Coronavirus, è tempo di stringere i denti Più forti nella preghiera · cari reso ancora più...

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SETTIMANALE DEL FRIULI Settimanale locale ROC Poste Italiane S.p.a. Spedizione in abb. post. Decreto Legge 353/2003 (conv. in L. 22/2/2004 n. 46) Art. 1, comma 1, DCB Udine Mercoledì 25 marzo 2020 anno XCVII n.13| euro 1.50 www. lavitacattolica.it Osoppo a pag. 22 Da Pittini ambulanza per la Terapia intensiva Codroipo a pag.25 Abaco viaggi riporta a casa gli italiani Più forti nella preghiera Coronavirus, è tempo di stringere i denti Lettera dell’Arcivescovo C ari fratelli e sorelle, vi faccio giungere ancora la mia parola per esservi vicino e tenere vivo tra noi il dialogo, anche se il coronavirus continua ad impedire di incontraci di persona e, specialmente, di riunirci nelle nostre chiese per partecipare alle celebrazioni della santa Quaresima. Pur se fisicamente lontani, noi crediamo che i battezzati sono uniti tra loro da una comunione spirituale che è tenuta viva dallo Spirito Santo. Questa è una comunione forte perché supera tutte le barriere; supera addirittura la barriera della morte. Grazie ad essa infatti noi siamo sempre uniti a Gesù, a Maria, ai nostri cari defunti. È come il filo elettrico attraverso cui trasmettere la nostra preghiera fino al cuore di Gesù e al cuore di Maria, la Madre a cui ci stiamo rivolgendo sempre più intensamente. + ANDREA BRUNO MAZZOCATO (segue a pagina 3) Messaggio dei Vescovi del Friuli Venezia Giulia GRAZIE AGLI “ANGELI CUSTODI” DI CHI SI È AMMALATO a pagina 3 Famiglia friulana in preghiera Ecco i consigli per tenere lontani il virus e le truffe a pagina 6 Vademecum di autodifesa «Depressione morale, primo rischio da evitare» a pagina 9 L’imprenditore Giovanni Fantoni «L Ateneo ha reagito. Goltre metà corsi on line» a pagina 20 Il rettore Roberto Pinton

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SETTIMANALE DEL FRIULI

Settimanale locale ROCPoste Italiane S.p.a.Spedizione in abb. post.Decreto Legge 353/2003 (conv. in L. 22/2/2004 n. 46)Art. 1, comma 1, DCB Udine

Mercoledì 25 marzo 2020anno XCVII n.13| euro 1.50

www. lavitacattolica.it

Osoppo a pag. 22Da Pittini ambulanza per la Terapia intensiva

Codroipo a pag.25Abaco viaggi riportaa casa gli italiani

Più forti nella preghieraCoronavirus, è tempo di stringere i denti

Lettera dell’Arcivescovo

C ari fratelli e sorelle,vi faccio giungere ancora la miaparola per esservi vicino e tenerevivo tra noi il dialogo, anche

se il coronavirus continua ad impedire di incontraci di persona e, specialmente, di riunirci nelle nostre chiese per parteciparealle celebrazioni della santa Quaresima.Pur se fisicamente lontani, noi crediamo che i battezzati sono uniti tra loro da unacomunione spirituale che è tenuta viva dallo

Spirito Santo. Questa è una comunione forte perché supera tutte le barriere; superaaddirittura la barriera della morte. Grazie ad essa infatti noi siamo sempre uniti a Gesù, a Maria, ai nostri cari defunti. È come il filo elettrico attraverso cui trasmettere lanostra preghiera fino al cuore di Gesù e al cuore di Maria, la Madre a cui ci stiamo rivolgendosempre più intensamente.

+ ANDREA BRUNO MAZZOCATO(segue a pagina 3)

Messaggio dei Vescovidel Friuli Venezia Giulia

GRAZIE AGLI “ANGELI CUSTODI” DI CHI SI È AMMALATO

a pagina 3

Famiglia friulana in preghiera

Ecco i consigliper tenere lontani il viruse le truffe

a pagina 6

Vademecum di autodifesa«Depressionemorale, primo rischioda evitare»

a pagina 9

L’imprenditore Giovanni Fantoni«L’Ateneo ha reagito. Giàoltre metà corsion line»

a pagina 20

Il rettore Roberto Pinton

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LA VITA CATTOLICA2 mercoledì 25 marzo 2020

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a Chiesa celebra oggi lafesta dell’Annunciazionedel Signore. È la festa dellasperanza perché Dio Padreapre i cieli e ci viene

incontro mandando suo Figlioche si fa uomo, accoltodall’«Eccomi!» di Maria nel suogrembo vergine e nel suo cuorepieno di fede. Maria è la Porta delCielo attraverso cui Gesù entra inmezzo a noi e abbraccia ogniuomo come proprio fratello senzapiù abbandonarlo né in vita, néin morte.Alle braccia misericordiose diGesù risorto e di Maria, sua enostra Madre, noi Vescovivogliamo affidare i fratelli e lesorelle ai quali il contagiomaligno del coronavirus ha toltola vita fisica. La nostra preghieradi suffragio si unisce a quella deiloro parenti e amici ai qualidesideriamo farci vicini in questomomento di distacco dai propricari reso ancora più dolorosodall’impossibilità di esser statiaccanto a loro nelle ore di agoniae nel momento della morte.Riposino in pace i nostri defunti ela preghiera, che noi eleviamo,ottenga loro la purificazione daogni peccato e la gioia eternanella Comunione dei Santi.Il nostro pensiero di Pastori va avoi malati a causa del virus, inparticolare ai molti ricoverati inospedale in condizioni a voltemolto gravi. Questo male, oltreche contaminare il vostro corpo,vi costringe a un sofferto e, a

L

volte, angoscioso isolamentodagli affetti più cari. È una penadell’anima per voi e per i vostriparenti e amici che non possonostare accanto al vostro letto.Anche i nostri sacerdoti nonpossono raggiungervi portando ilconforto spirituale dei sacramenticristiani. Vi portiamo nel cuore eil nostro affetto per voi sitrasforma in preghiera. Il SignoreGesù - che ha condiviso la nostrasofferenza sulla croce, con accantola Madre Addolorata – raggiungail vostro cuore consacrato a lui nelbattesimo. Vi doni il suo Spiritodi consolazione e di speranza.Da numerose e belletestimonianze sappiamo che imalati possono contare sulla

vicinanza di tanti bravi medici,infermieri e operatori sanitari.Carissimi, con la vostraprofessionalità, umanità ededizione senza calcoli statescrivendo un capitolostraordinario nella storiadell’assistenza sanitaria. Tutta lapopolazione ne è consapevole enoi Vescovi vogliamo darvenetestimonianza. Accanto ai letti deifratelli provati dal male assumeteveramente la figura degli “angelicustodi” che proteggono,consolano e rassicurano. Sepotete, fatevi anche eco dellanostra preghiera portandola agliorecchi e al cuore dei malati peraiutarli a vivere la loro prova condignità umana e cristiana.

Abbracciamo con la nostrapreghiera anche gli operatori dellabenemerita Protezione civile etutti i volontari delle parrocchie edelle varie associazioni checompongono una retestraordinaria di solidarietà asostegno di chi patisce disagi acausa del dissesto creatodall’epidemia. Assieme a lororicordiamo gli uomini e le donnedelle Forze dell’ordine impegnatigiorno e notte e con tantapazienza a far osservare ledoverose norme di prevenzione,mantenendo con la giustadisciplina anche la tranquillitàdelle nostre terreVogliamo, infine, esprimeresolidarietà e fattiva

collaborazione ai nostriAmministratori che, con ruolidiversi, hanno responsabilità digoverno nella nostra Regione, neiComuni e nelle altre realtàamministrative. Comprendiamobene quanto sia difficile per voiprendere decisioni in unasituazione di tale complessaemergenza. Invochiamo lo SpiritoSanto di Dio perché illumini lavostra mente e sostenga la vostracoscienza nell’arduo compito diindividuare e scegliere, tracontrastanti esigenze, il benecomune della popolazione.Nella gara di solidarietà che si èavviata sul nostro territorio per farfronte comune contro ilcoronavirus, vediamo palpitarenella nostra gente il cuoregeneroso e solidale del BuonSamaritano. Teniamolo vivo innoi con la preghiera perché è laforza che ci permetterà disuperare uniti questo tempo diprova.Per intercessione della BeataVergine dell’Annunciazione, sututti invochiamo la misericordia ela benedizione del Padre, delFiglio e dello Spirito Santo.Mercoledì, 25 marzo 2020, Festa del-l’Annunciazione del Signore+ Carlo Roberto Maria Redaelli

(Arcivescovo di Gorizia)+ Andrea Bruno Mazzocato

(Arcivescovo di Udine)+ Giampaolo Crepaldi

(Arcivescovo-Vescovo di Trieste)+ Giuseppe Pellegrini (Vescovo

di Concordia-Pordenone)

Messaggio ai fratelli e sorelle colpiti dal coronaviruse a coloro che si prodigano per la salute di tutti

Tutti protesi nello stesso sforzoI VESCOVI DEL FRIULI-V.G.

| I vescovi della regione hanno definito “angeli” i medici e gli infermieri che stanno assistendo i contagiati da coronavirus

LETTERA AL POPOLO DI DIO. Segue dalla primaTrasmette anche la preghiera di suffragioper i nostri defunti. Essi sentono il nostroricordo e la nostra preghiera e ce ne sonoriconoscenti, perché non liabbandoniamo anche se alcuni di loro,come capita in questo tempo, affrontanoil passo della morte senza aver vicino lepersone care.Oltre che con la preghiera, troviamo altrimodi per interessarci gli uni degli altiusando i diversi mezzi di comunicazione.Il tempo dell’emergenza si allunga ecresce, di conseguenza, per molte personeil peso della solitudine. Tanti, poi, sonoin ansia per la malattia di qualche lorocaro che spesso costringe alla quarantenal’intera parentela. Aumenterà, inoltre, ilnumero di persone e di famiglie che siritroveranno in ristrettezze economiche,con i bisogni primari da soddisfare.Nessuno allora nelle nostre comunità siaperso di vista! Se rafforzeremo lasolidarietà tra di noi, usciremo da questotempo di prova avendo sconfitto un altrovirus malefico: il virus moraledell’individualismo.Permettete che riprenda, adesso, l’altroinvito che già vi rivolgevo nel messaggiodella settimana scorsa. Come cristianisiamo chiamati ad osservare con gli occhidella fede gli im-prevedibili avvenimentiche stanno travolgendo il mondo. Dio èpresente e vuol dirci una pa-rola per la

nostra salvezza. Nel Vangelo troviamoquesto sofferto rimprovero: “Sapete inter-pretare l’aspetto del cielo e non sietecapaci di interpretare i segni dei tempi?”(Mt 5,25). Quali segnali ci sta lanciandolo Spirito del Signore?Colgo una risposta nel vangelo didomenica prossima, quinta diQuaresima, che propone il racconto delgrande miracolo della risurrezione diLazzaro. San Giovanni ci presenta Gesùche, giunto alla tomba di Lazzaro, sicommosse ed ingaggiò una lotta controla morte per strapparle l’amico a cui lolegava un amore profondo. Con vocepotente chiamò Lazzaro fuori dallatomba da dove nessun uomo, una voltaentrato, può più uscire. La morte fusconfitta e lasciò andare la sua preda.Gesù riabbracciò l’amico che non avrebbepiù abbandonato in eterno. Anche se perLazzaro sarebbe poi tornato il momentodella morte fisica, Gesù gli annuncia chelo avrebbe portato con sé in quella vitanuova che sarebbe stata inaugurata (perevitare il doppio “avrebbe”) il mattino diPasqua con la sua risurrezione.In questo tempo stiamo tutti lottando,alcuni anche eroicamente, contro il virusche ci minaccia di morte fisica. Èun’impresa benemerita che Gesù fece perprimo restituendo a Lazzaro la vita fisicae gli affetti delle sorelle e degli amici.

La Parola di Dio, però, ci invita adaccorgerci che ognuno di noi ha tendenzaa rinchiudersi in un’altra tomba, quelladell’egoismo. L’egoista è uno che tende arinchiudersi in se stesso. Non tiene losguardo aperto verso gli altri perché èrivolto a soddisfare solo i propri bisogni,tornaconti e interessi. Non tralascia sestesso per donarsi, ma usa gli altri persoddisfare la propria insaziabile sete dipiacere, la voglia di possedere e diconsumare. Si riduce, così, alla solitudinee il cuore diventa per lui come unatomba. È la morte della sua anima,peggiore della morte del corpo, perchésegna il fallimento di tutta l’esistenza.Ebbene, Gesù ha donato tutto se stesso,fino all’ultima goccia di sangue, perstrapparci da questa terribile tomba che èla stessa in cui si è rinchiuso il diavolo. Eper far entrare in noi il suo Spirito,realizzando una vera “trasfusione” diamore nel nostro cuore. Così lo trasformada tomba a tempio santo, in grado diospitare in sé tanti altri fratelli. Questa èla risurrezione che ha generato i santi eha cambiato il mondo. Chi la vive è giànella vita eterna perché la morte fisicasarà il passaggio per entrare nellaComunione dell’Amore con Gesù, Mariae tutti i santi.

+ Andrea Bruno Mazzocatoarcivescovo

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SPECIALEmercoledì 25 marzo 2020 3

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IL PUNTO DIOCESANO. Continua la vicinanza ai fedeli e comunità, anche grazie alla tecnologia

La sfida di una Chiesa resiliente? Fare comunione nella difficoltà embra essere ancora lontano

il ritorno all’agognatanormalità che - per uncristiano - significa anchevivere la propria fede in una

dimensione comunitaria,partecipando alla Santa Messa, agliincontri, ai momenti di preghiera. LaChiesa friulana persiste,tenacemente, nel misurarsi con lasfida tra le più insidiose postedall’epidemia di coronavirus:continuare a nutrire e coltivare unsenso profondo di comunione.

Alimentare la comunione

Un’impresa certo non facile, a trattiin salita, ma decisiva. Non a caso nelsuo «Messaggio al popolo di Dio»(pubblicato integralmentesull’edizione di Vita Cattolica dellasettimana scorsa e sul sitowww.diocesiudine.it, ndr)l’arcivescovo, mons. Andrea BrunoMazzocato, scriveva: «Per resistereassieme è necessario “non perdercidi vista l’uno con l’altro”. Ilcoronavirus ci costringemalignamente ad isolarcifisicamente gli uni dagli altri. Nondeve, però, riuscire a sfilacciare ilegami di affetto, amicizia,solidarietà che ci legano». Unasollecitazione rivolta anche aisacerdoti diocesani: «Aiutiamoci atrasformare questa difficoltà inun’occasione per ravvivare i rapportitra di noi. Lasciando da partepregiudizi e difficoltà di intesa che cipossono essere tra noi, con cuoreumile pensiamoci fratelli, uniti daquel legame di amore che Gesù hacreato tra noi grazie al sacramentodell’Ordine sacro».

Il sollievo della tecnologia

E se da una parte c’è il dolore

S

profondo per l’impossibilità dipartecipare di persona alla SantaMessa, dall’altra c’è il sollievo datodal fatto che la tecnologia staportando le celebrazioni dentro lenostre case: alle 19.30 mons.Mazzocato celebra quotidianamentel’eucarestia, come anche la messadomenicale alle 10, trasmessa indiretta, dal Santuario della BeataVergine delle Grazie, dall’emittente

diocesana e pure su Telefriuli; inoltreogni giorno alle 18 Radio Spazio dàin diretta la recita del Santo Rosario. Gli Uffici pastorali, dal canto loro,stanno mettendo a disposizionenumerosi materiali ad hoc e diversiper ambito ed età così da riscoprire,in questo tempo di prova, lapreziosità della preghiera in famiglia(ne parliamo più diffusamente a pagina13), tutti disponibili on line sul sito

diocesano. Questa settimanatroverete anche qui su Vita Cattolicaun’utile guida per la preghierapersonale (alle pagine 16 e 17).Insomma, tanti strumenti per raccoglierela sfida che il pastore della Chiesafriulana ha lanciato ai suoi fedeli:«Questa Quaresima “del coronavirus”sia un tempo di risveglio della nostracoscienza e si riaccenda in noi ildesiderio forte di liberazione dallepesantezze del peccato per avere unacoscienza più leggera, che sa volare sulleali dell’amore che Gesù ci ha insegnato».

Le indicazioni diocesane

Ricordiamo per tanto quali sono ledisposizioni indicatedall’Arcivescovo, in ottemperanzaalle restrizioni imposte dalle autoritàper contenere il più efficientepossibile il contagio da coronavirus:sono sospese le celebrazioniliturgiche con la partecipazione delpopolo; sono altresì sospese lecelebrazioni dei battesimi e deimatrimoni mentre per i funerali restala possibilità di una breve preghierain cimitero con la benedizione delcorpo del defunto; sono sospesi gliincontri di catechismo, le attivitàdegli oratori e tutti gli altri incontri diqualunque tipo che prevedano un

assembramento di persone.Comunque, in ogni situazione èrichiesto che «si garantiscal’osservanza delle norme di sicurezzarichieste dal Decreto governativo» eche in particolare «si evitil’assembramento di persone e simantenga la distanza di sicurezzainterpersonale di almeno un metro;si curi particolarmente la pulizia diambienti, suppellettili e oggetti diuso liturgico».Infine, «nell’impossibilità dipartecipare alle Sante Messe festive -ha evidenziato l’Arcivescovo tra leindicazioni per questo tempo -, ifedeli sono invitati ad assolvere ilprecetto festivo assistendo allecelebrazioni trasmesse via radio,televisione e “in streaming”. Inoltresono invitati a trovare tempopersonale e in famiglia per lapreghiera, la meditazione dellaParola di Dio e per opere di carità. Inparticolare, rivolgiamoci a Maria,nostra Madre, con la preghiera delsanto rosario». Per il testo integrale delledisposizioni, nonché per restaresempre informati, si rimanda sempreal sito diocesano(www.diocesiudine.it).

Anna Piuzzi

| La possibilità di trasmettere in diretta le Sante Messa è preziosa in questa emergenza

elle mie giornateRadio Spazio è daparecchi anni unapresenza fissa e inquesto tempo così

cupo ne apprezzo ancora di piùla compagnia, alleggerisce laquotidianità. Ad esempio,l’appuntamento delle 18 con ilrosario è diventato una nuovaabitudine di cui sono molto grata,mi fa sentire parte di unacomunità». Sono le parole diun’ascoltatrice - Maria, 58 anni diMajano - che da una settimana è inferie forzate a causa dell’epidemiadi coronavirus. Ed è proprioquesto il senso profondo delladecisione della redazione di Radio

«NSpazio di “rinforzare” laprogrammazione, offrendo alpubblico tanto momenti di“leggerezza” quanto nuoviappuntamenti all’insegna dellafede. Un modo per sentirsi incomunione. È così possibileascoltare ogni giorno la SantaMessa presieduta dall’arcivescovo,mons. Andrea Bruno Mazzocato,al Santuario udinese della BeataVergine delle Grazie: dal lunedì avenerdì la Messa si celebra alle19.30; sabato alle 18.30 ed ècelebrata in friulano da pre RizieriDe Tina. La domenica, invece,l’appuntamento con la Messa èalle 10.Lungo tutta la Quaresima, inoltre,

ogni venerdì alle 15 vienetrasmessa la Via Crucis, conmeditazioni in italiano e infriulano, a cura di don Loris DellaPietra e don Christian Marchica.Come detto, non manca lapreghiera del Rosario, trasmessaogni giorno da lunedì al venerdì indiretta alle 18 (la domenica anchealle 8) da Paderno, guidato da donAlessandro Fontaine.E poi, in queste giornate – dallunedì al venerdì – alle 9.30, alle11.30 e alle 17 va in onda «In girocon le storie»: Michele Polo, attoree marionettista, porterà gliascoltatori in giro per il mondostando però comodamente a casagrazie alle sue storie bellissime.

Puntuale poi come semprel’informazione quotidiana, localee nazionale. E come sempre, dalmartedì al sabato - alle 10 e inreplica alle 15 -, c’èl’approfondimento sull’attualità inFriuli con «Gjal e copasse»condotto, in lingua friulana, daFederico Rossi. Tante le rubrichesettimanali, per consultare ilpalinsesto: www.radiospazio103.it.

A.P.

Radio Spazio, ora più che maistrumento per fare comunità

| Don Alessandro Fontaine

Nell’emergenza coronavirus l’emittente diocesana arricchisce il palinsestoe consente ai fedeli di vivere le celebrazioni della Quaresima

In preghiera col PapaPapa Francesco ha invitato i cristianidi tutte le confessioni religiose a unapreghiera comune, recitando il Padrenostro, mercoledì 25 marzo, alle 12,per l’umanità colpita dal coronavirus.Dal sagrato vuoto di Piazza SanPietro, inoltre, venerdì 27 marzo alle18 darà una benedizionestraordinaria Urbi et Orbi. A tutticoloro che si unirannospiritualmente a questo momento dipreghiera tramite i media saràconcessa l’indulgenza plenaria.«Serve una preghiera universale,compassione, tenerezza» ha dettoBergoglio , manifestando «vicinanzaa medici, infermieri, volontari, alleautorità che devono prenderemisure dure per il nostro bene».Avvenire, Tv2000, InBluradio, Sir eFederazione Italiana dei SettimanaliCattolici, d’intesa con la Segreteriagenerale della CEI, invitano i fedeli, lefamiglie e le comunità religiose adunirsi al Papa nella recita del PadreNostro e a ritrovarsi, lo stesso giorno,alle 21 per recitare insieme il Rosarioche verrà  trasmesso da TV2000 eInBluradio.

ANNUNCIAZIONES. Messa dal Duomo

■ Mercoledì 25 marzo la Chiesa universalecelebra l’importante solennitàdell’Annunciazione del Signore. L’Arcivescovo,mons. Andrea Bruno Mazzocato,nell’occasione presiederà dunque, alle 19.30,la Santa Messa - trasmessa in diretta da RadioSpazio e Telefriuli - non come ogni giornodalla Basilica delle Grazie, ma dalla Cattedraledi Udine dedicata proprio a Santa MariaAnnunziata.

INIZIATIVE WEBSul sito diocesano

■ In queste settimane - segnate dall’emergenzacoronavirus - per stare accanto, in forma nuova,ai fedeli, sono diverse le Parrocchie, Cp, e Foranieche si stanno organizzando per vivere momentidi preghiera e condivisione online. Si chiededunque di segnalare all’Ufficio Comunicazionisociali ([email protected]) pagine web, profili egruppi sui social network così da poter offrire, sulsito diocesano, una panoramica completa dellerisorse che il territorio sta generando.

SPECIALELA VITA CATTOLICA4 mercoledì 25 marzo 2020

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uasi mille i tamponi rilevatipositivi al Coronavirus in FriuliVenezia Giulia con un incre-mento, tra lunedì e martedi, di62 casi. Dieci, invece, i decessi

in più che portano a 64 il numerocomplessivo di morti con Covid-19. Ilnumero più alto è quello registrato nel-l’area Trieste-Gorizia con 41 decessi, se-guito da Udine (18) e Pordenone (5).Resta stabile (pari a 49 casi) il numerodi persone che attualmente si trovanoin terapia intensiva, mentre i pazienti ri-coverati in altri reparti risultano essere195. In regione, dunque, non si registraancora quella tendenza al rallentamentodel contagio che si è verificata qualchegiorno fa in Lombardia (mentre ieri èripresa la tendenza all’aumento) e, moltoparzialmente, in Veneto. Resta in vigore,pertanto, l’obbligo di restare in casa. Tan-to che il Governo ha portato le sanzionida 400 a 3 mila euro per chi non ottem-pera ai divieti. Da oggi, intanto, c’è unanuova stretta. Gran parte delle aziendechiudono: circa 7 aziende ogni 10. Pocomeno di 60 mila i lavoratori che sono acasa e non hanno copertura rispetto agliammortizzatori sociali ordinari (vedi le9 settimane disponibili per le grandiaziende) e che necessitano di un minimosostegno. Le grandi aziende, a cominciaredalla Danieli, hanno chiuso (propriomentre stanno riprendendo a pieno rit-mo le loro consorelle in Cina. Per feliceparadosso, alla Safilo, dove da luglio ar-riverà la cassa integrazione, si continuaa lavorare. I sindacati minacciano lo scio-pero. Ma l’azienda dice che sta applican-do tutte le misure di sicurezza previste

Q

dal codice governativo. E c’è già chi, conpreoccupazione, guarda al post-corona-virus. «Manca la strategia per il dopo so-stiene e ora serve liquidità, poiché perun trimestre il comparto sarà del tuttosguarnito» spiega il presidente del clusterLegno-Arredo, Franco di Fonzo. Vistoda Cna Fvg il fermo attività «è un sacrificioche imprese lavoratori e cittadini devonosostenere con responsabilità per scon-figgere un nemico invisibile», dice il pre-sidente Nello Coppetto, mentre Con-

fartigianato Fvg che conta il 42% delleaziende autorizzate a lavorare - invita a«sostenere le nostre imprese comprandoitaliano e artigiano». Il segretario dellaCisl Fvg, Alberto Monticco, riscontra chealcune aziende hanno iniziato a chiedereil cambio del codice Ateco, per poter pro-seguire con l’attività: «sarebbe utile avereun monitoraggio su queste operazioniper capire se si tratta di aggiornamentinecessari oppure di modifiche determi-nate da altre logiche». Ci sono poi lavo-

ratori – si legge in una nota Cisl – costretti,in molti troppi casi, a lavorare anche sen-za dispositivi di prevenzione, come staaccadendo in diverse case di riposo.Non nasconde – anzi – la sua preoccu-pazione la presidente di Confindustria,Anna Mareschi Danieli, che sottolinea:«Nel tempo è successo per la sanità ciòche ora sta accadendo per le imprese:ovvero è passato un concetto di mala-sanità per autogiustificare un costantetaglio alla spesa pubblica di questo set-tore, additata come costosa e ricca disprechi. Oggi le aziende sono consideratei nemici, i cattivi da controllare perchéevasori, inquinatori e schiavisti. Passa-temi la pesantezza delle affermazioni,ma è ora di dire le cose come stanno».Vogliamo davvero aspettare - si chiedela presidente - che anche le imprese chiu-dano o falliscano per vedere riconosciutoil contributo che le stesse danno all’interoPaese? «In questo momento non bisognerebbepiù guardare alla quantità di risorse chesi immettono ma immetterle perché al-trimenti rischiamo di far saltare l’econo-mia reale”, afferma il presidente Massi-miliano Fedriga. “Se salta l’economiareale, saltano i Paesi – ha aggiunto Fedriga-. I Paesi sono retti dai contributi che pa-gano le imprese e le realtà produttive equei contributi servono anche a garantirelo stato sociale, che significa anche pagareil diritto alla salute dei cittadini». “Sequalcuno crede che mettendo vincoli olacciuoli risolve il problema, lo dram-matizzerà ancora di più rispetto ad oggi”ha concluso.

F.D.M.

In aumento i positivi, i ricoveri. E i morti. Chiudono 7 aziende su10. La paura dei lavoratori, la preoccupazione degli imprenditori

Ancora nessun rallentamentoI DATI FRIULANI

| In aumento i positivi al test del Covid-19

ggi più che mai, vedoconferme della stra-ordinaria funzione ditestimonianza deigiornali cattolici. In

questa emergenza sta emergendocon forza una domanda di buonainformazione da parte dei cittadinie la vostra realtà costituisce un seg-mento prezioso di quella rete in-formativa che sta accompagnandogli italiani in questi giorni difficilicon il valore della prossimità e laricchezza del pluralismo. Voci im-portanti che fanno sentire tante per-sone meno sole». Così il sottose-gretario Andrea Martella, titolaredella delega governativa all’Edito-ria.L’emergenza ha invaso anche leredazioni dei settimanali dioce-sani, l’impegno è massimo pergarantire un servizio puntuale,sia con i giornali di carta che conle edizioni online e via social. Maper arrivare ai lettori e agli ab-

«Obonati serve che la filiera dallatipografia, alle edicole e alla con-segna postale possa funzionare.Si riuscirà a mantenere attivotutto questo?«È stato un impegno assunto dalgoverno con convinzione, fin dal-l’inizio dell’emergenza. In tutti iDpcm che si sono susseguiti, le at-tività della filiera dell’informazionesono state preservate dalle restrizio-ni. La stampa è sempre un benepubblico essenziale, a maggior ra-gione in circostanze emergenziali.Mentre per necessità si restringonogli spazi di movimento dei cittadini,è la stampa ad offrire margini divera libertà».Numerose testate diocesanestanno offrendo gratuitamentel’edizione digitale, come valutaquesta scelta?«Sono scelte molto apprezzabili chedenotano attenzione verso i citta-dini, proprio per le ragioni primarichiamate».

Che cosa sta mettendo in campoil governo per salvaguardarequesto «bene» che è l’informa-zione locale come i settimanalidiocesani?«Prima di questa emergenza, con lalegge di bilancio abbiamo messoin sicurezza il settore fino al 2022,sterilizzando i tagli previsti in pas-sato; abbiamo stanziato 20 milionidi euro per la promozione della let-tura nelle scuole di ogni ordine egrado, comprese le paritarie; abbia-mo prorogato le agevolazioni po-stali per la spedizione dei giornali;abbiamo dato sostegno alle edicole.Anche con il decreto legge “CuraItalia” abbiamo dato un segnale diattenzione al settore con il raddop-pio del credito di imposta per le edi-cole e l’estensione del beneficio an-che ai distributori che raggiungonoi piccoli comuni. Stiamo lavorandoper migliorare ulteriormente le mi-sure a sostegno dell’intera filiera».Prima del coronavirus lei era im-

pegnato in una riforma completadel settore informativo, una ri-forma 5.0 L’esperienza che stia-mo vivendo in questo periodocambierà i programmi di rinno-vamento del settore?«Non vi è dubbio che questa emer-genza provocherà dei cambiamenti.Lo sta già facendo. Però le ragionidi una riforma che io ho chiamatoEditoria 5.0 rimangono tutte e no-nostante l’oggettivo rallentamentoimposto dall’emergenza stiamocontinuando lavorarci. Quandoquesta emergenza finirà dovremofarci trovare pronti a rilanciare que-sto settore che è strategico per laqualità stessa della nostra demo-crazia».

«Dai media cattoliciuna buona informazione»

| Andrea Martella

INTERVISTA. Parla il sottosergretario, Andrea Martella: «La stampaè un bene pubblico essenziale, a maggior ragione nell’emergenza»

RITIRO PENSIONI.Poste, anticipato ilrecapito■ Le pensioni del mese di aprileper i pensionati, titolari di unConto BancoPosta, di un Librettodi Risparmio o di una PostepayEvolution, saranno accreditate inanticipo il 26 marzo. Si cominciacon i cognomi dalla A alla B, gli S-Zl’1 aprile. Se si possiede una cartaPostamat, una Carta Libretto o unaPostepay Evolution, si puòprelevare in contanti da oltre 7000Postamat.

SPOSTAMENTI.Nuovo modulo, è il terzo

■ Cambia di nuovo – è la terzavolta - il modulo perl’autocertificazione dei cittadiniche devono spostarsi. Alla luce delnuovo decreto pubblicato inGazzetta Ufficiale, ci si può infattimuovere soltanto per i seguentimotivi: comprovate esigenzelavorative; esigenze di assolutaurgenza (per gli spostamenti in uncomune diverso); situazione dinecessità (per gli spostamentiall’interno dello stesso comune);motivi di salute.

INDENNITÀ. L’Inps pergli stagionali

■ L’Inps eroghererà un’indennitàdi sostegno, pari a 600 euro, anchea favore dei lavoratori stagionalidei settori del turismo e deglistabilimenti termali, che abbianocessato il rapporto di lavoro tra ilprimo gennaio 2019 e il 17 marzo2020.

CONFARTIGIANATO.Friulani, comprate friulano

■ «Compra friulano, compraitaliano, compra artigiano. Sostienile nostre famiglie». È lo slogan cheaffianca l’illustrazionecommissionata daConfartigianato-Imprese Udine aDaniel Cuello per invitare iconsumatori ad acquistareprodotti locali. «Alle imprese chevanno avanti a lavorare in questomomento di grave difficoltà va ilnostro grazie e tutto il nostrosostegno – afferma il presidente diConfartigianato Udine, GrazianoTilatti –. Queste realtàgarantiscono infatti un servizio chelo stesso Governo ha ritenutoessenziale per la popolazione e lofanno esponendosi in primapersona a fronte di guadagniridotti all’osso».

Notizie flash

SPECIALELA VITA CATTOLICA 5mercoledì 25 marzo 2020

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Vademecum, difendersida coronavirus e truffe

n questo periodo diemergenza, di grande timoree di tante incertezze, sonomolte le domande a cuianche i friulani cercano di

dare risposta. Ecco allora cheuna delle fonti più autorevolialle quali far riferimento è dicerto il Ministero della Saluteche, attraverso il suo sito –www.salute.gov.it –, corre inaiuto per fornire indicazioniimportanti su come comportarsiper difendersi non solo dalrischio sanitario derivantedall’infezione da nuovocoronavirus, ma anche da truffe efake news che in questomomento critico sonoparticolarmente pericolose pertutti, in particolare per i soggettipiù fragili. Al proposito, SeniorItalia Federanziani, ha messo apunto un vademecum rivoltoagli over 65 che, va sottolineato,in questo tempo diventapiuttosto prezioso per tutti, aprescindere dall’età. Ecco diseguito risposte chiare alledomande più ricorrenti nellefamiglie.Come difendersi dalle truffe?Non aprendo la porta a personeche si presentano comefunzionari pubblici incaricati disomministrare il tampone per ilcoronavirus, perché nessunincaricato di Azienda sanitaria odi pubblica amministrazione staeffettuando operazioni di questotipo senza preavviso.E se viene proposta unadisinfestazione?Anche in questo caso nonbisogna assolutamente farentrare in casa chi proponeun’operazione di questo tipo,pur se offre un servizio persanificare l’abitazione, ilcondominio o addirittura lebanconote.

I

La truffa può arrivare anche onlineo via telefono?Certo. Il consiglio è di nonrispondere a mail o telefonatecontenenti indicazioni sulCovid-19. In atto, infatti, non cisono iniziative organizzate inmerito e si tratta, con ogniprobabilità, di truffe. Bisognaanche stare in guardia dapubblicità ingannevoli cherimandano all’acquisto di rimedivari contro il coronavirus. È beneanche controllare i prezzi, inparticolar modo negli acquistionline di disinfettanti. A talproposito vengono segnalatenumerose truffe e rincariingiustificati.Come denunciare una truffa?Bisogna subito telefonare al 112.Non bisogna tacere quantoaccaduto.Come difendersi da false notizie?Non rilanciando messaggi, siaaudio che di testo, divulgatimediante applicazioni dimessaggistica o social network econtenenti notizie che possonogenerare allarme nella

popolazione.Sono validi i disinfettanti “fai date”?Non vanno assolutamentepreparati disinfettanti in casa cheprevedano l’utilizzo di sostanzepericolose. Possono esseredannosi per la salute umana.Quali sono le fonti corrette eautorevoli sul coronavirus?Per le notizie e le informazionisul Covid-19 si deve farriferimento ai siti ufficiali dellefonti istituzionali comeMinistero della Salute, Istitutosuperiore di sanità,Commissariati di pubblicasicurezza, Protezione civile,Croce Rossa.Come si trasmette il virus?Il Covid-19 si diffonde attraversoil contatto stretto con unapersona malata mediante legoccioline emesse con la tosse egli starnuti, oppure tramitecontatti diretti toccando con lemani contaminate (non ancoralavate) bocca, naso o occhi.Cos’è un “contatto stretto”?Una persona che vive nella stessa

casa di un contagiato di Covid-19; una persona che ha avuto uncontatto fisico diretto con uncaso di Covid-19, come adesempio una stretta di mano, iltoccare fazzoletti di carta usati, ilcontatto inferiore a un metro peralcuni minuti, la permanenzanello stesso ambiente chiuso ameno di un metro per alcuniminuti; aver fornito assistenzadiretta ad un caso di Covid-19senza l’impiego dei dispositivi diprotezione, quali guanti emascherina; aver viaggiato inaereo, o in treno, nei due postiadiacenti di un caso di Covid-19.Quali sono i sintomi della malattia?Quelli più comuni includonofebbre, tosse, difficoltàrespiratorie. Nei casi più gravi,l’infezione può causarepolmonite, sindrome respiratoriaacuta grave, insufficienza renale.A chi segnalare i sinotmi?Il punto di riferimento è ilmedico di medicina generaleche, tramite una apposita scheda,può valutare il reale rischio diessere contagiati da Covid-19. Si

raccomanda di contattarlotelefonicamente e non andare inambulatorio né in prontosoccorso senza indicazioni inquesto senso fornite dal medicoo attraverso il numero unicodella vostra regione.Cosa fare per avere una correttadiagnosi?È necessario eseguire le analisinei laboratori di riferimentoregionale attraverso un tamponefaringeo e nasale per la ricercadel virus. In caso di positività, ladiagnosi deve essere confermatadal laboratorio di riferimentonazionale dell’Istituto Superioredi Sanità.Il tampone si può chiedere?Non va chiesto e nemmenopreteso. Saranno i medici,valutando sintomi, contesto eluogo di residenza a disporre ono il tampone.Quali sono le corrette regole diigiene?Sono quelle raccomandate dalMinistero della Salute edall’Istituto Superiore di Sanità.Frequente lavaggio delle manicon acqua e sapone o consoluzione idro-alcolica, evitare ditoccarsi il naso, la bocca e gliocchi con le mani in quantoqueste vengono a contatto conmolte superfici che, secontaminate, possono trasferireproprio attraverso le mani ilvirus alla pelle, attraverso laquale può entrare poi nel corpo.Inoltre, quando si starnutisce o sitossisce coprire naso e bocca conil gomito piegato o un fazzolettodi carta, gettando quest’ultimoimmediatamente nelleimmondizie.Il cibo può essere veicolo ditrasmissione del virus?Normalmente il cibo non èveicolo di trasmissione del virus,ma occorre fare cautela nellapreparazione dei pasti,rispettando le usuali praticheigieniche.E gli animali da compagnia?Non vi è evidenza scientifica chegli animali da compagniaabbiano contratto l’infezione opossano diffonderla.E se qualcuno ci propone rimedimiracolosi?Assolutamente non acquistarenulla di quanto proposto.Farmaci specifici non ci sonoancora. L’unico consiglio restaquello di lavare bene con acqua esapone voi stessi e le mani.

Monika Pascolo

Autodifesa.Risposta ai dubbi e alle domande piùricorrenti e consiglisu come stare al riparo da raggiri e false notizie

SPECIALE

Diabetici, attivatonumero verde

È attivo a livello nazionale il numeroverde 800 942 425 che fornisceinformazioni alle persone affette dadiabete. L’iniziativa èdell’Associazione medici diabetologi(Amd) e della Società italiana didiabetologia (Sid) che mettono adisposizione i loro specialisti perrispondere alle domande deipazienti. «I colloqui – spiegano Amde Sid –, non sono comunquesostitutivi di una visita medica. Leinformazioni fornite nel corso delletelefonate hanno natura puramenteinformativa e indicativa e sono dimero supporto per coloro chesentono il bisogno di condividere leproprie azioni e scelte mediche conun diabetologo». Il numero verde èattivo tutti i giorni dalle 10 alle 18.

I Sindacati: «Emergenza anziani, serve un pianoper case di riposo e assistenza domiciliare»

erve un piano anziani, perfronteggiare l’emergenzacoronavirus cercando di ridurre ilsuo pesantissimo impatto sullepersone in età avanzata». A

chiederlo sono i segretari regionali deisindacati pensionati Uilp-Uil, Fnp-Cisl e Spi-Cgil, Magda Gruarin, Renato Pizzolitto eRoberto Treu, che sollecitano l’aperturaimmediata di un confronto conl’Amministrazione regionale, con le Aziendesanitarie e con i sindaci «in primis sullasituazione nelle case di riposo, ma anche nelleRsa e nell’assistenza domiciliare. «I dati –spiegano i sindacalisti – sono sotto gli occhi ditutti e non indicano soltanto un livello dimortalità particolarmente alto tra gli anziani,ma anche la loro maggiore esposizione alrischio contagio. Rischio che nella nostra

regione, purtroppo, appare particolarmente altoproprio tra gli ospiti e gli operatori delle case diriposo, anche per effetto di carenze nelle misuredi prevenzione, negli standard residenziali enelle dotazioni dei dispositivi di protezioneindividuale al personale e agli assistiti. Eccoperché, come primo intervento, richiamiamo aun rigoroso rispetto delle misure di sicurezza perprevenire la formazioni di nuovi focolai dicontagio ed evitare l’aggravarsi della situazionein quelli già presenti».Ma l’appello dei sindacati pensionati, comedetto, guarda anche al pianeta dell’assistenzadomiciliare. «Le stesse misure di prevenzioneche sollecitiamo nell’ambito delle case di riposo– spiegano i segretari – devono valerenell’ambito di tutte le strutture socio-sanitarie enell’assistenza domiciliare, mettendo ognioperatore nelle condizioni di lavorare in

sicurezza. Un tema sul quale intendiamosensibilizzare anche i prefetti. Quanto alladistribuzione di mascherine alla popolazione,chiediamo di dare priorità ad anziani e badanti,il cui lavoro di assistenza, lo ricordiamo, nonviene sospeso dal Dpcm del 22 marzo».Più in generale si sollecita «un fermo impegnodella Regione, delle Aziende sanitarie e degli entilocali», nel rafforzamento degli interventi socio-sanitari rivolti ad anziani e non autosufficienti. Iservizi agli anziani, per i pensionati di Cgil, Cisle Uil, «devono far parte a tutti gli effetti delsistema sociosanitario regionale, mentrel’attuale, drammatica emergenza conferma unavolta di più le lacune nei controlli da parte dellaRegione e delle Aziende sanitarie sulle case diriposo, pubbliche e private, e il forteindebolimento dei servizi domiciliari,nell’inerzia dell’assessorato e degli Enti locali».

«S

LA VITA CATTOLICA6 mercoledì 25 marzo 2020

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uesta sarà unasettimana decisivaperché confrontandol’andamento reale dellacurva dei casi con il

modello predisposto con l’équipedel professor Barbone potremocapire se la dotazione delle nostrestrutture reggerà. Ad oggi ilmodello resta in linea conl’andamento, ma non siamo ingrado di predire il futuro epossiamo solo prepararci con ilreperimento di personale medico edi attrezzature nel caso la curvaprendesse un’impennata».Ad affermarlo è stato l’assessoreregionale alla Salute, RiccardoRiccardi. La sanità regionale, inquesti giorni, è alle prese con ilpiano per evitare la crisi dellestrutture ospedaliere in caso di unpicco dei contagi. Da lunedì 21marzo è iniziata la terza fase diampliamento del numero di postiletto di terapia intensiva per ipazienti Covid-19 che, ha fattosapere Riccardi, ha incrementato«da 47 a 71 la disponibilità nellestrutture ospedaliere del FriuliVenezia Giulia». Un piano partitodai 29 posti letto iniziali di terapiaintensiva. L’incremento prevede 24 posti traTrieste (Cattinara e BurloGarofolo), Gorizia (14 nuoviposti), Udine (già passata da 12 a21 posti) e Palmanova (6 nuoviposti) e Pordenone. Unampliamento necessario, visto che

«Q onostante il lavoro fatto immediatamente

dalla Regione a inizio emergenza, il reperi-mento delle mascherine per il personale sa-nitario resta una questione aperta. «Purtrop-po l’Italia oggi è ostaggio per scelte sbagliate

di delocalizzazione della produzione fatte nelpassato». L’ha detto l’assessore regionale alla Salute,Riccardo Riccardi, nel corso della videoconferenzacon i rappresentanti sindacali dei medici ospedalieri:Alberto Peratoner (Aaroi), Valtiero Fregonese (Ana-ao), Antonio Maria Miiotti (Anpo), Lorenzo Bison(Fassid), Samuel Dal Gesso (Fedir), Calogero Anzallo(Fpcgil), Roberto Cesanelli e Patrizia Esposito (Fvm).In un documento, i medici hanno evidenziato alcunepressanti esigenze emerse in questo momento diemergenza: nuove assunzioni; immediata messa adisposizione di maggiore protezione a medici e ope-ratori sanitari (maggior utilizzo di tamponi diagno-stici Covid per tutti gli operatori; dispositivi di pro-tezione in numero e tipologia adeguata, senza de-classamento a mascherine chirurgiche), carenzaquesta denunciata anche dai medici di medicinagenerale; effettivo stop a interventi e attività clinichedifferibili per liberare risorse per la lotta all’epidemia;protocolli uniformi in tutta la Regione tra le aziendesanitarie, a partire dalle procedure sui dispositivi diprotezione e sui tamponi; informazione continuasul numero dei sanitari infetti e collaborazione aimedici di medicina generale; attivazione di foresterieper i medici in prima linea con l’infezione Covid-19.Da parte sua Riccardi ha affermato che «il reperi-mento di respiratori per poter ampliare il numerodi posti in terapia intensiva, oltre che quello di di-spositivi di protezione individuale da consegnarein primis agli operatori sanitari, la riorganizzazioneospedaliera e quella territoriale, la logistica per darealloggio ai nuovi infermieri e operatori sono i pro-blemi cogenti che stanno occupando tutte le ore diqueste giornate».

Ni 47 letti di terapia intensiva sonostati tutti occupati (5 da pazientiprovenienti dalla Lombardia). Il piano della Regione, inoltre,prevede un’ulteriore fase diespansione dei posti di terapiaintensiva, per arrivare ad un totale,in Regione, di 155, ma per essererealizzato, ha spiegato nei giorniscorsi il presidente del Friuli-Venezia Giulia, MassimilianoFedriga, servono i macchinari –respiratori, schermi, centraline –che la sanità regionale non ha eche devono essere forniti dalGoverno.Intanto, a Udine, l’Ospedale SantaMaria della Misericordia haampliato a 40 i posti del reparto diMalattie infettive (tutti nelpadiglione Scrosoppi).L’Azienda sanitaria Friuli Centraleha anche provveduto a istituire sulterritorio delle Usca, Unità specialidi continuità assistenziale, cherispondono ad un problema che si

fa sempre più sentito: la gestionedei pazienti affetti da Covid-19 inisolamento domiciliare, incontinuo aumento, operando cosìa sostegno dei medici di medicinagenerale. In prima battuta questeunità dovranno operare a favoredelle Case di riposo, che hannofatto registrare una tristeimpennata anche dei decessi, oltreche dei contagi. Se il personale saràsufficiente, tali unità potrannospostarsi anche nelle case private.Uno dei problemi, infatti, èproprio quello del reclutamento dimedici. L’Azienda Friuli centraleprevede la possibilità di ricorrere aimedici iscritti nelle graduatorieaziendali, agli specializzandi inMedicina generale e, in ultimabattuta, anche a coloro che hannosolo la laurea in Medicina, abilitatie iscritti all’ordine. L’unità dovràessere attiva per tutta la settimana,dalle ore 8 alle 20.

Stefano Damiani

| Riccardi in videoconferenza con i medici

Terapie intensiveverso i 71 posti

MEDICIL’Ordine denuncial’ansia dellepersone affette dapiù patologie erassicura: «Nessunosarà discriminato»

Partita la terzafase diampliamentodei posti lettoper i casi piùgravi di Covid-19, dopo lasaturazione dei47 disponibili.

on solo il contagio da Coronavirus si diffonde, ma anche quellodell’ansia che stanno vivendo soprattutto le persone affette dapiù patologie. A rendere nota la situazione è il segretario del-l’Ordine dei Medici di Udine, Mario Da Porto. Queste personemanifestano ai medici il timore di non essere curate a sufficienza,

vista l’età e le malattie da cui sono già colpiti. Non è giusto che questaampia fetta di popolazione, prosegue Da Porto, possa essere sfioratadal dubbio di essere predestinata a finire tra il numero dei decessiper o con coronavirus: «No, stiano tranquilli. Il nostro sistema sanitarioregionale ha tutti gli strumenti per garantire a tutti il massimo dellecure sia in termini di qualità che di posti letto».

N

Ospedalieri

«Ci serve maggiore protezione»

Lo pneumologo: «Ecco perché i bambini sono meno colpiti» n tanti hanno paragona-

to il Covid-19 alla tipicainfluenza che arriva ognianno. Non è così. Questovirus è come un parassita

che si attacca con dei recettori allecellule respiratorie e le distrugge, inparticolare quelle basse, dei piccolibronchi, dove avviene lo scambiodi ossigeno. Ecco perché si va in in-sufficienza respiratoria». A parlare èMario Canciani, allergologo, pneu-mologo, pediatra e presidente del-l’associazione Alpi che si occupa deibambini con allergie e pneumopatie.Che spiega anche il perché della par-ticolare aggressività del coronavirus.«È la prima volta che passa dall’ani-

«Imale all’uomo e quando un agentepatogeno cambia ospite, quest’ulti-mo si ritrova con poche difese». Eaggiunge: «Mentre il batterio, la cau-sa più comune di polmonite, attaccadi solito un settore del polmone, la-sciando gli altri e il polmone con-trolaterale in grado di respirare, ilcorona attacca entrambi i polmoni,per cui non c’è spazio per gli scambigassosi e bisogna usare l’ossigena-zione artificiale». Verrebbe da pen-sare che chi ha già delle patologierespiratorie corra maggiori rischi.«Non possiamo dirlo con certezzaperché gli studi sono ancora in atto– chiarisce Canciani –. È emerso in-fatti che in Paesi come Cina, Giap-

pone e Corea, dove ci sono tanti gio-vani, il virus attacca pure loro. Doveinvece la maggioranza della popo-lazione è avanti con l’età, la malattiacolpisce soprattutto gli anziani conaltre patologie in atto». Che è quantosta accadendo in Italia. «Il nostroPaese ha tanti anziani che vivonocon i giovani i quali, è risaputo, danoi tradizionalmente se ne vannovia di casa tardi. E poi non dimen-tichiamo che ci sono tanti nonni cheaiutano, e parecchio, le famiglie nellagestione della quotidianità. Cosache non succede in altri Paesi». Trale notizie confortanti di queste set-timane c’è per fortuna quella che in-dica l’assenza di problemi in bam-

| Mario Canciani

bini e giovani, anche se colpiti dacoronavirus. E le ipotesi per spiegareil fenomeno, sono a detta di Can-ciani due. «Il corona è un virus chenormalmente causa il 10% delle in-fezioni respiratorie e, come qualcunomi faceva notare in questi giorni iol’avevo scritto in una pubblicazionegià un anno e mezzo fa. Spiego: ivecchi coronavirus, diversi da quelloattuale, si scambiano soprattutto neibambini che quindi sviluppano più

anticorpi e, in parte, questi offronogià una protezione, anche se non inmaniera totale». Poi c’è la secondaspiegazione. «È un’ipotesi – precisaCanciani –, perché gli studi al pro-posito sono ancora in corso. Fa ri-ferimento ad una maggiore reattivitàdei linfociti, cioè un tipo di globulibianchi che ci proteggono soprat-tutto dalle infezioni virali, che di so-lito sono aumentati nei bambini enei giovani. Una volta, un bambinoche si ammalava spesso si diceva cheè linfatico. Proprio in riferimento aitanti linfociti presenti in questa età,che sono una fortuna perché sonoquelli più attivi contro i virus».

Monika Pascolo

Mario Canciani: i bambini siammalano più spesso, quindihanno maggiori difeseimmunitarie

SPECIALELA VITA CATTOLICA 7mercoledì 25 marzo 2020

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la luce nel buio di questaemergenza. Un esercitoprezioso fatto di personearmate di un grandissimocuore. Ancora una volta i

volontari del Friuli-Venezia Giuliastanno facendo la differenza portandosollievo ai cittadini costretti a casadall’epidemia del coronavirus. In prima linea ci sono – preparatissimi– gli uomini e le donne dellaProtezione civile, impiegati in diversicontesti, dalle aree di triage degliospedali fino al servizio di prossimitànei Comuni, consegnando a domiciliola spesa e i farmaci agli anziani chevivono da soli.

Di casa in casa a Rigolato

Un servizio che diventa ancor piùsignificativo in montagna, dove spessole frazioni distano parecchi chilometridal negozio del paese. Come aRigolato, dove su 400 abitanti, circa150 sono over 70. A raccontare quelche succede è Idalio Fruch, 53 anni,pensionato, da 30 anni volontario eoggi anche assessore comunale condelega alla Protezione civile. «Abbiamoiniziato a portare la spesa a casa dellepersone che non possono muoversi,ancor prima dei decreti del Governo –spiega –. I cittadini chiamano ilnegozio che a sua volta contatta noiche così passiamo a ritirare la spesa ole medicine. La consegna èpraticamente immediata, facciamosentire che siamo arrivati e lasciamosulla porta la borsa, se serve entriamo».E i cittadini? «Apprezzano moltissimo

È

questo servizio – commenta Fruch,non senza emozione –. La cosa piùbella che ci sentiamo dire è “fortunoche sio vuatris” (fortuna che ci sietevoi, ndr): essere utili, fare qualcosa dibuono per gli altri dà un grandissimosenso di appagamento. Succede ancheche siano le stesse persone cheaiutiamo a chiamare per chiederci se ciserve qualcosa, un senso di comunitàbellissimo». E a Rigolato – evidenzial’assessore – c’è anche la sezionestaccata della Sogit che in particolare sioccupa dei medicinali e del trasportoper le visite, ad esempio in ospedale.

L’importanza dell’ascolto

Passare di casa in casa è anche unmodo per tranquillizzare le persone,rispondere a dubbi e domande, o

anche solo dare risposta al bisogno diessere ascoltati. Come raccontaAndrea, un giovanissimo volontariodella Protezione civile di un Comunedel Collinare: «A volte portare la spesaè un modo per verificare come stannole persone sul territorio, presidall’emergenza non ci rendiamo contodi cosa voglia dire per una personaanziana e sola ascoltare tutto il giornole notizie dell’epidemia. E poi, permolte di loro, andare a comprare ilpane era un modo per scambiare laparola con qualcuno, avere uncontatto con l’esterno. La scorsasettimana ho consegnato la spesa auna signora di 87 anni, aveva lelacrime agli occhi, da giorni nonvedeva nessuno. Così mi sono sedutosulla sedia del portico, lei da dentro

casa, attraverso la finestra aperta mi haraccontato di queste giornate, chenemmeno durante la guerra avevaavuto così tanta paura. Adesso lachiamo ogni giorno per sapere comesta».

Nuovi volontari

A dar man forte ai volontari diProtezione civile sono anche tante altreassociazioni, dagli Alpini a quellecaritative, a Venzone ad esempio adessere impegnati sono anche i ragazzidella Consulta giovanile, per nonparlare dei tanti cittadini che si sonoofferti di dare una mano presentandosiin Comune, a Tarcento, ad esempio, nesono arrivati 17.

L’appello del Terzo settore

A lanciare un appello è il Forum delTerzo Settore del Friuli-Venezia Giuliache guarda ai suoi 170 mila volontari eattraverso il suo portavoce e presidentedel Comitato Regionale delVolontariato FVG, Paolo Zenarolla,sollecita le associazioni a tenersipronte. «Vi invitiamo a relazionarvicon l’Amministrazione comunale delvostro territorio – evidenzia Zenarolla–, per mettere a disposizione lemolteplici risorse umane, relazionalied operative di cui le nostre realtàassociative dispongono. Evitiamo diproporre interventi in ordine sparso,che potrebbero rappresentare unostacolo ulteriore anziché una rispostaefficace». La strada maestra per tutte lerealtà di volontariato è quindi dimettersi in contatto con il Centro

operativo comunale (Coc) che,secondo la normativa nazionale diProtezione civile, è istituito in ogniComune e presieduto dal Sindaco percoordinare gli interventi coinvolgendoanche le associazioni del territorio.E si guarda anche più in là, quandosarà superata la prima emergenza: «ICoordinamenti territoriali d’Ambitodelle associazioni (Cta) – aggiungeinfatti Zenarolla – sono lo strumentoper tenerci in contatto e costruireinsieme risposte a bisogni piùcomplessi che dovessero emergere eaffrontare compatti le nuove sfide cheil “dopo epidemia”, con le sue ricaduteeconomiche e sociali, ci metteràdavanti».

Anna Piuzzi

Protezione civile in prima linea anche nella prossimità.L’esperienza di Rigolato, l’appello del Forum del Terzo settore

Uomini e donne di valoreVOLONTARIATO.

| Alcuni dei volontari del gruppo comunale di Protezione civile di Rigolato

Ospedale di Tolmezzo,c’è una raccolta fondiIl Club Alpino Italiano el’Associazione Donatori Organi,sezioni di Tolmezzo, in accordo conil primario del Pronto Soccorso diTolmezzo promuovono una raccoltafondi per l’acquisto di dispositivi disicurezza per i sanitari impegnatinell’emergenza Covid-19(mascherine, camici e quantonecessario). C’è tempo fino alle 17del 25 marzo (Iban IT95 R030 69643261 0000 0001 777; causale:Emergenza Covid-19).

ono settimane dipreoccupazione e di ansia,disseminate però displendide storie di comunità.A guardarlo così, il Friuli-

Venezia Giulia ai tempi delCovid-19 è un mosaico generosofatto di creatività messa coralmente afrutto a favore della collettività. Èsuccesso a Treppo Grande dove lesignore del centro di aggregazioneper anziani «Il girasole», purnell’impossibilità di uscire, hannodeciso di dare il proprio contributoall’emergenza e si sono organizzate,ognuna a casa propria, per realizzarele mascherine per i dipendenticomunali e i cittadini più anziani delpaese. «Tra le tante attività chefacciamo durante l’anno – spiegaLorena Ponta – c’è anche larealizzazione di alcuni lavoretti. Vistala situazione abbiamo pensato chequesta manualità poteva essered’aiuto nell’emergenza. Cosìabbiamo cercato un modellino, ci

S

siamo consultate e organizzate. Inqualche giorno sei di noi hannocucito e confezionato 150mascherine. Siamo felici di aver datoil nostro piccolo apporto». Ma nonbasta. Anche l’associazione «Semi divita» si è data da fare. «Ci occupiamo– spiega la presidente, RobertaLeonarduzzi – in particolari di“neo-famiglie”, quelle cioè chehanno bimbi da 0 a 5 anni. Inquesto difficile momento, nonpotendoci incontrare, abbiamopensato di riorganizzarci, inparticolare per non lasciare da sole lemamme. Così abbiamo deciso diprodurre contenuti multimediali adhoc che condividiamo nel gruppowhatsapp, ma anche sul canaleyoutube che abbiamo aperto proprioin questi giorni. Si tratta di letture peri bimbi, ma anche video realizzatidalle nostre esperte, dallapsicomotricista alla naturopata, adesempio su come fare un massaggiorilassante ai neonati. C’è anche chisuggerisce come fare l’orto, in questesettimane di “quarantena collettiva”magari qualcuno ha voglia didedicare un angolo del giardino aquesto. Cerchiamo insomma diaiutare a vivere questo tempo conlentezza, in modo che risulti utile aricentrarsi su se stessi. Di solito ci

Treppo Grande, fucina operosa di solidarietà

| Lorena Ponta

A mobilitarsi è tutta lacomunità, ognuno per lasua parte. E un’azienda dona 4mila mascherine

incontriamo di venerdì, questasettimana lo abbiamo fatto on line ele parole più ricorrenti sono state:famiglia, resilienza, riflessione,lentezza, dono ed essenza. Dunquestiamo cercando di vivere questa crisicome un momento per andareall’essenziale. È importantissimo che– pur tra le preoccupazioni –riusciamo a vivere meglio chepossiamo questo tempo. Se stiamobene ora, daremo di più in futuro,quando ci sarà molto da ricostruire».«Quella che stiamo vivendo –commenta la sindaca, ManuelaCelotti – è una prova davverogrande, perché impatta sulle relazionipersonali, anche strette, di famiglia,sui nostri legami sociali e quindisulle dinamiche di comunità. Ma inqueste settimane i segni di un paesesolidale sono stati davvero tanti, equesto mi riempie di orgoglio. Ladisponibilità, coraggiosa, deivolontari del Gruppo comunale diProtezione civile, dei dipendenticomunali, degli assessori, che sonoin prima linea per garantire i servizi eil supporto ai cittadini, sono segni diun grande senso del dovere e di ungrande amore per il proprio paese,che meritano un grande grazie. Maanche le associazioni locali si sonorese disponibili a dare un contributo.

Diversi volontari e anche singolicittadini hanno risposto all’appellodel Comune e si sono iscritti alRegistro comunale del volontariatoper supportare la Protezione Civilenella consegna della spesa e deifarmaci o hanno attivato delle formeinnovative per continuare a garantireascolto e supporto alle famiglie.Queste iniziative sono un segnoimportante di una comunità cheresiste e trova nuove forme per

continuare ad essere presente esolidale». E a mettersi in gioco per lacomunità è anche il mondodell’imprenditoria, mentre andiamoin stampa arriva un’ulteriore bellanotizia, l’azienda tessile «Prelinea Srl»di Maurizio Marcuzzi ha fatto sapereall’Amministrazione comunale chenei prossimi giorni donerà 4 milamascherine da distribuire a tutta lapopolazione.

A.P.

| Gelmira Celotti

SPECIALELA VITA CATTOLICA8 mercoledì 25 marzo 2020

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er Giovanni Fantoni c’è il rischioche la tragedia sanitaria - «per-ché questi sono i numeri» - sitrasformi in “tragedia sociale”,passando attraverso una duris-

sima crisi economica. Fantoni è acapo dell’omonimo gruppo industriale,con sede principale ad Osoppo. Il grup-po è leader nella produzione di pannelliin Mdf e truciolare, soluzioni per l’uf-ficio, pavimenti prefinti, pannelli fo-noassorbenti e nel 2017 ha messo incampo 80 milioni per costruire unostabilimento produttivo di pannelli infibra di legno (Mdf) completamenteautomatizzato.Lei ha vissuto il terremoto del 1976e la ricostruzione. C’è qualcosa diparagonabile?«No. In quella circostanza, altrettantotragica, avevamo sotto gli occhi la di-struzione. Sapevamo da dove comin-ciare. Qui non vediamo la fine. E nonpossiamo nemmeno immaginarci ildopo. Stiamo vivendo qualcosa didrammaticamente inedito».Il Governo ha chiuso tutto, anchele fabbriche. Ci voleva?«Capisco. Noi in azienda abbiamo adot-tato tutte le precauzioni, ancor primache l’emergenza esplodesse. Ma di fronteall’incalzare del contagio, comprendia-mo le misure adottate. Probabilmenteci voleva più chiarezza».Ne usciremo gravemente indebolitisul piano economico e sociale, oltreche su quello sanitario?«Dovremo fare i conti con cambiamentiprofondi. Il modello di sviluppo saràradicalmente diverso. Gli stessi consuminon saranno più quelli di prima. L’emer-genza sanitaria ci imporrà gravi sacrifi-ci».Gli italiani ne hanno consapevolez-za? Fino allo scorso allo scorso finesettimana si osservava che quattrofriulani su 10 non osservassero an-

P

cora le regole. Tanti quanto i venetie perfino i lombardi. Non sappiamonel Centro sud.«Si, avremmo dovuto essere tutti piùseri e coerenti. Il Governo e la Regionehanno agito all’altezza della situazione.In taluni casi si è presentata l’esigenzadi una maggiore chiarezza sulle norme.Tuttavia è comprensibile, anzi giustifi-cata, la chiusura totale. Speriamo cheallo stesso modo si comporti l’Europa,perché da soli non possiamo uscirne».Ecco, l’Europa… I suoi ritardi pese-ranno gravemente sulle nostre in-dustrie, sul manifatturiero italianoche è secondo solo a quello tede-sco.«Appunto. Il Governo, dopo il varo delleprime misure economiche dovrà pre-

parare nei prossimi giorni, non più tardi,un grande piano di investimenti perspingere l’economia che si è fermata.Un piano finalizzato anche alla ripresadei consumi. Che, ripeto, non potrannoessere quelli di prima. Siamo grati almondo della sanità e a quello della pro-tezione civile per come si stanno com-portando: da eroi, come vengono chia-mati i medici e gli infermieri. Ecco, inquesti settori non si potranno più ra-zionalizzare gli investimenti».Di che cosa ha più paura oggi?«Di ciò che si temeva in Friuli subitodopo il terremoto. E cioè che se la ri-sposta non fosse stata immediata, lanostra gente si sarebbe demoralizzata.Va bene, oggi, chiudere tutti in casa. Èindispensabile, senza se e senza ma. Ma

si abbia consapevolezza del rischio diuna depressione morale, che sarà tantopiù pesante quanto più non si chiariscela prospettiva».Dipende un po’ anche dalla scienza,dagli esperti, dai medici. Pure lorobarcollano nelle diagnosi e sulleprognosi. Ricordiamo tutti coloroche all’inizio della pandemia asse-rivano che questa era un’influenza.«Velleitarismi a parte, la scienza si è di-mostrata fondamentale in questa cir-costanza nell’orientare le decisioni deipolitici e dei governanti. Bisogna sempreascoltare chi sta sul campo. Questo lodobbiamo imparare anche per il futu-ro».Si può dire che il coronavirus hasconfitto la globalizzazione o, quan-

to meno, l’ha minata? Come cam-bieranno i mercati?«I mercati cambieranno, non c’è dub-bio. Al momento, però, non sappiamocome. La globalizzazione sconfitta?Sarei prudente. La cattiva globalizza-zione sicuramente sì».Si spieghi.«Prima della “serrata” decisa dal Go-verno, nelle fabbriche che erano ancoraal lavoro gli approvvigionamenti dal-l’estero cominciavano ad arrivare conil contagocce. Ecco, in futuro probabil-mente ci saranno meno attività dele-gate».In fabbrica cambierà anche l’orga-nizzazione?«Le attenzioni per la nostra salute e quel-la dei collaboratori non potranno cherestare. L’organizzazione, dunque, nonritornerà quella di prima. Ci sono deivalori che questa emergenza ha palesato,diciamo pure imposto. Si pensi soloalla solidarietà, al reciproco rispetto. Infamiglia e al lavoro. In azienda, peresempio, noi abbiamo condiviso ognidecisione con i delegati Rsu. C’è statoun supplemento di responsabilità daparte di tutti. La presenza delle ditteesterne è stata ridotta».Le mascherine?«Le abbiamo adottate ancora quandoci si diceva che sarebbero servite a poco.Il distanziamento sociale è una misurasenz’altro più necessaria».Che cosa le costa di più?«Non dare la mano. Mi ci sono volutidei giorni prima di abituarmi a non far-lo. Ecco, in futuro presteremo più at-tenzione ai comportamenti persona-li».Perché teme che la tragedia sanitariasi trasformi in tragedia sociale?«Accadrà se il morale della nostra gentenon sarà sostenuto da prospettive di ri-lancio. Soprattutto del lavoro. Non pos-siamo lasciare nessuno per strada».

Nostra intervista con Giovanni Fantoni. Verso un nuovo modello di sviluppo

«No alla depressione morale»L’ECONOMIA E IL CORONAVIRUS.

| Fantoni mette in allerta sul «rischio di una depressione morale». Sarà «tanto più pesante quanto più non si chiarisce la prospettiva»

domenica mattina eRenata Della Ricca hasempre il cellulareoccupato. «Mi scuso –risponde sul far del

mezzogiorno – ma sono stataal telefono con nostre associateche operano nelle case di riposo eche domani mattina hanno pauradi ritornare a lavorare perché nonhanno protezioni. Tante di lorohanno allontanato da casa imariti, i compagni, i figli perchétemono di infettarli». Ma questa – domenica 22 marzo– è anche la giornata dellepolemiche sulle fabbriche che dalunedì potranno o non potrannolavorare. I sindacati minacciano

Èaddirittura lo sciopero. «Lamaggior parte delle piccole emedie aziende ha già chiuso, siaper difficoltà di mercato, inparticolare diapprovvigionamento, masoprattutto perché queste impresenon erano in grado di garantire ildistanziamento tra un lavoratoree l’altro o non riuscivano adattrezzarsi di mascherine, diguanti, di disinfettanti. «Ilavoratori hanno paura, per lorostessi e la famiglia – affermaDella Ricca -, per cui lo stop eraindispensabile. Ed urgente». Il 22 marzo è stata la primadomenica con i supermercati ed inegozi chiusi. Così ha voluto la

Regione. «Ci sono stati problemi?No. La Regione ha dimostrato chesi può fare. Le commesse hannopotuto tirare un sospiro disollievo. Chiudono anchel’edilizia e le costruzioni.Purtroppo restano aperti ancoratroppi uffici della pubblicaamministrazione. Ma bisognaimplementare di più il telelavoro.E qui c’è un problema: la bandaultralarga non arriva dappertutto.La Regione dovrà impegnarsi intal senso». I dati del coronavirus evidenzianoqualche segnale, seppur timido,di rallentamento. Ma, avverte ladirigente della Cisl, ci vorrannoancora due mesi per uscire

dall’emergenza. «E dopo –aggiunge – non si potrà tornarecome prima». Il mondo dellavoro sarà diverso. A partire daquel manifatturiero che è la spinadorsale dell’economia friulana.«Avremo lavoro più domestico.Già prima di questa crisi c’eranoaziende che avevano riportato inFriuli le lavorazioni delocalizzate.Domani ce ne saranno molte dipiù. Ma adesso – insiste la

sindacalista – bisogna pensare alsostegno di chi rischia dirimanere senza lavoro. Da unaparte il Governo dovràprovvedere ai problemi diliquidità di tante imprese,dall’altra promuovere un grandepiano di investimenti perspingere l’economia, i consumi inparticolare. Troppe famiglieusciranno stressate da questastretta». Renata Della Ricca ricorda ilterremoto, la ricostruzione inparticolare. Evoca quell’epopea incui i friulani ebbero il coraggio didire «prima le fabbriche, poi lecase», cioè prima il lavoro. «Oggiè diverso. Prima, evidentemente,le terapie intensive, la sanità, poila casa, quindi il lavoro. Madiversamente da allora –conclude la sindacalista – non sipotrà ridire “di bessoi”, ma“insieme”. La rinascita, questavolta, dipenderà daicomportamenti individuali, chenella fase del contagio dovrannoessere i più responsabili, e che inseguito dovranno diventarecomportamenti collettivialtrettanto responsabili».

Francesco Dal Mas

«Era necessario chiudereper garantire la sicurezza»

| Renata Della Ricca

Intervista con Renata Della Ricca, segretaria provinciale della Cisl. La preoccupazione di chi lavora in casa di riposo

SPECIALELA VITA CATTOLICA 9mercoledì 25 marzo 2020

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Friulani all’estero Ecco le voci dei corregionali nel mondo.Forte l’apprensione per i propri cari

L’epidemia lontano da casa

| Marianna Tonutti

«Qui non s’è capitaancora la gravità»

a 40 anni e vive in Belgio datre, a Bruxelles, dove lavora perun’organizzazioneinternazionale: MariannaTonutti, originaria di

Cussignacco, racconta la situazionedel paese nordeuropeo dalla

quarantena. Già perché è da pocostata in Italia e, una volta rientrata aBruxelles, le autorità le hanno chiestodi mettersi in auto isolamento comemisura precauzionale. «Anche qui –spiega – siamo in “lock down”, percui, come in Italia si può uscire soloper necessità quali la spesa, l’acquistodi farmaci o il lavoro. La differenza èche i parchi non sono ancora statichiusi, questione che ha creatonumerose polemiche visto che neigiorni scorsi con il bel tempo sonostati presi d’assalto».Dunque non c’è ancora una realepercezione delle potenzialità delcontagio, eppure anche in Belgio inumeri stanno lievitando, martedì 24marzo il numero dei contagiati erasalito a 4.269, 122 i morti. «Credoche sia normale – spiega Tonutti – ,ma da italiana mi sono sentitastranita nel vedere il distacco traquello che succedeva in Italia e lemisure che via via venivano prese quiin Belgio. C’è voluta una decina digiorni prima che si “imparasse” dalla

Hnostra dura lezione e si ponessero inessere restrizioni significative. Anchequi si stanno riempiendo le terapieintensive e si moltiplicano gli appellidei medici a restare a casa».Numerosi gli amici e parenti in Friuli.«Grazie a Dio – racconta – tutte lepersone a me care stanno bene. Ilmio pensiero va a chi ha perso unfamiliare o un amico, per altro senzapotergli stare accanto e senza ilconforto della celebrazione di unfunerale». «I miei contatti sonoquotidiani, la tecnologia aiuta molto,cerchiamo di parlare di argomentileggeri, ma stare lontano da casa inqueste situazioni è difficile, vorreiessere in Friuli, seppur confinata nellamia abitazione, mi sentireicomunque vicina ai miei cari».

Intanto, nell’attesa che si concluda laquarantena passa le giornatecercando di «darsi una routine»:facendo yoga on line, leggendo,guardando la tv e facendo i lavoricasalinghi lasciati indietro da tempo.«Sto cercando di fare in modo –conclude – che questo isolamentoforzato serva a qualcosa, mi dedico acose che di solito non riesco a fare, adesempio studio argomenti per i qualigeneralmente mi manca il tempo».

Marianna Tonutti, 40 anni di Cussignacco, vive in Belgio,dove si è sottovalutato quel che stava accadendo

i parla tantissimo diGiappone in questesettimane: per le Olimpiadi,per la sperimentazione delfarmaco contro il

coronavirus e per il basso numerodi contagiati da Covid-19. A spiegarcimeglio com’è la situazione nel Paesedel Sol Levante è Flavio Parisi, 41anni, originario di Udine, ma che daben tre lustri vive a Tokyo – dove hasposato una giapponese con cui hamesso su famiglia, hanno infatti duebimbe – e del cui Fogolâr furlan èanche presidente. «La situazione –spiega – destava preoccupazione tresettimane fa, ma ora pare essererientrata. In realtà qui non c’è maistata una vera e propria emergenza,ma in molti sono convinti che ilGoverno abbia taciuto i dati verirelativi a contagiati e vittime ancheperché si stavano organizzando leprossime Olimpiadi (ora rinviate al2021, ne parliamo a pagina 28, ndr)».Le scuole sono chiuse da duesettimane e la gente lavora il piùpossibile da casa. «C’è paura ma nonpanico – sottolinea Parisi – ancheperché i giapponesi sono abituati afar fronte a eventi straordinari cometerremoti o tifoni».«Anche in Giappone – continua –

S

seguiamo con apprensione lasituazione italiana, i telegiornali neparlano e io ovviamente sono incontatto con tutti i parenti, inparticolare con i miei genitori e miofratello. Stanno bene, vivononaturalmente il disagio del non poteruscire, mi raccontano l’attesa, i mieigenitori poi soffrono il fatto di nonpoter vedere i nipotini». E pensareche aveva già in mano un bigliettoaereo con destinazione Friuli. «Sareidovuto rientrare per un bellissimoprogetto. Insegno musicaall’Università e alcune delle miestudentesse sarebbero dovuto venirea Udine per un corso dedicato alcanto delle villotte friulane. Per ora ètutto rimandato».

«In Giappone forsesi tacciono i dati veri»Flavio Parisi, udinese,vive a Tokyo da 15 anni,dove insegna musica

| Flavio Parisi

RADIO SPAZIOIn onda le storie

■ Da sempre Radio Spazio mantiene unlegame forte con i friulani all’estero e con ilmondo dei Fogolârs furlans. Così anche inquesto momento di emergenza planetariaascolta la voce di chi è costretto a viverel’emergenza lontano da casa. Un modoanche per capire cosa accade negli altriPaesi. Sulla pagina Facebook di RadioSpazio trovate i link ai podcast di queste enumerose altre storie.

In Svizzera la situazione è seriae la gente l’ha compreso

aura Mattiucci da una settimana, daquando cioè sono state chiuse le scuole,passa le giornate in casa con la suafamiglia a Zurigo. Ha ben tre figlie: 5 e 3anni e una neonata di 3 mesi.

Ovviamente il pensiero corre in Friuli dovevivono i suoi genitori, la sorella incinta e itanti amici. «La lontananza in questi casi èdura – racconta –. I miei parenti grazie a Diostanno bene, ma sapere di non potersimuovere in caso di bisogno crea senzadubbio angoscia». Laura ha 40 anni ed èoriginaria di Plaino, ma dal 2011 vive inSvizzera dove lavora come responsabilemarketing e comunicazione per un’aziendaamericana. «Anche qui i negozi sono chiusi,tranne alimentari e farmacie. Il Governo si èappellato al senso di responsabilità diognuno, non ha vietato le passeggiate o i

Lparchi, ma ieri sono uscita per la spesa e hoconstatato che la città è quasi deserta, miviene da pensare che il messaggio siaarrivato forte e chiaro». Intanto anche inSvizzera l’epidemia di coronavirus sidiffonde velocemente: i casi accertati dicontagio sono saliti, a lunedì 23 marzo, aquasi 9000 persone, con una novantina didecessi.

Servizi di Valentina Paganie Anna Piuzzi

Laura Mattiucci, ha 40 anni ed èoriginaria di Plaino. La sua preoccupazione maggioreè il non poter rientrare in Friuli

| Laura Mattiucci con la maggiore delle tre figlie

CALIFORNIALuca Lodolo: «Speriamo che la sanità qui regga»

■ Il governatore della California, Gavin Newsom, haordinato a tutti i residenti dello Stato, circa 40 milioni dipersone, di stare a casa per contrastare l’epidemia dicoronavirus. Da Los Angeles a San Francisco è dunquescattato il lockdown.A raccontare la situazione, da Sunnyvale, è Luca Lodolo,53 anni, originario di Udine, da 20 anni vive appunto inCalifornia dove lavora per Facebook. «Con mia moglie emia figlia – spiega – siamo chiusi in casa ormai da duesettimane, limitiamo le uscite allo stretto necessario erispettiamo le regole di distanziamento sociale. Misembra che la popolazione stia prendendo sul serio leindicazioni date dalle autorità, del resto i numeri deglialtri Paesi spaventano moltissimo. Qui negli Stati Uniti apreoccupare è soprattutto lo Stato di New York. Anchele aziende si sono adeguate e sono chiuse, in moltissimi

casi stanno dando la possibilità di lavorare da casa, del resto la tecnologia lo permette. Nonsolo, nel mio caso giungono tantissime rassicurazioni sul fatto che non perderemo il posto dilavoro. Sono significativi anche i contributi alle famiglie che ad esempio devono prendersi curadei propri bambini». «Speriamo – evidenzia Lodolo – che il sistema sanitario, avendo avutodiverse settimane di tempo rispetto a Paesi come l’Italia, sia stato capace di organizzarsi pertempo. Quando anche qui i numeri saranno più pesanti, servirà un sistema pronto edefficiente». La preoccupazione naturalmente è per quel che accade in Italia. «Restiamocostantemente aggiornati – racconta –, i contatti con i miei genitori e mio fratello sonofrequentissimi, ci raccomandiamo reciprocamente di prestare attenzione e attenerci alleindicazioni delle autorità. Mia madre e mio padre hanno ormai una certa età ci allarmiamosoprattutto per loro».

SPECIALELA VITA CATTOLICA10 mercoledì 25 marzo 2020

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«Ricordo la febbre spagnola.Si portò via la mia sorellina»

na delle abitudini di cui vafiero è non ritirarsi mai peril riposino pomeridiano.Sono da poco passate le 15di mercoledì 18 marzo. Lo

chiamo. All’altro capo deltelefono, dopo appena un trillo,risponde lui. La voce è quella disempre. Squillante. Boris Pahor,scrittore triestino di lingua slovena– autore tra gli altri di «Necropoli»,romanzo autobiografico sulla suaprigionia a Natzweiler-Struthof,candidato al Nobel per laLetteratura –, una vita dedicataall’insegnamento, ad agosto hacompiuto 106 anni.Professore, come sta?«Mi arrangio».E con l’emergenzacoronavirus…«Questa che sta accadendo è unacosa seria. Siamo tutti in pericolodi vita. Ma la prendo con spiritomoderato. Con gli anni che hodevo ringraziare Dio, che iochiamo anche natura, proprioperché sono ancora in vita…».Non ha paura?«Non posso dire di essereindifferente. Con questo viruspossiamo tutti andare all’altromondo, nessuno deve sentirsiesente, nemmeno le autorità... Inquesto siamo tutti uguali. Perquesto spero di farla franca,almeno fino a luglio».Luglio?«Il 13 luglio ricorrono i 100 annidall’incendio della Casa dellacultura slovena di Trieste da partedei fascisti. Ero bambino, nonsapevo cosa stesse accadendo.Pensavo fosse la fine del mondo.Hanno bruciato un palazzone disei piani che conteneva l’interopatrimonio culturale della nostracomunità (all’epoca conservava labiblioteca, gli strumenti musicali egli archivi, nrd.)».Sarà presente allacelebrazione?«Se mi invitano. Non lo hannofatto per l’appuntamento cheapriva il centenario, ma a lugliovorrei tanto esserci. In quel giornoil Narodni Dom (Casa del popolo,ndr.) sarà restituito alla comunitàslovena. Quando è bruciato io erolì, a guardare le fiamme cheavvolgevano tutto. Era un dopopranzo… Quell’immagine non

U

l’ho più scordata».Cosa dirà, se la invitano?«Che sono un testimone diquell’evento. Quel fuoco, la “feritaprincipale” della mia vita, mi èentrato nel cervello, nel midollospinale, mentre guardavo chi loaveva appiccato cantare e ballare difelicità. Noi sloveni siamo statitormentati dal fascismo e dagliitaliani di Trieste. Non ciamavano… Racconterò che leelementari le ho dovutefrequentare in un istituto sloveno aRoiano, allora un paese fuori città,oggi parte integrante di Trieste. Lamaggioranza delle persone cheviveva in città era italiana e nonvoleva essere “infettata” da noisloveni…».Torniamo all’oggi. Come vivequeste giornate di emergenza?«Restando a casa. Mi faccio portarela spesa a domicilio. La lascianofuori dalla porta. Non esco più».Usciva?«Certo, per qualche commissionein città. E ogni giorno, dopo averpranzato, per la passeggiata. Quiattorno abbiamo la montagna.Certo non arrivo in cima, una voltasì, ma una camminata dal bassoverso l’alto quella la facevo fino apoco tempo fa».Giusto, lei non è mai andato ariposare al pomeriggio. Non ne

ha mai sentito il bisogno?«Quando sono tornato dal campodi concentramento mi sonoinchinato alla meraviglia dellanatura, alla bellezza di quello cheabbiamo attorno. Non volevoperdere tempo dormendo, mausarlo per godere il più possibiledel bello che ci circonda».Il resto del tempo, come lopassa?«Fino a che riuscivo a vedere, maadesso ho problemi di vista, misono legato alla gamba del tavolodel mio studio…».Al tavolo?«Beh, alla macchina da scrivere inverità. Come fosse un esserevivente. Avevo bisogno diraccontare. Raccontare a tuttiquello che mi è successo. Così hoscritto della mia vita… il peggio diquello che può accadere. Il lager, ilfascismo, l’odio per quello che sei,perché… perché nessuno devedimenticare».Scrive ancora?«Ogni tanto detto quello che vorreiscrivere. Durante la giornata per lopiù seguo le notizie. Ascolto latelevisione. A volte la “gentilesignora” che mi aiuta in casa, milegge qualcosa. Ma è impegnata acucinare, a sistemare, non ha tantotempo…».Professore, la sua vita è stata

caratterizzata da tanti drammi.Ora anche questa pandemia…«Sa che ho già vissuto una cosasimile. Nel 1917 la febbre spagnolaha ucciso migliaia di persone. Traqueste anche la mia sorellina di 4anni. Povera piccina, è mortaindifesa, accanto a me, nello stessoletto. Tutti noi siamo stati colpitida quella malattia. Mia madre, io,le mie due sorelle. Mio padre,fotografo militare alla gendarmeriadi Pola, era via di casa e quindinon è stato contagiato. Ricordogiorni e giorni di febbre altissima,anche a 40. Deliravamo. Inzuppatiper il sudore, senza nemmeno unpo’ d’acqua da bere, senza vestiti diricambio. Ricordo mia mammacercare di scendere dal letto ecadere a terra. Mi sono alzato percorrere in suo aiuto. Ma non avevole forze per farlo e sono cadutoanch’io…».Come avete fatto asopravvivere?«Non lo so. Non c’erano farmaci.Forse eravamo più forti della miasorellina… Si chiamava Milisa, initaliano Mariuccia. Di lei ci èrimasta solo una fotografia,conservata nell’album di famiglia».Qualcuno vi ha aiutati?«Mio nonno, non so che età avesse,è riuscito a trovare una persona,una benefattrice che si è presa il

rischio ed è venuta a casa a portarcidell’acqua da bere, a farci un the.Poi, pian piano le febbre è calata.Al tempo non avevamo il bagno incasa, ma abbiamo scaldato l’acquae ci siamo lavati nella tinozza.Ricordo che, nonostante l’essererimasti soli per tanti giorni adelirare nel letto e la morte dellasorellina, non abbiamo mai persola speranza…».Come si fa a non perderla, difronte a tanti drammi... «Bisognerebbe sempre avere unoscopo nella vita, il migliore chepossa esserci. E pensare a quello».Il suo?«L’ho trovato scrivendo. Di me, deipoveri, dei rinnegati, deidisgraziati. Cercando di dare lorouna voce. Credo che uno degliscopi migliori della vita sia quellodi aiutare i poveri. A volte però misento in colpa…».In colpa? Si spieghi.«Mi sento in colpa perché ho unapensione. Ero un professore. Michiedo: me la sarò meritata? E misento in colpa persino quandobevo il frullato: un’arancia, mezzabanana, mezza mela. Per mequesto mix di frutta è il cibo deglidei. Quando lo gusto sento unaspecie di vergogna perché tantagente non può permettersineanche un dolce per consolarsi,ma per sopravvivere deve inveceandare a mangiare alla mensa deifrati. Io mi ritengo, comunque,fortunato. Anche se ho vissutotante tragedie. E adesso desiderosolo arrivare al 13 luglio...».

Monika Pascolo

IntervistaBoris Pahor, 106anni, scrittoretriestino di linguaslovena, raccontala sua emergenzacoronavirus

| Lo scrittore triestino di lingua slovena Boris Pahor, 106 anni compiuti il 26 agosto 2019

«Non esco più di casa, mi faccio persino portare la spesa a domicilio. Sperodi non morire prima del 13 luglio. È il centenario dell’incendio della Casa dellacultura slovena da parte dei nazisti. Vorrei esserci e raccontare cosa ho visto»

L’iniziativa «iorestoacasa» di Arlef. «Dut par furlan», il corso base di marilenghe online opo i cartoni animati in friulano per i più piccoli,

l’ARLeF – l’Agjenzie Regjônal pe Lenghe Furlane –lancia un’altra iniziativa #iorestoacasa, mettendo adisposizione, sul proprio sito, un corso pratico dilingua friulana in 20 lezioni, utile a apprenderla con

facilità, ma soprattutto a imparare a scriverla secondo leregole della grafia ufficiale.«Dut par furlan», questo il titolo, è un corso base. Si rivolgesia a coloro che parlano friulano, ma non lo sannoscrivere, sia a quanti lo capiscono, ma non lo parlano.Ideato da Adriano Ceschia, il corso è strutturato in 20lezioni, ciascuna articolata in tre sezioni tematiche:«Ortografie e Gramatiche» analizza le regole grammaticali

De ortografiche proprie della lingua, insegnando a scriverecorrettamente secondo le regole della grafia ufficiale; lasezione «Bocons di Narative» propone letture di importantiautori friulani (con traduzione in italiano a fronte), miratealla comprensione della grammatica presa in esame ancheattraverso esercitazioni pratiche, e suggerisce parole edespressioni che l’uso dell’italiano ha portato a dimenticare;la sezione «Scais di Poesie dal 1945 incà», infine, raccoglie,per il piacere della lettura oltre che dell’apprendimentodella lingua, molte poesie di noti poeti del nostro territorio(anch’esse con traduzione in italiano a fronte).Per iniziare il corso basta andare su www.arlef.it eselezionare la pagina Risorse/Impara il friulano online.

Ogni lezione è scaricabile singolarmente ed èaccompagnata da approfondimenti audio (anch’essiscaricabili), che ne facilitano la comprensione e la lettura. In questi giorni difficili, il corso «Dut par furlan», cosìcome le altre iniziative web a cui stiamo lavorando, è ilnostro modo di stare vicino a tutti i friulani – sottolinea ilpresidente dell’Agenzia, Eros Cisilino –. La tecnologiadigitale è una risorsa straordinaria per affrontare questomomento, ci sostiene e ci permette di rafforzare il nostrosentimento di identità e il nostro essere comunità. Ancheper la Fieste de Patrie dal Friûl il nostro canale dicomunicazione con i friulani sarà il web, in attesa dipoterla presto celebrare tutti insieme dal vivo».

SPECIALELA VITA CATTOLICA 11mercoledì 25 marzo 2020

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LA VITA CATTOLICA12 mercoledì 25 marzo 2020

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l motto di questi giorni, «Ioresto a casa», vale anche perla catechesi? Certamente sì.Già da qualche settimana,infatti, tra le mura

domestiche di centinaia difamiglie friulane si vivono piccolema significative esperienze dicatechesi familiare, grazie aimateriali predisposticongiuntamente dall’ufficiocatechistico diocesano, dallapastorale giovanile e dall’ufficiofamiglia.Quell’aggettivo, “centinaia”, non èfuori luogo. L’ufficio catechistico,infatti, segnala che dall’avvio delprogetto “Catechesi in famiglia”ogni giorno ci sono, appunto,centinaia di contatti alle pagineweb da cui le famiglie possonoscaricare i materiali. Se a questo siaggiunge il cospicuo traffico dischede catechistiche su WhatsApp,capiamo che l’ordine di grandezzaaccennato è veritiero.

I«La catechesi in famiglia è uninvito forte rivolto ai genitori perrenderli protagonisti in primapersona nella fede e nella suatrasmissione ai figli». Parole didon Marcin Gazzetta, direttoredell’ufficio diocesano perl’Iniziazione Cristiana e laCatechesi. Don Gazzetta ci spiegacome siano diversi i catechisti, econ essi molte famiglie, a soffrireper l’impossibilità di recarsi inparrocchia per la catechesi e per laMessa. «Il tempo prolungatolontani dalla parrocchia esoprattutto dall’Eucaristia è senzadubbio un tempo di sofferenza,ma costituisce anche un impegnoper tornare, quando saràpossibile, più consapevoli edesiderosi di vivere la Messa comequalcosa di veramenteirrinunciabile».Stiamo sperimentando un forterichiamo all’essenziale: neirapporti, nella gestione del

tempo, finanche nella fede. Viverequesta emergenza in Quaresimasignifica avere l’occasione dirinfocolare quella responsabilitàche si rischiava di perdere di vista.«La proposta degli uffici diocesani– conclude don Gazzetta – è unaprovocazione e un sostegno per igenitori, affinché siano davveroquella Chiesa domestica dove ifigli respirano il Vangelo di Gesù».

Creatività sul territorio

Sul sito web diocesano sonoriepilogati tutti i siti e i socialmedia attivati dalle foranie, dallecollaborazioni pastorali e dalleparrocchie (ne parliamo a pag. 4).Moltissimi di questi profili sonogestiti dagli oratori.Il social media che regna sovranonegli smartphone dei più giovaniè Instagram: lo sa bene il gruppoanimatori “Animasogni” diRivignano, che settimana doposettimana sta creando diverse

“catene spirituali” sotto forma dipiccole sfide rivolte ai giovani delterritorio. È accaduto, peresempio, in occasione dellapreghiera serale di San Giuseppe,in cui ciascuno era invitato apubblicare una foto della candelaesposta sulla finestra, comerichiesto da Papa Francesco,invitando altri amici a farealtrettanto.Oltre a Rivignano, anchel’oratorio di Remanzacco stausando molto i suoi canali social.In questo caso gli animatorihanno recepito la sfida diocesanadi registrare alcune brevi video-spiegazioni per illustrare ai piùpiccoli i lavoretti formativi

previsti dalle catechesi in famiglia.Risalendo il Friuli, è interessantecome l’iniziativa della preghierapre-scolastica “Dare precedenza”di Gemona si sia tramutata in unaraccolta di filmati, inviati viaWhatsApp, con inviti allapreghiera domestica prima diiniziare le lezioni a distanza.Una buona prassi, infine, è stataavviata nell’oratorio udinese diSan Giuseppe, nel quale leriunioni degli animatori non sisono mai fermate: con sistemi divideochiamata si stanno giàprogettando le prossime iniziativedell’oratorio. Si aspetta solo lariapertura.

Giovanni Lesa

Oratorio e catechesi, avanti.Ora si trasferiscono nelle case

| Leonardo Saro saluta i ragazzi di Fagagna, in attesa di ritrovarsi di nuovo in oratorio

Centinaia i contatti alle pagine web diocesane dove scaricare i materialiper il catechismo in famiglia. E i giovani si “riuniscono” sui social

n qualsiasi ambito gliinconvenienti sono sempre inagguato! E così, nella miaintervista nello scorso numerodella Vita Cattolica un

malaugurato refuso tipografico hafatto saltare delle righe di una miarisposta, rendendola incomprensibile.Ringrazio la redazione della VitaCattolica che mi offre la possibilità diriprendere e ampliare qui il pensierolà espresso.Esso riguarda una questione decisiva,ossia la prospettiva che la fede puòoffrirci in queste drammatiche prove.Questione enorme, riguardo allaquale non pretendo di offrire risposteesaustive, ma più umilmente disottoporre alcune riflessioni. Nonpossiamo nasconderci che la fede inun Dio Padre e provvido può esseremessa in crisi da questi eventi.Sorgono domande, in sé legittime(pensiamo al libro di Giobbe!).Tuttavia proprio in questi frangenti èimportante il ricorso a un esercizio diragione, che non si fa sommergere daeventi, ma si sforza di interpretarli.Cosa ci possono far capire? In formacertamente drammatica e nonauspicabile, sperimentando lafinitudine della nostra vita,comprendiamo una verità chedovrebbe sempre essere davanti inostri occhi: la vita non è una realtàdi cui siamo padroni. E allora ilpensiero si apre innanzitutto acomprendere la vita come dono, e arivolgerci a Colui che unico ne è lasorgente e ce l’ha donata.La fede cristiana ci assicura poi di unfatto decisivo: Dio non si limita adonare la vita all’universo e gestirlopoi dall’esterno. Donando a noi suoFiglio egli si rende nostro fratello,assume e condivide in tutto questanostra esistenza, con i suoi limiti e i

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riscoprire la sua bellezza, la suadimensione di nutrimento, dei singolicome della comunità credente,scrostando gli atteggiamenti diabitudinarietà con cui a volte vienevissuta? Questi possono essere soloalcuni degli atteggiamenti diconversione cui siamo sempreinterpellati, che nascono proprio dalvissuto, pur drammatico, che stiamoaffrontando.

don Stefano Romanello

Riflessione del sacerdote che ha vissuto l’esperienza del contagio

La fede nella prova

Annullata la festadei ministranti n ottemperanza alle ultime indicazioni dell’Arcivescovo e tenuto conto

del protrarsi dell’emergenza sanitaria, l’équipe di Pastorale vocazionalecomunica che la Festa dei Ministranti 2020 è annullata. L’animazione ela formazione del gruppo Zagos riprenderanno in autunno con l’iniziodel nuovo Anno pastorale. «Mai avrei voluto dare questa notizia»,

commenta il responsabile della Pastorale vocazionale diocesana, donIlario Virgili, nella lettera inviata a ministranti, animatori e parroci. DonVirgili coglie però l’occasione per «ringraziare comunque tutte le personeche anche quest’anno sarebbero state coinvolte nella festa: l’Arcivescovo,il Rettore e l’Economo del seminario, i seminaristi, i sacerdoti, i diaconi,le consacrate, i volontari, la parrocchia di Pagnacco, l’équipe di pastoralevocazionale e l’ufficio di Pastorale giovanile». «Non meno importante,infine, un grazie e un incoraggiamento a tutti i gruppi ministranti e adogni “Zago” della nostra Arcidiocesi». «Attendiamo con viva fede esperanza il giorno in cui il Signore ci permetterà di incontracinuovamente nelle nostre chiese – conclude don Virgili - e di solennizzarecon un entusiasmo rinnovato e purificato le celebrazioni! Nonstanchiamoci di chiedere alla Madonna e al nostro Patrono San Luigi laloro protezione e la loro benedizione».

I

suoi drammi. E questo per farcipartecipi della sua stessa vita divina,la cui forza erompe il mattino diPasqua. Nei frangenti di prova la fedeci permette di attingere a questaforza. San Paolo, ad esempio, dice di“portare nel suo corpo la morte diGesù” ossia di partecipare aquell’amore di Cristo che lo ha portatoal dono della sua vita per noi. Questanon è una particolare esperienzamistica, bensì la comunione di fedeche lo sorregge negli smacchi e nellesofferenze legate al suo ministero,cosicché “anche la vita di Gesù simanifesti nel nostro corpo” (2Cor4,10). Proprio quell’esistenza, gravatadal limite e dalla prova, grazie allacomunione con Cristo non vieneannientata, ma ritrova una nuovavitalità. Tutto ciò fa inoltre sorgere ildesiderio della comunione eterna conil Signore Risorto “il qualetrasfigurerà il nostro misero corpo perconformarlo al suo corpo glorioso” (Fil3,21). Ecco: questa comunione con ilSignore, che è al contempo esperienzaeffettiva ma mai compiuta, cheaccende il desiderio di un suorinnovamento e del suo compimento,è la prospettiva di senso e di forza concui possiamo attraversare la prova, perquanto drammatica essa sia.Un’ultima riflessione. La prova e laprivazione possono diventare momentiin cui avvertiamo l’importanza didimensioni che altrimenti diamo perscontate. Ad esempio, l’importanzadei contatti umani, ora drasticamentelimitati. Questo potrebbe indurci auna vita meno individualista, attentaal bene comune e alle esigenze dei piùpoveri, nella consapevolezza chesiamo tutti parte di una famigliaumana? Ancora: la dolorosaimpossibilità della normale vitasacramentale non potrebbe farci

PreghieraecumenicaLa «Settimana di preghiera perl’unità dei cristiani», a cura delCentro di ricerche attivitàecumeniche (Crae), impegnerà inaprile la comunità delle Suore delCarmelo di Montegnacco. Lecelebrazioni liturgiche sonosospese fino a Pasqua compresa.

PRETI GIOVANIIncontro «in video» con l’Arcivescovo

■ Tempo di emergenza certo, ma non èvenuto meno l’appuntamento dei pretigiovani della Chiesa udinese conl’arcivescovo, mons. Andrea BrunoMazzocato, anche se il coronavirus hacostretto ad una videoconferenza. Unincontro di confronto e di dialogo chescandisce il cammino dei giovanisacerdoti e che oggi – di fronte a un

repentino cambiamento dovuto all’epidemia – è diventato ancor piùprezioso e atteso. «Da un giorno all’altro – racconta don Nicola Zignin – cisiamo trovati a dover ripensare il nostro stare accanto alle persone, esserciincontrati e confrontati con l’Arcivescovo, seppur solo in video, è statoindispensabile per ritrovare in questa emergenza la nostra dimensione dipreti che non è sparita (anzi!), si è dovuta però necessariamente“riconvertire”». E così le esperienze condivise sono state tante, dalletelefonate per raggiungere le persone, soprattutto quelle sole, finoall’utilizzo del web e dei social network per portare la S. Messa nelle casedei fedeli. «Se le sappiamo cogliere – osserva don Zignin – anche questotempo doloroso offre occasioni per fare comunione».

CHIESALA VITA CATTOLICA 13mercoledì 25 marzo 2020

Page 14: Coronavirus, è tempo di stringere i denti Più forti nella preghiera · cari reso ancora più doloroso dall’impossibilità di esser stati accanto a loro nelle ore di agonia e nel

29 marzo 2020V domenica del Tempo di Quare-sima

La liturgia della Parola di Diopresenta i seguenti brani della Bibbia:Ez 37, 12-14; Sal 129; Rm 8, 8-11; Gv 11, 1-45.

PAROLA DI DIO

ell’ultima domenica prima della Set-timana Santa, meditiamo sul misterodella risurrezione e della vita eterna,che nella Pasqua potremo contem-plare in tutta la sua grandezza. Il pro-

feta Ezechiele testimonia come il popoloeletto avesse già chiara l’idea che Dio nonli avrebbe consegnati alla morte. La vitadi chi segue Dio non è destinata a con-cludersi circondata dalle fredde pareti diuna tomba; Egli promette il Suo Spiritoche ridonerà vita a chi ormai è stato postonel sepolcro. Questa promessa, conosciuta ma incom-prensibile nella sua totalità per Israele, èora in Cristo rivelata e realizzata. Cristoè «la risurrezione e la vita». Marta e Marialo sanno ed è per questo che sono con-vinte che se Gesù fosse stato lì il fratellonon sarebbe morto. Ciò che Marta e Maria

Nnon possono sapere ancora è che Cristoè la Vita vera, piena, eterna, che eccede lavita biologica. Lo scopriranno quandosaranno anche loro testimoni della Pa-squa. Gesù anticipa il grande mistero della Suarisurrezione e vittoria sulla morte risusci-tando Lazzaro. Il Suo intento è chiaro, elo dice esplicitamente ai discepoli: «Laz-zaro è morto e io sono contento per voidi non essere stato là, affinché voi credia-te». Nel risuscitamento di Lazzaro è paleseil miracolo, ma va colto soprattutto il se-gno che Cristo vuole dare ai suoi discepoli,anche a noi. Chi crede in Lui anche semuore, vivrà; chiunque vive e crede inLui, non morirà in eterno. A Lazzaro è re-stituita la vita biologica, che è quella ri-scontrabile ogni giorno attraverso i nostrisensi. Tante volte è questa vita che noi

consideriamo come il bene maggiore daconservare a ogni costo. Lazzaro torneràa morire, così come ognuno di noi sa cheessendo nato, prima o poi morirà…maallora a che pro il Signore ha risuscitatoil suo amico? Perché in questo modo ciha dimostrato che la vita vera va ben oltreil lasso di tempo, breve o lungo, che ci èconcesso su questa terra. In Cristo la nostravita è già cambiata e ciò che era destinatoa tornare polvere in Lui ora è destinato avivere in eterno. La Vita è stata ridata aLazzaro e non gli verrà tolta più, neanchenel passaggio da questo mondo a quelloche verrà. Il cristiano dunque sa che nondeve temere la morte corporale, perchéquesta non è altro che un passaggio dauna modalità di vita ad una altra. La morteche dobbiamo temere è quella dell’anima,causata dal peccato, che ci allontana ine-

sorabilmente da Dio e ci preclude la vitaeterna. Una morte che è molto meno pa-lese e che nella distrazione della quoti-dianità della vita non sempre si avverte.È da questa morte che Cristo è venuto aliberarci! È questa la vera resurrezione diLazzaro…e anche la nostra.San Paolo ci ricorda chiaramente che permezzo dello Spirito datoci dal Padre, sia-mo morti sì, ma morti al peccato. La nostravita eterna è già iniziata e lo Spirito ci aiutaa vivere da risorti. In vista della Santa Pasqua impegniamocia riscoprire questo Suo Spirito che vivein noi e diamogli lo spazio necessario pertrasformare il nostro cuore… Allora sì,anche noi risorgeremo come Lazzaro,non solo alla fine dei tempi, ma da subi-to… Da oggi.

don Alessandro Fontaine

Chi crede vivrà in eterno

ualcuno, con una battuta, mi ha detto:«Niente Quaresima quest’anno», maho risposto che invece c’è piùQuaresima del solito a causa dellelimitazioni imposte dall’epidemia in

corso.L’imposizione delle ceneri, i digiuni, l’astinenzadal mangiar carne il venerdì sono “soltanto”riti o momenti che aiutano a comprendere e avivere intensamente un certo periodo dell’annoliturgico, come anche tutti gli altri tempi dellaliturgia, ma il vero impegno, l’autenticoprogresso che ci conduce a migliorare i nostrisentimenti, le nostre convinzioni, e quindi lanostra vita, deve realizzarsi dentro di noi.I riti esteriori, le cerimonie, le feste sononecessarie perché noi abbiamo anche il corpo eagiamo e ci colleghiamo con tutti attraverso inostri sensi, ma i grandi e autentici valori dellanostra vita sono dentro di noi, nel nostrospirito.Nel linguaggio comune noi usiamo chiamarericche quelle persone che hanno tanti soldi,tante proprietà, un lungo conto in banca, ma sequesti individui non hanno un animo ricco dibontà, di fede, di amore, di grazia, dimisericordia, di carità e di perdono, in realtàsono dei poveretti.Non basta “avere” cose, che sono fuori di noi, ènecessario “essere” ricchi di quei valori morali espirituali che rendono grande un uomo.Questa Quaresima ci ha costretti a fermarci e acomprendere che non ha senso correre tanto, senon sappiamo dove si va, affannarci in tante eassillanti occupazioni e preoccupazioni se, allafine, non ci resta il tempo per “vivere”.Nel silenzio e nella calma forse abbiamo anchepotuto capire quanto “fisicamente” siamofragili, tanto che basta un virus, invisibile aocchio nudo, per mettere a rischio la nostraesistenza terrena.Questa Quaresima sarà veramente utile epreziosa se avremo imparato a capire il valoredel silenzio e della riflessione che ci fannocomprendere che dopo il venerdì santo c’èanche la Pasqua, che dopo la morte c’è laresurrezione e una vita nuova che ci attende, equesto significa capire il senso vero della vita ela grandezza dell’uomo, creatura e figlio diDio.Qualcuno potrebbe pensare che per ragionarecosì ci vuole la fede, ed è vero; ma nonpossiamo dimenticare che anche la fede è unaricchezza nella vita dell’uomo.Dunque: Quaresima in emergenza? Quella chestiamo vivendo quest’anno la stimo una veraQuaresima e sono certo che, se anche abbiamodimenticato quelle degli anni passati, laQuaresima del 2020 ce la ricorderemo a lungo.

don Adriano Canevaparroco di Fagagna

Q

La riflessioneNell’emergenza,più Quaresima che mai

Parrocchie. Da Bertiolo a Latisana, a Corno,

nelle comunità si riscopre la forza della preghiera

Crocifissi fuori le chiese.Stendardi di speranza a sorpresa, nell’emergenza. «In questi giorni,

pur nella drammaticità degli eventi che sistanno succedendo, stiamo riscoprendo unnuovo senso e valore dei segni». Nelle sueparrocchie - Bertiolo, Pozzecco e Virco - don

Davide Ganifa lasciare le porte delle chiese apertee su ciascuna è stato posto un crocifisso. Lo stessoavviene in moltissime altre parrocchie friulane(nella foto la chiesa di Terenzano). C’è chi esponeil Santissimo, chi le icone che custodiscono ladevozione più profonda delle comunità. Più diqualcuno entra, in silenzio, uno alla volta. Altrisi fermano all’esterno per una preghiera. Ad altriancora il “messaggio” arriva fin dentro alle casetramite video inviati dagli stessi sacerdoti.Per tutto il tempo dell’emergenza, nella parroc-chiale di Bertiolo è stata esposta l’immagine dellaBeata Vergine di Screncis, alla quale la comunitàè profondamente legata. «Quando tutto questosarà finito – commenta il parroco -, scioglieremoil voto e porteremo in processione in tutti i paesiquesta immagine in preghiera». Il sacerdote si staorganizzando anche per far registrare le celebra-zioni della Settimana Santa e trasmetterle via webe, in accordo con l’amministrazione comunale,per trovare il modo di farsi presente con gli anzianie le tante persone sole che vivono sul territorio.

L«Credo che questo sia il tempo della fede, il tempodel silenzio e il tempo in cui non intiepidire ilcuore», sottolinea. «Alcuni nostri parrocchianisono ricoverati nei nostri ospedali e non possonoavere nessuno al proprio fianco. Questo tempoci insegna quanto sia importante accorgerci diloro, immedesimarci nella vita di chi soffre». «Lapreghiera supera ogni muro. Diveniamo preghieraper loro». «Mi è capitato in questi giorni di accompagnarequalche defunto - aggiunge don Gani -. Nell’im-possibilità di celebrare il funerale il dramma dellutto appare ancora più crudele». Eppure il sa-cerdote osserva anche il risvegliarsi, tra le persone,di un sensus fidei che sembrava essere scomparso.Nella tragedia, un segno importante: le personecercano in tutti i modi di assicurare ai propri cariun saluto cristiano dignitoso. Il prete non puo’venire? «Preìn almancul nô» («Preghiamo almenonoi»). Accade così che i familiari si ritrovino, forseper la prima volta, a decidere di recitare insiemeun rosario.

Latisana, il santuario che unisce

Si prega nelle case, dunque, e rimbalzano di te-lefonino in telefonino i messaggi di vicinanza,conforto e devozione inviati da sacerdoti, cate-

chisti, animatori. Da Latisana, il parroco, mons.Carlo Fant, invia settimanalmente un video-messaggio tramite WhatsApp. Domenica scorsalo ha fatto dall’amato santuario posto sotto laprotezione della B. V. delle Grazie, a Sabbionera.Era convento di Francescani, ha ricordato. «Co-struito nel XVI secolo, si trova vicino all’ospedale,sulle sponde del Tagliamento. Un luogo nellacui devozione si uniscono due regioni. Vengonoqui a pregare da San Michele e da San Giorgio,da Bibione a Portogruaro, a Rivignano, special-mente chi ha parenti all’ospedale». Sotto la pro-tezione della Madonna, mons. Fant ha postodunque idealmente tutti i fedeli, esortandoli atornare ad essere «forti come i gelsi, simbolo delnostro Friuli». «Il Friuli tante volte si è rialzatocon grande fede – ha ricordato -. Ce l’hanno fattai nostri vecchi, ce la faremo anche noi, con l’aiutodi Dio. La nostra bandiera si chiama speranza. Ela nostra speranza nasce dalla preghiera».

Voto alla Madonna a Corno

«La preghiera consoliderà quella comunione conGesù, con Maria e tra di noi che il coronavirusnon può rompere». Anche il messaggio del par-roco di Corno di Rosazzo, Visinale e Sant’Andratdel Judrio, don Antonio Raddi, ha raggiunto iparrocchiani, domenica 22 marzo tramite inter-net. Sulla pagina Facebook “Sei di Corno se” èinfatti stata diffusa la diretta della S. Messa celebratanel Santuario di Madonna d’Aiuto. «Un’occasioneper non perderci di vista l’uno con l’altro - ha ri-cordato don Raddi - consentendo, almeno aifedeli che si trovano nella possibilità di connettersi,di pregare tutti, in questo momento di prova, as-sieme». In via straordinaria è stato rinnovato allaMadonna d’Aiuto, come nel 1836 e nel 1916, ilvoto fatto dai cittadini di Corno per la preserva-zione del paese dal colera, oggi Coronavirus.

V.Z.

LA VITA CATTOLICA14 mercoledì 25 marzo 2020

CHIESA

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a cura di mons. MarinoQualizza

IL TEOLOGORISPONDE

aro don Marino, ti ho mandatoil libro di Gabriella Caramore “Laparola Dio” (Einaudi, Torino2019)per una recensione. Pensoche l’autrice sia nota ai nostri let-

tori, in quanto ha curato su Rai Ra-dio3, la trasmissione “Uomini e Pro-feti”. Ho apprezzato il testo perché,partendo dall’attuale oblio e disinte-resse per Dio, ripercorre sapiente-mente il lungo tragitto di questa pa-rola, dalle origini bibliche fino ai no-stri giorni, anche se toccati di sfug-gita. Lo fa da laica, e si sente, ma conuna partecipazione intensa che ti faleggere con passione queste pagine.Mi è piaciuto in particolare il percorsoculturale di questa parola dal mondobiblico fino a quello cristiano, con lenotevoli variazioni del tema, ma sem-

Cpre inserite nella drammaticità dellastoria, nella ricerca della giustizia emisericordia, di cui l’umanità soffe-rente ha bisogno. Che tutto questosi risolva in una invocazione che sifa preghiera, e questa legata alla vita,è una bella conclusione della galop-pata storico-culturale.

don Angelo RossoCaro don Angelo, ho ritardato un po’ nellarisposta per altri impegni. Ora ci sono. Hoapprezzato anch’io il testo per l’accurataanalisi storico-filologica della “parola Dio”,in particolare per la sottolineatura dellosviluppo e dei nuovi apporti che ha rice-vuto lungo la storia: non fissismo, ma di-namismo. Mi rimangono però alcune ri-serve di fondo, che ti presento a partiredalla sintesi che è anche la copertina deltesto.

«Ha ancora senso oggi la parola “Dio”?Forse, guardando dentro le Scritture e nellastoria è possibile rianimare quel movi-mento che gli steccati delle dottrine hannostravolto e inaridito. Forse, è possibile ri-trovare in essa lo stesso dinamismo dellevite umane e delle stelle». In queste trerighe c’è il succo del discorso che certamenepiace ai contemporanei, perché ne coglielo spirito ed anche le incertezze, magaricon una apertura che va fino alle stelle,non solo poeticamente, ma nel desiderio.La prima riserva si riferisce alla “interpre-tazione” come strada da percorrere inces-santemente, senza pretese di soluzioni de-finitive. Bene. Ma se l’interpretazione vienefatta nello spirito di F. Nietzsche, perchénon c’è la realtà, ma solo l’interpretazione,allora non mi ci trovo. Ho ben presenteR. Bultmann, che fa di questa, per lui l’er-

meneutica, la strada maestra per lo studiodella Scrittura, con il rischio di trovarci conle sole parole. Per me precede la conoscenzadelle cose, per quanto sempre perfeziona-bile. L’interpretazione è uno strumentoper la conoscenza, non il fine. Una seconda riserva vale per gli steccatidelle dottrine. Ci sono stati e ci sono, manon solo quelli. Se ci fermiamo al signifi-cato di “dottrina” capiamo che si tratta diapprendimento e che essa è parente strettadella Torah ebraica, di cui l’autrice è tantoentusiasta. E per concludere, mi interessacerto l’evoluzione della parola Dio, maancora di più incontrarmi con Lui, noncon delle sillabe. Voglio vivere l’esperienzadi Abramo e rivolgermi a Dio nella pre-ghiera, come a un Tu che mi dà la vita, nonsolo mi informa su di essa.

[email protected]

La parola “Dio”

e non possiamo andarci noi,potrà arrivare loro il nostroamore». L’idea delle catechisteBarbara Bizzocchi e MonicaRineri, in questo tempo di

emergenza, è tanto semplice quantostraordinaria. Ogni anno con i ragazzi dellequinte elementari della parrocchia delRedentore a Udine si recano a trovare glianziani della casa di riposo “Ai Faggi”. «È un belincontro, sia per i bambini che per gli anziani;ci insegna che in qualsiasi momento ciascunopuò sempre dare qualcosa». Cosa offrire,dunque, oggi? Ecco l’idea: pensando allepersone che stanno vivendo questi giornidifficili in casa di riposo, le catechiste hannoproposto ai bambini di fare arrivare ai nonni“adottivi” nientemeno che il loro amore.«Vicino è chi abbiamo in cuore – si legge nelmessaggio inoltrato a tutte le famiglie –. Cosadite di far arrivare loro un pensiero (disegno,lettera, video, scritto... spazio alla fantasia!) cheognuno di voi può fare? Nei prossimi giornifaremo un collage da mandare tramite leinfermiere che si stanno prendendo cura diloro. Ne saranno felicissimi!».Quella del Redentore è una delle tante iniziativeche stanno sbocciando in questi giorni di“quarantena” nelle parrocchie friulane. Lecatechiste hanno utilizzato la chat di grupposulla quale, da quando le disposizioni sulcoronavirus hanno interrotto il catechismo,settimanalmente si propongono momenti dipreghiera condivisi e vengono inviati messaggi ei materiali per la catechesi predisposti dagliuffici diocesani. Le adesioni non si sono fatteattendere. Disegni, pensieri, foto… messaggicolorati e di speranza, come solo i più piccolisanno pensarli. Un bambino ha persino inviatoun video in cui suona un brano al pianoforte,per donare agli anziani un po’ di musica.E tra gli adulti? Se nei bambini la creatività e ildesiderio di condivisione non mancano, anchenelle famiglie, in queste giornate dai tempidilatati, che concedono spazio anche allariflessione, sta emergendo un profondo bisognodi coesione. Nelle comunità del manzanese,don Giovanni Rivetti e don FrancescoFerigutti hanno invitato mamme e papà acondividere delle preghiere, così da leggerledurante la S. Messa celebrata dai sacerdoti e acreare un angolo di preghiera in casa, «persentirci uniti, in preghiera, in comunione tra dinoi, ma soprattutto uniti e rivolti al Signore». Lostesso si è fatto nella collaborazione pastorale diCodroipo, sul cui sito (www.cpcodroipo.it)sono già state pubblicate le prime foto dipreghiera in famiglia. Anche il parroco di SanMarco, a Udine, don Carlo Gervasi, in unvideomessaggio pubblicato sulla paginaFacebook della parrocchia, si è rivolto

«S

espressamente a mamme e papà, ricordandoloro che nel rito del matrimonio una preghierali incoraggiava ad essere «una piccola chiesadomestica».

Dirette e celebrazioni online

Dal canto loro, anche i sacerdoti in questi giornisi stanno misurando con lo sperimentare nuovicanali per far sentire la loro vicinanza aiparrocchiani. «Non è semplice per chi non èmolto pratico di tecnologia – ammette donFederico Saracino, parroco di Faedis eCampeglio -, ma effettivamente questistrumenti che per alcuni di noi sono nuovioffrono in questo tempo un’opportunitàpreziosa per restare in contatto almeno suisocial. Vedo che le persone, soprattutto quelleche vivono sole, li accolgono con piacere, comeil segno di una Chiesa che va avanti e siimpegna nella vicinanza, anche in questofrangente difficile». Il sacerdote ha diffuso deipiccoli video messaggi per incoraggiare allasperanza, ma l’intento è di riuscire anche aproporre la S. Messa online. Già lo fa il parrocodi Cividale, mons. Livio Carlino. La direttadelle celebrazioni feriali, alle 8, e festiva, alle

| A sinistra: videomessaggi e S. Messa in diretta con don Fabris e don Saracino. Al centro: Carlotta con il suo disegno per gli anziani della casa di riposo Ai Faggi, su iniziativa dellecatechiste della parrocchia del Redentore a Udine. A destra le prime fotodi preghiera in famiglia condivise da alcune famiglie sul sito della Collaborazione pastorale di Codroipo

Reinventiamo gli incontri

CREATIVITÀ NELLE PARROCCHIE. Accompagnare la vita nelle comunità oggisignifica reinventarsi. Dai videomessaggi ai doni dei bambini per gli anziani

10.30, si possono seguire dal sito dellaparrocchia (www.duomocividale.it), ricco anchedi contenuti per la catechesi e la liturgia infamiglia e dei messaggi dell’Arcivescovo, oltreche di avvisi e comunicazioni varie.Grazie all’impianto di videosorveglianzaappena installato, anche da Lignano si trasmettela S. Messa tutti i giorni alle 18.30, e poco primail Rosario. Le parrocchie che si stannoattrezzando per offrire questa opportunità sonodiverse. E dove non si può arrivare con internet…c’è iltelefono! «In questo momento, in cui la paura ètanta, e la vita chiusi in casa non è semplice, lepersone hanno bisogno di ascolto, talvoltaanche solo di una voce rassicurante»,commenta il parroco di Lignano, don AngeloFabris. Dal mare ai monti, le parrocchie in Friulicondividono in questi giorni le stesse fatiche.Anche don Alan Jacoponi, nelle parrocchie diTarvisio e della Valcanale, cerca di farsi prossimoalle persone tramite delle telefonate. Lecatechiste sono invece in contatto con lefamiglie via WhatsApp. «Stiamo vivendo unafase in cui accompagnare la vita delle comunità

significa reinventarsi – commenta il sacerdote -.Quel che sappiamo è che è nei momenti piùdifficili che si vede quanto l’unione faccia laforza. Per questo, in questo momento più disempre, cerchiamo di venirci in contro l’unl’altro». La tecnologia senz’altro è un’opportunità, mareinventarsi può voler dire anche prenderesemplicemente in mano carta e penna e scrivereuna lettera e far arrivare così alle famiglie la vocedella Chiesa. L’ha fatto nei giorni scorsi donGiuliano Del Degan, parroco di Dignano eVidulis, rivolgendosi ai genitori dei bambini chesi stavano preparando per la prima comunione(il 31 maggio), rimandata a un momento piùsereno. «È nei momenti di prova che possiamoimparare a guardare con gli occhi della fede»,scrive il sacerdote, rilevando come questo tempoci ricordi la nostra fragilità, ci richiami alle coseessenziali e sia un incoraggiamento per tutti apregare di più. Per questo in chiesa il parroco hacollocato i sussidi per la preghiera in famiglia.«Saremo giudicati per l’amore. È l’amore che cisalva – conclude don Del Degan -. Facciamociforza e restiamo uniti».

Valentina Pagani e Valentina Zanella

CHIESALA VITA CATTOLICA 15mercoledì 25 marzo 2020

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PO SLOVENSKOPAGINE FURLANELA VITA CATTOLICAmercoledì 25 marzo 2020

Da che l’uomo è uomo, prega. Sempre e ovunque l’uomo si è reso conto che non è solo al mondo, che c’è qualcuno che lo ascolta. Sempre si è reso conto che ha bisogno di un Al-

tro più grande e che deve tendere a Lui perché la sua vita sia ciò che de-ve essere. Ma il volto di Dio è sempre stato velato e solo Gesù ci ha mostrato il Suo vero volto, Chi vede Lui vede il Padre (cfr. Gv 14,9). Così, se da una parte all’uomo risulta naturale pregare (chiedere nel momento del bisogno e ringraziare nel momento della gioia), d’altra parte c’è sempre

anche la nostra incapacità di prega-re e di parlare ad un Dio nascosto. Non sappiamo cosa conviene do-mandare, dice san Paolo (cfr. Rom 8,26).

Perciò dobbiamo sempre dire al Si-gnore, come i discepoli: “Signore, insegnaci tu a pregare” (Lc 11,1). Il Signore ci ha insegnato il Padre no-stro come modello di autentica pre-ghiera e ci ha donato una Madre, la Chiesa, che ci aiuta a pregare. La Chiesa ha ricevuto dalla Sacra Scrittura un grande tesoro di pre-ghiere. Nel corso dei secoli sono sa-lite, dai cuori dei fedeli, numerose

preghiere con cui essi di nuovo si indirizzano a Dio. Nel pregare con la Madre Chiesa noi stessi imparia-mo a pregare. Sono molto contento perciò che 30Giorni faccia una nuova edizione di questo piccolo libro contenente le preghiere fon-damentali dei cristiani maturatesi nel corso dei secoli. Ci accompa-gnano lungo tutte le vicende della nostra vita e ci aiutano a celebrare la liturgia della Chiesa pregando. A questo piccolo libro auguro che possa diventare un compagno di viaggio per molti cristiani.

Cardinale Joseph Ratzinger

Pregare, Sono giorni difficili, questi. Molto. Per chi è raggiunto dalla malattia e per i suoi congiunti. Ma anche per tutti gli altri, noi compresi che ci sentiamo sfidati da questo evento. Ed è spontaneo lasciar sorgere dal cuore domande importanti, quelle che si direbbero essenziali. Sempre spontaneo scopriamo il bisogno di pregare, come l’animo ci detta, ma anche attingendo al patrimonio delle preghiere secolari della Chiesa. Ne abbiamo individuate una serie che qui offriamo per la comodità dei lettori. Compreso lo schema utilissimo sia per l’atto di «contrizione perfetta» sia l’atto della «comunione spirituale». Il tutto preceduto da alcune parole sagge che il cardinale Ratzinger ha scritto qualche giorno prima di essere eletto Papa, a introduzione di un libretto interessante e purtroppo fuori commercio (ma tanti altri ce ne sono in circolazione). Ecco, quelle sue parole sono di introduzione anche a queste due pagine.

Attraverso un atto di Contrizione Perfetta puoi ricevere il perdono dei tuoi peccati fuori dalla confessione, an-che peccati mortali, a condizione che tu ti determini a correggere la tua vita e fare una ferma risoluzione di re-carti alla confessione sacramentale al più presto, quan-do diventa possibile. La Contrizione Perfetta è una gra-zia di Dio, dunque chiedi sinceramente che ti sia con-cesso questo dono durante le ore precedenti a quella in cui farai atto di contrizione: “Mio Dio, concedimi la Contrizione Perfetta per i miei peccati”. 1. Nella realtà o nella tua mente inginocchiati ai piedi di un crocifisso e ripeti mentalmente: “Gesù, mio Dio e mio Salvatore, nel mezzo della tua agonia ti ricordasti di me, soffristi per me, desiderasti purificarmi dai miei peccati”. 2. La Contrizione è “perfetta” se ti penti dei tuoi peccati perché ami Dio e sei sinceramente pentito di averLo of-feso e aver causato le sofferenze di Cristo sulla Croce. Davanti al Cristo Crocifisso ricorda i tuoi peccati e pen-titi perché hanno causato a nostro Signore le sue soffe-renze sulla Croce. PromettiGli che con il suo aiuto non peccherai più. 3. Recita, lentamente e sinceramente, un atto di contri-zione concentrandoti sulla bontà di Dio e sul tuo amo-re per Gesù: “O mio Dio, dal momento che Tu sei così buono sono sinceramente pentito di aver peccato con-tro di Te e con l’aiuto della tua grazia non peccherò più. Amen”. 4. Fai una ferma risoluzione di andare alla confessione sacramentale al più presto che ti sarà possibile.

Atto di contrizione O mio Dio! Mi dispiace vivamente per avervi offeso; e detesto tutti i miei peccati, perché

temo la perdita del cielo e le pene dell’inferno, ma soprattutto perché ho offeso

Voi, mio Dio, infinitamente buono e meritevole di tutto il mio amore. Sono

risoluto, con l’aiuto della vostra grazia, a confessare i miei peccati, a farne penitenza e

da subito ad emendare la mia vita. Amen.

Come compagnia di viaggio

Come fare l’atto di contrizione perfetta

La chiave per la Comunione Spirituale è far crescere nel tuo cuore un costante desiderio per il Santissimo Sacramento. 1. Se sei conscio di aver compiuto peccati mortali, fa’ un Atto di Perfetta Contrizione. 2. Immagina le sacre parole e le azioni della Messa, o guar-dale online o in TV. 3. Recita gli atti di fede, umiltà, dolore, adorazione, carità e di domanda che usualmente esprimi prima della Santa Comunione. 4. Desidera sinceramente di ricevere nostro Signore pre-sente — in Corpo, Sangue, Anima e Divinità — nel Santis-simo Sacramento. 5. Recita questa preghiera di Sant’Alfonso de’ Liguori: “Ge-sù mio, credo che sei presente nel Santissimo Sacramento. Ti amo sopra ogni cosa e ti desidero nell’anima mia. Poi-ché ora non posso riceverti nella Santa Comunione, vieni almeno spiritualmente nel mio cuore. Come già venuto, ti abbraccio e mi unisco a te; non permettere che mi allonta-ni più. Amen.” 6. Dopo alcuni momenti di adorazione silenziosa recita tutti quegli atti di fede, umiltà, carità, ringraziamento e of-ferta che normalmente compi nelle preghiere dopo la San-ta Comunione.

Atto di comunione spirituale Gesù mio, io credo che sei realmente presente

nel Santissimo Sacramento. Ti amo sopra ogni cosa

e ti desidero nell'anima mia. Poiché ora non posso riceverti sacramentalmente,

vieni almeno spiritualmente nel mio cuore. (qui si sosta con tutto il raccoglimento possibile)

Come già venuto, io ti abbraccio e tutto mi unisco a te;

non permettere che mi abbia mai a separare da te.

Eterno Padre, io ti offro il Sangue Preziosissimo di Gesù Cristo

in sconto dei miei peccati, in suffragio delle anime del purgatorio

e per i bisogni della Santa Chiesa. Amen

Come fare l’atto di comunione spirituale

CHIESA

Sequenza dello Spirito Santo

16

Vieni, Santo Spirito

manda a noi dal cielo

un raggio della tua luce.

Vieni, padre dei poveri,

vieni, datore dei doni,

vieni, luce dei cuori.

Consolatore perfetto;

ospite dolce dell'anima,

dolcissimo sollievo.

Nella fatica, riposo,

nella calura, riparo,

nel pianto, conforto.

0h luce beatissima,

invadi nell'intimo il cuore dei tuoi fedeli.

Senza la tua forza nulla è nell'uomo,

nulla senza colpa.

Lava ciò che è sordido,

bagna ciò che è arido,

sana ciò che sanguina.

Piega ciò che è rigido,

scalda ciò che è gelido,

drizza ciò che tràvia.

Dona ai tuoi fedeli

che solo in te confidano i tuoi santi doni.

Dona virtù e premio,

dona morte santa,

dona gioia eterna.

Amen

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nell’ora del bisognoPO SLOVENSKOPAGINE FURLANE

LA VITA CATTOLICA mercoledì 25 marzo 202017

Preghiera di abbandono

Padre mio, io mi abbandono a te,

fa di me ciò che tu vuoi. Qualunque cosa tu faccia di me

io Ti ringrazio. Sono pronto a tutto, accetto tutto

purché la tua volontà si compia in me e in tutte le tue creature.

Non desidero altro, mio Dio. Depongo la mia anima nelle tue mani,

te la dono, mio Dio, con tutto l'amore del mio cuore

perché ti amo. Ed è per me un bisogno d’amore

il donarmi, il rimettermi nelle tue mani, senza misura,

con una confidenza infinita, perché Tu sei mio Padre.

(Charles De Foucauld)

Maria, sotto la tua protezione

Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio,

santa Madre di Dio: non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova, ma liberaci da ogni pericolo,

o Vergine gloriosa e benedetta.

Supplica diocesana a Maria Vergine delle Grazie

O Beata Vergine delle Grazie,

clemente Madre nostra,

come i nostri antenati,

torniamo ad inginocchiarci davanti a Te

mentre la nostra salute e serenità

sono turbate da un virus subdolo e invisibile.

Donaci la grazia di ritrovare in noi la fede

che non ci fa sentire soli nella prova

ma accompagnati ogni giorno

dalla Provvidenza di Dio

che ci ama come Padre

e dall’intercessione del tuo cuore di Madre.

Rinnova in noi la coscienza

che più grave in noi è il male dell’anima

e facci sentire il desiderio

di essere liberati e perdonati

dai tanti nostri peccati.

Rafforza la speranza

che questa nostra preghiera può essere esaudita.

Per questo affidiamo alla tua protezione

I fratelli e le sorelle malati,

tutti coloro che si stanno dedicando a loro

con coraggio e dedizione,

le famiglie e la comunità friulana,

la Chiesa e tutta l’umanità

Faisi donghie, o cjare Mari,

cun chel vuestri biel Bambin. Amen

(+ Andrea Bruno Mazzocato)

A te, o beato Giuseppe, stretti dalla tribolazione ricorriamo

e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio, insieme con quello della tua santissima Sposa.

Deh! Per quel sacro vincolo di carità, che ti strinse all’Immacolata Vergine Madre di Dio, e per l’amore paterno che portasti al fanciullo Gesù,

riguarda, te ne preghiamo, con occhio benigno, la cara eredità che Gesù Cristo acquistò col suo sangue,

e col tuo potere ed aiuto soccorri ai nostri bisogni. Proteggi, o provvido Custode della divina Famiglia,

l’eletta prole di Gesù Cristo; allontana da noi, o Padre amatissimo,

la peste di errori e di vizi che ammorba il mondo; assistici propizio dal cielo in questa lotta

contro il potere delle tenebre, o nostro fortissimo protettore. E come un tempo salvasti dalla morte la minacciata vita del bambino Gesù,

così ora difendi la santa Chiesa di Dio e l’umanità tutta dalle ostili insidie e da ogni avversità.

E stendi ognora sopra ciascuno di noi il tuo patrocinio, affinché a tuo esempio e mediante il tuo soccorso

possiamo virtuosamente vivere, piamente morire,

e conseguire l’eterna beatitudine in cielo. Amen.

A te, o beato Giuseppe

CHIESA

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PO SLOVENSKOPAGINE FURLANELA VITA CATTOLICAmercoledì 25 marzo 2020

Dal mio punto di osservazione, come responsabile dei servizi psichiatrici del territorio della

Bassa Friulana, vedo che i nostri assistiti stanno reggendo, sia al battage informativo, che all’isolamento in casa. Come psichiatri, frequentemente diciamo che i sofferenti di disturbi mentali vivono più isolati e che l’isolamento fa male alla salute. Ma in questo periodo, ciò che ordinariamente per loro è uno svantaggio, può rivelarsi un aiuto a preservarli dal pericolo dell’assembramento e dalla pressione delle notizie allarmanti. Perciò, in una certa misura, son più preoccupato per coloro che ordinariamente non hanno problemi, perché oggi la situazione impone a tutti un certo grado d’isolamento, non potendo intrattenere le relazioni ordinarie e svolgere le attività consuete. Da sempre gli psichiatri sottolineano l’importanza della partecipazione, della condivisione, del vivere e fare progetti insieme ad altri. Ma ora la realtà impone qualcosa di diverso e costringe a recuperare altre modalità di relazione e comunicazione. Siamo invitati a trovare, dentro le limitazioni, una possibilità di vita, di costruzione e, se la contingenza ci costringe in spazi ristretti, non dobbiamo rispondere

fuggendo con la mente, magari attendendo solamente che il periodo drammatico passi. Anzi, siamo chiamati a essere protagonisti, a non subire, scoprendo nuove possibilità reali di vita, qualcosa che valga la pena di essere vissuto. È perciò il momento di valorizzare ciò che più c’interessa e appassiona, ad esempio i libri che non abbiamo avuto il tempo di leggere, oppure i film trascurati. Approfondendo e immedesimandoci nella vita dei protagonisti di romanzi, gialli o film d’avventura abbiamo la possibilità di riscoprire noi stessi, di non perderci, paragonandoci ed imparando cose nuove. E nella vita quotidiana è importante non abbandonarsi alla casualità, dandosi un ordine, delle regole, avendo chiari compiti e obiettivi da raggiungere giorno per giorno. Quindi, pensando ad una famiglia ordinaria, è da rispettare il tempo di lavoro dei genitori, se lo possono fare da casa, ma anche le lezioni online dei figli, come pure i momenti di convivenza ordinaria, il mangiare e il giocare insieme. E, magari, possiamo sorprendere nella nostra casa un particolare da sistemare, una camera da riordinare, qualcosa da aggiustare, semplicemente perché in periodi ordinari non ne abbiamo avuto il

tempo. Come pure possiamo dedicare più tempo alle relazioni interne alla famiglia, che, forse, in condizioni ordinarie sono state forzatamente un po’ trascurate. Anche i nuovi mezzi di comunicazione rappresentano uno strumento straordinario ed è questo il momento di riscoprirli come occasione di relazione. Ad esempio, è vero che i giovani sono più facilitati ad utilizzare le tecnologie, ma, se in famiglia ci sono degli anziani, i giovani hanno l’occasione di comunicare le loro conoscenze anche ai nonni. Se, invece, gli anziani vivono da soli, saranno le persone che si curano di loro a valorizzarne le capacità comunicative verso i familiari e l’ambiente di provenienza. In particolare, questo periodo ci invita a regolare la massa enorme d’informazioni che ci raggiungono, a vagliarle, a porle nella giusta gerarchia e a riconoscere le fake news, che non mancano e arrivano anche da fonti insospettabili. Del resto, abbandonati al flusso indistinto e continuo, potremmo vedere crescere in noi la paura. Da questo punto di vista, sono da ricercare le buone notizie, come ad esempio la generosità e la solidarietà vissute da tanti in questo difficile periodo, a riscoprire gli aspetti positivi

Appassionarci e sorprenderci per non finire schizzati

che non sono venuti meno; notizie che sostengono la speranza, che rafforzano la certezza che ce la possiamo fare. Tra tutte le cifre e i numeri che ci vengono forniti, sono importanti i dati che confermano la possibilità di superare questa drammatica epidemia, rimanendo persone capaci di affrontare anche le situazioni più difficili e coinvolgenti che la realtà ci propone.

Marco Bertoli

PUNTI&SPUNTI

Che consolante ricevere “la Vita Cattolica” in questi giorni

La lettera

Caro Direttore, ricevere dal postino "Vita Cattolica" è di questi tempi davvero un "regalo"... Il constatare altresì che ci siano giornalisti i quali, nonostante il pericoli, si dedichino con passione al loro lavoro per tener aggiornati i propri lettori, fornire consigli e far loro compagnia, è assai consolante! Perciò sento il bisogno/dovere di ringraziare lei e tutti i suoi collaboratori per l'impegno e la particolare attenzione che in questo periodo state profondendo a beneficio di noi lettori. Mi ha particolarmente colpito la vicinanza che si percepisce leggendo l'incoraggiamento del nostro

Arcivescovo, per non parlar dell'"Agar" di mons. Corgnali, una vera "carica di

forza"! Un grazie anche a Radio

Spazio per i servizi religiosi che ci permettono di stare uniti nella preghiera! Mi ha fatto tanto piacere – a proposito delle notizie di famiglia − leggere che don Romanello è potuto

rientrare dall'Ospedale...a lui auguro la completa

guarigione e ... "ad multos annos"!

Termino con l’unirmi anch'io all'esortazione "Tignin dur" e sore dut "tigninsi units te preere! Mandi mandi, un virtuoso abbraccio con tanta stima e riconoscenza.

Margherita Fontana Michelini (Tarcento)

I consigli di uno psichiatra che vorrebbe aiutarci a trasformare questo tempo

18

La scrove e i purcituts apena nassûtsI ultins de societât si cjatin a no sedi di nissun, di no vê une protezion

Chei che a vivin sul ôr de societât a san che intai moments plui problematics e àn

dome di rangjâsi e si cjatin bessôi a sbarcjâ lunari. Impen che la plui part de int e je intal câs di proviodi ae sô vite di ogni dì par vie dai mieçs che e parone, de istruzion, de posizion sociâl, de famee, dai contats cu lis personis de societât, dal pês dal tacuin, de innomine e dai titui, dai onôrs, dai dirits presumûts o dai privileçs. In ogni societât a son chei bogns di proviodi par se, laudât Idiu! Par lôr la societât, la leç, la culumie, lis religjons e àn conseis, disposizions, normis, atenzions e cure, stant che a son bielzà intal siarai. Inte societât, pal plui, si fevele, si fasin regulis, si resone, si pontifiche pai chei di mieç, pai scuelâts, par chei che e àn computer e internet, par chei che e van a cori in biciclete la sabide e domenie par parâ vie la mufe e la cagnate de setemane o il fîl di grassin che si è dât dongje inte gnervidure atletiche, par chei che a van a spassizâ cu la tute di gjinastiche e la bandane sul çarneli, par chei palestrâts o chei che a frecuentin i cors di Yoghe sot la direzion di un mestri che si è imbombît intal Gange, intai agns dai disingjans, dai traspuarts flaps e des smaniis pes emozions chimichis. Dut pulît, nuie ce dî. A son la plui part de int di une societât evolude, passude, stufadice, preocupade di se, forsit ancje de salût de Borse e dal Spread. A son chei che no ur interesse la culumie reâl, ma a scrutinin su chê finanziarie, 13 voltis plui grande di sô mari e là che si fasin i bêçs tant che cul Grate e Vinç. Ducj e àn pôre, clâr, ma chescj a podin stâ devant de television e dal computer par fevelâsi in video-conference, par savê cemût che scapole la Borse di Singapôr e di Sangai, chê di Londre e di Wall Street. E se lis robis a laran mâl par un trat di timp, come che a laran, il Stât, o timp o tart, al proviodarà pe plui part di lôr. Ma chei altris ce si metino a fâ inte circostance dal Virus? La plui part dai sportei dai Servizis publics a son sierâts, la int mandade in feriis, a recuperâ oris fatis in soreplui o preservade in ufici de contaminazion ipotetiche. Chei che a son restâts a fâ acet a inviin "sconsortâts" i "utents" a la Caritas. I ultins de societât si cjatin a no sedi di nissun, di no

vê une protezion e, di conseguence, obleâts a scantinâ des regulis açalinis che si burissin fûr a ogni pît alçât a pene che si dâ dongje cualchi Zonte nazionâl, regjonâl o cjasandrine. Ce fasino lis personis bessolis, chês che no àn nancje i bêçs par fâ la spese, lis maris bessolis cun prole di asîl o di scuele elementâr, chei

cence cjase e famee che a passin la gnot intal Asîl e che no podin lâ fûr di lì vie pal dì, come che di regule a scugnaressin, chei che ur à scjadût il permès di stâ chenti e a varessin di tornâ a cjase lôr o, almancul, lâ fûr dai voi, chei che e àn la rate dal mutui che ur scjât e la paiavin cun vorutis a neri intes fameis, lis feminis che a levin a fâ voris a neri (la plui part magari cussì no), lis Badantis che bielzà a son tant che muinis di clausure, la int che e ven atindude dai operadôrs des cooperativis sociâls? Cun dut che tancj si disin preocupâts par vie che e cres la puaretât, la mancjance di vôre e la disocupazion, la disparitât, la concentrazion des jentradis e de ricjece e ce altri, no si invie, ma la fe no, un mût di vivi e di cressi diferent e alternatîf a chel che o sin dentri spaurîts. Ducj a semein ai purcituts apene nassûts. Un pôs a cjapin la tete a voi sierâts e no la molin. Altris no rivin a cjapâle e no la cjaparan mai altri, nancje a vuicâ. Ur restaran juste i disgots. Lôr mari si clamile scrove, par furlan. Ma jê nancje no si volte, no si ufint. E sta scrofade e chei che no rivin a cjapâ la tete piês par lôr! Ancje intes emergjencis lis regulis buridis fûr a tamesin i scaltris, i stupits e i puars, tant a dî chei che a ‘ndi àn masse o no àn nuie ce pierdi, par vie che sul “granâr” o no 'ndi è o no ‘ndi àn. O vin dome di avodâsi a la int di bon cûr e a lis organizazions che lu fasin par vocazion e par fede. Se chestis a tegni dûr, se a continuin a stâ e a viodi dai ultins, dai ultins dai ultins, dai dismenteâts cronics, dai cence non e dirits, dai cence "logo e fogo", al sucêt il vêr miracul uman e comunitari. Dut câs, la int si è cualificade tra chei che simpri e cun dute la inteligjence e passion a curin il prodot e chei che a curin lis personis, massime chês che nissun viôt di lôr. Cheste brave int, cun dut che e je une minorance, e ten su il mont e impiade la sperance.

Pre Vigji Glovaz

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PO SLOVENSKOPAGINE FURLANELA VITA CATTOLICA mercoledì 25 marzo 2020

Sulla punta della penna, come si suo-le dire, tutti voleva-mo ci fosse una ri-flessione su come ri-

prendere la vita sociale al termine della quarantena che, purtroppo, si allunga ancora. Prendiamo solo nota di alcune cose da cam-biare. I poteri dello Stato nei confronti delle Regioni: si è creato un nuovo rap-porto tra centro (che si è as-sunto, giocoforza, preroga-tive inedite) e periferia (lea-derismo dei governatori). Anche la sanità ha dimo-strato i propri limiti (tagli e razionalizzazioni): va rivi-sto tutto. Anche il welfare va ripensato: meno annun-ci e più livelli essenziali di assistenza garantiti, per evi-tare troppi ricoveri e rimo-dulazione del prelievo fi-scale, più volte promesso e sempre disatteso. Va poten-ziato il comparto della ri-cerca e formazione: didatti-ca a distanza, non solo in emergenza; preparazione universitaria adeguata a medici e infermieri. Le sfide globali, siano esse economiche, ambientali o sociali, necessitano di una cornice comune. Il mondo attuale è interconnesso (lo vediamo con la tempestiva propagazione del coronavi-rus): ha bisogno di una go-vernance efficace. C’è l’Oms, che ha decretato la pandemia, vista la diffusio-ne su larga scala, ma non è in grado di andare oltre a consigli e raccomandazio-ni. Lo stesso Trattato istitu-tivo dell’Ue ha lasciato ai singoli Stati la competenza in materia sanitaria e, come

si è visto, ognuno fa per sé. E lo abbiamo notato con rammarico ma, comprensi-bilmente, ciascun Paese cer-ca di mettersi al riparo per proprio conto. Meglio sarebbe, in un mon-do globalizzato, in conti-nuo movimento, che il comparto sanitario duran-te le emergenze fosse di competenza europea, dato che il virus non rispetta i confini. Altrimenti assiste-remo ancora a un effetto domino: noi invochiamo la chiusura delle frontiere e allo stesso tempo ci lamen-tiamo se gli altri ce le chiu-dono: le vere linee di de-marcazione da salvaguarda-re sono quelle esterne dell’Unione Europea! I controlli delle persone, non illudiamoci, rallente-ranno anche i trasporti del-le merci essenziali per il nostro sostentamento e nei banconi dei negozi tarde-ranno ad arrivare alcuni prodotti provenienti dal-l’estero. Ci alimenteremo maggiormente con i frutti della nostra terra, altre vol-te distrutti perché ecceden-

tari rispetto alle quote eu-ropee. Già, la filiera a chilo-metro zero è senz’altro più genuina, ma chi andrà a raccogliere i prodotti agri-coli nelle nostre campagne, dato che gli immigrati sta-gionali, che da decenni svolgono ad intermittenza questo lavoro, non potran-no rientrare in Italia nel breve periodo? Se non si se-guono le coltivazioni du-rante l’intero ciclo produtti-vo, esse non arriveranno mai sulle nostre tavole! Non c’è da dubitare che molti connazionali, disoc-cupati o sottoccupati, tor-neranno in campagna e gli orti ritorneranno di moda rispetto alle confezioni di verdura già lavata e pronta in tavola, molto ricercata adesso nei supermercati. Infine, Dio non voglia che la prevedibile recessione economica, conseguente a questo tragico avvenimen-to, non produca effetti troppo pesanti. La pirami-de della povertà, con alla base molti indigenti e altre persone in crescente diffi-coltà e al vertice pochi ric-

chi, sempre più ricchi (il ce-to medio sta scomparen-do!) potrebbe precipitarsi inevitabilmente verso il basso. L’Europa pare finalmente propensa ad allargare i cor-doni della borsa. Potremo utilizzare, ad esempio, gli 11 miliardi di euro relativi a fondi comunitari, per i quali non sono stati pre-sentati progetti e che anda-vano restituiti. Una goccia nel mare, ma dato che ser-vono per infrastrutture, funzioneranno da moltipli-catori dell’indotto. Saranno possibili sforamenti di bi-lancio, peraltro dimagrito dall’uscita dell’Inghilterra e con tutti gli Stati nelle stes-se condizioni di bisogno. Ma la deroga allo sfora-mento non significa contri-buti a fondo perduto, ma solo l’autorizzazione a creare il deficit necessario per far fronte alla crisi fi-nanziaria, mediante ulte-riore indebitamento (come già non ne avessimo abba-stanza). Con il rischio di emissioni di titoli di stato ad alti tassi d’interesse (chi presta soldi agli oberati di debiti. pretende maggiori garanzie) e con la crescita del vituperato debito pub-blico diretto, ahinoi, alle nuove generazioni (quelle, tanto per intenderci, che già emigrano in massa). Insomma, a questo punto, comprendiamo di avere da-vanti a noi parecchie tinte oscure, ma anche alcune opportunità da aumentare in meglio, a condizione che ci si metta seriamente d’im-pegno.

Luigi Papais

Cominciamo a prendere buona nota delle cose che dovremo presto cambiare

La prima governance sanitaria dev’essere europea

O sin tanche jerbe di Duili Cuargnâl

Chê âtre dì, cuant che si podeve, o soi lât a fâ une cjaminade dongje cjase a ôr de Tôr a gjoldi une bocjade di ajar e ancje di chê aghe rampide e cun tune

ponte di latisin. Une maravee che no vevi mai vût timp par saceâmi di chel spetacul. E podaspò chei bârs di violis a proclamâ la vierte. Mera-cul dal coronavirus. Vê timp di pre-seâ il biel dal mont e fâlu tal cidi-

nôr. Ta cheste contemplazion mi son vignudis a ments lis pe-raulis di Gjesù: “Cjalait i gîs de campagne, cemût ch’a ve-gnin su: no lavorin e no tessin. Cun dut a chel us dîs che nancje Salomon, in dut il so sflandôr, nol jere vistût come un di lôr” (Mt 6, 28s). E nô tant a lambicâsi par fâ un franc, par comprâ e spindi. E cumò cun chest flagjel ce contial dut chel buligam par ingrumâ, par tirâ su, par fâsi viodi? Alore nus vegnin inniment chês peraulis dal profete Isaie : «Une vôs e berle : ‘Conte ! ‘… Ogni om al è tanche jerbe e dute la sô glorie e jè tanche une rose di cjamp. La jerbe si secje, la rose si inflapis, cuant che l’ajar dal Signôr al so-fle su di lôr” (Isaie 40, 6-7). Tal desert di chest timp dal coronavirus, tal tananai di masse peraulis umanis, ancje nô o sin a cirî peraulis veris di vite. Cumò che o vin scuviarzût la crotarie di tancj esperts, la confusie e la inesperienze di tancj governants e che o vin tocjade cun man ancje nô la dispossence dai crodints, si cjatìn a spiulâ cualchi peraule che podedi dânus un dret, un tic di lûs par tirâ indenant. E savêso la ironie de vite. Il cornavirus al è vignût a fâ sgjarnete propit sul plui biel che o stavi disvuluçant il li-bri di Job tal côrs che ogni an o ten a la universitât de tiar-ce etât. Il libri plui biel di dute la Bibie, a disin. Un libri che al racuei lis domandis di fonde de vite, dal patiment de vite, de injustizie de vite e ancje lis domandis plui in-trigosis su Diu e la sô justizie. Job, che al rapresente l’om di cualsisei timp e lûc, al à vût il fiât di no pleâsi a lis esplicazions dai amîs che a crodevin di dovêlu confuartâ. Par siet dîs a son stâts cidins compassionant chel puar om che al veve piardût dut, no dome la robe, ma ancje i fruts, muarts, e ancje la femine che lu veve scojonât e infin ban-donât. Job si cjatà om bessôl, implajât e par cjase un grum di cinise. Podaspò chei amîs, par confuartâlu a vole-vin convincilu di jessi stât lui la colpe di dut. E lu faserin cum tante sgrimie e alfin cence nissune pietât. Ma par chel Job no si pleâ ai lôr discôrs che a spielavin la impi-nion publiche d’ inchê volte. Lui al continuà a protestâ di no vê colpe e di no savê ce fâ des monadis dai amîs. E al pratindeve di puartâ in tribunâl Diu stes, che al vignis a rispuindi a lis sôs domandis sul parcè che un just al veve di patî tantis. A la fin Diu finalmentri j à rispuindût a so mût, ven a stâj nol à rispuindût a lis sôs domandis, ma distes j à dade reson a lui e tuart ai siei amîs. Job nol cjatà rispueste a lis sôs domandis ma infin al cjatà Diu e chel par lui al è stât avonde. O vivìn in tun mont che s’al fos cine si disares di fanta-sience ma che invezit al è reâl, une realtât dure di gloti e piês ancjemò di vivi. Cuant che o saltarìn fûr e s’o saltarìn fûr, a disin che nuje al sarà come prime. O stentìn a crodi, l’om al reste om sedi te bontât e sedi te carognetât. Cjalìn-si atôr: biel che cualchidun al riscje la vite par salvâ la int, âtris a profitin par fâ bêçs e par ingrumâ e âtris a fâ mona-dis. La speculazion e va indenant cence padìn e cence mi-sericordie. A proposit: o vin inmaniade la globalizazion cun tante buride e la globalizazion come par svindic si è savoltade cuintri. Ma par chel no finirà cussì. O vevin cja-pade une viamence te vite che no tignive cont di nuje e di nissun se no dal propri intares. E cumò o scuviargìn che il cornavirus nol cjale in muse e nol à rispiet par nissun. O varessin pardabon di fâ ce che si diseve in coresime, gam-biâ strade, mudâ vite. Ma varìno cûr di fâsi ta chest desert lis domandis ch’a coventin cirint lis rispuestis de bande juste? O ben ancje nô sîno a svintulâ cartelons cu la scrite (batocje) : al larà dut ben? Ben par cui? Pai miârs che o vin za incinisâts e ch’o varìn di incinisâ? Jo par gno cont mi pari denant chês peraulis di Crist: “Viodeit di jessi simpri pronts, cu la cinturie atôr dai om-bui e cui ferâi impiâts” (Lc 12,35). E par consolâmi o ri-cuardi ancje chê âtre peraule: “Ma vuâtris o veis un Pari ch’al sa ce che us covente” (Lc 12,30). Al è cun cheste fede che pardabon o cirìn di tignî dûr.

L’agâr

Il Friuli-V.G. vicino alla Croazia piegata dal terremoto“Esprimo la mia vicinanza alle popolazioni della Croazia colpi-te questa mattina da un terre-moto. Il Signore dia loro la forza e la solidarietà per affrontare questa calamità”. Il Papa, ha ri-volto così il suo pensiero alla po-polazione della Croazia per il si-sma che ha colpito domenica 22 marzo la capitale Zagabria, già fortemente provata dall’emer-genza Coronavirus. Da sabato, infatti, il paese era in blocco to-tale, come l’Italia, per affrontare la pandemia. Un ragazzo di 15 anni ha perso la vita nel crollo di una palazzina e una decina sono i feriti. Alle persone rimaste in strada per ore, per la paura, è stata ribadita la raccomandazio-ne di mantenere le distanze di sicurezza. Molti hanno dormito nelle auto. A Zagabria è crollata anche la guglia di uno dei due campanili della cattedrale, simbolo della città. Il terremoto, riporta la Protezione civile Fvg, ha avuto epicentro a 4 km da Kasina, a 187 chilometri di distanza ad est dal comune di San Dorligo della Valle (Trieste) ed è stato avvertito an-che in alcune località del Friuli-Venezia Giulia. Dalla nostra regione

sono già partiti i primi mezzi mi-litari pesanti e della Protezione civile con 30 tende per allestire 240 posti letto. A bordo dodici militari e due volontari. “L'impie-go di volontari è stato calcolato e ridotto alle estreme necessità – ha precisato il vicegovernatore Riccardo Riccardi”. “Lo sforzo in questo momento di emergenza nazionale per il coronavirus si moltiplica e richiede aggiuntive precauzioni per portare soccorso rispettando tutte le norme di igiene e protezione a tutela dei volontari e militari e delle popo-lazioni”. Il governatore, Massimiliano Fe-driga, esprimendo vicinanza al Paese ha assicurato che il Fvg fornirà tutto il supporto possibi-

le “con le specifiche competenze maturate dalla Regione nella ge-stione di eventi di tale portata". Intanto cinquanta persone della Protezione civile del Friuli Venezia Giulia andranno a Zagabria per aiutare a installare tende da campo e dare tutto il supporto neces-sario alla popolazione colpita, ha annunciato lo stesso presidente Fedriga a SkyTg24.

PUNTI&SPUNTI 19

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i dice «favorevolmentecolpito» il rettore del-l’Università di Udine, Ro-berto Pinton, dalla capa-cità con cui l’ateneo si è

mobilitato per avviare la di-dattica a distanza nell’emergen-za Coronavirus, con circa 630corsi già partiti.«Ci siamo adattati alla situazio-ne – racconta – per mettere inpiedi da subito la didattica a di-stanza, nella consapevolezza chequesta situazione potrà durareanche qualche mese. Siamo par-titi il 9 marzo attivando subitouna sessantina di corsi, arrivatipoi a 250 e ora a circa 630, conla prospettiva, in poco più di duesettimane, di giungere al miglia-io, ovvero il 95% delle attivitàformative previste nel secondosemestre. Ciò avviene utilizzan-do la piattaforma Teams, ma an-che altre quali Moodle o Black-board. I docenti impegnati sonocirca 400, mentre le connessionidegli studenti si aggirano sulle11 mila. Gli esami a distanza so-no stati 624 e le lauree ben 271.Riteniamo che nella sessionestraordinaria riusciremo a lau-rearne complessivamente circa800, iscritti a una sessantina dicorsi di studio, coinvolgendotutti i dipartimenti».I locali dell’Università sonodunque vuoti in questi gior-ni?«Per il personale tecnico e am-

S

ministrativo abbiamo introdottoin maniera massiva lo smart-working, già avviato in prece-denza sperimentalmente. Inquesto momento lavorano dacasa circa 400 persone. Le sediuniversitarie sono rimaste pre-sidiate dal personale delle por-tinerie, anche questo a ranghi ri-dotti».La tecnologia si sta dimo-strando all’altezza?«La piattaforma ha avuto deiproblemi – questo è avvenutoanche a livello europeo – ma chesono di facile soluzione. Le dif-ficoltà maggiori sono per queglistudenti che vivono in aree incui la rete non è sufficiente. Pen-so alla montagna, ma anche azone di pianura. Per questo, nelcaso delle lauree faccio appelloaffinché i nostri studenti possa-no sfruttare anche le sedi comu-nali dove risiedono e le biblio-teche per poter avere reti più ef-ficienti rispetto a quelle di casa.

Sicuramente questo periodo diemergenza ci ha fatto toccarecon mano la necessità assolutache la rete venga potenziata sulnostro territorio se in futuro vor-remo incrementare il telelavorooltre che la didattica a distan-za».Le lezioni si tengono in strea-ming?«Sì. Con le registrazioni invecec’è qualche problema, cosa peraltro comune a tutta Italia. Ingenerale posso dire che l’interosistema universitario italiano stareagendo abbastanza bene suquesto fronte. Certo, le Univer-sità non sono nate per essere te-lematiche, ma sicuramente que-ste modalità potranno essereusate anche in futuro, indipen-dentemente dal virus. Ovvia-mente ora l’obiettivo è ritornarequanto prima a contatto direttocon gli studenti e anche alle at-tività laboratoriali che a distan-za, ovviamente, sono impossi-

bili». Che conseguenze ritiene chequesto “terremoto” compor-terà per l’Università di Udine,anche dal punto di vista eco-nomico?«L’intero paese avrà problemieconomici nell’affrontare la ri-presa e dunque anche l’Univer-sità, che fa parte del sistema eco-nomico, potrebbe avere contrac-colpi. Abbiamo detto che l’atti-vità didattica è ripresa nella mo-dalità a distanza, ma non pos-siamo invece svolgere l’attivitàdi ricerca, che richiede di esseresvolta sul campo: nei laboratorie nelle aziende».Questa vicenda sarà anche distimolo all’Università per so-stenere il territorio nel post-emergenza.«La capacità del nostro ateneodi mantenersi coeso è un aspettoimportante che potrà essere tra-sferito come messaggio positivonei confronti del territorio. Co-me Università in questi ultimianni abbiamo iniziato ad esseremolto proattivi verso il territorio.Spero che, terminata l’emergen-za, sia possibile riprendere taleattività con stimolo nuovo. Lanostra regione in questo è moltosensibile e credo che non avre-mo difficoltà a trovare coesioned’intenti con gli altri protagonistidel tessuto sociale, economicoe politico della regione».

Stefano Damiani

| 11 mila finora i contaatti degli studenti dell’Università di Udine nelle attività didattiche online. A sinistra il rettore Pinton

«Più di metàcorsi, 630, già online»

UniversitàIl rettore Pintonillustra la reazionedell’ateneoall’emergenza.Laureati a distanza271 studenti

le Notizie■ UDINE. Ulteriore numero

antiviolenza. È attivo, a Udine, un ulteriore recapitotelefonico per aiutare le donne vittimedi violenza in questo difficile periodo.Oltre al numero verde 800 531 135attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle17, contattando il 380 46699483 neimedesimi orari sarà possibile mettersiin contatto con un’operatrice dellacooperativa Aracon che gestisce losportello Zero Tolerance del Comune diUdine. «Si tratta di un piccolo segnale divicinanza a tutte quelle donne chesubiscono violenza domestica e che inquesto periodo si vedono costrette acasa», ha sottolineato l’assessorecomunale alle Pari opportunità, ElisaAsia Battaglia.

■ UDINE. Chiusi i parchicittadiniChiusura, fino al 3 aprile, di tutti i parchipubblici o aperti al pubblico, giardinipubblici e di tutte le altre aree verdipubbliche che possano comunqueattrarre la presenza di più personecontemporaneamente. A stabilirlo èun’ordinanza «contingibile e urgente»emanata dal sindaco di Udine, PietroFontanini, volta al contenimento egestione dell’emergenzaepidemiologica da covid-19 sull’interoterritorio comunale, recependo lenuove misure regionali.«L’inadempienza alle prescrizionicontenute nell’ordinanza – si legge inun comunicato del Comune – saràpunita ai sensi dell’articolo 650 delCodice Penale». Il controllo del rispettodelle nuove disposizioni è affidato alleForze dell’Ordine e al Corpo di PoliziaLocale, che allo scopo fa uso anche didroni.

■ A&T 2000. Nuovo numeroper gli utentiA&T 2000 spa ha attivato una nuovalinea telefonica per gli utenti dedicata achi deve richiedere la consegna urgentea domicilio dei sacchetti per la raccoltadifferenziata, nel caso questo servizionon sia più disponibile al centro diraccolta o in Municipio, o a chi si trovain quarantena o risulta positivo al virusCOVID-19. Il numero da chiamare inquesti casi è 388 5638308, attivo dallunedì al giovedì dalle 9.00 alle 11.00 edalle 14.30 alle 16.30, il venerdì dalle 9alle 11.

Imprenditori in campo per aiutare la sanità friulana li imprenditori friulani scendo-

no in campo per aiutare la sanitàregionale nell’emergenza Covid19. A farlo sapere è Antonio Ma-ria Bardelli, presidente del

Gruppo che gestisce il Città Fiera e mem-bro del comitato costituitosi per la rac-colta fondi denominata «EmergenzaCovid 19 - Proteggiamo chi ci protegge;proteggiamo il nostro futuro». «Nella gravità di questo momento – af-ferma Bardelli – ognuno deve adoperarsiper fare quanto gli è possibile per aiutareil nostro sistema a combattere la crisiepocale che stiamo vivendo. Gli ope-ratori sanitari stanno svolgendo un com-pito fondamentale con grandissimospirito di sacrificio e meritano tutta la

Gnostra riconoscenza e il nostro aiuto».Da parte sua Bardelli è partito donandodue respiratori portatili e un ecografoneonatale, per un valore di 100 mila eu-ro. In particolare, l’ecografo consentiràdi garantire un percorso alternativo eprotetto per le future mamme affettedal virus. «Ho fatto un controllo minu-zioso – spiega – interpellando autoritàsanitarie e medici per capire quali fosseroin questo momento le necessità più ur-genti e non finanziate da altri».Accanto a ciò Bardelli, assieme ad altriimprenditori e all’Università di Udine,si è anche fatto promotore di una rac-colta fondi il cui obiettivo è «incremen-tare gli strumenti diagnostici e di ricercadelle strutture sanitarie di alto livello

del Friuli-Venezia Giulia» per «definirepiù rapidamente un profilo di rischiodella popolazione che permetta di svi-luppare approcci preventivi sia all’attualecoronavirus che ad altri virus emergentidella stessa famiglia, oltre ad aiutare losviluppo di terapie efficaci nel medio-lungo termine».Nel comitato promotore ci sono anchel’imprenditore Adriano Luci, il com-mercialista Gianattilio Usoni, il presi-dente dell’Ente Friuli nel Mondo, LorisBasso, i presidenti regionale e provin-ciale di Udine dell’Unione cristiana im-prenditori e dirigenti (Ucid), EleonoraCeschin e Roberto Omenetto. Il comi-tato scientifico è composto da FabioBarbone (professore di Igiene generale

e applicata dell’Irccs Burlo), e dai docentidell’Università di Udine Francesco Cur-cio (Patologia clinica), Gianluca Tell(Biologia molecolare), Carlo EmilioPucillo (Patologia generale), Laura Rizzi(ricercatrice di Econometria), Luca Gras-setti (ricercatore di Statistica economica)e dall’ingegnere Felice Pietro Fanizza. Le donazioni verranno utilizzate perl’acquisto di macchinari e dispositivi(ad esempio tamponi) da devolvere allestrutture sanitarie regionali preposte peraumentare la loro capacità di screening

e di diagnosi; per consentire un’esten-sione delle campagne di screening apartire dagli operatori sanitari, dalle re-sidenze sanitarie, dai lavoratori oggi im-pegnati nei servizi pubblici/privati in-dispensabili per poi coprire, quanto piùpossibile, il resto dei lavoratori e dellapopolazione. Le donazioni sono raccolte attraversol’Associazione Nicopeja onlus, messa adisposizione dalla famiglia Bardelli evanno fatte sul conto corrente della stes-sa Nicopeja – Iban: IT 58J 05336 12304000035734961; BIC: BPPNIT2P601.Causale: «Emergenza Covid 19 - Pro-teggiamo chi ci protegge» – oppure sullapiattaforma GoFundMe copiando il se-guente indirizzo gf.me/u/xrxnhu

Bardelli dona un respiratore e un ecografo. Avviata unaraccolta fondi per potenziare lo screening dell’infezione

LA VITA CATTOLICA20 mercoledì 25 marzo 2020

UDINE&DINTORNI

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TOLMEZZO. Cassaall’Automotive■ Non sono tornati al lavoro i980 dipendenti dello stabilimentotolmezzino di AutomotiveLighting, la “Fiat” della Carniaproduttrice di fanali. Il GruppoMarelli, da cui dipendeAutomotive, ha deciso diprolungare la sospensione delleattività produttive in tutti i sitiitaliani, Tolmezzo compreso.Resteranno chiuse le attività finoal prossimo 27 marzo, nell’otticadella massima protezione dellasalute e della sicurezza deidipendenti.

TARVISIO. Beni in alienazione■ Fra i 69 beni dello Stato, messiin alienazione dall’Agenzia delDemanio con l’avviso del 10marzo 2020, due sono ubicati aCave del Predil, frazione diTarvisio. Si tratta degli edificidell’ex caserma della Guardia difinanza e dell’ex caserma deicarabinieri. Due strutture da anniabbandonate che potrebbero, seopportunamente trasformate inabitazioni o in entità ricettive,contribuire a ridare vitalità alpaese in sofferenza dal 1991,anno in cui fu chiusa la miniera.

TOLMEZZO. Rotatoria travia Moro e Via Osoppo■ Il Comune di Tolmezzointende realizzare una rotatoria(260 mila euro) al posto delpericoloso incrocio tra viale AldoMoro e via Divisione Osoppo(retro Centro studi, all’incrociovicino al bar Allo Stadio). Lagiunta, riunita invideoconferenza, ha autorizzato ilsindaco a presentare domanda dicontributo per la parte di fondimancanti. L’Amministrazioneprovvederà a migliorare ancheparte della viabilità delle due vieche si dipartono dalla rotonda.

TOLMEZZO. Lavori al campo di calcio■ Il Comune di Tolmezzo haprogrammato lavori per il campodi calcio. I fondi ci sono già, 400mila euro dalla Regione, e ilcantiere inizierà entro marzo 2021e terminerà il 31 dicembre 2021.Una prima tranche (40 mila euro)è stata già realizzata in autunnoper sostituire panchine, porte(installando dietro a esse la retealta) e ritracciare il campo. Con irestanti 360 mila euro si sostituiràla recinzione, si miglioreràl’illuminazione rifacendo le torrifaro e i corpi illuminanti.

La Carnia piangeTiziano Dalla Marta 98 anni si è spento l’architetto

Tiziano Dalla Marta, già sindacodi Tolmezzo (dal 1965 al 1975)e «persona stimatissima nellanostra comunità - scrive il sin-

daco del capoluogo carnico, FrancescoBrollo -. Volle, fortissimamente volle,l’insediamento della Seima, oggi Auto-motive Lighting a Tolmezzo nel 1969».«È stato un uomo di grande fede e nellasua molteplice attività - riconosce il par-roco don Angelo Zanello - anche di ele-vata statura morale».Architetto, artista, partigiano, ammini-stratore, «ricordo che quando nel 2014venne a trovarmi in ufficio, gli fece piaceretrovare il suo quadro raffigurante SanMartino, patrono di Tolmezzo - ricordaancora Brollo -. Battagliero lo fu anche,

Aaccanto a Romano Marchetti, quandoil governo chiuse tribunale e procura: loricordiamo seduto sotto il portico all’in-gresso del palazzo di giustizia a portarele ragioni della giustizia di prossimità!È triste non poter andare a rendergli unsaluto. Avremo modo di celebrarne ilricordo - ho appena sentito a riguardoper questo i miei predecessori Piutti,Tondo, Cuzzi, Zearo - al termine dellostato emergenzale in cui ci troviamo».Anche l’Anpi Udine piange la scomparsadi Dalla Marta, partigiano e antifascistadurante l’intera sua esistenza, ha fattoparte del Comitato d’onore dell’Anpiprovinciale di Udine e, oltre che ammi-nistratore pubblico era un un uomo digrande cultura. Dalla Marta progettòcase, condomini, edifici pubblici e chiese.

Sue quella di Piani di Luzza e quella diBetania, tanto per citare alcune creazioni.Fu sindaco a Prato Carnico dal 1949 al1955 e a Tolmezzo per un decennio. «Siamo un accampamento di beduini»era solito ripetere, segnalando la necessitàdi organizzare la crescita delle aziendelocali; così affidò all’urbanista LucianoDi Sopra l’incarico di stendere il pianoregolatore e, con altri tolmezzini, con-vinse Apollo Prometeo Candoni a tra-sferire la Seima dalla Francia a Tolmez-zo.

STOLVIZZA. I sentieridopo l’emergenza■ L’Associazione “ViviStolvizza” ègià al lavoro per pianificare leattività future sempre comunque insintonia con l’evoluzione del Covid-19. Non appena le ordinanzeCoronavirus cesseranno,l’associazione ha predisposto unpiano per effettuare su tutti isentieri l’annuale intervento dimanutenzione post-invernale chepermetterà a tutti di avere adisposizione, ed in sicurezza, iconosciuti tracciati del progetto“Sentieri Stolvizza” di cui fannoparte il “Ta lipa pot”, “Il sentiero diMatteo”, “Pusti Gost, sulle tracce delpassato”, “P4 della Grande Guerra”,“Vertical Kilometer”, “Ta-na rado” e“Stolvizza facile”.

PESCA. Stop dellaRegione

■ Niente pesca nei fiumi e torrentialpini. L’Ente tutela patrimonioittico (Etpi) ha sospeso l’attività dipesca sportiva in tutte le acqueinterne del Friuli-Venezia Giulia. Ilprovvedimento stabilisce in modoperentorio che ogni attività dipesca sportiva venga sospesa,prevedendo altresì di dare massimadiffusione alla notizia, che interessaoltre 13 mila pescatori residenti inregione, tramite la suapubblicazione sul sito web dell’Etpie l’invio di un’appositacomunicazione alle 144associazioni di pescatori. Lo stopdell’Etpi arriva pochi giorni prima diquello che per la stragrandemaggioranza dei pescatoriregionali è vissuto come ilmomento clou dell’attività, ovverol’avvio della stagione di pesca allatrota, al via il 29 marzo prossimo.

CALCIO. Salta ilcampionato carnico

■ Quest’estate, il tradizionaleappuntamento con il campionatocarnico amatori non ci sarà. Acomunicare la decisione, il comitatoorganizzatore. Una scelta arrivata acausa dei tempi ristretti che cisarebbero stati per l’iscrizione dellesquadre e per lo svolgimento delleregolari visite mediche. Il comitatoperò, lascia aperta una speranza,qualora emergessero le condizioniper un ripristino delle attività,verrebbero subito studiatesoluzioni alternative.

Notizie flash

RAVASCLETTO. La vecjuta in casa

A causa dell’emergenza sanitariala Vecja non verrà bruciata a metàquaresima. Ma gli organizzatoriprovvedono diversamente.«Intanto, nella speranza diportare un po’ di buon umorenelle vostre case – fa saperel’associazione Cidulins e Cidulinesdi Ravascletto - e di impegnareun po’ i più piccoli in questelunghe giornate a casa, abbiamoorganizzato il concorso “Intantfasin la vecjuta”. Invitiamo arealizzare una (o più) vecjutes coivostri bambini e a mandarci lefoto, che verranno raccolte in unalbum su Facebook. A sorte saràestratto un vincitore che riceveràla maglietta “For di un sterp edenti tar un baracar”».

Strada nuovatra Val Saiserae Val Dogna

enato Ben non si abbandonaalla sfiducia.Quest’estate poteva riaprire ilRifugio Grego, di cui ha la ge-stione, con una doppia soddi-

sfazione: la riapertura della strada daDogna, franata nella tarda primaveradel 2019, e i lavori di completamentodella pista forestale dalla Val Saisera,un cantiere atteso da 80 anni. L’emer-genza Coronavirus lo tiene, invece,in ansia.«Non so quando potremo iniziare lastagione, se in giugno o in luglio. Spe-rando ovviamente che la situazionenon peggiori. Educato alle avversità(e dalle avversità), ho fiducia che cela farò anche questa volta; anzi, chece la faremo. Dovrò rinunciare allapre-apertura, che avevo immaginatogià in maggio, ma dopo saremo tuttiall’aria aperta».La notizia che gli dà la carica è che laDirezione centrale Risorse agricole eforestali ha approvato il Piano di ge-

Rstione forestale per la parte di Forestadi Tarvisio storicamente di proprietàdella Chiesa (Fondo edifici del culto),pertinente ai diritti di servitù di Val-bruna, ossia ai diritti di fruizione fo-restale sanciti dagli Asburgo a bene-ficio dei valligiani e confermati daltrattato di pace al termine della Primaguerra mondiale, con l’annessioneall’Italia della Val Canale. L’elabora-zione del documento è costata quasi40mila euro (finanziati in larga mi-sura dalla Regione Fvg) e, per la parterimanente, dal Comune di Malbor-ghetto-Valbruna. Il Piano permette iltaglio degli alberi per realizzare quelloche è un sogno del rifugista, dei tantiescursionisti della Val Saisera e in pri-ma istanza del sindaco di Malbor-ghetto, Boris Preschern. C’è una stradaforestale che sale dalla Val Saisera eche, però, s’interrompe improvvisa-mente; lo scoppio della seconda guer-ra mondiale non ha consentito di an-dare avanti con i lavori. È su quella

arteria che si vuol ora intervenire.Il cantiere aprirà a fine primavera e siconcluderà a fine autunno. Ma il “va-lore” del Piano forestale non consistesoltanto nella strada. È importante,questa pianificazione, anche per il la-voro boschivo, per la gestione dellaforesta. Il Piano definisce, infatti, co-me spiega il sindaco Preschern, i valoridi ripresa e accrescimento del bosco,di anno in anno, e di conseguenzafissa quanti alberi si possano tagliaresenza depauperare il capitale rappre-sentato dal bosco stesso. Una pro-grammazione che si proietta sul 2034.Per proseguire la strada, che avrà unalarghezza di 6 mesi, occorrerà tagliare900 metri cubi di legname. Le ope-razioni sono già state definite e solo

Il Rifugio Grego al centro di un nuovo collegamento di turismo naturalistico. Il Comune di Malborghettocompleterà la strada della Val Saisera entro l’autunno

il coronavirus le ha rallentate. Il can-tiere vero e proprio per la costruzionedella strada e delle opere accessoriescatterà ai primi di giugno. Il sindacoprecisa subito che non sarà una stradaturistica aperta a tutti, ma in quantoforestale sarà percorribile soltanto daimezzi autorizzati. Per il gestore Ben,il collegamento tanto sospirato tra laVal Dogna e la Val Saisera sarà un’op-portunità straordinaria di rilancio delturismo naturalistico in questa partedella montagna friulana.Un anno fa la strada da Dogna erastata interrotta da una frana. Il rifugiodovette chiudere a giugno, fu riapertoa fine cantiere, in prossimità del fer-ragosto.

F.D.M.

SCI UNDER 20. MartinaDi Centa prima■ Martina Di Centa si èaggiudicata il primo posto nellaclassifica della Coppa Italia Rodedi sci di fondo per la categoriaUnder 20 femminile. Lacarabiniera che per l’ultimastagione fa parte della squadraFisi Fvg (dalla prossima saràSenior) ha preceduto di soli 10punti Nicole Monsorno. Un podioè arrivato anche negli Under 18maschile grazie a Andrea Gartner,tesserato con il Gs Fiamme Giallema seguito dallo ski collegeBachmann di Tarvisio, terzo.

MONTAGNALA VITA CATTOLICA 21mercoledì 25 marzo 2020

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n mese. Tanto è trascorsodall’esploderedell’emergenzacoronavirus in Italia. Untempo in cui ad alleviare -

per quanto possibile - dolore,preoccupazione e desolazione c’èil fiorire incessante e prezioso diiniziative di solidarietà, tra icittadini, ma anche tra le aziendedel nostro territorio. Ultima inordine di tempo è quella delGruppo Pittini di Osoppo, leadernella produzione di acciai lunghidestinati all’edilizia e all’industriameccanica, che - parlando di «unabattaglia che dobbiamo vinceretutti insieme» - ha disposto duesignificative donazioni: una abeneficio del Dipartimento dellaProtezione civile per far fronteall’emergenza covid-19 che stacoinvolgendo anche la nostraRegione; l’altra destinata alDipartimento di Terapia intensivadell’Ospedale Santa Maria dellaMisericordia di Udine, realtàspeciale per eccellenza, umanità ericerca, che si concretizzerà neiprossimi giorni con il dono diun’ambulanza attrezzata.«In questo momento di grandedifficoltà per il nostro Paese - fasapere l’azienda -, sentivamo didover fare qualcosa per aiutare acombattere questo devastantevirus che a partire dalla Cina stacolpendo l’umanità intera».«In un momento di epocaleavversità per la Regione e il Paese

U

intero - si legge ancora nella nota-, nel quale ognuno di noi èchiamato a fare la sua parte ancheil Gruppo Pittini vuole rivolgereun aiuto, un sostegno a chi lottagiorno e notte per salvarecentinaia di vite e superare questagravissima emergenza. Il nostropensiero e il nostro cuore sonorivolti a tutti coloro che sono staticolpiti e a tutti i medici e allostaff sanitario cheinstancabilmente ed eroicamenteogni giorno si prendono cura deinostri cari. Un modo per essereuniti e ripartire forti di quei valoriche da sempre ci hannocontraddistinto».

Anna Piuzzi

L’azienda di Osoppo in aiuto di Protezione civile e Terapia intensiva di Udine

Pittini dona un’ambulanza

Occasione formativaper giovani in PittiniIl Gruppo attraverso «OfficinaPittini per la formazione» e incollaborazione con l’IstitutoSalesiano Bearzi di Udine, ha ideato«Steel Training»: un progetto diformazione-lavoro di 12 mesirivolto a studenti neodiplomati adindirizzo meccatronico. Il corso èaperto a un numero massimo di 8allievi provenienti da istituti tecniciche frequentano attualmente leclassi V ad indirizzo, come detto,meccatronico.

anno preso avvio, a Tarcento,i lavori che preludono allosghiaiamento del Torre. Si èiniziato con il taglio dellavegetazione e ora si prosegue

con la verifica della possibilepresenza di ordigni bellici. Solo inseguito si potrà procedere conl’asportazione di tutto il materialeaccumulato per consentire così loscorrere delle acque senza il rischiodi esondazioni. Il georadar harilevato la presenza di ferro inquattro punti lungo il corso deltorrente, ora bisognerà capire di cosasi tratta. Quello previsto sul Torre èun intervento da oltre 400 mila euro,mirante a ripulire il fiume nel trattoin cui è presente un grande isolottodi materiale accumulato nel corsodei decenni. L’isolotto è ben visibilepercorrendo la passerrella sul fiume,tra il centro Ceschia e l’area di MulinVieri, dove in occasione di grandiprecipitazioni è già successo che leacque abbiano allagato diversiscantinati.

H

Tarcentogeoradarper il Torre

CASSACCO. Spesae farmaci a domicilio

■ Il Comune di Cassacco,nell’ambito dell’emergenza delcoronavirus, ha istituito un serviziodi consegna a domicilio dellaspesa e dei farmaci garantito daProtezione civile e l’associazione«Al Pozzo». Per usufruire si puòchiamare il numero telefonico0432/852811: il lunedì, mercoledìe giovedì dalle 8.30 alle 13 e dalle14.30 alle 17.30, e il martedì e ilvenerdì dalle 8.30 alle 13 (fuori daquesti orari, per casi di necessità,335/1078879 e 349/66993399.

ARTEGNA. Ecco tutti i servizi a casa

■ Ad Artegna tre negozi hannodato la possibilità della consegna adomicilio della spesa: il Maxì(chiamando lo 0432 987032 dalle 8alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19, dallunedì al sabato); la macelleriaSilvano Pascottini (chiamando lo0432/987234 dal lunedì al giovedìdalle 7.30 alle 12.45 e il venerdì esabato dalle 7.30 alle 12.45 e dalle15.30 alle 19); il panificio BrunoBoscari (chiamando lo 0432/98770dal lunedì al sabato dalle 6 alle 13).Le persone deboli o con più di 70anni che hanno bisogno di aiutoper piccole commissioni o diinformazioni possono chiamare inumeri comunali 335/1078835oppure 348/2549706.

Notizie flash

LA VITA CATTOLICA22 mercoledì 25 marzo 2020

PEDEMONTANA

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FAGAGNA. Mascherine in arrivo■ Il sindaco di Fagagna DanieleChiarvesio ha comunicato neigiorni scorsi che alla fine dellasettimana in corso inizierà ladistribuzione per ogni cittadinoresidente nel Comune di unamascherina, prodotta da una dittalocale, in tessuto lavabile eriutilizzabile. La consegna avverràdirettamente nelle case grazieall’impegno della squadra dellaProtezione civile.

MAJANOSpesa a domicilio■ Per aiutare i cittadini afronteggiare l’emergenzacoronavirus tra le diverse misureadottate dall’amministrazionecomunale, in collaborazione con lalocale squadra della Protezionecivile e senza alcun aggravioeconomico per i cittadini, c’è ilservizio di approvvigionamento digeneri alimentari e di medicinaliper le persone in situazioni didifficoltà e per tutti gli over 70: in caso di necessità è possibilecontattare il coordinatore dellasquadra comunale al numero335/1078993. Gli uffici comunalisono chiusi all’utenza, si potràaccedere solo su appuntamento eper urgenze. La struttura comunaleè stata riorganizzata: i dipendenti,usufruendo delle ferie maturate,continuano a lavorare a rotazione.

Notizie flash

n tessuto associativo riccoquello del Friuli collinareche anche nel frangentedell’emergenza coronavirussi mette a disposizione

della comunità, magariripensando e rimodellando ilservizio offerto sulla base delleinderogabili misure di sicurezzasanitaria. Succede ad esempio aRive d’Arcano dove le associazionidi promozione sociale «InFamiglia» e «Genitori inCammino» hanno ideato unservizio di ascolto telefonicogratuito - a cui risponderannoprofessionisti della relazioned’aiuto - che va a sostituire quellofisico attivato nell’ambito delprogetto «Famiglie 0-100»finanziato dalla RegioneAutonoma Friuli-Venezia Giulia.

Genitori e non solo

Ma a chi si rivolge? In primo luogoai genitori, ma non solo. «Inquesto momento così difficile pertutti, carico di ansia per il presentee incertezza per il futuro - spiega lapresidente di “In Famiglia”Elisabetta Dorigo - i genitori sitrovano impegnati ad affrontaremolteplici sfide con i loro figli:rassicurare i più piccoli su quello

U

che sta accadendo, informare i piùgrandicelli correttamente, ma inmodo consono all’età, seguirli neicompiti, inventarsi sempre nuoveattività, a volte gestire laconvivenza di figli di età e conesigenze diverse, il tutto all’internodelle mura domestiche e senzapoter chiedere aiuto a parenti oamici». «Non dimentichiamo poi -prosegue Dorigo - che accanto allefamiglie con figli esistonomolteplici altre tipologie difamiglie: coppie, famiglie separate,famiglie composte da anziani opersone sole che in questomomento stanno affrontando unaserie di difficoltà: economiche, diassistenza, di ridefinizione di ruolie spazi che comportano

Contro l’angoscia da Covid-19l’aiuto telefonico dell’espertoA ideare l’iniziativa due associazioni di Rive d’Arcano

| Le associazioni «In famiglia» e «Genitori in cammino» garantiranno lo sportello telefonico

odici mesi di cassaintegrazione straordinaria apartire dal 1° luglio 2020,un sistema di incentivi perfavorire l’esodo volontario

dei lavoratori e l’impiego di unconsulente per lareindustrializzazione del sitoproduttivo, senza alcunapreclusione di settore. Queste lemisure per lo stabilimento Safilo diMartignacco e i suoi 220 dipendenticontenute nell’accordo illustrato lascorsa settimana al Ministero delloSviluppo e dell’Economia edefinitivamente ratificato giovedì 20marzo. Centrato l’obiettivo delladifficile vertenza, per Martignacco lapartita non è certo terminata. Iniziaora infatti la fase di ricerca di unindustriale disposto a investire sulsito produttivo friulano e sullecompetenze dei suoi dipendenti.Un impegno che vedrà in primalinea tutti gli attori interessati:lavoratori, sindacato, regione eazienda.

A.P.

D

Safilovia liberaalla Cig

smarrimento e incertezza».

I numeri da chiamare

Per tutte queste persone dunque c’èla possibilità di chiamare losportello telefonico dal lunedì alsabato dalle 9 alle 18 ai seguentinumeri: lo 0432/672586 (dalle 9alle 12); lo 327 128 5615 (dalle 12alle 15); 320 371 5407 (dalle 15alle 18). «Si tratta - concludeDorigo - di un’opportunità diascolto e sostegno in cui esprimeredomande, dubbi, incertezze, pauree ricevere un ascolto attento cheaiuti a elaborare le proprieemozioni, per non affrontare dasoli questo particolare momento eper attivare le proprie risorse».

Anna Piuzzi

Gara di solidarietà apertaper l’Ospedale di San Daniele

rende corpo, anche a San Daniele, lagara di solidarietà in favoredell’Ospedale per far fronteall’epidemia di coronavirus. Sono statemesse in campo, guidate

dall’Amministrazione Valent insiemeall’associazione «18 maggio 1370»,opportune riflessioni e valutazioni chehanno portato alla decisione di incanalare ledonazioni e gli sforzi sul nosocomio dellacittà. È dunque all’ospedale Sant’Antonio cheandranno i fondi raccolti dal sodalizioattraverso la sottoscrizione lanciata sabato 21marzo allo scopo di acquistare strumenti emateriali sanitari. Chi volesse partecipare alla"gara" di solidarietà potrà farlo con unsemplice bonifico. Destinatario:«Associazione 18 maggio 1370»; Iban IT 86

P

Si raccoglieranno fondi attraversol’associazione «18 maggio 1370»guidata dal cardiologo Lucio Mos

O 05484 64190 CC0710386311; causale,«Sottoscrizione per l’ospedale Sant’Antonio edistretto di San Daniele». «Spenderemotantissimi soldi per quest’emergenza - haspiegato Lucio Mos, presidentedell’associazione nonché direttore dellaCardiologia all’ospedale collinare -. È quindiimportante che facciamo oggi tesoro dellagenerosità dei cittadini e usiamo il frutto diquesta sottoscrizione per acquistare strumentiche siano utili nell’emergenza, ma anche nelprossimi futuro». La prima necessità sarebbequella di un ecografo portatile per la diagnosidi eventuali versamenti pleurici chepermetterebbe di svolgere i primiaccertamenti sui pazienti potenzialmenteCovid positivi all’interno della tenda allestitafuori dall’ospedale senza accedere allaRadiologia. Disporre di risorse pronte all’usoattraverso l’associazione «Associazione 18maggio 1370» consentirebbe ad esempio dicomprare immediatamente mascherine senzadover passare attraverso i tanti passaggiburocratici che rallentano gli acquisti.

A.P.

Colloredo, disposizioni coronavirusIl sindaco di Colloredo di Monte Albano, Luca Ovan, con un’ordinanza ha disposto lachiusura della casa dell’acqua, dei cimiteri presenti sul territorio comunale, fatta salvala sepoltura dei defunti, e del parco di Caporiacco, nell’ottica del contenimento delladiffusione del contagio. Gli uffici comunali sono chiusi al pubblico, disponibili soloper appuntamento per urgenze, intanto i dipendenti continuano a lavorare a rotazioneusufruendo delle ferie maturate. Sul territorio, informa Ovan, continuano le uscitedella Protezione civile in particolare per la consegna della spesa e dei medicinali agliover 70 e ai malati cronici o portatori di handicap. Il servizio può essere richiestochiamando lo 0432/889891 il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 10 alle 12.

COLLINARELA VITA CATTOLICA 23mercoledì 25 marzo 2020

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n riconoscimento grato econcreto per essere stati«modelli di impegnocivico e sociale». Cividalerende dunque omaggio –

intitolando loro immobili estrade – ad alcuni suoi cittadiniche in passato hanno lasciato ilsegno nella comunità. A darenotizia dell’avvio dell’iteramministrativo l’assessore allaCultura, Angela Zappulla, che haevidenziato come «in questicinque anni di mandato sonostate davvero molte leintitolazioni conferite, chetraggono ispirazione dallavolontà di rendere un tributo acittadini che, con le loro azioni invita, hanno dato lustro a Cividalee che hanno rappresentato erappresentano tuttora un esempiocivico e umano a monito dellegenerazioni future».

Il medico Levi

Ecco allora che l’area pubblicaantistante l’edificio ai civici 2-4-6di via Patriarcato verrà intitolataal dottor Leo Levi (Modena 1906- Cividale del Friuli 1948) medicoebreo trasferitosi nella città ducalein seguito alla vittoria di un

Uconcorso pubblico; ebbe studio invia Patriarcato e fu costretto dalleleggi razziali ad abbandonare ilsuo incarico pubblico e a limitarela propria attività alla liberaprofessione. Morì in seguito alduro periodo vissuto dapartigiano nella DivisioneGaribaldi, formazione a cui offrìle sue competenze mediche.

Nel passato recente

«Fondamentali modelli diimpegno civico e sociale –aggiunge Zappulla – sono statianche molti cividalesirecentemente deceduti e ai qualil’Amministrazione vuoleintitolare alcuni immobilisimbolo dell’importante impegnosvolto nei loro ambiti». Così aValter Marinigh, (Cividale delFriuli 16/5/1946 - Cividale delFriuli 5/8/2016) presidente piùlongevo della società calcistica diGagliano (25 anni), per i suoimeriti sportivi e per la curacostante di tutti gli associati, si èdeciso di intitolare l’intero camposportivo della località. Ai duefratelli Cumini, Aldo (15/11/1921- 28/09/2018) e Romano,(15/6/1924 - 11/2/2015), primi

proprietari e gestori del Teatrocomunale Adelaide Ristori, perl’impegno e la grande attenzionerivolta al mantenimento dellastruttura in quasi 50 anni, è statodeciso di intititolare la sala alprimo piano del Ristori stesso.A Vico Supan, conosciuto anchecome il “pittore del Natisone”, siintitolerà la terrazza belvedere (expesa) che da Piazzetta San Biagiosi affaccia sul fiume e che ricordai luoghi dove l’artista operava edai quali costantemente scrutavale morfologie suggestive emisteriose del fiume. La figlia peraltro ha recentemente donato 33opere al Comune di Cividale.Infine, anche se non è cividalese,

a Pier Paolo Pasolini saràintitolata la nuova area dicircolazione di accesso principalea Cividale del Friuli, provenendoda Udine, tratto stradale incostruzione tra la rotonda di viaIndipendenza e la rotonda di viadel Laterano.Per alcuni di questi personagginon sono trascorsi ancora diecianni dalla morte,come prevede lalegge, e pertanto gli ufficicomunali, prima di confermare ladelibera di indirizzo, dovrannoacquisire il nulla osta dallaPrefettura e il parere positivodalla Deputazione di StoriaPatria.

Anna Piuzzi

Al via l’iter per intitolare vie ed edificia Levi, Marinig, ai fratelli Cumini e a Supan

Cividale ricordai cittadini illustri

| Una veduta di Cividale

DRENCHIASpesa a domicilio■ Il Comune di Drenchia haattivato un servizio gratuito diconsegna della spesa a domicilio.Per prenotare chiamare il numero0432/721021 nella mattina delgiovedì; il venerdì mattina la spesasarà recapitata a casa da Claudio,l’operaio comunale.

MANZANONumero di emergenza■ Il Comune di Manzano informache, in questa fase di emergenzacoronavirus, tutte le personeanziane o in difficoltà possonocontattare per emergenze nonsanitarie il numero 347/6460547dalle 8 alle 18.

PREPOTTOServizio spesa■ L’Amministrazione comunale diPrepotto informa che grazie aivolontari della Protezione civile è adisposizione della popolazioneover 70 o debole, un servizio diassistenza per i beni di primanecessità. I richiedenticonsegneranno ai volontari la listadella spesa e il denaro necessarioper l’acquisto. I numeri dacontattare sono 0432/713003 o333/7704167 dal lunedì al venerdìdalle 9 alle 12.

Notizie flash

LA VITA CATTOLICA24 mercoledì 25 marzo 2020

ORIENTALE

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ono impegnati 24 ore su 24,sette giorni su sette, perchéadesso l’obiettivo è uno solo:far rientrare a casa gli italiani.Seppur con le serrande

dell’attività abbassate dalledisposizioni governative, il GruppoAbaco Viaggi di Codroipo – che è ancheTour Operator e conta sei agenzie diproprietà tra Friuli-V.G. e Veneto, oltre a190 esterne che ne vendono i prodotti –è in continuo contatto con i suoiviaggiatori (grazie allo smart working).«Da tutto il mondo ci chiedono dipoter rientrare il più presto possibile acasa», racconta Vanessa Padovani,direttrice tecnica del Gruppo fondatoinsieme al padre Nevio nel 1996, a SanMichele al Tagliamento. Sono studentiche da mesi si trovano in Australia onegli Stati Uniti, famiglie che hanno

Scase ai Caraibi o alle Canarie, gente cheviaggia per lavoro in tutto il mondo. «Inquesti giorni abbiamo già fatto tornaredecine e decine di friulani e veneti,preoccupati per l’emergenza sanitariache sta facendo chiudere tutte lefrontiere – spiega –. Se il grosso deirientri, soprattutto di quanti si eranomossi per turismo, fortunatamentel’abbiamo già gestito, attualmente citroviamo ad assistere chi si trova ancoraall’estero per studio o lavoro. Oggicome oggi è difficilissimo trovare unposto libero sui pochi voli ancoraautorizzati, mentre i nostri corregionaliche desiderano rientrare a casa sonomoltissimi».Per questo ci si organizza anchecollaborando con altre agenzie e touroperator italiani. «Spesso la soluzione èquella di inviare charter che partono

vuoti dall’Italia, facendosi carico deicosti e di tutta la complessa e imprevistagestione operativa e organizzativa. Maripeto, la priorità è non abbandonare inostri clienti e assisterli in tutto e pertutto».Se quasi tutti i viaggiatori Abaco sonotornati a casa sani e salvi, adesso achiedere aiuto sono le centinaia dipersone che avevano prenotato suinternet e che sono bloccate all’esterosenza supporti di alcun tipo. E checontattano l’Abaco Viaggi per farsi dareuna mano. «Le compagnie aeree hannocancellato i voli senza offrire unasoluzione alternativa. Noi cerchiamo dinon lasciare indietro nessuno e diaiutare chiunque, al massimo dellenostre possibilità».Un lavoro senza sosta, che va avantisenza interruzioni. Anche di notte per

adeguarsi ai diversi fusi orari. Vanessa,che è anche mamma di quattro figli,ormai quasi non dorme più. «Noncapita solo a me, ma anche a molti deinostri oltre 50 collaboratori che, citengo a dirlo, stanno facendo un lavoroencomiabile, con grande senso diresponsabilità, destreggiandosi tranormative che cambiano da Paese aPaese e di ora in ora».La stanchezza in qualche modo èripagata dalle decine di messaggi che lafamiglia Padovani – perché in agenzialavorano anche le sue sorelle Elisa eGiada (dal loro ingresso l’impresa hainiziato a sviluppare e vendere i propripacchetti turistici) e, quando serve, in

aiuto arriva pure mamma Pierina – staricevendo in questi giorni. «Sonocommoventi – ammette –, qualcunoarriva persino a dire che gli abbiamosalvato la vita. Sono parole che ciscaldano il cuore in un momento cosìcomplicato per tutti, ma che cerchiamodi affrontare guardando al futuro contanta fiducia». E all’Abaco, quando siparla di famiglia, tiene a precisareVanessa, «intendiamo anche tutti icollaboratori. Per noi il valore umano èsempre stato prioritario e adessol’impegno, nonostante la difficoltàcausata dalle centinaia di disdette, saràquello di non lasciare a casa nessuno».

Monika Pascolo

L’impegno di Abaco Viaggi.Riportare a casa gli italiani

| La famiglia Padovani insieme a Ciro di Maio, reporter di viaggio di «Marco PoloTv»

CODROIPO. In emergenza coronavirus l’agenzia lavora 24 ore su 24per organizzare i rientri di chi è all’estero per turismo, studio o lavoro

SAPORI PROLOCOFesta rinviata al 2021

■ Sapori Pro Loco, l’appuntamento enogastronomico dimaggio, promosso dal Comitato Fvg dell’Unione delle Pro locod’Italia nel prato di Villa Manin a Passariano di Codroipo, èrinviato al 2021 a casua dell’emergenza Coronavirus. «Posticiparela manifestazione nella seconda parte dell’anno non èpraticabile – ha detto il presidente del Comitato, Valter Pezzarini–; in quel periodo i volontari sono impegnati nei propri eventipaesani e tanti altri grandi appuntamenti si svolgono tra agostoe settembre. Non vogliamo sovrapporci allo spazio di nessuno.Torneremo tra un anno con ancora più energia e passione».

BERTIOLOPip, urbanizzazione

■ C’è anche l’urbanizzazione del 5° lotto nella zona Pip diBertiolo, per un investimento di 235 mila euro, tra i cantieri inavvio che l’Amministrazione comunale, guidata dal sindacoEleonora Viscardis, ha inserito nel programma delle operepubbliche previsto per il 2020. Inoltre, tra gli interventi, èprevista la sistemazione del piazzale retrostante il Centropolifunzionale per un costo complessivo di 130 mila euro. Tra icantieri in avvio nell’anno anche le opere di messa in sicurezzadella viabilità nella frazione Pozzecco; in questo caso la spesaprevista è di 150 mila euro.

MEDIOLA VITA CATTOLICA 25mercoledì 25 marzo 2020

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Santa Maria la Longa,spesa a domicilio

L’associazione «Uniti nel commercio»in collaborazione con il Comune diSanta Maria la Longa, ha attivato unservizio di consegna della spesa adomicilio rivolto a tutta lapopolazione, che si unisce a quellogià attivato dall’Amministrazione.Scrivendo una mail a [email protected], oppurechiamando i numeri 338.2523812,338.6287512 e 334.7659504, si potràrichiedere quanto occorre. Il servizioè attivo dal lunedì al venerdì, dalleore 8 alle ore 14.

PALMANOVA. Centrodi ascolto, orario ridotto

■ Il Centro di ascolto della Caritasforaniale di Palmanova (incontrada Garibaldi, 5) informa che,nel periodo di emergenza perCovid-19, è aperto solo al venerdì,dalle 17 alle 19, unicamente per ladistribuzione delle borse dellaspesa. Per qualsiasi diversanecessità, rivolgersi al serviziodelle assistenti sociali del Comune.

PALMANOVA. Cri,«Aiutaci ad aiutare»

■ Anche a Palmanova il localecomitato della Croce Rossa haaderito alla campagna nazionale«La vita nelle tue mani» con laraccolta di fondi «Aiutaci adaiutare». Per effettuare donazionisi può utilizzare il conto correntepostale 1018703106, oppure l’IbanIT91G0548464050CC0381002999.Per ulteriori informazionisull’iniziativa: [email protected] e 0432 923646. I volontaridella Cri di Palmanova sono inoltreimpegnati a garantire supporto eaiuto alle persone più fragilimediante consegna a domicilio difarmaci e spesa di generi di primanecessità. Per usufruire delservizio, attivo per tutti i comunidel mandamento, basta chiamareo inviare un messaggio al 331 6975240, oppure chiamare il numero0432 923646.

Notizie flash

un’ostetrica liberaprofessionista la 25enneCristina Boaro di Gonars.E adesso, in emergenzacoronavirus, la sua attività la

continua a svolgere da casa. Inmaniera virtuale. E tra i serviziofferti, ci sono anche consulenzetelefoniche gratuite su gravidanza,allattamento e dopo parto. Unaiuto a neo mamme e a chimamma lo sta per diventare. Fino aqualche settimana fa il suoimpegno quotidiano eracaratterizzato da corsi di acquaticitàin gravidanza (in collaborazionecon l’Asd Club Sunshine diPalmanova), da quelli dedicati almassaggio neonatale (nello studioassociato “L’ape educativa” di SanGiorgio di Nogaro), da corsi diaccompagnamento alla nascita (alpoliambulatorio PalmaSanitassempre a Palmanova),dall’affiancamento di due collegheche si occupano di parti a domiciliodando anche un apporto, comevolontaria, al Consultorio familiareudinese onlus. Insomma, Cristinastava mettendo a frutto i suoi studi– si è laureata all’Università diTrieste –, ogni giorno a fianco dineo mamme e di quante lo stannoper diventare, a tu per tu «con lameravigliosa esperienza dellanascita». Poi si è affacciatal’emergenza coronavirus e ancorprima delle restrittive disposizionidel Governo, ha deciso diinterrompere tutte le attività.

È

Ma non ha smesso di farel’ostetrica. E si è subito organizzata.«Volevo comunque rimanere alfianco delle donne, continuando asostenerle in un momento in cui, alturbinio di emozioni che unanuova vita “regala”, si aggiungonole ulteriori ansie e paure di questigiorni».Così ha continuato a offrire leproprie consulenze online e a tariffaagevolata. Proseguendo «adistanza» i corsi diaccompagnamento alla nascita, sulparto e di affiancamento delle neomamme una volta a casa con il lorobambino, «riservandomi di recarmia domicilio solo ed esclusivamentein caso di urgenze». «Ho provato aimmedesimarmi con le donne ingravidanza, impossibilitate a uscire,e pure con le neo mamme che già

A Gonars, 25enne offre a mamme e neo mamme consulenze gratuite online

Cristina, l’ostetrica virtualein un clima di normalità hannobisogno di supporto, figurarsi inuna situazione di isolamento». Poiun’idea in più: mettere adisposizione la propriaprofessionalità in maniera gratuita,per brevi consulenze telefoniche,rispondendo a dubbi, domande epaure. «Non sono la sola – tiene aprecisare –; molte altre colleghelibere professioniste, in regione cosìcome in tutta Italia, hanno decisodi offrire gratuitamente i propriservizio in questo momento cosìdelicato per tutti».E le chiamate hanno già cominciatoad arrivare. «In particolare lemamme desiderano avereinformazioni riguardo all’eventonascita». E poi c’è la paura delparto. «Molti ospedali hannolimitato gli accessi per contenere ilrischio di contagio, così le donnesaranno più sole durante il travaglioe pure in sala parto. Unalimitazione che crea molta angosciaperché era ormai prassi chel’esperienza della nascita delproprio figlio includesse anche ipapà». Ecco allora che laprofessionalità di Cristina, unitaalla smisurata passione per ilproprio lavoro – «la meravigliadella vita che nasce mi dà sempreuna grande emozione», afferma –,arriva in soccorso alle futuremamme. «Cerco di riportarle aitempi passati, quando la nascita eraun evento esclusivo del mondofemminile, fornendo strategie e

risorse che potranno utilizzaredurante il travaglio e il parto».Cristina, per continuare asupportare le mamme a distanza,ogni giorno dai suoi social(Facebook e Instagram) proponeun’attività da svolgere in gravidanzao col proprio bambino dopo ilparto. Ha iniziato invitando lemamme a scrivere una storia per ilproprio piccolo. «L’intento è aiutarea portare l’attenzione sulle cosebelle che possediamo, creandocomunque un’opportunità positiva,anche se il periodo che stiamovivendo sta mettendo a dura provatutti».L’ostetrica Cristina può esserecontattata al numero 348 5434552(anche su whatsapp) oppure [email protected](dalle 9 alle 19, per emergenzeanche fuori orario).

Monika Pascolo

| L’ostetrica Cristina Boaro

LA VITA CATTOLICA26 mercoledì 25 marzo 2020

CENTRALE

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un sindaco che di professionefa l’infermiere il 44enne LorisBazzo. Primo cittadino diCarlino da maggio 2019, fino aun mese fa impegnato in

emergenza sanitaria al Prontosoccorso dell’Ass 5 Bassa Friulana,dopo aver lavorato per 4 anni inTerapia intensiva all’Ospedale di Udine(e ancora prima in Neurochirurgia ealla Clinica ematologica), oggi presta ilsuo servizio al Distretto sanitario diLatisana, impegnato sul territorio. Duecompiti – quello pubblico e quellolavorativo –, non affatto facili daconciliare in tempo di emergenzacoronavirus. Le sue giornate – al paridegli altri «colleghi», sindaci e operatorisanitari – sono interminabili el’impegno primario resta quello di darerisposta alle esigenze della gente. «Manon sono solo – sottolinea –.Nell’emergenza sono affiancato da unasquadra di amministratori che sono siai colleghi sindaci, sia la mia giunta e lamia maggioranza. Mi stanno dandouna grossa mano. E poi c’è la vicinanzadimostrata dai miei concittadini chesento particolarmente in questomomento di difficoltà. E lo apprezzo,lo apprezzo davvero». Della sua genteBazzo si dice «molto orgoglioso».Perché ha saputo dare alla solidarietà

È

«un nuovo e ancora più profondovalore». «Perché seppurcomprensibilmente spaventata difronte a questa emergenza che è ancoraun’incognita, rispetta le regole. Certo,come dappertutto all’inizio c’è stata unpo’ di diffidenza rispetto alle restrizionipreviste dal decreto legge. Poi i mieiconcittadini hanno compreso e midevo complimentare con loro perchésono rispettosi delle indicazioniarrivate dal governo centrale».Seppur il paese (di quasi 2800abitanti) sia immerso nella campagna,la gente se ne sta rinchiusa in casa.«Rinnovo una volta di più l’appello anon uscire assolutamente, nemmenoper le passeggiate». Lo fa da sindacoBazzo, ma anche da sanitario.«L’alternativa è una sola: il contagio, ilricovero in ospedale e la terapiaintensiva. Credo che di fronte a questorischio si debba tenere duro, rivedendociascuno il proprio stile di vita. Puòessere difficile, lo comprendo, ma vafatto».E per chi non riesce a provvedere dasolo alla spesa – per le persone anzianee sole –, in paese si è immediatamenteattivata una fitta rete di solidarietà. «Dasempre la mia comunità gode di unabuona rete sociale, anche di vicinato,quindi le necessità della spesaalimentare e della consegna dei farmacispesso vengono soddisfatte già dallafamiglia, dagli amici e dai vicini dicasa. In più ci siamo da subitoorganizzati in maniera strutturale eattraverso i servizi sociali del Comune,insieme alla Protezione civile eall’associazione Anteas (i dettagli

Carlino, il sindaco infermiere nell’emergenza

| Il sindaco Loris Bazzo; a destra, il centro di Carlino

CARLINOAttivato il serviziodi consegna farmaci e alimenti a domicilioper anziani e personein difficoltà

l Comune di Carlino, in collaborazione con l’associazione Anteas, la Protezionecivile comunale e l’Ambito per i Servizi sociali di Latisana, per far fronte al-l’emergenza coronavirus, ha attivato il servizio «Insieme si può» rivolto aiconcittadini anziani di età superiore ai 70 anni e alle persone in condizionidi fragilità che potranno direttamente richiedere un aiuto per piccole com-

missioni, come l’acquisto di generi alimentari e farmaci (la spesa sostenutaresta a carico degli utenti). I numeri da contattare per le richieste di aiutosono: 0431 687834 (mercoledì dalle 11 alle 13); 0432 779001 int. 6 (lunedì,martedì, giovedì e venerdì 11-13; lunedì e mercoledì 14.30-16.30), oppure340 9047990 (Anteas Carlino).

I

Loris Bazzo: «Non sonosolo. Sento forte lavicinanza di tutti i mieiconcittadini»

dell’iniziativa nell’articolo in basso, ndr.)riusciamo a dare la massima rispostaalle necessità della nostra gente».Accanto all’emergenza per unamministratore pubblico c’è anchel’ordinarietà da mandare avanti.«Cerchiamo di fare il possibile per darecontinuità all’attività amministrativache ha inevitabilmente subito unrallentamento anche sul fronteregionale». Ma non poteva esserediversamente, ammette Bazzo. «Ora lepriorità non sono certo le operepubbliche, ma aspetti come la

sicurezza, la prevenzione, la protezioneindividuale e collettiva». E qui vanno«doverosamente» concentrate tutte leenergie. Poi il pensiero del sindaco-infermiere non può che andare a tutti icolleghi sanitari operativi in primalinea. «A loro, che sono ancora piùimpegnati di me e stanno dedicando

un numero inimmaginabile di ore neireparti delle terapie intensive e deipronto soccorsi, va il mioringraziamento. Che si stende anche atutto il mondo del volontariato, senzail quale l’Italia oggi sarebbe ferma».

Monika Pascoloe Valentina Pagani

Stanno per concludersi a Marano Lagunare i lavori di rifacimento della banchina inlegno nella zona della Riserva Naturale “Foci dello Stella”. Il costo complessivo dell’operaè di 75 mila euro, frutto di un finanziamento stanziato dalla Regione. Il pontile pubblicoda anni versava in condizioni di grave pericolosità e necessitava di un urgenteintervento.

Marano, a nuovo il pontile “Foci dello Stella”

RONCHIS. Attivato il serviziodi consegna della spesa■ Anche il Comune di Ronchis ha attivato ilservizio ricezione telefonate per assistenzaalla popolazione, in seguito all’emergenzada Covid-19. In particolare l’iniziativa èrivolta alle persone che hanno più di 70 annie a tutti coloro che patiscono condizioni difragilità. Potranno richiedere direttamentel’aiuto per l’acquisto di generi alimentari emedicinali che saranno portati a casa davolontari. Per richiedere il servizio contattareil numero 0431/56014 (lunedì e giovedìdalle 11 ale 13 e giovedì dalle 14.30 alle16.30), e 0431/525171 (martedì, mercoledì evenerdì dalle 11 alle 13 e martedì dalle 14.30alle 16.30).

RIVIGNANO TEOR.Lavori in palestra, progetto■ A inizio marzo, la Giunta comunale diRivignano Teor ha approvato il progettodefinitivo per la realizzazione dei lavori dimiglioramento statico nella palestra dellascuola primaria del capoluogo. L’area giocodello stabile, presentando problemi dicarattere strutturale (non solo sismico) erastata chiusa a settembre 2019, in seguito adun’ordinanza firmata dal sindaco MarioAnzil. L’intervento prevede un investimentoglobale di 90 mila euro con fondi propridell’Amministrazione comunale. L’elaboratoè stato redatto dall’ingegnere AdrianoRuncio. Nel frattempo è stato attivato anchel’iter per l’affidamento dei lavori.

BASSALA VITA CATTOLICA 27mercoledì 25 marzo 2020

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i sarebbe parsauna pazzia nonspostare leOlimpiadi».Davanti al

tentennamento del Comitatoolimpico internazionale (Cio) –che solo martedì 24 marzo si èpronunciato sul rinvio al 2021della kermesse prevista a Tokyodal 24 luglio al 9 agosto, lacampionessa di tiro a voloChiara Cainero, già oroolimpico a Pechino 2008 eargento alle ultime Olimpiadi diRio 2016 (oltre a un titolomondiale e a sei europei), non haavuto dubbi. «La priorità è una.Ed è quella di stare in casa.Nessuno sa con certezza quandoquesta emergenza rientrerà.Potrebbe servire molto tempo.Mesi». Così Chiara, per adesso, hadismesso i panni dell’atleta (faparte del gruppo sportivo delCorpo Forestale). Almeno inparte. E ha vestito ben volentieriquelli di mamma – di Edoardoche ha 6 anni e di Agata che neha due –, e di moglie di Filippo.«Non avendo gare da preparare,perché sono state tutte cancellate,dalla preolimpica di Tokyo agli

«MEuropei in Francia, hoabbandonato da 15 giornil’allenamento tecnico sul campodi tiro. La parte fisica la faccio acasa. Non vado neanche a correre,nonostante mi sia consentitouscire, perché rientro nellacategoria degli atletiprofessionisti». E, ammette, nonva fuori casa nemmeno per laspesa. «Quel poco che mi serve lofaccio recapitare con il servizioonline o tramite negozi locali difiducia». Anche se lapreoccupazione per questaemergenza globale c’è, Chiara –comunque abituata a gestirel’ansia grazie al suo sport in cui latensione mette a repentaglio laprecisione richiesta –, cerca dicogliere il lato positivo dellasituazione. «Mi sto godendo lafamiglia».Anche il marito ora lavora dacasa. «Sto passando tanto tempocon i bambini, per fortunaabbiamo un ampio giardino».Così la giornata che fino aqualche settimana fa era scanditaper lo più dagli allenamenti, almattino e al pomeriggio, adessoha un nuovo ritmo, con tantigiochi all’aperto, varie attività e

persino la preparazione dei pastiinsieme ai figli. «In verità non èuna pena stare a casa con lapropria famiglia sana, quando cisono medici e sanitari in primalinea che rischiano pure loro diammalarsi. Chi sta a casa, comenoi, è fortunato. La vita èdiventata frenetica e allora inquesto brutto momento, noi chesiamo in salute, impariamo adapprezzare anche le piccole cose.E soprattutto evitiamo di andaregiro». Lei, assicura, lo farà finchésarà possibile.Fin dall’inizio dell’emergenzaammette di essere rimastasbigottita davanti altentennamento del Comitatoolimpico internazionale che,tirando dritto per la propriastrada – nonostante la pandemia–, ha faticato a pronunciarsi e adecidere il rinvio dell’Olimpiade.«Non riuscivo a comprenderel’assurdità di questa posizione.Speravo che il Cio potesserivalutare la situazione e prendereufficialmente le adeguatedecisioni». Un augurio che hacondiviso giorno dopo giornocon la sua compagna diNazionale Diana Biscosi, con la

quale a Rio è salita sul podio. «Cisentiamo al telefono. Abita aPomezia e anche là si vive unasituazione piuttosto complicata.Pure lei, che è anche mamma, èspaventata e non mette piedefuori casa. Ci teniamo in contattosperando che quanto prima tuttotorni alla normalità».Quella di Tokyo per Chiara – cheha 41 anni – sarebbe stata laquinta Olimpiade. Un traguardopiuttosto prestigioso per qualsiasiatleta. Ma in emergenzacoronavirus il futuro sportivo nonrappresenta più la priorità. «Loera fino a un paio di settimane fa– dice la campionessa dellaspecialità «skeet» –. Ora, davanti atutto quello che ci raccontanogiornali e tv, il pensieroprincipale va alle persone chelavorano nei reparti e nelle

terapie intensive portate allosfinimento, e agli ammalati.Adesso ciò che conta è la salute.Dei miei figli, di mio marito, deimiei genitori, di tutti quanti…».

Monika Pascolo

Chiara Cainero racconta le sue giornate chiusa in casa per l’emergenzacoronavirus. «Non è una pena quando si è sani. Intanto mi godo la famiglia»

«Olimpiadi? Sarebbe statauna pazzia non rinviarle»

| Chiara con i figli Edoardo e Agata; sotto col marito Filippo

a sua speranza: un ritornocelere alle normali attivitàd’ogni giorno. Lo sci, lelezioni, gli amici. Il tran-tranquotidiano del

«Bachmann». È al liceo per glisport invernali di Tarvisio, infatti,che Maja Chyla, classe 2001, hatrovato una casa, la secondadimora per lei dopo quella natia diCracovia. Polacca, ma da quasi treanni in Friuli, è stata fra le ultimeatlete a scendere in pista prima delblocco causato dalla minacciaCovid-19. A Narvik, in Norvegia,nei primi giorni di marzo, Maja hafatto il suo esordio sopra il palcodei Mondiali juniores. «È stata lamia prima gara di questo livello: citenevo a toccare con mano il tassodi difficoltà del tracciato e,soprattutto, a confrontarmi con lemigliori sciatrici del panoramainternazionale nella mia categoria».Niente medaglia, un solodispiacere. «Le precauzioni controil coronavirus mi hanno costretta asaltare parecchi allenamenti,compresa la preparazione inNorvegia, dove avrei potutosperimentare le condizioni di gara.

L

Tutto sommato posso considerarequesta esperienza molto utile per ilmio percorso di crescita».Nonostante gli intoppi, in barbaall’interruzione. Già, perché allagara nel gigante svoltaregolarmente mercoledì 11 marzo,è seguito l’annullamento delloslalom previsto per venerdì 13.Decisione sacrosanta, dettata dalbuonsenso. Forse però giuntatardiva, sfociata infatti in burrascosirientri. «Per evitare di restarebloccati in Norvegia abbiamoscelto di tornare a Cracovia inpulmino. Il viaggio è durato cinquegiorni. Con i confini di Finlandia,Lituania e Lettonia sbarrati, siamoricorsi a un traghetto di fortuna aNynäshamn, in Svezia».Ora a casa, insieme alla suafamiglia, Maja affronta, un po’come tutti, l’insolita realtà diquest’ultimo periodo. «Lasituazione qui in Polonia è simile aquella vissuta dall’Italia verso lafine di febbraio. Scuole, musei eristoranti sono chiusi. Si puòancora uscire, ma moltipreferiscono restare a casa».Lo sport, chiaramente, anche là si èadeguato alla crisi. «Ho unprogramma di atletica che storealizzando per conto mio»,racconta. Poco altro è concesso,quando soltanto due mesi fa, sullenevi amiche di Palenica, la sciatricesi laureava campionessa di giganteai Campionati nazionali polacchi.«Quello, insieme al terzo postonello slalom della stessa

Dalla Polonia a Tarvisio. «Qui la mia seconda casa»

| Maja Chyla, classe 2001, dal 2017 studia a Tarvisio

La sciatrice Maja Chyla,studentessa del liceo«Bachmann», è reducedai Mondiali diNorvegia, interrotti perl’emergenza coronavirus

competizione, è stato il mio piùgrande successo ottenuto incarriera».Una carriera, dunque, brillante,seppure ancora agli inizi. Unpercorso iniziato a tre anni chevanta già podi in svariate gareitaliane. Questo anche grazie allaformazione ricevuta, a partire dasettembre del 2017, al liceo«Bachmann» di Tarvisio, scuolafinalizzata alla crescita dei propristudenti-atleti sotto il profilo

didattico e sotto quello sportivo.«L’istituto offre la possibilità distudiare e al contempo allenarsi, siasulle piste che in palestra: è questoil motivo per cui ho deciso dilasciare la Polonia per qualcheanno, trasferendomi in Friuli». Amediare, inoltre, i racconti fattidalle amiche Maria e Hania, excompagne dello Sci club «Yeti» diCracovia, passate in precedenza perle strutture dello «sport college»tarvisiano. «I loro bellissimi ricordi

hanno senz’altro contribuitopositivamente nel dipingere la miaattuale scuola e il suo territorio. DelFriuli mi piace la gente, amo lemontagne, le piste, i bellissimipaesaggi». Tutti elementi a cui, perun po’, Maja forse dovrà rinunciare.«Al momento sto partecipando allelezioni online organizzate dal liceo,ma il mio desiderio è che questasituazione difficile finisca il piùpresto possibile».

Simone Narduzzi

LA VITA CATTOLICA28 mercoledì 25 marzo 2020

SPORT

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Un pianoforte per immaginareciò che ora non possiamo vedere

a musica come modo per usci-re, con l’immaginazione, dallaristrettezza in cui ci stanno co-stringendo questi giorni diemergenza e contemplare la

natura. È quanto riesce a fare il pia-noforte di Remo Anzovino, il com-positore-avvocato pordenonese che,da quando il Coronavirus ha fermatol’Italia, ha iniziato a fare, sulla sua pa-gina facebook ufficiale(https://www.facebook.com/remo-anzovino), delle dirette video dallostudio di casa sua nelle quali suonaalcune sue musiche e ne racconta lagenesi. Il primo video, dell’8 marzo,di pochi minuti, ha avuto ben 40 milacontatti. Ne sono seguiti altri, più lun-ghi, dedicati di volta in volta al mare,alle stelle, ai sensi, al tango, anch’essiseguitissimi. Il prossimo si terrà mer-coledì 25 marzo, alle ore 22, e saràdedicato a «La musica della notte».Significativi i commenti che seguonole dirette – «Ero in preda all’ansia, hochiuso gli occhi, ho ascoltato questamusica e mi è passato»; «Riesco a ve-dere il mare anche se non lo possovedere» – che testimoniano l’apprez-zamento per la musica di Anzovinoe nello stesso tempo la difficoltà chemolte persone stanno vivendo in que-sto momento. Tutto ciò, Anzovino riesce ad ottenerlograzie al suo pianoforte e alla sua mu-sica, descrittiva e di immediato im-patto emotivo, che l’ha portato a ri-scuotere notevole successo anche nelcampo della musica da film («Hitlercontro Picasso», «Van Gogh tra il gra-no e il cielo» e «Le Ninfee di Monet»hanno vinto il Nastro d’argento nel2019) e ad esibirsi nel mondo (a no-vembre ha fatto una tournée negliStati Uniti).Anzovino, come sta vivendo que-ste giornate? «Sono molto diligente e scrupolosonell’attenermi all’obbligo di non usci-re di casa (Anzovino è tra i testimonialdella campagna della Regione “Ioamo il Friuli Venezia Giulia: io restoa casa!" ndr.), per cercare di proteggereme stesso e gli altri in questo che credo

L

sia il momento più drammatico daldopoguerra ad oggi per il nostro paesee per il mondo intero. Nello stessotempo sto cercando di approfittaredi questo periodo per godermi i mieifigli e la mia famiglia e per dedicarmia cose per cui di solito non ho tem-po».Com’è nata l’idea di queste diret-te facebook dal suo studio?«La sera dell’8 marzo, quando è statoannunciato il decreto che “chiudeva”l’Italia, istintivamente ho registratoun video suonando il mio brano“Universi”. Leggendo le reazioni e icommenti ho capito che la mia mu-sica poteva in qualche modo alleviarela sofferenza, non certamente dellepersone ammalate, ma per lo menodi chi vive l’esperienza della reclusio-ne, della privazione della libertà, te-nendo compagnia e “curando” l’ansia.Complice la mia professione di av-vocato penalista, so cosa significa laprivazione della libertà e così ho pen-sato di mettere a disposizione il mio

studio e il mio pianoforte e proporremusiche che attivassero l’immagina-zione, facendo “vedere” con l’uditoalle persone tutto quello che non pos-sono vedere con gli occhi, perché sonochiuse in casa. La mia musica non èevasione, ma immaginazione».Il brano con cui ha iniziato que-ste serate, “Universi”, fa partedell’album «Nocturne»…«Sì, un disco in cui, partendo dallaconstatazione dell’incredibile velocitàalla quale è arrivato il mondo, invitavoa fermarsi, per guardare il cielo e lestelle. In un certo senso è quello chesta accadendo ora, con questo virusche, come un gigantesco “CassiusClay”, ha messo a tappeto il mondointero».Che significato dà a quanto staaccadendo in questi giorni?«Mi pare che tutti, obbligati a fermarsi,stiano riflettendo, facendo emergerele proprie paure e contraddizioni.Penso che quest’esperienza ci costrin-gerà a ripensarci. Quando, chissà

quando, riusciremo a tornare ad unavita normale, immagino che ci saràun’energia, una voglia di aggregazio-ne, di stare insieme oggi inimmagi-nabile. Mi piacerebbe molto che, apartire da me stesso, ci ricordassimodi questo momento avendo imparatoche non si può maltrattare la natura,che si deve avere più cura di se stessi,badare all’essenziale, ad una vita piùumana, il che non vuol dire non pro-durre e non eccellere, ovviamente». Molti italiani, un po’ meno forsein Friuli, sono usciti sui balconia cantare, cosa che qualcuno hacriticato, ricordando i morti cheil virus sta causando.«Sono allergico e trovo stucchevolechi alza sempre il “ditino” per con-dannare. Noi siamo mediterranei eabbiamo un modo mediterraneo diesprimere le sensazioni e gli statid’animo. Non credo che chi è uscitosul balcone non abbia consideratoche questa è una tragedia. Ricordia-moci però che abbiamo con noi dei

bambini – io ho un ragazzo di 13anni e una bambina di 9 – che sen-tono parlare di morte da mattina asera. Uscire al balcone e cantare è unmodo per lanciare un segnale posi-tivo, in un momento in cui ce n’è mol-to bisogno. Aggiungo, poi, che mi pa-re che in questa circostanza l’Italiastia dando prova di grande civiltà: sia-mo stati in assoluto il paese più tra-sparente nella comunicazione deicontagi, mettendo in evidenza unodei migliori sistemi sanitari al mondo,gratuito per tutti. Stiamo dimostrandoche per noi una persona, abbia 0 o100 anni, è ugualmente importante,a differenza di certe dichiarazioni delpresidente inglese Boris Johnson dacui sembra emergere che i vecchi, dalmomento che non producono, pos-sono anche morire».Continuerà con gli appuntamentinotturni?«Fino a quando sentirò, leggendo icommenti, che c’è bisogno della miamusica, continuerò. Sicuramente co-struire un “format” è un impegno,che però non mi pesa se può aiutarequalcuno. L’idea è farne uno ogni 2-3 giorni. I prossimi saranno dedicatia “Notte” (il 25 marzo), “Luce”, “Ven-to”, “Amore”, “Arte”».

Stefano Damiani

AnzovinoIl pianistapordenonese«suona da casa»nell’emergenzaCoronavirus

| Remo Anzovino

Migliaia di contatti per le dirette streaming sulla paginafacebook, in cui il compositore esegue e descrive alcuni suoibrani ispirati ogni volta ad un tema diverso, dal mare alle stelle

■ MUSICA. L’iniziativa del «CeT» di Milano

Coro telematico in friulano

n cil e je’ une stele» è ilcanto tradizionalefriulano, armonizzato aquattro voci, che il CoroCeT (Canto eTradizione) di Milano,

ha lanciato sui social, a partiredalla quarantena da coronavirus,raccogliendo telematicamente 42coristi da 2 continenti, America edEuropa, da tre nazioni, Stati Uniti,Svizzera ed Italia, da 5 regioni,Lombardia, Piemonte, Veneto,Emilia Romagna, Lazio, e 11province italiane. Seppur cantandociascuno da casa propria. «Abbiamo scelto questo bellissimocanto friulano perché porta unmessaggio appropriato per la

«Isituazione della pandemia -evidenzia Alessandro Ledda, diorigini sarde e direttore del coro - econtiene, esemplificato dallavicenda amorosa, il senso dellasperanza, che è figlia dellaconsapevolezza di non esserelasciati soli nella durezza dellaprova; infatti, il canto concludedicendo “ci rivedremo”. Vogliamosolo ricordare che la bellezza ènecessaria anche oggi, che nondeve soccombere, come haricordato Riccardo Muti in questigiorni drammatici». Le modernetecnologie di comunicazionehanno consentito di raggiungerequesto splendido risultato, che sipuò ascoltare all’indirizzo

www.corocet.it, anziché digitandohttps://youtu.be/hKfjcPHR5Uc ,oppurehttps://www.instagram.com/tv/B-EnCGLIGS6/?igshid=u6m80puhuks3e anche all’indirizzohttps://www.facebook.com/coro.CET/videos/242927973419748/?sfnsn=scwspwa&d=w&vh=e&extid=YVgXvgL8FLXCIVSJ&d=w&vh=e

Flavio Zeni

Il teatro in streaming del Css.Tocca a Anglisani e Moretti rosegue su facebook la stagione

«#iosonomecenate», lo specialeformat, ideato dal Css TeatroStabile di innovazione delFriuli-Venezia Giulia che

consente a numerosi artisti, friulanie non solo, di continuare il proprio

lavoro, anche in queste settimane incui i teatri sono chiusi, e al pubblico di partecipare gratuitamente aspettacoli teatrali e concerti in diretta streaming e nello stesso tempodi diventare mecenati dell’arte grazie allo strumento dell’Art bonus.Quanto raccolto verrà destinato, assieme al cachet corrisposto dalCSS, interamente agli artisti. I prossimi appuntamenti sono conRoberto Anglisani (giovedì 26 marzo), Claudio Moretti (31 marzo), ilTeatrino del Rifo/Manuel Buttus e Roberta Colacino (2 aprile),Nicoletta Tari con Filippo Ieraci (4 aprile), Paolo Fagiolo con AlanMalusà Magno e Federico Petrei (9 aprile), Matteo Bevilacqua (11aprile), Francesco Collavino (14 aprile), Massimo Somaglino (16aprile), Giuliano Scarpinato (18 aprile), Gabriele Benedetti (21aprile), Rita Maffei (23 aprile). Informazioni:http://www.cssudine.it/stagione-iosonomecenate/2019/p

P| I coristi in collegamento telematico

Il pubblico può assisteregratuitamente e diventare «Mecenate»grazie all’Art Bonus

EVENTILA VITA CATTOLICA 29mercoledì 25 marzo 2020

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LA VITA CATTOLICA30 mercoledì 25 marzo 2020

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nche il Friuli ebbe due loimo-grafi (dalle parole greche loi-mòs/peste o carestia egraphé/scrittura): entrambi pre-ti, non ebbero il genio narrativo

di Tucidide, Manzoni o Defoe, maci lasciarono documenti preziosi co-me fonti storiche.Jacopo Strazzolini (1571-1621) de-scrisse la peste di Cividale del 1598in una relazione che possiamo leg-gere in «Peste fede e sanità» a cura diMario Brozzi (Giuffrè, Milano1982).Giovanni Maria Marusig (1641-1712) è l’autore della «Relatione delcontagio di Goritia …» del 1682,pubblicata da Maria Cristina Cergnain «Il diario della peste» (Edizionidella Laguna, Mariano del Friuli2005).

Sul Natisone

La peste del 1598 apparve in giugnoa Plezzo e Caporetto, in agosto a Lui-co. Poi colpì Cividale. I nobili e gran

Aparte del «capitolo» fuggono e il po-polo, scrive Amelio Tagliaferri nellaprefazione, rimase «immerso nei pre-giudizi e nelle superstizioni». Poi ilcontagio si allargò nel contado: Re-manzacco, Premariacco, Firmano,Gagliano, Rualis, Carraria, Albana,Grupignano, Moimacco, Zuccola,San Guarzo e altri villaggi.L’epidemia si diffure in città perchéil medico «provvisionato» dal Co-mune non riconobbe i sintomi dellapeste nella famiglia del «beccaro»(macellaio) Francescutto Colauttoe, contro il parere del Provveditoreveneto, non dispose la chiusura dellacasa per quarantena.Cividale fu chiusa il 30 di agosto ela pena di morte comminata a chiun-que avesse violato le norme dell’iso-lamento.La prima vittima fu il «beccaro» Co-lautto, ammazzato «a furor di popo-lo» perché aveva diffuso il contagio.La stessa sorte toccò a un paio d’altricividalesi. Oltre le mura, per analoghi

motivi, furono uccisi Paulo Bacchettoa Premariacco e Domenego Cargnel-lo a Remanzacco.Toccò poi a due fratelli carnici, chia-mati a ripristinare gli argini dei mo-lini danneggiati dalla piena del Na-tisone: trovati senza «fede» (certificatodi sanità) al «passo di Gemona», fu-rono dapprima imprigionati e poiimpiccati, uno fuori porta San Pietroa Cividale, l’altro a Udine, fuori portaGemona.Altri trasgressori furono «archibusati»(fucilati).Lo Strazzolini, l’unico prete rimastoin cura d’anime, vestito sempre conuna veste corta e alti stivali per evitarecasuali contatti con oggetti o straccicaduti dai carri dei «monatti», chelui chiama «picigamorti», dalla stra-da confessava i malati affacciati allefinestre. E quando Clemente VIII con-cesse l’indulgenza plenaria, lui ed al-tri sacerdoti confessarono a distanzatutti gli abitanti della città!Ogni sera alle dieci, preceduto da un

chierico che portava l’immagine diSan Rocco, e seguito da quattro o piùsacerdoti, don Strazzolini percorrevale vie e le piazze portando il croci-fisso, ma i fedeli assistevano dalle fi-nestre!Soltanto lui aveva il permesso di ce-lebrare una messa al giorno in città,per pochi fedeli che dovevano rispet-tare fra loro la distanza di due passi,cioè di tre metri e mezzo. E per la co-munione metteva fra sé e i fedeli unbraciere acceso, sul quale abbassavala mano dopo ogni gesto di distri-buzione.Molto accurate le descrizioni del ri-fornimento alimentare e del serviziopostale.Straordinaria infine la descrizionedelle procedure di disinfezione dellecase dei morti o degli infettati prati-cate dai «pizzigamorti».Cividale fu riaperta il 17 gennaio1599, ma ci fu qualche vittima anchein seguito. In particolare bambinicolpiti da «giandussa» (il bubbone).

Sull’Isonzo

Giovanni Maria Marussig, sequestra-to in casa per due mesi nel 1682, rac-contò la peste di Gorizia con disegnie quartine in friulano, intarsiate tal-volta con parole italiane e slovene.Anche dal suo racconto emerge il so-lito quadro: la fuga dei nobili, l’iso-lamento, l’attività dei commissari disanità e dei «pizigamorti», le proces-sioni votive, l’ecatombe - cinquecentomorti nella sola città - la distruzionedei vestiti, della biancheria e dei mo-bili degl’infettati …!Marussig ricorda quella peste anchene «Le morti violenti...», opera pub-blicata a cura di Luigi Ciceri (SocietàFilologica Friulana, Udine 1970): «Lafam vedei dal mil siscent sinquanta/L’otanta doi la pesta spauriva/ Vueradal Turch l’otanta tre vigniva/ Sietcent e quatri Legreza tanta». Erano itraumi della sua vita: la carestia, lapeste, la guerra dei Turchi a Vienna.

Gianfranco Ellero

STORIANarrarono le pesti di Cividale del 1598 e di Gorizia del 1682. Quanto simili alla nostra...

Strazzolinie Marusig,i «loimografi»del Friuli

A sinistra, ritratto di JacopoStrazzolini (Cividale, Museoarcheologico nazionale); sotto,autoritratto di G. M. Marusig,disegnato su un suo manoscritto(Gorizia, Orsoline)

iecimila contatti su facebooksulla pagina Morgantieditori,che, prima e unica casaeditrice in Friuli e forse inItalia, dal 12 marzo a

scadenza quasi giornaliera metteon line, nell’ambito del contest#IorestoAcasaconMorgantieditori,dei racconti abbinati a unaillustrazione.Tutte le illustrazioni sono di PieroSchirinzi, belga di nascita e pugliesed’adozione: vive in provincia diLecce e da oltre 30 anni lavoracome grafico illustratorerealizzando anche corti animati,videoclip e scenografiemultimediali per teatro e musical.Da alcuni anni è l’art director per lecopertine e i progetti grafici dellaMorganti editori. I racconti, scrittida una ventina di autori dopo averricevuto una illustrazione, hannoun denominatore comune: il temadella malattia, del virus, dellasolitudine. Stefania Conte, scrittrice

Della stessa ed editor della Morganti,spiega come è nata l’idea: «Schirinzici ha fatto vedere una serie di nuoveillustrazioni su cui stava lavorando,immagini elettroniche suggestive,surreali e colte. Da lì, vedendo il“Domatore di farfalle”, ho pensatodi scrivere un raccontoabbinandolo a questa illustrazionee di postare il tutto su facebookall’interno del contest#Iorestoacasaconmorgantieditori,trasformando quelle che sono ledirettive governative in unmomento ludico, letterario, esteticoe artistico. E la cosa, felicemente, ciè sfuggita di mano. Sta andandobenissimo, gli scrittori stannoaumentando da tutta Italia, altri sipotranno segnalare mandando unamail [email protected]à inviata un’immagine a cuiispirarsi per un racconto di 4500battute spazi inclusi econtinueremo così ad oltranza.

L’idea della casa editrice friulana Morganti.Abbinare i lavori dell’artista pugliesead un racconto, pubblicandoli su facebook

Facebook – prosegue Conte – èsolitamente utilizzato in modoabbastanza superficiale, noi lousiamo per dare un messaggio divicinanza: stiamo a casa in questomomento difficile, ma stiamo vicinianche in modo giocoso, eppuresempre intelligente. L’iniziativa è unmodo per esorcizzare la paura; c’èuna discrepanza tra l’immaginesurreale e molto divertente, cheattira lo sguardo con la sua bellezza,e lo sforzo di immaginazione degliscrittori, risultando una specie dicatarsi empatica tra lo scrittore el’illustratore. Alla fine ne uscirà unlibro di racconti illustrati e PietroSchirinzi sta già lavorando allacopertina». Oltre che una nuova ed originaleiniziativa editoriale, messagratuitamente a disposizione ditutti gli utenti della rete, questopotrebbe essere il numero «zero» dinuove strategie editoriali chemetteranno su facebook rubriche

| «Galeotto» di Pietro Schirinzi

PANORAMADELLE MOSTRE

Raccontare una storia partendodalle illustrazioni di Schirinzi

legate alle altre collane dellaMorganti su gastronomia, mistero,etnografia, guide del territorio.«Stiamo pensando a un usoeditoriale ed etico di facebookcome sito e-commerce, in cui sipotrà leggere, ascoltare e acquistarei libri, usando già un bacino diutenza fidelizzata. Bisogna adattarsialle situazioni di crisi, senzalimitarsi a subirle, dando rispostealternative e non tradizionali».

Sulla pagina facebook noterete chealcune delle figure illustrate, sonoinserite entro una campana divetro, che le protegge e lecustodisce: «Usiamo la campana –aggiunge Stefania Conte – perproteggere dal virus la speranza etutte le cose belle della vita, inmodo tale da prepararci al postquarantena, ritornando più forti nelmondo».

Gabriella Bucco

CULTURELA VITA CATTOLICA 31mercoledì 25 marzo 2020

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LA VITA CATTOLICA32 mercoledì 25 marzo 2020

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Joibe 26 S. Emanuêl m.

Vinars 27 S. Guste v.

Sabide 28 S. Sist III p.

Domenie 29 V D. di Cuaresime

Lunis 30 S. Zosim v.

Martars 31 S. Beniamin

Miercus 1 S. Ugo v.

Il timp Timp variabil.

Il soreliAi 26 al ieve aes 5.58 e al va a mont aes 18.28.

La luneIl prin Prin cuart.

Il proverbiSot nêf pan,sot ploie fan.

Lis voris dal mêsRiplantait bulbis di ciclamins e zîs.

Conversion improrogabil

assade la balfuerie «Covid-19» esuiadis lis lagrimis par tancjcorots, cuant ch’al rivarà il timpda la rese di cont sun chescjtorments, i croniscj no podaran

dismenteâsi de pagjine nere didomenie ai 8 di Març.In chê dì, biel ch’e jere daûr aimponisi la bisugne streme di blocâtrasferiments e contats sociâi parralentâ l’epidemie, lis pistis regjonâlsdal schi e i ambients tor ator a jeriningolfâts di int di ogni vignude,salacor ingoloside de nêf bondante,de zornade splendide e... dai bieisconts imprometûts di«PromoTurismoFvg».L’inedite denunzie dai «Mass media»,prin ancjemò de cridade rivade dalguvier di Rome, a àn obleât isorestants regjonâi a decretâ il«Fertic» a la stagjon e«PromoTurismoFvg» a dineâ ogniimprudence, massime te «Newsletter»dai 17 di Març, dulà che si motivecemût che ogni iniziative e sarèsstade inmaneade «nel rispetto deidecreti nazionali e regionali e a volteanticipando le direttive peraumentare ulteriormente il livello diprevenzione», ma no si cjacare grandes campagnis «Aperto per vacanza»(screade ai 28 di Fevrâr) e «Scia gratisin Friuli Venezia Giulia» (partide ai 2di Març).A butâ sâl su la feride, par provocâune riflession profondide suntuncompart scunît de scjarsetât di nêf edi frêt e incancarît de brame di bêçspar salvâsi dal faliment, al è rivât unaltri scandai incolmenât di clamadispar une riforme sostanziâl. Si tratedal studi «Nevediversa» di«Legambiente», saltât fûr vie pal mêsdi Fevrâr, pocjis setemanis daspò di«Turismo bianco, futuro nero» di«Valori.it». Ducj i doi i documents, si

P

pues leiju su la rêt(www.legambiente.it/wp-content/uploads/2020/03/dossier-nevediversa-2020.pdf ehttps://valori.it/dossier/febbraio2020turismoinvernale/).Par presentâ il scandai di«Legambiente», la riviste«AltrEconomia» e à publicât unarticul di Duccio Facchini, là che iltitul al propon il struc dal lavôr:«Poca neve e ancor meno idee per lariconversione: le montagne italianeal tempo dei cambiamenti climatici»(https://altreconomia.it/). Facchini alà iniment ancje la situazionnostrane, cuant ch’al scrîf dai bêçsch’a plovin a milions sui «Polisciistici».Se si va a scrutinâ il scandai, talcjapitul «Una Montagna di soldi: traOlimpiadi vecchie e nuove, Mondialidi sci e altre iniezioni di denaropubblico», il paragraf su la Regjon siconcentre sul plan «Montagna3652019-24», prontât de Zonte Fedriga.Si fevele di «invistiments par 39milions di euros», ch’a laressin azontâsi ai 266 bielzà spindûts taiultins 20 agns. Pai trê agns dal 2020al ’22, si scrupule di spindi 21milions, cence dismenteâsi dai 10-12

milions che si calcole di jonzi parrinovâ il «Polo» di Plodn/Sapade, edai 6-8 milions di zontâ par«European Youth Olympic Festival»2023.Pal 2020, il scandai «Nevediversa» alà sielzût di marcâ sore il dut lacuistion des struturis bandonadis,dulà che la Patrie e ocupe un puestspeciâl, cun 25 implants «dismessi».Come «câs simbul», si presente SieleCjançutan (sierade dal 2009), maparie cun Tanamee, Culine, Lauc,Siele Duron (Liussûl), Nevee,«Monte Ferro» di Sapade eDörf/Sauris Disot.Fra i câs plui simbolics di «Impiantitemporaneamente chiusi»,«Legambiente» e à sielzût chel dai«Tre Pini» di Claut, vuarfin de nêf,ma sore il dut chel di Pradibosc, inComun di Prât, sierât dal 2008. «Laint a vevin domandât un interventdiferent – al motive il test –.L’implant gnûf, tornât a fâ fûr par fûr,spindint 3 milions di euros, al àcjapât la Bandiere nere diLegambiente... Tornât a cualificâ ecolaudât daspò dal montafin Vaia,cui bêçs de Uti, e pront par tacâ aoperâ, no si cjate un gjerent».

Mario Zili

Par Legambiente,un metri cubic di nêf artificiâl al coste sui 2 euros e mieç. E l’80% des pistisalpinis – al zonte«Corriere dellaSera» – al dipentde nêf artificiâl

> IMBASTÎ v. = imbastire, cucire provvisoriamente, preparare, abbozzare(da bastire “fabbricare”, continua l’antico francese e provenzale bastir, a sua volta dal francone *bastjan “intrecciare con gratic-ci”)O ai apene imbastide la manie dal vistît.Ho appena imbastita la manica del vestito.

> IMBERDEÂ v. = aggrovigliare, imbarazzare; inviluppare(forma verbale derivata da imberdèi “imbarazzo; viluppo, garbuglio”, a sua volta dall’italiano antico groviglia, roviglia “ritorcimento del fi lo”, da ervilia “cicerchia, pianta che si aggroviglia”)Par racuei lis moris mi soi imberdeât jenfri i baraçs.Per raccogliere le more mi sono aggrovigliato tra i rovi.Vuê i cjavei ti stan une vore ben, ducj imberdeâts al naturâl.Oggi i capelli ti stanno molto bene, tutti arruffatti al naturale.

> IMBILIÂT agg. = adirato(participio passato di imbilâ “adirare, arrabbiare”, dal latino bilis “bile, rabbia”)A ce zovial sei simpri imbiliâts?A cosa serve essere sempre adirati?

> IMBREVIÂ agg. = eccitato, euforico(participio passato del verbo imborezzâ “eccitare, mettere in stato di euforia”, a sua volta o dal longobardo burrjan “scovare la preda” o per imitazione del suono di eccitazione borr)In compagnie a son ducj imboreçâts.In compagnia sono tutti euforici.

> IMBROI s.m. = imbroglio; trucco(dal francese brouiller, a sua volta dall’antico broueillier “mescolare”, che si collega a breu “sorta di brodo”)Si sin cjatâts intun biel imbroi.Ci siamo trovati in un bell’imbroglio.

Peraulis in dismentie par cure di Mario Martinis

La crisi dal mont dal schi e je neretant che il cjalìn

lis Gnovis■ TRENT. Là di là de plastiche

L’emergjence sanitarie, se ancje e àcausionât la sospension des iniziativispublichis, no à rivât a fermâ la riflession el’impegn pe «Zornade internazionâl deaghe», colade ai 22 di Març. In Friûl, il«CeVi» al à moltiplicât lis propuestis su larêt des rêts, proponint videos edocumentaris (www.cevi.coop). Fra ifurlans che si son messedâts a pro di chest«Ben comun», tant preziôs e tant menaçât,al figure l’artist gurizan Thomas Braida,ch’al è ingaiât tal progjet culturâl «Beyondthe plastic» dal Museu des Siencis di Trent.Par popolarizâ l’obietîf 14 de «Agenda2030» pal svilup sostignibil des Nazionsunidis e sore il dut par fâi cuintri alincuinament dai mârs par colpe desplastichis, il «Muse» al proferìs dôs mostrische si podarà visitâ fintremai ai 7 di Jugn.Braida al è l’autôr di une des oparis ch’aispirin i 10 damascs realizâts dal tiessidôrGiovanni Bonotto pe esposizion «ACollection for Beyond the plastic», li di«Palazzo delle Albere» (www.a-collection.org).

■ PORDENON. LaboratoridigjitâlIn gracie dal «Centro iniziative culturali»,Pordenon al ufrìs, li di «Cjase Zanussi» (talnumar 7 di strade Concordia), i servizisdidatics e lis ativitâts, divertentis e istrutivis,dal «Laboratori digjitâl». A disposizion daifruts dai 6 ai 16 agns, che si daran in note(www.centroculturapordenone.it/cicp [email protected]), i esperts«digital makers» Laura Tesolin, GiovanniLongo, Isacco Zinna, Lorenzo Gargiulo eDomenico Distaso a proponin laboratorisdi 2 o di 3 oris. I cors a laran indevant fint ai16 di Mai.

■ UDIN. Francês sot dal agnuldal cjistielAl à par titul «Des Français à Udine», ilvolantin che l’Istitût francês in Italie al àcurât par memoreâ il diesim cjadalan daldiplome binazionâl «EsaBac». In plui desinformazions su la propueste didatiche,promovude in Friûl dal Liceu «CatarinePercude», la publicazion e propon il litrat disîs francês ch’a àn lassât la ferade te capitâlde Patrie. A son: Napoléon, Louis CharlesAntoine Desaix, Louis Alexandre Berthier,Jean Le Terrier de Manetot, Gaspard Mongee Louis Dorigny.

■ GURIZE. I «Fotolibri»di GaspariniIn gracie de Galarie «Spazzapan» diGradiscje Imperiâl, de «Biblioteche statâlisontine» e dal «Craf» di Spilimberc, ancje ilFriûl al cognòs l’art di Paolo Gasparini,l’artist gurizan, classe 1934, che dal 1955 alvîf in Venezuela e ch’al lavoremassimementri tai Paîs de Americhe dalSud (sore il dut in Brasîl, Mexico e Cuba). Lasô specialitât a son i «Fotolibris»; l’ultin,presentât a Gurize tal mês di Novembar dian passât, al è intitulât «Andata e Ritorno».Dal 1995, al à rapresentât il Venezuela a la«Bienâl» di Vignesie, cu la mostre «LaPassión Sacrificada». L’an prime di partî pesAmerichis, al veve cjapât il «PremioReferendum Popolare», di chê strade deesposizion di fotografie «Città diSpilimbergo» (www.craf-fvg.it/premio-208-paolo-gasparini). Il «Craf», che dal2000 i à assegnât ancje l’«InternationalAward of Photography», al ten cont tai sieiarchivis il fotomurales «El cuerpo de Tina»(dedicât a Tina Modotti).

| Ravasclêt vie pal Invier dal 2010. La foto di Marco Lepre e je gjavade dal «Dossier delle Bandiere» di «Legambiente»

PAGJINE FURLANELA VITA CATTOLICA 33mercoledì 25 marzo 2020

Page 34: Coronavirus, è tempo di stringere i denti Più forti nella preghiera · cari reso ancora più doloroso dall’impossibilità di esser stati accanto a loro nelle ore di agonia e nel

16.50 La vita in diretta, rubrica18.45 L’eredità, gioco20.30 Soliti ignoti - Il ritorno21.25 DOC - NELLE TUE MANI,

serie Tv con Luca Argentero23.40 Porta a Porta, talk show

15.40 Il paradiso delle signore 416.50 La vita in diretta, rubrica18.45 L’eredità, gioco20.30 Soliti ignoti - Il ritorno21.25 ULISSE - IL PIACERE DELLA

SCOPERTA, reportage con A. Angela

16.45 Italia sì, rubrica18.45 L’eredità, gioco20.35 Soliti ignoti - Il ritorno21.15 IL MEGLIO DI «VIVA

RAIPLAY», show con Fiorello23.15 Techetechetè, rubrica

17.35 Da noi... a ruota libera18.45 L’eredità, gioco20.35 Soliti ignoti - Il ritorno21.25 BELLA DA MORIRE,

serie Tv con Cristina Capotondi23.30 Speciale «Tg1», settimanale

18.45 L’eredità, gioco20.30 Soliti ignoti - Il ritorno21.25 IL COMMISSARIO

MONTALBANO, serie Tv con Luca Zingaretti

23.40 Frontiere, rubrica

15.40 Il paradiso delle signore 416.50 La vita in diretta, rubrica18.45 L’eredità, gioco20.30 MUSICA CHE UNISCE, film con

speciale con Vincenzo Mollica23.55 Porta a porta, talk show

16.50 La vita in diretta, rubrica18.45 L’eredità, gioco20.30 Soliti ignoti - Il ritorno21.25 STANOTTE A FIRENZE,

speciale con Alberto Angela23.50 Porta a porta, talk show

17.20 Il nostro amico Kalle18.50 Blue bloods, telefilm19.40 The rookie, telefilm21.05 LUSSEMBURGO - ITALIA

UNDER 21, Camp. Europei 202123.15 Snitch - L’infiltrato, film

17.20 Il nostro amico Kalle18.50 Blue bloods, telefilm19.40 The rookie, telefilm21.20 THE GOOD DOCTOR, telefilm

con Freddie Highmore23.00 The resident, telefilm

16.25 Il nostro amico Kalle17.10 La porta segreta, inchieste18.50 NCIS: New Orleans, telefilm19.40 NCIS: Los Angeles, telefilm21.05 NCIS, telefilm con M. Harmon21.50 F.B.I., telefilm

18.05 La marcia dei pinguini - Il richiamo, film doc.

19.40 Che tempo che farà21.05 CHE TEMPO CHE FA,

talk show con Fabio Fazio23.40 La domenica sportiva

17.15 Il nostro amico Kalle18.50 Blue bloods, telefilm19.40 The rookie, telefilm21.20 STASERA TUTTO È POSSIBILE,

show con Stefano De Martino00.10 Helen Dorn: la terza donna

17.15 Il nostro amico Kalle18.50 Blue bloods, telefilm19.40 The rookie, telefilm21.20 PECHINO EXPRESS, reality con

Costantino della Gherardesca23.30 Patriae, rubrica

16.30 La nostra amica Robbie17.15 Il nostro amico Kalle18.50 Blue bloods, telefilm19.40 The rookie, telefilm21.20 MALTESE, miniserie con K. R. Stuart23.25 Mozzarella stories, film

20.00 Nuovi eroi, docu-reality20.20 Non ho l’età, real Tv20.45 Un posto al sole, soap opera21.20 NAPOLI MILIONARIA,

commedia di Eduardo De Filippo23.30 Quante storie, speciale

20.00 Nuovi eroi, docu-reality20.20 Non ho l’età, real Tv20.45 Un posto al sole, soap opera21.20 PRESADIRETTA, speciale

con Riccardo Iacona23.10 I topi, serie Tv

16.35 Report, inchieste18.05 Romanzo italiano, rubrica20.00 Nuovi eroi, docu-reality20.20 Le parole della settimana21.45 SAPIENS, reportage con M. Tozzi00.25 Prima dell’alba, replica

14.30 1/2 in più, interviste15.55 Kilimangiaro, magazine20.00 Blob, magazine20.30 Indovina chi viene a cena21.20 SUBURBICON, film con M. Damon23.45 7 cantanti per l’Italia

20.00 Blob, magazine20.20 Non ho l’età, real Tv20.45 Un posto al sole, soap opera21.20 REPORT, inchieste e reportage

con Sigfrido Ranucci23.15 Lessico civile, rubrica

20.00 Blob, magazine20.20 Non ho l’età, real Tv20.45 Un posto al sole, soap opera21.20 #CARTABIANCA, talk show

con Bianca Berlinguer01.05 Memex, rubrica

20.00 Blob, magazine20.20 Non ho l’età, real Tv20.45 Un posto al sole, soap opera21.20 CHI L’HA VISTO?, rubrica

con Federica Sciarelli01.05 Dei delitti contro le donne

19.30 Attenti al lupo, rubrica20.00 Rosario a Maria che...21.05 ADRIANO OLIVETTI, LA

FORZA DI UN SOGNO, miniserie con Luca Zingaretti

23.05 Today, rubrica

20.00 Rosario a Maria che...20.50 Guerra e pace, talk show21.10 ADRIANO OLIVETTI, LA

FORZA DI UN SOGNO, miniserie con Luza Zingaretti

23.10 Effetto notte, rubrica

19.30 Il sabato dell’ora solare20.00 Rosario a Maria che...20.50 Soul, con Monica Mondo21.20 SEGRETI, I MISTERI DELLA

STORIA, «Galileo Galilei»23.30 Indagine ai confini del sacro

19.30 Vita, morte, miracoli20.00 Rosario a Maria che...20.30 Soul, con Monica Mondo21.05 THE LAST STATION,

film con Helen Mirren22.50 Effetto notte, rubrica

19.00 Santa Messa19.30 Buone notizie, rubrica20.00 Rosario a Maria che...21.05 IO CREDO, rubrica con

Don Marco Pozza22.10 Il Vangelo secondo Matteo

19.00 Santa Messa19.30 Attenti al lupo, rubrica20.00 Rosario a Maria che...21.10 BACIAMO, STUPIDO,

film con Dean Martin23.25 Retroscena, rubrica

19.30 Attenti al lupo, rubrica20.00 Rosario a Maria che...20.50 TgTg, tg a confronto21.10 LONTANO DA LEI,

film con Julie Christie23.00 Effetto notte, rubrica

17.10 Pomeriggio cinque, rubrica18.45 Avanti un altro!, gioco20.40 Striscia la notizia, show21.20 PUOI BACIARE LO SPOSO,

film con Diego Abatantuono23.10 L’intervista, talk show

17.10 Pomeriggio cinque, rubrica18.45 Avanti un altro!, gioco20.40 Striscia la notizia, show21.20 AMICI - IL SERALE,

talent show con Maria De Filippi01.35 Striscia la notizia, show

16.00 Il segreto, telenovela16.30 The chateau meroux, film Tv18.45 Avanti un altro!, gioco20.40 Striscia la notizia, show21.20 C’È POSTA PER TE EXTRA,

show con Maria De Filippi

16.25 Rosamunde Pilcher, film Tv18.45 Avanti un altro!, gioco20.40 Paperissima sprint, show21.20 LIVE - NON È LA DURSO,

talk show con Barbara D’Urso01.50 Paperissima sprint, show

17.10 Pomeriggio cinque, rubrica18.45 Avanti un altro, gioco20.40 Striscia la notizia, show21.20 MATRIMONIO A PARIGI,

film con Massimo Boldi00.00 Area paradiso, film

17.10 Pomeriggio cinque, rubrica18.45 Avanti un altro, gioco20.40 Striscia la notizia, show21.20 PUOI BACIARE LO SPOSO,

film con Diego Abatantuono23.15 X-style, magazine

17.10 Pomeriggio cinque, rubrica18.45 Avanti un altro, gioco20.40 Striscia la notizia, show21.20 GRANDE FRATELLO VIP, reality

show con Alfonso Signorini01.35 Striscia la notizia, replica

15.25 Big bang theory, sit com15.55 Z la formica, film d’animaz.17.40 Grande Fratello Vip, reality19.25 C.S.I. scena del crimine21.20 LE IENE SHOW, show con G. Golia01.05 American Dad, cartoni anim.

15.55 The ant bully, film d’animaz.17.45 Grande Fratello Vip, reality19.25 C.S.I. scena del crimine21.20 TERMINATOR GENISYS,

film con Arnold Schwarzenegger23.45 Universal soldier: regeneration

17.45 Mike & Molly, sit com18.10 Camera cafè, sit com19.25 C.S.I. scena del crimine21.15 PETS 2 - VITA DA ANIMALI,

film d’animazione23.05 Puzzole alla riscossa, film

17.40 Mike & Molly, sit com18.00 Camera cafè, sit com19.00 Ieneyeh, inchieste19.35 C.S.I. scena del crimine21.25 POINT BREAK, film con E. Ramirez23.25 Hazzard, film

17.55 Grande Fratello Vip, reality19.35 C.S.I. scena del crimine19.00 Ieneyeh, inchieste21.25 HARRY POTTER E L’ORDINE

DELLA FENICE, film con D. Radcliffe00.00 Legacies, telefilm

19.00 Ieneyeh, inchieste19.35 C.S.I. scena del crimine21.25 HARRY POTTER E IL

PRINCIPE MEZZOSANGUE,film con Daniel Radcliffe

00.20 Legacies, telefilm

17.55 Grande Fratello Vip, reality19.00 Ieneyeh, inchieste19.35 C.S.I. scena del crimine21.25 JOHN WICK - CAPITOLO 2,

film con K. Reeves23.40 Ninja assassin, film

16.25 Alaska, film19.35 Tempesta d’amore, soap20.30 Stasera Italia, rubrica 21.25 DRITTO E ROVESCIO,

talk show con Paolo Del Debbio00.45 Tatort: legittima difesa

16.25 I tre della croce del sud19.35 Tempesta d’amore, soap20.30 Stasera Italia, rubrica21.25 QUARTO GRADO, inchieste

con Gianluigi Nuzzi00.45 Donnavventura, reportage

19.30 I viaggi di «Donnavventura»19.55 Tempesta d’amore, soap20.30 Stasera Italia weekend21.25 STASERA ITALIA WEEKEND,

speciale con Veronica Gentili23.15 Scuola di ladri - Parte seconda

16.45 Il sentiero della rapina19.30 Hamburg distretto 2120.30 Stasera Italia weekend21.25 UN’OTTIMA ANNATA,

film con Russel Crowe23.52 Nessuna verità, film

16.45 Perry Mason: l’arte di morire19.35 Tempesta d’amore, soap20.30 Stasera Italia, rubrica21.25 STASERA ITALIA,

speciale con Barbara Palombelliù23.25 The american, film

16.45 Le colline bruciano, film19.35 Tempesta d’amore, soap20.30 Stasera Italia, rubrica21.25 LA RAGAZZA DEL DIPINTO,

film con Gugu Mbatha23.40 Boogie nights, film

16.45 Secondo amore, film19.35 Tempesta d’amore, soap20.30 Stasera Italia, rubricasoap21.25 FUORI DAL CORO,

talk show con Mario Giordano00.45 Lock & stock, film

17.00 Taga doc, documentario18.00 Little murders, serie Tv20.35 Otto e mezzo, talk show21.15 PIAZZA PULITA,

talk show con Corrado Formigli01.00 Otto e mezzo, replica

17.00 Taga doc, documentario18.00 Little murders, serie Tv20.35 Otto e mezzo, talk show21.15 PROPAGANDA LIVE,

rubrica con Diego Bianchi01.00 Otto e mezzo, replica

17.30 Le avventure del capitanoHornblower, film

20.35 Otto e mezzo sabato21.15 INTRIGO INTERNAZIONALE,

film con Cary Grant23.45 Notorious - L’amante perduta

14.00 A te le chiavi, real Tv14.35 Tagadà risponde, rubrica15.35 Il gigante, film20.35 NON È L’ARENA, rubrica

con Massimo Giletti01.00 A te le chiavi, real Tv

18.10 Grey’s anatomy, serie Tv20.35 Otto e mezzo, talk show21.15 TUT - IL DESTINO

DI UN FARAONE, miniserie con Avan Jogia

01.00 Otto e mezzo, talk show

14.15 Tagadà, talk show17.00 Taga doc, documentario18.10 Grey’s anatomy, serie Tv20.35 Otto e mezzo, talk show21.15 DI MARTEDÌ, talk show

con Giovanni Floris

17.00 Taga doc, documentario18.10 Grey’s anatomy, serie Tv20.35 Otto e mezzo, talk show21.15 ATLANTIDE, documentario

con Andrea Purgatori01.00 Otto e mezzo, talk show

15.55 Numb3rs, serie Tv17.25 Revenge, serie Tv18.55 Senza traccia, telefilm20.35 CRIMINAL MINDS,

telefilm con Joe Mantegna23.35 Bullet head, film

15.55 Numb3rs, serie Tv17.25 Revenge, serie Tv18.55 Senza traccia, telefilm20.35 Criminal minds, telefilm21.20 PARKER, film con Jason Statham23.20 Narcos: Mexico, serie Tv

15.50 Gli imperdibili, magazine15.55 Revenge, serie Tv19.40 Wisdom of the crowd21.20 NARCOS: MEXICO,

serie Tv con Michael Peña23.35 Il regno, film

13.45 Narcos: Mexico, telefilm15.55 Revenge, telefilm19.45 Criminal minds, telefilm21.20 VIA DALL’INCUBO,

film con Jennifer Lopez23.20 Criminal minds, telefilm

15.55 Numb3rs, telefilm17.30 Revenge, serie Tv19.00 Senza traccia, telefilm20.35 Criminal minds, telefilm21.20 SIREN, serie Tv con Eline Powell22.50 Prometheus, film

17.30 Revenge, serie Tv19.00 Senza traccia, telefilm20.35 Criminal minds, telefilm21.20 ALIEN: COVENANT,

film con Michael Fassbender23.25 Wonderland, magazine

17.30 Revenge, serie Tv19.00 Senza traccia, telefilm20.30 Criminal minds, telefilm21.20 LA TRUFFA DEL SECOLO,

film con Benoit Magimel23.00 Parker, film

18.40 Sogno di una notte dimezza estate, balletto

20.25 L’altro 900, documentario21.15 GRANDE MUSICA NELLA

CITTÀ PROIBITA, musicale23.10 Festival express, rubrica

14.55 Le terre del monsone, doc.15.50 Il giardino dei ciliegi, spett.18.40 Salome, musicale 20.20 L’altro 900, documentario21.15 ART NIGHT, documentario23.15 L’opera italiana, musicale

16.45 Stardust memories, rubrica19.10 Orchestra sinfonica

nazionale della Rai21.15 PASSEROTTI E PIPISTRELLI?,

spettacolo di Vincenzo Salemme23.10 Elgar: enigma variations

18.50 Grande musica nella città proibita, musicale

20.45 Ritorno alla natura, doc.21.15 IL CANE, UN AMICO DI

FAMIGLIA E I SUOI SIMILI22.10 Di là dal fiume e tra gli alberi

18.45 Venti dell’est perl’orchestra Rai, musicale

20.30 Città segrete, documentario21.15 LUIS SEPULVEDA, LO

SCRITTORE DEL SUD DELMONDO, documentario

16.10 Orlando furioso, opera17.15 Manon Lescaut, opera19.25 L’altro 900, documentario20.25 Città segrete, documentario21.15 IL RICCIO, film con J. Balasko22.55 Pink Floyd: behind the wall

17.25 Musica sinfonica19.15 L’altro 900, documentario20.15 Pacific with Sam Neill21.15 QUEEN: DAYS OF OUR LIVES,

film documentario23.15 The Who - The kids are alright

17.45 Una pistola per cento bare19.15 Piedone d’Egitto, film21.10 VELOCE COME IL VENTO,

film con Stefano Accorsi23.10 Alex Cross - La memoria

del killer, film

17.50 Il ladro di Bagdad, film19.30 Porgi l’altra guancia, film21.10 SEX AND THE CITY LE

RAGAZZE SONO TORNATE,film con Sarah Jessica Parker

23.35 La maga delle spezie, film

14.30 The women, film16.35 Il pranzo della domenica18.20 Australia, film21.10 CHILD 44 - IL BAMBINO N. 44,

film con Tom Hardy23.30 Senza nessuna pietà, film

16.40 Jerryssimo!, film18.15 Asino vola, film19.35 Lo smemorato di Collegno21.10 LA BUSSOLA D’ORO,

film con Nicole Kidman23.00 Moulin rouge, film

19.25 Come perdere unamoglie... e trovareun’amante, film

21.10 VENTI DI PASSIONI,film con Brad Pitt

23.30 Pronti a morire, film

17.45 Prima ti perdono... poit’ammazzo, film

19.20 Cerasella, film21.10 SONG’E NAPULE,

film con Giampaolo Morelli23.15 Milionari, film

17.45 La taglia è tua... l’uomo loammazzo io, film

19.30 Vai avanti tu che mi vien da ridere, film

21.10 MINE VAGANTI, film con Riccardo Scamarcio

20.15 Il giorno e la storia, doc.20.45 Passato e presente, doc.21.30 A.C.D.C., «Donne nella storia.

Caterina la Grande; Conquistadores.Il piccolo capitano» documentario

23.30 Storia delle nostre città

18.45 Fighting Paisanos, doc.19.45 W la storia, documenti20.15 Il giorno e la storia, doc.20.45 Passato e presente, doc.21.30 LA GUERRA SEGRETA, doc.22.30 I grandi dimenticati, doc.

19.15 Res, «Soggetto donna»20.15 Il giorno e la storia, doc.20.45 Passato e presente, doc.21.30 FAI BEI SOGNI, film

con Valerio Mastandrea23.30 Illuminate, documentario

19.30 Big history, documenti20.00 Il giorno e la storia, doc.20.20 Scritto, letto, detto, doc.20.30 Passato e presente, doc.21.10 ESTASI, film con D. Bogarde23.10 La guerra segreta, speciale

19.30 W la storia, documentario20.10 Il giorno e la storia, doc.20.30 Passato e presente, doc.21.10 PARIGI 1900 - LA VILLE

LUMIERE, documenti22.10 Italia, viaggio nella bellezza

18.30 La guerra segreta, doc.19.30 W la storia, documentario20.10 Il giorno e la storia, doc.20.30 Passato e presente, doc.21.10 STORIE DELLA TV, speciale22.10 Famiglia famiglie, speciale

18.30 a.C.d.C., documenti19.30 W la storia, documentario20.00 Il giorno e la storia, doc.20.30 Passato e presente, doc.21.10 TORNANDO A CASA, speciale22.10 Cronache di Hitler, doc.

15.40 Padre Brown, telefilm17.40 Soko - Misteri tra le montagne19.40 Vita da strega, telefilm21.10 LA MIA SUPER EX-RAGAZZA,

film con Uma Thurman23.00 3 donne al verde, film

15.40 Padre Brown, telefilm17.40 Soko - Misteri tra le montagne19.40 Vita da strega, telefilm21.10 PADRE BROWN,

telefilm con Mark Williams01.00 Law&Order, telefilm

13.30 La mia super ex-ragazza15.30 Sbucato dal passato, film17.30 A proposito di Henry, film19.40 Vita da strega, telefilm21.10 MICHAEL, film con J. Travolta23.00 Law & order, telefilm

16.30 Jack Ryan, film19.00 Jack Reacher, film21.10 PERCY JACKSON E GLI DEI

DELL’OLIMPO - IL MARE DEIMOSTRI, film con L. Lerman

23.30 Ember, film

15.40 Padre Brown, telefilm17.40 Soko - Misteri tra le montagne19.40 La tata, sitcom20.10 Vita da strega, telefilm21.10 CHAOS, film con Wesley Snipes23.00 Bobby Z - Il signore della droga

17.40 Soko - Misteri tra le montagne19.40 La tata, sitcom20.10 Vita da strega, film21.10 HOMELAND SECURITY,

film con Antonio Banderas23.00 Una vita quasi perfetta

17.40 Soko - Misteri tra le montagne19.40 La tata, sitcom20.10 Vita da strega, film21.10 IL GIOVANE ISPETTORE

MORSE, telefilm con S. Evans23.00 In ostaggio, film

19.15 Hazzard, telefilm20.05 Walker Texas Ranger, telefilm21.00 INDIANA JONES E L’ULTIMA

CROCIATA, film con H. Ford23.40 Indiana Jones e il

tempio maledetto, film

17.25 Note di cinema, rubrica17.35 Interrogation, film19.15 Hazzard, telefilm20.05 Walker Texas Ranger, telefilm21.00 INVICTUS, film con M. Freeman23.10 J. Edgar, film

16.00 Invictus, film 18.40 Indiana Jones e il

tempio maledetto, film 21.00 IPOTESI DI COMPLOTTO,

film di Mel Gibson23.50 Sotto il segno del pericolo

13.45 Out of sight, film16.10 Note di cinema, rubrica16.15 Poseidon, film18.15 INCEPTION, film21.00 EYES WIDE SHUT, film con T. Cruise00.15 Napa valley: la grande annata

14.40 Il confine dell’inganno, film17.00 Squadra 49, film19.15 Hazzard, telefilm20.05 Walker Texas Ranger, telefilm21.00 INVASION, film con N. Kidman23.10 The illusionist, film

16.55 The bourne identity, film19.15 Hazzard, telefilm20.05 Walker Texas Ranger, telefilm21.00 LA GUIDA INDIANA,

film con Clint Walker23.05 Il grande sentiero, film

14.35 Sconosciuto nell’intimo16.25 Il grande sentiero, film19.15 Hazzard, telefilm20.05 Walker Texas Ranger, telefilm21.00 GET ON UP, film con C. Boseman23.50 Alfabeto, talk show

15.30 Case da sogno17.30 Emozioni in bianconero18.30 Si-incontra19.30 Tmw news21.00 L’AGENDA DI TERASSO23.00 Tmw news

15.30 Casati e castelli16.30 I motori raccontano17.30 Emozioni in bianconero19.30 Tmw news21.00 CASE DA SOGNO23.00 Tmw news

13.30 Safe drive15.30 In comune18.15 Salute & benessere20.30 Agendina gourmet21.00 FILM23.30 Sette in cronaca

17.00 A tutto quiz 4.018.00 In comune19.30 Village20.30 ANSA week mondo21.00 RIVEDIAMOLI23.30 Gli speciali del Tg

16.30 Italia motori17.30 Emozioni in bianconero18.30 Eventi in club house19.30 Meccanica oggi21.00 UDINESE TONIGHT22.00 Gli speciali del Tg

12.30 Salute & benessere17.30 #iorestoacasa19.30 Tmw news20.30 Su il sipario21.00 GLI SPECIALI DEL TG23.00 Gli speciali del Tg

13.30 Gli speciali del Tg15.00 Si-live17.30 #iorestoacasa19.30 Tmw news20.30 Agendina udinesi21.00 JUST CAUSE

Tg 7.00-13.30-16.3020.00-0.45 circa

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SABATO 28VENERDÌ 27GIOVEDÌ 26 MARTEDÌ 31 MERCOLEDÌ 1LUNEDÌ 30DOMENICA 29RETI

18.45 Beker on tour19.30 Santa Messa dal Santuario

Madonna delle Grazie20.15 Effemotori21.00 ECONOMY FVG22.45 L’uomo delle stelle

17.45 Maman! Programs par fruts19.30 Santa Messa dal Santuario

Madonna delle Grazie20.15 Meteoweekend21.00 #IORESTOACASA22.15 Sentieri natura

17.30 Settimana Friuli18.45 Start19.30 Le peraule de domenie20.00 Effemotori20.30 SENTIERI NATURA22.00 Effemotori

15.00 Santa Messa dal SantuarioMadonna delle Grazie

18.45 Il punto di Enzo Cattaruzzi19.15 SANTA MESSA DAL SANTUARIO

MADONNA DELLE GRAZIE22.00 Start

18.00 Telefruts18.45 Focus19.30 Santa Messa dal Santuario

Madonna delle Grazie21.00 FOCUS21.30 #iorestoacasa

18.45 Focus19.30 Santa Messa dal Santuario

Madonna delle Grazie20.15 Community FVG21.00 LO SCRIGNO22.30 Effemotori

18.15 Sportello pensionati19.30 Santa Messa dal Santuario

Madonna delle Grazie20.15 Community FVG21.00 ELETTROSHOCK22.30 Sportello pensionati

Tg 7.00-13.30-16.30 20.00-0.45 circa

La programmazione potrà subire

variazioni nel corso della settimana

LA VITA CATTOLICA34 mercoledì 25 marzo 2020

PRIMA SERATA

Page 35: Coronavirus, è tempo di stringere i denti Più forti nella preghiera · cari reso ancora più doloroso dall’impossibilità di esser stati accanto a loro nelle ore di agonia e nel

LA VITA CATTOLICA 35mercoledì 25 marzo 2020

Page 36: Coronavirus, è tempo di stringere i denti Più forti nella preghiera · cari reso ancora più doloroso dall’impossibilità di esser stati accanto a loro nelle ore di agonia e nel