cores catalogo effetti pavimentazioni in resina

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Cores PRODUZIONE E COMMERCIO RESINE PER NAUTICA RESTAURO - INDUSTRIA - COIBENTAZIONI - ARTE PAVIMENTI ED EFFETTI CATALOGO

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CoresPRODUZIONE E COMMERCIO RESINE PER NAUTICARESTAURO - INDUSTRIA - COIBENTAZIONI - ARTE

PAVIMENTI ED EFFETTICATALOGO

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...formuliamo il futuro

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CoresPRODUZIONE E COMMERCIO RESINE PER NAUTICARESTAURO - INDUSTRIA - COIBENTAZIONI - ARTE

L’Azienda Cores Srl è specializzata nella

produzione e formulazione di resine

epossidiche in genere per applicazioni

artistiche, nautiche, industriali, opere

conservative e di consolidamento strutturale.

L’utilizzo di tecnologie e materiali di base

sempre all’avanguardia e l’impiego di mezzi di

produzione specializzati, garantiscono

l’efficienza e la qualità dei prodotti che Cores

realizza, tra i quali spiccano quelli impiegati su

beni architettonici di grande pregio in molte

località del nord Italia.

L’attività dell’azienda, iniziata nel 1995, si è

consolidata ed espansa anche grazie al

costante lavoro di squadra di uno staff, dai

titolari ai diversi collaboratori esterni, che ha

contribuito a fare dell’impresa un esempio di

efficienza, qualità e trasparenza. Sono questi,

infatti, gli obbiettivi primari pensati e vissuti

da ogni componente dell’azienda con passione,

dedizione, attenzione ad ottenere il miglior

risultato possibile.

Le tecniche, i materiali, le metodologie

operative indicate garantiscono impieghi di

altissima qualità e rispetto dei tempi di

esecuzione, facendo di Cores un punto di

riferimento nel settore delle applicazioni in

resine. Cores mette a disposizione un servizio

completo e di alto valore tecnico per ogni

situazione che è chiamata a studiare; tutte le

fasi, dai rilievi e le indagini iniziali, fino al

compimento dell’opera con collaboratori

esterni, sono seguite scrupolosamente da

personale formatosi in Azienda.

La continua voglia di emergere e di essere

sempre al passo con le innovazioni del settore,

sono gli stimoli che hanno spinto Cores a

dedicare parte della sua attività alla ricerca:

presso il Suo laboratorio sono stati infatti

creati adesivi epossidici ad alta resistenza per

il mercato edilizio e del restauro divenendo un

operatore di settore specializzato ad alta

tecnologia, proponendo soluzioni innovative

alle problematiche, apportando il necessario

know-how per i cicli applicativi industriali.

Cores è spinta dall’esigenza di creare prodotti

ad hoc nell’ambiente dei compositi, nautica,

del consolidamento strutturale e nel restauro

conservativo. Forte dell’esperienza applicativa

nelle più particolari situazioni, possiede un

laboratorio dinamico, in grado di produrre in

breve tempo formulazioni epossidiche per

qualsiasi tipo di condizioni ambientali e

tipologia del supporto.

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Pavimentazioni civili ed industriali, trasparenti

con inglobamenti, a fondo specchio antigraffio,

antiacido, alimentari, antiosmotici,

termoresistenti, reoplastici...

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Superfici e pavimentazioni colorate

� gold and silver leaf

� marble and metal

� materic effect

� ocean waves

� rough tongue

� sand and grit

� smoke and other

� squamificio

� la pittura personalizzata

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foglia argento su nero natura di stagno su nero

old gold sottobosco di campo

giallo e blu foglia oro, platino e spatola

oro e indaco al tramonto rame e oro su rosso ossido

gold andsilver leaf

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marble and metal - cod o marble and metal - cod 4

marble and metal - cod 3 marble and metal - cod 10

marble and metal - cod 2 marble and metal - cod 9

marble and metal - cod 1 marble and metal - cod 5

marble and metal

4

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marble and metal - cod 11 marble and metal - cod 17

marble and metal - cod 15 marble and metal - cod 20

marble and metal - cod 14 marble and metal - cod 19

marble and metal - cod 13 marble and metal - cod 18

marble and metal

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materic effect - cod 0 materic effect - cod 5

materic effect - cod 4 materic effect - cod 8

materic effect - cod 2 materic effect - cod 7

materic effect - cod 1 materic effect - cod 6

materic effect

6

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materic effect - cod 9 materic effect - cod 15

materic effect - cod 14 materic effect - cod 18

materic effect - cod 13 materic effect - cod 17

materic effect - cod 11 materic effect - cod 16

materic effect

7

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ocean waves - cod 1 ocean waves - cod 6

ocean waves - cod 5 ocean waves - cod 11

ocean waves - cod 3 ocean waves - cod 10

ocean waves - cod 2 ocean waves - cod 7

ocean waves

8

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rough tongues - cod 1 rough tongues - cod 5

rough tongues - cod 4 rough tongues - cod 9

rough tongues - cod 3 rough tongues - cod 8

rough tongues - cod 2 rough tongues - cod 6

rough tongue

9

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sand and grit - cod 0 sand and grit - cod 4

sand and grit - cod 3 sand and grit - cod 8

sand and grit - cod 2 sand and grit - cod 7

sand and grit - cod 1 sand and grit - cod 6

sand and grit

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sand and grit - cod 9 sand and grit - cod 13

sand and grit - cod 12 sand and grit - cod 17

sand and grit - cod 11 sand and grit - cod 16

sand and grit - cod 10 sand and grit - cod 14

sand and grit

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sand and grit - cod 18 sand and grit - cod 24

sand and grit - cod 23 terrazzo veneziano iningiallente anche per esterni

sand and grit - cod 22 sand and grit

sand and grit - cod 20 sand and grit - cod 25

sand and grit

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smoke and other - cod 0 smoke and other - cod 12

smoke and other - cod 9 smoke and other - cod 15

smoke and other - cod 2 smoke and other - cod 14

smoke and other - cod 1 smoke and other - cod 13

smoke and other

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smoke and other - cod 16 smoke and other - cod 20

smoke and other - cod 19 smoke and other - cod 23

smoke and other - cod 18 smoke and other - cod 22

smoke and other - cod 17 smoke and other - cod 21

smoke and other

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Negli ultimi anni Cores, per le creazioni più artistiche, si affida al talento di diversi artisti tra i quali

Simone Terisio, con le sue geometrie materiche, e Mirka Vallin, con i suoi colori accesi e le pen-

nellate energiche che rendono l’ambiente unico ed esclusivo.

Lo studio delle piastrelle auto-replicanti

In geometria una tassellatura auto-replicante è unmodello in cui piastrelle adiacenti possono essereunite per formare una piastrella più grande che èsimile a quello originale. Questo è un aspetto di uncampo di studi noto come tassellazione. SolomonW. Golomb ha coniato il termine “Rep-Tiles” per letassellature auto-replicanti, da qui “Squamificio”.

Questa tecnica è considerata da alcuni come unsimbolo della geometria sacra, contenendo un an-tico valore religioso, raffigurando le forme fonda-mentali dello spazio e del tempo. In questo senso,è una espressione visiva della vita: connessioni teseattraverso tutti gli esseri senzienti; si crede checontengano un tipo di Registro Akashico delle in-formazioni di base di tutte le cose viventi.Secondo Drunvalo Melchizedek, nella tradizionegiudaico-cristiana, nelle tappe che costruiscono ilSeme della Vita, si dice di rappresentare i settegiorni della Creazione, in cui Elohim creò la vita,la Genesi 2:2-3, Esodo 23:12, 31: 16-17, Isaia 56:6-8. All'interno di queste fasi, tra le altre cose, ci sonoi simboli della Piscis Vesica, un antico simbolo re-ligioso, e Anelli Borromee, che rappresenta la San-tissima Trinità.Ci sono molte credenze spirituali associati ancheal Fiore della Vita, ad esempio, i ritratti dei cinqueSolidi si trovano all'interno del simbolo del Cubodi Metatron, che può essere derivato dalla geome-tria “Rep-Tiles” del Fiore della Vita. Questi solidisono forme geometriche che si dice di agire comeun modello da cui scaturisce tutta la vita.

La forma del colore

Arte astratta che si fonda sulle geometrie create dalcolore. Preferenze di linee curve che le pennellatestese con andamento circolare o ellissoidale trac-ciano in modo continuo, a volle occupando tutto lospazio della tela, facendo di un motivo individuatol'ossatura dell'opera su cui riflettere. Altre voltel'ispirazione astratta di Mika Vallin, guida la suasensibilità cromatica alla pura ricerca di accordi to-nali. In questo caso, la materia prima viene stesa azone che si sovrappongono e confondono produ-cendo un substrato ricco e morbido su cui la pit-trice interviene con la parte finale del pennello,appuntita quel tanto che basta per 'rigare' la su-perficie con piccoli solchi curvilinei o con lineerette e oblique che si susseguono e intersecano,movimentano la luce e suggeriscono voli di fanta-sie tutte da decifrare. Geometrie che si esplicanoanche con una serie di rettangoli disposti l'uno ac-canto all'altro secondo un piano di lavoro indivi-duato dalla mente e liberato dal pensiero lungo unatraccia di nuovo circolare o sinusoidale, dove è an-cora la luce a dare suggestioni. Una particolare luce bianco-madreperlata che ab-baglia quando la si osserva di fronte e lascia intra-vedere le rigature che la smorzano se vieneosservata in controluce. E ancora tele dove il co-lore smargina da una tonalità all'altra con effettodi trascinamento, o il piano di intervento è com-pletamente occupato da tracce di acrilico dense ebrevi come un tratteggio ingigantito, disposto constudiata casualità per rendere ruvido e corrugatoil materiale, legno a tela, su cui si appoggia.

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Artisti a tua disposizione

� Mirka Vallin� Simone Terisio

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lo squamificio di Simone Teresio

squamificio - cod 5squamificio - cod 4

squamificio - cod 7squamificio - cod 6

squamificio - cod 3

squamificio - cod 9squamificio - cod 8

squamificio - cod 2

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la pittura diMirka Vallin

“streeps and bubbles”“istinti”

“venerdì notte”“passione”

“vivere immensamente”“ricordi”

“rincorrersi”“lunedì mattina”

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marble and metal - cod 0 marble and metal - cod 0

marble and metal - cod 0 con finitura EPCRISTAL NG e URETAN RE

alcune nostrerealizzazioni...

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Centri Benessere, Locali Pubblici,

Abitazioni Private, Show Room,

Autosaloni, Galleria d’Arte, ecc...

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Autolivellante A400 HR marble and metal - cod 15

ocean waves - cod 5 con finitura EPCRISTAL NG e URETAN RE

sand and grit - cod 9

alcune nostrerealizzazioni...

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uretan REsand and grit - cod 11

A400 WP

alcune nostrerealizzazioni...

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GUIDA APPLICATIVA

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Le azioni fisicomeccaniche su pavimento in esercizio sol-lecitano il sistema all'interfaccia di adesione tra il pro-dotto resinoso ed il supporto, La preparazione diquest'ultimo dovrà essere orientata ad ottenere il mas-simo delle caratteristiche prestazionali con particolareriferimento alle resistenze meccaniche, alla sua pulizia,alla rugosità, alla eventuale presenza di umidità. Trat-teremo quattro argomenti particolarmente importantiche determinano, nella maggior parte dei casi, il successoo l'insuccesso del risultato finale:- l'umidità del supporto;- la resistenza meccanica del supporto;- il profilo di rugosità;- il consolidamento del supporto.

Nella Tabella I viene ripreso un prospetto tratto dallanorma UNI 10966, riguardante i limiti di accettazione ele caratteristiche del supporto, il contenuto di umidità, lacoesione e la resistenza meccanica.Le tecniche di preparazione sono determinanti per con-ferire al supporto adeguate caratteristiche di compat-tezza e monoliticità in modo da consentire unasufficiente adesione del rivestimento resinoso.

CARATTERISTICHE

Contenuto di umidità

Coesione

Resistenza a compressione

Planarità

Stato superficiale

Rugosità

Temperatura del supporto

*) Gli strati di base e di livellamento devono avere almeno la medesima resistenza meccanica (cempressione, flessione, urto) delsupporto di calcestruzzo o per lo meno devono essere in condizioni di assordire e ritrasmettere I carichi applicati senza danni.

LIMITI DI ACCETTAZIONE

4% (salvo diversa indicazione del produttore)

21,5 MPa (salvo diversa indicazione del produttore)

25 MPa

Tolleranze di planarità: 5 mm/2 m(sai» diversa indicazione)

Assenza di polvere, parti incoerenti esostanze incompatibili

± 1 mm (nel caso di un rivestimento di malta) ± 0,5 mm (nel caso di un rivestimento di autolivellante e/o multistrato

Limiti previsti in relazione ai formulati impiegati

MODALITÀ DI VERIFICA

UN110329“Posa di rivestimenti di pavimentazione -Misurazione del contenuto di umidità neglistrati di supporto cementizi o simili”.

UNI 8298-1 “Rivestimenti resinosi per pavimentazioniParte 1: Determinazione dell'adesione delrivestimento al supporto”.

Prova non distruttiva: UNI EN12504-2 “Prove sul calcestruzzo nelle strutture - provenon distruttive - Determinazione dell'indicesclerometrico”. Prove distruttive: UN110157 “Calcestruzzo indurito - determinazione dellaforza di estrazione mediante inserti post-inseriti ad espansione geometrica e forzata”. UNI EN 12390-3 “Prova sul calcestruzzo indurito - Resistenzaalla compressione dei provini”.

vedere UN111146

“Rivestimenti resinosi per pavimentazioniParte 4: Determinazione della resistenza agliagenti chimici”

“Rivestimenti resinosi per pavimentazioniParte 5: Determinazione del comportamentoall'acqua”

“Rivestimenti resinosi per pavimentazioniParte 6: Determinazione della resistenzaall'invecchiamento termico in aria”

La preparazione del supporto per i sistemi resinosi

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La pulizia può essere effettuata nei seguenti modi:- trattamento chimico: cicli di trattamento mediante

detergenti e prodotti acidi o basici;- carteggiatura: trattamento dì pulizia con carte, tele o

dischi;- decapaggio: trattamento di pulizia superficiale effet-

tuabile con fiamma o a vapore (poco utilizzato);- idrolavaggio: trattamento di pulizia effettuato con

getto d'acqua a pressione non minore di 2,5 MPa (25bar);

- molatura (o levigatura): trattamento di pulizia me-diante macchina dotata di utensili abrasivi rotanti.

Inoltre durante le operazioni di pulizia deve essere veri-ficata l'assenza di sostanze che possono annullare o di-minuire l'aderenza del rivestimento, ad esempio:- boiacca di cemento;- polveri e materiali non aderenti;- macchie d'olio e di grassi;- cere (ad esempio gli agenti di stagionatura);- strati poco aderenti;- Per le resine saponificabili (al momento dell'applica-

zione e/o anche dopo l'indurimento);- presenza non soltanto superficiale, ma anche in pro-

fondità, di prodotti chimici che provocano a lungo obreve termine la degradazione del supporto e del suorivestimento resinoso.

In relazione alle caratteristiche del supporto e al tipo edallo spessore di sistema resinoso da applicare, il tratta-mento del supporto dovrà creare delle incisioni più omeno profonde allo scopo di ottenere un profilo di ru-gosità. Tali preparazioni possono essere eseguite me-diante irruvidimento o scarifica. L'irruvidimento puòessere eseguito con:- pallinatura: irruvidimento superficiale mediante

macchina con avanzamento e velocità regolabili, cheproietta elementi metallici sulla superficie;

- sabbiatura: irruvidimento superficiale mediante pro-iezione di inerti silicei o me-tallici (poco utilizzata neipavimenti).

PiastrelleIl metodo di preparazione ottimale è il trattamento dipallinatura, ed è importante creare rugosità soprattuttonel caso di superfici smaltate e compatte. In alcuni casipuò essere utilizzata in alternativa una molatrice. Parti-colare attenzione dovrà essere posta alla aderenza dellepiastrelle al supporto, eliminando quelle non perfetta-mente solidali al sottofondo. I giunti vanno preventiva-mente sigillati con sistemi puntuali o successive mani dirasatura per evitare la "riproduzione" degli stessi nel si-stema resinoso applicato.

Supporti metalliciLa preparazione può essere eseguita con attrezzature divario tipo allo scopo di ottenere un grado di pulizia ade-guato e un adeguato "profilo di rugosità". La prepara-zione non dovrebbe mai essere inferiore al grado SA 2"2secondo le SSPC/ NACE (vedere anche ISO 8501). Pos-sono essere accettati gradi di preparazione meno accu-rati solo se compatibili con il ciclo resinoso previsto evalidati dal produttore.

Altri supportiLegno, plastica, ecc. devono essere valutati in ogni spe-cifica situazione. Quando risulti impossibile ottenere laadesione necessaria può essere utile interporre tra sup-porto e sistema resinoso degli strati di 'compensazione'che possono distribuire gli sforzi e le tensioni nel sistemapavimento finito.

Ulteriori accorgimenti per la preparazioneIn presenza di fessurazioni delle superfici di posa del ri-vestimento o di difetti di planarità che superino le tolle-ranze specificate, deve essere eseguita una rasaturasuperficiale, con materiali adeguati, compatibili con ilsupporto ed il rivestimento resinoso successivo. Le fes-surazioni devono essere allargate, cioè "aperte", con unutensile appropriato rimuovendo accuratamente le partifriabili, La presenza sulla superficie di cavillature ri-chiede la sigillatura delle stesse con idoneo impregnante.In caso di buchi, sfaldamenti e rotture di notevole pro-fondità è necessario procedere ad un rappezzo della zonainteressata. L'operazione inizia con la rimozione di unazona del supporto estesa di almeno 10 cm oltre il peri-metro della parte danneggiata, eseguendo l'asportazionefino alla profondità minima consigliata dal fabbricantedel rivestimento e/o fino al raggiungimento del supportosano. I giunti (di espansione, costruzione, controllo, lefughe), devono essere oggetto di particolare attenzione.

Alcune norme di riferimentoUNI 8298-1 (2000): Rivestimenti resinosi per pavi-mentazioni - Parte I: Determinazione dell'adesione delrivestimento al supporto. UNI 8381 (1982): Edilizia -Strati del supporto di pavimentazione - Istruzioni per laprogettazione e l'esecuzione, UNI 10329 (1994): Posa deirivestimenti di pavimentazione - Misurazione del conte-nuto di umidità negli strati di supporto cementizi o si-mili. UNI 10966 (2007): Rivestimenti resinosi perpavimentazioni - Istruzioni per la progettazione e l'ese-cuzione. UNI 11146 (2005): Pavimenti in calcestruzzo aduso industriale - Criteri per la progettazione, la costru-zione ed il collaudo.

La pulizia del supporto

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Nella moderna gestione dell'azienda, il magazzino,esterno o interno, rappresenta non più uno spazio fermo,ma bensì un'area che si muove e si adatta alle esigenzeaziendali. La perfetta gestione del magazzino può rap-presentare, come i normali reparti produttivi, un costopositivo o negativo ma che comunque in ogni caso ha bi-sogno di essere gestito, tenuto in manutenzione ed adat-tato alle normative vigenti (sicurezza dei lavoratori, deiprodotti ecc). In questo contesto la pavimentazione rap-presenta lo spazio fondamentale per la corretta movi-mentazione delle merci.Lo sfruttamento intensivo di questi spazi richiede,quindi, caratteristiche particolari alla pavimentazione,sollecitata 24 ore al giorno e sulla quale i mezzi di solle-vamento e spostamento delle merci sono sempre più ef-ficaci e performanti. Conseguentemente la richiesta disuperfici a planarità controllata e prive di giunti di co-struzione sono ormai fondamentali nella progettazionedi grandi superfici destinate alla movimentazione dellemerci. I rivestimenti resinosi trovano una loro naturalecollocazione nelle pavimentazioni e sono una soluzionetecnica-economica vantaggiosa. I sistemi più comune-mente usati sono:

1. Rivestimenti incorporati (impregnazione);2. Rivestimenti a pellicola (film sottile);3. Rivestimenti di malta resinosa (malte spatolate).

Rivestimenti incorporatiLo scopo finale di questa applicazione è quello di incre-mentare la durezza superficiale e l'impermeabilità dellapavimentazione, tramite l'impregnazione con prodottifluidi. L'impregnazione è corticale e normalmente arrivaad una profondità di circa 0.5 cm. I prodotti utilizzabili,anche se semplici per loro natura, devono comunque es-sere formulati per garantire le caratteristiche fonda-mentale, quali l'insensibilità alla umidità residuapresente nella pavimentazione, indurire anche a bassetemperature ed alta umidità relativa, ecc.

La vastità delle aree da trattare molto spesso obbliga al-l'utilizzo di rivestimenti a basso costo, ma non per que-sto poco efficaci. In questi casi, i cicli devono poter essereapplicati con sistemi ad alta produttività come ad esem-pio sono le applicazioni a spruzzo airless, i prodotti uti-lizzabili sono di varia natura chimica e si possono cosìraggruppare:

• Formulati epossidici in fase solvente o in dispersioneacquosa: bicomponenti ad elevate resistenze mecca-niche e buone resistenze chimiche (ANCOR, IDROCOR,…).

• Formulati a base di MMA in fase solvente: mono-componente con buone resistenze meccaniche ed ele-vato effetto bagnato (J50).

Rivestimenti a pellicolaIl fatto di operare quasi sempre su superfici nuove epiane, favorisce l'applicazione di questo sistema, essendopraticamente costituito da prodotti verniciarti. Ancheper questo sistema è possibile avere grandi produttività,essendo i singoli prodotti applicabili con i comuni si-stemi a spruzzo o airless. Gli spessori che normalmentesi realizzano sono attorno ai 150 micron e si ottengonocon 3 passaggi di cui il primo può essere consideratoun'impregnazione semplice che in pratica funziona dapromotore d'adesione. Anche se l'applicazione è sem-plice, è però molto importante prestare la massima at-tenzione alle condizioni del sottofondo ed alletemperature in gioco (sottofondo ed ambientale). Difatto sottofondi molto lisci e poco preparati sono spessola causa di ampi distacchi del rivestimento dal sotto-fondo. La mancata misurazione e conseguente rispettodel punto di rugiada causa enormi problemi di aderenzatra i vari strati. Applicazioni a basse temperature impe-discono il perfetto indurimento dei singoli strati e causanotevoli problemi di durezza superficiale con conse-guente scadimento delle prestazioni finali. Essendo inpratica questo il primo sistema che chiude la superficiee ne impedisce o diminuisce la traspirazione favorendoil rilascio dell'umidità residua, molti problemi nasconodalla mancanza e/o dalla non conoscenza di una barrieraal vapore e/o se il massetto è sufficientemente asciutto.Se non è già esistente, è quasi sempre consigliabile rea-lizzare una barriera la vapore con sistemi specifici (WETSHIELD). Nei magazzini ad alto traffico, non bisogna di-menticarsi che in opera si realizzano spessori minimi ela conseguente aspettativa di vita del rivestimento nonpotrà essere superiore a qualche anno. Una costante epuntigliosa manutenzione prolunga notevolmente la vitadel rivestimento.

Pavimentazioni industriali e civili

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I prodotti utilizzabili si possono così raggruppare:

• Formulati epossidici (con o senza solventi, all'acqua):bicomponenti con buona ade-sione tra i singoli strati,buona resistenza all'abrasione e buone resistenze chi-miche (ANCOR, IDROCOR,…).

• Formulati poliuretanici (in fase solvente): bicomponenti con buone resistenze mec-caniche,maggiore resistenza al graffio, non ingiallenti, ampiascelta di colorazioni e di finiture (lucida o opaca),(URETAN…).

Rivestimenti in malta resinosaI sistemi in malta resinosa normalmente non si appli-cano su grandi superfici nel settore logistico, ma diven-tano fondamentali in alcune aree specifiche come adesempio ripristino o realizzazione di corsie trilaterali,realizzazione di "giunti a travetto" o nelle zone adiacentialle rampe di scarico.Il sistema in malta resinosa è tra tutti i sistemi resinosiquello che sviluppa le maggiori resistenze meccaniche (acompressione, a flessotrazione, ad abrasione, ecc.) e cheanche grazie al suo spessore, normalmente di circa 4-8mm finali, è in grado di garantire una elevata aspetta-tiva di durata. L'applicazione è solamente manuale ed ètipica delle lavo-razioni con malte cementizie a "consi-stenza asciutta", dove sono quindi previsti stagge, regolimetallici, frattazzi manuali, lisciature con elicotteri ecc.La malta deve lavorare in aderenza al sottofondo equindi necessita di una superficie ruvida, di un promo-tore d'adesione e deve essere intasata per garantire unaporosità chiusa incrementando così le resistenze mecca-niche e l'impermeabilità ai liquidi,

Nel sistema resinoso la resina epossidica funziona da le-gante, e così come per un buon calcestruzzo è fonda-mentale la scelta del tipo e della quantità di inerte, per ilsistema resinoso lo sarà la scelta del tipo e della qualitàdelle cariche. Normalmente viene utilizzato quarzo sfe-roidale essiccato a forno ed in controllata curva granu-lometrica (curva di Fuller). Il rapporto Legante/Inerteusualmente adottato è di circa 1:6/8/10/12. I leganti piùcomunemente utilizzati sono:

• Resine epossidiche: bicomponenti, facili da miscelaree con elevate resistenze meccaniche (EPRES LPL).

• Resine polimetilmetacrilati (PMMA): bi-componenti, ideali per applicazioni a bassa tem-peratura o in tempi brevi.

Per i rivestimenti in malta resinosa vorrei segnalare unaparticolarità: diversi applicatori, per la realizzazionedella malta e del promotore d'adesione, utilizzano dei le-ganti puri comperando direttamente dai fornitori di ma-terie prime. Ritengo che ciò sia rischioso perché se nonsi conoscono esattamente i componenti chimici del si-stema e le loro peculiarità, è facile ottenere ad esempioleganti molto duri ma con un comportamento vetroso,sistemi con scarsa aderenza al sottofondo, sistemi nonperfettamente reticolati, ecc. Tutti questi dettagli, anchese non si notano a breve, possono nel tempo ridurre leprestazioni della malta e causare gravi contestazioni. Af-fidarsi ad una società formulatrice è sempre consiglia-bile anche se sembra che di formulato non ci sia nulla.Sicuramente conoscerà quello che viene fornito, le pre-stazioni in opera e ne risponderà direttamente, cosa chei fornitori di materie prime non possono fare.

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Qui viene spiegato il completo ciclo applicativo in ordinedi applicazione. I primer e gli autolivellanti per il primointervento di preparazione del fondo posso cambiare inbase alla situazione che si incontra. I prodotti pavimen-tanti posso seguire un iter applicativo diverso in base al-l’effetto o al risultato meccanico che si vuole ottenere.

Primers e autolivellanti per preparazione del fondo:Beton Epossidico, confezionato direttamente in can-tiere con sabbia di quarzo 0,7-1,2mm e resina epossidicastrutturale (LPL) nel rapporto min 6:1 fino a 10:1 max. Sitratta di una malta epossidica autolivellante di impor-tante capacità strutturale, generalmente applicata nellospessore minimo di 5 mm ed oltre senza limite. Vieneimpiegata per riprendere pesanti deformazioni di solai inlegno o cemento dove sia richiesto l’aumento della por-tata o maggiori garanzie sulla tenuta del fondo cementi-zio. Può essere armata con acciaio edile tipo FeB44k.Resa: 70mq/Ton per 1 cm di spessore.

PCI Periplan, boiacca autolivellante cementizia sinte-tica, viene applicata direttamente sopra i fondi in ce-mento o piastrelle sconnesse previa carteggiatura, perdare una veloce e perfetta complanarità. Resa 3.2 kg/mqper 2 mm di spessore. Viene applicata con racla gaduatache ne favorisce la resa in modo preciso. Spessore appli-cabile da 2 a 30 mm in unica mano.

CORETECH NET, rete in tessuto di fibra di vetro strut-turale, viene impregnata con Ancor400WP o QZ gene-ralmente, aumenta la rigidità delle coibentazione conforte prevalenza idrostatica, evita il formarsi di lesioninel tempo in zone come aeroporti o aree portuali, per ilquale se ne rifà l’utilizzo alle sole zone di passaggio.

TW165VTR, tessuto di fibra di vetro strutturale leg-gero, viene impregnato con Ancor400WP o QZ general-mente, aumenta la rigidità delle coibentazione conmedia prevalenza idrostatica, evita il formarsi di lesioninel tempo nei pavimenti industriali.

Epoxyresin LPL, resina epossidica pura, diluibile conPMA, solvente apposito, primerizza le superfici cemen-tizie ed in legno, si comporta da turapori e promotored’aggrappo, per accogliere tutti i pavimentanti Cores, ovese ne rivelasse la necessità. Resa 0.2 kg/mq.

Ancor 100-200-400, resina epossidica semifluida, au-tolivellante (100-200) e rasabile (400), recupera lievi le-sioni e difformità del fondo, in modo da risparmiare sul

pavimentante vero e proprio. E' un ottimo promotored'aggrappo. Resa 1,4 kg/mq per 1 mm di spessore. Puòessere applicata da spessori di pochi micron fino a molticm, senza fenomeni di ritiro.

Ancor400ECT, gel epossidico strutturale, impiegatoper livellare velocemente pavimenti in piastrelle esi-stenti, intasare e rasare vecchie fugature mediante fra-tazzo americano liscio, anche in verticale. Resa 1,2kg/mq per 1 mm di spessore.

EpoxyStuk, pasta epossidica alimentare, per colmaremancanze, rasare fori, riprendere i conci ecc., nei variambienti di lavori, quali siano civile, industriale, acido,salino, umido, dove i volumi da riportare siano di molticc. Viene utilizzato come sistema d’aggrappo per sale hy-malayano con riporto a mano o spruzzo, nell’ideazione distanze del sale per haloterapia. Resa 1,6 kg/mq per 1 mmdi spessore.

Pavimentanti:Ancor400HR, pavimentante semi-autolivellante for-temente antiusura mediante una forte carica di quarzomicronizzato. Trova principale impiego industriale. Puòarrivare fino a 10 mm di spessore in unica mano peravere il top della meccanica disponibile e dell’ economiaapplicativa. La finitura risulta lucido-opaca per avere im-mediato antiscivolo; è lucidabile per rientrare nella fini-tura a specchio, resa 1,35 kg/mq per 1 mm di spessore.Per interni e negozi (è il classico pavimento in resine equarzo micronizzato), per spessori min. di 3 mm a slip-per. Viene impiegato al posto di EpoxyCristal NGW perla parte artistica con minor costo.

Ancor400QZ, pavimentante autolivellante antigraffiocolorato al quarzo industriale. Può arrivare anche a 5mm di spessore consigliando un adeguato fibrorinforzo,in unica mano per avere il top della meccanica disponi-bile e dell’ economia applicativa.la finitura risulta lucido-opaca per avere immediato an-tiscivolo; è lucidabile per rientrare nella finitura a spec-chio, resa 1,35 kg/mq per 1 mm di spessore.Per interni e negozi (è il classico pavimento in resine equarzo micronizzato), per spessori min di 1 mm a rullo.Viene impiegato al posto di EpoxyCristal NGW per laparte artistica con minor costo.

Ancor400WP, coibentante, pavimentante per interni,pavimento in resine a zero igroscopia, trova largo im-piego nella coibentazione di parti immerse di piscine evasche con certificazione alimentare; si impregna prefe-

Propedeutica applicativa industriale dei pavimentanti

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ribilmente un tessutino TW165VTR. Resa 1,35 kg/mqper 1 mm di spessore.

EpoxyCristal NGW, resina epossidica colorata a bassoingiallimento per finitura a specchio senza lucidatura,autolivellante, antibolla, per interni. Utilizzata dapprimalargamente in ambito civile, grazie ai suoi molteplici ef-fetti fornibili trova impiego per sale conferenze, uffici diprestigio, sale mostre, hall di alberghi, SPA. Resa 1,2kg/mq per mm di spessore. Spessore min applicabile percolata:2-5 mm. Spessore min a rullo: 0,5 mm in duemani a rullo.

EpoxyCristal NG, resina epossidica trasparente abasso ingiallimento per inglobamento di inerti con altospessore, finitura a specchio senza lucidatura, autolivel-lante, per interni. Resa 1,2 kg/mq per mm di spessore.Spessore min applicabile per colata:2-5 mm. Spessoremin a rullo: 0,5 mm in due mani a rullo.

Uretan NGW, antigraffio di finitura poliuretanico asolvente, flessibilizzato, iningiallente, per pavimenta-zioni pellicolari per spessori inferiori ai 300u max. Peresterni, trova impiego per ogni tipo di rivestimento edileesistente. Può essere applicato a rullo o spruzzo. Ottimoantigraffio. Resa 0.15 kg/mq per 100 micron di spessore.

Uretan WP, pavimentante poliuretanico a solvente, dipari caratteristiche di Uretan NGW con una propensioneai forti carichi alternati, allo sfregamento intermittentedi materiali duri. Resa 1,25 kg/mq per mm di spessore.

Ancor400QMT, pavimentante epossidico modificato,resiste alle ingerenze chimiche acide o basiche, non è di-luibile in olii, viene applicato per mani di min 1 mm dispessore a fratazzo dentato. Resa 1,35 kg/mq per mm dispessore. Spessore min 500u, max 5 mm in più mani da1 mm, intervallando con carteggiatura. Fibrorinforzabile.

Deracor470WP, pavimentante coibentante forte-mente antiacido, antisolvente, di rapida applicazione,prevede una modica applicativa piuttosto complessa ri-volta alla salute dell’applicatore. Resiste fino a 170 °C.Resa 1,2 kg/mq per mm di spessore. Spessore min 500u,max 5 mm in più mani da 1 mm, intervallando con car-teggiatura. Fibrorinforzabile.

Antigraffio:Uretan NG, resina poliuretanica a solvente trasparentepronta all’uso a zero ingiallimento per finiture antigraffiopreferibilmente a spruzzo, diluita se necessario con PMAa spessore sottile. Resa 0.1 kg/mq per 100 micron di spes-sore. Aderisce al pavimento in resine appena applicatodopo carteggiatura con carta 250 o 500 max, ne aumentala durevolezza o ne ripristina la lucentezza originale.

Uretan RE, resina poliuretanica inodore senza solventitrasparente a spessore anche di diversi mm pronta all’usoa zero ingiallimento per finiture antigraffio preferibil-mente a colata o rullo. Resa 1,2 kg/mq per 1 mm di spes-sore. Aderisce al pavimento in resine appena applicatodopo carteggiatura con carta 250 o 500 max, ne aumentala durevolezza o ne ripristina la lucentezza originale.

In base al tipo di fondo che si incontra, ed al tipo di pa-vimento che si intende fare si sceglie volta per volta uneventuale rinforzo, il tipo di autolivellante, un primer.Su getto in cemento lievemente fuori livello ma in buonecondizioni strutturali si applicano generalmente minimo3 mm di PCI Periplan, in grado di idrolizzare e cederetutta l’umidità in 2-4 giorni, permettendo così una im-mediata applicazione del pavimento in resine.Su getto in cemento molto sconnesso, si applica per co-lata PCI Periplan, potendo recuperare un dislivello di 30mm al massimo. Oltre questo dislivello è preferibile ri-considerare un nuovo getto di calcestruzzo in cementoche però andrà a ritardare l’applicazione dell’autolivel-lante di almeno 30 gg, tempo in cui il cemento matura eperde l’umidità residua dalla sua idrolisi, che deve es-sere del 15-18% al massimo.Su getto in cemento con lesioni si annega dentro PCI Pe-riplan una rete in tessuto di vetro tipo CORETECH NETandando a recuperare la struttura del fondo.

Piccoli eventuali ammanchi di materiale cementizio,possono essere immediatamente recuperati con l’uso diEpoxyStuk, pasta epossidica rasabile o con Ancor100-200-400 o con Ancor400ECT.Grossi ammanchi o lacune vanno recuperati confezio-nando un beton epossidico composto da sabbia di quarzo0,7-1,2mm e resina epossidica pura strutturale tipo Epo-xyResin LPL nel rapporto 6 sabbia, 1 resina.Le lacune devono essere prima bagnate con LPL puraper favorire un migliore aggrappo del beton epoxy.

Al termine di ogni ripresa si applica a spruzzo orullo un primer composto da EpoxyResin LPL di-luita se necessario al 10% con PMA solvente apposito. Que-sta servirà come promotore d’aggrappo per il pavimentovero e proprio che si stenderà all’estradosso. E’ importanteche il PMA sia completamente ceduto all’aria prima di ap-plicare qualsiasi altro prodotto. I tempi di cessione sono di4 ore a 25°C umidità r. 40% per una diluizione del 10%.

Tecnologia applicativa su fondi in cemento

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Trattamento del fondo:Si inizia generalmente con una pulizia con detergentiacidi, levigatura, carteggiatura, fresatura o pallinaturadel supporto. E’ il pavimentista, dopo le eventuali ripreseo restauro del fondo, secondo la sua esperienza, ad indi-care il metodo migliore per favorire l’aggrappo del pavi-mentante in resina.Si consideri anche la necessità di una eventuale barrieracontro la risalita dell’umidità (WET SHIELD) od un neu-tralizzante antisale contro i Sali nitrati e solfatici (FL-400) per le superfici al piano terra se necessario. Questiprodotti vanno dati a spruzzo direttamente sul fondogrezzo dopo levigatura, per un consumo di 300 gr/mq.Reticolano in 10 gg dall’applicazione.

Primerizzazione:Spesso necessaria per avere un ponte d’aggrappo fra ilsupporto ed il pavimentante; nonché necessaria per iso-lare le porosità evitando la risalità dell’aria delle cavitànon isolate sottoforma di bolle d’aria.Si applica a spessore sottile una resina epossidica strut-turale a bassa viscosità tipo EpRes LPL per lo spessoreminimo possibile, quanto permesso dal supporto levi-gato. LPL può essere diluita al 10% con PMA per ren-derla spruzzabile; questa metodologia trova impiego ingenere solo per fondi in legno.E’ importante non lasciare catalizzare completamenteLPL sul fondo, altrimenti verrà meno il compito di pro-motore d’aggrappo. La regola: si tratta di applicare al-meno il primo strato di pavimentante “bagnato su gel”,cioè attendendo che LPL divenga appiccicosa ma nonoltre, per applicare il pavimento. Se LPL dovesse cata-lizzare si provvederà ad una carteggiatura con carta 120,affidandosi poi al solo ponte d’adesione meccanico, nonchimico.

Applicazione dei pavimentanti:Tutti i pavimentanti vengono applicati a spruzzo o rulloo racla regolabile. I limiti inferiori e superiori degli spes-sori applicabili si rifanno alle schede dei prodotti stessied agli eventuali calcoli ingnegneristici che ne indivi-duano l’ambiente di lavoro.A spruzzo si applicano mani da 50 a 100u per pavimentiantipolvereA rullo mani da 250u per pavimenti pellicolariCon racla regolabile, denominata slipper o scraper, da 1a 30 mm, come nel caso di PCI Periplan, per autolivel-lanti.

Effetto artistico:Si stende un primo strato colorato di qualsiasi pavimen-

tante sul primer ancora appiccicoso, in modo che questidiventino un corpo unico, evitando future delamina-zioni; il colore di fondo sarà la base di maggiore super-ficie dove verranno applicate le decorazioni multicolori,polveri ed effetti.In questo caso molti prodotti posso essere usati ed inmolti colori: si preferisce usare Epoxystuk oAncor400ECT o EpGel THL virati a colore per creare ef-fetti materici, rilievi, ecc. Il mix di colori e l’effetto che sivuole ottenere è dato dalla mano dell’artista, raramentedal singolo prodotto.Lo spessore ottenuto è legato agli effetti che sono staticreati: per una sola pittura verticale come rivestimentosi parla di 0,5 mm, per effetti materici a volte 3-4 mm.

Effetto trasparente, effetto lente, inglobamenti:Una volta ottenuti gli effetti desiderati sulla superficieinteressata si applica per colata EpoxyCristal NG, soli-tamente per lo spessore almeno di 2 mm. E’ preferibileapplicare almeno 2 mm di EpCristal NG per ottenere unbel effetto lente spesso voluto dal cliente.Un pavimento con oggetti inglobati prevede un fondo disolito monocolore, in cui vengono posti oggetti o grani-glie di marmo, chips colorate, o altro.E’ importante, da un punto di vista economico, che lapercentuale di oggetti inglobati sia maggiore del volumedella resina che servirà poi ad inglobarli tramite colataautolivellante.Anche in questo caso è preferibile colare Epcristal te-nendosi 2 mm oltre l’oggetto più alto. Alcuni oggetti “po-rosi” richiedono un isolamento particolare primadell’imglobamento con EPCristal NG: si tratta di im-mergerli su J50, monocomponente acrilica a bassissimaviscosità con filtro solare che ne mantiene inaleterati icolori nel tempo e permette una perfetta disaerazione.

Finitura antigraffio:Nonostante la finitura poliuretanica antigraffio sia op-zionale, è sentitamente consigliata, poiché di facile e ve-loce applicazione e perché conferisce una resistenza algraffio del 15% oltre alla resistenza della resina epossi-dica trasparente.Si carteggia Epoxycristal NG o NGW perfettamente ca-talizzata con carta vetrata nr. 250 o 500 ad acqua, conapposita lucidatrice.Si applica a spruzzo un velo di 100 micron di URETANNG già pronta all’uso per rullo o spruzzo.

Tecnologia applicativa dei pavimentanti

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Applicazione dei fondi autolivellanti: - In un giorno si posso applicare dai 250 ai 400 mq di

PCI Periplan, insieme ad una eventuale tessuto an-negato, in base allo spessore richiesto.

- Il beton epossidico viene confezionato e applicatonella misura di 1700 kg/giorno

Primer:Il primer precede l’applicazione del pavimentante dibase: Ancor400 WP HR, o QZ, EpCristal NG-NGW, siapplicano a livello industriale fino a 500 mq/gg

Pavimentanti di base:Vengono applicati dai 250 ai 400 mq al giorno per unospessore di 0,5mm in due mani a rullo, per colata ed autolivellamento fino a 200 mq/gg.

Effetti artistici:In base all’effetto desiderato si possono lavorare dai 50ai 200 mq al giorno

Finitura trasparente:Si possono colare fino a 500 mq al giorno con 2 mm dispessore

Finitura trasparente antigraffio:Si possono applicare fino a 1000 mq al giorno a spruzzo

Tempi di lavoro per le applicazioni

Sono molte le applicazioni possibili poiché sono semprediverse le situazioni che si incontrano. E’ importante af-fidarsi all’esperienza di un laboratorio qualificato per iprodotti tecnici e di un bravo applicatore professionaleed attrezzato per il lavoro da svolgere.Non si sono perciò menzionati tutti gli EPP per giunti didilatazione, contrazione e strisciamento, fondi pubblici acarrellamento pesante; i gel artistici per effetti materici,tutti gli eventuali modificanti come antipelle, deionizzantidi superficie, antischiuma, acceleranti, alta temperatura,

flessibilizzanti, distendenti, anticorrosivi anti-UV; le ca-riche senza igroscopia, sabbie ceramizzate, tissotropiz-zanti, alleggerenti, termoisolanti, inerti fonoassorbenti;non è possibile elencare le 9000 tinte e RAL disponibilicon tutti gli effetti artistici applicabili, ecc.Per queste sezioni vi preghiamo di contattare un Ns. tec-nico ed esporre gli aspetti del caso o produrre delle foto,sarà nostra premura trovare la migliore soluzione e pre-ventivare i costi da sostenere, indicando anche un appli-catore qualificato.

Altri prodotti

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