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3° CORSO PER TECNICI NAZIONALI DELLA FIT CON VALORE DI ALLENATORE DI QUARTO LIVELLO EUROPEO CONI - FIT Anno 2005/2006
PROJECT WORK VALUTAZIONE DELLE CARATTERISTICHE CONDIZIONALI IN ATLETI NAZIONALI GIOVANILI DI TENNIS – CATEGORIE MASCHILI E FEMMINILI UNDER 12 -14 E 16 ANNI
Autori: Giuseppe CARNOVALE Giovanni PAOLISSO Gianluca ROSSI Tutor: Dott. Antonio GIANFELICI Roma, 7-8 novembre 2006
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Indice
Introduzione pag. 4 1-Il problema e il quadro di riferimento pag. 7 2-Il sistema delle competizioni giovanili nel tennis pag. 14 3-Le fasi dell’allenamento giovanile pag. 20 4-Strategia generale dell’allenamento del tennista dai 10 ai 16 anni con particolare riferimento allo sviluppo della tecnica. pag. 23 4-1 La tappa dai 10 ai 12 anni pag. 26 4-2 La tappa dai 12 ai 14 anni pag. 27 4-3 La tappa dai 14 ai 16 anni pag. 28 5- L’allenamento di condizione nei giovani pag 29 5-1 La velocità pag 30 5-2 La forza pag.31 5-3 La resistenza pag. 33 5-4 La mobilità articolare pag. 35 6- La capacità fisica del giocatore di tennis pag. 36 7- La ricerca pag 38 8- I test motori pag. 40 9-Il controllo della forza pag.42 10-Il controllo della resistenza aerobica pag. 51 11- Il controllo della mobilità articolare pag. 55
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12-La descrizione dei test pag. 56 12-1 Squat jump pag.78 12-2 Il counter movement jump pag. 60 12-3 Test Bosco-Vittori pag. 62 12-4 Salto quadruplo pag. 64 12-5 Corsa veloce su 20 mt pag. 66 12-6 Test a navetta pag. 68 12-7 Lancio della palla zavorrata all’indietro. pag. 70 12-8 Mobilità articolare-Flessione del tronco in avanti pag. 72 12-9 Test di Cooper pag. 73 13 Risultati e discussione pag. 74 14- Conclusione pag. 91 16- Tabelle pag.93 17-Bibliografia pag. 124
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Introduzione
Nella pratica sportiva, sia di tipo agonistico, a qualsiasi livello,
che di genere amatoriale-ricreativa, il principale obbiettivo è il
miglioramento della prestazione fisica. Tale miglioramento è da
intendersi come incremento delle capacità prestative agonistiche nel
caso degli atleti e come miglioramento della condizione generale e
raggiungimento di un ottimale stato di benessere psico-fisico nel
caso di praticanti amatoriali, ma in ambedue i casi tale processo
passa primariamente attraverso la pratica di un allenamento idoneo e
controllato.
Proprio la non corretta programmazione dell’allenamento
rappresenta nella gran maggioranza dei casi l’aspetto di più difficile
soluzione e la causa primaria dei mancati miglioramenti, è infatti
assai difficile per soggetti non esperti o non supportati da uno staff
completo ( allenatore, preparatore atletico, medico, fisiologo,) ottenere
ottimali condizionamenti fisici dalla pratica sportiva.
Il presupposto basilare per stilare un programma di allenamento
è infatti la individualizzazione del carico di allenamento, sia nella
fase iniziale che durante lo svolgersi dello stesso. Si tratta in altri
termini di conoscere le caratteristiche fisiche di base del soggetto e
quindi, sulla base di queste, elaborare un piano di lavoro
personalizzato. I successivi controlli permetteranno poi di modulare la
progressione dell’allenamento in funzione dell’entità dei
miglioramenti. Questo supporto scientifico all’allenamento viene
fornito agli allenatori attraverso i test di valutazione funzionale.
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La valutazione della preparazione fisica degli atleti è una delle
componenti del “controllo complesso” della pratica sportiva ed ha lo
scopo di valutare alcuni parametri che caratterizzano lo stato dei
sistemi metabolici, ovvero la funzione degli apparati cardiovascolare
e respiratorio, quello neuro-muscolare ( ad esempio nelle varie
componenti della forza: forza veloce, forza elastica, velocità della
locomozione, mobilità articolare, ecc).
La valutazione dei fattori condizionali prende in considerazione
le caratteristiche che emergono dal modello funzionale dell’attività
sportiva. Sulla base del modello funzionale, vengono quindi
individuati i test più appropriati per il monitoraggio a breve e lungo
termine delle modificazioni dell’allenamento.
La scelta dei test, nonché l’interpretazione e l’analisi dei dati
ottenuti deve poi tener conto dell’età, del sesso, del livello di
prestazione e degli altri parametri che compongono il nostro atleta.
Sulla base di quanto detto, sono stati identificati alcuni test, ai
quali sottoporre gli atleti ed i risultati di questo lavoro sono
riportati in questo elaborato.
La particolarità di questo elaborato è data dalla rilevanza dei
dati riportati, in quanto si è potuto sottoporre ai test i migliori
giocatori di livello internazionale, sia maschile che femminile, che
hanno partecipato a selezioni delle relative Rappresentative Nazionali
under 12-14-16 della Federazione Italiana Tennis.
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La nostra speranza è che i dati raccolti non rappresentino
esclusivamente un elenco di numeri ma bensì lo stimolo affinché
preparatori, maestri, tecnici e tutti quelli che vivono lo sport
quotidianamente sul campo possano avere dei punti di confronto.
Essi potrebbero altresì tornare utili nell’identificazione di un modello
funzionale giovanile, utile nell’allenamento quotidiano quanto nella
più complessa ricerca del talento sportivo.
Pur consapevoli che un campione non è fatto solo di muscoli,
e che molte altre capacità, non ultime la destrezza, l’abilità tecnica,
l’anticipazione ideomotoria, sono indispensabili per farlo emergere
poi nel quadro sportivo mondiale ci auguriamo che il nostro lavoro
sia comunque di ausilio a tutti.
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Il problema e il quadro di riferimento
I dati sulle caratteristiche funzionali dei giocatori di tennis,
sia di livello professionistico che quello giovanile elevato, nella
letteratura internazionale sono in genere assai limitati.
Un motivo, tra i tanti, è quello che, spesso, alla valutazione
funzionale viene conferito un ruolo marginale in particolare per la
difficoltà di svolgere test che sembrano avere aspetti economici
rilevanti e talvolta non giustificati.
Il giocatore di tennis di livello elevato è un professionista
autonomo, che gestisce in proprio un’equipe, costituita in genere
dall’allenatore, dal fisioterapista e, raramente, dal preparatore fisico;
tutto ciò comporta costi elevati e sempre totalmente a proprio
carico.
Le Federazioni Internazionali, in generale, non partecipano alla
gestione dell’atleta, come, invece, avviene in altre discipline (ad
esempio l’atletica leggera) che hanno un controllo centralizzato sulla
direzione dell’allenamento.
Risulta quindi difficile programmare test di valutazione e
monitorare la condizione atletica del giocatore e rilevarne le relative
richieste fisiologiche.
Un altro motivo rilevante è l’elevato numero di partecipazioni
a competizioni da parte di tennisti di livello elevato; la forte
pressione commerciale, la spinta dei mass media, sia televisione che
carta stampata, hanno fatto si che il numero dei tornei internazionali
importanti sia sempre più elevato e sia costantemente in aumento.
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Tutto ciò complica non poco una razionale pianificazione
dell’allenamento e, di conseguenza, rende impossibile il “controllo”
stesso dell’allenamento.
Nelle pagine successive viene riportato un esempio del
calendario di gara di un giocatore italiano di alto livello: come si
può ben notare il numero delle competizioni è di 32 tornei, giocati
nei diversi Continenti, con una durata complessiva di oltre otto mesi
di competizione. Tutto questo induce gli atleti ad avere scarsa
disponibilità a compiere ulteriori spostamenti per poter effettuare test
di valutazione in laboratorio, che peraltro non sono dislocati nelle
vicinanze delle zone di residenza. E ciò avviene anche quando
l’allenatore comprende in pieno l’importanza del monitoraggio delle
caratteristiche funzionali.
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CALENDARIO DI GARA 2004 Alto livello F. V. n32 settimane DATE TORNEI DATE TORNEI NOV 10 ALLENAMENTO GIUGNO 7 HALLE 17 ALLENAMENTO 14 ALLENAMENTO 24 ALLENAMENTO 21 WIMBLEDON DIC 1 ALLENAMENTO 28 ALLENAMENTO 8 ALLENAMENTO LUGLIO 5 BASTAD 15 ALLENAMENTO 12 STOCCARDA
22 ALLENAMENTO 19 UMAGO
29 ALLENAMENTO 26 TORONTO
GENN. 5 DOHA AGOS. 2 CINCINNATI
12 SYDNEY 9 ALLENAMENTO
19 MELBOURNE 16 OLIMPIADI 26 ALLENAMENTO 23 ALLENAMENTO
FEBB. 2 ALLENAMENTO 30 U.S.OPEN 9 VINA DEL MAR SETT. 6 ALLENAMENTO
16 BUENOS AIRES 13 BUCHAREST
23 BRASIL OPEN 20 COPPA DAVIS
MARZO 1 ACAPULCO 27 PALERMO
8 INDIAN WELLS OTT. 4 LIONE
15 ALLENAMENTO 11 MOSCA
22 MIAMI 18 MADRID
29 ALLENAMENTO 25 BASILEA
APRILE 5 COPPA DAVIS NOV 1 BERCY
12 ALLENAMENTO 8 VACANZA (TERME)
19 MONTECARLO 15 ALLENAMENTO
26 ALLENAMENTO 22 ALLENAMENTO MAGGIO 3 ROMA 29 ALLENAMENTO 10 AMBURGO DIC. 6 ALLENAMENTO 17 ST.POLTEN 13 ALLENAMENTO 24 ROLLAND GARROS 20 ALLENAMENTO 31 ALLENAMENTO 27 ALLENAMENTO
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Per quanto riguarda l’attività giovanile in Italia vi sono,
invece, diverse problematiche legate all’organizzazione delle società
sportive in cui si pratica il tennis.
Nel nostro Paese, a differenza, ad esempio, di quanto
avviene in altre nazioni, i circoli di tennis sono principalmente
associazioni finalizzate ad effettuare attività socializzanti e ricreative.
All’interno dei circoli, la pratica di questo sport a livello
giovanile è gestita dalle scuole tennis che hanno, soprattutto, finalità
commerciali più che di vero e proprio reclutamento con obiettivi
agonistici; di conseguenza, nella maggior parte dei casi, le società
stesse, non sono attrezzate in modo ottimale per poter realizzare
l’intero processo di allenamento in modo sistematico.
Per contro, la qualificazione di un giovane giocatore di
tennis verso l’elevato livello pone notevoli problematiche gestionali a
partire dalla partecipazione alle competizioni.
Nelle pagine seguenti, vi sono riportati i calendari di gara di
un giocatore e di una giocatrice under 16 Italiani di livello elevato;
appare evidente che essi prevedevano una partecipazione a ben 28
tornei nazionali ed internazionali, per una durata complessiva di
circa sette mesi di gara, con partite effettuate in ogni parte del
mondo; anche in questo caso abbiamo a che fare con un intero
anno di impegno nelle competizioni.
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Inoltre, rispetto al giocatore professionista, i giovani atleti
sono studenti e, di conseguenza, hanno la necessità di ritornare nella
sede di residenza per proseguire gli studi; anche in questo caso,
come per l’alto livello, recarsi periodicamente nei centri medico-
sportivi per effettuare prove di valutazione funzionale diventa
alquanto problematico.
Tenendo conto di tutto ciò, si è cercato di elaborare un
metodo di controllo piuttosto semplice, utilizzando per quanto
possibile test che potessero essere eseguiti sul campo da qualsiasi
preparatore fisico.
Allo scopo si sono utilizzati test motori che hanno le
seguenti caratteristiche:
a. possono essere eseguiti in poco tempo, richiedono pochi materiali
e le attrezzature sono facilmente trasportabili;
b. la valutazione, inoltre, può essere effettuata rapidamente senza
effettuare grandi calcoli, in parte possono essere adoperati anche
come mezzi di allenamento,
c. i dati ottenuti consentono di far riferimento ad una popolazione
omogenea per età, sesso e livello di prestazione.
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CALENDARIO DI GARA 2003 under 16 Maschile F. F. DATE TORNEI DATE TORNEI DIC 20 ALLENAMENTO LUGLIO 7 ALLENAMENTO 26 ALLENAMENTO 14 ALLENAMENTO GENN. 1 ALLENAMENTO 21 Campionati Euro U 16 6 ALLENAMENTO 28 Coppa Borotrà U16
13 ALLENAMENTO AGOS. 5 Coppa Borotra u 16 f
20 ALLENAMENTO 12 ALLENAMENTO
27 ALLENAMENTO 19 ALLENAMENTO
FEBB. 3 ALLENAMENTO 25 CANADA junior U 18
10 ASSUNCION U 18 SETT. 1 US OPEN JUNIOR
17 SANTIAGO U 18 8 ALLENAMENTO
24 MAR DEL PLATA U 18 15 Junior Davis CupEssen
MARZO 3 BANANA BOWL U 18 22 ALLENAMENTO
10 ALLENAMENTO 29 SAT italy 7 ITF 17 ALGERIA U 18 OTT. 6 SAT italy 7 ITF 24 ALLENAMENTO 13 SAT italy 7 ITF
APRILE 1 FUTURE ROMA ITF 20 SAT italy 7 ITF 7 CAP D'AIL U 18 27 ALLENAMENTO
14 FIRENZE U 18 NOV 3 ALLENAMENTO
21 BEAULIEU U 18 10 ALLENAMENTO
29 SALSOMAG. U 18 17 ALLENAMENTO
MAGGIO 5 FUT.valdengo ITF 24 ALLENAMENTO
12 SANTACROCE U 18 DIC. 1 EDDY HERR U 18
19 BONFIGLIO MI U 18 8 WINTER CUP U 18
26 ROLLAND GARROS JU 15 ORANGE BOWL U 18 22 VAC ANZA GIUGNO 2 ALLENAMENTO 29 VAC ANZA 9 AVVENIRE MI U 16 16 ALLENAMENTO 22 ROHEAMPTON U 18 30 WIMBLEDON U 18
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CALENDARIO DI GARA 2005 U 16 Femminile C.D. DATE TORNEI DATE TORNEI
OTT 4 CAST.ITF $10.000 11 ALLENAMENTO
11 SARD. ITF $10.000 18 ALLENAMENTO
18 SARD. ITF $10.000 25 SALSOMAGGIORE U18
25 ALLENAMENTO MAG. 2 PRATO U 18 NOV 1 ALLENAMENTO 9 SANTA CROCE U 18
8 ALLENAMENTO 16 BONFIGLIO U 18
15 ALLENAMENTO 23 ALLENAMENTO
22 ALLENAMENTO 30 ROLLAND GARROS J
DIC. 6 MIAMI U 18 GIUGNO 6 AVVENIRE U 16
12 Orang Bowl U18 13 ALLENAMENTO
20 ALLENAMENTO 20 ROEMPHTON U 18
27 ALLENAMENTO 27 WIMBLEDON J.
GEN 3 ALLENAMENTO LUGL. 4 CUNEO ITF $50.000
. 10 SALISBURGO U18 11 MONTERONI ITF $10.000
17 ALLENAMENTO 18 CAMUCCIA ITF $10.000
24 WINTER CUP U16 25 SUMMER CUP
31 ORTISEI ITF $75.000 AGO. 1 ALLENAMENTO
FEB: 7 CAPRIOLO ITF $25.000 8 RIMINI ITF $10.000
14 WINTER CUP U16 15 VACANZA
21 ALLENAMENTO 22 ALLENAMENTO
28 NORIMBERGA U 18 29 ALLENAMENTO
MARZO 7 ALLENAMENTO SETT. 5 MESTRE ITF $25.000
14 UMAGO U18 12 T. del Greco ITF $10.000
21 FIRENZE U 18 19 ALLENAMENTO
28 CAP D'AIL U 18 26 BIELLA ITF $ 50.000 APR. 4 ALLENAMENTO OTT. 3 Camp. It. A squadre
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Il sistema delle competizioni giovanili nel tennis
L’obiettivo principale di tutto il processo di preparazione di
un tennista è il conseguimento della sua massima prestazione, che
in questo sport si colloca da un lato nel raggiungimento di
posizioni di vertice nel Ranking del circuito A.T.P. a livello
maschile e W.T.A. in quello femminile, dall’altro a vittorie e
piazzamenti importanti nei tornei dello Slam, Master Series ecc.
Da questo scopo generale hanno origine gli obiettivi parziali
delle singole fasi del processo di allenamento a lunga scadenza.
L’allenamento giovanile, come parte integrante
dell’organizzazione pluriennale indirizzata a risultati di alto livello
deve certamente tener conto delle regolarità dello sviluppo biologico
dei giovani giocatori, ma anche da come si sviluppa la prestazione
nel tempo ciò presuppone il raggiungimento di particolari obiettivi
prestativi già in età giovanile (vedi Classifica ATP – media per età).
In questo sport, il sistema delle competizioni, per il
raggiungimento del livello futuro delle prestazioni elevate ha una
strategia complessa ( cfr. cap. Sistema delle competizioni giovanili e
del circuito professionistico nel tennis internazionale ).
Ciò porta i vari coach, ad avere diverse tendenze per quanto
riguarda la scelta del livello dei tornei con lo scopo di qualificare i
propri atleti e ciò vale, sia per le varie categorie giovanili sia per i
tornei del circuito professionistico.
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Età 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28
N° Atleti 27 44 52 54 55 55 55 55 55 55 46 33
Classifica media 511 406 271 173 99 77 51 38 47 55 64 74
N° 17 25 34 34 37 36 38 32 33 41 30 20 Atleti che
hanno
raggiunto la
classifica
media % 63 58 66 63 68 66 70 69 60 75 65 60
Nella tabella in alto vi è rappresentata una rilevazione effettuata su
55 giocatori d’elite maschi, che nel corso della loro carriera avevano
raggiunto fino alla 50° posizione nel ranking A.T.P. di fine anno a
partire dai 17 anni d’età.
Nella prima riga vi è rappresentata l’età dei giocatori. Nella seconda,
il numero di atleti che nelle varie età avevano acquisito punteggio ATP.
Nella terza, la classifica media raggiunta a fine anno dai giocatori.
Nella quarta riga, il numero di atleti che, rispetto ai 55 totali, avevano
raggiunto la classifica media.
Come è intuibile dalla tabella, i migliori risultati si ottengono
intorno ai 24 anni, pur tuttavia l’impegno di alcuni allenatori spinge i
giovani ad ottenere i risultati fin dalla prima età, anche a costo di una
specializzazione molto precoce.
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Quindi ci troviamo in situazioni in cui, per diverse strategie
di gara, alcuni allenatori ritengono superflua la partecipazione ai
tornei giovanili e indirizzano i loro atleti a competere direttamente
nei tornei che costituiscono il primo gradino del circuito
professionistico ( vedi nelle pagine successive un esempio di
calendario di gara di un giocatore under 16 italiano che effettua
prevalentemente competizioni per conseguire punteggio nel Ranking
A.T.P. ). Si arriva perfino a preferire la partecipazione del proprio
giocatore a tornei di categoria appena superiore per età: un
giocatore di buon livello nella categoria under 14 gareggia
prevalentemente nei tornei under 16.
Altri allenatori, ancora, effettuano attività di tipo misto: per
esempio, un atleta sedicenne di livello elevato compete sia nei
tornei riservati alla categoria under 18, che nei tornei di primo
livello di qualificazione al professionismo.(vedi pag. precedenti
calendari di gara di F.F. a livello maschile, di C.D. a livello
femminile).
Gli esempi contribuiscono alla dimostrazione che in questo
sport, per quel che riguarda il sistema delle competizioni in età
giovanile, e in maniera particolare nella categoria under 14 e 16, vi
sia una forte tendenza alla specializzazione, che si evidenzia per il
solo motivo di dover necessariamente affrontare giocatori più adulti
e che hanno, grazie alla loro potenza fisica, la possibilità di
imprimere al gioco un’intensità notevolmente più elevata di quella
prodotta nelle varie categorie Under.
E’ evidente, a questo punto, che i giovani atleti dovranno
possedere elevate capacità fisiche per compensare il “gap” della
differenza di età, e di conseguenza, sopportare incrementi rapidi del
carico anche nell’allenamento giovanile.
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TORNEI UNDER 18………………RANKING I.T.F. U.18
=============================================================
TORNEI UNDER 16………………RANKING E.TA. U.16
=============================================================
TORNEI UNDER 14…………...…RANKING E.TA. U.14
=============================================================
TORNEI UNDER 12
SISTEMA DELLE COMPETIZIONI GIOVANILI INTERNAZIONALI
MASCHILI E FEMMINILI DEL TENNIS INTERNAZIONALE
7°) TORNEI DELLO SLAM (I.T.F.)……RANKING A.T.P.
$ 6.000.000
=============================================================
6°) MASTER SERIES (A.T.P.)…………RANKING A.T.P.
$3.000.000
=============================================================
5°) TORNEI (A.T.P.)……………………..RANKING A.T.P.
$ 1.000.000
=============================================================
4°) TORNEI (A.T.P.)…………………….RANKING A.T.P.
da $ 300.000 a 600.000
=============================================================
3°) TORNEI CHALLANGER ( A.T.P.) …RANKING A.T.P
$ 25.000-50.000-75.000-100.000-145.000
=============================================================
2°) TORNEI FUTURES (I.T.F.)……….…RANKING A.T.P.
$ 10.000- 15.000
=============================================================
1°) TORNEI SATELLITE (I.T.F.)………RANKING A.T.P.
=============================================================
SISTEMA DELLE COMPETIZIONI INTERNAZIONALI MASCHILI
NEL CIRCUITO PROFESSIONISTICO
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Inoltre, l’esigenza di migliorare velocemente il livello delle
esperienze di gara dei giovani atleti spinge gli allenatori ad
aumentare la partecipazione ai tornei, in modo assai superiore di
quanto non lo fosse per le generazioni precedenti. Ciò rende
difficile se non impossibile una razionale pianificazione
dell’allenamento giovanile seguendo i principi abituali.
Concretamente, dal punto di vista pratico, sia l’allenamento
specifico della tecnica sia quello condizionale “di costruzione” deve
necessariamente essere completato durante i periodi di competizione,
con tutti i problemi che questa impostazione comporta.
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UNDER 16 Calendario Gara anno 2000 A.S. N° sett. 27 DATE TORNEI DATE TORNEI OTTOB 12 MAGGIO 1 ALLENAMENTO 19 ALLENAMENTO 8 ALLENAMENTO 26 ALLENAMENTO 15 ITF S.CROCE U. 18 NOVEM 2 ALLENAMENTO 22 FUTURES 9 ALLENAMENTO 29 ITF BONFIGLIO u 18
16 ALLENAMENTO GIUGNO 5 ALLENAMENTO
23 ALLENAMENTO 12 ETA UND 16 AVVENIRE
30 ALLENAMENTO 19 SATELLITE ITALIA
DICEMB 6 ALLENAMENTO 26 SATELLITE ITALIA
13 ALLENAMENTO LUGLIO 3 ALLENAMENTO
20 ALLENAMENTO 10 CAMP: EUR: UND 16
27 ALLENAMENTO 17 ALLENAMENTO
GENN 3 ALLENAMENTO 24 FUTURES TRANI 10 ALLENAMENTO 31 FUTURES
17 ALLENAMENTO AGOSTO 7 SATELLITE ALTO ADI.
24 ALLENAMENTO 14 SATELLITE ALTO ADI.
31 ALLENAMENTO 21 SATELLITE ALTO ADI.
FEBBR 7 ETA UNDER 16 FRA 28 SATELLITE ALTO ADI.
14 WINTER CUP SETT 4 ALLENAMENTO
21 WINTER CUP 11 Finale a squadre
28 ALLENAMENTO 18 ALLENAMENTO
MARZO 6 ALLENAMENTO 25 SATEL. PUGLIA
13 SATELLITE CROAZIA OTTOB 2 SATEL. PUGLIA
20 SATELLITE CROAZIA 9 SATEL. PUGLIA
27 ALLENAMENTO 16 SATEL. PUGLIA APRILE 3 ALLENAMENTO 23 ALLENAMENTO 10 ITF. UMAGO 30 ALLENAMENTO 17 SATELLITE CROAZIA NOVEM 6 ALLENAMENTO 24 SATELLITE CROAZIA 13 ALLENAMENTO 31 SATELLITE CROAZIA 20 ALLENAMENTO
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Le fasi dell’allenamento giovanile. L’allenamento giovanile sia di carattere tecnico-tattico sia
condizionale dovrebbe essere orientato verso il raggiungimento di
elevate prestazioni nell’età della massima capacità che in questo
sport si colloca fra i 21 e i 26 anni (cfr. figura classifica – media per
età). I valori relativi all’identificazione di questa età possono,
comunque, variare leggermente a seconda degli anni presi in
considerazione.
Solitamente un giocatore di alto livello inizia questo gioco
intorno ai sei anni e termina l’attività poco oltre i 30, la sua
carriera abbraccia, quindi, un periodo lunghissimo di oltre 24 anni.
L’allenamento controllato inizia all’incirca all’età di dieci
anni ed a partire da questa occorrono 10-12 anni di lavoro sistematico
per costruire un giocatore di alto livello.
Le varie tappe dell’intero decorso che si differenziano per
obiettivi, per contenuti e metodi impiegati ( anche se non esiste un
confine netto tra le tappe pluriennali di preparazione ) sono
strettamente collegate l’una all’altra, in successione ( vedi pagina
seguente schema dei livelli di allenamento e del sistema delle
competizioni dei giocatori di tennis di interesse nazionale ).
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Viceversa l’allenamento giovanile non indirizzato ad uno
scopo subordinato, cioè non orientato verso un’elevata prestazione,
ma inteso solo come un’astrazione pedagogica, si ripercuote
negativamente su tutti i sistemi, soprattutto quelli relativi all’età di
connessione ( categoria Juniores ); non vengono, quindi, sviluppati
quei livelli ( tecnici, tattici, funzionali ) che sono necessari per
passare al livello delle prestazioni elevate e che invece, con una
strategia e quindi con una formulazione chiara degli obiettivi, si
sarebbero potuti sviluppare progressivamente senza incontrare
eccessive difficoltà.
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Tornei dello slam Mantenimento all’alto livello Master series Tornei A.T.P. 29/30 anni Coppa Davis Olimpiadi ============================================= Tornei dello slam Allenamento di alto livello Master series Tornei A.T.P. 19-26/28 anni Coppa Davis Olimpiadi ============================================= Tornei Futures e Atp Allenamento di connessione Tornei dello Slam Jun. 17-18 anni R.Naz:Coppa Valerio Tornei Int. under 16-18 Specializzazione approfondita Tornei Satellite e Futures Allenamento di costruzione Camp europei under 16 14-16 anni R. Naz.Winter cup U 16 R. Naz.Coppa Borotrà ============================================= Tornei Int. U.14-16 Specializzazione iniziale Camp. Europei U. 14 Allenamento di costruzione R.Naz.Winter cup U14 12-14 anni Coppa del SOL ============================================= Inizio allenamenti dei progrediti Tornei Int. under 12 Allenamento di base R. Naz. Torneo delle Nazioni 10-12 anni ============================================= Allenamento principianti Mini tennis 5-10 anni Schema dei livelli di allenamento e del sistema delle competizioni dei giocatori di tennis di interesse nazionale
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Strategia generale dell’allenamento dei tennisti dai 10 ai 16 anni con particolare riferimento alla tecnica. Il tennis è un gioco tecnicamente complesso che
presuppone, da parte del giocatore, il possesso di una notevole
coordinazione motoria.
Durante una partita, la pallina viene colpita in condizione di
forte pressione temporale con tecniche differenti e ciò avviene sia
dalla parte destra sia sinistra del corpo, tanto nei colpi a rimbalzo
quanto nei colpi a volo. Inoltre ad un giocatore si richiede di
variare in maniera polivalente e imprevedibile, le abilità che
padroneggia.
La completa e assoluta padronanza della tecnica richiede una
quantità enorme di ripetizioni è questo il principale motivo per cui
questo sport viene iniziato in giovanissima età ( 4-6 anni ), molto
simile peraltro all’avviamento degli sport tecnico-compositori.
L’importanza dell’allenamento della tecnica deve essere
considerata sotto l’aspetto della sua azione integrativa. Infatti dal
livello di maestria della tecnica sportiva raggiunto dipende, in modo
molto elevato, la misura con la quale le capacità condizionali e
coordinative acquisite vengono trasformate nella prestazione
complessa di gara. Di conseguenza in ogni periodo formativo,
dall’allenamento infantile a quello di alto livello, a quello della
tecnica va attribuito un’importanza di “ordine superiore” ( Martin
1993).
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Nella pagina seguente sono riportati, gli obiettivi tattici da
raggiungere nel corso dell’allenamento a lungo termine, secondo la
Federazione Spagnola, come si può notare entro il 15° anno di età il
giocatore dovrebbe aver completato l’acquisizione delle abilità da
padroneggiare.
In generale la fascia di età che va dai 10 ai 16 anni
rappresenta un periodo di profonde trasformazioni nello sviluppo
psico-fisico dei ragazzi e delle ragazze che non ha uguali nella vita
da adulti. Mutamenti di proporzione come statura e peso, influenze
ormonali, provocano oscillazioni del ritmo di sviluppo della
prestazione sportiva ( Harre 1972 ).
Ci occuperemo, quindi, brevemente delle varie tappe che
costituiscono questo importante periodo in quanto non sempre gli
allenatori sono a conoscenza di certe nozioni fondamentali.
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Obiettivi tattici da raggiungere nel corso dell’allenamento a lungo termine
per la Federazione Tennis Spagnola.
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La tappa dai 10 ai 12 anni
Nella età compresa fra circa 10 e i 12 anni una scarsa crescita
della statura e della massa corporea ( 1,60 cm. e 50 kg. e 1,59 cm. e
47 kg. sono le misure relative a statura e peso medi nei giocatori di
tennis maschi e nelle giocatrici femmine under 12 italiani )
accompagnata dal miglioramento delle proporzioni e ad un
incremento della forza fanno si che, il giovane giocatore sia in
grado di controllare ad un livello molto elevato il proprio corpo, ciò
è dovuto anche alla rapida maturazione degli organi preposti
all’equilibrio e ai vari analizzatori che in questo periodo
raggiungono quasi i valori dell’adulto (Demeter 1981,).
E’ questa l’età della fanciullezza migliore per l’apprendimento
delle tecniche esecutive dei fondamentali individuali che
caratterizzano il gioco del tennis.
Purtroppo nella realtà italiana, e ciò accade spesso,
nonostante il volume elevato, in termini di tempo, dedicato
all’allenamento della tecnica, rispetto a quello condizionale, giocatori
che hanno raggiunti livelli di rendimento elevati o medio alti
presentano errori tecnici di base che tendono a limitare la
prestazione, ciò è dovuto, soprattutto, alla non corretta impostazione
tecnica in questa fascia d’età.
27
La tappa dai 12 ai 14 anni
La prima fase puberale inizia, per le femmine dall’11°/12°
fino al 13°/14°anno di età mentre per i maschi comincia tra il
12°/13° fino 14°/15° anno di età.
L’organismo dei giocatori e delle giocatrici si modifica
rispetto all’infanzia, inizia la maturazione sessuale che alimenta in
misura notevole l’instabilità ormonale.
Cambiano rapidamente anche le proporzioni; le lamine
epifisarie subiscono una serie di cambiamenti morfologici che
diminuiscono la loro portata meccanica, il forte aumento annuo sia
della statura sia del peso corporeo ( Alla fine della tappa under 14 i
giovani atleti raggiungono le seguenti misure: 12 cm di statura e 11
kg di peso in più rispetto al 12° anno nei valori medi dei giocatori
maschi, 6 cm di statura e 9 kg. di peso sono i valori medi delle
giocatrici femmine) provocano un notevole peggioramento del
rapporto peso–potenza producendo cosi una diminuzione delle
capacità coordinative, dal punto di vista didattico si dovrà comunque
necessariamente continuare, l’affinamento e il consolidamento della
tecnica già acquisita.
Per quanto riguarda lo sviluppo delle capacità condizionali la
prima fase puberale, è sicuramente l’età della maggiore allenabilità
di conseguenza anche l’allenamento fisico dovrà essere
adeguatamente modificato.
28
La tappa dai 14 ai 16 anni La seconda fase puberale inizia nelle femmine a 13/14 e
dura fino a 17/18 anni, mentre nei maschi inizia a 14/15 e dura
fino ai 18/19 anni essa rappresenta la fine del processo di sviluppo
ed è caratterizzata da una diminuzione di tutti i parametri di
crescita; alla fine del 16° anno la statura nei maschi raggiunge
circa il 98% di quella finale mentre nelle femmine raggiunge oltre
il 99%.
La crescita in lunghezza viene sostituita da un aumento in
larghezza per cui, si raggiunge un’armonizzazione delle proporzioni,
ciò consente un’ulteriore sviluppo delle capacità coordinative.
Questa tappa dopo quella relativa ai 10/12 anni rappresenta
un’ulteriore fase nella quale vi sono i presupposti più favorevoli per
migliorare e affinare la tecnica ad un livello più elevato.
In generale dal punto di vista dell’allenamento condizionale
valgono gli stessi principi di quello di alto livello ne differisce
tuttavia per la metodica riguardante soprattutto i carichi di lavoro,
sostanzialmente minori.
29
L’allenamento di condizione nei giovani Le capacità fisiche o di condizione come vengono
solitamente indicate rappresentano un presupposto determinante della
prestazione in numerosi sport, comprese quelle discipline in cui il
successo dipende in modo elevato dalla padronanza di complesse
abilità tecnico-tattiche come avviene ad esempio nel tennis.
Nella pratica e nella teoria di allenamento vengono
solitamente distinte le seguenti capacità, definite condizionali da una
cattiva traduzione dalle lingue est-europee. la forza, la resistenza, la
velocità, la mobilità articolare.
L’allenamento nei giovani atleti provoca un aumento molto
rapido della capacità di prestazione esso viene assolto con più
efficacia se si tiene conto che vi sono dei periodi in cui determinati
organi e sistemi organici dei bambini e dei giovani compiono un
“salto” abbastanza notevole nel loro sviluppo morfologico e nella
loro maturità funzionale aumentando cosi di molto la loro capacità
di rendimento.
Di conseguenza analizzeremo brevemente le cosiddette fasi
sensibili dello sviluppo delle capacità condizionali anche se non è
ancora stata dimostrata con sufficiente precisione l’esistenza di
queste “fasi critiche “nello sviluppo dell’uomo.
30
La velocità Nelle condizioni proprie dell’attività sportiva, l’atleta che lotta
contro la forza di gravità e quelle d’inerzia per superare un
complesso di opposizioni ( resistenze ) esterne e interne, nella
maggior parte dei casi si sforza di realizzare il più velocemente
possibile i compiti di movimento, cioè di risolvere più velocemente
possibile i problemi motori posti dall’attività che sta svolgendo. Per
cui la velocità d’esecuzione dei movimenti si dimostra la
caratteristica principale della maestria dell’atleta, e, di conseguenza,
il principale criterio dell’efficacia dell’allenamento, nel suo insieme
(Verchosanskij J. 1999).
La velocità è una capacità complessa che dovrebbe essere
classificata fra le capacità coordinative, ma per motivi di ordine
metodologico e di allenamento ( programmazione del carico ) viene
inclusa fra le capacità condizionali.
Essa è particolarmente pronunciata sotto forma di elevata
frequenza motoria soprattutto fra i 9 e gli 11 anni.
La capacità di eseguire movimenti veloci con tutto il
corpo o con singoli parti è notevolmente influenzata dallo sviluppo
della forza veloce che avviene durante la prima fase puberale dai 13
ai 15 anni.
Ciò vale soprattutto per i movimenti veloci eseguiti
contro resistenze esterne relativamente pesanti come ad esempio,
nell’accelerazione di partenza per recuperare una smorzata o un
pallonetto, nei salti per effettuare uno smash, ma anche in tutti i
tipi di tecniche che permettono di accelerare un attrezzo.
31
La forza La forza, nelle sue diverse modalità di espressione,
rappresenta una componente importante della capacità di prestazione
di un tennista.
In generale nel tennis prevalgono movimenti dinamici,
esplosivi, che richiedono una muscolatura piuttosto sviluppata, nella
pratica la forza veloce è la caratteristica fondamentale delle capacità
condizionali, nel periodo che va dai 6 ai 14 anni ( Tschiene 1985 ).
Essa viene definita come la capacità di esplicare una forza
con un’ intensità da elevata fino a massimale nel minor tempo
possibile mantenendo l’ampiezza dei movimenti ( Farfel ) e si
manifesta quando si tratta di accelerare in misura elevata il proprio
corpo, i suoi segmenti o attrezzi sportivi.
La forza veloce, nel suo sviluppo e nella sua applicazione, è
strettamente collegata alla velocità per cui viene catalogata fra
quelle capacità motorie complesse, come la forza di salto o di
lancio, in cui predominano la forza e la velocità di contrazione
delle fibre muscolari dovuto soprattutto ad una grande attivazione
nervosa. A ciò si aggiunge la capacità reattiva dei muscoli: cioè, la
loro reazione alla tensione precedente la contrazione, che provoca
una maggiore esplicazione della forza contro la resistenza esterna.
Nella fascia di età dai 10 ai 12 anni la maggior parte
dell’allenamento si presenta ancora prevalentemente sotto forma di
gioco tuttavia il programma di potenziamento generico si può
ampliare verso gli esercizi nei quali si deve superare il proprio peso
corporeo oppure nei quali si applicano pesi addizionali come ad
esempio nei lanci con palle zavorrate di lieve entità, (anche se la
forza di lancio compare relativamente più tardi 12-13 anni )
.
32
Nella fascia che va dai 12-13 fino ai 13-14 o 14-15
l’aumento improvviso dell’ormone testosterone, soprattutto nei
ragazzi, migliora molto la disponibilità all’allenamento della forza
che interessa sia gli arti inferiori che superiori.
Lo sviluppo della forza di salto nei test è molto elevato nei
ragazzi dai 14 ai 15 anni.
Nelle ragazze, invece, dai 9 ai 12 e dai 13 ai 14 anni
I ragazzi, quindi, raggiungono il massimo incremento della
forza a partire dai 13- 14 anni, il minore verso gli 11 anni. Le
ragazze invece hanno un incremento massimo della forza verso gli
11 anni per cui momentaneamente sono a volte più forti dei ragazzi
( Tschiene 1985 ).
Bisogna tuttavia tener conto che lo sviluppo della
maturazione sessuale gioca un ruolo importante nei valori dei test
piuttosto che l’età cronologica.
In queste età, inoltre, diventa basilare l’allenamento
integrativo della forza per compensare uno sviluppo unilaterale della
muscolatura di propulsione che diventa sempre più potente con
conseguente indebolimento dei gruppi muscolari antagonisti e
posturali.
A lungo termine questa situazione può provocare infortuni
di vario tipo che possono influenzare in modo drammatico la
carriera di un giocatore.
Dai 14-15 fino ai 16-17 o 17-18 il sistema scheletrico
comincia a stabilizzarsi, si possono riprendere in gran parte gli
esercizi e i metodi d’allenamento che vengono usati nell’allenamento
degli adulti tuttavia ad una intensità, ancora, non molto elevata.
33
La resistenza
La capacità aerobica
In età precedenti alla pubertà i bambini di entrambi i sessi
hanno una condizione circolatoria equilibrata: Non reagiscono
negativamente a dei carichi di resistenza aerobica, ma non
manifestano ancora degli effetti “vantaggiosi” dell’allenamento.
Nell’età puberale parallelamente alla statura e al peso si
manifesta un aumento della capacità aerobica con relativo
incremento del massimo consumo di Ossigeno per cui i giovani
sono particolarmente adatti a sforzi di resistenza aerobica sia dal
punto di vista cardiopolmonare, sia da un punto di vista metabolico
(Weineck 2001).
Tuttavia nell’ iniziare un ragazzo ad un allenamento di
resistenza vi possono essere problemi più che altro legata alla
motivazione dovuta alla monotonia che può sorgere in sforzi
prolungati di conseguenza la durata del carico, quindi, rimane
problematica fino ai 12 anni.
La capacità anaerobica
La capacità anaerobica e poco sviluppata nei bambini e
aumenta lentamente durante la crescita. Gli studi di Lehmann (1980)
dimostrano che nei bambini gli sforzi anaerobici provocano (in
dipendenza dell’aumento della concentrazione di lattato) un aumento
del tasso delle catecolamine (adrenalina e noradrenalina) di oltre 10
volte.
34
L’aumento elevato degli ormoni dello stress è considerato
non fisiologico e quindi non adeguato all’età. Inoltre, l’attività degli
enzimi glicolitici soprattutto dell’enzima fosfofruttochinasi, sono
minori nei bambini rispetto all’adulto e soltanto nel corso dello
sviluppo aumentano.
All’inizio della pubertà, lo sviluppo della capacità anaerobica
soprattutto, a causa dell’ aumento notevole del testosterone, subisce
un’accelerazione piuttosto marcata.
35
La mobilità articolare
La mobilità articolare è la capacità fisica che permette di
eseguire movimenti con un’elevata ampiezza degli arti e
dell’apparato di sostegno. Essa è legata in parte all’escursione delle
articolazioni e in parte alla capacità di allungamento dei muscoli,
dei tendini e dei legamenti.
A partire dai 10 anni la flessibilità della spalla, delle
articolazioni dell’anca e della colonna vertebrale aumentano ancora
nella misura nella quale viene esercitata ( Meinel 1976 ) il lavoro
più importante dovrebbe svolgersi in questo periodo, in quanto più
tardi l’allenamento difficilmente riuscirà ad incrementare ancora la
flessibilità ma soltanto a mantenere il livello raggiunto (Zaciorskij
1973).
Con la prima fase puberale la statura raggiunge velocemente
valori elevati in questa fase si nota un peggioramento della
flessibilità conseguentemente l’allenamento diventa piuttosto
importante.
36
La capacita fisica del giocatore di tennis.
Il tennis è un gioco complesso in cui le richieste fisiologiche
dipendono da più fattori e sono molto diversificate nel corso del
match.
E’ questo il motivo principale per cui i giocatori d’elite non
si segnalano per avere straordinari valori in nessuna delle capacità
fisiche che riguardano la prestazione (Gallozzi 1985 Aspetti
fisiologici del tennis maschile ).
Nel corso di un incontro i giocatori effettuano diverse
attività e l’intensità può variare in qualunque momento.
Ciò contraddistingue il tennis da altri sport, in cui si compie
un’attività di tipo continuo, sia ad alta che a moderata intensità,
come avviene, ad esempio, in alcune discipline dell’atletica leggera.
Di conseguenza le richieste fisiologiche sono più complesse
di quelle di molti sport individuali; in condizioni ottimali esse sono
strettamente collegate alla capacità fisica del giocatore, che può
essere suddivisa nelle seguenti componenti:
1) la capacità di sviluppare potenza elevata in una singola azione
di gioco: nel servizio, nella ribattuta, e, più in generale, nel
colpire la pallina con un’azione esplosiva.
2) La capacità di accelerazione: per raggiungere una smorzata o un
pallonetto, per effettuare bruschi cambi di direzione ecc.
3) La capacità di effettuare un lavoro fisico ad alta intensità
(come può avvenire durante una azione di gioco prolungata,
a volte, anche fino 60 sec.).
37
4) La capacità di effettuare un esercizio fisico di tipo prolungato e
intermittente ( la durata di un incontro può variare oltre le tre
ore per una partita che si conclude in tre set, oltre le sei ore
per un match su cinque set.).
Le caratteristiche funzionali per esprimere le capacità
condizionali sono rappresentate dalle proprietà dei muscoli e dal
sistema cardiovascolare attraverso la regolazione del sistema
nervoso.
Queste proprietà, che dipendono da fattori genetici, possono
essere migliorate attraverso l’allenamento.
La preparazione di condizione dovrebbe permettere ad un
giocatore di far fronte alle suddetta capacità fisica, in modo da
mantenere per tutta la durata dell’incontro le sue qualità tecniche .
Rimane tuttavia molto difficile determinare la combinazione
ottimale delle varie componenti della preparazione fisica; in ogni
caso l’allenamento dovrebbe basarsi sulla valutazione dello stato
prestativo dell’atleta.
La valutazione dei giocatori di tennis di alto livello, sia
assoluto sia giovanile, può fornire non solo parametri importanti
riguardanti le caratteristiche di prestazione che possiedono gli atleti
da un punto di vista funzionale,. ma può anche completare le
informazioni riguardanti le conoscenze fisiologiche del gioco in
generale.
A questo proposito l’analisi di un numero anche non molto
elevato di giocatori di livello internazionale può essere importante ,
in quanto ci si può aspettare che tutti i giocatori si siano adattati,
nel corso degli anni, alle richieste del gioco.
38
LA RICERCA
Dal 1997 al 2006, la Federazione Italiana Tennis ha effettuato
raduni (almeno due volte l’anno) di allenamento convocando 15 atleti
italiani, sia maschi che femmine, ritenuti i migliori al momento
della convocazione secondo i risultati ottenuti, per ciascun anno di
età a partire dagli 11 fino ai 16 anni.
I collegiali venivano svolti nel mese di Novembre e del
successivo Gennaio.- Durante il periodo collegiale, gli atleti
praticavano regolarmente sedute di allenamento tecnico accompagnate
da valutazioni sulle capacità condizionali. A tale scopo essi erano
sottoposti a test di valutazione motoria, come riportato più
dettagliatamente di seguito. L’obiettivo principale era quello di un
monitoraggio delle principali caratteristiche fisiche, secondo il
modello funzionale dello sport. Si voleva, inoltre, delineare un
modello funzionale tipico dell’attività giovanile utile anche nella
ricerca del talento.
In accordo con quanto presente nella Letteratura (Platonov,
1986), l’uso di modelli generalizzati è di massima efficacia proprio
nelle popolazioni sportive giovanili, bisogna, tuttavia, tenere di buon
conto, comunque, che il tennis è uno sport che presenta una notevole
variabilità interindividuale dei vari fattori che possono essere messe
in connessione con la prestazione, e per tanto risulta assai difficile
identificare un modello unico di riferimento.
39
La valutazione funzionale permette, attraverso la
somministrazione dei test e l’analisi dei risultati, un controllo di
tipo trasversale e di tipo longitudinale delle caratteristiche dei propri
atleti. La conoscenza delle caratteristiche del nostro giocatore ci
consentirà poi di poter elaborare programmi d’allenamento
individualizzati e diretti a potenziare le qualità che risultano meno
pronunciate. A tale scopo, l’organizzazione dell’allenamento, sia
tecnico che fisico, può contribuire al miglioramento delle
caratteristiche dell’atleta e proseguire nel miglioramento della
performance sportiva.
40
I test motori
Nella scelta dei test somministrati ha prevalso la buona
compliance da parte dei giovani tennisti. Pertanto il protocollo di
valutazione funzionale era costituito da tre distinte parti:
a. la prima ha studiato la potenza meccanica dei muscoli
estensori degli arti inferiori e il comportamento visco-elastico
degli stessi;
b. la seconda ha valutato attraverso alcuni test da campo la
potenza muscolare in esercizi di tipo balistico come i balzi, la
capacità di accelerazione con sprint su brevi distanze, la
capacità di forza esplosiva degli arti inferiori coordinati con
gli arti superiori attraverso lanci con palla zavorrata , la
mobilità articolare.
c. La terza infine ha valutato la potenza aerobica con test da
campo indiretto.
In particolare nella valutazione della forza esplosiva
degli arti inferiori è stata somministrata una batteria di test di salto,
secondo protocolli ripresi da Bosco: gli atleti sono stati quindi
sottoposti a : Test di salto con partenza da posizione di mezzo squat
(Squat jump- SJ).
Test di salto con contromovimento, a braccia bloccate (Conter
movement jump, CMJ).
Test Bosco -Vittori.
Per quanto riguarda i test di campo, sono state eseguiti i seguenti
esercizi:
Salto quadruplo con partenza da fermo.
Sprint su 20 mt.
41
Test a navetta (6x8m).
Lancio dorsale con palla zavorrata.
Test di mobilità articolare (rachide).
Test di Cooper, per la valutazione della potenza aerobica, con
metodo massimale, indiretto, da campo.
42
Il controllo della forza
La forza veloce ha un’importanza elevata in molti sport, per
cui il suo controllo, attraverso test adeguati,- rappresenta un’esigenza
fondamentale per la programmazione dell’allenamento.
Solitamente, soprattutto per quanto riguarda la valutazione da
campo , vengono utilizzati più test che misurano la forza veloce in
modo indiretto, rilevando, ad esempio, la lunghezza raggiunta in
una prova di salto o di lancio, l’altezza in una prova di salto
verticale o il tempo per percorrere una determinata distanza, di
conseguenza, viene scelto un esercizio test, come ad esempio lo
Squat-Jump con contromovimento, che può fornire delle indicazioni
attendibili sulle condizioni di forza degli arti inferiori che hanno
un’importanza decisiva in molte discipline.
A questo proposito è importante rilevare che la forza di salto
verticale e quella orizzontale vengano rilevate separatamente. Si
tratta, infatti, di due suddivisioni della forza veloce nelle quali, in
parte, vengono impegnati gruppi muscolari diversi, per cui anche il
loro allenamento deve essere impostato in modo diverso ( Weineck
1994 ).
43
Un transfert diretto della velocità, quindi, avviene solo tra
movimenti che si dimostrano simili dal punto di vista della
coordinazione:
un miglioramento della prestazione nello squat-
jump si riflette immediatamente, negli indici, del lancio del peso
(Weineck J.2001); cosi come si può riscontrare nella velocità di
esecuzione dei fondamentali individuali che costituiscono la tecnica
del tennis, nei quali è, soprattutto il movimento di piegamento e
distensione degli arti inferiori a imprimere alla racchetta
l’accelerazione finale ( Fig. 6-7-8 ).
44
45
47
48
Per cui, per concludere, dal punto di vista della pratica di
campo la forma di esercizio, sia per quel che riguarda i test
motori- sia per l’allenamento in generale, dovrebbe tenere conto
dell’unità funzionale delle catene muscolari che partecipano al
processo di produzione della forza nell’esercizio di gara e degli
angoli articolari, secondo i quali i gruppi muscolari di una catena
debbono realizzare la loro attività Fig.11 e 12 ( Martin D. 1997).
49
50
51
Il controllo della resistenza aerobica. Oltre alle espressioni fisiche di tipo neuro-muscolare, ( forza
veloce, elasticità, velocità, ecc.) è importante conoscere la capacità di
prestazione di resistenza del giocatore. Si rende necessaria, pertanto,
una valutazione delle capacità funzionali del sistema cardiovascolare,
con un metodo semplice che fornisca delle indicazioni reali sui
processi metabolici aerobici.
A tale scopo la misura della massima potenza aerobica
permette di conoscere il livello di fitness raggiunto e offre un
quadro complessivo della funzionalità dei sistemi cardiovascolari,
respiratorio e di trasporto e usi dell’ossigeno. La scelta di un test
indiretto per la misura del massimo consumo d’ossigeno (Vo2 max)
come il test di Cooper è stata operata per la facilità del test stesso
e per la familiarità che avevano gli atleti nell’eseguirlo, essendo tra
l’altro di uso frequente nella valutazione nei ragazzi dagli 11 ai 16
anni.
Tuttavia l’analisi dei risultati deve essere operata anche in
funzione del fatto che alcuni Autori (Apor, 1988) hanno dimostrato
che il consumo d’ossigeno rimane pressochè invariato in questa
fascia d’età, mentre i risultati del test (metri percorsi) migliorano
notevolmente.
Nella valutazione quindi delle capacità di resistenza, soprattutto
nell’evoluzione delle età dei bambini e dei giovani,
il rilevamento della prestazione nella corsa con il test di Cooper
rappresenta un mezzo appropriato.
In base alla distanza realizzata in 12 minuti su una pista di
atletica leggera di 400 metri, si può ricavare la capacità di
prestazione di resistenza dei giocatori.
52
La valutazione di questa capacità viene facilitata, inoltre,
dall’esistenza di tabelle normative per le diverse fasce di età e del
livello di prestazione.
53
Tabella di valutazione per la stima delle capacità di resistenza
nei ragazzi e nelle ragazze, attraverso la distanza raggiunta nel test
di Cooper ( da Grosser, Bruggeman, Zintl 1986, 129).
MASCHI Età (anni)
12 14
16
Condizione Distanza percorsa in metri
Eccellente
2850
2950
3050
Molto buona
2650
2750
2850
Buona
2250
2350
2450
Soddisfacente
1850
1950
2050
Scarsa
1250
1350
1450
Insufficiente
Alcuni metri in meno che scarsa
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FEMMINE Età (anni)
12 14
16
Condizione Distanza percorsa in metri
Eccellente
2650
2750
2850
Molto buona
2450
2550
2650
Buona
2050
2150
2250
Soddisfacente
1650
1750
1850
Scarsa
1250
1350
1450
Insufficiente
Alcuni metri in meno che scarsa
55
Il controllo della mobilità articolare
La mobilità articolare è una componente rilevante del processo
di allenamento; in linea generale , nel tennis, le viene spesso
attribuita scarsa importanza. La sua formazione, invece, influisce
positivamente sulla coordinazione dei movimenti, sullo sviluppo
della forza, della velocità, ecc.; viene ridotto, inoltre, in modo
significativo il pericolo d’infortuni.
Per la valutazione più comune della capacità di distensione
muscolare nelle regioni del tronco, del bacino e degli arti inferiori,
si applica il test della flessione del busto in avanti. Questo controllo
diventa piuttosto importante, in particolare, tra i 12 e i 16 anni, in
quanto il rachide tende a perdere mobilità durante la crescita.
In una ricerca effettuata dall’ ATP su giocatori di alto livello
si è potuto constatare che circa l’ 80% dei traumi nei tennisti è
localizzato alla colonna vertebrale.
56
La descrizione dei test Batteria dei test di salto SJ- CMJ-Bosco-Vittori Materiale: OptoJump
L’optojump è un sistema di rilevamento ottico che permette la
misurazione dei tempi di contatto e di volo, con una precisione
1/1000 sec., durante l’esecuzione di una serie di salti.
Il kit è composto da due sensori ottici ( barre strumentate di
dimensioni 100x4x3 cm. ) e da un Software per personal Computer
Ms-Dos IBM compatibile in grado di mostrare in tempo reale i
grafici corrispondenti ai singoli test.
57
Lo Squat jump
Il metodo di esecuzione dello Sj è mostrato nella ( Fig. 1 ).
In questa prova il giocatore deve effettuare un salto verticale
a piedi pari partendo dalla posizione di mezzo squat ( ginocchia
piegate a 90°). Con il busto eretto e tenendo le mani ai fianchi, il
giocatore deve eseguire la prova senza compiere contromovimenti
verso il basso.
Lo Squat Jump permette, attraverso l’elevazione raggiunta dal
giocatore, di valutare la forza esplosiva degli arti inferiori;
il valore di elevazione è, infatti, in rapporto diretto con la velocità
verticale del soggetto al momento dello stacco e tale velocità è
frutto dell’accelerazione che gli arti inferiori imprimono al centro di
gravità. ( Bosco 1992)
Se si standardizza l’angolo articolare di partenza del
movimento (ad esempio 90°) ne risulta che l’arco di movimento
lungo il quale la muscolatura esprime tensione è uguale per tutti i
soggetti, poiché lo stacco avviene con le ginocchia tese (180°); in
questo caso, l ’altezza di salto risulta proporzionale alle capacità di
esprimere tensione da parte della muscolatura. ( Gallozzi 1996)
Il test si basa sulla misura migliore dell’altezza di salto
raggiunta dal giocatore, in tre diverse prove.
Caratteristiche dello SJ
Qualità indagata: forza esplosiva, capacità di reclutamento nervoso,
espressione di una percentuale elevata di fibre veloci( FT).
Modalità di attivazione: lavoro concentrico. (positivo)
Relazione con il tennis: Capacità di accelerazione di partenza.
59
60
Il Counter Movement Jump (CMJ). ( Fig.2 )…. Il Counter Movement Jump rileva la capacità di riuso elastico
dei muscoli estensori degli arti inferiori.
In questa prova il giocatore in posizione eretta, con le mani
bloccate ai fianchi, deve effettuare un salto verticale, dopo
contromovimento verso il basso ( con piegamento delle ginocchia
fino a circa 90°).
Durante l’azione di piegamento il busto deve rimanere il più
eretto possibile, per evitare ogni possibile influenza sulla prestazione
degli arti inferiori.
La caduta deve essere effettuata con le gambe distese e sugli
avampiedi.
Il test si basa sulla misura migliore dell’altezza raggiunta dal
giocatore, in tre diverse prove, intervallate da qualche minuto di
recupero.
Caratteristiche dello CMJ:
Qualità indagata: Forza esplosiva, capacità di reclutamento nervoso,
espressione di percentuali elevate di FT, riuso di energia elastica
coordinazione intra ed inter muscolare
Modalità di attivazione: lavoro concentrico preceduto da attivazione
eccentrica (contromovimento)
Relazione con il tennis: ribattuta, capacità di decelerazione arresto
improvviso e cambio di direzione.
61
62
Test Bosco-Vittori . (Fig.3 ) .
Il test prevede la misurazione dei tempi di contatto e dei
tempi di volo di un atleta che compie una serie di salti consecutivi
( n°7 ) a piedi pari, cercando di raggiungere la massima elevazione
rimanendo al suolo il tempo più breve possibile.
Il giocatore, posto al di fuori della pedana, vi salta dentro per
eseguire una serie di salti verticali aiutandosi in modo coordinato
con le braccia, per migliorare la propria elevazione; ogni ricaduta
dovrà essere effettuata sull’avampiede mantenendo le gambe distese
con l’angolo al ginocchio più vicino a 180°.
In questa prova viene valutato sia il tempo di contatto che quello
di volo corrispondente al miglior salto ( quello caratterizzato dal
minor tempo di contatto e dal più elevato tempo di volo ) e
calcolata indirettamente la potenza muscolare attraverso
l’applicazione di una formula: W =(19,86x h) /tc, dove h sta per
altezza di salto e tc per tempo di contatto.
Qualità indagate: valutazione della componente reattivo-elastica
muscolare, riflesso miotattico.
Modalità di attivazione muscolare: contrazione concentrica
preceduta da contrazione eccentrica e relativo accumulo di energia
elastica; attivazione di ulteriori unità motorie per via riflessa: ( Bosco
1990 ).
63
64
Salto quadruplo ( Fig. 4)
Obiettivo: forza veloce degli arti inferiori
Luogo: pedana dei salti in estensione dell’atletica leggera.
Materiale doppio decametro
Posizione di partenza: gli arti inferiori sono divaricati sul piano
sagittale, con la punta del piede anteriore sulla linea di stacco,
quello posteriore appena dietro.
Esecuzione: da questa posizione il giocatore slanciando inizialmente
la gamba posteriore esegue tre balzi alternati, l’atterraggio avviene a
piedi pari sulla sabbia della buca di caduta.
Misurazione: vengono effettuati tre tentativi e registrata la
lunghezza del salto migliore cioè la distanza in cm. dell’impronta
dell’ultimo dei 4 salti dalla linea di stacco.
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66
Corsa veloce su 20 mt. ( Fig. 10 )
Obiettivo: forza veloce degli arti inferiori, capacità di accelerazione di partenza.
Luogo: Pista di atletica leggera.
Materiale: Sistema automatico di cronometraggio le fotocellule
vengono poste su dei supporti ad un’altezza dal suolo di 60
centimetri.
Descrizione del test.
Posizione di partenza: il giocatore si trova in piedi con le
gambe divaricate sul piano sagittale; il piede anteriore si trova a
70cm. di distanza dalla linea di partenza, quello posteriore appena
dietro.
Senza nessun segnale di partenza il giocatore corre più
velocemente possibile fino alla linea dei 20 metri.
Il cronometraggio inizia quando la gamba posta inizialmente
posteriormente attiva la fotocellula, passando sulla linea di partenza
( vedi fotogramma n.2 fig. 10) e termina nel momento in cui il
giocatore, passando sulla linea di arrivo dei 20 metri, attiva la
seconda fotocellula.
Vengono eseguite due prove, con recupero completo una dall’altra e
registrato il tempo migliore.
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Test a navetta ( Fig. 9 )
Obiettivo: forza veloce degli arti inferiori, capacità di accelerazione di partenza, e di decelerazione.
Materiale: cronometro collegato con fotocellule.
Superficie: non sdrucciolevole ( cemento), area 6x 8mt.
Le fotocellule vengono poste su dei supporti ad un’altezza dal
suolo di 60 centimetri e collocate nel modo seguente: la prima sulla
linea di partenza, la seconda, che viene attivata all’arrivo, 70
centimetri dietro la prima.
Descrizione del test.
Posizione di partenza: il giocatore si trova in piedi, con le
gambe divaricate sul piano sagittale; il piede anteriore viene posto a
70 cm. di distanza dalla linea di partenza, quello posteriore appena
dietro.
Al via, senza comando, (Fig.9/1) il giocatore corre più
velocemente possibile in avanti; giunto sulla linea degli otto metri,
la supera di misura con il piede destro senza toccarla, (fig 9/6),
quindi effettua un brusco cambio di direzione (fig 9/3), e invertendo
il senso di marcia corre nella direzione opposta, ritornando sulla
linea di partenza, la supera di misura con il piede sinistro (fig.9/4) e
compie un altro cambio di direzione.
Il giocatore effettua questo percorso per sei, volte percorrendo
una distanza complessiva di 48 metri e 70 centimetri. .
Vengono eseguite tre prove, con recupero completo una dall’altra e
registrato il tempo migliore.
69
70
Lancio della palla zavorrata all’ indietro. ( Fig. 5 ) Obiettivo: forza esplosiva degli arti inferiori coordinata con l’azione
degli arti superiori.
Materiale: Palla zavorrata.
Posizione di partenza: il giocatore si pone con i talloni dietro
la linea di lancio, gambe divaricate , dorso rivolto alla direzione del
lancio, braccia tese in alto , palla zavorrata nelle mani.
Fase di lancio: da questa posizione il giocatore piega le gambe
fino ad un angolo al ginocchio approssimativamente di 90° e porta,
contemporaneamente il pallone verso il basso, quindi, senza
soluzione di continuità distendendo le gambe, lancia la palla per
alto dietro.
Misurazione: vengono effettuati tre tentativi e registrata la registrata
la lunghezza del lancio migliore.
71
72
Mobilità articolare- flessione del tronco in avanti.
Obiettivo: mobilità della colonna vertebrale. ( flessibilità dei muscoli
ischio-crurali)
Materiale: panchetta con una taratura in centimetri negativa e
positiva.
Descrizione: il giocatore si pone nella stazione seduta, con i
piedi ( senza scarpe ) completamente aderenti alla panca, gli arti
inferiori distesi; successivamente l’atleta flette lentamente in avanti
il tronco e con le braccia tese davanti, passando sopra il metro,
raggiunge con le mani la massima misura possibile, rimanendo nella
posizione per 2 secondi.
Misurazione
Viene rilevata la misura ottenuta con la punta del dito medio delle
mani. (cm.)
La misura è negativa se non viene raggiunta la punta dei piedi,
positiva in caso contrario.
Vengono effettuate tre prove e scelta la migliore.
73
Test di Cooper Obiettivo: Potenza aerobica Materiale: cronometro, pista d’atletica. Il test di Cooper viene realizzato su una pista di atletica leggera di
400 m. Si valuta la distanza percorsa alla massima velocità
possibile per 12 minuti. Non sono da stimolare le accelerazioni
finali, ma è necessaria un po’ di esperienza affinchè l’atleta “senta”
la velocità da mantenere per 12 minuti.
74
RISULTATI E DISCUSSIONE Tutto il mondo della scienza dello sport condivide
sostanzialmente l’idea di misurare la forza esplosiva degli arti
inferiori mediante la somministrazione di alcuni test, definiti test di
Bosco, quale espressione della forza muscolare. Tuttavia nel tennis
giovanile vi è ancora scarsa utilizzazione di questo tipo di
valutazione, tanto che risulta difficile reperire in letteratura scientifica
internazionale molti dati di confronto.
A tale scopo, pertanto, nella nostra analisi e discussione
abbiamo voluto confrontare i dati ottenuti sui nostri atleti con quelli
di giovani praticanti altre discipline sportive., e con quelli di atleti di
tennis più anziani dei nostri.
I dati ottenuti mostrano come i valori medi, espressi sia nelle
prove di elevazione del baricentro con salto verticale tanto nello SJ
(caratteristica della forza esplosiva) quanto nel CMJ (in cui si utilizza
anche la forza elastica), tendano progressivamente a migliorare nelle
varie fasce di età a partire dagli under 12.
Il valore medio dello SJ degli under 14 aumenta di 5,34 cm
rispetto agli under 12, mentre negli under 16 migliora di 1,96 cm
rispetto a quello medio degli under 14.
Per quanto riguarda il CMJ, il valore medio degli under 14
aumenta di 4,85 cm rispetto al valore medio degli under 12, mentre
negli under 16 il miglioramento è di 2,6 cm rispetto a quello degli
under 14.
75
La differenza piuttosto marcata, e significativamente minore
delle capacità di salto degli under 12 nei confronti degli under 14,
rispetto a quella fra gli under 14 e 16, confermerebbe i dati della
letteratura sull’incremento notevolmente accelerato della forza nella
fase puberale.
C’è da rilevare, tuttavia, come i valori di forza degli arti
inferiori di alcuni giocatori under 12, soprattutto i vincitori della
Coppa Lambertenghi ( Campionato Italiano della categoria under 12 ),
siano più elevati rispetto alla media, 28 cm nello SJ e 32 nel cmj,
molto simili , peraltro, a quelli riscontrati negli under 14; ciò
farebbe presupporre a un collegamento più diretto della prestazione
con le capacità fisiche, nel senso che, nella categoria under 12,
prevalgono quei giocatori con crescita accelerata di alcuni parametri,
soprattutto di forza, rispetto ai coetanei con sviluppo ritardato.
76
Fig. 12: Valori medi nello SJ, nel CMJ e nel test Bosco-Vittori
dei giocatori di tennis italiani nelle categorie Under 12 – 14 - 16
Under 12 SJ
(cm) CMJ (cm)
Bosco- Vittori (Watt)
Media 24,80 29,37 34,41
Dev. St. 2,18 2,47 6,82
Under 14 SJ
(cm) CMJ (cm)
Bosco- Vittori (Watt)
Media 30,14 34,22 41,85
Dev. St. 2,75 2,75 6,90
Under 16 SJ
(cm) CMJ (cm)
Bosco - Vittori (Watt)
Media 32,10 36,80 45,49
Dev. St. 1,94 2,70 4,24 Le misure riscontrate nelle varie fasce di età con atleti
praticanti altri giochi sportivi, ad esempio nel calcio, presentano
nelle varie età valori abbastanza simili (fig 13). I dati sono tratti
da “ la valutazione della forza con il test di Bosco” SSS, Roma 1992.
77
Fig 13: Valori medi nello SJ e nel CMJ dei giocatori di calcio
italiani nelle categorie Under 12 – 14 – 16 (Bosco, 1992)
SJ (cm)
CMJ (cm)
Under 12 25 28
Under 14 29 33
Under 16 34 38 Nei test di Bosco SJ e CMJ effettuati su giocatori di tennis
di elevato livello che utilizzavano esercizi di allenamento con
sovraccarico a carico degli arti inferiori ( vedi fig. 14 ) sono stati
riscontrati valori elevati di forza esplosiva , ciò conferma i dati di
Gallozzi (Aspetti fisiologici del tennis maschile) 1992.
Pertanto i valori medi raggiunti dai giocatori alla fine della
tappa degli under 16 si collocano all’incirca al 76% nello SJ e all’
80% nel CMJ rispetto ai giocatori d’elite. .
Fig. 14: Valori nello SJ, nel CMJ e nel test Bosco -Vittori dei
giocatori di tennis italiani di alto livello
SJ (cm)
CMJ (cm)
Bosco - Vittori (Watt)
Media 42,10 46,48 58,06 Anche per ciò che riguarda i valori medi di potenza
muscolare espressi al test di forza reattiva con la serie dei salti
ripetuti che sfrutta i momenti del riflesso miotattico, della
componente elastica del muscolo ( principalmente tricipite surale ) vale
78
quanto detto per i due precedenti test e cioè i valori tendono
progressivamente a migliorare a partire dalla categoria under 12.
Tuttavia i valori medi dei giocatori under 16, Watt 45+/-5 si
trovano al disotto di quelli conseguiti in alcune discipline
dell’atletica leggera (fig. 15) che pongono però allo sviluppo di
questa capacità contenuti di allenamento mirati.
Fig. 15: Valori (Watt) nel test Bosco - Vittori di atleti di
diverse discipline sportive.
Ostacoli Sprint Mezzofondo Basket Tennis
58 57 52 48 45
E’ possibile tuttavia evidenziare come i tempi di contatto
rilevati nei giovani tennisti, compresi fra 170 e 180 millesimi di
secondo, indicano atleti discretamente dotati di reattività; per cui si
può ragionevolmente supporre che attraverso l’introduzione, in modo
continuo, di esercitazioni di allenamento per lo sviluppo
dell’elasticità muscolare questa capacità potrebbe ulteriormente
migliorare.
I valori medi dei giovani tennisti nel test Bosco-Vittori alla
fine della tappa degli under 16 raggiungono circa il 78% di quello
registrato dagli atleti di alto livello.
79
Per quel che riguarda altri test effettuati (fig. 16) i dati
ottenuti mostrano come i valori espressi nelle prove di sprint sui
20 metri, nella corsa a navetta, nel salto quadruplo e nel lancio
dorsale della palla zavorrata tendano, progressivamente, a migliorare
nelle varie fasce di età a partire dagli under 12, mostrando peraltro
una deviazione standard molto bassa.
Fig. 16: Valori medi dei giocatori di tennis italiani nelle categorie
Under 12/14/16
Under 12 Maschi
Sprint 20mt. sec.
Spola 6x8 msec.
Salto Quadruplo metri
Lancio dorsale metri
Media 3,38 13,02 8,37 9,08
Dev. St. 0,24 0,39 0,41 1,27
Under 14 Maschi
Sprint 20mt. sec.
Spola 6x8 msec.
Salto Quadruplo metri
Lancio dorsale metri
Media 3,08 12,36 9,73 11,83
Dev. St. 0,31 0,25 0,55 1,41
Under 16 Maschi
Sprint 20mt. sec.
Spola 6x8 msec.
Salto Quadruplo Metri
Lancio dorsale metri
Media 2,97 12,22 10,38 13,81
Dev. St. 0,68 0,236 0,66 1,45
80
In particolare i valori medi riscontrati nella prova di sprint sui
20 mt nei giocatori italiani nelle varie fasce di età ( 12-14-16 anni )
mettono in evidenza il possesso di buone capacità neuro-muscolari
degli stessi, specialmente se confrontate con i valori medi dei loro
coetanei di altre Nazioni (fig. 17).
Fig. 17: Valori del test di sprint su 20 metri nei giocatori di tennis di
altre nazioni (Strenght and Conditioning for tennis - M. Reid, A. Quinn
and M. Crespo, ITF publications 2004)
ETÁ (anni) 12 14 16
20 metri (sec) 3,57 3,36 3,16
Quelli che seguono sono i risultati di test di sprint sui 20
metri, corsa a navetta 6x8 metri, salto quadruplo e lancio della palla
zavorrata all’indietro effettuati su giocatori di tennis italiani di
elevato livello, (fig. 18) sono stati riscontrati i seguenti valori medi.
(Rilevazioni personali)
Fig. 18: Valori dei giocatori di tennis italiani di alto livello. (Rilevazioni del Settore Tecnico)
Sprint 20mt. sec.
Spola 6x8 msec.
Salto Quadruplo metri
Lancio dorsale Metri
Media 2,78 11,40 12,00 18,00
81
E’ interessante notare come le misure nei test da campo dei
giocatori, alla fine della tappa degli under 16, raggiungono circa
l’86%% nel quadruplo, il 77% nel lancio dorsale, il 93% nello
sprint su 20 metri e il 93% nella corsa a spola rispetto a quelli
conseguiti dai giocatori d’elite.
Per quanto riguarda il test di Cooper, i dati ottenuti mostrano
come i valori medi tendano progressivamente a migliorare a partire
dagli under 12 e sono posizionati nelle “condizioni di eccellenza”, in
base alle tabelle normative per le diverse fasce d’età (Si veda schema
di valutazione nelle sezioni precedenti)
Inoltre nella tabella alla fig. 20 vi sono rappresentati i valori
del test di Cooper di giocatori di tennis di altre nazioni nelle varie
categorie under
Fig. 19: Valori nel test di Cooper dei giocatori di tennis Italiani nelle categorie Under
ETÁ (anni) 12 14 16
Distanza percorsa (m) 2708 2950 3115
Dev. St. 138,16 692,91 137,94
82
Fig. 20: Valori nel test di Cooper dei giocatori di tennis di altre
nazioni (Strenght and Conditioning for tennis- M. Reid, A. Quinn and
M. Crespo ITF publications 2004)
ETÁ (anni) 12 14 16
Distanza percorsa (m) 2500 2720 2960
Per quanto riguarda le donne, nelle prove di salto verticale, il
valore medio dello SJ delle atlete under 14 aumenta di appena di
1,5 cm rispetto alle under 12, mentre nelle atlete under 16 si nota
addirittura un peggioramento del valore medio di 1,00 cm rispetto a
quello medio delle under 14.
Nel CMJ, il valore medio delle under 14 migliora di 1,82 cm
rispetto alle under 12, mentre nelle under 16 peggiora di 0,42 cm
rispetto alle under 14.
83
Fig. 21: Valori medi nello SJ, nel CMJ e nel test Bosco-Vittori
delle giocatrici di tennis italiani nelle categorie Under 12 – 14 - 16
Under 12 SJ (cm)
CMJ (cm)
Bosco- Vittori (Watt)
Media 23,60 27,3 32,7
Dev. St. 3,17 4,32 8,59
Under 14 SJ (cm)
CMJ (cm)
Bosco- Vittori (Watt)
Media 25,1 29,12 34,2
Dev. St. 2,65 2,85 6,71
Under 16 SJ (cm)
CMJ (cm)
Bosco- Vittori (Watt)
Media 24,1 28,7 33,76
Dev. St. 2,09 2,40 5,87
84
A questo proposito, è interessante notare come i valori medi
riscontrati nelle giocatrici femmine under 12 siano assai vicini a
quelli riscontrati nei coetanei maschi, ciò confermerebbe quanto
riferito da Tschiene (1985) per quanto riguarda il notevole
incremento della forza delle ragazze a partire dagli 11 anni per cui
momentaneamente esse, in determinati casi, possono essere più forti
dei ragazzi.
C’è comunque da sottolineare come nei valori medi tra le
categorie under 12 e 14, in entrambi i test, non vi sia una marcata
differenza.
Invece i valori delle under 14 e 16 si posizionano molto
lontano in rapporto agli standard di riferimento di altre discipline
individuali (fig. 22); ciò potrebbe dipendere da vari motivi: in parte
dall’ eccesso di massa grassa che limita fortemente il rapporto
ottimale tra peso corporeo e potenza sviluppata (15 kg è l’incremento
medio del peso corporeo registrato tra le fine della tappa under 12 e
quella under 16 delle giocatrici di tennis italiane) e in parte
dall’allenamento, nella maggior parte dei casi le giocatrici non
effettuavano piani di allenamento mirati al miglioramento della forza
esplosiva degli arti inferiori.
85
Fig. 22: Valori di atlete Sprinter under 14 e 16
SJ (cm)
CMJ (cm)
Bosco- Vittori (Watt)
Sprinter Under 14 Finlandia 28,0 32,0
Sprinter Under 16 Italia 36,0 42,0 49,0
In giocatrici di tennis, invece, che nella categoria under 16
avevano utilizzato esercizi di forza a carico degli arti inferiori durante
sedute d’allenamento, si siano riscontrati miglioramenti importanti nei
test di salto, sia in mezzo squat che con contromovimento (fig. 23)
Fig. 23: Valori nello SJ e nel CMJ di una giocatrice Italiana under 16 che ha utilizzato esercizi di forza per gli arti inferiori.
SJ (cm)
CMJ (cm)
Atleta: C. D. 29 32,0
86
Da notare inoltre che i valori medi delle giocatrici alla fine
della tappa della categoria under 16 raggiungono all’incirca il 73%
nello SJ e il 78% nel CMJ. rispetto a quelli conseguiti dalle
giocatrici di livello elevato (fig.24).
C’è poi da sottolineare, come i valori realizzati nel test Bosco-
Vittori dalle giocatrici under 16 raggiungano appena il 66% di quelli
realizzati dalle atlete d’elite; anche in questo caso, cosi come per i
maschi, l’introduzione sistematica di allenamento per lo sviluppo
dell’elasticità muscolare potrebbe contribuire al miglioramento di
questa capacità.
Fig. 24: Valori medi di atlete Tennis, italiane di alto livello (Rilevazioni del Settore Tecnico))
SJ (cm)
CMJ (cm)
Bosco- Vittori (Watt)
Tennis Elité Italia 33,0 37,0 51,0
Per quanto riguarda i test da campo (sprint 20 metri, corsa a
navetta) (fig. 25) i valori medi ottenuti tendono leggermente a
migliorare dalla categoria under 12 a quella under 14, ma a peggiorare
dalla under 16 rispetto al quella precedente; questa peculiarità è stata
riscontrata anche da altri Autori di diversa nazionalità. (fig. 26)
87
Fig. 25: Valori medi delle giocatrici di tennis italiani nelle categorie
Under 12-14-16
Under 12 Femmine
Sprint 20mt. sec.
Spola 6x8 msec.
Salto Quadruplo metri
Lancio dorsale metri
Media 3,42 13,36 8,18 8,87
Dev. St. 0,11 0,36 0,43 1,47 Under 14 Femmine
Sprint 20mt. sec.
Spola 6x8 msec.
Salto Quadruplo metri
Lancio dorsale metri
Media 3,32 13,06 8,58 8,97
Dev. St. 0,12 0,25 0,40 1,15 Under 16 Femmine
Sprint 20mt. sec.
Spola 6x8 msec.
Salto Quadruplo Metri
Lancio dorsale Metri
Media 3,40 13,29 8,61 10,06
Dev. St. 0,11 0,43 0,54 1,02
88
Fig. 26: Valori medi delle giocatrici di tennis di altre nazioni
nelle categorie Under12/14/16 (Strenght and Conditioning for tennis -
M. Reid, A. Quinn and M. Crespo, ITF publications 2004).
ETÁ (anni) 12 14 16
Sprint 20m (sec) 3,58 3,40 3,41
Inoltre, le misure realizzate nei test da campo dalle
giocatrici, alla fine della tappa delle under 16, raggiungono circa
l’86% nel salto quadruplo, l’84% nel lancio dorsale della palla
zavorrata, il 92% nello sprint su 20 metri e il 92% nella corsa a
navetta, rispetto a quelli conseguiti dalle giocatrici d’elite.
Fig 27: Valori medi delle giocatrici di tennis italiane di alto
livello.(Rilevazioni del Settore Tecnico9
Sprint 20mt. sec.
Spola 6x8 msec.
Salto Quadruplo metri
Lancio dorsale metri
Media 3,10 12,20 10,00 12,00 Per quanto riguarda il test di Cooper (fig. 28), i dati ottenuti
mostrano come i valori medi tendano progressivamente a migliorare a
partire dalla categoria under 12 e siano posizionati su valori elevati, in
riferimento alle tabelle normative per le diverse fasce d’età (Si veda
schema di valutazione nelle sezioni precedenti) .
89
Fig. 28: Valori nel test di Cooper delle giocatrici di tennis Italiane nelle categorie Under
ETÁ (anni) 12 14 16
Distanza percorsa (m) 2500 2618 2629
Dev. St. 202,56 158,78 127,47
Nella fig. 29, vi sono riportati i valori del test di Cooper di giocatori
di tennis di altre nazioni nelle varie categorie.
Fig. 29: Valori nel test di Cooper dei giocatrici di tennis di altre
nazioni (Strenght and Conditioning for tennis- M. Reid, A. Quinn and
M. Crespo ITF publications 2004)
ETÁ (anni) 12 14 16
Distanza percorsa (m) 2250 2320 2560
Di seguito sono riportate le tabelle dettagliate dei risultati
ottenuti da ciascun atleta nel corso dell’effettuazione dei test per la
raccolta dei dati. Vengono incluse in questa presentazione senza essere
discusse nel dettaglio proprio per lo scopo esemplificativo di questa
presentazione.
L’analisi dettagliata ed analitica dei dati tuttavia rappresenta un
elemento fondamentale per il confronto dell’atleta con quello di pari
età cronologica e fisiologica, pur praticante diverse discipline.
90
Sulla base della nostra esperienza ci si è voluti sbilanciare a
costruire dei grafici di riferimento utili, secondo noi, per dare un
colpo d’occhio, alle qualità condizionali del nostro ragazzo in
riferimento ad una popolazione d’elitè praticante il medesimo sport.
I valori minimi e massimi sono stati ottenuti sulla base del
valore medio a cui è stato aggiunto o sottratto quello della
deviazione standard.
91
CONCLUSIONE I dati presentati in questo studio andrebbero ulteriormente
confermati con approfondimenti di ricerca in diverse direzioni sia
ampliando il campione degli atleti e delle atlete sia confrontando le
misure realizzate nei test con giocatori di livello internazionale di
altre nazioni.
Tuttavia i giocatori e le giocatrici italiane che hanno
partecipato a questa ricerca fanno parte dei vertici mondiali nei
ranking delle rispettive categorie, alcuni, inoltre, vantano vittorie
importanti sia nei tornei internazionali sia nei Campionati Europei;
di conseguenza la conoscenza dei valori riferiti alle capacità fisiche
possedute da questi giocatori può dare un aiuto importante agli
allenatori nella conduzione dell’allenamento dei propri atleti.
Inoltre, con lo scopo di poter ottenere un quadro
ulteriormente informativo dei valori dei tennisti sottoposti ai test, i
dati sono stati presentati sia in tabelle che versione graficamente più
gradevole.
Per quanto riguarda il settore maschile, nonostante l’elevato
numero di competizioni che pregiudica una pianificazione corretta per il
pieno ed ottimale sviluppo delle capacità fisiche, i giovani giocatori
dimostrano di possedere ugualmente buoni livelli di forza esplosiva
e resistenza, simili per altro a valori riscontrati in atleti praticanti
altri giochi sportivi.
92
Le giocatrici, invece, hanno caratteristiche di potenza
muscolare non ottimale, nonostante il tennis professionistico di
vertice richieda livelli elevati di questa caratteristica, come peraltro
confermato dagli indici riscontrabili dalle giocatrici d’elite nei vari
test. Esse, pertanto, dovrebbero correggere il proprio allenamento in
funzione di un potenziamento muscolare, magari introducendo forme
di esercitazione per il miglioramento della forza esplosiva. Esse
dovrebbero poi porre particolare attenzione proprio in questa fase
della crescita al corretto rapporto tra massa grassa e massa magra.
93
UNDER 12 F
UNDER 12
ANNO PESO ALT. SJ CMJ STIF Balzi 4 DOR 2 20 mt Nav:6x8 COOPER FLES. 1 De B. M. 1986 41 152 28,6 31,6 47,2 8,15 10 3,56 13,33 2500 5 2 O. M. 1986 52 161 26,3 30,7 40,29 7,95 9,5 3,34 13,28 2100 9 3 R. A. 1986 38,7 147 30,6 36,7 37,3 8,35 7,5 3,32 13,15 2400 6 4 E. S. 1987 48 150 20,8 24,5 26,3 8,1 10 3,55 13,3 2350 10 5 C.V. 1988 45 152 24,5 30,1 43,09 8 9,3 3,37 13,41 2500 6 6 L. L. 1988 47 158 23,8 27,9 29,47 8 7,1 3,41 13,6 2600 9 7 D. C. 1989 39 155 22,8 27,2 23,9 8,4 9,1 3,55 13,38 2650 -5 8 Di B. A. 1989 40 148 20,8 24,5 26,4 7,7 8,4 3,58 13,46 2650 12 9 P. E. 1989 56 168 23,1 17,9 28,1 8,5 9,2 3,33 13,48 2850 6
10 G.F. 1989 58 170 21,2 25,1 32 8,9 13 3,42 13,13 2580 18 11 M.A. 1991 49,1 166 18 22,5 18,9 7,5 6,2 3,43 14,05 2450 -10 12 C.V. 1991 60,1 162 26,1 30,9 46,2 8,8 9,4 3,3 12,92 2650 -5 13 M:J. 1991 41 157 24,5 29,4 42,57 8,6 9 3,3 12,92 2450 5 14 V.V. 1991 40,1 160 21,2 24,5 27,84 8 8,5 3,6 13,64 2950 4 15 C.M. 1992 42 158 20,2 23,8 22,96 7,38 8,1 3,43 14,07 2750 10 16 L. F. 1992 44 166 24,1 28,6 30,85 8,7 8 3,4 13,3 2700 15 17 C. 1992 59 170 23,8 27,9 33,21 8,1 8,5 3,25 12,7 2400 19
MEDIA 47,06 159 23,6 27,28 32,74 8,1841 8,8706 3,42 13,36 2560,59 6,705882
95
FEMMINE - UNDER 12
Caratteristiche antropometriche Forza Velocità
Potenza Aerobica
Peso Statura SJ CMJ STIFNESS Salto
Quadruplo Lancio Dors. Sprint 20 mt Nav 6x8mt Test di Cooper
Livello
kg cm cm cm w/kg m (palla m. 2 kg) m sec sec m
Elevato 26,7 31,6 41,3 8,62 10,34 3,31 13,00 2763 Medio 23,6 27,3 32,7 8,18 8,87 3,42 13,36 2561
Minimo
47 159
20,4 23,0 24,2 7,75 7,40 3,53 13,72 2358
96
Femmine Under 12 - Test di ForzaLivelli di prestazione suggeriti
41,3330,2826,72
23,5527,28
32,74
24,15
24,2820,39
cmSJ
cmCMJ
w/kgSTIFNESS
Elevato
Medio
Minimo
Elevato
Medio
Minimo
97
Femmine Under 12 - Test di ForzaLivelli di prestazione suggeriti
8,62 10,34
8,18 8,87
7,407,75
m (palla m. 2 kg) m
Salto Quatruplo Lancio Dors.
Elevato
Medio
Minimo
98
Femmine Under 12- Test di VelocitàLivelli di prestazione suggeriti
3,313,423,53
13,00
13,36
13,72
secSprint 20 mt
secNav 6x8mt
Elevato
Medio
Minimo
ElevatoMedioMinimo
99
Femmine Under 12 - Test di Potenza AerobicaLivelli di prestazione suggeriti
2361
2713
2537
Test di Cooper
Elevato
Medio
Minimo
(metri percorsi)
100
UNDER 14 F
UNDER 14 ANNO PESO ALT: SJ CMJ STIF BA 4 DOR 3 20 mt Nav:6x8COOPER FLES.
1 M. G. 1984 51 161 28,2 32,5 49,2 8,9 8,4 3,57 13,31 2900 18 2 B.G. 1984 63,5 173 26,9 30,4 35 8,4 8,85 3,42 13,14 2760 6 3 J. S. 1984 58 162 27,2 31,1 40,2 8,2 7,7 3,29 12,96 2750 10 4 DI L. G. 1985 61 170 28,8 32,4 37,01 8,6 10,5 3,19 13,22 2500 15 5 Q. F. 1985 55,5 164 25,5 29,3 24 8,05 7,1 3,53 13,55 2600 3 6 T. M. 1986 55 160 26,2 30,1 40,84 8,2 9,5 3,21 13,11 2700 13 7 D. B.M. 1986 52 159 23,1 27,2 32,66 7,85 7,8 3,26 13,15 2800 5 8 R. A. 1986 49 152 25,8 31,6 38,59 8,7 7,1 3,32 13,03 2450 12 9 G. F. 1986 56 166 23,8 27,9 36,7 9,3 10,65 3,39 12,91 2650 12 10 K. K. 1987 65 174 19,4 24,5 28,58 9,05 9,8 3,37 13,18 2700 8 11 E. S. 1987 58,6 161 23,8 24,6 31,3 8,5 9,7 3,34 13,12 2400 8 12 V.V. 1987 62,2 167 20,2 24,5 36,2 8,6 10 3,43 13,34 2500 -2 13 M. G. 1987 66,1 174 20,8 24,2 21,8 8,25 10 3,22 13,34 2550 -6 14 D. C. 1989 51,6 168 27,9 31,6 29,7 9,05 10,3 3,38 12,78 2300 -2 15 D. B. A. 1989 46,6 156 25,1 29,3 26,4 8,2 9 3,45 13,06 2400 10 16 P.e: 1989 63,6 177 25,8 29,4 37,4 9,2 8,4 3,23 12,71 2700 5 17 M. E. 1991 55 164 25,8 32,4 39,61 8,7 9,3 3,22 12,67 2650 8 18 M.G. 1991 55 168 25,7 30,1 38,45 8,6 7,4 3,21 12,81 2700 1 19 C.M. 1991 54 166 26,5 30,1 40,46 8,7 9 3,22 12,69 2750 8
MEDIA 56,77 165 25,1 29,12 34,953 8,5816 8,9737 3,32895 13,06 2618,9 6,94737
101
Potenza Aerobica
Statura SJ CMJ STIFNESSSalto
Quadruplo Lancio Dors.Sprint 20 mt
Nav 6x8mt
Test di Cooper
cm cm cm w/kg m (palla m. 3 kg) m sec sec m
Elevato 27,7 32,0 41,7 8,98 10,12 3,21 12,81 2778
Medio 25,1 29,1 35,0 8,58 8,97 3,33 13,06 2619
Minimo 22,4 26,3 28,2 8,18 7,82 3,44 13,30 2460
165
Forza
57
FEMMINE - UNDER 14
Livello
kgPeso
Caratteristiche antropometriche Velocità
102
Femmine Under 14 - Test di ForzaLivelli di prestazione suggeriti
40,0830,7327,52
24,9128,73
34,16
28,24
26,7322,29
cmSJ
cmCMJ
w/kgSTIFNESS
Elevato
Medio
Minimo
Elevato
Medio
Minimo
103
Femmine Under 14 - Test di ForzaLivelli di prestazione suggeriti
8,97 10,18
8,56 9,01
7,838,16
m (palla m. 3 kg) m
Salto Quatruplo Lancio Dors.
Elevato
Medio
Minimo
104
Femmine Under 14- Test di VelocitàLivelli di prestazione suggeriti
3,213,323,42
12,80
13,04
13,29
sec sec
Sprint 20 mt Nav 6x8mt
Elevato
Medio
Minimo
ElevatoMedioMinimo
105
Femmine Under 14 - Test di Potenza AerobicaLivelli di prestazione suggeriti
2456
2751
2603
Test di Cooper
Elevato
Medio
Minimo
(metri percorsi)
106
UNDER 16 F
UNDER 16 ANNO PESO ALT: SJ CMJ STIF BA 4 DOR 3 20 mt Nav:6x8 COOPER FLES.
1M. G. 1984 56 163 24,3 27,2 43,1 9,5 9,6 3,33 13,45 2880 182M.G. 1984 66 179 22,5 26,5 29,6 9,3 9,6 3,52 13,29 2600 133M.G. 1985 61,3 168 23,8 27,9 36,8 8,5 9,6 3,53 13,7 2700 54T. 1986 56,9 161 22,1 26,5 34,5 8,3 10,1 3,49 13,04 2700 185V. V. 1987 70,9 171 22,5 26,1 34,5 8,2 8,3 3,55 13,43 2490 -26E.S. 1987 61 162 25,8 29,4 43,3 9,1 11,1 3,37 13,18 2550 227G. 1987 63,2 168 24,1 27,8 35,8 8,2 9,5 3,45 13,53 2500 158G. M.G. 1987 53,5 172 23,8 27,2 30,04 8,5 9,3 3,48 13,52 2750 119M. G. 1987 73,3 176 21,6 25,8 23 7,9 12,1 3,42 13,85 2500 2
10S. A. 1987 64,2 169 24,5 28,2 27 7,9 10,7 3,34 13,37 2600 1011B. M.S. 1988 59,4 169 26,3 30,5 36,35 8,5 9,3 3,38 13,55 2800 812D. C. 1989 57 172 29,4 34,8 35,45 9,35 11,3 3,24 12,56 2600 -213DiB A. 1989 57 161 23,2 27,2 29,51 8,7 10,4 3,2 12,32 2500 10
MEDIA 61,52 169 24,1 28,08 33,765 8,6115 10,069 3,4077 13,292 2628,462 9,84615
107
Potenza Aerobica
Statura SJ CMJ STIFNESSSalto
Quadruplo Lancio Dors.Sprint 20 mt
Nav 6x8mt
Test di Cooper
cm cm cm w/kg m (palla m. 3 kg) m sec sec m
Elevato 26,2 30,5 39,6 9,15 11,09 3,30 12,86 2756
Medio 24,1 28,1 33,8 8,61 10,07 3,41 13,29 2628
Minimo 22,1 25,7 27,9 8,07 9,05 3,52 13,73 2501
169
Forza
62
FEMMINE - UNDER 16
Livello
kgPeso
Caratteristiche antropometriche Velocità
108
Femmine Under 16 - Test di ForzaLivelli di prestazione suggeriti
40,0431,2527,57
25,0728,75
34,68
29,32
26,2522,57
cmSJ
cmCMJ
w/kgSTIFNESS
Elevato
Medio
Minimo
Elevato
Medio
Minimo
109
Femmine Under 16 - Test di ForzaLivelli di prestazione suggeriti
9,24 10,77
8,71 10,05
9,32
8,19
m (palla m. 3 kg) m
Salto Quatruplo Lancio Dors.
Elevato
Medio
Minimo
110
Femmine Under 16- Test di VelocitàLivelli di prestazione suggeriti
3,283,393,50
12,79
13,23
13,66
sec sec
Sprint 20 mt Nav 6x8mt
Elevato
Medio
Minimo
ElevatoMedioMinimo
111
Femmine Under 16 - Test di Potenza AerobicaLivelli di prestazione suggeriti
2503
2803
2653
Test di Cooper
Elevato
Medio
Minimo
(metri percorsi)
112
UNDER 12 M
UNDER 12 ANNO PESO ALTEZZA 20 mt Nav 6x8mt SJ CMJ STIFNESS COOPER QUADRUPLO DORS. Kg. 3 FLESSIBILITA'
B. S. 1986 47 156 3,53 13,25 26,00 31,10 33,30 2750,00 8,20 7,50 7,00 F. F. 1986 45 158 3,98 13,53 25,00 29,80 33,00 2580,00 7,60 8,40 -4,00 F. F. 1987 45 155 3,63 13,54 24,10 27,90 48,11 2700,00 7,90 7,80 6,00 G.C. 1988 63 171 3,22 12,92 22,50 27,20 28,00 2500,00 8,60 11,20 6,00 V.A. 1989 42 152 3,44 12,77 23,40 27,20 33,20 2850,00 8,30 9,60 3,00 P.D. 1990 52 160 3,27 12,82 23,10 28,60 33,21 2600,00 8,40 9,20 15,00 S.V. 1991 57 161 3,12 12,37 27,90 33,20 40,41 2870,00 9,00 9,90 -1,00 B.M. 1991 53,1 161 3,29 12,73 27,90 33,20 37,46 2700,00 8,40 9,70 5,00 G.F. 1992 58 167 3,27 13,44 23,20 27,20 23,52 2600,00 8,46 8,10 10,00 T.D. 1992 42 153 3,41 13,39 23,00 27,20 25,56 2600,00 7,95 7,20 4,00 C.G.L. 1993 52 162 3,15 12,72 28,60 32,40 38,55 2800,00 8,90 10,60 -2,00 D.A. 1993 55 169 3,22 12,74 23,80 27,40 38,59 2950,00 8,70 9,80 3,00 MEDIE 50,93 160,4167 3,38 13,02 24,88 29,37 34,41 2708,33 8,37 9,08 4,33
113
Potenza Aerobica
Statura SJ CMJ STIFNESSSalto
Quadruplo Lancio Dors.Sprint 20 mt
Nav 6x8mt
Test di Cooper
cm cm cm w/kg m (palla m. 3 kg) m sec sec m
Elevato 27,1 31,8 41,2 8,78 10,35 3,13 12,63 2846
Medio 24,9 29,4 34,4 8,37 9,08 3,38 13,02 2708
Minimo 22,7 26,9 27,6 7,95 7,81 3,62 13,41 2570
160
Forza
51
MASCHI - UNDER 12
Livello
kgPeso
Caratteristiche antropometriche Velocità
114
Maschi Under 12 - Test di ForzaLivelli di prestazione suggeriti
41,2331,8427,06
24,8829,37
34,41
27,59
26,9022,69
cm cm w/kg
SJ CMJ STIFNESS
Elevato
Medio
Minimo
Elevato
Medio
Minimo
115
Maschi Under 12 - Test di ForzaLivelli di prestazione suggeriti
8,78 10,35
8,37 9,08
7,817,95
m (palla m. 2kg) m
Salto Quadruplo Lancio Dors.
Elevato
Medio
Minimo
116
Maschi Under 12 - Test di VelocitàLivelli di prestazione suggeriti
3,133,383,62
12,63
13,02
13,41
sec sec
Sprint 20 mt Nav 6x8mt
Elevato
Medio
Minimo
ElevatoMedioMinimo
117
Maschi Under 12 - Test di Potenza AerobicaLivelli di prestazione suggeriti
2570
2846
2708
Test di Cooper
Elevato
Medio
Minimo
(metri percorsi)
118
UNDER 14 M
UNDER 14 ANNO PESO ALTEZZA SJ CMJ STIFNESS QUADRUPLO DORS. Kg. 3 20 mt Nav 6x8mt COOPER FLESSIBILITA' A.P. 84 72,5 189 32,1 35,7 44,8 10,4 13,25 2,9 12,02 3050 -8 S.A. 84 45,5 168 31,9 35,8 50,6 9,9 12 3,07 12,15 3000 -5 G.C. 85 65 177 30,9 34,8 38 9,8 9,8 4,19 12,3 3050 -3 M.M. 86 58 176 32,4 36,4 36 9,4 11,7 2,95 12,51 2900 -1 F.F. 86 57 172 27,9 31,6 40,37 10,1 9,6 3,31 12,48 3020 5 F.F. 87 61,3 169 30,9 33,2 48,3 9,72 12,5 3,21 12,73 2800 9 P.A. 87 69,2 172 31,6 35,7 53,2 10,35 13,1 3 12,24 2700 6 A.A 87 59,9 175 24,6 27,9 34,3 9,1 12,55 3,12 12,78 3100 2 N.Y. 87 69,5 172 26,2 30,1 33 9,15 12,85 3,11 12,23 3050 10 M.G. 88 59 166 34 38,9 43,08 11 10,3 2,98 11,9 2800 4 A.A. 89 67,5 176 31,4 34,8 33,2 9,6 10,9 3,01 12,26 3000 10 V.A. 89 58,9 168 31,6 36,4 41,4 9,6 11,1 3 12,04 3000 5 F.T. 89 60 160 27,9 33,2 35,88 8,9 10,4 3,02 12,58 2930 3 P.D. 90 69 172 30,1 35,6 46,54 9,5 13,8 3,02 12,25 3000 19 B.M. 91 58 169 28,6 33,2 49,14 9,55 13,7 3,19 12,32 2850 8 MEDIA 62,02 172,0667 30,14 34,22 41,854 9,738 11,83666667 3,1387 12,31933 2950 4,266666667
119
Potenza Aerobica
Statura SJ CMJ STIFNESSSalto
Quadruplo Lancio Dors.Sprint 20 mt
Nav 6x8mt
Test di Cooper
cm cm cm w/kg m (palla m. 3 kg) m sec sec m
Elevato 32,5 37,0 48,1 10,25 13,28 2,97 12,10 3050
Medio 29,8 33,9 41,2 9,66 11,88 3,08 12,36 2704
Minimo 27,0 30,9 34,3 9,08 10,47 3,19 12,62 1938
171
Forza
62
MASCHI - UNDER 14
Livello
kgPeso
Caratteristiche antropometriche Velocità
120
Maschi Under 14 - Test di ForzaLivelli di prestazione suggeriti
48,1136,9632,52
29,7733,92
41,20
34,30
30,8827,01
cmSJ
cmCMJ
w/kgSTIFNESS
Elevato
Medio
Minimo
Elevato
Medio
Minimo
121
Maschi Under 14 - Test di ForzaLivelli di prestazione suggeriti
10,25 13,28
9,6611,88
10,47
9,08
m (palla m. 3 kg) m
Salto Quatruplo Lancio Dors.
Elevato
Medio
Minimo
122
Maschi Under 14 - Test di VelocitàLivelli di prestazione suggeriti
2,973,083,19
12,10
12,36
12,62
sec sec
Sprint 20 mt Nav 6x8mt
Elevato
Medio
Minimo
ElevatoMedioMinimo
123
Maschi Under 14 - Test di Potenza AerobicaLivelli di prestazione suggeriti
2809
3050
2929
Test di Cooper
Elevato
Medio
Minimo
(metri percorsi)
124
UNDER 16 M
UNDER 16 ANNO PESO ALTEZZA SJ CMJ STIF BAL 4 DORS. Kg. 3 20 mt Nav 6x8mt COOPER FLES A.P. 1984 80 191 30,9 34 44 11,9 15,1 2,9 12,13 3050 -8 B.A. 1984 70 177 29,1 33,5 44 9,9 12,4 3,01 12,59 3240 5 G.D. 1984 68 179 32,4 36,6 40,8 10,2 14,4 2,95 12,4 3300 -2 S.A. 1984 63 183 34 41,5 49,48 10,5 11,6 2,9 11,85 3250 -8 B.S. 1985 71 181 33 37 41,12 10,4 15,8 3,01 12,09 3100 8 F.F. 1987 69 176 32,4 38 50,71 10,4 14,8 2,91 12,22 2900 8 A.A. 1987 68 182 34,8 38,9 50,97 10 13 3 12,4 3000 -1 G:C. 1988 79 179 30,1 34,7 42,84 9,8 13,4 3,09 12,06 3080 1 MEDIA 71 181 32,1 36,8 45,49 10,3875 13,8125 2,9713 12,2175 3115 0,375
125
Potenza Aerobica
Statura SJ CMJ STIFNESSSalto
Quadruplo Lancio Dors.Sprint 20 mt
Nav 6x8mt
Test di Cooper
cm cm cm w/kg m (palla m. 3 kg) m sec sec m
Elevato 34,0 39,5 49,7 11,05 15,26 2,90 11,98 3253
Medio 32,1 36,8 45,5 10,39 13,81 2,97 12,22 3115
Minimo 30,1 34,1 41,3 9,73 12,37 3,04 12,45 2977
181
Forza
71
MASCHI - UNDER 16
Livello
kgPeso
Caratteristiche antropometriche Velocità
126
Maschi Under 16 - Test di ForzaLivelli di prestazione suggeriti
49,7339,4834,03
32,0936,78
45,49
41,25
34,0730,15
cmSJ
cmCMJ
w/kgSTIFNESS
Elevato
Medio
Minimo
Elevato
Medio
Minimo
127
Maschi Under 16 - Test di ForzaLivelli di prestazione suggeriti
11,05 15,26
10,39
13,81
12,37
9,73
m (palla m. 3 kg) m
Salto Quatruplo Lancio Dors.
Elevato
Medio
Minimo
128
Maschi Under 16 - Test di VelocitàLivelli di prestazione suggeriti
2,902,973,04
11,98
12,22
12,45
sec sec
Sprint 20 mt Nav 6x8mt
Elevato
Medio
Minimo
ElevatoMedioMinimo
129
Maschi Under 16 - Test di Potenza AerobicaLivelli di prestazione suggeriti
2977
3253
3115
Test di Cooper
Elevato
Medio
Minimo
(metri percorsi)
130
Conclusione
I dati presentati in questo studio andrebbero ulteriormente
confermati con approfondimenti di ricerca in diverse direzioni sia
ampliando il campione degli atleti e delle atlete sia confrontando le
misure realizzate nei test con giocatori di livello internazionale di
altre nazioni.
Tuttavia i giocatori e le giocatrici italiane che hanno
partecipato a questa ricerca fanno parte dei vertici mondiali nei
ranking delle rispettive categorie, (12-14-16) , alcuni, inoltre,
vantano vittorie importanti sia nei tornei internazionali sia nei
Campionati Europei; di conseguenza la conoscenza dei valori riferiti
alle capacità fisiche possedute da questi giocatori può dare un aiuto
importante agli allenatori nella conduzione dell’allenamento dei
propri atleti.
Inoltre, con lo scopo di poter ottenere un quadro
ulteriormente informativo dei valori dei tennisti sottoposti ai test, i
dati sono stati convertiti nelle tabelle presentate precedentemente;
esse sono state redatte calcolando sia la media aritmetica, sia il
limite inferiore e superiore della deviazione standard, al fine di dare
dei riferimenti riguardanti: la velocità di spostamento in spazi brevi,
la resistenza, la potenza meccanica ed il comportamento visco-
elastico della muscolatura degli arti inferiori.
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Per quanto riguarda il settore maschile, nonostante l’elevato
numero di competizioni che sicuramente non permette di sviluppare
in modo ottimale le capacità fisiche, i giovani giocatori dimostrano
di possedere ugualmente buoni livelli di forza esplosiva e resistenza,
simili per altro a valori riscontrati in atleti praticanti altri giochi
sportivi.
Le giocatrici, invece, hanno caratteristiche di potenza
muscolare non ottimale, nonostante il tennis professionistico di
vertice richieda livelli elevati di questa capacità fisica, come peraltro
confermato dagli indici realizzati dalle giocatrici d’elite nei vari test.
Esse, pertanto, dovrebbero elevare il carico di allenamento,
introducendo esercitazioni per il miglioramento della forza esplosiva
e parallelamente diminuire la massa grassa.
132
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