COPIA OMAGGIO - Anno XIV n° 11 - GIUGNO 2017 · 2017. 6. 8. · COPIA OMAGGIO - Anno XIV n° 11 -...

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Periodico di approfondimento sportivo regionale COPIA OMAGGIO - Anno XIV n° 11 - GIUGNO 2017 All’interno il poster di Albiol V V O O G G L L I I O O L L O O S S C C U U D D E E T T T T O O

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  • Periodico di approfondimento sportivo regionale

    COPIA OMAGGIO - Anno XIV n° 11 - GIUGNO 2017

    All’interno

    il poster

    di Albiol

    ““VVOOGGLLIIOO LLOO SSCCUUDDEETTTTOO””

  • OBIETTIVO NAPOLI2

    di Eduardo Letizia

    LA GRANDEBELLEZZAAZZURRA

    Se riusciamo a mettere da parte la delusione per un secondoposto sfuggito all’ultimo minuto dell’ultima giornata, èimpossibile non considerare la stagione appena conclusacome una delle più belle della storia del Napoli. Bella, sep-pur non vincente, ma colma di record disintegrati, di partitememorabili, di gol spettacolari e caratterizzata da una qualitàtale del gioco che ci porta a pensare che quello di quest’annosia stato il Napoli più bello di sempre (ma ovviamente infe-riore a quello di Diego per soddisfazioni regalate ai tifosi).Eppure quest’annata era nata sotto auspici non proprio posi-tivi, dato il cocente passaggio di Higuaìn in bianconero ed ilmancato acquisto di un sostituto all’altezza. In pochi si sareb-bero aspettati di averlo proprio in casa un sostituto degno dilui, capace anzi di segnare addirittura più gol di quanti realiz-zati dall’argentino in bianconero. Dries Mertens, il centra-vanti che non ti aspetti, è stato uno dei fattori principali del-l’ottima stagione degli azzurri. Il belga ha saputo coniugaregol e qualità delle giocate come nessun altro in tutta la SerieA, mettendo inoltre in campo un amore per la maglia, la cittàe i suoi costumi che lo hanno portato a diventare un punto diriferimento finalmente totale, vero, per i tifosi partenopei.Mertens si è rivelato a sorpresa, ma senza dubbio, il migliorcentravanti del campionato nostrano, ma l’attacco napoleta-no è stato deliziato anche da un altro a cui possiamo, senzatemere di cedere al campanilismo, attribuire il titolo di“migliore”: è il migliore tra gli italiani, Lorenzo Insigne. Peril folletto di Frattamaggiore questa è stata la stagione del defi-nitivo salto di qualità, condita da assist, tanti bei gol, ed unrendimento da leader in campo. Insigne e Mertens sono statigli interpreti di maggiore spicco di una squadra che ha sapu-to dare spettacolo nella fase offensiva, ma quasi tutti gli ele-menti della rosa hanno fornito un contributo fondamentale,sapientemente diretti dal magistrale lavoro di Maurizio Sarri.Il tecnico azzurro ha donato al Napoli un gioco tra i miglioriin assoluto in Europa. Solo qualche sbavatura difensiva gli haimpedito di raggiungere l’eccellenza e, probabilmente, laconquista di almeno un trofeo, ma indubbiamente l’allenato-re napoletano ha saputo costruire una base tattica e tecnicasulla quale si può legittimamente sperare di costruire futurisuccessi. Se, come sembra, la rosa non sarà falcidiata da ces-sioni importanti, la prossima annata potrebbe regalare grandigioie ai tifosi. Tuttavia, qualche accorgimento è pure neces-sario. In questo dovranno essere abili Giuntoli e DeLaurentiis, che avranno il compito di trovare i giocatori adat-ti a completare a dovere un roster di giocatori già molto forte.La missione principale dei due sarà risolvere la delicata que-stione portiere. Sembra infatti chiaro che Reina non dovreb-be essere più il portiere titolare nella prossima stagione. Lospagnolo paga un rendimento altalenante e i tanti errori deci-sivi. Sostituirlo, però, sembra non essere così facile. ConSzczesny, principale candidato delle scorse settimane, proba-

    bile bianconero, il Napoli sembra non aver ancora individua-to il numero uno del futuro. I nomi che circola non entusia-smano più di tanto e riflettono una difficoltà atavica dellasocietà di De Laurentiis di individuare un portiere all’altezzadelle proprie ambizioni. Ma la società ha l’obbligo di inver-tire questa tendenza e dimostrare di voler partecipare allafame di vittoria della piazza individuando un portiere di sicu-ro affidamento. Il banco di prova delle ambizioni di DeLaurentiis sarà dunque proprio tra i pali, visto che altrove ser-viranno semplici alternative.Per quanto concerne gli altri ruoli, è noto che il Napoli stiacercando validi sostituti per le fasce. I nomi che girano, anchequi, non scaldano gli animi. Berenguer sembra essere lascommessa sulla quale Giuntoli vuole puntare per il ruolo divice-Callejòn. Maggiore appeal ha invece il nome di Ounas,altro giovane di belle speranze, ma che ha messo già inmostra interessanti qualità nei suoi anni al Bordeaux.L’eventuale arrivo dell’algerino regalerebbe finalmente aSarri un’alternativa tattica importante, dato che avrebbe final-mente a disposizione un esterno di piede sinistro che consen-tirebbe al gioco partenopeo di variare i suoi attacchi sul latodestro, con un elemento capace anche di accentrarsi, anzichécercare solo la profondità come avviene con Callejòn. Non èescluso comunque che durante il lungo mercato possanoemergere nomi a sorpresa, magari di maggiore affidabilitànell’immediato.Così come per gli esterni alti, anche per i terzini sembra cheil Napoli stia monitorando per lo più giovani da far crescerealle spalle dei titolari. Qui, però, molto dipenderà dalle par-tenze. Se Ghoulam dovesse rinnovare, si dovrà valutare laposizione di Maggio e Strinic. Difficile che i due rimanganoe non dovrebbe essere difficile trovare il giro per l’Europaelementi validi per sostituirli. Più complicata sarebbe, inve-ce, un’eventuale sostituzione di Ghoulam. Nonostante qual-che limite difensivo, il mancino algerino si è dimostrato unelemento imprescindibile nel gioco offensivo di Sarri, com-ponendo insieme ad Insigne e Hamsik quella catena di sini-stra che è la fonte principale dei pericoli per gli avversaridegli azzurri. Meglio, dunque, sperare in un suo rinnovo, cosìda lasciare invariati gli automatismi e gli equilibri acquisitidalla squadra in queste ultime due stagioni. Sulla base di que-sti il Napoli dovrà affrontare con grandi ambizioni la prossi-ma annata, cercando di proporre nuovamente “la grande bel-lezza” mostrata in campo quest’anno, facendo in modo cheall’estetica si possa accompagnare qualche importante suc-cesso.

  • LE INTERVISTE

    di Rosa Ciancio

    DE LAURENTISVUOLELO SCUDETTO

    Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, haritirato il "Premio Financial Fair Play" per l'ocula-ta, corretta, virtuosa e innovativa gestione econo-mica di un club calcistico, coniugando importantirisultati sportivi con le esigenze di bilancio. Ilpatron azzurro ha rilasciato le seguenti dichiarazio-ni: "Dopo lo Scudetto dei bilanci, vogliamo vince-re quello vero! Stavo partendo per l'America, poipensai di acquistare il Napoli. La mia famiglia erasconvolta, mi definirono 'pazzo'. Poi decisi di assu-mere Chiavelli. E' fondamentale per me. La primacosa che mi disse fu questa: “Bisogna tenere i contiin ordine'. Dissi che i conti dovevano essere inregola ma partivamo da un meno 100 milioni.Riuscimmo però a metterci in regola e fu un'espe-rienza straordinaria. Sono trascorsi 13 anni, noiabbiamo ereditato un pezzo di carta, il nulla.Abbiamo ereditato solo una grande tifoseria, quellastessa che viene attaccata in modo becero daglialtri. In 13 anni mai avuto un incidente, il merito èloro. E' la migliore tifoseria del mondo. Reina? Nonci sono tira e molla. I media hanno fantasticato. Ilnostro portiere ha un contratto in essere. Noi peròguardiamo anche al futuro, così come le squadre

    più importanti. Vedo anche Fabio Quagliarella inplatea. E' un grande personaggio. Non sapevamoquello che stava passando, la vicenda dello stalker,lo abbiamo scoperto solo quest'anno. Voglio saluta-re anche Edinson Cavani. E' straordinario, ci hadato tanto. Vi do’ un'altra notizia. I tifosi del Napolisono 35 milioni, i simpatizzanti circa 120 milioni.Partita del 4 luglio con Maradona? Vorremmo farequesta partita, ma il 5 siamo in partenza perDimaro. L'1 e il 2 agosto, inoltre, e vi do questanotizia, giocheremo contro Liverpool, BayernMonaco e Napoli per l'Audi Cup. Dobbiamo pensa-re, quindi, se fare o meno la partita con Diego il 4luglio".

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    È stato il premio FootballLeader, in corso di svolgi-mento all'hotel Continental diNapoli, a riportare EdinsonCavani all'ombra delVesuvio dove il Matador hasegnato 104 gol in tre stagio-ni. L'uruguaiano, che nonprenderà parte all'amichevoledi domani tra la sua naziona-le e l'Italia per via di un pro-blema muscolare, ha nuova-mente emozionato con le sueparole la "torcida" azzurra:"Tornerei a giocare in Italia,ma solo a Napoli - ha dettoCavani -. L'ho promesso ame stesso e alla mia famiglia.Quando sono andato via ho

    detto che se le cose fosserocambiate un po', mi avrebbefatto piacere tornare aNapoli, ma vorrei tornare quigiocando ancora a buon livel-lo. Non voglio tornare aNapoli quando il calcio staper lasciare me; sarò io alasciare il calcio, quindi setornerò sarò ancora informa". Parole che hannoinfuocato la piazza, poi ilMatador ha commentato larecente finale di Champions:"Il Real ha fatto una partitaperfetta contro la Juventus,giocando allo stesso modoper 90', mentre i bianconerihanno spinto tanto nel primo

    tempo ma sono calati nellaripresa. Non credo che ilrisultato della finale indichiche c'è ancora una differenzaforte tra il calcio italiano equello di altri Paesi. Ognipartita fa storia a sé e unafinale di Champions ancoradi più".

    Cavani: in Italia tornerei solo per giocare con il Napoli

  • di Antonio Gagliardi

    CIRO MURO,UNA VITA PERIL PALLONE

    Ciro Muro il calcio non l’ha mai lasciato; natoa Napoli nel 1964 ha giocato in maglia azzurraper due stagioni, 1983/84 e 1986/87, vincendouno scudetto ed una Coppa Italia. Un anno nelPisa e due nella Lazio, dall’87 all’89, quindi èsceso di categoria dove nel 2001 ha chiuso lacarriera. Quest’anno ha preso parte al TorneoIntersociale cui partecipa da quando si è ritirato;in pratica ha smesso di giocare solo per…conti-nuare a giocare; “Da quando mi sono ritirato (capisco perfetta-mente Totti, fu durissima anche per me nonprovare più quell’adrenalina del prepartita)prendo parte al Torneo Intersociale, torneoamatoriale che è poi è l’unico in cui possoscendere ancora in campo. Dieci anni fa andaia Coverciano per il patentino di 2a UEFAA; laprima cosa che dissero fu “Una volta presoquesto patentino non potrete più giocare!” Alche ho girato i tacchi sono andato via, mi ave-van accirere pe m luà o’ pallon’” “Ora allenoin varie scuole di calcio ed è un’esperienza stu-penda, il calcio degli studi televisivi, dei salotti,lo lascio ad altri, non fa per me”. Ciro è rimasto legato al calcio con la “C” minu-scola, quello dei campetti spelacchiati di perife-ria, del ghiaccio nelle bustine e delle casacchecolorate. “Inoltre sopporto questi numeri indefiniti: 99,50, 40…ma che è! Quando alleno e distribui-sco le magliette e sono rigorosamente dall’1all’11!”Parlando dell’ottima stagione del Napoli, all’ini-zio un eventuale terzo posto sarebbe stato vistocome un fallimento… “Non scherziamo, quale fallimento! Il Napoliha proposto un gioco straordinario, mi sonoinnamorato del calcio di Sarri ed è stata solosfortuna se il piazzamento non è stato migliore.Il Napoli ha incontrato la Juve, che è quelloche è, poi purtroppo ci sono state alcune parti-te sbagliate, punti persi che alla fine si sono

    rivelati più pesanti del previsto.”Per l’anno prossimo si è stretto un patto-scudet-to…“Il gruppo è sicuramente all’altezza ed avràfatto esperienza degli errori di quest’anno: miriferisco a quel cinismo che sarebbe servito incerte occasioni. In avanti abbiamo visto lasquadra di cosa è capace, a centrocampo cisono ottimi elementi come Diawara, Rog eZielinski, solo la difesa andrebbe un po’ ritoc-cata. Fondamentali poi le conferme di Mertense Insigne”.Lorenzo è napoletano come te, non è facile pervoi giocare qui… “Questa maglia è il sogno di qualsiasi bambinoche voglia giocare a pallone da queste parti. Èchiaro che una volta che la indossi la genteaspetta da te sempre quel qualcosa in più,magari se una partita la giochi male dice“Ecco, è distratto, chissà a cosa pensa, sta pen-sando di andare altrove… Lorenzo è ormaientrato nel cuore dei tifosi, deve solo stare tran-quillo e fare ciò che sa. Quest’anno il suoapporto è stato fondamentale.”Ce ne fossero tanti di napoletani in rosa…“Il futuro del calcio sono quei ragazzini che

    vedo io, classe 2004, 2005, 2006. Spero davve-ro che riescano ad affermarsi qui, che Napolisia un punto di arrivo e non di partenza.”

    L’ESCLUSIVA4

  • CALCIOMERCATO 5

    di Giuseppe Di Marzo

    REINA VERSO IL NEWCASTLE,NETO PIU’ VICINO

    Reina-Napoli, una situazione in continua evoluzio-ne. Con Szczesny, che era la prima scelta di Giuntolie De Laurentiis per il post Reina, che ormai viaggiain direzione Juventus, ad oggi i profili seguiti e son-dati dal Napoli sono Leno (portiere del BayerLeverkusen) e Neto, riserva di Buffon che con l’ar-rivo del portiere dell’Arsenal è destinato ad altri lidi.Proprio il portiere brasiliano della Juventus è ad oggiquello più vicino a vestire la maglia azzurra, un pro-filo ritenuto più adatto da Sarri innanzitutto per lasua conoscenza del campionato italiano e della lin-gua, fondamentale per guidare la sua linea difensiva.Pepe, d’altro canto, è destinato quindi ad andare via:il neo promosso Newscastle di Rafa Benitez è lasocietà più vicina allo spagnolo, in grado di garantir-gli un contratto pluriennale e il posto da titolare.In uscita Sepe, con possibile destinazioneBenevento (impegnato nei playoff di Serie B).Rafael, a questo punto, anche a causa del suo altoingaggio, resterebbe almeno un’altra stagione comesecondo.Per l’attacco la Lazio valuta il nome di LeonardoPavoletti, da sei mesi al Napoli. L’ex centravanti delGenoa ha trovato però poco spazio nella squadraazzurra, perchè chiuso da Milik e Mertens nellegerarchie di Maurizio Sarri.Una vita alla Lazio, dalla Primavera alla prima squa-dra. Ora Keitaha deciso che è arrivato il momento di cambiare aria,di fare nuove esperienze. La stagione positiva del

    senegalese ha attirato le attenzioni di diversi club inItalia, anche del Napoli, e in giro per l’Europa.Inevitabile dopo i 16 gol e le prestazioni sempre piùconvincenti. La squadra più interessata all’attaccan-te biancoceleste è la Juventus, che già da tempo è sulgiocatore. Dal canto suo Keita non ha mai nascostola volontà di abbracciare il bianconero. Nelle ultimeore è trapelata la volontà del giocatore di approdarealla Juventus anche a scadenza di contratto nel 2018se la Lazio non dovesse aprire alla cessione a prezzipiù favorevoli. Idee chiare per l’attaccante biancoce-leste che non vuole rinnovare il proprio contrattocon la Lazio.Quaranta partite, sette gol e nove assist in stagionecon la Ternana hanno attirato l’attenzione del Napolisu César Falletti. Sul trequartista uruguaiano in sca-denza di contratto si erano già fatte avanti Pescara eCrotone nella finestra di mercato di gennaio, ma laTernana aveva fatto muro. Ora, su di lui, il Napoli:contatti avviati e operazione comunque fattibile,ancora da capire se la volontà del club di Aurelio DeLaurentiis è quella di tenere Falletti in rosa o digirarlo in prestito in Serie A. Che comunque, dopo itentativi di gennaio, si ripresenta: stavolta c’è ilNapoli su Falletti.

    Direttore generaleVINCENZO LETIZIA

    GraficaGIUSEPPE BIZZARRO

    StampaGrafica Metelliana

    Registrazione Trib. Napoli n. 47 del 07/05/2003

    QuestQuesta rivista rivista è andata è andata a in stin stampampa il 7/6/2017a il 7/6/2017

  • L’INTERVISTA

    UN GIOVANE CANTARICO FEMIANO “Adoro le situazioni in cui il contatto

    Un fiume in piena Rico Femiano. La gente diNapoli si è rovesciata in massa al suo concerto"Diciteme sì, na' sera e maggio". Il Trianonballa, al ritmo del nuovo fenomeno della can-zone napoletana. Successo senza pari per ungiovanissimo, la gente resta fuori al TeatroTrianon per l'assenza dei biglietti e protestaperché i tagliandi sono andati esauriti in tregiorni. L'organizzatore e il produttore GiorgioMasciatelli chiedono una nuova data, la serasuccessiva, ma non gli è concessa perché lastruttura teatrale è impegnata in altri spettacoli.Femiano ricorda gli inizi di D'Angelo eD'Alessio, dove le ragazzine napoletane inter-venivano in massa ai loro concerti. Rico, oltread essere un ragazzo di bell'aspetto, semplice,educato e disponibile, ha anche una bella voce,calda e passionale, come diceva il grandeMario Merola "Tiene l'oro 'nganne". I testidelle sue canzoni sono scritti da GianniFiorellino e Vincenzo D'Agostino, già autore disuccesso per Gigi D'Alessio, Gigi Finizio,Mario Merola, Sal Da Vinci e tanti altri, men-tre la regia dello spettacolo è di MaurizioPalumbo. . Per 120minuti, quanto è durata l'esibizione, un fragoreassordante, disumano, ininterrotto, ha copertole voci e gli strumenti della band. Tutti hannovisto il fenomeno Femiano, nessuno l'ha"udito", perché i fans erano stregati da lui. Inmezzo a tanto fragore, il più composto era pro-prio Rico. Imperterrito, uno di loro annunciavain italiano il prossimo pezzo e subito tutti insie-me attaccavano qualcosa che probabilmenteera una canzone magari anche bella, ma che leinvocazioni a Rico e i suoi compagni di viag-gio dalle ragazze con il volto rigato di lacrime,

    le urla e gli applausiritmati dei loro coeta-nei impedissero diseguire. Sul palcocon lui, tanti amiciartisti che lo stimano,tra cui Mauro Nardi,Ivan Granatino, IdaRendano, Gino DaVinci, LucianoCaldore, StefaniaLay, tutti cantanti chein questi anni, anchecantando e appartenendo a generi diversi dellamelodia napoletana, hanno voluto omaggiare ilgiovane protagonista. Femiano, con gli amicicantanti, ha duettato ed ha dato spazio alla loroesibizione facendoli cantare alcuni loro grandisuccessi. Dopo dieci anni di sacrificio, oggi è una verastar a Napoli. Seguitissimo su YouTube, i suoiultimi singoli "Mille meta e vase", "Quannosuccere" e "A'nnammurata mia" hanno som-mato moltissime visualizzazioni. Debuttacome cantante all'età di soli nove anni e con lasua voce conquista le piazze di tutta Napoli.Nell'intervista proposta in seguito, RicoFemiano ci racconta del suo successo di artistae ci spiega come ha scoperto giovanissimo ilsuo talento, diventando uno dei più grandiinterpreti della canzone neomelodica napoleta-na. Ci racconti i tuoi inizi di carriera? . Hai fatto tanti mestieri pervivere, venditore ambulante al mercato, came-riere, meccanico, e stavi per abbandonare il tuosogno, la musica…Poi a un certo punto cosa è

    di Carlo Ferrajuolo

    CALCIO SPET6

  • L’INTERVISTA

    ANTE DI SUCCESSOtatto con il pubblico è diretto, amo l’improvvisazione”

    successo? . ll tuo ulti-mo album si chiama"Tempesta perfetta",come mai hai scelto dichiamarlo così?. Quali sono i cantanti cui ti seiispirato nel corso della tua carriera?

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  • PROBLEMA PORTIERE, CONFERMARE REINA O TROVARE UN ALTRO NUMERO 1 ALL’ALTEZZA?RISPONDONO AL QUESITO TRA LE MIGLIORIFIRME DEL GIORNALISMO ITALIANO

    Roberto BECCANTINI (La Stampa) -Confermerei Pepe Reina per un altro anno ma comesecondo gli affiiancherei subito Mattia Perin (seaccetta) o Alex Meret.Gianfranco LUCARIELLO (LEGGO) - Il casoReina al momento è piuttosto articolato. Vediamochi la spunta tra Adl e Sarri che vuole la sua ricon-ferma. Ora come ora sembra ci sia un orientamentoverso Neto poco disponibile a fare il terzo portierenella Juve.Luca TALOTTA(calciomercato.com) - Senzauna valida alternativa, confermare Reina. Lo cam-bierei solo con Szeczsny.Antonello PERILLO (RAI) - L’unico erroresarebbe quello di non fare una scelta netta. A mioavviso il Napoli, per un ruolo così delicato, devepuntare su un titolarissimo: lo stesso Reina, se Sarrilo ritenga ancora all'altezza, oppure un altro "nume-ro 1" di spessore internazionale. A me piace Leno,il portiere del Bayer Leverkusen.Umberto CHIARIELLO (Canale 21) -Confermare Reina e affiancargli un contitolare:Perin se sta bene.Paolo DEL GENIO (Radio Kiss Kiss Napoli) -Confermare Reina e trovare un altro portiere ingrado di giocare in qualche occasione già dal pros-simo anno. I nomi: Neto, Perin, Meret potrebberoandare bene.Ferruccio FIORITO (Canale 21) - Sono del pare-re che la conferma di Reina sia la scelta più saggiada adottare in mancanza di una alternativa all'altez-za, intendendosi per tale quella di un sostituto esper-to, con personalità e in grado di giocare bene comei piedi.Monica SCOZZAFAVA (Corriere delMezzogiorno) - Confermerei Reina assolutamente.Prenderei Neto come secondo e per il futuro. Giovanni SCOTTO (Il Roma) - Confermare sicu-

    ramente Reina ma prendere un secondo affidabileche teoricamente potrebbe diventare titolare.Prenderei un giovane Meret o Cragno. Eviterei por-tierei sudamericani e stranieri. Sarebbe bello se ilNapoli provasse a prendere Donnarumma.Dario DE SIMONE (Radio Traffic) - Nella rispo-sta sull'adeguatezza è contenuta la risposta allaprima domanda: non vedo portieri dentro e fuori dalcampo degni di Pepe Reina che sicuramente hacommesso qualche errore ma ha dato tanto alNapoli.Lo confermerei se possibile. In alternativa provereia prendere Denis Boyko, il portiere ucraino delMalaga.Liberato FERRARA (Cronache di Napoli) -Reina, non ci sono alternative. Con lui in campoSarri gioca con l'1-4-3-3. Fondamentale uno comelui coi piedi buoni per giocare in un certo modo. Aprescindere dalla personalità e dal fatto che sia illeader del gruppo, è indispensabile per il sistema digioco del Napoli. Gli affiancherei un portiere giova-ne, italiano. Meret sarebbe perfetto. Uno da fa matu-rare e da lanciare poco alla volta.Antonello GALLO (Telecapri) - Mai pensato chePepe non fosse all'altezza, forse ha perso solo un po'di smalto e quindi è logico puntare su altri emergen-ti, giovani o meno. Szeczeny sarebbe il nome piùadatto, seppure non mi dispiacerebbe Skorupski cheper me resta il maggior candidato.Paola RENDINA (NapoliMagazine) - Se non sitrova un portiere all'altezza di Reina come esperien-za, carisma e bravura con i piedi è necessario punta-re sullo spagnolo.Stando ai nomi che stanno circolando (Neto,Skorupski) nessuno potrebbe sostituirlo. Szczesnynon sarebbe male, ma sembra sia già della Juventus.Ennio FO (Tele A) - Conferma Reina, Sepe seaccetta di rimanere secondo ed un giovane prospet-

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    tico (Meret, Cragno?).Massimo SPARNELLI (TLA) - Ormai con Reinai rapporti sono rovinati ecco i miei preferit iMarc-André Ter Stegen David, De Gea (imposibileentrambi), Lukasz Skorupski, ma prenderemo Neto.Raffaella IULIANO (Televomero) - Secondo meil Napoli non ha bisogno di cercare troppo lontano.Io confermerei Reina e gli affiancherei il giovaneSepe, in prospettiva ha grandi qualità.Luca CIRILLO (AreaNapoli.it) - Situazionemolto delicata: Reina vuole il rinnovo, DeLaurentiis intende portarlo a scadenza.Naturalmente pensare che lo spagnolo possa restarein scadenza, è follia, si sentirebbe comunque fuoridal progetto a prescindere dalla professionalità.Sarri e Insigne hanno detto di augurarsi che possarestare. L'ideale sarebbe che Reina facesse un passoindietro, magari con un rinnovo calibrato, non cer-tamente pluriennale e magari spalmando l'attualeingaggio, e prendere un altro portiere già pronto cheperò non faccia troppa ombra a Reina. Un vice col-laudato da lanciare definitivamente il prossimoanno con Pepe disposto a fargli da prezioso secon-do. Prenderei Meret o Skorupski. Per il prossimoanno punterei ancora su Reina irrobustendo la dife-sa.Francesco DE LUCA (Il Mattino) - Reina: rinno-verei fino al 2019 o lo lascerei partire, non avrebbesenso confermare per un anno solo il portiere che èstato per tre stagioni il titolare indiscusso. PrendereiLeno.Ciro TROISE (IamNaples.it) - Bisogna trovare unaltro numero uno all'altezza, mi piace molto Lenodel Bayer Leverkusen.Paolo AMALFI (Telecapri) - Un altroportiere...ma in giro pochissimi sono alla portata delNapoli.Alessandro SEPE (AreaNapoli) - Il Napoli a pre-

    scindere da Reina deve acquistare un portiere fortee pronto per giocare da titolare sin da sbito. In casodi conferma di Reina, punterei su Meret. In caso dicessione dello spagnolo punterei su Neto e provereiad affiancargli lo stesso Meret.Antonio GIORDANO (Corriere dello Sport) -Bisogna confermare Reina.Francesco MOLARO (Tutto Napoli) - Io confer-merei Reina e punterei ad giovane importante dalasciare almeno un anno in una squadra che giochititolare.Gigio ROSA (Radio Marte) - Io credo che ormai ilrapporto con pepe Reina si sia troppo logorato, siaper i precedenti distacchi, sia per le prestazionidiscontinue, sia per gli ultimi accadimenti. Trovonon folle l'idea di puntare tutto su Sepe, sicuramen-te un prossimo, nuovo beniamino dei tifosi napole-tani.Antonio PETRAZZUOLO (Napoli Magazine) -I nomi che circolano non sono migliori di Reina, percui confermerei Reina.Mauro COMO (Sportal.it) - Troppo delicato ilruolo del portiere e gli attriti con De Laurentiis cree-rebbero pressione. Szczesny sarebbe stato perfetto,se integro Marchetti sarebbe una bella sfida perchéha le qualità.Patrizio ANNUNZIATA (NapoliSoccer.net) - Vaassolutamente confermato Reina almeno per que-st'anno come titolare e poi ancora un altro annocome chioccia per un portiere giovane da acquista-re quest'anno e farlo crescere alle sue spalle comepotrebbe essere Meret. Attualmente non ci sono ingiro portieri in grado di poter sostituire lo spagnolo,perchè l'unico papabile e cioè Szczesny sembraormai ad un passo dalla Juventus. Neto e Leno, i duenomi che attualmente circolano non credo siano daNapoli, soprattutto non hanno le giuste caratteristi-che per il gioco di Sarri.

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