CORRIERE DI BOLOGNA Un appello per la verita' sul 2 agosto...

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RASSEGNA COMUNE BOLOGNA 1 LETTERE LA REPUBBLICA BOLOGNA 17/01/12 I vertici delle Asp 4 CRONACA CORRIERE DI BOLOGNA 17/01/12 Don Ciotti e il clan in Emilia 'Cercano di insediarsi' 5 CORRIERE DI BOLOGNA 17/01/12 Un appello per la verita' sul 2 agosto 6 POLITICA LOCALE LA REPUBBLICA BOLOGNA 17/01/12 'Lombardelli? Danno da 60 euro' 7 CORRIERE DI BOLOGNA 17/01/12 Consiglio indecente, la Lembi diserta la riunione del Pd 8 CORRIERE DI BOLOGNA 17/01/12 Caso Lombardelli, Il danno erariale? Solo 60 euro al mese 9 UNITA' EDIZIONE BOLOGNA 17/01/12 LOMBARDELLI 'Se ci fosse danno sarebbe minimo' 10 IL RESTO DEL CARLINO BOLOGNA 17/01/12 UNA PROMESSA E' UNA PROMESSA 11 IL RESTO DEL CARLINO BOLOGNA 17/01/12 Cancellieri, ancora polemica sulla cittadinanza mancata 12 METRO 17/01/12 Lombardelli Ieri l'audizione 13 CULTURA E SPETTACOLI IL RESTO DEL CARLINO BOLOGNA 17/01/12 'Sala Borsa 2 in via Larga: investimento da valutare' 14 ECONOMIA LOCALE, ECONOMIA NAZIONALE, LAVORO LA REPUBBLICA BOLOGNA 17/01/12 La Regione ora investe nella lotta alla mafia 15 LA REPUBBLICA BOLOGNA 17/01/12 Gli albergatori bocciano il balzello 'Cosi' il turismo andra' in recessione' 16

Transcript of CORRIERE DI BOLOGNA Un appello per la verita' sul 2 agosto...

RASSEGNA COMUNE BOLOGNA

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LETTERE

LA REPUBBLICABOLOGNA

17/01/12 I vertici delle Asp 4

CRONACA

CORRIERE DI BOLOGNA 17/01/12 Don Ciotti e il clan in Emilia 'Cercano di insediarsi' 5

CORRIERE DI BOLOGNA 17/01/12 Un appello per la verita' sul 2 agosto 6

POLITICA LOCALE

LA REPUBBLICABOLOGNA

17/01/12 'Lombardelli? Danno da 60 euro' 7

CORRIERE DI BOLOGNA 17/01/12 Consiglio indecente, la Lembi diserta la riunione del Pd 8

CORRIERE DI BOLOGNA 17/01/12 Caso Lombardelli, Il danno erariale? Solo 60 euro al mese 9

UNITA' EDIZIONEBOLOGNA

17/01/12 LOMBARDELLI 'Se ci fosse danno sarebbe minimo' 10

IL RESTO DEL CARLINOBOLOGNA

17/01/12 UNA PROMESSA E' UNA PROMESSA 11

IL RESTO DEL CARLINOBOLOGNA

17/01/12 Cancellieri, ancora polemica sulla cittadinanza mancata 12

METRO 17/01/12 Lombardelli Ieri l'audizione 13

CULTURA E SPETTACOLI

IL RESTO DEL CARLINOBOLOGNA

17/01/12 'Sala Borsa 2 in via Larga: investimento da valutare' 14

ECONOMIA LOCALE, ECONOMIA NAZIONALE, LAVORO

LA REPUBBLICABOLOGNA

17/01/12 La Regione ora investe nella lotta alla mafia 15

LA REPUBBLICABOLOGNA

17/01/12 Gli albergatori bocciano il balzello 'Cosi' il turismo andra' inrecessione'

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RASSEGNA COMUNE BOLOGNA

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ECONOMIA LOCALE, ECONOMIA NAZIONALE, LAVORO

CORRIERE DI BOLOGNA 17/01/12 Bilancio, il giorno della verita': 45 milioni di tasse e 25 di tagli 17

LA REPUBBLICABOLOGNA

17/01/12 Imu, Irpef, Tarsu e tassa di soggiorno la manovra costera'200 euro a famiglia

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CORRIERE DI BOLOGNA 17/01/12 Via al ticket sui turisti Gli albergatori in rivolta 19

LA REPUBBLICABOLOGNA

17/01/12 'Chiude l'Informazione': i giornalisti scioperano a oltranza 20

LA REPUBBLICABOLOGNA

17/01/12 Da inquilini a manovali in casa propria al via il piano per ilrecupero fai-da-te

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LA REPUBBLICABOLOGNA

17/01/12 I comitati per l'acqua in piazza contro gli aumenti 22

LA REPUBBLICABOLOGNA

17/01/12 Scende in citta' il prezzo degli immobili Centro, Bolognina eSaffi calano di piu'

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CORRIERE DI BOLOGNA 17/01/12 I sindacati non mollano: il buco e' inferiore 24

LA REPUBBLICABOLOGNA

17/01/12 'Difendetevi fincha' siete in tempo' Don Ciotti lancia il gridod'allarme

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CORRIERE DI BOLOGNA 17/01/12 Editoria, stop all'informazione 26

UNITA' EDIZIONEBOLOGNA

17/01/12 Fusione Atc-Fer 27

UNITA' EDIZIONEBOLOGNA

17/01/12 Oggi la decisione Imu, su la prima casa C'e' la tassa disoggiorno

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UNITA' EDIZIONEBOLOGNA

17/01/12 Chiude l'Informazione 36 giornalisti a rischio 29

IL RESTO DEL CARLINOBOLOGNA

17/01/12 E la casa ce la (ri)costruiamo da noi: abitazioni low cost perinquilini-manovali

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IL RESTO DEL CARLINOBOLOGNA

17/01/12 'La pedonalizzazione non passera'' Il fronte del no accende imotori

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IL RESTO DEL CARLINOBOLOGNA

17/01/12 'La tassa di soggiorno ci sara'' Gettito fra 3 e 5 milioni 34

IL RESTO DEL CARLINOBOLOGNA

17/01/12 La stangata sulle case: nel mirino gli appartamenti tenuti 'adisposizione'

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RASSEGNA COMUNE BOLOGNA

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ECONOMIA LOCALE, ECONOMIA NAZIONALE, LAVORO

IL RESTO DEL CARLINOBOLOGNA

17/01/12 Stop ai contributi, chiude l'Informazione Giornalisti insciopero a oltranza

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METRO 17/01/12 Lombardelli Ieri l'audizione 38

IL RESTO DEL CARLINO 17/01/12 Liberalizzazioni, i partiti chinano la testa 39

URBANISTICA, PIANIFICAZIONE TERRITORIALE, AMBIENTE, ENERGIA, RIFIUTI E TURISMO

CORRIERE DI BOLOGNA 17/01/12 Fusione Act-Fer L'Antitrust da' il via libera 40

CORRIERE DI BOLOGNA 17/01/12 Giustizia, torna l'ipotesi cittadella E il Pdl punta all'exStaveco

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press unE 17/01/2012

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IverticidelleAsp Repubblica ha anticipato la notizia

dell'imminente nomina di un nuovo di-rettore all'Asp Irldes. Ora essendo sta-to dichiarato urbi et orbi che, addirittu-ra entro giugno, le tre Asp cittadine sa-ranno unificate, questa scelta è del tut-to inopportuna. L'unificazione può an-che essere una scelta condivisibile, di-penderà dai modi e dagli obiettivi, ma questa nomina non ta ben sperare. Fra l'altro continua ad essere poco chiaro il destino del patrimonio delle Asp. Per superare questo periodo di transizione era sufficiente creare un interim con la direzione di una delle altre due Asp, "Poveri Vergognosi", "Giovanni XXIII", meglio con la Asp con la quale lrides ha sinergie in atto. In queste Asp vi sono fi-gure professionali di livello, e quindi con esperienze affini (che non sono quelle di un direttore di Quartiere o funziona-rio comunale) che possono tranquilla-mente sostenere un incarico tempora-neo in attesa della fusione. La verità è che la scelta del direttore doveva esse-re comunque in capo al presidente del-l'Asp, brava persona, ma che in questa vicenda ci fa la figura del passacarte, e non oggetto di una trattativa nel "cer-chio magico", fra la politicizzata buro-crazia comunale, il Sindaco e la Giunta. Angelo Rambaldi, Bologna al Centro

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Don Ciotti e il clan in Erni «Cercano di insediarsi» Non ci si deve stupire della presenza delle mafie in Emilia-Romagna, «sono anni che ci sono, Ora però non sono più solo infiltrate ma cercano di insediarsi». Don Luigi Ciotti, fondatore dì Libera, ha parlato delle mafie in regione prima della presentazione del suo ultimo libro, La speranza non è in vendita (Giunti/Edizioni Gruppo Abele), all'Archiginnasio, alla quale ha partecipato anche Virginio Merola (nella foto con don Ciotti). Secondo il sacerdote «questo territorio ha sempre avuto anticorpi» e ora deve continuare su questa strada ma anche «trovare risposte più consapevoli».

RIRRODUZEME RISERVATA

press unE 17/01/2012 CORRIERE DI BOLOGNA

bilerola presenta il libro del sacerdote

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press unE 17/01/2012

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"Lombardelli? Danno da 60 euro"

«AFFRONTEREMO giu-stamente anche il giudi-zio per un improbabile danno erariale, che, nel caso ipotetico venisse accertato, sarebbe di entità molto modesta, visto che come tecnici abbiamo calcolato la questione». La dirigente Anna Rita lannucci è tor-nata ieri in commissione a rispondere alle do-mande sul caso dell'ex capo di gabinetto, Mar-co Lombardelli, dimes-sosi dopo aver scoperto di non avere i requisiti (di-ploma e laurea) previsti dal suo inquadramento. In commissione anche il segretario generale, Lu-ca Uguccioni, che preci-sa che l'unico danno erariale presente po-trebbe «eventualmente» riguardare lo stipend io di Lombardelli, ma «si trat-terebbe di circa 60 euro al mese». Questa, pro-segue, è infatti la diffe-renza tra un inquadra-mento dadirigente"Dl", quella di Lombardelli, e un inquadramento "05". l l segretario generale, poi, tornasulla difesa dei dirigenti, che hanno de-finito regolare il contrat-to, perché fatto secondo l'articolo90 delTuel: «Su questo ci sono pareri contrastanti. Chi deci-derà è il giudice».

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press unE 17/01/2012 CORRIERE DI BOLOGNA

In aula Pdl ritira la richiesta di dimissioni

Consiglio «indecente», la Lembi diserta la riunione del Pd

Non si è ancora spento lo strascico di polemiche sulla mancata cittadinanza onora-ria all'ex commissario Anna Maria Cancellieri.

Ieri in consiglio comunale le forze di opposizione sono tornate all'attacco del sinda-co Virginio Merola (ha defini-to «indecente» una parte del-l'aula) e della presidente Si - mona Lembi (foto), assente alla riunione «chiarificatri-ce» del gruppo Pd sul caso Cancellieri. Tra il malumore di quei Democratici che non avevano apprezzato la lettera di richiamo della presidente al consiglio, arrivata dopo lo stop alla cittadinanza onora-ria per l'ex commissario. Il confronto sul caso Cancellie-ri, sempre che qualcuno ne voglia ancora parlare dopo tanti giorni, è previsto per il prossimo 28 gennaio duran-te il ritiro del Pd sull'eremo di Ronzano insieme al sinda-co Virginio Merola.

In aula, intanto, l'offensiva del centrodestra contro la presidente Democratica del consiglio si è molto ridimen-sionata. E invece di una ri-chiesta di dimissioni , annun-ciata sabato, il consigliere del Pdl Lorenzo Tomassini ha presentato due mozioni di

censura: una nei confronti del sindaco Merola e una con-tro la presidente Lembi per la sua lettera ai consiglieri.

Contro il primo cittadino si è scagliato anche il viceca-pogruppo berlu scordano Mi-chele Facci, che ha puntato il dito contro l'assenza di Mero-la in aula. «Indecente é dover parlare ancora una volta con la sedia vuota del sindaco, non il consiglio». Le consi-gliera leghista Lucia Borgon-

li no d Canceilierl Dopo li pasticclo sulla cíttacilnanza Merda aveva attaccato l'assemblea comunale

zoni, invece, ha concentrato i suoi attacchi contro la Lem - bi. «Deve rispettare il suo ruo-lo di garanzia: faccia un pas-so indietro oppure chieda scusa a tutti noi». All'attacco anche Federica Salsi del Mo-vimento cinque stelle, secon-do cui i toni usati da Merola e Lembi contro l'aula servo-no solo a una cosa: «Spostare l'attenzione dal caso Lombar -

F. Ro. RIPRODIJZ,GNE RiSERVA ■

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press unE 17/01/2012 CORRIERE DI BOLOGNA

io commissione dirigenti fanno muro

Caso Lombardelli, «Il danno erariale? Solo 60 euro al mese»

Esiste una stima dell'even-tuale danno erariale per il Co-mune di Bologna a, seguito del caso Marco Lombardelli (foto). I tecnici lo hanno già calcolato e, qualora venisse accertato, sarebbe «di entità molto modesta». A spiegarlo è stata Anna Rita Iannucci, una delle dirigenti di palaz-zo d'Accursio coinvolta nel percorso di assunzione del responsabile di gabinetto del sindaco Ivlerola., che si è dimesso circa un mese fa do-po le polemiche scatenate dall'ex assessore Antonio Amorosi riguardo al suo tito-lo di studio. Iannucci ne ha. parlato ieri durante la prose-cuzione della commissione consillare sul tema, comin-ciata. venerdì scorso, e ha ri-sposto alle accuse dello stes-so Amorosi, che aveva pub-blicato una registrazione di sue frasi pronunciate al ter-mine della seduta: «Si stava. colloquiando, quando si vuo-le fare polemica poi si regi-strano così delle cose tenen-do accesa la telecamera».

«Intendevo dire, forse con espressioni infelici, che si sta facendo una tempesta in un bicchiere d'acqua, il Co-mune ha questioni più im-portanti», ha spiegato la diri-

gente (mentre a pochi metri Amorosi riprendeva anche ieri la seduta). Iannucci ha quindi aggiunto: «Affronte-remo giustamente anche il giudizio per un improbabile danno erariale e nel caso ipo-tetico venisse accertato sa-rebbe di entità molto mode-sta perché, non sto a spiega- ,

re, ma abbiamo già, come tecnici, calcolato la questio-ne». A portare il caso Lom-bardelli davanti alla Corte

dei Conti sono stati gli espo-sti presentati da esponenti di Lega e Movimento Cinque Stelle.

Per il segretario generale del Comune Luca Uguccioni, '<eventuale danno potrebbe profilarsi solo per un errore nell'inquadramento di Lom-barda:i: «Sarebbe un tratta-- mento economico non dovu-to. La differenza tra un in-quadramento C5 e Di sareb -be di 6o euro al mese».

Pagina 7 (ira Mena pace 34 ,,, dea bel ogne.

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no erariale, si tratterebbe di somme di lieve entità. E,d escludo rilievi pe-nali». Concetto su cui batte anche An-na Rita larmucci, uno dei dirigenti chiamati a spiegare perché hanno considerato legittimo contratto e trattamento economico di Lombar-dell'i: «Nei caso ipotetico venisse ac-certato un danno ipotetico sarebbe molto limitato, i nostri uffici hanno già fatto una stima».

In cifre: «La differenza tra l'inqua-dramento in D1, scelto per Lombar-delli, e il C5 di 62 euro al mese», ricorda Uguccioni, l'eventuale rilie-vo della Corte dei Conti insomma «sa-rebbe su un trattamento economico non dovuto». Ma la "censura" non è scontata, perché «la legge in materia non è chiara, E le scelte dei dirigenti sono sempre discrezionali, per defini-zione - spiega -: non quanto a fare o meno qualcosa, ma sul "come" far-lo». In questo caso, il nodo è l'artico-lo 90 dei rilTEL. che in sostanza lascia libertà nella scelta delle figure di sup-porto agli organi politici (come quel-la del capo di Gabinetto). A livello di requisiti, come di retribuzione.

Quanto agli atti filmati da Lombar- Uguccioni che il aveva defini-

ti «ilieggitimi» ieri precisa: «Solo unvizio difoirma, lo stesso legislato- re pone l'accento più sulla loro effi- cacia che non è compromessa». ian- nucci viene chiamata a rispondere delle parole, registrate a sua insa- puta venerdì a fine commissione («Se paghiamo, paghiamo 100 eu- ro... volevo metterli sui tavolo...») dall'ex assessore Antonio Amorosi,

Ug=o' w'wía «Gli atti da lui firmati illegittimi solo nella forma, ma efficaci»

che con l'attacco sul titolo di studio di Lombardeili ha dato il "la" al ca-so: «Avrò usato un'espressione infe-lice, ma la mia opinione è che sia una tempesta in un bicchier d'ac-qua». Grillini e Lega però continua-no a contestare: «C'è ancora da ca-pire quando i dirigenti hanno visto il curriculum di Lombardelli dove è specificato il suo titolo di studio», ,)

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cop. asfalti,

«Se ci fosse danno sarebbe minimo»

sreta:3o generale e la dirigente: «C'è già una stima». Il livello Dl vale 62 euro in più al mese

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lia seconda riunione di commissione, chi prova a mettere una parola defini- tiva sul "caso Lombardel-

li" (l'ex responsabile del Gabinetto del sindaco, dimissionario dopo le polemiche sulla mancanza della aurea) è il segretario generale del Comune, Luca Uguccioni: «Se an- 2he ci fosse stato un ipotetico dan-

Marco Lornbargrielit

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l'Unità

Emilia Romagna

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AL MARTEDÌ di GIANNI PECCI

UNA. PROMESSA È UNA PRONESSA

LTRO CHE ridere, come si jiweva con «dilettanti allo

I borTilio». Avvengono cose che piuttosto fanno ,biangere. Ma dove si é rimi visto un sindaco che propone di assegnare la cittadinanza onoraria, e poi deve ritornare sui suoi passi con la coda ,fra le gambe? Dove si è mai visto un sindaco che spara a zero tacciando di non decenza chi sta in consiglio COmunale? Non importa che la proposta fosse giusta o meno, importa che un sindaco non doveva renderla pubblica, esponendo l'interessato a una situazione sgradevole, senza prima avere sondato í partiti e ricevuto un chiaro consenso. Quando si promette qualcosa, si deve essere certi di riuscire a mantenere la promessa. Invece questa regoletta che dovrebbe essere basica e completamente saltata, perché ormai si fanno promesse tanto per raggiungere un consenso temporaneo, per compiacere sul momento, pensando che se non vengono mantenute c'è sempre la possibilità di scaricare la colpa sugli altri.

È GIANNI PECCI

(...) ,4DOTTANDO questa strategia, riassumibile nel «io volevo farlo, io ho visto giusto, sono gli altri che non mi hanno seguito, prendetevela con loro». Troppo comodo, chi ha compiti di guida si fa apprezzare per i risultati che raggiunge, non da ciò che voleva fare e non è riuscito a film. E di molto preferibile un sindaco che parlo solo con i fatti. Sempre per stare alla questione della cittadinanza alla Cancellieri, il comportamento giusto sarebbe stato il seguente. 11n cero giorno si comunica che in settimana si riunisce il consigli© comunale per ratificare la scelta, avendo già incassato l'oli per andare avanti sulla strada del conferimento. Se questo via libera non c'è ancora, il sindaco aspetta e, se non ottiene il via libera, non fa parola, il suo desiderio resta inespresso, così il candidato alla cittadinanza non viene esposto ad un minuetto di si, no, forse, vedremo. È il minimo dovuto ad una persona che si ritiene degna di un onore così importante e che quindi merita di non diventare il tiro a bersaglio di malumori vari. Invece il nostro sindaco ha speso la sua parola, esponendo la candidata ad una sorta di sgradevole dibattito fra partiti che, per fortuna, la signora Cancellieri ha bloccato con decisione degna di encomio. No, non si fa così. Con questo sbaglio la città si è giocata una buona carta oltre che la reputazione.

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n Resto del Carlino

BOLOGNA

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Annamaria Carscellieri, ex commissario di Bologna, oggi ministro dell'Interno

Cancellieri, ancora polemica sulla a adinanza mancata SEBBENE la delibera per conferire la cittadinanza onoraria al ministro An-na Maria Cancellieri non sia mai ap-prodata in aula, il dibattito è continua-to anche ieri durante la seduta di Con-siglio comunale. Sotto tiro, il sindaco Virginio Merola e la presidente del consiglio Simona Lembi. «Sono state dichiarazioni lesive nei confronti del

consiglio — ha attaccato Michele Fac-ci del lidi —. Non abbiamo avuto la possibilità istituzionale di esprimer-ci».

E OLTRE alla contestazione di meto-do, Facci ipotizza che ci sia stata, da parte del sindaco, «questo intervento sconsiderato (quando ha definito il

consiglio «indecente», ndr) per mettere da parte il caso Lombardelli». Sulla stessa linea anche Lorenzo 'Fo-massini, che ha presentato due mozio-ni per chiedere la censura delle parole espresse da sindaco e presidente del consiglio: «Merola lancia il sasso e tira indietro il braccio — ha detto l'azzurro in assise —, qui di indecente non c'è nessuno».

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press unE 17/01/2012

n Resto del Carlino

BOLOGNA

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Lornbardelli ieri l'audizione errris C'è una stima dell'e-ventuale danno erariale per il Comune in seguito del caso Lomba•delli (re-sponsabile di gabinetto del sindaco assunto senza requisiti, poi dimesso). Se venisse accertato, sareb-be «di entità molto mode-sta». Lo ha spiegato ieri in audizione Anna Rita lan-nucci, dirigente di palaz-zo d'Accursio. METRO

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piace all'assessore alla cr ltrara Alberto Ronchi: «È un'ipotesi suggestiva, da valutare però con realismo», fa sapere l'assessore a margine dell'approvazione del bilan-cio del'Comune, Un occhio di riguardo alle risorse disponi-bili e alla gestione del nuovo polo, dunque.

IL SOGNO nel casset presidente N aldi non pr - d la creazione di una nuova bi-blioteca, ma io spostamento del polo di via Scandellara„ a soli 500 metri di distanza, una struttura «che ha qualche pro-blema legato alla sua ubicazio-

un po' isolata — continua censore Ronchi ----- e che po-›be beneficiare della mio-ocazione». Quella dello tainento quindi, «può es-

'l'Idea per rilanciare la bi lìoteca, che va difesa e pos-sibilmente potenziata;, valu-tando anche l'affluenza che

nplesso Unipol saprà at-trarre, Così, menti ealizzazione della to

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n Resto del Carlino

BOLOGNA

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La Regione investe due milioni per combattere la mafia LA REGIONE Emilia Romagna dichiara guerra alla mafia e investe due milioni di euro per realizzare decine di progetti a favore della le - galità. In agenda anche un festival (in maggio, a Bazzano) per rilan- ciare la lotta al crimine organizzato. La vice presidente di via Aldo Moro, Simonetta Saliera: «Sono fenomeni che destano forte preoc- cupazione. Dobbiamo prestare la massima attenzione e occorre prevenire per evitare che la mafia si radichi sul nostro territorio». ìl procuratore capo Roberto Alfonso: «Ma in base alle nostre informa- zioni, ritengo di poter dire che in certe aree la mafia si è già radicata».

SPEZIA A PACI NA V

La Regione ora investe nella lotta alla mafia Un festival sulla legalità. La Saliera: prevenire per evitare che si radichi

LUIGI SPEZIA

LA REGIONE parte alla carica delle mafie. Decine di progetti per favorire la cultura della lega-lità, un investimento di due mi-lioni, perfino un festival per à-lanciare la lotta contro la crimi-nalità organizzata, diventata ar-gomento di forte attualità. Lo di-mostrano le decine di inchieste della Direzione distrettuale an-timafia di Bologna sparse in tut-te le province della regione; le re-centi minacce al collaboratore della Gazzetta di Modena Gio-vanniTizian, messo sotto scorta e ora imitato anche dal. Pd bolo-gnese a venire a parlare in una commissione comunale e infi-ne, la materia è stata ricostruita dal settimanale L'Espresso nel numero ancora in edicola. La vi-cepresidente della Regione Si-monetta Saliera, nel presentare ieri il programma di prevenzio-ne, ha cl etto che il ferirmi en o del-l'infiltrazione razifiosainEmilia-Romagna è «importante e asso-lutamente tale da destare preoc-cupazione. Da molti anni c'è un'attività, ma al momento ci pare ancora non radicata. Nel senso chelamafiap er e sistere ha bisogno della politica, ma la po-litica per esistere non deve aver bisogno della mafia, Ciò non to-glie che non dobbiamo prestare tantissima attenzione».

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Una valutazione che trova d'accordo il procuratore dela' D da di B ologna Roberto Alfonso solo in parte. Dice Alfonso: «Ogni opinione è valida, ritengo che questo sia un punto di vista rispettabile, ma che parte da un'ottica particolare». Sostan-zialmente, per Alfons°, non è il coinvolgimento della politica la cartina al tornasole per misura-re l'infiltrazione: «Noi partiamo dalle indagini che abbiamo in corso per fare una valutazione del fenomeno — spiega —. E in base alle nos tre informazioni, ri-tengo di poter dire che in certe aree la mafia si è già radicata».

'progetti antimafia varati dal-la Regione sono 68 con fondi per 2 milioni di euro. C'è anche la ri-strutturazione di due immobili confiscati alle mafie: a Lido Adriano (Ravenna) e Berceto

(Parma): qui una villa con pisci-na sequestrata dalla procura di Milano al clan dei casalesi, asse-gnata al Comune per 6 anni e per la quale la Regione stanzia 120.000 euro,

Nelle varie iniziative saranno coinvolti quasi 20 mila giovani,

primo Festival regionale contro le mafie nell'ambito delVtorneo di pallamano "Peppino Impa-stato". Oltre alle gare, concerti e mostre, e la settimana 'Mensa legale', per promuovere l'uso nelle mense scolastiche dei pro-dotti delle cooperative di Libera

ricavati dalle terre sequestrate alla mafia.

li liceo Miglietti di Bologna spenderà il contributo regiona-le di 2.100 euro per organizzare oltre ad incontri formativi, an-che un viaggio in Sicilia a soste-gno di chi ha detto no alla mafia

con l'associazione "Addiopiz-zo" di Palermo. Oppure il pro-getto "Giovani esperienze di le-galità" dell'Arci porterà 200 ra-gazzi a conoscere in campi lavo-ro ii riutilizzo dei beni confisca-ti.

RIPRODUZIONE RISERVATA

circa 500 vedranno sul campo come si lavora in terre o aziende confiscate alla mafia. Ci sono conferme, come il festival 'Poli-ticamente Scorretto' di C as alec-chio. Ma la novità sarà a maggio, con un contributo di 9500 euro della Regione si farà a Bazzano

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La Regione ora inv iena lotta alla mafia

press unE 17/01/2012 LOGNA

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press unE 17/01/2012

Gli albergatori bocciano il balzello "Cosi il turismo andrà in recessione" GLI albergatori bocciano la tassa di soggiorno, definita "recessiva" per le sorti del turismo. «La loro contrarietà è nota ha detto il sindaco \Argini° Merola -, ne discutere-mo». «La nostra preoccupazione è che questatassa pos-sa far perdere competitività al turismo bolognese, so-prattutto perché città ,'^ " = °'"'e Ferrara non l'appli-cheranno- ha detto Loreno Rossi di Confesercenti -. Mol-ti albergatori dicono giàchelapagheranno loro purdi non perdere clienti». La richiesta degli operatori è quindi di ri-durre al minimo l'importo, che varia in base alla catego-ria dell'hotel. g ,Temiamo un calo di presenze e occupa-zione dice Giancarlo Tonelli, direttore di Ascom que-sta nuova tassa si aggiunge alle altre previste per gli al-

, bergatori, ad esempio i rincari dell'Imu». Celso De Scrilli di Federalberghi ha invece puntato il dito contro il Pd, che «si è sempre detto contrario, poi qui la vuole applicare».

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press unE 17/01/2012 CORRIERE DI BOLOGNA

Bilancio , il giorno della verità: 45 oni di tasse e 25 di tagli Oggi la giunta Merola presenta i dettagli della proposta di manovra Addizionale Irpef: si allontana il ritocco. Iniu prima casa più leggera

Dopo sei mesi di parole og-gi è il giorno dei numeri. E dallo scorso agosto, ai tempi. della prima manovra realizza-ta da Trenionti, che si discu-te del bilancio 2012 del Co-mune di Bologna Da allora di manovre ne sono arrivate altre fino all'ultima durissi-ma fatta dal governo Monti e il quadro è progressivamen-te peggiorato. Oggi, al termi-ne della quarta riunione con-vocata sul terna in pochi gior-ni, la giunta presenterà alla città la sua proposta per co-prire il buco presunto di 70 milioni di euro. Nei giorni scorsi i sindacati, e la Cgil in particolare, avevano conte-stato le stime fatte dal Comu-ne lasciando intendere che il buco sarebbe minore perché l'amministrazione avrebbe contabilizzato anche minori entrate che però avevano na-tura straordinaria. Non c'è dubbio, però, che il bilancio resti piuttosto complicato.

Le decisioni verranno pre-se solo oggi nella riunione convocata a Liber Paradisus perché mancano ancora alcu-ne simula.zioni sui possibili. interventi. Nelle ultime ore però qualcosa è trapelato: pa-re intanto che su circa 70

euro almeno 25 arrive-ranno dai tagli al bilancio e circa 45 milioni da aumenti di tasse. Da una parte ci sono

progetti che semplicemente non verranno replicati e poi ci sono i nuovi tagli che an-dranno a incidere sui consu-mi specifici (la vicesindaco e assessore al Bilancio, Silvia Giannini ha chiesto una ridu-zione delle spese del io%). La giunta avrebbe deciso pe-rò, e questa è una buona noti-zia, di non alzare fino all'ali-quota massima (0,6%) l'Imu sulla prima casa come lo stes-so Merola aveva paventato. Fonti vicine alla giunta han-no fatto sapere che l'imposta base (0,4%) verrà aumentata

ma non utilizzando tutta la forbice fino al massimo. Qua-si scontata invece la stangata fino al massimo dell'aliquota (1,06%) per le seconde case slitte e affittate. L'unica ecce-zione alla quale il Comune sta lavorando è quella di non

alzare l'aliquota base per chi affitterà un'abitazione a ca-none concordato, un inter-vento che avrebbe il merito di dare una mano al mercato dell'affitto. Non è ancora chiaro però se si riuscirà a trovare la compatibilità fi-nanziaria. Secondo l'agenzia Dire infine sarebbero allo stu-dio esenzioni sulle case più piccole.

Indipendentemente dalle scelte che farà l'amministra-zione comunale ci troviamo di fronte comunque alla più grande stangata sui cittadini

della storia del Comune per-ché la giunta ha fatto capire che non c'è alcuna possibili-tà di mitigare gli effetti della manovra Monti (i Comuni hanno la possibilità teorica di abbassare l'Imu sulla pri-ma e sulle seconde case) e in

queste ore si sta solo discu-tendo di come e quanto peg-giorarla. Il motivo è sempli-ce: le aliquote base dell'Imu (0,4% sulla prima casa e 0,76% sulla seconda casa) che già colpiranno i bologne-si per circa 2 lo milioni di eu-ro non portano niente al Co-mune che sta dunque ragio-nando solo sull'extra-gettito derivante dall'aumento delle aliquote.

La giunta pare infine inten-zionata a non aumentare l'h-pef. Oggi l'addizionale è allo 0,7% e il Comune la potrebbe

portare a 0,8% 'alzandola dun-que dello 0,1%. Nei giorni scorsi è circolata l'ipotesi di aumentare l'Irpef solo per i redditi superiori ai 55mila euro ma il sindaco sul punto pare intenzionato a restare fermo e quindi a non aumen-tare l'imposta sul reddito per nessuno. Si tratta di una mos-sa politica e simbolica per-ché fin dall'inizio è stato chiaro che con l'Irpef non si andava molto lontano. Il get-tito previsto in caso di au-mento per tutti sarebbe di 6 milioni di euro, poca cosa ri-spetto ai 70 di manovra che il Comune deve trovare. Ver-rà poi introdotta la tassa sul turismo (vedi l'articolo nella pagina a fianco) ma anche questa non avrà molti effetti sul bilancio perché la legge prevede che i proventi vada-no reinvestiti nel settore del-la promozione del turismo.

Il punto fermo della mano-vra, ma oggi si sveleranno le carte anche su questo, sono la difesa della qualità e della quantità dei servizi comuna-li. Così come non dovrebbe-ro essere previsti aumenti delle tariffe sui servizi educa-tivi.

Olivio Romardnì otiv io ronianini@res. it

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SILVIA GIANNINI E assessore al Bilancio

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press unE 17/01/2012

Prende forma la "finanziaria" di Palazzo d'Accursio. Confermata anche imposta di soggiorno per i turisti Albergatori in rivolta

Stangata da 200 euro a famiglia Ecco la manovra del comune: aumentano Iipeff Imu e Tarsu

Imu, Irpef, Tarsu e tassa di soggiorno la manovra costerà 200 curo a f‘ glia Ultimi dettagli della stangata perfitr quadrare i conti in Comune

SILVIA BIGNAMI ELEONORA CAPELLI

TRA "ritocchi" di Tarsu e Irpef, introduzione di imu e tassa di soggiorno, il bilancio si avviaver-so la"maratona" di oggi, quando la giunta, riunita stamattina, prevede di licenziare un primo schema generale della manovra da 70 milioni di euro. Rincari e tasse si dovrebbero avvicinare ai 40 milioni (per il resto si tratta di tagli e spendingreviei,v, oltre a 12 milioni in meno per il personale che è andato in pensione e non può essere sostituito), cioè 200 euro a famiglia.

Anche p erlatas sa sui rifiuti so - lidi urbani (Tarsu) sembra inevi-tabile andare verso un aumento, perché la "bolletta" che Palazzo d'Accursio paga a Hera per il ser-vizio di smaltimento del "rusco" è aumentata del 2%. Questo il contenuto di una delib era diAto, autorità d'ambito di Bologna, dello scorso dicembre che ha sancito l'aumento per tutti i co-muni dell'area bolognese. A Bo-lognalaTarsu èunatassa, nonun tariffa, quindi l'aumento non è automatico, però l'argomento è stato affrontato in giunta e in un

momento di tagli generalizzati sembra molto difficile reperire risorse altrove. Nel 2011 la Tarsu è già aumentata del 591, per il bi-lancio dello scorso anno un'ope-razione da 3.2 milioni.

Introiti maggiori sono attesi dalla nuova tassa di soggiorno, che può portare fino a 6 milioni

nelle casse del Comune. Ieri gli assessori Matteo Lepore e Nadia Monti hanno confermato agli operatori che la nuova imposta farà parte della manovra, anche se Lepore ha precisato: «.1=l la pri-ma volta clic Si applica a Bologna e bisognerà prenderci le misu-re». I proventi della tassa di sog-

giorno sono in qualche modo "vincolati": possono essere usati per valorizzare il turismo e mi-gliorare l'accoglienza in città, tra pulizia e manutenzione. «Sarà uno strumento utile per investi-re nella riqualificazione della città ---- ha detto Lepore tra qualche settimana definiremo gli importi».

Perl'Irpef, è stato discusso dal-la giunta l' aumento dell'addizio-nale comunale sui redditi più al-ti, cioè dai 55 mila ai 75 mila euro e sopra i 75 mila euro. L'aumen-to, che può essere al massimo dallo 0,7 allo 0,8%, porterebbe al Comune altri 2 milioni.

Questi interventi sono però poca cosa rispetto all'intervento

sull'imu, cioè la nuova lei. L'as-sessore alla casa, Riccardo Mala-goli (Sel) vorrebbe contenere gli interventi sulla prima casa (con l'aliquota base al 4 per mille, al Comune non resta niente e tutto va allo Stato) ma i margini sono stretti. Una strada può essere quella di esentare le rendite cata-stali più basse, cioè le case più piccole. «È assurda la nonna che prevede che Palazzo d'Accursio paghi per i suo i immo bili circa 10 milioni di euro —ha detto Mala- goli — tassano gli immobili del Comune e non quelli di altri». Al vaglio anche la "stangata" sulle attività produttive, beneficiate dagli sgravi dell' irap.

Ri P RODUZiONE RISERVATA

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press unE 17/01/2012 CORRIERE DI BOLOGNA

La conferma Ancora da fissare le modalità, Lepore: «Valuteremo con gli operatori»

Via al «ticket» suish • •

Gli albergatori in rivolta «Ferrara e Riccione lo eviteranno: danno doppio»

Non saranno solo i bologne-si a pagare i conti (salati) del bilancio 2012. Anche i turisti che visiteranno la città, infat-ti, contribuiranno alla tenuta delle casse di Palazzo d'Accur-sio saldando il proprio conto in albergo. Ma contro l'intro-duzione della tassa di soggior-no, ufficializzata ieri, restano forti le critiche degli albergato-ri, «A Ferrara e in altre città della regione non verrà appli-cata, noi ne faremo le spese».

L'arrivo dell'imposta sul tu-rismo è stato confermato dal-la giunta Merola durante un incontro pomeridiano con le categorie. Oggi l'amministra-zione ufficializzerà l'introito prevista dalla nuova, tassa, ma da Palazzo d'Accursio confer-mano che le stime fatte finora restano valide. Dall'imposta

su chi visita la città si ricave-ranno, al massimo, tra i 4-5 milioni di curo. I timori e le critiche degli albergatori, con-trari fin dalle prime battute al-la nuova imposta, restano co-munque forti.

«L'introduzione della tassa

non perdere clienti». Accuse identiche a quelle del diretto-re di Ascom, Giancarlo Tonel-li. «Stiamo parlando di una mi-sura recessiva in un momento di crisi del settore, che coni-porterà uno svantaggio com-petitivo per la città». Come se non bastasse, fa notare Celso De Scrilli di Federalberghi, «gli albergatori devono già af-frontare i rincari dell'imu, che nel bolognese potrebbe arriva-re a 4 milioni di euro». Le cate-gorie insistono dunque per una marcia indietro. O quanto-meno per la riduzione ai mini-mi termini del suo impatto.

Il sindaco Virginio Merola conferma che la decisione è presa. «Era una cosa nota spiega — ora discuteremo su come applicarla». Non è detto infatti che l'imposta sul turi-smo colpisca gli alberghi di tutte le categorie in modo in-crementale (da uno a cinque euro, ridi'.). «Sulle modalità di applicazione della tassa as-sicura il coordinatore di giun-ta, Matteo Lepore ci sarà un percorso di concertazione

con le categorie». Un confron-to che durerà alcune settima-ne, al termine del quale verrà definito un vero e proprio re-golamento, che gli albergatori dovranno esporre nelle loro strutture.

Eventuali difficoltà nella messa a punto della nuova im-posta, ovviamente, non sono escluse. «E la prima volta che facciamo una cosa del genere, dovremo prendere le ITILS11.-

re», dice Merola, che rassicura gli albergatori sul destino dei tondi raccolti tassando i turi-sti. «Non li useremo per coprì-- re le buche, ma per finanziare l'occupazione e la filiera del-l'accoglienza in città». E la concorrenza di quelle città. che non applicheranno l'impo-sta sul turismo? «E chiaro che un coordinamento degli enti locali sarebbe importante, ma noi avanzeremo una proposta turistica di qualità: siamo i pri-mi a scommettere che Bolo-gna possa essere leader in re-gione sul turismo».

Francesco Rosario fra ricesco.rosaito@res. it

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di soggiorno rischia di far per-dere competitività al turismo, soprattutto perché città come Ferrara e Riccione non la intro-durranno sottolinea Lore-- no Rossi di Confesercenti — molti albergatori saranno co-stretti a pagarla da soli per

lo aumento Turisti stranieri in arrivo all'aeroporto Marconi

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"Chiude l'Informazione": i giornalisti scioperano a oltranza LE REDAZIONI di Bologna, Mode-na e Reggio Emilia de "L'informa-zione-li domani" sono in sciopero «a oltranza». «L'azienda editoriale Bologna srl ha infatti annunciato che il cda ha deliberato di so sp ende-re le pubblicazioni a partire dai prossimo 1 febbraio comunica ii cdr —mettend o in cassa integrazio-

ne . ornalisti». La decisione è stata presa dall'azienda «a fronte di una so-spensione dei contributo pubblico 2010» daparte delDipartimento per l'e - ditoria.

In questo contesto, «le perdite sono lievitate a 1,8 milioni di curo». La Regio - ne, per ora, frena e parla del rinvio di «ogni decisione a lunedì prossimo, in

attesa della riunione dell'assemblea dei soci» prevista per oggi. Nei frattempo, anche i poligrafici della Slc-Cgil hanno proclamato per oggi un intero turno di sciopero. «Non si può eliminare dal pa-norama editoriale una voce importan-te come quella dell'Informazione» ha detto ieri l'assessore al Lavoro dei Co-mune di Bologna Matteo Lepore.

Un giornalista al computer

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Da inquilini a manovalun casa propria al via il piano per il recupero fai-da-te

CHI vincerà il bando avrà una casa, in zone quasi rurali, ma vicinissime allacittà, per99 anni al prezzo di circa 1.750 eu-ro al metro quadro, a patto che lavori alla sua ristruttura-zione per 900 ore, in un cantiere strutturato e con tutti i cri-sm i della sicurezza. Riparte il progetto di autorecupero di immobili di proprietà del Comune lanciato da Palazzo d'Accursio ai tempi del sindaco Flavio Delbono e poi stop-pato dalla sua caduta. All'epoca, le manifestazioni di inte-resse furono più di 300, ma non si poté procedere al ban-do perché mancavano alcuni elementi. Oggi, completati gli iter necessari, l'assessore comunale alla casa, Riccardo Malagoli, lofa ripartire, dandotempo fino al 15 febbraio per inviare le manifestazioni di interesse (ma non è detto non ci sia una proroga), mentre il bando arriveràsuccessivamen-te e servirà per selezionare i vincitori. Dopo i 99 anni, gli in-quilini potranno rinnovare l'accordo col Comune. Le abi-tazioni sono nove, appunto, e si trovano in via M assarenti 232, 234 e 236, in via Mondolfo 13, via Lenin 14/2 e 14/3, via Roncaglio 13, via S. Donato 207, via Quarto di Sopra 15, vicolo dei Prati 4. I futuri inquilini dovranno contribuire alla ristrutturazione del proprio alloggio, che è tra i 40 e gli 85 metri quadri, prestando 900 ore di lavoro nel cantiere, nei fine settimana o durante le ferie e associarsi in coope-rative, affiancando personale specializzato che provve-derà anche alla loro formazione, qualora non l'abbiano.

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I comitati per l acqua in piazza contro gli aumenti • •

E domani sit in in pre ettura: " Il governo vuole scippare lavittoria referendum" ROSARIO DI RAIMONDO

UN SII-in in piazza Roosevelt e una campagna di "obbedienza civile" contro Hera, Senza esclu-dere una manifestazione nazio - naie afebbraio.Ameno diunine-se dal lancio di monetine contro gli amministratori locali, a causa dell'aumento delle tariffe, il Co-mitato acqua bene comune tor-na alla carica. E domani manife-sterà alle 17.30 davanti alla Pre-fettura per denunciare «lo scip-po della vittoria referendaria da pane del governo Monti».

Quello elle gli attivisti conte-stano di più è l'introduzione de-gli oneri finanziari in bolletta, «nonprevisti da nessuna norma-tiva nazionale». Giudicati come una via indiretta per tornare alla remunerazione del capitale in-vestito, abolita dal referendum, «Ora attendiamo la pubblicazio-ne della delibera sugli oneri — spiega Andrea Caselli, esponen-te del Comitato — e, quando l'a-

eremo, sarà valutata da uno staff legale che Federconsumatori ci ha messo a disposizione. Siamo pronti a impugnarla davanti al Tar».

Ma c'è di più. Dalle lib eralizza-zi oni estive di :Berlusconi alla co-siddetta "Fase 2" del governo Monti po co è cambiato, secondo il Comitato. «Monti è peggio di B erlusconi—rincara Caselli. En-

trambi cercano di smontare il ri-sultato del referendum, ma il nuovo esecutivo ha un atteggia-mento infido perché sta facendo un' azione antidemocratica e dif-ficilmente comprensibile dai cit-tadini, nascosta nei mille tecnici-smi dei decreti», Nella quale sa-rebbero presenti no 'mie che ren-dono più complicata la gestione pubblica dell'acqua, sancita dal

primo dei quattro quesiti refe-rendari di giugno.

La b artaglia p eri' o ro blu, quin-di, si arricchisce di una nuova puntata. Dopo il si t-in di domani è prevista per la prossima setti-mana un'assemblea, dove verrà messa a punto la campagna di "obbedienza civile" promossa dal Comitato Gli attivisti chiede-ranno a Hera la restituzione di quella parte della bolletta, circa il 20%, relativa alla remunerazione del capitale dal 20 luglio in poi, Cioè da quando è diventato effet-tivo il risultato del referendum.

Intanto Hera ha diffuso dei consigli per proteggere i conta-tori dell'acqua, che a causa del gelo possono rompersi. In parti-colare quelli che si trovano all'e-sterno . Se la temp eratura rimane a lungo sotto lo zero, lasciare che da un nibinet to esca un fd o d'ac-qua. Inoltre, bisogna rivestire i contatori conmateriale isolante, come ilpolistirolo.

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LA PROTESTA Una protesta dei comitati per l'acqua sotto la sede della Prefettura in piazza Roosevelt

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Uno stn~ Toonnensa

Scende in città il prezzo degli immobili Centro, Bolognina e Saffi calano di più SI ABBASSANO i prezzi degli immobili a Bologna. Da uno studio realizzato da Tecnocasa emerge infatti che nella prima parte del 2011 le quotazioni sono diminuite in media dell'i ,3% rispetto al se-mestre precedente.

Un trend negativo che ha origine nel 2007 e che ha il suo apice nel 2008, quando il mercato immobare registrò un tonfo del 7,6%.

li costo degli appartamenti cala soprattutto in centro, alla Bolo-gnina e in zona Saffi, mentre "tengono" le zone Mazzini-Savena e Borgo Panigale.

prezzi sono stabili anche nelle zonadi via Farini, D'Azeglio e Tri- bunale dove - scrive Tecnocasa - si registra una buona presenza

‘.; di investitori, che comprano immobili da destinare - nella maggior parte dei casi all'affitto.

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.;+ [La trattativa Gruppi: «Restano i dubbi sull'ammanco». Ronca elli: «Prima tagliare i costi della politica»

I sindacati non mollano: il buco è inferiore ed Osi e t_ il vogliono vederci chiaro sui saldi della t ifarIMIll.

Alberaní Andrò al tavolo sole con le rahe ffie dimoArano fentilà del buco

I leader provinciali delle confederazioni

sindacali alle prese con il bilancio del

Comune. Da sinistra Gianfranco Martelli

Danilo Gruppi (COI) e Alessandro

Alberani (Cisl)

In attesa di iniziare una trattativa sul bilancio comunale che si annun-cia durissima, i sindacati vogliono vederci chiaro. Cgil, Cisi e Uil sono infatti convinti che il buco nelle ca-se di Pala.zo d'Accursio sia in realtà inferiore ai 70 milioni di ellrO, cifra accreditata dalla vicesindaco Silvia Giannini. E sperano di ridurre al mi-nimo i sacrifici. I servizi dicono all'unisono — non si toccano.

L'addizionale 13X111 può invece es-sere innalzata tino al massimo con-sentito sulla seconda casa, a patto però di non accanirsi sulla prima. abitazione. Cgil e Uil sono inoltre fa-vorevoli a utilizzare la leva sull'Irpef (o,i) per i redditi più alti, una misu-ra che non piace alla Cisl. «Prima di iniziare qualsiasi discussione, biso-gna fare chiarezza sul saldo esor-disce il segretario della. Cgil Danilo Gruppi lo continuo ad avere pa-recchi dubbi sui 70 milioni di curo di cui parla la Giannini, l'ammanco in realtà potrebbe essere inferiore».

Ecco le proposte della Cgil; «La no-

stra richiesta fondamentale è la dife-sa dei servizi dice Gruppi Noti ci sfugge però che per difendere il welfare servono risorse. E allora la parte del leone spetta all'Imo: evite-rei un ulteriore aggravio sulla prima. abitazione. Il prelievo si può invece appesantire su chi ha seconda, terza e quarta casa, e sulle attività produt-tive». E rirpef? «li Comune potrebbe anche utilizzare l'ulteriore leva dello

o, it %, ma solo sui redditi più alt». ll leader della Cisl Alessandro Al-

berani chiede soprattutto «equità». Con un aut aut: «inizio la trattativa solo se il sindaco ci fa vedere le carte che dimostrano il buco di 70 milio-ni». Anche Alberani é d'accordo sul-la possibilità di calcare la mano sul-l'Imu , esentando però la prima casa per le famiglie a basso reddito e col-pite dalla crisi». L'Irpef;, invece, va bene così: «L'addizionale sul reddi-to non va toccata».

Infine Luciano Roncarelli della Uil: «Il Comune risparmierà so mi-lioni di giuro di stipendi per i dipen-denti, a causa dei blocco del tura over, se fosse così i 70 milioni in me-no non sono una cifra realistica. Sia-mo disponibili ad innalzare l`Irpef, con l'esenzione per i redditi sotto i 18 mila curo. Per salvaguardare i ser-vizi va bene anche un innalzamento dell'hnu. Bisogna però tagliare i co-sti della politica,:, .

Pierpaolo Velonà C, IPRODI,:01Jr MEWAT,

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Folla alla presentazione del libro del fondatore di Libera "La speranza non è in vendita"

"Difendetevi finché siete in tempo" Don Ciotti lancia il grido d' allarme

LAMA VENTURI

«LE mafie al Nord non sono pii' infiltrate, ma insediate. E voi co-noscete la realtà anche dell'Emi-lia Romagna di cui si parla in questi giorni, per questo vi chie-do: non dimenticate Giovanni Tizian. Aveva sette anni quando gli hanno ucciso il padre a Locri perché funzionario di banca che non si è piegato alle richieste del-la Camorra. In Emilia si è rico-struito una vita, ma non ha di-menticato, ha scritto e scrive contro le mafie, pur per quattro euro ai pezzo. Ora un giornale

a a ssunto. Ma non ferma tevi al-lasolidarietà, siate piuttosto cor-responsabili». Don Luigi Ciotti grida contro le mafie con l'ap-pello p eril giornalista di Modena costretto alla scorta peri suoi ar-ticoli contro la criminalità. E

scuote le coscienze di tutti. Ieri Stabat Mater il sacerdote di

Libera, le associazioni contro le mafie, ha presentato il suo libro "La speranza non è in vendita". Gente in piedi per ascoltarlo, in prima .Fila Flavia Prodi e Pierluigi. Stefanini. Accanto a don Ciotti il sindaco Virginio Merola, che questo libro vuole regalare alla città, Stefania Pellegrini, la do-cente che ha fatto dell'antimafia un corso di studi, il pedagogista Andrea Canevaro che per don Ciotti ha voluto la laurea ad ho-norem («mai° mi sento laureato in: cienzeconfuse»). edi-to da Giunti, è il racconto del gruppo Abele e di Libera, una storia collettiva che parla di mi-granti, di legalità, di Costituzio-ne. E parla di mafie. «Mafie al Nord? Sono nei no sei territori da 50 anni. E per combatterle ci

vuole il contributo di tutti. L'in-dignazione non basta più, io provo disgusto. E invito a dare speranza che vuol dire opportu-nità, giustizia sociale». DonCiot-ti ricorda le parole di Rita Atria, collaboratrice di giustizia che si uccide dopo la morte di. Borseli-no: «La mafia è il nostro modo sbagliato di comportarci». Il suo

tono divoce si alza: «La maflac'è anche aBologna, sono inostri in-dividualismi, le omertà, i nostri comportamenti. Non c'è regio-ne che possa dirsi esente, anche

se in Emilia ci sono sempre stati gli anticorpi e bravi amministra-tori, occorre però pii" impegno nell'informazione, nella cultu-ra, nelle politiche sociali, nell'e-ducazione, occorre fare dell'eti-ca una professione di tutti». Non. fa sconti, don Luigi. C'è chi pian-ge quando ricorda il grido delle madri di Antonio Montanaro e Vito Schifano, «i ragazzi della scorta di Falcone»: «Perché non li chiamano per nome i nostri fi-gli?». Da queste madri è nato ile marzo, giorno della memoria che Libera celebrerà quest'anno a Genova: «Vedrà il Gonfa lone di Bologna? Non l'ho 'mai visto». Applausi, per dire: ci saremo. E don Ciotti che conclude con le parole del giudice Livatino: «Alla fine della vita ci sarà chiesto se saremo stati credibili».

,IPRODUZIONE RISERVATA

ra:'cone 1121 marzo a Genova si celebra il giorno della memoria. Vedrò il gonfalone di Bologna? Io non l'ho mai visto-

Pagina 5 La Regione ora Ilueste nel La loua alla indi

Don C iotti

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In eclic la L'informazione di Bologna, già ft Domami, esce in panino con La Stampa

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press unE 17/01/2012 CORRIERE DI BOLOGNA

Trait 1v L'azienda niente contributi da Roma, pubblicazioni sospese dall'i febbraio. Giornalisti in sciopero

Editoria, «stop all'informazione» Dall'i febbraio L'Informazione-Il Do-

Mani non uscirà più. E ieri le redazioni di Bologna, Modena e Reggio Emilia hanno proclamato lo sciopero a oltranza. A co-municarlo, nel pomeriggio, il Comitato di mdazione della testata locale al termi-ne del tavolo di crisi convocato in Regio-ne, a cui erano presenti l'azienda, lo stes-so Cdr, l'Associazione della Stampa Emi-lia-Romagna e, per viale Aldo Moro, un funzionario al posto dell'assessore alle At-tività produttive, Ciao Carlo Muzzarelli.

«L'azienda Editoriale Bologna scri - ve il Cdr ha annunciato che il cela ha deliberato di sospendere le pubblicazioni dalli febbraio, mettendo in cassa integra-zione 36 giornalisti». Una decisione, a sentire il Cdr, presa dal gruppo Rete 7 di Erminio Spailanzani (subentrato nel 2oo8 a Legacoop) «a fronte di una sospen-sione del contributo pubblico di cui bene-- fida L'informazione per l'anno coro da parte del Dipartimento dell'editoria del ministero, a causa di un'indagine avviata dtingcom per verificare se alcuni sog-getti, tra cui Editoriale Bologna sd, han-no beneficiato di un doppio contributo», La ricostruzione è contestata dall'azien-

da: «Le correlazioni suggerite risultano scorrette ---- ha fatto sapere in serata la so-cietà —, anche per la totale separazione societaria tra Editoriale Bologna e il grup-po Spallanzani».

Eppure, sostiene il Cdr de L'Informa zione, «solo due mesi fa l'azienda aveva firmato un nuovo accordo di solidarietà

vincolando il suo proseguimento alla ve-rifica», fatta ieri in Regione. Sarà in viale Aldo Moro che le parti si incontreranno il 23 gennaio «per discutere i dettagli del nuovo corso».

Aser e Ensi hanno espresso «gran-dissima preoccupazione per l'ipotesi di sospensione: una decisione che colpisce una redazione che da alcuni anni si sotto-pone a sacrifici per consentire alla testata di uscire. il sindacato auspica la firma di un accordo come quello sottoscritto in Regione, in cui si garantisce l'attività del-le tv dello stesso gruppo editoriale».

Intanto il movimento «Salviamo L'In-formazione-H Domani», nato su Fare-book, in poche ore ha raccolto centinaia di adesioni. Tutti chiedono che non si fac-cia morire il quotidiano nato nel 2000. So-lidarietà ai giornalisti dall'assessore co-munale Matteo Lepore: 2■1on si può eli-minare dal panorama editoriale una voce importante come quella de L'Tqo ne. Mi auguro elle si salvaguardi l'occupa-zione e che nell'assemblea del 23 genna-io si trovi una soluzione positiva».

Da. Cor. aicxoouZ!JN ..assevera

Salva èTv Rischio cass-;‹, integrazione per :36 giornalisti Accordo per eTv. Il 23 nuovo vertice in Regione

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ll sindaco con la Florn: «[Sa noi

dialoga»

7swe Via libera all'operazione Cgil: a rischio addetti sosta

Subito «iniziative di piazza, da- vanti al Comune» con protago-

nisti i dipendenti che si occupano del piano sosta di Bologna. Poi scende- ranno in campo anche gli autisti degli autobus «perchè se salta la clausola sociale per l'attività degli ausiliari del- la sosta, figuriamoci cosa può succe-

dere con il processo di fusione tra Atc e Fer». Anche la Cgil, con Maurizio Lun-ghi, esce scontentissima e bellicosa dall'incontro di ieri a Palazzo d'Accur-sio sul futuro del servizio di gestione del piano sosta, che il Comune vuoi mettere a bando ma senza più garanti-re la clausola sociale. leeri, tra l'altro, l'Antitrust ha ufficialmente dato il suo "nulla osta" alla fusione tra Fer e Atc, precisando che Bologna non viola la

concorrenza con l'operazione per crea-re una nuova azienda di trasporto pub-blico locale (che a questo punto potreb-be partire già a inizio febbraio). «Ci han-no assicurato la salvaguardia occupa-zionale, ma lo dicevano anche per i di-pendenti del servizio Nera luce, quan-do è cambiata la gestione, ed è andata a finire che i posti li hanno mantenuti tutti, ma con un trattamento contrat-tuale inferiore del 50% rispetto a prima

e questo per noi è inaccettabile», spie-ga Lunghi. Che Palazzo d'Accursio si ri-mangi l'accordo del 2009 che prevede-va la clausola sociale per gli addetti del-la sosta, e pure l'impegno a mantenerla dello scorso novembre, è per la Cgil «un fatto grave. Se l'amministrazione andrà avanti su questa strada, signifi-cherà che vuole rompere un impegno assunto nel 2009 dalla precedente giunta», chiosa Lunghi.

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C'e la tàsse soggiurrw

Bilancio, si decide su Irpef e Imu A.COM. BOLOGNA

Oggi la giunta Merola tira le somme del bilancio 2012. La manovra, con forse 40 milioni di euro di maggiori entrate, si baserà in buona parte sul rialzo delle aliquote Imu. Verrà toc-cata anche la prima casa. E anche l'Ir-pef sugli alti redditi potrèbbe essere modificata: Sei chiede il ritocco so-

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FIUMANA COMASCHI BOLOGNA acornaschiepunitail

momento della verità è (forse) arrivato. Oggi la giunta terrà l'ultima delle sue quattro riunio- ni sul bilancio 2012, al termine

il sindaco Virginio Merola dovreb-be presentare la proposta collegiale sul rebus tagli&tasse: la seconda di queste voci potrebbe ammontare a ben 40 milioni, in arrivo in gran par-te dall'imu. Nulla è ancora certo. In ballo l'entità dell'aumento dell'ali-quota base dell'Imposta immobili, e pare inevitabile il rialzo anche sulla prima casa.

Quindi il ritocco di un punto per-centuale dell'Irpef sopra una certa soglia di reddito (Sei ha chiesto che si fissi a 75 mila, euro, ma. è possibile anche fermarsi allo scaglione Irpef precedente di 55 mila). Certa inve-ce l'introduzione della tassa di sog-giorno, a cui ancora ieri gli alberga-tori e le categorie economiche han-no ribadito la propria contrarietà

pra i 75 mila euro annui, in alternati-, va allo scaglione precedente di 55 mila. Il resto verrà dalla «spending review» voluta dalla vicesindaco Sil-via Giannini. Ieri gli assessori Lepo-re e Monti hanno confermato l'intro-duzione della tassa di soggiorno, che può valere 4-5 milioni. Contro commercianti e albergatori: «Ci pe-nalizza rispetto al resto della regio- ne» ---> ALLA PAGINA EV

(«ci farà perdere competitività rispet-to alle altre città della regione») : può valere 4 o 5 milioni.

La giunta arriva dunque al rush fi-nale, dopo due settimane di confron-to serrato su simulazioni diverse. «De-cideremo martedì», spiegava ieri l'as-sessore alla Casa Riccardo Malagoli, mentre la vicesindaco con delega al Bilancio Silvia Giannini mette le ma-ni avanti anche sui tempi, «speriamo di essere in grado di chiudere come previsto». Una prudenza dovuta al balletto di cifre sull'effettiva ricaduta di alcune misure del decreto Salva lita-, ha. Ancora nei giorni scorsi ad esem-pio regnava l'incertezza sulla possibi-lità che l'imu venga applicata anche agli immobili di proprietà di palazzo d'Accursio. Solo per gli i 12,500 allog gi tacer il Comune dovrebbe sborsare 4 milioni, per tacere di altro beni. '11 nodo non è sciolto, lo scenario è da incubo. «Sarebbe assurdo tassare noi e non gli altri», può solo sfogarsi Ma-lagoli con un riferimento, più velato che in passato, alle attività commer-ciali della Curia, risparmiate dall'Imu

se all'interno di immobili legati al cul-to.

La proposta che la giunta porterà alla discussione prima dentro e poi fuori da palazzo d'Accursio dipende insomma da un equilibrio delicatissi-mo tra fattori diversi. La «revisione di spesa» annunciata da Giannini ai col-leghi assessori potrà aiutare, con il ta-glio del 10% dei budget di ciascuno, ma fino a un certo punto, alcuni setto-ri come il sociale poi non saranno toc-cati. La tassa di soggiorno vale un di-scorso a parte: «Non la useremo per coprire i buchi - ha ribadito ancora ieri il coordinatore Matteo Lepore ma per finanziare l'occupazione e la filiera dell'accoglienza».

Sol rischio che Bologna venga pe-nalizzata a favore di altre città della regione che non la introdurranno (ve-di Ferrara, Riccione e forse Rimini), Lepore ha. riconosciuto che «un coor-dinamento degli enti locali sarebbe importante, ma noi dobbiamo a, va.n-zare una proposta turistica di qualità, siamo convinti di avere più potenzia-lità di altri in regione». La bocciatura delle associazioni di categoria a cui è stata anticipata la misura (Unindu-stria, Federalberghi-Ascom e Assoho-tel-Confesercenti), è però senza atte-nuanti. «Così perderemo competitivi-tà come sistema turistico bolognese», attacca Loreno Rossi di Confesercen-ti, «sappiamo già di albergatori che se ne faranno carico al posto dei clien-ti». La rchiesta è allora di applicare la tassa «al minimo possibile» e di rein-vestire il ricavato sul turismo, «uno dei pochi settori su cui Bologna può puntare per crescere». «Gli alberghi sono già toccati dagli aumenti Imu», obietta poi il direttore generale di Ascom Giancarlo l'anelli che insiste anche sui problemi che possono na-scere sulla. riscossione del tributo: particolarmente complessa, a Roma hanno incassato solo il 30% di quan-to previsto». Gelso De Sedili di Fede-ralberghi infine, «preoccupato per un eventuale calo di presenze», se la prende con il Pd: «Si è sempre detto contrario, ora non lo è più». •

Oggi la decisione Imu, su la prima casa C'è la tassa di soggiorno

Sao L'eventuale ritocco Irpef solo sopra 155 mila o 75 mila euro. Levata di scudi dal turismo: «Così perderemo competitività»

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ANDREA RONZI BOLOGNA ,3bonzi@unitait

`""`-‘ al prossimo 1 febbraio l'informazione-il Doma- ni di Bologna, Reggio e Modena sospenderà. le

pubblicazioni. E 36 giornalisti - che hanno subito proclamato lo sciope- ro ad oltranza - finiranno in cassa integrazione. Lo annuncia un'ama- ra nota del Comitato di redazione, che riporta l'intenzione espressa

dall'Editoriale Bologna Srl durante un incontro tenutosi ieri in Regione. il motivo è che l'imprenditore d .i rife-rimento, Erminio Spallanzani, «non intende più garantire la copertura delle perdite, lievitate a un milione e SOOmila euro», dopo che il Diparti-mento per l'editoria del ministero «ha deciso di sospendere i contributi pubblici per il 2010, a causa di un'in-dagine avviata dall'Agcom per verifi-care se alcuni soggetti, tra cui appun-to l'Editoriale Bologna Srl, hanno be-neficiato di un doppio contributo».

Nell'inchiesta sono indagati lo stesso Spallanzani e i direttore e Ad di Rete 7 Giovanni Mazzoni.

«Un epliogo si legge nel comuni-cato del cdr che arriva dopo mesi e mesi di trattative fra le parti e nono-- stante gli anni di sacrificio che i gior-nalisti hanno vissuto, chi negli ultimi tre anni, chi negli ultimi due, accet-tando di autoridursi lo stipendio tra-mite l'applicazione dei contratti d .i so-lidarietà». La storia de «Il Domani di Bologna» inizia nel 2000: l'editrice è la coop ,L'Oggi», facente capo a Lega-coop, che percepiva un contributo previsto dalla legge per l'editoria di 1,6 milioni di giuro circa. Nel 2008, continua la ricostruzione dei cdr, Le gacoop, che aveva già deciso la chiu-sura del quotidiano bolognese, cede la coop L'Oggi al gruppo Spallanza-ni. L'imprenditore, che controlla an-che il polo televisivo tfv-Rete 7, fa mettere sotto il controllo della coope-rativa acquistata anche le redazioni de L'Informazione di Reggio (nato nel 2005) e di Modena (nato nel 2007). Subito pesanti i sacrifici ri-chiesti dai colleghi di Bologna, a cui

viene fatto firmare una sorta di "manleva" che esonerasse i nuovi acquirenti da eventuali pendenze nei confronti della precedente pro-prietà. Poi, tra stipendi ridotti e «nu-merosi torti contrattuali», osserva ii cdr, si è arrivati, solo due mesi fa, alla firma di un nuovo accordo di solidarietà vincolando il suo prose-gira:e:W:o proprio alla verifica fatta ieri in Regione. Oggi si terrà l'as-

Cdn subao Contributi congelati: in un'inchiesta indagati i vertici del gruppo

semblea dei soci di Editoriale Bolo-gna e l'incontro con l'ente di viale Aldo Moro è già fissato per il prossi-mo 23 gennaio. L'allarme dei gior-nalisti è ripreso anche da .fttisi e Aser che chiedono a Spallanzani di «non assumere una decisione così. grave e di garantire la continuità d'impresa in questo periodo d'incer-tezza». E i poligrafici hanno aderito alla mobilitazione.s

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Chiude l'informazione 36 giornalisti a rischio A fizze mtse l'editore Spallanzani ha deciso di sospendere le pubblicazioni a causa delle perdite

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E la casa ce la (rOcostruiamo da noi: abitazioni low cost per inquilini-manovali

Con un bando d Comune assegnerà nove casolari a prezzi bassissimi PANE, calce e fantasia. La crisi fa rimboccare le maniche e aguzzare l'ingegno nelle piccole cose come nelle grandi voci di spesa. Tra queste anche la casa: invece di co-struire nuovi edifici (che rimango-no puntualmente invenduti) me-glio costruirsela da sé, rimettendo a nuovo un edificio abbandonato, guadagnandosi la proprietà per quasi un secolo. In questo consi-ste il progetto di autorecupero il più importante a livello naziona-le — di nove immobili comunali, presentato ieri dall'assessore alle politiche abitative Riccardo M ala-goli e dal presidenti dei quartieri interessati. «Con la crisi del setto-re immobiliare bisogna trovare nuovi modelli dell'abitare», dice l'assessore. E allora perché non trasformare i futuri inquilini in manovali, strappando al degrado strutture altrimenti abbandonate e offrendo allo stesso tempo abita-zioni a costi inferiori a quelli di mercato? Le abitazioni sono no-ve, appunto, e si trovano in via Massarenti 232, 234 e 236, in via Mondolfo 13, via Lenin 14/2 e 14/3, via Roncaglio 13, via San Do-nato 207, via Quarto di Sopra 15, Vicolo dei Prati 4. 1 futuri inquili-ni dovranno contribuire alla i:i-stmi:funzione del proprio allog-gio, che è tra i 40 e gli 85 inetti quadri, prestando 900 ore di lavo-

ro nel cantiere, nei fine settimana o durante le ferie, e associarsi in cooperative, affiancando persona-le specializzato che provvederà an-che alla loro formazione, qualora non l'abbiano. Chi di professione è già muratore, idraulico o elettri-cista, infatti, potrà mettere a di-sposizione le proprie competen-ze. Chi vincerà il bando (c'è tem-po fino al 15 febbraio per aderire)

acquisirà così la proprietà di su-perficie di una casa in zone quasi rurali ma vicinissime alla città, per 99 anni al prezzo di circa 1.750 euro al metro quadro, a pat-to che lavori alla sua ristruttura-zione. Il progetto si era già dimostrato vincente all'epoca del mandato Delbono, quando le manifestazio-ni di interesse da parte di famiglie e giovani coppie furono più di

300. Il percorso si interruppe con il commissariamento e ora riparte con qualche modifica, i progetti pronti e l'accatastamento quasi ul-timato. Restano solo da trovare gli inquilini. «Far partecipare i cittadini alla co-struzione della propria casa — spiega Milena Naldi, presidente del Quartiere San Vitale — è an-che quello di creare un nuovo ti-po di comunità e di vicinato». (è un progetto dall'allo valore cultu-rale — aggiunge Simone Borsari, numero uno di San Donato —, che ci riporta a valori antichi ma rivoluzionari in questo momento di crisi». La risposta al bisogno abitativo è proprio «mettersi in gioco facendo gruppo e lavorando con le proprie mani e ole proprie competenze». Per poter partecipare alla selezio-ne occorre essere cittadino italia-no, comunitario o extracomunita-rio con regolare attività di lavoro autonomo o subordinato, nessu-no del suo nucleo familiare deve essere proprietario del 100% del diritto di proprietà o di usufrutto su un alloggio nel Comune. La fa-miglia deve avere una un valore ise non inferiore a 13mila curo o un valore Isee non inferiore a fimi-la curo. Nella saletta dell'Urban Center, in Sala Borsa, sabato alle 15 si terrà un incontro informati-vo per tutta la cittadinanza.

Valeria Melloni

IL CONCORSO

CANDIDATI

Il. numero di persone che si sono proposte co lle ìnquìtìni due anni fa, atta prírna uscita dei. progetto

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ABBANDONATI, SI DIVENTA PROPRIETARI, PER 99 ASSOCIATI IN COOPERATIVA EDILIZIA

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CENTRO STORCO COSTITUITO UN COMITATO DI CI -T 1 ADINI

«I aonaltz' zazione non passerà» Il fronte del no accende i motori

C'E TANTA rabbia nell'elegante salone delle feste dell'hotel Por-tici' in via Indipendenza. Alle 20,45 inizia l'incontro per dichia-rare guerra al piano della pedonalità firmato Andrea Colombo, un. incontro che ha riuni- to a palazzo Maccafer- ri tanti commercianti del centro storico che hanno deciso di for- mare un comitato. C'è la proprietaria dell'elegante bouti- que di moda, la giova- ne parrucchiera, lo storico botte-gaio del Quadrilatero e la residen-te della T. A renderli tutti uguali è la ferma opposizione alla pedo-nalizzazione del centro perché è un «progetto fumoso — spiega Alessandra Gironi, portavoce del comitato : , ancor prima che esse-re delirante. Ad esempio non si parla di taxi nella T o in tutta la zona ad alta pedonalità». Ma a pre-

occupare commercianti e lavora-tori è tutto il centro, non solo la Cerchia del Mille, luogo d'origine del comitato. Annamaria Bonaga Atti (proprietaria dello storico for-no Atti) è una delle anime fonda-trici del comitato: «Abbiamo biso-gno di capire che questo piano non interessa solo í commercianti. della Cerchia del Mille», così chia-ma a raccolta residenti e professio-

nisti. E non mancano nemmeno i fruttivendoli stranieri: «Stasera purtroppo non sono riusciti a ve-nire — spiega Gironi —, ma ci so-no rappresentanti anche di questa categoria». Contestano i T-days, perché «gli eventi li organizziamo noi, noi commercianti, noi resi-denti». E proprio tra chi vive nel-la T c'è più rabbia. Sul tavolo, di fronte alla sala, si distribuisce il

nuovo piano della pedonalità di Merola, sottolineato mille volte con la penna rossa.

ALTRO problema sollevato du- rante la riunione ri- guarda gli studi me- dici: «Al sabato sare- mo costretti a chiu- dere spiega un me- dico presente in sala — perché la nostra attività accoglie per- sone che ovviamente hanno difficoltà, ma non possiamo farle

arrivare in studio senza taxi né au-to». Prima di qualsiasi pedonaliz-zazione, però, bisognerà costruire i parcheggi, «perché c'è un'iner-zia enorme — spiega una signora proprietaria di un negozio —: queste cose si possono attuare quando c'è un'alternativa, ma per otre i parcheggi ci vogliono alme-no dieci anni».

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IL PROGETTO

A fine novembre L sindaco e L'assessore al.

traffico ricevono un pacco dorato, con tanto di fiocco

so, contenente Le 8334 e raccolte dal itato 'Bologna

pedonale' in favore di un entro storico chiuso al raftico e dedicato a

pedoni e bici

"

A mimo dicembre L Comune presenta un piano che prevede: un'area °ad atta pedo atità" netta Cerchia del Mille, dove circoleranno solo residenti; niente moto e

scooter netta T; meno bus sotto Le Due Torri; nuove

donalizzazioni integrali

Ad aprite partiranno Le spenmentazioni. «Iniz eremo ad attuare il piano della pedonakità per fasu, n step successivi, verificando in guaiti strade possiamo partire subito», conferma L'assessore comunale aL traffico ,

Andrea Colombo. Sono atto studio nuovi percorsi per le Linee Atc 19, 25 e 27

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INCONTRO LEPORE~ALBERGATORI. RABBIA: «BALZELLO RECESSIVO»

«La tassa di so i 'orno ci sarà» Gettito fra 3 e firillioni

LA TASSA di soggiorno ci sarà e quanto dovrà essere l'incasso per il Comune verrà comunicato solo oggi, ma dopo l'ultima giunta sul bilancio si parla di un gettito fra i 3 e i 5 milioni di euro. Le associazioni Fede-ralberghi-Ascom, Asshotel-Confesercen ti e Tira dustria ieri hanno incontrato gli asses-sori Matteo Lepore, Nadia Mon-ti e Silvia Giannini. Durante l'in-contro è stata ribadita l'assoluta contrarietà a questa imposta sul turismo. Ma lo stesso Lepore, terminato il summit, ha spiega-to che «bisognerà prenderci le misure, però è uno strumento utile per investire sulla promo-zione turistica e sulla riqualifica-zione urbana».

È BENE specificare che questo nuovo introito per il Comune non potrà essere utilizzato per coprire il bu-co di 70 milioni del bilancio. Perché la leg-ge stessa stabilisce che il gettito incassato dalla tassa di soggiorno dovrà essere reinve-stito per il turismo: risulterà quindi solo una voce di investimento, e non di rispar-mio. Il Comune dovrà decidere come appli-

care questa tassa, se al massimo possibile (un curo a stella) o se invece ridurla. Le proiezioni fitte nei due casi parlano di un massimo di circa 5 milioni di euro e di un minimo di 2,5.

GLI ALBERGATORI chiedo-no che la tassa, «recessiva» per le sorti del turismo secondo loro, sia applicata «nella misura più soft possibile». Dall'incontro con il Comune, Federalberghi-Ascom e Asshotel-Confesercen-ti hanno avuto una conferma po-co gradita: «La :n.ostra preoccu-pazione è che. l'introduzione del-la tassa possa far perdere competitività al turismo bolo-

ese, soprattutto perché città vicine come Ferrara non la intro-durranno», lamenta Lore no Ros-

si di Confesercenti. Non solo: «Molti alber-gatori dicono già che la pagheranno loro, per non perdere clienti». «La nostra posizio-ne è di completa contrarietà, è una misura recessiva in un momento di crisi del setto-re, che comporterà uno svantaggio competi-uva per la città», dice il direttore Ascom Giancarlo Tonelli.

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La stangata sulle case: nel o gli app enti tenuti 'a disposizione' Ma dall'aliquota massima fiori quelli in comodato

SAVERIO MIGLIARI

IL SALASSO per i cittadi-ni sarà di quasi cinquanta milioni. A tanto mira la giunta, usando le poche le-ve fiscali rimaste dopo le pe-santi manovre finanziarie. Il governo è stato chiaro: 70 milioni devono essere re-cuperati. E di questi, proba-bilmem.e, circa 20 verran-no incassati limando ogni spesa possibile (ma senza andare a ledere l'ottimo si-stema di servizi sotto le Due Torri). Molti progetti verranno sospesi, gli inve-stimenti bloccati.

MA QUESTO non basta, e così dal prelievo fiscale il Comune dovrà puntare a re-cuperare quasi cinquanta milioni di curo. Ciò che sembra certo, a poche ore dall'ultima giunta dedicata al bilancio, è che l'aliquota applicata agli immobili con-cessi in affitto concordato non verrà aumentata. E pro-babile invece che non ven-gano risparmiati i cosiddet-ti 'immobili a disposizio-ne', su cui potrebbe ricade-re l'aliquota principale del 10,6 per mille. Ma attenzio-

ne, non si tratta necessaria-mente degli alloggi sfitti. Perché secondo i dati stati-stici, a Bologna la maggior parte delle seconde case so-no affidate in comodato d'uso ad 'amici' (si parla di migliaia di appartamenti), che quindi, nonostante spesso siano vuoti o addirit-wra affittali in nero, non ri-sultano tra gli immobili 'a disposizione' (che dovreb-bero essere circa 350/400 in tutto il Comune). Comun-que la si voglia vedere, dal-

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le prime case il prelievo massimo per il Comune po-trà arrivare a 20 milioni, mentre sarebbe di 60 quel-lo sulle seconde case. Allo studio anche ripostesi di esentare gli immobili più piccoli o di minor valore commerciale, agendo sulla rendita catastale, in modo da preservare i proprietari di una sola casa, e con red-diti bassi.

TUTTA APERTA, inve-ce, la partita sulle aliquote limi da applicare alle attivi-tà commerciali e produtti-ve. Mentre pare difficile che la giunta decida di au-mentare l'Irpef, nonostan-te il sindaco nei giorni scor-si avesse aperto anche a que-sta possibilità. Ma colpire il lavoro, e non i patrimo-nio, sembra non convinca affatto larga parte della giunta. La giunta anche ieri ha spiegato che tutte le decisio-ni definitive verranno pre-se questa mattina, co:n.fro n-tando le varie proiezioni preparate dall'ufficio tribu-ti e cercando di trovare un equilibrio tra il prelievo vo-luto e l'equità delle impo-ste.

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LA MANOVRA

TAGLI Silvia Giamini, vicesindaco e assessore à [Mando: oggi potrebbe essere n3 D-day

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a tutta aperta La ione delle aliquote

da applicare alle ività commerciati e duttive: difficile un

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vrebbe prendere le decisioni definitive per

postare il bilancio 12 proprio questa

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"buco' è di settanta Ioni di euro. Venti ranno recuperati gliando te spese ma

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CR3: PERDITE A QUOTA UN MILIONE E O I I OCENTOMILA EURO

Stop ai contributi, chiude 1 Informazione Giornalisti in sciopero a oltr a

L'INFORMAZIONE, il quoti-diano edito dal gruppo dell'im-prenditore Erminio Spallanzani, rischia la chiusura. Da ieri le reda-zioni di Bologna, Modena e Reg-gio Emilia de L'Informazione-Il Domani sono in sciopero a oltran-za. Secondo il cdr della testata, al termine della riunione di ieri del tavolo di crisi convocato in Regio-ne, «l'azienda Editoriale Bologna srl ha annunciato che il cria ha de-liberato di sospendere le pubblica-zioni a partire dal prossimo i feb-braio, mettendo in cassa integra-zione 36 giornalisti». La decisione, sarebbe stata presa dall'azienda «a fronte di una so-spensione del contributo pubbli-co 2010», da parte del Dipartimen-to per l'editoria, «a causa di un'in-dagine avviata dall'Agcom per ve-rificare se alcuni soggetti, tra cui Editoriale Bologna srl, hanno be-

neficiato di un doppio contribu-to».Col contributo 2010 bloccato, quello per il 2011 incerto e le ban-che che «ora rivendicano i crediti, le perdite sono lievitate a 1,8 mi- lioni di curo sottolinea il cdr cifra che l'imprenditore non vuole garantire».

IL SINWXAT0 «La curia è tra gli azionisti deve fare La sua parte, non mettere a casa La gente»

La Regione, però, frena e parla di un rinvio di «ogni decisione a lu-nedì prossimo, 23 gennaio, in atte-sa della riunione dell'assemblea dei soci dell'Editoriale Bologna» prevista per oggi. Ma i lavoratori della testata sono sul piede di. guerra.

«Sapevamo già — spiega Cesario Picca, del cdr — di un piano per chiudere solo la redazione di Bolo-gna. Adesso la proprietà dice di voler liquidare tutto, ma i numeri cambiano ogni ora. Parlano di chiusura temporanea, ma potreb-be essere un tentativo di tagliare fuori Bologna e riaprire solo le edizioni di Reggio e Modena. Qui parliamo di persone in difficoltà, di giornalisti che da anni prendo-no stipendi ridotti in nome della solidarietà, di sacrifici fatti che la proprietà non riconosce. Le reda-zioni chiederanno anche alla Cu-ria di fare la sua parte. Loro so-stengono di avere solo una picco-la quota ma è evidente che influi-scono sulle dinamiche di gestio-ne. Non è pensabile che si spenda-no in appelli agli imprenditori a non considerare solo il profitto e poi mandino a casa gente che non ha alternative di lavoro».

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Lornbardelli ieri l'audizione un'A C'è Ilria stima dell'e-ventuale danno erariale per il COMIlfie ill seguito del caso Lombardelli (re-sponsabile di gabinelto del sindaco assunto senza requisiti, poi dimesso). Se venisse accertato, sareb-be «di entità molto mod.e-sta». O ha spiegato ieri m :mdizione Anna Rita Ian-nuoci, dirigente di palaz-zo d'Accursio. o METRO

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Liberalizz oni , i partiti chinano la testa Monti dopo il summit con. Alfàno, Bersani e Casini: abbiamo svoltato

Antonella Coppari ROMA

RESTA la maggioranza di uno «strano governo al di fuori delle geometrie politiche» per citare il Monti che piace a Beisani e Alfa-no ed è riduttivo per i gusti di Ca-sini che parla di «intesa naziona-le». Ma i tre leader si prestano al gioco: disponibili a scrivere una mozione assieme al governo dove si fisseranno paletti alla trattativa con l'Europa, un confine oltre il quale il premier che avrà mar-gini negoziali — sarà tenuto a ri-spondere 'no' alle pretese tede-sche. Il testo che sarà votato dal Parlamento la prossima settima-na lo proporranno gli esperti di Pdi, Pd e Terzo Polo ma con il mi-

Rapporti R premier si è detto soddisfatto dopo L'incontro con i partiti, soprattutto per la mozione comune per L'Europa

nistro degli affari europei Moave-ro a controllare fino all'ultirna vir-gola. Obiettivo del pranzo a Palaz-zo Chigi con tre leader era quel-lo di kir capire ai mercati che il Pa-ese sostiene l'esecutivo: ci sono problemi ancora aperti, i berlusco-niani non digeriscono la forma (de(reto) e in alcuni punti la so-stanza del pacchetto liberalizza-zioni ma chinano la testa perché, come spiega il professore, «sono essenziali per dare alla commissio-ne Ue l'impressione che abbiamo svoltato»,

debba arrivare al 2013». Leggeri i piatti scelti riso e carne qua- si a bilanciare il menu internazio-nale del primo incontro ufficiale di maggioranza: il declassamento di Standard & Poor's e lo slitta- mento del vertice italo-fran-co-tedesco. Se la risposta dei mercati ha sollevato il profes- sore e suoi ospiti (seduti al- lo stesso lato del tavolo uno a destra, uno al cento e uno a sinistra «come vi ve- do in Parlameli- to» chiarisce,r, Monti che sí: è acconW::::::::

dato sul lato opposto con Moave- ro al fianco), delusione ha provo- cato la scelta di Sarkozy, che «in fondo poteva agire diversamen- te». Poi come sottolinea il mini-

stro Terzi «le consultazioni continueranno» e dun- que ci si concentra sulla battaglia nell'Unione: i tre leader ritengono giu- sto coprire le spalle al go- verno, come avevano promesso in Parlamen-

to. Sono d'accordo sul- la "cautela" ma pure sulla necessità di ammorbidire la ri- .

gidit:à tedesca. non

può ogni mese fa- re i compitini», ..dice Affino. «Ba-

svenarci», gli da eco Cosmi. E `tersani: «Tutti, pure la Germa-

nia, devono fare la propria parte». Le differenze sulla mozione? Que-stione di sfumature: si parlerà di ruolo della Bce, fondo salva-stati e di eurobond nella consapevolez-za che l'Italia non è in condizione di fare ultimatum.

ANCHE PER OUESTO i tre leader assicurano che «medieranno» con le rispettive famiglie europee, dal Ppe ai socialista, per chiarire le ra-gioni di Roma. Si cercano "voti aggiuntivi" ma Di Pietro rispon-de picche: «Siamo fuori dalla mag-gioranza, abbiamo la nostra mo-zione». Con Monti si affrontano molte questioni, anche la riforma della politica: si parla rapidamen-te della necessità di cambiare leg-ge elettorale, regolamenti parla-mentari e bicameralismo perfet-to: temi che i tre segretari appro-fondiranno in altra sede. Ma quando l'Udc tenta di blindare il governo parlando di «maggioran-za politica» arriva lo stop di Bei-sa-ni ed Affino. «Quella spiega il segretario del P& — viene fuori dal consenso elettorale dei cittadi-ni».

ECCO Alfimo che gli fornisce l'in-terpretazione autentica delle ulti-me dichiarazioni del Cavaliere po-co "carine" verso Monti: «è stato frainteso», «non vuole far cadere il governo», «è convinto anche lui

Decreto Liberalizzazioni, iL decreto, promette Mario Monti, dovrebbe essere varato entro La settimana, forse venerdì

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«Migliorerà servizi»

Fusione Ate-Fer l'Antitrust dà il. via libera La fusione tra Per e Mc non avrà effetti negativi' spl mercato. E l'Antitrust dare il via libera alla nascita della nuova società di trasporto pubblico locale. ̀ L'Autorità garante della concorrenza ha stabilito che la fusione «non determina la costituzione o il rafforzamento (li una posizione dominante sui mercati interessati, tale da eliminare o ridurre in modo sostanziale e durevole la concorrenza». Anzi, «potrebbe incentivare nuovi investimenti» e «tradursi in un miglioramento della qualità dei servizi». Soddisfatto per l'ok il vicepresidente della Provincia, Giacomo Venturi, secondo il quale «la nuova società «sarà prima di tutto un vantaggio per i cittadini menti, ma anche un punto di forza delle strategie degli enti locali».

Bilancio, il giorno della veriit dia milioni di tassi, 25 di gigli

press unE 17/01/2012 CORRIERE DI BOLOGNA

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press unE 17/01/2012 CORRIERE DI BOLOGNA

nodo delle sedi La vicesincaco Giannini apre a un futuro utilizzo delle caserme dismesse

Giustizia, torna l'ipotesi cittadella E il Pdl p ta sull'ex Staveco

Il trasferimento della Procura da. piazza Trento e Trieste in via Garibal-di «dovrebbe essere completato en-tro la fine di febbraio». Lo ha assicu-rato ieri nel corso della riunione del-la commissione Pianificazione la vi-cesindaco e assessore al Bilancio, Sil-via Giannini. Ma, soprattutto, la vice di Merola ha aperto alla possibilità, in futuro, di una riorganizzazione complessiva degli uffici giudiziari e della creazione di una «cittadella» in una delle ex aree militari disponibili a Bologna.

«Chiederemo un incontro al mini-stro della Giustizia e poi vedremo» ha riferito Giannini. Non ha voluto aggiungere particolari e ha fatto capi-re che si tratta solo di una riflessione allo stadio iniziale. Anche perché il

trasferimento del Tribunale penale e civile nella costosa e poco funziona-. le cornice di Palazzo Pizzardi (opera-zione molto discussa) è recente. Pe-rò qualcosa si muove. A porre la que-stione è stato il capogruppo del Pdl, Marco Lisci, che aveva proposto di realizzare in futuro una cittadella giudiziaria nell'area dell'ex Staveco, un'idea già caldeggiata in passato dall'ex procuratore capo Enrico Di

Nicola. «Credo che quello che ha det-to Giannini in commissione ha spiegato — rappresenti un'apertura netta del Comune sul tema, speria-mo che si vada avanti. Mi viene da dire "grazie al cielo"».

Giannini non ha risposto a chi le chiedeva se il Comune pensasse al-l'area ex Staveco. Per Lisci è l'unica soluzione possibile: «Quella zona metterebbe d'accordo tutti ed è l'uni-ca che ha l'estensione per contenere tutti gli uffici giudiziari a partire dal-la Procura e dal Tribunale. I-la inoltre il non trascurabile vantaggio di esse-- re appena fuori dalla zona a traffico limitato e quindi facilmente raggiun-gibile. Decidere di far nascere lì una. cittadella giudiziaria sarebbe in li- n con il nìann tipi nptinnalì7727icl-

Dlscusso Palazzo Pizzardi

ne della città». Il contratto d'affitto di Palazzo .Pizzardí. (di proprietà del-l'ingegner Romano Volta) dura dodi-ci anni. «Se ci si muove adesso — chiude il ragionamento Lisci sare-mo pronti tra una decina d'anni»

L'occasione per tornare a discute-re della cittadella giudiziaria è stata fornita da una convocazione sui ge-neris della commissione Pianifica.- zione. I consiglieri comunali hanno ascoltato l'esposizione della tesi di laurea del grillino Stefano Negroni. «Quello che potrebbe sembrare un grande conflitto di interessi (è grilli-no anche il presidente di commissio-ne — ha scritto il consigliere del movimento Massimo Bugani è in realtà un grande interesse di tut-ti i bolognesi che spendono milioni di euro per gli uffici giudiziari recu-perando solo un 30-40% dal Ministe-ro, che dovrebbe coprire quei costi».

O. Ro,

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