Corriere della Sera 31 Maggio 2009

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Corriere della Sera 31 Maggio 2009

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Page 1: Corriere della Sera 31 Maggio 2009

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N on voglio credere che lascelta del governo tede-sco nel caso Opel sia sta-ta dettata da un pregiu-

dizio anti-italiano. Credo anzi chela proposta della Fiat fosse in que-ste circostanze quella più confor-me alle logiche aziendali e al rigo-re economico di cui la Germaniaha dato prova in altre circostanze.Il «tedesco», in questa faccenda, èstato Marchionne. Di fronte al di-segno che prevedeva la nascita diun grande gruppo automobilisti-co euro-americano, ma avrebbecomportato qualche inevitabile sa-crificio, il governo di Angela Me-rkel, invece, ha preferito la soluzio-ne che garantisce, a breve termi-ne, il mantenimento degli organi-ci delle ditte praticamente fallite.Non è una decisione lungimiran-te. Prima o dopo la nuova Opel do-vrà affrontare il problema dellesue dimensioni nelmondo e chiedersise il futuro non sa-rebbe stato megliogarantito dalla solu-zione prospettatad a S e r g i o M a r -chionne. Ma, al mo-mento della strettafinale, hanno pre-valso due fattori.

Il primo è di bre-

ve respiro. A quattro mesi dalleelezioni, i due alleati della coalizio-ne tedesca hanno affrontato la cri-si dell’Opel tenendosi d’occhio so-spettosamente, ciascuno dei duepronto a trarre il massimo profittodagli errori dell’altro. Può darsiche qualche esponente del partitocristiano-democratico avesse com-preso l’interesse della proposta diMarchionne. Ma Angela Merkelha preferito non correre rischi.

Il secondo fattore è l’esistenzanella società tedesca di una poten-te lobby russa. Non penso soltan-to a Gerhard Schröder, ai suoi rap-porti con Putin, alla disinvolturacon cui ha dapprima favorito, co-me cancelliere, una grande inizia-tiva russo-tedesca (il gasdotto delMare del Nord) e assunto poi lapresidenza di uno dei suoi organidirettivi. Penso alla convinzione,molto diffusa nella società tede-

sca, che Germaniae Russia siano feli-cemente comple-mentari e che la pri-ma, grazie ai suoicapitali e alla suatecnologia, possarecitare, in qualsia-si operazione con-giunta, la parte delpartner anziano.

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Milan, l’ultima volta di Ancelotti

«Germaniamai amata»

In tremilaper i funeralidegli operai mortinella raffineria

Franceschini: sulla Fiat governo distratto

Roma anticaNono volume

Alla Reggia di Venaria

Il commento

Calcio

Tremonti: cambiate in corsa le regole

LA FORZA DELLA LOBBY RUSSA

L’APPELLODI DRAGHIPER LE IMPRESEVIRTUOSE

Topolaneke lo scattosenza abiti

CONTINUA A PAGINA 4

A Firenze finisce un’era: partita decisivadi P.Tomaselli eG.L.Paracchini pag.47

Cagliari e la tragedia della Saras

Merkel chiama ObamaOpel passa a Magna

di SERGIO ROMANO

U na grave crisi, in unmomento di intensa

trasformazionetecnologica, ha sempreuna componente di«distruzione creatrice»:con questa espressioneSchumpeter si riferivaall’eliminazione diimprese deboli, incapacidi innovare, eall’espansione di impreseforti, che già hannoinnovato o sono in gradodi farlo. Per il grandeeconomista era un beneche ciò avvenisse, cheoperasse una sorta diprocesso di selezionenaturale. La strutturaindustriale risultantesarebbe stata più robustae più adatta alla crescita.

CONTINUA A PAGINA 8

ALLE PAGINE 2 E 3

Giro, è il giornodel russo Menchov

di DINO MARTIRANO

Dopo talk e reality show si punta sui giovani artisti. A partire dagli Usa

Giustiziati a soli due giorni dall’attentato

Il personale della Reggia di Venaria (Torino) ha lavorato con veli e kefiah persolidarietà con una collega marocchina contro il cui velo islamico avevano protestatoalcuni turisti. Ma la testa coperta non è un’espressione della propria religione cometante altre, è un segno di sottomissione femminile. A PAGINA 24 Bardesono

S ilvio Berlusconi hapotuto visionare

settanta foto scattatedurante le festeorganizzate a VillaCertosa. Ed è stato dopoaverle esaminate che hadeciso di provare abloccarne lapubblicazionerivolgendosi al Garantedella Privacy con unricorso d’urgenza.

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La Procura di Roma hadisposto il sequestro dicentinaia di fotografie scat-tate lo scorso Capodanno aVilla Certosa, in Sardegna,durante la festa di SilvioBerlusconi a cui avrebberopartecipato decine di ra-gazze, tra cui Noemi Leti-zia.

Il fotografo è stato iscrit-to al registro degli indaga-ti con le accuse di violazio-ne della privacy e tentatatruffa: la denuncia è statapresentata dall’avvocatodi Berlusconi, Niccolò Ghe-dini, dopo che anche il pre-mier aveva scritto al garan-te della privacy chiedendoil blocco degli scatti.

Il capo del governo, in-tanto, attacca i giornali disinistra: «Sono lo scendi-letto del Pd».

ALLE PAGINE 4, 5 E 6

La Procura di Roma sequestrale foto nella villa di Berlusconi

di LUIGI (GINO) FLAMINIO

Quanto è successo adAmerican Idol, con la vit-toria di Kris Allen e iltrionfo su YouTube delpiù dotato Adam Lam-bert, ci insegna che il ta-lent show, dopo i talk e ireality, è la frontiera piùavanzata della tv generali-sta. E ci insegna che nellegare artistiche ora vincechi è capace di riconqui-stare i giovani.

A PAGINA 39

La tv dei veri talenti nascostidi ALDO GRASSO

Processo lampo in Iranper l’attacco alla moscheaTre impiccati in piazza

di PAOLO LEPRI

di MARIA LAURA RODOTA’

di MICHELE SALVATI

di FIORENZA SARZANINI

Feste in Sardegna: indagato l’autore delle immagini dopo l’esposto del Cavaliere

Sarà il gruppo austro-ca-nadese Magna a rilevare ilcontrollo di Opel da Gene-ral Motors. Via libera delgoverno tedesco. La cancel-liera, Angela Merkel: «Ac-cordo ragionevole raggiun-to con l’aiuto del presiden-te Usa Obama». Monteze-molo: «Abbiamo fatto tut-to il possibile». Il ministroScajola: «Occasione manca-ta». E Tremonti: «Cambia-te in corsa le regole del gio-co. La nostra industria hagiocato con i criteri di mer-cato, loro a rugby. Spinto-nando». Franceschini: «Go-verno distratto».

ALLE PAGINE 2 E 3De Rosa, MarroTaino, Zuccolini Riceviamo e pubblichiamo una lettera dell’ex fidanzato di No-

emi Letizia.

D opo essere stato oggetto di discussione e anche di tante accu-se ora dico quello che penso. La mia verità e il mio pensiero

per quello che può interessare. CONTINUA ALLE PAGINE 4 E 5

«Chiedo scusa a Noemi e al presidente»

Giovedì scorso un ka-mikaze si è fatto saltare inaria tra i fedeli uccidendo25 persone e ferendone 125nella seconda moschea diZahedan, vicino al confinecon Pakistan e Afghanistan.

Ieri tre uomini sono statiimpiccati in Iran con l’accu-sa di aver in qualche modopartecipato all’attentato.Ma i tre che sono stati fattisalire sul patibolo, di frontea una folla di spettatori, ilgiorno dell’esplosione era-no già in carcere. Sono statiperò ritenuti colpevoli diaver fornito l’esplosivo perl’«azione terroristica» emandati al patibolo come«nemici di Allah» e «corrot-ti sulla Terra».

A PAGINA 14Salom

«N emici di Dio». «Corrotti sullaterra». Il linguaggio degli

ayatollah iraniani, radicato nell’abissodel fanatismo religioso, spaventa quasipiù delle loro efferate azioni.

CONTINUA A PAGINA 14

QUESTA E’ LA LEGGEDI AHMADINEJAD

Tutte con il velo. (Ma è libertà?)

L’ex premier ceco

Page 2: Corriere della Sera 31 Maggio 2009

«Sono contento di essere arrivato 2˚»

Siena travolgente, Treviso al tappetoStasera Milano cerca il colpo a Biella

Tarantino, sciabolate vincentiPrimo a Padova nel «Luxardo»

Scarcella rivelazione a PescaraRecord anche nei 200 rana

DA UNO DEI NOSTRI INVIATI

ANAGNI — Andature scomposte, facce di-sfatte, espressioni vitree. All’arrivo nella cit-tà papalina, molti dei ciclisti (compresi alcu-ni da classifica), vengono quasi presi di pe-so dalle bici perché totalmente svuotati.Scherzi del caldo e, soprattutto, delle ventitappe nelle gambe.

È il momento in cui entrano in azione lo-ro, i rimescolatori di muscoli, gli alchimistidel crampo, i neutralizzatori di acido lattico:i massaggiatori. Ruolo cruciale. E mica sem-pre ci si nasce. Per esempio Luciano Borgo-gnoni, 57 anni, da Gallarate, curatore dellecosce e dei polpacci di Cunego, Bruseghin,Gavazzi e compagnia alla Lampre Ngc, unatrentina d’anni fa stava dall’altra parte: cor-reva e qualcuno lo massaggiava. Da dilettan-te lo guardavano come una straordinariapromessa, avendo battuto e ribattuto tipi to-stissimi come Moser. «Da professionista pe-

rò — scherza Luciano — Francesco si è poipreso le sue belle rivincite!». E lui da profes-sionista? Una mezza delusione, viste le pre-messe. Nove anni di gare tra il ’73 e l’82 co-me passista veloce, una decina di vittorie, lasoddisfazione d’aver avuto grandi compa-gni di squadra, da Zilioli a Dancelli, da Paniz-za a Polidori, da Bitossi al superbo velocistabelga Patrick Sercu. «Tutti nomi di richia-mo, mi viene la pelle d’oca a pensarci. Sonouno che può raccontare d’aver vinto diversegare perché un certo Bitossi Franco gli tira-va in modo magistrale le volate. Non è datutti».

Però non basta e infatti, a soli 30 anni, ar-riva l’addio. «Avevo capito di non poter fareil famoso salto di qualità e a quel punto per-di la motivazione. I miei limiti? M’è manca-ta la grinta, la testa da professionista. Invecedi allenarmi bene, andavo a girare in moto,altra mia grande passione. Sacrificandomiavrei ottenuto risultati diversi. Questo è il

rimpianto». Tenta un’avventura come picco-lo imprenditore di abbigliamento sporti-

vo ma lì manca il necessario salto diquantità e, dopo un buon inizio, la stra-da si chiude. La mossa decisiva è l’iscri-zione a un corso di masso-fisioterapia:dopo aver usato le gambe, sono braccia

e mani a riavvicinarlo al ciclismo. L’ulti-mo campione suo compagno di squadra,

Giuseppe Saronni, lo chiama. Ed eccoli in-sieme alla Lampre.

«Il massaggiatore è un po’ una specie digovernante e di attendente. Massaggi ma an-che i cerotti di primo intervento, i panini ele borracce per il rifornimento. E poi la sera,se il morale è basso, qualche barzelletta per-ché l’umore è quasi importante come la for-ma». Un ciclismo molto diverso dal suo?«Noi eravamo più allegri, ci si faceva i gavet-toni come a militare. Questi sono più nervo-si. Ma in fondo è cambiato anche il mondo,no?».

Gian Luigi Paracchini

Le classifiche

La prima volta è già un successoRegata a Soldini e Fauconnier

DA UNO DEI NOSTRI INVIATI

ANAGNI — La tentazione èquella di chiudere il libro di sto-ria del centenario prima dell’ul-tima lezione nel cuore di Ro-ma. Il «buffetto di Frosinone»è un colpo più duro del previ-sto e Danilo Di Luca dice defini-tivamente addio alla maglia ro-sa: ormai solo qualche sampie-trino sconnesso può toglierladalle spalle del russo DenisMenchov nella crono di oggi.

Sul traguardo volante a 45km dall’arrivo in Ciociaria, DiLuca (che è a 18’’ dal colonnel-lo russo), si butta nello sprintper conquistare l’abbuono di6’’. Ad aiutarlo c’è un compa-gno d’eccezione come Petac-chi, ma Menchov, unito con unelastico invisibile a Danilo daormai una settimana, si fiondaa sua volta nella volata e sorpas-sa di slancio l’abruzzese: Petac-chi ottiene i 6’’ di bonus, il rus-so 4’’ e Di Luca 2’’. A quel pun-to, se sul leggero strappo diAnagni conquistasse comun-que i 20’’ riservati al vincitoredi tappa, Di Luca potrebbe an-cora indossare la maglia rosaperché, a parità di tempo con ilrusso, sarebbe avanti per una

questione di centesimi. Ma losforzo fatto e soprattutto il col-po psicologico subito, chiudo-no ogni discorso: ad Anagni il26enne belga Philippe Gilbert,cacciatore di classiche, sorpren-de tutti a un chilometro e mez-zo dall’arrivo e precede il com-pagno d’attacco Voeckler.

Il pedigree del vincitore e ilterzo posto di Garzelli, davantia tutti nella volata di gruppo,tratteggiano il profilo di un tra-guardo effettivamente adatto aDi Luca, che chiude 12˚ dietroa Menchov. La resa quindi è uf-ficiale, nei fatti e nelle parole:«Detesto perdere. Ma questavolta sono contento di esserearrivato secondo. Ho dato ilmassimo, ci ho sempre prova-to in tutti i modi, ma adesso èveramente impossibile ripren-dere il russo — ammette Dani-lo —: la cronometro è una pro-va adatta a lui e io non possorimontare lo svantaggio. Co-munque mi resta la consapevo-lezza di aver corso un grandeGiro, e non è poco. Rifarei tut-to quello che ho fatto e non hoalcun rimpianto: se solo la cro-no delle Cinque terre (60,6 km,ndr) fosse stata un po’ più cor-ta, però, me la sarei potuta gio-

care meglio. L’abbuono inter-medio? Non avrebbe cambiatopiù di tanto le cose anche per-ché alla fine questo arrivo nonera così adatto a me».

Buttarsi a testa bassa nellalotta contro l’orologio, comeun marziano nella città eterna,è il prossimo obiettivo di Men-chov: «Festeggerò solo dopoaver attraversato il traguardostasera — abbozza il russo conla consueta prudenza —. Nonmi era mai capitato di lottareper gli abbuoni in un traguar-do intermedio e non mi piace.

Ma loro ci hanno provato e sehanno deciso di farmi la guerrami comporto di conseguenza:battendolo allo sprint credo diaver dato un bel colpo psicolo-gico a Danilo, che in ogni casoè stato un grandissimo avversa-rio». Piccole cortesie tra amici,uniti fino alla fine. Ma è diffici-le che oggi, in 14,4 km, il buonDenis possa riprendere Di Lu-ca, al via 3 minuti prima di lui:vincere il Giro così, arrivandoda solo, di sicuro un po’ gli di-spiacerà.

Paolo Tomaselli

MILANO — (w.p.) Con il primogiro di roulette vincente (107-79sulla Benetton) si è aperto ilsalone delle feste di Siena, dovesi punta al terno secco, ovvero alterzo scudetto consecutivo,impresa riuscita in epoca playoffsolo a Milano e Virtus Bologna.Tutto lasciava prevedere uningresso in scena trionfale.Invece, nel primo tempo, ilMontepaschi si è smarrito nellaforesta verde, messo in ansiadalla splendida organizzazionedella Benetton. Sempre dirincorsa Siena nel primo quarto(28-30), costretta alla difesa azona per fermare Bulleri eStefansson e condannata adadeguarsi quando Treviso hagiocato sul paradosso,

schierando quattro piccoli conSoragna (198 cm) controLavrinovic (210). Dura ancheristabilire la logica nel secondoperiodo: per chiuderlo avanti(52-47), Siena ha puntato sullaserata mostruosa di Domercant,maciste dell’Illinois conpassaporto bosniaco (32 punti).Un 8-0 in apertura di ripresa(60-47) ha raschiato via ognitraccia di ruggine di Siena, mapoi Treviso è stata brava arilanciarsi: Bulleri ha sprecato lapalla del -5. Ma in tre minuti —ecco la sua spaventosa forza — ilMontepaschi ha rimesso le cosea posto, punteggio incluso. Estasera a Biella (Sky Sport 2,20.30), secondo atto tra Angelicoe Milano: l’Armani guida 1-0.

Fotofinish

Il momento di vena degli azzurri in Coppadel Mondo prosegue e coinvolge pure lasciabola: Gigi Tarantino, ripetendosi dopodieci anni, ha vinto a Padova il TrofeoLuxardo (52ª edizione). In finale hasuperato il tedesco Limbach, numero unodel ranking; 5˚ Montano, 8˚ Pastore.LAKERS IN FINALE — Nba, i Los AngelesLakers sono i primi finalisti: hanno chiuso4-2 la finale della Western Conferencecon Denver vincendo gara 6 per 119-92.

Chiudono con la soddisfazione del c.t.Alberto Castagnetti e 48 record (11assoluti, 33 di categoria, 4 di società)gli Assoluti di nuoto a Pescara chehanno proposto molti giovani. L’ultimorecord infatti lo ha stabilito IlariaScarcella, 16 anni, con il bis (dopo i100) nei 200 rana: 2’23"63. Buona anchela conclusione di Alessia Filippi con ilprimato nei 200 misti: 2’11"25.

MILANO — «La richiesta diavere le regole del 2009 comepunto di partenza significa chenon ci sarà alcun tetto al bud-get». «Sono sicuro che il tettoal budget nel 2010 ci sarà».Niente meglio di queste due fra-si dimostra come in Formula 1nessun accordo sia stato (anco-ra) raggiunto.

La prima l’ha pronunciataStefano Domenicali, team prin-cipal della Ferrari. Che, il gior-no dopo l’iscrizione con riservadei nove team targati Fota, havoluto ribadire il senso di quel-la mossa: «Restiamo coerenticon i principi ribaditi dal no-stro Cda il 12 maggio. La nostraiscrizione sarà valida solo seviene firmato il Patto della Con-cordia e se le regole restanoquelle di oggi. Altrimenti? Altri-

menti non saranno valide, èmolto semplice», Il fatto è chela seconda frase è di Bernie Ec-clestone, il responsabile dei di-ritti commerciali, che sta svol-gendo uno strano ruolo di me-diatore. Bernie dovrebbe cono-scere le intenzioni di Max Mo-sley, il numero 1 della Federa-zione che, il tetto al budget, l’havoluto e imposto a tutti, e cheora dovrebbe cancellarlo se vo-lesse accettare le condizioni del-le squadre. C’è tempo fino al 12giugno, quando dovrà far sape-re quali squadre ha accettatotra quelle che hanno presentatodomanda. «Penso che sia l’ini-zio di una grossa lite — ha ri-dacchiato Bernie al Times —;scherzo, credo che sia l’inizio diqualcosa di positivo». Ecclesto-ne sembra aver preso l’iscrizio-

ne con riserva delle nove squa-dre come un atto di disponibili-tà. Ma lo è fino a un certo pun-to. «La riduzione delle spese av-verrà attraverso un meccani-smo di autolimitazione — spie-ga Domenicali —. Sappiamo be-

ne quel che dobbiamo fare e sia-mo in grado di farlo da soli».

Il presidente Ferrari Luca diMontezemolo non ha perso lesperanze: «Auspico che si arrivia un accordo e in una rispostapositiva da parte della Federa-zione. Molte delle richiesteavanzate da Mosley sono stateaccettate e tutte le squadre piùimportanti si sono impegnate arimanere in F1 fino al 2012. An-che il pressante invito a ridurrei costi è previsto». E se così nonfosse? «Non vorrei nemmenopensarci. Perché vorrebbe direche dovremmo riconfermare lanostra non disponibilità a corre-re in un campionato che non sa-rebbe più la Formula 1». Doma-ni, forse, la risposta di Mosley.Poi, baruffe fino al 12 giugno.

Arianna Ravelli

Formula 1 Domenicali: «Noi coerenti: se c’è, le nostre iscrizioni non sono valide»

Vita da massaggiatore Alla Lampre lavora Borgognoni, grande promessa da dilettante e mani di fata oggi

Il Benetton Treviso è campione d’Italia.Ieri a Roma, nella finale del Super10, iveneti hanno battuto 29-20 ilMontepaschi Viadana. Per Treviso è loscudetto numero 14. Finale Super14:Pretoria Bulls-Waikato Chiefs 61-17.Lions-XV Royal Higveld 37-25.PREMIO — Ilaria D’Amico, il voltofemminile del calcio Sky, è la vincitricedel Premio Ischia «Giornalista sportivodell’anno».

Giovanni Soldini e Karine Fauconnier abordo del class 40 Telecom Italia hannotagliato per primi il traguardo della 25ªedizione della Transmanche, 220 miglia ditraversata della Manica in doppio, grazie aun finale spettacolare con lo spi al lasco a15 nodi di velocità. «Sono contentissimodell’intesa sportiva che si è creata conKarine — ha detto lo skipper —. Lei si èoccupata di più della navigazione, io sonostato parecchio al timone».

Saluta Parigi l’ultima italiana in gara,Tathiana Garbin, eliminata dallafrancese Razzano in due set (7-5, 7-5),ma soprattutto torna a casa a sorpresala testa di serie n. 4 Djokovic: è bastatoil tedesco Kohlschreiber, n. 31 delmondo, per eliminare il serbo (38 errorinon forzati) che aveva dato del filo datorcere a Nadal a Montecarlo e Roma.Avanzano Federer e Serena Williams.

Di Luca firma la resaIl Giro dei 100 anniè del russo Menchov

Basket semifinali

SCHERMA

Coppia

NUOTO

Domenicali e Ecclestone (Ap)

Ecclestone gela i team: «Sì al tetto al budget»

Luciano, l’alchimista del crampo che battè Moser

RUGBY

Treviso campione d’ItaliaPer i veneti è il 14˚ scudetto

VELA

Garbin out, l’Italia non c’è piùDjokovic k.o. con il numero 31

Ordine d’arrivo20ª tappaNapoli-Anagni di 203 km1. Gilbert (Bel) in 4.30’07’’ (abb. 20’’) (media 45,091 km/h)2. Voeckler (Fra) a 2’’ (abb. 12’’)3. Garzelli a 7’’ (abb. 8’’)6. Pellizotti s.t.11. Menchov (Rus) s.t. (abb. 4’’)12. Di Luca s.t. (abb. 2’’)

Classifica generale1. Menchov (Rus) in 85.44’05’’2. Di Luca a 20’’3. Pellizotti a 1’43’’4. Sastre (Spa) a 2’44’’5. Basso a 3’37’’12. Armstrong (Usa) a 15’04’’

Così oggi21ª tappaRoma-Roma di 14,4 km(cronometro individuale)

Così in tvDiretta dalle 15.05 su Raitre,RaiSport Più ed Eurosport

Ciclismo Ad Anagni vince Gilbert, oggi crono a Roma

DenisMenchov,in magliarosa,e DaniloDi Luca,i due veriprotagonistidel Giro delCentenario(Afp/Meyer)

Nuova vitaNel tondoLucianoBorgognonioggi.A sinistra, lasua vittoriaalla Milano-Vignoladel 1977(Olympia)

ProtagonistaHenry Domercant,32 punti contro Treviso(LaPresse/Marmo)

TENNIS

47SportCorriere della Sera Domenica 31 Maggio 2009