Copertura stampa Agosto 2014 - Massimo Caputi Prelios

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Massimo Caputi Prelios - Rassegna stampa Agosto 2014* PAOLO SCORDINO DI PRELIOS SGR SI CONFRONTA CON LE IDEE PER ACCELLERARE LA RIPRESA DEI FONDI IMMOBILIARI* LA PRELIOS GUIDATA DA CAPUTI FA ACCORDI CON IL COLOSSO AMERICANO FORTRESS PER CREDIT SERVICING E SGR ?* FORTRESS INVESTE UN MILIARDO PER NPL BANCARI E PROSEGUE LA TRATTATIVA PER L’INTEGRAZIONE CON LA PRELIOS DI CAPUTI* PRELIOS FORTRESS E LONE STAR RESTANO IN GARA PER IL TESTA A TESTA SU UCCMB DI UNICREDIT* IL FONDO DI SOCIAL HOUSING DI CASSA DEPOSITI E PRESTITI VA A PRELIOS SGR* PRELIOS SGR SI AGGIUDICA IL FONDO ASCI PER IL SOCIAL HOUSING IN CENTRO ITALIA* PRELIOS-FORTRESS NELLA SELEZIONE DI GARA PER UCCMB DI UNICREDIT* REGIONE E UNIVERSITA’ IMPEGNATI SUL PROGETTO FICO, LA FABBRICA ITALIANA CONTADINA CON FONDO PAI DI PRELIOS SGR* ALLA PRELIOS DI CAPUTI IL FONDO ASCI PER IL SOCIAL HOUSING* INTERVISTA SUI PROBLEMI DEGLI AFFITTI IMMOBILIARI A LUCA TURCO, BRACCIO DESTRO DI CAPUTI A PRELIOS* INTERVISTA SUI PREZZI DEL MERCATO IMMOBILIARE A CORSINI DI PRELIOS VALUATIONS.* PRELIOS INTEGRA, INTERVISTA A PIERCARLO ROLANDO SULLA RIORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI DI PRELIOS GROUP* INTERVISTA A RICCARDO SERRINI DI PRELIOS CREDIT SERVICING SUL TEMA DELLE CASE ALL'ASTA* GUIDATA DA CAPUTI, PRELIOS E’ IN GARA PER IL FONDO DELLE FILIALI DI DEUTSCHE BANK* PARTONO I LAVORO PER FICO, IL PROGETTO EATALY WORLD ALL’EX CAAB DI BOLOGNA, CON FONDO PAI DI PRELIOS SGR* INTERVISTA A LUCA TURCO GRUPPO PRELIOS SUL PROBLEMA CASA & AFFITTI* INTERVISTA A LUCA TURCO DI PRELIOS SUL TEMA AFFITTI IMMOBILIARI* IL PROGETTO PRELIOS PER L’EX CINEMA MANZONI

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  • RASSEGNA STAMPAAgosto 2014

    Massimo Caputi / PRELIOS SGR

  • PAOLO SCORDINO DI PRELIOS SGR SI CONFRONTA CON LE IDEE PER ACCELLERARE LA RIPRESA DEI FONDI IMMOBILIARI

    RICETTE PER LA RIPRESAdi Teresa Campo

    Un quadro abbastanza desolante quello che emerge dalla tornata di semestrali deifondi immobiliari quotati: performance negative, pochi i dividendi e altrettantoscarsi i rimborsi anticipati, e tutto questo mentre lo sconto tra quotazioni di borsa e Nav sempre alle stelle. Insomma, nonostante gli accenni di miglioramento intravisti nel 2013, il quadro odierno indica che il settore restaa met del guado e che le rive della ripresa, complice uno scenario macroeconomico poco confortante, appaiono parecchio lontane. In realt per il settore immobiliare nel suo complesso un leggero miglioramento c' stato, spiegaLuca Dondi, direttore generale di Nomisma, nel senso che indubbiamente c' un po' pi di vivacit sul fronte delle transazioni e si assiste a qualche incursione degli investitori esteri. Il problema pi grande per quello dei prezzi degli immobili in portafoglio ai fondi, e le mediocri pagelle semestrali stanno a indicare proprio questo. In altre parole, le continue revisioni al ribasso dei Net asset value dei singoli fondi e l'ampio sconto tra quotazioni diborsa e Nav segnalano che, nonostante le molte svalutazioni effettuate, il mercato ritiene che gli asset in portafoglio siano ancora sopravvalutati, sia intermini di prezzo sia di canoni potenziali ricavabili dall'affitto. E i fatti sembrano dare ragione al mercato: non a caso quel poco che i fondi riescono a vendere, passa di mano a prezzi decisamente pi bassi rispetto ai valori teoriciindicati in bilancio. Del resto in un mercato asfittico e con prezzi ancora calanti, per tutte le tipologie immobiliari ma soprattutto per gli uffici, non potrebbe essere diversamente, specie che gli acquirenti hanno tutti un approccioopportunistico. I fondi italiani inoltre sono assai poco diversificati verso i mercati esteri, che oggi invece attraversano una fase congiunturale migliore. Non a caso uno dei pochi fondi immobiliari con performance positive Amundi Re Europa. Ma a schiacciare il comparto come noto contribuisce anche il rapido avvicinarsi delle date di scadenza dei singoli fondi, termine entro cui dovrannodismettere tutti i beni in portafoglio e rimborsare i quotisti. Tutti in realt hanno gi provveduto a chiedere proroga e periodo di grazia, ma per molti la scadenza resta imminente o comunque prossima. In arrivo, insieme al decreto competitivit, dovrebbe comunque essere la misura che concede a tutto il comparto una proroga di due anni, provvedimento certo non risolutivo alla luce del prolungarsi della crisi e della quantit di immobili pronti ad arrivare sul mercato, dismissioni pubbliche in primis, ma che rappresenterebbe comunque una boccata d'ossigeno per il comparto. Pi volte annunciato, nei giorni scorsi stato fmalmente approvato, per cui entro il 24 agosto dovrebbe diventare legge. Nel frattempo per c' chi ha gi provveduto a soluzioni alternative, per esempio Prelios con il fondo Olinda che, proprio in vista dell'inappellabile scadenza a fine anno (il fondo era gi in periodo di grazia, ovvero non poteva chiedere ulteriori rinvii, e non era sicuro arrivasse quello concesso dal governo) ha ceduto il portafoglio di immobili commerciali ad Axa. Lo sconto stato significativo, intorno al 25-30% rispetto alla valutazione in bilancio, ma in fondo giustificato, spiega Paolo Scordino, amministratore delegato di Prelios sgr, non tanto per la qualit degli immobili, sempre valida, quanto perch alcuni inquilini degli spazi commerciali erano diventati incerti, come lafrancese Conforama che a breve potrebbe uscire dall'Italia, mentre altri spazi erano occupati da cinema multiplex, in questo momento non i prediletti dalla

  • domanda. L'offerta quindi arrivata a proposito, e anzi abbiamo goduto anche del momento attualmente favorevole per gli immobili commerciali. Verso la stessa strada della dismissione in blocco si stanno incamminando altri fondi in scadenza, come Atlantic 2 Berenice di Idea Fimit che si prepara a cedere un pacchetto di 6 immobili a Cerberus per 143 milioni: anche in questo caso il prezzo inferiore alla valutazione in bilancio *** (162,2 milioni) a causa in particolare di due immobili sfitti, uno ad Agrate Brianza e l'altro ad Assago. Diversa invece la strada che Prelios prefigura per Tecla: in questo caso il flottante solo del 10%, quindi si pu pensare a rilevare le quote degli azionisti a un valore non penalizzante, forse addirittura il Nav, per procedere poi a una cessione di quote a terzi, continua Scordino, una soluzione che pensiamo di seguire anche alla luce dei due anni di proroga, anche se in questo caso non necessariamente entro il 2014, mentre Olinda verr chiuso. Per il futuro comunque stiamo gi guardando a nuovi investimenti, in particolare all'estero, dove stiamo pensando di operare attraverso un fondo di fondi.

    IL RESPONSO DELLE SEMESTRALI DEI FONDI (I) Proroghe deliberate senza considerare periodo di grazia di 3 anni. (2) Considerando I periodo di grazia rI3 anni. (3) La data vdicata fa riferimento al Business Plan come riportato nel rendiconto del 30/06/2012 (4)H fondo Immobiliare Dinamico quotato a partire damaggio 2011.5 I fondo Mediolanum RE guatata a partire da ottobre 2012. (6) Performance calcolata secondo metodo Dies (7) N fondo Socrate quotato a partire da febbraio 2014. (8) A partite dal 1 Febbraio 2013 Castello SGR subentrata a RREEF Fondimmobiliari SGR. (9) I fondi BNL Parlfobo Immobiiare e Immobaum 2001. d'interno dei resoconti intermedi di gestione 81 31103/2014. hanno deliberato un rimborso rispettivamente pari a 240Ee 75f per quota con datadi stacco entro fine maggio Fonte: Nomisma GRAF GA 1.f i1 LANOi NANIA RIMBORSI EDIVIDENDI DEL 2014 (1) Proroghe deliberate senza considerare d periodo di graziadi 3 anni. (2) Considerando d periodo di grazia di 3 anni. (3) La data indicata fa riferimento al Business Plan come riportato nel rendiconto del 30/06/2012. (4) fondo Immobiliare Dinamico quotato a partire da maggio 2011. (5) U fondo Mediolanum RE quotato a partire da ottobre 2012. (6) Performance calcolata secondo d metodo Dietz. (7)11 fondo Socrate quotato a partire da febbraio 2014. (8) A partire dal 1 Febbraio 2013 Castello SGR subentrata a RREEF Fondimmobiliari SGR. (9)1 fondi BNL Portfolio Immobiliare e Immobilium 2001, all'interno dei resoconti intermedi di gestione al 31/03/2014, hanno deliberato un rimborso rispettivamente pari a 240E e 75E per quota con data di stacco entrofine maggio

    LA PRELIOS GUIDATA DA CAPUTI FA ACCORDI CON IL COLOSSO AMERICANO FORTRESS PER CREDIT SERVICING E SGR ?Corriere della Sera - Fabio Savelli - 10/08/2014 pg. 25 ed. Nazionale

    Fortress, un miliardo sulle sofferenze dellebanche Finanza Il gruppo americano controlla Italfondiario, societ di gestione di crediti incagliati. Il ruolo dell'ambasciatore Castellaneta L'investimento del fondo Usa in vista degli stress test della Bce. Il dossier Uccmb

    MILANO - Un miliardo di euro sull'Italia. Investendo sui crediti in sofferenza delle banche che - complice la Grande Crisi - avrebbero toccato i 166 miliardi (fonte Abi). Il rinnovato interesse nei confronti del nostro Paese - segnalato

  • anche dai recenti investimenti sino-americani nel capitale delle blue chip quotate a Piazza Affari - si esprime stavolta sotto forma di equity per alleggerire le posizioni degli istituti di credito in vista degli stress test della Bce previsti per ottobre. la strategia del fondo Usa Fortress, quotato aWall Street, che ha deciso di scommettere sul ricco piatto di prestiti non performanti (non performing loans), cio fidi per i quali i debitori (le imprese) non riescono pi a rimborsare i creditori (le banche). Dice Giovanni Castellaneta, senior advisor di Fortress e presidente di Italfondiario (societ specializzata nella gestione dei crediti incagliati controllata dal fondo Usa e partecipata da Intesa Sanpaolo) che l'obiettivo di remunerare gli investimenti, esigenza conciliabile con quella del sistema-Paese che ha necessit di liberare risorse e capitali per le imprese. Prova ulteriore sarebbeil recente accordo firmato da Italfondiario con Bnl-Bnp Paribas per la gestione di alcuni portafogli disofferenze per un valore di 800 milioni di euro, dopo le collaborazioni con Crdit Agricole, Bbva, Deutsche Bank e la Popolare dell'Emilia Romagna. A ben vedere la partita pi importante per quella riguardante Uccmb di Unicredit che avrebbe in pancia circa una trentina di miliardi di incagli. Qui Fortress ha recapitato un'offerta in consorzio con Prelios mettendo sul piatto l'equity (alla societ guidata da Massimo Caputi spetterebbero gli oneri gestionali). In caso di affermazione sulle altre due proposte sul tavolo (una di Goldman Sachs con Deutsche Bank, l'altra provenienteda una cordata formata dal gruppo Cerved e i fondi Cvc e Cerberus) Fortress e Prelios integrerebbero le loro rispettive societ di gestione del risparmio (quella del fondo Usa presenta tra gli azionisti proprio Unicredit attraverso lacontrollata Pioneer) e di servizi. Nascerebbe un colosso nella gestione degli incagli di piccola entit mentre le banche, pur contabilizzando a bilancio le perdite, avrebbero fatto finalmente pulizia delle sofferenze. Attenuando le restrizioni sul credito ai Piccoli.

    FORTRESS INVESTE UN MILIARDO PER NPL BANCARI E PROSEGUE LA TRATTATIVA PER LINTEGRAZIONE CON LA PRELIOS DI CAPUTI

    Fortress, un miliardo sulle sofferenze delle bancheMILANO - Un miliardo di euro sullItalia. Investendo sui crediti in sofferenza delle banche che - complice la Grande Crisi - avrebbero toccato i 166 miliardi (fonte Abi). Il rinnovato interesse nei confronti del nostro Paese - segnalato anche dai recenti investimenti sino-americani nel capitale delle blue chip quotate a Piazza Affari - si esprime stavolta sotto forma di equity per alleggerire le posizioni degli istituti di credito in vista degli stress test della Bce previsti per ottobre. la strategia del fondo Usa Fortress, quotato aWall Street, che ha deciso di scommettere sul ricco piatto di prestiti non performanti (non performing loans), cio fidi per i quali i debitori (le imprese) non riescono pi a rimborsare i creditori (le banche). Dice Giovanni Castellaneta, senior advisor di Fortress e presidente di Italfondiario (societ specializzata nella gestione dei crediti incagliati controllata dal fondo Usa e partecipata da Intesa Sanpaolo) che lobiettivo di remunerare gli investimenti, esigenza conciliabile con quella del sistema-Paese che ha necessit di liberare risorse e capitali per le imprese. Prova ulteriore sarebbeil recente accordo firmato da Italfondiario con Bnl-Bnp Paribas per la gestione di alcuni portafogli disofferenze per un valore di 800 milioni di euro, dopo le collaborazioni con Crdit Agricole, Bbva, Deutsche Bank e la Popolare dellEmilia Romagna. A ben vedere la partita pi importante per quella

  • riguardante Uccmb di Unicredit che avrebbe in pancia circa una trentina di miliardi di incagli. Qui Fortress ha recapitato unofferta in consorzio con Prelios mettendo sul piatto lequity (alla societ guidata da Massimo Caputi spetterebbero gli oneri gestionali). In caso di affermazione sulle altre due proposte sul tavolo (una di Goldman Sachs con Deutsche Bank, laltra provenienteda una cordata formata dal gruppo Cerved e i fondi Cvc e Cerberus) Fortress e Prelios integrerebbero le loro rispettive societ di gestione del risparmio (quella del fondo Usa presenta tra gli azionisti proprio Unicredit attraverso lacontrollata Pioneer) e di servizi. Nascerebbe un colosso nella gestione degli incagli di piccola entit mentre le banche, pur contabilizzando a bilancio le perdite, avrebbero fatto finalmente pulizia delle sofferenze. Attenuando le restrizioni sul credito ai Piccoli.

    PRELIOS FORTRESS E LONE STAR RESTANO IN GARA PER IL TESTA A TESTA SU UCCMB DI UNICREDIT

    Per Uccmb in gara restano solo in due

    La controllata/1. Fortress-Prelios e Lone Star Per Uccmb in gara restano solo indue Testa a testa finale per Uccmb, la UniCredit Credit Management Bank, societ controllata dal gruppo Uni-Credit leader nel settore della gestione dei crediti non per-formanti. Secondo indiscrezioni, UniCredit avrebbe infatti selezionato due soggetti rispetto ai cinque che erano dati in corsa nelle ultimesettimane: si tratterebbe, secondo i rumors, della cordata Fortress-Prelios (conl'assistenza di Mediobanca) e del gruppo finanziario statunitense Lone Star. Le offerte dei due soggetti sarebbero state scelte in quanto ritenute economicamente migliori delle altre giunte nei giorni scorsi. All'advisor Ubs erano infatti arrivate anche le proposte degli americani di Apollo, della cordata formata da Goldman Sachs, Deutsche Bank e Tpg. In corsa, ma con un'offerta circoscritta alla sola piattaforma di servizi, c'era anche la cordataformata da Jupiter (gruppo Cerved), Cvc e Cerberus. Il gruppo guidato da Federico Ghizzoni punterebbe ora a trattare con Lonestar e Fortress-Prelios per chiudere l'operazione di riassetto di Uccmb all'inizio di autunno con la scelta fra uno dei due in gara. Da una parte c' infatti in vendita la societ di servizi, mentre dall'altra c' l'acquisizione di un portafoglio di non performing loans per 4,4 miliardi di euro. Secondo i rumors la piattaforma di servizi sarebbe stata valutata in media attorno ai 30o milioni e il portafoglio di Npl attorno ai 600 milioni.

    IL FONDO DI SOCIAL HOUSING DI CASSA DEPOSITI E PRESTITI VA A PRELIOS SGR

    Social Housing, Prelios gestir fondo da 50 milionidi Manuel Follis

  • I1 portafoglio di Prelios Sgr si arricchisce di un fondo di social housing. Si chiama Asci (Abitare Sostenibile Centro Italia) ed il 26esimo fondo della sgr guidata dall'amministratore delegato Paolo Scordino e da Andrea Cornetti, responsabile del business development. Il fondo, istituito a ottobre 2011, ha avviato la propria operativit nel 2013, mediante l'apporto di un immobile residenziale ad Ascoli Piceno, gi realizzato e locato, a cui seguito l'acquisto di un terreno edificabile a Bastia Umbra (Pg). Su questo spazio Prelios Sgr, che come detto da poco ne il nuovo gestore, prevede di realizzareun progetto con 174 unit immobiliari a destinazione residenziale, con prevalenza appunto di alloggi sociali, oltre a 40 unit ad uso commerciale, alcune delle quali saranno locate a canone moderato e poi adibite a servizi per la comunit, come ad esempio asili e servizi per i cittadini. I due asset per ora in portafoglio al fondo valgono poco pi di 7 milioni, ma una volta completato il progetto, il portafoglio di Asci dovrebbe arrivare a circa 50 milioni anche se il fondo, che previsto abbia una durata di 27 anni, ha previsto fino a 200 milioni di investimenti. Azionista principale di Asci Cassa Depositi e Prestiti (con una quota di circa il 60%) che diventer cos investitore di Prelios Sgr.

    PRELIOS SGR SI AGGIUDICA IL FONDO ASCI PER IL SOCIAL HOUSING IN CENTRO ITALIA

    Social Housing, Prelios gestir fondo da 50 milioniIl portafoglio di Prelios Sgr si arricchisce di un fondo di social housing. Si chiama Asci (Abitare Sostenibile Centro Italia) ed il 26esimo fondo della sgr guidata dall'amministratore delegato Paolo Scordino e da Andrea Cornetti, responsabile del business development. Il fondo, istituito a ottobre 2011, ha avviato la propria operativit nel 2013, mediante l'apporto di un immobile residenziale ad Ascoli Piceno, gi realizzato e locato, a cui seguito l'acquisto di un terreno edificabile a Bastia Umbra (Pg). Su questo spazio Prelios Sgr, che come detto da poco ne il nuovo gestore, prevede di realizzareun progetto con 174 unit immobiliari a destinazione residenziale, con prevalenza appunto di alloggi sociali, oltre a 40 unit ad uso commerciale, alcune delle quali saranno locate a canone moderato e poi adibite a servizi per la comunit, come ad esempio asili e servizi per i cittadini. I due asset per ora in portafoglio al fondo valgono poco pi di 7 milioni, ma una volta completato il progetto, il portafoglio di Asci dovrebbe arrivare a circa 50 milioni anche se il fondo, che previsto abbia una durata di 27 anni, ha previsto fino a 200 milioni di investimenti. Azionista principale di Asci Cassa Depositi e Prestiti (con una quota di circa il 60%) che diventer cos investitore di Prelios Sgr.

  • FINANZA.LASTAMPA.IT del 12.08.2014

    Unicredit (+1,3%): Lone Star e Fortress/Prelios in gara per Uccmb Commenti - Piazza Affari Unicredit (+1,3%): Lone Star e Fortress/Prelios in garaper Uccmb (Sole 24 Ore) FTA Online News Il Sole 24 Ore riporta l'indiscrezione in base alla quale Unicredit avrebbe selezionato una short list di due pretendenti per Unicredit Credit Management Bank (Uccmb) dalle cinque candidature iniziali. In gara resterebbero quindi solo Fortress/Prelios e Lone Star. Piazza Cordusio punta a chiudere l'operazione per l'inizio dell'autunno. (Simone Ferradini)

    PRELIOS-FORTRESS NELLA SELEZIONE DI GARA PER UCCMBDI UNICREDITCARLOFESTA.BLOG.ILSOLE24ORE.COM

    Nella gara per la Uccmb di Unicredit selezionate le offerte di Lone Star e Fortress-PreliosTesta a testa finale per Uccmb, la Unicredit Credit Management Bank (Uccmb), societ controllata dal gruppo Unicredit leader nel settore della gestione dei crediti non performanti. Secondo indiscrezioni, Unicredit avrebbe infatti selezionato due soggetti rispetto ai cinque che erano dati in corsa nelle ultimesettimane: si tratterebbe, secondo i rumors, della cordata Fortress-Prelios (conlassistenza di Mediobanca) e del gruppo finanziario statunitense Lone Star. Le offerte dei due soggetti sarebbero state scelte in quanto ritenute economicamente migliori delle altre giunte nei giorni scorsi. Alladvisor Ubs erano infatti arrivate anche le proposte degli americani di Apollo, della cordata formata da Goldman Sachs, Deutsche Bank e Tpg. In corsa, ma con unofferta circoscritta alla sola piattaforma di servizi, cera anche la cordataformata da Jupiter (gruppo Cerved), Cvc e Cerberus. Il gruppo guidato da Federico Ghizzoni punterebbe ora a trattare con Lonestar e Fortress-Prelios per chiudere loperazione di riassetto di Uccmb allinizio di autunno con la scelta fra uno dei due in gara. Da una parte c infatti in vendita la societ di servizi, mentre dallaltra c lacquisizione di un portafoglio di non performing loans per 4,4 miliardi di euro. Secondo i rumors la piattaforma di servizi sarebbe stata valutata in media attorno ai 300 milioni e il portafoglio di Npl attorno ai 600 milioni. Segui @carlopaolofesta

  • REGIONE E UNIVERSITA IMPEGNATI SUL PROGETTO FICO,LA FABBRICA ITALIANA CONTADINA CON FONDO PAI DI PRELIOS SGR

    CASTEL SAN PIETRO LA PRESIDE DELL'ISTITUTO SCAPPI E IL PROGETTO LEGATO ALLA FABBRICA CONTADINA

    Cos formeremo le nuove leve per Fico SINERGIA Avviati da marzo i contatti con Regione e Universit per definire il progetto - CASTEL SAN perno UN ISTITUTO di formazione superiore collegato all'istituto alberghiero Bartolomeo Scappi' per sfornare quelle figure professionali che serviranno alla bolognese Fico, la Fabbrica Italiana Contadinache diventer il pi grande centro al mondo dedicato all'agro-alimentare italiano. E' l'ambizioso progetto che proprio negli ultimi giorni stato approvato e che coinvolger, appunto, l'istituto castellano, che da marzo ha iniziato a lavorare all'idea incontrando sia la Regione Emilia Romagna che l'Universit di Bologna. E' una grande opportunit di crescita per noi dice la preside dello Scappi', Paola Mambelli -, e soprattutto una grande opportunit da cogliere per il futuro dei nostri alunni. In un momento storico cos delicato da punto di vista economico e lavorativo, progetti come questi offrono un contributo reale e concreto per il futuro dei giovani che scelgono questo ramo. Soddisfazione che diventa doppia se si pensa che, ammette la preside Mambelli, abbiamo avuto il primo incontro con la Regione a marzo, poi ci sono stati incontri con l'Universit di Bologna per sviluppare il progetto che, di fatto, in cos pochi mesi ha trovato approvazione, e questo appunto unulteriore motivo di soddisfazione visto che spesso i tempi di progetti come questi risi-dilatano molto. Restano da definire i dettagli del progetto di un istituto superiore che, ospitato dallo Scappi, sar frequentabile dagli alunni dell'alberghiero una volta diplomati, e dunque concluso il normale ciclo dei cinque anni di studio. Di certo si conoscono comunque gli aspetti pi importanti del progetto, ovvero che proprio attraverso l'Istituto si andranno a formare quelle figure professionali che poi entreranno nel mondo del lavoro negli 80 mila metri quadrati della Fico. Claudio Bolognesi ***

    ALLA PRELIOS DI CAPUTI IL FONDO ASCI PER IL SOCIALHOUSING

    Social Housing: Prelios gestir Asci, fondo da 50 milioni(Il Ghirlandaio) Roma, 12 ago - Prelios Sgr arricchische il suo portafoglio con un fondo social housing: Asci (Abitare sostenibile centro Italia), 26esimo fondodella societ guidata dall'ad Paolo Scordino e da Andrea Cornetti, responsabile

  • del business development. Secondo quanto riporta Mf, il fondo stato istituito a ottobre 2011 ed operativo dal 2013 mediante l'apporto di un immobile residenziale ad Ascoli Piceno, a cui seguito l'acquisto di un terreno edificabile a Bastia Umbra.

    INTERVISTA SUI PROBLEMI DEGLI AFFITTI IMMOBILIARI A LUCA TURCO, BRACCIO DESTRO DI CAPUTI A PRELIOS

    Casa, l'affitto azzoppatoMancano misure incentivanti per rilanciarlo

    MILANO Sul mercato immobiliare italiano spuntano i primi, timidi segni di ripresa, anche se il recupero ancora lento e la crisi ha inciso profondamente:a causa della recessione, i prezzi di vendita e i canoni d'affitto sono calati in maniera considerevole, e gli italiani, per tradizione popolo di proprietari, iniziano a scegliere sempre pi spesso la casa in affitto. I numeri sono eloquenti: in sette anni (dati No-misma) le compravendite residenziali si sono pi che dimezzate, passando dalle 869.308 del 2006 alle 403.124 del 2013, e nello stesso periodo i prezzi sono crollati del 17% nelle tredici citt italianepi grandi. Tuttavia, negli ultimi mesi il mercato sembra aver registrato qualche segno di vivacit in pi - nota Luca Turco, responsabile Business Investments di Prelios - anche se siamo ancora a livelli esigui, sia nei confronti del mercato italiano pre-crisi, sia nei confronti dei mercati esteri.Questa ripresa, similmente a quanto accaduto in altri Paesi del sud Europa, dovuta soprattutto all'ingresso di capitali opportunistici, investimenti speculativi provenienti in gran parte dagli Usa - aggiunge Turco -. Grandi fondicome Blackstone o Apollo hanno raccolto grosse masse di liquidit da investire nei Paesi dell'Europa meridionale, approfittando dei prezzi bassi e del costo del denaro competitivo negli Usa Luca Turco residenziale di (Prelios): per circa il 7%, mentr i proprietari in Italia intorno tedeschi al 3% e perdi pi il rendimento fortemente della locazione penalizzato dalla fiscalit D'altra parte gli italiani, il cui potere d'acquisto si notevolmente eroso negli ultimi anni, non investono pi nel mattone come un tempo. un dato che ha sorpreso anche noi: l'Italia resta un Paese di proprietari, ma la loro percentuale calata dall'80% del 2010 al 69% attuale, spiega Turco. Le ragionidi questo crollo sono diverse: Innanzitutto, i prezzi. Per le famiglie semprepi difficile acquistare, anche perch chi vende tende a mantenere alto il prezzo dell'immobile - sottolinea il manager-. Ci sono poi motivazioni sociali, come i legami meno stretti con la citt di origine, e i cambiamenti nella vita lavorativa delle persone, che portano a un'elevata mobilit. Inoltre, pesa la difficolt di ottenere credito dalle banche: sempre pi difficile ricevere un prestito per l'intero valore dell'immobile. Serve quindi una grande mole di liquidit, di cui non tutti dispongono: oltre a poter sostenere la rata del mutuo, agli acquirenti viene richiesto un capitale iniziale che molti non hanno. Secondo Turco, il problema principale degli investimenti in immobili residenziali rappresentato dai ritorni sul capitale investito. Fino a poco tempo fa gli italiani investivano nella casa di propriet, sperando che il valore dell'immobile aumentasse negli anni, mentre il mercato delle locazioni aveva un valore esiguo. In Germania, invece, chi investe in immobili lo fa per metterli a reddito. Per i proprietari tedeschi il rendimento della locazione residenziale di circa il 7%, mentre in Italia intorno al 3% - spiega il manager -. In pi, in Italia il settore delle locazioni fortemente penalizzatodalla fiscalit, per cui il rendimento del 3% si riduce ancora. Per questo, auspica Turco, bisognerebbe varare norme per agevolare la locazione residenziale, soprattutto allo scopo di attrarre investitori istituzionali,

  • italiani e stranieri: sulla falsariga di quanto avvenuto per l'housing sociale, che per resta un mercato di nicchia.

    INTERVISTA SUI PREZZI DEL MERCATO IMMOBILIARE A CORSINI DI PRELIOS VALUATIONS.

    Intervista a Giampaolo Corsini - Prezzi bassi ancora a lungoL'esperto di valutazioni Prezzi bassi ancora a lungo Corsini: Ma gli investitori esteri sono tornati a scommettere sul mattone italiano. Un buon segnale ::: ATTILIO BARBIERI La ripresa nel mercato immobiliare si fa attendereed sempre pi difficile vendere a prezzi ragionevoli. Dal 2008 a oggi in moltezone d'Italia le case si sono svalutate del 50%. Ma se difficile per chi vendenon va meglio a quanti comprano: qual il prezzo giusto? E cosa dobbiamo aspettarci per i prezzi? Saliranno o con-tinbueranno a calare? Risponde Giampaolo Corsi-ni, amministratore delegato di Prelios Valuations, societ che si occupa di valutazioni sul patrimonio immobiliare e che insieme ad altre quattro impegnata nella valutazione dei cespiti immobiliari degli istituti di credito per conto di Bankitalia. Tutto dipende dallandamento dell'economia. Nell'immobiliare ci troviamo in una fase di mercato caratterizzata da una bassa volatilit. I prezzi sono scesi molto e ci sono tuttora i presupposti a livello macroeconomico perch le quotazioni rimangano ferme o ricomincino a salire. Si,ma come comportarsi? Una famiglia in cerca dell'immobile da abitare deve si sforzarsi di acquistarlo al miglior prezzo possibile ma le valutazioni che entrano in gioco in questo caso sono molteplici. Un investitore deve avere ben altra attenzione al prezzo. Che segnali arrivano dal mercato in questi mesi? In questo momento stanno rientrando in Italia i grandi investitori istituzionali esteri perch sono convinti che il nostro mercato nel breve-medio termine possadare delle soddisfazioni, con ritorni interessanti. Questo ci fa ritenere che nel medio periodo le quotazioni siano destinate a crescere. Non c' il rischio che la revisione degli estimi catastali in arrivo dopo anni di gestazione, possa frenare la ripresa delle quotazioni? La modifica degli estimi era un passaggio atteso e inevitabile che aiuter a fare un po' di chiarezza su questo mercato. Nel breve non dovrebbe portare a un aumento dell'Imu. Certo, in prospettiva ci sar un adeguamento, per gli immobili classati in maniera non adeguata, soprattutto nei centri storici delle citt. Quanto tempo ci vorr alla fine per vedere le quotazioni in ripresa? Come dicevo non pi un problema immobiliare. Oramai i valori si sono assestati su un livello basso. Le variabili che possono inlfluire sui corsi del mattone a questo punto sono due: l'andamento dell'economia in generale e l'accesso al credito per chi vogli acquistare. Fintanto che l'economia non ripartir e non cisar un allentamento nelle stretta creditizia, sar ben difficile vedere i valori immobiliari risalire. In che zone d'Italia si possono fare dei buoni affari? I privati di solito investono sulla zona che meglio conoscono. Quella in cui abitano. Solitamente guardano alla citt in cui vivono, al massimo alla provincia. Ed giusto che sia cos perch diversamente rischierebbero di fare pessimi affari. Per gli istituzionali la prospettiva cambia radicalmente. Le piazze a cui guardano sono sempre le solite: Roma e Milano, vale a dire le cittche garantiscono pi di altre la piena occupazione degli immobili.

  • Mercato immobiliare, l'esperto: "Prezzi bassi ancora a lungo"LIBEROQUOTIDIANO.IT - Mercato immobiliare, l'esperto: "Prezzi bassi ancora a lungo" La ripresa nel mercato immobiliare si fa attendere ed sempre pi difficile vendere a prezzi ragionevoli. Dal 2008 a oggi in molte zone d'Italia le case si sono svalutate del 50%. Ma se difficile per chi vende non va meglioa quanti comprano: qual il prezzo giusto? E cosa dobbiamo aspettarci per i prezzi? Saliranno o continueranno a calare? Risponde Giampaolo Corsini, amministratore delegato di Prelios Valuations, societ che si occupa di valutazioni sul patrimonio immobiliare e che insieme ad altre quattro impegnata nella valutazione dei cespiti immobiliari degli istituti di credito per conto di Bankitalia. Tutto dipende dallandamento delleconomia. Nellimmobiliare ci troviamo in una fase di mercato caratterizzata da una bassa volatilit. I prezzi sono scesi molto e ci sono tuttora i presupposti a livello macroeconomico perch le quotazioni rimangano ferme o ricomincino a salire. Si,ma come comportarsi? Una famiglia in cerca dell'immobile da abitare deve s sforzarsi di acquistarlo al miglior prezzo possibile ma le valutazioni che entrano in gioco in questo caso sono molteplici. Un investitore deve avere ben altra attenzione al prezzo. Che segnali arrivano dal mercato in questi mesi? In questo momento stanno rientrando in Italia i grandi investitori istituzionali esteri perch sono convinti che il nostro mercato nel breve-medio termine possa dare delle soddisfazioni, con ritorni interessanti. Questo ci fa ritenere che nel medio periodo le quotazioni siano destinate a crescere. Non c' il rischio che la revisione degli estimi catastali in arrivo dopo anni di gestazione, possa frenare la ripresa delle quotazioni? La modifica degli estimiera un passaggio atteso e inevitabile che aiuter a fare un po' di chiarezza su questo mercato. Nel breve non dovrebbe portare a un aumento dell'Imu. Certo, in prospettiva ci sar un adeguamento, per gli immobili classati in maniera non adeguata, soprattutto nei centri storici delle citt. Quanto tempo ci vorr alla fine per vedere le quotazioni in ripresa? Come dicevo non pi un problema immobiliare. Oramai i valori si sono assestati su un livello basso. Le variabili che possono influire sui corsi del mattone a questo punto sono due: landamento delleconomia in generale e laccesso al credito per chi voglia acquistare. Fintanto che l'economia non ripartir e non ci sar un allentamento nelle stretta creditizia, sar ben difficile vedere i valori immobiliari risalire. In che zone dItalia si possono fare dei buoni affari? I privati di solito investono sulla zona che meglio conoscono. Quella in cui abitano. Solitamente guardano alla citt in cui vivono, al massimo alla provincia. Ed giusto che sia cos perch diversamente rischierebbero di fare pessimi affari. Per gli istituzionali la prospettiva cambia radicalmente. Le piazze a cui guardano sono sempre le solite: Roma e Milano, vale a dire le citt che garantiscono pi di altre la piena occupazione degli immobili.

    PRELIOS INTEGRA, INTERVISTA A PIERCARLO ROLANDO SULLA RIORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI DI PRELIOS GROUP

    Intervista a Piercarlo Rolando - Prelios seziona i clienti

  • Prelios seziona i clienti La societ real estate accelera sul settore servizi con un nuovo approccio basato su una rete di key account specializzati per tipo di clientela La strategia chiara. Focus sui servizi immobiliari visti con gli occhi dei clienti. Una strada che Prelios ha imboccato con decisione da tempo e che, alla luce di un contesto sempre pi competitivo, si sta via via affinando. Anche con il contributo di Piercarlo Rolando che, dopo 20 in Reag, dallo scorso gennaio approdato nel gruppo immobiliare. Alla riorganizzazione dei servizi per il real estate ha lavorato per sei mesi, diventando da luglio direttore della divisione Integrated Services. Ecco con quali strategie e obiettivi. iQuali sono i punti cardine della nuova organizzazione e strategia? Risposta. In primo luogo il cliente. Prelios Integrated Services costituisce una vera piattaforma integrata di servizi in grado di gestire l'intero processo, ma soprattutto capace di proporre un'offerta differenziata per ogni tipologia di cliente. Oggi infatti Prelios si rivolge principalmente a banche, corporate e investitori istituzionali, soggetti che hanno bisogno di soluzioni e interlocutori ad hoc. Una scelta indispensabile in un mercato sempre pi complesso e selettivo, in balia di dinamiche veloci e nuovi parametri di riferimento. Insomma la mia ricetta semplice: bisogna partire dalle esigenze del cliente e per questo abbiamo creato dei key account specializzati. Ma non solo: in parallelo esiste una specializzazione, e quindi suddivisione, anche per tipo di attivit. 2 Come funziona esattamente? R. Intanto Integrated Services comprende a sua volta le tre societ di servizi immobiliari di Prelios in Italia, e cio Integra, Valuations e Agency, nomi che indicano gi chiaramente la loro mission. La primaoffre servizi di property, project, facility management, oltre che consulenza sututti i fronti. Valuations ovviamente una societ di valutazione e lavora in tre settori: e-services cio servizi legati alla valorizzazione di database immobiliari. C' poi la valutazione a supporto delle banche per l'erogazione di finanziamenti e infine la valutazione come esperto indipendente: per esempio siamo esperti indipendenti per un fondo di Serenissima sgr. Inoltre siamo tra lecinque societ che si sono aggiudicate la gara promossa da Bankitalia per l'asset quality review sui portafogli delle principali banche italiane. Quanto infine all'Agency, Prelios uscita dal ramo franchising e ora un broker specializzato negli immobili corporate. 3 In che cosa sono diverse le esigenze delle varie categorie? R. Intanto svolgono attivit diverse. Alle banche quindi servono servizi relativi all'erogazione del credito, gestione dei crediti npl e del patrimonio, strumentale e non. Oggi per le banche necessario fare buon credito e per farlo devono valutare il merito di credito del cliente e le garanzie immobiliari sottese. Siamo di supporto anche quando le banche devono analizzare i crediti sotto osservazione, non ancora quindi allo stadio di sofferenze o incagli, su cui la banca ha bisogno di consulenti e advisor che possano aiutare per esempio anche i costruttori non in grado di portare a termine un cantiere finanziato. Su questo abbiamo messo a punto un servizio, gioperativo con alcune banche italiane. Quindi facciamo una due diligence inizialeper *** identificare le cause della situazione di stallo e le possibili strategie di uscita. In questo modo in un primo momento i nostri interlocutori sono le banche, ma poi diventiamo advisor anche dei loro clienti, perch una volta identificata la strategia di uscita, per esempio riprogettando un edificiodiventato obsoleto perch progettato 5-10 anni prima oppure ricercando un equitypartner che porti nuove risorse per far ripartire l'iniziativa o ancora ricercando utilizzatori o compratori degli immobili. 4 Come supportate invece lealtre due categorie? R. Per quanto riguarda i corporate, tra i nostri clienti abbiamo le principali societ telefoniche ed energetiche-petrolifere italiane. Sono clienti che hanno bisogno di un advisor nei cosiddetti servizi real estate a supporto della gestione del patrimonio immobiliare dell'azienda e dell'efficientamento degli spazi e dei costi di gestione. Gli investitori istituzionali invece, cio tutti quei soggetti che vogliono acquistare patrimoniin Italia, hanno bisogno di attivit di project management in grado di gestire costi e tempi di realizzazione degli investimenti, anche a garanzia delle stessebanche che finanziano il progetto. Integrated Service svolge comunque anche attivit di pro-perty, sia per la sgr di gruppo, ma soprattutto conto terzi. A

  • oggi gestiamo dal punto di vista tecnico un patrimonio immobiliare che vale circa 4 miliardi, pari a 30 mila unit locative, di cui oltre il 60% non captive, ossia esterno al gruppo. uali sono, in termini di bilancio, i risultatiottenuti finora? R. I risultati sono positivi e in crescita. Le tre societ che compongono Prelios Integrated Services a giugno 2014 hanno registrato ricavi per13,1 milioni di euro, in crescita del 25% rispetto a un anno prima, e un ebit positivo per 1,1 milioni di euro, in netto miglioramento rispetto al valore registrato al 30 giugno 2013 negativo per 0,7 milioni. (riproduzione riservata) Il manager architetto Piercarlo Rolando in Prelios dal gennaio 2014 in qua-lit di direttore strategie e sviluppo real estate prima e di direttore della divisione Strategic Integrated Services da giugno. Architetto con specializzazione in real estate asset management, Rolando stato in precedenza in Reag (Real Estate Advisory Group), dove in oltre vent'anni di esperienza ha ricoperto vari incarichi fino ,a diventare direttore generale e deputy managing director. E stato inoltre amministratore delegato e co-fondatore di Reag 4 Loans. PierrurLa Rodundo ***

    INTERVISTA A RICCARDO SERRINI DI PRELIOS CREDIT SERVICING SUL TEMA DELLE CASE ALLASTA

    Intervista a Riccardo Serrini: "Case all'asta, occasione mancata"Case all'asta, occasione mancata Le vendite giudiziarie sono meno opache. Ma pochi lo sanno Parla l'esperto: l'arretrato di immobili invenduti impressionante Adottando alcune accortezze, si possono fare grandi affari CHIARAMERICO M I IANO Acquistare un immobile all'asta giudiziaria una scelta che divide: alcuni la considerano un'ottima opportunit per comprare a prezzo ribassato, altri invece se ne tengono alla larga, frenati dal luogo comune che vuole quello delle aste come un mondo opaco, nel quale il rischio di fare un cattivo affare altissimo. Il risultato che in Italia il parco degli immobilinon assegnati diventato considerevole: ogni anno nel nostro Paese vengono battute circa 60-70mila aste giudiziarie, mentre per ridurre lo stock di creditiin sofferenza con un sottostante immobiliare ne occorrerebbero almeno 800mila. Un arretrato impressionante - commenta Riccardo Serrini, amministratore delegato di Prelios Credit Servicing - anche perch il 92% delle aste va desertoe l'assegnazione degli immobili avviene in media intorno alla sesta o settima volta. Nel pieno della crisi si arrivava fino a otto aste deserte prima dell'assegnazione, quando in un periodo di mercato normale la media di tre. In molti - aggiunge il manager - non si avvicinano al mondo delle aste perch pensano che sia in mano a gente poco raccomandabile. Non pi cos da tempo, e c' un patrimonio enorme di immobili che non viene valorizzato. Basta studiare attentamente le procedure e non bisogna temere trappole o inganni. Comprare unacasa all'asta richiede comunque alcune accortezze. Gli annunci vengono pubblicati online dai tribunali - spiega Serrini - ma bisogna leggerli con attenzione. Ad esempio, per quanto riguarda il prezzo, l'annuncio riporta la valutazione effettuata dal C-tu (il consulente tecnico d'ufficio nominato dal tribunale), che spesso molto distante dal valore effettivo di assegnazione: loscollamento medio del 50% con punte dell'80% per quanto riguarda gli immobili industriali, per i quali la domanda inferiore. Questo perch di norma, aggiunge il manager, la prima asta avviene senza incanto (offerte in busta chiusa), mentre dalla seconda in poi si procede con incanto. Il giudice tende a mantenere il valore stabilito dal Ctu, ma dalla terza asta in poi pu abbassare

  • il prezzo anche del 25% alla volta. Riccardo Serrini Per l'acquirente, fondamentale capire bene cosa si sta per comprare: L'asta una procedura pubblica ed quindi soggetta a una serie di norme: ad esempio, l'immobile deve essere conforme alla planimetria catastale e deve essere affidato a un custode, che deve farlo visitare agli interessati. Online devono essere disponibili i documenti dell'immobile: in alcuni tribunali, come aVerbania, anche l'asta pu svolgersi in modalit telematica, fa sapere Serrini. Oltre a questo, l'acquirente deve capire se ci siano difformit o abusi, e se si possano sistemare, in quanto tempo e con quale spesa; poi deve sapere se l'immobile occupato o libero, e soprattutto essere informato che la procedura prevede il versamento di una caparra del 10% prima dell'asta, e chi vince deve poi rispettare i termini di pagamento. Questa una delle principali difficolt: Il potenziale compratore deve essere sicuro che la banca eroghi il finanziamento in tempo, altrimenti rischia di perdere la caparra, spiega Serrini. Un altro ostacolo proprio la difficolt di ottenere credito dalle banche, anche se di recente gli istituti, proprietari di buona parte degli immobili in asta, hanno compreso che concedere liquidit ai potenziali acquirenti significa evitare che il patrimonio si deprezzi troppo.

    GUIDATA DA CAPUTI, PRELIOS E IN GARA PER IL FONDODELLE FILIALI DI DEUTSCHE BANK

    Le filiali Deutsche in un fondoCredito. Operazione da 250 milioni sulla rete italiana - In gara Hines, Idea Fimit e PreLios. L'OPERAZIONE Gara per identificare una Sgr che costituisca e gestisca un fondo nel quale conferire le proprie 90 filiali italiane e il quartiergenerale di Milano

    Carlo Festa

    Deutsche Bank valorizza il suo patrimonio immobiliare in Italia. Secondo indiscrezioni, il colosso bancario tedesco starebbe facendo una gara per identificare una Sgr che costituisca e gestisca un fondo immobiliare nel quale conferire 90 delle sue filiali italiane e il quartier generale di Milano. L'operazione sarebbe, secondo i rumors, ormai in fase avanzata e dovrebbe concludersi a settembre. Si tratter di un'operazione di sales & lease back, chepermetterebbe alla banca guidata da Flavio Valeri di fare circa 250 milioni di cassa. Queste risorse dovrebbero essere dedicate alla rete italiana di Deutsche Bank II gruppo tedesco non dovrebbe infatti investire nell'acquisto di nuove filiali, ma quelle nuove che aprir saranno in affitto. Il modello, alla cui base c' quest'operazione, di focalizzarsi sul core business dell'attivit bancaria, lasciando l'immobiliare. I piani di Deutsche Bank sul tema sarebbero abbastanza chiari: l'istituto non riterrebbe che le piattaforme online soppianteranno gli sportelli, ma al contrario rispetto ad altre banche, crede nella necessit di avere presidi locali. Allagara,iniziata qualche settimana fa,hanno partecipato circa quindici tra le principali Sgr italiane e ora, secondo irumors che circolano sul mercato, sarebbero rimaste tre finaliste: cio Hines sgr, Prelios Sgr e Idea Fimit Sgr. Entro la fine di settembre dovrebbe venir aggiudicato il mandato: molto dipender anche dall'offerta economica e quindi dalla capacit delle sgr prescelta di attirare investitoti interessati anche seil portafoglio avrebbe suscitato gi qualche interesse. In particolare, grande

  • attenzione da parte degli investitori ci sarebbe per il quartier generale di Deutsche Bank a Milano, un palazzo che genera un canone di affitto di 8 milioni di euro all'anno. Advisor dell'operazione sarebbe, sempre secondo i rumors, JohnLang Lasalle per quanto riguarda la struttura finanziaria dell'operazione, e lo studio Chio-mend sul lato legale. Ora si starebbe dunque aprendo la parte finaledell'asta: le societ di gestione selezionate dovranno infatti trovare equity per il t00% delle quote del fondo, e fare offerte vincolanti entro la prima metdi settembre. Oggi l'Italia il principale mercato europeo per Deutsche Bank dopo la Germania. Il gruppo ha oggi circa Sao sportelli in Italia, dopo averne aperti 55 negli ultimi3 anni e 8o negli ultimi 5. I vertici della banca tedesca in Italia hanno poi annunciato nuove aperture. Il chief country officerFlavio Valeri, di recente, ha comunque sottolineato che Deutsche Bank Italia potr avere al massimo400-42o sportelli, considerando anche che in Germania la capogruppo ne ha 79o. Di recente Deutsche, che nel Paese d lavoro a 6mila persone, ha avviato in Italia un piano di razionalizzazione con un impattosul personale di Deutsche Bank in Italia, limitato a circa 200 persone (3% della forza lavoro) per le quali stato previsto il ricorso all'esodo anticipato e alfondo di solidarieta. Lo scorso anno si era anche parlato di un interesse, in realt mai concretizzatosi, per la rete di sportelli ex-Antonveneta che Mps a quel tempo stava riflettendo di cedere. ***

    PARTONO I LAVORO PER FICO, IL PROGETTO EATALY WORLD ALLEX CAAB DI BOLOGNA, CON FONDO PAI DI PRELIOS SGR.

    Fico una boccata d'ossigeno. Ora rimbocchiamoci le maniche I lavori a Ccc, Coop Costruzioni, Unga, Melegari, Montanari e Cmb UNA PARTITA IN DUE FASI I LAVORI PER LA COSTRUZIONE DI FICO SONO DIVISI IN DUE PARTI, CIASCUNA DELLE QUALI HA UNA DURATA PREVISTA DI SEI MESI L'OBIETTIVO RESTAQUELLO DI APRIRE LA STRUTTURA A FINE 2015

    FICO, il grande parco agroalimentare che sorger al Caab, pronto a partire. Prelios, la societ di gestione del risparmio che si occupa della realizzazione del progetto, ha infatti individuato i vincitori del bando per la costruzione della struttura. Un affare da circa 40 milioni di euro che stato affidato al Consorzio cooperative di costruzioni (Ccc), affiancato da una cordata di impresedi cui fanno parte Coop Costruzioni, la cooperativa Cmb di Carpi, il raggruppamento di imprese Unifica e, con quote minori, i costruttori Melegari e Montanari. Ancora da definire con precisione la data di partenza dei cantieri, che inizialmente avrebbero dovuto essere aperti gi ad agosto. L'unica cosa sicura che i lavori cominceranno il prima possibile, forse gi nei primi giorni di settembre, e che gli incontri tra le imprese che dovranno costruire lacittadella del cibo sono iniziati gi in questi giorni, nonostante il periodo diferie. A questi ne seguiranno altri con i vertici del Caab, con in testa il presidente Andrea Segr, e del Comune. L'accelerazione dell'intera partita prevista a partire da luned 25 agosto, quando tutti i soggetti interessati al progetto saranno rientrati in citt. LA COSTRUZIONE di Fico progetto nato su idea del Caab, con il contributo fondamentale del patron di Eataly, Oscar Fari-netti suddivisa in due parti, ciascuna delle quali dovrebbe durare sei mesi.La prima consiste in una serie di operazioni preliminari, tra cui la demolizionedi alcuni edifici esistenti all'interno del Caab, e la seconda nella realizzazione della struttra vera e propria che ospiter la Fabbrica italiana

  • contadina, destinata, secondo le stime di Eataly, a dare lavoro a 3.550 persone.Grande soddisfazione da parte LA POSTA IN GIOCO La realizzazione del parco agroalimentare al Caab vale 40 milioni di euro delle imprese che si sono aggiudicate il bando, superando l'offerta del gruppo Strabag. Siamo in attesa di comunicazioni ufficiali dice il numero del Ccc, Piero Collina . Se sar confermata l'aggiudicazione vorr dire che stato giusto puntare sulle imprese del territorio. Un concetto condiviso anche dal direttore di Unifica, Gianluca Muratori: Quella che ha vinto una cordata solida e siamo contenti che si possano far lavorare le imprese bolognesi, per loro un progetto come Fico rappresenta una bella boccata d'ossigeno. Siamo pronti a partire dice AmedeoMelegari, numero uno dell'omonima ditta di costruzioni . I tempi sono stretti ma ci rimboccheremo le maniche. importante che molte imprese bolognesi siano in prima linea nella realizzazione di un'opera come Fico. a. z. *** IL PROGETTOLa filosofia Fico sar una struttura da 80.000 metri quadrati all'interno dell'attuale Caab incentrata sul cibo e sulla sua filiera, dalla produzione al commercio I posti di lavoro Secondo le stime di Eataly, il grande parco agroalimentare dar lavoro a 3.550 persone, quando entrer in funzione a pieno regime IL giro d'affari Nel 2019, secondo le previsioni, Fico dovrebbe produrre un fatturato di 80 milioni di euro, con un valore aggiunto di 17,5 milioni complessivi

    INTERVISTA A LUCA TURCO GRUPPO PRELIOS SUL PROBLEMA CASA & AFFITTI

    Affitti, lezione tedesca CASA Il decreto Sblocca Italia? Oltre agli incentivi a favore delle riqualificazioni edilizie e dell'intero settore delle costruzioni, dovrebbe includere anche misure per sbloccare il mercato degli affitti. A chiederlo sono molte delle societ real estate riunite in Assoimmobiliare, convinte che misure a favore della locazione non solo non contrasterebbero con quelle gi previste, ma rappresenterebbero anzi una medicina contro molti dei mali del settore e forse anche dell'economia nazionale nel suo complesso. Tra l'altro, dicono, il comparto della locazione in Italia sta gi vivendo una fase di profonda trasformazione: perch allora non cavalcarlo rendendo certi cambiamenti strutturali a vantaggio di tutta l'economia oltre che del mattone?. La trasformazione ha origine nel mutato atteggiamento degli italiani nei confronti della casa. Complice la crisi, anche in Italia, dove la percentuale di proprietari di casa altissima, sta crescendo il numero degli inquilini: il crollo delle compravendite di abitazioni, pi che dimezzate nel giro di qualche anno (dalle 869.308 del 2006 si passati alle 403.124 del 2013, secondo quanto rilevato da Nomisma), ha tagliato la quota di famiglie proprietarie di casa, scesa all'attuale 68,7% dall'80% di otto anni fa. Non solo: in forte contrazionerisulta anche la propensione all'acquisto, visto che il gap tra domanda e offerta si significativamente ampliato in questi anni. E tutto ci nonostante i prezzi ancora in calo dopo la flessione di quasi il 20% registrata nelle 13 maggiori citt e ancora pi pesante nel resto d'Italia. Colpa della precariet del lavoro, delle difficolt nell'accesso al credito e ora anche della deflazione, tutti elementi che hanno invertito la tendenza degli italiani a preferire la compravendita di case piuttosto che la locazione. Proprio per questo, pur a fronte della stessa crisi il mercato delle locazioni si mantenuto pi stabile rispetto a quello delle compravendite. da tutto questo che nasce la necessit di imprimere una svolta a un mercato degli affitti che

  • per molti aspetti resta critico, spiega Luca Turco, responsabile sviluppo attivit corporate e istituzionali di Prelios nonch braccio destro di Massimo Caputi. Il cambio di atteggiamento degli italiani da solo per non basta a renderlo pi fluido ed efficiente, mentre il maggior ricorso all'affitto non sembra destinato a rientrare: anche una volta usciti dalle secche della crisi, difficilmente le banche torneranno a finanziare quasi il 100%dell'acquisto, per cui chi non disporr di un congruo capitale iniziale continuer a non poter comprare. La svolta richiesta prevede misure sia per garantire maggior certezzadel diritto sia per attenuare l'impatto fiscale. Tra le prime, sono necessari tempi pi rapidi per rendere esecutivo lo sfratto in caso di morosit, ma tempi pi rapidi anche per l'intervento obbligatorio del proprietario in caso di malfunzionamento degli impianti dell'appartamento. Sul fronte fiscale, il discorso cambia molto a seconda che si parli di privati piuttosto che di societ, prosegue Turco. Pur colpiti anch'essi da Imu e Tasi, imposte che gravano sulla propriet, i privati beneficiano della cedolare secca sui redditi percepiti, oggi pari al 15% e addirittura al 10% in caso di canone concordato. La cedolare si applica per solo alle persone fisiche, quindi imprese e investitori istituzionali non possono goderne. Non solo: questi ultimi sono soggetti anche a Irap e Tares e non all'Iva, quindi non possono detrarre eventuali spese di riqualificazione. Il risultato che in Italia la locazione rende non pi del 2-3% netto ai privati, percentuale che scende all'1 per gli investitori istituzionali calcolando anche la tassazione sui dividendi distribuiti, contro per esempio il 7% in Germania, dove peraltro i canoni per gli inquilini sono mediamente pi bassi che in Italia. Da tutto ci deriva ancheil fatto che, anche se la quota di proprietari di casa scesa al 69%, l'Italia ancora ben lontana dal 44% della Germania, ma anche dal 5557% di Francia e Olanda. In Germania, per esempio, le forti facilitazioni per i costruttori che si impegnavano a sviluppare immobili per affittare a canoni calmierati hanno permesso lo sviluppo di un mercato della locazione ampio e per tutte le tasche, in genere di buona qualit ed evitando la creazione dei quartieri-ghetto tipici di altri Paesi. Quello della scarsa convenienza dell'ingresso nel settore residenziale per gli investitori istituzionali quindi uno dei nodi da sciogliere. In tutto il mondo la locazione considerata la prima asset class per gli istituzionali, mentre in Italia inesistente, continua Turco. Se vi fosse una chiara volont politica di introdurre agevolazioni fiscali a favore del rilancio del settore delle locazioni residenziali in Italia, si potrebbero attrarre investitori di lungo periodo: basti pensare che perfino compagnie assicurative e investitori istituzionali italiani in genere non comprano mattoneresidenziale in Italia, ma solo all'estero. Inoltre il patrimonio residenziale italiano, non nuovo e ad alta dispersione di energia, potrebbe essere riqualificato. Si aprirebbe insomma un mercato che contribuirebbe in modo determinante al rilancio economico del Paese.

    L'ANDAMENTO DEGLI AFFITTI NELLE PRINCIPALI CITT ITALIANE

    Canoni medi di locazione nelle grandi citt italiane per appartamenti liberi, non arredati, ristrutturati - Euro al mq./annuo - Giugno 2014 Centro Semicentro Periferia Fonte: Centro Studi Casa.it TORINO MILANO GENOVA VENEZIA - Mestre VENEZIA - Laguna BOLOGNA FIRENZE ROMA NAPOLI BARI CATANIA PALERMO CAGLIARI LA MAPPA EUROPEA

    Percentuale di home-ownership nei principali paesi Europei Fonte: The EurosystemHousehold Finance and Consumption Survey (April 2013) GRAFICA MF-MILANO FINANZA Germania Austria Francia Olanda Lussemburgo Finlandia ITALIA Belgio Portogallo Grecia Cipro Malta Slovenia Spagna Slovacchia

  • INTERVISTA A LUCA TURCO DI PRELIOS SUL TEMA AFFITTI IMMOBILIARI

    Intervista a Luca Turco

    II mercato Edilizia: crolla la piccola propriet stretta mutui, caccia agli affitti Speculazione, sbarcano i fondi Usa: nel mirino gli immobili commerciali

    II boom II mercato residenziale in Germania trasparente e con prezzi stabili, attira capitali da tutto il mondo: un esempio da imitare I morosi Prelios: investitori scoraggiati dalle norme ritenute poco efficaci Cinzia Peluso Si ristretto il popolo delle famiglie formichine, proprietarie di casa. Mattone dopo mattone avevano accumulato un patrimonio da far invidia a tutta l'Europa. Ma il solido edificio tricolore ha cambiato faccia. Assediato da Fisco, burocrazia e norme tutt'altro che vantaggiose. Negli ultimi tre anni la percentuale dei possessori della propria residenza diminuita dall'80 al 69 percento. la metamorfosi del mercato immobiliare dello Stivale. Ancora troppo fragile. La crisi dei subpri-me ha innescato il tonfo delle compravendite e dei prezzi. Le banche, scottate dalle sofferenze, hanno stretto i cordoni del credito e dei mutui. Oggi la discesa pi lenta, ma non si fermata. L'erosione dei redditi concentra la ricchezza nelle mani di pochi. Diminuisce chi possiede la propria abitazione, aumentano di conseguenza i proprietari di pi immobili. Il rischio che la speculazione la faccia da padrone. Dopo la Spagna e la Grecia ora l'Italia la nuova terra di conquista dei grandi fondi speculativi ameri-cani. Stanno investendo nel comparto degli uffici e della logistica industriale. Certo, un segnale di ri-partenza rispetto al blocco delle transazioni del 2012. Ma bisogna stare attenti. 11 rischio di un abbandono da parte dei grandi inveII confronto Solo il 60% delle famiglie nell'Eurozona possiede l'alloggio: il 23% proprietario anche di una seconda casa stitori fra tre anni, quando prevista la ripresa del mercato, avverte Luca Turco, responsabile dello sviluppo del business istituzionale di Prelios. La crisi. A monitorare lo stato di salute del settore Prelios (ex Pirelli RealEstate), il gruppo che gravita nell'orbita Pirelli in primo piano in Italia nella intermediazione per le compravendite e le locazioni. Prelios, che spazia a360 gradi dai servizi alla gestione della propriet alla gestione del risparmio immobiliare, ha elaborato un'analisi basata sui dati di Bce e Nomisma. E da questi ultimi emerge che le compravendite degli alloggi ad uso residenziale si sono pi che dimezzate in sette anni. Dalle 869.308 del 2006 sono scese alle 403.124 del 2013. Nello stesso periodo i prezzi sono crollati del 17 per cento nelle tredici citt italiane pi grandi. Le locazioni. Un mercato, che anche, nello stesso tempo, troppo rigido. La domanda di affitti, attualmente in crescita, non riesce infatti a trovare un riscontro nell'offerta. Per molti giovani i canoni di locazione risultano ancora proibitivi. Rendimenti troppo bassi, tasse troppo alte, e norme poco convenienti per la morosit frenano invece i proprietari. Per rilanciare il settore dovrebbe intervenire ora il rentto buy. I vantaggi dei contratti di locazione finalizzati all'acquisto li ha messi nero su bianco il governo in uno dei decreti predisposti dal ministero delle Infrastrutture per lo Sblocca-Italia. L'affittuario paga mensilmente insieme al "canone" anche una quota per l'acquisto. Ma il conto con il Fisco verr regolato solo al momento I nodi Con l'Italia anche Belgio Cipro, Spagna, Francia e Lussemburgo hanno subito ribassi dei prezzi dopo la crisi dei subprimedel riscatto con la definizione della compravendita. Per i propritari prevista

  • la detassazione Irpef-Ires dei canoni di locazione in misura pari al 40 per cento. Sono gli stessi incentivi oggi gi in vigore perl'edilizia sociale pubblica. Le nuove norme potrebbero essere varate dal Consiglio dei ministri di fine mese. Stiamo attenti, non solo l'esosit del Fisco a far salire il costodei canoni al fine di renderli realmente compensativi per i proprietari. C' anche una spesa considerevole da sostenere per il pagamento. Anche perch per Imu e Tasi i calcoli da fare per definire gli importi sono differenti se si hanno immobili in Comuni diversi, fa notare il presidente di Confedilizia Corrado Sforza Foglia-ni. I risvoluti sociali? Va notato che la rigidit del mercato degli affitti italiano condiziona la mobilit territoriale e quindi un'importante scelta come quella del lavoro. Spesso i salari non riescono a coprire gli elevati costi dei fitti, osserva il segretario generale del Stima Daniele Barbieri. La propriet. Precipita il numero dei proprietari. Una caduta che gi l'Istat, con il censimento del 2011 aveva cominciato a rilevare. Le statistiche ufficiali raccontavano che eravamo scesi dall'83 all'80 per cento. Ora Prelios, rielaborando le analisi dell'Eurotower che non conteggiano, per, le seconde case, denuncia un crollo al 69 per cento. *** La ripresa. In realt l'Italia si sta avvicinando alla media dell'Eurozona, visto che le famiglie che possiedono una casa nei Paesi nostri partner sono soltanto il 60,1 per cento. Mail vero nodo che nello Stivale il mercato delle locazioni ancora troppo rigido. Ingessato. Ma potenzialit di sviluppo non mancano. La soluzione suggerita da Turco poggia su un principio, spersonalizzazione. Spiega il manager di Prelios: Quasi tutte le famiglie sono abituate oggi ad interloquire con un privato. Sorge quindi il problema degli affitti a nero. L'approccio ottimale per risolverlo e far decollare un mercato ancora inesplorato sarebbe quello di favorire l'ingresso nel comparto delle istituzioni, vale a dire fondi immobiliari e societ quotate. La crisi Precipitano dall'80 al 69% i possessoridell'abitazione In Italia sale la domanda di locazioni

    IL PROGETTO PRELIOS PER LEX CINEMA MANZONI

    Griffe e spazi commerciali nell'ex cinema Manzoni DuE spazi di vendita, uno di 3mila metri quadrati e l'altro 700, e un'area per proiezioni, iniziative culturali e spettacoli. il progetto di trasformazione dell'ex cinema Manzoni presentato al Comune dalla propriet. La relazione in attesa di autorizzazione da parte dell'assessorato all'Urbanistica. Sarebbero almeno tre le griffe di moda interessate agli spazi. L'immobiliare si impegna anon cambiarela destinazione del teatro Manzoni per almeno cinque anni. Manzoni, spazio con negozi dove prima c'era il cinema FRANCO VANNI DUE spazi di vendita, uno di 3mila metri quadrati e l'altro 700, e un'area per presentazioni, proiezioni cinematografiche, iniziative culturali e spettacoli dal vivo. Questo prevede il progetto di trasformazione dell'ex cinemaManzoni, inviaManzoni 40, presentato al Comune dalla propriet. Larelazioneorainattesadi autorizzazione agli uffici dell'assessorato all' Urbani stie a ed in visione al consiglio di Zona 1, che sar chiamato a fare le sue osservazioni dopo l'estate. L'ipotesi pi probabile, vista la collocazione dell'immobile, che almeno uno dei due spazi commerciali possa ospitare l'ennesima boutique di abbigliamento. Sarebbero almeno tre le griffe che hanno dimostrato interesse per gli spazi. A queste si aggiungerebbe un colosso della tecnologia. Ma agli uffici dell'Urbanistica fanno sapere che si

  • ancora alla fase di istruttoria per i profili urbani-stico-edilizi e ogni ragionamento risulta prematuro. In pratica, mancano le autoriz7a7.ioni Presentato al Comune il progetto di trasformazione per 3mila metri quadrati che consentirebbero di trasformare il cinema, chiuso dal 2006, in negozio con scale mobili, balconate perimetrali e vuoto centrale, sul modello di Zara in corso Vittorio EmanueleII (excinemaAstra) oEataly in piazza XXV Aprile ( ex teatro Smeraldo ). Nel progetto, il costruttore si impegna a conservare la destinazionea teatro della sala sotterranea per almeno cinque anni. Preservare la sala una priorit dice Filippo Del Corno, assessore comunale alla Cultura ospita la rassegna Aperitivo in concerto, che da vent'anni propone il megli o della musica jazz e di avanguardia. L'obiettivo di Prelios l'ex Pirelli Re, che ha acquistato la sala da Enpam nel 2008 fare in fretta, per potere vendere o affittare a caro prezzo gli spazi commerciali in tempo per Expo 2015. Mala velocit nella concessione dei permessi dipender da quanto l'immobiliare sar pronta a garantire sull'offerta culturale. Per Fabio Arrigoni, presidente del consiglio di Zona, fondamentale Per cinque anni non verr toccato invece il teatro "Preservarlo prioritario" che la struttura mantenga il suo valore culturale e che sia vissuta dagli abitanti del quartiere. n complesso del teatro e cinema Manzoni misura 9781 metri quadrati, compresa la galleri a commerci ale. La sala cinematografica da 1.600 posti, progettata dall'architettoAlzi-ro Bergonzo, fu inaugurata nel 1950 come "cinema per anteprime", con sculture di Francesco MessinaePericleFazzini, oltre a un affresco del Baragatti. un patrimonio da tutelare, dicono i residenti della zona, che hanno raccolto1.200 firme per chiedere a Palazzo Marino di non permettere che un gioiello diventi l'ennesimo spaccio della moda. LE TAPPE L'INAUGURAZIONE II cinema Manzoni, disegnato dall'architetto Alziro Bergonzo, apre nel 1950 LA CHIUSURA Nel 2006Ia sala da 1600 posti viene abbandonata Sopravvive il teatro sotterraneoLE PROTESTE Sono 1.200 i residenti che hanno firmato per opporsi all'arrivo di negozi.

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