COPIA NON VALIDA SENATO ACCADEMICO Verbale n. 03 … · Il dott. Giorgio TORDOLO ORSELLO lascia la...

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COPIA NON VALIDA COPIA NON VALIDA 1 SENATO ACCADEMICO Verbale n. 03 Adunanza del giorno 19 Aprile 2004 Presso la sede del Rettorato in Via Duomo 6 in Vercelli, nell’adunanza del 19 Aprile 2004, si è riunito il Senato Accademico dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro, con l’intervento dei componenti di seguito indicati: Il Rettore-Presidente Prof. Ilario VIANO Presente Il Preside della Facoltà di Economia: Prof. Cesare EMANUEL Il Preside della Facoltà di Giurisprudenza: Prof. Paolo GARBARINO Il Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia: Prof. Guido MONGA Il Preside della Facoltà di Scienze Politiche: Prof.ssa Maria Luisa BIANCO Il Preside della Facoltà di Farmacia: Prof. Aldo MARTELLI Il Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia: Prof. Edoardo TORTAROLO Il Preside della Facoltà di Scienze MM.FF.NN.: Prof. Fabio GASTALDI Assente giustificato Presente Presente Presente Presente Presente Presente I Rappresentanti del Dipartimento di Scienze Mediche: Prof. Emanuele ALBANO Prof. Gianni BONA Prof. Francesco PIA Presente Presente Presente Il Rappresentante del Dipartimento di scienze chimiche, alimentari, farmaceutiche e farmacologiche: Prof. Pier Luigi CANONICO Presente Il Rappresentante del Dipartimento di di studi per l’impresa e il territorio: Prof. Mario VALLETTA Presente Via Duomo, 6 – 13100 Vercelli Tel. 0161/261541 Fax 0161/210729

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COPIA NON VALIDA

COPIA NON VALIDA 1

SENATO ACCADEMICO

Verbale n. 03 Adunanza del giorno 19 Aprile 2004

Presso la sede del Rettorato in Via Duomo 6 in Vercelli, nell’adunanza del 19 Aprile 2004, si è riunito il Senato Accademico dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro, con l’intervento dei componenti di seguito indicati: Il Rettore-Presidente Prof. Ilario VIANO Presente Il Preside della Facoltà di Economia: Prof. Cesare EMANUEL Il Preside della Facoltà di Giurisprudenza: Prof. Paolo GARBARINO Il Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia: Prof. Guido MONGA Il Preside della Facoltà di Scienze Politiche: Prof.ssa Maria Luisa BIANCO Il Preside della Facoltà di Farmacia: Prof. Aldo MARTELLI Il Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia: Prof. Edoardo TORTAROLO Il Preside della Facoltà di Scienze MM.FF.NN.: Prof. Fabio GASTALDI

Assente giustificato

Presente

Presente

Presente

Presente

Presente

Presente I Rappresentanti del Dipartimento di ScienzeMediche: Prof. Emanuele ALBANO Prof. Gianni BONA Prof. Francesco PIA

Presente Presente Presente

Il Rappresentante del Dipartimento di scienze chimiche, alimentari, farmaceutiche e farmacologiche: Prof. Pier Luigi CANONICO Presente Il Rappresentante del Dipartimento di di studi per l’impresa e il territorio: Prof. Mario VALLETTA Presente

Via Duomo, 6 – 13100 Vercelli Tel. 0161/261541 Fax 0161/210729

COPIA NON VALIDA

I Rappresentanti del Dipartimento di Studi Umanistici: Prof. Claudio CIANCIO Prof. Saverio LOMARTIRE

Presente Presente

I Rappresentanti del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Avanzate: Prof. Aldo VIARENGO Prof.ssa Lorenza SAITTA Prof. Leonardo CASTELLANI

Presente Presente Presente

Il Rappresentante del Dipartimento di Politiche Pubbliche e Scelte Collettive: Prof. Corrado MALANDRINO

Presente

Il Rappresentante del Dipartimento di Scienze Giuridiche ed Economiche: Prof. Michele GRAZIADEI

Presente

Il Rappresentante del Dipartimento di Ricerca Sociale e di Scienze Economiche e metodi quantitativi: Prof.ssa Anna Maria CARABELLI

Presente

I rappresentanti del Personale tecnico-amministrativo Dott. Giorgio TORDOLO ORSELLO Dott. Francesco Mario CELLERINO Dott. Paolo BRANCATO

Presente Presente Assente giustificato

I Rappresentanti degli Studenti Sig. Fabio MAGNONI Sig. Denis MAZZUCATO Sig. Luca GHIARDO

Presente Presente Presente

Partecipa alla seduta con voto consultivo e con funzioni di Segretario verbalizzante il

Direttore Amministrativo, Dott. Enzo FRAGAPANE. Partecipa alla seduta il Prof. Giovanni FRAQUELLI, delegato del Prof. Cesare EMANUEL. Assiste alla riunione la Sig.ra Chiara Viviani, dipendente dell’Ateneo categoria C1, al fine di

aiutare il Segretario a raccogliere i dati per la stesura del verbale. Constatata la presenza del numero legale alle ore 09.50 il Presidente dichiara aperta la seduta. Alle ore 10.00 entra a far parte del Senato il prof. Leonardo CASTELLANI. Alle ore 10.10 entra a far parte del Senato il prof. Michele GRAZIADEI. Alle ore 10.15 entrano a far parte del Senato i sig.ri Fabio MAGNONI e Denis MAZZUCATO. Il Sig. Denis MAZZUCATO lascia la seduta alle ore 11.30. Il prof. Francesco PIA lascia la seduta alle ore 15.20. Il prof. Gianni BONA e il sig. Fabio MAGNONI lasciano la seduta alle ore 15.30. Il prof. Michele GRAZIADEI lascia la seduta alle ore 15.40. Il dott. Giorgio TORDOLO ORSELLO lascia la seduta alle ore 16.55. Il prof. Giovanni FRAQUELLI e il dott. Francesco Mario CELLERINO lasciano la seduta alle ore

17.55.

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COPIA NON VALIDA La riunione è convocata con la lettera che si riporta: Prot. n. 9028 del 08.04.2004 tit. II cl. 3

Oggetto: Convocazione adunanza del Senato Accademico 19.04.2004

Si invitano le SS.LL. a partecipare alla adunanza del Senato Accademico che si terrà il giorno

Lunedì 19 Aprile 2004 alle ore 09,30 , Sala Consiglio – 1° piano - presso la sede dell’Università

degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”, Via Duomo 6 in Vercelli con il seguente

ordine del giorno:

1. Comunicazioni del Rettore-Presidente; 2. Approvazione del verbale della seduta del 8 Marzo; 3. Ratifica Decreti Rettorali d’Urgenza; 4. Regolamento di funzionamento della Commissione di Ateneo per le Biblioteche; 5. Sistema Bibliotecario di Ateneo: carta dei servizi delle biblioteche; 6. Statuto della Fondazione Universitaria;

7. Accordi, Convenzioni, Centri:

7.1 Convenzione Istitutiva del Centro Interateneo di Ricerca di Genomica in Endocrinologia

Pediatrica;

7.2 Intitolazione della Biblioteca interdipartimentale del Dipartimento di Politiche Pubbliche e

Scelte Collettive e del Dipartimento di Ricerca Sociale al Prof. Norberto Bobbio.

-………………………………………………………………………………………………… 8. Questioni relative al personale (professori e ricercatori):

8.1 Nulla osta Prof. Marcello DE GIOSA;

8.2 Nulla osta Dott. Enrico FERRERO;

8.3 Nulla osta Dott.ssa Stefania MONTANI;

8.4 Nulla osta Dott.ssa Simonetta SAMPO’;

8.5 Nulla osta Dott. Dario CORNO;

8.6 Nulla osta Dott. Dario CORNO;

8.7 Autorizzazione a risiedere fuori sede per il prof. Armando GENAZZANI;

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COPIA NON VALIDA 8.8 Modifica del Regolamento per il conferimento per affidamento o supplenza degli incarichi di

insegnamento.

-………………………………………………………………………………………………… 9. Questioni relative agli studenti: 9.1 Criteri per la contribuzione studentesca;

9.2 Abbreviazione di corso della studentessa Gardalini Menada;

9.3 Lauree specialistiche: criteri per il calcolo della media dei voti e del numero minimo di studenti;

9.4 Modifica dell'ordinamento didattico relativo alla II edizione del corso di Master universitario di

II livello in Medicina dei disastri attivato presso la Facoltà di Medicina e

Chirurgia";

9.5 Modifiche agli ordinamenti didattici e ai corsi di studio approvati con

modifiche dal CUN - Offerta Formativa anno accademico 2004/2005;

9.6 Dottorati di Ricerca;

9.7 Accordo di cooperazione con l’Università della Savoia;

-……………………………………………………………………………………………….. 10. Patrocini: 10.1 Giornata di prevenzione dei tumori della pelle – Rotary Club di Novara e Croce Rossa Italiana -………………………………………………………………………………………………… 11. Varie ed eventuali: -…………………………………………………………………………………………..……. L’occasione è gradita per porgere cordiali saluti.

IL RETTORE (Prof. Ilario VIANO) f.to Ilario Viano

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COPIA NON VALIDA Successivamente integrata dalla seguente: Prot. n. 10232 del 15.04.2004 tit. II cl. 3

Oggetto: Integrazione ordine del giorno Senato Accademico del 19.04.2004 Il Senato Accademico convocato con lettera prot. n. 9028 del 08.04.2004 discuterà e

delibererà sul seguente ulteriore argomento ad integrazione di quelli già indicati nella stessa lettera

di convocazione:

9. Questioni relative agli studenti: 9.8 Protocollo d’Intesa tra la Regione Piemonte, l’Università degli Studi di Torino e l’Università degli Studi del Piemonte Orientale per la definizione dei rapporti inerenti il Corso di Laurea universitario di Educatore professionale.

Distinti saluti.

IL RETTORE (Prof. Ilario VIANO)

f.to Ilario Viano

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COPIA NON VALIDA

INDICE 1. Comunicazioni del Rettore-Presidente; pag. 8 2. Approvazione del verbale della seduta del 8 Marzo pag. 8

9.6 Dottorati di Ricerca; pag. 9

3. Ratifica Decreti Rettorali d’Urgenza; pag. 23 4. Regolamento di funzionamento della Commissione di Ateneo per le Biblioteche; pag. 24 5. Sistema Bibliotecario di Ateneo: carta dei servizi delle biblioteche; pag. 29 6. Statuto della Fondazione Universitaria; pag. 34

7. Accordi, Convenzioni, Centri:

7.1 Convenzione Istitutiva del Centro Interateneo di Ricerca di Genomica in Endocrinologia

Pediatrica; pag. 42

7.2 Intitolazione della Biblioteca interdipartimentale del Dipartimento di Politiche Pubbliche e

Scelte Collettive e del Dipartimento di Ricerca Sociale al Prof. Norberto Bobbio. pag. 49

8. Questioni relative al personale (professori e ricercatori): 8.1 Nulla osta Prof. Marcello DE GIOSA; pag. 50

8.2 Nulla osta Dott. Enrico FERRERO; pag. 51

8.3 Nulla osta Dott.ssa Stefania MONTANI; pag. 52

8.4 Nulla osta Dott.ssa Simonetta SAMPO’; pag. 53

8.5 Nulla osta Dott. Dario CORNO; pag. 54

8.6 Nulla osta Dott. Dario CORNO; pag. 55

8.7 Autorizzazione a risiedere fuori sede per il prof. Armando GENAZZANI; pag. 56

8.8 Modifica del Regolamento per il conferimento per affidamento o supplenza degli incarichi di

insegnamento. pag. 57

9. Questioni relative agli studenti: 9.1 Criteri per la contribuzione studentesca; pag. 61

9.2 Abbreviazione di corso della studentessa Gardalini Menada; pag. 65

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COPIA NON VALIDA 9.3 Lauree specialistiche: criteri per il calcolo della media dei voti e del numero minimo di studenti;

pag. 66

9.4 Modifica dell'ordinamento didattico relativo alla II edizione del corso di Master universitario di

II livello in Medicina dei disastri attivato presso la Facoltà di Medicina e

Chirurgia"; pag. 68

9.5 Modifiche agli ordinamenti didattici e ai corsi di studio approvati con

modifiche dal CUN - Offerta Formativa anno accademico 2004/2005; pag. 70

9.7 Accordo di cooperazione con l’Università della Savoia; pag. 85

9.8 Protocollo d’Intesa tra la Regione Piemonte, l’Università degli Studi di Torino e l’Università degli Studi del Piemonte Orientale per la definizione dei rapporti inerenti il Corso di Laurea universitario di Educatore professionale. pag. 96 10. Patrocini: 10.1 Giornata di prevenzione dei tumori della pelle – Rotary Club di Novara e Croce Rossa Italiana pag. 103

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COPIA NON VALIDA Comunicazioni del Rettore-Presidente

Il Presidente rivolge il saluto ai componenti del Senato e apre la seduta comunicando che alla stessa sarà presente il prof. Alberto Martini, Presidente del Nucleo di Valutazione dell’Ateneo, invitato per illustrare la Relazione sulle proposte di attivazione dei dottorati di ricerca per il ciclo XX e per fornire chiarimenti e precisazioni. Il Presidente propone pertanto di modificare la trattazione dei punti all’ordine del giorno anticipando il punto 9.6.

Il Senato concorda. Il Presidente comunica che sul sito dell’Ufficio di Statistica del MIUR sono stati pubblicati i

dati relativi alla formazione post-laurea e che sono disponibili per la consultazione. Il Presidente riferisce degli incontri del prof. Ugo Perone con i rappresentanti degli Uffici

Relazioni Internazionali della Simon Fraser University e della University of British Columbia per stabilire eventuali collaborazioni nel campo della didattica e della ricerca.

Il Presidente prosegue illustrando gli allegati trasmessi via posta elettronica nei giorni precedenti il Senato tra i quali si trovano il documento elaborato dal CNVSU con alcune proposte per la costruzione di un nuovo modello per la ripartizione teorica del FFO e quello riguardante lo stato della didattica nei corsi di dottorato dell’anno accademico 2001/2002.

Il prof. Leonardo CASTELLANI entra a far parte del Senato alle ore 10.00. Il Presidente illustra i documenti e il questionario elaborati dal CIVR e comunica che il

giorno 11 maggio presso l’Aula Magna della Facoltà di Scienze M.F.N dell’Università di Torino si terrà un incontro di discussione sul tema della valutazione della ricerca scientifica negli Atenei. Il Presidente invita i componenti del Senato a partecipare.

Il Presidente riferisce al Senato dell’iniziativa promossa dalla CRUI, volta ad aprire e stimolare la discussione all’interno degli Atenei su quelle che sono le questioni prioritarie del sistema universitario: il ruolo degli Atenei e il loro il governo, la valutazione, il ruolo dei docenti e l’organizzazione della didattica e della ricerca. A tal fine è stato elaborato un questionario, che verrà distribuito a tutti i docenti unitamente a una password, che ne permetterà la compilazione e il conseguente invio alla segreteria della CRUI. Il Presidente propone al Senato di mettere in rete il questionario e contestualmente di organizzare momenti di discussione all’interno delle Facoltà.

I proff. Maria Luisa Bianco, Aldo Martelli, Guido Monga, Paolo Garbarino e Corrado Malandrino chiedono la parola su questo argomento.

OMISSIS Il prof. Michele GRAZIADEI entra a far parte del Senato alle ore 10.10.

OMISSIS I signori Fabio MAGNONI e Denis MAZZUCATO entrano a far parte del Senato alle

ore 10.15. OMISSIS

****************** 2. Approvazione del verbale della seduta del 8 Marzo 2004: 2/2004/2

OMISSIS

******************

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COPIA NON VALIDA 3/2004/9.6 Dottorati di Ricerca DIVISIONE GESTIONE RISORSE ECONOMICHE E CONTROLLO

OMISSIS

Il sig. Denis MAZZUCATO lascia la seduta alle ore 11.30.

OMISSIS

Il prof. Alberto MARTINI lascia la seduta alle ore 13.00. Il dott. Francesco Mario CELLERINO lascia momentaneamente la seduta alle ore

13.00. OMISSIS

IL SENATO ACCADEMICO

VISTA la legge 3.07.1998, n. 210 recante in rubrica “Norme per il reclutamento dei

Ricercatori e dei professori universitari di ruolo”; VISTA la Legge 19.11.1990, n. 341 recante in rubrica “Riforma degli ordinamenti

didattici universitari”; VISTO il D.M. 30.04.1999, n. 224 recante in rubrica “Regolamento in materia di

dottorato di ricerca”; VISTO l’art. 3 del D.M. n. 509 del 03.11.1999 concernente l’autonomia didattica degli

Atenei; VISTO il D.M. del 10.10.2003, pubblicato in G.U. n. 290 del 15.12.2003, concernente i

criteri per la ripartizione tra le Università e gli Istituti Universitari delle risorse destinate al finanziamento delle borse di studio per i corsi di dottorato di ricerca e per i corsi post-laurea;

VISTO il D.R. n. 368 del 17.09.2002 di emanazione del Regolamento di Ateneo in Materia di dottorato di ricerca e successive integrazioni e modificazioni;

VISTO lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” emanato con D.R. n. 539 del 12.12.2001 come modificato dal D.R. 67 del 24.02.2003;

VISTO il Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità emanato con D.R. 475 del 30.12.2003;

VISTA la deliberazione 2/2004/10.7 del Senato Accademico dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro” del 8 marzo 2004;

VISTA la relazione del Nucleo di Valutazione di Ateneo in merito alla valutazione dei requisiti di idoneità delle sedi dei corsi di dottorato di ricerca proposti per l’a.a. 2004-2005 – ciclo XX;

PRESO ATTO che la valutazione dei requisiti di idoneità delle sedi dei corsi di dottorato di ricerca è stata svolta dal Nucleo di Valutazione ai sensi dell’art. 2 del Regolamento di Ateneo in materia di dottorato di ricerca;

SENTITO il Direttore Amministrativo con voto espresso nella forma di legge, a maggioranza

DELIBERA

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1. di approvare la relazione del Nucleo di Valutazione in merito alle proposte di istituzione dei corsi di Dottorati di Ricerca per l’anno accademico 2004-2005 (ciclo XX); 2. di istituire i seguenti Dottorati proponendo di assegnare, sulla base della graduatoria di cui alla tabella 7 della relazione del Nucleo di Valutazione, 3 borse di studio ai primi 3 dottorati della graduatoria (Medicina Molecolare, Scienza delle Sostanze Bioattive, Filosofia del Linguaggio) e 2 borse ai dottorati in Scienze Ambientali, Scienze Chimiche e in Filosofia; di proporre di non assegnare borse di studio ai Dottorati collocati al settimo e ottavo posto della graduatoria (Scienze Storiche, Tradizioni Linguistico-Letterarie); 3. di proporre di destinare una risorsa economica pari ad almeno una borsa ai dottorati in consorzio.

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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DEL PIEMONTE ORIENTALE “AMEDEO AVOGADRO”

Relazione del Nucleo di Valutazione sulle proposte di attivazione dei dottorati di ricerca

per il ciclo XX

Nucleo di Valutazione di Ateneo

8 aprile 2004

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Premessa

La presente relazione viene rilasciata ai sensi del D.M. n. 224 del 30 Aprile 1999, art. 3 comma 2 e del Regolamento in materia di dottorato di ricerca dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale, secondo cui il Nucleo di Valutazione di Ateneo è tenuto annualmente a verificare la sussistenza dei requisiti di idoneità per l’attivazione dei corsi di dottorato di ricerca. La relazione è basata sulle informazioni raccolte dal Nucleo di Valutazione allo scopo di valutare le proposte di attivazione dei corsi di dottorato con sede amministrativa presso il Piemonte Orientale per il “ciclo XX” (a.a. 2004/2005).

Per condurre tale valutazione il Nucleo ha sottoposto ai Dipartimenti proponenti una scheda informativa. In tale scheda si richiedeva ai Dipartimenti di specificare in dettaglio la motivazioni per il rinnovo dei dottorati, il percorso formativo previsto, le tematiche di ricerca affrontate, le strutture scientifiche e di laboratorio a disposizione, il profilo scientifico e la produzione di ricerca di tutti i membri del collegio dei docenti. Per mezzo di tali schede sono state inoltre raccolte informazioni dettagliate sui cicli già attivati e sulle attività didattiche e di ricerca svolte nel loro ambito. L’accurata compilazione da parte dei Dipartimenti ha fornito al Nucleo ampio materiale per la propria valutazione.

Criteri adottati dal Nucleo nella valutazione delle proposte di dottorato per il ciclo XX

Nel valutare le proposte di dottorato per il XX ciclo, il Nucleo si è posto due compiti distinti: (a) verificare la sussistenza dei requisiti di idoneità dei corsi proposti, così come imposto dalla normativa vigente; e (b) assegnare una valutazione del merito alle proposte presentate in modo da offrire al Senato Accademico un possibile elemento per decidere sulla destinazione dei finanziamenti per le borse di dottorato. La Tabella 1 contiene la lista dei dottorati proposti per l’attivazione per il XX ciclo, il Dipartimento proponente e l’indicazione dei precedenti cicli per cui questi stessi dottorati sono stati attivati.

Tabella 1: Dottorati proposti per il XX ciclo e cicli precedenti attivati

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Cicli attivati Dipartimento proponente Denominazione dottorato

XV XVI XVII XVIII XIX

Scienze Mediche Medicina Molecolare

Scienze Chimiche Alimentari Farmaceutiche e Farmacologiche Scienze delle sostanze bioattive

Scienze dell’Ambiente e della Vita Scienze Ambientali

Scienze dell’Ambiente e della Vita Scienze e Tecnologie Avanzate

Scienze Chimiche

Filosofia del Linguaggio

Filosofia

Scienze Storiche Studi Umanistici

Tradizioni Linguistico Letterarie

A. La sussistenza dei requisiti di idoneità Per identificare i criteri operativi con cui condurre la verifica dei requisiti di idoneità, il Nucleo ha fatto diretto riferimento alla normativa vigente, ed in particolare all’art. 3, comma 2 del D.M. 224/99, ripreso dall’art. 2, comma 6 del Regolamento di Ateneo in materia di dottorato di ricerca approvato con D.R. n. 368 del 17.09.2002. La Tabella 2 contiene un’illustrazione schematica dei requisiti di idoneità previsti dalla normativa e la traduzione operativa che ne è stata data dal Nucleo. I criteri illustrati nella Tabella 2 sono stati verificati per ciascuna delle otto proposte di dottorato presentate da cinque dipartimenti dell’Ateneo.

Tabella 2: Corrispondenza tra requisiti di idoneità previsti dalla normativa e criteri adottati dal Nucleo di Valutazione

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COPIA NON VALIDA

requisiti di idoneità previsti dalla normativa criteri adottati dal Nucleo

a) presenza nel collegio dei docenti di un congruo numero di professori e ricercatori dell'area scientifica di riferimento del corso

numero di docenti superiore a dieci (di cui almeno sette del Piemonte Orientale)

b) disponibilità di adeguate risorse finanziarie e di specifiche strutture operative e scientifiche per il corso e per l’attività di studio e di ricerca dei dottorandi

disponibilità di risorse documentata nelle apposite sezioni della domanda di attivazione

c1) previsione di un coordinatore responsabile dell’organizzazione del corso Indicazione del nome del coordinatore

c2) previsione di un collegio di docenti e di tutori in numero proporzionato ai dottorandi

rapporto tra numero di docenti nel collegio e numero di dottorandi iscritti ai cicli attivi superiore a uno su due

c3) previsione di un collegio di docenti con documentata produzione scientifica nell’ultimo quinquennio nell’area di riferimento del corso

produzione scientifica documentata nelle apposite sezioni della domanda di attivazione

d) possibilità di collaborazione con soggetti pubblici o privati, italiani o stranieri, che consenta ai dottorandi lo svolgimento di esperienze in un contesto di attività lavorative

possibilità di collaborazione documentata nelle apposite sezioni della domanda di attivazione

e) previsione di percorsi formativi orientati all'esercizio di attività di ricerca di alta qualificazione presso università, enti pubblici o soggetti privati

percorsi formativi adeguatamente documentati nelle apposite sezioni della domanda di attivazione

f) attivazione di sistemi di valutazione relativi alla permanenza dei requisiti di cui al comma 3 dell'art. 2 D.M. 224/99 (requisiti di idoneità ) e alla rispondenza del corso agli obiettivi formativi di cui all'art. 4 del D.M. 224/99

rendicontazione dettagliata delle attività svolte negli anni precedenti di tutti i cicli attivi

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COPIA NON VALIDA La Tabella 3 contiene i risultati della verifica dei requisiti. Il Nucleo ha giudicato tutte le proposte presentate soddisfacenti dal punto di vista dei requisiti di idoneità previsti dalla normativa vigente. Tabella 3: Risultati della verifica dei requisiti di idoneità

criterio adottato Medicina Molecolare

Scienze delle

Sostanze Bioattive

Scienze Ambientali

Scienze Chimiche Filosofia

Filosofia del

Linguaggio

Scienze Storiche

Tradizioni Linguistico - Letterarie

numero di docenti superiore a 10 (di cui almeno 7 dell'UPO)

26 di cui 26 UPO

25 di cui 25 UPO

22 di cui 21 UPO

14 di cui 14 UPO

16 di cui 13 UPO

13 di cui 7 UPO

10 di cui 10 UPO

12 di cui 9 UPO

disponibilità di risorse documentata nella domanda di attivazione sì sì sì sì sì sì sì sì

nome del coordinatore Dianzani Sorba Berta Osella Bianchi Marconi Tortarolo Tabacco

rapporto tra numero di docenti nel collegio e numero di dottorandi

iscritti ai cicli attivi superiore a 1/2 1,18 1,39 0,88 1,00 2,00 1,14 3,33 2,00

produzione scientifica documentata nella domanda di attivazione sì sì sì sì sì sì sì sì

possibilità di collaborazione documentata nella domanda di

attivazione sì sì sì sì sì sì sì sì

percorsi formativi adeguatamente documentati nella domanda di

attivazione sì sì sì sì sì sì sì sì

rendicontazione dettagliata delle attività svolte negli anni precedenti

di tutti i cicli attivi sì sì sì sì sì sì sì sì

B. Valutazione del merito delle proposte presentate Il secondo compito del Nucleo è stato quello di assegnare “punteggi” per una valutazione del merito delle proposte presentate. Nel determinare i criteri da seguire per condurre tale valutazione, il Nucleo ha seguito le priorità indicate dal Comitato Nazionale per la Valutazione del Sistema Universitario (CNVSU) nel suo documento 10/03. Questo in considerazione del fatto che in futuro la consistenza della risorse assegnate agli Atenei per il finanziamento dei dottorati dipenderà anche dall’aderenza da parte dell’Ateneo alle priorità fissate dal CNVSU. La Tabella 4 contiene l’illustrazione delle priorità indicate dal CNVSU e il metodo utilizzato dal Nucleo per tradurre queste priorità in criteri di valutazione. L’ultima colonna della Tabella 4 contiene il peso che il Nucleo suggerisce per ciascun criterio. Tuttavia, altri due insiemi alternativi di pesi verranno utilizzati in seguito, per mostrare come la graduatoria finale sia poco sensibile ai pesi utilizzati.

COPIA NON VALIDA 15Tabella 4 - Priorità indicate dal CNVSU, criteri e pesi suggeriti dal Nucleo di Valutazione

COPIA NON VALIDA

priorità indicata dal CNVSU criterio adottato dal Nucleo commento peso

a) contrastare l’eccessiva frammentazione dei dottorati con iniziative di accorpamento

1/numero di dottorati per FacoltàIl criterio tende a premiare le Facoltà che limitano il numero di richieste di attivazione

7,5%

b) concentrare le attività didattiche in una sola sede relativamente ai dottorati consorziati

1 se didattica concentrata in unica sede;

0 se didattica frammentata su più sedi

Il criterio non è discriminante in quanto tutte le richieste presentate soddisfano il requisito

7,5%

c) incoraggiare la ricerca di fonti esterne di finanziamento al dottorato

(numero borse esterne ottenute a partire dal XVI ciclo) / (numero di cicli di dottorato attivati a partire

dal XVI ciclo)

Il criterio premia la capacità di autofinanziamento dei dottorati, che il Nucleo ritiene fondamentale in una fase di risorse decrescenti provenienti dal Ministero

27,5%

numero mesi/borsa utilizzati per l'estero negli ultimi 4 cicli (cicli

XV, XVI , XVII, XVIII) / numero studenti iscritti ai cicli XV, XVI,

XVII

Il criterio premia i dottorati i cui dottorandi hanno passato periodi significativi all’estero

15%

d) incentivare la mobilità dei dottorandi

numero dottorandi laureati in altri atenei / numero totale dottorandi

(ultimi 4 cicli)

Il criterio premia i dottorati che non si limitano ad attrarre i laureati della propria Facoltà

15%

e) condurre una valutazione periodica della produzione scientifica dei dottorandi secondo le modalità appropriate alle aree scientifico-disciplinari

giudizio del Nucleo sul sistema utilizzato per incentivare e

valutare la produzione scientifica dei dottorandi

Il criterio premia i dottorati che mostrano di valorizzare la produzione scientifica dei propri dottorandi

10%

f) incentivare la internazionalizzazione dei dottorati incoraggiando serie iniziative di collaborazione con qualificati atenei stranieri

giudizio del Nucleo sulle iniziative di collaborazione con Atenei

stranieri

Il criterio premia i dottorati che documentano collaborazioni significative con Atenei stranieri

10%

g) promuovere il conseguimento del titolo di dottore di ricerca in età giovanile per evitare un inserimento tardivo nella realtà professionale

30 - età media di dottorandi al momento dell'iscrizione negli

ultimi quattro cicli (corretta per le lauree ultraquadriennali)

Il criterio premia i dottorati che attraggono studenti più giovani, tenuto conto della durata ufficiale delle lauree

7,5%

Somma dei pesi 100%

La formazione della graduatoria di merito richiede tre passaggi distinti: L’assegnazione dei punteggi a ciascun dottorato secondo ciascun criterio La trasformazione di questi punteggi in un’unità di misura omogenea L’applicazione dei pesi ai punteggi omogeneizzati

B.1 Assegnazione dei punteggi secondo i singoli criteri La Tabella 5 contiene i punteggi assegnati a ciascun dottorato per ciascun criterio. Si rileva come, tranne per i criteri e) ed f), il punteggio risulti dalla semplice applicazione della formula illustrata nella Tabella 4. Per i criteri e) ed f) non si è potuto ricorrere ad una formula e si è utilizzato un giudizio formulato dal Nucleo di valutazione secondo una scala da 1 a 5, i cui i valori numerici corrispondono ai seguenti giudizi: 5 = ottimo; 4 = buono; 3 = discreto; 2 =

COPIA NON VALIDA 16

COPIA NON VALIDA carente; 1 = molto carente. Le Tabelle A.1 e A.2 allegate a questa relazione riportano per esteso la motivazione dei punteggi assegnati dal Nucleo su questi due criteri. Tabella 5 - Punteggi assegnati a ciascun dottorato sulla base dei singoli criteri

Criterio adottato Medicina Molecolare

Scienze delle

Sostanze Bioattive

Scienze Ambientali

Scienze Chimiche Filosofia

Filosofia del

Linguaggio

Scienze Storiche

Tradizioni Linguistico - Letterarie

1/numero di dottorati per Facoltà 1/1= 1 1/1= 1 1/2= 0,5 1/2= 0,5 1/4= 0,25 1/4= 0,25 1/4= 0,25 1/4= 0,25

1 se didattica concentrata in unica sede;

0 se didattica frammentata su più sedi 1 1 1 1 1 1 1 1

(numero borse esterne ottenute a partire dal XVI ciclo) / (numero di cicli di dottorato attivati a partire dal XVI ciclo)

9/4 = 2,25

12,5/4 = 3,13

7,5/4 = 1,88

3,5/3 = 1,17

1/2 = 0,50

1/3 = 0,33

1/1 = 1,00

1/2 = 0,50

numero mesi/borsa utilizzati per l'estero negli ultimi 4 cicli (cicli XV, XVI , XVII, XVIII) / numero studenti iscritti ai cicli

XV, XVI, XVII

43/14 = 3,07

3/12 = 0,25

12/13 = 0,92

4/9 = 0,44

12/3 = 4,00

21/8 = 2,63

0/3 = 0,00

0/6 = 0,00

numero dottorandi laureati in altri atenei / numero totale dottorandi (ultimi 4 cicli,

escluso ciclo XIX)

12/23 = 0,65

5/20 = 0,25

9/31 = 0,29

2/14 = 0,14

3/8 = 0,38

15/15 = 1,00

2/3 = 0,67

3/6 = 0,50

giudizio del Nucleo sul sistema utilizzato per incentivare e valutare la produzione scientifica dei dottorandi*

4 3 3 4 3 2 2 2

giudizio del Nucleo sulle iniziative di collaborazione con Atenei stranieri* 5 3 3 3 3 5 3 3

30 - età media di dottorandi al momento dell'iscrizione negli ultimi quattro cicli (corretta per le lauree

ultraquadriennali)

30-26,52=

3,48

30-25,95=

4,05

30-26,50=

3,50

30-24,14=

5,86

30-26,75=

3,25

30-26,67=

3,33

30-29,33=

0,67

30-26,50=

3,50

* Secondo la scala: 5 = ottimo; 4 = buono; 3 = discreto; 2 = carente; 1 = molto carente. Le Tabelle A.1 e A.2 contengono la motivazione dei punteggi assegnati. B.2 Trasformazione dei punteggi in un’unità di misura omogenea Ai punteggi riportati nella Tabella 5 non possono essere applicati direttamente i pesi, in quanto i punteggi sono espressi in unità di misura diverse. Ad esempio, il terzo criterio è espresso in termini di “numero di borse esterne per ciclo attivato” (e varia da 0,5 a 3,13), mentre il quinto criterio è espresso come “proporzione di dottorandi provenienti da altri Atenei” (e varia da 0,14 a 1). Questi punteggi devono quindi essere trasformati in un’unità di misura omogenea. La scelta del tipo di trasformazione utilizzata implica qualche grado di arbitrarietà, per cui si è proceduto a trasformare i punteggi utilizzando due metodi, quello della “standardizzazione” e quello della “percentuale del massimo”. Il primo produce una graduatoria finale molto più dispersa del secondo metodo.

COPIA NON VALIDA 17

COPIA NON VALIDA La “standardizzazione” è stata operata sottraendo a ciascun punteggio la media del criterio e dividendo per la deviazione standard del criterio, secondo la seguente formula.

Punteggio omogeneo = (punteggio grezzo – media del criterio) / (deviazione standard del criterio)

La “percentuale del massimo” è stata operata dividendo ciascun punteggio per il massimo osservato tra gli otto dottorati e moltiplicando per 100, secondo la seguente formula

Punteggio omogeneo = 100*(punteggio grezzo) / (massimo osservato per il criterio) La Tabella 6 riporta nelle due prime colonne la media e la deviazione standard per ciascun criterio, utilizzate per il metodo della standardizzazione, e nella terza colonna il massimo osservato per ciascun criterio, utilizzato nel metodo “percentuale del massimo”. Tabella 6 - Ingredienti dei metodi alternativi per produrre le graduatorie finali

Metodo della “standardizzazione”

Metodo della “percentuale del

massimo” Insiemi alternativi di pesi

criterio Media Deviazione standard

Punteggio massimo

Pesi suggeriti dal Nucleo

Pesi con età = 0% e

borse esterne = 25%

Pesi uguali per tutti i

criteri

1/numero di dottorati per Facoltà 0,5 0,306 1,000 7,5% 10,0% 12,5%

didattica concentrata in unica sede 1 0 1,000 7,5% 10,0% 12,5%

borse esterne ottenute a partire dal

XVI ciclo 1,344 0,927 3,125 27,5% 25,0% 12,5%

mesi/borsa utilizzati per l'estero 1,414 1,476 0,222 15,0% 15,0% 12,5%

% dottorandi laureati in altri atenei 0,485 0,262 1,000 15,0% 15,0% 12,5%

valutazione della produzione scientifica

dei dottorandi 2,875 0,781 4,000 10,0% 12,5% 12,5%

iniziative di collaborazione con

Atenei stranieri 3,5 0,866 5,000 10,0% 12,5% 12,5%

30 - età media dei dottorandi 3,455 1,321 5,860 7,5% 0,0% 12,5%

100% 100% 100%

B.3 Applicazione dei pesi ai punteggi omogeneizzati

COPIA NON VALIDA 18

COPIA NON VALIDA La Tabella 6 riporta nelle ultime tre colonne tre insiemi alternativi di pesi, tra gli infiniti possibili. La quarta colonna contiene i pesi suggeriti dal Nucleo di Valutazione. La quinta colonna contiene una variazione rispetto ai pesi suggeriti dal Nucleo, in cui il criterio dell’età dei dottorandi ottiene peso zero e il criterio dei finanziamenti esterni ha peso 25% e queste riduzioni sono compensate aumentando il peso dei criteri con peso più basso. La sesta colonna contiene invece una variazione radicale rispetto ai pesi suggeriti dal Nucleo: tutti i criteri ricevono lo stesso peso uguale a 12,5%. Sono così ottenibili sei graduatorie, tre basate sul metodo della standardizzazione, tre basate sul metodo della percentuale del massimo, mentre all’interno di ciascuna tripla le differenze dipendono dai pesi adottati. Si fa notare come i punteggi finali ottenuti con il metodo della

standardizzazione sommerebbero a zero, per cui ad alcuni punteggi maggiori di zero si accompagnerebbero necessariamente punteggi minori di zero. È stata perciò aggiunta una costante di 100 a tutti i punteggi totali, così da ovviare al problema dei punteggi negativi. La Tabella 7 contiene le sei graduatorie così ottenute.

Metodo per omogeneiz-

zare le unità di misura

Pesi utilizzati Medicina

Molecolare

Scienze Sostanze Bioattive

Filosofia del

Linguaggio

Scienze Ambientali

Scienze Chimiche Filosofia Scienze

Storiche

Tradizioni Linguistico - Letterarie

Suggeriti dal Nucleo 197 139 111 96 88 83 47 39

Età = 0% e Borse

esterne = 25%

207 134 114 93 77 84 57 34

Pesi uguali per tutti i

criteri

Punteggio finale

195 124 117 89 107 88 34 46

Nucleo 1 2 3 4 5 6 7 8 Età = 0% 1 2 3 4 6 5 7 8

Standardiz-zazione

Pesi uguali

Posizione in

graduatoria 1 2 3 5 4 6 8 7

Suggeriti dal Nucleo 81 66 56 54 49 52 40 37

Età = 0% e Borse

esterne = 25%

84 67 59 55 48 54 44 38

Pesi uguali per tutti i

criteri

Punteggio finale

84 67 64 57 59 59 43 45

Nucleo 1 2 3 4 6 5 7 8 Età = 0% 1 2 3 4 6 5 7 8

Percentuale del

massimo

Pesi uguali

Posizione in

graduatoria 1 2 3 6 4 4 8 7

Tabella 7 - Graduatorie finali ottenute con due metodi alternativi per omogeneizzare le unità di misura e tre insiemi alternativi di pesi

COPIA NON VALIDA 19

COPIA NON VALIDA La Tabella 7 mostra chiaramente come la posizione finale dei singoli dottorati sia solo marginalmente influenzata dalla scelta dei pesi e dal metodo usato per la omogeneizzazione dell’unità di misura. In tutte e sei le graduatorie i dottorati in Medicina Molecolare, Scienze delle Sostanze Bioattive e Filosofia del Linguaggio occupano chiaramente i primi tre posti, indipendentemente dal metodo e dai pesi utilizzati. Seguono tre dottorati (Scienze Ambientali, Scienze Chimiche e Filosofia), la cui posizione relativa è invece sensibile al metodo e ai pesi adottati. Infine, i dottorati in Scienze Storiche e in Tradizioni Linguistico – Letterarie si scambiano le ultime due posizioni, staccandosi però nettamente dai tre precedenti.

COPIA NON VALIDA 20

COPIA NON VALIDA Tabella A.1: Motivazioni dei punteggi assegnati dal Nucleo di Valutazione al sistema utilizzato per

incentivare e valutare la produzione scientifica dei dottorandi

Punteggio Motivazione del punteggio

Medicina Molecolare 4

Sono indicati in modo chiaro ed esauriente i diversi criteri in base ai quali la produzione scientifica dei dottorandi viene valutata (nello specifico i dottorandi devono ottenere almeno 3 pubblicazioni su riviste internazionali con "referee" ed "impact factor" e presentare una dettagliata relazione sull’attività di ricerca svolta).

Scienze delle Sostanze Bioattive 3 La valutazione è effettuata dal Collegio dei Docenti sulla base dei seminari tenuti dai dottorandi.

Non è specificato, tuttavia, attraverso quali criteri venga dato il giudizio sulla produzione scientifica.

Scienze Ambientali 3 Sono esplicitate le occasioni formali in cui i dottorandi sono tenuti a relazionare sulla loro produzione scientifica; mancano i riferimenti ai criteri di giudizio sulle caratteristiche della produzione scientifica.

Scienze Chimiche 4 Sono esplicitate formalmente le diverse caratteristiche della produzione scientifica dei dottorandi che saranno giudicate dal Collegio dei Docenti, nonché le occasioni formali e strutturate (relazione annuale) in cui i dottorandi sono tenuti a relazionare sulla loro produzione scientifica.

Filosofia 3 Sono esplicitate le occasioni formali in cui i dottorandi sono tenuti a relazionare sulla loro produzione scientifica; mancano i riferimenti ai criteri di giudizio sulle caratteristiche della produzione scientifica.

Filosofia del Linguaggio 2 Non è esplicitato alcun criterio formale in base al quale viene valutata la performance dei

dottorandi (né è quindi indicato alcun criterio per valutare la produzione scientifica dei dottorandi).

Scienze Storiche 2 Non è esplicitato alcun criterio formale in base al quale viene valutata la performance dei dottorandi (né è quindi indicato alcun criterio per valutare la produzione scientifica dei dottorandi).

Tradizioni Linguistico -

Letterarie 2 Non è esplicitato alcun criterio formale in base al quale viene valutata la performance dei

dottorandi (né è quindi indicato alcun criterio per valutare la produzione scientifica dei dottorandi).

COPIA NON VALIDA 21

COPIA NON VALIDA Tabella A.2: Motivazioni dei punteggi assegnati dal Nucleo di Valutazione alle iniziative di

collaborazione con Atenei stranieri

Punteggio Motivazione del punteggio

Medicina Molecolare 5

E' previsto l'obbligo di formazione all'estero per almeno 6 mesi; vi sono incentivi ad effettuare soggiorni brevi in laboratori stranieri; vige l'obbligo di partecipare attivamente ad almeno un congresso internazionale, come l'obbligo di produrre almeno tre pubblicazioni su riviste internazionali. L'internazionalizzazione risulta chiaramente come obiettivo prioritario

Scienze delle Sostanze Bioattive 3

Si prevede un soggiorno obbligatorio all'estero e alcuni docenti stranieri risultano integrati nella didattica. Tuttavia, l'internazionalizzazione non risulta chiaramente come obiettivo prioritario del dottorato

Scienze Ambientali 3 Sono invitati stabilmente 3 professori stranieri, ma le permanenze all'estero paiono limitate; la scheda suppletiva riporta un lungo elenco di Università ed Enti di ricerca stranieri con cui si prospettino future collaborazioni, ma nulla pare specificato circa le modalità con cui tali collaborazioni possano essere inserite nel percorso formativo dei dottorandi

Scienze Chimiche 3 Si evince la partecipazione a scuole internazionali; il riferimento all'utilizzo dei fondi UE appare un po' generico; è raccomandata la partecipazione dei dottorandi ad iniziative di Atenei stranieri, senza però una specifica indicazione delle collaborazione strutturate in essere o in divenire.

Filosofia 3 Viene raccomandata la partecipazione dei dottorandi ad iniziative promosse da Atenei stranieri; mancano riferimenti specifici alle collaborazioni strutturate in essere ed alle specifiche iniziative intraprese.

Filosofia del Linguaggio 5

Si evince un rapporto stabile con un Ateneo francese nell'ambito del Programma Vinci; la didattica è aperta ad alcuni studenti francesi; i dottorandi sono obbligati ad effettuare ricerche all'estero per almeno un anno; l'internazionalizzazione è definito come obiettivo prioritario.

Scienze Storiche 3 I riferimenti sulle opportunità di inserimento di studenti in programmi stranieri risultano molto generici

Tradizioni Linguistico -

Letterarie 3 Si rileva un rapporto stabile con l'Università di Berna; tuttavia, non si evince una specifica

indicazione di altre collaborazione strutturate in essere o in divenire

COPIA NON VALIDA 22

COPIA NON VALIDA 3. Ratifica Decreti Rettorali d’urgenza: 3/2004/3.1

Il Presidente illustra il sottoriportato decreto d’urgenza specificandone le motivazioni.

Decreto Rettorale d’urgenza Repertorio Nr. 13 Del 15/03/2004 Titolo I Classe 14 Protocollo Nr. 6709

IL RETTORE VISTO il Decreto Rettorale n. 539 del 12.12.2001 di emanazione dello Statuto dell’Università

degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro”, come modificato dal D.R. n. 67 del 24.02.2003;

VISTO in particolare l’ art. 12 lettera g ) dello Statuto di Ateneo; VISTA la deliberazione n. 9/2000/11-1 del 19/06/2000 del Senato Accademico relativa alle linee guida per la concessione di patrocinio e per l’erogazione di contributi a convegni/congressi; VISTA la richiesta di Patrocinio, trasmessa dal Prof.. Aldo Martelli, per la giornata sulla

“Sicurezza Alimentare” che terrà a Novara il 31 Marzo 2004.

CONSIDERATO che i tempi di concessione del patrocinio alla manifestazione sono brevi e non coerenti relativamente all’organizzazione della stessa con la programmata seduta del Senato Accademico prevista per il 19 Aprile p.v.;

CONSIDERATO il carattere scientifico / culturale e soprattutto l’interesse sociale del Convegno

organizzato a Novara dal Centro Intertateneo per la Sicurezza , la Qualità e la Tipicità degli alimenti;

CONSIDERATA l’ urgenza relativa all’ organizzazione dello stesso Convegno; CONSIDERATO ogni opportuno elemento;

DECRETA 1 ) di concedere il Patrocinio alla giornata sulla “Sicurezza Alimentare” che si terrà a Novara il

31 Marzo 2004.

Vercelli, 15 Marzo 2004

COPIA NON VALIDA 23

COPIA NON VALIDA

IL RETTORE Prof. ILARIO VIANO

Il Senato Accademico all’unanimità ratifica il suddetto decreto.

****************** 4. Regolamento di funzionamento della Commissione di Ateneo per le Biblioteche; 3/2004/4 DIVISIONE AFFARI GENERALI E DEL PERSONALE Ufficio Affari Generali e Concorsi Vercelli, 15 aprile 2004

Al Presidente del Senato Accademico

Lo Statuto dell’Università del Piemonte Orientale, emanato con D.R. n. 539 del 12.12.2001, come modificato dal D.R. n. 67 del 24.02.03 disciplina all’art. 40 l’istituzione del Sistema Bibliotecario di Ateneo e della Commissione di Ateneo per le Biblioteche come organo collegiale. Tale organo necessita di dotarsi di un regolamento per il proprio funzionamento. Il Regolamento della Commissione di Ateneo per le Biblioteche, approvato dalla Commissione in data 5.02.04, viene sottoposto, ai sensi dell’art. 13 dello Statuto, all’esame ed all’approvazione di codesto Senato Accademico, proponendo però le seguenti osservazioni relative alla legittimità di alcuni articoli:

art. 5: tale articolo contrasta con l’art. 4 del Regolamento Generale d’Ateneo, che stabilisce che “le assemblee sono validamente costituite se è presente la maggioranza degli aventi diritto detratti gli assenti giustificati”, quindi va cassata la frase:”eventuali giustificazioni non concorrono ad abbassare il quorum richiesto”; vanno aggiunte le frasi: “detratti gli assenti giustificati” e “il numero dei presenti non può comunque essere inferiore a 1/3 degli aventi diritto”.

Art. 6: sarebbe opportuno così modificare l’articolo: occorre cassare la frase “salvo ratifica da parte del Senato Accademico e del Consiglio di Amministrazione ovvero verifica di conformità” e aggiungere: “il verbale viene approvato nella seduta successiva”.

Art 16: occorre così modificare l’articolo: “la Commissione è dotata di una sua sede autonoma, che può coincidere con l’Ufficio del Coordinatore.”

Art19: dovrebbe essere cassato in quanto la Commissione di Ateneo per le Biblioteche non è Centro di Gestione Autonoma.

Art.20: dovrebbe essere così modificato: “fino alla configurazione della Commissione d’Ateneo per le Biblioteche quale centro di gestione autonoma, alla gestione amministrativa delle risorse finanziarie assegnate alla Commissione stessa provvede l’Amministrazione attraverso una specifica voce di bilancio, e sulla stessa si può operare tramite specifica indicazione da parte del Presidente della Commissione.

Cassando l’articolo 19, la numerazione finale del Regolamento cambia.

Il RESPONSABILE DELL’UFFICIO AFFARI GENERALI E CONCORSI

(Dott.ssa Michela Dovano) f.to Michela Dovano

COPIA NON VALIDA 24

COPIA NON VALIDA

OMISSIS

IL SENATO ACCADEMICO

VISTO lo Statuto dell’Università emanato con Decreto Rettorale n.539 del 12/12/2001, come modificato dal Decreto Rettorale n. 67 del 24.02.2003, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 72 del 27/03/2003 - serie generale, in particolare l’art. 40;

VISTO il Regolamento Generale d’Ateneo emanato con D.R. n. 3 del 17/01/2003 ed in

particolare l’art. 29 e l’art. 30; CONSIDERATA la necessità che la Commissione di Ateneo per le Biblioteche si doti di un

regolamento interno; VISTO l’estratto del verbale della Commissione di Ateneo per le Biblioteche del

05.02.04, con il quale è stato approvato il Regolamento della Commissione di Ateneo per le Biblioteche;

VISTE le osservazioni proposte dall’Ufficio Affari Generali e Concorsi; SENTITO il Direttore Amministrativo con voto espresso nella forma di legge, a maggioranza

DELIBERA

Art. 1

di approvare il Regolamento della Commissione di Ateneo per le Biblioteche nel testo sotto riportato:

REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE D’ATENEO PER LE BIBLIOTECHE

TITOLO I FUNZIONI DELLA COMMISSIONE

1. La Commissione d’Ateneo per le Biblioteche è organo collegiale di indirizzo del Sistema Bibliotecario d'Ateneo. In particolare la Commissione:

elabora la Carta dei Servizi al pubblico per le Biblioteche e la trasmette al Rettore; la Carta è emanata dal Rettore sentiti il Consiglio di Amministrazione ed il Senato Accademico;

elabora il Piano di sviluppo pluriennale e la Relazione annuale sullo stato del Sistema Bibliotecario predisposta dal Coordinatore, d’intesa con il Presidente, e li trasmette al Rettore;

formula proposte al Consiglio d’Amministrazione riguardo all’assegnazione delle risorse finanziarie, umane e strutturali destinate alle Biblioteche; formula proposte al Senato Accademico riguardo ai criteri di ripartizione delle stesse;

COPIA NON VALIDA 25

COPIA NON VALIDA formula proposte alle Facoltà e ai Dipartimenti riguardo alla costituzione, disattivazione e accorpamento di

Biblioteche e fornisce parere obbligatorio, ai sensi dell’articolo 31 del Regolamento Generale d’Ateneo, al Senato Accademico e al Consiglio di Amministrazione;

propone al Senato Accademico progetti strategici relativi allo sviluppo del Sistema, in particolare in ordine al coordinamento di servizi tra Biblioteche dell’Ateneo e alla creazione di servizi centralizzati e di centri di documentazione e all’innovazione tecnologica.;

propone all’Amministrazione iniziative di formazione e di aggiornamento professionale del personale bibliotecario;

formula proposte in ordine alla razionalizzazione della politica degli acquisti delle singole biblioteche in base a criteri di economicità, efficienza ed efficacia, anche attivando procedure comuni e coordinate;

propone al Consiglio di Amministrazione l’approvazione di eventuali tariffe dei servizi all'utenza;

elabora Linee guida per le Biblioteche in merito all’organizzazione e allo sviluppo dei servizi, che trasmette ai Consigli di Biblioteca;

coordina l’attività di misurazione e valutazione dei servizi delle Biblioteche e trasmette i dati raccolti all’Ufficio Rilevazioni Statistiche di Ateneo;

coordina, in collaborazione con l’Ufficio Ricerca Scientifica, l’acquisizione e la gestione delle risorse informative finanziate e cofinanziate dall’Ateneo;

esprime parere sui Regolamenti dei servizi proposti dalle biblioteche; esprime parere su convenzioni e proposte di collaborazione con altri Enti; fatta salva l’autonomia di decisione dei Consigli di Biblioteca, che possono adottare propri regolamenti

in materia, la CAB può esprimere parere non vincolante in merito a donazioni o lasciti di materiale bibliografico e documentario alle Biblioteche.

TITOLO II

COMPOSIZIONE E FUNZIONAMENTO 2. La Commissione d'Ateneo per le Biblioteche è composta da:

il Presidente, professore di ruolo, nominato dal Rettore sentito il Senato Accademico; i Presidenti dei Consigli di Biblioteca; i Responsabili delle Biblioteche; il Coordinatore; due rappresentanti degli studenti designati dagli studenti eletti nel Consiglio di Amministrazione e nel

Senato Accademico. 3. La Commissione elegge tra i Responsabili di Biblioteca il Coordinatore del Sistema Bibliotecario di Ateneo. Il Coordinatore viene nominato con Decreto del Direttore Amministrativo, dura in carica tre anni e può essere riconfermato. 4. La Commissione si riunisce almeno due volte l’anno o su richiesta motivata di un terzo dei suoi componenti. La convocazione, effettuata anche per via telematica, deve pervenire con almeno cinque giorni lavorativi di anticipo, esclusi il sabato e i giorni festivi secondo il calendario accademico. In casi di urgenza il termine per la convocazione è ridotto a 48 ore. 5. Le sedute della Commissione sono valide se è presente la maggioranza assoluta degli aventi diritto detratti gli assenti giustificati; il numero dei presenti non può comunque essere inferiore a 1/3 degli aventi diritto. La Commissione delibera a maggioranza dei presenti. La votazione è palese, salvo quando riguardi questioni concernenti persone. Nessuno può partecipare a discussioni e alle votazioni di punti

COPIA NON VALIDA 26

COPIA NON VALIDA all’ordine del giorno in cui si trattino argomenti che riguardano direttamente la sua persona o suoi parenti o affini entro il 4° grado.

La maggioranza richiesta per modificare il regolamento è pari a due terzi degli aventi diritto al voto 6. Le deliberazioni della Commissione sono immediatamente esecutive. Tutti i singoli punti all’ordine del giorno possono essere approvati seduta stante. Il verbale viene approvato nella seduta successiva. 7. Il verbale delle sedute è redatto dal Segretario, che assiste senza diritto di voto, o, in sua assenza, da un componente della Commissione designato dal Presidente. Copia del verbale è inviata via posta elettronica ai componenti della Commissione. Il componente che intenda fare riportare testualmente a verbale una propria dichiarazione deve consegnarne il testo al Segretario nel corso della seduta. Il verbale è depositato presso l’Ufficio affari generali dell’Ateneo e presso la Segreteria della Commissione. 8. La Commissione può avvalersi dell’opera di esperti e consulenti, interni ed esterni all’Ateneo, e il Presidente può invitarli a partecipare alle sedute, senza diritto di voto. 9. La Commissione può costituire gruppi di lavoro su specifici argomenti. I gruppi di lavoro hanno un referente, nominato dal Presidente, che riferisce alla Commissione. 10. La Commissione promuove e sperimenta l’impiego di mezzi di comunicazione e di archiviazione elettronica nelle attività connesse alle sue funzioni; in particolare cura la realizzazione e lo sviluppo del sito web del Sistema Bibliotecario di Ateneo, in collaborazione con l’Ufficio reti e sistemi dell’Ateneo.

TITOLO III

IL PRESIDENTE 11. Il Presidente promuove l’attività istituzionale della Commissione e sovrintende all'attuazione degli indirizzi da essa approvati. 12. Il Presidente convoca e presiede le sedute della Commissione. In caso di assenza, la presidenza delle sedute è assunta da un suo delegato.

13. Il Presidente predispone l’ordine del giorno delle sedute della Commissione. I componenti della Commissione possono chiedere di porre argomenti all’ordine del giorno; il Presidente, ove la richiesta sia presentata da almeno quattro componenti della Commissione, è tenuto a inserire l’argomento proposto all’ordine del giorno della prima seduta utile. Le richieste devono pervenire al Presidente con almeno dieci giorni lavorativi di anticipo. 14. Il Presidente rappresenta il Sistema Bibliotecario d’Ateneo e la Commissione d’Ateneo per le Biblioteche presso gli organi di governo dell’Ateneo e nei confronti di altre Amministrazioni, Enti o terzi che abbiano relazioni con il Sistema. Può delegare la funzione di rappresentanza a un altro componente della Commissione.

TITOLO IV IL COORDINATORE

15. Il Coordinatore affianca il Presidente e in particolare:

cura la verifica periodica dei carichi di lavoro, della produttività e della qualità dei servizi bibliotecari, anche predisponendo procedure specifiche per l’area biblioteche;

COPIA NON VALIDA 27

COPIA NON VALIDA predispone, d'intesa con il Presidente, il Piano di sviluppo pluriennale e la Relazione annuale sullo

stato del Sistema Bibliotecario di Ateneo.

TITOLO V RISORSE E FINANZIAMENTI

16. La Commissione è dotata di una sua sede autonoma, che può coincidere con l’Ufficio del Coordinatore. 17. La Commissione dispone per la sua attività e il suo funzionamento di risorse finanziarie assegnate dall’Amministrazione sulla base di una motivata richiesta presentata ogni anno al Consiglio d’Amministrazione, e di personale, retribuito dall’Ateneo. Il Presidente è responsabile dei fondi; il Coordinatore sovrintende al personale. 18. La Commissione può acquisire fondi da Enti pubblici o da privati, secondo le procedure statutarie e regolamentari. Compete comunque ai singoli Consigli di Biblioteca individuare e attuare forme autonome di finanziamento, senza che ciò incida in sede di ripartizione delle risorse. 19. Fino alla configurazione della Commissione d’Ateneo per le Biblioteche quale centro di gestione autonoma, alla gestione amministrativa delle risorse finanziarie assegnate alla Commissione stessa provvede l’Amministrazione attraverso una specifica voce di bilancio, e sulla stessa si può operare tramite specifica indicazione da parte del Presidente della Commissione

TITOLO VI. NORME FINALI

20. Il Regolamento è approvato dalla Commissione ed è emanato con decreto rettorale. Diventa esecutivo il giorno successivo all’emanazione. 21. Il Regolamento è reso pubblico mediante affissione all’Albo dell’Università e pubblicazione sul sito web dell’Ateneo.

Art. 2 Il presente Regolamento, nel testo approvato dal Senato, viene presentato alla Commissione Ateneo per le Biblioteche, e, se da questa approvato, viene emanato con Decreto Rettorale.

******************

COPIA NON VALIDA 28

COPIA NON VALIDA 5. Sistema Bibliotecario di Ateneo: carta dei servizi delle biblioteche; 3/2004/5 DIVISIONE AFFARI GENERALI E DEL PERSONALE Ufficio Affari Generali e Concorsi Vercelli, 15 aprile 2004

Al Presidente del Senato Accademico

Lo Statuto dell’Università del Piemonte Orientale, emanato con D.R. n. 539 del 12.12.2001, come modificato dal D.R. n. 67 del 24.02.03 prevede all’art. 40 l’istituzione del Sistema Bibliotecario di Ateneo e della Commissione di Ateneo per le Biblioteche come organo collegiale di indirizzo. Il Regolamento Generale d’Ateneo emanato con D.R. n. 3 del 17.01.2003 prevede agli artt. 29 –30 che la Commissione di Ateneo per le Biblioteche elabori una Carta dei Servizi delle Biblioteche. Tale Carta dei Servizi delle Biblioteche, approvata dalla Commissione di Ateneo per le Biblioteche in data 25.03.2004, viene sottoposta all’esame ed all’approvazione di codesto Senato proponendo però le seguenti osservazioni relative alla legittimità di alcuni articoli: art.1 - 6° comma: occorrerebbe così modificare il capoverso: “per garantire la qualità dei servizi erogati, le Biblioteche si adoperano affinchè la formazione e l’aggiornamento del personale siano adeguati”. art2 : occorrerebbe modificarne il primo comma aggiungendo le parole “di norma” dopo la parola “contemporanea”; il secondo comma andrebbe così modificato: “Il sistema di controllo, degli accessi e di vigilanza,di cui le biblioteche sono eventualmente dotate, è attivo durante tutto l’orario di apertura: oltre tale orario non è consentito agli utenti l’accesso alla Biblioteca né la permanenza nei locali. Il terzo comma deve essere così modificato: “sono tempestivamente comunicate agli utenti riduzioni dell’orario di apertura al pubblico nei giorni di vacanza accademica, ed eventualmente di chiusure nel periodo natalizio e durante la stagione estiva (…)”.

Il RESPONSABILE DELL’UFFICIO AFFARI GENERALI E CONCORSI

(Dott.ssa Michela Dovano) f.to Michela Dovano

OMISSIS

IL SENATO ACCADEMICO

VISTO lo Statuto dell’Università emanato con Decreto Rettorale n.539 del 12/12/2001,

come modificato dal Decreto Rettorale n. 67 del 24.02.2003, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 72 del 27/03/2003 - serie generale, in particolare l’art. 40;

VISTO il Regolamento Generale d’Ateneo emanato con D.R. n. 3 del 17/01/2003 ed in

particolare l’art. 29, che prevede che la Commissione di Ateneo per le Biblioteche elabori di una Carta dei Servizi delle Biblioteche, emanata dal Rettore, sentiti il Consiglio di Amministrazione e il Senato Accademico;

VISTO l’estratto del verbale della Commissione di Ateneo per le Biblioteche del

25.03.04, con il quale è stata approvata la Carta dei Servizi delle Biblioteche; SENTITO il Direttore Amministrativo

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COPIA NON VALIDA con voto espresso nella forma di legge, a maggioranza

DELIBERA

Art. 1

di esprimere parere favorevole alla Carta dei Servizi delle Biblioteche nel testo sotto riportato:

SISTEMA BIBLIOTECARIO D’ATENEO - CARTA DEI SERVIZI DELLE BIBLIOTECHE

PREMESSA

La Carta dei Servizi è elaborata dalla Commissione di Ateneo per le Biblioteche ed è emanata dal Rettore, sentiti il Senato Accademico e il Consiglio d’Amministrazione. La Carta dei servizi ha una funzione di riferimento e di indirizzo per le Biblioteche del Sistema Bibliotecario d’Ateneo e ha carattere vincolante; in particolare essa definisce i principi di erogazione dei servizi delle Biblioteche e determina e garantisce i diritti degli utenti. Le Biblioteche conformano i propri Regolamenti ai principi enunciati dalla Carta dei Servizi.

ARTICOLO 1. PRINCIPI DI EROGAZIONE DEI SERVIZI Le Biblioteche del Sistema erogano i servizi agli utenti secondo i criteri di imparzialità, trasparenza, regolarità, accessibilità, efficacia ed efficienza. I servizi delle Biblioteche sono rivolti in primo luogo agli studenti (inclusi dottorandi e studenti dei master, studenti dei corsi postuniversitari di formazione e studenti delle scuole di specializzazione), al personale docente e ai ricercatori (inclusi assegnisti, borsisti, cultori della materia), al personale tecnico-amministrativo dell’Ateneo e a tutti coloro che abbiano con esso rapporti istituzionali. I servizi sono forniti anche a utenti esterni all’Ateneo, secondo quanto disposto dal successivo articolo 3. I servizi erogati dalle Biblioteche hanno lo scopo di garantire agli utenti l’accesso alle informazioni e ai documenti necessari all’attività didattica, allo studio e alla ricerca. La Commissione d’Ateneo per le Biblioteche individua obiettivi e priorità di sviluppo dei servizi erogati dalle Biblioteche del Sistema; favorisce la loro armonizzazione e integrazione, ne cura la misurazione e la valutazione in collaborazione con le singole Biblioteche. Le Biblioteche, al fine di migliorare i servizi erogati, attuano forme di cooperazione con altre biblioteche, pubbliche e private, e Sistemi bibliotecari, anche internazionali, stipulano accordi, aderiscono o formano consorzi per l’acquisizione e la condivisione di risorse di interesse comune, per la gestione di servizi e per la partecipazione a progetti di interesse scientifico e culturale. Per garantire la qualità dei servizi erogati, le Biblioteche si adoperano affinchè la formazione e l’aggiornamento del personale siano adeguati Ai fini della valutazione dell’efficacia, dell’efficienza e della qualità dei servizi le Biblioteche del Sistema assicurano, in collaborazione con la Commissione di Ateneo per le Biblioteche, la raccolta

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COPIA NON VALIDA di informazioni, la rilevazione e la misurazione di dati e indicatori statistici, relativi all’erogazione dei servizi e al grado di soddisfazione degli utenti. Le Biblioteche del Sistema predispongono servizi specifici per gli utenti disabili, in particolare per la consultazione delle risorse elettroniche e per il servizio di prestito. I Responsabili delle Biblioteche possono derogare, in casi del tutto eccezionali rimessi al loro prudente apprezzamento, alle condizioni di erogazione dei servizi.

ARTICOLO 2. ORARI Gli orari di erogazione dei servizi sono stabiliti in modo da corrispondere per quanto possibile alle esigenze degli utenti; in particolare le Biblioteche del Sistema sono dotate dall’Amministrazione di risorse idonee a garantire un orario continuato di apertura al pubblico congruo per giorni e ore -che non possono comunque essere inferiori a 36 ore settimanali- e con la presenza contemporanea, di norma, di almeno due unità di personale. Durante l’orario d’apertura sono forniti tutti i servizi al pubblico, compatibilmente con la disponibilità di personale: sono comunque garantiti la consultazione e il prestito. Il sistema di controllo, degli accessi e di vigilanza,di cui le biblioteche sono eventualmente dotate, è attivo durante tutto l’orario di apertura: oltre tale orario non è consentito agli utenti l’accesso alla Biblioteca né la permanenza nei locali. Sono tempestivamente comunicate agli utenti riduzioni dell’orario di apertura al pubblico nei giorni di vacanza accademica, ed eventualmente di chiusure nel periodo natalizio e durante la stagione estiva, anche al fine di poter effettuare attività di controllo e di riordino del materiale documentario. La Commissione d’Ateneo per le Biblioteche promuove l’acquisizione da parte delle Biblioteche delle tecnologie idonee a consentire la consultazione dei cataloghi e delle banche dati anche al di fuori dell’orario di apertura

ARTICOLO 3. SERVIZI

Tutte le Biblioteche del Sistema Bibliotecario d’Ateneo forniscono i seguenti servizi:

Consultazione del materiale bibliografico e documentario Consultazione delle banche dati e delle risorse elettroniche Prestito locale Prestito interbibliotecario e fornitura di documenti non posseduti dalla Biblioteca (document

delivery) Informazioni bibliografiche e assistenza alla ricerca. Riproduzione di documenti della Biblioteca e stampa

Le Biblioteche possono attivare altri servizi in relazione alle loro caratteristiche o per rispondere a specifiche esigenze dell’utenza.

3.1. Accesso e consultazione L’accesso alle Biblioteche del Sistema e la consultazione del materiale bibliografico e documentario sono gratuiti e garantiti a tutti gli utenti.

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COPIA NON VALIDA Le Biblioteche garantiscono agli utenti l’accesso al patrimonio bibliografico e documentario, e ne curano l’aggiornamento e lo sviluppo, per rispondere alle esigenza dell’attività didattica, dello studio e della ricerca, anche attuando politiche di coordinamento degli acquisti. Il materiale bibliografico e documentario è catalogato dal personale delle Biblioteche con procedure automatizzate e secondo le regole nazionali e internazionali. Le registrazioni catalografiche delle Biblioteche confluiscono nell’OPAC comune di Ateneo. Le Biblioteche del Sistema possono contribuire a cataloghi speciali o di settore. Nelle Biblioteche del Sistema il materiale bibliografico e documentario di uso più frequente e di più recente acquisizione è collocato a scaffalatura aperta, accessibile direttamente dall’utenza e ordinato secondo una classificazione per materia, illustrata per mezzo di apposita segnaletica. Le Biblioteche del Sistema garantiscono agli utenti adeguati strumenti, cartacei o elettronici, per la ricerca bibliografica e documentaria, e l’assistenza idonea al loro utilizzo. Le Biblioteche del Sistema predispongono spazi attrezzati destinati alla lettura e alla consultazione in sede del materiale bibliografico e documentario.

3.2. Consultazione banche dati e risorse elettroniche Le Biblioteche del Sistema forniscono agli utenti l’accesso gratuito alle banche dati e alle risorse elettroniche, interne ed esterne, operando per integrarle con le risorse tradizionali. Le Biblioteche del Sistema predispongono idonee postazioni per la consultazione delle banche dati e delle risorse elettroniche e forniscono all’utente l’idonea assistenza per la ricerca. Le Biblioteche garantiscono agli utenti il libero accesso a Internet per ragioni di studio e di ricerca, nel rispetto della legislazione vigente.

3.3. Prestito Il prestito è gratuito, ed è concesso agli studenti (inclusi dottorandi e studenti dei master, studenti dei corsi postuniversitari di formazione e studenti delle scuole di specializzazione), al personale docente e ai ricercatori (inclusi assegnisti, borsisti, cultori della materia), al personale tecnico-amministrativo dell’Ateneo, a tutti coloro che abbiano con esso rapporti istituzionali e agli utenti esterni in presenza di convenzioni o accordi di reciprocità con altre università, centri di ricerca, enti e associazioni. Per accedere al servizio di prestito l’utente deve iscriversi presso una biblioteca dello Sistema e ottenerne la tessera, valevole in tutte le altre Biblioteche dell’Ateneo. Le Biblioteche possono rilasciare tessere temporanee anche ad utenti esterni non convenzionati e richiedere il pagamento di un rimborso spese. I regolamenti delle singole Biblioteche definiscono l’organizzazione del servizio di prestito, le relative condizioni, le categorie di documenti escluse, le sanzioni in caso di danneggiamento o ritardata o mancata restituzione. Le Biblioteche devono comunque garantire la più ampia circolazione del materiale bibliografico e documentario.

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3.4. Prestito interbibliotecario e document delivery Le Biblioteche del Sistema Bibliotecario d’Ateneo favoriscono l’accesso degli utenti al materiale bibliografico e documentario non posseduto, attraverso i servizi di prestito interbibliotecario e di document delivery, che avvengono in regime di reciprocità con le biblioteche prestanti. La regola della reciprocità può essere derogata sulla base di apposite convenzioni o di accordi stipulati dalle singole Biblioteche. Le Biblioteche del Sistema possono limitare con i loro Regolamenti la fruizione dei servizi di prestito interbibliotecario e di document delivery a determinate categorie di utenti: l’accesso a questi servizi deve sempre essere garantito almeno al personale docente e ai ricercatori (inclusi assegnisti, borsisti, cultori della materia), agli studenti laureandi, ai dottorandi e agli studenti dei master.

Il pagamento di rimborsi o tariffe eventualmente richiesti dalle biblioteche prestanti è a carico dell’utente. Le Biblioteche possono richiedere agli utenti il pagamento di un rimborso spese, nelle forme ritenute più idonee, per i servizi di prestito interbibliotecario e di document delivery. La permanenza dei volumi ricevuti in prestito interbibliotecario e le condizioni di fruizione da parte dell’utenza delle singole Biblioteche del Sistema, sono stabilite dalle biblioteche prestanti. Alla scadenza dei termini di prestito le Biblioteche sono tenute a effettuare la restituzione alle biblioteche prestanti, anche nel caso in cui il richiedente, debitamente, informato, non abbia preso visione dell’opera. I costi della prestazione vengono comunque addebitati all’utente.

3.5. Informazioni bibliografiche e assistenza alla ricerca Le Biblioteche del Sistema garantiscono all’utente, compatibilmente con il rispetto delle esigenze complessive di servizio, l’assistenza e l’istruzione idonee al miglior uso delle risorse informative, e per l’accesso alle informazioni e ai documenti utili all’attività didattica, allo studio e alla ricerca. Le Biblioteche organizzano corsi o attività formative per istruire gli utenti all’uso dei cataloghi, delle risorse informative, di singole banche dati. Le Biblioteche predispongono servizi di informazione e di ricerca bibliografica per utenti remoti.

3.6. Riproduzione di documenti e stampa Le Biblioteche del Sistema rendono disponibili agli utenti gli strumenti per la riproduzione del materiale bibliografico e documentario da esse posseduto, nel rispetto della legislazione vigente in materia, e possono richiedere il pagamento di una tariffa per l’erogazione del servizio. Le Biblioteche possono escludere dalla riproduzione il materiale raro o facilmente deteriorabile e limitare il servizio ai soli documenti esclusi dal prestito. Le Biblioteche consentono all’utente la stampa dalle postazioni per la consultazione delle banche e delle risorse elettroniche, e possono richiedere il pagamento di una tariffa per l’erogazione del servizio. La Commissione di Ateneo per le Biblioteche promuove l’armonizzazione delle condizioni e delle tariffe del servizio di riproduzione e stampa erogato dalle Biblioteche del Sistema, anche attraverso progetti di digitalizzazione e microfilmatura del patrimonio bibliografico e documentario.

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COPIA NON VALIDA ARTICOLO 4. DIRITTI DEGLI UTENTI

Le Biblioteche del Sistema garantiscono agli utenti la massima informazione sui servizi erogati. Gli utenti possono formulare alle Biblioteche proposte, richieste e suggerimenti, e presentare reclami e istanze, in merito all’organizzazione e alla qualità dei servizi. In particolare qualsiasi violazione dei principi dichiarati nella presente Carta dei Servizi può essere segnalata ai Responsabili delle Biblioteche o al Coordinatore del Sistema Bibliotecario d’Ateneo. Le Biblioteche si impegnano a rispondere ai reclami entro 15 giorni lavorativi e a intervenire tempestivamente nel caso di provati disservizi. Le Biblioteche garantiscono che i dati personali dell'utente siano utilizzati unicamente per la gestione dei servizi. Le Biblioteche garantiscono a ciascun utente l'accesso alle informazioni che lo riguardano, e in particolare a quelle relative allo stato dei prestiti in corso.

Alle ore 13.30 il Presidente dichiara momentaneamente sospesa la seduta.

****************** La seduta riprende alle ore 14.10

6. Statuto della Fondazione Universitaria; 3/2004/6 DIVISIONE AFFARI GENERALI E DEL PERSONALE Ufficio Affari Generali e Concorsi Vercelli, 9 aprile 2004

Al Presidente del Senato Accademico

Con DPR 24 maggio 2001 n. 254, in applicazione di quanto previsto dall’art. 59, comma 3, della

legge 23 dicembre 2000 n. 388, è stato emanato un regolamento recante i criteri e le modalità per la

costituzione di fondazioni universitarie di diritto privato da parte delle università statali, al fine di

realizzare l’acquisizione di beni e servizi alle migliori condizioni di mercato e per lo svolgimento

delle attività strumentali e di supporto alla didattica e alla ricerca.

L’Università del Piemonte Orientale si fa promotrice di una Fondazione Universitaria che avrà

come scopo la promozione ed il sostegno delle attività istituzionali universitarie ed è stato elaborato

uno statuto sulla base delle indicazioni contenute nel DPR citato.

Tale Statuto viene sottoposto all’esame ed all’approvazione di codesto Senato Accademico.

Il RESPONSABILE DELL’UFFICIO AFFARI GENERALI E CONCORSI

(Dott.ssa Michela Dovano) f.to Michela Dovano

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COPIA NON VALIDA

STATUTO DELLA FONDAZIONE

Articolo 1 Costituzione e denominazione

1. E’ costituita per volontà dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale, delle Province di Novara, Vercelli ed Alessandria, nonché dei Comuni di Novara, Vercelli ed Alessandria, ai sensi del DPR 24 maggio 2001 n. 254, una Fondazione di diritto privato senza fini di lucro denominata ………………………………………………………………………………………………………… 2. Per la Fondazione verrà chiesto il riconoscimento della personalità giuridica ai sensi dell’art. 1 del regolamento approvato con Decreto del Presidente della Repubblica 10 febbraio 2000, n. 361. 3. La Fondazione ha sede legale in Vercelli, e altre sedi in Novara ed Alessandria.

Articolo 2

Scopi 1. Scopi della Fondazione sono: promuovere il coinvolgimento della comunità sociale, economica e territoriale del Piemonte

Orientale, al fine di sviluppare la cooperazione e la sinergia tra la stessa e l’Università. valorizzare l’attività di ricerca e di formazione dell’Università svolgendo funzioni di promozione e

di sostegno. promuovere e sviluppare l’internalizzazione della ricerca e della formazione dell’Università tramite

la gestione di appositi servizi e la partecipazione a iniziative congiunte con altri istituti nazionali e stranieri, con amministrazioni e organismi internazionali e in genere con operatori economici e sociali pubblici e privati.

promuovere iniziative a sostegno del trasferimento dei risultati della ricerca, dello sviluppo di nuova imprenditorialità e della qualificazione delle amministrazioni pubbliche.

gestire attività strumentali e di supporto alla didattica e alla ricerca scientifica e tecnologica, nonché l’espletamento di servizi funzionali alle stesse.

promuovere la raccolta di fondi privati e pubblici e le richieste di contributi pubblici e privati locali, nazionali, europei e internazionali da destinare agli scopi della Fondazione e dell’Università.

promuovere la costituzione o partecipare a consorzi, associazioni o fondazioni che condividono le medesime finalità, nonché a strutture di ricerca, di alta formazione e di trasferimento tecnologico in Italia e all’estero, ivi comprese società di capitali strumentali a dette strutture. La partecipazione a tali società di capitali non può superare il cinquanta per cento dell’intero capitale sociale.

2. La Fondazione agevola la partecipazione alla propria attività di enti e amministrazioni pubbliche e di soggetti privati, sviluppando e incrementando la necessaria rete di relazioni nazionali e internazionali funzionali al raggiungimento dei propri fini.

Articolo 3 Attività

1. Per la realizzazione degli scopi di cui all’art. 2 la Fondazione può svolgere, a favore e per conto dell’Università a titolo esemplificativo le seguenti tipologie di attività:

la promozione e il sostegno finanziario delle attività didattiche, formative e di ricerca; la promozione e lo svolgimento di attività integrative e sussidiarie alla didattica e alla ricerca; la realizzazione di servizi e di iniziative diretti a favorire le condizioni di studio; attuare metodologie innovative, esemplari e sperimentali atte a favorire i portatori di handicap; l’organizzazione di stages e di altre attività formative;

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COPIA NON VALIDA l’organizzazione di iniziative di formazione a distanza; la promozione di iniziative e attività per l’inserimento dei laureati nel mondo del lavoro; il sostegno alle attività di cooperazione scientifica e culturale dell’Università con istituzioni

nazionali e internazionali; il supporto allo svolgimento di attività di formazione, ricerca e trasferimento tecnologico, anche

attraverso la gestione operativa di strutture scientifiche e/o tecnologiche nonché la valorizzazione dei risultati delle ricerche anche tramite la tutela delle proprietà intellettuali e lo sviluppo di nuove imprese a base tecnologica;

l’amministrazione e la gestione di beni di cui abbia la proprietà o il possesso, nonché di strutture universitarie affidate in gestione;

la progettazione , realizzazione e la gestione di strutture di edilizia universitaria e di altre strutture di servizio strumentali e di supporto all’attività universitaria;

ricercare sul mercato immobiliare alloggi per studenti e trovare soluzioni per la realizzazione di unità abitative a scopo residenziale/studio per situazioni particolari di studenti;

la promozione di seminari, conferenze e convegni anche con altre istituzioni e organizzazioni nazionali ed internazionali e la partecipazione ad analoghe iniziative promosse da altri soggetti;

la stipulazione di contratti, convenzioni, accordi o intese con soggetti pubblici o privati nonché la realizzazione di laboratori e centri di ricerca università – impresa dedicate a specifiche aree tecnologiche ed applicative;

l’attività di alta consulenza, direttamente e tramite convenzioni, contratti, accordi e intese con soggetti pubblici e privati;

la partecipazione ad iniziative di sostegno all’attività di ricerca e di gestione operativa di strutture scientifiche tecnologiche di altre Università o di altre strutture ed enti di ricerca, anche tramite convenzioni con soggetti terzi.

Articolo 4 Patrimonio e fondo di gestione

1. Il patrimonio iniziale della Fondazione è costituito dalla somma di €________________conferita all’atto della costituzione dai soci fondatori individuati nell’articolo successivo. 2. Il patrimonio potrà essere incrementato :

dai contributi in denaro e beni mobili e immobili conferiti dagli altri soci; dai contributi dei soggetti partecipanti “istituzionali” o “partecipanti” nella misura che il

Consiglio di Amministrazione della Fondazione deliberi di destinare al patrimonio; dai beni mobili ed immobili che perverranno alla Fondazione a qualsiasi titolo, nonché da

contributi, donazioni e lasciti di persone fisiche e giuridiche pubbliche e private, la cui accettazione sia deliberata dal Consiglio di Amministrazione, previo gradimento dell’Università, con conseguente decisione di imputazione a patrimonio;

dai proventi derivanti da attività proprie destinati, previa deliberazione del Consiglio di Amministrazione, ad incremento del patrimonio;

dai fondi di riserva costituiti con eventuali avanzi di gestione. 3. Le modalità di investimento del patrimonio sono stabilite dal Consiglio di Amministrazione osservando criteri prudenziali di rischio, in modo da conservarne il valore ed ottenere un’adeguata redditività. L’eventuale affidamento della gestione patrimoniale a soggetti esterni (intermediari abilitati ai sensi dell’art. 1 del D.Lgs 24 febbraio 1998 n. 58) deve avvenire in base a criteri di scelta rispondenti all’esclusivo interesse della Fondazione. 4. Per l’adempimento dei propri compiti la Fondazione dispone di un fondo di gestione costituito dai redditi provenienti dalla gestione del patrimonio, di ogni eventuale provento, contributo, donazione o lascito di provenienza pubblica o privata destinato all’attuazione degli scopi statutari e

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COPIA NON VALIDA non espressamente destinato all’incremento del patrimonio e dei contributi dello Stato, di altri Enti e Amministrazioni pubbliche e dei fondi dell’Unione Europea. 5. Il fondo di gestione per il primo quinquennio è stabilito nella misura prevista dalla tabella allegata.

Articolo 5 Soci

1. Sono Soci Fondatori della Fondazione l’Università degli Studi del Piemonte Orientale, il Comune e la Provincia di Vercelli, il Comune e la Provincia di Alessandria, il Comune e la Provincia di Novara. 2. Possono successivamente divenire Soci le persone fisiche e giuridiche, pubbliche e private e gli enti che, condividendo le finalità e gli scopi della Fondazione contribuiscano al fondo di dotazione della Fondazione, mediante contributi in denaro, in attività o in beni materiali o immateriali o servizi od in altre forme ritenute idonee dall’Università nella misura e con le modalità individuate con delibera del Consiglio di Amministrazione dell’Università. Il giudizio di ammissione non è appellabile ed è insindacabile. 3. I Soci possono richiedere che i contributi di cui al comma precedente siano utilizzati per iniziative di interesse dell’Università da attuarsi nel rispettivo territorio.

Articolo 6 Partecipazioni

1. La Fondazione accetterà l’ingresso di altri eventuali soggetti Partecipanti e Partecipanti istituzionali ai sensi dell’art. 6, commi 2 e 3, del DPR 24 maggio 2001 n. 254, previo parere favorevole del Consiglio di Amministrazione e dell’Università. Sono considerati Partecipanti Istituzionali enti ed amministrazioni pubbliche e soggetti privati che contribuiscono alla realizzazione degli scopi della Fondazione con contribuzioni pluriennali, da attribuire al fondo di gestione, di almeno quattro annualità la cui misura sarà stabilita con deliberazione del Consiglio di Amministrazione della Fondazione.

Articolo 7 Organi della Fondazione

1. Sono Organi della Fondazione: il Presidente; il Consiglio di Amministrazione; il Collegio dei Revisori dei Conti. l’Assemblea dei Soci.

Articolo 8 Presidente

1. Il Presidente è designato dall’Università. 2. Il Presidente ha la legale rappresentanza della Fondazione di fronte ai terzi ed in giudizio. 3. Convoca e presiede il Consiglio di Amministrazione, stabilisce l’ordine del giorno e dirige la discussione. Provvede all’esecuzione delle deliberazioni adottate dal Consiglio, coadiuvato dal Direttore generale ed esercita i poteri delegatigli dal Consiglio. 4. Adotta, in caso d’urgenza, i provvedimenti di competenza del Consiglio di Amministrazione, salva la ratifica da parte dello stesso Consiglio di Amministrazione che deve essere convocato entro 15 gg dalla data dei provvedimenti in parola. 5. Il Presidente cura l’osservanza dello Statuto e ne promuove le modifiche qualora lo reputi necessario.

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COPIA NON VALIDA 6. Il Consiglio di Amministrazione può nominare tra i suoi membri uno o più vice Presidenti. In caso di mancanza o di impedimento del Presidente e del o dei vice Presidenti le funzioni vengono esercitate dal Consigliere più anziano d’età del Consiglio.

Articolo 9 Consiglio di Amministrazione

1. Il Consiglio di Amministrazione è composto dal Presidente della Fondazione, che lo presiede, e da altri dieci componenti. 2. Il Presidente e altri cinque componenti sono designati dall’Università. I designandi sono individuati nell’ambito dei soggetti indicati in apposita deliberazione del Consiglio di Amministrazione dell’Università. 3. Un componente è designato dal MIUR. 4. I rimanenti quattro componenti sono designati dall’Assemblea dei Soci. In ogni caso devono essere rappresentate con un componente le comunità locali di Alessandria, Novara e Vercelli. 5 Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione è nominato con Decreto del Rettore dell’Università. 6 Gli Amministratori durano in carica due anni, al termine dei quali possono essere riconfermati. Essi sono responsabili verso la Fondazione secondo le norme del mandato. 7. La carica di membro del Consiglio di Amministrazione è incompatibile con quella di membro del Consiglio di Amministrazione dell’Università. 8. Il Direttore generale è nominato dal Consiglio di Amministrazione ed è scelto tra i Dirigenti pubblici e privati con esperienza in campo universitario e dei servizi. Coadiuva il Presidente nell’attuazione delle deliberazioni del Consiglio di Amministrazione; partecipa con voto consultivo e con funzioni di Segretario al Consiglio di Amministrazione; sovrintende agli uffici della Fondazione ed è responsabile del loro buon andamento e inoltre sottoscrive i contratti e gli atti. 9. Il Consiglio di Amministrazione:

provvede all’amministrazione ordinaria e straordinaria della Fondazione ed all’utilizzazione delle risorse finanziarie necessarie al conseguimento degli scopi istituzionali;

propone il piano pluriennale delle attività della Fondazione ed elabora il piano di attività annuale, di cui al successivo art. 12;

approva il bilancio preventivo ed il bilancio consuntivo di ciascun esercizio; delibera l’accettazione di donazioni o lasciti, e decide sulla loro destinazione; delibera sugli acquisti e sulle alienazioni del patrimonio immobiliare, e sull’assunzione o

estinzione o rinuncia di qualunque altra obbligazione; delibera sull’impiego del patrimonio e sulla destinazione degli utili e degli avanzi di

gestione, osservando il divieto di distribuzione degli stessi; adotta il Regolamento di funzionamento della Fondazione; delibera sulle eventuali modifiche dello Statuto.

10. Il Consiglio di Amministrazione è convocato dal Presidente. Per la validità delle deliberazioni occorre la presenza di almeno la metà degli amministratori in carica ed il voto favorevole della maggioranza assoluta dei presenti. In caso di parità di voti, prevale il voto del Presidente. 11. Il Consiglio di Amministrazione si riunisce in sede ordinaria due volte all’anno, e comunque ogni volta che il Presidente lo ritenga opportuno o ne faccia richiesta almeno un terzo degli amministratori o il Collegio dei Revisori dei Conti. 12. L’avviso di convocazione è spedito a cura del Presidente almeno cinque giorni prima della data fissata per la riunione con lettera raccomandata, al domicilio dei Consiglieri, con l’indicazione del luogo della riunione, del giorno, dell’ora e dell’ordine del giorno da trattare. In caso d’urgenza tale avviso è spedito con telegramma almeno ventiquattro ore prima della riunione. 13. I verbali e le deliberazioni del Consiglio di Amministrazione devono essere conservati in ordine cronologico, rilegati in appositi registri e firmati dal Presidente e dal Segretario.

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COPIA NON VALIDA 14. Il Consiglio di Amministrazione può adottare un regolamento per il proprio funzionamento. 15. Al Presidente ed ai membri del Consiglio di Amministrazione compete un gettone di presenza per la partecipazione alle riunioni ed il rimborso delle spese documentate sostenute nell’esercizio delle loro funzioni.. Il Direttore generale percepisce un compenso annuo nella misura stabilita annualmente dal Consiglio di Amministrazione della Fondazione. 16. Qualora le designazioni da effettuarsi da parte di soggetti diversi dall’Università non siano formalizzate entro sessanta giorni dall’invito del Presidente uscente ai soggetti che debbono procedere , a norma del presente Statuto, il Consiglio di Amministrazione può essere validamente costituito con la presenza dei soli membri designati dall’Università, fatta salva la facoltà degli altri aventi titolo di procedere comunque alle designazioni di propria competenza. 17. In caso di dimissioni, revoca per gravi motivi, permanente impedimento o decesso di uno o più membri del Consiglio, il Presidente della Fondazione ne chiede la sostituzione al soggetto che l’aveva designato, onde assicurare la funzionalità e la continuità dell’organo della Fondazione. I consiglieri così nominati rimangono in carica sino alla scadenza del Consiglio.

Articolo 10 Collegio dei Revisori dei Conti

1. Il Collegio dei Revisori dei Conti è l’organo di controllo della Fondazione e svolge le funzioni previste dal Codice Civile per il collegio sindacale. 2. In particolare, vigila sul regolare andamento dell’amministrazione, accerta la regolare tenuta della contabilità, svolge le sue osservazioni in ordine al bilancio preventivo e consuntivo mediante apposite relazioni. 3. Il Collegio è composto da tre membri effettivi e due supplenti. Due membri effettivi e uno supplente sono nominati dal Consiglio di Amministrazione dell’Università, nell’ambito delle categorie previste per l’organo di revisione dell’Università. Un membro effettivo e uno supplente sono designati congiuntamente dal Comune e dalla Provincia di Vercelli, dal Comune e dalla Provincia di Alessandria, dal Comune e dalla Provincia di Novara. 4. Il Collegio è presieduto da un magistrato della Corte dei conti. Dura in carica tre anni e i suoi componenti possono essere riconfermati nell’incarico. 5. Tutti i componenti del Collegio devono avere svolto per almeno cinque anni funzioni di revisione contabile presso istituzioni universitarie. 6. La carica di membro del Collegio dei Revisori dei Conti è incompatibile con quella di membro del Consiglio di Amministrazione. 7. I membri del Collegio possono assistere, senza diritto di voto, alle sedute del Consiglio di Amministrazione. 8. Ai componenti del Collegio spetta un gettone di presenza per la partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione della Fondazione e può essere riconosciuta un’indennità annua stabilita dal Consiglio di Amministrazione.

Articolo 11 Assemblea dei Soci

1. L’Assemblea dei Soci è composta da un rappresentante designato da ciascun socio diverso dall’Università. 2. L’Assemblea elegge al proprio interno il Presidente della stessa nonché uno o più Vice presidenti che, in ordine di anzianità, ne fanno le veci, in caso di rispettiva assenza o impedimento. In caso di contemporanea assenza o impedimento del Presidente e dei Vice presidenti le funzioni vengono esercitate dal consigliere più anziano dell’Assemblea. 3. All’Assemblea spettano i seguenti compiti:

nominare i quattro membri del Consiglio di Amministrazione;

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COPIA NON VALIDA esprimere raccomandazioni al Consiglio di Amministrazione sulle linee generali dell’attività

della Fondazione e sui relativi obiettivi e programmi; esprimere parere obbligatorio sul bilancio preventivo annuale predisposto dal Consiglio di

Amministrazione; esprimere parere obbligatorio sul conto consuntivo annuale predisposto dal Consiglio di

Amministrazione; proporre al Consiglio di Amministrazione specifiche iniziative nell’ambito degli scopi della

Fondazione; indicare, ai fini della determinazione da parte del Consiglio di Amministrazione, i contributi al

fondo di gestione a carico dei singoli Soci. 4. Le riunioni dell’Assemblea sono convocate almeno una volta l’anno sia per gli adempimenti di cui alle lettere d) e g), sia per l’adempimento di cui alla lettera e); per quanto riguarda gli adempimenti di cui alle lettere a) e b) è convocata entro quattro mesi prima della scadenza dei rispettivi organi; le relative nomine devono comunque essere effettuate entro trenta giorni dalla scadenza dei medesimi. 5. Le riunioni dell’Assemblea sono convocate dal Presidente, di sua iniziativa o qualora ne faccia richiesta motivata almeno un terzo dei suoi membri. 6. In prima applicazione e fino all’elezione del Presidente e dei Vice presidenti l’Assemblea è convocata dal Presidente della Fondazione. 7. La convocazione si effettua con lettera raccomandata contenente l’ordine del giorno, da spedire almeno cinque giorni prima della data di riunione, al domicilio di ciascun componente. In caso di urgenza, la convocazione potrà essere effettuata per telegramma, spedito almeno ventiquattro ore prima della data di riunione. 8. Per la validità delle deliberazioni dell’Assemblea in prima convocazione è necessaria la presenza della maggioranza assoluta dei componenti; in seconda convocazione la deliberazione è valida qualunque sia il numero dei presenti. Le deliberazioni sono adottate con il voto favorevole della maggioranza assoluta dei presenti; in caso di parità prevale il voto del Presidente. 9. L’Assemblea si articola in tre commissioni permanenti site in ognuna delle città sedi dell’Università. 10. Delle commissioni fanno parte il Comune e la Provincia sede dell’Università, i “partecipanti istituzionali” e i “partecipanti” residenti o con sedi nel territorio di riferimento. Ne fanno altresì parte i rappresentanti degli studenti eletti per la sede di riferimento negli organi centrali dell’Università. 11. Le iniziative e attività presenziate specificamente dalle commissioni permanenti devono essere assunte dall’Assemblea dei Soci e proposte al Consiglio di Amministrazione della Fondazione.

Articolo 12 Rapporti tra la Fondazione e l’Università

1. L’Università approva, su proposta del Consiglio di Amministrazione della Fondazione, il piano di attività annuale e il piano pluriennale delle attività della Fondazione elaborati sulla base delle linee guida definite dalla stessa Università. 2. L’Università vigila sull’attività della Fondazione; al termine di ogni biennio l’Università verifica l’attuazione delle linee guida di attività e l’effettiva coerenza con esse dell’attività svolta. A tal fine il Presidente riferisce annualmente al Consiglio di Amministrazione dell’Università sulle attività della Fondazione. 3. I rapporti tra Università e Fondazione per le prestazioni di collaborazione, consulenza, assistenza possono essere regolati da convenzioni. 4. L’Università, sentiti gli Amministratori, promuove l’annullamento, da parte dell’autorità governativa, delle deliberazioni contrarie all’atto di fondazione, allo Statuto, a norme imperative, all’ordine pubblico e al buon costume.

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COPIA NON VALIDA

Articolo 13

Scritture contabili e di bilancio 1. L’esercizio finanziario della Fondazione coincide con l’anno solare e decorre dal 1° gennaio al 31 dicembre di ogni anno. 2. La Fondazione tiene i libri e le altre scritture contabili prescritti dall’art. 2214 del codice civile e dalle vigenti disposizioni. 3. Il bilancio d’esercizio è redatto osservando le disposizioni degli artt. 2423 e seguenti del codice civile, in quanto compatibili. Il Consiglio di Amministrazione approva il conto consuntivo entro quattro mesi dalla chiusura dell’esercizio; entro il 30 novembre di ciascun anno redige ed approva il bilancio preventivo per l’anno successivo. 4. Non è ammessa alcuna forma di distribuzione degli utili. Gli eventuali proventi, rendite o utili conseguiti sono utilizzati interamente per perseguire gli scopi della Fondazione. 5. Entro trenta giorni dall’approvazione gli amministratori trasmettono una copia del bilancio all’Università.

Articolo 14 Personale

1. I rapporti di lavoro dei dipendenti della Fondazione sono disciplinati dalle disposizioni del Codice Civile e dalle leggi sui rapporti di lavoro subordinato e sono costituiti e regolati contrattualmente.

Articolo 15 Incompatibilità

1. La carica di Presidente è incompatibile con tutte le cariche dell’Università che integrano i compiti di ricerca, didattici e di partecipazione agli organi collegiali. 2. La carica di componente del Consiglio di Amministrazione designato dall’Università è incompatibile con quello di componente del Senato Accademico, del Consiglio di Amministrazione, di Rettore, di Prorettore, di Direttore Amministrativo e di Direttore di Dipartimento dell’Università stessa.

Articolo 16 Modifiche dello statuto

1. Le modifiche del presente statuto sono deliberate dal Consiglio di Amministrazione con il voto favorevole di almeno i due terzi dei suoi componenti, previa acquisizione del parere del Ministero dell’istruzione dell’università e della ricerca.

Articolo 17 Scioglimento e liquidazione

1. Qualora il suo scopo sia stato definitivamente raggiunto, sia esaurito, sia divenuto impossibile o di scarsa utilità, e comunque in tutti i casi previsti dal codice civile per le fondazioni riconosciute, la Fondazione viene sciolta e posta in liquidazione con delibera del Consiglio di Amministrazione della Fondazione, previo parere obbligatorio dell’Assemblea dei Soci Fondatori e approvazione dell’Università che nomina uno o più liquidatori. 2. I beni che residuano dopo l’esecuzione della liquidazione saranno destinati, previo parere dell’Assemblea dei Soci Fondatori, all’Università a sostegno delle sue attività istituzionali.

Articolo 18 Norme finali

1. La nomina delle cariche sociali viene effettuata per la prima volta in sede di atto costitutivo.

COPIA NON VALIDA 41

COPIA NON VALIDA 2. Per tutto quanto non previsto nel presente statuto si applicano, le disposizioni di legge previste dal codice civile per le Fondazioni riconosciute nonché le disposizioni del regolamento approvato con D.P.R. 24 maggio 2001 n. 254.

ALLEGATO N. 1 – IPOTESI DI COSTITUZIONE DEL FONDO PATRIMONIALE E DI GESTIONE PER UN QUINQUENNIO

1° anno 2° anno 3° anno 4° anno 5° anno Fondo patrimoniale € 200.000 0 0 0 0 Fondo di gestione € 150.000 € 250.000 € 250.000 € 250.000 € 300.000

OMISSIS

I proff. Saverio LOMARTIRE e Leonardo CASTELLANI rientrano a far parte del Senato alle ore 14.20.

OMISSIS

Il prof. Francesco PIA lascia la seduta alle ore 15.20.

OMISSIS

Il prof. Gianni BONA e il sig. Fabio MAGNONI lasciano la seduta alle ore 15.30.

OMISSIS

Il prof. Michele GRAZIADEI lascia la seduta alle ore 15.40.

OMISSIS

****************** 7. Accordi, Convenzioni, Centri: 3/2004/7.1 Convenzione Istitutiva del Centro Interateneo di Ricerca di Genomica in Endocrinologia Pediatrica; DIVISIONE GESTIONE RISORSE ECONOMICHE E CONTROLLO Ufficio Ricerca Scientifica

Al Presidente del Senato Accademico

Su proposta del Dipartimento di Scienze Mediche, si sottopone a codesto spettabile Senato Accademico l’approvazione della Convenzione con l’Università degli Studi di Verona e l’Università degli Studi di Chieti per l’istituzione del Centro Interateneo di Ricerca di Genomica in Endocrinologia Pediatrica.

Il Centro intende promuovere e sviluppare studi e ricerche scientifiche interdisciplinari, di base e applicate, nel campo della genomica applicata all’endocrinologia pediatrica ai fini di attività industriali innovative ed applicazioni avanzate in campo medico.

COPIA NON VALIDA 42

COPIA NON VALIDA Le suddette finalità saranno perseguite attraverso attività di ricerca, consulenza e formazione,

in collaborazione con Università italiane e straniere ed enti di ricerca pubblici e privati. L’Università degli Studi di Verona parteciperà inizialmente attraverso il Dipartimento

Materno Infantile e di Biologia – Genetica, l’Università degli Studi di Chieti attraverso il Dipartimento di Medicina e Scienza dell’Invecchiamento, l’Università degli Studi del Piemonte Orientale attraverso il Dipartimento di Scienze Mediche, presso cui avrà sede il Centro.

Sono organi del Centro il Presidente e il Consiglio Scientifico, formato dai rappresentanti delle Università, fino a due per ciascun Dipartimento afferente.

In attesa della costituzione dei suddetti organi si insedia un Comitato promotore presieduto dal Prof. Gianni Bona, afferente al Dipartimento di Scienze Mediche dell’Ateneo.

Entro tre mesi dalla firma della Convenzione in oggetto le Università e le altre Istituzioni di ricerca dovranno provvedere alla nomina del Consiglio Scientifico. L’adesione alla Convenzione non comporta alcun onere per l’Università. Si chiede a codesto spettabile Senato Accademico di esprimere il proprio parere in merito.

Vercelli, 30 marzo 2004

Ufficio Ricerca Scientifica

Alberto Cuttica f.to Alberto Cuttica

OMISSIS

IL SENATO ACCADEMICO

PREMESSO che il Dipartimento di Scienze Mediche ha proposto la sottoscrizione della

Convenzione con l’Università degli Studi di Verona e l’Università degli Studi di Chieti per l’istituzione del Centro Interateneo di Ricerca di Genomica in Endocrinologia Pediatrica;

CONSIDERATO che il Centro intende promuovere e sviluppare studi e ricerche scientifiche

interdisciplinari, di base e applicate, nel campo della genomica applicata all’endocrinologia pediatrica ai fini di attività industriali innovative ed applicazioni avanzate in campo medico;

CONSIDERATO che le suddette finalità saranno perseguite attraverso attività di ricerca,

consulenza e formazione, in collaborazione con Università italiane e straniere, enti di ricerca pubblici e privati;

CONSIDERATO che l’Università degli Studi di Verona parteciperà inizialmente attraverso il

Dipartimento Materno Infantile e di Biologia – Genetica, l’Università degli Studi di Chieti attraverso il Dipartimento di Medicina e Scienza dell’Invecchiamento, l’Università degli Studi del Piemonte Orientale attraverso il Dipartimento di Scienze Mediche, presso cui ha sede il Centro;

CONSIDERATO che sono organi del Centro il Presidente e il Consiglio Scientifico, formato dai

rappresentanti delle Università, fino a due per ciascun Dipartimento afferente;

COPIA NON VALIDA 43

COPIA NON VALIDA CONSIDERATO che in attesa della costituzione dei suddetti organi si insedia un Comitato

promotore presieduto dal Prof. Gianni Bona, afferente al Dipartimento di Scienze Mediche dell’Ateneo;

VISTA la legge n. 168 del 9/5/89; VISTO il D.M. 30/07/98 di istituzione dell’Università degli studi del Piemonte Orientale

“Amedeo Avogadro”; VISTO lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo

Avogadro” come modificato con D.R. n. 67 del 24/2/2003; VISTA la deliberazione del Consiglio del Dipartimento di Scienze Mediche del 11

marzo 2004; SENTITO il Direttore Amministrativo con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità

DELIBERA 1) di esprimere parere favorevole alla sottoscrizione della sottoriportata Convenzione per l’istituzione del Centro Interateneo di Ricerca di Genomica in Endocrinologia Pediatrica; 2) il Rettore nominerà entro tre mesi dalla sottoscrizione della Convenzione, su indicazione della Dipartimento di Scienze Mediche, i propri rappresentanti in seno al Consiglio Scientifico; 3) l’adesione non comporta alcun onere per l’Università;

4) eventuali modifiche non sostanziali alla sottoriportata convenzione potranno essere valutate direttamente dal Rettore, e non saranno nuovamente sottoposte all’attenzione del Senato Accademico.

CONVENZIONE ISTITUTIVA del CENTRO INTERATENEO DI RICERCA DI GENOMICA IN ENDOCRINOLOGIA PEDIATRICA

Tra l’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”, rappresentata dal

Magnifico Rettore Prof. Ilario Viano debitamente autorizzato a firmare il presente atto con delibera del Consiglio di Amministrazione in data __________,

l’Università degli Studi di Verona rappresentata dal Magnifico Rettore Prof. Elio Mosele

debitamente autorizzato a firmare il presente atto con delibera del Senato Accademico in data __________

COPIA NON VALIDA 44

COPIA NON VALIDA e

l’Università degli Studi di Chieti, rappresentata dal Magnifico Rettore Prof. Franco Cuccurullo

debitamente autorizzato a firmare il presente atto con delibera del Senato Accademico in data __________

allo scopo di

promuovere e sviluppare la collaborazione scientifica interdisciplinare tra i docenti e i

ricercatori delle stesse Università negli ambiti biotecnologici, genetici, clinici e farmacologici relativi al settore della genomica, con particolare riferimento all’endocrinologia pediatrica

premesso che

la ricerca nel settore della genetica funzionale richiede sempre più un’interazione sia a livello

teorico che operativo di diverse competenze specialistiche; la realizzazione dell’integrazione rende opportuna la collaborazione tra più sedi universitarie,

risultando in tal modo più agevole il reperimento di competenze diversificate al più alto livello qualitativo;

esistono in Italia gruppi di ricerca che in ambito endocrinologico hanno ottenuto, come ne testimonia la produzione scientifica, rilevanti risultati anche attraverso una fattiva collaborazione, portando il loro contributo di competenze altamente qualificanti e specifiche. si conviene e si stipula quanto appresso:

a) tra gli Atenei che, rappresentati dai rispettivi Rettori, intervengono alla presente convenzione è costituito, il “Centro di Ricerca Interateneo di Genomica in Endocrinologia Pediatrica” di seguito denominato Centro;

b) il funzionamento del Centro è regolato dai seguenti articoli da ritenersi nella loro interezza quale statuto del Centro medesimo.

Art. 1 (Obiettivi e attività di ricerca del Centro)

Promuovere, coordinare e sostenere seguendo il metodo interdisciplinare, ricerche di base

e applicate nel campo della genomica applicata all’endocrinologia pediatrica. Promuovere e curare il trasferimento delle conoscenze acquisite nell'ambito delle ricerche di cui al

punto a), sia ai fini di attività industriali innovative, sia ai fini di applicazioni avanzate in campo medico.

Promuovere e sostenere attività di alta formazione nell’ambito della genomica applicata al settore della endocrinologia pediatrica a livello di dottorati di ricerca.

Promuovere e coordinare iniziative mirate all'acquisizione di fondi da destinare alle finalità di cui ai punti precedenti.

Fornire consulenza scientifica nei campi di propria competenza. Costituire un sistema informativo integrato per agevolare la diffusione dei risultati delle ricerche. Attivare rapporti di collaborazione con importanti centri e / o dipartimenti e /o istituti di altre

Università italiane e/o straniere, con enti pubblici e privati di ricerca, aziende e persone individuali in coerenza con gli obiettivi individuati precedentemente.

Le attività di cui al punto f) sono disciplinate dai contratti e dalle convenzioni di volta in volta pertinenti e sottoposte al controllo del Consiglio Scientifico del Centro;

Il Centro svolge le proprie attività di ricerca nell’ambito di programmi coordinati, deliberati

annualmente dal Consiglio Scientifico.

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COPIA NON VALIDA

Art. 2 (Sede del Centro) Il Centro ha sede, ai soli fini amministrativi ed organizzativi, presso il Dipartimento di Scienze

Mediche di Novara dell’Università del Piemonte Orientale “A. Avogadro”. Il Dipartimento ospitante ha diritto ad un rimborso spese proporzionale al volume di attività svolta. Le attività proprie del Centro saranno svolte presso le Università e le altre Istituzioni specificate all’art. 3 e si articoleranno in base ai piani ed ai programmi elaborati ed approvati dal Consiglio Scientifico di cui al successivo art. 5.

Art. 3 (costituzione e composizione del Centro)

Afferiscono, in prima applicazione, le seguenti strutture: Per l’Università degli Studi del Piemonte Orientale:

Dipartimento di Scienze Mediche. Per l’Università degli Studi di Verona:

Dipartimento Materno Infantile e di Biologia-Genetica Per l’Università degli Studi di Chieti:

Dipartimento di Medicina e Scienze dell’Invecchiamento Costituiscono il personale di ricerca i docenti e i ricercatori dei Dipartimenti aderenti che

abbiano presentato domanda di afferenza al Centro. Al Centro possono afferire, previa accettazione di una domanda inoltrata al Consiglio

Scientifico, altri studiosi, italiani o stranieri, che svolgano studi e ricerche sulle tematiche di cui all’art.1.

L’elenco degli afferenti è periodicamente aggiornato a cura del Presidente del Centro. Possono aderire al Centro altre Università, soggetti pubblici e privati secondo le modalità

indicate nell’art. 9.

Art. 4 (Organi del Centro)

Sono organi del Centro: il Consiglio Scientifico il Presidente

Art. 5 (Consiglio Scientifico)

Il Consiglio scientifico del Centro è composto da:

i rappresentanti delle Università convenzionate, fino a due per ciascun Ateneo afferente al Centro, nominati dai Rettori delle rispettive Università su proposta degli Atenei di appartenenza;

i rappresentanti dei soggetti aderenti al Centro, di cui all’ultimo comma dell’art. 3, in ragione di uno per ciascuno di essi.

Il Consiglio scientifico può cooptare, nel Consiglio, con decisione unanime, uno o più membri

tra rilevanti personalità scientifiche italiane o straniere nell’ambito del settore della genomica.

COPIA NON VALIDA 46

COPIA NON VALIDA Il Consiglio Scientifico dura in carica quattro anni. Il Consiglio Scientifico è convocato almeno due volte l’anno e comunque ogni volta che la

convocazione sia richiesta da almeno un terzo dei membri. La convocazione deve essere fatta , salvo casi di urgenza, con un anticipo di almeno sette

giorni. Le adunanze sono valide se partecipa la maggioranza assoluta dei componenti. Sono esclusi dal

computo gli assenti giustificati. Il Consiglio Scientifico:

fissa le linee generali dell’attività del Centro; elegge il Presidente; delibera sulla richiesta di adesione al Centro di altre Università e soggetti pubblici o privati a norma

dell’art. 9; approva l’adesione di studiosi che ne abbiano fatta richiesta; approva, a maggioranza semplice per quanto di propria competenza, la proposta di bilancio

preventivo e di conto consuntivo; approva la relazione annuale scientifica del Presidente del Centro; delibera il programma annuale delle attività da attuarsi, il relativo piano finanziario tenuto conto dei

finanziamenti a vario titolo attribuiti al Centro, approva la relazione consuntiva dell'anno precedente, le modalità di riparto dei finanziamenti tra i Dipartimenti e i soggetti convenzionati, coinvolti, di volta in volta, negli specifici progetti di ricerca;

propone la stipula dei contratti e convenzioni; determina, su proposta del Presidente , la ripartizione dei finanziamenti ai singoli progetti di

ricerca; delibera sull'accettazione di donazioni e contributi; delibera sulla eventuale attivazione di sezioni; delibera su ogni altra attività attinente la gestione del Centro.

Art. 6 (Il Presidente)

Il Presidente del Centro è eletto dal Consiglio Scientifico, a maggioranza assoluta degli aventi

titolo, tra i docenti universitari di ruolo del Consiglio stesso ed è nominato dal Rettore della sede amministrativa del Centro stesso.

Il Presidente svolge le seguenti funzioni: rappresenta il Centro; convoca e presiede il Consiglio scientifico; sottopone al Consiglio scientifico il programma di attività, il bilancio preventivo ed il rendiconto

consuntivo, la relazione annuale sulle attività svolte; propone al Consiglio Scientifico la ripartizione dei finanziamenti ai singoli progetti di ricerca; sovrintende al funzionamento generale del Centro ed esercita tutte le attribuzioni che comunque

interessano il Centro. Il Presidente dura in carica quattro anni e può essere eletto per non più di due volte consecutive. Il Presidente nomina un Vice Presidente che lo coadiuva nell’espletamento delle sue funzioni e

lo sostituisce in caso di sua assenza o impedimento.

Art. 7 (Funzionamento del Centro)

La gestione amministrativa del Centro è regolata dalle norme in vigore presso l’Università sede amministrativa del Centro stesso.

I finanziamenti assegnati al Centro affluiscono al Dipartimento dove ha sede amministrativa il Centro, con vincolo di destinazione al Centro stesso, che potrà provvedere a stipulare con le altre

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COPIA NON VALIDA Università ed istituzioni di ricerca convenzionate i contratti e le convenzioni relative all’attività del Centro.

I finanziamenti disposti per attività che devono essere svolte esclusivamente o prevalentemente presso un Dipartimento aderente, sono a questo trasferiti con il relativo vincolo di destinazione su richiesta del Presidente.

I beni mobili, acquistati con fondi assegnati al Centro, sono inventariati presso i Dipartimenti delle Università nelle quali i beni sono posti con apposita delibera del Consiglio scientifico.

All’eventuale scioglimento del Centro i beni rimangono di proprietà dell’Università assegnataria degli stessi.

Art. 8 (Finanziamenti)

Il Centro opera mediante finanziamenti che possono provenire:

dal Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica; da altri Ministeri; dalle Università contraenti; dal Consiglio Nazionale delle Ricerche; dalle Regioni e altri Enti Locali; da Enti di Ricerca o da Organi di carattere sovranazionale o Comunitario mediante apposite

convenzioni nazionali e/o internazionali; da Enti o Fondazioni sia pubbliche sia private; da liberi contributi o elargizioni di privati per il raggiungimento delle finalità del Centro.

L’accettazione di ogni finanziamento dovrà essere ratificata dal Consiglio Scientifico. L’amministrazione di tali finanziamenti sarà regolamentata secondo quanto già indicato al

precedente Art. 7.

Art. 9 (Nuove adesioni)

Le richieste di adesione di altri soggetti pubblici o privati sono approvate dal Consiglio Scientifico con la maggioranza dei 2/3 dei suoi componenti.

Le nuove ammissioni saranno formalizzate mediante appositi atti aggiuntivi alla presente convenzione.

Art. 10 (Durata e recesso)

La presente convenzione entra in vigore alla data di stipulazione ed ha validità di 6 anni ed è prorogata automaticamente di anno in anno. Ciascun componente può recedere con comunicazione da darsi, almeno 6 mesi prima della scadenza, con lettera raccomandata R.R. indirizzata al Presidente del Centro.

Art. 11 (Norme transitorie)

In attesa della costituzione degli Organi del Centro si insedia un Comitato promotore costituito

dai seguenti componenti: Prof. Gianni Bona Prof. Luciano Tatò Prof. Francesco Chiarelli

Tale Comitato sarà presieduto dal Prof. Gianni Bona In attesa della costituzione degli Organi del Centro il Comitato promotore ed il suo Presidente

svolgeranno rispettivamente le funzioni del Consiglio scientifico e del Presidente del Centro.

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COPIA NON VALIDA Entro tre mesi dalla firma della Convenzione costitutiva le Università e le altre Istituzioni di

ricerca convenzionate dovranno provvedere alla nomina dei componenti del Consiglio scientifico che, al suo interno, procederà alla elezione del Presidente del Centro.

Con l’insediamento degli organi del Centro si esaurisce la funzione del Comitato promotore.

Il Rettore dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale Prof. Ilario Viano Il Rettore dell’Università degli Studi di Verona Prof. Elio Mosele Il Rettore dell’Università degli Studi di Chieti Prof. Franco Cuccurullo

****************** 3/2004/7.2 Intitolazione della Biblioteca Interdipartimentale del Dipartimento di Politiche Pubbliche e Scelte Collettive e del Dipartimento di Ricerca Sociale al Prof. Norberto Bobbio; DIVISIONE GESTIONE RISORSE ECONOMICHE E CONTROLLO Ufficio Ricerca Scientifica

Al Presidente del Senato Accademico

Si sottopone a codesto spettabile Senato Accademico la proposta, avanzata dal Dipartimento di Ricerca Sociale e dal Dipartimento di Politiche Pubbliche e Scelte Collettive, di intitolare la Biblioteca interdipartimentale dei suddetti Dipartimenti a Norberto Bobbio.

La Commissione di Ateneo per le Biblioteche ha espresso parere favorevole all’intitolazione nella seduta del 25 marzo 2004.

Si chiede a codesto spettabile Senato Accademico di esprimere il proprio parere in merito.

Vercelli, 2 aprile 2004

Ufficio Ricerca Scientifica Alberto Cuttica f.to Alberto Cuttica

OMISSIS

IL SENATO ACCADEMICO PREMESSO che il Dipartimento di Ricerca Sociale ha proposto di intitolare la Biblioteca

interdipartimentale del Dipartimento di Politiche Pubbliche e Scelte Collettive e del Dipartimento di Ricerca Sociale, a Norberto Bobbio;

VISTA la legge n. 168 del 9/5/89; VISTO il D.M. 30/07/98 di istituzione dell’Università degli studi del Piemonte Orientale

“Amedeo Avogadro”;

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COPIA NON VALIDA VISTO lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo

Avogadro” come modificato con D.R. n. 67 del 24/2/2003; VISTO la deliberazione del Consiglio di Biblioteca del 6 febbraio 2004; VISTA la deliberazione del Consiglio di Dipartimento di Ricerca Sociale del 19 marzo

2004; VISTA la deliberazione del Consiglio di Dipartimento di Politiche Pubbliche e Scelte

Collettive del 1 aprile 2004; VISTO il parere favorevole espresso dalla Commissione di Ateneo per le Biblioteche

nella seduta del 25 marzo 2004; SENTITO il Direttore Amministrativo; con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità

DELIBERA 1) di esprimere parere favorevole all’intitolazione della Biblioteca interdipartimentale del Dipartimento di Politiche Pubbliche e Scelte Collettive e del Dipartimento di Ricerca Sociale a Norberto Bobbio.

****************** 8. Questioni relative al personale (professori e ricercatori 3/2004/8.1 Nulla osta prof. Marcello DE GIOSA; DIVISIONE AFFARI GENERALI E DEL PERSONALE Ufficio personale docente Vercelli, 22.03.2004

Al Presidente del SENATO ACCADEMICO Incarico successivo al primo - Richiesta di nulla osta per svolgere, nell’a.a. 2003/2004, l’affidamento di “Statistica e probabilità” (6 CFU) presso il Corso di Laurea in Scienze Ambientali della Facoltà di Scienze MFN dell’Università degli Studi di Bari, conferito al Prof. DE GIOSA Marcello – Professore Associato non Confermato presso la Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali. Il Consiglio della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, nella seduta del 15 marzo 2004, ha espresso parere favorevole. Si unisce copia della relativa deliberazione. Ai sensi dell'art. 9 della Legge 18/03/1958 n° 311, si chiede che codesto Collegio esprima il proprio parere in merito. (Relazione dell’Ufficio Personale docente)

Il Responsabile dell’ Ufficio Personale Docente

(Dott. PIETRONI Maurizio) f.to Maurizio Pietroni

COPIA NON VALIDA 50

COPIA NON VALIDA

OMISSIS

IL SENATO ACCADEMICO

VISTO il T.U. delle Disposizioni di legge sull'istruzione superiore, approvato con R.D. 31.08.1933, n° 1592, e successive integrazioni e modificazioni; VISTO l'art. 9 della Legge 18.03.1958, n° 311; VISTA la Legge 09.05.1989, n° 168; VISTE le deliberazioni 2/1998/5-13 e 3/1998/8-2 del Senato Accademico dell'Università degli Studi del Piemonte Orientale; VISTO l'art. 53 del D. Lgs. 30.03.2001, n° 165; VISTO lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro”, come modificato con D.R. n° 67 del 24.02.2003; VISTA la delibera del Consiglio della Facoltà di Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali del 15.03.2004; SENTITO il Direttore Amministrativo con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità

DELIBERA

di esprimere parere favorevole allo svolgimento, da parte del Prof. DE GIOSA Marcello – Professore Associato non Confermato presso la Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, dell’affidamento di “Statistica e probabilità” (6 CFU) presso il Corso di Laurea in Scienze Ambientali della Facoltà di Scienze MFN dell’Università degli Studi di Bari, per l’a.a. 2003/2004.

****************** 3/2004/8.2 Nulla osta Dott. Enrico FERRERO; DIVISIONE AFFARI GENERALI E DEL PERSONALE Ufficio personale docente Vercelli, 22.03.2004

Al Presidente del SENATO ACCADEMICO Incarico successivo al primo - Richiesta di nulla osta per svolgere, nell’a.a. 2003/2004, l’affidamento di “Processi di diffusione” (18 ore) presso il Master in Meteorologia della Facoltà di Scienze MFN dell’Università degli Studi di Torino, conferito al Dott. FERRERO Enrico – Ricercatore Confermato presso la Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali. Il Consiglio della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, nella seduta del 15 marzo 2004, ha espresso parere favorevole. Si unisce copia della relativa deliberazione. Ai sensi dell'art. 9 della Legge 18/03/1958 n° 311, si chiede che codesto Collegio esprima il proprio parere in merito. (Relazione dell’Ufficio Personale docente)

Il Responsabile dell’ Ufficio Personale Docente (Dott. PIETRONI Maurizio) f.to Maurizio Pietroni

COPIA NON VALIDA 51

COPIA NON VALIDA

OMISSIS

IL SENATO ACCADEMICO

VISTO il T.U. delle Disposizioni di legge sull'istruzione superiore, approvato con R.D. 31.08.1933, n° 1592, e successive integrazioni e modificazioni; VISTO l'art. 9 della Legge 18.03.1958, n° 311; VISTA la Legge 09.05.1989, n° 168; VISTE le deliberazioni 2/1998/5-13 e 3/1998/8-2 del Senato Accademico dell'Università degli Studi del Piemonte Orientale; VISTO l'art. 53 del D. Lgs. 30.03.2001, n° 165; VISTO lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro”, come modificato con D.R. n° 67 del 24.02.2003; VISTA la delibera del Consiglio della Facoltà di Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali del 15.03.2004; SENTITO il Direttore Amministrativo con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità

DELIBERA

di esprimere parere favorevole allo svolgimento, da parte del Dott. FERRERO Enrico – Ricercatore Confermato presso la Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, dell’affidamento di “Processi di diffusione” (18 ore) presso il Master in Meteorologia della Facoltà di Scienze MFN dell’Università degli Studi di Torino, per l’a.a. 2003/2004.

****************** 3/2004/8.3 Nulla osta dott.ssa Stefania MONTANI; DIVISIONE AFFARI GENERALI E DEL PERSONALE Ufficio personale docente Vercelli, 22.03.2004

Al Presidente del SENATO ACCADEMICO Incarico successivo al primo - Richiesta di nulla osta per svolgere, nell’a.a. 2003/2004, l’affidamento di “Informatica” (8 ore) presso la Classe 3a Lauree sanitarie della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Pavia, conferito alla Dott.ssa MONTANI Stefania – Ricercatore Confermato presso la Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali. Il Consiglio della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, nella seduta del 15 marzo 2004, ha espresso parere favorevole. Si unisce copia della relativa deliberazione. Ai sensi dell'art. 9 della Legge 18/03/1958 n° 311, si chiede che codesto Collegio esprima il proprio parere in merito. (Relazione dell’Ufficio Personale docente)

Il Responsabile dell’ Ufficio Personale Docente

(Dott. PIETRONI Maurizio) f.to Maurizio Pietroni

COPIA NON VALIDA 52

COPIA NON VALIDA

OMISSIS

IL SENATO ACCADEMICO

VISTO il T.U. delle Disposizioni di legge sull'istruzione superiore, approvato con R.D. 31.08.1933, n° 1592, e successive integrazioni e modificazioni; VISTO l'art. 9 della Legge 18.03.1958, n° 311; VISTA la Legge 09.05.1989, n° 168; VISTE le deliberazioni 2/1998/5-13 e 3/1998/8-2 del Senato Accademico dell'Università degli Studi del Piemonte Orientale; VISTO l'art. 53 del D. Lgs. 30.03.2001, n° 165; VISTO lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro”, come modificato con D.R. n° 67 del 24.02.2003; VISTA la delibera del Consiglio della Facoltà di Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali del 15.03.2004; SENTITO il Direttore Amministrativo con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità

DELIBERA

di esprimere parere favorevole allo svolgimento, da parte della Dott.ssa MONTANI Stefania – Ricercatore Confermato presso la Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, dell’affidamento di “Informatica” (8 ore) presso la Classe 3a Lauree sanitarie della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Pavia, per l’a.a. 2003/2004.

****************** 3/2004/8.4 Nulla osta dott.ssa Simonetta SAMPO’; DIVISIONE AFFARI GENERALI E DEL PERSONALE Ufficio personale docente Vercelli, 22.03.2004

Al Presidente del SENATO ACCADEMICO Incarico successivo al primo - Richiesta di nulla osta per svolgere, nell’a.a. 2003/2004, l’affidamento di “Biologia vegetale applicata” (60 ore) presso il Corso di Laurea in Restauro dell’Accademia delle Belle arti di Torino, conferito alla Dott.ssa SAMPÒ Simonetta – Ricercatore Confermato presso la Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali. Il Consiglio della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, nella seduta del 15 marzo 2004, ha espresso parere favorevole. Si unisce copia della relativa deliberazione. Ai sensi dell'art. 9 della Legge 18/03/1958 n° 311, si chiede che codesto Collegio esprima il proprio parere in merito. (Relazione dell’Ufficio Personale docente)

Il Responsabile dell’ Ufficio Personale Docente

(Dott. PIETRONI Maurizio) f.to Maurizio Pietroni

COPIA NON VALIDA 53

COPIA NON VALIDA

OMISSIS

IL SENATO ACCADEMICO

VISTO il T.U. delle Disposizioni di legge sull'istruzione superiore, approvato con R.D. 31.08.1933, n° 1592, e successive integrazioni e modificazioni; VISTO l'art. 9 della Legge 18.03.1958, n° 311; VISTA la Legge 09.05.1989, n° 168; VISTE le deliberazioni 2/1998/5-13 e 3/1998/8-2 del Senato Accademico dell'Università degli Studi del Piemonte Orientale; VISTO l'art. 53 del D. Lgs. 30.03.2001, n° 165; VISTO lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro”, come modificato con D.R. n° 67 del 24.02.2003; VISTA la delibera del Consiglio della Facoltà di Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali del 15.03.2004; SENTITO il Direttore Amministrativo con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità

DELIBERA

di esprimere parere favorevole allo svolgimento, da parte della Dott.ssa SAMPÒ Simonetta – Ricercatore Confermato presso la Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, dell’affidamento di “Biologia vegetale applicata” (60 ore) presso il Corso di Laurea in Restauro dell’Accademia delle Belle arti di Torino, per l’a.a. 2003/2004.

****************** 3/2004/8.5 Nulla osta dott. Dario CORNO DIVISIONE AFFARI GENERALI E DEL PERSONALE Ufficio personale docente Vercelli, 07.04.2004

Al Presidente del SENATO ACCADEMICO Incarico successivo al primo - Richiesta di nulla osta per svolgere, nell’a.a. 2003/2004, il Corso di Tecniche della presentazione e della comunicazione orale (Public speaking) - modulo di 24 ore – presso la III Facoltà di Ingegneria del Politecnico di Torino, conferito al Dott. CORNO Dario – Ricercatore Confermato presso la Facoltà di Lettere e Filosofia. Il Consiglio della Facoltà di Lettere e Filosofia, nella seduta del 17 marzo 2004, ha espresso parere favorevole. Si unisce copia della relativa deliberazione. Ai sensi dell'art. 9 della Legge 18/03/1958 n° 311, si chiede che codesto Collegio esprima il proprio parere in merito. (Relazione dell’Ufficio Personale docente)

Il Responsabile dell’ Ufficio Personale Docente

(Dott. PIETRONI Maurizio) f.to Maurizio Pietroni

COPIA NON VALIDA 54

COPIA NON VALIDA

OMISSIS

IL SENATO ACCADEMICO

VISTO il T.U. delle Disposizioni di legge sull'istruzione superiore, approvato con R.D. 31.08.1933, n° 1592, e successive integrazioni e modificazioni; VISTO l'art. 9 della Legge 18.03.1958, n° 311; VISTA la Legge 09.05.1989, n° 168; VISTE le deliberazioni 2/1998/5-13 e 3/1998/8-2 del Senato Accademico dell'Università degli Studi del Piemonte Orientale; VISTO l'art. 53 del D. Lgs. 30.03.2001, n° 165; VISTO lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro”, come modificato con D.R. n° 67 del 24.02.2003; VISTA la delibera del Consiglio della Facoltà di Facoltà di Lettere e Filosofia del 17.03.2004; SENTITO il Direttore Amministrativo con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità

DELIBERA

di esprimere parere favorevole allo svolgimento, da parte del dott. CORNO Dario – Ricercatore Confermato presso la Facoltà di Lettere e Filosofia, del Corso di Tecniche della presentazione e della comunicazione orale (Public speaking) - modulo di 24 ore – presso la III Facoltà di Ingegneria del Politecnico di Torino, per l’a.a. 2003/2004.

****************** 3/2004/8.6 Nulla osta dott. Dario CORNO; DIVISIONE AFFARI GENERALI E DEL PERSONALE Ufficio personale docente Vercelli, 07.04.2004

Al Presidente del SENATO ACCADEMICO Incarico successivo al primo - Richiesta di nulla osta per svolgere, nell’a.a. 2003/2004, il Corso di Teoria e Tecnica della scrittura multimediale - modulo di 12 ore – nell’ambito del Master di Tecnologia e comunicazione multimediale gestito dall’Università degli Studi di Torino, dal Politecnico di Torino e dal COREP, conferito al Dott. CORNO Dario – Ricercatore Confermato presso la Facoltà di Lettere e Filosofia. Il Consiglio della Facoltà di Lettere e Filosofia, nella seduta del 17 marzo 2004, ha espresso parere favorevole. Si unisce copia della relativa deliberazione. Ai sensi dell'art. 9 della Legge 18/03/1958 n° 311, si chiede che codesto Collegio esprima il proprio parere in merito. (Relazione dell’Ufficio Personale docente)

Il Responsabile dell’ Ufficio Personale Docente

(Dott. PIETRONI Maurizio) f.to Maurizio Pietrosi

OMISSIS

COPIA NON VALIDA 55

COPIA NON VALIDA

IL SENATO ACCADEMICO

VISTO il T.U. delle Disposizioni di legge sull'istruzione superiore, approvato con R.D. 31.08.1933, n° 1592, e successive integrazioni e modificazioni; VISTO l'art. 9 della Legge 18.03.1958, n° 311; VISTA la Legge 09.05.1989, n° 168; VISTE le deliberazioni 2/1998/5-13 e 3/1998/8-2 del Senato Accademico dell'Università degli Studi del Piemonte Orientale; VISTO l'art. 53 del D. Lgs. 30.03.2001, n° 165; VISTO lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro”, come modificato con D.R. n° 67 del 24.02.2003; VISTA la delibera del Consiglio della Facoltà di Facoltà di Lettere e Filosofia del 17.03.2004; SENTITO il Direttore Amministrativo con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità

DELIBERA

di esprimere parere favorevole allo svolgimento, da parte del dott. CORNO Dario – Ricercatore Confermato presso la Facoltà di Lettere e Filosofia, del Corso di Teoria e Tecnica della scrittura multimediale - modulo di 12 ore – nell’ambito del Master di Tecnologia e comunicazione multimediale gestito dall’Università degli Studi di Torino, dal Politecnico di Torino e dal COREP, per l’a.a. 2003/2004.

****************** 3/2004/8.7 Autorizzazione a risiedere fuori sede per il prof. Armando GENAZZANI; DIVISIONE AFFARI GENERALI E DEL PERSONALE Ufficio Personale Docente Vercelli, 9 Aprile 2004

Al Presidente del Senato Accademico

Prof. Armando GENAZZANI – Professore Associato non Confermato - Facoltà di Farmacia

Richiesta da parte del Prof. Armando GENAZZANI dell’autorizzazione a risiedere nel Comune

di Roma, Via Nazionale, 243 (art. 7 Legge 18.3.58, n. 311). Il Docente ha eletto domicilio in Novara, Via Gorizia, 5. Codesto Senato con delibera del 18.11.2002 aveva espresso parere favorevole alle residenza

dello stesso Docente nel Comune di Napoli La Facoltà di Farmacia con delibera del 02.04.2004 ha espresso parere favorevole in merito alla

residenza nel Comune di Roma.

IL RESPONSABILE DELL’UFFICIO PERSONALE DOCENTE (Dott. Maurizio PIETRONI)

f.to Maurizio Pietroni

COPIA NON VALIDA 56

COPIA NON VALIDA

OMISSIS

IL SENATO ACCADEMICO

VISTO l’art. 7 Legge 18.03.1958, n. 311; VISTA la delibera n. 3/1998/8-3 – Autorizzazione a risiedere fuori sede; VISTA la delibera n.10/2002/8.2 del 18.11.2002 di Autorizzazione a risiedere nel Comune di

Napoli del Prof. Armando GENAZZANI; VISTA la richiesta del Prof. Armando GENAZZANI per lo spostamento della propria

residenza nel Comune di ROMA del 31.03.2004; VISTA la delibera della Facoltà di FARMACIA del 02.04.2004; CONSIDERATO che la residenza nel Comune di Roma non è di ostacolo all’espletamento dei

doveri didattici e di ricerca; CONSIDERATO che il Prof. Armando GENAZZANI ha presentato dichiarazione di domicilio

in Novara, Via Gorizia, 5. con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità

DELIBERA 1. di esprimere parere favorevole alla residenza fuori sede nel Comune di Roma del Prof.

Armando GENAZZANI.

****************** 3/2004/8.8 Modifica del Regolamento per il conferimento per affidamento o supplenza degli incarichi di insegnamento; DIVISIONE AFFARI GENERALI E DEL PERSONALE Ufficio Personale Docente

Vercelli, 15.04.2004 Oggetto: Regolamento per il conferimento degli incarichi di insegnamento

Al Presidente del SENATO ACCADEMICO La piena attuazione della riforma didattica, che ha comportato l’attivazione di nuovi Corsi di laurea, Lauree specialistiche e Master, ha determinato per le Facoltà un considerevole aumento di corsi di insegnamento. Per tale motivo, tenendo presente anche le indicazioni ministeriali, si rende necessario riconsiderare l’impegno didattico dei professori e ricercatori fissandone gli obblighi, e meglio disciplinare la materia degli incarichi di insegnamento in affidamento. Si propone pertanto un “impianto” che va a sostituire le Linee guida e che andrà ad interessare soprattutto le Facoltà, coinvolgendo comunque anche l’Amministrazione centrale per gli adempimenti di competenza. Si è ritenuto opportuno, quindi, elaborare il testo di un “Regolamento per il conferimento degli incarichi di insegnamento” che si sottopone al parere di codesto Senato. (Relazione dell’Ufficio Personale docente)

COPIA NON VALIDA 57

COPIA NON VALIDA RESPONSABILE DELL’UFFICIO PERSONALE DOCENTE

(Dott. Maurizio PIETRONI) f.to Maurizio Pietroni

OMISSIS

Il dott. Giorgio TORDOLO ORSELLO lascia la seduta alle ore 16.55.

OMISSIS

IL SENATO ACCADEMICO

Visto lo Statuto, come modificato con D.R. n. 67 del 24.02.2003; Viste le Linee Guida per il conferimento per affidamento o supplenza degli incarichi di

insegnamento emanate con D.R. n. 88 del 21.03.2003; Considerata la relazione presentata dall’Ufficio Personale docente; Ritenuto di dover procedere all’emanazione di un Regolamento che disciplini il conferimento

degli incarichi di insegnamento alla luce delle indicazioni Ministeriali e delle esigenze imposte dall’applicazione della Riforma didattica;

Richiamato quanto emerso in sede di discussione; Sentito il Direttore Amministrativo; con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità

DELIBERA

Di autorizzare l’emanazione del Regolamento per il conferimento degli incarichi di insegnamento, come sotto indicato: REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DEGLI INCARICHI DI INSEGNAMENTO Art. 1 - Le presenti disposizioni indicano i criteri ed individuano le modalità e le procedure con le quali le Facoltà dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro”, d’ora in avanti denominata Ateneo, possono conferire incarichi di docenza universitaria per l’attivazione di insegnamenti ufficiali e di moduli didattici a docenti interni od esterni l’Ateneo stesso. L’incarico di docenza comprende lo svolgimento di attività didattica frontale e seminariale e le altre attività connesse quali il ricevimento studenti, gli esami e il tutoraggio per l’intero anno accademico. Il docente, professore o ricercatore, assicura il suo impegno didattico, come definito oltre, nel settore scientifico disciplinare di titolarità e nei settori affini. L’affinità è determinata sulla base del D.M. 04.10.2000, e successive modificazioni ed integrazioni, ovvero di apposita deliberazione motivata e coerente del Consiglio di Facoltà. La deliberazione del Consiglio di Facoltà è validamente assunta con il voto favorevole dei 2/3 dei presenti all’adunanza. L’impegno didattico oltre il quale si può procedere al pagamento di incarichi retribuiti, è assolto con l’insegnamento nei Corsi di Laurea, di Laurea specialistica, di Scuole di Specializzazione, di Master universitari e di Dottorato per almeno 120 ore annue all’interno della Facoltà ovvero dell’Ateneo per i professori con regime di impegno a tempo pieno, e per almeno 80 ore annue per i ricercatori confermati con regime di impegno a tempo pieno e 60 ore per i ricercatori.

COPIA NON VALIDA 58

COPIA NON VALIDA L’impegno didattico, oltre il quale si può procedere al pagamento di incarichi retribuiti, è assolto dal personale docente con regime di impegno a tempo definito garantendo 90 ore annue i professori e 60 ore annue i ricercatori. Art. 2 - Gli incarichi di docenza sono attribuiti a titolo gratuito ovvero a titolo retribuito, nei limiti dello stanziamento iscritto annualmente nell’apposito capitolo di bilancio delle Facoltà. Il Consiglio d’Amministrazione annualmente stabilisce il compenso orario per gli incarichi in affidamento svolti oltre l’impegno didattico previsto dall’art. 1 del presente Regolamento. L’importo è riconosciuto per l’intera somma quando l’incarico sia attribuito per la sede geografica e può essere aumentato del 20% qualora venga svolto fuori la stessa sede geografica di servizio. Nel caso in cui l’attività svolta dal docente nella sede di servizio non determini il numero di ore richiesto, lo stesso docente potrà svolgere ulteriore attività didattica presso sede geografica diversa dalla propria sede di servizio fino alla concorrenza dell’impegno didattico. Al docente sarà riconosciuto un importo comunque non superiore a 40 € giornalieri per ogni giorno di attività a titolo di rimborso forfettario e onnicomprensivo. Detto importo non spetta nel caso in cui il docente percepisca il compenso per affidamento. Il compenso come sopra determinato potrà essere ridotto in base alle disponibilità finanziarie iscritte in bilancio. Il pagamento è disposto dall’ufficio dell’Amministrazione previo versamento al bilancio dell’Ateneo della somma corrispondente. Il pagamento degli interessati avverrà per gli incaricati dipendenti dell’Ateneo secondo il sistema dei compensi accessori; per gli incaricati dipendenti da altri Atenei secondo il sistema del lavoro assimilato al lavoro dipendente. Art. 3 – Gli incarichi di insegnamento conferiti nei corsi attivati presso altre sedi sulla base di accordi e convenzioni con altri Enti e organismi possono essere attribuiti a titolo retribuito, fatto salvo l’adempimento degli obblighi previsti nel presente Regolamento ed eventualmente l’adempimento di ulteriori prescrizioni specifiche della Facoltà, nei limiti delle somme iscritte e versate al bilancio dell’Ateneo. Gli incarichi concorrono all’assolvimento dell’impegno didattico. Saranno retribuite al docente le ore eccedenti tale impegno. Le somme previste in convenzione e non corrisposte ai docenti verranno destinate al bilancio della Facoltà. Gli accordi e convenzioni con Enti, istituzioni e organismi stabiliranno le modalità di svolgimento dei corsi e la copertura totale dei costi calcolata secondo gli importi fissati dal Consiglio di Amministrazione dell’Ateneo. Nessun onere potrà gravare sul bilancio dell’Ateneo. Per i Master finanziati da Enti esterni, fermo restando il raggiungimento dei limiti previsti dal presente regolamento, il compenso delle ore eccedenti potrà essere stabilito nei limiti del finanziamento stesso, anche i misura superiore al compenso, come determinato dal Consiglio di Amministrazione. Art. 4 - Entro il 31.03, il Consiglio di Facoltà, con propria deliberazione, determinerà il proprio piano didattico per il successivo Anno Accademico. Tale piano didattico dovrà contenere : • i compiti didattici, assegnati ai docenti interni alla Facoltà con indicate le ore, le materie di

insegnamento e il S.S.D.; • i corsi d’insegnamento con indicate le ore e il S.S.D. da affidare per incarico a docenti

dipendenti dell’Ateneo o a docenti esterni all’Ateneo; • i corsi da assegnare per contratto ai sensi del D.R. n. 118 del 14.04.2003.

COPIA NON VALIDA 59

COPIA NON VALIDA Art. 5 – Per gli eventuali corsi rimasti scoperti il Consiglio di Facoltà può deliberare direttamente l’incarico (affidamento) al personale dell’Ateneo, ovvero può deliberare l’apertura di un bando interno, sottoscritto dal Preside della Facoltà del quale dovrà essere data pubblicità sul sito Internet della Facoltà e comunicazione a tutte le Facoltà. Il bando sarà affisso all’Albo della Facoltà dell’Ateneo per non meno di 15 gg. Le istanze dovranno essere presentate entro i termini di scadenza indicati dal bando. L’incarico (affidamento) da conferire al personale docente dell’Ateneo non appartenente alla Facoltà è subordinato al parere del Preside della Facoltà a cui appartiene il docente. Art. 6 - Il Consiglio di Facoltà con propria deliberazione procederà tempestivamente all’apertura di un bando “esterno” per la copertura per affidamento di quegli insegnamenti, che non siano stati conferiti nei modi come definito negli artt. precedenti. I bandi dovranno essere sottoscritti dal Preside della Facoltà e dovranno riportare il termine di scadenza, che non potrà essere inferiore a 15 gg. Ai bandi dovrà essere data adeguata pubblicità, anche per via telematica. Le istanze dovranno essere presentate entro i termini di scadenza indicati dal bando. Il Consiglio di Facoltà, con propria deliberazione, proporrà il conferimento degli incarichi di insegnamento per affidamento ai docenti esterni all’Ateneo. Art. 7 - Entro il 15.05 il Preside dovrà comunicare il costo complessivo della didattica per l’anno accademico successivo ed inviare ogni utile dato secondo gli schemi forniti dall’ufficio competente dell’Amministrazione. Art. 8 – Il Preside della Facoltà dovrà inviare nel più breve tempo possibile, e comunque non oltre il 30.06, all’ufficio competente dell’Amministrazione le delibere di cui agli articoli precedenti, le istanze in originale e copia del bando e, ove necessario, i nulla osta o copia della lettera di richiesta del nulla osta. Art. 9 – I Consigli di Facoltà possono stabilire l’impegno didattico dei propri professori con regime d’impegno a tempo definito fino a 120 ore annue sulla base delle somme disponibili in bilancio. L’affidamento retribuito può essere disposto dalla Facoltà se e nella misura in cui è assolto l’impegno didattico da parte del docente interessato. Altrettanto il Consiglio di Facoltà o il Preside può esprimere il proprio parere favorevole all’autorizzazione ad incarichi esterni all’Ateneo, qualora il docente interessato abbia svolto il proprio impegno didattico nei termini di cui al presente Regolamento. Art. 10– Per gli incarichi di insegnamenti (affidamenti) nelle Scuole di Specializzazione, in particolare quelle dell’area medica, le competenze sono attribuite al Consiglio di Facoltà sentiti i Consigli delle Scuole di Specializzazione. Per gli incarichi di insegnamento (affidamenti) nei Master rientranti nell’offerta didattica dell’Ateneo le competenze sono attribuite al Consiglio di Facoltà, sentito il Consiglio di Corso di Master. Art. 11 - Entro 90 giorni dal ricevimento delle documentazioni di cui all’art. 8, l’ufficio competente dell’Amministrazione provvederà a redigere i decreti relativi ai conferimenti degli incarichi di insegnamento per affidamento, gratuiti o retribuiti, provvedendo inoltre agli adempimenti previsti dal D. Legs. 165/2001, in merito all’Anagrafe delle prestazioni.

COPIA NON VALIDA 60

COPIA NON VALIDA Art. 12 – Delle decretazioni direttoriali verrà data comunicazione agli affidatari, ai Presidi di Facoltà e Direttori di Dipartimento interessati. La certificazione dell’impegno didattico e degli affidamenti può essere resa se formalizzata con decreto direttoriale. Art. 13 – I Presidi di Facoltà devono trasmettere i registri dell’attività didattica, relativi ai docenti interni tempestivamente all’ufficio competente dell’Amministrazione entro il 15.11 per l’anno accademico appena terminato. Il pagamento degli affidamenti o delle supplenze verrà disposto successivamente alla chiusura dell’anno accademico previo versamento al bilancio dell’Ateneo delle somme necessarie. La mancanza del registro e degli altri documenti esonera l’Amministrazione dal pagamento del compenso. Art. 14 – La partecipazione del docente ad attività didattiche nei corsi di Master non rientranti nell’offerta formativa dell’Ateneo ovvero di corsi di formazione gestiti da altri Enti o organismi e per cui gli stessi rilasciano l’attestato, deve essere autorizzata ai sensi del precedente art. 10. Art. 15 – Il presente Regolamento entra in vigore per l’a.a. 2004/2005 e sostituisce tutte le precedenti disposizioni in materia.

Il prof. Giovanni FRAQUELLI e il Dott. Francesco Mario CELLERINO lasciano la seduta alle ore 17.55.

****************** 9. Questioni relative agli studenti: 3/2004/9.1 Criteri per la contribuzione studentesca; DIVISIONE AFFARI ISTITUZIONALI Ufficio Ordinamenti Didattici

AL PRESIDENTE DEL SENATO ACCADEMICO

Si sottopone al Senato Accademico, per l’approvazione, l’allegata proposta di delibera per la determinazione dei criteri della contribuzione studentesca del prossimo anno accademico 2004/2005.

I punti salienti dell’allegata proposta di delibera possono così riassumersi:

per tutti gli studenti

previsione di sei fasce di contribuzione con importi identici per gli iscritti al vecchio sia per gli

iscritti al Nuovo Ordinamento; proseguimento nell’utilizzo della modulistica web di autocertificazione per l’inserimento nelle fasce

di reddito conseguente alle azioni di coordinamento intervenute tra gli Atenei piemontesi e l’Ente Regionale per il Diritto allo Studio Universitario su proposta della Regione Piemonte;

utilizzo della procedura informatica di autocertificazione per l’inserimento nelle fasce di reddito;

per gli studenti del nuovo ordinamento

COPIA NON VALIDA 61

COPIA NON VALIDA

previsione di una contribuzione ridotta per gli studenti in regime di tempo parziale, proporzionale al tipo di regime prescelto;

previsione di un contratto che vincoli ogni studente a tempo parziale a non acquisire, nel corso degli studi, un ammontare di crediti formativi tale da permettergli di conseguire il titolo in un numero di anni inferiore a quello prestabilito.

Distinti saluti.

Vercelli, 5 aprile 2004 LA RESPONSABILE DELL’UFFICIO

(Dott.ssa Sabrina BIANCHI) f.to Sabrina Bianchi

OMISSIS

IL SENATO ACCADEMICO

VISTA la legge 24 dicembre 1993, n. 537 concernente gli interventi correttivi di finanza pubblica; VISTO il D.P.C.M. del 9 aprile 2001 e successive modifiche e integrazioni concernente: “Uniformità di trattamento sul diritto agli studi universitari, ai sensi della legge 2 dicembre 1991, n. 390”; VISTO il Regolamento Didattico di Ateneo emanato con D. R. n. 325 del 20 settembre 2001; VISTO il D. M. 3 novembre 1999, n. 509 recante “Norme concernenti l’autonomia didattica degli Atenei”; VISTO il D.P.R. 30 giugno 2000, n. 230 recante norme sull’ordinamento giudiziario e sulle misure privative della libertà; VISTO lo Statuto di Autonomia dell’Università; VISTO l’art. 48 del D.P.R. 31 agosto 1999, n. 394; VISTO l’art. 2 della Legge 11 luglio 2002, n. 148; VISTO il D.P.R. 445/2000 art. 3; VISTO il D. M. 3 settembre 2003 concernente la determinazione degli obiettivi relativi alla programmazione del sistema universitario per il triennio 2004/2006; VISTO il D.M. 18 febbraio 2004 con il quale è stato determinato l'importo minimo della tassa di iscrizione alle Università per l'anno accademico 2004/2005 in € 169,28;VISTO il Decreto Rettorale N. 66 del 19 febbraio 2004 di nomina della Commissione di Studio sulla Contribuzione Studentesca per l’anno accademico 2004/2005; VISTA la relazione della predetta Commissione; CONSIDERATO che, nel quadro della semplificazione dell’azione amministrativa, a partire dall’anno accademico 2001/2002 è stato sperimentato con successo un nuovo modello unico di autocertificazione; RITENUTO di poter continuare ad usufruire del predetto modello unico di autocertificazione ai fini dell’inserimento nelle fasce di contribuzione proposto dalla Regione Piemonte e utilizzato dai tre Atenei piemontesi; SENTITO il Direttore Amministrativo; con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità

COPIA NON VALIDA 62

COPIA NON VALIDA

DELIBERA per tutti gli studenti, di mantenere la distinzione per fasce di reddito e di prevedere sei fasce di

contribuzione studentesca; di non diversificare gli importi di contribuzione studentesca del Vecchio e del Nuovo Ordinamento

in regime di tempo pieno, uniformandoli a quelli del Nuovo Ordinamento in regime di tempo pieno previsti per l’a.a. 2003/2004;

per gli studenti iscritti al Nuovo Ordinamento, di stabilire che la contribuzione studentesca degli

iscritti in regime di tempo parziale sia calcolata proporzionalmente rispetto a quella dovuta dagli iscritti in regime di tempo pieno;

di prevedere un adeguamento della somma fino ad oggi versata dagli studenti per gli Esami di Stato; di stabilire l’utilizzo del modello unico per l’autocertificazione della situazione economico-

patrimoniale proposto dalla Regione Piemonte a cui partecipano l’Università degli Studi di Torino e il Politecnico di Torino e che gli studenti avranno l’onere di compilare;

di stabilire:

che gli studenti che optino per il regime a tempo parziale siano comunque tenuti alla contribuzione relativa al tempo pieno nell’eventualità di una loro iscrizione ad anni successivi, rispettivamente al 4° (se in regime di tempo parziale 4 anni) e al 6° (se in regime di tempo parziale 6 anni) per gli studenti iscritti ai corsi di laurea di I livello; e ad anni successivi al 3° (regime a tempo parziale su 3 anni) o al 4° (regime a tempo parziale su 4 anni) per gli studenti iscritti ai corsi di laurea di II livello;

che il contratto di studio part-time possa essere stipulato anche dagli studenti già in possesso di titolo accademico che intendano iscriversi ad un nuovo corso di laurea che non sia o un corso di laurea specialistica a ciclo unico o un corso di laurea di I livello afferente all’area sanitaria, per i quali non è previsto il regime part-time;

di stabilire: che la contribuzione relativa ai Corsi singoli venga determinata su base percentuale della

contribuzione studentesca; un termine entro cui sia possibile l’iscrizione ai Corsi singoli; di stabilire che la I rata di contribuzione sia uguale per tutti gli studenti iscritti ai Corsi di Laurea di

primo livello, ai Corsi di laurea di secondo livello, Corsi di laurea specialistica a ciclo unico, ai corsi di laurea del Vecchio Ordinamento, ed alle Scuole di Specializzazione dell’Area Medica;

di stabilire un importo fisso per gli studenti in possesso di un titolo accademico straniero che ne

richiedano il riconoscimento accademico ai fini del proseguimento degli studi universitari e del conseguimento dei titoli universitari italiani;

di stabilire la concessione dell’esonero totale dalla contribuzione studentesca a favore: degli studenti che risulteranno vincitori ovvero idonei ma non vincitori della borsa di studio EDISU

(Ente Regionale per il Diritto allo Studio Universitario) per l’anno accademico 2004/2005;

COPIA NON VALIDA 63

COPIA NON VALIDA degli studenti con un grado di invalidità pari o superiore al 66%, previa presentazione annuale della

relativa certificazione medica; per gli studenti vincitori di borse di studio bandite dall’Ateneo previste dal D.M. 20.09.2001:

“Definizione e modalità del conferimento di borse di studio”; di stabilire l’inserimento nella prima fascia di reddito: per gli studenti portatori di handicap con un grado di invalidità compreso tra il 66% escluso ed il

50% incluso, previa presentazione della relativa certificazione medica; per gli studenti detenuti e l’esonero dalla presentazione del modello unico per l’autocertificazione

della situazione economico-patrimoniale;

di stabilire l’esonero temporaneo dal pagamento della I rata e dal contributo a favore dell’EDISU (Ente Regionale per il Diritto allo Studio Universitario) degli studenti che si iscrivono ad anni di corso successivi al primo e chiedono la conferma della borsa di studio concessa dall’EDISU nel precedente anno accademico 2003/2004;

di stabilire l’inserimento nelle fasce di reddito di coloro che sono già in possesso di un titolo estero

e che intendano chiedere un’abbreviazione di corso; di stabilire che gli studenti extra-comunitari, relativamente alla situazione economico-patrimoniale,

debbano produrre certificati o dichiarazioni in carta semplice rilasciate dalle competenti autorità dello Stato estero corredati da traduzioni ufficiali autenticati dalla competente Autorità italiana;

di stabilire una contribuzione agevolata relativamente al pagamento della II rata per gli studenti già

in possesso di un titolo accademico rilasciato nel vigore del vecchio ordinamento che intendano immatricolarsi ad un nuovo corso di laurea di I livello e che non siano in debito di un numero di crediti formativi superiore a 30;

di rimborsare la I e la II rata della contribuzione studentesca agli studenti meritevoli sulla base del

voto di laurea; di stabilire una contribuzione agevolata per coloro che all’atto dell’iscrizione, e comunque entro il 2

novembre 2004, siano in debito del solo esame finale di laurea e che prevedano di laurearsi nel nuovo anno accademico 2004/2005;

di inserire nella VI fascia della contribuzione studentesca coloro che siano già in possesso di un

titolo universitario del vecchio ordinamento, o di scuola diretta a fini speciali, o di un Diploma di Laurea di primo o di secondo livello del Nuovo Ordinamento;

di stabilire un’indennità di mora differenziata in ragione del ritardo con cui lo studente chiede di

immatricolarsi, di iscriversi o intende versare la seconda rata di contribuzione; di stabilire un termine entro cui consegnare l’autocertificazione per i trasferimenti in entrata; di stabilire un termine perentorio entro cui poter presentare ricorso relativamente all’attribuzione

della fascia di contribuzione studentesca - II rata.

****************** COPIA NON VALIDA 64

COPIA NON VALIDA 3/2004/9.2 Abbreviazione di corso della studentessa Gardalini Menada; DIVISIONE AFFARI ISTITUZIONALI Ufficio Ordinamenti Didattici

AL PRESIDENTE DEL SENATO ACCADEMICO

In relazione alla domanda di iscrizione con abbreviazione di corso, per l’anno accademico 2003/2004, al corso di Laurea in Infermieristica, Classe SNT/1 - Corso di laurea in Infermieristica (abilitante alla professione sanitaria di Infermiere), già oggetto, in data 18 novembre 2003 di deliberazione del Consiglio della Facoltà di Medicina e Chirurgia, si chiede a Codesto Spettabile Senato Accademico di prendere in considerazione l’approvazione dell’allegata proposta di delibera. Distinti saluti.

Vercelli, 1 aprile 2004

La Responsabile dell’Ufficio Dott.ssa Sabrina BIANCHI

f.to Sabrina Bianchi

OMISSIS

IL SENATO ACCADEMICO

VISTO il Regolamento sugli Studenti, di cui al R.D. 1269 del 4 giugno 1938; VISTO l’art. 6, comma 6, del D.M. 509 del 3 novembre 1999, disciplinante i requisiti

di ammissione ai corsi di studio; VISTO il Regolamento Didattico di Ateneo adottato con Decreto Rettorale n. 1 del 12

ottobre 1999 e successive modificazioni; VISTI i DD.MM. 4 agosto 2000, 28 novembre 2000 e 2 aprile 2001 concernenti le

lauree, le lauree specialistiche e le lauree sanitarie; VISTA la nota M.I.U.R. del 8 maggio 2003 n. 1129 inerente le disposizioni relative

alla immatricolazione dei cittadini stranieri a corsi di studio universitario per l’anno accademico 2003/2004;

VISTA la delibera del Consiglio di Facoltà di Medicina e Chirurgia del 18 novembre 2003 che approva in pieno i lavori della Commissioni per la Didattica, riunita il 6 novembre 2003;

VISTA la nota prot. n. 22620 del 9 dicembre 2003 con la quale si chiedevano integrazioni alla documentazione presentata dalla studentessa;

VISTA la risposta alla sopra citata nota della Segreteria Studenti prot. n. 7745 del 24 marzo 2004;

VISTO lo Statuto dell’Università approvato con Decreto Rettorale n. 539 del 12 dicembre 2001;

CONSIDERATO che la studentessa sotto riportata ha diritto, valutati i titoli in suo possesso ed in base alla normativa vigente, all’iscrizione con abbreviazione del percorso formativo ad un Corso di Studi presso un Ateneo italiano;

SENTITO il Direttore Amministrativo; con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità

COPIA NON VALIDA 65

COPIA NON VALIDA DELIBERA

di ammettere la sotto riportata studentessa, per il completamento del proprio percorso formativo alle

seguenti condizioni:

STUDENTESSA ALBANESE MENADA BAJRAM GARDALINI, nata a Tirana (Albania) il 13 agosto 1973, di nazionalità albanese, in possesso di Diploma Infermiera rilasciato dalle Autorità scolastiche albanesi nel 1994. Considerato che in Albania, il profilo di Infermiera si ottiene con corso biennale e il titolo abilita all’esercizio della professione in loco, preso atto che la studentessa ha frequentato presso questa Università nell’anno accademico 2001/2002 il primo anno di corso del Diploma per Infermiere ed è poi transitata, nell’anno accademico 2002/03 al II anno del Corso di Laurea in Infermieristica superando tutti gli esami previsti e svolgendo l’intero ammontare del tirocinio. Considerato inoltre che l’allegato ordinamento didattico vigente, prevede per il III anno di corso un totale di 30,5 CFU per i Corsi Integrati e relativi esami previsti (C.I. di Medicina Geriatrica, Neurologica e delle disabilità, 8 CFU- esame n. 15; C.I. di Economia Sanitaria, 5 CFU – esame n. 16; C. I. di Medicina Legale, 3 CFU- esame n.17; C.I. di Psichiatria, 2 CFU – esame n. 18; C. I. di Primo Soccorso, 7.5 CFU- esame n. 19; Attività Opzionali a scelta dello studente, 5 CFU – esame n. 20) e che la stessa risulta iscritta e frequentante il III anno, la Commissione propone quanto segue: Sono convalidati i C.I. di Medicina Geriatrica, Neurologica e delle disabilità (8 CFU- esame n. 15), di Economia Sanitaria (5 CFU – esame n. 16), di Psichiatria (2 CFU – esame n. 18) e Attività Opzionali a scelta dello studente (5 CFU – esame n. 20) del III anno per un totale di n. 20 CFU e l’esame di Tirocinio (esame n.21) del III anno; la studentessa deve, pertanto, superare i C. I. di Medicina Legale (3 CFU – esame n. 17) e Primo Soccorso (7.5 CFU- esame n. 19) del III anno, per un totale di 10,5 crediti. Pertanto, per l’A.A. 2003-04, la studentessa Menada Bajram Gardalini già iscritta al III anno, avrà un percorso “ad hoc”. Il Consiglio di Facoltà, all’unanimità approva i lavori della Commissione Didattica del Corso di Laurea in Infermieristica.

****************** 3/2004/9.3 Lauree specialistiche: criteri per il calcolo della media dei voti e del numero minimo di studenti; DIVISIONE AFFARI ISTITUZIONALI Ufficio ordinamenti didattici

AL PRESIDENTE DEL SENATO ACCADEMICO Si chiede a Codesto Spettabile Senato Accademico di prendere in considerazione per l’approvazione l’allegata proposta di delibera volta a definire i criteri per l’attivazione dei corsi di laurea specialistica di II livello e i criteri per il calcolo della media con la quale gli studenti iscritti ai corsi di laurea specialistica di II livello vengono ammessi alla seduta di laurea. Distinti saluti.

Vercelli, 9 aprile 2004

COPIA NON VALIDA 66

COPIA NON VALIDA LA RESPONSABILE DELL’UFFICIO

(Dott.ssa Sabrina BIANCHI) f.to Sabrina Bianchi

OMISSIS

IL SENATO ACCADEMICO

VISTO il T.U. delle disposizioni di legge sull’istruzione superiore, approvato con

R.D. 31 agosto 1933; VISTA la legge 9 maggio 1989, n. 168; VISTA la legge 19 novembre 1990, n. 341; VISTO lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo

Avogadro” VISTO il D.M. 3 novembre 1999, n. 509 (« Regolamento recante norme concernenti

l’autonomia didattica degli atenei »), pubblicato nella G.U. n. 2 del 4 gennaio 2000;

VISTO il D.M. 28 novembre 2000 di determinazione delle classi delle lauree specialistiche, pubblicato nella G.U. n. 18 del 23 gennaio 2001;

VISTA la nota MIUR Prot. 995 del 3 luglio 2003; VISTO il Regolamento Didattico di Ateneo; VISTO il Regolamento per gli Studenti; CONSIDERATO che l’attivazione di corsi di laurea con pochi iscritti sono da disincentivare,

rendendo necessaria la definizione di un numero minimo di studenti iscrivibili ai corsi di laurea di II livello;

VALUTATO ogni opportuno elemento; SENTITO il Direttore Amministrativo; con voto espresso nella forma di legge, a maggioranza

DELIBERA 1. La Facoltà può proporre al Rettore la disattivazione di un corso di laurea di II livello qualora siano immatricolati meno di 10 studenti; 2. Il voto di laurea sarà determinato sulla base della media dei crediti formativi maturati (escluse le idoneità, gli stage e altre attività) nel percorso formativo della laurea e della laurea specialistica.

******************

COPIA NON VALIDA 67

COPIA NON VALIDA 3/2004/9.4 Modifica dell'ordinamento didattico relativo alla II edizione del corso di Master universitario di II livello in Medicina dei disastri attivato presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia"; DIVISIONE AFFARI ISTITUZIONALI Ufficio Dottorati di Ricerca e Scuole di Specializzazione

AL PRESIDENTE DEL SENATO ACCADEMICO

Si chiede di sottoporre all’attenzione di codesto spettabile Senato Accademico la proposta di

modifica dell’ordinamento didattico del Corso di Master Universitario di II livello in “Medicina dei

Disastri” attivato, per l’anno accademico 2003/2004, presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia.

L’obiettivo della presente proposta è di consentire il conseguimento del titolo accademico a

tutti coloro che, in possesso del titolo di studio necessario per l’accesso ai Corsi di Master di II

livello, hanno frequentato negli anni scorso il corso di alta formazione in “Disaster Medicine” (il cui

contenuto formativo è stato trasfuso nell’attuale Corso di Master) prima che a tale corso venisse

attribuita la dignità di Master accademico.

Si propone, pertanto, di attribuire all’organo didatticamente e scientificamente competente, la

facoltà di valutare, a richiesta, il curriculum studiorum degli interessati e di riconoscere un certo

numero di Crediti Formativi Universitari ai fini del conseguimento del titolo accademico di Master

Universitario di II livello in “Medicina dei Disastri”.

Si chiede, pertanto, a codesto spettabile Senato Accademico di deliberare in merito

all’allegata proposta di delibera volta a modificare l’ordinamento didattico del Corso di Master

Universitario di II livello in “Medicina dei Disastri” attivato nell’anno accademico in corso presso

la Facoltà di Medicina e Chirurgia.

Distinti saluti.

Vercelli, 14 aprile 2004

La Responsabile dell’Ufficio Anna Maria Tramontano

f.to Anna Maria Tramontano

OMISSIS

IL SENATO ACCADEMICO VISTO l’art. 1, comma 15, della L. 14 gennaio 1999 n. 4; VISTI gli artt. 3, comma 8, e 7, comma 4, del D.M. 3 novembre 1999, n. 509,

Regolamento recante norme concernenti l’autonomia didattica degli Atenei; VISTO il Regolamento Didattico di Ateneo ed in particolare il Titoli V; VISTO l’art. 30 dello Statuto dell’Università;

COPIA NON VALIDA 68

COPIA NON VALIDA VISTO l’Agreement for the organisation of a European Certificate in Disaster

Medicine (EMDM) siglato nel mese di Aprile 2002 con la Libera Università di Bruxelles, l’Università di San Marino e il Centro Europeo per la Medicina dei Disastri (CEMEC);

VISTA la delibera del Consiglio della Facoltà di Medicina e Chirurgia del 14 maggio 2002 di istituzione della I edizione del Corso di Master di II livello in “Medicina dei Disastri” (a.a. 2002/2003) attraverso l’approvazione del relativo ordinamento didattico;

VISTA la delibera del Consiglio della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’11 settembre 2003 concernente la proposta di attivazione, per l’anno accademico 2003/2004, della seconda edizione del Corso di Master sopraccitato attraverso l’approvazione delle nuove disposizioni organizzativo-amministrative del progetto;

VISTA la delibera del Consiglio di Amministrazione del 10 ottobre 2003; VISTO il Decreto Rettorale Repertorio n. 411 del 21 novembre 2003 di attivazione

per l’anno accademico 2003/2004 del Master Universitario di II livello in “Medicina dei Disastri”;

VISTA la delibera del Consiglio della Facoltà di Medicina e Chirurgia n. 9.2/2004 del 17 febbraio 2004 assunta al prot. al n. 7253 del 19 marzo 2004 con la quale vengono proposte modifiche all’ordinamento didattico del corso di master in esame al fine di consentire il conseguimento del titolo accademico a tutti coloro che, in possesso del titolo di studio necessario per l’accesso ai Corsi di Master di II livello, hanno frequentato negli anni scorsi prima che a tale corso venisse attribuita la dignità di Master accademico, il corso di formazione in “Disaster Medicine” (il cui contenuto formativo è stato trasfuso nell’attuale Corso di Master);

RITENUTO di poter condividere la soluzione di attribuire all’organo didatticamente e scientificamente competente (Consiglio di corso di studi), la facoltà di valutare, a richiesta, il curriculum studiorum degli interessati e di riconoscere un certo numero di Crediti Formativi Universitari ai fini del conseguimento del titolo accademico di Master;

CONSIDERATO inoltre, che le modifiche concernenti le disposizioni amministrative coinvolte dalle novità introdotte dal Consiglio di Facoltà saranno sottoposte all’attenzione del Consiglio di Amministrazione nella prossima seduta del 7 maggio 2004 e che verrà successivamente emanato un Decreto Rettorale di apertura dei termini di presentazione della domanda di riconoscimento di CFU ai fini dell’ammissione alla prova finale del Corso di Master in esame;

SENTITO il Direttore Amministrativo con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità

DELIBERA 1. Gli studenti del corso formativo in “Disaster Medicine” realizzato nel periodo di tempo corrispondente agli anni accademici 2000/2001 e 2001/2002 e, pertanto, prima che il progetto formativo acquisisse la dignità di Corso di Master Universitario, possono presentare domanda di iscrizione al Corso di Master di II livello in “Medicina delle Catastrofi” attivato presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia nell’a.a. 2003-2004, per conseguire il relativo titolo accademico.

2. Possono presentare domanda di riconoscimento dei crediti formativi precedentemente acquisiti nella materia di cui all’ordinamento didattico del Master in “Medicina delle catastrofi”

COPIA NON VALIDA 69

COPIA NON VALIDA esclusivamente coloro che siano in possesso del Diploma di Laurea Specialistica, titolo di studio espressamente richiesto dalla normativa nazionale in materia di rilascio di tale titolo accademico. 3. Alla domanda di iscrizione dovranno essere allegati l’esplicita richiesta di riconoscimento del percorso formativo ed il relativo certificato di profitto. Potranno essere riconosciuti fino ad un massimo di 50 crediti ai fini del conseguimento del titolo accademico. Il debito formativo, rispetto al totale di 70 CFU previsti dall’ordinamento didattico del corso in esame, dovrà essere colmato attraverso la frequenza di alcuni moduli del progetto formativo e il superamento della prova finale nelle modalità che saranno espressamente indicate a ciascun interessato da parte del Comitato Scientifico.

****************** 3/2004/9.5 Modifiche agli ordinamenti didattici e ai corsi di studio approvati con modifiche dal CUN - Offerta Formativa anno accademico 2004/2005; DIVISIONE AFFARI ISTITUZIONALI Ufficio Ordinamenti Didattici

AL PRESIDENTE DEL SENATO ACCADEMICO

Si chiede a codesto spettabile Senato Accademico di prendere in considerazione, per l’approvazione, l’allegata proposta di delibera volta ad adeguare gli ordinamenti dei corsi di studio ai rilievi espressi dal Consiglio Universitario Nazionale in sede di formulazione del parere al Ministero.

In prima analisi gli adeguamenti riguardano il Corso di laurea in Studio gestione e

comunicazione dei beni culturali, classe delle lauree in scienze dei beni culturali, (cl. 13), afferente alla Facoltà di Lettere e Filosofia ed il Corso di laurea in Scienza e Tecnologia dei prodotti della salute, classe delle lauree in scienze e tecnologie farmaceutiche, (cl. 24), afferente alla Facoltà di Farmacia.

In particolare si evidenzia che l’osservazione del C.U.N., compresa nel parere del 29 marzo 2004, e relativa alla scomparsa della citazione della convenzione con l’Università degli studi di Torino, per il corso di laurea in Studio gestione e comunicazione dei beni culturali, non è stata presa in considerazione trattandosi di refuso individuato -dopo la pubblicazione del verbale- dalla segreteria del C.U.N. stesso.

Il parere relativo alla seduta C.U.N. nr. 150 del 7 aprile 2004 attiene, invece, al Corso di laurea specialistica interfacoltà in Biotecnologie Mediche e Farmaceutiche, classe delle lauree specialistiche in biotecnologie mediche, veterinarie e farmaceutiche, (cl. 9/s) e segnala che «fra gli ambiti professionali è opportuno espungere o chiarire quello "terapeutico, inclusivo della terapia genica da applicare alla patologia umana" per evitare sovrapposizioni con il CLS di Medicina e Chirurgia chiarendo che si tratta di professionalità di ideazione e preparazione di sistemi terapeutici e non di applicazione al paziente». Poiché la rilevazione non intacca in alcun modo la struttura del corso si chiede a codesto spettabile Senato di operare la sostituzione del paragrafo in questione senza deliberare nuovamente nei consigli delle Facoltà competenti.

Infine, avendo il C.U.N. fornito parere negativo in merito al corso di laurea in Economia

aziendale, classe delle lauree in scienze dell’economia e della gestione aziendale, cl. 17, afferente alla Facoltà di Economia, sorge la necessità di modificare l’ordinamento sulla base delle osservazioni ministeriali. Come conseguenza della modifica della laurea triennale varia anche l’ordinamento della laurea specialistica in Scienze economico-aziendali, classe delle lauree specialistiche in scienze economico-aziendali (cl. 84/s).

COPIA NON VALIDA 70

COPIA NON VALIDA Distinti saluti.

La Responsabile dell’Ufficio (Dott.ssa Sabrina BIANCHI)

f.to Sabrina BIANCHI Vercelli, 19 aprile 2004

OMISSIS

I L S E N A T O A C C A D E M I C O

VISTA la legge 9 maggio 1989, n. 168, di istituzione del Ministero dell’Università e

della Ricerca Scientifica e Tecnologica; VISTO il D.M. 3 novembre 1999, n. 509, pubblicato nella G.U. n. 2 del 4 gennaio

2000, recante norme concernenti l’autonomia didattica degli Atenei; VISTO il D.M. 4 agosto 2000, pubblicato nella G.U. n. 245 del 19 ottobre 2000,

recante determinazione delle classi delle lauree universitarie; VISTO il D.M. 28 novembre 2000, pubblicato nella G.U. n. 18 del 23 gennaio 2001,

recante determinazione delle classi delle lauree specialistiche; VISTO lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo

Avogadro”; VISTO il Regolamento Didattico di Ateneo, VISTA la delibera del Senato Accademico del 20 ottobre 2003 n. 7/2003/2.1 di

istituzione del corso di laurea in Scienza e Tecnologia dei prodotti della salute, classe delle lauree in scienze e tecnologie farmaceutiche, (cl. 24) afferente alla Facoltà di Farmacia;

VISTA la delibera del Senato Accademico del 20 ottobre 2003 n. 7/2003/2.3 di istituzione del corso di laurea specialistica in Biotecnologie Mediche e Farmaceutiche, classe delle lauree specialistiche in biotecnologie mediche, veterinarie e farmaceutiche, (cl. 9/S), afferente alle Facoltà di Farmacia, Medicina e Chirurgia e Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali;

VISTA la delibera del Senato Accademico del 20 ottobre 2003 n. 7/2003/2.5 di istituzione del corso di laurea in Studio gestione e comunicazione dei beni culturali, classe delle lauree in scienze dei beni culturali, (cl. 13) afferente alla Facoltà di Lettere e Filosofia;

VISTA la delibera del Senato Accademico del 20 ottobre 2003 n. 7/2003/2.9 di istituzione del corso di laurea in Economia aziendale, classe delle lauree in scienze dell’economia e della gestione aziendale (cl. 17) e del corso di laurea specialistica in Scienze economico-aziendali, classe delle lauree specialistiche in scienze economico-aziendali (cl. 84/S) afferenti alla Facoltà di Economia;

VISTA la nota MIUR Prot. 1057 del 30 marzo 2004, che trasmette il parere positivo fornito dal C.U.N. in merito al corso di laurea in Studio gestione e comunicazione dei beni culturali e al corso di laurea in Scienza e Tecnologia dei prodotti della salute, subordinandone però l’istituzione al recepimento delle osservazioni formulate;

VISTA la sopracitata nota MIUR che riporta il parere non favorevole in merito al corso di laurea in Economia aziendale, rendendo pertanto necessaria una riformulazione del corso stesso e di conseguenza del corso di laurea specialistica ad esso correlato;

COPIA NON VALIDA 71

COPIA NON VALIDA VISTA la delibera della Facoltà di Economia del 15 aprile 2004, di modifica

dell’ordinamento dei corsi di studio succitati; VISTA la delibera della Facoltà di Lettere e Filosofia del 16 aprile 2004 di modifica

dell’ordinamento del corso di laurea in Studio gestione e comunicazione dei beni culturali, sulla base delle osservazioni del CUN;

DATO ATTO che per il corso di laurea in Scienza e Tecnologia dei prodotti della salute l’osservazione del CUN ha per oggetto la sostituzione del termine “indirizzo” con il termine “curriculum” all’interno della declaratoria degli obiettivi formativi;

RITENUTO di poter sostituire il termine suddetto senza necessità di deliberare nuovamente la struttura del corso in sede di Consiglio della facoltà di Farmacia, in accordo con il Preside della Facoltà medesima;

DATO ATTO che per quanto riguarda il corso di laurea specialistica interfacoltà in Biotecnologie mediche e farmaceutiche il C.U.N, nel parere della seduta n. 150 del 7 aprile 2004, richiede unicamente di chiarire, tra gli sbocchi professionali, che l’ambito terapeutico debba prevedersi come “professionalità di ideazione e di preparazione di sistemi terapeutici e non già di applicazione al paziente” ;

RITENUTO di poter riformulare il periodo suddetto senza necessità di deliberare nuovamente la struttura del corso in sede di Consiglio delle Facoltà di Farmacia, Medicina e Chirurgia e Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, in accordo con i Presidi delle Facoltà medesime;

VALUTATO ogni opportuno elemento; SENTITO il Direttore Amministrativo

con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità

D E L I B E R A

E’ approvata la sostituzione del termine “indirizzo” con il termine “curriculum” all’interno della declaratoria degli obiettivi formativi dell’ordinamento didattico del Corso di laurea in Scienza e Tecnologia dei prodotti della salute, classe delle lauree in scienze e tecnologie farmaceutiche, (cl. 24) afferente alla Facoltà di Farmacia. E’ approvata la riformulazione del periodo -incluso tra gli ambiti occupazionali dei laureati- nell’ordinamento del corso di laurea specialistica interfacoltà in Biotecnologie mediche e farmaceutiche, classe delle lauree in biotecnologie mediche, veterinarie e farmaceutiche, (cl. 9/S) così come evidenziato nel testo sottoriportato: “I laureati nei corsi di laurea specialistica della classe (omissis) potranno quindi operare, con funzioni di elevata responsabilità, nei sottoindicati ambiti: - (omissis) - terapeutico, con particolare riguardo alla ideazione e preparazione di prodotti farmacologici innovativi, inclusa la terapia genica”. E’ approvata, nella formulazione sottoriportata, la modifica all’ordinamento didattico generale del Corso di laurea in Studio gestione e comunicazione dei beni culturali, classe delle Lauree nelle scienze dei beni culturali (cl. 13), afferente alla Facoltà di Lettere e Filosofia:

COPIA NON VALIDA 72

COPIA NON VALIDA FACOLTA’ DI LETTERE E FILOSOFIA

CORSO DI LAUREA IN

STUDIO GESTIONE E COMUNICAZIONE DEI BENI CULTURALI

CLASSE DELLE LAUREE NELLE SCIENZE DEI BENI CULTURALI - CL. 13 Il corso non è a numero chiuso. Sono previsti test attitudinali, non vincolanti per l’ammissione al corso. La laurea è conseguibile con 180 crediti. Il corso si svolge con modalità convenzionale e in teledidattica. Sarà verificato il possesso di un'adeguata preparazione iniziale in materie inerenti al piano di studi del corso di laurea. OBIETTIVI FORMATIVI QUALIFICANTI

Secondo l’enunciato della tavella ministeriale della classe XIII (lauree in scienze dei beni culturali) “Obiettivi formativi qualificanti” i laureati nella classe devono conseguire i seguenti obiettivi generali della classe di laurea:

possedere una buona formazione di base e un adeguato spettro di conoscenze e di competenze nei vari settori dei beni culturali (patrimonio archeologico; archivistico e librario; teatrale, musicale e cinematografico; storico-artistico; demoetnoantropologico; del paesaggio e dell’ambiente);

possedere adeguate competenze relativamente alla legislazione e all’amministrazione del settore dei beni culturali;

possedere la padronanza scritta e orale di almeno una lingua dell’Unione Europea, oltre all’italiano;

essere in grado di utilizzare i principali strumenti informatici di gestione dei dati e della comunicazione telematica negli ambiti specifici di competenza.

I laureati della classe svolgeranno attività professionali presso enti locali ed istituzioni specifiche, quali, ad esempio, sovrintendenze, musei, biblioteche, archivi, cineteche, parchi naturali e orti botanici, ecc., nonché presso aziende ed organizzazioni professionali operanti nel settore della tutela e della fruizione dei beni culturali e del recupero ambientale. Gli atenei organizzeranno, in accordo con entri pubblici e privati, gli stages e i tirocini più opportuni per concorrere al conseguimento dei crediti richiesti per le “altre attività formative” e potranno definire ulteriormente, per ogni corso di studio, gli obiettivi formativi specifici, anche con riferimento ai corrispondenti profili professionali. Il tempo riservato allo studio personale o ad altre attività formative di tipo individuale Ë pari ad almeno il 55 per cento dell’impegno orario complessivo, con possibilità di percentuali minori per singole attività formative ad elevato contenuto sperimentale o pratico.

COPIA NON VALIDA 73

COPIA NON VALIDA OBIETTIVI FORMATIVI SPECIFICI DEL CORSO Nel quadro dei profili professionali previsti dalla Classe delle Lauree nelle Scienze dei beni culturali, i laureati nel corso di laurea in Studio gestione e comunicazione dei beni culturali devono essere in grado di: operare con compiti organizzativi e gestionali nel campo della valorizzazione del patrimonio

culturale presso Enti pubblici e privati a vario titolo a ciò deputati (Soprintendenze, Musei, Biblioteche, Archivi, Uffici Beni Culturali ecc.)

operare nell’ambito dell’imprenditoria operante nel settore dell’organizzazione e della gestione dei servizi culturali.

In questa prospettiva i laureati del corso di laurea devono: possedere una buona formazione di base e un ampio spettro di conoscenze e di competenze nei vari

settori dei beni culturali, con particolare, anche se non esclusivo, riferimento al patrimonio archeologico; storico-artistico; demoetnoantropologico; del paesaggio e dell’ambiente; delle tecnologie dei beni culturali;

possedere adeguate competenze relativamente alla legislazione e all’amministrazione nel settore dei beni culturali;

possedere conoscenze di base tecnico-scientifiche sulle caratteristiche morfologico-strutturali del bene culturale;

possedere la padronanza scritta e orale di almeno una lingua dell’Unione Europea oltre all’italiano; essere in grado di utilizzare i principali strumenti informatici di gestione dei dati e della

comunicazione negli ambiti specifici di competenza. In considerazione dell’ampio spettro di settori disciplinari considerati, si prevede l’articolazione del corso di studio in quattro curricula: “Tecnologie dei beni culturali”, “Archeologico, storico-artistico e demoetnoantropologico”, “Gestione dei beni culturali”, “Comunicazione dei beni culturali”. Fatta salva l’omogeneità della formazione di base, funzionale con gli obiettivi formativi specifici del corso, questi curricula consentono un approfondimento differenziato in uno dei suddetti settori, in vista tanto di una preparazione professionale, quanto del successivo affinamento della formazione, secondo le modalità che verranno indicate nel regolamento didattico e che sono sintetizzate nel paragrafo seguente. A seconda del curriculum prescelto si può conseguire, all’interno dei vari ambiti, un valore in crediti che può oscillare all’interno di un range (min/max) indicato nella tabella e specificato nel dettaglio nelle tabelle dei piani di studio consigliati. La professionalità acquisita potrà in ogni caso essere orientata verso una ulteriore specializzazione universitaria nei diversi settori dei Beni culturali, in vista di attività a livello direttivo nell’ambito degli Uffici del Ministero dei Beni culturali, di attività di ricerca nell’ambito degli organismi deputati, di attività di ricerca nell’ambito del MIUR. In questa prospettiva i piani di studio potranno essere specificamente orientati (curricula) , utilizzando i margini di opzioni previsti dallo schema: si prevede infatti che il numero totale di Crediti Formativi definito per le “attività formative caratterizzanti” venga acquisito con una opportuna scelta fra i diversi ambiti disciplinari contemplati, per ciascuno dei quali dunque è enunciato un numero fisso di Crediti Formativi, la cui somma è superiore a quella richiesta per questo tipo di attività.

COPIA NON VALIDA 74

COPIA NON VALIDA PROVA FINALE La prova finale consiste nella redazione e discussione di un elaborato, comprensivo di apparato critico e bibliografia, su tematica congruente con gli obiettivi del corso di laurea. TABELLA ATTIVITA’ FORMATIVE

Attività formative

Ambiti disciplinari Settori scientifico-disciplinari CFU Min/max

Tot. CFU.

Tot. CFUex

D.M.Discipline dell’ambiente e della natura

BIO/01 –Botanica generale 5-5

Letteratura italiana L-FIL-LET/10 –Letteratura italiana L-FIL-LET/11 – Letteratura italiana contemporanea

10-10

Di base

Discipline storiche L-ANT/02 – Storia greca L-ANT/03 – Storia romana M-FIL/06 – Storia della filosofia M-FIL/07 – Storia della filosofia antica M-FIL/08 – Storia della filosofia medievale M-STO-01 – Storia medievale M-STO/02 – Storia moderna M-STO/04 – Storia contemporanea M-STO/05 – Storia della scienza e delle tecniche M-STO/07 – Storia del cristianesimo e delle chiese

20-20

35 20

Legislazione dei beni culturali

IUS/01 – Diritto privato IUS/09 – Istituzioni di diritto pubblico

5-5

Beni archivistici e librari M-STO/08 – Archivistica, Bibliografia e Biblioteconomia M-STO/09 - Paleografia

5-5

Caratterizzanti

Beni storico-artistici e archeologici

ICAR/18 – Storia dell’architettura L-ANT/01 – Preistoria e protostoria L-ANT/07 – Archeologia classica L-ANT/08 – Archeologia cristiana e medievale L-ANT/09 – Topografia antica L-ANT/10 – Metodologia della ricerca archeologica L-ART/01 – Storia dell’arte medievale L-ART/02 – Storia dell’arte moderna L-ART/03 – Storia dell’arte contemporanea L-ART/04 – Museologia e critica artistica e del restauro

20-35

50 45

COPIA NON VALIDA 75

COPIA NON VALIDA Beni demoetnoantropologici e ambientali

BIO/03 – Botanica ambientale e applicata M-DEA/01 – Discipline demoetnoantropologiche M-GGR/01 – Geografia M-GGR/02 – Geografia economico-politica SPS/08 – Sociologia dei processi culturali e comunicativi

10-25

Tecnologie dei beni culturali

CHIM/02 – Chimica fisica BIO/08 – Antropologia GEO/01 – Paleontologia e paleoecologia

10-10

Affini o integrative

Civiltà antiche e medievali L-FIL-LET/02 – Letteratura greca L-FIL-LET/04 – Lingua e letteratura latina L-FIL-LET/06 – Letteratura cristiana antica L-FIL-LET/08 – Letteratura latina medievale e umanistica

15-15

25 25

Ambito di sede

M-STO/08 – Archivistica, bibliografia e biblioteconomia M-STO/09 – Paleografia L-ART/06 – Cinema, fotografia e televisione L-ART/07 – Musicologia e storia della musica GEO/09 – Georisorse minerarie e applicazioni mineralogico-petrografiche per l’ambiente e i beni culturali ICAR/17 – Disegno ICAR/18 – Restauro FIS/07-Fisica applicata (a beni culturali, ambientali, biologia e medicina) CHIM/01 - Chimica analitica CHIM/12 – Chimica dell’ambiente e dei beni culturali BIO/01 – Botanica generale BIO/02 – Botanica sistematica BIO/03 – Botanica ambientale e applicata L-FIL-LET/12 – Linguistica italiana INF/01 – Informatica L-LIN/01 – Glottologia e linguistica M-DEA /01 – Beni demoetnoantropologici M-FIL/04 – Estetica M-STO/05 – Storia della scienza e delle tecniche M-STO/07 – Storia del cristianesimo e delle chiese GEO/04 – Geografia fisica e geomorfologia M-STO-01 – Storia medievale M-STO/02 – Storia moderna M-STO/04 – Storia contemporanea

25-25 25

Attività formative

Tipologie CFU Tot. CFU

Tot. CFUex D.M.

A scelta dello studente

10 9

Prova finale 10 20 Per la prova finale Lingua straniera 10

9

Altre ( art. 10, comma 1, lettera f )

15 15 10

TOTALE 180 118

COPIA NON VALIDA 76

COPIA NON VALIDA

E’ approvata, nella formulazione sottoriportata, la modifica all’ordinamento didattico generale del corso di Laurea in Economia Aziendale, classe delle lauree in scienze dell’economia e della gestione aziendale, (cl. 17) afferente alla Facoltà di Economia:

FACOLTA’ DI ECONOMIA

CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA AZIENDALE

CLASSE DELLE LAUREE IN SCIENZE DELL'ECONOMIA E DELLA GESTIONE AZIENDALE – CL. 17

OBIETTIVI FORMATIVI

Il corso di laurea in Economia Aziendale si colloca nella classe di appartenenza n. 17 denominata Classe delle lauree in Scienze dell’economia e della gestione aziendale.

Il corso di laurea si pone gli obiettivi formativi qualificanti la classe di appartenenza n. 17, così come definiti dal D.M. 4/8/2000 relativo alla “Determinazione delle classi delle lauree universitarie”.

In particolare, il corso di laurea in Economia aziendale è mirato allo sviluppo delle conoscenze e delle competenze necessarie per lo svolgimento di attività professionali nell’ambito di imprese non finanziarie, di banche ed altri intermediari finanziari, di aziende ed amministrazioni pubbliche, di società di revisione e di consulenza direzionale nonché per l’esercizio della professione. Il corso di laurea in Economia Aziendale ha altresì l’obiettivo di preparare economisti in grado di comprendere il funzionamento del sistema economico nel suo complesso, ed in particolare le interazioni tra imprese, imprese e mercati e tra gli interventi di politica economica e le decisioni delle imprese.

I laureati del corso di laurea in Economia aziendale dovranno possedere: la forma mentis e la sensibilità necessarie per ricoprire posizioni manageriali coerenti con le

professionalità e le specializzazioni richieste dal mondo del lavoro (es. imprese, professioni, aziende ed amministrazioni pubbliche, ecc.);

una adeguata conoscenza delle discipline aziendali, che rappresentano il nucleo fondamentale di questo corso di laurea, declinate sia per aree funzionali sia per classi di aziende dei vari settori;

le metodologie di analisi e di interpretazione critica del sistema economico nel suo complesso e della sua struttura finanziaria;

le metodologie di analisi e di interpretazione critica delle strutture e delle dinamiche della gestione aziendale, mediante l’acquisizione delle necessarie competenze afferenti a più aree disciplinari: aziendali, economiche, giuridiche e quantitative.

I laureati nel corso di laurea di Economia aziendale hanno i seguenti tipi di sbocchi

professionali: posizioni interne alle imprese non finanziarie, siano esse tradizionali o della net economy, nelle

tipiche aree funzionali del management (es. marketing, finanza, amministrazione, controllo di gestione, organizzazione e gestione del personale);

posizioni interne alle banche e agli altri intermediari finanziari (società di intermediazione mobiliare o di gestione del risparmio, imprese di assicurazione, ecc.);

posizioni interne a uffici studi, società ed enti di ricerca;

COPIA NON VALIDA 77

COPIA NON VALIDA attività professionali sia tradizionali (es. professione di revisore ufficiale dei conti) sia nuove

(es. consulente d’azienda, gestore dei sistemi informativi direzionali, ecc.); istituzioni pubbliche ed in particolare i nuovi comparti del settore pubblico quali, ad esempio, le

Authority; organismi ed agenzie internazionali; in generale, in tutti quei settori in cui vi è maggior necessità di analizzare i rapporti tra soggetti

ed istituzioni economiche e di operare scelte che tengano conto delle loro interdipendenze a livello sia nazionale sia internazionale.

Un ulteriore sbocco è rappresentato dal proseguimento e dal perfezionamento degli studi con

corsi post-laurea.

Il curriculum prevede l’acquisizione di abilità informatiche di base secondo lo standard ECDL e la conoscenza di almeno due lingue dell’Unione europea oltre l’italiano.

Le modalità formative utilizzate nel corso di laurea di Economia aziendale sono orientate a sviluppare la flessibilità, la capacità di lavorare in gruppo e l’applicazione “in campo” degli strumenti economico aziendali acquisiti attraverso: seminari tenuti da docenti della Facoltà e di altre Università italiane e straniere, operatori economici

nei diversi settori dell’economia, testimoni privilegiati e policy-maker, testimonianze aziendali; simulazioni, role-playing e discussione di casi aziendali; stage e tirocini aziendali.

Le modalità di svolgimento sono però convenzionali, basandosi essenzialmente sulle lezioni.

La conoscenza richiesta per l’accesso è il Diploma di Scuola Secondaria Superiore. Il tempo che viene riservato agli studenti per lo studio personale o per altre attività formative di tipo individuale è superiore al 60% dell’impegno orario complessivo. PROVA FINALE La prova finale tende ad accertare il raggiungimento, da parte dello studente, degli obiettivi formativi caratterizzanti il corso di laurea. Essa consiste nella discussione, di fronte ad una Commissione di docenti del Corso di Laurea, di un saggio avente per oggetto i contenuti sviluppati negli insegnamenti previsti dal piano di studi tra le attività formative caratterizzanti. Una settimana prima della discussione, allo studente verranno proposti tre saggi tra i quali egli dovrà scegliere quello oggetto della discussione. TABELLA ATTIVITA’ FORMATIVE

Attività formative Ambiti disciplinari Settori scientifico-disciplinari CCFU Tot.

CFU CFU D.M.

Tot CFU D.M.

Economico SECS-P/01 – Economia politica SECS-P/02 – Politica economica SECS-P/03 – Scienza delle finanze SECS-P/04 – Storia del pensiero economico SECS-P/05 – Econometria SECS-P/06 – Economia applicata SECS-P/12 – Storia economica

12 11

SECS –P/07 – Economia aziendale SECS –P/08 – Economia e gestione imprese SECS –P/11 – Economia degli intermediari finanziari

Di base

Aziendale

8

34

6

27

COPIA NON VALIDA 78

COPIA NON VALIDA MAT/ 05 – Analisi matematica SECS-S/01 – Statistica SECS-S/03 – Statistica economica SECS-S/06 – Metodi matematici della economia e delle scienze attuariali e finanziarie

Statistico – matematico

8 5

Giuridico IUS/01 – Diritto privato IUS/04 – Diritto commerciale 6 5

SECS –P/07 – Economia aziendale SECS –P/08 – Economia e gestione imprese SECS –P/11 – Economia degli intermediari finanziari

Aziendale

46 25

SECS-S/01 – Statistica SECS-S/03 – Statistica economica SECS-S/06 – Metodi matematici della economia e delle scienze e finanziarie

Statistico – matematico

12 8

Caratterizzanti

Giuridico IUS/04 – Diritto commerciale IUS/05 – Diritto dell’economia IUS/07 – Diritto del lavoro IUS/09 – Istituzioni di diritto pubblico IUS/12 – Diritto Tributario IUS/14 – Diritto dell’Unione Europea

14

72

12

45

Discipline economiche

SECS-P/01 – Economia politica SECS-P/02 – Politica economica SECS-P/03 – Scienza delle finanze

4

Economico gestionali ING-IND/35 – Ingegneria economico-gestionale SECS-P/09 – Finanza aziendale SECS-P/10 – Organizzazione aziendale

4

Cultura scientifica, tecnologica e giuridica

AGR/01 – Economia ed estimo rurale INF/01 – Informatica IUS/10 – Diritto amministrativo IUS/17 – Diritto penale M-GGR/02 – Geografia economico-politica SECS-P/04 – Storia del pensiero economico SECS-P/05 – Econometria SECS-P/12 – Storia economica SECS-P/13 – Scienze merceologiche SECS-S/02 – Statistica per la ricerca sperimentale e tecnologica SECS-S/04 – Demografia SECS-S/05 – Statistica sociale

6 Affini o integrative

Formazione interdisciplinare

ING-INF/05 – Sistemi elaborazione informazioni IUS/06 – Diritto della navigazione M-FIL/03 – Filosofia morale M-PSI/06 – Psicologia del lavoro e delle organizzazioni MAT/06 – Probabilità e statistica matematica MAT/09 – Ricerca operativa SPS/07 – Sociologia generale SPS/09 – Sociologia dei processi economici e del lavoro

4

18

18

COPIA NON VALIDA 79

COPIA NON VALIDA

Ambito di sede (lett. g)

IUS/04 – Diritto commerciale IUS/05 - Diritto dell’economia IUS/10 – Diritto amministrativo IUS/12 – Diritto tributario SECS-P/01 - Economia politica SECS-P/02 - Politica economica SECS-P/03- Scienza delle Finanze SECS-P/05 - Econometria SECS-P/06 -Economia Applicata SECS-P/07 -Economia Aziendale SECS-P/08 -Economia e Gestione delle Imprese SECS-P/09 -Finanza Aziendale SECS-P/10 -Organizzazione Aziendale

SECS-P/11- Economia degli Intermediari finanziari

22

Attività formativa Tipologie

FU TOT. CFU

CFU D.M.

Tot CFU D.M.

A scelta dello studente

10 9

Prova finale 2

Per la prova finale e per la conoscenza della lingua straniera

Lingua straniera 8

10 9

Altre (art. 10, comma 1, lettera f)

Abilità informatiche e relazionali Tirocini 14 10

TOTALE 180 118

E’ approvata, nella formulazione sottoriportata, la modifica all’ordinamento didattico generale del Corso di laurea specialistica in Scienze economico-aziendali, classe delle lauree specialistiche in scienze economico-aziendali, (cl. 84/s) afferente alla Facoltà di Economia:

FACOLTA’ DI ECONOMIA

CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN SCIENZE ECONOMICO-AZIENDALI

CLASSE DELLE LAUREE SPECIALISTICHE IN SCIENZE ECONOMICO-AZIENDALI

– CL. 84/S

Il corso di laurea specialistica in Scienze Economico-aziendali si colloca nella classe di appartenenza n. 84/S denominata “Classe delle lauree specialistiche in Scienze Economico-aziendali”. Il corso si svolge presso la Facoltà di Economia dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”. Il corso di laurea specialistica in Scienze Economico-aziendali si pone gli obiettivi formativi qualificanti la classe di appartenenza n. 84/S. Il Corso di laurea specialistica in Scienze Economico-aziendali non è a numero chiuso. Per essere ammessi al corso di laurea specialistica in Scienze Economico-aziendali occorre essere in possesso della laurea, ovvero di altro titolo di studio conseguito all’estero, riconosciuto idoneo.

COPIA NON VALIDA 80

COPIA NON VALIDA Non sono previsti test attitudinali per accedere al corso di laurea specialistica in Scienze Economico-aziendali. Per conseguire la laurea specialistica in Scienze Economico-aziendali lo studente deve aver acquisito 300 crediti, ivi compresi quelli già acquisiti dallo studente e riconosciuti validi per tale corso di laurea specialistica. Il corso di laurea attivato nell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” comprende tre curricula, orientati rispettivamente all’”Accounting, Business and Control” al futuro esercizio della “Professione di Dottore Commercialista” ed alla “Promozione e gestione del Turismo”. Il corso di Laurea in Scienze Economico-aziendali recepisce i 180 crediti formativi universitari dal Corso di laurea triennale in Economia Aziendale (classe 17), curriculum Amministrazione, finanza e controllo. OBIETTIVI FORMATIVI QUALIFICANTI I laureati nel corso di laurea specialistica della classe 84/S devono: possedere un’approfondita conoscenza negli ambiti economico-aziendale e giuridico, oltre che una

adeguata conoscenza matematico-statistico. Tali conoscenze saranno ottenute attraverso la combinazione di discipline e di modalità di apprendimento ed acquisizione di capacità che permettono di affrontare le problematiche aziendali nell'ottica integrata propria delle direzioni aziendali e della programmazione e della gestione del cambiamento;

acquisire le approfondite conoscenze sopra richiamate anche tramite l'uso delle logiche e delle tecniche della formalizzazione quantitativa e della prospettiva internazionale, interculturale e della differenza di genere;

acquisire le metodologie, i saperi e le abilità necessarie a ricoprire posizioni di responsabilità nell'amministrazione e nel governo delle aziende, nonché a svolgere le libere professioni dell'area economica;

essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, due lingue dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari.

Tali conoscenze, comuni a tutti i laureati della laurea specialistica della classe 84/S, sono poi ulteriormente affinate ed approfondite nell’ambito dei curricula in cui la laurea specialistica si articola. In particolare nel curriculum: ABC, Accounting, Business e Control, sono maggiormente sviluppate le discipline aziendali volte

alla gestione e rilevazione dei fenomeni aziendali, nonché all’efficace organizzazione delle aziende in un ambiente sempre più dinamico e competitivo:

orientato al futuro esercizio della Professione di Dottore commercialista, le discipline aziendali sono opportunamente coniugate con le discipline giuridiche, al fine di permettere al laureato di svolgere un’efficace attività di consulenza per le aziende del settore pubblico e privato;

Promozione e gestione del turismo, le discipline aziendali sono sinergicamente integrate alle altre discipline allo scopo di valorizzare e promuovere beni e patrimoni ambientali e storico-culturali, nonché gestire ed organizzare gli eventi ed i flussi dei passeggeri. I laureati nei corsi di laurea specialistica della classe potranno svolgere attività coerenti lo

specifico curriculum prescelto.

COPIA NON VALIDA 81

COPIA NON VALIDA I laureati con curriculum ABC, Accounting, Business e Control, potranno accedere a ruoli di

rilievo nella consulenza gestionale, amministrativa e contabile o a posizioni aziendali afferenti le funzioni finanza, amministrazione e controllo.

I laureati con curriculum Professione di Dottore Commercialista saranno naturalmente orientati

al futuro esercizio della libera professione, all’attività di revisione contabile e ad accedere, in coerenza con quanto previsto dalla riforma e dalla legislazione vigente (superamento dell’esame di Stato), all’iscrizione agli Albi professionali.

I laureati con curriculum Promozione e Gestione del Turismo si potranno proporre come figura

di spiccato taglio manageriale, idonea a ricoprire ruoli gestionali afferenti il settore turistico in ambiti privati o pubblici, quali strutture alberghiere, agenzie turistiche, enti locali.

Ai fini indicati i curricula dei corsi di laurea specialistica della classe prevedono una solida formazione nei rispettivi ambiti di competenza e tirocini formativi presso aziende ed organizzazioni economiche, istituzioni pubbliche e private, nazionali, internazionali e sovranazionali.

Almeno il 60 per cento dell’impegno orario complessivo è riservato allo studio o alle altre attività formative di tipo individuale.

Le modalità di svolgimento dell’attività didattica nel corso di laurea specialistica in Scienze Economico-aziendali sono convenzionali, basandosi essenzialmente sulle lezioni.

PROVA FINALE La prova finale consiste nella presentazione di una tesi elaborata in modo originale dallo

studente sotto la guida di un relatore. TABELLA ATTIVITA’ FORMATIVE

Attività formative

Ambiti disciplinari Settori scientifico-disciplinari CFU Tot.

CFU CFU D.M.

Tot CFU D.M.

Discipline Economiche

SECS-P/01-Economia politica SECS-P/06-Economia applicata SECS-P/12-Storia economica

8 8

SECS-P/07-Economia aziendale SECS-P/08-Economia e gestione imprese SECS-P/11-Economia intermediari finanziari

Discipline Aziendali

8 8

SECS-S/01-Statistica SECS-S/03-Statistica economica SECS-S/06-Metodi matematici per l’economia e l’azienda

Discipline Matematico - Statistiche

8 8

Di base

Discipline Giuridiche

IUS/01-Diritto privato IUS/04-Diritto commerciale IUS/09-Istituzioni di diritto pubblico

8

32

8

32

Discipline Economiche

SECS-P/01-Economia politica SECS-P/02-Politica economica SECS-P/03-Scienza delle finanze SECS-P/06-Economia applicata

20 20

SECS-P/07-Economia aziendale SECS-P/08-Economia e gestione imprese SECS-P/09-Finanza aziendale SECS-P/10-Organizzazione aziendale SECS-P/11-Economia intermediari finanziari

Caratterizzanti

Discipline Aziendali

70

118

36

81

COPIA NON VALIDA 82

COPIA NON VALIDA Discipline Matematico - Statistiche

SECS-S/01-Statistica SECS-S/03-Statistica economica SECS-S/06-Metodi matematici per l’economia e l’azienda

12 10

Discipline Giuridiche

IUS/04-Diritto commerciale IUS/07-Diritto del lavoro IUS/10-Diritto amministrativo IUS/12-Diritto tributario IUS/14-Diritto dell’unione europea

16 15

Discipline Economiche

ING-IND/35-Ingegneria economico-gestionale SECS-P/04-Storia del pensieroeconomico SECS-P/05-Econometria SECS-P/12-Storia economica SECS-P/13-Scienze merceologiche

8

Discipline complementari

AGR/01-Economia ed estimo rurale INF/01-Informatica ING-INF/05-Sistemi di elaborazione delle informazioni M-GGR/02-Geografia economico-politica SECS-S/02-Statistica per la ricerca sperimentale e tecnologica SECS-S/04-Demografia SECS-S/05-Statistica Sociale

14

Affini o integrative

Formazione interdisciplinare

ING-INF/04-Automatica IUS/05-Diritto dell’economia IUS/06-Diritto della navigazione M-FIL/03-Filosofia morale MAT/05-Analisi matematica MAT/06-Probabilità e statistica matematica MAT/09-Ricerca operativa SPS/04-Scienza politica SPS/07-Sociologia generale SPS/09-Sociologia dei processi economici e del lavoro

8

30

30

COPIA NON VALIDA 83

COPIA NON VALIDA

AMBITO DI SEDE

L-ART/02 - Storia dell'arte moderna GEO/04 - Geografia fisica e geomorfologia M-DEA/01 - Discipline demoetnoantropologiche M-GGR/02 - Geografia economico-politica ICAR/21 – Urbanistica ING-INF/05-Sistemi di elaborazione delle informazioni IUS/01-Diritto privato IUS/02 Diritto privato comparato IUS/04-Diritto commerciale IUS/05-Diritto dell’economia IUS/07-Diritto del lavoro IUS/09-Istituzioni di diritto pubblico IUS/10-Diritto amministrativo IUS/12-Diritto tributario IUS/14-Diritto dell’unione europea IUS/17- Diritto penale IUS/20 Filosofia del diritto L-LIN/04 - Lingua e traduzione - lingua francese L-LIN/07 - Lingua e traduzione - lingua spagnola L-LIN/09 - Lingua e traduzione - lingue portoghese e brasiliana L-LIN/12 - Lingua e traduzione - lingua inglese L-LIN/14 - Lingua e traduzione - lingua tedesca SECS-P/01-Economia politica SECS-P/02-Politica economica SECS-P/05-Econometria applicata SECS-P/06-Economia applicata SECS-P/07-Economia aziendale SECS-P/08-Economia e gestione imprese SECS-P/09-Finanza aziendale SECS-P/10-Organizzazione aziendale SECS-P/11-Economia intermediari finanziari SECS-P/12-Storia economica SECS-P/13-Scienze merceologiche SECS-S/01-Statistica SECS-S/06-Metodi matematici per l’economia e l’azienda

60

Attività formativa

Tipologie

FU TOT. CFU

CFU D.M.

Tot CFU D.M.

A scelta dello studente

15 15

Prova finale

Per la prova finale e per la conoscenza della lingua straniera

Lingua straniera

25 25

Altre (art. 10, comma 1, lettera f)

Ulteriori conoscenze linguistiche, abilità informatiche e relazionali, tirocini, ecc. 20 15

TOTALE 300 198

******************

COPIA NON VALIDA 84

COPIA NON VALIDA 3/2004/9.7 Accordo di cooperazione con l’Università della Savoia; DIVISIONE AFFARI ISTITUZIONALI Ufficio Diritto allo Studio, Orientamento e Relazioni Internazionali

AL PRESIDENTE DEL SENATO ACCADEMICO

Si sottopone all’esame del Senato Accademico il testo dell’Accordo di Cooperazione internazionale tra l’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”, Facoltà di Lettere e Filosofia, e L’Université de Savoie, UFR, “Lettres, Langues et Sciences Humaines, per la realizzazione di una Laurea triennale e di una Laurea Specialistica bi-nazionali in discipline afferenti alla francesistica, all’italianistica e alla comparatistica. Tale accordo, che segue quello già siglato dall’Ateneo nell’anno 2000, per l’istituzione di un Diploma congiunto nel quadro del vecchio ordinamento, si inserisce all’interno degli amichevoli e fecondi rapporti tra l’Ateneo e l’Università della Savoia, promossi e sostenuti dall’impegno del Prof. Cecchetti. In particolare potranno essere sviluppati opportuni percorsi didattici per il conseguimento di un percorso bi-nazionale riconosciuto dall’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” e dall’Università della Savoia. Tale percorso si aprirà alle problematiche del mondo contemporaneo e alle sue trasformazioni, e sarà successivamente completato di comune accordo tra le due Istituzioni, con un allegato tecnico che definirà i corsi, i seminari, gli esami, ed i relativi crediti oggetto del programma congiunto. Ciò permetterà agli studenti di svolgere parte del proprio percorso formativo presso l’Ateneo francese e viceversa, nello spirito della riforma. Distinti Saluti.

Per la Responsabile (Dott.ssa Nadia Piloni) f.to Gisella Favagrossa

OMISSIS

IL SENATO ACCADEMICO

VISTO il D.M n.509 del 3/11/1999, recante norme concernenti l’autonomia didattica degli Atenei; VISTA la delibera n. 5 del 21 gennaio 2004 del Consiglio di Facoltà di Lettere e Filosofia che approva l’estensione della Laurea Binazionale alle Lauree del Nuovo Ordinamento (triennale e specialistica) , in riferimento a lettera prot.n. 23968 del 22/12/03. VISTA la delibera n.25/2004 del 17/03/2004 del Consiglio di Facoltà di Lettere e Filosofiache precisa la necessità di procedere alla stipula di una nuova convenzione con l'Università di Chambery per l’estensione al nuovo ordinamento CONSIDERATO che in data 6 Ottobre 1998 è stato siglato un accordo in via di ratifica tra il Governo della Repubblica Italiana ed il Governo della Repubblica Francese che ha ulteriormente intensificato i rapporti tra Italia e Francia VISTA la Lettera d’intenti inviata dal Presidente dell’Università di Savoia, nella quale esprime la volontà di estendere la Convenzione già esistente tra i due Atenei al Conferimento di Laurea

COPIA NON VALIDA 85

COPIA NON VALIDA (maitrise) italo-francese binazionale, ed al DEA, corrispondente alla Laurea Specialistica, inviata il 7 novembre 2001 VISTO lo Statuto di autonomia dell’Università; VISTOil Regolamento didattico di Ateneo; SENTITO il Direttore Amministrativo con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità

DELIBERA Di approvare nel testo sotto riportato l’Accordo di Cooperazione accademica tra l’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”, Facoltà di Lettere e Filosofia, e L’Université de Savoie, UFR, “Lettres, Langues et Sciences Humaines”, per la realizzazione di una Laurea triennale e di una Laurea Specialistica bi-nazionali in discipline afferenti alla francesistica, all’italianistica e alla comparatistica

COPIA NON VALIDA 86

COPIA NON VALIDA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DEL PIEMONTE UNIVERSITÉ DE SAVOIE ORIENTALE “AMEDEO AVOGADRO”

Accordo di cooperazione accademica

tra

L'Università del Piemonte Orientale

Facoltà di Lettere e Filosofia e

L'Université de Savoie U.F.R. «Lettres, Langues et Sciences Humaines»

per la realizzazione di una laurea triennale e di una laurea specialistica bi-nazionali in Discipline afferenti alla francesistica. all'italianistica e alla comparatistica

COPIA NON VALIDA 87

COPIA NON VALIDA L'Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”, rappresentata dal Rettore, Prof. Ilario Viano, da una parte, e 1'Université de Savoie, rappresentata dal Président, Prof. Jean-Pierre Perrot, dall'altra parte,

COPIA NON VALIDA 88

allo scopo di incrementare e approfondire le relazioni tra le due Istituzioni e di raggiungere gli obiettivi di una formazione a livello internazionale, convengono quanto segue: Art. 1 L'Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro - Facoltà di Lettere e Filosofia, e 1'Université de Savoie, U.F.R. «Lettres, Langues et Sciences Humaines», collaboreranno, attraverso lo scambio di studenti e docenti e personale tecnico-amministrativo, alla realizzazione di un percorso di formazione congiunta, con l'obiettivo finale di rilasciare doppi titoli di studio nei settori disciplinari afferenti alla francesistica, all'italianistica e alla comparatistica. Art. 2 La responsabilità della realizzazione del èpresente accordo è affidata ai Presidi delle due Facoltà, o ai docenti nominati dai Presidi stessi. Art.3 Ogni Università designerà gli studenti autorizzati a seguire i percorsi bi-nazionali: Il numero massimo di studenti è fissato a 15 per la laurea triennale e a 10 per la laurea specialistica. Tale numero è relativo a un anno accademico e a ciascuna Istituzione. Gli studenti selezionati dovranno possedere un'adeguata conoscenza della lingua dell'Istituzione partner. Art. 4 Gli studenti che seguiranno i percorsi bi-nazionali saranno iscritti in entrambe le Istituzioni a partire dall'anno accademico in cui inizia lo scambio. I diritti di iscrizione e altre eventuali tasse saranno pagate esclusivamente presso l'Istituzione di provenienza. Art. 5 Le parti definiranno di comune accordo in un allegato tecnico i corsi, i seminari, gli esami e i relativi crediti oggetto del programma congiunto, nonché ogni altro dettaglio tecnico utile alla gestione del presente accordo. Art. 6 Gli studenti svolgere-nno parte del loro percorso formativo presso l’ L'Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro, e parte presso 1'Université de Savoie, secondo quanto previsto nell'allegato tecnico e nel rispetto dei regolamenti di ciascuna Istituzione. I corsi frequentati e gli esami sostenuti presso l'Istituzione partner saranno riconosciuti dall'Università di provenienza al fine del conseguimento della Laurea triennale o della Laurea Specialistica.

COPIA NON VALIDA Art. 7 A1 termine del percorso di studio bi-nazionale lo studente preparerà una tesi triennale o specialistica/mémoire de licence ou master sotto la supervisione di un docente italiano e di uno francese. La tesi/mémoire sarà discussa presso una delle due Università, davanti a una commissione mista italo-francese. La tesi sarà redatta ina delle lingue delle Istituzioni partner, come concordato di volta in volta, e sarà discussa nell'altra lingua.

Art. 8 Le parti si impegnano a scambiarsi regolarmente informazioni e materiale relativamente alle attività del presente accordo, nonché a consultarsi reciprocamente in merito alle questioni di ordine didattico legate alla collaborazione in atto.

Art. 9 Allo scopo di raggiungere gli obiettivi del presente accordo, le parti si impegnano a reperire i mezzi necessari, nei limiti e in ossequio alle normative vigenti nei rispettivi paesi. L'onere della spesa, identificata di comune accordo, ove non esista apposito fondo di altra provenienza (Ministeri centrali, Istituzioni sovranazionali, Enti nazionali pubblici e privati, ecc.) graverà sulle singole strutture universitarie direttamente coinvolte nell'iniziativa, e precisamente sull'Università di provenienza dello studente. Le parti si impegnano inoltre ad assistere i docenti e gli studenti che parteciperanno al programma bi-nazionale per quanto riguarda l'organizzazione logistica del loro soggiorno. Art. 10 Il presente accordo è concluso per la durata di cinque anni universitari alla data di sottoscrizione da parte del Rettore/Président delle due Università e successivamente all'approvazione degli Organi Accademici competenti. Il periodo decorre dall'ultima data apposta al presente documento. Ogni modifica del presente accordo richiede l'approvazione scritta delle due Università. Le due Università potranno procedere al rinnovo del presente accordo, previa approvazione degli Organi Accademici competenti, almeno tre mesi prima della scadenza.

Art. 11 Il presente accordo, redatto in lingua italiana e in lingua francese, è firmato in quattro copie originali, due delle quali verranno conservate presso ogni Istituzione. Firmato a Vercelli Fait à Chambéry il il per L'Università degli Studi del Piemonte Orientale pour 1'Université de Savoie “Amedeo Avogadro

il Rettore Prof. Ilario Viano le Président Prof. Jean Pierre Perrot

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COPIA NON VALIDA 3/2004/9.8 Protocollo d’Intesa tra la Regione Piemonte, l’Università degli Studi di Torino e l’Università degli Studi del Piemonte Orientale per la definizione dei rapporti inerenti il corso di laurea universitario di Educatore professionale; DIVISIONE AFFARI ISTITUZIONALI Ufficio Ordinamenti Didattici

AL PRESIDENTE DEL SENATO ACCADEMICO Si prega di sottoporre all’esame del Senato Accademico l’allegata proposta di delibera concernente l’approvazione del Protocollo di Intesa, valido per l’anno accademico 2003/2004, con la Regione Piemonte e l’Università degli Studi di Torino per la definizione dei rapporti tra gli Enti contraenti inerenti il corso di laurea interfacoltà in “EDUCAZIONE PROFESSIONALE (abilitante alla professione sanitaria di educatore professionale)” della classe delle Lauree nelle professioni sanitarie della riabilitazione (SNT/2). Distinti saluti. Vercelli, 9 aprile 2004

LA RESPONSABILE DELL’UFFICIO

(Dott.ssa Sabrina BIANCHI) f.to Sabrina Bianchi

OMISSIS

I L S E N A T O A C C A D E M I C O

VISTO il T.U. delle disposizioni di legge sull’istruzione superiore, approvato con

R.D. 31 agosto 1933; VISTA la legge 9 maggio 1989, n. 168, di istituzione del Ministero dell’Università e

della Ricerca Scientifica e Tecnologica; VISTA la legge 19 novembre 1990, n. 341; VISTO il D.M. 3 novembre 1999, n. 509 (« Regolamento recante norme concernenti

l’autonomia didattica degli atenei »), pubblicato nella G.U. n. 2 del 4 gennaio 2000;

VISTO il D.M. 2 aprile 2001 pubblicato nella G.U. n. 128 del 5 giugno 2001, recante determinazione delle classi delle lauree universitarie delle professioni sanitarie;

VISTO il D.R. n. 439 dell’11 ottobre 2002, di integrazione al Regolamento Didattico di Ateneo con il corso di laurea in Educatore Professionale;

VISTA la nota M.I.U.R. prot. 2348 del 19 dicembre 2002 che, conformemente al parere formulato dal CUN, stabilisce per i corsi di laurea delle professioni sanitarie una denominazione uniforme sul territorio nazionale;

VISTO il D.R. n. 1 del 2 gennaio 2003, di rinomina dei corsi di laurea suddetti; CONSIDERATO che l’approvazione del Protocollo d’Intesa si pone quale presupposto

essenziale alla successiva stipulazione degli accordi attuativi del medesimo Protocollo che recheranno la disciplina di dettaglio dei rapporti che deriveranno in materia con la Regione Piemonte nonché con gli Enti che collaboreranno a vario titolo nella formazione degli iscritti al predetto corso di laurea;

VALUTATO ogni opportuno elemento; SENTITO il Direttore Amministrativo

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COPIA NON VALIDA con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità

DELIBERA

E’ approvato, nel testo sotto riportato, per l’anno accademico 2003/2004 il Protocollo d’Intesa tra la Regione Piemonte, l’Università degli Studi di Torino e l’Università degli studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” per la definizione dei rapporti inerenti il corso di laurea in Educazione professionale abilitante alla professione sanitaria di educatore professionale)” della classe delle Lauree nelle professioni sanitarie della riabilitazione (SNT/2):

PROTOCOLLO D’INTESA TRA LA REGIONE PIEMONTE, L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO E L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DEL PIEMONTE ORIENTALE PER LA DEFINIZIONE DEI RAPPORTI INERENTI IL CORSO DI LAUREA UNIVERSITARIO DELL’EDUCATORE PROFESSIONALE.

TRA

La Regione Piemonte (C.F. n. 80087670016), rappresentata dal Presidente della Giunta regionale On. Enzo Ghigo, nato a Torino il 24.02.1953 e domiciliato ai fini del presente atto a Torino – Piazza Castello, 165;

E

L’Università degli Studi di Torino (C.F. n. 80088230018), nella persona del Rettore pro-tempore Prof. Rinaldo BERTOLINO, nato a Torino il 19.05.1940, per la carica domiciliato a Torino, Via Verdi, 8

E

L’Università degli Studi del Piemonte Orientale (C.F. n. 94021400026), nella persona del Rettore pro-tempore Prof. Ilario VIANO, nato a Torino il 14.04.1949, per la carica domiciliato a Vercelli, Via Duomo, 6

1) OGGETTO 2) PROGRAMMAZIONE 3) ACCORDI ATTUATIVI 4) AMMISSIONE, CORSI DI BASE E TIROCINIO 5) ATTIVITA’ DIDATTICA

6) ONERI 7) COMMISSIONE DI VALUTAZIONE 8) DURATA 9) MODIFICHE ED INTEGRAZIONI

1) OGGETTO Qualora non sia diversamente indicato, il termine Università indica nel presente

Protocollo i due Atenei piemontesi.

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COPIA NON VALIDA Il presente protocollo d’intesa disciplina i rapporti tra la Regione e l’Università

derivanti dalla realizzazione di un corso di laurea triennale relativo all’educatore professionale previsto dall’articolo 3 del D.M. 8.10.1998 n. 520 e sulla base dei successivi articoli del presente protocollo.

Nella Regione Piemonte il corso di laurea triennale si svolge, per quanto

riguarda l’Università degli Studi di Torino, presso l’Interfacoltà tra le facoltà di Scienze della formazione, Medicina e Chirurgia e Psicologia, mentre per l’Università degli Studi del Piemonte Orientale dall’Interfacoltà tra le facoltà di Medicina e Chirurgia, Lettere e Filosofia e Scienze Politiche.

2) PROGRAMMAZIONE

Premesso che l’Educatore Professionale ai sensi del D.M. 520/1998 è individuato come figura professionale sociale e sanitaria alla cui formazione concorrono le strutture sanitarie come pure quelle di assistenza socio-sanitaria nell’ambito di accordi tra l’Amministrazione Regionale e l’Università, la programmazione dei fabbisogni avviene tra la Regione Piemonte e l’Università con il coinvolgimento di Enti Gestori delle attività socio-assistenziali ed AA.SS.RR..

Le sedi formative degli educatori professionali sono Torino, Savigliano, Novara

ed Asti; per le sedi di Torino e di Savigliano, il corso di laurea avrà luogo presso l’Università degli Studi di Torino, mentre per le sedi di Novara e di Asti il corso di laurea avrà luogo presso l’Università degli Studi del Piemonte Orientale, come meglio specificato al punto 6) “ONERI”.

Il numero di studenti in accesso verrà stabilito annualmente all’interno di appositi protocolli di intesa tra la Regione Piemonte e l’ Università.

Per l’anno 2003-2004 viene fissato in :

100 studenti per l’Università degli Studi di Torino, sede di Torino; 50 studenti per l’Università degli Studi di Torino, sede di Savigliano; 90 studenti per l’Università degli Studi del Piemonte Orientale nelle sedi di Novara

ed Asti.

3) ACCORDI ATTUATIVI

La Regione Piemonte e l’Università, in conformità alle finalità, ai principi ed ai

criteri stabiliti nel presente atto, provvedono a stipulare appositi accordi attuativi per regolamentare le modalità della reciproca collaborazione e le programmazioni delle risorse umane, strutturali e finanziarie di cui al punto 6) “ONERI”, con Enti Gestori delle attività socio-assistenziali, Agenzie Formative del settore ed AA.SS.RR. piemontesi, in particolare con strutture che hanno avuto esperienze nella formazione di base per educatori professionali, secondo il dettato della normativa previgente alla riforma universitaria.

Nel quadro della programmazione di cui sopra e nella convinzione della

necessità di una stretta integrazione tra Università, la Regione Piemonte e gli altri Enti

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COPIA NON VALIDA coinvolti, i sopra elencati enti concordano le modalità di utilizzo delle risorse formative per la realizzazione del corso di laurea triennale.

E’ previsto un servizio di tutorato professionale al fine di orientare ed assistere

gli studenti durante il corso di studi e renderli partecipi del processo formativo. L’utilizzo del personale non universitario con funzioni di coordinamento, di

tutorato, nonché di segreteria didattica, cui è affidato il monitoraggio del corso di laurea, è concordato tra l’Università e gli Enti di cui sopra.

Al fine del reclutamento previsto nei Bandi annuali si dovrà tenere conto in

particolare modo dell’esperienza professionale acquisita dai docenti delle scuole regionali operanti nella formazione degli Educatori Professionali.

Presso ogni sede di studi è previsto un coordinatore con compiti di interfaccia

con l’Università e la Regione Piemonte, di affiancamento degli studenti e di collaborazione nell’organizzazione dei corsi.

L’impegno orario relativo alle funzioni di docenza, di tutorato professionale è

regolato da appositi contratti siglati dall’Università per il personale a contratto; per eventuali partecipazioni di personale in ruolo in organico presso altri Enti, l’impegno è regolato nell’ambito di quanto previsto dai vigenti Contratti Nazionali di Lavoro.

4) AMMISSIONE, CORSI DI BASE TIROCINIO

Il requisito di ammissione al corso di laurea è costituito dal possesso del

diploma di scuola media superiore o di altro titolo idoneo conseguito all’estero, previo esame di ammissione.

Per quanto riguarda l’Università degli Studi di Torino, il corso di Laurea

triennale presso l’Interfacoltà si articolerà in lezioni, didattica per piccoli gruppi e tirocini, così come definiti per legge, ed avverrà presso le sedi individuate dall’Università (Scienze della Formazione, Medicina e Chirurgia e Psicologia).

Per quanto attiene l’Università degli Studi di Torino, nella sede decentrata di

Savigliano, le lezioni e la didattica per piccoli gruppi avverranno presso la sede distaccata dell’Università nella città di Savigliano (facoltà di Scienze della Formazione) e presso le sedi delle AA.SS.RR. della Provincia di Cuneo, previa convenzione, per gli insegnamenti di area sanitaria; la segreteria amministrativa ha sede presso la sede universitaria di Savigliano.

Per quanto riguarda l’Università degli Studi del Piemonte Orientale le lezioni e

la didattica per piccoli gruppi avverranno nelle sedi di Novara (per 45 studenti) ed Asti (per 45 studenti) presso i locali utilizzati dall’Università degli Studi del Piemonte Orientale.

Il percorso formativo deve prevedere le seguenti componenti:

insegnamenti costitutivi del corso di laurea; attività integrative svolte nell’ambito delle materie costitutive, specificatamente finalizzate

a massimizzare la crescita della specifica professionalità dell’educatore in formazione;

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COPIA NON VALIDA supporti specifici per i tirocini, che sono sostenuti da specifiche figure dedicate ed utilizzate

come esperienza, che diviene materiale di riflessione e studio.

Nelle sedi di tirocinio, debbono essere previsti operatori dei servizi che si affianchino allo studente tirocinante come “tutori aziendali”, in seguito ad intese tra l’Università e gli Enti Gestori dei servizi, sedi di tirocinio.

Debbono essere ugualmente previsti “tutori professionali”, attivi nel Corso di

Laurea con compiti di supporto e di rielaborazione dell’esperienza del tirocinio e di raccordo con i docenti dedicati alle materie più professionalizzanti.

Per svolgere le funzioni sopra descritte l’Università, in coerenza con quanto

indicato al punto 3) “ACCORDI ATTUATIVI”, utilizza in via preferenziale le competenze già maturate dalle strutture formative che hanno operato nel settore della formazione degli educatori, tramite intese convenzionali, ed eventualmente tramite l’utilizzo del F.S.E. (Fondo Sociale Europeo) e la costituzione di A.T.S. (Associazione Temporanea di Scopo) finalizzate.

Le attività integrative sono dettagliate nel Piano di Studi annuale del Corso di

Laurea predisposto dall’Università. Tale Piano, nella fase di predisposizione, è altresì oggetto specifico di esame nel Comitato di indirizzamento previsto dal Decreto MURST 509/1999; l’Università assume l’onere di attivare detto Comitato.

Per l’accesso al corso da parte degli studenti, si terrà conto dell’esito delle prove di

ammissione. L’ammissione all’attività didattica di tirocinio, in quanto i discenti sono equiparati ai lavoratori ai sensi dell’art.2 comma A del D. Lgs. 626/1994, è subordinata agli accertamenti intesi a constatare l’assenza di controindicazioni al lavoro cui i lavoratori sono destinati ai fini della valutazione della loro idoneità alla mansione specifica (art. 16 comma 2 lettera A del citato D. Lgs.). L’accertamento sarà a carico delle AA.SS.RR. sedi di Corso di Laurea.

5) ATTIVITA’ DIDATTICA

Sono organi del corso di laurea quelli previsti dai Regolamenti dell’Università. Per quanto riguarda l’attività didattica, essa viene assicurata dai Consigli

Interfacoltà mediante il proprio personale docente ed il personale tecnico ed amministrativo sulla base dell’ordinamento didattico specifico.

Per quanto riguarda le materie attinenti l’area sanitaria, si fa riferimento al

modello di Convenzione già operativo tra Regione Piemonte ed Università sia per quanto attiene le docenze che per i tirocini, non derivando per la Regione Piemonte alcun onere aggiuntivo in conseguenza del presente Protocollo.

Ai tutori professionali viene affidata la specifica cura della preparazione degli

studenti, di norma non in numero superiore a 15, al fine di garantire un’ora di assistenza alla settimana per studente.

L’Università assicura l’attività di Segreteria amministrativa del Corso di Laurea.

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COPIA NON VALIDA L’attività dei tirocini previsti nel Piano di Studi annuale del Corso di Laurea

predisposto dall’Università viene effettuata nel secondo e terzo anno accademico. Le riqualificazioni in corso come pure il completamento dei corsi di base iniziati

competono alle strutture finanziate dalla Regione Piemonte.

6) ONERI

Gli oneri conseguenti all’attivazione del Corso di Laurea per Educatori

Professionali derivano da specifici impegni assunti nel presente protocollo d’intesa tra la Regione Piemonte e l’Università.

Gli oneri sono richiamati in piani finanziari relativi all’intero ciclo formativo e

sono predisposti per annualità di corso tenendo conto di: numero di studenti iscritti; utilizzo di strutture didattiche (aule, laboratori, attrezzature, arredi e materiali

didattici) servizi amministrativi; servizi per l’assistenza a studenti e tutoraggio; attività didattiche e tecnico-pratiche (ad es. tirocini,segreteria didattica,

laboratori) coordinamento dei corsi. Gli oneri che fanno carico alla Regione Piemonte e alle Università sono definiti

d’intesa e si indicano nel modo seguente: Università

- retribuzione del personale docente, tecnico e tecnico-amministrativo dipendente, addetto alle attività didattiche e di supporto relative ai Corsi di Laurea; assicurazione obbligatoria degli studenti contro gli infortuni a sensi della vigente legislazione nonché Responsabilità Civile contro terzi; fornitura delle strutture, arredi, attrezzature e materiale didattico, compresa la gestione e la manutenzione delle strutture:

Regione Piemonte

rimborso all’Università delle spese relative alla retribuzione del personale insegnante non universitario, assunto a contratto, specificatamente addetto alle attività formative (insegnamento a piccoli gruppi, attività seminariale, tirocini, segreteria didattica); le attività di coordinamento per le 4 sedi sono a carico delle AA.SS.RR. secondo quanto previsto dai contratti collettivi nazionali.

fornitura integrativa di materiale didattico alle sedi universitarie, da utilizzare ai fini del corso di laurea.

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COPIA NON VALIDA 7) COMMISSIONE DI VALUTAZIONE

Per la verifica dell’attuazione della presente Convenzione è prevista una Commissione paritetica Regione-Università. La Commissione ha sede presso la Regione Piemonte ed è presieduta da un Assessore regionale o da un suo delegato.

8) DURATA

Il presente protocollo d’intesa ha durata annuale e può essere rinnovato con espresso provvedimento degli Enti sottoscrittori.

9) MODIFICHE ED INTEGRAZIONI

E’ fatta salva la possibilità di apportare, su proposta dei soggetti contraenti,

eventuali integrazioni e modifiche al presente protocollo d’intesa anche sulla base di valutazioni e proposte espresse in sede di Commissione di valutazione.

Letto, confermato e sottoscritto. Torino, lì Regione Piemonte On. Enzo Ghigo

Università degli Studi di Torino Prof. Rinaldo Bertolino Università degli Studi del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro Prof. Ilario Viano

****************** 10. Patrocini: 3/2004/10.1 Giornata di prevenzione dei tumori della pelle – Rotary Club di Novara e Croce Rossa Italiana; Ufficio di Segreteria del Rettore Al Presidente del Senato Accademico OGGETTO: Richiesta di Patrocinio “Giornata di prevenzione dei tumori della pelle” - Rotary Club Novara e Croce Rossa Italiana -

Si chiede di sottoporre all’attenzione di codesto spettabile Senato Accademico la richiesta di

nulla osta per il Patrocinio per la “Giornata di prevenzione dei tumori della pelle” che si svolgerà

nella giornata di domenica 9 maggio 2004, in Piazza Duomo a Novara.

Cordiali saluti.

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COPIA NON VALIDA Vercelli, 5 Aprile 2004

Il Responsabile dell’Ufficio del Rettore

Sig.ra Tagliaretti Barbara f.to Barbara Tagliaretti

OMISSIS

IL SENATO ACCADEMICO

VISTO il D.M. 30.07.1998 di istituzione dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro”; VISTO il T.U. delle disposizioni di legge sull’istruzione superiore approvato con R.D. 31.08.1933, N. 1592 e successive integrazioni e modificazioni; VISTA la legge 09.05.1989, N. 168; VISTO il Verbale del 18/01/99 del Senato Accademico sulla concessione patrocinio e autorizzazione erogazione contributi convegni/congressi; VISTO il Verbale del 19 Giugno 2000 - Concessione patrocinio e autorizzazione erogazione contributi convegni/congressi; CONSIDERATO soprattutto lo scopo umanitario e sociale della manifestazione; SENTITO il Direttore Amministrativo; con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità

DELIBERA di esprimere parere favorevole al Patrocinio per la “Giornata di prevenzione dei tumori della pelle”

che si svolgerà nella giornata di domenica 9 maggio 2004, in Piazza Duomo a Novara.

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Il Presidente, alle ore 18.35, esaurito l’esame dei punti all’ordine del giorno, dichiara sciolta la seduta. IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO-SEGRETARIO IL RETTORE-PRESIDENTE

(Dott. Enzo FRAGAPANE) (Prof. Ilario VIANO)

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