nel messaggio alle Came-re.

Così, tra scetticismo e sospet-ti, si apre la settimana in cui dueproposte di amnistia e indultoarrivano al Senato (il dibattitoparte oggi in commissione) e laministra Cancellieri porta allaCamera (giovedì) i dati sugli ef-fetti delle leggi svuotacarceri(2010, 2012, 2013), sulla possi-bilità di usare le caserme di-smesse per la detenzione a bassaintensità e sul fiume in pienadella custodia cautelare alimen-tato dalla legge Fini-Giovanardiche colpisce i piccoli spacciatori/consumatori, i furti in casa, lerapine.

A un problema complesso,quello del sovraffollamento edei 40 milioni di euro che po-tremmo dover pagare per ordi-ne della Corte europea dei dirittidell’uomo, la politica si paraliz-za sulla sorte di Berlusconi. AlSenato oggi terrà banco — piùdell’amnistia e l’indulto — lagiunta del regolamento che ri-schia di infilarsi in un tunnel percambiare le regole in corsod’opera: da voto segreto a scru-tino palese per la decadenza diBerlusconi? E ora tocca al presi-dente Piero Grasso che, ricevutala relazione della giunta, saràpresto in condizione di convo-care l’aula. Sul voto segreto,pe-rò, Grasso sceglie per ora unformula anodina: «Pensavamodi unificare il regolamento conquello della Camera (che preve-de il voto palese, ndr) e trovaresoluzioni univoche. Rispettere-mo comunque tempi e regole».

Dino Martirano© RIPRODUZIONE RISERVATA

La vicenda

Il messaggio alle Camere

Il capo dello Stato l’8ottobre in un messaggioalle Camere ha postol’attenzionesull’emergenza carceri:contro ilsovraffollamento siconsiderino anche«misure straordinarie»come amnistia e indulto

I provvedimentidi clemenza

Il voto delle Camere:necessari i due terzi

L’amnistia estingue ilreato e, di conseguenza,fa cessare l’esecuzionedella pena. L’indultoinvece condona la pena,ma non estingue ilreato. Sono misureretroattive: si applicanoai reati commessi primadella presentazione deldisegno di legge

Spetta al Parlamentoapprovare amnistia eindulto. Serve lamaggioranza dei dueterzi dei componenti diciascuna Camera.L’ultima amnistia è del1990. L’indulto piùrecente fu votato nel2006 con maggioranzatrasversale

ROMA — Consapevole che il percorsoparlamentare dei disegni di legge su am-nistia e indulto già presentati sarà lungoe accidentato, con il forte rischio di nonportare a nulla di concreto, il governo re-sta a guardare. Gli uffici del ministerodella Giustizia hanno avuto l’incarico diraccogliere elementi, monitorare la si-tuazione e immaginare proiezioni suquel che potrebbe accadere se si adottas-se un tipo di misura o un’altra, ma senzaavanzare proposte. Quando poi la di-scussione entrerà nel vivo, e se mail’ipotesi di un simile provvedimento do-vesse realmente prendere corpo, alloraarriveranno anche pareri, suggerimentied emendamenti. Non prima, però.

Del resto il messaggio del presidentedella Repubblica che sollecitava un attodi clemenza per fronteggiare l’emergen-za carceraria scesa ormai al di sotto dellivello di sopportazione era rivolto alParlamento. Al potere legislativo, nonall’esecutivo. E com’era prevedibile, ildibattito politico sulle parole di Napoli-tano s’è subito incagliato sul dilemma seil senatore-imputato-condannato SilvioBerlusconi debba rientrare o meno tra ibeneficiari dell’eventuale decisione. An-che all’interno del governo, se un giornoil ministro della Giustizia Cancellieri la-scia intendere che l’ex premier ne reste-rebbe fuori e un altro il suo collega per leRiforme istituzionali Quagliariello ri-

batte che se una legge si dovesse varare«è evidente che debba valere per tutti».Compreso quindi il leader di Forza Italia(o del Pdl).

Ma già il botta e risposta è una devia-zione dalla realtà, poiché con l’espres-sione «Berlusconi non c’entra» il mini-stro Cancellieri intendeva sottolineareche il problema di come affrontare il so-vraffollamento delle prigioni con un in-tervento d’urgenza prescinde da quelsingolo condannato, non che non loavrebbe riguardato per principio. Dopo-diché, l’estrema sensibilità dei due mag-giori partiti della maggioranza (Pd e Pdl)su una questione che li divide anche alloro interno, consiglia il Guardasigilli ditenersi fuori dalla disputa. Almeno peradesso. Limitandosi ad auspicare «che il

messaggio del capo dello Stato abbia ilgiusto riscontro che merita», come haribadito ieri.

Se l’ex presidente del Consiglio debbagodere oppure no di un eventuale scon-to di pena, dipenderà esclusivamente dacome sarà scritta la legge. Il disegno dilegge firmato dai senatori Manconi eCompagna ad esempio, punto di parten-za del dibattito parlamentare, prevedeespressamente che Berlusconi vengaescluso sia dall’amnistia che dall’indul-to. Perché la frode fiscale non è compre-sa nei reati cancellati (com’è accaduto intutte le amnistie approvate in passato), eperché la riduzione della pena vieneesclusa per coloro che hanno usufruitodi quella sancita con la legge del 2006.Sorte toccata proprio a Berlusconi, il

quale grazie all’indulto votato sei anni faanche dal suo partito s’è già visto decur-tare tre dei quattro anni di carcere aiquali è stato condannato. Proprio perquesto, restandogliene uno solo, ha po-tuto presentare la domanda di affida-mento ai servizi sociali alternativo alladetenzione, che ora dovrà essere valuta-ta dal tribunale di sorveglianza.

È però verosimile che con una simileesclusione il Pdl decida di non votare lalegge, lasciandola lettera morta visto chec’è bisogno della maggioranza dei dueterzi sia alla Camera che al Senato (rag-giungibile solo se Scelta Civica, Pd, Pdl eSel votassero pressoché compatti, vistala già dichiarata contrarietà di «grillini»e leghisti). Una possibile mediazionepotrebbe arrivare dagli indulti varati inpassato, nei quali era stabilito che chiavesse già goduto di un provvedimentoprecedente potesse accedere a uno scon-to pari alla metà di quello previsto dallanuova legge. Nel caso di Berlusconi, sel’indulto fosse due anni a lui verrebbeapplicato per uno, e ciò basterebbe acancellare anche la pena residua. Reste-rebbe tuttavia in vigore la tagliola inseri-ta nella legge del 2006, laddove prevedeche se una persona indultata viene con-dannata per un reato commesso nei cin-que anni successivi, il condono è revo-cato e la precedente condanna torna avivere per intero. Nel caso di Berlusconi,se un giorno dovesse essere dichiaratodefinitivamente colpevole nel processoRuby, quella pena rientrerebbe nel nuo-vo eventuale indulto, ma la condanna dascontare per frode fiscale risalirebbe aquattro anni. Con conseguente revocadei benefici.

Giovanni Bianconi© RIPRODUZIONE RISERVATA

4anni, di cui 3 coperti daindulto, costituiscono la penainflitta a Silvio Berlusconi perfrode fiscale, confermata invia definitiva lo scorso lugliodalla Cassazione, nell’ambitodel processo sui diritti tvMediaset

19ottobre È la data dell’udienzain cui la III Corte d’appello diMilano dovrà ricalcolarel’interdizione dai pubblici ufficiper Berlusconi. La sentenzapotrebbe arrivare in giornata:potrà andare da un minimo diun anno al massimo di tre

Il Colle

Napolitano: attenzionea chi propagandaodio su Internet

Corriere della Sera Martedì 15 Ottobre 2013 Primo Piano 9

I contrasti Mediatori al lavoro ma la partita si complica

Pdl, tregua difficileE Berlusconitorna ad attaccareLe critiche all’esecutivo: così non va

ROMA — Alla ricerca di unasempre più difficile quadraturadel cerchio, Silvio Berlusconiconsulta i suoi in modo quasicompulsivo, e con umore — sepossibile —, peggiore di quellodei giorni scorsi.

Non sono serviti gli incontriche ha tenuto ieri ad Arcore, in-crociati con telefonate a Roma,con i «mediatori» Gasparri, Mat-teoli, Romani (il tentativo è defi-nito, da fedelissimi del Cavaliere«inutile») ma anche con i falchiBondi, Santanchè e Sallusti (vistia cena), per calmare la sua ira. Chenon si limita all’insofferenza perle liti per niente domate nel Pdl,ma tracima un po’ su tutti i fronti.E coinvolge il governo, tornatonel mirino perché, raccontano,non gli «dà garanzie su nulla»: nèsul voto sulla decadenza; nè sudecisioni che alla lunga servireb-bero ad alleviare le sue condannecome l’amnistia e l’indulto; manemmeno sulle politiche care alcentrodestra che renderebberosopportabile l’appoggio all’ese-cutivo: «Noi non accetteremo piùalcuna tassa, non ci provino nem-meno», si è sfogato anche ieri.

Insomma, il clima torna a farsiturbolento, appena due settima-ne dopo il voto di fiducia cheavrebbe dovuto dare nuovo slan-cio alla legislatura. Certo, non sipuò ancora dire che Berlusconisia tornato alla carica per staccarela spina. Ma il dubbio in molti c’è,e forte.

Raccontano infatti che i tenta-tivi di cercare una mediazione tra

le due anime ormai in guerra delPdl — alfaniani e governativi dauna parte, Fitto e lealisti dall’altra— non hanno portato a nulla.D’altra parte, il punto di incontrotra i duellanti si stenta ad indivi-duare. Anche l’appello lanciatol’altro ieri dal Cavaliere ad abbas-sare i toni e a mantenere il dibatti-to nelle sedi deputate, magari unConsiglio nazionale convocato ad

hoc che sia una sorta di congressolight gestito dallo stesso Berlu-sconi, non ha sortito gli effettisperati.

I lealisti anche ieri si sono in-fatti spesi in dichiarazioni di so-stegno a Fitto e alla sua lettera alGiornale con la quale rivendical’appoggio incondizionato a Ber-lusconi e la difesa dei temi cari al-la Forza Italia della prima ora. Dal-

la Gelmini alla Bernini alla Carfa-gna è tutto un chiedere al presi-dente di «riprendere lui in manoil comando, di decidere lui per ilmeglio». E si capisce che la spon-da che Fitto gli offre (e che non acaso viene sentito spesso in que-ste ore), non dà affatto fastidio alCavaliere. Anzi, gli permette di te-nere duro rispetto alle richieste dipotere e gestione forte del partitoche arrivano da Alfano, pena —come velatamente minacciano daQuagliariello a Cicchitto — unascissione. E con il direttore delGiornale, Alessandro Sallusti, chedefinisce da «mafiosetti» certi av-vertimenti delle colombe e la ri-chiesta che sarebbe partita da Al-fano «per avere la mia testa».

Ma alla vigilia di «giorni perme drammatici, non possiamopermetterci spaccature: e poi, madove vanno senza di me, senza imiei soldi? Vediamo se esconodavvero...», insiste l’ex premier,che ancora spera in qualche colpodi scena nel voto sulla sua deca-

denza, e che per questo passaggionon vuole perdere nè i lealisti nègli alfaniani. E però, anche se oggidovrebbe piombare a Roma perparlare ancora con i capi e i leaderdelle due fazioni, è difficile cheBerlusconi prenda ora decisionisul partito che diano ragione agliuni o agli altri: nè azzeramentodelle cariche, nè investitura di Al-fano. Prima il partito deve farequadrato, per capire se «questogoverno andrà avanti» e come sicomporterà su «amnistia, deca-denza e tasse».

Insomma, tornano i venti diguerra, e di conseguenza i rischifondati di scissione. Con un Ber-lusconi che non sembra affattodisposto a deporre le armi.

Paola Di Caro© RIPRODUZIONE RISERVATA

Centrodestra Il Cavaliere domenica aveva invitato gli esponenti del suo partito a non confrontarsi «sulle agenzie di stampa e sui giornali»

Silvio ordina il silenzio. Arriva un vortice di dichiarazioniInterviste, tweet, lettere e ospitateIl blackout non dura neanche poche ore

ROMA — Un tempo, nel Pdl, nes-suno avrebbe osato disobbedireagli ordini del capo. Erano sacri gliordini del capo, un tempo.

(Antefatto).Domenica pomeriggio, poco do-

po le 18, Silvio Berlusconi detta unsevero comunicato: «Sulle agenziedi stampa leggo troppe dichiarazio-ni di troppi esponenti del Pdl. Invi-to tutti a non proseguire in questadirezione del tutto improduttiva.Le diverse opinioni si debbonoconfrontare non sulle agenzie distampa e sui giornali, ma attraversouna serena dialettica all’interno deiluoghi delegati del nostro movi-mento».

Esplicito, definitivo.Angelino Alfano (leader dell’ala

moderata): «Sono pienamented’accordo». Raffaele Fitto (leaderdei cosiddetti «lealisti»): «Anche iocondivido pienamente».

Davvero?Fitto, in realtà, in quel momento,

è al computer e sta scrivendo unalettera al Giornale. Cinque colonnedi piombo in cui spiega la linea po-litica alle sue truppe. Titolo elo-quente: «Ripartiamo dal vero lea-der: Berlusconi».

Accanto alla lettera di Fitto, sulGiornale, comparirà anche uncommento di Renato Brunetta. Ti-tolo: «Così si riforma la giustizia inquattro mosse».

Scusate: ma gli ordini di Berlu-sconi non erano un po’ diversi?

(Ieri mattina, ore 9).La sensazione è che sarà un nor-

male lunedì di polemiche e perfi-die, di volgari trappolotti e banaligiochini tattici. Così, letta la primapagina del Giornale, Gaetano Qua-gliariello — colomba alfaniana,nonché ancora ministro — va aimicrofoni di Radio 24 e, intervista-

to da Giovanni Minoli, la mette giùdurissima. Un colpo al cerchio: «Al-fano dev’essere leader con Berlu-sconi: altrimenti è meglio dividerciche litigare». E uno alla botte:«L’amnistia, se ci sarà, dovrà essereapplicata anche a Berlusconi».

È augurabile che a quest’ora delmattino qualcuno — Bonaiuti,Bondi, la Pascale — abbia avutol’accortezza di nascondere al Cava-liere sia la prima selezione delleagenzie (che intanto rilancianoQuagliariello con le trombe) sia larassegna stampa (sull’Unità c’è una

ruvida intervista della Prestigiaco-mo, che dice: «La linea centrista diAlfano è un pericolo mortale»).Spiegare al capo che qualcuno forses’era distratto, sono giornate con-vulse, faticose, e magari Fitto la let-tera al Giornale l’aveva già spedita,e poi si sa, la Prestigiacomo è unache spegne il cellulare, davvero puòdarsi non sapesse nulla degli ordinidi tacere.

Si, va bene: e allora la Polverini?No, sul serio: la Polverini a UnoMattina? Lei, addirittura, sta pole-mizzando con il Quirinale (esatto:

la Polverini, presidente della Regio-ne Lazio ai tempi leggendari diFrancone Batman Fiorito, polemiz-za con il Quirinale). Sentite: «Il ri-chiamo all’amnistia di Napolitano,per quanto giusto, è arrivato in unmomento poco appropriato».

Chissà, a questo punto, Berlu-sconi. Lui per primo sa che il partitoè scosso, travolto, minato: però cheun suo ordine — il cui succo era:prudenza, misura, siate menosguaiati — fosse così letteralmenteignorato, davvero, non era mai ac-caduto.

Continuano imperterriti.Fabrizio Cicchitto (Ansa, ore

10,46): «Sallusti mi attribuisce unafrase che non ho mai pronuncia-to!». La Carfagna (via Italpress):«Chi debba affiancare Berlusconi loscelga il nostro partito, non un Po-litburo che minaccia scissioni».Francesco Nitto Palma (che intantose ne era andato ad Agorà, su Rai3):«Niente primarie finché c’è Berlu-sconi».

Atmosfera rovente, minacce in-crociate, mentre s’è fatto mezzo-giorno e pure Saverio Romano hacominciato a leggere i giornali. «Lalettera di Fitto è un punto di parten-za». Alla Casellati, però, della letteradi Fitto non importa un bel niente.Lei, da Palazzo Madama, tiene altal’attenzione sul fronte giudiziario:«In Giunta, al Senato, continua adesserci un accanimento riprovevolenei confronti di Berlusconi».

Dalle 13.27 in poi, per l’interopomeriggio, seguono le dichiara-zioni delle amazzoni Bernini, Gel-mini, Santelli, Bergamini e Giam-manco (tutte entusiaste della lette-ra di Fitto). Dorina Bianchi e Filip-po Piccone provano a difendereQuagliariello e Cicchitto. Alessan-dro Pagano prova invece a ricorda-re: «Scusate, ma Berlusconi nonaveva chiesto di evitare un dibattitopubblico?».

Qualcuno vada a dire al capo chela De Girolamo sta facendo ironiaaddirittura su Twitter.

Fabrizio Roncone© RIPRODUZIONE RISERVATA

Hanno detto

La letteraRipartiamodal veroleader:BerlusconiGli aspettiinterni sirisolvono inun minuto:restituiamoa lui la palla

L’avvisoAlfanodev’essereleader conBerlusconialtrimentiè megliodividercichecontinuarea litigare

PolitburoChi debbaaffiancareBerlusconilo scelga ilpartito,non unPolitburocheminacciascissioni

Ad ArcoreL’ex presidente delConsiglio è impegnatoin continui incontri econtatti telefonici

Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ieridurante la consegna di una medaglia ricordo agliallievi degli Istituti di formazione del Corpo Forestaledello Stato per il 191° anniversario di fondazione (fotoAnsa). Il capo dello Stato ha poi inviato un messaggioai promotori del progetto educativo «Anche io hoqualcosa da dire», iniziativa organizzata a Genova dallaTelecom, nel quale ha invitato i giovani a distingueretra i «messaggi utili» che Internet diffonde e i«propagandisti di odio» che circolano sulla rete:«Internet ha cambiato ritmi e abitudini della nostra

società, ma dei suoi vantaggi e della sua rapiditàe ramificazione possono avvalersi anchetruffatori, venditori di falsi miti, propagandistidi odio e arroganti intenti a infierire sui piùdeboli o sui più influenzabili. Saper distinguerei siti e i messaggi utili o anche soltantodivertenti da altri che vogliono approfittaredella vostra bontà d’animo per spargere tossinee trarne profitto è uno dei compiti che spettanoa voi ragazze e ragazzi per diventare più grandi».

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Compensi Rai

BrunettainsistesuFazioMazzetti:«Attaccopersonale»ROMA — Renato Brunetta. Ma anche il blog di BeppeGrillo. E il Codacons. Lo stipendio di Fabio Fazio finiscesotto accusa, dopo lo scambio acceso che ha vistoprotagonisti il capogruppo del Pdl e il conduttore di «Chetempo che fa». Ieri Brunetta è tornato sull’argomento,presentando un’interrogazione al presidente dellaCommissione parlamentare di vigilanza Rai Roberto Fico,per sapere se le indiscrezioni sul rinnovo del contratto delconduttore siano vere. E su Twitter ha scritto: «È vero cheFabio Fazio guadagnerà 5,4 milioni in 3 anni per 3 ore emezzo di trasmissione alla settimana per 8 mesi l’anno?».E con un post dal titolo «L’ipocrisia di Rai3», anche il blogdi Beppe Grillo interviene sulla polemica: «Teniamopresente che sono i pensionati al minimo che pagano ilcanone. E poi basta ricordarsi il trattamento di Fico daparte di Fazio». Il conduttore sceglie di non replicare, ma asua difesa scende in campo Loris Mazzetti, capostrutturadi Rai Tre: «Brunetta evidentemente ha un fatto personalecontro di lui. A questo punto la Rai intervenga perdifendere Fazio, che fa un programma che si ripaga dasolo e anzi fa guadagnare l’azienda». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Raffaele Fitto Leaderlealista, 44 anni, è statogovernatore della Puglia

Gaetano QuagliarielloMinistro delle Riforme,53 anni, ala moderata

Mara Carfagna 38 anni,deputata, è portavoce delgruppo pdl alla Camera

10 Primo Piano Martedì 15 Ottobre 2013 Corriere della Sera

Lamaggioranza I partiti

La sfida

NORDEST,IL CONTROPIEDEDEL SINDACOA CASA DI TOSI

DAL NOSTRO INVIATO

VERONA — Non si ferma,Matteo Renzi. Corre da una par-te all’altra dell’Italia, scatena lapolemica senza risparmiaremunizioni. Ma quando divam-pa, lui è già da un’altra parte. Ilsole ieri mattina si è levato con igiornali pieni delle sue dichia-razioni contro amnistia e indul-to, e sul fatto che a Giorgio Na-politano si può anche dire no.Lui, prima a Bolzano, poi a Tren-to e a Verona, tiene sì il punto.Ma in qualche modo derubrical’argomento e passa avanti:«Anziché perdere tempo con le

mie dichiarazioni, i politicicambino le regole e migliorinole condizioni nei penitenziari».E Napolitano? «Ha ragione.Questa non è una polemica con-tro il presidente, ma un modoper prendere sul serio le sue pa-

role molto ragionate». Dettoquesto, il sindaco di Firenze noncambia idea: «Ma non perché hovisto i sondaggi. Io penso ai gio-vani, questa è una cosa moltodiseducativa. Non è che unavolta ogni tanto ci accorgiamoche le carceri sono piene e alloraapriamo le celle e diamo scontidi pena». Poi, malizioso, ag-giunge che «la legalità non èuna bandierina che agiti soloquando ti serve». Il problema èsempre l’efficienza della politi-ca. «Che cosa si è fatto nei 7 annidall’ultimo indulto?». Poco:«Negli ultimi 20 anni la politicanon ha fatto tante cose belle, ha

fatto vedere molti talk show». Eil toscano non rinuncia a punge-re: «Anche i ministri non gover-nano le cose che dovrebbero».

Ed è così che Renzi dettal’agenda. Perché, poi, occorre ri-spondere a quel che ha detto lui.Lo fa, per esempio, l’ex ministro

Fabrizio Barca: quando il sinda-co di Firenze respinge indulto eamnistia «non sbaglia. Ma nonfa bene a nessuno». Più bruscol’attuale responsabile dello Svi-luppo, Flavio Zanonato, che erastato tra i destinatari dell’invitodi Renzi a governare invece che

a criticare: «Non devo chiedereil permesso per commentare».

Ma è dentro il Pd che le incur-sioni di Renzi suscitano più rea-zioni. In particolare, tra i suoiconcorrenti alla segreteria.Gianni Cuperlo sottolinea come«sui diritti umani, sulla dignità

Talk showNegli ultimi 20 annila politica non hafatto tante cose belle,ma molti talk show

A VeronaMatteo Renzi(Pd) con FlavioTosi (Lega) ieriall’assembleaorganizzata daConfindustria(Foto StefanoCavicchi)

Manifestoper il federalismoROMA — No albicameralismo paritario e lanascita di un Senatocaratterizzato «da una netta echiara estrazione regionale elocale dei suoi componenti».Alla presenza del ministro perle Riforme GaetanoQuagliariello, di politici ecostituzionalisti come i pdStefano Ceccanti (Pd) eLuciano Violante, ieri è partitoda Roma un forte appello perun «nuovo federalismo».Marco Filippeschi, sindaco diPisa e presidente diLegautonomie (che hapromosso il convegno), hadenunciato il bisogno«assoluto» di regioni ed entilocali «di stabilità politica emeccanismi decisionalifunzionanti» indicando «lapreferenza per un modello dibicameralismo differenziato:una rappresentanza diretta diregioni e autonomie locali perla composizione del Senato».Ed è stata presa in esameanche l’idea di un’elezionediretta del «Senato delleAutonomie», da farecontestualmente all’elezionedei presidenti di Regione».

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Legautonomie

Dalla giustizia ai ministriRenzi: c’è chi non fale cose che dovrebbeE va all’attacco: la legalità non è una bandierina

delle persone, non si possonoinseguire i sondaggi». Tanto piùche «noi oggi stiamo calpestan-do un principio di legalità nelmomento stesso in cui vieneviolato l’articolo 27 della Costi-tuzione: le pene non possonoconsistere in trattamenti con-trari al senso di umanità». Men-tre Pippo Civati osserva che il«prendere le distanze dalle so-luzioni proposte del Colle non ècoraggioso, è molto facile. Po-polarissimo e banalissimo direche le persone che devono starein carcere stiano in carcere». Masoprattutto, per il candidatolombardo, tutta la discussione è«di un’ipocrisia suprema: ci so-no i voti in Parlamento per farequesto? Secondo me no». MaRenzi non si scompone, e sem-bra rispondere indirettamente:«Inutile dirmi stai buono, aspet-ta, arriverà il tuo turno. A menon interessa essere l’ultimo diquelli che continuano a chiac-chierare. L’analisi dei probleminon serve più, quel che abbiamoda fare lo sappiamo».

Il culmine della giornata è lapartecipazione all’assemblea diConfindustria Verona. Che, a di-re il vero, non è che proprio sispelli le mani nell’applaudirel’enfant prodige del Pd. Ed è sulpalco con l’aquila degli impren-ditori che Renzi incrocia l’altrogiovane leader possibile: FlavioTosi. Entrambi sindaci, entram-bi eretici nel loro partito, en-trambi in corsa per la leadershipnel loro schieramento. Entram-bi, dicono agli industriali, in lot-ta feroce contro la burocrazia.Tira le somme, un po’ sornione,il presidente dell’associazioneGiorgio Squinzi: «Tanti politicisono bravi a parlare, compresiquelli che qui hanno parlato. Mafare le cose è più difficile».

Marco Cremonesi© RIPRODUZIONE RISERVATA

Corriere della Sera Martedì 15 Ottobre 2013 Primo Piano 11

Il retroscena Le critiche a Renzi su amnistia e legge elettorale. E qualcuno suggerisce di indagare sulla sua vita

Accuse e veleni, resa dei conti nel Pd

SEGUE DALLA PRIMA

Tosi giocava in casa perché Vero-na è sicuramente una roccaforte delcentrodestra e molti degli industria-li presenti hanno negli anni votatoper lui, ma alla fine ha prevalso (net-tamente) chi giocava in trasferta.Non c’è stata gara e l’impressioneche si sono fatti gli osservatori neu-trali è che Tosi non sia ancora prontoper i grandi duelli e per una sfidapolitica a tutto campo che lo portifuori dal suo territorio e dal ruolo diamministratore locale.

Renzi non ha avuto standing ova-tion o particolari tributi di entusia-smo da parte dei 1.800 imprenditoripresenti ma è andato sicuramenteoltre la sufficienza. Voleva dimo-strare al pubblico nordestino di es-sere moderno e pienamente a suoagio con il lessico d’impresa e ci èriuscito attingendo ai rapporti an-che movimentati che intrattienecorrentemente con la rappresentan-za degli industriali fiorentini. Perstupire ha esordito con un elogio dei

nuovi spot della Nutella personaliz-zata («l’idea di mettere il nome sulbarattolo è affascinante»), poi ha ri-cordato di esser figlio di ingenui pic-coli imprenditori («avevano com-prato un capannone e l’avevano pa-gato in ecu») e ha persino citato connonchalance «la congruità» deglistudi di settore e i cento controllidell’Agenzia delle Entrate. Gli ap-plausi più convinti li ha strappatiquando ha ribadito punto dopopunto la sua posizione sull’indulto(«è diseducativo») e quando ha at-taccato «un certo capitalismo all’ita-liana», fatto di finti imprenditori e dibanche che prestano i soldi ai solitinoti. Riscaldato dai consensi a uncerto punto Renzi si è anche spinto adelineare una sua personale terzavia, «tra la Thatcher e lo statalismoselvaggio preferisco il coinvolgi-mento attivo della società».

Tosi ha parlato subito dopo il sin-daco di Firenze ma ha fatto sin dal-l’inizio una scelta teatrale sbagliata.Renzi aveva parlato in piedi duet-tando con leggerezza con il condut-

tore Alessio Vinci, il borgomastro diVerona si è voluto sedere «perché hodei dati da leggere». Sembrava cherecasse con sé le tavole della legge einvece ha cominciato polemizzando,seppur cortesemente, con il presi-dente degli industriali Giulio Pe-drollo a proposito di una bega locale

e poi ha continuato sciorinandoconsiderazioni varie sul peso dellaburocrazia, la rigidità della Costitu-zione, lo strapotere dei sovrainten-denti. Per carità, molto buon senso epoco leghismo avanguardista, ilpubblico casalingo però si è palese-mente annoiato ed è cominciata una

terzo e vuota per due.E proprio lo svuotamento veloce

(e imbarazzante) della sala veronesedovrebbe indurre tutti a qualche co-raggiosa considerazione. Nel quintoanno della Grande Crisi servonodavvero le adunate paraoceaniche incui si ascoltano molti luoghi comunie si finisce per consumare le stesseparole di sempre? Non siamo stan-chi di una tournée oratoria fatta diconvegni, festival e assemblee chefatalmente ricopiano se stessi? Forsele difficoltà che oggi incontrano tut-te le forze sociali, quelle dell’impresae quelle del lavoro, derivano ancheda un rapporto con la propria baseche non riesce ad uscire da vecchiformat e stanche liturgie. Si chiedeagli altri di cambiare e nessuno rie-sce al proprio interno a rimodulare imomenti dell’ascolto, del confrontoe della decisione. La partecipazionefa parte dell’identità italiana e nes-suno pensa di azzerarla. Meritereb-be forse di essere utilizzata meglio.

Dario Di Vico© RIPRODUZIONE RISERVATA

Al rottamatore viene contestatod’essersi mosso in base ai sondaggie guardando all’elettorato 5 Stelle

ROMA — Lo hanno accusato ditutto. Ovviamente. I bersanianimandano anche sms a giornalistiamici e ai fedelissimi per invitarli ascavare nella vita del superfavoritoalle primarie dell’otto dicembre.Roba che in un partito come il Pd,finora, non si era mai fatta. Ma, co-me si dice a Roma, lì dove il poterecentrale guarda storto il fiorenti-no, bizzarro, «la guerra è guerra».

Tra i capi d’imputazione che pe-sano sul collo di Matteo Renziquello di aver lisciato il pelo al Mo-vimento 5 Stelle con il suo «no» al-l’amnistia. Anzi, peggio, quello diessersi mosso in base ai sondaggiche davano per sgraditissima unaproposta del genere tra i grillini.Ecco perché l’ultrà bersaniano Fla-vio Zanonato si è scagliato subitocontro il primo cittadino del capo-luogo toscano accusandolo di in-telligenza con il nemico, ovverosiacon il comico genovese. Una tiratache ha lasciato esterrefatto persinoil solitamente flemmatico WalterVeltroni, che in genere è portato a

evitare i conflitti e stemperare letensioni: «I ministri dovrebberoavere più misura quando parlano:si debbono evitare queste polemi-che continue».

Quanto a lui, il reprobo, fa spal-lucce. I sondaggi non li ha fatti pri-ma per decidere se dare o menol’affondo sull’amnistia. Li ha fattidopo. E i risultati sono giunti sulsuo tavolo giusto appunto ieri se-ra. «Un balzo avanti rispetto a Let-ta», enfatizzano i suoi. Il sindacoha nuovamente staccato il premierdi più di cinque punti in percen-tuale. Del resto, il presidente delConsiglio sapeva bene che questastoria dell’amnistia poteva esseresolo foriera di guai. Per questa ra-gione a un certo punto aveva cer-cato di disinnescare una bombache invece di esplodere alle sogliedel palazzo del Quirinale minac-ciava di deflagrare nel governo,con tutte le conseguenze del caso.Per questo motivo ha chiesto aiministri di «non intervenire più

sull’argomento» e di «non attacca-re più Renzi»: «Besta polemichesull’argomento, abbiamo altri epiù pressanti problemi da fronteg-giare» è stato il suo monito. E allafine i rappresentanti dell’esecutivohanno capito che aveva ragione ilpremier.

L’amnistia è invisa all’80 percento del popolo della sinistra enon piace nemmeno alla destra

tutta legge e ordine, quindi megliomettere la sordina a tutta la vicen-da e parlare d’altro. Ma anche«l’altro», a volte, può essere imba-razzante. Soprattutto se si tratta dilegge elettorale. Su questo puntoRenzi non ha dubbi: «Non ci sia-mo sposati mica il Pdl». Il che, tra-dotto dall’italiano al politichese(perché alle volte con il personag-gio bisogna fare così), significache questo legame non può durarea vita. La pensa più o meno allostesso modo il prudentissimoWalter Veltroni: «Il governo non èun bene in sé perché c’è, ma è unbene se fa». Per questa ragione ilmese prossimo, il 20 novembre, il

sindaco di Firenze metterà a puntola sua proposta sulla legge eletto-rale: «Una legge — spiega — che ciconsenta di tornare alla dialetticanormale del sistema bipolare tramaggioranza e opposizione. Biso-gnerà restituire dignità al con-fronto politico spiegando che stia-mo ancora insieme per qualchemese o anno, poi alla fine del-l’esperienza del governo Letta ri-daremo la dignità allo scontro po-litico».

La «tentazione di cancellare ilbipolarismo», secondo il sindacodi Firenze, c’è ancora: «C’è — con-fida a qualche amico — chi po-trebbe pensare di spaccare il Pdl echi, vedendo la scissione da quellaparte, potrebbe essere tentato incasa nostra, di fare una scissione asinistra, per questa ragione dob-biamo assolutamente blindare il

Le tappe nel Pd

Il sindaco contro il segretario

Il 25 novembre 2012Matteo Renzi arriva alballottaggio colsegretario Bersani alleprimarie per la guida delPd. Ma al secondo turno,il 2 dicembre, perde conil 39,1% contro il 60,9%

L’addio di Bersani,arriva il traghettatore

L’Assemblea fissa le date

Dopo la vittoria a metà allePolitiche, Bersani lascia egli subentra Epifani. La suasegreteria è percorsa dalloscontro per le primarie: ibersaniani le voglionoriservate agli iscritti, irenziani aperte a tutti

Il 21 settembre il Pd fissanell’Assemblea alcunedate: entro l’11 ottobrepresentazione dellecandidature (oltre a RenziCuperlo, Civati, Pittella);l’8 dicembre primarie pereleggere il segretario

L’accordo trovatosulle regole

Alla fine l’accordo sulleregole delle primarie c’è:saranno aperte a tutti,potrà infatti votare gratischi è iscritto al Pd e, con 2euro, chi sottoscriveanche il giorno stesso lacarta d’intenti del partito

I momenti chiave del Pd

bipolarismo». E siccome Renzi ap-pare determinato e tra poco menodi due mesi sarà segretario delPartito democratico tutti in realtàaspettano lui prima di mettere lecarte sul tavolo della riforma elet-torale.

Il che, naturalmente, non signi-fica che la strada del sindaco sia indiscesa, anche se lui è convinto dicontinuare a fare le sue scorriban-de, tenendosi fuori dai palazzi delpotere romano, e conta di vincerepure nei circoli di partito. Ma sirende conto che la sfida è ben piùampia: «L’establishment italianoprobabilmente non mi vuole per-ché voglio cambiare una situazio-ne cristallizzata che fa comodo an-che a tanta classe dirigente im-prenditoriale e finanziaria che hale stesse colpe della classe politicae non può pensare di tirarsi fuori».

Maria Teresa Meli© RIPRODUZIONE RISERVATA

L’assemblea costituenteIl 27 ottobre 2007 si tiene aMilano la prima riunionedell’Assemblea costituentedel Pd: il premier RomanoProdi, fondatore dell’Ulivo,è eletto primo presidente

La campagnadi Veltroni

Il 10 febbraio2008 con il

«Discorso perl’Italia» a Spello,il segretario del

Pd WalterVeltroni avvia la

campagnaelettorale: il

centrosinistraperderà le

elezioni controil centrodestra

di Berlusconi,ma il Pd

supererà il 33%

Le Politiche 2013Dopo il successo delle pri-

marie, la sconfitta alle Poli-tiche di febbraio: sotto ac-

cusa la campagna elettora-le di Pier Luigi Bersani e delPartito democratico (Eidon)

I numeriMa l’esito delle rilevazioni èarrivato solo ieri sera sultavolo di Renzi e lo dà invantaggio di 5 punti su Letta

Il bipolarismoIl rottamatore al lavoro peruna legge elettorale checonsenta di tornarea un sistema bipolare

Il segretario pd

Epifanialle«Iene»:l’aumentodistipendio?FulaCgiladeciderlo«Ma io non ho aumentato nessuno stipendio. C’èuna regola della Cgil e quelle si sono applicate».Il segretario del Partito democratico GuglielmoEpifani, intercettato dalle Iene, risponde così a chigli chiede conto del fatto che nel 2004, quando erasegretario generale del sindacato, avrebbe ottenuto

un aumento di stipendio del 18 per cento.L’aumento, spiega Epifani incalzato dagli inviatidella trasmissione televisiva di Italia 1, «in quelcaso» veniva deciso dalla «segreteria». Ma non dalui. «In Cgil la segreteria è la segreteria. Il segretarioè il segretario. Il direttivo è il direttivo, nel sensoche è un’organizzazione». «È inutile, stiamofacendo una storia su niente», è sbottato il leaderdemocratico, che agli intervistatori che glifacevano notare come l’aumento potesse esserestata una decisione inopportuna, ha replicato:«L’aumento rientra nelle regole che c’erano, puntoe basta».

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L’affondo di ZanonatoIl ministro (bersaniano)attacca il primo cittadinodi Firenze accusandolo diintelligenza con il nemico

Il nododella premiership

A tutt’oggi il partito nonha ancora sciolto il nododel ruolo del segretario.Per Letta, bersaniani edalemiani deve sologuidare il partito. Per irenziani deve coinciderecon il candidato premier

L’Italia cambia verso: la campagna di Renzi

Sabato il sindaco halanciato da Bari la suacampagna. Tra gli slogan:«L’importante èpartecipare, ma percambiare l’Italia bisognafare qualcosa in più:vincere»

lenta diaspora. Gli industriali pre-senti hanno votato con i piedi e sisono lentamente allontanati, tantoche quando ha preso la parola per leconclusioni il presidente della Con-findustria Giorgio Squinzi l’enormesala ricavata ad hoc in un ex magaz-zino delle Ferrovie era piena per un

12 Martedì 15 Ottobre 2013 Corriere della Sera

Corriere della Sera Martedì 15 Ottobre 2013 Primo Piano 13

Lamaggioranza I nodi

Legge elettorale,nuova propostasul doppio turnoRaccolte 41 firme. Vertice nel Pd

Al Senato

Tre ex 5 Stellefondanoil gruppo «Gap»Le senatrici Adele Gambaro,Paola De Pin e FabiolaAnitori, da tempo exappartenenti al Movimento5 Stelle, hanno ufficialmentedato vita ad unacomponente del gruppoMisto denominata Gap,Gruppo azione popolare. Letre senatrici illustreranno lemotivazioni di questa sceltae le prospettive future delnuovo gruppo in unaconferenza stampa che siterrà domani a mezzogiornonella Sala Caduti di Nassiryadi Palazzo Madama. Tra letre elette, Adele Gambaro èstata l’unica ad essereespulsa dal M5S, lo scorsogiugno: dopo la frenata alleAmministrative la senatriceaveva accusato Grillo daimicrofoni di Sky —«Paghiamo i suoi toni» — el’ex comico, che non avevapreso bene le critiche,l’aveva invitata «a uscireal più presto dal M5S». Leiaveva rifiutato di dimettersima a decidere del suodestino erano stati prima icolleghi parlamentari e poila Rete: deputati e senatorigrillini votarono l’espulsione(79 i «sì», 42 i contrari e 9astenuti), poi ratificata viaweb dal 65,8% dei 19.790votanti.

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ROMA — La sfida della lea-dership nel Partito democraticoha da ieri un nuovo campoaperto di battaglia: la riformadella legge elettorale. Oggi unpunto sulla situazione verrà fat-to in casa democratica in unariunione al Pd con il segretarioGuglielmo Epifani, il responsa-bile riforme e bersaniano Alfre-do D’Attorre, i capigruppo dellecommissioni Affari costituzio-nali di Camera e Senato e il pre-sidente della commissione Af-fari costituzionali del Senato,Anna Finocchiaro. Per i renzianici sarà Matteo Richetti.

Ieri il sindaco di Firenze nonsolo è sceso in campo a favoredell’abolizione del Porcellum,ma ha proprio fatto un’equazio-ne: «Cambiare verso vuol direcambiare legge elettorale e chivince vince», ha detto Renzi ri-cordando quanto avvenuto afebbraio: «Bersani, che ha detto“non ho vinto ma sono arrivatoprimo”, lo stesso ha fatto Alfanoe anche Monti. Grillo ha dettoche avevano vinto loro. Alle tredel pomeriggio hanno semprevinto tutti: a scuola quando sielegge un capoclasse è uno so-

lo».Per Renzi insomma cam-

biando la legge elettorale, «chivince non ha più alibi, ed è col-pevole se non fa le cose». E poiancora: «Basta con il bicamera-lismo perfetto, basta con il pingpong tra Camera e Senato che faperdere tempo».

L’uscita di Renzi è stata subi-to rintuzzata da D’Attorre, re-sponsabile riforme del Pd e ber-saniano. «Se vogliamo superare

il Porcellum e non solo prende-re applausi facili, bisogna cheRenzi si pronunci da subito sucome trovare un accordo al Se-nato perché la riforma lì va fattao con il Pdl o con il Movimento5 Stelle altrimenti non c’è mag-gioranza. È inutile fare una leg-ge di bandiera alla Camera».

Renzi in ogni caso ha prean-nunciato una sua proposta or-ganica per il 20 novembre, cioèprima della decisione della

Consulta sul Porcellum (3 di-cembre).

In ogni caso ad agosto i sena-tori Bruno Astorre e StefanoCollina, hanno presentato unaproposta di legge che cerca inparte di andare incontro allaposizione di Renzi sulla mate-ria. Hanno raccolto 41 firme dialtri senatori del Pd, ad eccezio-ne di Paolo Naccarato, cheesprimono un po’ tutte le animedel partito: dai dalemiani ai gio-

vani turchi. E che «o al primo oal secondo turno garantisca unvincitore certo», dice Astorre.Spiega ancora che «il modello èl’elezione dei sindaci dei comu-ni con più di quindicimila abi-tanti». La rappresentanza di ge-nere sarà garantita da un rap-porto diretto tra eletto ed elet-tore «cancellando il Parlamentodei nominati». Ma per fare que-sto sarà anche necessario — equesto può rappresentare unavera chimera — «ridurre l’am-piezza dei collegi al Senato cheadesso sono grandi quanto unaregione».

Oggi intanto la CommissioneAffari Costituzionali del Senatonon si occuperà di legge eletto-rale, a causa dei concomitantilavori della Giunta per il Rego-lamento impegnata sulla ri-chiesta di voto palese su Berlu-sconi. «Mentre crescono le ade-sioni allo sciopero della fame diRoberto Giachetti, il rinvio nonè un bel segnale», hanno di-chiarato i deputati democratGelli e Magorno.

M.Antonietta Calabròmaria—mcalabro

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ModelliIl senatore Astorre:il nostro modello èquello dell’elezionedei sindaci

Il casoGassmantestimonialanti PorcellumIl digiuno control’attuale leggeelettorale del pdGiachetti è ormai viralein Rete. In parte anchegrazie a un inattesotestimonial: l’attoreAlessandro Gassman,che l’altro giorno hapostato una sua fotosui social con il cartello«No Porcellum,domani 13/10 digiuno»

Le posizioni nei partiti

Doppio turno, collegie garanzie di stabilità

Nel Pd si cerca la sintesisulla nuova leggeelettorale. I requisiti sono:la possibilità per gli elettoridi scegliere i parlamentari,

garanzie di stabilità e sistemi uniformiper Camera e Senato. C’è chi è favorevoleal doppio turno di collegio. I renzianihanno presentato una proposta chericalca il modello dell’elezione dei sindaci

L’accento sul bipolarismoe la priorità alle riforme

Il Pdl è contrario a unritorno al Mattarellum.Spinge per un sistema chegarantisca il bipolarismo,anche rivedendo le soglie

di sbarramento del Porcellum. In fase diavvio delle riforme, aveva insistito perchéprima fosse cambiato l’assettoistituzionale (in senso presidenzialista,con l’elezione diretta del capo dello Stato)

Contro le liste bloccateMa è meglio votare subito

In campagna elettorale ilM5S ha tuonato contro ilPorcellum, in particolarecontro il meccanismodelle liste bloccate. È

favorevole a un ritorno dellepreferenze per scegliere i parlamentari.Ora però la linea dei Cinque Stelle è ditornare il prima possibile al voto, anchecon l’attuale legge

14 Martedì 15 Ottobre 2013 Corriere della Sera

Esteri

Malaysia

«Vietato ai cristianiusare il nome di Allah»Da ieri in Malaysia è vietato a tutti i non musulmani l’uso dellaparola Allah per riferirsi a Dio. Lo ha stabilito un tribunaleaccogliendo la richiesta del governo guidato da Najib Razakdi invalidare una sentenza del 2009 che aveva autorizzato ilquotidiano cattolico in lingua malay The Herald ad usare queltermine. Motivo del divieto: «Evita la confusione tra imusulmani e le loro conversioni al cristianesimo». Laquestione sembra secondaria ed è linguisticamente insensata:in arabo Allah (contrazione di Al Ilah) significa infatti «il Dio»e molti i cristiani arabofoni usano il termine. Pure in malay dasecoli Dio si dice così, qualunque sia la fede. Ma il verdettocoincide con il forte incrinarsi delle relazioni tra musulmani(60% della popolazione) e cristiani (10%, seconda minoranzadopo i buddhisti, 20%). Il premier Razak, dopo aver vinto leelezioni con un esito molto inferiore alle attese, ha cercato ilsostegno dei musulmani integralisti, cancellato riforme eaumentato la sicurezza. Nel 2009, dopo la sentenza di «liberoAllah», decine di chiese erano state bruciate, anche alcunemoschee attaccate. Questa volta, per ora, l’uniche reazioni trai cristiani sono state pacate, anche se indignate.

C.Zec.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Le tappe

Anni 50Lo Scià lancia ilprogramma nuclearecivile con l’aiuto UsaDopo il 1979Khomeini rompe con gliUsa. Nel 1984 riparte ilprogramma. Nel 1995intesa con Mosca perl’impianto di Bushehr

Primi allarmiSvelati nel 2002 i pianisegreti per arricchireuranio. L’Iran annuncia lostop al programma cheperò prosegue. Inizia ilbraccio di ferro con lacomunità internazionaleLe sanzioniNel 2006 prime sanzioniOnu, a cui si aggiungonoquelle Usa. Ogni tentativodi fermare l’Iran fallisceLa svoltaDall’estate, «apertura»con la nomina diRouhani. Primi spiragli diun possibile accordo

Le sanzioniUn gruppo di senatori Usaha scritto una lettera persuggerire l’allentamentodelle sanzioni

Nucleare Cauto ottimismo alla vigilia dei colloqui

«Negoziato con l’IranSi apre una finestra»Oggi il via a GinevraTeheran annuncia nuove proposte

WASHINGTON — Per il se-gretario di Stato americanoKerry «la finestra negozialecon l’Iran si sta aprendo inmodo deciso, ma teniamo gliocchi aperti». Uno sguardo at-tento sulle reali intenzioni diTeheran a proposito del pro-gramma nucleare. E oggi a Gi-nevra ci sarà il primo test conil quale misurare la buona fedeiraniana. Nella città elvetica sisvolgerà l’atteso incontro trala delegazione di Teheran e irappresentanti dei «5+1», os-sia Usa, Russia, Cina, Gran

Bretagna, Francia e Germania.Le parti sono giunte all’ap-

puntamento piantando palettiper delimitare il campo di gio-co e ventilando novità concre-te. Per usare il paragone diKerry si vuole evitare la chiu-sura della finestra. Gli irania-ni, attraverso il vice ministrodegli Esteri Abbas Araghchi,hanno annunciato che pre-senteranno una proposta perdimostrare come il loro pro-gramma atomico abbia pura-mente scopi civili. E sarà illu-strato un piano in tre fasi

(l’hanno definito una roadmap) che se da un lato assicu-rerà a Teheran l’energia nucle-are civile, dall’altro rappresen-terà la garanzia che il Paesenon vuole costruire la Bomba.Il segnale deve però essere

riempito di dettagli. Indiscre-zioni sostengono che l’Iranfermerà l’arricchimento diuranio di medio livello — utilea progetti militari — mante-nendo invece quello ad ungradino più «basso».

Le fonti ufficiali iraniane,invece, hanno escluso un invioall’estero dell’uranio arricchi-to, soluzione incoraggiata da-gli occidentali. «È la nostra li-nea rossa», hanno rimarcato imullah. L’altro fronte chiave èquello dell’impianto di Fordo,realizzato in un bunker scava-

to sotto una montagna. Gli Usae gli alleati chiedono che il sitosia smantellato. Su questopunto però il governo di Tehe-ran, pressato anche dall’alapiù oltranzista, non fa sconti.Gli osservatori, tuttavia, spe-rano in un cambiamento per-ché le gallerie di Fordo sonoun elemento critico. Intanto,per cominciare, l’Iran potreb-be siglare il cosidetto «proto-collo aggiunto», strumentocon il quale l’Agenzia interna-zionale per l’energia atomica(Aiea) è autorizzata a condurre

ispezioni ampie e profonde.Molto interessante, proprio

perché appare alla vigilia delsummit, la lettera scritta da ungruppo di influenti senatoriUsa al presidente Obama. Neldocumento, firmato tra gli al-tri da John McCain e RobertMenendez, si afferma: seTeheran collabora davvero so-spenderemo l’esame di nuovesanzioni. L’Iran — aggiungo-no — dovrà cooperare conl’Aiea, rispettare le risoluzioniOnu e rinunciare all’arricchi-mento dell’uranio.

La questione non è secon-daria. Il nuovopresidente ira-niano Rouhani,nelle scorse set-timane, è statochiaro su questoaspetto: in cam-bio delle con-cessioni la di-plomazia devealleggerire lemisure di pres-sione su Tehe-ran. Un barattocontro il quale sisono espressiambienti statu-nitensi e Israele.A loro giudizioquesto può avvenire solo allafine del processo, farlo prima«sarebbe un errore storico»(frase del premier BenjaminNetanyahu). L’Iran sottoscrivaun accordo verificabile con ilquale rinuncia al nucleare mi-litare — è la linea — e allora sipotranno togliere le sanzioni.

Per questo gli Usa sono pru-denti. Kerry, deludendo gli in-terlocutori iraniani, non è an-dato a Ginevra, e fonti diplo-matiche americane sono ap-p a r s e ca u te s u r i s u l ta t iimmediati. «Noi vogliamol’accordo — ha ribadito unfunzionario — però non sia-mo ingenui». Da Teheran han-no replicato invocando unariunione a livello di ministricon il «5+1».

Guido Olimpio@guidoolimpio

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Apertura Il segretario di Stato Usa John Kerry (a sin.) e il ministro degli Esteri iraniano Javad Zarif (a destra) in settembre a New York (Ap)

I R A N

IRAQ

ARABIA SAUDITA

EMIRATIARABI

OMAN

AFGHANISTAN

TURKMENISTAN

Teheran

ArakFordo(Qom)

Isfahan

Bushehr

NatanzSaghand

Yazd

Gachin

RamsarBonab

Le installazioni atomiche

Reattori di ricercaMiniere di uranio

Siti nucleariLegenda

usato per l’isolamento termicoriduce le emissioni di CO

2

usato per l’isolamento termicoriduce i costi energetici

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Corriere della Sera Martedì 15 Ottobre 2013 Esteri 15

Il caso Giovani armati di bastoni hanno dato la «caccia al caucasico». Il delitto era stato registrato dalle telecamere di sorveglianza

Mosca, esplode la tensione razzialeRaid anti-immigrati, 1.200 fermatiDura reazione della autorità dopo l’omicidio di un giovane russo

MOSCA — Un intero quar-tiere della capitale messo a fer-ro e fuoco domenica sera dagruppi di giovani nazionalistiche volevano «farsi giustizia»dopo l’accoltellamento di unragazzo. E ieri la risposta delleautorità per placare gli animi:almeno 1.200 caucasici fermatiper «indagini», visto che a Bi-ryulyovo (periferia sud di Mo-sca), tra le case e nelle vie checircondano il mercato all’aper-to dove è successo tutto, nessu-no ha dubbi: l’assassino è «unodi loro». Uno che viene dallemontagne del sud o dalle step-pe dell’est: un caucasico, unchornyj, come dicono qui. Un«nero», un uomo di carnagio-ne scura.

Tutto è iniziato giovedì sera,quando il venticinquenne Ye-gor Shcherbakov stava tornan-do a casa assieme al-la fidanzata. Sul por-tone Yegor ha incon-trato un uomo. Letelecamere di sorve-glianza hanno con-sentito di ricostruirel’accaduto: poco pri-ma l’uomo, dalle fat-tezze caucasiche, ave-va accompagnato alportone una ragazza equindi aveva tentato diabbracciarla e baciarla.La donna si era divin-colata ed era fuggita nelpalazzo, chiudendo la

porta dietro di sé. All’arrivo diShcherbakov, l’uomo ha inizia-to a discutere con lui, forsechiedendogli di farlo entrarenel palazzo. Poi ha tirato fuoriun coltello. Yegor è fuggito e hafatto tutto il giro del palazzoper ritornare all’ingresso dove,evidentemente, sperava di li-berarsi del suo assalitore. Maquesti lo ha raggiunto e gli haassestato una pugnalata al cuo-re, uccidendolo all’istante.

L’accaduto ha impressionato

tutti e sabato, ai funerali di Ye-gor, gli animi si sono infiam-mati. Così domenica l’interoquartiere è piombato sul localemercato, frequentato da mol-tissimi caucasici. Giovani ar-mati di bastoni e spranghe diferro hanno sfasciato vetrine,incendiato automobili, pic-chiato chiunque capitasse loroa tiro e avesse la pelle scura. Lapolizia è intervenuta con lesquadre antisommossa, ma so-lo a fatica è riuscita a riportare

un minimo di calma, effettuan-do anche centinaia di fermi.

Ma il sentimento anti-im-migrati è fortissimo in Russia ele autorità debbono tenerneconto. Ieri a fianco degli autoridelle incursioni si è subitoschierato il leader ultranazio-nalista Vladimir Zhirinovskij. Eanche Aleksej Navalny, uno de-gli esponenti di punta dell’op-posizione democratica, ha ri-spolverato il suo passato nazio-nalista chiedendo l’immediataintroduzione dell’obbligo delvisto per i cittadini delle ex re-pubbliche sovietiche che oggientrano liberamente in Russia.

Vladimir Putin, che più voltesi è detto contrario a una poli-tica di visti (magari per nondanneggiare il suo progettoche mira alla creazione di una

grande Unione Doganale, unasorta di ritorno all’Urss) devecomunque stare attento a nonscoprirsi a destra, lasciandospazio ai nazionalisti.

L’anno scorso in Russia sonoentrati ben un milione e mezzodi cittadini dell’ex Unione So-vietica e un milione di lorohanno ottenuto il permesso dilavoro. Come al solito, gli im-migrati servono perché ese-guono compiti che nessunovuole svolgere. Ma creano pro-blemi di sicurezza e riaccendo-no i sentimenti nazionalisti.

Fabrizio Dragosei© RIPRODUZIONE RISERVATA

10,8milioni sono gli immigratiche vivono in Russia,secondo i dati del Serviziofederale russo perl’immigrazione.La popolazione totale delPaese ammonta a circa143 milioni di persone

3milioni sono gli immigratiche si trovano in Russia inmaniera irregolare, secondoi dati del governo. Diverse lecifre della Federazione deimigranti in Russia, che parladi 10 milioni di clandestini

20,9miliardi di dollari è il valoredelle rimesse inviate a casanel 2012 dagli immigrati chelavorano in Russia. L’87,1%dei guadagni è stato speditoverso Paesi della Comunitàdegli Stati Indipendenti

11.000espulsioni sono stateattuate nel 2012 in Russiaper violazione delle leggisull’immigrazione. Il 19% deimigranti sono uzbeki. Moltialtri vengono da Tagikistan,Azerbaigian e Kirghizistan

Fiori e arresti

A sinistra, una

foto di Yegor

Shcherbakov,

25 anni, sul

luogo dove il

giovane è stato

accoltellato a

morte, alla pe-

riferia sud di

Mosca. Sopra,

la polizia ferma

immigrati cau-

casici

Il fenomenoL’anno scorso in Russiasono entrati un milionee mezzo di caucasici

Guarda il video con una chiamata gratuita al +39 029 296 61 54

16 Martedì 15 Ottobre 2013 Corriere della Sera

BOLOGNA FIRENZE GENOVA LEGNANO MILANO PORTO CERVO ROMA TORINO MADRID TOKIO SEOUL

Corriere della Sera Martedì 15 Ottobre 2013 Esteri 17

Sotto osservazione I numeri macroeconomici rassicurano i teorici della rigidità fiscale. Resta drammatico il livello della disoccupazione ma il Paese respira di nuovo

Il ritorno della Tigre: Dublino riparteDopo la cura di austerity, l’Irlanda pronta a uscire dal piano di aiuti

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE

LONDRA — Gli elogi di Mario Dra-ghi, presidente della Banca Europea,sono arrivati pubblicamente quattrogiorni fa: «L’Irlanda ha lavorato benein questo drammatico periodo». Pro-mozione a pieni voti o quasi per Du-blino e per il suo governo che hachiesto sacrifici duri per rispettare gliimpegni con il Fondo Monetario el’Europa.

Il Financial Times di ieri fa eco conun titolo: «Back on the market», ri-torno al mercato. Il che significa chel’ex Tigre Celtica, schiacciata dallacrisi immobiliare, bancaria e del de-bito sovrano, espropriata della so-vranità fiscale per il fallimento dellasua economia, è sul punto di rimet-tersi in carreggiata.

Il premier Enda Kenny ha annun-ciato che il prossimo 15 dicembre,salvo capitomboli in dirittura d’arri-vo, l’Irlanda uscirà dal piano di aiutiinternazionali (85 miliardi di euro)che fu impacchettato in fretta e furianel 2010 in cambio della promessasolenne di inaugurare una lunga sta-gione di tagli della spesa pubblica,

delle retribuzioni, delle pensioni, diriforme nel mercato del lavoro e dinuove tasse. Il risultato è che il Paeseha frenato la discesa e mostra segnalidi ripresa. Eppure le nubi non si sonodiradate del tutto.

Dublino sarà la prima delle capitalisalvate dall’Europa e dal Fondo Mo-netario (Portogallo, Atene, Cipro glialtri «pazienti» gravi) a sbarazzarsidel bailout, ovvero del soccorso co-ordinato da Berlino, Bruxelles e Fran-coforte. Le medicine somministratesembra che stiano funzionando. Ilprezzo delle cure è altissimo.

Oggi la maggioranza (coalizionefra centrodestra del Fine Gael e cen-trosinistra laburista) bussa alla portadei cittadini col settimo budget diausterità in sei anni. Non c’è scampoe non c’è alternativa: il solco tracciatoè questo. Un’altra stretta che tradotta

significa un pacchetto di 3,1 miliardidi euro da sforbiciare per restare sulsentiero che porta al 15 dicembre. Sa-rà approvato e la marcia proseguirà.

Il deficit e il debito sono sotto con-trollo, i numeri macroeconomiciconsolano i teorici della rigidità fi-scale. Osservando le tabelle, già pre-sentate, con le previsioni per il 2014 eraffrontate con il trend degli ultimidue esercizi, si ricava l’immagine diun Paese che va indiscutibilmentemeglio. Il Prodotto interno lordo dal2012 è in lieve crescita (+0,2 nel 2013e +1,8 nel 2014), i consumi che eranoin picchiata ritornano timidamenteverso l’alto (erano sotto dello 0,3 edello 0,2 nel 2012 e nel 2013 ma sa-ranno +1,1 nel 2014), gli investimen-ti s’impennano (dallo sconfortante-1 del 2012 al +4,9 del 2013 e addirit-tura +6,8 nel 2014), il treno delleesportazioni specie verso il RegnoUnito sta per ripartire (dal -0,6 del2013 al +1,9 del 2014), quello delleimportazioni pure (dal -0,4 al +1,4).

Si muove persino l’industria dellecostruzioni che aveva provocato il di-sastro: una bolla spaventosa, mutuiregalati dalle banche senza garanzie,

quotazioni gonfiate, rischi scaricaticon i derivati sui risparmiatori, l’im-pazzimento finanziario nel 2007 e300 mila case rimaste come orribilischeletri di cemento a macchiare l’exTigre Celtica. Adesso il mattone sirialza.

Le statistiche, nella loro semplicitàe crudezza, regalano un respiro disollievo e servono a rafforzare l’im-magine di una nazione in cura che ri-trova ossigeno, al punto da annun-ciare di potere fare presto affidamen-to sui suoi muscoli e di riappropriarsidel beneficio di rientrare sui mercati,in sostanza di proporsi all’interessedegli investitori e non soltanto allabenevolenza dei creditori. Ma parlaredi euforia sarebbe fuori luogo. Il dato

che pesa come un macigno e che nonfa per niente sorridere gli irlandesi èquello sulla disoccupazione che restadrammatico. È vero che lo scorso an-no era del 15,1 per cento e che si atte-sta ora al 13,3, con una discreta e im-portante ripresa, ma non è un feno-meno ancora consolidato.

Le preoccupazioni non sono sva-nite. L’austerità, proprio come chie-devano Berlino e Francoforte, stariaggiustando le cifre macroecono-miche e il bilancio dello Stato. Il pun-to interrogativo è se le politiche di ri-gidità fiscale porteranno finalmentebenefici al lavoro. Ed è ciò che per gliirlandesi conta di più. È il prossimobanco di prova per la severità dellacancelliera Merkel e di Bruxelles.

Fabio Cavalera@fcavalera

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Gli indicatori

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GreciaIRLANDAItaliaGermania

TASSI DI INTERESSE A LUNGO TERMINE

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DISOCCUPAZIONE (valori in %)PIL (valori in miliardi di euro)

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Polemica anti-IslamLouboutin fa causaalla destra belgaper il manifestoBRUXELLES — La prima sconfittaper la «campagna control’islamizzazione del Belgio» arriva dal«re dei tacchi a spillo» ChristianLouboutin. Lo stilista francese haottenuto ieri da un tribunale diAnversa che i suoi mitici stiletti dallasuola rossa spariscano entro 24 oredai poster di Donne control’islamizzazione, formazionedell’estrema destra belga. Sottoaccusa, il messaggio dello spot,considerato «razzista». Sulle gambescoperte di Anke Van Dermeersch,senatrice con i populisti di VlaamsBelang ed ex Miss Belgio, si leggonoinfatti i supposti livelli di«tolleranza» musulmana sulle gonne:da «compatibile con la sharia»(caviglia) a «lapidazione» (coscia).

Il mattoneSi muove persino l’industriadelle costruzioni che avevaprovocato il disastro

Il salvataggioSarà il primo dei Paesi salvatida Europa e Fondo Monetarioa sbarazzarsi del «bailout»

18 Esteri Martedì 15 Ottobre 2013 Corriere della Sera

U na riforma elettorale nella quale laridefinizione dei confini dei collegisia affidata a commissioni indipen-

denti. Può sembrare strano che, col Con-gresso paralizzato da un braccio di ferrosenza precedenti e gli Stati Uniti a un pas-so dal default per la prima volta nella lorostoria, l’Economist concluda l’ultimo edi-toriale dedicato alle convulsioni del siste-ma politico americano con una simileproposta.

Certo, adesso serve altro: un sussulto dibuon senso, un compromesso che con-senta di salvare la faccia anche di chi si èinfilato con baldanza in un vicolo cieco.L’urgenza assoluta, oggi, è quella di alzareil tetto del debito pubblico per evitare l’in-solvenza del Tesoro e di approvare i docu-menti di bilancio che consentano al go-verno di riaprire i battenti. Ieri sera l’inte-sa tra democratici e repubblicani al Sena-to, almeno per allungare i tempi, apparivavicina.

Ma la drammaticità della crisi di questigiorni e il ripetersi di situazioni di emer-genza istituzionale a scadenze sempre piùravvicinate indicano che il malessere è or-mai profondo e ha cause molteplici, nonfacili da rimuovere. Anche perché la finedell’era della prosperità ha prodotto undisagio sociale che ha ridato fiato a vec-chie e mai sopite tendenze isolazioniste diuna parte dell’America, mentre la batta-glia politica tra destra e sinistra si è andatasempre più radicalizzando.

Osservando oggi questo Paese arrab-

biato, spaccato, incapace di risolverequella che è niente più che una disputaprocedurale e che per questo rischia diperdere, in prospettiva, gli enormi van-taggi di cui gode in quanto emittente dellavaluta di riferimento del mondo, il dolla-ro, si fatica a riconoscere la superpotenzamondiale che, dal Dopoguerra ad oggi, èstata la principale fonte di stabilità dellacomunità internazionale.

Un sistema ammirato anche per la soli-dità del suo impianto istituzionale: poteripresidenziali molto estesi ma con un ruo-lo del Congresso tutt’altro che secondarioe un efficacissimo sistema di pesi e con-trappesi. Possibile che tutto questo siasvanito per la carica a testa bassa di unaminoranza radicale, la destra integralistadei Tea Party? Evidentemente no, quello èstato solo un detonatore.

Descrivere la sclerosi di un sistema po-litico è impresa complessa e poco sedu-

cente. Semplificando al massimo: i fattoriche hanno trasformato l’era obamianadella speranza e del rinnovamento nell’in-cubo di una presidenza che non riesce avarare nemmeno un intervento rilevante(salvo Obamacare, ora sotto assedio) e de-ve, invece, tamponare un’emergenza dopol’altra, sono la fine di mezzo secolo digrande prosperità e la profonda diffidenzadei conservatori nei confronti del presi-dente democratico, oltre che gli errori po-litici commessi da quest’ultimo.

Obama ci ha messo del suo, certo: trop-pe promesse «messianiche» nella campa-gna elettorale del 2008 e un passaggiotroppo brusco dalla filosofia del governobipartisan al muro contro muro e ai di-scorsi presidenziali trasformati in comizi,dopo i primi schiaffi presi dai repubblica-ni.

Ma tutto è cominciato, già nell’estatesuccessiva alla sua elezione, con le madridel ceto medio conservatore americanoimpoverito e disorientato che si presenta-vano davanti alle telecamere in lacrime:«Dov’è finita l’America che conoscevamo?Rivoglio indietro il mio Paese».

Dopo la crisi del 2008 quel benessere èsvanito, probabilmente non tornerà più enon è colpa di Obama. Ma, anche se nonlo ammette apertamente, per buona partedel mondo conservatore il primo presi-dente nero della storia americana è unasorta di Anticristo. E una figura simile vacombattuta con ogni mezzo.

Fenomeni politici sociali allarmanti,gravi, certo. Che, però, non avrebberoavuto gli effetti devastanti che vediamo

quotidianamente, se il sistema istituzio-nale avesse avuto una maggiore tenuta.Ma la solidità dell’impianto è stata minatada tre fattori: 1) la capacità degli Stati dialterare dalla periferia i meccanismi dielezione delle loro rappresentanze; comeabbiamo già scritto più volte, ridisegnare icollegi in modo da renderli socialmente epoliticamente più omogenei ha spostatola competizione dalla scelta tra un candi-dato democratico e uno repubblicano ilgiorno delle elezioni alle primarie dove ilparlamentare in carica, spesso un mode-rato, deve difendersi (nel caso della de-stra) dagli assalti ben finanziati e ideolo-

America, la democrazia inceppataQuando lo scontro istituzionaleminaccia la tenuta dell’economiaSi va verso un’intesa al Senato tra i democratici e i repubblicaniMa il sistema politico ha mostrato di aver urgente bisogno di riforme

diMASSIMO GAGGI

Un Paese al bivio:pagare i creditori cinesio la sicurezza sociale?diDANILO TAINO

W arren Buffett, il re dei re tra gli in-vestitori americani, dice che undefault sul debito degli Stati Uniti

è paragonabile a una «bomba nucleare». Lafinanza e l’economia del pianeta ne sareb-bero devastate: il Paese numero uno che

Congresso americano non innalzerà il limi-te del debito pubblico — oggi a 16.700 mi-liardi — il Tesoro non sarà più in grado diprendere denaro a prestito e quindi non po-trà saldare i conti che matureranno dopo il17 ottobre, giorno in cui più o meno l’Ame-rica avrà le casse vuote.

Allarme serio. Che però va preso con unminimo di sobrietà, o almeno depurato de-gli argomenti che alimentano lo scontropolitico in atto a Washington. Qualchegiorno fa lo ha fatto Mario Draghi, il qualeha chiarito che l’ipotesi di default è preoc-cupante ma l’ha qualificata precisando checi sono due scenari. In uno il default durapoco o pochissimo e a quel punto si tratteràdi vedere quali debiti il Tesoro decide dinon saldare in quel periodo: se il pagamen-to delle obbligazioni sul debito oppure ifornitori, oppure la sicurezza sociale. Nelsecondo scenario il default va avanti per pa-

recchio tempo e allora la situazione diventapiù grave. Draghi si è fermato qui, ma sipuò immaginare che il secondo caso provo-cherebbe una scossa capace di mettere incrisi prima i mercati finanziari e poi intereeconomie: le banche e gli investitori, sianelle Borse che nei titoli di Stato, si stannopreparando. Una cosa però è chiara: il 17 ot-tobre non è la data certa della fine dell’Ame-rica come la conosciamo.

Martin Feldstein, uno degli economistiamericani più autorevoli, professore a Har-vard, una settimana fa ha mandato al suocollega di università Greg Mankiw la se-guente email: «Il Wall Street Journal e il Fi-nancial Times continuano a scrivere di unrischio di default, citando il Tesoro, Boe-nher (John, capo dei repubblicani alla Ca-mera dei rappresentanti, ndr) e altri. In re-altà non c’è bisogno di un default sul debitopersino se il tetto non viene alzato questo

Lo scenario

Testi fondamentaliIl 4 luglio 1776 è adottatala Dichiarazioned’Indipendenza dellecolonie americanedall’Impero britannico. Il 17settembre 1787 tocca allaCostituzione degli StatiUniti (a destra il padre dellanazione Thomas Jefferson)

Il FederalistaPubblicati tra il 1787 e il 1788,i «Federalist Papers» sono unaraccolta di 85 saggi (in italiano«Il Federalista») scritti a favoredella ratifica della Costituzione:un classico di scienza politica, iPapers riflettono sulla capacità delpopolo di darsi un buon governo

Il conflittoLa Guerra di secessione scoppianel 1861 in seguito alla nascitadella Confederazione degli Statidel Sud: si conclude nel 1865con la vittoria del Nord,l’abolizione della schiavitùe l’avvio della Ricostruzionedell’unità nazionale (a destraAbramo Lincoln)

Le tappedelleistituzioni

Mondi GEOGRAFIEDELLAPOLITICADELLACULTURADELLASOCIETÀ

16,7Il tetto massimo in migliaiadi miliardi di dollari che puòraggiungere il debito pub-blico americano. Secondovarie stime, senza interven-ti per correggerlo, il limitesarà raggiunto giovedì. Aquel punto avrebbe inizio ildefault dal momento che ilTesoro Usa non potrebberipagare i creditori

8,1La percentuale di debitoUsa nelle mani della Re-pubblica Popolare cinese.La gran parte dei titoli delTesoro, 30,4%, sono alsicuro nei forzieri di isti-tuzioni o persone fisichestatunitensi. Il Giappone,con il 7%, è il singolo Pa-ese, dopo la Cina, a pos-sederne la fetta più ampia

15I giorni di «shutdown»,cioè di semiparalisi delgoverno federale degliStati Uniti, a partire dal1° ottobre. Il blocco del-la pubblica amministra-zione, per la prima voltada 17 anni, è scattatoa causa del mancatoaccordo del Congressosul bilancio

350Mila i lavoratori dipen-denti dal governo fede-rale rimasti a casa, senzastipendio a causa dello«shutdown», il «fermo»del bilancio federale. Sol-tanto gli addetti ai serviziessenziali e alla sicurezzahanno potuto continuarenelle loro mansioni gra-zie a una legge ad hoc

non rispetta i pagherò, la valuta a cui l’inte-ro mondo ricorre nei momenti di crisi mi-nata da un crollo di fiducia, gli Usa non piùaffidabili. Immagini forti che in questi gior-ni rimbalzano da Washington all’Europa eall’Asia, agitano i mercati e provocano le re-azioni di governi, Fondo Monetario Inter-nazionale, Banca Mondiale. Si dice che se il

FantasmiIl New Yorkerdel 21 otto-bre: dalla Ca-sa Biancaescono i fan-tasmi dei re-pubblicaniJohn Boeh-ner e TedCruz

Corriere della Sera Martedì 15 Ottobre 2013 Esteri 19

Tea Party, la destra antitassedecisa ad affamare lo StatoDa Santelli e Palin ai fratelli Koch: fenomenologiadel movimento che ha preso in ostaggio il Congressodi PAOLO VALENTINO

gicamente orchestrati con grande abilitàdai candidati dei Tea Party. 2) La radicaliz-zazione dei rapporti ha alterato i meccani-smi interni di funzionamento del Con-gresso e soprattutto del Senato dove, acausa del ricorso sistematico al «filibuste-ring» (ostruzionismo) da parte repubbli-cana, i democratici non riescono quasimai a legiferare pure avendo una maggio-ranza di 54 voti su 100. 3) Costituzione dariformare. La Carta sulla quale è costruitoil sistema americano è giustamente sacra.Ma è anche considerata quasi immutabi-le. Non un problema da poco, visto che ildocumento, varato nel 1787, è costruito

attorno a una realtà molto diversa daquella attuale. In 225 anni è stato modifi-cato solo 27 volte. Appena dieci nell’ulti-mo secolo: il voto alle donne e ai diciot-tenni e poco altro. L’ultima correzione, 21anni fa, sugli stipendi di deputati e sena-tori.

Eppure ci sarebbe molto da fare. A par-tire dall’assurdità di un sistema nel qualela California ha due senatori e 51 deputatimentre l’Alaska, che a causa della sua po-polazione minuscola ha un solo deputato,ha diritto, come tutti gli altri Stati, ad ave-re anch’essa due senatori.

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I l racconto delle origini ha già le im-precisioni e le vaghezze della leg-genda. Solo il riferimento evocativo

del nome ha la limpidezza di una di-chiarazione programmatica. Il Tea Par-ty cui si ricollega l’omonimo movi-mento anti-tasse, anti-Stato, anti-spe-sa che tiene in ostaggio il governo ame-ricano e indirettamente minaccial’economia globale, è quello che si con-sumò nel porto di Boston il 16 dicem-bre 1773, quando i Sons of Liberty, ungruppo di patrioti del Massachusetts,assalirono tre navi inglesi e gettaronoin acqua 347 casse di tè, per protestacontro la tassazione imposta alle colo-nie dal Parlamento londinese, dove gliabitanti del Nuovo Mondo non eranorappresentati: «No taxation withoutrepresentation», fu lo slogan coniatoda John Hancock.

Nella sua incarnazione odierna, ilTea Party Movement prende più mode-stamente le mosse dal parterre delMercantil Exchange, la borsa dellemerci di Chicago, dove il 19 febbraio2009, un esagitato Rick Santelli, primoreporter finanziario della Cnbc, lanciòun grido di battaglia contro il pianodella Casa Bianca per un ennesimo sal-vataggio, questa volta in favore dei pro-prietari di case, che non potendo piùonorare i mutui rischiavano il pignora-mento. «Questa è l’America! Quanti divoi vogliono pagare per il vicino che siè fatto un altro bagno e non può salda-re i debiti?». E fra gli applausi dei tra-ders, che avevano appeso centinaia dibustine da tè ai loro computer, Santellitrasse il dado: «Sto pensando di orga-nizzare un Tea Party in luglio, così get-teremo nel Lago Michigan un po’ di ti-toli derivati».

O forse tutto era cominciato qualchemese prima sul sito Internet Market Ti-cker, dove Keli Carender, la giovane in-segnante di Seattle che lo ha creato,aveva lanciato la protesta contro la ma-novra da 800 milioni di dollari, con cuila Casa Bianca aveva posto un argine al-la più grave crisi finanziaria dallaGrande Depressione. Fu lei, poi diven-tata celebre blogger col nome di LibertyBelle, a organizzare i primi Tax Day TeaParty.

Ma fu il video con le urla di Santelli,un cult della rete, a far da megafono: il27 febbraio 2009 la prima protesta na-zionale coordinata dal Tea Party videsvolgersi manifestazioni in oltre 40 cit-tà d’America. Bastarono meno di duemesi e un uso sapiente dei social mediaperché il movimento facesse un altrosalto di qualità: a metà aprile, mezzomilione di americani partecipò al TaxDay nei 50 Stati dell’Unione.

A fornire il collante e il combustibilepiù potente fu la riforma sanitaria, va-rata dall’Amministrazione Obama e di-ventata simbolo di uno Stato invasivo,nemico del mercato e socialista. Feno-meno dalle molteplici anime — con-

servatore, libertario, populista — ilnuovo Tea Party non ha struttura for-male né gerarchia. Composto da unagalassia di gruppi nazionali e locali au-tonomi, privo di una leadership cen-tralizzata, si vuole esempio da manualedi grassroot, di attività politica dal bas-so. Ma secondo il Premio Nobel PaulKrugman, siamo di fronte a un feno-meno di Astro Turf, apparentementespontaneo e in realtà manipolato daben precisi gruppi conservatori.

Di certo nel successo, ora in fase dirallentamento, del Tea Party, un ruolocruciale ha giocato FreedomWorks, ilnetwork conservatore creato da DickArmey, ex leader della maggioranza re-pubblicana alla Camera negli Anni No-vanta. FreedomWorks si ispira allascuola austriaca, secondo cui tutti imodelli economici sono inutili, poichéper funzionare il mercato dev’esseretotalmente libero. Fra le letture obbli-gate dei suoi militanti, «A Force MorePowerful», il classico di Peter Acker-man e Jack Duvall sui movimenti socia-li del XX secolo e «The Law» di FrédéricBastiat, dove il filosofo francese accusai governi di rubare ai cittadini, quandoli tassano per investire nel welfare e

nell’istruzione.E forse ancora più importante nella

galassia del Tea Party è il ruolo di«Americans for Prosperity», organizza-zione fondata dai fratelli David e Char-les Koch, i miliardari ultraconservatoriche finanziano con montagne di dollarii gruppi del movimento. Nel 2013 unostudio della rivista Tobacco Control hastabilito un collegamento tra il Tea Par-ty, la lobby del tabacco e i fratelli Koch,votati a usare la loro ricchezza per pro-muovere con un movimento di massa

la loro linea anti-statalista e favorevolealle grandi corporation. Altre sigle so-no quelle dei Tea Party Patriots, TeaParty Express e Tea Party Nation.

A parte i Koch, Dick Armey e a suomodo Rick Santelli, un personaggiocentrale nel Tea Party è ancora GlennBeck, celebre volto televisivo di FoxNews, due milioni di spettatori a notte,ex alcolista, abile imbonitore sempresul filo della calunnia e della bugia. Incalo invece la stella di Sarah Palin, can-didata alla vice-presidenza nel 2008,che alla Tea Party Convention diNashville nel 2010 tenne il discorsoprincipale, anche se poi si scoprì che siera fatta pagare 100 mila dollari.

In politica, il momento di maggiorgloria del Tea Party sono state le elezio-ni di Midterm del 2010, quando il mo-vimento impose i suoi candidati al-l’establishment repubblicano, vincen-do in 5 collegi senatoriali su 10 e in 40circoscrizioni per la Camera su 130. Ful’ora di Rand Paul, Marco Rubio, Jim deMint, Michele Bachmann e ScottBrown.

Ma un anno fa il bilancio elettorale èstato negativo e il vento della rielezionedi Obama ha contribuito al ridimensio-

namento del fenomeno. Non abbastan-za però da ridurne influenza e massi-malismo estremista. Anzi, a ranghi ri-dotti e in calo di popolarità, i descami-sados del Tea Party in Congressosembrano dare il meglio di se stessi.Decisi «to starve the beast», ad affama-re la bestia dello Stato. Convinti in unalucida follia che «fallire salverà l’Ame-rica». E al diavolo se il fallimento tra-scinerà nel gorgo l’intera economiamondiale.

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Gli ispiratori

I protagonisti

Ayn Rand(1905 –1982)La filosofa

Paul Ryan43 anniDeputato alla Camera

Ted Cruz42 anniSenatore del Texas

Marco Rubio42 anniSenatore della Florida

Rand Paul50 anniSenatore del Kentucky

Charles e David Koch77 e 73 anniI finanziatori

Sarah Palin49 anniLa pasionaria

Rick Santelli60 anniIcona Tv

D’ARCO

mese. Lo Stato americano raccoglie ognimese tasse sufficienti a finanziare gli inte-ressi sul debito, eccetera. Il governo potreb-be non essere in grado di separare tutti iconti in gruppi di “pago” e “non pago” mapuò certamente identificare i pagamentisugli interessi. Un’impossibilità a prenderea prestito avrebbe conseguenze economi-che serie se durasse per un periodo soste-nuto ma non dovrebbe minacciare il nostrocredit standing (il rating, ndr)».

Detto diversamente, l’America non reste-rà senza soldi il 17 ottobre. Il denaro delletasse continuerà a entrare nelle casse pub-bliche: non sarà sufficiente a saldare tutti iconti e quindi, se non potrà farsi prestaredenaro, Washington dovrà scegliere cosapagare e cosa non pagare. Il segretario al Te-soro Jacob Lew dice che in realtà nel siste-ma computerizzato è praticamente impos-sibile fare scelte. Ma altri non concordano e

Feldstein dice che almeno gli interessi suldebito pubblico sono facilmente identifica-bili. Scelta delicata, però: deciderà BarackObama di soddisfare investitori in Treasu-ries – a cominciare dalla Cina che ne possie-de per quasi 1.300 miliardi di dollari – e dinon pagare i contributi ai veterani di guerrao di non sostenere la sicurezza sociale?

In più, il flusso di cassa in entrata non èprevedibile, quindi è difficile sapere qualesarà il giorno esatto in cui il Tesoro non avràabbastanza cash per pagare una bolletta. Il17 ottobre è indicativo. Shai Akabas, anali-sta del Bipartisan Policy Center, calcola chequel giorno cadrà probabilmente tra il 22ottobre e il 1° novembre. La certezza è che ilmomento X si avvicina di ora in ora. Mentrele vecchie, solide credibilità di Washingtone del dollaro si affievoliscono.

@danilotaino© RIPRODUZIONE RISERVATA

Graffiti dalla crisi La Statua della Libertà, in un’opera di Banksy disegnata a New York

La FedDopo la crisi bancaria e il panicodel 1907, che portò quasi alcrollo del sistema industrialeUsa (scongiurato dall’interventodel banchiere Pierpoint Morgan,nella foto), il 25 dicembre 1913venne creata la Federal Reserve,la banca centrale americana

L’era BushDopo l’11 settembre 2001, Bush(foto) fece approvare una seriedi leggi d’emergenza (ultima, nel2007, il Protect America Act)che aumentarono i poteri dellapresidenza e la sorveglianza suicittadini: si aprì un lungodibattito sulla costituzionalità

NixonL’8 agosto 1974 RichardNixon si dimette, prima disubire la procedura diimpeachment dopo ilWatergate. Nixon avevaabusato dei poteri delpresidente , violando laCostituzione

I grandi partiti rovesciano la società, i piccoli l’agitano; gli uni la ravvivano, gli altri ladepravano; i primi talvolta la salvano scuotendola fortemente, mentre i secondi la turbanosempre senza profitto

Alexis de Tocqueville (1805-1859), da «La democrazia in America»

20 Martedì 15 Ottobre 2013 Corriere della Sera

CronacheLa missione Alfano: «I migranti soccorsi da noi non arriveranno per forza qui». Mauro: «Operazione senza scadenza»

Per navi e aerei 4 milioni al mese«Mare nostrum» userà anche elicotteri e droniCi sarà la San Marco con l’ospedale a bordo

Il caso I mezzi consegnati tra il 2009 e il 2010

Le motovedette donate ai libicisono ferme in una base a Gaeta

ROMA — Missione militareumanitaria ma con un obietti-vo preciso: stanare gli scafisti.E dunque il dispositivo che sa-rà operativo dal 18 ottobre ecosterà almeno 4 milioni dieuro al mese prevede l’impie-go della nave San Marco come«base», due fregate, due pat-tugliatori, oltre a elicotteri eaerei dotati di visori notturniche possano pattugliare co-stantemente il Mediterraneo.

Si chiama «Mare nostrum»l’operazione varata dal gover-no dopo i due naufragi al largodi Lampedusa e arriverà in ac-que internazionali, tanto che ilministro dell’Interno Angeli-no Alfano chiarisce: «Esistonole regole del diritto internazio-nale di navigazione e non èdetto che, se interviene unanave italiana, i migranti soc-corsi debbano essere portati inun porto italiano. Si valuteràin base al luogo dell’interven-to». E il suo collega della Dife-sa Mario Mauro chiarisce che«non c’è ancora una data discadenza, perché tutto dipen-derà da quello che accede e inogni caso si deciderà dopo lariunione dell’Unione Europeadel 24 ottobre che ha all’ordi-ne del giorno proprio l’emer-

genza legata all’arrivo dei mi-granti».

Dura poco meno di un’ora lariunione fissata a Palazzo Chi-gi per mettere a punto i detta-gli dell’operazione che era sta-ta annunciata dal premier En-rico Letta la scorsa settimana.E un ruolo fondamentale, ol-tre che alla Marina Militare,viene assegnato al comandodelle Capitanerie di porto chein queste ultime settimanehanno salvato decine e decine

di persone. Viene stabilito cheil comando in mare sarà asse-gnato appunto alla San Marcoequipaggiata con gli elicotterie i gommoni, ma soprattuttodotata di un ospedale a bordoche può servire per il primosoccorso di eventuali naufra-ghi o comunque di personeche vagano a bordo delle pic-cole imbarcazioni utilizzatedagli scafisti quando arrivanoin prossimità della costa.

Saranno proprio i velivoli,

soprattutto i droni (natural-mente non armati) e gli Atlan-tic a poter individuare le co-siddette «navi madri» che itrafficanti utilizzano per cari-care il massimo di personepossibile sulle coste libiche ecominciare il viaggio verso laSicilia.

La scelta del governo apparechiara: non solo potenziare ilnumero dei mezzi e degli uo-mini impiegati, ma aumentarela qualità dell’intervento con

navi più grandi e maggior-mente sofisticate, con velivolidi alta tecnologia che general-mente si usano nelle missionidi guerra. Perché di fronte al-l’offensiva degli scafisti ormaiproprio di guerra si tratta, vi-sto l’incremento di partenzeche si sono registrate nelle ul-time settimane. E tenuto con-to del drammatico bilancio deinaufragi che soltanto nell’ulti-ma settimana ha superato le400 persone con decine didonne e bambini morti in ma-re.

Alfano e Mauro assicuranoche la missione si integreràcon Frontex (dispositivo euro-peo che dovrebbe pattugliareil mare, ma sinora ha mostratovistose lacune) e con Eurosur(sistema di rilevamento che inrealtà entrerà in vigore soltan-to il 12 dicembre). In realtà ap-pare confermato che sarà que-sto deciso dal governo italianol’unico intervento pianificatonel Mediterraneo e non èescluso che i problemi si por-ranno al momento di indivi-duare il porto dove trasferire imigranti eventualmente soc-corsi in acque internazionali.Non a caso in queste ore sistanno intensificando i con-tatti diplomatici con le autori-tà maltesi e si sta cercando unasponda dell’Ue in vista del ver-tice della prossima settimana.Anche per rinnovare la richie-sta, già avanzata da Alfano, dirivedere il trattato di Dublinosull’accoglienza dei profughi.

Fiorenza [email protected]

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I mezziLE IMBARCAZIONI

Motovedettedella Capitaneria

Navi della Guardiadi Finanza

Nave «Tremiti»

Pattugliatore«Libra»

Pattugliatore«Vega»

Pattugliatore «Cassiopea»

Corvetta «Driade»

Navi fra cui la«San Marco»

Fregate

4

2

1

1

1

1

1

3

2

I VELIVOLI

Droni «Predator»

Elicotteri

«P 180 Maritime»con visori notturni

«Atlantic»

6

1

CORRIERE DELLA SERA

GLI UOMINI 1.5001.500

Il giocoÈ stataaperta a Lampedusala prima ludotecadedicata aibambini che sonoarrivati dall’altrasponda delMediterraneo. Grazieall’impegno di Savethe Children, Caritase della parrocchiadell’isola, 20 bimbisiriani e palestinesihanno potutogiocare per la primavolta fuori dai campidi accoglienza(Foto Ansa)

ROMA — Ferri vecchi. Erano ridottecosì le motovedette che avevamo conse-gnato in pompa magna a MuhammarGheddafi per onorare il trattato bilateraleche avrebbe dovuto evitare gli imbarchidei disperati diretti verso le nostre coste.

Quelle imbarcazioni veloci e superat-trezzate erano solo una parte delle nu-merose concessioni fatte dall’Italia a Tri-poli per ottenere il pattugliamento mari-no. Non senza spiacevoli conseguenze.Prima fra tutte quella subita da un im-barcazione di pescatori siciliani che ven-ne mitragliata nel golfo della Sirte da unamotovedetta con finanzieri italiani a bor-do.

Chi ha pensato che fossero all’opera inquesti giorni di emergenza per combat-tere il traffico di esseri umani, sbaglia.Non ce n’è più neanche una. Né le treconsegnate a maggio del 2009. Né le altretre cedute nel febbraio 2010 all’ex amba-sciatore libico Hafed Gaddur in una ceri-monia presenziata dall’ex ministro del-

l’Interno, Roberto Maroni, dal capo dellapolizia, lo scomparso Antonio Manga-nelli, e dall’ex comandante della Guardiadi Finanza, Cosimo D’Arrigo.

E allora dove sono? Qui. Dove sarannoriparate a spese nostre. Per la precisione,due sono già arrivate. Sono state riaccol-te nella base navale della Guardia di Fi-nanza di Gaeta che le aveva salutate ilgiorno dell’addio verso Zuwarah. Duestanno per arrivare. Destinate al cantieredi Bacoli-Miseno (Napoli). Erano grip-pate, danneggiate e saccheggiate. Ma so-no sopravvissute alla rivoluzione (che siè portata via le altre due ormai inservibi-li) e all’incuria e assenza di manutenzio-

ne dell’attuale situazione post-bellica.Troppo difficili le riparazioni per poterlefare a Tripoli. Ne erano state consegnateanche sei più piccole. Anch’esse in ripa-razione, portate però a Biserta in Tunisia.Attualmente a provvedere ai pattuglia-menti sono rimaste alcune vecchie im-barcazioni acquistate dai Paesi Bassi.Quindi occorrerà attendere le riparazioniche, da trattato, spettano a noi. Poi, almassimo entro l’estate, saranno rispedi-te a Tripoli. Ma certo non basteranno afermare la marea umana che arriva in Li-bia. Un po’ attirata dall’illusione (vana)di trovare un Paese ormai pacificato e infase di sviluppo, un po’ dai prezzi calmie-rati del cibo. E che convinti dai trafficantiazzardano l’ultimo viaggio. Proprio perquesto lunedì scorso il neodirettore dellapolizia dell’immigrazione Pinto ha sigla-to a Tripoli un nuovo accordo per adde-strare la polizia libica a compiti più uma-nitari e meno repressivi.

Virginia Piccolillo© RIPRODUZIONE RISERVATA

In cattivo statoLe sei imbarcazioni veloci e attrezzatefurono date a Gheddafi per pattugliarei mari: oggi sono quasi dei rottami

Corriere della Sera Martedì 15 Ottobre 2013 Cronache 21

Il racconto Poco più di cento le persone identificate con certezza, per gli altri solo un numero

«Le bare 189 e 184 sono nostre»I familiari cercano dove piangereSoldati sull’attenti davanti ai feretri bianchi dei bambini

DALLA NOSTRA INVIATA

LAMPEDUSA — Nemmeno Caron-te li avrebbe traghettati dall’altra par-te del mare perché nessuno di loroaveva con sé un obolo per pagare ilviaggio.

I 365 morti del naufragio del 3 ot-tobre se ne sono andati da Lampedu-sa così come sono arrivati: senza scar-pe, con addosso soltanto pezzi di ve-stiti sfilacciati. Non una collanina, unorecchino, un braccialetto o un anelloperché quelli servono per l’identifica-zione e per adesso gli identificati concertezza sono poco più di cento.

Con o senza nome, i naufraghi sene sono andati tutti con le navi dellaMarina militare. Tutti dal molo Fava-rolo, diventato una specie di cappellamortuaria a cielo aperto. I camion,quelli che si usano nei cantieri pertrasportare la ghiaia, sono stati i carrifunebri di questi giorni numeri comela pece. Ogni viaggio decine di bare epoi ore per scaricarle, due alla voltaissate su un piccolo bancale e tirate sucon una gru.

A decine, uomini e donne, sono ri-masti tutto il giorno con gli occhi alcielo a seguire quel movimento lento,come ipnotizzati. Silenzio e preghie-

re, nelle mani fotografie o fiori secchiraccolti dai campi attorno al Centro diaccoglienza. «Eccole» dice la voce diuna donna che era rimasta ore sedutaper terra all’ombra di un camion. So-no le bare numero 189 e 184, sono isuoi numeri, i suoi parenti,la sua di-sperazione. Vuole toccarle, abbrac-ciarle prima che le carichino sulla Li-bra e non c’è nessuno che osi dirle dino, nessuno che la fermi quando le

due bare, invece di essere caricate di-rettamente sulla nave, toccano il suo-lo del molo e lei allarga le braccia,parla, urla, piange.

L’esercito e i carabinieri hannoschierato un bel po’ di uomini chefanno da barriera per tenere i parentidelle vittime divisi dai giornalisti. Maa loro non importa che le telecamereriprendano le scene, non fa nulla se ifotografi scattano e scattano immagi-ni di tutto quel dolore. La sola cosache conta è accarezzare la bara che hail numero avuto con il riconoscimen-to. E ogni volta che quelle casse tocca-no il suolo del molo, le mani di uomi-ni e donne sono lì a sfiorare il legnodelicatamente, con dolcezza. Qualchedonna si siede o si distende accanto,qualcuno attacca con lo scotch la fo-tografia del morto, il fiore tenuto inmano sotto il sole per tutta la mattina.«Voglio vederlo, fatemelo vedere. Vo-glio sapere se qui dentro c’è davverolui» urla una donna portata via di pe-so. «È una questione di dignità, que-sti naufraghi avevano bisogno di unasepoltura degna già molti giorni fa —dice Sirak —. E invece qui nessuno cisa dare informazioni certe nemmenoadesso che li portano via». La doman-da di tutti è: perché non fanno tornare

a casa dalle famiglie quelli identifica-ti? «Lo abbiamo chiesto mille volte,non abbiamo avuto una risposta» in-siste Sirak. Enon sa che ad Agrigento enei cimiteri della provincia le tumula-zioni sono già cominciate. In serata laPrefettura di Agrigento finalmentechiarisce tutto: «La tumulazione nonimpedirà eventuali restituzioni deicorpi ai familiari che ne faranno ri-chiesta».

Lampedusa si libera del suo caricodi morti in mare, il più grande chel’isola ricordi, e accoglie nuove vitealla deriva, altri uomini e donne incerca di fortuna e futuro. Ne sono ar-rivati 137 anche ieri mattina all’alba,da soli fino al porto. Nessun Sos o ri-chiesta di aiuto per lo sbarco. Nientesegnalazioni di pescherecci o guardiacostiera o marina militare. Niente.Erano un puntino fra i tanti dei radarche tengono d’occhio il canale di Sici-lia e quel puntino ha navigato drittoverso la salvezza. Vengono dalla Siria,sono 90 uomini e il resto donne ebambini piccolissimi. Stanno bene,compresa la donna incinta che ha

perduto il bambino per le fatiche dellatraversata.

Bambini. Quelli che non hannomai respirato aria di questo mondo,quelli piccolissimi o quelli già in gra-do di capire, di avere paura o di chie-dere aiuto. Nel naufragio del 3 ottobrene sono morti undici e soltanto due diloro sono stati identificati. Gli altrisono arrivati al molo Favarolo nellebare bianche senza nome, con i solda-ti sull’attenti ad attenderli. Nessunodei parenti venuti a cercarli li ha rico-nosciuti dalle fotografie dell’albumdella morte che i carabinieri mostra-no per le identificazioni. Le piccolecasse di legno bianco sono state scari-cate per prime, un segno di riguardovenuto spontaneo, come quando si fastrada per far passare qualcuno, congentilezza. C’era più silenzio di sem-pre mentre la gru tirava su le bare deipiccolini. E a terra non c’erano mam-me o padri a piangerli.

Giusi Fasano@GiusiFasano

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IL COMMENTOdi Goffredo Buccininelle Idee&Opinioni

Con le gruTrasportate su camion e poi,due alla volta, sistemate suun bancale e issate a bordocon delle gru

365Le vittime È il numero delle vit-time del naufragio dello scorso3 ottobre. Ieri sono stati recu-perati altri cinque corpi. Mentresalgono a 38 le vittime certe delsecondo naufragio: ieri è statotrovato anche un bimbo di 3 an-ni. Si teme ci siano 150 dispersi

150Le bare Già portate dalla naveCassiopea della Marina mili-tare a Porto Empedocle: 78verranno tumulate nel cimite-ro di Piano Gatta, ad Agrigen-to. Le altre saranno trasferitenei cimiteri di altri comuni del-l’Agrigentino

386I migranti A bordo di duenuovi barconi soccorsi ieri traMalta e la Sicilia. C’erano an-che 110 donne e 54 bambini.Sono oltre 34 mila i migrantisbancati sulle coste italiane emaltesi dall’inizio dell’anno:soprattutto siriani ed eritrei

A Porto EmpedocleHa lasciato Lampedusa ieri seral’ultima nave con a bordo 85salme delle vittime del naufragiodel 3 ottobre. Alcune ore primaaveva mollato gli ormeggi la naveLibra con 150 bare, sempre indirezione di Porto Empedocle,dove sabato erano arrivate altre150 bare (nella foto Ap le bare didue bambini)

La solidarietà

Dai privati ventinove loculi«Questi morti non sono soltanto dei numeri. Chiamano in causa lanostra coscienza. Nessuno di noi può far finta di nulla e girarsi dall’altraparte». Gianpietro Scolaro, 31 anni, è un piccolo imprenditore diAgrigento, ha così deciso di portare due feretri nella cappella della suafamiglia, nel cimitero di Bonamorone, a due passi dalla Valle dei Templi.Scolaro non è il solo ad aver donato una degna sepoltura alle vittime delnaufragio. In totale i privati hanno offerto alla Prefettura, che stacoordinando le operazioni, 29 loculi. Non senza una certa ritrosia legataal fatto che non voleva pubblicità, Scolaro spiega i motivi della suascelta: «Non volevo fossero dimenticati. Il naufragio dell’Isola dei Coniglimi ha toccato profondamente».

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I parentiVerranno tumulati tutti inSicilia, ma sarà possibile perle famiglie d’origine chiederela restituzione dei corpi

Antonello da Messina

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22 Cronache Martedì 15 Ottobre 2013 Corriere della Sera

Roma Anche la Germania rifiuta la salma dell’ex Ss. Gli ebrei: disperdete le sue ceneri

Priebke, la frase choc del figlio«Adesso seppellitelo in Israele»Il legale: il funerale forse oggi. Letta: noi baluardo contro l’odio

ROMA — Un paio di anni fa, insella a una moto da Enduro, l’av-vocato Paolo Giachini attraversòtutto il deserto del Sahara. Diceora che quella «fu una passeggia-ta» rispetto all’impresa attuale,assicurare cioè un funerale reli-gioso e una degna sepoltura alsuo famigerato cliente, ErichPriebke, il boia delle Fosse Arde-atine. Il morto che nessuno vuo-le.

In quest’infernale gioco del-l’oca, infatti, ogni tentativo risul-ta vano e si torna sempre al pun-to di partenza: la cella frigoriferadell’obitorio del Policlinico Ge-melli, dove Priebke, morto a 100anni, è stato portato venerdì serae dov’è rimasto finora. Ma oggi«si decide — promette l’avvocatoGiachini —. Insieme con il figliodel signor Priebke, Ingo, che vivea New York, sarà presa la decisio-ne finale su dove, come e quando

fare il funerale e seppellire la sal-ma». Al momento, l’orientamen-to sarebbe questo: Priebke «nonsarà sepolto a Roma», annuncial’avvocato Giachini, malgrado asuo dire l’esistenza di un muc-chio di offerte già piovutegli daprivati cittadini che avrebberomesso a disposizione le propriecappelle di famiglia anche al Ve-rano. «E finora non si è parlatoneppure di cremazione», ag-giunge il legale, mentre l’auspi-cio degli ebrei romani sarebbequello di «disperdere le sue ce-neri».

Il funerale, invece, si farà a Ro-ma — azzarda Giachini — e po-trebbe svolgersi oggi stesso (al-trimenti giovedì). Ma sarà un fu-nerale «spirituale», così lo chia-ma, cioè privato, privatissimo,riservato solo ad amici e parentiin un luogo concordato con ilquestore e il prefetto — che han-

no vietato cerimonie pubbliche esolenni in città — e naturalmen-te anche con l’assenso del Vica-riato che ha negato finora le suechiese e della Comunità ebraicaromana, che invece domani in-sieme al capo dello Stato GiorgioNapolitano ricorderà il 70° anni-versario del rastrellamento nazi-sta del Ghetto («E proprio per ri-spetto — ricorda Giachini — ab-biamo escluso il 16 ottobre comedata per il funerale»).

Percorso, insomma, compli-catissimo, per non offendere letante, diverse sensibilità. Perchèla verità è che con il passare delleore l’elenco dei rifiuti e dei divie-ti si allunga. Il Comune di Henni-gsdorf, la cittadina pochi chilo-metri a nord di Berlino che diedei natali all’ex capitano delle Ss, gliha negato ieri la sepoltura («Nonè residente»). Anche il sindaco diPomezia si è detto contrario alla

tumulazione di Priebke nel cimi-tero dei soldati tedeschi, soluzio-ne che piaceva a Giachini («Evi-tiamo che nasca una nuova Pre-dappio in Italia», il monito subi-to lanciato dall’Associazionedegli ex deportati). E quandosembrava arrivato almeno un ti-mido sì, dal sindaco del Comunedi Fondachelli Fantina, nel mes-sinese, «per carità cristiana», co-me spiegava lui, ecco che sonoinsorti gli assessori della sua

giunta e anche quella strada è di-ventata un vicolo cieco.

L’intera vicenda ha spinto ilpresidente del Consiglio, Enri-co Letta, che a Palazzo Chigi haincontrato la Comunità ebraica, a delle riflessioni amare: «Inquesti giorni abbiamo assistitoa qualcosa che ci dimostra che èimpossibile pensare che è iltempo che passa a chiudere leferite della Storia. Dobbiamoessere tutti insieme baluardo al

ritorno di sentimenti di odio emorte». Il vicario generale delPapa per la Diocesi di Roma, ilcardinale Agostino Vallini, haprecisato comunque che non èstata negata «alle persone vici-ne a Priebke la possibilità di ce-lebrare la preghiera e l’invoca-zione della misericordia nellacasa del defunto», ma questasoluzione sarebbe stata respin-ta dallo stesso avvocato Giachi-ni («Un funerale in soggiorno?

Dall’ArgentinaJorge Priebke, pensionato,è il figlio di Erich che vivea Bariloche, in Argentina.L’altro figlio, Ingo, vive negliUsa (Ansa/Diario del Rio Negro)

Il processoErich Priebke

tra i carabi-nieri: nel

1998 l’ex Ssfu condan-nato in via

definitiva al-l’ergastolo

dalla Corte dicassazione

Il boiadelleArdeatine

L’intervista televisiva e l’arresto in Argentina

L’ex ufficiale delle Ss ErichPriebke dopo la fine dellaSeconda guerra mondialescappò in Argentina, aSan Carlo di Bariloche,dove fu scovato da unatroupe della televisioneamericana Abc nel 1994.L’anno dopo fu arrestatoed estradato a Roma

Il processo militare in Italia e la condanna all’ergastolo

Nel novembre del 1998 laCorte di cassazione in viadefinitiva condannò ErichPriebke all’ergastolo perl’eccidio delle FosseArdeatine in cui morirono335 persone. Anche KarlHass, ex Ss, fu condannato.Vista l’età furono concessi idomiciliari per entrambi

La morte da centenarioe il video testamento

Priebke è morto lo scorsovenerdì all’età di 100 anni.Poco prima ha rilasciatouna video testamento in cuinon solo non mostra alcunpentimento sul suopassato, ma affermache nei lager non c’eranocamere a gas e bolla laShoah come propaganda

Stato-mafia

Così una sentenza smontal’inchiesta sulla trattativadiGIOVANNI BIANCONI

N on è una sentenza definitiva, d’accordo,bensì un pronunciamento di primo gradosuscettibile di essere modificato in appello e

in Cassazione. Ma per quanto siano solo un pas-saggio intermedio, le motivazioni con cui la quar-ta sezione del tribunale di Palermo ha assolto gliex responsabili del Ros dei carabinieri Mario Morie Mauro Obinu dall’accusa di non aver voluto cat-turare Bernardo Provenzano nel lontano 1995,rappresentano una forte ipotetica sul processo-gemello, quello per la presunta trattativa fra loStato e la mafia nella stagione delle stragi. Perchésecondo i pubblici ministeri (gli stessi nei due di-battimenti) l’ipotetico favoreggiamento del lati-tante «storico» di Cosa nostra fu consumato pro-prio in ossequio alla trattativa. Secondo i giudici,invece, il favoreggiamento non ci fu, e nemmenola trattativa è così sicura. Anzi. Talvolta appare«immaginale», ma mai «sufficientemente prova-ta».

Le oltre 1.300 pagine della sentenza sono unsusseguirsi di dubbi, perplessità e smentite ri-spetto a un quadro probatorio che «si presentaspesso incerto, talora confuso ed anche contrad-dittorio». E cambia il giudizio storico complessivosulla stagione che seguì gli eccidi di Capaci e viaD’Amelio. Ad esempio: l’arresto di Salvatore Riinaoperato dallo stesso Ros il 15 gennaio 1993, cheper l’accusa fu un primo frutto del «patto occulto»siglato con Provenzano, per i giudici «ha costitui-to una svolta che ha restituito fiducia e slancio al-l’azione di contrasto all’associazione mafiosa, cheda lì in poi ha conosciuto una ragguardevole con-tinuità». Ancora: la storia dei 300 e passa decreti di«carcere duro» revocati dall’ex ministro della Giu-stizia Conso nell’autunno ‘93 — altra conseguenzadella trattativa, nella ricostruzione dei pm — sa-ranno pure stati «un segnale di distensione» , cheperò sembra «eccessivamente enfatizzato dall’ac-cusa»; avvenne «per cercare di evitare i colpi di unterrorismo mafioso che sembrava in quel mo-mento incontrollabile», e in ogni caso «non vi èprova della presunta trattativa che avrebbe con-dotto al cedimento del ministro Conso».

Sostiene il tribunale che «un’interpretazionedegli avvenimenti che non tenga conto della pe-culiarità dei contesti temporali in cui si è opera-to», soprattutto a vent’anni di distanza dai fatti,«rischia di essere fuorviante e di fare apparire, at-traverso facili dietrologie e impropri richiami mo-

ralistici, complicità e connivenze gli sforzi di chimagari cercava in quei difficili momenti di evitareeventi sanguinosi in attesa di tempi migliori. Igiudici si spingono fino a rendere omaggio agliufficiali che «portarono a termine la cattura delRiina», mentre avanzano ombre pesanti sui testi-moni dei pm. In particolare Massimo Ciancimino,figlio dell’ex sindaco mafioso Vito (a sua volta«personaggio quanto mai inquietante e tutt’altroche trasparente»), rivelatosi tutt’altro che attendi-bile, vittima di una «narcisistica propensione adaffermazioni eclatanti che gli facessero guadagna-re la ribalta mediatica» e guidato dal «velleitariotentativo di conquistare con gli inquirenti una po-sizione di forza che preservasse il patrimonio ille-citamente accumulato dal padre».

Ce n’è pure per l’ex ministro Martelli, definitotestimone dai ricordi «non sempre limpidi», chepaiono «largamente influenzati da quanto appre-so a posteriori nonché, probabilmente, da una

sorta di inclinazione a rappresentarsi come un pu-ro paladino dell’antimafia a petto di atteggiamentiopachi di altri». Ad esempio l’altro ex ministroMancino, il quale nel dibattimento sulla trattativasi trova imputato di una falsa testimonianza che igiudici del tribunale non hanno minimamente ri-scontrato. E che Paolo Borsellino sia stato uccisoperché aveva saputo della trattativa e s’era oppo-sto, «è frutto di una mera ipotesi che potrebbe es-sere plausibile, ma non trova supporto probatorioin nessun sicuro elemento».

Resta il mancato blitz del ‘95, dovuto a «scelteoperative discutibili»; i carabinieri optarono peruna «condotta attendista», nella quale «non man-cano aspetti che sono rimasti opachi», come nelcaso della mancata perquisizione del covo di Rii-na, ma il patto Provenzano non è provato. E restaun altro processo basato su elementi quasi identi-ci, appena cominciato, che da ieri è diventato unpo’ più difficile per l’accusa.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il tribunale di PalermoLe motivazioni dell’assoluzione degliex responsabili del Ros dei carabinieriMori e Obinu dall’accusa di non avervoluto catturare Provenzano nel 1995

Corriere della Sera Martedì 15 Ottobre 2013 Cronache 23

Ma andiamo...», conferma lui).E allora, dall’Argentina (dove

pure non lo vogliono) l’altro fi-glio di Priebke, Jorge, in preda al-l’ira ha risposto così a una do-manda: «Dove dovrebbe essereseppellito mio padre? Per me an-che in Israele, così sono conten-ti...». Da fonti del governo israe-liano solo una gelida replica:«Non merita alcun commento».

Fabrizio Caccia© RIPRODUZIONE RISERVATA

335Le vittimetrucidate alleFosse Ardeatineil 23 marzo 1943dalle truppe Ss

L’intervista Il sopravvissuto al rastrellamento del Ghetto

«Io in fuga dal lagerUccisero il mio papàprendendolo a calci»Camerino: scappai vestito di una coperta

SuperstiteEnzo Camerino, 85anni, (sopra), è unodei due superstiti

ancora in vita delrastrellamento delGhetto di Romadel 16 ottobre ‘43

Il racconto Enzo aveva 14anni (foto in alto adesta) quando inazistideportarono lui, ilfratello, la sorella ei genitori. Oggivive in Canada, lasua testimonianzaè stata registratadal Museo dellaShoah di Roma

Chi èSi è salvato perché nella notte buia

di quel gelato marzo tedesco del ‘45tentò il tutto per tutto e durante lamarcia della morte partita dal lagerdi Buchenwald scappò in mezzo a unbosco. Lo sguardo di Enzo Camerinoche aveva allora sedici anni è asciuttoe fiero. «Dissi a mio fratello Luciano,maggiore di me di due anni, e a Laz-zaro Articoli: io scappo, voi che fate?— racconta Enzo, oggi 85 anni, damezzo secolo ormai in Canada aMontreal, col cuore a Roma però do-ve la vita della sua famiglia è statabrutalmente spezzata —. Luciano mirispose: ma quelli ci ammazzano... Eio: ma che abbiamo da perdere». Poipresi la rincorsa. E loro? Loro mi ven-nero dietro...».

Enzo Camerino è uno degli ultimiche possono raccontare il 16 ottobredel ‘43, la razzia del Ghetto e la de-portazione degli ebrei romani neicampi di sterminio. Dei sedici super-stiti che poi tornarono — su oltre1.020 (1.022 o 1.024, il numero è ri-masto impreciso) ebrei rastrellati edeportati nei campi di sterminio —restano oggi in vita solo in due: LelloDi Segni e lui.

Il Museo della Shoah di Roma haprovveduto a filmare la sua testimo-nianza solo in questi giorni. Il suoracconto prosegue così: «Attraver-sammo quei boschi al buio e al fred-do, non sapevamo dove stavamo an-

dando, procedevamo a tentoni quan-do all’improvviso ci fermò un giova-ne tedesco, un civile, che impugnavauna pistola. Sotto la minaccia dell’ar-ma ci trascinò fino all’ufficio di poli-zia del suo paese. Ma tutt’intorno ilcerchio si stava stringendo, america-ni e russi erano vicinissimi. Ci infila-rono allora in un hangar, manoi riuscivamo ad uscirne perchiedere qualcosa da mangiarealle case intorno. C’era chi davae chi non dava. Con le copertetrovate nel magazzino ci confe-zionammo delle specie di ve-stiti. E poi? Poi approfittandodella confusione riuscimmo adevadere e a piedi, camminando pergiorni e notti, ci ritrovammo alla finea Karlsbad in Cecoslovacchia».

Sedici ottobre, erano le cinque delmattino, i tedeschi avevano bussatoalla porta di Italo Camerino, piccoloindustriale che fino alle leggi razzialiaveva prodotto a Monza casette pre-fabbricate che finivano poi in Abissi-nia e che poi per sopravvivere era do-vuto venire a Roma. Enzo, quattordi-cenne, e suo fratello Luciano erano infondo alle scale insieme alla sorellaWanda. «Potevamo scappare, io emio fratello — ricorda Enzo —. Machi ci pensava in quel momento. Ciportarono al Collegio Militare di viadella Lungara, quarantotto ore dopoci fecero salire sui carri piombati e

dopo sei giorni di viaggio entrammonel lager di Birkenau. Lì separaronosubito gli uomini dalle donne, quellaè l’ultima volta che ho visto mia ma-dre e mia sorella». Birkenau, poi Au-s c h w i t z , p o i l a m i n i e r a d iJawischowitz, infine Buchenwald.«A Jawischowitz fu ucciso mio pa-dre, era caduto, lo presero a calci,morì così. Aveva poco più di quaran-ta anni», ricorda ancora Enzo Came-rino. Lui stesso ha rischiato il giornoin cui colse una mela da un albero,un atto proibito e che comportava fu-cilazione sul posto. «Mi salvai per unpelo. Mi avevano preso sul fatto. Unamela. Per fortuna si limitarono amandarmi a lavorare a 800 metri diprofondità, a scavare carbone».

Di Buchenwald, Enzo Camerinoricorda qualche altro internato, comeLeone Sabatello, un ragazzo anchelui, morto poco tempo fa a Roma. Lafame, la paura, ma anche la voglia divivere ad ogni costo. C’è anche unamaro Dopoguerra, da registrare,con un ragazzo che al ritorno non hapiù famiglia (anche uno zio è statoucciso nei lager) e che se ne va in giroa raccogliere lattine di alluminio usa-te in cambio di stracci. Meglio allorainventarsi un nuovo futuro, quello divenditore di ferramenta nel Canadafrancese. E anche questo Camerino lodice con occhi asciutti e fieri.

Paolo Brogi© RIPRODUZIONE RISERVATA

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24 Martedì 15 Ottobre 2013 Corriere della Sera

DAL 17 AL 20 OTTOBRE 2013

BENVENUTI IN FIERA DI VICENZA, DOVE

LA FANTASIA È DI CASACon Abilmente torna la voglia di fare da sè

quando la CREATIVITÀdiventa TERAPIA

Fiera di Vicenza presenta in esclusiva l’Atelier del Riciclo Creativo

fino al 27 ottobre a Vicenza

S plendidi arazzi, sculture tessili e installazioni trovano posto nei palazzi storici

e musei di Vicenza: è “Arazzi nei Palazzi”, mostre ed eventi di animazione

urbana ispirati alla Fiber Art, alle sperimentazioni di artisti che hanno fatto

della ‘fibra’ il proprio strumento espressivo.

Ad “Arazzi nei Palazzi”, ideato da Fiera di Vicenza, in collaborazione con il

“Coordinamento Tessitori”, partecipano artisti di fama internazionale.

Complesso monumentale di San Silvestro - Marisa Bandiera Cerantola

Loggia del Capitaniato – Luciano Ghersi

Palazzo Barbaran da Porto - Attiliana Argentieri Zanetti e Luciano Ghersi

Palazzo Bonin Longare - Teodolinda Caorlin

Palazzo Cordellina - Luciana Costa Gianello

Palazzo Leoni Montanari - Renata Bonfanti e Sandra Marconato (in questa sede

l’esposizione rimarrà aperta fino all’8 dicembre)

Palazzo vescovile – Museo diocesano di Vicenza - Wanda Zamichieli Casaril.

L’ingresso alle mostre e agli eventi collaterali è gratuito. Il Consorzio di Promozione

Turistica “Vicenza è” ha organizzato le visite guidate alle mostre.

Info: IAT Vicenza tel. 0444 320854.

L area “didattica e terapia”, un progetto esclusivo di Fiera

di Vicenza, è strutturata attraverso momenti laboratoriali,

dedicati al “riciclo creativo” e spazi di confronto per

operatori del settore.

Per gli operatori del sociale in Fiera di Vicenza il convegno

nazionale di Arteterapia a cura di Artea – Arteterapeuti Associati

in programma sabato 19 ottobre, il workshop de “La Scuola del

Fare”, la presentazione della Fondazione PinAC, il laboratorio

degli operatori della Mostra di Sarmede (illustrazione per

l’infanzia). Un’altra iniziativa sono i laboratori creativi per

l’infanzia, “Fiera di Vicenza Educational”, in collaborazione

con l’Assessorato alla Formazione del Comune di Vicenza e

Confartigianato.

L autunno in Fiera di Vicenzasi colora con Abilmente,Mostra-Atelier Internazionale

della Manualità Creativa. Dal17 al 20 ottobre torna il piùfamoso palcoscenico del ‘farecreativo’, ritornano gli Atelier, learee dimostrative e laboratorialidedicate alle varie tecniche dimanualità creativa. In questaedizione la lana segue due filoni,quello dell’abbigliamento edell’accessorio moda, con creativecome Daniela Cerri (crochet design)e Laura Soria (free form) e il filonedell’arredo/home decor con LuisaDe Santi - Crochetdoll e il gruppo“Crowdknitting”.Nell’Atelier del Feltro e Tessituraattese artiste tessili e maestrefeltraie tra le più rinomate: SilviaArgenti, Eva Basile, RosannaBassani, Marina Costantino, KonnyKuligk, Susanna Piras, PatriziaPolese, Gisella Toffoletto.

Tra le mostre in fiera, le creazionitessili di Ina Georgeta Statescu,la mostra “White” con leassociazioni di patchwork, “Deux”dell’Associazione SAQA (America)e le opere di Nancy Crow.Nelle aree demo, sezionidimostrative curate dalle principaliaziende produttrici e distributricidel settore, “Creatività in tasca” acura di Bernina Italia, Burda fashione Coats Cucirini, con i capi vintagee le prime macchine da cucireportatili di Bernina. I riflettori infiera sono puntati anche sulla modaautunno/inverno 2013/14 con lasfilata dei capi realizzati con 14esclusivi filati in lana DMC, durantei giorni di Abilmente alle ore 11.30e alle ore 15.00 al padiglione B.Da non perdere gli incontri di CasaFacile dedicati all’home working,per chi lavora da casa ma anche perrealizzare da soli un blog.

Luisa De Santi- Crochetdoll

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Corriere della Sera Martedì 15 Ottobre 2013 Cronache 25#

L’inchiesta La studentessa portata a Lugano mercoledì scorso da un adulto conosciuto online: «Episodio a sfondo sessuale»

Il gruppo che rapisce le ragazzineadescandole su FacebookPerilsequestrodiuna13ennebrescianaarrestataancheunadonna

Sparita in Portogallo nel 2007

Il mistero di MaddieDue identikitdell’uomo «chiave»

Due identikit di un uomoritenuto «di importanza vitale»per risolvere il mistero di MaddieMcCann, la bambina britannicascomparsa nel maggio 2007 dauna stanza d’albergo a Praia da

Luz, in Portogallo. Le ha diffusela polizia inglese dopo averraccolto le testimonianze di duepersone che videro la persona lanotte in cui Maddie venne rapita.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il sequestro della studentessatredicenne bresciana che mercole-dì scorso è stata portata fino a Lu-gano da un adulto conosciuto viaFacebook non è il gesto isolato diun uomo affetto da turbe sessuali.All’inquietante piano hanno presoparte più persone, un gruppo orga-nizzatosi per agganciare giovanis-sime prede attraverso i socialnetwork. Quella che fino a sabatoera solo un’ipotesi investigativa daieri è divenuta una pista concreta:la polizia cantonale di Lugano haarrestato una donna di 23 annicoinvolta nel rapimento della tredi-cenne; abita in Canton Ticino, è dinazionalità elvetica ed è la secondapersona che finisce in carcere, pre-ceduta dall’uomo, anch’egli unventiseienne svizzero, che mate-rialmente aveva adescato la vittimaed era venuto in Italia a portarla via.

La polizia ticinese, nel conferma-re ieri pomeriggio il secondo arre-sto, non ha specificato quale parteabbia avuto la donna nel piano, hasolo detto che anche per lei il reatocontestato è il sequestro di perso-na. «Per noi si tratta di un episodioa sfondo sessuale», ammette unafonte investigativa. Episodio cheprende il via a settembre quando laragazzina, che frequenta la scuolamedia a Isorella, a sud di Brescia,allaccia un’amicizia attraverso Fa-cebook con il ventiseienne. Lui èmolto insistente, lei se ne invaghi-sce e i due hanno anche modo di

incontrarsi; nell’occasione l’uomole regala anche uno smartphone.

Mercoledì scorso scatta il piano,che l’adulto presenta come una fu-ga d’amore: lui arriva a Isorella inmacchina e poco prima che lei entria scuola la fa salire e parte in dire-zione della Svizzera. L’assenza a

scuola dell’alunna viene subito no-tata anche perché non è la primavolta; anzi, la direzione didatticaaveva già avvertito la famiglia diquel banco che rimaneva troppospesso vuoto.

Intanto l’auto con la coppia haraggiunto un ostello della gioventù

a Figino, alle porte di Lugano. Èmezzogiorno, non ci sono posti di-sponibili e l’addetta alla receptioninvita a ripassare alle 17. Secondouna prima ricostruzione la ragazzi-na viene lasciata sola nella hall e aquel punto realizza di essere finitain un gioco pericoloso. Telefona a

casa in lacrime e racconta: «Sonocon un amico conosciuto su Face-book, non so nemmeno io dove, vi-cino a Lugano... ». La pista delle in-dagini italiana e quella elvetica siincrociano, la polizia di Lugano vaall’ostello, attende l’arrivo del ven-tiseienne, lo arresta e porta in salvola vittima.

Fin qui sembrava una storia dabrivido, ma frutto dell’exploit iso-lato di una persona con inclinazio-ni pedofile («Ma io volevo solo aiu-tare un’amica che soffriva per il di-sagio in famiglia», dirà lui al primointerrogatorio). Invece la procura-trice di Lugano, Marisa Alfier, intu-isce uno scenario diverso. Dispone

altri interrogatori. Un’indagineesplorativa? No, una pista concretaa giudicare dall’immediato arrestoscattato ieri ai danni della compli-ce. «Di sicuro anche lei ha avutoparte attiva nell’adescamento e nelpiano», dicono a Lugano. Adesso siattendono gli interrogatori delle al-tre persone. Ma ormai è chiaroquanto va emergendo: il sequestroè stato opera di più persone e haavuto un movente sessuale.

Anche la Procura di Brescia, nelfrattempo, ha aperto un fascicolo:ha già acquisito il computer e losmartphone della studentessa. Làdentro forse ci sono le tracce di altricontatti avuti nel corso di questo,per fortuna breve, incubo.

Claudio Del Frate© RIPRODUZIONE RISERVATA

La telefonataNella hall di un motelticinese la ragazzinaha capito di essere in pericoloe ha telefonato ai suoi

Internet

Il pionieredella Retemorto a 50 anni

È morto nella notte tradomenica a lunedì a Milano,all’età di 50 anni, MarcoZamperini (nella foto), unodei pionieri di Internet inItalia. Attualmente era alvertice delle innovazionipresso il gruppo Ntt Data, maZamperini era soprattutto il«Funky Prof», una dellefigure più influenti e amatedel web italiano.Innumerevoli le sue lezioninelle scuole e nelle universitàper far appassionare i piùgiovani alla tecnologia. Avevalavorato dal 1997 inEtnoteam, prima nel centrodello sviluppo e delcoordinamento dell’offerta disoluzioni applicative basatesulle tecnologie Internet epoi come capo delletecnologie officer per ladirezione generaletelecomunicazioni e media.Nel giugno 2001 era statonominato direttore delleattività di ricerca e sviluppo eresponsabile delle attività di«Evangelizzazionetecnologica». Lascia lamoglie Paola e le figlieRebecca e Blanca.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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26 Martedì 15 Ottobre 2013 Corriere della Sera

Corriere della Sera Martedì 15 Ottobre 2013 Cronache 27#

Vaticano Il segretario del prossimo sinodo: dobbiamo dare risposte alle unioni tra eterosessuali

La Chiesa apre alle nuove famiglieMonsignor Forte: attenzione a divorziati, risposati e coppie di fatto

CITTÀ DEL VATICANO —«Ma certo. Il primo scopo del si-nodo dei vescovi sarà annuncia-re la bellezza e il valore della fa-miglia, ma è evidente che parle-remo anche delle famiglie ferite,dei divorziati risposati, dellecoppie di fatto. Questi sono pro-blemi della vita pastorale, unvescovo li affronta tutti i giorni.Non possiamo trascurare questepersone, dobbiamo accompa-gnarle e farle sentire avvoltedalla misericordia di Dio...».

Il grande teologo Bruno For-te, arcivescovo di Chieti e Vasto,è stato nominato ieri da France-sco segretario speciale dell’As-semblea straordinaria del sino-do che si terrà in Vaticano dal 5al 19 ottobre 2014. Affiancheràil cardinale ungherese Peter Er-do, che ne sarà il relatore gene-rale. Il tema sarà «le sfide pasto-rali della famiglia nel contestodell’evangelizzazione». E i ve-scovi si soffermeranno anchesulle cosiddette nuove famiglie,anche se monsignor Forte chia-risce che la definizione è «im-propria», per la Chiesa: «Per fa-miglia si intende l’unione trauomo e donna fondata sul ma-trimonio e aperta alla procrea-zione. Possiamo parlare di con-vivenze, di coppie di fatto...». Aldi là delle definizioni, l’essen-ziale è «la necessità di risponde-re alle sfide complesse della no-stra società» che i vescovi delmondo discuteranno su impul-so del Papa.

La centralità della misericor-

dia, l’idea che la «verità non siesaurisce nella definizione dog-matica» ma «si inserisce nel-l’amore e nella pienezza di Dio».

A proposito dei divorziati erisposati esclusi dai sacramenti,

il nuovo corso di Fran-cesco si era annunciatoa fine luglio, nel viag-gio di ritorno dal Brasi-le: «Io credo che questotempo sia un kairos,un’occasione di miseri-cordia». Del resto è unproblema che «non sipuò ridurre solo» alla

questione «se si possa fare o nola comunione», aveva chiarito:significherebbe «non capirequale è il vero problema, unproblema grave di responsabili-

tà della Chiesa nei riguardi dellefamiglie che vivono in questasituazione». Nel caso specifico,Bergoglio sta pensando allapossibilità di annullare il primomatrimonio per «mancanza» o«carenza» di fede dei coniugi emettere così in regola le «secon-de unioni». Aveva anche accen-nato agli ortodossi che permet-tono una «seconda possibilità».E fatto capire che ne avrebbero

discusso sia il Consiglio degliotto cardinali sia il sinodo. Che aquesto punto amplierà la di-scussione a tutte le coppie «irre-golari». Comprese le unioni difatto cui lo stesso Francesco siera riferito il mese scorso: laChiesa «deve mostrare il volto»di un’«accoglienza cordiale» inparticolare nei confronti delle«coppie conviventi».

La stessa scelta di Bruno Forteè indicativa. Era stato il teologoa denunciare nell’ultimo sinodola «drammatica la situazionedei figli dei divorziati risposatiche spesso vengono resi estra-nei ai sacramenti dalla non par-tecipazione dei genitori». Fran-cesco ha voluto si parlasse an-che di tutte le situazioni «diffi-cili». Non è previsto si parli dicoppie gay: «Lo sguardo di ami-cizia e misericordia va ad ognipersona, ma qui si tratta di unaproblematica altra rispetto allefamiglie», spiega Forte.

Resta l’eccezionalità di un’as-semblea di vescovi chiamata adiscutere di questi temi: «Il Pa-pa crede nella collegialità, l’ideache lo Spirito parla alla Chiesanel suo insieme. Questo non nemette in questione l’autorità,anzi, è lui a compiere il discer-nimento. Ma si mette in ascolto.E ci chiede di far sentire a tuttiche tutti sono figli della Chiesa,che la Chiesa li ama e la tenerez-za di Dio non li abbandonamai».

Gian Guido Vecchi© RIPRODUZIONE RISERVATA

Addio a Rolly Marchi

Il cowboy delle neviche voleva essereun grande scrittoreSe n’è andato anche lui, il gigante buono dellamontagna. Si chiamava Rolando Marchi, mabastava dire Rolly e alla mente di tutta l’Italiache scia e arrampica veniva in mentequell’allampanato trentino di quasi un metro enovanta che non saltava nessun appuntamentodella montagna estiva e invernale. Ne era lamemoria storica, il testimone vivente, l’ultimodinosauro scampato all’estinzione di un mondoche non c’è più. Nei 92 anni della sua lunga vitaaveva compiuto scalate con Dino Buzzati, di cuiera amico, e poi con Mauro Corona;arrampicato con miti della storia dell’alpinismocome Cesare Maestri, Walter Bonatti, ReinholdMessner, Bepi de Francesch, Manolo; sciato conZeno Colò e perfino con Federico Fellini. Eral’unico giornalista che avesse seguito tutte leedizioni delle Olimpiadi invernali e molte delleestive: dal ‘36 al 2006. Con la sua vena

affabulatoriaricordavaHitler rigidoin tribuna aGarmisch-Partenkirchen, accanto aGoebbelsche firmavaautografi.Rolly era

stato in tutte le finish area del mondo,testimone dei successi di Toni Sailer, GustavThoeni, Alberto Tomba. Nello sci di fondo avevavisto tagliare traguardi storici ad atleti comeSilvio Fauner e Franco Nones. Nel ‘56 fu speakerdella prima olimpiade bianca italiana a Cortina.L’anno dopo con Mike Bongiorno inventò ilTrofeo Topolino, che, dopo l’esordio aCourmayeur, era riuscito a portare sulle nevi delMonte Bondone. Una gara storica, che harivelato molti campioni, da Marc Girardelli aIngmar Stenmark. Anche la 3Tre, leggendariagara di Coppa del Mondo di Madonna diCampiglio, reca la sua firma. Alpinista, sciatore,giornalista, fotografo, organizzatore culturale esportivo, aveva trovato il tempo di scrivereun’infinità di libri e con Ride la luna eraarrivato finalista al Campiello. La letteratura erala sua fissazione. «Buzzati avrebbe dato duesuoi libri per una scalata di sesto grado — disse—, Parise avrebbe fatto altrettanto pur divincere la coppa del mondo di discesa libera. Iocederei i miei titoli di sportivo se qualcuno midefinisse scrittore». Lo chiamavano il cowboydelle nevi, perché portava un cappellone a tesalarga: glielo aveva regalato Walt Disney nel 1960ai Giochi di Squaw Valley. Lo abbiamo visto cosìnelle ultime apparizioni, cieco da un occhiodopo un incidente stradale. Minimizzava i suoititoli. «Nessun merito, solo anagrafe».

Franco Brevini© RIPRODUZIONE RISERVATA

Sorrisi Marchi col cappello donatogli da Walt Disney

Scomparso a 92 anniCreò il Trofeo Topolinoed era l’unico giornalistaad aver seguito tuttele Olimpiadi invernali

La scheda

Il sinodoLe rispostealle nuovefamiglieIl sinodo dei vescovi inprogramma nell’ottobre2014 si occuperà difamiglie. L’attenzioneandrà anche a «divorziati,risposati e alle coppie difatto, sempre piùnumerose, e che pongonointerrogativi cuidobbiamo delle risposte»

Il PapaLa sceltadellacollegialitàPapa Francesco hascelto per il sinodo lacifra della collegialità:cioè coinvolgere ipastori di tutto ilmondo, che si faccianoportavoce del più largonumero di battezzati, dilaici, di religiosi e direligiose

L’incaricoIl segretarionominatoda FrancescoMonsignor Bruno Forte,arcivescovo delladiocesi di Chieti-Vasto,è stato nominato dapapa Francescosegretario speciale dellaIII Assemblea generalestraordinaria del sinododei vescovi

Sfide complesse«C’è la necessitàdi risponderealle sfide complessedella nostra società»

PrelatoBruno Forte(foto) è statopresidentedella

Commis-sioneepiscopaleper la Dottrinadella fede

In San PietroFrancescocon il rosarioall’orecchioDomenica scorsadopo la messapapa Francescoha compiutoil consueto girosulla vetturascoperta tra i fedeliche affollavanopiazza san Pietro:uno di loro gli ha«lanciato»un rosario di granirossi, che si èfermato propriosull’orecchio destrodel Ponteficeche poi lo ha toltoe lo ha osservatosorridendo (foto Afp/ Vincenzo Pinto)

Sud Africa

Gara di velocitànel deserto

La gara di velocità che si tiene ogni anno inautunno nel deserto del Kalahari, in Sud Africa:le auto si esibiscono su un tracciato piatto lungosette chilometri.

28 Martedì 15 Ottobre 2013 Corriere della Sera

Corriere della Sera Martedì 15 Ottobre 2013 Cronache 29#

Cultura Per Maroni e Pisapia «il testo del ministro Bray va assolutamente cambiato»

«No al decreto statalista sui teatri»Protesta bipartisan per Scala e PiccoloComune di Milano e Lombardia in campo. Fondazioni in allarme

MILANO — L’alzata di scudia difesa della Scala e del PiccoloTeatro contro il decreto gover-nativo «Valore cultura» ha uni-to ieri all’unisono destra e sini-stra, Regione leghista, Comunedi centrosinistra, opposizionecittadina di destra e sindacati.Una santa alleanza, superiorealle larghe intese, schieratacontro il decreto firmato dalministro per i Beni e le attivitàculturali Massimo Bray chemetterebbe a rischio l’autono-mia e, come si dice, l’«eccellen-za» dei due teatri in favore diuna logica più equiparativa e«statalista», varata per far fron-te al maxi-debito (circa 340 mi-lioni) accumulato dalle 14 fon-dazioni lirico-sinfoniche italia-ne negli ultimi quindici anni.Un debito accumulato soprat-tutto negli anni che vanno dal2002 al 2008, visto che dal2011, dopo molti commissaria-

menti, la situazione è migliora-ta (resta il pregresso, con inte-ressi passivi di circa 9 milioniall’anno). Ma non accumulato,almeno nell’ultimo decennio,dai due teatri milanesi.

E così, tutti i rappresentantipubblici presenti ieri nel Cdadella Fondazione Scala e nel-l’Assemblea dei soci del PiccoloTeatro hanno chiesto «profon-de modifiche al decreto» e unincontro urgente con il mini-stro. «La legge è sbagliata, vaassolutamente cambiata. Oc-corre che il ministro Bray cor-regga questo errore» (Maroni);«Scala e Piccolo non possonoessere trattate alla stregua di al-tre situazioni che sono in crisieconomica» (Pisapia); «il 7 di-cembre i milanesi si mobiliti-no» (De Corato); «preoccupan-te l’assenza della Scala agli in-contri con il ministro sul decre-to Cultura» (Giancarlo Albori,

Cgil) e «il Piccolo Teatro chiedecon forza al governo di adottareun provvedimento urgente estraordinario che riconosca alTeatro l’autonomia statutaria eoperativa» (Sergio Escobar).

Il ministro ha risposto posi-tivamente, rendendosi dispo-nibile a incontrare sabato mat-tina i rappresentanti delle dueistituzioni (sicuramente il sin-

daco Pisapia e il governatoreMaroni), fornendo così unasorta di apertura di credito allebarricate lombarde. Il ministrosarà a Milano da venerdì sera,dove è atteso al Teatro Out off.Lo stato, sottolineano comun-que dal ministero, eroga 230milioni all’anno alle 14 istitu-zioni liriche (molto meno ai te-atri di prosa) che corrisponde

al 47% dell’intero Fus (Fondounico per lo spettacolo). Tutta-via, per venire incontro alle ri-chieste, il governo potrà lavo-rare in almeno due direzioni:mettere a punto dei regola-menti attuativi consoni ancheai due teatri (ad esempio rifa-cendo salvo il regolamento 117«bloccato» dalla sentenza delConsiglio di Stato sulla Scala)oppure operando sulla legge diStabilità e, magari, concedendofinanziamenti eccezionali invista dell’impegno supplemen-tare dei due teatri durantel’Expo. Anche per questo moti-vo ieri era a Milano il futuro so-vrintendente della Scala, Ale-xander Pereira, che all’uscita hadichiarato: «Non ho visto nes-suna crisi nel Cda. Io e Stépha-ne Lissner stiamo mettendo apunto un programma per i 6mesi di Expo con spettacoli tut-ti i giorni». Analogamente sta

facendo il Piccolo.Ma, al di là dell’alzata di scu-

di simbolica che ha unito, an-che un po’ di enfasi («giornatadrammatica per Milano», ave-va detto l’assessore alla cultura

Filippo Dal Cor-no e si era parla-to di «r ischiochiusura») leistituzioni lom-barde, quali sonoi motivi che han-no portato a unconfronto cosìduro?

Il decreto vin-cola per cinqueanni l’impegnodei soci fondato-r i f i ss a n d o n e

percentuali di partecipazioneritenute troppo rigide, e ciò sisomma alla riduzione di nume-ro di privati che possono sede-re nel Cda e al tetto massimo diconsiglieri. I Cda, per altro, di-venterebbero una sorta di Con-siglio direttivo dove l’ultimaparola di nomina spetta al mi-nistero. Insomma, da fondazio-ni di diritto privato che hannoottenuto o stanno ottenendofaticosamente margini di auto-nomia, si ritornerebbe — se-condo alcune interpretazionidell’articolo 11 del decreto — aun centralismo, dove i privatisono marginalizzati e chiamatisolo a finanziare. Per altro, ildecreto prevede 75 milioni perle fondazioni in sofferenza;quindi Scala e Piccolo sonoesclusi, visto che vengono daanni di pareggio di bilancio.

Pierluigi Panza© RIPRODUZ ONE RISERVATA

340milioni il debito accumulato dalle 14fondazioni lirico-sinfoniche italiane negliultimi quindici anni. Un debito accumu-lato soprattutto negli anni che vanno dal2002 al 2008. Il ministero fa sapere checomunque lo Stato eroga 230 milioniall’anno alle suddette istituzioni liriche:il 47% del Fondo unico dello spettacolo

La Scala Il grande teatro milanese è uno dei pochi in Italia che non ha accumulato debiti nel corso degli ultimi dieci anni

Piccolo teatroAnche il Piccolo di Milano,(il primo teatro stabile ita-liano, fondato del secondodopoguerra) non ha accu-mulato debiti: dal 1991 gliè stato riconosciuto lo sta-tus di «Teatro d’Europa»

Maggio musicaleL’istituzione musicale fio-rentina è una di quelle piùin crisi. Nel 2011 ha rice-vuto aiuti pubblici per 23,3milioni, con un risultatonegativo di 3,3 milioni

San CarloIl teatro lirico di Napoli, fon-dato nel 1737 (il più anticoteatro d’opera in Europa),nel 2011 ha ricevuto 19,6milioni di aiuti pubblici, conun risultato di 700 mila euro

L’intervista Luti, presidente del Salone del Mobile: «Basta alibi, da qui può partire la riscossa di tutto il Paese»

«Imprenditori della creatività, unitevi per Expo»È un appello a nuove alleanze,

una sfida a «metterci tutti la fac-cia», un richiamo a non arren-dersi «in un momento così diffi-cile». Ma è anche la consapevo-lezza di essere ancora i migliori— almeno in alcuni settori — diavere tutti gli strumenti per «ri-sollevarsi», di possedere talentoe stile. Claudio Luti, presidentedel Cosmit, la società che orga-nizza il Salone del mobile, e pro-prietario di Kartell, design in pla-stica distribuito in 130 Nazioni,avverte: «Il rilancio del Paese de-ve partire da noi imprenditoridella creatività». Stilisti, archi-tetti, progettisti, capitani diazienda, designer. «E Milano, inquesto senso, può giocare unruolo fondamentale».

Perché proprio Milano?«Perché è qui che l’Italia si gio-

ca la sfida del prossimo futuro.Nel 2015 c’è Expo, sarà quello ilbanco di prova. Non possiamomancare questo appello».

In concreto?«Usiamo Milano come imma-

gine dell’Italia che sa innovare einnovarsi. Ne ha le qualità, ilbackground culturale, gli stru-menti e le persone. Milano edExpo devono essere il modello disistema per far convergere noninteressi privati e appetiti di bu-siness, ma per fare del nostro Pa-

ese un esempio di efficienza».Addirittura?«Crediamoci, si può. Durante

le sfilate di settembre, per esem-pio, si è respirato un clima nuo-vo, si è cominciato a capire cosavoglia dire fare sistema, paroladrammaticamente necessaria inquesto periodo di instabilità po-litica ed economica. E il Salonedel mobile, con la sua energia,vitalità, capacità attrattiva, è giàun esempio da cui cominciare».

Expo sarà un Salone del mo-bile lungo sei mesi?

«Sto dicendo che design, mo-da e cultura dell’alimentazionedevono unirsi in un brand unico.

Da Milano può partire un con-creto progetto di marketing ter-ritoriale».

E le altre città?« Non poss iamo perdere

un’occasione simile per puro

campanilismo. Se vogliamo vin-cere la sfida internazionale e af-fermare il nostro sistema indu-striale, dobbiamo impegnarciinsieme per riconoscere la cen-tralità di Milano e delle sue ec-cellenze. Esattamente quello chefanno le altre città del mondo, incui istituzioni e privati collabo-rano per uno stesso obiettivo».

Le istituzioni, diceva. Davve-ro non chiedete niente?

«Noi puntiamo sulle nostreforze. Agli enti pubblici chiedia-mo di accompagnarci in questocammino: vogliamo solo esseremessi in grado di competere. Secombattiamo alle stesse condi-

zioni degli altri, non siamo se-condi a nessuno».

E Parigi? E Londra? NewYork?

«Fanno un marketing strepi-toso, sono bravi a promuoversi.Ma la creatività e l’innovazionesono da noi. Basterebbero menolacci, meno burocrazia e sarem-mo imbattibili».

Cosa serve ora?«Noi imprenditori dobbiamo

metterci in gioco per difendere lanostra leadership. Ho accettatodi fare il presidente del Salonedel mobile perché è questo il no-stro capitale, la cui forza vienedalle imprese».

Da dove arriva tutto questoottimismo?

«Dobbiamo essere positivi efare quello che sappiamo fare.Senza giocare in difesa. Ma di-mostrando coraggio e generosi-tà. I problemi dell’Italia non pos-sono essere un alibi per scappa-re. Expo ce lo impone. È un ap-pello a me stesso e a tutte lepersone che vogliono bene a Mi-lano».

Sempre Milano al centro.«Certo. Milano è formazione

universitaria, cultura, business.E allora chi dice che la città è gri-gia, adagiata sul suo passato,non ne comprende fino in fondoil valore. Il miracolo esiste anco-ra e parte da Milano. Ma deveestendersi a tutto il resto del Pae-se».

Annachiara Sacchi© RIPRODUZIONE RISERVATA

L’aziendaNel 1988 Claudio Luti (nellafoto) diventa proprietario epresidente di Kartell, aziendache produce mobili e oggetti didesign in plastica. Sotto la suaguida l’azienda puntasull’internazionalizzazione. Nel1999 viene fondato il museoKartell

Salone del MobileLuti è anche presidente delCosmit, la società cheorganizza il Salone del Mobiledi Milano

Chi è

Gli enti pubbliciNoi puntiamo sullenostre forze, agli entipubblici chiediamodi accompagnarci

In vista dell’Esposizione del 2015

Registro digitaledel turismoSiglato l’accordoIl turismo italiano ai tempi dell’hi-tech prevede un registro digitaledelle strutture ricettive: è natodall’accordo tra Agenda digitale,Expo e Enit (l’agenzia nazionale peril turismo), e avrà il compito digarantire un’offerta turistica che

aderisca agli standard dei servizidigitali di Expo 2015. «È un esempiodella strategia del governo perl’adozione di standard digitalinazionali che garantiscano accesso einter-operabilità, con beneficiconcreti per cittadini e imprese», haspiegato la nota che ne haannunciato la nascita. Il registrooffrirà anche agli operatori turisticipiù piccoli la possibilità dipubblicare una descrizione della loroofferta con i siti web di riferimento:in sostanza sarà un catalogo virtuale,

personalizzabile, che permetterà aglioperatori di essere presenti sulmercato online e rafforzarsi nelrapporto con i grandi intermediari.Expo 2015 ed Enit hanno ancheconcordato che il registro digitalesarà parte dell’ecosistema digitaleE015 affiancando così altriimportanti progetti distandardizzazione del prodottoturistico avviati dalla RegioneLombardia e dalla Camera diCommercio di Milano.

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30 Martedì 15 Ottobre 2013 Corriere della Sera

Corriere della Sera Martedì 15 Ottobre 2013 Cronache 31

Animali Le teoriedi un etologofranceseconfermate da unesperimentonegli Usa: capacidi amore e affetto

Il pensiero senza parole dei cani«Si emozionano come noi»Il ritorno del padrone attiva le stesse aree del cervello umano

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE

PARIGI — «Il giorno in cuisi capirà che un pensiero senzalinguaggio esiste presso glianimali, moriremo di vergo-gna per averli chiusi negli zooe umiliati con le nostre risate»,scrive l’etologo francese BorisCyrulnik nel libro «Anche glianimali hanno diritti» (Seuil),scritto con Élisabeth de Fonte-nay e Peter Singer.

Quel giorno forse è arrivato.Per due anni il neuroscienzia-to americano Gregory Berns e isuoi colleghi hanno addestra-to una dozzina di cani (tra cuiCallie, la sua terrier) a entrarenella stretta e scomoda mac-china della risonanza magne-tica, per analizzare le reazionidel loro cervello a stimoli co-me il saluto o il ritorno del pa-drone.

Il risultato degli esperimen-ti fa dire a Berns — documentiscientifici alla mano — quelche Cyrulnik in Francia e altri

nel resto del mondo ripetonoda decenni: «Anche i cani sonopersone». Le emozioni e i sen-timenti attivano la stessa areadel cervello — il nucleo cauda-to — nei cani come negli esseriumani.

Nell’articolo «Dogs are peo-ple, too», pubblicato pochigiorni fa sul New York Times,Berns racconta di avere con-vinto la sua Callie a prendereconfidenza prima con il fintoscanner che aveva costruito insalotto. Con molta pazienza el’aiuto di tappi per le orecchie(la risonanza magnetica pro-duce suoni molto fastidiosi),Berns è poi riuscito a fare en-trare Callie in una vera mac-china, e a farla restare immo-bile per almeno 30 secondi, re-gistrando la sua attività cere-brale (in ogni momento Callieera libera di uscire, precisa loscienziato).

Quando il cane ha visto unamano umana, e quando da-vanti ai sui occhi è ricomparso

il padrone, il nucleo caudato siè attivato. Proprio come suc-cede agli essere umani quandovedono o anticipano cose pia-cevoli: cibo, amore, denaro.

«La capacità di provareemozioni positive, come amo-re o affetto — scrive Berns —,sembrano indicare che i canisono esseri senzienti alla paridi un bambino. E questa capa-cità suggerisce che dobbiamoripensare a come noi umani

trattiamo i cani».L’esperimento e le conclu-

sioni di Berns faranno forsesorridere i proprietari di cani,che non avevano certo biso-gno dello scanner per sapereche gli animali sono capaci diamore (doveva esserne con-vinto già Omero quando scris-se le pagine dedicate al caneArgo, nell’Odissea).

Ma la risonanza magneticadi Callie e degli altri 11 cani ècomunque importante, perchéfornisce una prima delle molteprove che Cyrulnik e altri eto-logi aspettano da tempo perscardinare l’approccio beha-viorista, comportamentale,che governa da secoli il nostroapproccio verso gli animali.

Gli animali non parlano? Al-lora spetta a noi uomini parla-re per loro, deducendo la loronatura e il loro sviluppo daicomportamenti: lo abbiamofatto finora in modo riduttivo,approfittando della mancanzadi conoscenza per ribadire la

separazione tra umani e be-stie, per riaffermare la supre-mazia sul mondo animale, de-stinato a servirci e a nutrirci.La scienza sembra ora dimo-strare che l’uomo ha — più omeno volutamente — ignora-to la verità.

«Due ricercatori dell’uni-versità della Pennsylvania,Stanley Curtis e Julie Morrow-Tesch, hanno di recente usato icomputer per valutare le com-petenze cognitive dei maiali— scrive nel suo libro Cyrul-nik —, e hanno verificato chesono dotati di una grande ca-pacità di anticipazione, equindi di empatia e di aiuto re-ciproco».

Marguerite Yourcenar rifiu-tava di mangiare carne perchénon voleva «digerire agonie».Chi ancora vorrà farlo, quandoil salto di comunicazione tra lespecie sarà colmato grazie aiprogressi scientifici, e tutti sa-pranno per certo che gli ani-mali sono dotati di emozioni,sensibilità e aspettative similia quelle umane? Cyrulnik so-stiene che «è venuto il mo-mento di scrivere un nuovocapitolo nella storia delle no-stre relazioni con gli animali».

Stefano Montefiori@Stef_Montefiori

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L’esperimento negli Stati UnitiIn alto, la cagnolina Callie. In basso, la so-vrapposizione della risonanza magneticafatta sul cervello del cane e di un umano

L’esameL’attività cerebralemisurata con larisonanza magnetica

I test sui maialiStudi sui maiali hannoevidenziato empatiae aiuto reciproco

ScienziatoBoris Cyrulnik(foto) è nato aBordeaux nel ‘37.Dopo la laurea inmedicina e laspecializzazionein psichiatria epsicoanalisi, haconcentrato isuoi studi sulla«resilienza»,adesso si dedicaai diritti deglianimali

Lo studioso 12I caniche il neuroscienziatoamericano Gregory Bernsha sottoposto a risonanzamagnetica nel suo salotto

32 Martedì 15 Ottobre 2013 Corriere della Sera

EventiL’appuntamento Il Salonedell’Edilizia inaugura il 16con una formula ampliata

Le novità Tre i nuovi settori:Smart City Exhibition,Ambiente & Lavoro, ExpoTunnel

RicostruireilPaese

La riqualificazione degli edifici dà respiroal settore in crisi. Si punta sulla bioedilizia, increscita il mercato delle abitazioni in legno

Riciclo Riadattati con materiali di qualità, già sperimentati nel post-terremoto

Dal mare a negozi, palestre, ostelliCosì il container ha una nuova vita

I progetti

Case per i giovaniPer rilanciare il settoredelle costruzioni, laRegione Emilia Romagnamette in campo circa42 milioni per progetti di«social housing» (ediliziasociale) e politicheabitative. Un’esperienzagià presente anche inaltre zone (nella foto, gliedifici in legno dell’Alerrealizzati a Brescia daRubner). Ben 11 milioniverranno destinati per ilsostegno all’acquisto diuna casa da parte digiovani coppie e nucleifamiliari che intendanometter su casa e oltre 30

milioni verranno inveceutilizzati per finanziare25 progetti volti aedificare 306 nuovialloggi.Dunque, aprire nuovicantieri e dare un respirodi sollievo alle tanteaziende edili rimastesenza lavoro.All’indomani del terribileterremoto avvenuto nelmaggio 2012, l’Emiliapunta ora a rafforzare lapropria filieradell’abitare, scegliendo dipotenziare propriol’edilizia residenzialepubblica. Verranno infattirivistele condizioni per l’accessoal mercato da partedel pubblico, con unamaggiore possibilitàdi acquistare immobiliche sonoimmediatamentedisponibili (ba.mill.)

I l futuro dell’edilizia è nel sottosuolo.Tra cavi interconnessi e città intelli-genti dove tutto scorre e chiunque èin grado di usufruire di servizi inno-

vativi, rispettosi dell’ambiente. Que-st’anno il Saie (Salone dell’InnovazioneEdilizia), a Bologna dal 16 al 19 ottobre,si svolge in contemporanea con SmartCity Exhibition, dedicata alle città intel-ligenti, Ambiente & Lavoro ed ExpoTun-nel, una nuova esposizione sul mondodel tunnelling, tecnologie del sottosuo-lo, perforazioni, estrazioni minerarie ecostruzioni sotterranee. «Abbiamo idea-to una nuova piattaforma fieristica piùampia che guarda al tema dell’ingegne-ria delle grandi infrastrutture per la ri-qualificazione urbana — dichiara il pre-sidente di Bologna Fiere Duccio Campa-gnoli — perché per far uscire il settoredalla crisi sono necessari cambi di visio-ne».

Un Saie, dunque, non solo dedicatoalle abitazioni, ma per la prima volta an-che al mondo sotterraneo con la filieradel cemento che debutta tra gli stand.«Non si può più costruire in orizzontale

sul territorio — spiega Sergio Crippa,Presidente Federbeton (filiera del ce-mento e calcestruzzo armato di Confin-dustria) — bisogna procedere in vertica-le, costruendo verso l’alto o scavandosottoterra, con cavi e reti interconnessi,dove far passare anche la fibra ottica. Sevogliamo restituire il suolo al territorioabbiamo bisogno di condutture, recupe-rando aree dismesse che sottraggonoterreni, riqualificando il costruito».

La filosofia è: abbattere e ricostruiremeglio, integrando lo sviluppo urbanocon cablaggi, impianti di depurazionedelle acque, trattamento di rifiuti. Ancheperché in superficie non c’è più tantoposto e la crisi lo dimostra. «Dal 2007,anno record della vendita di cementocon 48 milioni di tonnellate, siamo pas-sati a 20 milioni», continua Crippa.L’edilizia è il comparto industriale cheha registrato il maggiore ricorso allaCassa integrazione (14%). Dall’iniziodella crisi, 690 mila posti di lavoro sonoandati persi nella filiera ed 80 mila per-sone, oggi in mobilità, potrebbero nonessere reintegrate. In più, le concessioniedilizie si sono ridotte di un quarto, lecompravendite dimezzate e i livelli di

produzione sono regrediti a 40 anni fa.Unico dato che fa ben sperare: gli in-

vestimenti in riqualificazione del patri-monio abitativo, che rappresentano (neiprimi sei mesi) il 37% del valore degli in-vestimenti edili. «Il settore — prosegueCrippa — deve intervenire radicalmente,in termini di organizzazione aziendale,là dove c’è possibilità di rendere più in-novativi gli impianti». A partire propriodai materiali green come il cemento eco-logico che si mangia la CO2 e le case il le-gno ecocompatibili. «Oggi all’asfalto sipreferisce il cemento, per via dei minoricosti di manutenzione, mentre i cementifotocatalitici, brevettati dai grandi grup-pi, producono una specie di fotosintesiper cui assorbono e decompongono so-stanze inquinanti». Proprio come fosse-ro foglie di alberi.

La tecnica è stata sperimentata nellaChiesa Dives in Misericordia di Roma,ma «è stata anche usata nel traforo Um-berto I sotto il Quirinale, con impianti d’illuminazione che attivano la fotosintesie pareti in grado di autopulirsi». Al di làdelle strutture in cemento, il dato in cre-scita riguarda le case in legno (+20%).Sono circa 6 mila le nuove costruzioni,con il mercato della bioedilizia che, negliultimi 4 anni, è cresciuto del 6%. «In fie-ra, ampio spazio sarà dedicato proprioalle tecnologie costruttive in legno — af-

ferma Johann Waldner, presidente di Li-gnius (Associazione Case Prefabbricatein Legno) —. Tra le best practice, pre-senteremo la termografia. È una macchi-na fotografica che, inquadrando un edi-ficio, è in grado di rilevare la qualità delcappotto e l’energia immagazzinata. Inpratica, si capisce dove sono le disper-sioni, ma anche quanto vale un immobi-le sul mercato. Presenteremo poi Blowerdoor, un test che mette sotto pressione lacasa con un ventilatore che pompa ariaall’interno. Così si potranno individuarele perdite. E ancora prove acustiche percaptare il passaggio di onde utili per mi-surare l’isolamento». Infine, visto chesono attesi al Saie numerosi esponentidel governo, cosa gli chiederete? «Piùche parlare di incentivi, bisogna pensarea piani di rilancio e riqualificazione delleinfrastrutture delle città, guardando al-l’agenda europea», conclude Campa-gnoli. I fondi, si parla di 4 miliardi di eu-ro a disposizione dell’Italia per costruirele città green del futuro, «andranno in-dirizzati proprio sulle nuove reti del fu-turo».

Barbara Millucci© RIPRODUZIONE RISERVATA

Nuove tecnicheLa termografia «fotografa»un edificio, rileva l’energiaimmagazzinata, le dispersioni,e il suo valore sul mercato

R oberta ci ha ricostituito ilcentro estetico che porta il

suo nome dopo averlo perdutoin via Dante Alighieri. Ci sonopoi Emanuela con il suo negoziodi taglie forti, Manu abbiglia-mento, venuto giù in piazza donZucchi a Cavezzo (Mo); Franco eAngela che hanno visto sparirela loro pizzeria, I glicini, nelcrollo del palazzo e con loro Lu-ca e Debora, Marilena e tanti al-tri negozianti con le loro attivitàinghiottite dal terremoto. Si so-no trovati tutti a ricominciare inun centro commerciale fatto dicontainer. Lo hanno chiamatoCavezzo 5.9, come la magnitudodella scossa che a maggio 2012ha squassato l’Emilia e il loropaese. Parte da qui la nuovafrontiera dell’edilizia abitativa,dal riciclo di contenitori per iltrasporto e per alcuni simbolodi precarietà.

Una novità che verrà presen-tata al Saie 2013 con tanto di no-me: il container abitativo sichiama infatti Box4it e a presen-tarlo sarà proprio l’azienda ge-novese Phoenix International,specializzata nella commercia-lizzazione di cassoni marittimi emonoblocchi. La ditta è nata nel2008 dopo che il suo attuale ti-tolare, Alessandro Cocchi, avevadeciso di sviluppare le proprieidee al di fuori degli schemi del-le aziende in cui aveva lavorato.«Ho studiato applicazioni dinuovi materiali, modifichestrutturali e due anni fa ho rea-lizzato i primi modelli di abita-zioni con container che hannoun portato di oltre 4 mila chili— racconta l’imprenditore —dopo aver portato a termine ilprogetto del centro commercia-le di Cavezzo mi è si aperto unnuovo orizzonte, per cui ho de-ciso di approfondire gli aspettiingegneristici e architettonici

offrendo così con la mia aziendaun servizio a 360 gradi». I con-tainer possono essere ridise-gnati al loro interno con estre-ma facilità, sono resistenti e siprestano a essere rivestiti damateriali di qualità. «Per cuiperché non promuovere la cul-tura del container a fine corsaper uso abitativo, già diffusa nelresto d’Europa?».

Phoenix International oltre avendere e noleggiare container,prende quelli ormai esausti e glidona nuova vita come case. Icassoni, infatti, dopo circa sette

anni vanno riomologati e a que-sto punto della loro vita entra incampo la ditta di Genova, che liporta nelle sue officine e inco-mincia a lavorarli non prima diaverli ripuliti e disinfettati. L’uf-ficio commerciale, infine, conun team di architetti e ingegneridà forma all’idea del commit-tente.

Le pareti in acciaio Cor-Tenvengono riadattate usando so-luzioni che garantiscono la ven-tilazione dell’ambiente e tratta-te con pitture a cui sono aggiun-te sfere di ceramica per garanti-re l ’ isolamento termico eacustico. Box4it sfrutta inoltrepompe di calore e inverter per ilriscaldamento e il raffredda-mento. Il prezzo si aggira intor-no ai 500-700 euro al metroquadro.

«Dopo Cavezzo, abbiamoconcluso un contratto con lapolisportiva Casalgrandese diDinazzano, a 15 chilometri daReggio Emilia — aggiunge Coc-chi — per loro stiamo proget-tando un centro sportivo in cuisi allenerà il Sassuolo con saleriunioni, bar e spogliatoio. Sa-ranno 16 contenitori su due pia-ni, otto per ciascuno, uniti sen-za alcun punto di saldatura o dicemento, ma grazie a un mecca-nismo usato sulle navi, il cosid-detto twist locker, due ganci chepermettono di unire un cassonesopra l’altro». Il progetto è statocurato insieme all’Università diGenova, che sta effettuando unaprova di torsione dei materialisui container usati.

«C’è grande richiesta perBox4it, abbiamo anche due pro-getti che andranno all’Expo2015 e il Comune di Milano stavalutando con noi la costruzio-ne di un ostello della gioventù».

Andrea Rinaldi© RIPRODUZIONE RISERVATA

Camera con vista sull’Expo2015A Milano i contenitori Box4it diverrannoil nuovo albergo della gioventù. Costano500-700 euro al metro quadro, sonoclimatizzati e isolati acusticamente

InnovazioneSopra,l’interno diun barrealizzato inun containera Cavezzo.In alto,il progettodel centrosportivodi Dinazzano

IL SAIE 2013A BOLOGNA

Corriere della Sera Martedì 15 Ottobre 2013 Eventi 33

Ieri e oggi

La guida La 49° edizione del Saie, Salone dell’Innovazione Edilizia, èdal 16 al 19 ottobre a BolognaFiere. Tre le manifestazioni nelprogramma proposto dal presidente di BolognaFiere, DuccioCampagnoli (foto): Smart City Exhibition, Ambiente & Lavoro eExpoTunnel. Al centro i temi del «Better Building», ispirati alprogramma di Obama sul costruire sostenibile, e delle Smart Cities.Orari: dalle 9 alle 18. Sito web www.saie.bolognafiere.it. (ba.mill.)

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Il risparmio

Esposizione nel segno del «green»Dimezzata l’energia per le luciCon Saie, Bologna Fiere continua nella sua scelta di«eventi ecosostenibili» e l’area coperta del Centro servizisi tinge di «verde». Sono previste diverse misure: lariduzione del 50% dell’energia per l’illuminazione(rispetto alle edizioni scorse), l’uso di Led nelle areefulcro, un «taglio» di 10.500 metri quadri di moquetteper diminuire lo smaltimento dei rifiuti. E ancora:minore utilizzo di sostanze pericolose grazie ad arredi«green» riutilizzabili con il 30% in meno di immissioni dianidride carbonica, l’ uso di stoviglie ecologiche emancata emissione di formaldeide. (ba.mill.)

La sfida Si punta a migliorare l’esistente. E arrivano semplificazioni sui cambi di destinazione d’uso

Due milioni e mezzo di case da rifareIl 61% delle strutture residenziali in Italia ha più di quarant’anni

I provvedimentiDai bonus ristrutturazionee sistemazione energeticapossono arrivare ottimiincentivi per le imprese

Stato di conservazioneSecondo un’indagine delCresme, nelle grandi cittàil 17% degli abitanti segnalaproblemi di sicurezza

I l consumo di suolo in Italia è tri-plicato nell’ultimo mezzo secolo.Secondo i più recenti dati del-l’Ispra, l’Istituto superiore per la

protezione e la ricerca ambientale, og-gi quasi il 7% della superficie del terri-torio italiano è occupato da costruzio-ni. Una percentuale molto alta se sipensa che per «territorio» si conside-rano anche le aree del tutto inutilizza-bili come le zone alpestri. Nella medianazionale sono 343 metri quadrati atesta, che nelle regioni più inurbatecrescono molto. In Lombardia, adesempio, il consumo di suolo arriva al12% della superficie. Questi numeri dasoli basterebbero a convincere che ilvero business del futuro per le impre-se edili sarà quello del riuso del terri-torio e cioè il recupero dell’esistentebasato su una filosofia di rispetto perl’ambiente. Che significa ricostruzio-ne con materiali sicuri e con soluzioniche comportino un sostanziale abbat-timento dei consumi energetici.

Negli ultimi anni il peso delle operedi ristrutturazione nel fatturato com-plessivo delle imprese edili italiane èpassato dal 25% del 2008 al 40% stima-to per il 2013 e tutto lascia prevedereche il trend si accentuerà nei prossimianni: l’invenduto in cantiere sta cre-scendo e fin quando non verrà assor-bito lo stock di abitazioni ultimate maancora vuote, di nuovi cantieri se nevedranno pochi. La necessità di ri-strutturare gli immobili fatiscenti in-vece si accentuerà nei prossimi anni,perché la qualità degli edifici costruititra l’immediato dopoguerra e tutti glianni Settanta mediamente era piutto-sto bassa, soprattutto nelle periferiedelle grandi città.

Elaborando i dati Istat e Cresme (ilCentro ricerche economiche e socialisull’edilizia) sulla vetustà delle strut-ture residenziali in Italia, emerge chequasi sette milioni e 200 mila edificihanno più di quarant’anni: si trattadel 61% del patrimonio complessivodi costruzioni abitative del nostro Pa-ese. La situazione è peggiore nelle

grandi città, dove la quota degli edificicostruiti prima del censimento del1971 è del 76% ed è destinata a toccarel’85% tra dieci anni, mentre sul terri-torio nazionale la quota attuale si si-tua un po’ più in basso, al 69%.

Proiettando a livello nazionale i ri-sultati di un’indagine su come gli ita-liani giudicano lo stato di conserva-zione dell’edificio in cui vivono,emerge un quadro preoccupante: lasituazione è giudicata mediocre o ad-dirittura pessima nel 22% dei casi; nelcomplesso, sono circa 2,6 milioni diedifici con evidenti necessità di riqua-lificazione. Il Cresme ha chiesto di ri-spondere a domande sulla presenza disegni di degrado dell’immobile e ne èemerso che, nelle grandi città, l’11,1%

degli abitanti registra l’affiorare dimacchie di ruggine o vede addiritturai ferri dell’armatura sotto i balconi; il25,9% ha notato delle crepe sulle pare-ti e il 17% segnala la caduta di pezzi dicornicione dal proprio edificio o daquelli vicini. Insomma, problemi disicurezza non indifferenti.

Il lavoro potenziale per le impreseedili quindi non manca. E ci sono treprovvedimenti (due già approvati,uno in dirittura d’arrivo) che possonofungere da potente incentivo. Il primoè quello relativo ai bonus sulla ristrut-turazione e sulla riqualificazioneenergetica degli edifici. Il bonus sulleristrutturazioni è del 50% spalmato indieci anni. Si applica sui lavori condo-miniali e, relativamente alle singoleunità immobiliari, solo sulle residen-ze. Scade il 31 dicembre prossimo. Ilbonus energetico è del 65% e si appli-ca anche ai soggetti Ires e anche sulleunità non residenziali; scade il 31 di-cembre per i lavori su immobili singo-li e il 30 giugno 2014 per le opere incondominio. Per entrambi vi sonoforti pressioni parlamentari per un’ul-teriore proroga.

Il secondo è una modifica delle nor-me edilizie per cui ora è possibile ab-battere completamente un edificio ericostruirlo ex novo anche di formacompletamente diversa, purché i vo-lumi utili non eccedano quelli del-l’immobile originario. Nelle periferiedelle grandi città potrebbe portare acambiare radicalmente il tessuto ur-banistico.

Il terzo provvedimento potrebbearrivare in questi giorni: la semplifi-cazione delle procedure per i cambi didestinazione: anche qui sarebbero so-prattutto le periferie urbane a benefi-ciarne perché le aree un tempo desti-nate a industria o a terziario potrebbe-ro diventare sede di nuove residenze,magari da destinare a «social hou-sing», alleviando così l’emergenzaabitativa soprattutto dei giovani.

Gino Pagliuca© RIPRODUZIONE RISERVATA

Come stanno gli edifici in Italia

Lo stato di manutenzione

Prima del 1919 2.150.259

1.383.815

1.659.829

1.967.957

1.983.206

1.290.502

771.927

532.58811.740.083

Dal 1919 al 1945

Dal 1946al 1961

Dal 1962al 1971

Dal 1972al 1981

Dal 1982al 1991

Dal 1992al 2001

Dopo il 2001 TOTALE

Epoca di costruzioneTotaleedifici

Fonte: elaborazione su dati Istat-Cresme

7.161.860 gli edifici residenziali ultimati prima del 1971 in Italia ottimo buono mediocre pessimo

14,7

14

48,8

50 31,6

31,64,8

4,516,8

22,6

31,2

34,9

55

58,1

56,2

55

44,947,6

71,9 25 2,9

12

9,6

7,1

18,2

25,62,5

1,2

0,6

0,4

0,4

0,22,2

Dati in percentuale

25,9 52 19,9

Il caso La città modello francese si è guadagnata il titolo con politiche rigorose: un milione di tonnellate di Co2 in meno all’anno e biodiversità in ogni quartiere

Piano clima e foreste urbaneNantes la «verde» d’EuropaMa crescono i «no Tav» contro l’aeroporto

J ean-Marc Ayrault è diventato per laprima volta sindaco di Nantes nelmarzo 1989, quando ancora c’era il

muro di Berlino. È stato poi rieletto nel1995, 2001 e 2008, e la lunga relazionetra l’esponente socialista e la città bre-tone è stata fruttuosa: l’anno scorsoAyrault è diventato primo ministro del-la Repubblica francese, e Nantes è statadichiarata «Capitale verde d’Europa2013», un titolo istituito dall’Unioneeuropea per premiare le città che ab-biano raggiunto obiettivi ambiziosi inmateria di ambiente e sviluppo soste-nibile.

Nantes, medio centro di provinciacon 290 mila abitanti, «città modello»come in passato le metropoli Stoccol-ma o Amburgo. Come è successo? Nan-tes è stata la prima città dell’Europa oc-cidentale a reintrodurre il tram elettri-co in centro, nel 1985, e oggi più di 42chilometri sono al servizio della collet-tività. Poi ci sono i 15 mila 500 ettariadibiti a parco pubblico, e la creazione

di tre foreste urbane (800 ettari entro il2016). Dal 1999 la percentuale di citta-dini che abitano a non più di 300 metrida uno spazio verde è pari al 100%, enon è mai diminuita.

Il piano per il clima confermato dalnuovo sindaco Patrick Rimbert preve-de l’eliminazione di un milione di ton-nellate di anidride carbonica l’anno diqui al 2025, ossia una riduzione del 25%rispetto alle emissioni del 1990. Percentrare il traguardo, la città controllail consumo energetico di ogni edificio,ha costruito nuove case popolari a bas-so consumo energetico, ha ristruttura-to 2000 appartamenti comunali in mo-do da ridurre la bolletta degli inquilini,e sta installando pannelli fotovoltaiciche producono 190 mila chilowatt al-l’anno.

La commissione europea ha volutoanche premiare il fatto che siano pre-servati i circa 250 chilometri di corsid’acqua, e la presenza del parco della«Piccola Amazzonia» proprio accanto

al quartiere Malakoff, quello delle casepopolari. «La questione della biodiver-sità non deve essere riservata agli an-goli preferiti dei “bobo” (i giovani ric-chi di sinistra, ndr), dice il sindacoRimbert.

Il quadro idilliaco è stato in partemesso in discussione dal progetto dicostruire un aeroporto vicino alla città,a Notre Dame des Landes, che è diven-tato oggetto di scontri tra manifestantie forze dell’ordine. Il nuovo aeroportodi Nantes è per la Francia ciò che il can-tiere Tav in Val di Susa è per l’Italia: l’oc-casione di un conflitto anche ideologi-co tra i sostenitori dell’opera e quanti ladefiniscono inutile e inquinante.

Le autorità, dal governo centrale allagiunta socialista, sono convinte chel’aeroporto si farà e non rovinerà leconquiste di Nantes «città modello».

Al convengo internazionale «Ecoci-ty» organizzato a Nantes alla fine di set-tembre, il premier Ayrault è tornato incittà per delineare lo sviluppo futuro.«Ogni settimana in tutto il mondo piùdi un milione di uomini e donne si tra-sferiscono nelle città — ha detto —, e

questa cifra vertiginosa mostra che sia-mo tutti alle soglie di un cambiamentoepocale. Per secoli il nostro approccio èstato esclusivamente urbanistico, eco-nomico, architetturale. Ma oggi siamoarrivati al limite del modello urbanoche abbiamo ereditato, e dobbiamoguardare avanti. Alcune città come Ma-sdar, negli Emirati arabi uniti, hannogià l’ambizione di diventare territori azero emissione di Co2. Perché nonpuntare anche noi a questo obiettivo?La priorità per il futuro, anche qui, èuna città a impatto zero».

Stefano Montefiori@Stef_Montefiori

© RIPRODUZ ONE RISERVATA

Capoluogo deiPaesi dellaLoira, Nantes(sopra, nella fotoCorbis) ha 290 milaabitanti. Celebre per l’omonimo editto del1598 (che regolò la posizione degliugonotti, mettendo fine alle guerre direligione che perduravanodal 1562), Nantes, detta la «Veneziadell’ovest», fa parte della Bretagna storica

Parigi

Nantes

FRANCIA

Sindaci Patrick Rim-bert; sopra, l’ex pri-mo cittadino Ayrault

La tutela democraticaPreservati 250 km di corsid’acqua. E il parco PiccolaAmazzonia è accanto alMalakoff, area di case popolari

34 Martedì 15 Ottobre 2013 Corriere della Sera

E.S.T.A.V. SUD-EST(Azienda USL7 di Siena; Azienda USL8 di Arezzo; Azienda

USL9 di Grosseto, Azienda Ospedaliera Universitaria Senese;)Piazza Carlo Rosselli, 24 - 53100 SIENA

Estratto bando di garaE’ indetta procedura aperta svolta con modalità telematica, ai sensidel D.Lgs. n. 163/2006, per l’appalto triennale relativo ai servizi disupporto amministrativo per l’Azienda U.S.L.7 di Siena e U.S.L.8di Arezzo, suddivisa in quattro lotti, per la seguente spesa a based’asta insuperabile (lotto 1: Euro 691.100,00 IVA esclusa, lotto 2:Euro 450.500,00 IVA esclusa, lotto 3: Euro 1.143.170,00 IVAesclusa, lotto 4: Euro 263.000,00 IVA esclusa). La partecipazioneè riservata alle ditte iscritte all’Albo Fornitori informatizzatodell’Estav Sud-Est. Gli atti di gara e le modalità di iscrizioneall’Albo fornitori possono essere visionati sul sito internethttps://start.e.toscana.it/estav-sudest/. L’offerta corredata dai do-cumenti previsti dal bando di gara pubblicato sulla G.U.R.I. n.119del 09.10.2013, dovrà pervenire entro e non oltre le ore 13,00 delgiorno 02/12/2013.

Il Direttore del Dipartimento Appalti, Forniture e ServiziDr. Riccardo Randisi

COMUNE DI SESTO FIORENTINO - U.O.A. ASSETTO DEL TERRITORIOAVVISO PUBBLICO, AI SENSI E PER GLI EFFETTI DEL 4° COMMA DELL’ART. 8 DELLA LEGGE RE-GIONALE 30/2005 E S.M.I., RELATIVO ALL’AVVIO DEL PROCEDIMENTO PER APPOSIZIONE DI VIN-COLI ESPROPRIATIVI

IL RESPONSABILE DELL’U.O.A. ASSETTO DEL TERRITORIORENDE NOTO CHE

con deliberazione del Consiglio Comunale n. 35 del 18.04.2013 è stato adottato ai sensi dell’art. 17della L.R. n. 1/2005 il Secondo Regolamento Urbanistico;lo stesso Regolamento Urbanistico è compreso fra gli atti elencati all’art. 7 comma 1 lettera b) dellaL.R. 30/2005 e s.m.i, che determinano apposizione del vincolo preordinato all’esproprio, a partiredalla data della propria efficacia, sulle aree non già di proprietà dell’Amministrazione Comunale o dialtri Enti e Soggetti pubblici per la realizzazione delle seguenti opere:Interventi di laminazione (AG-lam): foglio di mappa 13: part. 92, 115, 281, 717, 718, 860,861; fogliodi mappa 14: part. 91, 613; foglio di mappa 31: part. 1, 119, 120, 121, 838; foglio di mappa 54:part. 1163; foglio di mappa 57: part. 403, 454.Parcheggi pubblici (P): foglio di mappa 13: part. 87; foglio di mappa 32: part. 945; foglio di mappa62: part. 1037; foglio di mappa 63: part. 404.Verde pubblico (V) e Parchi pubblici e impianti sportivi (AG-v): foglio di mappa 54: part. 16, 45, 46,50, 51, 143, 151, 831, 835, 1259, 1422; foglio di mappa 57: part. 251, 345, 347, 360, 364, 454,461; foglio di mappa 63: part. 404, 679.Rete viaria da realizzare: foglio di mappa 36: part. 476; foglio di mappa 37: part. 273, 384, 385,657; foglio di mappa 43: part. 40, 1624, 1852; foglio di mappa 44: part. 25, 572, 573, 2299; fogliodi mappa 48: part. 104, 126, 179, 239, 387,389, 391, 392, 566, 567; foglio di mappa 54: part. 16,45, 46, 50, 51, 60, 61, 62,68, 121, 124, 143, 151, 152, 172,174, 176, 179, 182, 184, 185, 186, 645,648, 649, 831, 835, 886, 888, 931, 1020, 1163, 1196, 1197, 1198, 1224, 1227, 1254,1265, 1310,1363, 1371, 1372, 1559, 1560, 1561, 1640, 1641; foglio di mappa 57: part. 30, 37, 75, 107, 112,125, 128, 136, 161, 238, 251, 272, 273, 275, 278, 331, 364, 403, 458, 480, 481, 489, 490, 491, 499,504, 509, 513, 518, 520, 541; foglio di mappa 58: part. 67, 69, 1080, 1082, 1085, 1160, 1176; fogliodi mappa 60: 188, 204, 208, 184, 309; foglio di mappa 61: part. 2; foglio di mappa 62: part. 100,275,376, 437, 438, 1071.Istruzione (AS) e Istruzione superiore all’obbligo (AG-s): foglio di mappa 54: part. 16, 46, 50, 51,143, 151, 831, 835, 1259, 1422; foglio di mappa 57: part. 347.Spettacoli viaggianti (Cir): foglio di mappa 57: part. 251, 345, 364, 360, 454, 461.Il responsabile del procedimento è l’Arch. Lorenzo Venturini, Responsabile dell’U.O.A. Assetto delTerritorio. I soggetti interessati potranno prendere visione della documentazione relativa al procedi-mento di apposizione del vincolo espropriativo presso: U.O.A. Assetto del Territorio, in Via Dante Ali-ghieri n. 8 (aperto al pubblico il martedì e giovedì dalle ore 15.00 alle 18.00, il mercoledì dalle ore9.00 alle 13.00), Ufficio Relazioni con il Pubblico, Largo V Maggio n. 3, (aperto al pubblico lunedì-mercoledì e venerdì dalle ore 8.30 alle ore 13.30, il martedì e il giovedì dalle ore 8.30 alle ore 13.30e dalle ore 15.00 alle ore 18.00, il sabato dalle ore 9.00 alle ore 12.00). sul sito del Comune di SestoFiorentino alla pagina del Secondo Regolamento Urbanistico; Eventuali osservazioni dovranno per-venire entro 30 (trenta) giorni dalla pubblicazione all’albo pretorio del comune (avvenuta in data15.10.2013), quindi entro il 15.11.2013 in ottemperanza alle disposizioni di cui all’art. 8 della L.R.30/2005. Del presente avviso è data comunicazione anche mediante pubblicazione sul sito del Comunedi Sesto alla pagina: http://www.comune.sesto-fiorentino.fi.it e della Regione Toscana all’indirizzo:http://www.regione.toscana.it/-/avvisi-di-esproprio-ai-sensi-del-d-p-r-n-327-2001.

Il Responsabile U.O.A. Assetto del Territorio(Arch. Lorenzo Venturini)

Autorità Portuale di Salerno(Legge 1n. 84/94; D.P.R. 23/06/00 in G.U. n. 175 del 28/06/00)

Avviso di Esito GaraL’Autorità Portuale di Salerno rende noto che la ProceduraAperta per il “Servizio di collaudo tecnico-amministra-tivo e revisione degli atti contabili in corso d’opera deilavori di realizzazione dell’intervento Salerno PortaOvest I stralcio II lotto”, pubblicata sulla GURI V serieSpeciale n. 43 del 12/04/2013 è stata aggiudicata con de-libera presidenziale n. 226 del 02/10/2013 all’ATI da co-stituire: Ing. Roberto Viviani (capogruppo) - CilentoIngegneria S.r.l - B.E.A. “Barbato Engineers & ArchitectsAssociates” con sede in via Nizza n. 51 - 00198 - RomaC.F. VVNRRT45T28H703T p.iva 09704100586, che ha of-ferto un ribasso pari al 35% (trentacinque per cento) sul-l’importo a base d’asta per un importo contrattuale pari a€ 92.427,101 oltre previdenziali ed IVA. Maggiori informa-zioni su www.porto.salerno.it.

IL PRESIDENTE - Avv. Andrea Annunziata

Sul foglio inserzioni della Gazzetta Ufficiale n. 121 del 14.10.2013 è pubblicato il Bando relativoalla sotto indicata Gara - Procedura Aperta con il criterio del prezzo più basso, inferiore aquello posto a base di gara, determinato mediante ribasso sull’elenco prezzi posto a base digara, ai sensi degli art. 81 e 82, comma 2, lett. a), del D.Lgs. 163/2006 e con le modalità dicui all’art. 118 del D.P.R. 207/10. L’ ANAS procederà all’esclusione automatica delle offerteanormalmente basse ai sensi degli artt. 86, comma 1 e 122, comma 9, come consentitodall’art. 253, comma 20-bis del D. Lgs. n. 163/2006. Codice Gara n. CZLAV012-13 - LottoCZ2013/10 - CIG: 536237215D - Codice CUP: F77H13001070001 - Codice Appalto:CZE2A13C309/1 - Oggetto dell’appalto: SS. n. 283 “delle Terme Luigiane” Lavori occorrentiper ripristini localizzati delle calotte delle gallerie della SS. 283, nonché sistemazionemarciapiedi e aree di imbocco ed installazione sistemi di raccolta infiltrazioni di acqua.Importo a base d’Appalto: € 1.345.704,35 di cui € 65.701,08 per oneri relativi alla sicurezzanon soggetti a ribasso. Contratto a misura. Categoria prevalente: OG3 - Altra categoria:OS10. Cauzione provvisoria 2% € 26.914,09. Tempo contrattuale Tc = giorni 200 comprensivodi Ts = giorni 20 (Andamento stagionale sfavorevole). I plichi contenenti le offerte e la relativadocumentazione, devono pervenire presso l’ANAS S.p.A. - Compartimento della Viabilità perla Calabria - Via E. De Riso n. 2 - 88100 Catanzaro unicamente a mezzo raccomandata/postacelere (Poste Italiane o altro corriere autorizzato), entro il termine perentorio del 25.11.2013ore 12:00. Aperture offerte: in seduta pubblica il giorno 26.11.2013 alle ore 09:30 a seguire,presso il salone Gare Compartimentale di Catanzaro. Il Bando integrale è pubblicato sull’AlboPretorio on line del Comune di Cosenza, sull’Albo Compartimentale di Catanzaro, delleSezioni Staccate di Cosenza e Reggio Calabria e sui Siti Internet www.stradeanas.it. (ANASS.p.A.) e www.serviziocontrattipubblici.it. (Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti).

Il Dirigente dell’Area AmministrativaAvv. Filippo VENTURA

Il Dirigente dell’Area Tecnica EsercizioResponsabile del Procedimento

Ing. Angelo GEMELLI

AVVISO DI GARA PER ESTRATTO

ANAS S.p.A.Compartimento della viabilitàper la Calabria

VIA E. DE RISO, 2 - 88100 CATANZAROTel. 0961/531011 - Fax 0961/725106 • sito internet www.stradeanas.it

AUTORITA’ PORTUALE DI TARANTOPorto Mercantile

Ind. Post.: Cas. Post. Aperta - TarantoSucc. 2 - 74100 Tarantotel.: +39 099/4711611fax: +39 099/4706877

AVVISO DI ANNULLAMENTO DELLAPROCEDURA GI GARA

(CIG: 529469695A)Con Decreto del Presidente dell’Autorità Por-tuale di Taranto n. 91/13, in data 02.10.2013è stata annullata in autotutela ai sensi dell’art.21-nonies della L. 241/90 la gara per l’affida-mento del “Servizio di pulizia degli ufficisede dell’autorità portuale di Taranto. Qua-driennio 2013-2017” avviata con la pubbli-cazione del bando integrale sulla G.U.U.E.2013/S n. 167/290251 del 29/08/2013 e sullaG.U.R.I. V^ s.s. n. 105 del 06/09/2013. L’av-viso integrale di annullamento è stato pub-blicato sulla G.U.U.E. 2013/S 193-332689del 04/10/2013 e sulla G.U.R.I. V^ serie spe-ciale n. 121, in data 14/10/2013.

f.to Il PresidenteProf. Avv. Sergio PRETE

Si rende noto che, ai sensi del D.lgs n.163/2006, in data 14/10/2013 è statopubblicato sulla 5^ Serie Speciale dellaGazzetta Ufficiale della RepubblicaItaliana n. 121, il bando di gara relativoalla Procedura aperta in modalitàtelematica per l’acquisto di una polizzadi assicurazione della ResponsabilitàCivile verso Terzi e Prestatori d’opera. Ilbando è stato trasmesso alla GUE in data09/10/2013. La copertura assicurativa haeffetto dalle ore 24:00 del 31/01/2014 edefficacia fino alle ore 24:00 del 31/01/2017,salva la facoltà concessa a PosteItaliane S.p.A. di chiederne il rinnovoper una ulteriore annualità. L’importodel premio complessivo triennale lordoè di € 3.450.000,00 (euro tremilioniquattrocentocinquantamila/00), al netto difranchigie, regolazioni, eventuali rinnovie di cui € 217.500,00 (euro duecentodiciassettemilacinquecento/00) qualevalore triennale lordo relativo alla sezioneinfortuni. L’importo degli oneri di sicurezzaè pari a zero. Le specifiche tecniche dellacopertura assicurativa sono descrittenel Capitolato di Polizza. Le Impreseinteressate possono presentare ledomande di partecipazione/offerte, entrole ore 13:00 del 20/11/2013, secondo lemodalità indicate nel Capitolato Specialed’Oneri che sarà disponibile presso i puntidi contatto indicati nel bando di gara.

Il ResponsabileManlio Caporali

AVVISO DI GARA TELEMATICAPROCEDURA APERTA

Acquisti

CONSORZIO TRASPORTOAZIENDE BASILICATA (Co.Tr.A.B.)

Estratto di Bando di garaSettori speciali - Direttiva 2004/17/CE

CIG 5338839550Il CONSORZIO TRASPORTO AZIENDE BASILI-CATA (Co.Tr.A.B.), con sede legale in Via Appia,185 - 85100 POTENZA - tel. 0971 - 476857, fax0971 - 601755, posta elettronica [email protected], indirizzo internet: www.cotrab.it, indiceuna gara a procedura aperta per “la Progetta-zione esecutiva, realizzazione e fornitura del Si-stema di Gestione Innovativa del TrasportoPubblico Locale con annesso servizio di garan-zia, assistenza tecnica, manutenzione e forma-zione, come indicato nella documentazioneprogettuale (Capitolato tecnico). Il criterio diaggiudicazione è quello dell’offerta economica-mente più vantaggiosa. L’entità dell’appalto èdi € 4.570.000,00 IVA esclusa. Le offerte conle modalità e le indicazioni di cui al bando digara e disciplinare, dovranno pervenire entro leore 13:00 del giorno 27/11/2013, all’indirizzodi cui sopra. Il responsabile del procedimentoè il Sig. Vincenzo Vigilante. Il Bando integralee la documentazione di gara, sono disponibilipresso gli uffici del Co.Tr.A.B. e sul sito internetwww.cotrab.it. Il Bando di gara è stato pubbli-cato sulla GUUE in data 05/10/2013 e sullaG.U.R.I. in data 09/10/2013.

Il Responsabile del procedimentoVincenzo Vigilante

MINISTERO DELLA DIFESAAERONAUTICA MILITARE

ACCADEMIA AERONAUTICAVia San Gennaro Agnano, 30 - 80078 POZZUOLI (NA)

Tel. 081/7355376 - 081/7355314 - Fax 081/7355616AVVISO DI GARA ESPERITA

Si informa che la gara mediante procedura ristretta, con aggiudicazione alprezzo più basso, relativa ai servizi generali di supporto (pulizia alloggi/uf-fici/locali vari/aree esterne, rifacimento letti/riassetto camere e servizio dilavatura stoviglie, vasellame e attrezzature da cucina presso la mensaUnica dell’Accademia Aeronautica - E.F. 2013 di cui al bando pubblicatoalla GURI - 5a Serie Speciale - n. 27 in data 05/03/2012 è stato aggiudicatoin data 01/07/2013 alla ditta COOPERATIVA EUROPA SERVIZI con sedein NAPOLI alla Via N. Miraglia n. 15/A per un canone mensile di €uro85.085,43 oltre I.V.A.Il Capo Servizio Amministrativo - Magg. C.C.r.n. Adele TERRACCIANO

AZIENDA GENERALE SERVIZI MUNICIPALI DI VERONA SPAESTRATTO DI BANDO DI GARA

1) ente appaltante: AGSM Verona S.p.A. - Lungadige Galtarossa 8 - 37100 Verona - tel.045/8677678 - fax 045/8677568 - sito Internet www.agsm.it. 2) oggetto: servizio assi-curativo. 3) importo: Euro 1.835.000,00=. 4) condizioni di partecipazione: si rimandaal bando integrale. 5) procedura di aggiudicazione: negoziata - prezzo più basso. 6)termine ricevimento domande di partecipazione: entro le ore 12:00 del 23 ottobre2013. 7) informazioni: il bando integrale è disponibile presso il sito Internet di AGSM.

COMUNE DI BARIRipartizione Stazione Unica Appaltante,Contratti e Gestione Lavori Pubblici

AVVISO DI AGGIUDICAZIONEASTA N° S13005

Si rende noto che è stata esperita Proceduraaperta con aggiudicazione in favore del prezzopiù basso perAPPALTO PER L’EROGAZIONEDEL SERVIZIO DI PULIZIA ORDINARIAPRESSO LE SCUOLE D’INFANZIA E GLIASILINIDO COMUNALI. I.B.A. € 1.408.536,36,oltre € 3.190,00 per oneri della sicurezza nonsoggetti a ribasso d’asta, IVA esclusa.L’appalto è stato aggiudicato in data 26.09.2013,giusta Determinazione Dirigenziale RipartizioneStazione UnicaAppaltante,Contratti e GestioneLavori Pubblici n. 2013/160/1202, alla dittaLa Mondial s.r.l. avente sede a Napoli,P.I. 00486270630, per l’importo di € 788.639,51oltre € 3.190,00 per oneri per la sicurezzaderivanti da rischi da interferenza (DUVRI) nonsoggetti a ribasso, IVA esclusa, al netto delribasso d’asta del 44,010%.

IL DIRIGENTE Avv. Marisa Lupelli

REGIONE SICILIANAASSESSORATO DEI BENI CULTURALI E DELL’IDENTITA’ SICILIANADIPARTIMENTO DEI BENI CULTURALI E DELL’IDENTITA’ SICILIANA

GALLERIA REGIONALE INTERDISCIPLINAREPALAZZO ABATELLIS DI PALERMO

PO FESR SICILIA 2007-2013ASSE I VALORIZZAZIONE E INTEGRAZIONE SU SCALA

INTERREGIONALE DEL PATRIMONIO CULTURALE E NATURALELinea d’intervento 1.1.1.

PROGETTO POLO MUSEALE DI PALERMOINTERVENTO DI VALORIZZAZIONE DEL POLO

“Progetto delle opere di riqualificazione e valorizzazione della Galleria Inter-disciplinare di Palazzo Abatellis”

Estratto di bando di gara per procedura apertaEnte appaltante: Galleria Regionale Interdisciplinare di “Palazzo Abatellis” -Via Alloro, 4 - 90133 Palermo - Tel 091/6230011 - Fax 091/6165305. Oggettodell’appalto: Redazione della progettazione esecutiva ed realizzazione di in-terventi puntuali che completano ed integrano gli allestimenti: opere di messain sicurezza, allestimenti interni, adeguamento impianti esistenti, interventipuntuali di consolidamento.CIG 5311923188 - CUP G78I13000790001. Pro-cedura di gara. Procedura aperta ai sensi del decreto legislativo n. 163/2006“Codice dei contratti”. Luogo di esecuzione: Palazzo Abatellis - Via Alloro, 4Palermo. Importo a base d’asta € 1.129.136,80. Importo oneri per la sicu-rezza: € 60.970,12 non soggetto a ribasso. Durata dei lavori:per la proget-tazione esecutiva: giorni 30 (trenta) decorrenti dalla data dell’ordine diservizio del RUP; per l’ultimazione dei lavori giorni 359 (trecentocinquanta-nove) naturali e consecutivi decorrenti dalla data di consegna dei lavori. Cri-terio di aggiudicazione: prezzo più basso inferiore a quello posto a based’asta ai sensi dell’art. 82 comma 2 lettera b) del Codice dei contratti pubblicie dell’art. 19 comma 1, lettera a) della L.R.12/2011, al netto degli oneri perla sicurezza. Termine di ricezione della offerte: entro le ore tredici del giorno20 novembre 2013 presso U.R.E.G.A. - Sezione provinciale di Palermo, ViaCamillo Camilliani, 87 90145 Palermo. Celebrazione della gara: 04 dicembre2013, ore 09,00. presso U.R.E.G.A. - Sezione provinciale di Palermo, Via Ca-millo Camilliani, 87 piano V - 90145 Palermo. Pubblicazioni: il bando di gara,il disciplinare, il modello di domanda e gli allegati espressamente predispostiper la partecipazione alla gara, di cui è vivamente consigliato l’uso, sono di-sponibili e scaricabili nel sito internet: http: www.regione.sicilia.it/benicul-turali (sezione comunicare e informare - “Bandi di gara e avvisi pubblici). Ladocumentazione di cui sopra è altresì pubblicata nei siti informatici diwww.euroinfosicilia.it,www.serviziocontrattipubblici.it. I documenti com-plementari sono visionabili presso l’ufficio del RUP, Dott. Arch. Stefano Biondo\presso il Dipartimento dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana di Via delleCroci, 8 Palermo, nei giorni feriali, escluso il sabato, dalle ore 9 alle ore 12.

Il R.U.P. - Dott. Arch Stefano BiondoIl Dirigente Responsabile della

“Galleria Regionale Interdisciplinare Palazzo Abatellis”Dott.ssa Giovanna Cassata

LIQUIDAZIONEVOLONTARIA

Quote sociali rappresentanti il100% del capitale sociale dellasocietà GMI Europe in liquida-zione. Le offerte dovranno essererecapitate in busta chiusa pressoNotai Associati, Piazza PIO XI n.1, 2013, Milano all’attenzione delNotaio La Porta. Le offerte a manoverranno accettate da martedì 15Ottobre dalle 10,00 alle 18,00 finoa martedì 5 Novembre dalle 10,00alle 12,00. Sempre il 5 Novembre,alle 15.00, avverrà l’apertura dellebuste. Per maggiori informazioni:L. D’Isita, 02.76022902.

Comunicazione di appalto aggiudicato GE 02-13CIG 47124569B4 - CUP B93D13000040002

Gara a procedura aperta per la fornitura di hardwaree di dispositivi di rete per ampliamento Server Farmcompresi servizi correlati e manutenzione in garan-zia per 36 mesi; CPV: 32424000; Data di aggiudi-cazione: 02/07/2013; Criteri di aggiudicazione:Offerta economicamente più vantaggiosa; Aggiudi-catario: Sirti Spa - Via Stamira d’Ancona, 9 -20127Milano; Valore inizialmente stimato dell’appalto:Euro 1.200.000,00 (valori al netto di IVA) - non siprevedono oneri per la sicurezza non soggetti a ri-basso; Valore dell’offerta a cui è stato aggiudicatol’appalto: € 890.760,00 - non si prevedono oneri perla sicurezza non soggetti a ribasso (valori al netto diIVA); Data di pubblicazione del bando di garaGUUE: 12/03/2013.

Responsabile Procedimento GE 02-13Alessandro Masolin

COMUNE DI VEGLIEProvincia di LecceSettore Urbanistica - LL.PP.

SEDE VIA SALICEtel. 0832970221 fax 0832971378

IL RESPONSABILE DELSETTORE URBANISTICA - LL.PP.

RENDE NOTOche con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 40 del04 Ottobre 2013, è stato adottato il

Documento Programmaticodi Rigenerazione Urbana

A partire dalla data odierna e per la durata di20 (venti) giorni consecutivi, il Programma e i relativi ela-borati sono depositati presso la Segreteria del comune,in libera visione al pubblico nelle ore d’Ufficio. Chiunqueabbia interesse può presentare le proprie osservazioni alDocumento Programmatico della Rigenerazione Urbana,anche ai sensi dell’articolo 9 della L. n. 241/1990, entro20 giorni dalla data di deposito.Dalla Residenza Municipale 15.10.2013

Il Responsabile del SettoreUrbanistica - Suap - LL.PP.f.to Ing. Mauro Manca

UNIVERSITA’ DEGLI STUDIDI PALERMO

AVVISOQuesta Università intende affidare l’ap-palto di fornitura con posa in opera, diacceleratore di elettroni nell’ambitodel progetto “Mediterranean Center forHuman Health Advanced Biotechnologies(MED CHHAB) codice PONa3_00273,con il criterio di aggiudicazione dell’of-ferta economicamente più vantaggiosa.Importo a base di gara € 3.970.025,61.Termine per presentazione offerte:ore 13.00 del 26/11/2013. Bando digara disponibili presso il sito http://por-tale.unipa.it/albo.html.

Il Dirigente dell’Area Patrimonialee Negoziale

dott. Calogero Schilleci

Per la pubblicitàlegale e finanziariarivolgersi a:

Via Rizzoli, 8 - 20132 MilanoTel. 02 2584 6665 o 02 2584 6256Fax 02 2588 6114

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RCS MediaGroup S.p.A.Via Rizzoli, 8 - 20132 Milano

Corriere della Sera Martedì 15 Ottobre 2013 35

EconomiaIndici delle BorseDati di New York aggiornati alle ore 20.00

M M G V L

18917,67(0,19%)

M M G V L

3,488

CambiFTSE MIB La settimana Mediaset La settimana

FTSE MIB 18.917,67 0,19%

FTSE It.All Share 19.970,72 0,19%

FTSE It.Star 15.311,98 0,20%

Dow Jones 15.263,89 0,18%

Nasdaq 3.801,41 0,25%

Londra 6.507,65 0,32%

Francoforte 8.723,81 -0,01%

Parigi (Cac40) 4.222,96 0,07%

Hong Kong Borsa chiusa

Tokio (Nikkei) Borsa chiusa

1 euro 1,3564 dollari -0,01%

1 euro 133,1900 yen -0,14%

1 euro 0,8483 sterline -0,08%

1 euro 1,2334 fr. sv. 0,16%

1 euro 8,7988 cor.sve. 0,37%

S&P 500 1.705,04 0,11% Madrid 9.696,00 0,28% 1 euro 1,4041 dol.can. -0,37%

Titoli di Stato

Btp 08-15/12/13 3,750% 100,53 -

Btp 10-01/11/13 2,250% 100,07 -

Btp 11-01/04/14 3,000% 101,07 0,26

Btp 04-01/02/15 4,250% 103,98 0,62

Btp 10-15/04/15 3,000% 102,47 0,96Btp 11-15/04/16 3,750% 104,56 1,41

Btp 06-15/09/17 2,100% 101,75 2,17Btp 13-15/09/18 1,700% 98,90 2,89Btp 09-01/03/20 4,250% 104,72 2,92

Btp 11-01/03/22 5,000% 108,11 3,27

Btp 96-01/11/26 7,250% 127,68 3,69

Btp 11-15/09/26 3,100% 102,12 3,67

Btp 03-01/08/34 5,000% 102,71 4,22Btp 05-01/02/37 4,000% 90,77 4,16Btp 07-01/08/39 5,000% 102,18 4,28

Cct 07-01/12/14 0,420% 99,93 0,89Cct 08-01/09/15 0,590% 99,20 1,30Cct 09-01/07/16 0,680% 98,10 1,56

Titolo Ced. Quot. Rend. eff.14-10 netto %

Titolo Ced. Quot. Rend. eff.14-10 netto %

La lente

MONCLERE LA PATTUGLIADEL LUSSOVERSO LA BORSA

I l lusso continua aessere sotto i riflettori

anche della Borsa. Sonoquattro o cinque lemaison che si stannoorganizzando per laquotazione a PiazzaAffari nel primo semestredel 2014. Lo hasottolineatol’amministratoredelegato di Borsaitaliana, RaffaeleJerusalmi, in occasionedel «Luxury Finance2013». E sempre ieri, inserata, Moncler hapresentato il filing aBorsa italiana e Consob,per una quotazione chedovrebbe avvenire ilprossimomese, almassimo per fine anno. Isoci venditori sono Ecip(controllata da Erazeo),Cep III (controllata daCarlyle) e Brand Partners2 (controllata daProgressio investimenti).Il cammino dei piuminiMoncler è ormai segnatoe Remo Ruffini (che hacreato la griffe) dovrebberiuscire nell’impresa chenon era andata in portonel 2011, quando a pochimetri dal traguardo eraintervenuta Eurazeo,calando l’assopigliatutto. Digerita laquotazione di Prada aHong Kong, Jerusalmi èconvinto che PiazzaAffari possa diventare ilfaro per il lusso non solomade in Italy mainternazionale. Il nostro,sottolinea il numero unodi Borsa italiana, «è tra iprimissimi listini alivello mondiale percapitalizzazione» nelsettore dell’alto digamma con «il 50% delleIpo del comparto negliultimi quattro anni». PerquestoMilano «ha tuttele possibilità perdiventare il mercato diriferimento del lusso» hadetto Jerusalmi che stalavorando per portaresulla piazza milaneseanche aziende straniere(cinesi, americane,inglesi). Un fermentocontagioso: ieri a PalazzoMezzanotte il road showtra i brand del lusso e gliinvestitori ha visto oltre550 incontri richiesti da130 investitoriinternazionali inrappresentanza di 88società d’investimentoprovenienti da treContinenti: America,Asia ed Europa.

Antonia Jacchia© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il caso Il «mandate agreement» con la banca giapponese Nomura era nella cassaforte di Vigni. Il ritrovamento risale a settembre 2012

Inchiesta Mps, ecco il documento segretoUn’email svela come fu scoperto il contratto nascosto dell’operazione «Alexandria»

MILANO — Il documentochiave dell’inchiesta Mps relativaal contratto segreto con la bancagiapponese Nomura, il «mandateagreement», è un’email speditaalle 12.32 del 30 ottobre 2012 daValentino Fanti, segretario dellapresidenza e dell’amministratoredelegato, a Fabrizio Leandri, re-sponsabile dei controlli interni.Un’email che fa risalire al 20 set-tembre 2012 la scoperta del testodel contratto nascosto nella cas-saforte dell’ex direttore generaleAntonio Vigni.

In 32 righe il manager mettenero su bianco come venne ritro-vato il «mandate agreement»,contratto che collega in unun’unica cornice due operazionifinanziarie del 2009, formalmen-te distinte: la ristrutturazione delderivato «Alexandria», su cuiMps perdeva 220 milioni, e un ac-quisto di 3 miliardi di Btp tren-tennali finanziati di fatto da No-mura con una complessa opera-zione detta «log term repo». Ilcollegamento era necessario, se-condo Banca d’Italia e Mps, per«leggere» in maniera esatta queicontratti e per la loro indicazionea bilancio: sulla base del manda-te, Mps ha riscritto a febbraio2013 i bilanci con una perdita ul-teriore di circa 700 milioni (com-prese quelle legate al derivato«Santorini» con Deutsche Bank).

Scrive Fanti: «In data 20 set-tembre (così mi sembra di ricor-dare, giorno più giorno meno) ildir. Mingrone (Bernardo, diretto-re finanziario, ndr) mi ha chiestodi verificare se presso la miastruttura risultassero atti e/o con-tratti con Nomura». Le prime ve-rifiche nella segreteria di presi-

denza furono negative. Allora in-vitò una collaboratrice a ricercarenel «protocollo». E in quello del-l’ex segreteria di direzione, sem-pre quel giorno, venne scoperto:«Foglio con indicato in alto “si-gnatories” (pag.1); mandateagreement 31/7/2009 Nomura In-ternational plc and Banca MontePaschi di Siena, (pag. 49); duemail (pag. 2)» tra Baldassarri e al-tri funzionari della banca e Fran-cesco Cuccovillo di Nomura»;l’annotazione «conservato in cas-

saforte». «Detto materiale è statostampato e subito dopo conse-gnato brevi manu al dottor Ales-sandro Ierardi della segreteria delcfo dir. Mingrone. Nel consegna-re tale documentazione notai cheil foglio informazioni sul docu-mento protocollato ... riportavanelle note “documento conserva-to in cassaforte”. Ritenni pertantoopportuno avvertire il dir. Lean-dri affinché lo stesso, come re-sponsabile dell’area revisione in-terna, effettuasse una verifica

presso detta cassaforte». Per l’oc-cultamento del contratto allaBanca d’Italia sono sotto processoper ostacolo alla vigilanza l’expresidente Giuseppe Mussari, Vi-gni e l’ex capo dell’area Finanza,Gianluca Baldassarri, in unostralcio dell’inchiesta sull’acqui-sizione di Antonveneta.

Il ritrovamento in cassafortedel contratto firmato, secondol’esposto dell’amministratore de-legato di Mps, Fabrizio Viola, ri-sale al 10 ottobre 2012. Anche daquell’esposto ebbe impulso il fi-lone d’inchiesta sulle operazioniche — secondo i pm Aldo Natali-ni, Antonino Nastasi e GiuseppeGrosso e il nucleo valutario dellaGuardia di Finanza guidato dalgenerale Giuseppe Bottillo —servirono a far chiudere il bilan-cio 2009 in utile, sia pure di poco.Secondo la difesa di Nomura in-vece il mandate firmato non eranecessario per collegare i duecontratti, visto che ad esso si fa-ceva riferimento già negli ordinidi acquisto dei Btp. Anche perBankitalia, secondo il tribunaledel Riesame, «tale collegamento ègià chiaro» prima ancora del ri-trovamento del contratto.

A chiarire i vari aspetti del ri-trovamento del mandate potràessere lo stesso Viola, al processoa Siena: tra questi, l’indagine in-terna su chi in banca sapesse delmandate. Una mail del 13 dicem-bre 2012 di Mingrone a Viola in-dividua sei funzionari, tra i qualiGianni Contena, manager del-l’area Finanza: «Sembra che al-meno questi lo avessero».

Fabrizio [email protected]

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La lettera

Banca Marche,Maserasi dimetteMILANO — Constatatal’impossibilità di procedere abreve a un rafforzamentopatrimoniale, Rainer Maserasi è dimesso da presidentedel consiglio di BancaMarche: l’istituto in crisi diliquidità è stato posto ingestione provvisoria dallaBanca d’Italia a fine agosto.Lo ha annunciato lo stessoMasera in una letteraall’Ansa, dove rileva come«le premesse che lo avevanocondotto ad accettare la sfidaconnessa alla nomina non sisono verificate» e auspicache la decisione possafavorire il lavoro deiCommissari e il rilancio dellabanca. Anche un consigliereindipendente di BancaMarche, l’economista edocente universitario PietroAlessandrini, ha rassegnatole proprie dimissioni aicommissari straordinari.Masera ricorda come dopo lasua nomina a presidente«nel mese di luglio ilconsiglio ha predisposto unasemestrale gestionale, checonfermava l’esigenza,peraltro già indicata esollecitata dalle stesseautorità di vigilanza (che siringraziano per l’azionesvolta, in particolarenell’attività di ispezionedella Banca), di assicurare intempi brevi la copertura diun fabbisogno patrimonialecomplessivo almenodell’ordine di 400 milioni dieuro». «Tale fabbisogno —continua — era necessarionon solo per il rispetto deivincoli patrimoniali, maanche per consentire unsaldo presidio della Bancanell’ambito della esecuzionedi un incisivo e rigorosopiano industriale, approvatocontestualmente nellariunione consiliare del 1agosto 2013».Masera spiega che «nonappaiono, al momento,verificati i presuppostinecessari perché la Bancapossa ricorrere, in condizionidi ordinaria gestione e intempi brevissimi, al mercatonel territorio perl’adeguamento dei mezzipropri e per consentirne lamessa in sicurezza».

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L’operazione I piani di Marchionne: non sarà seguito l’esempio di Fiat Industrial, assorbita in Cnh

Fusione tra Torino e Detroit,il nome Fiat resterà in prima linea

«Fiat finanziariamente può vivere sola -lo ha detto Sergio Marchionne a ClementLacombe di Le Point— Fiat, ci sarà sempre,il nostro investimento per la fusione conChrysler è iniziato nel momento in cui ab-biamo capito che l’operazione sarebbe statafruttuosa». Una dichiarazione che eviden-zia che l’integrazione tra i due gruppi ormaiha imboccato la strada di una irreversibileconclusione; questo è l’obbiettivo princi-pale: arrivare ad avere un solo polo di co-mando per due entità industriali che, ini-zialmente, parevano agli antipodi. Il nomeFiat non verrà cancellato e sarà parte dellanuova società che nascerà dopo la fusionetra i due gruppi. Una risposta chiara, a chiaveva pensato che l’eliminazione di Fiat In-dustrial — il settore che raggruppava tuttele attività non automobilistiche del Lingot-to (veicoli industriali, agricoli e movimentoterra), assorbite in CNH Industrial — potes-se precludere definitivamente l’uscita discena dell’appellativo Fiat. Quasi che i tori-nesi si vergognassero della loro origine. Leragioni della nuova nomenclatura sono da

ricercare solamente nella volontà di facili-tare l’avvio alla Borsa di New York ed aquella di Milano (avvenuta il 30 settembre)della nuova società (di diritto olandese, do-miciliata fiscalmente nel Regno Unito), at-traverso l’appellativo già conosciuto diCNH Global, che era la filiale americana diFiat Industrial.

Rimarrà deluso anche chi pensa che la

fusione sia il modo per entrare in possessodella liquidità di cui dispone Chrysler: esi-stono dei vincoli bancari che non permet-tono l’accesso alla cassa del costruttore diDetroit, prestiti in scadenza nel 2015, trop-po onerosi se negoziati in questo momento.Confidandosi ancora con Lacombe, Mar-chionne ha escluso un ripensamento sullealleanze con altri fabbricanti europei, ha

confermato di aver parlato sia con Opel siacon Psa Peugeot/ Citroen ma, ha detto «og-gi il mercato è cambiato, anche gli attori so-no cambiati». La sua volontà è «creare conMaserati ed Alfa Romeo una concorrenzacredibile con i marchi premium tedeschi, lofaremo con il tocco del talento italiano. In-sieme a Chrysler siamo divenuti il settimocostruttore mondiale, vendiamo 4,3 milio-ni di vetture, in questo modo abbiamo avu-to i mezzi per rifare di Alfa e di Maserati duebrand forti e globali, senza parlare di Ferra-ri, che nessuno riesce ad eguagliare».

In attesa di concludere l’acquisto dellatotalità delle azioni di Chrysler, Marchion-ne ha annunciato l’investimento in Messicodi 1,249 miliardi di dollari per la realizza-zione di due impianti a Saltillo, dove ver-ranno assunti oltre 1.500 dipendenti. Unaparte è stanziata per realizzare uno stabili-mento dove verrà costruito il veicolo com-merciale Ram ProMaster (versione ameri-cana del Fiat Ducato), venduto in Americadel Nord e del Sud ed in Canada: significati-vo esempio di interscambio con una fabbri-ca italiana, quella di Atessa, della Sevel, chefornisce i principali componenti. Un’altraquota dell’investimento finanzierà unanuova linea di produzione per assemblaremotori Tigershark.

Bianca Carretto© RIPRODUZIONE RISERVATA

Chieste le dimissioni del presidente

Fondazione Carige, consiglieri contro RepettoDue terzi dei componenti (17 su 28) del consigliod’indirizzo di Fondazione Carige, azionista dicontrollo di Carige, hanno chiesto laconvocazione urgente del consiglio per chiederele dimissioni del presidente Flavio Repetto. Ladecisione sarebbe la conseguenza d’una richiesta

di chiarimenti giunta a Repetto da parte delministero dell’Economia su una presuntaoperazione di vendita e riacquisto di azioni Carigenon comunicata al Tesoro. La crisi nell’enteesplode quando è ancora aperta la ricerca delnuovo amministratore delegato della banca.

Giuseppe Mussari,ex presidente Montepaschi

Antonio Vigni, ex direttoregenerale della banca senese

Gianluca Baldassarri, ex capodell’area Finanza di Mps

La mail di ValentinoFanti sul mandate agreement

L’ammini-stratore de-legato diFiat e Chry-sler, SergioMarchionneLe due so-cietà stannoseguendo lastrada del-l’integrazio-ne

3$6/42 ($/ !'.- 5+'6, 1%5 )&7"))#)#)

36 Martedì 15 Ottobre 2013 Corriere della Sera

Pubblicità a cura del Servizio Hotel Press©.Gli alberghi interessati al programma Alberghi d’Italia© di Nexus For possono contattare:NEXUS FOR...S.r.l.- Tel.02.267131.005 - [email protected] Nexus For è esclusivista per Corriere della Sera e Gazzetta dello Sport dal 1993.

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AVANGUARDIA RUSSA E ORIENTE

UNA NUOVA, STRAORDINARIA, RASSE-GNA SI È APERTA A PALAZZO STROZZIA FIRENZE: “L’Avanguardia russa, la Si-beria e l’Oriente. Kandinsky, Malevic, Fi-lonov, Goncarova”, fino al 19 gennaio. Lasua importanza sta nel riconoscimentodell’apporto delle fonti orientali edeurasiatiche al Modernismo russo. Unevento che conduce il visitatore a per-correre un viaggio affascinante, in unaterra di frontiera ai confini del mondo,tra ghiacci e deserti sterminati. L’arterussa, infatti, ha potuto attingere più diogni altra a un Oriente dalle molteplicisfaccettature che si estende geografi-camente dalle steppe dell’Asia all’In-dia, dalla Cina al Giappone. Le figure inpietra del Neolitico, i rituali sciamanicisiberiani, le stampe popolari cinesi, leincisioni giapponesi, le teorie teosofichee antroposofiche e la filosofia indiana,sono alcuni degli elementi che hannoispirato a inizio secolo artisti e scrittorirussi, “i nuovi barbari” dell’Avanguardia,nell’elaborare le loro idee estetiche eteoretiche, poco prima della Rivoluzio-ne d’ottobre del 1917. La rassegna svi-luppa attraverso 130 opere (79 dipinti,acquerelli e disegni; 15 sculture e 36 traoggetti del repertorio etnoantropologi-co e incisioni popolari) la com-plessa relazione fra l’arte russa el’Oriente, attraverso pittori famo-sissimi come Wassily Kandinsky,Kazimir Malevic, Natal’ja Gon-carova, Michail Larionov, LéonBakst, Alexandre Benois, PavelFilonov. “L’Avanguardia russa,la Siberia e l’Oriente” proponeal visitatore di accostarsi alletendenze russe più innovatrici:Simbolismo, Cubofuturismo, Su-

prematismo, Costruttivismo, come tri-buto autentico all’Oriente. Suddivisa in11 sezioni, si apre sul lungo viaggio che,tra 1890 e 1891,vide Nicola, futuro zar ditutte le Russie, giungere da Trieste a Vla-divostok e da qui tornare via terra a SanPietroburgo attraversando gli immensispazi della Siberia. A ogni tappa del suoviaggio lo zarevic scambiava regali conle autorità locali e in seguito fu organiz-zata al Museo dell’Ermitage una mostradei regali ricevuti, che resero popolariqueste lontane culture. La rassegna siarticola poi in sezioni in cui il visitatoreincontra oggetti provenienti dalle gran-di collezioni antropologiche ed etno-grafiche di San Pietroburgo e di Mosca,affiancati dai dipinti che da tali collezio-ni furono ispirati e da materiale docu-mentario utile a ricreare i diversi con-testi di provenienza (foto in alto: PavelFilonov (Mosca 1883-Leningrado 1941),“Animali” 1925-1926, olio su cartone cm36,3 x 44,2, San Pietroburgo, Museo Sta-tale Russo, inv. Ž-9584; in basso Chakasy.Regione dello Enisej,Tamburo sciamani-co, fine del XIX-inizi del XX secolo, legno,pelle di renna, rame, tessuto, tinture, cm64 x 68 x 15, San Pietroburgo, Museo Et-nografico Russo, inv. 8761-8301).

VIAREGGIO (LU)

CONCOREZZO (MB)

Viareggio (LU) - P.zza D’Azeglio, 1Tel 0584.44449 - Fax 0584.44031www.plazaederussie.com

Via Monza, 27 - ang. via BrodoliniTel 039.60441 - Fax 039.6044600www.eurohotelresidence.it

Hotel Plaza e de Russie

Euro Hotel Residence

Weekend Ognissanti (29/10 - 3/11):doppia Superior con prima colazione,omaggio di benvenuto,aperitivo predinner e una cena presso il ristorantedell’hotel,sconto su seconda cena.

Euro Hotel Residence, 99 camere,76 appartamenti, White Restaurant,area fitness, centro congressi, alleporte di Monza e ben collegato aMilano. [email protected].

NAPOLI

MILANO

Napoli - Largo Vasto a Chiaia, 68Tel 081.416500 - Fax 081.410145www.majestic.it

Milano - Via Fabio Filzi, 3Tel 02.66985561 - Fax 02.6690738www.marconihotel.it

Hotel Majestic

Hotel Marconi

Nel centro elegante di Napoli, l’hotelpropone offerte interessanti, come latariffa weekend a partire da 60 Europ.p. in doppia (prezzi per notte, Iva,servizio e prima colazione inclusi).

Servito da 2 linee di metro,l’hotel,ideale per clientela business,proponecamere con arredi eleganti e classici eoffre servizi di garage,lavanderia,freeInternet wi-fi,tv satellitare con Sky.

MILANO

CALENZANO (FI)

Milano - Viale Andrea Doria, 22Tel 02.67411411 - Fax 02.6696669www.adihotels.com

Calenzano (FI) - Via Ciolli, 5Tel 055.88724 - Fax 055.8825755www.hotelfirst.it

ADI Doria Grand Hotel

Hotel First

Speciale mostra Pollock e gli irasci-bili (13/10 - 31/12): camera doppiacon prima colazione, rimborso diun biglietto a persona per la mo-stra, Sky tv, wi-fi gratuito, garage.

L’hotel vi accoglie subito dopo l’uscitadel casello autostradale Calenzano-Sesto Fiorentino,a 1,5 km dall’uscitaFirenze nord.127 camere,ristorante,centro meeting,piscina,parcheggio.

TIRRENIA (PI)

GROSSETO

Tirrenia (PI) - Via dei Tulipani, 1Tel 050.3135711 - Fax 050.384138www.greenparkresort.com

Grosseto - Via Senese,35Tel 0564.412441 - Fax 0564.418370www.hotelairone.eu

Green Park Resort

Hotel Airone

Speciale Ponte Ognissanti (30/10- 3/11): doppia Superior con primacolazione, omaggio all’arrivo, cenagourmet, ingresso al Centro Benes-sere, un massaggio rilassante corpo.

L’Hotel Airone è un moderno 4 stelle,ristrutturato, a pochi passi dal centrostorico di Grosseto. 71 camere, 5 saleconferenze, parcheggio sotterraneo,ristorante, centro benessere.

ROMA

BRESCIA

Roma - Via G. Frescobaldi, 5Tel 06.854421 - Fax 06.8845104www.robertonaldicollection.com

Brescia - Via Giulio Quinto Stefana, 3Tel 030.2405511 - Fax 030.2405512www.ac-hotels.com

Parco dei Principi

AC Hotel Brescia

Nel quartiere Parioli, circondato dagiardino, l’hotel offre l’esperienzadi un nobile soggiorno romano conil Ristorante “Pauline Borghese”, lapiscina esterna e la Prince Spa.

Per la sua eccezionale posizioneAC Hotel Brescia è ideale per sog-giorni di lavoro e di piacere. Con-nessione wi-fi, parcheggio, minibar,fitness centre, zona bar e ristorante.

Viale Piemonte, 72Tel 0166.5231 - Fax 0166.523799www.saintvincentresortcasino.it

Malpensa - Terminal 1Tel 02.23351 - Fax 02.23353535www.sheratonmilanmalpensa.com

Parc Hotel Billia

Sheraton Milan Malpensa

SAINT-VINCENT (AO)

MALPENSA

Gioiello di modernità e design,l’hotel è incastonato nella splendidastruttura del Saint-Vincent Resort &Casino, che si completerà con la ri-strutturazione del Grand Hotel Billia.

Unico albergo con accesso diretto alTerminal 1 dell’aeroporto di Malpensae a 30 minuti da Milano.433 camere,1200 mq per ristorazione e tempo li-bero,oltre 2.000 mq di spazi meeting.

VENEZIA

SESTRI LEVANTE (GE)

Venezia - San Marco, 1243Tel 041.5289840 - Fax 041.5287160www.baglionihotels.com

Sestri Levante - Via della Chiusa, 28Tel 0185.42661 - Fax 0185.480853www.hotelvisavis.com

Luna Hotel Baglioni

Hotel Vis à Vis

A pochi passi da Piazza San Marco,l’hotel offre un’atmosfera intima eaccogliente e un servizio impeccabile.Il Ristorante Canova propone piattidella cucina regionale e mediterranea.

Da tre a cinque notti di relax (15/10- 20/12):camera doppia,prima cola-zione con prodotti liguri,cena a lumedi candela nel Ristorante panoramico,aperitivo di benvenuto e omaggio.

ROMA

BERGAMO

Roma - Via del Babuino, 9Tel 06.328881 - Fax 06.32888888www.roccofortehotels.com

Bergamo - Via Borgo Palazzo, 154Numero verde 800.606162www.unahotels.it

Hotel de Russie

UNA Hotel Bergamo

Raffinato 5 stelle lusso con vistasull’incantevole giardino, il ristorante‘Le Jardin de Russie’con la supervisio-ne del celebre Chef Fulvio Pierangeli-ni, Stravinskij Bar e Wellness Zone.

Scopri la città alta (13/10 - 31/12):doppia con colazione in camera,drinkdi benvenuto, rimborso bigliettomusei del programma“Bergamo nellastoria pass”. A partire da 47 Euro.

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196 280

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47 110

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Corriere della Sera Martedì 15 Ottobre 2013 Economia 37

Editoria «Una gestione altamente responsabile non richiede più questa formula». «Fase di profonda trasformazione del settore»

Si scioglie il patto tra i soci RcsAccordo unanime tra gli azionisti: una governance più efficiente

Titolo giù del 9%

«Peugeot,aumentoda 3 miliardi»Un rumour su un imminente aumentodi capitale fa crollare Psa-Peugeot inBorsa. Ieri sul listino di Parigi il titolodella casa automobilistica è arrivato aperdere fino al 10%, per poi chiuderein ribasso del 9,1%, a causa diun’indiscrezione pubblicatadall’agenzia Reuters. Citando fontiben informate, la nota sosteneva chePeugeot starebbe preparando unaumento di capitale di circa 3 miliardidi euro, in preparazione da farsottoscrivere in parti uguali alla cineseDongfeng e al governo francese. Lafamiglia Peugeot, primo azionista conil 25,4% del capitale (e il 38,1% deidiritti di voto), non parteciperebbeall’aumento, diluendo così la suapartecipazione. Dopo le indiscrezioni,Peugeot ha ammesso di «studiarenuovi progetti di sviluppo industrialee commerciale con diversi partner,insieme alle modalità finanziarie cheli accompagneranno», ma haassicurato che «nessun di questiprogetti è ancora maturo almomento». L’ingresso dei cinesi hapreso corpo dopo che un’alleanza piùampia con Gm, azionista del gruppofrancese con il 7% del capitale dallaprimavera 2012, ha ricevuto il veto daSaic, il partner cinese del costruttoreamericano.

Giu.Fer.@16febbraio

© R PRODUZIONE RISERVATA

Il patto di sindacato di RcsMediagroup non viene rinno-vato e verrà sciolto in modoanticipato entro fine ottobre.Lo hanno deciso ieri i grandisoci del gruppo che pubblicail «Corriere della Sera» al ter-mine di una riunione duratacirca due ore e mezza. Non èprevisto che l’attuale accordovenga sostituito da un altro,anche solo di consultazione.

In una nota i partecipanti alsindacato hanno comunicatodi «aver condiviso la fermaconvinzione che una gestionee una governance efficiente,altamente responsabile, nonrichiedano più il tipo di colla-borazione assicurata dal pattoora in scadenza e pertantohanno convenuto» che l’ac-cordo «non venga ulterior-mente rinnovato». La decisio-ne, viene spiegato sempre neldocumento, è stata presa do-po che «si sono svolte consul-tazioni fra i soci partecipantial patto a seguito delle quali èemersa la convinzione unani-me che Rcs Mediagroup, inuna fase congiunturale diffi-cile e di profonda trasforma-zione del settore, goda di sta-bilità e fruisca di un forte so-stegno da parte dell’aziona-riato tutto nel perseguire gliobiettivi del piano industrialee finanziario adottato, nelquale si ribadisce piena fidu-cia». I grandi soci sottolinea-no inoltre che «unanime èpure la consapevolezza che lasalvaguardia e il potenzia-mento della tradizione di au-

torevolezza e professionalitàdei brand sono condizioneper uno sviluppo in tutte ledeclinazioni delle attività di-gitali e della multimedialità;in questo contesto si iscrivepure l’importanza della conti-nuità, stabilità e indipenden-za della gestione editoriale edella conduzione della mag-

gior testata», il «Corriere dellaSera». Infine, i «partecipantihanno preso atto con soddi-sfazione che presidente e am-ministratore delegato di Rcs»,«periodicamente illustreran-no ad analisti e investitori, in-clusi ovviamente quelli chehanno già fatto parte del pat-to, risultati, obiettivi, proble-

matiche» del gruppo editoria-le. Una lunga dichiarazionedunque con la quale i grandisoci, che caduto il vincolo delpatto rientreranno fra brevenella piena disponibilità deititoli, hanno voluto sottoline-are la fiducia nel piano messoa punto dell’amministratoredelegato Pietro Scott Jovane,approvato e sostenuto conl’aumento di capitale da 400milioni effettuato in estate enella direzione del «Corsera».Il «liberi tutti», come ha defi-nito la fine dell’accordo il pre-sidente vicario FrancescoMerloni, non significheràcorsa a vendere e repentinoaddio al gruppo editoriale:verrà garantita per il periodonecessario la stabilità degliassetti a sostegno delle strate-gie. Così da Mediobanca, se-condo azionista con il 14,2%,favorevole allo scioglimentodel patto, sono arrivate rassi-curazioni sul fatto che cederàgradualmente la quota nel tri-ennio del proprio piano stra-tegico, accompagnando nelperiodo lo sviluppo indu-striale dell’azienda.

Lo scioglimento anticipatodel patto di Rcs, che in questaforma era in vigore dal 1997 eche comunque risale agli anniOttanta, era ormai previstasul mercato. La volontà di uncambiamento dello statusquo era emersa anche primadella ricapitalizzazione, cheha visto i soci muoversi inmodo non uniforme. E dopoche la Fiat, in sede di aumen-

to, ha raddoppiato la propriaquota portandola al 20,4%,sono iniziate consultazioni frai pattisti. In particolare è statodato un mandato in questa di-rezione al giurista Piergaeta-no Marchetti, ex presidente di

Rcs e oggi consigliere. L’esitodi tali colloqui è emerso inmodo chiaro qualche setti-mana fa quando il presidentedella Fiat John Elkann ha di-chiarato in sostanza che a Rcs«non serve un patto ma la sta-bilità fra i soci».

Ieri alla riunione che haportato alla svolta, annuncia-ta ai cronisti al termine daMerloni («Il patto è statosciolto, liberi tutti») hannopartecipato tutti i rappresen-tanti dei grandi soci, a ecce-zione di Generali, Edison e,per motivi «tecnici» Intesa:l’istituto presieduto da Gio-vanni Bazoli (presente perMittel) non ha ancora firmatoil documento finale (lo farànei prossimi giorni) ma ha giàaderito pienamente alla deci-sione unanime. Oggi è in ca-lendario un consiglio di am-ministrazione.

Sergio Bocconi© RIPRODUZIONE RISERVATA

20,4%La quota in RcsMediagroup delgruppo Fiatdopo il recenteaumento dicapitale

Dagli anni OttantaIl patto in questa formaera in vigore dal1997 ma risaleagli anni Ottanta

TlcTelefonicavende PragaTelefonica prepara lavendita del 69%detenuto in TelefonicaRepubblica Ceca (nellafoto la sede), il maggioroperatore telefonicoceco, valutato dalmercato 3,6 miliardi,scrive Bloomberg.

Gli ultimi tre mesi in Borsa

D’ARCO

7 ago16 lug 30 ago 21 set 14 ott

1,0960

1,3880

1,6800-4,52%1,604 euro

Ieri

Philippe Varin, alla guida di Peugeot

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38 Martedì 15 Ottobre 2013 Corriere della Sera

Nome Data Valuta Quota/od. Quota/pre.

AcomeA SGR - numero di tel. [email protected]

AcomeA America (A1) 10/10 EUR 15,098 14,848

AcomeA America (A2) 10/10 EUR 15,475 15,218

AcomeA Asia Pacifico (A1) 10/10 EUR 4,119 4,110

AcomeA Asia Pacifico (A2) 10/10 EUR 4,208 4,198

AcomeA Breve Termine (A1) 10/10 EUR 13,998 13,983

AcomeA Breve Termine (A2) 10/10 EUR 14,124 14,109

AcomeA ETF Attivo (A1) 10/10 EUR 4,362 4,265

AcomeA ETF Attivo (A2) 10/10 EUR 4,448 4,349

AcomeA Eurobbligazionario (A1) 10/10 EUR 16,230 16,207

AcomeA Eurobbligazionario (A2) 10/10 EUR 16,376 16,353

AcomeA Europa (A1) 10/10 EUR 11,812 11,642

AcomeA Europa (A2) 10/10 EUR 12,053 11,879

AcomeA Globale (A1) 10/10 EUR 10,451 10,331

AcomeA Globale (A2) 10/10 EUR 10,776 10,652

AcomeA Italia (A1) 10/10 EUR 17,261 16,992

AcomeA Italia (A2) 10/10 EUR 17,619 17,343

AcomeA Liquidità (A1) 10/10 EUR 8,806 8,804

AcomeA Liquidità (A2) 10/10 EUR 8,807 8,805

AcomeA Obbligaz. Corporate (A1) 10/10 EUR 7,668 7,645

AcomeA Obbligaz. Coroprate (A2) 10/10 EUR 7,751 7,727

AcomeA Paesi Emergenti (A1) 10/10 EUR 6,464 6,444

AcomeA Paesi Emergenti (A2) 10/10 EUR 6,607 6,586

AcomeA Patrimonio Aggressivo (A1) 10/10 EUR 3,752 3,731

AcomeA Patrimonia Aggressivo (A2) 10/10 EUR 3,839 3,818

AcomeA Patrimonio Dinamico (A1) 10/10 EUR 5,014 4,996

AcomeA Patrimonio Dinamico (A2) 10/10 EUR 5,092 5,074

AcomeA Patrimonio Prudente (A1) 10/10 EUR 5,920 5,906

AcomeA Patrimonio Prudente (A2) 10/10 EUR 6,029 6,015

AcomeA Performance (A1) 10/10 EUR 20,763 20,709

AcomeA Performance (A2) 10/10 EUR 21,002 20,947

Invictus Global Bond Fd 08/10 EUR 104,587 104,380

Invictus Macro Fd 09/10 EUR 92,839 97,338

Sol Invictus Absolute Return 10/10 EUR 107,869 108,448

www.azimut.it - [email protected]

AZIMUT CAPITAL MANAGEMENT SGR - tel.02.88981

Azimut Dinamico 10/10 EUR 25,611 25,449

Azimut Formula 1 Absolute 10/10 EUR 6,881 6,763

Azimut Formula 1 Conserv 10/10 EUR 6,799 6,777

Azimut Formula Target 2013 10/10 EUR 6,897 6,877

Azimut Formula Target 2014 10/10 EUR 6,665 6,640

Azimut Garanzia 10/10 EUR 12,851 12,849

Azimut Prev. Com. Crescita 30/09 EUR 10,494 10,544

Azimut Prev. Com. Equilibrato 30/09 EUR 11,672 11,706

Azimut Prev. Com. Garantito 30/09 EUR 10,544 10,554

Azimut Prev. Com. Protetto 30/09 EUR 11,654 11,666

Azimut Reddito Euro 10/10 EUR 16,896 16,892

Azimut Reddito Usa 10/10 EUR 6,057 6,063

Azimut Scudo 10/10 EUR 8,372 8,367

Azimut Solidity 10/10 EUR 8,434 8,426

Azimut Strategic Trend 10/10 EUR 6,112 6,083

Azimut Trend America 10/10 EUR 11,794 11,588

Azimut Trend Europa 10/10 EUR 12,445 12,288

Azimut Trend Italia 10/10 EUR 16,085 15,840

Azimut Trend Pacifico 10/10 EUR 7,020 7,008

Azimut Trend Tassi 10/10 EUR 9,954 9,951

Azimut Trend 10/10 EUR 26,004 25,691

AZ FUND MANAGEMENT SA - tel.00352 2663811

AZ F. Active Selection 10/10 EUR 5,177 5,150

AZ F. Active Strategy 10/10 EUR 5,085 5,082

AZ F. Alpha Man. Credit 10/10 EUR 5,350 5,353

AZ F. Alpha Man. Equity 10/10 EUR 4,610 4,579

AZ F. Alpha Man. Them. 10/10 EUR 3,417 3,393

AZ F. American Trend 10/10 EUR 2,983 2,921

AZ F. Asset Plus 10/10 EUR 5,401 5,402

AZ F. Asset Power 10/10 EUR 5,204 5,193

AZ F. Asset Timing 10/10 EUR 4,996 4,998

AZ F. Best Bond 10/10 EUR 5,326 5,318

AZ F. Best Cedola ACC 10/10 EUR 5,546 5,535

AZ F. Best Cedola DIS 10/10 EUR 5,165 5,155

AZ F. Best Equity 10/10 EUR 4,970 4,953

AZ F. Bond Target 2015 ACC 10/10 EUR 5,838 5,834

AZ F. Bond Target 2015 DIS 10/10 EUR 5,504 5,500

AZ F. Bond Target 2016 ACC 10/10 EUR 5,166 5,142

AZ F. Bond Target 2016 DIS 10/10 EUR 5,141 5,117

AZ F. Bond Target 2017 Eq Op ACC 10/10 EUR 4,994 4,980

AZ F. Bond Target 2017 Eq Op DIS 10/10 EUR 4,994 4,980

AZ F. Bond Target Giugno 2016 ACC 10/10 EUR 5,458 5,453

AZ F. Bond Target Giugno 2016 DIS 10/10 EUR 5,198 5,194

AZ F. Bond TargetSettem.2016 ACC 10/10 EUR 5,627 5,622

AZ F. Bond TargetSettem.2016 DIS 10/10 EUR 5,447 5,443

AZ F. Cash 12 Mesi 10/10 EUR 5,303 5,303

AZ F. Cash Overnight 10/10 EUR 5,224 5,224

AZ F. Cat Bond ACC 30/09 EUR 5,267 5,255

AZ F. Cat Bond DIS 30/09 EUR 5,267 -

AZ F. CGM Opport Corp Bd 10/10 EUR 5,776 5,775

AZ F. CGM Opport European 10/10 EUR 6,273 6,219

AZ F. CGM Opport Global 10/10 EUR 6,067 5,993

AZ F. CGM Opport Gov Bd 10/10 EUR 5,326 5,325

AZ F. Commodity Trading 10/10 EUR 4,193 4,165

AZ F. Conservative 10/10 EUR 6,179 6,162

AZ F. Core Brands 10/10 EUR 5,438 5,408

AZ F. Corporate Premium ACC 10/10 EUR 5,523 5,517

AZ F. Corporate Premium DIS 10/10 EUR 5,408 5,403

AZ F. Dividend Premium ACC 10/10 EUR 5,440 5,413

Nome Data Valuta Quota/od. Quota/pre.

AZ F. Dividend Premium DIS 10/10 EUR 4,985 4,960

AZ F. Emer. Mkt Asia 10/10 EUR 5,800 5,782

AZ F. Emer. Mkt Europe 10/10 EUR 3,543 3,504

AZ F. Emer. Mkt Lat. Am. 10/10 EUR 5,103 5,030

AZ F. European Dynamic 10/10 EUR 5,024 4,993

AZ F. European Trend 10/10 EUR 3,090 3,048

AZ F. Formula 1 Absolute 10/10 EUR 5,105 5,016

AZ F. Formula 1 Alpha Plus ACC 30/09 EUR 5,547 5,541

AZ F. Formula 1 Alpha Plus DIS 30/09 EUR 5,533 5,527

AZ F. Formula Target 2014 10/10 EUR 4,691 4,672

AZ F. Formula Target 2015 ACC 10/10 EUR 5,908 5,880

AZ F. Formula Target 2015 DIS 10/10 EUR 5,573 5,546

AZ F. Formula 1 Conserv. 10/10 EUR 4,891 4,876

AZ F. Global Curr&Rates ACC 10/10 EUR 4,508 4,502

AZ F. Global Curr&Rates DIS 10/10 EUR 4,364 4,358

AZ F. Global Sukuk ACC 30/09 EUR 5,000 -

AZ F. Global Sukuk DIS 30/09 EUR 5,000 -

AZ F. Hybrid Bonds ACC 10/10 EUR 5,005 4,999

AZ F. Hybrid Bonds DIS 10/10 EUR 5,005 4,999

AZ F. Income ACC 10/10 EUR 6,069 6,067

AZ F. Income DIS 10/10 EUR 5,697 5,695

AZ F. Int. Bd Targ. Giugno 2016 ACC 10/10 EUR 4,699 4,694

AZ F. Int. Bd Targ. Giugno 2016 DIS 10/10 EUR 4,522 4,517

AZ F. Institutional Target 10/10 EUR 5,334 5,312

AZ F. Italian Trend 10/10 EUR 3,229 3,182

AZ F. Lira Plus ACC 10/10 EUR 5,023 5,026

AZ F. Lira Plus DIS 10/10 EUR 5,023 5,026

AZ F. Macro Dynamic 10/10 EUR 5,887 5,867

AZ F. Opportunities 10/10 EUR 4,834 4,808

AZ F. Pacific Trend 10/10 EUR 4,119 4,106

AZ F. Patriot ACC 10/10 EUR 5,886 5,871

AZ F. Patriot DIS 10/10 EUR 5,627 5,613

AZ F. Qbond 10/10 EUR 5,034 5,017

AZ F. Qinternational 10/10 EUR 4,966 4,942

AZ F. QProtection 10/10 EUR 5,060 5,029

AZ F. Qtrend 10/10 EUR 4,666 4,620

AZ F. Renminbi Opport 10/10 EUR 5,337 5,326

AZ F. Reserve Short Term 10/10 EUR 6,276 6,275

AZ F. Short Term Gl High Yield ACC 10/10 EUR 4,985 4,984

AZ F. Short Term Gl High Yield DIS 10/10 EUR 4,985 4,984

AZ F. Solidity ACC 10/10 EUR 5,721 5,715

AZ F. Solidity DIS 10/10 EUR 5,471 5,465

AZ F. Strategic Trend 10/10 EUR 5,587 5,554

AZ F. Top Rating ACC 10/10 EUR 4,996 4,989

AZ F. Top Rating DIS 10/10 EUR 4,996 4,989

AZ F. Trend 10/10 EUR 5,703 5,625

AZ F. US Income 10/10 EUR 5,539 5,545

Carige Azionario Europa 11/10 EUR 6,510 6,492

Carige Azionario Internazionale 11/10 EUR 8,417 8,363

Carige Azionario Italia 11/10 EUR 5,625 5,604

Carige Bilanciato 10 11/10 EUR 6,346 6,338

Carige Bilanciato 30 11/10 EUR 6,098 6,089

Carige Bilanciato 50 11/10 EUR 6,941 6,933

Carige Breve Termine 11/10 EUR 12,320 12,318

Carige Corporate Euro 11/10 EUR 7,449 7,442

Carige Forziere Euro 11/10 EUR 6,628 6,627

Carige Total Return 1 11/10 EUR 5,288 5,285

Carige Total Return 2 11/10 EUR 4,416 4,412

Carige Obblig Cedola 11/10 EUR 5,115 5,114

Carige Obblig Euro 11/10 EUR 11,931 11,922

Carige Obblig Euro Lungo Termine 11/10 EUR 6,648 6,636

Carige Obblig Globale 11/10 EUR 6,494 6,491

Fondo Pensione Aperto Carige

Dinamico Classe A 28/06 EUR 11,813 12,181

Dinamico 28/06 EUR 11,262 11,620

Equilibrato Classe A 28/06 EUR 14,215 14,513

Equilibrato 28/06 EUR 13,772 14,067

Obiettivo TFR Classe A 28/06 EUR 11,820 11,919

Obiettivo TFR 28/06 EUR 11,592 11,692

Prudente Classe A 28/06 EUR 14,740 14,889

Prudente 28/06 EUR 14,434 14,584

Abs. UK Dynamic Fd P1 14/10 GBP 1,478 1,476

Abs. UK Dynamic Fd P1 H 14/10 EUR 1,629 1,627

Abs. UK Dynamic Fd P2 14/10 GBP 1,507 1,505

Abs. UK Dynamic Fd P2 H 14/10 EUR 1,693 1,690

Europ. Equ. (ex UK) Fd A 14/10 GBP 2,533 2,537

Europ. Equ. (ex UK) Fd A 14/10 EUR 2,984 2,986

Europ. Equ. (ex UK) Fd B 14/10 EUR 2,996 2,998

Europ. Equ. (ex UK) Fd X 14/10 EUR 3,013 3,014

Europ. Equ. (ex UK) Fd X H 14/10 GBP 2,642 2,643

Pan Europe Fd A 14/10 EUR 3,350 3,345

Pan Europe Fd A 14/10 GBP 2,862 2,861

Pan Europe Fd A 14/10 USD 4,525 4,521

Pan Europe Fd B 14/10 EUR 3,327 3,322

Pan Europe Fd B 14/10 USD 4,489 4,485

Pan Europe Fd X 14/10 EUR 3,521 3,516

Pan Europe Fd X 14/10 EUR 3,327 3,322

Pan Europe Fd X 14/10 GBP 2,812 2,812

Strategic Debt Fd A 14/10 GBP 1,054 1,054

Strategic Debt Fd A H 14/10 EUR 1,243 1,242

Strategic Debt Fd A H 14/10 USD 1,758 1,758

Strategic Debt Fd X 14/10 GBP 1,072 1,071

Strategic Debt Fd X H 14/10 EUR 1,303 1,303

Strategic Debt Fd X H 14/10 USD 1,789 1,788

UK Abs. Target Fd P1 14/10 GBP 1,220 1,218

UK Abs Target Fd P2 14/10 EUR 1,167 1,165

UK Abs Target Fd P2 14/10 GBP 1,247 1,246

UK Equity Fd A 14/10 GBP 3,322 3,310

UK Equity Fd A 14/10 USD 5,252 5,230

UK Equity Fd B 14/10 EUR 3,900 3,881

UK Equity Fd B 14/10 GBP 3,336 3,325

Nome Data Valuta Quota/od. Quota/pre.

UK Equity Fd B 14/10 USD 5,326 5,304

UK Equity Fd X 14/10 EUR 4,061 4,042

UK Equity Fd X 14/10 EUR 3,976 3,957

UK Equity Fd X 14/10 GBP 3,370 3,358

UK Equity Fd X 14/10 USD 5,428 5,406

Num tel: 178 311 01 00www.compamfund.com - [email protected]

Bluesky Global Strategy A 11/10 USD 1459,350 1456,879

Bond Euro A 11/10 EUR 1227,250 1226,815

Bond Euro B 11/10 EUR 1188,861 1188,450

Bond Risk A 11/10 EUR 1368,946 1367,903

Bond Risk B 11/10 EUR 1314,692 1313,706

CompAM Fund - Em. Mkt. Corp. A 11/10 EUR 1579,933 1578,641

CompAM Fund - Em. Mkt. Corp. B 11/10 EUR 1524,407 1523,177

CompAM Fund - SB Bond B 10/10 EUR 1050,880 1050,403

CompAM Fund - SB Equity B 10/10 EUR 1085,593 1076,390

CompAM Fund - SB Flexible B 10/10 EUR 999,272 996,290

European Equity A 11/10 EUR 1333,480 1329,206

European Equity B 11/10 EUR 1266,447 1262,407

Multiman. Bal. A 10/10 EUR 114,152 113,675

Multiman. Bal. M 10/10 EUR 113,507 112,992

Multiman. Eq. Afr. & Mid. East A 09/10 EUR 74,027 73,330

Multiman. Eq. Afr. & Mid. East M 09/10 EUR 77,004 76,271

Multiman.Target Alpha A 09/10 EUR 102,770 103,162

DB Platinum

Agriculture Euro R1C A 09/10 EUR 62,930 62,980

Comm Euro R1C A 10/10 EUR 108,490 107,850

Comm Harvest R3C E 10/10 EUR 79,400 79,590

Currency Returns Plus R1C 10/10 EUR 934,850 932,690

Dyn Aktien Pl R1C A 10/10 EUR 109,460 107,500

DB Platinum IV

Croci Euro R1C B 11/10 EUR 109,730 109,330

Croci Japan R1C B 10/10 JPY 8117,520 7977,900

Croci US R1C B 10/10 USD 148,690 145,930

Dyn. Bd Stabilität Plus R1C A 10/10 EUR 97,870 97,930

Dyn. Cash R1C A 11/10 EUR 101,590 101,600

Paulson Global R1C E 30/09 EUR 5972,020 5964,800

Sovereign Plus R1C A 10/10 EUR 106,020 106,110

Systematic Alpha Index R1C A 02/10 EUR 9737,540 9708,090

Fondi Index Linked

Clean Energy Investimenti 09/08 99,980 EUR Baa2 MOD

Commodity Linked 27/09 99,990 EUR Baa2 MOD

Social Responsability 09/10 99,720 EUR A S&P

Fondi Unit Linked

Flex Equity 100 09/10 10,239 EUR

Global Equity 09/10 5,198 EUR

Maximum 09/10 4,714 EUR

Progress 09/10 5,837 EUR

Quality 09/10 6,447 EUR

* Index Linked con sottostanti titoli islandesi

ABS- I 30/08 EUR 12253,459 12014,843

BOND-A 30/08 EUR 654272,639 645299,525

BOND-B 30/08 EUR 654272,639 651411,300

EQUITY- I 30/08 EUR 562138,520 561659,114

PRINCIPAL FINANCE 1 30/06 EUR 60088,629 565365,939

SYSTEMATIC 04/10 EUR 5061,347 5078,192

Tel: 848 58 58 20Sito web: www.ingdirect.it

Dividendo Arancio 11/10 EUR 46,270 46,170

Convertibile Arancio 11/10 EUR 59,000 59,170

Cedola Arancio 11/10 EUR 55,620 55,590

Borsa Protetta Agosto 09/10 EUR 60,630 60,620

Borsa Protetta Febbraio 09/10 EUR 59,330 59,360

Borsa Protetta Maggio 09/10 EUR 61,850 61,960

Borsa Protetta Novembre 09/10 EUR 59,480 59,490

Inflazione Più Arancio 11/10 EUR 54,500 54,490

Mattone Arancio 11/10 EUR 40,100 39,910

Profilo Dinamico Arancio 11/10 EUR 60,190 59,590

Profilo Equilibrato Arancio 11/10 EUR 58,560 58,160

Profilo Moderato Arancio 11/10 EUR 55,780 55,650

Top Italia Arancio 11/10 EUR 44,830 44,720

La lista completa dei comparti Invesco autorizzati in Italiaè disponibile sul sito www.invesco.it

Invesco Funds

Asia Balanced R 11/10 USD 10,980 10,900

Asia Balanced E 11/10 EUR 14,030 13,970

Asia Consumer Demand R 11/10 USD 10,350 10,240

Asia Consumer Demand E 11/10 EUR 9,670 9,600

Asia Infrastructure R 11/10 USD 8,370 8,280

Asia Infrastructure E 11/10 EUR 9,680 9,600

Balanced-Risk Allocation A 11/10 EUR 14,350 14,290

Balanced-Risk Allocation R 11/10 EUR 11,710 11,660

Balanced-Risk Allocation E 11/10 EUR 14,060 14,000

Em. Loc. Cur. Debt R-Dis.M 11/10 USD 8,807 8,751

Em. Loc. Cur. Debt E 11/10 EUR 10,813 10,775

Em. Loc. Cur. Debt A-Dis.M 11/10 USD 9,911 9,847

Nome Data Valuta Quota/od. Quota/pre.

Euro Corp. Bond R-Dis.M 11/10 EUR 10,914 10,901

Euro Corp. Bond R 11/10 EUR 11,603 11,590

Euro Corp. Bond E 11/10 EUR 15,472 15,454

Euro Corp. Bond A-Dis.M 11/10 EUR 12,163 12,148

Euro Short Term Bond E 11/10 EUR 10,609 10,601

Euro Short Term Bond R 11/10 EUR 10,482 10,474

Glob. Equity Income R 11/10 USD 47,260 46,550

Glob. Equity Income E 11/10 EUR 13,420 13,260

Glob. Tot. Ret. (EUR) Bond E 11/10 EUR 12,037 11,994

Glob. Tot. Ret. (EUR) Bond E-Dis. T 11/10 EUR 11,232 11,192

Glob. Tot. Ret. (EUR) Bond R-Dis. M 11/10 EUR 10,792 10,754

Greater China Eq. R 11/10 USD 11,100 11,030

Greater China Eq. E 11/10 EUR 29,140 29,060

Japanese Eq. Advantage E 11/10 EUR 13,190 13,050

Japanese Eq. Advantage R 11/10 JPY 2735,000 2686,000

Pan European Eq. R 11/10 EUR 13,210 13,100

Pan European Eq. E 11/10 EUR 15,190 15,060

Pan European Struct. Eq. R 11/10 EUR 12,750 12,650

Pan European Struct. Eq. E 11/10 EUR 11,060 10,980

Renminbi Fixed Income E 11/10 EUR 9,752 9,786

Renminbi Fixed Income R 11/10 USD 10,511 10,516

US High Yield Bond E 11/10 EUR 10,212 10,220

US High Yield Bond R 11/10 USD 11,061 11,038

US Value Equity R 11/10 USD 24,090 23,600

US Value Equity E 11/10 EUR 13,840 13,590

Per ulteriori informazioni, visitate il sitowww.invescopowershares.net

Dynamic US Market 11/10 EUR 8,747 8,700

EQQQ 11/10 EUR 58,529 58,284

EuroMTS Cash 3 Months 11/10 EUR 103,430 103,430

FTSE RAFI Asia Pacific Ex-Jap 11/10 EUR 5,823 5,755

FTSE RAFI Dev. 1000 Fund 11/10 EUR 10,879 10,841

FTSE RAFI Dev. Europe Mid-Sm 11/10 EUR 10,804 10,761

FTSE RAFI Emerging Mkts 11/10 EUR 6,343 6,328

FTSE RAFI Europe 11/10 EUR 8,084 8,069

FTSE RAFI Hong Kong China 11/10 EUR 15,377 15,303

FTSE RAFI Italy 30 11/10 EUR 4,623 4,613

FTSE RAFI Switzerland 11/10 EUR 9,265 9,204

FTSE RAFI US 1000 11/10 EUR 9,388 9,356

Global Agriculture NASDAQ OMX 11/10 EUR 8,533 8,555

Global Clean Energy 11/10 EUR 4,174 4,122

Global Listed Private Eq. 11/10 EUR 7,339 7,250

MENA NASDAQ OMX 11/10 EUR 8,958 8,983

NASDAQ OMX Global Water 11/10 EUR 8,353 8,348

Tel: 02 77718.1www.kairospartners.com

Kairos Multi-Str. A 31/08 EUR 818941,349 824706,972

Kairos Multi-Str. B 31/08 EUR 537592,007 541689,139

Kairos Multi-Str. I 31/08 EUR 550340,521 553982,090

Kairos Multi-Str. P 31/08 EUR 506226,135 510015,441

Kairos Income 11/10 EUR 6,801 6,800

Kairos Small Cap 11/10 EUR 10,256 10,271

KAIROS INTERNATIONAL SICAV

KIS - Ambiente D 10/10 EUR 106,410 105,030

KIS - Ambiente P 10/10 EUR 108,700 107,290

KIS - Ambiente X 10/10 EUR 110,000 108,580

KIS - America A-USD 10/10 USD 251,930 247,800

KIS - America F 10/10 EUR 172,530 169,700

KIS - America P 10/10 EUR 177,130 174,220

KIS - America X 10/10 EUR 177,680 174,770

KIS - Bond A-USD 10/10 USD 163,300 163,240

KIS - Bond D 10/10 EUR 117,280 117,230

KIS - Bond F 10/10 EUR 118,090 118,040

KIS - Bond P 10/10 EUR 120,780 120,730

KIS - Bond Plus A Dist 10/10 EUR 119,350 119,190

KIS - Bond Plus D 10/10 EUR 121,470 121,310

KIS - Bond Plus P 10/10 EUR 122,950 122,790

KIS - Dynamic A-USD 10/10 USD 168,020 167,980

KIS - Dynamic D 10/10 EUR 116,960 116,990

KIS - Dynamic F 10/10 EUR 117,990 118,030

KIS - Dynamic P 10/10 EUR 118,960 119,000

KIS - Dynamic X 10/10 EUR 120,980 121,010

KIS - Emerging Mkts A 10/10 EUR 122,900 122,470

KIS - Emerging Mkts D 10/10 EUR 122,080 121,650

KIS - Emerging Mkts F 10/10 EUR 119,680 119,260

KIS - Europa D 10/10 EUR 117,130 114,800

KIS - Europa F 10/10 EUR 117,130 114,810

KIS - Europa P 10/10 EUR 118,510 116,160

KIS - Europa X 10/10 EUR 118,670 116,320

KIS - Global Bond P 10/10 EUR 99,480 99,290

KIS - Income D 10/10 EUR 104,260 104,260

KIS - Income P 10/10 EUR 107,630 107,630

KIS - Italia P 10/10 EUR 113,140 111,960

KIS - Italia X 10/10 EUR 112,580 111,470

KIS - Key 10/10 EUR 109,850 109,170

KIS - Key X 10/10 EUR 110,050 109,360

KIS - Multi-Str. UCITS A USD - USD - -

KIS - Multi-Str. UCITS D 10/10 EUR 111,210 110,740

KIS - Multi-Str. UCITS F 10/10 EUR 112,170 111,690

KIS - Multi-Str. UCITS P 10/10 EUR 113,670 113,180

KIS - Multi-Str. UCITS X 10/10 EUR 113,990 113,510

KIS - Selection D 11/10 EUR 119,270 119,040

KIS - Selection F 11/10 EUR 118,390 118,160

KIS - Selection P 11/10 EUR 120,660 120,430

KIS - Selection X 11/10 EUR 120,440 120,230

KIS - Sm. Cap D 10/10 EUR 93,250 93,020

KIS - Sm. Cap P 10/10 EUR 95,550 95,320

KIS - Sm. Cap X 10/10 EUR 97,720 97,480

KIS - Target 2014 X 10/10 EUR 104,420 104,400

Nome Data Valuta Quota/od. Quota/pre.

ASIAN OPP CAP RET EUR 11/10 EUR 12,234 12,056

FLEX QUANTITATIVE HR6 A EUR 11/10 EUR 110,058 109,841

FLEX STRATEGY RET EUR 11/10 EUR 89,294 89,231

HIGH GROWTH CAP RET EUR 11/10 EUR 102,753 102,221

ITALY CAP RET A EUR 11/10 EUR 22,597 22,480

SHORT DURATION CAP RET EUR 11/10 EUR 914,687 914,503

www.multistarssicav.com [email protected]. +41 (0)91 640 37 80

Orazio Conservative A 11/10 EUR 98,910 98,670

Sparta Agressive A 11/10 EUR 99,940 99,680

WM Biotech A 11/10 EUR 133,010 134,080

WM Biotech I 11/10 EUR 1346,980 1357,680

www.newmillenniumsicav.comDistributore Principale: Banca Finnat Euramerica - Tel: 06/69933475

NM Augustum Corp Bd A 10/10 EUR 178,510 178,150

NM Augustum High Qual Bd A 10/10 EUR 142,140 142,020

NM Balanced World Cons A 10/10 EUR 127,930 127,470

NM Euro Bonds Short Term A 10/10 EUR 134,880 134,840

NM Euro Equities A 10/10 EUR 43,960 43,230

NM Global Equities EUR hdg A 10/10 EUR 65,780 64,760

NM Inflation Linked Bond Europe A 10/10 EUR 102,660 102,650

NM Large Europe Corp A 10/10 EUR 130,330 130,350

NM Q7 Active Eq. Int. A 10/10 EUR 61,560 61,770

NM Q7 Globalflex A 04/10 EUR 105,340 105,480

NM Total Return Flexible A 04/10 EUR 117,810 117,700

AUGUSTUM G.A.M.E.S. A 11/10 EUR 104,630 103,970

AUGUSTUM G.A.M.E.S. I 11/10 EUR 138,570 137,700

AUGUSTUM G.A.M.E.S. Ar.Mo.A A 23/08 EUR 11,320 11,652

AUGUSTUM G.A.M.E.S. Ar.Mo.A I 23/08 EUR 11,416 11,742

Numero verde 800 [email protected]

Nextam Bilanciato 11/10 EUR 6,360 6,329

Nextam Obblig. Misto 11/10 EUR 6,970 6,959

BInver International A 11/10 EUR 6,156 6,128

BInver International I 11/10 EUR 6,617 6,579

Cap. Int. Abs. Inc. Grower D 11/10 EUR 5,324 5,307

Cap. Int. Abs. Inc. Grower I 11/10 EUR 5,390 5,372

Citic Securities China I 11/10 EUR 4,770 4,792

Fidela A 11/10 EUR 5,277 5,251

Fidela I 11/10 EUR 5,641 5,612

Income A 11/10 EUR 5,448 5,440

Income I 11/10 EUR 5,462 5,453

International Equity A 11/10 EUR 6,606 6,570

International Equity I 11/10 EUR 6,612 6,575

Italian Selection A 11/10 EUR 6,159 6,149

Italian Selection I 11/10 EUR 6,205 6,195

Liquidity A 11/10 EUR 5,336 5,336

Liquidity I 11/10 EUR 5,382 5,382

Multimanager American Eq.A 11/10 EUR 4,467 4,428

Multimanager American Eq.I 11/10 EUR 4,609 4,569

Multimanager Asia Pacific Eq.A 11/10 EUR 4,466 4,438

Multimanager Asia Pacific Eq.I 11/10 EUR 4,592 4,563

Multimanager Emerg.Mkts Eq.A 11/10 EUR 4,310 4,281

Multimanager Emerg.Mkts Eq.I 11/10 EUR 4,401 4,370

Multimanager European Eq.A 11/10 EUR 4,225 4,184

Multimanager European Eq.I 11/10 EUR 4,341 4,298

Sator Equity Value A 11/10 EUR 7,628 7,604

Sator Equity Value I 11/10 EUR 7,834 7,815

Strategic A 11/10 EUR 4,871 4,852

Strategic I 11/10 EUR 5,017 4,997

Usa Value Fund A 11/10 EUR 5,759 5,737

Usa Value Fund I 11/10 EUR 6,096 6,072

Ver Capital Credit Fund I 11/10 EUR 5,425 5,421

Tel: 0041916403780www.pharusfunds.com [email protected]

PS - 3P Cosmic A 11/10 EUR 79,410 80,550

PS - 3P Cosmic C 11/10 CHF 79,610 80,640

PS - Absolute Return A 11/10 EUR 107,590 107,260

PS - Absolute Return B 11/10 EUR 113,270 112,920

PS - Algo Flex A 08/10 EUR 105,440 105,020

PS - Algo Flex B 08/10 EUR 100,240 99,830

PS - Best Global Managers A 08/10 EUR 102,270 102,270

PS - Best Global Managers B 08/10 EUR 105,420 105,410

PS - Best Gl Managers Flex Eq A 11/10 EUR 104,880 104,750

PS - Bond Opportunities A 11/10 EUR 156,590 156,460

PS - Bond Opportunities B 11/10 EUR 116,570 116,470

PS - Dynamic Core Portfolio A 11/10 EUR 96,240 95,850

PS - EOS A 08/10 EUR 127,260 126,150

PS - Equilibrium A 08/10 EUR 100,350 100,120

PS - Fixed Inc Absolute Return A 11/10 EUR 97,810 97,810

PS - Global Total Return A 14/08 EUR 86,800 87,100

PS - Inter. Equity Quant A 11/10 EUR 103,150 101,310

PS - Inter. Equity Quant B 11/10 EUR 104,970 103,090

PS - Liquidity A 11/10 EUR 123,210 123,180

PS - Opportunistic Growth A 11/10 EUR 94,330 93,980

PS - Opportunistic Growth B 11/10 EUR 98,830 98,470

PS - Podium Flex A 11/10 EUR 83,990 83,960

Nome Data Valuta Quota/od. Quota/pre.

PS - Podium Flex C 11/10 USD 83,040 83,010

PS - Prestige A 08/10 EUR 96,890 96,280

PS - Quintessenza A 08/10 EUR 100,250 100,340

PS - Quintessenza B 08/10 EUR 102,940 103,010

PS - Target A 08/10 EUR 107,220 106,740

PS - Target B 08/10 EUR 107,020 106,530

PS - Titan Aggressive A 08/10 EUR 102,880 103,180

PS - Total Return A 11/10 EUR 100,790 100,870

PS - Total Return B 11/10 EUR 93,570 93,650

PS - Valeur Income A 11/10 EUR 108,130 108,120

PS - Value A 08/10 EUR 101,350 101,410

PS - Value B 08/10 EUR 103,350 103,410

www.pegasocapitalsicav.com

Strategic Bond Inst. C 11/10 EUR 106,330 106,290

Strategic Bond Inst. C hdg 11/10 USD 106,510 106,470

Strategic Bond Retail C 11/10 EUR 105,230 105,190

Strategic Bond Retail C hdg 11/10 USD 105,420 105,380

Strategic Trend Inst. C 11/10 EUR 105,030 105,310

Strategic Trend Retail C 11/10 EUR 103,200 103,480

www.sorgentegroup.com

Fondo Donatello-Michelangelo Due 30/06 EUR 52927,939 52659,382

Fondo Donatello-Tulipano 30/06 EUR 47475,755 48904,331

Fondo Donatello-Margherita 30/06 EUR 27116,197 26640,389

Fondo Donatello-David 30/06 EUR 57863,932 57813,049

Fondo Tiziano Comparto Venere 30/06 EUR 477314,036 -

Caravaggio di Sorgente SGR 30/06 EUR 2506,583 2547,337

Si tratta di Fondi Immobiliari chiusi

Symphonia Asia Flessibile 11/10 EUR 7,269 7,252

Symphonia Az. Euro 11/10 EUR 6,245 6,238

Symphonia Az. USA 11/10 EUR 8,160 8,120

Symphonia Flessibile 11/10 EUR 4,196 4,173

Symphonia Fortissimo 11/10 EUR 2,895 2,895

Symphonia Multimanager Em. Fless.11/10 EUR 12,703 12,669

Symphonia Ob. Alto Potenziale 11/10 EUR 5,261 5,256

Symphonia Ob. Breve Term. 11/10 EUR 6,988 6,986

Symphonia Ob. Corporate 11/10 EUR 6,321 6,316

Symphonia Ob. Dinamico 11/10 EUR 6,065 6,075

Symphonia Ob. Euro 11/10 EUR 7,706 7,698

Symphonia Ob. Rendita 11/10 EUR 8,228 8,224

Symphonia Patrimonio Attivo 11/10 EUR 24,145 24,135

Symphonia Patrimonio Reddito 11/10 EUR 7,994 7,985

Symphonia Selezione Italia 11/10 EUR 7,918 7,885

Synergia Az. Small Cap Italia 11/10 EUR 6,323 6,298

Synergia Azionario Europa 11/10 EUR 6,286 6,261

Synergia Azionario Globale 11/10 EUR 6,661 6,645

Synergia Azionario Italia 11/10 EUR 6,395 6,371

Synergia Azionario USA 11/10 EUR 7,927 7,905

Synergia Bilanciato 15 11/10 EUR 5,719 5,712

Synergia Bilanciato 30 11/10 EUR 5,944 5,933

Synergia Bilanciato 50 11/10 EUR 6,202 6,186

Synergia Bond Flessibile 11/10 EUR 5,194 5,190

Synergia Ob. Rendita 11/10 EUR 5,540 5,535

Synergia Obbl. Corporate 11/10 EUR 6,181 6,177

Synergia Obbl. Euro B.T. 11/10 EUR 5,360 5,358

Synergia Obbl. Euro M.T. 11/10 EUR 5,791 5,785

Synergia Tesoreria 11/10 EUR 5,211 5,210

Synergia Total Return 11/10 EUR 5,676 5,672

www.vitruviussicav.com

Asian Equity B 11/10 EUR 94,060 93,220

Asian Equity B 11/10 USD 131,910 130,720

Emerg Mkts Equity 11/10 USD 440,790 437,920

Emerg Mkts Equity Hdg 11/10 EUR 431,020 428,210

European Equity 11/10 EUR 265,220 264,620

European Equity B 11/10 USD 327,830 327,070

Greater China Equity B 11/10 EUR 112,110 110,390

Greater China Equity B 11/10 GBP 101,200 99,620

Greater China Equity B 11/10 SGD 104,420 102,810

Greater China Equity B 11/10 USD 159,580 157,090

Growth Opportunities 11/10 USD 63,930 63,430

Growth Opportunities Hdg 11/10 EUR 70,160 69,620

Japanese Equity 11/10 JPY 132,280 130,120

Japanese Equity B 11/10 SGD 112,950 111,130

Japanese Equity B 11/10 USD 131,260 129,130

Japanese Equity Hdg 11/10 EUR 172,560 169,780

Swiss Equity 11/10 CHF 119,150 118,020

Swiss Equity Hdg 11/10 EUR 90,400 89,550

US Equity 11/10 USD 148,620 147,260

US Equity Hdg 11/10 EUR 163,830 162,350

Tel 0332 251411www.ottoapiu.it

8a+ Eiger 11/10 EUR 5,644 5,631

8a+ Gran Paradiso 11/10 EUR 5,220 5,225

8a+ Latemar 11/10 EUR 5,659 5,662

8a+ Matterhorn 04/10 EUR 672982,751 652838,879

Legenda: Quota/pre. Quota precedente Quota/od. Quota odierna 13 2CC6B

Corriere della Sera Martedì 15 Ottobre 2013 Economia/Mercati Finanziari 39

In vista degli stress test la Bce assume 800 esperti(m.d.f.) Per Francoforte si tratterà del maggiore

provvedimento di assunzione mai visto prima nella ca-pitale finanziaria della Germania. Dove la Banca centra-le europea sta cercando fra gli 800 e i 1000 esperti di vi-gilanza bancaria dai 28 Paesi europei, per essere in gra-do di eseguire l’analisi dei bilanci delle circa 130 grandibanche europee, in preparazione a partire dal prossimoautunno, per scoprire in anticipo i rischi che si annida-no negli istituti europei e le eventuali necessità di rica-pitalizzazione. Mentre prosegue a Bruxelles il braccio diferro per definire le garanzie finanziarie che secondo laBce sono cruciali per coprire, prima dell’esecuzionedelle analisi dei bilanci, le eventuali necessità di istitutidi credito, a Francoforte fervono i preparativi. Dopo ilvia libera del Parlamento europeo alla creazione del-l’autorità unica di vigilanza europea (Ssm), avvenutoun mese fa, da Eurotower è partita la ricerca dei nuovifunzionari — almeno 800 all’inizio — che risiederannoa Francoforte, incaricati di eseguire le analisi dei bilancisecondo dei parametri, che in base a quanto spiegatoda Yves Mersch, membro lussemburghese nel boarddella Bce, fra i responsabili dello sviluppo della nuovaautorità, saranno resi noti il 23 di ottobre prossimo aFrancoforte. Finora all’appello della Bce pare abbianogià risposto circa 2000 esperti finanziari. I requisiti ri-chiesti, oltre alla padronanza dell’inglese e di una se-conda lingua straniera, puntano, dopo la laurea con ri-sultati eccellenti, a specializzazioni in banche centrali o

istituti finanziari, e le retribuzioni partono da 4.400 aun massimo di 18.400 euro mensili (con il 45% di im-poste europee). Per la capitale finanziaria tedesca, dopoanni di crisi finanziaria, si tratterà di una spinta con-giunturale senza pari, in quanto le prospettive di af-flusso di centinaia di giovani bancari da tutta Europa esoprattutto dalle banche centrali nazionali, stanno giàspronando anche i settori dei servizi, dei trasporti e delmercato immobiliare, con la ricerca di nuovi uffici eabitazioni. Nel frattempo prosegue la ricerca di spaziadeguati — la ex torre giapponese nel centro diMainhattan (dal nome del fiume Main, Meno, che at-traversa Francoforte), come sede delle riunioni — per-ché le nuove torri avveniristiche della Bce in costruzio-ne a Est di Francoforte ospiteranno a partire dal 2014soltanto i banchieri centrali europei, che saranno sepa-rati dai funzionari della vigilanza.

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Energia, dalla Ue 6 miliardi per leinfrastrutture(fr.bas.) I fondi a disposizione sono 5,85 miliardi per

il periodo 2014-2020. Le infrastrutture energetiche diinteresse europeo individuate dalla Commissione Ue epresentate ieri dal commissario Günther Oettinger so-no 248, di cui 22 coinvolgono l’Italia. Tra questi progettici sono anche i gasdotti Tap e Itgi, che portano il gas delCaspio in Europa, e il Galsi che collega l’Algeria all’Ita-

lia, ma anche la «pipeline» Adriatica e alcune intercon-nessioni Francia-Italia, Italia-Svizzera e Austria-Italia.Il finanziamento non sarà automatico. Bruxelles deci-derà in base alle richieste ricevute e alla credibilità deiprogetti: saranno emessi bandi Ue ogni anno e il primosarà lanciato a inizio 2014. La lista delle infrastrutturesarà rivista e aggiornata ogni due anni a partire dal2015. Che criteri ha usato la Commissione Ue nella scel-ta? Bruxelles ha individuato quelle infrastrutture chepermettono di rafforzare l’integrazione del mercatoenergetico unico e la concorrenza, e che dunque coin-volgono più Stati. L’Italia si trova in una posizione stra-tegica, è crocevia verso il nord dell’Europa e sul Medi-terraneo, ma anche tra est e ovest. Forse è la volta buo-na per il nostro Paese per fare uno scatto in avanti.

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Iren, private placement da 125 milioni( fr.bas.) Allungamento della scadenza media del-

l’indebitamento e differenziazione delle fonti di finan-ziamento: la multiutility Iren ha completato l’emissio-ne di un private placement da 125 milioni di euro, sot-toscritto da investitori istituzionali italiani ed esteri,con la durata di sette anni e cedola del 4,37% annuo. Leobbligazioni sono quotate alla Borsa irlandese. L’ope-razione (unico arranger Mediobanca) è una delle primein euro.

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Sussurri & Grida

A.S. Roma .....................(ASR) 1,290 +20,56+150,49 0,448 1,290 162,7

A2A.......................................(A2A) 0,880 +3,71 +90,20 0,390 0,880 2723,7

Acea......................................(ACE) 7,445 -0,47 +58,40 4,100 7,480 1576,0

Acotel Group * ......................(ACO) 22,750 -0,87 -4,01 16,850 27,610 94,2

Acque Potabili .......................(ACP) 0,813 -0,31 +2,85 0,741 0,815 29,4

Acsm-Agam ..........................(ACS) 1,170 -1,27 +84,25 0,615 1,200 89,7

AdF-Aerop.Firenze ..................(AFI) 9,605 -2,39 -5,93 8,880 10,500 88,3

Aedes * ...................................(AE) 0,047 +3,96 -21,33 0,032 0,072 47,4

Aedes 14w *.....................(WAE14) 0,003 +3,70 -54,84 0,002 0,007 —

Aeffe * ...................................(AEF) 0,700 +7,86 +24,22 0,525 0,705 73,4

Aicon * ...................................(AIC) — — — — — —

Aiòn Renewables....................(AIN) — — — — — —

Alerion ..................................(ARN) 3,600 -0,28 -3,49 2,920 4,068 157,0

Ambienthesis.........................(ATH) 0,358 -0,56 +27,68 0,248 0,360 33,1

Amplifon...............................(AMP) 4,150 -0,67 +7,46 3,560 4,310 930,7

Ansaldo Sts *.........................(STS) 7,620 -0,72 +18,65 5,933 7,675 1384,4

Antichi Pell ..............................(AP) — — — — — —

Arena ....................................(ARE) 0,005 -7,27 -12,07 0,003 0,006 9,2

Ascopiave *...........................(ASC) 1,600 +1,27 +24,80 1,100 1,600 375,9

Astaldi * ................................(AST) 6,865 +1,55 +31,89 5,060 6,865 672,6

Atlantia ..................................(ATL) 15,600 -0,13 +10,33 11,920 15,780 10298,5

Autogrill ................................(AGL) 6,400 +0,39 +60,48 3,827 6,400 1622,1

Autostrada To-Mi .....................(AT) 9,700 +1,78 +24,44 7,795 9,760 852,5

Autostrade Mer. ................(AUTME) 16,140 — -4,83 14,870 17,000 70,3

Azimut..................................(AZM) 18,310 +0,44 +68,33 10,537 18,310 2612,0

B&C Speakers * .............(BEC) 5,600 +2,38 +83,13 2,998 5,600 60,3

Banca Generali .....................(BGN) 17,930 -1,86 +36,66 12,910 19,550 2067,4

Banca Ifis * ...............................(IF) 9,850 -0,61 +74,65 5,530 10,030 532,8

Banca Pop. Emilia R. .............(BPE) 6,550 +1,95 +17,81 4,288 6,740 2171,6

Banca Pop. Sondrio.............(BPSO) 4,392 -0,18 -4,52 3,730 5,485 1355,8

Banco Popolare .......................(BP) 1,468 +4,56 +12,32 0,885 1,563 2554,8

Banco Popolare w10.........(WBP10) — — — — — —

Basicnet................................(BAN) 1,649 +1,79 +17,79 1,358 1,691 98,6

Bastogi......................................(B) 0,839 -1,18 -1,87 0,750 0,927 15,4

BB Biotech *............................(BB) 102,500 -0,49 +39,46 72,900 106,900 —

Bca Carige ............................(CRG) 0,605 -3,97 -23,22 0,399 0,888 1330,5

Bca Carige r........................(CRGR) 1,180 -1,75 -5,98 1,040 1,398 3,0

Bca Finnat * ..........................(BFE) 0,310 +0,03 +13,85 0,245 0,324 112,1

Bca Intermobiliare .................(BIM) 3,124 +1,10 +59,39 1,780 3,258 489,0

Bca Pop.Etruria e Lazio * .......(PEL) 0,721 +0,98 -52,72 0,582 1,812 156,0

Bca Pop.Milano......................(PMI) 0,502 +0,30 +7,97 0,307 0,583 1608,7

Bca Pop.Spoleto ....................(SPO) — — — — — —

Bca Profilo ............................(PRO) 0,256 +0,20 +1,19 0,217 0,272 174,1

Bco Desio-Brianza ................(BDB) 2,312 +2,76 +12,78 1,827 2,360 271,4

Bco Desio-Brianza rnc ........(BDBR) 2,180 +6,65 +11,22 1,741 2,200 28,6

Bco Santander ....................(SANT) 6,520 -0,46 +4,24 4,830 6,740 —

Bco Sardegna rnc ...............(BSRP) 8,375 +0,42 +14,73 7,030 8,500 55,6

Bee Team ..............................(BET) 0,250 +2,54 +46,25 0,163 0,258 33,2

Beghelli ...................................(BE) 0,343 -0,15 -6,31 0,315 0,431 68,9

Beni Stabili ...........................(BNS) 0,490 — +5,15 0,446 0,546 940,1

Best Union Co......................(BEST) 1,469 -0,74 +68,46 0,870 1,490 13,3

Bialetti Industrie *...................(BIA) 0,229 -2,60 +17,35 0,188 0,267 17,2

Biancamano *.......................(BCM) 0,539 -1,73 -20,46 0,429 0,742 18,7

Biesse * ................................(BSS) 4,150 +0,53 +66,67 2,390 4,150 112,1

Bioera.....................................(BIE) 0,375 +0,32 +34,07 0,196 0,440 13,4

Boero Bart.............................(BOE) 22,500 +2,27 +9,28 18,670 22,700 97,7

Bolzoni *................................(BLZ) 3,188 -0,69 +54,46 2,024 3,294 82,4

Bon.Ferraresi...........................(BF) 35,890 -1,13 -3,00 32,510 40,800 203,1

Borgosesia ..............................(BO) 0,977 +0,88 +29,23 0,722 0,980 43,6

Borgosesia rnc......................(BOR) — — — — — —

Brembo * ..............................(BRE) 18,680 -1,63 +88,78 9,740 19,690 1251,4

Brioschi..................................(BRI) 0,086 -1,94 +0,70 0,077 0,102 67,7

Brunello Cucinelli *..................(BC) 23,470 -2,21 +73,85 13,360 24,550 1615,2

Buzzi Unicem ........................(BZU) 12,820 -0,31 +19,37 10,180 13,230 2134,2

Buzzi Unicem rnc ................(BZUR) 7,025 +0,36 +33,81 5,100 7,025 287,5

Cad It * ..........................(CAD) 4,560 +2,38 -2,15 4,080 4,950 40,5

Cairo Comm. *........................(CAI) 4,766 +0,55 +91,87 2,470 4,766 373,3

Caleffi....................................(CLF) 1,309 +1,32 -8,14 1,292 1,519 16,1

Caltagirone ..........................(CALT) 1,900 +6,74 +55,74 1,143 1,900 221,1

Caltagirone Ed.......................(CED) 1,190 +0,93 +35,30 0,718 1,190 147,7

Camfin .................................(CMF) 0,811 -0,49 +45,86 0,545 0,887 634,9

Camfin 09-11 w ............(WCMF11) — — — — — —

Campari ................................(CPR) 6,405 +0,08 +7,83 5,460 6,635 3696,0

Cape Live ................................(CL) 0,056 +1,63 +13,08 0,048 0,076 18,1

Carraro ...............................(CARR) 2,536 +7,73 +16,12 1,892 2,536 114,6

Cattolica As.........................(CASS) 16,950 -0,29 +33,05 11,680 17,260 919,6

CDC ......................................(CDC) — — — — — —

Cell Therap...........................(CTIC) 1,362 +2,71 +38,49 0,780 1,362 —

Cembre * .............................(CMB) 7,500 -1,19 +17,55 6,335 7,680 127,6

Cementir *............................(CEM) 3,360 +1,27+101,20 1,637 3,360 529,8

Cent. Latte Torino * ................(CLT) 1,775 +2,60 +19,93 1,451 1,990 17,7

Ceram. Ricchetti .....................(RIC) 0,193 -0,21 +5,23 0,159 0,210 15,6

CHL.......................................(CHL) 0,052 -0,19 -13,26 0,037 0,072 11,8

CIA .........................................(CIA) 0,273 -0,80 +14,81 0,203 0,292 25,2

Ciccolella ................................(CC) 0,323 -0,95 +6,43 0,265 0,450 58,0

Cir..........................................(CIR) 1,203 +1,86 +47,43 0,736 1,225 951,2

Class Editori ..........................(CLE) 0,236 +1,86 +9,46 0,173 0,260 24,8

CNH Industrial......................(CNHI) 9,300 -1,90 — 9,110 9,680 12595,5

Cobra * .................................(COB) 0,360 -1,61 +3,00 0,264 0,428 35,3

Cofide ...................................(COF) 0,577 +0,52 +43,07 0,367 0,605 418,9

Cogeme Set ..........................(COG) — — — — — —

Conafi Prestito' .....................(CNP) 0,648 -0,38 +4,68 0,581 0,750 30,2

Cred. Artigiano ......................(CRA) — — — — — —

Cred. Bergamasco...................(CB) 13,090 +1,47 -8,27 10,700 14,690 801,7

Cred. Emiliano .........................(CE) 5,100 +1,09 +19,16 3,550 5,100 1683,2

Cred. Valtellinese .................(CVAL) 1,190 +5,12 -0,34 0,844 1,355 555,6

Cred. Valtellinese 10w ....(WCVA10) — — — — — —

Cred. Valtellinese 14w ....(WCVA14) 0,174 +8,50 +15,58 0,130 0,240 —

Crespi ...................................(CRE) — — — — — —

Csp .......................................(CSP) 1,355 -0,22 +39,19 0,960 1,459 45,0

D'Amico *........................(DIS) 0,566 -0,35 +72,25 0,319 0,590 203,0

D'Amico 16 warr *...........(WDIS16) 0,087 +1,64 +40,61 0,050 0,090 —

Dada * ....................................(DA) 3,324 -0,06 +8,49 2,980 4,050 53,9

Damiani *.............................(DMN) 1,171 -2,34 +26,66 0,922 1,285 97,9

Danieli ..................................(DAN) 21,950 +1,90 -1,92 17,760 23,650 887,5

Danieli rnc ..........................(DANR) 14,940 -0,40 +14,48 11,480 15,050 606,6

Datalogic * ............................(DAL) 7,830 +0,38 +17,74 5,560 7,830 454,2

De'Longhi .............................(DLG) 12,050 -1,31 +7,40 10,820 12,980 1800,1

Dea Capital *.........................(DEA) 1,430 -1,24 +4,23 1,240 1,481 439,2

Delclima................................(DLC) 0,815 +1,81 +21,19 0,660 0,896 121,9

Diasorin * ...............................(DIA) 33,500 +2,26 +9,98 26,530 33,500 1855,6

Digital Bros *..........................(DIB) 1,418 +0,57 +12,27 1,079 1,470 19,9

Dmail Group * ......................(DMA) 4,186 +0,62+105,20 2,040 5,305 6,4

DMT *.....................................(EIT) 27,880 -0,36 +32,32 20,680 29,600 790,6

Edison r........................(EDNR) 0,955 +0,47 +9,09 0,842 1,443 105,4

EEMS..................................(EEMS) 0,310 +2,99 -14,68 0,261 0,377 13,4

El.En. * ..................................(ELN) 16,890 -0,06 +7,51 14,000 17,190 81,1

Elica * ...................................(ELC) 1,529 -1,10 +53,28 0,995 1,575 98,0

Emak * ...................................(EM) 0,770 +2,60 +41,71 0,530 0,788 126,0

Enel.....................................(ENEL) 3,210 +0,19 -1,41 2,304 3,258 30196,1

Enel Green Pw....................(EGPW) 1,702 +0,29 +17,46 1,358 1,729 8464,0

Enervit ..................................(ENV) 2,236 +3,52 +9,18 1,841 2,236 38,5

Engineering * ........................(ENG) 36,500 +0,86 +41,25 25,230 36,500 453,2

Eni .........................................(ENI) 17,480 +0,06 -7,95 15,290 19,480 63367,1

Erg........................................(ERG) 8,880 +2,07 +18,24 6,705 8,880 1331,5

Ergy Capital...........................(ECA) 0,161 — +10,83 0,116 0,307 26,5

Ergy Capital 16w............(WECA16) 0,030 +5,36 +21,90 0,024 0,058 —

Esprinet * ..............................(PRT) 5,415 +5,45 +57,50 3,170 5,415 279,4

Eukedos ................................(EUK) 0,652 -1,36 +16,43 0,453 0,710 11,6

Eurotech * .............................(ETH) 1,710 -2,23 +50,00 1,091 1,767 61,1

Exor ......................................(EXO) 30,060 +2,04 +54,00 19,000 30,060 7328,3

Exprivia *...............................(XPR) 0,768 -0,65 +19,25 0,610 0,790 40,0

Falck Renewables * .........(FKR) 1,122 +1,45 +9,89 0,791 1,140 326,3

Ferragamo...........................(SFER) 25,790 -1,83 +50,03 16,640 26,300 4355,5

Fiat............................................(F) 6,405 +0,23 +64,65 3,790 6,450 7944,7

Fidia * ...................................(FDA) 2,530 -1,48 +5,86 2,252 2,920 13,1

Fiera Milano * .........................(FM) 5,260 +0,38 +31,90 3,900 5,455 223,1

Finmeccanica........................(FNC) 5,570 -0,45 +23,78 3,590 5,820 3224,6

FNM .....................................(FNM) 0,215 -0,60 +5,80 0,170 0,235 94,4

Fondiaria-Sai .........................(FSA) 1,890 +0,64 +92,17 0,949 1,890 1729,3

Fondiaria-Sai risp ................(FSAR) 139,400 -0,43 +70,52 79,400 140,500 177,6

Fondiaria-Sai risp B.............(FSRB) 1,645 +1,04+137,20 0,671 1,645 523,3

Fullsix....................................(FUL) 2,940 +4,93 +51,23 1,856 2,940 32,5

Gabetti Pro.S. .................(GAB) 0,051 +14,64 -10,70 0,038 0,062 13,2

Gabetti Pro.S. 13w .........(WGAB13) 0,002 +30,77 -73,85 0,000 0,007 —

Gas Plus................................(GSP) 4,762 -0,75 -4,57 4,354 5,050 216,6

Gefran * ..................................(GE) 2,892 -1,90 +8,97 2,348 2,990 41,9

Gemina ................................(GEM) 1,716 -0,35 +56,00 1,074 1,740 2521,7

Gemina rnc ........................(GEMR) 1,692 -2,65 +65,72 0,995 3,100 6,4

Generali ....................................(G) 16,500 +0,67 +14,58 11,920 16,500 25623,3

Geox .....................................(GEO) 2,180 -5,22 -2,07 1,857 2,734 571,9

Gruppo Edit. L'Espresso...........(ES) 1,349 +5,39 +55,24 0,700 1,349 550,1

Gtech ....................................(GTK) 21,710 -0,18 +23,42 17,200 22,800 3787,0

Hera...............................(HER) 1,505 +0,33 +18,41 1,224 1,670 2016,2

I Grandi Viaggi .................(IGV) 0,376 -1,73 -3,57 0,326 0,412 17,0

IGD *......................................(IGD) 0,810 -1,22 -1,85 0,725 0,925 285,3

Il Sole 24 Ore ........................(S24) 0,598 +2,22 +12,62 0,478 0,700 25,6

Ima * .....................................(IMA) 22,890 +0,39 +56,78 14,400 22,890 837,6

Immsi ....................................(IMS) 0,465 -0,02 +1,66 0,405 0,589 158,5

Impregilo................................(IPG) 3,894 — +61,98 2,353 3,916 1566,3

Impregilo rnc........................(IPGR) 12,800 -2,59 +9,69 11,417 15,010 20,9

Indesit....................................(IND) 6,990 +0,43 +8,88 5,275 7,540 801,4

Indesit rnc ...........................(INDR) 5,670 -1,65 +0,35 4,442 6,860 2,9

Industria e Inn. ........................(IIN) 1,002 -2,62 -36,54 1,002 1,650 23,5

Intek Group ............................(IKG) 0,306 -1,99 -7,64 0,266 0,369 106,6

Intek Group rnc ....................(IKGR) 0,420 -1,55 +15,24 0,310 0,436 20,8

Interpump * ..............................(IP) 8,030 +0,37 +36,33 5,550 8,260 870,2

Intesa Sanpaolo ......................(ISP) 1,769 -0,45 +28,65 1,124 1,782 27407,8

Intesa Sanpaolo rnc..............(ISPR) 1,460 +0,48 +31,18 0,975 1,460 1351,2

Invest e Sviluppo ....................(IES) 0,816 +2,64 +1,49 0,534 1,000 5,1

Irce *......................................(IRC) 1,677 -0,18 +19,36 1,337 1,700 46,7

Iren ........................................(IRE) 1,090 +1,87+127,08 0,461 1,090 1288,1

Isagro * ..................................(ISG) 2,344 +1,56 +8,12 1,902 2,344 41,1

IT WAY * ................................(ITW) 1,484 -0,20 +25,02 1,184 1,520 11,7

Italcementi................................(IT) 6,195 -0,72 +39,53 4,102 6,240 1104,1

Italcementi rnc .......................(ITR) 3,370 -0,12 +52,49 2,130 3,374 353,6

Italmobiliare...........................(ITM) 20,850 +0,97 +59,16 12,800 20,850 459,2

Italmobiliare rnc...................(ITMR) 12,850 — +58,64 7,995 12,850 209,0

IVS Group ...............................(IVS) 7,590 -1,43 -2,69 6,300 7,800 295,4

IVS Group 16 warr ...............(WIVS) 0,290 — -25,67 0,207 0,390 —

Juventus FC..................(JUVE) 0,257 +17,27 +19,73 0,188 0,257 243,5

K.R.Energy......................(KRE) 1,301 -0,08 +53,06 0,836 1,635 43,3

Kinexia..................................(KNX) 1,290 -0,54 +24,88 1,029 1,465 27,8

La Doria * .........................(LD) 3,470 -0,86+103,16 1,680 3,500 109,0

Landi Renzo *..........................(LR) 1,155 -0,17 -22,90 0,895 1,646 130,3

Lazio .....................................(SSL) 0,649 +29,80 +41,39 0,400 0,649 39,4

Luxottica ...............................(LUX) 38,480 -0,57 +19,73 31,070 42,650 18277,0

Lventure Group ....................(LVEN) 0,047 +1,08 -14,91 0,042 0,350 5,0

Maire Tecnimont ...............(MT) 1,577 -2,59 +45,84 0,589 1,790 484,8

Management e C. .................(MEC) 0,170 +0,12 -0,53 0,154 0,185 80,0

MARR * ..............................(MARR) 10,000 -0,10 +25,47 7,900 10,380 663,3

Mediacontech ......................(MCH) 0,798 +2,24 -39,95 0,390 1,650 15,1

Mediaset ................................(MS) 3,488 +0,81+112,04 1,460 3,488 4127,1

Mediobanca............................(MB) 6,210 +1,55 +27,88 3,780 6,210 5331,5

Mediolanum .........................(MED) 6,130 +1,66 +54,80 3,834 6,130 4481,7

Meridie ...................................(ME) 0,078 -0,89 +4,99 0,073 0,100 4,0

Mid Industry Cap ...................(MIC) — — — — — —

Milano Ass...............................(MI) 0,630 +1,53 +94,47 0,314 0,630 1149,8

Milano Ass. rnc......................(MIR) 0,883 +1,03+137,43 0,364 0,883 89,8

Mittel .....................................(MIT) 2,018 -0,10 +49,59 1,300 2,020 179,5

Moleskine * ..........................(MSK) 1,817 +0,94 — 1,625 2,280 383,8

MolMed ...............................(MLM) 0,699 +0,43 +60,67 0,402 0,703 156,1

Mondadori..............................(MN) 1,190 -0,25 +3,48 0,825 1,293 298,7

Mondo Tv * ...........................(MTV) 0,495 +0,02 +0,76 0,385 0,592 13,1

Monrif ..................................(MON) 0,282 -0,91 +2,55 0,252 0,318 41,4

Monte Paschi Si. ................(BMPS) 0,239 +2,71 +2,18 0,166 0,300 2756,8

Montefibre ..............................(MF) 0,067 +1,68 -2,35 0,065 0,106 8,6

Montefibre rnc....................(MFNC) 0,159 — -13,51 0,143 0,193 3,9

Moviemax............................(MMG) 0,072 -2,43 -11,38 0,061 0,096 5,1

Mutuionline *........................(MOL) 3,854 -0,41 +19,16 2,949 3,932 152,6

Nice *............................(NICE) 2,950 +2,43 +10,32 2,390 2,950 338,1

Noemalife .............................(NOE) 3,494 +1,57 +15,83 2,901 3,771 26,3

Noemalife 15 warr .........(WNOE15) — — — — — —

Novare ....................................(NR) — — — — — —

Olidata.............................(OLI) 0,300 — +11,61 0,266 0,319 10,2

Panariagroup *................(PAN) 1,169 +0,43 +7,44 1,021 1,274 53,1

Parmalat ................................(PLT) 2,466 -0,40 +38,38 1,732 2,608 4455,2

Parmalat 15w ................(WPLT15) 1,458 -0,88 +89,60 0,729 1,603 —

Piaggio ...................................(PIA) 2,124 +1,72 +1,92 1,842 2,242 761,7

Pierrel ...................................(PRL) 0,552 +0,36 +1,41 0,521 0,894 25,5

Pierrel 12w.....................(WPRL12) — — — — — —

Pininfarina ............................(PINF) 3,070 -0,32 +0,85 2,680 3,396 92,5

Piquadro .................................(PQ) 1,850 -0,38 +14,76 1,338 1,857 91,2

Pirelli & C. ...............................(PC) 10,230 -0,87 +15,27 7,110 10,320 4868,2

Pirelli & C. rnc .......................(PCP) 6,880 -0,79 +19,55 5,620 6,950 84,2

Poligr. S.Faustino *.................(PSF) 5,375 — +36,28 3,850 6,325 45,8

Poligrafici Editoriale...............(POL) 0,254 +4,96 -6,41 0,200 0,282 33,2

Poltrona Frau.........................(PFG) 1,950 +3,78+100,41 0,940 1,950 269,8

Prelios...................................(PRS) 0,652 +4,24 -18,88 0,564 0,933 179,5

Premafin Finanziaria ................(PF) 0,173 -0,12 +30,15 0,127 0,249 71,1

Premuda .................................(PR) 0,240 +1,91 -3,15 0,204 0,285 45,2

Prima Industrie * ....................(PRI) 9,870 -0,40 +6,07 8,590 10,250 85,8

Prima Industrie 13w *......(WPRI13) 1,400 -2,10 — 0,581 1,489 —

Prysmian ...............................(PRY) 18,670 +0,43 +21,39 14,030 19,080 3987,1

R. De Medici * .................(RM) 0,225 +10,96 +54,97 0,104 0,225 81,4

Ratti ......................................(RAT) 2,010 +0,50 +1,93 1,926 2,292 54,8

RCS Mediagroup ...................(RCS) 1,604 -4,52 -63,04 1,096 4,445 724,1

RCS MediaGroup r B .........(RCSRB) 0,388 -2,49 — 0,303 0,398 31,0

RCS Mediagroup risp ..........(RCSR) 0,781 -3,16+180,01 0,175 0,806 23,6

Recordati * ............................(REC) 8,715 -0,40 +25,22 6,910 8,975 1829,4

Reply * ..................................(REY) 46,350 +2,32+120,19 20,920 46,350 426,4

Retelit .....................................(LIT) 0,559 +1,45 +12,97 0,440 0,584 91,4

Risanamento...........................(RN) 0,219 -1,75 +28,82 0,141 0,260 178,4

Rosss....................................(ROS) 1,270 -2,08 +27,19 0,960 1,297 14,9

Sabaf S.p.a. * .................(SAB) 13,510 +0,30 +49,36 8,800 13,700 155,8

Saes * .....................................(SG) 7,520 -0,53 +8,51 6,600 7,830 110,2

Saes rnc *.............................(SGR) 6,900 +1,02 +22,34 5,600 7,170 50,7

Safilo Group...........................(SFL) 13,510 -0,66 +98,38 6,665 16,200 827,9

Saipem.................................(SPM) 15,420 -1,34 -49,64 12,490 32,360 6867,7

Saipem risp........................(SPMR) — — — — — —

Saras ....................................(SRS) 0,971 +0,10 -4,15 0,870 1,154 923,7

Sat ........................................(SAT) 10,250 -4,56 +21,73 8,120 10,740 103,3

Save....................................(SAVE) 12,750 — +56,92 8,060 13,940 705,7

Screen Service......................(SSB) 0,069 -5,10 -57,00 0,052 0,172 9,7

Seat PG...................................(PG) 0,002 +29,41 -53,19 0,001 0,006 32,1

Seat PG r ..............................(PGR) 0,680 +3,03 -43,33 0,500 1,270 0,5

Servizi Italia * .........................(SRI) 3,618 -0,11 +9,64 3,150 3,760 99,1

Servizi Italia 15 warr * .....(WSRI15) 0,280 -9,59 +5,26 0,221 0,311 —

SIAS .......................................(SIS) 7,320 -2,40 +20,57 6,071 7,680 1676,5

Sintesi .....................................(SII) 0,113 -0,53 +10,87 0,080 0,135 4,8

Snai ......................................(SNA) 1,033 +18,74 +88,85 0,535 1,033 112,7

Snam Gas .............................(SRG) 3,774 +0,86 +5,30 3,372 3,860 12750,1

Sogefi *...................................(SO) 3,690 +5,01 +88,27 1,935 3,690 428,1

Sol ........................................(SOL) 6,040 -0,17 +49,36 4,000 6,240 549,9

Sorin.....................................(SRN) 2,012 -1,18 +17,25 1,679 2,222 970,9

Stefanel * ............................(STEF) 0,298 -2,13 -26,96 0,221 0,412 25,3

Stefanel risp * ...................(STEFR) — — — — — —

STMicroelectr. ......................(STM) 6,735 -1,17 +20,48 5,345 7,640 —

Tamburi ...........................(TIP) 2,198 +2,33 +47,32 1,485 2,198 299,4

Tamburi 13w ...................(WTIP15) 0,438 +11,08+822,11 0,011 0,426 —

TAS .......................................(TAS) 0,528 -1,86 +11,16 0,400 0,596 22,1

Telecom IT ..............................(TIT) 0,692 +1,39 -1,43 0,471 0,765 9242,9

Telecom IT Media .................(TME) 0,111 +3,36 -27,52 0,073 0,180 160,4

Telecom IT Media rnc .........(TMER) 0,190 -0,21 -21,46 0,150 0,270 1,0

Telecom IT rnc......................(TITR) 0,536 +1,13 -12,49 0,375 0,650 3237,8

Tenaris ..................................(TEN) 16,860 +0,24 +4,20 14,720 18,440 —

Terna ....................................(TRN) 3,400 +0,12 +10,82 3,010 3,598 6834,8

TerniEnergia *........................(TER) 2,126 +0,38 +0,57 1,900 2,320 79,9

Tesmec * ...............................(TES) 0,830 +1,72 +80,55 0,460 0,830 87,3

Tiscali.....................................(TIS) 0,043 +0,47 +5,94 0,035 0,047 80,2

Tiscali 14w ......................(WTIS14) 0,001 — -50,00 0,001 0,001 —

Tod's.....................................(TOD) 130,400 -4,96 +31,85 95,650 144,600 4020,4

Trevi Fin.Ind. ...........................(TFI) 6,350 — +51,41 4,040 7,200 444,2

TXT e-solution *.....................(TXT) 14,470 +7,11+129,14 6,300 14,470 84,1

UBI Banca .......................(UBI) 4,710 +2,30 +27,50 2,690 4,710 4216,8

Uni Land ...............................(UNL) — — — — — —

Unicredit ...............................(UCG) 5,440 +0,18 +41,30 3,238 5,460 31389,7

Unicredit risp ......................(UCGR) 7,960 -0,38 -9,85 7,270 9,275 19,5

Unipol ....................................(UNI) 3,990 +2,31+155,61 1,520 3,990 1751,3

Unipol 13w......................(WUNI13) 0,001 — -91,53 0,000 0,006 —

Unipol prv ............................(UNIP) 3,158 +2,13+132,21 1,339 3,158 860,0

Unipol prv 13w...............(WUNP13) 0,000 -25,00 -92,68 0,000 0,004 —

Valsoia............................(VLS) 8,490 +0,59+121,79 3,720 8,650 89,2

Vianini Industria......................(VIN) 1,218 +4,19 +22,17 0,940 1,218 35,6

Vianini Lavori .........................(VLA) 4,180 +2,45 +31,94 3,054 4,180 180,9

Vittoria Ass. *.........................(VAS) 8,320 +0,24 +66,53 4,878 8,330 560,6

World Duty Free ............(WDF) 8,025 +1,07 — 7,650 8,275 2042,8

Yoox *...........................(YOOX) 23,680 -1,33 +96,03 11,850 27,820 1352,1

Zignago Vetro * .................(ZV) 4,740 -0,55 +4,31 4,180 4,920 416,3

Zucchi ...................................(ZUC) 0,075 -0,27 -13,57 0,066 0,104 13,1

Zucchi 14 warr...............(WZUC14) 0,004 +2,56 -34,43 0,003 0,007 —

Zucchi rnc...........................(ZUCR) 0,190 +3,71 — 0,167 0,216 0,6

B.O.T.

Nome Titolo Tel. Prezzo Var. Var. Min Max CapitalizChiu. Chiu. 02-01-2013 Anno Anno (in milioni(euro) (in %) (in %) (euro) (euro) di euro)

Nome Titolo Tel. Prezzo Var. Var. Min Max CapitalizChiu. Chiu. 02-01-2013 Anno Anno (in milioni(euro) (in %) (in %) (euro) (euro) di euro)

Nome Titolo Tel. Prezzo Var. Var. Min Max CapitalizChiu. Chiu. 02-01-2013 Anno Anno (in milioni(euro) (in %) (in %) (euro) (euro) di euro)

Nome Titolo Tel. Prezzo Var. Var. Min Max CapitalizChiu. Chiu. 02-01-2013 Anno Anno (in milioni(euro) (in %) (in %) (euro) (euro) di euro)

14.11.13 29 99,976 -13.12.13 58 99,959 0,0814.01.14 90 99,914 0,2414.02.14 121 99,802 0,4614.03.14 149 99,776 0,3914.04.14 180 99,680 0,53

14.05.14 210 99,609 0,5913.06.14 240 99,473 0,6814.07.14 271 99,424 0,6414.08.14 302 99,301 0,7212.09.14 331 99,192 0,7314.10.14 363 99,068 0,82

Borsa Italiana Quotazioni in diretta sul telefonino: invia QUOTA <sigla titolo>, ad esempio: QUOTA ACE al numero 482242. Costo 0,5 Euro per SMS ricevuto. Info su www.corriere.it/economia

VVaalluuttaa aall 1166--1100--1133 Monete auree14 ott Denaro Lettera

Sterlina (v.c) 216,52 253,18Sterlina (n.c) 218,38 255,13Sterlina (post.74) 218,38 255,13Krugerrand 934,99 1.066,59Marengo Italiano 171,46 198,84Marengo Svizzero 170,97 193,68Marengo Francese 170,45 192,65

Oro14 ott Mattino SeraOro Milano (Euro/gr.) 30,54 30,71

Oro Londra (usd/oncia) 1.276,00 1.285,50

Argento Milano (Euro/kg.) — 534,69

Platino Milano (Euro/gr.) — 34,26

Palladio Milano (Euro/gr.) — 17,77

1 sett. 0,098 0,0991 mese 0,127 0,1292 mesi 0,170 0,1723 mesi 0,227 0,2304 mesi 0,261 0,2655 mesi 0,300 0,3046 mesi 0,341 0,346

7 mesi 0,374 0,3798 mesi 0,411 0,4179 mesi 0,450 0,45610 mesi 0,481 0,48811 mesi 0,512 0,51912 mesi 0,541 0,549

EuriborPeriodo T. 360 T. 365 Periodo T.360 T.365

Tassi

Italia 0,5 0,5Euro17 0,5 0,5Canada 0,994 1Danimarca 0 0Finlandia 0,5 0,5Francia 0,5 0,5

Germania 0,5 0,5Giappone 0,3 0,1G.B. --- 0,5USA 0,25 0,25Svezia 1 1

Sconto Interv Sconto IntervScadenza Giorni Pr.Netto Rend. Scadenza Giorni Pr.Netto Rend.

* Titolo appartenente al segmento Star.

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Dati a cura dell’agenzia giornalistica Radiocor. Monete Auree: ConFinvest F.L. Milano

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indici

MERCATI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14-10 var.%Amsterdam (Aex) . . . . . . . . . . . . . 376,27 +0,04Brent Index . . . . . . . . . . . . . . . . . 112,56 -0,63Bruxelles-Bel 20 . . . . . . . . . . . . 2832,57 +0,07DJ Stoxx Euro . . . . . . . . . . . . . . . 299,81 +0,05DJ Stoxx Euro50 . . . . . . . . . . . . 2977,69 +0,11DJ Stoxx UE . . . . . . . . . . . . . . . . 312,22 +0,20DJ Stoxx UE50. . . . . . . . . . . . . . 2783,05 +0,20FTSE Eurotr.100. . . . . . . . . . . . . 2546,62 +0,12Hong Kong HS . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Borsa chiusaJohannesburg . . . . . . . . . . . . . 43252,91 -0,00Londra (FTSE100) . . . . . . . . . . . 6507,65 +0,32Madrid Ibex35 . . . . . . . . . . . . . . 9696,00 +0,28Oslo Top 25. . . . . . . . . . . . . . . . . 464,07 +0,37Singapore ST. . . . . . . . . . . . . . . 3165,25 -0,45Sydney (All Ords) . . . . . . . . . . . . 5206,47 -0,43Toronto (300Comp) . . . . . . . . . . . . . . . . Borsa chiusaVienna (Atx). . . . . . . . . . . . . . . . 2519,51 +0,31Zurigo (SMI) . . . . . . . . . . . . . . . 7928,49 -0,10

selezione

FRANCOFORTE. . . . . . . . . . . . . . . 14-10 var.%Adidas . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 81,58 -0,54Allianz . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 120,00 +0,46Bayer Ag. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 86,97 -0,31Beiersdorf . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 68,55 -0,10Bmw . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 80,63 -0,14Commerzbank Ag . . . . . . . . . . . . . . 9,20 -0,07Deutsche Bank n . . . . . . . . . . . . . . 35,70 +0,66Deutsche Post . . . . . . . . . . . . . . . . 23,67 -0,75Deutsche Telekom n . . . . . . . . . . . 11,47 +1,46Dt Lufthansa Ag. . . . . . . . . . . . . . . 14,02 -0,88Hugo Boss Ag . . . . . . . . . . . . . . . . 95,01 -0,37Metro Ag. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 30,98 +0,34Siemens n . . . . . . . . . . . . . . . . . . 91,24 -0,18Volkswagen Ag . . . . . . . . . . . . . . 175,45 +0,14

PARIGI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14-10 var.%Air France . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7,44 -1,54Air Liquide . . . . . . . . . . . . . . . . . 100,35 +0,40Alstom . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 25,34 +1,14Axa SA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18,33 +0,74Bnp . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 53,70 +0,56Cap Gemini . . . . . . . . . . . . . . . . . . 44,28 -1,17Carrefour . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26,70 +0,70Casino . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 79,69 +0,98Ciments Francais. . . . . . . . . . . . . . 52,61 +0,44Crédit Agricole . . . . . . . . . . . . . . . . 8,94 -0,42Danone. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 53,48 +0,81Havas . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5,92 +0,53L'Oréal . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 123,25 -1,83Michelin . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 78,19 -1,36Peugeot S.A. . . . . . . . . . . . . . . . . . 11,25 -9,06Renault . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 65,51 +0,55Saint-Gobain . . . . . . . . . . . . . . . . . 37,44 -0,11Sanofi-Synthelab . . . . . . . . . . . . . . 73,20 -0,23Société Générale . . . . . . . . . . . . . . 40,69 +0,22Sodexho Alliance . . . . . . . . . . . . . . 69,89 +0,42Total . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 43,63 +0,03

NEW YORK. . . . . . . . . . . . . . . . . . 14-10 var.%Amazon Com. . . . . . . . . . . . . . . . 310,16 -0,19American Express . . . . . . . . . . . . . 75,79 +0,52Apple Comp Inc . . . . . . . . . . . . . . 496,35 +0,68At&T. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 34,03 -0,51Bank of America . . . . . . . . . . . . . . 14,23 +0,28Boeing . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 118,88 +0,76Carnival . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32,01 -0,74Caterpillar Inc . . . . . . . . . . . . . . . . 86,18 +0,67Cisco Systems. . . . . . . . . . . . . . . . 23,25 -0,13Citigroup Inc . . . . . . . . . . . . . . . . . 49,28 +0,12Coca-Cola Co . . . . . . . . . . . . . . . . 37,74 -0,08Colgate Palmolive . . . . . . . . . . . . . 61,39 -0,10Dow Chemical. . . . . . . . . . . . . . . . 40,78 -0,71DuPont . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 58,32 +0,67Exxon Mobil . . . . . . . . . . . . . . . . . 87,39 +0,51Ford Motor . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17,20 +0,52General Electric . . . . . . . . . . . . . . . 24,33 -0,29General Motors . . . . . . . . . . . . . . . 35,37 +0,06Goldman Sachs . . . . . . . . . . . . . . 159,11 -0,56Hewlett-Packard . . . . . . . . . . . . . . 22,84 +0,18Honeywell . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 85,87 -0,68Ibm . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 186,58 +0,23Industrie Natuzzi Sp. . . . . . . . . . . . . 1,83 +0,55Intel Corp . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 23,41 +0,62Johnson & Johnson . . . . . . . . . . . . 89,40 -0,06JP Morgan . . . . . . . . . . . . . . . . . . 52,33 -0,34Lockheed Martin . . . . . . . . . . . . . 127,31 +0,90Luxottica Grp Spa . . . . . . . . . . . . . 52,11 -0,80McDonald's. . . . . . . . . . . . . . . . . . 94,40 -0,36Merck & Co. . . . . . . . . . . . . . . . . . 46,73 -1,18Microsoft . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 34,37 +0,79Monsanto Co. . . . . . . . . . . . . . . . 106,81 +0,22Morgan Stanley . . . . . . . . . . . . . . . 28,00 +0,18Nike Inc. Cl. B . . . . . . . . . . . . . . . . 73,73 +0,37Occidental Pet . . . . . . . . . . . . . . . . 95,87 +0,40Pfizer . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29,12 +1,39Philip Morris . . . . . . . . . . . . . . . . . 86,69 +1,95Procter & Gamble . . . . . . . . . . . . . 78,65 +0,22Unilever NV . . . . . . . . . . . . . . . . . 37,65 -0,03Us Steel Corp. . . . . . . . . . . . . . . . . 22,30 +1,50Walt Disney. . . . . . . . . . . . . . . . . . 66,78 +0,86Whirlpool . . . . . . . . . . . . . . . . . . 131,97 -6,02Xerox . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10,64 -Yahoo Inc . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 33,95 -0,59

LONDRA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14-10 var.%3i Group . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 356,30 -0,36Anglo American . . . . . . . . . . . . . 1523,50 +0,76AstraZeneca . . . . . . . . . . . . . . . 3186,50 +0,32B Sky B . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 877,00 +0,46Barclays Plc . . . . . . . . . . . . . . . . 276,85 -0,41BP . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 443,40 +0,85British Telecom . . . . . . . . . . . . . . 353,50 +1,55Burberry Group . . . . . . . . . . . . . 1585,00 -1,25Glaxosmithkline . . . . . . . . . . . . . 1568,50 +0,90Marks & Spencer. . . . . . . . . . . . . 475,60 -0,44Pearson Plc . . . . . . . . . . . . . . . . 1306,00 +1,08Prudential . . . . . . . . . . . . . . . . . 1183,00 +0,42Rolls Royce . . . . . . . . . . . . . . . . 1125,00 +0,45Royal & Sun All . . . . . . . . . . . . . . 119,30 +0,34Royal Bk of Scot . . . . . . . . . . . . . 371,70 -1,38Schroders Plc . . . . . . . . . . . . . . 2650,00 +0,23Unilever Plc . . . . . . . . . . . . . . . . 2383,00 +0,30Vodafone Group. . . . . . . . . . . . . . 221,55 +0,80

ZURIGO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14-10 var.%Nestlé. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 61,65 -0,40Novartis . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 68,00 +0,15Ubs . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18,63 -0,43

Borse EstereA New York valori espressi in dollari, a Londrain pence, a Zurigo in franchi svizzeri. Dati diNew York aggiornati alle ore 20.00

Piazza Affari

diGIACOMO FERRARI

Borse europee deboli in attesadelle trattative Usa per trovarel’accordo sul tetto del debito escongiurare il default. Il FtseMib chiude a +0,19% unaseduta altalenante: da un latocontinua il trend delle Popolari

guidate da Banco Popolare (+4,56%), Ubi (+2,3%) ePopolare Emilia Romagna (+1,95%) mentre cedeIntesa Sanpaolo (-0,45%). D’altro canto le venditepiegano il lusso (tra i titoli migliori nelle ultimesettimane) con Tod’s che crolla del 4,96%, deboliFerragamo (-2,7%), Luxottica (-0,57%). Tra leutilities spicca il +3,7% di A2a protagonista di un+24% nell’ultimo mese. Fuori dal paniereprincipale vola Seat Pg (+29,4%) che ha rinnovatola partnership con Google, bene anche Iren(+1,87%) che ha completato l’emissione di unprivate placement per 125 milioni di euro mentrele vendite hanno piegato Rcs (-4,52%), nonostantela fiammata in mattinata, nel giorno in cui è statosciolto il patto tra i soci. Corrono i titoli del calciodopo i risultati conseguiti nel primo spezzone distagione: As Roma +20,56%, Juventus Fc +17,27%,Ss Lazio +29,8%.

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CORRONO LE POPOLARI

GIÙ TOD’S E IL LUSSO

40 Martedì 15 Ottobre 2013 Corriere della Sera

Corriere della Sera Martedì 15 Ottobre 2013 41

L’autobiografia Esce per la Bompiani «Ricordati di vivere» dove l’ex leader politico mette a nudo la sua vita privata e quella pubblica

Martelli, generazione allo specchiovent’anni dopo l’eclisse socialistaI successi, le contraddizioni e la solitudine dell’ex delfino di Craxi

U n giorno, nel lontano settembre del1972, Bettino Craxi (trentottenne,astro nascente del socialismo italia-no), chiese a Claudio Martelli (ven-

tottenne, ex repubblicano confluito nel Psi,studente di filosofia laureato con Dal Pra, in-segnante, già coniugato con una moglie gio-vanissima, ora fresco sposo della ventiduen-ne Annarosa, appartenente alla ricca bor-ghesia meneghina), se aveva voglia di ac-compagnarlo a trovare Nenni a Crans surSierre. Martelli — che a Nenni aveva scrittouna appassionata lettera — accettò entusia-sta. Le due coppie (Craxi e sua moglie, Mar-telli e sua moglie), partirono e raggiunserol’anziano leader socialista, che già scalpitavaper salire in un rifugio. Dopo pranzo, le co-perte attorno alle gambe, si parlò di tutto: ilprossimo congresso, le faccende di casa no-stra, la politica internazionale. A un tratto,Nenni domandò a Craxi notizie su quel gio-vanotto che gli aveva fatto conoscere. Craxilo descrisse, parlò dei suoi studi e specificòil suo particolare interesse per Bayle. Nenni,francofono, si rivolse a Claudio e disse: «Bey-le cioè Stendhal, lo scrittore?». «No, BaylePierre,il filosofo», rispose Claudio, felice diessere «con loro, con Pietro e con Bettino».

Dunque, Bayle era il filosofo francese au-tore del famoso Dizionario storico-critico,precursore dell’Illuminismo: una delle innu-merevoli letture alle quali, negli anni dell’ap-prendistato, si era abbeverato il «professori-no» (come lo chiameranno più tardi i com-pagni nelle sezioni socialiste), che variavanodai romanzi dell’esistenzialismo francese(letti con gran consumo di Gauloise e Per-nod a Parigi), a Gramsci e Lukács e ai testi sa-cri del marxismo (imprescindibili perchiunque volesse avere un minimo di ossi-geno per sopravvivere nella cupa cappa cul-turale ancora stalinista di quel tempo), aiclassici del pensiero liberale e socialista.

Pure, un’aria stendhaliana attraversa Ri-cordati di vivere, il corposo, dettagliato e in-trigante libro in cui Claudio Martelli parla dise stesso, della sua vita privata e politica, e diconseguenza descrive il periodo storico delnostro Paese che va dai primi Anni Settantaai primi Novanta: quando Tangentopoli eMani pulite squagliarono come neve al sole ipartiti che rappresentavano oltre la metàdell’elettorato italiano (mettendo su un piat-

to d’argento i loro voti a chi ebbe la furbiziadi saperseli prendere).

Perché dico che un’aria stendhaliana at-traversa Ricordati di vivere? Per come, inquesto libro, il suo autore si pone. In altritermini, per la sincerità (talvolta perfino im-pudente) con la quale mette a nudo le suecontraddizioni. A cominciare dal conflitto (atratti lacerante) fra la filosofia e il primumfare della politica; fra le scelte della moraleche si rivolge al Bene e quelle della politicache servono il Potere; fra il libertinismo, di-chiarato, e il suo romanticismo; fra l’affet-tuosità e la freddezza; il coraggio che non facalcoli e i calcoli che seminano ambiguità osospetto; fra un modo di fare a volte impe-rioso e l’antica, insopprimibile gentilezzalombarda. Contraddizioni e dissidi persona-li che non abbandoneranno mai il protago-nista di un’avventura risoluta, rischiosa, en-tusiasmante, gonfia di successi e di delusio-ni, ferite e colpi bassi, e sempre sul crinale

stretto di una scommessa, ma che a poco apoco — nello scorrere di pagine, anni edeventi — si trasferiranno da lui stesso alle vi-cende pubbliche che Martelli racconta, agliinterpreti palesi e nascosti di quelle vicende,al buio — spesso prevalente sulla luce — diun’epoca che, a fronte dello sconfortantespettacolo offerto nell’ultimo ventennio(principalmente da una parte, ma anche dal-l’altra), qualche volta ci chiediamo se nondobbiamo paradossalmente rimpiangere.

Il libro di Martelli è un libro tumultuoso edrammatico. Tumultuoso, perché i «fatti»sono costantemente accompagnati da unasorta di tumulto interiore di chi scrive, chenon riesce a placarsi neppure nei momentidi maggior successo politico e personale, einsieme dalla angosciante sensazione dellabrevità e velocità del tempo. Drammatico,perché tutti i «fatti» che Martelli analizza eracconta, così come i rapporti di non pocorilievo con gli individui che vivono nelle pa-gine, hanno un corso drammatico, mai line-are, che — questa volta sì— dipende moltis-simo dalla storia.

Una storia — che non è soltanto la storiadell’ultimo Partito socialista, ma che nel Psiha un cardine di potere e scontro — talmen-te fitta di contrasti, lotte, zone oscure (e an-che misteri veri, sui quali non è stata fattachiarezza) che risulta difficile sintetizzare inun riassunto. Il Sessantotto, con la sua in-transigenza nei confronti di chi rifiutava idiktat delle sciamannate assemblee, il «ri-formismo» (il giovane Martelli era per l’ap-punto riformista) equiparato al fascismo, el’uso cieco della violenza che fu il gradinod’entrata nel labirinto poi fatale delle Brigaterosse e degli anni di piombo; il «caso Moro»con socialisti e radicali da una parte per latrattativa, comunisti e quasi tutta la Dc con-tro ogni trattativa; le strategie, le lotte culmi-nate nel Midas per rovesciare il potere all’in-terno del Partito socialista; le sfiancanti bat-taglie interne seguite alla conquista della se-greteria e dei posti chiave e quelle con gliavversari politici e gli alleati; il desiderio,forse utopistico, di cambiare radicalmente ilpartito e la società italiana, culminato nel di-scorso vibrante su «meriti e bisogni» cheMartelli fece a Rimini (gli valse applausiscroscianti dalla platea in piedi, mentre soloCraxi rimaneva seduto), e le resistenze diCraxi; la lotta alla mafia con Martelli mini-stro di Grazia e Giustizia, avversata dai con-

trasti nella magistratura, e non solo da quel-li; la tragedia di Falcone, chiamato da Mar-telli al ministero; l’affare Enimont, con i sui-cidi di Gardini e Cagliari e, prima, ilbigliettino del conto Protezione dettato daCraxi a Martelli e finito misteriosamente nel-le carte di Gelli; il progressivo distanziarsidelle posizioni e delle idee fra Craxi e il suodelfino; Tangentopoli; il presunto tradimen-to del delfino; la fine di Craxi, del Psi e di tut-to: non c’è momento della vita privata e pub-blica di Claudio Martelli, il «professorino»che si metteva gli occhiali finti per sembrarepiù grande, che non abbia le stigmate di unaperpetua battaglia. Persino Roma, la cittànella quale Martelli si è trasferito da Milano,è stata oggetto di sentimenti opposti: primadetestata, poi amata incondizionatamente(magari correndo il rischio di farsi avvelena-re dalla sua «grande bellezza»).

La figura di Bettino Craxi giganteggia inRicordati di vivere (libro che offre una car-rellata di ritratti imponente: da Brandt a Mit-terrand, da Gelli a Gardini). Giganteggia conla sua fisicità spesso sgradevole, alla qualeMartelli non risparmia nulla; con la sua in-telligenza e la sua spregiudicatezza politica(che però non gli consentì mai di conquista-re la «gente» e lasciò il partito ai suoi nume-ri); col suo anticomunismo, a volte preveg-gente a volte incistato nel rancore; con la suarapacità disastrosa nei confronti del potere;con la sua diffidenza verso tutti, compresi ipiù cari amici (come Martelli, di cui disseche avrebbe «fatto poltiglia»); con la sua in-capacità di distaccarsi dalle proprie convin-zioni, con la sua solitudine (anche postuma,difesa a oltranza dalla figlia Stefania), con lasua ingiusta morte.

Ricordati di vivere, un libro che farà mol-to discutere, è la storia di un intellettuale cheha nutrito dei veri ideali, ha fatto politica eha cercato, per i suoi ideali, di cambiare lapolitica ed è stato risucchiato dalla politica;di un’epoca che funestamente prepara i ventianni successivi; e di una travagliata, com-plessa, ma profonda amicizia. Oggi, gli uo-mini politici di quell’epoca sono morti oscomparsi dalla scena; quei partiti sono statipolverizzati e i partiti che hanno preso il loroposto sono vuoti di valori e di idee; la «gen-te» non crede più alla politica; la corruzioneè aumentata a dismisura, perché non si rubapiù per i partiti, ma per le proprie tasche; eClaudio Martelli — che ora, con questo libro,ricorda i suoi meriti, riconosce i suoi errori enon rinnega nessuna delle sue idee — se nesta, con rara dignità, nel deserto. Da vent’an-ni ci sta. E venti anni fanno impressione.

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La carriera

Nel partitoe al governo] ClaudioMartelli è natoa Gessate,vicino a Milano,il 24 settembre1943]Laureato infilosofia, halavorato comeassistente nellafacoltà diLettere efilosofiadell’Universitàdi Milano] Nel 1976aderisce al Psi.Deputato dal1979, nel luglio1989 divienevicepresidentedel Consigliodei ministri delgovernoAndreotti] DuranteTangentopoli,nel 1993, ècandidato adassumere laguida del Psi,ma è raggiuntoda un avviso digaranzia] Abbandonain mododefinitivo lapolitica nel2005

Claudio Martelli,a sinistra, con BettinoCraxi (1934-2000)durante gli anni se-gnati dai successi delnuovo corsosocialista. Martelli,considerato a lungo ildelfino del segretariodel Psi, fu vicesegre-tario del partito perdiversi anni, a partiredal 1981. Dal 1989 fuvicepresidente delConsiglio, quindi mi-nistro della Giustiziadal 1991 al 1993(Foto Ansa)

diGIORGIO MONTEFOSCHI

I particolari mai rivelatidi una stagione irripetibile

Il libro di Claudio Martelli Ricordati divivere, pubblicato dalla Bompiani (pp. 32019,50) contiene racconti, memorie personali,ricordi di partito, particolari non detti di sé edettagli non confessati della politica. Lapresentazione è in programma per martedì22 ottobre a Milano alle 18 nella Sala Buzzatidi via Balzan 3 (angolo via S. Marco 21) con iltitolo «Trent’anni di vita politica per capire ilpresente». Intervengono, insieme conl’autore, Paolo Mieli, Livia Pomodoro,Andrée Ruth Shammah e Luciano Violante.Ingresso libero solo con prenotazione,tel. 0287387707; [email protected]’evento, organizzato dalla FondazioneCorriere della Sera con il sostegno dellaFondazione Cariplo, è parte deiGli incontri ExLibris, che si ispirano alla piùrecente produzione editoriale per fornirespunti di approfondimento e dibattito.

La copertina dellibro di ClaudioMartelli «Ricordatidi vivere»

Presentazione martedì 22 a Milano

PER GIOVANI CREATIVI Al via la quinta edizione del Premio Terna per l’artecontemporanea: «Essere o non Essere. Con gli Altri. La ReteSociale a regola d’Arte». Al premio, che nelle passatestagioni ha raccolto la partecipazione di oltre novemilaartisti da tutta Italia e dall’estero, si può concorrerepresentando opere del più vario genere: installazioni,pittura, scultura, fotografia, light box e video arte. Perpartecipare ci sono trenta giorni a partire da oggi: si

candidano le proprie opere su www.premioterna.com.La giuria del premio, presieduta da Luigi Roth e FlavioCattaneo, è composta da Patrizia Sandretto ReRebaudengo, Giorgio Fasol, Anna Rosa e GiovanniCotroneo, Camilla Nesbitt, Giuseppina Panza di Biumo. Icuratori del Premio sono Cristiana Collu, direttrice del Marte Gianluca Marziani, direttore di Palazzo Collicola a Spoleto.I 15 finalisti saranno in mostra al Tempio di Adriano a

Roma, appuntamento «storico» con il Premio Terna nelperiodo natalizio, a partire dal 19 dicembre, fino a metàgennaio 2014. I vincitori (nella foto «Show Trial» il lavorodi Irina Korina, vincitrice lo scorso anno) saranno tre e ilmontepremi, del valore di 60mila euro, sarà in partedevoluto ad uno dei progetti finalisti del Sodalitas SocialInnovation nella categoria italiana «Territorio edemarginazione sociale».

Cultura Festival sulla scienza a PordenoneLo scienziato e attore Flavio Oreglio presenta in anteprima aPordenone il suo libro Storia curiosa della scienza (Salani)mercoledì 16 ottobre, prima giornata del festivalScienzarteambiente, in programma fino a domenica 20 sultema «Mondi in muta». Tra i protagonisti del festival:Umberto Curi, Piergiorgio Odifreddi, Telmo Pievani. (d.frn.)

Premio Terna 2013-14:la rete socialefatta a regola d’arte

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Corriere della Sera Martedì 15 Ottobre 2013 Terza Pagina 43

Elzeviro

«Cellophane», il romanzo di Cinzia Leone

CERCARE TRA I RIFIUTIPER CAPIRE CHI SIAMOdi PIERLUIGI BATTISTA

S crive Cinzia Leone nelleprime pagine del suoromanzo Cellophane(Bompiani, pp. 210, e

16), attribuendo questa rifles-sione ad Aurora, la protagoni-sta: «La spazzatura ci raccontae ci tradisce. Finisce per esser-ci molta più verità in quelloche abbandoniamo che inquello che decidiamo di tratte-nere». Forse ciò che «decidia-mo di trattenere» è altrettantoimportante, e nemmeno ce neaccorgiamo. Ma sicuramenteciò che abbandoniamo è unachiave per capire le nostre vite.

Nelle società tradizionali,fondate sul villaggio e sulloscambio diretto tra personeche si conoscono reciproca-mente fino all’ultimo detta-glio, non c’è bisogno dellaspazzatura per capire che cosaha fatto un vicino di casa, cosaha pensato, cosa ha mangiato,cosa ha usato. Le società chiu-se sono le più trasparenti e lemeno libere proprio perchénon c’è uno spazio protettodalle incursioni del mondo,dall’occhio intrusivo della so-cietà. In quelle aperte, metro-

politane, giganteschi agglo-merati di estranei, ogni portarecinta un universo inesplora-to. Cosa succede là dentro? Co-sa fa e cosa pensa, come parla,cosa legge, cosa mangia la si-gnora del pianerottolo?

L’ossessione del personag-gio di Cinzia Leone esprime undilemma della società contem-poranea: godere della privatez-za però rinserrandosi in unospazio indecifrabile agli altri,oppure rinunciare all’indipen-denza della sfera privata, maguadagnando in conoscenzareciproca, prossimità, calorecomunitario. Aurora fruga tra isacchetti multicolori, calami-tata da quello di colore giallo.Racconta della sua passioneper i rifiuti altrui, che la agitasin da ragazza (è figlia del tito-lare di un’impresa di disinfe-stazione: i legami dell’incon-scio sono quelli più duraturi einvulnerabili, lei prenderà ilposto del padre, e anche congrande audacia imprenditoria-le e coraggio civile nella Paler-mo deturpata dal «pizzo»). Sipotrebbe dire che è un’eroinadi un’epoca che non conoscevale separazioni rigorose dellaraccolta differenziata. Tutto simescola, in quei sacchettiispezionati ossessivamentedall’Aurora di Cinzia Leone:

ma la vita è così, mescolata,confusa e disordinata. E ciòche noi abbandoniamo, o scar-tiamo, o gettiamo via, è esatta-mente il disordine della vitache accumuliamo sperando didisfarcene.

L’ossessione di Aurora diceinvece che c’è sempre un con-trollo in più. Che, dopo avergettato un sacchetto colmo diimmondizia dentro un bidoneo in un grande secchio, ci saràsempre un altro occhio asmentire che basta, nessunopiù potrà collegare quei resi-dui a noi. Aurora compie unafunzione di riconoscimentosociale. Vuole risalire alla tra-ma coerente di una vita («tra-ma» è una parola fondamenta-le nel romanzo di Cinzia Leo-ne) attraverso frammenti di vi-ta gettata via. È fortunataquando trova lacerti di lettere,testimonianze scritte, perché lìla vita vissuta e scartata cercagià di avere un senso intellegi-bile. Ma anche con le lattinevuote, con la carta unta degliaffettati, con i pacchetti di si-garette accartocciati, con i«bugiardini» di un farmaco as-sunto, si possono ricreare nel-l’immaginazione esistenze si-no ad allora rinchiuse nelleproprie case, oppure raccoltedentro un sacchetto dai colorisgargianti.

Basterebbe questa passioneconoscitiva di Aurora a farcientrare in un mondo che dicemolto del modo in cui le per-sone vivono. Anche se poi, nelromanzo, un dito mozzato se-gna irrevocabilmente la svoltanarrativa di un racconto finoad allora dominato da un’os-sessione piuttosto che da unfatto. Il fatto (è ovviamente unevento criminoso legato a queldito che Aurora ritrova con rac-capriccio e che decide di con-servare, con scelta destinata adenunciare una certa qual pre-disposizione al macabro) spez-za il ritmo placido della fissa-zione di un singolo e fa rien-trare quell’ispezione in unatrama pubblica.

Il romanzo cambia natura.Da ispezione psicologica neimeandri di chi si fa occhiutoispettore della spazzatura al-trui, a racconto dalle tinte gial-le. Gialle come il sacchetto pre-diletto, gialla come la trama diuna vicenda di violenza. Un di-to mutilato non è un pezzo dicarta o il frammento di una let-tera stracciata. È l’indizio di uncrimine consumato nel sotto-suolo di una società in cui cia-scuno è estraneo all’altro, e tut-ti sono dei perfetti sconosciuti.Una curiosità diventa indagi-ne. Le persone, protagonisti diun progetto delittuoso. CinziaLeone racconta ciò che si muo-ve nel magma sociale e i peri-coli nascosti in un sacchetto dicellophane. Giallo, come il suoromanzo.

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In quello chegettiamo viasi trova più veritàrispetto a quelloche tratteniamo

Romano e Martinelli presentanoil volume di Rugge sulle istituzioniSergio Romano e Alberto Martinelli presentano ilvolume Il trasferimento internazionale dei modelliistituzionali (edito dal Mulino), a cura di Fabio Rugge.L’iniziativa avrà luogo nel Salone Teresiano dellaBiblioteca dell’Università di Pavia (palazzo centrale),domani alle 17.30. Sarà anche un’occasione perfesteggiare il professor Rugge, neorettore dell’ateneopavese. Il volume è una raccolta di saggi storici,politologici e giuridici frutto di un confronto promossodall’Università di Pavia e dall’Istituto per gli Studi diPolitica Internazionale di Milano. Il tema riguardal’innesto di norme giuridiche, in territori moltodifferenti da dove sono stati creati.

Domani a Pavia

Francoforte La denuncia di Gian Arturo Ferrari sul declino italiano apre un dibattito tra gli editori

«Libri: la crisi c’è, ma è europea»Zapparoli: però la carta è in ripresa, più periferici gli ebook

T occava questioni fondamen-tali come la scuola, la politi-ca culturale e l’industria edi-toriale, l’intervento di Gian

Arturo Ferrari apparso ieri in primapagina sul «Corriere della Sera» do-po la fiera libraria di Francoforte,con il titolo significativo «Scoprire aFrancoforte di non contare più nul-la». Notava, il presidente del Centroper il libro e la lettura, che nei «cor-ridoi semivuoti» della Buchmesseappariva evidente esplicito il «decli-no italiano», tra «spazi abbandona-ti» e «rade sedie», e soprattutto con«idee poche, immaginazione e in-ventiva ancor meno». Un quadro al-larmante, che in un’edizione «in to-no minore» della Buchmesse destaancora più allarme, e di cui Ferrariattribuisce le responsabilità «allamano pubblica, che ha martoriatouna scuola già debole. E non ha sa-puto creare una platea di lettori»,ma anche «al privato, che non è mairiuscito a mettere sensatamente in-sieme proprietà, management ecompetenza editoriale».

Le prime reazioni degli editori al-l’allarme di Ferrari sono però finoratutte di segno diverso. E battono sudue tasti: la generalità della crisi e lenuove vie che il mercato librario,fuori dalle fiere, sta prendendo.Mentre sono d’accordo sull’allarmeper quanto riguarda lo stato dellalettura in Italia.

«Su una cosa sono d’accordo conFerrari — inizia Luigi Brioschi, dellaGuanda — il tenore culturale italia-no è indicato dal basso tasso di let-tura, e qui molte responsabilità so-no della scuola. Sul resto, invece, so-no meno d’accordo». E continua:«La preoccupazione a Francofortenon serpeggiava solo negli standitaliani, ho parlato con molti editorifrancesi, ad esempio, preoccupatiquanto noi. Non vorrei insommache si confondesse il “ritardo italia-no” (più che il “declino” evocato daFerrari) con quella che è invece unacrisi economica che riguarda tuttima che, si spera, è transitoria. Cioè:una parte delle colpe, per tutti e an-che per gli italiani, se la prende lacrisi economica. Detto ciò, non sareicosì negativo: l’editoria italiana è an-cora competitiva, curiosa, piena dirisorse. Tenendo conto che non èstata una Francoforte di grandi of-ferte, per noi ad esempio è andatabene dal punto di vista commercia-le. Quindi: ammetto alcune consi-

derazioni di Ferrari, ma dico: atten-zione, c’è molta preoccupazione an-che all’estero. E in generale mi pareun po’ severo nel giudizio sugli edi-tori italiani. Quanto agli editori tur-chi... era uno stand nazionale, nonquello di un singolo editore».

E forse, suggeriscono altri, laquestione è che il mercato conosceormai anche altri luoghi di scambio.«Non ci si può discostare molto dalgiudizio di Ferrari — afferma MariaGrazia Zulli, direttore commercialedella Fandango – soprattutto perquanto riguarda i dati, i decrementinon sono discutibili. Ma io appar-tengo a una realtà in controtenden-za: negli ultimi tre anni abbiamo in-vestito molto e abbiamo un fattura-to con un incremento del 50 %, e do-po anni di lavoro siamo riusciti avendere all’estero le opere di AndreaPazienza, un risultato che ci rende

felici. Ma è vero che il nostro merca-to lotta contro un fortissimo decre-mento. Però, è vero anche che cam-bia il modo di comunicare con ilmercato estero: forse c’è tutto unmondo che non è rappresentato aFrancoforte, che resta un luogo diincontro mentre ci sono altri luoghiper acquistare e vendere».

In sostanza, l’allarme c’è, ma cer-carlo nei corridoi semivuoti di Fran-coforte, commentano altri, potreb-be non essere così significativo.«Quello che ho visto io a Francofor-te — ribatte Marco Zapparoli, edito-re di Marcos Y Marcos — è che c’era-no pochissimi stand. Noi ad esem-pio non lo abbiamo da dieci anni,anche se per quanto riguarda la casaeditrice Francoforte resta un appun-tamento utile, perché in fiera siscambiano molte informazioni. Maabbiamo deciso di vedere meno

gente e di farlo meglio, e siamo statipremiati (tra l’altro vendendo tuttala serie di Ervas in Germania). Piut-tosto, ho notato due cose: in genera-le e non solo per gli italiani, una ri-presa del libro di carta rispetto al-l’ebook (bei libri, profili di qualità, egli ebook mi sono sembrati più pe-riferici anche logisticamente); e poi,la bellezza degli stand collettivi, co-me quelli delle università tedescheo quello dei produttori di audiovisi-vi. Un’idea da cui imparare».

Riassume Gianluca Foglia, diret-tore editoriale della Feltrinelli: «For-se un intervento severo, ma fondato,quello di Ferrari. Ho riscontrato an-ch’io la mestizia in una fiera che ingenerale è stata priva di idee. Ma hola sensazione netta che la situazionenon sia migliore in Francia, Spagna,Olanda e Inghilterra, forse con l’uni-ca eccezione della Germania. Peròsegnali diversi ci sono: per esempionoi non abbiamo trovato nulla daacquistare, ma abbiamo venduto ungiovane autore trentenne, contesotra tre editori tedeschi, tre francesi ealcuni americani, Giuseppe Catoz-zella. Questo per dire che forse citroviamo di fronte a un’altra que-stione, cioè a un cambio generazio-nale, un ricambio di forze».

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di IDA BOZZI Reazioni

ConfrontiA sinistra: Gian Arturo Ferrari, giàdirettore della Mondadori, che sul«Corriere della Sera» di ieri hasottolineato come alla fiera del libro diFrancoforte «l’Italia non conti più nulla».A destra: Marco Zapparoli, editore dellaMarcos y Marcos, rileva non solo per ilmercato italiano una ripresa dei libricartacei, a cui corrisponde invece unatendenza dei libri elettronici ad occuparespazi più periferici negli stand

Noir Un thriller di Carlo Bonini e Giancarlo De Cataldo racconta i nuovi rapporti tra delinquenza e potere

Il crimine cambia facciain una Roma corrottadove qualcuno si ribella

Ametà del romanzo Suburra (Einau-di Stile libero), un investigatoredall’ambiguo passato, ma converti-

to alla «buona battaglia», è seduto altavolo di un ristorante dove s’incontra-no politica, crimine e affari, e indican-do gli astanti istruisce una giovanecollega. «Non farti ingannare da que-sta ostentazione di bonomia tipica-mente romanesca; la metà di questagente ha scheletri nell’armadio orribi-li, e l’altra metà è pronta a scannarsiper metterci le mani sopra».

«Agli scheletri o all’armadio?».«A tutti e due. Qua non si butta niente,

basta che abbia un valore di mercato. È Ro-ma, tesoro».

Poche battute che riassumono una sto-ria di banditi di diverse razze e specie, pro-tagonisti di evoluzioni e mutamenti. Deibanditi stessi, delle loro imprese e delleloro alleanze; del mondo che li circonda,del potere col quale entrano in contatto; dichi li combatte. Solo i corrotti appaiono

sempre uguali a se stessi, coi soliti vizi —sesso e droga, per lo più — che diventanostrumento di ricatto e condizionamento.

Il giudice narratore Giancarlo De Catal-do riprende in mano il suo romanzo cri-minale e lo porta avanti di qualche decen-nio, fino ai giorni nostri, accompagnatodal giornalista Carlo Bonini, che da croni-sta ha attraversato un lungo tratto di que-sto periodo. Ne è venuto fuori un raccontoin cui sono soprattutto i «cattivi» ad avercambiato faccia. Non inseguono più il so-gno delle macchine di lusso, delle villepacchiane e delle squillo d’alto bordo; isoldi sì, eterno motore di ogni malefatta.Ma mentre gli antenati guardavano condistacco il potere, e quasi ne ridevanoquando gli elargivano favori ben pagati, iloro epigoni ci si accordano volentieri. Di-sprezzandolo come prima, ma sfruttando-lo fin quasi a mescolarsi coi suoi tentacoli,intrecciandosi nella gestione degli stessiaffari sporchi.

Prima i criminali si avvicinavano al sot-tobosco della politica, agganciati da per-sonaggi minori che facevano da tramite,

cercando di lasciare tutto nell’ombra;adesso invece entrano direttamente nelbosco, incontrano onorevoli e monsignoriquasi alla luce del sole. E dettano le pro-prie regole, imponendo scelte che rispon-dono a logiche di malavita prima che diconsenso o d’interessi mediati, come fa lapolitica. Anche quella del malaffare, chenei meandri della suburra coltiva i propriobiettivi.

La storia ruota intorno a una specula-zione edilizia sul litorale di Ostia, alber-ghi, ristoranti e sale-giochi alla periferia diRoma per riempire le tasche dei boss, deipotenti e dei faccendieri di casa in Vatica-

no, con e senza tonaca. Ma chi tira real-mente le fila del progetto, facendo da tra-mite tra le diverse sponde, è un ex attivistaneofascista riciclatosi in criminale comu-ne, rimasto con le sue idee, ma senza piùideologie. Un esemplare ispirato a diversifatti di cronaca. E i richiami alla realtà nonmancano: dall’assalto al caveau della ban-ca del tribunale al tributo rivolto a unagente segreto onesto, Nicola Calipari; daiboss che continuano a dare ordini dagliarresti domiciliari a qualche sberleffo, co-me quello lanciato a un ministro dell’In-terno «leghista dalle lenti con la montatu-ra rossa».

I banditi possono contare su magistratie investigatori amici, come sempre è capi-tato, ma si trovano a fronteggiarne altriche, al contrario, non s’arrendono al «por-to delle nebbie», tra giovani ribelli dalletentazioni grilline e vittime che voglionovendicarsi di strozzini e mafiosi. Crudeltàe collusioni si dipanano insieme all’intrec-cio, suscitando quasi lo stesso grado di di-sgusto. Fino al gran finale, consumato nel-la sera in cui un imprenditore d’assalto, di-venuto capo del governo, è costretto a di-mettersi, presagio di un’uscita di scenache non si consumerà fino in fondo. Comela resa dei conti tra «buoni» e «cattivi»che si sfidano nella suburra degli inganni.

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R Il libro: Carlo Bonini, Giancarlo De Ca-taldo, «Suburra», Einaudi Stile libero,pagine 481,e 19,50

«La seducente Roma» di Denis Fabbri

diGIOVANNI BIANCONI

Sopra unaelabora-zione del-l’uomoche pensadi Rodin,celebresculturabronzeaconserva-ta a Parigi

44 Martedì 15 Ottobre 2013 Corriere della Sera

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MIGRANTI

Alla frontiera di Lampedusaservono rinforzi, non promessediGOFFREDO BUCCINI

Padre Mose lo racconta conun’immagine: «I lampedusanisono angeli, il Signore li hamandati sulla strada di noieritrei». Trentasette anni, da

cinque a Milano, sacerdote cristianocopto, ha perso la sorella Agaramet nelnaufragio del 3 ottobre, e ne hariconosciuto il corpo. Guarda le bareimbarcate sul pattugliatore d’altura Libra escuote la testa: «Non so nemmeno inquale cimitero la portano». Così,sconfortato, torna ad aggrapparsi ailampedusani, unico salvagente nellaburrasca di anime e corpi. Come fanno isuoi connazionali in questi giorni. Comehanno fatto migliaia di migranti in questianni.Anche ammettendo che tra molti angeli sinasconda qualche diavolo (la Procura nonconferma ma neppure esclude davvero chesull’isola si celino basisti dei mercanti dicarne umana, come pare di capire daalcune testimonianze e da qualcheintercettazione), è straordinaria la provache i lampedusani hanno dato, reggendoquasi da soli, con generosità e buonsenso,la frontiera dell’Occidente nelMediterraneo, lungamente illusi e poidimenticati dallo Stato italiano e sempreignorati dalle fredde burocrazie europee.Pietro Bartolo, il direttore dell’ospedaleche nell’emergenza ha lavoratoventiquattro ore al giorno benché colpitodi recente da ischemia cerebrale, è la provavivente di tanta generosità e anchel’esegeta dei sentimenti collettivi: «Noisiamo pescatori, di cuore. Pure quelli chedicono “rimandiamoli a casa loro” poifanno a gara a buttarsi in acqua per salvarei migranti». E domenica sera bastava farsiun giro qui nei bar di corso Roma, la viaprincipale del paese, per cogliereplasticamente il melting pot, la pacifica etranquilla integrazione tra isolani,profughi eritrei, siriani e palestinesi inlibera uscita dal campo d’accoglienza diImbriacola, e ancora poliziotti, marinai,volontari, interpreti, tutti mescolati nelfitto chiacchiericcio della calda sera discirocco: una specie di bozzetto di unmondo ideale, come utopisti e poetihanno sempre voluto che fosse.Tuttavia tanta disponibilità contieneun’insidia: la tentazione di abusarne. Nel2011, altra stagione di grandi sbarchi,Lampedusa fu teatro di un analogoabbraccio collettivo e oggetto di articoliosannanti, finché si inceppò il

meccanismo di trasferimento dal campod’accoglienza agli altri centri sullaterraferma: quando i profughioltrepassarono in numero la popolazionelocale (seimila abitanti) e trasformaronoogni spiazzo in un accampamentoselvaggio, quando le colline sopra il molosi riempirono di rifiuti, le case sfittefurono violate da gruppi di disperati e leragazze del posto incominciarono asentirsi meno sicure per strada, ilampedusani cambiarono, com’è umano,atteggiamento. Si sfiorarono gravi scontri,scoppiarono rivolte. L’isola divenneterritorio militarizzato. Il centro diImbriacola fu dato alle fiamme e infine sivoltò pagina, lasciando un traumaprofondo nella memoria collettiva, forsesolo adesso superato.Ora è appena il caso di ricordare cheLampedusa non è una repubblicaautonoma ma è l’avamposto dell’Italia nel«mare nostrum». E che, è vero che ilproblema dei flussi è, per effetto diSchengen, problema comune europeo, maè anche vero, rovesciando una comodavulgata diffusissima tra i nostri politici inquesti giorni, che la nostra frontiera è,appunto, nostra e i partner dell’Unionenon ci faranno sconti, al di là dellacommozione di Barroso buona per unaconferenza stampa. Questo, per noiitaliani, è il momento di essere seri. Ha

avuto ragione il premier Letta,preannunciando l’operazione MareNostrum descritta poi ieri sera dai suoiministri, a dire che «non possiamoaspettare i tempi delle istituzionieuropee» e dunque da subito deve partirela missione militare umanitaria. Avremmocertamente più credibilità se nonuscissimo or ora dall’imbarazzante giro divalzer sui funerali di Stato per le vittimedel naufragio, annunciati con enfasi inmondovisione, declassati poi in «funeralisolenni» e infine mai celebrati né in unaforma né nell’altra. La missione che partein queste ore, dunque, deve essere vera edefficace: perché già la nostra Marinamilitare fa un lavoro straordinario nelCanale di Sicilia (si pensi all’opera dellanave Libra in questi giorni e alla caricaumana emersa nel recente salvataggio didecine di migranti a settanta miglia daLampedusa). Non si tratta dunque di darea quel lavoro una rinfrescata di immagine.Si tratta di mettere in campo quei mezzi equei rinforzi che i marinai italianichiedono a gran voce da anni. Diimprimere un mutamento duraturo.Perché quando l’ennesima emergenza saràtornata routine, ci resti qualcosa in più cuiaggrapparci, oltre alla grandeprofessionalità dei nostri militari e alle alidegli angeli lampedusani.

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LA CONTRADDIZIONE DI UN PREMIO

Mercati efficienti? Tre profeti da Nobel

Per il 2013, l’Accademia svedeseche assegna il Premio Nobel perl’Economia ha deciso di premiaretre studiosi americani di finanza:Eugene Fama, Lars Peter Hansen

e Robert Shiller. Sul fatto che la finanza siaoggi tanto importante da essere l’oggettodi assegnazione di un riconoscimento co-sì prestigioso ci sono pochi dubbi. Tutta-via, premiare ricercatori che si occupanodi essa in un momento in cui — a torto o aragione — è ancora identificata come lafonte principale di instabilità mondiale èinvece una scelta molto meno ovvia.

Quando il Nobel è diviso tra più perso-ne, è segno che l’Accademia svedese in-tende dare il premio a un’area o a un meto-do di ricerca. Qualche volta il filone di stu-dio e la persona coincidono. Nel 2008, adesempio, Paul Krugman — oggi più notoforse come editorialista e blogger del NewYork Times che per i suoi studi — ricevetteil Nobel per le sue ricerche che studiavanole forme e i modi della globalizzazione inun mondo lontano dall’ideale di concor-renza perfetta studiato da Adam Smith.

Quest’anno l’Accademia svedese ha vo-luto premiare un’area: quella dell’analisiempirica della finanza, la branca dell’eco-nomia che ha l’obiettivo di prevederel’evoluzione dei mercati finanziari. Ecco

perché ha indirizzato il proprio riconosci-mento a tre persone, le cui idee e risultatisono molto diversi tra di loro.

Dalla Svezia è così arrivato un premio aEugene Fama il cui nome è indissolubil-mente legato all’uso della teoria dei mer-cati efficienti per prevedere l’andamentodei mercati. La teoria è semplice: se i mer-cati sono efficienti, essendo in possessodelle informazioni rilevanti, chi vuole ven-dere o comprare può farlo senza costi. Sa-pendo però che i mercati stessi sono mol-to rapidi a incorporare nei prezzi di Borsale notizie sul futuro delle aziende. Per que-sto, concludeva Fama, è difficile per unsingolo operatore che non abbia informa-zioni privilegiate «battere» le piazze fi-nanziarie. E sempre per questo, si può ag-giungere, in Borsa i bagni di sangue per irisparmiatori che si sentono più furbi opiù informati degli altri sono più frequen-ti delle storie di successo alla Warren Buf-fett.

Ma i mercati sono sempre e comunqueefficienti? In realtà la propensione deglioperatori a prendersi dei rischi varia neltempo, ad esempio in funzione della li-quidità in circolazione. E spesso rispar-miatori ma anche operatori di mercato so-no soggetti ad impulsi che non hannomolto di razionale. Per questo alcune volte

i mercati finanziari falliscono, e non di po-co.

Ecco così l’accademia premiare RobertShiller, il teorico della finanza comporta-mentale, uno dei pochi economisti cheben prima dello scoppio della bolla deimutui sub-prime avvisò che i prezzi dellecase erano saliti troppo e che la bolla im-mobiliare sarebbe scoppiata a causa del-l’esuberanza irrazionale dei mutuatari edegli operatori di mercato. E oltre a Shillerviene premiato anche Lars Peter Hansen ei suoi strumenti statistici appropriati allostudio di operatori avversi al rischio chenon guardano solo al rendimento delleazioni ma anche alla loro variabilità.

Molti hanno obiettato che non si puòpremiare insieme Fama, Shiller e Hansen.L’Accademia svedese ci dice invece che sipuò e — forse — si deve. Se non altro persuggerire che la strada da battere per met-tere le basi dell’economia del futuro non èquella delle guerre di religione tra chi di-fende il mercato a tutti i costi e chi ne vedela fonte di tutti i mali ma piuttosto quellapiù accidentata dell’analisi accurata deifatti, l’analisi che formula modelli inevita-bilmente astratti che devono però sempree comunque essere convalidati dal con-fronto con i dati.

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DORIAN

OSO

LINAS

di FRANCESCO DAVERI

Al di là delle promesse d’inter-vento e delle proteste sacrosan-

te di Milano, c’è una sottile perfidia bu-rocratica dietro il declassamento di Sca-la e Piccolo Teatro sottoscritto nellanuova legge Valore cultura. C’è la nor-malizzazione di quella che per anni èstata considerata un’eccezione, e cioèl’unicità di un prodottoculturale che rappresentaal meglio l’Italia nel mon-do. Stupisce che nessuno(a parte il sottosegretarioIlaria Borletti Buitoni) ab-bia fiatato prima, quandola norma che taglia i pri-vati nel consiglio di am-ministrazione della Scalaera sul tavolo del mini-stro e quella che mette ilPiccolo sullo stesso piano di un ufficiocomunale era ancora modificabile.

A pensar male si fa peccato, ma quelche il sindaco Pisapia e il presidente Ma-roni chiamano oggi un errore della leg-ge, forse era un po’ voluto. Lo schiaffo aiprivati che alla Scala portano, oltre allapassione, un tangibile contributo finan-ziario, altro non è che il modo per avvia-

re quella statalizzazione morbida di cuiqualcuno ha già parlato. Giusto reagire,come hanno fatto oggi i due consigli diamministrazione, chiedendo un emen-damento alla legge di Stabilità e sugge-rendo anche i percorsi. Ma la questionedi fondo, al netto degli incontri annun-ciati con il ministro Bray, rimane la stes-

sa: chi si assume la re-sponsabilità della marciaindietro, salvaguardandoquel che di buono c’è nel-la legge approvata ai pri-mi di settembre?

Senza una soluzionelegislativa Scala e Piccolosono incastrati in un pas-saggio problematico cherende ancora più difficilela stagione 2015, quella di

Expo. E il paradosso è che dopo tantoparlare di cultura come terapia anticrisie di cultura come spinta per il rilanciodel made in Italy, a essere penalizzate si-ano proprio le due istituzioni milanesi,quelle che meglio di altre danno un sen-so a questa sfida.

Giangiacomo Schiavi© RIPRODUZIONE RISERVATA

LA FANTASIA DEL FISCO SULLE NUOVE TASSEE QUELLA CHE MANCA PER I TAGLI

Se c’è una cosa che il Fisco riesce afare con grande facilità, è cambiare i

nomi delle tasse. Così al posto dell’Imu e dellaTares ne arrivano addirittura tre: Trise, Tari eTasi. Il lettore abbia un po’ di pazienza e piùsotto troverà svelato il mistero delle sigle, maintanto fermiamoci al fatto che sono troppe.La fantasia, quando si tratta di imposte, è dav-vero al potere. Mentre, quando si deve decide-re dove tagliare la spesa, la mente del gover-no, di qualsiasi governo, sembra per qualchestrana ragione rattrappirsi. Rispetta questovizio anche la bozza del decreto Stabilità daieri in circolazione. Un provvedimento che,stando alle anticipazioni, contiene alcune co-se buone come l’aumento delle detrazioni peri lavoratori dipendenti, gli sgravi Irap per chiassume. Il problema è che per finanziare lecose buone si finisce, spesso, per fare cosecattive. Come aumentare le tasse già esistenti.O peggio, inventarsene di nuove.

E così per finanziare la miniriduzione delcuneo fiscale si è pensato di elevare l’aliquotache colpisce le rendite finanziarie (interessisui depositi bancari, dividendi, cedole sulleobbligazioni, capital gain) portandola dal 20al 22%. Aumenterà anche la minipatrimonialesugli investimenti (dall’1,5 per mille all’1,65).Come dire: la vera riserva nazionale, il rispar-mio, in grado di far sopportare al Paese lagrande crisi, è ancora presa di mira. Risultato:

gli investitori, anziché avvicinarsi, potrannoallontanarsi. Certo, che in Italia sia correttotassare meno il lavoro, e un po’ di più le rendi-te improduttive è corretto: dal 2011, però, l’ali-quota su interessi e dividendi è quasi raddop-piata passando dal 12,5% al 22%. Un incremen-to che va anche nella direzione delle richiestedella Cgil di Susanna Camusso. E veniamo allacommedia Imu. Confermato che non si pa-gherà più sull’abitazione principale. Non ver-rà però sostituita dalla Service Tax, comesembrava, ma dalla Trise (Tassa sui rifiuti esui servizi). Una tassa bicefala fatta dalla Tari— la ex Tares destinata a coprire i costi dellaraccolta rifiuti — e dalla neonata Tasi che ser-virà a finanziare i costi dei servizi indivisibilidei Comuni. I proprietari immobiliari per laTasi non dovrebbero pagare, complessiva-mente, più di quanto avrebbero sborsato conl’Imu — ma attenzione con l’aliquota massi-ma prevista dalla legislazione e non con quel-la applicata dal Comune — più un piccoloobolo dell’1 per mille. Una sorta di clausola disalvaguardia. Le seconde case torneranno apagare l’Irpef al 50% sulla rendita catastale.Una misura inserita ad agosto, poi ritirata. In-somma il Fisco è fantasioso. E anche testardo.Troppo.

Massimo FracaroNIcola Saldutti

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DECLASSARE PICCOLO TEATRO E SCALAPARADOSSO DELLA LEGGE VALORE CULTURA

ECOLOGISTA ITALIANO NEL CARCERE RUSSOPERCHÉ NON DOBBIAMO DIMENTICARLO

Che cosa stiamo facendo per Cri-stian D’Alessandro? Non lo sap-

piamo. Cristian è il giovane napoletanorinchiuso nel carcere di Murmansk, inRussia. Assieme ad altri 30 attivisti di Gre-enpeace provenienti da diversi Paesi hatentato di scalare una piattaforma petroli-fera nel mare di Barents appartenente alcolosso energetico russo Gazprom. Arre-stati, sono stati accusati di pirateria: la pe-na prevista arriva fino a 15 anni di deten-zione. E la procura russa ha poi aggiuntoche sono in arrivo «accuse più gravi». Ieriè stato respinto un ricorso per la scarcera-zione. Insomma, gli ecologisti rischianodi passare buona parte della loro vita nellegalere di Vladimir Putin.

Bene ha fatto la diplomazia italiana amobilitarsi per i due marò trattenuti in In-dia. Per seguire il loro caso sono stati spesifinora quasi 5 milioni di euro di danaropubblico. Il viceministro Staffan De Mi-stura ha dato tutto se stesso facendo laspola tra Roma e Delhi. E pure in quella vi-cenda ci sono di mezzo due morti ammaz-zati, i due pescatori del Kerala (alle fami-glie dei quali, tra l’altro, il governo italianosi è sentito in dovere di offrire un congruo

risarcimento). E i nostri due militari sonosotto inchiesta in un Paese democratico,l’India, nel quale l’indipendenza della ma-gistratura dal potere politico, eredità delsistema britannico, è un fatto indiscusso.

Invece Cristian è stato arrestato per averpreso parte a una manifestazione di prote-sta pacifica, esercitando quello che è undiritto elementare riconosciuto in ogniPaese civile. Ed è adesso nelle mani di unregime autoritario dove la magistratura èdocile strumento delle autorità e commi-na sentenze a seconda del capriccio deigovernanti. Si pensi solo all’ex oligarcaMikhail Khodorkovskij, lasciato a marcirein un carcere siberiano, o alle Pussy Riot,che fanno la fame in un Gulag in Mordo-via, o alla persecuzione giudiziaria control’oppositore Aleksej Navalnij.

In altri Paesi, vedi l’Olanda, ci sono giàstate manifestazioni per i ragazzi di Gre-enpeace. Ci piacerebbe vedere i ritratti diCristian esposti nelle piazze italiane. E cipiacerebbe vedere la nostra diplomaziacorrere fra Roma, Mosca e Murmansk pertirarlo fuori. È chiedere troppo?

Luigi Ippolito© RIPRODUZIONE RISERVATA

Corriere della Sera Martedì 15 Ottobre 2013 45

LetterealCorriere Le lettere, firmate con nome, cognome e città, vanno inviate a:«Lettere al Corriere» Corriere della Seravia Solferino, 28 20121 Milano - Fax al numero: 02-62.82.75.79 @ E-mail: [email protected]

oppure: www.corriere.itoppure: [email protected]

RispondeSergio Romano

LA BANCAROTTA DI DETROITQUALCHE LUCE ALL’ORIZZONTE

Wall Street ai massimi e con ilPil Usa in crescita su livelliper noi inarrivabili, ci risultaincomprensibile che la città diDetroit sia finita inbancarotta. Sonoinnumerevoli la città in Italiacon buchi di bilanciopesantissimi, spesso a causadi malgoverno, che riesconosempre a cavarsela bussandoa Roma. Non sarebbe il casodi iniziare a colpirne uno persalvarne cento, come dicevala buonanima di MaoZedong?

Maura [email protected]

Cara Signora,

I l viaggiatore europeo cheattraversa gli Stati Uniti inautomobile s’imbatte con-

tinuamente in cartelli che an-

nunciano la prossima città eforniscono due dati: il numerodegli abitanti e l’anno di fon-dazione. Il secondo dato è pre-ceduto da «incorporated», unparticipio passato che vienegeneralmente utilizzato per lacreazione di aziende e societàdotate di personalità giuridi-ca, Negli Stati Uniti, quindi,una città è semplicementeun’associazione soggetta co-me ogni altra ai rischi dell’in-solvenza e del fallimento.

La ragioni del fallimento,nel caso di Detroit, sono nu-merose. Tensioni razziali sindalla fine della Seconda guer-ra mondiale, troppa immigra-zione negli anni del boom au-tomobilistico, crisi dell’autosin dagli anni della grandeconcorrenza giapponese, eso-do della popolazione bianca

verso le periferie residenziali,continua mortalità delleaziende che sono state mag-giormente colpite dalla globa-lizzazione. È vero che le indu-strie automobilistiche, dopo igenerosi aiuti del governo fe-derale, stanno rialzando la te-sta, ma nel frattempo il cordo-ne ombelicale che legava il lo-ro destino a quello della cittàsi è rotto. Ciascuna di esse hala sua logica e va per la propriastrada. Le cifre del declino so-no eloquenti. I suoi 700.000abitanti sono meno della metàdi quelli che abitavano Detroitnel 1950. Il debito ammonta a

19 miliardi di dollari. Gi edifi-ci vuoti sono settantamila. Iservizi pubblici sono spaven-tosamente carenti. In un lun-go articolo di Alberto PasoliniZanelli apparso sul Giornaledi Brescia, leggo che il valoremedio di una casa non superagli ottomila euro. In altre pa-role, il valore patrimonialedella città è drasticamente di-minuito e i creditori di Detroitdovranno accontentarsi diqualche briciola.

Secondo Pasolini Zanelli,nel fallimento di Detroit vi sa-rebbe anche lo zampino dellapolitica. La città è tradizional-mente democratica, lo Stato acui appartiene (il Michigan)tradizionalmente repubblica-no e poco incline a sostenerefinanziariamente la città degliavversari. Sembra tuttavia che

il governatore Rick Snyder ab-bia deciso di legare il suo no-me al risanamento di Detroit eabbia qualche buona idea. Dalbilancio federale, nel frattem-po, dovrebbero venire 300 mi-lioni di dollari, una goccia nelmare, ma destinati soprattut-to al miglioramento della via-bilità: una forma dietro laquale si nasconde, probabil-mente, l’intenzione di elimi-nare interi quartieri, ormaipressoché interamente disa-bitati. Non tutto, comunque, èda buttare via. Il Detroit Insti-tute of Arts è uno dei più ric-chi e attraenti musei america-ni. Sul New York Times dell’11settembre è apparsa la letteradi un lettore che propone diproclamarlo monumento na-zionale.

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PROBLEMA ORDINE PUBBLICOFunerali di PriebkeCaro Romano, la discussionesul funerale di Priebke mipare vergognosa. Credo cheuna società che non dimostrapietà per i morti non possaergersi, come spessofacciamo, a titolare di civiltà.

Corrado [email protected]

Priebke avrà un funerale,religioso o civile. Sulla sceltache verrà fatta dalla Chiesacattolica, un laico non ha tito-lo per intervenire. Ma le auto-rità dello Stato fanno bene aesigere che sia privato. Nonsono tenute a dare giudizistorici e morali, ma a garanti-re l’ordine pubblico.

LAMPEDUSA Viaggi di ministriNel giro di tre giorni si sonorecati a Lampedusa treministri. Perché sono andatiin giorni differenti? E conl’aereo di Stato o con aereo dilinea? Quante personeavevano al seguito, compresala scorta ? Eppure cicontinuano a dire chebisogna tagliare gli sprechi!

Francesca [email protected]

FLUSSI MIGRATORIConfronto fuorvianteParagonare le migrazioni dimassa, che stanno ormai daun paio di decenni giungendoin Europa dall’Africa e dalMedio Oriente, allemigrazioni, come quellenell’Ottocento, di molti nostriconcittadini in America e inAustralia, mi sembraeticamente scorretto efuorviante. Si tratta di duefenomeni molto diversi.Che poi le soluzioni a questiproblemi siano tutt’altroche facili non v’è dubbio.Non credo però che certigesti mediatici plateali,seppure compiuti con lemigliori intenzioni comequello di papa Francesco dicorrere a Lampedusa appenaeletto al soglio pontificio,servano a migliorare le cose.Semmai avranno l’effetto

contrario: quello di attrarremaggiormente queste massedi disperati verso un Europache non sa più purtroppo chepesci pigliare.

Orio GalliCaslano (Svizzera)

TRASMESSO IN UN TGQuello sbarcoIl Tg2 delle 13 di ieri ha datonotizia di un barcone caricodi migranti filmandone losbarco. All’alba era entratonel porto di Lampedusasenza che nessun radar, siadi terra sia a bordo delle navie degli aerei che in questigiorni pattugliano incontinuazione il canale diSicilia, li abbia avvistati! E se

invece di migranti fosserostati dei terroristi osabotatori ?

Luigi Contemi, Roma

SOLO CON I NOSTRI MEZZISoluzione impossibileNoi piangiamo per il muroeuropeo dell’indifferenza.Giusto, ma pensiamo dirisolverlo noi coi nostri solimezzi questo problema? Letasse lievitano creandofallimenti. disoccupazione,miseria: il governo pensa dipoter emettere nuove tasseper farci affrontare da soliquesto guaio?

Tito [email protected]

TARIFFE IMUImmobili sfittiVorrei capire perché, se ho unimmobile sfitto, devo pagare

un’Imu più alta (dicono che èper «incentivarmi» adabbassare le pretese efavorire gli affittuari),mentre se un costruttore hadell’invenduto (che e’ lastessa cosa), dall’Imu èaddirittura esentato. Se tantomi da’ tanto, e’ una manieradi tenere alti i prezzi, pur afronte di tanta domanda nonsolvibile. Governo Letta, cipuo’ spiegare meglio?

Giuseppe Vasta, Milano

SERVICE TAXAliquote e metratureCon la legge di stabilità saràstabilita anche la ServiceTax, sostitutiva di Imu eTarsu. Mi auguro chel’aliquota non venga definitaesclusivamente in base allametratura dell’immobile ( siparla del 3 per mille al mq),senza tener conto dellarendita catastale che già dasola non è indicativa del realevalore del bene. Esistono casee appartamenti vecchi dianni, con ampi locali, mairistrutturati, in zone noncentrali, non certoparagonabili l’abitabilità dilussuosi miniappartamenti.

Paolo Nardello, Schio (Vi)

La tua opinione susonar.corriere.itMatteo Renzi si èdichiarato contrarioall’amnistia e all’indulto.Siete della sua stessaidea?

SUL WEB Risposte alle 19 di ieri La domanda di oggiIl ministro delle Riforme,Quagliariello: amnistiae indulto dovrebberovalere anche perBerlusconi. Giusto?

Interventi & Repliche Nidasio

Amnistia? Un falso rimedioIl problema delle condizioni disumanenelle quali vivono gli ospiti delle carceriitaliane è drammatico e richiede, datempo, interventi anche emergenziali.Molte cose si potrebbero fare: allargaremagari temporaneamente i requisiti perl’applicazione delle pene alternative aidetenuti meno pericolosi, adibire a carceretemporaneo qualche ex caserma,depenalizzare alcune fattispecie(immigrazione clandestina, drogheleggere, reati colposi, violazioni privacy,ecc.) , costruire nuove carceri. Le ultimedue si dovrebbero fare in ogni caso erappresentano le uniche soluzioni“strutturali” al problema, che altrimenti èdestinato a ripresentarsi ciclicamente e ad

intervalli sempre più brevi. L’amnistia el’indulto — così come in altri campi icondoni, le sanatorie, ecc. — sono invecefalsi rimedi destinati a produrre danniprofondi nel tessuto sociale e civile delnostro Paese.L’Italia non è solo un paese di santi, poeti enavigatori. Molto più numerosi di questisono gli evasori fiscali, i truffatori, imafiosi/camorristi/ndranghetisti, gliautori di abusi edilizi, gli inquinatori, iviolentatori, i rapinatori, i ladri, i corrotti e icorruttori, ecc. ecc. L’Italia funziona maleperché l’illegalità è diffusa, è capillare,spesso non suscita riprovazione, ma trovacomprensione, non di rado consenso,perfino ammirazione. Gli effetti deiprovvedimenti generalizzati di clemenza

in un paese fatto così sono devastanti. Ilfurbo si conferma nell’idea di esseredavvero furbo; l’imputato si convincedell’opportunità di affrontare sempre ecomunque tutti i gradi di giudizio nellasperanza di giovarsi dell’amnistia cheprima o poi verrà; la polizia e lamagistratura vedono frustrati sforzienormi grazie ai quali hanno fattofunzionare una macchina farraginosa chepare costruita apposta per favorire idelinquenti; la vecchietta vede tornaredavanti all’ufficio postale il guappo chepoco tempo prima le ha scippato lapensione … A me personalmente chel’amnistia possa giovare a Berlusconiinteressa fino a un certo punto. Quel checonta è che produce guasti profondi

all’Italia. Produce un debito di civiltà, nonmeno opprimente del debito pubblico.Come è possibile che la maggioranza delleforze politiche non se ne renda conto?

Luciano Belli PaciAvvocato in Milano

Saccomanni e il cuneo fiscaleIl ministro dell’Economia sembra abbiatrovato la soluzione per ridurre il cuneofiscale (Corriere, 13 ottobre): chi ha unreddito fino a 55.000 euro troverà in bustapaga 150/200 euro in più. Solo chel’aumento è annuo! Pertanto da mesi sidiscute per aumentare lo stipendio di 50centesimi al giorno!

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CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

PRESIDENTE Angelo Provasoli

VICE PRESIDENTE Roland Berger

AMMINISTRATORE DELEGATO Pietro Scott Jovane

CONSIGLIERI

Fulvio Conti, Luca Garavoglia,Piergaetano Marchetti, Laura Mengoni,Carlo Pesenti

DIRETTORE GENERALE DIVISIONE QUOTIDIANI

Alessandro Bompieri

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ISSN 1120-4982 - Certifica o ADS n. 7336 del 14-12-2011

La tiratura di lunedì 14 ottobre è stata di 412.025 copie

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4

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5i d ll S M 1 201

Il piccolo fratello

di Paolo Di Stefano

Consigli semiseriper giovani promesse

Tutti quelli che aspirano a esordire nel mondo lettera-rio dovrebbero essere grati a Giuseppe Culicchia. Ilsuo E così vorresti fare lo scrittore (Laterza) è un va-demecum semiserio, anzi serissimo, sulla fenomeno-logia dello scrittore italiano nel triplice status definito

a suo tempo da Alberto Arbasino: Brillante Promessa al primolibro, Solito Stronzo dal secondo libro in poi, Venerato Maestronella fase senile. Culicchia dà consigli molto utili su come ge-stirsi in società (letteraria): cosa aspettarsi e non aspettarsi dalproprio editore, dalla critica, dai lettori. In controluce viene fuo-ri un interessante bestiario di personaggi-tipo, ma soprattuttosi delinea un nuovo modo di stare sulla scena letteraria. «Esor-dire è un po’ morire», scrive Culicchia: muore l’innocenza del-l’essere inediti e soprattutto muoiono i sogni di gloria. Perché ingenere essere pubblicati (anche da grandi editori) è più o menocome restare inediti. Ecco alcune linee-guida che si possonotrarre dal libro di Culicchia, per non naufragare alla prima espe-rienza. Uno, cerca di tirartela il più possibile, non solo quandoparli del tuo libro ma anche quando mangi un’insalata in solitu-dine. Due: scegli con cura i tuoi termini di paragone. Bene Ome-ro, Proust, Borges. Da aggiungere che è quasi indispensabilePhilip Roth; attenzione agli italiani, perché lì casca l’asino. Almomento vanno molto: Morante, Parise, Gadda, La Capria, Ar-

basino… Culicchia invita a nondimenticarsi di citare, anche sen-za averli mai letti, i compianti Fo-ster Wallace e Bolaño.

Aggiungerei un due bis: inven-tati un’amicizia letteraria con unGrande Defunto, se possibile Ta-bucchi, ma va bene anche Mora-via. Tre: in pubblico ravviati i ca-pelli ogni due-tre minuti (se i ca-pelli non ci sono, passa la manoben aperta sul cranio nudo).Quattro, adotta subito, a benefi-

cio del marketing, un profilo psico-fisico riconoscibile che siain coerenza con il caso letterario (e umano) che vuoi rappresen-tare. Inventati un passato tempestoso e/o sofferto, vesti e com-portati di conseguenza. Culicchia fa diversi esempi di successo:«le lolite e le ninfomani più o meno sadomaso..., e gli ex sessan-tottini ed ex muratori però sempre molto eleganti, e i montana-ri-scultori-bevitori un filo stravaganti, e gli spiegatori di mondoin maniche di camicia arrotolate», eccetera fino ai blogger, ai fi-sici, ai panettieri, ai pizzaioli, ai podisti e ai martiri in pectore. Sipotrebbe continuare, ovvio. Cinque: guarda le classifiche onlinetutte le mattine e se non sei tra i primi cento o tra i primi mille otra i primi diecimila, cerca di deviare la rabbia contro il Paeseormai degradato. Inutile prendersela con l’editore, che ti ri-sponderebbe: «Il libro si muove... ma sai, la vera letteratura co-me la tua ormai ha un pubblico di nicchia». Sei: cerca con tutti imezzi di farti invitare da Fabio Fazio, anche se hai sempre teo-rizzato l’incompatibilità tra televisione e letteratura. Solo parte-cipando a Che tempo che fa Brillanti Promesse, Soliti Stronzi eVenerati Maestri raggiungeranno la Fama che meritano. O no.

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GiuseppeCulicchia descrivecome comportarsiper entrare nelmondo letterario

46 Martedì 15 Ottobre 2013 Corriere della Sera

SpettacoliIl caso Budget ridotto a 7 milioni e meno sponsor. Apertura l’8 novembre con la commedia di Veronesi

Parte l’ottavo Festival di Romaancora in cerca di un’identitàMüllerrilancialaFestaveltroniana.IlComune:lineaincerta

di PAOLO MEREGHETTI

Unpo’diHollywoodelascommessasuigiovaniitaliani

D ietro qualche funambolismolessicale (tipo «una bella dose di

schizofrenia, domata ma nonaddomesticata») e la riconosciutaabilità dialettica del suo direttore, ilfestival di Roma sembra cercare unaripartenza che stemperi lecontroproducenti intemperanzemostrate l’anno scorso. È significativoche, nella sua introduzione, MarcoMüller parli sempre di «festival/festa»,come per recuperare un’anima che nonsolo lui aveva cercato di fardimenticare. Così come può offrireun’indicazione di tendenza ilcoinvolgimento nel comitato diselezione di Manlio Gomarasca,direttore/animatore di Nocturno, larivista che si è data comemission ladifesa del cinema di genere, oltre allapresenza nel cartellone di alcuni deibeniamini della cinefilia più aggressiva,da Kiyoshi Kurosawa a Takashi Miike(in gara) fino a Eli Roth (fuori concorsocon un film che fin dal titolo, The GreenInferno, sembra rinverdire i «fasti» diHostel), come per conquistare quellafascia di pubblico che un festival comeVenezia ha in parte «dimenticato». Sulresto è difficile esprimersi, prima diaver visto i film. Per l’Italia, Romascommette sui giovani, invitando inconcorso tre «opere seconde», quella diMirko Locatelli con Filippo Timi alleprese con il razzismo anti immigrati (Icorpi estranei), di Guido Lombardi cheper Take Five promuove a protagonistail produttore del suo film precedente,Gaetano Di Vaio, e infine Tir di AlbertoFasulo, specie di docu-fictionsull’autista di un camion che pareriprendere le innovazioni stilistiche diSacro GRA. Per il resto, le notizielatitano: i titoli americani sono giàpassati con buoni riscontri nei festivaldi Oltreatlantico, per l’esordio cinese(Blue Sky Bones di Jian Cui) ci si puòfidare dell’esperienza del direttorementre per gli altri titoli — dal Cile alPortogallo, dalla Turchia allaDanimarca, dalla Romania all’Iran—il mistero va di pari passo con lasorpresa. Il che non è necessariamenteun elemento negativo.

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ROMA — Il sindaco IgnazioMarino (Pd) non c’è alla presen-tazione del Festival del cinemadi Roma (8-17 Novembre), un’as-senza che fa rumore. Ha manda-to l’assessore alla Cultura FlaviaBarca, che elenca i problemid’identità e non solo, avuti findalla prima edizione del 2006e mai risolti. E dunque il fe-stival nel tempo «ha mostra-to l’assenza di un percorsodefinito, si è andati avantisenza risorse e strategiecerte, sono mancate leistituzioni ma non lapresenza del pubblico,noi daremo il nostrosostegno fino in fondo ma oc-corre un progetto, una visioneche porti a un maggiore coinvol-gimento della città e un pro-gramma capace di incidere conpiù forza nella filiera cinemato-grafica. Si dovranno ridiscuteredate, programmi e luoghi».

Assente anche il presidentedella Regione Lazio Nicola Zin-garetti (Pd), anche lui si fa rap-presentare dall’assessore alla

Cultura che è la scrittrice LidiaRavera: «Il Festival è stato unwork in progress che ha cercatola sua strada tra ricerca e intrat-tenimento. Si riparte tra milledifficoltà pratiche e politiche». IlFestival è un «caso», tutti hanno

diritto di veto, un nome senzacarta d’identità ancora in bi-

lico, dopo otto anni, trafesta veltroniana e fe-stival, e con le taschemezze vuote.

I 17 milioni di bud-get degli inizi sono un

lontano ricordo. Ora la sti-

ma è di circa 7 milioni. È come sela crisi economica, dalla toldadel festival, fosse nella sua fasepiù acuta. C’è una contrazionedegli sponsor; c’è la rinuncia for-zosa alle due tensostruttureesterne (ma torna la disponibili-tà della sala grande). C’è soprat-tutto, da parte del direttore arti-stico Marco Müller la rinunciaall’ossessione dell’anteprimamondiale e il ritorno all’idea del-la festa popolare. Infatti dal-l’anonimo film russo dell’impro-nunciabile Khudojnazarov del2012 la rassegna apre (fuori ga-

ra) con la commedia all’italianafirmata da Giovanni Veronesi(L’ultima ruota del carro conElio Germano), e madrina del fe-stival sarà Sabrina Ferilli. Il gla-mour prevede Jennifer Lawren-ce, Joaquin Phoenix, MatthewMcConaughey. «La dose dei divisarà alta», promette il direttore.

Sospeso tra i radicalismiorientali («avremo un China Daymentre il film a sorpresa sarà ka-zako, non è una battuta», diceMüller) e il tappeto rosso, il di-rettore artistico parla di «schizo-frenia addomesticata. Siamopassati dalla Festa al Festival, eora siamo al Festival-Festa. L’ab-biamo capito a fine primavera.Prima era mancato l’interlocuto-re fondamentale, non si sapevachi sarebbe stato il sindaco. Nonlo facciamo da soli il festival.Spero che in futuro si possa affi-nare una linea. Puntiamo a esse-re una sorta di Toronto euro-pea». Non si sa che pesci pren-dere. E il Comune vorrebbe, senon un trasferimento dall’Audi-torium, un coinvolgimento di

Cinecittà per togliere dall’ombraun marchio riconosciuto nelmondo. Forse si anticiperà larassegna, visto che nel novem-bre 2014 oltre ai concerti l’Audi-torium ospiterà un congressomedico mondiale già pagato erinviato. Lo slittamento di datesi giustificò col proposito di in-tercettare i filmoni USA delThanksgiving. Ma il «listino» èaffollato da opere prime e secon-de. Dei 18 film in gara, tre sonoitaliani: I corpi estranei di MirkoLocatelli, con Filippo Timi padredi un bambino malato;Take Fivedi Guido Lombardi, con PeppeLanzetta, su un gangster depres-so; Tir di Alberto Fasulo sulla vi-ta di un camionista. Nelle ultime

ore si sono aggiunti cinque tito-li, da Ferrario a Puccioni. Omag-gi a Gemma, Lizzani e Fellini.

Müller, temi dominanti? «Perfortuna non ce ne siamo accorti,abbiamo film che suscitanoemozioni di pancia e di cuore».Il presidente della giuria è JamesGray, apprezzato dalla cerchiacinefila, pressoché sconosciutoal grande pubblico.

Valerio Cappelli© RIPRODUZIONE RISERVATA

La presentazioneAssenza del sindaco.Il direttore evoca ancheil «modello Toronto»

MadrinaSabrina Ferilli (49anni) aprirà la rasse-gna romana

Da Germano a McConaugheyIl Festival del cinema di Roma (8-17 novembre), aprirà con «L’ultimaruota del carro» di Veronesi con ElioGermano (nella foto al centro). Trai titoli Usa «Hunger Games 2» e«Dallas Buyers Club» conMatthew McConaughey

Film e divi

Star Stanley Tucci e JenniferLawrence in «Hunger Games2», evento del Festival

Corriere della Sera Martedì 15 Ottobre 2013 Spettacoli 47

Il debutto a Trieste In scena l’esodo dei 350 mila dalle terre assegnate a Tito

Il musical civile di Cristicchi:canto le vite degli esuli istriani«TourinCroaziaeSlovenia,unviaggionellamemoria»

Il concerto

L’Orchestra Verditra due poli estremidi PAOLO ISOTTA

I l concerto di domenica dell’Orchestra Verdi a Milano,tenutosi nell’auditorium di largo Mahler, potrebbe esserdefinito un ircocervo, l’animale mitologico composto da

una testa di caprone e un corpo di cervo. Ciò dico a metter-ne in rilievo l’interna incompatibilità; chiamarlo centauro,altro caso di due nature opposte fusa in una, uomo e caval-lo, sarebbe nobilitarlo. Esso concerto faceva capo a duedifferenti organizzazioni; onde per la prima parte del pro-gramma risale a un’incondita turba denominata Milanomusica. Essa ha il culto della musica contemporanea e si èdedicata a ricordare il compositore, a dir così, Morton Feld-man (New York, 1926 – Buffalo, 1987). Del quale, coll’appor-to della solista di viola Geneviève Strosser, è stato eseguitoThe Viola inMy Life IV. Si tratta di un brano basato sullasuccessione di aggregati sonori indifferenziati: diciamo:rumore puro. Nulla lex che costruttivamente presieda. Oranella musica contemporanea la successione di aggregatisonori indifferenziati sembra essere la regola; il fatto è cheisolati clusters, così vengono chiamati gli aggregati, posso-no a volte esser non del tutto sgraziati, vellicando essi cosìl’orecchio in forma del tutto superficiale; nel Feldman l’in-tento compositivo, mi ripeto, a dir così, sembra essere for-temente punitivo verso l’orecchio e il suo possessore. Tracolpi e miagolii sono corsi i venti minuti di durata. Nonmolto meglio è andata con Marginalia, in prima esecuzio-ne italiana, di Toru Takemitsu (Tokio, 1930 – 1996), del qua-le pezzo va rilevata almeno una minor velleità punitiva uni-ta a maggior brevità («La brevità gran pregio!», ci ricordasempre Puccini). Il direttore giapponese Tetsuji Honna, che

aveva bellamente senza bacchettacapeggiato il complesso orche-strale nei due brani dei quali sonocerto esser la lettura difficillina, èpoi tornato sul podio con bac-chetta per guidare l’esecuzione diuno dei capolavori di Stravinski, ilBalletto Petrushka, proposto nellaversione originale del 1911. In viaincidentale ricordo che le versionidette «seconde» di tante opere diStravinski sono dovute al fatto chenegli Stati Uniti il diritto d’autoreveniva a scadere prima che inEuropa, onde il Maestro, che alleragioni dello sterco del diavolosempre fu proclive, rifece le com-

posizioni di quel tanto bastevole a portargli sempre introiti.E posso raccontare una cosa. Un mio zio, il grande clinicoMario Musella, che per lunghissimi anni fu il titolare dellarubrica medica sul nostro Corriere,curò Stravinski a Napolida una grave polmonite e venne poi costretto da lui a se-guirlo a Venezia per tutto il periodo di preparazione e dellerecite della «prima» mondiale del Rake’s Progress, da noichiamato La carriera di un libertino. Zio Mario mi riferì chesui leggii dell’orchestra al Teatro San Carlo di Napoli erastata posta la nuova versione della Sagra della primavera;ma Stravinski aveva sul suo la vecchia partitura. A un certomomento si accorse di una qual discrepanza. E domandò:«Mais qu’est-ce que vous faisez?», «Ma cosa state facen-do?», giacché il suo orecchio non arrivava a riconoscere lasua stessa musica. Il direttore giapponese, dunque, è unsoggetto validissimo e mi ha riempito di ammirazione conla sua tecnica gestuale chiarissima a un tempo e compostavolta a facilitare all’orchestra l’esecuzione di musica ove iltempo e le suddivisioni cambiano di continuo. E l’orchestraha dato dell’opera una versione addirittura virtuosistica ebrillante: non possiamo chiamare per nome tutti i solistima ne menzioniamo almeno la funzione; e si va dalla cele-sta al pianoforte alle due arpe a tutta la fila delle percussio-ni alla prima tromba ai corni ai legni. Il Maestro Honna li hacon grande signorilità additati tutti agli applausi del pub-blico, essendo a sua volta applaudito dall’orchestra. Piacericordare anche l’elegante saggetto su Petrushka pubblicatosul programma di sala a firma di Anna Maria Morazzoni.

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Sul podioIl maestro Tetsuji Honna

L’ Ellis Island d’Italia si spec-chia da 60 anni nelle acquedel Porto Vecchio di Trieste.

Un rudere divenuto museo dellamemoria «a sua insaputa», dovestanze e corridoi raccontanol’«esodo degli italiani dimenticatidalla storia», gli esuli d’Istria, Fiu-me e Dalmazia. All’indomani deltrattato di Parigi (1947) che asse-gnava quelle terre come «risarci-mento di guerra» alla Jugoslaviadel maresciallo Tito, quasi 350 mi-la persone imballarono le proprievite e le proprie cose sperando ungiorno di poterle riprendere.

Simone Cristicchi, il cantasto-rie dei «matti» che nel 2007 trion-fò a Sanremo con «Ti regalerò unarosa», canzone ispirata alla suaesperienza di volontario nel cen-tro di igiene mentale di Roma, ci siè imbattuto per caso due anni famentre scriveva il libro Mio nonnoèmorto in guerra (Mondadori). Daquell’incontro è nato Magazzino18, «musical civile» che martedì22 ottobre inaugurerà la stagioneteatrale del Rossetti di Trieste.

«In questo edificio sono accata-stati oggetti di ogni tipo — spiegaCristicchi —: armadi, sedie, casse-panche, specchiere, libri, fotogra-fie, pagelle scolastiche, giocattoli,tutti numerati e siglati. Masserizieche parlano di fughe, abbandoni,vite distrutte, case e terre perdute.Un’opera d’arte contemporaneache urla, muta, un dolore maispento».

Dalla forza evocativa di queglioggetti, prosegue, «è nata l’urgen-

za di far conoscere una pagina distoria volutamente rimossa, forseperché scomoda, che offre spuntidi riflessione su quanto accadeoggi, su quegli esuli che noi chia-miamo “migranti” ben sapendoche non rivedranno più il loro Pae-se». Entrare in questa “rigatteria”della Storia, dice, «è stato comevarcare la soglia di in un luogo sa-cro. Fino al 1978 in Porto Vecchioc’era ancora un ufficio distaccatodella Prefettura che aspettava il ri-torno dei legittimi proprietari.Dopo è stata solo la storia di un

continuo trasferimento da un ma-gazzino all’altro».

Sul palco il racconto è affidato aun archivista romano (lo stessoCristicchi) inviato a Trieste dal Mi-nistero degli Interni per inventa-riare l’enorme catasta di oggettiabbandonati e stipati alla rinfusa.«Il giovane funzionario scopre levite nascoste dietro alle cose: idrammi delle foibe e degli esuli,ma anche le vicende di chi scelsedi rimanere o di chi fu invece co-stretto a restare ritrovandosi stra-niero in casa propria. In migliaia,soprattutto donne e anziani, mo-rirono di nostalgia o si suicidaro-no perché non potevano più rive-dere la propria Patria».

Per la scrittura del testo Cristic-chi ha collaborato con Jan Barnas,giornalista e storico di origini po-lacche, autore del saggio Ci chia-mavano fascisti. Eravamo italiani(Mursia) in cui sono raccolte le te-stimonianze degli esuli di Istria,Fiume e Dalmazia, mentre le can-zoni, compresa la struggente «Ilcimitero degli oggetti», sono statecomposte appositamente per lospettacolo. «La MittelEuropa Or-chestra suonerà diretta dal Mae-stro Silviotti, con l’accompagna-mento di un coro di 40 bambini. Iprimi di dicembre faremo una mi-ni tournée di 5/6 date in Croazia eSlovenia. Sarà la prima volta —conclude Cristicchi — che la sto-ria dell’esodo verrà raccontata lìdove le navi partirono».

Laura Zangarini© RIPRODUZIONE RISERVATA

Sul palco Simone Cristicchi (36) debutta con «Magazzino 18» al Rossetti di Trieste (foto Luciana Morbelli)

Londra

Il delitto Gucci diventa uno show«Mrs Gucci», la storia di Patrizia Reggiani e dell’omicidioGucci diventa un musical a Londra. L’idea è venuta alcompositore Marcos D’Cruze, «folgorato» durante unapasseggiata in via Palestro a Milano dove, il 27 marzo 1995,Maurizio Gucci fu ucciso da un sicario sulle scale di casa.D’Cruze scoprì da un amico la vicenda di Patrizia Reggiani:passione, moda, gelosia, crimine. Ieri un concerto con i primidieci brani, l’intero musical potrebbe debuttare nel 2014.

Il disco Nessun brano inglese in «L’anima vola». Collaborazioni con Ligabue, Ferro, Morricone e Sangiorgi

Svolta italiana di Elisa: interpreto anche le ansie dei giovaniMILANO — Da oggi la domanda che le

fanno più spesso cambia: si passa dal per-ché in inglese al perché in italiano. Dopo so-le 8 canzoni su un centinaio in italiano, Elisacambia tono con un album di inediti «not inenglish». Perché? «Per il bisogno di rinno-varmi, di ulteriori sfide, di alzare l’asticella,per cercare altri stimoli. Volevo trovare unanuova voce e una nuova pelle senza tradireme stessa. Volevo provare a me stessa e aglialtri che avevo qualcosa di originale da di-re».

Esce oggi L’anima vola (il tour partirà il 7marzo), undici brani che affrontano temi di-versi, dal rapporto di coppia alla famiglia,dal diventare genitori al fascino della fuga.Elisa racconta anche l’incertezza dei giovani,la speranza mista a paura per il futuro cheper loro è, come il titolo della canzone, unaPagina bianca: «Sono colpita dalle difficoltà

che hanno i ragazzi di oggi rispetto al desi-derio sano e naturale di esprimersi in qual-siasi campo. È molto difficile concentrarsisul talento, perché ci sono priorità più bas-se, legate, ahimè, alla sopravvivenza quoti-diana piuttosto che alle virtù da coltivare».

Nell’album anche quattro collaborazionimaiuscole. Con Ligabue: «È un artista conprofondità vertiginose, è un misterioso, af-fascinante contenitore e catalizzatore, micolpisce come riesce a diffondere energiacosì positiva». Con Tiziano Ferro: «Abbiamopassato una giornata insieme a parlare ditante cose e mi ha sorpreso per la vulnerabi-lità, l’emotività, è un fascio di sentimenti.Anche nella sua arte è così, riesce a parlaredell’amore in maniera molto disarmata».Con Sangiorgi dei Negramaro: «Giuliano èun mio grandissimo amico. È dirompente, èun fuoco d’artificio pur avendo una grande

capacità introspettiva e riflessiva. Lo adoro,perché io invece sono molto più frenata».Con Morricone: «È un musicista visionario,ha inventato un modo di fare musica cheprima non esisteva».

L’anima vola da dove viene? «Non riusci-vo a trovare il titolo, è stata Caterina Caselli asuggerirmelo, avevo pensato a Io sua mae-stà Pinky e l’impero delle volpi. Ma facevapensare a una fiaba, non era il titolo giusto,questo è il mio disco più realista».

Ora canta in italiano, ma la sua ultimaplaylist (se le prepara lei) parla molto ingle-se: «Nell’ultima ci sono Goodbye Kiss deiKasabian, 212 di Azealia Banks, Wait For medei Kings of Leon, Roar di Katy Perry, e poi illento di Rihanna, quello di lei nella vasca dabagno, non mi viene il titolo...».

Renato Franco© RIPRODUZIONE RISERVATAVoce Elisa (Toffoli), 35 anni

Simone Cristicchi vincitoredel Festival nel 2007con«Ti regalerò una rosa»,

davanti a Al Bano

Il successo aSanremo

48 Martedì 15 Ottobre 2013 Corriere della Sera

Sport La Wada ha deciso di avviare un’indagine straordinaria suitest antidoping in Giamaica. Secondo voi le prestazioni

degli sprinter giamaicani potrebbero essere falsate dall’usodi sostanze proibite (A) o si tratta solo di illazioni (B)?

il sondaggio

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Milana rapportodopo Caen

(a. rav.) La sconfitta nell’amichevoledi Caen non è stata priva diconseguenze: i rimproveri di Allegrisono condivisi da Galliani che siaspettava una risposta diversa,soprattutto da chi non è impiegatospesso. Oggi l’ad rossonero

Non solo affettoFesta a Quarto

per l’allenamentosul camposequestratoa un boss: lasen. Capacchioneattacca Mario

Squadra anticamorraBalotelli accolto da cori e polemichePrandelli: «A volte se le va a cercare»

QUARTO (Napoli) — Ma-gari un giorno qualche gioca-tore deciderà di metterla sottola maglietta, una t-shirt comequella che Cesare Prandelli haavuto in regalo ieri mattina aQuarto, sul campetto dellasquadra confiscata al patri-monio di un boss camorrista ediventata così testimonialdell’anticamorra nel mondodel calcio, anche se fino a ierisoltanto di quello dilettanti-stico. Ora invece la conosce-ranno tutti perché Prandelli eil presidente Abete ci hannoportato la nazionale, così co-me due anni fa fecero in Cala-bria, con l’allenamento a Riz-ziconi, sul campo sequestratoa un boss della ‘ndrangheta.Pure sul campo del Quarto gliazzurri si sono allenati (treminipartitelle otto per parte,un’ora in tutto), ma soprat-tutto è stata una festa, con ibambini sulle tribune a sven-tolare palloncini verdi bianchie rossi, e a pochi metri, suquegli stessi spalti, tutte le au-torità, dal prefetto al questorea tanti magistrati.

Sulla shirt bianca che il pre-sidente onorario del Quarto, ilpm antimafia Antonello Ardi-turo, ha donato a Prandelli c’èscritto in rosso, e ben eviden-te «La camorra non vale nien-te». E che spettacolo sarebbese un giorno qualcuno in serieA facesse gol e poi corresse

verso le telecamere tirando sula maglia dei suoi colori e of-frendo in tv quel messaggiocosì chiaro e inequivocabile:«La camorra non vale niente».

Sarebbe una rivoluzione.Finora il calcio ha offerto piùepisodi di contiguità che di ri-

bellione. A fare l’elenco si po-trebbe stare ore: le telefonatedi Miccoli col figlio del bossdella Kalsa, il capocamorrache assiste alla partita del Na-poli da bordo campo, il vice-presidente della Reggina arre-stato in un’inchiesta sulla

’ndrangheta, come pure il pa-dre di Sculli e prima di lui ilnonno.

E poi Balotelli. Balotelli chesi fa accompagnare a Scampiaa vedere le piazze di spaccio, esi fa accompagnare da gentedi Scampia, che quelle piazze

le gestisce. E se un giornaleimportante come la Gazzettascrive che lui invece potrebbeessere un simbolo anticamor-ra, subito si affretta a twittare:«Questo lo dite voi». Un’uscita«nel migliore dei casi da im-becille», la liquida la senatricedel Pd Rosaria Capacchione,che per le cose sui clan casale-si che scriveva quando facevala giornalista al Mattino, vivecon la scorta. E don AntonioManganiello, l’ex parroco diScampia, arriva a chiedersi se

l’attaccante del Milan «abbiaancora diritto ad essere con-vocato nella nazionale».

Lui stavolta alle polemichenon reagisce. Qualche coro —non ostile, di incitamento — imille ragazzi dello stadio diQuarto glielo riservano, malui non reagisce nemmeno aquelli: insomma, non fa nien-te che possa attirare l’atten-zione. Forse è stato catechiz-zato prima di salire sul pull-man, perché a quest’appunta-mento in federazione citenevano e certo già il tweetdell’altro giorno se lo potevarisparmiare, lo ha detto pure ilpresidente Abete che quelmessaggino che ha fatto il gi-ro della rete «è stato un erro-re», e che «nella comunica-zione serve più cautela». E pu-re Prandelli dice che «certevolte Balotelli se le cerca», lepolemiche. Quindi che evitas-se di fare guai proprio nelgiorno in cui la nazionale ve-stiva i panni del testimonialanticamorra.

E Balotelli non ne ha fatti.Lo testimonia il pm Ardituro,che sull’argomento non con-cede ovviamente indulgenze anessuno, e quindi è il massi-mo dell’affidabilità: «Gli hoparlato negli spogliatoi, eracontento di stare qui. E co-munque la testimonianza diimpegno anticamorra è e deveessere di tutta la nazionale,non di un solo giocatore». Chepoi Insigne sia stato il più ap-plaudito di tutti, è un altro di-scorso: il tifo è tifo, pure nelgiorno dell’anticamorra.

Fulvio Bufi© RIPRODUZIONE RISERVATA

diDANIELE DALLERA

Buona cosadare rettaal presidente

M ario Balotelli non è l’unicoche dovrebbe dare retta a

Giancarlo Abete, massimoesponente del calcio italiano,quando ammonisce che «sarebbenecessaria una maggiore cautelanelle comunicazioni», peresempio con quei tweet così carial fuoriclasse azzurro,inopportuno, superficiale,avventato ma non certo«imbecille», come lo habattezzato la cauta senatriceCapacchione. Oltre a Balotelli,anche le società italianedovrebbero ascoltare le sensateriflessioni del presidente federalesui rapporti inquinati ultrà-società. «Mi sarei aspettato che idirigenti delle società reagisseroalle prese di posizione ufficialidegli ultrà decisi a far chiuderetutte le curve sulla questione deicori per discriminazioneterritoriale... Mi aspetterei che idirigenti dicessero “voi nonappartenete alla nostratifoseria” perché provocate undanno». È da una vita cheattendiamo una simile e durareazione anti violenti. Finora, haricordato Abete, l’ha fatto soloLotito: ascoltare Abete e imitareLotito non sarebbe male.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il presidente Figc accusa

Abete e i club«Dovrebberorispondereagli ultrà»

Il movimento è trasversale, riguarda curveche sportivamente si detestano ma che d’untratto si trovano insieme compatte acombattere contro la regola anti-razzismominacciando la maxi protesta nella prossimagiornata. Sarà il tema centrale del Consigliofederale straordinario convocato perdomattina. Infuocato, perché tra la Figc chechiede l’applicazione di una norma esistentedagli anni ‘80 e che sanziona qualsiasi tipo didiscriminazione, dal colore della pelle allaradice territoriale tema della chiusura di SanSiro (sospesa dalla Corte federale), e i varigruppi ultrà che lottano per essere liberi dioffendere, spicca il silenzio pubblico deiclub. Che, sì, si sono mossi inviando lettere echiedendo la modifica della responsabilitàoggettiva, ma sempre schivando il confrontocon le rispettive curve. «Sinceramente misarei aspettato che i dirigenti delle societàreagissero alle prese di posizione ufficialidegli ultrà che hanno dichiarato l’intenzionedi far chiudere tutte le curve — dice ilpresidente federale, Giancarlo Abete —.Quando ci sono tifoserie che inviano unmessaggio diretto, mi aspetterei che dirigentisi esprimessero dicendo “voi non

appartenente alla nostra tifoseria, perchéprovocate un danno”. La considerazione cheper lungo tempo le curve sono state terrenodi conquista non può costituire motivo dimancato intervento. Ma qualunque modificadelle regole non farà venire meno ladiscriminazione territoriale». È che i clubnon sono né l’incudine né il martello, mastanno esattamente nel mezzo. L’istituzioneda una parte, l’utenza primaria dall’altra, imotivi della paralisi sono intuibili. E valgonoper tutti meno uno, il presidente della Lazioche, non a caso, da anni vive sotto protezioneproprio perché ha rotto i ponti con gli ultràbiancocelesti: «Ci sono dirigenti come Lotitoche hanno fatto una battaglia importante esono sotto scorta — ancora Abete —. Cipossono essere dirigenti convinti che sia unfenomeno che non si rimuove. Nonpossiamo accettare che questa situazionerimanga immutata, a doverla risolvere sonoil mondo sportivo e le autorità dell’ordinepubblico. Non possiamo aspettare cherinsaviscano persone che hanno ricevuto ilDaspo, nel momento in cui vedonorestringersi i loro spazi di manovra».

Andrea Arzilli© RIPRODUZIONE RISERVATADuro Giancarlo Abete (Corbis)

Il p.m. anticamorra Antonello Arditurodona una maglietta al c.t. della nazionale

Cesare Prandelli durante la visita e l’allenamentoche gli azzurri hanno svolto sul campo della Nuova

Quarto, la squadra che apparteneva a un espo-nente di rilievo del clan della zona e ora

confiscata e divenuta simbolo didella legalità (Ansa)

Maglietta della legalità

Corriere della Sera Martedì 15 Ottobre 2013 Sport 49

dovrebbe andare a Milanello atenere a rapporto la squadra. Conl’Udinese servirà un altro spiritoanche perché l’emergenza non èrisolta, soprattutto in difesa. Mexèsè squalificato, De Sciglio e Boneranon recuperano, Allegri farà

giocare Zapata (col gruppo venerdì)e spera nel rientro di Silvestre(sennò c’è Zaccardo). Il settoregiovanile collaborerà con duetecnici belgi, studiosi di «innovativimetodi d’allenamento».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

L’ira di Gomis«A Bari insultirazzisti a me»

«Alla faccia di tutti quelli chevengono allo stadio non per tifareper la propria squadra, ma perinsultare i giocatori di colore.Vittoria». Con questo tweet ilportiere del Crotone, Alfred Gomis,senegalese con passaporto italiano,

ha denunciato presunti cori razzistidurante la partita di domenica traBari e Crotone, che ha vinto 2-1.Replicando ad un tweet di un suofollower, il giocatore ha poiaggiunto: «Non ho detto che tuttaBari è razzista, non mi permetterei

mai, ma chi era allo stadio e non fafinta, sa di cosa sto parlando...». Lareplica del d.g. del Bari, Paparesta:«Nessuno ha sentito questi cori; pernoi il caso non esiste». Ieri si èchiusa la 9° giornata: Carpi-Novara1-0. Le due squadre sono a 10 punti

Don ManganielloMa adesso Marioha ancorail diritto di essereconvocatonella nazionale?

Il pm ArdituroGli ho parlato, eracontento di starequi. E l’impegnoanticamorra nondeve essere diun solo giocatore

Oggi l’Armenia L’obiettivo è essere testa di serie

Un’altra Italiaper entrare nel G8«Così non criticate»Il c.t.: «Dite che cambio poco...»

Le partite di oggi

Gruppo B20.15: Danimarca-Malta20.45: ITALIA-Armenia21.15: Bulgaria-Rep. CecaClassificaITALIA (9 partite) 21; Bulgaria(9) e Danimarca (9) 13; Rep.Ceca (9) e Armenia 12; Malta(9) 3Gruppo ASerbia-MacedoniaScozia-CroaziaClassificaBelgio (9 partite) 25; Croazia(9) 17; Serbia (9) 11; Galles (9)9; Scozia (9) 8; Macedonia (9) 7Gruppo CFar Oer-AustriaIrlanda-KazakistanSvezia-GermaniaClassificaGermania (9) 25; Svezia (9) 20;Austria (9) 14; Irlanda (9) 11;Kazakistan (9) 5; Far Oer (9) 1Gruppo DUngheria-AndorraRomania-EstoniaTurchia-OlandaClassificaOlanda (9) 25; Turchia (9)e Romania (9) 16; Ungheria (9)14; Estonia (9) 7; Andorra (9) 0Gruppo ECipro-AlbaniaNorvegia-IslandaSvizzera-SloveniaClassificaSvizzera (9) 21; Islanda (9) 16;Slovenia (9) 15; Norvegia (9)11; Albania (9) 10; Cipro (9) 4Gruppo FAzerbaijan-RussiaIsraele-N. IrlandaPortogallo-LussemburgoClassificaRussia (9) 21; Portogallo (9)18; Israele (9) 13; Azerbaijan(9) 8; N. Irlanda (9) eLussemburgo (9) 6Gruppo GGrecia-LiechtensteinLituania-BosniaLettonia-SlovacchiaClassificaBosnia (9) e Grecia (9) 22;Slovacchia (9) 12;Lituania (9) 11; Lettonia (9) 7;Liechtenstein (9) 2Gruppo HInghilterra-PoloniaMontenegro-MoldaviaSan Marino-UcrainaClassificaInghilterra (9) 19; Ucraina (9)18; Montenegro (8) 15;Polonia (8) 13; Moldavia (9) 8;San Marino (9) 0Gruppo IFrancia-FinlandiaSpagna-GeorgiaClassificaSpagna (7) 17; Francia (7) 14;Finlandia (7) 9; Georgia (7) 5;Bielorussia (8) 4

DAL NOSTRO INVIATO

NAPOLI — È un’altra Italia ri-spetto a Copenaghen, ma la mis-sione è la stessa: vincere perchiudere il girone alla grande,conservare l’imbattibilità, so-prattutto entrare tra le magnifi-che otto teste di serie nella spe-ranza che il sorteggio mondialedel 6 dicembre ci regali un gironenon troppo complicato. CesarePrandelli cambia uomini, manon l’assetto. Se le indicazionidell’ultimo allenamento sarannoconfermate, contro l’Armeniagiocherà una squadra diversa per9/11 da quella che ha pareggiatoall’ultimo respiro in Danimarca.Un solo confermato sicuro: Mon-tolivo. E uno probabile: Osvaldo,favorito nel ballottaggio con Ba-lotelli.

La rivoluzione d’ottobre non èuna sorpresa. Ma una scelta do-

vuta in parte alla necessità di nonspremere i soliti noti evitandocosì polemiche con i club, la cuiintromissione nelle faccende az-zurre in certi momenti è insop-portabile, e in parte a quella di te-stare i meno esperti per capire sepossono far parte del gruppo chevolerà in Brasile: «Cambio tantoperché spesso nella seconda par-tita facciamo fatica e la criticanon manca di sottolinearlo. Così,stavolta, mi criticherete per qual-cosa di diverso…», ha detto l’al-lenatore con una punta polemi-ca. In Danimarca De Silvestri, Ra-nocchia e Balzaretti hanno fallitola prova. Stasera toccherà a Mar-chetti, Astori, Pasqual e Florenzi,soprattutto a Lorenzo Insigne, 22

L’altro giocatore incoraggiatodai napoletani nella rifinitura se-rale è stato Balotelli. Il più famo-so e anche il più indisciplinato.Sotto molti versi il più atteso.Non gioca da due settimane (l’ul-tima con l’Ajax) e si ripresentadopo pochi allenamenti e moltepolemiche, anche un paio di con-trattempi fisici: prima il fastidiomuscolare all’adduttore e poi lagastroenterite acuta. Ha recupe-rato, ma non è in formissima.«Vediamo come sta», se l’è cavataCesare che, prima di impiegarlo,vuole pensarci sino all’ultimo.Purtroppo si parla soprattutto diciò che Mario combina fuori dalcampo: dal tweet per far sapere almondo intero che lui non è unsimbolo, tanto meno della lottaalla camorra, al tentativo di get-tare per terra una telecamera diMediaset all’arrivo a Napoli tantoche ieri mattina il d.g. AntonelloValentini si è dovuto scusare conla Fininvest e non ha mancato dibacchettare l’azzurro: «La nazio-nale è la sua casa, ma deve impa-rare a comportarsi qui come fa alMilan». Prandelli è un po’ piùmorbido: «Per me Mario è comeun figlio. E i figli li devi amare,anche se a volte ti fanno arrab-biare. Per quanto riguarda le ulti-me polemiche credo si sia un po’esagerato. Però i guai se li va acercare». E con lui in gruppol’ambiente è elettrico, tanto chepare essere già al Mondiale.

Per non farsi mancare niente,il c.t. ha dovuto rispondere anchea Cassano. «Chiama tutti tranneme e non capisco come mai»,aveva detto Fantantonio. «Al gio-catore non rispondo per rispettoe all’uomo non posso farlo in dueparole e non è questa l’occasio-ne», la replica. Perché ora c’è dabattere l’Armenia, che non è fuo-ri dal giro Mondiale anche se perarrivare agli spareggi deve batte-re gli azzurri e sperare in un filot-to quasi impossibile di risultati.Prandelli però pensa solo all’Ita-lia ed è preoccupato perché inquesti giorni si è parlato di tuttotranne che della sfida di stasera.«C’è stata un po’ di dispersione»,ha ammesso. Invece il c.t. vuolevincere quella che sarà la suaventesima e ultima partita diqualificazione tra Europeo eMondiale. E coltiva un sogno invista del Brasile: «Voglio sfatare iltabù che l’Italia vince e gioca be-ne soltanto se è accompagnata dapolemiche. Siamo tutti grandi,vaccinati e responsabili». Ed èarrivato il momento di dimo-strarlo.

Alessandro Bocci© RIPRODUZIONE RISERVATA

Obiettivo Brasile

Oggi 7 verdettiSpagna in poleUltima chiamataper l’InghilterraÈ un giorno di verdetti, sulla strada cheporta al Mondiale brasiliano (12 giugno-13 luglio 2014). Sono 14 le nazionali chesi sono già qualificate, compreso ilBrasile, padrone di casa; per arrivare aquota 32, ne mancano diciotto. Sorteggioil 6 dicembre a Salvador de Bahia, perdefinire gli otto gironi. Oggi se nequalificheranno sette. Europa. Cinquesono già sicure del posto in Brasile: Italia,Belgio, Germania, Olanda e Svizzera. Nelgruppo F, la Russia di Capello (p. 21)gioca in Azerbaijan ed è favorita sulPortogallo (18), che ospita ilLussemburgo; nel gruppo G, Bosnia (inLituania) e Grecia (contro ilLiechtenstein) sono a pari punti, ma ladifferenza-reti è a favore dei bosniaci.Nel gruppo H, l’Inghilterra deve battere laPolonia in casa per essere sicura delprimo posto; l’Ucraina, staccata di unpunto, gioca a San Marino. Gruppo I: laSpagna ospita la Georgia con tre punti divantaggio sulla Francia. Per i playoff

(sorteggio il 21ottobre; si giocail 15 e il 19novembre),sicura del postoc’è soltanto laSvezia, secondadietro allaGermania. Nelgruppo A,

dominato dal Belgio, la Croazia devevincere bene con la Scozia per essere frale migliori otto seconde (la nona vienescartata ed è possibile l’esclusione di chisi piazza alle spalle dell’Italia nel gruppoB, probabilmente la Bulgaria che ospitaMalta). Nel gruppo D, volata fra Turchia(ospita l’Olanda) e Romania (ricevel’Estonia), entrambe a 16 punti. GruppoE: se l’Islanda batte la Norvegia, è sicuradel secondo posto. Sudamerica (quattroo cinque posti): già qualificate Argentinae Colombia. La gara decisiva è Cile-Ecuador (25 punti entrambe); con unpareggio, mandano allo spareggio con laGiordania l’Uruguay (22 novembre), cheospita l’Argentina. Zona Nord-Centroamerica (tre o quattro posti): giàqualificate Usa e Costarica. L’Honduras habisogno di un punto contro la Giamaica(ultima), per condannare al playoff con laNuova Zelanda (13 e 20 novembre) ilMessico, che deve comunque battere laCostarica per essere sicuro del quartoposto. Nel gruppo asiatico si sono giàqualificati Giappone, Corea del Sud, Irane Australia. Zona africana: oggi si giocaGhana-Egitto, quinto playoff di andata.Le gare di ritorno si giocano fra il 15 il 19novembre: Senegal-Costa d’Avorio (1-3);Nigeria-Etiopia (2-1); Camerun-Tunisia(0-0) e Algeria-Burkina Faso (2-3) piùEgitto-Ghana.

Fabio Monti© RIPRODUZIONE RISERVATA

Napoli, ore 20,45

Italia(4-1-4-1)

1 Marchetti20 Abate19 Bonucci

4 Astori14 Pasqual21 Pirlo16 Florenzi

7 Aquilani18 Montolivo17 Insigne10 Osvaldo

Armenia(4-4-1-1)

1 Berezovski15 Mkoyan

3 Haroyan5 Arzumanyan

20 Hayrapetian23 Ozbiliz

7 Yedigaryan6 Mkrtchyan

10 Ghazarya18 Mkhitaryan14 Movsisyan

Arbitro: Oliver (Inghilterra)

Tv: ore 20.45 diretta RaiunoInternet: www.corriere.it

C.t. Lo spagnolo del Bosque(Afp)

Capello avantiLa Russia a Bakupuò conquistareiI primo postosul Portogallo

DAL NOSTRO INVIATO

GENK — Nel calcio è spesso,se non sempre, questione ditempo. Di pazienza. Di lavoro.L’Italia under 21, che era statabrutalizzata dal Belgio a Rieti, il5 settembre, fa una bellissima fi-gura a Genk, nel «ritorno» delgruppo 9 che qualificherà allafase finale di Repubblica Ceca2015 e offrirà una porta ancheper l’Olimpiade di Rio 2016. Conla vittoria di ieri, meritatissima,persino striminzita nel punteg-gio, si rimette a pieno in corsaper il primo posto. Il doppio im-pegno di novembre con Irlandadel Nord e Serbia potrà essere af-frontato con la serenità di chi stafacendo appieno il suo dovere.Gigi Di Biagio ha avuto a dispo-sizione gli azzurrini per una set-

chio in posizione regolare per ilcolpo di testa dell’1-0. Il più pic-colo del gruppo, come a Rieti,segna su pallone alto contro av-versari a cui rende 15 cm.

A convincere ancora di più èquello che arriva dopo, con gliazzurrini sempre protagonisti ecapaci di trasformare in buoncalcio l’ordinato 4-4-2 scelto dalc.t. Al 13’, su punizione, Vivianicostringe Coosemans a una diffi-cile parata. Al 32’ Baselli, con unaverticalizzazione, smarca Belottidavanti al portiere: il 2-0 sembracosa fatta, ma il centravanti tiramalissimo e Coosemans, addi-rittura, blocca. Il Belgio prova ametterla sul fisico, crea qualchemischia e diventa pericoloso so-prattutto sugli sviluppi dei calcid’angolo. L’1-0 del primo tempoè comunque meritato.

Nella ripresa le migliori occa-sioni sono ancora per l’Italia,con Belotti e Fossati, ma ancheBardi si inserisce nella lista deiprotagonisti con un miracolo suMpoku che evita un pareggioche sarebbe stato un furto. Igrandi portieri si riconosconocosì: una sola parata ma decisi-va. Difficile esprimere preferen-ze per una squadra che ha meri-tato proprio perché è stata grup-po, ma una menzione va fattaper Viviani, Baselli e Bianchetti.Il capitano, che per difendere il«diritto» dei giovani italiani aessere presi in considerazione siè soprannominato da solo LuisBlanco, è stato perfetto per tem-pismo e personalità. E ora si puòsperare.

Luca Valdiserri© RIPRODUZIONE RISERVATA

anni, napoletano di Frattamag-giore, il quarto giocatore di casache sperimenterà l’emozione delSan Paolo con la maglia dell’Ita-lia. Ieri Lorenzino è stato applau-dito e coccolato dai tifosi e ancheda Prandelli: «Mi aspetto cheaiuti l’Italia a giocare bene».

Due confermatiConfermati soloMontolivo e Osvaldo.SuperMario cominciadalla panchina

Belgio U21 0Italia U21 1

Marcatore: Battocchio 4’ p.t.

BELGIO (4-2-3-1): Coosemans7; Vermijl 5, Arslanagic 5(Mechele 6 1’ s.t.), De Bock 5,Lukaku 5; Malanda 6,5, Cissé 5(Tielemans 6 1’ s.t.); Bruno 6(Vetokele s.v. 26’ s.t.), Hazard 5,Mpoku 6,5; Batshuayi 6,5.Allenatore: Walem 6

ITALIA (4-4-2): Bardi 7,5;Zappacosta 7, Bianchetti 7,5,Antei 7, Biraghi 6; Battocchio 7(Improta s.v. 36’ s.t.), Viviani 8,Baselli 8, Fossati 7; Belotti 6,5(Longo s.v.29’ s.t.), Rozzi 5,5(Molina 6,5 8’ s.t.). Allenatore:Di Biagio 7,5

Arbitro: Artur Dias (Portogallo)5. Ammoniti: Lukaku, Antei,Vermijl. Recuperi: 0’ più 3’

timana buona, li ha allenati conprofitto e provati in amichevolecontro il Piacenza. Ha fatto lescelte giuste — eccellente il la-voro della coppia di centrali dicentrocampo Viviani-Baselli —e li ha convinti che non eranocosì scarsi come poteva far cre-dere l’1-3 di Rieti. L’assenza persqualifica di Carrasco, la puntadi diamante belga, alla corte diClaudio Ranieri al Monaco, haaiutato. Ma senza una provaconvincente di tutta la squadranon sarebbe bastata.

La partenza è quella che ogniallenatore vorrebbe. Al 4’ Vivianiserve Zappacosta per uno sche-ma ben studiato da calcio d’an-golo: il terzino rimette al volo inarea, mentre tutta la difesa belgasta salendo; Lukaku è menosvelto degli altri e lascia Battoc-

Europeo Under21 Belgio sconfitto a Genk da una rete di Battocchio. Riaperta la corsa al primo posto

Gioco e gruppo, la formula Di Biagio funziona

Futuro Lorenzo Insigne, 22 anni (Photo Press)

5partiteancora dagiocare: NordIrlanda eSerbia (2volte) e Cipro

9

21

i cambiche Prandelliha deciso difare rispettoalla partitacontro laDanimarca

punti raccoltinelle 9partite diqualificazionefin quidisputatedagli azzurri

6puntiin 3 partiteper l’Italia. IlBelgio guida ilgirone con 12in 5 partite

50 Martedì 15 Ottobre 2013 Corriere della Sera

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Corriere della Sera Martedì 15 Ottobre 2013 Sport 51

Quadcross, muore pilota 19enneMorte in pista al crossodromo «Tittoni» di Cingoli, nelle Marche. Il

pilota inglese Connor Smith, 19 anni, è deceduto durante la gara delcampionato delle Nazioni europee di quadcross. Caduto al primo giro,è stato travolto dagli inseguitori che non sono riusciti a evitarlo. Subitosoccorso, i tentativi di rianimarlo sono risultati vani.

Golf, l’Open resta a TorinoIl Circolo Golf Torino ospiterà gli Open d’Italia anche nel 2014. Lo ha con-

fermato ieri la Federazione italiana golf. L’edizione 2014 avrà una ancormaggiore risonanza, agonistica e di partecipazione, perché cadrà a fine ago-sto e sarà l’ultima prova per ottenere il punteggio necessario per la RyderCup, la sfida Europa-Usa. Nel 2015, invece, l’Open tornerà a Milano.

Volley: Trento al MondialeA meno di una settimana dalla vittoria della Supercoppa, Trento debutta

a Betim (Brasile) nel Mondiale per club, il cui titolo detiene da quattro edi-zioni. Il debutto dell’Itas è alle 19 italiane contro il Kalleh (Iran). Nel gironeA sfiderà poi Upcn (Arg) e Panasonic Panthers (Gia). Nella poule B giocanoCruzeiro (Bra), Novosibirsk (Russ), La Romana (Rep.Dom.) e Sfax (Tun).

Il caso Un solo esame a sorpresa sugli atleti caraibici prima di Londra 2012. L’ultimo totem dell’atletica vacilla

Test inesistenti, la Wada indagaGiamaica nel mirino: ora Bolt tremaIsolasenzaantidoping.Ilmanager:«Controllatoognisettimana»

La testimonianza

Donati: «I legamicon Conte e Balcovanno chiariti»

C’è del marcio, non solo inDanimarca. L’esplosione ai ver-tici dell’atletica mondiale dellaGiamaica — 11 mila km qua-drati al centro del Mar dei Ca-raibi, popolati da piantagioni dicaffè e 2,7 milioni di abitanti,diventati dall’avvento di UsainBolt in poi una vera e propriafucina della velocità — è nelmirino degli ispettori della Wa-da, l’agenzia mondiale antido-ping, che entro fine anno vole-ranno a Kingston per vedercichiaro. Renee Anne Shirley, in-fatti, ex direttore generale dellacommissione antidoping gia-maicana (Jadco) ha spifferatoprima a Sports Illustrated e poial Gleaner, il più vecchio quoti-diano dell’isola, che da febbraioa luglio 2012 gli sprinter verde-oro sono stati testati a sorpresa,cioè fuori dalle gare, 1 (una!)volta. Lasciando intendere che idominatori dell’Olimpiade diLondra (27 luglio-12 agosto)— Bolt oro nei 100-200-4x100;Blake argento nei 100-200 e oroin staffetta; la Fraser oro nei100-200 e argento nella 4x100;la Campbell-Brown bronzo nei100 e in staffetta — abbianopotuto attrezzarsi per sbranareil cronometro e ridicolizzare gliUsa senza il fastidio di una pipìo di un prelievo del sangue fuo-ri programma, quando tuttisanno che è proprio lavorandorandom, a campione e lontanodalle competizioni, che l’anti-doping ha sempre pizzicato imascalzoni avvelenati.

I sospetti, naturalmente, siconcentrano su Usain Bolt,l’uomo che dal 31 maggio 2008(primo dei suoi 8 record delmondo, nei 100 a New York)domina Giochi (6 ori), Mon-diali (8 ori e 2 argenti) e Dia-mond League, lasciando le bri-ciole ai normali. L’indagine

Wada, in effetti, sembra unmaldestro tentativo di far cade-re nella rete dell’antidopingl’ultimo totem, che ieri per boc-ca del manager Ricky Simms harespinto le insinuazioni al mit-tente: «La verità è che Usainviene testato ogni settimana».Da chi, dove e quando non èdato sapere. È certo, invece, co-me si sospettava, che i controllidella Jadco, che formalmente siè costituita nel 2008 e da allorasi dibatte in problemi di ogninatura (pochi soldi, staff insuf-ficiente, un solo prelevatore a

tempo pieno, kit fuori uso,continue liti tra i mem-

bri), siano stati, neglianni, quanto meno

l a c u n o s i . C a r lLewis fu il primo

ad alzare il so-pracciglio (de-

pilato) da-vanti al-

l’eccezionale progressione diBolt nei 100 (dal 10’’03 del 2007al 9’’58 del primato del mondo)e nei 200 (dal 21’’73 del 2001 al19’’19 da record): «Ma in Gia-maica hanno l’antidoping...?!».

Le rivelazioni di gola profon-da, prodiga di dettagli («Un so-lo test a sorpresa in sei mesinell’anno olimpico: ma chi vo-gliamo prendere in giro...?»),hanno provocato lo scaricaba-rile tra Cio e Federatletica inter-nazionale (Iaaf), che nella mi-gliore delle ipotesi hanno com-messo l’enorme leggerezza difidarsi troppo dell’agenzia gia-maicana, mentre sull’isola ci siallenava (e dopava?) in totalelibertà. Il Cio è caduto dalle nu-vole («Se l’avessimo saputoavremmo ordinato altri test suigiamaicani» hanno detto ArneLjungqvist e Patrick Schama-sch della commissione medi-ca), ricordando i numeri di

Londra 2012: 3800 prelievi diurina e 1200 campioni di san-gue. «I nostri atleti erano sem-pre all’estero ad allenarsi — si ègiustificato Herbert Elliott, pre-sidente della Jadco, rimasto so-lo a fronteggiare la tempesta—. Abbiamo chiesto alla Iaaf diseguirli». E la Iaaf snocciola ci-fre: 2814 test (1419 in gara e1395 a sorpresa), Giochi esclu-si, solo nel 2012: 19 i giamaica-ni controllati per un totale di126 test (una media di 6.63 apersona: impossibile scorpora-re i numeri di Bolt). Ma carta (edoping) canta. Yohan Blake po-sitivo a uno stimolante primadel Mondiale 2009 (3 mesi disospensione); Shelly Ann Fra-ser positiva a un narcotico-analgesico nel 2010 (6 mesi distop). E poi i casi-shock nel-l’estate del crollo degli dei (Gay,tu quoque): Mondiale di Moscaproibito per Asafa Powell, She-rone Simpson (positivi allostesso stimolante) e VeronicaCampbell-Brown (diuretico: sel’è cavata con una reprimenda).

Ha dormito la Wada? Ha pol-trito la Iaaf? O solo la Jadco? In-tanto Bolt corre veloce. Ma co-mincia ad avere il fiato un po’mozzo.

Gaia Piccardi© RIPRODUZIONE RISERVATA

I test 2012Gennaio:0*-0**Febbraio:0-10Marzo: 0-0Aprile: 0-1Maggio:15-0Giugno: 81-0Luglio: 0-0Agosto: 0-16Settembre:0-18Ottobre enovembre:7-14Dicembre:5-12(* in gara, **a sorpresa)

I numeriPositività eccellenti

Sherone SimpsonOro e argento nella 4x100all’Olimpiade, 2 argenti mondiali,29 anni, positiva allo stessostimolante di Powell: danno lacolpa a un integratore (Epa).

Veronica Campbell-BrownSprinter di razza, 31 anni, 3 ori,2 argenti e 2 bronzi olimpici, 2ori e 7 argenti mondiali, positivaa un diuretico. Punita con unasemplice reprimenda (Ap).

ROMA — «L’inchiesta straordinariadella Wada in merito al buco dei controlliantidoping agli sprinter giamaicani pri-ma di Londra 2012 ci rammenta che tuttoil mondo è paese, che ci troviamo immer-si in un villaggio globale in cui, peraltro,noi italiani siamo stati maestri. Sarà unrefrain, ma fino a quando lo sport nonuscirà dal corto circuito controllori-con-trollati, e fino a quando i controlli a sor-presa non saranno veramente a sorpresa,non ci sarà nulla per cui essere ottimisti».

Professor Sandro Donati (foto), consu-lente italiano della Wada e memoria sto-rica dell’antidoping nel nostro Paese,quest’inchiesta straordinaria nasce in se-guito alle accuse della ex responsabiledell’agenzia giamaicana Renée AnneShirley, denunce rimaste inascoltate eche hanno portato alla defenestrazionedella stessa, otto mesi fa.

«È stata coraggiosa, e infatti il sistemasportivo, divenuto uninsieme di raccattato-ri di medaglie, l’hafatta fuori senza pen-sarci due volte. È statacoraggiosa e anchemolto lucida perchéha rilanciato le accusedel famigerato VictorConte sui rapporti traBolt e compagni e An-

gel Heredia, ex lanciatore del disco e tec-nico collaboratore dell’altrettanta fami-gerata Balco. Un collegamento preciso einquietante. E a quanto ne so, Bolt e glialtri giamaicani non hanno mai denun-ciato Conte per quelle dichiarazioni chelanciano chiaramente sospetti ben piùche velati».

Quindi, davanti agli exploit di UsainBolt, secondo lei, come bisogna porsi?«Intanto mi lasci dire che Asafa Powell egli altri sono stati trovati positivi agli sti-molanti, ossia a una sostanza che non mirisulta abbia la prerogativa di gonfiare imuscoli... Dunque, evidentemente, han-

no trovato la sostanza secondaria, nonquella primaria... Riguardo a Bolt, se

lui e il suo clan non denuncerannoVictor Conte e non dimostrerannoche le accuse di collaborazionecon Heredia sono false, per me

vorrà dire che tutta la situazione èmolto chiara».

Giuseppe Toti© RIPRODUZIONE RISERVATA

La storia La Procura del Coni non crede alla «scusa» del mezzofondista che sostiene d’aver architettato tutto per smascherare l’inadeguatezza degli esami

La scoperta: la fidanzata gli ha dato il «pene antidoping»Deciderà il Tnas, le richieste:2 anni e 6 mesi a Licciardie 2 alla compagna-complice

Lavorano gratis per la no-bile causa della giustiziasportiva. Ma i componentidella Procura Antidoping delConi sono ricompensati conun privilegio che non haprezzo: vedono e ascoltanocose che noi umani possiamosoltanto immaginare. Comegiudicare altrimenti il rac-conto di un giovane atleta(accompagnato in aula nondall’avvocato ma dalla fidan-zata) che spiega come e per-ché ha usato un pene finto pereludere un controllo? O quel-lo di un dopato recidivo che,alla richiesta di collaborare espiegare perché ha assuntoun ormone proibito dopo cheaveva giurato di fronte a inte-re scolaresche (e a un sacer-dote) che si sarebbe compor-

tato bene, fa scena muta spe-rando nuovamente nella cle-menza della corte?

Ieri due di queste storie so-no arrivate quasi all’epilogo,con il rinvio a giudizio deiprotagonisti davanti al Tribu-nale Nazionale Antidoping.La Procura Coni ha chiestodue anni e sei mesi di squali-fica per il mezzofondista lom-bardo Devis Licciardi e dued’inibizione (la sanzionecomminata ai non tesserati)per la fidanzata, Sara Malpet-ti. Il 21 settembre, a Molfetta,Licciardi (atleta militare del-l’Aeronautica) viene sottopo-sto a un controllo antidoping.Durante il prelievo l’ispettoresi accorge che l’aviere tentagoffamente di spremere pipìda un pene finto. Risultato:

corpo del reato sequestrato (èstato esibito in aula...) e dop-pio campione di urina analiz-zato. Sorpresa: sia la pipì au-tentica che quella fasulla diLicciardi sono risultate «puli-te». Il 27enne ha spiegato diaver architettato il tutto persmascherare l’inadeguatezzadel sistema antidoping italia-

no. Ma l’antidoping ha sma-scherato lui costringendoloanche a congedarsi all’istantedall’Aeronautica. E la fidanza-ta? Sara Malpetti è stata san-zionata per aver ordinato suInternet lo «whizzinator», ilpene anti-antidoping, che inrete si trova attorno ai 150 eu-ro.

La seconda storia è quelladi Danilo Di Luca: se confer-mata in giudizio, la squalificaa vita chiesta ieri per l’abruz-zese, positivo all’Epo primadel Giro d’Italia, sarebbe laprima comminata a un cicli-sta di alto livello. Difficile im-maginare un epilogo diversoper uno con un cursus hono-

rum come quello dell’ex vin-citore della corsa rosa, che nelpalmarès esibisce già due an-ni di sanzione per uso di Cera(2010-2012) e tre mesi di ini-bizione (2007) per aver fre-quentato il medico «proibito»Santuccione. Per evitare l’er-gastolo sportivo, Di Lucaavrebbe dovuto fare nomi e

cognomi importanti al procu-ratore Vigna. Se n’è ben guar-dato. Ma il pescarese non de-morde: è già in giro per l’Italiaa promuovere le bici Kyklosche progetta e vende nel suobel negozio-boutique di Pe-scara. L’amministratore dele-gato dell’azienda, AlexandreDe Acetis, ha scritto a clienti e

fornitori: «Prendere le distan-ze da Danilo è semplicistico,sarebbe oltre modo sbagliatoprivarsi di una risorsa tecnicacosì capace e sensibile».

Novità anche sulla vicendadi Mauro Santambrogio,compagno di squadra e disventure di Di Luca (anche luipositivo per Epo al Giro) chevenerdì scorso aveva anchecomunicato propositi suicidi.L’Uci fa sapere di aver notifi-cato formalmente la positivi-tà delle controanalisi all’atletalo scorso 20 giugno. Il miste-rioso ritardo nella trasmissio-ne degli atti al Coni, per l’ini-zio del procedimento, sareb-be in realtà dovuto ai tentativifatti dagli emissari del gover-no del ciclismo mondiale perconvincere Santambrogio acollaborare. Non è esclusoche il lombardo, dopo il trau-ma della scorsa settimana,decida di farlo. Un’altra storiaper i nostri procuratori.

Marco Bonarrigo© RIPRODUZIONE RISERVATA

Squalifica a vitaPer Di Luca, positivo alGiro dopo le promessedi non farlo più, chiestala squalifica a vita

Coppia Devis Licciardi e la fidanzata Sara Malpetti, colpevoli secondo la Procura antidoping

12Le medaglie dellaGiamaica a Londra2012 (tutte nellosprint): 4 ori(3 di Usain Bolt), 4argenti e 4 bronzi

Asafa PowellL’ex primatista del mondonei 100, 30 anni, è risultatopositivo a uno stimolante. Delsuo caso non si è più saputoniente (Afp).

Gloria e sospettiUsain Bolt, 27 anni,re dell’atletica (Afp)

52 Martedì 15 Ottobre 2013 Corriere della Sera

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All'alba di ieri si è spento a Milano

RollyMarchiAmava lo sport, le montagne, fotografare gli amici, la prima neve di ogni inverno, i suoi libri, lavita piena. Gli sorridono e lo abbracciano fortela moglie Graziella, i figli Paolo con Luisa e Jacopo con Gaia, i nipoti Viola e Brando, Ludovicae Matilde, Bianca e Alice con la mamma Daniela. La camera ardente è allestita presso la CasaFuneraria San Siro di Milano in via Amantea, dalle ore 8 alle 19 di oggi. Le esequie avranno luogo a Milano nella chiesa di San Simpliciano e ilgiorno successivo a Centa SanNicolò (Trento) dove sarà sepolto vicino a sua mamma Emma. Perinformazioni si prega telefonare allo 02.32867.- Milano, 14 ottobre 2013.

Partecipano al lutto:Giancarlo Iliprandi e Monica Fumagalli.Cesare Bellotti.Nicolò Bellotti.

Ciao papà, ciao nonno

Rollyi primi fiocchi di neve saranno per te. Paolo LuisaViola Brando. - Milano, 14 ottobre 2013.

Ciao grande e unico papà

RollyGrazie per ogni cosa. Continua a sorridere e adamare. Ti voglio bene. Jacopo.- Milano, 14 ottobre 2013.

La cognata Silvana e i figli Andrea Lucio Annae famiglie rimpiangono il loro caro

zio Rolly- Como, 14 ottobre 2013.

Roberto, Emanuela, Cecilia, Rachele e Giovanni si stringono a Paolo e alla sua famiglia nel dolore per la scomparsa del mitico

RollyMarchi- Milano, 15 ottobre 2013.

Chicca e Antonello Perricone commossi si stringono nel dolore a Graziella e familiari tutti perla scomparsa dell'indimenticabile

Rolly- Milano, 14 ottobre 2013.

Gaetano e Marilù Rebecchini con i figli Salvatore, Fabiano, Onorio ed Osanna, sentitamentecommossi per la perdita del carissimo ed indimenticabile

Rollysono vicini con tanto tanto affetto a Graziella,Paolo e Jacopo. - Roma, 15 ottobre 2013.

Marilena e Guido, Luca, Paolo, Emanuela sistringono a Graziella, Paolo e Jacopo e ricordano

Rollycon grande affetto e nostalgia.- Parma, 14 ottobre 2013.

Ciao

Rollytorna dai tuoi campioni ritrova i tuoi amici, i tuoi"Topolini" non ti dimenticheranno mai. Guido.- Parma, 14 ottobre 2013.

Addolorati siamo vicini e abbracciamo con tanto affetto Paolo Luisa Viola e Brando per la perdita di nonno

RollyClaudio e Paola. - Milano, 14 ottobre 2013.

Ciao

Rollyamico da sempre, vola sopra le nostre montagnee aspettaci alla Scuola Graffer con tutti quelli cheti hanno preceduto. Un abbraccio a te e ai tuoicari. Francesca, Franco, Elena, Meky.- Milano, 14 ottobre 2013.

Gae e Alberta, con Lavinia, Giacomo e Matilde, si stringono con affetto a Graziella, Paolo eJacopo nel dolore per la scomparsa dell'indimenticabile

Rolly- Milano, 14 ottobre 2013.

Marisa Rivolta ricorda con tristezza l'amico

RollyMarchied è affettuosamente vicina alla famiglia.- Milano, 14 ottobre 2013.

Pinny Colombo, unitamente ai figli Giulio eCarlo, partecipa al dolore di Graziella, Paolo eJacopo per la scomparsa di

Rollyfraterno amico e grande sportivo.- Monza, 14 ottobre 2013.

Mario ed Alessandra Colombo profondamenterattristati, sono vicini a Graziella, Paolo e Jacopoper la perdita di

Rollyamico sensibilissimo, grande uomo e sportivo diprima qualità. - Monza, 14 ottobre 2013.

La Manifattura Mario Colombo & C. SpA ed isuoi dipendenti, partecipano al dolore della famiglia per la perdita di

RollyMarchigrande ed affezionato amico dell'azienda.- Monza, 14 ottobre 2013.

Tre generazioni di Melloni piangono l'amico

Rolly- Verona, 14 ottobre 2013.

Umberto e Susi Veronesi partecipano commossi al dolore della famiglia per la scomparsa delcarissimo amico

Rolly- Milano, 14 ottobre 2013.

Fiora e Pinotto sono vicini con grande affettoalla moglie Graziella e a tutti i figli per la scomparsa del carissimo

RollyMarchi- Milano, 14 ottobre 2013.

Sessantadue anni di fraterna amicizia

Rolly... sono bisnonna e mi chiamavi ancora Laurettacome quando ci siamo conosciuti allo sci nautico. Che dire alla tua Graziella? Ai tuoi figli enipoti? Che mi mancherai? Che li abbraccioforte? Tutto è troppo poco, solo il silenzio a voltepuò parlare ai cuori: solo resta l'amore che c'ètra noi. Arrivederci dalla tua Lauretta e da tuttala famiglia Cabassi.- Milano, 14 ottobre 2013.

RollySciakè Riccardo Andrea Federico e Stefano sonovicini con tutto il cuore a Graziella, Jacopo e Paolo, ricordando la grande amicizia e il comuneamore per la montagna.- Milano, 14 ottobre 2013.

Gianvittorio partecipa commosso al dolore della famiglia ricordando

Rollygrande sportivo con cui ha condiviso importantiemozioni sulle montagne dell'amato Trentino edel mondo intero. - Milano, 14 ottobre 2013.

Francesco, Clemente, Damiano, Emanuele,Amedeo Reale e famiglia sono vicini a Graziella,Paolo e Jacopo nel ricordo di

Rolly- Roma, 14 ottobre 2013.

Con l'affetto e l'amicizia di una vita Rosita, Angela e Bruno, Luca e Judith abbracciano forteGraziella, Paolo e Jacopo ed i loro figli ricordando il grande indimenticabile

Rolly- Sumirago, 14 ottobre 2013.

Partecipa al lutto:La Missoni SpA Sumirago Varese.

Isidoro e Carla ricordano con affetto la lungaamicizia che li ha legati a

Rollye sono vicini a Graziella ed ai figli nel dolore perla perdita. - Milano, 14 ottobre 2013.

Alberto ed Ernesto sono vicini a Graziella, Paolo e Jacopo nel ricordo dell'amico

RollyMarchie con i collaboratori di Banca Albertini Syz & C.partecipano al lutto della famiglia.- Milano, 14 ottobre 2013.

Ciao indimenticabile

Rollyun affettuoso saluto da uno dei tuoi "topolini" eun forte abbraccio a Graziella, Jacopo e Paolo.Umberto e Pia Avanzi.- Milano, 15 ottobre 2013.

Sandro Benuzzi e Isa con profonda tristezza sono affettuosamente vicini a Graziella, Jacopo,Paolo e famiglia nel grande dolore per la scomparsa dell'indimenticabile

Rolly- Milano, 14 ottobre 2013.

Paolo e Francesca Scaroni con i figli sono affettuosamente vicini a Graziella nel dolore e nelricordo del loro grande amico delle montagne

Rolly- Roma, 14 ottobre 2013.

Giovanni, Patrizia, Maria Novella e TommasoValle salutano con affetto l'amico

RollyMarchied abbracciano la moglie Graziella ed i figli Jacopo e Paolo.- Cortina d'Ampezzo, 14 ottobre 2013.

I fratelli Ceschi e Santa Croce sono vicini a Graziella, Paolo e Jacopo nel ricordo di

Rollygrande amico di sempre.- Milano, 15 ottobre 2013.

La mia passione per lo sci e la montagna è legata a te e lo sarà per sempre. Iaia con Carlo,Flaminia e Lodovico piange la scomparsa di

RollyMarchi- Roma, 14 ottobre 2013.

Il Presidente della Federazione Italiana SportInvernali Flavio Roda, il Consiglio federale, gliatleti, i tecnici e tutto lo staff partecipano al dolore della famiglia per la scomparsa di

Rolando (Rolly)Marchigrande maestro di giornalismo, organizzatore,scrittore dalla penna raffinata, inventore, indimenticabile amico degli sport invernali.- Milano, 14 ottobre 2013.

Caro Jacopo, ti siamo vicini in questa triste circostanza della perdita del tuo papà

RollyMarchiil nostro affetto è con te. I tuoi colleghi dellaWally. - Montecarlo, 14 ottobre 2013.

Gli amici di Magentabureau e Arte del Convivio sono vicini a Paolo, Luisa, Viola e Brando perla perdita del grande

Rolly- Milano, 15 ottobre 2013.

Il Presidente e tutti i soci del Sai Sci AccademicoItaliano si stringono attorno a Graziella, Jacopoe Paolo nel ricordo di

RollyMarchinostro socio fondatore, amico e anima del Sai,protagonista e animatore dello sci italiano.- Milano, 14 ottobre 2013.

Nanni ed Elisabetta Ceschi sono vicini a Graziella, Jacopo e Paolo nel ricordo di

Rollygrande sportivo e amico di sempre.- Milano, 14 ottobre 2013.

Il giorno 14 ottobre è mancata all'affetto deipropri cari

AnnaBenciniMatarazzoLo annunciano il marito Alessandro ed i figli Diego, con Chiara ed Alessandro Elisa Leonardo, eSacha con Manuela.- Milano, 14 ottobre 2013.

Partecipano al dolore di Alessandro Matarazzoe famiglia per la perdita della cara moglie

Annail consuocero Raffaele Ermigiotti, la sorella Marina, la figlia Raffaella con il marito Giacomo eCarlo ed Annamaria Ottaviano.- Atri, 14 ottobre 2013.

Giorgio e Cleo con Raffaella e Sasà increduli eaddolorati per l'inaspettata e prematura scomparsa della carissima

Annala rimpiangono e la ricordano con tenerezzastringendosi in un affettuoso abbraccio al maritoSandro e ai figli Sacha e Diego con Manuela eChiara. - Milano, 14 ottobre 2013.

Gli Accademici della Delegazione di Modicadella Accademia Italiana della Cucina partecipano al dolore dell'Accademico Alessandro Matarazzo e famiglia per la perdita della consorte

Anna- Modica, 14 ottobre 2013.

Annina Tecilla annuncia con grande dolore afunerali avvenuti la scomparsa dell'amatissimomarito

Ferdinando Tecillae ringrazia gli amici tutti che le sono stati amorevolmente vicini. - Milano, 14 ottobre 2013.

Partecipano al lutto:Franco e Billa Alemani Molteni.Alberto e Marida Anzola.Piero e Ornella Santagostino.Alberto e Roberta Cogni.

Addio

Nandoamico di una vita. Mi sarai sempre nel cuore.Dino. - Milano, 14 ottobre 2013.

Dino, Laura, Carlo e Giovanni con Alessandra,molto addolorati abbracciano Annina nel ricordodi

Nando- Milano, 14 ottobre 2013.

La FNSI partecipa commossa al cordoglio perl'incredibile scomparsa di

Sara Bianchigiornalista leale e competente, dirigente qualificato della categoria e si stringe con affetto al marito, ai genitori, al fratello e a tutti i familiari.- Roma, 15 ottobre 2013.

Il presidente Gianni Cervetti, il direttore Giorgio Bigatti, i componenti del Consiglio di Amministrazione e del Consiglio Generale, lo staff della Fondazione ISEC, partecipano al dolore delConsigliere Giovanni Bianchi per la scomparsadella figlia

Sara- Sesto San Giovanni, 14 ottobre 2013.

E' mancato ieri notte

Marco Zamperiniuno dei pionieri di internet in Italia e una dellefigure più influenti e amate del web italiano. Lascia la moglie Paola e le figlie Rebecca e Blanca.I funerali si terranno oggi alle 14,45 nella chiesadi Santa Francesca Romana a Milano. La famiglia Zamperini. - Milano, 14 ottobre 2013.

Marcosei andato via troppo presto, ma noi saremo conte sempre, e sempre con Paola, Rebecca e Blanca. Marcella e Stefano, Annarita e Andrea, Valentina e Sergio, Carolina e Pigi.- Milano, 14 ottobre 2013.

Pietro Scott Jovane, Carlo Rossanigo e i colleghi del Gruppo RCS che hanno avuto il piaceredi conoscerlo sono vicini alla famiglia di

Marco Zamperinila cui improvvisa scomparsa lascia un enormevuoto tra i protagonisti delle Rete.- Milano, 14 ottobre 2013.

Siamo vicini alla famiglia di

Marco Zamperiniscomparso lasciando un enorme vuoto. Massimo Sideri e Tiziana Pollio.- Milano, 14 ottobre 2013.

Paolo Zanetto ricorda con affetto

Marco Zamperini- Milano, 14 ottobre 2013.

Ettore, Maria Teresa, Emanuele si stringonocon grande affetto a Paola, Rebecca, Blanca enonna Anna per l'improvvisa scomparsa di

Marcoamico meraviglioso e insostituibile.- Milano, 14 ottobre 2013.

Partecipa al lutto:La Redazione di AD Edizioni Condé Nast.

Sabrina e Karen ricorderanno per sempre

Marcole sue risate, le lunghe chiacchierate e i suoi preziosi consigli di vita.- Zurigo - Milano, 15 ottobre 2013.

Giorgio Rossi Cairo e gli amici di Value Partners si stringono intorno a Paola e alle figlie perl'improvvisa scomparsa di

MarcoMaestro di innovazione.- Milano, 14 ottobre 2013.

Paolo Torchetti e i partner di Brand Portal siuniscono al dolore della famiglia Zamperini e delgruppo di lavoro NTT per la scomparsa di

Marco- Milano, 14 ottobre 2013.

Colpiti dalla prematura scomparsa di

Marco Zamperinii colleghi di NTT Data partecipano con dolore allutto della famiglia.- Milano, 14 ottobre 2013.

Apprendo con infinita tristezza l'improvvisascomparsa di

Marcosono vicino a Paola, Blanca e Rebecca in questomomento di profondo dolore. Patrizio Mapelli.- Milano, 14 ottobre 2013.

Marcoè stato un onore e un piacere lavorare con te.Ci hai lasciato troppo presto. Il tuo entusiasmoe la tua curiosità rimarranno sempre un ricordovivo. Mi unisco con affetto al dolore di Paola,Blanca e Rebecca. Walter Ruffinoni.- Milano, 14 ottobre 2013.

CheBanca! partecipa al lutto della famiglia perla prematura scomparsa di

Marco Zamperiniinnovatore, divulgatore e uomo dalla grandeumanità. - Milano, 14 ottobre 2013.

Marco Patuano e tutti i colleghi di Telecom Italia si stringono a Paola, Blanca e Rebecca per laperdita del caro

Marco- Roma, 14 ottobre 2013.

Il figlio Libero, la nuora Maria Cecilia ed i nipoti Flaminia, Tazio ed Appia, prendono parte alla perdita della amatissima mamma e nonna

Lidia Peveri Cottarelli Gallinache sempre rimarrà nel loro cuore, accompagnata da un grande rimpianto indelebile. I funeralisi svolgeranno mercoledì 16 ottobre 2013 alleore 10.30, presso la chiesa parrocchiale di Gnignano (MI). - Gnignano, 15 ottobre 2013.

Maria Pia, Stefano con Chiara, Beatrice e Carolina, e Paola con Paolo e Sofia annunciano lascomparsa di

MassimoDell'Eramarito, padre e nonno buono e giusto. I funeralisaranno celebrati martedì 15 alle ore 14.45 nellaparrocchia dei Santi Martiri Nereo e Achilleo.- Milano, 14 ottobre 2013.

È mancato

Mario Pillitterimarito esemplare, padre affettuosissimo, nonnodolcissimo, Architetto innamorato della sua professione. Lo annunciano con grande tristezza lamoglie Laura, i figli Angelamaria con Joachin eGuido con Luciana. I funerali avranno luogo oggi alle ore 16 nella chiesa parrocchiale di CorvinoSanQuirico (PV). Si ringraziano il Dottor FabrizioNegri da anni medico ed amico di Mario, la Dottoressa Cristina Caffetti prontamente intervenutacon competenza e disponibilità, inoltre le equipedei reparti di Urologia e Chirurgia dell'Ospedaledi Voghera ed in particolare i rispettivi responsabili Professor Mario Mensi e Dottor Carlo Farinaper quanto hanno fatto professionalmente e peril grande senso di responsabilità ed umanità dimostrati verso il paziente ed i suoi famigliari.- Corvino San Quirico, 15 ottobre 2013.

Partecipano al lutto:Giulia e Claudio Citrini.Carla Vaghi.Gianluigi e Antonella Furioli.Elena Grassini.Clelia Marchionna.

Ciao

nonnoMaonon dimenticheremo mai il tuo sorriso, le tue carezze, le tue dolci parole. Lucrezia, Davide, Katerina, Lauretta.- Corvino San Quirico, 15 ottobre 2013.

Il fratello Carlo con la moglie Pia e i figli, ilnipote Peter con la mamma Eileen e i fratelli sonovicini a Laura, Angela Maria e Guido nel doloreper la perdita del loro amatissimo

Dott. Arch.Mario Pillitteri- Milano, 14 ottobre 2013.

Ricordando tanti episodi di una lunga amiciziaDelfina Roux piange assieme ai familiari la mortedell'architetto

Mario Pillitteried è vicina con particolare affetto a Laura, Angelamaria e Guido.- Milano, 14 ottobre 2013.

Giuliano, Maria Lavinia, Marco e Maria LiviaBoella con l'affetto e l'amicizia di sempre stringono in un grande abbraccio Laura, Angela Mariae Guido in questo momento doloroso e triste perla perdita del loro carissimo marito e padre

ArchitettoMario Pillitteri

- Milano, 14 ottobre 2013.

Il nostro pensiero affettuoso a Laura e a tuttala sua famiglia nel ricordo della preziosa amiciziache

Mario Pillitterici ha donato. Elena e Arnaldo Bonilauri, Luisa eAlberto Costa, Emma e Marco Frontini, Franca eSandro Lazzari. - Milano, 14 ottobre 2013.

Sandra, Laura e Dino sono affettuosamente vicini a Laura nel ricordo del caro

Mario Pillitteri- Milano, 14 ottobre 2013.

Giorgio Mariarosa e Diletta sono vicini con tutto il loro affetto ai familiari piangendo l'amico

Mario Pillitteridi cui hanno sempre apprezzato la grande umanità intelligenza signorilità.- Monza, 14 ottobre 2013.

Bepi, Carla, Chiara e Marco sentiranno semprela mancanza della grande carica affettiva di

RosannaBardini Cavenagoscomparsa ieri senza premonizioni né sofferenze. Ringraziano per l'amorevole assistenza le signore Elena e Haydeè e di tutto il personale dellaPrincipessa Jolanda. Per l'orario dei funerali contattare il 3357470250.- Milano, 15 ottobre 2013.

Partecipano al lutto:Giorgio e Patrizia Gagliano.

Lia, Federico e Mara, Andrea e Sarah, conFrancesco, Katherine e Michela abbracciano Bepinel ricordo della cara mamma

Rosannaamica di tutta una vita.- Milano, 14 ottobre 2013.

Partecipano al lutto:Renato, Gianni con Paola.

Giorgio e Maria Giovanna abbracciano con affetto Bepi, Carla e figli nel ricordo di

RosannaBardini- Milano, 14 ottobre 2013.

Partecipano al lutto:Alessandra Baglione.Grazia Boldrocchi ed Emilio Cimadori.

Gli amici Didier e Claudia, Roberto e Patrizia,Francesco e Germana partecipano con affetto aldolore di Bepi e di tutta la sua famiglia per lascomparsa della mamma

Rosanna- Milano, 14 ottobre 2013.

È mancato all'affetto dei suoi cari

Alberto CaseroLo annunciano commossi la moglie Angela, i figliLuigi con Barbara, Marco con Paola e Carlotta etutti i parenti. I funerali avranno luogo oggi alle14.30 nella chiesa parrocchiale. Dopo la cerimonia, la salma verrà cremata. La famiglia ringrazia di cuore i medici e gli infermieri dell'Ospedale di Legnano e della Fondazione Mantovanidi San Vittore Olona per la professionalità e l'affetto dimostrati.- San Vittore Olona, 15 ottobre 2013.

Con tanto affetto siamo vicini ad Angela, Luigie Marco per la perdita del caro

AlbertoRosangela, Carlina, Clara, Silvia con le rispettivefamiglie e Guido. - Legnano, 15 ottobre 2013.

Partecipano al lutto:Carla e Renato Verga.

Anna, Federico ed Alessandra abbracciano ziaAngela, Luigi con Barbara, Marco con Paola eCarlotta nel tristissimo giorno della perditadell'amato

zio Alberto- San Vittore Olona, 15 ottobre 2013.

Giulio Casero con Piera, Riccardo con Valentina, Vittoria e Pietro, Lorenzo con Annalisa e Carlo, piangono la scomparsa dell'amatissimo

zio Alberto- Legnano, 15 ottobre 2013.

Rita e Daniela Uboldi con Dante e Sandro sonovicine alla famiglia Casero per la perdita del caro

Alberto- Milano, 14 ottobre 2013.

Letizia e Gian Marco Moratti sono vicini conaffetto a Luigi e partecipano al suo dolore per lascomparsa del padre

Alberto Casero- Milano, 14 ottobre 2013.

Antonio Savoia e Massimo Torchiana sono vicini al carissimo amico Luigi per la scomparsa delpadre

Alberto Casero- Milano, 14 ottobre 2013.

Guido Amadeo con Mariateresa, Roberto Tellarini con Laura, Piero Bagolini con Elena partecipano commossi al dolore della famiglia per laperdita del caro

Alberto Casero- Legnano, 14 ottobre 2013.

Il Direttore dell'Agenzia delle Entrate Attilio Befera, i Vice Direttori Marco Di Capua e GabriellaAlemanno, i Direttori Centrali e il personale tuttodell'agenzia partecipano al lutto del Vice Ministrodell'Economia e delle Finanze, Luigi Casero, perla perdita del caro papà

Alberto- Roma, 15 ottobre 2013.

Il Ministro dell'Interno Angelino Alfano si unisce con animo commosso al dolore dell'Onorevole Luigi Casero per la scomparsa del padre

Alberto Caseroe partecipa al dolore della famiglia con sincerocordoglio. - Roma, 14 ottobre 2013.

Dopo una lunga sofferenza, circondata dall'affetto dei suoi cari, è scomparsa

GiuseppinaDelmiglioMagnani

donna tenace e coraggiosa, fulgido esempiod'amore per la sua famiglia e per la sua azienda.Ne danno il triste annuncio la figlia Mariella colmarito Giorgio Sempio, la nipote Marta con Paolo, Giosuè e Teodoro. La famiglia ringrazia perl'impareggiabile assistenza il dottor Emilio Comaschi e il dottor Aldo Nobili; e, per le amorevolicure, Maria, Brenda e tutte le "ragazze". I funerali avranno luogo mercoledì 16 ottobre 2013 alle ore 15, nella Basilica di Santa Maria Maggiorein Lomello (Pavia). - Lomello, 14 ottobre 2013.

È mancata all'affetto dei suoi cari

Stefania Alessia CristofoliNe danno triste annuncio: Fabio, Thayrin, Filippo, Cristina, Nucci, Paolo, Alessandro. I funeralisaranno celebrati mercoledì 16 ottobre ore 15.30nel Duomo di San Giorgio di Nogaro.- San Giorgio di Nogaro, 14 ottobre 2013.

In morte di

Mario RattiUn caro amico, un uomo straordinario. Con luise ne va un pezzo della nostra vita. Lo piangonola famiglia Altieri, Antonio e Francesca con AnnaChiara, Marco e Carlo. Ci mancherai, Mario.- Milano, 14 ottobre 2013.

Enrica Cebulli è vicina con affetto ai fratelliEmilio e Gerolamo, a Laura e alla famiglia tuttaper la scomparsa di

Rosanna PratesiAguzzi de Villeneuve

- Milano, 14 ottobre 2013.

In ricordo di

GiorgioUpiglioun amico e un maestro. Sandro e Rita Martini.- Milano, 14 ottobre 2013.

Giorgiointorno a te il mondo era più armonico e bello.Ci mancherai. Eliana, Daniele con Jacopo, Laurent e Lory.- Fino Mornasco - Milano, 15 ottobre 2013.

Partecipa al lutto:Giovanna Faverio.

L'avvocato Daniele Portinaro ed i suoi collaboratori di studio sono vicini all'amico avvocatoAlessandro Viglione per la perdita del papà

Antonio Viglionenonché stimato collega.- Milano, 14 ottobre 2013.

È mancato all'affetto dei suoi cari l'

Ing. Sanzio BoldriniNe danno il triste annuncio la moglie Lucilla Altieri e i figli Luca e Lorenzo.- Iseo, 14 ottobre 2013.

Marisa e Glauco San Giovanni partecipanocommossi al dolore della famiglia per la scomparsa del caro

Piersandro Catelli- Milano, 14 ottobre 2013.

Nel quindicesimo anniversario della scomparsa del

Cavaliere del LavoroDott. Ing. DardanioManulii figli, i nipoti ed i parenti tutti con grande rimpianto ed affetto lo ricordano a tutti coloro chegli vollero bene. Una messa in suffragio avràluogo nella Basilica di San Marco, in piazza SanMarco 2 a Milano, il giorno 22 ottobre 2013 alleore 18.30. - Milano, 15 ottobre 2013.

1997 2013Sono ormai sedici anni che non sei più con noi

cara

MariaGiulia Del GrandeMontalbetti

Tuo marito, i tuoi figli ed i tuoi nipoti ti ricordanosempre con tanto affetto ed immenso dolore.- Milano, 15 ottobre 2013.

TecnologiaNuovi smartphoneArriva Flex, la risposta«curva» targata Lg alSamsung Round.

BellezzaMiss Italia in arrivoSbarcate a Jesolo 188reginette che si sfidanoper il titolo di miss. Foto.

MotoriSfida tra «treruote»Piaggio Mp3, Quadro ePeugeot Metropolisprovati per voi. Guarda.

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Un attivo centro di bassa pressione posizionato tra il Regno Unito e i Paesi Bassi, porta molte piogge sulla Germania centrale e settentrionale e anche nei Paesi Bassi. La pressione è in deciso calo anche sulla Francia con nubi e forti piogge che provengono sia dall'Atlantico che dalla bassa pressione sopra citata. Pressione in aumento sul bacino del Mediterraneo e ancora in calo su Est Europa.

Il tempo sulla nostra penisola è in miglioramento grazie all'aumento della pressione. Oggi avremo delle piogge sparse sulla Toscana, Umbria, Nord Lazio e Marche. Nella giornata di mercoledì le precipitazioni si spostano al Sud, specie su Campania, Puglia, Lucania e coste tirreniche calabresi. Da giovedì e fino a sabato il tempo migliorerà decisamente con tanto sole e qualche passaggio di nubi, anche compatto, ma praticamente innocuo.

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Veronesie la sfidaper la vita

53Corriere della Sera Martedì 15 Ottobre 2013

54 Martedì 15 Ottobre 2013 Corriere della Sera

Tv in chiaro

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CAMPIONATIMONDIALI 2014:Italia - Armenia.Calcio (Diretta) Nelprogramma: Tg1 60secondi

23.20 PORTA A PORTA.Attualità

21.00 UNA MAMMAIMPERFETTA 2. Serie

21.10 CRIMINAL MINDS.Telefilm. Con JoeMantegna, ThomasGibson

22.45 BATES MOTEL.Telefilm

23.25 2NEXT. ECONOMIA EFUTURO. Attualità

20.00 BLOB. Attualità20.15 PANE QUOTIDIANO.

Attualità20.35 UN POSTO AL SOLE.

Soap21.05 BALLARÒ. Attualità23.20 GAZEBO. Attualità.

Con Diego Bianchi24.00 TG3 LINEA NOTTE.:

Tg Reg.; Meteo 3

21.10 FILM UNA MOGLIEPER PAPÀ.(Commedia, Usa,1994). Regia diJessie Nelson. ConWhoopi Goldberg,Ray Liotta, TinaMajorino. Nelprogramma: Tgcom;Meteo.it

21.10 FILM LA CORTIGIANA- PARTE TERZA.(Drammatico,Germania, 2012).Regia di HansjorgThurn. ConAlexandra Neldel,Bert Tischendorf,Esther Scweins.:Tgcom; Meteo.it

21.10 LE IENE SHOW.Varietà

0.25 FILM LA TERZASTELLA.(Commedia, Italia,2005). Regia diAlberto Ferrari. ConAlessandroBesentini,Francesco Villa

20.30 OTTO E MEZZO.Attualità. Con LilliGruber

21.10 LINEA GIALLA.Attualità. Con SalvoSottile

24.00 TG LA7 - NIGHTDESK. Attualità

1.10 MOVIE FLASH.Attualità

14.15 GEORDIE SHORE.Varietà

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GIOVANI SPERANZE.Varietà

16.50 GINNASTE - VITEPARALLELE. Varietà

17.20 TEEN MOM 2. Varietà18.20 CALCIATORI -

GIOVANI SPERANZE.Varietà

18.45 CALCIATORI -GIOVANI SPERANZE.Varietà

19.20 GEORDIE SHORE.Varietà

20.15 SCRUBS. Serie21.10 CATFISH: FALSE

IDENTITA’ Reportage

SERA

17.00 DEEJAY HITS.Musicale

18.00 SWITCHED AT BIRTH.Telefilm

18.55 DEEJAY TG.19.00 PERFETTI MA NON

TROPPO. Serie19.30 MELISSA & JOEY.

Telefilm20.00 LOREM IPSUM.

Musicale20.20 FUORI FRIGO. Varietà20.45 MICROONDE. Varietà21.00 LE STRADE DI MAX

2. Serie22.00 DEEJAY CHIAMA

ITALIA . Varietà

Deejay TV

Rai4rai.it

Rai5rai.it

RaiStoria

rai.it

RealTime

realtimetv.it

RaiYoYo

rai.it

RaiGulp

rai.it

DMax

dmax.it

La7dla7.it

8.20 WATCH OVER ME.Serie

9.05 DESPERATEHOUSEWIVES. Serie

9.50 BEING ERICA. Serie10.35 DOCTOR WHO. Serie11.20 WAREHOUSE 13.

Serie12.05 DEAD LIKE ME. Serie12.50 ONE TREE HILL. Serie13.35 ONE TREE HILL. Serie14.20 MEDIUM. Serie15.05 DESPERATE

HOUSEWIVES. Serie15.50 90210. Serie16.35 STREGHE. Serie17.20 RAI NEWS - GIORNO.17.25 DEAD LIKE ME. Serie18.10 WAREHOUSE 13.

Serie18.55 DOCTOR WHO. Serie19.40 MEDIUM. Serie20.25 DESPERATE

HOUSEWIVES. Serie21.10 FILM FRAMMENTI DI

UN OMICIDIO.(Thriller). Regia diJulien Magnat.

22.45 WONDERLAND.Attualità

18.40 IL GIRO DEL MONDOFACENDO AFFARI.Documentario

19.40 AMERICA ON THEROAD LA ROUTE 66.Documentario

20.35 PASSEPARTOUT. Att.21.15 FILM DIANA

VREELAND -L’IMPERATRICEDELLA MODA .

17.10 TABLET. Documenti18.10 PUNTI DI VISTA. Doc.20.00 IERI E OGGI. Doc.21.00 RES GESTAE FATTI.

Documenti21.30 RES - DONNE

STRAORDINARIE.Documenti

22.30 TESTIMONI DELTEMPO-SPECIALE.Documenti

20.40 ABITO DA SPOSACERCASI. Attualità

21.10 TI PRENDO PER LAGOLA. Attualità

21.40 IL BOSS DELLETORTE.Attualità

22.10 TORTE DA RECORD.Attualità

23.05 CUCINE DA INCUBOUSA. Attualità

17.00 DIGIMON FUSIONBATTLES. Cartoni

17.25 WINX CLUB. Cartoni18.20 GULP GIRL

2013/2014. Attualità18.45 GRACHI. Telefilm19.30 VIOLETTA. Telefilm20.20 ALIEN SURF GIRLS. Tf20.50 WINX CLUB. Cartoni21.40 HEART CATCH

PRETTY CURE.

13.20 HORSE ACADEMY.Serie

14.00 IN PLAIN SIGHT -PROTEZIONETESTIMONI. Serie

16.00 TG GIORNO. Attualità19.30 PUNTO E A CAPO. Att.20.50 FILM CRIMINI E

COMPLOTTI.22.40 LAW&ORDER.

Telefilm

18.40 AFFARE FATTO!Documentario

19.35 MAN VS FOOD:CRONACHECARNIVORE. Doc.

20.00 UNTI & BISUNTI. Doc.20.25 COME È FATTO.

Documentario20.50 COME È FATTO. Doc.21.20 LAVORI SPORCHI.

Documentario

18.05 CAMBIO MOGLIE.Reality

18.55 TG LA7.19.00 I MENÙ DI

BENEDETTA. Attualità20.05 CUOCHI E FIAMME.

Attualità21.10 FILM IL MARITO

DELLAPARRUCCHIERA.

22.50 LA MALAEDUCAXXXION. Talk

Tv2000

tv2000.it

20.00 ROSARIO DALOURDES - INDIFFERITA. Religione

20.30 NEL CUORE DEIGIORNI INDACO.Attualità

20.55 TG TG.21.20 FILM GLI AMORI DI

ERCOLE.22.55 HAPPY DAYS. Serie23.25 E’ NOTTE. Attualità

La5mediaset.it

18.55 LOVE BUGS. Serie19.30 GREY’S ANATOMY.

Telefilm20.25 UNA MAMMA PER

AMICA. Telefilm21.11 FILM LA MIA

ADORABILE NEMICA.Nel programma: TgCom; Meteo.It

23.15 UOMINI E DONNE.Talk show

Cielo

cielotv.it

19.15 AFFARI AL BUIO.Documentario

20.15 AFFARI DI FAMIGLIA.Varietà

20.45 AFFARI DI FAMIGLIA.Varietà

21.10 X FACTOR 2013 -BOOT CAMP. Varietà

23.15 FILM COUNTRYSTRONG.(Drammatico)

Iris

iris.mediaset.it

15.31 FILM CONFIDENZEAD UNOSCONOSCIUTO.

17.19 FILM MILIARDI.19.23 SUPERCAR. Telefilm20.12 HAZZARD. Telefilm21.02 FILM SENTIERI

SELVAGGI.23.07 STORIE DI CINEMA.

Varietà23.32 FILM AIRPORT ‘75.

6.00 EURONEWS. Attualità6.10 UNOMATTINA CAFFÈ.

Attualità6.30 TG 1.

PREVISIONI SULLAVIABILITÀ - CCISSVIAGGIAREINFORMATI.

6.45 UNOMATTINA.Attualità

10.55 CERIMONIA DICONSEGNA ALMERITO DEL LAVOROAttualità

12.00 LA PROVA DELCUOCO. Varietà. ConAntonella Clerici

13.30 TELEGIORNALE.14.00 TG 1 ECONOMIA.

Attualità14.10 VERDETTO FINALE.

Attualità. ConVeronica Maya

15.20 LA VITA IN DIRETTA.Attualità. Con PaolaPerego, Franco DiMare

18.50 L’EREDITÀ. Quiz

6.40 CARTOON FLAKES.Ragazzi

8.15 ART ATTACK.Attualità

8.35 HEARTLAND. Telefilm9.20 SETTIMO CIELO.

Telefilm10.00 TG2 INSIEME.

Attualità11.00 I FATTI VOSTRI.

Attualità13.00 TG 2 GIORNO.13.30 TG 2 COSTUME E

SOCIETÀ. Attualità13.50 MEDICINA 33.

Rubrica14.00 DETTO FATTO.

Attualità16.15 GHOST WHISPERER.

Telefilm17.45 TG 2 FLASH L.I.S.

METEO 2.17.50 RAI TG SPORT.18.15 TG 2.18.45 SQUADRA SPECIALE

COBRA 11. Telefilm19.35 N.C.I.S. Telefilm20.30 TG 2 20.30.

7.30 TGR BUONGIORNOREGIONE. Attualità

8.00 AGORÀ. Attualità10.00 MI MANDA RAITRE.

Attualità11.05 TG 3 MINUTI.11.10 ELISIR. Attualità12.00 TG 3. TG3 FUORI TG.

Attualità12.45 PANE QUOTIDIANO.

Attualità13.10 TERRA NOSTRA.

Telefilm14.00 TG REGIONE.

TG REGIONE METEO.14.20 TG 3. METEO 3.14.50 TGR LEONARDO. Att.15.00 TG 3 L.I.S.15.05 TGR PIAZZA AFFARI.

Attualità15.10 LA SIGNORA DEL

WEST. Telefilm16.00 ASPETTANDO GEO.

Documenti16.40 GEO. Documenti19.00 TG 3.19.30 TG REGIONE.

TG REGIONE METEO.

7.45 CHARLIE’S ANGELS.Telefilm

8.40 SISKA. Telefilm10.00 CARABINIERI. Tf10.50 RICETTE

ALL’ITALIANA.Attualità

11.30 TG 4 - METEO.IT12.00 DETECTIVE IN

CORSIA. Telefilm12.55 LA SIGNORA IN

GIALLO. Telefilm13.55 ANTEPRIMA TG 4.14.00 TG 4 - METEO.IT14.45 LO SPORTELLO DI

FORUM. Attualità15.30 HAMBURG

DISTRETTO 21.Telefilm

16.35 IERI E OGGI IN TVSPECIALE. Varietà

16.45 FILM RANCHOBRAVO.

18.55 TG 4 - METEO.IT19.35 TEMPESTA D’AMORE.

Soap Opera20.30 QUINTA COLONNA IL

QUOTIDIANO. Att.

6.00 TG 5 PRIMA PAGINA.Attualità

8.00 TG 5 MATTINA.8.40 LA TELEFONATA DI

BELPIETRO. Attualità8.50 MATTINO CINQUE.

Attualità11.00 FORUM. Attualità.

Con BarbaraPalombelli

13.00 TG 5. Nelprogramma:Meteo.it

13.40 BEAUTIFUL. Soap14.10 CENTOVETRINE. Soap14.45 UOMINI E DONNE.

Talk show16.10 IL SEGRETO.

Telenovela16.55 POMERIGGIO

CINQUE. Attualità18.50 AVANTI UN ALTRO!

Quiz20.00 TG 5. METEO.IT20.40 STRISCIA LA NOTIZIA

- LA VOCEDELL’IRRUENZA. TgSatirico

8.45 PROVACI ANCORAGARY. Serie

9.45 ROYAL PAINS.Telefilm

10.35 DR. HOUSE -MEDICAL DIVISION.Telefilm

12.25 STUDIO APERTO.METEO.IT

13.05 SPORT MEDIASET.13.40 CARTONI ANIMATI.15.30 SI SALVI CHI PUÒ.

Varietà15.45 2 BROKE GIRLS.

Serie16.10 HOW I MET YOUR

MOTHER.Telefilm

17.05 COMMUNITY.Telefilm

18.00 MIKE & MOLLY.Telefilm

18.25 LIFE BITES - PILLOLEDI VITA. Serie

18.30 STUDIO APERTO.METEO.IT

19.20 C.S.I. MIAMI.Telefilm

6.00 TG LA7.6.55 MOVIE FLASH.

Attualità7.00 OMNIBUS -

RASSEGNA STAMPA.Attualità

7.30 TG LA7.7.50 OMNIBUS METEO.

Attualità7.55 OMNIBUS. Attualità9.45 COFFEE BREAK.

Attualità11.00 L’ARIA CHE TIRA.

Attualità. Con MyrtaMerlino

13.30 TG LA7.14.00 TG LA7 CRONACHE.

Attualità14.40 LE STRADE DI SAN

FRANCISCO. Telefilm16.30 THE DISTRICT.

Telefilm18.15 COMMISSARIO

CORDIER. Telefilm.Con Pierre Mondy,Bruno Madinier,Antonella Lualdi

20.00 TG LA7.

0.55 TG1 NOTTE.CHE TEMPO FA.

1.30 SOTTOVOCE.Attualità

2.00 REAL SCHOOL.Attualità

23.35 TG 2.23.50 2NEXT. ECONOMIA E

FUTURO. Attualità0.35 RAI PARLAMENTO

TELEGIORNALE.0.45 IL CLOWN. Telefilm

1.05 CULT BOOK.Attualità. Con Stas’Gawronski, MariaAgostinelli

1.35 FUORI ORARIO. COSE(MAI) VISTE.

23.30 I BELLISSIMI DI RETE4. Attualità

23.35 FILM LA MOGLIEDELL’ASTRONAUTA.(Thriller, Usa, 1999).Di Rand Ravich

23.30 MATRIX. Attualità.Con Luca Telese

1.30 TG 5 NOTTE. Nelprogramma:Rassegna stampa;Meteo.it

2.30 SPORT MEDIASET.2.55 STUDIO APERTO - LA

GIORNATA.3.25 TERMINATOR: THE

SARAH CONNORCHRONICLES.

1.15 LA7 DOC.Documentario

2.10 FAST FORWARD.Telefilm

3.00 OTTO E MEZZO.Attualità

DATI DI PROGRAMMAZIONEFORNITI DA COMPUTIME

19.30 BARBAPAPÀ. Cartoni20.00 I CARTONI DELLO

ZECCHINO. Cartoni20.10 PEPPA PIG. Cartoni21.45 BUONANOTTE CON LE

FAVOLE DI YO YO.Attualità

22.00 MIA AND ME.Cartoni

22.25 MIA AND ME.Cartoni

19.00 UNA MAMMAIMPERFETTA. Minis.

19.10 HO SPOSATO UNOSBIRRO. Serie

20.10 UN MEDICO INFAMIGLIA. Serie

21.10 BALLANDO CON LESTELLE. Varietà

0.30 FILM OMICIDINELL’ALTA SOCIETÀ:DISPOSTI A TUTTO.

class.it

ClassTv

RaiPremium

rai.it

RaiMovie

rai.it

14.15 FILM GURU.17.00 RAI NEWS - GIORNO.17.05 FILM CHARLOT.19.30 PONDEROSA -

RANCH 2^ PARTE.20.25 RUSH 3 - IL

BIGLIETTO DELLALOTTERIA. Telefilm

21.15 FILM HAPPY FAMILY.22.50 FILM LEZIONI

D’AMORE.

Teleraccomandodi Maria Volpe

Film e programmi

PER CAPIRE

Caso Ragusa,nuovo teste

Salvo Sottile non molla lapresa e continuagiustamente a dedicarsi alcaso di Roberta Ragusa, ladonna scomparsa nel nullaquasi due anni fa. È venutofuori un nuovo testimoneche potrebbe dare unasvolta alle indagini: si trattadi Filippo Campisi (foto),intervistato in esclusivadalla trasmissione. Il Vigiledel Fuoco di Gello (Pisa),grazie a importantirivelazioni, apre nuoviscenari sulla scomparsadell’imprenditrice pisanasvanita la notte tra il 13 e il14 gennaio 2012 dalla suaabitazione di Gello di SanGiuliano Terme.

Linea giallaLa7, ore 21.10

PER CONOSCERE

Lo stipendiodi Epifani

Menomale che ci sono le Ieneche non fanno sconti anessuno, destra e sinistra.Stasera, tra i tanti, due servizidi grande interesse pubblico. Ilprimo continua l’indagine diNadia Toffa sullo smaltimentoillecito di rifiuti industriali inCampania, che, dopo ilservizio andato in onda ilprimo ottobre, ha fatto moltodiscutere. Il secondo èun’intervista di Filippo Romaa Guglielmo Epifani,Segretario Pd, ed ex SegretarioGenerale CGIL. Secondoquanto si è appreso dallastampa, nel 2004 Epifaniavrebbe ottenuto un aumentodi stipendio del 18%. La Ienagli chiede spiegazioni.

Le Iene ShowItalia 1, ore 21.10

Depp,rientrotragicodallamissionespaziale

Durante una missione spaziale,Spencer (Johnny Depp, foto conCharlize Theron) e il suo collegaperdono contatto con la base.Quando tornano a Terra i lorocomportamenti sono strani...La moglie dell’astronautaRete 4, ore 24

PropostadinozzeperNeldelcortigiana

Marie (Alexandra Neldel, foto)riceve la notizia della morte diMichel, assieme alla proposta diJanus di sposarla e provvederealla figlia. La donna rifiuta e ilsuo coraggio sarà premiato...La Cortigiana - Parte IIICanale 5, ore 21.10

Mirabellaaffrontaidisturbi tiroidei

Quali sono i sintomi perdiagnosticare una disfunzionetiroidea? Come si identificano?Michele Mirabella ne parla condue luminari, Salvatore Corselloe Anna Maria Biancifiori.ElisirRai3, ore 11.10

DianaVreeland,reginadistile

Il docu-film di Lisa Immordinoracconta Diana Vreeland,maestra di stile, fashion editorleggendaria, personaggio cheha lasciato il segno nella modadel XX° secolo.Diana Vreeland - L’imperatricedella moda; Rai5, ore 21.15

Corriere della Sera Martedì 15 Ottobre 2013 55

Pay Tv

Filme programmi

Il ladroDorffintrasfertaaMosca

Dopo un colpo andato male, perevitare la vendetta del boss il ladroRitchie Donovan (Stephen Dorff,foto) accetta di andare a Mosca perrubare una croce di inestimabilevalore. Là qualcosa va storto...Botched - Paura e delirio a MoscaCinema Premium, ore 21.15

NazistisullaLunaallaconquistadellaTerra

2018. Una colonia di nazisti chevive sulla faccia oscura della Lunavuole invadere la Terra. Mancaperò l’energia necessaria: acercarla sul pianeta è la giovaneRenate Richter (Julia Dietze, foto)...Iron SkySky Cinema Max, ore 21

Manny,SideDiegoalladerivasull’iceberg

Lo scoiattolo Scrat innesca senzavolerlo la separazione deicontinenti. Così Manny, Sid e Diego(nell’immagine) si ritrovano alladeriva su un iceberg galleggiante,pronti a nuove avventure...L’Era Glaciale 4 - Continenti alladeriva; Sky Cinema 1, ore 21.10

L’impegnodiGabrielper idirittiumaniIl documentario ripercorre la storiamusicale di Peter Gabriel e lafondazione della Real WorldRecords, la casa di produzione chesegna l’impegno dell’ex leader deiGenesis in difesa dei diritti umani.The Real World of Peter GabrielSky Arte HD, ore 24

17.50 CHRONICLE Tre adolescentiscoprono improvvisamente di esseredotati di incredibili capacitàtelecinetiche. Non sono però deglieroi... Sky Cinema Max HD

18.50 IL CUCCIOLO Film tratto da unromanzo di M.K. Rawlings.Technicolor di Charles Roshervincitore del premio Oscar.Sky Cinema Classics

19.05 AGENTE 007 - UNA CASCATA DIDIAMANTI Bond, alias S. Connery(nel sesto e ultimo Bond, prima di“Mai dire mai”), deve far luce suicambiamenti nel mercato deidiamanti. Sky Cinema 007 HDTHE LAST STATION La storia diSofia, moglie di Tolstoj da 50 anni,che scopre che il marito sta perlasciare tutto al popolo invece chealla famiglia. Sky CinemaPassion HD

19.15 LA FUGA DI MARTHA Martha, dopoessere fuggita da una setta, tenta diritrovare una vita normale cercandol’aiuto di sua sorella maggiore Lucy.Sky Cinema Cult

19.25 TAKEN - LA VENDETTA A un annodi distanza dai fatti narrati in “Io vitroverò”, l’ex agente della Cia BryanMills torna in azione per salvare lasua famiglia. Sky Cinema 1 HDPIRATI! BRIGANTI DA STRAPAZZOCapitan Pirata e la sua fedelissima

ciurma vogliono sconfiggere i lororivali Black Bellamy e Cutlass Liz nel“Pirate of the Year Award”.Sky Cinema FamilyL’ORA NERA Dopo un devastanteattacco alieno, cinque giovani, aMosca per lavoro, cercanodisperatamente di sopravvivere.Sky Cinema Max HD

21.00 I QUATTRO DEL TEXAS Joe (D.Martin) e Zack (F. Sinatra) sono dueavventurieri. Per caso entrano inpossesso di centomila dollari. La loroamicizia traballa...Sky Cinema ClassicsFREEDOM WRITERS Erin (H.Swank) arriva alla Woodrow WilsonHigh School di Long Beach congrandi ideali. La realtà è peggioredell’immaginabile. Sky Cinema CultDIARIO DI UNA SCHIAPPA 2 - LALEGGE DEI PIÙ GRANDI Per Gregha inizio il secondo anno di scuolamedia e, se i problemi dell’iniziosembrano superati, arriva il fratellomaggiore Roddick...Sky Cinema FamilyIRON SKY Nel 1945, quando laGermania era ormai spacciata, alcuninazisti partirono alla volta della Lunaper formare una colonia miliare.Sky Cinema Max HDPOSSESSION Dopo un incidente, unuomo si sveglia dal coma pensando

Cinema Sport

16.45 I MAGHI DI WAVERLY DisneyChannelI SIMPSON Fox HD

18.00 A TUTTO RITMO Disney Channel18.45 GRACHI Rai Gulp19.30 PIPPI CALZELUNGHE DeAkids

VIOLETTA Rai Gulp20.10 VIOLETTA Disney Channel20.20 ALIEN SURF GIRLS Rai Gulp20.30 I SIMPSON Fox HD21.00 JESSIE Disney Channel

C.S.I. Fox Crime HDTHE LISTENER Fox HDTHE CLIENT LIST Fox Life

21.10 GLEE 5 Sky Uno21.20 PIPPI CALZELUNGHE DeAkids21.25 BUONA FORTUNA CHARLIE!

Disney Channel21.55 THE BRIDGE Fox Crime HD

14.20 CUCINE DA INCUBO Fox Life14.45 HELL’S KITCHEN Sky Uno15.00 EL REFUGIO Rai Gulp15.30 10 ANNI PIÙ GIOVANE LEI15.35 FACE OFF Sky Uno16.25 PRIMA TI SPOGLIO, POI TI

RIVESTO - OLANDA LEIAMERICA’S NEXT TOP MODEL SkyUno

17.25 AMERICA’S NEXT TOP MODEL SkyUno

18.20 MASTERCHEF AUSTRALIA SkyUno

20.00 S.O.S. TATA Fox Life20.20 MASTERCHEF AUSTRALIA Sky

Uno21.00 CHI VESTE LA SPOSA-MAMMA

CONTRO SUOCERA LEI22.00 I ROBINSON K2

18.15 POKÉMON NERO E BIANCO:AVVENTURE A UNIMA K2

18.45 ADVENTURE TIME CartoonNetwork

19.00 MY LITTLE PONY: L’AMICIZIA ÈMAGICA 3 Boomerang

19.05 PHINEAS E FERB K219.55 YIN YANG YO K220.05 SPONGEBOB Nickelodeon20.20 YIN YANG YO K220.25 SCOOBY-DOO MYSTERY INC.

Boomerang20.30 LE NUOVE AVVENTURE DI PETER

PAN DeAkids20.45 OGGY E I MALEDETTI

SCARAFAGGI K220.50 LE NUOVE AVVENTURE DI

SCOOBY-DOO BoomerangMAX STEEL Cartoon Network

20.00 AFFARI A QUATTRO RUOTEDiscovery Channel HD

20.10 AFFARI DI FAMIGLIA HistoryChannel

20.15 MEGA NAVI Discovery Science20.30 CACCIATORI D’ORO National

Geographic21.00 AFFARE FATTO! Discovery

Channel HDAFFARI AL BUIO History ChannelVINNIE JONES: UN LAVORO DADURI National GeographicLOLIPOP: MADE IN THECARRIBEAN Yacht & Sail

21.10 MARCHIO DI FABBRICA DiscoveryScience

21.29 AFFARI AL BUIO History Channel21.30 AFFARE FATTO! Discovery

Channel HD

Serie Tv Intrattenimento Ragazzi Documentari

di essere il fratello. Sarah MichelleGellar, star del telefilm Buffy. SkyCinema Passion HD

21.10 AGENTE 007 - AL SERVIZIOSEGRETO DI SUA MAESTÀL’agente 007 deve seguire la Spectrein Svizzera e fermarla. Primo e unicoJames Bond, del 1969, interpretatoda G. Lazenby. Sky Cinema 007 HDUN WEEKEND DA BAMBOCCIONICinque amici ai tempi del college siritrovano dopo anni per festeggiare il4 luglio e ricordare i vecchi tempi.Sky Cinema 1 HD

21.55 ONE LAST DANCE Dopo la mortedel direttore artistico di unacompagnia di ballo, tre danzatorisuperano antichi dissaporti euniscono le forze. Sky Uno

22.40 JOHN CARTER John Carter,veterano della guerra civile, sembraessere morto ma in realtà, dopoessersi addormentato, l’uomo sisveglia su Marte...Sky Cinema Max HD

22.55 NATALE A NEW YORK Lacompagnia del film natalizio, direttada N. Parenti, si sposta a New York.Nel cast anche S. Ferilli, E. Canalis eC. Bisio. Sky Cinema 1 HD

23.00 IL MONDO DEI ROBOT Prima regiadi M. Crichton; da non perdere Y.Brynner nel ruolo di un cowboyrobotizzato. Sky Cinema Classics

8.45 CICLISMO: CIRCUITO DI PECHINOKM 117 Giro di Pechino. DirettaEurosport HD

11.00 TENNIS: PRIMO TURNO TorneoWTA di Lussemburgo Eurosport HDCALCIO: PARIS SAINT GERMAIN -BENFICA UEFA Champions LeagueSky Sport 1 HD

13.00 TENNIS: PRIMO TURNO TorneoWTA di Lussemburgo. DirettaEurosport HD

14.30 CALCIO: BAYER LEVERKUSEN -BAYERN MONACO Bundesliga SkySport 1 HD

17.00 CICLISMO: 5A TAPPA Giro diPechino Eurosport HDCALCIO: CELTIC - BARCELLONAUEFA Champions League Sky Sport1 HD

18.30 CALCIO: GERMANIA - ISOLEFAROE Qualificazioni Europei U212015. Diretta Eurosport HD

20.00 CALCIO: HIGHLIGHTS BRAZILRaiSport 1VELA: ROLEX SPIRIT OFYACHTING Yacht & Sail

20.30 PUGILATO: MATCH DA DEFINIREIncontro Internazionale Eurosport HDVELA: LA BARCOLANA RaiSport 1VELA: ROLEX SPIRIT OFYACHTING 2012 Yacht & Sail

21.30 CALCIO: MILAN - BARCELLONAUEFA Champions League 2012/13Sky Sport 1 HD

Sky

14.21 UNA MOGLIE BELLISSIMA. FilmPremium Cinema

14.22 DR. HOUSE - MEDICAL DIVISION.Telefilm JOI

14.40 THE GUARDIAN. Film StudioUniversal

15.10 DR. HOUSE - MEDICAL DIVISION.Telefilm JOI

15.14 UNA MAMMA PER AMICA. TelefilmMYA

15.54 SHAMELESS. Telefilm JOI16.00 LA MIA BUONA STELLA. Film Tv

Premium Cinema16.04 GOSSIP GIRL. Telefilm MYA16.54 SHAMELESS. Telefilm JOI16.55 MAMMA DETECTIVE. Film Tv MYA17.05 CHI TI CREDI DI ESSERE?.

Documentario Studio Universal17.41 HONEY 2 - LOTTA AD OGNI

PASSO. Film Premium Cinema

17.55 RITORNO A COLD MOUNTAIN. FilmStudio Universal

18.33 ONE TREE HILL. Telefilm MYA19.13 THE MIDDLE. Telefilm JOI19.24 ER-MEDICI IN PRIMA LINEA. Tf MYA19.40 ROYAL PAINS. Telefilm JOI19.42 RED CARPET. Rubrica Premium

Cinema19.55 GET SMART’S BRUCE AND LLOYD

OUT OF CONTROL. Film Premium C.

20.19 ER-MEDICI IN PRIMA LINEA.Telefilm MYA

20.28 ROYAL PAINS. Telefilm JOI20.40 PROJECT GREENLIGHT 1.

Documentario Studio Universal21.15 BOTCHED - PAURA E DELIRIO A

MOSCA. Film Premium Cinema21.15 NIP’N TUCK. Telefilm MYA21.15 MISSIONE 3-D: GAME OVER. Film

Studio Universal

22.07 ROYAL PAINS. Telefilm JOI22.20 NIP’N TUCK. Telefilm MYA22.50 AWAKE - ANESTESIA COSCIENTE.

Film Studio Universal22.59 SCOTT PILGRIM VS. THE WORLD.

Film Premium Cinema22.59 UNITED STATES OF TARA. Telefilm

JOI23.31 UNITED STATES OF TARA. Telefilm

JOI

23.39 HART OF DIXIE. Telefilm MYA0.05 UNITED STATES OF TARA. Telefilm

JOI0.20 VITTIME DI GUERRA. Film Studio

Universal0.27 ONE TREE HILL. Telefilm MYA0.37 DR. HOUSE - MEDICAL DIVISION.

Telefilm JOI0.52 BIANCANEVE E IL CACCIATORE.

Film Premium Cinema

Mediaset Premium

Forum «Televisioni»: www.corriere.it/grassoVideorubrica «Televisioni»: www.corriere.tv

A fil di retedi Aldo Grasso

La maîtresse redenta:fiction d’altri tempi

Q uando Rai Fiction si libererà del pesante far-dello dell’agiografia? Quando diventerà adul-ta e ci regalerà qualcosa destinato a durare neltempo? Chi è il santo di turno? Veramente so-no due: Maddalena (Vittoria Puccini), unaprostituta che deve fare la dolorosa scelta di

rinunciare a sua figlia ma che, da giovane ragazza in diffi-coltà, diventerà l’affascinante e seducente Ninfa, maîtresse

del bordello più prestigioso diTorino (siamo negli anni Cin-quanta), e la senatrice Lina Mer-lin, il cui nome è legato alla leg-ge del 1958 con cui venne aboli-ta la prostituzione legalizzata inItalia. La storia è ambientata inPiemonte per via della FilmCommission Torino Piemonteanche se il prezzo da pagare è lavoce fuori campo della Pucciniche parla con accento vagamen-te piemontese.

«Altri tempi» è una miniseriein due puntate nata da un’ideadi Fabrizio Del Noce, scritta daAlessandro Sermoneta, MarcoTurco, Elena Bucaccio, direttadallo stesso Turco (Rai1, dome-nica e lunedì, ore 21.20). Comevogliono i canoni dell’agiogra-fia, la prostituta si redime con lamorte, non prima di aver offertoil suo aiuto alla senatrice Merlinper la chiusura dei bordelli.

Qui ovviamente si parla difiction non di problemi sociali.Si parla dell’inevitabile flash-back iniziale con cui cominciala storia (noi partiamo sempredai morti), di un racconto mol-to, troppo scontato, della recita-zione impacciata della Puccini(è troppo bella per sostenere la

parte). Si parla di dialoghi di questo tipo: Ninfa «Se devo viverda puttana allora diventerò la migliore»; il suo tenutario: «Peressere una puttana sei troppo intelligente»; alcune prostituteappena giunte a Torino «Come sono i gianduiotti dei torine-si? Mosci e cortesi». Memorabile la scena in cui «Duchessa»(Stefania Rocca) insegna la simulazione dell’orgasmo a Ninfa.Nora Ephron perdonale!

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Vincitori e vinti

VittoriaPucciniLe casechiusedi Rai1

battono i bambinidi Canale 5. Buonoil risultato di ascoltodella fiction «Altritempi», con VittoriaPuccini: gli spettatorisono 4.804.000,per una sharedel 20,1%

GerryScottiI bambinidi Canale 5superati

dalle case chiuse diRai1. Domenicasera Mediaset incompagnia deibambini di «IoCanto» e Gerry Scotti:per 2.968.000spettatori, 13,5%di share

L’appuntaamento cche fa lucessui casi di cronaca più oscuuri.

Salvo Sottile conduce Linea Giialla.Stasera alle 21.10, solo su LA7.

in streaming su live.la7.it

56 Martedì 15 Ottobre 2013 Corriere della Sera