Corriere Della Porta 2° Edizione...con il suo cellulare che ha rivelato una sorta di macchia nera...

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1 Libertà di stampa? L'Italia è al 40° posto, dopo Cile e Corea del Sud Reporter sens frontière (Rsf) ha pubblicato la prima classifica mondiale della libertà di stampa e non sono mancate le sorprese. Innanzitutto va rilevato che, pluralismo e libertà nella diffusione delle notizie non sono una prerogativa dei paesi più ricchi e svi- luppati. Basti pensare che il Costa Rica precede in classifica gli Stati Uniti e diverse nazioni europee. L'Italia, a causa dell'irrisolto conflitto di interessi del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, si piazza al quarantesimo posto, superata da paesi latinoamerica- ni come Ecuador, Uruguay, Paraguay, Cile ed El Salvador, oltre che da Stati africani come Benin, Sudafrica e Namibia. La maglia nera dei peggiori del gruppo spetta a tre nazioni asiatiche: Corea del Nord, Cina e Myanmar. In fondo alla classifica figurano anche la maggior parte dei paesi arabi, a partire da Libia, Tunisia e Iraq, dove è semplicemente impensabile che un giornale o una testata radiotelevisiva possa criticare il capo dello Stato o l'operato del governo. R.s.f. assegna invece buoni voti ad alcune realtà africa- ne come Benin, Sudafrica, Mali, Namibia e Senegal, tutte colloca- te nelle prime cinquanta posizioni e in condizione di vantare una reale libertà di stampa. I peggiori nell'Africa nera risultano essere Eritrea (132ma), Zimbawe (123mo), Guinea Equatoriale (117ma), Mauritania (115ma) e dal 109mo al 105mo posto, Liberia, Rwan- da, Etiopia e Sudan. (Reporters sens frontiéres). Ecco la lista che indica la La libertà di stampa è una delle garanzie che un governo demo- cratico, assieme agli organi di informazione come giornali, radio, televisioni. Dovrebbe garantire ai cittadini ed alle loro associazioni, per assicurare l'esistenza di una stampa libera. Questo diritto si estende in tutto il mondo; anche al diritto all'accesso ed alla rac- colta d'informazioni, ed ai processi che servono per ottenere informazioni da distribuire al pubblico. Negli USA questo diritto viene garantito dal Primo Emendamento della Costituzione degli Stati Uniti. Non in tutti i paesi del mondo l'informazione è protetta da una carta dei diritti o da articoli spe- cifici della costituzione relativi alla libertà della stampa. Ad esem- pio l'Australia non ha nessun articolo nella sua costituzione e neanche una "carta dei diritti" che li tutelino. Nella Costituzione dell'India la parola "stampa" non viene men- zionata. La stampa in India deriva la sua libertà come conseguen- za dell'interpretazione dell'Articolo 19 della Costituzione Indiana La libertà di stampa non è presente in tutti i paesi del mondo. Ma non in quelli sottosviluppati bensì in quelli più sviluppati. Basta pensare che L’Italia è al 40° posto nella classifica mondiale. Non tutti i paesi hanno libertà di stampa, ecco perché tutte le persone, unite, devono lottare per ottenerla . M. Postiglione 1°C Rammarico..!!! L’ 11 aprile 2013, in occasione della premiazione dei corsi “Una valigia per l’Europa” e “Gateway to an Inter- national job”, tre redattori del nostro giornale scolastico si sono recati nell’aula di scienze per intervistare gli studenti presenti e poter cogliere le loro impressioni sulle esperienze conclusesi. Sicuramente si è agito d’im- pulso, non seguendo le regole (permesso della Dirigente, autorizzazione scritta per l’intervista, permesso per l’al- lontanamento dall’aula in cui si svolgeva il nostro P.O.N…), ma troppo era l’entusiasmo per poter effettua- re la nostra “prima intervista dal vivo”. Pertanto immagi- nate la nostra delusione quando invece dell’articolo, dell’intervista, delle foto , siamo ritornati nel nostro la- boratorio a mani vuote! Infatti, per motivi organizzativi, non c’è stato possibile accedere all’aula della premiazio- ne. Chiediamo scusa alla Dirigente che, sicuramente preavvisata, avrebbe esaudito le nostre richieste e ai docenti a cui, senza volerlo, abbiamo arrecato disturbo. Non era nelle nostre intenzioni e, l’essere stati “scacciati”, non è stata un’esperienza gratificante. In compenso, abbiamo preso spunto dall’accaduto, per scrivere sul difficile ruolo del giornalista. L’articolo 21 della Costituzione Italiana cita: “tutti hanno il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la paro- la, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione, la stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure”. G.Argentato (Capo-Redattore) 1° C. “Costui crede di sapere mentre non sa; io almeno non so, ma non credo di sapere. Ed è proprio per questa piccola differenza che io sembro di essere più sapiente, perché non credo di sapere quello che non so.” [Socrate] Anche se non studiamo la filosofia, le parole di Socrate sono lezioni di vita per tutti. Spesso gli uomini fingono di sapere e ingannano gli altri sapendo di mentire (e la politica italiana, soprat- tutto quella degli ultimi giorni, ne è triste esempio!). In realtà la vera sa- pienza è nella verità e non c’è nulla di male nell’ammettere di non conoscere. L’importante è non fermarsi, e trovare il coraggio di approfondire ciò che i- gnoriamo. “L’ignorante”, infatti, per Socrate è colui che “ignora”, cioè che non sa ma è disposto a colmare le sue lacune. Questa è una vera lezione di vita, questo è ciò che realmente la scuola dovrebbe trasmettere a noi giovani: la voglia di sapere, di cono- scenze, di verità! Quante volte qualche prof. ci ha deriso per la nostra “ignoranza”? Sicuramente è capitato a molti e il risultato è stata l’avversità sia verso il docente sia verso la materia. Accompagnateci verso la conoscenza: è questo che chiediamo alla scuola e alla società. Non vi deluderemo! M. De Simone( Direttore) 1°A

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Libertà di stampa?

L'Italia è al 40° posto, dopo Cile e Corea del Sud

Reporter sens frontière (Rsf) ha pubblicato la prima classifica mondiale della libertà di stampa e non sono mancate le sorprese. Innanzitutto va rilevato che, pluralismo e libertà nella diffusione delle notizie non sono una prerogativa dei paesi più ricchi e svi-luppati. Basti pensare che il Costa Rica precede in classifica gli Stati Uniti e diverse nazioni europee. L'Italia, a causa dell'irrisolto conflitto di interessi del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, si piazza al quarantesimo posto, superata da paesi latinoamerica-ni come Ecuador, Uruguay, Paraguay, Cile ed El Salvador, oltre che da Stati africani come Benin, Sudafrica e Namibia. La maglia nera dei peggiori del gruppo spetta a tre nazioni asiatiche: Corea del Nord, Cina e Myanmar. In fondo alla classifica figurano anche la maggior parte dei paesi arabi, a partire da Libia, Tunisia e Iraq, dove è semplicemente impensabile che un giornale o una testata radiotelevisiva possa criticare il capo dello Stato o l'operato del governo. R.s.f. assegna invece buoni voti ad alcune realtà africa-ne come Benin, Sudafrica, Mali, Namibia e Senegal, tutte colloca-te nelle prime cinquanta posizioni e in condizione di vantare una reale libertà di stampa. I peggiori nell'Africa nera risultano essere Eritrea (132ma), Zimbawe (123mo), Guinea Equatoriale (117ma), Mauritania (115ma) e dal 109mo al 105mo posto, Liberia, Rwan-da, Etiopia e Sudan. (Reporters sens frontiéres). Ecco la lista che indica la La libertà di stampa è una delle garanzie che un governo demo-

cratico, assieme agli organi di informazione come giornali, radio, televisioni. Dovrebbe garantire ai cittadini ed alle loro associazioni, per assicurare l'esistenza di una stampa libera. Questo diritto si estende in tutto il mondo; anche al diritto all'accesso ed alla rac-colta d'informazioni, ed ai processi che servono per ottenere informazioni da distribuire al pubblico. Negli USA questo diritto viene garantito dal Primo Emendamento della Costituzione degli Stati Uniti. Non in tutti i paesi del mondo l'informazione è protetta da una carta dei diritti o da articoli spe-cifici della costituzione relativi alla libertà della stampa. Ad esem-pio l'Australia non ha nessun articolo nella sua costituzione e neanche una "carta dei diritti" che li tutelino. Nella Costituzione dell'India la parola "stampa" non viene men-zionata. La stampa in India deriva la sua libertà come conseguen-za dell'interpretazione dell'Articolo 19 della Costituzione Indiana La libertà di stampa non è presente in tutti i paesi del mondo. Ma non in quelli sottosviluppati bensì in quelli più sviluppati. Basta pensare che L’Italia è al 40° posto nella classifica mondiale. Non tutti i paesi hanno libertà di stampa, ecco perché tutte le persone, unite, devono lottare per ottenerla .

M. Postiglione 1°C

Rammarico..!!!

L’ 11 aprile 2013, in occasione della premiazione dei corsi “Una valigia per l’Europa” e “Gateway to an Inter-

national job”, tre redattori del nostro giornale scolastico si sono recati nell’aula di scienze per intervistare gli studenti presenti e poter cogliere le loro impressioni sulle esperienze conclusesi. Sicuramente si è agito d’im-pulso, non seguendo le regole (permesso della Dirigente, autorizzazione scritta per l’intervista, permesso per l’al-lontanamento dall’aula in cui si svolgeva il nostro P.O.N…), ma troppo era l’entusiasmo per poter effettua-re la nostra “prima intervista dal vivo”. Pertanto immagi-nate la nostra delusione quando invece dell’articolo, dell’intervista, delle foto , siamo ritornati nel nostro la-boratorio a mani vuote! Infatti, per motivi organizzativi, non c’è stato possibile accedere all’aula della premiazio-ne. Chiediamo scusa alla Dirigente che, sicuramente preavvisata, avrebbe esaudito le nostre richieste e ai docenti a cui, senza volerlo, abbiamo arrecato disturbo. Non era nelle nostre intenzioni e, l’essere stati “scacciati”, non è stata un’esperienza gratificante. In compenso, abbiamo preso spunto dall’accaduto, per scrivere sul difficile ruolo del giornalista. L’articolo 21 della Costituzione Italiana cita: “tutti hanno il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la paro-la, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione, la stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure”.

G.Argentato (Capo-Redattore) 1° C.

“Costui crede di sapere mentre non sa; io almeno non so, ma non credo di sapere. Ed è proprio per questa piccola differenza che io sembro di essere più sapiente, perché non credo di sapere quello che non so.” [Socrate] Anche se non studiamo la filosofia, le parole di Socrate sono lezioni di vita per tutti. Spesso gli uomini fingono di sapere e ingannano gli altri sapendo di mentire (e la politica italiana, soprat-tutto quella degli ultimi giorni, ne è triste esempio!). In realtà la vera sa-pienza è nella verità e non c’è nulla di male nell’ammettere di non conoscere. L’importante è non fermarsi, e trovare il coraggio di approfondire ciò che i-gnoriamo. “L’ignorante”, infatti, per Socrate è colui che “ignora”, cioè che non sa ma è disposto a colmare le sue lacune. Questa è una vera lezione di vita, questo è ciò che realmente la scuola dovrebbe trasmettere a noi giovani: la voglia di sapere, di cono-scenze, di verità! Quante volte qualche prof. ci ha deriso per la nostra “ignoranza”? Sicuramente è capitato a molti e il risultato è stata l’avversità sia verso il docente sia verso la materia. Accompagnateci verso la conoscenza: è questo che chiediamo alla scuola e alla società. Non vi deluderemo!

M. De Simone( Direttore) 1°A

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AVVISTAVEMTI UFO

Strani avvistamenti nei cieli di Barcellona. Un video molto singo-lare è stato inviato da un viaggiatore al Centro Ufologico Medi-terraneo, ed ora le immagini stanno girando sul web suscitando molti interrogativi. Il passeggero di un volo aereo che nel mese di agosto sorvolava Barcellona, ha infatti girato un piccolo filmato con il suo cellulare che ha rivelato una sorta di macchia nera di-scoidale che sfrecciava accanto all'ala del velivolo come se non si preoccupasse affatto della presenza dell'aereo. Il video è stato esaminato dal C.U.F.O che, ancora oggi, non è riuscito ad inter-p r e t a r n e l e i m m a g i n i . Era l'8 agosto 2012 quando l'ignaro viaggiatore, sorvolando la città spagnola, ha usato il suo telefonino per immortalare il pae-saggio che vedeva dal finestrino. Osservando il girato, però, si è accorto di qualcosa di molto strano che volava accanto all'aereo e, non riuscendo ad identificare in alcun modo quell'ombra nera che passava a tutta velocità vicino all'ala, è giunto alla determina-zione di inviare il tutto ad un centro specializzato che potesse analizzare il fenomeno. Nella mail di accompagnamento inviata al C.U.F.O. l'anonimo testimone dell'avvistamento ha raccontato di come questa macchia abbia fatto la propria apparizione nel video soltanto per una frazione di secondo come se stesse viaggiando a d u n a v e l o c i t à v e r t i g i n o s a .

A causa delle immagini non molto nitide girate dal passeggero, sembra impossibile identificare questa ombra che, anche in fer-mo immagine, non presenta una forma assimilabile a qualcosa di conosciuto. A distanza di mesi, infatti, neanche il C.U.F.O. è riu-scito a venirne a capo offrendo soltanto alcune ipotesi di inter-pretazione che non lasciano spazio ad una spiegazione univoca del fenomeno. Che si tratti di un volatile che passava dentro o fuori l'aereo? O magari del semplice gioco di una nuvola birichi-na? E se ci fosse lo"zampino" degli extraterrestri? Al momento l'unico nome che si può dare a questo velivolo è quello di UFO nel suo senso letterale di oggetto volante non identificato, ma speriamo che in futuro si possa trovare una spiegazione tangibile al fenomeno. Voi, magari, se vi trovate a volare nei cieli della Spagna, aguzzate la vista, chissà che non possiate catturare qual-che immagine che possa essere di aiuto all'interpretazione di

questo strano avvistamento. P. Iorio 2°A

Cellule staminali In Italia ci sono molte richieste da parte delle famiglie, per far sperimentare le cellule staminali sui loro bambi-ni affetti da patologie molto gravi e, spesso, irreversibili. Ma vediamo innanzitutto cosa sono le cellule staminali. Queste sono cellule primitive non specializzate, dotate

della capacità di trasformarsi in diversi altri tipi di cellule del corpo attraverso un processo denominato “differenziamento cellulare”. In campo medico viene sempre più spesso presa in considerazione l’ipotesi di usarle per le malattie nervose e le malattie degenerative, ma in

Italia alcuni esperimenti non sono andati a buon fine, per cui il Ministero della Sanità non si pronuncia ancora sulla leicità loro eventuale uso. Eppure molti bambini con malattie degenerative, su cui si sono sperimentate le cosiddette “staminali”, sono migliorati, come è acca-duto alla piccola Sofia di appena 3 anni affetta da una gravissima malattia che l’aveva resa paralitica. I geni-tori della piccola hanno cercato aiuto contattando anche le reti televisive, sottolineando le condizioni tragiche della bimba che, ogni giorno, peggiora. Eppu-re, alla prima terapia di cellule staminali , la figlia ave-va risposto bene, evidenziando segni di miglioramen-to. Ma il tribunale di Firenze ha deciso di sospendere le iniezioni e la piccola ha ripreso a star male. La cura viene ripresa?

Poche settimane, fa alla nota trasmissione televisiva “Le iene”, si è parlato di questo caso che ha colpito tutta l’Italia e in difesa del quale sono intervenuti an-che personaggi famosi della spettacolo. I genitori si sono recati presso l’ospedale Civile di Brescia, nella speranza di riprendere la cura con le cellule staminali negata fino ad oggi. Le verrà concesso ?

M.Cavaliere, G. Marigliano 1°A

Xbox ONE

Il giro del boa della settimana ha ancora una volta come protagonista Xbox 720. Questa volta si cerca di chiarire il dubbio sulla connessione sempre attiva, approfondire il discorso retrocompatibilità e conoscere la tecnologia XTV, la quale pare sia in grado di riscrivere la concezione di “Televisione” .Il portale VGLeaks riporta, infatti, alcune indiscrezioni riguardanti la terrorizzante opzione “Always On” della nuova console di casa Microsoft. Pare che non sarà limitante come descritto in prece-denza, quindi niente time-out dopo tre minuti di disconnessione dal server. Inoltre Xbox 720 non dovrebbe bloccare alcun gioco usato o software anche rimanendo in maniera perenne disconnessa dalla rete. Aspettiamo e vediamo!

A.Sapio 1°A

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Tributo a Rita Levi Montalcini

Se ne è andata una delle donne che hanno reso grande il nostro paese: Rita Levi Mon-talcini, premio Nobel per la medicina (1986). Aveva 103 anni ed è morta nella sua abitazione in via di Villa Massimo. La scienziata era stata nominata senatore a vita dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi il primo agosto del 2001. Rita Levi Montalcini era nata a Torino il 22 aprile 1909. Dopo aver studiato medicina all'università di Torino, all'età di 20 anni entra nella scuola medica dell'istologo Giu-seppe Levi e inizia gli studi sul sistema ner-voso che prosegue per tutta la sua vita, salvo alcune brevi interruzioni nel periodo della Seconda guerra mondiale. Si laurea nel 1936. Nel 1938, in quanto ebrea sefar-dita, fu costretta dalle leggi razziali del regime fascista a emigrare in Belgio con Levi, dove continua le sue ricerche in un laboratorio casalingo.

I suoi primi studi (degli anni 1938-1944) furono dedicati ai meccanismi di formazio-ne del sistema nervoso dei vertebrati. Nel 1947 accetta l'invito a proseguire le sue ricerche al dipartimento di Zoologia della Washington University (nello stato Usa del Missouri), dove rimane fino al 1977. Nel 1951-1952 scopre il fattore di crescita ner-voso noto come Ngf (Nerve Growth Fac-tor), che gioca un ruolo essenziale nella crescita e differenziazione delle cellule nervose sensoriali e simpatiche. Per circa 30 anni prosegue le ricerche su questa molecola proteica e sul suo meccanismo d'azione, per le quali nel 1986 viene insi-gnita del Premio Nobel per la medicina insieme allo statunitense Stanley Cohen. Nella motivazione del riconoscimento si legge: «La scoperta del Ngf all'inizio degli anni '50 è un esempio affascinante di come un osservatore acuto possa estrarre ipotesi valide da un apparente caos. In preceden-za, i neurobiologi non avevano idea di quali processi intervenissero nella corretta in-nervazione degli organi e tessuti dell'orga-nismo». Dal 1961 al 1969 dirige il Centro di ricerche di Neurobiologia del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr). di Roma in collaborazione con l'Istituto di Biologia della Washington University, e dal 1969 al 1979 il laboratorio di Biologia cellu-lare. Dopo essersi ritirata da questo incari-

co "per raggiunti limiti d'eta'" continua le sue ricerche come ricercatore e guest pro-fessor dal 1979 al 1989, e dal 1989 al 1995 lavora presso l'Istituto di neurobiologia del Cnr con la qualifica di superesperto. Le sue indagini si concentrano sullo spettro di azione del Ngf, utilizzando tecniche sempre più sofisticate. Studi recenti hanno infatti dimostrato che esso ha un'attività ben più ampia di quanto si pensasse: non si limita ai neuroni sensori e simpatici, ma si esten-de anche alle cellule del sistema nervoso centrale, del sistema immunitario emato-poietico e alle cellule coinvolte nelle fun-zioni neuroendocrine .Nel 1998 fonda la sezione italiana green cross international è una organizzazione non governativa rico-nosciuta dalle nazioni unite (ONU). Tra qualche mese il prof. Aihua Pan porterà in Italia dalla Cina i risultati dell’utilizzo del NGF per la cura delle neuropatie periferi-che e parlerà dell’accordo con EBRI per la produzione di un NGF no-pain e di altri tipi di NGF per la cura dell’Alzheimer. Infine, per ricordare l’impegno di Rita Levi Montalcini nei confronti delle donne africa-ne, verrà conferita a una neuro scienziata africana una borsa di studio, istituita dall’E-BRI per incoraggiare l’impegno femminile nella ricerca scientifica nei Paesi del Terzo Mondo.

L. Donnarumma 2°A, M. Cavaliere 1°A

Lucia il giorno del matrimonio

Lucia Mondella è la promessa sposa di Renzo , ragazza povera, mo-desta e molto semplice; rimasta orfana di padre, lavorava in un fila-toio. Lucia è una ragazza giovane e il giorno delle nozze veste il tipi-co abito delle spose lombarde: capelli neri che si riavvolgono dietro il capo in cerchi trapassati da lunghi spilli d'argento, quasi a modo dei raggi di un’aureola . Intorno al collo ha una collana, porta un bel busto di broccato a fiori, con le maniche allacciate da due nastri, una corta gonnella di filaticcio di seta, a pieghe fitte e minute, due calze rosse, due pianelle, di seta anch'esse, a ricami. “Le amiche si rubavano la sposa”, affinché si lasciasse vedere e lei si nascondeva con quella modestia tipica delle contadine, facendosi schermo col gomito, mentre la sua bocca si apriva al sorriso. Oltre l’abbigliamento del giorno delle nozze, Lucia era ornata della sua modesta bellezza, accresciuta dai vari sentimenti“che le si dipin-gevano sul viso”[A.Manzoni]. Da alcuni letterati, Lucia è stata criticata duramente, colpevole d'es-sere troppo legata al catechismo domenicale, risultando così un personaggio piuttosto scialbo. Queste virtù, però, la aiutano anche a non precipitare mai nella disperazione (come invece ha fatto Ren-zo), perché la fede in Dio e nella Madonna sono per lei una certezza assoluta alle quali lei si appoggia nei momenti di sconforto. Secondo altri critici , invece, Lucia è un personaggio ideale : modellato dalla madre e dal confessore, senza alcuna discussione e opposizione interna, senza alcuna corruzione o debolezza morale, senza alcuna capacità di malizia e di inganno.

A. La Porta 2A

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Ricetta: I Pancakes

I pancakes sono tradizionali dell'A-merica del Nord, una sorta di mini-crepes, ma un po’più spessi e spu-gnosi . Sono preparati per la prima colazione, ma sono ottimi anche per uno spuntino! Le frittelle sono di solito associate allo sciroppo d'acero, ora disponi-bile anche nella maggior parte dei supermercati in Italia. Nulla impe-disce, comunque, di assaporarle, per esempio, con marmellata o

crema di cioccolato e nocciole. Ingredienti: Farina: 125gr Uova: 2 uova Zucchero: 15gr Burro: 25gr Latte: 200ml Lievito Un pizzico di sale 3 cucchiai di olio Preparazione: In una ciotola unire la farina, il lievito, il sale e lo zucchero semolato. In un'altra ciotola sbattere leggermente il latte, uova e olio. Aggiungere il composto di latte nella miscela di farina e mescolare fino ad ottenere una pastella liscia. Lasciare riposare l'impasto per qualche minuto. Nel frattempo scaldare una padella antiaderente a fuoco medio e aggiun-gete un mestolo di pastella. Quando vedrete i buchetti sulla parte superio-re, capovolgere e cuocere fino a quando entrambe le parti saranno dorate e il pancake è cresciuto un po’. Ad ogni modo i tempi di cottura sono 2 minuti per lato.

A. Pochet 1°A

Emma: una ragazza come noi!

Pochi giorni fa è uscito l’ultimo album di Emma Marrone, il cui titolo è “Schiena”. La cantante salentina ha realizzato un gran successo con il suo precedente album “Sarò libera”. Ad annunciare l’uscita del suo CD è stato un singolo dal titolo “Amami”, che ha avuto subito un grande successo su iTu-nes, raggiungendo in pochi giorni la vetta della classifica musicale. Emma Marrone è stata scoperta dal noto programma “Amici”, da lei vinto nel 2010. Il suo album, composto di 11 tracce, è il lavoro della rinascita di Emma Mar-rone che torna in musica con nuova energia e carica dopo aver risolto proble-mi di salute. Il tutto è partito dalla canzone "Schiena", scritta da una sua ami-ca autrice, Alessandra Naskà. E’ stato proprio quel brano a darle la forza di andare avanti e costruire un nuovo album che ripartisse da lei. “Schiena” è anche la canzone che tra tutte coinvolge di più anche al primo ascolto, sebbe-ne ci siano tanti altri brani convincenti. Vediamone insieme alcuni: “La mia felicità”, scritta da Fabrizio Moro, “Dimentico tutto”, scritta da Nesli ed Em-ma che si produce in un rap di tutto rispetto, “Ma che vita fai”, della coppia Federica Camba, Daniele Coro. Un discorso a parte merita “L’amore non mi basta”, traccia nata dopo che l’artista salentina ha ascoltato “Try” di Pink. «Guarda caso - rivela - tra i miei musicisti c’è anche quel Mylious Johnson, che suona la batteria nel disco di Pink ma ha lavorato anche con Madonna e altre star». “Se rinasci” scritta per Emma da Niccolò Agliardi e Dario Faini affronta il tema della morte: «È un argomento molto delicato e la canzone non fa sconti, ne parla in modo netto, a volte crudo ma mi è piaciuta da subi-to». Immancabili le domande sulla partecipazione a “Amici 12”: «Oltre al rispetto che provo per Maria, vado dove mi si dà la possibilità di far ascoltare la mia musica. Con la mancanza di spazi musicali in tv, quella di “Amici” mi è sembrata l’occasione migliore; inoltre “quella scuola” la conosco bene e stare lì per me è come stare a casa». Emma ammette che per realizzare “Schiena” ha fatto anche qualche scelta azzardata, come quella della foto di copertina

che la ritrae a schiena nuda. L. Donnarumma 2°A

Prove Invalsi!

Saranno circa 2,2 milioni gli studenti italiani che soster-ranno le prove Invalsi tra maggio e giugno: il 7 e il 10 maggio tocca agli alunni delle scuole primarie (II e V elementare), il 14 agli alunni delle secondarie di primo grado (I media) e il 16 maggio ai giovani della scuola secondaria di secondo grado; infine, il 17 giugno, circa 600mila studenti dovranno affrontare la prova inserita all'interno dell'esame di Stato conclusivo di licenza media. Saranno 20 domande per le scuole elementari (a disposizione 45 minuti), 30-35 per le medie (un'ora e 15 minuti) e 50 domande per le superiori (un'ora e mezza). La restituzione delle prove alle singole scuole avverrà quest'anno molto prima del solito, all'inizio di settem-bre mentre il rapporto nazionale verrà pubblicato l'11 luglio. E mentre nelle scuole ci si prepara ad affrontare i test, domani, 3 maggio, a Varese, il Cesp (Centro Studi per la Scuola Pubblica), in collaborazione con il Coordina-mento dei docenti di Varese e provincia, organizza un Convegno dal tema :“L'ossessione della misurazione nella scuola pubblica italiana: INVALSI e Sistema Nazio-nale della Valutazione”. Convegno si terrà a Varese venerdì 3 maggio, dalle ore 9.00 alle ore 13.30, presso la Scuola Media Salvemini, in via Brunico 29. Gli orga-nizzatori sostengono che su questi temi c’è anche mol-ta disinformazione: «La valutazione degli apprendi-menti - sostengono - non è uno strumento neutro o acritico: ogni valutazione presuppone un modello di scuola, e orienta la scuola verso quel modello. Voglia-mo riflettere insieme, da lavoratori della scuola e con tutti coloro che vorranno partecipare, sul significato e sugli sviluppi futuri della valutazione del sistema scola-stico in Italia» L. Donnarumma P. Iorio 2°A

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Il 5 aprile gli allievi dell’I.T.G Della Porta hanno preso parte alla mostra “Forum Scuole Storiche”, tenutasi presso il prestigioso palazzo Serra Cassano di Napoli. L’evento si è distin-to per l’elevata partecipazione dei ragazzi provenienti da diverse realtà scolastiche: grandi quantità di mate-riale in esposizione, libri, documenti, fotografie, strumenti hanno reso l’e-vento molto suggestivo. Il nostro Istituto si è distinto con una presentazione in PowerPoint realizza-ta dagli alunni : Giusy Romano e Rosa Maietta di 3°C, Benzo Ciullo e Claudio Salatiello di 3°A ed Emanuela Sarnelli di 2°B. Gli allievi Sarnataro, Vano e Cacace(3°C), invece, hanno tenuto una dettagliata relazione rivolta sia ai Dirigenti che ai docenti, così come agli allievi di tutte le scuole napoletane presenti. Il progetto, che continuerà anche per il prossimo anno scolastico, è centrato sul recupero, sulla cataloga-zione e informatizzazione dei patrimoni storici di tante scuole, troppo spesso dimenticate. L’istituto Della Porta è stato orgogliosa-mente protagonista di questo evento perché crede nel valore del recupero del passato come unica strada per non perdere la propria identità, come sot-tolineato dall’allievo Ciro Cacace.

A.Molisse 1°A

Musica: Che passione!

La musica accompagna da generazioni ormai la vita di ogni individuo sulla terra, se volessi-mo risalire alle origini della musica le troveremmo in tutte le civiltà più gloriose del passato dai tempi dei greci e dei romani dove era presente soprattutto nei banchetti all'evoluzione nei secoli, nel '700 specialmente con la figura di Metastasio iniziamo a vedere come la melodia inizia a fondersi con i testi nei melodrammi, per arrivare all'800, secolo di Beetho-ven e di Giuseppe Verdi, ma la vera evoluzione della musica l'abbiamo nel XX secolo dove passiamo dai canti popolari degli emigranti italiani verso il sogno americano al blues al jazz e al rock'n'roll importati dagli Stati Uniti. e con lo sviluppo tecnologico del secolo scorso abbiamo avuto anche un evoluzione tecnologica dei supporti, basti pensare che un tempo si usavano i vinili, tenuti come reliquie dai nostri nonni, ai tempi dei nostri genitori con le audiocassette e i walkman, ai momenti dei nostri fratelli maggiori che usavano i CD fino ai tempi nostri, quelli di eMule e degli iPod, dove in un dispositivo tascabile possiamo tenere migliaia di canzoni...però, c'è sempre un però, per molta gente avere qualcosa di materiale in mano per ascoltare le canzoni è sempre il modo migliore, esempio i CD sono di gran lunga più espressivi di un iPod con migliaia di canzoni tenute dentro. La musica ha dunque accompagnato ogni generazione con il suo genere le sue mode e le sue emozioni, perché la musica è emozione, la musica è poesia, la musica è vita, è una forma d'arte che portiamo dentro, non soltanto per il nostro piacere personale, ma anche perché ci rappresenta, e ogni giorno c'è sempre una canzone che parla di noi, dei nostri amori, delle nostre esperienze, del nostro modo di essere e di pensare. La musica è anche un modo per sfogarsi, per far capire alla gente che si prova, ci sono stati cantanti che con la musica hanno fatto rivoluzioni, ci sono state canzoni che sono entrate nel cuore di ognuno di noi. Anche nell'antichità di Roma la musica aveva un ruolo impor-tante nella vita di ognuno di noi, per esempio, Marco Tullio Cicerone disse testuali parole "Una vita senza musica è come un corpo senz'anima" proprio per dire che la musica è una parte di noi, è dentro di noi, come qualcosa che ci appartiene. “Senza la musica la vita sarebbe un errore” [Friedrich Wilhelm Nietzsche]

G.Manzorra 1°A

Genova: tragedia nel porto

Una nave porta container in uscita martedì sera dal porto di Genova ha sbagliato manovra e ha urtato la torre piloti, provocandone il crollo. Sette sono i morti accertati, quattro le persone rimaste ferite, di cui due gravi. Gli ultimi tre corpi sono stati recuperati dai sommozzatori della guardia costiera. Il presidente del Consiglio Enrico Letta si è recato a Genova. Come prima cosa, ha voluto visitare i feriti in ospedale. Poi, si è recato al molo Giano per portare la sua presenza sul posto. E ha commentato: ”È una tragedia immane, sono qui per portare la solidarietà del Paese alla città di Genova”. Una delle ipotesi avanzate dai tecnici, che parrebbe confermata dalle registrazio-ni radio, è che i due motori della Jolly Nero si siano bloccati rendendo la nave ingovernabile. il capitano della Jolly Nero e l'operatore del porto che lo accompagnava sono stati accusati di omicidio colposo.

M. Postiglione 1°C

Page 6: Corriere Della Porta 2° Edizione...con il suo cellulare che ha rivelato una sorta di macchia nera di-scoidale che sfrecciava accanto all'ala del velivolo come se non si preoccupasse

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Basket, playoff gara-3: Siena c'è, Milano ko; Varese domina, 3-0 su Venezia.

Playoff gara-3: la Montepaschi vince 92-73 e riapre la serie (Armani avanti 2-1). La Mens Sana travolge 93-79 i milanesi, nono-stante un grande Young (29 punti). Siena batte Milano 92-73 in gara-3 e riapre la serie, dopo le prime due sconfitte ad Assago. Prosegue invece la corsa di Varese, che si porta sul 3-0 grazie al 93-79 con cui vince anche a Venezia.

Difesa e sbucciature di gomiti: così la Montepaschi riapre la serie con Milano. Sfida intensissima, arbitraggio così così, ma l'Armani dovrà faticare tanto per strappare la vittoria giovedì sera al Palae-stra in gara quattro: Siena lancia un messaggio preciso. Banchi comincia con Hackett, Carraretto, Moss, Christmas e Ress. Scariolo risponde con Bremer, Hairston, Gentile, Fotsis, Bourousis . Subito nervosismo fra Hackett e Fotsis e una squadra locale che sembra

cominciare con grandissimo ardore. Sfida all'inizio da punto a punto, con Moss preciso da una parte e Fotsis che fa il vuoto sotto dall'altra. Carraretto scava un primo solco al 4' (8-5), con la Mens Sana arcigna in difesa. Hackett aumenta il vantaggio (14-8), re-spingendo anche il recupero tentato dal solito Fotsis. E' una grande difesa quella che sporca a Milano quasi tutto e Banchi può per-mettersi di mandare in campo Brown solo dopo sette minuti. Gli ospiti fanno una gran fatica e Siena scappa (20-12 a 2' dal termine delle frazione) con Hackett ancora sugli scudi. Scariolo gioca le carte Green e Mensah-Bonsu, ma Hackett fissa il più dieci a venti secondi dal termine (22-12) di un primo quarto intensissimo, nel quale c'è ancora il tempo per vedere prima Mensah-Bonsu realiz-zare dalla lunetta e poi commettere un antisportivo sul solito Hackett. Finisce 24-13. Si ricomincia e Hackett continua a fare di tutto (13 punti in 11 minuti) e se anche Brown comincia a segnare (da tre), Siena se ne va: 30-15 al 13'. Gentile e Mensah-Bonsu provano a ricucire e Milano si riporta sul 32 a 25 a metà quarto, con Moss che però non molla la presa e, soprattutto, Gentile che si becca un tecnico dopo un contropiede (a 4' 26'' dal termine del secondo quarto). Intanto gli arbitri si mettono pure ad annullare un tecnico alla panchina milanese, tanto per rendere più incandescente un clima già infuocato. E Moss da tre riporta in fuga Siena, subito imi-tato da Hackett: trenta punti in due a 2' da metà gara, con Milano tenuta a galla da Hairston (41-33). Finale di quarto con Sanikidze che infila quattro liberi (46-35).

M. De Simone (Direttore) 1°A

Portici, tragedia durante la processione del Santo patrono.

Morti un uomo e due donne, circa 10 i feriti.

A Portici, nel Napoletano, durante la processione del santo patrono, San Ciro, improvvisa-mente il crollo di un balcone. Domenica sera la statua del Santo, portata a spalla da un gruppo di fede-li, percorreva il corso principale ed era quasi giunta nella Basilica in piaz-za San Ciro quando, poco prima delle 21, a pochi metri si è udito un ton-fo forte, terribile. Inizialmente tutti hanno pensato ad una sparatoria, ma subito dopo, la notizia è stata smentita dalle guardie in servizio. Il balcone si è spezzato ed è successivamente caduto, ferendo ed ucci-dendo non solo chi era affacciato ma anche chi era al di sotto di esso. Una scena indimenticabile per i presenti che, terrorizzati, hanno iniziato a correre in tutte le direzioni. Le forze dell'ordine e la polizia Municipale, giunte immediatamente sul posto, hanno cercato di farsi spazio ripristinando l'ordine, mentre le ambulanze del 118 hanno soccorso i feriti. Le indagini dovranno far luce sulle cause, sembra che l’edificio fosse vetusto, forse è anche colpa degli scarsi ed insufficienti controlli sulla sua stabilità. Questo ci fa capire che non bisogna sottovalutare quelli che possono sembrare semplici controlli. Bastava semplicemente verificare regolar-mente la stabilità dell’edificio, per evitare quella che si è trasformata in una vera è propria tragedia.

G.Argentato (Vice-Direttore) e L.Troiano 1°C