SENATO ACCADEMICO Verbale n. 2 Adunanza del giorno 5 … · (Il Prof. Giovanni Fraquelli, il Prof....

64
SENATO ACCADEMICO Verbale n. 2 Adunanza del giorno 5 Marzo 2012 Presso la sede del Rettorato in Via Duomo 6 in Vercelli, nell’adunanza del giorno 5 Marzo 2012, si è riunito il Senato Accademico dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro”, con l’intervento dei componenti di seguito indicati: Prof. Paolo GARBARINO Rettore-Presidente Presente Prof.ssa Eliana BAICI Direttore del Dipartimento di Studi per l'Economia e l'Impresa Presente Prof.ssa Graziella BERTA Direttore del Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica Presente Prof. Pier Luigi CANONICO Direttore del Dipartimento di Scienze del Farmaco Presente Prof.ssa Fabiola SINIGAGLIA Direttore del Dipartimento di Medicina Traslazionale Presente Prof.ssa Raffaella TABACCO Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici Presente Prof. Ilario VIANO Direttore del Dipartimento di Scienze della Salute Delega Prof. Gianni Bona Prof. Andrea BALDISSERA Afferente al Dipartimento di Studi Umanistici Presente Dott. Jean Daniel COISSON Afferente al Dipartimento di Scienze del Farmaco Presente Prof. Giovanni FRAQUELLI Afferente al Dipartimento di Studi per l’Economia e l’Impresa Presente Prof. Gianluca GAIDANO Afferente al Dipartimento di Medicina Traslazionale Presente Prof. Luigi PORTINALE Afferente al Dipartimento di Scienze ed Innovazione Tecnologica Presente Prof.ssa Lia RIMONDINI Afferente al Dipartimento di Scienze della Salute Presente Dott. Lorenzo TEI Afferente al Dipartimento di Scienze ed Innovazione Tecnologica Presente Dott. Francesco CELLERINO Rappresentante del personale tecnico-amministrativo Presente 1

Transcript of SENATO ACCADEMICO Verbale n. 2 Adunanza del giorno 5 … · (Il Prof. Giovanni Fraquelli, il Prof....

SENATO ACCADEMICO Verbale n. 2

Adunanza del giorno 5 Marzo 2012

Presso la sede del Rettorato in Via Duomo 6 in Vercelli, nell’adunanza del giorno 5 Marzo 2012, si è riunito il Senato Accademico dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro”, con l’intervento dei componenti di seguito indicati:

Prof. Paolo GARBARINO Rettore-Presidente

Presente

Prof.ssa Eliana BAICI Direttore del Dipartimento di Studi per l'Economia e l'Impresa Presente

Prof.ssa Graziella BERTA Direttore del Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica Presente

Prof. Pier Luigi CANONICO Direttore del Dipartimento di Scienze del Farmaco Presente

Prof.ssa Fabiola SINIGAGLIA Direttore del Dipartimento di Medicina Traslazionale Presente

Prof.ssa Raffaella TABACCO Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici Presente

Prof. Ilario VIANO Direttore del Dipartimento di Scienze della Salute

Delega Prof. Gianni Bona

Prof. Andrea BALDISSERA Afferente al Dipartimento di Studi Umanistici Presente

Dott. Jean Daniel COISSON Afferente al Dipartimento di Scienze del Farmaco Presente

Prof. Giovanni FRAQUELLI Afferente al Dipartimento di Studi per l’Economia e l’Impresa Presente

Prof. Gianluca GAIDANO Afferente al Dipartimento di Medicina Traslazionale Presente

Prof. Luigi PORTINALE Afferente al Dipartimento di Scienze ed Innovazione Tecnologica Presente

Prof.ssa Lia RIMONDINI Afferente al Dipartimento di Scienze della Salute Presente

Dott. Lorenzo TEI Afferente al Dipartimento di Scienze ed Innovazione Tecnologica Presente

Dott. Francesco CELLERINO Rappresentante del personale tecnico-amministrativo Presente

1

Dott. Paolo PAIUZZI Rappresentante del personale tecnico-amministrativo

Presente

Sig. Gianmarco TODI Rappresentante del personale tecnico-amministrativo Presente

Partecipa alla seduta il Pro-Rettore, Prof. Cesare EMANUEL.

Partecipa alla seduta il Prof. Alberto Cassone, Decano del Dipartimento di Giurisprudenza, Scienze Politiche, Economiche e Sociali, su invito del Rettore, in qualità di uditore.

Partecipa alla seduta con funzioni di Segretario verbalizzante il Dott. Pasquale Mastrodomenico, assistito dalla Dott.ssa Roberta Bosi, cat. D, e dalla Dott.ssa Annalisa Fanini, cat. C, in servizio presso la Direzione Amministrativa.

Partecipa alla seduta fino alle ore 11:50 il Prof. Andrea Turolla, Dirigente della Divisione Didattica e Studenti.

Constatata la presenza del numero legale alle ore 09.35 il Presidente dichiara aperta la seduta.

2

INDICE

1. Comunicazioni del Rettore-Presidente pag. 4

2. Approvazione del verbale della seduta precedente pag.11

5.2 Convenzione tra l'Università degli Studi del Piemonte Orientale "A. Avogadro" e la The Opole University of Technology - Politechnika Opolska - finalizzata all'attivazione di un Corso di Laurea Magistrale internazionale in Patrimoni Culturali e Studi Europei (classe LM-90 classe delle Lauree Magistrali in Studi Europei) pag.11

7.1 Modifica degli Ordinamenti didattici dei Corsi di Studio - anno 2012 - pag. 29

7.3 Esame nota 1 marzo 2012 a firma del Dott. Beccaria e del Sig. Esposito relativa alle modalità di svolgimento delle elezioni dei rappresentanti degli studenti ed eventuali provvedimenti in merito.

pag.31

3. Ratifica Decreti Rettorali d’Urgenza 3.1 DRU 7/2012 del 15.02.2012 pag.32

4. Modifica del Regolamento Didattico di Ateneo – parte generale - pag. 33

5. Accordi, Convenzioni, Centri 5.1 Approvazione accordo di partenariato – Fondazione Cariplo, Bandi 2012 pag. 54 5.3 Programmi di Ricerca di Rilevante Interesse Nazionale PRIN 2009 – Convenzione tra l’Università del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” e l’Università di Torino pag. 59

6. Questioni relative al personale 6.1 Designazione componenti del Collegio di disciplina ex art. 19 dello Statuto pag. 60

7. Questioni relative agli studenti 7.2 Approvazione della relazione annuale del Nucleo di Valutazione sullo stato della didattica nei corsi di dottorato di ricerca e sulle procedure di valutazione utilizzate per la verifica dei requisiti di idoneità delle sedi. Anno accademico 2010-2011 pag. 60

8. Patrocini 8.1 Richiesta di patrocinio gratuito per il Progetto SISMeeting 2012, che si terrà a Novara nei giorni 10,11, 12 e 13 maggio 2012 pag. 61

9. Varie ed eventuali pag. 63

3

1. Comunicazioni del Rettore-Presidente

Il Presidente rivolge il saluto ai Senatori e apre la seduta illustrando le seguenti comunicazioni:

1. Nomina componenti del Consiglio di Amministrazione. Il PRESIDENTE comunica che si sono svolte le elezioni per la nomina dei componenti della Commissione di Selezione che avrà il compito di designare due dei componenti esterni e due dei componenti interni del Consiglio di Amministrazione. Ricorda che lo Statuto assegna al Rettore la scelta dei componenti della suddetta Commissione e riferisce di aver provveduto alla nomina dei primi due eletti in ciascun gruppo a eccezione della fascia dei Professori Associati dove, per poter avere una distribuzione che tenga conto di tutte le aree dell’Ateneo, ha ritenuto opportuno procedere alla nomina del secondo e del terzo candidato eletto. La Commissione di Selezione risulta pertanto così composta: Prof. Mario Pirisi e Prof. Mauro Botta per i Professori Ordinari; Prof. Luigi Battezzato e Prof. Luigi Panza per i Professori Associati; Dott.ssa Giorgia Casalone e Prof. Luigi Bulsei per i Ricercatori Universitari; Dott.ssa Cinzia Volpara e Dott. Cesare Tibaldeschi per il personale tecnico amministrativo. La Commissione è stata inoltre invitata a concludere i lavori entro il 23 marzo. Pertanto il Presidente, affinché il Senato Accademico possa effettuare la scelta di due dei quattro componenti interni del nuovo Consiglio di Amministrazione, propone di pianificare una seduta straordinaria lunedì 26 marzo 2012 alle ore 9.30. Il Senato Accademico concorda. (Il Prof. Giovanni Fraquelli, il Prof. Luigi Portinale e il Dott. Francesco Cellerino entrano a far parte della seduta alle ore 9:40). Il Presidente elenca le candidature interne a membro del Consiglio di Amministrazione pervenute: Prof. Emanuele Albano, ordinario di Patologia Generale; Prof. Giorgio Bellomo, ordinario di Patologia Clinica e Direttore del Dipartimento di Patologia Clinica e Laboratori; Prof.ssa Maria Luisa Bianco, ordinario di Sociologia; Dott. Francesco Cellerino, Coordinatore di Area Medica; Prof. Claudio Ciancio, ordinario di Filosofia Teoretica; Prof. Francesco Della Corte, Direttore della Struttura complessa di Anestesia Rianimazione e Terapia intensiva e Direttore del Dipartimento di Emergenza della medesima Struttura ospedaliera; Dott.ssa Chiara Gabellieri, Responsabile Supporto alla Gestione didattica del Dipartimento di Scienze del Farmaco; Prof. Armando Genazzani, straordinario di Farmacologia; Dott. Luca Geninatti Satè, Ricercatore Confermato; Dott.ssa Anna Chiara Invernizzi, Ricercatrice confermata; Prof. Claudio Jommi, associato confermato in Economia Aziendale; Prof. Corrado Malandrino, Ordinario di Storia delle Dottrine Politiche; Dott.ssa Elena Molla, Segretario Amministrativo del Dipartimento di Studi per l’Economia e l’Impresa; Dott. Paolo Pasquini, Dirigente Amministrativo a tempo indeterminato; Prof. Edoardo Tortarolo, ordinario di Storia Moderna; Prof. Aldo Giuseppe Viarengo, ordinario di Ecologia. Il Presidente prosegue con l’elenco delle candidature esterne a membro del Consiglio di Amministrazione: Dott.ssa Eleonora Andreani, segretaria presso la cooperativa sociale Silvabella di Mortara; Avv. Maria Teresa Bergamaschi, Avvocato Commercialista e revisore contabile di Pietra Ligure; Dott.ssa Eleonora Buffa, specialista in attività amministrative, responsabile Ufficio Forniture della Provincia di Alessandria; Dott.ssa Cristina Calvi, Responsabile Ufficio Conservazione Biodiversità della Provincia di Alessandria; Dott.ssa Mariella Enoc, imprenditrice nel settore sanitario e socio-assistenziale di Novara, Presidente di Confindustria Piemonte e Vice Presidente di Fondazione Cariplo; Dott. Mauro Riccardo Fario, Dirigente del Servizio di Sicurezza Informatica del Comune di Napoli; Dott. Dario Fornaro, in quiescenza, ex Direttore dell’Unione Industriale della Provincia di Alessandria; Dott. Mario Grigolon, Direttore di struttura complessa di Anestesia e Rianimazione; Dott. Luigi Minasso, Dottore commercialista di Alba; Dott. Vincenzo Mirarchi, funzionario amministrativo del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti; Dott. Fabrizio Palenzona, Vice Presidente Unicredit; Dott. Giuseppe Puccio, Dirigente alla Divisione Ambiente della Provincia di Alessandria; Dott.ssa Maria Rita Rossa, Vice Presidente della Provincia di Alessandria; Dott. Antonio Santoro, Dirigente INAIL di Novara; Avv. Roberto Scheda, avvocato del Foro di Vercelli; Dott. Massimiliano Spagnuolo, Segretario Generale e

4

   

 

Direttore Generale del Comune di Malo e Brendola a Vicenza; Dott. Luca Tarricone, ditta individuale come artigiano restauratore.

2. Notizie CRUI. Il PRESIDENTE riferisce della nota CRUI del 2 febbraio, relativa all’opportunità di fornire agli Atenei un’indicazione sulla scelta di una denominazione il più possibile omogenea e confrontabile tra le strutture di raccordo, con funzione di coordinamento e di realizzazione delle attività didattiche, e comunica la decisione dei Dipartimenti di Medicina di chiamarla “Scuola”.

3. Lettera degli Associati al Ministro. Il PRESIDENTE ricorda la lettera dei Professori Associati, idonei alla prima fascia, al Ministro Profumo, trasmessa per posta elettronica, relativa alla richiesta di assunzione senza un ulteriore concorso interno.

4. Procedure per la chiamata dei Professori associati. Il PRESIDENTE riferisce che Medicina ha sciolto le riserve sulle procedure per la chiamata di Professori Associati. Il Regolamento risulta pronto e a seguito della sua emanazione si potrà emettere il bando per i quattro settori interni prima e per i tre esterni a seguire, per un totale di 4,9 punti organico. Il Prof. Pier Luigi CANONICO ritiene che si debba accelerare la procedura, stante l’avvicinarsi delle valutazioni che potrebbero rendere la situazione più complessa. Il PRESIDENTE ricorda infine che il 20% dei punti organico assegnati è da destinare a esterni.

5. Borse EDISU: Il PRESIDENTE ricorda la lettera inviata all’Assessore Maccanti, su mandato del Senato Accademico, in merito ai tagli alle borse di studio. A oggi la Regione non risulta aver finanziato le borse di studio e solo dopo l’approvazione del bilancio preventivo 2012 dell’Edisu sarà nota con certezza l’entità delle somme destinate a tali borse. Riferisce inoltre che alcuni studenti di Università torinesi hanno impugnato davanti al TAR la decisione dell’Edisu di ridurre le borse di studio al 30% degli aventi diritto, sulla base di una disposizione di legge che prevede espressamente che le tasse pagate dagli studenti per il diritto allo studio debbano essere utilizzate per erogare borse di studio e non per altri servizi.

6. Convenzione Compagnia San Paolo. Il PRESIDENTE informa della sottoscrizione della Convenzione con la Compagnia di San Paolo, trasmessa per posta elettronica. Riferisce di aver provveduto a nominare i delegati dell’Ateneo nel Comitato, confermando i delegati del Comitato della precedente Convenzione: la Prof.ssa Graziella Berta, la Prof.ssa Annamaria Torazzo e il Prof. Giacomo Ferrari. La prima riunione del Comitato è prevista per mercoledì 7 marzo con all’ordine del giorno i due argomenti principali: le linee di Ricerca finanziate da bando del 2013, da concordare con la Compagnia, e i Dottorati di Ricerca 2012 finanziati con i 250 mila euro annui messi a disposizione dalla Compagnia. Quest’ultima ha chiesto all’Ateneo di emanare i bandi prima della fine di giugno. Data l’urgenza, il Presidente invita i Direttori di Dipartimento a una riunione, a seguito della seduta del Senato, con il Direttore della Scuola di Dottorato, Prof. Gianni Bona. (La Prof.ssa Lia RIMONDINI e il Prof. Andrea BALDISSERA entrano a far parte del Senato alle ore 9:55) La Prof.ssa Lia RIMONDINI domanda chiarimenti sull’intenzione della Compagnia di prevedere delle linee di finanziamento che privilegiano i Dottorati di un’eventuale Scuola di Dottorato Piemontese. Il PRESIDENTE ritiene che i Dottorati in consorzio con l’Università di Torino e il Politecnico di Torino dovrebbero essere varati solo dopo l’emanazione del nuovo Regolamento ministeriale sui Dottorati di Ricerca, che presumibilmente porrà delle limitazioni o vincoli da rispettare. Ricorda inoltre che attualmente le borse di studio date ai consorzi sono conteggiate dal Ministero solo all’Ateneo capofila.

7. Commissioni Didattiche Paritetiche. Il PRESIDENTE ricorda che la procedura di attivazione dell’offerta formativa per l’anno accademico 2012/2013 prevede il completamento di tutte le attività e il relativo invio dei dati al Ministero entro il 31 maggio 2012. La normativa vigente e lo Statuto di Ateneo stabiliscono che tale procedura si articoli nel seguente iter: il parere obbligatorio ma non vincolante della Commissione Paritetica docenti-studenti dei Dipartimenti o della Scuola; la delibera di proposta del Consiglio di Dipartimento; il parere obbligatorio, ma non vincolate, del Senato Accademico e infine la delibera del Consiglio di Amministrazione. In base allo Statuto di Ateneo, nella Commissione Paritetica docenti-studenti la componente

5

 

 

 

studentesca è scelta su base elettiva, mentre la componente dei docenti è designata dalla Giunta di Dipartimento. Data la necessità del buon esito della procedura di attivazione dei Corsi di studio e considerato che l’elezione degli studenti spesso non raggiunge il quorum del 10% degli aventi diritto al voto, il Presidente propone che, in via eccezionale e limitatamente al parere relativo all’attivazione dei Corsi di studio, i Dipartimenti e la Scuola che non riuscissero a nominare in tempo utile per via elettiva la Commissione Paritetica, possano istituire una Commissione provvisoria ad hoc, con la componente studentesca costituita dai rappresentanti degli studenti in Consiglio di Dipartimento. Il Prof. Alberto CASSONE riferisce che il Dipartimento di Giurisprudenza, Scienze Politiche, Economiche e Sociali ha già predisposto una delibera con la quale si stabilisce che la Commissione Paritetica è costituita dai tre studenti presenti in Consiglio di Dipartimento e da tre docenti. Egli domanda se sia necessario comunque indire le elezioni. Il PRESIDENTE ritiene che, ai sensi dello Statuto e se ci sono le tempistiche, sia comunque necessario indire le elezioni. Solo in caso di esito negativo possono essere coinvolti i tre rappresentanti degli studenti in Consiglio di Dipartimento. Il Prof. Pier Luigi CANONICO riferisce che per il Dipartimento di Scienze del Farmaco nessuno studente si è dichiarato disposto a candidarsi. La Prof.ssa Raffaella TABACCO ritiene che le elezioni non si possano evitare e riferisce l’intenzione del proprio Dipartimento di pianificare tali elezioni per il 18 aprile. La Prof.ssa Fabiola SINIGAGLIA riferisce che anche nel Dipartimento di Medicina traslazionale le votazioni per le rappresentanze studentesche nei Corsi di studio sono state pianificate per il 18 aprile.

8. E-learning: Il PRESIDENTE ricorda la mozione della Società Italiana di e-Learning a sostegno dell’innovazione didattica nelle Università, trasmessa per posta elettronica. A tal proposito riferisce della richiesta della Professoressa Franceschinis, presentata durante l’ultima riunione del CeSPA, di rifinanziamento della sua iniziativa sull’e-Learning. Il Presidente chiede ai Senatori un parere in merito, ricordando che le risorse dovranno essere assegnate dal Consiglio di Amministrazione. Il Prof. Pier Luigi CANONICO ritiene che il valido lavoro svolto dalla Professoressa Franceschinis debba essere potenziato e invita i colleghi a sostenere il progetto in Consiglio di Amministrazione. Il Prof. Gianluca GAIDANO condivide la proposta di rafforzamento e ritiene che Moodle rappresenti strumento innovativo che porta valore aggiunto all’Ateneo, pur essendo ancora poco utilizzato. Il Prof. Luigi PORTINALE si associa alle osservazioni dei colleghi sottolineando che nelle giornate di orientamento viene sempre evidenziata la possibilità di avere a disposizione tali strumenti. Il PRESIDENTE chiede ai Senatori il mandato di proporre al Consiglio di Amministrazione un adeguato sostegno finanziario al progetto. Il Senato Accademico concorda. (La Prof.ssa Caterina RINAUDO prende parte alla seduta alle ore 10:15). Il PRESIDENTE informa i Senatori sullo stato di altri due progetti del CeSPA. Il progetto della “rete di Alessandria” è in fase di conclusione per il completamento dell’anello in fibra ottica, in quanto il Comune di Alessandria si sarebbe dichiarato disponibile a dare l’autorizzazione al collegamento di Palazzo Borsalino all’anello in fibra. Tale attività risulta indispensabile anche per il proseguimento del progetto della rete wi-fi di Ateneo. Il progetto della “registrazione telematica degli esami” è momentaneamente sospeso, a causa dell’implementazione del nuovo sistema gestionale ESSE3, in sostituzione del sistema GISS. Il Dott. Francesco CELLERINO domanda informazioni sullo stato di avanzamento del progetto di wi-fi di Ateneo. Il PRESIDENTE riferisce che il progetto wi-fi di Ateneo sta procedendo lentamente in quanto il collegamento degli apparecchi richiede degli scavi nelle canaline dell’Ateneo per cui risulta necessario predisporre una gara d’appalto.

9. Relazione CODIPAR. Il PRESIDENTE cede la parola alla Prof.ssa Rinaudo per illustrare la relazione annuale della Commissione Paritetica di Ateneo per la Didattica. La Prof.ssa Caterina RINAUDO, Presidente della suddetta Commissione, ringrazia i Senatori per l’opportunità di illustrare la relazione relativa all’anno 2010/2011. Ricorda che la relazione annuale sull’attività didattica deve principalmente essere utile ai Consigli dei Corsi di Laurea e che, in accordo con

6

gli studenti, era stato deciso che la relazione riportasse nel tempo il numero di studenti iscritti e immatricolati nei diversi Corsi. Le relazioni presentate al Senato Accademico dal 2007 sono sempre state costruite su dati forniti dalla Divisione Didattica Studenti, che comunque dovrebbero essere allineati con i dati del Ministero. La professoressa prosegue illustrando le diapositive allegate al presente verbale. Segnala in particolare che è stata riscontrata una percentuale relativamente alta di studenti che non si iscrive al secondo anno. Tale percentuale, calcolata partendo dai dati della relazione dell’anno precedente, potrebbe dipendere da cambi di Corso o da studenti che non hanno sostenuto determinati esami “filtro”, richiesti per potersi iscrivere al secondo anno. La professoressa ritiene però maggiormente critica la perdita di iscritti nelle Lauree Specialistiche, dove non esiste una selezione degli studenti e il Corso dura normalmente due anni. Riferisce inoltre che gli studenti non prestano la dovuta attenzione nella compilazione dei questionari della valutazione didattica, ritenuti poco utili. I risultati delle elaborazioni di tali questionari dovrebbero invece essere oggetto di attenta valutazione da parte dei rispettivi Consigli di Corso. A tal proposito ricorda la proposta del Prof. Cassone di dare la possibilità a ogni docente di pubblicare sulla propria pagina personale la valutazione relativa ai propri Corsi. La Prof.ssa Rinaudo riferisce che l’Ateneo ha finalmente a disposizione gli strumenti per conoscere le percentuali di studenti che raggiungono la Laurea all’interno del processo formativo in cui sono iscritti, e con quale ritardo. Ricorda i tagli effettuati dalla Regione sulle borse di studio EDISU, per cui la percentuale di studenti che possono usufruire di tali borse è scesa al 30%, rispetto al 100% dell’anno precedente. Riferisce infine la necessità di residenze ad Alessandria, per risultare più attrattivi verso l’esterno. Su Novara e Vercelli il numero di posti risulta invece adeguato anche se si rende necessaria una maggiore sensibilizzazione degli studenti. La professoressa conclude l’illustrazione ringraziando i Senatori e rimanendo a disposizione per ulteriori chiarimenti. La Prof.ssa Eliana BAICI ritiene il questionario di valutazione degli studenti uno strumento utile per ovviare al calo delle iscrizioni fra il primo e il secondo anno. Riferisce che tale questione è molto discussa anche a livello internazionale, dove esiste la convinzione che, senza un ritorno, gli studenti non si impegnino a sufficienza nella compilazione del questionario. A livello internazionale si cerca quindi di introdurre degli incentivi, in quanto la somministrazione di un test è utile se esiste una garanzia sui risultati. La professoressa ritiene inoltre utile poter confrontare quanto avviene in Ateneo con quanto avviene a livello nazionale, per capire se il calo delle iscrizioni tra il primo e il secondo anno è fisiologica. Ritiene infatti che molti studenti si iscrivano all’Università a causa della difficoltà a trovare lavoro e dato il basso costo delle tasse di iscrizione. Il Prof. Pier Luigi CANONICO ritiene che la perdita di iscritti dal primo al secondo anno dipenda dall’elevato numero di immatricolazioni e suggerisce di prendere in considerazione l’obbligatorietà del numero chiuso anche per altri Corsi di Laurea. Ricorda che le valutazioni ministeriali non si basano sul numero di iscritti, ma proprio sul calo di tali iscrizioni. Il Prof. Canonico ritiene inoltre di fondamentale importanza trovare dei finanziamenti ad hoc per istituire delle borse di studio, non come Ateneo, ma come Dipartimento, sufficientemente sostanziose da attirare i migliori studenti a livello nazionale, provenienti da altri Atenei e incentivati da un’iscrizione gratuita. Relativamente ai questionari di valutazione, il Prof. Canonico si dichiara d’accordo con la Prof.ssa Baici e ritiene opportuno, per una valutazione più obiettiva dei docenti del Corso di studio, richiedere una valutazione finale anche ai laureandi e ai neolaureati. Il PRESIDENTE ritiene che sulla valutazione dei Corsi di laurea non si dovrebbe attivare solo l’Ateneo ma anche AlmaLaurea. La Prof.ssa Fabiola SINIGAGLIA ritiene che la diminuzione del numero degli iscritti, evidenziata negli ultimi anni, rispecchi una tendenza nazionale. Per alcuni Corsi di Laurea la diminuzione degli iscritti al secondo anno risulta un dato certamente più preoccupante e deriva, a suo parere, da una carenza di opportunità di lavoro. I professori che svolgono attività didattica nei primi anni riscontrano anche un peggioramento del livello di formazione degli studenti, per cui sarebbe opportuno valutare se sia eventualmente necessario adeguare l’attività didattica dell’Ateneo allo standard degli studenti. La professoressa reputa che i questionari di valutazione per la didattica

7

siano perfettibili e che sarebbe opportuna una Commissione che determini forma e contenuti di tali questionari a livello nazionale. Ritiene inoltre che più studenti fornirebbero una valutazione dei corsi se i questionari fossero somministrati in forma telematica e se lo studente potesse ottenere una sorta di certificazione con la quale presentarsi all’esame. Ricorda che Medicina ha già da molti anni un progress test, somministrato agli studenti di tutti gli anni di Corso, i cui risultati sono regolarmente confrontati con quelli nazionali. Il tasso di frequenza al test tende però a diminuire dai primi agli ultimi anni, pur essendo ricompensato con due crediti a scelta degli studenti, per cui la professoressa ritiene che si potrebbero ottenere risultati migliori ricorrendo a procedure obbligatorie. Il PRESIDENTE precisa che risulta essenziale che la valutazione sia rigorosamente anonima. La Prof.ssa Fabiola SINIGAGLIA suggerisce di utilizzare il sistema dei concorsi universitari, facendo risultare solo che è stata portata a termine la valutazione. Il Prof. Gianluca GAIDANO ritiene che qualunque tipo di valutazione ex post debba avere delle conseguenze per produrre risultati utili. Evidenzia una certa latenza del docente nel ricevere i questionari rispetto al momento della loro somministrazione e quindi rispetto alla data di svolgimento del Corso. I questionari inoltre non hanno una diretta implicazione psicologica sul docente, che è l’unico a visionarli. In qualità di Presidente del Corso di Laurea in Biotecnologie Mediche, egli riferisce di aver mai avuto la possibilità di visionare le valutazioni dei docenti, non potendo quindi evidenziare le eventuali criticità. Il PRESIDENTE ritiene che esistano delle regole o delle consuetudini diverse nelle strutture, poiché in alcune realtà anche i Presidenti dei Corsi di studio hanno accesso alle valutazioni. Il Prof. Gianluca GAIDANO riferisce che la piattaforma Moodle permette una valutazione telematica da parte dello studente sulla singola lezione appena seguita, il tasso di risposte degli studenti è pari a circa l’80% e i dati possono essere rappresentati con un grafico. Il PRESIDENTE segnala un’interessante iniziativa di Medicina relativa all’istituzione di un premio da conferire al docente con la migliore valutazione ricevuta da parte degli studenti. La Prof.ssa Graziella BERTA si dichiara d’accordo con le osservazioni dei colleghi. Ritiene inoltre che si potrebbero effettuare dei test di accesso anche nei Corsi non a numero chiuso. Ritiene infine che il calo di iscrizioni al secondo anno sia evidente soprattutto per Scienze Biologiche e Biotecnologie, perché riguarda studenti che vorrebbero iscriversi a Medicina. Il Prof. Alberto CASSONE segnala che la valutazione viene consegnata al docente con ritardo in quanto viene consegnata immediatamente prima di ripercorrere la stessa esperienza, per ricordare quanto avvenuto l’anno precedente. Una valutazione complessiva viene fatta da AlmaLaurea e risulta molto attendibile perché basata sulle risposte del 90% dei laureati. Egli condivide la pubblicazione dei risultati da parte del docente sulla propria pagina web, in quanto anche l’assenza di tali risultati può fornire un’indicazione. Il Prof. Cassone ritiene inoltre che sul generale decremento degli iscritti incida anche il calo demografico, più evidente nell’area di Alessandria, Novara e Vercelli. Ulteriori motivazioni possono essere rappresentate dall’esaurirsi dell’effetto dell’introduzione del sistema “3 + 2” e dalla riduzione dell’offerta formativa degli ultimi anni. Non ritiene il calo degli iscritti tra il primo e il secondo anno un dato preoccupante, in particolare se confrontato con il dato nazionale. Egli ritiene che per ridurre il numero di studenti che si iscrivono a un corso di laurea in attesa di un’opportunità di lavoro, si potrebbe aumentare le tasse al primo anno, quasi azzerarle negli anni centrali della carriera e poi aumentarle per gli studenti fuori corso. La Prof.ssa Raffaella TABACCO ritiene che i questionari per la valutazione della didattica sono da migliorare, per poter essere presi in considerazione in modo sistematico. Ricorda che tre anni fa con la prof.ssa Rinaudo era stata predisposta una relazione sui questionari non ritenuti valutabili, congiuntamente a una serie di proposte di modifica inviate alla Commissione di Valutazione. I questionari dovrebbero riportare notizie accurate sullo studente che sta compilando il questionario, non il nome e cognome in quanto il questionario deve essere anonimo, ma informazioni sulla provenienza dello studente e sull’assiduità della partecipazione alle lezioni. Ritiene inutile avere dei questionari se non consentono al docente una valutazione di merito. La professoressa segnala quindi l’urgenza di modificarli. Il PRESIDENTE precisa che nell’attuale

8

questionario sono già richieste informazioni sulla frequenza delle lezioni e ricorda che l’ex Comitato Nazionale di Valutazione aveva iniziato a elaborare un questionario-tipo per tutti gli Atenei italiani. Egli ritiene quindi opportuno riprendere tale progetto indipendentemente da quello che farà l’attuale ANVUR. Il Prof. Andrea BALDISSERA domanda se sono stati contattati gli studenti che hanno abbandonato gli studi, per approfondire le motivazioni che li hanno indotti a tale scelta. La Prof.ssa Caterina RINAUDO precisa che per ottenere tali informazioni sarebbe necessario rivolgersi al singolo studente, mentre i questionari sono anonimi. I dati dovrebbero essere esaminati dai singoli Corsi di Laurea per evidenziare eventuali criticità che possono essere superate. L’Ateneo deve essere attrattivo rispetto all’esterno, deve tenere tutti gli studenti e convincere anche quelli che si sono iscritti in assenza di una occupazione, motivandoli a continuare. La professoressa riferisce infine che in Commissione Paritetica è emerso che gli studenti non capiscono l’utilità della compilazione del questionario di valutazione e che rendere il questionario obbligatorio per poter sostenere l’esame, potrebbe fornire più questionari, ma sempre poco attendibili. Il Dott. Paolo PAIUZZI, considerato il momento economico sfavorevole, non ritiene che un aumento delle tasse sia opportuno, poiché potrebbe influire non tanto sulla mancata iscrizione al secondo anno, ma sull’immatricolazione. Egli inoltre ricorda le criticità sollevate presso l’Assessorato regionale competente in materia di Edisu relative alle erogazioni finalizzate alle borse di studio e alle residenze. Ricorda l’articolo pubblicato dalla stampa locale di Alessandria sulla carenza di residenze e suggerisce che il Comune, la Provincia e la Fondazione Cassa di Risparmio, propongano una cessione a titolo gratuito all’Edisu degli edifici situati vicino al Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica. (La Prof.ssa Eliana BAICI lascia momentaneamente la seduta alle ore 11:18). Il Dott. Paiuzzi ritiene che un questionario di valutazione per essere utile debba essere semplice, ma mirato. Devono essere individuate chiaramente le informazioni che si vuole ottenere dagli studenti e deve essere ben definito il peso da dare a tali valutazioni. Egli ritiene che “calo demografico” e “occupazione” siano solo delle giustificazioni, ritiene che Alessandria sia un bacino d’utenza che si sarebbe potuto allargare oltre i confini provinciali, puntando su un’offerta didattica che non frammentasse negli anni le matricole. Inoltre il dato che viene considerato dal Ministero è quello delle matricole pure e in certi Corsi di Laurea le matricole pure sono percentualmente basse rispetto al numero complessivo di immatricolati. (Il Prof. Pier Luigi CANONICO lascia momentaneamente la seduta alle ore 11:20). Il PRESIDENTE ringrazia i Senatori per il dibattito costruttivo, per le utili osservazioni e proposte. Ritiene che si debba subito riprendere la questione dei test di valutazione, come suggerito dalla Prof.ssa Tabacco, ed elaborare un modello di questionario più idoneo. Non ritiene il problema del calo tra il primo e il secondo anno un problema preoccupante, ma solo un segnale che accomuna tanti Atenei. Suggerisce di concentrarsi anche sull’attività di orientamento che, se è efficace e raggiunge il suo obiettivo, può ridurre il numero di abbandoni. Gli studenti della scuola media superiore dovrebbero essere indirizzati verso i Corsi di Laurea più in sintonia con la loro preparazione, con i loro desideri e con le loro prospettive professionali. Il Presidente ringrazia la Prof.ssa Rinaudo per il suo intervento. La Prof.ssa Caterina RINAUDO ringrazia a sua volta per l’attenzione, si dichiara soddisfatta che la didattica sia al centro della discussione e augura a tutti i Senatori buon lavoro. (La Prof.ssa Caterina RINAUDO lascia la seduta alle ore 11:25)

10. Lettera rappresentanza CEL sullo Statuto. Il PRESIDENTE riferisce della lettera pervenuta dalla rappresentanza dei collaboratori ed esperti linguistici di madrelingua straniera in merito all’assenza di riferimenti alla loro categoria nel testo del nuovo Statuto. Egli informa che l’ufficio legale elaborerà una proposta di modifica dello Statuto per prendere in considerazione i collaboratori ed esperti linguistici nell’ambito sia della loro specificità, come personale tecnico amministrativo di una certa tipologia, sia ai fini delle elezioni delle rappresentanze negli organi collegiali a livello dipartimentale.

9

Il PRESIDENTE cede la parola al Prof. Emanuel per le comunicazioni sull’edilizia. (Il Prof. Pier Luigi CANONICO e la Prof.ssa Eliana BAICI rientrano alle ore 11:27. Il Prof. Giovanni FRAQUELLI lascia momentaneamente la seduta).

11. Cittadella della Salute. Il Prof. Cesare EMANUEL informa che in settimana saranno firmati i verbali della Conferenza dei Servizi in cui si è approvato il progetto del nuovo complesso ospedaliero universitario "Città della Salute e della Scienza" di Novara. A seguito della delibera e delle precisazioni del Consiglio di Amministrazione è stato incluso il quadro economico proposto dall’ufficio tecnico.

12. Campus Novara. Il Prof. Cesare EMANUEL riferisce che il Ministero ha approvato i finanziamenti per la realizzazione del secondo lotto del Campus di Novara, in cui sono comprese le residenze, la mensa e le sale studio.

13. Corep: Il Prof. Cesare EMANUEL ricorda l’attuale stato di difficoltà economica del COREP che rende necessaria la sua liquidazione, con la ridistribuzione di 19 unità del personale tra i soci: la Camera di Commercio di Torino, la Provincia di Torino, le associazioni industriali e i tre Atenei piemontesi. L’attuale Rettore del Politecnico sembra invece ritenere che il Corep possa essere ancora un’istituzione indispensabile o utile per lo svolgimento della missione dell’Alta Formazione.

14. Il Prof. Cesare EMANUEL riferisce che i fondi per il Parco delle Malattie Autoimmuni di Novara non sono ancora stati trasferiti dall’Unione Europea alle Regioni, in quanto è necessaria la ripartizione sui singoli progetti. L’Ateneo deve pertanto allestire il progetto e farlo approvare dai valutatori dell’Unione Europea, prima di procedere con gli impegni finanziari. Nel 2014 si conclude il settennio di programmazione, pertanto i tempi sono molto ristretti. Il Dott. Moriondo, dirigente regionale e Direttore dell’area Ricerca e Innovazione, è stato nominato Presidente del Comitato promotore di tale iniziativa. (Il Dott. Francesco CELLERINO lascia momentaneamente la seduta alle ore 11:30).

15. Istituzione Scuola di Medicina: Il PRESIDENTE comunica che è stata istituita la Scuola di Medicina, comprendente i due Dipartimenti di Medicina Traslazionale e di Scienze della Salute, ed è stato nominato Direttore della Scuola il Prof. Mario Pirisi.

16. Questione Prof. Rizzello. Il PRESIDENTE riferisce che la Commissione istituita, a seguito della delibera del Senato Accademico di dicembre, per far luce su presunti episodi segnalati da un articolo sulla stampa del 7 dicembre scorso relativi al Professor Rizzello e alla Facoltà di Giurisprudenza, ha concluso i lavori e predisposto una relazione. La relazione riferisce di vari attestati di grande stima per il Prof. Rizzello sia da parte di colleghi e di studenti, sia da parte del personale tecnico amministrativo. Riporta inoltre la testimonianza di due studentesse e di uno studente da cui si evincono indizi di reità nei confronti del Prof. Rizzello. L’interessato, sentito dalla Commissione, ha smentito la veridicità di quanto sostenuto da detti studenti; se quanto riferito da costoro fosse falso si potrebbe configurare nei loro confronti la commissione di reato. Il Presidente riferisce quindi, in qualità di Pubblico Ufficiale, sentito in merito il parere di un avvocato penalista, di aver proceduto a informare della questione la Procura della Repubblica. Egli informa di avere nel contempo invitato il Decano del Dipartimento e il Decano di Ateneo a porre in essere gli atti necessari per procedere rispettivamente all’elezione del Direttore del Dipartimento e a quella del rappresentante del Dipartimento in Senato Accademico. Tali elezioni erano state sospese con decreto del 4 gennaio scorso in attesa della conclusione dei lavori della Commissione. Il Prof. Pier Luigi CANONICO domanda se la Commissione ha dato un giudizio in merito. Il PRESIDENTE precisa che la Commissione, come Commissione Istruttoria, ha semplicemente elaborato una relazione in cui ha riportato in maniera oggettiva le dichiarazioni dei vari soggetti sentiti o che hanno mandato delle mail o delle lettere alla Commissione medesima. La relazione è in forma rigorosamente anonima, ma tutte le persone sentite sono state individuate con nome e cognome. (Il Prof. Giovanni FRAQUELLI rientra alle ore 11:39). Sarà compito della Procura della Repubblica decidere di archiviare la questione o, se ritiene che ci siano elementi, avviare un procedimento penale. Stante il principio assoluto della presunzione di

10

 

innocenza fino a sentenza definitiva non sussiste la necessità di avviare un’eventuale azione disciplinare. La Prof.ssa Eliana BAICI domanda informazioni sulla relativa procedura di valutazione comparativa per il posto di Ricercatore. Il PRESIDENTE riferisce di aver rinviato gli atti alla Commissione di concorso avendo rilevato varie irregolarità. La Commissione ha a disposizione sei mesi di tempo per poter svolgere il concorso.

17. Il Dott. Paolo PAIUZZI domanda informazioni sull’inaugurazione dell’anno accademico. Il PRESIDENTE riferisce che, in assenza di un quadro completo delle figure a capo dei Dipartimenti, non si ritiene opportuno lo svolgimento dell’inaugurazione per il presente anno accademico.

Il Presidente, terminate le comunicazioni, prosegue con i punti all’ordine del giorno.

****************** 1. Approvazione del verbale della seduta precedente

2/2012/2

Il PRESIDENTE sottopone all’approvazione il verbale della seduta del 13 febbraio 2012, domandando ai Senatori di formulare eventuali osservazioni o richieste di correzione.

Il verbale è approvato, senza osservazioni, all’unanimità dai presenti alla seduta del 13 febbraio 2012.

****************** Il PRESIDENTE chiede ai Senatori di anticipare la trattazione di alcune questioni relative agli

studenti, e più precisamente i punti 5.2, 7.1 e 7.3 all’ordine del giorno, per dare la possibilità al Prof. Turolla di prendere parte alla discussione. Il Senato Accademico concorda.

5.2 Convenzione tra l'Università degli Studi del Piemonte Orientale "A. Avogadro" e la The Opole University of Technology - Politechnika Opolska - finalizzata all'attivazione di un Corso di Laurea Magistrale internazionale in Patrimoni Culturali e Studi Europei (classe LM-90 classe delle Lauree Magistrali in Studi Europei) 2/2012/5.2 Settore Percorsi Didattici e Carriere Studenti

Al Presidente del Senato Accademico

Si sottopone all’attenzione di Codesto Spettabile Senato Accademico, la Convenzione tra l'Università degli Studi del Piemonte Orientale "A. Avogadro", e la Opole University of Technology - Politechnika Opolska - finalizzata all'attivazione di un Corso di Laurea Magistrale internazionale in Patrimoni Culturali e Studi Europei (classe LM-90 classe delle Lauree Magistrali in Studi Europei). Il testo di tale convenzione è stato approvato dal Consiglio di Dipartimento di Giurisprudenza, Scienze politiche, economiche e sociali con delibera 2 a) del 19 gennaio 2012. Tale convenzione si inserisce all’interno degli accordi c.d. internazionali (di tipo a) ai sensi della nota ministeriale n. 17 del 16 febbraio 2011.

OMISSIS

11

IL SENATO ACCADEMICO

VISTA la Legge 19 novembre 1990, n. 341 – “Riforma degli ordinamenti didattici universitari”;

VISTA la Legge 30 dicembre 2010, n. 240 – “Norme in materia di organizzazione delle Università, di personale accademico e reclutamento, nonché delega al Governo per incentivare la qualità e l’efficienza del sistema universitario”;

ESAMINATO il D.M. 22 ottobre 2004, n. 270 – “Modifiche al Regolamento recante norme concernenti l'autonomia didattica degli Atenei, approvato con Decreto del Ministro dell'Università e della ricerca scientifica e tecnologica 3 novembre 1999, n. 509”;

ESAMINATO il D.M. 16 marzo 2007 (pubblicato nel S.O. alla G.U. n. 157 del 9 luglio 2007) recante la disciplina delle nuove Classi dei Corsi di Laurea Magistrale;

ESAMINATO il D.M. 22 settembre 2010 n. 17 di “Requisiti necessari dei corsi di studio”; VISTO il D.M. 23 dicembre 2010 n. 50, attuazione dell’art. 1-ter (programmazione e valutazione

delle Università) comma 1, del D.L. 31 gennaio 2005 n. 7, convertito nella Legge 31 marzo 2005 n.43 - Decreto ministeriale di definizione delle linee generali d’indirizzo della programmazione universitaria per il triennio 2010/2012;

VISTE le note ministeriali n. 7 del 28 gennaio 2011 e n. 17 del 16 febbraio 2011 relative a indicazioni operative riguardanti anche percorsi di studio “c.d. internazionali”

VISTO lo Statuto dell' Università degli Studi del Piemonte Orientale "Amedeo Avogadro" D.R. 444 del 14 novembre 2011 in vigore dal 21 novembre 2011, in particolare gli artt. 5 e 7;

ESAMINATO il Decreto Rettorale Rep. n. 215/2008, Prot. n. 12351 del 15 maggio 2008, di modifica della parte generale del Regolamento Didattico di Ateneo dell' Università degli Studi del Piemonte Orientale "Amedeo Avogadro";

VISTE le Delibere del Senato Accademico n.7/2011/5.1, 5.2, 5.3, 5.4, 5.5, 5.6, 5.7 del 24 ottobre 2011 relative ai Nuovi Dipartimenti ai sensi della Legge 240 del 30 dicembre 2010;

VISTA la Delibera del Senato Accademico n.7/2011/7 del 24 ottobre 2011 di Ratifica delle delibere dei Consigli di Facoltà di Ateneo, relative al trasferimento delle funzioni didattiche e relativi Corsi di studio, alle Strutture didattiche;

VISTA la Delibera del Senato Accademico n. 9/2011/8.3 del 12 dicembre 2011 di approvazione dell’accordo quadro di cooperazione internazionale con l’Opole University of Technology (Polonia);

VISTA l’approvazione espressa nella seduta del 13 febbraio 2012, al punto 1/2012/10.1, per la rettifica della delibera del Senato Accademico n. 7/2011/7 del 24 ottobre 2011 inerente il trasferimento delle funzioni didattiche, e relativi Corsi di studio, alle nuove strutture didattiche;

VISTA la delibera n. 2 a)/1/2012 del 19 gennaio 2012 del Consiglio di Dipartimento di Giurisprudenza e Scienze Politiche Economiche e Sociali di modifica dell’Ordinamento del corso di Laurea Magistrale in Politiche e culture europee comparate (PCEC), per l’attivazione di un corso internazionale in Patrimoni Culturali e Studi Europei (classe LM-90 classe delle Lauree Magistrali in Studi Europei) in convenzione interateneo con l’Opole University of Technology - Politechnika Opolska – (Polonia).

con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità

APPROVA

La seguente convenzione:

12

ACCORDO SULLA LAUREA MAGISTRALE CONGIUNTA IN IN PATRIMONI CULTURALI E STUDI EUROPEI PRESSO LA FACOLTA’ DI ECONOMIA E GESTIONE DEL POLITECNICO DI OPOLE E PRESSO IL DIPARTIMENTO DI GIURISPRUDENZA E SCIENZE POLITICHE, ECONOMICHE E SOCIALI DELL’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DEL PIEMONTE ORIENTALE “A. AVOGADRO”, SULLA BASE DI PROGRAMMI DI STUDIO CONGIUNTI

Tra

L’Università degli Studi del Piemonte Orientale „Amedeo Avogadro” CF9402140026 con domicilio legale a Vercelli (Italia), rappresentata dal Rettore Prof. Paolo Garbarino nato a Canelli il 27/02/1954 domiciliato per la carica in Vercelli Via Duomo 6 il quale dichiara di agire esclusivamente in nome, per conto e nell’interesse dell’Ente che rappresenta

E

Il Politecnico di Opole (Politechnika Opolska) (Polonia), con domicilio legale in ul. Stanisława Mikołajczyka 5, 45-271 Opole, numero di identificazione fiscale 754-00-08-109, numero statistico 000001732, rappresentato dal Prof. Jerzy Skubis, Rettore del Politecnico di Opole (Opole University of Technology, Politechnika Opolska).

Indicate congiuntamente come Controparti o Istituzioni Associate,

tenendo presente il desiderio di estendere ulteriormente la cooperazione internazionale sinora esistente tra le Università Associate, nel quadro dei programmi esistenti e futuri sostenuti dalla Commissione dell’Unione Europea, le Istituzioni Associate sanciscono un accordo in base al quale studenti della laurea magistrale in “Patrimoni Culturali e Studi Europei” presso l’ Università del Piemonte Orientale e studenti di Studi Europei presso la Politechnika Opolska avranno la possibilità di studiare in base a corsi di studio condotti congiuntamente presso le Istituzioni Associate e di conseguire la Laurea di Magistrale presso la Istituzione Associata dopo aver completato con successo le condizioni indicate in questo Accordo.

a) Obiettivi dell’accordo

L’obiettivo di questo Accordo è definire i princìpi generali dell’istruzione negli studi magistrali congiunti nel campo degli European Studies (Studi Europei), l’elaborazione di un programma di studi congiunto e procedure di mobilità dei ricercatori e dei docenti delle istituzioni associate, nel quadro di progetti di formazione concordati.

Nel quadro di questo Accordo, la “Istituzione Madre” (“Home Institution”, „Uczelnia Macierzysta”) indica l’istituzione in cui uno studente è formalmente immatricolato come candidato alla laurea magistrale. “Istituzione Ospite” indica l’istituzione che ha accettato di ricevere uno studente dell’Istituzione Madre per un periodo di studi magistrali congiunti.

Il Diploma di Studi Congiunto deve essere inteso simultaneamente come il diploma per il completamento degli studi magistrali presso l’Istituzione Madre oltre che come il diploma per il completamento degli studi magistrali presso l’Istituzione Ospite, entrambi di pari validità legale.

Questo Accordo definisce princìpi e procedure per l’organizzazione di studi magistrali congiunti, oltre che i princìpi per assegnare la laurea magistrale quale risultato del completamento degli studi magistrali congiunti presso la Facoltà di Economia e di Gestione presso la Politechnika Opolska in Polonia e il Dipartimento di Giurisprudenza e Scienze Politiche, Economiche e Sociali presso l’Università degli

13

Studi del Piemonte Orientale in Italia. In base a questo Accordo gli studenti della Facoltà di Economia e di Gestione presso la Politechnika Opolska e gli studenti del Dipartimento di Giurisprudenza e Scienze Politiche, Economiche e Sociali presso l’Università degli Studi del Piemonte Orientale hanno la possibilità di conseguire un diploma al completamento degli studi magistrali presso la Istituzione Madre congiuntamente al diploma al completamento degli studi magistrali presso la Istituzione Ospite.

L’Accordo fa anche riferimento alla partecipazione delle Istituzioni associate ai programmi della Commissione Europea o di enti pubblici o istituzioni private e al coordinamento delle domande di finanziamenti esterni e alla realizzazione di strutture e l’attuazione dei progetti di ricerca e/o di formazione.

b) Provvedimenti dettagliati

1. Gli studenti magistrali della Facoltà di Economia e di Gestione presso la Politechnika Opolska in Polonia al pari degli studenti del Dipartimento di Giurisprudenza e Scienze Politiche, Economiche e Sociali presso l’Università degli Studi del Piemonte Orientale, accettati per il programma di studi congiunto, possono partecipare in base alle diverse procedure di immatricolazione previste per le due Controparti.

2. Gli studenti che fanno domanda per il programma di studi congiunto saranno immatricolati nella istituzione Madre.

3. Possono partecipare al programma di studi congiunti in particolare gli studenti con la conoscenza della lingua inglese che consente la partecipazione attiva ai corsi svolti in inglese, oltre che coloro che hanno ottenuto la registrazione senza debiti allo stadio successivo degli studi.

4. La documentazione richiesta dalla Istituzione Madre è definita dal dipartimento dell’Istituzione Madre incaricato dell’amministrazione dei programmi funzionanti presso la Istituzione Madre, nel quadro dei quali gli studenti possono partecipare al programma di studi congiunto.

5. Gli studenti che fanno domanda per il programma di studi congiunto sono soggetti alle normali procedure di immatricolazione della Istituzione Ospite. Devono essere registrati presso l’Istituzione Ospite per il periodo di studi secondo il Regolamento e le procedure dell’Istituzione Ospite. Gli studenti accettati per il programma di studi congiunto hanno tutti i diritti derivanti dai Regolamenti di studio dell’Istituzione Ospite.

6. Gli studenti accettati nel programma di studio congiunto ottempereranno ai Regolamenti di studio dell’Istituzione Ospite.

7. Gli studenti accettati nel programma di studio congiunto sono esenti dalle tasse di immatricolazione previste dai regolamenti di studio dell’Istituzione Ospite su basi di reciprocità.

8. I dati personali e tutta la documentazione richiesta agli studenti accettati nel programma di studio congiunto saranno inviati all’Istituzione Ospite almeno un mese prima della data di partenza.

9. Ogni studente accettato nel programma di studio congiunto sarà ufficialmente registrato presso la sua Istituzione Madre.

14

10. I corsi del programma di studio congiunto si svolgeranno in inglese.

11. L’accordo presume anche la mobilità dei ricercatori e dei docenti nel quadro dei progetti di formazione concordati. I dettagli dello scambio saranno acclusi nell’Allegato n. 2 di questo Accordo.

c) Corsi, esami finali e esami di diploma

1. nel quadro degli studi congiunti lo studente dovrà ottenere il numero di CFU corrispondenti ai corsi obbligatori nel quadro del programma di studi congiunto.

2. Informazioni dettagliate sui corsi condotti presso le Università associate nel quadro del programma di studi congiunto sono definite nell’Allegato n. 1, parte integrante di questo Accordo.

3. Gli esami finali sono sostenuti dopo aver completato i singoli corsi secondo i regolamenti e le procedure presso l’Istituzione Ospite.

4. Gli esami di diploma sono organizzati in cooperazione tra le Università Associate. La commissione di esame di diploma sarà coerente con i regolamenti di studio dell’università ospite. I dettagli riguardanti la dissertazione dell’esame finale e le condizioni di svolgimento dell’esame per gli studenti saranno indicate in un successivo accordo.

d) Condizioni per il conseguimento della laurea magistrale (Master Degree)

1. La Laurea magistrale sarà conseguita solo se lo studente avrà completato gli studi presso l’Istituzione madre, e avrà inoltre soddisfatto le seguenti condizioni:

a. Ottenimento di almeno 30 CFU nel corso del semestre mesi di permanenza presso la Istituzione Ospite.

b. Stesura della tesi di laurea magistrale.

c. Conseguimento di un voto positivo nel diploma di esame.

2. La laurea magistrale, in seguito al completamento positivo del programma di studio congiunto e riconosciuto dagli Stati in cui le Istituzioni Associate sono localizzate, sarà giuridicamente pari alla laurea magistrale conseguita sia presso l’Istituzione Madre sia presso la Istituzione Ospite. La Laurea magistrale sarà concessa da entrambe le Istituzioni associate in due copie di pari validità legale. La Facoltà di Economia e di Gestione presso la Politechnika Opolska è obbligata a concedere il diploma di Laurea magistrale sia in polacco sia in inglese secondo l’ordine del Ministero dell’Istruzione del 19 dicembre 2008 sui tipi di lauree professionali concesse agli allievi dell’università e i modelli per diplomi e certificati emessi da istituzioni di istruzione superiore („Dz. U.” [Gazzetta Ufficiale” della Repubblica di Polonia] Nr 196, poz. 1167). L’Università degli Studi del Piemonte Orientale rilascia il diploma di Laurea magistrale in Italiano e in inglese secondo le leggi italiane.

e) Il finanziamento del programma di studio congiunto

a) La partecipazione al programma di studio congiunto è gratuita.

15

b) La partecipazione al programma di studio congiunto potrà essere cofinanziata dai fondi del Programma Erasmus di formazione permanente (Erasmus Lifelong Learning Programme). Gli studenti che partecipano al programma congiunto di studi che non hanno partecipato in precedenza a scambi di studenti nel quadro dell’Erasmus Lifelong Learning Programme avranno diritto a ricevere avere una borsa di studio pagata dalla Istituzione Madre. L’ammontare della borsa di studio dipenderà dalle decisioni interne dell’Istituzione Madre relative alle allocazioni di borse ai beneficiari dell’Erasmus Lifelong Learning Programme.

c) Gli studenti accettati per il programma di studio congiunto, che hanno partecipato in precedenza a scambi di studenti nel quadro dell’Erasmus Lifelong Learning Programme non avranno diritto ad avere una borsa di studio pagata da fondi dell’Erasmus Lifelong Learning Programme. Questo fatto non preclude la possibilità di finanziamenti provenienti da altre fonti.

d) Lo studente che partecipa al programma di studio congiunto potrà ricevere assistenza finanziaria dall’Istituzione Madre secondo quanto previsto dagli appositi regolamenti. L’Istituzione Ospite non ha l’obbligo di fornire alcuna assistenza finanziaria.

f) Coordinamento del programma di studio congiunto e orientamento agli studenti.

1. Entrambe le Istituzioni Associate nomineranno un Coordinatore del programma di studio congiunto. I coordinatori gestiranno il programma di studio congiunto in base a quanto previsto da questo Accordo.

2. I docenti nominati per svolgere il ruolo di coordinatori del programma di studio congiunto sono indicati nell’Allegato n.2, che fa parte integrante di questo Accordo.

g) Risoluzione di conflitti

Le Controparti concordano di risolvere in modo amichevole ogni controversia derivante dall’interpretazione del presente Accordo.

h) Durata, Emendamenti, Revisione e Fine dell’Accordo

1. Questo Accordo entrerà in vigore dalla data della sua firma e sarà vincolante per le Controparti per la durata di cinque anni.

2. Sarà soggetto a modifiche strettamente previste in base al medesimo Accordo scritto reciproco tra le Controparti, o sarà ritenuto nullo.

3. L’Accordo potrà aver termine su richiesta di una delle Istituzioni Associate, purché tale richiesta sia fatta almeno sei mesi prima che la scadenza sia effettiva.

4. Le decisioni di questo Accordo e degli allegati che ne formano parte integrante devono essere legali e valide, in entrambe le Istituzioni Associate, per i regolamenti interni (ivi compresi gli statuti, i regolamenti e le norme relative alla trasmissione dei risultati nel corso di studio).

i) Approvazione del programma di studio congiunto

1. Questo Accordo è scritto e firmato in sei copie identiche, due in polacco, due in italiano e due in inglese.

16

2. Le Controparti si sforzeranno di promuovere la cooperazione nelle aree comuni di ricerca e il suo sviluppo in linea con il principio di reciprocità e di mutuo beneficio.

3. In base allo spirito della cooperazione e i princìpi di mutua comprensione e di rispetto, firmiamo questo Accordo.

Per la Politechnika Opolska Per l’Università degli Studi del Piemonte Orientale „Amadeo Avogadro”

Opole, …………………………. Vercelli, ………………………………

AGREEMENT ON JOINT MASTER STUDIES IN THE FIELD OF EUROPEAN STUDIES AT THE FACULTY OF ECONOMICS AND MANAGEMENT

ON THE BASIS OF JOINT STUDY PROGRAMMES

Between

1. Università degli Studi del Piemonte Orientale „Amedeo Avogadro” CF9402140026 with legal domicile at Vercelli (Italy), represented by Prof. Paolo Garbarino nato a Canelli il 27/02/1954 settled for this office in 6, via Duomo-Vercelli and he declares to act exclusively in behalf of the institution that he represents

and

2. Politechnika Opolska (Poland), with legal domicile at ul. Stanisława Mikołajczyka 5, 45-271 Opole, Tax Identification No. 754-00-08-109, Statistical No. 000001732, represented by Prof. Jerzy Skubis, Rector of Opole University of Technology,

jointly refered to as Parties or Parter Institutions,

taking into consideration the desire to further extend hitherto prevailing international cooperation between the Parties as well as the cooperation in science and education between the Partner Universities within the framework of the existing and future programmes supported by the Commissions of the European Community. Hence, the Partner Institutions enter into agremement by the virtue of which master exchange students of Studi Europei at Università del Piemonte Orientale and students of European Studies at Politechnika Opolska will be granted possibility of studying on studies conducted jointly by Partner Institutions and furthermore earning the Master Degree Diploma at the Partner Institution upon the succesful completion of the conditions indicated in this Agreement.

1. Agreement objectives

The aim of this Agreement is to define the general principles for the education on the joint master studies in the field of European Studies (Studi Europei), elaboration of joint study programme and procedure of mobility of researchers and teachers of Partner Institutions, in the frame of agreed training projects.

17

Within the framework of this Agreement, “Home Institution” refers to the institution in which a student is formally enrolled as a master degree candidate (laureato). “Host Institution” refers to the institution that has agreed to receive a student from Home Institution for a period of joint master studies.

The Joint Study Diploma shall be understood simultaneously as the diploma for completing master studies at Home Institution as well as the diploma for completing master studies at Host Institution, both of the same legal effect.

This Agreement defines principles and procedures for organising of the joint master studies as well as principles for awarding the Master Degree as the result of completing the joint master studies conducted at the Faculty of Economics and Management at Politechnika Opolska in Poland and the Dipartimento di Giurisprudenza e Scienze Politiche, Economiche e Sociali at Università degli Studi del Piemonte Orientale in Italy. Upon this Agreement students of the Faculty of Economics and Management at Politechnika Opolska as well as students of the Dipartimento di Giurisprudenza e Scienze Politiche, Economiche e Sociali at Università degli Studi del Piemonte Orientale have possibility to receive diploma for completing master studies at Home Institution as well as the diploma for completing master studies at Host Institution.

The Agreement also refers to joint participation of Partner Institutions in programmes of the European Commission or public bodies or private institutions and co-ordination of the applications for external funds aimed at realisation of structures and implementation of research and/or educational projects.

2. Detailed provisions

1. Master students of the Faculty of Economics and Management at Politechnika Opolska as well as students of Dipartimento di Giurisprudenza e Scienze Politiche, Economiche e Sociali at Università degli Studi del Piemonte Orientale accepted for the joint study programme may participate in the programme on the basis of enrolment procedures different for both Parties.

2. Student applying for the joint study programme will take part in the enrolment at Home Institution.

3. Especially the students possessing the English language knowledge that let actively participate in courses conducted in English as well those who obtained debt free registration for the next phase of study, may be nominated for the joint study programme.

4. Documentation required by Home Institution is defined by the department of Home Institution in charge of administration of programmes functioning at Home Institution within the framework of which, students may participate in the joint study programme.

5. Student applying for the joint study programme are submitted to the standard enrolling procedures of Host Institution. They are to be registered at Host Institution for the study period according to the regulation and procedures of Host Institution. Students accepted to the joint study programme are entitled all rights stemming from the Study Regulations at Host Institution.

6. Students accepted to the joint study programme shall obey the Study Regulation of Host Institution.

7. Students participating in the joined study programme are exempt from tuition fees according to the Study Regulations at Host Institution on a reciprocal basis.

18

8. Personal details and all required documentation of the students accepted to the joint study programme shall be sent to Host Institution at least one month before the beginning of the academic year.

9. Each student accepted for the joint study programme shall be officially registered at his/her Home Institution.

10. The joint study programme courses shall be conducted in English.

11. The Agreement also assumes the mobility of researchers and teachers in the framework of agreed training projects. Details of the exchange would be included in the Attachment no.2 to this Agreement.

3. Courses, final exams and diploma examination

1. In the frame of joint studies student shall obtain the number of ECTS points corresponding to courses obligatory in the frame of the joint study programme.

2. Detailed information on courses conducted at the Partner Universities within the frame of the joint study programme is defined in the Attachment no.1 integral to this Agreement.

3. Final examinations are conducted after completing the particular courses according to the regulations and procedures at Host Institution.

4. Diploma exams are organized in cooperation between the partner universities. Commission of the diploma examination is consistent with the regulations of study at the host university. Details regarding the dissertation of the final examination and conditions of taking the exam by the student will be contained in a future Agreement.

4. Conditions for obtaining the Master Degree (laureato)

1. Master Degree shall only be awarded if the student has completed studies at Home Institution, and has additionally fulfilled the following:

a) earned at least 30 ECTS points during 6 months stay at the Host Institution

b) successfully completed all compulsory courses defined in the Attachment no.1 to this Agreement.

c) writing the diploma thesis

d) a positive assessment of the diploma exam

2. Master Degree awarded in the result of the successful completion of the joint study programme and acknowledged by the countries in which the Partners Institutions are located shall be legally equal to the Master Degree awarded at both Home Institution as well as Host Institution. The University Master Graduation Diploma is being issued by both Partner Institutions in two copies of the equal legal effect. The Faculty of Economics and Management at Politechnika Opolska is obliged to issue the Master Diploma both in Polish and English according to the order of the Minister of Education on 19th December 2008 on the types of professional degrees granted to the university alumni and patterns for diplomas and certifications issued by institutions of higher education (Journal of Laws, no. 196, pos.

19

1167 ). Dipartimento di Giurisprudenza e Scienze Politiche, Economiche e Sociali Università degli Studi del Piemonte Orientale is obliged to grant the Master Diploma in Italian and English according to the Italian law

5. The joint study programme financing

1. The participation in the joint study programme is free of charge.

2. The student participation in the joint study programme may be co-financed from the Erasmus Lifelong Learning Programme funds. Students participating in the joint study programme who did not previously participate in the student exchanged within the framework of the Erasmus Lifelong Learning Programme, are entitled to be granted scholarship paid by Home Institution. The amount of scholarship results from the internal provisions of Home Institution related to the allocation of the scholarship to the beneficiaries of the Erasmus Lifelong Learning Programme.

3. Students accepted for the joint study programme who participated in the student exchanged within the framework of the Erasmus Lifelong Learning Programme are not entitled to be granted the scholarship paid from Erasmus Lifelong Learning Programme funds. This does not preclude the possibility of funding from other sources.

4. Student participating in the joint study programme may receive pecuniary assistance from Home Institution according to the provisions of the appropriate regulations. Host Institution is not obliged to serve any financial help.

6. Coordination of the joint study programme and student advising

1. Both Partner Institutions shall nominate a joint study programme coordinator. Coordinators shall manage the joint study programme according the herein provisions of this Agreement.

2. Persons nominated to perform the role of joint study programme coordinators are indicated in the Attachment no.2 integral to this Agreement.

7. Conflicts resolution

The Parties agree to solve in a friendly manner any controversy arising from the interpretation of the present Agreement.

8. Duration, Amendment, Review and Termination of Agreement

1. This Agreement shall be in force from the date of its signing and will be binding upon the Parties for a period of five years.

2. It shall be subjected to modification strictly by the mutual written Agreement between the Parties, or is rendered null.

3. The Agreement may be terminated at the request of either Partner Institution, provided such request is made in writing at least six months before termination is to become effective.

20

4. The provisions of this Agreement and its appendices which are an integral part thereof, must be lawful and valid in both partner institutions internal regulations, including statutes, regulations and rules of study achievement transmission system.

9. Support for the joint study programme.

1. This Agreement has been written and signed in six identical copies, two in Polish, two in Italian and two in English.

2. Parties shall strive to promote academic cooperation in the common areas of study and its development in line with the principle of reciprocity and mutual benefit

3. Following the spirit of academic cooperation and principles of mutual understanding and respect, we sign this Agreement.

For Politechnika Opolska For Universita degli Studi del Piemonte Orientale „Amadeo Avogadro”

Opole, …………………………. Vercelli, ………………………………

POROZUMIENIE W SPRAWIE WSPÓLNYCH STUDIÓW STACJONARNYCH DRUGIEGO STOPNIA NA KIERUNKU EUROPEISTYKA

NA WYDZIALE EKONOMII I ZARZĄDZANIA NA PODSTAWIE WSPÓLNYCH PROGRAMÓW KSZTAŁCENIA

W dniu 2012 r., pomiędzy:

1. Università degli Studi del Piemonte Orientale „Amadeo Avogadro” - Alessandria, Novara, Vercelli (Italia) …………………………………………………………………………………….. …............................................................................................................................................................repr ezentowanym przez …....................................................................................................................,

zwanym dalej Università del Piemonte Orientale, a

2. Politechniką Opolską w Opolu (Polska), ul. Stanisława Mikołajczyka 5, 45-271 Opole, NIP 754-00­08-109, Nr REGON 000001732, reprezentowaną przez prof. dra hab. inż. Jerzego Skubisa, Rektora Politechniki Opolskiej,

zwaną dalej Politechniką Opolską, łącznie zwanymi również Stronami lub Uczelniami Partnerskimi,

mając na względzie chęć rozszerzenia przez Strony dotychczasowej współpracy międzynarodowej oraz współpracy między Uczelniami Partnerskimi w sferze naukowo-edukacyjnej w ramach istniejących i powstałych w przyszłości programów wspieranych przez Komisję Europejską, Uczelnie Partnerskie zawierają Porozumienie dotyczące wymiany studentów, na mocy którego uczestniczący w wymianie studenci studiów stacjonarnych drugiego stopnia na kierunku Studi Europei

21

na Università del Piemonte Orientale oraz na kierunku Europeistyka Politechniki Opolskiej będą mieli możliwość kształcenia na studiach prowadzonych wspólnie przez Uczelnie Partnerskie oraz uzyskania dyplomu ukończenia studiów drugiego stopnia i uzyskania tytułu magistra (laureato) na Uczelni Partnerskiej, w przypadku spełnienia określonych w niniejszym porozumieniu warunków, zostało zawarte Porozumienie, o następującej treści:

1. Cele zawarcia Porozumienia Celem Porozumienia jest określenie zasad wymiany i kształcenia studentów na wspólnych

studiach stacjonarnych drugiego stopnia na kierunku Europeistyka (Studi Europei), opracowania programu wspólnych studiów oraz zasad wymiany pracowników naukowych i naukowo -dydaktycznych Uczelni Partnerskich, w ramach uzgodnionych projektów szkoleniowych.

W niniejszym Porozumieniu określenie „Uczelnia Macierzysta” odnosi się do Uczelni, w której student zarejestrowany jest jako kandydat do uzyskania tytułu magistra (laureato), a określenie „Uczelnia Przyjmująca” odnosi się do Uczelni, która zgodziła się na przyjęcie studenta z Uczelni Macierzystej na czas trwania części programu wspólnych studiów.

Poprzez dyplom wspólny, rozumieć należy dyplom ukończenia studiów drugiego stopnia na Uczelni Macierzystej oraz dyplom ukończenia studiów na Uczelni Przyjmującej, prowadzonych wspólnie. Porozumienie określa zasady i tryb organizacji prowadzonych wspólnie studiów oraz zasady wydawania dyplomów i nadawania tytułu zawodowego magistra (laureato), w wyniku ukończenia studiów stacjonarnych drugiego stopnia, prowadzonych przez Wydział Ekonomii i Zarządzania Politechniki Opolskiej i Dipartimento di Giurisprudenza e Scienze Politiche, Economiche e Sociali Università degli Studi del Piemonte Orientale. Studenci Wydziału Ekonomii i Zarządzania Politechniki Opolskiej oraz studenci Dipartimento di Giurisprudenza e Scienze Politiche, Economiche e Sociali Università degli Studi del Piemonte Orientale mają możliwość otrzymania jednocześnie dyplomu ukończenia studiów magisterskich na Uczelni Macierzystej oraz dyplomu ukończenia studiów magisterskich na Uczelni Przyjmującej. Porozumienie zakłada wspólne uczestnictwo Uczelni Partnerskich w programach Komisji Europejskiej, instytucji publicznych lub prywatnych, a także aplikowanie o dofinansowanie z zewnętrznych środków finansowych, w celu wdrażania i realizacji wspólnych projektów naukowych lub dydaktycznych.

2. Postanowienia szczegółowe 1. W programie wspólnych studiów mogą brać udział studenci studiów stacjonarnych drugiego stopnia kierunku Europeistyka Wydziału Ekonomii i Zarządzania Politechniki Opolskiej oraz Dipartimento di Giurisprudenza e Scienze Politiche, Economiche e Sociali Università degli Studi del Piemonte Orientale, którzy zostali zakwalifikowani do uczestnictwa w programie wspólnych studiów na podstawie procesu rekrutacyjnego obowiązującego w Uczelniach Partnerskich, różnych dla obu Stron. 2. Studenci ubiegający się o przyjęcie na wspólne studia poddani zostają procesowi rekrutacyjnemu obowiązującemu na Uczelni Macierzystej. 3. W programie wspólnych studiów mogą uczestniczyć studenci znający w szczególności język angielski, na poziomie umożliwiającym czynny udział w zajęciach dydaktycznych prowadzonych w tym języku, którzy uzyskali rejestrację bez kredytu punktowego na kolejny rok studiów, najpóźniej do ostatniego dnia sesji egzaminacyjnej. 4. Zakres wymaganych dokumentów, których złożenia wymaga od studenta Uczelnia Macierzysta, wyznacza jednostka Uczelni Macierzystej odpowiedzialna za obsługę administracyjną programów funkcjonujących na Uczelni Macierzystej, w ramach których student może uczestniczyć w programie wspólnych studiów. 5. Studenci aplikujący o przyjęcie na wspólne studia są poddawani standardowym regułom rekrutacyjnym obowiązującym na Uczelni Przyjmującej. Studenci ci są rejestrowani przez Uczelnie

22

Przyjmującą na określony okres studiów, na zasadach obowiązujących na Uczelni Przyjmującej. Studentom zakwalifikowanym na wspólne studia przysługują wszelkie prawa wynikające z regulaminu studiów obowiązującego na Uczelni Przyjmującej. 6. Studenci zakwalifikowani na wspólne studia zobowiązani są do przestrzegania regulaminu studiów Uczelni Przyjmującej. 7. Studenci zakwalifikowani na wspólne studia są zwolnieni z opłat za studia, zgodnie z przepisami obowiązującymi w Uczelni Przyjmującej i na zasadzie wzajemności. 8. Nazwiska studentów zakwalifikowanych do programu wspólnych studiów zostaną przesłane Uczelni Przyjmującej wraz ze wszystkimi wymaganymi dokumentami, na co najmniej miesiąc przed rozpoczęciem roku akademickiego. 9. Każdy student zakwalifikowany do programu wspólnych studiów musi być studentem Uczelni Macierzystej. 10. Zajęcia dydaktyczne w ramach wspólnego programu studiów będą prowadzone w języku angielskim. 11. Porozumienie między Uczelniami Partnerskimi zakłada wymianę kadry naukowej i dydaktycznej w ramach uzgodnionych projektów szkoleniowych. Szczegóły dotyczące wymiany zawarte zostaną w załączniku do niniejszego Porozumienia.

3. Przedmioty, egzaminy zaliczeniowe i egzamin dyplomowy 1. W ramach wspólnych studiów student musi uzyskać liczbę punktów kredytowych ECTS

odpowiadających przedmiotom obowiązującym w ramach programu wspólnych studiów. 2. Szczegóły dotyczące przedmiotów prowadzonych przez Uczelnie Partnerskie w ramach

programu wspólnych studiów znajdują się w załączniku nr 1, stanowiącym integralną część Porozumienia.

3. Egzaminy zaliczeniowe przeprowadzane są po zakończeniu poszczególnych przedmiotów według zasad obowiązujących na Uczelni Przyjmującej.

4. Egzaminy dyplomowe organizowane są w porozumieniu między Uczelniami Partnerskimi. Skład komisji egzaminu dyplomowego jest zgodny z regulaminem studiów na Uczelni Przyjmującej. Szczegóły dotyczące przeprowadzenia egzaminu dyplomowego oraz warunków przystąpienia do egzaminu przez studenta zawarte zostaną w załączniku do niniejszego Porozumienia.

4. Warunki uzyskania tytułu zawodowego magistra (laureato) 1. Warunkiem uzyskania przez studenta tytułu zawodowego magistra (laureato) jest zaliczenie

studiów na Uczelni Macierzystej oraz: a) 1) zdobycie minimum 30 punktów ECTS podczas półrocznego kształcenia na Uczelni

Przyjmującej b) uzyskanie pozytywnej oceny ze wszystkich wymaganych przedmiotów określonych w

załączniku nr 1 do niniejszego Porozumienia c) napisanie pracy dyplomowej d) uzyskanie pozytywnej oceny z egzaminu dyplomowego

2. Uzyskanie tytułu zawodowego magistra (laureato) na terenie państw będących siedzibami Uczelni Partnerskich, jest równoznaczne z otrzymaniem przez studenta tytułu zawodowego magistra (laureato), zarówno na Uczelni Macierzystej, jak i na Uczelni Przyjmującej. Dyplom ukończenia studiów drugiego stopnia wydawany jest przez obie Uczelnie Partnerskie w dwóch egzemplarzach, posiadających jednakową moc prawną. Wydział Ekonomii i Zarządzania Politechniki Opolskiej zobowiązany jest do wydania dyplomu ukończenia studiów drugiego stopnia wraz z suplementem na kierunku Europeistyka w języku polskim i angielskim, zgodnie z rozporządzeniem Ministra Nauki i Szkolnictwa Wyższego z dnia 1 września 2011r. w sprawie tytułów zawodowych nadawanych absolwentom studiów, warunków wydawania oraz niezbędnych elementów dyplomu ukończenia studiów i świadectw ukończenia studiów podyplomowych oraz wzoru suplementu do dyplomu (Dz. U. Nr 196, poz. 1167). Dipartimento

23

di Giurisprudenza e Scienze Politiche, Economiche e Sociali Università degli Studi del Piemonte Orientale zobowiązana jest do wydania dyplomu ukończenia studiów drugiego stopnia na kierunku Studi Europei w języku włoskim i angielskim, zgodnie z prawem włoskim

5. Zasady finansowania wspólnych studiów i wypłaty stypendiów 1. Nauka w ramach programu wspólnych studiów jest bezpłatna. 2. Wyjazd studenta w ramach programu wspólnych studiów może być dofinansowany z budżetu

Programu LLP-Erasmus. Studentom uczestniczącym w programie wspólnych studiów, którzy do tej pory nie brali udziału w wymianie studenckiej w ramach programu LLP-Erasmus przysługuje stypendium, wypłacane w postaci grantu przez Uczelnię Macierzystą. Wysokość stypendium wynika z postanowień właściwych dla Uczelni Macierzystej, dotyczących wypłaty grantu uczestnikom Programu LLP-Erasmus, wyjeżdżających do kraju będącego siedzibą Uczelni Partnerskiej (Przyjmującej).

3. Studentom zakwalifikowanym do programu wspólnych studiów, którzy wcześniej brali udział w wymianie studenckiej w ramach Programu LLP-Erasmus, nie przysługuje stypendium wypłacane z budżetu Programu LLP-Erasmus. Nie wyklucza to możliwości dofinansowania z innych źródeł.

4. Student uczestniczący w programie wspólnych studiów może otrzymywać pomoc materialną z Uczelni Macierzystej zgodnie z odpowiednimi postanowieniami regulaminu przyznawania pomocy materialnej, obowiązującymi w Uczelni Macierzystej. Uczelnia Przyjmująca nie jest obowiązana do wypłaty świadczeń w ramach pomocy materialnej.

6. Koordynacja wspólnego programu studiów oraz doradztwo studenckie. 1. Każda z Uczelni Partnerskich wyznacza osobę pełniącą funkcję koordynatora programu

wspólnych studiów. Koordynatorzy sprawują nadzór nad właściwym przebiegiem programu studiów, zgodnym z postanowieniami niniejszego Porozumienia.

2. Osoby wyznaczone do pełnienia funkcji koordynatorów programu wspólnych studiów wskazane są w załączniku nr 2, stanowiącego integralną część niniejszego Porozumienia.

7. Rozwiązywanie konfliktów Strony zgadzają się w dobrej wierze i przyjaźnie rozwiązywać wszelkie spory powstałe w

wyniku stosowania i interpretacji niniejszego Porozumienia.

8. Czas obowiązywania, zmiany i rozwiązanie Porozumienia 1. Niniejsze Porozumienie nabiera mocy prawnej z dniem jego podpisania i będzie wiązać Strony

przez okres pięciu lat. 2. Porozumienie może być zmienione wyłącznie na podstawie pisemnego uzgodnienia między

Stronami, pod rygorem nieważności. 3. Na prośbę jednej z Uczelni Partnerskich niniejsze Porozumienie może ulec rozwiązaniu, z

końcem roku akademickiego. Prośba przedkładana jest w formie pisemnej, co najmniej sześć miesięcy przed planowanym rozwiązaniem Porozumienia.

4. Postanowienia niniejszego Porozumienia oraz załączników stanowiących jego integralną część, muszą być zgodne z prawem i obowiązującymi w obu Uczelniach Partnerskich regulacjami wewnętrznymi, w tym statutami, regulaminami studiów i zasadami systemu przenoszenia osiągnięć.

9. Postanowienia końcowe 1. Niniejsze Porozumienie zostało sporządzone i podpisane w sześciu jednobrzmiących

egzemplarzach, po dwa egzemplarze w języku polskim, włoskim i angielskim. 2. Strony będą dążyły do promocji współpracy akademickiej w obszarach wspólnych studiów oraz

jej rozwoju w myśl zasady wzajemności i wspólnej korzyści.

24

3. Podpisanie niniejszego Porozumienia odbywa się w duchu współpracy oraz zasad wzajemnego zrozumienia i poszanowania.

W imieniu W imieniu Politechniki Opolskiej Universita’ degli Studi del Piemonte Orientale „Amedeo Avogadro”

Opole, …............................. Vercelli, …...................................

Attachment no. 1 TO AGREEMENT ON JOINT MASTER STUDIES

IN THE FIELD OF EUROPEAN STUDIES AT THE FACULTY OF ECONOMICS AND MANAGEMENT

ON THE BASIS OF JOINT STUDY PROGRAMMES on the basis of joint educational programs

Pursuant to paragraph 3.2. and point 4.1. section 2) of the Agreement, a grid containing a list of courses under the specialization "Management and Protection of Cultural Property" in the master degree of the European Studies at the Faculty of Economics and Management, Opole University of Technology is attached.

Corso di Laurea in Patrimoni Culturali e Studi Europei Classe LM-90

Allegato 1 – Piano di studio

Anno di corso

Insegnamento Ambito SSD Docente Crediti

I anno Teorie Politico­ SPS/04 M. Revelli 9 dell’amministrazione sociale Scienza e politiche pubbliche politica Diritti fondamentali Giuridico IUS/09 J.Luther 9 europei/ European Istituzioni di Fundamental Law diritto

pubblico Economia della Economico- SECS-P/03 R.Zanola 6 cultura/Cultural statistico Economics Storia dei territori Storico M-STO/03 G.Franzinetti 6 europei/ History of Storia European Territories dell’Europa

orientale Metodologia della Affini e M-STO/02 A.Torre 9 ricerca integrative Storia V.Tigrino storica/Medthods of moderna Historical Research

25

Democrazia,diritti, religioni oppure Lay and Church Heritage

Storico SPS/02 Storia delle dottrine politiche oppure M­STO/02 Storia Moderna

G. Barberis A.Torre

6

Diritto internazionale oppure Autonomie giuridiche

Affini e integrative

IUS/13 Diritto internazionale oppure IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico

Mutuo oppure J.Luther

6

Storia dell’integrazione Europea/History European Intregration

Affini e integrative

SPS/06 Storia delle relazioni internazionali

C.Malandrino + contratto

9

Totale crediti I anno 60 II Anno Istituzioni politiche

dell’Unione europea Storico SPS/03 Storia

delle istituzioni politiche

F.Ingravalle 9

Prodotti locali e risorse collettive/ Historical Ecology

Affini e integrative

M-GGR/02 Contratto V.Tigrino

9

Teorie economiche della politica/Economic Theories of Politics

Economico-statistico

SECS-P/02 Politica economica

G.Ortona 6

Corso a scelta Altre attività formative

9

Laboratori, tirocini, stage o seconda lingua

Altre attività formative

6

Tesi di laurea Altre attività formative

21

Totale crediti II anno 60 Totale CFU

120

Attachment Politechnika Opolska no. 1

Wydział Ekonomii i Zarządzania

Kierunek: EUROPEISTYKA - Studia II stopnia (Przedmioty obowiązujące dla wszystkich

specjalności)

26

Lp. Nazwa przedmiotu Kod Liczba godzin

przedmiotu Studia

stacjonarne Studia

niestacjonarne ECTS

1. Cywilizacja europejska / European civilization EM001 60 60 10

2. Tożsamości kulturowe w Europie / Cultural identities in Europe EM002 45 20 5

3. Demokracja w Europie / Democracy in Europe EM003 60 60 6

4.

Polityka zagraniczna i bezpieczeństwa Unii Europejskiej / The foreign policy and security of the European Union EM004 45 20 5

5.

Administracja, sprawy wewnętrzne i wymiar sprawiedliwości Unii Europejskiej / Administration, Home Affairs and Justice Administration of the European Union EM005 45 20 4

6. Finanse publiczne w Unii Europejskiej / Public finances in the European Union EM006 60 60 7

7. Polityka zagraniczna Polski / Polish Foreign Policy EM007 60 60 7

8. Międzynarodowe stosunki gospodarcze / International economic relations EM008 30 20 5

9. Zrównoważony rozwój regionalny / Sustainable regional development EM009 30 20 4

10.

Prawo administracyjne i postępowania administracyjnego / Administrative Law and Administrative Procedure EM010 45 20 6

11. Seminarium magisterskie I / Seminar I EM011a 30 20 1 12. Seminarium magisterskie II / Seminar II EM011b 30 20 1 13. Seminarium magisterskie III / Seminar III EM011c 30 20 1 14. Praca magisterska / Thesis EM044 20

Razem: 570 420 82

Kierunek: EUROPEISTYKA - Studia II stopnia (Specjalność: Zarządzanie i ochrona dóbr kultury)

Lp. Nazwa przedmiotu Kod Liczba godzin

przedmiotu Studia

stacjonarne Studia

niestacjonarne ECTS

1.

Ochrona zabytków w Polsce i prawie krajów europejskich / Protection of historical monuments in Poland and in the european countries EM034 30 20 3

2. Elementy historii sztuki i styloznawstwo / History of art (chosen issues) EM035 30 30 4

3. Dokumentacja i klasyfikacja zabytków / Documentation methods of historical monuments EM036 30 20 3

4. Finansowanie dóbr kultury / Culture financing EM037 30 30 4 Przedmioty obieralne na semestr III (do wyboru jest 5 przedmiotów z 10 poniższych) 150 100 15

1. Własność intelektualna dzieła sztuki / Intelektual EM038 30 20 3

27

property of work of art

2. Zamówienie publiczne – Public procurement EM039 30 20 3

3.

Fundusze i programy europejskie wspierające dobra kultury / European programms and funds for culture EM040 30 20 3

4. Europejskie instytucje ochrony dóbr kultury / Institutions of european culture EM041 30 20 3

5. Muzealnictwo, kolekcjonerstwo i bibliofilstwo / Collecting and museology EM042 30 20 3

6. Zabytki techniki / Historical monuments of technology EM043 30 20 3

7. Budżetowanie projektów / Budget of projects EM044 30 20 3 8. Rynek sztuki / Art market EM045 30 20 3 9. Promocja kultury / Promotion of culture EM046 30 20 3

10. Zarządzanie projektami kultury / Management of cultural projects EM047 30 20 3 Przedmioty obieralne na semestr IV (do wyboru są 3 przedmioty z 6) 135 90 9

1. Zarządzanie instytucjami kultury / Management of cultural Institution EM048 45 30 3

2.

Współczesne technologie w ochronie dóbr kultury / Contemporary technology in the preservation of cultural goods EM049 45 30 3

3. Manager dóbr kultury / Manager of cultural goods EM050 45 30 3 4. Controlling (finansowy) / Controlling EM051 45 30 3

5. Zarządzanie międzykulturowe / Management intercultural EM052 45 30 3

6. Zarządzanie zasobami ludzkimi (w obszarze dóbr kultury) / Management of human resources EM053 45 30 3

Razem: 405 290 38 suma punktów ECTS 120

Attachment no. 2 TO AGREEMENT ON JOINT MASTER STUDIES

IN THE FIELD OF EUROPEAN STUDIES AT THE FACULTY OF ECONOMICS AND MANAGEMENT

ON THE BASIS OF JOINT STUDY PROGRAMMES on the basis of joint educational programs

Pursuant to paragraph 6.2. of the Agreement to act as coordinators of joint program of study at the Faculty of Economics and Management, Opole University of Technology in the specialization "Management and Protection of Cultural Property" in the European Studies of the second degree, and to cover the so called "requisiti necessari" requested by the Italian Ministry of Education were chosen as follows: 3. Prof. Monika Haczkowska, PhD 4. Prof. Dorota Schreiber – Kurpiers, PhD 5. Prof. Marzena Szewczuk – Stępień, PhD 6. Prof. Roman Śmetański, PhD

Attachment no. 2 Bis

28

IN RIFERIMENTO ALL’ACCORDO SULLA LAUREA MAGISTRALE CONGIUNTA DI STUDI EUROPEI PRESSO LA FACOLTA’ DI ECONOMIA E GESTIONE E PRESSO IL DIPARTIMENTO DI GIURISPRUDENZA E SCIENZE POLITICHE, ECONOMICHE E SOCIALI SULLA BASE DI

PROGRAMMI DI STUDIO CONGIUNTI

I docenti nominati per svolgere il ruolo di coordinatori cfr paragrafo 6.2 del programma di studio congiunto sono:

Prof. Guido Franzinetti Prof. Angelo Torre Prof. Joerg Luther Prof. Vittorio Tigrino

For Politechnika Opolska For Università degli Studi del Piemonte Orientale „Amedeo Avogadro”

Opole, …………………………. Vercelli, ………………………………

****************** 7.1 Modifica degli Ordinamenti didattici dei Corsi di Studio - anno 2012 – 2/2012/7.1

Settore Percorsi Didattici e Carriere Studenti

Al Presidente del Senato Accademico

Si sottopone all’attenzione di Codesto Spettabile Senato Accademico, la richiesta di esprimere un parere, ai sensi dell’art. 12 comma 2, lett. c), relativamente alle modifiche degli ordinamenti dei corsi di Laurea e Laurea Magistrale dell’Ateneo per l’anno 2012. Per consentire il rispetto delle scadenze ministeriali, e la chiusura della Banca Dati RAD-270 conseguiti e inseriti i pareri necessari all’iter di istituzione e modifica, il Magnifico Rettore disporrà le modifiche stabilite con Decreto d’Urgenza che sarà poi ratificato dal nuovo Consiglio di Amministrazione nel momento in cui sarà insediato.

OMISSIS

IL SENATO ACCADEMICO

VISTA la Legge 19 novembre 1990, n. 341 – “Riforma degli ordinamenti didattici universitari”;

VISTO il Decreto del Ministero del Lavoro 25 marzo 1998, n. 142 – “Regolamento recante norme di attuazione dei principi e dei criteri di cui all'art. 18 della Legge 24 giugno 1997, n.196, sui tirocini formativi e di orientamento”;

VISTA la Legge 2 agosto 1999, n. 264 recante “Norme in materia di accessi ai corsi universitari”; VISTA la Legge 19 ottobre 1999, n. 370 recante “ Disposizioni in materia di università e di ricerca

scientifica e tecnologica”; VISTA la Legge 30 dicembre 2010, n. 240 – “Norme in materia di organizzazione delle

Università, di personale accademico e reclutamento, nonché delega al Governo per incentivare la qualità e l’efficienza del sistema universitario”;

29

VISTO il D.M. 4 ottobre 2000 (pubblicato nella G.U. n. 249 del 24 ottobre 2000 – S.O. n. 175) inerente i “Settori Scientifico-Disciplinari”, e successive modifiche e integrazioni;

VISTO il D.M. 30 aprile 2004 n. 9 relativo all’Anagrafe degli studenti e al Diploma Supplement; ESAMINATO il D.M. 22 ottobre 2004, n. 270 – “Modifiche al Regolamento recante norme concernenti

l'autonomia didattica degli Atenei, approvato con Decreto del Ministro dell'Università e della ricerca scientifica e tecnologica 3 novembre 1999, n. 509”;

ESAMINATO il D.M. 16 marzo 2007 (pubblicato nel S.O. alla G.U. n. 155 del 6 luglio 2007) recante la disciplina delle nuove Classi dei Corsi di Laurea;

ESAMINATO il D.M. 16 marzo 2007 (pubblicato nel S.O. alla G.U. n. 157 del 9 luglio 2007) recante la disciplina delle nuove Classi dei Corsi di Laurea Magistrale;

ESAMINATO il D.M. 26 luglio 2007, n. 386 di “Definizione delle Linee guida per l’istituzione e l’attivazione, da parte delle Università, dei corsi di studio (in attuazione dei predetti DD.MM. 16 marzo 2007)”;

ESAMINATO il D.M. 22 settembre 2010 n. 17 di “Requisiti necessari dei corsi di studio”; VISTO il D.M. 23 dicembre 2010 n. 50, attuazione dell’art. 1-ter (programmazione e valutazione

delle Università) comma 1, del D.L. 31 gennaio 2005 n. 7, convertito nella Legge 31 marzo 2005 n.43 - Decreto ministeriale di definizione delle linee generali d’indirizzo della programmazione universitaria per il triennio 2010/2012;

VISTE le note ministeriali n. 7 del 28 gennaio 2011 e n. 17 del 16 febbraio 2011 relative a indicazioni operative riguardanti anche percorsi di studio “c.d. internazionali”;

VISTO lo Statuto dell' Università degli Studi del Piemonte Orientale "Amedeo Avogadro" D. R. 444 del 14 novembre 2011 in vigore dal 21 novembre 2011;

ESAMINATO il Decreto Rettorale Rep. n. 215/2008, Prot. n. 12351 del 15 maggio 2008, di modifica della parte generale del Regolamento Didattico di Ateneo dell' Università degli Studi del Piemonte Orientale "Amedeo Avogadro";

VISTI i Decreti Rettorali di istituzione e modifica degli ordinamenti dei corsi di studio, ai sensi del D.M. 22 ottobre 2004 n. 270 delle Facoltà di Economia, Farmacia, Giurisprudenza Lettere e Filosofia, Medicina chirurgia e scienze della salute, Scienze Matematiche fisiche e naturali e Scienze Politiche;

VISTA la Delibera del Senato Accademico n. 9/2010/8.2 del 24 ottobre 2011 relative al numero minimo di CFU da attribuire alla attività di base e caratterizzanti;

VISTA le Delibere del Senato Accademico n.7/2011/5.1, 5.2, 5.3, 5.4, 5.5, 5.6, 5.7 del 24 ottobre 2011 relative ai Nuovi Dipartimenti ai sensi della Legge 240 del 30 dicembre 2010;

VISTA la Delibera del Senato Accademico n.7/2011/7 del 24 ottobre 2011 di Ratifica delle delibere dei Consigli di Facoltà di Ateneo, relative al trasferimento delle funzioni didattiche e relativi Corsi di studio, alle Strutture didattiche;

VISTA l’approvazione espressa nella seduta del 13 febbraio 2012, al punto 1/2012/10.1 alla rettifica della delibera del Senato Accademico n. 7/2011/7 del 24 ottobre 2011 inerente il trasferimento delle funzioni didattiche, e relativi Corsi di studio, alle nuove strutture didattiche;

VISTE le delibere n. 2a-2b-2c/1/2012 del 19 gennaio 2012 del Consiglio di Dipartimento di Giurisprudenza e Scienze Politiche Economiche e Sociali di modifica dell’Ordinamento del corso di Laurea Magistrale in Politiche e culture europee comparate (PCEC), di modifica dell’Ordinamento didattico del corso di Laurea in Scienze politiche economiche sociali e dell’amministrazione (ASPES), e di modifica dell’Ordinamento del corso di Laurea Magistrale in Economia e politiche pubbliche ambiente e cultura (EPPAC).

con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità

ESPRIME PARERE FAVOREVOLE

30

relativamente alle modifiche dell’Ordinamento Didattico dei seguenti corsi di studio:

1. modifica, relativamente all’abrogazione dei riferimenti ai curricula non più attivi, del corso di Laurea interclasse in “Scienze politiche economiche sociali e dell’amministrazione (ASPES)” – classi L-16 Scienze dell’amministrazione e dell’organizzazione & L-36 Scienze politiche e delle relazioni internazionali - afferente al Dipartimento di Giurisprudenza e Scienze politiche economiche e sociali modificato, secondo il prospetto allegato estratto dalla banca dati Cineca RAD 270;

2. modifica, relativamente all’abrogazione dei riferimenti ai curricula non più attivi, del corso di Laurea Magistrale interclasse in “Economia e politiche pubbliche ambiente e cultura” – classe LM­56 Scienze dell’economia & LM-76 Scienze economiche per l’ambiente e la cultura - afferente al Dipartimento di Giurisprudenza e Scienze politiche economiche e sociali modificato, secondo il prospetto allegato estratto dalla banca dati Cineca RAD 270;

3. modifica del corso di Laurea Magistrale in “Politica e cultura europee comparate” a “Patrimoni Culturali e Studi europei” – classe LM-90 Studi europei - afferente al Dipartimento di Giurisprudenza e Scienze politiche economiche e sociali ridefinito, secondo il prospetto allegato estratto dalla banca dati Cineca RAD 270, in quanto Corso internazionale (tipo a) in convenzione interateneo con l’università Politechnika Opolska di Opole (Polonia) ai sensi della nota ministeriale n. 17 del 16 febbraio 2011.

****************** 7.3 Esame nota 1 marzo 2012 a firma del Dott. Beccaria e del Sig. Esposito relativa alle modalità di

svolgimento delle elezioni dei rappresentanti degli studenti ed eventuali provvedimenti in merito. 2/2012/7.3

OMISSIS (Il Prof. Andrea TUROLLA lascia la seduta alle ore 11:50)

OMISSIS

IL SENATO ACCADEMICO

VISTA la Legge 30 dicembre 2010, n. 240 – “Norme in materia di organizzazione delle Università, di personale accademico e reclutamento, nonché delega al Governo per incentivare la qualità e l’efficienza del sistema universitario”, in particolare l’art. 2, co. 2, lett. h);

VISTO lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” D.R. 444 del 14 novembre 2011 in vigore dal 21 novembre 2011, in particolare gli artt. 12, co. 3, lett. d), e 43;

VISTA la Delibera del Senato Accademico n. 9/2011/7 del 12 dicembre 2011, concernente le “Indicazioni operative relative alle modalità di svolgimento della procedura elettorale ex commi 1 e 2 art. 46 dello Statuto di Ateneo”;

ESAMINATA la richiesta del Dott. Luca Beccaria e del Sig. Luigi Esposito, pervenuta in data 1°marzo 2012 (prot n. 4469 del 5 marzo 2012);

CONSIDERATO il parere legale della Prof.ssa Roberta Lombardi, membro della Commissione preposta alla modifica dello Statuto ai sensi dell’art. 2, co. 5, della Legge 30 dicembre 2010, n. 240, espresso in data 3 marzo 2012 su richiesta del Magnifico Rettore dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”;

CONSIDERATO ogni altro opportuno elemento; CONSIDERATO quanto emerso nel corso della discussione;

31

con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità

DELIBERA

1. Di confermare la deliberazione n. 9/2011/7 del 12 dicembre 2011 riguardante le “Indicazioni operative relative alle modalità di svolgimento della procedura elettorale ex commi 1 e 2 art. 46 dello Statuto di Ateneo”, e in particolare il punto che estende l’elettorato attivo e quello passivo agli studenti specializzandi di Ateneo in considerazione del loro status sostanziale di studenti quale emerge dalla legislazione nazionale e dalla normativa interna dell’Università.

****************** 2. Ratifica Decreti Rettorali d’Urgenza

2/2012/3.1

OMISSIS

Decreto Rettorale di Urgenza Repertorio nr. 7/ 2012 Prot. 2963 del 15 febbraio 2012 Tit. I cl. 14

Oggetto: concessione patrocinio gratuito per la Seconda Scuola invernale di Sociologia del Territorio sul tema “Sviluppo del territorio e metodi della partecipazione”, che si terrà ad Asti nei giorni 22, 23 e 24 febbraio 2012.

IL RETTORE

PREMESSO che in data 13 febbraio 2012 è pervenuta da parte del Dipartimento di Giurisprudenza e Scienze Politiche, Economiche e Sociali, e in particolare da parte del Prof. Enrico Ercole, la richiesta di patrocinio per la Seconda Scuola invernale di Sociologia del Territorio sul tema “Sviluppo del territorio e metodi della partecipazione”, che si terrà ad Asti nei giorni 22, 23 e 24 febbraio 2012;

CONSIDERATO che l’evento intende favorire la formazione di studiosi e ricercatori in sociologia del territorio;

CONSIDERATO che l’evento intende far conoscere e mettere a confronto i metodi e le tecniche di ricerca sui temi della sociologia del territorio;

CONSIDERATO il coinvolgimento dell’Ateneo con la partecipazione del Prof. Enrico Ercole e del Prof. Paolo Perulli;

VISTO il positivo apprezzamento ottenuto dalla prima edizione della “Scuola invernale di Sociologia del Territorio”, svoltasi nel febbraio 2010;

CONSIDERATO il profilo culturale e le finalità educative, formative e di orientamento dell’iniziativa;

32

CONSIDERATA l’urgenza di concedere il patrocinio all’iniziativa per necessità organizzative del proponente;

VISTO il “Regolamento per la concessione di patrocini a titolo gratuito e per l’erogazione di contributi per iniziative culturali” emanato con D.R. n. 26-2006 del 13/01/2006;

DECRETA

1. di concedere il patrocinio gratuito per la Seconda Scuola invernale di Sociologia del Territorio sul tema “Sviluppo del territorio e metodi della partecipazione”, che si terrà ad Asti nei giorni 22, 23 e 24 febbraio 2012;

2. il presente provvedimento sarà sottoposto a ratifica nella prossima seduta del Senato Accademico.

Il Rettore Prof. Paolo Garbarino

Visto: il Direttore Amministrativo

Il Senato Accademico all’unanimità ratifica il suddetto Decreto.

****************** 4. Modifica del Regolamento Didattico di Ateneo - parte generale – 2/2012/4 Settore Percorsi Didattici e Carriere Studenti

Al Presidente del Senato Accademico

Si sottopone all’attenzione di codesto Spettabile Senato Accademico, la richiesta di deliberare relativamente alle modifiche della parte generale del Regolamento Didattico di Ateneo, ai sensi della Legge n. 240 del 30 dicembre 2010. Tali modifiche sono effettuate, in prima istanza, solo in riferimento all’istituzione delle nuove strutture didattiche e in adeguamento alle principali disposizioni normative e si rendono necessarie in quanto, come disposto dalla nota ministeriale n. 169 del 31 gennaio 2012, soltanto a seguito della revisione del Regolamento Didattico di Ateneo sarà possibile l’aggiornamento delle banche dati ministeriali con riferimento alle nuove strutture didattiche e in tempo utile per gli adempimenti dell’Offerta Formativa 2012/2013.

OMISSIS

IL SENATO ACCADEMICO

VISTA la Legge 30 dicembre 2010, n. 240 – “Norme in materia di organizzazione delle Università, di personale accademico e reclutamento, nonché delega al Governo per incentivare la qualità e l’efficienza del sistema universitario”;

33

VISTO lo Statuto dell' Università degli Studi del Piemonte Orientale "Amedeo Avogadro" D. R. 444 del 14 novembre 2011 in vigore dal 21 novembre 2011;

ESAMINATO il Decreto Rettorale Rep. n. 215/2008, Prot. n. 12351 del 15 maggio 2008, di modifica della parte generale del Regolamento Didattico di Ateneo dell' Università degli Studi del Piemonte Orientale "Amedeo Avogadro";

VISTI i Decreti Rettorali di istituzione e modifica degli ordinamenti dei corsi di studio, ai sensi del D.M. 22 ottobre 2004 n. 270 delle Facoltà di Economia, Farmacia, Giurisprudenza Lettere e Filosofia, Medicina chirurgia e scienze della salute, Scienze Matematiche fisiche e naturali e Scienze Politiche;

VISTA le Delibere del Senato Accademico n.7/2011/5.1, 5.2, 5.3, 5.4, 5.5, 5.6, 5.7 del 24 ottobre 2011 relative ai Nuovi Dipartimenti ai sensi della Legge 240 del 30 dicembre 2010;

VISTA la Delibera del Senato Accademico n.7/2011/7 di Ratifica delle delibere dei Consigli di Facoltà di Ateneo, relative al trasferimento delle funzioni didattiche e dei Corsi di studio, alle Strutture didattiche;

VISTA l’approvazione espressa nella seduta del 13 febbraio 2012, al punto 1/2012/10.1 alla rettifica della delibera del Senato Accademico n. 7/2011/7 del 24 ottobre 2011 inerente il trasferimento delle funzioni didattiche, e dei Corsi di studio, alle nuove strutture didattiche;

PRESO ATTO del parere favorevole espresso dal Senato Accademico al punto 1/2012/4. nella seduta del 13 febbraio 2012, relativo alla istituzione della Scuola di Medicina ex art. 29 dello Statuto;

con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità

DELIBERA

le modifiche del Regolamento Didattico di Ateneo, riformulato nella parte generale a seguito delle variazioni intervenute e richiamate nel preambolo, così come indicato nel testo sotto riportato:

REGOLAMENTO DIDATTICO DI ATENEO (R.D.A.) (art. 11, D.M. 22 ottobre 2004, n. 270)

Art. 1 Definizioni (rinvio)

Nel presente Regolamento i termini: ambito disciplinare; attività formativa; classe di appartenenza; consiglio di corso di studio; corso di studio; credito formativo universitario; curriculum; decreti ministeriali; obiettivi formativi; ordinamento didattico del corso di studio; regolamenti didattici dei corsi di studio; settori scientifici disciplinari;

34

titolo di studio; sono utilizzati in conformità alle definizioni di cui al D.M. n. 270/2004 e allo Statuto dell’Ateneo ai quali si rinvia.

Art. 2 Finalità

Il presente Regolamento Didattico di Ateneo, di seguito denominato "Regolamento", adottato dall’Università degli Studi del Piemonte Orientale, di seguito denominata "Università", previsto dall'art. 11 della Legge n. 341/1990 e dall’art. 11 del D.M. n. 270/2004, emanato a seguito dell’approvazione da parte del Ministero dell’Università e della Ricerca, di seguito denominato “Ministero”: a) disciplina l'ordinamento degli studi dei corsi svolti nell'Università per il conseguimento dei titoli universitari aventi valore legale di cui all’art. 3 del D.M. n. 270/2004; b) definisce l'ordinamento degli studi dei corsi, svolti dall’Università, di cui all'art. 6, secondo comma, della Legge n. 341/1990 e dell'art. 14 della Legge n. 390/1991; c) detta i principi generali e fornisce le direttive cui devono conformarsi i Regolamenti delle strutture didattiche previsti dall’art. 11, secondo comma, della Legge n. 341/1990; d) disciplina, in via generale, gli atti di carriera scolastica degli studenti.

Art. 3 Titoli di studio

L’Università rilascia i seguenti titoli: a) Laurea (L); b) Laurea Magistrale (LM); c) Diploma di Specializzazione (DS); d) Dottorato di Ricerca (DR); e) Master universitari di primo e di secondo livello.

Sulla base di apposite convenzioni, l’Università può rilasciare i titoli di cui al presente articolo, anche congiuntamente con altri Atenei italiani o stranieri. L’Università rilascia, come supplemento al Diploma di ogni titolo di studio, un certificato che riporti, anche in lingua inglese e secondo modelli conformi a quelli concordati dai Paesi Europei, le principali indicazioni relative al curriculum specifico seguito dallo studente per conseguire il titolo.

Art. 4 Corso di Laurea

Il corso di Laurea (L) deve appartenere ad una specifica classe di laurea, secondo quanto stabilito dalla normativa vigente; ha l’obiettivo di assicurare allo studente un’adeguata padronanza di metodi e di contenuti scientifici generali, anche nel caso in cui sia orientato all’acquisizione di specifiche conoscenze e competenze professionali. L’acquisizione delle conoscenze e competenze professionali, di cui al precedente comma, è preordinata all’inserimento del laureato nel mondo del lavoro anche ai fini dell’esercizio di attività professionali regolamentate, nell’osservanza delle disposizioni nazionali e dell’Unione Europea e con riferimento alle classificazioni ISTAT. Della classe di appartenenza deve essere fatta esplicita menzione nel titolo di laurea congiuntamente alla denominazione del corso di Laurea, nonché nelle connesse certificazioni. La durata normale del corso è di tre anni.

35

Art. 5 Corso di Laurea Magistrale

Il corso di Laurea Magistrale (LM) ha l’obiettivo di fornire allo studente una formazione di livello avanzato per l’esercizio di attività di elevata qualificazione in ambiti specifici. Il corso di Laurea Magistrale deve appartenere ad una specifica classe, secondo quanto stabilito dalla normativa vigente. Della classe di appartenenza deve essere fatta esplicita menzione nel titolo di laurea magistrale congiuntamente alla denominazione del corso di laurea magistrale nonché nelle connesse certificazioni. La durata normale del corso di Laurea Magistrale è di due anni. Sono definiti corsi di Laurea Magistrale a ciclo unico i corsi di studio per i quali nell’ambito dell’Unione Europea non sono previsti titoli universitari di primo livello, nonché i corsi di studio finalizzati all’accesso alle Professioni Legali. Ai corsi a ciclo unico si accede con il Diploma di Scuola Secondaria Superiore. La loro durata normale può essere di cinque o sei anni.

Art. 6 Classi dei Corsi di Laurea e Laurea Magistrale

Le classi vengono definite da appositi Decreti Ministeriali in cui sono individuati gli obiettivi formativi qualificanti e le attività formative indispensabili per conseguirli, nonché i vincoli e i limiti cui attenersi ai fini dell’istituzione dei corsi di studio.

Art. 7 Corsi di Specializzazione

Il Diploma di Specializzazione è conseguito al termine del Corso di Specializzazione. Il Corso di Specializzazione può essere istituito esclusivamente in applicazione di specifiche norme di legge o di direttive dell’Unione Europea e ha l’obiettivo di fornire allo studente conoscenze e abilità per funzioni richieste nell’esercizio di particolari attività professionali. Per essere ammessi a un Corso di Specializzazione occorre essere in possesso almeno della Laurea, ovvero di altro titolo di studio conseguito all’estero riconosciuto idoneo. Gli specifici requisiti di ammissione ai Corsi di Specializzazione istituiti e attivati dall’Università sono indicati nei relativi ordinamenti didattici, formulati in conformità alle classi cui afferiscono i singoli corsi. Per conseguire il Diploma di Specializzazione lo studente deve aver maturato il numero di crediti previsti dalla classe di appartenenza del Corso di Specializzazione, come specificato dal relativo ordinamento didattico. Presso l’Ateneo sono istituite le Scuole di Specializzazione di area sanitaria, ai sensi del D.Lgs. n. 368/1999. I relativi ordinamenti didattici saranno uniformati alle disposizioni ministeriali in materia di riassetto della normativa. Per conseguire le finalità di cui all’art. 4, comma 2, della Legge n. 341/90, l’Università partecipa alla Scuola di Specializzazione per la formazione degli insegnanti delle scuole secondarie, istituita, secondo il disposto del D.P.R. 31.07.1996 n. 470, in consorzio con gli altri Atenei del Piemonte. L’Università partecipa alla Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali, istituita in consorzio con l’Università degli Studi di Torino.

36

Art. 8 Dottorati di Ricerca

I corsi di Dottorato di Ricerca e la relativa Scuola sono disciplinati oltre che dalla normativa vigente in materia, dal relativo Regolamento d’Ateneo al quale si rinvia. Per essere ammessi a un corso di Dottorato di Ricerca occorre essere in possesso della Laurea Magistrale o di altro titolo di studio conseguito all’estero e riconosciuto idoneo. A coloro che conseguono il Dottorato di Ricerca compete la qualifica accademica di Dottore di Ricerca.

Art. 9 Master Universitari

I Master Universitari sono corsi di perfezionamento scientifico e di alta qualificazione formativa finalizzati allo sviluppo e all’addestramento di competenze e capacità di livello superiore. Si distinguono in: - Master di I livello, per la cui ammissione è richiesta una Laurea; - Master di II livello, per la cui ammissione è richiesta una Laurea Magistrale. Per conseguire il Master Universitario lo studente deve aver acquisito almeno 60 crediti oltre a quelli previsti per la Laurea o per la Laurea Magistrale. La durata minima del Master è, di norma, di un anno. Le procedure per l’attivazione dei Master e le modalità di svolgimento delle relative attività formative - predisposte anche in collaborazione con altri enti sulla base di specifiche convenzioni in rispondenza con specifiche esigenze di qualificazione e alta professionalità nei settori di pertinenza - sono stabilite dall’apposito Regolamento, deliberato dagli organi collegiali ed emanato dal Rettore.

Art. 10 Formazione finalizzata e permanente

Ai sensi della normativa in vigore, l’Università, anche in collaborazione con soggetti pubblici e privati, sviluppa iniziative formative destinate all’educazione lungo tutto l’arco della vita, attivando in particolare: 1) corsi di perfezionamento, per l’accesso ai quali è richiesto un titolo di studio di livello universitario; 2) corsi di aggiornamento professionale; 3) corsi di educazione permanente e ricorrente e attività culturali per adulti; 4) corsi di preparazione ai concorsi pubblici e agli esami di Stato per l’abilitazione all’esercizio delle professioni; 5) corsi di aggiornamento del proprio personale. L’organizzazione delle attività formative relative ai punti precedenti è disciplinata da apposito regolamento.

Art. 11 Crediti formativi universitari

A ciascun credito formativo universitario, di seguito denominato “credito”, corrispondono 25 ore di impegno complessivo per studente in tutti i corsi di studio, fatta esclusione per le Lauree sanitarie appartenenti alla classe L-SNT/1 per le quali corrispondono 30 ore di impegno complessivo. La quantità media di impegno complessivo di apprendimento svolto in un anno da uno studente impegnato a tempo pieno negli studi universitari è fissata convenzionalmente in 60 crediti. La frazione dell’impegno orario complessivo riservata allo studio personale o ad altre attività formative di tipo individuale è determinata, per ciascun corso di studi, dal relativo ordinamento didattico. Tale

37

frazione, comunque, non può essere inferiore al 50% tranne nel caso in cui siano previste attività formative ad elevato contenuto sperimentale o pratico. I crediti corrispondenti a ciascuna attività formativa sono acquisiti dallo studente con il superamento dell’esame o di altra forma di verifica del profitto. I Regolamenti Didattici dei corsi di Laurea e di Laurea Magistrale possono prevedere forme di verifica periodica dei crediti acquisiti, al fine di valutarne la non obsolescenza dei contenuti conoscitivi. I Regolamenti Didattici di ciascun corso di Laurea e di Laurea Magistrale possono inoltre stabilire il numero minimo di crediti da acquisire in tempi determinati, eventualmente anche come condizione per l’iscrizione all’anno di corso successivo, diversificato per studenti impegnati a tempo pieno negli studi universitari o contestualmente impegnati in attività lavorative o comunque impegnati a tempo parziale.È possibile, inoltre, l’acquisizione di crediti attraverso l’iscrizione a singoli insegnamenti. Disposizioni in merito sono stabilite dal Regolamento per gli studenti e dai Regolamenti delle Strutture Didattiche.

Art. 12 Istituzione, attivazione, modifica e disattivazione dei corsi di Laurea e di Laurea Magistrale

I corsi di Laurea e di Laurea Magistrale sono istituiti e modificati nel rispetto dei criteri e delle procedure dettati dal DM n. 270/2004, dai correlati provvedimenti ministeriali e dal presente Regolamento, nonché nel rispetto delle disposizioni vigenti in materia di programmazione del sistema universitario. I corsi sono disciplinati dai rispettivi Ordinamenti e Regolamenti Didattici. I corsi possono essere istituiti con denominazione formulata in lingua straniera e prevedere che le relative attività formative si svolgano nella medesima lingua. L’Università progetta e adegua i propri corsi tenendo conto dell’evoluzione scientifica e tecnologica e delle esigenze economiche e sociali, e assicurando adeguati livelli di qualità, efficienza ed efficacia dei corsi stessi. L’istituzione di un corso di studio con il relativo ordinamento didattico è deliberata dal Consiglio di Amministrazione, previo parere del Senato Accademico, su proposta delle strutture didattiche interessate, e sottoposta al parere del Comitato Regionale di Coordinamento, unitamente alla relazione del Nucleo di Valutazione. Qualora il Comitato Regionale di Coordinamento esprima parere favorevole, il corso di Laurea è inserito nella Banca Dati del Regolamento Didattico d’Ateneo e sottoposto all’approvazione del Ministero, acquisito il parere favorevole del CUN, ai sensi dell’art. 11, primo comma, della Legge n. 341/1990. A seguito dell’approvazione ministeriale, l’istituzione e la contestuale modifica del Regolamento Didattico d’Ateneo sono definiti con Decreto Rettorale. La proposta di Regolamento Didattico di un corso di studio Interateneo deve essere approvata dai Consigli delle strutture didattiche competenti interessate. L’istituzione è subordinata alla sottoscrizione di apposita convenzione. Per le determinazioni di cui all’art. 11, comma 3, del D.M. n. 270/2004 devono essere organizzate adeguate consultazioni con le organizzazioni rappresentative del mondo della produzione, dei servizi e delle professioni, con particolare riferimento alla valutazione dei fabbisogni formativi e degli sbocchi professionali, anche con riferimento alle attività classificate dall’ISTAT. Eventuali modifiche dell’ordinamento didattico dei corsi di Laurea, di Laurea Magistrale esistenti sono approvate dal Consiglio di Amministrazione, previo parere del Senato Accademico, e previa valutazione favorevole del Nucleo di Valutazione, sottoposte all’approvazione del Ministero, mediante inserimento in Banca Dati, ed emanate con Decreto Rettorale. I requisiti necessari e qualificanti per l’attivazione dei corsi di Laurea e di Laurea Magistrale sono definiti con appositi Decreti Ministeriali. L’attivazione dei corsi di studio di cui al precedente comma è subordinata all’inserimento degli stessi nella Banca Dati dell’Offerta Formativa del Ministero, sulla base dei criteri stabiliti con apposito

38

Decreto Ministeriale, con delibera del Consiglio di Amministrazione, previo parere del Senato Accademico. Nel caso di disattivazione di un corso di Laurea o di Laurea Magistrale, l’Università garantisce agli studenti già iscritti la conclusione degli studi e il conseguimento del relativo titolo, disciplinando comunque la facoltà per gli stessi studenti di optare per l’iscrizione ad altri corsi di studio attivati.

Art. 13 Ordinamenti didattici dei corsi di Laurea e di Laurea Magistrale

Gli ordinamenti didattici dei corsi di studio nel rispetto dei Decreti Ministeriali delle Classi di Laurea e Laurea Magistrale sono compresi nei rispettivi Allegati del presente Regolamento, di cui formano parte integrante. L’ordinamento didattico di ciascun corso di studio, nel rispetto di quanto previsto dalla classe cui il corso afferisce, determina: a) la denominazione, individuata coerentemente sia con la classe di appartenenza del corso sia con le caratteristiche specifiche del percorso proposto; b) la classe o le classi di appartenenza e la Struttura Didattica a cui il corso sarà annesso; c) gli obiettivi formativi e i risultati di apprendimento attesi, formulati descrivendo il corso di studio, il relativo percorso formativo e gli effettivi obiettivi specifici; indicando i risultati di apprendimento dello studente secondo il sistema di descrittori dei titoli di studio adottato in sede europea (conoscenza e capacità di comprensione, capacità di applicare conoscenza e comprensione, autonomia di giudizio, attività comunicative, capacità di apprendimento); indicando il significato del corso di studio sotto il profilo occupazionale e individuando gli sbocchi professionali anche con riferimento alle attività classificate dall’ISTAT; d) il quadro generale delle attività formative da inserire nei curricula; e) i crediti assegnati alle attività formative e a ciascun ambito, riferendoli, quando si tratti di attività relative alla formazione di base, caratterizzante, affine o integrativa, a uno o più settori scientifico-disciplinari nel loro complesso; f) la frazione dell’impegno orario complessivo riservata allo studio personale o ad altro impegno di tipo individuale, per ciascuna categoria di attività formativa; g) le conoscenze richieste per l’accesso, ai sensi di quanto previsto dall’art. 6, commi 1 e 2, del D.M. n. 270/2004; h) il numero massimo di crediti riconoscibili a norma dell’art. 14 L. 240/2011; i) le caratteristiche della prova finale per il conseguimento del titolo di studio, stabilendo se questa possa essere discussa in lingua straniera e se nella medesima lingua straniera possano essere redatti l’eventuale elaborato scritto richiesto per la Laurea e la tesi. L’ordinamento didattico è accompagnato da una scheda informativa corredata di una breve sintesi del parere del Comitato Regionale di Coordinamento universitario e della relazione tecnica del Nucleo di Valutazione, nonché delle motivazioni alla base della proposta di istituzione o di modifica. Gli aspetti riguardanti la denominazione, la classe di appartenenza, gli obiettivi formativi specifici, i “curricula”, il quadro generale delle attività formative e le caratteristiche della prova finale per il conseguimento del titolo di studio da inserire nei “curricula” sono definiti dall’Università previa consultazione con le organizzazioni rappresentative del mondo della produzione, dei servizi e delle professioni, con particolare riferimento alla valutazione dei fabbisogni formativi e degli sbocchi professionali. Ciascun ordinamento didattico può disporre che il corso si articoli in più curricula, fermo restando che né la denominazione del corso né il titolo di studio rilasciato possono farvi riferimento. Una pluralità di curricula può essere, in particolare, prevista nei corsi di Laurea Magistrale, al fine di favorire l’ammissione di laureati provenienti da più corsi di Laurea, anche afferenti a classi diverse, garantendo comunque il raggiungimento degli obiettivi formativi del corso di studio.

39

Art. 14 Regolamenti Didattici dei corsi di Laurea e di Laurea Magistrale

I Regolamenti Didattici dei corsi Laurea e di Laurea Magistrale, deliberati dalle competenti strutture didattiche in conformità con gli ordinamenti didattici nel rispetto della libertà d’insegnamento, nonché dei diritti e doveri dei docenti e degli studenti, specificano gli aspetti organizzativi dei corsi di studio. Ai sensi del’art. 12 del D.M. n. 270/2004 e dell’Allegato 1 del D.M. n. 386 del 26 luglio 2007 – Linee guida per la progettazione dei nuovi ordinamenti didattici dei corsi di Laurea e di Laurea Magistrale – i Regolamenti Didattici dei corsi di Laurea debbono indicare con chiarezza: a) gli obiettivi formativi specifici, includendo un quadro delle conoscenze, delle competenze e abilità da acquisire e indicando i profili professionali di riferimento; b) l’elenco degli insegnamenti con l’indicazione dei settori scientifico-disciplinari di riferimento e l’eventuale articolazione in moduli, nonché delle altre attività formative; c) i CFU assegnati per ogni insegnamento e le eventuali propedeuticità; d) la tipologia delle forme didattiche adottate, anche a distanza e le modalità della verifica della preparazione; e) le attività a scelta dello studente e i relativi CFU; f) le altre attività formative previste e i relativi CFU; g) le modalità di verifica della conoscenza delle lingue straniere e i relativi CFU; h) le modalità di verifica di altre competenze richieste e i relativi CFU; i) le modalità di verifica dei risultati degli stages, dei tirocini e dei periodi di studio all’estero e i relativi CFU; l) i CFU assegnati per la preparazione della prova finale, le caratteristiche della prova medesima e della relativa attività formativa personale; m) gli eventuali curricula offerti agli studenti, e le regole di presentazione dei piani di studio individuali; n) le altre disposizioni su eventuali obblighi degli studenti; o) i requisiti per l’ammissione e le modalità di verifica; p) le modalità per l’eventuale trasferimento da altri corsi di studio, e per il riconoscimento dei crediti precedentemente acquisiti ai sensi dell’art. 5, comma 7, del D.M. n. 270/2004, dell’art. 4, comma 3, dei DD.MM. 16 marzo 2007, dell’art. 4, commi 7 e 8, del D.M. 19 febbraio 2009, dell’art. 3, commi 5 e 6, del D.M. 8 gennaio 2009; q) i docenti del corso di studio, con specifica indicazione dei docenti di cui all’art. 1, comma 9, dei D.M. sulle classi di Laurea, e dei loro requisiti specifici rispetto alle discipline insegnate; r) le attività di ricerca a supporto delle attività formative che caratterizzano il profilo del corso di studio; s) le forme di verifica di crediti acquisiti e gli esami integrativi da sostenere su singoli insegnamenti qualora ne siano obsoleti i contenuti culturali e professionali. Altre informazioni, relative ai risultati raggiunti in termini di occupabilità, alla situazione del mercato del lavoro nel settore, al numero degli iscritti per ciascun anno e alle previsioni sull’utenza sostenibile, alle relazioni dei Nuclei di Valutazione e alle altre procedure di valutazione interna ed esterna, alle strutture e ai servizi a disposizione del corso e degli studenti iscritti, ai supporti e servizi a disposizione degli studenti diversamente abili, all’organizzazione della attività didattica, ai servizi di orientamento e tutorato, ai programmi di ciascun insegnamento e agli orari delle attività, devono essere garantite agli studenti, di norma attraverso le stesse modalità. Le disposizioni dei Regolamenti Didattici dei corsi di studio concernenti la coerenza tra i crediti assegnati alle attività formative e gli specifici obiettivi formativi programmati sono deliberate dalle competenti strutture didattiche, previo parere favorevole della Commissione Didattica Paritetica. Qualora il parere non sia favorevole, la deliberazione è assunta dal Senato Accademico. Il parere è reso entro 30 giorni dalla richiesta. Decorso inutilmente tale termine, la deliberazione è adottata prescindendosi dal parere.

40

I Regolamenti Didattici sono emanati con Decreto Rettorale, previo parere favorevole del Consiglio di Amministrazione. Le strutture didattiche assicurano la periodica revisione dei Regolamenti Didattici dei corsi di studio, in particolare per quanto riguarda il numero dei crediti assegnati ad ogni insegnamento o ad altra attività formativa. Le Strutture Didattiche possono prevedere, a favore degli studenti impegnati a tempo parziale, specifici percorsi formativi organizzati nel rispetto dei contenuti didattici dell’ordinamento dei corsi di studio, ma distribuendo le relative attività e i crediti didattici da conseguire su un numero di anni pari fino al doppio di quello convenzionale previsto. Ai sensi dell’art. 3, commi 8 e 9, dei Decreti di definizione delle Classi di Laurea e Laurea Magistrale, i Regolamenti Didattici dei corsi di studio determinano il numero minimo dei crediti che saranno riconosciuti per trasferimento da corsi omologhi o affini.

Art. 15 Attività formative dei corsi di Laurea

I percorsi formativi di ciascun corso di Laurea sono finalizzati al raggiungimento degli obiettivi definiti nel relativo ordinamento didattico e comprendono: a) attività formative negli ambiti disciplinari di base previsti per la classe di appartenenza del corso; b) attività formative negli ambiti disciplinari caratterizzanti la classe; c) attività formative in uno o più ambiti disciplinari affini o integrativi rispetto a quelli di base e caratterizzanti, anche con riguardo alle culture di contesto e alla formazione interdisciplinare; d) attività formative autonomamente scelte dallo studente, purché coerenti con il suo progetto formativo; e) attività relative alla preparazione della prova finale per il conseguimento del titolo di studio; f) attività relative alla conoscenza di almeno una lingua dell’Unione Europea diversa dall’italiano; g) attività formative non previste dalle lettere precedenti, volte ad acquisire ulteriori conoscenze linguistiche, nonché abilità informatiche e telematiche, relazionali, o comunque utili per l’inserimento nel mondo del lavoro, nonché attività formative volte ad agevolare le scelte professionali, mediante la conoscenza diretta del settore lavorativo cui il titolo di studio può dare accesso, tra cui, in particolare, i tirocini formativi e di orientamento disciplinati dal Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale; h) nell’ipotesi di corsi orientati all’acquisizione di specifiche conoscenze professionali e, pertanto, all’inserimento dei laureati nel mondo del lavoro, attività formative relative a stages e tirocini formativi presso imprese, pubbliche amministrazioni, enti pubblici o privati, ivi compresi quelli del terzo settore, studi professionali e collegi professionali, sulla base di apposite convenzioni. Gli ordinamenti didattici dei corsi di Laurea devono assicurare agli studenti una solida preparazione sia nelle discipline di base sia in quelle caratterizzanti, garantendo loro la possibilità di un approfondimento critico degli argomenti, anche evitando la dispersione del loro impegno su un numero eccessivo di discipline, di insegnamenti o dei relativi moduli. Relativamente alle attività di cui alla lettera b), qualora nelle classi di riferimento dei corsi di Laurea siano indicati più di tre ambiti disciplinari per ciascuno dei quali non sia specificato il numero minimo dei relativi crediti, gli ordinamenti didattici individuano i settori scientifico-disciplinari afferenti ad almeno tre ambiti, funzionali alla specificità del corso stesso, ai quali riservare un numero adeguato di crediti. Con l’esclusione dei corsi di Laurea per le professioni sanitarie, per quanto riguarda le attività di cui alla lettera c), il numero minimo di crediti attribuibili è pari a 18 (art. 3, comma 4, del D.M. 16 marzo 2007). Per tali attività possono essere utilizzati settori scientifico-disciplinari non previsti nelle classi per le attività di base e/o caratterizzanti. L’utilizzo come affini o integrativi di settori già inclusi nelle classi deve essere adeguatamente motivato. Con l’esclusione dei corsi di Laurea per le professioni sanitarie, per quanto concerne le attività di cui alla lettera d), il numero minimo di crediti attribuibili è pari a 12 (art. 3, comma 4, del D.M. 16 marzo 2007). Agli studenti deve essere garantita la libertà di scelta tra tutti gli insegnamenti attivati

41

nell’Ateneo, consentendo anche l’acquisizione di ulteriori crediti formativi nelle discipline di base e caratterizzanti.

Art. 16 Attività formative dei corsi di Laurea Magistrale

I percorsi formativi di ciascun corso di Laurea Magistrale sono finalizzati al raggiungimento degli obiettivi definiti nel relativo ordinamento didattico e comprendono: a) attività formative negli ambiti disciplinari di base previsti per la classe di appartenenza per i corsi a ciclo unico; b) attività formative negli ambiti disciplinari caratterizzanti la classe; c) attività formative in uno o più ambiti disciplinari affini o integrativi rispetto a quelli caratterizzanti, e a quelli di base e caratterizzanti per i corsi a ciclo unico, anche con riguardo alle culture di contesto e alla formazione interdisciplinare; d) attività formative autonomamente scelte dallo studente, purché coerenti con il suo progetto formativo; e) attività relative alla preparazione della prova finale per il conseguimento del titolo di studio; f) attività relative alla conoscenza di almeno una lingua dell’Unione Europea diversa dall’italiano per i corsi a ciclo unico; g) attività formative non previste dalle lettere precedenti, volte ad acquisire ulteriori conoscenze linguistiche, nonché abilità informatiche e telematiche, relazionali, o comunque utili per l’inserimento nel mondo del lavoro, nonché attività formative volte ad agevolare le scelte professionali, mediante la conoscenza diretta del settore lavorativo cui il titolo di studio può dare accesso, tra cui, in particolare, i tirocini formativi e di orientamento disciplinati dal Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale. Gli ordinamenti didattici dei corsi di Laurea Magistrale devono assicurare agli studenti una solida preparazione nelle discipline caratterizzanti, e in quelle di base e caratterizzanti per i corsi a ciclo unico, garantendo loro la possibilità di un approfondimento critico degli argomenti, anche evitando la dispersione del loro impegno su un numero eccessivo di discipline, di insegnamenti o dei relativi moduli. Relativamente alle attività di cui alla lettera b), qualora nelle classi di riferimento dei corsi di Laurea Magistrale siano indicati più di tre ambiti disciplinari per ciascuno dei quali non sia specificato il numero minimo dei relativi crediti, gli ordinamenti didattici individuano i settori scientifico-disciplinari afferenti ad almeno tre ambiti, funzionali alla specificità del corso stesso, ai quali riservare un numero adeguato di crediti. Con l’esclusione dei corsi di Laurea Magistrali per le professioni sanitarie, per quanto riguarda le attività di cui alla lettera c), il numero minimo di crediti attribuibili è pari a 12 (art. 3, comma 4, del D.M. 16 marzo 2007). Per tali attività possono essere utilizzati settori scientifico-disciplinari non previsti nelle classi per le attività caratterizzanti, e per le attività di base e/o caratterizzanti nel caso di classi riferite a corsi a ciclo unico. L’utilizzo come affini o integrativi di settori già inclusi nelle classi deve essere adeguatamente motivato. Con l’esclusione dei corsi di Laurea Magistrali per le professioni sanitarie, per quanto concerne le attività di cui alla lettera d), il numero minimo di crediti attribuibili è pari a 8 (art. 3, comma 4, del D.M. 16 marzo 2007). Agli studenti deve essere garantita la libertà di scelta tra tutti gli insegnamenti attivati nell’Ateneo, consentendo anche l’acquisizione di ulteriori crediti formativi nelle discipline caratterizzanti e di base (nei corsi a ciclo unico).

Art. 17 Regolamenti delle strutture didattiche

I Regolamenti delle Strutture sono stabiliti dai rispettivi Consigli, in conformità al R.D.A. e allo Statuto.

42

I Regolamenti delle Strutture possono prevedere le norme per la delega di compiti a commissioni permanenti o ad altre strutture, e quelle per l'afferenza di un docente o ricercatore a più Consigli di corso di studio. Nel caso in cui i Regolamenti delle Strutture prevedano la delega parziale o totale dei compiti di cui sopra ai Consigli di corso di studio, dovranno essere comunque assicurati il coordinamento generale delle attività didattiche di pertinenza delle Strutture e il miglior uso delle competenze disponibili. I Regolamenti dei corsi di studio sono approvati dal Consiglio di Dipartimento o dall’organo competente per la Scuola. I Regolamenti delle Strutture sono trasmessi al Senato Accademico per la valutazione della conformità al R.D.A. I Regolamenti delle Scuole di Specializzazione sono stabiliti dai Consigli dei Dipartimenti o delle Scuole interessati su proposta dei Consigli delle Scuole di Specializzazione e trasmessi al Senato Accademico per la valutazione della conformità al R.D.A. I Regolamenti di eventuali strutture didattiche speciali, sono stabiliti dal Senato Accademico su proposta delle Strutture interessate, sentiti i Consigli delle strutture stesse. Tutti i Regolamenti delle strutture didattiche sono emanati con Decreto Rettorale.

Art. 18 Programmazione didattica e attribuzione dei compiti relativi

L’organo collegiale della struttura didattica competente provvede a definire gli obiettivi, i tempi e i modi con cui procedere collegialmente alla programmazione, al coordinamento e alla verifica dei risultati delle attività formative, secondo quanto previsto dall’art. 11, comma 7, lettera b) del D.M. n. 270/2004. Esso stabilisce, in particolare, gli insegnamenti da attivare, e le modalità delle relative coperture, provvedendo, secondo criteri di funzionalità, competenza ed equilibrata suddivisione dei carichi, nel rispetto delle norme di legge, statutarie e regolamentari, alla attribuzione delle incombenze didattiche ed organizzative di spettanza dei professori e dei ricercatori, ivi comprese le attività integrative, di orientamento e di tutorato. A tal fine l’organo collegiale della struttura didattica competente, entro i termini stabiliti dal Senato Accademico e comunque entro i tempi necessari all’avvio delle attività, definisce prima dell’inizio dell’anno accademico i seguenti strumenti di programmazione: a) Piano annuale degli studi; b) Piano di copertura degli insegnamenti; c) Piano di utilizzo degli spazi e dei laboratori didattici e relativo orario; d) Piano delle prove d’esame e delle prove finali; e) Manifesto degli studi. Gli strumenti di programmazione didattica annuale possono essere aggiornati in corso d’anno in caso di situazioni non prevedibili all’atto della loro approvazione.

Art. 19 Piano degli studi

Il Piano annuale degli studi determina le modalità organizzative di svolgimento del corso di studio con particolare riguardo alla distribuzione degli insegnamenti e delle attività formative per tutti gli anni di durata previsti, indicandone il settore scientifico disciplinare di appartenenza ove richiesto nonché la tipologia (ambito ed attività) da ordinamento didattico del corso di studio, il peso in termini di crediti, di ore di lezione e di ore di esercitazione nonché i periodi didattici in cui ne è previsto lo svolgimento. Il Piano annuale degli studi è definito ogni anno secondo lo schema allegato al Regolamento del corso di studio. I Regolamenti Didattici di ciascun corso di Laurea e di Laurea Magistrale prevedono uno o più curricula, costituenti l’insieme delle attività formative universitarie ed, eventualmente,

43

extrauniversitarie, con le eventuali propedeuticità, che lo studente è tenuto obbligatoriamente a seguire ai fini del conseguimento del titolo. Il piano di studi è comprensivo delle attività obbligatorie di cui al precedente comma e di attività scelte autonomamente, nel rispetto dei vincoli stabiliti dalle classi di corsi di studio e dagli ordinamenti didattici; in particolare il numero massimo di esami previsto per i corsi di Laurea è di 20, per i corsi di Laurea Magistrale è di 12, per i corsi di Laurea Magistrale a ciclo unico della durata di 5 anni è di 30, per i corsi di Laurea Magistrale a ciclo unico della durata di 6 anni è di 36. Tutte le attività sono commisurate ai numeri di crediti per esse previsti nell’ordinamento didattico di riferimento. Il Piano annuale degli studi è proposto dal Consiglio di corso di studio e approvato dall’organo collegiale della struttura didattica competente.

Art. 20 Piano di copertura degli insegnamenti

Il Piano di copertura degli insegnamenti per i corsi di Laurea e di Laurea Magistrale definisce le modalità di individuazione dei docenti responsabili degli insegnamenti previsti dal Piano annuale degli studi per l’anno accademico di riferimento, anche ai sensi di quanto previsto dall’art. 11, comma 7, lettera c) del D.M. n. 270/2004, specificando per ogni insegnamento la tipologia di copertura (titolarità, affidamento interno, affidamento esterno, contratto), come disciplinato dagli appositi Regolamenti di Ateneo per il conferimento di incarichi di docenza e contratti.

Art. 21 Piano di utilizzo degli spazi e degli orari

Il Piano di utilizzo degli spazi e degli orari definisce la disponibilità degli spazi da destinarsi alle attività didattiche e di studio e i rispettivi orari di utilizzo. Il Piano individua per ciascun insegnamento attivato la denominazione dell’insegnamento, il nome del docente, l’orario e l’aula, il giorno di inizio e di conclusione delle lezioni. Per ogni docente va indicata la sede di ricevimento e l’indirizzo di posta elettronica. Il Piano deve essere affisso all’Albo della struttura didattica competente e nella sede ove si svolgono gli insegnamenti almeno dieci giorni prima dell’inizio di ciascun periodo didattico. Esso deve essere messo a disposizione degli studenti anche per via telematica sempre entro gli stessi termini.

Art. 22 Piano delle prove d’esame e delle prove finali

La struttura didattica competente definisce annualmente il Piano delle prove d’esame e delle prove finali, che viene approvato dalla Struttura Didattica competente, e ne dà adeguata diffusione mediante l’affissione all’Albo della struttura stessa e per via telematica.

Art. 23 Manifesto generale degli studi e guida amministrativa

Sulla base e in conformità alle delibere adottate dal Consiglio di Amministrazione, previo parere del Senato Accademico relative all’offerta formativa e alla contribuzione viene emanato con Decreto Rettorale il Manifesto annuale degli Studi, che comprende: a) i termini e le modalità di accesso degli studenti; b) i termini e le modalità di immatricolazione e di iscrizione; c) i termini e le modalità per passaggi e trasferimenti in arrivo ed in partenza;

44

d) l’ammontare delle tasse, dei contributi e delle indennità dovute, anche in relazione alle condizioni economiche ed al tipo di impegno degli studenti, nonché le cause di esonero, termini e modalità di accesso alla riduzione delle tasse.

Il Manifesto annuale degli studi viene esposto nell’Albo ufficiale dell’Università e viene data adeguata pubblicità anche per via telematica. Le informazioni di cui sopra, insieme ad ogni altra indicazione ritenuta rilevante relativamente ai servizi offerti agli studenti, termini, modalità e scadenze di fruizione dei medesimi, vengono trasposti nella guida amministrativa, da predisporsi a cura degli uffici dell’Amministrazione centrale.

Art. 24 Manifesto annuale degli studi e guide didattiche delle singole Strutture

Le Strutture Didattiche predispongono il proprio Manifesto annuale degli studi relativo al successivo anno accademico, coordinando i Manifesti degli studi proposti dai Consigli di corso di studio ad esse afferenti, tenendo conto di quanto stabilito nel Manifesto di Ateneo. Le Strutture Didattiche possono determinare nei rispettivi Regolamenti disposizioni generali alle quali i Manifesti dei singoli corsi devono attenersi. Il Manifesto annuale, improntato alla massima trasparenza dell’offerta didattica, porta a conoscenza degli studenti le disposizioni contenute nei Regolamenti Didattici, specificandole quando necessario. Esso indica i requisiti di ammissione previsti per ciascun corso di studio, ivi comprese le indicazioni delle eventuali condizioni richieste per l’accesso, le modalità di accesso ai corsi di studio che ricadono nella disciplina prevista dalla Legge 2 agosto 1999, n. 264; i termini e le modalità dell’accertamento della preparazione iniziale; i piani di studio ufficiali dei corsi di studio con i relativi insegnamenti e i nominativi dei docenti qualora siano già stati individuati; le indicazioni delle eventuali propedeuticità; le norme relative alle iscrizioni e alle frequenze; i periodi di inizio e di svolgimento delle attività; i termini entro i quali presentare le eventuali proposte di piani di studio individuali e ogni altra indicazione ritenuta utile ai fini indicati. Modifiche al Manifesto annuale possono essere deliberate soltanto per motivi eccezionali, con le stesse procedure previste per l’approvazione. Le guide didattiche, da predisporsi a cura delle singole strutture didattiche entro la data di apertura delle iscrizioni al nuovo anno accademico, riportano il Manifesto annuale degli studi, unitamente alle altre norme e notizie utili ad illustrare le attività didattiche programmate. Le guide devono riportare anche i programmi degli insegnamenti attivati, le indicazioni di quanto richiesto ai fini dell’ammissione agli esami e alle prove di profitto e per il conseguimento del titolo di studio. Ogni eventuale variazione delle informazioni fornite con le guide didattiche deve essere divulgata, anche con modalità informatica, per tempo.

Art. 25 Ammissione ai Corsi di Laurea e Laurea Magistrale

Gli Ordinamenti Didattici dei corsi di Laurea indicano le conoscenze richieste per l’accesso e le modalità di verifica, se questa non è positiva vengono indicati, obblighi specifici aggiuntivi da soddisfare nel primo anno di corso. Le modalità per l’organizzazione, lo svolgimento e la verifica delle prove sono disciplinate dal Regolamento Didattico di corso e dal Manifesto degli studi delle Strutture. Nel caso di limitazioni all’accesso, le prove per l’ammissione comprendono anche la fase dell’accertamento della preparazione iniziale.

Per essere ammessi ad un corso di Laurea occorre essere in possesso di un Diploma di Scuola Secondaria Superiore o di altro titolo di studio conseguito all’estero, riconosciuto idoneo.

45

Lo studente deve essere in possesso o provvedere all’acquisizione di un’adeguata preparazione iniziale, riguardante conoscenze di base definite dal Regolamento Didattico di corso di Laurea. Il Regolamento Didattico di corso definisce in dettaglio le modalità di verifica del possesso della preparazione iniziale da effettuarsi attraverso prove o altri strumenti di valutazione. Le strutture didattiche competenti possono organizzare attività formative propedeutiche ai fini del conseguimento di una adeguata preparazione iniziale. Se la verifica, ove prevista, non è positiva, la struttura didattica competente può indicare specifici obblighi formativi aggiuntivi da soddisfare nel primo anno di corso. Tali obblighi formativi aggiuntivi possono essere assegnati anche agli studenti dei corsi di Laurea ad accesso programmato che siano stati ammessi ai corsi con una votazione inferiore ad una prefissata votazione minima. Allo scopo di favorire l’assolvimento degli obblighi formativi aggiuntivi, le strutture didattiche possono prevedere l’istituzione di attività formative integrative. Le attività formative propedeutiche ed integrative possono essere svolte anche in collaborazione con Istituti di Istruzione secondaria o con altri Enti Pubblici o privati, sulla base di apposite convenzioni approvate dal Senato Accademico.

Per essere ammessi ad un corso di Laurea Magistrale occorre essere in possesso della Laurea o del Diploma Universitario di durata triennale, ovvero di altro titolo conseguito all’estero, riconosciuto idoneo. Ai corsi a ciclo unico si accede con il Diploma di Scuola Secondaria Superiore. Per i corsi di Laurea Magistrale per i quali non sia previsto il numero programmato dalla normativa vigente in materia di accessi ai corsi universitari, occorre il possesso di requisiti curriculari definiti dai Regolamenti Didattici di corso di Laurea Magistrale e l’adeguatezza della personale preparazione. Lo studente deve possedere o dimostrare il possesso di un’adeguata preparazione personale, riguardante conoscenze di base definite dal Regolamento Didattico di corso. Il Regolamento Didattico di corso definisce le modalità di verifica dell’adeguatezza della preparazione iniziale da effettuarsi attraverso prove o altri strumenti di valutazione. Potrà non essere richiesta la verifica a coloro che abbiano conseguito la laurea con un voto non inferiore ad un minimo stabilito dal regolamento didattico stesso. Costituiscono requisiti curriculari il titolo di Laurea conseguito in determinate classi e le competenze e conoscenze che lo studente deve aver acquisito nel percorso formativo pregresso, espresse sotto forma di crediti riferiti a specifici settori scientifico-disciplinari. I requisiti curriculari devono essere determinati nel rispetto delle raccomandazioni contenute nelle linee guida approvate con il provvedimento ministeriale n. 386/2007. Viene consentita l’ammissione ad un corso di Laurea Magistrale con il solo possesso del Diploma di Scuola Secondaria Superiore, sempre che ciò sia esplicitamente previsto dai Decreti Ministeriali e comunque soltanto per i corsi di studio regolati da normative dell’Unione Europea che non richiedano, per tali corsi, titoli universitari di I livello, ovvero, fermo restando il periodo formativo iniziale comune di cui all’art. 11, comma 7 lettera a), del D.M. n. 270/2004, per i corsi di studio finalizzati all’accesso alle Professioni Legali. L’accesso ai corsi di Laurea e di Laurea Magistrale delle Professioni Sanitarie e ai corsi di Laurea Magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia è limitato a livello nazionale, ai sensi dell’art. 1 della Legge n. 264/1999. Il Consiglio di Amministrazione, sentito il Senato Accademico, su proposta delle strutture didattiche competenti, può deliberare la limitazione degli accessi a corsi di Laurea e di Laurea Magistrale individuati ai sensi dell’art. 2, comma 1 lettere a) e b), della predetta Legge n. 264/1999. L’Università, tenuto conto anche delle disposizioni impartite dal Ministero per i corsi di studio a programmazione nazionale, provvede ad indicare le modalità e il calendario delle prove di ammissione unitamente ai requisiti richiesti per la partecipazione in appositi Manifesti. Per i corsi di Laurea e Laurea Magistrale a programmazione nazionale si applicano le disposizioni annualmente emanate dal Ministero dell’Università e della Ricerca.

46

Art. 26 Calendario didattico

Il periodo ordinario per lo svolgimento delle attività didattiche, comprese lezioni, esercitazioni, seminari, attività di laboratorio e integrative è stabilito dal Senato Accademico, chiamato ad approvare il calendario dell’anno accademico. Attività di orientamento, propedeutiche, integrative, di preparazione e sostegno degli insegnamenti ufficiali, nonché corsi intensivi e attività speciali, possono svolgersi anche in altri periodi, purché sia così deliberato dalle strutture competenti, qualora lo abbia previsto il Senato Accademico.

Art. 27 Coordinamento delle attività didattiche

Le attività didattiche devono essere coordinate in termini di programmi di insegnamento, di organizzazione dei percorsi formativi, di utilizzazione delle risorse, di temporalizzazione delle attività dalla competente struttura didattica. Il coordinamento delle attività all’interno di un singolo corso di studio deve esser curato dagli organi del corso di studio stesso. L’organo collegiale prima dell’inizio dell’anno accademico definisce le proposte riguardanti la programmazione didattica e relativi Piani. Il coordinamento delle attività didattica compete alla stessa struttura, che provvede alla definizione della Programmazione didattica e all’approvazione dei relativi Piani sulla base delle proposte dei Consigli di corso di studio.

Art. 28 Forme didattiche

Le attività didattiche svolte dall’Università possono assumere tutte le forme consentite dalla normativa vigente e le forme didattiche di tipo sperimentale ritenute opportune dal singolo docente, nel rispetto dei vincoli definiti dagli ordinamenti didattici e dai regolamenti didattici dei corsi di studio. Possono essere previste attività didattiche in forme e fasce orarie differenziate per studenti in condizioni lavorative.

Art. 29 Insegnamenti

I corsi di insegnamento, anche articolati in moduli, devono essere organizzati dalle strutture didattiche competenti nel rispetto dei criteri e dei requisiti stabiliti dalla normativa vigente. Le strutture didattiche competenti individuano e coordinano le tipologie didattiche sulla base dei criteri stabiliti dal Regolamento Didattico del corso di studio.

Art. 30 Formazione a distanza

Le strutture didattiche possono avvalersi di strumenti di insegnamento a distanza, consistenti in diffusione di strumenti multimediali per lo studio individuale; gestione di attività didattiche interattive in rete; lezioni a distanza. L’insegnamento con mezzi multimediali svolto in aula è ammesso solo se è garantita la presenza nell’aula stessa di un tutore.

47

Art. 31 Modalità di svolgimento degli insegnamenti

Il carico didattico dei docenti in relazione allo svolgimento dei singoli corsi viene attribuito annualmente dai Consigli di Dipartimento o della Struttura didattica competente su proposta dei Consigli dei corsi di studio, se costituiti, nel rispetto della normativa vigente. I docenti sono tenuti a svolgere personalmente le lezioni e le attività formative loro affidate. Potranno invitare esperti per lezioni su argomenti specifici da svolgersi alla loro presenza. In caso di assenza, il docente può essere sostituito da un altro professore o da un ricercatore nel rispetto di quanto stabilito dal Regolamento di Dipartimento o della Struttura didattica competente. I docenti devono assicurare il ricevimento degli studenti con le modalità stabilite dai Regolamenti e dalle deliberazioni di Dipartimento o della Struttura didattica competente. Per ogni corso o modulo deve essere tenuto a cura del docente titolare un registro (cartaceo o informatizzato) delle attività didattiche svolte. In esso vengono annotati, volta per volta, gli argomenti delle lezioni, delle esercitazioni e dei seminari con la firma di chi ha svolto l’attività e comunque del docente titolare. Al termine dei corsi i docenti sono tenuti a consegnare al Direttore il registro di cui al comma precedente. I docenti sono tenuti a verificare le frequenze degli studenti nei casi in cui esse siano obbligatorie secondo le disposizioni contenute nei Regolamenti e negli ordinamenti didattici dei corsi di studio, le disposizioni legislative o regolamentari o le norme contrattuali il cui rispetto sia richiesto dagli enti finanziatori dei corsi e che siano state recepite dagli organi centrali di governo.

Art. 32 Insegnamenti accorpati

Quando corsi di Laurea presentino percorsi didattici in parte comuni l'insegnamento può essere impartito in un unico corso ufficiale a cui afferiscono tutti gli studenti dei corsi di Laurea interessati e a cui fa seguito una comune valutazione di profitto. L'accorpamento dei corsi è approvato dai Consigli delle strutture didattiche interessate.

Art. 33 Attribuzione di attività didattiche integrative, di orientamento e di tutorato

Lo svolgimento di attività didattiche integrative, di orientamento e di tutorato rientra nei compiti istituzionali dei docenti. Annualmente il Consiglio delle Strutture Didattiche approva il piano individuale di attività didattiche integrative, di orientamento e di tutorato, avendo cura che gli impegni siano equamente distribuiti tra tutti i professori e ricercatori.

Art. 34 Accertamento della preparazione degli studenti

L’accertamento della preparazione degli studenti avviene con i seguenti strumenti: a) prove di ammissione al corso di studi (si veda l’art. 25); b) prove di accertamento della preparazione iniziale; c) prove di autovalutazione; d) prove di conoscenza; e) prove di profitto; f) prove finali. A ciascuna di queste prove corrispondono altrettante procedure di accertamento.

48

I Regolamenti Didattici di Corso possono prevedere l’organizzazione di prove che abbiano il solo scopo di consentire allo studente di autovalutare il possesso delle conoscenze e delle abilità richieste per un proficuo svolgimento delle attività di studio e delle proprie vocazioni culturali e professionali. In tal caso ne specificano le modalità di svolgimento. Le prove di autovalutazione possono essere obbligatorie o facoltative. Esse non si concludono con l’attribuzione di debiti formativi. Le prove di conoscenza hanno la finalità di accertare il possesso di adeguati livelli di conoscenza su materie per le quali l’ordinamento didattico non prevede un insegnamento ufficiale e comportano l’attribuzione di un certo numero di crediti indispensabile per l’ammissione alla prova finale. I Regolamenti Didattici di Corso possono prevedere deroghe motivate alla norma generale di cui al precedente comma. L’accertamento del profitto individuale dello studente viene espresso, a seguito di opportune prove, di norma mediante una votazione in trentesimi, secondo quanto previsto dall’art. 11, comma settimo, lettera e), del D.M. n. 270/2004. Le prove di valutazione della preparazione degli studenti sono individuali e si distinguono in: a) prove di valutazione intermedia; b) esami di profitto. Le prove di valutazione intermedia, se presenti, rappresentano momenti di verifica del livello di preparazione raggiunto dallo studente in un segmento o in una parte modulare di un determinato insegnamento; non prevedono l’assegnazione di un voto né l’acquisizione di crediti. All’inizio del corso i docenti sono tenuti a comunicare agli studenti se è previsto il solo esame di profitto ovvero anche una serie di prove di valutazione intermedia.

Art. 35 Esami di profitto

Nel corso dell’anno accademico lo studente può sostenere tutti gli esami di profitto conclusivi relativi agli insegnamenti del proprio curriculum, e del proprio eventuale piano di studio individuale, nel rispetto delle propedeuticità e degli eventuali vincoli definiti dalla struttura didattica competente. Per essere ammesso agli esami di profitto, lo studente deve: a) essere in regola con l’iscrizione al corso di studio e con il pagamento della tassa di iscrizione e dei

contributi per i quali sia già trascorso il termine di scadenza, relativi all’anno accademico in cui gli esami svolgono;

b) aver preso iscrizione al corrispondente insegnamento; c) aver ottenuto l’attestazione di frequenza, ove richiesta. L’accertamento del profitto degli studenti è attuato sulla base di un calendario degli esami di profitto per i corsi di Laurea e di Laurea Magistrale, che deve prevedere una sessione di esami alla fine di ciascun periodo didattico, oltre alla sessione di recupero. Ogni sessione deve comprendere almeno due appelli, distanziati di norma non meno di quindici giorni l’uno dall’altro. La data di un appello di esame, di norma, non può essere anticipata e può essere posticipata solo per un grave e giustificato motivo. Ogni eventuale spostamento della data d’inizio dell’appello deve essere comunicato con la massima tempestività agli studenti. Il Regolamento delle Strutture Didattiche stabilisce i criteri per la predisposizione del calendario annuale delle prove di laurea e per la distribuzione degli appelli. Gli esami di profitto, o prove di valutazione finale sono preordinati all’accertamento della preparazione del candidato nella materia su cui vertono, e si svolgono secondo le modalità individuate dal docente all’inizio del corso, secondo criteri che ne garantiscono l’obiettività, la ragionevolezza e la pubblicità. Per gli insegnamenti articolati in moduli, gli ordinamenti didattici dei corsi prevedono un’unica prova di valutazione finale per più moduli e la relativa commissione esaminatrice deve necessariamente comprendere i docenti di tutti i moduli interessati. L'esito della prova, secondo quanto disposto dai Regolamenti dei corsi di studio, viene valutato in trentesimi o con un giudizio di approvazione o riprovazione. Nell’esame di profitto per il quale sia

49

prevista l’assegnazione di un voto conclusivo lo studente è approvato se consegue la votazione minima di 18/30. Ove egli consegua il voto massimo, può essere concessa la lode. Gli esami di profitto possono essere orali e/o scritti in relazione a quanto previsto dal Regolamento del corso di studio e alle determinazioni del Consiglio di corso di studio, ferme restando le attribuzioni specifiche dei professori ufficiali responsabili degli insegnamenti. Gli esami di profitto conclusivi se orali sono pubblici e pubblica è la comunicazione del voto finale. Lo studente può presentarsi ad un medesimo esame non oltre tre volte in un anno accademico. La presentazione all’appello deve essere in ogni caso registrata, anche se lo studente può ritirarsi dall’esame senza conseguenze per il suo curriculum personale valutabile al fine del conseguimento del titolo finale e da comunicare in caso di trasferimento ad altri corsi di studio sino alla proclamazione del risultato finale da parte della commissione d’esame, in caso di esame orale e per tutta la durata della prova se scritta. Per le valutazioni attraverso forme diverse dall’esame i Regolamenti Didattici dei corsi di studio individuano le modalità di svolgimento e i soggetti responsabili.

Art. 36 Commissione degli esami di profitto

Le Commissioni esaminatrici per gli esami di profitto dei corsi di Laurea sono nominate dai Direttori delle Strutture Didattiche. Sono composte di almeno due membri e sono presiedute dal professore ufficiale dell’insegnamento; nel caso di presenza in commissione di più professori ufficiali funge da presidente il professore più anziano in ruolo. E’ possibile operare per sottocommissioni. In caso di assenza o impedimento del Presidente, questi è sostituito da altro professore ufficiale (di ruolo nel caso di commissioni articolate in più sottocommissioni). I membri diversi dal presidente possono essere altri professori, ricercatori, cultori della materia. La verbalizzazione dell’esito dell’esame di profitto conclusivo è effettuata a cura del Presidente della commissione che la sottoscrive. Il Presidente della Commissione esaminatrice è responsabile dei relativi verbali. Lo studente ne prende atto sottoscrivendola a sua volta. L’eventuale mancata sottoscrizione da parte dello studente non pregiudica tuttavia la validità legale della verbalizzazione.

Art. 37 Riconoscimento crediti

L'Organo didattico competente delibera sul riconoscimento dei crediti nei casi di trasferimento da altro Ateneo, di passaggio ad altro corso di studio o di svolgimento di parti di attività formative presso il medesimo Ateneo o in altro Ateneo, italiano o straniero, anche attraverso l’adozione di un piano di studi individuale. La disciplina di dettaglio del riconoscimento dei crediti è contenuta nei Regolamenti Didattici dei corsi di studio e, per gli aspetti amministrativi, nel Regolamento per gli studenti.

Art. 38 Mobilità internazionale e riconoscimento dei periodi di studio effettuati all’estero

L’Università promuove azioni specifiche volte a migliorare il livello di internazionalizzazione dei percorsi formativi, anche attraverso l’inserimento strutturato, nei corsi di Laurea e di Laurea Magistrale, di periodi di studio all’estero, sulla base di rapporti convenzionali di scambio con Università presso le quali esista un sistema di crediti facilmente riconducibile al sistema ECTS.

50

Nella definizione dei progetti di attività formative da seguire all’estero e da sostituire ad alcune delle attività previste dal corso di studio di appartenenza, si avrà cura di perseguire non solo la ricerca degli stessi o di analoghi contenuti, altresì la piena coerenza con gli obiettivi formativi del corso di studio. Ulteriori disposizioni al riguardo sono stabilite nel Regolamento per gli studenti, ivi comprese quelle relative alle modalità di riconoscimento delle attività svolte.

Art. 39 Prova finale e conseguimento dei titoli di studio

Per conseguire la Laurea lo studente deve aver acquisito 180 crediti, comprensivi degli insegnamenti, delle altre attività formative e della prova finale, come definiti dall’ordinamento didattico, indipendentemente dal numero di anni di iscrizione all’Università. Per essere ammesso alla prova finale lo studente deve aver dimostrato la conoscenza di almeno una lingua dell’Unione Europea oltre che della lingua italiana - fatte salve le norme speciali per la tutela delle minoranze linguistiche. La conoscenza deve essere verificata secondo modalità stabilite nei Regolamenti Didattici dei singoli corsi di studio, con riferimento ai livelli richiesti per ogni lingua - e di elementi di informatica, secondo le modalità e per un numero di crediti definiti dai singoli ordinamenti didattici di corso. La prova finale per il corso di Laurea consiste in una discussione pubblica davanti ad una Commissione di docenti, finalizzata ad accertare il raggiungimento degli obiettivi formativi del corso di Laurea. I contenuti e i requisiti da soddisfare sono definiti dal Regolamento Didattico di corso di Laurea e dalle determinazioni della struttura didattica competente. Il numero di crediti ad essa attribuito deve essere commisurato al tempo effettivamente da impiegare per la sua preparazione. Per conseguire la Laurea Magistrale fatti salvi i corsi di studio a ciclo unico regolati da specifiche normative in materia di cui successivamente, lo studente, deve aver acquisito 120 crediti. Tali crediti sono comprensivi degli insegnamenti e delle altre attività formative come definiti dall’ordinamento didattico e dal Regolamento Didattico del corso di Laurea Magistrale, indipendentemente dal numero di anni di iscrizione all’Università. Per essere ammesso alla prova finale lo studente deve aver dimostrato la conoscenza di almeno una lingua dell’Unione Europea e di elementi di informatica, secondo le modalità e per un numero di crediti definiti dai singoli ordinamenti didattici di corso. La prova finale per il corso di Laurea Magistrale consiste nella presentazione di un elaborato originale – tesi di Laurea Magistrale - condotto sotto la guida di un relatore e discussa pubblicamente avanti ad una Commissione di docenti. I contenuti e i requisiti da soddisfare sono definiti dal Regolamento Didattico di corso e dalle determinazioni della struttura didattica competente. Per conseguire la Laurea Magistrale a ciclo unico, lo studente deve aver maturato 300 o 360 crediti, a seconda della durata del corso, indipendentemente dal numero di anni di iscrizione all’Università. Le prove finali per il conseguimento della Laurea e della Laurea Magistrale relative a ciascun anno accademico devono svolgersi entro il 30 aprile dell’anno accademico successivo; entro tale data possono essere sostenute dagli studenti iscritti all’anno accademico precedente senza necessità di iscrizione al successivo. Le strutture didattiche competenti determinano i termini e le modalità di presentazione della domanda di ammissione all’esame di Laurea, i contenuti e le caratteristiche della prova finale, i criteri di composizione delle commissioni d’esame, i criteri della loro valutazione e di quella dell'intero curriculum al fine della determinazione del voto finale. Le commissioni di Laurea e di Laurea Magistrale sono nominate dal Direttore del Dipartimento o della Struttura didattica competente e sono composte da almeno cinque e non più di undici membri. Di norma sono presiedute dal Direttore del Dipartimento o della Scuola. La Commissione è costituita dai relatori, dai professori ufficiali e dai ricercatori del Dipartimento. Possono essere invitati a partecipare ai lavori della commissione, senza diritto di voto, esperti, docenti e ricercatori non appartenenti al Dipartimento. La maggioranza dei membri è costituita da docenti dei

51

Dipartimenti. Le Commissioni dispongono di centodieci punti; il candidato per essere approvato deve conseguire almeno 66/110. Può essere concessa la lode all’unanimità, qualora il voto finale sia centodieci. La Commissione può anche riconoscere la menzione o la dignità di stampa, qualora il candidato abbia elaborato una tesi scritta. E' assicurata la pubblicità delle prove finali dei corsi di studio e della comunicazione del risultato finale. Il verbale dell’esame di Laurea o di Laurea Magistrale del singolo candidato è redatto dal Presidente e firmato da tutti i membri della Commissione partecipanti all’esame. Ulteriori eventuali disposizioni sul processo di verbalizzazione dell’esame sono approvate dal Senato Accademico. La Laurea e la Laurea Magistrale si conseguono al termine dei rispettivi corsi di studio. A coloro che conseguono la Laurea compete la qualifica accademica di Dottore. A coloro che conseguono la Laurea Magistrale la qualifica di Dottore Magistrale; la qualifica di Dottore Magistrale compete, altresì, a coloro i quali hanno conseguito la Laurea secondo gli ordinamenti didattici previgenti al D.M. n. 509/1999 e a coloro che hanno conseguito la Laurea Specialistica. Il titolo di studio riporta la denominazione del corso e la relativa classe di appartenenza.

Art. 40 Attività di orientamento e di tutorato

Al fine di rendere più motivata e consapevole la scelta degli studi universitari da parte degli studenti delle Scuole Secondarie, l’Università promuove attività di orientamento e di informazione della propria offerta formativa tramite il Settore competente che opera d’intesa con le strutture didattiche e i corsi di studio e le altre strutture dell’ateneo interessate, in collaborazione con le istituzioni scolastiche e altri enti e soggetti aventi le medesime finalità. Presso ogni corso di studio è attivato un servizio di tutorato. Sono finalità del tutorato, ai sensi della normativa in vigore, orientare e assistere gli studenti lungo tutto il corso degli studi, rendendoli attivamente partecipi del processo formativo e rimuovendo gli ostacoli ad una proficua frequenza ai corsi, anche attraverso iniziative rapportate alle necessità, alle attitudini ed alle esigenze dei singoli.

Art. 41 Valutazione della qualità delle attività svolte

L’Università provvede alla sistematica valutazione della qualità e dei risultati dell’attività didattica dei singoli corsi mediante: a) la rilevazione dei giudizi degli studenti sui singoli insegnamenti e sulle prestazioni didattiche dei

docenti; b) l’analisi dei risultati conseguiti dai singoli studenti in termini di crediti annualmente acquisiti; c) l’esame dei risultati complessivamente acquisiti ogni anno in termini di prove d’esame superate e di

titoli rilasciati; d) l’esame del grado di apprezzamento da parte del mondo del lavoro e delle professioni. Il Nucleo di Valutazione di Ateneo redige annualmente una relazione.

Art. 42 Comunicazione

L’Università adotta opportune modalità di informazione dei propri servizi didattici come strumento di orientamento e di tutorato degli studenti, di coinvolgimento dell’utenza e di trasparenza dei procedimenti, anche ai sensi di quanto previsto dall’art. 11, comma, settimo lettera n), del D.M. n. 270/2004.

52

Art. 43 Oggetto della comunicazione

La comunicazione d’Ateneo ha per oggetto i contenuti e le modalità di organizzazione dei servizi didattici e integrativi. In particolare l’Università provvede a dare tempestiva e puntuale informazione sui seguenti aspetti: a) i corsi attivati nell’Università; b) i calendari, gli orari e le sedi ove vengono svolte le attività di insegnamento, le altre attività formative e le prove di accertamento della preparazione e del profitto; c) i programmi degli insegnamenti e delle attività formative; d) i servizi complementari e integrativi; e) i responsabili delle varie attività.

Art. 44 Canali di comunicazione

Le informazioni possono essere fornite agli utenti mediante i seguenti canali: a) comunicazioni personali; b) comunicazioni scritte; c) comunicazioni a mezzo di pubblicazioni; d) comunicazioni mediante mezzi di comunicazione di massa; e) comunicazioni mediante strumenti telematici, privilegiando i siti internet di Ateneo e di Dipartimento e la posta elettronica mediante la casella personale attivata dall’Ateneo per ogni studente. Le comunicazioni a mezzo di pubblicazioni sono fornite anche attraverso la consultazione delle pubblicazioni a tal fine predisposte dall’Università e in particolare da: a) Manifesto degli studi; b) Guide dello studente.

Art. 45 Norme transitorie e finali

Il presente Regolamento viene approvato dal Senato Accademico e, espletati i necessari adempimenti, trasmesso al Ministero, con l’inserimento in Banca Dati, per l'approvazione ai sensi dell'art. 11, comma primo, della Legge n. 341/1990 e dell’art. 11 del D.M. n. 270/2004. Il Regolamento ed i suoi allegati sono modificabili con la medesima procedura. Il presente Regolamento entra in vigore nel giorno indicato nel Decreto Rettorale di emanazione. Il Regolamento si applica in ogni caso, per quanto di pertinenza, ai Corsi di studio istituiti o trasformati e attivati e disciplinati ai sensi del D.M. n. 270/2004 e dei successivi provvedimenti ministeriali relativi alle classi di corsi di studio. L’Ateneo assicura agli studenti già iscritti alla data di entrata in vigore del presente Regolamento Didattico la conclusione dei Corsi di Studio e il rilascio dei relativi titoli, secondo gli ordinamenti didattici previgenti. I Regolamenti Didattici delle Strutture Didattiche assicurano e disciplinano articolatamente la possibilità per gli studenti di cui al comma precedente di optare per l’iscrizione ai corsi di studio di nuova istituzione disciplinati dalle norme del presente Regolamento Didattico che vengono considerati direttamente sostitutivi dei Corsi di Laurea preesistenti cui sono iscritti. Le opzioni di cui al precedente comma concernenti l’iscrizione a corsi di studio considerati non direttamente sostitutivi dei corsi di Laurea preesistenti vengono considerate come richieste di passaggio di corso.

53

Gli studenti provenienti da altre sedi universitarie, qualora intendano trasferirsi a questa Università durante il periodo in cui essa sta adeguando il proprio ordinamento didattico alle nuove tabelle approvate con i Decreti Ministeriali di cui al precedente comma primo, possono essere ammessi ai corsi e continuare gli studi sulla base dell’ordinamento previgente solo se l’anno di corso a cui vengono ammessi sia compreso fra quelli che risultano ancora attivati in base all’ordinamento preesistente. Gli studi compiuti per conseguire i Diplomi Universitari in base ai previgenti ordinamenti didattici sono valutati in crediti e riconosciuti per il conseguimento delle Lauree previste dal presente Regolamento. La stessa norma si applica agli studi compiuti per conseguire i Diplomi delle Scuole dirette a fini speciali, istituite presso altre Università italiane, qualunque ne sia la durata. Con l’entrata in vigore del presente Regolamento, dei Regolamenti Didattici di corso di studio e degli ulteriori atti Regolamentari previsti dal presente Regolamento, cessano di avere efficacia le norme legislative e regolamentari con essi incompatibili, fatte salve le disposizioni legislative che recepiscono la normativa europea. Ulteriori disposizioni relative allo status giuridico di studente e alle qualifiche relative, agli atti di carriera e a specifici istituti in merito, sono previste dal Regolamento Studenti, al quale si rinvia. Delle disposizioni contenute nel presente Regolamento Didattico viene data ampia pubblicità mediante il sito web dell’Ateneo.

Art. 46 Strutture Didattiche istituite nell’Ateneo

I Corsi di studio si svolgono presso le seguenti Strutture Didattiche: - Dipartimento di Giurisprudenza, Scienze Politiche Economiche e Sociali; - Dipartimento di Scienze del Farmaco; - Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica; - Dipartimento di Studi per l’Economia e l’Impresa; - Dipartimento di Studi Umanistici - Scuola di Medicina

Dipartimento di Medicina Traslazionale Dipartimento di Scienze della Salute.

****************** 5. Accordi, Convenzioni, Centri

5.1. Approvazione accordo di partenariato – Fondazione Cariplo, Bandi 2012 2/2012/5.1 Ufficio Ricerca Scientifica e Relazioni Internazionali

Al Presidente del Senato Accademico

Si sottopone a codesto spettabile Senato l’accordo di partenariato da adottare per i progetti che verranno presentati dall’Ateneo, in qualità di soggetto capofila, in risposta ai Bandi 2012 della Fondazione Cariplo.

I termini e le procedure di richiesta dei contributi sono disciplinati dalla “Guida alla Presentazione Bandi 2012”, dalle “Regole per la rendicontazione dei progetti e per l’erogazione del contributo (Disciplinare)”, nonché dai bandi stessi e dalla “Policy della Fondazione in tema di Tutela della Proprietà Intellettuale”.

54

Per i progetti in partenariato la Fondazione richiede che venga formalizzata la relazione intercorrente fra i soggetti partner ai fini della realizzazione congiunta del progetto attraverso uno specifico “accordo di partenariato” volto a precisare: l’ambito, l’oggetto e la durata dell’accordo; gli impegni, anche di carattere finanziario ed economico, rispettivamente assunti dal capofila e da ogni singolo partner; i ruoli assegnati ai componenti dell’accordo.

Si chiede a codesto spettabile Senato Accademico di deliberare in merito.

OMISSIS

IL SENATO ACCADEMICO

PREMESSO che la Fondazione Cariplo ha pubblicato i testi dei Bandi 2012;

CONSIDERATO che i termini e le procedure di richiesta dei contributi sono disciplinati dalla “Guida alla Presentazione Bandi 2012”, dalle “Regole per la rendicontazione dei progetti e per l’erogazione del contributo (Disciplinare)”, nonché dai bandi stessi e dalla “Policy della Fondazione in tema di Tutela della Proprietà Intellettuale”;

CONSIDERATO che per i progetti in partenariato la Fondazione richiede che, in caso di approvazione, venga formalizzata la relazione intercorrente fra i soggetti partner ai fini della realizzazione congiunta del progetto attraverso uno specifico “accordo di partenariato”;

CONSIDERATO che il suddetto accordo deve precisare: l’ambito, l’oggetto e la durata dell’accordo; gli impegni, anche di carattere finanziario ed economico, rispettivamente assunti dal capofila e da ogni singolo partner; i ruoli assegnati ai componenti dell’accordo;

VISTA la Legge n. 168 del 9/5/89;

VISTA la Legge n. 240 del 30/12/2010;

VISTO lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” emanato con D.R. Rep. 444 del 14/11/2011;

VISTO il Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità emanato con D.R. Rep. n. 166 del 26/03/2009;

con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità

DELIBERA

1) di approvare l'allegata bozza di accordo di partenariato per la presentazione, da parte dell’Ateneo in qualità di capofila, dei progetti in risposta ai Bandi 2012 della Fondazione Cariplo.

Accordo tra le parti per la realizzazione del Progetto di ricerca dal titolo….

TRA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DEL PIEMONTE ORIENTALE “AMEDEO AVOGADRO”, con sede in via Duomo 6 – 13100 Vercelli, C.F. 94021400026, rappresentata dal Rettore pro tempore Prof. Paolo

55

GARBARINO, nato a Canelli (AT), il 27/02/1954, in qualità di legale rappresentante, di seguito “CAPOFILA”

E UNIVERSITÀ …………………., con sede in ……………………, C.F. …………….., rappresentata dal Rettore, Prof. ………………., nato a …………. il …./…./19…, in qualità di legale rappresentante, di seguito “PARTNER 1”

E UNIVERSITÀ …………………., con sede in ……………………, C.F. …………….., rappresentata dal Rettore, Prof. ………………., nato a …………. il …./…./19…, in qualità di legale rappresentante, di seguito “PARTNER 2”

in seguito denominati collettivamente le «Parti»

PREMESSO

- che le Parti hanno presentato congiuntamente un Progetto di ricerca dal titolo “………………..” in risposta al bando 2012 della Fondazione Cariplo “………………………….”;

- che le Parti intendono regolare diritti e obblighi reciproci in riferimento alla realizzazione del Progetto in titolo, che costituisce parte integrante del presente atto (allegato 1);

TUTTO CIÒ PREMESSO SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE

Art. 1 (Oggetto) 1. Il presente accordo ha lo scopo di regolare i rapporti reciproci relativamente alla realizzazione e alla

gestione finanziaria del Progetto.

Art. 2 (Impegni delle Parti) 1. Ciascuna delle Parti esegue le prestazioni di propria competenza previste dal Progetto e/o

unanimemente concordate in totale autonomia gestionale, fiscale ed operativa, con personale responsabilità in ordine alla perfetta esecuzione dei compiti a ciascuno affidati. Le Parti rispondono finanziariamente nei limiti della propria quota di budget.

2. Le Parti si impegnano inoltre sin da ora a fornire il più ampio quadro di reciproca collaborazione per la realizzazione dell’intervento, svolgendo la parte di progetto affidata, nel rispetto della “Guida alla Presentazione Bandi 2012”, delle “Regole per la rendicontazione dei progetti e per l’erogazione del contributo (Disciplinare)” e della “Policy della Fondazione in tema di Tutela della Proprietà Intellettuale” della Fondazione Cariplo.

3. Per la realizzazione del Progetto le Parti individuano, quali responsabili scientifici: - per l’Università del Piemonte Orientale: Prof.……………………, Dipartimento di

……………………………………..; - per l’Università di …………………….: Prof. ……………………….., Dipartimento di

………………………………..; - per l’Università di …………………….: Prof. ……………………….., Dipartimento di

………………………………...

Art. 3 (Doveri del capofila) 1. Il capofila si impegna a svolgere qualsiasi attività occorrente per la migliore redazione di tutti gli atti

necessari al perfezionamento della concessione del finanziamento con l’ente finanziatore ed assume la responsabilità del coordinamento generale del Progetto e dei rapporti con l’ente finanziatore anche a nome dei partner.

2. In particolare esso assume: a. la responsabilità dell’organizzazione delle attività connesse al Progetto;

56

b. il coordinamento amministrativo del Progetto; c. la responsabilità e il coordinamento della rendicontazione (finanziaria e non) delle attività

finanziate secondo le modalità e scadenze indicate dall’ente finanziatore; d. la gestione dei rapporti finanziari con l’ente finanziatore provvedendo ad incassare le quote di

finanziamento e a trasferire ai partner gli importi dovuti. 3. Il capofila assume nei confronti dell’ente finanziatore la responsabilità per il corretto e tempestivo

svolgimento dei compiti di cui ai precedenti commi 1 e 2, sempre che i partner adempiano alle attività preordinate allo svolgimento di tali compiti nei termini indicati dal capofila.

Art. 4 (Doveri del partner) 1. Il partner assume nei confronti dell’ente finanziatore, per il tramite del capofila, la responsabilità per

la corretta e tempestiva esecuzione dei compiti previsti dal Progetto a suo carico: le modalità circa la realizzazione del Progetto sono affidate al partner secondo quanto indicato nel Progetto.

2. Il partner è tenuto inoltre alla elaborazione della rendicontazione di tutti i costi relativi alle attività ad esso affidate nel rispetto della normativa vigente, delle procedure stabilite dall’ente finanziatore, nonché alla predisposizione, relativamente alle proprie attività, della documentazione necessaria alla dimostrazione dello svolgimento del Progetto, compresa la relazione finale.

Art. 5 (Ripartizione del finanziamento) 1. Il costo totale del progetto è pari a € ………………, ripartito tra le Parti come riportato nella

seguente tabella:

Enti

partecipanti

Contributo richiesto alla Fondazione

Cofinanziamento (specificare)

Totale costo

progetto

A B A+B+C

Università del Piemonte Orientale

nome Partner 1

nome Partner 2

......

......

TOTALE

57

2. Nel caso in cui l’ente finanziatore conceda un contributo inferiore a quello richiesto le parti concorderanno le opportune modifiche alla ripartizione del finanziamento.

Art. 6 (Flussi finanziari) 1. In relazione al contributo concesso dall’ente finanziatore, i contributi spettanti alle singole Parti,

previsti negli importi massimi all’art. 4 del presente Atto, sono versati dal capofila ai partner entro trenta giorni dal ricevimento da parte dell’ente finanziatore.

Art. 7 (Controllo e ripartizione delle spese) 1. Le Parti sono tenute al rispetto delle procedure definite dall’ente finanziatore per quanto riguarda

l'effettuazione ed il controllo delle spese sostenute nell'ambito del Progetto. 2. Ciascuna delle Parti è comunque responsabile delle spese effettuate per l'esecuzione delle attività;

eventuali spese ritenute non eleggibili in fase di rendicontazione sono a carico dalla parte che le ha sostenute.

Art. 8 (Sicurezza) 1. Ciascuna parte provvederà alle coperture assicurative di legge del proprio personale che, in virtù della

presente convenzione, verrà chiamato a frequentare le sedi di esecuzione delle attività. 2. In caso di infortunio, la parte ospitante è tenuta ad informare la struttura/ente di provenienza e a

trasmetterle la relativa documentazione nel più breve tempo possibile per permettere di assolvere gli adempimenti previsti dalla normativa vigente (denuncia di infortunio Inail, etc).

3. Il personale delle Parti coinvolto nel progetto è tenuto ad uniformarsi ai regolamenti disciplinari e di sicurezza in vigore nelle sedi di esecuzione delle attività attinenti alla presente convenzione, nel rispetto reciproco della normativa per la sicurezza dei lavoratori di cui al D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81, osservando in particolare gli obblighi di cui all'art. 20 del Decreto citato, nonché le disposizioni del responsabile del servizio di prevenzione e protezione.

4. Il personale delle Parti coinvolto nel progetto, compresi eventuali collaboratori esterni degli stessi comunque designati, sarà tenuto, prima dell’accesso nei luoghi di pertinenza delle parti, sedi di espletamento delle attività, ad acquisire le informazioni riguardanti le misure di sicurezza, prevenzione, protezione e salute, rilasciando all’uopo apposita dichiarazione.

5. Gli obblighi previsti dall’art. 26 del D.Lgs. 81/2008 e la disponibilità di dispositivi di protezione individuale (DPI), in relazione ai rischi specifici presenti nella struttura ospitante, sono attribuiti al soggetto di vertice della struttura ospitante.

6. Gli obblighi di informazione, formazione e predisposizione di tutte le misure di prevenzione e protezione necessarie, sono attribuiti al soggetto di vertice della struttura ospitante.

Art. 9 (Riservatezza) 1. Tutta la documentazione e le informazioni di carattere tecnico e metodologico, fornite da una delle Parti

ad un’altra devono essere considerate da quest'ultima di carattere confidenziale. Esse non possono essere utilizzate, per scopi diversi da quelli per i quali sono state fornite, senza una preventiva autorizzazione scritta di quella delle Parti che le ha fornite.

2. Ciascuna delle Parti ha cura di applicare le opportune misure per mantenere circoscritte le informazioni e le documentazioni ottenute.

Art. 10 (Proprietà dei risultati) 1. Le Parti si impegnano a concordare mediante apposito accordo il regime di proprietà, di utilizzo, di

diffusione e di pubblicazione dei risultati, brevettabili e non, derivanti dall’esecuzione del Progetto, fermo restando il rispetto delle policy della Fondazione Cariplo in tema di proprietà intellettuale.

Art. 11 (Efficacia)

58

____________________________________

_______________________________________

_______________________________________

 

1. Il presente atto entra in vigore alla data della sua firma e cessa ogni effetto alla data di estinzione di tutte le obbligazioni assunte dalle Parti nei confronti dell’ente finanziatore ovvero, successivamente alla verifica amministrativa-contabile effettuata da parte dell’ente finanziatore del rendiconto presentato, alla data dell’avvenuta erogazione del saldo finale.

2. In ogni caso, il presente atto ha effetto sin tanto che sussistano rapporti giuridici tra le Parti, e fra le Parti e l’ente finanziatore in relazione al Progetto.

3. Il presente atto cesserà di avere effetto nel caso in cui il progetto non ottenga l’approvazione da parte della Fondazione Cariplo.

Art. 12 (Foro competente) 1. Le Parti concordano di definire amichevolmente ogni controversia che possa nascere dalla

interpretazione ed esecuzione del presente accordo. Qualora non fosse possibile giungere ad una definizione conciliativa, le Parti concordano che inderogabilmente ed esclusivamente competente per ogni controversia inerente la validità, l’interpretazione, l’esecuzione e la risoluzione per inadempimento del presente accordo sarà il Tribunale di Torino.

.............., data......................

Per l’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DEL PIEMONTE ORIENTALE Prof. Paolo Garbarino

.............., data...................... Per il PARTNER 1 UNIVERSITÀ DI ……………………… Prof.

.............., data...................... Per il PARTNER 2 UNIVERSITÀ DI ……………………………………. Prof.

****************** 5.3 Programmi di Ricerca di Rilevante Interesse Nazionale” PRIN 2009 – Convenzione tra l’Università del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” e l’Università di Torino. 2/2012/5.3 Ufficio Ricerca Scientifica e Relazioni Internazionali

Al Presidente del Senato Accademico

Oggetto: “Programmi di Ricerca di Rilevante Interesse Nazionale” PRIN 2009 – Convenzione tra l’Università del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” e l’Università di Torino.

59

Su proposta del Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica si sottopone a codesto spettabile Senato Accademico la sottoscrizione di una convenzione con l’Università di Torino per la realizzazione del progetto n. 2009MBZ9Z_003 dal titolo Ossicarbonati e ossidi misti di terre rare come materiali host di ioni lantanidi otticamente attivi per applicazioni nel campo dell'optoelettronica, finanziato nell’ambito del bando PRIN 2009. Il responsabile di unità operativa del suddetto progetto, dott.ssa Enrica Gianotti, è stata trasferita dall’Università di Torino (Dipartimento di Chimica) all’Università del Piemonte Orientale (Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica) in data successiva all’approvazione del progetto da parte del Ministero. Il bando PRIN 2009 e le relative istruzioni operative prevedono, in caso di trasferimento di un responsabile di unità operativa, due possibilità:

1) il contributo ministeriale viene trasferito dall’Ateneo di origine all’Ateneo di destinazione; 2) il responsabile di unità viene sostituito.

Tuttavia il MIUR, contattato dagli uffici dell’Università di Torino, ritiene che l’unità operativa possa essere mantenuta presso il Dipartimento di Chimica dell’Università di Torino, senza sostituzione del responsabile, previo accordo tra gli Atenei formalizzato da apposita convenzione.

OMISSIS (La Dott.ssa Cristina COLOCCINI prende parte alla seduta alle ore 12:00)

OMISSIS (Il Dott. Francesco CELLERINO rientra alle ore 11:55)

OMISSIS (La Dott.ssa Cristina COLOCCINI lascia la seduta alle ore 12:10)

OMISSIS

****************** 6. Questioni relative al personale

6.1 Designazione componenti del Collegio di disciplina ex art. 19 dello Statuto 2/2012/6.1 Unità Operativa Legale

OMISSIS

Il PRESIDENTE propone di rinviare l’argomento alla seduta straordinaria prevista per lunedì 26 marzo, aggiungendo un secondo punto all’ordine del giorno. Il Senato concorda.

****************** 7.2 Approvazione della relazione annuale del Nucleo di Valutazione sullo stato della didattica nei

corsi di dottorato di ricerca e sulle procedure di valutazione utilizzate per la verifica dei requisiti di idoneità delle sedi. Anno accademico 2010-2011

2/2012/7.2 U.O. Rilevazioni Statistiche e Supporto Organi Sussidiari

Al Presidente del Senato Accademico

60

Si sottopone all’attenzione del Senato Accademico la presente proposta di delibera volta all’approvazione della relazione del Nucleo di Valutazione di Ateneo sui risultati dell’attività di valutazione dei requisiti di idoneità delle sedi dei corsi di dottorato di ricerca attivi nell’anno accademico 2010-2011. Si precisa che sulla base della nota ministeriale n. 2 del 9 gennaio 2012 le deliberazioni del Senato Accademico, contenenti le osservazioni alla relazione, dovranno essere trasmesse al Ministero.

OMISSIS

IL SENATO ACCADEMICO

VISTO il D.M. 30.04.1999, n. 224 recante “Regolamento in materia di dottorato di ricerca”; VISTO l’art. 3 del D.M. n. 270 del 22.10.2004, concernente l’autonomia didattica degli

Atenei; VISTO il Regolamento di Ateneo in Materia di dottorato di ricerca emanato con D.R. 60

del 01.02.2011; VISTO lo Statuto di Ateneo emanato con D.R. 444 del 14.11.2011; PRESO ATTO della nota ministeriale n. 2 del 2 gennaio 2012 sulle modalità e termini per la

presentazione della Relazione annuale del Nucleo; VISTA la relazione del Nucleo di Valutazione di Ateneo sullo stato della didattica nei corsi

di dottorato e la verifica dei requisiti di idoneità delle sedi; PRESO ATTO che la valutazione dei requisiti di idoneità delle sedi dei corsi di dottorato di ricerca è

stata svolta dal Nucleo di Valutazione ai sensi degli artt. 2 e 4 del Regolamento di Ateneo in materia di dottorato di ricerca;

con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità

DELIBERA

di approvare la relazione del Nucleo di Valutazione sui dottorati di ricerca attivi nell’anno accademico 2010-2011 e di concordare con il giudizio espresso dal Nucleo in merito alla sussistenza dei requisiti di idoneità delle sedi, alla attività didattica svolta, alle esperienze di ricerca condotte e all’adeguatezza delle strutture scientifiche a disposizione dei dottorandi.

****************** 8. Patrocini

8.1 Richiesta di patrocinio gratuito per il Progetto SISMeeting 2012, che si terrà a Novara nei giorni 10-11-12 e 13 maggio 2012

2/2012/8.1 Direzione Amministrativa

Al Presidente del Senato Accademico

Su proposta del Sig. Federico Sacco Botto, Incaricato Locale SISM (Segretariato Italiano Studenti in Medicina), si sottopone a codesto spettabile Senato Accademico la richiesta di patrocinio per il Progetto SISMeeting 2012, che si terrà a Novara nei giorni 10-11-12 e 13 maggio 2012.

61

L’evento consente di promuovere l’Ateneo come importante polo Universitario e rilanciare i programmi di Ricerca sul panorama nazionale.

Il meeting nazionale rappresenta un’occasione per mostrare il territorio a giovani studenti provenienti da tutta Italia, futuri medici e cittadini attivi e artefici del proprio futuro, attenti all’ambiente e alla salute del paziente.

OMISSIS

IL SENATO ACCADEMICO

PREMESSO che in data 29 febbraio 2012 è pervenuta, da parte del Sig. Federico Sacco Botto, Incaricato Locale SISM (Segretariato Italiano Studenti in Medicina), la richiesta di patrocinio gratuito per il Progetto SISMeeting 2012, che si terrà a Novara nei giorni 10-11-12 e 13 maggio 2012;

CONSIDERATO che l’evento consente di promuovere l’Ateneo come importante polo Universitario e rilanciare i programmi di Ricerca sul panorama nazionale;

CONSIDERATO che l’evento rappresenta un’occasione per mostrare il territorio a giovani studenti provenienti da tutta Italia, futuri medici e cittadini attivi e artefici del proprio futuro, attenti all’ambiente e alla salute del paziente;

CONSIDERATO il coinvolgimento dell’Ateneo con la presenza del Rettore Prof. Paolo Garbarino, il Prof. Francesco Della Corte, il Prof. Ilario Viano e la Prof.ssa Fabiola Sinigaglia;

CONSIDERATO l’interesse culturale e sociale dell’iniziativa proposta;

VISTO il “Regolamento per la concessione di patrocini a titolo gratuito e per l’erogazione di contributi per iniziative culturali” emanato con D.R. n. 26-2006 del 13/1/2006

con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità

DELIBERA

di concedere il patrocinio gratuito per il Progetto SISMeeting 2012, che si terrà a Novara nei giorni 10­11-12 e 13 maggio 2012.

SCHEDA DI INIZIATIVA PER CUI È RICHIESTA LA PARTECIPAZIONE DELL’ATENEO

Tipologia dell’iniziativa convegno laboratorio

congresso seminario premio altro

Livello dell’iniziativa internazionale nazionale locale

62

Titolo dell’iniziativa Progetto SISMeeting 2012

Richiesta pervenuta 29 febbraio 2012

Facoltà / Dipartimento proponente

Ente esterno proponente SISM (Segretariato Italiano Studenti in Medicina), Sede Locale di Novara – Sig. Federico Sacco Botto

Referente Prof. Paolo Garbarino

Docenti coinvolti nell’iniziativa Il Rettore - Prof. Paolo Garbarino, il Prof. Francesco Della Corte, il Prof. Ilario Viano e la Prof.ssa Fabiola Sinigaglia

Richiesta patrocinio contributo

compartecipazione

Quantificazione economica

Periodo di svolgimento dell’iniziativa

10-11-12-13 Maggio 2012

Luogo di svolgimento dell’iniziativa

Novara

Breve descrizione dell’iniziativa L’evento consente di promuovere l’Ateneo come importante polo Universitario e rilanciare i programmi di Ricerca sul panorama nazionale

Pregressi

Proposta in S.A. 5 marzo 2012

******************* 9. Varie ed eventuali

9.1 OMISSIS

9.2 OMISSIS

****************** Il Presidente alle ore 12:25, esaurito l’esame degli argomenti all’ordine del giorno, dichiara

sciolta la seduta.

63

IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO - SEGRETARIO IL RETTORE-PRESIDENTE (Dott. Pasquale MASTRODOMENICO) (Prof. Paolo GARBARINO)

64