CORPUS DOMINI NEWS 15 dicembre 2018 CORPUS ......L’ha abbracciata, con la passione con cui si...

8
PARROCCHIA CORPUS DOMINI - Piazzale A. Rolla 3 - 43123 Parma (PR) Tel. 0521493519 - Fax 0521466278 - E-mail: [email protected] Internet: dominiblog.wordpress.com Segreteria: dal lunedì al sabato 9:00 - 12:00 e 15:30 - 18:00 CORPUS DOMINI NEWS 15 dicembre 2018 N on avevo mai visto da vicino i “prigioni”: che impressione! Grandi blocchi di marmo dai quali – per opera del genio scultoreo di Michelangelo – fuoriescono figure umane appena sbozzate, anime intente a liberarsi facosamente dalla schiavitù che li imprigiona alla materia. “Lo spi- rito che cerca di liberarsi dalla carne per anela- re a Dio”: così recita un carglio. Difficile non riconoscersi in quei corpi protesi: chi non ha sperimentato la pesantezza che la vita ci riser- va? Ognuno di noi potrebbe scegliere una di queste statue come specchio delle proprie fa- che più vere. La visita veloce a Firenze, per avvi- cinarli direamente, è arrivata come un regalo: non li dimencherò! Nemmeno dimencherò il pensiero che - quasi per contrasto - la visione di queste opere mi ha messo in cuore, come luce di vigilia per i giorni che abbiamo davan. Qualcuno si è inna- morato di questa nostra greve, ingombrante, limitata, mortale umanità. L’ha scelta, con la grazia con cui si elegge un partner per la danza. L’ha abbracciata, con la passione con cui si stringe chi non si vuol lasciare più. L’ha faa sua, animandola dal di dentro della leggerezza tanto aesa. Si è lasciato contagiare, arric- chendo il mistero di Dio di ciò che forse ancora ne mancava. Presto è Natale, visita ravvicinata al volto di Colui che da sempre ha progeato queste nozze. “Emmanuele, che significa Dio-con-noi”: così recita un carglio. Che impressione! don Marco

Transcript of CORPUS DOMINI NEWS 15 dicembre 2018 CORPUS ......L’ha abbracciata, con la passione con cui si...

PARROCCHIA CORPUS DOMINI - Piazzale A. Rolla 3 - 43123 Parma (PR)Tel. 0521493519 - Fax 0521466278 - E-mail: [email protected]: dominiblog.wordpress.comSegreteria: dal lunedì al sabato 9:00 - 12:00 e 15:30 - 18:00

CORPUS DOMINI NEWS

15 dicembre 2018 CORPUS DOMINI NEWS

calendario parrocchiale

Ciao a tu�,siamo i ragazzi e le ragazze del gruppo di prima media e, per sen�rci più partecipi della nostra comunità, s�amo organizzando un merca�no con piccoli lavori fa� da noi.Il ricavato servirà per contribuire all'acquisto delle Bibbie per bim-be e bimbi della Chioccia.Per questo vorremmo invitarvi domenica 16 dicembre sul piaz-zale della Chiesa, prima e dopo la Messa delle 11:30, per l'acquisto dei nostri bellissimi manufa�; per rendere più gioioso il nostro e vostro Natale.Auguri a tu�!

ragazzi e ragazzedella prima media

MERCATINO DI NATALE

h�ps://

dominiblog.wordpress.com/201

8/12/01/le�era-avvento-2018/

Durante l’Avvento e per tu�o il periodo di Natale raccoglieremo le offerte per proseguire con gli importan� lavori di ristru�ura-zione e messa a norma dei locali parrocchiali.A questo proposito è importante leggere la le�era di don Marco, scri�a per spiegare lo stato dei lavori.La trovi in chiesa e nel sito:

RACCOLTA FONDI

Non avevo mai visto da vicino i “prigioni”: che impressione!

Grandi blocchi di marmo dai quali – per opera del genio scultoreo di Michelangelo –fuoriescono figure umane appena sbozzate, anime intente a liberarsi fa�cosamente dalla schiavitù che li imprigiona alla materia. “Lo spi-rito che cerca di liberarsi dalla carne per anela-re a Dio”: così recita un car�glio. Difficile non riconoscersi in quei corpi protesi: chi non ha sperimentato la pesantezza che la vita ci riser-va? Ognuno di noi potrebbe scegliere una di queste statue come specchio delle proprie fa�-che più vere. La visita veloce a Firenze, per avvi-cinarli dire�amente, è arrivata come un regalo: non li dimen�cherò!

Nemmeno dimen�cherò il pensiero che -quasi per contrasto - la visione di queste opere mi ha messo in cuore, come luce di vigilia per i giorni che abbiamo davan�. Qualcuno si è inna-morato di questa nostra greve, ingombrante, limitata, mortale umanità. L’ha scelta, con la grazia con cui si elegge un partner per la danza. L’ha abbracciata, con la passione con cui si stringe chi non si vuol lasciare più. L’ha fa�a sua, animandola dal di dentro della leggerezza tanto a�esa. Si è lasciato contagiare, arric-chendo il mistero di Dio di ciò che forse ancora ne mancava.

Presto è Natale, visita ravvicinata al volto di Colui che da sempre ha proge�ato queste nozze. “Emmanuele, che significa Dio-con-noi”: così recita un car�glio. Che impressione!

don Marco

Lunedì 17 dicembre, alle ore 18:30 presso i locali del circolo, è con-vocata l'assemblea dei soci del Circolo Anspi Corpus Domini. Sarà anche l'occasione per eleggere il nuovo Consiglio Dire�vo.

Tu� i tessera� sono invita� a partecipare!

18 mar Servizio Ministeriale ore 21

20 gio preghiera di Natale per bimbi e bimbe ore 16:30 in chiesa

22 sab sacramento del perdono ore 9:30-12 e 15-18:30 in chiesa24 lun sacramento del perdono ore 9:30-12 e 15-18:30 in chiesa

3 giocampo invernaleper ragazze e ragazzi delle superiori a Capriglio

4 ven

5 sab

6 dom "la Chioccia" (3°gruppo) ore 9:30 alla Scuola dell'Infanzia

12 sab gruppo sposi seniores ore 18:30 presso famiglia Brandonisio

13 dom "la Chioccia" (2°gruppo) ore 9:30 alla Scuola dell'Infanzia

15 marConsiglio Pastorale della Nuova Parrocchiaore 21 in San Giovanni Battista

18 ven Un’Ora di Ascolto “Salmi Giorno e Notte” ore 21 in chiesa

20 dom"la Chioccia" (1°gruppo) ore 9:30 in oratorio

formazione per adulti ore 11:15presso la chiesa di San Giovanni Battista

22 mar incontro di formazione per giovani ed adulti ore 21 sala gialla

27 dom "la Chioccia" (4°gruppo) ore 9:30 alla Scuola dell'Infanzia

29 mar Servizio Ministeriale ore 21

“SEI TU MIO FRATELLO” - ciclo di incontri 2018-2019 CON GIONA

Lo scorso martedì 20 novem-bre ci siamo ritrova�, presso la sala gialla del Corpus Do-mini, per il secondo appunta-mento del ciclo di quest’an-no.Il primo è coinciso, crediamo per scelta più che opportuna, con l’incontro avvenuto il 12 o�obre scorso, nell’ambito del Proge�o ‘O�obre educa-tori’, con mons. Pero Sudar(Vescovo ausiliare di Saraje-vo e fondatore delle Scuole per l’Europa) presso il Centro Pastora-le di viale Solferino. Titolo ‘Ogni uomo è mio fratello’: -La diversi-tà come risorsa- Le scuole per l’Europa, una possibile utopia (è possibile ascoltarne la registrazio-ne integrale sul sito Giovanni Pao-lo TV).Partendo dagli spun� di riflessio-ne che ci ha lasciato mons. Sudar

col suo ‘o�mismo della ragione’, ci siamo interroga�, nella serata del 20, se fraternità/sorellanza si possano intendere come un valo-re condiviso tra tu� gli esseri umani, derivante da un processo ‘naturale’… oppure siano un’uto-pia. Basta davvero un ‘piccolo sforzo mentale’ per riconoscerne il valore universale? Nelle prime comunità cris�ane, accanto alla

22 gennaio - 19 febbraio - 19 marzo

Domenica 18 novembre è ripreso il cammino di le�ura e spiegazione della Sacra Scri�ura sul

tema della promessa di Dio al popolo ebraico, filo rosso che accompagna tu�o l’An�co e Nuovo Testa-mento.Questo tema è stato rintracciato, nel ciclo prece-dente, in alcuni tes� delle tradizioni d’Israele: il Pen-tateuco, i Profe�, i Libri storici. Abbiamo constatato che la promessa di Dio ( un popolo, una terra e un re ) nel momento che viene accolta, perché bella e desiderabile, viene perver�ta: Israele si appropria della promessa trasformandola in possesso dato per sempre, senza con�nuare a riceverla come dono, senza conver�rsi e cambiare condo�a, come richie-sto dal Signore.Ed ecco allora che questo peccato di idolatria porta Israele alla perdita di tu�o ciò che aveva ricevuto in dono e di conseguenza la crisi di fede in cui il Signo-re è messo in ques�one dall’esilio, e dalla perdita

“LA PROMESSA DI DIO” - leggere e capire la Bibbia

I�nerario di formazione per adul� presso la chiesa di San Giovanni Ba�sta

della speranza che non �ene più conto della fedeltà di Dio della quale si ha certezza solo nella misura in cui si crede che sia fedele.Quest’anno con�nueremo la riflessione su questa tema�ca entrando anche nella tradizione sapienzia-le, che pone dire�amente l’interroga�vo sulla soffe-renza e sulla morte innocente perché non tu� han-no peccato per andare in esilio. Ma questo interro-ga�vo, come vedremo, apre a una nuova prospe�-va che ritroveremo nella le�eratura profe�ca. La soluzione è la scoperta che il dolore, la sofferenza e la morte non contraddicono la promessa del Signo-re, ma che addiri�ura sono un luogo di realizzazione della promessa stessa perché il dolore può essere fecondo e può salvare gli uomini. Ma qui siamo già nel Nuovo Testamento: nella vicenda di Gesù Cristo.Gli incontri inizieranno alle ore 11:15 nella sala del IV piano della canonica presso la chiesa di San Gio-vanni Ba�sta.

16 dicembre - 20 gennaio - 17 febbraio - 17 marzo - 14 aprile

S abato 1° dicembre 2018, nel Tempo dell’A�esa, ci siamo

ancora una volta rituffa�, come comunità parrocchiale, nell’ab-braccio che accoglie e perdona del Padre. Un’esperienza forte e gran-de che ha visto riuni� bambini, ragazzi, giovani e adul� in uno stesso canto, in uno stesso gesto, nello stesso ascolto.Il racconto di Giona ci ha preso per mano e ci ha guidato nell’espe-rienza dell’abbandono, della mor-te del cuore e del rinascere dal ventre del pesce e dall’acqua, ri-porta� alla luce dal perdono e dall’amore di Dio.Abbiamo so�olineato, con la pre-ghiera e con il depositare un sasso

parola ‘fratelli’, per iden�ficare le persone che seguivano Ge-sù, venivano u�lizza� altri ter-mini, per esempio: ‘in strada’. Il termine stesso ‘fratello’ ha nel corso della storia assunto cara�eri iden�tari, è stato u�-lizzato per dis�nguersi da altri, prenderne le distanze. Ci sono sta� mol� esempi di uso del termine, in senso sostanziale, in quanto ‘difensivo’ o addi-ri�ura ‘criminale’ (pensiamo

alle bande). Già l’uso quasi esclu-sivo di un termine al maschile crea una disparità, un discrimine. Niente di semplice, di naturale, allora?Alla fine delle nostre riflessioni condivise ci siamo lascia� con la domanda: “Come condividere la stessa esperienza che ha avuto Gesù per chiamare tu� fratelli?”

Alberto

S abato scorso, 8 dicembre, festa dell'Immacolata, nella chiesa del Sacro Cuore è avvenuta l'ordinazione diaconale di Serge, il missionario saveriano che da alcuni anni partecipa alla vita della nostra comunità, e

di altri due suoi confratelli; accompagna� da can� e lingue del mondo abbiamo celebrato insieme l'Eucare-s�a.Serge, Innocent e Joseph hanno condiviso con noi le loro emozioni e la loro grande gioia e, nel salutarci alla fine della celebrazione, ci hanno chiesto di accompagnarli sempre con la preghiera.Con gioia abbiamo appreso che Serge con�nuerà il suo mini-stero diaconale nella nostra parrocchia fino alla partenza per la sua missione.Siamo gra� al Signore del dono del suo servizio tra noi!

Federica e Antonella

UNA GRANDE GIOIA

davan� alla croce, il nostro deside-rio di liberarci dai vincoli e dai pesi che ci �rano a fondo.Per gli adul� ed i ragazzi più grandi è stato anche il momento di rinno-vare l’in�mità con il Signore con il sacramento della riconciliazione, mentre i più piccoli hanno ”respirato” l’abbraccio del Padre partecipando ai ges� comunitari e vivendo così l’a�esa prossima del-la loro prima confessione, del loro primo “a tu per tu” con il perdono.E infine abbiamo rinnovato al fon-te ba�esimale, con il segno di cro-ce e nel segno dell’acqua, la gioia di riscoprirci tu� figli ama� dallo stesso Padre.

Viviana

Per celebrare individualmente il sacramento del perdono saranno presen� in chiesa: don Marco sabato 22 dicembre al ma�no dalle 9:30 alle 12 e al pomeriggio dalle 15 alle 18:30 don Marco e un Padre Saveriano lunedì 24 al ma�no dalle 9:30 alle 12 e al pomeriggio dalle 15 alle 18:30

“SEI TU MIO FRATELLO” - ciclo di incontri 2018-2019 CON GIONA

Lo scorso martedì 20 novem-bre ci siamo ritrova�, presso la sala gialla del Corpus Do-mini, per il secondo appunta-mento del ciclo di quest’an-no.Il primo è coinciso, crediamo per scelta più che opportuna, con l’incontro avvenuto il 12 o�obre scorso, nell’ambito del Proge�o ‘O�obre educa-tori’, con mons. Pero Sudar(Vescovo ausiliare di Saraje-vo e fondatore delle Scuole per l’Europa) presso il Centro Pastora-le di viale Solferino. Titolo ‘Ogni uomo è mio fratello’: -La diversi-tà come risorsa- Le scuole per l’Europa, una possibile utopia (è possibile ascoltarne la registrazio-ne integrale sul sito Giovanni Pao-lo TV).Partendo dagli spun� di riflessio-ne che ci ha lasciato mons. Sudar

col suo ‘o�mismo della ragione’, ci siamo interroga�, nella serata del 20, se fraternità/sorellanza si possano intendere come un valo-re condiviso tra tu� gli esseri umani, derivante da un processo ‘naturale’… oppure siano un’uto-pia. Basta davvero un ‘piccolo sforzo mentale’ per riconoscerne il valore universale? Nelle prime comunità cris�ane, accanto alla

22 gennaio - 19 febbraio - 19 marzo

Domenica 18 novembre è ripreso il cammino di le�ura e spiegazione della Sacra Scri�ura sul

tema della promessa di Dio al popolo ebraico, filo rosso che accompagna tu�o l’An�co e Nuovo Testa-mento.Questo tema è stato rintracciato, nel ciclo prece-dente, in alcuni tes� delle tradizioni d’Israele: il Pen-tateuco, i Profe�, i Libri storici. Abbiamo constatato che la promessa di Dio ( un popolo, una terra e un re ) nel momento che viene accolta, perché bella e desiderabile, viene perver�ta: Israele si appropria della promessa trasformandola in possesso dato per sempre, senza con�nuare a riceverla come dono, senza conver�rsi e cambiare condo�a, come richie-sto dal Signore.Ed ecco allora che questo peccato di idolatria porta Israele alla perdita di tu�o ciò che aveva ricevuto in dono e di conseguenza la crisi di fede in cui il Signo-re è messo in ques�one dall’esilio, e dalla perdita

“LA PROMESSA DI DIO” - leggere e capire la Bibbia

I�nerario di formazione per adul� presso la chiesa di San Giovanni Ba�sta

della speranza che non �ene più conto della fedeltà di Dio della quale si ha certezza solo nella misura in cui si crede che sia fedele.Quest’anno con�nueremo la riflessione su questa tema�ca entrando anche nella tradizione sapienzia-le, che pone dire�amente l’interroga�vo sulla soffe-renza e sulla morte innocente perché non tu� han-no peccato per andare in esilio. Ma questo interro-ga�vo, come vedremo, apre a una nuova prospe�-va che ritroveremo nella le�eratura profe�ca. La soluzione è la scoperta che il dolore, la sofferenza e la morte non contraddicono la promessa del Signo-re, ma che addiri�ura sono un luogo di realizzazione della promessa stessa perché il dolore può essere fecondo e può salvare gli uomini. Ma qui siamo già nel Nuovo Testamento: nella vicenda di Gesù Cristo.Gli incontri inizieranno alle ore 11:15 nella sala del IV piano della canonica presso la chiesa di San Gio-vanni Ba�sta.

16 dicembre - 20 gennaio - 17 febbraio - 17 marzo - 14 aprile

S abato 1° dicembre 2018, nel Tempo dell’A�esa, ci siamo

ancora una volta rituffa�, come comunità parrocchiale, nell’ab-braccio che accoglie e perdona del Padre. Un’esperienza forte e gran-de che ha visto riuni� bambini, ragazzi, giovani e adul� in uno stesso canto, in uno stesso gesto, nello stesso ascolto.Il racconto di Giona ci ha preso per mano e ci ha guidato nell’espe-rienza dell’abbandono, della mor-te del cuore e del rinascere dal ventre del pesce e dall’acqua, ri-porta� alla luce dal perdono e dall’amore di Dio.Abbiamo so�olineato, con la pre-ghiera e con il depositare un sasso

parola ‘fratelli’, per iden�ficare le persone che seguivano Ge-sù, venivano u�lizza� altri ter-mini, per esempio: ‘in strada’. Il termine stesso ‘fratello’ ha nel corso della storia assunto cara�eri iden�tari, è stato u�-lizzato per dis�nguersi da altri, prenderne le distanze. Ci sono sta� mol� esempi di uso del termine, in senso sostanziale, in quanto ‘difensivo’ o addi-ri�ura ‘criminale’ (pensiamo

alle bande). Già l’uso quasi esclu-sivo di un termine al maschile crea una disparità, un discrimine. Niente di semplice, di naturale, allora?Alla fine delle nostre riflessioni condivise ci siamo lascia� con la domanda: “Come condividere la stessa esperienza che ha avuto Gesù per chiamare tu� fratelli?”

Alberto

S abato scorso, 8 dicembre, festa dell'Immacolata, nella chiesa del Sacro Cuore è avvenuta l'ordinazione diaconale di Serge, il missionario saveriano che da alcuni anni partecipa alla vita della nostra comunità, e

di altri due suoi confratelli; accompagna� da can� e lingue del mondo abbiamo celebrato insieme l'Eucare-s�a.Serge, Innocent e Joseph hanno condiviso con noi le loro emozioni e la loro grande gioia e, nel salutarci alla fine della celebrazione, ci hanno chiesto di accompagnarli sempre con la preghiera.Con gioia abbiamo appreso che Serge con�nuerà il suo mini-stero diaconale nella nostra parrocchia fino alla partenza per la sua missione.Siamo gra� al Signore del dono del suo servizio tra noi!

Federica e Antonella

UNA GRANDE GIOIA

davan� alla croce, il nostro deside-rio di liberarci dai vincoli e dai pesi che ci �rano a fondo.Per gli adul� ed i ragazzi più grandi è stato anche il momento di rinno-vare l’in�mità con il Signore con il sacramento della riconciliazione, mentre i più piccoli hanno ”respirato” l’abbraccio del Padre partecipando ai ges� comunitari e vivendo così l’a�esa prossima del-la loro prima confessione, del loro primo “a tu per tu” con il perdono.E infine abbiamo rinnovato al fon-te ba�esimale, con il segno di cro-ce e nel segno dell’acqua, la gioia di riscoprirci tu� figli ama� dallo stesso Padre.

Viviana

Per celebrare individualmente il sacramento del perdono saranno presen� in chiesa: don Marco sabato 22 dicembre al ma�no dalle 9:30 alle 12 e al pomeriggio dalle 15 alle 18:30 don Marco e un Padre Saveriano lunedì 24 al ma�no dalle 9:30 alle 12 e al pomeriggio dalle 15 alle 18:30

15 dicembre 2018

CORPUS DOMINI NEWS

S e per andare al “Corpus” percorrete via Pierluigi da

Palestrina e mentre camminate vi guardate un po' intorno, avre-te notato la scri�a work in pro-gress e, se siete un po' curiosi, vi sarete anche chies�: “Che cos’è?” e avrete scoperto che sono dei ragazzi che si me�ono a disposizione della comunità, per offrire dei servizi. Principal-mente si occupano di traslochi, ma sono ragazzi capaci, quindi se avete bisogno di una ripara-zione o di qualsiasi altro servizio non esitate a chiamarli. Lo sco-po di questo proge�o è quello di contrastare il fenomeno dei “neet” (not in educa�on, em-ployment or training) ragazzi a forte rischio di abbandono sco-las�co o che hanno già rinuncia-to agli studi e che si troveranno ben presto esclusi dal mercato del lavoro, perché non posseg-gono nessuna competenza cer�-ficata. I ragazzi sono par�� lavo-rando al Corpus Domini per poi allargarsi verso il quar�ere, ri-scuotendo un buon successo. Il proge�o fino a poco tempo fa era rivolto solo ai giovani uomi-ni, adesso si cerca di includere anche le giovani donne.

Come i ragazzi anche le ragazze – per ora Trisha e Adala – hanno iniziato a lavorare all’interno della parrocchia: in questo pe-riodo si sono occupate dell’offi-cina di work in progress, hanno levigato pali che saranno u�liz-za� per costruire delle panche, si sono occupate della “stanza dei miracoli” e ben presto da-ranno una mano a riordinare alcune stanze della scuola ma-terna. Insomma il lavoro in par-rocchia non manca mai, e per fortuna! La speranza è che tu�o questo lavorare perme�a loro di capire che hanno delle capa-cità, che la scuola purtroppo non sempre riconosce, e che possono essere u�li alla comu-nità a�raverso il loro operare.Ad ogni nuovo arrivato a Work in Progress è chiesto, prima di tu�o, di firmare un vero e pro-prio contra�o, nel quale sia lui (o lei) sia la parrocchia esplicita-no chiaramente le proprie re-sponsabilità e i ruoli. Si parte poi con il lavoro – retribuito – prima all’interno della parrocchia (dove possiamo anche per-me�erci di sbagliare, qualche volta!), poi nel quar�ere o per chiunque abbia necessità dei

WIP SI ALLARGA ALLE RAGAZZE nostri servizi…Un pezzo fondamentale del pro-ge�o è poi il legame con i servizi sociali territoriali, con i quali WiP è sempre a stre�o con-ta�o, sia per qualche nuovo ini-zio, sia per il monitoraggio di chi vi è già inserito.Nel tempo, ci siamo resi conto che Work in Progress ha cam-biato i nostri sguardi. Ha cam-biato lo sguardo di mol� parroc-chiani, che vedevano nei ragazzi e nelle ragazze solo dei “perditempo”, mentre ora li chiamano per sgomberare una can�na o �nteggiare una stanza. Ha cambiato lo sguardo dei ra-gazzi verso il mondo adulto, ora non più così distante ma fa�o di persone che lavorano con loro spalla a spalla e che gli affida responsabilità importan�.Ha cambiato, infine, lo sguardo dei ragazzi rispe�o alla parroc-chia e al quar�ere, perché i tan� lavori fa� – che si tra� della costruzione di una panca o di una ringhiera ridipinta – sono lì a tes�moniare le loro abilità e il loro valore. Di quei luoghi, dun-que, sentono che bisogna aver cura!

Ke�y e Filippo

S trada facendo...il tema che ci accompagna quest'anno.

La strada, spazio di incontri, di solitudini cercate o capitate, di passi diversi, di corse, di rallen-tamen�, di zoppicamen�, di sal-telli e di passi tranquilli.

La strada, spazio di scoperte, di conferme, di sguardi diversi, di sguardi incrocia� e sostenu�.Viaggeremo con bimbe e bimbi, sulle strade a loro note e su quelle ancora da conoscere.Il primo viaggio è iniziato verso Betlemme, tante strade com-porranno il nostro Presepe che troverete in chiesa perché tan� sono i piedi, i piccoli piedi che le percorrono nelle loro unicità e che lungo il cammino troveran-no doni diversi da tenere con sé e portare nelle loro famiglie.Sguardo limpido, cuore leggero, pura sapienza che rende le stra-de di bimbe e bimbi degne di rispe�o e di ascolto con lo stes-so cuore leggero che ci mostra-no loro.

STRADA FACENDO...

Ci piace augurare a tu� un buon cammino, una buona stra-da per questo Avvento, che ci trovi tu� riuni� alla fine a�orno alla stessa presenza di Amore e Gioia infinita: Gesù.Buon Natale dal personale della Scuola dell'Infanzia e da bimbe e bimbi!

Nicole�a

Don Marco e i ministri della Comunione stan-

no portando gli auguri della Comunità agli

ammala� e agli anziani che non sono in grado

di uscire.

Chi desiderasse ricevere una visita può telefo-

nare in segreteria parrocchiale (0521 493519)

AUGURI DI BUON NATALE A TUTTI

CAMPO INVERNALE A CAPRIGLIO

Dal 3 al 5 gennaio 2019 si svolgerà un campo invernale a Capriglio per ragazze e ragazzi delle scuole superiori.

Per informazioni rivolgersi a:Filippo Binini 340 9290957Stefano Carbognani 348 0653197

OLTRE IL DECRETO SALVINI pericolose ad affermare la nostra obbedienza alla Cos�tuzione, anche contrastando pra�che ingiu-ste.Il nostro Vescovo Enrico, nella presentazione del rapporto Caritas sulla povertà a Parma, ha invitato la nostra comunità diocesana a trovare soluzioni concrete per aiutare chi, senza nessuna colpa, si trova a dovere abbandonare percorsi che gli erano sta� garan��. La Caritas nazionale insieme a tante altre associazioni, non solo ca�oliche, invita intan-to a proseguire i percorsi avvia�, anche facendose-

ne carico economicamente, dove è venuto a man-care l’aiuto dello stato.Ognuno personalmente deve scegliere. Ogni co-munità ha il dovere di decidere da che parte stare. Non ci sono certo i rischi di chi dava rifugio ai per-seguita� di altri periodi storici, ma la responsabilità del dovere decidere secondo coscienza è la stessa.Credo che Cos�tuzione e Vangelo non lascino dub-bi. Il giubileo della misericordia deve con�nuare ad essere fecondo in parole e opere per le persone più fragili, senza omissioni.

Danilo

Colori, tutela e ricordo nel Giardino ritrovato di via OradourLa rinascita del parco grazie al volontariato di “nostre” Scout e richieden� asiloAl parco Paolo Gela� di via Oradour, fazzole�o di terra e verde all’interno di via Sidoli, a ricordare che siamo in pieno autunno ci sono le foglie secche e dai colori ambra� di alberi e piante. Ma la tem-peratura molto mite sembra aver portato indietro il calendario di quasi due mesi, a fine agosto. Una percezione allarmante che tu�avia dà ancora mag-giore importanza al momento che il parco sta vi-vendo, quello di essere res�tuito alla ci�à. La lo�a al territorio e al clima che cambiano parte anche (e sopra�u�o) da qui. Dalla rinascita di un piccolo polmone verde prima abbandonato a sé stesso, oggi ripulito e valorizzato. A vivere una proposta di ADA Onlus e LIPU come una vera e propria missio-ne, i “cerbia�”: nove ragazze Scout della nostra parrocchia che for� del nome che portano si sono riappropriate del parco, come in una favola a lieto fine. Ad aiutarle, un gruppo di richieden� asilo di Svoltare Onlus: grazie ad un intreccio unico di mani e guan� colora�, il parco è stato riportato al suo aspe�o originale. Su un palcoscenico estraneo ai rifle�ori ha preso il via un proge�o di accoglienza, inclusione e integrazione, compiuto in un contesto auten�co e naturale come può essere un parco ci�adino di tu� e per tu�, che non ha proprietari

ma solo frequentatori eredi. Il “Giardino ritrovato” di via Oradour rinasce e vivrà nel ricordo di Paolo Gela�, ornitologo naturalista troppo presto porta-to via da ambiziosi ed essenziali proge� di tutela del patrimonio ambientale. Vivrà nel suo ricordo perché è qui che trovano rifugio svariate specie di uccelli, sicuramente osservate e studiate dal suo occhio a�ento e sensibile, che ricostruiranno un delicato ecosistema fondamentale per la vita del giardino.L’inaugurazione del parco, nel primo pomeriggio di sabato 20 o�obre, si concre�zza quando, tra i pre-sen�, la mamma di Paolo Gela� riceve tra l’emo-zione e la commozione un mazzo di fiori semplici e colora� che porta il senso della giornata e della missione: quella di un mondo in cui la coesistenza di colori, la tutela di ciò che ci circonda e il ricordo di chi non c’è più fanno tu� insieme la forza.

Ma�a

GIARDINO RITROVATO DI VIA ORADOUR

http://www.ciaconlus.org/documenti/

Approfondimen� sul tema del Decreto Salvini, con rife-rimen� precisi e da� ogge�vi, sono pubblica� sul Web alla pagina:

Colpisce nella le�ura della nostra Cos�tuzione la ripe�zione del termine “tu�”.

“Tu� i ci�adini hanno pari dignità sociale e sono eguali davan� alla legge…Tu� hanno diri�o di pro-fessare liberamente la propria fede religiosa… Tu� hanno diri�o di manifestare liberamente il proprio pensiero… La scuola è aperta a tu�…”.La nostra Cos�tuzione è inclusiva, unisce la comu-nità, non divide tra un noi e un loro, valorizza le differenze.Quel tu� (ne ho conta� 21) richiama la “fraternità” della nostra comunità repubblicana.Al termine tu� fa da controcanto armonico il ter-mine “ogni”. “Ogni ci�adino ha il dovere di svolgere un’a�vità che concorra al progresso materiale e spirituale della società…Ogni ci�adino può circolare libera-mente…”.La nostra è una cos�tuzione che richiede responsa-bilità ad ognuno di noi tu�, nel “l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà poli�ca eco-nomica e sociale”.Abbiamo come comunità civile la responsabilità di sen�rci un “tu�”, senza nessuna discriminazione.Il decreto Salvini rompe con questo spirito cos�tu-zionale (la Corte cos�tuzionale ci dirà anche se nel-la forma oltre alla sostanza della stessa, par�colar-mente nel contraddire l’ar�colo 10 che garan�sce il diri�o d’asilo nel territorio della Repubblica). As-sociando l’immigrazione alla sicurezza, all’ordine pubblico, forma e asseconda una mentalità per la quale chi è immigrato è pericoloso, è altro da noi, è da “scartare”. Viene da aree diverse dalle nostre, pericolose, dove dovrebbe con�nuare a vivere (ome�endo che la versione “umanitaria” dell’ “aiutarli a casa loro” dovrebbe par�re dal non ven-dere armi a governan� corro� e violen�, a chi è in guerra, e dovrebbe pagare in modo giusto le risor-se e i prodo� che impoveriscono chi li ha o li pro-duce per arricchire chi li commercializza o li usa per produzioni più sofis�cate). Già dai primi giorni di dicembre poi abbiamo i pri-mi effe� concre� della legge in molte par� d’Ita-lia: persone con regolare permesso di soggiorno, non più riconosciute per la protezione umanitaria che il decreto ha di fa�o abolito, sono per strada. Pur non potendo essere rimpatria� ed espulsi (almeno fino allo scadere del loro permesso di sog-giorno) sono allontana� dai percorsi di accoglienza e integrazione nei quali erano inseri�. Persone che

si stavano inserendo con la lingua, la formazione, in mol� casi il lavoro, in relazioni sociali significa�-ve e quo�diane nella nostra comunità, devono es-sere respinte andando ad aggiungersi a chi vive di espedien�, di illegalità, di lavoro nero. Al di fuori di ogni controllo associato alla relazione e al proge�o di vita.Le proteste che si stanno sollevando in tu�a Italia stanno frenando la linea dell’intervento “duro e immediato”. Ai Comuni, ancora informalmente, il ministero dell’Interno ha garan�to che chi con per-messo umanitario è già nello Sprar (Sistema di pro-tezione per richieden� asilo e rifugia�) potrà rima-nere fino alla fine del percorso, ma non è garan�ta la sos�tuzione. Così come più pruden� sono gli a� nei confron� dei minori e delle persone più vulne-rabili.Intanto, però, sono sta� anche taglia� i fondi vin-cola� per curare i migran�, rompendo quell’obbli-go cos�tuzionale che “tutela la salute come fonda-mentale diri�o dell’individuo e interesse della col-le�vità”. È evidente per i nostri cos�tuen� che ridurre diri� è contro l’interesse della comunità, di tu�: avere più persone senza salute, senza istruzione, senza formazione e lavoro, senza risor-se per vivere crea maggiore insicurezza, tensioni, illegalità, divisioni, rabbia sociale. Oltre a negare quello spirito di fraternità che deve essere alla ba-se della nostra convivenza.Siamo dunque chiama� di fronte a leggi sbagliate e

L'ordinamento giuridico italiano si conforma alle

norme del diritto internazionale generalmente rico-

nosciute.

La condizione giuridica dello straniero è regolata

dalla legge in conformità delle norme e dei trattati

internazionali.

Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese

l'effettivo esercizio delle libertà democratiche ga-

rantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo

nel territorio della Repubblica, secondo le condi-

zioni stabilite dalla legge.

Non è ammessa l'estradizione dello straniero per

reati politici

Articolo 10

COSTITUZIONE

DELLA REPUBBLICA ITALIANA

OLTRE IL DECRETO SALVINI pericolose ad affermare la nostra obbedienza alla Cos�tuzione, anche contrastando pra�che ingiu-ste.Il nostro Vescovo Enrico, nella presentazione del rapporto Caritas sulla povertà a Parma, ha invitato la nostra comunità diocesana a trovare soluzioni concrete per aiutare chi, senza nessuna colpa, si trova a dovere abbandonare percorsi che gli erano sta� garan��. La Caritas nazionale insieme a tante altre associazioni, non solo ca�oliche, invita intan-to a proseguire i percorsi avvia�, anche facendose-

ne carico economicamente, dove è venuto a man-care l’aiuto dello stato.Ognuno personalmente deve scegliere. Ogni co-munità ha il dovere di decidere da che parte stare. Non ci sono certo i rischi di chi dava rifugio ai per-seguita� di altri periodi storici, ma la responsabilità del dovere decidere secondo coscienza è la stessa.Credo che Cos�tuzione e Vangelo non lascino dub-bi. Il giubileo della misericordia deve con�nuare ad essere fecondo in parole e opere per le persone più fragili, senza omissioni.

Danilo

Colori, tutela e ricordo nel Giardino ritrovato di via OradourLa rinascita del parco grazie al volontariato di “nostre” Scout e richieden� asiloAl parco Paolo Gela� di via Oradour, fazzole�o di terra e verde all’interno di via Sidoli, a ricordare che siamo in pieno autunno ci sono le foglie secche e dai colori ambra� di alberi e piante. Ma la tem-peratura molto mite sembra aver portato indietro il calendario di quasi due mesi, a fine agosto. Una percezione allarmante che tu�avia dà ancora mag-giore importanza al momento che il parco sta vi-vendo, quello di essere res�tuito alla ci�à. La lo�a al territorio e al clima che cambiano parte anche (e sopra�u�o) da qui. Dalla rinascita di un piccolo polmone verde prima abbandonato a sé stesso, oggi ripulito e valorizzato. A vivere una proposta di ADA Onlus e LIPU come una vera e propria missio-ne, i “cerbia�”: nove ragazze Scout della nostra parrocchia che for� del nome che portano si sono riappropriate del parco, come in una favola a lieto fine. Ad aiutarle, un gruppo di richieden� asilo di Svoltare Onlus: grazie ad un intreccio unico di mani e guan� colora�, il parco è stato riportato al suo aspe�o originale. Su un palcoscenico estraneo ai rifle�ori ha preso il via un proge�o di accoglienza, inclusione e integrazione, compiuto in un contesto auten�co e naturale come può essere un parco ci�adino di tu� e per tu�, che non ha proprietari

ma solo frequentatori eredi. Il “Giardino ritrovato” di via Oradour rinasce e vivrà nel ricordo di Paolo Gela�, ornitologo naturalista troppo presto porta-to via da ambiziosi ed essenziali proge� di tutela del patrimonio ambientale. Vivrà nel suo ricordo perché è qui che trovano rifugio svariate specie di uccelli, sicuramente osservate e studiate dal suo occhio a�ento e sensibile, che ricostruiranno un delicato ecosistema fondamentale per la vita del giardino.L’inaugurazione del parco, nel primo pomeriggio di sabato 20 o�obre, si concre�zza quando, tra i pre-sen�, la mamma di Paolo Gela� riceve tra l’emo-zione e la commozione un mazzo di fiori semplici e colora� che porta il senso della giornata e della missione: quella di un mondo in cui la coesistenza di colori, la tutela di ciò che ci circonda e il ricordo di chi non c’è più fanno tu� insieme la forza.

Ma�a

GIARDINO RITROVATO DI VIA ORADOUR

http://www.ciaconlus.org/documenti/

Approfondimen� sul tema del Decreto Salvini, con rife-rimen� precisi e da� ogge�vi, sono pubblica� sul Web alla pagina:

Colpisce nella le�ura della nostra Cos�tuzione la ripe�zione del termine “tu�”.

“Tu� i ci�adini hanno pari dignità sociale e sono eguali davan� alla legge…Tu� hanno diri�o di pro-fessare liberamente la propria fede religiosa… Tu� hanno diri�o di manifestare liberamente il proprio pensiero… La scuola è aperta a tu�…”.La nostra Cos�tuzione è inclusiva, unisce la comu-nità, non divide tra un noi e un loro, valorizza le differenze.Quel tu� (ne ho conta� 21) richiama la “fraternità” della nostra comunità repubblicana.Al termine tu� fa da controcanto armonico il ter-mine “ogni”. “Ogni ci�adino ha il dovere di svolgere un’a�vità che concorra al progresso materiale e spirituale della società…Ogni ci�adino può circolare libera-mente…”.La nostra è una cos�tuzione che richiede responsa-bilità ad ognuno di noi tu�, nel “l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà poli�ca eco-nomica e sociale”.Abbiamo come comunità civile la responsabilità di sen�rci un “tu�”, senza nessuna discriminazione.Il decreto Salvini rompe con questo spirito cos�tu-zionale (la Corte cos�tuzionale ci dirà anche se nel-la forma oltre alla sostanza della stessa, par�colar-mente nel contraddire l’ar�colo 10 che garan�sce il diri�o d’asilo nel territorio della Repubblica). As-sociando l’immigrazione alla sicurezza, all’ordine pubblico, forma e asseconda una mentalità per la quale chi è immigrato è pericoloso, è altro da noi, è da “scartare”. Viene da aree diverse dalle nostre, pericolose, dove dovrebbe con�nuare a vivere (ome�endo che la versione “umanitaria” dell’ “aiutarli a casa loro” dovrebbe par�re dal non ven-dere armi a governan� corro� e violen�, a chi è in guerra, e dovrebbe pagare in modo giusto le risor-se e i prodo� che impoveriscono chi li ha o li pro-duce per arricchire chi li commercializza o li usa per produzioni più sofis�cate). Già dai primi giorni di dicembre poi abbiamo i pri-mi effe� concre� della legge in molte par� d’Ita-lia: persone con regolare permesso di soggiorno, non più riconosciute per la protezione umanitaria che il decreto ha di fa�o abolito, sono per strada. Pur non potendo essere rimpatria� ed espulsi (almeno fino allo scadere del loro permesso di sog-giorno) sono allontana� dai percorsi di accoglienza e integrazione nei quali erano inseri�. Persone che

si stavano inserendo con la lingua, la formazione, in mol� casi il lavoro, in relazioni sociali significa�-ve e quo�diane nella nostra comunità, devono es-sere respinte andando ad aggiungersi a chi vive di espedien�, di illegalità, di lavoro nero. Al di fuori di ogni controllo associato alla relazione e al proge�o di vita.Le proteste che si stanno sollevando in tu�a Italia stanno frenando la linea dell’intervento “duro e immediato”. Ai Comuni, ancora informalmente, il ministero dell’Interno ha garan�to che chi con per-messo umanitario è già nello Sprar (Sistema di pro-tezione per richieden� asilo e rifugia�) potrà rima-nere fino alla fine del percorso, ma non è garan�ta la sos�tuzione. Così come più pruden� sono gli a� nei confron� dei minori e delle persone più vulne-rabili.Intanto, però, sono sta� anche taglia� i fondi vin-cola� per curare i migran�, rompendo quell’obbli-go cos�tuzionale che “tutela la salute come fonda-mentale diri�o dell’individuo e interesse della col-le�vità”. È evidente per i nostri cos�tuen� che ridurre diri� è contro l’interesse della comunità, di tu�: avere più persone senza salute, senza istruzione, senza formazione e lavoro, senza risor-se per vivere crea maggiore insicurezza, tensioni, illegalità, divisioni, rabbia sociale. Oltre a negare quello spirito di fraternità che deve essere alla ba-se della nostra convivenza.Siamo dunque chiama� di fronte a leggi sbagliate e

L'ordinamento giuridico italiano si conforma alle

norme del diritto internazionale generalmente rico-

nosciute.

La condizione giuridica dello straniero è regolata

dalla legge in conformità delle norme e dei trattati

internazionali.

Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese

l'effettivo esercizio delle libertà democratiche ga-

rantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo

nel territorio della Repubblica, secondo le condi-

zioni stabilite dalla legge.

Non è ammessa l'estradizione dello straniero per

reati politici

Articolo 10

COSTITUZIONE

DELLA REPUBBLICA ITALIANA

15 dicembre 2018

CORPUS DOMINI NEWS

S e per andare al “Corpus” percorrete via Pierluigi da

Palestrina e mentre camminate vi guardate un po' intorno, avre-te notato la scri�a work in pro-gress e, se siete un po' curiosi, vi sarete anche chies�: “Che cos’è?” e avrete scoperto che sono dei ragazzi che si me�ono a disposizione della comunità, per offrire dei servizi. Principal-mente si occupano di traslochi, ma sono ragazzi capaci, quindi se avete bisogno di una ripara-zione o di qualsiasi altro servizio non esitate a chiamarli. Lo sco-po di questo proge�o è quello di contrastare il fenomeno dei “neet” (not in educa�on, em-ployment or training) ragazzi a forte rischio di abbandono sco-las�co o che hanno già rinuncia-to agli studi e che si troveranno ben presto esclusi dal mercato del lavoro, perché non posseg-gono nessuna competenza cer�-ficata. I ragazzi sono par�� lavo-rando al Corpus Domini per poi allargarsi verso il quar�ere, ri-scuotendo un buon successo. Il proge�o fino a poco tempo fa era rivolto solo ai giovani uomi-ni, adesso si cerca di includere anche le giovani donne.

Come i ragazzi anche le ragazze – per ora Trisha e Adala – hanno iniziato a lavorare all’interno della parrocchia: in questo pe-riodo si sono occupate dell’offi-cina di work in progress, hanno levigato pali che saranno u�liz-za� per costruire delle panche, si sono occupate della “stanza dei miracoli” e ben presto da-ranno una mano a riordinare alcune stanze della scuola ma-terna. Insomma il lavoro in par-rocchia non manca mai, e per fortuna! La speranza è che tu�o questo lavorare perme�a loro di capire che hanno delle capa-cità, che la scuola purtroppo non sempre riconosce, e che possono essere u�li alla comu-nità a�raverso il loro operare.Ad ogni nuovo arrivato a Work in Progress è chiesto, prima di tu�o, di firmare un vero e pro-prio contra�o, nel quale sia lui (o lei) sia la parrocchia esplicita-no chiaramente le proprie re-sponsabilità e i ruoli. Si parte poi con il lavoro – retribuito – prima all’interno della parrocchia (dove possiamo anche per-me�erci di sbagliare, qualche volta!), poi nel quar�ere o per chiunque abbia necessità dei

WIP SI ALLARGA ALLE RAGAZZE nostri servizi…Un pezzo fondamentale del pro-ge�o è poi il legame con i servizi sociali territoriali, con i quali WiP è sempre a stre�o con-ta�o, sia per qualche nuovo ini-zio, sia per il monitoraggio di chi vi è già inserito.Nel tempo, ci siamo resi conto che Work in Progress ha cam-biato i nostri sguardi. Ha cam-biato lo sguardo di mol� parroc-chiani, che vedevano nei ragazzi e nelle ragazze solo dei “perditempo”, mentre ora li chiamano per sgomberare una can�na o �nteggiare una stanza. Ha cambiato lo sguardo dei ra-gazzi verso il mondo adulto, ora non più così distante ma fa�o di persone che lavorano con loro spalla a spalla e che gli affida responsabilità importan�.Ha cambiato, infine, lo sguardo dei ragazzi rispe�o alla parroc-chia e al quar�ere, perché i tan� lavori fa� – che si tra� della costruzione di una panca o di una ringhiera ridipinta – sono lì a tes�moniare le loro abilità e il loro valore. Di quei luoghi, dun-que, sentono che bisogna aver cura!

Ke�y e Filippo

S trada facendo...il tema che ci accompagna quest'anno.

La strada, spazio di incontri, di solitudini cercate o capitate, di passi diversi, di corse, di rallen-tamen�, di zoppicamen�, di sal-telli e di passi tranquilli.

La strada, spazio di scoperte, di conferme, di sguardi diversi, di sguardi incrocia� e sostenu�.Viaggeremo con bimbe e bimbi, sulle strade a loro note e su quelle ancora da conoscere.Il primo viaggio è iniziato verso Betlemme, tante strade com-porranno il nostro Presepe che troverete in chiesa perché tan� sono i piedi, i piccoli piedi che le percorrono nelle loro unicità e che lungo il cammino troveran-no doni diversi da tenere con sé e portare nelle loro famiglie.Sguardo limpido, cuore leggero, pura sapienza che rende le stra-de di bimbe e bimbi degne di rispe�o e di ascolto con lo stes-so cuore leggero che ci mostra-no loro.

STRADA FACENDO...

Ci piace augurare a tu� un buon cammino, una buona stra-da per questo Avvento, che ci trovi tu� riuni� alla fine a�orno alla stessa presenza di Amore e Gioia infinita: Gesù.Buon Natale dal personale della Scuola dell'Infanzia e da bimbe e bimbi!

Nicole�a

Don Marco e i ministri della Comunione stan-

no portando gli auguri della Comunità agli

ammala� e agli anziani che non sono in grado

di uscire.

Chi desiderasse ricevere una visita può telefo-

nare in segreteria parrocchiale (0521 493519)

AUGURI DI BUON NATALE A TUTTI

CAMPO INVERNALE A CAPRIGLIO

Dal 3 al 5 gennaio 2019 si svolgerà un campo invernale a Capriglio per ragazze e ragazzi delle scuole superiori.

Per informazioni rivolgersi a:Filippo Binini 340 9290957Stefano Carbognani 348 0653197

PARROCCHIA CORPUS DOMINI - Piazzale A. Rolla 3 - 43123 Parma (PR)Tel. 0521493519 - Fax 0521466278 - E-mail: [email protected]: dominiblog.wordpress.comSegreteria: dal lunedì al sabato 9:00 - 12:00 e 15:30 - 18:00

CORPUS DOMINI NEWS

15 dicembre 2018 CORPUS DOMINI NEWS

calendario parrocchiale

Ciao a tu�,siamo i ragazzi e le ragazze del gruppo di prima media e, per sen�rci più partecipi della nostra comunità, s�amo organizzando un merca�no con piccoli lavori fa� da noi.Il ricavato servirà per contribuire all'acquisto delle Bibbie per bim-be e bimbi della Chioccia.Per questo vorremmo invitarvi domenica 16 dicembre sul piaz-zale della Chiesa, prima e dopo la Messa delle 11:30, per l'acquisto dei nostri bellissimi manufa�; per rendere più gioioso il nostro e vostro Natale.Auguri a tu�!

ragazzi e ragazzedella prima media

MERCATINO DI NATALE

h�ps://

dominiblog.wordpress.com/201

8/12/01/le�era-avvento-2018/

Durante l’Avvento e per tu�o il periodo di Natale raccoglieremo le offerte per proseguire con gli importan� lavori di ristru�ura-zione e messa a norma dei locali parrocchiali.A questo proposito è importante leggere la le�era di don Marco, scri�a per spiegare lo stato dei lavori.La trovi in chiesa e nel sito:

RACCOLTA FONDI

Non avevo mai visto da vicino i “prigioni”: che impressione!

Grandi blocchi di marmo dai quali – per opera del genio scultoreo di Michelangelo –fuoriescono figure umane appena sbozzate, anime intente a liberarsi fa�cosamente dalla schiavitù che li imprigiona alla materia. “Lo spi-rito che cerca di liberarsi dalla carne per anela-re a Dio”: così recita un car�glio. Difficile non riconoscersi in quei corpi protesi: chi non ha sperimentato la pesantezza che la vita ci riser-va? Ognuno di noi potrebbe scegliere una di queste statue come specchio delle proprie fa�-che più vere. La visita veloce a Firenze, per avvi-cinarli dire�amente, è arrivata come un regalo: non li dimen�cherò!

Nemmeno dimen�cherò il pensiero che -quasi per contrasto - la visione di queste opere mi ha messo in cuore, come luce di vigilia per i giorni che abbiamo davan�. Qualcuno si è inna-morato di questa nostra greve, ingombrante, limitata, mortale umanità. L’ha scelta, con la grazia con cui si elegge un partner per la danza. L’ha abbracciata, con la passione con cui si stringe chi non si vuol lasciare più. L’ha fa�a sua, animandola dal di dentro della leggerezza tanto a�esa. Si è lasciato contagiare, arric-chendo il mistero di Dio di ciò che forse ancora ne mancava.

Presto è Natale, visita ravvicinata al volto di Colui che da sempre ha proge�ato queste nozze. “Emmanuele, che significa Dio-con-noi”: così recita un car�glio. Che impressione!

don Marco

Lunedì 17 dicembre, alle ore 18:30 presso i locali del circolo, è con-vocata l'assemblea dei soci del Circolo Anspi Corpus Domini. Sarà anche l'occasione per eleggere il nuovo Consiglio Dire�vo.

Tu� i tessera� sono invita� a partecipare!

18 mar Servizio Ministeriale ore 21

20 gio preghiera di Natale per bimbi e bimbe ore 16:30 in chiesa

22 sab sacramento del perdono ore 9:30-12 e 15-18:30 in chiesa24 lun sacramento del perdono ore 9:30-12 e 15-18:30 in chiesa

3 giocampo invernaleper ragazze e ragazzi delle superiori a Capriglio

4 ven

5 sab

6 dom "la Chioccia" (3°gruppo) ore 9:30 alla Scuola dell'Infanzia

12 sab gruppo sposi seniores ore 18:30 presso famiglia Brandonisio

13 dom "la Chioccia" (2°gruppo) ore 9:30 alla Scuola dell'Infanzia

15 marConsiglio Pastorale della Nuova Parrocchiaore 21 in San Giovanni Battista

18 ven Un’Ora di Ascolto “Salmi Giorno e Notte” ore 21 in chiesa

20 dom"la Chioccia" (1°gruppo) ore 9:30 in oratorio

formazione per adulti ore 11:15presso la chiesa di San Giovanni Battista

22 mar incontro di formazione per giovani ed adulti ore 21 sala gialla

27 dom "la Chioccia" (4°gruppo) ore 9:30 alla Scuola dell'Infanzia

29 mar Servizio Ministeriale ore 21