CORRIERE DI PANAMÁ · Los italianos, un pueblo pre - dominantemente inconformis - ta. Siempre...

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ITA Di solito ci si fer- ma a pensare e ri- flettere sulla condizione di italiani all’estero. Chi e quan- ti siamo e perché abbiamo scelto risiedere al di là del- le nostre frontiere, lasciando un Paese cosí ambito da tan- ti stranieri. Italiani, un popolo preva- lentemente nonconformista. Sempre critico del proprio si- stema e alla ricerca di pro- gresso. Un popolo imprendi- tore per natura, disposto ad affrontare le sfide più com- plesse. Alcuni di Noi però ne siamo ancor di più. Questi ultimi, per varie mo- tivazioni, dalla metà del 1800 ad oggi, abbiamo lasciato i luoghi di origine e ci siamo in- dirizzati su tutte le latitudini possibili ed immaginabili del mondo. Gli italiani ci troviamo ovunque e siamo tanti. Ma non per questo dimentichia- mo mai la Patria, anzi siamo quelli che viviamo con l’eter- na sensazione di avere una “Mamma” lontano. Siamo an- che quelli che con il prodot- to del nostro lavoro all’este- ro, abbiamo contribuito al- la ripresa del Paese in più oc- casioni. Nessuno ci ha mai respin- to, ed anche se a volte, in prin- cipio discriminati, siamo ri- usciti a farci ben accettare. Addirittura alcuni Paesi, co- me Panama, ci ha considera- to stranieri “preferiti” e ci ten- de la mano per semplificare la nostra integrazione al loro si- stema di vita. In risposta abbiamo sem- pre lavorato sodo e i nomi di tanti Italiani sono scolpiti ne- gli albi del progresso di molte Nazioni straniere. Sono sor- te numerose famiglie “italo straniere”, orgogliose delle lo- ro origini italiche. Siamo quelli che gioisco- no a oltranza di fronte ai suc- cessi e alle bellezze tricolo- ri e doniamo facilmente le la- crime all’inno di Mameli. Sia- mo quelli che davanti a uno scaffale allunghiamo sem- pre la mano verso un Made in Italy, facendo sì che i nostri prodotti siano famosi e richie- sti ovunque. Siamo gli italia- ni che innalziamo la bandie- ra oltre frontiera in ogni an- golo del Mondo. Siamo gli ita- liani che altrove ci riempiamo di orgoglio quando diciamo: “siamo Italiani”. Ma siamo anche quelli che, paradossalmente, dobbiamo battere i pugni sul tavolo pur- ché si rispetti la parità di cit- tadinanza. Perché ci siano ri- conosciuti, dai nostri governi, diritti elementali como quello di votare alla pari per elegge- re i condottieri del Paese; co- me quello di avere tutelata la nostra salute senza limiti e ad- dirittura, come quello di po- ter rientrare, senza barriera alcuna, in Patria. Per questo oggi, piú che mai, ci erigiamo davanti alle nostre Istituzioni per procla- mare con determinazione che gli Italiani siamo uno solo: “in Italia o all’estero, Italiani siamo”. Viernes 21 de Agosto de 2020 CORRIEREDIPANAMA.COM CORRIERE DI PANAMÁ Sugo al pomodoro La Auténtica Salsa de Tomate Italiana Storia dell’incidenza italiana a Panama Historia del aporte de los italianos en Panamá Noi siamo l’Italia al di lá dello “stivale” Un appello all’uguaglianza della condizione di cittadini italiani. Somos aquella Italia más allá de “la bota” Un llamado a la igualdad de la condición de ciudadanos italianos. por Alberto Fioretti corrieredipanama @CorriereDPanama Leenos aquí MILLENIUM CLEANING SERVICES www.milleniumcleaningpanama.com | [email protected] ESP Normalmen- te uno se detiene a pensar y reflexionar sobre la condición de los italianos en el extranjero. Quiénes y cuántos somos y por qué hemos elegido vivir más allá de nuestras fron- teras, dejando un país tan codi- ciado por otros. Los italianos, un pueblo pre- dominantemente inconformis- ta. Siempre críticos de su propio sistema y en busca de progre- so. Un pueblo emprendedor por naturaleza, dispuesto a enfren- tar grandes desafíos. Algunos de nosotros, sin em- bargo, lo somos aún más. Estos últimos, por diversas ra- zones, desde mediados de 1800 hasta la actualidad, hemos de- jado nuestros lugares de origen y nos hemos dirigido a todas las latitudes posibles e imaginables del mundo. Los italianos estamos en to- das partes y somos muchos. Pe- ro nunca olvidamos Nuestra Patria, al contrario, somos los que vivimos con el eterno senti- miento de tener una “Madre” le- jos. También somos los que, con el producto de nuestro trabajo en el extranjero, hemos contri- buido a la recuperación del país en más de una ocasión. Nadie nos ha rechazado nun- ca, y aunque a veces, en princi- pio discriminados, hemos con- seguido ser bien aceptados. In- cluso algunos países, como Pa- namá, nos han considerado extranjeros “favoritos” y nos ex- tienden la mano para simplifi- car nuestra integración en su sistema de vida. En respuesta, siempre hemos trabajado duro y los nombres de muchos italianos están graba- dos en los registros del progre- so de muchos países extranje- ros. Han surgido muchas fami- lias “italo-extranjeras”, orgullo- sas de sus orígenes itálicos. Nosotros somos los que nos alegramos plenamente ante los éxitos y bellezas de Italia y fácil- mente brindamos nuestras lá- grimas al Himno de Mameli. Nosotros somos los que, fren- te a un estante, siempre exten- demos la mano hacia un “Ma- de in Italy”, haciendo nuestros productos famosos y demanda- dos en todas partes. Somos los italianos que izan la bandera al otro lado de la frontera en todos los rincones del mundo. Somos los italianos que en otros lugares nos llenamos de orgullo cuando decimos: “somos italianos”. Pero también somos nosotros los que, paradójicamente, tene- mos que golpear nuestros pu- ños en la mesa para que se nos respete la igualdad de ciudada- nía. Para que nuestro gobier - no nos reconozca derechos ele- mentales como el de votar, en igualdad de condiciones, para elegir a los dirigentes del país, como el de tutela de nuestra sa- lud, sin límites, e incluso el de poder regresar, sin ninguna ba- rrera, a nuestra patria. Por eso hoy, más que nunca, nos paramos firmes ante nues- tras Instituciones para procla- mar con determinación que los italianos somos uno: “en Italia o en el extranjero, Italianos somos”. L’isola d’Ischia La isla de Ischia

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ITA Di solito ci si fer-ma a pensare e ri-

flettere sulla condizione di italiani all’estero. Chi e quan-ti siamo e perché abbiamo scelto risiedere al di là del-le nostre frontiere, lasciando un Paese cosí ambito da tan-ti stranieri.

Italiani, un popolo preva-lentemente nonconformista. Sempre critico del proprio si-stema e alla ricerca di pro-gresso. Un popolo imprendi-tore per natura, disposto ad affrontare le sfide più com-plesse. Alcuni di Noi però ne siamo ancor di più.

Questi ultimi, per varie mo-tivazioni, dalla metà del 1800 ad oggi, abbiamo lasciato i luoghi di origine e ci siamo in-dirizzati su tutte le latitudini possibili ed immaginabili del mondo.

Gli italiani ci troviamo ovunque e siamo tanti. Ma non per questo dimentichia-mo mai la Patria, anzi siamo quelli che viviamo con l’eter-na sensazione di avere una “Mamma” lontano. Siamo an-che quelli che con il prodot-to del nostro lavoro all’este-ro, abbiamo contribuito al-la ripresa del Paese in più oc-casioni.

Nessuno ci ha mai respin-to, ed anche se a volte, in prin-cipio discriminati, siamo ri-usciti a farci ben accettare. Addirittura alcuni Paesi, co-me Panama, ci ha considera-to stranieri “preferiti” e ci ten-de la mano per semplificare la nostra integrazione al loro si-stema di vita.

In risposta abbiamo sem-pre lavorato sodo e i nomi di tanti Italiani sono scolpiti ne-gli albi del progresso di molte Nazioni straniere. Sono sor-te numerose famiglie “italo straniere”, orgogliose delle lo-ro origini italiche.

Siamo quelli che gioisco-no a oltranza di fronte ai suc-cessi e alle bellezze tricolo-ri e doniamo facilmente le la-crime all’inno di Mameli. Sia-mo quelli che davanti a uno scaffale allunghiamo sem-pre la mano verso un Made in Italy, facendo sì che i nostri prodotti siano famosi e richie-sti ovunque. Siamo gli italia-ni che innalziamo la bandie-ra oltre frontiera in ogni an-golo del Mondo. Siamo gli ita-liani che altrove ci riempiamo di orgoglio quando diciamo: “siamo Italiani”.

Ma siamo anche quelli che, paradossalmente, dobbiamo battere i pugni sul tavolo pur-ché si rispetti la parità di cit-tadinanza. Perché ci siano ri-conosciuti, dai nostri governi, diritti elementali como quello di votare alla pari per elegge-re i condottieri del Paese; co-me quello di avere tutelata la nostra salute senza limiti e ad-dirittura, come quello di po-ter rientrare, senza barriera alcuna, in Patria.

Per questo oggi, piú che mai, ci erigiamo davanti alle nostre Istituzioni per procla-mare con determinazione che gli Italiani siamo uno solo:

“in Italia o all’estero, Italiani siamo”.

Viernes 21 deAgostode 2020

CORRIEREDIPANAMA.COM

CORRIERE DI PANAMÁ

Sugo al pomodoroLa Auténtica Salsa de Tomate Italiana

Storia dell’incidenza italiana a Panama 

Historia del aporte de los italianos

en Panamá

Noi siamo l’Italia al di lá dello

“stivale”Un appello all’uguaglianza della condizione di cittadini italiani.

Somos aquella Italia más allá de “la bota”

Un llamado a la igualdad de la condición de ciudadanos italianos.

por Alberto Fioretti

corrieredipanama @CorriereDPanama

Leenos aquí

MILLENIUM CLEANING SERVICES

www.milleniumcleaningpanama.com | [email protected]

ESP Normalmen-te uno se detiene

a pensar y reflexionar sobre la condición de los italianos en el extranjero. Quiénes y cuántos somos y por qué hemos elegido vivir más allá de nuestras fron-teras, dejando un país tan codi-ciado por otros.

Los italianos, un pueblo pre-dominantemente inconformis-ta. Siempre críticos de su propio sistema y en busca de progre-so. Un pueblo emprendedor por naturaleza, dispuesto a enfren-tar grandes desafíos.

Algunos de nosotros, sin em-bargo, lo somos aún más.

Estos últimos, por diversas ra-zones, desde mediados de 1800 hasta la actualidad, hemos de-jado nuestros lugares de origen y nos hemos dirigido a todas las latitudes posibles e imaginables del mundo.

Los italianos estamos en to-das partes y somos muchos. Pe-ro nunca olvidamos Nuestra Patria, al contrario, somos los que vivimos con el eterno senti-miento de tener una “Madre” le-jos. También somos los que, con el producto de nuestro trabajo en el extranjero, hemos contri-buido a la recuperación del país en más de una ocasión.

Nadie nos ha rechazado nun-ca, y aunque a veces, en princi-pio discriminados, hemos con-seguido ser bien aceptados. In-cluso algunos países, como Pa-namá, nos han considerado extranjeros “favoritos” y nos ex-tienden la mano para simplifi-car nuestra integración en su sistema de vida.

En respuesta, siempre hemos

trabajado duro y los nombres de muchos italianos están graba-dos en los registros del progre-so de muchos países extranje-ros. Han surgido muchas fami-lias “italo-extranjeras”, orgullo-sas de sus orígenes itálicos.

Nosotros somos los que nos alegramos plenamente ante los éxitos y bellezas de Italia y fácil-mente brindamos nuestras lá-grimas al Himno de Mameli. Nosotros somos los que, fren-te a un estante, siempre exten-demos la mano hacia un “Ma-de in Italy”, haciendo nuestros productos famosos y demanda-dos en todas partes. Somos los italianos que izan la bandera al otro lado de la frontera en todos los rincones del mundo. Somos los italianos que en otros lugares nos llenamos de orgullo cuando decimos: “somos italianos”.

Pero también somos nosotros los que, paradójicamente, tene-mos que golpear nuestros pu-ños en la mesa para que se nos respete la igualdad de ciudada-nía. Para que nuestro gobier-no nos reconozca derechos ele-mentales como el de votar, en igualdad de condiciones, para elegir a los dirigentes del país, como el de tutela de nuestra sa-lud, sin límites, e incluso el de poder regresar, sin ninguna ba-rrera, a nuestra patria.

Por eso hoy, más que nunca, nos paramos firmes ante nues-tras Instituciones para procla-mar con determinación que los italianos somos uno:

“en Italia o en el extranjero,

Italianos somos”.

L’isola d’IschiaLa isla de Ischia

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Vienes 21 de Agosto de 2020 | Panamá América2 | CORRIERE DI PANAMÁ

Nel Corriere di Panamá, crediamo che ci sia ancora

spazio per il giornale cartaceo

Desde el Corriere di Panamá creemos que aún existe espacio

para el periódico impreso

Constanza [email protected]

Torniamo in stampa

Il Corriere di Panamá comincia una nuova fase”

Volvemos al papelEl Corriere di Panamá inicia

una nueva etapa

U n nuovo lancio è sempre una sfida e una grande avventura. È una sfida perché nel Corriere di Pa-namá, crediamo che ci sia ancora spazio per il

giornale cartaceo, forse controcorrente di quanto sta acca-dendo nel mondo e oggi, venerdì 21 agosto 2020, arriva nel-le mani di migliaia di panamensi attraverso un giornale na-zionale di una importante presenza come lo è il “Panama America”, che ringrazio per il lavoro svolto e per l’opportu-nità di condividere con i suoi lettori. Ed è una grande avven-tura integrare il mondo digitale e l’inchiostro di sempre con un prodotto rivolto a un pubblico molto più vasto, pur rima-nendo quello che siamo, un progetto che nasce nella comu-nità italiana di Panama nel 2015, dove ci proponiamo non solo di tenere informata e unita la nostra comunità e di vive-re le nostre tradizioni, ma anche di diffondere il nostro sti-le di vita, la produzione, l’arte, la cultura alimentare, i luo-ghi da scoprire e la nostra bella lingua. Con un design accat-tivante e letture di interesse generale, saremo con voi il pri-mo e il terzo venerdì di ogni mese. Saluti dalla redazione del Corriere di Panamá e spero che la lettura sia di vostro gra-dimento.

U n nuevo lanzamiento es siempre un desafío y una gran aventura. Es un desafío porque desde el Corrie-re di Panamá creemos que aún existe espacio para

el periódico impreso, quizás al contrario de lo que está suce-diendo en todo el mundo y hoy viernes 21 de agosto del 2020 está llegando a manos de miles de panameños a través de un diario local de importante presencia como lo es Panamá Amé-rica, a quienes agradezco por el trabajo realizado y la oportu-nidad de compartir con sus lectores. Y es una gran aventura el afán de integrar el mundo digital y la tinta de siempre con un producto destinado a un público mucho más amplio, sin dejar de ser quienes somos, un proyecto que nació en la co-munidad italiana de Panamá en 2015, donde proponemos no solo mantener informada e unida nuestra colectividad y vi-vas nuestras tradiciones sino también difundir nuestro esti-lo de vida, manufactura, arte, cultura gastronómica, lugares para descubrir y nuestra bella lengua. Con un diseño atracti-vo y lecturas de interés general estaremos con ustedes el pri-mer y tercer viernes de cada mes. Un saludo desde la redac-ción del Corriere di Panamá y espero disfruten de la lectura.

Dal editore | Del editor

Director EditorialConstanza de Mini

Vice DirectorAlessio Mini

Ceo Vittorio de Sanctis

ColaboradoresAlberto Fioretti, Fito La Vitola,

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Giulia de Sanctis, Victor Armiento,

Giuseppe Rignanese, Flavio Germano,

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y Via Israel. Edificio Fermi T: (+507) 302 2014/2015 info@

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Santiago De Veraguas, Cl 5 y Av Celestino Gonzalez,

PanamaT: (+507) 998 1177

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Panamá América | Viernes 21 de Agosto de 2020 CORRIERE DI PANAMÁ | 3

lazzo del Governo, opere che furono comple-tate nel 1908. Successivamente, nel 1910, Rug-gieri fu nuovamente incaricato dal Governo Nazionale per progettare il Palazzo Comuna-le, l’Istituto Nazionale e altri edifici di architet-tura neoclassica, considerati oggi come opere inestimabili della nostra storia repubblicana.

Culturalmente sappiamo che il primo ret-tore dell’Istituto Nazionale di Panama è sta-to Justo Facio. Nelle Arti il precursore del bal-letto a Panama è stato Amilcare Brancale, che ha portato la prima compagnia di danza clas-sica e la famosa ballerina russa Anna Pavlova. Negli anni successivi, Alfredo Graziani, famo-so tenore italiano, fu ingaggiato per cantare al Teatro Nazionale, per poi stabilirsi a Panama e qualche anno dopo, nel 1926, fondò la Scuola Nazionale dell’Opera.

Per questo si usa dire che su 10 cognomi di Pa-nama, almeno uno è di origi-ne italiana. Attualmente la si-tuazione politica di alcuni Pae-si ha generato un nuovo boom migratorio che ha generato un censimento di oltre 15 mila ita-liani iscritti all’Ambasciata d’I-talia a Panama.

Chiudo questo articolo rin-graziando i miei antenati, i bi-snonni Giovanni Martino e Te-resa Bonifatti, che come tan-ti altri sono arrivati all’Istmo all’inizio del secolo scorso, con lo stesso obiettivo in comune, della maggior parte degli ita-liani emigrati, lavorare, in un Paese che li ha aperto le braccia per farne la loro seconda patria.

ESP El istmo de Panamá desde la época de la conquista

hasta nuestros días se ha caracteriza-do por su posición privilegiada, y por ser el paso de gran cantidad de viaje-

ros, algunos llegaron para quedarse y entremezclar sus culturas, credos y tradi-

ciones para dar como resultado el Pa-namá que hoy conocemos, un

país con una población he-terogénea y cosmopoli-

ta. Entre los muchos inmigrantes, de dife-

rentes latitudes, Ita-lia fue uno de los

ITA La 77. Mostra Internazionale d’Arte Cine-matografica è organizzata dalla Biennale di Venezia e diretta da Alberto Barbera; si svol-gerà al Lido di Venezia dal 2 al 12 settembre 2020. La Mostra è riconosciuta ufficialmente dalla FIAPF (Federazione Internazionale delle Associazioni di Produttori Cinematografici).

La Mostra vuole favorire la conoscenza e la diffusione del cinema internazionale in tut-te le sue forme di arte, di spettacolo e di indu-stria, in uno spirito di libertà e di dialogo. La Mostra organizza retrospettive e omaggi a per-sonalità di rilievo, come contributo a una mi-gliore conoscenza della storia del cinema.

ESP La 77. Muestra Internacional de Arte Cine-matografico está organizada por la Bienal de Ve-necia y dirigida por Alberto Barbera; tendrá lu-gar en el Lido de Venecia del 2 al 12 de septiem-bre de 2020. El Festival está oficialmente recono-cido por la FIAPF (Federación Internacional de Asociaciones de Productores Cinematográficos).

El Festival tiene por objeto promover el cono-cimiento y la difusión del cine internacional en todas sus formas de arte, entretenimiento e in-dustria, en un espíritu de libertad y diálogo. El Festival organiza retrospectivas y homenajes a personalidades importantes, como contribución a un mejor conocimiento de la historia del cine.

ITA L’istmo di Panama dai tempi dei “conquistadores” ad oggi è famoso

per la posizione privilegiata, già da allora un punto di passaggio di molti viaggiatori e mi-granti dove alcuni sono rimasti ed hanno in-tegrato le loro culture, credi e tradizioni, infat-ti il Panama che oggi conosciamo, è un paese con una popolazione eterogenea e cosmopoli-ta. Tra i tanti immigrati, provenienti da diverse latitudini, l’Italia è stato uno dei paesi che più ha apportato a questa trasformazione sociale, culturale inoltre allo sviluppo e crescita eco-nomica del Paese.

Gli insediamenti italiani si trovano in diver-se province del Paese; alcuni risalgono all’epo-ca della costruzione del Canale, altri alla grande ondata di immigrazione dagli anni Trenta ai Cin-quanta, connazionali che, alla ricerca di un futu-ro più promettente in America, alcuni interrup-pero il viaggio scegliendo stabilirsi a Panama.

Grazie a questa forte emigrazione, nel 1882 si inaugura la Società Italiana di Beneficenza. Nasce con il proposito di aiutare ai lavoratori italiani colpiti da malattie e disagi economici, durante l’opera del canale.

La presenza italiana a Panama si è distinta nei diversi ambiti economici, dove addirittu-ra nell’ambito politico abbiamo avuto quattro presidenti panamensi di origine italiana che sono: Rodolfo Chiari (1924-1928), il figlio Ro-berto F. Chiari (1960-1964), il dott. Nicolas Ar-dito Barletta (1984-1986) e Ricardo A. Martinel-li B. (2009 - 2014).

Per quanto riguarda l’architettura e pia-nificazione, nel 1903 furono assunti i servizi dell’architetto italiano Gennaro Ruggieri per la progettazione del Teatro Nazionale e del Pa-

Biennale di Venezia

Bienal de Venecia

Si usa dire che su 10 cognomi di Panama, almeno uno è di origine italiana.

Siempre se ha comentado que al pensar en 10 apellidos en Panamá por lo menos uno es de origen italiano.

Storia dell’incidenza

italiana a Panama 

Historia del aporte de los italianos

en PanamáFito La Vitola

países que mayor impacto ha tenido con su partici-pación social, económica y cultural en el desarrollo y crecimiento económico del país.

Los asentamientos italianos se encuentran en diferentes provincias del país; algunos datan de la época de la construcción del Canal, otros de la gran ola de inmigracion de los años 30, 40 y 50, italianos que buscando un porvenir más prometedor en América, en su paso por Panamá, decidieron que-darse y establecerse.

Gracias a esa fuerte migración italiana en el año de 1882 se conformó la Sociedad Italiana de Beneficencia. La misma se constituyó con el pro-pósito de ayudar a aquellos connacionales que al haber llegado a Panamá para trabajar en el Ca-nal se vieron afectados por las enfermedades de la época y muchos necesitaron asistencia médi-ca y/o económica.

La presencia italiana en Panamá se fue distin-guiendo en las diferentes esferas económicas.

En el ámbito político, es fácil reconocer a los cuatro presiden-tes panameños con ascenden-cia italiana. Siendo ellos Rodol-fo Chiari (1924-1928), su hijo Ro-berto F Chiari (1960-1964), el Dr. Nicolas Ardito Barletta (1984-1986) y Ricardo A. Martinelli B. (2009 - 2014).

En lo referente a la arquitec-tura y urbanismo en 1903 se con-trataron los servicios del arqui-tecto italiano Gennaro Ruggie-ri para que diseñara los planos del Teatro Nacional y del Pala-cio de Gobierno, obras que se

culminaron en 1908. Posteriormente, en 1910, Ruggieri volvió a ser contratado por el Gobier-no Nacional, para diseñar el Palacio Municipal, el Instituto Nacional y otros edificios de arqui-tectura neoclásica, considerados en la actuali-dad como obras invalorables de nuestra histo-ria republicana.

Culturalmente conocemos que el primer Rector del Instituto Nacional de Panamá fue Justo Facio, descendiente de italianos. En las Artes el precursor del ballet en Panamá fue Amilcare Brancale, que trajo a la primera compañía de ballet y a la famosa bailarina rusa Anna Pavlova. En los años siguientes , Alfredo Graziani, famoso tenor italiano, fue contra-tado para cantar en el Teatro Nacional, decidiendo establecerse en Panamá y posteriormente en 1926 fundar la Escuela Nacional de Ópera.

Por eso siempre se ha comentado que al pen-sar en 10 apellidos en Panamá por lo menos uno es de origen italiano.

En la actualidad la situación política de algunos países ha generado un nuevo boom migratorio lo que ha generado un censo de más de 15 mil italianos registrados en la Embajada Italiana en Panamá.

Finalizó dando gracias a mis ancestros, mis bisabuelos Giovanni Martino y Teresa Bonifa-tti, los cuales como muchos otros llegaron al Istmo a principio de siglo pasado con el mis-mo común denominador de la mayoría de los italianos que emigraron y emigran a Panamá, trabajar, en un país que les abrió los brazos pa-ra hacer de él su segunda patria.

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Vienes 21 de Agosto de 2020 | Panamá América4 | CORRIERE DI PANAMÁ

Sugo al pomodoro

La Auténtica Salsa de Tomate Italiana

ITA Salve a tutti, questo è il primo articolo di una serie con cui vorremmo far conoscere un po’ meglio la Cucina Italiana tradizionale, per cui abbiamo scelto Il sugo al pomodoro che è un classico della cucina italiana e, partendo dalla ricetta base fatta con un soffritto di cipol-la e/o di aglio con l’aggiunta di foglie di basili-co, questa deliziosa salsa potrà regalarvi mo-menti di gusto indimenticabile.

Sugo al pomodoro fresco

Ingredienti

• 400 gr di polpa di pomodoro   (Pelati in latta)• 2-3 cucchiai di olio d’oliva (extravergine)• 1/2 di cipolla o uno spicchio d’aglio• q.b. di sale (al gusto en español)• 1 pizzico di zucchero• qualche foglia di basilico (fresco)

Soffriggete uno spicchio d’aglio, o della cipol-la tritata finemente, in olio extravergine di oli-va, aggiungete la salsa di pomodoro, ottenuta passando al setaccio dei pomodori pelati, rego-late di sale e di pepe e aggiungete qualche foglia di basilico fresco. Fate cuocere il sugo di pomo-doro per 10 minuti e condite gli spaghetti!

Se prima di aggiungere la salsa di pomo-doro, aggiungete al soffritto delle melanza-ne a cubetti, o dei peperoni a pezzettini, o del-la pancetta a dadini, potrete ottenere dei sughi differenti con la sola aggiunta di un elemento.

Buon appetito!

ESP Hola a todos, este es el primer artículo de una serie con la que nos gustaría hacer conocer mejor la Cocina Italiana tradicional. Por eso he-mos elegido la Salsa de tomate auténtica ita-liana, que es un clásico de la cocina y, partien-do de la receta básica elaborada con un sofrito de cebolla y / o ajo, agregando algunas hojas de albahaca, esta deliciosa salsa te brindará mo-mentos de sabor inolvidable.

Salsa de tomates frescos

Ingredientes:

• 400 gr di pulpa de tomate  (Tomates en lata)• 2-3 cucharadas de aceite

de oliva (extravergine mejor)• 1/2 di cipolla o un diente de ajo• 1 cucharadita de sal (o al gusto)• 1 pizca de azucar• un par de hojas de albahaca  (fresca)

Freír un diente de ajo, o cebolla finamente pi-cada, en aceite de oliva virgen extra, añadir la pulpa de tomate, sazonar con sal y pimienta y añadir unas hojas de albahaca fresca. ¡Deja co-cinar la salsa de tomate durante 10 minutos y sa-zona los espaguetis!

Si antes de agregar la salsa de tomate, incor-pora al sofrito berenjenas picadas, o pimientos picados o tocino cortado en cubitos, así podrás obtener diferentes salsas con la adición de un elemento.

Buon Appetito!

Giuseppe [email protected]

ITA Si trva nel Mar Tirre-no vicino a Napoli in Campa-nia, è un autentico scrigno di tesori paesaggistici e natura-listici e di bellezze storico-ar-tistiche. Un paesaggio in cui spiagge assolate si alterna-no a ridenti campagne, dove il mare si sposa con la monta-gna. L’isola d’Ischia è anche un importante centro terma-le, in virtù della sua origine vulcanica.

Ischia offre numero-se spiagge, ce ne sono due davvero imper-dibili: La Chiaia a Forio d’Ischia, tra le più estese e ben frequentate dell’intera isola e Cava dell’Iso-la, un po’ più “in-tima”.

Per un “bagno caraibico”, invece, vi consigliamo la Ba-ia di San Montano: qui, infatti, troverete un’acqua tersa e cristallina. Imperdibi-le, è la spiaggia di Maronti, a Barano, raggiungibile anche da Sant’Angelo. Qui troverete una caratteristica sabbia scu-ra di origine vulcanica e sor-genti di acque termali che sfo-ciano direttamente nel mare, rendendo il vostro bagno pia-cevole e salutare.

Da non perdere sono anche le tante testimonianze del-la sua ricca e stratificata sto-ria. Su tutte, il Castello Arago-nese, immagine da copertina dell’isola. Costruito da Alfon-so d’Aragona nel XV secolo, il Castello Aragonese vi consen-tirà di fare un’entusiasmante viaggio nel tempo.

ESP Se encuentra en el Mar Tirreno, cerca de Nápoles en la región Campania, es un au-téntico cofre de tesoros paisa-jísticos y naturales y de belle-za histórico-artística. Un paisa-je donde las playas soleadas se alternan con una agradable vis-

ta, donde el mar se mezcla con las montañas. La isla de Ischia es también un importante cen-tro termal, debido a su origen volcánico.

Ischia ofrece muchas playas pero hay dos imperdibles: La Chiaia en Forio d’Ischia, una de las más extensas y frecuen-tadas de toda la isla y Cava de-ll’Isola, un poco más “íntima”.

Para un “baño caribeño”, en cambio, recomendamos la Ba-

hía de San Montano: aquí, de hecho, encontrará

aguas claras y cristali-nas. Imperdible la pla-

ya de Maronti, en Ba-rano, a la que tam-bién se puede llegar desde Sant’Ange-lo. Aquí encontra-rá una característica

arena oscura de ori-gen volcánico y ma-

nantiales de aguas ter-males que desembocan

directamente en el mar, lo que hace que su baño sea agra-

dable y saludable.No hay que perderse los nu-

merosos testimonios de su ri-ca y estratificada historia. Sobre todo, el Castillo Aragonés, ima-gen de portada de la isla. Cons-truido por Alfonso de Aragón en el siglo XV, el castillo aragonés le permitirá realizar un emocio-nante viaje a través del tiempo.

L’isola d’IschiaLa isla de Ischia

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ISCHIA