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ASSOCIAZIONE COSTRUTTORI ANCE COMO RASSEGNA STAMPA 15 – 21 luglio 2019

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ASSOCIAZIONE COSTRUTTORI ANCE COMO

RASSEGNA STAMPA

15 – 21 luglio 2019

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12LA PROVINCIA

MERCOLEDÌ 17 LUGLIO 2019

Focus Casa La mappa delle nuove regole

COMO

SIMONE CASIRAGHI

Casa e settore immobi-liare travolto dalle novità dall’ul-timo decreto “Crescita”. Dai ca-noni d’affitto fino alle imposte sulmattone come l’Imu passando dalla nuova disciplina sugli affittibrevi fino ai contratti agevolati degli affitti per arrivare al pac-chetto di detrazioni fiscali legateagli interventi di ristrutturazionee riqualificazione edilizia. Ma ve-diamo con ordine.

Slitta la dichiarazione Imu-Ta-si: la presentazione della dichia-razione Imu-Tasi è stata spostataentro il 31 dicembre (dal 30 giu-gno). Contestualmente, sono statilimitati i casi in cui tale obbligo sussiste, eliminandosi quello de-gli immobili concessi in comoda-to a parenti in linea retta di primogrado e quello degli immobili lo-cati «a canone concordato».

Deducibilità dell’Imu

Il primo tema riguarda il portafo-glio di molti professionisti e im-prese: la nuova deducibilità del-l’Imu. Le nuove disposizioni, in-fatti, prevedono l’incremento

graduale della percentuale dedu-cibile dal reddito d’impresa e dalreddito professionale dell’Imu quando è dovuta sugli immobilistrumentali.

Il nuovo sistema funziona così:deducibilità al 50% per il periodod’imposta successivo a quello incorso al 31 dicembre 2018 per pas-sare a -60% per i periodi d’impo-sta successivi al 31 dicembre 2019e al 31 dicembre 2020. Nuovo in-cremento dal 2021 quando la quo-ta deducibile sale al 70%. Dal 2022 sarà interamente deducibi-le (100%).

Canoni di locazione non incassati

I redditi da contratti di affitto diimmobili ad uso abitativo stipula-ti dal 2020, se non percepiti, nonconcorreranno a formare il reddi-to se il mancato incasso sarà «comprovato dall’intimazione disfratto per morosità o dall’ingiun-zione di pagamento».

Attualmente, per avere dirittoa non versare l’Irpef occorre at-tendere la conclusione del proce-dimento giurisdizionale di conva-lida di sfratto per morosità del conduttore ed è riconosciuto uncredito di imposta per il periodoprecedente.

Affitti brevi e codice

Questa misura interesserà circa32 milioni di abitazioni, dato chein Italia oggi non esiste la catego-ria degli «immobili destinati allelocazioni brevi». Viene infatti in-trodotto un Codice identificativoper le strutture ricettive e gli affit-ti brevi, e al tempo stesso, al mini-stero dell’Agricoltura e del Turi-smo, viene istituita una banca datidelle strutture ricettive e degli «immobili destinati alle locazionibrevi», che dovranno dotarsi di un

«codice identificativo». Questo codice dovrà essere utilizzato an-che in occasione di ogni forma di«comunicazione che riguarda an-nunci di offerte e promozioni deiservizi all’utenza».

Durata dei contratti di locazione

agevolati

In mancanza della comunicazio-ne di rinuncia al rinnovo del con-tratto di locazione agevolato (3 anni + 2), da inviarsi almeno 6 mesi prima della scadenza del bi-ennio, le nuove norme prevedonoche il contratto sia «rinnovato tacitamente, a ciascuna scadenza,per un ulteriore biennio». È stataeliminata, inoltre, la sanzione nelcaso di mancata comunicazionenel caso sia stata esercitata l’op-zione per l’applicazione della ce-dolare secca.

Fondo garanzia prima casa

Sono stati assegnati 100 milionidi euro al Fondo per la prima casaper la concessione di garanzie a prima richiesta, su mutui ipoteca-ri o su portafogli di mutui ipoteca-ri. Contestualmente, è stata ta-gliata dal 10 all’8% la percentualeminima del finanziamento da ac-cantonare a copertura del rischio.

Interventi di efficienza energetica

e rischio sismico

Lo sconto fiscale diventa scontoeconomico. Per gli interventi di efficienza energetica e di riduzio-ne del rischio sismico, ogni fami-glia o singolo proprietario del-l’immobile può trasformare la de-trazione fiscale in uno sconto di-retto sull’importo dei lavori ese-guiti, sconto che verrà anticipatodal fornitore che ha fatto gli inter-venti. La somma verrà poi diretta-mente rimborsata allo stesso for-nitore sotto forma di credito d’imposta, esclusivamente in compensazione, in 5 quote an-nuali di pari importo. Il fornitore

che ha effettuato gli interventi eche ha anticipato lo sconto ha a sua volta possibilità di cedere il credito d’imposta ai propri forni-tori di beni e servizi. Sarà l’ultimavolta che il credito potrà essere ceduto ad altri.

Incentivi per valorizzare l’edilizia

Fino al 31 dicembre 2021, si appli-cheranno l’imposta di registro ele imposte ipotecaria e catastaledi 200 euro per ciascuna nel casodi trasferimenti di interi fabbrica-ti da parte di imprese di costruzio-ne o di ristrutturazione immobi-liare, che, entro 10 anni, li demo-lissero e ricostruissero, anche convariazione volumetrica rispettoal fabbricato preesistente. Scontiprevisti anche per gli interventidi manutenzione straordinaria,restauro e risanamento conserva-tivo, ristrutturazione edilizia. Il tutto in coerenza con le regole disicurezza antisismica e con il con-seguimento della classe energeti-ca NZeb, A o B. Ultima condizio-ne: questi immobili devono poi finire sul mercato per la vendita.

Sismabonus per l’acquisto

Le detrazioni previste per gli in-terventi legati alla riduzione delrischio sismico vengono estese agli acquirenti (entro 18 mesi dal-la data di conclusione dei lavori)delle unità immobiliari ricom-prese anche nelle zone classifica-te a rischio sismico 2 e 3 (sono giàpreviste nella zona 1). La detrazio-ne è del 75% o dell’85% (a secondadella riduzione del rischio sismi-co) del prezzo di acquisto dell’uni-tà immobiliare per un importo dispesa massimo di 96.000 euro.

Dal 2022 esenzione Tasi

Dal 1° gennaio 2022, saranno quindi esenti dalla Tasi i fabbrica-ti costruiti e destinati dall’impre-sa costruttrice alla vendita, finchépermanga tale destinazione e nonsiano in ogni caso affittati.

Mondo immobiliare

Effetto eco-bonusIl 75% dei lavori per l’efficienza

Nel 2018, i tre quarti delle doman-

de di ecobonus per interventi nel-

le parti comuni dei condomìni

hanno riguardato la riqualifica-

zione energetica con un’incidenza

superiore al 25% della superficie

disperdente lorda e circa un quar-

to per migliorare le prestazioni.

Primi interventiPiù sensibili al sisma-bonus

Sempre nel 2018 sono stati avvia-

ti anche i primi interventi per ac-

crescere la sicurezza sismica che

prevedono detrazioni dell’80% o

dell’85% a seconda della riduzione

della classe di rischio garantendo

quindi un salto di qualità.

Gli obiettivi di risparmioUn target centrato al 67%

Al 2018 l’obiettivo è stato centrato

al 67%: a livello settoriale, il resi-

denziale ha già superato il target

indicato, l’industria è oltre la metà

del percorso (54%). Debbono re-

cuperare i trasporti (41,6%) e il ter-

ziario, P.A. compresa (25,6%).

85%LA DETRAZIONE MASSIMA

Confermatala riduzionea chi riduceil rischio sismico

Imu, Tasi e scontiEcco cosa cambiasotto il mattoneDecreto Crescita. Esenzioni, proroghe e possibilitàdi usufruire delle detrazioni fiscali trasformandole subito in sconti sugli importi da pagare per i lavori fatti

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9LA PROVINCIA

GIOVEDÌ 18 LUGLIO 2019

L'INTERVISTA ROCCO LOMAZZI. Co-founder e ceo di Sweetguest,società specializzata nella gestione di immobili per gli affitti transitori

«SUGLI AFFITTI BREVICOMO CRESCERÀ ANCORANEL SEGMENTO LUSSO»ENRICO MARLETTA

Ha solo tre anni di vitama Sweetguest, unadelle startup che ha ri-voluzionato il settore

degli affitti, ha già le spalle lar-ghe. Sei sedi, Milano, Firenze, Roma,Venezia , Matera, un team dioltre 65 dipendenti e 350 colla-boratori, oltre 10 milioni di eurodi valore generato per gli immo-bili gestiti, circa 150mila ospitiaccolti (dalla fondazione a mag-gio 2009) e più di 1000 immobiligestiti su Airbnb.

Partiamo dalle origini...

Siamo partiti nel 2016 - rispon-de Rocco Lomazzi, co-foundere ceo - quando a Milano, sullascia di Expo è esploso il segmen-to degli affitti transitori con unacrescita di circa il 100% da unanno all’altro.

Affitti transitori ovvero affitti turi-

stici...

Transitori è l’espressione piùcorretta. Il mercato è sì nato coni turisti, oggi però accanto alleisure sono forti le componenticorporate e travel.

Rocco Lomazzi, ceo di Sweetguest, mille immobili gestiti

Economia

Roma, Venezia e Matera, un te-am di 65 dipendenti e 350 colla-boratori, oltre 10 milioni di eurodi valore generato per gli immo-bili gestiti,150.000 ospiti accolti(dalla fondazione a maggio 2019) e più di 1000 immobili ge-stiti su Airbnb.

Un successo, quello del-l’azienda, che si riflette non solonei numeri. Sweetguest è stata selezionata da Airbnb come pri-mo partner italiano “Professio-nal Co-Host”, il titolo ricono-sciuto alle societàche hanno ot-tenuto i migliori risultati nello svolgimento del ruolo di “host” Airbnb per conto dei proprieta-ri di immobili e per l’eccellenza nella gestione dei profili e degli immobili, per i risultati e stan-dard qualitativi garantiti sia ai proprietari, sia ai viaggiatori.

Come è nato il vostro business?

Ci siamo resi conti che il merca-to stava offrendo grandi oppor-tunità ai proprietari che deside-ravano mettere a reddito i pro-pri immobili senza tutti i limititipici della locazione tradizio-nale. Vincoli temporali (il con-tratto minimo è quattro annipiù quattro), vincoli sulla dispo-nibilità della casa, rischi di nonvenire regolarmente pagati etempi lunghi per un eventualesfratto. Il tutto accompagnatodalla possibilità, in alcune zonee per alcune tipologie di abita-zione, di guadagnare molto dipiù, anche il 50-60% in più ri-spetto all’affitto tradizionale.

In cosa consiste l’attività di Sweet-

guest?

Offriamo ai proprietari una ge-stione completa dell’immobileper quanto riguarda la parteonline, dalla promozione su Air-Bnb (di cui siamo diventati part-ner) all’indicazione del prezzomigliore attraverso un algorit-mo con una strategia che puòrichiamare quella usata nel set-tore alberghiero o dei voli aerei.Ci occupiamo inoltre della ge-stione operativa, dalle praticheburocratiche all’accoglienza de-gli ospiti, ai servizi di pulizia. Ilproprietario ci dà le chiavi epensiamo a tutto noi.

E il costo?

Il nostro servizio costa il 20%del prezzo per notte e compren-de tutte le commissioni ad Air-Bnb.

Quante case gestite?

Oggi gestiamo circa mille im-mobili di cui il 60% è a Milano,gli altri sono nelle principali cit-tà e destinazioni turistiche.

Come siete organizzati?

Nella sede centrale della socie-tà, a Milano, gestiamo tutta laparte digitale, il marketing e tut-ta la parte amministrativa. Lepersone sul territorio hanno ilcompito di tenere le relazionicon i clienti, c’è poi la parte di

promozione commerciale delservizio e di controllo dei forni-tori locali.

Perché affidarsi a una società e non

gestire in proprio?

Affidarsi a una società significainnanzi tutto risparmiare tem-po e fatica. Gestire un immobiliattraverso la formula degli affit-ti brevi è molto impegnativo,quasi un secondo lavoro. Inol-tre, perlomeno nel nostro caso,assicuriamo un plus in termini

di tecnologia che fa la differen-za. Siamo ad esempio in grado,giorno per giorno, di indicare ilmiglior prezzo riuscendo adesempio a sfruttare i periodi dialta stagionalità per aumentarei guadagni. Inoltre, grazie ai vo-lumi di immobili in gestioni,riusciamo ad avere margini mi-gliori sui servizi, dai prodottiper il bagno alle pulizie.

Qual è il profilo del vostro cliente?

Noi ci rivolgiamo sia ai proprie-tari che hanno immobili da met-tere a reddito sia a proprietariche lasciano la propria abitazio-ne per qualche mese, magariperché hanno momentanea ne-cessità di trasferirsi all’estero.

Quali caratteristiche deve avere

una casa per stare sul mercato degli

affitti transitori?

Prima ancora della zona, l’im-mobile deve avere una sua ca-ratterizzazione, una sua identi-tà precisa. Se una casa è ugualea tutte quelle che si trovano suiportali web, non funziona, nonha appeal. Può essere il monolocale dovec’è spazio solo per un divanoletto ma magari si affaccia sullago. Oppure può essere l’appar-tamento più standard ma arre-dato in modo ricercato, non ne-cessariamente di lusso ma par-ticolare. In generale bisogna fa-re grande attenzione al prodottoche si commercializza come intutti i mercati.

Fornite una consulenza per la siste-

mazione degli immobili?

Sì, certo, abbiamo un servizio dihome staging a vari livelli, a se-conda della possibilità di spesaper migliorare le condizioni del-l’immobile. Collaboriamo constudi di architettura specializ-zati in questo tipo di interventi.

L’aumento dell’offerta ha fatto ca-

lare i rendimenti?

Per i prodotti di qualità bassa ilrendimento medio è calato epenso che sia un fenomeno po-sitivo perché premia chi ha in-vestito per offrire un servizio dilivello superiore.

Quanto è oggi la convenienza ri-

spetto alla locazione classica?

La convenienza c’è ancora. Pos-

so dire che in una zona qual èComo in cui i flussi turisticihanno picchi stagionali abba-stanza definiti, la formula del-l’affitto transitorio può genera-re un reddito superiore anchedel 100% rispetto all’affitto tra-dizionale.

Quali sono le potenzialità di Como?

A Como c’è una grossa opportu-nità di mercato. Siamo a duepassi da Milano e abbiamo regi-strato una fortissima attrazionedel lago sui nostri clienti mila-nesi tanto è vero che già orga-nizziamo dei transfer. C’è unafascia di viaggiatori alto spen-denti che è molto interessataall’area comasca, villa e apparta-menti di lusso sono molto ricer-cati però ad oggi c’è un’offertaancora troppo frastagliata, ge-stita da tante piccole società cheoperano con strumenti un po’artigianali. Ecco vorremmoconcentrarci sul segmento top,quelle degli immobili dai 1.500euro/giorno in su.

Cade l’idea che AirBnb sia il portale

per le soluzioni low cost...

AirBnb ha di recente avviato laversione Luxe, segno che nellafascia altissima del mercato sista sviluppando la figura delviaggiatore ricco ma alla ricercadi qualcosa di autentico e chepreferisce una villa comasca algrand hotel, più o meno ugualein ogni parte del mondo. Non èun caso che su AirBnb sia au-mentata, da un anno con l’altro,del 60% la platea di clienti di-sposti a spendere più di milleeuro a notte.

Ospiti soprattutto stranieri?

In larga parte sì. Lavoriamo peril 60% con clientela francese,poi Usa, Germania, Cina.

È a favore delle regole introdotte

dal Decreto Crescita?

È un mercato che va regolamen-tato, semmai bisognerebbe pre-occuparsi di più della loro appli-cabilità. Un esempio, il codiceidentificativo: giustissimo maad oggi non c’è la possibilità diinserirlo sulle piattaforme. Illegislatore dovrebbe collabora-re con queste ultime, il nero nonsta sul web ma si trova esclusi-vamente off line.

Sei sedi, mille immobili gestiti, 150mila ospiti accoltiComo continua a vive-

re la sua crescita turistica e ad attrarre sempre più visitatori da tutto il mondo. Di conse-guenza cresce l’esigenza di pro-porre ai turisti la migliore espe-rienza e ospitalità, soprattutto per i proprietari di immobili che decidono di affittare la pro-pria casa su Airbnb offrendo unservizio di qualità.

Sweetguest, leader in Italianella gestione degli affitti a bre-ve e medio termine, ha l’obietti-vo di supportare i proprietari nella gestione della casa che de-siderano affittare e aiutarli a co-gliere al meglio l’opportunità offerta dagli affitti brevi su Air-

bnb, in armonia con lo sviluppoturistico e con la valorizzazionedel territorio e del patrimonio locale.

«Aprire il nostro servizio aComo, con un’offerta di gestio-ne completa, rappresenta per noi una sfida molto stimolante e avvincente» ha dichiarato Rocco Lomazzi, Founder di Sweetguest. «Siamo certi di po-ter dare un grande aiuto ai pro-prietari che desiderano affitta-re la propria casa e offrire la mi-gliore ospitalità a turisti e visi-tatori. Vogliamo supportarli nella valorizzazione del propriopatrimonio immobiliare, ma anche di un territorio straordi-

nario, ricco di storia, tradizionee cultura».

L’arrivo di Sweetguest a Co-mo rappresenta un ulteriore passo avanti nel piano di svilup-po della giovane azienda, che incittà affiancherà i proprietari inogni fase: dalla creazione del profilo, alla gestione degli adempimenti burocratici, ai servizi operativi necessari per gli affitti, come pulizie, servizio lavanderia, shooting fotografi-co degli spazi, check-in e gestio-ne del rapporto e delle comuni-cazioni con gli ospiti.

Dopo tre anni di attività,Sweetguest può vantare sei se-di: con Como, Milano, Firenze, Como piace sempre di più agli stranieri

n «Comoè una piazzastrategicaper i turistiad alto reddito»

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Economia 11LA PROVINCIA

GIOVEDÌ 18 LUGLIO 2019

scontro fino in Inghilterra. O an-cora Ascatron AB, nata da Pile-growth Tech, e poi rafforzata in Svezia, con responsi positivi an-che dalla Cina.

«Il valore delle partecipazio-ni – osserva ancora Traglio – si èrivalutato rispetto all’esborso iniziale. Ecco che l’assemblea haconfermato sia il consiglio sia gliorgani di controllo. Ma c’è stata una raccomandazione che rac-cogliamo volentieri dal presi-dente di Confindustria Como Aram Manoukian: continuare con una visione innovativa ap-plicata al territorio. In autunno riuniremo i soci per guardare al futuro con ComoNext».

Ecco il consiglio confermato:oltre a Traglio, i consiglieri dele-gati Pasqualino Moscatelli e Fi-lippo Arcioni, poi i consiglieri Paolo De Santis, Graziano Bren-na, Mario Carnini, Natale Con-sonni, Lorenzo Manca, Romeo Ruffini, Massimo Scolari. Il col-legio sindacale è composto da Andrea Passarelli (presidente) ei sindaci effettivi Domenico Benzoni e Giulio Palma. Organi-smo di vigilanza il professor Sil-vio D’Andrea. M. Lua.

vazione dei soci. «Como Ventu-re – ribadisce Traglio – ha avuto il ruolo di favorire molte risorse finanziarie sul territorio attra-verso le operazioni a cui ha par-tecipato. Ed è stata espressa in assemblea la soddisfazione per quanto realizzato».

I numeri contano, ma i nomichiariscono ulteriormente le idee. La dice lunga quello di Di-recta Plus, con il grafene nano-tecnologico che ha aperto un percorso importante nel tessile,unendo dunque tradizione e tecnologia, ma ha saputo met-tersi in gioco anche nell’ambien-te. Poi D-Orbit, che dal Parco tecnologico scientifico di Como Next si è dovuta trasferire nel gi-ro di pochissimo tempo proprio perché con i suoi “autobus” per inanosatelliti è cresciuta rapida-mente e nella sede di Fino Mor-nasco ha firmato accordi inter-nazionali. Ma lo spazio chiama anche con LeafSpace. E poi c’è lapartecipazione a Surgiq srl, che si occupa di software, in partico-lare di sistemi a supporto del-l’organizzazione dell’attività ospedaliera, come la gestione di appuntamenti e posti letto: dal territorio è arrivata ad avere ri-

L’assembleaLa società comasca

ha mosso più di 40 milioni

Maurizio Traglio

confermato presidente

Più di 40 milioni di eu-ro, flussi di denaro entrati a far parte del sistema economico fi-nanziario del territorio. Un se-gnale importante ieri è stato mandato durante l’assemblea diComo Venture. Che ieri ha an-che confermato il consiglio uscente, a partire dal presidenteMaurizio Traglio.

Il venture capitale è una stra-da che il tessuto produttivo ha affrontato con decisione, consa-pevole anche delle criticità che si potevano presentare. Ma l’esperienza è ampiamente posi-tiva e conduce a importanti svi-luppi nel futuro. Di qui l’appro-

Como Venture investesu start up e innovazione

Maurizio Traglio, confermato presidente di Como Venture

COMO

MARILENA LUALDI

Il meteo alleato, la po-litica un po’ meno. L’edilizia havissuto un inizio di anno, an-che a Como, con un timido se-gno “più”, favorita proprio dal-le temperature maggiormentemiti. Ma il gelo burocratico efiscale non permette di sboc-ciare a metà 2019.

Virgilio Fagioli – presidentedi Confartigianato Edilizia Co-mo e Lombardia, oltre a farparte della giunta nazionale –lo sottolinea: «Il primo trime-stre del 2019 è stato abbastan-za buono, ma si sente sempre lacrisi, tanto più in questo perio-do. Tra norme e leggine, chenon aiutano affatto a ripren-dersi».

L’atto di accusa

Fagioli punta il dito contro ildecreto crescita: «L’articolo 10in particolare, per noi è unapugnalata. E non sappiamo co-me uscirne dobbiamo antici-pare con lo sconto in fatturasull’ecobonus cifre che nonsiamo in grado di gestire, pro-prio perché siamo piccole im-prese». Tra l’altro, le riqualifi-che energetiche sono state econtinuano a rappresentarel’ossigeno del settore, quindiandare a toccarlo proprio lì èestremamente pericoloso.

Qualche cifra. Como è in li-nea con la situazione naziona-le, sottolinea Fagioli, e ha trat-to giovamento dai segnali deiprimi mesi dell’anno, fotogra-

Cantiere all’ateneo dell’Insubria: nel pubblico i risultati più negativi

Edilizia in ripresa«Ma calano appaltie lavori pubblici»Confartigianato. Il meteo mite favorisce i cantieriFagioli: «La politica non ci aiuta, il decreto crescitaè una pugnalata al cuore di noi piccoli imprenditori»

fati dal rapporto Quintavalle.Tra gennaio e marzo si è verifi-cato un incremento della pro-duzione del 3,8% sul trimestreprecedente; prendendo in esa-me i primi quattro mesi del2019, c’è addirittura un au-mento del 4,9% su base annua.

«Questi movimenti – rilevaVirgilio Fagioli – sono peròcollegati soprattutto al resi-denziale, in gran parte per le ri-qualificazioni energetiche, sulpubblico la situazione è ben di-versa e troppo spesso non sifanno le manutenzioni in que-sto quadro di incertezza. An-che gli appalti che potrebberoessere svolti con affidamentodiretto, tra l’altro, di fatto han-no un altro percorso, i Comunispesso si tutelano più di quelloche dovrebbero. Invitano sem-pre le aziende anche se nonserve ed è il massimo sconto, ilribasso quello che incide». In-vece della qualità e dell’affida-bilità che può vantare un’im-presa del territorio. Le spesepubbliche per le strade, sonoscese del 7,4%. A fronte di tuttiquesti fattori, la fiducia delleimprese è calata del 5,5%. Unabuona novella sembra il paga-

mento da parte degli enti loca-li, contenuto nei 35 giorni:«Tuttavia questo avviene in unperiodo con meno lavori, comedicevamo. E poi bisogna calco-lare i tempi di emissione dellafattura. Certo, con i privati vapeggio, è sempre una lotta».

Non manca un apparenteparadosso: la difficoltà di repe-rire personale adeguato. L’edi-lizia comunque cerca addetti,non dimentichiamo che anchela Cassa edile certifica un ras-sicurante trend positivo dopotanta sofferenza.

Mancano i lavoratori

Eppure questo comparto è ilsecondo nella classifica diquelli che non trovano facil-mente lavoratori, dopo il ma-nifatturiero. Ciò significa che il28,6% delle assunzioni avvie-ne con pesanti problemi. Co-m’è possibile? Un discorso le-gato alla carenza di scuole, manon solo.

«In una situazione di crisi –osserva infatti Fagioli – non sicerca più il personale di turno,bensì gente qualificata. Cheabbia esperienza e capacità diaffrontare le opere richiesteoggi». Questo tanto più consi-derando l’impatto delle riqua-lificazioni energetiche, contutte le tecniche e le normativesu cui bisogna essere compe-tenti. «Così – conclude il presi-dente di Confartigianato Edi-lizia – dobbiamo essere noi aformare i ragazzi oppure a so-stenere i costi dei corsi».

n I Comuniinvestonosempre menoE scende la fiduciadelle imprese

L’allarme

«L'ecobonusmettefuori giocoi piccoli»

Ecobonus e sismabonus, più

della metà dei lavori di un’im-

presa specializzata rischiano di

sfumare. Questo l’effetto del

decreto crescita, denunciato

anche da Confartigianato. A

provocare questa distorsione sul

fronte della concorrenza, che è

stata portata anche all’attenzio-

ne del Garante, è lo sconto sulle

fatture. Sconto che il cliente può

chiedere subito al posto delle

detrazioni, in base all’articolo 10.

Ma così il piccolo imprenditore si

trova a doverlo anticipare: potrà

recuperare l’importo della detra-

zione riconosciuta al contribuen-

te nella forma di credito d’impo-

sta, da utilizzare in compensa-

zione, in cinque anni.

Il mercato sostenuto dall’ecobo-

nus ammonta a 3 miliardi e 331

milioni di euro di investimenti.

Prendiamo in esame un’impresa

tipo di cinque addetti: se gli

interventi per efficienza energe-

tica incidono per il 50% sul fattu-

rato aziendale, riesce a far fron-

te all’anticipo delle somme nei

primi tre anni, ma al quarto sarà

di fatto fuori mercato. Perdendo

il 37% del giro d’affari su questo

versante. Ma più sarà specializ-

zata, più la perdita salirà sfioran-

do il 60%. E il cliente sceglierà

sempre più i big, che possono

permettersi questo anticipo.

«Ne abbiamo parlato a Roma –

rileva Virgilio Fagioli – Il peso

che l’azienda deve accollarsi non

è indifferente». Per questo –

spiega – la battaglia continua. Ristrutturazione di un palazzo in centro

Virigilio Fagioli

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7LA PROVINCIA

VENERDÌ 19 LUGLIO 2019

COMO

MARILENA LUALDI

Uno strumento nuovo per rendere migliore la vita alle imprese dal punto di vista fisca-le. Ma la virtù subito traballa sul-la scia dei soliti problemi dell’av-vio. Software in ritardo, disguidi tecnici, circolari che non metto-no la parola fine ai dubbi: insom-ma, ecco la (non troppo, nel no-stro Paese) strana storia degli Isa, gli indicatori sintetici di affi-dabilità. Un po’ la musica sentitacon l’avvio della fatturazione elettronica. Le piccole imprese alzano la voce contro questo en-nesimo pasticcio, i commercia-listi chiedono di renderli facol-tativi per quest’anno.

Le richieste

I cosiddetti indicatori statistici di affidabilità – introdotti dal go-verno - sono in realtà amici delleimprese, diventano una specie di pagella costruita insieme e che porta anche a premi per gli imprenditori. Sostituiscono gli studi di settore, che invece ac-certavano con ben altro piglio e rappresentavano una minaccia

Fisco, che pasticcioI nuovi indicatorifrenano le impreseIl caso. Software in ritardo e disguidi tecniciPessimo l’esordio degli Isa, sostituti degli studi di settoreI commercialisti: diventino facoltativi per il primo anno

alle imprese: anche solo per il dover dimostrare ad esempio che non si era evasori, bensì pur-troppo si era rimasti chiusi per un periodo a causa di malattia, diqui il calo del budget.

Ma anche sull’Isa si è arrivatiall’ultimo. Risultato, i commer-cialisti hanno chiesto e ottenutouna proroga al 30 settembre, con i versamenti. Potrebbe tut-tavia non essere sufficiente.

Il presidente dell’Ordine deicommercialisti di Como SandroLitigio ricostruisce la vicenda così: «Nella prima fase non era-no disponibili i software, giunti all’ultimo momento, di qui la no-stra richiesta di un rinvio, accol-ta. Poi si è passati all’utilizzo del software applicativo e qui sono emersi parecchi problemi an-che tecnici». La categoria ha dunque avanzato un’altra pro-posta: rendere gli Isa facoltativi per il primo anno.

«Ci sono 150 versioni sul tipodi attività svolte – osserva Liti-gio – inoltre si acquisiscono i da-ti relativi anche a sette anni pri-ma».

In questi giorni l’Agenzia del-le Entrate è intervenuta con dei chiarimenti. Anche perché si parte da un modello precompi-lato. E i dati possono appunto non coincidere, tanto che – rile-vano le associazioni – qualcuno si è trovato evasore totale. In presenza di dati errati nel mo-dello, il contribuente potrà in-tervenire per correggerli, sol-

tanto quando saranno modifi-cabili. Un basso punteggio, tra l’altro, preclude la possibilità di avere premi.

Non pronti

Roberto Galli, presidente di Confartigianato Como, com-menta: «Il solito pasticcio italia-no. Vanno bene tutte le novità che lo Stato ci impone, dobbia-mo accettarle, ma almeno che cidiano uno strumento funziona-le al 100%».

Insomma – prosegue Galli –sarebbe scontato, quando si in-troduce un adempimento nuo-vo che sia «pienamente funzio-nante, attivo e accessibile». Fa un esempio: «Così è come se io acquistassi un’auto, ma quando la ritiro il motore mi dicono che forse non funziona e deve essereaggiornato. Non credo proprio che in altri Paesi accada questo».

Cna ha diffuso una nota, evi-denziando il problema delle dif-formità dei dati nel precompila-to. Il presidente dell’associazio-ne del Lario e della Brianza Enri-co Benati sottolinea: «Ci hanno avvisato che potevano esserci delle anomalie nei file xml, che peggiorano la situazione del-l’anno precedente. Praticamen-te dati sbagliati nei precompila-ti. E questo comporta un peggio-ramento rispetto agli studi di settore. Tutto ciò sta creando una notevole confusione. C’è gente che ha sempre pagato le tasse e risulta evasore totale».

n Benati (Cna):«C’è gente cheha sempre pagato le tasse e risulta evasore totale»

In questi giorni l’Agenzia delle Entrate è intervenuta con alcuni chiarimenti ARCHIVIO

La scheda

Sanzioni finoa 2mila euroEcco comefunzionano

In principio erano gli odiatissimi

studi di settore. Adesso c’è un

nome, in realtà una sigla, più

suadente: Isa. Ma quali sono le

differenze? Gli Indici sintetici di

affidabilità sono indicatori che

utilizzano un metodo statistico-

economico basato su dati e infor-

mazioni relativi a più periodi

d’imposta, così forniscono una

sintesi di valori: in questa maniera

si verifica la coerenza della gestio-

ne professionale o aziendale dei

contribuenti. Chi ben si comporta,

potrà accedere quelli che si defini-

scono «significativi benefici

premiali». Si darà una votazione

da uno a dieci: più alto il punteggio

raccolto, tanto più elevato il pre-

mio riconosciuto al soggetto

virtuoso che potrà con il massimo

dei voti ritrovarsi anche esonerato

dagli accertamenti sintetici.

L’Agenzia delle Entrate comuni-

cherà prima ai contribuenti l’esito

della valutazione ed eventuali

incoerenze, così potranno mettersi

in regola prima degli accertamenti.

Chi non comunica i dati paga una

sanzione tra i 250 e i 2mila euro.

Economia

do con tutte le associazioni, glistakeholder e ogni soggettoche possa contribuire a una vi-sione di tutto il territorio. DiComo e Lecco in chiave unita-ria. Terminata la fase di conso-lidamento, insomma, dev’es-serci quella dello sviluppo».

In questo senso, è impor-tante anche confrontarsi suelementi come le Olimpiadiinvernali del 2026, che diven-tano occasione di creare pro-getti condivisi: «Sia su questoobiettivo sia su Como cittàdella seta Unesco – affermaMazzone – ci dev’essere que-sto metodo. Inoltre ci sono an-che le partecipate come Lario-fiere e Villa Erba a cui pensarein quest’ottica».M. Lua.

munque, oltre che una pre-senza in giunta.

«Adesso a mio avviso ci so-no temi fondamentali comeinnovazione, digitalizzazione,formazione, semplificazionedel lavoro, credito e altri anco-ra – spiega Mazzone - che van-no affrontati con una condivi-sione. Perché ciò contribuiràal preventivo del 2020, che de-ve dare una nuova fase di svi-luppo strategico, innovativoall’ente. E per questo serve unnuovo metodo, un coinvolgi-mento dal basso di tutti i sog-getti».

Se dunque c’era stata intesatre mesi fa, ora bisogna accele-rare in questa direzione: «Nel-la definizione di questi temibisogna dare seguito all’accor-

maggiore ampiezza possibile eaffrontare temi a 360 gradi».

Il consiglio camerale è natocon due apparentamenti di-stanti in termini numerici:quello in cui è presente ancheMazzone (Cdo, Cna, Api Lec-co, Confesercenti) aveva an-che scritto una lettera con al-tre realtà e poi si è confrontatochiedendo che per un ente co-sì nuovo e determinante per idue territori ci fosse apertura.Ne era nato un documento co-

ho dato parere positivo al bi-lancio – sottolinea Mazzone –C’erano quegli oltre 800milaeuro che la giunta deve riser-vare alla competitività delleimprese e un disavanzo di500mila euro, che è consenti-to dal nostro stato patrimo-niale. Adesso, superato questopassaggio, la nuova governan-ce ha un’esigenza, vale a dire lapartecipazione di tutti. Ci sa-ranno commissioni e tavoli dilavoro che devono essere di

gno della condivisione. E del-l’ascolto di ogni voce all’inter-no del consiglio camerale.

Questo l’appello lanciato daMarco Mazzone, consiglieredell’ente di Como e Lecco epresidente della Cdo comasca.Dopo la riunione di lunedìscorso, con l’approvazione delbilancio, bisogna guardare alfuturo nel segno della condivi-sione per i prossimi progetti.Il preventivo del 2020 verràaffrontato dopo l’estate. «Io

Il casoDopo la fusione con Lecco:

«Serve un nuovo metodo,

un coinvolgimento dal basso

di tutti i soggetti»

Dopo un preventivoche ancora aveva il marchiodella transizione per la nuovaCamera di commercio (nata amarzo, dunque con anno e bi-lanci separati in corso) la stra-da ora dev’essere tutta nel se-

Camera di commercio, Mazzone«La nuova governance dia voce a tutti»

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Economia 9LA PROVINCIA VENERDÌ 19 LUGLIO 2019

FormazioneProposti da Rete Irene

dieci moduli arricchiti da case

history raccolte da cantieri

in corso o finiti

Gli edifici da far rina-scere oggi danno ossigeno al-l’economia e hanno attenuato lasofferenza dell’edilizia e del suo indotto. D’altro canto, questi in-terventi sono sempre più com-plessi e hanno bisogno di figure altamente professionali.

Ecco che Rete Irene – guidatadal comasco Manuel Castoldi – lancia un corso ad hoc con la col-laborazione di Giuseppe Gioia, ingegnere edile e docente del Politecnico di Milano. Si parte dal concetto di patologia edile: «Ovvero la disciplina che si oc-cupa dello studio delle anomalienegli edifici che possono deriva-re da errori progettuali e o di ese-cuzione, da un cattivo compor-tamento da parte degli occupan-ti, dalla mancata manutenzione.L’analisi parte da un esame dellecondizioni degli edifici e si svi-luppa attraverso un’attenta dia-gnosi, utile per stabilire la gravi-tà della situazione e prescrivere la migliore terapia, utilizzando i migliori prodotti e le più efficacimetodologie di intervento di-sponibili».

Il professionista va conside-rato «al pari di un dottore, in gra-do di visitare il “paziente”, com-prendere il suo stato di salute e lesua patologie, svelandone le cause ed intervenendo per eli-minarle con le azioni meno in-vasive». Di qui il corso che Rete Irene mette a disposizione dei professionisti, dieci moduli ar-ricchiti da case history raccolte da cantieri in corso o finiti, peri-zie scritte e depositate ed edifici abitati. Per accedere alle slide c’èil link https://www.reteirene.it/irene-club-contenuti/patolo-gia-edilizia/

“Patologia”ediliziaUn corso perprofessionisti

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17LA PROVINCIA

SABATO 20 LUGLIO 2019

Economiache i due distretti più rilevanti del tessuto economico produt-tivo delle due province sono in sofferenza». Prova del nove, i numeri relativi al tessile coma-sco e al metalmeccanico lec-chese: nel primo caso i lavora-tori in cassa sono 1.205, nel se-condo 349.

La tipicità di queste zone de-ve far pensare, insiste Monte-duro: «La condizione econo-mica dei nostri territori è più difficile e complessa di quella che si registra nel resto della Lombardia. Tutto ciò non deveessere sottovalutato e necessi-ta di attenzione e monitoraggioda parte dei soggetti istituzio-nali, attori sociali ed economicidei due territori». Marilena Lualdi

soffrire di più: rispettivamente+49,5%, +56,6%. Le costruzioniinvece riprendono a respirare in apparenza, confermando così il trend positivo rilevato dalla Cassa edile: -49,9% e -29,5%. In tutti e due i territori,l’artigianato mostra un calo di richieste del 100%, mentre il commercio non subisce varia-zioni a Lecco, mostra a Como un +417,4%.

Ciò significa che i lavoratoricomaschi in cassa sono 2.761 (+897), i lecchesi 577 (+180).

Così commenta il segretariodella Uil del Lario Salvatore Monteduro: «Questo rapporto conferma la situazione altale-nante e di incertezza dello sta-to dell’economica nei nostri territori e preoccupa il fatto

Da segnalare la distanza dalla media italiana (-7,7%) e lom-barda (+7,4%).

Il rapporto praticamente siribalta sulla straordinaria: a Como +107,7%, a Lecco -64,5%.In Lombardia è -24,2%, in Ita-lia +41,9%. Che cosa determinaquesti equilibri? A Como la cassa è legata soprattutto al tessile: 1.229.029 ore, +35,7% rispetto allo stesso periodo del 2018. Ma anche il comparto metalmeccanico mostra affan-no con 732.907 ore, +50,6%. Quest’ultimo settore è quello che fa la differenza nel Lecche-se, invece: 355.984 ore e un au-mento dell’88,7 % rispetto ai primi sei mesi del 2018.

L’industria è quella che inentrambe le province sembra

in confronto alla Lombardia, che registra un calo di circa il 10%. Va segnalato che giugno su maggio vede invece una di-minuzione a Como del 33,7%, un incremento a Lecco del 278,1%.

Ulteriori contrasti si riscon-trano sulla tipologia di ammor-tizzatore sociale. Se teniamo losguardo sulla cassa ordinaria, nelle aziende comasche le ri-chieste sono aumentate del 18%, nel Lecchese del 172,4%.

te vede un segno più. Rallenta la meccanica che fa ricorso allacassa dopo un anno di corsa senza ombre. In controten-denza continuano a essere le costruzioni, un altro segnale interessante in un panorama incerto per l’economia.

Paragonando i semestri, aComo si registra un +48,1%, a Lecco un +45,2%. Musica deci-samente differente rispetto al-la media nazionale, che è +13,3%. Ma a maggior ragione

Il rapportoLa periodica rilevazione

della Uil del Lario

registra le difficoltà

del tessuto produttivo

La cassa integrazione dà ancora segnali contraddit-tori, e preoccupanti, a Como e Lecco. Nel rapporto della Uil del Lario il raffronto tra il pri-mo semestre del 2019 e lo stes-so periodo dell’anno preceden-

Como, c’è ancora incertezzaAumenta la cassa: +48%

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9LA PROVINCIA

DOMENICA 21 LUGLIO 2019

Botta e alla Bennet di Taver-nola, primo di una serie. Poisfilano diversi alberghi sul la-go, l’ospedale Sant’Anna, iluoghi chiave di Milano, comequelli a Porta Nuova, e avantiancora.

Una magia insieme

In mezzo a questa storia increscendo, certo, si infila lacrisi del 2009. Tanti taglianoil personale, i fratelli Giannisi guardano negli occhi: quel-la è la loro squadra, la loro fa-miglia, alcuni sono presentida una vita. Non cedono, nonriducono, non vogliono nean-

CERNOBBIO

MARILENA LUALDI

Sessant’anni, un bu-dget in crescendo visto chenel primo semestre il precon-suntivo ha già raggiunto unatrentina di milioni (metà deltotale dello scorso anno), 50dipendenti diretti e fino a 300collaboratori.

Eppure la cifra preferita al-la Gianni Benvenuto spa-azienda di impianti impegna-ta in cantieri in tutta Italia - èzero. Zero come le ore di cassaintegrazione chieste negli an-ni peggiori, quelli della crisi.

C’è un numero invece un po’sgradito ai dipendenti: cento,come quota cento, perché quidi voglia di andare in pensio-ne non ce n’è. Più di uno vici-no alla soglia, alla prospettivadi lasciare il lavoro ha com-mentato: «Prima devo finirequel cantiere».

Un’azienda una famiglia

Un concetto risuonato a piùriprese ieri durante la cele-brazione dell’impresa di Cer-nobbio, un momento di festaper sé, per tutti coloro chehanno contribuito al suo suc-

cesso e per il territorio. Am-brogio e Gianfranco Giannihanno accolto gli ospiti a VillaErba, ma prima ancora nellachiesa di Santa Maria delleGrazie da don Stefano è statacelebrata la messa in memo-ria di papà Benvenuto, che hafondato l’attività nel 1959 conla moglie Marina.

Altro momento emozio-nante: l’inaugurazione dellamappa restaurata del Lago diComo, un dono della GianniBenvenuto alla sua città. Unamappa simbolo, un punto diriferimento per i comaschi

L’azienda ha festeggiato con i collaboratori a Villa Erba i sessant’anni dalla fondazione

Gianni Benvenuto60 anni di impiantie zero ore di cassaCostruzioni. La festa a Cernobbio per il traguardoe l’orgoglio di avere superato gli anni di crisi in crescitaLa opere chiave: la sede de La Provincia e il Bennet

Gianfranco Gianni durante il suo intervento a Villa Erba

Quando papà Benve-nuto iniziò, nel 1959 l’interventoprimario era quello di fornire l’acqua nelle case. Sono trascorsisolo sessant’anni, ma sembrano secoli. Era l’11 luglio, per la preci-sione, quando l’azienda fu iscrit-ta alla Camera di commercio con il numero 11501: una societàindividuale, oggetto di esercizio “impianti idraulici e di riscalda-

mento”. Mamma Marina aveva un altro sogno, quello di fare la sarta. Ma si mise a lavorare al fianco del marito. Lei vendeva stufe a kerosene e cucine econo-miche. Oggi i figli producono impianti di climatizzazione in-tegrati per edifici a bassissimo consumo energetico con sofisti-cati sistemi di gestione e con-trollo. Due mondi, la stessa at-

tenzione alle competenze e la stessa passione.

Gianfranco nasce pochi mesiprima della ditta, entrambi i figlisono cresciuti giocando nel ma-gazzino. Nel 1985 la Gianni Ben-venuto diventa una società in nome collettivo, nel 1996 societàa responsabilità limitata e nel 2007 società per azioni.

Restare a Cernobbio è statauna scelta, al contempo soppe-sata e con il cuore. Perché per chifa interventi strategici come quelli di quest’impresa l’asse da cui è più facile passare a Milano. Eppure no – spiegano i fratelli Ambrogio e Gianfranco – si è vo-luti restare qui dove tutto è ini-ziato e continuerà. Un segnale anche alla generazioni successi-va: «I nostri figli, Letizia, Andrea

e Filippo potranno continuare l’attività iniziata dal nonno che loro non hanno conosciuto».

Benvenuto, infatti, è scom-parso nel 1996. La comunità di Cernobbio ha espresso la sua gratitudine, ad esempio scri-vendo nell’Albo d’Oro il suo no-me tra le benemerite attività in-dustriali. Indicando «il rapportovitale e profondo che lega Cer-nobbio ai titolari di questa azienda». Ieri il patto è stato stretto più forte che mai. Inau-gurando la mappa del Lago rina-ta grazie proprio alla Gianni Benvenuto spa. In piazza Bellin-zaghi molti erano ad ammirare quest’immagine rinata con que-sto intervento in collaborazionecon i proprietari dell’immobile “I Vasconi” e il Comune. In piazza Bellinzaghi lo storico murale restaurato

Economia

lungo la vecchia strada Regi-na.

A Villa Erba presenti le au-torità civili (il presidente del-la Provincia Fiorenzo Bon-giasca, il sindaco MatteoMonti e l’ex primo cittadinoSimona Saladini) e militari, ildirettore di ConfindustriaComo Antonello Regazzoni.Tanti di coloro che – ciascunonel proprio ruolo – hannopermesso di arrivare a questotraguardo, una Gianni Benve-nuto 2.0, che esegue presti-giosi lavori di impianti in tut-t’Italia. «Adesso siamo torna-ti anche all’estero – ha dettoGianfranco, presidente, di-rettore e tecnico e consiglieredelegato, accanto al fratelloAmbrogio, amministratoredelegato e responsabile com-merciale – a San Marino». Sisorride, si applaude, unicodissenso scherzoso da partedel gruppo juventino quandosi cita un lavoro per l’Inter.

E se si stanno eseguendointerventi prestigiosi in tut-t’Italia (compreso quello allaScala, o in termini di lonta-nanza, all’Humanitas a Cata-nia), Gianfranco cita orgo-gliosamente due lavori puntodi svolta: gli impianti di con-dizionamento e antincendionel palazzo de “La Provincia”,quindi con l’archistar Mario

Il legame profondocon CernobbioRinata l’antica mappa

che sentire parlare di cassaintegrazione e gestisconoquegli anni tormentati con illavoro che calava senza inde-bitarsi.

Mentre lo raccontano, c’èchi si commuove. Ma poi arri-va un prestigiatore a fare unnumero di magia. Sembra unpo’ lo specchio di questa sto-ria, però il trucco non c’è, soloi sacrifici e la passione: «Oggic’è gente che non vediamo damolto, li abbiamo voluti quitutti, perché abbiamo affron-tato un percorso insieme – os-serva Ambrogio Gianni – Ec-co il motivo di questa festadell’azienda, della famiglia, inricordo di papà, e per il terri-torio. Perché qui siamo nati ecresciuti e non abbiamo mini-mamente il pensiero di spo-starci».

Risuonano altre parolechiave, dalla sostenibilità allasicurezza. E Gianfranco com-menta: «La svolta è stataquella degli impianti dall’am-bito residenziale a quellocommerciale, industriale eospedaliero. Da lì si è svilup-pata la Gianni Benvenuto 2.0.Siamo cresciuti tanto nel2009, poi la crisi e la bruscafrenata. Adesso la ripresa, maanche in quegli anni abbiamosempre lavorato, mai ci siamoindebitati».

n Nei primi 6 mesi30 milionidi fatturatoCinquantadipendenti

n In corsoi lavorialla Scalae all’Humanitasdi Catania

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