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BILANCIOS O C I A L E2017 ● 20188

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INDICE

Introduzione 5

Lettera del Direttore 6

Nota metodologica 8

IDENTITÀ AZIENDALE E CONTESTO DI RIFERIMENTO 10

GOVERNANCE, STRATEGIE E POLITICHE 18

L’ATTIVITÀ DEL FONDO 30

GLI STAKEHOLDER DEL FONDO 44

MATERIALITÀ E INDICATORI DI PERFORMANCE 53

RELAZIONE SOCIALE 56

PERFORMANCE ECONOMICA 65

OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO 89

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A partire dall’esercizio 2017, Coopfond ha deciso di rinnovare la propria rendicontazione sociale formalizzandola con la redazione di un Bilancio Sociale che risponda ai principali

Anche per l’esercizio 2018, Coopfond conferma il proprio impegno alla costruzione e redazi-one del proprio Bilancio Sociale inteso come sistema di monitoraggio, valutazione e valo-rizzazione del proprio operato oltre che strumento di ascolto e coinvolgimento dei propri stakeholder.Perché questa scelta?Per comunicare in modo trasparente e rispondere alle aspettative dei propri stakeholder in ottica di accountability. Il perno principale su cui ruota il Bilancio Sociale, infatti, è il concetto di accountability. Con tale termine, corrispettivo inglese del nostro responsabilità, si intende la responsabilità del risultato conseguito da un’organizzazione sulla base delle risorse, delle proprie capacità e delle proprie abilità, mettendo in pratica un comportamen-to improntato ai canoni dettati dall’etica. La scelta di redigere il Bilancio Sociale di Coopfond, dunque, è atta a testimoniare l’assun-zione di responsabilità del Fondo nei confronti dei propri stakeholder e del proprio operato.

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2018.Esso è il frutto di un lavoro partecipato da tutta l’organizzazione (dai direttori agli impie-gati, ma anche da un campione di stakeholder esterni al Fondo) facilitato e realizzato per il secondo anno consecutivo da ETICAE – Stewardship in Action, una startup cooperativa inno-vativa che si occupa di consulenza e formazione sulla gestione etica d’impresa. Tale scelta è da ricondursi alla volontà di Coopfond di contribuire allo sviluppo e autorealizzazione delle

di potenziarne le professionalità in piena conformità alla mission del Fondo di promuovere, rafforzare ed estendere la presenza cooperativa.La forma, le modalità di diffusione e la scelta dei contenuti del Bilancio Sociale di Coopfond sono espressione delle attività di stakeholder engagement interno ed esterno che, attraverso la costruzione di una matrice di materialità, ha prodotto documenti e dati di qualità, con-divisi da tutta l’organizzazione. La partecipazione attiva dei dipendenti, dei direttori, del Gruppo di lavoro sul Bilancio Sociale interno al Fondo, degli stakeholder esterni e la super-visione costante e puntuale dei materiali, ha permesso di restituire un documento sentito, studiato e volto a rispondere alle esigenze di lettura degli stakeholder di Coopfond, con l’obiettivo di raccontare non solo numeri e performance, ma anche il valore che il Fondo ha contribuito a creare.

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Introduzione

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Un evento ha caratterizzato l’esercizio di cui rendicontiamo in questo Bilancio Sociale: la manifestazione per i 25 anni di attività di Coopfond. Abbiamo voluto ripercorrere questi

Parte di questo ragionamento è riportato all’interno del Bilancio Sociale: ci racconta di un Fondo che è riuscito a distribuire all’economia cooperativa il doppio di quanto ha raccolto attraverso i versamenti del 3% degli utili da parte delle cooperative; che ha nel proprio patrimonio attuale praticamente tutto quanto raccolto attraverso il 3%; che ha contribuito a far crescere la cooperazione nel nostro Paese ed ha tutta l’intenzione di continuare a farlo. Risultati importanti, frutto di una coerente applicazione del dettato della legge istitutiva e di una gestione attenta, rigorosa, equa e competente, assicurata negli anni da consigli di amministrazione che si sono succeduti.Risultati riconosciuti dal segretario generale dell’Alleanza Internazionale delle Cooperative

assolutamente virtuoso ed unico nel panorama mondiale della cooperazione.L’esercizio 2017-2018, rendicontato in questo Bilancio Sociale, ha segnato una buona ripresa dell’attività in confronto agli ultimi anni. E’ forse presto per dire che segnala un’inversione di tendenza per l’economia cooperativa, però è un dato di fatto. Ed è un buon segno. Il Fondo ha fatto fronte alle richieste utilizzando come sempre le risorse derivanti dal

rispetto agli anni scorsi anche al netto della straordinarietà; le altre risorse sono arrivate dai rientri da prestiti e partecipazioni, a conferma di quanto sia decisivo sostenere progetti che vedano garantita la rotatività.E’ proseguita l’attività di redistribuzione mutualistica delle risorse. Il bilancio descrive con la necessaria trasparenza da dove sono arrivati e dove sono stati impegnati i soldi del Fondo; è così possibile vedere che dai grandi contribuenti sono andati verso piccole e medie cooperative, molto spesso in settori diversi rispetto a quelli di provenienza, e che dai territori più ricchi hanno preso la strada verso quelli in cui la cooperazione deve ancora crescere.Un bel modo per utilizzare le risorse gestite dal Fondo è quello di favorire la nascita di nuova cooperazione: è successo, con Coopstartup e con i WBO ed anche sostenendo altri progetti innovativi. Non è solo una modalità per rispondere al dettato della legge istitutiva che pone la promozione cooperativa fra gli obiettivi primari dell’attività dei fondi mutualistici, è

Lettera agli stakeholder

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l’esatta consapevolezza di quanto sia importante creare nuova cooperazione, avvicinare e rendere protagoniste nuove persone, soprattutto giovani, se vogliamo guardare con serietà e serenità al futuro.Nel precedente Bilancio Sociale ci eravamo impegnati ad ampliare la relazione con gli stakeholder. Lo abbiamo fatto rivolgendoci ad interlocutori più prossimi ed interessati: le strutture associative territoriali e settoriali di Legacoop, un campione di cooperative,

sicuramente relazioni da coltivare ed ampliare.

ed apprezzato coinvolgimento di tutto il personale dipendente: una preziosa occasione di confronto e di partecipazione, oltre che un sicuro arricchimento dei contenuti. Con il personale dipendente, nel corso dell’esercizio, è iniziato un inedito e ben strutturato percorso di bilancio delle competenze ed analisi del potenziale. Un percorso importante, che parte dalla consapevolezza che le risorse decisive, anche per una società come Coopfond,

Anche perché negli anni è aumentata da parte delle cooperative la necessità di assistenza,

costantemente i contenuti e la capacità di relazione.

credito bancario hanno reso più complesso l’accesso alle risorse; il Fondo opera all’interno di una rete di strumenti di cui sovente rappresenta uno snodo fondamentale. Anche per

sviluppo” che ha prodotto risultati interessanti, che è stato fatto proprio dagli organismi di Legacoop e la cui auspicabile attuazione potrà risultare sicuramente di aiuto alla crescita dell’economia cooperativa.

Aldo Soldi, Direttore generale di Coopfond

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Per il secondo anno consecutivo il processo di redazione del Bilancio Sociale del Fondo,

in Action, una startup cooperativa innovativa che si occupa di consulenza e formazione sulla gestione etica d’impresa.

Tale scelta è da ricondursi alla volontà di Coopfond di contribuire allo sviluppo e

crescita attivi e capaci di potenziarne le professionalità e la rete cooperativa.

Action, è stato coordinato dal Direttore Generale di Coopfond Aldo Soldi, con la collaborazione del Sociale Gruppo di Lavoro sul Bilancio di Coopfond composto da Gianluca Laurini, Barbara Moreschi, Beatrice Puccetti e Donato Archetti ed il coinvolgimento dei Direttori, della tecnostruttura, di un campione di cooperative conferenti il 3%, delle associazioni territoriali

La VII edizione del Bilancio Sociale di Coopfond, relativa all’esercizio 2017 – 2018 (1 ottobre 2017 – 30 settembre 2018) è stata costruita e redatta a partire da un analisi dei feedback e degli obiettivi di miglioramento indicati dai portatori di interesse del Fondo durante le attività di stakeholder engagement interno ed esterno.

All’attività di coinvolgimento degli stakeholder interni, infatti, svolta con l’intento di rendere protagonista attiva del processo di redazione tutta l’organizzazione, Coopfond ha aggiunto una attività di stakeholder engagement esterno. Tale attività era stata indicata, nella precedente edizione del Bilancio Sociale 2016 - 2017, come obiettivo di miglioramento volto a coinvolgere le parti interessate esterne e rendere quanto più possibile oggettivo il contenuto della rendicontazione sociale del Fondo.

Come nella precedente edizione 2016 – 2017 invece, il Bilancio Sociale di Coopfond è stato redatto, in considerazione della peculiarità delle attività del Fondo, integrando alcuni strumenti del GRI (Global Reporting Initiative1), delle linee guida GBS (Gruppo Bilancio Sociale2) e dello standard Accountability 10003.

Nota metodologica

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I.Gli ambiti trattati all’interno del Bilancio Sociale sono stati mutuati dagli standard GRI e GBS, e integrati con una rosa di tematiche peculiari per il Fondo. Gli ambiti e le tematiche sono state valutate come materiali attraverso l’analisi di materialità. La matrice di materialità infatti è uno strumento capace di restituire in maniera oggettiva, l’effettivo e materiale interesse dei dirigenti, dei dipendenti e dei

del Bilancio Sociale.

L’individuazione di indicatori di performancetematica rilevante è stata possibile anche grazie a delle interviste individuali condotte dalla cooperativa ETICAE – Stewardship in Action, con ciascun Direttore del Fondo. Tali interviste, oltre ad esplorare ulteriormente gli obiettivi redazionali, strategici e reputazionali del Bilancio Sociale di Coopfond, hanno permesso di evidenziare aspetti

La stessa nota metodologica è espressione dell’utilizzo di uno degli strumenti indicati dai "Principi di redazione del Bilancio Sociale" predisposti dal Gruppo di Studio per il Bilancio Sociale. L’introduzione di tale nota è volta ad informare il lettore del percorso e delle azioni intraprese per la costruzione e redazione del Bilancio Sociale. La raccolta delle informazioni e dei datischede per il reperimento degli stessi, costruite ad hoc, è anche la base per l’impianto di un sistema di gestione del bilancio sociale che ha permesso di individuare le direttrici per il miglioramento progressivo della rendicontazione nei prossimi anni.

Nel perimetro di rendicontazione sono incluse: l’identità aziendale, i servizi offerti e le attività svolti dal Fondo, la performance sociale ed economica, il rating di qualità sociale, lo stakeholder engagement, le reti, le relazioni ed il valore dell’accompagnamento, case history e gli obiettivi di miglioramento.

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1. IDENTITÀ AZIENDALE E CONTESTO DI RIFERIMENTO

1.1 CHI È COOPFONDCoopfond è una società costituita ai sensi degli articoli 11 e 12 della legge 31 gennaio 1992,

nuove imprese e di iniziative di sviluppo della cooperazione, con preferenza per i programmi diretti all’innovazione tecnologica, all’incremento dell’occupazione e allo sviluppo del Mezzogiorno.” (Statuto, art. 2)

Sempre, ai sensi dalla legge 59 del 1992, le risorse del Fondo provengono:

� dal 3% degli utili delle cooperative aderenti;� dai patrimoni residui delle cooperative aderenti poste in liquidazione;� dagli utili di gestione del Fondo stesso.

L’unico socio del Fondo è Legacoop. La società opera sotto la vigilanza dell’Autorità amministrativa (oggi MISE), ai sensi dell’articolo 12, comma 4, della legge n. 59/92.

Le attività di stakeholder engagement hanno permesso anche di valutare nuove modalità di produzione e diffusione del Bilancio Sociale di Coopfond. Per tale motivo, il Fondo ha deciso di porre particolare attenzione all’impatto ambientale che può generare la stampa e diffusione del Bilancio Sociale, scegliendo di:

per la gestione responsabile;� stampare solo un numero controllato di copie da destinare ad una rosa di stakeholder precedentemente selezionati;� promuovere la lettura e consultazione del bilancio sociale sul sito web aziendale del Fondo;� diffondere una del bilancio sociale in manifestazioni ed eventi ritenuti rilevanti.

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1.2 LA STORIA La legge 31 gennaio 1992, n. 59, prevede la costituzione dei Fondi mutualistici da parte delle Associa-zioni del Movimento cooperativo. Essa dispone che il 3% degli utili delle cooperative debba esssere de-stinato al Fondo mutualistico, per la promozione e sviluppo della coope-razione.

LA LEGGE ISTITUTIVA

Nasce Gestifom Lega SpA con sede in Roma, costituito sotto forma di società per azioni, con un capitale sociale di 200 milioni. Le azioni sono detenute per l’80% da Legacoop Na-zionale e per il restante 20% da Fin-cooper.

LA NASCITA DI GESTIFOM LEGA SPA

GENNAIO 1992

GIUGNO 1993

GIUGNO 1997

MARZO 1998

GIUGNO 2001

APRILE 2006

FEBBRAIO 1993

APRILE 1994

NOVEMBRE 1997

GENNAIO 2000

Il Cda di Gestifom valuta il primo Regolamento di accesso al Fondo mutualistico, predisposto dal Socio Legacoop. Il principio della rotati-vità del Fondo viene posto a base dell’attività per garantire l’operati-vità nel lungo termine.

PRIMO REGOLAMENTO DI ACCESSO AL FONDO: IL PRINCIPIO DI ROTATIVITA'

Prime esperienze. Dopo varie deli-bere su temi di carattere organizza-tivo, il CdA approva i primi progetti

APPROVAZIONE DEI PRIMI PROGETTI DI FINANZIAMENTO

Gestifom è iscritta nel registro degli

con il pubblico, ai sensi dell’art. 113 T.U. della Legislazione Bancaria.

ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI NON OPERANTI CON IL PUBBLICO

In aggiunta all’attività di promozio-ne di nuove cooperative, vengono previsti: Interventi a favore dello sviluppo di cooperative già esistenti (per le cooperative sociali e le co-operative operanti in “Aree Obiet-tivo Ue”); Interventi di Promozione attiva tramite il cosiddetto Fondo 4% (il 4% della raccolta annua del

con contributi a fondo perduto).

NUOVI SERVIZI

Cambio della denominazione in Coopfond SpA.

NUOVA DENOMINAZIONE

Si istituisce una nuova Area operativa relativa alle operazioni di consolidamento di cooperative del Mezzogiorno.

NUOVA AREA OPERATIVA(CONSOLIDAMENTO)

Il pacchetto azionario passa intera-mente a Legacoop Nazionale.

100% LEGACOOP

Viene ristrutturato il FPA (Fondo Promozione Attiva) con una dota-zione di 2 mil. di € annue in sostitu-zione del Fondo 4%.

COSTITUZIONE FONDO PROMOZIONE ATTIVA

L’accesso agli interventi dell’Area sviluppo è estesa ai territori a basso insediamento cooperativo e ad altri

requisiti per accedere agli interventi dell’Area consolidamento.

ESTENSIONE DELL’ACCESSO ALL’AREA SVILUPPO E NUOVI REQUISITI DI ACCESSO PER L’AREA CONSOLIDAMENTO

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Si istituisce una nuova area

delle integrazioni e fusioni tra cooperative. L’accesso all’area sviluppo è ampliato a tutte le cooperative.

NUOVA AREA FUSIONE/INTEGRAZIONE E ULTERIORE ESTENSIONE DELL’ACCESSO ALL’AREA SVILUPPO

l’accesso agli interventi dell’Area Consolidamento.

ULTERIORE RIDEFINIZIONE DEI REQUISITI PER L’ACCESSO ALL’AREA CONSOLIDAMENTO

Si introduce la nuova area operativa relativa alle ristrutturazioni delle cooperative in crisi in cui si prevede anche il sostegno ai costi per servizi di consulting e monitoraggio.

Si istituisce il Fondo Servizi Reali e Monitoraggio.

ISTITUZIONE DEL FONDO SERVIZI REALI E MONITORAGGIO

Entra in vigore il decreto ministeriale 2 aprile 2015 n. 53

impedisce la concessione di prestiti ai soggetti non vigilati dalla Banca d’Italia. Di conseguenza, l’attività dei fondi mutualistici viene limitata agli interventi nel capitale di rischio.

LIMITAZIONE DELL’ATTIVITA’ AGLI INTERVENTI NEL CAPITALE DI RISCHIO

Sono elevati i limiti alla capitalizzazione e le quote di copertura degli investimenti. Si

per le startup cooperative.

INNALZAMENTO LIMITI CAPITALIZZAZIONE E QUOTE DI COPERTURA + DISCIPLINA PER LE START UP

Viene emanato il decreto del Mini-

di esenzione dalle disposizioni del Titolo V del T.U.B. (iscrizione all’Al-bo previsto dall’articolo 106) per Coopfond S.p.A., Fondo Sviluppo S.p.A., Generalfond S.p.A. Nel de-creto si riconosce la non applicabi-lità delle norme in tema di vigilan-za della Banca d’Italia sull’attività

in quanto soggetti già sottoposti a vigilanza di altra autorità pubblica. Tale riconoscimento ha consentito a Coopfond di riprendere l’attività di concessione di capitale di credi-to, sospesa nel 2015.

RIPRESA DELLE ATTIVITA’ DI CONCESSIONE DI CAPITALE DI CREDITO

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DICEMBRE 2016

18SETTEMBRE 201825 ANNI DEL FONDO

NUOVA AREA OPERATIVA(RISTRUTTURAZIONE COOP IN CRISI)

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Coopfond opera nell’ambito del sistema cooperativo gestendo il fondo, costituito dalle cooperative e dalle società (generalmente a controllo cooperativo) aderenti a Legacoop. Gli obiettivi di mandato di Coopfond sono determinati, dall’Assemblea dei soci, (da Legacoop, proprietaria del Fondo) con periodicità annuale/biennale/triennale. Le risorse che costituiscono il Fondo in gestione sono costituite in prevalenza dal 3% degli utili annuali delle cooperative associate. In base al principio di mutualità vengono destinate a progetti di promozione e sviluppo della cooperazione (le delibere sono effettuate dal CDA previa istruttoria e discussione all’interno della Direzione operativa), nonché al funzionamento della struttura.

1.3 CONTESTO DI RIFERIMENTO

1.4 PRINCIPI, MISSION E VISION

nuove imprese e di iniziative di sviluppo della cooperazione, come ribadito anche nello Statuto (art. 2).

Valore aggiunto di Coopfond: mutualità esterna

Con la sua attività, Coopfond attua il principio della mutualità esterna per dimensioni, settori e regioni (il Fondo riceve risorse dalle cooperative più grandi e redistribuisce alle

darli a quelle più svantaggiate).

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La gestione del Fondo mutualistico (salvo eccezioni accettate dalla proprietà e deliberate

hanno di norma una durata temporanea (non superiore a sette anni, elevabile a dieci anni per i progetti connotati da investimenti a prevalente contenuto immobiliare di valore strumentale). Analoghi criteri di gestione rotativa sono assicurati anche in presenza di proroghe

lucro (gli eventuali utili di esercizio, determinati sia dall’attività caratteristica sia dalla

sociale e in nessun caso possono essere distribuiti ai soci4) e questo è uno dei motivi per cui nel deliberare può permettersi di anteporre la salvaguardia dell’occupazione e della

L’attività di Coopfond è disciplinata dal “Regolamento di accesso al Fondo”, approvato

mutualistico e le procedure per l’assunzione di decisioni in deroga alle regole generali. In base al regolamento l’attività di Coopfond deve coniugare agli obiettivi di promozione di nuova imprenditorialità, di sviluppo o di integrazione di iniziative imprenditoriali cooperative, la

in modo sistematico e crescente allo sviluppo delle sue attività istituzionali, nell’interesse dell’intera base associativa cooperativa aderente a Legacoop.

4 Cfr. Legge 59/1192, art.II, c. 4; Statuto, art. 19.

1.5 INTEGRITÀ DELLA CONDOTTA AZIENDALE

Modello Organizzativo 231L’attività di Coopfond è regolata in base ad un modello di organizzazione e gestione diretto a prevenire la responsabilità penale prevista dal Decreto Legislativo n. 231 del 2001.Tale modello prevede che a livello aziendale siano operative le seguenti misure di controllo preventivo:

� adozione di un Codice etico;� formalizzazione del Sistema organizzativo;

� attuazione di un Sistema di controllo di gestione;� realizzazione di Comunicazione e Formazione del personale;� istituzione dell’Organismo interno di vigilanza.

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Anticorruzione

Responsabilità nei confronti del movimento cooperativo

Principio di legalità

Principio di imparzialità

Principio di trasparenza

Obblighi di documentazione

Principio di integrità e correttezza

Codice EticoIl Codice Etico di Coopfond è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione nel luglio 2003.

riferimento ed enuncia i sei principi a cui devono ispirarsi tutti coloro che operano nella società e che, a qualsiasi titolo, collaborano con essa. Si tratta di:

soggettiva, non rientra nella vigilanza strutturata da parte di Banca d’Italia. Tuttavia, in

dei rapporti continuativi, gestita dalla Agenzia delle Entrate. Tale attività comporta il

clientela da parte della Agenzia delle Entrate, in quanto tutte le relative movimentazioni vengono censite e comunicate periodicamente nella apposita piattaforma informativa.

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Non essendo un istituto di credito, Coopfond non è sottoposta alla normativa sulla trasparenza delle relazioni contrattuali. Tuttavia, nello svolgimento delle attività connesse alla gestione del Fondo, si vuole assicurare il più rigoroso rispetto del principio di trasparenza della propria attività ed organizzazione. Le condizioni di accesso al Fondo sono rese pubbliche attraverso la diffusione del Regolamento del Fondo mutualistico che, nella versione aggiornata al 20 dicembre 20165, contiene: Condizioni di Accesso e Disciplina del Fondo Promozione

salvo gli interventi di importo inferiore a 100 mila euro. La conoscibilità delle decisioni

garantita mediante sistematica comunicazione ai soggetti interessati. Coopfond promuove l’informazione sull’attività svolta, e sui criteri seguiti nella gestione, oltre che attraverso la pubblicazione del Bilancio d' Esercizio, la redazione del Bilancio Sociale e lo svolgimento di iniziative pubbliche, garantendo la massima diffusione del materiale informativo prodotto presso il movimento cooperativo, le autorità di vigilanza, le società e strutture con le quali opera.La diffusione delle informazioni rilevanti viene anche garantita dall’aggiornamento del sito web istituzionale (www.coopfond.it), dalla gestione del sito e dei social network del progetto Coopstartup (www.coopstartup.it Facebook e Twitter), dalla diffusione di una Newsletter settimanale inviata via mail ai principali stakeholder.

Trasparenza delle relazioni contrattuali

L’attività di Coopfond è svolta nel pieno rispetto della legge e dei regolamenti vigenti (vedi Codice Etico approvato dal Consiglio di Amministrazione il 9 luglio 2003 in attuazione del

tenuti al rispetto del principio di legalità. Pertanto Coopfond condanna e si dissocia da ogni condotta penalmente rilevante, posta in essere nel suo interesse o a suo vantaggio dai membri del Consiglio di Amministrazione e del Collegio sindacale, dai dipendenti, dai collaboratori e consulenti esterni, che violi il rispetto delle leggi generali e di quelle

assoggettano le società di gestione dei Fondi mutualistici alla vigilanza amministrativa, da

costituito un Organismo di vigilanza uninominale la cui funzione è attribuita ad un membro del Collegio sindacale.

Legalità

5 Versione in vigore nell’esercizio 2017-2018 oggetto del presente Bilancio Sociale.

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Il documento programmatico sulla sicurezza ai sensi del decreto legislativo 196 del 2003

del Titolare del trattamento dei dati (rappresentante legale) che a sua volta nomina il Responsabile del trattamento, l’Amministratore di Sistema e gli incaricati al trattamento (tutti i dipendenti e le società di consulenza esterne per la parte di loro competenza);

di acquisto, utente, funzione e sistema operativo; elenco dei principali software utilizzati e delle banche dati gestite sia su supporto informatico, sia cartaceo; valutazione del rischio e misure di sicurezza adottate per garantire la fruibilità, l’integrità e la riservatezza dei dati trattati (sistemi di autenticazione, antivirus, copie di sicurezza, formazione del personale,

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CELSACELSA è un’impresa di costruzioni generali specializzata nell’esecuzione di opere pubbliche e private nel campo dell’edilizia civile, industriale, restauri, ristrutturazioni, opere speciali in cemento armato, strade. Nata nel 1945 da

con Banca Etica, Celsa ha deciso di consolidare il proprio impegno nel progetto di Housing Sociale promosso dalla Regione tramite il Consorzio Housing Sociale FVG costituito nel 2011. Il Fondo ha individuato una ventina di interventi su tutto il territorio regionale per oltre 700 unità abitative ed un investimento complessivo di circa 100 mil di €. Si tratta di un passo importante in un settore che, anche per effetto del rallentamento del mercato pubblico, continua a manifestare un’evoluzione problematica. Su questo progetto Celsa si è impegnata inizialmente con 3 operazioni per complessivi 12,5 mil di €: a Udine per la realizzazione di 56 alloggi, a Lignano Sabbiadoro per 20 alloggi ed a Pordenone per ulteriori 35 alloggi.

CASE HISTORY

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2. SISTEMA DI GOVERNANCE E ASSETTO ORGANIZZATIVO, STRATEGIE E POLITICHE

La proprietà è esercitata nell’Assemblea dei soci. Coopfond è attualmente posseduta dal socio unico Legacoop. L’Assemblea dei soci, tramite le proprie deliberazioni, è l’organo che formalmente ed

della proprietà. All’Assemblea dei soci spettano i compiti previsti dalla legge, l’approvazione del Regolamento e delle linee di indirizzo.

Assemblea

Consiglio di Amministrazione

Collegio Sindacale

Organismo di Vigilanza

Società di Revisione

2.1 ORGANI SOCIALI E FUNZIONI DI CONTROLLO

Gli organi sociali di Coopfond sono:

� l’Assemblea� il Consiglio di Amministrazione� il Collegio Sindacale.

operativa, struttura tecnica di supporto al Consiglio di Amministrazione. E’ inoltre presente l’organismo di Vigilanza nominato ai sensi del decreto legislativo 231/2001.

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La struttura di governo è costituita dal Consiglio di Amministrazione, che, tenendo conto

interventi. Il CdA è formato da 17 membri di cui 13 uomini e 4 donne, eletti dall’Assemblea, in rappresentanza delle componenti settoriali, territoriali e imprenditoriali di Legacoop.

Il Presidente di Legacoop ricopre la medesima carica nel Consiglio di Amministrazione di Coopfond.

Il Collegio Sindacale vigila (con atti di ispezione e controllo) sull’osservanza della legge, dello statuto e dei principi di corretta amministrazione.

Il Controllo legale

L’Organismo di Vigilanza ha il compito, con riguardo al Modello organizzativo emanato

la commissione dei reati, sull’attuazione delle prescrizioni nello stesso contenute e sul suo aggiornamento in caso se ne ravvisi la necessità in seguito a cambiamenti organizzativi e/o normativi.

Gli organi e le funzioni di controllo al 30 settembre 2018 erano così composti:

Consiglio di Amministrazione

Mauro Lusetti (Presidente) - Luca Bernareggi (Vice Presidente) - Gianfranco Alleruzzo

- Gianmaria Balducci - Andrea Benini- Sonia Blarasin - Pasquale Ferrante – Fausto Fontanesi – Franca Guglielmetti

– Sara Guidelli – Sergio Imolesi - Paolo Laguardia – Cristian Maretti Alessandro Meozzi – Angelo Migliarini –

Barbara Pollero – Massimo Rizzo

Direttore GeneraleAldo Soldi

Collegio Sindacale

Livia Salvini (Presidente)Carlo Bossi (sindaco)

Carmine Esposito (sindaco)

Controllo Legale dei Conti

Ria Grant Thornton Spa

Organismo di Vigilanza

Carmine Esposito

GO

VER

NA

NC

E, S

TR

ATEG

IE E

PO

LIT

ICH

E

L.D

.N

.M.

12

34

57

86

I.

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Si fa presente che a febbraio del 2018 il Consiglio di Amministrazione è stato rinnovato. Grazie a tale rinnovo, tra l’altro, il numero di consiglieri donne è passato da uno a quattro.

La Direzione Operativa rappresenta sicuramente il nucleo operativo della società. È composta dal Direttore Generale e dai Direttori responsabili delle aree aziendali ed è diretta e coordinata dal Direttore Generale. Si riunisce periodicamente per istruire le deliberazioni

La struttura di Coopfond si è consolidata nel corso degli anni, basandosi su alcuni principi organizzativi che hanno costituito i criteri guida del suo sviluppo. Tali principi si riferiscono

� Struttura essenziale: la struttura di Coopfond è essenziale, in termini di funzioni, livelli gerarchici e personale. Sono svolte internamente, oltre alle funzioni di supporto generale, le attività strategiche e ad elevato valore aggiunto relative alle istruttorie, ai servizi legali e al monitoraggio degli interventi, mentre sono esternalizzate funzioni più convenientemente reperibili sul mercato (ad esempio ICT).� in considerazione dello sviluppo di Coopfond, della gradualità del processo di consolidamento della struttura e della variabilità dei carichi di lavoro nel

e intercambiabilità, fermo restando il rispetto delle responsabilità assegnate a ciascuna posizione.� Struttura altamente professionalizzata: assegnati, Coopfond ha deciso di puntare su risorse tecniche con formazione universitaria, provenienti sia dal mondo della cooperazione, sia da esperienze e culture organizzative differenti, nella convinzione che ciò rappresenti una ricchezza in termini di capacità di

introduzione di innovazioni organizzative.

Non è un caso inoltre che Coopfond abbia iniziato un percorso, grazie al supporto della cooperativa Informa, volto a favorire interventi in materia di organizzazione aziendale, del personale e bilancio delle competenze.

2.2 SVILUPPO E VALORIZZAZIONE DEL CAPITALE UMANO

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CARTIERA PIRINOLINel 2015, un gruppo di 80 lavoratori, insieme all’ex direttore dello stabilimento, consci dell’alto potenziale produttivo degli impianti e della loro professionalità, decidono di costituire una cooperativa per continuare l’attività della Cartiera Pirinoli, attiva dal 1872 a Roccavione (Cuneo) e specializzata nella produzione di cartoncini patinati e cartoni grigi prevalentemente per l’industria alimentare che rappresentava, e rappresenta tutt’oggi, un centro di vitale importanza per tutta la comunità di Roccavione. Dall’avvio dell’attività (agosto 2015, dopo quasi due anni di

coerentemente agli obiettivi del piano industriale, grazie alla politica commerciale ed alla qualità del prodotto. In meno di due anni dalla riattivazione dello stabilimento, la cooperativa ha riconquistato quasi completamente le

iniziale di recupero della Società con l’acquisto del compendio industriale. La Cartiera rappresenta non solo un caso di successo di un percorso di workers buyout, ma anche un modello di sostenibilità ambientale e di economia circolare, dimostrando di rispettare tutte le normative internazionali riguardanti consumi ed emissioni nel pieno

carta riciclata proveniente dalla raccolta differenziata; � solo il 5% dell’acqua che serve per la produzione viene

fanghi provenienti dagli impianti di depurazione delle acque vengono riutilizzati per la produzione. La cooperativa si trova in una fase di importante sviluppo tecnologico, nel 2018 ha realizzato un importante investimento, sostenuto

valere sul Por Fesr Piemonte, per l’acquisto di un nuovo impianto di cogenerazione. Gli investimenti consentiranno

dell’impatto ambientale.

CASE HISTORY

21

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ORGANI

GRAMMA

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23

Tommaso Carrino

Luigi D’Amico

Barbara Moreschi

Tommaso CarrinoBeatrice Puccetti

Luigi D’AmicoDonato Archetti

AMMINISTRATIVO FISCALE

Paolo De Pascalis

Cristina Rulli

CDA

PRIVACYMOG. 231

PRESIDENTE Mauro Lusetti

VICE PRESIDENTE Luca Bernareggi

O.D.V Carmine Esposito

Resp. Roberto Genco Resp. Edmondo Belbello

Mauro Lusetti - Luca Bernareggi - Gianfranco Alleruzzo - Gianmaria Balducci - Andrea Benini- Sonia Blarasin - Pasquale Ferrante – Fausto Fontanesi – Franca Guglielmetti – Sara Guidelli – Sergio Imolesi - Paolo Laguardia –

Cristian Maretti Alessandro Meozzi – Angelo Migliarini – Barbara Pollero – Massimo Rizzo

AREA SERVIZI

S E T TO R I

AREA PRODUZIONE

AGROALIMENTARESOCIALE

DISTRIBUZIONEMEDIA

CULTURATURISMO

Dir. Dora Iacobelli

PRODUZIONELAVOROSERVIZI

ABITAZIONE

Dir. Gianluca Laurini

PROGETTI SPECIALI

COSTRUZIONIPARTECIPAZIONI

STABILI

Dir. Angelo Ancarani

PROMOZIONE ATTIVA

Dir. Alfredo Morabito

MICRO PROGETTI

Dir. Aldo Soldi

Beatrice PuccettiDonato Archetti

GO

VER

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NC

E, S

TR

ATEG

IE E

PO

LIT

ICH

E

L.D

.N

.M.

12

34

57

86

I.

Federica Treossi

Stefania Tartarini

Alfredo Morabito

COMUNICAZIONE

Resp. Aldo Soldi

FINANZA E

PIANIFICAZIONE

Dir. Angelo Ancarani

LEGALE E CONTRATTUALE

Dir. Roberto Genco

AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO

Dir. Edmondo Belbello

Luigi D’Amico

DIRETTORE GENERALE Aldo Soldi

SISTEMI INFORMATIVI

Donatella Viggi

Giovanna Colucci

AFFARI GENERALI E

SEGRETERIA

Adriano D’Ippolito

Giovanna ColucciStefania Tartarini

Silvia TabaroniFederica Tedesco

ANTIRICICLAGGIO

Lorella De Santis

PERSONALE

Adriano D’Ippolito

MONITORAGGIO

Paolo De Pascalis

Lorella De Santis

RISORSE UMANE

Resp. Aldo Soldi

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Coopfond è dunque una struttura divisionale organizzata secondo un organigramma per prodotti e servizi. Le due aree principali dell’organigramma sono così articolate:

� Area Produzionedistribuzione, sociale, media, cultura e turismo - produzione lavoro, servizi e abitazione - progetti speciali, costruzioni e partecipazioni stabili - promozione attiva - micro progetti – formazione e consulenza;� Area Servizi:– Amministrazione e Controllo) e 2 ambiti (Comunicazione e Risorse Umane) con compiti amministrativi e tecnici.

Nell’esercizio 2017-2018 sono stati istruiti dal Settore Microprogetti 2 progetti per un ammontare complessivo di 60 mila euro.

Amministrazione e Controllo del Fondo coordina:

informativi e valutativi sul portafoglio progetti, nonché occupandosi della gestione dei rientri dei progetti problematici);

� i sistemi, e relativi servizi, informativi ed informatici;� gli affari generali;� la gestione amministrativa del personale.

Tali attività sono svolte grazie al lavoro e coordinamento di 10 collaboratori

“ “

Edmondo Belbello, Direttore Amministrazione e Controllo

Il settore Microprogetti è stato istituito nel corso dell’esercizio 2016 -2017 nell’ambito dell’Area Produzione.Con delibera del 28 marzo 2017, infatti, il Consiglio di amministrazione, per far fronte a una rapida gestione degli interventi di minore entità, ha elevato i poteri delegati a Presidente, Vicepresidente e Direttore generale

altre strutture dell’Area Produzione (Settore Microprogetti). Questa nuova operatività, per il momento attivata

collaborazione trasversale rispetto alle varie aree aziendali.

SETTORE MICROPROGETTI

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22

50% 95% 50 ANNI82% 68%

7 7 8TOTALE OCCUPATI

DONNEOCCUPATISTABILI

ETÀ MEDIA DEL PERSONALEFULL-TIME LAUREATI

DIRIGENTI QUADRI IMPIEGATI

2.3 CARATTERISTICHE DEL PERSONALE E OPPORTUNITÀ DI CRESCITALe risorse umane costituiscono il punto di forza di Coopfond ed è importante rilevarne le caratteristiche.Pur essendo l’età media dei dipendenti 50 anni, la classe più numerosa è quella tra 45 e 49 anni (6 su 22). Tra i quadri e gli impiegati prevalgono i più giovani, mentre tra i dirigenti i più anziani.

GO

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TR

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PO

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12

34

57

86

I.L’organico al 30 settembre 2018 si compone di 22 addetti totali di cui:� 7 direttori� 7 quadri� 8 impiegati

del personale è di 50 anni. Il personale si contraddistingue per un livello d’istruzione elevato: i laureati sono 15 (7 dirigenti, 6 quadri e 2 impiegati).

Circa il livello di stabilità del lavoro, 21 dipendenti hanno un contratto a tempo indeterminato e 1 a tempo determinato. Su 22 dipendenti, 4 dipendenti hanno un contratto part-time. Le tipologie di contratti collettivi applicati sono: il Contratto BCC (Banche di Credito Cooperativo) e integrativo aziendale e il Contratto Dircoop (Dirigenti Imprese Cooperative).

1 12

45

6

1 1 12

332

1 1

DIPENDENTI PER ETÀ E SESSO

30-34 aa 35-39 aa 40-44 aa 45-49 aa 50-54 aa 55-59 aa 60-64 aa 65-69 aa

Femmina Maschio Totale

21

5

1 1

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L’organico del Fondo si caratterizza per una presenza femminile più frequente nei ruoli di quadro e impiegato e le donne sono in prevalenza più giovani.Trattandosi di una società di dimensioni contenute che svolge numerose attività, diverse funzioni, all’interno dell’organizzazione, ricoprono più di un ruolo: il direttore Generale, ad esempio, ha anche la responsabilità diretta del personale, della Comunicazione e del

questa suddivisione di funzioni comporta un frazionamento di alcuni addetti che, a titolo

2.3.1 DIFFERENZIALI RETRIBUTIVI

1 1 1

2,52

1,5

2,5

11,5

3

5

Area Servizi

Area ProduzioneDirezioneGenerale

Femmina Maschio

esperienza o l’assunzione di particolari mansioni direttive comportano un più elevato riconoscimento a livello retributivo. Tuttavia, i differenziali retributivi in un’azienda dovrebbero essere contenuti, per evitare di generare tensioni e incidere negativamente sulla motivazione del personale inquadrato nei livelli più bassi. Da questo punto di vista, Coopfond presenta dei differenziali retributivi moderati.

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2.3.2 FORMAZIONE

0,20

0,29

0

0,05

0,10

0,15

0,20

0,25

0,30

0,35

RetribuzioneImpiegati/Dirigenti

Retribuzione Quadri/Dirigenti

Nel corso dell’esercizio 2017 - 2018, sono state erogate 145 ore di formazione per il personale di

al perfezionamento della conoscenza della lingua inglese.E’ importante tuttavia sottolineare che l’attività formativa non è limitata solo all’interno del Fondo. Infatti, i Direttori, in particolare sono coinvolti in attività formative sia in qualità

Allo stesso modo il rapporto tra la retribuzione minima di un quadro (a tempo indeterminato full time) e quella massima di un dirigente (a tempo indeterminato full time), escludendo il Direttore Generale è pari a 0,29. In questo caso il quadro percepisce circa poco meno di 1/3 della retribuzione di un dirigente.

si riducono in maniera importante se confrontiamo le retribuzioni nette.

GO

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E, S

TR

ATEG

IE E

PO

LIT

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E

L.D

.N

.M.

12

34

57

86

I.

Confronto tra formazione e aggiornamento professionale dei Direttori in rapporto con le ore

di docenze erogate dagli stessi

31%

69%

Aggiornamenti professionali

Docenze

Docenze erogate dai Direttori del Fondo a titolo personale su temi di interesse e

sviluppo cooperativo

Cultura Cooperativa

Bilancio delle società cooperativeVigilanza e controllo cooperativaPromozione imprenditoria femminileResponsabilità sociale d’impresa

58%

3%

22%

4%9%

4%

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111 sono infatti il numero di ore di docenze complessive tenute presso Università ed Enti dai direttori. Di particolare interesse il dato relativo alle tematiche delle docenze erogate a titolo personale dai Direttori: oltre il 50% infatti sono volte alla promozione della cultura cooperativa. Sono 50 invece, le ore totali di formazione per aggiornamento professionale seguite.La consapevolezza dell’importanza della formazione continua vede i Direttori impegnati anche nella partecipazione a seminari, convegni e conferenze sia in qualità di relatori che

testimonianza dell’interesse dei direttori nei confronti dei temi cooperativi anche a titolo personale.

Ambiti e argomenti approfondite dai Direttori a titolo personale in seminari, convegni, incontri

tematici

AgroalimentareSocialeFinanza CooperativaCulturale

31%

36%

20%

13%

● F. VELLA, R. GENCO, P. MORARA, DIRITTO DELLE SOCIETÀ COOPERATIVE, ED. IL MULINO, 2018● R. GENCO, RASSEGNA DI GIURISPRUDENZA (2009-2018). SOCIETÀ COOPERATIVE, IN GIUR. COMM., 2019, II (IN CORSO DI PUBBLICAZIONE)● R.GENCO, IL PRESTITO SOCIALE COOPERATIVO NELLA NUOVA DISCIPLINA DELLA LEGGE DI BILANCIO 2018, IN TERZO SETTORE, NONPROFIT E COOPERATIVE, GENNAIO / MARZO 2018, PP. 30 SS.● R. GENCO, CONTRIBUTI OBBLIGATORI DEI SOCI NELLE COOPERATIVE. PRESTAZIONI ACCESSORIE E REGIME DELLA RESPONSABILITÀ SOCIALE, NOTA A CASS. 8 AGOSTO 2016, N. 16622, IN GIUR. COMM., 2017, II, PP. 630 SS.● R. GENCO, FINANZIAMENTI DEI SOCI E REGIME DI POSTERGAZIONE DEL CREDITO NELLE SOCIETÀ COOPERATIVE: L’ART. 2467 C.C. NON SI APPLICA, NOTA A CASS. 20 MAGGIO 2016, N. 10509, IN GIUR. COMM., 2017, II, PP. 457 SS.

PUBBLICAZIONI

Confrontando il numero di ore di formazione seguite come discenti da parte dei dipendenti, con il numero di ore di formazione continua erogata e seguita dai Direttori, si nota l’impegno alla crescita professionale e l’aggiornamento continuo della compagine del fondo.La formazione interna, così come l’attenzione alla formazione continua personale, infatti, sono strumenti rilevanti fortemente sostenuti da Coopfond in quanto

professionale e relazionale dei propri dipendenti e direttori, assicurando alle cooperative, ai partner

dunque adattabilità ai cambiamenti organizzativi.

L’impegno alla crescita professionale e aggiornamento continuo

N. di ore formazione interna al fondo (dipendenti)N. di ore formazione continua aggiornamento a titolo personale (direttori)N. di ore di docenze a titolo personale (direttori)N. di ore partecipazione a seminari e convegni (direttori)

42%

15%

32%

11%

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2.3.3 PARI OPPORTUNITÀ

L’analisi dei dati sull’anzianità di servizio del personale di Coopfond dimostra la presenza di un nucleo stabile. Circa 2/3 dei dipendenti, infatti, lavora nel Fondo da almeno 17 anni.

DIRIGENTI

86%

14%

71%

29%

QUADRI

62%

38%

IMPIEGATI

Relativamente ai temi delle pari opportunità, Coopfond presenta una situazione di totale parità di composizione nell’organico: 11 dipendenti sono uomini e 11 donne.

Tra i quadri la presenza femminile rimane stabile al 71%, mentre nel rapporto uomo/donna per le cariche di Direttore, la presenza femminile scende al 14%. Di seguito la distribuzione della parità di genere nella Composizione dell’Organico:

GO

VER

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E, S

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ATEG

IE E

PO

LIT

ICH

E

L.D

.N

.M.

12

34

57

86

I.

1 3

87

< 5 anni dai 6 ai 10 anni > 21 annidai 11 ai 15 anni dai 16 ai 20 anni

3

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Per realizzare i propri scopi, Coopfond si avvale di risorse generate all’interno del sistema Legacoop. Le risorse del Fondo, infatti, provengono da6:

sono messe a disposizione dei richiedenti secondo un meccanismo che nella maggior parte dei casi, prevede un loro rientro,in modo da garantire l’operatività del Fondo nel tempo.

6 Cfr.Legge 59/1992, art. II, c. 4; Statuto, art. 19.

3. L’ATTIVITÀ DEL FONDO

Patrimoni residui delle cooperative

aderenti poste in liquidazione

3% degli utili delle

cooperative aderenti

Utili di gestione del

Fondo stesso

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I servizi e le attività del Fondo possono essere così schematizzati:

SERVIZI E ATTIVITÀ DEL FONDO

INTERVENTI ROTATIVI

PROMOZIONE FORMAZIONE

SVILUPPO RICERCA, STUDI, CULTURA COOPERATIVI

CONSOLIDAMENTO PROMOZIONE, RETI, STRUMENTI DI

SUPPORTO, CONFIDIFUSIONE/INTEGRAZIONE

SERVIZI LEGALIPROGETTI DI PARTICOLARE RILEVANZA

SOCIALEMEZZOGIORNO

FONDO SERVIZI REALI

INIZIATIVE DI PROMOZIONE

CONSULTING EMONITORAGGIO

PRESTITI IN CONVENZIONE

PROGETTI SPECIALI

COOPERATIVE, CONSORZI,

SPA A CONTROLLO COOPERATIVO

FINANZIARIE TERRITORIALI E

ALTRI STRUMENTI DI SISTEMA

COOPERATIVE, ASSOCIAZIONI

LEGACOOP (NAZIONALE, TERRITORIALI

E SETTORIALI), UNIVERSITÀ,

ENTI DI RICERCA, ALTRE ASSOCIAZIONI

ED ENTI

COOPERATIVE, CONSORZI,

SPA A CONTROLLO COOPERATIVO,ASSOCIAZIONI

LEGACOOP(NAZIONALE,

TERRITORIALI E SETTORIALI)

INTERVENTI STABILI

CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO

FONDO PROMOZIONEATTIVA

SERVIZI DI SUPPORTO E

AFFIANCAMENTO

L'AT

TIV

ITÀ

DEL

FO

ND

O

L.D

.N

.M.

12

34

57

86

I.

SUPPORTO TECNICO-METODOLOGICO A

PROGETTI DI PROMOZIONE COOPERATIVA

ISTRUTTORIE

SERVIZI DI MONITORAGGIO

SERVIZI DIACCOMPAGNAMENTO

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L’attività di Coopfond è prima di tutto quella di concedere prestiti (capitale di credito) o sottoscrivere partecipazioni temporanee al capitale di cooperative o società a controllo cooperativo (capitale di rischio), prevalentemente attraverso interventi rotativi.Coopfond può anche acquisire partecipazioni societarie stabili volte a perseguire obiettivi strategici per il movimento cooperativo. In questo caso, al contrario degli interventi rotativi ordinari, il termine di rientro del capitale non è determinato.Per progetti complessi e di alto valore economico non compatibili con le risorse del fondo

pubblici e privati. Tale azione si esplica anche tramite iniziative che possono avvalersi di

La promozione attiva si concretizza attraverso:� la concessione di contributi a fondo perduto erogati tramite il Fondo Promozione

imprenditoriale e reti; formazione; ricerca e studio sul movimento cooperativo; sostegno al Mezzogiorno;

� la realizzazione diretta di progetti di promozione cooperativa in ambiti considerati strategici.

formazione a diverso titolo, partecipando direttamente con i propri addetti alla progettazione e realizzazione di alcuni percorsi formativi. La cooperazione ha insita in sé la necessità di promuovere nuove imprese per rispondere

mutualisticamente ai bisogni delle persone. Lo fa da sempre. Coopfond - sia con il sostegno alle iniziative di formazione, ricerca, promozione e impatto sociale del Fondo Promozione Attiva, sia con i suoi progetti “speciali” – è da anni impegnata nella promozione cooperativa.Col Progetto Coopstartup si è voluto riprendere un colloquio proattivo con le giovani generazioni, con i ricercatori, con coloro che vivono le nuove esperienze della sharing economy e con gli startupper, capovolgendo un’immagine della cooperazione come strumento imprenditoriale antico e portandone in evidenza invece i suoi valori, la sua adeguatezza e la sua modernità per affrontare le nuove

attività imprenditoriale cooperativa sostenibile e di nuova e “buona” occupazione.

Alfredo Morabito, Direttore Promozione Attiva

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3.1 QUALITÀ DEI SERVIZI

Primo contattoValutazione dell’ammissibilità del progetto

Valutazione

presentazione al Consiglio di Amministrazione

Approvazione e ContrattoIl progetto istruito, con il parere del team di valutazione, viene presentato e discusso dal Consiglio di Amministrazione e, se approvato, viene contrattualizzato

GestioneL’iniziativa viene seguita e monitorata; le eventuali variazioni del piano originario vengono ridiscusse dal Consiglio di Amministrazione

1. Fase di accompagnamento

2. Fase istruttoria

3. Fase di monitoraggio

La qualità dei servizi di Coopfond è garantita da una attenta selezione dei potenziali

i rientri.Gli interventi a carattere rotativo seguono un iter che può essere illustrato nel modo seguente:

In alcuni casi, la formazione è strettamente legata all’attività caratteristica del Fondo, la promozione d’impresa, con lo scopo di fornire, a coloro che intendono costituire una società in forma cooperativa, la strumentazione utile alla redazione di piani di impresa.In altri casi, soprattutto nell’ambito di corsi di alta formazione e dei Master universitari rispettivamente presso l’Università di Roma 3 e di Bologna, gli enti di formazione o le Università attingono alle professionalità del Fondo per contributi didattici all’interno di

L'AT

TIV

ITÀ

DEL

FO

ND

O

L.D

.N

.M.

12

34

57

86

I.

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Tutti gli interventi rotativi sono valutati in fase istruttoria sulla base di un doppio rating, - di cui si parlerà più avanti - e devono rispondere ai seguenti

criteri:

� Rotatività: l’intervento di Coopfond è sempre temporaneo con durata prestabilita, alla

� Meritevolezza socialeparticolare riforma del welfare, salvaguardia occupazionale, inserimento lavorativo;

� Innovazione: altra priorità d’intervento è anche attribuita al sostegno di progetti per lo sviluppo di nuovi mercati e nuovi servizi;

� Redditività: è sempre prevista seppur in forma limitata (minimo 1,5% del capitale

I servizi di accompagnamento che sono svolti dal personale del Fondo nella fase istruttoria costituiscono uno degli strumenti di supporto distintivi dell’attività del Fondo. Negli ultimi anni, a causa della riduzione della qualità della domanda, dovuta in gran parte alla crisi

cambiamenti nel modo di lavorare all’interno del Fondo. Allo stesso modo e per le stesse ragioni, è cresciuta anche l’attività di monitoraggio successiva alle delibere di concessione

Un fenomeno che si è accentuato negli anni della crisi è la richiesta di ristrutturazione

garantire la rotatività, anche se con tempi diversi, da quelli inizialmente previsti, richiede attuazione, istruttoria e deliberazione.

Di particolare importanza esterna è l’attività di servizio alle cooperative

relazione con i notai roganti e con i consulenti delle coop) che svolge il Fondo, “

Roberto Genco, Direttore Area Legale

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35

3.2 I 25 ANNI DI COOPFOND

Il 2018 è stato l’anno in cui Coopfond ha compiuto 25 anni di attività. Per celebrare la ricorrenza, il Fondo ha organizzato l’evento: “Valori per fare impresa”, tenutosi a Roma, presso l’Auditorium di Via Veneto il 27 settembre 2018. Durante l’evento, - al quale ha preso parte anche il Direttore Generale di ICA (Alleanza internazionale delle cooperative) Bruno Roelants, portando un suo saluto, - il direttore generale, Aldo Soldi, ha raccontato la performance di Coopfond nel corso del venticinquennio. Fin dalla sua nascita, il Fondo mutualistico di Legacoop, ha operato per essere un supporto reale per le cooperative, con l’obiettivo di sostenere la cultura e i valori cooperativi, ma anche e in primo luogo la loro concretizzazione nelle scelte che le imprese sono chiamate a compiere ogni giorno, nelle diverse fasi della loro parabola, dal nascita allo sviluppo, dal consolidamento

Nei dieci anni appena trascorsi infatti, molte imprese hanno visto gli utili diminuire o scomparire e di conseguenza si sono assottigliati anche i versamenti del 3%, quindi le risorse a disposizione di Coopfond. Ciò nonostante, grazie ad una buona gestione del Fondo, al senso di responsabilità delle cooperative che hanno continuato ad onorare i propri impegni e ai valori – innanzitutto la mutualità - Coopfond ha potuto continuare a svolgere la propria funzione. Far vivere e alimentare i propri valori anche nel corso del decennio di crisi ha

di quelle che non ce l’hanno fatta, di poter contare sul sostegno degli altri cooperatori. Con risposte che provano a coniugare mercato e valori, alla ricerca di strade necessariamente sempre nuove e non fatte di ricette e modelli ma di ricerca continua atta a tradurre i principi della cooperazione in un contesto che cambia continuamente, Coopfond, nel corso di questo venticinquennio ha sostenuto le cooperative mettendo a disposizione di queste ultime risorse che ammontano ad un miliardo di euro.

L'AT

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DEL

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I.

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1200interventi deliberati, dei quali circa 1000

cooperative e società

enti e associazioni

490Milioni

raccolti dal 3%

1Miliardo

messo a disposizione della cooperazione attraverso delibere

del Consiglio di Amministrazione

444Milioni

nel patrimonio attuale

5000I giovani con i quali Coopfond ha dialogato grazie al progetto Coopstartup 2000 I posti di lavoro che Coopfond ha

contribuito a salvare con i WBO

110Consiglieri di

amministrazione e sindaci

232Riunioni del CdA

54Assemblee

La raccolta media annua di Coopfond è stata pari a 20 milioni, con un picco superiore ai 35 milioni all’inizio degli anni 2000 e una media scesa attorno ai 15 milioni annui dall’inizio della crisi economica del 2008. Complessivamente è stato raccolto quasi mezzo miliardo che, attraverso i fondi rotativi, ha permesso di aiutare oltre 1.200 realtà dal nord al sud del Paese.

La nostra attività racconta meglio di tante parole in che cosa consiste il valore della mutualità, del sostegno reciproco che le cooperative si danno creando nuove opportunità di crescita, a costo zero per la collettività.“

Aldo Soldi, Direttore Generale Coopfond

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37L'

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I.

Nel corso dei 25 anni il Fondo svolgendo la funzione redistributiva, ha spostato risorse dalle cooperative più grandi alle piccole e medie e dai territori più ricchi a quelli dove la cooperazione deve crescere. In questo quarto di secolo, ad esempio, le regioni del sud hanno

contributo del consumo rimane costante per tutto il venticinquennio.

RACCOLTA ANNUA NEI 25 ANNI

CONFRONTO RIENTRI E RACCOLTA NEI 25 ANNI

Raccolta lorda annualeRaccolta lorda cumulata

RientriRaccolta

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IL CONTRIBUTO DEI TERRITORI NEI 25 ANNI

Raccolta%

RACCOLTA/DELIBERATO PER ZONA GEOGRAFICA NEI 25 ANNI

DeliberatoRaccolta

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Coopfond ha sostenuto aziende in crisi in settori tradizionalmente forti della cooperazione

cooperazione.

I.

DeliberatoRaccolta

IL CONTRIBUTO DEI SETTORI NEI 25 ANNI

RACCOLTA/DELIBERATO PER SETTORE NEI 25 ANNI

%Raccolta

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Oltre la presenza su tutti i settori, Il Fondo ha assicurato un importante apporto alla

LA PRESENZA SU TUTTI I SETTORI

Deliberato%

Erogati circa 30 milioni di contributi a fondo perduto per attività del fondo promozione

attiva, fondo servizi reali e sostegno al fondo di

sussidiarietà di Legacoop

Attraverso il Fondo Promozione Attiva è stato assicurato un importante sostegno alla diffusione della coltura cooperativa nel nostro Paese e ad iniziative particolarmente meritevoli sul piano sociale.

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57

86

CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO FONDO PROMOZIONE ATTIVA, FONDO SERVIZI REALI

Il Fondo pone grande attenzione ai propri costi di struttura che sono in costante diminuzione e arrivano oggi ad un’incidenza sul patrimonio gestito pari appena all’1,04%.

COSTI DI STRUTTURA NEI 25 ANNI

Costi strutturaI.

Patrimonio netto PN % costi struttura SU PN

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RAPPORTO PATRIMONIO NETTO E FONDO 3% CUMULATO NETTO

Fondo 3% netto contenuto Patrimonio netto

Il patrimonio a bilancio risulta in linea con quanto raccolto da 3%

al netto delle erogazioni a Fondo perduto – nei 25 anni

Un risultato reso possibile dall’alto volume di rientri, mantenuto anche durante la crisi. Ogni intervento, prima di

newsletter e il Bilancio Sociale.

E il Futuro? Il Fondo esce dalla crisi avendo salvaguardato il proprio

e sostenere progetti di sviluppo che consentano alla cooperazione ed ai suoi valori di accrescere il ruolo dei protagonisti della vita economica e sociale del nostro Paese.

“ “

Aldo Soldi, Direttore Generale Coopfond

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I.

3.3 AMBITI DI SVILUPPO FUTURI

L’attività di Coopfond si amplia in base alle nuove esigenze che si manifestano nel contesto in cui opera. Workers buyout e startup cooperative sono un esempio di come il Fondo si modelli e interagisca con il mondo esterno.Per il futuro, iI Fondo mutualistico, avendo la responsabilità di preservare un patrimonio non suo, ma delle cooperative desidera continuare ad agire con prudenza e attenzione, puntando principalmente sul consolidamento di iniziative introdotte in via sperimentale e sulla costruzione

Ciò non toglie che se si manifestassero esigenze

progettazione di nuovi strumenti di supporto e/o

D’altra parte, la costante attenzione verso il

che il Regolamento del Fondo ha subito nel corso degli anni.L’obiettivo di questi cambiamenti è stato sempre quello di rispondere a sollecitazioni esterne

COOPERAZIONE SOCIALE

INNOVAZIONE

STARTUP

PROMOZIONE E SVILUPPO

COOPERAZIONE FEMMINILE

INTERNAZIONALIZZAZIONE

INTERVENTI IN SITUAZIONI DI CRISI

ACCOMPAGNAMENTO ALLA CRESCITA

COOPERAZIONE GIOVANILE

WORKERS BUYOUT

FORNIRE SUPPORTO ALLA CREAZIONE DI RETI

COOPERAZIONE DI COMUNITA’

PROGETTO NATURA La cooperativa sociale agricola siciliana Progetto Natura nasce nel 1989, è una realtà che oggi conta 230 soci allevatori prevalentemente della provincia di Ragusa e garantisce l’occupazione di 30 lavoratori.Un cooperativa agricola attiva nella commercializzazione dei prodotti conferiti da soci (latte e formaggi), che segue

legame con il territorio ed il rispetto delle tradizioni preveda che ogni prodotto nasca esclusivamente da latte di qualità, proveniente dagli Altipiani Iblei e quindi dalle aziende dei produttori del territorio locale.Coopfond ha sostenuto, con una partecipazione nel capitale che rafforza il nuovo apporto da parte dei soci, il piano

internazionalizzazione e digitalizzazione per aumentare le proprie vendite non solo in ambito nazionale, ma anche verso i mercati esteri.

CASE HISTORY

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I portatori di interesse (stakeholder) sono gli interlocutori di Coopfond. Cooperative, enti, organizzazioni, professionisti, dipendenti e singole persone che portano valori, aspettative,

(dirette e indirette) e dei continui scambi con gli stakeholder, ha analizzato le categorie dei proprie portatori di interesse, così da rispondere alle esigenze di ognuno di essi.

4. GLI STAKEHOLDER DEL FONDO

Legacoop nazionale e associazioni

territoriali e settoriali

Cooperative aderenti a Legacoop

(comprese conferenti e destinatarie degli

interventi)

Dipendenti

e creditizi

Istituzioni pubbliche, imprese, organizzazioni

datoriali e sindacali

Università e Ricerca

Cittadini

STAKEHOLDER CATEGORIA RUOLO

Interno

Interno

Interno

Esterno

Esterno

Esterno

Esterno

le politiche generali dell’organizzazione e gli obiettivi di medio e lungo

Sono attori primari, ma anche destinatari diretti del processo di promozione e sviluppo perseguito da Coopfond. Il loro interesse è nel partecipare e diffondere i processi di sviluppo cooperativo, sostenendo e ricevendo sostegno da Coopfond nella realizzazione di progetti e iniziative.

competente e motivato, considerando come valori fondamentali la correttezza,

base dei rapporti di lavoro tra dipendenti e tra questi e l’azienda.

Sono soggetti primari della politica di agevolazione di accesso al credito condotta da Coopfond a favore delle cooperative. Sono interessati alle azioni

L’interesse delle istituzioni, delle imprese e delle altre organizzazioni datoriali e dei sindacati nel perseguire uno sviluppo territoriale equilibrato, integrato e generatore di occupazione, può realizzarsi anche attraverso iniziative e progetti facenti capo a Coopfond, in un’ottica di complementarietà rispetto al resto del sistema.

Rappresentano i destinatari di alcune delle azioni di Coopfond, mettono a disposizione le proprie risorse in termini di competenze ed esperienze in cambio di risorse economiche. Sono interlocutori chiave nel processo di diffusione della cultura cooperativa.

economica e sociale dei territori oggetto di intervento di Coopfond. Per questo motivo, i cittadini possono essere considerati portatori di un interesse legittimo

limitata.

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4.1 MAPPA DEGLI STAKEHOLDER

CITTADINI

IMPRESE

SINDACATI

ISTITUZIONI PUBBLICHE

ORGANIZZAZIONIDATORIALI

PARTNERFINANZIARI E

CREDITIZI ENTI DI RICERCAUNIVERSITA’

DIPENDENTI

COOPERATIVEADERENTI LEGACOOP

ASSOCIAZIONI SETTORIALILEGACOOP

ASSOCIAZIONI TERRITORIALI

LEGACOOP

LEGACOOPNAZIONALE

COOPFOND

interesse, Coopfond ha costruito la propria mappa degli stakeholder.

GLI

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I.

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4.2 COINVOLGIMENTO DEGLI STAKEHOLDER

EFFICACIA EFFICIENZA PRODUTTIVA QUALITÀ DELLE RELAZIONI

Si richiede agli stakeholder di esprimere il proprio giudizio sull'

in relazione alle sue principali

proprio Statuto e Regolamento, coerentemente alle previsioni normative ed agli indirizzi strategici

richiesto se, con la propria attività, Coopfond è in grado di soddisfare,mediante la gamma di prodotti in essere e le condizioni applicate, le aspettative dei propri stakeholder.

Si richiede agli stakeholder se l'attività prestata risponde

produttività

Si chiede di indicare il grado di soddisfazione in termini di accessibilità ai servizi offerti, capacità di interlocuzione e professionalità degli operatori nelle relazioni con Coopfond.

una valutazione del gradimento del proprio operato ed un giudizio sulla rispondenza alle aspettative.

Il processo di valutazione viene condotto attraverso un questionario, nel quale viene chiesto

medio e alto) su quesiti appartenenti alle tre seguenti classi:

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Negli ultimi 5 anni sono stati inviati questionari a Regioni, settori e campione di 20 cooperative selezionate casualmente: 50 in totale.

In risposta all’obiettivo di miglioramento posto nel Bilancio Sociale 2016-2017, Coopfond per l’esercizio 2017-2018, riconoscendo l’importanza di ascolto, dialogo e coinvolgimento dei principali

condotto uno stakeholder engagement non solo interno (come già effettuato per l’edizione del bilancio sociale 2016-2017) ma anche esterno.

partecipazione, incoraggiare la qualità nei rapporti, avviare opportunità di partnership innovative, rafforzare la catena del valore e incrementare

4.3 STAKEHOLDER ENGAGEMENT7

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I.

REGIONI SETTORI CAMPIONE DI 20 COOPERATIVE

50 STAKEHOLDER COINVOLTI

In media hanno risposto circa 35 soggetti (14 regioni, 6 settori, 15 imprese).

e qualità delle relazioni) ed 1% negativo (giudizio basso), confermando sempre un giudizio generale positivo sulla attività del Fondo.

COSA PENSANO GLI STAKEHOLDER DEL FONDO

Giudizio negativoGiudizio positivo

VALUTAZIONE DELL'EFFICACIA, EFFICIENZA E QUALITÀ DELLE RELAZIONI

buona medianegativo

01 ATTIVITÁ PRELIMINARI

criterizzazione campione di stakeholder

02 STAKEHOLDER ENGAGEMENT INTERNO

Coinvolgimento della Direzione e DipendentiElaborazione dei risultati

03 STAKEHOLDER ENGAGEMENT ESTERNO

Coinvolgimento di 50 cooperative campione e

Elaborazione dei risultati

99%

1%

84%

1%15%

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rendicontazione sociale, ha coinvolto infatti:

STAKEHOLDER

Direttori

Dipendenti

CRITERIZZAZIONE

Tutti

Tutti

MODALITA’ DI COINVOLGIMENTO

Focus group

Focus groupINT

ERN

I

Referenti del mondo della cooperazione:� rappresentanti delleassociazioniterritoriali/settoriali di Legacoop

� cooperativeconferenti il 3%

Tutti Questionari online

EST

ERN

I

� rilevanza del fatturato� territorio (nord, centro, sud)� settore� maggior numero di soci lavoratori� minor numero di soci lavoratori� startup� workers buyout� cooperativa storica (costituita da più di 20 anni)� rilevanza della ricaduta sociale

richiesto� numero di volte cui è stato richiesto l’intervento di Coopfond� numero di volte di cui si è

� puntualità nell’estinzione del

� ritardi/contenziosi e simili

Partner Finanziari Tutti Focus group

Questionari online

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Il processo di coinvolgimento interno ha visto come partecipanti attivi: il Direttore Generale, la Direzione Operativa e tutta la tecnostruttura.Le attività di stakeholder engagement si sono tenute per categorie di stakeholder così da non

del focus group così come di seguito indicato:●attività (con il Direttore Generale);● n. 2 incontri distinti (direttori e tecnostruttura*8) per raccogliere ed analizzare i loro feedback e suggerimenti per la redazione del Bilancio sociale 2017-2018 sulla base delle loro osservazioni in merito all’edizione 2016-2017 dello stesso; individuare obiettivi redazionali, strategici e reputazionali del Bilancio Sociale 2016-2017, prioritizzare le tematiche rilevanti e partecipare al processo di costruzione della matrice di materialità.

Il processo di coinvolgimento esterno invece, ha visto come partecipanti attivi: i partner

1.focus group ed hanno partecipato alla costruzione della matrice di materialità dando loro

nel bilancio sociale. Hanno inoltre indicato punti di forza e debolezza della precedente edizione del Bilancio Sociale di Coopfond ed obiettivi di miglioramento (integrati nel capitolo 8 del presente Bilancio Sociale).

maggior parte di essi abbia posto l’accento sulle tematiche dell’Ambito Sociale: “Sviluppo e valorizzazione del capitale umano: occupazione e motivazione del personale” e “Nuova Occupazione” e sulla tematica dell’ambito Governance e Politica “Qualità delle cooperative

2. ai rappresentanti del mondo cooperativo, invece è stato somministrato un questionario online con l’obiettivo di raccogliere informazioni utili per migliorare il Bilancio Sociale di Coopfond dell'edizione 2017-2018. Le domande oggetto di tale questionario erano volte ad indagare il livello di conoscenza del Bilancio Sociale di Coopfond da parte degli stakeholder oltre che le loro opinioni e suggerimenti.

Coinvolgere maggiormente i territori, con l'intento di condividere progettualità erisultati con un maggiore numero di persone. Il bilancio sociale può essere uno strumento di promozione del fare soprattutto per le nuove generazioni

“ “

Carmelo Rollo, Presidente di Legacoop Puglia

*8

coinvolgendo sia i dipendenti della sede di Bologna che di Roma in un’unica sede e giornata di lavoro.

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Coopfond dovrebbe essere un sigillo di garanzia delle imprese e attivita’ “

Carlo Rimondini - Responsabile Centro CooER di Unipol Banca

Dall’analisi dei questionari online dei rappresentanti del mondo cooperativo, emerge che l’87% degli intervistati è consapevole che Coopfond redige ogni anno il proprio bilancio sociale. Di questi il 64% ne è venuto a conoscenza tramite comunicazioni agite dal Fondo, mentre il 29% in occasione di incontri istituzionali.

L’86% degli intervistati ha espresso un giudizio superiore al 7 (in una scala da 1 a 10) sull’edizione del Bilancio Sociale 2016-2017 del Fondo.

Alla domanda “Cosa è importante che Coopfond rendiconti nel proprio Bilancio Sociale?” gli stakeholder hanno manifestato particolare interesse per la tematica relativa alla Governance e gli obiettivi strategici del Fondo, che ha registrato la maggior concentrazione di numero di risposte con punteggio pari a 5. Ai partecipanti, infatti era stato chiesto di rispondere (indicando un valore da 1 a 5, dove 1 è il valore più basso e 5 il più alto) a domande relative al proprio interesse circa le tematiche per loro più rilevanti atte ad essere inserite all’interno del Bilancio Sociale di Coopfond.

in relazione all’ambito Aspetti economici della gestione di Coopfond, l’interesse è piuttosto scarso in quanto il maggior numero di risposte partecipanti si concentrano tra i punteggi 1-2, mentre nella tematica Finanziamenti erogati su attività di responsabilità sociale ed ambientale l’interesse cresce registrando il maggior numero di risposte al punteggio 3 della scala dei gradienti. La maggior parte dei rappresentanti del mondo cooperativo ritiene abbastanza importante la tematica Finanziamenti erogati su attività in campo sociale mentre ritiene molto importante la tematica Finanziamenti erogati per progetti innovativi.

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I.

Finanziamenti erogati per progetti innovativi

Finanziamenti erogati per attività in campo sociale

Governance e obiettivi strategici

Aspetti economici della gestione di Coopfond

Finanziamenti erogati per attività di responsabilità sociale ed ambientale

INTERESSE DEI RAPPRESENTANTI DEL MONDO COOPERATIVO SULLE TEMATICHE DEL BILANCIO SOCIALE ESPRESSE IN VALORE MASSIMO (punteggio 5) E MINIMO (punteggio 1)

0 1 2 3 4 5 6 7 8

54321

In senso generale dunque, l’interesse principale dei rappresentanti del mondo cooperativo, in relazione alle tematiche del Bilancio Sociale di Coopfond è relativo

governance e gli obiettivi strategici del Fondo. Segue

attività in campo sociale. Agli ultimi posti, rispettivamente,

attività su responsabilità sociale d’impresa e ambientale e gli aspetti economici della gestione del Fondo.

STAKEHOLDER COINVOLTI

Direttori eDipendentiCoopfond

Referenticooperativi

Partner Finanziari

37%

29%

34%

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In totale quindi sono stati coinvolti nelle attività di stakeholder engagement n. 59 portatori d’interesse interni ed esterni

sono dipendenti e direttori di Coopfond;

del mondo della cooperazione. STAKEHOLDER COINVOLTI

59

ATTIVITÀ DI STAKEHOLDERENGAGEMENT

4 12

TERRITORI(RAPPRESENTANTI

DALLECOOPERATIVE EASSOCIAZIONI COINVOLTE)

PARTNER FINANZIARI CHE HANNO PRESO

PARTE ALLE ATTIVITÀ DI STAKEHOLDER ENGAGEMENT

� Cooperare Spa� Genera Spa

� Banca Etica� Finpas� Unipol Banca

RAPPRESENTANTI DEL MONDO COOPERATIVO CHE HANNO PRESO

PARTE ALLE ATTIVITÀ DI STAKEHOLDER ENGAGEMENT

� Legacoop Toscana� Legacoop Campania� Legacoop Lombardia� Legacoop Puglia� Legacoop Marche� Legacoop Veneto� Legacoop Piemonte� Legacoop Fvg

� H- Anno Zero Onlus� Ancc – Coop� Coop. Labirinto� Coseva Soc.Coop.� Coop. Facchini Portabagagli� Blue Line Soc. Coop. Sociale� Cooperativa Albanesi

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9

tematiche possono essere "rilevanti" ovvero di interesse per l'organizzazione o "materiali" ovvero che abbiano un prioritario ed

10 Con ambito indichiamo i macro argomenti che troviamo all'interno di un Bilancio Sociale (ad es.: ambiente, sociale,

5. MATERIALITÀ E INDICATORI DI PERFORMANCE

A seguito delle attività di stakeholder engagement interno ed esterno e all’analisi di materialità, Coopfond ha individuato 13 tematiche9 rilevanti. Si tratta di:

dell’organizzazione. Esse afferiscono a cinque ambiti10: sociale, economico, responsabilità

esigenze espresse dagli stakeholder interni ed esterni, gli argomenti trattati all’interno del Bilancio Sociale 2017-2018 di Coopfond, sono dunque per il 46% temi a carattere sociale, seguite dalle tematiche inerenti l’ambito della governance, economico ed innovazione

sostenibilità con l’8%.

OPERATIVITÀ RADICATA NEL TERRITORIO

NUOVA OCCUPAZIONE

SVILUPPO E VALORIZZAZIONE DEL CAPITALE UMANO: OCCUPAZIONE E MOTIVAZIONE DEL PERSONALE

INTEGRITA’ DELLA CONDOTTA AZIENDALE

QUALITÀ DEI SERVIZI DI COOPFOND E SODDISFAZIONE DEI CLIENTI

ATTIVITÀ DI BUSINESS CON FINALITÀ SOCIALI E AMBIENTALI

RICERCA E PROGETTUALITÀ

SVILUPPO E DIVERSIFICAZIONE

SOSTENIBILITÀ, GESTIONE ETICA D’IMPRESA, BEST PRACTICE

ATTIVITÀ ED OBIETTIVI ECONOMICI E FINANZIARI

VALUTAZIONE E VALORIZZAZIONE DEGLI IMPATTI DELL’ATTIVITA’ D’IMPRESA SULLA COLLETTIVITA’

SOCIALE ECONOMICORESPONSABILITÀ SOCIALE E AMBIENTALE

GOVERNANCE E POLITICA

INNOVAZIONE

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I.

AMBITI

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5.1 MATRICE DI MATERIALITÀ

11

le decisioni, le azioni e le prestazioni di un'organizzazione o dei suoi stakeholder. In un contesto come quello attuale è fondamentale riuscire ad individuare quali sono gli aspetti che sono veramente importanti, rispetto quelli che necessitano di una minore attenzione. Individuare i temi materiali permette così ad un’organizzazione di monitorare e rispondere prontamente a rischi e/o opportunità che si possono manifestare.

SOCIALE

ECONOMICO

RESPONSABILITÀ SOCIALE E AMBIENTALE

GOVERNANCE E POLITICA

INNOVAZIONE

Sviluppo e valorizzazione del capitale umano

Operatività radicata nel territorio

Integrità della condotta aziendale

Valutazione e valorizzazione degli impatti dell’attività d’impresa sulla collettività

Qualità dei servizi di Coopfond e soddisfazione dei clienti

Ricerca e progettualità

Sostenibilità, gestione etica d’impresa, best practice

Stakeholder Engagement interno

Performance economica

Investimenti

Nuova Occupazione

Attività di business

ambientali

Sviluppo e

Sensibilizzazione della collettività / comunicazione

Gestione, Mission e vision

3

3 4 52.5

4

5

0 2.5 5

2.5

5

Di seguito un dettaglio dei dati elaborati nella matrice di materialità11.

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La matrice di materialità è stata elaborata grazie al confronto dell’interesse, esplicitato con una valutazione in una scala da 1 a 5, dalla direzione, dalla tecnostruttura e dai partner

e dalla tecnostruttura ha generato le tematiche materiali del presente Bilancio Sociale, visibili nel quadrante materiale evidenziato nella matrice.

5.2 INDICATORI DI PERFORMANCE

Sociale

Economico

Responsabilità Sociale e Ambientale

Governance e Politica

Innovazione

conduttore della struttura e stesura del Bilancio Sociale dell’esercizio 2017-2018. Per ogni tematica rilevante, il Fondo con il supporto degli stakeholder

selezionato degli indicatori di performance12. Gli indicatori forniscono informazioni quantitative e qualitative sulla performance di Coopfond rispetto alle tematiche individuate. In questo modo le informazioni, rielaborate in chiave quantitativa e per questo misurabili, facilitano:

� comparabilità e benchmarking;� confronto anno su anno;�

Gli indicatori di performance selezionati per il Bilancio Sociale 2017-2018 di Coopfond,

con percentuali simili, gli indicatori dell’ambito responsabilità sociale e ambientale, governance e innovazione.

26%

40%

13%

14%

7%

12 Gli indicatori di performance forniscono informazioni quantitative e qualitative sull’attività dell’organizzazione rispetto alle tematiche individuate. La misurazione delle performance sociali attraverso l’utilizzo di indicatori ha lo scopo di rendere più effettivo il monitoraggio delle variabili prese in

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I.

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6. RELAZIONE SOCIALE

6.1 PERFORMANCE SOCIALEL’attenzione di Coopfond ai temi a carattere e con ricaduta sociale è da sempre molto alta e questo è anche dimostrato dalla rilevanza data dagli stakeholder interni ed esterni agli indicatori di performance sociale.Ricadute dell’operatività del Fondo sul territorio e impatto sulla collettività, motivazione e crescita del personale, creazione di nuova cooperazione e occupazione, qualità dei servizi e

indagate e rendicontate nel Bilancio Sociale 2017-2018 del Fondo. Alcune di queste sono giàstate analizzate nei precedenti capitoli, le altre saranno affrontate di seguito.

Promozione Attiva a favore della

corso dell’esercizio 2017 – 2018:

1) Alba di Polistena2) Rita Atria Libera Terra3) Consorzio Libera Terra Mediterraneo4) Lavoro e non solo5) Rigenerazioni ONLUS6) Cotti in Fragranza7) Giovani in Vita

7

6.2 IMPATTO DELLE ATTIVITÀ DEL FONDOL’ impatto generato dalle attività di Coopfond, si riverbera sui territori, sulla popolazione, sui settori, sui giovani ed anche sugli stessi cittadini. Questo perché l’impegno di Coopfond nel sociale si contraddistingue anche per le attività di:

FINANZIAMENTI ALLE COOPERATIVE CHE GESTISCONO BENI E IMPRESE CONFISCATE

SOSTEGNO AI WBO

ACCOMPAGNAMENTO E FINANZIAMENTO DI STARTUP

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70%. Ma non solo. Tra i valori che contraddistinguono l’operato di Coopfond ci sono quelli della

organizzata, del sostegno all’occupazione - sia supportando i lavoratori che decidono di rilevare un’impresa in crisi, sia occupandosi della formazione, accompagnamento e

sviluppo dell’innovazione tecnologica e sociale e di promuovere nuova cooperazione. La condivisione di questi principi da parte del Fondo crea un valore supplementare rispetto,

costituisce – e non è richiesto che costituisca - un tratto caratterizzante. Inoltre, Coopfond, consapevole che i territori soffocati dalla criminalità organizzata sono avamposti di legalità

capace di restituire risorse alla comunità.

Grazie a queste attività, Coopfond ha potuto sostenere ad esempio:� la cooperativa sociale Alba di Polistena (RC) che a febbraio 2018 ha subito un furto nel magazzino (deposito di attrezzature e mezzi) con un danno di circa 80 mila euro;� la cooperativa sociale di tipo B Rita Atria Libera Terra che dal 2014 gestisce i terreni

Salemi in provincia di Trapani e che grazie al contributo di Coopfond per l’impianto di ulivi Nocellara del Belice in 2 ettari di terreno a Castelvetrano, contrada Canalotto e la

� il Consorzio Libera Terra Mediterraneo nato nel 2008 (con la presenza di Coopfond che rientrerà della sua partecipazione nel 2016) che oggi associa 10 imprese costituite per la

trasformazione. Con l'intervento di Coopfond il Consorzio Mediterraneo Libera Terra potrà potenziare l'attività per migliorare le attività delle cooperative nate per gestire beni

� la cooperativa Lavoro e Non Solo di Corleoneorganizzata e sostenuta dal Fondo all’atto della sua costituzione, che nel corso del 2018 ha subito un furto di trattori e attrezzature agricole ricoverati nel capannone dei terreni

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euro;� il progetto proposto dalla cooperativa sociale Rigenerazioni ONLUS di Termini Imerese che ha previsto un ampiamento del laboratorio del Progetto Cotti in Fragranza realizzato all’interno dell’Istituto Penale per Minorenni di Palermo (via Cilea, 28).� Cotti in Fragranza, laboratorio di prodotti da forno attivo all’interno dell’istituto, ha

di un’impresa sociale, che sia al contempo sostenibile e basata su una precisa etica dellaresponsabilità;� la cooperativa sociale Giovani in Vita di Sinopoli (RC) nata nel 2003 a valere sui Piani Operativi Nazionali del Ministero degli Interni “Sviluppo, sicurezza e legalità nel Mezzogiorno d’Italia” con l’obiettivo di creare occasioni di lavoro per persone residenti in Calabria, operando su terreni agricoli nell’area tirrenica calabrese sequestrati e/o

dalla ‘ndrangheta stessa. Nello sviluppo dei suoi programmi di sviluppo, la cooperativa ha offerto opportunità di lavoro e di riscatto anche a ragazzi di colore, migranti ospiti di centri di accoglienza nell’area industriale di Gioia Tauro. Tutto ciò comporta una serie continua di intimidazioni, furti di mezzi e attrezzature, incendi e minacce al direttore della cooperativa che da allora vive sotto scorta a causa delle denunce sporte all’autorità giudiziaria.

Tra le attività sostenute da Coopfond nel corso dell’esercizio 2017 -2018 con un grande impatto sul territorio e a favore della legalità è da annoverare anche il convegno di approfondimento “Immigrazione – L’integrazione possibile”, tenutosi a Reggio Calabria, e promosso da Legacoop. Il tema ha acquisito una particolare valenza nel Paese e ha avuto importanti risvolti in Calabria per l’intensa attività che alcune cooperative della regione stanno svolgendo con diverse esperienze di accoglienza e integrazione dei migranti. Il tutto si lega alla necessità di evitare che anche queste fasce di popolazione siano facile manovalanza per la criminalità organizzata.

successivi alla costituzione, ha progettato e sperimentato un percorso di accelerazione per le cooperative nate da Coopstartup. “La realizzazione di tale percorso, - spiega Barbara Moreschi, Project Manager di Coopstartup, - è stata possibile soprattutto grazie alla forza del network del progetto Coopstartup”.

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L'Accelerazione Coopstartup si è strutturata in 3 fasi alla quale hanno partecipato 23 startup cooperative:

FASE

1 GIUGNO

Formazione in aula con docenze svolte in base

startup.

FASE

2 LUGLIO – OTTOBRE

Incontri “one to one” - approfondimento di aspetti particolari affrontati nel corsoconsultando, tramite Skype, le esperte e gli esperti conosciuti in aula (ogni cooperativa ha scelto tre docenti ed effettuato un massimo di 3 chiamate a docente).

OTTOBRE - MARZO

Possibilità di “Noleggiare un manager” - tramite una piattaforma informaticadedicata - per ottenere supporto nello sviluppo del progetto (voucher di 10 ore di consulenza).

FASE

3

CENTRO MODA POLESANOLa nascita della cooperativa nei Centro Moda Polesano primi mesi del 2018, non è solo una storia che dimostra

sia occupazionali che economici e produttivi.È anche il racconto di un’importante iniziativa di imprenditoria femminile, la prima promossa da percorso di workers buyout, avviato dal coraggio di 23 lavoratrici destinate alla disoccupazione che ha invece permesso di proteggere e salvaguardare posti di lavoro in un’area come quella del Polesano già duramente colpita dalla crisi.Un’eccellenza che lavora per grandi marchi dell’alta moda italiana ed internazionale, capace di realizzare prodotti di altissima qualità e che ha permesso di non disperdere il prezioso know how delle 23 socie lavoratrici alle quali si sono aggiunte da subito 11 lavoratrici dipendenti.

e predisposizione del piano industriale.

CASE HISTORY

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Il percorso di accelerazione è stato importantissimo e impegnativo. Ci ha permesso di affrontare momenti delicati – la cooperativa è stata oggetto di un controllo esterno sui contratti di lavoro – e di investire sul rafforzamento del gruppo. I nostrisforzi si erano concentrati sullo sviluppo delle attività, ma nonsulla gestione amministrativa e del gruppo. Abbiamo capito che questa è stata una mancanza e adesso la stiamo sanando.

Paola Ferrari, Sturtup Cooperativa di comunità Brigì

Il percorso di accelerazione è stato fondamentale per superare una fase di stallo vissuta da molte startup e passare alla fase di consolidamento.Dalla partecipazione dei giovani cooperatori è emersa l’importanza di essere riusciti a lavorare su tre ambiti principali: gestione amministrativa, investimenti e progettazione di nuovi servizi, gestione del gruppo e delle competenze interne.

Nel corso dell’esercizio 2017 -2018 si è svolta anche la sesta edizione del Meeting Nazionale di Coopstartup dal titolo: “Costruiamo il futuro” che quest’anno si è svolto a Reggio Emilia, il 4 dicembre presso Ruote da Sogno e il 5 dicembre presso il Tecnopolo dell’Università di Modena e Reggio Emilia con lo scopo di confrontarsi e condividere idee, progetti e valori cooperativi. Comunità, rivoluzione digitale, cambiamento, equità, lavoro, capitale umano e ruolo cooperativo, sono state le parole chiave del Meeting che è in primo luogo un incontro durante il quale si riunisce la comunità delle startup cooperative Legacoop. A cinque anni dall’avvio del progetto Coopstartup, è stata attivata una rete di oltre 100 partner che lavora a sostegno della promozione cooperativa e dello sviluppo di idee imprenditoriali promosse da giovani: legacoop territoriali, imprese cooperative e non, centri di ricerca, università, camere di commercio e enti locali. Le startup cooperative costituite a seguito delle 16 sperimentazioni territoriali realizzate dal 2014 all’esercizio 2018 sono 33. Un dato

relativo al n. di partecipati (circa 5.000) alla iniziative di promozione dei bandi Coopstartup dando l’opportunità a quasi 3.000 proponenti di presentare il proprio progetto imprenditoriale da attuare in forma cooperativa (941 le idee progettuali tra cui 577 ammesse, 164 convertite in business plan e 64 selezionate come progetti vincitori).

Agli sturtupper cooperativi, serviva affrontare un argomento osticoche fa paura o dà fastidio, ma che se non affrontato impedisce lacostruzione dell’attività nel lungo periodo: la gestione economico

Altri punti critici sono stati

dei costi nascosti e la valorizzazione economica del tempo dedicato al lavoro.

Donatella Minen, Esperta di controllo di gestione

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6.3 NUOVA COOPERAZIONE E NUOVA OCCUPAZIONE

Nel corso dell’esercizio 2017 -2018, Coopfond ha contribuito alla creazione di 11 nuove cooperative. Il maggior numero di soci si registra nelle cooperative dei WBO con un totale di 300 soci.

211 8 1

NUOVE COOPERATIVECOSTITUITE

STARTUPCOOPERATIVE

WBO FUSIONE

DI CUI

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I.

Produzione e Manufatturiero

Strumenti tecnologici innovativi

Cultura

Sociale

NUOVI OCCUPATI

Sociale

Servizi

Manifatturiero

WBO

9%

50%41%

3% 5% 1%

Agroalimentare

NUOVE COOPERATIVE DISTINTE PER SETTORE

9%

9%9%

73%

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Startup

WBO

Fusione

Cooperative Soci

0

274

3008

122

1

50 100 150 200 250 300

NUOVE COOPERATIVE E NUMERO SOCI

In totale si sono registrati 590 nuovi occupati, principalmente nel settore sociale e nei servizi, a seguire i WBO e l’agroalimentare. Gli altri settori, Culturmedia, Sanicoop, Abitazione, Dettaglianti, Consumo e Costruzioni, che hanno ricevuto un intervento invece non hanno registrato nuovi occupati.

VILLA PERLA SERVICE Villa Perla Service è una cooperativa sociale di tipo B, nata nel 1994, realtà che oggi presenta una base sociale di

handicap.Attiva in diversi settori tra cui ristorazione, gestione parcheggi, servizi ambientali e per l’industria e servizi vari.La cooperativa aveva avviato un piano di riposizionamento nel 2016, che prevedeva tra l’altro lo sviluppo dell’attività di ristorazione collettiva realizzando un importante investimento per un nuovo centro cottura presso l’incubatore di imprese di Genova Campi.I positivi risultati raggiunti hanno subito una battuta d’arresto a causa del tragico evento del 14 agosto, dato che il nuovo centro si trovava all’interno della zona rossa nei pressi del ponte Morandi.Oltre alla “Tanta paura per le persone che lavorano all’interno della struttura al momento del crollo” come raccontava il presidente della Cooperativa, la caduta del Ponte Morandi ha completamente bloccato l’attività a Campi del self-service e del centro ristorazione, comportando la sospensione di alcuni servizi, la necessità di

delle scuole.Un quadro che ha reso indispensabile un percorso di consolidamento della cooperativa e di riorganizzazione delle sue attività, a partire dalla disponibilità dei soci a rafforzarne la patrimonializzazione con una capitalizzazione aggiuntiva e che Coopfond ha sostenuto con un importante intervento nel capitale.

CASE HISTORY

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I.6.1 PERFORMANCE SOCIALE

Coopfond è convinta che la sostenibilità sociale ed ambientale sia un driver fondamentale del proprio business poiché consente di rispondere alle crescenti esigenze in termini di reputazione e competitività, in un mercato in continua evoluzione. L’impegno verso la responsabilità sociale e ambientale e l’innovazione si è concretizzato sia nella realizzazione di iniziative ed eventi a carattere sociale ed innovativo ma anche negli interventi deliberati.

dell’innovazione nei seguenti criteri: impatto sociale, ambiente, innovazione, formazione, ricerca. a più obiettivi per ciascuno è stata assegnato un obiettivo prevalente.

Dal confronto tra le 3 tabelle emerge che gli interventi rotativi sono in prevalenza ad impatto sociale (21 progetti su 47), i contributi a Fondo perduto del Fondo Promozione Attiva sono principalmente rivolti a progetti di Ricerca, Formazione e Innovazione (30 su 50), mentre le liberalità del Fondo Servizi Reali sono principalmente destinati a startup cooperative che svolgono attività di innovazione e impatto sociale (6 su 9).

IMPATTO SOCIALE INNOVAZIONE, RICERCA E FORMAZIONE

INNOVAZIONE E IMPATTO SOCIALE

INTERVENTI ROTATIVI FONDO PROMOZIONE ATTIVA FONDO SERVIZI REALI

21 SU 47 30 SU 50 6 SU 9

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Interventi rotativi

Interventi con contributi a fondo perduto(Fondo Promozione Attiva)

Interventi con contributi a fondo perduto(Fondo Servizi Reali)

Impatto sociale

Ambiente

Innovazione

Riposizionamento sul mercato e internazionalizzazioneAttività strategiche Movimento Cooperativo

Impatto sociale

Ambiente

Innovazione

Altro

AMBITO NUMERO PROGETTI

IMPATTO SOCIALE 21

AMBIENTE 4

INNOVAZIONE 10

RIPOSIZIONAMENTO SUL MERCATO E INTERNAZIONALIZZAZIONE

5

ATTIVITÀ STRATEGICHE MOVIMENTO COOPERATIVO

7

AMBITO NUMERO PROGETTI

IMPATTO SOCIALE 12

AMBIENTE 1

INNOVAZIONE 7

FORMAZIONE 12

RICERCA 11

LEGALITÀ E LOTTA ALLE MAFIE 7

AMBITO NUMERO PROGETTI

IMPATTO SOCIALE 4

AMBIENTE 1

INNOVAZIONE 2

ALTRO 2

Impatto sociale

Ambiente

Innovazione

Formazione

Ricerca

Legalità e lotta alle

24%

45%

8%

45%

21%

11%

15%

2%

14%

24%

22%

14%

11%

22%

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I.7. PERFORMANCE ECONOMICA

La performance economica per l’esercizio 2017-2018 di Coopfond è stata valutata sulla base dei seguenti indicatori:

� raccolta del 3% negli ultimi 5 anni;� raccolta del 3% per territorio e per settore;� numero e valore di interventi deliberati negli ultimi 5 anni;� numero e valore degli interventi deliberati per territorio e per settore;� ruolo redistributivo;� salvaguardia del patrimonio.

Gli obiettivi raggiunti nel corso dell’esercizio 2017-2018 dimostrano il superamento del quadro di incertezza che aveva caratterizzato l’operatività del Fondo nei due anni precedenti. Tale superamento si deve al perfezionamento del Decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze n. 53/2015 e del D.lgs. 136/15, ottenuto grazie ad un percorso di interlocuzione intrapreso dal Fondo, sull’inquadramento soggettivo dei Fondi mutualistici, i loro ambiti di operatività e relativi schemi di bilancio applicabili, con le autorità di riferimento.

� con il decreto che disciplina la posizione dei tre Fondi mutualistici, Coopfond, Fondosviluppo e Generalfond, in relazione alle previsioni di cui al d.m. 53/15 sugli

riconosciuto la non applicabilità delle norme in tema di vigilanza della Banca d’Italia

da parte di altra autorità pubblica (Ministero dello sviluppo economico). Grazie a tale previsione, Coopfond ha potuto riprendere la propria attività di erogazione di

� In data 15 giugno 2017 il Ministero dello sviluppo economico, attraverso la propria direzione generale per la vigilanza sugli enti, il sistema cooperativo e le gestioni commissariali, ha emesso un decreto in cui i Fondi mutualistici, in relazione alla

la continuità di rappresentazione e la confrontabilità dei valori di bilancio nonché una adeguata ed esaustiva rappresentazione, possono utilizzare nella redazione del proprio bilancio le prescrizioni impartite dalla Banca d’Italia il 2 agosto 2016 in punto di c.d.

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soggetto alla vigilanza della Banca d’Italia e, in relazione a tale caratteristica, adotta uno

attività. Si interrompe così il regime di prorogatio avviato in seguito alla citata abrogazione delle norme precedentemente applicate.

7.1 FONTI: RACCOLTA DEL 3%

Nell’esercizio 2017-2018, le entrate provenienti dalla raccolta del 3% sono state pari a 18,5 ml di €, in aumento rispetto all’esercizio precedente (14,5 ml di €). Il confronto con la media degli ultimi anni mostra un incremento delle cooperative conferenti (da 2.858 a 2.912),

i dati rendicontati nel presente bilancio sociale sono relativi all’arco temporale che va dal 1 ottobre 2017 al 30 settembre 2018, periodo di rendicontazione dell’esercizio 2017-2018.

Andamento negli ultimi 5 anni della raccolta del 3% e delle cooperative conferenti

LA RACCOLTA DEL 3% (importi in milioni di euro)

02013/2014 2014/2015 2015/2016 2016/2017

5

10

13,4 13,3

16,7

14,515

20

2017/2018

18,5

COOPERATIVE CONFERENTI IL 3%

0

500

1000

1500

2000

2500

3000

3500

2013/2014 2014/2015 2015/2016 2016/2017

3.0282.971

2.719

2.8582.912

2017/2018

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Agroalimentare

Consumo

Dettaglianti

Manifatturiero

Costruzioni

Servizi

Sociali

Abitazione

Pesca

Sanicoop

Altro

Culturmedia

Totale

1.175

3.219

3.143

3.162

374

4.852

1.674

642

33

21

162

101

301

303

24

280

78

620

880

121

58

22

27

198

18.558 2.912

ASSOCIAZIONERACCOLTA 3%

(importi in migliaia di €) N. COOPERATIVE

4.852 migliaia di €

SERVIZI MANIFATTURIEROCONSUMO

3.219 migliaia di €

3.162 migliaia di €

7.1.1 RACCOLTA 3% PER SETTORE

A livello settoriale, i servizi sono i principali conferenti, seguiti dal consumo e dal manifatturiero.

PER

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N. Cooperative Raccolta (importi in migliaia di €)

RACCOLTA DEL 3% PER SETTORE

0 500 1000 1500 2000 2500 3000 3500 4000 4500

CulTurMedia

ALTRO

SANICOOP

PESCA

ABITAZIONE

SOCIALI

SERVIZI

COSTRUZIONI

MANIFATTURIERO

DETTAGLIANTI

CONSUMO

AGROALIMENTARE

198101

27

162

22

21

5833

121642

8801.674

6204.852

78374

280

242.724,9

3.162

3.219303

3011.175

5000

7.1.2 RACCOLTA 3% PER REGIONE

Anche per questo esercizio si conferma una netta concentrazione della raccolta nelle regioni Emilia Romagna, Umbria e Toscana. Si registra un aumento del conferimento del 3%, rispetto all’esercizio precedente, pari al 49% per la regione Emilia Romagna, e 50% per la regione Toscana, mentre si registra un calo del -33% per la regione Umbria.

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10.409

2.192

1.322

EMILIA ROMAGNA

UMBRIA

TOSCANA

migliaia di €

migliaia di €

migliaia di €

REGIONERACCOLTA 3%

(importi in migliaia di €)

Abruzzo

Basilicata

Calabria

Campania

Emilia Romagna

Friuli Venezia Giulia

Lazio

Liguria

Lombardia

Marche

Molise

Piemonte

Puglia

Sardegna

Sicilia

Toscana

Umbria

Valle d’Aosta

Veneto

37

23

39

53

10.409

219

251

762

871

650

11

990

133

115

174

2.192

1.322

4

304

Totale 18.558

7.2 IMPIEGHI: INTERVENTI DELIBERATI

Nel corso del 2017–2018 sono stati deliberati 106 interventi per un totale di 32,34 ml di €. Di questi, 40 sono relativi ad interventi a carattere rotativo, un intervento straordinario e 6 partecipazioni stabili, mentre 59 sono contributi a Fondo perduto (50 relativi al Fondo Promozione Attiva e 9 al Fondo Servizi Reali).Rispetto agli importi, gli interventi rotativi, compresi i progetti speciali e i progetti stabili, sono pari a 30,21 ml di € (25,60 ml di € in capitale di credito e 9,61 ml di € in capitale di rischio), 2 ml di € sono destinati al Fondo Promozione Attiva e 126 mila € al Fondo Servizi Reali.

PER

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Interventi rotativi

Partecipazioni Stabili

Progetti Speciali

TOTALE INTERVENTI ROTATIVI, PROGETTI SPECIALI E PROGETTI STABILI

Fondo Promozione Attiva (FPA)Contributi a Fondo Perduto

Fondo Servizi Reali (FSR)

TOTALE INTERVENTI DELIBERATI 106

Iniziative di promozioneConsulting e Monitoraggio

TOTALE DELIBERATO FSR

729

0,090,040,13

FormazioneRicerca, studi, cultura cooperativi

Progetti di particolare rilevanza socialeMezzogiorno

TOTALE DELIBERATO FPA

121213112

0,400,100,200,800,50

50

PromozioneSviluppoConsolidamentoFusione/integrazioneTOTALE INTERVENTI ROTATIVI

112261

40

2,3315,112,180,25

19,87

0,588,330,70

-9,61

1,756,781,480,25

10,26

32,34 9,61 25,60

StraordinariaTOTALE PROGETTI SPECIALI

11

5,005,00

--

5,005,00

Finanziaria nazionaleFinanziaria territoriale

TOTALE PARTECIPAZIONI STABILI

156

3,506,84

10,34

---

3,506,84

10,34

47 30,21 9,61 25,60

2

NUMERO IMPORTO(milioni di €)

PRESTITO(milioni di €)

CAPITALE(milioni di €)

--

-

--

-

-----

-----

- -

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I.7.2.1 PARTECIPAZIONE DI ALTRI ENTI FINANZIATORI NEGLI INTERVENTI ROTATIVI DELIBERATI NEL CORSO DEL 2017-2018 DA COOPFOND

Nel corso dell’esercizio 2017-2018, in 11 dei 40 interventi rotativi deliberati da Coopfond (il

hanno inciso per il 77% sugli investimenti erogati.

23%

77%

28%

72%

INCIDENZA SULL'INVESTIMENTO EROGATOINTERVENTI CON PARTECIPAZIONE DI ALTRI

Coopfond Coopfond con altro

Coopfond

Coopfond con altro

restante 7% è in forma di partecipazione. Per un totale di 111,70 milioni di euro.

ANDAMENTO NEGLI ULTIMI 5 ANNI: INTERVENTI ROTATIVI (ESCLUSI PROGETTI SPECIALI E PARTECIPAZIONI)

2017/20182013/2014 2014/2015 2015/2016 2016/2017

40,0

19,8

9,6 10,2

39

17,19,9 7,2

32

17,19,97,2

30

7,1 7,10*

2516,8

4,612,2

ImportoN. interventi Prestito Capitale

*nel corso dell’esercizio 2015 – 2016 non sono stati erogati prestiti poiché ancora in corso l’effetto del ridimensionamento dell’operatività del Fondo (avviata da metà 2015) a seguito

di rischio.

ENTI FINANZIATORI

Analizzando l’andamento degli interventi rotativi (esclusi i progetti speciali che rivestono carattere di straordinarietà) negli ultimi 5 esercizi si rileva che nel corso del 2017-2018 si è registrato il maggior numero di interventi con un valore pari a 40 con un importo di 19,8 ml di €. L’esercizio 2017–2018, inoltre, registra una incidenza di capitale con un importo complessivo di 10,2 ml di €.

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Nelle tabelle di seguito illustrate sono riportati il numero di interventi e gli importi suddivisi in base alle sezioni del Fondo. In particolare, gli interventi a sostegno di progetti Promozione e Consolidamento sono rimasti nella media degli ultimi anni, mentre più numerose sono state le richieste per attività di Sviluppo. Un solo progetto di Fusione conferma la timidezza con cui le cooperative utilizzano questo strumento per crescere.

PROMOZIONE

Numero interventi Importo Prestito Capitale

2013/2014 15 5,3 2,9 2,4

2014/2015 15 5,4 1,8 3,6

2015/2016 10 1,5 0 1,5

2016/2017 10 2,8 0,16 2,7

2017/2018 11 2,33 0,58 1,75

SVILUPPO

Numero interventi Importo Prestito Capitale

2013/2014 15 5,2 2,9 2,3

2014/2015 9 6,3 1,4 4,9

2015/2016 12 1,9 0 1,9

2016/2017 8 9,8 1,3 8,5

2017/2018 22 15,11 8,33 6,78

CONSOLIDAMENTO

Numero interventi Importo Prestito Capitale

2013/2014 2 1 0,5 0,5

2014/2015 4 3,4 2 1,4

2015/2016 8 2,5 0 2,5

2016/2017 5 1,5 1,4 0,12

2017/2018 6 2,18 0,7 1,48

FUSIONE/INTEGRAZIONE

Numero interventi Importo Prestito Capitale

2013/2014 5 5,1 3,1 2

2014/2015 1 0,1 0,1 0

2015/2016 3 1,2 0 1,2

2016/2017 2 2,5 1,6 0,9

2017/2018 1 0,25 0 0,25

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34

57

86

I.

FORMAZIONE MEZZOGIORNO

RICERCA STUDI E

CULTURA COOPERATIVI

PROMOZIONE, RETI,

STRUMENTI DI SUPPORTO E

CONFIDI

PROGETTI DI PARTICOLARE

RILEVANZA SOCIALE

CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO

0

20

40

30

50

10

60

50

22 2 2 2

484752

40

2017/20182013/2014 2014/2015 2015/2016 2016/2017

ImportoN. interventi

Per ciò che concerne i contributi a Fondo perduto il Fondo Promozione Attiva eroga 2 ml di € ad esercizio in cinque sezioni di attività:

Gli interventi deliberati nell’esercizio 2017–2018 sono 50 sostanzialmente in linea con i precedenti 4 esercizi.

7.2.2 INTERVENTI DELIBERATI PER SETTORE

2018, è il Consumo con 5,25 ml di €, seguito da Agroalimentari con 5,05 ml di €, Sociali e Servizi (circa 4 milioni di euro ciascuno).

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INTERVENTI DELIBERATI PER SETTORE (IMPORTI IN MIGLIAIA DI €)

0 2.000 4.000 6.000 8.000 10.000 12.000

Consumo

Sociale B

Sociale A

Costruzioni

Servizi

Manifatturiero

Agroalimentare

Finanza

300

100

4.150

4.055

4.010

3.230

1.435

11.050

Per quanto riguarda le caratteristiche degli interventi per settore si possono fare le seguenti considerazioni.

Gli interventi nel settore agroalimentare sono stati caratterizzati dal supporto a progetti di

Gli interventi nel Sociale hanno avuto l’obiettivo di salvaguardare esperienze cooperative radicate sul territorio e punto di riferimento per l’erogazione di servizi educativi e assistenziali; hanno inoltre consentito lo sviluppo dell’attività della cooperazione sociale B e, quindi, le opportunità di lavoro per soci disabili.

Nel settore della Cooperazione tra consumatori

anche attraverso il raggiungimento di più equilibrati livelli dimensionali, di alcune esperienze cooperative.

Nel manifatturiero è stata preponderante l’attività di sostegno ai Workers buyout per garantire la salvaguardia del know-how - del personale e dell’azienda - e dell’occupazione.

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aspetti solidaristici e imprenditoriali, con particolare riguardo all’etica e alladignità del lavoro e alla partecipazione attiva dei soci alla gestione dell’impresa cooperativa. Inoltre tale attività ha rilevanza perché contribuisce

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“ “

Gianluca Laurini Direttore Settori Manifatturiero, Servizi

Per i servizi gli interventi hanno riguardato principalmente progetti di innovazione per lo sviluppo di nuovi mercati e servizi, ma anche il supporto alla crescita e al rafforzamento patrimoniale.

Il settore delle costruzioni, anche per effetto del rallentamento del mercato pubblico, continua a manifestare una evoluzione problematica con l’impoverimento dei presidi cooperativi. L’intervento del Fondo, anche in collaborazione con i consorzi e le associazioni di settore, ha teso a salvaguardare e rafforzare i presidi esistenti.

nazionali e territoriali, che hanno le caratteristiche delle partecipazioni stabili, sono stati effettuati per immettere risorse nell'economia cooperativa anche

attraverso altri soggetti, con cui il Fondo realizza collaborazioni e sinergie.

Il tentativo di rendere alcune di queste risorse con caratteristiche di rotatività

una linea che il Fondo intende continuare a perseguire.

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Sull’area progetti il contributo offerto è stato quello di continuare a presidiare le forti criticità che caratterizzano il mondo delle costruzioni, non sempre

cooperativi in un quadro di crisi persistente e sistemica. La criticità è lacifra che caratterizza anche l’area delle partecipazioni stabili che ha visto la direzione impegnata nell’analisi della strumentazione Finanziaria di sistema

continuato a monitorare gli scenari prospettici di sostenibilità delle attività di investimento del Fondo in merito a tutela e disponibilità delle risorse, in presenza di sostenuti interventi straordinari. Con la revisione del Regolamento

regolamentare in quanto espressamente assunta a riferimento per garantire l’accesso al Fondo da parte del maggior numero di cooperative.

“Angelo Ancarani, Direttore Settore Costruzioni; Area Partecipazioni Stabili

Numero Progetti deliberati rotativi e stabili

Ambito nazionale: 1Ambito regionale: 46

7.2.3 INTERVENTI DELIBERATI PER REGIONE 2

16

1

31

1

2

2 33

3

522

1

3

4

4

4 11

a Fondo perduto, durante l’esercizio 2017 – 2018, è l’Emilia Romagna,

Numero Progetti deliberati con contributi a Fondo perduto (FPA)

Ambito internazionale: 1Ambito nazionale: 31Ambito regionale: 18

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ANDAMENTO NEGLI ULTIMI 5 ANNI DELLA REDISTRIBUZIONE PER SETTORE (IMPORTI IN ML DI EURO)13

7.3 LA REDISTRIBUZIONE PER SETTORI E REGIONI

Una caratteristica peculiare di Coopfond è la capacità di redistribuire le risorse provenienti dalla raccolta del 3% dai settori e dai territori che contribuiscono maggiormente a quelli con maggiori necessità. In linea con i principi cooperativi e con la normativa di riferimento, Coopfond redistribuisce le risorse raccolte nel corso dell’esercizio su più livelli: settoriale,

il 50% delle risorse annuali, queste vengono redistribuite principalmente a cooperative di piccole e medie dimensioni (PMI).

Per quanto riguarda l’analisi per settori, la funzione redistributiva del Fondo emerge in modo netto: le risorse provengono in prevalenza dai settori dei Servizi e del Consumo mentre vengono utilizzate per progetti di altri settori.

SETTOREFONTI IMPIEGHI FONTI IMPIEGHI FONTI IMPIEGHI FONTI IMPIEGHI FONTI IMPIEGHI

2013/2014 2014/2015 2015/2016 2016/2017

Abitazione

Agroalimentare

Altro

Consumo

Costruzioni

Culturali/Turismo

Dettaglianti

Manifatturiero

Mediacoop

Pesca

Servizi

Sociali

Sanicoop

WBO

TOTALE

0,54

0,59

0,1

3,94

0,89

0,02

2,62

1,85

0,01

0,03

1,38

1,11

0,01

-

13,09

2,7

3,8

-

-

0,2

-

1,2

7,5

-

1

4,6

0,8

-

-

21,80

0,6

0,68

0,1

3,52

0,54

0,03

2,56

1,84

0,01

0,03

1,5

1,17

0,02

-

12,60

1,5

4,8

0,35

-

5,2

-

1,25

2,95

-

-

1,4

1,2

-

-

18,65

0,54

0,92

0,15

6,61

0,55

0,03

2,8

2,22

0,03

0,04

1,58

1,27

0,02

-

16,76

1,7

0,9

-

10

12,8

0,17

-

2,2

-

0,4

5,8

2,1

-

-

36,07

0,61

1,02

0,13

2,44

0,48

0,06

3,88

2,72

-

0,05

1,56

1,57

0,02

-

14,50

-

3,23

-

11,05

4,15

-

-

4,01

-

-

4,055

0,375

-

-

26,87

2017/2018

0,64

1,17

0,16

3,21

0,37

0,10

3,14

3,16

-

0,03

4,85

1,67

0,02

-

18,55

-

4,3

-

5,25

1,33

0,59

-

1,46

-

-

3,31

3,98

-

2,58

22,80

13

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Allo stesso modo, negli ultimi cinque bilanci d’esercizio, la redistribuzione delle risorse su

che lo fanno di meno. Negli ultimi cinque anni, Coopfond ha ricevuto la maggior parte dalle risorse da Emilia Romagna, Toscana e Umbria intervenendo con un’incidenza maggiore rispetto al versato in altre regioni.

FONTI E IMPIEGHI PER REGIONE NEGLI ULTIMI 5 ESERCIZI (IMPORTI IN ML DI EURO)

REGIONEFONTI IMPIEGHI FONTI IMPIEGHI FONTI IMPIEGHI FONTI IMPIEGHI FONTI IMPIEGHI

2013/2014 2014/2015 2015/2016 2016/2017

AbruzzoBasilicataCalabriaCampaniaEmilia RomagnaFriuli Venezia GiuliaLazioLiguriaLombardiaMarcheMolisePiemontePugliaSardegnaSiciliaToscanaUmbriaValle D’aostaVeneto

Non ripartibili TOTALE

0,010,010,010,066,90,210,20,810,430,14-0,770,10,080,321,621,170,010,23-13,08

0,040,010,030,066,530,190,170,840,420,20,010,720,130,10,211,521,19-0,22-12,59

---0,67,4-0,7--1,5-1,10,21,30,44,50,7-0,3-18,7

0,030,020,030,157,590,220,20,860,630,250,010,720,120,080,122,932,57-0,23-16,76

0,140,350,040,143,470,470,171,0-0,73-0,050,080,360,1810,60,6-0,21735,58

0,030,030,050,096,980,150,220,840,710,440,010,780,140,140,181,452,00-0,29-14,5

-0,2

0,29,075--0,031,20,1--1,00,20,1615,170,45--0,51528,30

0,50,5-0,57,7-1,80,10,50,6-0,21,20,50,44,71,80,20,6-21,821,80

2017/2018

0,030,020,040,0510,400,210,250,760,870,650,010,990,130,150,1721,9213,22-0,30-18,55

-0,23-2,206,00,30-0,630,900,13-1,600,500,300,600,707,40-0,800,222,80

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{ }

7.4 LA SALVAGUARDIA DEL PATRIMONIO

Coopfond, consapevole dell’importanza del proprio ruolo per il supporto attivo delle cooperative, dei settori e dei territori nei quali operano le aderenti, adotta prassi e politiche volte a gestire responsabilmente quanto conferito, così da tutelare e salvaguardare il patrimonio. Tale tutela è garantita dal monitoraggio costante della movimentazione del

una incidenza limitata; dalla rotatività degli interventi, in modo che altre risorse si rendano disponibili per nuove attività; dall’accompagnamento e monitoraggio dei progetti istruiti edeliberati.

TUTELA E SALVAGUARDIA

DEL PATRIMONIO

ROTATIVITÀDEI RIENTRI

RATING ECONOMICO E SOCIALE

CONTENIMENTO COSTI DELLA STRUTTURAE INCIDENZA

SUL PATRIMONIO

MOVIMENTAZIONEDEL FONDO

ACCOMPAGNAMENTO E MONITORAGGIO

PER

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RACCOLTA CUMULATA LORDA 3%

509,00

EROGAZIONI CUMULATE FPA

E FSR

-31,50

RACCOLTA CUMULATA AL NETTO DEL

FPA E FSR

477,40

FONDO A BILANCIO

453,60

Fondo iniziale

Erogazioni FPA

Erogazioni Fondo Servizi Reali

Raccolta dell’Esercizio

Contributo Art. 20Statuto

Fondo Finale

412.268

- 1.935

-25

13.365

-1.191

422.317

422.317

-1.810

- 76

13.167

-4.909

428.629

428.629

-1.816

-134

17.964

-5.068

439.086

444.193

-1.946

-126

19.042

-7.498

453.515

439.086

-1.962

-75

14.698

-6.860

444.193

DESCRIZIONE2013/2014 2014/2015 2015/2016 2016/2017

IMPORTO ( in migliaia di €)

MOVIMENTAZIONE DEL FONDO 3%

2017/2018

7.4.1 ANDAMENTO NEGLI ULTIMI 5 ANNI DELLE MOVIMENTAZIONI DEL FONDO 3%

Complessivamente, l’andamento del Fondo 3% ha registrato una crescita contenuta ma costante nel corso degli ultimi cinque bilanci d’esercizio.La raccolta di esercizio, in particolar modo, ha segnato negli ultimi due anni una ripresa passando da una media di circa 16 milioni di Euro a poco più di 19 milioni (+18,8%).

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ANNO RACCOLTA CUMULATA NETTA 3% FONDO A BILANCIO2014 422,3 422,32015 433,3 428,62016 448,6 439,02017 460,6 444,02018 477,4 453,6

Raccolta cumulata netta 3%

2014

TUTELA DEL PATRIMONIO

Fondo a bilancio

2015 2016 2017 20180,0

100,0

200,0

300,0

400,0

500,0

7.4.2 RATING DI RISCHIO FINANZIARIO E DI QUALITÀ SOCIALE

L’attività del Fondo è, per precise indicazioni normative, indirizzata a investimenti che, per

rischio viene considerato come “accettabile” in ragione del merito sociale degli interventi. In altre parole, si può accettare di investire in un progetto che presenti particolari condizionidi rischio se ed in quanto caratterizzato da rilevante qualità sociale.Per ogni progetto analizzato infatti, Coopfond adotta un sistema di rating basato su una serie di parametri quantiqualitativi. Questo sistema si compone di due tipologie di giudizio,

rappresentata da un indicatore numerico. Il rating viene calcolato ed assegnato in fase istruttoria e viene poi ricalcolato ed aggiornato negli esercizi successivi. Si viene così a delineare un giudizio complessivo, come sintesi dei due rating, che aiuta gli amministratori a prendere le proprie decisioni di investimento.

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RATING DI RISCHIOFINANZIARIO (RRF)> Valutazione del rischio di mancato rientro delle somme erogate.> Valutazione prevalen-temente quantitativa.

RATING DI QUALITÀ SOCIALE (RQS)> Valutazione della qualità e meritevolezza del progetto.> Valutazione esclusivamente qualitativa.

VALUTAZIONE COMPLESSIVADEL PROGETTO> Sintesi complessiva dei rating calcolati e delle valutazioni espresse dalla DO.

Negli ultimi anni, Coopfond si è molto impegnata a ragionare e sviluppare un sistema che permettesse di valutare la qualità sociale in base ad una serie di parametri che, ovviamente, differissero profondamente da quelli utilizzati per il rating di

rappresenta lo strumento attraverso cui misurare la qualità sociale degli interventi.Oggi al suo terzo anno di attuazione, il rating di qualità sociale si

del progetto in sede di deliberazione, con un doppio obiettivo:� Valutazione del singolo progetto;� Valutazione del portafoglio aggregato.I due sistemi di rating si caratterizzano come segue:

Un rating “dinamico”

7.4.2.1 RATING DI RISCHIO FINANZIARIO

situazione del proponente al momento della domanda.Il Rating di Rischio Finanziario istruttorio è calcolato in base ai seguenti parametri:

● Tipologia di intervento (sezione di attività);● Dimensionamento (importo);●● Capacità competitiva della cooperativa (mercato di riferimento, fattori critici, partnership, agevolazioni);● Rischi operativi (fattori esterni o interni);

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I.

● Assetto cooperativo (vocazione imprenditoriale, governance, gruppo);● Assetto gestionale (capacità manageriali, qualità procedure);●

● Garanzie (tipologia garanzie e solidità del garante).

L’aggiornamento annuale valuta invece:●consuntivi annuali);● Analisi garanzie e tutele wayout (conferma o variazione della qualità);● Analisi dello scaduto (consistenza e ragioni);●

● della struttura);● Giudizio degli organi di controllo (relazioni annuali e/o informativa);●

RRF ISTRUTTORIO ANNUALE

1

2

3

4

5

6

Operazione ottima

Operazione buona

Operazione non problematica

Operazione problematica

Operazione critica

Operazione rischiosa

Ottimo andamento

Buon andamento

In linea con le aspettative

Qualche problema

Seri problemi

Crisi aziendale

I PARAMETRI DEL RRF A CONFRONTO

Quella istruttoria è una scala legata alle previsioni ed alla storia pregressa della cooperativa. Quella annuale è una scala di giudizi legata all’andamento economico del progetto, strettamente legata alle valutazioni di bilancio (le classi 5 e 6 sono quelle in cui si concentrano

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RRF DEFINIZIONE LIVELLO DI RISCHIO

1

2

3

4

5

6

Ottimo andamento

Buon andamento

In linea con le aspettative

Qualche problema, attenzione particolare

Seri problemi, monitoraggio intensivo

Crisi aziendale, procedure concorsuali

Assente

Assente

Assente

Assente/Possibile

Probabile

Certo

Il rating viene sintetizzato da un numero, secondo il seguente schema:

7.4.2.2 RATING DI QUALITÀ SOCIALE

Oltre al rating di

sempre strumento di selezione di accesso

erogati dal Fondo, dal 2016 Coopfond si è dotato di un ulteriore strumento per valutare la meritevolezza sociale dei progetti

Il RQS tiene conto di:

PROFILO PROPONENTE

� �

RAPPORTI ASSOCIATIVI

PARAMETRI LEGGE 59/92

� �

LINEE GUIDA LEGACOOP E TEMATICHE SENSIBILI

� � � � � � � �

Rapporti pregressi con CoopfondCoinvolgimento del proponente nel processo istruttorioRilevanza dell'interventoStudi, analisi, consulenze

CooperativaSocietà di capitali

Coinvolgimento LEGACOOP nel progettoCoinvolgimento della cooperativa nella vita associativaImpatto del progetto sul territorioRegolarità e correttezza nei rapporti associativi

Progetto con elementi di innovazione

InternazionalizzazioneGreen Energy

Riorganizzazione dell’offerta cooperativaInserimento categorie sociale deboliWBOImprenditoria femminile/giovanileCoop StartupRiforma del Welfare

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I.Il rating di qualità sociale prevede l’assegnazione di un punteggio che connota i progetti come: fortemente meritevoli, con ottime o buone caratteristiche qualitative, con lievi o evidenti carenze qualitative.

RQS ISTRUTTORIO

1

2

3

4

5

6

Progetto fortemente meritevole

Progetto con ottime caratteristiche qualitative

Progetto con buone caratteristiche qualitative

Progetto in linea con i principali requisiti qualitativi

Progetto con lievi carenze qualitative

Progetto con evidenti carenze qualitative

Non ha senso parlare di “qualita negativa” e dunque le classi di rating 5 e 6 sono puramente

“ “

Edmondo Belbello, Direttore AreaAmministrazione e Controllo

RATING RISCHIO FINANZIARIO

Misura il rischio di perdita delle somme investite Misura la qualità sociale del progetto

che dovrebbe rimanere stabile

È di supporto alla misurazione

grado di qualità del portafoglio

Parte importante della rendicontazione sociale

misurato annualmente

È di supporto alle politiche di

valutazione del portafoglio

Permette una analisi del generale

grado di rischio del portafoglio

RATING QUALITÀ SOCIALE

associativi, i parametri previsti dalla legge 59/92, la rispondenza dell’investimento proposto con le Linee guida Legacoop e le tematiche sensibili.

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Le delibere dell’esercizio 2017-2018 hanno fatto registrare una qualità sociale media di 2,75

qualità sociale.Di seguito si propone il quadro riepilogativo delle deliberazioni in operazioni rotative assunte nell’ultimo esercizio, confrontando i due rating.

0

2

4

6

RRF RQS

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40

62 3 4 50

2.000.0004.000.0006.000.0008.000.000

10.000.000

1.565.000

RATING RRF E RSQRQSRRF

12.000.00014.000.00016.000.00018.000.00020.000.000

6.253.000

12.515.000

18.145.000

9.753.000

955.000 1.270.000 0 250.000 0

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7.4.3 CONTENIMENTO DEI COSTI DI STRUTTURA

L’impegno costante degli amministratori del Fondo è quello di contenere i costi di struttura.

mostra una dinamica decrescente.

7.4.4 ROTATIVITÀ

La rotatività delle risorse investite (gli interventi vengono restituiti al Fondo entro un termine

� possono essere reinvestite a favore di nuove iniziative).�

PER

FO

RM

AN

CE

ECO

NO

MIC

A

L.D

.N

.M.

12

34

57

86

I.

2014

% COSTI STRUTTURA SU PATRIMONIO GESTITO

2015 2016 2017 2018

0,00%

0,30%

0,60%

0,90%

1,20%

1,50%

1,11% 1,10% 1,09% 1,07% 1,04% 1,03%

2013

Rientro capitale Rientro prestito 3%

RIENTRI E RACCOLTA 3%

2013/2014 2014/2015 2015/2016 2016/2017

25,0

20,0

15,0

10,0

5,0

0,0

11,0

16,7

13,08

7,5

23,3

12,6

16,7616,0

8,5 8,0

16,014,5

2017/2018

6,7

11,5

18,5

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7.4.5 ACCOMPAGNAMENTO, RETI, RELAZIONI E MONITORAGGIO

Con una situazione economica incerta e segnata dal perdurare della crisi, la qualità dei progetti presentati a Coopfond è divenuta più critica. Di conseguenza, le richieste pervenute al Fondo contengono in misura sempre maggiore elementi di rischiosità che devono essere attentamente

struttura di Coopfond impegna molte

alle cooperative per rendere la richiesta

Regolamento e, quindi, effettivamente

Attenzione particolare viene sempre posta

a supporto dello stesso progetto, grazie all’attivazione delle reti e relazioni del Fondo, in modo da offrire più articolate e complete risposte ai fabbisogni delle cooperative.D’altra parte, una valutazione attenta risponde ad una duplice necessità: offre maggiori probabilità di successo per la cooperativa proponente ma è anche necessaria a tutela del patrimonio del Fondo e della sua rotatività.Inoltre, il sostegno chiesto al Fondo prosegue anche nella successiva fase di monitoraggio. In questa seconda fase, Coopfond si avvale delle professionalità presenti al suo interno e, in alcuni casi, ricorre a collaborazioni esterne. Quindi, l’attività di monitoraggio

ma, come per l’accompagnamento, è un

degli obiettivi, fornire suggerimenti, creare relazioni con altre cooperative, indicare possibili integrazioni ai piani presenti.

da Coopfond riguardano le seguenti attività:

Istruttorie su nuovi progettiSupporto tecnico-metodologico a progetti di promozione cooperativaServizi legaliServizi di accompagnamento, preistruttoria e post monitoraggioServizi di monitoraggio.

Anche se sembra un paradosso, la

per realizzare un progetto d’impresa. le condizioni irrinunciabili sono la sostenibilità del progetto e l’inserimento in un contesto positivo di relazioni sia di natura imprenditoriale che di fruizione di servizi. le imprese cooperative, per loro natura, hanno maggiore facilità a realizzare queste condizioni. il fondo con il suo intervento è un facilitatore dell’attivazione di queste

��

��

Dora Iacobelli, Direttore dei Settori Agroalimentare,

Sociale, Consumo, Dettaglianti, Cultura,Turismo

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7.5 ATTIVITÀ ED OBIETTIVI ECONOMICI - FINANZIARI

Nel corso dell’esercizio in oggetto l’attività deliberativa è stata ancora principalmente incentrata sulle partecipazioni. Una forte concentrazione dell’attività riguarda inoltre la gestione del portafoglio, considerato l’elevato numero di contratti.Il Fondo ha continuato a svolgere una rilevante attività di ristrutturazione dei progetti esistenti, attraverso la concessione di dilazioni e moratorie dei rientri previsti, con 13 ristrutturazioni concluse nell’esercizio e numerose in lavorazione. Queste hanno, di fatto,

L’esercizio 2017-2018 è stato caratterizzato anche da un coinvolgimento del Fondo in attività di valutazione e supporto tecnico su richiesta di territori e settori. Si tratta di situazioni nelle quali il Fondo mette a disposizione il proprio know how per esigenze che vanno oltre il monitoraggio e la difesa del portafoglio esistente, situazioni estremamente utili per l’organizzazione e per le imprese interessate. Sull’eventuale sviluppo di queste attività è avviato un confronto sia interno al Fondo che in Legacoop.

PER

FO

RM

AN

CE

ECO

NO

MIC

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.N

.M.

12

34

57

86

I.LA MIMOSA Nel gennaio 2019 la cooperativa sociale Mimosa di Grassano, provincia di Matera, ha ricevuto il Primo Premio Europeo per le imprese femminili d’eccellenza, con il patrocinio di Unioncamere.La cooperativa, costituita simbolicamente l’8 marzo 1987 da 13 soci fondatori di cui 12 donne, ha saputo interpretare i bisogni di servizi anche di rilevante valenza sociale, come quelli di assistenza al disagio psicologico, espressi dal territorio.Sempre attenta a garantire buone condizioni di lavoro per le proprie lavoratrici e socie, sta avviando un progetto di accompagnamento per donne vittime di violenza. Recentemente è entrata nel segmento dell’accoglienza per l’inclusione lavorativa di migranti, che gestisce in una logica di integrazione di qualità nelle comunità di riferimento.In particolare nel 2017, in convenzione con la Prefettura di Matera, ha avviato nel comune di Tito un progetto

di protezione per richiedenti asilo e rifugiati - SPRAR).Ha risentito negli ultimi anni delle criticità legate soprattutto a commesse con la Pubblica amministrazione che hanno reso necessario il ripristino dell’equilibrio patrimoniale della cooperativa, con l’impegno dei soci ad una capitalizzazione aggiuntiva.Considerata anche la meritevolezza sociale delle attività della Ccooperativa, Coopfond ha sostenuto questo percorso

CASE HISTORY

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Focus attività di valutazione e gestione

Nuovi primi contatti nell’esercizio

Pratiche aperte dallo scorso esercizio

Contatti non ammessi o revocati

Totale domanda attiva

di cui: progetti deliberati nell’esercizio

di cui: progetti in corso di istruttoria

di cui: primi contatti (relativi a ultimo trimestre)

Ristrutturazioni deliberate nell’esercizio

70

7

-15

-

62

38

15

-

37

47

27

-11

-6

57

36

21

-

29

53

21

-12

-7

55

37

13

5

26

49

18

-21

-

46

28

13

5

23

TIPOLOGIA 2013/2014 2014/2015 2015/2016 2016/2017

61

18

-11

-

68

48

15

5

13

2017/2018

Partecipazioni

Prestiti

Altri rapporti

TOTALE

229

307

22

558

206

271

22

499

213

225

16

454

215

178

15

408

TIPOLOGIA CONTRATTI GESTITI

2013/2014 2014/2015 2015/2016 2016/2017

221

167

15

403

2017/2018

68 sono le domande attive. Non vi sono domande giacenti poiché tutte le richieste sono in lavorazione. I primi contatti in essere sono relativi alle domande presentate nell’ultimo trimestre dell’esercizio.Il cda del Fondo ha deliberato 98 nuovi progetti per un totale di circa 48 milioni di euro (36 in partecipazione, 10 in prestito e 2 di contributi), in forte aumento rispetto al precedente esercizio (76). Da precisare che, dei 15 progetti in istruttoria al 30 settembre 2018, 4 sono stati già deliberati nel primo cda del nuovo esercizio (ad ottobre 18) e che i contatti aperti sono relativi a domande pervenute nella ultima parte dell’esercizio.Nel corso dell’esercizio si è realizzata una buona dinamica dei rientri degli investimenti che, unitamente alla forte attività deliberativa, ha comportato il mantenimento di un elevato numero di contratti in gestione:

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7.6 SINTESI DATI DI BILANCIO D’ESERCIZIO 2017-2018

DATI DI BILANCIO ESERCIZIO 2017-2018IMPORTO in ML di Euro

Patrimonio Netto

Attivo di Bilancio

Liquidità

Portafoglio Caratteristico

Altro Attivo di Bilancio (Cespiti E Crediti Vari)

Ricavi Gestione Ordinaria

Costi Gestione Ordinaria

Risultato Economico Gestione Ordinaria

Incidenza Costi su Fondo Gestito

453,6

465,8

67

395

3

6,6

- 5,06

1,6

1,03%

PER

FO

RM

AN

CE

ECO

NO

MIC

A

L.D

.N

.M.

12

34

57

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I.

8. OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO

Coopfond, a partire dalla scorsa edizione, ha improntato il proprio Bilancio Sociale come un processo, un percorso grazie al quale crescere e prendere coscienza e consapevolezza dei punti di forza e debolezza del proprio operato. Per tale motivo, tra le attività di stakeholder engagement effettuate, grande spazio è stato lasciato alla valutazione dell’edizione del Bilancio Sociale del Fondo 2016 – 2017, con lo scopo di migliorare sempre di più il documento e rispondere alle esigenze ed aspettative di lettura dei portatori di interesse. Quelli che seguono dunque, non sono solo obiettivi generali e di mandato a medio e lungo termine, ma sono anche l’espressione dell’interesse degli stakeholder sull’attività di Coopfond. “Cosa vogliono sapere gli stakeholder di Coopfond?”, questa è la domanda che il

ascolto e autoanalisi volta al miglioramento delle aree e degli aspetti del proprio operato.

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8.1 OBIETTIVI DI MANDATO A MEDIO E LUNGO TERMINE

a. promuovere la costituzione di società cooperative o di consorzi di queste; b. assumere partecipazioni in società cooperative o in società da queste controllate;c.queste, che operano nei diversi settori di attività;d. promuovere, ed eventualmente organizzare e gestire corsi di formazione professionale del personale dirigente amministrativo o tecnico delle imprese appartenenti al settore cooperativo;e. promuovere studi o ricerche su temi economici e sociali di rilevante interesse per il movimento cooperativo;f.

g.statutarie.”

Riprendere l’attività di prestito, importante per i servizi alle cooperative e per l’equilibrio economico a medio termine del Fondo

Migliorare ed arricchire le possibilità di accesso alle risorseFondo

ziari pubblici, privati, cooperativi

cooperativa

Sostenere i processi di internazionalizzazione ed i percorsi di innovazione

Promuovere e sostenere la nascita di nuove cooperative

Performance Economica

Nuova occupazione

Ricerca e innovazione

Qualità dei servizi e coinvolgi-mento degli stakeholder

Qualità dei servizi e coinvolgi-mento degli stakeholder

Qualità dei servizi e coinvolgi-mento degli stakeholder

nell’assemblea del 2016

Stato diraggiungimentoal 30/09/2018

Tematica

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Favorire l’accrescimento dimensionale delle cooperative ed i progetti intersettoriali

00 euro) anche

Assicurare attenta gestione del portafoglio e del controllo dei costi

Fare quanto di competenza nel percorso ACI/Fondi mutualistici: conoscenza, collaborazione, approfondimenti, individuazione percorsi

Lavorare con settori, territori, Centro Studi per individuare dinamiche e buoni progetti nella fascia dimensionale intermedia delle cooperative, per contrastare la polarizzazione e la bassa qualità della domanda

Favorire la promozione e la diffusione della cultura cooperativa, in sintonia con gli orientamenti ed i progetti di Legacoop.

Nuova occupazione

Nuova occupazione

Operatività radicata nel territorio

Valutazione e valorizzazione degli impatti d’impresa sulla collettività

Valutazione e valorizzazione degli impatti d’impresa sulla collettività

RAGGIUNTO IN PROGRESS NON RAGGIUNTO

OBIE

TT

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IGLI

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ENTO

L.D

.N

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12

34

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86

I.

8.2 OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO GENERALI

Gli obiettivi di miglioramento generali che Coopfond si era posta di raggiungere entro il 2018 sono oggetto di continua attenzione e impegno all’attuazione. Alcuni di essi per la

formazione e la crescita professionale) in quanto espressione di un percorso o di un processo e per tale motivo non è possibile considerarli completamente conclusi. Particolare attenzione inoltre va posta al raggiungimento dei Sustainable Development Goals (SDGs), il Fondo infatti a partire dello scorso anno ha avviato processi che hanno lo scopo di

un contributo concreto da qui ai prossimi anni.

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Ampliare gli ambiti di formazione del personale

Favorire la crescita professionale del personale

Intraprendere azioni atte a incrementare e migliorare le performance ambientali e sociali del Fondo

Pari opportunità: favorire la crescita della presenza femminile in ruoli di responsabilità

Miglioramento

Miglioramento

Miglioramento

Miglioramento

Obiettivi di miglioramento interni al FondoStato di

raggiungimentoal 30/09/2018

Attività

RAGGIUNTO IN PROGRESS NON RAGGIUNTO

Miglioramento

Miglioramento

Miglioramento

Miglioramento

Obiettivi di miglioramento esterni. Obiettivi dell'Agenda 2030, con particolare attenzione ai GOAL:

Stato diraggiungimentoal 30/09/2018

Attività

Miglioramento

Miglioramento

Goal 4: Istruzione di qualità per tutti

Goal 5: Parità di genere

Goal 8: Lavoro dignitoso e crescita economica

Goal 9: Imprese, innovazione e infrastrutture

Goal 12: Consumo e produzione responsabili

Goal 17: Partnership per gli obiettivi

8.3 OBIETTIVI DI RENDICONTAZIONE SOCIALE

Al Fine di migliorare sempre più il processo di rendicontazione e i contenuti trattati e comunicati all’interno del documento, Coopfond grazie al contributo dei propri stakeholder interni ed esterni, ha ampliato la rosa di obiettivi che si impegna a raggiungere.

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95O

BIE

TT

IVI D

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ENTO

L.D

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12

34

57

86

I.

Estendere il numero di stakeholder esterni coinvolti (cooperaticonferenti)

Perseguire il percorso di miglioramento del sistema di rendicontazione sociale

ri negli interventi

to dall’attività del Fondo

Raccontare cosa pensano gli stakeholder del Fondo, i rapporti con i soggetti

Costruire un sistema di indicatori di performance integrati con il “PIG”

Realizzare un glossario degli indicatori del Bilancio Sociale integrato con quelli utilizzati dal Fondo a livello europeo

Mettere in risalto il lavoro di accompagnamento svolto nei confronti delle cooperative

Evidenziare la complessità dell’attività del Fondo e le soluzioni ai problemi che lo stesso produce, dimostrando la strategicità del Fondo per l’organizzazione

Misurare la performance relativa all’occupazione (preservata e creata) e allo sviluppo del capitale umano

Approfondire le tematiche relative a: tutela e risparmio dei cooperatori, internazionalizzazione, la dimensione di impresa e rischiosità

dell’attività del Fondo, quali: numero di progetti esaminati, tempi di lavorazione, grado di soddisfazione dei dipendenti, livello di partecipazione e di collaborazione dei lavoratori

Implementazione

Miglioramento

Miglioramento

Miglioramento

Miglioramento

Miglioramento

Miglioramento

Miglioramento

Miglioramento

Miglioramento

Implementazione

Implementazione

Miglioramento

Obiettivi di miglioramento di rendicontazione sociale

RAGGIUNTO IN PROGRESS NON RAGGIUNTO

Stato diraggiungimentoal 30/09/2018

Attività

Misurare il valore cooperativo generato da Coopfond Miglioramento

Creare una correlazione tra indicatori di performance e gli obiettivi di Miglioramento

Diffondere il Bilancio Sociale a tutte le categorie di stakeholder anche quello meno vicine al Fondo

Miglioramento

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Finito di stampare a giugno 2019Tiratura limitata 800 copie

Redazione a cura diETICAE-Stewardship in Action soc. coop.

SEDE BOLOGNAVia Cairoli, 1140121 BOLOGNATel. 0515282811 – Fax 051 5282888

www.coopfond.it

[email protected]

pec: [email protected]

Stampa a cura di Cooptip soc. coop.

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